èitalia 49 – Il Primo Periodico dell'Italia nel Mondo

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M U LT I L I N G U A L E D I T I O N

www.italplanet.it

I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O

ENIT PARTNER EDITORIALE DISTRIBUITO IN ITALIA CON

Venezia

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Sped. Abb. Postale - 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano - ANNO IX - N. 49 - E 6,19

ISSN 1972-2656

festeggia il mare

VENICE CELEBRATES THE SEA The customary event on the lagoon steps out in new rich attire, by Expo Venice

Il consueto appuntamento lagunare si propone quest’anno con una nuova e più ricca veste, sotto la guida di Expo Venice ISSUED IN 48 COUNTRIES

pagina 65 pagina 77 CANADA pagina 85 RUSSIA pagina 93 BRASILE pagina 101 GERMANIA REGNO UNITO pagina 107 pagina 113 AUSTRALIA

èItalia for USA èItalia for èItalia for èItalia for èItalia for èItalia for èItalia for

Arte della Tavola CON CARLO CRACCO E LUCA MARONI I SAPORI D’ITALIA

èItalia for USA WICC: IL SOGNO DI GENEROSO POPE


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SOMMARIO

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ANNO IX – N.49 – GENNAIO FEBBRAIO 2008

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ARTE ITALIANA

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Rossana Gallo: come stravolgere l’esistenza di un filo Rossana Gallo: varying the existence of thread

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BEL PAESE

42

I siti italiani dichiarati Patrimonio dell’Umanità The Italian sites declared World Heritage

18

43 44 45

Charme & Relax, gli Alberghi del Fascino Charme & Relax, Hotels of Special Appeal

26 Tutti a tavola… con Carlo Cracco A lunch with… Carlo Cracco

EDITORIALE

L’Italia campione dell’Export europeo

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Da www.italplanet.it/news

NEWS DAL QUIRINALE

6 La Costituzione, più che mai un patrimonio comune The Constitution, more than ever, a shared heritage DALLA FARNESINA

La politica estera italiana “firmata” Massimo D’Alema The Italian foreign policy “signed” Massimo D’Alema

8

ITALIANITÀ

Un nuovo logo per le FS A new logo for FS INPS

9 Così portiamo l’INPS nelle case degli Italiani In this way we bring INPS into Italians’ homes 10

ITALIANI NEL MONDO

Selian, il vino del deserto dal DNA italiano Selian, the desert wine with Italian DNA L’ALTRA ITALIA

12 “...e loro scoprirono l’America” “... and they discovered America” 14

RIFLETTORI SULLE DONNE

Lella Golfo, una donna per le donne Lella Golfo, a woman on the side of women

28

ARTE DELLA TAVOLA

La qualità Made in Italy a Sensofwine New York Made in Italy quality at Sensofwine New York MODA

29 Milano Moda Donna Milan Fashion Week MODA

30 Elogio all’eleganza firmato Made in Italy Eulogy to elegance labelled “Made in Italy” 32

CULTURA

In libreria un “inno” al precariato In bookstores, a “hymn” to job insecurity MONDO MOTORI

33 La Maserati grande regina al Salone dell’Auto di Detroit Maserati great Queen of the Auto Show in Detroit 34

CALCIO ITALIANO

Capello Export Capello Export ÈITALIA FOR ITALY

35

Patto a tre per il Sistema Paese Three-way pact for the Italian Economic System

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ASSOCAMERESTERO

A fianco di Assocamerestero, obiettivi raggiunti Goals reached working with Assocamerestero

IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO Fondatore Domenico Calabria Direttore Responsabile Antonino Di Capizzi

Paola Rossi (Arte), Claudia Svampa, Lucy Tattoli, Carla Venosta (Design), Franco Zuccalà (Sport)

Condirettori Rosario Alessandrello

Redazione Estero Domenico Delli Carpini

(Italia for ITALY)

(America Oggi -USA)

Mauro Aprile

(Cultura)

Francesco De Angelis (CCIE New York) Alessandro Marino (CCIE Monaco) Corrado Paina (CCIE Toronto) Francesco Paternò (CCIE San Paolo) Maurizio Stecco (CCIE Mosca) Nicola Carè (CCIE Sydney)

Capo Redattore Centrale Ghileana Galli

Senior Contributors Carlo Azeglio Ciampi

(èItalia International)

Francesco Fusco (Economia e Finanza)

Gaetano Lo Russo

Redazione Italia Dino Alias, Valerio Alias (Motori), Silvana Genzone, Gloriano Mazzè, Tatiana Montenero, Umberto Mucci, Rita Palumbo (Moda), Piero Piccardi, Giuseppe Rochira,

47

BEL PAESE

ARTE DELLA TAVOLA

(Primo editoriale di èItalia)

Boris Biancheri, Mario Boselli, Giovanni Castellaneta, Angelo Di Stasi, Silvana La Bella, Sergio Luciano, Giorgio Mulè, Gabriele Sardo, Ronald P. Spogli, Vittorio Surdo, Francesco Talò,

FINCANTIERI

Fincantieri per la Difesa italo-francese Fincantieri for Italian-French Defence

22 Spello, fiore di pietra Spello, a stone flower

3

7

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BORGHI D’ITALIA

24

ENEL

Nucleare: le iniziative di Enel all’estero Enel’s nuclear efforts abroad

BORGHI D’ITALIA

Club dei Borghi più belli d'Italia Club of the most beautiful Villages in Italy

A Venezia, la nautica è protagonista. Appuntamento dall’8 al 16 marzo con il Salone Nautico Internazionale – Festival del Mare, e dall’8 all’11 maggio con Mare Maggio, i primi grandi appuntamenti del 2008 organizzati da Expo Venice.

UNIONCAMERE

Il business come canale di integrazione Business as a means of integration

20 Mostre d’Italia Italian exhibitions

STORIA DI COPERTINA

ABI

Banche italiane, sempre più internazionali Italian banks, increasingly more international

BEL PAESE

BEL PAESE

Anche on line su www.italplanet.it

INFOCAMERE

Quando la firma diventa digitale When the signature goes digital

Bellezze... da tutelare Beauty... to protect

21

MADE IN ITALY

“Solar Bottle”, una bottiglia per purificare l’acqua “Solar Bottle”, a water purifying bottle

SPRINT LAZIO

Allargare i propri confini, per crescere Expand our borders, to grow

49

SYMBOLA

Bialetti, un successo dal sapore Made in Italy Bialetti, a Made in Italy flavoured success

50

ANTIQUARIATO

Milano riscopre il mondo dell’antiquariato Milan discovers the world of antiques

51

ASSAEROPORTI

La competitività? Parte dagli aeroporti Competitiveness? Let’s start with the airports

52

CAMERA DELLA MODA

Siamo dei campioni. Basta prenderne coscienza We are champions. We just need to become aware of the fact

53 UK: LTD ed Esterovestizione UK: LTD and Dummy Companies 54

ARSIAL

Quando i sapori sono gioia di vivere When taste becomes joy of living

55

BUONITALIA

Russia e Giappone: opportunità da cogliere Russia and Japan: opportunities waiting to be had

56

INDESIT COMPANY

Aqualtis e Moon, due gioielli rigorosamente italiani Aqualtis and Moon: two thoroughly Italian gems

57

AGUSTA WESTLAND

L’italiana Agusta Westland

7 SEZIONI PAESE Giorgio Tellini, Giuseppe Tripoli, Michele Valensise, Giancarlo Elia Valori Art Director Federica Pensieri Grafica e Impaginazione Marco Marino Traduzioni Studio MVM, Erica Giamello, SPIKE Stampa Comp-Editoriale Veneta Editore e Abbonamenti Newscorp International Srl Via Hajech 32 20129 Milano Tel. + 39 02 3664.2071 eitalia@italplanet.it

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Sped. Abb. Post. - 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Tiratura media n. 200.000 copie Diffusione media n. 196.000 copie - Bimestrale, 6 numeri all’anno. Distribuzione in abbonamento.

REDAZIONI PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO DI: LONDRA, MONACO, MOSCA, NEW YORK, SAN PAOLO, SYDNEY, TORONTO. IN COLLABORAZIONE CON AMBASCIATE, CONSOLATI, ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA.

èItalia for RUSSIA DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Rosario Alessandrello Camera di Commercio Italo-Russa Tel: +39 02 86995240 info.ccir@fondazione-italiarussia.it èItalia for BRASILE

Coordinamento Editoriale CCIE Gaetano Fausto Esposito ASSOCAMERESTERO èItalia for USA DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Alberto Comini Italy-America Chamber of Commerce - New York Tel: +1 212 4590044 info@italchamber.org UFFICIO DI CORRISPONDENZA

c/o la redazione di America Oggi Tel: +1 212 268 0250

DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Edoardo Pollastri Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di San Paolo Tel: +55 11 31790130 eitalia@uol.com.br èItalia for CANADA DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Nivo Angelone Camera di Commercio Italiana di Toronto Tel: +1 416 789 7169 info.toronto@italchambers.ca


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sempre più presente in USA Agusta Westland, an Italian company more and more present in the US

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SPECIALE EXPO VENICE

CCIR

87

Alla conquista del mercato russo... in fiera

90

RUSSIA

NEWS

La “sfida” di Piergiacomo Ferrari Expo Venice: the “challenge” of Piergiacomo Ferrari

107 Anche gli investimenti crescono in fiera Also investments grow at fair

ÈITALIA FOR BRASILE

SPECIALE EXPO VENICE

60 Il mare è in festa a Venezia Celebrate the sea in Venice 61

93 Anche gli Italiani del Brasile alle urne Os Italianos do Brasil também irão à urnas

SPECIALE EXPO VENICE

L’antico Arsenale rivive con Mare Maggio The old Arsenale is revived for Mare Maggio ÈITALIA INTERNATIONAL

63 Nostra Eccellenza l’Italia (che resiste) Our Excellent Italy (which hangs on)

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NEWS

101

La strada per crescere? Valorizzare le nostre eccellenze Vorzüge vermitteln als Weg zum Erfolg

102

Italia-USA: vademecum per ridurre i dazi doganali Italy-US: how to reduce customs duties

71

CCIE MONACO

In fiera, siamo i numeri uno in Europa Messeplatz Deutschland auf Rang Eins in Europa

104

FINMECCANICA

NEWS

GERMANIA

NEWS

REGNO UNITO ÈITALIA FOR AUSTRALIA

Un Paese giovane, che ha bisogno dell’Europa A young Country that needs Europe

115 Con “Passio 2008” la Sindone vola a Sydney The Shroud flies to Sydney with “Passio 2008” 116

CCIE SYDNEY

Australia, un mercato ancora da conquistare Australia, a market yet to be conquered

118

R&S e soluzioni ad hoc, per un successo globale R&D and specific solutions, for global success

72

110

113

BRASILE ÈITALIA FOR GERMANIA

CCIE NEW YORK

CCIE LONDRA

Tutti in fiera... oltremanica Everybody to the fair... beyond the Channel

CCIE SAN PAOLO

ÈITALIA FOR USA

Fuga di cervelli? No, “osmosi delle conoscenze” Brain drain? Rather a “knowledge osmosis”

108

Obiettivo Mercosur per il Made in Italy O objetivo Mercosul para o Made in Italy

98

65

ÈITALIA FOR REGNO UNITO

NEWS

AUSTRALIA

DAL CONSOLATO

New York per le vittime dell’Olocausto New York remenbers Holocaust victims

73

EDITORIALE di Giorgio Mulè

IIC

Porterò a New York il meglio dell’Italia I’ll bring the best of Italy to New York

74

L’Italia campione dell’Export europeo

NEWS

USA ÈITALIA FOR CANADA

77

Universitari italiani, il Canada vi aspetta! Italian university students, Canada awaits you! CCIE TORONTO

80 Entrare nel mercato nordamericano, grazie alle fiere Entering into the North American market, thanks to the fairs 82

NEWS

CANADA ÈITALIA FOR RUSSIA

85 Le fiere portano il Made in Italy sul grande mercato russo SPECIALE Italia FOR ITALY èItalia for GERMANIA

Patto a Tre per il Sistema Paese

DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Annamaria Andretta Camera di Commercio Italiana di Monaco di Baviera Tel: +49 89 96166170 info@italcam.de èItalia for REGNO UNITO DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Leonardo Simonelli Santi The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom Londra Tel. +44 20 74958191 info@italchamind.org.uk èItalia for AUSTRALIA DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Frank Carioti Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia Inc. Tel: +61 2 9262 5744 info@icciaus.com.au

In edicola: in Italia con Economy negli USA con AMERICA OGGI e il NY Times Pubblicità: Media Network Italplanet Via Ugo Foscolo 4 (Piazza Duomo) 20121 Milano Tel. + 39 02 3657.1696 Fax + 39 02 7200.0223 italplanet@italplanet.it

orpresa! Non è vero che l’Italia langue, non è il malato d’Europa che in molti vogliono descrivere; al contrario sta rivivendo lo stesso clima del miracolo economico del dopoguerra. Lo leggiamo con soddisfazione su Newsweek, l’importante rivista americana, sulla quale l’economista capo della Bank of America per l’Europa, Holger Schmieding, scrive un articolo dal titolo significativo: “Farewell Dolce Vita?”, ovvero “Addio Dolce Vita?”. Si, è vero – afferma l’economista – l’Italia ha problemi come quello della spazzatura, ma negli ultimi sette anni è cresciuta più degli altri Paesi dell’Europa Occidentale. I salari sono cresciuti mediamente dell’1,2% annuo, contro l’1% dell’Europa Occidentale (la parte più ricca del Continente), così come è aumentata la forza lavoro impiegata grazie alle nuove regole che hanno fatto emergere tanto lavoro nero. E non è vero che l’export – sostiene Schmieding – sia salito solo del 2% all’anno, quindi meno della Francia, ma ha battuto tutti gli altri Paesi, collocandosi a una media del 4,4% annuo, superando la Francia (2,2%), e ponendosi appena sotto la media europea del 4,7%. L’errore statistico nasce da una valutazione sbagliata, perché non si è tenuto conto del rapporto unità-prezzo. L’industria italiana di fronte alla globalizzazione e alla concorrenza cinese e sudcoreana, si è mossa velocemente, non ha abbassato la qualità dei suoi prodotti per offrire al mercato prezzi sempre più bassi. Ha fatto il contrario, è andata verso l’upper market, il mercato di fascia alta. È vero – dice il nostro – magari si vendono un numero minore di pezzi, ma i prodotti italiani hanno una qualità che giustifica il più alto prezzo del mercato. Secondo l’analista, il settore privato italiano non solo riesce a vendere a prezzi più alti a un mercato entusiasta per la qualità inarrivabile della sua produzione, ma anche – alla luce di queste valutazioni – anche il prodotto interno lordo del nostro Paese degli ultimi sette anni va rivisto in rialzo dallo 0,1% allo 0,2%. È vero – dice sempre Newsweek – l’Italia deve affrontare riforme del settore pubblico, i consumatori sono afflitti dai rincari dovuti al costo dell’energia e degli alimentari, ma smettiamo di considerarlo un Paese in rovina, perché, malgrado l’economia mondiale in regresso, l’Italia ha molte frecce al suo arco. Ed è riuscita a fare tutto questo mentre la grande Germania soffriva ed era costretta a tagliare paghe e posti di lavoro per riprendersi dalla crisi.

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NEWS

Tutto pronto per l’Anno dell’Italia in Corea Il Sottosegretario agli Affari Esteri Gianni Vernetti ha presieduto alla Farnesina – alla presenza di numerosi rappresentanti di istituzioni, regioni, enti locali ed imprese – il tavolo di coordinamento per la presentazione dell’iniziativa “Anno dell’Italia in Corea 2008”, volta a promuovere la presenza italiana nell’importante realtà asiatica, sulla scia dei successi ottenuti con le precedenti manifestazioni “Anno dell’Italia in Cina” e “Primavera italiana in Giappone”, svoltesi nel 2006 e nel 2007. La manifestazione, che si svolgerà nel prossimo autunno, vuole essere – stando alle parole del Sottosegretario Vernetti – “una rassegna di eventi che, mettendo insieme gli aspetti migliori della nostra arte, del nostro design, delle nostre capacità industriali e tecnologiche, contribuisca a rafforzare i legami economico-commerciali, favorendo al contempo una migliore conoscenza reciproca delle rispettive società”.

Istituita la Commissione Ministeriale per la Ristorazione italiana Il Senatore Edoardo Pollastri, promotore unitamente alla Senatrice Antonella Rebuzzi di un disegno di legge per la tutela e la promozione della ristorazione italiana nel mondo, è stato nominato dal Ministro delle politiche agricole,alimentari e forestali, Paolo De Castro, membro della Commissione ministeriale per la Ristorazione italiana all’estero. La Commissione ha il compito di mettere a punto e sviluppare progetti aventi l’obiettivo di affermare - in quanto valore legato alla cultura, alla tradizione, alla qualità dell’enogastronomia italiana – il sistema della ristorazione italiana nel mondo, favorendo un ulteriore salto di qualità nell’offerta della nostra cucina.

Everything is ready for the Year of Italy in Korea Mr Gianni Vernetti, the Under-Secretary for Overseas Affairs, presided over the co-ordination table for the presentation of the event “The Year of Italy in Korea 2008” at the Farnesina, attended by numerous representatives of institutions, areas, local organisations and business. The event is aimed at promoting Italian presence in the important Asian Country, in the wake of the success obtained by the previous exhibitions ‘The Year of Italy in China’ and ‘Italian Spring in Japan’, held in 2006 and 2007. The exhibition, to be held next autumn, intends to be “a review of events which contribute to strengthening economic-commercial links, at the same time promoting better reciprocal knowledge of the two societies by putting together the best aspects of Italian art, design and industrial and technological ability”, according the Under-Secretary.

The Ministerial Commission on Italian catering has been set up

Bernardo Bertolucci sulla Walk of Fame Los Angeles omaggia uno dei massimi Maestri del cinema italiano: Bernardo Bertolucci. Anche il celeberrimo regista emiliano è infatti stato ammesso nella prestigiosa Walk of Fame, e dallo scorso 19 febbraio, la Gold Star a suo nome brilla sul celeberrimo “marciapiede delle star”. Con molta ironia, il regista, che in passato le star le aveva soprattutto dirette, a partire da Marlon Brando e Maria Schneider nello scomodo “Ultimo tango a Parigi” (1972), si è detto “divertito” dal premio. Solo pochi mesi fa,

il 67enne Bertolucci aveva ricevuto il Leone d’Oro alla carriera al 64° Festival del Cinema di Venezia. Nel 1987 con il film “L’ultimo imperatore” aveva vinto ben 9 Oscar. Numerosi gli appuntamenti che hanno accompagnato questo prestigioso riconoscimento, a partire dalla mostra che l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles ha dedicato a Bernardo Bertolucci, grazie al prezioso apporto dell’Istituto Capri nel Mondo.

Bernardo Bertolucci on the Walk of Fame Los Angeles has paid homage to one of the leading Maestri of the Italian cinema: Bernardo Bertolucci. The famous director has been admitted to the prestigious Walk of Fame and, on 19 February, a Gold Star with his name is shining on the “pavement of the stars”. Speaking ironically, the director, who has always directed stars in the past, starting from Marlon Brando and Maria Schneider in the uncomfortable “Last Tango in Paris” (1972), said he was “amused” by the award. The 67 year-old Bertolucci received the Golden Lion for his career at the 64th Venice Film Festival just a few months ago. In 1987, he won nine Oscars with the film “The Last Emperor”. Various appointments accompanies this prestigious award starting from the exhibition which the Italian Culture Institute of Los Angeles dedicated to him, as a result of the useful contribution of the Capri in the World Institute.

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Senator Edoardo Pollastri, promotor with Senator Antonella Rebuzzi of a draft law for the protection and promotion of Italian catering round the world, has been appointed member of the Ministerial Commission on Italian catering abroad by Paolo De Castro, Minister for agricultural, food and forest policies. The Commission has the task of refining and developing projects with the aim of confirming the system of Italian catering around the world, as a value linked to the culture and the quality of Italian wine and food, promoting a further increase in the quality of the offer of Italian cuisine.


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Al via la Fondazione Sodalitas A tredici anni dalla nascita, Sodalitas vive un momento di significativa evoluzione. Nasce infatti la Fondazione Sodalitas: sessanta imprese si uniscono per dare risposte ai grandi temi della società di oggi. La Fondazione Sodalitas è stata presentata a istituzioni, imprese, nonprofit, media, lo scorso 24 gennaio a Milano, dalla Presidente Diana Bracco, presenti i rappresentanti di vertice di alcune delle imprese italiane aderenti al progetto (tra queste Enel, Vodafone Italia, Gruppo Falck, IBM Italia, Banca Popolare di Milano, Intesa Sanpaolo, Gruppo Pirelli, Gruppo Unicredit). Era inoltre, presente il sindaco di Milano, Letizia Moratti. Due gli assi lungo i quali la Fondazione Sodalitas opera per realizzare la propria mission: il trasferimento di cultura manageriale alle organizzazioni senza scopo di lucro, da un lato; la promozione della responsabilità sociale d’impresa dall’altro.

Green light for the Fondazione Sodalitas Thirteen years from its institution, Sodalitas is going through a moment of significant evolution. The Fondazione Sodalitas has been asset up consisting of 60 companies which are joining to give answers on the great topics of today’s society. It was presented to institutions, businesses, non-profit organisations and the media in Milan on 24 January by the president Diana Bracco. Representatives of the top management of some Italian companies supporting the project (including Enel, Vodafone Italia, the Falck Group, IBM Italia, Banca Popolare di Milano, Intesa Sanpaolo, Gruppo Pirelli and Unicredit Group). The mayor of Milan, Letizia Moratti, also took part in the presentation. The Fondazione Sodalitas is working along two axes to create its mission – the transfer of managerial culture to non-profit organisations on one hand and, on the other, promotion of the social responsibility of businesses.

Parigi saluta Valentino Dopo l’“addio romano”, Valentino ha presentato nella “sua” Parigi la sua ultima sfilata “Haute Couture”, evento centrale della settimana della moda parigina. In “trasferta” nella Ville Lumière, lo stilista ha infatti salutato il mondo della moda facendo sfilare in passerella 74 abiti che hanno ripercorso la sua lunga e ricca attività da couturier. La città di Parigi non è stata da meno: lo scorso 24 gennaio, il giorno dopo la sua ultima sfilata, Valentino ha infatti ricevuto dal sindaco Bertrand Delanoe la Medaille de la Ville de Paris – la cittadinanza onoraria di Parigi – la più alta onorificenza attribuita dalla capitale francese. Ma non solo. Il prossimo 18 giugno, il Musée des Arts Décoratifs del Louvre inaugurerà una grande mostra retrospettiva a lui dedicata, la prima, nella storia dell’istituzione museale francese, che omaggia ad uno stilista italiano.

Appuntamento a Verona per Vinitaly numero 42 Vinitaly 2008 presenta una nuova annata, la 42ª della sua “vendemmia”, con un blend che coniuga sapientemente le esigenze del business con quelle del glamour e che riscontra sempre più apprezzamenti da parte dei clienti di tutto il mondo: espositori, buyer, operatori del settore. Dal 3 al 7 aprile 2008 torna il più grande evento fieristico del mondo dedicato al vino, dopo aver confermato nel corso del 2007 la sua leadership internazionale, sia con 38 mila operatori stranieri presenti su 145 mila totali provenienti da 101 Paesi all’ultima edizione di aprile (+15% rispetto al 2006), sia grazie alle iniziative di Vinitaly World Tour realizzate sui più interessanti mercati internazionali (USA, Cina, Giappone, India e Russia). Proficua per il raggiungimento degli obiettivi la partnership, sia in Italia che all’estero, tra VeronaFiere e Buonitalia, la società del Ministero delle Politiche Agricole per la promozione e la valorizzazione dell’agroalimentare nazionale.

Appointment in Verona for Vinitaly 42 Vinitaly 2008 presents a new year, the 42nd of its grape harvest with a blend that knowledgably joins business requirements with those of glamour and is increasingly appreciated by customers around the world – exhibitors, buyers and sector operators. The largest trade fair in the world on wine will return from 3-7 April 2008 after confirming its international leadership during 2007 with both 38,000 foreign operators, of the total 145,000, from 101 Countries at the 2007 edition (+15% compared to 2006) and also due to the Vinitaly World Tour events created in the most interesting international markets (USA, China, Japan, India and Russia). Partnerships, in both Italy and abroad, between VeronaFiere and Buonitalia, the company of the Ministry for Agricultural Policies for the promotion and enhancement of Italian agro-foodstuffs have been profitable for reaching the objectives.

Paris says goodbye to Valentino After the “Roman farewell”, Valentino presented his last “Haute Couture” fashion show in “his” Paris, the central event of the Paris Fashion Week. “On business” in Ville Lumière, the stylist said goodbye to the fashion world by sending 74 dresses onto the catwalk which were a rerun of his long and rich activity as a couturier. Paris rose to the occasion – on 24th January, the day after his last fashion show, Valentino received the Medaille de la Ville de Paris, honorary citizenship of Paris, the highest honour given by the French capital, from the mayor Bertrand Delanoe. In addition, on 18 June, the Musée des Arts Décoratifs of the Louvre will inaugurate a large retrospective exhibition dedicated to Valentino, the first for an Italian stylist in the history of the French museum institution. 5


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DAL QUIRINALE 60° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA – insieme con l’Europa, tutte le incognite, le sfide e le tensioni del mondo che ci circonda, con le sue molteplici, incalzanti trasformazioni. È mia convinzione – da voi, ne sono certo, sostanzialmente condivisa – che non manchino al nostro Paese le forze per superare le prove di questa fase storica e di questo cruciale momento. È però necessario porre mano a quel rinnovamento della vita istituzionale, politica e civile, in assenza del quale la comunità nazionale, in tutte le sue parti, sarebbe esposta a crisi gravi”. Per il Capo dello Stato, “la condizione del successo è in un concorso di volontà, che non può, non deve mancare. Un concorso di volontà più forte di tutte le ragioni di divisione, pur nello svolgimento di una libera dialettica politica e sociale. Ci unisce e ci incoraggia in questo sforzo la grande, vitale risorsa della Costituzione repubblicana. Non c’è terreno comune migliore – ha concluso il Capo dello Stato – di quello di un autentico, profondo, operante patriottismo costituzionale. È, questa, la nuova, moderna forma di patriottismo nella quale far vivere il patto che ci lega: il nostro patto di unità nazionale nella libertà e nella democrazia”. 60TH ANNIVERSARY OF THE ITALIAN CONSTITUTION

La Costituzione, più che mai un patrimonio comune di Domenico Calabria

Per il Capo dello Stato, essa costituisce una “grande, vitale risorsa”. Con essa, il 27 dicembre 1947, è nata la nostra identità di popolo a Costituzione rappresenta più che mai – nella sua comprovata validità – un patrimonio comune. Nessuna delle forze politiche oggi in campo può rivendicarne in esclusiva l’eredità, né farsene strumento nei confronti di altre. Possono solo tutte insieme richiamarsi ai valori e alle regole della Costituzione, e insieme affrontare anche i problemi di ogni sua specifica, possibile revisione”. Queste le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Montecitorio, davanti alle Camere riunite, in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario della Costituzione Italiana. Una data importante, come è ben comprensibile, perché quel 27 dicembre 1947, insieme al nostro testo costituzionale, è nata la nostra identità di popolo: in 139 articoli la Costituzione racconta infatti chi siamo, da dove vengono i nostri valori e dove ci porteranno i nostri ideali. Fattori imprescindibili per il nostro vivere comune, soprattutto in un momento così particolare – in termini politici – per il nostro Paese. “L’Italia vive – ha proseguito il Presidente Napolitano

“L

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The Constitution, more than ever, a shared heritage ore than ever, the Constitution represents, in its proven validity, a shared heritage. No single political party active today can exclusively claim its heredity, nor use it against others. Only united can we reclaim the values and rules of the Constitution, or face the challenge of specific, possible reviThese were the words For the Head of sions”. pronounced by President of the State, it represents a Republic Giorgio Napolitano in “great, vital Montecitorio in honour of the resource.” 60th Anniversary of the Italian Our national Constitution. An understandidentity was ably important anniversary beborn with it cause the signing of our constiDecember 27th 1947 tutional text December 27 th 1947 heralded the birth of our national identity: in 139 articles the Constitution outlines who we are, the origins of our values come and the direction of our ideals. Factors to be honoured in our civic life, primarily in a momentous time like this – politically speaking – for our Country. “Italy faces – continued President Napolitano – together with Europe, all the uncertainties, challenges, and tensions of the world that surround us with its complex, urgent evolutions. It is my conviction – shared, I am sure, by most of you – that our country is strong enough to get through the trials of this historic phase and crucial moment. It is necessary, however, to begin the renewal of our political, and civic institutional life without which every aspect of the national community would be exposed to critical adversities”. For the Head of State, “success depends on exercising determination that cannot, must not be lacking”. A test of determination stronger than all the reasons for division, even in the unwinding of political and social open debate. The great, vital resource of the Republican Constitution unites us and encourages us in this effort. There is no better common ground – concluded the Head of State – than an authentic, profound, working constitutional patriotism. This is the new modern form of patriotism in which to enliven the pact that binds us: our pact of national unity in liberty and in democracy”.

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DALLA VENTI MESI ALLA GUIDA DELLA FARNESINA FARNESINA

La politica estera italiana “firmata” Massimo D’Alema Dalla Conferenza internazionale convocata a Roma sul conflitto in Libano, fino alla recente Conferenza di Annapolis per il rilancio della pace tra Israeliani e Palestinesi, passando per l’approvazione epocale della Moratoria sulla Pena di Morte in sede ONU su proposta dell’Italia di Mauro Aprile Italia ha svolto un ruolo importante nella preparazione della recente Conferenza di Annapolis per il rilancio del processo di pace tra Israele e palestinesi, adoperandosi in particolare sul piano della partecipazione dei Paesi Arabi. Riconoscendo tuttavia, come lo stesso Ministro ha dichiarato, “il merito alla diplomazia americana, a Bush e a Condoleezza Rice, per l’impegno profuso e il coraggio dimostrato. Ma se il processo di pace dopo sette anni di stasi è tornato al centro dell’agenda internazionale, è anche merito dell’Italia e dell’Europa. Abbiamo sempre sostenuto che senza una soluzione del problema palestinese sarebbe stato difficile pensare di stabilizzare il Medio Oriente. I fatti ci hanno dato ragione”. È un ruolo attivo quello che il Ministro degli Esteri Massimo D’Alema non ha mai mancato di rivendicare all’Italia in campo internazionale nei venti mesi della sua direzione della Farnesina. Dal Medio Oriente al Mediterraneo, dall’Iran all’Afghanistan, i compiti della politica estera italiana sono stati sempre delineati su tutti gli scenari più complessi di un mondo. Un’azione, quella del Governo italiano sui vari scenari, che è stata caratterizzata dalla conferma del forte contributo alle missioni di pace, tra le quali spiccano, oltre al Libano – di cui l’Italia ha da circa un anno il comando sul campo – l’Afghanistan e il Kosovo. Complessivamente, 7.770 militari impegnati in 19 Paesi, che hanno di certo rappresentato l’elemento decisivo per la nomina all’Ammiraglio Giampaolo Di Paola alla presidenza del Comitato

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militare della NATO. Dopo un quinquennio di policy strettamente filo-atlantica, l’Italia ha sterzato anche verso una politica mediterranea a tutto campo, sia triangolando all’interno della UE con Francia e Spagna, sia dialogando con i Paesi Arabi. Quindi, accordi per la sicurezza energetica a Sud (oleodotto Galsi con Libia e Algeria) e a Nord con la Russia di Putin, confermando le intese per ENI-Gazprom, rinegoziando l’intesa dell’ENI in Kazakhstan. Altro grande scenario di intese era stato avviato anche con l’Oriente (Cina e India), con il Sud Africa e il Sud America, in particolare con il Brasile. Ricorderemo le parole del Ministro D’Alema alla vigilia della caduta del Governo di cui faceva parte: “La consapevolezza delle nostre potenzialità e l’assunzione di responsabilità – va sempre ricordato – è stato il tema del messaggio del Capo dello Stato. Bisogna avere il senso dì ciò che siamo. Invece spesso mi capita di notare il contrario. Siamo membri del G8, in questo momento membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, facciamo parte del consiglio esecutivo dell’Unesco, di quello per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, c’è un ammiraglio italiano presidente del comitato militare della Nato, un ministro italiano a capo del comitato ministeriale del Fondo Monetario Internazionale. Siamo i sesti contributori per le missioni internazionali e al bilancio delle Nazioni Unite. Tutto questo delinea l’Italia come uno tra i Paesi più importanti sulla scena internazionale. Questa sensazione, che a volte c’è, di essere periferia del mondo è perciò radicalmente sbagliata”.

TWENTY MONTHS AT THE HEAD OF THE FARNESINA

The Italian foreign policy “signed” Massimo D’Alema taly occupied an important role in the preparation of the recent Annapolis Conference for the re-establishment of the peace process between Israel and Palestine, specifically working on the participation plan of Arab countries. Recognizing, as the Minister declared, “thanks to American diplomacy, Bush and Condoleeza Rice, for the effort put forth and courage demonstrated. But if the process of peace has returned to the centre of the international agenda after seven years of blocks it is also thanks to Italy and Europe. We have always maintained that it would have been difficult to even think of stabilizing the Middle East without resolving the Palestinian problem. The facts have proven us right.” In the twenty months he has led the Farnesina, the Minister of Foreign Affairs Massimo D’Alema has done all he could to actively bring Italy onto the international scene. From the Middle East to the Mediterranean, from Iran to Russia, from Pakistan to Afghanistan, the efforts of Italian foreign policy were always focused on the most complex global scenarios.

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The Italian government’s response to various scenarios has been characterized by significant contribution to peace missions including Afghanistan and Kosovo (in addition to Lebanon where Italy has maintained command of the field for about a year). Altogether, 7,770 soldiers deployed to 19 countries who surely supported the decisive nomination of Admiral Giampaolo Di Paola to the NATO Military Council presidency. After a five year period of strictly American supported policy, the principal direction of the centre-left wing steered towards a far-reaching Mediterranean policy, both cooperating inside the confines of the EU with France and Spain, and holding discussions with Arab countries. Therefore, agreements for energy security in the South (Galsi oil pipeline with Libya and Algeria) and in the North with Putin’s Russia, solidifying the ENI-Gazprom agreements, renegotiating the ENI agreement in Kazakhstan. Other agreements were signed with the Orient (China and India), South Africa, and South America, in particular with Brazil.

We will remember Minister D’Alema with his words expressed the night before the fall of the government of which he was part: “It should always be remembered that the awareness of our potential and the assumption of responsibility was the central message of the Head of State. We need to have the sense of who we are. Instead, I often happen to notice the contrary. We are members of the G8, current members of the UN Security Council, we are part of the UNESCO executive council, the Human Rights council at the United Nations, there is an Italian admiral in the presidency of the NATO Military Council, an Italian minister at the head of the Ministerial Committee of the International Monetary Fund. We are the sixth in contributions to international missions and balance of the United Nations. All this emphasizes Italy as one of the most important countries on the international scene. This sensation that at times there is of to be on the periphery of the world is therefore radically wrong”. 7


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PARLA MAURO MORETTI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI FERROVIE DELLO STATO S.P.A.

Un nuovo logo per le FS

COMMENT BY MAURO MORETTI, CEO OF FERROVIE DELLO STATO S.P.A.

A new logo for FS slight graphic retouch of the lines and colour, that’s all that was necessary for the Ferrovie dello Stato (Italian State Railways) to redefine its logo, bringing it closer to a company vision more oriented to the future. The dark and light blues of the old version have given way to red and are recomposed in a brand which immediately states its “Italianness” while highlighting the “S” of the acronym more effectively. The new logo of the Ferrovie dello Stato looks into the future without losing sight of its roots and reference values. The choice of the graphic model, subject of a referendum on the web site www.ferroviedellostato.it, fell once more on the symbol diffused in recent years. Starting from this indication, our communication experts worked on a restyling, done completely inside the FS. The final result is that of a more dynamic image because of the red, and much more legible than the previous one because of the immediacy guaranteed by the reference to the tricolour (the Italian national flag). There is also an additional aim – that of balancing the confirmation of the historical values of the Ferrovie dello Stato, which has served Italy for more than 100 years, with the commitment to create the relaunch of the rail transport system. Today, there are already more than 8,000 trains transporting more than 1.5 million people over 16,000 kilometres of network throughout Italy every day. However, the extent of the service will start to grow further by the end of the year. The Milan-Bologna High Speed service will start from December and, a year later, in December 2009, the new system serving the Turin-Salerno axis will be fully inaugurated.

Aim: to balance the confirmation of the historical values of the group, which has served Italy for more than 100 years, with the commitment to create the relaunch of the rail transport system

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Obiettivo: bilanciare la conferma dei valori storici del Gruppo, da oltre cent’anni al servizio del Paese, con l’impegno a realizzare il rilancio del sistema del trasporto su ferro

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n leggero ritocco grafico alle linee e ai colori. Alle Ferrovie dello Stato è bastato poco per ridefinire il proprio logo, avvicinandolo a una visione societaria maggiormente orientata al futuro. Il blu e il celeste della vecchia versione lasciano il posto al rosso e si ricompongono in un marchio che, mentre evidenzia con più efficacia la “esse” dell’acronimo, ne dichiara subito l’assoluta italianità. Il nuovo logo delle Ferrovie dello Stato guarda avanti senza perdere di vista le proprie radici e i valori di riferimento. La scelta del modello grafico, sottoposta a un referendum lanciato dal sito www.ferroviedellostato.it, era ricaduta sul simbolo diffuso negli ultimi anni. Partendo da questa indicazione, i nostri esperti di comunicazione hanno lavorato a un intervento di restyling, realizzato totalmente all’interno delle FS. Il risultato finale è quello di un’immagine più dinamica per la presenza del rosso e molto più leggibile di quella precedente, grazie anche all’immediatezza garantita dal richiamo al tricolore. E con un obiettivo in più, quello di bilanciare la conferma dei valori storici delle Ferrovie dello Stato, da oltre cent’anni al servizio del Paese, con l’impegno a realizzare il rilancio del sistema del trasporto su ferro. Già oggi sono più di 8mila i treni che ogni giorno trasportano oltre un milione e mezzo di persone sui 16mila chilometri di rete che attraversano l’Italia. Ma entro quest’anno le dimensioni del servizio delle FS inizieranno a crescere ancora. A dicembre partirà l’Alta Velocità Milano-Bologna e un anno dopo, a dicembre 2009, sarà inaugurato totalmente il nuovo sistema che servirà l’asse Torino-Salerno.

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Mauro Moretti


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CANALI DI ACCESSO DIFFERENZIATI, PER RISPONDERE ALLE DIVERSE ESIGENZE

INPS

Così portiamo l’INPS nelle case degli Italiani Da tempo, al classico sportello, si è affiancata una serie di servizi elettronici e telematici, che permettono all’Istituto di essere più vicino alla gente, compresi gli Italiani all’estero di Domenico Calabria egli ultimi anni, l’INPS ha puntato molto l’attenzione al rafforzamento dei nuovi canali di comunicazione, rendendo maggiormente accessibili informazioni e servizi implementando i call center, così come i servizi elettronici e telematici. Un’innovazione importante, che permette di venire incontro a esigenze diverse. Ne abbiamo parlato con Francesco Colasuonno, Responsabile della Segreteria Tecnica del Direttore Centrale Sistemi Informativi INPS.

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Francesco Colasuonno

Quali sono i canali che avete maggiormente puntato a rafforzare? Una caratteristica peculiare dell’utenza INPS è che è fortemente diversificata: va dai pensionati ai giovani lavoratori, dalle aziende ai consulenti del lavoro, alle associazioni di categoria, e comprende cittadini italiani, stranieri, italiani all’estero, esperti di tecnologie e non. La politica dell’INPS degli ultimi anni è stata quella della multicanalità e quindi di differenziazione dei canali di accesso ai servizi – dai tradizionali ai più evoluti – per rispondere alle diverse esigenze degli utenti. Ogni utente può utilizzare il canale a lui più congeniale: il tradi-

zionale sportello, i Patronati, i Caf, il sito web www.inps.it, il contact center unico 803.164, il servizio INPSRISPONDE su e-mail, etc. E i numeri sono significativi su tutti i fronti: oltre 1,5 miliardi di pagine web visitate nel 2007 da oltre 15 milioni di visitatori, oltre 10 milioni di chiamate al Contact Center sempre nel 2007, per un totale su rete telematica di oltre 240 milioni di servizi on-line erogati. Il servizio di call center, inoltre, fornisce informazioni in otto lingue, per non penalizzare gli stranieri che non parlano italiano. E per gli Italiani residenti all’estero? Quali gli strumenti a loro disposizione? L’INPS ha sempre tenuto in grande considerazione il tema dei cittadini italiani residenti all’estero e fin dagli inizi degli anni Ottanta ha messo in atto iniziative specifiche. In primo luogo, sono stati installati presso i Consolati italiani nei Paesi di maggiore immigrazione (Canada, Argentina, Brasile, USA, Australia, Francia, Belgio, Germania, Gran Bretagna) dei PC collegati telematicamente con le nostre banche dati, per fornire in tempo reale informazioni sui conti assicurativi, sullo stato di trattazione delle domande di pensione, sui pagamenti. Ma dall’estero il cittadino può richiedere un servizio online anche direttamente, senza intermediari. Tutti i cittadini titolari del codice identificativo (PIN) – che può essere richiesto online – a prescindere dal Paese di residenza, possono infatti accedere a un’ampia serie di servizi informativi e dispositivi, disponibili sul sito web dell’Istituto. E, ad oggi, sono circa 7000 i cittadini residenti all’estero che hanno richiesto ed ottenuto il codice PIN. Attraverso il servizio INPSRISPONDE, possono anche porre quesiti di carattere normativo o sullo stato delle singole pratiche e ricevere una risposta per e-mail. Riguardo al canale telefonico, sono disponili due modalità di accesso al servizio: o tramite numero verde attivo presso 12 Paesi europei o, da tutto il mondo, tramite chiamata telefonica gratuita dal sito web INPS ai nostri operatori del call center (in questo caso, serve una cuffia con microfono collegati al PC).

VARIED ACCESS CHANNELS IN ORDER TO RESPOND TO THE VARIOUS NEEDS

In this way we bring INPS into Italians homes n recent years INPS has focused a lot of attention on reinforcing new communication channels, rendering information and services increasingly more accessible by implementing a call centre, as well as electronic and telephone services. An important innovation, that permits it to meet various needs. We spoke about it with Francesco Colasuonno, Director of the Technical Assistance of the INPS Central Information Systems Directory.

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Which are the channels you have focused on reinforcing? A peculiar characteristic of INPS usage is that it is highly diversified; users range from retired persons to young workers, from companies to work consultants and categorical associations, this includes Italian citizens and foreigners, Italians living abroad, technology savvy people and otherwise. The recent policy of INPS focused on differentiation of access channels to services – from those traditional to more evolved – in order to respond to the various users’ needs. Each user can use the channel he prefers: the traditional service window, the offices, the assistance centres, the website www.inps.it, the unique contact centre 803.164, the INPSRISPONDE service via email, etc. The numbers are significant for each form: more than 1.5 billion web

pages visited in 2007 by more than 15 million visitors, more than 10 million calls to the Contact Centre also in 2007, plus for the computerized network a total of more than 240 million online services rendered. In addition, the call service provides information in eight languages to better serve callers who do not speak Italian. And for Italians living abroad? What tools are available to them? INPS has always taken the theme of Italian citizens living abroad into consideration implementing specific initiatives for them since the early ’80s. First, PCs electronically connected to our data banks were installed at the Italian Consulates in countries with considerable Italian populations (Canada, Argentina, Brazil, USA, Australia, France, Belgium, Germany, Great Britain) in order to grant immediate access to information on insurance accounts, the progress of handling pension concerns, and payments. But citizens abroad can also request direct online service without any intermediary. All citizens with a PIN number – available by request online – can access a wide array of informative and directory services from the country of residence through the Institute’s website. Today, there are around 7000 citizens living abroad that have requested and obtained the PIN code. Through the INPSRISPONDE service, you can also pose questions about regulation services or on the state of paperwork and receive a response via email. Two ways of accessing telephone services are available: using toll-free numbers in 12 European countries, or from anywhere in the world, placing free calls through the INPS website to our operators in the call centre (in this case, you would need a headset with microphone connected to the PC.)

NUMERI UTILI. Contact Center INPS INAIL multilingua (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, arabo, polacco, russo) 803.164 (dall’Italia) NUMERI VERDI EUROPEI: Belgio 080013255 Danimarca 80018297 Francia 0800904332 Germania 08001821138 Gran Bretagna 0800963706 Irlanda 1800553909 Lussemburgo 08002860 Paesi Bassi 08000223952 Portogallo 800839766 Spagna 900993926 Svezia 020795084 Svizzera 0800559218 Sito web www.inps.it

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OTTENUTO DALLE VERDI COLLINE A SUD DI TUNISI, HA VINTO LA SUA “PERSONALE BATTAGLIA”

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Selian, il vino del cottarne il marchio giacché le coltivazioni provenivano da un paese musulmano. “Il problema è questo, inutile negarlo: l’etichetta con la provenienza tunisina pesa negli Stati Uniti, i consumatori non la gradiscono”, spiega Maurizio Miccichè, che della qualità dei prodotti, della qualificata esperienza del personale e della continua innovazione tecnologica delle produzioni ha deciso di farne i punti di forza della strategia aziendale.

Un vino “caldo”, corposo, che deve il suo successo alla forte volontà di Maurizio Miccichè, 49 anni, una vita da viticoltore dedicata alla Calatrasi Spa di Claudia Svampa

QUALITÀ DA EXPORT. “Il 61% della produzione delle cantine Calatrasi è destinato all’export in 25 Paesi – prosegue l’imprenditore – vendiamo vino italiano in gran parte del mondo: in Finlandia, Svezia, Danimarca, Olanda e Norvegia, in Germania e Austria, parte anche in Gran Bretagna, e poi naturalmente negli Stati Uniti, dove per tre anni un nostro prodotto, è stato considerato come miglior vino, nel rapporto qualità prezzo, dalla rivista specializzata Wine Spectator”. Così, nel 1999 l’azienda siciliana decide di fare una scommessa: produrre un vino nuovo, concorrenziale con l’evoluzione del gusto dei consumatori, che ormai volge sempre più verso la logica australiana e non francese. Un vino dai profumi intensi, con gradazione alcolica superiore ai 14 gradi, corposo e strutturato. Per fare ciò, occorreva trovare un paese caldo ma con particolari condizioni di escursioni termiche, come la Tunisia.

a padri italiani, un nome arabo ed è cresciuto a ridosso delle colline docili e assolate di Grombalia, 400 ettari di coltivazioni viticole a sud di Tunisi, in una terra innestata di minareti e fertilizzata dall’islam. Si chiama Selian, che in antico berbero significa “deserto”, una denominazione morbida e duttile quanto l’aroma che sprigiona in un calice da degustazione. È un vino italiano, ma non uno qualsiasi perchè racconta una storia a sé. A cominciare dalla sua caduta in volo, sul mercato statunitense, proprio l’11 settembre 2001. “Quella data è stata per noi un colpo di grazia”, ricorda Maurizio Miccichè, 49 anni, siciliano, una laurea in medicina chiusa da vent’anni in un cassetto e una vita da viticoltore dedicata alla Calatrasi Spa, l’azienda vinicola di famiglia, con un fatturato annuo di 15 milioni di euro e tre tenute, con annesse cantine, in Sicilia, Puglia e Tunisia, della quale Miccichè è azionista maggioritario e amministratore unico. Nonché papà del “berbero” Selian, un vino studiato dalle cantine Calatrasi anche in ragione del mercato americano e pronto a debuttare oltreoceano l’11 settembre 2001. Tanto che la maledetta mattina degli attacchi terroristici al cuore dell’America, in volo dall’Italia verso gli Stati uniti c’era anche il neonato Selian. Quell’aereo naturalmente fece dietrofront. E da allora, gli Americani decisero di boi-

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IL VINO DEL DESERTO HA VINTO LA SUA BATTAGLIA. Oggi, quasi 10 anni dopo, Selian ha vinto la sua personale battaglia contro la congiuntura dell’11 settembre. “È ormai un vino flagship, un’ammiraglia del mercato tunisino –prosegue Miccichè – tuttavia l’esportazione si attesta intorno al 15% della produzione perché pesa ancora l’immagine qualitativa del paese che non aiuta un prodotto di fascia alta come il Selian”. Anche se ciò, per il titolare dell’azienda Calatrasi è, al massimo, un luogo comune. Da sfatare nella sostanza.

FRUIT OF THE GREEN HILLS SOUTH OF TUNIS, IT WON ITS

Selian, the desert wine with Italian DNA A “warm”, full-bodied wine, owing success to the strong will of Maurizio Miccichè, 49 years old, and a lifetime as wine grower, dedicated to Calatrasi Spa t has Italian forefathers, an Arabic name and grew up at the base of the rolling, sunny hills of Grombalia, 400 hectares of cultivated vineyards south of Tunis, where minarets are grafted onto the land, and nourished by Islam. It is called Selian, which means “desert” in ancient Berber, the epitome of smooth and as versatile as the aroma that emanates from a goblet for tasting. It is an Italian wine, but not just any one, for the fact that it tells a story all its own, starting with the fall it made in mid flight on the American market right on September 11th, 2001. “That date was a final blow for us”, Maurizio Miccichè recalls, 49 years old, Sicilian, a degree in medicine tucked away in a drawer for twenty years, and a lifetime as wine grower dedicated to the Calatrasi Spa, the family run wine producing firm, with a 15 million Euro yearly turnover and three estates, each with its own cellar, in Sicily, Puglia and

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CONTRO LA CONGIUNTURA DELL’11 SETTEMBRE

deserto dal DNA italiano

Photo ©FRONTEPAGINA

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“La Tunisia è un paese sicuro – aggiunge ancora – che non ha mai operato alcuna inversione di marcia economica, politica o culturale dopo l’11 settembre, e dove noi non abbiamo mai avuto problemi. Il nostro partner tunisino, azionista al 14%, è Mohamed Ben Sheik senza il quale, voglio precisare, l’azienda non esisterebbe”. E altrettanto da sfatare è l’assunto della cultu-

ra arabo-musulmana necessariamente cauta, se non ostile, rispetto al prodotto vinicolo. Basti pensare che la direzione tecnica della produzione del Selian è affidata ad un’enologa tunisina, Samia, 32 anni e una laurea in industria alimentare con una tesi proprio sul vino, in un ateneo tunisino. È cresciuta in una famiglia dove sua nonna

distillava in casa un liquore simile alla grappa con una tecnica appresa dai Padri Bianchi. E continua a coltivare la passione per il vino lavorando tra i vigneti della sua terra dove donne berbere, sorridenti e velate nei loro abiti tradizionali, raccolgono le uve per produrre quel vino di origine italiana che agli Americani non va ancora giù.

OWN “PERSONAL BATTLE” AGAINST MISFORTUNE RESULTING FROM SEPTEMBER 11TH Tunisia, which Miccichè is majority shareholder and sole director of, as well as father of “Berber” Selian, a wine researched in the Calatrasi cellars also with respect to the American market, and was ready to debut across the ocean on September 11th, 2001. On the morning of that dreadful day of terrorist attacks that hit the heart of America, there was also the newborn Selian in flight from Italy towards the United States. That airplane was forced to turn back, naturally. Ever since then, the Americans have decided to boycott the brand, being that growing originates in a Muslim country. “The problem is this, there is no doubt denying: the Tunisian label weighs heavy on the United States, consumers do not appreciate it, as Maurizio Miccichè explains, who has decided to make the quality of the products, the qualified experience of personnel, and the continued technological innovation of the production key strong points for the company’s strategy. QUALITY TO EXPORT. “61% of Calatrasi winery production is destined for export in 25 countries – continues the entrepreneur – we sell Italian wine to a large part of the world: in Finland, Sweden, Denmark, Holland and Norway, in Germany and Aus-

tria, a portion in Great Britain, and naturally in the United States, where one of our products was considered the best for three years, for the qualityprice ratio by the specialized, lifestyle magazine Wine Spectator”. So the Sicilian company decided to take on a challenge in 1999: to produce a new wine, competitive with the evolution of consumer’s tastes, which is by now leaning more and more towards the Australian approach and not the French one. It is a wine with an intense bouquet, and an alcoholic content higher than 14 degrees, full-bodied and well structured. In order to achieve this, it was necessary to locate a warm country with particular conditions for thermal bath excursions, such as Tunisia. THE DESERT WINE HAS WON ITS OWN BATTLE. These days, almost 10 years later, it has won its own personal battle against the misfortune of September 11th. “Selian is a flagship wine by now, an admiral of the Tunisian market – Miccichè goes on – even so, exportation of the production hovers around 15% because the qualitative image of the country is still under the mark, which does not help such a high end product like Selian”. Even so, for the Calatrasi company director, it is at most, a

common assumption that must be dispelled with something of substance. “Tunisia is a safe country – he adds again – which has not once taken an about face economically, politically, nor culturally since September 11th, and where we have never had any problems. Our Tunisian partner and shareholder of 14% is Mohamed Ben Sheik, without whom, I would like to underline, the company would not exist”. Another assumption that needs to be dispelled is that the Arab-Muslim culture is necessarily cautious, if not hostile towards wine products. It suffices to say that technical running of the production of Selian is entrusted to a 32 year old, Tunisian oenologist named Samia, with a degree from a Tunisian University in the food industry and a thesis precisely on wine. She grew up in a family where the grandfather distilled liquor similar to grappa at home, with a technique learned from missionary society White Fathers, and continued to cultivate her passion for wine by tending vines on her land where smiling and veiled Berber women in traditional dress collect grapes for producing that wine of Italian origin that Americans still find hard to swallow. 11


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L’ALTRA ITALIA

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ITALIANI, TRADIZIONI E CULTURE IN MOVIMENTO

“... e loro scoprirono l’America” Un documentario in due puntate racconta gli Italo-Americani che hanno scritto la storia degli Stati Uniti, da Cristoforo Colombo ad oggi. Intervista all’ideatore del progetto, il regista Pino Tordiglione

di Ghileana Galli

n percorso storico appassionante, che va da Cristoforo Colombo fino al contributo odierno delle eccellenze italiane d’oltreoceano: Rudolph Giuliani, Nancy Pelosi, Mario Cuomo e tanti altri italo-americani che hanno segnato il destino della Nazione più potente del Mondo. Un viaggio filmico improntato sul racconto e sui ricordi per far capire alle nuove generazioni il sacrificio e la laboriosità dei loro padri nelle terre d’oltreoceano. Si presenta così “Lontani dal Cuore... e loro scoprirono l’America”, il documentario in due puntate trasmesso nello scorso mese di gennaio da Rai International, che disamina il contributo degli Italo-Americani per la crescita degli Stati Uniti d’America e dell’Italia. Ne abbiamo parlato con colui che ha ideato e realizzato questo ambizioso progetto, il regista Pino Tordiglione.

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Come è nato questo documentario? Personalmente, non sono nuovo al tema dell’emigrazione, dal momento che ho già realizzato diversi lavori in merito. L’idea di “...e loro scoprirono l’America” è però nata nel 2000, in seguito alla realizzazione del film-documentario in tre puntate “Seguendo il sol, lasciammo il Vecchio Mondo”, che ripercorre la vicissitudini dell’emigrazione italiana attraverso il tour della “Amerigo Vespucci”, che ha toccato i centri in cui più presenti e attivi sono i nostri con-

nazionali in America: Baltimora, Philadelphia, New York, New Port e Boston. Attraverso questo lavoro, abbiamo cercato di rendere omaggio a quegli Italiani che hanno vissuto sulle proprie spalle questa esperienza, hanno sofferto, ma alla fine hanno realizzato il “sogno americano”, ottenendo la libertà, il successo e uno spazio nella storia di questo grande Paese. Perché – non dobbiamo dimenticarlo – in ogni angolo americano c’è una storia italiana. Con “...e loro scoprirono l’America” abbiamo ripreso e ampliato questa tematica. Come avete strutturato questo lavoro? Era mia intenzione far capire che, se l’America è diventata la potenza che è oggi, è stato grazie a personaggi chiave come Cristoforo Colombo, che l’ha scoperta, ad Amerigo Vespucci, che le ha dato un nome, a Filippo Mazzei, uno dei padri della Dichiarazione d’Indipendenza americana, a Gaetano Filangeri e Cesare Beccaria, presi a riferimento per la stesura della Costituzione americana. Ma nel corso dei secoli, sono stati numerosissimi gli Italiani che hanno contribuito alla storia di questo grande Paese, alla sua crescita politica, economica e culturale, anche lottando contro pregiudizi, stereotipi negativi, episodi di razzismo e di intolleranza. Basti pensare che, a fine Ottocento, gli Ita-

ITALIANS, TRADITIONS AND CULTURES ON THE MOVE

“... and they discovered America” A two-part documentary about the ItalAmericans who helped write the history of the United States, from Christopher Columbus to today. Interview with director and project creator, Pino Tordiglione

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fascinating journey through history, from Cristoforo Colombo up to present-day contributions by noteworthy Italians overseas: Rudolph Giuliani, Nancy Pelosi, Mario Cuomo and many other Italian-Americans who have left their mark on the most powerful nation in the world. It is a cinematic voyage full of stories and memories to illuminate new generations as to the sacrifices and efforts of their forefathers in the land across the ocean. This is how “Lontani dal Cuore... e loro scoprirono l’America” is presented, as a two-part documentary broadcast this January by Rai International (Italian Public Service Broadcaster), which closely examines the contributions of Ital-Americans to the growth of the United States and Italy. We spoke with the person who created and directed this ambitious project, film director Pino Tordiglione.

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How did this documentary project come about? Personally I am not new to the subject of emigration. I have already carried out various projects on this theme. The idea behind “... e loro scoprirono l’America” was born in 2000, following the making of the documentary-film in three episodes “Seguendo il sol, lasciammo il Vecchio Mondo” that covers the ins and outs of Italian immigration following the “Amerigo Vespucci” tour that touched the centres where most our compatriots are most present and active in America: Baltimore, Philadelphia, New York, New Port and Boston. With this project, we tried to pay homage to those Italians who were touched by this experience, who suffered, but in the end realized the “American dream” obtaining freedom, success, and a place in the history of this great country. Because – we must not forget – in every corner of American there is an Italian story. In “... e loro scoprirono l’America” we took this theme up again and further amplified it.


