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Domenica 18 marzo 2012

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INTER - Atalanta

COPIA OMAGGIO


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Domenica 18 marzo 2012

L’Editoriale

di Beppe Vigani “Cogito ergo sum”, recitava Cartesio. Lo avrà detto anche Claudio Ranieri al termine di Inter-Marsiglia? Il tecnico nerazzurro che cosa avrà pensato dopo il gol di Brandao? In quel preciso istante avrebbe voluto scomparire, diciamo noi, altro che riflettere sulla certezza indubitabile della propria esistenza. Sarebbe troppo semplice sparare sulla Croce Rossa. E dove tutto è semplice bisogna stare in guardia. Alda Merini sosteneva che “La semplicità a volte è il sintomo di un’interna avarizia”. Un aforisma che ha un vero fondo di verità, secondo il mio modo di vedere la realtà delle cose. Analizzando la faccenda è giusto dire che il cammino dell’Inter fino a marzo è stimabile in fallimentare. Riuscisse a raggiungere il terzo posto in campionato, le quotazioni salirebbero a insufficiente. Non è certo un modo per farsi perdonare, ma partecipare alla prossima edizione di Champions

League permetterebbe di risvegliarsi dagli incubi che sta regalando questa stagione. Mezzo bicchiere pieno: di ricino, ma pieno. Meglio di niente. Dovesse andare male, c’è l’Europa League, andasse peggio, c’è il buio più assoluto, oltre al danno economico non indifferente. Ricostruire è il verbo da utilizzare. Ora o mai più. In questi ultimi due mesi, che rimangono alla fine dei giochi, Massimo Moratti dovrà cominciare a porre le basi per l’avvenire, se non vorrà partire ancora senza frizione, come quest’anno. Largo ai giovani, gestire i senatori e avvalersi di un tecnico, che faccia il tecnico e che non occupi meramente un posto per far parte dei quadri societari e basta. Non so quanta colpa abbia la dirigenza, ma di solito quando le cose vanno male è quella che ne risponde. Non do consigli, perché fare giornalista e manager con uno stipendio solo è da fessi, quindi mi limito a sollevare la questione. I tifosi al termine del match con il Marsiglia hanno applaudito i nerazzurri, ma sembrava più un appello per un saluto di giubilo immediato. Ripartire senza stupire, ricominciare per dimenticare. “Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente”. Lev Tolstoj la vedeva così.

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La Partita

Ancora sotto shock Dopo la mazzata col Marsiglia, sul proprio cammino l’Inter trova un nemico pronto ad approfittarsene

di A.S. Bisceglia Adesso cosa succede? Succede che l’Inter in questa stagione ha fallito tutti gli obiettivi. Dallo scudetto alla Champions, per finire alla bistrattata Coppa Italia. Non è servito l’esonero di Gasperini dopo la sconfitta col Novara e non è servito l’arrivo di Ranieri per rimettere in sesto la baracca nei mesi successivi. Ora non servirebbe a nulla il cambio in panchina per magari far posto al Villas Boas di turno. La classifica è quella che è e rilanciare un’altra rivoluzione a due mesi dalla chiusura delle ostilità danneggerebbe probabilmente l’ambiente e lo spogliatoio nerazzurro che, tutto sommato, è sullo stesso treno di Ranieri in fatto di responsabilità. I tifosi sono forse più delusi che inferociti. Ma la vita va avanti e voltando pagina l’Inter, ancora sotto choc per la mazzata col Marsiglia, trova sul proprio cammino quell’Atalanta che, pur bloccata sul pareggio la scorsa settimana a Bergamo dal Parma, è pronta a prendere al volo la situazione poco felice dell’avversario. Torna utile a Consigli e compagni raggranellare qualche altro punto per una salvezza che è ormai a portata di mano malgrado l’handicap della penalizzazione. Nell’andata in terra orobica finì 1-1 con l’Inter piuttosto furiosa per qualche gol sciupato banalmente. Questa volta per far pace (si fa per dire) con i propri aficionados, in pratica non resta che

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l’obiettivo della vittoria per stemperare la situazione. Riuscirci comunque non sarà facile perché la squadra di Colantuono ha dimostrato, in più di una circostanza, di poter far fronte a qualsiasi avversario senza alcun timore. L’Atalanta può contare su un Denis in gran forma e su un Moralez che non finisce mai di stupire. Inoltre, la difesa bergamasca sembra in grado di poter supportare gli affondi dell’Inter che dovrebbe avere nel suo arco frecce

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Anelli Auto Due Viale Italia 21/25 20094 Corsico (MI) Tel. 02-4404142

Arbitro: Arbitro: Gabriele Gava di Conegliano Veneto (TV)

INTER (4-4-2)

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Anelli Auto Due Viale Brambilla, 38 27100 Pavia (PV) Tel. 0382-383811

dal dente avvelenato quali Pazzini e Milito andati a segno col Marsiglia fuori tempo massimo. Insomma, l’importante per la Beneamata è sollevare il capo al più presto dopo la sfortunata eliminazione dalla Champions e gettare le basi per un finale in crescendo che servirebbe, oltretutto, a centrare almeno il traguardo dell’Europa League, ultimo tram per raggiungere il capolinea.

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Anelli Auto Due (service) Via F. Gioia 52 20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Tel. 02-4457701

Stadio ‘G. Meazza’ ore 15,00

ATALANTA (4-4-2)

All. C. Ranieri

All. S. Colantuono

1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 23 Samuel, 26 Chivu; 4 Zanetti, 5 Stankovic, 17 Palombo, 20 Obi; 22 Milito, 7 Pazzini.

47 Consigli; 6 Bellini, 32 Ferri, 5 Manfredini, 13 Peluso; 7 Schelotto, 17 Carmona, 21 Cigarini, 11 Moralez; 89 Marilungo, 9 Denis.

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Il Campionato

Testa a testa

La lotta per il terzo posto è aperta, se non apertissima, fra queste tre formazioni a partire dalla Roma e dalla stessa Inter. E in testa è sempre Milan-Juventus

di Laura Tangari Il Milan comanda le operazioni davanti alla Juve e fra qualche settimana la classifica potrebbe essere la stessa malgrado qualche acuto delle inseguitrici. La coppia di testa non molla, insomma. Per saperne di più bisognerà comunque attendere l’esito della sfida di questo pomeriggio del Massimino dove il Catania di Montella, forte del successo con la Fiorentina, ospiterà la Lazio reduce (al contrario) dal colpo micidiale subito dal Bologna la scorsa

settimana all’Olimpico. Reja è andato su tutte le furie per la sconfitta rimediata contro l’undici di Pioli che aveva quasi snobbato l’impegno, lasciando Di Vaio in panchina, e a Catania vuole una pronta risposta dei suoi giocatori onde evitare un possibile aggancio del Napoli. I partenopei al Friuli, nel posticipo serale, affronteranno l’Udinese sotto stress per la faticaccia in Europa League con l’AZ Alkmaar. La lotta per il terzo posto è aperta, se non apertissima, fra queste tre formazioni a partire dalla

Roma e dalla stessa Inter. Per nutrire qualche speranza di recupero nei confronti dei battistrada oggi intanto la Roma affronterà all’Olimpico un Genoa col morale alle stelle per il pareggio di Marassi con la Juve mentre l’Inter a San Siro proverà a sollevare la testa con l’Atalanta dopo l’eliminazione di martedì subita in Champions dal Marsiglia. Se Roma e Inter dovessero fallire l’obiettivo della vittoria lasciando punti a Genoa e Atalanta sia per Luis Enrique che per Ranieri la situazione

diventerebbe se non drammatica esplosiva, dal momento che l’obiettivo minimo delle due squadre in questa sciagurata stagione dovrebbe essere almeno l’Europa League. È da seguire con attenzione anche la gara del Dall’Ara dove un Bologna in grande crescita affronterà il Chievo che vuole recuperare terreno dopo la battuta d’arresto di Verona con l’Inter. Nella lotta per la salvezza il Novara, bravissimo con Tesser alla guida a battere la scorsa settimana al Piola l’Udinese, farà visita

al Siena, mentre il Lecce ospiterà il Palermo del presidente Zamparini alle prese col cambio dell’allenatore dopo la sconfitta del Barbera con la Roma. Il Cesena, ormai con un piede in B, andrà invece in trasferta a Cagliari dove Ballardini è stato costretto a lasciare la panchina a Ficcadenti, l’uomo fortemente voluto da Cellino all’inizio di stagione, poi licenziato.

