H2933 una sfida dal passato

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KIM LAWRENCE

Una sfida dal passato


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: A Secret Until Now Harlequin Mills & Boon Modern Romance © 2014 Kim Lawrence Traduzione di Sonia Indinimeo Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved. © 2014 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione Collezione Harmony ottobre 2014 Questo volume è stato stampato nel settembre 2014 presso la Rotolito Lombarda - Milano COLLEZIONE HARMONY ISSN 1122 - 5450 Periodico bisettimanale n. 2933 del 28/10/2014 Direttore responsabile: Stefano Blaco Registrazione Tribunale di Milano n. 22 del 24/01/1981 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Trentacoste, 7 - 20134 Milano Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano


Prologo Londra, estate 2008, un albergo Gli occhi di Angelina si erano abituati al buio, ma da dove era sdraiata non riusciva a vedere il display illuminato della sveglia, coperto dalla spalla di lui. Tuttavia, la lingua di luce che penetrava nella stanza dalle tapparelle abbassate, annunciava la mattina. La mattina dopo... Sospirò e lasciò vagare lo sguardo in quella stanza anonima. L'arredamento era quello ormai tipico degli hotel a cinque stelle, concepito come se tutti ordinassero la cena in camera. Per quanto poteva, Angelina evitava camere come quella perché la deprimevano... Deprimevano... Sorrise all'uso del passato e si sollevò su un gomito. Nonostante l'elegante banalità, in quella stanza c'era qualcosa di molto diverso. Non era sola. Quando l'uomo al suo fianco borbottò nel sonno, riportò l'attenzione su di lui. Sussultò quando lo vide sollevare un braccio sulla testa, contraendo la massa armonica dei muscoli. Non riusciva a vedere il suo viso, ma il suo respiro era profondo e regolare. Avrebbe dovuto svegliarlo? Le occhiaie scure sotto quegli occhi spettacolari sug5


gerivano che avesse un gran bisogno di una dormita. Le aveva notate subito insieme a ogni più piccolo dettaglio del suo viso, che le si era impresso nella mente come un marchio a fuoco indelebile. Nonostante i segni evidenti della stanchezza, era un viso stupendo. C'era uno stanco cinismo nei suoi profondi, inquieti occhi blu e tutto in lui tradiva una rabbia quasi palpabile. Era stato molto brusco con lei, ma non era stata la sua furia incandescente o il fatto che le avesse salvato la vita quando aveva visto la morte in faccia, a farla capitolare. Tutto in lui aveva contribuito. La sua aura di pura mascolinità aveva avuto un effetto devastante. Era stata sommersa da una travolgente ondata di lussuria, che l'aveva scaraventata in un profondo abisso di emozione. Un'emozione così nuova e intensa che le aveva tagliato il respiro. Non c'era stato un momento preciso in cui aveva fatto una scelta consapevole. Aveva solo sentito di dover stare con lui. Lo desiderava e aveva letto nei suoi occhi che la cosa era reciproca. Che altro importava? Davvero l'ho pensato? Che altro importa? Un alibi assurdo, degno di una persona famelica e stupida. Angelina sapeva di non essere né l'una né l'altra cosa ed era conscia del fatto che quel particolare dialogo interiore avrebbe dovuto aver luogo prima e non dopo... Ma la notte precedente non c'era stato nessun dialogo interiore. Se almeno avesse bevuto troppo, si sarebbe aggrappata a quella scusa. Ma non aveva scuse. Le si affacciarono alla mente le parole di un romanzo d'amore che aveva letto anni prima, più per curiosità che altro, con una punta di superiorità. Al momento quelle parole l'avevano fatta sorridere, ora non riusciva a scac6


