N 8 2014 milan atletico madrid

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O C I T E L T A O C I M E N N U O R T N O C O C I N O T AMIL N

Mercoledì 19 febbraio 2014 Anno 4 n 8

www.stadio5.it

info@stadio5.it COPIAOMAGGIO

Parola al Baffo Il più difficile sarà al Calderon

Il commento della bandiera interista Sandro Mazzola

a pag.5

LA PARTITA

CHIODO FISSO

Il Milan, la Champions e il DNA europeo

Andrea Anelli

a pag.2

CHAMPIONS Atlético Madrid imbattuto in Champions League Federico Zanon

a pag.4

EUROPA LEAGUE Juve riscossa con i turchi

Laura Tangari

a pag.5

PALLA ALL’ONOREVOLE Lara Comi intervista

Gianni Cuperlo deputato

“Tifo Milan grazie a Rocco”

a pag.7

RUGBY

Sei Nazioni Italia favorita con la Scozia

Toni Morandi

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a pag.9


Pensiero Stupendo... 2

di Beppe Vigani

E

’ l’1 settembre 2013 quando Inter e Milan vincono per l’ultima volta nello stesso turno di questo campionato, accade alla seconda giornata. Ne bisogna aspettare altre ventidue giornate per vedere le due squadre vincere nuovamente insieme. Davvero poca cosa, non era mai successo. Statistica banale, ma che ingigantisce in negativo la stagione delle due compagini del Naviglio. I fari della Serie A, ora, si spengono e si riaccendono sulla Champions League, in cui i rossoneri sono grandi maestri. Dovesse andare anche male, sono la storia di questa competizione. Troppi numeri danno loro ragione, non c’è bisogno di fare tanti discorsi da bar. E’ più abbordabile di quel che si pensa la squadra di Diego Simeone, lui che quando giocava i derby con la maglia nerazzurra era anche abituato a gonfiare la rete degli avversari. Altra storia, altra Inter, altro calcio. L’Atletico Madrid è in testa alla Liga ma, a parte la vittoria di sabato scorso contro il Vallodolid, in questo periodo sta zoppicando. L’assenza di David Villa, che contro gli uomini di Juan Ignacio Martinez ha fatto il suo rientro e quindi stasera sarà in campo, ha pesato molto nell’economia dei Colchoneros che in zona gol in queste ultime giornate hanno avuto problemi. Il successo contro il Bologna è stato quasi casuale per il Milan, ma il processo di rinnovamento di Clarence Seedorf è complicato, per nulla facile. La musichetta di Champions, a lui conosciuta come nessuno al mondo, potrebbe risvegliare nei cuori rossoneri vecchie serate da leggenda. I cinque gol subiti dal Real Madrid nella doppia sfida di Copa del Rey ha gettato delle ombre sull’undici di Simeone, che contro i rossoneri si gioca molta credibilità. Il Cholo ha dimostrato di essere un ottimo allenatore in terra di Spagna, il cammino in Champions League lo consacrerebbe all’altezza dei migliori. Dopo aver conquistato la vetta della Liga, vuole sorprendere anche in Europa, tocca al Milan impedirglielo. Le serate di Champions regalano sempre qualcosa di magico… qualcosa di sorprendente…

CHIODO FISSO mercoledì 19 febbraio 2014

la partita

Andrea Anelli

Milan In Casa Ultima Vittoria 14/2/14 Milan-Bologna 1-0 (Serie A) Ultimo Pareggio 2/2/14 Milan-Torino 1-1 (Serie A) Ultima Sconfitta 22/1/14 Milan-Udinese 1-2 (Coppa Italia)

Milan e Atletico Madrid non si sono mai sfidate in Champions

Il Milan, la Champions E e il DNA europeo

F

inalmente ci siamo. San Siro torna ad ospitare una partita di livello. I rossoneri sono in crisi di punti in campionato, di gioco e di uomini mentre gli spagnoli stanno decisamente meglio. Insomma due pianeti diversi, eppure i rossoneri in Europa si trasformano, sono capaci di tutto. Certo ora come allora nessuno si aspetta l’impresa ma quest’anno le difficoltà sono forse maggiori rispetto a sette anni fa. Seedorf muove i primi passi da allenatore Le stelle di questa squadra sono

C’È SEMPRE LA PRIMA VOLTA

in un periodo. Balotelli non convince ormai da parecchie gare, Kakà, sta passando un periodo di stanca abbastanza prevedibile.

Montolivo non è lo stesso regista della passata stagione. El Shaarawy è abbonato all’infermeria, così le note positive arrivano dal mercato di gennaio, in particolare nelle figure di Rami e Taarabt. Il centrale francese sta dando cattiveria agonistica che finora aveva trovato nel solo De Jong un valido portavoce, ma anche più attenzione e centimetri che non guastano mai. Il tecnico olandese deve fare i conti anche con acciacchi e squalifiche che coinvolgono un buon nugolo di giocatori. Certamente out Montolivo e Muntari per squalifica, El Shaarawy, Birsa, Robinho e Cristante per infortunio, Saponara e Honda non in lista. Sono in dubbio anche Kakà e Zapata. L’unico veramente in forma pare essere Pazzini, il quale, però, difficilmente partirà dall’inizio. Un rompicapo che si districherà solo con il fischio d’inizio e a quel punto vedremo se il famoso DNA si farà sentire aiutando i rossoneri a scrivere un’altra impresa europea.

MEAZZA

STADIO

’ la prima volta che Milan e Atletico Madrid si affrontano in Champions League. L’unico precedente, a livello internazionale, infatti, tra i due club risale alla Coppa Latina della stagione 1950-51 quando in una semifinale secca i rossoneri s’imposero per 4-1 sugli spagnoli, grazie a una tripletta di Renosto e un gol di Nordhal. I precedenti tra le due compagini parlano solo di partite amichevoli: Casciavit e Colchoneros si sono affrontati tre volte (1970, 1991 e 2006) con un bilancio di due vittorie del Milan (una ai calci di rigore) e una degli spagnoli. La prima sfida si disputò nel 1970 a Madrid e vide il successo per 1-0 dell’Atletico sulla squadra

ORE 20.45

Fuori Casa Ultima Vittoria 26/1/14 Cagliari-Milan 1-2 (Serie A) Ultimo Pareggio 8/12/13 Livorno-Milan 2-2 (Serie A) Ultima Sconfitta 9/2/14 Napoli-Milan 3-1 (Serie A)

statisiche Severa Bisceglia all’epoca allenata da Nereo Rocco. Le due squadre tornarono ad affrontarsi dopo ventuno anni, l’11 settembre 1991, al Vicente Calderon in occasione del Trofeo Villa de Madrid: il Milan, guidato da Fabio Capello, vinse 11-10 ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari erano terminati sull’1-1 con le reti di Massaro (19’) e Rodax (34’ su rigore). Il match più recente tra le due squadre è datato 12 agosto 2006 allo stadio Riazor di La Coruna, in occasione del Trofeo Teresa Herrera: i rossoneri allenati da Carlo Ancelotti vinsero 1-0 grazie a un gol segnato da Ambrosini al 52’.

Atletico Madrid In Casa Ultima vittoria 15/2/14 At. Madrid-Valladolid 3-0 (Liga) Ultimo pareggio 19/1/14 At.-Madrid-Siviglia 1-1 (Liga) Ultima sconfitta 11/2/14 At. Madrid-Real Madrid 0-2 (Copa del Rey)

Fuori Casa Ultima vittoria 29/1/14 Athletic Bilbao-At. Madrid 1-2 (Copa del Rey) Ultimo pareggio 7/1/14 Valencia-Atletico Madrid 1-1 (Copa del Rey) Ultima sconfitta 8/2/14 Almeria-At. Madrid 2-0 (Copa del Rey)

Allenatore

Arbitro: Pedro

Clarence Seedorf

Milan (4-2-3-1)

Allenatore

Proenca di Lisbona

Diego Simeone

(4-4-2) Atlético Madrid

Abbiati,

Courtois;

De Sciglio, Rami, Mexes, Emanuelson; Essien, De Jong; Poli, Kakà, Taarabt; Balotelli.

