Noi di EGGER (Settembre 2024 | IT)

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Come le idee plasmano il futuro

Edizione Settembre 2024

Dall’innovativo progetto all’avvio della produzione a Wismar (Germania): vi raccontiamo la storia dell’EcoBox.

Il team di dragon boat di Gifhorn (Germania), è un esempio della nostra forte comunità.

Scoprite EGGERmobile: notizie e servizi personali direttamente sul vostro smartphone.

La nostra azienda è nata nel 1961 da un’idea semplice ma visionaria. A oltre 60 anni di distanza, “Creare di più con il legno” rimane la nostra missione. Allora come oggi il nostro obiettivo è riuscire a coniugare un materiale prezioso come il legno, con le competenze umane e la più moderna tecnologia. Da questa complessa interazione, fatta di molti passaggi, nascono numerose idee che ci permettono di migliorare costantemente. Negli ultimi decenni abbiamo raggiunto insieme traguardi significativi da cui trarremo benefici oggi e in futuro.

In questa edizione di NOI DI EGGER esploriamo l’essenza dell’innovazione che ci contraddistingue: come la viviamo in azienda? quali sono i progetti innovativi attualmente in corso? come nascono le idee e come le trasformiamo in realtà?

Vi racconteremo come riusciamo a ridurre al minimo l’impatto ambientale grazie all’interazione dei nostri impianti (pag. 12), come il “EGGER Board ID” sui nostri pannelli truciolari può proteggere il marchio EGGER in futuro (pag. 10), come una buona idea, al momento giusto e nel posto giusto, può rivoluzionare il settore delle costruzioni in legno (pag. 8) e tanto altro. Infine, vi spiegheremo come lo stabilimento di Markt Bibart in Germania, il più recente del Gruppo EGGER, è stato modernizzato e ristrutturato grazie all’esperienza acquisita negli altri stabilimenti (pag. 20).

Le tante innovazioni non sono solo la prova della nostra capacità di adattamento, ma anche della nostra determinazione a crescere costantemente e con noi l’intero settore.

Tutte le idee prendono vita dai visionari di EGGER, dai nostri dipendenti. La forza innovativa della nostra azienda dipende dal contributo di ognuno di voi.

A mio parere, per un’innovazione duratura sono necessari soprattutto tre elementi:

ƒ Perseveranza. A volte le idee richiedono molto tempo.

ƒ Creatività. Spesso non ci si può fermare alla prima idea.

ƒ Apertura mentale. Sbagliare è consentito. Gli errori ci mostrano in che direzione andare.

Soprattutto in tempi in cui lo scenario economico è difficile e in continua evoluzione, sono necessarie idee innovative e soluzioni creative che garantiscano il successo aziendale. L’attuale situazione economica richiede capacità di adattamento e il coraggio di intraprendere nuove strade e affrontare nuove sfide in cui le nostre idee possono fare la differenza.

Il nostro sguardo è sempre rivolto in avanti, ecco perchè chiedo a tutti voi: mantenente la mente aperta, siate creativi e perseverate. Avremo bisogno delle vostre idee anche in futuro!

Dall’innovazione alla tradizione Come le nostre idee plasmano il futuro

Ralf Niederer (a sinistra), Innovation Manager, e Gerold Schneider (a destra), Direttore del Competence Center Research & Innovation, ritratti dietro una libreria contenente pubblicazioni di settore.

Le nostre idee sono una risposta alle esigenze dei clienti e ai nuovi requisiti ambientali e garantiscono maggiore sicurezza, produttività e un migliore posizionamento sul mercato. Abbiamo chiesto a Gerold Schneider e Ralf Niederer del nostro Research & Innovation Competence Centre in che modo EGGER supporta e guida l’innovazione.

Perché abbiamo un reparto di Innovation Management?

Gerold Schneider: “Un’idea è il presupposto per ogni innovazione, ma non basta: solo la sua realizzazione crea infatti valore aggiunto. In EGGER abbiamo una visione chiara di ciò che vogliamo ottenere. È per questo motivo che l’Innovation Management seleziona e promuovere le idee che vanno in questa direzione e aiuta nella loro attuazione. Tutte le attività di sviluppo del gruppo EGGER devono essere trasparenti, solo così riusciamo a combinare i giusti esperti e risorse, evitando duplici sforzi e la ripetizione degli errori.”

Che cosa si è dimostrato efficace? E cosa invece no?

Ralf Niederer: “Se l’obiettivo non è definito in modo chiaro così come gli step per raggiungerlo o le responsabilità, è probabile che si verifichino errori in fase di sviluppo o inefficienze. Capita spesso che le applicazioni siano pronte dal punto di vista dello sviluppatore, ma non soddisfino ancora i requisiti dell’utente finale. Occorre quindi effettuare una valutazione più approfondita. A questo proposito si è dimostrata efficace la rappresentazione digitale del processo di innovazione, realizzata con il nostro InnoCockpit. Utilizzato per la pianificazione, l’implementazione e la reportistica, ci permette di ottenere la trasparenza necessaria.”

Non è frustrante quando le idee non si concretizzano?

Ralf Niederer: “Naturalmente questo non dovrebbe accadere ed è compito dell’Innovation Management stabilire adeguati processi per evitarlo. Tuttavia non potremmo parlare di innovazione se fosse sempre facile da realizzare. Trasformare le idee in realtà comporta grandi sforzi e spesso anche battute d’arresto. A volte è utile saper riconoscere, sin dal principio, se un progetto non raggiungerà l’obiettivo prefissato, così da evitare lo spreco di risorse preziose.”

Come fate a essere sicuri che le idee contribuiranno al successo dell’azienda?

Gerold Schneider: “A questo proposito abbiamo elaborato criteri concreti sulla base dei quali valutare ogni idea. Ogni tre-cinque anni li esaminiamo insieme al management e identifichiamo le aree di innovazione su cui concentrarci nel rispetto della nostra strategia. Per ogni idea decidiamo a quale livello decisionale rivolgerci e chi può supportarci e in che modo. Sostituiamo l’elemento “casualità” con processi collaudati e guidati dalla nostra strategia orientata all’innovazione. Posso quindi soltanto incoraggiare tutti a condividere le proprie idee parlandone con un manager o inviandole all’indirizzo safe@egger.com. Ci occuperemo noi dei passi successivi.”

Una delle tante idee di successo realizzate in EGGER: proposta da Martin Hinterhofer dello stabilimento di Unterradlberg (Austria), consiste nell’utilizzare dei carrelli per spostare più facilmente i tubi rendendoli, al contempo, meno soggetti ai danni.

Oltre a occuparsi dei progetti di innovazione, il team di Innovation Management incoraggia le persone a proporre nuove idee, come accaduto durante il workshop con i clienti a St. Johann (Austria).

Tipi e gradi di innovazione

Per poter gestire l’innovazione in modo strategico, è necessario classificarla in base al grado e alla tipologia. Da un lato distinguiamo miglioramenti, evoluzioni e nuovi sviluppi, dall’altro innovazioni di prodotto, di processo e di servizio.