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liani erano considerati una razza inferiore, al pari dei neri, e come tali trattati. Non bisogna del resto dimenticare che, se sono tanti coloro che ce l’hanno fatta a realizzare il loro sogno di libertà, ce ne sono anche tanti che non ce l’hanno fatta. E io stesso, in un certo senso, ho vissuto da vicino questa esperienza. In che senso? Mio nonno fu uno di coloro che nel 1926 sbarcò ad Ellis Island con la volontà di ricominciare la propria vita, di riuscire a realizzarsi al di là dell’oceano. Una volta sbarcato, trovò lavoro come manovale presso una ditta di costruzioni di Boston che, all’epoca, stava costruendo le fognature della città, ma rimase vit-

tima di un incidente sul lavoro. Alla fine, fu costretto a rimpatriare. Ma con le gambe ormai paralizzate. Il suo documentario parte da Colombo, ma arriva fino ai giorni nostri, e, attraverso una serie di interviste, presenta alcuni dei massimi personaggi della politica, della cultura, dell’economia. In tutto, ho raccolto, nell’arco di otto settimane di riprese, le testimonianze di 47 esponenti di spicco della comunità italo-americana. Si tratta di personaggi diversi, che hanno dato vita ad una sorta di variegato “collage”, ma in cui si ritrovano il comune legame alle pro-

Sopra, la locandina del documentario. A lato, Pino Tordiglione intervista il celebre pilota automobilistico Mario Andretti. Sotto, il regista con l’attrice Mira Sorvino.

How did you structure this project? My intention was to help viewers understand that America has become the power it is today thanks to key people like Christopher Columbus who discovered it, Amerigo Vespucci who gave it is name, Filippo Mazzei one of the fathers of the American Declaration of Independence, Gaetano Filangeri and Cesare Beccaria who served as advisors for the drafting of the American constitution. During the course of centuries, there were numerous Italians who contributed to the history of this great nation, to its political, economic, and cultural growth, even fighting against prejudice, negative stereotypes, and episodes of racism and intolerance. It is enough to consider that at the end of the nineteenth century, Italians were considered an inferior race on the same level with blacks and were mistreated like them. We shouldn’t forget that though many were able to realize their dream of freedom, there were many weren’t able. In a certain sense, even I lived this experience. How so? My grandfather was one of those who disembarked on Ellis Island in 1926 with a desire to start over, to make something of himself on the other side of the ocean. Once he arrived, he found work as a worker at a construction company in Boston that at the time was building the city sewer system, but he got hurt in a work-related accident. In the end, he was forced to return to Italy, now with paralyzed legs. Your documentary begins with Colombo, but continues up to the present day, and features certain high profile persons in politics, culture, and economy through a series of interviews. I gathered a total of 47 interviews with prominent members of the ItalianAmerican community over eight weeks of filming. That included various people who form a sort of “collage” but amongst whom share a common bond by their origins, in spite of an extremely strong sense of belonging to the Ameri-

prie origini, seppur un fortissimo senso di appartenenza allo stato americano: non rinnegano infatti le loro radici, anzi, ne vanno fieri e lamentano spesso all’Italia di essersi dimenticata di loro, di ciò che hanno fatto, anche a favore della stessa Italia – si pensi alle migliaia di italo-americani morti nella seconda guerra mondiale per liberare il “loro” Paese. Però, dentro di loro, si sentono, sono, prima di tutto Americani. C’è qualche personaggio che l’ha colpita in maniera particolare? Sicuramente Mario Cuomo, ex Governatore dello Stato di New York: un uomo straordinario, dall’intelligenza acuta, veramente eccezionale. Ma anche Rosa De Lauro, deputato al Congresso americano, una donna dal carattere forte, determinata, ma che, parlando della sua terra, si è messa a piangere, commossa. Un altro personaggio straordinario è Rudolph Giuliani, già sindaco di New York e in corsa per la Casa Bianca: un uomo magnetico, estremamente affascinante, e dalla personalità molto forte. Prossimi progetti? Abbiamo in programma di organizzare una giornata dedicata a questo mio lavoro presso la American University di Roma, dove, insieme al Presidente di Rai International Piero Badaloni, ci confronteremo con gli studenti. Nel prossimo mese di marzo, invece, sarò negli Stati Uniti per presentare il mio documentario presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York e presso la Generoso Pope Foundation. Ma non è escluso che il mio “tour” comprenda diverse tappe, visto che questo mio lavoro è stato realizzato, oltre che attraverso i filmati provenienti dagli archivi della Rai e della PBS, anche grazie al materiale messomi a disposizione da associazioni ed enti italo-americani come la Columbus Citizens Foundation, la NIAF, l’OSIA. Inoltre abbiamo realizzato, partendo da queste due puntate, un filmato di 50 minuti che verrà trasmesso anche da Rai Uno (nel prossimo mese di luglio) e dalla ABC. E poi contiamo di portare questo documentario nelle scuole italiane, per far capire agli studenti che i nostri connazionali hanno vissuto e sofferto ieri quello che vivono e soffrono coloro che oggi approdano sulle nostre coste.

can nation: they do not deny their roots, better yet, they are proud of them and often complain that Italy has forgotten them, what they have done, including things that favoured Italy – just think of the thousands of Italian-Americans who died in the second world war to liberate “their” country. Nevertheless, inside, they feel, and are, primarily Americans. Was there someone who particularly impressed you? Definitely Mario Cuomo, ex-state governor of New York: an extraordinary man, acutely intelligent, truly exceptional. But also Rosa De Lauro, representative in the American congress, a determined woman with a strong character, but when speaking of her homeland, she became emotional and began to cry. Another extraordinary person is Rudolph Giuliani, former mayor of New York who is campaigning for the presidency: a magnetic, extremely fascinating man with a very strong personality. Upcoming projects? We are planning to organize a day dedicated to my project at the American University in Rome where the President of Rai International Piero Badaloni and I will interact with the students. Then, this March, we will be in the United States to present my documentary at the Italian Cultural Institute in New York and at the Generoso Pope Foundation. But my “tour” could also include other locations, given that this project was possible thanks to material made available to me by Italian-American associations and groups like the Columbus Citizens Foundation, the NIAF, and the OSIA, in addition to films from the archives of Rai and PBS. Using these two episodes, we made an additional 50 minutes long film that will be presented by Rai Uno (in July) and also by ABC. Finally, we hope to present this documentary in Italian schools, to help students understand that our compatriots once experienced and suffered like those who arrive on our shores today. 13


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RIFLETTORI SULLE DONNE INTERVISTA ALLA FONDATRICE E ATTUALE PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE MARISA

Lella Golfo, una donna per le donne Dinanzi ad una società che alle donne dà ancora poco spazio, parla colei che da oltre vent’anni si adopera perché si diffonda anche nel nostro Paese una cultura d’impresa al femminile di Lucy Tattoli a sua prima battaglia per l’affermazione dei diritti delle donne risale alla fine degli anni Cinquanta, quando, nella “sua” Calabria, si è battuta a favore delle “gelsominaie” della zona Jonica e delle “raccoglitrici di olive” nella Piana di Gioia Tauro. Da allora Lella Golfo ha fatto tanta strada, e il suo nome è ormai strettamente legato alla Fondazione Marisa Bellisario, di cui è fondatrice ed attuale Presidente e che, grazie al suo contributo, ha raggiunto tanti traguardi. È sua anche l’ideazione del Premio Marisa Bellisario, giunto alla XX edizione.

L

Dottoressa Golfo, com’è cambiato, in quasi vent’anni di attività al servizio delle donne, il ruolo della Fondazione? Il cambiamento è indispensabile se si vuole crescere, ed è inevitabile quando si agisce in un contesto sociale in continua evoluzione. Fortunatamente in questi vent’anni le donne hanno conquistato spazi nuovi e crescenti, e la Fondazione Bellisario ha accompagnato e favorito questa crescita. Ma ha sempre avuto un obiettivo prioritario: affermare le pari opportunità in tutti gli ambiti e diffondere una cultura che veda nella parità un’occasione di sviluppo e progresso. Oggi, fortunatamente, per raggiungere quest’obiettivo, possiamo contare su un network sempre più forte e influente, che è cresciuto negli anni e che annovera le migliori energie femminili del Paese. In un suo articolo dedicato all’impegno della Fondazione in Rwanda, si legge che nel Paese la Costituzione riconosce alle donne il 30% delle cariche pubbliche e politiche, ma che oggi le donne sono il 49% in Parlamento, e sono donne 9 Ministri su 27. Se questi dati vengono paragonati alla media italiana, ci si chiede quale sia il Paese del “Terzo Mondo”… In tema di pari opportunità l’Italia è fanalino di coda non solo in Europa, ma in tutto il mondo. India, Irlanda, Finlandia, Filippine, Liberia, Svizzera, Cile e ora anche l’Argentina con Cristina Fernandez Kirchner, sono guidati da donne. Mai prima d’ora una donna aveva aspirato a ricoprire il ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America, e mai tante donne si erano imposte alla guida delle più grandi multinazionali. In tutto il mondo la presenza femminile sui ponti di comando è sempre più incisiva e determinante. Da noi, invece, le donne restano nella retroguardia, in politica come nelle istituzioni. All’inizio non mi piaceva l’idea delle “quote rosa” perché credevo che le donne dovessero e potessero farsi strada grazie alle loro capacità e competenze. Ma oggi sono più realista e credo che esista una barriera che va abbattuta, anche con metodi coercitivi, se serve. Alle quote, poi, bisogna affiancare un sistema di controllo permanente. Per questo la Fondazione Bellisario ha elaborato un disegno di Legge per l’istituzione di un’Authority per la parità tra donne e uomini nella Pubblica Amministrazione e nelle aziende a partecipazione statale. Il Progetto di legge è stato sottoscritto da più di 60 parlamentari di tutto l’arco costituzionale, è approdato alla Commissione Affari Istituzionali dove è già iniziata la discussione. E speriamo che il nuovo Governo recepisca il nostro Progetto di Legge. Crede che esistano valori, competenze, tipicamente “femminili”, che danno alle donne quella “marcia in più”? Prima di tutto io credo nelle persone, al di là del genere. È però vero che esistono delle differenze tra uomini e donne, frutto anche di fattori storici e culturali. Nello scorso mese di ottobre a Torino, in occasione del nostro ultimo Seminario Donna Economia & Potere, politici, imprenditori, esperti, hanno confermato che le donne hanno una maggiore capacità di gestire più situazioni contemporaneamente e sono in genere più flessibili. E poi riconosco alle donne una maggiore propensione all’ascolto e al lavoro di squadra, più sensibilità e capacità di adattamento. La verità è che da sempre le donne hanno dovuto combattere per conquista14

re quello che in fondo spettava loro, e questo le ha rese più forti, determinate e tenaci. All’interno della vostra Fondazione, è presente una Sezione Giovani. Come valuta la giovane generazione di donne? Quando Marisa Bellisario ha iniziato, una donna ai vertici veniva guardata con sospetto. Lei stessa raccontava delle riunioni in cui si esordiva “gentili signori e… Marisa!”. Oggi non è più così e credo che le conquiste fatte, i risultati raggiunti, rendano le giovani più consapevoli e mature: sono sempre più preparate e competenti, hanno le idee chiare e tanti esempi che tracciano loro la strada da seguire. La nostra sezione giovani è fatta da donne brillanti e piene di iniziative, che si dividono tra responsabilità professionali e familiari con sacrificio ma grande determinazione. Vederle mi dà una grande fiducia nel futuro. Ci sono giovani donne in cui ripone particolare speranza per il futuro? Sono tante. Ogni anno, con il Premio Marisa Bellisario, cerchiamo non


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BELLISARIO solo di premiare donne che abbiano raggiunto risultati importanti, ma anche di scoprire nuovi talenti. Fare i nomi di tutte sarebbe impossibile. Nell’imprenditoria, penso a Emma Marcegaglia, Marina Berlusconi, Luisa Todini, Giulia Ligresti, Josè Rallo, Nicoletta Spagnoli, Frida Giannini. In politica a Stefania Prestigiacomo, Giorgia Meloni… Al di là di Marisa Bellisario, ci sono delle donne che hanno rappresentato per lei un riferimento, che ha ammirato in maniera particolare? Vede, se ho iniziato l’avventura della Fondazione, se ho deciso di dedicare la mia vita alle donne, è perché credo in loro, e gli anni e l’esperienza mi hanno dato ragione. Anche grazie al mio ruolo ho avuto la fortuna di incontrare tante donne e ognuna ha lasciato in me un segno. Oggi credo di avere tante compagne di viaggio: donne forti con cui ho condiviso battaglie e ideali e giovani leve che mi insegnano ogni giorno qualcosa.

Abbiamo accennato prima all’impegno della Fondazione Bellisario in Rwanda. Ci può parlare dei progetti che state realizzando nel Paese? In Rwanda, come in Argentina, Afghanistan e Capo Verde, la Fondazione Bellisario ha realizzato e ha in corso importanti progetti di formazione e imprenditoria femminile. Sono tutte iniziative diverse, ma che partono da un presupposto comune. Attraverso esse, infatti, vogliamo dare alle donne gli strumenti e il know how per diventare le protagoniste della rinascita economica dei loro Paesi. Le donne rappresentano una risorsa decisiva in ogni angolo del mondo, ma i viaggi in questi Paesi poveri mi hanno convinto che, proprio laddove le difficoltà sono maggiori, laddove si chiede maggiore spirito d’iniziativa, le donne sono ancora più determinanti e possono fare la differenza. In Rwanda, per esempio, sono state proprio le donne le artefici della rinascita del Paese e sono loro a guidare la svolta. Per questo, il ruolo e l’impegno della Fondazione Bellisario come ONG intende essere sempre più incisivo e capillare.

AN INTERVIEW WITH THE FOUNDER AND PRESIDENT OF THE MARISA BELLISARIO FOUNDATION

Lella Golfo, a woman on the side of women er first battle for the statement of women’s rights dates back to the late Fifties, when she fought for the rights of the jasmine-harvesters in the Jonica area and of the olive-harvesters in the plain of Gioia Tauro, in her region, Calabria. Since then, Lella Golfo has gone far, her name is indissolubly tied to the Marisa Bellisario Foundation, which has achieved many important goals. She is the founder of this institution and also its present President. Moreover, Lella Golfo has created the Marisa Bellisario Prize, which has reached its 20th year.

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Ms Golfo, do you think that the role of the Foundation has changed during its almost twenty years supporting women? I think that we must change if we want to grow, it is necessary when acting in a social context which is continuously evolving. Luckily, during the past twenty years women have conquered new spaces which are expanding, and the Bellisario Foundation has supported and promoted this growth using new and different methods. Nevertheless, its main aim has always been the same: to assert equal opportunities in every field and to spread a culture that considers equality a chance for development and progress. Nowadays we can rely on a network and an influential lobby to achieve our aim with a growing number of the best women in the Country. In one of your recent articles on the Foundation’s commitment in Rwanda, you wrote that in this country the Constitution assigns women the 30% of public and political offices, but at present women represent 49% of Parliament, and there are 9 female ministers out of 27 ministries. If we compare these data with the Italian reality, we should ask ourselves which of these nations is a “Third World country”… With regards to equal opportunities, Italy is a straggler not only in Europe, but in the entire world. Countries such as India, Ireland, Finland, the Philippines, Liberia, Switzerland, Chile and also Argentina – with Cristina Fernandez Kirchner – are led by women. Women had never aimed to run for the presidency of the United States of America before now, and there have never been so many women leading the largest

multinationals. In the whole world women’s leadership is becoming more and more incisive and significant. On the contrary, in Italy women continue to hang back, in politics as well as in the institutions. At the beginning, I didn’t like the idea of “pink quotas”, because I thought that women had to get ahead (and were able to do it) with their own skills and competence. Nevertheless, now I fell more realistic, and I believe that there is a barrier we must pull down, even through coercive measures, if needed. The quotas should be supported by a permanent control system. On this point, the Bellisario Foundation has developed a bill for the institution of an Authority for equal opportunities in Public Administration and state-controlled enterprises. The bill has been assented to by more than 60 members of the Italian Parliament who belong to different political parties, and it is being examined by the Institutional Affairs Commission. We hope that the new government will accept our bill.

Young Women is made up of brilliant women with a lot of initiative, who divide their time between career and family with many sacrifices and a lot of determination. I feel very confident about the future when I look at them. Are there any young women that you consider especially promising for the future? There are many. Every year, with the Marisa Bellisario Prize we try to award women who have achieved important results and to discover new talents at the same time. It would be impossible to mention all of them. With regards to the entrepreneurs, I think of Emma Marcegaglia, Marina Berlusconi, Luisa Todini, Giulia Ligresti; Josè Rallo, Nicoletta Spagnoli and Frida Giannini. In politics, I can mention Stefania Prestigiacomo, Giorgia Meloni…

Besides Marisa Bellisario, are there any women that you consider a point of reference or you have particularly appreciated? Well, I decided to start my adventure with the Do you think that there are Foundation and to dedicate my any women-specific values life to women because I believe A woman who has and skills that make women in them, and time and experibeen fighting for special? ence have confirmed that I am more than twenty I must point out that I beright. Thanks to my role, I have years to expand lieve in individuals, regardless female enterprise in had the opportunity to meet of their gender. Nevertheless, many women, and each of our Country, which there are some differences bethem has left me something. still does not allow tween men and women, which Nowadays, I think I have a lot of women many have been caused by historic traveling companions: tough opportunities and cultural factors too. Last women with whom I have October, on the occasion of shared battles and ideas, and a our last seminar on Women, Economy and young generation who teaches me something Power in Turin, politicians, entrepreneurs and new everyday. experts confirmed that women have greater We mentioned the commitment of the Belskills to manage a large number of problems at lisario Foundation in Rwanda. Could you tell the same time and that they are generally more us about your projects in this Country? flexible. Personally, I think that women have a The Bellisario Foundation has been carrying special natural bent for listening and working as out important projects on education and female a team, as well as a special sensitiveness and entrepreneurial activity in Rwanda, as well as in ability to adapt. Actually, women have always Argentina, Afghanistan and Cape Verde. Our inihad to fight in order to obtain their rights, and tiatives are different, but they all have a common this has made them stronger, more resolute and aim. Through these projects we intend to give tenacious. women the necessary tools and know-how to Your Foundation also has a section dedibecome the protagonists of the economic recated to Young Women. What do you think covery of their countries. Women are a basic reabout the new generations? source everywhere in the world, but my experiWhen Marisa Bellisario started her career, a ence in these poor Countries made me think female leader was regarded with suspicion. She that women are even more important where used to speak about meetings that started with there are more difficulties and more spirit of en“Dear Sirs and… Marisa!”. Nowadays, things terprise is required. In Rwanda, for example, have changed, and I think that the victories and women have determined the country’s recovresults achieved have made young women ery, and they are leading the change. For this more aware and mature: they are very proficient reason, the role and commitment of the Bellisand qualified, have very clear ideas and many ario Foundation as an NGO intends to be more examples to follow. Our section dedicated to and more decisive and widespread. 15


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ARTE ITALIANA

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IN BELGIO, GIAPPONE E STATI UNITI LE SUE PROSSIME MOSTRE

lighiero Boetti prima della sua scomparsa dichiarò che i suoi arazzi erano nati usando due ready-made, di non aver inventato nulla, ma di aver soltanto messo assieme due elementi preesistenti. Le carte geografiche e l’arcaica tecnica delle ricamatrici afgane. Anche Rossana Gallo ha usato due materiali di uso comune: i filati e il perspex, ma non si è limitata ad assemblarli, ha avuto la capacità di trasferire dei sentimenti in immagini forti ed essenziali con l’utilizzo di due strumenti mediatici con l’intento di ispirare dei contenuti senza pleonastici segni. Goethe esortava gli artisti a diventare “organi” capaci di “intendere la natura delle cose” e a dare nuove forme alla realtà che ci circonda senza assoggettarla, bensì liberandola e dandole nuova vita. Rossana Gallo ha fatto proprio questo, ha liberato il filo (materiale con il quale ha convissuto per anni facendo la stilista) e dialogandoci ha scoperto che esso era ben felice di non passare più lunghe giornate, mesi e forse anni raggomitolato o ripiegato in statiche matasse e, che il suo nuovo ruolo lo avrebbe reso complice e felice! Manipolandolo con la sua creatività ha infatti realizzato nuove strutture, e il suo lavoro è un’estensione della sua vita e della sua profonda conoscenza del materiale usato per anni ed anni. Tutto ciò è anche una nuova conquista della fantasia, poiché nessuno prima di lei ha mai pensato di “isolare” il filo. Con il suo senso di armonia, proporzione e simmetria, ha tratto dei momenti costruttivi, ma non come pratiche artigianali bensì come vere e proprie opere d’arte di matrice puramente concettuale. Fin dai primi approcci tattili ha subito amato i filati e li ha plasmati a suo piacimento captando la loro collaborazione e il loro immenso piacere di farli assurgere ad oggetti da fruire con grande attenzione da un pubblico sensibile e raffinato. Il linguaggio raggiunto da Rossana Gallo è il fantasma del suo mondo personale, del suo passato, che può comunque venire liberamente interpretato da chiunque osservi le sue opere. Dietro questa poetica c’è il desiderio di trasmettere emozioni, sempre però con rigore ed equilibrio. C’è anche la consapevolezza dell’infinito percorso che vuole intraprendere questa “espertissima esordiente”, che per enfatizzare e dare più potenza espressiva ai suoi lavori, li ha assemblati al perspex, nitido, levigato, trasparente, ottenendo un risultato straordinario, autentico e nuovo. Rossana Gallo, veneta di origine, vive da molti anni a Milano, dove ha esposto di recente per la prima volta; le sue prossime mostre avverranno a breve in Belgio, in Giappone e negli Stati Uniti.

Rossana A Gallo: come stravolgere l’esistenza di un filo

Grazie a materiali semplici come i filati e il perspex, trasmette i sentimenti in immagini forti ed essenziali di Paola Rossi UPCOMING SHOWS IN BELGIUM, JAPAN, AND THE UNITED STATES

Rossana Gallo: varying the existence of thread efore his death, Alighiero Boetti declared that his tapestries were made from two ready-made items, that he hadn’t actually invented anything, but had only combined two pre-existing elements, maps and the ancient technique of Afghan embroidery. Rossana Gallo also uses two everyday materials: threads and Perspex, but she does not limit herself to simple assemblage. She is capable of expressing emotions in strong, vital images using two media drawing inspiration from the contents without cliché. Goethe challenged artists to become “organs” capable of “capturing the nature of things” and giving new forms to the reality that surrounds us without subjecting it, but rather liberating it and giving it new life. Rossana Gallo has done just this. She liberated thread (a material she lived with for years as a designer) and playing with it discovered that it was quite happy not to pass any more

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long days, months, or even years wound or audience. Rossana Gallo’s artistic language is folded in inactive coils and that its new role the ghost of her personal world and of her would make it feel useful and happy! past that is open to liberal interpretation by Creatively manipulating it, she realized new those who observe her works. Behind the postructures. Her work is an extension of her life etry, there is a desire to express emotions, aland exhibits the deep awareness of the mateways though with form and balance. There is rial she has used for years and years. It is also also a hint of the lifelong journey that this represents a new conquest of “highly expert novice” wants to imagination, since no one beembark upon in the attaching With simple fore her has ever thought of of her works to vivid, smooth, materials like “isolating” thread. transparent perspex in order to threads and With her sense of harmony, emphasize and imbue them Perspex, she proportion, and symmetry, expresses emotions with expressive power, obtainshe weaves, not creating arteing an authentic, fresh, extraorin strong, vital sian craft, but rather true art dinary result. images works of purely conceptual Rossana Gallo, originally form. From the first tactile apfrom the Veneto region, has proach, she loved threads and fashioned lived in Milan for many years, recently exhibitthem at will capturing their utility and their iming there for the first time; upcoming shows mense pleasure in becoming objects enthusiwill be held shortly in Belgium, Japan, and the astically enjoyed by a sensitive and refined United States.


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I SITI ITALIANI DICHIARATI PATRIMONIO DELL’UMANITÀ 1979 1980 1982 1987 1987 1990 1993 1994 1995 1995 1995 1995 1996 1996 1996 1996 1997 1997 1997 1997 1997 1997 1997 1997 1997 1997 1998 1998 1998 1999 2000 2000 2000 2001 2002 2003 2004 2004 2005 2006

Arte Rupestre della Val Camonica Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo Centro storico di Firenze Venezia e la sua Laguna Pisa, Piazza del Duomo Centro storico di San Gimignano I Sassi di Matera Vicenza, Città del Palladio Centro storico di Siena Centro storico di Napoli Insediamento industriale di Crespi d’Adda Ferrara città del Rinascimento e il suo Delta del Po Castel del Monte Trulli di Alberobello Monumenti paleocristiani di Ravenna Centro storico di Pienza Reggia di Caserta, il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio Residenze Sabaude Padova, l’Orto botanico Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata Costiera Amalfitana Area Archeologica di Agrigento Piazza Armerina, La Villa del casale Villaggio Nuragico di Barumini Parco Nazionale del Cilento Centro storico di Urbino Zona Archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia Villa Adriana (Tivoli) Isole Eolie Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti Francescani Città di Verona Villa d’Este (Tivoli) Città Barocche del Valle di Noto Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia Val d’Orcia Necropooli etrusca di Cerveteri e Tarquinia Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica Genova, le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli

ITALIA/SANTA SEDE: 1980, 1990 Centro storico di Roma, le Proprietà della Santa Sede che godono dei diritti di extraterritorialità, e San Paolo Fuori le Mura


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OLTRE 120 FOTOGRAFIE D’AUTORE RACCONTANO IL NOSTRO ECCEZIONALE PATRIMONIO

Bellezze… da tutelare A Roma dal 14 febbraio al 14 marzo, la mostra “UnescoItalia: 41 siti italiani Patrimonio Mondiale nell’opera di 14 fotografi”. Successivamente sarà ospitata presso gli Istituti Italiani di Cultura di tutto il mondo di Gloriano Mazzè

ltre 120 opere, firmate dai maggiori esponenti della fotografia italiana contemporanea, che ripercorrono e omaggiano il nostro straordinario patrimonio archeologico, artistico, architettonico e paesaggistico. Una ricchezza tale da essere stata giudicata dall’UNESCO meritevole di essere protetta, per essere trasmessa alle generazioni future. Questo il significato della mostra “UnescoItalia – 41 siti italiani Patrimonio Mondiale nell’opera di 14 fotografi”, ospitata fino al 14 marzo a Roma, presso la Biblioteca Nazionale Centrale, e successivamente destinata – con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri – a diventare itinerante, per essere accolta dalla rete degli Istituti Italiani di Cultura sparsi nei cinque continenti. Pur non avendo nessuna pretesa di completezza, la mostra segna un percorso di sviluppo cronologico, che parte dalle immagini di Gianni Berengo Gardin per giungere a foto attuali scattate proprio in occasione della mostra. A rendere possibile questo evento, l’Ufficio Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO della Direzione Generale per l’Organizzazione, l’Innovazione e la Formazione, che ha coinvolto in questo eccezionale progetto 14 tra i migliori fotografi italiani contemporanei che da anni puntano con arte i loro obiettivi sul monumento e il paesaggio per rilevarne le molteplici identità. Si tratta di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Giuseppina Caltagirone, Luca Campigotto, Dario Coletti, William Guerrieri, Vittore Fossati, Mimmo Jodice, Giuseppe Leone, Marc Lesimple, Raffaela Mariniello, Luciano Romano e Ferdinando Scianna. Artisti rappresentativi del nostro tempo, chiamati non solo ad esaltare il significato visivo e culturale di un patrimonio irriproducibile, ma anche ad evidenziarne il rapporto con un contesto ambientale in continuo cambiamento.

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Pompei

Vicenza

Roma

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Isole Eolie

Napoli

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CULTURALE E NATURALE

MORE THAN 120 ARTISTIC PHOTOGRAPHS DEMONSTRATE OUR EXCEPTIONAL CULTURAL AND NATURAL HERITAGE

Beauty… to protect In Rome from February 14th to March 14th, the show “UnescoItalia: 41 Italian World Heritage sites as captured by 14 photographers”. To be displayed after at Italian Cultural Institutes around the world

ore than 120 works shot by major figures in contemporary Italian photography that cover and pay homage to our extraordinary archaeological, artistic, architectural, and environmental heritage, so rich as to have been recognized by UNESCO as worthy of protection in order to be handed down to future generations. This is the aim of “UnescoItalia – 41 Italian World Heritage sites as captured by 14 photographers” in Rome until March 14th at the National Central Library, to be welcomed after – thanks to collaboration with the Minister of Foreign Affairs – by the network of Italian Cultural Institutes in five different continents. Even though the show does not claim to be complete, it features a chronological development beginning with images by Gianni Berengo Gardin up to current photos taken expressly for the show. The General Management of Organization, Innovation, and Training at the UNESCO World Heritage List Office made this exceptional project encompassing 14 of the best contemporary Italian photographers who have focused for years on revealing many facets of monumental and landscape subjects. They include Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Giuseppina Caltagirone, Luca Campigotto, Dario Coletti, William Guerrieri, Vittore Fossati, Mimmo Jodice, Giuseppe Leone, Marc Lesimple, Raffaela Mariniello, Luciano Romano and Ferdinando Scianna. Representative artists of our time, called not only to exalt the visual and cultural significance of a unique heritage, but also to emphasize its relationship in a continually changing environmental context.

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Alberobello

Noto

Pantalica

Sacro Monte

Pisa

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Mostre d’Italia

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DA CANOVA A TIZIANO, I GRANDI APPUNTAMENTI CON L’ARTE

Mostre d’Italia

A MILANO, CANOVA ALLA CORTE DEGLI ZAR

Dal 14 febbraio all’1 giugno a Milano, presso Palazzo Reale, va in scena “Canova alla corte degli Zar”, una grande mostra che espone circa quaranta opere selezionate dalle raccolte dell’Ermitage. Obiettivo dell’esposizione è di ricostruire, attraverso gli acquisti più importanti, le tappe di un’affascinante avventura collezionistica, ma anche di evocare, attraverso una serie di grandi opere – molte delle quali ritornate per la prima volta nella loro terra d’origin–le vicende della scultura in Italia, in particolare a Roma, dopo la svolta determinata dall’affermazione di Canova che per decenni venne considerato il maggior artista del mondo occidentale. Tra le opere in mostra, quattro capolavori assoluti come Le Tre Grazie, la Danzatrice, l’Amorino alato e la Maddalena penitente.

Milan - Canova at the court of the tsars The exhibition “Canova at the court of the Tsars”, displaying about 40 works selected from the collections at the Hermitage, St Petersburg, is open from 14 February to 1 June at the Palazzo Reale, Milan. The aim of the exhibition is to reconstruct the stages of a fascinating adventure of collection through the most important purchases, but also to evoke the history of sculpture in Italy, particularly in Rome, through a series of great works – many of which have returned to Italy for the first time, after the change resulting from the affirmation of Canova who was considered the greatest artist in the western world for decades. The works on show include four absolute masterpieces such as the Three Graces, the Dancer, the Winged Cupid and the Penitent Mary Magdalene.

Il Pintoricchio grande protagonista a Perugia Un evento composito, per celebrare il 550° anniversario di uno dei massimi protagonisti del Rinascimento italiano. Si presenta così la grande mostra dedicata a Bernardino di Betto detto il Pintoricchio (fino al 29 giugno) che si sviluppa a Perugia, nella sede della Galleria Nazionale dell’Umbria, con uno speciale collegamento esterno all’esposizione realizzata a Spello, per la valorizzazione della “Cappella Bella” nella locale Chiesa di Santa Maria Maggiore, capolavoro dell’artista. Per la prima volta sarà inoltre possibile ammirare la “Madonna con Bambino”, “emigrata” all’estero alla fine dell’Ottocento e recentemente ricomprata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia in un’asta al Dorotheum di Vienna. A farle da “pendant”, altre straordinarie opere di artisti umbri suoi contemporanei, come la pregevole tavola di Pietro Vannucci detto il Perugi-

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Intorno alla metà del Cinquecento, già quasi sessantenne, Tiziano scopre un nuovo modo di dipingere: il colore si stende veloce e libero sulla tela e si sovrappone in corpose pennellate, le forme si scompongono, si accentua una grande sensualità e contemporaneamente una profonda spiritualità. A questa stagione ultima di Tiziano è dedicata l’eccezionale mostra “L’ultimo Tiziano e la sensualità della pittura”, allestita presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia fino al 20 aprile, resa possibile grazie a prestiti eccezionali provenienti dai più importanti musei, assicurati per un valore che sfiora un miliardo di euro.

A Venezia l’ultimo atto di Tiziano

The last work of Titian in Venice Around the middle of the sixteenth century, Titian, who was almost 60 years old, discovered a new way of painting – the colour was spread quickly and freely on the canvas and superimposed in shapely brush-strokes, shapes broke up, great sensuality was accentuated and, at the same time, profound spirituality. The exceptional exhibition “The last Titian and the sensuality of painting” in the Galleries of the Accademia, Venice, until 20th April, is dedicated to his last season. The exhibition has been made possible by the exceptional loans from the most important museums, insured for a value of more than one billion euros.

Roma omaggia “Il mito della velocità” “Il mito della velocità. Arte, motori e società nell’Italia del ’900” è il titolo della suggestiva esposizione allestita fino al prossimo 18 maggio a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni. Il tema dei motori inscindibilmente connesso con l’arte, è la chiave di lettura per seguire e interpretare altri aspetti fondamentali: il design, il cinema e la moda, in un percorso capace di raccontare un secolo di società italiana. Automobili di varie epoche, motociclette, aerei, fotografie storiche e video accompagnano i visitatori in un viaggio dell’anima e del corpo, culturale e sensoriale, attraverso la storia del nostro Paese, guardata con gli occhi di chi l’ha pensata, scritta e vissuta in continua accelerazione.

Rome pays homage to the “myth of speed” “The myth of speed. Art, engines and society in twentieth century Italy” is the title of the evocative exhibition open in the Palazzo delle Esposizioni in Rome until 18th May. The theme of engines is inseparably connected with art, it is the key for following and interpreting other fundamental aspects - design, the cinema and fashion, in a path able to retell a century of Italian society. Vehicles of various epochs, motor cycles, aircraft, historical photographs and videos accompany visitors in a journey of the body and soul, cultural and sensorial, through the history of Italy, seen through the eyes of those who have thought, written and lived in continuous acceleration.

no raffigurante la “Madonna col Bambino e due cherubini”.

Pintoricchio a great star in Perugia It is a composite event to celebrate the 550th anniversary of one of the leaders of the Italian Renaissance. The large exhibition (until 29th June) dedicated to Bernardino di Betto, known as Pintoricchio, in Perugia at the Galleria Nazionale dell’Umbria, with a special external connection to the exhibition at Spello to enhance the “Cappella Bella” of the local church of Santa Maria Maggiore, a masterpiece of the artist. It will also be possible to view the “Madonna with Child” which “emigrated” abroad at the end of the nineteenth century and was recently bought back by the Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia in an auction at the Dorotheum in Vienna. Other extraordinary works by Umbrian artists who were his contemporaries, like the valuable panel by Pietro Vannucci, known as Perugino, showing the “Madonna and Child with two Cherubs” will act as “companion-piece” to it.


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CLUB DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA Nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), il Club dei Borghi più belli d'Italia è sorto dall'esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Si tratta dell’Italia minore, quella a volte più sconosciuta e nascosta, ma che rappresenta al meglio il dipanarsi della nostra storia millenaria, e dove è possibile trovare quelle atmosfere, quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di "gustare" con tutti i sensi.

CLUB OF THE MOST BEAUTIFUL VILLAGES IN ITALY Founded in 2001 by the Council for Tourism of the national association of Italian communes (ANCI), the Club of the most beautiful Villages in Italy was created with the aim to promote the fantastic heritage of History, Arts, Culture, Environment and Traditions of small Italian villages, which are mostly excluded from the main tourists itineraries. This is another face of Italy, which is often hidden and unknown, but which better represents our millenary history, where you can find atmosphere, smells and tastes that make up our typicalness and which are worth feeling with all your senses.


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ALLA SCOPERTA DI UNA DELLE “PERLE” DEL CLUB DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA

Spello, fiore di pietra Nel cuore dell’Umbria sorge la “splendidissima colonia Iulia”, terra di memoria, arte e cultura, dove l’antichità romana si sposa con il fascino rinascimentale di Claudio Bacilieri n piccolo paese dell’Umbria è stato al centro della cronaca politica italiana nei giorni scorsi: Spello, dove il candidato premier del Partito Democratico ha ambientato il suo discorso d’avvio della campagna elettorale. Luogo non scelto a caso, perché il messaggio che si voleva inviare era: questa è l’Italia autentica, dove qualità della vita, coesione sociale e sviluppo sostenibile creano un unicum inesistente altrove. Spello – sempre non a caso – fa parte del Club dei Borghi più belli d’Italia, l’associazione che seleziona, classifica e valorizza i piccoli centri del nostro Paese più interessanti dal punta di vista storico, architettonico, artistico, paesaggistico, ma anche sotto il profilo dell’accoglienza, della vivibilità, del benessere collettivo. Spello, come gli altri 160 borghi a tutt’oggi classificati dal prestigioso Club (ci sono circa 300 altri Comuni che hanno avanzato richiesta di classificazione, ma la selezione è durissima: ne passa in media uno su cinque) è un concentrato di bellezza frutto del lavoro di secoli: della natura e degli uomini, in particolare dei contadini umbri che hanno saputo modellare con maestria le colline intorno al borgo circondandole di ulivi, filari di viti e cereali.

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DALL’ANTICA ROMA A PINTURICCHIO. Nei giorni di luce si vedono brillare i tetti della vicina Bevagna, altra località classificata nel Club dei Borghi più belli d’Italia, e il cielo azzurro avvolge la pietra con cui è costruita Spello. Una pietra uscita dal cuore del monte Subasio, che accende di rosa le case di questo borgo arroccato sui suoi fianchi, e indugia sulle mura, i tetti, le terrazze, per confrontarsi con i riflessi argentei degli ulivi lungo la strada tra Assisi e Foligno. La delicata bellezza delle Madonne del Pinturicchio – pittore rinascimentale celebrato in questi giorni con una mostra a Perugia – e le pure linee romaniche di San Claudio, aggiungono a questo luogo un fascino che corre lungo tutto l’anello delle mura, dove si conserva, come nelle porte e nei ruderi, memoria dell’antica Roma. Spello era, infatti, la “splendidissima colonia Iulia”, e gli archi, l’anfiteatro, le mura augustee stanno lì a testimoniarlo. Nelle successive età medievale e rinascimentale il borgo ha accumulato nuovi tesori, come i tre rosoni che occhieggiano dalle chiese, il crocifisso giottesco, i dipinti del Pinturicchio. E l’ulivo che svetta sulla torre medievale è il giusto monito a tenere insieme natura e cultura. Spello, insomma, è un meraviglioso libro di storia dell’arte, un libro prezioso composto da tante pagine da sfogliare con calma e desiderio di bellezza. Partendo dalla parte meridionale (la zona di “Borgo”) per salire fino alla Porta dell’Arce (il “Belvedere”), si ripercorre visivamente la storia di un luogo che assomiglia a un fiore di pietra, in cui si respirano le antichissime presenze umbre, romane, medievali e rinascimentali. L’INFIORATA. Da non perdere, infine, l’Infiorata di giugno, che impegna per settimane tutta la comunità intorno a una realizzazione che è il massimo dell’effimero. Dividendosi i compiti, gli abitanti raccolgono fiori, li curano, selezionano i petali, studiano il bozzetto, predispongono strutture antipioggia e antivento, depongono a terra milioni di petali, che il giorno dopo, in un attimo, saranno spazzati via dal fruscio delle vesti del Vescovo, che ha il privilegio di calpestare per primo i tappeti floreali. Questi sono opere d’arte consegnate all’impermanenza della vita, come la rosa dei poeti secenteschi era il simbolo della caducità di tutte le cose. 22

DISCOVERING ONE OF THE “PEARLS” OF THE CLUB OF THE

Spello, a stone flower In the heart of Umbria you will find the “splendidissima colonia Iulia”, a land of memory, arts and culture, where the Roman antiquities merge with the fascination of the Renaissance period

little village in Umbria has recently been at the centre of Italian politics: Spello was chosen as the location for the opening speech of the electoral campaign by the candidate of the Democratic Party for prime minister. Spello was not chosen by chance, the implicit message was: this is the real face of Italy, since here factors such as quality of life, fabric of society and sustainable development create unique conditions, which do not exist anywhere else. It is no accident that Spello belongs to the Club of the most beautiful Villages in Italy (I Borghi più belli d’Italia), an association that selects, assesses and promotes small villages in our Country which are especially interesting from the point of view of history, architecture, arts and landscape, as well as tourist recep-

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Alcuni scorci di Spello

MOST BEAUTIFUL VILLAGES IN ITALY tion, quality of life and social stability. Spello, like the other 160 villages which have been assessed by this prestigious Club up to now (about 300 communes have submitted a request to enter the club, but the selection is very strict: on the average, only one out of five passes), is a quintessence of beauty, being the result of the efforts of man and nature over the centuries: the Umbrian farmers have skillfully shaped the hills around the village by planting olive trees, vineyards and cereals. FROM ANCIENT ROME TO PINTURICCHIO. On clear days, you can see the glittering roofs of a neighboring village, Bevagna, which belongs to the Club of the most beautiful Italian villages too, and the blue sky stands out against the stones of Spello. The stones of Spello come from Monte Subasio, and their pink reflections characterize the houses of this village that was built on the top of a hill, as well as their walls, roofs and terraces, until they meet the silver reflections of the olive trees along

the road that connects Assisi with Foligno. The delicate beauty of the Madonna paintings by Pinturicchio – a Renaissance painter who is the protagonist of an exhibition in Perugia at the moment – and the pure Romanesque style of San Claudio add a special magic to this place, which you can feel walking around the town walls that still preserve memories of ancient Rome in their gates and ruins. Actually, Spello was called “splendidissima colonia Iulia”, and its arcades, amphitheatre and Augustan walls bear witness to its past. In the Middle Ages and in the Renaissance period, the village was adorned with new treasures, such as the three rose windows on the churches, a Crucifix by Giotto and paintings by Pinturicchio. The olive tree which has grown on the medieval tower reminds us that both nature and culture have to be respected. Spello is like a marvelous and precious book on the history of art, which you should leaf through calmly and be inspired by its beauty. Starting from the southern part (called “Borgo”), you will climb to

Porta dell’Arce (the “Belvedere” ), along this route you will discover the history of a place that looks like a flower of stone, where you can breathe the presence of Umbria, Rome, of the Middle Ages and of the Renaissance. THE INFIORATA. You mustn’t miss the “Infiorata” in June: this event, which is the greatest expression of ephemerality, involves the entire community for weeks every year. The inhabitants distribute the tasks, they pick the flowers, keep them fresh, select the petals, develop the scale model, equip the road with protection against rain and wind, and finally they place millions of petals on the road, which next day will be blown away in a moment by the Bishop’s robes – he has the privilege to be the first to walk on the carpet of flowers. These works of arts are dedicated to the fleetness of life, as the rose was the symbol of transiency for the poets of the seventeenth century. 23


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UNA CALDA E AMICHEVOLE OSPITALITÀ, SECONDO LA MIGLIORE TRADIZIONE ITALIANA

Charme & Relax, gli Alberghi del Fascino Strutture che sono vere e proprie oasi di pace, tranquillità e fascino. E dal 2006 il Gruppo porta l’accoglienza Made in Italy anche all’estero

Enrico Callegari

ono definiti gli “Alberghi del Fascino”, e non a caso. In vacanza come durante un soggiorno di lavoro, l’accoglienza e l’ospitalità tipiche della tradizione e della cultura del territorio costituiscono le caratteristiche essenziali del Gruppo Charme & Relax. Ne abbiamo parlato con il Presidente Enrico Callegari.

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Quando ha preso forma il progetto di Charme & Relax? Quali elementi contraddistinguono questo marchio? Charme & Relax nasce nel 1994 ed è oggi il più importante gruppo italiano di alberghi garantiti per serietà, qualità dei servizi, piacevole dislocazione e tranquillità. Si tratta di castelli, monasteri, chalet, antiche dimore, aziende agrituristiche di alto livello. Tutti esempi di quel patrimonio di storia, cultura e tradizione non contaminati dall’appiattimento della globalizzazione e sempre più ricercati ed apprezzati da un pubblico d’élite. Per mantenere alto il nostro livello, operiamo continui controlli qualitativi e visitiamo tutti gli alberghi che richiedano di entrare a far parte del gruppo, effettuando un’accurata e rigorosa selezione. Alle strutture prescelte, mettiamo a disposizione guide, depliant, prodotti di cortesia: “segnali di appartenenza” a Charme & Relax, che aumentano il prestigio dell’immagine dell’albergo stesso, e nel contempo rafforzano quella del gruppo. Quale messaggio trasmette il brand Charme & Relax? Charme & Relax propone un modo di essere, o meglio, propone il mondo di essere di ciascun ospite. Se quando si viaggia si cerca un posto in cui trovarsi, se si sa apprezzare il valore di un’accoglienza cordiale, se si rifiuta il senso dell’impersonale, soggiornare in uno Charme & Relax permette di ritrovare la dimensione del tempo, la suggestiva atmosfera degli ambienti, la spontanea cortesia di oltre 190 albergatori.

www.charmerelax.it

Da alcuni anni, Charme & Relax ha superato i confini nazionali… Per estendere ad altre nazioni il successo già raggiunto in Italia con l’obiettivo di costituire, unitamente ad alcuni selezionati albergatori esteri, un prestigioso gruppo internazionale, dal 2006 Charme & Relax ha intrapreso la propria espansione oltre confine. Questa azione di ricerca e selezione di strutture in Europa e nel mondo, in particolar modo in Brasile ed in Africa, è stata anche avviata in seguito alle immense richieste pervenute dai nostri ospiti, che, anche in altri Paesi, vorrebbero hotel caratterizzati dalla stessa filosofia, in grado di esprimere l’identità e la cultura del territorio.

WARM FRIENDLY HOSPITALITY, FOLLOWING THE BEST ITALIAN TRADITION

Charme & Relax, Hotels of Special Appeal hey have been defined “Fascinating the flattening of globalisation, and increasHotels” and not by accident. On holi- ingly sought-after and appreciated by an day or business, the welcome and elite public. hospitality typical of Italian tradition and culIn order to keep the level high, we make ture are the essential features of the continuous quality controls and visit all the Charme & Relax Group. We spoke to the hotels asking to become part of the group, President Enrico Callegari. making careful and severe When did the Charme & selection. We make guides, Structures which Relax project take shape? brochures and courtesy are real oases of What features highlight peace, tranquillity products available in the this brand? chosen structures, “signs of and charm. Since Charme & Relax started in belonging” to Charme & Re2006, the group has lax which increase the pres1994 and is the most importaken Italian tige of the image of the hotel tant Italian group of hotels hospitality abroad a n d , a t t h e s a m e t i m e , guarantees for the seriousstrengthen that of the group. ness, quality of the services, What message does the Charme & Repleasant position and tranquillity. The hotels are in castles, monasteries, chalets, old lax want to give? Charme & Relax offers a way of being or, family homes and high level farm holiday better, offers the world of being of each companies. All are examples of that heritage of histo- guest. If we look for a place to find ourry, culture and tradition uncontaminated by selves when we travel, if we know how to

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appreciate the value of a cordial welcome, if we reject the feeling of the impersonal, staying in a Charme & Relax structure will once more enable us to find the dimension of time, the evocative atmosphere of the rooms and the spontaneous courtesy of more than 190 hotels. Charme & Relax moved beyond the national borders some years ago… In 2006, Charme & Relax started its extension abroad to extend the success achieved in Italy to other nations with the aim of building a prestigious international group with some selected foreign hoteliers. The research and selection of structures in Europe and the world, in particular in Brazil and Africa, was started following the immense number of requests received from our guests, who would like hotels with the same philosophy, able to express the identity and culture of the country, in other nations.


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ARTE DELLA UNA CUCINA UNICA, CHE UNISCE RICERCA E TRADIZIONE, E IN CUI PROTAGONISTI SONO IL TAVOLA

Tutti a tavola… Passione, determinazione e tenacia hanno fatto di questo chef poco più che quarantenne una delle eccellenze della nostra cucina nazionale

ato a Vicenza nel 1965, Carlo Cracco si è formato presso l’Istituto professionale Alberghiero a Recoaro Terme, e qui ha iniziato il suo “allenamento” presso il ristorante locale. Nel 1986, il vero salto di qualità: a soli 21 anni, ha infatti inizio la sua prima esperienza professionale nientemeno che presso il ristorante “Gualtiero Marchesi”, primo ristorante italiano insignito delle tre stelle Michelin. Qui rimane fino al 1988, proseguendo nel suo percorso di crescita e di eccellenza, che lo porterà poi a spostarsi presso il ristorante “La Meridiana” di Garlenda, vicino a Savona, di appartenenza alla catena dei Relais & Chateaux. Dal 1989 raccoglie l’eredità di veri e propri “templi” della gastronomia francese, passando da Alain Ducasse presso l’Hotel Paris di Montecarlo e facendo il gran salto da Senderens, presso il Lucas Carton di Parigi. Nel 1991 decide però di ritornare in Italia, e assume il suo primo incarico di Chef di cucina presso “L’Enoteca Pinchiorri” di Firenze, che, grazie alla sua oculata conduzione, ha ottenuto le tre stelle Michelin. Quindi, ritorna dal grande Maestro Gualtiero Marchesi per l’apertura del ristorante “L’Albereta” di Erbusco (Brescia), dove rimane per tre anni, per poi decidere di aprire in proprio, nel settembre del 1996, la locanda “Le Clivie” a Piobesi d’Alba (Cuneo) e un anno dopo ottiene la “stella” Michelin. La grande occasione gli viene offerta dalla famiglia Stoppani, proprietaria dello storico Peck di Milano, con cui avvierà la realizzazione del progetto “Cracco-Peck” Ristorante, iniziativa di importante professionalità e di grande rilievo. Dal 1° luglio 2007, Carlo Cracco è solo al comando del suo ristorante, con 28 dipendenti diretti. In un ambiente che si distingue per accoglienza, gentilezza e stile, la cucina rivisita i piatti della tradizione milanese, e non solo, proponendoli in una chiave contemporanea, combinando i sapori e giocando con i contrasti, in un abbinamento unico di ricerca e tradizione, gusto e sensazioni. Di grande risalto è la cantina, che mette a disposizione circa 1800 etichette selezionate tra i migliori vini presenti sul mercato mondiale. Grazie alla sua cordialità, alla sua determinazione, alla sua capacità creativa, Carlo Cracco ha così conquistato la critica e il pubblico internazionale, confermando ancora una volta “l’eccellenza e l’orgoglio italiano”. E dopo tutto questo… l’invito è a cena!

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GUSTO E LE SENSAZIONI

con Carlo Cracco UNIQUE COOKING THAT UNITES INNOVATION AND TRADITION, WHOSE PROTAGONISTS ARE TASTE AND EMOTIONS

A lunch with… Carlo Cracco arlo Cracco was born in Vicenza in 1965, then he attended three years. Finally, he decided to open his own restaurant “Le a hotel management school in Recoaro Terme. He served Clivie” in Piobesi d’Alba (Cuneo) in 1996, and one year later he obtained his first Michelin star. The Stoppani family, owner of the hishis apprenticeship with the local restaurant. 1986 was the year of radical change: when he was just 21 years toric restaurant Peck in Milan, offered him a golden chance: the project “Cracco-Peck” Restaurant, an important old he started his career at the “Gualtiero Marchesi” restaurant, which was the first Italian restaurant to and significant initiative. Since July 1st 2007 Carlo Passion, be awarded three Michelin stars. He stayed there Cracco has been leading his restaurant, coordinatdetermination until 1988, when he decided to continue his experiand perseverance ing a staff made up of 28 people. In an especially ence at “La Meridiana” restaurant in Garlenda, near made this chef in comfortable, refined and elegant ambience, he reSavona, which belonged to the chain Relais & assesses typical dishes of the Milanese tradition by his early forties Chateaux. From 1989 he accumulated experience proposing them in a contemporary style, matching one of the most at several “temples” of French gastronomy, from renowned Italian tastes and playing with contrasts, obtaining unique Alain Ducasse at the Hotel Paris in Montecarlo to results in innovation, tradition, taste and emotions. chefs Senderens at Lucas Carton in Paris. His wine cellar is amazing: you can find around In 1991 he decided to return to Italy, and he was 1,800 labels which have been selected from among recruited as a chef at “l’Enoteca Pinchiorri” in Florence, which ob- the best wines in the world. With his courtesy, determination and tained three Michelin stars thanks to Cracco’s management. Then creativeness, Carlo Cracco has met the approval of critics and of he returned to his first master Gualtiero Marchesi, who opened his international customers, being a further confirmation of “Italian exrestaurant “L’Albereta” in Erbusco (Brescia), and worked there cellence and pride”. Welcome to dinner!

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RICETTE

Astice blu alla birra con mele cotogne e taccole Ingredienti per 4 persone: 1 astice, 4 mele cotogne; 100 gr. taccole baby; 300 gr. birra “Menabrea”; 30 gr. burro; 1 /2 scalogno tritato Cuocere le mele cotogne a 180°C per circa 30 minuti, ottenendo una purea omogenea, passare al setaccio una volta cotte. Mettere l’astice in una casseruola con poco olio uno spicchio d’aglio e la birra. Cuocere circa 8 minuti nappando l’astice continuamente con la birra. A cottura ultimata aprire l’astice separando le chele dalla parte centrale, mettere la polpa nel fondo di cottura leggermente ridotto e glassarlo bene per un minuto circa. Cuocere le taccole, con poco burro e lo scalogno tritato, salare e pepare. Disporre poca purea di mele cotogne al centro di un piatto da portata, adagiarvi sopra l’astice,

aggiungere le taccole, salsare con il fondo di cottura ridotto. BLUE LOBSTER WITH BEER, QUINCES AND SUGAR PEAS Bake the quinces at 180°C for about 30 minutes to obtain a smooth purée and sieve them once cooked. Put the lobster in a casserole with some oil, a clove of garlic and some beer. Let it brown for about 8 minutes while coating the lobster with the beer. When the lobster is done, open the lobster’s shell by separating its chelae from the central part and put the flesh into the cooking liquid, which has become dense, and let it glaze properly for a minute. Cook the sugar peas with some butter and the minced spring onion, add salt and pepper. Put some quince purée in the centre of a serving dish, set the lobster on top, add the sugar peas and serve with the dense sauce.

Tuorlo d’uovo marinato con fonduta leggera di parmigiano Ingredienti per 4 persone: 1 kg sale grosso; 250 gr. zucchero; 4 tuorli d’uovo (marinato); 500 gr. purea di fagioli secchi; 100 gr. burro; 100 gr. pan carré grattugiato senza crosta; 1 l. acqua; 500 gr. parmigiano grattugiato; 5 gr. agar agar; sale pepe; 1 cucchiaio di sugo di carne Impastare il sale, lo zucchero e 500 gr. di purea di fagioli, mettere i tuorli d’uovo a marinare per circa 4/5 ore, dopodiché sciacquare sotto l’acqua corrente. Sbattere gli albumi d’uovo e stenderli tra due fogli di carta da forno, cuocere a 150°C in forno per circa 5 minuti. Far bollire l’acqua con il parmigiano, filtrare al colino (la parte che rimane va eliminata), aggiungere l’agar agar e far bollire ancora per circa 5 minuti. Far raffreddare per circa 2 ore, quindi frullare al mixer ottenendo una crema liscia, aggiustare di sale e pepe. Per la farcia di pane, sciogliere il burro, unire il pan carré passato al setaccio, salare, pepare e stendere tra due fogli di carta da forno. Mettere in frigorifero, dopodiché con l’ausilio di uno stampino rotondo, ottenere dei cerchi.

Stendere due cucchiai di fonduta in una fondina, unire nel mezzo un disco di pane e scaldare a 60°C circa. Aggiungere il tuorlo marinato e tutto intorno l’albume cotto. Salsare con poco sugo di carne. MARINATED YOLK WITH LIGHT PARMESAN FONDUE Mix salt, sugar and 500g of beans, marinate the yolks for about 4/5 hours, then rinse under running water. Whisk the egg whites and put them between two layers of baking paper, bake at 150°C for about 5 minutes. Boil the water with the Parmesan cheese, sieve it (the solid part has to be removed), add the agar-agar and boil for another 5 minutes. Allow to cool down for about 2 hours, then blend it with a mixer to obtain a smooth cream, add salt and pepper. To obtain the bread filling, melt the butter, add the sieved pan bread, salt and pepper and put between two layers of baking paper. Put it into the fridge, then cut circular disks with a round cutter. Put two tablespoons of fondue in a deep plate, add a bread disk in the centre and heat it at 60°C. Add the marinated yolk with the baked egg white all around it. Serve with some meat sauce.

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ARTE DELLA AL VIA LA NUOVA RUBRICA DEDICATA AL MONDO DELL’ENOLOGIA A FIRMA DI LUCA MARONI TAVOLA

La qualità Made in Italy a Sensofwine New York ibo, Vino, Italia. Tre parole che si fondono nell’immaginario di tutti gli Americani, rimandando al sogno Made in Italy. Le eccellenze enogastronomiche nazionali sono state così protagoniste dell’evento Sensofwine, la grande degustazione dei migliori prodotti wine & food italiani selezionati in collaborazione con Buonitalia, che si è svolta a New York il 27 e 28 febbraio. Nel suggestivo spazio eventi Helen Mills, gli operatori, i giornalisti e gli appassionati sono “entrati nel bicchiere” attraverso lo stage sul metodo di degustazione che ho messo a punto, e che si basa sul rapporto tra qualità e piacevolezza del vino. Sensofwine ha rappresentato inoltre l’occasione ottimale per presentare la mia nuova guida “Top 500 Italian Wine Producers”, nella quale ho selezionato le più qualitative aziende vinicole d’Italia, parte delle quali hanno offerto i loro prodotti in degustazione nella due giorni. Sensofwine New York è stato un momento importante per sottolineare il grande lavoro che il comparto Vino in Italia è stato capace di produrre. Con l’euro forte, del resto, il settore è riuscito a crescere anche nel 2007 con risultati in doppia cifra. Basti pensare che oggi il vino pesa il 20% dell’intero export agroalimentare del nostro Paese. Ora, però,

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bisogna continuare a comunicare, a far assaggiare i nostri prodotti, perché la concorrenza dei produttori mondiali è forte su tutti i fronti. In quest’ottica si inserisce Sensofwine, brand scelto dalla mia azienda per la promozione dell’eccellenza enologica italiana nel mondo. Un progetto che ci vede partner e sostenitori della NIAF, come ha dimostrato la nostra presenza a Washington per la loro convention annuale; e che ci ha fatto scegliere come partner di comunicazione Alta Cucina, associazione di Manhattan specializzata nell’organizzazione di eventi enogastronomici per i prodotti Made in Italy. Non solo vino, però. Grazie a Buonitalia, erano infatti presenti con i loro straordinari prodotti i consorzi del Prosciutto San Daniele, dello Speck Alto Adige IGP, del Parmigiano, del Fiore Sardo, del Piave, della Fontina, l’Unione Pastai italiani rappresentata da Divella, Rummo, Garofalo, Delverde, oltre alle selezioni del Salumificio Bertolin e della Dinus Donavit. Il 28 febbraio, riflettori puntati su un altro pilastro della tavola mediterranea – l’Olio Extravergine d’Oliva – rappresentata da Piccardo & Savorè, Viride, i consorzi della Dop Val di Mazara, della DOP Riviera Ligure, della DOP Bruzio. Il programma di Sensofwine NY è stato arricchito dalla presentazione della “America’s 1000 Top Italian Restaurants 2008”, guida realizzata da Zagat per Buonitalia, che raccoglie in un unico volume gli ambasciatori della cucina italiana negli Stati Uniti.