Juanfran, Miranda, Godin, Insua; Koke, Suarez, Gabi, Turan; Villa, Diego Costa


SEEDORF CONTRO SIMEONE I BIORITMI DICONO MILAN mercoledì 19 febbraio 2014

L

a partita dell’anno...semplicemente... e quando l’importanza della gara è tale e risuona la dolce musichetta della Champions, il Milan ritrova stimoli e convinzione per andare, a volte, oltre l’ostacolo, come testimoniano le ultime sfide con il Barcellona uscito anche con le ossa rotte da San Siro. Sempre Spagna protagonista ma stavolta è l’ottimo Atletico Madrid di Simeone che non solo si è guadagnato gli ottavi dominando il girone ma sta anche tenendo testa nella Liga ai colossi Barca e Real in una volata da brividi per il titolo spagnolo. Pronostico che, rendimento sotto mano, sembra essere chiuso ma proprio in virtù di una predisposizione maggiore del Milan alla competizione, non si può pensare ad una sconfitta rossonera con la deposizione delle armi prima della battaglia; i Colchoneros potrebbero risentire delle luci della ribalta e non riuscire ad imporsi così come gli riesce, anche fin troppo facilmente, in Spagna e dunque andiamo incontro ad un segno X offerto a 3,30 che manterrebbe buone possibilità di passaggio in vista del ritorno. Cercando tra i risultati esatti ci cade l’occhio sulla quota 9, mediamente offerta dai concessionari italiani, per lo 0-0, probabilmente, a priori, un risultato che non disdegnerebbe Seedorf. Non dimenticatevi che scommettere Live su questo evento è possibile, basta

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permettendo, l’affascinante ottavo di finale in un derby fratricida con la Juve: segno 2 per Montella in lavagna a 1,65. Alle 21 la Lazio ospita i bulgari del Ludogorets Razgrad formazione ostica in testa al proprio campionato e vera sorpresa della prima fase

ma ricordatevi di farlo con RESPONSABILITA’. Un salto a domani quando saranno di scena le 4 italiane impegnate nei sedicesimi di finale di Europa League: si parte alle 19 con lo Juventus Stadium che ospiterà la sfida tra Juve e Trabzonspor, stadio che sarà poi sede della finale della competizione. Poche chance per i turchi, al nono posto tra i confini nazionali, di superare l’ostacolo Juve, a meno che gli uomini di Conte non decidano, sportivamente, di suicidarsi: segno 1 + Over 2,5 quotato 1,75. Sempre alla stessa ora la Fiorentina va in Danimarca a sfidare il modesto Esbjerg, ancora fermo per la sosta del campionato danese, nel tentativo di guadagnarsi, turchi

della competizione; attenzione dunque ma impresa per Klose e compagni non impossibile: segno 1 offerto a 1,50. Chiudiamo con la trasferta in Galles del Napoli per affrontare lo Swansea, formazione che non vive un buon momento dopo l’addio sulla panchina di Laudrup e recentemente eliminata in Fa Cup dall’Everton. Tutto dipende dagli azzurri ma segno 2 a 2,35 che sembra davvero imperdibile. In bocca al lupo.

Ottavi di finale Andata Mercoledì 19 Febbraio

scommesse Pino Sardiello

3

l Milan, secondo i bioritmi, dovrebbe battere l’Atletico

ancora leggermente ansiosa per le tre sconfitte consecutive rimediate in campionato e Coppa del Re nelle ultime settimane. Comunque sia, pure il Milan ha qualche sassolino nella scarpa per via della gara noiosa disputata col Bologna venerdì sera e rimessa in piedi dalla prodezza

Abbiati con un bel 6,46 seguito a ruota da Kakà e Balotelli rispettivamente con un valore di 6,34 e 6,31. Vanno discretamente Pazzini con con 6,26 mentre sembrerebbero leggermente sotto tono Emanuelsson (6,13), Rami (6,10) e Essien (6,08). L’Atletico presenta Villa in grande spolve-

Madrid. I valori della squadra rossonera, seppur di poco, sono superiori a quelli degli spagnoli che vantano un preoccupante 5,99 contro i 6,09 dell’avversario. La formazione di Simeone si presenta a San Siro forte del 3-0 rifilato al Valladolid nello scorso week end ma probabilmente

di Balotelli a una manciata di minuti dal fischio finale. Ma i rossoneri restano i favoriti, anche se le quotazioni Snai danno gli iberici con i favori del pronostico con una quota che si aggira attorno al punto 3. Per quanto riguarda i giocatori nelle file rossonere il migliore sembra

ro con il suo 6,49 al quale fanno seguito Diego e Raul Garcia con 6,37. Poi arriva staccatissimo Juan Fran con 6,14 e Godin con Koke a 6. Bassi, se non bassissimi i valori del fuoriclasse Diego Costa fermo a quota 5,80. Per gli allenatori, Seedorf ha 6,05, Simeone 6 tondo.

bioritmi Enzo Occhiuto

I

Ottavi di finale Ritorno Martedì 11 Marzo

11 Mar, 20:45 Atlético Madrid-Milan 19 Feb, 20:45 Milan-Atlético Madrid Estadio Vicente Calderón, Madrid Stadio Giuseppe Meazza, Milano 11 Mar, 20:45 Bayern Monaco-Arsenal 19 Feb, 20:45 Arsenal-Bayern Monaco Allianz-Arena, Monaco di Baviera Emirates Stadium, Londra Mercoledì 12 Marzo Martedì 25 Febbraio 12 Mar, 20:45 Barcellona-Manchester City 25 Feb, 18:00 Zenit San Pietroburgo-Borussia Dortmund Camp Nou, Barcellona 12 Mar, 20:45 PSG-Bayer Leverkusen Petrovskiy, San Pietroburgo Parc des Princes, Parigi 25 Feb, 20:45 Olympiacos-Manchester United Martedì 18 Marzo Stadio Karaiskaki, Piraeus 18 Mar, 20:45 Chelsea-Galatasaray Mercoledì 26 Febbraio Stamford Bridge, Londra 18 Mar, 20:45 Real Madrid - Schalke 04 26 Feb, 20:45 Galatasaray-Chelsea Bernabéu, Madrid Türk Telekom Arena, Istanbul Mercoledì 19 Marzo 26 Feb, 20:45 Schalke 04-Real Madrid 19 Mar, 20:45 Manchester United-Olympiacos Veltins-Arena, Gelsenkirchen Old Trafford, Manchester

19 Mar, 20:45 Borussia Dortmund - Zenit S. Pietroburgo Signal Iduna Park, Dortmund

MIGLIOR ATTACCO Squadra POSIZIONE GOL FATTI Real Madrid 1 20 Manchester City 2 18 Bayern Munich 3 17 Paris S.G. 4 16 Barcellona 5 16 Atl.Madrid 6 15 Manchester. Utd. 7 12 Chelsea 8 12 B.Dortmund 9 11 Napoli 10 10

Marcatori Pos. Giocatore Gol 1 2 3 3 5 5 5 5 5 5

Squadra

Cristiano Ronaldo 9 Real Madrid Zlatan Ibrahimovic 8 PSG Sergio Agüero 6 Manchester City Lionel Messi 6 Barcellona Álvaro Negredo 5 Manchester City Mohamed Salah 5 Basilea Roman Shirokov 5 Zenit San Pietroburgo Marián Cišovský 5 Viktoria Plzen Arturo Vidal 5 Juventus Aaron Ramsey 5 Arsenal

MIGLIOR DIFESA Squadra POSIZIONE GOL SUBITI Atl.Madrid 1 3 Manchester Utd. 2 3 Chelsea 3 3 Arsenal 4 5 Real Madrid 5 5 Milan 6 5 Bayern Munich 7 5 Paris S.G. 8 5 Barcellona 9 5 Basilea 10 6


mercoledì 19 febbraio 2014

4

IL DIEGO CHE NON TI ASPETTI IL MILAN HA PAURA DI SIMEONE l’ospite Alessandra Caronni

L’attaccante brasiliano affila le armi

l presidente dell’Atletico Madrid, Miguel Angel Gil Marin, è convinto delle doti di Diego Costa. “Gli abbiamo rinnovato il contratto 3 volte e se sarà

stata un’offerta, pari a 40 milioni di euro, rifiutata da Madrid. L’attaccante brasiliano, naturalizzato spagnolo, è la stella della squadra di Simeone, e in occasione della sfida col Milan spende parole per

necessario lo faremo ancora soprattutto se continua su certi livelli”, spiega il numero uno del club spagnolo. Secondo diversi giornali britannici, tuttavia, il giocatore sarebbe tra gli obiettivi di mercato di José Mourinho per la prossima estate. Ci sarebbe già

la società rossonera. “Si tratta di una grande squadra, di grande tradizione, un club che sa come affrontare certe sfide. Per ottenere un risultato positivo dovremo essere perfetti sotto ogni punto di vista e dovremo andare a San Siro con questa mentalità”. L’At-

letico secondo Diego Costa non è assolutamente in crisi. “Sappiamo che ci possono essere dei passi falsi. La gente dubita sempre dopo una sconfitta, ma noi nello spogliatoio dubbi non ne avevamo”, spiega dopo aver affrontato il Real Madrid. L’8 luglio del 2009 Diego Costa è stato preso in prestito dal Real Valladolid durante lo scambio con il portiere Sergio Asenjo. L’esperienza con questa maglia si conclude con 36 partite giocate e 9 gol realizzati. Nell’estate 2010 rientra all’Atletico Madrid. Il 27 agosto del 2010 vince la Supercoppa UEFA 2010 battendo l’Inter (20). Ma la consolazione è magra visto che rimane in panchina per tutta la sfida. Esordisce poi con la maglia dei Colchoneros ma conclude la sua prima stagione con l’Atletico. Viene ceduto in prestito al Rayo Vallecano. Torna a vestire la maglia Rojablanco e poco dopo all’Atletico Madrid. Sconfigge da solo più volte il Real Madrid. Il suo esordio in Champions League risale al 22 ottobre dell’anno scorso.

