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Martedテャ 13 marzo 2012
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www.succursale-milano.citroen.it Martedテャ 13 marzo 2012 Anno 2 N. 15
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COPIA OMAGGIO
INTER - MARSIGLIA
ELIMINATE IL CLAN
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Martedì 13 marzo 2012
L’Editoriale
Le prime righe di questo giornale le voglio dedicare a una situazione da terzo mondo, ma che riguarda Milano, le cui istituzioni politiche, sanitarie, mediche si sono rese protagoniste di una faccenda molto discutibile. È la storia di Virginia, una bambina nata prematura alla 25esima settimana, con lesioni cerebrali permanenti, che le ha provocato cecità e mancata deambulazione. L’approccio alla vita di questa sfortunata creatura, che ora ha circa venti mesi, è a dir poco da tregenda. I pediatri di base la rifiutano
di Beppe Vigani Detto questo, con tristezza e fatica mi accingo a scrivere anche di calcio, un argomento quasi blasfemo al cospetto di tanta severità. La Champions League vuole abbracciare anche Inter e Napoli. Un’impresa, dopo il mezzo harakiri del Milan, che dopo 45’ aveva un piede fuori dall’Europa. Solo la poca benzina di Van Persie e compagni l’ha salvato da una flagellazione gratuita. Ora tocca a Claudio Ranieri e Walter Mazzarri. Il primo per salvare la panchina deve assolutamente strappare il biglietto dei quarti: in caso contrario il responso sarebbe di una gravità epocale. Per quanto riguarda la squadra partenopea la stagione è da incorniciare: dovesse centrare il terzo posto sarebbe trionfale. Tornando al club di Corso Vittorio Emanuele non è azzardato sostenere che nel mese di marzo essere fuori da tutti i giochi (zona Champions compresa), sarebbe da bancarotta e, di conseguenza, rifondazione a cominciare dal giorno dopo. Quel genio di Gustave Flaubert aveva il seguente pensiero: “Non c’è nulla di così umiliante come vedere gli sciocchi riuscire nelle imprese in cui noi siamo falliti”. Un po’ come rovesciare la presunzione a scapito di coloro i quali pensano di essere onnipotenti. Gabriele Oriali, indiscusso campione del mondo del 1982, in una recente intervista ha definito la situazione del club nerazzurro in “totale confusione”; come dire che nel deserto è facile rimanere soli. Non c’è tempo di medicare le ferite,
contro il Marsiglia conta solo vincere e, soprattutto, qualificarsi. Giocando male, magari peggio, ma l’importante è passare. Come una collezione di Swarovski, molti allenatori sono messi in fila indiana per gufare Ranieri, che ha la ventura di guidare una squadra alla deriva, che ha solo in orgoglio e dignità le vere armi con cui combattere. Non si avanza altro, copertine e onori sono stati cestinati qualche mese fa. Non è difficile battere le Fenici guidate da Deschamps, ma oggi segnare e vincere per i colori nerazzurri sta assumendo sempre di più i contorni di un’impresa. Qualche amico del generale La Palisse amava recitare che “vincere aiuta a vincere”. Mai è troppo tardi per ricominciare.
perché “troppo impegnativa”, ottenere l’invalidità dall’INPS è un’impresa ardua nonostante sia certificata da 400 pagine di cartella clinica e ben quattro commissioni ASL. Le Poste Italiane per accreditarle la pensione d’invalidità pretendono addirittura che la bambina venga dichiarata da un giudice “incapace d’intendere e di volere” in quanto, a 19 mesi, non è in grado di firmare la distinta per i prelievi. Nonostante la richiesta per avere un posto auto per invalidi sia stata
L’ultimo canto di Ranieri L’Inter questa sera tenterà di ripetere l’impresa rimontando il gol incassato a Marsiglia
Le francesi sembrano portare fortuna all’Inter. Qualche mese fa nel girone di qualificazione della Champions i nerazzurri, pur perdendo il match conclusivo di San Siro col Cska, hanno sbattuto fuori il Lille che si era presentato con le carte in regola e con lo scudetto transalpino sulle maglie guadagnandosi il passaggio del turno, mentre in un passato non tanto recente avevano pagato dazio Sant’Etienne, Monaco e Guingamp, tre squadre non irresistibili ma pur sempre di Ligue 1. Stasera, nella sfida di ritorno del Meazza, Zanetti e compagni tenteranno di ripetere l’impresa rimontando il gol incassato a Marsiglia in piena zona Cesarini per poi provare a farne un altro
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Arbitro: Arbitro: Pedro Proença (Portogallo)
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brividi, in particolar modo se si risale alle partite col Palermo, la Roma e il Catania dove Julio Cesar ha dovuto piegare la schiena dieci volte. Piccolo record negativo dell’Inter di quest’anno che non finisce di stupire malgrado l’ombra di Gasperini sia stata allontanata dopo i primi disastri di avvio stagione. Gli uomini da tenere d’occhio stasera sono Diarra, Remy e Amalfitano, anche se Deschamps ha in serbo qualche sorpresa in merito alla formazione. Fra i pali è confermato Mandanda mentre la difesa punterà su Diawara e Kaborè. A centrocampo Valbuena e Traorè proveranno a bloccare gli affondi nerazzurri. In campionato, in pratica, non si sa chi sta meno peggio fra Marsiglia e Inter. Una cosa è certa: chi saluta la Champions stasera va in crisi profonda. Forse irreversibile.
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INTER (4-3-1-2)
per superare l’impegno senza i tempi supplementari che potrebbero essere fatali all’Inter contro una squadra tosta come quella di Deschamps che ha nei suoi valori fondamentali la potenza fisica e la tenuta alla lunga distanza. La Beneamata è praticamente a un bivio: il campionato è ormai perso, malgrado l’acuto di Verona col Chievo, la Coppa Italia è andata in fumo nel match secco col Napoli del San Paolo e di conseguenza per salvare la stagione non resta che la Champions, anche se dopo aver visto all’opera Barcellona e Real Madrid le speranze di successo sarebbero davvero ridotte al lumicino, salvo miracoli che nel calcio qualche volta possono accadere. Ranieri col Marsiglia sa di rischiare grosso. Guai incassare un gol perché sarebbe la fine. Per questo motivo il tecnico romano ha catechizzato soprattutto la difesa dove, cifre alla mano, per quanto concerne il campionato è davvero da
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politica, assistenziale e umanitaria. Una vergogna che macchia in modo indelebile la macchina burocratica milanese, incapace di difendere i deboli e i più bisognosi. Al sindaco depongo la mia milanesità vergognandomi da cittadino onesto e lavoratore di quello che questa città è capace di fare alle persone con un futuro incerto con l’unica colpa di essere stato maltrattato da madre natura.