Molti lo definiscono un “filosofo del mondo del vino” per il suo approccio del tutto particolare alla degustazione: basta leggere alcuni dei suoi libri per rendersi subito conto dello stile inconfondibile di Luca Maroni. A lui, già collaboratore di Luigi Veronelli e fondatore della LM edizioni, dobbiamo numerose guide e pubblicazioni italiane e internazionali dedicate a chi vuole conoscere e apprezzare meglio il vino e la degustazione. Da questo numero, Luca Maroni porterà in èItalia il meglio dei territori italiani vocati alla viticoltura.

LUCA MARONI KICKS OFF HIS COLLABORATION WITH A NEW COLUMN DEDICATED TO THE WORLD OF WINEMAKING

Made in Italy quality at Sensofwine New York Many call him a “philosopher of the wine world” for his highly particular approach to tasting: just read some of his books to recognize the unmistakable style of Luca Maroni right away. He, collaborator with Luigi Veronelli and founder of LM editions, is responsible for numerous Italian and International guides and publications dedicated to those who want to know and appreciate the wine and the tasting better. Starting with this issue, Luca Maroni will give èItalia a look at the best of the Italian regions dedicated to wine growing.

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ood, Wine, Italy. Three words conjured up by the Made in Italy dream in the imaginations of all Americans. National food and wine delicacies were the highlights of the Sensofwine event, the great sampling of a selection of the best Italian food & wine products that took place in collaboration with Buonitalia in New York February 27th and 28th. In the evocative Helen Mills event space, workers, journalists, and enthusiasts “entered the glass through” the training on the method of sampling that I have developed that is based on the relationship between the quality and pleasantness of the wine. Sensofwine was also the most advantageous occasion for presenting my new guidebook, “Top 500 Italian Wine Producers” which highlights the best Italian wineries, many of which offered samples of their products for the event. Sensofwine New York was an important moment for emphasizing the great work that the Wine department was able to carry out in Italy. With the strong Euro, besides, the sector was able to grow even in 2007 generating results in the double digits. Just think that today wine counts for 20% of the entire food exports from our country. Now, however, we need to continue to publicize, to offer samples of our products, because competition from world producers is strong on every front.

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This is where Sensofwine steps in, platform chosen by my company for the promotion of the excellence of Italian winemaking in the world. A project that sees us as partners and sustainers of the NIAF, as was evidenced by our presence in Washington at their annual convention. A project that made us choose as communication partner Alta Cucina, an association in Manhattan specialized in the organization of food and wine events for products Made in Italy. Not just wine though. Thanks to Buonitalia, the promotion agency for the Italian agricultural and food industry, the consorts of Prosciutto San Daniele, Speck Alto Adige IGP, Parmigiano, Fiore Sardo, Piave, Fontina, the Italian Union of Pasta Makers represented by Divella, Rummo, Garofalo and Delverde, plus selections from Bertolin Sausage and Salami Factory and Dinus Donavit also presented their extraordinary products. February 28th, spotlights focused on another staple of the Mediterranean table – Extra virgin olive oil – represented by Piccardo & Savorè, Viride, and the consorts of DOP Val di Mazara, DOP Riviera Ligure, and DOP Bruzio. The schedule of Sensofwine NY was enriched by the presentation of “America’s 1000 Top Italian Restaurants 2008” a guide compiled by Zagat for Buonitalia with the intent to gather the ambassadors of Italian cuisine in the United States in a single volume.


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MILANO MODA DONNA di Rita Palumbo

Parola d’ordine: eleganza. Eleganza raffinata, ricercata e soprattutto preziosa. La Moda italiana, in passerella a Milano tra il 16 e il 23 febbraio scorso, ha confermato di saper mixare tradizioni e gusti di culture diverse, e di saper dare una risposta adeguata alle donne di qualsiasi Paese del mondo con proposte di stile e tessuti di altissimo livello.

Command: elegance. Refined, sought-after and, above all, precious elegance. Italian Fashion, on display in Milan from 16 th-23th February, confirmed that it knows how to mix traditions and tastes of different cultures, and how to give the right answer to women from any Country in the world with suggestions of style and fabrics of a very high level.

Giorgio Armani


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LE TENDENZE AUTUNNO/INVERNO 2008-2009 DI MILANO MODA DONNA

Elogio all’eleganza 103 sfilate e 137 presentazioni: la Fashion Week ha confermato il suo ruolo internazionale con 20 mila presenze tra buyer, visitatori e stampa estera provenienti da tutti i continenti

Gianfranco Ferré

Emporio Armani

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Lorenzo Riva


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firmato Made in Italy e tendenze dell’Autunno/Inverno 2008-2009 vogliono una donna padrona di sé stessa, che lavora, che gira il mondo, ma che non rinuncia alla propria femminilità e al comfort. Ecco allora le scarpe basse trapuntate e ricamate, di satin di Giorgio Armani, che ha allungato le gonne e che ha giocato con la dimensione dei pantaloni, stretti o larghi, sovrapponendo un cappotto afgano sulla giacca da città, intramontabile e insostituibile. Ancora scarpe basse, ma su gonne al ginocchio e giacche strette per la donna di Emporio Armani: gonne all’altezza del ginocchio e giacche che segnano la vita e si allargano al fondo con un movimento svasato, ma sempre con spalle anatomiche. Inconfondibile il mood di Gianfranco Ferré: le forme architettoniche risaltano la figura femminile con abiti e tailleur neri che pur rigidi donano a qualsiasi donna un tocco di femminilità inequivocabile.

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Giorgio Armani

Total black, total white ma anche rosa che può arrivare al fucsia e che ben si accoppia con colori più forti. Ne è convinto Lorenzo Riva: rosa e verde loden, rosa e grigio con collo in volpe grigia, verde e fucsia, nero e fucsia per ampi giacchini in tessuto double, loden con applicazioni in velluto lavorato astrakan e sciarpe a fichou vagamente edoardiane. Colori e ancora colori non solo per Enrico Coveri, che parla ad una donna bella ed impegnata in tailleur pantalone a vita alta. Colori forti anche per Alberta Ferretti: rosa carico, blu-petrolio o verde-pavone. Tra i temi ricorrenti: la maglia che diventa maxi cardigan da Ferré, come da Blumarine e da Gaetano Navarra, e pelle e pellicce, sia per giacche corte e tre quarti, sia per cappotti o solo per impreziosire colli e polsini da Salvatore Ferragamo a Moschino, a Rocco Barocco a La Perla, a Max Mara.

Alberta Ferretti

Enrico Coveri

Enrico Coveri

TRENDS FOR AUTUMN/WINTER 2008-2009 IN MILANO MODA DONNA

Eulogy to elegance labelled “Made in Italy” 103 fashion shows and 137 presentations: the Fashion Week confirmed its international role with 20,000 attendees in the form of buyers, visitors and foreign press from all over the world

he trends for Autumn/ Winter 2008-2009 see a woman who is sure of herself, who works, and travels around the world but who still maintains her femininity and comfort. So there are quilted and embroidered flat shoes in satin by Giorgio Armani, who has lengthened the skirts and played with the size of the trousers, narrow or wide, putting an Afghan coat over the timeless and irreplaceable city jacket. There are more flat shoes, but with knee-length skirts and narrow jackets for the Emporio Armani woman – knee-length skirts and waisted jackets which

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widen at the bottom with a flared movement but always with anatomic shoulders. The mood of Gianfranco Ferré is unmistakeable – the architectural forms highlight the female figure with black dresses and suits which, although severe, give a touch of certain femininity to any woman. Total black, total white, but also pink which can be almost fuchsia and mixes well with stronger colours. Lorenzo Riva is convinced of this – pink and loden green, pink and grey with a grey fox collar, green and fuchsia, black and fuchsia for ample jackets in double fabrics, loden with astrakhan-

worked velvet details and vaguely Edwardian fichou scarves. Colour and yet more colour, not just for Enrico Coveri, who refers to a beautiful, busy woman in a high-waisted trouser suit. Strong colours for Alberta Ferretti as well – strong pink, petrol blue or peacock green. Among the recurring themes – the jumper that becomes a maxi cardigan from Ferré, Blumarine and Gaetano Navarra, and leather and fur, for both short and three-quarter length jackets and coats, or just to enrich collars and cuffs from Salvatore Ferragamo, Moschino, Rocco Barocco, La Perla and Max Mara. 31


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UN VADEMECUM PER SALVARSI DALLA “NEVROSI DEL POSTO FISSO”

A HANDBOOK FOR SAVING YOURSELF FROM “FIXED JOB NEUROSIS”

In bookstores, a “hymn” to job insecurity Are we sure we want to sacrifice our dreams and aspirations for a contract for an indefinite duration? According to Massimo Sideri, we had better think hard about it… ow to save yourself from a fixed job”. The title of the book already arouses our curiosity, as it sounds paradoxical and contrary to the historical and current debate about work politics in Italy. Especially since the very foundation of our sixty year old constitution hinges on work issues. The subtitle explains and peaks our interest even more: “An elegy to job insecurity for employees in indefinite duration contracts”. The cover of this book from the beautiful, small series Gli Speciali – Albatros published by Il Filo, completes the enchantment and arousal of curiosity: a graphic revision of Goya’s famous engraving The sleep of reason produces monsters. The author is a young economic journalist for the Corriere della Sera, Massimo Sideri. Born in Rome nearly 36 years ago, in Milan since 2001, he has covered the large recent financial scandals: from the Cirio case to Parmalat, to takeover attempts by BNL and Antonveneta for the influential newspaper on via Solferino. “How to save yourself from a fixed job” comes from a direct and deep awareness of the dramatic problems in our economic and civil world, but is also the self-mocking story of a journalist who aims to exorcise his own fears, inviting readers to courageously choose not to trade in their dreams. Yes, because this “first manual on job insecurity” is, oddly enough, not so much written for those who are still seeking the unattainable illusion of the indefinite duration contract world, but rather for those who have already achieved this fortune-misfortune: the hard-won prison of a desk, often achieved by selling away your life’s highest dreams and desires, and the joy and enthusiasm necessary for contentment. Citing journalistic, literary, and cinematic sources, Sideri precisely, clearly, and thoroughly illustrates the limits of the Italian cultural and political system which views change in general and change of work in particular, as a sort of failure in and of itself. Thus, Sideri urges the reader not to set aside his dreams just to pursue “fixed position neurosis” in order to rediscover the aspirations and motivation of times gone by. As the author himself said in an exclusive interview with èItalia, “the indefinite duration contract clashes with natural human laziness: a man genetically ready to preserve aspirations and desires under the safe roof (lifelong) of a fixed job just does not exist. I believe the problem lies here: the signature on an indefinite duration contract is a hallowed right because in Italy it is the line of demarcation between those who receive a decent stipend (with benefits, guarantees, and rights such as holidays, maternity leave, and protection in the case of illness) and those who receive nothing. But the culture of the fixed job is something more: it is the tendency to sign an indefinite duration contract in any job only to regret it after throughout your life, keeping it however as a sort of condemnation until retirement. This is the Italy that cannot function”. The short-term contract: the symbol of social, career, political, and personal freedom.

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In libreria, un “inno” al precariato Siamo sicuri di voler sacrificare sogni e aspirazioni per un contratto a tempo determinato? Secondo Massimo Sideri sarebbe meglio rifletterci sopra… di Mauro Aprile ome salvarsi dal posto fisso”. Già il titolo del libro non lascia indifferenti, suonando controcorrente e paradossale rispetto al dibattito storico ed attuale sulla politica del lavoro in Italia. Ricordando inoltre che proprio sul lavoro si imperniano le fondamenta della nostra sessantenne Costituzione. Il sottotitolo spiega e promette ancora di più: “Elogio del precariato a uso degli assunti a tempo indeterminato”. La coperta della bella e piccola collana Gli Speciali – Albatros, dell’editore Il Filo, completa l’incantesimo e fomenta la curiosità: una rielaborazione grafica della celebre incisione di Goya Il sonno della ragione genera mostri. L’autore è un giovane giornalista economico del Corriere della Sera, Massimo Sideri. Nato a Roma quasi 36 anni fa, a Milano dal 2001, ha seguito per l’autorevole testata di via Solferino i grandi scandali finanziari degli ultimi anni: dal caso Cirio a Parmalat, fino ai tentativi di scalata di BNL e Antonveneta. “Come salvarsi dal posto fisso” nasce da una conoscenza diretta e profonda dei drammatici problemi del nostro mondo economico e civile, ma è anche il racconto autoironico di un giornalista che intende esorcizzare le sue stesse paure, invitando il lettore a scegliere con coraggio di non barattare i propri sogni. Sì, perché questo “primo manuale sul precariato” si rivolge paradossalmente non tanto a chi cerca ancora l’inarrivabile chimera del lavoro a tempo indeterminato, bensì a chi ha raggiunto questa fortuna-sfortuna: la conquistata prigione di una scrivania, avendo magari dovuto in cambio svendere molto spesso i migliori sogni e i desideri della propria vita, la gioia e l’entusiasmo necessari per vivere bene. Sideri illustra con leggerezza, chiarezza e rigore, attraverso citazioni giornalistiche, letterarie e cinematografiche i limiti di un sistema culturale e politico italiano, che vede nel cambiamento in generale e in quello del lavoro in particolare, una sorta di fallimento in sé. Pertanto Sideri invita il lettore a non alienare i propri sogni perseguendo la “nevrosi del posto fisso”, per ritrovare le aspirazioni e le motivazioni di un tempo. Come dichiara l’autore stesso in un’intervista esclusiva per èItalia, “il tempo indeterminato stride con la naturale pigrizia umana: non c’è uomo geneticamente pronto a preservare aspirazioni e desideri sotto il tetto sicuro (a vita) di un posto fisso. Ecco, credo sia questa la differenza. La firma di un contratto a tempo indeterminato è un diritto sacrosanto perché in Italia è la linea di demarcazione tra chi riceve uno stipendio decente (con benefit, garanzie e diritti come quello alle ferie, alla maternità e alla protezione in caso di malattia) e chi non riceve niente. Ma la cultura del posto fisso è qualcosa di più: è la tendenza a firmare un contratto a tempo indeterminato in un posto qualsiasi per poi lamentarsene a vita mantenendolo però come una condanna fino alla pensione. È questa l’Italia che non ce la può fare”. Il precariato, dunque, quale simbolo di libertà, sociale e lavorativa, politica e personale.

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LA CASA DEL TRIDENTE PRESENTA LA BERLINA EXECUTIVE PER IL MERCATO USA

MONDO MOTORI

La Maserati grande regina al Salone dell’Auto di Detroit Da oltreoceano arriva l’anteprima mondiale della Quattroporte “Collezione cento”, con allestimento extra lusso, prodotta in edizione limitata di 100 esemplari di Valerio Alias l primo appuntamento internazionale dell’auto è a Detroit, Michigan (USA), siamo in casa Ford, tanta sostanza ma poca ricerca nell’eleganza e nella raffinatezza. La musica è sempre la stessa: “gipponi”, o come si usa in questi ultimi anni SUV, sono sempre macchinoni, e a Detroit va in scena la solita passerella delle 4X4 USA, sicuramente tecnologiche ma poco esclusive. Ma nello stand Italia, la casa del Tridente si presenta con un elegantissimo color avorio, cuore imponente, V8 4.2 da 400 CV, nella veste della Quattroporte “Collezione Cento”. La linea è impreziosita da una livrea sulle fiancate che enfatizza le sinuose forme della Quattroporte, calandra cromata a nido d’ape e le griglie laterali abbinate, rimarcano infine il carattere di ammiraglia executive della berlina. L’Amministratore Delegato di Maserati, Roberto Ronchi, è entusiasta: il mercato USA fa impennare le vendite, va oltre le aspettative e, con 2600 vetture consegnate nel 2007 (con un incremento di oltre il 20% rispetto al 2006), gli Stati Uniti per Maserati costituiscono il primo mercato al mondo. Per festeggiare questo successo, la Casa del Tridente espone a Detroit la propria “ammiraglia”, la Maserati Quattroporte, con un allestimento extra-lusso. La Quattroporte “Collezione Cento”, prodotta in edizione limitata di 100 esemplari,

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appunto, è sintesi del non plus ultra in fatto di eleganza, comfort e, ovviamente, grandi prestazioni. E gli interni? Dai sedili in pelle Poltrona Frau color cuoio caratterizzati dalla zona centrale con impunture a forma di rombo e bottoni in tinta, agli inserti in legno wengé lucido presenti su volante, consolle centrale e mobiletto: tutto dà la sensazione di essere in un ambiente esclusivo. Vera primizia gli intarsi in madreperla, che regalano un’insolita luce al nome della vettura e al tridente sul pomello del cambio. Ogni esemplare della Quattroporte “Collezione Cento”, che utilizza il V8 4.2 da 400 cavalli con trasmissione automatica a 6 rapporti, ha una targhetta numerata che ricorda la serie limitata, integrata nel listello della plancia. Alla Maserati hanno pensato a tutto, guidando in abito da sera potrebbe venir voglia di gestire una vera postazione multimediale per mezzo del sistema Maserati Multimedia Entertainment. Culla della tecnologia è il bracciolo posteriore centrale, dove trovano alloggio la presa AUX-IN, la docking station iPod, la sede per la Sim card e la presa USB per la visione di foto, video o l’ascolto di brani (MP3/WMA) contenuti in altre periferiche. Inoltre, nei retroschienali dei sedili anteriori sono incastonati due schermi touch screen da tv 10.4''.

Roberto Ronchi

MASERATI PRESENTS ITS EXECUTIVE SEDAN FOR THE US MARKET

Maserati great Queen of the Auto Show in Detroit On the other side of the ocean: the world preview of the Quattroporte “Collezione cento” with extra luxurious outfitting, released in limited edition with only 100 models.

he leading international auto event is in Detroit, Michigan (USA) in Ford territory with lots of substance but little by way of elegance and refinement. The music is always the same: “big jeeps” or SUVs, however they are called, they are always oversized cars, and in Detroit there is the usual display of American 4x4 vehicles, definitely technological, but not very exclusive. But at the Italian stand, the Casa del Tridente outdoes itself with an elegant ivory coloured Quattroporte “Collezione Cento” sedan with a powerful 400 CV V8 4.2 engine. The line is embellished by livery on the sides that emphasizes the sinuous form of the fourdoor, smocked chromium-plated calendar with

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matching lateral grills adding the final touches to the admirable executive character of the sedan. The Managing Director of Maserati, Roberto Ronchi, is enthusiastic: the US market sales have gone beyond expectations with 2600 cars delivered in 2007 (with a increase of more than 20% with respect to 2006) the United States is the leading market in the world for Maserati. To celebrate this success, the Casa del Tridente exhibits its “admiral” the Maserati Quattroporte with an extra-luxurious outfitting in Detroit. The Quattroporte “Collezione Cento” released in limited edition of 100 models, in fact, is a synthesis of ultra non plus in terms of elegance, comfort, and obviously, great performance. And the interiors? From seats in Poltrona Frau tan leather characterized by the central zone with

rhombus shaped stitching and matching coloured buttons, to inserts in bright wengé wood on the steering wheel, central console, and dashboard: they all create the sensation of being in an exclusive setting. True trend the inlay in mother-of-pearl that gives an unusual light to the name of the car and on the pitchfork symbol on the transmission knob. Each four-door model in the “Collezione Cento” that uses the V8 4.2 400 horsepower with six ratio automatic transmission has a numbered tag set in the console strip that identifies it as part of the limited edition series. They thought of everything for this car, while driving in fancy clothes one could want to take advantage of the imposing Maserati Multimedia Entertainment system. The central posterior armrest is a bed of technology where an AUX-IN outlet, an iPod docking station, a Sim card insertion and USB outlet are located for viewing photos, videos, or listening to (MP3/WMA) tracks in other peripheral devices. In the backseat, there are two 10.4'' touch screens TVs. 33


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UN ITALIANO VINCENTE IN INGHILTERRA

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gno di un italiano, per risolvere i loro problemi, sia pure di natura calcistica. Non era (quasi) mai successo in passato, anche perchè difficilmente Oltre Manica hanno avuto fiducia in noi. Una volta Winston Churchill disse: “Gli Italiani perdono le guerre come partite di calcio e le partite di calcio come le guerre”. Il celebre statista pronunciò questa frase ben prima che Fabio Maximo, il 14 novembre 1973, siglasse col suo gol la prima vittoria azzurra a Londra, salutata dai perfidi giornali inglesi come “il successo dei camerieri italiani.” Dopo qualche anno fu Gianfranco Zola a firmare un altro storico successo a Wembley e a diventare idolo del calcio britannico giocando nel Chelsea e ricevendo il titolo di baronetto. Sarà perchè Capello ha sconfitto a domicilio i “maestri”, sarà perchè gli inglesi non vincono nulla dai tempi di “Sir” Alf Ramsey (Mondiali 1966, in Inghilterra), ma la Football Association ha chiamato don Fabio per riportare in alto le sorti degli spelacchiati leoni britannici. Del resto, uno scrittore contemporaneo, John Foot, ha stabilito che “per capire gli Italiani, bisogna capire il calcio”. E Capello impersona il mondo del pallone vincente. Intanto ha regalato agli Inglesi la prima soddisfazione. Il resto si vedrà.

A WINNING ITALIAN IN ENGLAND

Capello export Mr. Fabio gave the English back the fun of winning. Tabloids are disappointed: they had described him as a sergeant with a hand of iron with no appeal, and now they have had to change their opinion abio Capello had a winning start against Switzerland at Wembley: a positive sign for a (less gloomy) future of the English national team. Tabloids had compared him with Moses because of his ten commandments, making sarcastic comments on the fact that, during the training camp of the National Team, players are not allowed to arrive late, drink, meet wives and girlfriends, be disrespectful, use playstations, wear shabby or eccentric clothes, use their mobiles outside their rooms, and they are called only by their last name. Fabio Capello decided to leave out David Beckham, who would have bee glad to celebrate his 100th presence in the National team; they already knew each other, since Capello had already excluded him from Real Madrid. The press talked about “getting back to school” and “army camp”, since Capello himself said these words through an interpreter. It was important to make himself understood: “You have a special talent in misinterpreting: I have set rules because maybe there is someone who is not used to respecting them”. In a few words, Fabio Capello stated that things will be done according to his rules, without any paternalistic or sloppy management of the National Team… and also without any journalists. They will try to get their revenge, but at present they have to keep quiet, since the victory against Switzerland at Wembley has demonstrated that Capello’s hard line with regards to players and team’s rules was necessary. It will not be easy to improve the fortunes of the English national team after forty years of bad results. English tabloids tried to show Mr. Fabio in a bad light by investigating any possible tax evasion (with no success), they said that his “lack of fluent English” would have caused him problems and misunderstandings. Nevertheless, Mr. Fabio is not used to being discouraged by critics. The subjects of Her Britannic Majesty haven’t found a pretext to seize upon yet to make life difficult for the coach. They should accept the fact that they need an Italian to solve their problems, even if only with regards to football. It had (almost) never happened in the past, since the English don’t trust Franco Zuccalà us that much. Winston Churchill said “Italians lose wars as if they were football matches, and football matches as if they were wars”. The famous statesman said this sentence long before Fabio Maximo scored a goal and determined the Italian victory in London on the 14th November 1973, which was called by the perfidious English tabloids as “the Italian waiters’ success”. Some years later Gianfranco Zola attained another historic success at Wembley and became a star of British football playing for Chelsea and being appointed baronet. Maybe it is due to the fact that Capello defeated the “masters” at home or because the English have not won anything since the times of “Sir” Alf Ramsey (1966 World Championship in the UK), the Football Association decided to call Mr. Fabio to reverse the difficult situation of the shabby British Lions. Moreover, John Foot, a contemporary writer, stated that “to understand Italians, you have to understand football”. Capello embodies the idea of “winning” in football. At present, he has just given the English their first satisfaction, for the rest we shall have to wait and see.

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Don Fabio ha ridato agli Inglesi il gusto del risultato. I tabloid “delusi”: avevano parlato di un sergente di ferro che non sa divertire, e ora hanno dovuto ricredersi di Franco Zuccalà abio Capello si è presentato a Wembley con la vittoria sulla Svizzera: un primo acconto sul futuro (meno triste) della Nazionale inglese. I tabloids lo hanno paragonato a Mosè, con i suoi dieci comandamenti, e avevano fatto delle facili ironie: nel ritiro della Nazionale sono vietati ritardi, alcol, donne, atteggiamenti irriverenti, playstations, vestiti trasandati o eccentrici, uso smodato del telefonino, e i giocatori vengono chiamati solo per cognome. Fabio Capello si è presentato lasciando fuori David Beckham, che ben conosce avendolo emarginato già al Real Madrid, e che avrebbe voluto celebrare la presenza n.100 in Nazionale. I giornali hanno parlato di “ritorno a scuola” e di “campo militare”, anche perchè Capello ha detto queste cose tramite un interprete. Era importante farsi capire: “Voi siete bravi a fraintendere: ho stabilito delle regole perchè forse non tutti sono abituati a rispettarle”. Insomma, Fabio Capello ha fatto capire subito che si andrà avanti con i suoi sistemi e non con una conduzione paternalistica o approssimativa della Nazionale e dei… giornalisti. Cercheranno di vendicarsi, ma per ora debbono star zitti perchè battendo la Svizzera a Wembley ha dimostrato che la sterzata, per quanto riguarda convocati e formazione, ci voleva. Non sarà facile risollevare le sorti della Nazionale inglese, dopo oltre quarant’anni di insuccessi. I tabloids d’Oltre Manica hanno tentato di dar fastidio a don Fabio, hanno percorso (vanamente) la strada dell’evasione fiscale, hanno scommesso che il suo inglese poco “fluent” sarebbe stato causa di problemi e malintesi. Ma don Fabio non si scoraggia alla prima critica. Insomma, i sudditi di Sua Maestà non sanno a cosa attaccarsi per rendere la vita difficile al c.t. Dovranno farsene una ragione: hanno biso-

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INSIEME DAL 2005 PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA PAESE

Patto a Tre per il Sistema Paese EDITORIALE

PER L’ITALIA, UNA NUOVA COLLOCAZIONE NELLA COMPETIZIONE GLOBALE L’Italia è un Paese a imprenditorialità diffusa e, ridimensionata l’incidenza della grande industria, è evidente che la piccola e media impresa costituisce l’ossatura dello sviluppo economico del Paese. Lo sviluppo economico è oramai al centro del dibattito, e non solo in Italia, sulle decisioni di politica economica e sociale, e sui fattori che realmente lo influenzano. A questo proposito vengono in mente le seguenti domande: il livello d’imprenditorialità, che varia da Paese a Paese, influenza il tasso di crescita economica di un Paese? E da che cosa dipende il livello di imprenditorialità di un paese? L’Italia nel 2007 è diventato il primo Paese nell’esportazione nell’Europa dei 15. L’incremento delle esportazioni in euro correnti è stato +12% per l’Italia, +10% per la Germania, +4% per la Spagna, +3% per la Francia e -13% per il Regno Unito. L’economia italiana, sia nel 2006 che nel 2007, è cresciuta l’1,9%, cioè due anni di crescita a circa il 2% che è una novità per l’Italia degli ROSARIO anni duemila. Infatti, nel ALESSANDRELLO Presidente quarto trimestre del del Comitato 2006, il PIL italiano Consultivo di crebbe dell’1,9% rispetAssocamerestero to allo stesso periodo del 2005 e si trattava di uno dei valori più elevati nell’“Europa dei 15” e con giudizio superficiale si concludeva che l’Italia avesse imboccato la strada giusta e il peggio fosse passato. In realtà il 2007 ha chiuso però in frenata e le prospettive per il 2008 non sono favorevoli. Occorre, cioè, rendersi conto che nel corso degli ultimi 15 anni, il Paese ha accumulato un divario che l’ha allontanato in maniera sensibile dagli altri Paesi avanzati dell’Europa. Tale divario non può realisticamente essere recuperato con rapidità, e proprio per questo è utile esaminarne gli aspetti salienti. Anche perché, in tutti questi anni, gli interventi dei vari governi che si sono succeduti hanno creato una sommatoria di interventi congiunturali affastellati uno sull’altro per affrontare problemi che sono, invece, strutturali, spesso con effetti opposti a quelli desiderati. Oggi sono necessarie politiche di

Sergio Luciano

Con la nuova formula editoriale degli inserti Italia for Italy, èItalia, Economy ed Assocamerestero proseguono nel 2008 con la loro attività comune di informazione a sostegno del Made in Italy di Sergio Luciano, Direttore di Economy ssocamerestero, èItalia ed Economy hanno rinnovato e rilanciato il loro “patto a tre per il Sistema Paese” per il 2008, varando una nuova iniziativa editoriale che saprà meglio intercettare i mutati interessi delle imprese italiane che esportano e delle imprese straniere che vogliono lavorare con l’Italia. Dopo gli Speciali Paese pubblicati in abbinata, dal 2005 ad oggi, sulle due riviste e sostenuti con grande successo e partecipazione di pubblico dai relativi convegni nei Paesi interessati, e a conferma dell’interesse da parte dei nostri lettori, l’attività di informazione sui grandi temi dell’internazionalizzazione di Assocamerestero, èItalia ed Economy, proseguirà con una nuova formula editoriale che utilizzerà l’inserto “Italia for Italy” di èItalia, dedicato all’internazionalizzazione e pubblicato

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anche da Economy, allo scopo di contribuire ad affermare e valorizzare ulteriormente il panorama produttivo italiano, e quindi favorire i contatti tra imprese italiane ed estere. L’inserto Italia for Italy, promosso da Assocamerestero, supera il concetto di “Dossier Paese”, anche grazie al fatto che la panoramica sulle realtà emergenti dello scenario internazionale per il Made in Italy è stata ormai fatta in profondità e ripetutamente negli ultimi due anni, e opta per un’altra formula, quella di offrire una informazione mirata, ma più snella e trasversale, sul ruolo dell’Italia nei mercati mondiali. Italia for Italy si pone come un qualificato strumento di osservazione e di comunicazione di Enti pubblici e imprese private che contribuiscono alla definizione della politica internazionale del sistema produttivo italiano e sempre al suo servizio.

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accompagnamento a medio termine che potrebbero essere sviluppate per aiutare il Paese produttivo a trovare una nuova collocazione nella competizione globale. A questo scopo possiamo elencare: Diminuire il costo della politica in senso allargato poiché la rivoluzione digitale, la globalizzazione dell’economia dei mercati e delle conoscenze, le grandi migrazioni e i problemi della società multietnica, impongono all’Italia uno straordinario sforzo di innovazione, riforme, modernizzazione. Tenere a posto la finanza pubblica e ridurre imposte e tasse. Liberalizzare i servizi e renderli più competitivi. Sviluppare una politica energetica che riduca il costo dell’energia e renda il Paese meno esposto ai rischi di questo settore fondamentale. Ridurre il divario tra costi netti per i dipendenti e costo del lavoro. Bloccare e invertire tutte quelle riforme scolastiche che stanno svuotando di significato la formazione tecnico-professionale e hanno creato più di 3.000 lauree con valore legale e un’Università in ogni “contrada”. Non ostacolare il processo d’internazionalizzazione delle medie imprese italiane. Sviluppare linee chiare di politica economica che possono essere punto di riferimento stabile per le imprese. Stimolare le piccole imprese verso i distretti di nuova generazione. Avere una “Giustizia” che funzioni, con un corpo di leggi adeguato a un Paese moderno e a economia avanzata quale è l’Italia.

EDITORIAL

A new position for Italy in global competition by Rosario Alessandrello, Chairman of the Assocamerestero Advisory Committee taly is a country of diffuse entrepreneurship and, given the restructuring of large industry, it is evident that small and medium sized enterprises now construct the backbone of the country’s economic development. By now, economic development is at the centre of debate, and not only in Italy, about decisions regarding economic and social policy, and the factors that actually influence it. This debate raises the following questions: does the level of productivity, that varies from country and country, influence the rate of a country’s economic growth? And on what does the level of a country’s productivity depend? In 2007 Italy became the leading country in exportation among the 15 Europe Union countries. The increase in exportations in the Euro countries was +12% for Italy, +10% for Germany, +4% for Spain, +3% for France, and 13% for the United Kingdom. The Italian economy grew 1.9% in both 2006 and 2007, that is: two years of growth at

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around 2%, a new experience for Italy since the year 2000. In the fourth trimester of 2006, the Italian GDP grew 1.9% with respect to the same period in 2005 and indicated one of the highest values in the 15 EU countries. Many superficially concluded that Italy had taken the right path and the worst was past. Actually 2007 closed slowing down with unfavourable perspectives for 2008. It is necessary therefore to realize that during the past 15 years, the country widened a gap that considerably distanced it from other advanced countries in Europe. Such a gap cannot realistically be recuperated quickly, which is why it is useful to examine the principle causes. Also because, in these years, the actions of various governments following one after another implemented a series of economic policies in order to confront problems that were instead of a structural nature, often creating the opposite of desired effects. It is necessary to develop some short term support policies in order to help the productive element of the country to find a new position in global competition. To this end we list: Lower the cost of government overall because the digital revolution, globalisation of

the economy of markets and knowledge, large migrations, and the problems of multiethnic societies pose extraordinary strains of innovation, reforms, and modernization on Italy. Hold public finance steady and reduce fees and taxes. Liberalize services and render them more competitive. Develop an energy policy that reduces the costs of energy and renders the country less exposed to risks in this fundamental sector. Reduce the gap between net costs of employees and costs of work. Block and turn over those scholastic reforms that are significantly emptying technical-professional training and have created more than 2,000 graduates with legal value and “provincial” universities. Do not impede the process of internationalisation of small Italian enterprises. Develop clear lines of economic policy that serve as a stable reference point for enterprises. Stimulate the small enterprises towards the up and coming sectors. Implement a “Justice” system that works, with a body of laws suitable to a modern country and advanced economy like Italy.


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Uniti

per portare l’ECCELLENZA ITALIANA nel Mondo

Quest’aggregazione operativa ha permesso l’adesione all’Inserto di importanti istituzioni pubbliche e private come l’area Internazionalizzazione dei Ministeri degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale, l’Unioncamere, la SACE, la Simest, la Camera Nazionale della Moda e di importanti Enti e Aziende. Lo sviluppo del piano editoriale di Italia for Italy, curato dalla redazione di èItalia in collaborazione con la rete diplomatico-consolare italiana nel Mondo e coordinato da Assocamerestero, offre un’informazione macro-economica sulle opportun i t à d i a f f a r i ch e l e C a m e r e d i Commercio Italiane all’Estero (CCIE) individuano nei vari Paesi dove operano, articolata in ampi servizi corredati da interviste e approfondimenti condotti dalla redazione di Economy, per una costante azione di monitoraggio di quanti supportano la proiezione all’estero del sistema produttivo italiano. I benefit per le imprese e gli enti che parleranno di sé attraverso Italia for Italy sono chiari: un’occasione importante di visibilità all’estero grazie alla capillare diffusione nel mondo di èItalia e quindi una qua-

lificata opportunità di promozione delle loro specificità, del loro “know how” e dei loro prodotti sui mercati esteri. La scelta di rinnovare la pubblicazione dell’inserto di èItalia in abbinata anche su Economy, il business magazine di Mondadori, permetterà di ampliare ancora di più il bacino di utenza garantito internazionalmente da èItalia con un settimanale che, per autorevolezza e diffusione, raggiunge sia il mondo della finanza che quello delle piccole e medie imprese, ma è riconosciuto come un canale informativo serio e affidabile anche da tutte le grandi aziende italiane. Infine, le 74 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE), presenti in 48 Paesi, potranno parlare di sé anche attraverso Italia for Italy e, giovandosi di una efficace e positiva immagine nazionale, illustrare la vasta gamma di servizi di marketing e informazioni commerciali che sanno offrire e che possono rispondere al meglio alle esigenze delle aziende di penetrare sui diversi mercati locali, confermandosi così come uno strumento-chiave a sostegno del processo di internazionalizzazione.

UNITED SINCE 2005 FOR THE INTERNATIONALISATION OF OUR COUNTRY

Three-way pact for the Italian Economic System

ways at their service. This operating consortium has allowed for the inclusion in the supplement of important public and private institutions such as the Internationalisation area of the Ministry for Foreign Affairs and for International Commerce, Unioncamere, SACE, Simest, National Chamber for Italian Fashion and other important Companies and Entities. ssocamerestero, èItalia and Economy have renewed and The development of the editorial structure of Italia for Italy, carried relaunched their 3-way pact for 2008, launching a new pub- out by the editorial staff of èItalia in conjunction with Economy in collishing initiative which will be able capture the changing inter- laboration with the network of Italian Diplomatic offices in the world ests of Italian exporting companies and foreign companies wishing to and coordinated by Assocamerestero, offers macro-economic information on business opportunities which the Italian Chambers of work in Italy. After the Speciali Paese supplements published from 2005 to to- Commerce Abroad (CCIE) pinpoint within the various countries day, in conjunction with 2 magazines and supportwhere they operate. Supported by articles and ined with great success and public participation by terviews carried out by the staff of Economy, to be With a new editorial various congresses in interested countries, the informat for the Italia for able to have a constant monitoring of how the Italian System is working abroad. formation activities of Assocamerestero, èItalia and Italy supplements – Economy on the broad themes of internationalizaThe benefits for the private and public sector èItalia, Economy and tion, will continue with a new editorial format dedicompanies who talk about themselves through Assocamerestero cated to internationalisation and published by Italia for Italy are clear: an important way to gain viscontinue their joint Economy. With the aim of contributing to the Italian ibility abroad thanks to the worldwide reach of activity for information èItalia linked with Economy, Mondadori’s business productive panorama and therefore aid contact beand support for Made in magazine, which allows the audience of èItalia to be tween Italian and foreign companies. Italy products into 2008 further extended thanks to a authoritative and wideThe Italia for Italy supplement, promoted by Assocamerestero, has overtaken the “Dossier Paese” ly distributed weekly magazine reaching the world also thanks to the fact that the view of emerging realities on the inter- of finance and of small to medium sized companies, but is also national scene for Made in Italy has been studied in depth and re- known as a reliable source of information by Italian multinationals. peatedly over the past 2 years, and has opted for another formula, of Finally, the 74 Italian Chambers of Commerce in 48 Countries can offering targeted information, which is both more precise and cross- advertise themselves through Italia for Italy, levering the Country’s sector, on the role of the Italy on the world economic stage. positive image, illustrating a wide range of marketing and commercial Italia for Italy is presenting itself as a valid instrument of observa- information tools, providing the perfect aid to the needs of companies tion and communication for public and private sector companies wishing to reach different local markets, and thereby guaranteeing its which contribute to the definition of international politics and are al- position as a key to supporting the process of internationalisation.

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ASSOCAMERESTERO I SUCCESSI OTTENUTI NEL PASSATO DEVONO FARCI GUARDARE CON OTTIMISMO AL FUTURO

A fianco di Assocamerestero, obiettivi raggiunti I dati dimostrano che negli ultimi due anni c’è stata una forte ripresa, grazie anche alla capacità delle imprese italiane di competere sui mercati mondiali. Ora la sfida è accrescere ulteriormente la qualità dei servizi di Edoardo Pollastri, Presidente di Assocamerestero

Via G. B. Morgagni, 30H 00161 Roma Tel. +39 06 44 23 13 14 Fax +39 06 44 23 10 70 info@assocamerestero.it

e scadenze istituzionali sono spesso un’occasione per fare una riflessione sui risultati conseguiti e un bilancio delle realizzazioni compiute per definire anche i percorsi di ulteriore crescita. Questi due anni sono stati di forte ripresa per la capacità delle imprese italiane di competere nell’economia internazionale. La crescita economica del Paese è stata largamente sostenuta dall’aumento delle esportazioni: in meno di 24 mesi l’incremento dell’export è stato di più di 70 miliardi di euro, e, se fino allo scorso anno lamentavamo una continua erosione delle quote di mercato, le ultime informazioni ci dicono che abbiamo invertito la tendenza e la crescita delle esportazioni è stata superiore a quella degli altri Paesi dell’Unione Europea a 15, e quindi anche della Germania. Si tratta per la verità di un processo che parte da lontano, e ricordiamo che già a metà del 2005 le CCIE avevano segnalato la ripresa di molti settori sui mercati internazionali. Lo sforzo di proiezione internazionale è stato favorito (e in alcuni casi anche anticipato) dall’azione promozionale delle Camere di Commercio Italiane nel mondo. In questi due anni c’è stata grande crescita della nostra azione di promozione: tra il 2005 ed il 2007 l’ammontare complessivo dei programmi è passato da 35 a 44 milioni di Euro (+26%), abbiamo concentrato le nostre ini-

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THE SUCCESS OBTAINED IN THE PAST SHOULD

The figures demonstrate that in the last two years there was a strong renewal thanks also to the capacity of Italian enterprises to compete in world markets. Now the challenge is to keep the quality of services up and growing he closing of institutional phases is often an opportunity to reflect on results obtained and review plans enacted in order to define the next steps towards growth. These two years marked a strong renewal of the capacity of Italian enterprises to compete in the international economy. The economic growth of the country was largely sustained by the increase of exportations: in less than 24 months the increase of exports was more than 70 billion Euro, and though until last year everyone complained of a continuous erosion of market shares, the latest information tells us that we have inverted the tendency and growth of exportations was more than that of the other 15 Countries in the EU, including therefore Germany. Actually, this is a process that started long ago. We should remember that in the middle of 2005 the Italian Chambers of Commerce Abroad noticed the renewal of many sectors in international markets. The effort of international projection was favoured (and in certain cases also anticipated) by the promotional activity of the Italian Chambers of Commerce in the world. In these two years we have experienced great growth in our promotional activities: between

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ziative promozionali e fatto crescere le azioni verso i settori più innovativi quali bio e nanotecnologie, energie rinnovabili, aerospazio, ICT. VOLONTÀ DI MIGLIORAMENTO, RISULTATI CONCRETI. Ci eravamo dati due obiettivi centrali con il programma del 2006: aumentare visibilità e considerazione delle CCIE e realizzare una governance del sistema più adeguata al ruolo che avevamo assunto. Negli scorsi anni avevamo lavorato per consolidare il sistema, accreditarlo istituzionalmente come terzo soggetto della promotion all’estero (insieme ad ICE ed ENIT). C’era la necessità di un ulteriore salto. Gli importanti riconoscimenti ottenuti nella precedente legislatura dovevano tradursi in risultati concreti. E su questo punto i risultati sono arrivati. Più volte abbiamo sostenuto che le risorse pubbliche dedicate alle CCIE sono un investimento dello Stato italiano, con un valore moltiplicativo di circa tre volte per la complessiva azione di promozione. In questa legislatura c’è stata concreta condivisione del nostro ruolo: in primo luogo in Parlamento, dove il sostegno delle CCIE ha trovato concordi tutti gli schieramenti politici, appartenenti o meno alla maggioranza, a ulteriore dimostrazione della riconosciuta azione istituzionale e di servizio che svolgiamo. La nostra tesi è che occorre che la promozione sui mercati internazionali, in particolare per le iniziative più specificamente relative al radicamento della presenza all’estero, faccia sostanzialmente leva sulle Camere italiane nel mondo, e possa crescere e valorizzarsi attraverso una sempre più intensa e costruttiva interazione, sul territorio italiano, in primo luogo con il sistema camerale italiano e quindi con il mondo dei consorzi all’esportazione. In due anni il volume delle risorse pubbliche disponibili per l’investimento in promozione delle CCIE è aumentato più del 50%, consentendo un più equilibrato rapporto tra risorse dello stato e capacità delle CCIE di reperire e mobilitare risorse del mercato. UNA GOVERNANCE PIÙ EFFICACE. Un sistema associativo come il nostro è forte se si dota anche di modalità di governance

sempre più efficaci, se riesce ad aumentare la capacità di partecipazione di quanti possono dare un contributo diretto, costruttivo e disinteressato di idee, di metodi e capacità di lavoro. In una associazione la vera ricchezza è nel valore delle persone che vi lavorano, dai Presidenti e Segretari Generali, ai membri del Consiglio, a tutto il personale della Camera, e nella loro capacità di partecipare responsabilmente alla vita associativa. La modifica della nostra “costituzione di sistema”, dello Statuto di Assocamerestero, è stata quindi una importante innovazione, per rendere le regole di governance del sistema più efficaci e favorire ancora di più la democrazia interna e la possibilità di tutti nel contribuire a rendere più saldo l’intero sistema. IN “RETE” CON ENIT E ICE. In questa direzione la sfida è crescere ulteriormente sulla qualità dei servizi, perché sappiamo che la vera forza di una rete è proprio quella di saper investire in modo tempestivo ed efficace sullo sviluppo del suo punto più debole. Ecco perché le CCIE hanno accolto con entusiasmo la realizzazione di un programma di supporto per le realtà che hanno buone potenzialità di azione ma non riescono ancora ad esprimerle compiutamente. Le prove che abbiamo dinanzi, a fronte di segnali preoccupanti di rallentamento della congiuntura internazionale, sono ancora molto impegnative: tra queste il miglioramento del lavoro di squadra all’estero costituisce una condizione essenziale. In due anni abbiamo lavorato molto bene con l’ENIT, che ha creduto ancora di più che nel passato nelle CCIE come partner di riferimento su diversi mercati, per consolidare il turismo italiano nel mondo. Si tratta di un risultato che dobbiamo alla lungimiranza dei vertici dell’ENIT, ma anche al credito che ci siamo guadagnati con il nostro lavoro. E auspichiamo di poter fare lo stesso con l’ICE, anche se in questo caso stentiamo ancora a far seguire alle concordi dichiarazioni di collaborazione dei misurabili risultati concreti. La crescita di ruolo nella promozione, il miglioramento della contribuzione pubblica alle nostre iniziative, una più salda governance di sistema, sono tutti positivi risultati che ci inducono a guardare con fiducia ed ottimismo alle prossime sfide del futuro.

MAKE US LOOK TO THE FUTURE WITH OPTIMISM

Goals reached working with Assocamerestero 2005 and 2007 the complex sum of programs grew from 35 to 44 million Euro (+26%), we concentrated our promotional initiatives and intensified activity towards the most innovative sectors including bio and nanotechnology, renewable energy, aerospace, ICT. THE DESIRE FOR IMPROVEMENT, CONCRETE RESULTS. We were given two central objectives in 2006: increase visibility and consideration of the Italian Chambers of Commerce Abroad (CCIE) and implement a more adequate governance of the system according to the role we had assumed. In recent years, we worked to consolidate the system, to accredit it institutionally as the third international promotions entity (together with ICE and ENIT). A next step was needed. The important recognitions obtained in the preceding legislature had to be translated into concrete results. On this point the results arrived. Often, we have stated that public resources set aside or the CCIE are investments by the Italian government with a tripled return value for the overall promotional activities. In this legislature there was tangible support for our role: first in Parliament where the support for CCIE came from all political fronts, belonging more or less to the majority, because they recognized the value of the institutional activity and services we perform. Our belief is that it is necessary to promote activity in international markets, in particular for ini-

tiatives most specifically related to rooting our presence abroad. We can do this counting on the Italian Chambers in the world, and can grow and evaluate through an increasingly more intense and constructive interaction on the Italian landscape, first with the Italian chamber system and then with the world of exportation consorts. In two years the volume of public resources available for investing in promotional activity by the CCIE has grown more than 50% allowing a more balanced relationship between government resources and capacity of the CCIE to retrieve and mobilize market resources. A MORE EFFICIENT GOVERNANCE. An associative system like ours is strong only if it is equipped with an increasingly more efficient mode of governance, if it can increase the capacity of participation as to how much each member can give direct, constructive, and objective contributions in the forms of ideas, methods, and work skills. In an association the true wealth is in the value of the people who belong to it, from the President to the General Secretary to the council members to all chamber personnel and their capacity to responsibly participate in the life of the group. The modification of our “system make-up” in the by-laws of the Association of Chambers of Commerce Abroad” was therefore a necessary

change in order to render the rules of governance of the system more efficient, to also increasingly favour the internal democracy giving the possibility to all to contribute in the strengthening of the entire system. “NETWORKING” WITH ENIT AND ICE. In meeting this end, the next challenge is to increase the quality of services, because we know that the true strength of a network lies in knowing how to focus in an immediate and efficient way on improving its weakest point. This explains why the CCIE has enthusiastically implemented a support program for the organizations that have high potential for action but are still unable to concretely fulfil it. The trials we have in front of us, to face distressing signs in the international economic climate, are even more demanding: among these include the improvement of the absolutely necessary teamwork abroad. In two years we have worked very well with ENIT which considers CCIE a crucial reference partner in various markets in their efforts to consolidate Italian tourism in the world. The partnership has brought about positive results that we owe to the farsightedness of the best and brightest of ENIT, but also to credits we have earned through our work. We hope to be able to do the same with ICE though in this case we are still trying to follow the agreed declarations of collaboration with measurable concrete results. The growing role of promotion, the improvement of the public contribution to our efforts, a stronger governance of system, are all positive results that prompt us to look with faith and optimism to future challenges. 39


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QUANDO IL DESIGN PUÒ MIGLIORARE LA VITA

“SOLAR BOTTLE”, una bottiglia per purificare l’acqua Come in una moderna favola, un ingegnere italiano e un designer argentino sognano di prendere il sole e l’acqua, per poi distillarne vita di Carla Venosta

olarbottle”. A me piacerebbe di più così, una parola tutta d’un fiato, una parola che è già una forma e un contenuto: si capisce subito che tiene dentro un po’ di sole. Anche, il sole. Perché di una bottiglia si tratta, e dentro ci va l’acqua. Però la sua funzione è quella di rendere pura l’acqua torbida, contaminata, così che poi la si possa bere. Primo appunto: abbiamo nel progetto l’acqua e il sole, elementi vitali, divini, alla radice della vita dell’uomo e sua condizione esistenziale. Secondo appunto: qualche miliardo di esseri umani ha problemi con l’acqua sporca. Non può farne a meno, ma ogni volta si gioca la pelle, e quella dei figli. Flash: mi viene in mente un’antenata, un oggetto più o meno con la stessa vocazione, ed era la borraccia con la quale giocavo da ragazzina nel giardino di Monza, cimelio della guerra sul Piave di mio padre. Anche quella serviva a sopravvivere. Terzo appunto: la forma. Come si fa a raccontare la forma di sole e acqua e idea per l’uomo? Forse ripescando il titolo felice di una famosa mostra alla IX Triennale di Milano (1951 organizzata dallo studio BBPR), “La Forma dell’Utile”, dove gli oggetti erano esposti su grandi vassoi, senza nomi, proprio perché era l’intelligenza dell’estetica a raccontarne la funzione. Questo è un contenitore in PET dalla doppia faccia: da un lato trasparente, per raccogliere i raggi UVA, dall’altro alluminizzato, per aumentare la temperatura favorendo il processo di depurazione. Ed è piatto, per favorire il trasporto e il magazzinaggio. Oltre che utile, Solar Bottle ha un grande stile. Pensiero: qui si parla di futuro, e di sviluppo. Sviluppo legato all’accessibilità di una risorsa come l’acqua, dunque si parla di vita. Allora ci sono due tematiche che si rincorrono: il design e l’etica. Ovvero il design come momento di incontro tra tecnologia e uma-

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nesimo, snodo interdisciplinare, coscienza di chi ha ben presente che il progetto agisce sempre nel sociale, inteso il più ampio possibile, e dunque non vuole accettare il ruolo subalterno di “addetto alla forma esteriore”. Solar Bottle ha vinto l’Index Award 2007: Index è un’organizzazione globale nonprofit che si concentra sul design per migliorare gli aspetti della vita umana. LA STORIA. Come in una moderna favola, un ingegnere italiano e un designer argentino sognano di prendere il sole e l’acqua, per poi distillarne vita. Alberto Meda, ingegnere meccanico, nato a Como, la città della Casa del Fascio di Terragni, con una solida tradizione di progettista industriale alle spalle (Gaggia, Alfaromeo, e altre come Alias, Alessi, Colombo Design , Italtel Telematica, JC Decaux, Mandarina Duck, Ideal Standard, Luceplan, Kartel, Omron Japan, Philips, Vitra Olivetti…) e Francisco Gomez Paz, nato in Argentina, laurea in Industrial Design alla Universitad Nacional de Cordoba, master in Design Internazionale della Domus Academy e prestigiose collaborazioni con varie aziende (Artemide, Driade, Dainese, Olivetti, Sector, Gipsen, Sumampa, Conven, Apen Group, Itakero…), che immaginiamo amici, incontrano un bel giorno “H2O: nuovi scenari per la sopravvivenza”, mostra pensata da Roberto Marcatti per il percorso Fuori Salone (Salone del Mobile 2006), dove architetti, progettisti, grafici, amici e colleghi sono stati invitati a riflettere su questo elemento essenziale: l’acqua. In quella mostra, vedi caso, loro incontrano un piccolo gioiello di tecnologia a basso costo, il SODIS (Solar Water Disinfection), sistema di disinfezione solare di seconda generazione, che sfrutta l’azione combinata di semplice calore e radiazioni UVA per rendere l’acqua potabile eliminando gli agenti patogeni che sono causa di epatite, colera, dissenteria. Il lieto fine è Solar Bottle.


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INIZIA DA QUESTO NUMERO LA NUOVA RUBRICA DI ÈITALIA DEDICATA AL MONDO DEL DESIGN, AFFIDATA A CARLA VENOSTA.Originaria della Lombardia, ma formatasi tra l’Italia e l’Inghilterra, Carla Venosta vive oggi a Milano, dove lavora come industrial designer. Alle sue spalle, importanti riconoscimenti, tra i quali il Compasso d’Oro con cui è stata premiata nel 1979 e nel 1981. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero e ha contribuito, con interventi personali, a numerosi convegni. Ha lavorato per importanti aziende nel campo dell’arredamento della casa e dei sistemi per l’ufficio. Lo studio milanese di Carla Venosta è uno dei luoghi essenziali dell’Italian Design. Il suo nome è indissolubilmente legato a geniali soluzioni dei problemi progettuali nei diversi settori: design, stilismo ed architettura. Nel corso della sua carriera, ha sempre cercato di tradurre le nuove tecnologie in un sistema di oggetti che trascenda il problema stesso. Nel 2000 ha dato vita alla Fondazione Europea Guido Venosta, per sviluppare il patrimonio ideale del marito (scomparso nel 1998) sui rapporti tra economia di mercato e non profit.

CARLA VENOSTA KICKS OFF HER COLLABORATION WITH ÈITALIA WITH A NEW COLUMN DEDICATED TO THE WORLD OF DESIGN. Originally from Lombardy, though educated in Italy and Great Britain, Carla Venosta today lives in Milan where she works as an industrial designer. She has quite a few awards to her name, among which the Compasso d'Oro (Golden Compass) which she was awarded in 1979 and in 1981. She has participated in numerous exhibitions in Italy and abroad, and contributed to countless conferences as personal speaker. She has worked for important companies in the area of home furnishing and office-system projects. The Milan studio of Carla Venosta is one of the key locations in Italian Design. Her name is forever tied to ingenious solutions to project problems in various sectors: design, styling and architecture. Over the course of her career she has always attempted to translate new technology into a system of objects that transcend the problem itself. She breathed life into the Guido Venosta European Foundation in 2000 in order to develop the wealth of ideas left behind by her husband (who passed away in 1998) regarding the relationship between market economy and non-profit.

WHEN DESIGN CAN IMPROVE LIFE

“Solar Bottle”, a water purifying bottle Just like in a modern day fairy tale, an Italian engineer and an Argentinean designer dream about capturing sun and water to then distil life olarbottle”. I would like it even better like this, as one word all in a single breath, a word that is already a shape and with a content: it is easy to see right away that it contains a little sun, yes indeed, the sun. Because a bottle is what we are dealing with, and water goes inside it. Its function however is to make cloudy, contaminated water pure enough for everyone to be able to drink it. First point: we have water and sun as part of the project, divine, vital elements at the root of all mankind’s life and existential condition. Second point: several billion human beings have problems with dirty water. One cannot do without it but every time they risk their skin, and that of their children. Flash from the past: an ancestor of this comes to mind, an object more or less with the same purpose, a flask I used to play with as a little girl in a garden in Monza, and a relic of my fathers’ from the war fought on the Piave River. That was also used for survival. Third point: the shape. How can one go about describing the sun and water shape and the idea for people to understand? Possibly by reviving the happy title of the famous show at the IX Triennale of Milan (1951, organised by the BBPR studio), “La Forma dell’Utile” (The Shape of the Useful), objects were exhibited on large trays, without names, precisely because the intelligence of the aesthetics revealed the function. This is a double-faced container made out of PET: transparent on one side in order to gather UVA rays, and aluminised on the other to increase the temperature, which fosters the purification process. It is also flat, which facilitates transport and storage. Solar Bottle has a lot of style beyond being useful. Thought: this is where talking about the future and development comes in Development tied to the accessibility of a resource like water, means talking, therefore, about life. Thus there are two overlapping themes: design and ethics. Or rather design as a meeting point between technology and

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humanism, an interdisciplinary junction, an awareness of those who fully realize that the project always affects the social sphere, on the most general level, and therefore does not want to accept the subordinate role of simply representing the external form”?. Solar Bottle won the 2007 Index Award: Index is a worldwide, non-profit organisation that concentrates on design to improve aspects of human life. THE HISTORY. Just like in a modern day fairy tale, an Italian engineer and an Argentinean designer dream about capturing the sun and water to then distil life. Alberto Meda, mechanical engineer born in Como, the city of Casa del Fascio by architect Terragni, with a solid tradition of industrial planning experience (Gaggia, Alfaromeo, and others such as Alias, Alessi, Colombo Design, Italtel Telematica, JC Decaux, Mandarina Duck, Ideal Standard, Luceplan, Kartel, Omron Japan, Philips, and Vitra Olivetti…) and Francisco Gomez Paz, born in Argentina, with a degree in Industrial Design at the National University of Cordoba, master in International Design at Domus Academy and prestigious collaborations with various companies (Artemide, Driade, DaInese, Olivetti, Sector, Gipsen, Sumampa, Conven, Apen Group, and Itakero…), who we assume were on friendly terms, one day encounter “H2O: new landscapes for survival”, an exhibition created by Roberto Marcatti for the itinierary of the Fuori Salone (a vast range of events animating the whole city during the 2006 Salone del Mobile, the Milan Furniture Fair), where architects, planners, graphic artists, friends and colleagues were invited to reflect on this most essential element: water. During that show, by sheer chance, they encountered a small, technological, low cost gem, SODIS (Solar Water Disinfection), a second generation disinfection system that takes advantage of the combined effects of simple heat and UVA radiation to make water drinkable, eliminating the pathogenic agents that cause hepatitis, cholera and dysentery. Solar Bottle is the happy ending.