San Paolo. Il primo giorno di febbraio del 2006 ha firmato il

suo primo contratto da professionista con lo Sporting Braga.

I

Chi è Diego Costa

N

ato a Lagarto, in Brasile, il 7 ottobre dell’88, Diego da Silva Costa è un attaccante dell’Atlético Madrid, brasiliano e naturalizzato spagnolo. Ha iniziato la sua carriera militando nelle giovanili del Barcelona Esportivo Capela, una piccola squadra brasiliana dello stato di

Oggi Berlusconi era presente all’allenamento del Milan. Dev’essere stato il suo primo giorno ai servizi sociali: si è occupato di chi soffre davvero

Tutti i detrattori dell’Inzaghi allenatore adesso lo osannano. Bella la vita. Facile saltare sul carro di Viareggio dei vincitori

Balotelli: “Per la Champions gioco anche in porta”. Insomma, prima molla la Fico, poi chiede di fare il portiere. Più che l’esame del dna serve una visita psichiatrica

gli ospiti Federico Zanon

I

l suo soprannome è “colchoneros”, materassai (poiché il colore delle prime divise era analogo al colore delle antiche tele che rivestivano i materassi), ma è tutto tranne che una squadra materasso. L’Atletico Madrid di scena al Meazza con il Milan nell’andata degli ottavi di finale di Champions League è una delle versioni migliori in 110 anni di storia. Quantità e qualità allo stato puro, una macchina da gol in grado di far paura alle big di Spagna, che sogna di tornare a vincere la Liga a 18 anni dall’ultima volta e di stupire nell’Europa che conta. I numeri parlano chiaro, primo posto in campionato, in compagnia delle più ricche Barcellona e Real Madrid, terzo miglior attacco e miglior difesa, primo posto nel girone di Champions League con cinque vittorie e un pareggio. Una stagione entusiasmante, figlia di un biennio memorabile, con i successi in Europa League, Coppa di Spagna e Supercoppa europea. Buona parte del merito della rinascita dell’Atletico Madrid va attribuito a Diego Pablo Simeone, ex centrocampista di Pisa, Lazio e Inter, che messe alle spalle le formative esperienze da allenatore con San Lorenzo, Catania e Racing Avellaneda ha trovato la sua dimensione sulla panchina del Vicente Calderon, dove è tornato da allenatore dopo l’esperienza da giocatore tra il 1994 e il 1997. Il suo “Atle-

L’Atletico Madrid imbattuto

in Champions League

ti” è una meraviglia per gli occhi, una squadra che gioca all’attacco senza dimenticare l’equilibrio, il suo guardiano è uno dei tre migliori portieri al mondo, Thibaut Courtois, in prestito fino a

choneros, per il quale c’è stato un sondaggio anche del Milan. Seedorf dovrà fare molta attenzione anche al turco Arda Turan, motorino inesauribile che vede bene la porta, e al recuperato David

giugno dal Chelsea. Il nazionale belga è uno dei talenti di un gruppo che ha in Diego Costa la stella più luminosa. La cessione di Radamel Falcao al Monaco gli ha consegnato la maglia da titolare, un’investitura che l’attaccante brasiliano naturalizzato spagnolo (giocherà con le Furie Rosse il Mondiale) ha ripagato a suon di gol: 21 in 24 partite di campionato (secondo alle spalle di Cristiano Ronaldo ma davanti a Messi), 4 in 3 match di Champions League. Diego Costa fa gola a Chelsea, Arsenal e Tottenham, così come piace in Premier League il centrocampista con il vizio del gol Koke, classe 1992 prodotto della cantera dei col-

Villa, vecchia volpe d’area di rigore che ha già fatto male ai rossoneri in Europa. Non saranno del match gli infortunati Filipe Luis, Manquillo e l’ex Juventus Tiago, fanno parte del gruppo l’altro ex bianconero Diego, arrivato a gennaio dal Wolfsburg, e l’ex trequartista del Napoli José Ernesto Sosa, acquistato dal Metalist Kharkiv. L’Atletico Madrid è pronto e ha la storia dalla sua parte. La qualificazione ai quarti di finale di Champions League manca dal 1997, dai tempi di Simeone giocatore, e il Milan ha perso gli ultimi quattro confronti a eliminazione diretta contro club spagnoli. Due indizi che fanno quasi una prova.


IL PIÙ DIFFICILE SARÀ AL CALDERON IL BAYERN MONACO PROVA A STENDERE WENGER mercoledì 19 febbraio 2014

Sandro Mazzola

F

inalmente la mia Inter ha preso un brodino. Ha vinto a Firenze con pieno merito ed

conduttore della trasmissione, è stato concorde con la mia analisi. Di strada l’Inter ne deve fare parecchia per far pace con i propri tifosi. Ma direi che ci siamo dopo tante delusioni. Inter e Milan, con il loro prestigioso blasone, non possono star fuori dal circu-

ticata vittoria col Bologna, trova stasera con la Champions sul suo cammino l’Atletico Madrid, una squadra ostica capace di qualsiasi impresa. Gli spagnoli lo scorso anno hanno perso Falcao ma Simeone è riuscito egualmente a costruire una formazione di tutto rispetto che sta dominando la Liga insieme al Barca e al Real Madrid. Mettendo a confronto le tre squadre e analizzando i singoli, sulla carta, c’è un abisso perché gli unici veri fuoriclasse dei Colchoneros sono Diego Costa e Villa, pur non togliendo meriti agli altri. Eppure l’Atletico è al comando del campionato con Messi e Cristiano Ronaldo che di classe ne hanno da vendere. Per il Milan non sarà di conseguenza facile superare il turno con l’Atletico, in particolare modo per le difficoltà della gara di ritorno al Calderon dove il pubblico è il dodicesimo giocatore.

David Villa, punta di diamante dell’Atletico Madrid ora il discorso Europa League diventa nuovamente serio. Ho seguito la partita dei nerazzurri a Telenova e Gianni Visnadi, il

ito internazionale perché ciò ha dell’assurdo per quanto concerne il calcio come lo conosciamo noi. Intanto il Milan, dopo la fa-

5

ppuntamento con la storia stasera a San Siro per il Milan targato Seedorf contro

ger, fresco vincitore nella FAC del Liverpool per 2-1, ospiterà i campioni d’Europa in carica del Bayern Monaco chiamati a confermare il loro dominio nel continente oltre a quello in Bundesliga dove primeggiano in classifica davanti al Leverkusen e al Borussia Dortmund. A pro-

gli spagnoli dell’Atletico Madrid primi in Liga con il Barcellona e il Real di Ancelotti. I pronostici dicono Atletico e toccherà ad Abbiati e compagni smentire le previsioni pessimistiche della vigilia stilate dai maghi delle scommesse. Se a San Siro si festeggia a sangria non da meno è l’attesa all’Emirates Stadium di Londra dove l’Arsenal di Wen-

positivo di Leverkusen, l’undici biancorosso ieri sera di fronte al pubblico di casa ha incrociato le armi col Psg mentre Manchester City e Barcellona hanno regalato uno spettacolo a parte nelle due gare d’apertura dell’andata degli ottavi di Champions. Come detto, a Londra l’Arsenal con il Bayern rischia grosso perché anche in questa nuova circostanza i

tedeschi guidati da Beppe Guardiola sicuramente metteranno alla frusta gli inglesi cercando di staccare il biglietto valevole per il passaggio del turno con venti giorni di anticipo. Ma il bello verrà nei prossimi giorni quando in campo scenderanno le altre big della manifestazione. Il 25 febbraio a San Pietroburgo toccherà infatti allo Zenit di Spalletti affrontare il Borussia Dortmund di Klopp, vice campione d’Europa, mentre in Grecia al Pireo sarà la volta dello United, orfano di Ferguson, a sfidare un Olympiacos che davanti ai suoi tifosi difficilmente regala qualcosa. Il giorno successivo entreranno in scena il Real Madrid e il Chelsea. Gli spagnoli di Ancelotti dovranno vedersela a Gelsenkirchen con lo Schalke 04, lanciatissimo per aver espugnato Leverkusen in Bundesliga, mentre gli inglesi di Mourinho a Istanbul contro il Galatasaray di Drogba, su di giri per aver eliminato la Juventus nelle qualificazioni a girone, proveranno a dar fastidio a Mancini con Eto’o che in queste partite difficilmente fallisce l’obbiettivo.

