CITROテ起 ITALIA S.P.A.
domenica 29 gennaio 2012
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SUCCURSALE DI MILANO VIA GATTAMELATA, 41 Tel: +39 (02) 39761 VIALE MONZA 67 Tel: +39 (02) 26112347
www.succursale-milano.citroen.it domenica 29 gennaio 2012 Anno 2 N. 5
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COPIA OMAGGIO
MILAN - CAGLIARI
COMANDANTE GUIDACI TU!
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L’Editoriale
di Beppe Vigani Sgoccioli di mercato di riparazione e l’idea è che qualche botto prima o poi scoppierà. Mettiamo le mani avanti e magari nella giornata del match di domenica tutto sarà già finito. L’Inter è stata eliminata dalla Coppa Italia e tutti a piagnucolare su una sconfitta (meritata), figlia di scelte da parte di Ranieri molto discutibili. Non entro in temi tattici, che il mio melone fa fatica a comprendere quando si ha a che fare con il principe di “Testaccio”, ma di uomini, più o meno, adatti alla bisogna. Era necessario mettere in campo Thiago Motta, il quale da una settimana a questa parte ha solo la torre Eiffel in testa? Proprio alla vigilia del match con il Napoli, Dario Canovi, procuratore del centrocampista nerazzurro, ha chiosato: “Quella di stasera potrebbe essere l’ultima gara
di Thiago con la maglia dell’Inter. Il ragazzo ha dato la sua disponibilità al PSG per il trasferimento”. Il manager ha spiegato che “non si è parlato di termini economici con il club francese perché ancora manca l’accordo fra le due società. Parigi è una delle città più belle del mondo e il PSG è un club che sta cercando di costruire una delle squadre più forti del mondo”. Ci fermiamo allo stop, altrimenti, rischieremmo di fare un incidente senza precedenti. Invitiamo il lettore a riflettere su un episodio molto significativo: perché Tevez vuole andare al Milan a tutti i costi, rifiutando i 37 milioni del PSG (al Manchester City) e tagliandosi l’ingaggio, mentre Motta ha accettato la proposta del club francese (con un milione in più)? In questo momento ho mal di testa. Le ultime righe le dedichiamo al “Paolillo“(a.d. dell’Inter) pensiero: “Ranieri sta dimostrando di saper fare molto bene il suo lavoro per cui ce lo teniamo stretto. Ranieri sta dimostrando di essere quello che pensavamo, ovvero un grande tecnico. Per cui Ranieri resterà all’Inter finché lo vorrà. Mourinho all’Inter, assolutamente no, questo periodo e questo ciclo dice Ranieri per cui è inutile parlare di cose che non hanno senso”. Meditate gente, meditate…
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CITROËN ITALIA S.P.A. SUCCURSALE DI MILANO VIA GATTAMELATA 41 TEL 02397631 VIALE MONZA 65 TEL 022611234 www.succursale-milano.citroen.it Arbitro: Christian Brighi di Cesena
Stadio ‘G. Meazza’ domenica ore 20,45
CAGLIARI (4-3-1-2)
MILAN (4-3-1-2) All. M. Allegri
All. D. Ballardini
32 Abbiati; 20 Abate, 13 Nesta, 33 Thiago Silva, 77 Antonini; 23 Ambrosini, 4 Van Bommel, 22 Nocerino; 92 El Shaarawy; 11 Ibrahimovic, 70 Robinho.
1 Agazzi; 14 Pisano, 21 Canini, 13 Astori, 31 Agostini; 27 Dessena, 5 Conti, 4 Nainggolan; 7 Cossu; 9 Larrivey, 23 Ibarbo.
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Turno Odierno
La Classifica della Serie A
Sabato 28 Gennaio - 20. Giornata
Serie A
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11 12 11 11 9 9 7 7 6 7 5 6 5 5 5 6 4 4 3 2
8 4 5 2 6 3 8 3 6 3 8 5 7 7 5 8 7 3 4 6
0 3 3 6 4 6 4 9 7 9 6 8 7 6 9 5 8 12 12 11
31 40 28 30 27 28 34 24 16 25 16 24 18 21 17 23 20 13 20 18
12 17 14 20 19 20 21 27 22 34 18 32 16 27 25 25 20 30 36 38
+19 +23 +14 +10 +8 +8 +13 -3 -6 -9 -2 -8 +2 -6 -8 -2 0 -17 -16 -20
41 40 38 35 33 30 29 24 24 24 23 23 22 22 20 20 19 15 13 12
Catania - Parma Juventus - Udinese
Stadio Angelo Massimino, Catania Juventus Arena, Torino
Domenica 29 Gennaio - 20. Giornata Fiorentina - Siena Stadio Artemio Franchi, Firenze Roma - Bologna Stadio Olimpico, Roma Lecce - Inter Stadio Via del mare, Lecce Genoa - Napoli Stadio Luigi Ferraris, Genova Palermo - Novara Stadio Renzo Barbera, Palermo Cesena - Atalanta Stadio Dino Manuzzi, Cesena Chievo - Lazio Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona Milan - Cagliari Stadio Giuseppe Meazza, Milano
Ore 18:00 Ore 20:45 Ore 12:30 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 15:00 Ore 20:45 Ore 20:45
Prossimo Turno Martedì 31 Gennaio - 21. Giornata Parma - Juventus
Stadio Ennio Tardini, Parma
Ore 20:45
Mercoledì 1 Febbraio - 21. Giornata Atalanta - Genoa Stadio Atleti Azzurri d'Italia, Bergamo Inter - Palermo Stadio Giuseppe Meazza, Milano Lazio - Milan Stadio Olimpico, Roma Siena - Catania Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena Udinese - Lecce Stadio Friuli, Udine Cagliari - Roma Stadio Sant'Elia, Cagliari Bologna - Fiorentina Stadio Dall'Ara, Bologna Napoli - Cesena Stadio San Paolo, Napoli
Ore 18:00 Ore 20:45 Ore 20:45 Ore 20:45 Ore 20:45 Ore 20:45 Ore 20:45 Ore 20:45
Giovedì 2 Febbraio - 21. Giornata Novara - Chievo Stadio Silvio Piola, Novara
Ore 20:45
Juventus Milan Udinese Inter Lazio Roma Napoli Palermo Chievo Genoa Cagliari Parma Fiorentina Catania Bologna Atalanta* Siena Cesena Lecce Novara
* 6 punti di penalizzazione
