Maya Banks
Tentazioni sull'Egeo
Titoli originali delle edizioni in lingua inglese: The Tycoon's Pregnant Mistress The Tycoon's Rebel Bride The Tycoon's Secret Affair Silhouette Desire © 2009 Maya Banks © 2009 Maya Banks © 2009 Maya Banks Traduzioni di Giuseppe Biemmi Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. © 2010 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione Harmony Destiny luglio 2010 Prima edizione Harmony Destiny agosto 2010 Prima edizione Harmony Destiny settembre 2010 Seconda edizione myLit febbraio 2014 Questo volume è stato stampato nel gennaio 2014 da Grafica Veneta S.p.A. - Trebaseleghe (Pd) MYLIT ISSN 2282 - 3549 Periodico mensile n. 6 del 20/02/2014 Direttore responsabile: Stefano Blaco Registrazione Tribunale di Milano n. 162 del 31/05/2013 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Trentacoste, 7 - 20134 Milano Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano
Ricordi sotto il sole greco
1
Incinta. A dispetto del calore della giornata estiva, una sgradevole sensazione di freddo assalì Marley Jameson mentre si sedeva su una delle panchine del parco, a pochi isolati dall'appartamento che condivideva con Crysander Anetakis. Stavros non sarebbe stato felice della sua breve scomparsa, pensò rabbrividendo. Né lo sarebbe stato Crysander una volta informato da Stavros che lei non aveva adottato le abituali misure di sicurezza. Ma trascinarsi dietro l'imponente guardia del corpo all'appuntamento con il suo dottore non rientrava fra le alternative percorribili, perché Crysander sarebbe venuto a sapere della gravidanza prima ancora che lei fosse tornata a casa per poterglielo comunicare di persona. Come avrebbe preso la notizia? Nonostante tutte le precauzioni, era incinta di otto settimane. Secondo le sue ipotesi, doveva essere accaduto quando lui era rientrato da un prolungato viaggio d'affari oltremare. Crysander aveva voluto recuperare il tempo perduto con gli interessi. Ma anche lei non si era affatto tirata indietro. Un leggero rossore scacciò la sensazione di freddo dalle sue gote mentre ricordava quella notte. Lui aveva voluto fare l'amore più e più volte, sussurrandole in greco dolci parole che le avevano fatto sussultare il cuore. Consultando l'orologio, Marley fece una smorfia. Crysander sarebbe tornato a casa di lì a poche ore, eppure lei se ne stava seduta come una codarda, quasi volesse evitare il confronto. Adesso, però, doveva andare. Non poteva farsi trovare 7
in jeans scoloriti e T-shirt, abbigliamento che indossava solo quando lui era via. Con una riluttanza figlia dell'incertezza, si costrinse ad alzarsi e si incamminò lungo il breve percorso diretto al lussuoso edificio che ospitava l'appartamento di Crysander. «Ti stai comportando da sciocca» si disse sottovoce mentre si avvicinava all'ingresso. Se fu sorpreso di vederla arrivare a piedi, il portiere non lo diede a vedere, ma si affrettò ad aprirle la porta. Marley entrò nell'ascensore e si passò una mano sul ventre ancora piatto. Mentre saliva, la pervase un certo nervosismo. Quando, giunta al piano, le porte si spalancarono sullo spazioso foyer dell'attico, Marley si mordicchiò il labbro e abbandonò a malincuore l'ascensore. Raggiunto il soggiorno, si liberò delle scarpe e si diresse verso il divano, sul quale gettò la borsa. Si sentiva provata, e avrebbe tanto voluto lasciarsi ricadere su quei soffici cuscini. Ma doveva decidere come affrontare l'argomento della sua relazione con Crysander. Alcuni giorni prima avrebbe detto di essere assolutamente soddisfatta, ma i risultati degli esami del sangue l'avevano scossa. L'avevano spinta a riflettere sugli ultimi sei mesi con Crysander. Lo amava con tutto il cuore, ma non era del tutto sicura della posizione che occupava nella sua vita. Quando erano insieme, lui si dimostrava tenero e affettuoso. Il sesso fra loro era