MESCOLANDO LE CARTE
Domenica 23 febbraio 2014 Anno 4 n 9
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Moratti pensa di comprare il Cagliari
Parola al Baffo MI ASPETTO UN’INTER TONICA
Il commento della bandiera interista Sandro Mazzola pag 4
LA PARTITA NERAZZURRI RITROVATI
E. Tramacere
pag 2
PALLA ALL’ONOREVOLE intervista a Pietro Romano sindaco di Rho
Lara Comi
pag 8
INTERVISTA
Angelo Domenghini Con due punte Mazzarri ha fatto centro
E. Tramacere
pag 5
Arte
I MISTERI DELL’ETNA Mostra fotografica a Milano
Inter
Cagliari Marby
pag 14
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Pensiero Stupendo...
di Beppe Vigani
domenica 23 febbraio 2014
UN’INTER RITROVATA la partita
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’Inter prova a prendere per la coda il campionato. La vittoria di Firenze è stata un risultato inaspettato, anche dalla società stessa, che si è trovata perfino impreparata da tale manna. L’ultima vittoria convincente in trasferta, con squadra di alto bordo, risale all’inizio della stagione scorsa quando i nerazzurri sconfissero la Juventus per 3-1. Do you remember? Ora i viola sono soli a cinque punti, anche se Napoli e Roma sono troppo distanti per fare corsa su di loro. Il Milan uscito livido dal match di Champions League, ma è a soli sette punti, non una distanza abissale. Il recupero di Samuel, l’arrivo di Hernanes e il rientro di Milito hanno dato spessore a una squadra cui mancava personalità e autorevolezza. Contro la Fiorentina, l’Inter ha mostrato una sicurezza, che sembrava dimenticata. Non è troppo tardi per salvare la stagione, anche se la Champions lontano dalla piazza di Milano, sarebbe un’onta difficile da cancellare. Il rischio che si corre che entrambe le squadre del Naviglio, la stagione prossima non ne facciano parte. Sensazione, più che certezza. Lo dicono la forza di Roma e Napoli e i punti di classifica, come già scritto. Se l’Inter vincesse anche col Cagliari, in tremenda difficoltà dopo la sconfitta casalinga contro il Livorno, potrebbe aprire un ciclo di risultati utili, anche se a cercare di ghermire i Mazzarri-boys è pronta la Roma, nell’anticipo della 26ª giornata. Uno squadrone quello giallorosso, che fino alla fine darà filo da torcere alla Juventus, padrona per il momento del campionato.
Emanuele Tramacere
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’Inter inizia a ingranare e se due indizi fanno una prova, la vittoria convincente contro la Fiorentina serve a confermare il buon momento in cui è entrata la squadra guidata da Walter Mazzarri. Una formazione che si è ritrovata in numerosi elementi che, nel periodo più duro della stagione, compreso nel periodo che va dalla sfida contro il Bologna pareggiata per 1-1 fino alla pesante sconfitta contro la Juventus per 3-1 allo Juventus Stadium. In mezzo solo la vittoria nel derby e qualche colpo di mercato in grado di rilanciare il gruppo nei risultati e nel morale. Sì, perché con l’arrivo di Hernanes in maglia nerazzurra e le contemporanee assenze di Alvarez e Cambiasso, Mazzarri ha dovuto operare delle scelte forzate che, però, hanno portato a un cambiamento radicale nello sviluppo della manovra offensiva nerazzurra. Più qualità, più fisicità e più dinamismo in mediana hanno agevolato, sia contro il Sassuolo, sia contro la Fiorentina lo sviluppo di una manovra più fluida e, soprattutto, più propositiva di quanto visto nel periodo buio della stagione. Lo stesso Fredy Guarin, prima scaricato, poi trattenuto ad Appiano Gentile appare un giocatore completamente differente una volta ritrovato il ruolo da lui prediletto ovvero quello di interno di centrocampo abbandonato nel
Mazzarri con il Cagliari ritrova il mix vincente match di andata in trasferta contro l’Udinese. Anche il recupero di Diego Milito e Mauro Icardi procede a ritmi sostenuti. L’allenatore toscano non ha praticamente mai avuto a disposizione una coppia d’attacco affidabile, tanto da aver spremuto in tutta la stagione il solo Rodrigo Palacio, arrivato stremato al giro di boa del campionato, dopo aver sostenuto da solo l’intero peso dell’attacco nerazzurro. Mazzarri, al momento, continua a puntare tutte le sue fiches sul Principe Milito, più mobile, duttile e propenso ad aiutare la manovra in entrambe le fasi. L’attaccante 34enne, tuttavia, fatica a ritrovare il feeling con il gol, qualità che, al contrario, non manca al giovane bomber ex-Sampdoria. Il rientro più importante, tuttavia, ha il nome, il volto e soprattutto i tacchetti del difensore centrale più decisivo del campionato italiano: Walter Samuel. 35 primavere alle spalle, un contratto in scadenza al termine della stagio-
INTER STADIO
In Casa Ultima Vittoria 9/2/14 Inter-Sassuolo 1-0 Ultimo Pareggio 26/1/14 Inter-Catania 0-0 Ultima Sconfitta 6/10/13 Inter-Roma 0-3
ne. Quando il muro argentino è stato in grado di vestire la maglia titolare dell’Inter la squadra non solo non ha mai perso, ma è anche riuscita a mantenere la porta imbattuta per 4 su 5 occasioni con il gol di Cuadrado, complice la papera di Handanovic, a sporcare questa straordinaria statistica. Mazzarri si affiderà ancora a lui per guidare la squadra contro il Cagliari che, come dimostrato in stagione, soffre la fisicità e l’aggressività dei difensori avversari. Con un gioco, un’identità di squadra, l’ossatura portante e, soprattutto, la grande qualità del proprio centrocampo ritrovate sul campo di Firenze, Walter Mazzarri è chiamato a confermare quanto di buono ottenuto nelle ultime due sfide di campionato. Vincere contro il Cagliari riaprirebbe prospettive ed obiettivi inimmaginabili soltanto tre settimane fa. Con un occhio alla Roma e a quell’Olimpico che si prospetta deserto a cui riservare il titolo di ‘gara della svolta’.
MEAZZA
LA STAGIONE SCORSA FU PAREGGIO statistiche Severa Bisceglia
Gli isolani non vincono al Meazza da 18 anni
uella di oggi è la 35ª volta che Inter e Cagliari si affrontano. 21 vittorie contro 5 per i padroni di casa. I pareggi sono 8. La vittoria più larga dell’Inter è della stagione 1998-1999, nella 18ª giornata del girone di ritor-
di cui 67 per la Beneamata e 31 a favore degli isolani. Passando nello specifico, Inter e Cagliari nel primo tempo hanno realizzato 47 gol, mentre nella ripresa le reti salgono a 51. Nella prima frazione è l’Inter che ha segnato di più con 32 gol, contro i 15 degli avversari. Nella ripresa l’Inter ha segnato 35 reti, contro le 16
no, quando la squadra guidata da Mircea Lucescu vinse per 5-1: dopo essere passati in vantaggio con Muzzi, i sardi dovettero arrendersi sotto le doppiette di Baggio e Simeone e rete di Simic. Il successo più largo dei rossoblu richiama alla quarta giornata della stagione 1970-1971: il Cagliari sbancò San Siro per 3-1 con doppietta di Riva e rete di Domenghini, contro l’unica segnatura dei nerazzurri realizzata da Mazzola. Sono stati realizzati nella casa dei nerazzurri 98 gol,
del Cagliari. L’ultimo successo dei sardi risale alla 32° turno del 1994-1995: il punteggio fu di 2-1: dopo i gol di Ruben Sosa e Dely Valdes, decise un’autorete di Massimo Paganin all’11’ della ripresa. L’ultima vittoria dei nerazzurri risale alla 12ª giornata della stagione 2011-2012 con il punteggio di 2-1 con gol di Thiago Motta e Coutinho per i padroni di casa e Larrivey per i sardi. L’anno scorso terminò 2-2: vantaggio di Palacio, ribaltamento dei sardi
Q
CAGLIARI ORE 15,00
In Casa Ultima Vittoria 2/2/14 Cagliari-Fiorentina 1-0 Ultimo Pareggio 22/12/13 Cagliari-Napoli 1-1 Ultima Sconfitta 16/2/14 Cagliari-Livorno 1-2 Fuori Casa Ultima Vittoria 17/2/13 Pescara-Cagliari 0-2 Ultimo Pareggio 6/1/14 Chievo-Cagliari 0-0 Ultima Sconfitta 9/2/14 Sampdoria-Cagliari 1-0
Fuori Casa Ultima Vittoria 16/2/14 Fiorentina-Inter 1-2 Ultimo Pareggio 24/11/13 Bologna-Inter 1-1 Ultima Sconfitta 2/2/14 Juventus-Inter 3-1 Johann Wolfgang von Goethe, scrittore, poeta e drammaturgo tedesco Tornando al pianeta nerazzurro, Mazzarri, se dovesse ritrovare completamente anche Icardi, potrebbe ridisegnare una squadra più offensiva. Una chiave fondamentale per riavvicinare il pubblico interista al tecnico di San Vincenzo, accusato spesso di essere rinunciatario (vedi contro la Juventus). Eppure Insigne e Hamsik li ha lanciati lui nel calcio che conta. Il tempo cancella la memoria. Un vero peccato perché l’allenatore toscano è veramente bravo: la storia parla per lui. Ma si sa: “Dove vien meno l’interesse, vien meno anche la memoria”, lo diceva quel genio di Johann Wolfgang Goethe. Mi perdonino i vivi.
MARCATORI Rodrigo Palacio Yuto Nagatomo Ricky Álvarez
5 4 4
11 5 4
Arbitro: Carmine
Russo di Nola Allenatore:
Allenatore:
Diego Lopez
Walter Mazzarri
INTER (3-5-2)
MARCATORI Marco Sau Daniele Conti Mauricio Pinilla
(4-3-1-2) CAGLIARI
Handanovic;
Avramov;
Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Hernanes, Nagatomo; Milito, Palacio.
Perico, Rossettini, Del Fabro, Murru; Dessena, Eriksson, Ekdal; Cossu; Nené, Sau.
domenica 23 febbraio 2014
INTER-CAGLIARI È TEMPO DI OVER 2,5 scommesse Pino Sardiello
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a Serie A arriva alla giornata n° 25 e a San Siro l’Inter, in netta crescita, affronta un Cagliari che, dopo un buon inizio, rischia di farsi risucchiare nelle zone basse della classifica, mettendo a repentaglio la permanenza nella categoria. Due successi consecutivi per Mazzarri che hanno riportato fiducia nell’ambiente con la squadra che ha trovato giovamento dall’innesto di Hernanes a centrocampo con un Guarin trasformato rispetto al recente passato: tutto questo, senza dimenticare anche l’importantissimo ritorno al gol di Icardi, ha reso possibile l’ottima prova al Franchi contro la Fiorentina di Montella, dove i nerazzurri, a tratti, hanno dominato come mai in questa stagione. Numero ricorrente il 2 ma in negativo per quanto riguarda il Cagliari che è reduce da una
Nerazzurri in corsa per l’Europa, sardi in affanno
doppia sconfitta, a Genova con la Sampdoria e contro il Livorno al Sant’Elia, con quest’ultima che è stata seguita da un tira e molla Cellino-Lopez con il tecnico prima esonerato poi reintegrato; situazione che di certo non ha portato serenità in un ambiente già turbato dalle notizie relative all’acquisto da parte di Cellino del Leeds. Attenzione però all’orgoglio dei sardi e alla fame di punti per evitare patemi nel finale di stagione. Partita che potrebbe vedere il ritorno dell’ Over 2,5 che manca dalla sfida contro il Parma (finì 3-3), opzione che paga circa 1,80 e che possiamo accoppiare al segno 1 per una giocata 1 + Over 2,5 offerta mediamente intorno al 2,30. Non dimenticatevi che scommettere Live su questo evento è possibile, basta scaricare una delle tante applicazioni dei maggiori concessionari italiani dal
vostro Smartphone, Iphone o Tablet ed entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento del match. Scommettete Live sulla vostra squadra del cuore ed esultate il doppio, ma ricordatevi di farlo con RESPONSABILITÀ Uno sguardo anche alle altre partite che completeranno la giornata iniziando dal derby della Mole in programma alle 18,30: bianconeri favoriti, ma che potrebbero risentire dell’impegno in Europa contro un Toro reduce dal successo di Verona e protagonista di una stagione fantastica che alimenta sogni d’Europa: opzione Gol molto interessante per questa gara offerta a 1,70. Chiudiamo con i due posticipi in programma domani, alle 19 Fiorentina di scena al Tardini contro il Parma in cerca di arginare una crisi preoccupante contro i ragazzi di Donadoni che sono reduci da 12 risultati utili consecutivi: partita molto equilibrata con il segno X che, per la quota 3,30 e possibilità d’uscita, si lascia preferire. Alle 21 al San Paolo il Napoli ospita il Genoa in un match dove i gol potrebbero essere parecchi ed allora andiamo in direzione di un rischioso ma remunerativo Over 3,5 in lavagna a 2,70. In bocca al lupo.
