CITROテ起 ITALIA S.P.A.
sabato 7 gennaio 2012
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SUCCURSALE DI MILANO VIA GATTAMELATA, 41 Tel: +39 (02) 39761 VIALE MONZA 67 Tel: +39 (02) 26112347
www.succursale-milano.citroen.it sabato 7 gennaio 2012 Anno 2 N. 1
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COPIA OMAGGIO
INTER - PARMA
AFFETTATE IL PARMA
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L’Editoriale
di Beppe Vigani Intanto, buon anno a tutti. Mai momento fu più propizio: in occasione del primo numero di quest’anno, colgo l’occasione di ringraziare il direttore uscente Laura Tangari, che ha tenuto a battesimo questo giornale, per tutto il lavoro sin qui svolto. Con orgoglio mi appresto a sostituirla per poter proseguire la sua linea editoriale che tanto successo ha avuto sui lettori. Torniamo a noi. Che il 2012 sorriderà a pochi sembra abbastanza scontato. Qualcuno si è accorto che stiamo vivendo un momento terribile. La politica sta facendo vittime: in nome della rinascita in Europa. Nel calcio di Serie A le cose non stanno andando meglio. Mi viene in mente Babilonia. Per non fare qualunquismo spendiamo due parole su questa città sconosciuta ai più. Come recita la Bibbia (quale scempio scomodare il libro più discusso del mondo), Genesi 11, 1-9: “Un tempo tutta l’umanità parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. Emigrati dall’oriente gli uomini trovarono una pianura nella regione di Sennaar e vi si stabilirono”. Si dissero l’un l’altro: “Forza! Prepariamoci mattoni e cuociamoli al fuoco! Costruiamoci una città! Faremo una torre alta fino al cielo! Così diventeremo famosi e non saremo dispersi in ogni parte del mondo!”. Da lì in poi successe il contrario di tutto: “Il Signore scese per osservare la città – come scrive il testo sacro - e la torre che gli uomini stavano costruendo”. Disse: “Ecco, tutti quanti formano un sol popolo e parlano la stessa lingua. E questo non è che il principio delle
loro imprese! D’ora in poi saranno in grado di fare tutto quel che vogliono! Andiamo a confondere la loro lingua: così non potranno più capirsi tra loro”. Per ovvi motivi la costruzione fu interrotta. La città fu chiamata Babele (“Confusione”) perché fu lì che il Signore confuse la lingua degli uomini e li disperse in tutto il mondo. Qualcosa mi torna. Da anni il Governo parla linguaggio diverso da quello italiano, e il calcio, dall’avvento delle televisioni, sta facendo l’opposto di quello che dovrebbe fare per salvaguardare gli interessi dei tifosi. Tiziano Pieri (ex arbitro, squalificato per Calciopoli), settimana scorsa ha fatto sobbalzare la procura di Roma per una denuncia contro il sistema accusatorio del 2006. “Intercettazioni sparite e, poi, improvvisamente riapparse di grande significato probatorio sono state inevase”. Si andrà avanti anche qui. Da due settimane Bergamo sta impazzendo perché Cristiano Doni è stato pizzicato (e “ridaje”) a taroccare partite. Con lui Sartor, Gervasoni, Santoni e compagnia cantante. In Italia se fai le cose “normali” diventi eroe. Simone Farina, giocatore del Gubbio, ha denunciato una “combine” (cose che dovrebbero fare le persone oneste, spero che lui non sia unico) ed è improvvisamente diventato l’icona del calcio. Cesare Prandelli lo ha invitato in Nazionale. Complimenti a lui, ma qualcosa non va. I Maya hanno profetizzato che l’Età dell’Oro (la quinta), terminerà il 21 dicembre di quest’anno. Le precedenti quattro Ere (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con dei cataclismi ambientali. Gli stessi che caratterizzarono la fine delle precedenti “Ere” furono causati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse del pianeta. Qualcuno ha detto per una variazione dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’ellittica del sistema solare. Ciò provocherebbe scenari apocalittici. Babilonia appunto. Auguri!
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CITROËN ITALIA S.P.A. SUCCURSALE DI MILANO VIA GATTAMELATA 41 TEL 02397631 VIALE MONZA 65 TEL 022611234 www.succursale-milano.citroen.it Arbitro: Antonio Giannoccaro di Lecce
INTER (4-4-2)
Stadio ‘G. Meazza’ sabato ore 20,45
PARMA (4-4-1-1)
All. C. Ranieri
All. F. Colomba
1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo; 4 Zanetti, 8 Motta, 19 Cambiasso, 11 Alvarez; 22 Milito, 7 Pazzini.
83 Mirante; 5 Zaccardo, 33 Santacroce, 29 Paletta,18 Gobbi; 7 Biabiany, 4 Morrone, 14 Galloppa, 23 Modesto; 10 Giovinco, 11 Floccari.
Invia la tua foto a redazione@stadio5.it e la vedrai pubblicata
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Turno Odierno
La Classifica della Serie A
17ª giornata Sabato 7 Gennaio 2012 Siena - Lazio Inter - Parma
Stadio "Franchi" Stadio "Meazza"
17ª giornata Domenica 8 Gennaio 2012 Udinese - Cesena Stadio "Friuli" Atalanta - Milan Stadio "Azzurri d'Italia" Bologna - Catania Stadio "Dall'Ara" Cagliari - Genoa Stadio "Sant'Elia" Lecce - Juventus Stadio "Via del Mare" Novara - Fiorentina Stadio "Piola" Roma - Chievo Stadio "Olimpico" Palermo - Napoli Stadio "Barbera"
Ore 18:00 Ore 20:45 Ore 12:30 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 20:45
Prossimo Turno 18ª giornata Sabato 14 Gennaio 2012 Catania - Roma Stadio “Massimino”
Ore 20:45