firmati da Adriano, gli altri da Messi, Sanchez, Pedro e Neymar. In Francia torna a cinque punti il vantaggio del Psg sul Monaco. I parigini mandano al tappeto il Valenciennes grazie alle reti di Lavezzi, Ibra e un autogol di Kagelmacker. Il Monaco, come detto, passa a Bastia col classico 0-2

pagni, anche il Chelsea di Mourinho superato per 2-0 dal City di Pellegrini. Vanno avanti anche l’Everton, il Wigan, lo Scheffield e il Sunderland. In Germania il Bayern porta a tredici lunghezze di vantaggio sul Leverkusen (1-2 con lo Schalke) scavalcato dal Borussia di Klopp vincitore con

mentre riprende fiato il Lione liquidando l’Ajaccio per 3-1. In Inghilterra impazza la Fac con l’Arsenal che riscatta l’1-5 rimediato in Premier battendo il Liverpool 2-1. Out, oltre a Gerrard e com-

un poker realizzato all’Eintracht Francoforte. I campioni d’Europa di Pep Guardiola col Friburgo sono andati a segno invece con Dante e Pizarro e una doppietta di Shaqiri.

champions

A

Severa Bisceglia

LA JUVENTUS VUOL VENDICARSI CON I TURCHI 180 PUNTI IN TRE NELLA LIGA SPAGNOLA europa league

Laura Tangari

P

rove di Europa League per la Juventus domani sera a Torino nella gara d’andata contro i turchi del Trabzonspor. La Vecchia Signora ha ancora il dente avvelenato per la bocciatura incassata dal Galatasaray nelle qualificazioni a girone e vorrà prendersi una piccola rivincita con gli avversari di turno forte del proprio stato di grazia, cioè di salute, dovuto al super campionato che sta disputando in territorio nazionale con le sue quindici vittorie consecutive conquistate allo Juventus Stadium. Buffon ha giustamente sottolineato di non snobbare i turchi ma nel frattempo il tifo bianconero pare abbia già iniziato il conto alla rovescia per la finalissima europea che si svolgerà proprio a Torino il 14 maggio prossimo. Se la Juventus sorride stessa cosa non si può dire del Napoli atteso da una tra-

sferta difficile in Galles contro lo Swansea, ottima formazione di centro classifica della Premier League. I gallesi non scherzano e Higuain e compagni dovranno tenere le antenne alzate per non correre rischi, che sulla carta ci sono, eccome. Pure la Lazio dovrà fare attenzione all’Olimpico ospitando i bulgari del Ludogorets grandi vincitori del Gruppo B e forti per aver battuto per due volte gli olandesi del Psv. Infine, la quarta delle squadre italiane, la Fiorentina, reduce dalla sconfitta in campionato del Franchi con l’Inter. La Viola

a Esbjerg si troverà di fronte a un avversario determinato capace di renderle la vita difficile in quanto conscia delle proprie possibilità avendo superato il turno insieme agli austriaci del Salisburgo a loro volta impegnati ad Amsterdam contro l’Ajax. Da seguire il Tottenahm che va Dnipro e il Valencia che gioca a Kiev contro la Dinamo. Interessante, per chiudere, la partita di Tel Aviv fra il Maccabi e gli svizzeri del Basilea, con questi ultimi che stanno ancora viaggiando fra le nuvole per aver battuto il Chelsea a Londra a ottobre.

estero

Luigi Sada

I

l terzetto al comando della Liga non cambia marcia. Barca, Real e Atletico vanno sempre sottobraccio allargando il solco che li separa dalle immediate retrovie. Infatti, la quarta forza del torneo, l’Atletich Bilbao, paga a caro prezzo la sconfitta casalinga con l’Espanol alla quale fa eco il Villareal, quinto in classifica, col capitombolo interno col Celta Vigo di Luis Enriquez, ex mister della Roma. Tornando alle tre regine del campionato il Barcellona addirittura ne fa sei al povero Rayo Vallecano mentre l’ATM e il Real Madrid di Ancelotti dilagano con una tripletta ciascuno con il Valladolid e il Getafe. L’Atletico, avversario del Milan stasera a San Siro in Champions, sigla il successo con le reti di Raul Garcia, Godin e il solito Diego Costa. Per le Merengues in gol Jesè, Benzema e Modric. In merito al Barca, due centri


amarcord 6

mercoledì 19 febbraio 2014

Christian Vieri al Milan nel campionato 2005-2006, 1 gol in 8 presenze

Christian Abbiati al Milan da 2008. Ha indossato i colori rossoneri anche dal 1998 al 2005. I n totale, il portiere di Abbiategrasso, è sceso in campo in 258 incontri ed incassato 247 reti

Ha avuto anche l’esperienza di difendere la rete in forza all’Atletico Madrid nella stagione 2007-2008 incassando 28 gol in 21 partite

Demetrio AlbertiniAll’Atletico Madrid nella stagione 2002-2003 e segna anche due 2 gol in 28 partite giocate Il centrocampista, per anni bandiera rossonera, ha giocato nel Milan sin dalle giovanili. Fatta eccezione per 1 anno al Padova, resta al Milan dal 1988 al 2002 .

All’Atletico Madrid nella stagione 97-98 ha segnato 24 reti in 24 partite

IL MILAN VINCE LA SUA NONA COPPA CARNEVALE 4-3-3 o 3-5-2 FORSE MEGLIO IL 4-2-3-1? primavera

M

Daniel Rizzo

issione compiuta: Il Milan di Pippo Inzaghi conquista la nona Coppa carnevale battendo in finale per 3-1 i belgi dell’Anderlecht. Una vittoria dal doppio gusto poiché’ lo scorso anno i rossoneri persero in finale proprio contro l’Anderlecht. Primo trofeo da allenatore per Super Pippo, e ci si augura che sia il primo tra i tanti. L’ex centravanti del Milan ha dimostrato in questo anno e mezzo di saperci fare anche come tecnico, e quella grinta che metteva in campo su ogni pallone e’ riuscita a trasmetterla anche ai suoi allievi. Tredici anni dopo, Inzaghi succede così a Tassotti, ultimo tecnico ad aver conquistato con la Primavera rossonera il torneo di Viareggio. L’avvio di gara vede il Milan soffrire la partenza belga, ma un grande Gori tiene in vita il Mi-

L’Inter invece rallenta in campionato lan. Nella ripresa il Milan parte con un piglio diverso anche se al 18’ sono i belga ad andare in vantaggio grazie a Leya. I rossoneri non si scoraggiano e trovano il pareggio poco dopo con Petagna. Prima di andare ai supplementari Benedicic, il migliore dei rossoneri in tutte le partite precedenti del torneo, si fa cacciare dal campo negli ultimi minuti regolamentari. Nei tempi supplementari, pero’, i baby rossoneri stendono l’Anderlecht prima con Fabbro, il quale nell’esultanza si fa cacciare anche lui per doppia ammonizione, e poi nel finale con Mastalli. A fine gara il Capitano dei rossoneri, Davide Pacifico, fatica a trattenere la gioia: ‘Ci siamo presi la nostra rivincita e ce la siamo meritata. Questa vittoria la dedica a noi e anche al gruppo dello scorso anno. Siamo il Milan e l’obiettivo

era vincere. E’ una grande soddisfazione essere riusciti a portare a casa questo risultato. E’ stata una partita molto ben giocata da parte nostra. Siamo rimasti in 9, abbiamo sofferto e abbiamo vinto. Noi eravamo compatti, ripartivamo bene e loro si sono sbilanciati sempre tanto. Potevamo chiuderla prima, ma alla fine abbiamo vinto. Sono molto contento”. I nerazzurri, invece, usciti dalla Viareggio Cup agli ottavi proprio per mano dell’Anderlecht, non sono riusciti andare oltre il pareggio contro il Pescara davanti al proprio pubblico. Con le reti di Ingretolli e Palazzi, al “Facchetti” viene fuori un pareggio che in fin dei conti è un ottimo score per il Pescara, ma di certo non per la squadra di Cerrone, che settimana prossima dovrà vedersela contro la capolista Atalanta. Andrea Petagna, Trascinatore del Milan al Viareggio