Queste classificazioni non costituiscono una valutazione in termini di importanza. Un’azienda di successo è quella che supporta il giusto mix di innovazioni siano esse piccoli sviluppi continui o grandi progetti a lungo termine.

• Miglioramenti vengono apportati costantemente e introdotti immediatamente negli stabilimenti.

• Evoluzioni e nuovi sviluppi comportano un rischio di implementazione più elevato e richiedono maggiori risorse. Nella maggior parte dei casi, molti stabilimenti beneficiano del risultato. Ne è un esempio il progetto di innovazione EcoBox (maggiori informazioni a pagina 8 e 9).

Le nostre aree di innovazione

Le aree di innovazione descrivono gli ambiti in cui miriamo a introdurla per ciascuna delle nostre aree di business e per i Competence Centres. Attualmente sono:

Ambiente ed emissioni

Fabbrica intelligente

Risparmio di risorse e sostenibilità

Design, Haptik & Aspetto superficiale Prodotti e tecnologia

La mia app EGGERmobile.

Potete trovare maggiori informazioni nell’apposito video su EGGER Campus.

Rimanete connessi con il mondo EGGER

L’app dedicata ai dipendenti EGGERmobile è disponibile in quasi tutte le nostre sedi. In alcuni Paesi è presente da poco tempo, in altri è oramai diventata indispensabile. Una cosa è certa: con EGGERmobile avete sempre a portata di mano tutto ciò che vi serve. Grazie all’app potrete rimanere sempre aggiornati e accedere facilmente ai servizi aziendali, ovunque vi troviate.

EGGERmobile in breve EGGERmobile permette di accedere, direttamente dal cellulare, a svariati servizi come le notizie pubblicate sulla EGGERnet o gli Employee Self Services (ESS). L’uso è volontario ma ogni dipendente interessato può scaricarla sul proprio smartphone. EGGERmobile è sicura come un’app di home banking: l’autenticazione a due fattori permette infatti di proteggere i vostri dati e i sistemi EGGER dagli attacchi esterni.

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Vale la pena registrarsi.

Volete conoscere le ultime novità in EGGER?

Il Centro Notizie vi permette di rimanere sempre aggiornati. Come sulla EGGERnet, anche lì potrete trovare le notizie relative al vostro stabilimento: così sarete informati sull’arrivo di nuovi colleghi o l’annuncio di benefit nel vostro Paese. Inoltre potrete rapidamente accedere a una panoramica delle novità che riguardano il Gruppo, come gli ultimi videomessaggi del management. Di recente è stata aggiunta anche la versione digitale della rivista NOI di EGGER.

Siete interessati a qualche argomento in particolare?

Nel Centro Notizie potete selezionare, facilmente e in qualsiasi momento, gli stabilimenti o le categorie che più vi interessano. Che si tratti di agevolazioni per i dipendenti, tecnologia e sviluppo o logistica, rimanete sempre aggiornati su ciò che vi interessa in base al vostro lavoro quotidiano. Dateci il vostro feedback attraverso like e commenti.

Vi serve un aiuto per organizzarvi al meglio?

La sezione Employee Self Service (ESS) può esservi d’aiuto. Per esempio, il calendario condiviso può semplificare la pianificazione delle ferie per il vostro team. Potete anche visualizzare, in modo del tutto riservato, la documentazione relativa ai vostri compensi o verificare le ore lavorate.

Cercate offerte speciali nel vostro ambiente di lavoro?

A seconda delle offerte disponibili, su EGGERmobile troverete il “pacchetto mobilità”, il menù del pranzo e una sezione dedicata ai benefit, in fase di ampliamento. Molti stabilimenti prevedono anche di rendere accessibili le agevolazioni disponibili a livello locale o le offerte sanitarie.

Come si fa a installare l’app?

Nella sezione Tools & Services della EGGERnet, trovate tutte le istruzioni per installare l’app. In caso di domande, potete rivolgervi al vostro responsabile o al Channel Manager del vostro stabilimento.

Esplorate le nuove sezioni!

ƒ Alla voce “Il mio biglietto da visita” trovate un QR Code con i vostri recapiti professionali. I partner commerciali potranno scansionarlo per salvare direttamente sul proprio cellulare tutti i dati.

ƒ La funzione ChatGPT di EGGER vi permette di usufruire dell’intelligenza artificiale. Può aiutarvi a trovare informazioni, sviluppare idee e concetti, tradurre i testi, formulare meglio una frase e molto altro.

Pioneri nella digitalizzazione

Per la prima volta grazie a EGGERmobile abbiamo la possibilità di raggiungere tutti i colleghi. Ora ogni dipendente EGGER ha un’utenza personale, sia che lavori in ufficio che in produzione. Ciò permette di digitalizzare molti processi e di renderli facilmente accessibili dai dispositivi mobili. Proprio come EGGERnet, EGGERmobile si evolve in base alle nuove esigenze in termini di informazioni e servizi. L’implementazione a livello internazionale getta le basi per molteplici sviluppi futuri.

Benvenuta EGGERmobile

Da quando è stata rilasciata a Wörgl nel 2021, i miglioramenti non hanno riguardato solo l’app, ma anche l’implementazione e le modalità di accesso. Questo è stato possibile garazie al supporto di molti colleghi dalle diverse sedi. Insieme abbiamo sviluppato servizi specifici sia a livello di gruppo che localmente. Bernadette Wörgötter, Project Manager del team EGGERmobile, racconta: “Alcuni dipendenti non vedevano l’ora di accedere all’app, altri la percepivano come una barriera. Tuttavia, i dati sull’utilizzo ci dimostrano che le persone che iniziano ad usarla, non la abbandonano. Possiamo quindi solo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al progetto, fornito assistenza per l’installazione e risposto alle domande. Ne è valsa la pena.”

Un’idea di successo

La

storia dell’EcoBox

Un’alternativa al legno massello “Ho scelto di fare il falegname perchè mi piace molto progettare e migliorare le cose. Parlando di costruzioni in legno, noto spesso che il legno massello viene utilizzato anche in casi in cui sarebbero sufficienti metodi di costruzione più semplici e meno materiale”, spiega Arne raccontando come è nata la sua idea. Arne lavora da dieci anni come tecnico applicativo nella divisone dei prodotti per l’edilizia di EGGER. Fu proprio nella segheria di Brilon che si rese conto che, sempre più spesso, arrivava legno danneggiato e di scarsa qualità. Per lui divenne chiaro che il legno massello sarebbe diventato via via più costoso e raro.

“Think big, think box, EcoBox”: questo è lo slogan del nostro nuovo prodotto per l’edilizia. Dietro c’è la storia di Arne Lüdemann, project manager e ideatore dell’EcoBox nato dall’idea di migliorare l’efficienza delle costruzioni in termini di risorse. Arne ci racconta come la sua idea è diventata un prodotto di successo.