La Partita
di A.S. Bisceglia
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regolarmente depositata al Comune di Milano, Virginia non potrà avere ciò che le spetta perché nel frattempo è stata costruita la pista ciclabile. Virginia, se proprio vuole, dovrà scegliere un posto per invalidi in un’altra via. Il posto per invalidi davanti al civico della sua abitazione serve a evitare spostamenti che a volte sono molto difficili, per un bimbo piccolo vuole dire non prendere freddo, pioggia, vento. Ho voluto omaggiare i lettori di Stadio5 di questa storia che sotterra qualsiasi velleità di civiltà di Milano nella classe
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Stadio ‘G. Meazza’ ore 20,45
MARSIGLIA (4-3-3)
All. C. Ranieri
All. D. Deschamps
1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 4 Zanetti; 18 Poli, 5 Stankovic, 19 Cambiasso; 10 Sneijder; 22 Milito, 7 Pazzini.
30 Mandanda; 2 Azilpicueta, 21 Diawara, 3 N’Koulou, 15 Morel; 4 Diarra, 28 Valbuena, 8 Gonzalez; 18 Amalfitano, 20 A. Ayew, 11 Remy.
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Gli Avversari: l’Olympique Marsiglia
Contro ogni pronostico I francesi sembrano in grado di centrare i quarti di finale e mandare a casa l’Inter
Severa Bisceglia
mandando a casa l’Inter contro ogni pronostico stilato dai media in avvio di Champions. Per il Marsiglia, tra l’altro, è un po’ una specie di braccio di ferro a distanza con il Psg di Carletto Ancelotti attuale capolista della Ligue 1. Qualche giorno fa l’undici di Deschamps ci ha lasciato le penne col modesto Evian nel recupero di campionato rinviato per la neve il mese scorso. Ma il risultato non cambia. I francesi, forti dell’1-0 dell’andata, scendono in campo a San Siro con ferma intenzione di ripetere le belle, se non ottime, prestazioni fornite nel Gruppo 5 dove con un colpo d’ala vincente hanno liquidato prima i greci dell’Olympiacos poi il Borussia Dortmund, attuale capolista della
Il Marsiglia punta al passaggio del turno. Deschamps non lo dice a chiare lettere perché è un giovanotto intelligente e quadrato, ma sotto sotto, e a microfoni spenti, l’ex juventino concede semaforo verde alla sua squadra, al di la dei risultati poco convincenti conseguiti in Ligue 1 nelle ultime settimane. Soprattutto l’ultimo passo falso in Corsica con l’Ajaccio fanalino di coda del campionato. L’Olympique non è nuovo a questi colpi vincenti fuori programma. Ne sa qualcosa il Milan in un passato neanche tanto lontano. La formazione transalpina sembra infatti in grado di centrare l’obiettivo dei quarti di finale
Bundesliga tedesca. La qualificazione agli ottavi, come ricorderete, è arrivata proprio in dirittura d’arrivo, nell’ultimo turno del 6 dicembre, col successo esterno di Dortmund. Una vittoria sulla quale nemmeno il più acceso tifoso dei biancazzurri marsigliesi avrebbe scommesso un euro, soprattutto dopo la sconfitta interna di metà novembre con l’Olympiacos. In precedenza, specialmente all’inizio della Champions, la squadra di Deschamps si era tolta non poche soddisfazioni con una partenza razzo che gli aveva permesso di chiudere in cassaforte due successi consecutivi, prima con la vittoria ad Atene con l’Olympiacos poi con un secco 3-0 inflitto al Borussia al Velodrome.
Quindi ha fatto seguito lo 0-1 casalingo con l’Arsenal dominatore del girone al quale ha fatto comunque seguito una immediata risposta positiva con lo zero a zero di Londra. Il sipario sembrava calato, infine, dopo il kappaò casalingo con l’Olympiacos col pubblico inferocito del Velodrome con Mandanda e compagni. Ma il gol vincente di Dortmund ha regalato il miracolo a Deschamps che adesso attende il bis con l’Inter. Didier Deschamps
Il Programma Il Turno Precedente
La Classifica Marcatori
Martedì 14 febbraio
Pos. Giocatore
Gol Squadra
Pos. Giocatore
Gol Squadra
Ore 20:45
Lione - APOEL Nicosia 1 - 0
1.