Il Programma Turno Odierno Sabato 17 Marzo - 28. Giornata Parma - Milan Ore 18:00 Fiorentina - Juventus Ore 20:45 Domenica 18 Marzo - 28. Giornata Cagliari - Cesena Ore 12:30 Catania - Lazio Ore 15:00 Siena - Novara Ore 15:00 Inter - Atalanta Ore 15:00 Lecce - Palermo Ore 15:00 Bologna - Chievo Ore 15:00 Udinese - Napoli Ore 20:45

Prossimo Turno Sabato 24 Marzo - 29. Giornata Milan - Roma Ore 18:00 Palermo - Udinese Ore 20:45 Domenica 25 Marzo - 29. Giornata Atalanta - Bologna Ore 12:30 Cesena - Parma Ore 15:00 Novara - Lecce Ore 15:00 Genoa - Fiorentina Ore 15:00 Chievo - Siena Ore 15:00 Lazio - Cagliari Ore 15:00 Napoli - Catania Ore 15:00 Juventus - Inter Ore 20:45

La Classifica Marcatori

La Classifica della Serie A Serie A

Gio Vin Nul Per GF

GS

Diff P.ti

1

Milan

27

17

6

4

55

22

+33 57

2

Juventus

27

13

14

0

39

17

+22 53

3

Lazio

27

14

6

7

42

33

+9

4

Napoli

27

12

10

5

50

28

+22 46

48

5

Udinese

27

13

7

7

37

24

+13 46

6

Roma

27

12

5

10

40

33

+7

41

7

Inter

27

12

4

11

38

36

+2

40

8

Catania

27

9

11

7

35

35

0

38

9

Bologna

27

9

8

10

29

31

-2

35

10

Palermo

27

10

4

13

39

44

-5

34

11

Chievo

27

9

7

11

22

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-11 34

12

Genoa

27

9

6

12

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-13 33

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Atalanta * 27

9

12

6

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29

+2

33

14

Fiorentina

27

8

8

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28

-1

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15

Siena

27

8

8

11

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+4

32

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Cagliari

27

7

10

10

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-9

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Parma

27

7

10

10

33

42

-9

31

18

Lecce

27

6

7

14

30

44

-14 25

19

Novara

27

4

8

15

22

46

-24 20

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Cesena

27

4

5

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-26 17

* 6 punti di penalizzazione

19 reti: Ibrahimovic (Milan; 6 rigori) 18 reti: Di Natale (Udinese; 4 rigori) 16 reti: Cavani (Napoli; 2 rigori) 15 reti: Denis (Atalanta; 3 rigori) 14 reti: Palacio (Genoa; 2 rigori), Milito (Inter; 3 rigori) 13 reti: Klose (Lazio) 12 reti: Jovetic (Fiorentina; 4 rigori) 11 reti: Miccoli (Palermo; 1 rigore), Calaiò (Siena; 4 rigori) 10 reti: Matri (Juventus), Giovinco (Parma; 4 rigori) 9 reti: Di Vaio (Bologna; 1 rigore), Nocerino (Milan), Borini (Roma) 8 reti: Lodi (Catania; 5 rigori), Hernanes (Lazio; 4 rigori), Lavezzi (Napoli; 1 rigore) 7 reti: Larrivey (Cagliari; 2 rigori), Mutu (Cesena; 2 rigori), Di Michele (Lecce; 3 rigori), Hamsik (Napoli), Osvaldo (Roma) 6 reti: Bergessio (Catania), Marchisio (Juventus), Rigoni M. (Novara; 3 rigori), Budan (Palermo) 5 reti: Moralez (Atalanta), Acquafresca (Bologna), Ramirez (Bologna), Thereau (Chievo), Jankovic (Genoa), Pazzini (Inter), Pepe (Juventus), Rocchi (Lazio), Muriel (Lecce), Pandev (Napoli), Destro (Siena), Basta (Udinese) 4 reti: Marilungo (Atalanta), Diamanti (Bologna; 1 rigore), Ribeiro (Cagliari), Pinilla (Cagliari/Palermo; 1 rigore), Barrientos (Catania), Moscardelli (Chievo), Paloschi (Chievo), Pellissier (Chievo; 1 rigore), Cerci (Fiorentina), Sculli (Genoa/ Lazio), Vucinic (Juventus), Lulic (Lazio), Giacomazzi (Lecce), Boateng (Milan), Robinho (Milan), Maxi Lopez Milan/Catania; 2 rigori), Hernandez (Palermo; 2 rigori), Bojan (Roma), Totti (Roma; 2 rigori) 3 reti: Conti (Cagliari; 1 rigore), Almiron (Catania), Gomez (Catania), Legrottaglie (Catania), Rossi (Genoa), Gilardino (Genoa/Fiorentina), Cambiasso (Inter), Motta (Inter), Cuadrado (Lecce), Maggio (Napoli), Morimoto (Novara), Silvestre (Palermo), Biabiany (Parma), Floccari (Parma; 1 rigore), Modesto (Parma), De Rossi (Roma), Juan (Roma), Pjanic (Roma), Bogdani (Siena), Floro Flores (Udinese), Isla (Udinese)


Domenica 18 marzo 2012

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Moratti di fede Il Presidente

Nonostante l’Inter ancora una volta sia fuori dai giochi che contano, il numero uno tiene duro. Dietro a un apparente silenzio c’è aria di rivoluzione?

di A.S. Bisceglia Il dopo Mourinho porta ancora malumori alla presidenza nerazzurra. Dopo cinque scudetti consecuitivi, eguagliando la Juventus e il grande Torino di Mazzola, e dopo il treble della stagione 2009-2010 scende ancora il buio. Della squadra che ha vinto tutto resta solo un ombra e anche offuscata. Errori a catena commessi dalla dirigenza nelle scelte dei condottieri oltre al pessimo mercato, anzi al mancato mercato, rituffano una squadra come l’Inter, che al suo attivo ha diciotto campionati di lega, sette Coppe Italia, cinque Supercoppe italiane, tre Coppe dei Campioni (Champions League), due coppe intercontinentali, una Coppa del mondo per club e tre coppe UEFA, nell’anonimato. Ormai è… totoInter. Ranieri resta fino a fine stagione? Sneijder parte a giugno? Arriva Villas Boas sulla panchina nerazzurra? L’Inter, guidata dal memorabile mago Herrera, leader della squadra Sandro Mazzola, capace di memorabili conquiste, concesse solo a squadre tra le più leggendarie e memorabili del calcio mondiale, oggi è un lontanissimo ricordo. Anche l’Inter dei recenti Mancini e Mourinho è ormai un lontano ricordo, la stagione in corso, che ormai volge al termine, è ancora una volta il risultato di una pessima gestione. L’Inter ancora una volta fuori dai giochi che contano, fuori dalla lotta per lo scudetto e fuori dalla Champions League. La Storia. Massimo Moratti nasce in una delle famiglie più facoltose e potenti di Milano, a Bosco Chiesanuova (Verona) il 16 maggio del 1945. Dal padre, Angelo Moratti, eredita la Saras, azienda di famiglia che opera nella raffinazione del petrolio, e l’amore per i colori nerazzurri. Oggi Massimo Moratti, fra le tante attività, è membro del board of directors (and the executive committee) di Interbanca S.p.A., membro del board of directors di Pirelli & C. S.p.A. e Telecom Italia S.p.A., è anche proprietario dell’azienda Sarlux, impegnata nella produzione di energia elettrica proveniente dagli scarti petroliferi. Con una laurea in scienze politiche l’imprenditore Moratti sposa Emilia Bossi, ai più conosciuta come Milly Moratti, ed hanno cinque figli: Maria Celeste, Angelomario, Maria Carlotta, Giovanni e Maria, tutti in qualche modo impegnati nelle aziende di famiglia. Nel febbraio del 1995 Moratti acquista ufficialmente l’Inter, che fu già di proprietà del padre dal 1955 al 1968. La presidenza del padre

Angelo fu coronata da tanti successi, tanti furono i trofei in bacheca. Massimo Moratti, presidente molto amato e altrettanto discusso, vive invece i suoi primi dieci anni di carriera veramente difficili. I notevoli impegni economici hanno fruttato solo la Coppa UEFA 1997-1998. Un disastro. Un decennio fatto di continui cambi di allenatori in panchina, sconfitte e accese contestazioni dei tifosi nerazzurri

Il presidente Moratti è molto impegnato anche nel sociale, nominato Ambasciatore di Buona Volontà ONU a New York, attraverso il programma Inter Campus.

