Stadio5n238_Milan_Genoa

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Sabato 27 Ottobre 2012

Anno 2 N. 38

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COPIA OMAGGIO

QUANDO IL TIFO ABBATTE IL GRIFO

MILAN - GENOA TECNO MOTORS SPA

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Sabato 27 Ottobre 2012

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L’ Editoriale

di Beppe Vigani

dejeuner sur l’herbe Claude Oscar Monet (Parigi, 14 novembre 1840 – Giverny, 6 dicembre 1926) è stato un pittore francese, padre dell’Impressionismo.

Nordsjaelland, vi dice niente questo nome? La Juventus che mangia tutti in campionato, in Europa fa fatica. Di fronte ai bianconeri non c’erano dei mostri titanici, ma soltanto dei giocatori onesti, che avevano la bava su ogni pallone. “Sono pur sempre i campioni di Danimarca, non sono sprovveduti”. Gigi Buffon ha cercato di giustificare così un pareggio che, alla fine dei conti, potrebbe diventare molto amaro. Questo risultato è figlio del nostro momento che sta attraversando il calcio ‘made in Italy’, sempre più alle corde in questo momento di recessione. Nulla è cambiato sul fronte Milan. Massimiliano Allegri, anche dopo la sconfitta con il Malaga, “non molla”. Gli do ragione perché con quello che ha, non può fare miracoli. Solo in Europa League si raccoglie qualche soddisfazione. Senza battersi troppo il petto, è minestra che scalda gli animi. In Europa tutti fanno fatica. Dai campioni in carica della Champions del Chelsea (sconfitti dallo Shakhtar), al Real Madrid (a rotoli contro il Borussia Dortmund), dal Manchester City (sepolto da tre reti dall’Ajax, dopo essere andato in vantaggio), al Barcellona (vittoria 2-1 al 94’ contro il Celtic), dal Manchester United (3-2 contro il Braga, dopo che è stato sotto 0-2) al Bayern (solo 1-0 al Lille). Il calcio in generale non sta attraversando un momento

idilliaco e non solo dal punto di vista tecnico. L’Uefa e la Fifa si stanno facendo la guerra. Michel Platini vuole scalzare Sepp Blatter, il quale ha dato il via alla tecnologia. Gia con la Confederation Cup vedremo “l’occhio di falco”, un esperimento che proseguirà anche al Mondiale 2014. Le Roi Platini, invece, insiste con l’occhio umano, come se di guai non ne avesse già dati abbastanza. Gli arbitri di porta costano un patrimonio, alla faccia del fair player finanziario. E non funzionano a 360 gradi. Già dimostrato in alcune partite. Questa guerra tra i due boss non faciliterà la crescita culturale del calcio, che negli ultimi anni si è enormemente riempito di rughe. Non si scopre più nulla, ma c’è anche la poca volontà di fossilizzarsi su alcune norme e innovazioni che non portano valore aggiunto a questo sport in cui sono sempre gli altri a parlare. Non ci sarà mai pace, fin quando gli interessi economici la faranno da padrone. Nel calcio bisogna investire in risorse, che sono difficili da trovare. Ma chi è bravo ci riesce. L’importante è non pensare di essere infallibili nelle proprie scelte. Claude Oscar Monet, pittore parigino a cavallo tra l’800 e il ‘900, ha proposito dell’infallibilità recitava il seguente adagio: “Ho voluto la perfezione e ho rovinato quello che andava bene”. Il rischio è proprio questo.

MILAN (4-3-1-2)

GENOA (4-4-1-1) Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo

1 Amelia, 20 Abate, 25 Bonera, 76 Yepes, 77 Antonini, 34 De Jong, 18 Montolivo, 8 Nocerino, 10 Boateng, 92 El Shaarawy, 11 Pazzini

1 Frey, 31 Sampirisi, 3 Bovo, 5 Granqvist, 24 Moretti, 11 Jankovic, 28 Toszer, 33 Kucka, 13 Antonelli, 91 Bertolacci, 17 Immobile

Gigi Delneri

Massimiliano Allegri

Stadio G. Meazza ore 20.45


Sabato 27 Ottobre 2012

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6 reti Klose (Lazio) Cavani (Napoli; 2 rigori) 5 reti Gilardino (Bologna) Jovetic (Fiorentina) Cassano (Inter) Hernanes (Lazio) El Shaarawy (Milan) Osvaldo (Roma; 1 rigore) 4 reti Bianchi (Torino; 2 rigori)

Pos.

Squadra

P.ti

G

V

N

S

Gf

Gs

+/-

1 Juventus 22 8 7 1 0 19 4 15 2 Napoli 19 8 6 1 1 14 5 9 3 Lazio 18 8 6 0 2 15 8 7 4 Inter 18 8 6 0 2 13 6 7 5 Roma 14 8 4 2 2 18 13 5 6 Fiorentina 12 8 3 3 2 9 7 2 7 Catania 11 8 3 2 3 9 13 -4 8 Sampdoria 10 8 3 2 3 10 10 0 9 Torino 9 8 2 4 2 9 5 4 10 Genoa 9 8 2 3 3 10 12 -2 11 Udinese 9 8 2 3 3 8 11 -3 11 Parma 9 8 2 3 3 8 11 -3 13 Atalanta 8 8 3 1 4 7 12 -5 14 Cagliari 8 8 2 2 4 5 11 -6 15 Milan 7 8 2 1 5 9 10 -1 16 Bologna 7 8 2 1 5 9 11 -2 17 Chievo 7 8 2 1 5 7 15 -8 18 Pescara 7 8 2 1 5 6 15 -9 19 Palermo 6 8 1 3 4 6 11 -5 20 Siena 2 8 2 2 4 9 10 -1 Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

LA CLASSIFICA

Sabato 27 Ottobre - 9. Giornata 27 Ott, 18:00 Siena - Palermo Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena 27 Ott, 20:45 Milan - Genoa Stadio Giuseppe Meazza, Milano

Martedì 30 Ottobre - 10. Giornata

Domenica 28 Ottobre - 9. Giornata

Mercoledì 31 Ottobre - 10. Giornata

28 Ott, 12:30 Catania - Juventus Stadio Angelo Massimino, Catania 28 Ott, 15:00 Bologna - Inter Stadio Dall’Ara, Bologna 28 Ott, 15:00 Fiorentina - Lazio Stadio Artemio Franchi, Firenze 28 Ott, 15:00 Pescara - Atalanta Stadio Adriatico, Pescara 28 Ott, 15:00 Sampdoria - Cagliari Stadio Luigi Ferraris, Genova 28 Ott, 15:00 Torino - Parma Stadio Olimpico, Torino 28 Ott, 20:45 Napoli - Chievo Stadio San Paolo, Napoli 28 Ott, 20:45 Roma - Udinese Stadio Olimpico, Roma

31 Ott, 20:45 Lazio - Torino Stadio Olimpico, Roma 31 Ott, 20:45 Parma - Roma Stadio Ennio Tardini, Parma 31 Ott, 20:45 Udinese - Catania Stadio Friuli, Udine 31 Ott, 20:45 Juventus - Bologna Juventus Stadium, Torino 31 Ott, 20:45 Inter - Sampdoria Stadio Giuseppe Meazza, Milano 31 Ott, 20:45 Atalanta - Napoli Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 31 Ott, 20:45 Cagliari - Siena Is Arenas, Cagliari 31 Ott, 20:45 Chievo - Pescara Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona

TURNO ODIERNO

30 Ott, 20:45 Palermo - Milan Stadio Renzo Barbera, Palermo

PROSSIMO TURNO

3 reti Bergessio (Catania) Borriello (Genoa; 1 rigore) Milito (Inter; 1 rigore) Giovinco (Juventus) Pirlo (Juventus) Pazzini (Milan; 1 rigore) Hamsik (Napoli) Miccoli (Palermo) Lamela (Roma) Maxi Lopez (Sampdoria) Calaiò (Siena) 2 reti Cigarini (Atalanta) Denis (Atalanta) Diamanti (Bologna; 1 rigore) Gomez (Catania) Pellissier (Chievo; 1 rigore) Thereau (Chievo) Immobile (Genoa) Jankovic (Genoa) Kucka (Genoa) Quagliarella (Juventus) Vidal (Juventus; 2 rigori) Vucinic (Juventus; 1 rigore) Candreva (Lazio) Pandev (Napoli) Giorgi (Palermo) Amauri (Parma; 1 rigore) Weiss (Pescara) Florenzi (Roma) Totti (Roma) Vergassola (Siena) Di Natale (Udinese; 1 rigore) Maicosuel (Udinese) 1 rete Bonaventura (Atalanta) Moralez (Atalanta) Raimondi (Atalanta) Guarente (Bologna) Kone (Bologna) Ekdal (Cagliari) Nainggolan (Cagliari) Nené (Cagliari; 1 rigore) Pinilla (Cagliari; 1 rigore) Sau (Cagliari) Barrientos (Catania) Lodi (Catania) Marchese (Catania) Spolli (Catania) Cruzado (Chievo) Di Michele (Chievo) Rigoni (Chievo) Rodriguez (Fiorentina) Romulo (Fiorentina) Roncaglia (Fiorentina) Toni (Fiorentina) Merkel (Genoa) Coutinho (Inter) Palacio (Inter) Pereira (Inter) Samuel (Inter) Sneijder (Inter) Asamoah (Juventus) Caceres (Juventus) Giaccherini (Juventus) Lichtsteiner (Juventus) Marchisio (Juventus) Matri (Juventus) Pogba (Juventus) Ederson (Lazio) Ledesma (Lazio; 1 rigore) De Jong (Milan) Dzemaili (Napoli)

Insigne (Napoli) Maggio (Napoli) Arevalo Rios (Palermo) Belfodil (Parma) Galloppa (Parma) Lucarelli (Parma) Parolo (Parma) Rosi (Parma) Valdes (Parma; 1 rigore) Caprari (Pescara) Delik (Pescara) Quintero (Pescara) Terlizzi (Pescara) Bradley (Roma) Lopez (Roma) Marquinho (Roma) Costa (Sampdoria) Eder (Sampdoria; 1 rigore) Estigarribia (Sampdoria) Gastaldello (Sampdoria) Maresca (Sampdoria) Munari (Sampdoria) Pozzi (Sampdoria; 1 rigore) Paci (Siena) Reginaldo (Siena) Valiani (Siena) Ze Eduardo (Siena; 1 rigore) Brighi (Torino) D’Ambrosio (Torino) Gazzi (Torino) Sgrigna (Torino) Stevanovic (Torino) Basta (Udinese) Lazzari (Udinese) Pinzi (Udinese) Ranegie (Udinese)

classifica marcatori


Tutti con Allegri… a metà Sabato 27 Ottobre 2012

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Quadrato della società ma il piatto piange