Meglio il metodo a farfalla di Oronzo Canà giù al nord Fiore Marro

Q

uando ho avuto l’opportunità di scoprire il mondo del calcio, la poesia unica della sfera di cuoio, non c’erano tante alchimie tattiche, ma solo grandi gesti atletici e tecnici fatti da calciatori di livello impareggiabile. C’erano dei numeri sulla maglia dati a calciatori senza ruolo definito, come l’11; mi ricordo di Giorgio Braglia e Roberto Filippi del Napoli, di Ezio Vendrame, Bruno Pace e Luciano Chiarugi ma non c’erano solo loro, lo stesso Mario Corso già citato in qualche mio articolo era un calciatore dal ruolo indefinito, come tanti fino a campioni come Roberto Rivelino o Mario Zagalo, campione del mondo con il Brasile. L’ala sinistra era ricordato più per le sue bizzarrie e talvolta per il suo atteggiamento ribelle, un visionario e un fuggitivo, qualcuno coniò addirittura per loro una frase dolcissima: La solitudine del numero undici. Cosa significava avere la maglia numero undici, cosa mi ricorda? I calzettoni abbassati alla Franco Cirilli, i capelli lunghi sulle spalle fragili di Giorgio Mariani, l’11, con i suoi dribbling, l’elogio della tristezza, dell’allegria e della follia. L’undici per eccellenza è stato Aleixo de Assis Éder. Va dato merito al “Mago” Helenio Herrera se il ruolo di allenatore o di tecnico o di selezionatore ha avuto nel tempo una considerazione ed una quotazione sempre più alta, anche se talvolta il fumo

la famosa bi- zona del 5-5-5 … travalica ogni reale considerazione. C’è una scena di un film che credo abbiamo visto tutti in questi anni ‘Fuga per la Vittoria’ con Pelé protagonista: una partita di calcio, voluta fortemente dalla propaganda nazista, per poter ribadire la superiorità della razza ariana sulle altre, avrà un epilogo totalmente diverso dalle aspettative dei tedeschi. Durante le disposizioni che il tecnico degli alleati prova a impartire viene appunto bloccato dal grande fuoriclasse brasiliano che invita semplicemente gli altri a dargli palla che al resto ci penserà lui … Quante volte è accaduto così? Arrigo Sacchi è stato uno dei bravi tecnici “algebrici” di questi anni, noi napoletani lo possiamo testimoniare a nostre spese, ma non c’è stato nessun sistema tattico, neanche il suo, quando si è trovato Diego Armando Maradona in forma e con la voglia di stupire. Nessuna alchimia ha mai funzionato davanti al trio Maradona-Giordano-Careca, la famosa MaGiCa allenata da Ottavio Bianchi oppure quello riproposto con Andrea Carnevale al posto di Bruno Giordano, il Napoli

condotto da Albertino Bigon, squadra che si difendeva in otto per poi lasciare libertà e fantasia ai tre davanti, altro che schemi, altro che stramberie, c’era l’atleta, il campione, la classe, al di là di quello che si prova a vendere o a raccontare attraverso le strategie. Oggi il gesto tecnico sembra memoria e rimpianto, il calcio adesso gioca con gli “esterni”, bassi o alti che siano, niente sorprese, solo corsa e talvolta, di rado un buon cross dal fondo, niente dribbling, niente doppio passo, nessuna finta e contro finta, solo cifre e numeri talvolta sterili come lo score dei tiri nel “set” o delle parabole a “palombella”, che non fanno più moda, ma che hanno fatto sognare miriadi di generazioni passate. “La stoppa di testa, la porta sul piede, il grande maestro, è a tre quarti di campo e tiene la sfera incollata sul destro, aggira il mediano e nell’ area grande affronta il terzino, lavora di spalle, se aiuta col culo e di tacco va via. Si fotte il portiere con un’ inversione di traiettoria. La tocca precisa e la palla va in braccio alla gloria”. Cantava Joan Manuel Serrat qualche tempo fa .


mercoledì 19 febbraio 2014

Lara Comi

europarlamentare

intervista

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Il Milan può farcela, Seedorf ha dato convinzione

Gianni Cuperlo deputato

Balotelli un fuoriclasse, col Bologna ha fatto il più bel gol della stagione di un allenatore come Seedorf che è stato un campione a livello internazionale e un vincente. Il suo valore aggiunto è quello che può dare in termini di forza emotiva e

Da triestino, come è diventato milanista? “Grazie a Nereo Rocco. A Trieste era una personalità prorompente. Io sono nato nel ‘61, allora ero piccolo, ma ho nella mente i ricordi degli anni della sua epopea”. L’Atletico Madrid, dopo un grande periodo, sta perdendo colpi. È un… colpo di fortuna per il Milan? “Affrontiamo una squadra che, almeno sulla carta, non dovrebbe incutere soggezione psicologica. Spero che questo, in qualche modo, costituisca un vantaggio. Ma la stagione rimane complicatissima”. L’allenatore, Diego Simeone, è un ex giocatore dell’Inter. C’è aria di derby. “Simeone conosce bene il calcio italiano, il clima, l’ambiente e soprattutto conosce la piazza di Milano, sa come muoversi. E questo può essere, dal punto di vista strategico, un punto a favore dell’Atletico. Ma poi in campo ci vanno i giocatori, lui sta in panchina”. Sull’altra panchina invece Seedorf non ha esperienza come allenatore. “A mio parere è un’altra la qualità

“Be’, se esce dalla Champions, purtroppo sì: la stagione, vista la classifica in campionato e l’uscita dalla Coppa Italia, è compromessa. Siamo, del resto, in una fase

catori a un buon tecnico che guidi la squadra. Sul primo punto io non sono contrario all’ingresso di capitali esteri nella società. Il calcio è internazionalizzato, bisogna

Io tifoso rossonero grazie a Rocco motivazione psicologica”. Dalle lacrime di Balotelli ai continui infortuni, il Milan non sembra dimostrare solidità fisica e mentale. “Quella fisica è più riconoscibile e correggibile e ha in qualche modo a che fare con la preparazione atletica. Sul piano mentale penso che con Seedorf si sia trovata la giusta risposta: lui è in grado di trasmettere convinzione e serenità all’ambiente e ai giocatori”. Seedorf dice però che Balotelli non è ancora un campione. “Col Bologna ha fatto un gol strepitoso, il più bello della stagione. Che sia un fuoriclasse è evidente. Se per campione intendiamo avere anche la maturità psicologica, allora si può essere d’accordo, ma lui è ancora giovane e ha tutti i requisiti per diventarlo”. Se il Milan esce dalla Champions è una stagione fallimentare?

di passaggio: io però sono ancora fiducioso, con l’attuale organico il Milan può riservare sorprese anche quest’anno”. Come si fa a tornare grandi in Europa? “Servono investimenti, ottimi gio-

prendere atto che il mondo va in quella direzione”. Capello dice che il Milan può farcela coi colpi di Balo, Kakà e Pazzini. “Capello ha sempre ragione. Per definizione”.

PAELLA O CÀSSUOLA? MONTOLIVO VERSO LO UNITED ospiti Giovanni Labanca

S

ono tre, ora, le regine di Spagna. Ai blasonati Real e Barcellona, i rivali storici di sempre, si è aggiunta una terza pretendente al Trono: l’Atletico, seconda squadra della Capitale. Era

questa una pudica “infanta” di Spagna che ha interpretato bene il suo ruolo, silenziosa e modesta all’ombra delle sorelle maggiori, di cui ha potuto solo ammirare la potenza e la storia, con il segreto desiderio, però, di emularne, un giorno, le gesta sportive che le hanno rese famose in tutto il mondo. L’Atletico, figlio di studenti “baschi” madrileni, dal 1903, ha saputo conquistarsi la sua fetta di città, con un pubblico particolare che amava l’indipendenza e la difendeva con orgoglio, con il suo stadio, non meno

caloroso del Bernabeu e le sue legittime aspettative di crescita e , quindi, di gloria. Ora sembra che quel momento sia giunto e per di più potrebbe culminare in una semifinale di Coppa dei Campioni. Lo guida Cholo Simeone, ex mediano dell’Inter che, premuroso quanto scaltro, gli offre il braccio per condurlo al gran debutto alla Scala, quella dei campioni famosi e dei titoli ammantati di gloria. Non ha ti-

more ,perché sa di essere Regina e lo potrebbe diventare anche dell’Europa, solo se si sentisse in grado di affrontare a viso aperto un blasonato avversario che , stasera, non sembra capace di ritrovare, tutto di un colpo, forza e coraggio, se per vincere sul Bologna ha avuto bisogno di un tiro che la fortuna ha condotto in fondo al sacco dei pretoriani. Il Cholo non fa mistero sulle sacrosante ambizioni della sua squadra che potrebbero infrangersi più che contro il Diavolo dalle corna smussate, al cospetto, invece, del tifo da Plaza de toros che i tifosi rossoneri hanno preparato per la grande sfida. Potranno contrastarlo gli ottomila “colcioneros” venuti al seguito fino a Milano? Ci proveranno e lo faranno con convinzione, tanto che molti di loro hanno avuto l’ardire di prenotare tavoli su tavoli al Replay, dove sanno che si cucina la migliore paella della città. E se, visto il giusto periodo, venisse servita loro una contadina e fumante càssola?

