CITROテ起 ITALIA S.P.A.
mercoledテャ 18 gennaio 2012
1
SUCCURSALE DI MILANO VIA GATTAMELATA, 41 Tel: +39 (02) 39761 VIALE MONZA 67 Tel: +39 (02) 26112347
www.succursale-milano.citroen.it mercoledテャ 18 gennaio 2012 Anno 2 N. 3
www.stadio5.it - info@stadio5.it
COPIA OMAGGIO
MILAN - NOVARA INTER - GENOA
FATE CENTRO
2
mercoledĂŹ 18 gennaio 2012
3
mercoledì 18 gennaio 2012
L’Editoriale
di Beppe Vigani Dopo il derby, si concludono gli ottavi di finale di Coppa Italia. Freddo, gelo, orari assurdi per arrivare alle ultime otto squadre che si contenderanno la coccarda tricolore. Coincidenza vuole che siano proprio Milan e Inter (contro Novara e Genoa) a completare il tabellone. Settimana prossima altra tornata, per stabilire le semifinaliste. Non ci pare azzardato scrivere che questa manifestazione, così collocata nel calendario della stagione, importa davvero a nessuno, a parte chi arriverà sino in fondo con turnover, coincidenze, fortuna o incroci particolarmente redditizi. Nessuna squadra parte realmente per vincere la Coppa Italia. Le “grandi”
la mettono nei loro obiettivi, ma più per una forma reverenziale e per far finta di voler mangiare tutto quello che c’è. Poi, quando una compagine è eliminata, non si fanno tragedie, perché rientra tutto nella logica delle intenzioni. Soprattutto le compagini che hanno intenzioni serie, si ritrovano a fare continuamente i conti con calendari, infortuni, mal di pancia, ecc. Non sono contrario alla Coppa Italia, ma chiamarla con il nome di una compagnia telefonica mi sembra oltremodo buffo e grottesco. È vero che l’azienda in oggetto sborsa un mare di milioni, ma di prestigio neanche a parlarne. Ma chiamarla Coppa del Presidente o della Repubblica non darebbe più credibilità a questo trofeo? Potremmo fare una petizione, ma i soloni di Federcalcio e Lega non ci arrivano da soli? E ancora, non è possibile rivedere la forma con un calendario più dinamico e appropriato? Purtroppo, grazie a chi ha governato il nostro calcio in questi decenni, la coppa nazionale non ha mai avuto la stessa considerazione come negli altri paesi. La Coppa del Re (Spagna) e la Fa Cup, la Carling Cup (rispettivamente coppa della Federazione e coppa di Lega inglesi), per fare qualche esempio, sono considerati veri e propri trofei che salvano alla grande una stagione. Lo fece l’anno scorso Mourinho, che con la vittoria sul Barcellona riuscì a far dimenticare una stagione, praticamente, fallimentare. All’Inter capitò lo scorso, ma la gioia fu minore perché i nerazzurri arrivavano da un “triplete” storico, forse, irripetibile, e una coccarda sul petto non poteva certo bastare. Non è dato sapere se cambierà mai la formula, il nome, il calendario della Coppa Italia, sta di fatto che è l’ennesimo episodio in cui il governo del nostro calcio è lontano anni luce da innovazione, strategie e programmazione. Figuriamoci il resto…
La Coppa Italia
Due cugini per una coccarda Reduci dal derby, Milan e Inter affronteranno nel giro di 24 ore rispettivamente Novara e Genoa in una Coppa Italia in cui i nerazzurri vogliono il bis e la Roma prova il colpaccio
di Laura Tangari Mai snobbare la Coppa Italia. Alle fine, infatti, tirando le somme, un successo potrebbe rilanciare alla grande la squadra che, magari in campionato, ha steccato più volte lasciandosi alle spalle più ombre che luci. Inter e Roma, ad esempio, nelle ultime stagioni hanno saputo trarre un buon vantaggio dalle vincite in Coppa e di conseguenza, sulla carta, in questa edizione 2011-12, indossano i panni di favorite per lo scontro finale dell’Olimpico in programma a Roma il prossimo 20 maggio. Intanto i giallorossi di Luis Enrique hanno conquistato il passaggio ai quarti battendo fra le mura amiche
la Fiorentina per 3-0 non dopo però aver sofferto per tutto il primo tempo gli affondi di Jovetic e Ljajic. A chiudere i conti con i viola ci hanno pensato Lamela con una doppietta e il giovane Borini. La Roma il 25 gennaio affronterà la Juve di Conte che nella settimana passata, sia pure dopo i tempi supplementare. Era riuscita ad avere la meglio su un coriaceo Bologna. Scintille e contrattacchi per tutti i novanta minuti di partita, sempre a Roma, dove la Lazio è riuscita a piegare un Verona che non finisce mai di stupire. La squadra di Mandorlini sotto di due gol ha rimontato alla grande i laziali perdendo solo allo scadere grazie ad una prodezza su calcio piazzato di Hernanes. Ma a scrivere l’impresa è stato il Chievo, bravissimo nell’espugnare Udine con una partita pressoché perfetta. A Sammarco ha risposto Di Natale con una magica punizione che ha battuto Puggioni ma allo scadere ci ha pensato Thereau a regalare la vittoria e il passaggio del turno al presidente Campedelli. Pure il Siena ha voluto dimostrare che nel calcio non c’è mai nulla di sicuro. I toscani
sono andati a vincere a Palermo dopo i calci di rigore e i tempi supplementari finiti 4-4. Al Barbera si sono tutti divertiti. Meno Mutti, ovviamente. Nella kermesse di oggi e domani a San Siro, il Milan aprirà le danze col Novara tentando di far gustare ai
propri tifosi l’accesso ai quarti contro la Lazio. I piemontesi proveranno a fare i corsari anche se la situazione in casa novarese non è sicuramente la più felice. Nel secondo round di San Siro sarà di scena l’Inter col Genoa. I nerazzurri, come d’altronde i cugini
del Milan, arrivano da un derby infuocato ma per Ranieri questo non conta. L’Inter deve andare avanti e se tutto filerà per il verso giusto sarà il Napoli, vittorioso a fatica col Cesena al San Paolo, il prossimo avversario in Coppa Tim.
