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Passione e determinazione per la crescita delle farmacie
1 Giornalista, "SEI IN SALUTE"; 2 Presidente di Federfarma Lombardia.
UN MONDO NEL QUALE LE DONNE VENGONO VALORIZZATE PER LE LORO COMPETENZE E LA LORO EMPATIA, MANTENENDO LA CAPACITÀ DI ESSERE DETERMINATE ANCHE NELLE SITUAZIONI DIFFICILI. E DI SITUAZIONI DIFFICILI LA DOTT.SSA ANNAROSA RACCA, OGGI PRESIDENTE DI FEDERFARMA LOMBARDIA, NE HA AFFRONTATE MOLTE SOPRATTUTTO NEL PERIODO DEL SUO MANDATO NAZIONALE NEL RUOLO DI PRESIDENTE DI FEDERFARMA NAZIONALE, CUI FANNO CAPO BEN 20.000 FARMACIE DI TUTTA ITALIA. UNA DONNA STIMATA E MOLTO CONOSCIUTA NELL’AMBIENTE SANITARIO, CHE HA FATTO DEL SUO SORRISO E DELLA SUA PASSIONE UN TRATTO DISTINTIVO.
Dott.ssa Annarosa Racca intervistata da Lorella Bertoglio
“Da ragazza volevo fare il medico” ci racconta “come mio padre, che è stato un grande medico, di quelli per i quali il paziente veniva sempre prima di tutto. Ho poi scelto la carriera del farmacista e così mi sono laureata in Farmacia a Milano e dopo un breve periodo di ricerca universitaria mi è stata offerta la possibilità di fare una piccola esperienza in una farmacia milanese e quella è stata una folgorazione: stare a contatto con la gente sarebbe stata la mia scelta di vita”.
COME È ARRIVATA A RICOPRIRE I RUOLI DI PRESIDENTE DI FEDERFARMA MILANO, LOMBARDIA E NAZIONALE CHE L’HANNO VISTA PROTAGONISTA DAL 1996 FINO AD OGGI?
“Credo che la passione sia stata determinante sia nel mio percorso professionale sia in quello istituzionale. Un grande Farmacista, mio caro amico, Carlo Benzi, aveva intuito che proprio quella passione avrebbe potuto essere un valore aggiunto in Federfarma dove le donne raramente erano ai vertici; a lui quindi devo la mia entrata in Federfarma.
Ho intrapreso un cammino impegnativo ma così, con le figlie non più piccolissime, ho potuto affrontare adeguatamente gli impegni che stavo assumendo, sempre di più, a livello provinciale e regionale.
Quando sono stata eletta in Federfarma Nazionale ho potuto portare idee
e proposte dalla regione più grande d’Italia, dove spesso le iniziative nascono prima, come quella della farmacia dei servizi, diventata legge durante il ministero del Prof. Ferruccio Fazio. Una norma della quale sono molto orgogliosa ancora adesso perché da quel momento è stato possibile effettuare nelle farmacie servizi quali la telemedicina, l’autoanalisi, e fare campagne di prevenzione. La farmacia dei servizi è stata fondamentale e lo è ancora di più adesso, durante la pandemia, per i test diagnostici per la COVID-19 in farmacia e per le vaccinazioni contro la COVID19 per le quali la farmacia può dare un grande supporto a quella che sarà la più grande campagna vaccinale di tutti i tempi.
Gli anni passati in Federfarma sono stati importanti nella mia vita, unica donna ad aver ricoperto l’importante ruolo di Presidente nazionale.
Ci sono stati momenti cruciali per la nostra professione, dalle battaglie in Corte Europea per la liberalizzazione del settore, a quelle contro la Grande distribuzione che voleva i farmaci di fascia C con ricetta per incrementare i propri fatturati. Mi sono sempre battuta per una farmacia indipendente perché necessario arrestare totalmente il commercio fermando le attività economiche ed il lavoro di migliaia di persone?
“RITENGO CHE LA FARMACIA VADA GESTITA SEMPRE CON SPIRITO DI SERVIZIO”.
LA PANDEMIA È STATA QUASI INTERAMENTE GESTITA DAGLI UOMINI. SIA PER QUANTO RIGUARDA LA POLITICA, SIA PER GLI ESPERTI CHE SONO STATI INTERPELLATI DURANTE TUTTA LA DRAMMATICA FASE. È NATURALE CHIEDERLE SE AVREBBE FATTO LE COSE IN MANIERA DIFFERENTE?
