Domenica 10 Febbraio 2013
L’ Editoriale
di Beppe Vigani
Trucco e parrucco, la Serie A è ripartita, dopo il mercato di riparazione. Molte squadre hanno cambiato volto, o perlomeno ci hanno provato. Sostanziali i cambiamenti che hanno mutato l’Inter. Delle big, è la squadra che si è mossa di più, se meglio lo scopriremo nelle prossime puntate. Per il momento pollice verso. La risposta ai cugini rossoneri, che hanno acquistato Balotelli, non si è fatta attendere: il problema è che per il momento è stato solo un rumore sordo, che ha fatto ridere l’altra parte del Naviglio. Contro il Siena, infatti, si è vista una squadra ubriaca, confusa, inerme, senza identità. Stasera col Chievo i nerazzurri saranno chiamati a mostrare qualche miglioramento. Massimo Moratti, dopo aver lasciato andar via Sneijder, più per un capriccio che per una strategia vera e propria di mercato (venderlo a 7,5 milioni di euro è stato l’affare del secolo per il Galatasaray), ha messo mano al portafogli spendendo circa una ventina di milioni. Kovacic è l’unico nome di grande prospetto, mentre Kuzmanovic, Schelotto, e Carrizo non sono visti benissimo dal popolo nerazzurro. Per Laxalt è un discorso diverso, poiché l’uruguaiano arriverà a luglio. Carrizo come vice di Handanovic, interessa a pochi. A Branca va riconosciuto il merito di aver portato giocatori molto giovani: Kovacic ha 18 anni, Schelotto 23, Kuzmanovic 25 e Laxalt 20. Il centrocampo avrà bombole a ossigeno in quantità e l’abbrivio verso il finale di stagione potrebbe essere più dolce del previsto. Tutto, però, deve funzionare nel modo giusto. Kuzmanovic, che ha già provato il pane duro domenica scorsa, non dovrà pestare i piedi a Guarin (divenuta pedina inamovibile nello scacchiere di Stramaccioni), Kovacevic (che ha già ha messo le proprie piume a disposizione della squadra) avrà l’onere di ritagliarsi una posizione pesante, che era di Sneijder. Lo Schelotto visto contro la squadra di Iachini non è l’uomo da corsa che voleva Stramaccioni. Se sta bene non avrà problemi a trovare spazio, altrimenti la pistola è pronta. Pereira, d’altro canto, non può essere un concorrente temibile, visto che l’uruguaiano ex Porto è divenuto l’oggetto misterioso dei nerazzurri. Con questa campagna acquisti l’Inter ha fatto dimenticare ai sui tifosi la cessione di Sneijder e il mancato acquisto di Paulinho? Per ora no, ma se i “nuovi” ingraneranno i ragazzi della Nord saranno pronti a perdonare. Il centrocampo sembra a posto, numericamente parlando, ma l’attacco, no. Rocchi non piace, un po’ perché non ha un background interessante, un po’ perché è stagionato come Matusalemme. La zona Champions sta sfuggendo. Ma la colpa non è solo di Stramaccioni. Così è, se vi pare
S O T T O AC C U S A
Anno 3 n. 7
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MERCATO a pag. 10
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Domenica 10 Febbraio 2013
2
Milito segna per noi Il Chievo ha sbancato l’Olimpico
La partita
Stramaccioni si affida al suo insostituibile bomber
di Emanuele Tramacere
L’Inter è in piena crisi di gioco e d’identità tecnico-tattica oltre che societaria. Parlando di numeri ed approfondendo meglio quel 40 che riempie la casella punti conquistati dalla truppa di Andrea Stramaccioni, si potrebbe scoprire il vero motivo di questo piccolo stop nerazzurro che tanto desta preoccupazione nell’ambiente interista. Facendo un passo indietro ed analizzando le dichiarazioni dell’allenatore nerazzurro fin dal primo giorno del ritiro trentino a Pinzolo, l’unico punto cardine del progetto tecnico-tattico di Stramaccioni è sempre stato il solo Diego Milito. El Principe del Vernal è l’unico vero insostituibile nello scacchiere del biscione, tanto da costringere Marco Branca e Piero Ausilio, prima nel mercato estivo e poi in quello di riparazione invernale, a cercare forsennatamente un vice-Milito riparando frettolosamente sul trentacinquenne Tommaso Rocchi. Le statistiche dimostrano che il momento di crisi nerazzurra non è legato solo al calo delle marcature da parte di Milito, aggravato nel momento del suo infortunio. La verità, come ribadito da Stramaccioni in numerosissime occasioni, è che Diego Milito è e resterà almeno fino a fine stagione il vero “top-player” di questa formazione. I movimenti offensivi, l’inizio del pressing difensivo, la capacità di tenere alta la squadra e far respirare
la manovra sono tutti elementi che, purtroppo nessun’altro (nemmeno il pur valido Palacio) sa offrire al resto della squadra. La ripresa di un Chievo formato salvezza, infatti, non è coincisa soltanto con l’arrivo in panchina di un esperto guerriero come Eugenio Corini, anche e soprattutto con il rientro in campo del forte talento scuola Milan che, a suon di gol in coppia con Thereau (7 in 11 partite per Paloschi e 4 condite da quattro assist per il francese classe ’83), sta trascinando i mussi volanti verso una tranquilla salvezza. Corini si affiderà quindi al collaudato
duo offensivo nel 5-3-2 supportato sugli esterni dalla corsa inesauribile di Jokic e Sampirisi. Pochi dubbi dal punto di vista difensivo poiché davanti al confermatissimo Puggioni agirà il roccioso trio composto da Cesar Dainelli e Andreolli in attesa del reintegro negli schemi tattici clivensi di Francesco Acerbi bisognoso di recuperare, soprattutto mentalmente, la fiducia nei propri mezzi. Se per Corini e Paloschi i dubbi di formazione sembrano riservati al solo ruolo del “volante offensivo”, diversa è la situazione in casa Inter dove la necessità di cambiare fa il paio con
le numerose assenze che, comunque, attanagliano Stramaccioni. Il tecnico romano, con Samuel e Chivu infortunati potrebbe, finalmente, riproporre una linea difensiva a 4 con Nagatomo e Pereira esterni bassi. La linea mediana, anch’essa priva dello squalificato Fredy Guarin, si affiderà all’estro del giovane Mateo Kovacic e alle giocate in interdizione di un rientrante Cambiasso e del duo Zanetti-Gargano confermati alle spalle delle due punte. Proprio dal reparto avanzato, infine, il trentasettenne allenatore interista ha ricevuto la più bella delle notizie dall’affollata infermeria nerazzurra. Diego Milito, proprio lui, il top-player nerazzurro, è tornato a disposizione e sarà, probabilmente alternato con Cassano e Palacio al centro dell’attacco. Diego Milito può essere, straordinariamente, la panacea di tutti i mali nerazzurri. Può rappresentare la toppa ad una coperta che si è dimostrata essere troppo corta per poter fornire una continuità di risultati degna di una squadra in lotta per un posto in Champions League. Del resto lo dicevano anche gli Statuto nella loro celebre canzone “facci un gol”: <c’è chi attacca senza schemi, chi difendersi non può, troppe reti in fuorigioco l’arbitro non fischia più, ci vorresti tu, vero goleador, che non sbaglia mai. Campione segna per noi, tira e facci un goal!
INTER avvisata Statistiche del Match di Severa Bisceglia
E’ l’undicesimo campionato di Serie A per il Chievo, di conseguenza il numero di match disputati tra Inter e i veronesi è pari a 10. Questa partita non è proprio una classica, anche se i gialloblu in più di un’oc-
giornata della stagione 2001-2002, il primo anno in massima serie dei veronesi: finì 2-1 grazie ai gol di Corradi, pareggio dei padroni di casa con Vieri e gol decisivo per gli ospiti da parte di Marazzina. Inter-
casione hanno dimostrato di essere una compagine dura da superare. I nerazzurri hanno conseguito 7 vittorie tra le proprie mura contro 1 degli ospiti. In tutto i pareggi sono 2. La vittoria più ricca di gol per la Beneamata risale al campionato 2006-2007, alla 4ª giornata la squadra allenata da Roberto Mancini si impone per 4-3, grazie a una doppietta di Crespo e reti di Samuel e Stankovic per i padroni di casa e gol di Pellissier, Tiribocchi e Brighi per gli avversari. Per l’unica vittoria del Chievo bisogna risalire alla 15ª
Chievo ha registrato in totale 32 gol, di cui 20 a favore dei nerazzurri e 12 a favore dei clivensi. In questa partita sono stati segnati 12 gol nel primo tempo e ben 20 nel secondo. Nel primo tempo è andata più volte a segno l’Inter con 9 reti contro 3 degli avversari, anche nella ripresa sono sempre i padroni di casa ad essere andati più volte in gol: 11 contro 9 degli ospiti. L’ultima vittoria dei nerazzurri risale all’8ª della stagione 2011/2012: decise il match Thiago Motta al 34’ del primo tempo.
STADIO MEAZZA ORE 20.45 INTER
CHIEVO
In Casa
In Casa
Ultima Vittoria 13/01/13 Inter-Pescara 2-0
Ultima Vittoria 06/01/13 Chievo-Atalanta 1-0
Ultimo Pareggio 27/01/13 Inter-Torino 2-2
Ultimo Pareggio 20/01/13 Chievo-Parma 1-1
Ultima Sconfitta: 23/09/12 Inter-Siena 0-2
Ultima Sconfitta 03/02/13 Chievo-Juventus 1-2 Fuori Casa
Fuori Casa Ultima Vittoria 04/11/12 Juventus-Inter 1-3
Ultima Vittoria 27/01/13 Lazio-Chievo 0-1
Ultimo Pareggio 20/01/13 Roma-Inter 1-1
Ultimo Pareggio 06/05/12 Palermo-Chievo 4-4
Ultima Sconfitta 03/02/13 Siena-Inter 3-1
Ultima Sconfitta 13/01/13 Bologna-Chievo 4-0
Allenatore: Andrea Stramaccioni
Allenatore: Eugenio Corini
INTER (3-4-1-2)
Arbitro: Marco
1 Handanovic; 6 Silvestre, 23 Ranocchia, 40 Juan Jesus; 7 Schelotto, 4 Zanetti, 21 Gargano, 55 Nagatomo; 10 Kovacic; 99 Cassano, 8 Palacio
Guida di Torre Annunziata
CHIEVO (5-3-2)
1 Puggioni; 21 Frey, 15 Acerbi, 2 Dainelli, 12 Cesar, 13 Jokic; 14 Cofie, 16 L. Rigoni, 56 Hetemaj; 77 Thereau, 43 Paloschi
Domenica 10 Febbraio 2013
18 reti Cavani (Napoli; 3 rigori) 15 reti El Shaarawy (Milan) 14 reti Di Natale (Udinese; 4 rigori) 11 reti Osvaldo (Roma; 2 rigori) 10 reti Gilardino (Bologna) Klose (Lazio) Pazzini (Milan; 3 rigori) Lamela (Roma)
Pos.
Squadra
1 Juventus 2 Napoli 3 Lazio 4 Milan 5 Inter 6 Fiorentina 7 Catania 8 Roma 9 Udinese 10 Parma 11 Torino 12 Chievo 13 Atalanta 14 Bologna 15 Sampdoria 16 Cagliari 17 Genoa 18 Pescara 19 Siena 20 Palermo
P.ti
G
V
N
S
Gf
Gs
+/-
52 23 16 4 3 48 16 32 49 23 15 4 4 45 20 25 43 23 13 4 6 34 25 9 40 23 12 4 7 41 29 12 40 23 12 4 7 36 28 8 39 23 11 6 6 41 27 14 35 23 10 5 8 31 30 1 34 23 10 4 9 49 42 7 33 23 8 9 6 34 33 1 31 23 8 7 8 30 31 -1 28 23 6 11 6 27 26 1 28 23 8 4 11 24 36 -12 26 23 8 4 11 21 33 -12 25 23 7 4 12 32 33 -1 25 23 7 5 11 28 29 -1 24 23 6 6 11 25 40 -15 21 23 5 6 12 25 37 -12 20 23 6 2 15 19 48 -29 17 23 6 5 12 23 33 -10 17 23 3 8 12 20 37 -17
Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.