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INFOCAMERE DAL LOCALE AL GLOBALE, DALLA CARTA ALLA “RETE”

Quando la firma diventa digitale Grazie alle Camere di Commercio, mediante la loro società consortile InfoCamere, le aziende, i professionisti e gli enti pubblici italiani possono contare su strumenti sempre più affidabili per scambiare in sicurezza documenti e informazioni utenticità, integrità, non ripudiabilità, valore legale: queste alcune delle caratteristiche che rendono la firma digitale uno strumento di fondamentale valore, dal momento che per legge è l’equivalente informatico di una tradizionale firma apposta su carta, e, in quanto tale, in grado di attestare la validità, la veridicità e la paternità di un documento così come di qualunque file di dati. La firma digitale permette non solo la verifica dell'identità del soggetto firmatario, ma assicura che l'informazione contenuta nel documento non sia stata alterata. Se integrata con la Posta Elettronica Certificata (PEC), anch’essa promossa dalle Camere di Commercio, certifica la trasmissione del documento, che viene confermata tramite ricevute con valore legale.

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EBR E IL PROGETTO BRITE. Da tempo InfoCamere ha compreso l’importanza di questi servizi, sia per gli enti che per le aziende, che, in una società sempre più globale e tecnologica, esigono di trasmettere in sicurezza documenti e informazioni, così come di avere a portata di mano documenti ufficiali e certificati senza avere con sé inutili pesi. A questo scopo partecipa, in rappresentanza dell’Italia, ad alcuni importanti progetti europei, come l’EBR-European Business

Register (www.ebr.org), che permette in tempo reale l’accesso ai documenti ufficiali messi in linea dai registri dei Paesi aderenti (ad oggi, 21); o il progetto BRITE-Business Register Interoperability Throughout Europe (www.briteproject.net), che si propone di sviluppare, testare e promuovere un innovativo sistema di interoperabilità tra Pubbliche Amministrazioni europee che, basato su una comune piattaforma informatica, consenta l’interazione e lo scambio di informazioni tra i diversi sistemi di pubblicità legale europei. Tale integrazione è la base per conseguire una maggiore trasparenza dei mercati economico-finanziari (anche allo scopo di rendere più difficili i crimini finanziari e le truffe), facilitare il libero movimento da un Paese all’altro delle imprese, uniformare e semplificare a livello europeo la legislazione concernente l’apertura e gestione delle attività d’impresa. IL PROGETTO WESIGN. Inoltre, dal 1° gennaio 2008, ha preso il via un altro importante progetto, coordinato da Eurochambres: Wesign. Il progetto coinvolge le strutture camerali di 9 Paesi (e vede appunto InfoCamere tra i partner in rappresentanza dell’Italia) e si pone l’obiettivo di incrementare l’accesso delle PMI alla certificazione digitale, trasferendo l’esperienza dei Paesi più avanzati in questo settore, come l’Italia, ad altri Paesi di più recente adesione all’Unione Europea. Il progetto – che avrà durata 18 mesi, e può contare sul co-finanziamento della Commissione Europea – si propone di fornire alle imprese strumenti e tecnologie innovative per fare business mantenendo il pieno controllo della riservatezza, in maniera agile e sicura. Il ruolo delle Camere di Commercio nazionali e delle loro agenzie per la firma digitale sarà quindi quello di fornire agli utenti finali (le imprese, appunto) le infrastrutture tecniche necessarie per raggiungere questo obiettivo e il collegamento a un numero crescente di servizi di eBusiness e eGovernment disponibili anche al di fuori dei confini nazionali.

FROM LOCAL TO GLOBAL, FROM PAPER TO THE “WEB”

When the signature goes digital uthentic, reliable, sound, legally binding: these are some of the characteristics that make the digital signature an extremely valuable tool, since by law it is the technological equivalent of a traditional signature on paper, and, as such, offers the capability to certify the validity, reliability, and authorship of a document just like any other informative file. Digital signatures permit users to verify the identity of the signer, but also that the contents of the document have not been altered. Along with the Electronic Registered Mail (PEC), promoted by the Chambers of Commerce, it certify the receipt of the document, that is confirmed by receipts with legal value. EBR AND THE BRITE PROJECT. For some time now, InfoCamere has recognized the importance of these services, both for organizations and businesses, which in an increasingly more global, technological society are required to safely transmit documents and information in order to make official documents and certifications available without having to weigh oneself and others down in paperwork. To this end, representatives of Italy participate in some important European projects, such as the EBR-European Business Register (www.ebr.org) that allows real time access to official documents placed on-line by registries of participating countries (numbered today at 21); or the BRITE-Business Register Interoperability

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Throughout Europe (www.briteproject.net) project that offers to develop, test, and promote an innovative interoperability system between European Public Administrations which based on a common technological platform allows interaction and the exchange of information between various European legal publicity systems. Such integration is necessary in order to secure maximum transparency of the economic-financial markets (plus the aim to render financial crimes and fraud more difficult), to ease the free business movement from one country to another, to standardize and simplify legislation concerning the opening and management of business endeavours on a European level. THE WESIGN PROJECT. In addition, another important project coordinated by Eurochambres was launched January 1st 2008: Wesign. The project involves Chambers from 9 countries (InfoCamere is one of the partners representing Italy) and sets the goal to increase access by small and medium sized enterprises to digital certification, transferring the experience of the most advanced countries in the sector of digital certification, like Italy, to countries recently added to the European Union. The project – lasting 18 months, supported by the co-financing of the European Commission – offers to supply innovative tools and technology to allow enterprises to conduct business maintaining full control of confidentiality in a safe and quick manner. The role of the national Chambers of Commerce and their agencies for digital signatures will thus be to furnish the necessary technical infrastructure to the final users (specifically enterprises) in order to reach this goal plus a connection to a growing number of eBusiness and eGovernment services available outside national confines.


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INTERVISTA AL DIRETTORE CENTRALE DOMENICO SANTECECCA

INTERVIEW WITH DOMENICO SANTECECCA, CENTRAL DIRECTOR OF THE ITALIAN BANKING ASSOCIATION

Italian banks, increasingly more international Despite the subprime crisis that hit the American economy, Italian banks continue to grow, and, most importantly, to assist small and medium sized enterprises which want to expand to world markets Domenico Santececca

he Italian system has remained immune to the sickness of international finance, permitting our banks to continue to carry out their work of sustaining national companies in their projects abroad. Words from Domenico Santececca, IBA Central Director responsible for the corporate area who clarifies the role our financial institutions for us. Italian banks are not involved in the “subprime mess”, even though they have been focused on increasing globalisation. How come? Italian banks which evaluated the risks of credit did not follow the tendency in the US market in which brokers used aggressive policies in order to maximize allocations of loans even in the face of insufficient guarantees. The same attention to risk evaluation was given to the acquisition of returned shares by securitization of subprime loans available on an international level. Not surprising then that Italian banks today find themselves in a better situation than other countries. I emphasize though that the internationalisation of Italian banks followed strategies guided principally by opportunities to follow their clientele in foreign markets, or to enter growing markets with little competition with the aim of setting up on-site banking. Therefore, the banks are increasingly more at the service of Italian companies focused on globalisation? Also participation in international finance can create added value for companies plus new financing opportunities. On the other hand, it is evident, especially considering the geographic areas where Italian banks have chiefly concentrated their presence, that the principal objective is to assist clientele and develop business in new markets. In this sense, the services offered are numerous, and naturally depend on two elements: a) the type of operation the enterprise intends to carry out (exportation, importation, or direct investment); b) direct or indirect presence (for example, through collaborations with local brokers) of the bank in the market of reference. Therefore, a range of services exist that banks offer enterprises when developing an initiative in a foreign market: from consultancy on the operation set-up to specialized advisory services, both on instruments of applicable support (SACE, Simest) as well as specific aspects of the local market in which the initiative is located. Today the banks, in many markets of particular interest for Italian entrepreneurs, can carry out a trailblazing role thanks to the control of highly-qualified local intermediaries offering full-range services. Is this attention only offered to large corporations, or also to small and medium sized enterprises? Many banks have developed assistance services specifically for small and medium sized businesses for two essential reasons: on one hand, these represent the reference clientele of the majority of Italian banks; on the other hand, small and medium enterprises are developing growth strategies in international markets, and therefore need more support than large businesses.

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ABI

Banche italiane, sempre più internazionali Nonostante la crisi subprime che ha colpito l’economia americana, le banche italiane continuano a crescere. E, soprattutto, ad assistere le PMI che vogliono crescere sui mercati mondiali di Francesco Fusco l sistema italiano è rimasto immune dalla malattia della finanza internazionale, permettendo così alle nostre banche di continuare a svolgere la loro opera di sostegno alle aziende di casa nostra proiettate verso l’estero. Parola di Domenico Santececca, Direttore centrale responsabile dell’area corporate dell’ABI, che ci chiarisce il ruolo delle nostre istituzioni.

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Le banche italiane non sono coinvolte nel “pasticcio subprime”, pur essendo ormai proiettate verso una sempre maggiore internazionalizzazione. Come mai? Le banche italiane avvedute nella valutazione del rischio di credito non hanno seguito la tendenza del mercato USA, dove gli intermediari hanno utilizzato politiche aggressive per massimizzare l’erogazione dei mutui anche a fronte di garanzie non adeguate. La stessa attenzione alla valutazione dei rischi è stata anche adottata rispetto all’acquisto di titoli rinvenienti da cartolarizzazioni su mutui subprime disponibili a livello internazionale. Non sorprende dunque che le banche italiane si trovino oggi in una situazione migliore rispetto a quelle di altri Paesi. Sottolineo peraltro che l’internazionalizzazione delle banche italiane ha seguito strategie guidate principalmente dall’opportunità di seguire la propria clientela sui mercati esteri, ovvero di entrare in mercati in forte crescita e ancora poco competitivi, con la finalità di fare banca in loco. Le banche sono quindi sempre più al servizio delle aziende italiane che puntano ad internazionalizzarsi? Anche la partecipazione alla finanza internazionale può creare valore aggiunto per le aziende e nuove opportunità di finanziamento. È d’altra parte evidente, anche considerando le aree geografiche in cui le banche italiane hanno concentrato maggiormente la propria presenza, che l’obiettivo principale è quello di assistere la clientela e sviluppare il business su nuovi mercati. In questo senso, i servizi offerti sono molteplici, e naturalmente dipendono da due elementi: a) tipologia di operazione che l’impresa intende realizzare (esportazione, importazione o investimento diretto); b) presenza diretta o indiretta (ad esempio, attraverso collaborazioni con intermediari locali) della banca nel mercato di riferimento. Vi è poi tutta una gamma di servizi che la banca offre all’impresa per sviluppare un’iniziativa su un mercato estero: dalla consulenza sulla strutturazione dell’operazione, a servizi di advisory specializzati, sia sugli strumenti di supporto attivabili (SACE, Simest) quanto su specifici aspetti del mercato locale al quale si rivolge l’iniziativa. Oggi le banche, su molti mercati di particolare interesse per gli imprenditori italiani, possono svolgere un ruolo di apripista grazie al controllo di intermediari leader a livello locale, offrendo un servizio a 360 gradi. Questa attenzione è rivolta soltanto alle grandi, o anche alle piccole e medie imprese? Molte banche hanno sviluppato servizi di assistenza specificamente rivolti alle piccole e medie imprese, e ciò per due ragioni essenziali: da un lato esse rappresentano la clientela di riferimento della maggior parte delle banche italiane; dall’altro le PMI in misura crescente stanno sviluppando strategie di crescita sui mercati internazionali, e, per far ciò, necessitano di un supporto maggiore rispetto alle grandi imprese. 43


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UNIONCAMERE NEL 2007, IN CRESCITA IL NUMERO DI IMPRESE CREATE DA IMMIGRATI: +8%

Il business come canale di integrazione Giuseppe Tripoli

Da terra di emigrazione, il nostro Paese è diventato meta di immigrazione. E fare impresa è oggi considerata una sorta di “via italiana all’integrazione” di Giuseppe Tripoli, Segretario Generale di Unioncamere economia italiana non può fare a meno dell’apporto fornito dai cittadini stranieri. Il nostro Paese, storicamente terra di emigrazione, solo di recente ha iniziato a confrontarsi con il fenomeno dell’immigrazione sotto la spinta di un trend incalzante. Secondo alcune fonti, l’Italia sarebbe oggi il secondo Paese al mondo in termini di attrazione di immigrati, preceduto solo dagli USA. Questo processo va accompagnato da una adeguata riflessione pubblica sui risvolti che esso ha nelle dimensioni della vita economica, sociale, civile e politica. Una riflessione sul modello di società e di convivenza che, superando il dibattito tra multiculturalismo e integrazione, si adatti alla concreta realtà italiana, alla sua storia, alle sue tradizioni e ai suoi valori. Fare impresa rappresenta oggi una sorta di “via italiana all’integrazione” perché aprire una attività in proprio indica una volontà di “mettere radici”, di dare un profilo più alto alla propria posizione sociale di migrante. Significa non sentirsi più subalterni ma capaci di esprimere le proprie abilità professionali in modo originale, confrontarsi sul mercato, essere valutati per i risultati ottenuti anziché per il luogo di nascita. Implica mettersi in gioco, costruire relazioni personali, potersi assumere un rischio economico perché considerato affidabile. Sotto il profilo sociale, questo passaggio indica l’aver risolto i principali problemi di ambientamento (conoscenza della lingua, abitazione, possibilità di spostamento). Chi decide di fare l’imprenditore mostra di aver accettato il modello di vita ed i costumi del Paese in cui emigra e di aver assunto la decisione di inserirsi in questo modello, conoscendone e accettandone le regole. In questo modo, egli diventa un punto di riferimento per altri che vivono le sue stesse condizioni, un volano che può favorire ulteriormente il processo di integrazione.

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L’effetto di questo impegno si riflette positivamente anche sul versante pubblico attraverso costi di integrazione più contenuti. Se le risorse pubbliche necessarie a stabilizzare un migrante richiedono in media più di 8 anni, l’avvio di un’impresa consente di ridurre questo periodo a soli tre anni, proprio perché l’attività produttiva inizia ad essere remunerativa già dal secondo anno ed è in grado di generare risorse aggiuntive per una migliore stabilizzazione del reddito delle persone entro i primi tre. Questo scenario non si determina, però, da solo. Ci sono aspetti importanti che richiedono politiche di intervento mirate, come il rapporto con il sistema creditizio (il tasso di rifiuto di credito delle banche rispetto alle imprese di immigrati è pari circa al 15%) e quello con la Pubblica Amministrazione e il sistema degli incentivi pubblici (solo il 2,3% degli investimenti per l’avvio attività o per la sua implementazione vengono attuati utilizzando queste risorse).

IN 2007, THE NUMBER OF BUSINESS ENTERPRISES CREATED BY IMMIGRANTS INCREASED: +8%

Business as a means of integration From a land of emigrants, our Country has become a destination for immigrants. To set up a company today is considered as a sort of “Italian road to integration” he Italian economy cannot do without the input supplied by foreign residents. Our country, historically a land of emigrants, has only recently started to face the phenomenon of immigration under the pressure of an imminent trend. According to some sources, Italy is the second country in the world in terms of attraction for immigrants, preceded only by the USA. This process is accompanied by an adequate public reflection on the repercussions that it has on the extent of the economical, social, civil and political life of the country. A reflection on a model of society and cohabitation that, having

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overcome the debate between multiculturalism and integration, adapts to a concrete Italian situation, to its history, traditions and values. Nowadays, to set up a company represents a sort of “Italian road to integration” because to open one’s own business indicates the desire to “put down roots”, to give a higher profile to ones social position of immigrant. It means not to feel subordinate any more but to be capable of expressing ones own professional capabilities in an original way, to face new markets, to be evaluated for the results obtained in the world of business instead of for the place of origin. It means to enter the game, build up interpersonal relationships and take on economic risks, seen as one is considered trustworthy of doing so. From a social point of view, this pass forward means to have resolved the main problems of adapting and fitting into the country in question (i.e. language acquisition, housing needs, the possibility of transferral). Whoever chooses to become an entrepreneur demonstrates the acceptance of the lifestyle and the customs of the country into which it immigrates and shows to have taken the decision to integrate into this model, knowing and ac-

cepting the rules. In this way, the immigrant becomes a point of reference for others who live in similar conditions, a human driving force who can further aid the process of integration. The effect of this commitment is also positively reflected from a public point of view by means of a more restrained integration. If the necessary public resources needed to integrate an immigrant necessitates, on average, more than 8 years, starting up an enterprise reduces this to only three, precisely because the productive activity starts to be remunerative already from the second year and is able to generate added risorses for a more secure stabilisation of the person’s income within the first three years. This scenario, however, does not establish itself on its own. There are important aspects that require policies of targeted intervention, like the connection with the credit system (the percentage of credit refusals by the banks dealing with immigrant businesses is equal to 15%) and the connection with the public administration and the system of public incentives (only 2.3% of the investments for setting up an activity or for its implementation are put into operation using there resources).


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ENEL GENERA OGGI IL 10% DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTE NUCLEARE

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Nucleare: le iniziative di Enel all’estero Il rinnovato impegno della società, anche in termini di risorse umane e di ricerca, illustrato da Giancarlo Aquilanti, responsabile Area Tecnica Nucleare di Enel l 2007 si è chiuso con una 2.400 ingegneri e tecnici operacifra nuova per Enel: 10% tivi slovacchi e 1.260 spagnoli: in di energia elettrica gene- totale circa 3.700 persone. Il rata da fonte nucleare. nostro obiettivo è di disporre di C o m e s p i e g a i n f a t t i almeno 60 ingegneri nucleari in Giancarlo Aquilanti, respon- più entro il 2008”. Queste nuove risorse serviranno sabile dell’Area Tecnica Nucleare della società, “tra centrali slo- per impadronirsi della tecnolovacche e spagnole, chiudiamo gia EPR (terza generazione) di l’anno con una potenza nuclea- Flamanville, alla cui realizzaziore di 4.400 MW: triplicata negli ne e gestione parteciperà una task ultimi 24 mesi. Abbiamo un obiet- force Enel a fianco dei tecnici di tivo chiaro: riequilibrare il nostro Edf. “Ma i nostri ingegneri saranmix produttivo. Il prezzo del no impegnati anche nella costrupetrolio, dal 1999 ad oggi, è cre- zione di un database di conosciuto di quasi sei volte, e il gas scenze sui reattori di quarta genedi tre. Ci è bastata una semplice razione. Con modelli di valutasimulazione su questi trend per zione sulle tecnologie emergenti più interessanti”. decidere che la quota La terza generazione, di nucleare doveva creprecisa Aquilanti, è “una scere, se volevamo assitecnologia industriale curarci sufficiente valoevolutiva a maggiore re aggiunto”. sicurezza e a più alta Nel 2 00 6 Enel ha produttività energetica, acquisito la società sloin cui dobbiamo essere vacca Slovenske presenti. Il programma Elektrarne, con le sue chiave è quello francedue centrali nucleari, se: loro hanno 14 cendi cui quella di Giancarlo Aquilanti trali nucleari costruite Mochovce oggi in negli anni ’80 che, al fase di raddoppio. Nel 2007 c’è stato l’ingresso al 2020 avranno compiuto 40 anni 67% nella spagnola Endesa, con di servizio. Per questo, già nel le sue 5 centrali nucleari, e l’an- 2004, Edf ha deciso di avviare la nuncio di un’alleanza con la fran- prima centrale di terza generacese Edf sul nucleare di terza gene- zione, appunto Flamanville 3, che razione, con una quota del 12,5% sarà pronta entro il 2012. A quel nella centrale in costruzione di punto, se l’ente nucleare franceFlamanville 3 (e un’opzione sui se avrà già deciso la dismissione successivi 5 reattori) che dà delle 14 centrali più vecchie, Edf diritto a Enel di ritirare energia sarà in grado di programmare la per 600 MW già da quest’anno, realizzazione di almeno 5 nuove fino ad arrivare a 1.200 MW nel centrali Epr. Nel 2020 i francesi 2012. L’azienda è quindi chiara- avranno così rinnovato una buomente intenzionata a proseguire na parte del loro parco di centrali su questa strada, con evidenti con- nucleari. Noi vogliamo seguire seguenze sul piano tecnologico, la stessa rotta”. Se poi, all’orizindustriale e delle risorse uma- zonte del 2020, le ricerche sulla ne. “Fino due anni fa – osserva quarta generazione (capace di Aquilanti – in Enel eravamo pochi ridurre il problema delle scorie ad avere conservato una cultura radioattive riutilizzandole come nucleare. Oggi, in Italia, abbia- combustibile) avranno successo, mo costituito un’area tecnica di il piano francese potrebbe anche 55 ingegneri, prevalentemente virare verso soluzioni più avandedicati ad attività di progetta- zate, oggi allo studio nei Centri zione. A questi vanno aggiunti di ricerca.

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TODAY ENEL GENERATES 10% OF ITS ELECTRIC ENERGY FROM NUCLEAR SOURCES

Enel’s nuclear efforts abroad 007 closed with a new figure for Enel: 10% of energy generated by nuclear sources. Giancarlo Aquilanti, director of the company’s Nuclear Technical Area, explains how “between centres in Slovakia and Spain, we closed the year with a nuclear power of 4,400 MW: a figure that tripled in the past 24 months. We have a clear objective: rebalance our productive mix. The price of oil, from 1999 to today, has grown almost six times, while gas three. A simple simulation of these trends was enough to motivate us to decide that the sum of nuclear energy must grow if we want to assure ourselves sufficient added value”. In 2006 Enel bought the Slovakian society Slovenske Elektrarne with its two nuclear centres, including the Mochovce centre which is currently being doubled. In 2007 there was 67% admission in the Spanish Endesa with its 5 nuclear centres, and the announcement of an alliance with the French Edf on a third generation nuclear plant, with a quote of 12.5% in the plant under construction in Flamanville 3 (with an option to follow up with 5 reactors) that will allow Enel to draw 600 MW of energy already this year until reaching 1,200 MW in 2012. The company is therefore clearly focused on following this path with obvious impacts on the technological, industrial, and human resources divisions. “Until two years ago – observes Aquilanti – there were only a few of us at Enel who conserved a nuclear culture. Today in Italy, we have constructed a technical area of 55 engineers, predominately occupied with planning. 2,400 Slovakian and 1,260 Spanish engineers and technical operators are added to these for a total of about 3,700 people. Our objective is to employ at least 60 other nuclear engineers before 2008”. These new resources are needed to master the EPR technology (third generation) at Flamanville where an Enel task force will work side by side Edf technicians to construct and manage the plant. “But our engineers will also be busy also in constructing a database of knowledge on fourth generation reactors with models for evaluating the most interesting emerging technologies”. The third generation, specifies Aquilanti, is “industrial technology which we must pursue developed to increase security and energy output. France has the key program: they have 14 nuclear plants constructed in the ’80s that in 2020 will have completed 40 years of service. Because of this, in 2004 EDF decided to begin the first third generation centre called Flamanville 3, scheduled to be operational by 2012. At that point, if the French nuclear entity has already decided the divestment of the 14 oldest centres, EDF will be capable commencing construction on at least 5 new EPR centres. In this way by 2020 the French will have renovated a good part of their nuclear plants system. We want to follow their lead”. If then, at the dawn of 2020, fourth generation research (capable of reducing the problem of radioactive wastes by reusing them as combustibles) is successful, the French plan could also turn towards more advanced solutions, studied today in the Research centres.

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FINCANTIERI BONO: “È LA PIÙ IMPORTANTE INIZIATIVA EUROPEA IN QUESTO CAMPO”

FINCANTIERI per la Difesa italo-francese

L’Ammistratore Delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, dà il via al primo taglio della lamiera

BONO: “IT IS THE MOST IMPORTANT EUROPEAN INITIATIVE IN THE FIELD”

Fincantieri for ItalianFrench Defence t is the “most important and commanding European initiative in the defence sector, a cooperation between military and industrial forces, and represents a laboratory of the ‘directional’ model on which Europe is focused that aims through work entrusted to the EDA, at an industrial base of competitive and competent ‘Capability-driven’ defence”. The Managing Director of Fincantieri, Giuseppe Bono, said this during his brief interview at the cutting ceremony of the first plate for FREMM (acronym that stands for European Multi-Mission Frigates) which took place in early February at the Fincantieri establishment in Riva Trigoso (Sestri Levante – Genoa). The unit, to be delivered in the first few months of 2012, will have elevated duty flexibility in order to operate in all tactical situations. 139 metres long, 19.7 metres wide with a load capacity of around 5,900 tons, the ship will reach a maximum speed of 27 knots and have a crew of 145 members. The FREMM ships represent state of the art Italian and European defence in the Mediterranean and will substitute the the “Lupo” and “Maestrale” class frigates built by Fincantieri. The initiative involves Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49% Finmeccanica) as primary Italian contractor and Armaris (DCNS + Thales) for France. The construction of 27 frigates of various configurations for both Naval forces, 17 for France and 10 for Italy, has been planned employing Fincantieri until 2020. Finmeccanica will furnish the combat system. This follows the positive experience of the previous Italian-French program Orizzonte for the construction of two torpedo-boat destroyers for each Naval Force, from which the monitor, “Andrea Doria,” was delivered by Fincantieri last December to the Italian Navy. For Bono, “it is fundamental to continue working on a European level, creating synergy between operative institutions and sector industries of each country. The scale economies that produce in this way, through research and development and production, offer the most efficient response to facing the dwindling of available resources, realizing evolved products at competitive costs”. Despite the strength of the construction programmes, due to government financing, Fincantieri is required to invest in the research complementary market outlets: foreign militaries, special ships, and Mega-Yachts, acquiring complementary work loads with which to supply the facilities and maintain, as in the programmes of Bono, “the process of best-practices transfer from the military to civic and vice versa. Fincantieri – unique in the European industrial panorama, perhaps even world – can thus efficiently blend particularly significant operative requisites, high technology, and cost competitiveness”.

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Al via a Riva Trigoso il programma FREMM, la più importante iniziativa nel settore navale tra industrie europee della difesa di Francesco Fusco i tratta della “più importante ed imponente iniziativa europea nel campo della difesa, una cooperazione fra Marine Militari oltre che industriale, e rappresenta un laboratorio del modello ‘a tendere’ cui punta l’Europa e che traguarda, tramite il lavoro affidato all’EDA, una base industriale della difesa ‘Capability-driven’, competitivà e competente”. Si è espresso così l’Amministratore Delegato della Fincantieri, Giuseppe Bono, nel suo breve intervento alla cerimonia del taglio della prima lamiera della FREMM (sigla che sta per Fregate Europee Multi Missione), avvenuta ai primi di febbraio nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Sestri Levante - Genova). L’unità, che sarà consegnata nei primi mesi del 2012, avrà un’elevata flessibilità d’impiego per operare in tutte le situazioni tattiche. Lunga 139 metri, larga 19,7 metri con un dislocamento di circa 5.900 tonnellate, avrà una velocità superiore ai 27 nodi e un equipaggio di 145 membri. Le navi FREMM rappresentano lo stato dell’arte della difesa italiana ed europea nel Mediterraneo e sostituiranno le fregate della classe “Lupo” e della classe “Maestrale”, costruite da Fincantieri. L’iniziativa vede la partecipazione, come prime contractor italiano, di Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49% Finmeccanica) e di Armaris (DCNS + Thales) per la Francia. È prevista la costruzione di 27 fregate di diversa configurazione per le due Marine, 17 per quella francese e 10 per quella italiana, con un impegno per le strutture di Fincantieri fino al 2020. Finmeccanica, fornirà il sistema di combattimento. Prosegue così l’esperienza positiva del precedente programma italo-francese “Orizzonte” per la realizzazione di due cacciatorpedinieri per ciascuna Marina nazionale, la cui capoclasse, “Andrea Doria”, è stata consegnata da Fincantieri lo scorso dicembre alla Marina Militare italiana. Per Bono, “è fondamentale proseguire su questa strada a livello europeo, creando sinergie tra gli strumenti operativi e le industrie del settore dei singoli Paesi. Le economie di scala che si generano in questo modo, per attività di ricerca e sviluppo e produzione, sono la risposta più efficace per fronteggiare l’esiguità delle risorse disponibili, realizzando prodotti evoluti a costi competitivi”. La forte diluizione dei programmi di realizzazione, dovuta alle finanze dello Stato, impone di investire nella ricerca di sbocchi di mercato complementari, sia militari esteri, che delle navi speciali ed in quello dei Mega-Yachts, acquisendo carichi di lavoro complementari per saturare gli impianti e mantenere, come nei programmi di Bono, “il processo di trasferimento di best-practices dal militare al civile e viceversa. Fincantieri – unica nel panorama industriale europeo – può così coniugare requisiti operativi impegnativi, alte tecnologie e competitività di costo”.

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OBIETTIVO: ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ DEL NOSTRO SISTEMA SPRINT LAZIO

Allargare i propri confini, per crescere Nasce SprintLazio, lo Sportello regionale per i servizi all’internazionalizzazione delle Piccole e Medie imprese

a oggi, le piccole e medie imprese del Lazio interessate ad operare all’estero hanno un partner al loro fianco per competere sui mercati internazionali. Si chiama SprintLazio, lo sportello regionale per l’internazionalizzazione delle PMI. SprintLazio nasce grazie all’intesa tra Ministero del Commercio Internazionale, Regione Lazio e gli Enti che hanno competenze in materia di internazionalizzazione: ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero), Sviluppo Lazio S.p.A., SACE (Società italiana per le imprese all’estero), Unioncamere Lazio. “In virtù di tale accordo – spiega l’Assessore regionale alle PMI, Francesco De Angelis – la Regione Lazio supera la frammentazione delle competenze, attivando un unico sportello, un unico soggetto che opera quale collettore di informazioni e servizi all’impresa”. “SprintLazio – sostiene Giancarlo Elia Valori, Presidente di Sviluppo Lazio S.p.A. – è un utile traino per le imprese, utile ad accrescere la competitività del nostro sistema produttivo nelle sfide imposte dalla globalizzazione”.

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A TAL SCOPO SPRINTLAZIO: offre informazioni sui mercati internazionali di natura doganale, fiscale, finanziaria, valutaria, legale; assiste le PMI nella pianificazione delle strategie di internazionalizzazione e nella selezione di potenziali mercati target; agevola l’accesso degli operatori economici ai servizi promozionali, assicurativi e finanziari, e agli strumenti internazionali, comunitari, nazionali e regionali disponibili, fornendo loro assistenza tecnica specialistica; fornisce supporto per lo sviluppo di progetti di promozione dell’export e di internazionalizzazione anche tramite la partecipazione a fiere, missioni di diplomazia economica, seminari, workshop e la realizzazione di altre azioni di comunicazione, con particolare riguardo alle PMI, assicurando il coordinamento tra programmazione nazionale e regionale; attua una formazione specialistica in commercio estero per tecnici di impresa, manager, specialisti, giovani laureati; presta azione di supporto e di affiancamento della Regione Lazio nell’attuazione degli interventi per l’internazionalizzazione.

SprintLazio c/o Sviluppo Lazio S.p.A. Via V. Bellini, 22 - 00198 Roma Tel: +39 06 84568291 Fax: +39 06 84568217 e-mail: sprintlazio@agenziasviluppolazio.it web site: www.sprintlazio.it

SprintLazio si articola su base regionale in una struttura operativa centrale, con sede presso Sviluppo Lazio S.p.A. e in strutture provinciali presso le sedi delle Camere di Commercio locali o nella rispettiva Azienda Speciale.

MISSION: INCREASE THE COMPETITIVENESS OF OUR SYSTEM

Expand our borders, to grow SprintLazio has been launched, the regional information booth providing services for the internationalization of small and medium sized enterprises mall and medium enterprises in the Lazio region interested in expanding abroad now have a partner at their sides when competing in international markets. It is called SprintLazio, the regional information booth providing services for the internationalization of small and medium sized enterprises. SprintLazio was founded thanks to the cooperation between the Ministry of International Trade, the Lazio Region, and organizations that have valid skills in internationalization: ICE (Na-

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tional Institute for Foreign Trade), Sviluppo Lazio S.p.A., SACE (Italian Society for Foreign Enterprises), Unioncamere Lazio. “The benefit of this cooperation – explains the regional Councillor of small and medium enterprises, Francesco De Angelis – is that the Lazio Region surpasses the fragmentation of the individual service providers by activating a unique information booth, a single unit that operates as an information collector and service provider for enterprises”. “SprintLazio, continues Giancarlo Elia Valori, President of Sviluppo Lazio S.p.A., is a useful tool to enterprises, helping increase the competitiveness of our productive system in the face of challenges imposed by globalization.” SPRINTLAZIO AIMS TO: offer customs, fiscal, financial, evaluative, and legal information about foreign markets; assist small and medium sized enterprises in strategic planning of internationalization and in the selection of potential target markets; ease access for economic operators to pro-

motional, insurance, and financial services, and to available international, communitarian, national, and regional resources, supplying them expert technical assistance; give support for the development of export promotion and internationalization projects through participation in fairs, economic diplomacy missions, seminars, workshops, and the realization of other publicity activity, with particular regard to small and medium sized enterprises, assuring coordination between national and regional entities; set up a specialized degree in foreign trade for business technicians, managers, specialists, and young graduates; loan support and collaboration from the Lazio Region in the implementation internationalization efforts. SprintLazio is based regionally in centrally located business centres with headquarters at Sviluppo Lazio S.p.A.in provincial structures at the headquarters of the local Chambers of Commerce or in relative special offices. 47


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ALLA SCOPERTA DELLE “REALTÀ DI QUALITÀ” DEL NOSTRO TERRITORIO

BIALETTI, un successo dal sapore Made in Italy Un’azienda che ha saputo crescere grazie alla volontà di tenere vive le proprie tradizioni, ma puntando allo stesso tempo su innovazione e cura del capitale umano

SYMBOLA

Symbola – Fondazione per le Qualità Italiane, nasce nel luglio 2005 con l’obiettivo di consolidare e diffondere il modello di sviluppo della soft-economy, in cui i territori incontrano le imprese, dove si stringono alleanze tra i saperi, le nuove tecnologie, la tradizione e dove la competitività si alimenta di formazione, di ricerca, di coesione sociale e rapporti positivi con le comunità. Symbola chiama a raccolta tutti coloro che puntano sulla qualità e sui talenti del territorio, per mettere in comune le loro esperienze: personalità che vengono dal mondo economico e imprenditoriale, dalla cittadinanza attiva, dalle realtà territoriali e istituzionali, dal mondo della cultura. E proprio queste realtà “di qualità” saranno raccontate in questa rubrica, a partire da Bialetti, che è uno dei soci sostenitori della Fondazione.

hi non ha in casa una caffettiera Bialetti? L’omino con i baffi, simbolo di uno dei prodotti di punta del Made in Italy, è ormai parte della nostra quotidianità. Basta dare uno sguardo ai dati per averne conferma: più del 70% del mercato mondiale delle caffettiere in alluminio viene proprio dagli stabilimenti Bialetti, ad Omegna, 15mila abitanti in provincia di Verbania; e Bialetti è anche leader europeo del pentolame antiaderente. Il segreto di questo successo affonda le radici in un modello produttivo tutto italiano, dove la competitività è il risultato della somma fra tradizioni produttive (quella delle macchine da caffè in alluminio del territorio di Verbano-Cusio-Ossola), innovazione (dei materiali, dei processi, delle tecnologie, del marketing) e cura del capitale umano (i tecnici e le comunità, col loro bagaglio di coesione sociale). Se è vero che oggi molte di queste stanno diventando parole d’ordine per la parte più innovativa e consapevole dell’industria italiana, qualche anno fa non era così. Negli anni ’90 il settore italiano dei casalinghi era il più for-

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te d’Europa, ma presto si raggiunse una sorta di saturazione e cominciò il declino. Nessuno voleva più investire, e la sfida era tutta sul prezzo, con l’unico obiettivo di tagliare sul costo del lavoro. Bialetti decise di puntare tutto su un progetto che avesse al centro territorio, ambiente e creatività. Non a caso molte delle innovazioni produttive adottate dall’azienda non derivano dall’acquisto di brevetti o dal lavoro di qualche superconsulente, ma dall’esperienza, dalla creatività e dalla passione dei tecnici dei loro laboratori. Come ad esempio Mukka, la celebre macchina per fare il cappuccino che da sola genera circa il 10% del fatturato, pensata da uno dei dipendenti. O ancora l’innovativo metodo per abradere l’alluminio per via meccanica e non più per via chimica, nato dall’intuizione di un operaio specializzato. Grazie a questo sapiente connubio fra saperi tradizionali, espressione della cultura del territorio e capacità di innovare, oggi Bialetti è una realtà di 600 dipendenti, con un fatturato di oltre 200 milioni di euro. Un successo che ha portato alla quotazione in borsa, avvenuta nel luglio dell’anno scorso.

IN SEARCH OF OUR NATIONAL “QUALITY INDUSTRY”

Bialetti, a Made in Italy flavoured success Symbola – Foundation for Italian Quality was founded in July 2005 with the goal to solidify and defend the soft-economy development model, in which regions meet enterprises, in which an alliance is formed between knowledge, new technology, and tradition, and in which competitiveness is encouraged through training, research, social cohesion, and positive relationships with the community. Symbola gathers those who focus on quality and regional talent to share their common experiences: people from the economic and entrepreneurial worlds, from active citizenship, from the regional and institutional organizations, and from the world of culture. These “quality” organizations will be gathered in this column, beginning with Bialetti, one of the sustaining associates of the Foundation.

ho does not have a Bialetti coffeemaker at home? By now, the little man with the moustache, symbol of one of the principle Made in Italy products, is part of the daily lives of thousands of people. Just look at the figures for confirmation: more than 70% of the world market of aluminium coffeemakers comes from the Bialetti factory in Omegna, a town of 15 thousand inhabitants in the province of Verbania. Bialetti is also the European leader for non-stick pots and pans. The secret of this success is rooted in a thoroughly Italian production model in which competitiveness is the result of the combination between production traditions (that of aluminium coffeemakers from the Verbano-Cusio-Ossola province), innovation (in materials, processes, technology and marketing), and care of the human resources (technicians and the community with their wealth of social cohesion). Though today many of these characteristics are becoming key words for the most innovative and aware part of Italian industry, a few years ago this was not the case. In the ’90s, the Italian sector of household goods was the strongest in Europe, but soon it reached a sort of saturation point and began to decline. No one wanted to invest in it anymore. The challenge became all about pricing with the sole alternative to cut labour costs. Bialetti decided to focus all their energy into a project centred around the region, environment, and creativity. It was no coincidence that many of the production innovations adopted by the company did not derive from the acquisition of patents or the work of some superconsultants, but from the experience, creativity, and passion of the technicians in their workshops. For example, Mukka, the famous machine for making cappuccino that alone generates around 10% of the yearly turnover, was the idea of one of its workers. Likewise, the innovative method for abrading aluminium mechanically rather than chemically, was the hunch of a specialized technician. Thanks to this knowledge resulting from the combination of traditional know-how, expression of the region’s culture, and innovative capacity, today Bialetti is a company with 600 workers, and a yearly turnover of more than 200 million Euros, an economic success that led to its listing on the stock exchange in July of last year.

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ANTIQUARIATO QUANDO L’ARTE INCONTRA IL MERCATO: INTERVISTA A GIACOMO MANOUKIAN NOSEDA

MILANO RISCOPRE

il mondo dell’antiquariato Si tratta di un ambito di collezionismo dinamico, che sta assistendo ad una costante crescita, e che riscuote consensi in particolare da parte delle nuove generazioni

er troppo tempo l’antiquariato è rimasto nell’ombra, quasi avvolto in un guscio. È ora di ridargli un nuovo ruolo”. È questa l’opinione di Giacomo Manoukian Noseda, eletto nell’aprile 2007 Presidente dell’Associazione Antiquari Milanesi, associazione che supera i 200 iscritti e che ha festeggiato l’anno scorso mezzo secolo di vita, guadagnandosi la palma di più antica del settore. A confermare questa “riscoperta” dell’antiquariato, i dati dell’ultima edizione di Antiquaria, manifestazione organizzata in collaborazione con Fiera Milano-EXPOCTS, la cui 45ª edizione si è chiusa lo scorso 14 ottobre toccando i 6.800 visitatori tra appassionati, amanti del bello e collezionisti: ben l’11,5% in più rispetto all’anno precedente.

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Dottor Manoukian, a cosa è dovuto, a suo parere, questo nuovo dinamismo del settore dell’antiquariato? Dopo una fase in cui hanno predominato il minimalismo, il modernismo, si sta assistendo ad una riscoperta dell’enorme patrimonio artistico italiano: si cerca qualcosa di cui godere con calma, si guarda al passato come ad un “antidoto” contro il caos, lo stress moderno. D’altro canto – come stanno dimostrando anche diverse riviste dedicate all’arredamento d’interni – si è compreso che moderno e antico non sono agli antipodi, e che, anzi, l’antico può “fondersi” con i linguaggi più attuali e le rigorose creazioni di design. Del resto, ciò che ieri era moderno, oggi viene considerato antico, quindi non esiste una divisione così netta. Ed è interessante notare che questa riscoperta dell’antiquariato vede protagonisti soprattutto i giovani. In quanto Presidente dell’Associazione Antiquari Milanesi, a quali progetti sta lavorando? È mia intenzione ricreare sinergie tra la nostra Associazione e le più importanti istituzioni artistiche milanesi, così come stiamo già facendo con la Veneranda Fabbrica del Duomo, con il Museo Poldi Pezzoli e con la Fondazione Arnaldo Pomodoro. Stiamo poi lavorando per essere presenti al Salone del Mobile, a dimostrazione che un oggetto di antiquariato può dare valore e significato anche ad una casa moderna. Al fine di dare visibilità alla nostra Associazione e al suo ruolo, stiamo inoltre progettando altre iniziative, anche in collaborazione con la Biennale d’Arte, in particolare per dare maggiore visibilità all’antiquariato sui mercati internazionali. Purtroppo si tratta di eventi complessi, che richiedono fondi, e quindi tempi lunghi. Quindi c’è interesse anche a livello internazionale nei confronti dell’antiquariato italiano? L’interesse non manca, in particolare da parte di mercati emergenti come quelli dell’est europeo, del Medio e dell’Estremo Oriente. Finora la nostra Associazione è sempre rimasta molto legata al territorio, ma è mio auspicio che riesca ad aprirsi, puntando verso nuove realtà. I presupposti per farlo ci sono tutti. 50

di Ghileana Galli

www.antiquarimilanesi.it

WHEN ART MEETS THE MARKET: INTERVIEW WITH GIACOMO MANOUKIAN NOSEDA

Milan discovers the world of antiques A continually mounting bustle of dynamic collecting, rousing consensus in particular with the next generation or too long, the antiques world has remained in the shadows, almost enclosed in a shell. Now it is time to give it a new role”. This is Giacomo Manoukian Noseda’s opinion, President since April 2007 of the Associazione Antiquari Milanesi (Milanese Antiques Association), a group which boasts more than 200 members and which celebrated half a century of existence last year, earning the award for oldest group of its kind. The results of the latest edition of Antiquaria, fair organized together with Fiera Milano-EXPOCTS, confirm this “rediscovery” of antiques. The 45th edition of the fair closed October 14th having reached 6,800 visitors including enthusiasts, beauty lovers, and collectors: 11.5% more than the preceding year. Mr. Manoukian, in your opinion, what is this new energy of the antiques sector due to? After a phase during which minimalism and modernism predominated, we are witnessing a rediscovery of the wealth of the Italian artistic heritage: one finds

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something to appreciate calmly, one looks to the past as an “antidote” against the chaos of modern stress. On the other hand – as various interior design magazines demonstrate – modern and antique are not the antithesis of each other, better yet, antiques can “blend in” with the most current lingo and the rigorous creations of design. Anyhow, what was modern yesterday is considered antique today, therefore, a clear division does not exist. It is interesting to note that this rediscovery of antiques is happening primarily among the young. What projects are you working on as President of the Associazione Antiquari Milanesi? It is my intention to recreate synergy between our Association and the most important artistic institutions in Milan, for example our partnership already underway with the Veneranda Fabbrica del Duomo, with the Poldi Pezzoli Museum, and with the Arnaldo Pomodoro Foundation. We are aiming to attend the Salone del Mobile, to demonstrate that an antique object can add value and significance even to a modern home. In order to promote our association and its role, we are also planning other initiatives, even in conjunction with the Biennale d’Arte, to bring particular attention to antiques on international markets. However, these are complex events that require funds, and therefore long term planning. Therefore there is also international interest in Italian antiques? Interest is not lacking, in particular in emerging markets like those in Eastern Europe, Mid and Far East. Up to this point, our Association has always remained closely fixed on this region, but is my belief that it could open up and focus on new horizons.


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PARLA IL PRESIDENTE DOMENICO DI PAOLA ASSAEROPORTI

La competitività? Parte dagli aeroporti Contro i monopoli e dalla parte dei viaggiatori, per rilanciare il “sistema Italia” dei trasporti aerei, dai grandi hub agli scali cosiddetti “minori”

di Domenico Calabria

aggiori investimenti nelle infrastrutture e tariffe più trasparenti. In caso contrario, con uno dei più bassi indici di mobilità in Europa e una lenta evoluzione del sistema aeroportuale, il trasporto aereo italiano rischia di “restare indietro”. A lanciare l’allarme è il Presidente di Assaeroporti, Domenico Di Paola, che, in pochi punti, ci ha illustrato come l’Italia può ricominciare… a volare.

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ri, i radar; così come rendere gli aeroporti idonei anche ad aerei di grandi dimensioni. E per quanto riguarda gli scali minori? Come potrebbe essere rafforzato il loro ruolo? Prima di tutto, ritengo erroneo definirli “minori” in quanto, se alcuni scali effettiva-

Investire sugli scali per aumentarne la competitività è una delle priorità da Lei più volte ribadita per porre il Sistema Paese in grado di raggiungere gli indici di mobilità media europea, che sono circa il doppio di quelli italiani. Quali sono, in concreto, le azioni più urgenti da realizzare in questo senso? Per quanto riguarda i due grandi aeroporti nazionali – Roma e Milano – sono tre gli ambiti su cui è necessario intervenire. In primo luogo, è infatti necessario migliorarne l’accessibilità: gli scali devono essere serviti meglio in termini di trasporti da e per la città, rendendo più agevoli gli spostamenti per i viaggiatori. Un elemento importante che però, come si può ben comprendere, non dipende dalle società aeroportuali. Fondamentale, inoltre, risulta l’incremento degli strumenti tecnologici, come i senso-

mente convogliano circa 700mila passeggeri l’anno, ce ne sono altri che vedono passare 7 milioni di viaggiatori. Non dobbiamo inoltre dimenticare che la crescita esponenziale di passeggeri a cui abbiamo assistito negli ultimi anni in Italia, è stata possibile grazie soprattutto agli scali regionali, che hanno potenziato la “cultura” dello spostamento aereo. Fatta questa distinzione, ritengo che sia necessario operare anche in questo caso per rendere gli scali più efficienti, soprattutto più “collegati” ai grandi hub, in modo da creare una rete sempre più capillare – cosa che del resto non può che migliorarne anche l’efficienza. Senza tralasciare il fatto che incrementerebbe molto la capacità turistica dell’Italia, facilitando per esempio quei turisti che desiderano viaggiare per la penisola senza perdere giornate intere negli spostamenti; ma anche rendendo più “vicine” e accessibili località turistiche meno note della nostra penisola, ma non per questo meno degne di nota. Un altro punto importante è, a suo parere, l’abbassamento delle tariffe, con la conseguente necessità di “mettere al centro” il cliente, il viaggiatore. Sono fermamente convinto che, in questo settore, le politiche monopolistiche e le mancate liberalizzazioni abbiano creato degli squilibri che sono prima di tutto i clienti, i viaggiatori, a subire. Grazie alle compagnie low cost, la gente può finalmente scegliere, pagando il giusto per il biglietto aereo e poi pagando a parte gli eventuali extra, consapevole di quanto paga e per cosa paga. Ritengo quindi che serva una politica di trasparenze delle tariffe, perché solo così si potranno avere servizi migliori a prezzi minori.

AN ADDRESS BY THE PRESIDENT OF ASSAEROPORTI, DOMENICO DI PAOLA

Competitiveness? Let’s start with the airports Against monopolies to benefit travellers in order to revamp the Italian air transport system, from the large hubs to the so-called “minor” airports ncreased investment in infrastructure and more transparent tariffs. One of the lowest mobility indexes in Europe and a slow evolution of the air transport system, Italian air transportation risks “remaining behind.” The President of Assaeroporti, Domenico Di Paola, launches an alarm, illustrating a few points for us as to how Italy could begin again… to fly.

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Investing in airports in order to increase competitiveness is one of the priorities you have emphasized most for making the national system capable of reaching the average European mobility index that is around twice that of Italy. What are the most urgent real actions necessary for meeting that goal? Concerning the two large national airports – Rome and Milan – there are three fronts on which it is necessary to intervene. First of all, it is necessary to improve accessibility: the airports must be better served in terms of transport to and from the city, rendering transfers easier for travellers. However, this is an element that understandably so does not depend on the airport agencies. In addition, an increase in technological tools such as sensors and radar is necessary to render the airports suitable even for large planes.

And the minor airports? How could their role be reinforced? First of all, I believe it erroneous to call them “minor.” While some of them effectively direct around 700 thousand passengers a year, there are others that handle 7 million passengers. We must not forget that the exponential growth of passengers we have witnessed in recent years in Italy has been primarily possible thanks to the regional airports, that have strengthened the “culture” of air travel. Having made this distinction, I believe it would be necessary to render also these airports more efficient, better connected to the large hugs, in such a way as to create an increasingly more widespread network – that would only improve efficiency. Not to mention the fact that it would greatly increase the capacity tourism of Italy, assisting those tourists who desire to travel around the peninsula without losing entire days to transfers; getting them “closer” to less famous, but no less worthy tourist locations. You insist another important point is lowering fares, placing the client, the passenger “at the centre”. I am absolutely convinced that with monopolistic policies and missing liberalizations in the sector, we have created imbalances that inconvenience primarily clients and passengers. Thanks to low-cost carriers, people can finally choose, paying the right price for a plane ticket and then paying separately for the extra charges, aware of how much they are paying and for what they are paying. I maintain therefore that a policy of fare transparency is necessary. It is the only way to offer improved services at lower prices.

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CAMERA DELLA MODA INTERVISTA AL PRESIDENTE MARIO BOSELLI

Siamo dei campioni. Basta prenderne coscienza

I grandi magazzini Saks a New York

di Francesco Fusco pareri sono contrastanti. Vi è chi sostiene che gli Stati Uniti si stiano avviando verso una recessione destinata a durare anni, mentre dalla parte opposta si afferma che si tratta di una febbre passeggera, e che l’economia statunitense dopo cinque, sei mesi di volatilità, soprattutto dei mercati finanziari, è destinata a riprendere la corsa. E questo, visto che gli Usa sono il maggior mercato, crea incertezze, soprattutto per coloro che operano nel settore della moda Made in Italy. Mario Boselli, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, è un osservatore privilegiato, conosce dati, registra fatti e impressioni, andamenti e tendenze dei mercati. “Vi sono degli elementi critici, ma non sono interni al nostro sistema, provengono dall’esterno, e questa incertezza data dalla volatilità costituisce un peso che grava sulla nostra industria della moda”.

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Perciò niente pessimismo? Se cominciassimo a prendere piena coscienza del fatto che noi Italiani siamo i primi al mondo nella moda, allora il pessimismo che talvolta aleggia nei discorsi sparirebbe. Talvolta ho l’impressione che i nostri bravissimi stilisti non si rendano conto del loro valore e del “potere” nei confronti della stampa e dei buyer internazionali. Me ne rendo conto anche quando certi nostri, fra i più importanti, si impuntano sulla scelta di date e ore per le sfilate, indebolendo i primi e gli ultimi giorni delle manifestazioni.

Nonostante le difficoltà dei mercati – in primis, quello americano – la moda italiana non deve temere: è a partire da Milano che si costruisce il futuro del settore a livello mondiale

MARIO BOSELLI Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana

Quanto ha pesato e quanto pesa il deprezzamento del dollaro? Qualcuno immagina che dovremo fare i conti con una ulteriore caduta dei tassi di cambio. Pesa soprattutto a monte della filiera del tessileabbigliamento, dove il prezzo fa la differenza, nei tessuti e ancor più nei fili. Un fenomeno che si attutisce per i prodotti finiti di fascia alta, dove prevale il contenuto di immagine e stile di vita dei marchi Made in Italy, favorendo le vendite, che continuano a crescere, malgrado i prezzi in rialzo. Allora c’è da stare tranquilli? Il successo della settimana della moda maschile, nel mese di gennaio, e quella del prêt-à-porter femminile, per la quale si registrava una grande aspettativa, confermano che possiamo agire in un clima di relativa tranquillità. Piuttosto, dobbiamo stringere ancora di più i ranghi, fare più sistema, come i francesi. Perché non va dimenticato che, in questo campo, Milano è capitale mondiale, ed è qui che si costruisce il nostro futuro.

INTERVIEW WITH MARIO BOSELLI, PRESIDENT OF THE NATIONAL CHAMBER OF ITALIAN FASHION

Despite market difficulties – especially those in America – Italian fashion should not fear: Milan has always been the foundation upon which the future of international fashion is built he opinions are contrasting. There are those who believe that the United States is headed for a recession destined to last years, while the opposition affirms that the crisis is only a passing fever, that after five, six months of volatility, the American economy, primarily in the financial markets, is destined to get back on track. Since the USA is the major market, this discrepancy creates uncertainty, above all for those who operate in the Italian fashion industry. Mario Boselli, President of the National Chamber of Italian Fashion, is an observer privileged to data by which he forms impressions and interprets market tendencies. “There are some critical elements, but they are not inside our system. They come from abroad, but the uncertainty resulting from the volatility burdens our fashion industry”.

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We are champions. We just need to become aware of the fact No reason for pessimism then? If we could become aware of the fact that we Italians are the leaders in the fashion world, then the pessimism that sometimes hovers around discussions would disappear. At times I have the impression that our extremely talented designers do not realize their worth and “power” with the press and international buyers. I also realise this when certain of our most important designers get hung up on the choice of dates and times for the runway shoes, weakening the opening and closing days of fashion weeks. How much has the depreciation of the dollar impacted the industry? Some believe we should balance it out with a subsequent reduction in exchange rates. It weighs primarily on the first phases in the clothing textiles industry where the price makes

the difference in fabrics and even more in threads. A phenomenon that dampens the finished luxury product range where the Italian image and lifestyle of the brands prevails, favouring sales that continue to grow despite rising prices. We should rest assured then? The success of men’s fashion week in January, as well as women’s pret-a-porter, that registered great expectations, confirms that we can continue in a climate of relative tranquillity. If anything, we must close ranks even more, get organized, like the French have done. Because it shouldn’t be forgotten that, Milan is a world capital for this industry. Our future will be built here.


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PILLOLE DI DIRITTO SOCIETARIO E TRIBUTARIO IN UK

UK: LTD ed Esterovestizione PILLS OF CORPORATE AND TAX RIGHTS IN THE UK

Breve vademecum sull’apertura di una LTD in UK e sul problema dell’Esterovestizione che tanto preoccupa, giustamente, chi deve costituire ed operare mediante una LTD

UK: LTD and Dummy Companies TD: USEFUL INFORMATION. Before setting up an LTD, it is necessary that you clearly understand what it stands for. A “Private Limited Company” is a society of capital with limited responsibility, identical to what is known in Italy as “S.r.l.”. The rights and obligations of a Limited (LTD) are identical to those of an “S.r.l.” in Italy. Its minimum social capital is 100 British pounds and its value can be determined by the shareholders. The set social capital must not be paid-up. The limited responsibility of the Society can be reduced to 2% of the social capital stabilized. For the constitution of the society, it is necessary to have a Registered Office in England with at least two adult residents or non-residents present as shareholders who hold the positions of Director and Secretary. Shares may belong indiscriminately to the director, the secretary, a third party, an English or foreign company, or a combination of any of these. It is possible to increase the number of shareholders at will. Shareholders can be foreign citizens. The Director has the duty to administrate and represent the company with full authority. He or she is the key decision maker for the company and its existence in the business world. The Secretary administrates and controls all the company’s books and minutes, the deadlines and terms of the administrative councils, changes in shareholders, administrators, share quotes, etc. as well as subsequent documentation. The society is fully operation from the moment of its constitution. There is no delay to beginning business.

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DUMMY COMPANIES. If you are not aware of the phenomenon, setting up a dummy company can easily become a source of both tax breaches and even law breaking. Simply put, it consists in the fictitious localization of the fiscal residence in EU countries or elsewhere outside of Italy where the company owner effectively resides, in order to avoid fulfilling tax requirements within the system of actual residence, benefiting from the effective tax laws elsewhere. As far as civil law is concerned, an LTD set up in the UK can operate where it desires, even only in Italy. It is not obligated to conduct business in England. There are LTDs that have existed peacefully for years without ever having made a profit in the UK. Seen instead from a fiscal point of view, people residing in Italy who produce, manage, and accept money for the LTD directly in Italy are clear examples of tax evaders through setting up dummy companies. These people should therefore pay IRES fees in Italy, unless they can concretely demonstrate that the LTD has its “pulsing heart” abroad. In that case one pays taxes in England or any other foreign country. Naturally the “New Italian Services Ltd”, together with its Italian and English partners completely supports the LTD constituent, permitting set-up, where legally allowed, as long as taxation remains in the UK, with an appropriate Fiscal contribution in Italy. But be aware: if the aim of setting up an LTD in the UK is to avoid taxes, opening an LTD or Off-shore company is perfectly useless. The “fair” taxation – even with some difference – can be obtain remaining in perfectly legal boundaries approved of by both the Italian and British governments.

di Giuseppe Rochira, Docente universitario – Avvocato e Commercialista e-mail: g.rochira@rochira-partners.it TD: INFORMAZIONI UTILI. Prima di costituire una Ltd, è necessario che si comprenda chiaramente di cosa si parla. Una “Private Limited Company” è una società di capitale con responsabilità limitata, identica a quella conosciuta in Italia come “S.r.l.” (Società a responsabilità limitata). I diritti e gli obblighi di una Limited (Ltd) sono identici a quelli di una “S.r.l.” in Italia. Il suo capitale sociale minimo è di 100 Sterline inglesi e il suo valore può essere stabilito a libera scelta dai soci. Il capitale sociale stabilito non deve essere versato. La responsabilità limitata della Società può essere ridotta ad un 2% del capitale sociale stabilito. Per la costituzione della società occorre una Sede Legale (Registered Office) in Inghilterra e almeno due persone fisiche maggiorenni residenti o non residenti come Soci (Shareholder), che si nominano e rappresentano le figure di amministratore (Director) e Segretario-Procuratore (Secretary). La proprietà delle Azioni può essere indistintamente del Director, del Secretary, di una terza persona, di una Società Inglese o Straniera, oppure l’unione di tutto ciò. È possibile aumentare il numero dei soci liberamente. I soci possono avere anche la nazionalità straniera. L’Amministratore (Director) ha il compito di amministrare, rappresentare e gestire la società a tutti gli effetti. È la persona chiave per le decisioni della società e la sua vita nel mondo di lavoro. Il Segretario ha il compito di amministrare e controllare tutti i libri e verbali della società, le scadenze e termini dei consigli di amministrazione, cambio soci, amministratori, quote, etc. e la loro documentazione necessaria. La società nel momento della sua costituzione è completamente operativa. Non si deve attendere nulla.