fantastico. Ma adesso aveva un bimbo in arrivo a cui pensare. Dall'uomo che amava aveva bisogno di molto più di sesso memorabile ogni due o tre settimane, ovvero quando l'agenda piena di impegni di Crysander lo permetteva. Trascinandosi a fatica, entrò nella suite e sobbalzò quando Crysander uscì dal bagno, coperto unicamente da una salvietta allacciata attorno alla vita. Un lento sorriso gli si disegnò sul bel volto. Ogni volta che posava lo sguardo su di lui, era come se lo facesse per la prima volta. «S... sei in anticipo» riuscì a farfugliare, sentendosi rimescolare dentro. 8
«Ti stavo aspettando, pedhaki mou» disse con tono carezzevole lui. Crysander lasciò cadere la salvietta, e lei deglutì mentre lo sguardo le cadeva sul suo sesso turgido. Lui avanzò con atteggiamento predatorio, annullando rapidamente la distanza che li separava. Le sue mani le si richiusero attorno alle spalle, e lui chinò il capo per catturarle la bocca con la propria. Un gemito quasi impercettibile le sfuggì dalle labbra mentre le ginocchia minacciavano di cederle. Lui era una specie di droga. Non ne aveva mai abbastanza. Era sufficiente che la sfiorasse perché si sentisse accendere. La bocca di Crysander le scivolò lungo il collo, mentre le sue mani armeggiavano impazienti attorno alla sua T-shirt. Mosse quasi da una volontà propria, le dita di lei gli affondarono nei capelli, attirandolo più vicino. Tonico, scattante, muscoloso. Un vero fusto, che si muoveva con grazia e che sapeva maneggiare con maestria il corpo di Marley, facendolo vibrare. Lei gli strinse le braccia attorno alla nuca mentre Crysander la adagiava sul letto. «Hai decisamente troppi vestiti addosso» mormorò lui, sollevandole la maglietta e sfilandogliela dalla testa. Lei sapeva che avrebbero dovuto fermarsi. Dovevano parlare, ma le era mancato. Lo desiderava intensamente. E forse una parte di lei voleva quel momento prima che le cose cambiassero irrimediabilmente. Lui le sganciò il reggiseno, e lei trattenne il fiato quando quelle dita trovarono i suoi capezzoli ultrasensibili. Erano più scuri adesso, e si chiese se lui l'avrebbe notato. «Ti sono mancato?» «Sai bene che è così» gli rispose lei con un filo di voce. «Mi piace sentirtelo dire.» «Mi sei mancato» lo accontentò lei, e un sorriso le si dipinse sulle labbra. Non la sorprese la rapidità con cui Crysander si sbarazzò dei vestiti con cui gli si era presentata. Lui gettò i jeans ai piedi del letto. Il reggiseno volò da una parte, gli slip da un'altra. Poi le scivolò sopra e, finalmente, la colmò. 9
Marley si inarcò, avvinghiandosi a lui mentre Crysander faceva l'amore con lei con una passione travolgente e febbrile. Era sempre così fra loro. Erano in balia di un desiderio reciproco che pareva consumarli. Mentre la stringeva fra le braccia, lui le sussurrò tenere frasi in greco. Le sue parole le scivolarono sulla pelle come altrettante carezze, mentre raggiungevano l'apice del piacere a breve distanza l'uno dall'altro. Poi lei gli si rannicchiò contro, contenta e appagata. In seguito, doveva essersi addormentata perché, quando aprì gli occhi, Crysander le stava disteso accanto, un braccio appoggiato possessivamente sul suo fianco. La stava osservando pigramente, con gli occhi color ambra che brillavano soddisfatti. Era giunto il momento. Marley doveva affrontare l'argomento. Non ci sarebbe più stata un'occasione migliore. E allora perché il pensiero di domandargli della loro relazione la gettava nel terrore? «Crysander» esordì timidamente. «Cosa c'è?» le chiese lui, socchiudendo gli occhi. Che avesse colto la preoccupazione nella sua voce? «Volevo parlarti.» Lui si stiracchiò in tutta la sua lunghezza e si allontanò di qualche centimetro, in modo da poterla vedere meglio. Il lenzuolo gli scivolò sul fianco, ma non se ne curò. Marley si sentiva esposta e indifesa, tanto che tremò quando lui le fece passare la mano sulla punta di un seno. «Di cos'è che vuoi parlarmi?» «Di noi» disse semplicemente lei. Lo sguardo gli si fece dapprima guardingo, quindi impenetrabile e sul volto gli calò una maschera di fredda indifferenza che la spaventò. Marley lo sentì allontanarsi, quasi stesse prendendo mentalmente le distanze. In quel mentre suonarono il campanello. Crysander imprecò tra sé e allungò la mano per premere il tasto del citofono. «Sì?» «Sono Roslyn. Posso salire?» 10