mercoledì 18 gennaio 2012
4
Turno in corso di svolgimento
La Classifica Marcatori
Giovedì 8 Dicembre
Posizione 1. 1. 1. 1. 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17
Juventus 2 - 1 Bologna
Juventus Arena, Torino
Martedì 13 Dicembre Palermo 4 - 4 (0-3) Siena
Stadio Renzo Barbera, Palermo
Martedì 10 Gennaio Lazio 3 - 2 Verona
Stadio Olimpico, Roma
Mercoledì 11 Gennaio Udinese 1 - 2 Chievo Roma 3 - 0 Fiorentina
Stadio Friuli, Udine Stadio Olimpico, Roma
Giovedì 12 Gennaio Napoli 2 - 1 Cesena
Stadio San Paolo, Napoli
Mercoledì 18 Gennaio Milan - Novara
Stadio Giuseppe Meazza, Milano
Ore 21:00
Giovedì 19 Gennaio Inter - Genoa
Stadio Giuseppe Meazza, Milano
Ore 21:00
Prossimo Turno Martedì 24 Gennaio Juventus - Roma
Juventus Arena, Torino
Mercoledì 25 Gennaio Chievo - Siena Napoli - Da definire
Stadio Bentegodi, Verona Stadio San Paolo, Napoli
Giovedì 26 Gennaio Lazio - Da definire
Stadio da definire
Giocatore Joaquin Larrivey Riccardo Meggiorini Alessio Cerci Josip Ilicic Erik Lamela Niccolò Giannetti Lucas Pratto Pablo Andres Gonzalez Milan Djuric Rodrigo Palacio Erjon Bogdani Ângelo Fernando Uribe Reginaldo Ferreira Hernán Crespo Maxi López Daniele Paponi Samuel Di Carmine Claudio Marchisio Cyril Théréau Gianvito Plasmati Nicolás Bertolo Nicola Ferrari Yohan Benalouane Sebastian Giovinco Antonio Candreva Vincenzo Italiano Tommaso Rocchi Simone Tiribocchi Kakha Kaladze Alberto Gilardino Emanuele Berrettoni Antonio Di Natale Boštjan Cesar Daniele Conti Emanuele Calaiò Giuseppe Gemiti Paolo Sammarco Daniele Portanova Goran Pandev Francesco Della Rocca Alessandro Diamanti Alberto Paloschi Marco D'Alessandro Manolo Gabbiadini Maximiliano Moralez Omar Torri Davide Lanzafame Pablo Granoche Silvano Raggio Garibaldi
Gol 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
Squadra Cagliari Novara Fiorentina Palermo Roma Gubbio Genoa Siena Crotone Genoa Cesena Siena Chievo Siena Parma Catania Bologna Cittadella Juventus Chievo Nocerina Palermo Verona Cesena Parma Cesena Padova Lazio Atalanta Genoa Fiorentina Verona Udinese Chievo Cagliari Siena Novara Chievo Bologna Napoli Palermo Bologna Chievo Verona Atalanta Atalanta AlbinoLeffe Catania Novara Gubbio
mercoledĂŹ 18 gennaio 2012
5
mercoledì 18 gennaio 2012
6
Largo al turn over La partita:
Milan-Novara
Le due squadre cercheranno di risparmiare le energie in vista dell’impegno di domenica dove entrambe si sfideranno in campionato
lingua, ad esempio, è un problema insormontabile. Stesso discorso vale di A.S. Bisceglia per Mexes, soprattutto, nella forma, ma non nella sostanza. Parlando di La Coppa Italia arriva dopo una moduli, non cambierà nulla il tecnico sfida molto combattuta, dal punto rossonero, mentre dall’altra parte di vista nervoso, nel derby. Il Milan Tesser proverà a mettere in campo cerca di affrontarla con maggior impegno possibile nonostante la necessità di far ruotare alcuni giocatori. I piemontesi non sono un ostacolo insormontabile (occasione questa che serve da test, considerando che qualche giorno dopo si bisserà la sfida), ma è normale che in campo qualsiasi partita è un’altra storia. Basta un episodio per cambiare le carte in tavola. Allegri proverà le seconde linee, potrà tentare alcune soluzioni, ma soprattutto cercherà a recuperare alcuni giocatori che fin qui, per sfortuna o per condizione, non sono riusciti mai a convincere. Chissà se Taiwo, alle prese da una sindrome influenzale al derby, riuscirà a calcare il campo di gioco per poter ripagarsi in qualche modo il biglietto dalla Francia. Il senegalese è uno dei mali oscuri di questo, anche se poco è stato fatto per inserirlo. La
La partita:
una formazione competitiva. Per forza di cose, visto il gap tecnico che ha nei confronti del Milan. Il 5-32 verrà confermato dal tecnico dei piemontesi, oppure qualcosa verrà ribaltato? Saranno visti in campo i vari Granoche, Pinardi, Maggiorini, Jeda,
oppure si vedrà la stessa squadra che ha affrontato il Cesena. È già un miracolo che una matricola come il Novara sia arrivata agli ottavi di Coppa Italia, ma è anche vero che non vorrà fare da sparring partner. Le motivazioni sono più alte per gli
ospiti, che incontreranno ancora i campioni d’Italia per l’ultima giornata del girone d’andata proprio dopo appena quattro giorni. Quando il destino e i il calendario oltre che impegnativi sono anche beffardi.
Inter-Genoa
In cerca degli uomini migliori di Riccardo Sada
L’Inter prova a mettere del carburante a giocatori che non hanno tanti minuti nelle gambe, mentre il Genoa prova a fare di necessità virtù
Le cose dette per il Milan, valgono anche per la squadra di Claudio Ranieri. La prova dell’undici nerazzurro sarà più probante, rispetto a quello dei cugini, poiché il Genoa appare una squadra più attrezzata per tre gare in una settimana. L’Inter deve recuperare un po’ di giocatori, sia nella condizione fisica, sia nella continuità di rendimento. Forlan, Sneijder e poi quel Poli che non si è mai visto. È inutile scomodare paragoni irriverenti, ma la squadra dell’appena arrivato tecnico dei grifoni Pasquale Marino ha sicuramente di che lamentarsi. Già in campionato ha dovuto fare a meno dell’intero pacchetto difensivo che, a maggior ragione, contro l’Inter sarà ancora di più rivoluzionato. Parlando di moduli, i nerazzurri potranno schierarsi sia con due trequartisti (Alvarez e Sneijder), sia con il rispolverato 4-31-2 oppure con un 4-4-1-1, che però appare più improbabile, soprattutto, perché davanti non c’è il Barcellona. La Coppa Italia notoriamente porta molta fortuna all’Inter, il problema è che il match di giovedì capita subito
dopo un match duro come il derby. Anche per il Genoa la partita contro l’Udinese è stato un Calvario, quindi è giusto pensare che per entrambe di coccarde in questo momento se ne poteva a fare anche a meno. Chi ha più da perdere in questa sfida sarà senz’altro più l’Inter, che deve vincere a qualsiasi costo. Glielo impone la tradizione e una stagione che fino alla fine deve essere combattuta. Come abbiamo già detto in questo numero, alla fine, questo trofeo, potrebbe diventare una panacea momentanea, che potrà alleviare i dolori più atroci, soprattutto, dopo una delusione. Non per mettere le mani avanti, ma per entrambe le squadre andare avanti sarebbe un buon viatico anche per il campionato. Inter-Genoa è una partita che entrambe devono vincere, quindi per questo sarà una sfida interessante sotto tutti i punti di vista. La curiosità, al di là delle formazioni in sé, sarà capire come gli allenatori riusciranno a trovare le motivazioni, visto che i pensieri sono altrove. Come per il match di mercoledì, anche quello di giovedì pone un obbligo, quello di
verificare se entrambe le compagini avranno gli stimoli necessari, senza che pensassero agli impegni delle ultime partite del girone d’andata. L’Inter deve recuperare, mentre il
Genoa tutto sommato è messo bene in classifica. La solita domanda che ci poniamo tutti quando arriva la Coppa Italia: ma è proprio necessaria?