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ESTEROVESTIZIONE. Se non si conosce bene il fenomeno, l’Esterovestizione, può facilmente essere fonte sia di illecito tributario che, addirittura, di illecito penale. Consiste, in estrema sintesi, nella fittizia localizzazione della residenza fiscale, in Paesi anche UE e comunque in territori diversi dall’Italia, dove invece il soggetto effettivamente risiede, per sottrarsi agli adempimenti tributari previsti dall’ordinamento di reale appartenenza e beneficiare del regime impositivo più favorevole vigente altrove. Vista in un’ottica civilistica, la LTD costituita in UK, può operare ovunque lo desideri, anche solo in Italia. Non è infatti obbligata o tenuta a svolgere attività inglesi. Esistono Limited che da anni lavorano serenamente senza aver mai fatto una fattura in UK. Vista invece dal punto di vista fiscale, le persone residenti in Italia che producono, dirigono e accettano soldi per la Limited direttamente in Italia dimostrano in maniera inequivocabile l’esterovestizione. Queste persone dovrebbero pertanto pagare l’IRES in Italia, a meno che non venga dimostrata con fatti concreti che la LTD ha il suo “cuore pulsante” all’estero. In quel caso si pagano tranquillamente le imposte in Inghilterra o in altro Paese straniero. Naturalmente la “New Italian Services Ltd”, insieme ai suoi partner italiani e inglesi, supporta completamente l’LTD costituenda, permettendo, ove legalmente consentito, di creare i presupposti perché la tassazione rimanga in UK, oppure che vi sia un giusto apporto fiscale in Italia. Ma attenzione: se lo scopo di costituire una LTD in UK è quello di non pagare le tasse, aprire una Limited o una Off-Shore è perfettamente inutile. La “giusta” tassazione – sia pure con qualche differenza – si può ottenere rimanendo in ambiti perfettamente legali ed approvati sia dallo Stato Italiano che dallo Stato Inglese.

by Giuseppe Rochira, University Professor, Lawyer and Accountant e-mail: g.rochira@rochira-partners.it

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ENOTECA REGIONALE PALATIUM, PUNTO D’INCONTRO DI GUSTO ED ELEGANZA utti, o quasi – specie i turisti – conoscono e apprezzano l’enogastronomia romana e laziale. Quanti invece conoscono Palatium, l’oasi ubicata nel cuore di Roma, al civico 94 dell’elegante via Frattina, dove l’Arte dell’Enogastronomia (da scrivere con le iniziali maiuscole) ha la magia del Mistero da sciogliere? In questo angolo incantevole della Capitale, di fronte alla scalinata di Trinità dei Monti, la sosta per ristorarsi e inebriarsi di aromi e sapori, unici più che rari, è d’obbligo. Una sosta che rimane incancellabile, nella memoria storica e, in particolare, nelle “papille” gustative, e che diventa, d’incanto, nostalgia struggente. Artefice di questa “fucina del buongusto” è l’ARSIAL, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, alla quale va riconosciuta la capacità di coinvolgere gli avventori nella curiosità irrefrenabile di assaporare e scoprire le tradizioni enogastronomiche del vasto assortimento dell’enoteca Palatium. “Una struttura moderna che – come sottolinea il commissario straordinario dell’ARSIAL, Massimo Pallottini – non è solo luogo ideale per conoscere i vini e assaporare le tantissime leccornie delle tipicità culinarie di Roma e della sua regione, ma anche un centro culturale in grado di favorire gli eventi che raccontano i territori e i loro protagonisti in un’atmosfera stimolante”. Quello dell’ARSIAL è un impegno diretto a sostenere le aziende agricole ad affacciarsi sui mercati. Per cui, nello chic di via Frattina, che ospita i più prestigiosi negozi di moda ed è nota nel mondo come simbolo di raffinata eleganza, il Palatium è divenuto punto di riferimento, “dove – aggiunge Pallottini – produttori e buyers possono far incontrare domanda e offerta, ed i consumatori assaporare la migliore espressione della qualità laziale”. Quest’oasi dell’agroalimentare all’ennesima potenza, frequentata da oltre 100mila avventori nello scorso anno, “è un’interfaccia tra consumatori e produttori che ha il centro della sua attività nel rapporto con il territorio, ma soprattutto è dotata di una struttura multifunzionale che mette in rete oltre 600 aziende di qualità”. In questo ristorante, tra i più “in” di Roma, si apprezza la bontà di una terra, le “eccellenze” di un’agricoltura importante, presente e viva, tra cui la filiera della vitivinicoltura. “Un settore – ricorda Pallottini – in grado di esprimere le potenzialità di un territorio ricco di vitigni locali e numeri di prim’ordine”. Basti pensare ai suoi 38mila ettari di superficie, 27 vini DOC e altri 4 IGT. Il boom del Palatium ha spinto alla realizzazione di una guida, a cura del Gambero Rosso, che racconta il Lazio dei sapori e dei profumi: quelli delle mozzarelle di bufala della Pontina e dei gioielli di capra del Frusinate, senza dimenticare i legumi antichi del Viterbese e i salumi del Reatino. “Odori e sapori sono la scommessa sulla quale l’agroalimentare laziale punta per crescere e diventare realtà nazionale”, assicura Massimo Pallottini.

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Quando i sapori sono gioia di vivere

di Dino Alìas

Nel cuore di Roma, una vera e propria “fucina del buongusto”, gestita dall’ARSIAL e nata per valorizzare, attraverso i prodotti tipici dell’enogastronomia locale, la cultura e le tradizioni del Lazio

REGIONAL ENOTECA PALATIUM, A MIX OF TASTE AND ELEGANCE

When taste becomes joy of living lmost every tourist knows and appreciates the wines and food of Rome and Latium. But how many people know Palatium? This oasis is located in the very heart of Rome, in via Frattina 94, where the Art of Enogastronomy (the capital letters are required in this case) still preserves the magic of a mystery that has to be revealed. In this enchanting corner of the Capital city, opposite the Spanish Steps, we warmly suggest you have a rest and let unique aromas and tastes entice you. This experience will be unforgettable both for your mind and for your taste buds, and it will be transfigured into a yearning nostalgia. The creator of this “taste workshop” is ARSIAL, the regional organization for development and innovation of agriculture in Latium, which has succeeded in getting its visitors involved and exciting their curiosity, inviting them to sample and discover the enogastronomic traditions, which are represented in a wide selection at the Palatium enoteca. “A modern structure – says Massimo Pallottini, special member of ARSIAL – that is not only an ideal place to get acquainted with the wines and sample the various specialties of Rome and its region, but also a cultural centre where it is possible to promote events to explain the region and its protagonists in a stimulating atmosphere”. ARSIAL supports farms and wineries in their relations with the market. In the refined surroundings of via Frattina, which houses the most prestigious fashion shops and is

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Massimo Pallottini

In the heart of Rome, you will find a real “taste workshop” managed by ARSIAL and created to promote the culture and traditions of Latium through its typical enogastronomic products 54

synonymous with elegance and style, Palatium has become a point of reference “where – adds Pallottini – producers and buyers can make demand and offer converge, and consumers can find the quality of Latium in its best expression”. This magnificent oasis in the agricultural and food sector was attended by over 100,000 visitors last year, “it is an interface between consumers and producers whose activity is based on the relationship with the territory, and it is supported by a multifunctional structure that connects over 600 quality enterprises”. In this restaurant, which is among the most fashionable in Rome – you can appreciate the excellent produce of a land where agriculture is still an important and lively sector, as are the locally produced wines. “Wine-growing and producing – points out Pallottini – can express all its potential in a region which is rich in local vine varieties and quality wines”. Just a couple of figures: 27 DOC wines and 4 IGT wines are produced on a surface of 38,000 ha cultivated with vineyards. Palatium’s prosperity promoted the creation of a guide edited by Gambero Rosso, in which the tastes and fragrances of Latium are explained: the mozzarella di bufala from Pontina and the precious goats’ cheeses from Frusinate, not forgetting the old-fashioned legumes from Viterbese and the cold meats from Reatino. Massimo Pallottini asserted us that “the fragrances and tastes are what the agricultural and food sector are betting on in order to grow and become a national reality”.


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DATI IN CRESCITA PER L’EXPORT AGROALIMENTARE BUONITALIA

Russia e Giappone: opportunità da cogliere Quali le potenzialità e le criticità di questi due mercati per il Made in Italy? Buonitalia, ICE e Federalimentare ne hanno discusso a Roma direttamente con le imprese di Ghileana Galli

n questo momento particolare per l’economia nazionale, in cui l’export italiano sta rappresentando un valore concreto per il rilancio del nostro Paese, l’agroalimentare italiano dimostra di riscuotere un crescente interesse sui mercati mondiali. Per questo, è necessario non lasciare assolutamente nulla al caso, e supportare con ogni mezzo le aziende che decidono di intraprendere la difficile strada dell’export.

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Russia&Giappone. In questo senso si inserisce il workshop “Opportunità da cogliere: export agroalimentare Russia&Giappone” organizzato da Buonitalia SpA in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) e Federalimentare, tenutosi presso la sede dell’Unioncamere a Roma. Un’occasione per confrontar-

si sulle opportunità offerte da questi due importanti mercati; ma soprattutto, come ha sottolineato il Presidente di Buonitalia SpA, Emilio De Piazza, “per fornire agli operatori del settore agroalimentare ulteriori strumenti di conoscenza necessari a valorizzare e a rendere più efficace la presenza italiana in manifestazioni fieristiche internazionali così importanti per il settore, come quelle di Prodexpo Mosca (11-15 febbraio) e Foodex Tokyo (11-14 marzo). Promuovere incontri formativi come questi – ha continuato De Piazza – serve a far in modo che tutti gli imprenditori, soprattutto medi e piccoli, possano arrivare preparati, con una migliore conoscenza delle potenzialità e delle criticità che questi mercati racchiudono”. Un’opinione condivisa dagli altri organizzatori del workshop, a partire da Giandomenico Auricchio, Presidente di Federalimentare, per il quale “il futuro dell’industria alimentare italiana sarà legato sempre più alla capacità di esportare all’estero la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti. Il 2007 ha visto crescere le esportazioni del Made in Italy alimentare, tuttavia occorre puntare su mercati nuovi e dalle grandi potenzialità come quello giapponese e quello russo”. Dati in rialzo. E i dati non smentiscono la fiducia degli operatori: con una dinamica superiore al 30% di importazione su base annua, la Russia si presenta come il mercato più promettente nei prossimi 5 anni. Per quanto riguarda l’area asiatica, il Giappone è il mercato di riferimento per la produzione agroalimentare italiana: basti pensare che qui la ristorazione italiana conta più di 3000 esercizi. Ecco allora il valore di appuntamenti come quello promosso a Roma. Ma non solo. Come infatti ha tenuto a sottolineare in tale occasione il Direttore dell’ICE di Mosca, Roberto Pelo, “i programmi dell’ICE per la promozione del Made in Italy alimentare in Russia prevedono quest’anno una serie di interventi, tra cui, ma non solo, il padiglione italiano a Prodexpo 2008, mai così numeroso di aziende espositrici”. Per chi è invece interessato a fare affari in Estremo Oriente, fondamentale è la presenza italiana all’interno di Foodex 2008, manifestazione fieristica di riferimento per tutta l’area asiatica, che, come ha dichiarato Roberto Lovato, Dirigente area agroalimentare dell’ICE, “prevede la partecipazione di oltre 240 aziende coordinate dall’Istituto”.

GROWING SUMS FOR FOOD PRODUCT EXPORTS

Russia and Japan: opportunities waiting to be had What are the potential and critical considerations for Made in Italy to make when approaching these two markets? Buonitalia, ICE, and Federalimentare addressed that question directly with companies in Rome

n this critical moment for the national economy when Italian exports represent a clear value for the renewal of our country, the Italian food product sector rouses growing interest in world markets. Because of this, it is necessary not to leave anything to chance, but to fully support the companies which decide to take on exportation. RUSSIA&JAPAN. The workshop “Opportunities to be had: food product exportation Russia&Japan” was held at the headquarters of the Unioncamere in Rome organized by Buonitalia SpA in collaboration with the National Institute for Foreign Trade (ICE) and Federalimentare to address this very need. An opportunity to discuss opportunities to be had in these two important markets; but above all, as the President of Buonitalia SpA Emilio De Piazza emphasized, “to supply workers in the food products sector networking tools necessary to promote

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and prepare Italian presence at fairs international fairs for the sector as important as Prodexpo Moscow (February 11-15) and Foodex Tokyo (March 11-14). Holding informative meetings like these – continued De Piazza – insures that all the entrepreneurs, primarily from medium and small companies, can arrive prepared through an improved awareness of the potential and critical considerations of these markets”. An opinion shared by other organizers of the workshop starting with Giandomenico Auricchio, President of Federalimentare who believes “the future of the food industry Italian will be increasingly more tied to exporting the quality and security of our products. 2007 registered increased exportations of Made in Italy food, nevertheless it is necessary to focus on new markets of great potential such as Japan and Russia”. RISING FIGURES. The figures do not contradict the belief of industry

insiders: with a dynamic greater than 30% of importation on an annual basis, Russia presents itself as the most promising market for the next 5 years. As for Asia, Japan is the reference market for Italian food products: just consider that there are more than 3000 Italian restaurants. This justifies the value of events like the one held in Rome. But not only. As the ICE Director in Moscow, Roberto Pelo pointed out “the ICE promotion programs in Russia of Made in Italy food products include, among others, an Italian pavilion at Prodexpo 2008 which has never had such a high number of exhibiting companies”. For those focused on business deals in the Far East, Italian presence is fundamental at Foodex 2008 a reference fair for all of Asia that Roberto Lovato, ICE Food Product Area Director, explains “involves more than 250 companies coordinated by the Institute”. 55


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QUANDO IL BELLO INCONTRA LA TECNOLOGIA E L’INNOVAZIONE

Aqualtis e Moon, due gioielli rigorosamente italiani on solo grandi centri industriali e poli tecnologici. A volte i gioielli della produzione italiana, che conquistano premi e consumatori di mezzo mondo, nascono in realtà nascoste tra le colline, in questo caso quelle marchigiane della provincia di Ascoli Piceno. Stiamo parlando dello stabilimento Indesit Company di Comunanza, il primo del Gruppo, quello storico, che ha dato inizio alla produzione di lavabiancheria e si trova nel mezzo di una vallata, circondato dal verde. Proprio lì, nel cuore delle Marche, sono nate le lavabiancheria più belle e tecnologicamente avanzate, destinate a tutti i mercati in cui Indesit è presente, spesso come leader. Di questo successo internazionale ne abbiamo parlato col Continental Europe Area Director di Indesit Company, Francesco Trovato.

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Prodotte nello stabilimento Indesit di Comunanza, nel cuore delle Marche, le due lavabiancherie hanno conquistato i mercati europei… e non solo!

Dottor Trovato, qual è il segreto del successo internazionale di questi prodotti? Ogni Paese ha le sue peculiarità e i prodotti, per avere successo, devono partire proprio da questo. Nel caso di Aqualtis prima e Moon poi, la straordinarietà del successo è dovuta al loro aver saputo conquistare i mercati più diversi. E questo grazie soprattutto al fatto che si tratta di prodotti di qualità, ergonomici e amici dell’ambiente, ma anche certamente al design innovativo, premiato tanto in Europa quanto negli Stati Uniti.

È un successo, per così dire, a tiratura limitata? Assolutamente no. Sia Moon che Aqualtis hanno avuto uno straordinario successo nelle vendite, al di là delle aspettative: infatti sono i modelli di lavabiancheria più presenti nei negozi di mercati particolarmente importanti quali la Francia, l’Italia ed il Regno Unito. Nel corso del 2007 a Comunanza sono state prodotte più di un milione di lavabiancheria: dalla standard alla lavasciuga, dalla snella ai modelli da incasso; ogni dieci secondi un modello diverso. Quali sono i fattori importanti per il successo di Indesit? Sicuramente per noi è importante gestire i processi di sviluppo dei nuovi prodotti con continui test e analisi direttamente con i consumatori finali. Inoltre l’innovazione ricopre un ruolo fondamentale: oggi la competizione internazionale non lascia scampo, chi rallenta rimane indietro. Quindi innovare è un obbligo, e ogni anno circa un terzo degli investimenti dell’azienda sono destinati proprio a ricerca e innovazione. Per il futuro cosa prevede? Dovremo continuare ad innovare e costringere gli altri ad inseguirci. Aqualtis e Moon hanno conquistato premi dalla Francia alla Polonia, dal Regno Unito all’Italia, alla Grecia, fino ad arrivare agli USA. Dobbiamo andare avanti così!

WHEN BEAUTY MEETS TECHNOLOGY AND INNOVATION

Aqualtis and Moon, two thoroughly Italian gems eyond large industrial centres and technological poles. Repeatedly ucts, but definitely also to innovative design, recognized in both Europe the winners of Italian production that have conquered innumerable and the United States. Can the success be sustained in the long run? awards and attracted countless consumers, made in a factory Absolutely. Both Moon and Aqualtis have exceeded sales expectations: tucked in among the hills of the province of Ascoli Piceno in the Marches rein fact, they are the most prevalent washing machine models in stores in gion. These are the products of the Indesit Company in Comunanza, the leader in the historic Group that started out producing washing machines key markets like France, Italy, and the United Kingdom. In 2007, more than and is located in the middle of a lush, green valley. Right there, in the heart a million washing machines were produced in Comunanza; from standard of the Marche, the most beautiful and technologically advanced washing to washer-drier, from compact to built-in models; every ten seconds a difmachines were developed, ferent model. What are the factors that determine Indedestined to all markets where Products from the sit’s success? Indesit is present, often as Indesit company It is imperative to manage the development leader. We spoke with the in Comunanza, in processes of new products with continual tests Continental Europe Area Dithe heart of the and feedback from the final users. In addition, inrector of Indesit, Francesco Marche region, Trovato about this internanovation occupies a fundamental role: internathese two tional success. tional competition today leaves no choice, whowashing Dr. Trovato, what is the ever slows down falls behind. Therefore, it is abmachines have secret of these products solutely necessary to innovate. Each year around conquered the international success? a third of the company’s investments were European Each country has its spemarked for research and development. market… and What does the company anticipate for the cialities and products. In orbeyond! future? der to find success, they We must continue to innovate and compel othmust capitalize on these. In ers to follow us. Aqualtis and Moon have conthe case of first Aqualtis and then Moon, the extraordinariness of the success is due to having known how to quered awards in France, Poland, the United conquer the most diverse markets. This thanks primariKingdom, Italy, Greece, and the USA. We must Francesco Trovato ly to ergonomic, environmentally-friendly, quality prodcontinue in this vein!

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INAUGURATA A FILADELFIA LA NUOVA LINEA DI ASSEMBLAGGIO DELL’ELICOTTERO AW139

AGUSTA WESTLAND

L’italiana Agusta Westland sempre più presente in USA L’AD Giuseppe Orsi: “Siamo decisi ad investire sempre di più in questo Paese” di Francesco Fusco AgustaWestland è particolarmente impegnata ad aumentare la propria presenza e ad investire ulteriormente negli Stati Uniti”. Lo ha detto l’Amministratore Delegato della Società, Giuseppe Orsi, inaugurando la nuova linea di assemblaggio dell’elicottero medio biturbina AW139 a Filadelfia (nella foto), che potenzia così la presenza della società di Finmeccanica in America. All’evento hanno partecipato oltre all’Ing. Orsi, l’Ing. Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica, l’Ambasciatore italiano negli Stati Uniti Giovanni Castellaneta, il senatore americano Arlen Specter ed altri rappresentanti del mondo politico-istituzionale statunitense. Si tratta della seconda linea di assemblaggio dopo quella dell’elicottero monoturbina AW119 Ke. La nuova linea di assemblaggio dell’AW139, lanciata nel novembre 2005, è già operativa, ed il primo elicottero di questo tipo assemblato a Filadelfia è stato consegnato nel dicembre 2006. Ad essa è stata destinata un’area di 10.000 metri quadrati che, aggiungendosi a quella di Vergiate (Varese), permette ad AgustaWestland di soddisfare la sempre più alta domanda per l’AW139 da parte del mercato mondiale e, in particolare, da parte di quello americano. A regime produrrà 30 elicotteri AW139 ogni anno. “La decisione di ampliare questo stabilimento, finalizzata all’incremento della produzione di uno dei nostri prodotti di maggior successo, dimostra chiaramente quanto AgustaWestland sia impegnata ad aumentare la propria presenza e ad investire ulteriormente negli Stati Uniti”, ha dichiarato Giuseppe Orsi. “Siano essi impiegati per trasporto offshore o VIP, ricerca e soccorso, compiti di polizia o altri ruoli governativi, i nostri elicotteri si stanno sempre più rivelando la soluzione ideale per soddisfare qualsiasi esigenza operativa del cliente nella regione e il loro successo è la prova evidente della nostra crescente capacità nel cogliere e vincere questa sfida”. AgustaWestland è presente a Filadelfia dal 1980. Nel 1986 venne realizzata una prima area di 7.000 metri quadrati dedicata alla manutenzione a supporto della flotta di elicotteri commerciali negli Stati Uniti. La costruzione di una linea di assemblaggio per l’AW119 Koala è avvenuta nel 2004, ma lo stabilimento di Filadelfia è anche dedicato alla customizzazione degli elicotteri leggeri biturbina AW109 Power e Grand per i clienti del mercato locale. Lo stabilimento è inoltre dedicato alla fornitura di servizi di addestramento al volo, e per la manutenzione occupa circa 500 dipendenti. Con un’ampia gamma di prodotti e servizi, AgustaWestland offre così soluzioni operative complete, servendo una flotta di oltre 360 elicotteri nelle Americhe. Ma negli Stati Uniti AgustaWestland vanta anche il successo di essersi aggiudicata la gara per la fornitura dell’elicottero dedicato alla presidenza Americana.

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NEW PRODUCTION LINE FOR AW139 HELICOPTER INAUGURATED IN PHILADELPHIA

Agusta Westland, an Italian company more and more present in the US gusta Westland is very keen on increasing its presence and further investing in the United States”.CEO Giuseppe Orsi spoke while inaugurating the new production plant for the assembly of the AW139 mid-sized twin-turbine helicopter in Philadelphia. In this way Finmeccanica has expanded its presence in America. Present at the event, alongside Mr Orsi, were Pier Francesco Guarguaglini, Chairman and CEO of Finmeccanica, the Italian Ambassador to the USA, Giovanni Castellaneta, the American Senator Arlen Spencer and other representatives of the American political elite. This is the second production line after the one producing the single turbine AW119 Ke. The new assembly line for the AW139, launched in November 2005, is already in operation and is the first helicopter of this type assembled in Philadelphia was delivered in December 2006. Agusta Westland has set aside 100,000 square metres, alongside the plant in Vergiate (Varese, Italy), allowing AgustaWestland to satisfy the increasing demand for the AW139 from the world market, and especially the US. Full production will produce 30 AW139 helicopters per year. “The decision to increase this plant, with the aim of increasing the production of one of our most successful products, shows how much Agusta Westland is intent on increasing its presence in the United States”, declared Giuseppe Orsi. “Be they used for offshore transport or VIP, search and rescue, policing or other government activity, our helicopters are proving to be the ideal solution to satisfy any client’s need in the region and its success is proof positive of our increasing ability to take on and win this challenge”. AgustaWestland is present in Philadelphia in 1980. In 1986 the company opened its first site of 7,000 square metres dedicated to maintaining and supporting the fleet of commercial helicopters in the US. The construction of an assembly line for the AW119 Koala took place in 2004, but the Philadelphia plant is also dedicated to the customisation of light twin turbine AW109 Power and grand helicopters for the local market. The plant is also dedicated to the supply of flight training, and maintainance and occupies 500 people. With a large range of products and services, Agusta Westland offers complete service solutions, servicing a fleet of over 360 helicopters in the US. But in the US Agusta Westland is also proud to have won the race to supple the American Presidential helicopter; moreover it’s involved in other tenders, with high probability of supplying AW139s to the US Government for Coast and Frontier patrol, and the EH101 to the armed forces.

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Via G.B. Morgagni, 30 H 00161 Roma Tel. +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it

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Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese

Partner editoriale

Argentina Australia Austria Belgio Brasile Bulgaria Canada Cile Cina Cina - Hong Kong Colombia Costarica Ecuador Egitto Francia Germania Giappone Grecia Honduras India Israele Lussemburgo Malta Marocco Messico Nicaragua Olanda Paraguay Perù Portogallo Regno Unito Rep. Ceca Rep. Dominicana Rep. di Serbia Rep. Slovacca Romania Russia Singapore Spagna Stati Uniti Sud Africa Svezia Svizzera Thailandia Tunisia Turchia Ungheria Uruguay Venezuela

74 Camere 48 Paesi 140 Uffici 24.000 Associati 270.000 Contatti d’affari

Grazie alla profonda conoscenza dei mercati e del loro tessuto imprenditoriale, le Camere di Commercio italiane all'estero sono un interlocutore fondamentale per la promozione del made in Italy nel mondo. Ogni anno realizzano oltre 2000 iniziative e progetti per facilitare l'ingresso e il consolidamento delle imprese italiane sui mercati mondiali. Thanks to their substantial knowledge of markets and their entrepreneurial spirit, the Italian Chambers of Commerce abroad are fundamental to the promotion of Made in Italy throughout the world. Each year they conduct more than 2000 initiatives and projects in order to facilitate the entrance and solidification of Italian enterprises in foreign markets.


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Speciale opo esser stato per otto anni da commissario straordinario ad Amministratore Delegato in uno degli enti fieristici più importanti del mondo, se non avessi intravisto un ruolo assolutamente nuovo, in una città unica come Piergiacomo Ferrari Venezia, non avrei mai accettato questo incarico”. Così Piergiacomo Ferrari ha commentato il suo nuovo mandato di Presidente di Expo Venice, non mancando di anticipare alcune delle novità relative ai prossimi grandi eventi in programma.

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Dottor Ferrari, cosa l’ha spinta ad accettare la presidenza di Expo Venice? Cosa si aspetta da questo incarico? Lo reputo una grande sfida, perché Expo Venice si presenta come un nuovo soggetto, ma che porta con sé un grande bagaglio di esperienza. Sicuramente, si tratterà di un compito molto diverso rispetto a quello che ho ricoperto in Fiera Milano, dal momento che ritengo Venezia una città incomparabile, e che potrà dare molto in termini di eventi di alto livello, di forte richiamo internazionale. Non giudico infatti Expo Venice un organizzatore di fiere, ma di manifestazioni strettamente legate allo spirito della città, ai suoi luoghi, in forte coordinamento con gli enti, le istituzioni, i privati, che operano sul territorio. Il primo appuntamento del 2008 sarà il Salone Nautico Internazionale in programma a marzo… Si tratta di un appuntamento di rilievo, già collaudato, ma che quest’anno verrà rilanciato nell’ottica del Festival del Mare puntando l’attenzione, oltre che sull’aspetto più propriamente legato al business, su quello culturale, approfondendo tematiche trasversali legate al mondo del mare e alla storia della stessa città. Tanti saranno quindi gli eventi di carattere culturale e promozionale che verranno promossi in alcuni luoghi-simbolo – presso l’Arsenale, la Marittima, il Molino Stucky-Hilton con Passion, Yachts & Emotions – ma non mancheranno poi gli appuntamenti dedicati alla tecnologia, alla formazione, resi possibili anche grazie alla collaborazione con un polo d’eccellenza del territorio qual è il Vega, il primo parco scientifico tecnologico d’Italia. Ma non solo. Proprio alla nautica – che, come è naturale, giudichiamo un settore-chiave per Venezia – è dedicata anche la seconda grande manifestazione che Expo Venice promuoverà nel 2008, in programma dall’8 all’11 maggio all’Arsenale. Oltre alla nautica, su quali altri settori intendete puntare? Expo Venice intende ispirarsi, per il suo operato, ai grandi eventi che la città di Venezia promuove: si pensi al Carnevale, al Redentore, alla Regata Storica, al Festival del Cinema, alla Biennale d’Arte, al Premio Campiello, alla Venice Marathon. Per questo motivo, stiamo mettendo a punto una serie di manifestazioni che si ricolleghino a questi eventi già ben noti al grande pubblico, puntando in particolare la nostra attenzione a settori quali l’arte, lo sport, la letteratura, ma anche la tecnologia, riallacciandoci all’importante ruolo ricoperto dal Vega. Si tratterà, in generale, di appuntamenti nuovi, che puntano a valorizzare ancora di più questa città unica, la sua storia, le sue bellezze, il suo ruolo nel Mediterraneo, con una vocazione alle eccellenze e con lo sguardo rivolto ad Oriente.

Expo Venice: la “sfida” di Piergiacomo Ferrari Da A.D. di Fiera Milano alla presidenza di questo nuovo soggetto, “non ente fieristico, bensì organizzatore di eventi”. Perché, al centro di tutto, deve esserci il territorio

AWAITING THE FESTIVAL DEL MARE 2008

Expo Venice: the “challenge” of Piergiacomo Ferrari From CEO of Fiera Milano to president of this new organization, “not a location for fairs, but rather events.” Because, its absolute focus must be the city fter eight years of having been first commissioner and then CEO of one of the most important fair organizations in the world, if I had not foreseen an absolutely new role, in a city as unique as Venice, I would never have accepted this position.” This is what Piergiacomo Ferrari had to say about his new position as President of Expo Venice, highlighting certain details related to the exciting upcoming schedule of events.

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Mr. Ferrari, what motivated you to accepted the presidency of Expo Venice? What do you anticipate in this position? I consider it a great challenge because Expo Venice is a new entity, but one that comes with a great deal of experience. It will obviously include a very different role than what I occupied at Fiera Milano, particularly given that I believe Venice is an incomparable city that can host top quality events of intense international attraction. I do not consider Expo Venice as a site for fairs, but rather exhibitions strictly tied to the spirit of the city, to its places, in strong coordination with the organizations, institutions, and businesses which operate in the region. The first event in 2008 will be the International Nautical Exhibit scheduled for March… This is a prominent event, already well-proven, but that this year will be presented in the setting of the Festival del Mare focusing attention, beyond the aspect most specifically tied to business, to a cultural aspect, examining cross-themes tied to the world of the sea and the history of this city. Therefore there will be many cultural and promotional events presented in selected symbolic places – at the Arsenale, the Marittima, the Molino Stucky-Hilton with Passion, Yachts & Emotions – but there will also be events dedicated to technology and training, made possible thanks to collaboration with a centre of excellence in the territory, Vega, the first science and technology park in Italy. But that’s not all. Dedicated specifically for the boating sector– naturally considered a key industry in Venice – the second largest exhibit that Expo Venice will put on in 2008, scheduled for May 8th-11th at the Arsenale. Other than boating, on what other industries do you intend to focus? Expo Venice intends to attach its work to the great events the city of Venice promotes: for example Carnival,the Feast of the Redeemer, the Historic Regata, the Film Festival, the Art Biennial, the Campiello Prize, and the Venice Marathon. For this motive, we are organizing a series of exhibits to go alongside these already famous events, focusing our attention in particular on sectors like art, sports, literature, but also technology, referring to the important role occupied by Vega. This will generally include new events that focus on increasingly promoting this unique city, its history, its beauty, its role in the Mediterranean, with its call to excellence and its gaze facing eastward. 59


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SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI VENEZIA – FESTIVAL DEL MARE, 8-16 MARZO 2008

Il mare è in festa a Venezia l 2008 di Expo Venice prende il via ufficialmente dall’8 al 16 marzo con il Salone Nautico Internazionale di Venezia, appuntamento già noto ai più – nato nel 2002 dalla volontà degli imprenditori del territorio, ha raggiunto in pochi anni un’eco internazionale – ma che quest’anno si propone in una veste nuova. A partire dalla sua stessa definizione, Festival del Mare, che è insieme celebrazione della passione per questa immensa distesa blu che da secoli fa la fortuna della Serenissima, rendendola una città unica; ma anche momento di riflessione sull’importanza, economica e non solo, del settore nautico. Il Festival del Mare è un evento che guarda alla nautica a 360 gradi, grazie alle numerose partnership, tra cui il Molino Stucky Hilton, il Vega Parco Scientifico Tecnologico di Venezia, Assocharter ed UCINA (Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie Nautiche e Affini). Ma è anche un evento che valorizza le più belle location di Venezia e dà l’opportunità di approfondire tematiche trasversali legate al mondo del mare, quali la storia, le nuove tecnologie, l’eccellenza, la formazione e l’economia. Oltre alla sezione che potremmo definire tradizionale, più propriamente espositiva, ospitata alla Marittima – sede storica della manifestazione, che accoglie i principali cantieri ed espositori in un bacino acqueo di 136.000 metri quadri e con 150.000 metri quadri a terra – il Salone comprenderà un ricco programma di convegni, esposizioni, occasioni di approfondimento, rivolto al pubblico di appassionati di mare, di nautica e di sport acquatici, ma anche ai giovani. Da una collaborazione con il Vega, Parco Scientifico Tecnologico di Venezia, nasce infatti l’idea di coinvolgere gli istituti di ricerca universitari per dare inizio ad un confronto sui nuovi strumenti high tech da applicare alla nautica. Presso il Molino Stucky Hilton, recentemente restaurato, verrà invece ospitato “Passion, Yachts & Emotions”, evento nell’evento dedicato al piacere, al lusso e al gusto del bello, in occasione del quale saranno esposte imbarcazioni da sogno, ma anche auto di lusso e prodotti artigianali di altissimo prestigio. E, per chi subisce il fascino del passato, l’appuntamento è all’Arsenale, dove, attraverso splendide imbarcazioni d’epoca, i visitatori saranno accompagnati alla scoperta del glorioso passato della città, e di aree solitamente non accessibili al pubblico. Nove giorni di grandi eventi, dunque, per un Salone sempre più ricco, in grado di conciliare business e cultura, passato e presente, e naturalmente con un occhio rivolto al futuro – il futuro della nautica, del mare e dell’ambiente – di questa inimitabile città. www.festivaldelmare.com - www.passionye.com

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Il consueto appuntamento lagunare si propone quest’anno con una nuova e più ricca veste, in cui il business incontra la cultura, e lo sguardo è rivolto al futuro del settore e della città

INTERNATIONAL NAUTICAL FAIR IN VENICE – FESTIVAL DEL MARE, MARCH 8-16, 2008

Celebrate the sea in Venice xpo Venice 2008 gets officially underway March 8th-16th with the International Nautical Fair in Venice, an event already well known to many people – founded in 2002 by strong willed regional entrepreneurs that has gained international acclaim in just a few years – but sports new garb this year, starting with its very name, Festival del Mare, that both celebrates the passion for the immense extended blue body of water that has been the fortune and claim to fame of the Serenissima for centuries; but also takes a moment to reflect on the importance, economic and otherwise, of the nautical industry. The Festival del Mare is an event that takes a 360° look at all things nautical, thanks to numerous collaborators, including Molino Stucky Hilton, the Vega Science and Technology Park in Venice, Assocharter and UCINA (National Union of

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Shipyards and Nautical Industries and ing new high tech instruments to nautical Affiliates). But it is also an event that highuses. lights the most beautiful locations in Venice The recently restored Molino Stucky and gives an opportunity to examine Hilton hosts “Passion, Yachts & Emotion” a side event dedicated to pleasure, luxury, themes related to the world of the sea, inand a taste for beauty where dream boats cluding history, new technology, quality, will be displayed, but also luxury cars and training, and the economy. extremely prestigious artesian products. In addition to the section we can call “traFor those charmed by the past, the right ditional,” more appropriately “exhibitive,” event is at the Arsenal hosted at the Marittima – ewhere visitors will be historic site of the exhibit, The customary event on invited to discover the welcoming the main ship the lagoon steps out in builders and exhibitors in new, rich attire in a setting glorious past of the city, including areas not usua 136,000 square metres where business meets ally accessible to the dock with 150,000 culture, and everyone’s public in classic boats. square metres on land – gaze is on the future of Nine days of great the exhibit comprises a both the sector and the city events, therefore, for an rich schedule of conferincreasingly richer fair ences, expositions, and capable of reconciling business and culenrichment opportunities for enthusiasts of ture, past and present, naturally with its the sea, boating, and aquatic sports, but aleye on the future – the future of boating, so for kids. the sea and the environment – of this oneIn a collaboration with the Vega, Science of-a-kind city. and Technology Park in Venice, an idea www.festivaldelmare.com came about to involve university research www.passionye.com institutes in order to begin looking at apply-


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ASPETTANDO LA NUOVA RASSEGNA REALIZZATA DA EXPO VENICE

L’antico Arsenale rivive con Mare Maggio Dall’8 all’11 maggio, un altro grande appuntamento dedicato alla nautica, tra passato e futuro, tradizione e moderne tecnologie all’8 all’11 maggio la nautica tornerà ad essere protagonista a Venezia. L’antico Arsenale farà infatti da cornice a Mare Maggio, rassegna di nuova ideazione realizzata da Expo Venice, grazie alla quale il visitatore sarà accompagnato in un percorso che unirà la storia della Repubblica Serenissima e l’arte della costruzione navale ai moderni yacht, rappresentazione dell’eccellenza della nautica. “Dopo alcuni decenni di declino con la perdita della sua originaria funzione di grande fabbrica delle navi e di progressivo degrado delle sue imponenti strutture architettoniche, l’Arsenale sta tornando al centro di un’opera di recupero e di rivitalizzazione volta a

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restituirgli un ruolo centrale nella vita della città”, ha dichiarato l’architetto Roberto D’Agostino, Presidente di Arsenale di Venezia Spa. “In quest’opera lunga e difficile, le diverse parti del complesso monumentale verranno a poco a poco restaurate e acquisteranno nuove funzioni prevalentemente legate all’arte, alla scienza e alla tecnologia. La vocazione di luogo dell’innovazione materiale e di applicazione delle capacità creative della città verranno dunque confermate. Nello stesso tempo non sarà perduta la memoria della storia che nella grande fabbrica si è sviluppata. Lo svolgimento all’interno di alcuni edifici già recuperati di un evento che ripercorre la storia della costruzione delle navi e che riporterà veneziani e non a

cogliere in qualche modo l’esperienza delle attività che in quei luoghi si svolgevano, si inscrive in quest’opera di recupero. È anche questo un modo per fare rivivere l’Arsenale”. In contemporanea alla rassegna sarà presentato anche il progetto quinquennale “Uomini e Navi”, un percorso che parte dal passato e si proietta nel futuro. In programma, visite guidate, esposizioni, con eventi storici e testimonianze attuali di artigiani e professionisti della tradizione nautica veneta. In questo primo anno si parlerà del Medioevo e della Galea Mediterranea, per proseguire poi nel 2009 con il Rinascimento, i nuovi mondi e le nuove navi; nel 2010 si tratterà della rivoluzione scientifica del XVII secolo, per procedere nel 2011 con la caduta della Serenissima, e concludere, nel 2012, con le Marine Pre Unitarie e la nascita della Marina Militare. Un percorso storico e culturale per far conoscere l’Arsenale nelle sue fasi evolutive, attraverso le diverse epoche, presentando in modo coinvolgente attività, mestieri, implicazioni storiche del sistema produttivo navale veneziano. Come la tradizione storica può convivere con lo sviluppo delle nuove tecnologie, così Mare Maggio affianca al percorso storico le più belle imbarcazioni moderne. Il messaggio che traspare è la possibilità ed il dovere di far convivere lo sviluppo del settore della nautica con la tutela dell’ecosistema marino. L’utilizzo degli spazi dell’Arsenale conferma la possibilità di un’armonia tra il passato ed il presente, ed anzi, stimola lo studio delle antiche tecniche di costruzione in prospettiva di una migliore applicazione delle nuove tecnologie al settore nautico.

AWAITING THE NEW EXHIBITION ORGANIZED BY EXPO VENICE

The old Arsenale is revived for Mare Maggio May 8th-11th, another large-scale event dedicated to boating, between past and future, tradition and modern technology ay 8th-11th, boating becomes the headliner in Venice once again. The old Arsenale is the stage for Mare Maggio, a new exhibition organized by EXPO Venice, during which the visitor will be accompanied through a journey that unites the history of the Peaceful Republic and the art of naval construction to modern yachts, representing the best in navigational science. “After about ten years of decline since the loss of its original function of significant ship building as well as the progressive decay of its imposing architectural structures, the Arsenale is returning to the centre of a work of restoration and revitalization focused on returning it to a central role in the life of the city”, declared the architect Roberto D’Agostino, President of the Arsenal of Venice PLC. “In this long and difficult project, the different parts of the monumental complex will be gradually restored and will acquire new functions predominately tied to art, science, and technology. The place’s vocation to material innovation and application of creative capacity in the city will then be confirmed. At the same time, the memory of the history that played out in the great factory will not be lost. By holding an event inside restored historic ship construction buildings, this restoration project aims to help Venetians and non-Venetians understand the experience of the activities that took place here. This is another way to make the Arsenal live again”. Alongside the exhibition, the five-year project “Men and Ships” will be presented, a journey that begins in the past and looks to the future. Guided tours, expositions with historic events featuring current artesian and professional figures in Venetian nautical tradition are scheduled. During the first

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year, it will focus on the Medieval period and the Mediterranean Galley, followed in 2009 by the Renaissance, the new worlds and new ships; in 2010 it will look at the scientific revolution of the XVII century, proceeding in 2011 with the fall of the Serenissima, and concluding in 2012 with the Pre-Unitary Navy and the foundation of the Navy. A historic and cultural journey for displaying the Arsenal in its evolutionary phases, through different eras, presenting activities, skills, and historic implications of the Venetian ship building industry in an interactive way. Just as historic tradition can coincide with the development of new technology, Mare Maggio combines a historic journey with a look at the most beautiful modern ships. The message that appears is the possibility and duty to harmoniously blend the development of the boating sector with the protection of the marine ecosystem. The use of the spaces of the Arsenale confirms the possibility of harmony between the past and present, better yet, it stimulates the study of old construction techniques in prospect of better application of new technology to the nautical industry. 61



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È ITALIA L’ITALIA DELL’ECCELLENZA NELL’ITALIA DELLA POLITICA DEI VETI INTERNATIONAL

Nostra Eccellenza l’Italia (che resiste) Una classe politica poco “onorevole” e la “mondezza” hanno capeggiato sulle pagine dei quotidiani internazionali. Ma il vero Made in Italy è tutt’altra cosa… di Mauro Aprile ome promuovere oggi all’estero il rinomato e celeberrimo Made in Italy e l’affascinante Italian Life Style, in una competizione internazionale impari, non solo per questioni inerenti al supereuro che rallenta l’interscambio, bensì soprattutto perché pesantemente penalizzati da certe “macchie” calunniose estranee alla qualità del brand e del genio italiano in sé? In altre parole, come continuare a parlare dell’immagine dell’Italia mentre la percezione stessa dell’immagine culturale, sociale, economica e soprattutto istituzionale, è stata di recente incrinata gravemente dall’impareggiabile opera patologica della nostra attuale classe politica – “la più incapace e inadeguata d’Europa”, a detta di un autorevole quotidiano britannico. Per non parlare della gogna planetaria che l’Italia e gli Italiani di tutto il mondo hanno dovuto subire solo negli ultimi mesi: dalla nostra onorevole rappresentazione culinaria del Parlamento Italiano in mondovisione con tanto di champagne e mortadella, ai cannoli del Presidente della Regione Sicilia, fino alla “mondezza” (parola ormai passata nell’esperanto mediatico internazionale) della Regione Campania.

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Ora, chi dovrebbe pagare per tanta perdita di immagine (interscambio, turismo, investimenti in generale) se non i suddetti protagonisti in prima persona? E perché questi signori condannati – seppure fotografati, filmati, in una parola, inchiodati all’evidenza dei fatti – non si dimettono e anzi sono i già noti protagonisti della prossima campagna elettorale? Dopo tanto, si può forse ancora pensare (all’estero, ma anche noi stessi in Italia) che questo è uno dei Paesi dove un’eccellenza socio-economico-culturale esiste e resiste nonostante tutto? Perché all’estero il Made in Italy è sinonimo di moda e lusso. Ma pochi purtroppo sanno che l’Italia è prima in Europa – e solo terza al mondo dopo USA e Giappone – nel circolo virtuoso del riciclo e riuso di alluminio, plastica, cartone, gomma, recentemente battezzato Re-Made in Italy. E sempre in pochi sanno che a Stezzano, alle porte di Bergamo, l’Italia dell’eccellenza hi-tech si sviluppa tutta in un Kilometro Rosso: qui infatti è operativo il primo Parco tecnologico privato dedicato alla ricerca e all’innovazione, dove le industrie italiane lavorano in sinergia, scambiandosi idee e progetti per il futuro.

Il Kilometro Rosso

Perché, come sostiene il vicepresidente di Confindustria Pasquale Pistorio “nell’era della globalizzazione è il sistema territoriale della conoscenza che diventa il vero fattore di competitività”. Quattrocento mila metri quadri di laboratori tecnologici, un vero campus del sapere, dove oggi operano già 1500 “cervelli” delle più importanti aziende italiane. Il Kilometro Rosso, è stato fortemente voluto dal patron di Brembo, Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria, per far sì che i settori ricerca e sviluppo delle imprese italiane incontrassero il mondo accademico e scientifico. èItalia International e tutto il Media Network Italplanet non vogliono nascondere l’orrore della suddetta Italia della politica dei veti, ma sono più interessati per mission stessa a raccontare, all’estero e in Italia, il Paese di Nostra Eccellenza Italia che resiste.

THE ITALY OF EXCELLENCE AMIDST THE ITALY OF OPPOSITION

Our Excellent Italy (which hangs on) A hardly “honourable” political class and “cleanliness” have landed on the pages of international newspapers. But the true Made in Italy is altogether something else… oday, how do we internationally promote the renowned Made in Italy label and fascinating Italian lifestyle in an unfair international competition, not only because of concerns that the super euro slows trade, but rather because they have been tremendously damaged by certain slanderous “stains” irrelevant to the quality of the brand and Italian genius in and of itself? In other words, how should we continue to speak of Italy’s image while the same perception of its cultural, social, economic, and primarily institutional image, was recently gravely incriminated by the irreparable pathological work of our current political class – “the most incapable and inadequate in Europe” to quote an authoritative British newspaper. Not to mention the worldwide shame Italy and Italians all over the world were subjected to in the last few months: from our honourable culinary representation of Italian Parliament on world display with champagne and mortadella, or the Regional President of Sicily’s cannoli, until the “mondezza” (- cleanliness - word that has by now become part of the international media’s jargon) of the Campania Region. Now, who should pay for the lost in image (trade, tourism, investments

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in general) if not the lead characters themselves? Not only do these condemned men not resign – even though photographed, filmed, in a word, nailed by the evidenced of facts – they are actually already the leading characters in the next electoral campaign! After all this, can one still believe (people abroad, but even we here in Italy) that this is one of the countries where social-economic-cultural excellence exists and hangs on despite everything? Yes, because abroad Made in Italy is synonymous with fashion and luxury. But few unfortunately know that Italy is first in Europe – and only third in the world after the USA and Japan – in recycling and reusing of aluminium, plastic, paper, rubber: a movement recently baptized re-made in Italy. And only a few know that in Stezzano, near Bergamo, the Italy of hi-tech excellence takes place in a Kilometro Rosso: where Italian industries work together exchanging ideas and projects for the future at the first private technological park dedicated to research and innovation. Because, just as the vice-president of Confindustria Pasquale Pistorio believes “in the era of globalisation, it is the regional system of knowledge that becomes the true factor of competition”. Four hundred thousand square metres of technological laboratories, a true campus of knowledge, where 1500 “brains” from the most important Italian companies already work today. The Kilometro Rosso was brought about by the patron of Brembo, Alberto Bombassei, vice president of Confindustria, in order to insure that the research and development departments of Italian enterprises could mingle with the academic and scientific world. èItalia International and the entire Media Network Italplanet are not trying to downplay the shame of the so-called “Italy of opposition” but are personally committed to promoting the country of Our Excellent Italy which hangs on abroad and at home. 63


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Ci siamo fatti in sette per portare l’informazione italiana nel mondo

èItalia, definita dalla stampa estera “la Bandiera dell’informazione italiana nel Mondo” ha attivato al suo interno le nuove Sezioni Paese dedicate a USA – RUSSIA – BRASILE CANADA – GERMANIA – REGNO UNITO AUSTRALIA

Partner editoriale ASSOCAMERESTERO IN EDICOLA: in Italia con il settimanale ECONOMY negli USA con America OGGI e il NY Times MEDIA NETWORK ITALPLANET Via Ugo Foscolo, 4 (Piazza Duomo) - 20121 Milano Tel +39.02.36571696 italplanet@italplanet.it www.italplanet.it

Le Sezioni Paese di èItalia sono pubblicate in edizioni multilingue: Inglese, Russo, Portoghese e Tedesco. Lo sviluppo del piano editoriale, finalizzato ad approfondire gli aspetti socio-culturali, economici e di interscambio con i vari Paesi, è realizzato con il contributo delle Camere di Commercio Italiane dei Paesi di riferimento, in collaborazione con la rete diplomatico-consolare: Ambasciate, Consolati e IIC. Tale informazione di servizio è rivolta principalmente alla business community italiana interessata a nuovi mercati. Affiancandosi ai contenuti generali della rivista, le Sezioni Paese costituiscono un’ulteriore opportunità di promozione di tutto il Sistema Italia.

Anche online sul sito www.italplanet.it

REDAZIONI èItalia for USA Direttore Editoriale Presidente Alberto Comini Italy-America Chamber of Commerce 730 Fifth Avenue, Suite 600 NY 10019 New York Tel. +1 2 12 4590044

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USA

PROMOSSO DA

PRIMA RIUNIONE NAZIONALE DELLA ITALIAN SCIENTIST AND SCHOLARS IN NORTH AMERICA FOUNDATION

EDITORIALE

DOBBIAMO DIFENDERE LE POSIZIONI DI MERCATO CONQUISTATE Negli Stati Uniti stiamo entrando in un periodo difficile, contraddistinto da notevoli insicurezze riguardo allo stato dell’economia americana nel futuro immediato e accompagnato dagli esiti incerti delle elezioni presidenziali di novembre. Senza dubbio, i segnali di una eventuale recessione si stanno facendo più evidenti, nonostante gli economisti continuino a dibattere sulla possibilità di una recessione ALBERTO e sulla sua intensità. COMINI Presidente della È evidente che l’importante settore imCamera di mobiliare e dell’edilizia residenziale e comCommercio merciale è stato rallentato dalla crisi dei Italo-Americana subprime, che sta avendo un grave impatto anche su altri componenti dell’economia. Di conseguenza, oggi più che mai, è importante intraprendere iniziative per difendere le posizioni di mercato conquistate, specialmente per coloro che si sono instancabilmente impegnati nella promozione dell’identità del Made in Italy. La rete delle Camere di Commercio italiane in USA diventa quindi essenziale, così come è essenziale consolidare le partnership e le attività avviate con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), l’Ente Nazionale Italiano per il Turismo (ENIT) e l’Istituto Italiano di Cultura tramite i validi sforzi di coordinamento del Consolato Generale d’Italia a New York. Ad oggi, la nostra Camera di Commercio Italo-Americana di New York ha promosso una convention e una conferenza d’affari nella città di Brescia, con il patrocinio della Camera di Commercio di Brescia e la partecipazione di altre camere di commercio italiane negli USA, tra cui Miami, Houston, Los Angeles e Chicago. Questa convention, in programma dal 19 al 25 aprile, offrirà ai partecipanti anche l’opportunità di visitare la mostra “America!”, un’importante e completa collezione di opere e dipinti di artisti americani classici ospitata nello splendido Museo di Santa Giulia. La mostra è stata organizzata e sarà presentata dalla città di Brescia in segno di amicizia nei confronti degli USA. Naturalmente l’IACC di New York continuerà a organizzare e guidare missioni commerciali americane in Italia, e darà il benvenuto a quelle missioni di industriali italiani che desiderano stabilire o espandere le loro attività in questo Paese. Siamo certi che proseguendo con questi programmi e supportandoli con i seminari e le conferenze che abbiamo iniziato lo scorso anno, continueremo a salvaguardare ed espandere le attività commerciali italiane in questo Paese.

Fuga di cervelli? No, “osmosi delle conoscenze”

I ricercatori e gli studiosi italiani negli Stati Uniti possono costituire un’importante tramite per rafforzare i rapporti e avviare nuove sinergie tra le due sponde dell’oceano di Giovanni Castellaneta, Ambasciatore d’Italia a Washington l 4 febbraio, ho aperto i lavori della prima riunione nazionale della Fondazione ISSNAF (Italian Scientist and Scholars in North America Foundation), ospitata presso l’Ambasciata d’Italia a Washington. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 100 scienziati ed accademici provenienti da tutti gli Stati Uniti (dal Presidente I S S NAF, Vito Campese, della University of Southern California, al Premio Nobel Riccardo Giacconi), nonché di numerosi esponenti dell’industria (Thales Alenia Spazio, ENEL, Glaxo, Novartis, Alenia North America) e delle istituzioni (dal Direttore Generale del Tesoro e Presidente

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EDITORIAL

We have to defend acquired market positions Alberto Comini President of Italy-America Chamber of Commerce e in the USA are entering a challenging period with considerable uncertainties regarding the state of the American economy in the immediate future accompanied by the irresolute outcome of the Presidential election this November. There is no doubt that the signs of a possible recession are becoming more evident, although economists continue to debate whether there will be a recession and just how harsh it may or may not be. It is clear that the important sector of housing and residential and commercial building has been slowed down by the subprime crisis which is severely impacting on other components of the economy. Therefore,

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now more than ever it is important to take actions to defend acquired market positions, especially for those of us who have been the untiring promoters of the Made in Italy identity. The networking of Italian-American Chambers of Commerce becomes essential, as much as it is essential to consolidate the partnerships and activities which we have with the Italian Trade Commission (ICE), the Italian Tourist Board (ENIT) and the Italian Cultural Institute, through the valid coordination efforts of the Consulate General of Italy in New York. Presently, our Italy-America Chamber of Commerce of New York has promoted a convention and business conference in the city of Brescia with the sponsorship of the Brescia Chamber of Commerce, and the participation of other Italian American Chambers of Commerce in the U.S. including Miami, Houston, Los Angeles, Chicago.

This convention, which is scheduled to take place from April 19th to the 25th, will also give an opportunity to the participants to visit the exhibit “America!”, a comprehensive and important collection of works and paintings by classic American artists to be shown at the wonderful Museum of Santa Giulia. The exhibit was organized and is being presented by the City of Brescia as a sign of friendship towards the U.S.A. Of course, IACC of New York will continue to organize and guide American trade missions to Italy, and welcome here those missions of Italian manufacturers who want to establish or expand their business in this country. We are certain that continuing these programs and backing them with the series of seminars and conferences which we initiated last year, will continue to safeguard and expand Italian business activities in this country. 65


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dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Vittorio Grilli, al Consigliere del Presidente del Consiglio per l’Innovazione, Alessandro Ovi, fino alla responsabile del settore investimenti dell’ICE di New York, Valentina Petrucciolo). Nel dare il benvenuto ai convenuti, ho ricordato il grande valore della presenza intellettuale italiana negli Stati Uniti e ho tenuto a sottolineare come il fenomeno dell’emigrazione scientifica rappresenti una grande opportunità di scambi a due vie, di collaborazioni e di sinergie. Nel nostro mondo globalizzato, la cosiddetta “fuga dei cervelli” dal nostro Paese non è necessariamente una fuga senza ritorno, ed è anzi possibile creare un circuito virtuoso che promuova lo scambio di informazioni e di conoscenze avvicinando le due sponde dell’Atlantico. Una fondazione come l’ISSNAF ha le potenzialità per diventare il catalizzatore di questa operazione di osmosi delle conoscenze. Il Presidente Campese, per parte sua, nel dare atto del pieno sostegno ricevuto dall’Ambasciata nel costituire l’ISSNAF, ha svolto una relazione sui risultati conseguiti nei primi mesi di vita (dalla creazione del sito web Issnaf.org allo stabilimento di un legame con il Premio Balzan, al reperimento dei fondi per una prima borsa di studio offerta da Thales Alenia Spazio ad un giovane accademico italiano per approfondire gli studi negli Stati Uniti) e ha illustrato i programmi per il consolidamento e lo sviluppo dell’associazione. Ne è seguito un dibattito molto articolato e costruttivo. Tra i numerosi interventi, ricordo quelli dei membri del Board, come il Prof. Peccei (fisico della University of California di Los Angeles), l’Ing. Zappacosta (cofondatore di Logitec ed oggi alla Digital Persona) e il Dott. Della Porta (CEO della TWOF), nonché quelli del genetista Prof. Cavalli Sforza (Stanford University), il Prof. Duccio Macchetto (Direttore scientifico del Hubble Space Telescope di Baltimora), il fisico Prof. Bellettini (del Fermilab di Chicago), il Prof. Capasso (Harvard School of Engineering), il Prof. Bizzi (Massachusetts Institute of Technology), la biologa Proff.ssa Rossi Colwell (ex Direttrice National Science Foundation e Medal of Science) L’assemblea ha quindi incaricato il Board di sviluppare varie iniziative: dall’ampliamento della Mission Statement originale per includere prese di posizione più dirette sullo stato della scienza e della ricerca in Italia, alla raccolta di fondi da destinare a borse di studio. Saranno infine creati 7 team di lavoro nelle seguenti discipline: Scienze ambientali; Fisica Chimica e Matematica; Medicina e Biologia; Ingegneria e scienza dell’informazione; Materie umanistiche; Scienze economiche e sociali; Rapporti tra ISSNAF e l’industria.

GIOVANNI CASTELLANETA Ambasciatore d’Italia a Washington

FIRST NATIONAL MEETING OF ISSNAF – ITALIAN SCIENTISTS AND SCHOLARS IN NORTH AMERICA FOUNDATION

Brain drain? Rather a “knowledge osmosis” n February, 4th I opened the first national meeting of ISS- to the fundraising campaign for the first scholarship offered by NAF (Italian Scientist and Scholars in North America Thales Alenia Spazio that will be awarded to a young Italian Foundation), which took place at the Italian Embassy in scholar to deepen his/her knowledge in the United States). He fiWashington. The event was attended by more than 100 scien- nally illustrated the programs for a further consolidation and detists and scholars from all over the United States (from ISSNAF velopment of the association. President Vito Campese of the University of South California, to His speech was followed by a complex but constructive deNobel Prize-winner Riccardo Giacconi) as well as by many rep- bate. Among the several contributions, I would like to mention resentatives of the industrial sector (Thales Alenia Spazio, ENEL, those by the Board members, such as Prof. Peccei (physician of Glaxo, Novartis, Alenia North America) and of the institutions the University of California in Los Angeles), Eng. Zappacosta (from Director General of the Treasury and President of the Italian (co-founder of Logitech, at present working at Digital Persona) Institute of Technology Vittorio Grilli to the and Dr. Della Porta (CEO of TWOF), as well as Prime Minister’s Councilor for Innovation those by geneticist Prof. Cavalli Sforza (StanItalian researchers and Alessandro Ovi, to the person responsible for ford University), Prof. Duccio Macchetto (scischolars in the United the investments of ICE in New York Valentina entific Director at Hubble Space Telescope in States can build an Petrucciolo). Baltimora), physician Prof. Bellettini (Fermiimportant connection to Welcoming the participants I pointed out lab in Chicago), Prof. Capasso (Harvard consolidate the relations the great value of Italian intellectuals in the School of Engineering), Prof. Bizzi (Massaand start new synergies United States and I underlined that the phechusetts Institute of Technology), biologist between the two sides of nomenon of scientists’ migration is a preProf. Rossi Colwell (former Director of Nathe Ocean cious opportunity for two-way exchanges, tional Science Foundation and Medal of Scicollaboration and synergies. In our globalized ence). world, the so-called “brain drain” from our Country is not necesThe participants at the meeting asked the Board to start up sarily a journey of no return, on the contrary, it is possible to cre- several initiatives: from the development of the original Mission ate a virtuous circle that promotes information and knowledge Statement in order to include a more direct stance with regards exchange, bringing the two sides of the Atlantic Ocean closer. to the condition of science and research in Italy, to the fundraisThe ISSNAF Foundation has the potential to become a cata- ing campaign to finance scholarships. lyst of this knowledge osmosis. Finally, 7 work teams will be created to investigate the followPresident Campese confirmed the support received by the ing subjects: Environmental Sciences; Physics, Chemistry and Embassy to set up ISSNAF and reported on the results obtained Mathematics; Medicine and Biology; Engineering and Informain the first months following the establishment of the foundation tion sciences; Humane Studies; Social and economical sci(from the web site Issnaf.org to the relation with the Balzan Prize, ences and Relations between ISSNAF and industry.