LA CLASSIFICA Pos. Squadra P.ti G V N 1 Juventus 63 24 20 3 2 Roma 54 23 16 6 3 Napoli 50 24 15 5 4 Fiorentina 44 24 13 5 5 Inter 39 24 10 9 6 Parma 36 23 9 9 7 Torino 36 24 9 9 8 Verona 36 24 11 3 9 Milan 32 24 8 8 10 Lazio 32 24 8 8 11 Genoa 31 24 8 7 12 Sampdoria 28 24 7 7 13 Udinese 27 24 8 3 14 Atalanta 27 24 8 3 15 Cagliari 24 24 5 9 16 Bologna 21 24 4 9 17 Livorno 20 24 5 5 18 Catania 19 24 4 7 19 Chievo 18 24 4 6 20 Sassuolo 17 24 4 5
S Gf Gs +/1 59 19 40 1 48 11 37 4 49 27 22 6 43 26 17 5 42 28 14 5 36 27 9 6 39 31 8 10 40 40 0 8 37 35 2 8 30 32 -2 9 27 31 -4 10 27 35 -8 13 28 35 -7 13 24 36 -12 10 22 34 -12 11 22 40 -18 14 24 42 -18 13 19 41 -22 14 17 35 -18 15 23 51 -28
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INTER CON QUALCHE CHANCE IN PIU DEL CAGLIARI bioritmi Enzo Occhiuto
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orse sono in pochi a crederci, in particolare modo i tifosi sardi, ma secondo i bioritmi l’Inter, alla lunga, dovrebbe farcela a battere il Cagliari di Lopez questa sera a San Siro. La differenza dei valori fra le due squadre è quasi all’osso però mettendo a fuoco la situazione i nerazzurri di Mazzarri sembrano star
meglio degli isolani dal momento che i bioritmi registrano un controvalore di 6,07 contro 6,02. Potrebbe sembrare poca la differenza fra le due formazioni ma anche poche cifre dimostrano che lo stato di salute generale dell’Inter è leggermente migliore di quello dell’avversario. Anche i due allenatori sono importanti e Mazzarri in questa circostanza regala alle platee un 6,02 contro il 5,89 di Lopez, sicuramente negativo rispetto al collega nerazzurro. Sul piano individuale su tutti sembra svettare Guarin con il suo 6,37 seguito a breve
TURNO ODIERNO 25ª Giornata Sabato 22 Febbraio 20:45 Bologna-Roma Stadio Dall’Ara, Bologna Domenica 23 Febbraio 12:30 Livorno-Verona Stadio Armando Picchi, Livorno 15:00 Inter-Cagliari Stadio Giuseppe Meazza, Milano 15:00 Chievo-Catania Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 15:00 Udinese-Atalanta Stadio Friuli, Udine 15:00 Sampdoria-Milan Stadio Luigi Ferraris, Genova 18:30 Juventus-Torino Juventus Stadium, Torino 20:45 Lazio-Sassuolo Stadio Olimpico, Roma Lunedì 24 Febbraio 19:00 Parma-Fiorentina Stadio Ennio Tardini, Parma 21:00 Napoli-Genoa Stadio San Paolo, Napoli
classifica marcatori
PROSSIMO turno
Gol Squadra Pos. Giocatore 1. Giuseppe Rossi 14 Fiorentina 2 Carlos Tévez 13 Juventus 2 Ciro Immobile 13 Torino 4 Gonzalo Higuaín 12 Napoli 4 Luca Toni 12 Verona 4 Domenico Berardi 12 Sassuolo 7 Alberto Gilardino 11 Genoa 7 Alessio Cerci 11 Torino 7 Arturo Vidal 11 Juventus 7 Rodrigo Palacio 11 Inter 11 Mario Balotelli 10 Milan 11 Fernando Llorente 10 Juventus 13 Paulinho 9 Livorno 13 Éder 9 Sampdoria 13 José Callejón 9 Napoli
Roma-Inter Cagliari-Udinese Torino-Sampdoria Sassuolo-Parma Verona-Bologna Genoa-Catania Atalanta-Chievo Livorno-Napoli Milan-Juventus Fiorentina-Lazio
26ª Giornata
distanza da Hernanes con 6,32 , 6 centesimi più sotto troviamo Rolando mentre il Principe Milito tocca il 6,27. Più basso appare Palacio con 6,15 però sul piano istintivo l’ex genoano è sicuramente più in palla dei compagni pronto a sferrare il colpo vincente per l’Inter. Handanovic fra i pali fa registrare un discreto 6,16 molto meno del collega Abramovic quasi al top con 6,28. Sottomedia Rossettini con 5,90 mentre appena sopra alla sufficienza ci sono Pinilla, Sau e Murri, tutti con 6,09. Un po’ meglio Ibarbo con 6,17.
MIGLIOR ATTACCO Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 12 14 14 16 17 17 19 20
Squadra Gol fatti Juventus 59 Napoli 49 Roma 48 Fiorentina 43 Inter 42 Verona 40 Torino 39 Milan 37 Parma 36 Lazio 30 Udinese 28 Sampdoria 27 Genoa 27 Atalanta 24 Livorno 24 Sassuolo 23 Cagliari 22 Bologna 22 Catania 19 Chievo 17
Miglior DIFESA Pos. 1 2 3 4 5 6 7 7 9 10 11 11 11 11 15 16 16 18 19 20
Squadra Gol subiti Roma 11 Juventus 19 Fiorentina 26 Parma 27 Napoli 27 Inter 28 Torino 31 Genoa 31 Lazio 32 Cagliari 34 Chievo 35 Sampdoria 35 Udinese 35 Milan 35 Atalanta 36 Bologna 40 Verona 40 Catania 41 Livorno 42 Sassuolo 51
MI ASPETTO UN’INTER TONICA
domenica 23 febbraio 2014
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Sandro Mazzola
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’Inter è tornata a vincere e tutti noi tiriamo un bel sospiro di sollievo. A Telenova spesso si divertivano a sfottermi per i risultati negativi dei nerazzurri. Ora con il successo di Firenze le
cose sono cambiate. Anche perché i cugini, sebbene sfortunati, hanno incassato un altro pugno nello stomaco in Champions League dall’Atletico Madrid che, guarda caso, attualmente è gui-
dato da un ex interista. Per Simeone la sfida col Milan aveva il sapore di un derby e lui puntualmente lo ha vinto. Mi dispiace, visto che si trattava di una squadra italiana, l’unica rimasta in coppa. Ma quando la fortuna ti gira le spalle non c’è nulla da fare. I rossoneri hanno centrato due legni; fosse entrato uno dei due tiri adesso non saremmo qui a discutere sul difficile futuro del Milan in Champions. Già la scorsa settimana sottolineavo le difficoltà della gara di ritorno del Calderon dando per scontato, o quasi, di un possibile successo dei cugini a San Siro. Non è stato così. Vedremo come andrà a finire. Intanto complimenti al Psg ed a Ibra per la vittoria tonda di Leverkusen con il Bayer. Un po’ meno bene, malgrado i risultati più che positivi, il Barcellona e il Bayern Monaco che non mi hanno entusiasmato contro il City e l’Arsenal considerando di aver giocato oltre metà partita in superiorità numerica per le espulsioni di De Michelis e Szczesny. Tornando al campionato oggi mi attendo un’altra bella prova
dall’Inter contro questo Cagliari che ha il veleno in bocca per la sconfitta del Sant’Elia con il Livorno. Nel tardo pomeriggio mi aspetto un derby della Mole di fuoco a Torino dove i granata di Ventura, con Immobile e Cerci potrebbero colpire la Vecchia Signora. Forse la prima vera occasione per il Toro di battere finalmente i bianconeri. Per il Milan a Genova con la Samp
i cugini Andrea Anelli
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arassi e la Samp non sono l’Atletico Madrid e San Siro pieno, ma l’importanza di questa gara è la stessa di mercoledì scorso. La versione Dottor Jekyll e Mister Hyde del Milan è nota e anche questa volta si è molto ben notata nella serata di Champions League non nel risultato ma certamente sul piano della voglia del gioco. Contro gli spagnoli i rossoneri avreb-
mercoledì sera ha fatto un’ottima partita e allora è lecito chiedersi se sarà ripetibile la prestazione anche contro la Samp. Soliti grandi problemi di formazione con una lista di indisponibili molto nutrita. Oltre ai soliti noti lungodegenti si è fermato anche De Sciglio per una botta subita alla caviglia contro gli spagnoli, sfumata quindi la possibilità di vedere Abate a destra e De Sciglio a sinistra, largamente da coppia di terzini migliore schierabile. Torna nei titolari Montolivo così come Honda, ancora alla ricerca di una sua vera dimensione nel rettangolo verde e non solo come “operazione di
A Marassi una battaglia per i “soli” tre punti bero meritato maggior fortuna; il punto ad oggi, però, non è questo, il problema di fondo del Milan è la continuità di concen-
squadra dall’Italia all’Europa. Purtroppo per Seedorf tutti i jolly sono già stati giocati e se si vuole risalire la china questi tre punti sarebbero d’oro. E’ fin troppo chiaro che i rossoneri devono lavorare sull’intensità e la voglia dimostrata in Europa per poterci tornare l’anno prossimo, anche dalla porta secondaria. Non è come dirlo. Su questo lato del “carattere” della squadra ci hanno lavorato in tanti e quasi nessuno è riuscito veramente a correggerla. Seedorf non è uomo da urla e strepitii nello spogliatoio e certamente non lo farà in questa circostanza oggi, lasciando ancora una volta spazio al dialogo. Un dato certo è che il Milan con una versione tattica più accorta,
l’ospite Alessandra Caronni
È
soprannominato Pattolino. Lo ha spiegato lui stesso: il soprannome certo non deriva dalla storpiatura di quello del brasiliano Pato bensì da un nomignolo affibbiatogli durante l’infanzia. Caso vuole che sulla strada di Marco Sau ci sia ancora un mondo verdeoro. Il suo futuro è ancora a tinte fosche: un po’ azzurro e un po’ no. Salvato il Cagliari, perché è questo il suo obiettivo, è facile che farà le va-
Il campioncino del Cagliari sogna il Brasile
ligie. In Nazionale lo spogliatoio è stretto e le maglie disponibili poche. Ci sono tanti giocatori, tutti forti, proprio nel suo ruolo. Sau sta cercando di dare il massimo. “Poi, nei prossimi mesi, si vedrà”. Gli piacerebbe fare più gol, questo è fuor di dubbio. Testimonial del progetto “Non fare autogol, gioca d’attacco contro il cancro”, Sau sa che i sacrifici sono dietro l’angolo: prima c’è la squadra, poi i gol. Prima ci sono
la vedo brutta perché le tossine della sfida di San Siro con l’Atletico, probabilmente, non sono state ancora del tutto assorbite.