7
mercoledì 18 gennaio 2012
Il Personaggio del Milan: Taye Ismaila Taiwo
Il treno del Senegal di Beppe Vigani
Il terzino rossonero ha nel tiro e nella dinamicità le sue qualità migliori. Col Novara ha una grande occasione per mettersi in mostra
Contro il Novara Allegri potrà dare un’altra chance a Taye Ismaila Taiwo, terzino di 26 anni, l’anno scorso a Marsiglia. Taiwo ha debuttato in Ligue 1 il 12 marzo del 2005 nella partita casalinga vinta per 2-1 contro il Lens e dopo quattro presenze nella stessa stagione, conquista in quella successiva la maglia da titolare della formazione francese. È il 14 agosto, la partita è di campionato: contro l’Olympique Lione, il difensore realizza la prima rete con la maglia dell’OM. Segna al sesto minuto su calcio di punizione. Nel corso della stagione disputa la finale della Coppa di Francia 20052006, persa per 2-1 contro il Paris Saint-Germain- Al termine della prima stagione intera a Marsiglia totalizza 50 presenze con 4 gol. Nella stagione 2006-2007 disputa in totale altre 50 partite, di cui 37 nella Ligue 1 con 4 reti. Nella stagione seguente colleziona 40 partite e 5 gol, esordendo anche in Champions League il 18 settembre 2007 contro il Beşiktaş. Sempre contro il Beşiktaş,
nella gara di ritorno del 28 novembre 2007, segna la prima rete nella massima competizione europea per club. Nel campionato successivo viene schierato in campo in 52 occasioni, stabilendo così il record personale di partite disputate con la propria squadra di club in un’annata. Nel 2009-2010 vince la Ligue 1, dove colleziona 27 presenze e 3 gol, e la Coppa di Lega francese, dopo aver battuto in finale il Bordeaux (3-1). Vince anche la Supercoppa di Francia contro il Paris Saint-Germain e la seconda Coppa di Lega francese personale, conquistata grazie a un suo gol cha ha deciso il risultato di 1-0 nella finale contro il Montpellier. Nel 2011 Taiwo, in scadenza di contratto con l’Olympique Marsiglia, firma per il Milan, dove si trasferisce a parametro zero. Esordisce con la maglia rossonera il 24 settembre 2011 nella partita casalinga di Serie A contro il Cesena, vinta 1-0 dal Milan. Taiwo ha fatto parte della Nazionale nigeriana Under-20 che ha partecipato al Mondiale 2005 nei
Paesi Bassi. Durante i Mondiali Under 20, nel 2005, è votato come terzo miglior giocatore del torneo, dietro al connazionale Mikel John Obi, Silver Ball, e a Lionel Messi, Golden Ball. Esordisce nella Nazionale maggiore nigeriana il 17 novembre 2004 in una partita amichevole a Johannesburg contro il Sudafrica. Con la nazionale senegalese vanta 55 gol con 5 reti.
Il Personaggio del Novara: Andrea Caracciolo
Chi è Taiwo Il nigeriano, dalle potenzialità fisiche straripanti, ha anche un tiro al fulmicotone che raggiunge i 130 km/h. Il terzino, nato a Lagos, inizia a giocare nel Gabros International per poi passare nel 2004 al Lobi Stars. Nel gennaio 2005 è acquistato dall’Olympique Marsiglia per 200.000 euro e dopo aver giocato due partite con la seconda squadra marsigliese nel CFA è aggregato alla prima squadra dal tecnico Philippe Troussier.
L’Airone vuole tornare a volare Dopo l’esperienza non esaltante col Genoa, Caracciolo nel Novara vuole lasciare il segno
di Debora Cheli Da ragazzo, l’“Airone” (per il suo modo di esultare) cominciò a giocare nel ruolo di difensore centrale. Prima alle Giovanili del Milan (dagli 8 ai 13 anni). Da Allievo passa alla Solbiatese e poi all’Alcione. A cambiargli il ruolo in attaccante e Paolo Sollier, allenatore del Sancolombano, in Serie D, in cui cominciò la sua carriera da ‘grande’. In seguito si trasferisce al Como, in Serie C1, e Pro Vercelli, in Serie C2. Nel 2001 è notato dal Brescia, che lo tessera. Caracciolo esordisce ventenne in Serie A, sotto la gestione di Carlo Mazzone (il 6 gennaio 2002, nella partita persa 2-1 contro il Bologna al Dall’Ara). Nell’agosto 2002 è tesserato dal Perugia con la formula del prestito secco (22 partite e due reti). A fine stagione torna a Brescia. Nel torneo successivo segna 12 reti e nella stagione 2004-2005 realizza altre 12 reti, per un totale di 24 reti in 65 presenze in massima serie. Viene l’ora del Palermo, il 1º luglio 2005, il calciatore firma un contratto quinquennale. Nella stagione
2005-2006, va in doppia cifra con 11 reti. In quella seguente fa molta panchina e viene venduto. Caracciolo con la maglia rosanero segna anche in Europa: in Coppa UEFA 2005-2006 all’Anorthosis e in Coppa UEFA 20062007 contro il West Ham. Nel corso dell’estate del 2007 è acquistato in comproprietà dalla Sampdoria per la cifra di 4 milioni di euro. Colleziona solo 6 presenze da titolare con una sola rete. Nel gennaio del 2008 è acquistato nuovamente dal Brescia, in Serie B, per 7 milioni di euro. Nel 2008-2009 le reti sono 15 in 31 presenze. Nel torneo successivo buca per ben 25 volte i portieri avversari. Il 24 ottobre 2010 trova la centesima marcatura tra i professionisti, in occasione della partita Lecce-Brescia. Chiude la stagione con 33 presenze e 12 reti. Il 31 agosto 2011, ultimo giorno di calciomercato, passa al Genoa in compartecipazione. Esordisce in maglia rossoblu l’11 settembre in occasione di GenoaAtalanta (2-2) della seconda giornata di campionato (la prima è stata rinviata); segna invece il suo primo
gol nella partita pareggiata per 2-2 contro la Juventus a Torino il 22 ottobre. Il 4 gennaio 2012 passa in prestito al Novara, debuttando contro la Fiorentina.In maglia azzurra Under 21 vince il campionato europeo Under-21 nel 2004. L’Airone ha anche due presenze, senza reti, nella Nazionale maggiore: una durante la gestione Lippi e una nel corso della gestione Donadoni.