18ª giornata Domenica 15 Gennaio 2012 Lazio - Atalanta Stadio "Olimpico" Cesena - Novara Stadio "Manuzzi" Chievo - Palermo Stadio "Bentegodi" Fiorentina - Lecce Stadio "Franchi" Genoa - Udinese Stadio "Ferraris" Juventus - Cagliari Stadio "Nuovo Stadio" Parma - Siena Stadio "Tardini" Milan - Inter Stadio "Meazza" Napoli - Bologna Stadio "San Paolo"
Ore 12:30 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 20:45 Ore 20:45
Antonio Giannoccaro di Lecce arbitrerà Inter-Parma
Serie A
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10 9 9 8 8 6 7 5 6 6 5 6 5 4 4 3 4 2 3 2
4 7 5 6 2 6 3 7 3 3 5 8 4 6 6 6 3 6 3 3
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35 27 20 24 22 29 21 20 18 19 13 23 21 15 12 14 14 17 8 17
16 11 9 13 19 18 19 23 20 24 18 19 26 15 17 16 24 29 20 33
+19 +16 +11 +11 +3 +11 +2 -3 -2 -5 -5 +4 -5 0 -5 -2 -10 -12 -12 -16
34 34 32 30 26 24 24 22 21 21 20 20 19 18 18 15 15 12 12 9
Milan Juventus Udinese Lazio Inter Napoli Roma Catania Palermo Genoa Chievo Atalanta* Parma Fiorentina Cagliari Siena Bologna Novara Cesena Lecce
* 6 punti di penalizzazione
La Classifica Marcatori 12 reti: Denis (Atalanta; 3 rigori) 11 reti: Ibrahimovic (Milan; 5 rigori) 10 reti: Di Natale (Udinese; 2 rigori) 9 reti: Klose (Lazio), Cavani (Napoli) 7 reti: Jovetic (Fiorentina; 1 rigore), Giovinco (Parma; 3 rigori), Osvaldo (Roma) 6 reti: Palacio (Genoa; 1 rigore), Marchisio (Juventus), Matri (Juventus), Nocerino (Milan), Rigoni M. (Novara; 3 rigori) 5 reti: Pepe (Juventus), Hamsik (Napoli), Calaiò (Siena) 4 reti: Moralez (Atalanta), Di Vaio (Bologna; 1 rigore), Ramirez (Bologna), Lodi (Catania; 2 rigori), Mutu (Cesena; 1 rigore), Milito (Inter; 2 rigori), Miccoli (Palermo) 3 reti: Conti (Cagliari; 1 rigore), Almiron (Catania), Bergessio (Catania), Maxi Lopez (Catania; 2 rigori), Moscardelli (Chievo), Pellissier (Chievo; 1 rigore), Cerci (Fiorentina), Rossi (Genoa), Cambiasso (Inter), Pazzini (Inter), Hernanes (Lazio; 2 rigori), Lulic (Lazio), Rocchi (Lazio), Di Michele (Lecce; 1 rigore), Giacomazzi (Lecce), Boateng (Milan), Lavezzi (Napoli), Pandev (Napoli), Hernandez (Palermo; 1 rigore), Bojan (Roma), Destro (Siena), Basta (Udinese), Isla (Udinese) 2 reti: Marilungo (Atalanta), Acquafresca (Bologna), Diamanti (Bologna; 1 rigore), Larrivey (Cagliari), Ribeiro (Cagliari), Legrottaglie (Catania), Candreva (Cesena; 1 rigore), Paloschi (Chievo), Thereau (Chievo), Gilardino (Fiorentina), Kucka (Genoa), Veloso (Genoa), Motta (Inter), Nagatomo (Inter), Vidal (Juventus; 1 rigore), Vucinic (Juventus), Sculli (Lazio), Cuadrado (Lecce), Muriel (Lecce), Cassano (Milan), Robinho (Milan), Seedorf (Milan), Campagnaro (Napoli), Dzemaili (Napoli), Maggio (Napoli), Morimoto (Novara), Bertolo (Palermo), Ilicic (Palermo), Pinilla (Palermo; 1 rigore), Zahavi (Palermo), Biabiany (Parma), Floccari (Parma; 1 rigore), Modesto (Parma), De Rossi (Roma), Simplicio (Roma), D’Agostino (Siena; 1 rigore)
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La Partita
Attenzione al Parma… cotto Gli uomini di Colomba non riescono più a vincere e l’Inter vuol mettere la quinta
di A.S. Bisceglia L’Inter ha la possibilità di continuare a sfruttare il calendario agevole di questo scorcio di campionato. Il Parma è una squadra molto organizzata, ma che nelle ultime partite fa fatica a vincere. Arriva da tre pareggi consecutivi e una sconfitta; per dirla tutta l’ultimo successo è datato 20 novembre, addirittura con l’Udinese. In trasferta ha colto tre punti addirittura al San Paolo, piegando il Napoli per 2-1 (16 ottobre). Tra i ducali mancherà Alessandro Lucarelli, perno centrale e anima della squadra. Colomba sostituirà il giocatore toscano con Santacroce, in netta ripresa. Tatticamente gli emiliani proveranno a contendere le fasce ai nerazzurri, che se le vedranno a destra con Gobbi e sinistra con Zaccardo che con Nagatomo darà vita a un duello mozzafiato. Il campione del mondo del 2006 sta vivendo un buon momento di forma e con il giapponese non è detto che finisca male. Il centrocampo del Parma è più mobile per caratteristiche, proverà a imbrigliare la centralina di Thiago Motta, lento nei movimenti, ma veloce con i piedi, capace di dare profondità all’azione. I
gialloblu affidano, come sempre, le poche chance di vittoria alla coppia d’attacco Giovinco-Floccari. Il primo, che agirà leggermente dietro, fungerà da apriscatole nella difesa di Samuel e compagni poiché difficilmente dà punti di riferimento, mentre il centravanti calabrese sarà il piede di porco. Fisico e rapidità metteranno sicuramente in ambasce il reparto arretrato di Ranieri, granitico nelle fasi statiche del match, ma in difficoltà in quelle veloci. Dall’altra parte, in attacco le soluzioni sono molteplici, ma l’inizio dovrebbe giocare il tandem Milito-Pazzini, con l’argentino leggermente arretrato, per le sue doti
tecniche nel creare gli spazi per il suo compagno di reparto. Le alternative ci sono, a cominciare da Forlan, che scalpita, e da Alvarez, che ha concluso alla grande il 2011. Non può essere certo il Parma a ostacolare il cammino della Beneamata, ma l’attenzione dovrà essere totale. Una vittoria potrebbe dare l’abbrivio giusto a una settimana che potrebbe decidere una volta per tutte le ambizioni di questa squadra: il derby ce lo svelerà. Partita malissimo, ma nelle ultime prestazioni ha dimostrato di essere ancora un avversario temibile per Juventus e Milan che, insieme con l’Udinese, sono le favorite per la vittoria finale.