LA CLASSIFICA
Venerdì 15 Febbraio - 25. Giornata Sabato 9 Febbraio - 24. Giornata 9 Feb, 18:00 Juventus - Fiorentina Juventus Stadium, Torino 9 Feb, 20:45 Lazio - Napoli Stadio Olimpico, Roma Domenica 10 Febbraio - 24. Giornata 10 Feb, 12:30 Parma - Genoa Stadio Ennio Tardini, Parma 10 Feb, 15:00 Palermo - Pescara Stadio Renzo Barbera, Palermo 10 Feb, 15:00 Atalanta - Catania Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 10 Feb, 15:00 Cagliari - Milan Stadio Olimpico, Torino 10 Feb, 15:00 Bologna - Siena Stadio Dall’Ara, Bologna 10 Feb, 15:00 Udinese - Torino Stadio Friuli, Udine 10 Feb, 15:00 Sampdoria - Roma Stadio Luigi Ferraris, Genova 10 Feb, 20:45 Inter - Chievo Stadio Giuseppe Meazza, Milano
TURNO ODIERNO
15 Feb, 20:45 Milan - Parma Stadio Giuseppe Meazza, Milano Sabato 16 Febbraio - 25. Giornata 16 Feb, 18:00 Chievo - Palermo Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 16 Feb, 20:45 Roma - Juventus Stadio Olimpico, Roma Domenica 17 Febbraio - 25. Giornata 17 Feb, 15:00 Genoa - Udinese Stadio Luigi Ferraris, Genova 17 Feb, 15:00 Torino - Atalanta Stadio Olimpico, Torino 17 Feb, 15:00 Catania - Bologna Stadio Angelo Massimino, Catania 17 Feb, 15:00 Pescara - Cagliari Stadio Adriatico, Pescara 17 Feb, 15:00 Napoli - Sampdoria Stadio San Paolo, Napoli 17 Feb, 20:45 Fiorentina - Inter Stadio Artemio Franchi, Firenze Lunedì 18 Febbraio - 25. Giornata 18 Feb, 20:45 Siena - Lazio Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena
PROSSIMO TURNO
9 reti Jovetic (Fiorentina; 1 rigore) Hamsik (Napoli) 8 reti Denis (Atalanta; 2 rigori) Sau (Cagliari) Milito (Inter; 3 rigori) Hernanes (Lazio; 1 rigore) Totti (Roma; 1 rigore) 7 reti Bergessio (Catania) Paloschi (Chievo; 2 rigori) Toni (Fiorentina) Borriello (Genoa; 1 rigore) Palacio (Inter) Quagliarella (Juventus) Belfodil (Parma) Icardi (Sampdoria) Bianchi (Torino; 2 rigori) 6 reti Diamanti (Bologna; 2 rigori) Cassano (Inter) Giovinco (Juventus; 1 rigore) 5 reti Gabbiadini (Bologna) Gomez (Catania) Rodriguez (Fiorentina; 2 rigori) Immobile (Genoa) Matri (Juventus) Pirlo (Juventus) Vidal (Juventus; 2 rigori) Vucinic (Juventus; 1 rigore) Ilicic (Palermo) Miccoli (Palermo; 1 rigore) Amauri (Parma; 1 rigore) 4 reti Bonaventura (Atalanta) Kone (Bologna) Barrientos (Catania) Castro (Catania) Lodi (Catania; 1 rigore) Pellissier (Chievo; 1 rigore) Thereau (Chievo) Aquilani (Fiorentina) Guarin (Inter) Marchisio (Juventus) Pogba (Juventus) Candreva (Lazio; 1 rigore) Inler (Napoli) Insigne (Napoli) Maggio (Napoli) Sansone N. (Parma) Weiss (Pescara; 1 rigore) Destro (Roma) Calaiò (Siena) Muriel (Udinese)
classifica marcatori
3
4
Domenica 10 Febbraio 2013
I Bioritmi
di Enzo Occhiuto
L’Inter dovrà cambiare marcia con un centrocampo composto da Kovacic 6,31, Schelotto 6,22 e Kuzmanovic 6,45 guidati dal sempre verde Zanetti 6,50. Anche i bioritmi confermano la superiorità di rendimento generale (forza fisica, sensibilità tecnica e intelligenza tattica) dell’Inter con 6,00 nei confronti del Chievo con un valore medio del 5,91. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei vari atleti, si nota che la squadra di casa ha meno capacità di resistenza fisica con Kuzmanovic e Juan Jesus 6,44, Zanetti 6,41, Rocchi 6,26, Gargano 6,20 e Kovacic 6,13 contro i giocatori del Chievo con Puggioni 6,49, Pellisier 6,47, Thereau 6,50 e Acerbi 6,37. Dal punto di vista emozionale le due squadre si livellano con i valori: Chivu 6,50, Guarin 6,49, Zanetti e Kuzmanovic 6,45 (ambedue in condizioni eccezionali, capaci
CAMBIO DI MARCIA INTER RIALZATI quindi di risolvere la partita con le loro straordinarie giocate), Schelotto 6,22 e Gargano 6,11 contro i valori dei rivali con Puggioni e Dainelli 6,49, Paloschi , Seymour e Pellisier 6,39 , Cesar,Cofie e Hetemay 6,22. Anche dal punto di vista intellettivo e ragionata visione di gioco la formazione guidata da Strama risulta essere più in forma con 6,10 rispetto alla formazione allenata da Corini con 5,76 : Zanetti 6,50, Palacio 6,49 con una potenzialità elevata di intuizione personale 6,31 che gli consentirà di essere più pericoloso del solito, Nagatomo 6,38 e Juan Jesus 6,46 fortemente intuitivo, contro gli ospiti con Andreoli e Acerbi 6,49, Sampirisi 6,14 e Cesar, Cofie, Thereau e Paloschi 6,16 con buona condizione di intuizione. Assisteremo quindi ad una bella partita che, per tradizione, garantirà spettacolo e tanti gol.
Crisi? 40 punti conquistati, 3 punti di distacco dal principale obiettivo stagionale (il terzo posto e quindi la qualificazione alla prossima Champions League), ancora in corsa per la Coppa Italia e, infine, ancora in corsa anche per l’Europa League. Eppure, nonostante questi freddi numeri rassicurerebbero chiunque, ancor più un “neo-allenatore” arrivato da poco in Serie A, per tutti, dalle TV ai giornali, dai tifosi fin forse alla stessa società, l’Inter è in piena crisi. Analizzando velocemente i 40 punti dell’Inter si notano i 27 punti conquistati fino all’undicesima giornata del girone d’andata concedendosi il lusso di imprimere nella storia dello Juventus Stadium il nome della beneamata (prima squadra a violarlo), da quel momento in poi ovvero nelle successive 12 giornate, i nerazzurri hanno collezionato soltanto 13 punti. Una media da retrocessione coincisa, tra l’altro, con la completa re-
Rincorsa continua
Terzo posto a portata di… cresta Occasione da non perdere. Poco prima del fischio d’inizio della gara d’andata, il Milan rischiava di entrare in una crisi profonda, Allegri era sulla graticola e San Siro era un tabù da sfatare. Poco dopo il 2-0 firmato da El Shaarawy la situazione era cambiata parecchio. Anche oggi la partita con i rossoblu può diventare un crocevia importante per la stagione, anche alla luce degli scontri diretti tra contendenti per un posto al sole in Champions League. Oltre a Lazio e Napoli, anche l’Inter
cerca punti importanti per rilanciarsi e uscire dal momento difficile in cui è entrata. In virtù di questo diventa ancora più importante non sbagliare un appuntamento che, almeno sulla carta, sembra ampiamente alla portata del Milan. Il Cagliari è vero che ha vinto a Roma, ma deve fare i conti con squalifiche importanti e polemiche legate al nuovo impianto di Is Arenas che ha portato ai sardi più destabilizzazioni che benefici. L’ultimo turno è stato positivo per entrambe le
formazioni, ma ci sono dei ‘però’. Il Cagliari si è trovato, come si dice in questi casi, nel posto giusto al momento giusto, in pratica ha passeggiato sulle rovine di una Roma allo sbando facendo un figurone da prima pagina. Il Milan ha sfruttato bene l’effetto Balotelli e la svista arbitrale clamorosa nel finale che ha regalato i definitivi tre punti. Quindi, Pulga e Lopez dovranno rivedere gli equilibri del centrocampo, data l’importante assenza del belga Nainggolan. Sarà Daniele Dessena a coprire il suo posto, ma con caratteristiche diverse. Nainggolan, cercato più volte dalle grandi d’Italia, è un giocatore che attacca gli spazi e aggredisce l’avversario, Dessena ha meno personalità, ma è certamente più dotato tecnicamente. Confermata la coppia dei centrali difensivi Rossettini-Astori, la quale ha già dato modo alla dirigenza milanista di mangiarsi le mani per non aver creduto a sufficienza in quest’ultimo. Astori ha una valutazione che supera i dieci milioni di euro e in questo momento un giovane cresciuto nella primavera di Baresi farebbe molto comodo a Milanello. Il reparto offensivo dovrebbe vedere dal primo minuto Ibarbo, Sau e Thiago Ribeiro con Pinilla ancora destinato alla panchina. Se Atene piange Sparta
I cugini in Trasferta di Andrea Anelli
non ride, infatti, anche Allegri ha i suoi grattacapi. Il giudice sportivo ha fermato per un turno Riccardo Montolivo, autentico timone del Milan. Dovrebbe rientrare nei tre di centrocampo Kevin Prince Boateng, l’unico a non aver trovato ancora dall’inizio dell’anno un minimo di continuità di rendimento. I compagni di reparto dovrebbero
essere Flamini e Nocerino per fare da scudo alla difesa che verrà quasi certamente confermata in toto. Davanti, confermato il tridente giovane e sfrontato El Shaarawy, Balotelli e Niang. I due italiani in settimana hanno guidato l’attacco della nazionale nell’amichevole contro l’Olanda con scarsi risultati, contro il Cagliari, però, è vietato girare a vuoto.
di Severa Bisceglia gressione dal punto di vista del gioco, ma, soprattutto dalla clamorosa inversione nelle statistiche fra gol realizzati e gol subiti. Considerata la strategia nerazzurra, che ha puntato tutto su Diego Milito, si spiega anche l’acquisto di Rocchi. Perché tanta attenzione per un singolo uomo? Può davvero un calciatore essere così decisivo per la propria squadra? Ancora una volta i freddi numeri possono aiutare a spiegare meglio questo strano assioma, perché pur sembrando un limite enorme dipendere dalle giocate di un singolo calciatore, che fissa l’inizio della crisi nerazzurra alla riduzione delle marcature di Milito. In mezzo un solo lampo, nella sfida contro il Napoli, in cui proprio Milito era riuscito a timbrare il cartellino. Il calcio moderno, purtroppo o per fortuna è anche e soprattutto questo. Il binomio top player-grande club è radicato a fondo nel tessuto del movimento calcistico mondiale, basta pensare al binomio MessiBarcellona, Cristiano Ronaldo-Real Madrid, Van Persie-Manchester United o, per tornare all’attualità e alla sfida di San Siro, all’accostamento Paloschi-Chievo Verona.
MARADONA BATTE ANCHE IL FISCO
BENTORNATO MARIO
Ma. Bis. - L’ex Pibe de Oro può tornare in Italia da uomo libero ora che ha vinto la battaglia legale con il fisco italiano che pretendeva circa 40 milioni di euro. La Commissione Tributaria centrale ha confermato la nullità degli accertamenti fiscali eseguiti alla fine degli anni ottanta a danno di Diego Armando Maradona, così come è avvenuto per il Napoli Calcio e per i suoi tesserati stranieri come i brasiliani Careca e Alemao, per compensi pagati a società estere per lo sfruttamento dei diritti di immagine. La stessa Commissione ha sottolineato il condono che ha estinto le pendenze fiscali a carico del Napoli e dei già citati calciatori brasiliani. Ora è lo stesso Maradona che ha dato incarico ai suoi legali di agire in giudizio nei confronti dell’Agenzia delle Entrate per danni all’immagine, personali e patrimoniali chiedendo un risarcimento di 40 milioni di euro, somma pari a quella contestatagli dal fisco italiano.
Se. Bis. - Viviamo in una città che ci presenta il conto continuamente, paghiamo tutto, vuoi sfuggire proprio alle multe, anche se ti chiami Mario Balotelli? Anzi, se sei famoso puoi permetterti di prendere anche due multe nella stessa mattinata. Se poi parcheggi, all’aeroporto di Linate, nello spazio riservato ai disabili allora te le cerchi, soprattutto se sei stato graziato la prima volta perchè ti hanno pregato di spostarla, e tu furbamente fai un giro di ricognizione e parcheggi l’auto ancora allo stesso posto. Poca furbizia dimostrata se sai di non avere esposto il tagliando dell’assicurazione perchè non in possesso della certificazione assicurativa, quando ti pregano di favorire i documenti. In questi casi bisogna emulare Samuel Eto’o, che ha, seppur invano, supplicato la vigilessa e non dichiarare di non avere documenti, in modo indisponente e risentito. Poca spesa SuperMario: 25 euro per la prima violazione e 41 per la seconda. E’ andata bene, hai evitato il divieto di sosta per non essere sceso dall’auto. Tranquillo Mario, sei in buona compagnia. La stessa sorte è toccata a Samuel Eto’o, come detto sopra, al rampollo Lapo Elkann, alla Parietti e ad almeno l’ottanta percento di noi comuni mortali che, però, non avremmo mai dichiarato di essere senza documenti nella tua situazione. Il Comune di Milano ha bisogno di soldi e noi da bravi cittadini dobbiamo pur contribuire.
Domenica 10 Febbraio 2013
L’ Ospite di Alessandra Caronni
Chi è Marco Andreolli Nato a Ponte dell’Olio, il 10 giugno dell’86, dopo aver giocato con le nazionali Under-18, Under-19 e Under-20, Marco Andreolli ha esordito il 15 agosto 2006 con l’Under-21 in un’amichevole contro la Croazia. Ha collezionato in tutto 23 presenze. Con il tecnico Pierluigi Casiraghi ha preso parte, giocando titolare, all’Europeo U-21 del 2007. Dopo un anno di assenza, nel 2008 è tornato a vestire la maglia dell’Under-21 e nel 2009 ha partecipato da titolare al suo secondo Europeo U-21, nel quale l’Italia è stata eliminata in semifinale.
Il ritorno del pulcino La paura fa 91 5
OLANDA ITALIA 1-1
L’Inter sta lavorano in modo serrato sull’acquisto di Andreolli dal Chievo. Sarebbe un ritorno in funzione Europa League. E sarebbe un ritorno a tutti gli effetti di un pulcino giallo che, nato e svezzato proprio nella culla della Beneamata, risulterebbe come un gradito ritorno anche per i tifosi. Andreolli ha esordito con la maglia dell’Inter a 18 anni nella stagione 20042005 e dalla stagione seguente è entrato a far parte della prima squadra collezionando sette presenze in Serie A, due in Champions League e quattro in Coppa Italia con i nerazzurri. Il suo primo gol da interista è datato 29 novembre 2006: la partita è quella di Coppa Italia contro il Messina, a San Siro, finita 4-0 per i nerazzurri. Ma nel luglio del 2007, nell’ambito della trattativa che ha portato Cristian Chivu all’Inter, Andreolli è stato ceduto in comproprietà alla Roma (senza però mai esordire a causa di un complicato infortunio alla schiena, aggravato da una partita con l’Under-21). Nell’ultimo giorno del mercato di gennaio 2008 è stato ceduto in prestito al Vicenza
in Serie B. Nel 2008 viene rinnovata la comproprietà ma il suo cartellino è rilevato interamente dalla Roma nella trattativa per il passaggio di Mancini all’Inter. Nel mercato estivo viene poi ceduto in prestito al Sassuolo in Serie B, dove totalizza 28 presenze ed una rete. Nel 2009-2010 torna alla Roma. Disputa la sua prima partita ufficiale con i giallorossi il 6 agosto 2009 nel
turno preliminare di Europa League contro il Gand. Il 22 ottobre segna il suo primo gol con la Roma, a pochi secondi dal fischio finale, che vale il pareggio per 1-1 nella partita di Europa League contro il Fulham. Il 24 agosto 2010 viene ufficializzato il suo trasferimento a titolo definitivo al
Chievo per 2 milioni di euro. Cinque giorni dopo fa il suo esordio da titolare nella sfida contro il Catania alla prima giornata del campionato 2010-2011. Il 24 gennaio 2011 l’Inter, dove è cresciuto calcisticamente e dove ha trovato il debutto tra i professionisti, acquista la metà del suo cartellino dal Chievo lasciando però il giocatore ai veneti. Il 24 giugno 2011 il Chievo comunica ufficialmente sul proprio sito il riscatto dell’altra metà del cartellino del giocatore che diventa così un giocatore clivense a tutti gli effetti. Segna il suo primo gol con la squadra veronese, nella nona giornata contro il Bologna, per il momentaneo 1-0. Nella stagione 2012/2013 dopo un inizio di stagione con poche presenze, il giocatore comincia a giocare con continuità con l’arrivo in panchina dell’esordiente Eugenio Corini dopo l’esonero di Domenico Di Carlo. Nella stessa stagione riesce a segnare due gol: contro l’Udinese, per il momentaneo vantaggio, e contro il Catania nei minuti finali.