Lionel Messi
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Barcellona
18
Robinho
3
Milan
Ore 20:45
Bayer Leverkusen - Barcellona 1 - 3
2
Mario Gomez
6
Bayern Monaco
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Kevin-Prince Boateng 3
Milan
3
Roman Shirokov
5
Zenit San Pietroburgo
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Luiz Adriano
3
Shakhtar Donetsk
Mercoledì 15 febbraio Ore 18:00
Zenit San Pietroburgo - Benfica 3 - 2
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Roberto Soldado
5
Valencia
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François Modesto
2
Olympiakos
Ore 20:45
Milan - Arsenal 4 - 0
3
Alexander Frei
5
Basilea
29
Fernando Torres
2
Chelsea
3
Zlatan Ibrahimovic
5
Milan
29
Wayne Rooney
2
Manchester United
Martedì 21 febbraio Ore 18:00
CSKA Mosca - Real Madrid 1 - 1
3
Bafetimbi Gomis
5
Lione
29
Franck Ribéry
2
Bayern Monaco
Ore 20:45
Napoli - Chelsea 3 - 1
3
Edinson Cavani
5
Napoli
29
Marco Streller
2
Basilea
3
Seydou Doumbia
5
CSKA Mosca
29
Loïc Rémy
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Marsiglia
Mercoledì 22 febbraio Ore 20:45
Basilea - Bayern Monaco 1 - 0
10
Cristiano Ronaldo
4
Real Madrid
29
David Fuster
2
Olympiakos
Ore 20:45
Marsiglia - Inter 1 - 0
10
Karim Benzema
4
Real Madrid
29
Gonzalo Higuaín
2
Real Madrid
10
Robin van Persie
4
Arsenal
29
Maximiliano Pereira
2
Benfica
10
Oscar Cardozo
4
Benfica
29
Toni Kroos
2
Bayern Monaco
10
André Ayew
4
Marsiglia
29
Mario Balotelli
2
Manchester City
10
José Callejón
4
Real Madrid
29
Eren Derdiyok
2
Bayer Leverkusen
10
Pedro
4
Barcellona
29
Danny Welbeck
2
Manchester United
10
Hulk
4
Porto
29
Alexis Sánchez
2
Barcellona
18
Yaya Touré
3
Manchester City
29
Jelle Vossen
2
Racing Genk
18
David Villa
3
Barcellona
29
Federico Fernández
2
Napoli
18
Didier Drogba
3
Chelsea
29
Bruno César
2
Benfica
18
Fabian Frei
3
Basilea
29
Giampaolo Pazzini
2
Inter
18
Jonas
3
Valencia
29
Rafik Djebbour
2
Olympiakos
18
Gustavo Manduca
3
APOEL Nicosia
29
Marek Hamšík
2
Napoli
18
Aílton
3
APOEL Nicosia
29
Alexandre Pato
2
Milan
18
Moussa Sow
3
Lille
29
Ezequiel Lavezzi
2
Napoli
Il Turno Odierno Martedì 6 marzo Ore 20:45
Arsenal - Milan 3 - 0
Ore 20:45
Benfica - Zenit San Pietroburgo 2 - 0
Mercoledì 7 marzo Ore 20:45
APOEL Nicosia - Lione 1 - 0 (5-3)
Ore 20:45
Barcellona Bayer Leverkusen 7 - 1
Martedì 13 marzo Ore 20:45
Bayern Monaco - Basilea
Ore 20:45
Inter - Marsiglia
Mercoledì 14 marzo Ore 20:45
Chelsea - Napoli
Ore 20:45
Real Madrid - CSKA Mosca
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Il Personaggio dell’Inter: Claudio Ranieri
L’ultima chance Per pianificare il futuro l’allenatore deve concentrarsi sul presente. E stracciare il Marsiglia
di Alessandra Caronni Quanto è stato importante, per l’uomo che vede nell’immagine a fianco, aver sconfitto il Chievo in campionato? Parecchio. E allora, quanto sarà determinante una vittoria stasera col Marsiglia e comunque il passaggio alla fase successiva di Champions? Molto, anzi: tutto. Contro i francesi, Claudio Ranieri si gioca la carriera. Per carità, venisse esonerato indubbiamente troverebbe posto in qualche altro club. Ma vuoi mettere proseguire il cammino a bordo di una fuoriserie come la Beneamata, guidata persino da uno come Mourinho? Ranieri al termine del match col Chievo ha rivelato di essersi… commosso. “Ci tengo all’Inter, e i ragazzi hanno
fatto una grande prova. È stato un risultato che ha fatto morale: una grossa boccata d’ossigeno”. Bene, le parole del tecnico ora appartengono al passato. Solo che bisogna costruire il futuro partendo dal presente, da quella di stasera, che “non sarà una partita facile”. Tuttavia, aggiunge Ranieri: “Siamo pronti a giocarci tutte le nostre chance. Cerchiamo la qualificazione, ci concentreremo bene e faremo tutte le cose che abbiamo fatto sinora. Vincere ti dà quella gioiosità che serve”. Stare senza vincere per un mese filato non è stato facile. “Le pressioni sono state tante e forti. Malgrado ciò, dico così grazie ai miei ragazzi”.
Chi è Claudio Ranieri Nato a Roma, nel popolare quartiere Testaccio, il 20 ottobre del 1951, Claudio Ranieri è noto per non aver mai perso un derby in Inghilterra (con il Chelsea), in Spagna (con l’Atletico Madrid) e in Italia (con Roma e Inter). Di se stesso dice: “La mia vita è tutta un derby. Il derby, sotto certi aspetti, è la partita più facile perché è talmente vissuto dalla città e dalle tifoserie che un allenatore deve semplicemente controllare le emozioni: calmare l’ambiente, se c’è troppa euforia; tirarlo su quando è depresso”.
Il sostituto di Gasperini Claudio Ranieri è arrivato all’Inter il 22 settembre dello scorso anno sostituendo l’esonerato Gian Piero Gasperini. Il contratto che lo lega alla società nerazzurra scadrà il 30 giugno del 2013. All’esordio sulla panchina interista, Ranieri ottiene la vittoria esterna per 3-1 sul campo del Bologna e il primo successo stagionale per l’Inter. Il 22 novembre supera il girone di Champions League da primo in classifica con 10 punti con un turno di anticipo pareggiando 1-1 contro il Trabzonspor. Il 3 dicembre perde la sua prima partita in questo mese dopo quindici anni (l’ultima persa risaliva al dicembre 1996) in casa contro l’Udinese per 0-1. Il 15 gennaio 2012 vince il suo primo derby della Madonnina con il punteggio di 1-0. L’ultima squadra che era riuscita a battere il Milan in casa era stata proprio la Roma di Ranieri il 18 dicembre 2010. Riesce poi anche a eguagliare il suo stesso record di 7 vittorie
consecutive in campionato il 22 gennaio nel 2-1 contro la Lazio, l’altro lo aveva ottenuto con la Roma nel 2009-2010, ma non riesce a fare il nuovo di record di 8 il 29 gennaio perché viene battuto dal Lecce di Serse Cosmi per 1-0.
Il Personaggio del Marsiglia: Steve Mandanda
L’angelo custode di Marsiglia Il portiere, originario dello Zaire, è una delle stelle di Deschamps
di Debora Cheli Steve ha tre fratelli, tutti e tre portieri: Parfait (classe 1989) sotto contratto con il Bordeaux; Riffi (classe 1992) in forza al Caen e nazionale francese della Under-16 e Over (classe 1999). L’estremo difensore cresce nelle giovanili del Le Havre, con cui debutta in prima squadra nel 2005 in Ligue 2: in due stagione colleziona 67 partite in campionato, di cui 30 il primo anno e 37 il secondo.