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WICC: the dream of Generoso Pope

Italian Language Instruction

The Westchester Italian Cultural Center is the realization of a dream that Generoso Pope had more than 60 years ago, whose goal is to celebrate the rich culture, history, and traditions of Italy. Today, the Westchester Italian Cultural Center preserves, promotes and celebrates the rich heritage of classic and contemporary Italian culture by encouraging an appreciation of the Italian language, arts and letters, history, cuisine and commerce through educational programs, exhibits and events.

Exhibits

Lectures

Culinary

WICC: il sogno di Generoso Pope

Wine Classes

Arts

Il Westchester Italian Cultural Center è la realizzazione del sogno di Generoso Pope. Nato più di 60 anni fa, ha come obiettivo la valorizzazione della cultura,della storia e delle tradizioni dell’Italia. A tal proposito, promuove programmi educativi, mostre ed eventi, incoraggiando l’apprezzamento per la lingua italiana, per le arti e le lettere, per la storia, ma anche per la tradizione gastronomica e per il commercio.

Film

Westchester Italian Cultural Center One Generoso Pope Place Tuckahoe, New York 10707 Tel: 001 914 771-8700 Fax: 001 914 771-5900 info@wiccny.org programs@wiccny.org www.wiccny.org


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CCIE NEW YORK

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RICERCA E PIANIFICAZIONE ADEGUATE POSSONO EVITARE SPIACEVOLI SORPRESE

di Frank J. Desiderio*

ITALIA-USA: vademecum per ridurre i dazi doganali

Alcuni aspetti che una compagnia che spedisce i propri prodotti negli USA dovrebbe tenere in considerazione aramente, oggigiorno, si trovano uomini d’affari che non siano coinvolti in qualche aspetto del commercio internazionale. Le aziende costituiscono regolarmente team di consulenti aziendali e fiscali allo scopo di creare una struttura operativa che rechi benefici all’intero ambiente commerciale. Molto spesso, tuttavia, le tariffe doganali non vengono tenute sufficientemente in considerazione in questo processo. Se un’azienda importa o esporta negli Stati Uniti, una consultazione con un avvocato specializzato in diritto doganale le permetterà quasi sicuramente di individuare le opportunità ed evitare spiacevoli sorprese, aumentando e proteggendo così i propri margini di profitto. Nel 1979, i membri del WTO adottarono l’Harmonized Tariff and Valuation Code. Nel 1989, i dazi doganali statunitensi furono “armonizzati” per conformarsi ai requisiti internazionali. Molte norme attuali del regolamento doganale si basano su storiche disposizioni protezionistiche modificate da una serie di negoziazioni commerciali condotte nel corso di una serie di sessioni internazionali. Quando il linguaggio giuridico è elaborato “da una commissione”, le opportunità di ottenere benefici doganali e le regole che disciplinano comportamenti punibili sono spesso offuscate da un linguaggio legale complesso e dal gergo tecnico. Di conseguenza, le speculazioni nell’ambito doganale possono spesso intimorire. Malgrado lo U.S. Bureau of Customs

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and Border Protection pubblichi volumi di direttive e regolamenti, talvolta risulta difficile identificare le informazioni importanti per un’azienda o un determinato settore. Questo articolo cercherà di identificare alcuni aspetti che una compagnia che spedisce i propri prodotti negli USA dovrebbe considerare. STRUTTURARE LE IMPORTAZIONI PER RIDURRE I DAZI DOGANALI. Tutta la merce importata negli Stati Uniti deve essere stimata secondo le formule di valutazione doganale e classificata sotto una delle sezioni delle Harmonized Tariff Schedules (HTS). La classificazione e la valutazione sono soggette a un complesso regime di leggi, normative, regolamenti amministrativi e interpretazioni legali. Una ricerca sull’evoluzione delle importazioni può spesso produrre vantaggi significativi ed eliminare spiacevoli sorprese post importazione. È necessario concepire delle strutture operative che assicurino la conformità a tali normative e garantiscano risparmi significativi in materia di dazi doganali. A. Valutazione La valutazione dei dazi doganali comprende diverse formule complesse con le quali la Dogana determina il valore tassabile della merce importata. Il modo in cui vengono individuati e documentati diversi elementi dei costi determinerà spesso se tali costi sono inclusi adeguatamente nel valore doganale e

sono soggetti a dazio. La base primaria della valutazione è il “Valore di Transazione”: il prezzo corrisposto dal compratore al venditore quando la merce viene venduta per essere esportata negli USA (più alcuni costi aggiuntivi cui il compratore deve far fronte e non inclusi nel prezzo di fattura della merce). Tuttavia, se la merce è acquistata attraverso un intermediario e non direttamente dal produttore, il valore tassabile può essere ridotto escludendo le commissioni di acquisto, il margine di profitto dell’azienda dell’intermediario e i costi generali di amministrazione e di vendita. La valutazione al prezzo “della prima vendita” (il prezzo commissionato dalla fabbrica al mediatore) può spesso comportare un risparmio sui dazi doganali che oscilla tra il 10% e il 50%. Inoltre, i costi di installazione negli Stati Uniti e alcuni costi non relativi alla produzione (quali diritti di concessione, spese di quota, spese di trasporto interne e internazionali, costi di gestione interaziendali, costi finanziari, diritti di magazzinaggio) possono essere esclusi dal valore tassabile perfezionando i protocolli e la documentazione corretti. B. Classificazione La classificazione di un articolo secondo l’HTS determina: il tasso di dazio applicabile, la potenziale applicabilità di limitazioni di importazione, dazi antidumping e altri dazi di ritorsione, la disponibilità di speciali trattamenti o concessioni doganali e l’ammissibilità delle merci. Ottenere una stima dei dazi doganali ai tassi più bassi è possibile svolgendo una ricerca scrupolosa delle disposizioni HTS. Un importatore non dovrebbe aspettarsi che un funzionario doganale individui o suggerisca una classificazione o un trattamento doganale più vantaggioso, in


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quanto tali figure professionali hanno incentivi decisamente ridotti se riducono i dazi. È possibile consultare numerosi fonti interpretative per rivendicare una richiesta di riclassificazione. Talvolta, tale riclassificazione è possibile apportando cambiamenti minimi al prodotto o alla metodologia di produzione. Altre strategie vincenti possono contemplare una modifica o una maggiore attenzione ai protocolli di spedizione. Per esempio, le parti di macchinari possono essere spedite in una sola volta e classificate quali “macchinario incompleto” per alterare la classificazione e i tassi doganali applicabili a queste parti se spedite separatamente. In alcune circostanze, spedire separatamente può apportare un vantaggio. Per esempio, le componenti di un set di attrezzi possono essere spedite separatamente per evitare una stima giornaliera a un tasso elevato su tutti i componenti del set.

sono essere applicati a spedizioni dirette o provenienti da altre località internazionali.

CONTESTAZIONE DELLE DECISIONI DELL’UFFICIO DOGANALE. Le decisioni amministrative dei funzionari doganali possono essere spesso ribaltate grazie a ricorsi o processi amministrativi. Le contestazioni vincenti possono comportare un rimborso dei dazi doganali o un risparmio sugli importi futuri. Perciò, un importatore non dovrebbe essere riluttante a contestare le decisioni amministrative, purché lo faccia in modo appropriato e commercialmente valido.

CONCLUSIONE. Il regolamento doganale offre opportunità ed espedienti significativi. I dazi doganali non devono essere considerati un costo fisso. Un’attenta revisione e analisi di tali regolamenti può significare importanti vantaggi e assicurare la conformità. Naturalmente, la revisione deve essere svolta avvalendosi di consulenti doganali esperti.

ESPORTAZIONI VERSO ALTRE LOCALITÀ. La maggior parte dei partner commerciali americani impiega l’International Valuation Code e le Harmonized Tariff Schedules per stimare e classificare la merce. Di conseguenza, i vantaggi derivati dalla ristrutturazione dei modelli commerciali, nonché dai beni o prodotti spediti negli USA, pos-

*Frank J. Desiderio è uno dei membri fondatori dello studio legale newyorchese Grunfeld, Desiderio, Lebowitz, Silverman & Klestadst LLP, uno dei maggiori studi statunitensi dedito esclusivamente a pratiche incentrate sui dazi doganali e sul commercio internazionale. Potete contattarlo al numero (212) 557-4000 o inviargli un’e-mail all’indirizzo fdesiderio@gdlsk.com

PROPER RESEARCH AND PLANNING CAN AVOID UNPLEASANT SURPRISES

Italy-US: how to reduce customs duties

company markup and non-production overheads. Appraisement at the “first sale” price (the price charged by the factory to the middleman) can often result in duty savings ranging between 10 and 50%. In addition, U.S. installation charges, and certain non-production costs (e.g., royalties, quota charges, international and inland freight are is the modern day business person who is not engaged in charges, intercompany management charges, finance charges, some aspect of international trade. Companies routinely aswarehousing charges) may be excluded from dutiable value by imsemble teams of corporate and tax advisors in an effort to creplementing the proper protocols and documentation. B. Classification ate a beneficial operational structure for the global business environClassification of an article under the Harmonized Tariff Schedule ment. Very often, however, tariff issues are overlooked in the (“HTS”) determines: applicable rate of duty; the possible applicabiliprocess. If a company is exporting to, or importing into, the U.S., ty of import restrictions, dumping duties, and other retaliatory duties; consultation with Customs counsel most certainly will enable the the availability of special tariff treatment or concessions, and the adcompany to identify opportunities and avoid unpleasant surprises, missibility of goods. thereby increasing and protecting its profit margins. Obtaining duty assessment at lower rates can often be achieved In 1979, the Harmonized Tariff and Valuation Code was adopted by by careful research of the HTS provisions. An importer should not exWTO members. In 1989, the U.S. tariff was “harmonized” to meet inpect, or rely on, a Customs officer to identify or suggest a more faternational obligations. Many current provisions of the tariff law are vorable tariff classification or treatment. They have little incentive for based upon historically protectionist provisions which have been reducing duty. A number of interpretative sources that can be conmodified by a series of trade negotiations conducted at a series of insulted to support a claim for re-classification. Sometimes, re-classiternational sessions. When statutory language is developed “by fication can be achieved by making minor changes in the product or committee,” opportunities for tariff benefits and rules relating to prothe production methodology. hibitive conduct are often clouded by complex legal language and Other successful strategies may involve more careful attention to, technical jargon. Accordingly, ventures into the area of Customs can or modification of the shipping protocols. For example, machine often be intimidating. parts may be shipped at one time and be classified as an "unfinWhile the U.S. Bureau of Customs and Border Protection (Cusished machine" to alter the classification and applicable duty rates toms) publishes volumes of directives and rulings, it is sometimes diffor these parts if shipped separately. In certain circumficult to identify the information relevant to a company stances, shipping separately may provide a benefit. or industry. This article will attempt to identify a few arA few areas that For example, components of tool sets may be shipped eas that should be explored by any company shipping should be product to the U.S. explored by any separately to avoid daily assessment at a high rate on STRUCTURING IMPORTATIONS TO REDUCE DU- company shipping all components of the set. TIES. All merchandise imported into the United States product to the U.S. CONTESTING CUSTOMS DECISIONS. Administramust be appraised under the Customs valuation formutive determinations by Customs officers are frequently las and classified under one of the headings of the Haroverturned through administrative appeals or litigation. monized Tariff Schedules ("HTS"). Classification and valuation are Successful contests result in duty refunds and savings on future imsubject to a complex regime of laws, regulations, administrative rulports. An importer should not, therefore, be reluctant to contest adings and court interpretations. Research in advance of importation ministrative decisions where appropriate and commercially viable. EXPORTATIONS TO OTHER VENUES. Most of America’s trading can often yield substantial benefits and eliminate unpleasant post partners employ the International Valuation Code and the Harmoimportation surprises. Operating structures may be designed to ennized Tariff Schedules to appraise and classify merchandise. Acsure compliance and produce substantial duty savings. A. Valuation cordingly, the benefits derived from restructuring business models, Customs valuation involves a number of complex formulas by as well as, goods or products shipped U.S. may also be applied to which Customs determines the dutiable value of imported merchanshipments to, or from, other international locations. CONCLUSION. The Customs laws provide significant opportunities dise. The manner in which various elements of cost are identified and and traps. Customs duties should not be viewed as a fixed cost. A documented will frequently determine whether such costs are propcareful review and analysis of these laws can result erly included in the customs value and be subject to in substantial benefits and ensure compliance. The duty. The primary basis of appraisement is “Transreview should, of course, only be done in conjuncaction Value”: the price paid by the buyer to the selltion with experienced Customs advisors. er when the merchandise is sold for exportation to Italy-America Chamber of Commerce the U.S. (plus certain costs incurred by the buyer 730 Fifth Avenue, Suite 600 *Frank J. Desiderio is a founding partner of the New York and not included in the invoice price of the merNY 10019 New York based law firm of Grunfeld, Desiderio, Lebowitz, Silverman chandise). Where merchandise is purchased Tel. +1 2 12 4590044 & Klestadt LLP, one of the largest U.S. firms devoted excluFax: +1 2 12 4590090 through an intermediary and not directly from the sively to Customs and International Trade matters. He can info@italchamber.org manufacturer, however, dutiable value may be rebe reached at (212) 557-4000 or fdesiderio@gdlsk.com www.italchamber.org duced to exclude buying commissions, middleman

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CONNECTING THE REAL ESTATE WORLD

Sappiamo valorizzare l’Italia


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RUSSIA, STATI UNITI, REGNO UNITO: TRE MERCATI-CHIAVE PER FINMECCANICA FINMECCANICA

R&S e soluzioni ad hoc, per un successo globale er Finmeccanica l’innovazione è una delle pietre angolari del suo business, visto che gli unici prodotti difficili da replicare sono quelli ad alto contenuto tecnologico. Per questa ragione il Gruppo investe una quota sempre maggiore nel campo della Ricerca e Sviluppo: nel 2002, all’inizio del mandato del Presidente e AD Pier Francesco Guarguaglini, Finmeccanica impiegava in R&S poco più di 1 miliardo di euro. Lo scorso anno ha investito circa 1,8 miliardi di euro, circa il 14% del fatturato, ed è così risultato, secondo una statistica annuale del Department of Trade and Industry britannico, quinto per incremento percentuale nella graduatoria delle 50 aziende al mondo che investono di più in Ricerca e Sviluppo. Finmeccanica è attualmente impegnata in numerosi progetti internazionali sia in campo civile che militare. Si tratta di risultati importanti, che l’azienda ha potuto ottenere grazie a un’attenta politica commerciale volta a comprendere modalità e meccanismi di ciascun mercato, e soprattutto a non presentarsi come semplice venditore, ma come partner deciso a restare a lungo.

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Una strategia vincente, quella messa in campo dal Presidente e AD Guarguaglini, che ha reso la società uno dei player principali a livello mondiale

UK, USA, RUSSIA: ESPERIENZA GLOBALE. Oggi Finmeccanica è considerata un’azienda anche britannica. A differenza di quanto avviene in altri Paesi, il Ministero della Difesa UK ha una spiccata propensione alla cooperazione con l’industria del settore, che deve essere in grado di proporsi come partner. Da qui l’esigenza di dotarsi delle opportune strutture organizzative e gestionali e delle necessarie capacità progettuali e sistemistiche. Il Gruppo italiano si è attrezzata in tal senso e, anche grazie all’alto livello dei suoi prodotti, AgustaWestland ha firmato lo scorso anno un accordo di partnership strategica a lungo termine con l’MoD, che ha permesso tra l’altro la fornitura di 70 elicotteri Future Lynx alle Forze Armate britanniche. La competizione negli Stati Uniti è molto dura, e bisogna far fronte a regole molto stringenti, tra cui il Buy American Act, che stabilisce che un prodotto deve essere costruito per più del 50% nel Paese per poter essere considerato Made in USA ed essere preso in considerazione dal procurement del governo. Negli ultimi anni, tuttavia, grazie ad accordi di collaborazione con aziende americane, Finmeccanica è riuscita a superare con notevole successo queste stringenti regole. Un altro mercato di grande successo è quello russo, dove Finmeccanica ha già una presenza consolidata in vari settori come l’aeronautica, l’energia, la sicurezza, l’automazione postale e i trasporti ferroviari. La forza del Gruppo è stata quella di sviluppare le cooperazioni industriali con partner locali per soddisfare al meglio le esigenze del cliente, contribuendo alla crescita del Paese. Queste collaborazioni industriali e commerciali, tra l’altro, potranno ora essere estese verso i mercati mondiali come per esempio la partecipazione congiunta di Ferrovie Russe, Ferrovie Italiane e Finmeccanica alla gara per l’Alta Velocità in Arabia Saudita. Grazie a questa strategia Finmeccanica è oggi uno dei player principali a livello mondiale, in grado di primeggiare in tutti i campi e capace di offrire soluzioni integrate per la sicurezza di una Nazione.

RUSSIA, UNITED STATES, UNITED KINGDOM: THREE KEY-MARKETS FOR FINMECCANICA

R&D and specific solutions, for global success or Finmeccanica, innovation is one of the cornerstones of its business, given that its unique products difficult to replicate are of high technological content. For this reason, the Group has invested for some years now a significant sum in Research and Development: in 2002, at the beginning of the command of President and CEO Pier Francesco Guarguaglini, Finmeccanica invested just over 1 billion Euros in R&D. Last year the Group invested around 1.8 billion Euros, around 14% of the yearly turnover, and thus placed, according to annual statistics taken by the British Department of Trade and Industry, fifth for percent increase in the list of 50 world companies with the highest investments in R&D. Finmeccanica is currently involved in numerous international projects of both civil and military aims. These are important results the company was able to obtain thanks to attentive business politics focused on understanding the operation mode and mechanisms of each market, plus a will to present itself to various countries as

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a decisive, long-term partner rather than just a simple sales organization. UK, USA, RUSSIA: EXPERIENCE GLOBAL. Today Finmeccanica is also considered a British company. As opposed to the policies of other countries, the Defence Minister of the UK has a marked disposition to cooperate with the sector industry that must be capable of offering itself as a partner. After that it is necessary to acquire opportune organizational and management structures, plus necessary planning and systemic capacity. The Italian Group has done just this. Thanks also to the quality of its products, last year AgustaWestland signed a long-term strategic partnership agreement with the MoD. The first fulfilment of this agreement is a contract for the supply of 70 Future Lynx helicopters to the British Armed Forces. Competition in the United States is very difficult. There one must face a complex series of very strict rules including the Buy American Act that establishes that a product must be constructed more than 50% in the country in order to

be considered Made in USA and therefore considered for government procurement. This and other rules make it difficult to compete in the USA. In recent years, however, thanks to collaboration agreements with American companies, Finmeccanica has been able to surpass these stringent rules with notable success. Another highly successful market is Russia where Finmeccanica already has a solidified presence in various sectors such as aviation, energy, security, postal automation, and railway transportation. The strength of the Group was to develop industrial cooperation with local partners in order to better satisfy the demands of the clients while also contributing to the growth of the country. These industrial and commercial collaborations, among others, can now be extended towards world markets, for example the joint participation of Russian Railways, Italian Railways, and Finmeccanica in the race for the High Velocity train in Saudi Arabia. Thanks to this strategy Finmeccanica today is one of the principle players in the world, capable of leading in all fields, and above all capable of offering integrated solutions for the security of a nation. 71


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DAL CONSOLATO COMMEMORATO IL GIORNO DELLA MEMORIA

New York per le vittime dell’Olocausto Il Consolato Generale e le altre Istituzioni italiane hanno organizzato una serie di eventi per commemorare questa ricorrenza. Evento centrale, la lettura degli oltre 8.000 nomi delle vittime italiane di Francesco Maria Talò, Console Generale d’Italia a New York New York, l’Italia e le sue istituzioni si aprono sempre più alla città, e lo fanno non solo nell’orgoglio del nostro passato e delle nostre grandi potenzialità, ma anche nella dolorosa memoria della nostra storia. Ha riscosso notevole successo il complesso delle iniziative proposte in sintonia dal Consolato Generale e dalle altre Istituzioni italiane a New York per commemorare il Giorno della Memoria. Nostro obiettivo, d’accordo con l’Istituto Italiano di Cultura e con il Centro Primo Levi di New York, era di presentare un programma ricco ed articolato che coniugasse aspetti informativi e culturali con quelli più direttamente rievocativi della tragedia dell’Olocausto. L’evento centrale della commemorazione è stato la lettura degli oltre 8.000 nomi delle vittime italiane dell’Olocausto, avvenuta il 28 gennaio, esperienza già adottata a New York negli ultimi anni da parte delle nostre Istituzioni in occasione del Giorno della Memoria. Per la prima volta, esso si è tenuto non all’interno di una sala di riunioni bensì in luogo pubblico, ovvero sul marciapiede di fronte al Consolato ed all’Istituto di Cultura. In tal modo si è inteso sottolineare, anche simbolicamente, l’apertura del Consolato Generale alla città con un gesto ancor più significativo in considerazione del rilievo particolare della comunità ebraica a New York e dell’importanza dello specifico impegno del nostro Paese per preservare la memoria e la consapevolezza della Shoah. La toccante commemorazione, sviluppatasi per circa 8 ore con i nomi delle vittime italiane dell’Olocausto che si spargevano nella fredda aria di Park Avenue, ha attirato l’attenzione dei passanti, come di personalità e mezzi d’informazione. Hanno preso parte all’evento, tra gli altri, il Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite Sergjan Kerim, il Rappresentante Permanente italiano all’ONU l’Ambasciatore Marcello Spatafora, il Nunzio apostolico presso le Nazioni Unite, l’Arcivescovo Celestino Migliore, il Console d’Israele Asaf Shariv, il Rabbino Capo della Sinagoga Park East Arthur Schneier, il vice capo della polizia di New York George Grasso, il direttore della sede locale della Banca d’Italia Marco Martella; Matilda Cuomo, moglie dell’ex Governatore dello stato di New York Mario Cuomo; Katherine e Juliet La Guardia, nipoti del sindaco Fiorello; Roger Cohen, uno dei principali editorialisti del New York Times; il giudice della Corte Suprema di New York, Dominic Massaro; il direttore dell’IIC Renato Miracco; il direttore dell’ENIT di New York Riccardo Strano, oltre che rappresentanti di banche ed imprese, giornalisti, professori universitari, esponenti della collettività italiana ed ebraica. Particolare valenza, nell’ottica sopra descritta di trasmettere e preservare la memoria del genocidio degli ebrei, ha assunto la presenza all’evento di una nutrita rappresentanza di alunni della Scuola d’Italia “Guglielmo Marconi” e della Sinagoga Park East. Notevole anche la partecipazione di pubblico e la risonanza mediatica della commemorazione. Altrettanto affollato ed interessante il simposio tenutosi il 29 gennaio all’Italian Academy presso la Columbia University sul tema “Manifesto della Razza: How Law and Science Can be Racist”, con la partecipazione di Ruth Ben-Ghiat (New York University), Lidia Santarelli (New York University) e Alexander Stille (Columbia University).

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THE DAY OF MEMORY IS HELD

New York remembers Holocaust victims The General Consulate and other Italian organizations held a series of events to commemorate this occasion. Main event: the reading of more than 8,000 names of Italian victims n New York, Italy and its institutions are increasingly more open to the city. They do so not only to celebrate our past and our great potential, but also to reflect on painful memories in our history. Events organized by the Consulate General and other Italian institutions in New York in order to commemorate the Day of Memory met with success. Our goal, supported by the Italian Cultural Institute and the Primo Levi Centre in New York, was to present a full and articulate schedule that blended informative and cultural aspects with those most directly evocative of the Holocaust tragedy. The main event of the commemoration was the January 28th reading of more than 8,000 names of Italian Holocaust victims, an experience already adopted in New York in recent years by our national Institutions in commemoration of the Day of Memory. For the first time, it was held not inside of a meeting room, but rather in public place: the sidewalk in front of the Consulate and the Cultural Institute. This was meant to symbolically emphasize the open door policy of the General Consulate with an even more significant gesture in consideration of the particular prominence of the Jewish community in New York and the importance of the specific efforts by our Country in order to preserve the memory and awareness of the Shoah. The touching commemoration, lasting about 8 hours with the names of the Italian Holocaust victims broadcast in the cold air on Park Avenue, attracted the attention of passers-by, as well as famous figures and journalists. Taking part in the event, among others, were the President of the General Assembly of the United Nations Sergjan Kerim, the Permanent Italian Representative to the United Nations, Ambassador Marcello Spatafora, the Apostolic Nuncio of the United Nations, Archbishop Celestino Migliore, the Consul of Israel Asaf Shariv, the Head Rabbi of the Park East Synagogue Arthur Schneier, the vice chief of the New York police George Grasso, the director of the local headquarters of the Banca d’Italia Marco Martella; Matilda Cuomo, wife of ex Governor of the state of New York Mario Cuomo; Katherine and Juliet La Guardia, nieces of the mayor Fiorello; Roger Cohen, one of the principal editors of the New York Times; the judge of the New York Supreme Court Dominic Massaro; the director of the ICI Renato Miracco; the director of the ENIT in New York Riccardo Strano, in addition to representatives from banks and businesses, journalists, university professors, and members of the Italian and Jewish communities. A particularly touching presence in the one described above meant to express and preserve the memory of the genocide of the Jews, was the substantial representation of alumni of the Scuola d’Italia “Guglielmo Marconi” and the Park East Synagogue. The participation by the public and the media coverage of the commemoration were also substantial. Just as well attended and interesting was the symposium held January 29th at the Italian Academy at Columbia University on the theme “Manifesto of Race: How Law and Science can be Racist,”, with the participation of Ruth Ben-Ghiat (New York University), Lidia Santarelli (New York University), and Alexander Stille (Columbia University).

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INTERVISTA AL NUOVO DIRETTORE DELL’ISTITUTO

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Porterò a New York il meglio dell’Italia di Mauro Aprile

Curatore museale ben noto nel panorama artistico mondiale, uratore del Metropolitan di New York Renato Miracco punta a rilanciare per l’arte italiana, della Modern il ruolo dell’Istituto attraverso grandi eventi Tate Gallery di Londra, consulente per grandi istituzioni museali in e puntando su nuove collaborazioni di prestigio Giappone e in Cina, dal novembre 2007 Renato Miracco è stato nominato per “chiara fama” direttore dell’Istituto Italiano New York per quanto riguarda l’arte italiana. La mia prossima mostra di Cultura di New York. Nonostante il vicial MET sarà su Morandi – gli ultimi 15 anni della sua produzione: no Istituto spagnolo abbia sovvenzioni per 7 miliouna grandissima mostra di 116 oli, curata insieme a Cristina Bandiera, ni di Euro l’anno, e nonostante l’Ambasciata di della Fondazione Longhi, e a Larry Kanter, responsabile della Lehman Francia riesca a riunire le varie fondazioni franCollection, quindi sotto la supervisione di Philippe De Montebello. cesi operanti sul territorio americano e raccoNew York è per me la capitale visiva, dove il cinema, la pittura, gliere, in una sola sera, più di 15 milioni di dolle installazioni, le performance, hanno una più forte incidenza a livellari, Miracco si dichiara “orgoglioso di noi Italiani, lo internazionale; in questo senso un “teatro” dove mettersi quotiorgoglioso dei nostri limiti”, e illustra un prodianamente alla prova. gramma molto ambizioso, che comprende una mostra sulle Veneri siciliane a New York, prima Quali sono i principali obiettivi del suo mandato? che la Grande Venere del Getty rientri in Sicilia Il mio incarico ha durata di due anni, poi rinnovabili in altri due. fra due anni; una mostra sulle quattro versioni di “Venere e Amore” di È evidente che un programma ben strutturato come quello che ho Tiziano; una mostra sulla Devozione sacra e profana; una serie di in mente io necessita almeno di un quadriennio. instant book per catalogare gli artisti italiani presenti nella Grande In particolare, miro a collaborare maggiormente con le istituzioMela; la pubblicazione dei Quaderni di cultura italiana dell’IIC (inter- ni museali americane. Basta con l’autoreferenzialità! Credo che viste rilasciate da Moravia, Pasolini e altri grandi scrittori), una mostra solo dal confronto con altre identità e culture possa nascere l’idenRoma-Gerusalemme per rafforzare i legami tra Italia e Israele. E, tità di cittadino culturale italiano. ancora, portare la prossima Biennale di Venezia a New York, e colIn secondo luogo, miro a creare un board all’interno dell’IIC con laborare in maniera più strutturale con le Regioni e la comunità ita- le istituzioni culturali americane, per creare un team di advisor. liana, proponendo un disegno organico di Sistema Italia. Infine, punto a costituire una Fondazione all’interno dell’IIC per fare fund raising, coinvolgendo direttamente la comunità italiana, Direttore, qual è la sua impressione di New York? visto che il finanziamento dello Stato Italiano non potrebbe mai Ho vissuto negli Stati Uniti vent’anni fa. Successivamente sono supportare un’attività quale quella che ho in programma io per una tornato in Italia. Ora da un anno e mezzo mi divido tra New York piazza competitiva come New York. Dobbiamo quindi rimboccare l’Italia, anche perché sono uno dei curatori per il Metropolitan di ci le maniche e lavorare strenuamente.

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INTERVIEW WITH THE NEW DIRECTOR OF ICI

I’ll bring the best of Italy to New York Renato Miracco, who is a world famous museum curator, aims to relaunch the role of the Institute through great events and prestigious collaboration urator of the Metropolitan Museum in New York for Italian art, of the Modern Tate Gallery in London, collaborator of important museums in Japan and China, thanks to his experience, in November 2007 Renato Miracco was appointed director of the prestigious Italian Cultural Institute in New York. Although the neighboring Spanish Institute obtains 7 million euros funding every year and the French Embassy is able to coordinate all the French foundations which work in the USA and collect in one single evening over 15 million dollars, Miracco said to be “proud of the Italians, proud of our limits”, illustrating a very ambitious program, which includes an exhibition on the Sicilian Venuses in New York before the return of the Great Venus by Getty to Sicily in two years’ time; an exhibition on the four versions of “Venus and

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Love” by Tiziano; an exhibition on sacred and profane Devotion; a series of instant books to introduce the Italian artists working in the Big Apple; the publication of the Italian culture reviews of IIC (interviews with Moravia, Pasolini and other important writers) and an exhibition dedicated to Rome-Jerusalem to consolidate the relations between Italy and Israel. Furthermore, he plans to bring the next Venice Biennale to New York, and to collaborate concretely with the Regions and the Italian community, proposing a comprehensive idea of Sistema Italia. What is your impression of New York? I lived in the United States twenty years ago. Then I came back to Italy. I have been commuting between New York and Italy for one and a half years, since I’m one of the curators of the Metropolitan of New York for Italian art. My next exhibition at MET will be on Morandi – on his last 15 years, with a huge exhibition of 116 oil paintings, a work I did in collaboration with Cristina Bandiera of Fondazione Longhi and Larry Karter, responsible for the Lehman Collection, and with the supervision of Philippe De Montebello. New York is the

visual capital city for me, where cinema, painting, installations and performances have a stronger influence at an international level; in this sense it is a “theatre” where you can test yourself everyday. What are the main objectives of your mandate? My office will last two years, and it can be renewed for another two years. A very dense and structured program, like the one that I have developed, needs at least four years to be completed. In particular, my first aim is to increase collaboration with the American museum institutions. No more self-referentialism! I believe that only a comparison with different identities and cultures can form the identity of the Italian cultural citizen. Secondly, I would like to create a board within ICI with the American cultural institutions to build an advisor team. Finally, I aim to establish a Foundation within ICI to enhance the activity of fundraising that will directly involve the Italian community, since the Italian State contribution can’t support all the initiatives of my program in a competitive setting such as New York. We will have to roll up our sleeves and work hard. 73


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USA

Isabella Rossellini testimonial del Made in Italy La promozione del Made in Italy sul mercato americano è affidata all’immagine di Isabella Rossellini. L’attrice è infatti la testimonial della nuova campagna pubblicitaria presentata lo scorso 23 gennaio a New York dall’ICE (Istituto Nazionale per il Commercio con l’Estero). Ecco allora il volto sorridente dell’attrice che, attraverso lo slogan “Let yourself be charmed by an Italian”, ovvero “Lasciatevi affascinare da un’italiana” promuove il perfetto stile, l’eleganza, la passione per i dettagli e il “tocco personale” che fanno del Made in Italy qualcosa di assolutamente inimitabile. Oltre alle affissioni, la campagna per promuovere l’Italian Style è anche in televisione e alla radio con degli spot realizzati in Italia. La pubblicità è inoltre presente su alcune prestigiose riviste, come Harper’s Bazaar, Esquire, Town & Country, W Magazine e Architectural Digest, e non mancherà su alcuni siti online dedicati alla moda.

Isabella Rossellini testimonial for products Made in Italy The promotion of products Made in Italy in the American market has been entrusted to the image of Isabella Rossellini. The actress is the testimonial of the new advertising campaign which was presented on 23 January in New York by the ICE (Italian Institute for Foreign Trade). So the smiling face of the actress promotes the perfect style, elegance, passion for detail and that “personal touch” which make products made in Italy so unmistakeable through the slogan “Let yourself be charmed by an Italian”. In addition to posters, the campaign promoting Italian style is also on television and radio with adverts Made in Italy. The adverts are also in some leading magazines such as Harper’s Bazaar, Esquire, Town & Country, W Magazine and Architectural Digest and will also be on-line on some sites dedicated to fashion.

Vias Imports Ltd.: dalle vigne italiane… ai palati americani “Alto Adige Event” e “Sensofwine” a New York, ma anche il “Tre Bicchieri Event” a San Francisco, senza dimenticare i prossimi appuntamenti dedicati al mondo del vino organizzati a Los Angeles, Miami ed in altre città degli States. Questi alcuni degli eventi che vedono protagonista Vias Imports Ltd., prestigiosa società newyorkese che dal 1983 commercializza sul mercato americano alcuni dei grandi nomi dell’enologia italiana. La sua mission? Educare gli appassionati di vino sulla vasta varietà di uve provenienti dall’Italia, promuovendo gustosi abbinamenti tra vino e cibo, e guidando – attraverso iniziative di vario tipo – alla comprensione di un patrimonio di sapori e di saperi rigorosamente Made in Italy.

Vias Imports Ltd.: from Italian vines to American palates “Alto Adige Event” and “Sensofwine” in New York but also the “Tre Bicchieri Event” in San Francisco and not forgetting the forthcoming dates dedicated to the world of wine organised in Los Angeles, Miami and other American cities. These are some of the events which will see Vias Imports Ltd., a prestigious New York company which has sold some of the top names in the Italian wine industry on the American market since 1983, playing a leading role. Its mission? To educate wine lovers on the vast variety of grapes originating in Italy, promoting tasty combinations of wine and food and guiding understanding of the traditional Italian heritage of flavours and knowledge through various types of events.

Gucci loves NY… e New York ricambia! Niente di meglio della serata benefica a favore di Raising Malawi e UNICEF per celebrare l’inaugurazione del nuovo store monomarca della Fifth Avenue di Gucci. Alla presenza di star come Madonna, Katie Holmes, Jennifer Lopez, Heidi Klum, Gwineth Paltrow, Demi Moore, il direttore creativo del celebre marchio, Frida Giannini, ha infatti inaugurato il più grande negozio al mondo della griffe: 4.000 metri quadri ripartiti su tre livelli – dedicati ad accessori, abbigliamento uomo e donna – che vanno a prendere il posto del punto vendita Gucci aperto, da quasi trent’anni, all’angolo tra la Fifth Avenue e la 54th Street. E, per celebrare il grande evento, è stata creata in esclusiva la linea “Gucci loves NY”, che abbina al classico monogramma in bianco una banda bicolore rivista a corretta: non più verde e rossa, colori tradizionali di Gucci, ma rossa e azzurro, imitando i colori della bandiera americana.

Gucci loves NY and New York returns the favour! There’s nothing better than the charity evening in favour of Raising Malawi and UNICEF to celebrate the inauguration of the new Gucci brand store on Fifth Avenue. With stars like Madonna, Katie Holmes, Jennifer Lopez, Heidi Klum, Gwyneth Paltrow and Demi Moore in attendance, Frida Giannini, the creative director of the famous brand, inaugurated their largest shop in the world – 4,000 square metres on three levels – dedicated to accessories, men’s and ladies’ clothing which will replace the Gucci sales point opened almost 30 years ago on the corner of Fifth Avenue and 54th Street. The exclusive line “Gucci loves NY”, combining the classic monogram in white with a bi-coloured band, no longer in green and red, the traditional Gucci colours, but red and blue to imitate the colours of the American flag.

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Un’Italo-Americana alla guida della Commissione Bilancio del Senato Dopo Nancy Pelosi, un’altra donna italo-americana è destinata a lasciare il segno nella storia della politica degli Stati Uniti. Si tratta di Barbara Buono, nominata Chairman della Commissione Bilancio del Senato, titolo conferitole dal Presidente Richard Codey. Come si legge anche sul quotidiano “America Oggi”, la senatrice sarà la prima donna alla guida dell’influente Commissione bilancio, anche se gli annali riferiscono che già ottantuno anni fa un’altra donna ricopriva la stessa posizione nell’altra aula del Parlamento. Laureata in legge presso la Rutgers University, 54 anni a luglio, la Senatrice Barbara Buono sarà a capo della commissione più influente, quella che decide come verranno spesi i soldi dello Stato. Un incarico, quindi, di grande responsabilità, che la Senatrice Buono è stata ben lieta di accettare, dicendosi “grata di questa espressione di fiducia”.

An Italian-American woman leads the Budget Commission in the Senate After Nancy Pelosi, another Italian-American woman is destined to make her mark on American political history. Barbara Buono has been appointed Chairperson of the Budget Commission of the Senate, a titled conferred on her by president Richard Codey. As reported in the newspaper “America Oggi”, the senator will be the first woman to lead the influential Budget Commission, even if the annals show that another woman had the same position in another section of Parliament 81 years ago. Barbara Buono is a law graduate from Rutgers University, and will be 54 in July. She will head the most influential commission, which decides how the State’s money will be spent and the position is, therefore, of great responsibility, which she has been happy to accept, thanking people for “this expression of trust”.

Da Milano agli USA, sempre Emergency Dal 1994 a oggi, è intervenuta in 13 Paesi, costruendo 7 ospedali, 4 centri di riabilitazione, 1 centro di maternità, 1 centro di cardiochirurgia, 55 tra posti di primo soccorso e centri sanitari. Stiamo parlando di Emergency, l’associazione italiana creata da Gino Strada per offrire assistenza medico-chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Una realtà che, come dimostrano i numeri, è in costante crescita, al punto che da alcuni anni può contare anche su una sede negli Stati Uniti, più precisamente a Wexford, in Pennsylvania (www.emergencyusa.org), da dove, insieme alla sede italiana, porta avanti i numerosi progetti che sta attualmente realizzando in Afghanistan, Cambogia, Iraq, Sierra Leone, Sudan, Sri Lanka. Un impegno difficile, ma anche stimolante, perché contiene un seme di pace.

From Milan to the USA, it’s still Emergency From 1994 to date, Emergency, the Italian association created by Gino Strada to offer free, high quality medical-surgical assistance to civilian victims of war, anti-man mines and poverty, has intervened in 13 Countries building 7 hospitals, 4 rehabilitation centres, 1 maternity centre, 1 centre for cardiac surgery and 55 first aid and health centres. This reality is growing continuously, as the numbers show, and can now also count on a centre in the United States, in Wexford, Pennsylvania (www.emergencyusa.org). Working with the Italian centre, it leads several projects which are currently under construction in Afghanistan, Cambodia, Iraq, Sierra Leone, Sudan and Sri Lanka. It is a difficult, but stimulating, commitment as it contains the seeds of peace.

IN PILLOLE

Boston racconta i Siciliani d’America

Chi sono i Siciliani d’America? Cosa li ha spinti oltreoceano? A queste domande cerca di dare una risposta la mostra fotografica “Sicilian Crossings to America and the Derived Communities”, aperta al pubblico fino al 2 aprile presso la Boston Public Library. La mostra – organizzata dal professor Marcello Saja, Presidente della Rete dei Musei Siciliani dell’Emigrazione, grazie al contributo dell’Order Sons of Italy in America – Grand Lodge of Massachussets, ed alla collaborazione del Consolato Generale d’Italia a Boston e della Boston Public Library si propone di presentare al grande pubblico, attraverso 120 pannelli, i motivi che hanno dato il via alle grandi migrazioni di massa di fine Ottocento inizio Novecento; ma intende anche tracciare la storia dell’associazionismo siciliano negli Stati Uniti, la sua nascita e i suoi originari obiettivi, fino a trasformarsi nelle odierne realtà, non più finalizzate al sostegno economico o di inserimento sociale, quanto piuttosto istituzioni indirizzate a preservare e diffondere la cultura delle origini, soprattutto fra i discendenti di Siciliani.

Boston tells of the Sicilians of America Who are the Sicilians of America? What sent them overseas? The photographic exhibition “Sicilian Crossings to America and the Derived Communities”, open to the public at the Boston Public Library until 2nd April, tries to answer these questions. The exhibition, organised by Professor Marcello Saja, president of the Sicilian Emigration Museums Network, with the contribution of the Order Sons of Italy in America, Grand Lodge of Massachusetts, and the collaboration of the Italian Consulate General in Boston and the Boston Public Library intends to show the public the reasons leading to the great mass emigrations of the end of the nineteenth-beginning of the twentieth centuries through 120 panels. It also intends to trace the history of Sicilian associations in the United States, its beginning and original aims through to the transformation into the current association, no longer aimed at economic support or social integration but institutions aimed at conserving and spreading the culture of the origins, particularly among the descendants of Sicilians.

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I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O

The èItalia magazine, defined by the foreign press as “the flag carrier of Italian information to the world”, was launched in 1999 to promote Italy’s economic, tourism and cultural heritage and to enable the international community to have an ongoing and general picture of System Italy. M U LT I L I N G

TA O D E L L’ I

N UAL EDITIO

MONDO LIA NEL

www.italplane

t.it

PERIODIC IL PRIMO

ENIT PARTNER EDITORIALE IN ITALIA CON

Arte italiana in movimento

E 6,19 VIII - N. 48 - Milano - ANNO 20/b Legge 662/96 art. 2 comma Postale - 45% - Sped. Abb. n. 739 del 26/11/1999 Aut. Trib. Milano

ISSN 1972-2656

DISTRIBUITO

La rivista èItalia, definita dalla stampa estera “la Bandiera dell’informazione italiana nel mondo”, nasce nel 1999 per promuovere il patrimonio economico, turistico e culturale italiano, permettendo alla comunità internazionale di avere costantemente una visione generale del Sistema Italia.

A Roma, la statua di Vibia Sabina, i uno dei capolavor restituiti all’Italia; a New York, “L’Annunciazione” di Guido Reni

L’apprezzamento del Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi (con un messaggio appositamente scritto per il primo numero), l’interesse mostrato da parte del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero del Commercio Internazionale e delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, confermano il prezioso ruolo della distribuzione mirata della rivista, che raggiunge direttamente nei loro Paesi gli Italiani residenti all’estero, le nostre Istituzioni e la business community rappresentata primariamente dalle aziende socie delle Camere di Commercio Italiane, a cui si offre, attraverso i contenuti generali della rivista, un’informazione aggiornata del nostro Sistema Paese.

ITALIAN ART IN MOTION

Sabina, statue of Vibia to Italy; In Rome, the ces returned Reni tion” by Guido one of the masterpie the “Annuncia in New York, S 48 COUNTRIE ISSUED IN

èItalia for USA A èItalia for CANAD èItalia for RUSSIA E èItalia for BRASIL NIA èItalia for GERMA UNITO èItalia for REGNO

pag. 65 pag. 75 pag. 83 pag. 91 pag. 99 pag. 107

Caratteristiche e diffusione: Bimestrale a colori, in edizione multilingue, la rivista è diffusa in 200.000 copie in Italia ed all’estero a: Ministeri, Regioni, Province e ai Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour operators e Agenzie di viaggio, Ambasciate e Consolati, Camere di Commercio Italiane all’Estero e loro Soci, uffici ENIT e ICE, Aziende leaders. In edicola: negli USA èItalia viene diffusa con il quotidiano America Oggi e con il NY Times, e in Italia con il settimanale Panorama Economy. La scelta di Economy permette di ampliare ancora di più il bacino di utenza garantito da èItalia con un settimanale che per autorevolezza e diffusione raggiunge il mondo delle piccole e medie imprese, oltre a essere riconosciuto come interlocutore serio e affidabile dalle grandi aziende. Inoltre è on-line all’interno del sito www.italplanet.it Pubblicità: Media Network ItalPlanet - Via Foscolo 4 (Piazza Duomo) 20121 Milano - tel +39 02 3657.1696 - fax +39 02 7200.0223 mail: italplanet@italplanet.it

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The appreciation of President Emeritus Carlo Azeglio Ciampi – who penned a special message for the debut issue of èItalia – the interest expressed by the Ministry for Foreign Affairs, the Ministry for Foreign Trade and the Italian Chambers of Commerce Abroad confirm the valuable role played by the magazine and its targeted distribution in the countries with resident Italian communities, our institutions and the business community, primarily made up of the member companies of our Chambers of Commerce, to whom our publication provides a general content that highlights the latest developments and news in the sphere of System Italy. Features and Circulation data: Full-colour, two-monthly multilanguages magazine of which 200,000 copies are distributed both abroad and in Italy, to the government Ministries, the Regions, Provinces and Capital Cities, Industry Associations, Chambers of Commerce (CCIAA), Libraries, Tour Operators and Travel Agencies, Embassies and Consulates, the Italian Chambers of Commerce Abroad and their members, the offices and branches of ENIT and ICE as well as to the major corporates. The magazine is currently published in Italian and English and there are plans to progressively enrich it with sections in Russian, Portuguese and German. Distribution: èItalia magazine is distributed in U.S. newsstands as a supplement to America Oggi and NY Times, and in Italy as a supplement to Panorama Economy. The choice of Panorama Economy enables us to further broaden the èItalia guaranteed reader base, thanks to the distribution of this authoritative weekly business magazine to the world of small and medium enterprise as well as its role as a serious and reliable channel for the larger companies. You can also visit the online edition of èItalia at the website: www.italplanet.it.


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PROMOSSO DA

UNIVERSITÀ CANADESI: UNA VALIDA ALTERNATIVA AGLI ATENEI AMERICANI

EDITORIALE

THE MOBILE CITY, PER UN GEMELLAGGIO SENZA CONFINI di NIVO ANGELONE, Presidente della Camera di Commercio Italiana di Toronto

Alcuni mesi fa, proprio su èItalia avevamo parlato di un progetto proposto dalla nostra Camera alle municipalità di Toronto e di Milano, intitolato “The mobile city/La città cellulare”. L’8 febbraio, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Isimbardi, il nostro Segretario Generale ha presentato il sito Mobilecityphoto.org alla presenza dell’Assessore alla Famiglia, alla Scuola ed alle Politiche sociali della città di Milano, Mariolina Moioli, dell’Assessore alla cultura della Provincia, Daniela Benelli, di Dario Bossi, del CdA della Camera di Commercio di Milano, del rappresentante di ViViMilano (l’inserto del Corriere della Sera) Gian Mario Benzing, di Daniela Gasparini e Roberta Valtorta, rispettivamente presidente e direttore scientifico della fondazione Museo di Fotografia Contemporanea, e di Anna Maria Dominici , direttore generale dell’ufficio scolastico regionale della Lombardia. Un’altra conferenza avrà luogo il 6 marzo a Toronto, e vi presenzierà il sindaco David Miller. Abbiamo già parlato del progetto in sé, ma non abbiamo spiegato perché Toronto e Milano sono state scelte come città pilota. Straordinari scenari linguistici, etnici e culturali, fanno di Toronto, la grande Toronto, il partner ideale di Milano e della provincia. Almeno metà degli immigrati in Canada ogni anno viene a Toronto, e Toronto si trasforma in proteica megalopoli dove nuove problematiche emergono. Accesso, inclusione e partecipazione assumono nuovi significati. Milano e la sua provincia, anche se molti anni dopo l’esperienza canadese, sperimentano il difficile processo d’integrazione delle comunità immigrate nelle e con le realtà locali. Ecco il significato del “mobile city”. E ricordiamo che “mobile” in inglese significa mobile ma anche telefono cellulare. I giovani si scoprono vicini in una lontananza geografica. Si tratta di un collegamento che è viaggio come esplorazione tattile-visiva, un esperimento di cartografia sociale. Si stendono nuove mappe, nuovi confini, valendosi di un mezzo di comunicazione, d’interrogazione, di conoscenza: la tecnologia digitale. E c’è qualcosa di più, c’è un gemellaggio tra due città che scoprono cammini comuni, promuovendosi come città del futuro al di là dell’oceano. Per coloro che non vedono ancora il futuro della tecnologia e i rapporti globali a cui tende, per coloro che pensano che gli scambi debbano essere solo di natura commerciale e non capiscono che dietro la cultura ed il sociale c’è sempre un profitto, il “mobile city” risponde con decisione e con chiarezza. Perchè il futuro, se non lo cavalchi, è già alle spalle che fugge imbizzarrito.

Universitari italiani, il Canada vi aspetta! In tema di cooperazione universitaria tra i nostri due Paesi, le potenzialità sono grandi, ma c’è ancora molto da lavorare a preparazione dei nostri studenti universitari è spesso superiore a quella delle università straniere di alto rating internazionale. È innegabile tuttavia che la popolazione studentesca italiana soffra di una relativa arretratezza linguistica rispetto ad altre società, anche se le condizioni della nostra economia suggeriscono di aumentare il grado di “internazionalizzazione” nella formazione dei nostri studenti fin dalla laurea breve: cioè di offrire loro l’occasione di frequentare all’estero una parte dei loro corsi di laurea.

L GABRIELE SARDO Ambasciatore d’Italia a Ottawa

L’Università di Toronto

EDITORIAL

The mobile city: a twinning without borders Nivo Angelone President of the Italian Chamber of Commerce of Toronto few months ago in èItalia pages we spoke about a project proposed by our Chamber to the municipalities of Toronto and Milan, entitled “The mobile city.” During a press conference at Palazzo Isimbardi on February 8th, our General Secretary presented the site Mobilecityphoto.org in the presence of Mariolina Moioli, City of Milan’s family, education and social politics Representative, Daniela Benelli the Province’s cultural representative, Dario Bossi from the Board of Directors of Milan’s Chamber of Commerce, Gian Mario Benzing, representative of ViViMilano (Corriere della Sera insert), Daniela Gasparini and Roberta

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Valtorta, president and scientific director, respectively, of the Museum of Contemporary Photography foundation, and Anna Maria Dominici, general manager of Lombardy’s regional educational office. Another conference will take place on March 6th in Toronto, and will be presided over by mayor David Miller. We have already spoken about the project itself, but we have not explained why Toronto and Milan were chosen as pilot cities. Extraordinary linguistic, ethnic and cultural backgrounds make the great Toronto the ideal partner of Milan and its province. At least half of Canada’s immigrants come to Toronto every year and Toronto is transformed into a bubbly megalopolis where new problems emerge. Access, in-

clusion and involvement assume new meanings. Milan and its province are experiencing the difficult process of integration of the immigrant community in local situations even many years after the Canadian experience. The meaning of the “mobile city” is as follows. Let’s remember that “mobile” means mobile but also mobile phone. Young people feel close to each other even with a geographical distance. It is a tactile-visual trip and a social cartography experiment. New maps and borders extend by availing of a means of communication, examination and knowledge: digital technology. In addition, there is a twinning of two cities with the same visions, promoting themselves as cities of the future overseas. The “mobile city” gives a decisive and clear explanation for those who do not yet see the future of technology and the global connections it creates, for those who think that exchanges must be only of a business nature and do not understand that behind culture and social activities there is always a advantage. If you don’t live life to the full, it will pass you by. 77


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È nota la propensione di molti nostri studenti a esplorare, prima o dopo la laurea, le possibilità offerte dalle università statunitensi. Molto minore è il numero di studenti italiani che si orientano verso il Canada (secondo statistiche CRUI, circa lo 0,8% di studenti, per un totale di 240 unità). In realtà, le università canadesi presentano molti dei vantaggi offerti da quelle americane senza gli svantaggi più condizionanti. Le università canadesi, infatti: • hanno molto spesso un’elevatissima e riconosciuta qualità di insegnamento; • sono molto più economiche; • non è difficile essere ammessi, perché le università canadesi, anche quelle di eccellenza, non praticano una “industria” dell’insegnamento accademico verso studenti provenienti da Paesi ricchi in rapido sviluppo; • hanno una visione molto più “globalizzata” della nostra, e continuano a mantenere con numerose ed importanti università in altri continenti legami che si rifanno all’ex impero britannico; • dispongono sempre di strutture generose e anzi sovrabbondanti rispetto alle necessità interne; • sono state quasi tutte contattate da questa Ambasciata nel corso del 2007, in vista di un rilancio del numero di studenti italiani in questo sistema accademico. Per incentivare la frequenza di semestri presso università canadesi, occorre naturalmente costruire la possibilità di trasferire i crediti acquisiti in Canada nelle università italiane di provenienza. A questo fine, la nostra Ambasciata ha già promosso in via sperimentale nuovi accordi tra alcune università italiane e le principali università canadesi di eccellenza. I negoziati in corso mirano però a superare la mera prospettiva di stretta reciprocità nel volume degli scambi e compatibilità dei curricula. Si cerca un accordo, e l’obiettivo non dovrebbe essere quello di adattare reciprocamente i cursus studiorum per renderli meno distanti, bensì di accettare reciprocamente le naturali differenze di insegnamento e registrare che le differenze, più che le somiglianze, costituirebbero il vantaggio dell’esperienza di studio in un’università straniera di eccellenza.

L’Università di Calgary

CANADIAN UNIVERSITIES: A VALID ALTERNATIVE TO AMERICAN ACADEMIES

Italian university students, Canada awaits you! Cooperation between universities from our two countries: the potential is great, but there is still much work to be done

by Gabriele Sardo Ambassador of Italy in Ottawa

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he preparation of our university students is often superior to that of highly rated foreign universities. It cannot be denied though that the Italian student population suffers from a relative linguistic backwardness when compared with other populations, even if our economic conditions suggest an increase in the degree of “internationalisation” in the training of our student starting from the brief degree, particularly in offering them the opportunity to complete a part of their degree courses abroad. The inclination of many of our students, before or after graduating, to explore American universities has been wellnoted. The number of Italian students who direct themselves towards Canada is much smaller (according to CRUI statistics, around 0.8% of students, for a total of 240). In reality, Canadian universities present many of the advantages offered by American universities without the most restrictive disadvantages. In fact, Canadian universities: • very often have an increased, recognized level of pedagogy; • are much more affordable; • it is not difficult to be admitted because Canadian universities, even those of excellence, do not practice an “industry” of academic teaching on students coming from rapidly developing rich countries; • have a much more “global” vision than ours, and continue to maintain ties with numerous important universities in other countries connected to the ex-British empire; • always make generous, even over-abundant structures available concerning internal necessities; • were almost all contacted by the Embassy during 2007, given the rally of numbers of Italian students in the academic system. In order to promote semester attendance at Canadian universities, the possibility to transfer credits acquired in Canada to Italian universities has naturally been constructed. To this end, our Embassy has already attempted to promote new agreements between certain Italian universities and the main Canadian universities of excellence. Negotiations underway are focused however on surpassing the pure prospect of strict reciprocity in exchange rates and curricula compatibility. We are trying to reach an agreement. Our goal must not be to adapt the study courses to render them more distant, but rather to exchanges accept reciprocally the inherent differences in teaching, realizing that the differences, more than the similarities, create the advantages of the experience of studying in a foreign university of excellence.

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A Milanofil vi aspettiamo in tanti.

Milanofil 2008, 7 - 9 marzo. Salone Internazionale del Francobollo. Pad. 17 Fiera Milano City - Ingresso Porta Gattamelata Orari: 7 e 8 marzo 9,30 - 18,30. 9 marzo 9,30 - 14,00 Ingresso gratuito.