Cosa dicono di lui i suoi uomini Javier Zanetti “Moratti è un grande presidente, su calciopoli è stato un vero signore, così come lo è stato Giacinto Facchetti”. Gianpaolo Pazzini “Non è un presidente qualunque, lui ha avuto tantissimi cannonieri. Quando mi ha chiamato ero felice e sorpreso, emozionato e stupito”. Samuel Eto’o “Se c’è un Dio in terra, Moratti è Dio”.

per aver affidato la panchina dell’Inter a Roy Hodgson, ritenuto inaduegato, che portano Massimo Moratti alle dimissioni dalla carica. Il testimone passa ad un ex calciatore e bandiera nerazzurra, Giacinto Facchetti che resta in carica fino alla sua scomparsa nel settembre 2006. Moratti riprende la presidenza dell’Inter. Nel 2004, con l’arrivo di Roberto Mancini in panchina, l’Inter inizia a rivedere la luce. Dal 2004 al 2010

i nerazzurri anellano trofei: tre scudetti, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane e con l’arrivo di Josè Mourinio ancora due scudetti, una Supercoppa italiana e soprattutto la vittoria in Champions League che mancava da ben 45 anni vincendo la finale a Madrid contro il Bayern Monaco. Grazie al treble del 2010 l’Inter diviene la prima squadra italiana, sesta in Europa, a vincere nella stessa stagione Scudetto, Coppa Italia

e Champions League. L’Inter cambia ancora allenatori e con Benitez vince la Supercoppa Italiana e la Coppa del Mondo per club, con Leonardo vince la Coppa Italia. Il presidente nerazzurro passa, in diciassette anni di impegno, dai più anonimi e deludenti risultati a gloriose vittorie che lo portano anche più in alto di quanto non fosse arrivato il padre Angelo, spendendo cifre astronomiche. Massimo Moratti e José Mourinho

Le ultime dichiarazioni “Inutile piangersi addosso. Meglio pensare al futuro, e se questi sono segnali approfittiamone per capire cosa bisogna fare”. Ranieri? “Non vedo la sua colpa, in Champions, ma più la fortuna del suo collega francese. Avessimo perso 4-0 potevo anche pensarlo. Tuttavia, al di là della pessima situazione di essere fuori dalla coppa dei Campioni, questi benedetti gol ci sono arrivati nel recupero. Ranieri non merita veramente un giudizio così negativo. Eravamo quasi convinti di poter superare il turno, se non per quella stupidaggine che è capitata alla fine”. Un’idea per ripartire? “Pensare al futuro non in termini immediati ma costruendo una squadra essenzialmente giovane, sperando di indovinare tutti gli acquisti. Il problema è che se dopo tre partite non va tutto bene cominci a pentirti... “.


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Il nuovo sovrano Il Personaggio dell’Inter: Davide Faraoni

È una delle giovani promesse nerazzurre

di Alessandra Caronni Davide Faraoni fa parte della Nazionale Under 21 allenata da Ferrara: “Indossare la maglia azzurra è sempre un’esperienza. Poi, se a quell’azzurro aggiungi un po’ di nero, allora il giovane di Bracciano va in visibilio. Perché lui ama l’Inter. Lo raffrontano spesso a Nesta. Sentirsi paragonato a questo campione lo inorgoglisce. Figlio di un ex calciatore dilettante, Davide Faraoni tira i primi calci a un pallone tra le file della società calcistica di Bracciano per poi trasferirsi giovanissimo alla Lazio. Nell’estate del 2008 viene aggregato alla prima squadra dall’allora tecnico biancoceleste Delio Rossi, vestendo il numero di maglia 91. All’inizio della stagione 2009-2010, è confermato in prima squadra dal nuovo allenatore Davide Ballardini, ma a settembre è vittima di un infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, che ne pregiudica l’utilizzo nell’arco dell’annata. Nell’estate 2010

si trasferisce a parametro zero all’Inter, ma un virus preso in vacanza in Egitto lo debilita e lo tiene lontano dai campi per tre mesi. Viene aggregato alla formazione Primavera del club con cui vince il Torneo di Viareggio. Inserito in prima squadra per la stagione 20112012, esordisce il 6 agosto 2011 in occasione della Supercoppa italiana persa per 2-1 contro il Milan dove viene schierato nel ruolo di esterno sinistro di centrocampo. Esordisce in Serie A il 19 novembre 2011, durante la partita Inter-Cagliari (2-1), subentrando all’86’ a Jonathan. Il 22 novembre successivo debutta nelle coppe europee, sostituendo Álvarez all’89’ della gara Trabzonspor-Inter (1-1) valevole per la fase a gironi della Champions League. Il 3 dicembre disputa la sua prima gara da titolare nella partita Inter-Udinese (01), dove viene schierato come esterno destro. Il 7 gennaio 2012 subentra a Diego Milito durante la partita casalinga contro il Parma e dopo tre minuti dal

suo ingresso, al 79’, sigla il suo primo gol in Serie A con un tiro da fuori area, chiudendo la partita sul 5-0. Il 12 gennaio 2012 l’Inter annuncia di aver rinnovato il suo contratto fino al 30 giugno 2016. Ha vestito la maglia di tutte le Nazionali giovanili, dall’Under-16 fino all’Under-21. Ha esordito con la Nazionale Under-21 il 17 novembre 2010, nella partita amichevole ItaliaTurchia (2-1) disputata a Fermo.

Chi è Davide Faraoni Nato a Bracciano, in provincia di Roma, il 25 ottobre del ’91, Marco Davide Faraoni è difensore dell’Inter e della Nazionale italiana Under-21. Proviene dal vivaio della Lazio e da molti è stato paragonato ad Alessandro Nesta. Effettivamente, il talento è lo stesso del centrale del Milan.