Nell’estate del 2007 la dirigenza dell’Olympique Marsiglia decide di acquistarlo, con un contratto quadriennale. In precedenza aveva sostenuto un provino con gli inglesi dell’Aston Villa, che però non andò in porto. Durante quella stagione Mandanda doveva essere solamente la riserva del portiere titolare Cédric Carrasso, ma un grave infortunio di quest’ultimo gli permise di esordire in Ligue 1, in Champions League e in Coppa UEFA. Nel 2010 vince il titolo, la Coppa di lega francese e la Supercoppa di Francia,
questi ultimi due trofei bissati l’anno successivo. All’andata degli ottavi di Champions del 22 febbraio, è uno dei protagonisti della vittoria all’ultimo respiro al Velodrome contro l’Inter. Dal 2003 al 2007 gioca nella Nazionale francese Under-21, venendo anche chiamato per gli Europei di categoria del 2006. Dopo aver giocato un paio di partite con la Nazionale B, Raymond Domenech è convinto a far esordire il portiere di origine zairese facendolo debuttare nella Nazionale maggiore il 27 maggio 2008, sostituendo Sébastien Frey nel secondo tempo di
un’amichevole vinta per 2-0 contro l’Ecuador. In occasione degli Europei 2008 in Svizzera e Austria è convocato dallo stesso commissario tecnico come terzo portiere. Il tecnico di Lione punta su di lui come portiere titolare per le qualificazioni ai Mondiali 2010. Chi è Steve Mandanda Nato a Kinshasa, nello Zaire, il 28 marzo 1985, Steve Mandanda, oltre a essere il portiere del Marsiglia, è anche il capitano, il leader carismatico dello spogliatoio delle Fenici. Buon piazzamento, ma sono la reattività tra i pali e la forte personalità le sue doti migliori.
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La Champions: attualità
Un’eruzione contro mister Di Matteo di Laura Tangari
Il Napoli sembra non avere grandi problemi ed è pronto per affrontare il Chelsea. E il Real sfida il Cska
Palcoscenico di lusso oggi e domani in Champions con Inter e Napoli impegnate rispettivamente col Marsiglia a San Siro e col Chelsea allo Stafford Brige. I nerazzurri, reduci dal tonificante 2-0 di Verona col Chievo, sembrano in leggera ripresa e dal momento che i francesi si presentano con un altro risultato negativo (0-1 con l’Ajaccio), sulla carta, tutto lascia supporre che la Beneamata possa staccare il biglietto per il passaggio del turno. All’Inter occorrono due gol, senza subirne. Roba forse un po’ difficile in questi tempi. Pazzini ha la mira storta, Milito segna per caso e Forlan getta alle ortiche i palloni più facili. Ma la fortuna qualche volta aiuta gli audaci. E l’Inter, soprattutto Ranieri, ne hanno tanto bisogno. Chi invece sembra non avere problemi particolari è il Napoli capace di sommergere di gol, con punteggio tennistico, il povero Cagliari sceso al
San Paolo un po’ frastornato malgrado i tre acuti personali di un grande Larrivey che hanno spazientito Mazzarri per le amnesie difensive. “Guai a questi cali di tensione”, ha ammonito il tecnico napoletano. Il Chelsea resta comunque un brutto cliente per i partenopei. Primo perché a Londra Drogba e compagni faranno di tutto per rovesciare il risultato negativo dell’andata, secondo perché i giocatori non vorranno tradire Di Matteo subentrato a Villas Boas, terzo perché il Chelsea è rimasto l’unico rappresentante del calcio inglese dopo l’eliminazione dei due Manchester e dell’Arsenal. Oggi, intanto, va in onda anche Bayern Monaco-Basilea con gli svizzeri forti dell’1-0 casalingo dell’andata. I bavaresi stanno pagando a caro prezzo in Bundesliga i passi falsi delle ultime settimane che hanno proiettato il Borussia Dortmund in fuga solitaria, ma all’Allianz Arena non
L’esonerato Villas Boas con il neo allenatore Roberto Di Matteo
dovrebbero tradire i propri tifosi, in particolare modo se Ribery Robben e Gomez sono in giornata. L’altro match tutto da seguire è quello del Bernabeu
dove il Real tritasassi di Mourinho attende i russi del Cska bravi a fermare sull’1-1 in rimonta Cristiano Ronaldo e soci venti giorni fa. A Mosca la
temperatura polare era stata alleata del Cska, a Madrid, al contrario, sarà tutta un’altra musica.
La Champions: la Settimana Precedente
Il giorno del giudizio Bene Barcellona e Apoel. Scampato pericolo per il Milan
di Luigi Sada Primi verdetti per la Champions 2012. Il Barcellona passa e ne fa addirittura sette al povero Leverkusen, con una cinquina straordinaria firmata dall’extraterreste Messi, che stabilisce il nuovo record di segnature della manifestazione continentale. L’Apoel compie un altro miracolo ed elimina il Lione a Nicosia con un gol decisivo di Manduca dopo i calci di rigore, mentre il Milan, fra mille sofferenze a Londra con l’Arsenal di Wenger, ne incassa tre ma riesce a staccare il biglietto per i quarti di finale
tirando un gran sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. I rossoneri, scesi in campo contro i Gunners forti del poker messo a segno nell’andata, fin dalle prime battute sono apparsi in seria difficoltà con un avversario che non dava tregua. Puntualmente. dopo pochi minuti, è arrivato il primo gol degli inglesi siglato da Koscienly. Poi è stata la volta di Rosicky lesto nel calciare a rete nell’angolino sinistro di Abbiati un rinvio maldestro di Thiago Silva. Quindi, allo scadere del tempo, ci ha pensato Van Persie a portare a tre i gol di scarto su calcio di rigore facendo rivivere al Milan e ai suoi tifosi gli spettri della partita persa a La Coruna col Deportivo nel 2006. Nella ripresa i rossoneri, pur vivendo sempre sul filo di lana (se avesse segnato il quarto gol l’Arsenal)
ce l’hanno fatta a centrare l’obiettivo del passaggio del turno. In questa sfida, insomma, i ragazzi di Allegri sono sembrati la copia negativa della partita d’andata o, se preferite, le ombre di quella squadra scesa in campo qualche giorno prima al Barbera col Palermo dove era passato il ciclone Ibrahimovic con tutta la sua potenza. Lo svedese a Londra è stato invece spettatore non pagante. E forse per questo motivo che i rossoneri sono andati in tilt per tre quarti di gara. Nell’altro match del programma degli ottavi, lo Zenit di Spalletti torna a casa battuto da un Benfica per niente irresistibile. I russi sono usciti da Lisbona con un secco 2-0 sul groppone. Segno evidente della differenza attuale fra il calcio portoghese e quello dell’Est.