Chi è Andrea Caracciolo Trent’anni compiuti a settembre, Andrea Caracciolo da pochi giorni è il centravanti del Novara. È figlio d’arte, dato che il padre, originario di Reggio Calabria, fu centrocampista in varie squadre lombarde, il fratello Vincenzo giocò nel Varese, lo zio Fortunato fu premiato come miglior giocatore in un’edizione del Torneo di Viareggio.
Un altro derby mercoledì 18 gennaio 2012
8
Il Personaggio dell’Inter: Luca Castellazzi
Per Luca Castellazzi, ex Sampdoria e portiere di riserva dell’Inter, il duello col Genoa ha un sapore di agrodolce stracittadina. Lui, che il Grifone lo conosce bene…
di Alessandra Caronni A 36 anni e con la ormai scontata partenza di Orlandoni, Luca Castellazzi potrebbe decidere di prolungare il contratto di un altro anno. Il desiderio è di poter vivere l’ultima esperienza ad alto livello con addosso i colori dell’Inter. Un futuro incerto, il suo, che lo potrebbe vedere sempre come il secondo portiere oppure, nel caso dell’arrivo di Viviano, addirittura il terzo. Il 17 giugno 2010 ha firmato un contratto biennale con l’Inter, accettando il ruolo di secondo, alle spalle di Julio Cesar, si sa. Il 21 agosto 2010 ha vinto il suo primo trofeo in carriera, la Supercoppa Italiana contro la Roma. Il 29 settembre dello stesso anno Castellazzi ha giocato la sua prima partita di Champions League con la maglia nerazzurra nella gara contro il Werder Brema vinta 4-0. In serie A ha fatto il suo esordio con l’Inter il 29 ottobre, proprio contro il Genoa, e subentrando a Julio Cesar, infortunato.
Ha giocato la prima partita da titolare il 2 novembre in Champions League contro il Tottenham. Da lì in poi, in relazione all’infortunio di Julio Cesar, ha giocato tutte le successive partite di campionato e di Champions. Al termine dell’anno ha vinto la Coppa del Mondo per club mentre il 29 maggio 2011 conquista la sua prima Coppa Italia. Un po’ di soddisfazioni, all’ombra della Madonnina. E alcune anche in riva al mare: a Genova, Castellazzi ha vissuto parecchi alti e bassi. Nella stagione 2007-2008 ha avuto un rendimento altalenante, specialmente nelle prime giornate di campionato. Il 13 aprile 2008, durante Reggina-Sampdoria, si è procurato una lussazione alla spalla destra per uno scontro di gioco con l’attaccante della Reggina Nicola Amoruso. È tornato a giocare il 2 ottobre 2008 nella partita del primo turno di Coppa UEFA contro il Kaunas terminata 1-2 per la Sampdoria. Ma nell’annata 2009-2010 perde il posto per via di un infortunio, lasciando la maglia da titolare a Marco Storari, in arrivo dal Milan per rimpiazzarlo.
Chi è Luca Castellazzi Nato a Gorgonzola, in provincia di Milano, il 19 luglio del ’75, Luca Castellazzi ha iniziato la carriera nel Monza in Serie B nel 1993. Nella stagione 1994-1995 è passato al Varese in Serie C2 dove ha vinto la Coppa Italia di Serie C. L’anno dopo è tornato al Monza e ha giocato da titolare in Serie C1. Nella prima partita para un rigore a Neri del Brescia. A gennaio 1999 passa al Pescara e nell’estate 1999 viene ingaggiato dal Brescia, in cui milita per tre anni. Secondo di Gilbert Bodart il primo anno, diventa titolare in Serie A. Veste per sei mesi la maglia della Reggina, successivamente, e per altrettanti mesi (gennaio 2003) quella del Catania in Serie B. All’ombra dell’Etna diventa titolare.
Il Personaggio del Genoa: Alberto Gilardino
Il leader silenzioso sotto la Lanterna Gila è sempre stato impeccabile nella sua professionalità. Ha sempre dato il massimo ovunque. Anche col Milan
di Debora Cheli Sapeva dell’interessamento del Genoa di Preziosi. Lo volevano in rossoblu già in estate. Ma la scelta fu sua e della Fiorentina, di rimanere ancora a Firenze. Rimase
per continuare a essere il leader silenzioso di una squadra che di capi carismatici negli ultimi anni ne ha persi sin troppi. Un infortunio a Udine lo tiene lontano dai campi per due mesi. Iniziò così il lento ma inesorabile distacco dal mondo gigliato. Emozioni viola. Ma il Genoa si è fatto di nuovo sotto nei primi giorni del mese di dicembre per poi chiudere la trattativa alla fine dell’anno. Se la trattativa è riuscita, il merito è del presidente Preziosi e del direttore Capozucca che hanno creduto davvero in Gila. “Mi sento di ringraziare entrambi per avermi dato fiducia e per avermi proposto un contratto importante, ma un ringraziamento sentito va anche alla famiglia Della Valle che mi ha dato la possibilità
Chi è Alberto Gilardino Nato in provincia di Biella il 5 luglio del 1982, Alberto Gilardino è da poco passato al Genoa. Campione del Mondo con la Nazionale nel 2006, a livello di club è stato campione d’Europa nel 2007 e campione del mondo per club sempre nel 2007 con i colori del Milan. Abile sia di testa che in acrobazia, predilige farsi servire in area di rigore dove può sfruttare le sue doti di tempismo e opportunismo. di passare tre anni bellissimi a Firenze, anni in cui ho vissuto tante emozioni e segnato tanti gol. E poi un grazie ai tifosi della Fiorentina che mi sono sempre stati vicino”. In maglia viola Gila ha dato il massimo, come sempre, ne sono testimoni i suoi compagni nell’avventura toscana. “Se avessi tirato i remi in barca o spento la luce non avrei affrettato i tempi di recupero per rientrare dopo l’infortunio, me la sarei presa con calma. Invece volevo dare una mano alla squadra”. Dopo aver firmato col Genoa, Gila ha sentito il presidente Della Valle. Si sono lasciati in maniera cordiale e leale, con la
correttezza e la stima che ci sono sempre state tra i due. “Nei tre anni e mezzo che sono stato a Firenze i Della Valle mi hanno dato tanto”. E ora, il mare della Liguria, Genova per quel ragazzo nato nello stesso paese di Ezio Greggio, a Cossato, in provincia di Biella. La sua Cossatese è un ricordo, il leader silenzioso oggi è un gitano professionista del calcio.