I Panzer espugnano Parigi La Merkel e Hollande si abbracciano al gol di Valbuena Brasile al tappeto a Wembley con l’Inghilterra Raffica di amichevoli in Europa, e soprattutto nel Qatar, negli appuntamenti internazionali di metà settimana. La gara più importante è andata in onda allo stadio Saint-Denis fra
Francia e Germania con la Merkel e Hollande in tribuna a tifare per i propri colori. Non sono mancati gli abbracci fra la cancelliera tedesca e il presidente francese malgrado le due reti incassate dai transalpini che hanno
regalato il successo ai panzer di Low. La Merkel ha esultato per i gol di Muller e Khedira che hanno replicato a Valbuena protagonista della rete d’apertura. Sembrava, dopo
la prodezza di Muller un pareggio annunciato ma allo scadere ci ha pensato Khedira a regalare il successo alla Germania dopo le scintille francesi. Un importante segnale per i tedeschi in funzione del viaggio verso
di Luigi Sada i mondiali in Brasile. A proposito di Brasile, i carioca hanno pagato dazio a Wembley battuti dall’Inghilterra per 2-1 grazie ai gol di Ronney e Lampard. Per i giallo oro rete firmata da Fred. Cade anche l’Uruguay con la Spagna nel match trasmesso in diretta da Sportitalia. Resta a secco Cavani e per gli iberici è tutto facile: doppietta di Pedro e gol di Fabregas. Per gli uruguagi centra il bersaglio Rodriguez.A salvare l’onore del Sud America è l’Argentina che liquida la Svezia 3-2, con Messi e Ibrahimovic che stranamente non realizzano nessuna rete. I marcatori stavolta sono Higuain (doppietta) e Aguero mentre gli scandinavi fanno gol con Olsson e Elm. La Russia di Capello batte col classico 2-0 l’Islanda e a sua volta l’Irlanda del Trap fa lo stesso superando la Polonia. Pure l’Albania di De Biasi prova a vincere ma viene castigata dalla Georgia. Consolazione il gol di Bogdani. Clamoroso, invece, a Skopje dove la Macedonia batte per 3-0 la Danimarca con la superprestazione di Pandev, Infine Israele a Tel Aviv e Repubblica Ceca in trasferta superano rispettivamente Finlandia e Turchia per 2-1 e 0-2. Pareggio a reti inviolate fra Grecia e Svizzera. Intanto l’Egitto, pur con tutti i problemi politici, prova a giocare a calcio perdendo però col Cile per 2-1. Va benissimo il Giappone di Zaccheroni. La squadra del Sol Levante stende la Lettonia per 3-0
di Laura Tangari
Buio pesto, o quasi, sull’Italia di Prandelli nell’amichevole disputata ad Amsterdam contro l’Olanda, finita 1-1. Gli azzurri hanno veramente giocato male e solo in dirittura d’arrivo, quando sembrava cosa ormai fatta la vittoria del Tulipani, sono riusciti ad agguantare il pareggio con una rete di Verratti, giovane talento del Psg di Ancelotti. Chi si aspettava qualche acuto vincente dalla coppia Balotelli-El Shaarawy, schierata in partenza, è rimasto piuttosto deluso; In primo luogo perchè il tandem del Milan ha mostrato in più di una occasione di essere poco affiatato e pronto ad entrare negli schemi prandelliani, in secondo luogo perchè le poche palle giocate non hanno fatto altro che confermare che contro avversari di un certo rilievo le cose non sono così facili come nel nostro campionato dove le difese sono spesso di pastafrolla. La situazione è leggermente migliorata solo nella ripresa con l’innesto di Gilardino e Osvaldo sicuramente più in palla dei due milanisti. Al gol di Lens segnato nel primo tempo ha risposto il giovane Verratti solo al 91’ con l’Olanda in affanno e con Val Gaal urlante per il pericolo azzurro. In sintesi, l’unica cosa buona della serasta, è aver fermato finalmente l’emorragia dovuta alle cinque sconfitte consecutive in amichevole, roba che dava un fastidio tremendo a Gigi Buffon.
LE PAGELLE DEL MERCATO di Franco Rossi
Fare le pagelle dopo una partita è molto sultare il secondo dell’anno, dopo quello di divertente, dopo il mercato ancora di più. Balotelli, e anche Sissoko non è da sottoAmici e nemici, eccole: valutare. Un mercato intelligente, come era stato quello estivo. Milan – 10 Ha ragione Raiola, il colpo Balotelli non ha eguali e non solo in Italia, sia chiaro. In Napoli – 7 questa sessione di gennaio fa impallidire Serviva un difensore ed è stato preso Rotutte le operazioni e i trasferimenti. Persi- lando, tra i migliori possibili. no i due presi dal Galatasaray, Snaijder e Drogba che hanno pure vinto due Cham- Inter – 6,5 pions negli ultimi tre anni. Balotelli è un Persi giocatori di qualità, almeno in teoria, fenomeno mediatico assoluto. come Snaijder e Coutinho chiude il merÈ uno dei due o tre calciatori più famosi cato in passivo anche economico. Kuzma-
della terra e potrebbe diventare uno dei più bravi. Ma al di là del suo valore calcistico è l’immagine del Milan che ne esce ingrandita in maniera smisurata, visto che dall’Italia, negli ultimi anni, ci sono state più partenze che arrivi. Si dice che vale 2 punti in percentuale alle prossime elezioni politiche. Se fosse vero il prezzo pagato, almeno quello che si mormora, sarebbe (come direbbe Totò) una pinzillacchera. Il due per cento dei voti vale una cifra astronomica.
novic è uno come tanti altri, Schelotto uno come tanti altri, mentre di Rocchi non vale neppure la pena di parlare. Su Kovacic si dicono meraviglie, quasi come quelle che si raccontavano su Quaresima o Alvarez. È giovane, è interessante ed è stato pagato uno sproposito.
Juventus – 6 Llorente non fa parte del mercato invernale. In attacco inseguiti invano Drogba e Fiorentina – 7.5 Lisandro, è arrivato Anelka, uno con più L’acquisto di Giuseppe Rossi potrebbe ri- dubbi che certezze.
amarcord 6
Domenica 10 Febbraio 2013
L’Acchiappasogni Júlio César Soares Espíndola, o più semplicemente Júlio César, quando fu acquistato dall’Inter, nel 2005, è stato mandato in prestito al Chievo perché i nerazzurri avevano già raggiunto il limite di extracomunitari in rosa. A Verona, terzo nella gerarchia dei portieri dopo Luca Marchegiani e Sergio Marcon, le partite le ha sempre viste dalla tribuna, eccezione fatta per tre panchine. Tornato all’Inter, in cui ha militato dal 2005 al 2012, ha scritto il suo nome, a caratteri cubitali, nella storia vincente della squadra. Nella prima stagione in nerazzurro conquista subito la vittoria in Supercoppa italiana, alternandosi con Francesco Toldo, e al termine della stagione arriva anche la vittoria in Coppa Italia e lo scudetto. In nerazzurro ha conquistato quattordici trofei: cinque Scudetti consecutivi, tre Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Champions League e una Coppa del mondo per club FIFA. Ha vinto anche con la nazionale brasiliana: una coppa America nel 2004 e una FIFA Confederations Cup nel 2009. Considerato uno tra i migliori portieri in attività dall’IFFHS piazzandosi, nella top ten, al terzo posto nel 2009 e secondo nel 2010. La UEFA lo ha premiato come miglior
portiere dell’edizione 2009-2010 della Champions League, nel 2009 e 2010 ha vinto l’Oscar del calcio AIC come miglior giocatore nel suo ruolo e, sempre nel 2009, venne inserito nella lista dei 30 candidati al Pallone d’Oro. Il difensore clivense Marco Andreolli ha fatto il suo esordio nella massima serie con la maglia dell’Inter, nella stagione 2005-2006, con cui ha colleziona 7 presenze in Serie A, 2 in Champions League e 4 in Coppa Italia. Il suo primo gol in nerazzurro porta la data del 29 novembre 2006 segnato contro il Palermo in Coppa Italia, finita 4-0 per la squadra milanese. Dopo essere passato dal Vicenza e dal Sassuolo approda al Chievo il 24 agosto 2010 per 2 milioni di euro. Esordisce cinque giorni dopo da titolare contro il Catania, alla prima giornata di campionato. Marco Andreolli ha giocato anche con le nazionali Under-18, Under-19, Under-20 e Under-21. L’ex attaccante Massimo Marazzina completa la sua formazione nelle giovanili dell’Inter con cui debutta, a ventanni, in Serie A. Dopo due stagioni al Foggia, nell’estate del 1996 si trasferisce al Chievo dove si ferma p e r qu att ro stagioni da vero
Marco Andreolli
protagonista. Vanta anche 3 presenze nella Nazionale maggiore, tutte nel 2002. Anche l’attaccante Marco Veronese, fratello minore del calciatore Simone Ve r o n e s e , è cresciuto nelle giovanili dell’Inter, oggi in forza al Pavia. Il suo debutto in Serie A lo fa con la maglia nerazzurra nella stagione 94-95 con 3 presenze. La stagione successiva passa, assieme al fratello, alla Reggina in Serie B. nel campionato 9899 gioca nel Chievo collezionando 20 presenze e 2 gol. In carriera ha totalizzato 3 presenze in Serie A e 91 in Serie B con 5 reti realizzate. L’a t t u a l e dirigente
di Severa Bisceglia
sportivo del Torino, Luca Mezzano, è stato anche un difensore dell’Inter e dei clivensi. Cresciuto nel Torino, con cui fa il suo esordio in serie A nella partita Roma-Torino persa 1-0, passa all’Inter nelle stagioni 97-99 per 8 miliardi di lire dove scenderà in campo, però, solo 4 volte e vincerà comunque la Coppa Uefa. Dopo aver girato l’Italia arriverà al Chievo Verona nella stagione 2001-2002 scendendo una sola volta in campo. Darà l’addio al calcio giocato, per problemi fisici, nel settembre 2010. I trofei conquistati, oltre alla già citata Coppa Uefa con l’Inter, sono: Torneo di Viareggio con il Torino, Campionato italiano di Serie B con il Brescia e con il Torino e il Campionato d’Europa Under-21 nel 2000. L’ex portiere Alberto Fontana, soprannominato ‘Nonno volante’, dopo la gavetta fatta nelle varie giovanili e in Serie C, arriva alla Serie A, passando dall’Atalanta con cui fa il
Luca Mezzano
Alberto Fontana
suo esordio nella massima serie e da Napoli, arriva all’Inter nel settembre del 2001 in sostituzione del primo portiere Francesco Toldo. In quattro stagioni in nerazzurro scende in campo 10 volte in campionato, 2 in Champions League, 4 in Coppa UEFA e 8 in Coppa Italia. Con l’Inter vincerà solo la Coppa Italia 2004-2005, a fine stagione viene acquistato dal Chievo, in sostituzione di Luca Marchegiani ritiratosi dal calcio giocato. Con i clivensi ottiene la qualificazione, con il 7° posto in classifica, alla Coppa Uefa tramutata in qualificazione alla Champions League, dopo le vicende di calciopoli che hanno stravolto la classifica finale. L’ultima partita da lui giocata è stata quella del 15 novembre 2008 contro la sua ex Inter. Il centrocampista nigeriano, Victor Nsofor Obinna, viene acquistato, con il coinvolgimento dell’Inter, dal Chievo
Victor Nsofor Obinna nel 2005. L’esordio porta la data dell’11 settembre 2005 contro il Parma. Nella stagione 2006-2007 viene squalificato dalla FIFA, per sei mesi, per aver firmato il contratto con il Chievo dopo averne già firmato uno con l’Internacional di Porto Alegre. Nell’estate del 2008 torna all’Inter e gioca la sua prima partita contro il Bologna, la sua unica rete in nerazzurro, invece, arriva il 19 ottobre in RomaInter (0-4). In campionato collezionerà 9 presenze che gli consentiranno di festeggiare il suo primo scudetto italiano personale. Victor Nsofor Obinna
Domenica 10 Febbraio 2013
Il Napoli ci riprova E’ costata cara a Zeman la sconfitta dell’Olimpico della Roma col Cagliari della scorsa settimana. Il tecnico boemo è stato cacciato dai vertici giallorossi e la squadra affidata a Andreazzoli allenatore delle giovanili della Roma. C’erano state delle voci sul possibile arrivo di Blanc o di Panucci ma per il momento nessuna novità. Un’altra panchina è saltata, quella di Gasperini che lascia il posto a Malesani alla guida del Palermo ultimo in classifica. E’ l’ottavo esonero, un piccolo record per la serie A. Serie A che ha già regalato i risultati di ieri sera di due importanti match del vertice della classifica, vale a dire Juventus-Fiorentina e Lazio-Napoli. Difficile di conseguenza fare un commento su quanto è accaduto dal momento che il nostro giornale va in stampa in contemporanea alle partite. Comunque il turno odierno regala diverse sfide interessanti, in particolare modo quella dell’Olimico di
Campionati esteri di Luigi Sada
Torino dove un Cagliari, lanciatissimo per la vittoria con la Roma, affronterà il Milan targato Balotelli che, dopo aver agganciato l’Inter al quarto posto, intravede la terza piazza e la prospettiva di un passaggio in Champions non più come un miraggio bensì come un obiettivo a pochi passi. Il pronostico dice Milan ma il Cagliari visto a Roma fa paura a tutti. In particolare modo ad Allegri che in Sardegna qualche anno fa ha costruito le basi per la sua carriera di allenatore. A Torino ci sarà sicuramente il tutto esaurito e Sau e compagni promettono spettacolo, insieme a Balotelli. Una gara tirata sarà senz’altro quella di San Siro dove l’Inter, bastonata a Siena alla faccia dei nuovi arrivi, ospiterà un Chievo dal dente avvelenato per la sconfitta del Bentegodi con la Juve di sette giorni fa. Stramaccioni, intanto, è stato confermato in settimana da Moratti ma se fallisce i tre
di Laura Tangari
Mourinho in disgrazia col Real Il City orfano di Balotelli frena la corsa
alla sua serie di record favolosi. L’argentino su penalty salva il Barca dalla sconfitta col Valencia (1-1) e fa centro per la dodicesima volta consecutiva in campionato. Un punto, per il Barca, che vale doppio perchè, al di la del successo dell’Atletico Madrid col Betis Siviglia, il Real di Mourinho finisce al tappeto in casa del Granada per un disgraziato autogol di Cristiano Ronaldo nel momento clou della gara. Ora fra il Barcellona e le Merengues c’è un abisso in classifica: sedici punti di distacco. In pratica una resa totale per il Number One. Nella graduatoria dei bomber Messi non ha rivali. Il fuoriclasse della squadra catalana è a quota 33 centri contro i 21 di Cristiano Ronaldo e i 18 di Falcao al palo per l’infortunio della scorsa settimana. In Inghilterra non c’è più Balotelli e il City sul terreno amico non va oltre il pareggio con il Liverpool di Gerrard autore di un gol nella gara di Manchester
Coppa d’Africa di Daniela Veronese
colpisce ancora e va in finale contro la Nigeria La sorpresa era nell’aria. E puntualmente è arrivata con l’eliminazione del Ghana battuto ai calci di rigore dal Burkina Faso a Nelsruit dopo l’1-1 dei tempi supplementari. La Coppa d’Africa così regala oggi una finale davvero inedita fra la Nigeria e i ragazzi del Burkina Faso vera rivelazione della manifestazione in virtù dei prestigiosi risultati conseguiti. L’impresa il Burkina l’aveva già fatta buttando fuori dalla coppa il Togo di Adebayor nei quarti col gol di Pitroipa ma il capolavoro è arrivato proprio contro la corrazzata Ghana, una delle big per il successo finale. Alla rete di Bance ha risposto il solito Wakaso e le porte per i calci di rigore si sono aperte d’incanto. La Nigeria, che aveva già fatto tornare a casa la Costa d’Avorio di Drogba a inizio settimana, ha travolto invece il Mali battendolo per 4-1 con i gol firmati da Ederson, Ideye
Il campionato
punti anche contro i veronesi difficilmente potrà continuare ad occupare la panchina nerazzurra. Il terzo posto per l’Inter non è lontano, può ancora essere centrato, però basta figuracce come è successo da Natale in poi. Nei bassifondi della classifica stanno cercando di non affondare Palermo e Pescara che si sfideranno al Barbera dopo le sconfitte rimediate con l’Atalanta e il Bologna. Una sfida dove potrebbero approfittarne, si fa per dire, Bologna e Siena, che incroceranno le armi proprio al Dall’Ara in un altro scontro diretto per la salvezza. da seguire il match casalingo dell’Atalanta con il Catania e quello della Sampdoria contro la Roma del dopoZeman. Attenzione anche a Parma col Genoa che vuol ripetersi e al Friuli dove i padroni di casa dell’Udinese, beffati a San Siro da un rigore inesistente, riceveranno il Torino di Ventura reduce dal pareggio con la Samp.