La Classifica Marcatori 14 reti: Ibrahimovic (Milan; 6 rigori), Di Natale (Udinese; 3 rigori) 12 reti: Denis (Atalanta; 3 rigori) 11 reti: Cavani (Napoli; 1 rigore) 10 reti: Klose (Lazio) 9 reti: Jovetic (Fiorentina; 2 rigori), Palacio (Genoa; 2 rigori) 8 reti: Milito (Inter; 2 rigori), Giovinco (Parma; 3 rigori), Calaiò (Siena; 2 rigori) 7 reti: Matri (Juventus), Osvaldo (Roma) 6 reti: Mutu (Cesena; 2 rigori), Marchisio (Juventus), Nocerino (Milan), Hamsik (Napoli), Rigoni M. (Novara; 3 rigori), Miccoli (Palermo) 5 reti: Di Vaio (Bologna; 1 rigore), Lodi (Catania; 2 rigori), Pazzini (Inter), Pepe (Juventus), Di Michele (Lecce; 2 rigori), Pandev (Napoli), Destro (Siena) 4 reti: Moralez (Atalanta), Ramirez (Bologna), Paloschi (Chievo), Hernanes (Lazio; 3 rigori), Rocchi (Lazio), Boateng (Milan), Totti (Roma; 2 rigori), Basta (Udinese) 3 reti: Acquafresca (Bologna), Conti (Cagliari; 1 rigore), Larrivey (Cagliari; 1 rigore), Almiron (Catania), Bergessio (Catania), Maxi Lopez (Catania; 2 rigori), Moscardelli (Chievo), Pellissier (Chievo; 1 rigore), Cerci (Fiorentina), Jankovic (Genoa), Rossi (Genoa), Cambiasso (Inter), Motta (Inter), Vucinic (Juventus), Lulic (Lazio), Giacomazzi (Lecce), Robinho (Milan), Lavezzi (Napoli), Morimoto (Novara), Hernandez (Palermo; 1 rigore), Biabiany (Parma), Bojan (Roma), Isla (Udinese) 2 reti: Marilungo (Atalanta), Diamanti (Bologna; 1 rigore), Ibardo Guerrero (Cagliari), Ribeiro (Cagliari), Legrottaglie (Catania), Candreva (Cesena; 1 rigore), Eder (Cesena), Sammarco (Chievo), Thereau (Chievo), Gilardino (Fiorentina), Kucka (Genoa), Veloso (Genoa), Nagatomo (Inter), Lichsteiner (Juventus), Vidal (Juventus; 1 rigore), Sculli (Lazio), Cuadrado (Lecce), Muriel (Lecce), Cassano (Milan), Seedorf (Milan), Campagnaro (Napoli), Dzemaili (Napoli), Maggio (Napoli), Bertolo (Palermo), Ilicic (Palermo), Migliaccio (Palermo), Pinilla (Palermo; 1 rigore), Silvestre (Palermo), Zahavi (Palermo), Floccari (Parma; 1 rigore), Modesto (Parma), Borini (Roma), De Rossi (Roma), Pjanic (Roma), Simplicio (Roma), D’Agostino (Siena; 1 rigore)
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La Partita
Allegri mischia le carte di A.S. Bisceglia
Il tecnico del Milan, privo di Pato e Boateng, prova a usare lo stesso modulo con giocatori diversi
Al Giuseppe Meazza, contro i rossoneri, è di scena il Cagliari. La formazione di Davide Ballardini, che arriva da tre risultati utili consecutivi, ha la possibilità di mettere il bastone tra le ruote ai campioni d’Italia in carica, poiché ha già fermato allo Juventus Stadium proprio i bianconeri, unici imbattuti in questo campionato. I rossoblu, privi di Nené, Ariaudo, Sampaio, proveranno con lo stesso modulo della squadra di Allegri, di fare il “botto”. Gli isolani non sono una compagine facile, ma il Milan per tenere il passo della Juventus non può concedere nulla agli avversari. Allegri, che farebbe giocare Emanuelson anche nel salotto di casa sua, ha diverse carte da giocare, a cominciare dall’olandese, che piace molto per la sua abnegazione tattica, il quale potrebbe giocare addirittura come laterale sinistro, al posto di Zambrotta. Un tentativo neanche originale, perché Urby da Amsterdam conosce bene quel ruolo. Per schierare una formazione
competitiva, l’allenatore rossonero con interesse anche la sfida degli nuovo di questo torneo, dovrà chiedere a El Shaarawy una attaccanti: da una parte Ibrahimovic giunto a metà della sua prova di talento, di grande volontà e, dall’altra, Ibarbo, un altro nome storia. per non far rimpiangere Pato. Il Papero è fuori ancora per un mese e con lui Boateng. Proprio l’assenza di quest’ultimo costringe il tecnico livornese a cambiare matrice al suo trequartista: nessuno ha le caratteristiche del ghanese e allora toccherà all’ex attaccante del Padova compiere movimenti simileial Boa, che ha fatto le fortune del Milan l’anno scorso. È stata una delle mosse vincenti, che hanno portato a incoronare “Maximilian” come il re degli allenatori del nostro campionato. Le sfide che potranno esaltare la sfida sono sicuramente il pacchetto di centrocampo di Ballardini con Nainggolan, autentico uomomercato, che la Juventus segue da tempo. Il giocatore belga, di passaporto indonesiano, grazie al suo fisico compatto e potente è un ottimo ladro di palloni, ma è anche un ottimo costruttore di gioco, poiché è dotato di buona tecnica. Un giocatore a 360 gradi che fa gola a qualsiasi allenatore. Da seguire
I Bioritmi di Milan-Cagliari
Milan davvero tenace I ragazzi di Ballardini sono sotto la media solo nel reparto centrale mentre sono buoni in difesa e ottimi nella zona d’attacco
di Enzo Occhiuto Dall’analisi dei potenziali bioritmici (F: coordinamento motorio, E: umore, I: concentrazione e istinto) dei singoli giocatori emerge un maggior stato di benessere psicofisico del Milan (6,01 v.m.) rispetto a quello del Cagliari (5,91 v.m.). Analizzando i valori medi bio dei moduli tattici dei due allenatori possiamo notare che quelli di Allegri (6,18 v. m.) 4 –3 -1 - 2 (v. 6,03 – 5,96– 6,08 – 6,02) risultano ottimi sia in difesa che nel reparto offensivo, un po’ meno nella zona del centrocampo. Di contro, quelli di Ballardini (5,69 v. m.) 4 – 3 – 1 - 2 (v. 6,00 – 5,80 – 6,24 – 6,01) risultano sotto la media solo nel reparto centrale mentre sono buoni in difesa e ottimi nella zona d’attacco. I bioritmi dei campioni delle due squadre che potrebbero influenzare l’andamento della partita? Per i
rossoneri il prolifico tridente offensivo si presenta con Van Bommel (6,44 v.f. e 6,48 v. istintivo) in grande spolvero, con Robinho (6,31 v.e. e 6,50 v. istintivo) più concentrato e grintoso che mai ad inquadrare la porta e con Ibrahimovic (6,16 v.medio) che ha realizzato 19 goal in 21 partite andando a segno in 16 di queste. Il tridente cagliaritano è particolarmente agguerrito: la stella Cossù (6,24 v.m.) sarà più che mai fortemente reattivo, mettendo sia Larrivey (5,98 v.m.) buono istintivamente, che Ibarbo (6,41 v. e.) in ottimo stato psicofisico, in grado di segnare. Sarà una bella partita da gustare sul piano del gioco.