ciarle dalla mente. Sentivo una brama profonda, un doloroso languore nel corpo e nell'anima, che non avevo mai immaginato possibile. Alzò gli occhi al cielo, poi si voltò a guardarlo. Ammise che, sì, l'uomo nel letto accanto a lei era bellissimo ed eccitante, ma ne aveva incontrati altri. Aveva riso del loro machismo, non si era mai fatta affascinare o trascinare dall'esteriorità. Era sempre stata una donna indipendente e le piaceva così. Di solito guardava ai maschi con nobile disdegno, ma quello in particolare le aveva salvato la vita, pensò, anche se ciò che stava provando non aveva niente a che fare con la gratitudine. «Dio, sei così bello.» Il suo sussurro era dolce e velato di meraviglia, quando tese una mano per toccare la testa bruna, concedendo alle dita di sfiorare le ciocche luccicanti. Anche Angelina era mora, ma i capelli di lui erano di due toni più scuri e la sua pelle abbronzata, la faceva sembrare quasi pallida, nonostante avesse una carnagione di un caldo colore olivastro. Quel contrasto l'aveva affascinata dal momento in cui aveva visto i loro corpi avvinghiati. Un contrasto che non riguardava solo il tono della pelle, ma la sensazione tattile della rude virilità di lui contro la sua femminea morbidezza. Angel non aveva dormito per tutta la notte, eppure si sentiva benissimo. Non provava spossatezza, ma una languida sensazione di piacere. Quando sollevò le braccia sulla sua testa, stiracchiandosi con grazia felina, sentì guizzare muscoli che non sapeva di avere. Chi voleva dormire quando era finalmente accaduto? L'uomo dei sogni era una realtà e lei aveva trovato il suo! Era stato il destino! Corrugò la fronte. Credere al destino non era da lei. Quando l'avevano accusata di non avere una traccia di romanticismo nelle vene, l'aveva preso come un com7


plimento e non come una mancanza. Non aveva mai voluto essere quel genere di persona che si innamora a prima vista e si disinnamora con altrettanta facilità. Sua madre era così, ma nonostante la sua apparente fragilità che induceva a prendersi cura di lei, era refrattaria alle emozioni. Angelina sapeva di non ispirare sentimenti cavallereschi negli uomini e nemmeno ci teneva a farlo. Il solo pensiero di non essere indipendente la terrorizzava. Da piccola, due sole cose l'avevano salvata da una vita di solitudine e isolamento, suo fratello e la sua immaginazione. Ma mai, nemmeno da bambina, aveva confuso i sogni con la realtà. Angel non si era mai aspettata che le sue fantasie si concretizzassero. Allungò la mano verso di lui, combattendo la tentazione di toccarlo, di abbassare ancor di più il lenzuolo che gli copriva il basso addome. Si era meravigliata di poter avere simili pensieri senza il minimo imbarazzo. Lo stesso era successo quando si era spogliata per lui. Le era solo sembrato giusto e tremendamente eccitante. Nessuna fantasia aveva mai eguagliato l'attrazione che aveva provato per il suo corpo. Sentì fremere i muscoli dello stomaco, nella calda e bramosa attesa di esplorarne di nuovo ogni centimetro. «Assolutamente magnifico» sussurrò ancora. Alex... Quando si era presentato e le aveva chiesto il suo nome, gli aveva risposto Angelina, anche se nessuno l'aveva mai chiamata così. Quando era nata, suo padre aveva detto che sembrava un piccolo angelo e aveva scelto quel nome, per lei. Si tese quando Alex mormorò nel sonno e si girò sulla schiena, allungando il braccio fino a sfiorare la testata del letto. 8


Angelina sentì un fremito di eccitazione mentre lo guardava rapita, tra il meravigliato e il bramoso. Era la cosa più bella che avesse mai visto o immaginato. Alla luce che ora riempiva la camera, la sua calda carne olivastra brillava come oro. Avvertì un formicolio sotto i polpastrelli. Perfetto poteva sembrava un termine abusato, ma nel suo caso calzava a pennello. Aveva gambe lunghe e possenti, le ampie spalle e un petto decisamente muscoloso, spolverato da una nera peluria che si compattava in una linea sottile verso il ventre piatto, dai muscoli scolpiti. Non c'era un grammo di grasso su quel corpo da statua. Ma Alex non era una statua. Era un uomo in carne e ossa e stava condividendo il letto con lei. Un sorriso frastornato le attraversò il viso quando sentì una fitta al ventre. La scorsa notte era stata semplicemente perfetta. Non c'era stato il minimo tormento o imbarazzo. Per natura non conosceva vie di mezzo. O tutto o niente. Ripensò alle sue pagelle disseminate nella stessa misura di Eccellente e Insufficiente. Neppure quella notte c'era stata una via di mezzo. Non si era risparmiata, gli aveva dato tutto senza riserve. «So che non è il momento giusto, ma c'è un problema.» Le parole di uno dei suoi dirigenti erano state come musica per le orecchie di Alex. «Dimmi.» L'uomo lo aveva messo al corrente e lui aveva agito. Risolvere crisi gestionali era la sua specialità. Era solo una questione di concentrazione. Era andato dritto dal funerale al suo ufficio, dove aveva passato gran parte dell'ultimo mese. Si era lavato, aveva mangiato e chiuso gli occhi per qualche minuto sul sofà. Andava bene così. Non c'era nessun motivo 9