In Ligue 1 scappa il Psg (che va a vincere a Tolosa con un poker), inseguito dalla coppia Lione-Marsiglia che steccano entrambe, clamorosamente, con l’Ajaccio e il Nancy. Ancelotti ringrazia i corsi e i loreni sfregandosi contento le mani per il bel regalo ricevuto. Ma tutto questo potrebbe essere smentito e cancellato con un colpo di spugna in virtù dei risultati di ieri sera e quelli odierni. Una cosa è certa: alle spalle del terzetto di testa viaggiano veloci Nizza e Bordeaux tallonati dai campioni in carica del Montpellier e del Sant’Etienne col Rennes. Ibrahimovic è saldamente al comando della classifica dei cannonieri, con 20 gol realizzati. davanti a Gomis (12) protagonista di un fallito calcio di rigore nel match del Lione con l’Ajaccio. A proposito dell’Ajaccio, bella e importante doppietta di Mutu ai lionesi. In Spagna il protagonista è sempre Messi che aggiunge un’altra perla
Burkina Faso
7
Brown, Musa e autorete di Sissoko. Il gol della bandiera del Mali è stato siglato da Diarra. Oggi, dunque, finalissima fra Nigeria e Burkina Faso per vedere chi rileverà lo scettro di campione d’Africa detenuto dallo Zambia, pure lui eliminato con largo anticipo dalla manifestazione. Per la cronaca la Nigeria era assente da una finalissima da tredici anni.
PAZZINI ALLA JUVE Ma. Bis. - La vita di Pazzini al Mi-
lan, nonostante le 11 reti stagionali, è tutta in salita dopo l’arrivo di SuperMario. Lo spazio si è notevolmente ridotto, mentre potrebbe
tornare utile alla Vecchia Signora che necessita di una punta come il Pazzo. L’attaccante azzurro potrebbe indossare la maglia biancore nella prossima stagione.
finita 2-2. Mancini, pur considerando l’allungo dello United vittorioso col Fulham, non demorde e afferma che a fine febbraio farà sentire sicuramente il fiato sul collo a sir Ferguson. Intanto i punti di ritardo del City sulla capolista concittadina sono saliti a 9, salvo i risultati conseguito ieri in Premier dalle due protagoniste. Fra i marcatori primeggia sempre Van Persie con 18 reti seguito da Suarez con 17. In Germania il Bayern Monaco continua intanto la sua marcia trionfale. I bavaresi liquidano in trasferta con un secco 3-0 il Mainz mentre alle sue spalle prova a far sentire la sua voce il Borussia Dortmund che asfalta per 3-2, davanti al loro pubblico, le “Aspirine” del Bayer sorpassandole in classifica collocandosi al secondo posto. Colpaccio del Furth (1-2) in casa dello Schalke 04 in profonda crisi. Fra i bomber comanda Mandzukic In Olanda Psv a valanga (7-0) con La Haye.
Domenica 10 Febbraio 2013
Appiano Day 8
Inter Club Nagatomo
Inter Club Piemonte e Pavia Il Centro Coordinamento Inter Club realizza, per i propri associati, numerose iniziative. Tra queste, una delle più gradite ed attese, è l’Appiano Day, l’ospitalità organizzata al centro sportivo “Angelo Moratti” di Appiano Gentile, che consiste, in poche parole, nel trascorrere una intera giornata con calciatori e dirigenti. Giovedì 24 gennaio scorso, i cancelli della Pinetina si sono aperti per ventisette fortunati, entusiasti ed euforici tifosi nerazzurri, appartenenti ai Coordinamenti delle Province di Pavia, del Piemonte e della Valle d’Aosta. MarcoTarantola (IC Bereguardo), Alberto Naj Ole-
Inter Club Pavia
Inter Club Nagatomo Inter Club Piemonte ari (IC Gambolò), Marco Salvato (IC Garlasco), Lorenzo De Ghislanzoni (IC San Nazzaro), Valerio Bergamini (IC Stradella), Antonino Petralia e Luca Morenghi (IC Vigevano), Matteo Buoni, Luca Buoni,
Giuseppe Palumbo, Salvatore Noto e Veronica Noto (IC Voghera), Pino Murgese e Roberto De Bianchi IC Alessandria), Hugo Furfaro e Giovanni Scalzo (IC Canavese), Stefano Dublanc e Stefano Trussardi (IC Aosta), Emilio Motta e Marco Carrea (IC Vallemme), Aldo Altobelli e Valentina Patrevito (IC Torino), Antonino Laganà e Pasquale Lista (IC San Paolo Imi), accompagnati dal coordinatore Vincenzo Rubino e dai coadiutori Alberto Bacchetta ed Enzo Novembre, hanno assistito all’allenamento della squadra, hanno ricevuto il saluto e gli autografi di Andrea Stramaccioni e di tutti i calciatori presenti, con i quali hanno condiviso, oltre che una giornata di “lavoro”, anche infiniti scatti fotografici, per immortalare momenti bellissimi ed indimenticabili. (Foto e fonte Inter.it)
Hiroshima, tristemente famosa per quanto è successo nella seconda guerra mondiale, oggi può sor-
i Club
di Giovanni Labanca
fondato il primo Inter Club dedicato a Yuto Nagatomo, calciatore che più e meglio rappresenta il calcio giapponese ed incarna valori morali e tecnici, che ha ampiamente saputo dimostrare nel corso questi anni, sia con la maglia dell’Inter che con quella della nazionale nipponica. L’Inter Club è presieduto da Ichiro Masaki che si avvale della collaborazione di Eitaro Yano, Kiyomi Hayashi e Chie Masaki, a cui diamo il benvenuto nel mondo nerazzurro. La sede sociale è presso il “Wine bar ridere anche per una bella iniziati- Totide”, dove quanto mai entusiasti va sportiva che la lega all’Italia ed i tifosi nipponici si ritrovano per asa Milano, in particolare. E’ stato sistere anche alle partite dell’Inter.
Inter – Torino: ospiti della Società
Club Torino con Massimo Moratti
Champions - Europa League - Serie A TIM su MAXI schermo - diretta PREMIUM
In occasione di Inter – Torino del 27 gennaio scorso, alcuni Inter Club del Coordinamento Piemonte e Valle d’Aosta sono stati ospiti della Società. Accompagnati dal coordinatore regionale Giuseppe Fisichella e dai coadiutori Alberto Bacchetta ed Enzo Novembre, erano presenti i rappresentanti degli Inter Club di Bardonecchia, Cherasco, Settimo Torinese, Torino Nerazzurra, Verbania e Vottignasco, che, alla fine del tour all’interno dello stadio, si son detti molto soddisfatti dell’accoglienza ricevuta da parte dei responsabili del Centro Coordinamento.
Inter Club “Zanetti” Oppido Lucano
Apprendiamo e pubblichiamo con immenso piacere che il presidente dell’Inter Club “ Zanetti” di Oppido Lucano, provincia di Potenza, Valerio Manniello ha brillantemente conseguito la Laurea in Scienze Motorie, presso l’U-
niversità Parthenope di Napoli, discutendo la tesi “L’abbandono giovanile nel calcio”. Al valente e dinamico presidente di uno dei più attivi Inter Club della Basilicata, Stadio5 invia le più sentite felicitazioni, per una feconda carriera, foriera di successi, proprio come lo stesso Manniello, pensiamo, auguri alla sua amata Inter.
Domenica 10 Febbraio 2013
L’Angolo
UNDER 21
di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com
Il mercato
chiude tra le bugie Cari nemici e amici, come volevasi dimostrare. La bugia più grossa l’ha detta il City, la più veniale Berlusconi (la storia della mela marcia) mentre la più comica e’ stata quella di Ausilio, direttore sportivo dell’Inter sulla famosa “prelazione”. Applausi a Galliani che ha portato a termine un’operazione che anche il sottoscritto (rincoglionito dalle frasi di Mancini) giudicava impossibile. Pagato 10, 20, 50 o 100 cambia nulla, l’affare l’ha fatto il Milan, e che affare. Così come la storia della motivazione politica in vista delle elezioni. Il Milan si e’ portato a casa il più bravo fra tutti i calciatori italiani in attività e uno dei migliori al mondo. Bene o male nell’annata 2012 Balotelli ha vinto Premier e Supercoppa inglese ed e’ stato protagonista (e capocannoniere agli europei) oltre che finalista (con altri 22) del Pallone d’Oro. Con Balotelli e El shaarawy il Milan mette in campo la coppia di attaccanti più forte d’Italia. L’unica cosa negativa è per Balotelli: il 2013 sarà il primo anno nel quale non vincerà niente. E il signor Ausilio come ne esce dopo l’infelice trovata sulla prelazione che aveva l’Inter? Avrebbe potuto partecipare a “la corrida”
di Corrado, cioè alla trasmissione dedicata ai dilettanti allo sbaraglio. E Roberto Mancini come ne esce, al di là delle dichiarazioni di rito? Ne esce malissimo, specialmente dal punto di vista tecnico. Settimana scorsa il City non e’ riuscito battere il QPR e dico, tranquillamente, che con Balotelli, anche solo negli ultimi venti minuti, poteva andare diversamente. Meravigliosa l’inter nella giornata di martedì: mentre il Milan festeggiava, giustamente, l’arrivo di Balotelli, il presidente Moratti si lasciava andare a una confessione di impotenza (“ci proveremo a giugno”) che lascia senza speranze i tifosi nerazzurri. Riguardo al sottoscritto posso ricordare che il 22 settembre 1955 feci un pronostico: quello che sarei diventato ricco. Sbagliato quello, era il giorno della mia prima comunione, non ho più smesso. Quindi quello che Balotelli sarebbe rimasto al City è solo l’ultimo dei tanti. La Juventus eliminata dalla Lazio fa svanire il sogno (ma proprio sogno sarebbe stato) del triplete. Petkovic ha un grande pregio, sa di non avere inventato il calcio a differenza di troppi suoi colleghi.
fantamercato
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Vince e diverte Messi rinnova fino al 2018 l’Italia di Mangia di Luigi Sada
Lu. Sad. - Bella Italia ad Andria nella sfida under 21 con la Germania. Gli azzurrini di Mangia giocano bene, rispondono colpo su colpo ai panzer tedeschi e firmano la meritata vittoria con un gol siglato dal romanista Borini. Non era sicuramente un impegno facile quello in terra di Puglia per Immobile e compagni. La Germania è la favorita in assoluto ai prossimi europei in programma in Israele fra qualche mese e aver vinto il match, pur amichevole, è un motivo di grande soddisfazione per i nostri colori guidati dall’ex allenatore del Palermo, Mangia. Gli azzurrini sono partiti bene e hanno controllato senza grossi problemi gli affondi dei tedeschi. Solo in un paio di occasioni Bardi è stato messo alla dura prova ma il nostro portiere si è sempre dimostrato all’altezza della situazione cavandosela egregiamente. Il citì Mangia può, per sua fortuna, dormire sonni tranquilli avendo nel proprio organico giocatori come Insigne, Immobile, Saponara e Caldirola. L’ossatura della squadra offre ottime garanzie e sicuramente in Israele farà la sua bella figura, analizzando a fondo, soprattutto, la prestazione fornita contro i tedeschi. Certo che se Mangia avesse avuto nelle proprie file anche Balotelli, El Sharaawy e un paio di altri campioncini prelevati da Prandelli per completare i ranghi dei Moschettieri la musica sarebbe stata diversa. La funzione dell’Under 21 è comunque quella di inviare materiale giovanile alla nazionale maggiore e ovviamente Mangia è sempre pronto ad obbedire alle convocazioni di Prandelli. Un piccolo appunto. In panchina al fianco di Mangia c’è Castellini, un vecchio amico, l’ex portierone di Napoli e Torino. Luciano tiene duro. Un bocca al lupo da Stadio5.