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ALLA SCOPERTA DEI PIÙ IMPORTANTI APPUNTAMENTI FIERISTICI CANADESI

Entrare nel mercato nordamericano, grazie alle fiere Dall’agroalimentare al design, dall’alta tecnologia all’oggettistica: Toronto propone settori di grande interesse per gli operatori italiani di Corrado Paina, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Toronto Italia continua ad essere uno dei partner commerciali più importanti per il Canada. Grazie alla sua appartenenza all’area NAFTA, alla vicinanza al ricco mercato statunitense, ai bassi costi di impresa, ai programmi e agli incentivi per gli investimenti in settori quali l’aerospazio, l’ambiente, l’automotive, i macchinari industriali, le nuove tecnologie, il Canada rimane per gli investitori italiani una garanzia di successo per la loro solida presenza in Nord America. Nonostante la situazione economica difficile, il valore dell’euro che rende gli scambi commerciali e le importazioni dall’Italia più difficoltosi, il crescente interesse dell’Italia all’espansione verso i mercati emergenti del BRIC, in particolare quelli dell’oriente, esistono dunque delle opportunità commerciali e delle realtà, sia in Canada che in Italia, che favoriscono occasioni di incontro, di scambio di know-how e di tecnologia, di collaborazioni per la conclusione di affari, che devono essere stimolate per una proficua e costruttiva relazione commerciale tra i due Paesi. Tuttavia, alla realtà economica difficile, si affiancano dati confortanti per

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quanto riguarda l’export di prodotti e servizi che le PMI italiane offrono all’estero. In Canada rimane d’altra parte invariato l’interesse per il prodotto italiano, che si distingue da quello degli altri Paesi per il suo altissimo livello e per la costante qualità e affidabilità. Per questi motivi, è importante per le imprese italiane affacciarsi al mercato estero nella maniera più diretta possibile, e la partecipazione alle fiere di settore costituisce uno degli strumenti promozionali di indubbia efficacia. Pertanto la Camera di Commercio italiana di Toronto, oltre che promuovere localmente le fiere italiane di maggior prestigio, incoraggia e coordina la presenza italiana ai più importanti avvenimenti fieristici canadesi. Toronto in particolare, grazie alla sua posizione geografica strategica e con numerosi centri fieristici di indiscusso prestigio, garantisce visibilità presso un pubblico di operatori di settore provenienti da tutto il Canada e dall’area Nafta nel suo insieme. Vediamo quindi in dettaglio alcuni degli appuntamenti di maggior rilievo. TORONTO INTERNATIONAL BOAT SHOW (11-20 gennaio 2008, www.torontoboatshow.com) ha aperto la stagione fieristica 2008. Si tratta di una manifestazione che attrae i produttori e distributori di imbarcazioni e yacht, caratterizzata dalla presentazione di materiali da costruzione per barche, manutenzione e riparazioni, attrezzature di sicurezza, attrezzature per la pesca, per gli sport acquatici, imbarcazioni da pesca ed articoli nautici. C A N A D I A N G I F T & TA B L E W A R E ASSOCIATION SHOW (27-31 gennaio 2 00 8, www.cgta.org) rappresenta un punto d’incontro per

UNCOVERING THE MOST IMPORTANT CANADIAN FAIR DATES

Entering into the North American market, thanks taly continues to be one of Canada’s most important business partners, Toronto, beyond locally promoting the most prestigious Italian fairs, also thanks to its being part of the NAFTA area, to its close proximity to the encourages and coordinates Italian participation in the most important United States, to low business running costs, to programs and incenCanadian fair events and happenings. Toronto in particular, thanks to its tives for investments in aerospace, environmental and automotive areas, strategic geographical location, with numerous, undisputedly prominent in industrial machinery, and in new technology. Canada continues to stand fair complexes, guarantees visibility to an audience of professionals operfor a guaranty of success for Italian investors in maintaining their solid ating in specific sectors from all over Canada and the NAFTA area all at the presence in North America. same time. Despite the challenging economic situation, and the value of Lets take a detailed look at some of the most signifithe Euro that complicates trade and Italian exports, Italy’s cant dates. From food and growing interest in expanding towards emerging BRIC (Brazil, The 2008 fair season opened with the renowned agriculture to design, Russia, India and China) markets, particularly those in the from high technology Toronto International Boat Show (January 11th-20th, 2008, www.torontoboat show.com), an event that atEast, business opportunities do still exist, both in Canada and to gifts and fancy tracts manufacturers and distributors of boats and Italy, which favour meeting opportunities, exchange of knowgoods: Toronto yachts, renowned for presentation of construction mahow and technology for collaborations that lead to business proposes sectors terial for boats, maintenance and repair, safety equipdeals, which must be stimulated for profitable, constructive of great interest to ment, fishing gear and tackle, for aquatic sports, fishbusiness relations between the two countries. Italian operators ing craft and nautical goods and items. The Canadian Nevertheless, there are some comforting facts regarding Gift & Tableware Association Show (January 27thproduct export and services that Italian SME’s offer abroad 31st, 2008, www.cgta.org) represents a meeting place for producers and alongside the difficult economic situation. Canada’s interest remains unaldistributors of household goods, Christmas decorations, clocks, collectered, on the other hand, in Italian products, which are a cut above other tors items, crystal objects, kitchen utensils, floral products, paper items, countries’ for the extremely high level, constant quality and dependability. toys and stuffed animals, stationary, wedding items, and posters and This is why it is important for Italian businesses to make themselves availprints. able to the foreign market in the most direct way possible, and participatThe Farm Equipment Show (February 5 th -7 th , www.torontoing in sector specific fairs is undoubtedly one of the most effective profarmshow.com) is the exposition of new products and technology for agrimotional tools that exist. Therefore, the Italian Chamber of Commerce of

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i produttori e distributori di articoli per la casa, articoli per le decorazioni natalizie, orologi, oggetti da collezione, oggetti in cristallo, articoli per la cucina, prodotti floreali, articoli in carta, giocattoli di peluche, cancelleria, articoli per le nozze, manifesti e stampe. FARM EQUIPMENT SHOW (5-7 febbraio, www.torontofarmshow.com) è l’esposizione di nuovi prodotti e tecnologie per l’agricoltura. Gli espositori comprendono industrie che si occupano di trasformazione alimentare, arboricoltura, bestiame, orticoltura, pollame, latteria, prodotti agricoli, floricoltura, sericoltura, ricerca agricola e altre industrie correlate. Vi sono anche presentazioni volte a integrare le tradizionali tecniche agricole con una filosofia ispirata all’uso di energia alternativa, alla riduzione dei consumi ed al rispetto dell’ambiente. INTERIOR DESIGN SHOW (21-24 febbraio 2008, www.interiordesignshow.com) è la più grande esposizione in Canada per il design e la gestione di ambienti interni, in cui vengono presentate le soluzioni più recenti nonché illimitate opportunità di partnership. Fra gli eventi in programma, le installazioni dei 10 migliori giovani ed affermati designer canadesi, nonché l’iniziativa “DesignLive”, durante la quale cinque famosi designer canadesi trasformeranno uno spazio di 74 metri quadri in una creazione innovativa ed originale.

finanza e biotecnologie. Vi saranno presentazioni e conferenze con la partecipazione dei più autorevoli esponenti del settore in Canada, Stati Uniti ed Europa. CANADIAN NATIONAL EXHIBITION (CNE, 17 agosto-3 settembre 2008, www.theex.com) rappresenta il più grande evento fieristico del Paese, rivolto ad un pubblico di consumatori ed operatori economici. La CNE presenta al pubblico canadese gli aspetti economici, commerciali e culturali di varie nazioni, attraverso l’esposizione di prodotti e l’organizzazione di iniziative di carattere artistico e culturale. JEWELLERY WORLD EXPO (10-12 agosto 2008, www.jcktoronto.ca) è una delle più importanti esposizioni gioielliere del mondo. Saranno presentati prodotti e servizi per coloro che operano nel campo delle gemme, dei metalli, dei gioielli, degli orologi e di articoli correlati. IIDEX NEOCON CANADA (25-26 Settembre 2008, www.iidexneocon.com) è la più grande esposizione in Canada per il design e la gestione di ambienti interni, in cui vengono proposte le soluzioni più recenti nonché illimitate opportunità di partnership. Con le manifestazioni “Sustainability by Design”, e “The Built Environment”, quest’anno gli organizzatori hanno voluto porre l’enfasi sulla creatività e l’impatto ambientale dei designer senza sacrificare la crescita economica o lo sviluppo sociale.

CANADIAN FOOD & BEVERAGE SHOW A N D H O S T E X S H O W ( 2 - 4 m a rz o 2 0 0 8 , www.crfa.ca/tradeshows/crfashow/default.asp) è dedicato ai prodotti alimentari, alle bevande e al settore dell’ospitalità. Saranno presenti fornitori di macchinari ed attrezzature per la trasformazione del cibo relativa ad alimenti assortiti, bevande, sterilizzazione alimentare, prodotti da forno, dolciumi, cibi e bevande, pollame, carne, latticini, cibi freschi, freddi e surgelati, pesce fresco, trasformazione del pesce, aromi, spezie, additivi e materie prime.

ONE OF A KIND SHOW (22 novembre-2 dicembre 2008, www.oneofakindshow.com) costituisce una delle più significative occasioni d’incontro per gli operatori ed espositori di prodotti di artigianato, cartotecnica, articoli per la casa e oggettistica in generale.

BIOFINANCE (6-8 maggio 2008, www.biofinance.ca) è un forum interamente dedicato agli operatori nel settore affari e finanza, e si occupa di bio-

Per ulteriori informazioni sugli appuntamenti fieristici in Canada, contattare: businessinfo@italchambers.ca

ROYAL AGRICULTURAL WINTER FAIR (716 novembre 2008, www.royalfair.org) rappresenta uno dei più importanti punti d’incontro per la zootecnia e l’equitazione.

culture. The exhibitors include industries The Canadian National Exhibition (CNE, August 3rd-September 17th, that deal with food processing, arboricul2008, www.theex.com) stands for one of the biggest fair events in the country, targeted at a public of consumers and economic operators. CNE presents ture, livestock, horticulture, poultry, dairy, economic, business and cultural aspects of various nations to the Canadian agricultural products, floriculture, silkworm public through the exposition of products, along with the organisation of culbreeding, agricultural research and other related industries. There are also tural and artistic related initiatives. presentations directed at integrating agricultural traditional techniques with a The Jewellery World Expo (August 10th-12th, 2008, www.jcktoronto.ca) is philosophy inspired by the use of alternative energy, to consumption reducone of the most important jewellery expositions in the world. Products and tion and respect for the environment. services for those operating in the field of precious gems, metals, jewellery, The Interior Design Show (February 21st-24th, 2008, www.interiordesignshow.com) is the largest exposition in Canada for design and the managewatches and related articles will be presented. I I D E X N e o c o n C a n a d a ( S e p t e m b e r 2 5 th- 2 6 th, 2 0 0 8 , ment of interior spaces, where the latest solutions are presented not to menwww.iidexneocon.com) is the largest design exposition in Canada for mantion unlimited partnership opportunities. Among one of the highlights this year agement of interior spaces, where the latest solutions are presented as well as will be installations by 10 of the best, emerging, successful Canadian designunlimited partnership opportunities. Together with “Sustainability by Design” ers, as well as the “DesignLive” initiative, where five famous Canadian deand “The Built Environment” events, organisers this year wanted to put emsigners will participate, each of which will transform a 74 square metre space phasis on creativity and environmental impact of designers without sacrificing in an innovative and original creation. economic growth and social development. The Canadian Food & Beverage Show and Hostex Show (March 2nd-4th, 2008, www.crfa.ca/tradeshows/crfashow/default.asp) is dedicated to food The Royal Agricultural Winter Fair (November 7th-16th, 2008, www.royalproducts, beverages and the hospitality sector. Suppliers of machinery and fair.org) represents one of the most important points of contact for the livestock and equestrian world. tools for food processing for a variety of foods, beverages, food pasteurisaOne of A Kind Show (November 22nd-December 2nd 2008, www.oneotion, bakery products, sweets, all types of foods and beverages, poultry, fakindshow.com) constitutes one of the most significant meeting opportunimeat, dairy, fresh foods, cold and frozen, fresh fish, fish processing, flavourties for operators and exhibitors of handicrafts, the paing, spices, additives and raw materials will e present. per-transformation industry, items for the home, and The BioFinance (May 6 th-8 th, 2008, www.biofiCamera di Commercio Italiana di Toronto nance.ca) is a forum entirely dedicated to the sphere of gifts and fancy goods in general. 80 Richmond Street West, bio finance and biotechnologies, with presentations Suite 1502 - M5H 2A4 Toronto and conferences taking place with participation of For further information on fair events in Canada, Tel. +1.416.789.7169 Fax +1.416.789.7160 some of the most influential representatives of the secconcact: info.toronto@italchambers.ca businessinfo@italchambers.ca tor in Canada, the United States and Europe. www.italchambers.ca

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CANADA

“Marcello Mastroianni Retrospective”a Toronto

UN PREMIO ALL’IMPRENDITORIA ITALO-CANADESE Serata di premiazioni per la CIIM Canada. La locale Confederazione degli Imprenditori Italiani del Mondo ha infatti consegnato lo scorso 19 febbraio i CIIM Awards 2007, riconoscimenti destinati agli imprenditori d’eccellenza che hanno permesso lo sviluppo di un network globale di affari in grado di mettere in sinergia le comunità imprenditoriali italo-canadesi con le attività operanti in Italia. Tra i premiati di quest’anno, Teresa Cascioli, CEO di Lakeport Brewery, che è stata nominata “Imprenditrice donna d'eccellenza 2007”, e Mario Cortellucci, Chairman della Cortellucci Group, “Uomo d'eccellenza 2007”. Il “CIIM Canada Ambassador Award” è invece stato conferito ad Andrea Bargnani, giocatore italiano di basket dei Toronto Raptors, per aver “giocato” un ruolo importante come ambasciatore dello sport italiano nella comunità italo-canadese.

A Toronto, omaggio ad una delle maggiori personalità della storia del cinema italiano. Il locale Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con la Dante Society of Toronto, ha infatti promosso, dal 31 gennaio fino al prossimo 13 marzo, una straordinaria retrospettiva dedicata a Marcello Mastroianni. In programma, alcuni dei suoi più famosi capolavori: da “La dolce vita” (1960), che lo consacra come l’antieroe del nuovo decennio; a “Otto e mezzo” (1963), sotto la regia del geniale Federico Fellini; senza dimenticare le indimenticabili pellicole che lo hanno visto al fianco di Sofia Loren, come “Ieri, oggi e domani” (1963), “I girasoli” (1960), “Una giornata particolare” (1977).

“Marcello Mastroianni Retrospective” in Toronto Homage to one of the greatest figures in the history of Italian cinema in Toronto. The local Italian Cultural Institute, in collaboration with the Dante Society of Toronto, has promoted an extraordinary retrospective dedicated to Marcello Mastroianni from 31 January to 13 March. Some of his most famous masterpieces are on the programme from “La dolce vita' (1960), which established him as the anti-hero of the new decade to “Otto e mezzo” (1963), with the direction of the genial Federico Fellini, not forgetting films like “Ieri, oggi e domani” (1963), “I girasoli” (1960) and “Una giornata particolare” (1977) in which he played alongside Sophia Loren.

AN AWARD TO ITALIAN CANADIAN ENTREPRENEURSHIP An evening of awards for CIIM Canada. The local Confederation of Italian Entrepreneurs in the World presented the CIIM Awards 2007, recognition for the entrepreneurship of excellence which has enabled the development of a global network of business able to create synergy between Italian-Canadian entrepreneurial communities with the businesses operating in Italy, on 19 February. Award winners included Teresa Cascioli, CEO of Lakeport Brewery, nominated “Female entrepreneur of excellence 2007” and Mario Cortellucci, Chairman of the Cortellucci group “Man of excellence 2007”. The “CIIM Canada Ambassador Award” was presented to Andrea Bargnani, Italian basketball player of the Toronto Raptors, for having “played” an important role as ambassador of Italian sport in the Italian-Canadian community.

Elezioni: via libera al voto per gli Italiani in Canada Urne aperte anche per la comunità italo-canadese. Dopo aver manifestato un’iniziale netta contrarietà, il Governo del Canada ha infatti rinnovato l’intesa con il Governo italiano per consentire l’esercizio dell’elettorato attivo e passivo ai nostri connazionali residenti nel Paese nordamericano. Sono quindi state confermate le precedenti condizioni per l’esercizio del diritto di voto per corrispondenza e per lo svolgimento della campagna elettorale, ed è stato chiesto al Governo italiano di rafforzare la propria azione di monitoraggio al fine di evitare ogni violazione dell’accordo. Ottawa ha inoltre ribadito i limiti imposti alla campagna elettorale. In particolare i nostri connazionali dovranno rispettare le stesse regole in vigore nel corso delle consultazioni popolari canadesi a partire dalla “par condicio”, ossia l’equa suddivisione dei tempi riservati a ciascun candidato sulle reti radiofoniche e televisive locali.

Elections – green light for the vote for Italians in Canada The ballot boxes will also be open for the Italian-Canadian community. After an initial clear opposition, the Canadian government has renewed the agreement with the Italian government to allow active and passive voting by Italians resident in Canada. The previous conditions for the exercise of the right to the postal vote and the electoral campaigns were, therefore, confirmed and the Italian government was asked to strengthen its monitoring action in order to avoid all breaches of the agreement. Ottawa has also reiterated the limits set to the electoral campaign. In particular, Italians in Canada must respect the same rules in force during the Canadian elections starting from the “par condicio” i.e., the equal sub-division of the time for each candidate on local radio and television networks.

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Un “ponte” tra Lombardia e Quebéc Avviare un percorso di collaborazione per sviluppare programmi e accordi di promozione industriale e di cooperazione scientifica e tecnologica. È questo l’obiettivo dell’incontro tra i sottosegretari alla presidenza della Regione Lombardia, Robi Ronza (che ha la delega allo Sviluppo delle Relazioni Internazionali), Adriano De Maio (Alta formazione, ricerca e innovazione), Claudio Morpurgo (Rapporti con l’Europa) ed il Vice Ministro dell’Economia del Quebéc, François Bouilhac. “Il Quebéc – ha spiegato Robi Ronza – sta cercando di stringere importanti alleanze con le maggiori Regioni dell’Unione Europea, e ha deciso di farlo proprio a partire dalla Lombardia”. “Ci siamo trovati d’accordo – ha spiegato – nel predisporre accordi di cooperazione che possano abbracciare diversi settori: dalla scienza all’industria senza dimenticare gli scambi di docenti e studenti che si possono attivare fra le due Regioni in campo universitario”.

A “bridge” between Lombardy and Quebec The aim of the meeting held in the presidential suite of the Regione Lombardia between the Under-Secretaries Robi Ronza (delegation for the Development of International Relations), Adriano De Maio (High-level training, research and innovation), Claudio Morpurgo (Relations with Europe) and the Vice Minister of the Economy of Quebec, François Bouilhac, was to start collaboration to develop industrial promotion and technological and scientific co-operation programmes and agreements. “Quebec, explained Robi Ronza, is trying to create important alliances with leading areas in the European Union and decided to start from Lombardy”. He continued: “We have agreed to draw up co-operation agreements which can embrace different sectors – from science to industry, not forgetting the exchange of lecturers and students that can be activated in the university field between the two areas”.

Le eccellenze italiane a Montréal per “Écho Italia 2008” Per il quinto anno consecutivo, la Camera di Commercio Italiana in Canada organizzerà “Écho Italia” (www.echoitalia.ca), evento di promozione del Made in Italy in tutte le sue declinazioni – dal turismo, alla cultura, all’enogastronomia. In programma dall’1 al 3 giugno 2008 presso l’Hôtel Windsor di Montréal, “Écho Italia” porterà al pubblico canadese le eccellenze del territorio italiano: si inizierà infatti con una serie di eventi dedicati alle nostre più suggestive destinazioni turistiche, per proseguire con degustazioni, spettacoli, rappresentazioni teatrali, mostre. Quest’anno, grande protagonista sarà inoltre la Regione Campania, che il 5 ed il 6 giugno sarà al centro di conferenze, incontri B2B tra imprenditori ed iniziative promozionali. ITALIAN EXCELLENCE IN MONTRÉAL FOR “ÉCHO ITALIA 2008” The Italian Chamber of Commerce in Canada will organise “Écho Italia” (www.echoitalia.ca) for the fifth consecutive year. The event promotes products made in Italy of all types, from tourism to culture, wine and food. To be held at the Hôtel Windsor, Montréal from 1st-3rd June 2008, “Écho Italia” will take the excellence of the whole of Italy to the Canadian public. It will start with a series of events on the most evocative tourist destinations in Italy and then continue with tasting, shows, theatre and exhibitions. This year, one of the stars of the show will be Campania, which will be at the centre of conferences and B2B meetings between entrepreneurs and promotional events on 5th and 6th June.

“La Sconosciuta” nelle sale cinematografiche del Canada Un successo dopo l’altro per Giuseppe Tornatore. Anche se il suo ultimo film, “La Sconosciuta”, già premiato in numerosi festival internazionali, è stato escluso dalla cinquina finale per il miglior film straniero in corsa agli Academy Awards, il regista siciliano – già premio Oscar con “Nuovo cinema paradiso” – non si ferma un attimo. Tornatore è infatti già al lavoro sulla sua nuova pellicola, “Baaria”, che uscirà nelle sale in autunno. Nel frattempo, “La Sconosciuta” punta a conquistare anche il pubblico d’oltreoceano: dal mese di marzo, infatti, il film è in distribuzione nelle sale cinematografiche di Canada e Stati Uniti.

“La Sconosciuta” in cinemas in Canada One success after another for Giuseppe Tornatore. Although his latest film, “La Sconosciuta”, prize-winner in several international festivals, was excluded from the final five for the best foreign film at the Academy Awards, the Sicilian director, who won an Oscar with “Nuovo Cinema Paradiso”, hasn’t stopped. Mr Tornatore is already at work on his new film “Baaria”, which will be on general release in the autumn. In the meantime, “La Sconosciuta” is aiming at conquering the North American public and will be distributed to cinemas in Canada and the United States from March.

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PARLA L’AMBASCIATORE D’ITALIA A MOSCA, VITTORIO SURDO

Le fiere portano il Made in Italy

sul grande mercato russo EDITORIALE

LA RUSSIA DELLA PRESIDENZA PUTIN

Nel corso dell’anno, quasi 150 appuntamenti che costituiscono lo strumento principale di promozione a disposizione delle imprese

Il mandato presidenziale di Vladimir Putin è in scadenza. La Russia odierna si caratterizza per la stabilitĂ politica, per il corso favorevole dell’economia e per il ritrovato prestigio internazionale. Non stupisce, quindi, che la portata del consenso popolare al presidente uscente sia tale da ROSARIO ALESSANDRELLO confermarne l’autorevolezza e Presidente ampliarne i margini di manovra, della Camera di e da assicurargli un prossimo, Commercio determinante, ruolo nella vita Italo Russa politica nazionale. Le recenti sostituzioni di alcuni esponenti ai vertici del sistema sono esemplari. Putin, infatti, dopo aver incentrato i suoi ultimi discorsi alla nazione sulla lotta alla corruzione, ha annunciato una massiccia offensiva contro i pubblici ufficiali corrotti, e ha promesso provvedimenti volti a monitorare le proprietĂ e i redditi dei funzionari statali nonchĂŠ dei loro familiari. La positiva situazione economica e finanziaria della Russia non è una semplice conseguenza dell’ascesa dei prezzi delle materie prime russe sui mercati internazionali. Sarebbe pertanto ingeneroso sottovalutare il ruolo dei due principali dicasteri economici (il Ministero delle Finanze ed il Ministero per il Commercio e lo Sviluppo Economico) e della stessa Banca Centrale. Nello specifico, sono state sviluppate prudenti politiche fiscali e di bilancio ed una politica monetaria in grado di attrarre investimenti diretti e forti afflussi di capitali. Proprio ciò di cui la VITTORIO SURDO Federazione ha bisogno per rimodernare l’apparato produttivo e i servizi, potenziare le infrastrutture, diversificare un tessuto economico ancora troppo dipendente dall’importazione di prodotti finiti e di beni alimentari. ĆœÇ‡ĆťÇ‡Ç‰Ç Ç‹ ƨLJNJLJDŽ ĆĄÇ‹ĆšÇ„Ç Ç Ćť ĆŠÇ‡ÇŠÇŠÇ Ç Ć›Ç Ç‹Ç‹Ç‡Ç‰Ç Ç‡ ĆŞÇŒÇ‰Ć˝Ç‡ CosicchĂŠ, anche per il 2008, l’obiettivo prioritario del Governo resta la riduzione dell’inflazione.

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e relazioni commerciali tra l’Italia e la Federazione Russa hanno fatto registrare una crescita costante negli ultimi mesi. I dati piĂš recenti relativi all’anno appena trascorso certificano la dinamica espansiva delle esportazioni italiane verso la Russia, aumentate del 25,4% rispetto al 2006 (sulla base delle statistiche fornite dall’Istat): si tratta della percentuale piĂš significativa nell’ambito dei Paesi terzi rispetto all’Unione Europea. In un simile contesto di continua espansione, la partecipazione delle aziende italiane a fiere ed esposizioni svolge un ruolo fondamentale nella politica di penetrazione nel mercato russo. Con un territorio di oltre 17 milioni di chilometri quadrati ed una popolazione di 142 milioni di abitanti, gli eventi fieristici costituiscono ancora lo strumento principale di promozione a disposizione delle imprese. Essi si svolgono principalmente a Mosca, che vanta almeno tre poli internazionali di rilievo – “Expocentrâ€?, “CrocusExpoâ€? e “VVZâ€? – e a San Pietroburgo –“Lenexpoâ€?. In LJNJdžLJƝdžǔǎ ƝǔNJNjƚƝÇƒĆšÇŽ Ć§ĆżÇ Ć˝ĆšĆžÇ‹ÇŠÇ˜ Ç?NjLJ ƝǔNJNjƚƝLJǃ Ćť ÇŠÇ‹Ç‡Ç„Ç Ç?Ćž Ćť particolare, la sede di Mosca dell’Istituto per il

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26-02-2008

9:45

Pagina 86

Ăˆ ITALIA FOR RUSSIA

Commercio Estero ha siglato con “Expocenterâ€? un accordo che offre alle imprese italiane un canale privilegiato per l’accesso ad eventi fieristici di rilievo a condizioni di vantaggio. I quasi 150 eventi fieristici previsti nel 2008 nella capitale si preannunciano nel complesso di particolare utilitĂ , essendo destinati ad attirare visitatori da ogni parte del Paese e consentendo quindi agli espositori di sviluppare contatti con una molteplicitĂ di interlocutori. In tale cornice, merita altresĂŹ di essere segnalata la crescente internazionalizzazione del sistema fieristico italiano che negli ultimi anni ha portato in Russia alcune delle proprie punte di eccellenza del settore, tra cui “Vinitalyâ€?, “Cibusâ€? e “I Saloni Worldwideâ€? (edizione per l’estero del Salone Internazionale del Mobile di Milano). Macchinari, arredamento e prodotti tessili e dell’abbigliamento rappresentano il nucleo centrale delle nostre esportazioni nella Federazione e contribuiscono a diffondere l’immagine del Made in Italy, associata ad un modello di stile ben definito e particolarmente amato dai Russi, come testimoniano non soltanto i numeri citati, ma anche l’ampio riscontro fornito dall’osservazione della realtĂ . Ritengo che in questi anni l’Italia abbia sempre ben figurato, presentando in ogni settore il meglio delle produzioni nazionali ed attirando in numerose occasioni l’attenzione degli addetti ai lavori e della stampa specializzata, nonchĂŠ del grande pubblico. Merita quindi un forte plauso il funzionamento del nostro “Sistema Paeseâ€?, che in Russia è particolarmente articolato e che, oltre al ruolo operativo svolto dall’Istituto per il Commercio Estero in termini di analisi ed assistenza tecnica, conta su un’efficiente rete di Camere di Commercio, Associazioni di Imprenditori e Centri di espansione economica a vocazione regionale, che costituiscono punti di riferimento insostituibile per le tantissime imprese nazionali che si affacciano su questo mercato.

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26-02-2008

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Due immagini del Crocus-Expo di Mosca

FIERE A MOSCA: i principali appuntamenti dell’anno EXPOCENTR

Tradizionale sito espositivo ubicato al centro della capitale, si estende su una superficie totale di 200 mila metri quadri ed ospita annualmente circa 100 fiere, tra le quali “Consumexpo� (articoli di largo consumo), “Prodexpo� (prodotti alimentari), “CPM – Collections Premiere Moscow� (abbigliamento), “MSOO� e “PHOTONICS� (occhialeria), “Mosbuild� (macchine e materiali da costruzione), “Obuv Mir Kozhi� (calzature e prodotti di pelle) e “Mebel� (arredamento).

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Moderna struttura fieristica alla periferia di Mosca, inaugurata nel 2004, offre spazi espositivi per oltre 450 mila metri quadri. La struttura è proiettata ad assumere una posizione di centralitĂ nel panorama fieristico russo una volta completati gli interventi infrastrutturali destinati a potenziare i collegamenti con il centro cittĂ , nonchĂŠ con i principali punti di accesso alla capitale (stazioni ferroviarie e aeroporti). La qualitĂ degli eventi in calendario durante l’anno, dall’abbigliamento (“MOSSHOESâ€?), all’arredamento (“I Saloni Worlwideâ€?), alla “Fiera del lussoâ€?, ormai appuntamento tradizionale, rendono gli spazi del “Crocusâ€? particolarmente dinamici.

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VVZ THE ALL-RUSSIAN EXHIBITION CENTRE

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Tradizionale spazio fieristico che occupa complessivamente piĂš di due milioni di metri quadri, di cui 266 mila utilizzati per esposizioni al coperto. Meno dinamico rispetto agli altri due spazi, il VVZ ospita comunque manifestazioni fieristiche di primo piano nel proprio settore, tra cui quella denominata “Golden Autumnâ€? nell’ambito dei materiali e macchinari per l’agricoltura.

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TANTI APPUNTAMENTI, CHE POSSONO OFFRIRE NUMEROSE OPPORTUNITÀ ANCHE ALLE PMI

Mosca

San Pietroburgo

Alla conquista del mercato russo… in fiera di Tatiana Montenero

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a Federazione Russa è un Paese che sta progressivamente aprendosi al commercio internazionale ed agli investimenti esteri. Il quadro delineato è in graduale e costante miglioramento grazie all’impegno dell’Amministrazione Putin. A sostenere ciò, non è solo il Ministero per il Commercio e lo Sviluppo Economico russo (secondo il quale oltre l’80% degli imprenditori stranieri è soddisfatto degli investimenti effettuati in Russia), ma anche l’Istituto americano dell’imprenditoria, che porta a dimostrazione la robusta affluenza di capitali dall’estero. Fra i fattori che hanno determinato questa svolta c’è indubbiamente la crescita economica che in questi anni è stata fra le più alte nel mondo. Nel 2007 il Pil della Russia è aumentato del 7,65%, la produzione industriale del 6%, mentre gli investimenti stranieri sono raddoppiati superando gli 82 miliardi di dollari. E tutto ciò, nonostante l’inflazione (alimentata dalla crescita economica) sia ancora alta. L’affluenza di capitale dimostra che l’economia di mercato funziona e che le leggi vengono rispettate. Non è quindi un caso che l’anno scorso sia il Fondo monetario che le maggiori agenzie di rating hanno indicato la Russia come Paese altamente conveniente per gli investimenti. E non solo per ciò che attiene all’industria energetica. Sebbene oggi la struttura delle nostre esportazioni sia caratterizzata dalla prevalenza dei macchinari e degli impianti (seguiti dai mobili e poi dall’abbigliamento), le esportazioni di prodotti alimentari (in primo luogo vi-

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ni) e di piccoli elettrodomestici occupano una quota modesta, e suscettibile di notevoli miglioramenti. Ma le potenzialità del mercato russo possono essere colte non solo dalle nostre grandi industrie, ma anche dalle medie e piccole imprese. Ed è anche a loro che la Camera di Commercio Italo-Russa, in qualità di soggetto istituzionale e punto di riferimento del mondo imprenditoriale, si rivolge con un ruolo di collegamento con gli altri enti locali al fine di stimolare la diffusione di una cultura dell’internazionalizzazione che riesca a far superare alle PMI gli eventuali ostacoli burocratici e linguistici. Il particolare rilievo strategico della Camera di Commercio Italo-Russa è dato dalla sua funzione di raccordo tra Offerta territoriale (italiana) e Domanda internazionale (russa). In particolare, soddisfare i bisogni degli operatori economici locali e, analogamente, le aspettative degli investitori esteri che si vogliono attrarre, è quanto si prefigge l’associazione camerale, in assidua e stretta collaborazione con le due ambasciate, l’Ufficio Camerale di Mosca e con altre istituzioni quali l’ICE e gli Istituti Italiani di Cultura. LE FIERE DEL 2008. A tale scopo, è bene segnalare agli operatori italiani i principali eventi fieristici presenti sul territorio russo, principalmente a Mosca, per il 2008. Si inizia con la prima manifestazione fieristica della calzatura “Shoes from Italy” dal 19 al 21 marzo all’Expocenter, per passare al più importante appuntamento del settore Sicurezza, la fiera “MIPS 2008” (ZAO Expocentr)


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Sono numerosi gli eventi offerti dalla piazza moscovita. Senza dimenticare le aree periferiche, in particolare, la regione di Krasnodar, sede dei Giochi Olimpici invernali del 2014 dal 14 al 17 aprile. Nella capitale, la Camera di Commercio Italo-Russa, in collaborazione con la società Italicus Impex S.r.l., promuove la presenza di operatori italiani alla XIII Fiera Internazionale del Commercio Specializzato “Bakery Pasta Intersweets 2008”, che avrà luogo dall’8 al 11 aprile 2008. L’evento prevede manifestazioni gastronomiche con riferimento ai prodotti specifici oggetto della Fiera che copre i settori dei macchinari per la produzione di pasta, pane, dolci, oltre a prodotti accessori. L’ICE organizza invece la partecipazione collettiva italiana sia a “Metalloobrabotka 2008”, fiera dedicata al settore delle attrezzature per l’industria della lavorazione dei metalli, dal 26 al 31 maggio, sia a “Elektro2008” (ZAO Expocentr), dal 9 al 13 giugno, destinata all’elettronica, elettrotecnica, tecnologia e apparecchiature. Segnaliamo ancora il “Marine Salon”, dal 17 al 20 settembre, e, agli operatori vinicoli, la fiera “Interdrink 2008”, prevista dall’11 al 13 novembre all’Expocentr di Mosca. Tra le attività previste nel 2008, inoltre, la Camera di Commercio intende favorire la penetrazione delle aziende in aree orientali e periferiche del mercato russo; in particolare, la regione di Krasnodar sarà interessata poiché comprendente l’area di Sochi, recentemente designata quale sede dei Giochi Olimpici invernali del 2014 e destinataria, come tale, di forti investimenti infrastrutturali. Sempre nel 2008, saranno consolidate le sinergie con le altre realtà camerali, anche in un’ottica di valorizzazione della candidatura di Milano quale sede dell’Esposizione Universale del 2015.

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23-02-2008

NEWS

16:10

Pagina 88

RUSSIA

Turismo: la Valle d’Aosta si promuove a Mosca Discese ed esibizioni dii maestri di sci, lezioni gratuite, giochi sulla neve per bambini, ma anche degustazioni dedicate ai sapori valdostani. Queste alcune delle iniziative promosse lo scorso 19 gennaio dalla Regione Valle d’Aosta presso la storica stazione sciistica “Club Tigacjovâ€?, a circa quaranta chilometri da Mosca, tra le piĂš conosciute e frequentate dagli appassionati degli sport invernali, in occasione della seconda edizione di “Snow Day Valle d’Aostaâ€?, la manifestazione di promozione dell’offerta turistica regionale in Russia. Questa particolare evento – organizzato dalla Regione, dal Tour Operator Intourbureau Omega e cofinanziato dalla Chambre ValdĂ´taine e dal Ministero del Commercio Internazionale italiano, in collaborazione con gli uffici ICE di Mosca e Torino, e il supporto dell’ENIT – è frutto del buon riscontro registrato lo scorso anno con il primo “Snow Dayâ€?: sono infatti sempre di piĂš i turisti russi che dimostrano di gradire la Valle d’Aosta per le loro vacanze sulla neve.

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Ferrara: in aprile la prima mostra di Ermitage Italia SarĂ dedicata al massimo esponente del Cinquecento ferrarese la prima mostra che Ermitage Italia produrrĂ a Ferrara nell’aprile del 2008, negli affascinanti spazi del Castello estense. “Garofalo. Pittore della Ferrara estenseâ€? (dal 5 aprile al 7 luglio 2008) sarĂ cosĂŹ un omaggio alla cittĂ emiliana scelta come sede del grande museo russo in Italia, e al contempo un omaggio a Ferrara, tra le principali capitali culturali dell’Europa rinascimentale. E proprio da Mosca giungeranno alcune straordinarie opere della scuola ferrarese, come la “Sibillaâ€? di Dosso Dossi, fiore all’occhiello delle collezioni dell’Ermitage, e, sempre di Dossi, il “Paesaggio con scene di vita di Santiâ€? dal Museo Puskin; inoltre, ancora dall’Ermitage, uno straordinario dipinto firmato da Francia, eseguito nel 1500 per la cattedrale di San Petronio a Bologna, la “Madonna in trono con i santi Francesco, Lorenzo e angeli musiciâ€?, e un piccolo “Compianto su Cristo mortoâ€?.

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La Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russiaâ€? ha nominato il nuovo Segretario Generale Ăˆ stato nominato il nuovo Segretario Generale della Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russiaâ€?. Dal mese di gennaio 2008, la Dott.ssa Tatiana Montenero ricopre la carica di Segretario Generale della Fondazione. Il Cav. Lav. Ing. Rosario Alessandrello è il Presidente, il Sindaco di Milano Letizia Moratti ricopre la carica di Presidente Onorario e il Dott. Gianpietro Borghini, Direttore Generale del Comune di Milano, quella di Vice Presidente. La Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russiaâ€? è stata costituita su iniziativa del Comune di Milano, con il contributo di importanti enti, aziende ed istituzioni italiane, al fine di sviluppare, consolidare ed intensificare le relazioni bilaterali nei vari settori di attivitĂ . Le istituzioni governative russe e italiane hanno riconosciuto il suo valore, impegnandosi a sostenerla. La Fondazione inoltre, attraverso uno dei suoi Soci Fondatori, la Camera di Commercio Italo-Russa, promuove il partenariato tra le imprese italiane e russe.

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23-02-2008

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L’Emilia Romagna inizia il 2008 “deliziandoâ€? la Russia Far conoscere in Europa e nel mondo le eccellenze eno-gastronomiche dell’Emilia-Romagna. Ăˆ l’obiettivo di “Deliziandoâ€? il nuovo programma per promuovere sui mercati esteri il meglio del “Made in Emilia-Romagnaâ€? attraverso una serie di eventi e seminari previsti, nel 2008, in 4 aree territoriali: Regno Unito e Irlanda; Est Europa (Russia, Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria); Nord Europa (Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia); Austria. Nel frattempo il meglio della produzione enogastronomica regionale è stata presentata a Prodexpo, la piĂš importante fiera di alimentari, bevande e materie prime del settore, che si è svolta a Mosca dall’11 al 15 febbraio. A Prodexpo la Regione ha organizzato una esposizione di prodotti in uno stand istituzionale dove, oltre ai Consorzi, erano presenti per la prima volta una ventina di aziende produttrici di vino, prosciutto, Parmigiano-Reggiano e altri prodotti emiliano-romagnoli, coordinate da Unioncamere.

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Torino 2006 modello per Sochi 2014 Le Olimpiadi invernali di Torino 2006 fanno scuola. Una delegazione russa guidata da Maksim Bystrov, Vice Ministro per lo Sviluppo Regionale con delega alla gestione della preparazione dei Giochi di Sochi 2014 e Valerij Podpovetnyj, Presidente della Giunta di Sochi, è infatti stata ospite del capoluogo piemontese per studiarne il modello per i giochi olimpici invernali che si svolgeranno a Sochi nel 2014. La delegazione ha partecipato ad un Forum economico dove sono state presentate alle aziende italiane i progetti che si dovranno realizzare per l’appuntamento olimpico; successivamente, si sono svolti alcuni incontri b2b tra le imprese russe al seguito della delegazione e le aziende italiane selezionate. Non a caso due tra i piĂš importanti impianti sportivi da costruire – l’Oval, da 8mila posti, per le gare di velocitĂ , e l’Arena, 12mila posti, per le gare di pattinaggio di figura e short track – sono progetti italiani.

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All’Ermitage l’antica Stabia Fino al prossimo 30 marzo, il Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo ospiterĂ â€œOtium Ludensâ€?, una straordinaria esposizione di circa 200 reperti tra affreschi, stucchi ed oggetti vari, provenienti dalle ville marittime di Stabiae Antica del I secolo d.C., molti dei quali proposti per la prima volta al pubblico. I numeri della mostra sono quelli di un evento imponente: 7 ville di Stabiae Antica rappresentate, 95 affreschi, 5 stucchi dipinti, 19 bronzi, 3 oggetti di marmo bianco, 15 oggetti di ferro, 12 oggetti in vetro, 30 oggetti in terracotta e 2 oggetti in osso. L’evento è frutto della cooperazione tra la Regione Campania-Assessorato al Turismo ed ai Beni Culturali, la Soprintendenza Archeologica di Pompei e la Fondazione RAS (Restoring Ancient Stabiae) e rappresenta la prima tappa di un tour mondiale che proseguirĂ nei prossimi anni.

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ELEZIONI POLITICHE IN ITALIA - 13-14 APRILE 2008

EDITORIALE

UN RUOLO SEMPRE PIÙ ATTIVO PER L’“ALTRA ITALIA” Il 13 e 14 aprile prossimo, gli Italiani andranno alle urne per eleggere i loro rappresentanti al Governo. Ancora una volta, quindi, saranno chiamati ad esprimere la loro opinione politica non solo gli Italiani in Italia, ma anche tutte le comunità italiane e “italo-locali” sparse nel mondo, che, grazie al riconoscimento del voto degli itaEDOARDO liani all’estero, hanno acquisito un POLLASTRI Presidente della ruolo e una voce che prima non Camera di avevano. Commercio Si tratta di un patrimonio straorItalo-Brasiliana dinario per il nostro Paese – dal di San Paolo punto di vista umano, culturale, economico, commerciale – che non sempre l’Italia si è dimostrata consapevole di possedere. Ma, dopo un percorso di anni, si è determinata un’inversione di tendenza, che ha rilanciato un legame più stabile con l’“altra Italia”, anche attraverso il voto e la partecipazione diretta ai lavori del Parlamento italiano. In realtà, il mondo dell’italianità all’estero è un mondo “plurale”, complesso, fatto di diverse generazioni, di diverse ondate d’emigrazione. Allo stesso tempo, le nostre comunità all’estero sono una sorta di lobby positiva sulla quale possiamo e dobbiamo contare per consolidare il ruolo del nostro Paese nel mondo, facendo leva su una rete di relazioni di cui non c’è il corrispettivo in altre nazioni molto diverse dalla nostra per matrice e tradizione storica. Qui entra in gioco la centralità delle associazioni, di cui le Camere di Commercio, alcune delle quali con esperienze secolari sul territorio, sono una delle maggiori espressioni dell’italianità all’estero. Il loro ruolo di valorizzazione e di crescita economico-commerciale delle nostre comunità è stato ed è tuttora decisivo per la creazione di un ponte ideale tra queste diverse generazioni di emigrazione, così come tra le business community locali e la nostra nazione. Per tutti questi motivi, così come l’Italia deve impegnarsi per imparare a conoscere meglio questa ricchezza costituita dai suoi connazionali nel mondo, allo stesso modo gli Italiani all’estero devono partecipare attivamente alla realtà – politica, economica, culturale – di quello che resta il “loro” Paese, là dove hanno le loro radici: la loro Italia.

Anche gli Italiani del Brasile alle urne La rete diplomatico-consolare italiana nel Paese è al lavoro per assicurare il corretto svolgimento delle operazioni elettorali di Michele Valensise, Ambasciatore d’Italia in Brasile i discosto dal tema principale della corrente edizione per affrontare la questione della gestione del processo di voto all’estero da parte della nostra rete diplomatico-consolare. A seguito dello scioglimento delle Camere, il 13 e il 14 aprile 2008 gli Italiani residenti in Italia e all’estero saranno chiamati a eleggere i Deputati e Senatori della XVI legislatura. La legge n. 459 del 27 dicembre 2001 consente ai cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE di optare tra la possibilità di recarsi in Italia per votare o di esercitare questo diritto rimanendo nel Paesi di residenza e votando per corrispondenza. La rete diplomatico-consolare italiana in Brasile è al lavoro per assicurare il corretto svolgimento delle operazioni elettorali, permettendo così alle centinaia di migliaia di connazionali qui residenti di indi-

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EDITORIAL

Um papel sempre mais ativo para a “outra Itália” de Edoardo Pollastri Presidente da Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio de São Paulo os dias 13 e 14 do próximo mês de abril, os Italianos irão às urnas para eleger os seus representantes no Governo. Mais uma vez, portanto, serão chamados a exprimir a sua opinião política, não só os Italianos na Itália, mas também todas as comunidades italianas e “ítalo-locais” espalhadas pelo mundo, que graças ao reconhecimento do voto dos italianos no exterior, adquiriram um papel e uma voz que antes não possuíam. Trata-se de um patrimônio extraordinário para o nosso país – do ponto de vista humano, cultural, econômico, comercial – que nem sempre a

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Itália se demonstrou consciente de possuir. Mas, após um percurso de anos, determinou-se uma inversão de tendência, que relançou um vínculo mais estável com a “outra Itália”, também através do voto e da participação direta nos trabalhos do Parlamento italiano. Na realidade, o mundo da italianidade no exterior é um mundo “plural”, complexo, composto por diversas gerações, por diversos ciclos de emigração. Ao mesmo tempo, as nossas comunidades no exterior são um tipo de lobby positivo, sobre o qual podemos e devemos contar para consolidar o papel do nosso país no mundo, apoiando-se sobre uma rede de relações, da qual não existe a correspondente em outras nações, muito diversas da nossa por matriz e tradição histórica. Aqui entra em jogo o papel central das asso-

ciações, das quais as Câmaras de Comércio, algumas com experiências seculares no território, são uma das maiores expressões do “italianismo” no exterior. O seu papel de valorização e de crescimento econômico-comercial das nossas comunidades foi e é até agora decisivo para a criação de uma ponte ideal entre estas diversas gerações de emigração, assim como entre as comunidades de negócios locais e a nossa nação. Por todos estes motivos, assim como a Itália deve se empenhar para aprender a conhecer melhor esta riqueza constituída pelos seus conterrâneos no mundo, do mesmo modo os Italianos no exterior devem participar ativamente da realidade – política, econômica, cultural – do que permanece o “seu” país, onde estão as suas raízes: a sua Itália. 93


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care i propri rappresentanti in Parlamento. Cardini del meccanismo elettorale all’estero sono il voto per corrispondenza, che prevede che ciascun concittadino riceva per posta un plico elettorale contenente le schede e le istruzioni per il voto, e la possibilità di eleggere i propri rappresentanti nell’ambito della cosiddetta cCrcoscrizione Estero, al cui interno figura un’apposita ripartizione per l’America meridionale. Le schede con il voto vengono poi restituite per posta, senza spese per gli elettori, alla rete diplomatico-consolare, che provvede all’inoltro dei plichi sigillati in Italia ove avverranno le operazioni di scrutinio. La gestione del meccanismo elettorale all’estero rappresenta una sfida e un’opportunità. Una sfida, perché in Paesi che vantano la presenza di importanti comunità italiane residenti, come il Brasile, non dobbiamo risparmiare gli sforzi per permettere a tutti i connazionali di esprimere le proprie preferenze elettorali. Un’opportunità, perché attraverso la mobilitazione dei nostri uffici diplomatico-consolari potremo favorire un importante contributo, da parte delle comunità italiane all’estero, alla definizione della politica nazionale. È un dovere che intendiamo compiere con impegno e responsabilità, nella consapevolezza di fornire ai cittadini italiani l’esercizio di uno dei fondamentali diritti democratici.

MICHELE VALENSISE Embaixador da Itália no Brasil

ELEIÇÕES POLÍTICAS NA ITÁLIA: 13 E 14 DE ABRIL DE 2008

Os Italianos do Brasil também irão às urnas A rede diplomáticoconsular italiana no Brasil está trabalhando para assegurar o correto desenvolvimento das atividades eleitorais

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istancio-me do tema principal da corrente edição para enfrentar a questão da gestão do processo do voto no exterior por parte de nossa rede diplomático-consular. Em decorrência do desligamento das Câmaras, nos dias 13 e 14 de abril de 2008 os Italianos residentes na Itália e no exterior serão convocados para eleger os Deputados e Senadores da XVI legislatura. A lei n. 459 de 27 de dezembro de 2001 permite aos cidadãos italianos residentes no exterior e inscritos no AIRE optar entre a possibilidade de irem à Itália para votar ou de exercitar este direito permanecendo no país de residência votando por correspondência. A rede diplomático-consular italiana no Brasil está trabalhando para assegurar o correto desenvolvimento das atividades eleitorais, permitindo assim, a centenas de milhares de compatriotas residentes no país, indicar os próprios representantes no Parlamento. O voto por correspondência é o elemento chave do mecanismo eleitoral no exterior, e prevê que cada concidadão receba pelo correio um envelope eleitoral contendo as cédulas e as instruções para o voto, e a possibilidade de ele-

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ger os próprios representantes no âmbito da assim chamada Circunscrição Externa, onde internamente funciona uma repartição dedicada à América meridional. As cédulas com o voto depois são restituídas pelo correio, sem despesas para os eleitores, à rede diplomático-consular que providencia a remessa dos envelopes lacrados à Itália onde ocorrerá a apuração dos votos. A gestão do mecanismo eleitoral no exterior representa um desafio e uma oportunidade. Um desafio porque, em países que se vangloriam da presença de importantes comunidades italianas residentes, como o Brasil, não devemos poupar esforços para permitir a todos os compatriotas expressar as próprias preferências eleitorais. Uma oportunidade porque, através da mobilização de nossos escritórios diplomático-consulares poderemos favorecer uma importante contribuição para a definição da política nacional, por parte das comunidades italianas no exterior. É um dever que pretendemos cumprir com empenho e responsabilidade, na consciência de conceder aos cidadãos italianos o exercício de um dos direitos democráticos fundamentais.


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Via G.B. Morgagni, 30 H 00161 Roma Tel. 06 44231314 Fax 06 44231070 info@assocamerestero.it

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CCIE SAN PAOLO AGROALIMENTARE, BENESSERE, TURISMO: QUESTI I SETTORI SU CUI PUNTARE

Il Carnevale di Rio de Janeiro, uno dei maggiori eventi di richiamo turistico del Brasile

Un territorio vastissimo, dalle enormi potenzialità ancora da sfruttare, e fra i più interessanti per l’inserimento di prodotti tecnologici e innovativi. Per questo è importante esserci di Edoardo Pollastri, Presidente della Camera di Commercio Italo-Brasiliana di San Paolo l MERCOSUR è stato fondato con il trattato di Asunciòn nel 1991 e comprende Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e il Cile come Paese associato. È un’unione economica di recente formazione, che in un certo modo sta seguendo l’esempio dell’Unione Europea cercando di superare le asimmetrie esistenti, data la diversità di economie dei Paesi che la compongono. È un territorio vastissimo, con delle potenzialità ancora da sfruttare, e l’evoluzione che negli ultimi anni hanno avuto i Paesi che ne fanno parte ha messo in evidenza che si tratta di un’area fra le più interessanti per l’inserimento di prodotti tecnologici e innovativi di grande valore aggiunto, ed inoltre, data la presenza di ingenti risorse naturali e di materie prime, si può considerare un luogo ideale per gli investimenti esteri, grazie anche agli incentivi che offrono i Paesi che ne fanno parte. L’area può essere considerata partner ideale dell’Italia, dato che possiede alcuni parametri che rendono più facile la presenza dell’imprenditoria italiana. Queste affinità si devono al fatto che nel Mercosur ci sono 48,8 milioni di discendenti di Italiani (80% del totale mondiale) e 1.035.340 cittadini italiani iscritti nelle anagrafi consolari; inoltre, esistono ben 12 camere di commercio italiane molto ben strutturate e consolidate sul territorio, con una solida esperienza di lavoro in rete. Non a caso, abbiamo la Camera di Montevideo, che é la più antica del mondo con 125 anni, seguita da Buenos Aires e San Paolo ,che hanno entrambe più di un secolo.

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Obiettivo

AGROALIMENTARE, BENESSERE,TURISMO: QUESTI I SETTORE-CHIAVE. Durante l’incontro che si è svolto a Punta de l’Este, in Uruguay, nel dicembre scorso, i Segretari Generali delle Camere dell’Area hanno programmato, per il 2008, un progetto d’Area di ampio respiro, che deve essere l’inizio di un rinnovato piano di collaborazione e di crescita congiunta. Il progetto è stato chiamato “Demetra”, dal nome della dea che, nella mitologia greca (poi Cerere per i romani) proteggeva l’agricoltura, costante nutrice della gioventù e quindi del vigore e del benessere che la stessa gioventù rappresenta. L’obiettivo diretto che si prefigge di realizzare questo progetto è quello di mettere in moto le potenzialità della collaborazione economica tra operatori italiani e operatori del Mercosur; si è inoltre deciso di orientare strategicamente l’azione di analisi e l’operatività complessiva verso i settori economici dell’agroalimentare, del benessere e del turismo. La scelta di questi tre settori, realizzata durante la riunione di progetto tenutasi nel dicembre 2007 in Uruguay, è motivata dalle interessanti prospettive di crescita per il business italiano in questi tre comparti che è stata misurata da tutti i Segretari Generali presenti, e dalla scelta strategica della maggior parte delle Camere del Mercosur di investire risorse promozionali in questi settori. Tra gli obiettivi indiretti che il progetto si prefigge, evidenziamo che avvieremo una innovativa modalità di lavoro nell’Area (Partenariato), secondo la quale l’attività di una Camera leader può utilmente essere utilizzata da tutte le altre consorelle per creare

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AGROALIMENTAR, BEM-ESTAR E TURISMO: OS SETORES PARA SE APOSTAR

O objetivo do Mercosul para o Made in Italy MERCOSUL foi fundado com o tratado de Asunción, em 1991, e compreende Argentina, Brasil, Paraguai, Uruguai e Chile como país associado. É uma união econômica formada recentemente que, de um certo modo, está seguindo o exemplo da União Européia buscando superar as assimetrias existentes, dada a diversidade de economias dos países que a compõem. É um território vastíssimo, com enormes potencialidades ainda a se desfrutar e a evolução que os países que fazem parte tiveram nos últimos anos evidenciou que trata-se de uma área entre as mais interessantes para a inserção de produtos tecnológicos e inovadores de grande valor agregado e, além disso, devido à presença de ingentes reservas naturais e de matérias-primas, pode-se considerar um lugar ideal para os investimentos externos, graças também aos incentivos que os países pertencentes oferecem. A área pode ser considerada uma parceira ideal para a Itália, porque possui alguns parâmetros que tornam mais fácil a presença do empreendedorismo italiano. Estas afinidades se devem ao fato que no Mercosul existem 48,8 milhões de descendentes de italianos (80% do total mundial) e 1.035.340 cidadãos italianos inscritos nos registros consulares; além disso, existem 12 Câmaras de Comércio Italianas muito bem estruturadas e consolidadas no território com uma sólida experiência de trabalho de rede. Não por acaso, tem-se a Câmara de Montevidéu, que é a mais velha do mundo, com 125 anos, seguida pela de Buenos Aires e São Paulo, ambas com mais de um século de vida. AGROALIMENTAR, BEM-ESTAR E TURISMO: SÃO ESTES OS SETORES-CHAVE. Durante o encontro realizado em Punta del Este, no Uruguai, em dezembro de 2007, os Secretários Ge-

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rais das Câmaras da Área programaram, para 2008, um projeto de Área de ampla abordagem, que deve ser o início de um renovado plano de colaboração e de crescimento conjunto. O projeto foi denominado “Demetra”, derivado do nome da deusa que, na mitologia grega (a mesma Cerere para os romanos) protegia a agricultura, constante nutriz da juventude e, portanto, do vigor e do bem-estar que a própria juventude representa. O objetivo direto do projeto é movimentar as potencialidades de colaboração econômica entre profissionais italianos e profissionais do Mercosul; além disso, decidiu-se orientar estrategicamente a ação de análise e a plena realização para os setores econômicos do agroalimentar, do bem-estar e do turismo. A escolha dos três setores, realizada durante a reunião do projeto ocorrida em dezembro de 2007, no Uruguai, foi motivada pelas interessantes perspectivas de crescimento para os negócios italianos nos setores em questão, que foi medida por todos os Secretários Gerais presentes, e pela escolha estratégica da maioria das Câmaras do Mercosul de investir recursos promocionais nos setores agroalimentar, bem-estar e turismo. Entre os objetivos indiretos que o projeto propõe, evidenciamos que iniciaremos uma inovadora modalidade de trabalho na Área (Parceria), segundo a qual, a atividade de uma Câmara líder pode ser essencialmente utilizada por todas as outras Câmaras parceiras para criar oportunidades aos profissionais servidos por elas; reforçaremos a posição das Câmaras Italianas dos países do Mercosul em comparação às CCIAA, às Entidades Feirísticas e Entidades Italianas voltadas à promoção. Para atingir este objetivo, todas as ações do projeto serão identificadas por um logo específico que as tornarão facilmente reconduzíveis ao mesmo. PROJETO DEMETRA: ROAD SHOWS, EVENTOS E FEIRAS. Serão realizadas ações de cunho informativo para promover as potencialidades presentes na Área, e as Câmaras realizarão road shows em várias cidades italianas, com a participação das CCIAA de diversas Províncias, Asso-

ciações de Categoria, Entidades Feirísticas e Instituições Públicas destinadas à internacionalização das pequenas e médias empresas italianas, e tais apresentações se desenvolverão durante a realização das feiras mais importantes dos três setores selecionados. As feiras selecionadas são aquelas mais solicitadas pelos profissionais latino-americanos, e das quais as CCIE geralmente participam de modo individual, como por exemplo, apenas para citar as mais conhecidas: Vinitaly & Sol Enolitech, Macfrut e Cibus do setor agroalimentar; Sana e Wellness World Exhibition para o setor do bemestar; e as principais feiras do setor turístico. O último ponto principal do projeto prevê a divisão dos encontros empresariais com as delegações de profissionais vindos da Itália. Estas delegações raramente atingem todos os pontos da Área para, de modo privilegiado, firmar-se em algumas capitais, como a cidade de São Paulo e Buenos Aires. O projeto pretende apresentar informações sobre todas as oportunidades oferecidas na área e não apenas na cidade ou região escolhida. A Área se propõe de realizar esta atividade no triênio 2008-2010 podendo posteriormente alcançar uma potencial sustentabilidade, dado que se prevê um aumento essencial das missões de empresários italianos no Mercosul. Enfim, o Projeto Demetra se enquadra na escolha política dos últimos anos de criar maiores vínculos sociais, políticos, culturais e econômicos com a América Latina. Para esta escolha, tem-se as seguintes ações concretas: sondagens, pesquisas, visitas dos principais cargos institucionais públicos e privados; e o interesse da Itália pelas comunidades italianas no exterior e os oriundos finalmente teve uma ativa e tangível expressão nos parlamentares que as mesmas comunidades elegeram pela primeira vez em 2006. O seu trabalho conseguiu uma expressão concreta num aumento das reservas econômicas destinadas às exigências das comunidades no exterior, que permitiram a muitos atuantes do Sistema Itália realizar uma promoção melhor da nossa nação e de suas especialidades.