La Partita

Tempi duri, durissimi per il Milan che è in continua conquista di record negativi, collezionando sconfitte come fossero francobolli pregiati. Sette punti in otto partite sono un ritmo da retrocessione e a Malaga le cose non sono andate meglio. Il principale, anzi l’unico indiziato sembra essere, secondo l’opinione pubblica, il tecnico livornese ma la società continua a difenderlo a spada tratta. Il povero Allegri sembra assediato come il tenente colonnello Travis a Fort Alamo, ormai da settimane prende il sole sull’ultima spiaggia ma la fiducia, se così possiamo chiamarla, è sempre rinnovata. Per non rischiare di fare la fine dei duecento texani che difesero la missione coloniale spagnola per tredici giorni prima di cadere sotto i colpi dei messicani, Allegri, in questa nona giornata, deve invertire decisa-

mente la tendenza e scacciare anche pericolose coincidenze numeriche. Difficile capire quale potrà essere lo schieramento tattico e i vari interpreti, poiché nelle ultime uscite l’allenatore toscano ha mischiato le carte parecchie volte, sia dall’inizio, sia a gara in corso. Come sempre l’unico certo è il piccolo faraone che continua però a predicare nel deserto. El Shaarawy non trova una vera spalla su cui appoggiarsi o con cui dividere l’onere delle aspettative che, al momento, sono tutte su di lui. Pazzini, Bojan, Boateng, Pato e Robinho sono ancora tutti assenti ingiustificati o, nella migliore delle ipotesi, spettatori non paganti. Una cosa è certa, l’unico modulo che finora aveva dato dei buoni risultati è stato il 4-2-3-1 ma che non ha trovato conferme nelle ultime due partite con Lazio e Mala-

Il Genoa riparte da Delneri

E’ già feeling con la tifoseria rossoblù La sfida di San Siro che vede stasera in passerella il Milan col Genoa potrebbe regalare grosse sorprese. Le due squadre, come è noto, stanno attraversando un periodo piuttosto delicato. I rossoneri sabato scorso sono usciti con le ossa rotte dalla gara dell’Olimpico con la Lazio mentre i liguri sono stati bastonati pesantemente dalla Roma di Zeman a Marassi. Sconfitta che è costata la panchina di De Canio licenziato da Preziosi per far posto al redivivo Delneri. Se il cambio dell’allenatore conferma le regole, il Milan avrà vita difficile oggi, al di la della situazione bioritmica che lo vede leggermente più in condizione rispetto all’avversario. Tastando il polso alle

Cugini in trasferta di Emanuele Tramacere

Meno tre in Europa. E ormai si fa sempre più fatica a nascondere la crescente ambizione della truppa nerazzurra. La serie positiva in campionato, la conferma – seppur con qualche sofferenza – in Europa League e, al di là di tutto, una sempre più crescente condizione atletica stanno facendo crescere l’entusiasmo e la convinzione nei propri mezzi di tutto l’ambiente interista. E’ così che alle parole di Zanetti e Moratti nell’immediato post-derby (“Scudetto? Noi ci crediamo”) ha fatto seguito l’ottimismo moderato di Cambiasso nel

dopo-Catania (“Abbiamo una buona classifica e siamo in un momento positivo”) e l’esplosione di mister Stramaccioni dopo la vittoria in extremis nel match di Europa League contro il Partizan Belgrado (“Siamo l’Inter e abbiamo il dovere di essere protagonisti in Europa e in Italia”). Eppure, se vogliamo, l’Inter ha costruito le vittorie dell’ultimo periodo su una ritrovata tranquillità, sull’allontanamento delle tensioni interne e sul cambiamento dell’attenzione mediatica verso l’altra sponda del naviglio torturata dalla mancanza di risultati. La “ricerca” di attenzione da parte dei ritrovati leader di questo gruppo potrebbe, quindi essere anche controproducente, alla vigilia di una settimana intensa che culminerà, la sera del 3 novembre, con la sfida

di Andrea Anelli

I Bioritmi

due squadre c’è comunque da stare poco allegri. Anche se bene o male una delle due formazioni alla fine sicuramente muoverà la classifica. Si augurano di fare un passo in avanti i padroni di casa che nella circostanza, vincendo, opererebbero il sorpasso al Grifone, attualmente a quota nove come punti, con due lunghezze di vantaggio su Pazzini e compagni. Il Milan, bioritmi alla mano, ha un valore generale di 6,08 contro il 6,06 dei rossoblu. Vale a dire poco e niente. Stando a questi valori si potrebbe parlare di pareggio. Ma il Milan non può permettersi questo lusso, soprattutto dopo le due sconfitte consecutive con Inter e Lazio. Piccolo vantag-

ga. L’avversario di turno si presenta anche lui con i cerotti e qualche incertezza di troppo. Sulla panchina del Genoa, infatti, c’è stato in settimana l’avvicendamento tra De Canio e Delneri con il primo che si è detto anch’egli sorpreso dell’esonero. Molto probabile quindi un atteggiamento prudente da parte dei rossoblu che si schiereranno con il classico 4-4-2 o al massimo con la variante Bertolacci alle spalle di Immobile. Sicuro assente Borriello, uscito malconcio dalla gara con la Roma (ne avrà per più di un mese) e Canini che deve scontare un turno di squalifica. Sarà duro, anzi durissimo da abbattere il Grifone per Allegri che non può davvero più sbagliare o la zona retrocessione si concreterebbe in maniera oltremodo preoccupante.

di Enzo Occhiuto gio per i rossoneri per quanto concerne la fantasia 6,10 contro il 6 tondo dei genovesi. Leggermente meglio il Milan anche per quanto concerne la fisicità, 6,09 contro 6,03. In merito ai singoli giocatori il più in forma appare Montolivo fermo a 6,31 mentre da parte genoana sembrerebbe Antonelli a dettare legge grazie a un 6,27 di tutto rispetto. Nel Milan bene pure Pazzini, a quota 6,24, e Abate che registra un buon 6,21. Occhio a Bojan. Se gioca può vantare 6,27. Bassi Pato (6,03) e Ambrosini (6,04). Fra i liguri, Borriello registra 6,19 mentre Immobile vanta 6,12. Poco fiducia, sulla carta, a Jonkovic (6.09) seguito a ruota da Jorquera 6,06.

Largo ai senatori dello Juventus Stadium contro i rivali storici della Juve. In questo complesso quadro si inserisce la partita fra Bologna e Inter. Una sfida tutt’altro che semplice per l’Inter di Stramaccioni che potrebbe celare insidie non presenti “sulla carta”. Bologna – Inter, infatti, è statisticamente una sfida mai scontata. Nei 90 anni di storia passata, in 86 partite disputate a Bologna, il bilancio è infatti favorevole alla formazione emiliana che è uscito vincitore in 38 incontri mentre sono solo 33 le gare terminate ad appannaggio dei nerazzurri. Negli ultimi 6 incontri, disputati, tuttavia, il risultato

più gettonato è stato l’1-3 favorevole ai nerazzurri deciso sempre negli ultimi minuti di gara. La sfida contro il Partizan Belgrado ha mostrato un’Inter – e uno Stramaccioni – alquanto camaleontica. I cambi in corsa, il turn-over iniziale e le scelte forzate, hanno mostrato, nel bene o nel male, la profondità di una rosa comunque legata ai propri senatori che, ritrovata la condizione degli anni migliori, hanno preso per mano e stanno trascinando la squadra in tutte le competizioni. E così, via alla squadra titolare nella sfida del Dall’Ara, con un Milito in versione assist-man e con

un Cassano poco lucido sotto porta in Europa League in cerca di riscatto davanti alla porta difesa da Agliardi. Ma soprattutto spazio a centrocampo alla coppia Zanetti-Cambiasso ottimi (soprattutto il Cuchu) nell’abbinare quantità e qualità in entrambe le fasi. Dopo Bologna, mancheranno sei giorni alla sfida delle sfide che dirà, veramente, se l’Inter potrà essere o meno l’alternativa alla Juventus nella corsa scudetto. Per farlo servirà, innanzitutto espugnare il Dall’Ara, confermando l’imbattibilità esterna, costruita nelle prime 7 trasferte stagionali dalla squadra nerazzurra.

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Sabato 27 Ottobre 2012

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L’intervista

di Emanuele Tramacere

Eranio: “Servono rinforzi” Per l'ex centrocampista Allegri deve resistere fino al mercato di gennaio Il Palmares di Stefano Eranio parla chiaro: 3 Scudetti, 3 Coppe Italia, 1 Champions League e 1 Supercoppa Europea. Trofei conquistati con un Milan stellare che in questo momento pare soltanto un lontano e glorioso parente di quello che sta mettendo in mostra palesi difficoltà sui campi da gioco italiani e non solo. Eppure Eranio non ha solo i colori rossoneri stampati nel cuore. Nato a Genova e cresciuto calcisticamente nelle fila del Grifone (con cui ha collezionato 213 presenze e 12 gol), Eranio è rimasto molto legato anche alla squadra che l’ha lanciato nel calcio che conta. Milan e Genoa nel suo passato, che partita si aspetta dalle sue due ex squadre? Sicuramente sarà una partita difficile. Sotto tanti punti di vista può essere più complicata per il Milan che per il Genoa. Da una parte c’è un allenatore nuovo che vuole fare bene,

dall’altra c’è Allegri che ha bisogno di fare risultato. Per questo motivo mi aspetto una partita molto bloccata. Un Milan che, se non dovesse far risultato potrebbe esonerare l’allenatore… In questo momento bisogna solo fare risultato in qualunque modo. Allegri sta cambiando molto e, probabilmente, l’essere messo costantemente in discussione non aiuta la squadra. Poi si sa, in un periodo in cui tutto va male, basta il minimo errore per far andare tutto peggio. A Genova Del Neri sostituisce De Canio sedendosi, dopo la Samp, anche sulla panchina del Grifone… Del Neri è un allenatore di campo, che con i risultati saprà farsi valere ed apprezzare anche dai tifosi. De Canio aveva fatto bene, disputando anche partite interessanti, come l’ultima contro la Roma, però le partite durano 90 minuti e riuscire ad esprimere bel gioco per solo 20 minuti è stato un limite che, evidentemente,