Chi sperava di poter strappare Messi al Barcellona adesso può mettersi il cuore in pace. L’asso argentino ha infatti rinnovato il contratto con il club catalano portandolo dal 2015 alla scadenza del 2018, data inavvicinabile anche per il più testardo cacciatore di fenomeni del calcio moderno. Mes-
si, in pratica, salvo terremoti, continuerà a giocare in Spagna per altre cinque stagioni consecutive trovando il modo di regalare altri record personali al popolo della Liga. Se Messi non si muove c’è qualcun altro che invece prova a dire addio al campionato spagnolo: si tratta di Victor Valdes. Il portierone del Barca è rimasto affascinato dalle sirene del Galatasaray che lo vogliono a ogni costo a Istanbul a fine stagione. Solleticato da Sneijder e dal possibile arrivo di Kakà e Robinho, Valdes sembra non vedere l›ora di indossare i colori giallorossi della formazione turca. Il Galatasaray è tornato alla carica anche per Drogba al rien-
tro dalla Coppa d›Africa dopo la delusione per l›eliminazione dal torneo della Costa d›Avorio per opera della Nigeria. «Dipende tutto dallo Shangai - ha ripetuto più volte Didier - per me non ci sono problemi». La Costa d›Avorio è tornata a casa dalla Coppa d›Africa battuta per 2-1 dai nigeriani dove due clamorose papere del portiere ivoriano Barry hanno spianato la strada ai biancoverdi di Keshi. Non si ferma intanto la Juve sul mercato del dopo gennaio. A Conte piace parecchio Suarez, l›asse portante del centrocampo del Liverpool di Rodgers. Suarez costa però parecchio e solo con l›innesto di un paio di giocatori bianconeri nella trattativa l›affare potrebbe andare in porto. La Juve sul piatto metterebbe Matri e Peluso, più naturalmente un po› di quattrini. Sembra dall›Inghilterra rimbalzano voci in merito al possibile arrivo del portiere pescarese Perin che al Liverpool piace parecchio, dal momento che a fine stagione Reina potrebbe salutare i Reds. Il City di Mancini in virtù del passaggio di Balotelli al Milan pare sia tornato alla carica per avere dai rossoneri El Shaarawy. Il Faraone al momento è incedibile ma tutto può succedere in considerazione dei buoni rapporti che corrono fra il club di Manchester e quello di via Turati. Il City potrebbe lasciar partire perfino Nasri pur di avere l›asso di Allegri. Infine la Roma è ritornata alla carica per Falcao. Il bomber colombiano dell›Atletico Madrid ha un prezzo pazzesco. Inoltre a Madrid succederebbe la rivoluzione se Falcao andasse via. Ma la Roma sul piatto metterebbe Dodò, Osvaldo e Marquinho. Una bella offerta che sa da Fantamercato.
CECCHI GORI
CONDANNATO A
6 ANNI
Se. Bis. - È stato condannato, sentenza di primo grado, a sei anni di reclusione l’ex presidente della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori per il fallimento di 24 milioni di euro della società cinematografica ‘Safin’. Il collegio giudicante, presieduto da Giuseppe Mezzofiore, ha deciso anche per una assoluzione, oltre ad altre cinque condanne: cinque
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anni di reclusione per Luigi Barone, collaboratore di Cecchi Gori; tre anni a Edoardo De Memme, liquidatore della società; quattro anni e sei mesi è la condanna per Giorgio Ghini, ex presidente del collegio sindacale della Safin; tre anni e sei mesi, invece, per Alessandro Matteoli e Vittorio Micocci, ex componenti del collegio sindacale. Tutti gli imputati sono stati condannati anche al versamento di undici milioni e mezzo di euro. Ettore Parlato, liquidatore, è stato l’unico assolto.
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Domenica 10 Febbraio 2013
Il mercato di gennaio Il cosiddetto mercato di riparazione ha chiuso i battenti, tante le novità, pochi i colpi con il botto. Molte squadre hanno messo a segno pochi, ma utili, interventi per rendere le squadre più competitive. Il voto più alto va sicuramente al Milan che ha impostato la sua campagna acquisti su giocatori di alto livello senza trascurare l’innesto prospettato per fine giugno di Saponaro. In pratica il club rossonero ha agito al meglio e Berlusconi, al di la di aver guadagnato punti in politica con l’acquisto di Balotelli, si colloca sul gradino più alto in merito alla campagna di rinforzo di gennaio. Sul secondo gradino c’è sicuramente il Napo-
li insieme alla Fiorentina, anche se Pepito Rossi è atteso con una certa preoccupazione al rientro dal noto infortunio. Il Napoli, dal canto suo, aveva bisogno di rinforzare la difesa e ci è riuscito strappando alla concorrenza uno dei difensori più forti d’Europa. La Lazio non ha fatto grandi cose, a parte un acquisto che è tutto da scoprire, idem la Roma che con la cacciata di Zeman dovrà ripartire da zero provando a rivalutare l’intero organico. Le pericolanti hanno provato a tamponare la situazione con mezze rivoluzioni, vedi in particolare modo il Genoa che ha cambiato cinque undicesimi della squadra. A ruota dei ros-
soblu genovesi il Siena che ha già prodotto ottimi risultati battendo l’Inter la scorsa settimana. Un’Inter che ha già messo sotto processo la campagna acquisti, dal momento che non ha sicuramente acquistato fenomeni per rinforzare i ranghi. C’è il gioiellino croato a mettere un po’ a posto le cose. Ma è tutto da vedere, o da rifare come diceva ai tempi il grande Gino Bartali. Le pericolanti, col Palermo in testa, provano a tornare a graffiare. Zamparini ha cambiato anche l’allenatore: il portiere adesso è Sorrentino ma anche i suoi miracoli non sono serviti ad evitare la sconfitta casalinga con l’Atalanta.
ATALANTA
FIORENTINA
Acquisti: Giorgi c (Palermo via Novara), Canini d (Genoa) 1/2, Budan a (CRO, Palermo) P, Scaloni d (ARG, Lazio), Livaja a (CRO, Inter) 1/2, Brienza c (Palermo), Contini d (Siena), Del Grosso d (Siena)
Acquisti: G. Rossi a (Villareal), Bakic c (MON, Torino) 1/2, Vecino c (URU, Nacional), Larrondo a (ARG, Siena) P, Wolski c (POL, Legia Varsavia), Compper d (GER, Hoffenheim), Sissoko c (MAL, Psg) P
Cessioni: Peluso d (Juventus) P, Djibo d (Samb) P, Scozzarella c (Ternana) P, Ferreira Pinto a (BRA, Varese), Schelotto c (ARG/ITA, Inter), Matheu d (ARG, Siena) P
Cessioni: Della Rocca c (Siena) P, Oliveira c (URU, Genoa) P, Seferovic a (SVI, Novara) P, Cassani d (Genoa) P
Cessioni: Lucio d (BRA, San Paolo) Sv., Belfasti d (Gubbio via Modena) P, Masi d (Ternana via Pro Vercelli) P, Spinazzola a (Lanciano via Empoli) P, Gouano d (FRA, Vicenza via Lanciano) P, Boniperti a (Parma via Empoli) P, Gallinetta p (Feralpi Salò) P, Ziegler d (SVI, Fenerbahce), Schiavone c (Siena) 1/2, Buchel c (AUT, Cremonese via Siena) P, Giandonato c (Cesena via Vicenza) P, Corticchia c (Vicenza)
All: Donadoni
Rientro prestiti: D’Elia d (Venezia) FP, Alcibiade d (Carrarese) FP All: Conte
Cessioni: Romagnoli d (Spezia), G. Colucci c (Reggina), Crescenzi d (Roma) FP, Berardocco c (Feralpi Salò) P, Jonathas a (BRA, Torino) P, Brugman a (URU, Grosseto), Terlizzi d (Siena)P, Soddimo a (Grosseto) P
LAZIO
All: Stroppa (esonerato), Bergodi (attuale)
Acquisti: Pereirinha c (POR, Sporting Lisbona)
ROMA
Cessioni: Matuzalem c (BRA, Genoa) P, Rocchi a (Inter), Cinelli c (Vicenza) Sv., Scaloni d (ARG, Atalanta), Carrizo p (ARG, Inter) P, Sculli a (Pescara) P, Crescenzi d (Viareggio) P, Zauri d (Pescara) P
Acquisti: Torosidis d (GRE, Olympiakos) Cessioni: Ceccarelli d (Verona), Scardina a (Poggibonsi via Gubbio) P, Tallo a (CAV, Bari) P, Nego d (FRA, Standard Liegi)P
All: Petkovic (CRO)
Rientro prestiti: Crescenzi d (Pescara)
MILAN
All: Zeman (esonerato), Blanc (attuale)
Acquisti: Saponara c (Empoli via Parma) 1/2, Zaccardo d (Parma), Balotelli a (Manchester City), Salamon c-d (POL, Brescia)
SAMPDORIA
All: Colantuono
Rientro prestiti: Carraro c (Pro Vercelli) FP, Di Tacchio c (Perugia) FP
BOLOGNA
All: Montella
Cessioni: Pato a (BRA, Corinthians), Innocenti c (Estudiantes via Pro Vercelli) P, Desole d (SVI, Foligno via Monza) P, Calvano c (San Marino via Verona) 1/2, Filkor c (UNG, Pro Vercelli via Bari) P, Del Compare d (Treviso) P, Cernigoi a (Mantova) P, Valoti c (Albinoleffe) P, Mesbah d (ALG, Parma), Strasser c (SLE, Parma) P, Zigoni a (Avellino via Pro Vercelli) P, Acerbi d (Genoa), Emanuelson c (OLA, Fulham) P, Coppola p (Torino), Schenetti a (Como via Sorrento) P, Carmona c (SPA, Real Saragoza) P
Acquisti: Naldo d (BRA, Granada via Gremio) P, Christodoulopoulos c (GRE, Panathinaikos), Moscardelli a (Chievo)
GENOA
All: Allegri
Cessioni: Pisanu a (Montreal Impact) P, Rodriguez a (URU, Wanderers M.) P, Capitani a (Parma) FP, Portanova d (Genoa), Acquafresca a (Levante), Gimenez a (URU, Grosseto) P Rientro prestiti: Caidi d (MAR/ITA, Giacomense) FP
Acquisti: Matuzalem c (BRA, Lazio) P, Floro Flores a (Udinese), Pisano d (Palermo) 1/2, T. Manfredini d (Atalanta), Nadarevic c (BOS, Varese), Oliveira c (URU, Fiorentina) P, Portanova d (Bologna), Acerbi d (Milan), Cassani d (Fiorentina) P, M. Rigoni c (Novara via Chievo) P
CAGLIARI
Cessioni: Merkel c (GER, Udinese), Alhassan d (GHA, Udinese via Novara), Anselmo c (BRA, Palermo) 1/2, Canini d (Atalanta) 1/2, Seymour c (CIL, Chievo) P, Sampirisi d (Chievo) P, Melazzi (URU, Danubio) FP, Acerbi d (Chievo) P
Acquisti: Cabrera c (URU, Nacional)
Rientro prestiti: Bonanni c (Grosseto) FP
All: Pioli
Cessioni: Larrivey a (ARG, Atlante) Sv, Rui Sampaio c (POR ,Beira Mar via Olhanense) P, Cepellini c (URU, Lumezzane) P, Camilleri d (Reggina) FP All: Ficcadenti (esonerato), Pulga-Lopez (attuale) CATANIA Acquisti: Cani a (ALB, Polonia Varsavia) Sv., Gyomber d (SLK, Dukla Banska Bystrica) Cessioni: Morimoto a (GIA, Al Nasr), Paglialunga c (ARG, Herclues) P, Lanzafame a (Honved via Grosseto) P, Rizzo a (Avellino) P All: Maran CHIEVO Acquisti: Seymour c (CIL, Genoa) P, Ujkani p (BEL, Palermo) P, Sampirisi d (Milan) P, Spyropoulos d (GRE, Panathinaikos), Hauche a (ARG, Racing) P, Acerbi d (,Genoa) P Cessioni: Iori c (Padova via Cesena) 1/2, Granoche a (URU, Cesena via Padova) 1/2, Di Michele a (Reggina) Sv., Viotti p (Cremonese) P, Sorrentino c (Palermo), Zerbo a (Palermo), M. Rigoni c (Genoa via Novara) FP, Moscardelli a (Bologna) Rientro prestiti: Maccarone d (Sud Tirol) All: Di Carlo (esonerato), Corini (attuale)
All: De Canio (esonerato), Delneri (esonerato), Ballardini (attuale) INTER Acquisti: Rocchi a (Lazio), Kuzmanovic c (SER, Stoccarda), Kovacic c (CRO, Dinamo Zagabria), Schelotto c (Atalanta), Carrizo p (ARG, Lazio) P, Laxalt c (URU, Defensor) Cessioni: Cincilla p (Parma), Gullotta a (Brescia via Sarnico) P, Sneijder c (OLA. Galatasaray), Duncan c (GHA, Livorno) P, Bianchetti d (Verona) P, Coutinho c (BRA, Liverpool), Mariga c (KEN, Parma) P, Livaja a (CRO, Atalanta) 1/2, Y. Del Piero c (Cesena) P, Bangoura c (Cesena), Salvatori p (Monza) P, N. Amoruso d (Ancona via Novara) P, Fasoli d (Folgore Caratese via Enotria) P, Boschi a (Sassuolo via Imolese) P, Ntow a (GHA, Brescia) 1/2, Bessa a (BRA, Vicenza) P Rientro prestiti: Alborno d (PAR, Novara) FP, Pecorini d (Empoli) FP Riscatti: Benassi c (Modena) All: Stramaccioni JUVENTUS Acquisti: Peluso d (Atalanta) P, Anelka a (FRA, Shangai), Llorente a (SPA, Atlethic Bilbao), Poli c (Sampdoria) 1/2
NAPOLI Acquisti: Armero c (COL, Udinese) P, Calaiò a (Siena) P, Medina a (PAR, Udinese) 1/2, Mazzarani c (Udinese) 1/2, Rolando d (POR, Porto) P Cessioni: Aronica d (Palermo), Dossena d (Palermo) P, Vargas a (CIL, Gremio) P, Fernandez d (ARG, Getafe) P, Hoffer (AUT), Kaiserslautern via Eintracht F.) P, Uvini d (BRA, Siena) P, Dumitru (Cittadella via Empoli) P All: Mazzarri PALERMO Acquisti: Aronica d (Napoli), Anselmo c (BRA,Genoa) 1/2, Dossena (Napoli) P, Sorrentino p (Chievo), Formica c (ARG, Blackburn) P, Nelson d (POR, Betis), Boselli a (ARG, Wigan) P, Sperdutti c (ARG, Newell’s), Faurlin c (URU, QPR) P, Fabbrini a (Udinese) P
PESCARA Acquisti: Arce d (ARG, S.Lorenzo), D’Agostino c (Siena), Caraglio a (ARG, Rangers de Talca), Rizzo d (Reggina) P, Sforzini a (Grosseto), Sculli a (Lazio) P, Zauri d (Lazio) P
Acquisti: Gavazzi a (Vicenza), Sansone a (Torino)1/2, G. Rodriguez c (ARG, Universidad de Chile) Cessioni: Pozzi a (Siena) P, Volta d (Cesena via Levante) P, Piovaccari a (Grosseto via Novara) P, Testardi a (Sud Tirol via Lanciano) P, Tissone c (ARG, Mallorca), Juan Antonio a (ARG, Varese) P, Poli c (Juventus) 1/2 All: Ferrara (esonerato), Rossi (attuale) SIENA Acquisti: Della Rocca c (Fiorentina) P, Pozzi a (Sampdoria) P, Emeghara a (NIG, Lorient) P, Agra c (POR, Betis) P, Calello c (ARG, Dinamo Zagabria), Teixeira d (POR, Zurigo) P, Schiavone c (Juventus) 1/2, Terlizzi d (Pescara) P, Uvini d (BRA, Napoli) P, Matheu d (ARG, Atalanta) P, Grillo d (Varese) 1/2 Cessioni: Campagnolo p (Cesena), D’Agostino c (Pescara), Campos a (CIL, Udinese), Martinez d (ARG, Argentinos Jr) P, Calaiò a (Napoli) P, Larrondo a (ARG, Fiorentina) P, Velocci a (Genoa) FP, Coppola c (Cesena) P, Buchel c (AUT, Cremonese via Juventus) P, Contini d (Atalanta), Del Grosso d (Atalanta), Neto d (POR, Zenit), Iacobucci p (Parma) Risc., Cannoni c (Fondi) FP, Cavallari p (Bellaria) FP, Mucci d (Fondi) FP All: Cosmi (esonerato), Iachini (attuale) TORINO Acquisti: Fiammozzi d (Varese) 1/2, Barreto a (BRA, Udinese) 1/2, Menga a (BEL, Lierse) P, Jonathas a (BRA, Pescara) P, F. Coppola p (Milan), Kabasele a (BEL, Anderlecht)