Il Personaggio dell’Atalanta: Maximiliano Nicolás Moralez

Bottiglietta con veleno per l’Inter Il fantasista dell’Atalanta è un talento puro che con i suoi dribbling mette in difficoltà qualsiasi difesa di Debora Cheli

gennaio del 2009 viene acquistato a titolo definitivo dal Vélez Sársfield. Maximiliano Nicolás Moralez, noto Conquista il Campionato di Clausura come Maxi Moralez è la lampadina 2009 disputando 14 partite e segnando dell’Atalanta. È un trequartista che si 5 reti. Nel torneo di Apertura seguente adatta a giocare anche come seconda è il miglior marcatore della squadra con punta. 5 reti (insieme con Jonathan Cristaldo). è il giocatore più piccolo della Serie A, per Rinnova il suo contratto col Fortin fino al i suoi 159 centimetri. Proprio per la sua 2013. Vince il suo secondo campionato statura in Argentina è conosciuto come Maxi, o El enano. Moralez è un destro naturale e fa delle sue qualità migliori la rapidità e tecnica, oltre all’astuzia e alla fantasia nella trequarti di campo. È soprannominato anche El Frasquito (la bottiglietta), per i suoi dribbling secchi e il suo tiro che richiama lo stappo di una bottiglia. Moralez inizia la sua carriera professionistica nel Racing Avellaneda durante il Campionato argentino di Clausura 2005, debuttando nella partita del 12 giugno contro il Colón (2-2). Sotto la guida di Simeone nel 2006 diventa titolare nella squadra di Avellaneda. Nell’agosto del 2007 si trasferisce a titolo definitivo nella Premier League russa, tra le file del FK Mosca per un importo di circa 7 milioni di dollari. Nel campionato russo disputa 6 partite senza siglare alcuna rete e dopo sei mesi ritorna al Racing Avellaneda in prestito. Nella stagione 2007-2008 aiuta la sua squadra nei play-out di Primera Division contro il Belgrano siglando la rete che ha permesso al Racing di rimanere nel massimo campionato argentino. Nel

di Clausura con il club giocando 14 partite e segnando 4 gol. In questa stessa stagione disputa 11 partite su 12 di Coppa Libertadores segnando 5 reti. Il 26 luglio passa all’Atalanta per quasi 7 milioni di dollari siglando un contratto di 5 anni. Esordisce con il numero 11 con i colori nerazzurri il 21 agosto nell’incontro valido per

il terzo turno di Coppa Italia con il Gubbio. In questa partita segna il gol del momentaneo pareggio (la partita finirà 4-3 per gli umbri). L’11 settembre esordisce in Serie A nell’incontro che ha visto l’Atalanta contro il Genoa di Marassi. Nella stessa partita realizza una doppietta. Poche giornate dopo, nella partita esterna vinta 1-2 con il Parma,

mette a segno un’altra doppietta con cui sale a quota 4 reti. Nel 2007 vince il Mondiale Under-20 con la nazionale argentina disputatosi in Canada. Il 15 novembre 2010 viene convocato per la prima volta nella Nazionale maggiore allenata da Sergio Batista. Esordisce il 16 marzo 2011 nell’amichevole vinta per 4-1 dall’Argentina contro il Venezuela.

Chi è Maximiliano Nicolás Moralez Nato a Granadero Baigorria, in Argentina, il 27 febbraio dell’87, è centrocampista dell’Atalanta e della Nazionale argentina. Definito dagli argentini Maxi, o El enano per via dei suoi 159 centimetri registrati alla visita medica, è un destro naturale e fa delle sue qualità migliori la rapidità e tecnica, oltre all’astuzia e alla fantasia nella trequarti di campo.


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La Champions

I Bioritmi di Inter-Atalanta

Il Diavolo solo in Europa Voglia di riscatto L’Inter avrebbe potuto superare il turno e collocarsi sul tetto d’Europa assieme alle altre sette big del torneo

di Luigi Sada Maledetti gli ultimi minuti, per l’Inter in Champions. La squadra nerazzurra a San Siro incassa il gol dell’1-1 al 92esimo - in pratica allo scadere del recupero proprio come era accaduto al Velodrome nell’andata quando Ayew freddò Julio Cesar - e dice addio alla Coppa fra la delusione generale per aver gettato alle ortiche un’occasione d’oro. Stavolta il Marsiglia ha colpito con Brandao e per Zanetti e compagni la serata è diventata un incubo. Un vero peccato perché con un po’ più di consapevolezza e determinazione davanti a Mandanda l’Inter avrebbe potuto superare il turno e collocarsi sul tetto d’Europa assieme alle altre sette big del torneo. È andata così e la Beneamata torna a casa a testa bassa gettando i tifosi nello sconforto. Quello che non è riuscito all’Inter è però riuscito ai tedeschi del Bayern Monaco che all’Allianz Arena hanno liquidato la pratica-Basilea con una valanga di

gol (7-0) firmati da Gomez (poker), Robben (doppietta) e Muller. Un film già visto tre giorni prima in Bundesliga dove la formazione bavarese è andata a segno, sempre con sette reti, siglate all’Hoffenheim, che non è sicuramente un delle cenerentole del campionato. A Basilea era stata una giornata storta, caratterizzata dalla sconfitta per 0-1, ma i tedeschi della Baviera, che sono tosti, nel match di ritorno, hanno tirato fuori le unghie cancellando con un colpo di spugna i campioni svizzeri. Insomma, una bella risposta, al contrario dell’Inter “ranierana”. Niente da fare anche per il Napoli a Londra con il Chelsea: la squadra di Mazzarri è uscita comunque a testa alta dopo i tempi supplementari per un gol realizzato da Ivanovic. I “blues” sono andati in vantaggio alla mezz’ora con Drogba e hanno raddoppiato, all’inizio della ripresa, con Terry. Poi Inler ha rilanciato il Napoli con un tiro che ha fulminato Cech. Ma il rigore segnato da Lampard ha cancellato le speranze partenopee. Un vero peccato per il Napoli e per i

È la grande spinta emotiva l’arma segreta di questa Inter, reduce dall’eliminazione in Champions

cinquemila tifosi arrivati allo Stamford Bridge pieni di entusiasmo. Tutto facile, infine, per il Real col Cska. I russi escono dal Bernabeu sconfitti per 4-1, con doppietta di Cristiano Ronaldo e reti di Higuain e Benzema, mentre per i moscoviti va a segno Tosic. In sintesi, le promosse ai quarti sono: Milan, Barcellona, Benfica, Apoel, Marsiglia, Bayern Monaco, Chelsea e Real Madrid.

di Enzo Occhiuto Tantissima grinta e rabbia in più sono gli ingredienti che renderanno possibile una vittoria con l’Atalanta. Infatti, i potenziali bioritmici della compagine interista sono superiori ai valori della squadra bergamasca: Inter al 6,05 contro l’Atalanta al 5,98. Dall’analisi dei valori medi bio dei moduli tattici proposti dai due allenatori si comprende la differenza di competitività tra le due squadre in campo. Claudio Ranieri (4 - 3 - 1 - 2 = v. 5,91 - 6,07 - 6,31 - 6,22 ) ha una difesa sottotono supportata molto bene tuttavia da un tonico

I Sorteggi di Champions Milan sfortunato nel sorteggio di Nyon. I rossoneri affronteranno il Barcellona di Pep Guardiola (a San Siro il 28 marzo), che resta il favorito in assoluto della Champions. Il Real Madrid andrà a Nicosia per affrontare l’Apoel. Il Bayern Monaco se la vedrà con il Marsiglia di Deschamps al Velodrome (all’andata). Infine, il Chelsea di Drogba sfiderà il Benfica a Lisbona.

centrocampo e da una fase offensiva brillante. Stefano Colantuono (4 - 4 2 = v. 6,06 - 5,89 - 5,93) ha un settore difensivo maggiormente corazzato, un centrocampo sfilacciato e non in grado di servire convenientemente le due punte, che non si esprimeranno al meglio delle loro capacità. Nello specifico delle possibilità di rendimento generale, l’Atalanta risulta più tonica fisicamente (6,07) rispetto all’Inter (5,96). Sul piano della sensibilità emozionale, i nerazzurri, che finalmente si sono riappropriati (9 su 11) dei loro bioritmi positivi (per via della loro periodica ciclicità fisiologica), sono più caricati (6,06 v.e.) di grinta e determinazione rispetto agli avversari (che hanno un indice molto basso, ossia un 5,88 v.e.). Anche sul piano dell’intelligenza tattica gli interisti, avendo recuperato una maggiore lucidità mentale (6,12) e una forte intuizione (6,02), sono avvantaggiati sulla truppa atalantina (5,99 v.i). Assisteremo quindi a un incontro molto avvincente.