I Bioritmi di Inter-Marsiglia
Ripresa psicofisica e morale L’Inter sta sempre meglio e i suoi valori sono alle stelle
di Enzo Occhiuto
I potenziali bioritmici della squadra nerazzurra risultano nettamente superiori ai valori analizzati della formazione francese: Inter col 6,10 contro un Marsiglia al 5,99. Pertanto, l’Inter ha la possibilità di qualificarsi a spese dei francesi seppur bene impostati tecnicamente dall’esperto Deschamps (6,35 v.m. in stato di grazia psicologico). Dall’analisi dei valori medi bio dei moduli tattici proposti dai due
allenatori, si può notare la differenza di equilibrio tra le due compagini. Claudio Ranieri (4 – 4 – 2; v. 6,03 – 6,20 – 6,19) ha una compattezza in difesa e molto equilibrio tra centrocampo e la fase offensiva è in stato ottimale. Didier Deschamps (4 -2 – 3 - 1; v. 5,99 -5,97 – 603 - 6,31) è in grande difficoltà sia in difesa che a centrocampo, mentre in attacco si presenta in stato ottimale. Il coordinamento motorio della squadra
di Moratti (6,06 v.f.) è più alto rispetto a quello marsigliese (5,92). I nerazzurri hanno riacquistato la consapevolezza di essere ancora i campioni del mondo in carica e percepiscono l’incontro con maggior impegno agonistico (6,13 v.e.). Tiepida invece è l’emotività bioritmica del Marsiglia (5,97 v.e.). L’intelligenza tattica degli uomini di Moratti (6,15 v.i.) è evidente rispetto agli avversari d’oltralpe (6.06 v.i.).
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La Vita dei Club
Inter Club Castellanza Ganassa Madrid, 22 maggio 2010: tutto in una notte
di Giovanni Labanca testo di Bettino Calcaterra
Madrid.Si festeggia la Coppa e la nascita del Club.Da sinistra,Matteo e Antonio Macchi, Bettino Calcaterra e Marco Vatilli.
La sera del 22 maggio 2010, alle ore 22, 30, all’interno dello stadio Santiago Bernabeu di Madrid, un gruppo di amici, tifosi dell’F.C. Internazionale, decise di fondare un nuovo Inter Club. Alla base della decisione l’amore sviscerato per i nerazzurri e la voglia di condividere l’emozione appena provata con gli altri tifosi della nostra meravigliosa squadra. Così inizia la storia dell’Inter Club Castellanza, o meglio dell’Inter Club Castellanza Ganassa. I soci fondatori sono Bettino Calcaterra (presidente), Matteo Macchi (vicepresidente), Antonio Macchi (segretario), Ivan Pera (addetto stampa) e Marco Vatilli (tesoriere). Da questa breve cronistoria si può comprendere come l’Inter Club Castellanza Ganassa sia stato fondato sulla base della fiaba della nascita dell’F.C. Internazionale. I fondatori e i soci sono dei “ganassa” in tutto (in dialetto, “ganassa” è colui che agisce per mettersi in mostra: è la versione positiva dello sborone e, rispetto al “bauscia”, oltre alle parole ci mette l’atteggiamento). Essi emulano anche i 43 fondatori in quel del Ristorante l’Orologio del 9 marzo 1908. L’Inter Club Castellanza Ganassa
Federico e Matteo con Capitan Zanetti
Il presidente Calcaterra mostra orgoglioso il gagliardetto donato dall’Inter ed autografato da Toldo.
Lo striscione del Club onnipresente a San Siro. Il presidente Calcaterra con Milito
Luigi, Bettino e Ivan il 22 febbraio a Marsiglia
è presente a tutte le partite casalinghe con il proprio striscione, in bella vista sugli spalti del Meazza al primo anello arancio in corrispondenza dell’uscita 17. Molte sono anche le trasferte alle quali il club partecipa sia in Italia che all’Estero. La visibilità negli stadi permette al club di partire subito bene e già al primo anno i soci sono 120, gradimento non scontato per via della presenza, nei comuni limitrofi, di altri Inter Club di grande tradizione. Al secondo anno, contrariamente agli altri club che pagano i risultati della nostra amata squadra e il post-triplete, il Club incrementa i propri soci del 35%, superando i 160 iscritti, tanto da diventare uno dei più grandi Inter Club
USD Castellanzese e Castellanza Ganassa allo stadio per Inter- Palermo
della provincia di Varese. È il frutto di un costante lavoro di team, di alcuni eventi organizzati e ben riusciti, ma soprattutto della familiarità che il presidente del club è riuscito a far percepire a tutti gli iscritti con una capillare informazione di tutto ciò che accade nel mondo Inter. Si diceva che il club è nato con l’obiettivo di coniugare la comune passione per l’Inter con la possibilità di supportare attività benefiche. Relativamente a quest’ultimo punto, l’apice si è raggiunto domenica 25 Settembre 2011 quando l’Inter Club Castellanza Ganassa ha organizzato un Aperitivo Solidale presso la propria sede. Tantissimi sono stati i tifosi nerazzurri accorsi a Castellanza per la prima festa del Club e per acclamare Francesco Toldo, testimonial di Inter Campus. È stato un successo sotto ogni aspetto. Si erano prefissati alcuni obiettivi precisi: festeggiare il club e pubblicizzarne l’esistenza sul
territorio in considerazione del fatto che è una presenza giovane nella realtà varesina, conoscersi, devolvere l’incasso dell’aperitivo e parte dei loro introiti di club a una fondazione, far conoscere il progetto Inter Campus ai soci e ai loro accompagnatori poiché la solidarietà non ha certamente confini e quindi devolvere a tale progetto l’incasso. Non ultimo, avevano tanta voglia di divertirsi insieme con uno spirito di sana tifoseria e di condivisione. Obiettivi tutti raggiunti. Se i partecipanti hanno dimostrato così tanto entusiasmo gran parte dei meriti sono sicuramente da attribuire a “Toldone”e per la disponibilità dimostrata verso tutti i presenti. Era assediato soprattutto dai ragazzini ed ha ricordato il famoso assedio alla sua porta ad Amsterdam, il 29 giugno 2000 contro l’Olanda o la famosa Plaza de Toro poi denominata Plaza de Toldo, in quel di Valencia. Altro evento da ricordare è stata l’Ospitalità del primo febbraio scorso. E’ stata una serata fuori dagli schemi
abituali per i ragazzi del settore giovanile dell’A.C.D. Olgiate Olona e dell’U.S.D. Castellanzese quella trascorsa allo stadio “G. Meazza”, invitati ufficialmente, ancora prima delle festività di Natale, dal dinamico presidente Bettino Calcaterra. Nonostante le condizioni meteorologiche non fossero delle migliori e le notizie divulgate dai mass media parlassero di concreto rischio sospensione partita, i ragazzi ben equipaggiati con copertine, sciarpe e cappellini, sono arrivati allo stadio quasi al completo e in perfetto orario all’ingresso 14 per presenziare ad InterPalermo. Ritirato il tagliando gratuito e alcuni gadget, sciarpe del club, poster, magliettine dell’Inter e un biglietto da grattare “Socio & Vinci” ideato dal Coordinatore della Provincia. di Varese, alle ore 20, i futuri campioni erano pronti sulle tribune per vedere gli otto goal di una partita sicuramente anomala che, per tanti motivi, non dimenticheranno facilmente.