IL BANCO PIANGE trazione e risultati. Aver domato per lunghi tratti Diego Costa e compagni solo quattro giorni fa non è condizione sufficiente per avere ragione anche degli uomini di Mihajlovic. La Sampdoria non navigava in buone acque prima del cambio tra il serbo e Delio Rossi, poi, però, la carica agonistica portata all’interno dello spogliatoio ha fatto in modo che l’inversione di tendenza arrivasse presto. Sarà una battaglia e non ci sarà la musichetta della Champions League a caricare gli uomini di Seedorf poco prima del fischio d’inizio, il rischio è di finire a parlare ancora una volta della trasformazione di questa
NON CHIAMATELO PICCOLO PATO
marketing”. C’è poco da guardare la classifica e tanto da concentrarsi sul risultato, tre punti che non fanno scavalcare avversari, ma tengono i rossoneri aggrappati alla speranza di un posto in Europa.
N
ato a Sorgono, il 3 novembre dell’87, Marco Sau è un attaccante non solo del Cagliari ma anche della Nazionale italiana. Attaccante moderno, nasce come punta centrale ma le sue caratteristiche fisiche e l’attinenza tattica sommate a una buona tecnica, velocità e resistenza fanno di lui una seconda punta ideale, abile a disimpegnarsi con entrambi i piedi.
i compagni e poi il proprio ego da accontentare. “Con il Cagliari mi trovo benissimo”. Ma si parla troppo spesso di calciomercato. “A me interessa soltanto stare tranquillo e pensare al Cagliari. Il successo ci dà fiducia e morale”. È dall’estate del 2012 che Sau è al Cagliari. È tornato sull’isola dopo aver girato tanti luoghi e aver transitato dal Foggia. Originario di Tonara, è cresciuto nelle giovanili della squadra locale. Nel 2000 si è trasferito in Scozia per tre mesi: lì ha giocato nel Gourock Youth A.C.. Nel 2005 è passato al Cagliari. Due anni dopo è in prestito al Manfredonia. La stagione successiva passa all’Albinoleffe. Nel 2009 è al Lecco. Torna al Cagliari e infine approda al Foggia. Sotto la guida di Zeman, Sau diventa un elemento di indubbio valore. Ma da qui iniziano diversi problemi burocratici. Sau lascia gestire la cosa a dirigenti e manager. E guarda avanti.
Chi è Marco Sau
MAMUTHONES ALLA PRESA DI SAN SIRO ospiti Giovanni Labanca
N
on sappiamo proprio come fare contro la nuova Inter che si sta ritrovando, proprio adesso che tocca a noi renderle visita nel suo stadio. Dannazione, che disdetta”. La pensava così il presidente Cellino, temendo, forse più del dovuto, alla brutta sorte capitata al suo Cagliari, dalle mille peripezie e scivoloni anche casalinghi, mentre la B diventa sempre più uno spauracchio minaccioso. La paura di un’altra batosta è tanta e lo sconforto dell’ambiente palpabile quanto la nebbia che una volta attanagliava san Siro. Bisogna farsi venire un’idea, assolutamente adatta alla bisogna per frenare i ritrovati diavoletti nerazzurri , anche loro costretti a ben altro sacrificio, vincere e basta. D’un tratto, pensando a Daniela Sanna, una accesissima tifosa della bandiera dei Quattro Mori, ecco la lampadina che si accende e forte. Il Cagliare deve cambiare fisionomia, trasformarsi a tal punto da incutere il
timore più forte e spaventevole alla nemica di turno. Scettici la squadra ed il mister aspettano la proposta. Cellino, stratega e fine diplomatico in un mondo di intrighi, rivela il piano ai suoi prodi, alla guisa di Ulisse con i suoi achei prima dell’assalto finale alle mura di Troia. Tutti pensano ad una nuova e vincente tattica da mettere in pratica, il suo allenatore non ha minimamente idea di quello che sta per succedere e pensa alle dimissioni per le troppe ingerenze dall’alto. Niente di tutto questo. “Ecco il piano: al posto delle tradizionali magliette, camuffiamo i giocatori in “Mamuthones”, con campanacci ed affini, visto che siamo nel periodo giusto di Carnevale. Fino all’ultimo , staremo acquattati negli spogliatoi e solo
all’ennesimo richiamo dell’arbitro e dopo aver evocato lo spirito di Rombo di Tuono, entreremo di corsa in campo, in modo tale da spaventare a tal punto gli interisti, da indurli alla confusione e, quindi , alla resa. Senza condizioni.” Sorridono tutti, logicamente e lo fa molto meno il più preoccupato mister Diego Lopez che, svegliato da una triste realtà, pensa ad escogitare lui un piano vero, da pari a pari, che metta le briglia e la museruola al Biscione rinvigorito, dopo aver violato in malo modo la Viola di Montella. Lui, dai suoi uomini vestiti come norma comanda, vuole la forza e la grinta delle famose maschere della Sardegna. Solo così, carnevale o quaresima, i Mamuthones possono tentare la presa di San Siro.
domenica 23 febbraio 2014
Domenghini:
CON LE DUE PUNTE MAZZARRI HA FATTO CENTRO
intervista
C
Emanuele Tramacere
resciuto nell’Atalanta dove muove i suoi primi passi nel mondo del pallone, presto si riscopre imprendibile fenomeno tanto da convincere Angelo Moratti a portarlo all’Inter nella stagione 1963-1964. Ci volle poco per conquistare Helenio Herrera, le sue spiccate doti offensive
che l’unico campionato Europeo della storia italiana. Che partita si aspetta di vedere? Sicuramente sarà una partita che sulla carta, per il momento che stanno attraversando le due squadra, può sembrare già decisa. L’Inter ha trovato nelle ultime giornate la formazione giusta, con una squadra più equilibrata, che è riuscita a creare molto in fase offensiva mostrando dei forti passi avanti. Certamente il Cagliari non sta passando un periodo semplice
tre centrocampisti scesi in campo nelle ultime gare garantiscono un grande equilibrio e qualità vengono fuori i risultati positivi. Nel calcio di oggi, se non c’è equilibrio a centrocampo fai fatica dal punto di vista difensivo perché manca protezione, se invece come sta succedendo all’Inter, c’è grande aiuto e intesa fra centrocampo e gli altri reparti allora anche la difese subiscono meno. In tanti continuano a sostenere che il terzo posto sia l’obiettivo stagionale di questa
L’INTER HA RITROVATO EQUILIBRIO ne facevano un’ala imprendibile con il vizio del gol. Angelo Domenghini ha giocato cinque campionati con l’Inter. Alla prima stagione in nerazzurro ha vinto uno scudetto, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Non male come inizio, salvo poi essersi rifatto anche l’anno successivo. Aveva l’innata capacità di trovarsi alla grande con tutte le tipologie di attaccanti: da Mazzola prima, a Riva con il Cagliari, nel quale è stato uno dei protagonisti del magico e unico scudetto della storia dei sardi. In nazionale ha giocato 33 partite vincendo an-
e nonostante le difficoltà farà di tutto per mettere il bastone fra le ruote all’Inter E’ più importante l’arrivo di Hernanes o il rientro di Samuel per questa
serve una vittoria
squadra? Credo che la base della quadratura del cerchio all’Inter venga dal fatto che Mazzarri ha avuto la possibilità di schierare le due punte. Finalmente l’Inter ha trovato due attaccanti che hanno anche una condizione differente, più in forma rispetto a un mese fa. Se a questo aggiungiamo che i
squadra…Fanno bene. Io penso che sia l’obiettivo di tutte le squadre, non solo dell’Inter, quello di raggiungere le formazioni che si trovano più avanti in classifica. Credo che per i nerazzurri sarà difficile, ma penso che l’organico che ha a disposizione Mazzarri possa essere un buon punto di inizio per tentare l’impresa. Se arriverà il terzo posto, però, si tratterà davvero di un’impresa perché ad oggi il distacco è fin troppo ampio. Il Cagliari sta vivendo un periodo nerissimo, si vocifera che Lopez sia già stato virtualmente esonerato. Cos’è successo ai Sardi? Purtroppo per il Cagliari
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in questi momenti va tutto male, va tutto storto e si fa fatica ad uscire. Il Cagliari esprime sia un buon calcio, sia un gioco convincente, ma non arrivano i risultati e come sempre è l’allenatore che ne paga le conseguenze. Credo che l’inizio di questo calo sia stato a Bergamo contro l’Atalanta quando i bergamaschi non meritavano minimamente di vincere, ma alla fine sconfissero ugualmente il Cagliari, da quel momento la sfortuna ha poi tolto sicurezza alla squadra. Serve una vittoria per risollevarsi. Le voci su una possibile cessione, il Sant’Elia ancora in condizioni pietose, Cellino che acquista il Leeds, quanto possono incidere sul rendimento della squadra? Non sono così vicino alla squadra da poterlo dire. Sicuramente le voci di una cessione possono incidere, ma riguardano più la società e io non conosco la reale situazione. Lo stadio, invece, a Cagliari c’era ed era da 60 mila posti, se l’hanno voluto trasformare in uno stadio molto più ridotto non sta a me giudicare, però non vedo il motivo per cui solo una parte possa essere usata. Da grande ala quale è stato lei, come mai Milito per l’Inter e Sau per il Cagliari stanno facendo così fatica a trovare la via del gol? Penso che Milito ab-
Angelo Domenghini con la maglia dell’Inter
Cagliari sfortunato
bia innanzitutto un po’ di anni in più di tanti altri attaccanti come lo stesso Sau, viene da due anni sfortunati e la condizione è difficile trovarla. Serve determinazione e voglia di tornare a essere il Milito che abbiamo potuto ammirare due o tre anni fa. Lo stesso discorso, in realtà, possiamo farlo
anche per Marco Sau. Quando le squadra va male si va sempre a puntare il dito scontro giocatori che possono fare la differenza, ma Sau non è l’unico nel Cagliari. Il ragazzo ha forse troppe responsabilità sulle sue spalle e deve ritrovare la giusta fiducia nei suoi mezzi senza pressioni.