per tornare a casa. Ma dopo aver risolto brillantemente i problemi con il consiglio di amministrazione, non era riuscito a trovare una buona scusa per non tornare nel suo appartamento, dove se possibile aveva dormito ancora meno. Aveva provato ad andare a letto, ma dopo un paio d'ore era di nuovo in piedi. Ecco perché ora gli sembrava così strano svegliarsi da un lungo sonno profondo e vedere la luce che splendeva attraverso le persiane della sua stan... Di una stanza non sua! Ma dove diavolo...? Strabuzzò gli occhi e mise a fuoco il viso della donna più bella che avesse mai visto. Stava lì seduta a guardarlo, completamente nuda, vestita solo di una cascata di capelli neri che le coprivano i seni come tende di seta... Seni che avevano riempito perfettamente le sue mani e che... D'improvviso ricordò tutto. Maledizione! «Buongiorno.» Il suo corpo reagì alla tranquilla promessa nel sorriso della donna ma, ignorando i pressanti segnali che lei gli stava inviando e il desiderio che gli scaldava il sangue, digrignò i denti e mise i piedi giù dal letto. Crescendo, il senso di colpa gli ostruiva la gola come un'ondata acida. Doveva limitare i danni e non ripetere l'errore, per quanto allettante potesse apparire. Lei era una sirena incantatrice con una voce sensuale e un corpo da urlo, ma era stato un errore e ora doveva porvi fine. «Credevo che non ti saresti mai svegliato.» Alex si irrigidì al contatto delle dita di Angelina sulla pelle. Cancellò dal viso tutte le emozioni e si voltò ad affrontarla. «Avresti dovuto svegliarmi. Spero di non averti fatto far tardi per qualcosa.» 10


«Tardi...?» ripeté lei con voce tremula. Alex si alzò e si guardò intorno, in cerca dei suoi vestiti. «Ti chiamo un taxi?» «Io... io pensavo che noi...» Le si spense la voce quando incrociò il suo sguardo gelido. «Senti, la scorsa notte è stata... È stata davvero fantastica, ma io non sono disponibile.» Disponibile? Angelina non riusciva a capire. Alex sentì pesare il senso di colpa, ma non aveva nessuna voglia di prolungare questa scena. Aveva fatto un errore colossale, fine della storia. Un'analisi a posteriori non avrebbe cambiato le cose. «Pensavo...» Le si avvicinò. «La scorsa notte si è trattato solo di sesso.» Centellinò le parole come se stesse cercando di spiegare qualcosa a una bambina o parlando a un'imbecille. Lo guardò, confusa dalle sue parole e dal gelo dei suoi occhi blu. «Ma stanotte...» «Come ti ho detto, è stato fantastico, ma è stato un errore.» Un grande errore, ma un uomo imparava dai propri errori e lui non avrebbe ceduto alla tentazione di ripeterlo. Quando lo vide infilarsi la camicia e tirarsi su i pantaloni, Angelina cominciò a sentirsi male. Meccanicamente si allungò a raccogliere l'oggetto che gli era caduto dalla tasca e che era rotolato sul pavimento, fermandosi proprio di fronte ai suoi piedi. Una fede nuziale. «È tuo?» gli chiese. Lui prese l'anello dal suo palmo teso, evitando accuratamente di sfiorarla. «Sei sposato?» Per un istante pensò di ammettere la verità, dicendo che lo era stato, ma ora non più e che teneva l'anello in 11