Cessioni: Pisano d (Genoa) 1/2, Giorgi c (Atalanta via Novara), Labrin d (CIL, Colo Colo) P, Milanovic d (SER, Vicenza) P, Bertolo c (ARG, Cruz Azul), Budan a (CRO, Atalanta) P, Zahavi c (ISR, Maccabi Tel Aviv), Cetto d (ARG, San Lorenzo), Ujkani p (BEL, Chievo) P, Brienza c (Atalanta), Lores c (URU, Cska Sofia) P, Sosa c (URU, Central Esapnol) P
Cessioni: Gorobsov c (ARG, Nocerina) P, De Feudis c (Padova), Migliorini d (Como) 1/2, Bakic c (MON, Fiorentina) 1/2, Sgrigna a (Verona) P, Agostini d (Verona), Verdi a (Juve Stabia) P, Sansone a (Sampdoria) 1/2, Suciu a (ROM, J.Stabia) P, L. Gomis p (Ascoli) P
All: Sannino (esonerato), Gasperini (attuale)
UDINESE
PARMA
Acquisti: Merkel c (GER, Genoa), Alhassan d (GHA, Genoa), Campos a (CIL, Siena), D. Rodriguez d (URU, Defensor) P
Acquisti: Giannusa c (Fano) Sv., Ampuero c (PER, Universitario), Mesbah d (ALG, Milan), Strasser c (SLE, Milan) P, Coda d (Udinese) P, Mariga c (KEN, Inter) P Cessioni: Anacoura p (Juventus), Acquah c (GHA, Hoffenheim), Zaccardo d (Milan), Rossi d (Bari via Cesena) P, Pabon a (COL, Betis), Crisetig c (Crotone via Spezia) P, Tozzi a (Foligno), Paonessa a (Crotone) P, Russotto a (Catanzaro) 1/2, Iacobucci p (Spezia via Siena) P Rientro prestiti: Traore d (GUI, Crotone), Feltscher d (SVI, Padova), Nwankwo c (NIG, Padova)
All: Ventura
Cessioni: Floro Flores a (Genoa via Granada), Armero c (COL, Napoli) P, Willians c (BRA, Internacional) P, Barreto a (BRA, Torino) 1/2, Fanchone d (FRA, Nimes via Watford)P, Medina a (PAR, Napoli) 1/2, Mazzarani c (Napoli) 1/2, Jefferson d (BRA, Venezia via Perugia) P, Coda d (Parma) P, Fabbrini a (Palermo) P, Gerardi a (Reggina) All: Guidolin Legenda: P= Prestito; 1/2= Comproprietà; Sv.= Svincolato
Domenica 10 Febbraio 2013
Basket
di Beppe Vigani
La Coppa Italia fa da spartiacque. Prima dell’evento che è di scena al Forum fino alla finale di stasera, abbiamo stilato le pagelle dei protagonisti dell’AE7, che hanno giocato in campionato ed Eurolega in questa stagione. Molte delusioni, qualche sorpresa. Cook 4,5: Siamo sicuri che il Cook vero non è quello visto a Milano. Mai decisivo, mai la squadra nelle mani. Una delusione. Tagliato senza rimpianti. Giacchetti 5,5: A un certo punto non lo abbiamo visto più in campo. E’ tornato contro Bologna, disputando la miglior partita della stagione. Lui può contribuire di più alla causa. Stipcevic 6: Arrivato in sordina, si è rivelato utile alla bisogna. Non è un fuoriclasse, non cambia la pelle a una squadra, ma difficilmente fa danni. La difase è il suo tallone d’Achille. E’ uno dei pochi a salvarsi nella prima parte di stagione. Ora è a Pesaro, dove sicuramente avrà più spazio. Bremer 5: Ha leadership, non v’è dubbio, ma in regia non offre garanzie. Sembra andare a un cilindro. La bollitura è a pochi minuti. Diamogli tempo, lui, però, non può pensare di offendere partite con confusione nella te-
Bassi più che alti Milano non ha convinto nella prima parte di stagione sta. Non è un play naturale e si vede. Green 7: La divina provvidenza. Con il suo arrivo L’EA7 sembra un’altra squadra. In transizione è micidiale. Dalle sue mani escono cioccolatini per le guardie o per i lunghi biancorossi. In Coppa Italia può essere un fattore indispensabile. Dal primo momento sembra essere entrato in possesso delle chiavi della squadra. Il suo arrivo aveva suscitato qualche perplessità, ma sembra l’uomo che mancava a questo team. Langford 5.5: Va a corrente alternata. In attacco, a volte, è inarrestabile. In difesa è un gatto di marmo. Atleta quando deve attaccare, un bradipo se deve usare i gomiti. Talento da vendere, dovrebbe essere lui a prendersi la squadra in braccio quando c’è puzza di bruciato. Spesso non lo fa, anzi è lui stesso a bruciarsi. Basile 5,5: Il Baso qualche volta s’illumina. L’ha fatto poche volte, ma anche lui è capitato in una situazione non facile. Stupisce per la sua lucidità al tiro da fuori, ma aspettiamo i momenti in cui lui darà l’esperienza necessaria nei match che contano. Gentile 5: Nettamente un passo indietro rispetto all’anno scorso. Aveva stupito nei
Il gioco si fa duro Se per buona parte del team rossoblu la settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da tanto allenamento e da una buona dose di riposo, per Diego Iori e Matt De Marchi, impegnati con la Nazionale, è andata diversamente. In particolare Iori, da poco recuperato dopo un infortunio al piede che l’ha tenuto in stand by per un mese, non ha esitato a rispondere «presente» alla
playoff. E’ stato sfortunato, infortuni a raffica lo hanno limitato, ma insistiamo, non è il giocatore che abbiamo ammirato la stagione scorsa. Ha bisogna di ritrovare continuità e fiducia. La personalità non gli manca e questo lo aiuterà a rifarsi. Non vi sono dubbi. Hairston 6: A volte è un enigma. Disputa partite da favola, ma in certe ronfa come dieci orsi in letargo. Sta pian piano trovando l’alchimia giusta con Langford, ma non ha ancora compiuto lo scatto che serve per dare una svolta alla sua stagione. La stagione, però, è ancora lunga. Fotsis 4,5: Ecco l’altra grande delusione. Il greco è letale dalla linea dei 6,75, ma quest’anno ha inciso poco. Peggio dell’anno scorso. Si trova male in questa squadra. Fatica anche sotto le plance. Non può continuare così. Melli 6,5: A dispetto del suo viso da bravo ragazzo, è tosto, sia sotto i rimbalzi, sia quando c’è da usare i gomiti. Non lesina mai energie e ogni tanto mette punti che servono a riempire il fienile. Se continua così, Milano può dormire sonni tranquilli. Bourousis 6.5: E’ un po’ in calo, ma all’inizio di questa stagione è stato inarrestabile. Col suo talento e le sue mani dovrebbe essere più
Hendrix 3: Un flop senza precedenti. In tempi di magra, aveva un contratto da nababbo, ma in campo valeva l’unghia incarnita di quello che abbiamo visto a Tel Aviv. Mistero. Tagliato per la disperazione. Chiotti 6: Il talento è un’altra cosa, ma è sempre stato positivo in ogni sua apparizione. Non sposta gli equilibri, ma fa mai danni. Una cosa da non trascurare. Radosevic: 6,5 E’ tornato alla base, voluto urgentemente da Scariolo, dopo l’autoesclusione di Hendrix. Il croato, mandato al Lietuvos, non ha messo un solo secondo in più per ambientarsi nuovamente nella realtà meneghina. I suoi numeri sono sempre interessanti. All. Scariolo 4,5: Col suo pee di gree aspettavamo molto di più. Alcune sue scelte sono state errate e ha dovuto fare cambi in corsa. La vicenda che ha sancito l’allontanamento di Frates non è ancora chiara. Il campionato non è ancora perso. Le quattro vittorie consecutive in campionato, prima della Coppa Italia, non lo salvano da un’insufficienza grave.
Marques Green ha cambiato l'EA7 Milano
di Debora Cheli
reparto arretrato in vista dei playoff. Ormai sicuri di prendere parte alla fase finale del campionato, i ragazzi di Insam hanno davanti al loro cammino altri due incontri in calendario per chiudere il Relegation round e stabilire quale posizione occuperanno, ma soprattutto quale avversaria del Master Round incontreranno nei quarti di finale. Al momento Milano è in cima alla classifica
del girone a 38 punti, uno solo di vantaggio sull’Asiago. E sarà proprio la formazione veneta ad ospitare giovedi prossimo l’ultimo incontro in cui i milanesi si giocheranno la vetta. I precedenti delle due squadre durante tutto il campionato mostrano un sostanziale equilibrio. Se per Milano si registrano due vittorie nella prima parte della regular season (andata e ritorno), per l’Asiago è esattamente l’inverso, con una crescita evidente concentrata nella seconda metà della stagione. Considerando anche
decisivo. Vorremmo fosse meno lord in difesa, ma non si può avere tutto. Ai playoff potrebbe essere l’arma in più di Scariolo.
Hockey su ghiaccio Luca Ansoldi
Il Milano affronta il Cortina e l’Asiago prima dei playoff
chiamata dell’allenatore azzurro Tom Pokel. L’attaccante di Cavalese dimostra di essere tornato in forma e a piena disposizione di Insam. Chi invece ha lasciato definitivamente l’Hockey Milano Rossoblu è Marvin Degon, il quale è stato ingaggiato dai Titans di Trenton, formazione che milita nel campionato ECHL americano. Il posto in squadra del difensore statunitense era saltato già una settimana prima con l’arrivo di Jan Snopek, terzino piu esperto e affidabile su cui l’allenatore rossoblu vuole costruire il
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l’incontro già disputato nel corso del Relegation Round, che ha visto i gialloblu strapazzare il Milano davanti al proprio pubblico, non c’è da aspettarsi un trattamento di favore. Quale che sia la squadra a conquistare il primato del girone lo avrà fatto lottando fino all’ultimo. Alle spalle delle due contendenti si affaccia il Cortina, terzo in classifica, una mina vagante. Lo si è visto nell’ultimo match prima della pausa, quando gli ampezzani hanno tranquillamente battuto l’Asiago nel derby
tutto veneto, facendo un grande favore a Milano che ha potuto cosi giungere in vetta. Ma i regali finiscono qui. Gli scoiattoli hanno sempre dato del filo da torcere ai milanesi, cosi è andata nel corso di tutta la stagione, specialmente nella seconda parte quando il Cortina ha liquidato i rossoblu senza subire neanche una rete per ben due volte. La riscossa del Milano è avvenuta nel match di andata del Relegation Round: 5-3 il risultato finale, merito quella sera di un Kinasevich in stato di grazia. Martedi 12 alle 20.30 si replica all’Agorà, ultimo giro in casa prima dei playoff.
LE MILANO CHEERS A VIGEVANO
A Vigevano, in occasione dell’All-Star Game di Legadue di Basket, si esibiranno le Milano Cheers, che contano una costante presenza, a seguito della squadra Rhinos Milano, al Vigorelli di Milano. Le neroarancio, spinte da un grande spirito di squadra, si esibiranno anche nella Final Eightdi Coppa Italia di basket e parteciperanno ai campionati italiani di cheerleading a Cervia per difendere il titolo conquistato l’anno scorso nelle categorie AllGirl Group Stunt e Game Time Cheer. Portavoce della squadra Benedetta Roncalli, vicecapitano e ex partecipante a Miss Italia nel 2007, orgogliosa sostenitrice: “ E’ bellissimo condividere con il resto della squadra fatica, sudore, successi e insuccessi, e di que-
sto affiatamento abbiamo fatto il nostro motto <Together we stay, together we fall. All for one and one for all>. Il 2013sarà pieno di progetti e ambizioni e con la speranza che i tifosi dei Rhinos facciano sentire il loro calore supportando continuamente la squadra, per tutto il 2013.
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Domenica 10 Febbraio 2013
LA CINQUE MULINI PARLA ETIOPE
Atletica
di Beppe Vigani
Grande successo della 81ª classica campestre di San Vittore Olona. Podio tutto africano Dopo aver accompagnato passo dopo passo la Cinque Mulini verso il suo svolgimento, è giusto raccontare com’è andata. Come da copione, era tutto previsto. Sia per la vittoria degli atleti degli Altopiani, sia per il grande spettacolo visto sul percorso della classica di San Vittore Olona, disputata domenica scorsa. Un’edizione record per il numero dei partecipanti, 2500 gli iscritti, per la classica sulla riva dell’Olona. Tra i prati della regina del cross si è laureato nella gara principale l’etiope Muktar Edris (30’08), campione del mondo dei 5000 metri Juniores,
che ha saputo sconfiggere il keniano Albert Rop (30’09), rivelazione della gara, e l’altro keniano Bernard Rotich (30’41). Una prova di superiorità, quella inscenata dal giovane atleta etiope che, favorito della vigilia, ha tagliato per primo il traguardo con un irresistibile rush finale. E’ lui l’uomo nuovo della corsa campestre. Il titolo di campione della gara ritorna così in Etiopia, Paese che ora con 13 successi guida la speciale classifica delle Nazioni plurivittoriose alla prova lombarda. Alessandro Turroni è il primo degli italiani al traguardo grazie al
sesto posto. Grande gara anche in campo femminile, dove sui sei chilometri della prova il successo è andato all’atleta etiope Berha Afera Godfay (21’56) che ha preceduto nell’ordine la keniana Eunice Kales (22’12) e, prima delle azzurre, Touria Samiri con il terzo posto (22’45). Tra gli juniores successo di Lukas Manyika Maguhe che anticipa Umberto Contrane Alessandro Gornati Tanta la soddisfazione degli organizzatori che, nonostante il vento forte, hanno avuto un folto pubblico come corollario alla manifestazione.