Marley si irrigidì, riconoscendo la voce dell'assistente personale di Crysander. Era ormai sera inoltrata, eppure eccola fare un'improvvisata nell'appartamento che sapeva che lui condivideva con Marley. «Sono molto occupato al momento, Roslyn. Di qualunque cosa si tratti, potrà certamente aspettare fino a quando verrò in ufficio domattina.» «Spiacente, signore, ma ho bisogno della sua firma su un contratto che devo inoltrare entro le sette di domani.» Crysander si lasciò sfuggire un'altra espressione colorita. «Allora salga.» Buttando giù le gambe dal bordo del letto, si alzò. Quindi andò verso l'armadio in mogano lucido e ne tolse un paio di pantaloni sportivi e una camicia. «Come mai si presenta qui così spesso?» chiese tranquillamente Marley. Crysander le lanciò un'occhiata carica di sorpresa. «È la mia assistente. Fa parte del suo mestiere mantenersi in contatto con me.» «Nella tua abitazione privata?» Scrollando il capo contrariato, lui si abbottonò la camicia. «Torno subito, così potremo fare la nostra chiacchierata.» Marley lo osservò andarsene, accusando una stretta al cuore. Era tentata di rinviare la discussione a un'altra sera, ma doveva dirgli della gravidanza, e non poteva parlargli del bambino senza prima sapere esattamente cosa provava per lei. Cosa pensava del loro futuro. Dunque, andava fatto quella sera. Con il protrarsi dell'attesa, la sua ansia crebbe. Non volendo essere in posizione di svantaggio facendosi trovare nuda al faccia a faccia, lasciò il letto e recuperò pantaloni e maglietta. Quanto meno sarebbe stata presentabile, pensò, ravviandosi i capelli. Finalmente, sentì un rumore di passi provenire dall'esterno della camera. Lui entrò sfoderando un'espressione vagamente assente. Degnandola di un rapido sguardo, serrò nervosamente le labbra. «Ti preferisco di gran lunga nuda, pedhaki mou.» 11
Lei abbozzò un sorrisetto incerto e arretrò per accomodarsi sul letto. «Tutto a posto?» Lui agitò la mano nell'aria con nonchalance. «Sì, niente di che. Una firma mancante.» Crysander procedette verso il letto con una luce eccitata negli occhi. Non appena si fermò a un passo da dove era seduta lei, le sue mani corsero ai bottoni della camicia che indossava. «Crysander... dobbiamo parlare.» Una certa contrarietà gli attraversò il volto, ma poi fece un sospiro rassegnato, smise di sbottonarsi e si lasciò ricadere sul letto al suo fianco. «Parla pure, Marley. Cos'è che ti turba?» La sua vicinanza per poco non la distolse dall'intento. Così si spostò per mettere un minimo di distanza fra loro. «Voglio sapere cosa provi per me, come vedi il nostro rapporto» buttò lì nervosamente. «E se abbiamo un futuro.» Lei alzò lo sguardo per controllare la sua reazione. Le labbra gli si strinsero, assottigliandosi. «Dunque, siamo arrivati a questo» commentò con tono arcigno. Crysander si alzò e le voltò le spalle, prima di ruotare su se stesso per porsi di fronte a lei. «Arrivati a... cosa? Ho semplicemente bisogno di sapere cosa senti per me. Se abbiamo un futuro. Non parli mai di noi, se non al presente» terminò mestamente Marley. Lui allungò la mano e gliela richiuse attorno al mento. «Noi non abbiamo una relazione vera e propria. Non mi vanno le relazioni, lo sai bene. Tu sei... sei la mia amante.» Perché aveva come l'impressione di essere appena stata schiaffeggiata?, pensò lei, fissandolo con gli occhi sgranati. «Amante?» gracchiò. Convivente. Compagna. Donna con cui faceva coppia. Queste erano le definizioni che avrebbe potuto usare. Ma amante? Sembrava che l'avesse comperata. Che la pagasse per fare sesso. Una sensazione di nausea le risalì dallo stomaco. Marley gli spinse via la mano e balzò in piedi, arretrando da lui. Una certa confusione si rifletté sul viso di Crysander. «È davvero questo tutto ciò che sono per te?» mormorò allibita. «Un'amante?» 12