DERBY DELLA MOLE ALLO JUVENTUS STADIUM INTER E CAGLIARI TRA SOGNO E REALTÀ campionato
C
Laura Tangari
’è il derby della Mole oggi nel tardo pomeriggio allo Juventus Stadium. Il Toro, reduce dalla bella vittoria del Bentegodi col Verona, prova a dar fastidio alla Vecchia Signora che dall’alto della classifica sta ormai dominando il campionato da inizio stagione. Col Chievo la squadra di Conte ha faticato un po’ per portarsi a casa i tre punti ma in questa circostanza, rispetto ai granata di Ventura, oltre all’impeto di Immobile e compagni, dovrà guardarsi allo specchio verificando a fondo il proprio stato di salute dopo la fatica in Europa League contro i turchi del Trabzonspor. Sicuramente sarà un bel derby, in particolare modo per l’ottimo momento di forma attraversato dall’undici granata ormai collocato in zona d’alta classifica grazie alla performance col Verona di Mandorlini. La Juve quando scenderà in campo sarà già al corrente del risultato della Roma impegnata ieri sera al Dall’Ara col Bologna. I giochi al vertice sembrano praticamente già fatti perché ben difficilmente il Napoli, alle prese al San Paolo domani sera con il Genoa, nel primo dei due posticipi della 24esima giornata, riuscirà a riagguantare la Roma pur conquistando i tre punti in palio. Stesso discorso per la Fio-
rentina in merito al quarto posto minacciato da un’Inter resuscitata grazie al successo del Franchi della scorsa settimana. La Viola domani sera affronterà il Parma, squadra lanciatissima che in questo momento può far male a
Milan a Marassi con la Sampdoria altra formazione dal dente avvelenato per i tre gol incassati all’Olimpico dalla Roma. La lanciatissima Udinese di Guidolin / per un nulla non ha espugnato Marassi nella gara con il Genoa,
tutti. L’Inter dal canto suo proverà a concedere il bis oggi pomeriggio a San Siro con un Cagliari dal dente avvelenato che ha fatto pagare a Pulga la sconfitta del Sant’Eiia col Livorno. Da seguire con attenzione la trasferta del
ospiterà invece l’Atalanta ancora ferita dallo 0-4 di Bergamo inflittole dal Parma mentre la Lazio, castigata dal Catania, riceverà all’Olimpico il Sassuolo di Malesani alla disperata ricarca del primo punto della sua gestione.
ricordi
I
Marco Papetti
nter e Cagliari sono due società che tra loro non hanno mai avuto molti punti in comune: rappresentano realtà troppo diverse, inseguono obiettivi distanti e anche nel calcio-mercato gli acquisti e cessioni di giocatori rientrano nella normalità. Ma gli scenari cambiamo, a volte le situazioni si ripetono in modo routinario per anni e poi improvvisamente gli scenari mutano in modo radicale e imprevedibile. L’Inter, ad esempio, con l’avvento di Thohir sta lentamente ma inesorabilmente cambiando pelle, con l’obiettivo di diventare una società sana dal punto di vista contabile e vincente sul campo. Il Tycoon indonesiano ha avviato la rivoluzione negli organigrammi della società che presto vedrà personalità dal curriculum internazionale nei posti più importanti. L’Inter quindi non punta a vincere nell’immediato (ovvio che se si verifica la possibilità non rinuncerebbe) ma vuole cementare una società solida in grado di imporsi sul campo e sui mercati commerciali, esportando un brand che sicuramente è uno dei più riconosciuti a livello calcistico. Al Cagliari sembra, invece, interessare un fondo finanziario composto da un pool di sceicchi, guidati da Al Thani, che già possiede il Paris Saint German.
Le voci si sono rincorse e ad un certo punto sembrava che l’affare andasse in porto ma negli ultimi giorni invece si sono susseguite solo notizie controverse e varie smentite. Con un po’ di fantasia consideriamo l’ipotesi che l’affare vada in porto: le casse del Cagliari si riempirebbero di quattrini da spendere per portare in Sardegna i giocatori più forti in circolazione. La parte più difficile sarebbe proprio convincere il primo nome importante a scegliere Cagliari, realtà non ancora riconosciuta a livello internazionale e ambita dai top player. Un po’ quello che successe al Manchester City all’inizio dell’era di Al Nahyan nel 2008, il quale, sebbene avesse un’ingente quan-
tità di denaro da investire, non riusciva a portare nessuno sulla propria sponda. Poi il magnate centrò l’acquisto di Robinho per 42 milioni di Euro dal Real Madrid e, incassato il no di Kaka nel gennaio del 2009, riuscirono poi a costruire un squadra vincente con al timone Roberto Mancini. Questo potrebbe essere il nuovo destino del Cagliari e in Sardegna molti stanno incrociando le dita. Ma tornando alla realtà concreta i tre punti in palio oggi pomeriggio sono linfa vitale per entrambe le squadre: per l’Inter significano continuare la propria marcia verso l’Europa mentre per i sardi mantenere le distanze di sicurezza con gli ultimi della classe.
lo sceicco Al Thani
amarcord domenica 23 febbraio 2014
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Il mediano Cesare Poli indossa anche la maglia del Cagliari nelle stagioni 1969-1971 scendendo in campo per 35 incontri Cesare Poli all’Inter dal ‘67 al ‘69, ha disputato 17 partite a reti inviolate
Marco Branca all’Inter prima come calciatore, dal ‘95 al ‘98, segnando 23 reti in 52 partite giocate e poi torna come dirigente nel 2002 fino alla stagione in corso
59-1?Q?to_l’attacante_ del_Cagliari_con_cui_i?= nizia la carriera da professionista. In 52 presenze ha segnato 4 reti
Roberto Boninsegna al Cagliari nelle stagioni 6669 totalizzando 23 gol in 83 presenze Roberto Bonisegna cresce nelle giovanili dell’Inter. Torna in nerazzurro da professionista, dal 1969 al 1976. Le presenze totali sono 197 e i gol 113.
Giovanni Trapattoni ha allenato il Cagliari nella stagione 1995-1996 nel mezzo dei tre ann passati in Germania al Bayern Monaco Trapattoni, tra il 1986 e il 1991, ha riportato la Beneamata ai vecchi lustri. Il Trap risulta l’allenatore pù vincente nella storia del campionato italiano con 7 scudetti. Vince subito il campionato ottenendo il record di punti per un campionato di Serie A a 18 squadre (58 punti su 68, nell’epoca dei 2 punti a vittoria), una Supercoppa Italiana e una Coppa UEFA.
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i club Giovanni Labanca
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o scorso 11 febbraio, presso il ristorante giapponese “Sakura Cicero”, si è svolta l’annuale cena sociale. Ospite gradito ed eccellente è stato Moreira Jonathan, accompagnato dal Responsabile del CCIC Sergio Spairani e dal segretario Nicola Ranieri. Erano presenti alla serata anche il Coordinatore di Varese Patrizio Alfieri e gli Inter Club Origgio e Cislago. La cena è stata anche l’occasione per un sereno e vivace di dibattito sulla attuale condizioni della squadra, intervallato, tanto per stemperare il clima della discussione , con
INTER CLUB TRADATE 8
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MILANO: ZANETTI VISITA IL CENTRO COORDINAMENTO
50 presenze, 21 reti, 5 scudetti, 3 coppa italia, 3 supercoppa italiana, 1 coppa uefa, 1 champion’s league e 1 mondiale per club: con questa invidiabile dote e un palmares unico al mondo. Javier Zanetti ha fatto visita di cortesia ai “lavoratori” del Centro Coordinamento, che non proprio sorpresi, hanno accolto il gran capitano con lo stesso entusiasmo con cui viene accolto in un Club qualsiasi. In fondo, anche loro sono tifosi allo stesso modo. Eccolo , al centro
la sessione di autografi e foto con Jonathan e con l’estrazione della lotteria, che ha visto mettere
Taglio della torta celebrativa con Jonathan, Sergio Spairani e Simone Martorana
in palio la maglia numero 2 del nostro difensore. L’Inter Club Tradate, presieduto da Simone Martorana , ha sede presso il Maxi Bar in via Pietro Micca e in questa stagione sportiva ha raggiunto la quota di 89 soci. Per iscriversi ed avere maggiori informazioni sul Club potete visitare il sito http://www.interclubtradate.it oppure la pagina Facebook.
della foto, con ,da sinistra, Alessandro Buono, Valerio Bressani, Nicola Ranieri, Sergio Spairani e Rocco Di Stasi. Attraverso il sito interclub.inter.it ha mandato un grosso abbraccio agli oltre 105.000 soci Inter Club, sparsi in tutto il mondo. Stadio5 è bel lieto di pubblicare questa significativa foto, per presentare agli affezionati lettori, tifosi nerazzurri, lo staff al completo del Centro, cui va dato atto dell’impegno sempre più professionale con cui guida e soddisfa le tante richie-
ste degli altre mille Inter Club. E lo fa con estremo piacere, anche come segno di ringraziamento per la proficua collaborazione che ci concede.
INTER CLUB TRAMUTOLA
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l 9 Febbraio scorso, è stata inaugurata in via Mario Pagano la sede ufficiale dell’Inter Club “J.Zanetti“ Erano presenti all’evento i soci, che hanno ricevuto i saluti del Presidente Vincenzo
Nicoletti e del Coordinatore Regionale Ludovico Iannotti. La serata si è conclusa con la visione della partita Inter-Sassuolo. Il direttivo del nuovo Inter Club, che nel suo primo anno di vita
ha già raggiunto 130 soci, è composto inoltre da: Antonio Liuzzi (Vicepresidente e Responsabile sede), Michele Albini (Segretario e Addetto Stampa), Claudio Sacco (Tesoriere) Bruno Passarella e Mario Gioia (Responsabili relazioni con l’esterno). Per iscriversi visitare il sito del sodalizio www.interclubzanetti4.it oppure utilizzare i seguenti contatti: Tel. +39 347.2860998 - Email: info@ interclubzanetti4.it
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“Inter squadra pazza ma è sulla via giusta, Icardi il futuro” intervista Lara Comi
europarlamentare Si dichiara un simpatizzante o un ultrà dell’Inter? “Sono un acceso tifoso. Chi è solo
sindaco di Rho
Sono un sindaco ultrà, Milan-Inter 0-4
visto che la cifra necessaria si aggira intorno ai 300 milioni di investimento. Lei ha proposto una clausola, nel bando di gara per questa struttura sportiva, secondo la quale non potrebbe
tunità per l’Inter. Di recente è stato chiesto all’Inter e ‘all’altra squadra di Milano’ di manifestare in tempi brevi l’interesse o
Pietro Romano
tra le più belle partite di sempre è finalmente uscita dal tunnel? “La vittoria di Firenze ci ha dato morale, quella con il Sassuolo era abbastanza scontata. Penso che siamo sulla strada giusta, ma l’Inter come sappiamo è una squadra pazza”. Hernanes e i nuovi acquisti sono stati determinanti nel rilancio dei nerazzurri? “Per adesso sono giocatori importanti che senza dubbio hanno
ster saprà bilanciare l’utilizzo di questi due campioni e poi un po’ di concorrenza in attacco non fa mai male”. Altro giocatore che rimane un po’ nell’angolo è Kovacic. È un potenziale fuoriclasse o un buon giocatore sopravvalutato? “Ha grandissime potenzialità ma ad oggi non ha ancora dimostrato nulla. È necessario dargli ancora un po’ di tempo per poterlo giu-
glior partita di sempre sia stata Inter-Barcellona di Champions finita 3-1. È d’accordo? “Concordo, Mourinho è un grande. Anche Milan-Inter 0-4 non è
Sul nuovo stadio a Rho “vietato” a chi è andato in B ho fatto solo una battuta
simpatizzante non è un vero interista. A volte allo stadio divento un vero ultrà!”. Sembra che per un nuovo stadio a Rho l’Inter abbia frenato,
essere realizzata e affidata a una squadra che è stata in serie B. “Era ovviamente una battuta. Penso però davvero che un nuovo stadio possa essere un’oppor-
meno a realizzare il nuovo stadio sull’area dove nel 2015 si terrà l’Expo. Vedremo”. La vittoria a Firenze e quella col Sassuolo dicono che l’Inter
contribuito al rilancio della squadra, insieme a quelli rientrati dagli infortuni. Spero diventino davvero determinanti nelle prossime partite. Per l’anno prossimo mi aspetto da Thohir una importante campagna acquisti”. L’unica nota stonata sembra Milito, che appare ancora in ritardo. Mazzarri non dovrebbe dare più spazio a Icardi? “Il Principe ha dato tanto all’Inter e merita fiducia e mi sembra sulla via del recupero. Icardi è fortissimo ed è il futuro. Il Mi-
NEPPURE BALOTELLI SALVA IL MILAN C
dicare definitivamente, ha solo 19 anni. Sta però a lui dimostrare quello che vale”. L’Inter pensa già al futuro, col mercato estivo arriverà Vidic. Ma è giusto investire su calciatori ultratrentenni? “I giocatori esperti fanno reparto e aiutano i giovani e poi sono i campioni che fanno vincere le partite. Un progetto a lungo termine come quello che vuole costruire Thohir, però, non può prescindere di giocatori più giovani”. Mourinho sostiene che la mi-
stata male”. La qualificazione in Champions è ormai una chimera o l’Inter può ancora farcela? “La speranza è l’ultima a morire e l’Inter ha il dovere di provarci, anche se, oggettivamente, è molto difficile raggiungere la qualificazione. Di certo l’Inter dovrà rientrare tra le Grandi d’Europa”. I nerazzurri ospitano il Cagliari, come la vede? “Vinciamo facile…”
TRAPATTONI ALLENERÀ LA COSTA D’AVORIO
il punto
L
Severa Bisceglia
’Inter oggi incrocia le ‘armi’, almeno da quanto ha fatto
Icardi suo il gol vincente sulla Fiorentina vedere nelle ultime due giornate di campionato, in forma smagliante con un Cagliari precipitato, invece, nella zona rossa della classifica. Sulla carta sembrerebbe tutto facile, ma i rossoblu devono salvare, oltre all’onore, la panchina del tecnico
Lopez. I sardi arrivano a San Siro motivati, potrebbe essere questa l’arma più pericolosa per i nerazzurri. Al tecnico Mazzarri l’onere di tenere alta la concentrazione. E’ una partita alla portata della Beneamata, se viene confermata anche la formazione con le due punte, la partita può decidere di perderla solo l’Inter. Un pensiero ai cugini: un brutto Milan nell’anticipo di Serie A contro il Bologna. I felsinei sono riusciti a mettere nel sacco i rossoneri che solo grazie alla bordata dalla distanza di SuperMario, fin qui per niente incisivo e alquanto indisponente, all’85’ ha tolto dall’imbarazzo Seedorf. Il tecnico rossonero non può comunque dormire sonni tranquilli. E’ riuscito a mettere in campo una squadra confusa perché le sue idee di tecnico sono già di per sé confuse. Difficile da comprendere perché viene lasciato un giocatore come Balotelli isolato. E’ impensabile il Milan a San Siro che non riesce a trovare un varco, merito va dato anche al Bologna che si è presentato chiuso e compatto, per sfondare e, nell’unica occasione buona, il
solito sprecone Balotelli sbaglia una palla gol. Contro l’Atletico Madrid, mercoledì scorso, neppure a Balotelli è riuscito il miracolo anzi, la rete subita nel finale potrebbe mettere in seria difficoltà psicologica la squadra che oggi a Genova incontra una Sampdoria messa anche peggio, ammesso che sia possibile, dopo le tre sberle subite dalla Roma. In Champions, a dirla tutta, il Milan è stato anche sfortunato, tre legni e un rigore negato non hanno certo fatto bene ai nostri. Insomma, continua l’altalena tutta milanese.