Serie C1 - Calcio a 5 Maschile Classifica Serie C1

Roberta Menegon Nella Serie C1, asfaltata anche la squadra bergamasca: il San Damiano non si ferma più. Diventa interessante la C2, quest’anno molto più competitiva, con squadre attrezzate ad affrontare un campionato che a questo punto si prospetta competitivo e agguerrito. Nel girone A e nel girone C l’Euro Brianza e il Basiano, forti dei punti di vantaggio, proseguono senza timori verso la conquista del titolo. Nel girone B le valtellinesi non mollano e tallonano ancora il Brianteo che resiste e cerca di conquistare un altro titolo e la promozione. La serie D è molto più equilibrata, non ci sono squadre che riescono a dare un

Classifica Serie C2 Girone A

Classifica Serie C2 Girone B

Pos Squadra

P.ti

Pos Squadra

P.ti Gio

Pos Squadra

P.ti Gio

1

Futsal San Damiano

64

1

Eurobrianza 1999 Futsal

52 21

1

Atletico Brianteo

48 21

2

Rho Ca5

49

2

La Fortezza

47 21

2

MGM 2000

45 21

3

Pavia

47

4

1999 Calcio Valmalenco

38

3

Cardano 91

47 21

3

Bellagio Ca5

43 21

5

Boys Bellinzago C5

37

4

Elle Esse 96

44 21

4

Ca5 Mese

42 21

6

Saints Pagnano

37

5

Ticinia

41 21

5

Malgrate C5 Avis

42 21

7

Vignate

36

6

Cuvio Valcuvia Ca5

36 19

6

Pol. Renatese

41 21

8

Metropolis FB

35

7

Trezzano Soccer Five

31 21

7

Valtellina Futsal

38 21

Meyland Calcio a 5

33

8

Mortara Virtus Ca5

29 21

8

Sondrio Calcio srl

26 21

10 Bergamo Calcio a 5

33

9

Olmi Cesano

22 21

9

Calcioacinque Meda

23 21

11 Carioca

32

10 Vittuone

20 20

10 S.Fermo

23 21

12 Bocconi Sport T.

30

11 Kick Off Legnano

18 20

11 Castionetto

21 21

13 Vasca

22

14 Laveno Mombello

22

12 Vigejunior

9

20

12 Campodolcino

12 21

15 Acsi Aurora

11

13 Sportleague

9

19

13 Brasilia

9

21

16 Ispra

11

14 Rovellasca 1910 Victor

9

20

14 Arcellasco

5

21

9

taglio netto al campionato: nel Girone A, tre squadre si contendono il titolo fino alla fine; mentre nel Girone B il collegio San Carlo tenta la fuga. Nel

girone C, la coppia di Sesto e Vimodrone non riesce ancora a ottenere i risultati che merita. Nel Girone D la squadra di Mariano Comense stacca il biglietto

per la C2 (resta solo uno scontro con la Bormiese, che potrebbe creare qualche brivido). Nella juniores campionato finito con la vittoria del Brianteo. Resta

Classifica Serie C2 Girone C

incerto il campionato femminile dove si attende lo scontro del 24 marzo tra Mojito e Futsal Bresso.

Classifica Serie D girone A Pos Squadra 1 Sporting Vanzago 2 Seprio C5 3 Arluno Calcio 2010 4 Il Giardino Danzante

P.ti 46 44 44 36

Gio 21 21 21 21

Pos Squadra

P.ti Gio

1

Futsal Basiano

55 21

2

Beretta Boys

45 21

3

Videoton 1990 Ca5

40 20

4

Bergamo Calcetto

37 21

5

Five Bellusco

35 21

6

Sempione Half 1919

34 21

7

Futsal Club Boca C5

30 21

8

Kennedy

29 21

9

Aureliana

26 20

10 Real Biassono

22 21

Classifica Serie D girone C

11 Real Domus

21 21

12 Orobica

18 21

13 Galacticos

17 20

14 Tony Quintosole

8

Pos Squadra 1 Vimodronese 2 Selecao Libertas C. 3 Base 96 Seveso 4 Real San Biagio 5 Futsal Chiuduno

20

Classifica Serie D girone B Pos Squadra 1 San Carlo 2 Meneghina Calcio 3 Sparta Mlano C5 4 Nova Sport BF

P.ti 54 53 52 39

P.ti 40 39 35 35 33

Gio 21 22 21 22

Gio 20 19 18 19 19


9

Domenica 18 marzo 2012

Anelli Auto Due Viale Brambilla, 38 27100 Pavia (PV) Tel. 0382-383811

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Domenica 18 marzo 2012

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Inter Club Amala La Vita dei Club

di Giovanni Labanca Li avranno visti passare centinaia di volte i propri beniamini nerazzurri per imbarcarsi su voli per l’Italia e il mondo; avranno chiesto loro chissà quanti autografi nelle frequenti occasioni che sono loro capitate, anche per il lavoro che fanno ma, forse per pigrizia o per altre ragioni, i numerosi tifosi dell’Inter in servizio negli aeroporti di Linate e Malpensa di Milano non avevano mai pensato di “unirsi” e contarsi ufficialmente per formare un gruppo omogeneo, fino alla formazione di un Inter Club vero e proprio. Tutto questo fino a giovedì 28 aprile dell’anno scorso, quando Alberto Servienti e altri suoi colleghi, mentre consumavano al… volo il solito pranzo, decisero che fosse giunta l’ora di fondare un Inter Club all’interno dei due aeroporti, considerato il numero altissimo di tifosi pronti, anch’essi, ad aggregarsi attorno alla brillante idea dei promotori. Detto fatto, proprio come prendere l’aereo, la proposta divenne realtà e suscitò grande entusiasmo, tanto che in poco tempo i soci furono sessanta, pronti a far di tutto per passare

Ecco come mettere d’accordo gli aeroporti di Linate e Malpensa

Foto di Inter.it all’operatività immediata. Le prime cose da farsi erano trovare un nome al Club e una sede. Per il primo fu scelto “Amala”, come semplice sinonimo di passione, di esortazione e appunto di amore per la Beneamata. Per la seconda, fu scelto il CRAL di Linate, comodo e luogo simbolico di trade union tra la Milano interista ed il mondo. Per l’assegnazione delle cariche non ci sono stati problemi e, d’amore e d’accordo, venne eletto il direttivo così composto: Alberto Servienti, presidente; Luciano Carbone, vicepresidente; Massimo Premoli, segretario; Cecilia Negro, tesoriere; Luciano Bolzoni, addetto alla sede sociale; Costanza Degli Esposti, addetto stampa ed ai rapporti con il CCIC; Valerio Faggion, amministratore sito web e responsabile STM (Sezione Territoriale di Malpensa); Antonio Anzoise, Marco Lattuada, Giacomo Senn e Laura De Maria. Nel giro di poco meno di un anno, i soci sono arrivati a quota 245, dopo un capillare lavoro svolto congiuntamente da tutti i componenti del Direttivo. A questo punto, non restava che procedere all’inaugurazione ufficiale,

Gli ospiti d’onore,Milito,Zanetti,Bedy Moratti e Spairani

Il momento magico del taglio del nastro per la sede del Club

a cui invitare ospiti “ importanti” della Società e della squadra. Così, il 7 febbraio scorso, presso il My Chef “Gourmet House” Panoramic Restaurant dell’aeroporto di Milano Linate, al secondo piano dell’aerostazione, è stata organizzata una suntuosa festa, cui hanno partecipato oltre ai soci con rispettive famiglie, la signora Bedy Moratti, presidente onorario del CCIC, Sergio Spairani, Javier Zanetti e Diego Milito, accolti in sala da un vero e proprio tifo da stadio. Il presidente Alberto Servienti, a nome di tutti i soci, ha ringraziato i graditi ospiti che con la loro presenza hanno voluto testimoniare la grande considerazione in cui la Società e la stessa squadra tengono gli Inter Club, vera ossatura del tifo nerazzurro. Dopo il saluto del presidente e degli ospiti, è seguito il reciproco scambio di gagliardetti ed il tanto atteso taglio della torta augurale, confezionata con un aereo, il caratteristico logo del club. Per tutti, alla fine, autografi e foto per tutti a suggello di una serata indimenticabile, da consegnare alla storia del Club.