mercato Luigi Sada

L

o United, in piena crisi di risultati, anticipa i tempi e bussa alla porta del Milan per avere Montolivo a fine stagione. Il capitano rossonero potrebbe dire di sì a Moyes che, dopo aver vinto la partita a scacchi col Chelsea in merito al trasferimento di Mata, ora comincia nuovamente a sorridere malgrado la classifica deficitaria in Premier League. In Inghilterra potrebbe andare a bocce ferme anche lo juventino Giovinco che piace parecchio al Liverpool pronto a scucire una decina di milioni in sintonia con l’offerta fatta a Badu dell’Udinese, appetito oltre che dai Reeds pure dall’Arsenal di Wenger. Sempre lo United è pronto a un ennesimo acquisto. Si tratta di Tello attaccante del Barcellona, chiuso in Liga da Sanchez e Pedro. Miranda, nel frattempo, potrebbe prendere il posto di Vidic in partenza per Milano sponda Inter. Restando in Premier ci sono buone possibilità di vedere Isco con la maglia del City di Pellegrini mentre il difensore Sagnà dell’Arsenal sembra destinato a dire addio a Wenger approdando in Italia al Milan ormai ai ferri corti con il giovane Abate. Dagli Usa arriva invece una richiesta personale di David Beckham per Cristiano Ronaldo. Il messaggio è questo: Cristiano vieni al Miami e vedrai come sarai felice. Ti divertirai un mondo. Da Madrid, come rispo-

MARCHETTI ALL’OM

sta, fanno sapere che CR7 resterà almeno altre quattro stagioni al Real. Troppo presto per appendere, o quasi, le scarpe al fatidico chiodo giocando in Major League Soccer il prossimo anno. Intanto Cissè potrebbe finire al Rubin Kazan e Gomis bomber del Lione andare alla Real Sociedad, che punta a costruire uno squadrone in Liga per il prossimo campionato. Verratti, ex Pescara del Psg, sembra invece avere addosso gli occhi di Marcello Lippi per farlo giocare in Cina

nello Guangzhou dove nel mercato di gennaio è approdato il bolognese Diamanti. Da Parigi la smentita, anche in merito al possibile arrivo di Hazard dal Chelsea alla corte di Blanc in cambio di Pastore. Al contrario sembra scontato l’addio di Marchetti alla Lazio. L’ex portiere del Cagliari e dell’Albinoleffe è richiesto dal Monaco e dal Marsiglia, in particolare da quest’ultimo club visto che Mandanda a fine stagione potrebbe lasciare i pali dell’OM per andare all’Ajaccio.


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RADUNO MILAN CLUB BASILICATA i club

I

Giovanni Labanc

n occasione del big match di Coppa dei Campioni (ci piace chiamarla sempre così) tra Milan ed Atletico Madrid a San Siro, è stato organizzato a Milano uno straordinario raduno dei Milan Club della Basilicata, presso Venti136, un noto locale zona Bocconi, che ha richiamato, ieri sera, più di duecento simpatizzanti rossoneri e corregionali lucani. Promotore dell’evento è stato Tommaso Ruggieri, accanito tifoso del Diavolo, nonché presidente dell’Associazione

prevalso, oltre al comune amore per la squadra, quello ancora più importante per la medesima regione di origine, che palpita mei nostri cuori sempre più forte. Anche lo sport, come si vede, costituisce un buon motivo di aggregazione, se lo si usa in modo intelligente, proprio quello che abbiamo fatto noi. Per la riuscita della festa, ho il dovere di ringraziare due sponsor importanti: l’Amaro Lucano, rappresentato da Leonardo e Francesco Vena ed il Centro Lucano della Mozzarella, nella persona del presidente e fondatore, Enrico Carretta. Il primo ha fatto da collant con i suoi cocktails, mentre il secondo ci ha fornito mozzarella fresca, prodotta all’istante in un “Mozzarella Show, con protagonista Gino Floro”. Leonardo e Francesco Vena, unitamente

è detto il delegato regionale dei Milan Club della Basilicata, Giuseppe Mascolo che ha guidato la delegazione dei tifosi provenienti dal Sud ed appartenenti ai seguenti sodalizi: Grassano, Irsina ,Matera, Avigliano, Baragiano, Brindisi di Montagna, Castelluccio Inferiore, Filano, Lauria,

Melfi, Moliterno, Muro Lucano, Palazzo San Gervasio, Marsico Nuovo, Potenza, Rionero, Roccanova, Ruoti, Tolve, Trecchina , Venosa, Viggianello e Vietri di Potenza. Nel corso della serata, sono stati discussi anche i non pochi problemi che attanagliano squadra e Società, salvati, vener-

dì, proprio da Balotelli, il giocatore rebus della compagine. Più che un raduno, dunque, questo è stato un vero e proprio riabbracciarsi tra parenti ed amici, fatto con tanto sacrifici, al quale, sperano i rossoneri Lucani, il Diavolo saprà rispondere con una bella e importante vittoria.

ad Enrico Carretta si sono detti ben lieti di aver “sponsorizzato” la bella festa lucana dal sapore rossonero, anche se, per la verità, nel folto gruppo, vi erano “infiltrati” anche di altre squadre. Soddisfatto dell’accoglienza ricevuta e piacevolmente sorpreso dalla perfetta organizzazione si

Consiglio Regionale A.I.M.C.del Friuli Venezia Giulia

Amici della Basilicata in Lombardia, nella foto tra Leonardo Vena, alla sua destra, ed Enrico Carretta. “Ho approfittato della trasferta organizzata dai Milan Club della Basilicata per assistere all’importante incontro di Coppa, per far ritrovare tutti in un vero e proprio happening socio-sportivo, durante il quale ha

D

elegato Regionale Onorario: BUFFON Lorenzo; Vice Delegato Regionale: CAVALLO Romeo; Vice Delegato Regionale: MARTINUZZO Walter; Delegato Settore Alto Friuli: GUERRA Ermes; Delegato Sett.Friuli Orientale: DEL DEGAN Daniele; Delegato Sett. Medio Basso Friuli-Isontino Giuliano: FORNI Armando;

Delegato Sett.Provincia di Pordenone: PASE Monica; Segretario Regionale: CAVALLO Dario. Revisori dei Conti: BELLUZ Ivano, BOEMO Stefano, DEL DELGAN Erasmo. STADIO5 si complimenta con il Direttivo per la conferma delle cariche ed augura ancora migliore e proficuo lavoro per il bene dei tifosi e della squadra.


mercoledì 19 febbraio 2014

SPAGNA, CROCEVIA PER IL PARADISO al Forum, che ha macchiato una stagione che sembrava perfetta. C’è tempo per rifarsi, e gli spagnoli arrivano nel momento più opportuno. Completa in tutti i reparti la squadra di Malaga. Il play è Jayson Granger è il play dell’Unicaja Malaga: buona visione di gioco (45.3% da due e 34.4% da tre), 3.4 assist a partita. Zoran Drazic è la guardia che

Medley, è l’ala americana, bene sotto canestro con 5.4 rimbalzi a partita, ottima percentuali al tiro col 56.3% da due, 40.4% da tre. L’ala grande è Mindaugas Kuzminskas, lituano che tira con percentuali di tutto rispetto da due, frutto anche dei secondi tiri, poiché sovente si trova nel posto giusto al momento giusto. Non un temerario nell’area pittu-