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Iosonopompilio
Il cuore è uno “Zingaro” e poi al Real… La stagione si avvia verso le fasi decisive, ma alcune situazioni non sono ben chiare
di Cesare Pompilio Il Milan ormai segue le proprie direttrici come se ballasse sulle acque, lo scudetto ormai è cosa fatta. Il numero tricolore è il numero 19, in attesa del numero 20 quindi la seconda stella come la Juve. Si avvera il sogno dell’Avvocato: prima la terza stella alla Juve o prima la seconda stella a Milan e Inter. Galliani vuole portare la seconda stella al Cav. Il calcio è ammalato? Chi se ne frega. Arresti in vista? Chi se ne frega. L’importante che Luciano Moggi sia radiato dal mondo del calcio. Alla larga don Luciano, pussa via tu e la tua competenza. Hai preso Zidane mentre a tutti comunicavi di seguire Dugarry, il Cav. si è arrabbiato con il suo fido Galliani, ecco dunque Calciopoli. A Bologna, uno striscione che offende Gianluca Pessotto passa inosservato, come se nulla fosse. Ninozzo Conte sconta una giornata di squalifica perché alza la voce? A chi? A uno della terna, che scandalo! Allora dove andremo a incominciare? Come andremo a incominciare? C’è un balletto di direttori tecnici. I rumors dicono: Alessio Secco al Parma, Leonardi dal Parma al Siena… E alla Juve? Forse Pavel Nedved diventa direttore generale dei bianconeri: era ora. Pavel ne capisce di calcio, tranne quando ha portato suo figlioccio Grygera in maglia bianconera: si sa al cuore non si comanda. Dunque,
la Juve si muove? La società si rinnova, Andrea Agnelli continua nella sua marcia inarrestabile a dare alto profilo a una società che è stata distrutta dalla furia cieca d’interisti incarogniti per troppo tempo fuori dai giochi leggiadri, ma sempre dentro nella divisione della torta dei diritti televisivi. Andrea fa benissimo ad andare fino in fondo in tutte le sedi, Andrea fa benissimo a imporre rispetto a tutti coloro i quali vivono di Juve, che s’inventano juventini per il retro bocca. Oggi le cose stanno ritornando nei binari della normalità: l’Inter ritorna
precalciopoli, la Juve squadra operaia, il Milan squadra capo cantiere. Della Juve operaia ne parliamo da qualche settimana: la stanchezza si fa sentire nei muscoli dei giocatori, Pirlo attuale è il fratello “scemo” del Pirlo di qualche mese fa, idem con patate per Marchisio. Dov’è il Marchisio che ha fatto tremare l’Inter? La Juve di dicembre e gennaio oggi sembra un pallido ricordo. La Juve d’inizio anno avrebbe dovuto mettere fieno in cascina, accumulare punti, oggi Massimiliano Allegri, allenatore rossonero, avrebbe le proprie gatte da pelare. Invece, se la ride nonostante abbia preso tre gol a Londra. Se la ride? Beato lui. Pato, tempo fa, faceva notare che Ancelotti gli parlava a lungo, Allegri non lo Ka…, ora è il turno di Ibra. Galliani si dice contento quando vede Ibra incavolato, “vuol dire che vuole vincere”. Non capisco se è una risposta
all’ottimo Stefano Donati di Telelombardia all’uscita dell’ultima riunione in Lega Calcio, oppure è una domanda che Galliani fa a Stefano. Se fossi al posto dell’amministratore delegato chiamerei Beniamino Raiola, agente di Ibra, e ridiscuterei il contratto. Non esiste che il Milan a Londra sembrava una scolaresca in gita premio, non esiste che in trasferta per superare il turno si parli dell’assegnazione del prossimo pallone d’oro con i Campionati Europei che incombono quasi alle porte. Allegri dovrebbe conoscere i meccanismi che servono per l’assegnazione del “Pallone d’oro”, dunque zitti e mosca, lo scudetto è rossonero, ma la Champions? Per vincerla ci vuole una grande squadra, un tecnico che non sia un autista bensì un pilota, una società all’altezza. La squadra attuale del Milan è da scudetto, per la coppa ci vuole Messi. Il Milan non ha Messi, però ha un’organizzazione societaria che potrebbe vincere la Coppa Rimet. La squadra rossonera, Ibra in primis, ha detto parole pesanti circa la sconfitta ad essa arrivata dai ragazzi di Wenger, i quali pure avrebbero meritato il quarto gol. Come si vede che non è tutto oro quello che luccica. Non è tutto oro. Ibra vuole le cose (Pallone d’oro e Champions) senza sbandierarle prima. Ora in giro si dice che il Milan lotta su tre fronti. Dai fronti medesimi si esce uno alla volta. Andiamo per ordine: mercoledì prossimo esce dalla coppa Italia ad opera della Juve. Lo scudetto
passa per Lecce. Tutti in piedi: Serse Cosmi, ha galvanizzato i salentini, perciò potrebbe fare il colpaccio, ma sono solo sogni, come dicevano i nostri padri sognare non costa nulla. Piuttosto: il cuore ha smesso di sanguinare? Milan e Juve hanno fatto la pace? Cosa sarà successo mai? Tanti fatti che sfuggono ai più. Occorrerebbero le pagine gialle per elencarle tutte. Certo si tratta di fatti che passano sopra la testa dei due tecnici. Ninozzo Conte sta in silenzio, impari pure Allegri a tacere, la più bella parola fu quella mai detta. Impari don Peppino Marotta a tacere e fare fatti: ridia Borriello alla Roma, un favore o una scelta. Speriamo sia la prima, altrimenti Andrea Agnelli o John Elkann farebbero un grandissimo errore a ridare conferma mentre Pierpaolo Marino “vive a Bergamo” fa grande l’Atalanta. Se il cuore di Galliani sanguina, la carne dei tifosi Juventini grida vendetta e vuole giustizia. Le ferite guariscono, le cicatrici restano. Chi osa mettere in discussione questo detto brucia millenni di saggezza calcistica, chi non vuole prendere atto dell’acido lattico e delle sue conseguenze misconosce la letteratura intorno al calcio, pazienza c’è ne facciamo una ragione? Perdinci, a un patto: che si lasci in pace il lavoro che Andrea Agnelli sta compiendo con forza e sagacia alla faccia dei cerchiobottisti magari con i cromosomi limitati nella direzione di un pegno: una mangiata per favore. Poveri sporcaccioni. Bacio le mani.