L’ingegnere del legno Arne nel laboratorio da lui stesso costruito a Wismar (Germania).

L’idea originale e i primi passi

Grazie alla sua esperienza nelle costruzioni in legno e al suo lavoro in EGGER, ebbe l’idea di realizzare un elemento costruttivo composto da un telaio strutturale utilizzando esclusivamente prodotti EGGER. Sono già passati sette anni da quando condivise l’idea con il suo responsabile Moritz Steinruck, Head of Product Management EBP. Moritz ne parla con entusiasmo: “Si trattava di una soluzione potenzialmente utile a prevenire la difficoltà di approvvigionamento nel settore delle costruzioni in legno e a risparmiare materiale nel pieno rispetto dell’ambiente. Tuttavia un nuovo sviluppo comporta molti rischi e allora non eravamo sicuri di come il mercato avrebbe reagito.”

Arne Lüdemann e l’EcoBox, che lui stesso definisce come un figlio. Da un lato sa quante lunghe giornate di lavoro gli è costato, dall’altro è molto orgoglioso della strada che sta facendo.

Anche voi avete un’idea?

Non esitate a parlare con il vostro responsabile o a condividere le vostre idee scrivendo a safe@ egger.com. Spesso aspettano solo di essere scoperte e sviluppate con l’aiuto di altre menti creative del gruppo EGGER.

Le sfide e l’ulteriore sviluppo

Potete scoprire di più sulla nostra gestione delle idee e sull’evoluzione di EcoBox nella nostra piattaforma di e-learning EGGERCampus.

Insieme presentarono l’idea al team di Innovation Management. La valutazione fu positiva, ma inizialmente l’idea fu messa da parte per mancanza di risorse. Semplicemente non c’era abbastanza tempo per continuare a lavorarci. “Ci fu chiaro che occorreva prima sondare il terreno. Dovevamo dimostrare su piccola scala che poteva essere una soluzione,” spiega Arne descrivendo gli inizi. Al Technical Institute di Wismar Arne inziò a costruire una serie di strutture a telaio, una fase intermedia verso l’idea generale: l’EcoBox di oggi.

Dal prototipo al prodotto

Nel 2021 i tempi divennero maturi. L’Innovation Management avviò il progetto e Arne ne fu messo a capo: “Quello che è stato più difficile per me è stato ottenere l’approvazione e soddisfare i requisiti dell’Holzforschung Austria e dell’Austrian Institute of Construction Engineering. Mi sembrava procedesse tutto a rilento ma ci sono voluti solo due anni: davvero pochi per l’approvazione di un prodotto da costruzione.”

Ne è valsa la pena “A dire il vero, spesso ho messo in guardia le persone: fai attenzione quando hai un’idea, alla fine devi realizzarla,” dice Arne sorridendo. “Comunque sono felice che siamo riusciti ad arrivare fino in fondo. Non a tutti capita di avere la possibilità di dare vita alla propria idea, di aiutare a svilupparla e di vederla crescere quasi come un bambino. Quando vedo che ora si può costruire di più con la stessa quantità di legno, so che ne è valsa la pena.” Arne incoraggia anche altri colleghi a presentare le loro idee: “Speriamo che sia stato il giusto punto di partenza per ulteriori miglioramenti.”

Insieme a un cliente, Arne Lüdemann gli presenta la soluzione che lui stesso avrebbe scelto come falegname.

L’idea del singolo cresce grazie alla forza del gruppo EGGER. Nel maggio 2024 è stato inaugurato il primo impianto EcoBox a Wismar (Germania).

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Inconfondibile L’impronta digitale del pannello truciolare

I prodotti a marchio EGGER si distinguono per loro la qualità e per la produzione responsabile, per questo è importante proteggerlo. In futuro, il “EGGER Board ID” mostrerà cosa c’è dietro al pannello truciolare. Siamo andati a Unterradlberg a trovare l’ingegnere Markus Ruhm, responsabile del nostro progetto innovativo

EGGER Board ID: venti centimetri di struttura truciolare Ognuno dei nostri pannelli truciolari è unico: la posizione e la colorazione dei diversi trucioli lo rendono inconfondibile e lo distinguono dagli altri. L’idea dietro EGGER Board ID è semplice: dopo aver fotografato un’area della struttura pari a 20 centimetri, l’intelligenza artificiale procede a generare un codice che viene salvato nel nostro sistema insieme a informazioni aggiuntive sulla produzione.

Smascherare le imitazioni diventa un gioco da ragazzi

Tramite app è possibile verificare se il pannello truciolare è a marchio EGGER, semplicemente fotografandolo con il cellulare. L’app rileva il codice dalla foto e lo confronta con le informazioni presenti nei database. Il risultato appare in pochi secondi. Se si tratta di un pannello EGGER, sarà possibile accedere anche a ulteriori informazioni.

I primi test sorprendono per la facilità di utilizzo Attualmente è in corso la fase pilota sulla prima linea di confezionamento a Unterradlberg. Dall’inizio di maggio tutti i pannelli vengono registrati digitalmente. L’app impiega meno di due secondi per riconoscere circa 750.000 pannelli. “Tutto sta funzionando incredibilmente bene. I primi test con il cellulare hanno restituito risultati impressionanti e l’app è molto affidabile. Abbiamo capito fin da subito che fotografare

Lo sviluppo del prototipo è sempre emozionante. Il successo è tanto gratificante quanto più è incerto il percorso per arrivarci. Se la strada intrapresa non porta ad alcun risultato, devi essere pronto a cambiarla. Ciò che conta è rimanere concentrati sull’obiettivo e lavorare per raggiungerlo.

Markus Ruhm, Project Engineer MFA

Soluzione intelligente: all’inizio l’idea era di contrassegnare l’area da fotografare. Markus Ruhm mostra a Ralf Niederer che è possibile evitarlo se la foto viene scattata prima del processo di reggettatura.

Facilmente riconoscibili con l’aiuto dell’app: c’è una corrispondenza! Questa è indubbiamente la qualità EGGER.

Scansionami per guardare il video di come funziona il EGGER Board ID.

e leggere un’intera pila sarebbe stato semplice. Per questo non abbiamo avuto la necessità di utilizzare un’apposita fotocamera professionale”, afferma Markus Ruhm a proposito dei test condotti a Unterradlberg.

La sfida più grande è la scalabilità L’obiettivo per il futuro è quello di registrare tutti i pannelli

EGGER. Per coprire la produzione di circa tre, quattro anni, il nostro database dovrebbe contenere diverse centinaia di milioni di pannelli. La vera sfida è quindi continuare a ottenere una lettura veloce tramite app. Il tutto verrà valutato alla fine di questo anno finanziario. “Siamo convinti che ne varrà la pena. I test hanno dimostrato che il EGGER Board ID rimane leggibile a lungo anche se viene danneggiato da un carrello elevatore o da un cacciavite, a differenza del timbro presente sui pannelli.” spiega Markus Ruhm.