l’amarezza di Mario Balotelli
osa ti combina quel diavolo di un Trap a 75anni? Non contento di aver guidato l’Eire per cinque stagioni saluta tutti e va nell’Africa Nera ad allenare la nazionale della Costa d’Avorio prendendosi, dopo il Mondiale, sottobraccio Didier Drogba, il giocatore più rappresentativo dei Leoni della foresta attualmente in forza al Galatasaray di Manci-
ni. Al Trap di fare il pensionato non gli andava giù, di conseguenza perchè non prendere al volo la proposta di allenare la Costa d’Avorio? Detto fatto. Ma quello che stupisce di più è che Giuan di Cusano Milanino ha firmato un contratto della durata di quattro anni. In bocca al lupo da Stadio5, diavolo di un Trap. (L. S.)
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GILARDINO PIACE A THOHIR
INTANTO IL PRESIDENTE OPZIONA VIDIC È proprio un periodaccio per Malesani: gli manca solo uno streaming con Grillo e poi le ha passate tutte.
mercato Luigi Sada
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itigano Conte e Capello su come allenare la Juve. Ma fra i due c’è un abisso in merito ai movimenti di mercato di qualche anno fa, i sussurri e le voci di spogliatoio, e la preparazione attuale dei giocatori. Ad esempio, Conte, scusate il gioco di parole, può contare su una rosa più ampia di atleti rispetto a don Fabio e i giochi cambiano. Cambiano perché la Vecchia Signora, in questo momento, non contenta del primato in classifica, guarda
già al futuro prospettando nuovi arrivi alla corte del Bell’Antonio. Non è notizia di oggi che la Juve vuole Guarin e non è neanche una notizia nuova che all’Inter sono pronti a far pazzie per avere Vucinic. Il dg Marotta era rimasto piuttosto male per il trattamento avuto dal club nerazzurro nella trattativa per il montenegrino e il colombiano, però ora la musica sembra cambiata. Vedremo come andrà a finire. Thoihr intanto prova a cambiare faccia all’Inter. Se parte Handanovic arriva Marchetti ormai ai ferri corti con la Lazio. L’ex cagliaritano però ha gli occhi addosso del Marsiglia e del Monaco e siccome Marchetti è uno che ama
il mare è facile capire a fine stagione quale sarà la sua destinazione. Ranocchia invece andrà in Germania, forse al Borussia Dortmund di Klopp. Contatti dell’Inter col City per Jovetic. Alla corte di Pellegrini potrebbe approdare Alvarez. Ma la notizia più fresca è quella dell’arrivo a Milano, sponda nerazzurra naturalmente, di Gilardino in cambio di Milito che farebbe la sua rimpatriata a Genova dopo la parentesi interista. Intanto Thoihr ha promesso Vidic a Mazzarri. Ma la bomba arriva dalla Roma. I giallorossi stanno tastando il polso all’Arsenal per avere Sturridge a fine stagione in modo da affiancarlo a Gervinho.
I ROSSONERI SI RITUFFANO IN CAMPIONATO ALL’INSEGUIMENTO DELLE FINAL EIGHT primavera
D
Daniel Rizzo
opo la ‘sbornia’ di Viareggio il Milan si rituffa in campionato per proseguire la rincorsa alle Final Eight. I rossoneri si trovano in questo momento quarti in classifica con 32 punti, ma con un gara ancora da recuperare. Gli avversari di turno saranno i pari eta’ dell’Hellas Verona, anch’essa protagonista nel Torneo di Viareggio: gli scaligeri, infatti, hanno eliminato la Juvenuts agli ottavi per poi arrendersi ai quarti contro il Palermo. La squadra allenata da Pavanel cerchera’ di rifarsi in campionato, e Super Pippo non dovrà sottovalutare la formazione veneta, la quale si ritrova poco dietro il Milan in classifica e ha la difesa meno battuta del campionato insieme all’Atalanta. Intanto Inzaghi, dopo il trionfo di Viareggio, inizia a gustare il futuro che verrà: ‘“Il Milan non voleva che andassi al Sassuolo e per me il discorso era chiuso, non gli andrei mai contro. Ho accettato un piano di lavoro: un anno di Allievi, due di Primavera. Davanti a un progetto importante, se il Milan è d’accordo, lo considero. Altrimenti completo il piano. Anche al Milan sta a cuore la mia crescita professionale”. Avversario per niente facile anche per l’Inter di Cerrone: i baby ne-
Nerazzurri ospiti dell’Atalanta
razzurri dovranno vedersela con la capolista Atalanta a Zingonia. Quello che piu preoccupa non e’ tanto il blasone dell’avversario, uscito in semifinale nel Torneo di Viareggio e inarrestabile in campionato, ma la crisi d’identità che sta attraversando la squadra allenata da Cerrone, le cui prestazioni sembrano lontane parenti di quelle viste nel girone d’andata. Lo stesso tecnico non nasconde la sua preoccupazione: ‘Ci siamo fermati al 21 dicembre, perché comunque fino a quella data si poteva essere contenti di questo gruppo. Non so cosa sia successo, effettivamente questo mese e mezzo si è rivelato un momento difficile,
dal quale dobbiamo uscire tutti insieme. Poi sull’ avversario aggiunge: ‘Sabato contro l’Atalanta potrebbe esserci la svolta, visto che giochiamo contro una squadra ancora imbattuta, la più forte in campionato, e di conseguenza quella potrebbe essere una svolta per avere stimoli in più e far rivedere quanto fatto vedere fino a dicembre, una squadra che non ho visto più e questa è la mia delusione’. Infine la chiosa finale: ‘Dobbiamo uscirne prima possibile, poi c’è anche una mancanza sotto l’aspetto della non serenità. La palla scotta, quindi le cose difficili si fanno male. Dobbiamo lavorare in settimana, perché si può dare molto di più”.
Handanovic ha detto: “Troppi gol subiti, ma qualcosa all’Inter sta cambiando”. Infatti: Ausilio sta cercando un nuovo portiere.
Il manager di Icardi, in un video su Twitter, strappa la foto Milito. Se il voodoo non è un’opinione, presto Milito non potrà giocare a causa di uno strappo.
LA MAGIA DEGLI ANNI ‘80 giù al nord
Il trio MaGiCa del calcio
Fiore Marro
Q
uando negli anni ’80 riaprirono le frontiere calcistiche del nostro campionato il Napoli di Corrado Ferlaino e Antonio Juliano acquistò un grandissimo calciatore europeo, uno di quei famosi “orange” che avevano reso l’Olanda di Rinus Michels una perfetta e spettacolare macchina da guerra: il maestro Ruud Krol, il von Karajan del calcio, un vero manifesto alla bellezza del pallone. Eppure, nonostante il successo del campione olandese e la sinergia con il pubblico del San Paolo, il Napoli non seguì la scia di prendere altri calciatori europei; anzi la galleria dei campioni (e anche di qualche bidone: su tutti quell’oggetto misterioso di nome José Luis Calderón), gli ingaggi del club che aveva sede in Piazza dei Martiri furono perlopiù di marca “sudaca”. Ora, tralasciando i grandissimi Diego Armando Maradona, Antonio Careca e Ricardo Alemao di cui si è parlato a iosa in questi anni, credo valga la pena ricordare gli altri. L’asse Sudamerica - Napoli è stato sempre costante, simbiotico, per l’appunto il primo simbolo del calcio napoletano era nativo di Asunción nel Paraguay, parliamo del fortissimo Attila Sallustro. Un amore, quello tra Napoli e i campioni dell’America Latina, che è sottolineato anche dal fatto che alcuni di loro, su tutti Luis Vinicio detto o’ Lione e Bruno Pesaola alias Petisso , dopo una carriera onorata hanno deciso di fermarsi nella città partenopea anche per il resto della loro vita. Attori di una calcio fatto di delizie balistiche: chi non ricorda Omar Sivori, Josè Al-
tafini che smorzò il sogno del primo scudetto del Napoli in quella famosa, indimenticabile sfida di Torino del 6 aprile 1975 quando, con una rete realizzata a pochi minuti dal termine della sfida, riuscì a spegnere i sogni di gloria del Ciuccio. Proprio a questo proposito, nei giorni immediatamente successivi a quel match comparve su un cancello di accesso del “San Paolo” l’ormai famosa scritta “José core ‘ngrato”. Quanti campioni, quanti indimenticabili fuoriclasse : Josè Guimaraes Dirceu brasiliano, Daniel Bertoni argentino, Daniel Fonseca uruguagio , Andrè Cruz nativo di Piracicaba di Sao Paolo, specialista dei calci da fermo, il capitano della albiceleste degli inizi del 2000 Roberto Ayala, il Pampa Roberto Sosa fino agli ultimi grandissimi, straordinari, inimitabili Edinson Cavani, Ezequiel Lavezzi , campioni ancora tanto amati dal popolo napoletano. Ora a deliziare la platea partenopea ci sono Gonzalo Higuain, il giovane Jorginho e Camilo Zuniga colombiano momentaneamente fermo da mesi causa infortunio. Arrivano da noi, questi funamboli, e si trovano subito a loro agio, quasi a casa loro: sarà il clima, la passione dei tifosi, sarà un’appartenenza per molti di loro ancestrale. Diventano “napoleta-
ni” questi malinconici brasiliani, questi tignosi uruguaiani, fanno parte della nostra storia calcistica gli argentini immortali, gli instancabili cileni. Anche se la storia più famosa, non certo per un fatto solo calcistico, rimane quella di uno svedese , potente, grande realizzatore di reti, a Napoli in 112 presenze realizzò 52 reti, acquistato negli anni ’50 da Achille Lauro che pagò la bellezza di 105 milioni di lire all’Atalanta per portarlo all’ombra del Vesuvio: Hasse Jeppson. L’enorme esborso ispirò l’esclamazione “Gesù, è caduto il Banco di Napoli” di un tifoso partenopeo quando, proprio all’esordio in maglia azzurra, Jeppson ruzzolò a terra per il brutale intervento di un avversario. Napoli e il Sudamerica, Maradona cantava : “Son venuto da lontano, qui è casa mia, già ti conoscevo Napoli, seconda mamma mia. Grazie di chiamarmi figlio, adesso che ti sto vicino, grazie per tutto il bene che mi vuoi.”