I Bioritmi di Inter-Parma
Anno nuovo, vincita nuova di Enzo Occhiuto Dall’analisi dei potenziali bioritmici (F: coordinamento motorio, E: umore, I: concentrazione) dei singoli giocatori, che presumibilmente scenderanno in campo, emerge un maggior stato di benessere psicofisico dell’Inter (6,02 v.m.) rispetto a quello del Parma (5,97 v.m.). Analizzando i valori medi bio dei moduli tattici dei due allenatori possiamo notare che quelli di Claudio Ranieri (6,18 v. m.) 4 –4 -2 (v. 6,08 – 6,10 – 6,10) sono tutti ottimi ed al disopra della media; di contro quelli di Franco Colomba (5,88 v. m.) 4 – 4 - 2 (v. 5,93 – 6,02 – 6,09) risultano sotto la media solo nel reparto difensivo (compreso il portiere Mirante con 5,78 v. medio), mentre sono buoni a centro campo e ottimi nel reparto offensivo. La squadra nerazzurra galvanizzata dai quattro successi consecutivi (cinque nelle ultime sei partite) e dalla risalita al quinto posto in classifica generale a otto punti di distacco dalle prime (Juventus e Milan con 34 punti), è pronta ad affrontare con maggior sicurezza e determinazione la compagine parmense. Ma vediamo
L’Inter è pronta ad affrontare con maggior sicurezza e determinazione la compagine di Colomba in sintesi quali sono i bioritmi positivi v. emotivo) in giornata buona ed alla Atomica” a cui toccherà, con il suo dei campioni delle due squadre che stella del Parma Sebastian Giovinco innato talento, il delicato compito di potrebbero fare la differenza. Lucio (6,34 v.m.) detto anche “Formica inventarsi il gol. (6,45 v. emozionale) molto prezioso in fase difensiva, Nagatomo (6,42 v.m.) contemporaneità di bioritmi positivi : in forma strepitosa da applausi, Zanetti (6,46 v. intuitivo) un concentrato di creatività e perspicacia al servizio della squadra, Thiago Motta (6,50 v. fisico) al top della condizione psicofisica: forza,continuità e precisione, Coutinho (6,49 v. umore) dotato oltre che di intuito anche di grande entusiasmo, Alvarez (6,42 v. intuitivo) con Forlan (6,47 v. fisico) e Milito (6,50 v. vitalità) costituiscono la punta di diamante della squadra. Zaccardo (6,37 v. fisico) in grado di spingere al massimo sulla fascia destra, Gobbi (6,37 v. fisico) notevole capacità muscolare sulla fascia sinistra, Morrone (6,49 v. fisico) il capitano del Parma che con Galloppa (6,44 v. fisico) accanto ,cercherà di dettare i tempi alla squadra, Modesto (6,48 v. intuitivo) apporterà il suo contributo di lucidità a Floccari (6,45
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Il Campionato
Basta passi falsi di Laura Tangari
L’Inter nell’anno appena aperto deve segnare una svolta. Il duello col Parma è l’occasione giusta per confermare i progressi della squadra di Ranieri. A Bergamo invece i cugini del Milan incontreranno l’Atalanta
Si ricomincia con la sfida di stasera con l’Inter che ospita a San Siro un Parma deciso a vendere cara la pelle. Per i nerazzurri è sicuramente un test importante perché una vittoria significherebbe un altro passo in avanti nel recupero del terreno nei confronti della coppia capolista formata da Juventus e Milan. L’anno nuovo per la compagine di Ranieri deve segnare una svolta dopo i brividi fuori programma d’inizio stagione e la sfida odierna con gli emiliani deve confermare i progressi dell’undici nerazzurro ottenuti negli ultimi due mesi. Non ci fosse stato il passo falso casalingo con l’Udinese ci saremmo trovati di fronte a un’Inter senza pecche, o quasi, pronta a parlare di corsa al titolo con Milan e Juve. Tuttavia… va bene lo stesso: le due al comando non avranno una giornata tranquilla. I cugini rossoneri, ritemprati dalla vacanza di Dubai, dove in settimana hanno affrontato in amichevole sul velluto il PSG di Ancelotti (auguri dalla redazione, Carletto…), andranno a Bergamo per incrociare le armi con quell’Atalanta in grande smalto (e comunque sempre alle prese, seppur in maniera indiretta, col calcio scommesse, che toglie il sonno ai tifosi e naturalmente a Colantuono, uno dei migliori tecnici in circolazione). Far punti con i bergamaschi di conseguenza non sarà facile per il Milan che, sulla carta, potrebbe essere distanziato dai bianconeri di Conte, pure questi rigenerati a Dubai per la sfida di domani pomeriggio con il Lecce allo stadio di Via del Mare. Più facile sembrerebbe il turno dell’Udinese fra le mura amiche del Friuli contro il Cesena. I romagnoli hanno assolutamente bisogno di punti e proveranno a dar fastidio a Di Natale e compagni. Turno con i botti di Capodanno per la Lazio in trasferta a Siena nel match che apre oggi alle 18 la giornata di campionato. La squadra di Reja ha segnato un po’ il passo nelle ultime partite e Siena diventa una tappa fondamentale
per tenere accese le speranze di riaggancio alla testa della classifica. Sotto osservazione anche la Roma, capace di grandi imprese nei turni che hanno preceduto la sosta natalizia. La formazione di Luis Enrique, la cui panchina non traballa più, e forse non è mai traballata, dopo aver sbancato il San Paolo è attesa alla verifica dell’Olimpico col Chievo, squadra dalle mille vite capace di qualunque impresa. Soprattutto con le grandi del campionato. Da seguire l’importante match di Novara dove l’undici di Tesser
affronterà al Piola una Fiorentina pure lei affamata di punti, orfana di Gilardino finito al Genoa. Il bomber biellese con la sua nuova maglia sarà in trasferta a Cagliari mentre il Bologna al Dall’Ara dovrà vedersela con l’enigmatico Catania di Montella. E il Napoli? I partenopei per primi devono cancellare la sconfitta interna con la Roma e miglior avversario come il Palermo, in questo momento, non potrebbe esserci. Lo sa Mazzarri e lo sa sicuramente anche Mutti.
Borriello e Gilardino cambiano maglia È iniziata la sessione invernale del calciomercato. In arrivo altri affari. La più attiva è la Juventus che è costretta a sfoltire la rosa (r.s.) Non ci sono soldi, ma qualcuno tira su il gomito e allora gli affari si fanno. E al diavolo il fair-play finanziario. Il mercato di “riparazione” è iniziato il 3 gennaio. Eppure, nonostante la data citata, erano già 13 i giocatori trasferiti a società di serie A. Il Genoa ha portato in Liguria Alberto Gilardino. Idem per la Juventus, con Borriello. Il 3 gennaio sono stati registrati gli accordi con Fiorentina e Roma verso
le nuove destinazioni, muovendo due dei nomi più importanti del nostro campionato. Questa sessione di mercato chiuderà il 31 gennaio. Due gli affari che potrebbero far saltare il banco: la cessione di Pato e l’arrivo di Tevez in casa Milan. In questi giorni, intanto, bisogna aspettarsi in casacca juventina Caceres, eclettico stopper uruguagio adattabilissimo anche a destra. A centrocampo, accordo fatto con la Roma per Pizarro, ma prima
deve partire Pazienza. Un tentativo, prima di stringere sul cileno, si farà per Palombo, figlioccio di Marotta e Paratici dai tempi doriani. Il club di Corso Galileo Ferraris cercherà di liberarsi di Toni (il Cesena scalpita), Amauri (interessa alla Fiorentina) e Iaquinta, giocatori in possesso di ingaggi pesantissimi.