EGGER Board ID: un’idea che sta prendendo piede Il DigitStamp presenta numerosi vantaggi. “È soprattutto la nostra crescita a livello internazionale a rendere urgente la protezione contro le imitazioni. Aumenta anche l’esigenza dei clienti finali di poter reperire autonomamente le informazioni sul pannello, come ad esempio l’impronta ecologica (v. pagg. 16-17). Utilizzando EGGER Board ID digitalizziamo il nostro prodotto e creiamo valore aggiunto. Infatti, permette a noi e ai nostri clienti di apportare numerosi miglioramenti nell’ambito della produzione, della logistica e del marketing, spiega Markus Ruhm guardando al futuro.

La fotocamera al centro del pannello luminoso a LED scatta la foto alla base dell’impronta digitale del pannello truciolare.

Un cambiamento necessario - Nel corso dell’innovativo progetto “EGGER Board ID” sono state testate diverse posizioni per l’installazione della fotocamera: alla fine è stata scelta l’area dell’imballaggio come luogo ideale.

Persone e impianti per l’efficienza energetica

Nei nostri stabilimenti sono tanti gli impianti che lavorano 24 ore su 24, ciascuno con il proprio sistema di controllo e soluzioni di automazione individuali. In futuro macchine e sistemi termici saranno sincronizzati per ottenere risultati ottimali. Stefan Kohlgger, tecnico del nostro Energy Production Competence Centre, ci spiega esattamente come tutto ciò ci farà diventare una fabbrica intelligente.

Come verrà realizzato questo processo di ottimizzazione?

In linea di principio, stiamo sovrapponendo ai singoli impianti esistenti un nuovo sistema di controllo che funziona come un pilota automatico. In questo modo gli impianti possono comunicare tra loro e sincronizzarsi in modo ottimale. Così riusciamo a risparmiare energia e a ridurre le emissioni in particolare nelle aree in cui lavoriamo con combustibili fossili o in cui acquistiamo combustibili biogenici. A seconda dello stabilimento, ridurremo quindi il nostro consumo di elettricità, gas o petrolio.

Chi contribuisce all’armonizzazione degli impianti?

Il successo di questo tipo di progetti dipende sempre dalla collaborazione dei dipendenti. Per implementare il software sono necessarie molte competenze ma le persone che gestiscono gli impianti sanno esattamente come ottimizzare

Stefan Kohlegger, tecnologo del nostro Energy Production Competence Centre

l’interazione. È sulla base della loro esperienza, unita alla nostra conoscenza tecnologica, che stiamo predisponendo i nuovi sistemi di controllo. Se organizziamo bene i processi, possiamo ridurre gli sprechi. Gli impianti funzionano sempre alla piena capacità e sono dotati di tutte le risorse necessarie.

Una domanda provocatoria: sostituirà le persone?

No, i nostri sistemi non potranno mai gestire tutte le situazioni operative. Il sistema svolge compiti di monitoraggio che sarebbero difficili da supervisionare per le persone. In passato, le centrali a biomassa provvedevano principalmente a fornire calore. Oggi i requisiti sono più complessi perché dobbiamo considerare l’intero contesto. È alquanto difficile

Solide competenze: Il team di ottimizzazione di Barony (Regno Unito) nella sala di controllo energetico da sinistra a destra: Marius Popescul (C&I Supervisor), Craig McLean (Production Controller - Drier), Andrew Paterson (Production Manager Raw Board), Christopher Torrance (Shift Supervisor Raw Board), Steven McArthur (Plant Director Technical/Production)

per gli operatori regolare in modo continuo e preciso le impostazioni dell’impianto mentre svolgono attività parallele. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, sanno esattamente cosa è importante. Così persone e impianti lavorano insieme e gli operatori sono più liberi per dedicarsi ai compiti che richiedono la loro esperienza, come interventi di manutenzione e misure di sicurezza.

Puoi farci un esempio di come funziona questa ottimizzazione?

Il nuovo sistema di controllo presente a Barony ci ha permesso di ridurre in maniera sostanziale la quantità di gas utilizzata. La collaborazione è stata perfetta. Il coordinamento della direzione dello stabilimento, degli operatori, dei tecnici dell’automazione e della direzione della produzione è stato costantemente produttivo. L’implementazione è stata effettuata tramite software. Le presse sono alimentate con olio diatermico e tutta la produzione di energia avviene grazie a tre bruciatori che riscaldano l’olio e producono gas caldo, che viene utilizzato per essiccare i trucioli. Insieme abbiamo ridisegnato l’intero processo in modo che tutto fosse perfettamente allineato.

Dove i processi sono già in corso?

Stiamo già lavorando a St. Johann, Unterradlberg, Wismar, Brilon, Rion des Landes, Hexham, Barony e Radauti e abbiamo iniziato anche a Markt Bibart. Avere una panoramica generale ci aiuta ad analizzare il consumo energetico del gruppo. Tuttavia, ogni stabilimento è a sè stante, deve gestire le proprie sfide e ha un proprio potenziale di ottimizzazione, motivo per cui sviluppiamo i nuovi sistemi di controllo insieme con al personale in loco e li miglioriamo passo dopo passo.

Perché ci assumiamo questo impegno?

I nuovi requisiti di legge ci impongono di ridurre sempre di più il nostro consumo energetico. Potremmo attenerci al minimo, ma vogliamo fare la nostra parte e stabilire nuovi standard. A parte l’acquisto una tantum dell’hardware e del software, questo progetto comporta investimenti solo in termini di costi del personale. Il ritorno sull’investimento, ovvero il momento in cui diventa redditizio, verrà raggiunto rapidamente. Quindi per noi tutto ciò ha un duplice valore: economico e ambientale.

Software di ottimizzazione energetica l’esempio di Barony

Bruciatore a gas

Bruciatore a polverino per il riscaldamento dell’olio diatermico e la produzione di gas per l’essiccazione

La produttività del polverino è aumentata di più del 30%

Bruciatore a polverino/gas per la produzione di gas caldo per l’essiccazione

Bruciatore a gas per la produzione di gas caldo per l’essiccazione

Il consumo di gas per il riscaldamento dell’olio diatermico è diminuito del 50% rispetto all’anno precedente.

Stando ai nostri dati, in futuro risparmieremo ogni anno l’equivalente del consumo in gas di almeno 200 case unifamiliari.

Trucioli asciutti

La regolazione ottimizzata dell’ essiccatoio riduce il consumo di gas di un ulteriore 10%.

Gas caldo
Depurazione dei gas di scarico
Conti Roll
Essiccatoio
Olio diatermico freddo
Olio diatermico caldo
Trucioli bagnati

Salvatori in azione

Storie di aiutanti spesso sottovalutati

Quadrifogli, amuleti e talismani: sono molti gli oggetti che possiamo indossare per proteggerci dalle disgrazie. Ma solo i nostri dispositivi di protezione individuale possono salvarci la vita. In una teca del nostro stabilimento di Biskupiec (Polonia) sono esposti tre caschi che, grazie al corretto utilizzo in situazioni molto pericolose, hanno protetto la salute o addirittura la vita di qualcuno. Ecco la loro storia.