I sudamenricani che hanno fatto sognare i npoletani e non solo
domenica 23 febbraio 2014
IL MILAN STECCA CON L’ATLETICO 10
l’evidente tensione di Clarence Seedorf.
champions Severa Bisceglia
C
e l’ha messa tutta il Milan per far fuori l’Atletico Madrid ma alla fine a pagare il pedaggio sono stati i ragazzi di Seedorf infilati come tordi, a 7’ dalla fine, da una perfetta inzuccata di
Diego Costa abile nell’approfittare del solito errore difensivo delle retrovie rossonere. Una rabbia tremenda perché, in effetti, se una squadra poteva recriminare per il pareggio questa era il Milan neanche per i due legni colpiti da Kakà e Poli bensì per l’assedio quasi continuo verso la porta di Courtois tra l’altro risultato il migliore in campo dei Colchoneros. Nell’aria si respirava un
bella serata per il vecchio Diavolo targato Seedorf alla ricerca di una riscossa in Europa dopo il piccolo recupero in campionato ma non è stato così. L’Atletico ha fatto la sua partita tenendo quasi nascosti i suoi gioielli, vedi Diego Costa, e alla fine si è intascato una vittoria che potrebbe valere la qualificazione in prospettiva del match di ritorno in programma al Calderon l’undici marzo. Ci vorrà sicuramente un miracolo perché a Madrid i tifosi biancorossi hanno da sempre rappresentato il dodicesimo giocatore in campo per la loro squadra. E questo il Milan lo sa. Per questo 0-1 ci sono rimasti male tutti, a partire da Berlusconi papà alla bella Barbara, sconcertata per il tonfo finale. Con un po’ di fortuna avrebbe potuta finire nel sacco quella saetta scagliata da Rami a tempo scaduto. Ma non era serata. Adesso il Milan guarda alla sfida di oggi a Marassi contro la Sampdoria augurandosi di aver assorbito nel migliore dei modi le tossine e la rabbia di San Siro.
IBRA NON VA IN BLANC estero
di Luigi Sada
Il Psg non scherza. Basta vedere come ha liquidato la pratica di Champions col Leverkusen per dare un’idea della potenza e la forza d’urto di Ibra e compagni in prospettiva di un nuovo impegno in Ligue 1 che dovrebbe respingere l’assalto del Monaco di Ranieri che pare abbia ripreso a sorridere dopo la bella notizia di un recupero in tempo record dell’infortunato Falcao. I parigini sono una macchina da gol, i ragazzi del Principato un po’ meno. In 24 gare l’undici di Blanc è andato a segno ben 55 volte contro i 39 della formazione monegasca. Le altre stanno a guardare perché il Lille terza forza del campionato, pur tornando al successo con il vice fanalino di coda Sochaux resta con un ritardo di undici punti sulla capolista.
In Inghilterra riprende la Premier dopo la parentesi della Fac che ha laureato l’Arsenal e il City al turno successivo. Il Chelsea di Mourinho ha un punticino di vantaggio in classifica sui Gunners di Wenger mentre un gradino più sotto è collocato il City di Pellegrini uscito con le ossa rotte dallo scontro col Barcellona in Champions. A meno sei dalla capolista londinese troviamo il Liverpool e a seguire il Tottenham e l’Everton. In Bundesliga aumenta vertiginosamente il distacco del Bayer Leverkusen dai campioni d’Europa in carica del
Bayern Monaco dopo il capitombolo alla Bayer Arena delle “Aspirine” con lo Schalke 04. L’undici di Pep Guardiola è ancora imbattuto e in venti partite ha messo a segno 53 reti subendone solo 9. In Spagna il Barca, reduce dal bel successo esterno di coppa col City, prova a scrollarsi di dosso l’Atletico di Cholo Simeone e il Real di Carletto Ancelotti. Ma la strada da percorrere è piena di insidie. Per ora in Liga una cosa sola è sicura: la retrocessione del Betis Siviglia ultimo in classifica staccato dal Rayo Vallecano di cinque lunghezze.
champions
A
Luigi Sada
lzi la mano chi si aspettava un poker del Psg a Leverkusen. Un successo di Ibra e compagni quello, forse, sì. Ma quattro gol confezionati e messi alle spalle di Leno quelli no. Anche se tornando indietro di tre mesi scarsi i tifosi della Bayer
due migliorando ancora il proprio record stagionale in Europa e Ligue 1, Se il Psg ride non da meno sono il Barca e il Bayern Monaco passati rispettivamente in tutta tranquillità a Manchester col City e a Londra con l’Arsenal. Chi ha rischiato di più sono stati però i campioni in carica del Bayern di Pep Guardiola per via di un rigore fischiato da Rizzoli a Boateng per un fallo su Ozil dopo soli 8 minuti di partita. Il tedeschino dei Gunners si è fatto parare il tiro dal dischet-
to da Neuer, uno specialista nel neutralizzare i penalty ridando ossigeno al Bayern. Un rigore è arrivato anche nella ripresa a favore dei tedeschi per un fallo da ultimo uomo di Szczesny su Robben ma Abala lo sbaglia calciando a lato. Per il portiere polacco è cartellino rosso. I gol dei panzer di Germania arriva grazie a una sassata di Kroos e una rete di Muller allo scadere. All’Allianz Arena di Monaco fra quindici giorni sarà dura per l’Arsenal. Anzi, durissima.
IL PSG GETTA IL GUANTO DI SFIDA AL BAYERN
Arena avevano dovuto incassare non quattro bensì cinque reti sul proprio terreno per opera di uno scatenato Manchester United con un super Rooney migliore in campo malgrado l’assenza di gol. Insomma, una vera débâcle per i tedeschi che salutano la Champions con largo anticipo consegnando il passaggio ai quarti all’undici di Blanc indipendentemente dalla sfida di ritorno del Parco dei Principi del 12 marzo. Ibrahimovic ne ha fatti
Bernd Reno, affranto dai quattro gol subiti dal Leverkusen
FIORENTINA COL TURBO LAZIO DISASTRO europa league
L
Marjlja Bisceglia
a più bella e convincente è stata la Fiorentina. Le altre, cioè la Juventus e il Napoli così così. La
il solletico ai toscani in occasione del momentaneo pareggio arrivato dopo la rete d’apertura siglata da Matri bravo nell’infilare a fil di palo un assist di Mati e battere Dubravka. Per il resto la gara per i viola è filata liscia, soprattutto dopo il gol di Ilicic al quarto d’ora al quale ha fatto seguito il rigore trasformato
un fotogramma della disastrosa serata all’Olimpico Lazio crolla con i bulgari e l’Europa League per Reja diventa un incubo. Ma andiamo con ordine: I ragazzi di Montella trascorrono una bella serata in Danimarca battendo per 1-3 l’Esbjerg che è riuscito solo a fare
da Aquilani allo scadere del primo tempo. La ripresa è stata giocata al risparmio perché Montella pensava già all’impegno di campionato col Parma. Una faticaccia invece per la Juventus con i turchi del Trazbon-
spor che hanno tenuto duro fino alla fine dopo il gol iniziale di Osvaldo. A tranquillizzare Conte è stato Pogba in pieno recupero. Ma quanta paura perché al Trabzonspor sull’10 è stata negata una rete regolare di Olcan. Un bel errore per l’arbitro bielorusso Kulbakov. A Trebisonda giovedì sarà sicuramente dura per Pirlo e compagni. Fischi e sberleffi al Napoli in Galles col Swansea. I partenopei si salvano grazie alle parate di Gabriel e Reina, quest’ultimo entrato nella ripresa a sostituire il brasiliano infortunato. Il match finisce zero a zero con un bel sospirone di sollievo per Benitez. Crolla clamorosamente all’Olimpico la Lazio con i bulgari del Ludogorets, formazione imbattuta in Europa League. I bulgari prima sbagliano un rigore con Dyakov che calcia verso Berisha col cucchiaio poi vanno a segno sul finire del primo tempo con una sassata di Bezjak da trenta metri. Ora la Lazio dovrà vincere a Sofia. Nelle altre partite dei sedicesimi, tonfo casalingo dell’Ajax con il Salisburgo che va in gol tre volte e del Benfica a Salonicco col Paok mentre il Tottenham cade a Dnipro. Valencia corsaro a Nicosia con la Dinamo Kiev e pareggio del Basilea a Tel Aviv con il Maccabi
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MILANO, C’ERA UNA VOLTA BOLOGNA NUOVE GERARCHIE basket Beppe Vigani
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’EA7 Armani, dopo la vittoria a Pistoia, ritrova la testa della classifica insieme con Brindisi. Le fatiche in Eurolega sembrano riscoprire nuove energie alle “scarpette rosse”, le quali per tutta la stagione si porteranno
Al Forum arriva la Virtus quartultima in campionato
il quale si sta giocando il tutto per tutto per entrare nei quarti di finale della manifestazione. Le V nere, quartultime in classifica, schierano in cabina di regia Casper Ware , 24 anni, capace di tirare col 44% da due. Il giocatore di Cerritos non è un play naturale e infatti la visione di gioco non sempre brilla per fluidità. Matt
un interessante 59.7% da due e un buon 39% da tre. Si fa valere anche sotto le plance con 3.7 rimbalzi a partita. L’ala grande di questa squadra è Brok Motum. Fisico possente, 23 anni dall’Australia, tira con il 44.3% da due e il 35.3% da tre. 3.5 palloni catturati nell’area pitturata. Shawn King è il centro della
Si concludono i test in Bahrain e si tirano le somme
U
n progetto troppo ambizioso. Anzi no, è tutta colpa della Renault. Si sprecano i tentativi di spiegare l’impasse in cui si trova la Red Bull. Mancano poco più di due settimane all’inizio del Mondiale e i rapporti di forza fra le squadre sembrano completamente invertiti rispetto allo scorso anno. Nulla è ancora definitivo, ma a giudicare dai risultati della prima giornata di test in Bahrain, la scuderia campione in carica ha cominciato col piede sbagliato. Il team diretto da Chris Horner ha registrato solo 14 tornate all’attivo, lontano anni luce dalle 74 della Mercedes di Hamilton e dalle 55 di Alonso. Arrivato quinto al termine della sessione, Sebastian Vettel ha potuto girare meno di due ore, costretto a uno stop anticipato per la fuoriuscita di fumo dal motore e una rottura sospetta dei freni. Già all’inizio della giornata vi erano stati forti ritardi ai box, che hanno obbligato il tedesco a uscire in pista con ben cinque
ore di ritardo rispetto agli avversari. Persiste il problema del surriscaldamento, al quale la scuderia di Milton Keynes cerca di ovviare prima dell’inizio delle gare il 16 marzo in Australia. Guai anche per la Lotus e la Toro Rosso, scese sul tracciato di Sakhir rispettivamente per 7 e 5 giri. Per quel che concerne il team di Enstone c’è stato un guasto al sistema elettronico e alle batterie. Ai box della scuderia faentina invece si parlava di un difetto meccanico. Quasi tutti i team a motore Renault hanno avuto i medesimi risultati: solo la Caterham è riuscita a effettuare un numero sufficiente di tornate senza segnalare particolari problemi. Spopolano invece le monoposto che montano i V6 Mercedes e Ferrari. Il miglior crono della prima giornata è stato fermato sull’ 1’ 36’’ 880 da Hulkenberg a bordo della Force India, mentre Alonso ha segnato il secondo miglior tempo, seguito da Hamilton e Ma-
formula1 Debora Cheli
gnussen, rispettivamente con la Mercedes e la McLaren. Il team di Woking è stato quello che ha effettuato il maggior numero di tornate. Unico neo per il fornitore tedesco, la prestazione della Williams di Massa, fermo ai box per risolvere un guasto al sistema di pescaggio della benzina: il brasiliano ha assaggiato l’asfalto solo nel pomeriggio e per cinque giri in tutto. Dopo una preoccupante fuoriuscita d’olio all’inizio della sessione, risolta senza conseguenze, Alonso ha confermato le prime impressioni avute a Jerez: la monoposto del Cavallino si è dimostrata affidabile, veloce, in linea con le prestazioni fornite dai team a motore Mercedes. Il lavoro dello spagnolo e del suo compagno di squadra Raikkonen, al volante venerdi e sabato, si è concentrato sull’assetto, il rendimento degli pnematici e le prestazioni fornite dalla power unit. Bene anche la Sauber di Sutil motorizzata Ferrari, che registrano ben 75 di giri nel corso della prima sessione.