Sfida a tre 7
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Il Campionato
di Laura Tangari La Juve è campione d’inverno. Il titolo è meritato. Primo perché la squadra di Conte è l’unica formazione imbattuta del campionato, secondo perché è quella che esprime un ottimo calcio frizzante e concreto, terzo perché è risultata quasi senza pecche in ogni settore malgrado la rivoluzione della scorsa estate. È vero molti giocatori sono in eccedenza, ma questo non toglie ai torinesi il buon lavoro compiuto dallo staff dirigenziale all’inizio di stagione. La squadra bianconera, al di là del risultato con l’Udinese, è senza dubbio sulla buona strada, convinta delle proprie capacità in prospettiva futura in funzione scudetto. Scudetto che il Milan cerca di difendere con le unghie, soprattutto grazie al grande apporto fornito da Ibrahimovic puntualmente in gol in ogni partita, o quasi. Stasera a San Siro con il Cagliari la squadra di Allegri non avrà vita facile sicuramente: i sardi arrivano dal pareggio casalingo del San’Elia con la Fiorentina, però il Milan risponde con la netta vittoria del Piola sul Novara. Insomma, il Diavolo, non solo sulla carta, è pienamente competitivo con la Juventus, ma è in grado di rispondere colpo su colpo a Vucinic e compagni ogni qual volta i bianconeri pigiano il piede sull’acceleratore. In questa sfida a due, e perché no?, a tre, visto che l’Udinese non è sicuramente una meteora, si è inserita di prepotenza l’Inter. La squadra di Ranieri ha rimontato alla grande la Lazio e l’ha
L’Udinese non è sicuramente una meteora e si è inserita di prepotenza l’Inter nella zona alta della classifica. Tutti a tampinare la Juve
battuta superandola in classifica collocandosi al quarto posto e oggi a Lecce nella prima di ritorno sono in parecchi a scommettere su un altro colpo vincente che farebbe allungare la serie positiva a sette vittorie consecutive. Al quintetto sopracitato è atteso l’aggancio della Roma il cui lavoro di Luis Enrique, specialmente dopo la cinquina inflitta al Cesena, sembra aver finalmente aperto uno squarcio di sereno dopo un avvio di stagione piuttosto tormentato. Per la cronaca i giallorossi devono tra l’altro recuperare la gara col Catania sospesa per il nubifragio abbattutosi sul Massimino un paio di settimane fa. La
Internet
Lo stadio in… rete Lo stadio Giuseppe Meazza di Milano sarà visitabile anche in rete grazie a un nuovo sito web, completamente rinnovato e integrato con i principali social network: è online www.sansiro. net, la nuova vetrina di uno degli impianti più importanti d’Italia gestito da M-I Stadio Srl, società con quote detenute pariteticamente da Milan e Inter. Su www.sansiro.net, oltre alla comunicazione di quanto tradizionalmente si svolge allo stadio, sono presenti le aree per lo sviluppo delle nuove attività, tra cui lo Shop Online, il Merchandising a marchio MSS - Milano San Siro
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Roma non avrà una pratica facile da sbrigare all’Olimpico col Bologna di DiVaio. Ma le premesse per regalare al popolo giallorosso un nuovo successo non mancano. Riflettori a Firenze nel derby toscano col Siena, squadra col dente avvelenato per il pareggio incassato in extremis col Napoli domenica scorsa. Napoli che andrà a Genova con i rossoblu sotto choc per il 5-2 subito a Palermo. Ultima spiaggia infine per il Novara che scenderà in Sicilia alla ricerca di punti con i rosaneri di Mutti dopo essere crollato col Milan sette giorni fa. Da seguire infine l’Atalanta a Cesena.