Il casco blu presenta un’ammaccatura evidente. È stato indossato durante la costruzione dello stabilimento di Biskupiec. Durante i lavori, le aree pericolose non protette possono diventare una trappola. Chi indossava il casco è inciampato in uno scavo di fondazione in prossimità di una struttura di cemento da cui sporgeva un pezzo di ferro utilizzato per stabilizzarla. Il casco ha assorbito l’impatto proteggendo la testa durante la caduta.

Nell’ufficio salute e sicurezza di Biskupiec tre caschi mostrano cosa sono riusciti a evitare.

Del casco bianco rimangono i pezzi. Ha svolto la sua funzione di salvataggio durante le fasi di scarico del semirimorchio di un camion. Dopo aver scaricato la materia prima nel deposito di legname, l’autista è stato colpito da una parte del rimorchio a causa del forte vento. Il casco lo ha protetto.

Il casco giallo presenta profondi graffi. Ha aiutato chi l’ha indossato nella fase di scarico durante un’operazione di logistica. L’autista era salito sul camion senza scala per fissare il materiale. È scivolato battendo la testa sull’asfalto, ma grazie al casco non ha riportato lesioni.

Barbara Cmiel, Head of Health & Safety a Biskupiec sottolinea: “I caschi dimostrano la differenza che fa l’abbigliamento antinfortunistico. L’efficacia dei caschi è spesso sottovalutata. Per questo abbiamo regole molto severe che ne impongono

Date il buon esempio e indossate i vostri dispositivi di protezione individuale.

Conoscete anche voi storie che avrebbero avuto un esito diverso senza l’abbigliamento antinfortunistico? A volte è utile ripensarci quando ci si prepara per il lavoro, in modo che nulla venga dimenticato.

l’uso non solo ai nostri dipendenti, ma anche alle aziende che collaborano con noi. È solo grazie a questo che tutte queste storie hanno un lieto fine”.

Prendiamoci cura l’uno dell’altro e affrontiamo con prontezza le situazioni di pericolo.

Contribuite a proteggere chi vi sta intorno. Nella vita di tutti i giorni, un amichevole promemoria a utilizzare l’abbigliamento da lavoro giusto può fare una grossa differenza.

Ricordate di allacciare subito il sottogola del casco. Fate in modo che il casco sia indossato correttamente e rimanga al suo posto anche in caso di caduta da una piccola altezza.

Safety starts with me. La sicurezza inizia da me.

Impronta di CO2 in un clic

La nostra strategia di sostenibilità non è pubblicità ma il nostro modello di business. L’impronta di CO2 dei nostri prodotti costituisce la prova fondamentale del nostro impegno ambientale nei confronti delle autorità di regolamentazione e dei clienti. Martina Bender, Product Sustainability Senior Expert, è a capo del team che sta lavorando al suo calcolo automatico.

Sulle tracce degli impatti climatici

I materiali a base di legno sono rispettosi del clima perché sequestrano il carbonio. Lo scorso anno i nostri prodotti hanno immagazzinato 7,1 milioni di tonnellate di CO2. L’impronta di CO2, detta anche Product Carbon Footprint (PCF), considera

dobbiamo capire esattamente dove è possibile risparmiare,” dichiara Martina Bender. “A richiedere il calcolo sono una serie di norme e i nostri stessi clienti, che ne hanno bisogno per la certificazione delle proprie emissioni di gas serra.”

In futuro il calcolo dell’impronta di carbonio sarà autormazzato

Per fornire un’impronta di carbonio precisa, abbiamo bisogno di molti dati, query e calcoli. “Analizziamo approfonditamente l’impatto ambientale di ogni singolo materiale e quali sono le caratteristiche dei singoli stabilimenti,” afferma Martina, spiegando le basi del calcolo. “In passato il lavoro si svolgeva soprattutto manualmente. La complessa acquisizione dei dati rendeva estremamente laborioso il calcolo dell’impronta. Oggi, per rispondere alle mutevoli esigenze nell’ambito dell’analisi del ciclo di vita di un prodotto, è necessaria l’automazione,“ spiega Martina parlando dell’avvio del progetto della PCF automatizzata, AutoPCF, o impronta di CO2 in un clic.

Analizziamo approfonditamente l’impatto ambientale del materiale che riceviamo e le caratteristiche dei singoli stabilimenti.

Responsabile del team di progetto AutoPCF

l’intero ciclo di vita di un prodotto: dalla produzione, al trasporto, fino all’utilizzo e allo smaltimento. “È qui che entra in gioco la nostra ‘strategia Net Zero’ nell’ambito della quale puntiamo ad azzerare anche le rimanenti emissioni da combustibili fossili. Per raggiungere questo obiettivo

Un team interdisciplinare sta lavorando al framework di dati “L’AutoPCF non è il classico progetto tecnico, puramente ambientale, informatico, di controllo o di marketing. Ai gruppi di lavoro partecipano colleghi dedicati provenienti da molti settori dell’azienda, con competenze diverse”, dice Martina parlando del lavoro di gruppo. “Tra le altre cose, stiamo migliorando il livello dei dati e delle query. Abbiamo ancora alcune lacune per quanto riguarda i dati sulle quantità del nostro flusso di materiali. Ad esempio, la specifica “truciolo secco” non è sufficiente: per la PCF è infatti fondamentale specificare se è stato utilizzato legno vergine o riciclato,” spiega Martina a proposito dei dati. Per la loro acquisizione è necessario l’aiuto degli specialisti sul campo: “Invitiamo chiunque dovesse notare imprecisioni lungo il flusso del materiale, a informare il nostro team. Le misurazioni concrete aiutano a migliorare i nostri calcoli a lungo termine.”

Il team del progetto AutoPCF e la direzione dello stabilimento di Unterradlberg (AT): Insieme, definiscono centinaia di parametri per un modello di bilancio ambientale globale presso EGGER.

L’impronta di un prodotto EGGER

L’impronta media di un prodotto EGGER mostra dove è possibile ridurre i gas serra. In molte aree sta già facendo grandi progressi.

Filiera a monte dei prodotti chimici: colle, resine impregnanti, additivi

Consumo di energia elettrica

Combustione di gas naturale, petrolio e gasolio direttamente nei nostri impianti

Filiera a monte del legno

Trasporto di materie prime

Imballaggio

Trattamento dei rifiuti

Già sentito?

#EGGERCampioneDiBirra

Il birrificio Egger si è fatto notare con tre delle sue famose birre al “Falstaff Tasting”. Vincitrice assoluta in Austria è la Egger Märzen. Nella degustazione anche la Zwickl e la Zisch analcolica hanno ottenuto buoni risultati.

#DroniPerLaSicurezza

L’utilizzo dei droni nel nostro deposito di legname ci consente di evitare ispezioni pericolose e di tenere la situazione sotto controllo. Un’importante innovazione per la sicurezza nei nostri depositi di legname.