Partita in cui la tradizione vede solo rossonero mentre nella prima frazione le due squadre hanno segnato complessivamente 46 goal, nella ripresa la somma sale sino a 70. Nel primo tempo statisticamente è andato più a segno il Milan con 32 reti, contro 14 dei liguri. Nel secondo tempo il Milan ha segnato per 47 volte, contro le 23 degli avversari. L’ ultima vittoria dei rossoneri risale alla 33° giornata della scorsa stagione: finì con il punteggio di 1-0, con rete di Boateng . Il match con più gol è quello della stagione del 2009-2010, quando nell’andata della 18°giornata i rossoneri piegarono il Grifone per 5-2 con gol di Ronaldinho, su rigore, Thiago Silva, doppietta di Borriello, Huntelaar, su rigore, per i padroni di casa, Sculli e Suazo per gli ospiti.

di Severa Bisceglia

Milan-Genoa, prima di questa giornata di campionato, al ‘Meazza’ si sono incontrate nella massima serie in 44 occasioni. Complessivamente sono stati realizzati 116 gol (79 del Milan e 37 del Genoa). Il Milan ha conseguito 28 vittorie contro 4 degli avversari. I pareggi sono 12. La vittoria più larga dei rossoneri risale alla stagione 1949-1950, quando alla 14° giornata d’andata s’imposero per 5-0, con doppietta di Nordhal e Green e rete di Liedholm. Per quanto riguarda il Grifone, la vittoria più roboante fu registrata durante la 34° giornata, quando nel 1957-1958 chiusero sul 5-1 con doppietta di Abbadie e tripletta di Barison, mentre per i padroni di casa segnò Fontana. Questa sfida ha registrato il maggior numero di reti nel secondo tempo:

Statistiche del Match

Il Milan confida nella cabala

ha inciso molto nelle scelte societarie. Con Del Neri dove può arrivare questo Genoa? Io penso che la rosa del Genoa sia comunque competitiva. Dal centrocampo in su i nomi, perlomeno sulla carta, sono nomi importanti in grado di andare in gol facilmente. Certo, la fase difensiva può essere un punto debole di questa squadra, ma ciò che gli è mancato finora, è la continuità di rendimento all’interno dei 90 minuti. Rumors vogliono un Berlusconi “volontariamente” disimpegnato per far capire quanto sia importante per la squadra… Non so se sia vero o meno, sicuramente le scelte fatte nel corso dell’estate stanno sicuramente influendo in questo inizio di stagione. Quando tagli la testa e la coda di una squadra è ovvio che fai molta fatica. Perdere contemporaneamente sia Ibrahimovic che Thiago Silva ha costretto Allegri a snaturare il gioco imposto nelle

due stagioni passate al proprio Milan. Il Milan ha quindi cambiato troppo per rimanere ai vertici? L’idea di rinunciare a ingaggi pesanti e iniziare un nuovo progetto, dal punto di vista puramente economico è totalmente condivisibile. Una gestione economica del club così dispendiosa non è più sopportabile nel calcio moderno. Il problema, tuttavia, è stato quello di aver rinunciato contemporaneamente a più di dieci giocatori fondamentali all’interno della rosa che, con il loro bagaglio di esperienza, avrebbero mantenuto a buoni livelli questa squadra. Cosa serve quindi a questo Milan? Al Milan servirebbe un acquisto per reparto per ritornare grande, però il mercato al momento è chiuso e Allegri, se riuscirà a mantenere le redini di questo Milan, dovrà far buon viso a cattivo gioco per cercare di revitalizzare quei buoni giocatori che per il momento non stanno rendendo per poi, a gennaio, investire sul mercato.


INTER, EROE IN PATRIA UDINESE E NAPOLI FLOP IN TERRA STRANIERA Sabato 27 Ottobre 2012

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Finestra sull’Europa

L’Inter salva l’Italia, seppur con grandi difficoltà. In Europa League cadono quasi tutte le nostre rappresentanti lasciando ai soli nerazzurri di Stramaccioni la gioia di salire sul carro dei vincitori. La Beneamata fatica non poco a San Siro per avere ragione sui serbi del Partizan ma alla fine un guizzo di Palacio fa ritornare il sorriso ai tifosi nerazzurri. L’Inter insieme al Rubin Kazan, che ha battuto il Neftci, comanda la classifica del Gruppo H ed ora, salvo terremoti, può dormire sonni tranquilli in prospettiva futura. In effetti sei punti di vantaggio sul già citato Neftci e il Partizan non sono pochi e di conseguenza si può senz’altro affermare che i giochi per il passaggio ai sedicesimi sono fatti. Adesso l’Inter può pensare al prossimo impegno di campionato col Bologna, Stramaccioni ha sicuramente già gettato le basi per intascarsi un’altra vittoria. Per il resto, tornando alla serata di Europa League, le squadre del Belpaese hanno combinato ben poco. La Lazio si è fatta beffare ad Atene in dirittura d’arrivo dal modestissimo Panathinaikos capace di regalare un autogol spettacolare ai laziali

L’ Ospite

di Alessandra Caronni

“EiVerrebbefu. quasiSiccome I m mobi l e …” da citare “Il Cinque Maggio” La notizia dell’esonero di Gigi De Canio è quella nuvola grigia e isolata nel cielo limpido di Ciro Immobile. Dispiaciuto per il divorzio tra l’ormai ex allenatore e la società, Immobile commenta così: “Peccato, dispiace per il suo addio, ma il mister va solo ringraziato. Adesso cercherò di mettermi a disposizione del nuovo allenatore”. Punto fermo dell’Under 21, Immobile ha un personale obiettivo: arrivare alla Nazionale maggiore. “Sarebbe un sogno, ma prima devo pensare a far bene in serie A. Per ora penso di aver meritato le convocazioni del ct Mangia”. Ma il salto di qualità sarà alle file di Prandelli. “Speriamo, io penso di essere cresciuto molto, a Genova sto lavorando

bene e spero di migliorare sempre di più”. Immobile si è fatto conoscere nel 2008, a 18 anni, quando è stato acquistato dalla Juve grazie alla consulenza di Ciro Ferrara e per giocare con la formazione Primavera (con la quale, nel febbraio 2009, ha vinto il Torneo di Viareggio, realizzando due doppiette, una in semifinale ed una in finale). Il 14 marzo 2009 ha fatto il suo esordio in Serie A subentrando a Del Piero nei minuti finali di JuventusBologna (4-1). Il 15 febbraio 2010 conquista nuovamente il Torneo di Viareggio segnando una tripletta nella finale contro l’Empoli (4-2). E viene nominato miglior giocatore del torneo ricevendo il “Golden Boy”, ottenendo il titolo di

capocannoniere della manifestazione con 10 reti. Il 24 gennaio 2011, durante la finestra di mercato invernale, la Juventus decide di cederlo in prestito con diritto di riscatto al Grosseto. Il 17 agosto viene ceduto in prestito al Pescara, in Serie B. Il 30 gennaio 2012 la Juve cede metà del cartellino al Genoa per 4 milioni di euro. Il 20 maggio raggiunge la promozione in Serie A, battendo a Marassi per 3-1 la Sampdoria e ottenendo il titolo di miglior marcatore della Serie B 2011-2012, con 28 gol in 37 partite. Il 18 giugno la compartecipazione tra Genoa e Juventus viene rinnovata con diritti sportivi in favore dei rossoblù.

Chi è Ciro Immobile Nato a Torre Annunziata il 20 febbraio del ’90, Ciro Immobile è una prima punta in comproprietà con la Juventus. È in grado di svariare su tutto il fronte d’attacco. Tra i suoi pregi, il senso del gol, il fisico possente e il tiro immediato con entrambi i piedi. Immobile è cresciuto nelle giovanili del Sorrento dove con la formazione Allievi nella stagione 2007-2008 ha realizzato 30 gol.

di Severa Bisceglia

verso la metà del primo tempo. Il pareggio, è vero, è un risultato importante per l’undici di Pektovic, ma con un po’ più di attenzione pure la Lazio avrebbe potuto ipotecare in parte il passaggio del turno. Buon per lei che pure il Tottenham non è andato oltre l’1-1 con gli sloveni del Maribor. Figuraccia, col precedente di Eindhoven per il Napoli che dall’Ucraina torna con le ossa rotte. Mazzarri ha sbagliato tutto ed ha pagato dazio. Troppa superbia nel voler lasciare in panchina, quasi sino alla fine, Cavani, Pandev e Hamsik. Così i partenopei hanno beccato pere anche dal Dnipro, proprio come era accaduto col Psv. Ora il Napoli è fermo a quota 3, il Dnipro a 9... giudicate voi. Stesso discorso per l’Udinese (Guidolin lascia in panchina Di Natale) bastonata dallo Young Boys che fino a giovedì era fanalino di coda del girone A con sette reti incassate in due gare. Bene gli svizzeri, hanno umiliato i friulani segnando tre gol che confermano ulteriormente la pochezza del calcio italiano nel panorama europeo. Il Liverpool, stesso gruppo dell’Udinese, ha invece battuto l’Anzhi di Eto’o per 1-0.