“Questa epidemia ha colto tutti di sorpresa e ancora me ne stupisco. Come hanno potuto i Governi di tutto il mondo non rendersi conto di quello che stava succedendo e il mondo si è dovuto fermare? Perché è stato Le farmacie sono state sempre aperte, hanno saputo gestire situazioni di contagio, hanno risposto alle paure e alle preoccupazioni della gente; non hanno mai fatto mancare i farmaci. Perché usando le stesse dinamiche con giudizio non si è potuto far continuare la vita di tutti? Tutti ora parlano non solo della situazione economica, ma anche della salute mentale delle persone. Sono moltissimi i cittadini che vengono in farmacia e chiedono aiuto per ritrovare le forze e le energie per ricominciare a vivere e
non mi stupiscono i dati che leggiamo ogni giorno sulla prossima emergenza sanitaria: quella mentale”.
LE FARMACISTE SONO PER LO PIÙ DONNE. PENSA CHE ABBIANO DELLE QUALITÀ PARTICOLARI CHE LE RENDONO PIÙ INCLINI A QUESTA PROFESSIONE?
“Le donne sono più pazienti e portate al dialogo e la farmacia è un luogo dove ogni cittadino deve poter trovare la risposta giusta al suo problema. Ma fondamentale è anche la figura maschile e molti sono gli uomini dietro al banco. Se scegli di fare questa professione lo fai perché sei molto motivato e hai voglia di aiutare le persone. Che tu sia donna o uomo”.
LE FARMACIE SI STANNO PREPARANDO A GESTIRE LA CAMPAGNA VACCINALE CONTRO LA COVID-19. IL VOSTRO APPORTO, INSIEME A QUELLO DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE E DELLE ISTITUZIONI SARÀ FONDAMENTALE PER ACCELERARE L’IMMUNIZZAZIONE DI MILIONI DI PERSONE.
“Alle vaccinazioni in farmacia credo moltissimo. Questo è un passo fondamentale che ci avvicina all’Europa, dove Paesi come la Francia e il Regno Unito effettuano le vaccinazioni in farmacia già da anni. Sarà un servizio molto apprezzato dai cittadini perché si fidano di noi, ci conoscono come presidi di salute del territorio e vengono da noi per tutte le attività di screening che effettuiamo normalmente. Ed è un altro passo importante per la farmacia dei servizi.
I medici sono contrari alla vaccinazione in farmacia, ma, in questa guerra contro il virus e con l’obiettivo di raggiungere grandi numeri, dobbiamo trovare serenamente insieme a loro un giusto equilibrio per vaccinare il maggior numero di persone e il prima possibile, vicino alle loro abitazioni.
QUANTO VENGONO ANCORA REALIZZATE IN FARMACIA LE PREPARAZIONI GALENICHE?
“Se ne fanno ancora molte. Ogni farmacia ha un laboratorio, piccolo o grande, come indicato dalla legge, con tutte le attrezzature necessarie ed ogni giorno facciamo diverse preparazioni galeniche.
Ci sono farmacie poi, che sono molto attrezzate che hanno fatto della Galenica il loro punto di forza e che fanno moltissime preparazioni, anche complesse, secondo le prescrizioni dei medici”.
UN’ULTIMA DOMANDA. ABBIAMO CAPITO CHE LA PASSIONE PER LA SUA PROFESSIONE L’HA PORTATA A RICOPRIRE RUOLI DI GRANDE IMPORTANZA. LE HANNO MAI CHIESTO DI ENTRARE IN POLITICA?
“Per me la farmacia è soprattutto il luogo dove le persone ritrovano la loro salute ed è proprio la gente che mi motiva ogni giorno a fare sempre meglio. Ho sempre scelto di dedicarmi alla crescita della farmacia, al potenziamento del territorio, alla farmacia dei servizi e l’ho fatto sempre con passione e spirito di servizio. Certo che mi è stato chiesto di entrare in politica, di andare in Parlamento o più semplicemente dedicarmi al territorio, ma ho sempre pensato ad una cosa “come rappresentante di una importante categoria non voglio avere nessuna giacchetta”.