Daniel Hackett, playmaker dell’EA7 Armani dietro la delusione della “Caporetto” in Coppa Italia. Alle 18.15 di oggi, l’Armani affronta una delle nobili decadute della pallacanestro italiana, la Virtus Bologna. Nelle ultime sei partite, la squadra felsinea ne ha perse ben cinque. L’ultima vittoria risale a due settimane fa contro Siena, dopo quattro sconfitte consecutive. Esclusa dalla Coppa Italia, la squadra di Giorgio Valli prova a sorprendere Milano, reduce dal match contro Malaga, contro
Walsh è la nota positiva della stagione: 59.1% da due, 36.7% da tre, ma soprattutto ottimo e atipico rimbalzista con addirittura 7.6 palloni catturati e assistman da urlo con 3.2 palle smarcanti in ogni match. Una guardia che si trasforma a ala, ma che ha una visione da play. Walsh ha messo piede anche in NBA, giocando due partite nella stagione 20052006 con la maglia dei Miami Heat. Viktor Gaddefors è l’ala piccola. Lo svedese viaggia con
squadra bianconera. Antillano, tira con il 58.3% da due e sotto le plance fa sentire il suo peso con 6.7 rimbalzi conquistati a partita, con una punta massima di 13. Dalla panchina parte solitamente Dwight Hardy, ma è la guardia tiratrice dei bolognesi. Il giocatore di New York ha nelle mani tantissimi punti: nella stagione 2011-2012 fu eletto MVP del campionato di Lega Due con Pistoia. Tira col 53% da due e addirittura il 50% da tre.
LA MOTOGP PARTE DAL QATAR SCHUMI, ARCHIVIATA L’INCHIESTA moto mondiale
Marjlja Bisceglia
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ome già più volte anticipato, non è più possibile vedere in chiaro il motomondiale su Italia 1, così come il mondiale di F1. Mediaset non ha più nessuno dei due diritti e, quindi, bisognerebbe sottoscrivere l’abbonamento al pacchetto sport, ovvero 19,90 euro al mese per il pacchetto Sky più 10,00 euro al mese per Sport). L’alternativa è proposta dal sito www.motogp.com che consente la visione in streaming con un costo annuale minimo di euro 99,95. Ancora per quest’anno viene data la possibilità di visionare in chiaro, sul canale del digitale terrestre Cielo, alcune gare, resta ancora da decidere quali, ma pare che almeno 8 Gran Premi saranno accessibili a tutti. Non ci resta che attendere il 23 marzo per capire chi la farà da padrone in questo mondiale,
anche se tutto sembra copiato dal precedente. La notizia più interessante è relativa a Valentino Rossi che non appenderebbe più il casco al chiodo a fine stagione, come si paventava nei mesi scorsi. Il campione di Tavullia avrebbe stretto un accordo con lo sponsor Pata, marchio di proprietà della famiglia Gobbi e main sponsor del team Honda Ten Kate in SBK, che vorrebbe fare il classico salto di qualità salendo in sella alla moto della
classe regina, anzi sulla spalla del Dottore. Pare che il marchio Pata abbia già messo sotto contratto Valentino anche per il 2015, ciò consentirebbe al sopracitato marchio di comparire da subito sulla tuta e sul merchandising del pluricampione e, nel mondiale 2015 sarà stampato direttamente sulla sua moto. Non è dato ancora sapere se Pata, già sponsor Honda in SBK, sarà solo sponsor personale del pilota che corre comunque in Yamaha.
la Honda sponsorizzata da Pata in SBK
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entre permane il silenzio sulle sue condizioni di salute, l’inchiesta penale, aperta in seguito all’incidente di Michael Schumacher il 29 dicembre scorso, è stata archiviata dal procuratore Patrick Quincy.
Secondo il comunicato diffuso dalla procura di Albertville, non ci sarebbero gli estremi per un’azione penale nei confronti dei gestori dell’impianto di Méribel in quanto, si legge nelle dichiarazioni, «l’incidente è avvenuto
fuori pista e le segnalazioni sono conformi alla legge francese». Nulla impedirà alla famiglia del campione, se lo riterrà opportuno, di intraprendere una causa civile in futuro. di Debora Cheli
Calendario MotoGp 2014 luogo e date GIORNO MESE GARA LUOGO 23 marzo Moto Gp Qatar - Losail 13 aprile Moto Gp delle Americhe - Austin, Texas 27 aprile Moto Gp Argentina - Termas de Rio Hondo 04 maggio Moto Gp Spagna - Jerez 18 maggio Moto Gp Francia - Le Mans 01 giugno Moto Gp Italia - Mugello 15 giugno Moto Gp Catalogna - Barcellona 28 giugno Moto Gp Olanda - TT Assen 13 luglio Moto Gp Germania - Sachsenring 10 agosto Moto Gp Usa - Indianapolis 17 agosto Moto Gp Repubblica Ceca - Brno 31 agosto Moto Gp Gran Bretagna - Silverstone 14 settembre Moto Gp San Marino & Riviera di Rimini - Misano 21 settembre Moto Gp Aragon 12 ottobre Moto Gp Malesia - Sepang 19 ottobre Moto Gp Giappone - Motegi 26 ottobre Moto Gp Australia - Phillip Island 09 novembre Moto Gp Valencia - Ricardo Tormo
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RGM SI RIFUGIA NEL RECUPERO rugby
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di Toni Morandi
omenica, Rugby Grande Milano recupera la partita con il Marco Polo Cus Brescia, rinviata due settimane fa per impraticabilità del Giuriati. Ritorna in campo divisa tra l’amarezza della sconfitta nel derby di domenica scorsa con la ASR
Milano e la consapevolezza di aver meritato più di quanto non dica il risultato finale di 24-12: “I ragazzi hanno fatto una grande prestazione e-afferma Mauro Vaghi, responsabile della mischia di RGM - siamo stati penalizzati da
atletica
di Chiara Franzetti
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nche in Lombardia è tempo di Campionato Regionale di Corsa Campestre a Staffetta: è Monza, quinta tappa del Cross per Tutti- edizione 2014 ad avere il piacere di ospitare questa manifestazione che, come da regolamento federale, da quest’anno va a sostituire le prove di cross corto. In regia per la perfetta riuscita delle competizioni di domenica 23 febbraio, l’Atletica Monza del presidente Paolo Galimberti;
Perso il derby, la squadra di Ragusi prova a rifarsi col Brescia alcune situazioni sfortunate. Personalmente sono stato orgoglioso della squadra e abbiamo avuto una verifica importante dei progressi che abbiamo fatto in questi mesi”. RGM ha dimostrato di non essere lontana dal vertice: “Il
nostro obiettivo in questa stagione era proprio di crescere con i nostri giovani - dice il direttore sportivo Antonio Raimondi - Il processo di crescita, pur con qualche comprensibile caduta, è stato costante. I giovanissimi
si sono integrati bene e adesso siamo una squadra unita. Questo è uno degli aspetti positivi del lavoro di Ragusi e Vaghi. Abbiamo delle belle individualità e continuando a lavorare in questo modo saremo ancora più competitivi nella prossima stagione. Peccato perché davvero contro i cugini dell’ASR avremmo meritato di più”. Domenica contro il Marco Poli Cus Brescia è prevista ancora una dura battaglia: “Non vediamo l’ora - afferma Gianluca Ragusi - che passi questo periodo di pioggia, per poter provare ancora con maggior intensità il nostro gioco di corsa. E’ lo spirito della squadra provare a giocare e chiaramente con pioggia e fango è difficile sviluppare il gioco alla mano. I bresciani hanno un pacchetto di mischia forte e sono molto aggressivi, quindi dovremo essere precisi e non rischiare troppo. La nostra mischia ha fatto grandissimi progressi e sono convinto che potrebbe essere la chiave della vittoria domenica prossima”. L’appuntamento al Giuriati è per domenica alle 14.30.
sfondo d’eccezione nel quale andrà in scena la giornata di sport è lo splendido Parco Reale dell’omonima villa brianzola. Ma c’è di più: il percorso, che nel 2007 ha ospitato i Campionati Italiani Assoluti di Società e nel 2013 i Campionati Italiani Master di Corsa Campestre, è stato disegnato da Luca Barzaghi, azzurro di maratona con un personale di 2h10’ sulla distanza, e secondo ai Mondiali di San Sebastian. Il
tracciato lungo il quale si snoda il Cross del Parco - Memorial Giuseppe Volpi è impegnativo: si parte dalla Cascina San Fedele per inoltrarsi poi nel verde e affrontare due strappi particolarmente ripidi e una continua alternanza di saliscendi con diverse pendenze. Il programma della giornata rimane quello delle precedenti tappe del Cross per Tutti con orario e gare identici a quelli di Seveso della scorsa set-
volo
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Gustavo Vitali
ella splendida cornice dell’Etna, uno dei vulcani più attivi del mondo alto 3500 metri, con ai suoi piedi un fantastico mare azzurro e l’immagine della bellissima Taormina, in un clima da fare invidia al resto d’Italia, maschere e carri pittureranno il cielo in un contesto tra tradizione e folclore, granite e paste di mandorla. Si tratta del Carnival Fly 2014 che si terrà a Letojanni (Messina) nei primi due giorni di marzo. La manifestazione fu ideata a suo tempo dall’indimenticabile Angelo d’Arrigo, il pilota siciliano pietra miliare del volo in deltaplano che volò sopra l’Everest e l’Aconcagua, la vetta più alta del Sud Ame-
CARNIVAL FLY 2014 SORVOLA L’ETNA rica, che da ornitologo insegnò agli uccelli migratori le rotte che a causa dell’uomo avevano dimenticato e che fu protagonista di altre mille imprese. Oggi sono gli allievi di D’Arrigo, ormai esperti piloti di volo libero, ad organizzare la due giorni di festa in coincidenza con il periodo di Carnevale. Protagonisti assoluti saranno i parapendio ed i deltaplani, mezzi semplici, entusiasmanti, ecologici, che si reggono in volo senza motore sfruttando le masse d’aria ascensionali create dall’azione del sole sul suolo. Poi ci saranno i piloti in maschera che a bordo di questi mezzi per due giorni s’innalzeranno in cielo dal decollo posto a circa 400 metri d’altezza su una collina sopra Letojanni al confine con il piccolo comune di Gallo d’Oro. L’atterraggio
avverrà in una spiaggia molto ampia che si raggiunge facilmente dallo svincolo di Taormina procedendo sulla strada statale verso nord, quattro chilometri dopo il casello autostradale si arriva al paese di Letojanni. Gli organizzatori hanno pensato anche a carri allegorici. Il programma prevede per sabato 1 marzo, dopo il ritrovo in piazza Angelo D’Arrigo, l’esibizione di Street Band ed artisti da strada che renderanno calorose ed accoglienti le vie del comune messinese. Alle10 inizieranno i voli in maschera ed un’ora dopo il laboratorio creativo di maschere in cartapesta. Dopo la pausa pranzo, le attività proseguiranno fino a pomeriggio inoltrato. Si replica il giorno dopo fino alle premiazioni verso le ore 17.