Sabato 27 Ottobre 2012

Il campionato di Laura Tangari

La Juve continua a volare 7

Il Napoli nel mirino di Inter e Lazio La Juve se ne va. Il Napoli ha provato a fermarla. Ma non ce l’ha fatta. Troppo forti, i bianconeri di Conte. Domani a mezzogiorno e mezzo Pirlo e compagni faranno visita al Catania e vedremo come andrà a finire. Continuerà la marcia trionfale della Vecchia Signora? Noi pensiamo di sì, perché effettivamente non si vede l’ombra di un avversario in grado di mettere un bavaglio a questa squadra che sembra non avere limiti in campionato. Un pò meno nelle coppe. Il Massimino, o se preferite il Cibali, è un terreno difficile. Molte formazioni hanno pagato dazio, però la Juventus di quest’anno pare avere una marcia in più rispetto al resto della truppa. Il Napoli nel posticipo serale di domani proverà ad alzare la testa ricevendo al San Paolo il Chievo mentre la Lazio dovrà confermare il suo momento magico al Franchi contro una Fiorentina che si sente in credito con gli arbitraggi, piuttosto penalizzanti avendo visto cosa è accaduto al Bentegodi sei giorni fa. “C’era un rigore grande come una casa a nostro favore – ha brontolato il supertifoso della Viola Matteo Renzi, sindaco di Firenze, in una pausa del suo braccio di ferro con Bersani per le primarie del PD. Ma gli arbitraggi scandalosi nel calcio ci sono sempre stati e sempre ci saranno, considerando che anche a San Siro in Inter-Catania il direttore di gara Carmine Russo ha sorvolato su un atterramento di Gomez in area per un intervento di Guarin, Dunque, occhio alla sfida del Cibali, con la

Juve che potrebbe pagare di tasca propria l’errore di San Siro incassato dai siciliani. L’Inter di Stramaccioni, al quinto successo consecutivo in campionato, proverà a strappare al Bologna un altro risultato tondo. Ma non sarà facile, soprattutto in virtù dallo 0-1 subito dai petroniani nell’ultimo turno giocato a Quartu col Cagliari. Fotografando il campionato sembrerebbe un affare a tre il secondo posto, con tanto di braccio di ferro per la Champions, ma dopo aver veduto all’opera la Roma di Zeman a Marassi con il Genoa viene da chiedersi cosa riuscirà a combinare la compagine giallorossa se comincerà a giocare alla grande per il resto del torneo come ha fatto dal quarto d’ora in poi con i rossoblu di De Canio in vantaggio di due gol. Troppo forte la Roma o troppo debole il Genoa? Noi diciamo troppo forte la Roma. Guidati da un Totti super, da un Lamela e Osvaldo incontenibili e da un Florenzi da maglia azzurra di Prandelli, la formazione di Zeman ha meritato un dieci e lode da come ha costruito la rimonta e la vittoria. Quindi, attenti ai Lupi, veramente formidabili in questa occasione. Oggi a San Siro col Milan, sempre più nell’occhio del ciclone, toccheremo con mano se il Genoa si è sgonfiato oppure è stata la Roma ad affondarlo. Per i rossoneri vietato perdere. Domani, infine, l’Inter va a Bologna. Dal Dall’Ara Moratti attende buone nuove. Se i nerazzurri vincono l’anti-Juve possono essere loro.

Male la Juve, malissimo il Milan Cadono le grandi, al tappeto Real Madrid Manchester City e Arsenal di Luigi Sada

Panorama Champions Brutto Milan, pallida Juve, nel terzo appuntamento di Champions League andato in onda a inizio settimana. I rossoneri, sempre più in crisi, sbattono la testa col Malaga al “Rosaleda” mentre i bianconeri non vanno oltre il pareggio a Copenaghen con i modesti danesi del Nordsjaelland. Risultato: Milan in bilico, a quota quattro nel Gruppo C, con gli spagnoli di Pellegrini in fuga a punteggio pieno e ormai irraggiungibili. Stesso discorso, ancora peggiore, forse, per la Juve che colleziona il solito punticino in Europa dopo aver dominato in campionato. Tutto, per il Diavolo, dipenderà dal risultato del prossimo 6 novembre quando a San Siro farà visita il Malaga. Rialza la testa invece lo Zenit di Spalletti che a San Pietroburgo, grazie a un calcio di rigore piuttosto dubbio, batte un Anderlecht sciupone per aver gettato al vento, nella prima parte della gara, almeno tre palle gol con Jankovicec. Decisiva, o quasi, la sfida di ritorno con i belgi. Nel girone E, quello della Juve, scappa lo Shakhtar di Lucescu bravissimo nel far sua la gara interna col Chelsea campione in carica. Gli ucraini hanno 7 punti contro i tre dei torinesi mentre in gradino sopra ci sono Torres e compagni. Negli altri gruppi grandi sorprese, con la prima su tutte, di Amsterdam dove

l’Ajax, in rimonta, ha asfaltato il City di Mancini rifilandogli tre pesanti ceffoni, con Balotelli furioso in panchina fino a dieci minuti dal fischio di chiusura. Altra squadra finita al tappeto, il Real di Mourinho battuto in Germania da un Borussia Dortmund tarantolato bravo nel condurre le danze senza un attimo di respiro. Viaggia come un diretto lo Schalke 04 (altra sorpresa) che espugna il terreno dell’Arsenal con un significativo 0-2. I tedeschi collocandosi in cima al girone B a punteggio pieno. Si conferma nel settore A il Psg tranquillo nel portarsi a casa l’intera posta da Zagabria con un gol del solito Ibra e di Menez. Si rivede il Porto vincente, sia pure di misura, sulla Dinamo Kiev mentre il Valencia trionfa a Minsk superando l’imbattuto Bate Borisov con una tripletta. Rimonta da brivido a Manchester con lo United sotto di due gol col Braga. I portoghesi fanno una grande partita ma Van Persie ci mette lo zampino e fa vincere per 3-2 gli inglesi. Infine, emozioni a non finire anche a Barcellona con i padroni di casa all’inseguimento del Celtic raggiunto e battuto in pieno recupero quando ormai il pareggio sembrava chiuso in cassaforte.


Sabato 27 Ottobre 2012

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Milan Club

Milan Club Lauria Milan Club Campania di Giovanni Labanca

Un pulman di speranze deluse

Da pochi anni sulla scena dei Milan Club e subito distintosi come uno tra i più attivi, quello di Lauria, dedicato a Pippo Inzaghi, aveva programmato la sua prima trasferta di “ peso” a Milano, per assistere al primo Derby. Il presidente Pietro Panaino e non da meno tutto il direttivo, avevano fatto, come sempre, le cose per bene, per affrontare un viaggio di oltre mille chilometri, questa è la distanza da Lauria, in Basilicata, allo stadio di San Siro. Tutto esaurito, un pullman comodo e stracolmo, con intere fami-

glie e soci speranzosi . Parte a notte fonda verso Milano, guidati dal presidente come novello Mosè nella lunga traversata del deserto. Ognuno, racchiuso nei propri sogni, per la prima volta a vedere il Milan e lo stadio di San Siro, pregustava la gioia della partita e la vittoria contro i “cugini” nerazzurri. Si sa come sia andata e si comprendono lo sconforto e la rabbia che i cinquanta di Lauria hanno provato in quella che avrebbe dovuto essere la loro serata di gioia, se non altro come premio e ricompensa

Milan Club Dolomiti

meritati per la estenuante fatica del viaggio. Pazienza, avranno pensato i tifosi lucani, sarà per la prossima volta. Stadio5, comprendendo lo sconforto dopo la sconfitta, dedica a tutti i tifosi rossoneri del Milan Club Lauria questo articolo, per il loro coraggio, la loro fede e il loro amore per il Milan. Nel derby, purtroppo, i sogni rossoneri sono svaniti, non all’alba, ma in una notte milanese piene di stelle offuscata da una “carogna” di nuvoletta nerazzurra.

Sotto le Dolomiti è nato il primo Milan Club. Ad avere questo onore è stata proprio Cortina che ha preparato, per l’occasione, una grande festa che ha coinvolto un pò tutta la città. Assiepati nel Bar Sport di Corso Italia più di cento tifosi, appagati dalla presenza della Coppa dei Campioni vinta nel 2007, portata per l’occasione da Nuccia Malvestiti, si sono stretti al presidente Gianmario Maricchio, alla vice Francesca Caldara e alla segretaria Valentina Lorenzi, tutti visibilmente commossi per la cerimonia che avevano preparato con gran cura. Presenti anche i cento ragazzi che hanno partecipato al campo estivo del Milan, diretti dal super visore scuole calcio Otello Di Remigio.

La pausa estiva, lontano dai campi di calcio, serve alle tifoserie per fare il punto su quanto è successo nel campionato alla propria squadra. E così hanno pensato di fare alcuni Milan Club della Campania. Si sono riuniti, presso l’Agriturismo di Contursi Terme, i Milan Club di Ischia, Angri, Eboli, Scafati, Isola di Capri e Aversa, per stilare un bilancio della passata

stagione e porre le basi per quella futura che, sperano, dovrebbe vedere un Milan rinato e invece in grande difficoltà al momento (ndr). Hanno avuto comunque il conforto di toccare la Coppa dei Campioni, portata da Nuccia Malvestiti da Milano. A termine della discussione, talvolta accesa, è stato nominato anche il nuovo coordinatore della Campania.

Milan Club Val di Non Dal 24 settembre, il Milan Club Val di Non, nella splendida omonima vallata, ha aperto una nuova sede, in località Cavareno. Grande festa tra i tifosi rossoneri, che per l’occasione hanno avuto una madrina eccezionale: la Coppa dei Campioni del 2007, portata apposta per l’occasione dalla messaggera del Milan, Nuccia Malvestiti. Alla gran-

de soddisfazione e gioia dei tifosi del Diavolo, si unisce Stadio5 con gli auguri di una vita sociale sempre più densa e motivata, per onorare al meglio la Società e la squadra, quanto mai bisognose di speciale supporto in questo brutto periodo. Dalla Val di Non, siamo certi, riecheggerà sempre più forte l’incitamento di sempre: FORZA MILAN.

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Sabato 27 Ottobre 2012

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L’Angolo

di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com

BATTERE IL CHELSEA, LO SHAKHTAR E I DANESI

JUVENTUS, UN PETO CONTRO VENTO

GIOVINCO, UN SEMPLICE PETARDO

Cari amici e nemici, alla Juventus potrebbero non bastare dieci punti nella classifica finale del girone per restare in Europa. Visto che otto è impossibile farli, non resta che vincere tre partite su tre, impresa al limite dell’impossibile considerato che quella di martedì era la nona partita consecutiva in Europa senza vittorie. A Copenaghen si è vista la peggiore Juve della stagione ed ha suscitato una penosa impressione, come un peto contro vento. La dimensione internazionale non la si conquista in pochi mesi. Lo conferma il Chelsea, che la Champions l’ha vinta dopo essere diventata una squadra di grande livello nell’arco di una decina d’anni. Giovinco, da anni chiamato formica atomica, al massimo è un petardo e non basta il solo Pirlo a tenere in piedi una squadra. Conte, che in campionato spadroneggia, martedì sera ha fatto debuttare Lucio e Isla lasciando fuori gente che contro il Napoli ha fatto benissimo. Gli allenatori a volte, direbbe Pascal, hanno le loro ragioni che la ragione non conosce. I danesi sono terzi nel loro

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modesto campionato e, grazie a una papera di Buffon, sono riusciti a segnare il loro primo gol in Champions. Lo Shakhtar si è sbarazzato del Chelsea con una facilità che il punteggio non sottolinea a dovere: ha dominato la partita creando almeno sei o sette occasioni da gol e la squadra detentrice della coppa dalle grandi orecchie ha segnato il gol a pochi minuti dalla fine, quando tutto era già deciso. Mircea Lucescu si è confermato uno dei pochi veri maestri della panchina, ha fondato una scuola per la storia e, come allenatore-manager di club, è uno fra i più preparati al mondo. Adesso la Juventus dovrà necessariamente battere il Chelsea e forse anche lo Shakhtar, oltre ai danesi naturalmente. Manchester United e Bayern Monaco hanno fatto quel che dovevano e praticamente sono già agli ottavi, così come il Barcellona. Il Milan, nonostante la sconfitta contro il Malaga, non ha ancora cambiato allenatore. Berlusconi non vuole più sentire parlare di Allegri da tempo, ma adesso non ne può proprio più.