9
mercoledì 18 gennaio 2012
Anelli Auto Due Viale Brambilla, 38 27100 Pavia (PV) Tel. 0382-383811
TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711
Anelli Auto Due Viale Italia 21/25 20094 Corsico (MI) Tel. 02-4404142
TECNO MOTORS SPA Via Pegoraro, 45 21013 Gallarate (VA) 0331-701874
TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588
Anelli Auto Due (service) Via F. Gioia 52 20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Tel. 02-4457701
TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960
TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978
mercoledì 18 gennaio 2012
10
Bersagli mobile La Storia della Coppa Italia
di A.S. Bisceglia
Ufficialmente chiamata Tim Cup per ragioni di sponsorizzazione, si tiene sotto la giurisdizione della FIGC e si svolge puntualmente ogni anno dalla stagione 1942-1943, anche se è nata nel ’22. Inter e Roma sono le due squadre che hanno maggiormente monopolizzato le finali del trofeo negli ultimi anni
È dalla scorsa edizione che viene organizzata dalla Lega Serie A. Uno stop si registrò nel 1926-27, riproponendola nel 1935-36, e un altro blocco ci fu a causa della seconda guerra mondiale nel 1943. Riprese a pieno ritmo nel ’58, la Coppa Italia, quella competizione che spesso le Grandi della serie A snobbano. Ma che sono tornate ad amare da qualche anno. Da un anno partecipano 20 squadre della lega di Serie A, 22 squadre della lega di Serie B, 27 squadre di Lega Pro e 9 squadre di Serie D. Nel primo turno eliminatorio giocano tutte le squadre di Lega Pro e Serie D, mentre quelle di Serie B entrano in tabellone a partire dal secondo turno. A partire dal 3º turno eliminatorio entrano in gioco le 12 squadre di Serie A che non partecipano alle coppe europee. Le rimanenti 8 squadre, le teste di serie, esordiscono negli ottavi di finale. I 4 turni eliminatori, così come ottavi e quarti, si disputano in partite di sola andata. Negli ottavi di finale le squadre teste di serie (Squadre di Serie A che disputano le coppe europee) giocheranno in casa. Per i
quarti di finale il campo verrà deciso per mezzo di sorteggio. Le semifinali prevedono una partita di andata e una di ritorno. La finale è giocata in gara unica allo Stadio Olimpico di Roma e alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, che premia le squadre a fine partita. I recenti successi di Inter e Roma, le due squadre che hanno monopolizzato le finali del trofeo negli ultimi anni, fanno sì che i riflettori siano puntati spesso sul Meazza e sull’Olimpico. La squadra che vince il trofeo ottiene la qualificazione alla fase a gironi della UEFA Europa League per la stagione seguente. Qualora la squadra vincitrice abbia invece già ottenuto la qualificazione alla UEFA Champions League, è la finalista perdente ad accedervi di diritto, partendo dai preliminari. Qualora anche la finalista perdente si sia qualificata per una delle due coppe europee, ad accedere alla Europa League è la sesta classificata della Serie A. Nel caso in cui la vincitrice della Coppa Italia sia anche qualificata all’Europa League tramite campionato, non scatta il ripescaggio della finalista perdente, bensì della migliore esclusa dalla zona Europa League in campionato. La squadra detentrice della Coppa Italia può
sfoggiare sulle proprie divise ufficiali una piccola coccarda tricolore, e incontra i campioni d’Italia nella Supercoppa italiana, sfida d’apertura della stagione agonistica nazionale. Il record di coppe vinte appartiene alla Juventus e alla Roma, entrambe a quota 9 trofei. Il trofeo è stato vinto finora da sedici squadre diverse. L’accoppiata Scudetto-Coppa Italia si è verificata sette volte: due volte ad opera della Juventus, nel 1960 e nel 1995, e dell’Inter nel 2006 e nel 2010, ed una ciascuno ad opera di Torino nel 1943, Napoli nel 1987, e Lazio nel
I giocatori della Sampdoria festeggiano la loro prima Coppa Italia nel 1985
2000. Il Milan nel 2003 e l’Inter nel 2010 sono invece le uniche squadre ad aver vinto contemporaneamente la Coppa Italia e la Champions League. Un record è detenuto dal Napoli: gli azzurri nel 1987 si aggiudicarono il trofeo vincendo tutte le tredici gare disputate; impresa poi eguagliata dalla Fiorentina nel 1996 e dall’Inter nel 2010, ma con un numero inferiore di gare disputate. Inoltre lo stesso
Napoli (nel 1962) e il Vado (vincitore della prima edizione del trofeo) sono le uniche due società ad aver vinto la competizione non militando in massima serie. Parallelamente alla coppa maggiore, le leghe inferiori della FIGC organizzano proprie coppe nazionali di categoria: la Coppa Italia Lega Pro, la Coppa Italia Serie D e la Coppa Italia Dilettanti.