Europa, la vittoria in campionato contro Pistoia, ora di nuovo tra le mura amiche per puntare ai quarti di Eurolega, cercando di sconfiggere un’altra squadra spagnola: l’Unicaja Malaga. La formazione di Joan Plaza ha gli stessi punti dei milanesi (tre vinte e tre perse) e del Panathinaikos. Al momento è molto positivo il cammino europeo di Luca Banchi, niente da dire; peccato quella sconfitta con Sassari

parte nel quintetto titolare: 24 anni e ottime percentuali al tiro da due (45.8%) e da tre (42%). Il giocatore sloveno dà una buona mano in difesa (quasi 3 rimbalzi a partita). Ryan Toolson non parte titolare, ma spesso e volentieri è quello che ha più minutaggio. Non percentuali irresistibili per questo statunitense: 38.6% da due e 39.5% da tre, ma è infallibile nei tiri liberi (11/11 in queste Top Sixteen). Nik Carner-

rata, ma ha un buon talento. Da tenere in considerazione anche Carlos Suarez, ala grande con quasi 4 rimbalzi catturati a partita. Il centro è Fran Vazquez, 4.1 rimbalzi, 57.7% da due. Anche se Vladimir Stimac ha più talento del centro spagnolo: il serbo, infatti, è più preciso da due (63.2%) ed è più intimidatore sotto le plance con 4.7 rimbalzi a match, con un picco di 14 contro l’Olympiacos.

rugby

Nel Sei Nazioni, l’Italia parte favorita con la Scozia

basket

M

Beppe Vigani

omento controverso per la stagione dell’EA7 Armani. Dopo il fallimento in Coppa Italia, la sconfitta di misura a Palau Blaugrana con il Barcellona in

Luca Banchi coach dell’EA7 Armani Milano

CERCASI VITTORIA DISPERATAMENTE L

di Toni Morandi

a catena alcolica, aspettando la sfida alla Scozia. Da qualche giorno la tribù del rugby condivide un ideale terzo tempo che si svolge via Facebook. Una birra, tutta in un sol colpo, da riprendere in un filmato da postare sul noto social network. Coinvolge tutti, dai campioni della Nazionale di rugby fino all’ultimo giocatore della serie C. Anche per questo si può parlare di una tribù che condividere la stessa passione per la palla ovale e naturalmente per la goliardia. La speranza è che questa catena di “San Luppolo” rimanga, come è successo fino ad ora, nei limiti di una semplice bevuto, senza diventare una scusa per eccessi che di sportivo non hanno proprio nulla. Se provate a curiosare le pagine facebook dei rugbisti, troverete i filmati che coinvolgono un po’ tutti e non solo in Italia. Cose da rugbisti, ma anche cose di uno sport che in questo caso avvicina fino a farli toccare il vertice e la base, qualcosa di inimmaginabile per gli altri sport. Coinvolti anche i milanesi che domenica hanno vissuto il Derby, vinto dall’ASR su Rugby Grande Milano per 24 -2. Un successo che mantiene la squadra di Bonacina in zona play off, ma che ha sottolineato anche i progressi fatti da RGM, che forse avrebbe meritato qualcosa in più. RGM dovrà recuperare poi do-

menica prossima la partita con il Marco Polo Cus Brescia, rinviata la scorsa settimana, mentre il resto del campionato osserverà il turno di riposo, nel week end in cui si giocherà la terza giornata del Sei Nazioni 2014. Per l’Italia, dopo le sconfitte contro Galles e Francia, c’è la partita con la Scozia, anche lei uscita sconfitta nelle prime due giornata contro Irlanda e Inghilterra. E’ un’occasione importante per la squadra di Brunel, che parte questa volta con il ruolo di favorita. Giornata particolare per Tommaso Allan che si ritrova contro la Scozia, per la quale ha giocato a livello giovanile, prima di scegliere la maglia azzurra per la sua carriera internazionale. All’Olimpico di Roma la prevendita procede a gran ritmo e per le due parti-

te interne, nell’ultima giornata sarà di scena l’Inghilterra, sono già stati venduti 120mila biglietti. Per chi non potrà andare a Roma, ci sarà l’appuntamento su DMAX, l’emittente del gruppo Discovery che quest’anno ha riportato in chiaro il rugby del Sei Nazioni. La vittoria per l’Italia non è negoziabile, anche se gli scozzesi, un po’ come noi italiani, danno il meglio quando la situazione è disperata. Vincere darebbe serenità ad un ambiente, che ha dimostrato valore anche nel rinnovamento. Su tutti quel Michele Campagnaro, che a Cardiff contro il Galles, ha conquistato il titolo di man of the match. Riconoscimento non da poco, magari da scambiare con un successo importante contro la Scozia.

Michele Campagnaro tre quarti-centro dell’Italia in meta contro il Galles

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TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE formula 1 Debora Cheli

N

onostante la stagione, fa già caldo nel piccolo stato mediorientale, vuoi per la temperatura atmosferica, vuoi per il clima politico. Nella settimana che ha preceduto l’arrivo dei team, impegnati da oggi fino al 22 febbraio nella seconda sessione di test invernali, vi sono stati violenti scontri fra cittadini e forze dell’ordine a 50 chilometri dal Bahrain International Circuit, culminate il 14 febbraio con l’esplosione di una bomba e la morte di un ufficiale. La situazione resta sotto controllo nella zona in cui è situato il tracciato, grazie a imponenti misure di sicurezza. Tutte le scuderie hanno garantito la propria presenza; per la prima volta quest’anno vedremo le squadre al completo cimentarsi in pista insieme. I riflettori sono puntati su Renault, sotto accusa per i numerosi problemi riscontrati a Jerez da Red Bull, Toro Rosso e Caterham. Gli ingegneri del fornitore france-

Al via oggi sul circuito del Sakhir i test invernali

se hanno lavorato molto sull’elettronica, fornendo un nuovo hardware già per i filming day della Lotus, ma resta l’incognita del surriscaldamento. Intanto lo shakedown della Toro Rosso della scorsa settimana non è andato come previsto. Kvyat ha percorso solo 70 dei 100 giri previsti, entrando e uscendo dai box a causa di un problema con software e batterie. Dopo la delusione dei test di fine gennaio, Renault teme un altro flop nei prossimi giorni e non è la sola. Circola voce che la Red Bull si starebbe guardando intorno, alla ricerca di un altro costruttore per il 2015. A spingere la scuderia in questa direzione sarebbe Adrian Newey, furioso con il motorista francese per i ritardi e la scarsa affidabilità. La scelta potrebbe cadere sulla Mercedes, ma si parla anche della Honda, che debutterà in Formula 1 il prossimo anno in partnership con la McLaren. In casa Ferrari si attendono conferme dei buoni

risultati ottenuti a Jerez. Alonso e Raikkonen lavorano insieme, si rispettano e, giura Stefano Domenicali, sono maturati entrambi. In un’intervista apparsa sul sito Ferrari.com, il direttore della gestione sportiva ha invitato alla prudenza, puntualizzando che «c’è ancora molto da lavorare perché è impossibile debuttare con una monoposto perfetta in una stagione così ricca di cambiamenti. Sarà un inizio di campionato pieno di incognite ed è prestissimo per fare qualsiasi tipo di previsione: credo che cominceremo a capire qualcosa solamente in Bahrain».

ANCORA GUAI PER SCHUMI L a notizia era circolata mercoledì scorso, quando sulla Bild è apparsa l’ennesima indiscrezione su Schumi: il sette volte iridato avrebbe contratto una polmonite, un rischio enorme considerando le sue condizioni. Tuttavia, il quotidiano tedesco ha precisato in seguito che l’infezione è stata diagnosticata almeno una settimana fa e che attualmente l’ex ferrarista sarebbe fuori pericolo. Nel mezzo è stato diffuso un comunicato dalla manager Sabine Kehm, nel quale si legge che la famiglia del campione «continua a credere for-

Continua l’incertezza sulla salute dell’ex pilota tedesco

temente nella guarigione». Non tutti sono dello stesso avviso. Gary Hartstein, ex medico ufficiale del Circus, ha commentato sul suo blog che Schumi potrebbe permanere in stato vegetativo. Lo specialista, pur non avendo informazioni complete, azzarda un’ipotesi: «Tutto porta a credere che la sedazione sia stata interrotta da abbastanza tempo perché l’azione dei farmaci sia ormai svanita. Se da allora non ci sono state reazioni agli stimoli esterni, è una pessima notizia.

Rugby

Vorrebbe dire che il tronco encefalico è stato danneggiato. Se il paziente risponde agli stimoli, ha solo un 50% di possibilità di uscirne e comunque con delle conseguenze».