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Ciclismo
Fermate Cavendish La Milano-Sanremo 2012 sarà all’insegna della solidarietà a favore della Liguria colpita dall’alluvione dello scorso novembre
di Luigi Sada
È Mark Cavendish l’uomo da battere nella 103esima edizione della MilanoSanremo che si disputerà sabato prossimo sul tradizionale percorso di 298 chilometri. Il campione del mondo britannico ha scaldato il temperamento alla ParigiNizza ed è pronto a sferrare la sua pedelata vincente sul traguardo di via Roma dove lo scorso anno è sfilato Matthew Goss davanti a Cancellara, Gilbert, Ballan e Pozzato. Cavendish, passato quest’anno al Team Sky, dovrà guardarsi da un bel gruppo di corridori decisi a rendergli la vita difficile. In primo piano il già citato portacolori della Radioshak-Nissan, lo svizzero Fabian Cancellara, il belga
Tom Boonen, i nostri Filippo Pozzato, Daniele Bennati, Stefano Garzelli e Sacha Modolo, l’ucraino Yaroslav Popovich, l’olandese Tom Velelers e altre firme del ciclismo internazionale. In forse Ivan Basso e Damiano Cunego. La Sanremo del 2012 sarà una corsa all’insegna della solidarietà a favore della Liguria colpita dall’alluvione dello scorso novembre. La classicissima di primavera prenderà il via ufficioso da piazza Castello per poi arrivare a Sanremo in riva al mare dopo aver scalato il Turchino, il Berta e Capo Mele. Oltre duecentocinquanta i corridori allo starter di partenza. Fra i principali protagonisti della gara tanto cara agli italiani hanno iscritto il proprio nome
nell’albo d’oro indimenticabili campioni come Girardengo, Coppi, Bartali, Merckx, Gimondi, Saronni, Moser, Chiappucci, Cipollini, e in ordine di tempo, Zabel, Bettini e Pozzato. La Milano-Sanremo edizione numero 103 troverà anche i protagonisti della Parigi-Nizza e Tirreno Adriatico che hanno fatto da prologo alla corsa. L’altra manifestazione della solidarietà a favore della Liguria sarà il prossimo Giro d’Italia dove le tappe SaravezzaSestri Levante del 17 maggio e quella successiva del 18 Savona-Cervere avranno l’occasione di far vedere al mondo la rinascita delle Cinque Terre dopo la tremenda alluvione dello scorso autunno.
L’Onorevole nel Pallone: Lara Comi intervista Marc Tarabella
Ecco la ricetta anti-Olympique L’orgoglio della vecchia guardia è importante, ma va dato spazio anche ai giovani. La partenza di Eto’o è stata una grave perdita
di Lara Comi - Europarlamentare La sfida al Meazza con l’Olympique è ultima spiaggia per l’Inter? “Non è mai l’ultima spiaggia!”. Cambiasso è uscito in lacrime col Catania e fischiato: in un match decisivo per la stagione è meglio puntare su forze giovani o affidarsi allo scatto d’orgoglio della vecchia guardia? “Meglio affidarsi allo scatto d’orgoglio della vecchia guardia. Ma pensare
anche di inserire più giovani, come sta facendo Ranieri”. L’Istituto mondiale di storia e statistica del calcio ha pubblicato la classifica dei bomber più prolifici del XXI secolo, al quinto posto c’è Samuel Eto’o mentre Forlan è 25esimo. Tutto qui il problema? “Samuel Eto’o ha dimostrato di poter giocare in tutte le parti del campo. È stata una grave perdita quando se ne andato, ma non è tutto il problema”. Il Milan con l’Arsenal ha rischiato di ripetere il disastro con il Deportivo
La Coruña. Vedere i “cugini” in affanno in Europa può dare la carica ai nerazzurri? “Perché non ricordare il 25 maggio 2005 a Istanbul (finale di Champions tra Milan e Liverpool, con gli inglesi vincitori capaci di ribaltare lo 0-3 del primo tempo, ndr)?”. Circolano già le voci sul progetto dell’Inter futura, si parla di un possibile ritorno di Oriali e impazza il totoallenatori, su tutti in nomi di Villas Boas, Blanc… “L’importante è tornare a vincere!”.
Marc Tarabella, europarlamentare belga del Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici.
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Gossip & Curiosità
Belen, Corona e una serata se ne va in fumo Belen e Corona La coppia Belen Rodriguez Fabrizio Corona continua a riempire le pagine di gossip delle loro marachelle più o meno gravi. Tutto per una sigaretta. L’incurante delle regole più elementari, Fabrizio Corona, entra nel famoso locale milanese Armani Privè di via Manzoni con una sigaretta fumante ignorando i più elementari divieti e come se non bastasse si mette a litigare con dei ragazzi già presenti nel locale. L’epilogo? Viene accompagnato fuori con poca grazia dalle guardie del locale. La sua inseparabile compagna, con farfallina al seguito, ha cercato di difenderlo imprecando contro chi ha osato buttar fuori il suo palestrato e famoso compagno.