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Il Personaggio dell’Inter: Cristian Chivu
È Cristian romania
Soprannominato Swarovski o Cristal, a causa della sua fragilità muscolare, oggi è il difensore che tutti i club pretendono
di Alessandra Caronni Il Milan chiama. E per ora Chivu non risponde. Il mercato dei sogni non si ferma neppure sotto le feste e con il Diavolo alla ricerca di un esterno di sinistra, potrebbe puntare su Cristian Chivu. Il difensore dell’Inter, 32 anni, con buona probabilità non rinnoverà l’accordo con la Beneamata (in scadenza a giugno). Per Chivu, oltre alla destinazione rossonera, sono state ipotizzate quelle verso Ajax, Real Madrid, Psg e Napoli. Tuttavia, il rumeno è un professionista e pensa solo in nerazzurro, ora. Chivu è arrivato all’Inter alla fine del campionato 2006-2007, dopo una lunga e difficile trattativa: per la precisione, il 28 luglio del 2007. Un contratto da 3,5 milioni di euro l’anno. Il 19 agosto 2007 esordisce con la maglia dell’Inter proprio contro la Roma, nella Supercoppa Italiana a San Siro. Alla prima stagione in nerazzurro vince lo scudetto giocando la maggior parte delle partite con la spalla lussata. Il 6 gennaio 2010, nella partita contro il Chievo Verona, riporta una frattura del cranio in uno scontro
Nato a Reşiţa, in Romania, il 26 ottobre del 1980, Cristian Eugen Chivu è un elemento molto duttile: è capace di coprire la zona centrale e di fascia. Ma sa che muoversi egregiamente a centrocampo. Chivu è un pregevole battitore di calci di punizione e di rigori.
fortuito con Pellissier. Viene posto in terapia intensiva a causa del trauma e operato il giorno stesso. Torna in campo il 24 marzo seguente, nella partita casalinga contro il Livorno: da allora gioca indossando un caschetto protettivo, simile a quello del portiere del Chelsea, Petr Cech. La giornata seguente, nella partita contro il Siena, sul gol di Wesley Sneijder del 2-1 gli viene dedicata una maglietta con su scritto “Torna Presto Cris”. Il 24 aprile, nella partita di campionato contro l’Atalanta, giocata a Milano e vinta per 3 a 1 dall’Inter, Chivu segna il primo gol in nerazzurro dopo 65 presenze grazie a un potente sinistro da fuori area. Nella partita del 3 febbraio 2011, vinta per 3-0 contro il Bari, colpisce al volto con un pugno il difensore Marco Rossi. Il rumeno, scusatosi nel dopopartita, è stato squalificato con la prova tv per quattro giornate mentre l’Inter ha rinunciato a fare ricorso. Con l’Inter ha vinto tre scudetti, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, una Champions League e un Mondiale per club.
Il trasferimento Il costo dell’operazione, di 16 milioni di euro (13 più la compartecipazione di Marco Andreolli), da incassarsi in 3 anni, viene derisa pochi giorni prima da un tifoso della Roma che decide di mettere all’asta su eBay il cartellino del calciatore. Un’asta che arriva intorno ai 6 milioni di Euro e chiusa dal sito stesso l’11 luglio.
Il Personaggio del Parma: Sergio Floccari
L’ariete vuole incornare l’Inter L’attaccante calabrese ha nella forza fisica una qualità che potrebbe mettere in difficoltà il reparto arretrato nerazzurro
di Debora Cheli Sergio Floccari, trent’anni appena compiuti, con Sebastian Giovinco è uno dei pericoli di cui l’Inter dovrà guardarsi. Attaccante potente, tecnicamente molto bravo, abile nel gioco aereo, è uno dei centravanti più interessanti del nostro campionato. Il ragazzo di Vibo Valentia comincia a giocare a calcio con la squadra locale della sua città, Nicotera, prima di passare al Catanzaro. Da professionista debutta in serie D con l’Avezzano (nel 1997) e il Montebelluna prima di passare in serie C con il Mestre e il Faenza. Dopo il suo periodo a Faenza, dove segna tanto, è acquistato dal Genoa nel 2002, ma gioca solo nove partite
di campionato segnando un gol nella sua prima stagione in serie B. Col Rimini, l’attaccante di Calabria fa un passo indietro in serie C2, dove gioca e segna con regolarità. I suoi gol contribuiscono alla promozione della squadra in serie B. Nel gennaio del 2006, arriva in serie A col Messina. Tre i gol di quella stagione, due di questi hanno segnato il pareggio 2-2 contro la Juventus di Capello. In quella stagione la squadra siciliana retrocede in serie B, ma rimane nella massima serie con l’Atalanta. A Bergamo, Floccari si gioca il posto in squadra con giocatori del calibro di Simone Inzaghi, Antonio Langella e Riccardo Zampagna chiudendo la stagione 2007/2008 con l’attivo di otto gol in campionato. Nella stagione successiva si migliora segnando dodici gol in campionato e contribuendo a portare la sua squadra a metà classifica. Il primo luglio 2009, torna a Genova, il club che aveva lasciato nel 2003. Segna al suo
debutto contro il Napoli e segna, anche, in Europa League contro il Valencia. Pur avendo segnato quattro gol in campionato, fa fatica a trovare spazio nella squadra di Gian Piero Gasperini. Si trasferisce, così, alla Lazio per sostituire Goran Pandev che ha lasciato per l’Inter. Debutta dopo una sola seduta di allenamento e segna due gol nella vittoria per 4-1 sul Livorno. In seguito, Floccari è uno dei giocatori chiave della squadra che disputa un campionato di tutto rispetto. Il 31 agosto 2011 si trasferisce al Parma, in prestito oneroso per 1,5 milioni di euro con il diritto di riscatto fissato a 5,5 milioni (7 milioni il costo totale dell’operazione). Dopo un inizio di campionato reso sfortunato da un infortunio, il 18 dicembre, sigla la sua prima rete gialloblu sbloccando il match contro il Lecce. Si ripete una settimana dopo andando in gol contro il Catania. Le sue caratteristiche tecniche fanno gola a Cesare Prandelli che nell’ottobre 2010 decide di impiegarlo in una gara di qualificazione agli Europei 2012 contro Irlanda del Nord e Serbia, in sostituzione dell’infortunato Alberto Gilardino.