OCCHIO ALLE EVENTUALI

PRECIPITAZIONI SU SAN SIRO

Mamma mia sono un veggente …. Posso predire il presente, il futuro e perfino il passato remoto AUZ. Una serie di risultati così pessimi non si vedeva da anni in casa Milan ed ora bisogna farci l’abitudine. Gli “allegri” giocatori del Milan, nonostante la partenza in campionato, si sentono comunque all’altezza dei cugini e lo dimostra la classifica nella quale l’Inter è terza ed il Milan è terz … ultimo. Sabato c’è il Genoa del pacato Preziosi, il cui simbolo è un altro uccello (ed io di uccelli me ne intendo A DA VEDE COME ME NE INTENDO) il grifone …. Quindi occhi al cielo ed occhio ad eventuali precipitazioni semi-solide su San Siro. Caro Alleghi, visto anche il risultato in Champions League contro il Malaga, se anche sabato perdi, sono uccelli per diabetici (CAZZI AMARI). Comunque, se ti licenziano, ti suggerisco d’iscriverti ad un ufficio di collocamento magari, nonostante la crisi, un posto te lo trovano, speriamo anche con lo stesso misero stipendio. Certo, Allegri non mollerà la sedia così facilmente di sua spontanea volontà, mi ricorda la Minetti (Santa gnocca) o Formigoni, chissà perché! Ma non tutto il male viene per nuocere, io un paio di idee per far risorgere il Milan le ho trovate, ripeto quanto già suggerito nel numero relativo a Inter Partizan: 1) che Silvio cacci i soldi e compri altre escort …. ops giocatori di livello; 2) cara Melissa Satta lascia stare Boateng, fare sesso 10 volte alla settimana è troppo, se vuoi ne fai 5 con lui e 5 con me, io mi sacrifico per il bene del calcio; 3) invertire la classifica di serie A per la serie gli ultimi saranno i primi; 4) fare uno scambio Cassano – Pazz…Pazzi…. (boh da come e quanto sta giocando non mi ricordo più il nome, forse questa volta il cambio di ma-

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glia ha giovato ai neroazzurri). L’Inter invece sembra essere Cassano dipendente, gol ed ennesima vittoria. Terzi in classifica a pochi punti dallo strapotere della Juventus. Bravo “S. Antonio” sei il mio polentone preferito e se anche domenica segni con il Bologna, chiederò a Moratti di farti una statua in piazza del Duomo da mettere al posto di quella di Garibaldi. So per certo che ad Antonio la Bologna piace, magari dentro una bella pagnotta fresca di pane pugliese e so che farà bene anche domenica, facendo incazzare i milanisti per l’ennesima volta. Solito bacio a quelli di RADIO 105, allo ZOO, ai lettori di Stadio5 e grazie per la collaborazione al solito Marco.

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amarcord LINEA DIRETTA MILANO GENOVA Sabato 27 Ottobre 2012

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di Severa Bisceglia

El Shaarawy

Lo scontro diretto Milan Genoa inizia già da Stephan Kareem El Shaarawy e Mario Sampirisi. El Shaarawy nasce nel vivaio del Legino, società di Savona, ma cresce nelle giovanili del Genoa esordendo in Serie A il 21 dicembre 2008, ancora oggi il più giovane esordiente nella squadra rossoblu, sedici anni 1 mese e 24 giorni, e comunque fra i dieci più giovani dell’intero campionato italiano. Nella stagione 2008-2009 continua a giocare nella primavera del Grifone, vince la Coppa Italia Primavera e la Supercoppa Primavera, ma fa capolino sempre più spesso nella prima squadra allenata da Gasperini. Nel 2010 il Genoa lo cede in prestito al Padova in Serie B per fare esperienza, importante il suo contributo che ha consentito ai veneti di partecipare ai play-off. Nel 2011 passa, in compartecipazione, dal Genoa al Milan in cambio della metà del cartellino di Alexander Merkel e un conguaglio di circa sette milioni di euro. Il suo esordio nel Milan è al San Paolo, entrato al posto di Aquilani, nella partita di campionato persa dai rossoneri per 3-1 contro il Napoli. Il primo gol con la maglia del Milan arriva tre giorni dopo contro l’Udinese a San Siro. Il viaggio al contrario è di Mario Sampirisi che inizia a dare i primi calci tra le file dell’Aldini Bariviera ma le giovanili le gioca nel Milan e nell’estate del 2011 viene ingaggiato dal Genoa dove, per esigenze, cambia il suo ruolo da centrocampista offensivo a quello di difensore. Per l’esordio in prima squadra bisogna aspettare il 19 gennaio

Mario Sampirisi

2012, ottavi di finale di Coppa Italia contro l’Inter persa 1-2 e l’esordio in Serie A in occasione della sfida contro il Palermo dove gioca da titolare. La stagione successiva, tecnico Luigi De Canio, parte titolare nel ruolo di terzino destro. Altro ex dei giorni nostri Antonio Nocerino, centrocampista veloce e determinato, molto abile anche nel pressing. Il piccolo Antonio

maglia dell’Avellino in Serie B e vi resta per due stagioni. Nel campionato 2004-2005 indossa i colori del Grifone. Il 31 agosto 2011 arriva al Milan, passando da Catanzaro, Crotone, Messina, Piacenza, Juventus e Palermo, con un contratto quinquennale. L’esordio in maglia rossonera è il 9 settembre 2011 contro la Lazio e tre giorni dopo gioca anche la sua prima partita in Champions League pareggiata 2-2 con il Barcellona. Il suo primo anno in rossonero scrive numeri alti: 35 presenze in campionato, 3 in Coppa Italia e 10 in Champions League. Nell’attuale stagione eredita da Gennaro Gattuso la maglia numero 8. Marco Borriello, napoletano doc, cresce a Napoli, orfano di padre, ucciso dalla camorra, già a 11 anni cresce nelle giovanili del Milan, dove arriva all’età di 14 anni. Fa esperienze nel Treviso e nella Triestina, nella stagione 2002-2003 il Milan riscatta dal Treviso l’altro 50% del suo cartellino e a metà stagione viene ceduto in prestito all’Empoli dove ha segnato il suo primo gol in Serie A. Torna al Milan ma non trova grandi spazi e nella stagione 2004-2005 è ceduto in prestito prima alla Reggina e poi alla Sampdoria. Nell’estate 2007 è stato ceduto in comproprietà al Genoa per due milioni di euro. Nel

Marco Borriello

esordio da professionista. A Cesena fu vittima di un incidente che gli provocò una lesione e conseguente intervento chirurgico a un rene. Ha giocato con Franco Scoglio e Osvaldo Bagnoli. Nel 1992 passa al Milan per 9 miliardi di lire. Finisce la carriera di calciatore nel campionato inglese. Giorgio Ghezzi, dopo aver militato in Serie C e B arriva sui campi che contano nel 1951 e lo fa passando alla sua squadra del cuore: l’Inter. Soprannominato “Kamikaze” per le sue uscite spericolate. Nel campionato 1958-1959 passa al Genoa, nota la rivalità con Lorenzo Buffon, altro grande portiere dell’epoca. A fine stagione passa al Milan, proprio in cambio del rivale di sempre: Buffon. Appese le scarpette al chiodo torna ancora a Genova per una breve carriera da allenatore. Antonio Nocerino inizia all’età di 5 anni a giocare al calcio, in una piccola squadra del suo quartiere allenata dal padre. Cresce nelle giovanili della Juventus e fa il suo esordio da professionista con la

campionato 2007-2008 fa ritorno al Milan che lo riscatta dal Genoa per 7,5 milioni di euro, nel 2010 viene ceduto alla Roma, inizialmente in prestito gratuito e successivamente riscattato dai giallorossi per 10 milioni di euro, nell’agosto 2012 è stato ceduto in prestito al Genoa dove segna il suo primo gol il 23 settembre nella sfida contro la Lazio. Anche l’attuale portiere rossonero e Campione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006 Marco Amelia è passato dalla

Marco Amelia

città ligure. Amelia passa ai grifoni, a titolo definitivo, grazie allo scambio con Rubinho in rosanero e l’esborso di 5 milioni di euro. Il 23 giugno 2010 il Milan ingaggia il portiere romano dal Genoa in prestito con diritto di riscatto. L’esordio è in Champions League il 19 ottobre 2010 contro il Real Madrid mentre quello in campionato è contro l’Udinese il 9 gennaio 2011. Il Genovese, del quartiere Malassana, Stefano Eranio cresce all’ombra della “Lanterna” dove fa anche il suo

Giorgio Ghezzi


fantamercato Sabato 27 Ottobre 2012

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di Luigi Sada

SuperMario

Sogna Berlusconi I sogni non finiscono mai. Ma quello di Balotelli al Milan potrebbe trasformarsi in realtà e non restare un disegno notturno del momento. SuperMario, infatti, in questi giorni è stato visto a Milano nei pressi della sede rossonera di via Turati e siccome il suo desiderio di indossare la maglia del Milan in prospettiva futura non è per niente affatto un’invenzione, ecco spalancarsi le porte del paradiso col suo arrivo alla corte di Berlusconi a fine gennaio. L’unico problema sembrerebbe non tanto il costo del cartellino che potrebbe essere in parte ridotto dalla cessione al City di Pato quanto allo stipendio annuale del giocatore che col Manchester tocca cifre irripetibili per il calcio italiano e naturalmente per il Milan a corto di quattrini se non arrivano novità dalla Russia o dal Qatar. “Ho già detto – ha ripetuto il bomber di Mancini – di trovarmi bene al City, però se il Milan mi

vuole il sottoscritto non dirà di no”. Parole sante. Balotelli, vi ricordate, ai tempi dell’Inter non si era tirato indietro quando in un bar un tifoso rossonero gli aveva detto di indossare la maglia rossonera. Quindi, nessuna sorpresa se quanto prima potremo vedere SuperMario allenarsi a Milanello sotto l’occhio vigile di Berlusconi e Galliani. Se Balotelli va al Milan, Drogba va alla Juve. Nei giorni scorsi gli 007 bianconeri hanno seguito da vicino le mosse dell’ivoriano impegnato nel campionato cinese e stando a quanto questi ultimi hanno fatto capire sembrerebbe possibile che a partire dal prossimo gennaio l’ex bomber del Chelsea possa vestire i colori della Vecchia Signora in tandem con Vucinic. Ma quali sono i giocatori più ricchi del calcio mondiale? Chi prende più soldi di tutti è Eto’o. Il camerunense dall’Anzhi percepisce 20 milioni. Un record. Alle immediate spal-

le di Eto’o troviamo Ibrahimovic con 15 milioni dal Psg. Terzo il già citato Drogba, quasi alla pari (di stipendio) con Anelka con lo Shanghai Shenhua per una cifra che si aggira attorno ai 12 milioni. In Europa invece Messi ne prende 10,5 dal Barcellona mentre Torres, Cristiano Ronaldo e Rooney ne incassano 9,5 dal Chelsea, Real Madrid e Manchester United.