#WomenEmpowerment

In aprile EGGER ha firmato i principi delle Nazioni Unite sull’empowerment femminile per sostenere e promuovere l’uguaglianza di genere. EGGER si impegna attivamente a favore di iniziative dedicate alle donne, indipendentemente dalla posizione ricoperta.

#MiglioreAziendaFamiliareAustria

Siamo ufficialmente la migliore azienda familiare in Austria. EGGER è stata insignita del titolo dalla giuria di esperti a Vienna. Sono stati apprezzati i nostri obiettivi a lungo termine e la strategia di crescita responsabile.

#EspansioneInAsia

A maggio, il primo pacco di prodotti EGGER ha lasciato il magazzino del nostro partner Panel Plus. Da gennaio abbiamo una partecipazione del 25,1% nel produttore tailandese di materiali a base di legno.

#AnniversariNelMondo

Quest’anno festeggiamo anniversari in tutto il mondo. Congratulazioni ai nostri stabilimenti e uffici vendita:

40 anni Hexham

35 anni Ufficio vendita del Benelux

30 anni Bünde e Rion des Landes

25 anni Wismar, Marienmünster e Ufficio vendita di Shanghai

20 anni Ufficio vendita di Bucarest

5 anni Biskupiec

Markt Bibart cresce con noi

2a fase di espansione

Impianti di lavorazione all’avanguardia

Con l’ampliamento degli impianti di lavorazione del truciolo secco la produzione media giornaliera aumenterà notevolmente. Grazie ai moderni impianti di vagliatura, crescerà la qualità dei pannelli e sarà possibile l’uso del legno riciclato riducendo l’attuale carico. EGGER vanta già quasi trent’anni di esperienza nell’utilizzo di legno riciclato, mantenendo sempre invariati gli elevati standard qualitativi.

3a fase di espansione non più solo pannelli grezzi ma anche nobilitati Attualmente a Markt Bibart si producono esclusivamente pannelli grezzi. Entro il 2026 verrà creato un nuovo impianto di nobilitazione compresa una nuova levigatrice, due linee di laminazione e una di confezionamento. Ciò permetterà di sfruttare al massimo la sua capacità produttiva. In futuro Markt Bibart offrirà, oltre ai pannelli truciolari grezzi, anche un’ampia gamma di pannelli nobilitati con decori di tendenza e diverse finiture.

1a fase di espansione

Primo utilizzo di legno riciclato

Attualmente a Markt Bibart il legno riciclato viene utilizzato solo per generare energia termica. Per poterlo usare anche nella produzione, abbiamo avviato la costruzione dell’impianto di lavorazione del legno di scarto. Alla base di questo investimento risiede la nostra strategia orientata a un’economia sostenibile nell’ambito della quale il gruppo EGGER sostiene la gestione responsabile del legno. L’economia circolare svolge un ruolo chiave nel preservare una risorsa così preziosa.

4a fase di espansione

Nuovo flusso di materiale altamente automatizzato L’ampliamento dello stabilimento comporta un aumento della capacità di stoccaggio. Per questo motivo verrà realizzato un magazzino a scaffalature verticali alte 35 metri. Ciò non solo consente un utilizzo ottimale della superficie, ma grazie all’elevato grado di automazione, un’ottimizzazione del flusso del materiale. Serviranno meno spostamenti all’interno dello stabilimento con una conseguente riduzione del consumo di carburante, del rischio di danneggiamento e, al contempo, un aumento in termini di sicurezza per tutti.

Le prime fasi di questo grande progetto di investimento

L’ulteriore sviluppo strategico e l’integrazione del nostro nuovo stabilimento di Markt Bibart sono in pieno svolgimento. Nei prossimi anni investiremo complessivamente oltre 200 milioni di euro per sfruttare appieno il potenziale della nostra nuova sede. L’importante investimento sarà realizzato in diverse fasi, tutte mirate a rendere l’impianto più sicuro, più efficiente e più sostenibile.

Ci lasciamo ispirare dai nostri stabilimenti

Tutti i progetti di espansione sono stati sviluppati internamente per sfruttare le sinergie. Abbiamo attinto all’esperienza pluriennale maturata negli altri stabilimenti del gruppo EGGER e ci siamo avvalsi delle competenze dei dipendenti locali. Ad esempio, il progetto della portineria è stato ripreso da quello di Rion des Landes (Francia) e l’area di ricezione del legno, da quello di St. Johann (Austria). Il rifacimento dell’area di carico dei prodotti finiti e la tettoia che la sovrasta è ispirato allo stabilimento di Caorso (Italia).

Verso un sistema di trasporto senza conducente

Parallelamente ai progetti che prendono spunto dall’esperienza, è in programma anche una novità.

Nell’ambito dell’ampliamento dello stabilimento è stato progettato per la prima volta un sistema di trasporto a guida automatica (AGV). Tutti i trasporti tra il nuovo magazzino a scaffalature verticali e gli impianti di lavorazione successiva,

Sapevate che...

→ nel nostro stabilimento c’è un piccolo vigneto che produce circa cento litri di vino?

→ Markt Bibart è molto vicino a Würzburg, Norimberga e alla foresta di Steigerwald?

La sicurezza è la nostra priorità assoluta A Markt Bibart (Germania) ci troviamo di sfronte a una nuova sfida: conciliare l’ammodernamento delle strutture esistenti e l’epansione in un’area verde.

Tutti i lavori vengono eseguiti senza interrompere l’attività e gli elevati standard di sicurezza di EGGER riguardano tutte le persone coinvolte, compresi i dipendenti di aziende esterne.

La sicurezza ha la massima priorità anche in cantiere.

come la pressa a ciclo breve, le linee di confezionamento e la sezionatrice, verranno effettuati da una piccola flotta di veicoli automatizzati. Gli aiutanti elettrici sono veicoli di trasporto posteriore che caricano le pile di pannelli tramite rulli fino al punto di consegna, ad esempio la linea di confezionamento. Che si tratti di pannelli grezzi o EuroDekor, l’AGV porta ogni pila di pannelli a destinazione utilizzando un sistema laser. La flotta riceve gli ordini di guida da SAP/EWM e controlla i veicoli in modo flessibile senza utilizzare i binari.

Più sicuro, più efficiente, più sostenibile

Come tutte le novità di Markt Bibart, anche i veicoli a guida automatica rendono lo stabilimento più sicuro, più efficiente e più sostenibile. Gli scanner garantiscono la sicurezza delle persone nell’impianto. Se una persona o un ostacolo si avvicina al trasportatore, questo dapprima rallenta automaticamente e poi si ferma. Inoltre, segnali acustici e luminosi annunciano la presenza dei veicoli automatizzati. I cicli di ricarica delle batterie presso le stazioni di parcheggio fisse sono controllati in modo efficiente dal sistema di gestione della flotta. Anche la flessibilità dell’AGV è fondamentale. Mentre il trasporto su binari è intrinsecamente limitato, l’AGV può adattarsi in modo flessibile a ulteriori espansioni o incrementare le prestazioni. Nello stabilimento di Markt Bibart si potrebbe arrivare a integrare fino a quattro impianti di nobilitazione.