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Anelli Auto Due Viale Brambilla, 38 27100 Pavia (PV) Tel. 0382-383811
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La Storia del Parma
Parma da fuoco La società nacque grazie a uno dei più grandi maestri della musica: Giuseppe Verdi
di A.S. Bisceglia Allenatori come Sacchi, Ancelotti e Scala, campioni come Cannavaro, Crippa, Zola, Inzaghi, Crespo, Chiesa, Buffon: dalla città emiliana sono transitati gli astri del nostro torneo. Lunga e ricca la vita calcistica parmense. Nella lontana annata 19191920 i ducali terminano al secondo posto nel girone eliminatorio… emiliano. Nel 1922 l’avvocato Ennio Tardini dà avvio al progetto per costruire lo stadio, inaugurato l’anno successivo e intitolato proprio all’avvocato, nel frattempo prematuramente scomparso. Il Parma nel frattempo partecipa ad una serie di campionati a carattere regionale, con squadre come Piacenza, Bologna, Reggiana, Spal, Mantova e Modena, e nel 1924-1925 arriva la prima promozione: il Parma passa dalla Seconda alla Prima Divisione; nel 1929 viene promosso in Serie B dove esordisce il 6 ottobre: Parma-Biellese 2-0. La stagione successiva diventa Parma A.S. La permanenza in serie B dura solo altri due anni, poi la squadra è retrocessa in Prima Divisione. Piccolo break, per rammentare comunque che il Parma nacque grazie a uno dei più grandi maestri della musica: Giuseppe Verdi. In occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita del grande compositore parmense, il 27 luglio 1913 vide la luce il Verdi Foot Ball Club, trasformato il 16 dicembre dopo in Parma Foot Ball Club. Parentesi più che dovuta. Ma torniamo verso il 1935, quando viene ammesso alla Serie C appena
costituita. Nel 1943 viene promosso in Serie B dopo lo spareggio promozione vinto 2-0 a Brescia contro il Verona ma subito dopo viene retrocesso all’ultimo posto per corruzione di alcuni giocatori del Lecco l’ultima giornata. Nel 1949 perde 4-1 lo spareggio salvezza con lo Spezia e retrocede in Serie C. In questa categoria rimane 5 anni, fino a che nella stagione 1953/54, grazie anche alle 15 reti del bomber Korostelev,
Carlo Ancelotti nel Parma
ottiene la promozione in Serie B, dove rimane negli 11 anni successivi. Due giocatori importanti di questi anni sono stati il goleador Erba e Ivo Cocconi. Nella stagione 1964/65 il Parma retrocede in Serie C, in seguito ad una stagione disastrosa nella quale totalizza soltanto 23 punti. Ma il peggio deve ancora venire: da tutti affrontati come la squadra da battere, i “crociati” non tengono il passo e retrocedono in D. Anni difficili. Gli
Formazione 2011
spalti del Tardini sono deserti (come le casse societarie). Il Parma A.S. viene messo in liquidazione. Viene fondato il Parma F.C. Ma le cose non migliorano: il Tribunale di Parma, alla vigilia della stagione 1969-70, lo giudica insolvente, impedendone così l’iscrizione al campionato. Dopo tanti saliscendi, eccolo, la rinascita. A destra, Massimo Barbuti
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sabato 7 gennaio 2012
Calcio Estero
Le grandi piangono di Luigi Sada
Mentre la Bundesliga riposa, in Inghilterra cadono a terra super club come Manchester United, Manchester City, Chelsea. Intanto, Carlo Ancelotti festeggia in Francia il primo posto del suo Paris Saint Germain
Champagne al veleno per lo United, il City e il Chelsea in Premier League nella notte di Capodanno dove tutte le protagoniste del torneo, alla vigilia, davano per scontato i tre punti in palio. Invece, è successo il patatrac: la squadra di Ferguson all’Old Trafford è stata abbattuta dal Blackburn ultimo in classifica con un incredibile 2-3 siglato dal redivivo Yakubu Aiyegbeni (doppietta) e dal gol vincente di Hanley a una manciata di minuti dal fischio di chiusura. Stessa cosa a Londra dove il Chelsea di VillasBoas, in vantaggio sull’Aston Villa grazie a un rigore messo a segno da Drogba, è stato prima rimontato e poi mandato al tappeto con le reti di Ireland, Petrov e Bent. Per i londinesi è ormai crisi profonda. Ma il bello, e si fa per dire, è arrivato
il giorno dopo, primo gennaio, con il City di Mancini finito a gambe all’aria proprio al 93esimo con il Sunderland capace di infilzarlo con una prodezza del coreano Ji DongWon nel momento in cui tutti si aspettavano un affondo vincente per staccare di nuovo lo United tornato in cima alla classifica alla pari con i cugini a Santo Stefano col largo successo (5-0) sul Wigan. Pure il turno di dopo Natale aveva regalato sorprese a non finire, dal momento che lo stesso City era stato bloccato a Manchester sul pareggio dal WBA di Hodgson vecchia conoscenza del popolo interista. Festeggiano invece l’Arsenal (bentornato. grande Henry) col QPR e il Liverpool che si sbarazza tranquillamente del Newcastle per 3-1 con un gol da favola del rientrante Gerrard. Frena il Tottenham in casa
dello Swansea. Ma i giochi ora si sono riaperti. In Francia, dove si è concluso il girone d’andata, il Paris Saint Germain brinda al primo posto solitario grazie alla sconfitta del Montpellier con la matricola Evian ma soprattutto si fa baldoria per l’arrivo di Carletto Ancelotti fortemente voluto da Leonardo al posto dell’esonerato (e senza colpe) Kombouare. Un bravo al nostro Sirigu eletto miglior portiere della Ligue 1. Intanto il Lione perde clamorosamente col Valenciennes mentre, al contrario, torna alla vittoria il Marsiglia prossimo avversario dell’Inter in Champions. In fondo alla classifica colpaccio esterno dell’Ajaccio col Sochaux. Infine spettacolare 4-4 dei campioni di Francia del Lilla col Nizza. In Spagna il Real di Mourinho resta
al comando con tre lunghezze sul Norimberga nell’ultima giornata Barcellona campione del mondo. prima dello stop. Le merengues per tutta risposta alla sconfitta casalinga indigesta con i blaugrana vanno a Siviglia e seppelliscono di gol (6-2) Kanoute e compagni. Un occhio di riguardo per il Villareal di Pepito Rossi. Il bomber italiano è guarito e presto tornerà in campo ma il Villa, di questo passo, rischia la retrocessione avendo un gradino sotto di lui solo il Racing Santander e il Saragozza. Riposa la Bundesliga con la sosta invernale. È al comando il Bayern Monaco con tre lunghezze di vantaggio sullo Schalke 04 e il Borussia Dortmund, campione in carica. In quarta posizione il sorprendente Mönchengladbach davanti a Werder Brema e Leverkusen, quest’ultimo battuto clamorosamente in casa (0-3) dal
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La Vita dei Club
La Redazione ringrazia i Club per la collaborazione.
Natale di bontà dal mondo nerazzurro
di Giovanni Labanca
I tifosi nerazzurri, anche quando il campo “tace”, non smettono mai di essere protagonisti. Nel periodo natalizio appena trascorso si sono resi protagonisti di iniziative benefiche, dal Nord al Sud, nel più autentico spirito di solidarietà che ha sempre animato le azioni degli Inter Club. Ne riportiamo alcuni esempi, a dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, di quanta sia grande la generosità d’animo del popolo della Beneamata
Mazara del Vallo Cominciamo con l’Inter Club di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Il 18 dicembre, allo stadio comunale “Nino Vaccara”, con il patrocinio del Comune, si è svolto il trofeo “Sotto l’albero la Partita del Cuore”, un’amichevole che ha visto schierate le squadre di due tifoserie opposte, quella dell’IC “Angelo Moratti”, presieduto da Manuela Rizzo, e dello Juventus Club Doc “Gianni
Agnelli”, presieduto da Andrea Pinta. L’intero incasso della partita, per volere unanime dei consigli direttivi dei club, è stato devoluto a tre istituti di carità della città e sfruttato anche per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, donati alle famiglie e i bambini più bisognosi. “È un nobile scopo in un momento particolare come il Natale che viene poco rispettato dalle istituzioni e che, invece, ci ha animati
Inter Club Ottaviano
Inter Club Monopoli
L’Inter Club “Massimo Moratti” di Ottaviano, Napoli, uno dei più attivi della Campania, ha “creato” un’altra particolarissima occasione per essere sempre più vicino ai suoi soci e alle loro famiglie. Nella pausa natalizia, quando il tifo è messo momentaneamente da parte, ha organizzato, presso la sua sede, uno screening gratuito per la prevenzione dei tumori alla tiroide, cui si sono sottoposti trenta soci del club. L’iniziativa, che rientra nel più vasto progetto “Cura il tuo essere per il tuo benessere”, fortemente voluto dal presidente Mariano Visone, si è resa possibile grazie alla disponibilità dei dottori Luisa Avino, Roberto D’Angelo, Giuseppe Palmieri e Andrea Rampone di U.Ma.na Onlus. Insomma, un bel regalo di Natale ben accetto da tutti e ampiamente apprezzato per la sua grande valenza Nella foto, Pasquale Guida, Giuseppe Palmieri, Andrea Rampone, Roberto D’Angelo, Luisa Avino, Mariano Visone e Adriana De Leva, coordinatrice Inter Club della sociosanitaria.