Lui sospirò spazientito. «Sei sconvolta. Siediti e lascia che ti porti qualcosa da bere. Ho trascorso una settimana faticosa, ed è chiaro che tu non stai bene. Non serve a nessuno dei due avere una simile discussione in questo preciso momento.» Crysander la costrinse con le buone maniere ad accomodarsi nuovamente sul letto, quindi lasciò la camera diretto in cucina. Dopo una lunga settimana passata a cercare di smascherare chi stava cercando di sfilargli la società di famiglia dalle dita, l'ultima cosa che desiderava era un confronto isterico con la sua amante. Riempì un bicchiere del succo preferito di Marley, quindi si servì una generosa dose di brandy. Avvertiva già i primi sintomi di un fastidioso mal di testa. Quando vide le scarpe che Marley aveva abbandonato nel bel mezzo del pavimento e la borsa che aveva gettato sul divano non appena era uscita dall'ascensore, Crysander sorrise. Marley era una persona discreta e accondiscendente. Per questo il suo sfogo emotivo lo aveva colto di sorpresa. Non era assolutamente appiccicosa, motivo per cui la loro relazione durava da così tanto. Relazione? Ehi, aveva appena negato che ne avessero una. Lei era la sua amante. Oh, avrebbe dovuto risponderle con un po' più di dolcezza. Probabilmente Marley non stava bene e aveva bisogno di tenerezza da parte sua. In effetti, era sempre pronta a consolarlo quando tornava da viaggi di lavoro o noiose riunioni. Era giusto dunque che le offrisse a sua volta qualcosa di più del semplice sesso. Anche se il sesso con lei si collocava molto in alto nella lista delle sue priorità personali. Si girò per tornare in camera e cercare di fare ammenda quando un incartamento che sbucava dalla borsa di Marley attirò la sua attenzione. Si arrestò sui suoi passi e corrugò la fronte, poi posò i drink sul tavolino da caffè. Una morsa di terrore gli attanagliò il petto. Non poteva essere. Allungò la mano per afferrare il plico e lo sfogliò mentre la rabbia, improvvisa e violenta, gli montava nel sangue. Marley, la sua Marley, era il traditore infiltrato all'interno della società? Avrebbe voluto negarlo. Avrebbe voluto appallottolare 13
quella prova lampante e gettarla via. Ma era lì, che lo fissava. Le false informazioni che aveva sparso in giro quella mattina, nella speranza di individuare la persona che vendeva i suoi segreti industriali alla concorrenza, erano state prese da Marley. Non aveva davvero perso tempo. All'improvviso gli fu tutto chiaro. I suoi progetti di costruzione avevano cominciato a sparire quando Marley si era trasferita nell'attico. Aveva lavorato per la sua società e, anche dopo averla convinta a licenziarsi, in modo tale che potesse dedicargli tutto il suo tempo, aveva continuato ad avere libero accesso agli uffici. Che ingenuo era stato. La telefonata di Stavros di poche ore prima gli si conficcò nel cervello come la lama di un coltello. Al momento, aveva recepito solo una certa contrarietà da parte dell'addetto alla sicurezza e aveva programmato di fare una ramanzina a Marley non appena l'avesse incontrata. Le aveva spiegato più volte come doveva comportarsi per essere sempre al sicuro, quando in effetti era lui a non essere al sicuro con lei. Si era recata nel suo ufficio e poi si era volatilizzata per diverse ore. E adesso i documenti che aveva lasciato sulla scrivania erano ricomparsi nella sua borsa. Con i fogli appallottolati