Da sinistra,Massimo Premoli, Valerio Faggion, Costanza Degli Esposti, Luciano Bolzoni, Cecilia Negro ed Alberto Servienti

Bedy Moratti consegna il gagliardetto della Società al presidente Servienti.

Inter Club Los Angeles (g.l.) Quanto sia forte la passione per l’Inter anche dall’altra parte del mondo, lo dimostra l’Inter Club Los Angeles, che la mantiene sempre più viva che mai. Trasmetterla ai bambini poi, è azione quanto mai meritoria. Un bell’esempio è questa squadra di ragazzi,allenata da Antonio Gamboa ed Enrico Senatore, che si cimenta nel campionato esordienti U 10, con grande autorevolezza, tanto per tenere sempre più in alto l’amata bandiera nerazzurra. Ecco chi sono questi baldi giovanissimi: Thomas Avila, Justin Lin, Ethan Lu, Justin Bortis e Jesse Ibarra, in piedi; Noel Teclemarian, Irwin Chang, Nathan Marlow, Derick Camorlinga e Ethan Senatore, accosciati.


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L’Onorevole nel Pallone: Lara Comi intervista Marco Martino

Niente rivoluzionari alla Zeman Atalanta squadra tenace, ma noi puntiamo al terzo posto. Il successo al “Beppe Viola” dimostra che la società cura il vivaio e i giovani talenti

hanno dato prova di grande tenacia”. Secondo un’inchiesta della Gazzetta dello Sport, che ha passato al di Lara Comi - Europarlamentare setaccio i bilanci delle società di serie A, l’Inter investe in attività Senza i meno 6 di penalizzazione di scouting un milione di euro l’Atalanta avrebbe praticamente gli rispetto ai quindici dell’Udinese. stessi punti in classifica dell’Inter (39 a Non sarebbe più redditizio curare la 40). scoperta di giovani talenti? Eppure il divario tecnico sulla carta “L’Inter ha sempre puntato all’acquisto è notevole. Come si spiega? di campioni di livello internazionale, “L’aspetto tecnico nel calcio è solo senza mai sottovalutare la ricerca di una componente tra le innumerevoli giovani talenti e curando il proprio variabili che ruotano intorno anche a vivaio. Infatti da poche settimane un solo evento. L’Atalanta, mossa da l’Inter ha conquistato per la seconda spirito di rivincita sui fatti di cronaca volta consecutiva, la terza nella sua che l’hanno colpita, ha concentrato storia, il torneo ‘Beppe Viola’, la più grandi sforzi nella parte iniziale del importante manifestazione nazionale torneo conseguendo ottimi risultati che riservata alla categoria Allievi”.

Snejder, Forlan, Alvarez, Zarate, Castaignos hanno fatto complessivamente 5 gol, circa la metà delle reti di Nocerino. Come si spiega? “Pato, Inzaghi, Maxi Lopez, Emanuelson, El Shaarawy e Cassano hanno fatto complessivamente meno reti di Nocerino in campionato”. L’Inter veleggia in zona Europa League, ci sono ritorni positivi nel fare eventualmente quella competizione il prossimo anno o senza Champions meglio non partecipare ad altri tornei europei? “Fermamente convinto in un nostro terzo posto, lascerei ad altri questi discorsi: non ci interessano né tantomeno ci appartengono. Voglio

ricordare una regola: chi vince la Coppa entra di diritto in Champions League”. Zeman primo col Pescara in B lancia messaggi sibillini a Moratti, che lo apprezza. Nel calcio, ha detto, contano più gli spazi che gli uomini. Un rivoluzionario come lui farebbe bene all’Inter o finirebbe come altri “professori”, Gasperini, Orrico, Benitez… “I ‘rivoluzionari’ non sempre portano alla vittoria di battaglie e tantomeno di guerre. Un campionato condotto seriamente necessita sia di spazi, sia di uomini: entrambi, componenti fondamentali per una squadra di livello. Se fosse possibile, rivorrei Mourinho, ma i sogni poi finiscono…”.

Marco Martino, consigliere alla Provincia di Milano e presidente della commissione Politiche sociali.

Gli Avversari

Penalizzati, ma buoni di Debora Cheli L’Atalanta è una squadra di tutto rispetto, i numeri sono tutti dalla sua parte. Senza i sei punti di squalifica la Dea sarebbe a un solo punto dall’Inter in classifica. I Colantuonoboys arrivano da cinque risultati utili consecutivi (quattro pareggi e una vittoria), non perdono dal 5 febbraio, dove furono sconfitti per 2-1 dal Palermo al Barbera. Sembra passato il momento negativo culminato col trittico perdente Milan-LazioJuventus in cui i bergamaschi subirono tre 2-0 due dei quali in casa contro i campioni d’Italia e i bianconeri. L’ultima vittoria in trasferta per l’Atalanta risale al 29 gennaio, mentre l’ultima coincide proprio con il match contro i rosanero. Gli altri numeri per i nerazzurri orobici sono molto positivi. Ad esempio, nei punti conquistati in trasferta il club nerazzurro, è ottavo con 15, prima dell’Udinese, mentre nei pareggi

L’undici orobico è una delle migliori squadre di Serie A. Nonostante i sei punti in meno sono fuori dalla mischia per non retrocedere (12) è battuta solo dalla Juventus. Ben 9 sono le partite vinte complessivamente, di cui 3 fuori dalle mura amiche. L’undici bergamasco ha anche un saldo attivo nella differenza reti con un buon +2 (31 fatte e 29 subite). L’inizio folgorante di questa compagine (quattro successi e un pareggio nelle prime cinque gare di campionato) hanno facilitato di molto il percorsosalvezza, reso obbligatorio dal pesante fardello della penalizzazione. Le cifre sorridono molto alla compagine che ha uno dei bomber più prolifici della Serie A: German Denis che con 15 gol è al quarto posto della classifica cannonieri. Analizzando le ultime curiosità, ricordiamo che il sodalizio dello Stadio “Atleti Azzurri d’Italia” è tredicesima come squadra realizzatrice, ma vanta la settima miglior difesa con Consigli che ha fatto il salto definitivo nell’Olimpo dei portieri più bravi della massima serie.

Antonio Percassi e Stefano Colantuono

German Denis


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Iosonopompilio

Platini: “Lo scudetto è della Juve…”

Parole, parole, parole… Il 27 marzo l’Alta Corte del Coni potrebbe togliere la radiazione a Moggi. Sarebbe una grande soddisfazione per un inizio di una nuova vita di Cesare Pompilio Michel Platini al ristorante da Giannino, a Milano, premia Gianni Rivera in presenza di Adriano Galliani. Il francese, mio amico, è un furbo di sette cotte, perciò fa dichiarazioni estemporanee. “Il Milan è primo ma lo scudetto lo vince la Juve”. Come dire: il titolo è del Milan ma, siccome sono juventino, spero che arrivi a Torino. Intanto, addolcisco l’ennesima pastiglia amara che 15 milioni di tifosi bianconeri stanno ingoiando per l’ennesima volta. Sia chiaro che è da settembre che dico a Roma e al mondo che sarà il Milan il prossimo campione d’Italia, nonostante gli infortuni di Antonio Cassano e Gennarino Gattuso, dunque sono il meno attaccabile. Non prevedevo che la partenza di Eto’o dall’Inter avrebbe messo a nudo tutti difetti che da mesi andiamo dicendo dei nerazzurri. Benitez, prima, e Gasperini, dopo, sono stati sempre sulla nostra medesima linea. Prevedevo, quindi, una Juve dal terzo posto in poi. Oggi con la dignità che mi distingue dai servi fanfaroni, i quali esultano a comando del loro