L’Inter Club “Sante Puteo” di Monopoli, Bari, tenendo fede ai suoi impegni extracalcistici con grande connotazione sociale, ha organizzato una vendita straordinaria di Stelle di Natale il cui ricavato è stato devoluto in beneficienza alla locale A.M.O. (Associazione Malati Oncologici). Per questo, una delegazione dell’Inter Club, in rappresentanza dei 507 soci, formata dal presidente Antonio Brescia, Ferdinando Tricarico, Iacopo Petrachi, Pino Morga, Cristian Iaia e
di grande volontà anche per sancire che opposte tifoserie possono stare insieme e in pace per la solidarietà”, hanno commentato i presidenti dei due club. Arrivederci al prossimo Trofeo, magari con un triangolare a cui invitare anche il locale Milan Club.
Francesco Maccuro ha consegnato un assegno di ben 2.150 euro alla presidentessa della A M O, professoressa Vanna Rossani. Altra gradita festa è stata la Befana Nerazzurra, che ha richiamato una grande folla di bambini ai quali, come avviene da anni, sono stati riservati piacevoli regali. L’Inter Club, in conclusione, ha concluso benissimo il 2011 e cominciato altrettanto bene il nuovo 2012. Nella foto, il presidente Antonio Brescia, Ferdinando Tricarico, Iacopo Petrachi, Pino Morga, Cristian Iaia, Francesco Maccuro, Vanna Rossani e due collaboratrici A M O
Campania, al centro
Inter Club Cernusco S\N A Cernusco, placidamente adagiata degli Inter Club più attivi e fedeli alla e riflessa sul Naviglio, in provincia Beneamata: Cernusco Nerazzurra, di Milano, dal 1989 opera uno 117 soci iscritti e ben 60 abbonati allo stadio. Il che vuol dire presenza costante a San Siro e anche nelle trasferte, interne e internazionali, dovuto anche al ruolo di imbeccabile organizzatore del presidente Mario Locatelli. Per Natale, come ogni anno, grande festa con
un magnifico scoppiettante “Happy Hour” per lo scambio di auguri e la consegna dei gadget, sotto la sapiente regia, oltre che del presidente, del segretario Alessandro Recchia e del tesoriere Eugenio Valentini, alla presenza del coordinatore di Milano provincia Sud, Alberto Morelli, che ha portato i saluti e gli auguri della Società. Per tutti, torta nerazzurra e spumante rigorosamente italiano per un mondo di auguri per i tifosi nerazzurri del mondo.
Nella foto, il presidente Mario Locatelli si appresta al taglio della torta, circondato da Alberto Morelli, Alessandro Recchia, Eugenio Valentini e Giuseppe Dossi
Inter Club Portici L’Inter Club “22 Maggio” ha organizzato una magnifica “Festa di Natale” a “Villa Savonarola”, imperniata su “Ricordo” di Peppino Prisco”, la storia dell’IC “22 Maggio” e una gara gastronomica. Ospiti della serata sono stati i rappresentanti degli IC “Dal Vesuvio con Amore” Napoli; “Marco Materazzi” Caserta, “Torre del Greco”, “Marcello Parisi” Salerno; l’Assessore alla cultura del Comune di Portici, Alessandro Fatatis; la coordinatrice regionale, Adriana De Leva. Tutti accolti dal presidente Alessandro Campaiola
nell’ampio salone della Villa, in cui si sono potuti ammirare anche i presepi allestiti dai maestri Gennaro e Ciro Guzzi. Ha condotto la manifestazione il bravo Emilio Vittozzi. Il “Ricordo” di Peppino Prisco, curato da Ciro Nicastro, è emerso sempre “fresco” dalla lettura di tre brani: “Peppino, mio padre” di Luigi Maria Prisco (letto da Vincenzo Ascione); “Il Congedo dell’Alpino” di Raffaele Procacci (letto da Ciro Nicastro); “Natale ‘42” di Peppino Prisco (letto da Emilio Vittozzi, con il supporto di un video in bianco e nero) e dalle memorie personali di Adriana De Leva ed Emilio Vittozzi. Momenti di commozione
Inter Club Ironmen A poco più di un anno dalla fondazione, l’Inter Club Ironmen si è già segnalato per le sue iniziative, prime fra tutte quelle di carattere sociale che hanno visto in prima linea il presidente Sergio Fontanile ed i suoi collaboratori. Le festività natalizie hanno offerto ulteriore occasione di fare qualcosa di utile per il prossimo e soprattutto per i bambini bisognosi, ricollegandosi all’iniziativa “Adotta una Pigotta”, lanciata dal 1988 dall’Unicef e basata sulla vendita delle simpatiche bamboline di pezza a 20 euro, per l’acquisto di un kit salvavita destinato ai bambini africani, in modo particolare. La vera protagonista di questa bella storia è stata la signora Antonia Fontanile (nella foto), mamma del presidente
sincera e di “orgoglio interista” hanno pervaso tutti i presenti, che hanno assistito entusiasti alla successiva proiezione di un videoclip dal titolo “22 Maggio”, ideato e montato dalla dinamica Daniela Radente, accompagnata dalla lettura de “Il Mio 22 maggio”, un racconto fatto di… immagini e curato dal presidente Alessandro Campaiola: la vita in nerazzurro, gli amici d’infanzia, i soci del club. Disponibile su www. interclub22maggio.it. Il concorso gastronomico è stato vinto da Marina Martone, con la “Parmigiana di melanzane” e da Irene Autiero con “Dolce all’Arancia”. Durante
Sergio che, aiutata dai suoi alunni della scuola elementare “Bauer”, ha realizzato delle Pigotte “Griffate” stile Ironmen, prontamente “adottate”, in primis, dal figlio e dagli altri componenti il direttivo. L’intero ricavato sarà prontamente girato a l l ’ U N I C E F, per la piena soddisfazione di tutti i soci del Club ed i ringraziamenti dei bambini dell’Africa.
la manifestazione, la responsabile amministrativa, Claudia Campaiola, ha raccolto contributi da devolvere ad Inter Campus. In chiusura, il presidente Campaiola ha omaggiato gli ospiti di targhe ricordo e di un cesto natalizio la sempre presente Adriana De Leva, instancabile motrice degli Inter Club della Campania. I momenti salienti della festa nerazzurra, pregna di valori quali l’amicizia, la socialità e la solidarietà, sono stati immortalati dall’obiettivo del valente fotografo Valerio Iermano, di cui pubblichiamo le foto a lato.