nel pugno serrato, marciò speditamente verso la camera e trovò Marley ancora seduta sul letto. Aveva il viso rigato di lacrime, ma Crysander non vide altro che la destrezza con cui riusciva a manipolarlo. «Ti voglio fuori di qui entro trenta minuti» le intimò senza mezzi termini. Marley lo fissò scioccata. Aveva sentito bene? «Non capisco» borbottò. «Hai mezz'ora per mettere insieme le tue cose, prima che chiami la sicurezza perché ti accompagni fuori.» Lei balzò in piedi. Come poteva essere precipitato tutto così rapidamente? Non gli aveva nemmeno ancora accennato alla gravidanza. «Crysander, cosa c'è che non va? Perché sei così arrabbiato con me? È perché ho reagito male quando mi hai dato dell'amante? Be', in effetti è stato un brutto colpo per me. Pensavo di essere molto di più di questo per te.» «Adesso ti restano ventotto minuti» le fece presente lui 14
con freddezza. Quindi alzò la mano in cui teneva i fogli di carta spiegazzati. «Come pensavi di poterla fare franca, Marley? Credevi veramente che avrei tollerato che continuassi a tradirmi? Non sopporto imbroglioni e bugiardi, e tu, mia cara, sei entrambe le cose.» Marley sbiancò in volto. Quindi ondeggiò pericolosamente, ma lui non accennò minimamente a sorreggerla. «Non so di cosa parli. Cosa sono quelli?» Le labbra gli si piegarono in una smorfia sprezzante. «Sono i documenti che mi hai rubato. Chiamati fortunata che non ti denuncio alle autorità. Ma ti avverto che se ti rivedo, non esiterò a farlo. Le tue manovre avrebbero potuto mettere al tappeto la mia società. Ma stavolta ti ho colta in flagrante. Questa era solo una falsa esca lasciata da me nel tentativo di smascherare il colpevole.» «Rubato?» La voce le si alzò per l'agitazione. Protendendosi, gli strappò di mano i fogli. Grafici, planimetrie e tutta una serie di calcoli le si presentarono davanti alla vista annebbiata. Informazioni sensibili per la gara d'appalto relativa alla costruzione di un albergo in una grande metropoli internazionale. Marley sollevò la testa e lo fissò negli occhi mentre il mondo le crollava addosso. «Pensi che io ti abbia rubato questi?» «Erano nella tua borsa. Non insultare l'intelligenza di entrambi negando. Ti voglio fuori di qui.» Lui consultò ostentatamente l'orologio. «Ti restano venticinque minuti.» Incapace di reagire, lei andò meccanicamente verso la porta senza che la sfiorasse nemmeno il pensiero di raccogliere le sue cose. Voleva solo andarsene. Ma, prima di farlo, si voltò un'ultima volta per guardare Crysander. La sua espressione restava implacabile. Le rughe che gli si erano formate attorno alla bocca e agli occhi erano dure e spietate. «Come puoi pensare che abbia fatto qualcosa del genere?» sussurrò, prima di girarsi e allontanarsi. Entrò in ascensore con passo malfermo, e dei singhiozzi a malapena soffocati accompagnarono la sua discesa verso il pianterreno. Il portinaio la guardò preoccupato e si offrì di 15
chiamarle un taxi. Lei gli fece segno che non era necessario e, rischiando a più riprese di incespicare, uscì nella notte. Sul volto avvertì l'alito caldo della brezza serale. Le lacrime sulle guance le risultarono di colpo fredde, ma non vi fece caso. Lui l'avrebbe ascoltata. Gli avrebbe concesso tutta la notte per calmarsi, ma avrebbe preteso di essere ascoltata. Era tutto un terribile errore. Ci doveva pur essere un modo per farlo ragionare. In preda all'angoscia, non si accorse dell'uomo che la seguiva. Quando raggiunse il cordolo del marciapiede, una mano scattò rapida, afferrandola per un braccio. Il suo grido di allarme venne attutito mentre un sacchetto di tela le veniva infilato in testa. Marley si divincolò selvaggiamente ma, quasi subito, si sentì spingere sul sedile posteriore di un autoveicolo. Udì la portiera richiudersi sbattendo e un mormorio di voci concitate. Poi il veicolo ripartì, sgommando.