Vero Volley Monza L’iniziativa “Emozioni dello sport attraverso le immagini” – nell’ambito del Programma “La FICTS per i giovani” finalizzato alla diffusione della cultura sportiva e dei valori olimpici tra i giovani – entra, attraverso la FICTS ITALIA a.s.d. (Federation Internationale Cinema Television Sportifs), nelle Scuole Primarie e Secondarie di Milano. Il programma degli incontri (di 1½ ora ciascuno) - a titolo gratuito - a cui hanno aderito 189 Scuole, prevede la presentazione di video sull’importanza dello sport come investimento sociale, sugli aspetti sociali dello sport inteso come strumento di educazione, di formazione e di inclusione sociale dei suoi protagonisti. Seguirà un dibattito con studenti e insegnanti alla presenza di un campione sportivo, che - attraverso il racconto della propria esperienza - metterà in luce l’aspetto formativo ed educativo dello sport. Saranno presentati, tra gli altri: “Peace through Sport”: allenare lo spirito di pace tra i popoli, “E torni a vivere”: dal campo da calcio al mondo della droga, “Come ogni giorno”: lo sport come riscatto per ragazzi disabili, “Andiamo a segno: Decalogo dello sport etico”: riassunti in dieci mini-spot. L’iniziativa è inserita nelle attività formative-culturali dei “Trofei di Milano – 5 Cerchi per EXSPORT” – giunti alla 50a edizione - articolati in 5 Aree – Sport, Cultura,
Educazione, Alimentazione, Salute. L’aggregazione sociale e lo spirito di aggregazione caratterizzano le attività sportive (41.133 partecipanti nel 2012) con “La staffetta fa dell’individuo una squadra” all’Arena Brera di Milano dove avranno luogo le Fasi Finali. Sono in programma iniziative sp or tivo-didattiche all’aria aperta per gli studenti, i loro accompagnatori e familiari “Nonni e nipoti in pista”. La attività formative sono suddivise in tre Sezioni: “Cosa farò da grande”, “La Penna d’oro dello Sport – Candido Cannavò” e “Slow sport, slow food: la ricetta per nutrire il pianeta” che rappresenta la novità in vista di EXPO 2015. La premiazione dei migliori protagonisti avrà luogo a “Sport Movies & Tv 2013” in programma a Milano dal 4 all’8 dicembre. Partner dell’iniziativa, organizzata dal Comitato Interprovinciale Milanese dall’AICS: la Centrale del Latte di Milano, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia in collaborazione con FICTS ITALIA a.s.d., Regione Lombardia, Comune e Provincia di Milano, Fidal e Credito Artigiano. Gli eventi, con uno sbocco a livello internazionale (gemellaggio con 14 Paesi), si svolgeranno sotto l’egida della Commissione Cultura ed Educazione Olimpica del CIO di cui è membro il Presidente della FICTS Prof. Franco Ascani.
Produzioni Televisive - Pubblicità - Promotion - Marketing
“Non Solo Sport” ogni giovedì sera sintesi delle partite casalinghe: Campionato Nazionale Allievi Nazionale A.C.Milan Campionato Nazionale Serie D A.S.D. Trezzano Calcio Ore 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia Ore 23:30 Telemilano City
“Riflettori Su……”
Settimanale sul mondo dello spettacolo in onda ogni venerdì sera Ore 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia Ore 23:30 Telemilano City
La capolista non perdona, la Gherardi SVI Città di Castello replica il risultato della gara di andata e porta a casa tutto il bottino in palio; per Vero Volley Monza rimane comunque la consapevolezza di aver giocato una partita alla pari con la forte formazione di coach Radici, di aver dimenticato la serata no di Matera e di poter ancora dire la sua in questo campionato. Nessuna sorpresa per i sestetti in campo: Monza con Tiberti - Baroti palleggiatore - opposto, Botto e Hrazdira schiacciatori, Beretta e Cozzi al centro, libero Pieri, recuperato completamente. Città di Castello risponde con Visentin in regia in diagonale con Van Walle, Fromm e Rosalba martelli, la coppia dei centrali Piano e Braga ed il libero Tosi. La gara evolve all’insegna del grande equilibrio in campo tra le due formazioni: nel primo set Monza gioca bene in ricezione e in attacco, sul 22-21 una palla di Baroti giudicata out rompe questo equilibrio a favore della Gherardi, che chiude di misura (23-25). Pronto riscatto per Vero Volley, con un Botto in grande spolvero che scava un slco importante dai nove metri (8-2), solo parzialmente ricucito dagli ospiti (25-23). Terzo e quarto set molto simili, con break e contro break: per Monza entra Puliti su un Baroti un po’ opaco (nella quarta frazione il giovane monzese giocherà di banda, mentre Botto va a ricoprire l’inedito ruolo di opposto); Città di Castello trova in Massari, subentrato a Rosalba, la marcia in più, che va ad aggiungersi alla solidità di Fromm e di Van Walle (22-25, 22-25). Una gara che ha visto la buona prestazione di Monza in ricezione (70% di positività finale) e le percentuali in attacco praticamente uguali (48% Monza, 46% Città di Castello). Il commento di Horacio Del Federico, primo allenatore monzese: “Noi abbiamo recuperato il gioco al centro, che ci mancava da un po’, e abbiamo avuto buona efficienza in posto quattro. Città di Castello è una squadra solida che ha studiato bene la partita, ha due schiacciatori, Fromm e Van Walle, che hanno interpretato bene gli ultimi punti, penso che questa sia la forza di questa squadra: non hanno paura di rigiocare la palla tante volte perché sanno che alla fine riescono a mettere in difficoltà gli avversari. A noi questa sera è mancato un po’ Ba-
roti, ma stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni che gioca titolare in A2: ci siamo allenati poco, forse è mancata un po’ l’intesa con il palleggiatore; con lui al 100% forse avremmo portato via qualcosa di più a Castello”. La risposta di coach Radici: “Abbiamo preparato la partita venendo dalla prima sconfitta stagionale, con tanta voglia di riscattarci subito con una squadra che ha dimostrato di essere una delle big del campionato e che ha i mezzi per lottare fino all’ultimo per la promozione. Oggi Rosalba non ne aveva, ha subìto un infortunio alla mano dieci giorni fa e lo stiamo tenendo a riposo: oggi ho inserito un giocatore che è il simbolo della nostra squadra,
di Silvia Fortunato
Massari, quello che deve sempre lavorare più degli altri e tenere il ritmo più alto in allenamento, che aggiunge valore alla nostra rosa”. Michal Hrazdira, martello di Vero Volley Monza: “Dobbiamo capire perché fuori casa giochiamo peggio e lavorare per migliorare queste cose. In partite come queste, la differenza la fanno una o due palloni sbagliati, e anche oggi ci siamo permessi di sbagliarli, al contrario degli avversari, che hanno sempre giocato con calma. La prestazione di oggi è stata positiva, ma dobbiamo fare un passo in più nella nostra testa: ci stiamo allenando bene, ma la pallavolo non è ancora la nostra priorità”.
Esame di maturità
Domenica 10 Febbraio 2013
Rugby
L’Italia è bislunga
di Toni Morandi
RGM, che sfida Biella, prima in classifica, si gioca molto più di una partita Dopo una settimana di pausa, riprende la marcia di Rugby Grande Milano, con il recupero del primo dei tre match saltati a causa della neve. RGM ha l’occasione di confrontarsi con Biella, prima della classe, e una vittoria aprirebbe la strada alla rimonta, visto che potenzialmente i milanesi, vincendo tutti e tre i recuperi, avrebbero la possibilità di agguantare il primo posto in classifica. Infatti, dodici punti dividono le due squadre in classifica e RGM e nei tre recuperi ci sono in palio 15 punti, se si considerano anche i potenziali punti di bonus. “Abbiamo approfittato della settimana di sosta - attacca Achille Bertoncini - per recuperare gli infortunati ed impostare il lavoro fisico per affrontare questo ciclo di cinque partite al massimo delle possibilità. Biella ha dimostrato di essere una squadra molto ben organizzata e con buone qualità individuali. Sarà una partita molto difficile”. Le difficoltà maggiori potrebbero arrivare
proprio dalla mancanza di ritmo partita: “Non è facile - continua Bertoncini - quando giochi in
modo così discontinuo. Tuttavia, già contro Rovato i ragazzi hanno dimostrato di saper gestire la
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situazione. Non dobbiamo pensare troppo all’avversario, ma piuttosto giocare secondo il nostro stile di gioco. Ritmo e disciplina saranno determinanti per il risultato finale”. Biella è sicuramente la squadra più in forma del girone, arriva da una serie vincente di dieci partite, l’ultima delle quali contro il Cus Genova, terzo incomodo nella lotta per il vertice della classifica. “Non possiamo nasconderci - sostiene il ds dei milanesi Antonio Raimondi - e avremmo preferito avere più continuità. L’obiettivo sono i play off e la squadra è ben cosciente delle sue possibilità. Inoltre dall’inizio dell’anno ha mostrato miglioramenti in ogni area del gioco ed è quindi pronta a questa sfida. Giocheremo con voglia e desiderio di emozionare che verrà a sostenerci”. Si giocherà al Giuriati di via Pascal 6 e come sempre tutto il pubblico è invitato al terzo tempo, che si “giocherà” presso la sede di RGM a pochi passi dallo stadio.
È’ scoppiata la rugby mania. Dopo la vittoria di domenica scorsa sulla Francia per 23-18, negli uffici, nelle scuole nelle università e al bar sport, il rugby ha conteso lo spazio e nelle discussioni al calcio, al ritorno di Balotelli e alle promesse dei politici in campagna elettorale. Gli azzurri del rugby hanno compiuto un’impresa, che questa volta non può essere sminuita, perché hanno piegato i vicecampioni del mondo, che erano arrivati a Roma per iniziare la marcia verso la vittoria finale, da ottenere con cinque vittorie in cinque partite per fregiarsi anche del grande slam. Quella di domenica scorsa è una vittoria diversa
di Beppe Vigani
motivazione è al massimo, senza generare in pressioni controproducenti, in particolare per Andrea Lo Cicero che conquisterà il centesimo CAP in maglia azzurra. Un traguardo importante a una sola presenza dal record per la Nazionale italiana detenuto da Alessandro Troncon. La Scozia non sarà un avversario facile, perché non può permettersi un’altra sconfitta, dopo quella subita sabato scorso contro l’Inghilterra. sarà una dura battaglia fisica e la chiave del successo potrebbe es-
Rugby-Sei Nazioni-La gioia degli azzurri dopo la vittoria sulla Francia
PILOTESSA MOZZAFIATO
ROSSI E’ TORNATO Grande prova, nei primi test della nuova stagione di MotoGp a Sepang in Malesia, di Valentino Rossi in sella alla sua M1. Il ritorno in Yamaha, dopo la cupa parentesi in Ducati, porta il pilota di Tavullia di diritto fra i top rider facendogli segnare, già nelle prime giornate, i tempi competitivi a cui ci aveva abituato, o quasi. Nella prima giornata di test della stagione ha chiuso quarto a quattro de-
Moto GP
di Severa Bisceglia
cimi da Pedrosa e dietro a Lorenzo e Marc Marquez al suo primo mondiale in MotoGp. “Non sapevo davvero cosa aspettarmi ma dopo pochissimi giri avevo già capito che questa è la mia moto – commenta il ‘Dottore’ -. La pista, favorevole, mi ha aiutato, ma arrivare a soli 4 decimi dai primi mi dà molta soddisfazione. Sono tornato tra i top rider. Adesso l’obiettivo per i prossimi due giorni è restare vicino ai primi e anzi diminuire le distanze. Oggi è stato un grande sollievo. Mi sento più giovane dopo i due anni passati con Ducati, la Yamaha M1 è molto meglio rispetto al 2010, Lorenzo e la squadra hanno fatto un ottimo lavoro”. A chi gli chiede del debuttante Marquez che, su Honda, ha fatto segnare il terzo tempo: “Oggi ho capito che Marquez cercherà di conquistare il titolo della MotoGP già quest’anno. Mi ricorda me quando sono passato in 500 e nel team HRC, ha una moto vincente, ha una squadra qualificata. Anche io ero nelle stesse condizioni, gli unici punti deboli che avevo all’epoca era l’irruenza e il fatto di non conoscere le gomme. Anche lui potrebbe avere gli stessi problemi. Me lo aspettavo che andasse come me, il problema è che io ho dei margini di miglioramento, ma lui dato che è giovane ne ha di più”. Valentino è già soddisfatto della sua M1 e cercherà non solo di restare tra i primi, nei prossimi test, ma di diminuire le distanze e portare a compimento i lavori sulla moto.
Ma. Bis. - La modella ucraina, ha posato per Playboy nel 2011, è conosciuta già per il suo passato sportivo, praticando con buoni profitti equitazione e motocross, ma ha deciso di fare sul serio. Ovviamente non con il costume da coniglietta, ma con una vera tuta da pilota correrà , accompagnata dal navigatore Duncan McNives, il campionato europeo di relly su una Mitsubishi Lancer Evo IX. Inessa Tushkanova, nata a Verkhnedneprovsk , affascinerà comunque gli appassionati, e non.