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Il Personaggio del Milan: Massimo Ambrosini
Questo sì che è un capitano di Alessandra Caronni
Contro il Novara ha mostrato di avere ancora cuore e grinta. E nonostante gli anni trascorrano in fretta, Ambrosini sembra un giovincello. Che può dare ancora tanto al Milan
L’assist perfetto per il primo gol di Ibrahimovic è un forte segnale della sua forma fisica. Massimo Ambrosini deve sempre vincere. “Non ci possiamo permettere di perdere punti dalla Juve.”. Anche quest’anno alzerà la coppa dei campioni d’Italia. Spesso sta in panchina, re Massimo. Che dice: “A nessuno fa piacere stare fuori, anche dal punto di vista tecnico, non sempre è stato facile per me capire ma questo è il calcio. Il mio rispetto per il mister non è mai mancato”. Sin dall’inizio della sua carriera con la maglia del Cesena, a 17 anni, Ambrosini ha mostrato pazienza. Che venne premiata ai tempi dall’allenatore Bruno Bolchi inserendolo in prima squadra e facendolo esordire in Coppa Italia, in Cesena-Genoa 0-1. In Serie B le sue 25 presenze e il gol contro il Lecce lo mettono sotto osservazione rossonera. Nell’estate del 1995, a 18 anni, viene ingaggiato dal Diavolo allenato da Fabio Capello. Nelle prime due stagioni il giovane centrocampista pesarese è stato chiuso da giocatori quali Demetrio Albertini e Marcel Desailly, ma è riuscito comunque a trovare spazio giocando in tutte le competizioni. Dopo aver esordito in maglia rossonera nella gara di Coppa Italia PescaraMilan (1-4), Ambrosini ha fatto il suo esordio in Serie A il 5 novembre 1995, in Milan-Cagliari (3-2). Nella stagione
seguente il 25 settembre 1996 ha debuttato in Champions League nella partita Rosenborg-Milan (1-4) giocata a Trondheim. Nell’estate dell’anno seguente il Milan lo dà in prestito al Vicenza, squadra detentrice della Coppa Italia, per permettergli di giocare con continuità e fare esperienza. Dalla stagione 19981999 torna a essere definitivamente rossonero. Con il 23 sulle spalle e con Zaccheroni in panchina vince il suo secondo scudetto. Il 2 maggio realizza il suo primo gol con il Milan, un tiro di sinistro da fuori area nella partita Milan-Sampdoria (3-2), che si è rivelata decisiva per la conquista dello scudetto. Nel febbraio del 2001, nelle battute finali della partita casalinga contro la Reggina, subisce un grave infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Torna in campo dopo 10 mesi. Segna un gol al PSV Eindhoven che nel 2004-2005 consente al Milan di accedere alla finalissima di Istanbul persa contro il Liverpool. Dopo un infortunio iniziale, nel 2007 riconquista il suo posto nel Milan formando con Gattuso e Pirlo Milan e All Blacks a Milano, McCaw incontra Ambrosini un centrocampo davvero forte. Dopo il ritiro di Maldini, diventa il capitano Chi è Massimo Ambrosini del Milan e il 7 febbraio 2010 contro il Bologna disputa la 300esima partita Nato a Pesaro il 29 maggio del ’77, Massimo Ambrosini è il Capitano del Milan. Dotato di un fisico in Serie A. Il 19 maggio ha rinnovato atletico, è un giocatore grintoso, generoso, tatticamente duttile e intelligente. Sui calci piazzati si il contratto con il Milan. Ma scadrà inserisce in area avversaria per sfruttare la sua abilità nello stacco e nel colpo di testa. Ecco il motivo a fine stagione: il 30 giugno 2012. per cui Carlo Ancelotti occasionalmente lo ha impiegato come centravanti. Vedremo se sarà rossonero a vita.
Il Personaggio del Cagliari: Segundo Víctor Ibarbo Guerrero
Lo scassinatore delle aree di rigore Il colombiano con la sua potenza fisica e accelerazioni spacca le difese a metà producendo disastri inevitabili per gli avversari
di Debora Cheli Segundo Víctor Ibarbo Guerrero, più semplicemente Ibarbo, è la novità non solo del Cagliari, ma di tutto il campionato italiano. Il colombiano (è nato a Santiago de Cali), che come ruolo originario è attaccante nella squadra rossoblu, è collocato a centrocampo come mezz’ala (indifferentemente destra o sinistra), in un centrocampo a tre. Oltre a possedere un fisico notevole, il ventunenne giocatore ha come caratteristica principale la velocità e ama inserirsi negli spazi. In Sardegna lo hanno subito paragonato a Suazo per la velocità, tecnicamente assomiglia a Cavani, ma lui non ha dubbi: “Devo migliorare ancora molto, mi ispiro a Robinho”. Ibarbo è stato prelevato giovanissimo dall’Atlético Nacional e debutta nel massimo campionato
colombiano nel febbraio 2008 contro l’Envigado. Con la stessa squadra vince il Torneo Apertura 2011 prima di approdare nel Cagliari. Il club di Massimo Cellino acquista il sudamericano nel luglio 2011 per due milioni e trecentomila dollari. Il numero uno del club sardo rivela che l’iniziale richiesta del club di Medellín era di 5 milioni di euro. Il “Propru” segna il suo primo gol in maglia rossoblù contro il Catania del 4 dicembre 2011; rete risultata
decisiva per la vittoria finale per 0 a 1. Dopo la sosta natalizia, Ibarbo contribuisce alla vittoria contro il Genoa, realizzando la seconda rete in campionato. Diventato idolo della folla rossoblu, il colombiano rivela un retroscena: “Inizialmente non credevo alla possibilità di essere stato scelto dal Cagliari perché ero già stato contattato dall’Udinese, dopo il campionato sudamericano del 2009, ma poi non se n’era fatto nulla. Mi ha meravigliato soprattutto il Presidente,
che è venuto addirittura di persona da me per farmi firmare il contratto. Questo mi ha fatto molto piacere, così non ho avuto dubbi e ho detto subito di sì al Cagliari. L’accordo è stato raggiunto in poco tempo”. Dopo il campionato sudamericano Under 20 con la maglia della Nazionale colombiana, eliminato ai quarti di finale dal Venezuela, l’anno dopo debutta nella Nazionale maggiore.
Chi è Ibarbo Nato a Santiago de Cali, in Colombia, il 19 maggio 1990 Segundo Víctor Ibarbo Guerrero è stato acquistato dall’Atlético Nacional di Medellín quando era ancora molto giovane. Ha debuttato nel massimo campionato colombiano nel febbraio 2008 contro l’Envigado e vinto il Torneo Apertura 2011 con l’Atlético Nacional. Acquistato dal Cagliari nel luglio 2011 per 2,3 milioni di dollari (contro i 5 milioni di euro chiesti dal Nacional, ha segnato il suo primo gol in maglia rossoblù contro il Catania il 4 dicembre scorso.