Etna
MONZA ARRICCHISCE IL CROSS PER TUTTI CON I CAMPIONATI REGIONALI A STAFFETTA timana. In aggiunta, alle 15.00, dopo la fine della competizione riservata alle categorie PM e SM, prenderanno il via le staffette. Ogni squadra sarà composta da quattro atleti appartenenti alla stessa società, ma di diverse categorie: il primo frazionista sarà un Allievo impegnato su 2km; passerà poi il bracciale-testimone allo Juniores che correrà invece per 3km; dopo di lui, una Promessa o un altro Juniores - 4 i
km di gara in questa terza frazione; analoga distanza per l’ultimo
atleta in corsa appartenente alla divisione Seniores.
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Short track, staffetta femminile medaglia di bronzo
Armin Zoeggeler alla sua sesta olimpiade conquista la sesta medaglia nello slittino, nessuno come lui Davide Simoncelli, medaglia di bronzo nel gigante
Arianna Fontana si aggiudica il bronzo nei 1500 di short track
intervista vip
Prima medaglia olimpica per Carolina Kostner. La campionessa italiana centra, finalmente, l’unico obiettivo, fin qui, mancante nel suo palmares.
di Luca De Franco
Biathlon staffetta mista, medaglia di bronzo
Calciatrice di buon livello
ora gioca in Serie D nella squadra che lei stessa ha fondato
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entrocampista centrale puro, adattabile in più ruoli” così si autodefinisce Roberta Antignozzi sul proprio sito web. Nata a Roma il 10 ottobre 1983, Roberta ha iniziato a giocare a calcio quando aveva sei anni e nel corso della sua carriera ha vinto uno scudetto Under 20 con la Ruco Line Lazio (allenata da Patrizia Panico), poi un campionato di Serie A (sempre
con la compagine laziale), ha ottenuto una promozione in Serie A2 (con la Res Roma) e una in Serie A (con l’Inter, una società non collegata a quella presieduta da Erick Thohir). Nel luglio 2013 ha fondato l’Asd Dreamers che gioca in Serie D. Insomma, Roberta è la persona giusta con cui parlare di calcio. Crede che la Roma possa
recuperare punti e insidiare la Juventus? “Il campionato non è chiuso fino a quando la Juve non avrà la certezza matematica di averlo vinto. Credo che la Roma recupererà parecchi punti perché non gioca le coppe ed ha un organico tanto forte quanto quello della Juve. La differenza fra le due squadre è data dall’esperienza: i giocatori della Juve sono insieme da tre anni e sempre con Antonio Conte (che è un motivatore straordinario), mentre quelli della Roma giocano insieme da quest’anno ed anche l’allenatore è alla sua prima esperienza di lavoro in Italia. La Roma va tanto forte perché i dirigenti hanno azzeccato gli acquisti: Mehdi Benatia, Kevin Strootman e l’ivoriano Gervinho sono veramente bravi e spesso fanno la differenza. Mattia Destro è al suo secondo anno in giallorosso e migliora ad ogni partita. Quando la Roma ha ceduto Pablo Daniel Osvaldo ed Erik Lamela (che nel campionato 2012-2013 avevano segnato rispettivamente 16 e 15 gol), in molti hanno storto il naso. Invece, la Roma ha guadagnato
ANTIGNOZZI “TOTTI SEGNA MENO,MA È SEMPRE IL LEADER DELLA ROMA
tanti soldi ed ingaggiato dei degni sostituti”. Nella Roma segnano in tanti. Francesco Totti, invece, non segna come in passato. E’ ancora lui il leader? “Senza dubbio. A Totti basta entrare in campo per dare la carica ai compagni di squadra. E’ un punto di riferimento. I compagni sanno che gli basta toccare la palla due volte per fare due assist. Totti segna meno rispetto al passato perché gioca meno minuti. A 37 anni non
potrebbe giocare tanto spesso come faceva a 27. E’ bravissimo Rudy Garcia a gestirlo in modo che sia sempre determinante”. Ci parli della squadra che ha fondato. “Le Dreamers sono più di una squadra di calcio, sono un progetto per aiutare delle ragazze a diventare donne. Giochiamo nella Serie D della Lombardia in cui possono giocare ragazze dai 14 anni in su. Io sono la più vecchia, le altre sono adolescenti che vengono al centro sportivo
di Cornaredo (vicino Milano) grazie al nostro servizio navetta, fanno i compiti con l’aiuto di un insegnante e poi si allenano. Chi non va bene a scuola si allena ma non gioca in campionato. I genitori delle ragazze sono molto contenti perché sanno che le loro figlie sono in un luogo sicuro, studiano e fanno sport. Mi hanno aiutata a realizzare il progetto Alessandro Curioni e Luca Russo”.
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musica
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Riccardo Sada
opo l’esibizione alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra nel 2012, alla quale hanno assistito oltre 900 milioni di persone nel mondo, Mike Oldfield torna con “Man On The Rocks”, nuovo attesissimo album che giunge dopo ben sei anni dal precedente disco di inediti. A 41 anni di distanza da “Tubular Bells”, clamoroso disco d’esordio e vera rivoluzione nella storia del rock di Mike Oldfield, esce ora con 11 nuove
tracce che riflettono pienamente le sue diverse influenze. Prodotto dallo stesso Oldfield insieme a Stephen Lipson (già al lavoro con Jeff Beck, Paul McCartney, Annie Lennox e molti altri grandissimi artisti), questo progetto vede il coinvolgimento del leggendario Leland Sklar e del batterista John Robinson.
Mike Oldfield Andres Diamond, il dj poliedrico album dalle diverse influenze
Arisa in un film d’animazione
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l 10 aprile arriverà nelle sale cinematografiche italiane il film d’animazione “Barry, Gloria e i Disco Worms” (distribuito da Filmnet), che avrà tra le sue voci quella di Arisa nel ruolo di Gloria, tra i protagonisti dell’esilarante storia che racconta l’avventura di una band di vermetti che danzano e cantano al ritmo della
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ndres Diamond è un dj salito alla ribalta come protagonista, nei panni di se stesso, di una storia sul numero 3034 (di qualche settimana fa) di Topolino. Andres fa il dj da oltre dieci anni e negli ultimi cinque si è specializzato in dj set wireless (al classico mixer affianca un iPad, un controller Wii e uno della Playstation 3). Andres è un per-
Disco Music!. Il film racconta la storia di Barry che un giorno decide di sfidare il monotono destino di ogni vermetto fondando una band musicale. Insieme ad Arisa anche Gabriele Lopez nel ruolo di Barry e la partecipazione straordinaria di Gianluca e Nicola Vitiello di Radio Deejay.
sonaggio poliedrico: fa il dj (in giro per l’Italia), il presentatore (a Deejay Tv in Occupy Deejay), l’ospite (la puntata conclusiva di Zelig One su Italia Uno), il produttore (per la label Restylers), il remixer (davvero di gran classe la sua versione, la The Rejected Introspective Journey Remix, per “I’m Your Sacrifice” di Ozark Henry).
Caetano Veloso
Black Beauty
Roby Rossini e la house music
arriva in Italia
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oby Rossini è anche reduce da un nuovo progetto house scritto e prodotto con due alfieri del genere: Alex Natale e Maurizio Altieri. In collaborazione con Stefano De Donato, già bassista dei “Dirotta Su Cuba”, con Altieri e Natale, Rossini forma i Black Beauty, il cui esordio è con “Trust”, in tutte le radio e in tutti gli store digitali da venerdì 14 febbraio 2014 (su etichetta Dancetool). Roby Rossini è un cantante molto popolare nel mondo della dance, soprattutto di quella anni Novanta. Nei suoi mini concerti si esibisce con il meglio della propria discografia, inclusa “Tanz Bambolina”: la durata di un suo show è di 30 minuti. Ma Roby Rossini va oltre e si rende protagonista di un vj set che consiste in un’esibizione da speakerintrattenitore in coppia con un dj (da lui suggerito).
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opo 4 anni (l’ultima volta era stata nel 2010 con uno spettacolo da solista), Caetano Veloso, uno dei più popolari e autorevoli cantautori sudamericani, icona della musica brasiliana nel mondo, torna in Italia con il suo “Abracaco Tour 2014”. Il debutto è fissato per il 30 aprile a Torino, per poi fare tappa a Padova (2 maggio), Milano (5 maggio), Roma (7 maggio) e Bari (9
maggio). Il tour italiano fa parte di un tour mondiale che dopo il Brasile toccherà America Latina, Usa, Europa, Asia e Australia. Sul palco, insieme al re del Tropicalismo, la Banda è composta da Pedro Sà (chitarre), Marcello Callado (batteria), Ricardo Dias Gomes (basso elettrico). La tournée segue l’uscita dell’album uscito nel 2013 su Universal, in Italia Jazz & Classics.
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I MISTERI DELL’ ETNA D’Agostin racconta il vulcano in una mostra fotografica 15
arte
di Marby
I
l percorso del fuoco è nel nostro immaginario probabilmente una discesa negli inferi , ma i filosofi greci distinsero la forza distruttiva, in Ade, e quella creativa in Efesto, dio del fuoco che attraverso questo elemento primordiale riusciva con grande creatività a forgiare il metallo.
Il vulcano, metafora della discesa nelle profondità della terra dove il magma primordiale è il fuoco dell’energia libera e vitale, è celebrato nella mostra fotografica “Etna” di Renato ’Agostin,classe 1983, che vive da anni a New York dove produce e organizza libri fotografici e mostre. Il suo
sguardo sul vulcano siciliano sembra narrarci un posto alieno, lunare, in cui ombre e figure si muovono lungo percorsi verticali tra fumi e nebbie d’atmosfera dantesca: figure abitanti un mondo magico e ancestrale come è il vulcano, dai mille rimandi simbolici. Le foto che sono
tutte in bianco e nero, come scelta stilistica e di rigoroso impatto formale che D’Agostin stampa in camera oscura da pellicola, utilizzando ancora le tecniche più artigianali della fotografia, rappresentano un viaggio che il fotografo ha realizzato sull’Etna nel 2012 e di cui ci parla. “Ho
trascorso ore camminando intorno a questo incredibile deserto nero, ho lavorato con la macchina fotografica sulla distanza e sull’estensione. Sono stato inoltre molto affascinato dall’esperienza visiva della materia. Ho ripreso i turisti che passeggiavano e si spostavano da una parte all’al-
tra avvolti da fumi e nuvole, presenti e assenti allo stesso tempo come fossero esploratori in un pianeta remoto”. Oltreché la mostra, Renato D’Agostin presenta un libro fotografico sull’Etna composto da 23 fotografie in bianco e nero e corredato da un disco interno in cui sono incise in quattro, sei e otto voci i versi composti per l’occasione dal poeta padovano Luigi Cerantola, secondo una partitura che ricorda un canto antico e rituale in cui riecheggia il ribollire del magma pronto a sviscerare ed esplodere.
INFO: Galleria mc2 Via Malaga 4 Milano Da martedì 18 febbraio fino al 20 marzo
Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it
Amministrazione mail: commerciale@stadio5.it Concessionaria pubblicitĂ Edizioni SBM Tel. 329 3847157 mail: commerciale@stadio5.it
Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Simone Aiello, Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Marby, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011