Inter, trionfo in Coppa Italia
La premiazione di Totti e nella Coppa Italia 2008
11
mercoledì 18 gennaio 2012
Le Coppe Nazionali in Europa
Assi e regine di coppe di Luigi Sada
Il Real Madrid si vuole rifare Barcellona nella Copa del Rey, mentre nella Fa Cup Mancini nel derby di Manchester si ferma davanti allo United e nella Carling emerge il Liverpool. Lione e Psg bene nella Coppa de Ligue
Tempo di coppe nazionali, in Europa. In Italia c’è la Tim Cup, in Spagna la Copa del Rey, in Inghilterra FA Cup e Carling Cup, in Francia la Coppa de Ligue e in Germania, ultima in ordine d’importanza, la Pokal BundesLiga. Cominciamo dalla Spagna dove ci sono già i tifosi in fibrillazione per il “Clasico”, partita dei quarti di finale, dove se la vedranno Barcellona e Real Madrid con la gara d’andata e ritorno. È una rivincita del campionato con la squadra di Mourinho che vuol cancellare la pesante sconfitta rimediata con i blaugrana il mese scorso al Bernabeu Ci sarà da divertirsi, anche perché le due squadre, con Messi su di giri per la vincita del Pallone d’Oro, incroceranno le armi proprio stasera mentre a San Siro si svolgerà
Milan-Novara. Il Barcellona è arrivato allo scontro con il Real liquidando l’Osasuna per 4-0 e 2-1. I navarri a Pamplona, nel match di ritorno, erano passati in vantaggio nel primo tempo ma poi l’ex udinese Alex Sanchez e Sergi Roberto, nella ripresa, hanno capovolto la situazione portandosi a casa un buon risultato per Bep Guardiola in prospettiva della ripresa del campionato. Il Real i quarti li aveva raggiunti battendo, in rimonta, il Malaga a Madrid per 3-2 mentre il ritorno ha visto il bis delle merengues grazie a una rete di Benzema realizzata grazie a una papera colossale del portiere Caballero. IL numero uno del Malaga si è fatto passare la palla clamorosamente in mezzo alle gambe con il francese quasi incredulo per il regalo ricevuto. Hanno centrato il bersaglio dei quarti anche Siviglia,
Bilbao, Maiorca, Levante, Espanol e successo del Liverpool con gol di Real Sociedad. Gerrard a Manchester col City. In Petardi e scintille anche in Inghilterra Francia vanno avanti il Lione e il Psg. dove, dopo l’ubriacatura delle partite di Premier a Santo Stefano e Capodanno, ha preso il via la FA Cup 2012 e la Carling Cup. Nella FA Cup da segnalare lo stop del City di Mancini con lo United di Ferguson nel derby di Manchester. Vincono Roony e compagni per 3-2 ma per poco Dzeko e amici non rimontano lo 0-3 del primo tempo. Fatica invece l’Arsenal a battere il Leeds mentre il Chelsea abbatte il Portsmounh per 4-0 allo Stamford Bridge. Va avanti pure il Sunderland liquidando il Peterborough. I biancorossi, come è noto, in campionato avevano steso il City qualche giorno prima. Stasera si giocherà WolverhmptonBirmingham. Nella Carling Cup
Giocatori vittoriosi per la conquista della Carling Cup
Dall’alto in senso orario: Coppa de Ligue, Copa del Rey, FA Cup, Pokal BundesLiga, Carling Cup
mercoledì 18 gennaio 2012
12
La Vita dei Club
Milan Club Cassano d’Adda
Un glorioso gruppo di amici a cui vanno riconosciuti tutti i meriti possibili
di Giovanni Labanca in collaborazione con Andrea Bonanomi e Luigi Colombo
La storia del Milan Club Cassano D’Adda, cittadina di 20 mila abitanti, Milano, “cerniera” con la provincia di Bergamo, parte da lontano, da molto lontano. Si deve arrivare addirittura al 1958, quando ancora non si parlava di tifo organizzato e soltanto pensare a quanto avviene oggi, c’è veramente da restare ammirati per quanto hanno fatto a Cassano. In quell’anno, un noto tifoso locale del Milan, Aldo Barzaghi, ancora oggi nel cuori dei cassanesi, ebbe l’idea e la lungimiranza di radunare attorno a sé i numerosi tifosi del Diavolo suoi amici e con essi fondare il primo nucleo “ufficiale” di quello che aveva già la parvenza di un vero e proprio Club. Ne fu eletto presidente Silvio Goretti, appoggiato, con pari passione ed impegno, come primo direttivo, da
Tino Legnani, Augusto Oggionni, Peppino Panzera. La prima sede fu il Bar del Popolo, di fronte alle Scuole Elementari. Questi “pionieri”, pur non avendo adeguati mezzi economici, cominciarono a seguire il Milan anche in trasferta. Quella entrata nella storia del Club e tramandata con orgoglio da padre in figlio fu quella fatta a Londra, stadio Wemblay, nel maggio del 1963, per vedere il Milan battere il Benfica di Eusebio per 2 a 1 e vincere la prima delle sette coppe dei campioni. E qui che si registrò un episodio che ha avuto davvero dell’incredibile. Dopo il gol-vittoria di Altafini, Tino Legnani, detto il Musichiere per la sua partecipazione alla fortunata trasmissione di Mario Riva ed attuale presidente “ad honorem”, beffandosi dei poliziotti londinesi, riuscì ad entrare in campo e abbracciare il cannoniere rossonero. Anche questa è storia. Quella ufficiale del Club prese il via nel
1971, con l’iscrizione all’A.I.M.C. Da allora crebbero in modo esponenziale i soci, tanto da richiedere il cambiamento della sede in un locale più capiente, che potesse accogliere agevolmente lo svolgimento, oltre che delle riunioni, anche delle varie attività organizzate per i ragazzi e le famiglie stesse dei soci: Bar Italia, nella centralissima piazza Garibaldi. Qui rimase fino al 1977, per passare al Bar Tre Spade fino all’85, quando fu scelta quella attuale del Bar Sport di via Di Vona al 6. In queste sedi si svolsero le feste più belle legate alle numerose vittorie del Milan. Tra gli ospiti d’onore a Cassano ricordano, in modo particolare, Nils Liedholm, Pier Paolo Virdis, Franco Baresi, Mauro Tassotti e Pierino Prati, che regalò al Club la maglietta indossata nella finale di Coppa Campioni vinta contro l’Aiax per 4 a 1 (tre i suoi gol) al Bernabeu di Madrid, il 28 maggio 69 e tenuta come un vero e proprio “oracolo” e “tesoro” personale da
Battista Legnani. Il Club, sotto la premurosa guida del presidente Pierantonio Cavellini, è tra i più presenti a San Siro,dove la fa da padrone Giancarlo Capelli, Barone della Curva Sud. Ma non è mancato nelle trasferte estere più importanti, come per esempio quella di Salonicco nel maggio del 1973 per la finale di Coppa delle Coppe vinta per 1-0 contro il Leeds e quella del 23 maggio 1990 a Vienna per la conquista della Coppa dei Campioni contro il Benfica, occasione in cui i soci si intrattennero,prima della gara, con il presidente Silvio Berlusconi (vedasi foto). Ogni anno, il Milan Club organizza feste e avvenimenti vari che fanno da grande richiamo anche della popolazione locale. Tra le più simpatiche manifestazioni c’è la Festa della Disputa, una gara tra i due soci più agguerriti e “ classici”, Giampiero Buratti e Tino Legnani, il Musichiere. Altra toccante manifestazione è
quella dedicata al calciatore di origine cassanese, Andrea Bononi, detto “Ciapin” (allegro), che fu capitano del Milan dello scudetto del 195051 e membro del direttivo per lunghi anni. Per la storia, riportiamo una episodio “determinante” per la vita di Ciapin. A sei anni stava per affogare nel fiume Adda ma viene salvato da un altro ragazzo di 10 anni, Valentino Mazzola, quello che poi sarebbe stato il padre di Sandro e il grande campione del Torino. Che tutti conosciamo e ricordiamo con affetto. Numerose sono anche le visite “meritate” a Milanello, dove i soci hanno avuto ed hanno l’opportunità di intrattenersi con i propri beniamini. Insomma, a questo Milan Club, cui ben si adatta il titolo di “glorioso”, vanno riconosciuti tutti i meriti possibili e gli elogi che non mancano mai da parte della Società, specialmente in questa stagione, alla fine della quale si spera ardentemente di festeggiare lo scudetto numero 19.