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Anelli Auto Due Viale Brambilla, 38 27100 Pavia (PV) Tel. 0382-383811
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La Storia del Cagliari
Vittorie con precisione chirurgica di A.S. Bisceglia Il suo simbolo dalla fondazione a oggi? i Quattro mori. Che poi sono l’emblema della Sardegna e che campeggiano su ogni bandiera rossoblu. Nel caso della società, la benda non copre gli occhi e lo sguardo è volto verso destra, sempre sullo stendardo regionale, come a guardare le vittorie possibili. Isolani sì. Ma non isolati dal mondo. Il calcio in Italia nasce ufficialmente nel 1893, con la fondazione del Genoa Cricket and Athletic Club. Trent’anni prima gli inglesi avevano codificato le regole del nuovo sport che stanno esportando in tutto il mondo, con crescente successo. Anche in Sardegna, a cominciare dal Nord. Si hanno notizie di partite giocate a Calangianus, alla fine del XIX secolo, tra operai e tecnici inglesi chiamati alla realizzazione di una linea ferroviaria. Sfide che suscitano la curiosità prima e la passione poi dei giovani indigeni. Il seme è gettato. Il Cagliari ha vinto la Coppa Italia Serie C nella stagione ’88-‘89 e in campo europeo è entrato negli ottavi di finale della Coppa dei Campioni ‘70‘71 con grinta vera, quella che gli è valsa la partecipazione alla semifinale di Coppa UEFA nel ‘93-‘94. Giocatore simbolo del club è stato lui, Rombo di Tuono, all’anagrafe Gigi Riva, ancora oggi capocannoniere assoluto in Nazionale con ben 35 reti in 42 partite. Riva è stato per tre volte capocannoniere della serie A. Un grande. Il Cagliari nella stagione ‘68-‘69 lotta sino alla fine per lo scudetto insieme a Fiorentina e Milan. La stagione successiva conquista il suo primo e unico scudetto sotto la guida dell’allenatore e “filosofo” Manlio Scopigno: solo due le partite perse e 11 gol subiti. Un record a oggi imbattuto per i tornei a 16 squadre. Nel ‘71-‘72 chiude al quarto posto: a quattro lunghezze dalla Juventus campione d’Italia. Totalizza 39 punti. Il piazzamento consente l’accesso alla Coppa UEFA 1972-1973, dalla quale i rossoblu vengono eliminati al primo turno dai greci dell’Olympiakos. È l’inizio della fine: la squadra retrocede in Serie B nel 1976. Un salto sino al ‘92-‘93 e, allenata da Carlo Mazzone, si qualifica per la Coppa UEFA. Dopo
È merito del chirurgo Gaetano Fichera se il 30 maggio 1920 nacque il Cagliari Football Club
un tira e molla infinito, il 9 novembre scorso è tornato nuovamente sulla panchina Davide Ballardini. È subentrato a Massimo Ficcadenti, esonerato dopo cinque partite senza vittorie. Sito Internet: www.cagliaricalcio.net
La prima formazione del Cagliari
Cagliari 1926-27 Lorenzo Ariaudo
I tifosi
Cagliari 1963-64
Cagliari, 1969-70
Ballardini, uno degli autori dell’insperata salvezza del 2007-08
Lo Stadio Sant’Elia
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Calcio Estero
La pena (della) Capitale di Luigi Sada
Madrid si schianta di nuovo in Copa del Rey contro il Barcellona e i catalani passano il turno. Si sono svolti anche i sedicesimi della FA Cup. E ha preso il via anche la Coppa d’Africa
Mourinho non ce l’ha fatta. Nella gara di ritorno dei quarti di finale della Copa del Rey il tecnico portoghese non è andato oltre al pareggio (2-2) ne “Il Clasico” col Barcellona. Pep Guadiola, pur con i suoi in affanno in dirittura d’arrivo, si è guadagnato il passaggio del turno per la gioia dei centomila del Camp Nou. Alle Merengues è pesata la sconfitta dell’andata al Bernabeu, dove Pepe aveva combinato un pasticcio dietro l’altro completando l’opera con un fallaccio su Messi. L’altra notte, il Real ha concluso la gara nuovamente in dieci per l’espulsione di Sergio Ramos, però stavolta i ragazzi di Mourinho hanno dato scacco sino alla fine ai catalani rimontando due gol nel secondo tempo e andando vicinissimo all’impresa. Insomma, un bel Real e uno strano Barcellona, quest’ultimo andato in tilt dopo le reti di Cristiano Ronaldo e Benzema che hanno permesso la rimonta. Sia il gol del portoghese che quello del francese sono stati veri capolavori che hanno vanificato il vantaggio catalano siglato da Pedro e Dany Alves. Pinto, il sostituto di Valdes, ha trascorso gli ultimi dieci minuti da brivido. Ma per Pep Guardiola tutto è bene tutto quel che finisce bene. Il Barcellona è andato in semifinale e in parte è stata cancellata la sconfitta nella finalissima dello scorso anno, appunto con il Real. Nel primo tempo clamorosa la traversa centrata da Ozil. Ma l’impresa in Copa del Rey è arrivata dalla cenerentola Mirandes (squadra di terza serie) grande nell’eliminare l’Espanol in pieno recupero con una precisa zuccata di Cesar Caneda, ex Bilbao, Cadice, Alaves e Salamanca. Il Mirandes in semifinale affronterà l’Atletico Bilbao vincitore a Maiorca per 1-0. A tenere banco nella settimana internazionale pure la Carling Cup dove malinconicamente è uscito di scena il City di Mancini eliminato dal Liverpool. Carroll e compagni si erano aggiudicati il match d’andata
e l’altra sera è stato sufficiente un pareggio per mandare a casa la capolista della Premier League. Il City era andato in vantaggio con De Jong ma poi Gerrard aveva pareggiato su calcio di rigore. Poi nella ripresa sono arrivati i gol di Bellamy e Dzeko. A far compagnia al Liverpool nella finale di Wembley saranno i gallesi del Cardiff vittoriosi sul Cristal Palace ai penalty per 3-1 dopo aver concluso per 1-0 i tempi regolamentari. L’altra notte, intanto, mentre Cardiff e Liverpool festeggiavano l’accesso
Pep Guardiola
a Wembley, sono andati in onda i sedicesimi della Fa Cup con non poche sorprese. Come vuole la tradizione. Contemporaneamente, è partita la Coppa d’Africa col primo botto, quello dell’eliminazione del Senegal battuto prima dallo Zambia poi dai padroni di casa della Guinea Equatoriale. Bene invece il Ghana. Seguito a ruota dal Gabon, pure lui paese organizzatore di questa edizione 2012 dove gli assenti di lusso sono l’Egitto, il Camerum e la Nigeria.
