S. Andersen - L. Foster - G. Showalter
Seduzione e inganno
Titoli originali delle edizioni in lingua inglese: Just for Kicks Caught in the Act Catch a Mate Mira Books Harlequin Books HQN Books © 2006 Susan Andersen © 2001 Lori Foster © 2007 Gena Showalter Traduzioni: Giorgia Lucchi, Elisabetta Frattini ed Elisabetta Humouda/Grandi & Associati Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved. © 2007 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione Harmony Passion settembre 2007 Prima edizione Harmony Passion luglio 2007 Prima edizione Harmony Passion gennaio 2008 Questa edizione Harmony Special Edition luglio 2010 HARMONY SPECIAL EDITION ISSN 1722 - 067X Periodico trimestrale n. 76 del 10/7/2010 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi Registrazione Tribunale di Milano n. 102 del 24/2/2003 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano
Seduzione corpo a corpo
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«Non so proprio cosa fare con lui» confessò Carly Jacobsen all'amica Michelle, mentre accontentavano un gruppo di turisti giapponesi che volevano farsi fotografare con due vere showgirl di Las Vegas. «È testardo, ribelle e si rifiuta di ascoltarmi.» «Un tipico maschio, in altre parole.» Lei represse una sbuffata. «Esatto.» I piedi la stavano uccidendo, ma sorrise per la macchina fotografica e cercò di non sentirsi un'amazzone mentre torreggiava sui turisti. Fortunatamente lei e Michelle indossavano le parrucche con il caschetto castano stile anni Trenta, invece delle enormi acconciature dello spettacolo precedente. Così erano solo una ventina di centimetri più alte rispetto agli altri. «Be'» mormorò Michelle da sopra le teste dei turisti, «se non altro il tuo maschio ha quattro zampe, quello con cui vivo io invece ne ha due.» «Vero» convenne lei. «Rufus si sta dimostrando un cucciolo difficile da addestrare, ma almeno con lui ho qualche speranza.» «È più di quanto si possa dire della maggior parte degli uomini.» «Giusto.» A Carly non era mai interessata l'idea di vivere con un uomo, eppure... «D'altra parte, tu puoi fare sesso ogni volta che vuoi, mentre io ho solo un vago ricordo di come sia.» Posarono ancora per un paio di scatti, prima di accomiatarsi dai clienti, che si inchinarono, sorrisero e le ringraziarono. 7
Carly li salutò con un sorriso genuino; i giapponesi le piacevano molto: nel suo lavoro non era facile trovare clienti cortesi. «Vuoi bere qualcosa?» propose Michelle mentre attraversavano il casinò, un momento dopo. «No, meglio che torni a casa. I miei piccoli avranno fame.» Lasciata Michelle al bar che frequentavano solitamente, si diresse verso i camerini per cambiarsi. Ballava ne La Stravaganza, lo spettacolo prodotto dall'Avventurato Resort Hotel and Casinò da tanto tempo, che ormai non faceva più caso ai rumori del casinò intorno a sé. Ma quella sera si sentiva particolarmente stanca, non essendo riuscita a dormire bene a causa di Rufus. Rufus era l'ultimo arrivato tra i suoi piccoli, come Carly amava definire gli animali da compagnia che aveva salvato, e la preoccupazione per il suo comportamento ribelle le aveva reso difficile riposare. La bestiola si rifiutava di lasciarsi addestrare e, grazie al suo nuovo vicino, lei temeva che il tempo a disposizione del piccolo meticcio stesse per scadere. Come risultato, in quel momento il rumore delle slot machine, delle roulette e dei clienti festosi o delusi sembrava acuire il mal di testa che cominciava a pulsarle dietro l'occhio sinistro. Il che forse spiegò perché, quando una vecchietta dai capelli bianchi la urtò con una borsa oversize, Carly vacillò pericolosamente, proprio mentre si trovava sui gradini che dividevano una sezione del casinò dall'altra. Barcollò e il tacco del suo sandalo finì nel vuoto. Sbilanciata, cercò di aggrapparsi al corrimano, contraendo la muscolatura dell'addome per tenere le spalle allineate con il bacino. Le sue dita riuscirono solo a sfiorare il corrimano e, benché si fosse raddrizzata a sufficienza da evitare di cadere di schiena, atterrò ugualmente in modo sgraziato sul pavimento e una gamba si piegò dolorosamente sotto di lei. Imprecò tra i denti, mentre il dolore le esplodeva nella caviglia. Un gruppetto di persone le si avvicinò; qualcuno si chinò su di lei. «Tutto a posto, signorina?» Carly alzò gli occhi su un uomo con capelli castano chiaro, illuminati da dietro dalle luci sgargianti delle slot machine da 8
cento dollari in cima alle scale. Quando riuscì a mettere a fuoco il suo viso, si accorse che era gradevole. Comunque, sarebbe potuto essere un troll per quanto le importava, dal momento che il dolore le impediva di connettere; inoltre, quanto riuscì a scorgere le disse che il giovane non era il suo tipo, essendo privo di quel certo non so che che rendeva un uomo attraente per lei; ciò che la sua amica Treena definiva un uomo al testosterone. Distolto lo sguardo dal giovane, lo focalizzò sul gruppetto radunato intorno a lei, ma non vide l'anziana signora che l'aveva mandata a gambe all'aria. Maledetti giocatori incalliti. Osservandola allarmato, l'uomo che le aveva chiesto come stesse le si inginocchiò accanto. «Niente di rotto?» Lei mosse cauta le gambe, trattenendo il respiro bruscamente quando una nuova fitta di dolore le attraversò la caviglia. «No, credo di no. Però la caviglia mi fa male.» Faceva fatica a non gemere; aveva sempre avuto una soglia del dolore piuttosto bassa. Un ragazzo tanto giovane da ritenere che piercing multipli, eyeliner e rossetto nero fossero molto cool staccò lo sguardo dalle sue gambe interminabili quanto bastò per annuire. «Sì, si sta già gonfiando.» «Ci vorrebbe un po' di ghiaccio» suggerì qualcuno. «Posso fare una fotografia con lei?» domandò un uomo corpulento con un paio di pantaloni color sabbia quasi ascellari. «Che sta succedendo qui?» La pressione sanguigna di Carly balzò improvvisamente alle stelle. Merda. Conosceva quella voce, profonda e con un forte accento, perché nelle ultime settimane le si era rivolta spesso con tono colmo di disapprovazione. Apparteneva a Wolfgang Jones, braccio destro del responsabile di sicurezza e sorveglianza dell'Avventurato. Nonché suo nuovo, molesto vicino di casa.
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Questo volume è stato stampato nel giugno 2010 da Grafica Veneta S.p.A. - Trebaseleghe (Pd)