Nasce il 12 agosto 1990 a Palermo, nel quartiere di Borgo Nuovo, da Thomas e Rose Barwuah, immigrati ghanesi. Poco dopo la sua nascita, i genitori si trasferiscono nel comune bresciano di Bagnolo Mella. Nei primi due anni di vita Balotelli ha dei gravi problemi intestinali per i quali è sottoposto a una serie di interventi chirurgici, le sue condizioni migliorano verso la fine del 1992. I problemi di salute di Mario e le difficoltà economiche spingono i Barwuah a chiedere l’aiuto dei servizi sociali, che raccomandano l’affido familiare. Balotelli accuserà poi i genitori naturali di essersi disinteressati di lui, acconsentendo che un’altra famiglia lo crescesse salvo poi reclamarne il ritorno a casa solo in seguito alla sua notorietà.

SCOMMETTIAMO Il Milan è in crisi. Ma la sua vittoria col Genoa, sulla carta, appare quasi scontata dal momento che fa incassare agli scommettitori solo cinque euro e dieci centesimi se la cifra della bolletta è di tre. Si vince sicuramente di più se si gioca il primo marcatore della partita. Un gol di Pazzini in apertura paga sette volte, che non è poco se si considera l’ex interista quale punta di diamante dello scacchiere rossonero. Mezzo punto in più sono quotati invece Borriello (se gioca) e Immobile mentre si arriva a 9 se a sfondare la rete di Frey sarà De Jong oppure Boateng. Si prende discretamente col pareggio, quotato attorno ai 3,8 punti. La doppia chance X2 viene pagata 1,90 mentre il parziale (risultato del primo tempo e risultato finale) 2-1 fa mettere in tasca ben 22 volte la posta. Al Cibali scende la Juventus capolista. Il successo dei bianconeri è valutato attorno al punto 1,85 mentre quello del

Catania è fissato a 4,10. Il pari è a 3,35. Se segna per primo Pirlo si prendono 6,5 volte la posta, se va in gol Bergessio si vincono 21 euro puntandone 3. Alta anche la quotazione di una rete subita da Buffon o da Storari: 6 se arriva dopo solo un quarto d’ora di gioco. Altro, vale a dire cinque reti all’attivo di una o dell’altra squadra, paga altissimo: 24 volte. Buona anche la quotazione per quanto concerne il successo interno del Bologna con l’Inter. Con 3 euro se ne prendono 12. La vittoria dei nerazzurri è invece quotata attorno ai 2 punti. Comunque, se qualcuno ha intenzione di giocare una tripla con le grandi del campionato, può mettere insieme al 2 della squadra di Stramaccioni al Dall’Ara, l’ 1,85 della Juve col Catania e l’1,90 del Milan col Genoa, accompagnato, se si vuole, magari da un ‘altra partita legata al Napoli che al San Paolo ospiterà il Chievo. La vittoria dei partenopei è fissata

a 1,55 mentre quella della Lazio a Firenze sfiora i 2,8 punti. Da non giocare è l’over di RomaUdinese. Troppo basso dopo aver vista all’opera i giallorossi di Zeman. Meglio tentare un bel 2 che paga cinque volte. Ma se la Roma gioca come Marassi col Genoa l’1 fisso diventa d’obbligo, anche se in partenza viene dato a solo 1,6. a cura di Luigi Sada

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Sabato 27 Ottobre 2012

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Reggio Emilia per dimenticare l’Europa L’EA7 riprova a mettersi in carreggiata in campionato dopo il ko in Eurolega Baurousis

L’EA7 cerca di rifarsi in Italia, dopo il match di Eurolega, perso malamente con il Caja Laboral. E’ finita 95-85 per gli spagnoli, che cancellano lo zero nella casella delle vittorie (con Bourousis monumentale con 22 punti e 11 rimbalzi). Anche in campionato le “scarpette rosse” fanno fatica, visto che in quattro gare, ne ha già perse due. Domani, comunque, alle 18.15 l’EA7 ospiterà Reggio Emilia per provare a farsi sotto alle prime della classe, in particolare Varese e Sassari (anche se Siena, Cantù e Bologna sono appena dietro), che sono ancora a punteggio pieno. Gli emiliani sono ultimi, con una nutrita schiera di squadre, avendo nel proprio carniere la vittoria con Biella nell’ultima giornata. La formazione di coach Massimiliano Menetti è formata da cinque italiani, tra i quali Andrea Cinciarini. Il playmaker di Cattolica è nel giro della Nazionale, visto che ha

Basket

di Beppe Vigani

fatto parte della spedizione agli Europei in Lituania lo scorso anno. E’ un discreto tiratore da 2, raramente tira dalla linea dei 6.75 m ed è un buon passatore. Il tallone d’Achille sono i tiri liberi (per un piccolo è fondamentale aggirarsi sull’80-90% di realizzazione, ma lui è fermo al 65,2% nelle prime quattro gare). Un punto a suo favore sono i rimbalzi: ne ha già catturati 14, con una media di 3,5 che non è per niente male per uno del suo ruolo). La guardia titolare della squadra reggiana è Jeremic Mladen, serbo di 24 anni. Non sta brillando in questo inizio di torneo (la sua migliore gara è con Siena, dove ha realizzato 10 punti). Ha buone mani, soprattutto nel passaggio, ma il meglio lo deve ancora fare vedere. Un giocatore di peso è sicuramente Greg Brunner. E’ un’ala forte, ma sotto le plance fa valere la sua mobilità e la sua stazza con cui riesce a combat-

tere anche con i lunghi più grossi di lui. Con Roma e Biella è andato addirittura in doppia doppia: in punti e rimbalzi. E’ l’uomo da tenere d’occhio perché ha determinazione e conosce molto bene la pallacanestro italiana. Donnel Taylor è la guardia americana che sta regalando soddisfazioni ai tifosi emiliani. Si è presentato con Siena con 10 punti e 10 rimbalzi, diventati quasi un trend. Il suo neo è che quando è in giornata negativa, diventa un mangiapalloni. Un altro pregio della guardia di Washington è la sua facilità nel rubare palloni. Un altro pericolo potrebbe arrivare da Michele Antonutti, che nella vittoria con Biella ha realizzato 25 punti, con un eccellente 5/8 da 3, conditi anche da 5 rimbalzi. Contro Reggio Emilia è vietato perdere, questo è il primo comandamento. Intanto, l’EA7 è già alla terza sconfitta di stagione. E il cammino è ancora lungo.

MILANO LA’ DOVE OSANO LE AQUILE Hockey su ghiaccio

di Debora Cheli

Aspettando il Pontebba, la squadra milanese ha subito una pesante sconfitta ad Alleghe Sembrava di volare martedi scorso, quando l’Hockey Milano Rossoblu assestava il colpo di grazia alle volpi bolzanine ai tempi supplementari, portando a casa due punti preziosi che lo proiettavano al sesto posto in classifica. Un convincente 3-2 contro i campioni d’Italia uscenti rimontava il morale ai ragazzi di Da Rin, specialmente dopo il golden goal (o sudden death) di Lutz, un tiro secco dalla blu dritto alle spalle di Hell che metteva la parola fine al match. Pareva che il trend positivo potesse continuare anche giovedi sera contro l’Alleghe, distante solo sei lunghezze nella gra-

Ciclismo Tour de France (l.s) Dal Giro al Tour. La Grande Boucle ha tolto il velo in settimana a Parigi ed ha presentato tutte le novità della Centesima edizione. Si parte dalla Corsica e si arriva ai Campi Elisi con traguardo in notturna sotto l’Arco di Trionfo. Sarà la corsa della rinascita dopo la decisione dell’UCI di cancellare per doping i sette Tour vinti dall’americano Lance Armstromg. La prima tappa partirà da Porto Vecchio e arriverà a Bastia. Dopo due giorni si torna in Continente con la cronometro a squadre Nizza-Nizza di 25 km. La corsa si svolgerà tutta in Francia con quattro traguardi in salita, sui Pirenei e le Alpi. Star delle asperità l’Alpe d’Huez. Conclusione del Tour il 21 a Parigi. Il vincitore della scorsa edizione Bradley Wiggins ha dichiarato però di puntare al Giro d’Italia.

duatoria, ma lontana anni luce se si guardano le statistiche dell’incontro. I rossoblu hanno potuto ben poco di fronte al ritmo incalzante dei padroni di casa che li hanno liquidati con un eloquente 4-0, frutto di ben 35 tiri complessivi all’indirizzo di Raycroft. Ad aprire lo score per le civette è Monferone sullo scadere del primo periodo, nonostante l’impegno del goalie milanese che fino a quel momento aveva respinto una decina di tentativi avversari. La situazione non migliora nel secondo parziale, anzi : l’Alleghe approfitta di una penalità ai danni di De Marchi

di Luigi Sada

per siglare il raddoppio con Da Tos. A quel punto la partita si fa nervosa, piovono penalità per entrambe le formazioni, ma è Milano a soffrire di più e subisce la terza rete agordina, questa volta firmata da McMonagle. I rossoblu tentano di reagire nella frazione di gioco conclusiva, peccato che l’estremo difensore biancorosso Dennis non lasci passare nemmeno un filo d’aria. Con la squadra sbilanciata in avanti e in inferiorità numerica, Milano è in balia dei padroni di casa che chiudono l’incontro con il gol di Waddel. Archiviata la batosta, la formazione

milanese deve fare i conti con la cenerentola del campionato : il Pontebba. Ultima con soli 5 punti maturati in una dozzina di partite, la squadra friulana non dovrebbe rappresentare un pericolo per i rossoblu, anche se lo sloveno Pajic con i suoi 14 punti nelle statistiche generali è da tenere sotto controllo. Senza dimenticare che le aquile hanno dato recentemente del filo da torcere al Renon, secondo in classifica. L’appuntamento è fissato questa sera alle 18.30 all’Agorà, sperando che al rendez-vous si presentino anche la grinta e la voglia di vincere del Milano.