Xavi
domenica 29 gennaio 2012
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La Vita dei Club
Milan Club Feltre Rosso Nera Quello bellunese è uno dei Milan Club più attivi dell’Associazione Italiana, tanto che la sua presenza a San Siro e nelle trasferte del Diavolo è calda ed appassionata
di Giovanni Labanca in collaborazione con il Milan Club Feltre Rosso Nera e Milan Club Capri
Pedavena sarebbe una anonima cittadina in provincia di Belluno, se la sua storia non fosse legata in modo indissolubile alla famosa Birra Pedavena, che non conosce rivali per la sua ottima ed inimitabile qualità. I suoi quasi cinquemila abitanti ne vanno giustamente molto fieri e fanno di questa “esclusività” una bandiera che difendono in ogni modo e che mai vorranno vedere ammainata. Un’altra bandiera di cui vanno fieri e che seguono dovunque essa li chiami, è quella Rossonera del Milan. A Pedavena esiste infatti dal 1968 uno dei più antichi Milan Club del Veneto, che ha riunito i numerosissimi tifosi del feltrino attorno ad una delle squadre più seguite al mondo. Il Milan è per tutti i soci, capitanati dal presidente Marco Malagò, una fede antica, sorretta da una passione che si esprime, di volta in volta, con iniziative che coinvolgono tutta la zona.
È, quello di Pedavena, uno dei Milan Club più attivi dell’Associazione Italiana Milan Club, tanto che la loro presenza a San Siro e nelle trasferte del Diavolo è assidua, oltre che calda ed appassionata. Le fondamenta del Club sono solide e basate, soprattutto, sulla partecipazione corale agli eventi che si susseguono senza tregua e che vedono impegnati i numerosi ragazzi che costituiscono l’ossatura del Club. In più di una occasione, si sono recati a Milano anche come ospiti della Società, nel contesto di un programma ben preciso, che mira alla socializzazione tra i giovani di club diversi e di diverse regioni. Il Milan Club è consapevole del ruolo che svolge nella società cittadina ed è proteso, per questo, a perseguire
Giovani tifosi a San Siro.
sempre nuovi ed interessanti obbiettivi, per cui hanno ricevuto e ricevono l’apprezzamento anche dell’Amministrazione locale e dei tifosi anche di altre squadre. In fin dei conti, in un paese come Pedavena, si è tutti amici e non può essere il colore di una maglia a dividere quello che il buon Dio ha creato in questa incantevole località.
Il Direttivo Presidente, Marco Malagò; vice Mauro Perini; segretario, Daniele Zambon;consiglieri, Paolo Bagattin, Piero Callegher, Mirco Maschio, Luca Perer, Emidio Sfirri e Ermogene Smaniotto.
Soci con lo striscione in una delle tante trasferte a Milano.
Milan Club Capri Non si sono ancora spenti definitivamente i riflettori sul Torneo di Calcio a 5 “Davidino Farace”, che ha viste protagoniste, a Capri, le squadre dei Milan Club, Inter Club, Napoli Club e Juventus Club. Protagonisti sono stati soprattutto i ragazzi che, al termine del Torneo vinto dal locale Juventus Club, si sono aggiudicati premi e gadget. È il caso di Mattia Aprea il
“Ronaldinho caprese”, che ha vinto la maglietta di Pato e di Luca Pecoraro, che si è portato a casa il pallone autografato dai giocatori del Milan. A tutti i ragazzi del Milan Club, nella foto con il coordinatore campano Carmine Longobardo, il consigliere AIMC Giordano Maestroni e l’onnipresente Nuccia Malvestiti con la Coppa per i giovani capresi.
Per Milan Siena, in Tribuna d’onore i Milan Club Carrara dei Marmi, Biassono e Montecatini.
Luca Pecoraro
I ragazzi del Milan Club
Mattia Aprea
San Siro,ospiti d’onore in tribuna per Milan Chievo del 21 novembre i Milan Club Cavallino tre Ponti,Conselvano e Vicenza.
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domenica 29 gennaio 2012
Iosonopompilio
Si lamenta L’Inter. Milan, allerta… E la Juve è Campione d’Inverno
La Juve sta preparando la strada per cercare di vincere lo scudetto. Nonostante don Peppino
di Cesare Pompilio L’Inter scippa… I tre punti alla Lazio, i biancocelesti (fratelli minori dei nerazzurri) meritavano almeno il pari. Non ne parliamo, tanto tutto resta in famiglia. Ibra a Novara fa magie e da un segnale forte ai cacadubbi: “Lo scudetto lo può perdere solo il Milan”, la Juve di Ninozzo Conte è campione d’inverno. Forse senza volerlo, il vignettista Valerio Marini, riproduce l’effigie bianconera con un pupazzo di neve, vuol dire che in estate si scioglie? Valerio è di fede bianconera perciò si è detto addolorato alla medesima stregua dei nove anni passati da quando l’Avvocato ha lasciato libero il posto all’osteria della vita. Don Peppino Marotta cerca di stringere i tempi ad accontentare il suo allenatore, il quale si è reso conto che tutto quel podismo non può durare a lungo e allora chiede quotidianamente rinforzi: uno a centrocampo Nainggolan del Cagliari, uno in difesa Caceres o Guarin e un finalizzatore Borriello (già arrivato). M’inchino e ringrazio la inaspettata uscita di Ninozzo che alla domanda
se la sua Juve è simile a quella di don Fabio Capello, ha risposto: “La Juve di Capello vinceva gli scudetti”. Un dignitoso riconoscimento a Luciano Moggi che di Conte tesse sempre le lodi. Ringrazio, da tifoso della Juve Luca Vialli che ha messo un po’ di sale nella coda a un tal Zeman, l’allenatore che non ha mai vinto nulla, che ha collezionato esoneri e miliardi di buonuscita e che da allenatore del Licata (C1) alla domanda se sapeva che a Licata esisteva la Mafia ha così risposto: ”Veramente non la vedo” mentre roteava la testa attorno al corpo con l’ennesima sigaretta in bocca. Onore ancora a Conte per gli obiettivi sempre più alti della Vecchia Signora, è un tifoso della Juve puro, perciò merita tutto il nostro plauso, se alle spalle avesse Lucianone potrebbe, Ninozzo medesimo, fare l’allenatore della Nazionale azzurra al posto di Prandelli. Cesarino saprà fare le convocazioni agli Europei di giugno senza farsi condizionare? Meglio sbagliare con le proprie idee che commettere errori con quelle degli altri. Se fossi Prandelli porterei Marrone e Giaccherini in Polonia: il primo ha giocate alla Van Basten, il secondo mi ricorda Camoranesi. Solo Moggi, in attesa di conoscere le motivazioni della condanna dal tribunale di Napoli, cazzeggia e mi dice, tra il serio e il faceto che Camoranesi era una roccia che correva per 89 minuti, Giacch, invece dà il meglio di se medesimo in 20 netti. Chi vivrà vedrà.