padrone, affermo che il secondo posto è possibile, ma siccome il campionato è talmente di basso profilo che, come l’Inter, nonostante il disastroso cammino, può e deve aspirare al terzo posto; la Juve seppur povera in classe rispetto al Milan avrebbe potuto aspirare allo scudetto. Invece… la Juve società non conta nulla nel Palazzo, don Peppino Marotta sbaglia campagne acquisti una dopo l’altra, eccoci a Borriello, eccoci a una bella distanza dal Milan, eccoci ai frizzi e lazzi di Allegri. “Parlo solo su autorizzazione di Marotta…”. Insomma, dal danno alla beffa, dalla beffa alla umiliazione e al ciurlar nel manico di Michel Platini. Don Michelino è tornato a Parigi, mi dicono che ami circondarsi di “yes man”, dunque non c’è posto per noi. Noi fummo quelli che quand’era al massimo splendore da fublero gli portammo i panini al salame (vedi il libro Passo Doppio di Luigi Colombo, edizione Mursia, ndr). Oggi siamo ancora tifosi e non invitati all’inaugurazione dello stadio, dove cani e porci hanno ricevuto il tagliando mentre né Cesare Pompilio né Luciano Moggi, e neppure Antonio Giraudo, sono rientrati nel novero. Il francese Platini alla vista dello Stadium si è commosso. Auguri. Al

tifoso le parole non bastano. Io voglio vincere e per questo sto dalla parte di Andrea Agnelli che come suo padre, il dott. Umberto Agnelli (1961), avrebbe voluto vincere lo scudetto. Invece il suo dipendente don Peppino Marotta gli porta come allenatore don Luigino Delneri, Martinez e, chi ne ha ne metta, quindi lo scudetto è una mera chimera. Marotta è ottimo amico di Adriano

Galliani, ma lo scudetto, il dottore lo porta a Berlusconi. Moggi Luciano non era amico di Adriano Galliani, anzi era in procinto di prenderne il posto al club di Via Turati e si difendeva come poteva. Poi quel colloquio a Palazzo Grazioli e… poi… E poi Calciopoli. Ora siamo al dunque: il 27 di questo mese l’Alta Corte del CONI dovrebbe dare finalmente un segnale chiaro e semplice, simile a quello che darò io al Just Cavalli: se gli tolgono la medievale “radiazione” la sera del mio compleanno, nella più famosa discoteca d’Italia, farò vedere il mio lato B. Come dire una grande festa. Una notizia che tutti aspettano, “Luciano Moggi senza la radiazione potrebbe rifare l’Inter, esattamente come fece il Cav. Angelo quando ha assunto Italo Allodi che, nell’arco di tre mesi costruì la grande Inter”. Così si è espresso a Telelombardia il decano dei giornalisti sportivi italiani Gino Bacci. Ginone ha aggiunto che Moratti Massimo dovrebbe avere coraggio, telefonare a Moggi e chiedergli di ridisegnare l’Inter. Qui mi inalbero io: Luciano Moggi è juventino, 15 milioni di tifosi aspettiamo solo un segnale per averlo tra noi e lo regalo così ai “prescritti”? E no, allora salta tutto. Luciano aspetta in silenzio in compagnia della sua innata dignità

l’esito del prossimo 27 marzo. Intanto Andrea Agnelli e Ninozzo Conte, stando al nostro vignettista Valerio Marini, sono come don Chisciotte e Sancho Panza. Non sono affatto d’accordo: la missione di Andrea è nobile e in perfetta linea con il grande casato degli Agnelli. Andrea non deve mollare, un giudice che ci dà ragione ci sarà in Europa, a quel punto son dolori per il “Palazzo”. Il Palazzo ora vuole orientare, ora vuole stare “schiscio”, però non molla la presa, perché dunque dovrebbe mollare Andrea? Ninozzo è un pugliese furbo, intelligente, perspicace. A Firenze sa di trovarsi davanti a Amauri il brasiliano dormiente. A Firenze la Juve deve vincere per continuare a sperare e a sparare. Lo scudetto lo vince il Milan, ma a noi juventini lasciateci sognare. Stiamo passando ore di giubilo: Massimo De Santis ha richiesto 21 milioni di euro a Moratti perché è stato pedinato abusivamente. La difesa dell’Inter ha sollevato “l’istituto della prescrizione”. Bobo Vieri, pure lui ha chiesto 21 milioni di Euro per il medesimo motivo di De Santis. Deschamps ha detto: “Tu sai da quale scuola veniamo tutte due, lì alla Juve ci hanno insegnato di non mollare mai”. E noi? Gli diciamo: due volte grazie Didier… Bacio le mani.


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Formula 1

Tamburello

Puntiamo su Alonso Tutti a caccia del Callianetto Come per il 2011, la differenza in questo Mondiale possono farla le gomme

di A.S. Bisceglia La bandiera a scacchi è pronta, si parte con il Gran Premio d’Australia. È il primo mondiale senza piloti italiani, questo, dal lontano 1970. L’ultimo dei nostri rappresentanti è stato Jarno Trulli sostituito da Vitly Petrov e soprattutto dai dieci milioni di euro che ha portato con sé. Oggi è scattato ufficialmente il Mondiale 2012 con le Ferrari sempre pronte a correre per il podio. In realtà non è esattamente così: ufficialmente si parte tutti da zero. Il tedesco Sebastian Vettel parte favorito per questo mondiale, intenzionato a lottare fino in fondo per il terzo titolo consecutivo. Il secondo pilota Red Bull, Mark Webber potrebbe dare del filo da torcere al compagno di scuderia senza però troppo impensierire. Fernando Alonso, nonostante una Ferrari ancora in grande difficoltà, ha i numeri per strappare, gara dopo gara, punti preziosi alla classifica generale. Non si può dire lo stesso per Felipe Massa: la differenza con il suo compagno Alonso è notevole, difficile pensare a lui come un pretendente al titolo. Una rivale della Red Bull è sicuramente la McLaren con Lewis Hamilton, incidenti permettendo, in grande spolvero e Jenson Button che a fatica gli sta dietro. Grande ritorno in Formula 1 di “Iceman” Kimi Raikkonen, con la sua Lotus E20 che ha dimostrato di bene

adattarsi al circuito dell’Albert Park; nei test invernali ha messo in luce le sue qualità e di sapere ancora correre dopo l’abbandono temporaneo delle gare. Raikkonen ha nuovamente problemi alle sospensioni ma convinto di poter far bene a Melbourne. La differenza in questo Mondiale, come per il 2011, la possono fare le gomme. Dal 2012 entrano in vigore nuovi regolamenti in materia di pneumatici. I team avranno a disposizione, già dalle prime sessioni di prove libere del venerdì, tutti gli undici set di gomme a loro destinati.

È al via il massimo campionato di Tamburello che assegna il centesimo titolo di Beppe Vigani Il Palazzo delle federazioni di Milano ha avuto l’onore di presentare la stagione 2012 che assegnerà il centesimo scudetto di Tamburello. Il campionato prenderà via proprio oggi, con dodici squadre al via che contenderanno al Callianetto (vincitore degli ultimi dieci scudetti) il titolo vinto la scorsa stagione. Insieme agli astigiani, troviamo ai nastri di partenza le due compagini alessandrine di Carpeneto e Cremolino, la neopromossa bergamasca Filago, le mantovane Solferino, finalista per lo scudetto l’anno scorso, la Cavrianese, l’ambizioso Medole, il Malavicina e il Castellaro, promosso lo scorso anno, le veronesi Sommacampagna e Monte e la trentina Mezzolombardo. Ventidue le giornate di regular season in calendario, con quattro incontri per ogni squadra in notturna nei mesi di giugno e luglio. Le prime otto squadre classificate alla fine del girone di ritorno, in calendario domenica 29

luglio, disputeranno dal 2 settembre i playoff, divise in due gironi di quattro squadre ciascuno, con incontri di sola andata; teste di serie, rispettivamente le squadre prima e seconda classificata. Le prime due squadre classificate nei due gironi di playoff disputeranno con

andata il 23 settembre e ritorno il 30 settembre le semifinali incrociate con primo incontro in casa della squadra peggio posizionata. Finale scudetto domenica 7 ottobre in campo neutro con una gara secca.


