La Principessa e il Drago

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MUNSCH • MARTCHENKO LA PRINCIPESSA E IL DRAGO LA PRINCIPESSA E IL DRAGO

Giralangolo è un marchio di

Un principe poco principesco. Un drago presuntuoso. Una principessa coraggiosa.

La Principessa

D rago E IL

ROBERT MUNSCH MICHAEL MARTCHENKO

Sotto

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Sottosopra

è la collana di libri illustrati sull’identità di genere e contro gli stereotipi diretta da Irene Biemmi

La Principessa

A Elizabeth

Drago E IL

scritto da ROBERT MUNSCH illustrato da MICHAEL MARTCHENKO

Traduzione dall’inglese di Isabella Maria Titolo originale The Paper Bag Princess Pubblicato da Annick Press Ltd., Canada © 1980 per il testo Bob Munsch Enterprises Ltd. • © 1980 per le illustrazioni Michael Martchenko Progetto grafico Paolo Racca, Bosioassociati Questo libro è composto in Baskerville. Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, non è consentita senza la preventiva autorizzazione scritta dell’editore. © 2014 per l’edizione italiana EDT srl • 17 via Pianezza, 10149 Torino • giralangolo.it • edt.it ISBN 978-88-5920-537-1 Stampato da L’Artistica Savigliano nel mese di febbraio 2014


lizabeth era una bellissima principessa. E Viveva in un castello e portava sfarzosi abiti da principessa. Presto avrebbe sposato un principe di nome Ronald.


fortunatamente, un drago fece a pezzi il castello, S incenerÏ tutti gli abiti di Elizabeth con il suo fiato fiammeggiante, e si portò via il principe Ronald.


lizabeth decise di inseguire il drago e di riportare Ronald a casa. E Cercò dappertutto qualcosa da indossare, ma l’unica cosa risparmiata dal fuoco che riuscì a trovare fu un sacchetto di carta. Così si infilò il sacchetto di carta e si lanciò all’inseguimento. Il drago era facile da seguire, perché lasciava dietro di sé una scia di foreste incendiate e ossa di cavallo.


nfine, Elizabeth giunse davanti a una caverna I chiusa da una grande porta con un enorme batacchio. Afferrò il batacchio e batté alla porta. Il drago si affacciò e disse: «Bene bene, una principessa! Mi piace molto sbranare le principesse, ma ho già divorato un intero castello oggi. Sono un drago molto occupato. Torna domani!». E richiuse la porta così rapidamente che Elizabeth quasi quasi ci rimaneva con il naso pizzicato dentro.


lizabeth afferrò il batacchio e batté di nuovo alla porta. E Il drago si affacciò e disse: «Vattene. Mi piace molto sbranare le principesse, ma ho già divorato un intero castello oggi. Sono un drago molto occupato. Torna domani!». «Aspetta!» gridò Elizabeth. «È vero che sei il drago più astuto e il più grande sputafuoco del mondo?». «Sì», disse il drago.


E

« d è vero» disse Elizabeth «che puoi incendiare dieci foreste con il tuo fiato fiammeggiante?». «Oh, sì» disse il drago, e prese un gigantesco respiro profondo e sputò fuori così tanto fuoco che incendiò cinquanta foreste.


F

« antastico!» disse Elizabeth, e il drago prese un altro gigantesco respiro e sputò fuori così tanto fuoco che incendiò cento foreste. «Strabiliante!» disse Elizabeth, e il drago prese un altro gigantesco respiro, ma questa volta non sputò fuori proprio niente. Al drago non era rimasto abbastanza fuoco neppure per cuocere una polpetta.


lizabeth disse: «Drago, è vero che puoi volare E intorno al mondo in dieci secondi soltanto?». «Ma certo» disse il drago, e spiccò il volo e fece un giro del mondo completo in dieci secondi soltanto. Era molto stanco quando tornò indietro, ma Elizabeth esclamò: «Fantastico! Fallo di nuovo!».


osì il drago spiccò il volo ancora una volta e fece un giro C del mondo completo in venti secondi soltanto. Quando tornò indietro, era troppo stanco perfino per parlare, quindi si sdraiò e piombò in un sonno profondo.


lizabeth sussurrò, molto dolcemente: «Ehi, drago». E Il drago non si spostò di un millimetro. Allora sollevò con una mano un orecchio del drago e ci infilò la testa proprio dentro. Poi strillò più forte che poteva: «Ehi, drago!». Ma il drago era così stanco che non mosse un muscolo.


lizabeth scavalcò il drago e aprì la porta della caverna. E Lì c’era il principe Ronald, che la guardò e disse: «Elizabeth, sei un disastro! Puzzi di bruciato, hai i capelli arruffati e indossi un vecchio sacchetto di carta tutto sporco. Torna quando sarai vestita come una vera principessa».


R

« onald» disse Elizabeth, «i tuoi abiti sono molto eleganti e hai una magnifica pettinatura. Sembri proprio un vero principe, ma penso che in realtà tu sia solo un poveraccio». E fu così che quei due non si sposarono, dopo tutto.




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