Serena, un cigno
Bellissima fotomodella, protagonista delle notti milanesi, soggetto dei più grandi fotografi d’Europa. Da un decennio campeggia sulle copertine dei più prestigiosi settimanali di moda. Una sexy felina che ci concede le sue grazie (foto) solo per amicizia e stima a Stadio 5. La sua calda e sensuale voce è di casa a radio Milaninter e a Telemilano city nella trasmissione del venerdì (ore 13) “la strana coppia” condotta da Beppe Vigani e Cesare Pompilio. Gli amici di Serena spesso dissertano sulla sua bellezza e sulle movenze celestiali definendola un dolce usignolo. Se vi sembra poco…
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L’Accademia di Numa
Maria Teresa Ruta, scagli una rosa chi non la conosce. Non un personaggio, ma il personaggio che ha fatto innamorare gli italiani al gioco del calcio. È stata la prima donna in televisione a parlare e a duettare con Sandro Ciotti. Mi perdonino gli attuali conduttori, parafrasando Giorgio Bocca: “Questi non sono giornalisti ma solo servi delle parrocchie”. E poi, “il sorriso che non conosce confini”: così Ciotti aveva definito Maria Teresa. È stata per l’attesa ospite d’onore delle famiglie sia che amavano sia che non amassero il calcio. Al passato non è dato il ritornare? Ma il presente è la continuazione del passato e allora la mia rabbia: “Perché la Ruta non ha una trasmissione tutta per sé?”. Non trovo risposte, dagli altri perché, intanto, i suoi due figli vanno a mille: Guenda è nella migliore scuola d’Italia per diventare attrice. Lei, Maria Teresa (non le ho mai chiesto se i due nomi si coniugano per intero), una
ne fa ma mille ne pensa. Ha messo in piedi un giro del mondo a tappe via mare, una novità che per realizzarla necessita di tantissimi allenamenti in barca a vela. E poi? Fa delle serate in compagnia della figlia e insieme cantano, e hanno un ritorno di grande gradimento da parte del pubblico presente. Un’autentica professionista che nei momenti più alti della sua popolarità non è mai stata tronfia, ma sempre disponibilissima, il vostro umile servitore è stato uno dei beneficiati durante il peregrinare nelle testate giornalistiche. Ma, veramente, Maria Teresa non parla più di calcio? No. Qualche volta è stata ospite della trasmissione “La Strana Coppia di Stadio 5”, in onda su RadioMilaninter e Telemilano City, tutti i venerdì dalle 13 alle 14. Nella specifica circostanza il cuore della Ruta si è aperto e ha mostrato i colori. Sì, i colori: bianconero e rossoblu del Cagliari. “Ma per chi tifa la bionda de La Domenica Sportiva?”, mi chiese anni or sono il presidente della Juve Giampiero Boniperti, e io di rimando “È dei nostri…”. “Ma non si capisce, non lo dà a intendere… “Certo, il presidente era abituato con Oddo che leggendo la classifica alla Domenica Sprint alla parola Juventus faceva una pausa. Erano altri tempi? Ma per favore, non c’è corsa tra quelle che oggi appaiono a parlare di calcio e
nei vari programmi che, oltre ad azzannare il gioco più bello del mondo, fanno mille moine, mille segnali convenzionali per farsi capire e per mandare messaggi in codice. Per favore, “arridateci” Maria Teresa Ruta, il sorriso che non conosce confini: bella, solare, amante della Juve, proprio come la vede il nostro Valerio Marini nella vignetta. E se proprio dobbiamo dircelo a quattr’occhi: è stata la prima e resterà la migliore.
Gossip
Tivù
Atteggiamenti sospetti Deejay Tv si fa Prandelli in vacanza con la compagna, generalista Ryan invade una proprietà privata. E Bobo é sempre troppo sensibile al fascino femminile, soprattutto a quello di Ariadna Romero
di Katya Malagnini L’allenatore della nazionale di calcio Cesare Prandelli é stato paparazzato con la compagna Novella Benini, 40 anni in un resort delle Maldive, per la precisione nell’atollo di Baa. I due vivono insieme a Firenze, luogo dove si sono conosciuti quando lui allenava la Fiorentina (dal 2005 al 2010). Tra i privilegi della gentil dama, anche quello di aver fatto chiudere al ct della nazionale il capitolo sigarette. Ma parliamo ancora di Vieri, che fa sempre più rumors per le sue frequentazioni sentimentali. Lo avevamo lasciato al sole di Miami con la bella Aida Yespica, ma é durata poco. Subito dopo il rientro dagli Usa, Bobone si è dichiarato single. E ora, galeotta la trasmissione tv “Ballando con Le Stelle” (è accaduto anche a Bettarini e a sto giro è stato eliminato Gianni Rivera), pare abbia legato con la bellissima attrice Ariadna Romero (sì, Ariadna e non Adriana, ndr), che però sulla carta risulta legata al cestista del Brescia Lorenzo Gergati. Christian e Ariadna sono stati fotografati dal settimanale “Novella 2000” in atteggiamenti molto… sospetti, e dagli scatti s’intravede persino un bacio. L’Isola deve averla cambiata parecchio interiormente, perché da quando é tornata sulla terra ferma, l’ex velina Giorgia Palmas (anche se non lo aveva mai dichiarato ufficialmente) sembra essersi allontanata dal suo Davide Bombardini. È finita, lo ha confermato lei stessa al settimanale
“Gente”. Per gli inciuci familiari, sembrerebbe invece che Ryan Giggs, trentottenne centrocampista del Manchester United, non sia propriamente a posto con la propria coscienza: il fratello Rhodri non ha
nessuna intenzione di perdonargli la scappatella con la cognata. Ryan ha coltivato la relazione con la moglie del fratello per otto lunghi anni. Parenti serpenti.