Pozzovivo vuol salire in alto al Tour e al Giro d’Italia

La punta di diamante della corsa rosa è il Galibier Domenico Pozzovivo

Il ciclismo su strada va in vacanza ma i riflettori restano sempre accesi sul 96° Giro d’Italia che si svolgerà dal 4 al 26 maggio 2013 con partenza da Napoli e arrivo a Brescia. Ventuno sono le tappe, mentre i chilometri complessivi sono 3.405. E’ un giro per tutti i gusti che, a sorpresa, toglie il tradizionale epilogo a Milano spostandolo nella città della Leonessa in onore alla Mille Miglia. Sette saranno gli arrivi in salita. Nella sedicesima tappa si varcherà il confine francese scalando il mitico Galibier per ricordare Pantani mentre nella ventesima verranno affrontate le Tre Cime di Lavaredo (2 volte) il Tre Croci e il Glau. La Cima Coppi è allo Stelvio, come il 2012. Gli arrivi in volata sono a Napoli, Matera, Margherita di Savoia, Treviso, Cherasco, Vicenza e Brescia. “E’ un bel giro – commenta Domenico Pozzovivo – adatto alle mie caratteristiche, anche se penso che sette arrivi in volata siano un po’ troppi per gli scalatori. Comunque, prometto che farò del mio meglio per vincere almeno una tappa. Ho chiuso faticosamente la stagione ma per la prossima primavera mi presenterò già in forma per affrontare i primi impegni”. La Sanremo per il corridore lucano rappresenta sempre un sogno. “A quell’impegno ci tengono

tutti. Il sottoscritto per primo lo ha sempre avuto come obbiettivo. Ci vuole, ad ogni modo, molta fortuna perché la corsa dall’inizio alla fine non ti concede tregua”. L’inedito arrivo sul Galibier spaventa un po’ tutti. In primo luogo per la durezza dell’asperità, in secondo perché per arrivare in cima bisognerà affrontare in ordine di tempo prima il Moncenisio, poi il terribile Telegraphe. Il Galibier è a quota 2.643 metri. Un incubo sicuramente per i corridori. “ E’ una montagna che non ti concede un solo attimo di respiro – ha detto Felice Gimondi in occasione dei festeggiamenti per il suo settantesimo compleanno – e affrontarla sarà un problema per tutti. Bisognerà essere al top della condizione. Sicuramente sarà uno spettacolo eccezionale per i tifosi delle due ruote”. Dello stesso parere l’ex campionissimo Eddy Merckx: “Il Galibier – dice il belga – è la salita più dura che ho affrontato nella mia carriera. Devi sapere dosare bene le forse, altrimenti sei spacciato”. Intanto è già cominciato il conto alla rovescia, con Contador, Nibali, Cavendish e il vincitore della scorsa edizione il canadese Hesjedal, in pole position. Questo poker ha già preparato i piani di battaglia, con l’iberico Rodriguez in agguato.


Sabato 27 Ottobre 2012

Volley

di Riccardo Carossia

Vero Volley Monza 13

Terza trasferta, si va a Potenza Picena

I rossoblù affronteranno la neopromossa formazione di coach Graziosi Monza, 25 ottobre 2012 - Il campionato di Vero Volley Monza prosegue con una nuova trasferta, la terza consecutiva, in casa della neopromossa formazione della B-Chem Goldenplast Potenza Picena, attuale fanalino di coda del girone ancora a digiuno di punti e di vittorie. Da segnalare, nella squadra marchigiana, l’ex di turno Mario Mercorio, giocatore ben noto sia a coach Fumagalli, che nella scorsa stagione lo ha allenato a Milano, che a Del Federico, che due anni fa lo aveva in rosa a Genova. “Entriamo in una fase di tre gare molto ravvicinate, con il turno infrasettimanale in casa del primo novembre - ha commentato il primo allenatore monzese - In questa fase di avvio dobbiamo confermare il trend positivo. Guardiamo alle prossime tre partite come ad un unico blocco che per noi rappresenta un’altra sfida, dopo quella delle prime tre gare in trasferta. Potenza Picena è una squadra che deve assolutamente fare punti, nelle precedenti gare ha dimostrato di avere molta determinazione; ha a disposizione un giocatore come Mario Mercorio che, oltre alle doti tecniche, ha anche delle buone doti di personalità”. Cauto il giudizio del DS Claudio Bonati: “Quando vai fuori casa è sempre difficile, soprattutto in campi dove non hai mai giocato in cui non hai punti di riferimento. Ritroviamo Mercorio, che sta disputando un ottimo campionato, coadiuvato da altri elementi interessanti”. Vero Volley Monza sarà in campo domenica 28 ottobre alle 18 al PalaPrincipi di via Piemonti a Potenza Picena (MC), prima dell’atteso esordio

casalingo di giovedì 1 novembre al PalaIper di via Stucchi a Monza contro Coserplast Matera. Radio NumberOne (FM 104,2) seguirà l’incontro con collegamenti sul campo nel corso dello “Sporting Time”, in onda a partire dalle 18:00. La programmazione televisiva dei prossimi giorni prevede la sintesi della partita questa sera, giovedì, alle 21,00 e sabato alle 14,00 su MonzaBrianzaTV (canale 618 DT); il magazine “L’Angolo del Vero Volley”con l’intervista al secondo allenatore Horacio del Federico andrà invece in onda questa sera alle 21,00 su VideoStarSport (canali 630 DT Lombardia), venerdì alle 17,45 e sabato alle 14,00 su MonzaBrianzaTV (canale 618 DT). Prosegue la campagna abbonamenti promossa dal Consorzio Vero Volley: un abbonamento unico per campionato e play off per le partite di Serie A2 e di B1 femminile (Saugella Team Monza). Il prezzo intero è di 80€; i tesserati del Consorzio Vero Volley, i tesserati FIPAV, CSI, PGS, UISP, CSEN, i dipendenti del Comune di Monza e quelli delle aziende sponsor Rottapharm Spa ed Acsm-Agam/ Enerxenia potranno acquistarlo a 20€; sono inoltre previste delle promozioni per le famiglie e gli Under 16 (maggiori informazioni a questo link). Per le prenotazioni è necessario inviare una e-mail a biglietteria@verovolley.itprecisando nome e cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, recapito telefonico, recapito di posta elettronica, copia del tesserino della società/ente di appartenenza (per i ridotti) e documento di identità (solo per i ridotti Under 16).

Campionato B1F Girone A

B1F: Questa sera si va in casa del Lilliput Dopo l’allenamento a Trecate, il Saugella Team si prepara alla trasferta a Settimo (r.c.) Monza, nel pomeriggio allenamento congiunto speciale per le ragazze del Saugella Team Monza, impegnate a confrontarsi con le avversarie dell’Igor Gorgonzola Novara, attuale capolista in serie A2. “Era un allenamento programmato per confrontarci con una squadra di un altro livello, che ci ha dato delle indicazioni su come proseguire nel lavoro”, ha commentato alla fine coach Enrico Mazzola. Quella di Trecate è stata una tappa importante nell’avvicinamento alla gara di sabato prossimo a Settimo Torinese, in cui le monzesi avranno modo di confrontarsi con una formazione di categoria. La Lilliput ha una situazione analoga a quella della Saugella, con due vittorie ottenute con le formazioni più giovani del girone (Foppapedretti e Villa Cortese); sabato sera le ragazze di Mazzola saranno chiamate ad una prestazione di livello superiore rispetto alle precedenti, in quello che sarà il primo vero test stagionale. “E’ un impegno più importante rispetto ai precedenti -ha continuato il tecnico monzese - Settimo ha i nostri stessi punti in classifica ed è sicuramente una buona squadra, abbiamo avuto modo di analizzare i loro video. Dalla loro hanno il fattore campo, per noi sarà una verifica delle nostre attuali qualità”.

La Lilliput dovrebbe essere a ranghi completi, con capitan Bogliani completamente a disposizione; in casa Saugella da registrare ancora l’assenza della giovane Giulia Ferri, che si sta sottoponendo ad ulteriori approfondimenti al ginocchio. Appuntamento a Settimo Torinese (TO) al Palazzetto dello Sport di via San Benigno; fischio d’inizio alle 21. Prosegue la campagna abbonamenti promossa dal Consorzio Vero Volley: un abbonamento unico per campionato e play off per le partite di Serie A2 e di B1 femminile (Saugella Team Monza). Il prezzo intero è di 80€; i tesserati del Consorzio Vero Volley, i tesserati FIPAV, CSI, PGS, UISP, CSEN, i dipendenti del Comune di Monza e quelli delle aziende sponsor Rottapharm Spa ed Acsm-Agam/Enerxenia potranno acquistarlo a 20€; sono inoltre previste delle promozioni per le famiglie e gli Under 16 (maggiori informazioni a questo link). Per le prenotazioni è necessario inviare una e-mail a biglietteria@verovolley.itprecisando nome e cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, recapito telefonico, recapito di posta elettronica, copia del tesserino della società/ente di appartenenza (per i ridotti) e documento di identità (solo per i ridotti Under 16).