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Gossip & Curiosità

Briatore tra due fuochi (la Gregoraci e Berlusconi)

di Marjlja Bisceglia

Flavio Briatore Vuole scendere nell’alone politico, Flavio Briatore. Il noto ex manager del mondo della Formula 1 ha deciso di occupare uno scranno di Montecitorio per le prossime elezioni politiche. Silvio Berlusconi ha buoni rapporti con Flavio, anche se l’ex numero uno della Renault tifa Juventus ed é molto amico di Luciano Moggi. La moglie di Flavio ha appreso la notizia dai giornali francesi. Elisabetta Gregoracci ha dato l’altolà al marito: “Se scendi in politica, ti lascio”. Come andrà a finire? Vincerà la Gregoraci o vincerà Berlusconi?

Oggi, Buon Compleanno a… Bobby Solo – cantante (67) Ivan Cattaneo – cantautore (59) Marcello Nicchi – presidente dell’AIA (59) Ingemar Stenmark – leggenda dello sci (56) Fiorella Pierobon – ex annunciatrice (52) Massimo Giletti – conduttore e giornalista (50) Elisa Triani – presentatrice e giornalista (36) Sebastian Frey – portiere (32) Fabian Cancellara – ciclista (31) Mauro Zarate - calciatore (25)

Paris Hilton Simbolo della donna iperprotetta e viziata, Paris Hilton ha deciso di crescere. La bella ereditiera, ora trentunenne, ha deciso di sposarsi. Tutto il pianeta vuole conoscere il fortunato visto che Paris qualche anno fa é stata diseredata dal nonno. La sua famiglia le garantisce 500mila euro a settimana. Basteranno per le nozze? Questo é quello che si chiedono gli amici di Paris a Hollywood.

Musica

Magnini e Pellegrini La coppia d’oro del nuoto italiano composta da Filippo Magnini e Federica Pellegrini stanno cercando casa per poter convivere. Entrambi hanno chiuso le relazioni importanti che avevano nel loro passato. Federica è attesa alle olimpiadi di Londra a luglio prossimo e per il suo lui si é trasferita a Roma: nella Capitale hanno lo stesso allenatore. Ma Federica lo vuole tutto per sé, per poterlo coccolare e ...

Lucio Dalla Il cantante emiliano, scomparso il primo marzo in Svizzera, non ha lasciato nessun testamento. L’eredità di Lucio? Cinque appartamenti a Bologna, vari immobili in altre città d’Italia e 500mila euro all’anno di diritti d’autore delle sue opere. I parenti lontani hanno fatto sapere di non volere neppure un euro. Dove andrà a finire tanta eredità? Gli amici di Lucio segnalano che i frati Francescani di Bologna sono gli unici eredi delle volontà del cantante scomparso.

Teatro

Voglio vederti Dieci anni di Uovo

danzare Prende il via la settima edizione di Elita: musica, design, forme d’arte e intrattenimento innovativo. In concomitanza con la Design Week milanese

di Riccardo Sada Dal 18 al 22 aprile tornerà Elita Festival. Alla sua settima edizione, la manifestazione, sviluppatasi in concomitanza col Salone del Mobile di Milano, si conferma come appuntamento immancabile. Per il terzo anno consecutivo il cuore della manifestazione sarà il Teatro Franco Parenti, nel cuore del capoluogo lombardo, sancendo quel sodalizio che contribuisce ad accrescere il ruolo sempre più centrale del distretto Porta Romana Design e delle sue proposte creative, durante il Salone del Mobile milanese, attraverso contenuti ad hoc studiati e proposti da Elita con eventi e iniziative sul territorio. “Il Teatro Franco Parenti diventerà così l’Elita Theatre e ospiterà concerti live, conferenze, dibattiti, installazioni artistiche”, spiegano gli organizzatori, tra cui emerge ancora una volta il dj Lele Sacchi. “Sundaypark Special Design Week Closing Party” sarà poi promosso con Ied e fuorisalone.it. Una domenica speciale rivolta a tutti, anche ai più piccoli, e dove troverà spazio extras’mall, la selezione di giovani

designer curata da Elita, e il Primo Bike Design Show, esposizione dedicata al mondo delle biciclette di design. È stato anche confermato il quartier generale: sarà presso il Nike Stadium, dove si terranno incontri quotidiani con i protagonisti del festival. Un nuovo punto di riferimento diurno sarà invece il neonato Ostello Bello, in cui si terrà un ciclo di concerti a ora di pranzo, cioè l’“Elita Scramble”. E nella rete dei restanti partner, in fatto di location, restano il Live di Trezzo, i Magazzini Generali, il Tunnel, il Magnolia, il Rocket e il Plastic, a cui si aggiungono le suggestive Terme di Porta Romana. Gli eventi del festival saranno ripresi e trasmessi in onda su DeejayTV. Gli occhi saranno puntati indubbiamente sul californiano Skrillex e sul lungo elenco di partecipanti, che vede tra gli altri Jamie Jones, Maya Jane Coles e Mr Scruff, pronti a far ballare Milano grazie a dj set e live show. Web site www.elitamilano.org www.myspace.com/elitafestival

Ritorna il 21 marzo l’evento di performing arts più atteso con ospiti stellari

di Alessia Scurati Sono già passati 10 anni dal primo Uovo. Una rassegna che con l’andar del tempo ha catalizzato sempre più consenso di pubblico e di critica, fino a diventare un must per tutti gli appassionati di arte intesa come performance visiva e artistica. In Italia è un festival unico nel suo genere, che suscita curiosità immediata per l’interdisciplinarietà che lo rende un “progetto indisciplinato sulla contemporaneità”, come recita il manifesto della sua presentazione. Quest’anno, visto che Uovo di appresta a spegnere le prime dieci candeline, la lista degli artistiperformer che prenderanno parte alla rassegna è davvero notevole. Primo tra tutti è da notare il ritorno in Italia di William Forsythe, il pluripremiato artista e coreografo americano, vincitore, tra l’altro del

Uovo 2012, Chico Matjievic

Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2010. Forsythe torna in Italia con la sua compagnia dopo quasi dieci anni dalla sua ultima apparizione e presenterà alla Triennale di viale Alemagna una videoinstallazione su quattro schermi di grandi dimensioni, dove verranno proiettati tre differenti video. Altri nomi di primo piano sono la Socìetas Raffaello Sanzio di Romeo Castellucci, una delle compagnie di ricerca più conosciute, che a Uovo presenteranno “Storia dell’Africa Contemporanea Vol. III” e una mostra fotografica curata dall’artista Luca Del Pia sui lavori storici della Socìetas, dall’Amleto al pluripremiato Genesi (alla Fabbrica del Vapore di Via Procaccini). Oltre a questi nomi ci saranno anche due tra i coreografi più noti a livello internazionale coreografo Virgilio Sieni e Jérôme Bel, nomi storici del festival.

Accanto a questi, però, spazio anche ai giovani: da Giuseppe Chico e Barbara Matijević, a Plumes dans la tête, Dewey Dell e Pathosformel, la fenomenale compagnia premio Ubu 2008, che occuperà una delle sale del Teatro Franco Parenti per presentare al pubblico “Alcune primavere cadono d’inverno”, spettacolo realizzato insieme ai Port-Poyal, gruppo “di culto” dell’elettronica. Uovo, però è anche musica e in collaborazione con Club To Club, vedremo all’opera alcuni dei nomi più interessanti dell’elettronica contemporanea: Spencer (Numbers), Actress e il live set di ‘O’ (leggi ‘One Circle’), progetto firmato da tre promettenti produttori italian (VagheStelle, Stargate, A:RA). Uovo Performing Art Festival, dal 21 al 25 marzo, Teatro Franco Parenti, Triennale di Milano, Cattedrale c/o Fabbrica del Vapore - info e programmi: www.uovoproject.it


Domenica 18 marzo 2012

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Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


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