Una bambola per Alberto

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Zolotow • Delacroix

Una bambola per Alberto

Giralangolo è un marchio di

Giochi per femmine e giochi per maschi? Il trenino elettrico è molto divertente, il pallone uno spasso, ma anche una bambola può avere un suo spazio tra i giocattoli di Alberto.

Una bambola

per Alberto Charlotte Zolotow Clothilde Delacroix

Sotto

è la sopr colla a d i per b libri na e ba ambin mbin e i euro 12,00



Sottosopra

è la collana di libri illustrati sull’identità di genere e contro gli stereotipi diretta da Irene Biemmi

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A Billy e Nancy

per Alberto Traduzione dall’inglese di Isabella Maria Titolo originale William’s Doll, pubblicato da HarperCollins Children’s Book, gruppo editoriale HarperCollins Publisher © 1972 per il testo Charlotte Zolotow, renewed 2000 by Charlotte Zolotow Revocable Trust © 2012 per le illustrazioni Talents Hauts, Vincennes (Francia) Progetto grafico Paolo Racca, Bosioassociati Questo libro è composto in Cronos MM. Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, non è consentita senza la preventiva autorizzazione scritta dell’editore. © 2014 per l’edizione italiana EDT srl • 17 via Pianezza, 10149 Torino • giralangolo.it • edt.it ISBN 978-88-5920-549-4 Stampato da L’Artistica Savigliano nel mese di febbraio 2014

scritto da Charlotte Zolotow illustrato da Clothilde Delacroix


Alberto vorrebbe una bambola.

Vorrebbe abbracciarla, cullarla e darle il biberon, accompagnarla al parco, spingerla sull’altalena e infine riportarla a casa, cambiarla e metterla a letto. E poi chiudere le imposte, darle il bacio della buonanotte e guardarla mentre si addormenta.

Al mattino, al sorgere del sole,

Alberto vorrebbe svegliarla e ricominciare tutto daccapo, proprio come se lui fosse il suo papĂ e lei la sua bambina.


U

« na bambola?» dice suo fratello. «Non farmi ridere!». «Femminuccia, femminuccia, femminuccia!» lo prende in giro il bambino della porta accanto. «Che ne dici di un pallone da basket?» gli chiede suo papà. Ma Alberto vuole una bambola. Una bambola con gli occhi azzurri e le ciglia all’insù, con un lungo vestitino bianco e una cuffietta, e con gli occhi che si chiudono con un leggero clic come quelli della bambola di Francesca, la figlia dei vicini. «Fai ridere!» dice suo fratello. «Femminuccia! Femminuccia!» lo prende in giro il bambino della porta accanto.


Il papĂ di Alberto porta a casa un bellissimo pallone da basket

e monta un canestro in cortile, proprio sopra la porta del garage. Mostra ad Alberto come si salta e come si lancia il pallone in modo che passi per il canestro e torni nelle mani del giocatore. Alberto si allena molto e diventa proprio bravo a giocare a basket Ma questo non c’entra con la sua bambola. Alberto continua a desiderarne una.


Il papĂ allora gli regala un trenino elettrico.

Insieme lo montano sul pavimento del soggiorno, costruiscono una pista a forma di otto e con dei rami raccolti al parco e dell’argilla fanno dei piccoli alberi. Il trenino corre sulle piccole rotaie, clic-clac, clic-clac.

Alberto costruisce una stazione di cartone, gallerie e ponti. Gioca moltissimo con il trenino elettrico, ma non smette di desiderare una bambola da abbracciare, cullare e accompagnare al parco.


Un giorno viene a trovarlo la nonna.

Alberto le fa vedere come è diventato bravo a lanciare la palla nel canestro appeso sopra la porta del garage.

Le mostra il trenino elettrico che fa clic-clac sulle rotaie,

passa sotto le gallerie, sopra i ponti e percorre tutta la pista a forma di otto prima di fermarsi di fronte alla stazione che ha costruito.


La nonna è molto interessata!

Poi vanno a fare una passeggiata e Alberto le dice: «Sai, a me piacerebbe tanto avere una bambola». «Che bella idea!» dice la nonna.

N

« o, non è una bella idea» mormora Alberto. «Mio fratello dice che faccio ridere, il bambino che abita vicino a noi mi chiama femminuccia e il mio papà mi regala altre cose al posto della bambola». «Oh, ma che sciocchezze» dice la nonna.


Vanno insieme in un negozio

di giocattoli dove scelgono una bellissima bambola con le ciglia all’insÚ, un lungo vestitino bianco e una cuffietta. La bambola ha gli occhi azzurri che si chiudono con un leggero clic e Alberto si affeziona subito a lei.


Ma il papà non è contento. «È un maschio!»

dice alla nonna. «Ha una palla da basket, un trenino elettrico e un banco da lavoro per fabbricare tante cose. Che bisogno ha di una bambola?».

L a nonna di Alberto sorride.

«Ne ha bisogno» dice «per poterla abbracciare, cullare e per accompagnarla al parco. Così quando sarà un papà come te, saprà come prendersi cura del suo bambino, dargli da mangiare, volergli tanto bene e regalargli le cose che davvero desidera, come una bambola per esempio, per allenarsi a diventare un buon papà».



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