→ famose piste ciclabili e sentieri portano al lago Wolfsee e alla chiesa parrocchiale costruita nel 1615, nel centro della città?

→ Markt Bibart è famosa per il carnevale e la sua tipica sfilata della domenica attira ogni anno numerosi appassionati?

Spirito di squadra: la ricetta per il successo

In un’epoca in cui il lavoro di squadra sul lavoro sta diventando sempre più importante, è fonte di ispirazione vedere i nostri dipendenti incontrarsi anche nel tempo libero. La nostra azienda

familiare da sempre incoraggia lo spirito di squadra. Lo dimostrano le numerose iniziative: dalle attività di volontariato alle sfide sportive. Ecco alcuni esempi da tutto il mondo.

Il gruppo ciclistico di Biskupiec (Polonia) sa come godersi le pause. A crescere non è solo la distanza percorsa, ma anche i partecipanti.

In una giornata dedicata allo sport e alla famiglia organizzata dall’azienda più grande della zona, la squadra di calcio di EGGER di Brilon (Germania) si è aggiudicata il primo posto nel torneo.

A inizio luglio i nostri colleghi di Radauti (Romania) hanno organizzato delle mini Olimpiadi. Nel corso di queste giornate denominate Sports Days le squadre si sono sfidate in molti sport diversi, dal tennis, alla corsa, dalla pallacanestro agli scacchi: ce n’era per tutti i gusti.

Quest’anno la nostra squadra di Gebze (Turchia) è arrivata in finale nella prima edizione di un campionato di calcio riservato alle aziende. Le nostre congratulazioni per un sensazionale secondo posto.

Siamo orgogliosi di essere “genitori adottivi” di un tratto lungo 21 km della Via Transilvanica, un sentiero escursionistico di lunga percorrenza che attraversa la Romania. I volontari del nostro stabilimento di Radauti (Romania) vi si recano regolarmente per mantenerlo pulito e sicuro per tutti gli escursionisti. È così che sosteniamo la comunità e la natura.

Un magazzino del nostro stabilimento di Unterradlberg (Austria) è stato trasformato in men che non si dica in un cinema all’aperto. Tutti i dipendenti e le loro famiglie sono stati invitati a godersi il film “Kung Fu Panda 4” e la partita di calcio Austria-Polonia; popcorn e snack sono stati molto apprezzati.

Il nostro torneo di tennis per dipendenti di St. Johann (Austria) è un evento annuale in cui i colleghi si sfidano in una competizione amichevole.

L’annuale gara di dragon boat si è svolta sul lago Tankumsee in agosto. Nonostante la concorrenza il team Egger di Gifhorn (Germania) si è aggiudicato un rispettabile 13° posto nella categoria Fun Sport e e non vede l’ora di partecipare anche l’anno prossimo.

2050? Cosa accadrà nel...

2050?

Invece di guardare al passato, in questo numero osiamo guardare al futuro insieme ai responsabili dei nostri innovativi progetti:

Nel 2050 lavoreremo senza documenti cartacei e non ci saranno timbri visibili sui nostri pannelli truciolari.

Markus Ruhm, responsabile del progetto di innovazione “EGGER Board ID”.

Entro il 2050 i nostri prodotti per l’edilizia sostituiranno su larga scala il legno massello nelle costruzioni in legno.

Arne Lüdemann, responsabile del progetto di innovazione “EcoBox”.

Entro tale data, l’impronta di carbonio di tutti i nostri prodotti sarà un’informazione assolutamente naturale e tenderà a zero. Le emissioni residue inevitabili verranno compensate mediante veri interventi di riduzione delle emissioni di CO₂, per i quali nel 2050 esistono molte tecnologie consolidate.

Martina Bender, project manager di “AutoPCF”.

Per intelligenza artificiale (IA) si intende la capacità delle macchine di svolgere compiti che normalmente richiedono l’intelligenza umana. Ciò comprende l’apprendimento, la risoluzione dei problemi, il riconoscimento vocale e i processi decisionali. I sistemi di intelligenza artificiale utilizzano algoritmi per apprendere dai dati e riconoscere modelli così da risolvere autonomamente problemi o eseguire attività.

Nel 2050 saremo ancora un’azienda a conduzione familiare con lo stesso atteggiamento positivo e saremo pionieri nel settore green.

Stefan Kohlegger, responsabile del progetto di innovazione per l’ottimizzazione energetica.

Vi abbiamo incuriosito?

Scoprite le applicazioni di IA su ai.egger.com

Alla formazione di ChatGPT su EGGERCampus

Florian Wörter e Christian Maurer in EGGER si occupano della digitalizzazione, compresa l’attuale tendenza verso l’uso dell’intelligenza artificiale. Abbiamo chiesto ai nostri esperti di condividere con noi le loro impressioni.

Difficile fare una previsione. I modelli di intelligenza artificiale stanno attualmente facendosi strada negli ambiti più disparati della nostra vita lavorativa.

La volontà di migliorare costantemente è radicata nel DNA di EGGER, per questo credo che saremo pionieri anche nel 2050.

A che punto siamo riguardo l’intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale non può creare qualcosa di nuovo dal nulla; il risultato può essere valido solo se lo è la base dati, a cui stiamo già lavorando, per esempio riguardo la produzione. Sicuramente c’è del potenziale ma non dobbiamo dimenticare le nuove esigenze che l’impiego dell’IA porta con sé. Gli operatori che lavorano ogni giorno con gli impianti sanno benissimo qual è il potenziale di miglioramento di questi sistemi: è la nostra sfida .

Intelligenza artificiale, pericolo o opportunità?

La tecnologia è neutrale, pertanto l’intelligenza artificiale non è né buona né cattiva. Tutto dipende da come la usiamo. In EGGER sfrutteremo l’opportunità offerta dall’uso dell’intelligenza artificiale pur ricordando di focalizzarci sui miglioramenti che creino valore aggiunto. Fino ad ora, l’attenzione nella tecnologia è sempre stata rivolta a processi chiari e prevedibili. Al contrario, l’intelligenza artificiale funziona in modo probabilistico e la rende in grado di riconoscere scenari complessi e imprevedibili. Non c’è nulla da temere: nei prossimi anni saremo supportati da assistenti AI nei compiti più disparati e avremo quindi più tempo per le cose essenziali e per quelle che attualmente vengono trascurate.

Se l’intelligenza artificiale fosse una nostra nuova collega, come la presenteresti?

Questa è la nostra nuova collega, sta facendo formazione con noi. È bravissima nel raccogliere molti dati rapidamente. È onestissima e niente è mai troppo per lei. Dato che potrebbe funzionare in modo un po’ diverso da voi, continuate a pensare con la vostra testa e guidatela: potrebbe diventare una compagna di lavoro di grande aiuto.