L’Organigramma Presidente Onorario, Battista Legnani (Tino); presidente, Pierantonio Cavellini; vice, Walter Rivoltella; segretario, cassiere e AD, Aldo Magni; addetto stampa, Luigi Colombo; PR, Franco Giuliani; Attività medica, Giuseppe Colombo;responsabile sanitario, Stefano Passerini; responsabile legale, Enrico Riva; Web, Claudio Colombo; revisore conti, Roberto Osio; addetto stampa, Andrea Bonanomi; consiglieri, Fabrizio Finardi, Giannandrea Giuliani, Augusto Oggionni, Angelo Peccati, Alberto Peccati, Guido Abrotano.
Bar Sport,la Sede del Club
Gianpiero Buratti,Tino Legnani ed il presidente Cavellini.
Franco Giuliani, Fumiko Kavabata, Aldo Magni e Walter Rivoltella Aldo Magni e Rosanna con la Coppa Campioni
Giancarlo Capelli, Gianpiero Buratti, Cristiano Ruiu,Tino Legnani
Tommy Fumagalli, il più giovane socio del 2011
Vienna Presidente Silvio
Gianpiero Buratti, Battista Legnani, Cristiano Ruiu e Fabrizio Finardi
13
mercoledì 18 gennaio 2012
La Vita dei Club
Inter Club Casteltermini
Grazie alla tenacia e alla passione del presidente Salvino Lipani, il Club si aggiunge ai settanta già esistenti sull’isola
di Giovanni Labanca Casteltermini è una ridente cittadina di circa novemila abitanti in provincia di Agrigento, fondata nel 1629 dal barone di origine spagnola Gian Vincenzo Maria Termini e Ferrari, sul preesistente agglomerato di Chiudda. Proprio in questa antica località alcuni contadini, osservando che dei buoi scavavano per tre giorni consecutivi sempre sullo stesso posto, ritrovarono una croce di legno risalente secondo gli esami del carbonio 14, al 12 d.c., ai tempi dell’Imperatore romano Decio. Si desume che sia stata usata dai cristiani durante la loro persecuzione. Custodita in una chiesetta costruita sul posto del ritrovamento, questa reliquia viene solennemente festeggiata, nella quarta settimana di maggio, durante la Festa della Santa Croce, culminante con la “Sagra del Tataratà” (una frenetica danza fatta da figuranti armati di due spade vere al ritmo dettato da grossi tamburi) che ha superato le trecento edizioni. Casteltermini, senza voler mancare di rispetto alla sua antica tradizione, può vantare anche un vivace Inter Club, sorto da poco tempo, grazie alla tenacia ed alla passione di Salvino Lipani, eletto presidente. È un nuovo sodalizio che si aggiunge
ai settanta già esistenti in terra di Sicilia e soddisfa in pieno tutti i desideri dei tantissimi tifosi di Casteltermini. Il direttivo ed i soci tutti, con parere unanime, lo hanno intitolato al grande e mai dimenticato Giacinto Facchetti. All’inaugurazione
ufficiale della sede sono intervenuti, oltre ai tifosi e le loro famiglie, il sindaco Alfonso Sapia, l’Arciprete, don Giovanni Di Liberto che l’ha benedetta e, in rappresentanza dell’Inter, il coordinatore regionale, Mario Chillura.
Il direttivo al completo.
Il Coordinatore Chillura consegna una targa dell’Inter al presidente Lipani.
Inter Club Monopoli
(g.l.) Anno Nuovo… vita vecchia. È la storia del Milan Club Monopoli (Bari) che va così. Il 2011 era terminato con una grande Festa di beneficienza il cui ricavato di 2.150 euro era stato devoluto all’Associazione Malati Oncologici. Il 2012 è stato salutato con la prima edizione della “Befana Nerazzurra” organizzata nelle capienti sale del ristorante “L’Arena di Monopoli”. Qui si sono ritrovati quasi in duecento, tra soci e famiglie per trascorrere una memorabile giornata che, con la sapiente regia del presidente Antonio Brescia e il factotum Iacopo Petrachi, aiutati naturalmente da altri volenterosi soci, è trascorsa in allegria tra un magnifico pranzo. Canti, balli e tombolata ricca di generosi premi offerti anche da commerciarti del luogo. La Befana, si sa, non viene mai a mani vuote. O meglio: con il sacco vuoto. E così, dalla generosità dei soci, è venuto fuori anche un modesto quanto significativo contributo in denaro, donato all’Agenzia locale di Emergency, i cui rappresentanti erano ospiti d’onore della manifestazione. In conclusione della bella festa, la classica calza per tutti i bambini, distribuita dal presidente Brescia, felicissimo di interpretare il “Befano” della situazione.
GruppoTataratà
L’Inter Club “Giacinto Facchetti” Il coordinatore regionale Mario Chillura ha inaugurato l’IC “Giacinto Facchetti” di Casteltermini: l’ennesima realtà associativa operante in Sicilia. A dimostrazione di come il nuovo sodalizio sia partito con le migliori intenzioni per creare un vero punto di aggregazione sociale e culturale della comunità locale erano presenti tutti gli affiliati accompagnati dalle rispettive famiglie. L’evento è stato onorato dalla presenza del Sindaco e dell’arciprete della cittadina agrigentina che hanno lodato l’impegno profuso dal presidente Salvino Lipani e dal direttivo concluso con la concretizzazione del sogno di tanti tifosi interisti. Il club, con decisione unanime, è stato intitolato a Giacinto Facchetti poiché scelto quale esempio da seguire per il suo attaccamento alla maglia e la sua integrità morale.
Taglio del nastro. Da sin, il sindaco Sapia, il presidente Lipani, Mario Chillura e don Giovanni Di Liberto.