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Iosonopompilio
Al mercato, al mercato, al mercato…
E i soldi? Borriello è arrivato alla Juventus, con qualche perplessità. Tevez andrà a Milano, sponda rossonera
di Cesare Pompilio È ripartito il mercato dei calciatori (quello di riparazione), i dirigenti tutti fanno sapere, attraverso i loro uffici “stampa e propaganda”, le intenzioni così tengono buoni i tifosi creando aspettative che difficilmente si verificano. Non ci sono soldi e allora assisteremo a numerosi scambi, così si diceva un tempo. Oggi si fa cancan solo sui giornali e, stringi stringi, gli unici due colpi di questo mercato di riparazione saranno Tevez, al Milan, e Borriello, alla Juve. L’argentino arriverà nei prossimi giorni a Milano, voci “malignazze” dicono che ci sia anche l’Inter. No, l’“Apache” ha
trovato l’accordo coi rossoneri, se si muove dal City lo fa per andare in via Turati. Galliani non ha ancora trovato l’accordo con gli inglesi e allora aspettiamo? Aspettiamo sì, Ibra ha fatto sapere che chi gli manca è Cassano, non Tevez. E allora? Pato ha innescato la miccia (alla fine sarà l’unico che resta) tutti parlano, alé. Dunque da juventino dovrei essere felice: quando lo spogliatoio dell’avversario è in subbuglio vinco io. Invece, non sono affatto tranquillo perché don Peppino Marotta ha preso in prestito Borriello che è il doppione di Matri, in questi giorni ha promesso l’arrivo di Caceres, un cavallo di ritorno (Dio ci scansi) un uomo d’area e, poi, udite…udite , ha messo gli
occhi su Pizarro della Roma (doppione di Pirlo). Ma “dio bono”, comprare con due soldi un difensore centrale? No. Tutte le domeniche dovrà essere Giovanni Luigi Buffon l’eroe. Ma per favore, nessuno si aspettava tanta grazia, lo stesso Antonio Conte, che pure sapeva a cosa poteva incorrere, saluta la “sua” Juventus come il miracolo del 2011/12 e la società non lo accontenta. Toglietemi una curiosità: sapete dove andranno
Amauri, Iaquinta, Toni, Grosso? Staremo a vedere chi andrà via. Per ora, noi amanti e tifosi di pallone ci gustiamo il ritorno del calcio giocato che è l’unica cosa che conta. Mi dicono che Zarate ritorna alla Lazio. Se fossi Ranieri lo terrei magari farà un gol al Milan nel derby della Madonnina e dunque diventerebbe intoccabile. Certo, se i tifosi pensano ai fasti passati con Ibra o Eto’o e allora diventa tutto più indigesto,
come il prosciutto di Parma. Siamo quasi al post-Calciopoli, la classifica parla chiaro, ecco che tutti vogliono rinforzi, ma i soldi ci sono o no? Per soldi intendo quelli puliti, perché mi duole il cuore pensare che una città come Bergamo subisca gli sguardi in cagnesco. Stringo la mano a tutti i bergamaschi e alle loro nobili tradizioni calcistiche: Scirea, Cabrini, Domenghini ecc, ecc, ecc…
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Hockey
Cuocere le Oche per volare C’è la capolista e Da Rin cerca di recuperare almeno Pikkarainen, totem della difesa rossoblu
di Beppe Vigani “L’Egna è una bella squadra, completa in ogni reparto, che ha tanti cambi: non sarà facile batterla”. Chi parla è Massimo Da Rin che, qualche minuto dopo il match vinto con l’Appiano, guarda già al match contro la compagine che sta comandando il campionato di Seri A2. Una bella prestazione per i ragazzi dell’Hockey Milano che ha dato un segnale forte e chiaro alla capolista. Un 5-1, grazie alle reti di Peter Klouda, Ryan Constant, Marcello Borghi, Luca Ansoldi e Tommaso Migliore, che non ammette repliche, soprattutto, per com’è scaturito. “Sì, sono molto contento della squadra – commenta il coach rossoblu -. In power play continuiamo a segnare, quindi, sotto questo punto di vista, il problema appare risolto”. Il Milano sembra aver preso un ritmo inarrestabile con cinque partite consecutive, iniziate subito dopo la sconfitta proprio
contro il team della Bassa Atesina, dopo un match rocambolesco terminato ai tiri di rigori. Vittime delle stecche meneghine Merano, Caldaro, Gardena, Bozen e poi il temuto Appiano, superato proprio mercoledì. Ma con rispetto al Pergine, l’attenzione è proprio sulla formazione di coach Robert Wilson, che in casa ha sempre lasciato briciole, soprattutto, ai rossoblu. Da Rin, a tal proposito, sottolinea i timori del match con le Oche, vero piatto per intenditori: “Spero che Pikkarainen recuperi, sarebbe molto importante. Sarà fuori anche Caletti, ma non c’è nulla da fare. Vorrei recuperare almeno il finlandese”. Poi, quasi indirettamente, lancia un appello ai suoi uomini: “Dobbiamo entrare in campo determinati e non subire penalità stupide. Loro sono molto bravi a punirci in power play, sono quasi implacabili in questa situazione”.
Tra Egna e Milano vi sono sette punti di differenza e un’eventuale sconfitta per Migliore e compagni sarebbe davvero inopportuna. La stagione
è ancora lunga, ma vincere contro i primi della classe sarebbe un abbrivio importante per gettarsi poi a capofitto nel momento che conta.