Nel 2050 l’uomo sarà al centro di tutto. Non dovremo più cercare nulla e saremo meno impegnati in attività secondarie. Sul lavoro sarà fondamentale mettere in campo competenze prettamente umane, creatività e collaborazione.

Come si prospetta il futuro dell’intelligenza artificiale in EGGER?

Sono certo che l’intelligenza artificiale diventerà fondamentale, un utile aiuto per compiti specifici. Non stiamo parlando tanto di un unico sistema quanto di applicazioni complementari. ChatGPT, ad esempio, è un valido aiuto quando si tratta di trovare nuovi modi di formulare una frase o nuove idee. Attualmente stiamo testando molti strumenti e stiamo valutando i vantaggi che possono offrirci. I casi d’uso si evolveranno ulteriormente e diventeranno la normalità.

Come possiamo immaginare l’IA nella vita lavorativa di tutti i giorni?

Già oggi stiamo ottenendo buoni risultati con l’uso dell’IA nella pianificazione della produzione, nella creazione di annunci di lavoro e nell’uso dei chatbot, che rendono molto più semplice la ricerca di informazioni. I modelli di IA odierni sono particolarmente efficienti anche in presenza di più tipi di media, come per la conversione del testo in voce, la generazione di didascalie per le immagini o la produzione di nuove immagini a partire dal testo. Stiamo inoltre continuando a svilupparci anche nel settore della ricerca di immagini. Ne è un esempio uno strumento che ci permette di trovare decori EGGER il più possibile simili all’immagine fornita di un decoro.

Cosa consiglieresti ai tuoi colleghi in relazione all’intelligenza artificiale? Consiglierei a tutti di avere la mente aperta e di provarla. L’intelligenza artificiale non sostituirà gli esseri umani, ma coloro che non la utilizzano avranno difficoltà. Consiglierei di dare un’occhiata ai nostri corsi di formazione su ChatGPT, anche solo per comprendere il principio di funzionamento dell’intelligenza artificiale e vederla come una possibile alleata per la risoluzione dei problemi. Sulla nostra pagina ai.egger.com tutti possono provare le applicazioni e informarsi sugli sviluppi.

Riflettori puntati sul nostro Camino Team

“Non c’è nulla che ci porta più lontano di una pausa,” disse una volta il filosofo Arthur Schopenhauer. Ogni anno tre dei nostri dipendenti dello stabilimento di Rion-des-Landes percorrono un tratto del Cammino di Santiago. I camminatori Sandrine Mesplède, Paula Da Cruz e Vincent Besthaven ci spiegano dove li ha portati la loro pausa.

Il Cammino di Santiago, con i suoi numerosi percorsi attraverso l’Europa, termina nella Cattedrale di Santiago di Compostela. Quale itinerario del Cammino di Santiago avete scelto?

Vincent: Ogni anno scegliamo un tratto diverso e percorriamo più di 200 km a piedi in una settimana. Io ho scelto il Cammino Francese.

Paula: Io ero attirata dal Cammino Portoghese per raggiungere la città dei pellegrini.

Sandrine: Io ho percorso il Cammino di Le Puy-en-Velay. Ho iniziato con una messa nel comune dell’Alta Loira.

Cosa vi spinge a percorrere così tanti chilometri?

Sandrine: È un viaggio spirituale. Il paesaggio con montagne e pianure, flora e fauna, tutti i borghi e i monumenti sono di una bellezza mozzafiato.

Vincent: Per me è anche una sfida fisica.

Paula: È un momento che dedico a me stessa. Ma penso che siamo tutti d’accordo nel dire che il pellegrinaggio ti permette di ritrovare te stesso, contemplare e connettersi con la natura.

C’è anche un collegamento con EGGER?

Vincent: Gli ostelli e i rifugi non offrono solo alloggio, ma sono il luogo perfetto dove incontrare altri pellegrini. Raccontiamo la nostra storia, ridiamo insieme, ci scambiamo consigli e ovviamente parliamo anche di lavoro. Tutte le differenze e le divergenze scompaiono. Abbiamo tutti un unico obiettivo: arrivare a Compostela. Spesso noi tre indossiamo con orgoglio le magliette di Egger. Grazie a una di queste ho conosciuto un gruppo di austriaci.

In che modo camminare vi aiuta a crescere?

Vincent: L’escursionismo o la corsa, compresa la Egger Run, hanno molti aspetti positivi. È incredibile vedere quanto sia forte e resistente il corpo umano.

Sandrine: Questa esperienza mi ha dimostrato che quando si tratta di grandi progetti, personali o professionali, ciò che conta è perseverare e avere fiducia nelle proprie capacità.

Paula: Per noi, il Cammino di Santiago, con le sue sfide fisiche e interiori è un’esperienza unica. È più di un semplice viaggio: è una pausa nella nostra vita che ci aiuta a crescere molto più di quanto avessimo mai immaginato.

Sandrine Mesplède, Vincent Besthaven e Paula Da Cruz (da sinistra a destra) sono legati da un’unica passione.
I nostri stabilimenti sono circondati da paesaggi incredibili. Molti colleghi amano riposarsi facendo una pausa nella natura.

Per grandi e per piccini

A corto di idee? Abbiamo una buona notizia! Possiamo allenare il nostro cervello e la nostra creatività. Ecco una sfida per te: trova le soluzioni giuste.

Buon divertimento!

16 06 68 88 98

1.

Quale numero di nasconde sotto l’auto?

Suggerimento: Cambia il tuo punto di vista.

2.

Collega i nove punti con quattro linee rette senza sollevare la penna.

Suggerimento: Pensa fuori dagli schemi.

A A B B C C

Collega le lettere uguali usando linee senza incroci. Suggerimento: Falla semplice.

3. Soluzioni:

Numero del parcheggio: 87 - La soluzione diventa evidente per chiunque capovolgendo la figura. 1a I bambini di solito uniscono le lettere più velocemente perché iniziano subito a tracciare i collegamenti.

Cosa ci riserva il futuro?

Fiera internazionale

Insieme a SAIB saremo presenti al SICAM, il salone internazionale per l’industria del mobile che si terrà a Pordenone dal 15 al 18 ottobre.

Nuova linea per giunzioni a pettine

Brilon (Germania) sta investendo in una nuova linea per giunzioni a pettine. L’obiettivo è aumentare il valore aggiunto e migliorare la qualità del legname tagliato eliminando in modo mirato i difetti.

Fatturazione dei costi di trasporto

Inizia la fase successiva della nuova modalità di fatturazione dei costi di trasporto che sarà completamente automatizzata.

Salesforce

Salesforce sarà il nostro nuovo CRM (Customer Relationship Management).

EGGERruns

In occasione della nuova edizione dell’EGGERruns, molti stabilimenti stanno invitando i loro dipendenti a correre insieme, anche virtualmente, per una buona causa.

Avete argomenti daproporci? Allora contattate: annika.kleber@egger.com

Aspettiamo i vostri suggerimenti!

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