16
Questo mese L'indimenticabile Penny Jordan ci catapulta in un mondo da fiaba, dove il blu intenso del cielo e il giallo acceso delle dune del deserto faranno da cornice a storie da mille e una notte. Maya Banks, invece, ci accompagna tra gli dei della Grecia moderna e le loro solerti ancelle. Sullo sfondo il monte Olimpo e le profondità del Mar Egeo.
La prossima uscita il 22 maggio Diana Palmer, stella indiscussa del firmamento della narrativa romance, ci condurrà, ancora una volta, all'esplorazione dei mille risvolti dell'amore con I fratelli Hart. Lori Foster, regina delle tentazioni, con i suoi uomini dal fascino pericoloso, ci farà conoscere la passione più pura e sfrenata e ogni certezza crollerà.
Le più belle saghe storiche d’autore, da collezionare.
In una Scozia segnata da continue guerre e faide, si intrecciano le vicende di due potenti clan scozzesi, i cui membri sono costretti a difendere le proprie terre dai nemici, e il cuore dalle insidie del destino. Ma nel nome dell’amore si può vincere qualunque battaglia… “Azione, pericoli, passione ed emozioni. La Coffman è imperdibile per le amanti degli storici.” RT Book Reviews
In vendita dal 5 febbraio
Scopri di più su www.eHarmony.it - Seguici su
Emozionati, ama, sogna. È la tua migliore amica. Potrebbe mai tradirti? Susan Mallery, un’autrice da oltre 4.000.000 di copie vendute in tutto il mondo, firma un romanzo che racconta come i legami non siano nel sangue, ma nelle emozioni. Una storia di amicizia, amore e libertà.
Cercavano la pace, trovarono l’amore. Un nuovo attesissimo romanzo della saga firmata Robyn Carr, che da oltre un anno è in vetta alle classifiche internazionali e nel cuore di milioni di lettrici. Benvenute a VIRGIN RIVER! Scopri tutti i libri ambientati a Virgin River su www.eHarmony.it
In vendita dal 14 febbraio Scoprili su www.eHarmony.it - Seguici su
I romanzi storici più PICCANTI, da questo mese cambiano look. Corri a scoprirli!
Gli anni trascorsi a combattere in terra straniera non sono bastati a far dimenticare a Duncan MacDonald la bellissima Moira, l’unica donna che abbia amato davvero. C’è una battaglia che non può perdere: quella per riconquistare il suo cuore.
Nonostante l’iniziale resistenza, la Duchessa di Woollerton finisce per arrendersi al fascino di Lucifero, seducente libertino. Ma pone a se stessa un’unica condizione: aprirà i sensi alla passione, ma chiuderà il cuore alle lusinghe dell’amore. Ci riuscirà?
Dal 12 febbraio in edicola e nei migliori supermercati www.eHarmony.it - Seguici su
Un mix di sensualità, peccato e fantasia. LASCIATI TENTARE.
Due incontri casuali, due situazioni impreviste, lo stesso risultato: una travolgente notte di fuoco…
Due storie dove le più piccanti fantasie proibite diventano realtà. Perché non sempre scoprire un segreto rovina il gioco: a volte lo rende solo più interessante.
In vendita dal 6 febbraio
Scoprili su www.eHarmony.it - Seguici su
✓ Questo libro ti è piaciuto? ✓ Vuoi consigliarlo
ad altre lettrici come te? Dì la tua su
Vai su www.facebook.com/Harlequin.Mondadori
e clicca
mi piace
:
potrai commentare i romanzi che hai letto, leggere le opinioni delle altre fan e sarai sempre aggiornata sulle nuove uscite Harlequin Mondadori. Ti aspettiamo!