Basket
Milano è sempre di moda L’EA7 vince contro Roma e aggancia Siena sconfitta in casa. Gentile non fa rimpiangere Hairston, infortunato di Debora Cheli Sotto l’Albero l’EA7 Milano trova la qualificazione alle Top 16 in Europa, al primo vagito dell’anno anche il primo posto in campionato. Dopo la bastonata di Santo Stefano al Pianella di Cantù (79-54), la squadra di Sergio Scariolo con due vittorie consecutive (Avellino e Roma) ha agguantato in classifica il Montepaschi Siena, che è stata sconfitta in casa dalla Scavolini Pesaro. Il coach delle “Scarpette rosse” in conferenza post-gara ha esaltato la prestazione dei suoi uomini: “È stata una delle più belle prestazioni di questa stagione contro una squadra che occupa un posto in classifica che non gli compete: ha uomini e talento per risalire al più presto”. Il tecnico dell’Olimpia fa una disamina sull’ultimo quarto, dove la squadra avanti di 18 punti si è fatta rimontare a 77-75 a 1’23”: “Sia per inesperienza, sia per qualche leggerezza di troppo, abbiamo rischiato di buttare via una partita che per fortuna o per capacità siamo riusciti a vincere” ha commentato. “Non riusciamo a giocare con continuità per quaranta minuti. Bisognerà lavorare molto su questo. Comunque sono molto contento di quello che
mi sta dando la squadra. Siamo qualificati alle Top 16, siamo primi in campionato… Certo, ci saranno altri momenti difficili, ma quello che stiamo facendo è molto positivo. Ho avuto anche ottime risposte dai giovani. Radosevic, Gentile e lo stesso Filloy ha giocato molto bene”. Lo scivolone interno dei campioni d’Italia ha agevolato l’aggancio dell’EA7 alla testa della graduatoria, ma è indubbio che la stagione dei milanesi sia, per il momento, più che positiva. La dipartita di Gallinari ha fatto più bene che male, ha equilibrato il sistema linfatico dell’impianto di gioco, ha distribuito le responsabilità a tutti i componenti del roster, che ha scacciato qualsiasi alibi. L’infortunio di Malik Hairston è stato mitigato dall’arrivo di Gentile, che proprio con Roma è risultato uno dei migliori in campo. La partita di sabato con la Tercas Teramo dovrebbe essere una formalità, ma le “legnate” prese in trasferta in questo campionato sono note. Gli abruzzesi sono ultimi in classifica, ma in una partita, davanti al pubblico amico, può succedere di tutto.
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L’Accademia di Numa
Lara Comi, Onorevole (rossonero) in tutto... e per tutti È l’onorevole più bella del parlamento Europeo, la più amata del Pdl. E la più corteggiata da tutti i politici
Se fosse vissuta nella prima Repubblica sarebbe stata… onorevole e giornalista. Nella seconda Repubblica, vive a Bruxelles a nome dell’alta Lombardia e per conto del Pdl fa l’Onorevole. Stadio 5 ha deciso di “fidanzarsi” e l’ha nominata sul campo (non quello di San Siro) sua collaboratrice: ecco Lara Comi, deputato del Pdl a Bruxelles. I capelli neri incorniciano un viso botticelliano dove un paio di occhi azzurri sono dei fari abbaglianti. Per lei tutto è musica: parlare a bassa voce, tifare allo stadio a gesta, nella gioia fa vedere tutto il suo splendore, nella rabbia gli occhi girano piano, molto piano, ecco la pantera; durata
30 secondi. Poi, all’improvviso, ritorna l’onorevole più bella del parlamento Europeo, la più amata del Pdl, la più corteggiata da tutti i politici italiani in Europa. Insomma, tutti la vorrebbero nelle proprie fila. Ma lei medesima vuole essere una persona libera, sempre; eccola, in cucina cambia volutamente le ricette (è bravissima tra i fornelli), libera nei sentimenti, libera nella vittoria che è gioia interiore, libera nella sconfitta per meditare e preparare la vittoria ancora più sonante. Se fosse allenatore di calcio farebbe allenare la squadra (il Milan) al suono di Bach, se fosse giornalista sarebbe più brava di Oriana Fallaci perché più curiosa,
se fosse mamma vorrebbe vicina a sé Riccardo, Lorenzo, Alexander, Mark e Michelle. È figlia del nostro tempo? No, è troppo pulita, evita il compromesso. Nella prima Repubblica sarebbe stata la figlia ideale di Alcide De Gasperi con l’invidia di Palmiro Togliatti. Saragat avrebbe rinunciato alla Presidenza della Repubblica e… Pietro Nenni avrebbe fondato un partito tutto per Lara Comi. Uno slogan dei tempi che furono diceva “Tutta pregi e niente difetti”. Benvenuta nella grande famiglia di Stadio 5. Aspetto un gioco della “Giochi Preziosi” della quale Lara Comi è testimonial.
Musica
Tutto cambia per Teresa De Sio Il carisma di un’artista travolgente che plana tra le generazioni con assoluta credibilità live di Riccardo Sada A sorpresa Teresa De Sio inizia l’anno nuovo suonando dal vivo con il suo gruppo a Napoli. Dalle ore 1.30 anche Rai1 ha ripreso l’evento, in diretta fino alle 3 del mattino. Un concerto di quasi due ore tra folk, canzone d’autore e danza energetica. Sempre di più, Teresa De Sio si erge a paladina della difesa culturale della musica e del pensiero del Sud dell’Italia, dopo “A Sud A Sud” e “Sacco e Fuoco Deluxe” tra storie di briganti e visioni meridionali, ecco varare il “Tutto Cambia Tour”, un progetto augurale che ci proietta nel nuovo anno. Arrangiamenti potenti e
graffianti, una sorprendente vitalità “sudista”, faranno di questo tour uno degli avvenimenti più significativi del 2012. Il progetto è ponte ideale tra la musica folk e le sonorità acustiche ed elettriche, vera novità sonora di “Tutto Cambia”. Tutto ciò nel momento di maggiore evoluzione del suono folk, sia quello puro di tradizione che quello di contaminazione, portatori entrambi di un incandescente bagaglio fatto di musiche, strumenti, stili e suggestioni ineguagliabili. Come dice la De Sio… “il folk è il rock del popolo”. Nel concerto i brani tratti dal nuovo
Cd, dal singolo “Non Dormo Mai Tutta La Notte”, in air play nelle radio più importanti d’Italia, alla sorprendente versione in italiano del brano di Mercedes Soza, “Tutto Cambia”, alla rielaborazione in dialetto napoletano di “Creuza De Ma”, di Fabrizio de André, senza dimenticare il dipinto feroce della nostra società in “Basso Impero”, già segnalato dai giornalisti in tutte le recensioni, affiancati a una produzione live potente e energetica, con una micidiale “Tammurriata Nera” e di “O Paraviso ‘n Terra”.
Ecco le primissime date ufficiali del “Tutto Cambia Tour 2012” 8 gennaio, a Roma, Auditorium Parco della Musica Teatro Studio, Viale Pietro de Coubertin; ore 21 21 gennaio, a Torino, La Suoneria, Casa della Musica, Via Partigiani, 4, Settimo Torinese; ore 21
La band: Teresa De Sio: voce, chitarra acustica, chitarra a botta, percussioni Sasà Flauto: chitarra acustica e elettrica H.E.R: violino Fiore Benigni: organetto Luca Rossi: percussione e voce Vittorio Longobardi: basso elettrico
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Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet: www.stadio5.it Amministrazione: info@stadio5.it
Direttore responsabile Beppe Vigani E-Mail: redazione@stadio5.it Concessionaria di pubblicitĂ Edizioni SBM commerciale@stadio5.it
Collaboratori Riccardo Sada, A.S. Bisceglia, Giovanni Labanca, Enzo Occhiuto, Cesare Pompilio, Luigi Sada, Bianca Elton Ara, Debora Cheli, Daniela Veronese, Alessandra Caronni, Laura Tangari Grafica Chiara Maggioni grafica@stadio5.it
Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011
NUOVA SEBE S.p.A Via Brescia 22 22063 Cernusco sul Naviglio (Mi) Tel. 02.92104710 E-Mail: tecnico.stem@seregni.com