Come sentirsi uno della famiglia Sabato 27 Ottobre 2012

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La visione elegante del soul inteso ce la illustra un dj dalla grande esperienza come Black Mighty Wax attraverso “We, The Family” Musica

di Riccardo Sada

La trackinglist: 01 Shake Your Heart (feat. Sarah Jane Morris) 02 We, The Family (feat. Neffa) 03 Let Me Go (feat. Lily Latuheru) 04 A Better Place (feat. Ricardo Phillips) 05 Pull Down (feat. Simpleton) 06 Follow That Fellow (feat. Jack Jaselli) 07 Music Is Everywhere (feat. Neffa) 08 In Summertime (feat. Andy Rise) 09 Riverside (feat. Silvia Donati) 10 Nightdriver (feat. De La Kyo) 11 Tomorrow Will Be The Same (feat. Alessia Piermarini) 12 Losing My Religion (feat. Silvia Donati) 13 May In London (feat. Maestro Garofalo) 14 Like A Lake (feat. Black & Brown) 15 Manhattan Skyline (feat. Piero Odorici) 16 Sunset In Grinda (feat. Brad Myrick) 17 Pull Down (LTJ X-Perience remix) 18 Like A Lake (Alien Trick Drome remix) “We, The Family”, ovvero come sentirsi a proprio agio quando si è vicini a chi condivide con noi esperienze artistiche e di vita, passioni musicali, umanità profonda e, perché no, anche un pizzico di lucida follia. “We, The Family” è il nuovo album di Black Mighty Wax, alias Cesare Cera, produttore, dj, batterista e label manager di IRMA records. La visione elegante

Teatro di Silvia Arosio Quasi tutti i teatri milanesi sono partiti con la loro stagione 2012-2013: manca ancora il Teatro della Luna di Assago, perchè anche quest’anno sarà sede del più popolare talent show al mondo, “X Factor”. Il programma andrà in onda in diretta su Sky Uno HD per otto puntate a partire dal 18 ottobre. La stagione teatrale vera e propria comincerà a dicembre, precisamente il 21 e 22, con uno spettacolo di danza intitolato “Amarcord”, con le coreografie di Luciano Cannito e l’interpretazione di Rossella Brescia. Lo spettacolo, che ha entusiasmato le platee dei più grandi teatri compreso il mitico Metropolitan di New York, è un omaggio all’omonimo film di Fellini, un ironico e struggente affresco dell’Italia fra le due guerre e viene proposto in occasione del 40° anniversario di Amarcord e nel 20° dalla scomparsa del grande regista.

del soul inteso come sound sia innovativo che vintage, ma anche come feeling interiore legato alle esperienze vissute e alle collaborazioni con chi riesce a rendere ancora più diretto il messaggio suggerito dal titolo del disco. Il decollo promettente dell’album è con “Shake your Heart”, cantata da Sarah Jane Morris (artista affermata nonché collega e amica da molti anni

di BMW): un tuffo nell›easy soul degli anni ‘90, quello dei Soul II Soul per intendersi, ma con una freschezza moderna che torna spesso nel disco come caratteristica negli arrangiamenti. La “Family” si arricchisce poi di un collaboratore d›eccezione ovvero il celebre cantante soul pop Neffa, qui coinvolto nelle calde atmosfere acustiche della title track e nella so-

lare “Music is Everywhere”, cantata con grande energia e coinvolgimento. Un salto nel groove dei tempi migliori, tra Style Council, Arrested Development, Galliano. Si spazia poi tra altri generi quando sembra di essere a Memphis, in compagnia di amici per una session di pure vintage soul: “In Summertime” con la voce di Andy Rise, poi il dub di “A Better Place” con

ospite Ricky Philips e a sorpresa “Losing My Religion” (la celebre hit dei R.E.M.) arrangiata da BMW con un Detroit sound elettronico che la rende attualissima e cantata con ispirazione da Silvia Donati. E poi, tante altre tracce davvero di altissima qualità, come solo IRMA sa fare.

Si proseguirà poi dal 31 dicembre al 6 gennaio con il nuovo, originalissimo “Fantafavole show – il musical che non c’è” della Compagnia Fantateatro. Grande successo a Bologna, questo family musical riscalderà le feste con una corsa folle nel mondo della fantasia dove l’impossibile diventa possibile, le favole classiche entrano una nell’altra e stravolgono il mondo e i suoi schemi.

Torna con due appuntamenti anche la lirica, nuovamente proposta, dopo il positivo debutto dello scorso anno, dall’Orchestra Filarmonica Aloysius. Il primo titolo, sabato 12 gennaio, è “Aida”, di Giuseppe Verdi, con la direzione d’orchestra (composta da ben 50 elementi) di Alberto Radice, mentre il secondo capolavoro verdiano di grande tradizione popolare, il 19 aprile, è “Rigoletto”. Dal 17 al 27 gennaio torna sul palcoscenico del Teatro della Luna la Compagnia della Rancia, con un titolo nuovo di zecca che vede protagonista Giampiero Ingrassia. Si tratta del musical di Mel Brooks “Frankenstein Junior”, che lo stesso autore e regista ha tratto dal suo grande successo cinematografico del 1975. La versione italiana è diretta da Saverio Marconi, che ripropone l’atmosfera della straordinaria

fotografia “in bianco e nero” del film (capolavoro comico amatissimo dagli appassionati di cinema) con il tocco colorato di veri e propri “numeri”, su tutti quello tra il Dr. Frankenstein e il Mostro sulle note di Puttin’ on the Ritz di Irving Berlin. Il 9 febbraio l’Associazione Balletto Aloysius ripropone lo spettacolo di danza “Carmen” con le coreografie di Alberto Radice e Rossella Mitrano . Un titolo davvero “a grande richiesta” dal 14 al 24 febbraio: “Grease”, uno spettacolo cult della Compagnia della Rancia

Frattini. Con un manipolo di preparatissimi e scatenati performer, Manuel ripercorrerà il proprio percorso artistico attraverso i brani più famosi del repertorio del teatro musicale. “Sindrome da musical” è il titolo dello show, scritto da Lena Biolcati e diretto da Alfonso Lambo: uno spettacolo che crea dipendenza. I biglietti per tutti questi appuntamenti sono in vendita nel circuito TicketOne (punti vendita, sito internet e call-center 892101*) e presso la biglietteria del Teatro della Luna, presso il Mediola-

con la regia di Saverio Marconi che ha affermato il genere musical in Italia e che festeggia 15 anni in scena confermandosi un fenomeno senza precedenti. La storia d’amore tra Danny e Sandy, i sogni dei T-Birds e delle Pink Ladies e, soprattutto, tanto rock ’n’ roll fanno sì che Grease sia diventato sinonimo di energia pura e divertimento. Per la gioia di tutti i bambini, dal 28 febbraio al 3 marzo il Teatro ospiterà “Biancaneve il musical”, il nuovo family show scritto e diretto da Enrico Botta e interpretato da un cast degno di nota: Martha Rossi, Susanna Pellegrini, Gianluca Roncari e Simone Sibillano. Il 6 e 7 aprile vedrà sul palcoscenico del Teatro della Luna uno dei beniamini degli appassionati di musical: Manuel

num Forum. A maggio tornerà il “Festival sul Palcoscenico”, la rassegna di teatro di prosa che nella prima edizione dello scorso anno ha suscitato l’interesse di pubblico, critica e istituzioni. Cinque spettacoli, cinque interpreti appassionate per portare in scena quello che le donne… dicono.

X Factor sulla Luna Info su www.irmagroup.com

Biglietti in vendita nel circuito TicketOne: punti vendita, www.ticketone.it call center 892.101*


Sabato 27 Ottobre 2012

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*** Facchinetti Marcuzzi complimenti alla coppia che per amore della figlia, nonostante l’ufficialità della separazione, continuano a vedersi regolarmente e con una certa serenità. Oggi il loro primario impegno è la serenità dei loro bambini. L’amore è finito, ma loro si voglio molto bene e soprattutto amano la piccola Mia che portano insieme al parco e con la quale non perdono occasione per giocarci e coccolarla.

*** Fabrizio Corona, come Belen, costretto al “riposo” forzato. E’ riuscito a convincere i Giudici, il pericolo di tornare in prigione è scampato, si dedicherà ai servizi sociali. Si dichiara cambiato, ha ritrovato rifugio in Nina Moric ed è sempre più arrabbiato con Belen: “E’ una cretina... Non può esserci storia. Una che ti chiede di cancellare un tatuaggio dedicato a Nina Moric per gelosia, meglio perderla che ritrovarla”. Per la Moric invece, finita in ospedale per coma etilico, parole tenere: “Nina è debole, fragile. E quella sera, dopo aver effettivamente vissuto un forte stress a causa mia, è uscita con le persone sbagliate. Persone che non capiscono che lei non sta bene e non può permettersi di fare certe cose. Nina non può bere troppo. So che devo rigare dritto, altrimenti finirò in galera. Ma due schiaffoni, a quelle persone, glieli darei”. Calma Fabrizio!

Gossip & Curiosità di Marjlja Bisceglia

*** Belen, al terzo mese di gravidanza, vive tutti i malesseri dettati dalla sua condizione anzi, parrebbe in modo più accentuato. Inizia a dare forfait agli impegni presi, domenica scorsa non si è presentata in una trasmissione per promuovere “Gladiatori in 3D”, film in cui dà la voce a Diana. Non ha partecipato neppure alla registrazione, in onda lunedì, di Colorado Caffè che vedrà solo il superstite Paolo Ruffini. La bella argentina ha bisogno di riposo, ci penserà il premuroso fidanzato Stefano De Martino a coccolare lei e il loro bambino, come dichiarato dal fratello di Belen dovrebbe essere un maschietto.

*** Elena Santarelli colpita dalla crisi come tutti noi comuni mortali. Ormai disoccupata da un anno dopo “Kalispèra” con Alfonso Signorini, “Plastik”, il film di Vincenzo Salemme “Baciato dalla fortuna” e una piccola partecipazione in “Don Matteo”: “Non vi dirò che sono ferma per scelta o che ‘sto valutando proposte interessanti di cui, per scaramanzia, non parlo. Il fatto è che di lavoro non ce n’è. La crisi ha investito pesantemente la tv: girano meno soldi, quindi le reti, non volendo rischiare, puntano sui grossi nomi e certezze assolute. Chi si muove in un segmento diverso, più basso, come me, fa fatica e può anche sparire. In assenza di contratti con le reti, si lavora a progetto. E progetti, in questo momento, non ce ne sono”. Sante parole, non abbiamo più progetti.

*** Barbara Berlusconi Ormai è ufficiale: Silvio Berlusconi non si ricandiderà Premier e la figlia ovviamente lo difende e protegge: “La responsabilità di rappresentare la maggioranza degli italiani spetta ora ad altri. E i tanti che in questi anni hanno dato lezioni hanno l’opportunità di mettersi alla prova”. Queste le parole di Barbara pizzicata all’uscita della sede del Milan. Ha più l’aria di una sfida. Il resto della famiglia non ha ancora esternato il proprio pensiero, ma siamo certi che sosterrà l’ingombrante Silvio.


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Direttore responsabile Beppe Vigani eMail: direttore@stadio5.it Concessionaria pubblicitĂ Edizioni SBM 329.3847157 eMail: marketing@stadio5.it

Collaboratori Andrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Matteo Salvini, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Federico Zanon Grafica Federico Maria Di Sivo - eMail: grafica@stadio5.it

SEREGNI CERNUSCO S.r.l.

Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

eMail: tecnico.stem@seregni.com

Gruppo Seregni Via Brescia n. 22 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Tel. 02.92104710


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