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musica

È

Riccardo Sada

tempo di Festival a Sanremo. Siamo già alla seconda serata. Per i neofiti, nel caso esistessero, riportiamo il programma completo dell’edizione 2014. Due le madrine d’eccezione: Laetitia Casta, e per lei questo è un vero ritorno al Festival, e poi l’icona della televisione italiana Raffaella Carrà. Ieri sono saliti sul palco sette big a presentare due canzoni ciascuno: solo 7 i brani che accederanno alla fase successiva, scelti tramite il televoto e il giudizio dei

giornalisti presenti all’Ariston. Stasera ascolteremo le rimanenti 14 canzoni, con modalità di selezione identiche alle precedenti. Ancora musica con l’esordio dei giovani: canteranno 4 di loro, solo 2 andranno avanti. Ospiti saranno Claudio Baglioni e Claudio Santamaria. Domani sera si proseguirà con la gara dei giovani: 4 sul palco con 2 promossi al turno successivo. Riascolteremo poi tutte le canzoni qualificate e verrà stilata la prima graduatoria: questa classifica influirà per il 25 per cento sul voto finale. Il 21 febbraio sarà serata di amarcord, con i Campioni chiamati a reinterpretare un brano storico della canzone italiana al fianco di un altro artista. Queste le

Francesco SarcinaRiccardo Scamarcio Ci sarà poi spazio per un omaggio alla canzone genovese da parte di Gino Paoli, insieme a Danilo Rea. E l’ospite internazionale sarà Paolo Nutini. Sabato 22 sarà la notte della finale: prima dell’elezione del vincitore, votato da giuria e televoto, lo spazio sarà riservato agli ospiti. Si inizierà con Terence Hill, poi con Ligabue e infine con il cantante belga Stromae. •

Chi sono i favoriti?

Secondo i bookmaker sono due i nomi in lizza per conquistare l’edizione 2014: Renga e Noemi. In particolare, le quote di Snai vedono il cantante a quota 3,75, decisamente bassa rispetto a quella degli altri concorrenti in gara. A distanza seguono Noemi e Arisa (6,50), Antonella Ruggiero e Francesco Sarcina (9,00), Frankie Hi Nrg Mc e Ron (11,00) Giuliano Palma, Raphael Gualazzi e Renzo Rubino (13,00), Cristiano De André e Riccardo Sinigallia (16,00) e Perturbazione (25,00).

coppie che si esibiranno (ma non tutti i big daranno vita ad un duetto): • Frankie Hi-Nrg McFiorella Mannoia • Raphael GualazziTommy Lee • Riccardo SinigalliaMarina Rei/Paola Turci • Perturbazione-Violante Placido • Renzo Rubino-Simona Molinari, • Antonella RuggieroDigiEnsamble Berlin • Giusy FerreriAlessandro Haber

intervista vip di Luca De Franco

B

eppe Convertini è conosciuto per i suoi lavori al cinema, in teatro e in televisione, per i servizi fotografici, per la partecipazione a numerosi programmi televisivi destinati al grande

pubblico. In pochi sanno, però, che l’artista pugliese è anche un grande appassionato di sport (in particolare di calcio) ed è impegnato nel sociale. Lo racconta lui stesso ai lettori di Stadio 5. Qual è la sua squadra del cuore? “La Juventus. Da bambino idolatravo Michel Platini. Oggi stravedo per Gigi Buffon, Giorgio

CONVERTINI: PIRLO? E’ MAGIA PURA

Chiellini, Carlitos Tevez, Andrea Pirlo e Arturo Vidal. Per me, Pirlo è magia pura. Con una squadra così forte mi sembra incredibile non aver passato il turno in Champions League. Sono sicuro che arriveremo in finale di Europa League: possiamo vincerla indipendentemente dall’avversario. I giocatori sono motivati anche perché la finale si disputerà allo Juventus Stadium.” Va allo stadio? “Abitando a Milano, frequentavo il Meazza. Ho smesso di andarci quando è iniziato il tour dello spettacolo ‘Ars Amandi’ che si svolge nei musei e nei teatri. In questo momento stiamo girando la Puglia: San Severo, Otranto, Ostuni, Martina Franca, Gallipoli e Lecce. E’ uno spettacolo in cui si parla d’amore attraverso la poesia, la musica e le immagini.

Recito poesie di Giuseppe Ungaretti, Alda Merini, Pablo Neruda ed altri grandi autori. Abbiamo artisti che suonano il piano, il violino, il sassofono, il violoncello. Alla fine dello spettacolo, gli spettatori possono gustare prodotti eno-gastronomici di alta qualità” Lei ha recitato nel film ‘Secondo tempo’. Ce ne parli. “Il film si svolgeva all’interno di uno stadio e raccontava la vita dei tifosi di una curva. Il mio personaggio era un operaio precario, sindacalista, divorziato, con due figli ed era violento sia nella vita che in curva. Insomma, Paul era il mio esatto contrario. ‘Secondo tempo’ era pieno di scene forti ed ha suscitato molte polemiche quando è uscito nel 2010. Per interpretare Paul ho conosciuto parecchi ultrà e posso dire che quasi tutti sono bravi ragazzi che ama-

no la loro squadra e la incitano senza creare problemi a nessuno.” Ci parli del suo impegno nel sociale. “Sono stato ad Arsal, in Libano, nella zona al confine con la Siria, con l’associazione Terre Des Hommes: ho lavorato in un campo profughi e sono rimasto molto toccato da questa esperienza. Mi sono sentito utile. Tornato in Italia ho organizzato una mostra fo-

tografica con le immagini scattate in quel campo profughi per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi da destinare a quei bambini. L’ho intitolata ‘Girotondo di pace sulla via di Damasco’. L’ho portata al Palazzo Ducale di Martina Franca e al Museo Rodolfo Valentino di Castellaneta. Dal 4 all’11 marzo la mostra farà tappa alla MAD Zone Gallery di Roma e poi a Milano.”


LA MODA NELLO ZOOM DI BLUMENFELD

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Mostra del fotografo tedesco alla galleria Sozzani di Milano arte

di Marby

Poliedrico personaggio, Erwin Blumenfeld, che con il suo tocco di creatività ha circumnavigato l’universo artistico del secolo scorso sperimentando qualsiasi tecnica che potesse dargli nuove idee e possibili trasformazioni: non solo un fotografo di moda, ma un artista a tutto tondo. La galleria Carla Sozzani ne celebra l’opera di una parte della sua vita, quella americana dove Erwin Blumenfeld visse dal 1941, a New York, dopo essere scappato dalla Francia in seguito alla proclamazione delle leggi razziali,

poiché il fotografo, nato a Berlino nel 1897, era di origine ebrea. La mostra “Blumenfeld Studio New York 1941-1960” si concentra sui lavori che realizza nel suo studio di Central Park durante la Seconda Guerra Mondiale e i successivi anni del boom economico. Dalla fotografia di moda alle campagne pubblicitarie, dai ritratti di personalità, ai manifesti della propaganda, fino ai lavori sperimentali che oggi sono stati riconosciuti come significativi e determinanti per lo sviluppo della fotografia contemporanea. Del resto Erwin Blumenfeld,

non poteva che essere un grande sperimentatore, quando dalla Germania si trasferisce in Olanda e prende parte al dadaismo, il movimento artistico per eccellenza più rivoluzionario di quegli anni dal punto di vista ideale ed estetico. Il dadaismo, nato in Svizzera per opera del letterato e ideologo, T. Tzara, rappresenta per Erwin Blumenfeld il terreno ideale per le sue sperimentazioni artistiche e fotografiche. Sviluppa comunque uno stile proprio, utilizzando il fotomontaggio, la solarizzazione, le diapositive a colori e un’infinità di tecniche

ibride e trae la sua ispirazione dalla conoscenza approfondita della storia dell’arte e della grafica . E’ a New York, però, che l’artista-fotografo diventa molto famoso. Inizia a lavorare per la rivista Harper’s Bazaar e collabora con Carmel Snow e Diana Vreeland alla realizzazione di servizi di moda per diventare dopo soli tre anni uno dei più famosi e ben pagati fotografi del settore. Ma la consacrazione del suo nome la deve alla collaborazione con la più prestigiosa rivista di moda al mondo, Vogue, con l’allora direttore Alexander

Liberman, con cui inizia un idillio artistico e intellettuale, che durerà per quindici anni e che gli permetterà di realizzare ben oltre 50 copertine. Negli stessi anni lavora regolarmente con altre riviste americane come Life Magazine e Cosmopolitan per la quale ritrae Grace Kelly nel 1955 e in seguito realizza importanti campagne pubblicitarie per alcuni clienti, tra cui Dior, Elizabeth Arden, Max Factor, L’Oréal e Helena Rubenstein. Il New York Times lo descriverà come “una guida eccezionale dell’immaginario fotografico”.

GALLERIA CARLA SOZZANI MILANO Dal 15 febbraio 2014 al 30 marzo Info.+39 02 653531 e-mail: galleria@galleriacarlasozzani.org Sito: http://www.galleriacarlasozzani.org


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