LORENZO DOMINA SEPANG Le due giornate di test al Sepang International Circuit, Malesia, parlano già spagnolo. Jorge Lorenzo, in sella alla Yamaha , ha fatto registrare il miglior tempo 2’00’’568 dando circa 2/10 al nuovo arrivato Marc Marquez su Honda che, a sua volta, tiene dietro a soli 12 millesimi Dani Pedrosa. Ancora difficoltà, invece, in casa Ducati. Notevoli i distacchi dai primi della classe: Nicky Haiden e Andrea Dovizioso si sono classificati ai soliti nono e decimo posto. Questi i tempi della seconda giornata di test di Sepang: 1- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – 2’00.568 (33 giri), 2- Marc Marquez – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 0.235 (27 giri), 3- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 0.245 (25 giri), 4Valentino Rossi – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 0.470 (32 giri), 5- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 0.743 (35 giri), 6- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 0.801 (6 giri), 7- Alvaro Bautista – Go 38; Fun Honda Gresini – Honda RC213V – + 1.161 (20 giri), 8- Bradley Smith – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 1.363 (33 giri), 9- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 1.542 (33 giri), 10- Andrea Dovizioso – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 1.811 (34 giri), 11- Kousuke Akiyoshi – HRC Test Team – Honda RC213V – + 1.958 (16 giri), 12- Katsuyuki Nakasuga – Yamaha Test Team – Yamaha YZR M1 – + 2.133 (18 giri), 13- Ben Spies – Ignite Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 2.434 (27 giri), 14- Wataru Yoshikawa – Yamaha Test Team – Yamaha YZR M1 – + 2.588 (27 giri), 15- Andrea Iannone – Energy T.I. Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 2.601 (29 giri).
di Bianca Elton Ara
da quella ottenuta due anni fa, al Flaminio. È’ diversa perché non è un punto d’arrivo, un match che salva una stagione, ma l’inizio e negli azzurri c’è un atteggiamento mentale differente, c’è la consapevolezza che questo possa essere il torneo della svolta. Il banco di prova sarà il match di sabato contro la Scozia. È l’avversario che abbiamo battuto più spesso nel Sei Nazioni, l’unico che abbiamo sconfitto in trasferta. L’Italia ha il desiderio e la convinzione per portare a casa un’altra vittoria. La
sere la nostra difesa, solida contro la Francia, e la pazienza di attendere gli errori degli scozzesi. c’è un po’ d’Italia nella Scozia, che ha nel suo staff tecnico, come responsabile della mischia Massimo Cuttitta, campione d’Italia con il Milan e capitano della Nazionale italiana. Se dovesse arrivare la vittoria, avremo l’onore di poterci sedere in testa alla classifica, aspettando il match di domenica tra Irlanda e Inghilterra, che nella prima giornata hanno sconfitto rispettivamente Galles e Scozia.
RIMONTA FERRARI La terza giornata di test di Formula 1 a Jerez ha visto Massa strappare il miglior tempo, superando il pilota Lotus, Romain Grosjean che aveva sfrecciato con il miglior tempo, nella seconda giornata di 1’18’’218 e che aveva a sua volta superato il crono di martedì di Jenson Button che ha fissato il tempo in 1’18’’861. Il ferrarista, superate le difficoltà di martedì e ancora fermo all’ottava posizione, dopo il parziale sesto posto, e nonostante
il miglior tempo (1’17’’8) visto mercoledì, si dice comunque soddisfatto della sua nuova F138: “Se facciamo paragoni con l’anno scorso, siamo su un altro pianeta. Nei primi collaudi della stagione passata ricordo che facevamo molta fatica. Era complicato tenere la macchina in pista, ora invece la base su cui lavorare è completamente diversa. La monoposto è molto più equilibrata, anche la trazione posteriore è buona. Questa pista è complicata perché il degrado delle gomme è notevole. Direi che la differenza rispetto al 2012 è davvero rilevante”, ha concluso il ferrarista. Terzo piazzamento per la Force India di Paul Di Resta (1’19’’003) seguito da Daniel Ricciardo sulla Toro Ros-
di Marjlja Bisceglia so, Webber su Red Bull, Hulkenberg e Hamilton che ha avuto difficoltà, nella seconda giornata di prove, a causa di un incidente evitabile se non avesse avuto problemi con i freni. I freni anteriori hanno permesso di rallentare, ma una perdita di pressione ai freni posteriori non gli hanno consentito di fermare la monoposto che è andata a sbattere contro la barriera di protezione, nessun problema per il pilota, danneggiando l’ala anteriore e il muso. Anche questi test si sono conclusi con la bandiera rossa, Jenson Button è rimasto senza benzina. Questa la classifica generale per i piazzamenti: 1. Romain Grosjean - LotusRenault - 1’18’218, 2. Paul di Resta - Force India-Mercedes - 1’19’003, 3. Daniel Ricciardo - Toro RossoFerrari - 1’19”134, 4. Mark Webber - Red Bull-Renault - 1’19”338, 5. Nico Hulkenberg - Sauber-Ferrari 1’19’502, 6. Lewis Hamilton - Mercedes - 1’19”519, 7. Sergio Perez - McLaren-Mercedes - 1’19”572, 8. Felipe Massa - Ferrari - 1’19”914, 9. Pastor Maldonado - Williams-Renault - 1’21”076, 10. Giedo van der Garde - Caterham-Renault - 1’21”916 11. Luiz Razia - Marussia-Cosworth 1’23”537.
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Domenica 10 Febbraio 2013
Sanremo sotto elezioni
Un’arma di… distrazione di massa
Musica
di Riccardo Sada
Una manifestazione all’insegna dell’allegria e del divertimento. Forse per regalare agli spettatori qualche momento di serenità nonostante la crisi e le elezioni alle porte. Lo ha annunciato Fabio Fazio. Non ci resta che attendere Il conto alla rovescia della 63esima edizione del festival in programma dal 12 al 16 febbraio al Teatro Ariston di Sanremo è iniziato. Sarà l’occasione non solo per vedere donne avvenenti come la modella israeliana Bar Refaeli nella seconda serata o la collega Bianca Balti durante la finale, ma di fare una scorpacciata di stelle e stelline come Carla Bruni (che presenterà il suo ultimo album “Little French Songs”), Asaf Avidan, Caetano Veloso, Antony Hegarty (da Antony & The Johnsons), Andrea Bocelli, Daniel Baremboim, Daniel Harding, Roberto Baggio, il ballerino Lutz Forster, Claudio Bisio e Neri Marcorè e Beppe Fiorello. Gli extra costano. Ma come sappiamo bene mamma Rai arrotonda col canone, per farci fare indigestione di mega ospiti. Il conduttore Fabio Fazio durante la
Teatro
di Silvia Arosio
conferenza stampa di presentazione ha detto: “Essere chiamati a condurre il festival è un onore, soprattutto per uno come me che da 30 lavora per la Rai. Il festival bisogna farlo volendogli bene perché è una delle poche cose che appartengono a tutti come Paese, fa parte della nostra storia”. C’è la crisi, ci sono le elezioni e il Festival potrà risultare una grande arma di distrazione di massa. “Tra poco ci saranno le elezioni e a maggior ragione credo che sia auspicabile vivere il festival con serenità”. Luciana Littizzetto sarà la donna del festival. “Non corrispondo ai canoni delle gnocche di Sanremo”, ha precisato l’attrice. “Porterò quello che so fare io, l’imbecille sostanzialmente. Mi muoverò dentro e fuori il palcoscenico, cercando di far ridere nonostante la par condicio”.
Fazio e la Littizzetto
Ci sarà anche un omaggio a Verdi In occasione del Bicentenario della morte di Giuseppe Verdi (10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901), ci sarà anche un omaggio allo storico compositore nato a Le Roncole. Inoltre, è stata annunciata la presenza di un grande intellettuale della musica come il pianista e direttore d’orchestra Daniel Baremboim. I nomi di chi annuncerà i vincitori Tra i proclamatori più illustri del Festival, Fazio ha annunciato il compagno di Lucio Dalla, Marco Alemanno, per ricordare l’artista scomparso quasi un anno fa. Poi, la tennista Flavia Pennetta, Benedetta e Cristina Parodi, Filippa Lagerback, Paola Damico, Vincenzo Montella, il pallanuotista Stefano Tempesti e la campionessa di tiro con l’arco Jessica Rossi.
Come e chi vota La giuria è composta da Nicola Piovani, Elonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Paolo Giordano, Carlo Verdone, Claudio Coccoluto e Rita Marcotulli. Il voto dei giurati conterà per il 50 per cento sulla vittoria finale. Il restante 50 sarà deciso dal televoto. Sito internet: www.sanremo.rai.it
Bar Refaeli
Grease! La brillantina pronta ad invadere Milano
ginale nel 1979. Ora, torna a Milano, nella sua nuova veste, al Teatro della Luna di Assago, dove concluderà Alzi la mano chi di voi non ha mai il fortunatissimo tour 2012/2013 solo dal 14 al 24 febbraio. Grease si visto il film Grease, almeno in tv! Bè, forse non tutti tra voi sanno che conferma un “evergreen” e i sold out Grease è anche un musical in teatro nelle città italiane toccate dal tour e e dal 1997. Il lontanto 4 marzo 1997 il Teatro Nuovo di Milano ospitava infatti la prima fortunata edizione con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia come protagonisti. La colonna sonora di Grease, rimasta per settimane al primo posto delle classifiche in molti paesi, gode di canzoni diventate dei classici da repertorio; in Gran Bretagna “You’re The One That I Want” e “Summer Nights” sono arrivate entrambe in vetta alle classifiche e vi sono restate per anni e la canzone “Hopelessly Devoted to You”, cantata nella versione cinematografica da Olivia Newton-John, ha ricevuto anche una nomination al premio Oscar per la migliore canzone ori-
gli oltre 10.000 biglietti già venduti per le date milanesi a dieci giorni dal debutto - che fanno superare ampiamente quota 1.500.000 spettatori - dimostrano come Grease sia un fenomeno senza precedenti. La versione di quest’anno, vede la regia di
Saverio Marconi (con la co-regia di Marco Iacomelli), mentre il ruolo di Danny è affidato a Riccardo Simone Berdini, già protagonista di “Happy Days” e “Pinocchio”. Nei ruoli delle protagoniste femminili ritroviamo Serena Carradori (già Sandy nelle edizioni 2007/08 e 2009/10) e Floriana Monici (già Rizzo dal 2003 al 2006) mentre Gianluca Sticotti è Kenickie (una new entry, dopo Priscilla dell’anno scorso, di cui vi avevo parlato). Le canzoni sono in italiano e tradotte splendidamente da Michele Renzullo: dalla Cuccarini in poi sono talmente rodate che non vi dovrete stupire se sentirete il teatro cantare... Grease è un’iconografia classica dell’America degli anni ’50, un collage di immagini colorate ed esplosive: il rock ‘n’ roll e le atmosfere da fast food, i pigiama party e i motori truccati delle vecchie auto, i giubbotti di pelle e le gonne a ruota, il ciuffo alla Elvis e la brillantina. Simboli in-
tramontabili di una generazione che, portati in scena con ritmo e colore, hanno trasformato lo spettacolo in un fenomeno ineguagliabile. Lo spettacolo nasce nel 1971, quando Jim Jacobs e Warren Casey decidono di realizzare un musical composto solo per chitarra in un teatro sperimentale di Chicago; lo chiamano “Grease” per evocare i capelli imbrillantinati, hamburgers, patatine fritte e favolose automobili fuoriserie sporche e infangate: un successo diventato un “classico” in tutto il mondo, che ha visto anche la consacrazione teatrale
di grandi attori come John Travolta (interprete di un ruolo minore, prima di indossare il giubbotto di Danny Zuko nel celebre film) e Richard Gere. La storia d’amore tra Danny e Sandy, i sogni dei T-Birds e delle Pink Ladies e, soprattutto, tanto rock ’n’ roll fanno sì che Grease sia diventato sinonimo di energia pura e divertimento da non perdere. Usciti dallo stadio, andate a prenotare, over 50, per ricordare gli anni ‘60, i 40 enni per rivivere i fasti del 78’ al cinema, e i vostri figli e nipoti, perchè Grease è sempre voglia di stare insieme!
Domenica 10 Febbraio 2013
*** Francesco Facchinetti
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Gossip & Curiosità di Marjlja Bisceglia
l’ex dj figlio dei Pooh, è disoccupato. La Rai ha chiuso la trasmissione, in seconda serata, Rai BOH che ha registrato, nell’unica puntata, solo il 3% di share. Non sarà rinnovato il contratto al conduttore di X Factor che resterebbe, così senza arte né parte, dopo anche la rottura del rapporto con Alessia Marcuzzi. Il trentaduenne dj avrà ora molto più tempo da dedicare alla sua prima passione, la musica, impegnandosi alla produzione di artisti emergenti.
*** Maurizia Paradiso *** Raffaella Fico
che ha festeggiato il suo venticinquesimo compleanno con la piccola Pia e la sua famiglia, contesta la diffida fattele dal padre di sua figlia Mario Balotelli: “Perché non dovrei parlare di lui? E’ sempre il padre di mia figlia” Ricordiamo che il calciatore milanista ha rifiutato di vedere la bambina e di avere ulteriori rapporti con la madre, diffidandola legalmente dal parlare ancora di lui. La bella Raffaella, impegnatissima tra pannolini e poppate, nonostante la deludente storia con l’attaccante rossonero crede ancora nell’amore, proprio come il suo ex, impegnato fra due amori: la fidanzata Fanny Neguesha e una nuova fiamma, che vediamo in una foto postata su Twitter, che bacia appassionatamente.
*** Gabriel Garko
smentisce i tanti pettegolezzi che lo vorrebbero gay. L’attore, che tra poco vedremo su Canale5 in una fiction su Rodolfo Valentino, non ama parlare di sé, ma questa volta lo fa per smentire le voci che circolano sul suo conto: “Non sono bisex, non c’è alcun fondamento di verità, ma debbo ammettere che sarei preoccupato se nessuno l’avesse mai affermato, quando arrivi al successo o sei omosessuale o sei una mignatta”. L’attore continua parlando anche del piccolo flirt avuto con Manuela Arcuri e del desiderio di avere un figlio: “Dopo la nascita di mio nipote mi è venuta voglia di un figlio. Forse non è il momento ma se succedesse lo accetterei con grande felicità”. Il bell’attore non è neppure contro il matrimonio: “Per come sono fatto io potrei sposarmi anche domani mattina. Bisogna vedere se una donna vorrà prendersi – noi crediamo si – un uomo incapace di cavarsela da solo in casa. Non so stirare né cucinare”. Gabriel, non bisogna mica saper fare tutto nella vita!
sarebbe stata accusata di furto. La famosa pornostar, conduttrice del Sex Festival di Milano, a fine serata si sarebbe avventata sull’incasso della serata provocando, così, una quasi rissa avendone la peggio. Oltre a strapparle la pelliccia, dove conservava i 4.000 euro della cassa, è stata anche portata in Caserma. Maurizia si sarebbe difesa dicendo: “Sono la direttrice artistica del festival e devo pagare le mie ragazze”. Alfonso Fusco, che ha organizzato l’evento, ha precisato, invece, che le ragazze intervenute all’evento saranno pagate direttamente dalle loro agenzie. Maurizia, te la saresti cavata meglio con il solito spettacolare svenimento.
*** Dario Franchitti e Ashley Judd
fine di un amore. Dopo dieci anni di fidanzamento decido di sposarsi nel 2001, e dopo 12 anni di matrimonio, cerimonia costata 4 miliardi di lire e organizzata nel castello di Skibo in Scozia tra alcuni amici famosi e parenti, il pilota Dario Franchitti e l’attrice Ashley decidono di separarsi per ragioni che non si conoscono, ma il loro portavoce riferisce che comunque andrà Dario e Ashley continueranno a rispettarsi e a volersi bene.
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Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011