mercoledì 18 gennaio 2012
14
Iosonopompilio
Se la Juve diventasse… Campione d’Inverno. Se la Juve… di Cesare Pompilio
La rivalità Borriello-Matri potrebbe rovinare gli equilibri di Conte. L’Avvocato probabilmente avrebbe richiamato Moggi. Intanto in un’Italia che va a rotoli lotto perché Celentano diventi senatore a vita
È statisticamente accertato: la squadra che diventa Campione d’Inverno, al 60 per cento si conferma Campione d’Italia. Cincin. Ma qualcuno lo ha fatto sapere a don Peppino Marotta? Andrea Agnelli è raffreddato (non parla più). Amauri spera di andare alla Roma, ma se il “Freccia Rossa” ferma pure a Firenze. Toni vorrebbe il tortile ma lo aspetta il vino Cannonau. Se fosse Toni accetterei Cagliari. Sorensen si avvia verso Bologna. Mi dicono che Conte Antonio, allenatore bianconero, voglia il ritorno di Giovinco alla casa madre (Juve): grande errore! Seba non è Del Piero; è un buon giocatore ma non da Juve: no! Perché, dunque, questo ritorno a Torino? È un gioco di procuratori; Dio mio, Juve mia, sei in mano a gente senza scrupoli ai quali non importa nulla della tua storia limpida e chiara. Borriello pare che voglia Gianni Agnelli
giocare insieme a Matri, speriamo che non saltino gli equilibri fin qui creati ad arte da Conte. Tifosi della Juve, speriamo che non si ripeta il caso Altafini-Milan degli anni Sessanta che, nonostante, fosse un gran “sucador” (affermazione di Nereo Rocco), dopo un travagliato ritorno, il Milan perse lo scudetto. Insomma, il signor Borriello sarà una brutta gatta da pelare, anche se Luciano Moggi, profondo conoscitore di calcio, dice senza colpo ferire: “Borriello non influirà sul secondo posto della Juve”. Insomma, Conte, che ha capito come gestire Giaccherini (gli ultimi 20 minuti di ogni partita), si trova con un problema in più: Borriello. Insisto con tutta la mia forza perché voglio che il signor Belen chieda scusa a tutti i tifosi della Juve e dichiari apertamente la onorabilità della maglia bianconera. Grosso va negli Emirati? Ma perché? Ma perché
non tentare di recuperare Iaquinta? Vincenzone mi ricorda Ravanelli. Certo Penna Bianca giocava in una Juve che ha vinto tutto (in campo), però, è una persona per bene, tifoso della Juve… Dio bono, un pelo di riconoscenza nella vita non ha mai guastato i palati. L’avvocato Agnelli avrebbe richiamato Luciano Moggi, anche il dottore Umberto (il papà di Andrea) avrebbe telefonato all’uomo di Monticiano per raddrizzare la barca, invece oggi, dal mio bunker, odo che Ogbonna del Toro dice “alla Juve mai”. Qualcuno spieghi che indossare la maglia della Juve è un onore. Possibile che il Presidente Cairo non lo ha fatto? Lo facciamo noi. In tv su Antenna 3? Su Telelombardia? Su Top Calcio 24? No, per ora sono impegnato a convincere Adriano Celentano a diventare Senatore a Vita. Luciano Moggi
Conte
15
mercoledì 18 gennaio 2012
Musica
La “Grande Nazione” dei Litfiba
di Riccardo Sada
È uscito il primo disco di inediti dopo la reunion del 2010 da parte di Piero Pelù e Ghigo. Parte anche il tour 2012: 2 marzo a Firenze, il 6 a Milano e il 10 a Roma
A tredici anni dalla pubblicazione di “Infinito” e dopo l’attesa reunion del 2010, riassunta nel Litfiba Reunion Tour e nel doppio album live “Stato Libero di Litfiba”, è uscito su Sony Music “Grande Nazione”, il nuovo disco di inediti dei Litfiba. Prodotto da Piero Pelù e Federico Renzulli, mixato da Tim Palmer e masterizzato allo Sterling Studio di New York da Greg Calbi, “Grande Nazione” è disponibile nelle versioni cd standard, cd deluxe (con libretto 32 pagine + la bonus track “Dimmi dei Nazi”, colonna sonora del docu-film “Pivano Blues –Sulla strada di Nanda”) e vinile 180 grammi. Piero e Ghigo incontreranno i fan venerdì 20 gennaio a Milano
alla Fnac. Il gruppo torna sulle scene live con tre grandi anteprime del tour 2012, prodotto e organizzato da Teg e F&P Group, in collaborazione con Virgin Radio: il 2 marzo a Firenze (Nelson Mandela Forum), il 6 marzo a Milano (Mediolanum Forum) e il 10 marzo a Roma (Palalottomatica). Da alcune ore è on-line il nuovo sito ufficiale della band, litfiba.net, con una nuova grafica, contenuti esclusivi e con più connessioni social e dal quale è possibile scaricare l’applicazione iLitfiba, per essere costantemente aggiornati su appuntamenti, live, acquistare biglietti, entrare in contatto con i social network e altro ancora.
I siti Internet: www.litfiba.net www.facebook.com/litfibaufficiale
La tracklist dell’album: “Fiesta Tosta”, “Squalo”, “Elettrica”,” Tra Te e Me”, “Tutti Buoni”, “Luna Dark”, “Anarcoide”, “Grande Nazione”, “Brado”, “La Mia Valigia”. Dopo “Squalo”, il secondo singolo è “La mia valigia”, in rotazione radiofonica e disponibile in digital download.
Una serata in rosa al Jazz Cafè con “Ladyjay” Manuela Doriani
Domani, giovedì 19 gennaio, dalle 19,30, un aperitivo speciale per la presentazione del libro “Ladyjay”, un testo prezioso, scritto dal nostro Riccardo Sada, per chi ama il clubbing e vuole scoprire di più le sue incredibili protagoniste che stanno dietro la consolle. Pubblicazione edita da Key Note Multimedia, “Ladyjay” offre una panoramica sul mondo delle donne
dj. Alla festa in onore di “Ladyjay” non potevano quindi mancare alcune delle protagoniste citate nel volume, che offriranno un saggio della loro incredibile bravura proprio alla consolle del Jazz Cafè. Cerimoniere della serata sarà Manuela Doriani e al mixer Ailén, DJ Kristyn, Barbar!na, Blonde Pitbull e Karin De Ponti.
Karin De Ponti
DJ Kristyn
Info Jazz Café - Corso Sempione, 8 - Milano Siti internet: www.ristorantejazzcafe.com www.myspace.com/ladyjayitaly www.maurizioclemente.it Ailén Gamberoni
Barbara Fava aka Barbar!na DJ
di Karin Tononi
Un nuovo imperdibile evento per il locale in corso Sempione all’8, che continua a essere uno dei ritrovi più amati e frequentati della nightlife milanese
Blonde Pitbull
mercoledì 18 gennaio 2012
16
Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet: www.stadio5.it Amministrazione: info@stadio5.it
Direttore responsabile Beppe Vigani E-Mail: redazione@stadio5.it Concessionaria di pubblicità Edizioni SBM commerciale@stadio5.it
Collaboratori Riccardo Sada, A.S. Bisceglia, Giovanni Labanca, Enzo Occhiuto, Cesare Pompilio, Luigi Sada, Bianca Elton Ara, Debora Cheli, Daniela Veronese, Alessandra Caronni, Laura Tangari, Katya Malagnini Grafica Chiara Maggioni grafica@stadio5.it
Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011
NUOVA SEBE S.p.A Via Brescia 22 22063 Cernusco sul Naviglio (Mi) Tel. 02.92104710 E-Mail: tecnico.stem@seregni.com