Clooney Il brizzolato George Clooney avrebbe chiesto all’attuale compagna Stacy Keibler un figlio. Dopo le voci della fine della loro storia d’amore ecco il colpo di scena che potrebbe lasciare stupefatta persino Elisabetta Canalis. Se confermato, alla coppia i nostri auguri.
di Marjlja Bisceglia
Oggi, Buon Compleanno a…
Teatro
Di mamme ce n’è due sole
Il ritorno di Paola Quattrini e Debora Caprioglio al Teatro San Babila Mamme ce n’è due sole, di Dany Laurent, con Paola Quattrini, Debora Caprioglio, Rosario Coppolino, adattamento di Jaja Fiastri, regia di Patrick Rossi Gastaldi, al Teatro San Babila fino al 25 marzo.
…tutte le personalità nate il 13 marzo Anna Tatangelo Gigi D’Alessio Gigi, appena otterrà il divorzio dalla sua ex moglie, vuole portare all’altare l’amore della sua vita. Con Anna Tatangelo si fa sul serio. La coppia vive felice la storia d’amore con il loro bambino Andrea che però si sente solo. Mamma e papà hanno pensato di risolvere subito il problema… magari una sorellina.
Festival
Il Mi-sex vi scopre
di Alessia Scurati La mamma è sempre la mamma. Anche se, come Giuseppina, ha avuto un passato un po’ burrascoso, tra una sosta in prigione e una vita a servire pizza ai tavoli di qualche tavola calda da due soldi. Raggiunta però la mezza età e calmati gli eccessi, Giuseppina decide che è giunto il momento di andare a vedere come va la vita di Valentino, figlio avuto a vent’anni e dato in adozione per permettergli un futuro migliore. Questo non è che il punto di partenza di “Mamma ce n’è due sole”, la brillante commedia che vede il ritorno di Paola Quattrini e Debora Caprioglio al Teatro San Babila. “Dopo tanti anni ho deciso di comprare casa a Milano, così mi vedrete sulle scene dei vostri teatri più spesso”, esordisce Paola Quattrini. Lei è Giuseppina, la madre che si fa assumere come domestica in casa del figlio per spiare la vita di lui. “Giuseppina è una mamma un po’… Mary Poppins. Una volta assunta come domestica, quando capisce che il figlio, nonostante abbia avuto una vita agiata e di successo, ha moltissimi problemi, decide di intervenire”. In tre giorni, dal suo regno in cucina (il set nel quale si svolge l’intera commedia) cambierà l’atmosfera nella casa di Valentino grazie ai suoi consigli. “Non so perché in scena mi facciano sempre cucinare, visto che non sono affatto una brava casalinga. Comunque non cercherò di avvelenare mia nuora, questo è certo”, conclude ironica Paola Quattrini. La nuora infelice, la bella Carolina, è invece Debora
Caprioglio. “Carolina è una donna che ha perso autostima dopo gli innumerevoli tradimenti del marito. Soffre molto e per questo detesta Valentino, anche se in realtà lo ama ancora”. Per riprenderselo si affiderà alla suocera in incognito, che la aiuterà a rimettere in piedi questo matrimonio disastrato. “Sì, grazie ai miei consigli andrà tutto bene, ma la sapete la verità?”, interviene Paola Quattrini. “Di mamma ce n’è una sola, ma i consigli di Giuseppina vengono ascoltati solo perché nessuno sa che la mamma è lei. Lo dico per esperienza: i consigli di noi mamme vengono ascoltati poco”.
Salvatore Ligresti – imprenditore (80) Isa Danieli – attrice (74) Piera Degli Esposti – attrice (73) Athina Cenci – attrice (66) Giulio Borrelli – giornalista (66) Carlo Vanzina – regista (61) Bruno Conti – ex calciatore e dirigente sportivo (57) Luciano Ligabue – cantautore (52) Carlo Conti – conduttore (51) Ela Weber – showgirl (46) Ana Laura Ribas – showgirl (44) Luca Bucci – ex calciatore e allenatore (43) Mariano Izco – calciatore (29)
di Riccardo Sada
Da quest’anno una nuova iniziativa, che in altri campi dello spettacolo riscuote successi planetari: Xxx Talent
Hai del talento? Sei una ragazza molto esibizionista? Il tuo desiderio è far sognare tutti gli italiani grazie all’erotismo che sei capace di sprigionare? L’edizione in programma questo fine settimana del Mi-sex offre la possibilità, unica nel suo genere, di intraprendere una luminosa carriera nel dorato mondo dell’intrattenimento per adulti. Basta richiedere le informazioni o inviare una foto e un curriculum a info@ misex.net (o telefonare al 338 53 16 441) e il gioco è fatto.
E per il quarantesimo anniversario della produzione di “Gola Profonda”, il famoso film cult riconosciuto a livello planetario, Mi-sex celebra con una serie di iniziative (tra cui la proiezione della versione originale). Inoltre, ecco la novità: la festa “Fuori Mi-sex”, un momento di svago che prolunga il piacere di stare insieme anche per chi ama fare le ore piccole. Una nottata con musica da ballare e le splendide ragazze della manifestazione.
Dove Studio 90 (East End Studios) Via Mecenate, 90 – Milano Quando Venerdì 16 (17,00 – 2,00), sabato 17 (15,00 - 03,00) e domenica 18 marzo (15,00 - 24,00) Infoline Tel. 338 531644 Sito: www.misex.net
I numeri Dal 1994 ad oggi, 18 anni di spettacoli e animazioni 1.233.000 visitatori Oltre 2.100 artiste/i 1.260 Espositori 120 reportage radio televisivi sui media di mezzo mondo 160 premi assegnati ad artisti ed operatori del settore 3.240 spettacoli non stop
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Collaboratori SEREGNI CERNUSCO S.r.l. A.S. Bisceglia, Marjlja Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Roberta Gruppo Seregni Menegon, Enzo Occhiuto, Cesare Pompilio, Luigi Sada, Riccardo Sada, Alessia Scurati, Laura Tangari, Daniela Veronese Via Brescia n. 22 Grafica 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Chiara Maggioni Tel. 02.92104710 E-Mail: grafica@stadio5.it E-Mail: tecnico.stem@seregni.com
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