L’emittente musicale punta sulle serie made in Usa arricchendo il proprio palinsesto. Ma ci sarà anche tanta musica: parola di Linus
di Riccardo Sada Alcune delle serie americane più seguite di ABC Family, come “Switched at Birth”, “Le Nove Vite di Chloe King” e “Lincoln Heights” saranno la novità del mese prossimo su Deejay TV. La musica resterà al centro della programmazione, ha confermato il dj e speaker Linus (nella foto con Nicola Savino), così come i programmi più rodati come “Iconoclast” (gli speciali sui personaggi famosi), “Deejay chiama Italia” con lo stesso Linus e Nicola Savino, sino ad arrivare alle
Ariadna Romero
imprese sportive raccontate da Aldo Rock in “Fino alla fine del mondo”. Per i trent’anni di Radio Deejay, da domani lunedì 30 gennaio arriverà anche “30 gradi di separazione”, ossia interviste ai nomi storici dell’emittente milanese, da Fiorello a Jovanotti, da Max Pezzali a La Pina e molti altri ancora. Albertino continuerà a girare per l’Europa per la nuova edizione di “Dj Stories” facendo attenzione alle etichette discografiche che si occupano di musica da discoteca.
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domenica 29 gennaio 2012
L’Onorevole nel Pallone: intervista a Giorgio Puricelli
La Speranza è Tevez. Ma Pato è un campione di Lara Comi
I calciatori veri atleti sempre al massimo delle loro possibilità: ogni 3 giorni devono essere al top
Cari amici milanisti, questa settimana ho intervistato un mago della riabilitazione, Giorgio Puricelli. Bustocco, 46 anni, una laurea con lode all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, è stato a lungo il fisioterapista ufficiale del Milan e ha l’onore di essere quello di fiducia del Cavaliere. L’ultimo riconoscimento, la nomina a fisioterapista dell’anno. Oggi fa il consigliere regionale per il Pdl alla Regione Lombardia. Ma i rossoneri sono sempre nel suo cuore. Complimenti per la sua elezione a fisioterapista dell’anno. Colgo subito l’occasione per domandarle una spiegazione in merito alle cause dei continui infortuni ai giocatori rossoneri. “Il problema principale è la frequenza delle partite: ogni tre giorni bisogna essere al top e non è sempre facile in così poco tempo recuperare
soprattutto se nei match precedenti si è subito qualche lieve infortunio quale ad esempio una contusione”. Ritiene che il campo di San Siro possa essere un altro motivo? “Difficile dirlo. Penso che gli infortuni siano legati a 3 fattori principali: - temperature rigide: quando si gioca alla sera il rischio di farsi male aumenta; - frequenza delle partite che impedisce il completo recupero psicofisico; - tensione da prestazione: si richiede sempre di dare il massimo. Come se spingessimo la nostra automobile sempre e costantemente a 200km/h, al limite delle sue prestazioni”. Saresti felice dell’arrivo di Tevez? Secondo te cosa può dare in più al Milan? “Tevez potrebbe essere un valore aggiunto, anche se considero Pato
un grande campione che ha sempre dimostrato di essere all’altezza delle aspettative. Sono contento che Pato, di cui sono amico ed estimatore, sia rimasto al Milan”. Non pensi che il Milan dovrebbe rafforzare il centrocampo? “Non entro in merito a scelte tecniche perché non mi ritengo sufficientemente competente per poter dare un giudizio”. Cosa ne pensi del “Faraone”? “El Sharaawy ha dimostrato di essere capace e continuerà a crescere stimolato dall’ambiente rossonero: un ambiente competitivo e altamente professionale”. Un pronostico per Milan-Cagliari. “Vittoria del Milan: sin da bambino sono sempre stato un grande tifoso rossonero. È una risposta che viene dal cuore”.
Intervista all’On. Antonio Panzeri
Con il Lecce match insidioso ma vinciamo Medicina Ranieri e la ‘pazza’Inter esce dalla convalescenza
Cari amici interisti, questa settimana ho intervistato un mio collega al Parlamento Europeo: Antonio Panzeri. Bergamasco, 56 anni, eletto nelle file del Pd, una vita spesa nell’arena del lavoro come sindacalista della Cgil, interista da sempre. E sulla Beneamata che va a trovare spesso allo stadio dice la sua. On. Panzeri cosa ne pensa dell’Inter di questi mesi? Un pregio e un difetto. “In questo momento l’Inter sta uscendo da una fase di convalescenza dopo le grandi conquiste a livello italiano, europeo e internazionale. La partenza di campionato è stata difficile, ma Ranieri è stato in grado di dare un assetto più equilibrato alla squadra ottenendo risultati. Un pregio è la pazzia: l’Inter è una squadra che non dà mai nulla per scontato. Per questo non si può che amarla. Un difetto? l’incostanza”. Con l’arrivo di Ranieri l’Inter ha cambiato marcia, quindi si deduce che i giocatori siano importanti ma la differenza la fa l’allenatore?
“Sì concordo, l’Inter ha quella pazzia che necessita di un allenatore che dia stabilità e sicurezza”. Si continua a parlare di un trasferimento per Sneijder e Thiago Motta, lei cosa consiglierebbe a Moratti? “Consiglierei a Moratti di tenere nel team entrambi i giocatori fino al termine del campionato e poi si vedrà”. Il nuovo top sponsor dell’Inter si chiama Oknoplast, azienda leader nel settore dei serramenti, pensa che con questo sponsor la squadra si chiuderà a saracinesca? “Se fosse così in difesa e in porta sarebbe uno sponsor eccezionale, ma lo può essere anche in attacco perché allestiremo porte automatiche che si apriranno per andare in rete”. Un pronostico per il match LecceInter “È una partita insidiosa ma penso che noi abbiamo tutte le carte in regola per vincere”.
di Lara Comi
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