tasca perché gli amici continuavano a dirgli che era tempo di andare avanti con la sua vita. Poi realizzò quanto sarebbe stata più facile e meno dolorosa una bugia. Non avrebbe alleviato il senso di colpa che stava provando, ma avrebbe reso quella scena meno complicata e le avrebbe permesso di confidare alle amiche che il bastardo era sposato. «Mi dispiace.» Con un lampo negli incredibili occhi verdi, Angelina si alzò maestosamente in piedi. «Che essere schifoso!» dichiarò sprezzante, mollandogli un manrovescio in piena faccia, che lo fece vacillare. Alex riaprì gli occhi lacrimanti in tempo per vederla scomparire in bagno, chiudendo rumorosamente la porta dietro di sé. Angelina si premette una mano sulla bocca, per frenare un violento attacco di nausea. Quando tornò nella stanza, lui se n'era andato. In quell'istante si scoprì a provare un odio di cui non si sapeva capace. Lo odiava anche più del raccapricciante fidanzato di sua madre, quello che aveva tentato di palparla quando aveva sedici anni. L'unica persona che odiava più di Alex, era se stessa. Come aveva potuto essere così stupida? L'aveva trattata come una sgualdrina perché era così che lei si era comportata. Quando aveva lasciato la camera d'albergo, in tarda mattinata, le lacrime si erano asciugate e l'espressione del suo viso era risoluta. Aveva deciso che mai e poi mai avrebbe ripensato a lui. A lui e alla notte passata. Non era mai accaduto. Lui non era mai esistito. Era l'unica soluzione. Doveva passare oltre. 12


2926 - Le regole dei Caffarelli di M. Milburne La tranquillità di Poppy è minacciata: Raffaele vuole acquistare la residenza della sua famiglia... Prima puntata de GLI SCANDALOSI CAFFARELLI.

2927 - Un'offerta irrinunciabile di C. Marinelli Famoso, bello, ricco. A Raoúl Sanchez Fuente non manca proprio nulla. O quasi... Ogni donna vorrebbe essere FATTA PER L UI.

2928 - Rivincita d'amore di T. Morey Luca ha dovuto attendere tre lunghi anni, ma ora è pronto a cogliere la propria rivincita su Valentina. Preparati alla prossima SUBLIME VENDETTA.

2929 - Il fascino del proibito di M. Yates Alessia è una vera e propria visione celestiale, in abito bianco mentre fugge dall'altare... Si conclude L A DINASTIA DEI CORRETTI.

2930 - Una deliziosa distrazione

di M. Cox Hal non riesce a capire come mai Katherine, la sua assistente, continui a essere al centro dei suoi pensieri. Torna A L ETTO COL CAPO.

2931 - Dubbi e peccati

di D. Collins Paolo ha chiuso per sempre le porte del proprio cuore a Lauren. Il destino, però, ha deciso che... Firma un nuovo CONTRATTO D'AMORE.

2932 - La fidanzata del milionario di C. Williams Damien deve fingere di essere fidanzato, e Violet potrebbe essere la persona giusta... Non perdere l'appuntamento con l'INTERNATIONAL TYCOON.

2933 - Una sfida dal passato di K. Lawrence Sei anni prima Alex ha mostrato a Angel cosa significhi la vera passione, ma poi lei l'ha fatto uscire dalla sua vita... Ecco UN NUOVO INIZIO.


Dall'11 novembre

2934 - La passione dei Caffarelli di M. Milburne Raoul, milionario e playboy, ha sempre vissuto sulla corsia di sorpasso. Adesso però... Seconda puntata de GLI SCANDALOSI CAFFARELLI.

2935 - Una sfida attraente di L. Ellis Nash sa bene cosa sia l'orgoglio, così riesce a vedere le vulnerabilità di Lorelei dietro la sua maschera. Ti piacerebbe sapere se sei FATTA PER LUI?

2936 - Alba tra le dune di M. Yates Zafar Nejem è stato definito in molti modi, adesso però tutti dovranno chiamarlo soltanto Sua Maestà. Non perdere I PRINCIPI DEL DESERTO.

2937 - Una notte per noi di J. Lucas Emma si è ormai trasformata in vera e propria assistente personale di Cesare, e dopo sette anni al suo fianco... Firma un nuovo CONTRATTO D'AMORE.

2938 - Un'avventura col capo

di C. Crews Dal momento in cui è finita tra le braccia di Nikolai, Alicia ha visto sgretolarsi il proprio ferreo autocontrollo. E se anche tu ti ritrovassi A LETTO COL CAPO?

2939 - La richiesta del greco

di J. James Anatole ha dedicato tutta la propria vita alla compagnia di famiglia... Anche questo mese in Collezione Harmony arde il FUOCO GRECO.

2940 - Segreta vendetta di E. Power Dal momento in cui Conan irrompe nella vita di Sienna tutto ciò che lei ha provato a dimenticare torna a galla. Eccoti servita una SUBLIME VENDETTA.

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