Mercosur per il Made in Italy opportunità agli operatori da esse servite; rafforzeremo la posizione delle Camere italiane dei Paesi del Mercosur nei confronti delle CCIAA, degli Enti Fieristici e degli Enti Italiani preposti alla promozione. Per realizzare questo obiettivo, tutte le azioni del progetto saranno individuate da un logo specifico che le renderà facilmente riconducibili allo stesso.

incontri imprenditoriali con le delegazioni di operatori provenienti dall’Italia. Queste delegazioni raramente toccano tutti i punti dell’Area per fermarsi, in modo privilegiato, su alcuni punti capoluogo, come la città di San Paolo e Buenos Aires. Il progetto intende proporre informazioni su tutte le opportunità offerte nell’area e non solo nella città o regione prescelta. L’area si propone di realizzare questa attività nel triennio 2008-2010 potendo poi raggiungePROGETTO DEMETRA: ROAD SHOW, EVENTI, FIERE. re una sostenibilità potenziale, dato che si prevede un aumento Verranno realizzate azioni informative per promuovere le poten- sostanziale delle missioni di imprenditori italiani verso il Mercosur. zialità presenti nell’Area, e le Camere realizzeranno road show in Il Progetto Demetra si inquadra, infine nella scelta politica degli varie città italiane, con il coinvolgimento delle CCIAA delle diver- ultimi anni, di creare maggiori legami sociali, politici, culturali ed se Province, delle Associazioni di Categoria, degli Enti Fiera e del- economici con l’America Latina. le Istituzioni Pubbliche preposte all’internazionalizzazione delle picA questa scelta sono seguite azioni concrete: indagini, ricerche, cole e medie imprese italiane, e queste presentazioni si svolgeran- visite delle principali cariche istituzionali pubbliche e private; l’inno durante la realizzazione delle fiere più importanti dei tre settori teresse dell’Italia per le comunità italiane all’estero e gli oriundi ha selezionati. Le fiere preselezionate sono quelle maggiormente richie- infine trovato viva e tangibile espressione nei parlamentari che le ste dagli operatori latino-americani, e alle stesse comunità hanno eletto per la prima quali le CCIE partecipano normalmente in volta nel 2006. CAMARA ITALO-BRASILEIRA DE COMERCIO modo individuale, come ad esempio - per Il loro lavoro ha trovato concreta espresE INDUSTRIA sione in un aumento delle risorse economicitare solo le più note – Vinitaly & Sol Enolitech, Av. Paulista, 2073 Macfrut, Cibus per quanto riguarda il settoche destinate alle esigenze delle comunità Conjunto Nacional re agroalimentare; Sana, Wellness World all’estero, che hanno permesso a molti attoHorsa II – 24° andar Exhibition per il settore benessere, e le prinri del Sistema Italia di realizzare una 01311-940 San Paolo Tel. +55.11.31790130 - Fax +55.11.31790131 cipali fiere del settore turismo. L’ultimo asse migliore promozione della nostra nazione italcam@italcam.com.br del progetto prevede la condivisione degli e delle sue eccellenze. www.italcam.com.br 97


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Con la CCIE di San Paolo, per mangiare italiano, buono e sano Anche per il 2008, la Camera Italo-Brasiliana di San Paolo promuove la “Cucina mediterranea in Brasile”, progetto che si propone di diffondere in Brasile quella particolare tradizione enogastronomica che ha la sua origine nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e in particolare in Italia. Numerose le iniziative in programma, come i corsi di cucina nella rete di supermercati “Pão de Açúcar” con la partecipazione di chef italiani (per il 2008, sono previsti 10 corsi ogni mese);

ma anche eventi itineranti, e spazi dedicati all’enologia e ai vari alimenti della tradizione mediterranea. In particolare, il primo grande evento che vedrà protagonista il progetto “Cucina mediterranea in Brasile” sarà la manifestazione Restaubar Show, a San Paolo dal 7 al 9 aprile, importante punto d’incontro per i ristoratori, gli chef ed i professionisti del settore. In tale occasione, la Camera organizzerà una serie di appuntamenti dedicati al meglio del Made in Italy enogastronomico.

Com a CCIE de São Paulo, para “comer italiano”, bom e saudável A Câmara Ítalo-Brasileira de São Paulo, também para 2008, promove a “Dieta Mediterrânea no Brasil”, projeto que tem o objetivo de difundir, no Brasil, a tradição especial enogastronômica de origem dos países do Mediterrâneo e, particularmente na Itália. São várias as iniciativas em programação, como por exemplo, os cursos de culinária na rede de supermercados “Pão de Açúcar” com a participação de chefs italianos (para 2008, estão previstos 10 aulas por mês); mas também eventos itinerantes e espaços dedicados à enologia e a vários alimentos da tradição mediterrânea. Em particular, o primeiro grande evento do projeto “Dieta Mediterrânea no Brasil” será a participação ao “Restaubar Show”, em São Paulo, de 7 a 9 de abril, um importante ponto de encontro para restauranters, chefs e profissionais do setor. Em tal ocasião, a Câmara organizará uma série de eventos dedicados ao melhor do Made in Italy enogastronômico.

Impregilo “fa acquisti” in Brasile Primav Ecorodovias, la società brasiliana operante nel settore delle concessioni autostradali di cui Impregilo International Infrastructures N.V. esercita il co-controllo, ha perfezionato l’acquisto dal gruppo argentino Sideco del 100% del capitale della concessionaria brasiliana autostradale “Rodovia das Cataratas”. Il valore complessivo dell’acquisizione è pari a 425 milioni di Reais (circa 162 milioni di euro). La concessionaria autostradale “Rodovia das Cataratas”, attiva dal 1997, collega le città di Guarapuava con la città di Foz do Iguacu, nello Stato del Paranà, per complessivi 387 chilometri. Con questa nuova operazione il Gruppo Impregilo rafforza la propria politica di sviluppo nell’ambito delle concessioni autostradali all’estero, arrivando complessivamente a gestire in Sud America circa 1900 chilometri di rete autostradale.

Impregilo “faz compras” no Brasil A Primav Ecorodovias, empresa brasileira que atua no setor de concessões rodoviárias das quais a Impregilo International Infrastructures N.V. exercita o co-controle, aprimorou a compra do grupo argentino Sideco em 100% do capital da concessionária brasileira rodoviária “Rodovia das Cataratas”. O valor total da compra é o equivalente a 425 milhões de Reais (cerca de 162 milhões de euros). A concessionária rodoviária “Rodovia das Cataratas”, ativa desde 1997, liga a cidade de Guarapuava com a cidade de Foz do Iguaçu no Estado do Paraná num total de 387 quilômetros. Com esta nova operação, o Grupo Impregilo reforça a própria política de desenvolvimento no âmbito das concessões rodoviárias no exterior, chegando totalmente a administrar na América do Sul cerca de 1900 quilômetros de rede rodoviária.

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Terna Participações cresce sul mercato brasiliano Il 2007 è stato un anno molto importante per Terna Participações, la subholding del Gruppo Terna in Brasile, segnato da un rapido percorso di crescita. Con l’utilizzo delle risorse raccolte a seguito della quotazione, Terna Participações ha finalizzato l’acquisizione di 4 società nel giro di pochi mesi: Gtesa, Patesa, ETAU ed ETEO; inoltre si è aggiudicata, in consorzio con altre due imprese brasiliane, la gara per la costruzione di una nuova linea di 200 km. Le acquisizioni hanno permesso a TERNA di consolidare ulteriormente la propria presenza in Brasile e di accrescere in termini strategici le attività di Terna Participações. In termini di asset gestiti, Terna Participações, una volta completate tutte le operazioni, crescerà del 38% come km di linee e del 22% in termini di perimetro di ricavi.

Terna Participações cresce no mercado brasileiro 2007 foi um ano muito importante para a Terna Participações, a subholding do Grupo Terna no Brasil, marcado por um rápido percurso de crescimento. Com a utilização dos recursos coletados após a cotação, a Terna Participações finalizou a compra de 4 empresas no decorrer de poucos meses: a Gtesa, a Patesa, a ETAU e a ETEO; além disso, se uniu em consórcio com outras duas empresas brasileiras para a oferta da construção de uma nova linha de 200 km. As aquisições permitiram à TERNA consolidar posteriormente a própria presença no Brasil e aumentar, em termos estratégicos, as atividades da Terna Participações. Referente aos asset administrados pela Terna Participações, uma vez completadas todas as operações, crescerá 38% em km de linhas e 22% em termos de perímetro de receitas.


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

A Torino, omaggio a Oscar Niemeyer Il 15 dicembre 2007, ha compiuto un secolo di vita Oscar Niemeyer, uno dei più conosciuti ed importanti personaggi nella moderna architettura internazionale, autore della maggior parte degli edifici di Brasilia, quali il Congresso Nazionale, il Palazzo del Planalto, la Corte Suprema Federale, il Palazzo Arcos, la Cattedrale e il Museo Juscelino Kubitschek. E proprio per omaggiare la sua attività, il Politecnico di Torino ha annunciato che verrà realizzata un’importante esposizione dedicata all’opera di Oscar Niemeyer, nell’ambito del XXIII Congresso Mondiale degli Architetti (UIA World Congress), che si svolgerà a Torino dal 29 giugno a 3 luglio 2008 negli spazi prestigiosi dell’ex Villaggio olimpico dei Giochi Olimpici Invernali 2006. Come ha tenuto a sottolineare il senatore Edoardo Pollastri, si tratta di “un omaggio dovuto. Siamo di fronte a un artista speciale, che con la sua arte ha portato modernità e originalità sia in Brasile che in Italia”.

Vent’anni di attività per la UIL in Brasile

Em Turim, uma homenagem a Oscar Niemeyer Em 15 de dezembro de 2007 comemorou-se um século de vida de Oscar Niemeyer, um dos mais conhecidos e importantes personagens da arquitetura moderna internacional, autor da maioria dos edifícios de Brasília, como o Congresso Nacional, o Palácio do Planalto, a Corte Suprema Federal, o Palácio dos Arcos, a Catedral e o Museu Juscelino Kubitschek. E justamente para homenagear a sua atividade, o Politécnico de Turim anunciou que realizará uma importante exposição dedicada à obra de Oscar Niemeyer, no âmbito do XXIII Congresso Mundial de Arquitetos (UIA World Congress), que ocorrerá em Turim, de 29 de junho a 3 de julho de 2008 nos prestigiosos espaços da ex Vila Olímpica dos Jogos Olímpicos Invernais de 2006. Como destacou o senador Edoardo Pollastri, trata-se de “uma devida homenagem. Estamos diante de um artista especial, que com sua arte trouxe modernidade e originalidade seja no Brasil que na Itália”.

Le eccellenze d’Abruzzo si promuovono nello Stato di San Paolo È prevista per marzo 2008 l’inaugurazione delle due agenzie di promozione turistica ed eno-gastronomica della Regione Abruzzo che la FEABRA (Federazione delle Associazioni di Abruzzesi del Brasile) aprirà nello Stato di San Paolo. La prima agenzia sarà nella centralissima Avenida Estados Unidos, sede di banche, multinazionali, del nostro Consolato e della Camera di Commercio Italo-Brasiliana; mentre la seconda si troverà a Ribeirau Preto, a 300 chilometri dalla capitale economica del Brasile e dell’intero continente sudamericano. La sede a San Paolo sarà soprattutto agenzia di promozione turistica dell’Abruzzo, con annesso show-room e sala degustazione dei prodotti eno-gastronomici regionali. La sede nell’interno della Stato paulista sarà invece più centro operativo al servizio dell’esportazione, disbrigo pratiche burocratiche e commercializzazione dei produttori agro-alimentari e vitivinicoli abruzzesi.

As especialidades de Abruzzo se promovem no Estado de São Paulo Está prevista para março de 2008, a inauguração de duas agências de promoção turística e enogastronômica da Região Abruzzo que a FEABRA (Federação das Associações de Abruzzeses do Brasil) abrirá no Estado de São Paulo. A primeira agência será na Rua Estados Unidos, na cidade de São Paulo que é sede de bancos, multinacionais, do Consulado Geral da Itália e da Câmara de Comércio Ítalo-Brasileira; enquanto a segunda será em Ribeirão Preto, a 300 quilômetros da capital econômica do Brasil e de todo o continente sul-americano. A sede em São Paulo será, sobretudo, a agência de promoção turística de Abruzzo, com show-room e sala de degustação de produtos enogastronômicos regionais. A sede dentro do estado paulista, ao invés, será um centro operacional para serviços de exportação, despacho de práticas burocráticas e comercialização de produtores agroalimentares e vitivinícolas da Região Abruzzo.

È un anno di festeggiamenti per la UIL-Unione Italiana del Lavoro in Brasile. Per tutto il 2008, infatti, in occasione dei vent’anni dell’ente, è prevista una serie di iniziative e progetti, iniziati a gennaio con la significativa visita del segretario generale dell’organizzazione, Luigi Angeletti (foto). Il primo appuntamento di Angeletti in Brasile è stato emblematicamente la partecipazione a un altro anniversario: il decennale dell’associazione “Ponte Brasilitalia”,una ONG promossa dal sindacato italiano e brasiliano e che realizza presso una favela di San Paolo attività socioeducative a favore di circa 300 bambini e delle loro famiglie. In particolare, Angeletti ha visitato lo “Spazio dei sogni”, il centro polivalente dove nel corso di questi anni migliaia di ragazzi hanno trovato risposte alla costruzione del loro futuro: arte, cultura, sport, musica, lingue straniere, inclusione digitale e altro ancora.

Vinte anos de atividade da UIL no Brasil É um ano de comemorações para a UIL - União Italiana do Trabalho no Brasil. Durante todo o 2008, na ocasião dos vinte anos da entidade, está prevista uma série de iniciativas e projetos, iniciados em janeiro com a importante visita do secretário geral da organização, Luigi Angeletti. O primeiro evento de Angeletti no Brasil foi a participação emblematicamente em um outro aniversário: o decenal da associação “Ponte Brasilitalia”, uma ONG promovida pelos sindicatos italiano e brasileiro que realiza, em uma favela de São Paulo, atividades sócio-educativas a favor de aproximadamente 300 crianças e de suas famílias. Em particular, Angeletti visitou o “Espaço dos Sonhos”, o centro polivalente onde no decorrer dos anos, milhares de jovens encontraram respostas para a construção de seu futuro: arte, cultura, esporte, música, línguas estrangeiras, inclusão digital e muito mais.

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25-02-2008

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PROMOSSO DA

EDITORIALE

La strada per crescere? Valorizzare le nostre eccellenze d ogni inizio d’anno si assiste alla pubblicazione di numerose stime, a volte anche non concordanti, sulle attese di crescita dell’economia e dei commerci mondiali. Lo stesso accade ovviamente anche riguardo le statistiche che fotografano lo sviluppo dei rapporti commerciali tra l’Italia e la Germania, due Paesi partner con una struttura economica complementare ed un forte interscambio. I dati di import ed export rappresentano tuttavia uno solo degli aspetti della cooperazione economica tra i nostri due Paesi che avviene a diversi livelli, anche mediante gli investimenti che le imprese di un Paese effettuano nell’altro. Se confrontiamo il numero di imprese di matrice tedesca presenti in Italia con quello delle italiane in Germania, appare evidente che le aziende tedesche sono presenti in Italia in maggior numero rispetto alle italiane in Germania, anche se negli ultimi anni si è assistito ad un certo dinamismo da parte di gruppi italiani. Dai dati in possesso si stima che all’incirca un migliaio di aziende tedesche detiene delle società in Italia o partecipazioni, e questo fatto è significativo non solo della dinamicità delle imprese tedesche, ma anche del fatto che il nostro Paese costituisce un mercato sul quale si può puntare con investimenti anche a lungo termine, a patto però che le aziende trovino delle condizioni favorevoli, soprattutto pochi vincoli burocratici, forza lavoro qualificata ed una rete di fornitori e part-

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ANNAMARIA ANDRETTA Presidente della CCIE di Monaco di Baviera

ners con cui collaborare. Se è vero che la concorrenza dei Paesi nei quali il costo della manodopera è basso risulta difficile da vincere, dobbiamo sforzarci a valorizzare altri fattori competitivi che possono risultare vincenti, come le risorse umane, il know how, le infrastrutture del territorio. Questa è la strada ad esempio che la regione Piemonte ha deciso di intraprendere già da tempo, proponendosi ad investitori esteri interessati a collocarsi in un territorio con una forte vocazione industriale che ha saputo diversificare la sua struttura economica, da tradizionale centro dell’automotive verso settori collegati alla information tecnology, alle scienze della vita, all’aerospace, al farmaceutico, ed in genere a settori in cui è elevato il contenuto di innovazione tecnologica. Grazie ad un accordo tra la nostra Camera ed il Centro Estero delle Camere di Commercio del Piemonte, nel corso dell’anno verrà quindi sviluppata una serie di iniziative volte a far conoscere in Germania le possibilità offerte a potenziali investitori per collocarsi in questa regione e sviluppare delle partnership con altre imprese piemontesi. In questo modo il Centro Estero del Piemonte e la nostra Camera intendono supportare l’immagine qualificata del Piemonte quale territorio in cui sono state create delle condizioni favorevoli per investimenti di qualità, integrati con la tradizione industriale ed il potenziale espresso dalle imprese piemontesi.

EDITORIAL

Vorzüge vermitteln als Weg zum Erfolg um Jahreswechsel werden wieder zahlreiche, mitunter auch nicht übereinstimmende Prognosen zu Wirtschaftswachstum und Außenhandel veröffentlicht. Dasselbe gilt für die Handelsbeziehungen zwischen Deutschland und Italien, zwei Handelspartnern mit einer komplementären Wirtschaftsstruktur und intensivem Handelsaustausch. Warenimport und -export sind aber nur ein Teil der wirtschaftlichen Kooperation zwischen den beiden Ländern – entscheidend sind auch die Investitionen, die Unternehmen des einen Landes im anderen Land tätigen. Vergleichen wir die Anzahl deutscher Unternehmen, die eine Niederlassung in Italien haben, mit der Anzahl der italienischen Unternehmen mit einer Niederlassung in Deutschland, so ist eindeutig die Zahl der deutschen Firmen in Italien höher. Trotzdem war in den vergangenen Jahren auch eine gewisse Dynamik bei italienischen Firmen erkennbar. Laut Statistiken halten rund eintausend deutsche Unternehmen Gesellschaften oder Gesellschaftsbeteiligungen in Italien. Das zeigt zum einen die Dynamik der deutschen Unternehmen, zum anderen aber auch, dass Italien ein Land ist, in dem tatsächlich langfristige Investitionen möglich sind. Dies natürlich unter der Voraussetzung, dass die Rahmenbedingungen für die deutschen Firmen stimmen: wenig Behinderung durch bürokratische

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Vorschriften, Verfügbarkeit gut ausgebildeter Arbeitskräfte und ein starkes Netzwerk an qualifizierten Lieferanten und Handelspartnern. Aufgrund der Schwierigkeit, konkurrenzfähig mit Billiglohnländern bleiben zu müssen, sollten wir auf Wettbewerbsfaktoren setzen, die Italien gegenüber Konkurrenzländern einen entscheidenden Vorteil bringen, wie beispielsweise hochqualifizierte Arbeitskräfte, zeitgemäßes Know-how und hervorragend entwickelte Infrastruktur. Entscheidend ist die Vermittlung und Aufwertung dieser Wettbewerbsvorteile durch gezielte Marketingmaßnahmen im Ausland. Diesen Weg geht beispielsweie schon seit langem die Region Piemont, indem sie sich ausländischen Investoren vorstellt als ein Gebiet mit stark ausgebildeter Industrie. Zugleich hat es das Piemont geschafft, seine wirtschaftliche Struktur im Lauf der Jahre zu diversifizieren: Einerseits ist es weiterhin das traditionelle Zentrum der italienischen Automobilbranche, andererseits entwickelte es sich zu einem innovativen Zentrum des IT-Sektors, der Biowissenschaften, der Luft- und Raumfahrttechnik sowie der Pharmaindustrie. Dank eines Abkommens zwischen unserer Kammer und dem Außenhandelszentrum der piemontesischen Handelskammern werden wir im Lauf dieses Jahres diverse Initiativen umsetzen, um die Investitionschancen und mögliche Kooperationen mit piemontesischen Unternehmen auch in Deutschland zu präsentieren. Gemeinsam mit dem Außenhandelszentrum Piemont wird unsere Kammer die norditalienische Region vorstellen als einen Ort, an dem deutsche Unternehmen günstige Bedingungen für qualitativ hochwertige Investitionen vorfinden, die im Einklang stehen mit der industriellen Tradition und dem Potential der lokal ansässigen Unternehmen. 101


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CRESCITA PER IL SETTORE FIERISTICO IN GERMANIA. E GLI ESPERTI PREVEDONO UN AUMENTO

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In fiera, siamo i numeri uno in Europa di Alessandro Marino, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Monaco

Negli ultimi anni si sono registrati incrementi positivi sia per quanto riguarda il numero degli espositori, che quello dei visitatori. E anche oltreoceano gli appuntamenti fieristici tedeschi rappresentano un ideale punto di accesso al mercato europeo. Per questo, è necessario esserci ontinua la crescita dell’economia tedesca: secondo le ultime stime dell’Istituto per la ricerca economica IfW, il tasso di crescita dell’economia tedesca negli ultimi due anni si sarebbe attestato a livelli simili a quelli del 2000, anno del boom economico. La domanda interna è infatti cresciuta nel 2007 dell’1,7% e per il 2008 il governo prevede un ulteriore aumento del 2%. Queste valutazioni vengono ulteriormente supportate da un trend positivo sul fronte degli investimenti, così come da previsioni ottimistiche dopo alcuni anni di rallentamento riguardanti l’andamento del commercio al dettaglio. Si conferma, inoltre, la tendenza di esportatori ed importatori attivi oltreoceano a puntare sul mercato fieristico tedesco che, in quanto numero uno in Europa per espositori e visitatori stranieri, rappresenta un ideale punto di accesso al mercato europeo. Per la prima volta dal 2000 si è registrata, inoltre, una crescita di tutte le quote relative alle fiere internazionali: il numero dei visitatori è aumentato in media del 3,4% rispetto alle edizioni precedenti e il numero degli espositori ha mostrato una tendenza altrettanto positiva, sebbene questa sia riconducibile ad un aumento della quota di espositori provenienti dall’estero. Ma è proprio questo a rendere le fiere tedesche competitive a livel-

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lo internazionale secondo il parere dell’AU MA, Ente Nazionale Fiere ed Esposizioni in Germania: oltre il 50% degli espositori proviene da un Paese straniero, di cui 2/3 dall’Europa. L’AUMA ha inoltre reso noto all’inizio dell’anno che gli enti fieristici hanno inserito nella propria programmazione del 2008 l’organizzazione di ben156 fiere internazionali. Si prevede, inoltre, che le cifre relative al numero di espositori, visitatori e superficie espositiva di tali fiere aumenterà ancora del 2-3%, mentre circa 178.000 espositori affitteranno una superficie complessiva di oltre 6,9 milioni di m2, superando così le cifre record raggiunte nel 2000. Il numero dei visitatori sfiorerà nel 2008 presumibilmente i 10,3 milioni. I GRANDI CENTRI FIERISTICI IN GERMANIA. Berlino si distingue soprattutto grazie alla ITB, la principale fiera del settore turistico a livello mondiale, così come alla ILA, salone internazionale dell’aviazione e astronautica; mentre Francoforte ottiene un buon riscontro da parte del proprio pubblico soprattutto grazie alle fiere IAA, Automechanika, Heimtextil e Ambiente ma anche attraverso l’Optatec, salone dedicato alle tecnologie del settore ottico. Monaco, invece, oltre all’ISPO, si conferma sulla piazza con le fiere Inhorgenta, Bauma, Systems, Opti e Golf Europe. A Hannover il pubblico viene

a t t r a t t o , o l t r e ch e d a l l e f i e r e C e B i t e B i o t e c n i c a a n ch e d a D o m o t e x e L i g n a . Colonia, invece, conferma il suo successo oltre che con l’Anuga, polo di attrazione del settore alimentare, e la ISM anche con Entsorga – Enteco e Intermot. Dopo anni di controlli poco rigidi sui criteri di accesso alle fiere rivolte ad operatori di settore e dopo il conseguente ritiro di alcuni importanti gruppi, diversi enti fieristici hanno deciso recentemente di introdurre modalità di iscrizione e di accesso decisamente più severe. L’operazione, per quanto dispendiosa in termini di tempo e denaro, ha affinato il profilo delle fiere ed è stata favorevolmente accolta da espositori e visitatori specializzati ,come dimostrato dall’Anuga tenutasi lo scorso ottobre. DALL’ANONIMATO ALLE LUCI DELLA RIBALTA. Alcuni poli fieristici finora sottovalutati come quelli di Stoccarda, Amburgo, Düsseldorf e Norimberga, vengono sempre più apprezzati da un crescente numero di espositori e visitatori attirati da strutture innovative ed offerte flessibili ed interessanti. A Norimberga si sono infatti affermate in brevissimo tempo le fiere BioFach e Vivaness, MESSEN IM AUFWIND. EXPERTEN

Messeplatz Deutschland auf Rang Eins in Europa s geht wieder bergauf mit der Konjunktur in Deutschland: das Institut für Wirtschaftforschung IfW bescheinigte jüngst, die deutsche Wirtschaft sei in den vergangenen beiden Jahren auf ähnlichem Wachstumskurs gewesen wie im Boomjahr 2000. Die Inlandsnachfrage stieg 2007 um 1,7 Prozent, für 2008 werden sogar weitere zwei Prozent prognostiziert – das bestätigte auch die Bundesregierung. Gestützt wird diese positive Einschätzung auf die weiterhin robuste Investitionsgüterkonjunktur und die erstmals seit Jahren wieder optimistischen Prognosen für die Entwicklung des Einzelhandels. Zudem sei erkennbar, dass Exporteure und Importeure aus Übersee bei der Erschließung des europäischen Marktes weiterhin stark auf den Messeplatz Deutschland setzen, weil er in Europa die höchste Internationalität an

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COSTANTE PER IL 2008

La Fiera di Monaco

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ch e s i s v o l g o n o i n c o n t e m p o r a n e a ; a Stoccarda, Slow Food Deutschland ambisce a diventare l’equivalente tedesco del “Salone del Gusto” di Torino; a Dortmund, la fiera Fa!R si cimenta con il commercio equo solidale, mentre ad Amburgo BabyWelt presenta il mondo dei bambini. LA QUALITÀ VINCE SULLA QUANTITÀ. In Germania acquistano sempre più importanza anche fiere e forum che presentano un alto livello di specializzazione settoriale. Alcuni esempi sono la Microsystem e la Intersolar a Monaco, il congresso della Baika Zuliefer Innovativ presso l’Audi Forum di Ingolstadt e la European Automotive Components a Stoccarda. Tali manifestazioni offrono agli

espositori l’opportunità di entrare in contatto diretto con un pubblico specializzato in modo mirato ed efficace. Grazie al loro spiccato carattere innovativo ed internazionale, questo tipo di esposizioni ed incontri potrà significativamente contribuire anche in futuro a rafforzare i rapporti commerciali dell’Italia non solo con la Germania, ma anche con altri Paesi europei. LA SCELTA DEL PARTNER SUL POSTO COME FATTORE DI SUCCESSO. La conoscenza pluriennale ed approfondita dei singoli settori e dei relativi mercati ha permesso, nel corso degli anni, alla Camera di Commercio Italiana di Monaco di Baviera di supportare, mediante soluzioni mirate,

aziende e associazioni dei più svariati settori, consentendo loro di affermarsi durante gli eventi fieristici più rilevanti e di allacciare contatti importanti per il loro futuro sviluppo sul mercato. Proprio per questo invitiamo i nostri soci e i nostri partner a riconoscere negli eventi fieristici un canale di distribuzione e comunicazione privilegiato e a dar loro il giusto peso come strategia di marketing. Le fiere rappresentano, infatti, importanti piattaforme per qualsiasi settore, tema e pubblico. Una pianificazione tempestiva ed efficiente costituisce sicuramente un vantaggio per una realizzazione proficua di incontri mirati. Fonti: Ifw, AU MA, Focus Money, ddp ., Reuters

ERWARTEN STABILES WACHSTUM FÜR 2008 Ausstellern und Besuchern bietet. Erstmals seit dem Jahr 2000 lagen tatsächlich auch alle Kennzahlen der internationalen Messen in Deutschland im Plus, die Besucherzahlen sogar mit durchschnittlich 3,4 Prozent im Vergleich zu den jeweiligen Vorveranstaltungen. Die Zahl der Aussteller stieg ebenfalls erneut an, wobei diese Entwicklung auf den sich erhöhenden Anteil der Aussteller aus dem Ausland zurückzuführen ist. Hierin liegt auch nach Meinung der AUMA, des Ausstellungs- und Messe-Ausschusses der Deutschen Wirtschaft, der wichtigste Pluspunkt der deutschen Messen im weltweiten Wettbewerb: über 50 % der Aussteller kommen aus dem Ausland, davon zwei Drittel aus den Ländern Europas. Zum Jahreswechsel meldete der AUMA nun, die deutschen Messeveranstalter planten, 2008 im Inland 156 internationale Messen durchzuführen. Die Aussteller-, Flächen- und Besucherzahlen dieser Veranstaltungen werden vermutlich wie bereits im Vorjahr abermals um zwei bis drei Prozent zulegen. Dementsprechend rechnet man damit, dass voraussichtlich rund 178.000 Aussteller eine Standfläche von mehr als 6,9 Mio. mÇmieten und so die Rekordzahlen aus dem Jahr 2000 erstmals übertreffen werden. Die Besucherzahl wird in diesem Jahr mit 10,3 Mio. prognostiziert. DIE GROßEN MESSESTANDORTE IN DEUTSCHLAND. Berlin glänzt mit der ITB als der weltweit größten Tourismusmesse ebenso wie mit der Internationalen Luft- und Raumfahrt-

ausstellung (ILA), Frankfurt zieht ins- turen sowie flexible und attraktive besondere mit IAA und Automecha- Angebote über stetig steigende Ausnika, Heimtextil und Ambiente aber steller- und Besucherzahlen freuen: auch Optatec, einer Fachmesse für So konnten sich in Nürnberg die paoptische Technologien, sein jeweili- rallel stattfindenden Messen BioFach ges Fachpublikum an, während und Vivaness innerhalb kürzester Zeit München neben der ISPO mit den etablieren, in Stuttgart bemüht sich Klassikern Inhorgenta, Bauma, Sy- Slow Food Deutschland darum, das stems, Opti und Golf Europe punktet. deutsche Pendant zum Turiner „SaHannover hat neben CeBit und Bio- lone del Gusto“ zu erschaffen, Fa!R in technica mit Domotex und Ligna Dortmund setzt sich mit dem Thema wahre Publikumsmagneten geschaf- des Fairen Handels auseinander und fen, Köln brilliert neben den Food- BabyWelt kümmert sich in Hamburg Klassikern Anuga und ISM auch mit um den Nachwuchs. Entsorga – Enteco und Intermot. QUALITÄT GEWINNT GEGENÜNach einigen BER QUANJahren der AufIn den vergangenen Jahren TITÄT. Zunehmend gewinnen weichung der stiegen in Deutschland in Deutschland Fachbesuchersowohl die Aussteller- als messen durch zu auch die Besucherzahlen. Der auch Messen sowie Foren mit lockere KontrolMesseplatz Deutschland Symposiumslen und den auch bietet sich besonders für dadurch beding- Entscheider aus Übersee als Charakter an Beten Rückzug eini- idealer Zugangspunkt für die deutung, die einen hohen Grad ger großer KonErschließung des an Spezialisiezerne haben einieuropäischen Marktes. ung und dage MessegesellDeshalb gilt es dabei zu sein. rdurch zugleich schaften in jüngeine gewisse ster Zeit die Anmelde- und Einlassverfahren deutlich Branchen-Intimität aufweisen wie verschärft – das ist zwar recht ar- Microsystems und InterSolar in Münbeits- und somit kostenintensiv, chen, der BAIKA-Jahreskongress schärft aber letztlich das Messeprofil Zulieferer Innovativ im Ingolstädter und wird von den Ausstellern und Audi Forum oder European AutomoFachbesuchern deutlich gedankt, tive Components in Stuttgart. Sie geben den Ausstellern die Möglichkeit, wie im Oktober 2007 bei der Anuga. AUS DEM SCHATTEN INS RAM- im direkten Kontakt mit ihrem ZielpuPENLICHT. Bislang unterbewertete blikum sehr konzentriert und somit Messestandorte wie Stuttgart, Ham- effektiv ins Gespräch zu kommen. burg, Düsseldorf und auch Nürnberg Durch Fokussierung, Innovation und können sich durch innovative Struk- den internationalen Bezug können

auch in Zukunft derartige Ausstellungen und Meetings einen wesentlichen Beitrag in den Geschäftsbeziehungen zwischen Italien und Deutschland, aber auch weiteren europäischen Nachbarn leisten. ENTSCHEIDEND FÜR DEN ERFOLG: DER RICHTIGE PARTNER VOR ORT. Die Italienische Handelskammer München konnte durch ihre langjährigen und umfangreichen Kenntnisse in den einzelnen Branchen und deren Märkten in den vergangenen Jahren zahlreiche Unternehmen und Verbände aus den unterschiedlichsten Branchen mittels maßgeschneiderter Aktivitäten dabei unterstützen, auf den für sie relevanten Messen entsprechend aufmerksamkeitsstarke Präsenz zu zeigen und so wertvolle Kontakte als Basis weiteren Wachstums zu generieren. Dazu empfehlen wir unseren Mitgliedern und Partnern, das Messegeschäft als zentrale Vertriebs- und Kommunikationskanal zu verstehen und ihm so die entsprechende Gewichtung im Sales und MarketingMix zukommen zu lassen. Messen bieten Plattformen – für jede Branche, zu jedem Thema und für jede Zielgruppe. Je zeitiger und kompetenter Planung und Umsetzung vorgenommen werden, umso entspannter, konzentrierter und somit effizienter können die Partner sich dann vor Ort zu den entsprechenden Gesprächen zusammenfinden. Quellen: IfW, AUMA, Focus Money, ddp, Reuters 103


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GERMANIA

Joint-venture tra Fiera Milano e Deutsche Messe Fiera Milano S.p.A. e Deutsche Messe AG (proprietaria del quartiere fieristico di Hannover) hanno lanciato la prima alleanza strategica tra due leader del settore espositivo in Europa. La joint venture prevede lo sviluppo dell’attività fieristica dei due partner su quattro mercati extraeuropei, a cominciare dalla Cina. Fiera Milano ha infatti acquisito da Deutsche Messe AG il 49% di HM Global Germany GmbH, che opera in Cina con circa 60 dipendenti tramite due società, Hannover Fairs Shanghai Ltd (a Shanghai) e Hannover Fairs China Ltd (a Hong Kong), e due uffici permanenti a Guangzhou e Pechino. L’accordo prevede inoltre la possibilità che la cooperazione tra Fiera Milano e Deutsche Messe venga estesa ad altri mercati extraeuropei, come India, Brasile, Russia. Per l’Amministratore Delegato di Fiera Milano, Claudio Artusi, si tratta di “un accordo strategico molto rilevante, che rafforza la capacità di entrambi i partner di penetrare con successo i mercati più promettenti del ventunesimo secolo”.

Fiera Milano und Deutsche Messe haben ein JointventureAbkommen unterzeichnet

Da Francoforte a Torino per Aerospace & Defense Meetings La Camera di Commercio Italiana per la Germania porterà un gruppo di aziende tedesche del settore aerospaziale alla Convention Internazionale “Aerospace & Defence Meeting”, che si terrà a Torino dal 19 al 20 marzo. All’iniziativa parteciperanno oltre 110 aziende della subfornitura e saranno presenti oltre 70 buyer internazionali provenienti da tutto il mondo (EU, USA e Asia). Promossa dalla Camera di Commercio di Torino e organizzata da BCI - Business Conventions International, in collaborazione con Centro Estero per l’Internazionalizzazione, Aerospace & Defense Meetings è la prima convention internazionale dedicata all’industria aeronautica, spazio e difesa in Italia. In programma, incontri d’affari tra fornitori e committenti di tutto il mondo, oltre a conferenze, seminari tecnici, workshop e meeting volti allo scambio tecnologico e alla partecipazione congiunta a programmi di ricerca.

Fiera Milano S.p.A. und Deutsche Messe AG (Eigentümerin des Messegeländes in Hannover) haben die erste strategische Allianz zwischen zwei Leader dieses Bereichs in Europa geschlossen. Das Jointventure sieht die gemeinsame Ausweitung ihrer Veranstaltungen in vier außereuropäischen Märkten - darunter auch China – an. Fiera Milano hat den 49% an der HM Global Germany GmbH von Deutsche Messe erworben, die in China insgesamt etwa 60 Mitarbeiter hat und durch zwei Tochtergesellschaften – Hannover Fairs Shanghai Ltd (in Shanghai) und Hannover Fairs China Ltd (in Hongkong) und zwei Zweigstellen in Guangzhou und in Beijing – tätig ist. Der Vertrag sieht auch die Möglichkeit vor, dass die Partnerschaft zwischen Fiera Milano und Deutsche Messe auf andere außereuropäische Märkte wie z.B. Indien, Brasilien und Russland ausgeweitet wird. Laut dem Vorstandsvorsitzenden von Fiera Milano Claudio Artusi handelt es sich um eine „bemerkenswerte strategische Vereinbarung, die beide Partner in die Lage versetzt, erfolgreich in den vielversprechendsten Märkten des 21. Jahrhunderts Fuß zu fassen.”

La storia e l’arte della Sicilia in mostra a Bonn Fino al 25 maggio, la Kunst-und Ausstellungshalle der Bundesrepublik Deutschland di Bonn ospiterà la mostra “Sicilia. Da Odisseo a Garibaldi” (Sizilien von Odysseus bis Garibaldi ), organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Sicilia. In mostra, 300 opere provenienti da chiese, musei e collezioni private: quadri, antiche sculture, frammenti architettonici, resti archeologici e pezzi di artigianato risalenti a diversi periodi storici, a testimonianza della ricchezza culturale di questa regione, frutto della millenaria sovrapposizione e stratificazione di civiltà: quella greca, romana, bizantina, araba, normanna, sveva e spagnola, ed infine le dinastie degli Asburgo e dei Borboni. Non mancheranno, poi, testimonianze di età rinascimentale e barocca. Alla mostra si affiancherà una serie di eventi di vario tipo, dedicati alla storia, ai miti, all’arte e alla cultura della Trinacria.

Ausstellung über Geschichte und Kunst aus Sizilien in Bonn Bis zum 25. Mai präsentiert die Kunst-und Ausstellungshalle der Bundesrepublik Deutschland in Bonn die Ausstellung “Sizilien von Odysseus bis Garibaldi”, die in Zusammenarbeit mit dem Kulturreferat von Sizilien (Assessorato alla Cultura Regione Sicilia) organisiert wurde. Die Ausstellung umfasst 300 Werke aus Kirchen, Museen und privaten Sammlungen: Gemälde, antike Skulpturen, Architekturfragmente, archäologische Resten und Handwerksprodukte aus verschiedenen Zeiten bezeugen das umfangreiche Kulturerbe dieser Region, das das Ergebnis tausendjähriger Schichtungen und Überschneidungen verschiedener Kulturen ist: diese Insel hat nämlich die Griechen, die Römer, die Byzantiner, die Araber, die Normannen, die Hohenstaufen und die Spanier, und schließlich die Herrschaften der Habsburger und der Bourbonen erlebt. Die Ausstellung wird auch Werke aus der Renaissance- und aus der Barockzeit präsentieren. Neben der Ausstellung werden verschiedene Veranstaltungen zum Thema Geschichte, Mythen, Kunst und Kultur in Sizilien stattfinden.

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Von Frankfurt nach Turin für Aerospace & Defense Meetings Die italienische Handelskammer für Deutschland wird eine Gruppe von deutschen Firmen der Raumfahrtindustrie zur Internationale Konferenz „Aerospace & Defence Meeting” begleiten, die vom 19. bis 20. März in Turin stattfindet. Über 110 Lieferantenfirmen und 70 internationale Buyer aus der ganzen Welt (EU, USA und Asien) werden an der Veranstaltung teilnehmen. Aerospace & Defense Meetings wird von der Handelskammer Turin gefördert und von BCI (Business Convention International) in Zusammenarbeit mit Centro Estero per l’Internazionalizzazione organisiert; es handelt sich um die erste internationale Konferenz über Raumfahrtindustrie, Weltraum und Verteidigung in Italien. Im Programm stehen sowohl Geschäftstreffen für Lieferanten und Auftraggeber aller Welt als auch Tagungen, technische Seminare, Workshops und Meetings, um den Austausch von technologischem Knowhow und die Zusammenarbeit an gemeinsamen Forschungsprojekten zu fördern.


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Per FERCAM, nuova filiale a Lubecca FERCAM Deutschland GmbH, società controllata da FERCAM SpA, ha cominciato l’anno nuovo con l’apertura di una filiale a Lubecca, portando così a 5 il numero delle filiali operative sul territorio tedesco. FERCAM Lubecca si concentrerà sui trasporti da e verso i Paesi Scandinavi, così come sulle tratte verso il Baltico e la Russia. FERCAM è un operatore logistico a 360 gradi, che offre un’ampia gamma di servizi attraverso le proprie strutture specializzate, dalla logistica di magazzino alla distribuzione in Italia ed in tutta Europa, dal trasporto a carico completo alle spedizioni marittime ed aeree su scala mondiale. FERCAM opera in tutta Europa con 51 filiali e una filiale in Africa. Complessivamente il gruppo vanta oltre 1.350 collaboratori e ha chiuso il 2007 con un fatturato di 450 milioni di Euro.

Neue Zweigstelle von FERCAM in Lübeck FERCAM Deutschland GmbH, Tochtergesellschaft von FERCAM SpA, hat das neue Jahr mit der Eröffnung einer Zweigstelle in Lübeck begonnen, indem sie ihre 5. Zweigstelle in Deutschland eröffnet hat. FERCAM Lübeck wird sich am meisten mit dem Transport von und nach Skandinavien, Russland und der Ostsee beschäftigen.

FERCAM deckt jeden Bereich der Logistik ab, indem die Firma eine umfassende Reihe von Diensten durch ihre spezialisierte Logistikplattform bietet: von Lagerlogistik zur Lieferung in Italien und in ganz Europa, von Transport und Ladung zur Verschiffung und Luftfracht in die ganze Welt. FERCAM liefert europaweit durch ihre 51 Zweigstellen in Europa und eine Zweigstelle in Afrika. Insgesamt hat die Gruppe mehr als 1.350 Mitarbeiter und der Jahresumsatz 2007 belief sich um 450 Millionen Euro.

Il cuore dei turisti tedeschi batte per l’Italia L’Italia torna in pole position nella classifica delle mete estere preferite dai turisti tedeschi. Questo il dato di tutto rilievo emerso nell’ambito della presentazione dei risultati dell’indagine condotta dal noto istituto di ricerca Ipsos per conto di BAT. “Il successo – ha commentato il Direttore ENIT per l’area tedesca, Marco Montini – riflette il costante impegno profuso dall’Agenzia negli anni recenti a sostegno dell’immagine e della promozione della destinazione Italia”. Per la prima volta dai lontani anni Ottanta, l’Italia ha scalzato anche l’agguerrita Spagna attestandosi in cima alle preferenze del pubblico dei viaggiatori tedeschi che, nel corso del 2007, hanno confermato la loro predilezione per il nostro Paese e per la varietà della sua offerta turistica. Anche gli operatori si sono dichiarati soddisfatti dell’andamento del prodotto Italia lo scorso anno, in particolare per quanto riguarda le città d’arte, il Lago di Garda e la costa adriatica.

Die Deutschen haben sich wieder in Italien verliebt Italien ist wieder am ersten Platz in der Einstufung der beliebtesten ausländischen Urlaubsziele der Deutschen. Dieses wichtige Ergebnis wurde anlässlich der Veröffentlichung der Daten einer Umfrage bekannt gegeben, die vom berühmten Forschungsinstitut Ipsos für BAT veranstaltet wurde. „Dieser Erfolg – sagte der Vorsitzende von ENIT für Deutschland, Österreich und Schweiz Marco Montini – ist das Ergebnis der ausdauernden Bemühungen der Agenzia in den letzten Jahren, die auf die Entwicklung des Image Italiens und der Förderung Italiens als Urlaubsziel abgezielt hat.”. Für das erste Mal seit den 80er Jahren hat Italien Spanien erstmals vom ersten Platz als beliebtestem ausländischem Ziel der deutschen Reisender verdrängt, die im Jahr 2007 unseres Land dank der vielfältigen touristischen Angebote gewählt haben. Auch die Reisenveranstalter sind mit den neunen Trend des 2007 – besonders mit dem Erfolg der Kunststädte, des Gardasees und der adriatischen Küste – sehr zufrieden.

Dalla Germania, alla “scoperta” dei centri congressuali italiani Il turismo congressuale “Made in Lombardia” piace ai Tedeschi. Una quindicina di tour operator tedeschi specializzati ha infatti visitato i principali centri congressuali della regione, facendo tappa in varie città, da Milano a Varese, da Bergamo a Cremona oltre al bacino del Garda. In particolare, ospite della città di Mantova, ha mostrato interesse per il Mamu (Mantova Multicenter), moderno e avanzato centro congressi della Camera di Commercio, che dispone di un auditorium da 400 posti, 12 sale attrezzate ad alta tecnologia, con una capienza complessiva di oltre 800 posti. La visita e l’accoglienza, curata dalle Camere di Commercio delle diverse città, rientra nella serie di iniziative volte alla valorizzazione del turismo congressuale nei confronti dei tour operator stranieri specializzati in questo specifico segmento.

Deutschland entdeckt die italienischen Kongresszentren Der Kongresstourismus in der Lombardei gefällt den Deutschen. Etwa fünfzehn in diesem Bereich spezialisierte deutsche Reiseveranstalter haben die wichtigsten Kongresszentren der Region besucht; die Delegation hat mehrere Etappen von Mailand nach Varese, von Bergamo, nach Cremona und auch am Gardasee gemacht. Mantua hat ein großes Interesse durch das Mamu (Mantova Multicenter) geweckt, ein modernes Kongresszentrum der Handelskammer mit einem 400 Plätze fassenden Auditorium und 12 High-tech Sälen mit einem Gesamtfassungsvermögen von über 800 Plätzen. Die Handelskammer der verschiedenen Städte haben die Besichtigungen und das Empfang der spezialisierten deutschen Reisenveranstalter sorgfältig gepflegt, diese Initiative gehört einem Entwikklungsprogramm für die Förderung des ausländischen Kongresstourismus in der Lombardei.

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PROMOSSO DA

EDITORIALE

Anche gli investimenti crescono in fiera l 23 gennaio ha avuto luogo a Londra la presentazione della Terza Ricerca sugli investimenti italiani nel Regno Unito, lavoro di ricerca svolto dai membri della nostra Camera. Questo studio ci ha dato l’opportunità di essere direttamente in contatto con molti imprenditori: un’esperienza molto interessante e gratificante. Dalla nostra ricerca emerge che nel Regno Unito operano 681 sussidiarie italiane, con un fatturato di 20 miliardi di euro e 46mila impiegati; e gli investimenti sono in continua crescita: un incremento che è la conseguenza della lunga cooperazione economica tra Italia e Gran Bretagna. Ma anche le cifre riguardanti gli ultimi scambi commerciali risultano essere molto positive: il mercato britannico sta infatti dando molte soddisfazioni economiche ai produttori italiani, soprattutto per il successo nei settori di alta qualità. In questo senso, “La Dolce Vita con Viva Italia” (a Londra dal 13 al 16 marzo 2008) costituisce una “finestra” ideale di opportunità di affari,

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LEONARDO SIMONELLI SANTI Presidente della Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito

sia individuali che aziendali, un punto di incontro per la cooperazione economica tra il Regno Unito e l’Italia. Alla Camera crediamo fermamente nell’importanza delle Fiere e delle esibizioni poiché le riteniamo un’efficiente strategia di promozione. Quest’anno “La Dolce Vita con Viva Italia” sarà la celebrazione dello stile di vita italiano. I visitatori potranno dedicarsi ad assaporare i migliori cibi e vini italiani, scoprendo le diverse regioni, attraverso Italian property & travel e prendendo ispirazione dalla

moda e del design italiano. Ma questa è solo una tra le tante fiere che si svolgono ogni anno nel Regno Unito, e che fungono da “ponte” tra il mercato britannico e quello italiano, promuovendo l’inimitabile Made in Italy. Del resto, le fiere fanno parte della storia delle civiltà (le prime sono state fatte risalire al VI secolo a.C.): erano – e sono tutt’oggi – momenti di commercio economico ma anche occasioni di festa, divertimento ed eventi culturali.

EDITORIAL

Also investments grow at fair Leonardo Simonelli Santi President of the Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom

n the 23rd January the presentation of the Third Survey of Italian Investments in the UK took place in London. The study was undertaken by the research department at the Chamber. Our survey has given us the opportunity to be directly in contact with many entrepreneurs: a very interesting and gratifying experience. The survey shows that in the UK there are 681 Italian subsidiaries with a turnover of 20 billion Euro and 46,000 employees. Investments show that there is an increasing long term economic co-opera-

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tion between Italy and the UK, but also the recent figure of trade are very positive. The UK market is giving many economic satisfactions to Italian producers, more and more in the increasing high quality sectors. This is why “La Dolce Vita with Viva Italia” (in London, from 13th to 16th March 2008) is certainly an ideal window of opportunity for business, individuals and agencies. It promises yet again to be a meeting point of bilateral interests of co-operation between Italy and the UK. At the Chamber we strongly believe in the importance of Fairs and Exhibitions as a more efficient way of promotion vis a vis individual effort. This year “La Dolce Vita with Viva Italia” show is a true celebration of Italian lifestyle. Visitors will be able to indulge in the finest Italian Food & Drink, discover Italy’s diverse regions, gain an insight into Italian property & travel and be inspired by beautiful Italian fashion and design. This is just one of the many exhibitions held annually in the UK which assists the Italian market within the UK and promotes the unique Made in Italy. Fairs are part of the history of civilisation (evidence points to early VI Century b.C.): fairs have been and are always moments of festivity with entertainment and cultural events. 107


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DAL 13 AL 16 MARZO 2008, IL MADE IN ITALY VA ALLA CONQUISTA DELLA CITY CON “LA DOLCE

Da Londra a Edimburgo, gli appuntamenti imperdibili per le aziende italiane interessate al mercato britannico. Naturalmente con l’assistenza della Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito

Tutti in fiera…

VITA

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di Helen Girgenti, Segretario Generale della Italian Chamber of Commerce & Industry for the UK ggigiorno, le fiere sono una grande industria in costante crescita, un’importante opportunità per lanciare e dare visibilità a nuovi o esistenti prodotti commerciali, e quindi per porsi alla guida del mercato. Inoltre, la partecipazione alle fiere offre l’opportunità di tenersi aggiornarti sui nuovi prodotti proposti sul mercato, di incontrare direttamente le aziende “chiave”, ed infine permette agli stessi distributori di consolidare rapporti diretti con i potenziali clienti. Al momento nel Regno Unito si svolgono ogni anno 3.839 manifestazioni, che coprono 55 settori. I più prestigiosi spazi espositivi sono EXC E L, Earls Court e Olympia a Londra, N EC a Birmingham, Ingliston a Edinburgo e Red Dragon a Cardiff. La Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito è stata la prima organizzazione a promuovere le importanti esposizioni di Fiera Verona – FierAgricola, Vinitaly, Fiere Cavalli, etc. – ed i 76 appuntamenti di Fiera Milano (ora la più grande in Europa), 26 dei quali promossi dalla nostra Camera; e, ancora, altre fiere minori, come Padova, Rimini e Trieste, etc. In seguito ci siamo impegnati ad aiutare e promuovere le aziende italiane presso le fiere britanniche, inizialmente a Londra, interessandoci in primo luogo al settore immobiliare e a quello dei prodotti naturali e biologici. In particolare, ancora una volta, per l’edizione del 2008, la Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito organizzerà il Padiglione Italiano, per un totale di 96 metri quadri, a Organic Products Europe 2008, una della più importanti esposizioni dedicata ai prodotti naturali e biologici nel Regno Unito. Considerando l’esperienza positive dello scorso anno, la nostra Camera crede fermamente che la fiera dei prodotti organici e naturali sia un’ottima opportunità per acquisire una solida posizione nel mercato britannico. Nel 2007, gli acquirenti hanno incontrato 575 produttori e fornitori, di cui 235 provenienti da 50 differenti nazioni. Tra i 6.000 buyer erano inoltre presenti i rappresentati di grande catene alimentari come Marks and Spencer, Tesco, Asda, Sainsbury’s, Somerfield’s, Waitrose, Budgens, Co-op, Planet Organic e Fresh&Wild.

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LA DOLCE VITA CON VIVA ITALIA. Dopo aver constatato che nel 2004 altri Paesi, quali Francia e Spagna, hanno avuto i loro eventi nazionali (rispettivamente, Vive la France e Viva España), abbiamo deciso di organizzare nel 2005 “Viva Italia”, un evento nazionale ripetutosi per tre anni consecutivi, che ha attirato più di 13mila visitatori e 120 espositori, ed è stato la più importante celebrazione del lifestyle italiano tenutasi a Londra. Per il 2008 abbiamo deciso di unire “la Dolce Vita con Viva Italia” e l’evento avrà luogo ad Olympia dal 13 al 16 marzo. In tale occasione, si incontreranno cibi e vini italiani, di stile, cultura, viaggi e proprietà immobiliare. Il connubio dei due eventi ha portato all’enorme crescita dell’esposizione. Quest’anno sono infatti previsti più di 25mila visitatori. Al di là dei vari espositori, i visitatori avranno a disposizione alcune attrazioni, tra cui “La Piazza” con un palco di scena “live”, scuole di cucina con famosi chef, festival del vino, teatro di viaggio ed infine una sfilata che ospiterà le creazioni di nuovi stilisti. APPUNTAMENTI SCOZZESI. Recentemente abbiamo cominciato ad organizzare anche un padiglione italiano per le esposizioni fuori Londra. Il dipartimento scozzese si sta sviluppando enormemente e possiede già un calendario di eventi molto fitto per i primi sei mesi del 2008. L’11 marzo ci sarà la presentazione della nuova FIAT 500 ad Edimburgo e per la serata è prevista la presentazione di “Italian Culture of Drinking Coffee”, l’arte italiana del bere il caffè. L’evento, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito con l’aiuto del Consolato Italiano e la collaborazione di Lavazza Caffè, offre l’opportunità di incontrare rappresentanti di aziende ed importatori dei settori ali108

FROM MARCH 13TH TO 16TH, 2008: MADE IN ITALY WILL TRY TO

Everybody to the fair… beyond the Channel oday, exhibiting is a growing industry and one that is constantly changing. Trade shows represent a powerful opportunity to enhance brand and product visibility, promote new and existing products, generate leads and drive sales. In addition, show participation enables you to learn about industry trends, gain competitor insights, make key industry contacts, and further solidify relationships with current customers. Currently in the UK there are 3,839 exhibitions listed covering 55 sectors. The main exhibiting halls are EXCEL, Earls Court and Olympia in London, NEC in Birmingham, Ingliston in Edinburgh and the Red Dragon Centre in Cardiff. The Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK has been firstly involved in promoting the Italian fair in the UK. Fiera Verona with the well established events of FierAgricola, Vinitaly, Fiere Cavalli etc. and Fiera Milano (now the largest in Europe) with its 76 events a year of which we promote 26, and smaller Fairs: Padova, Rimini, Trieste, etc. Then we started to look at the possibility of helping Italian companies to participate to British fairs initially in London in particular in the real estate sector and organic food.

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THE ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE AND INDUSTRY FOR THE UNITED KINGDOM

1 Princes Street London W1B 2 AY Tel. +44.20.74958191 info@italchamind.org.uk www.italchamind.org.uk

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VITA WITH VIVA ITALIA”

oltremanica

Alcuni momenti dell’edizione 2007 del Viva Italia Show

mentari (bevande e caffè). La Camera di Commercio, in occasione della Festa della Repubblica di giugno, organizzerà invece, per la seconda volta un padiglione italiano durante l’esibizione di “Gardening Scotland” (a Ingliston, Edimburgo, dal 3 maggio all’1 giugno). L’evento è la celebrazione nazionale del giardinaggio e dell’outside living. Il padiglione della Camera di Commercio sarà situato all’interno dell’International Food Fayre. Visto e considerato il successo degli anni scorsi, si è deciso di raddoppiare lo spazio previsto per il padiglione in modo da poter ospitare i vini e i prodotti alimentari italiani di qualità accanto alle mete turistiche italiane.

GLI EVENTI NELL’INGHILTERRA DEL NORD. Nel 1996 abbiamo aperto una nuova filiale della nostra Camera di Commercio a Manchester tramite un accordo con un’azienda italiana già esistente presieduta da Manuela Costanzo. Questo ufficio ha incrementato gradualmente la sua attività anche grazie alla fruttifera attività di molte aziende italiane nell’area (Bifranghi UK, Pirelli, Hoover-Candy, ItalLogistics e Giambrone&Law). Recentemente abbiamo partecipato alla prestigiosa fiera britannica di arredamento “Interiors Birmingham”, tenutasi presso il NEC, che comprende accessori di arredamento, illuminazione decorativa, decorazione di ambienti esterni. Pur essendo alla sua XIV edizione, questo è stato il primo anno in cui la nostra filiale è stata coinvolta. È stato creato un padiglione italiano unendo la creatività, varietà e qualità di 5 aziende italiane. Durante la durata della fiera, le azienda hanno ricevuto un ottimo riscontro da parte degli acquirenti e proprio per questo stiamo già prevedendo di creare un padiglione più ampio per il 2009, in grado di ospitare un numero maggiore di aziende italiane. In giugno, la Camera di Commercio lavorerà invece con il Trafford Centre di Manchester, e coordinerà un festival italiano che culminerà nella celebrazione del Made in Italy. Il Festival unirà lo stile e il lusso per l’arredamento della casa, moda, raffinati vini e ristorazione. In conclusione, vorremo sottolineare quanto per la Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito siano di estrema importanza il settore Fiere ed Esibizioni, essendo un ambito in continua crescita non solo nella capitale, ma anche nelle regioni circostanti. Vista e considerata la rapida espansione di questo settore, quest’anno la nostra Camera si impegnerà nel promuovere ulteriormente il Made Italy e la partecipazione italiana a questi eventi.

CONQUER THE CITY WITH “LA DOLCE VITA WITH VIVA ITALIA” Once again, for the 2008 edition, the Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK will organize the Italian Pavilion for a total exhibiting space of 96sq.m. at Organic Products Europe 2008, the most important trade fair for the organic and natural products sector in the UK. Considering last year’s positive experience, we are confident that the event will represent, for the trade operators of organic and natural products, a good opportunity to achieve a solid position within the UK market. In 2007, buyers met some 575 manufacturers and suppliers, 235 of them coming from 50 different nations. Representatives of chains such as Marks and Spencer, Tesco, Asda, Sainsbury’s, Somerfield’s, Waitrose, Budgens, Co-op, Planet Organic and Fresh & Wild were among the 6,000 buyers attending the event. “LA DOLCE VITA WITH VIVA ITALIA”. In 2004 noticing that other nations (France and Spain) had their national events (Vive la France and Viva España respectively) we organized in 2005 “Viva Italia” which has been running successfully for three years with around 13,000 visitors and 120 exhibitors and which was the main Italian lifestyle show to be held in London. For 2008 we have joined forces to create “La Dolce Vita with Viva Italia” which will be held at Olympia from the 13th to the 16th March 2008. The show will be a mixture of Italian food and drink, style, culture and travel and property. The show has grown enormously with the joining of the two exhibitions. This year we are expecting around 25,000 visitors. The exhibition will have many visitor attractions alongside the varied exhibitors such as “La Piazza” with a live entertainment stage, cookery school with celebrity chefs, wine festival, travel theatre and catwalk hosting creations from new designers.

ambrone & Law) and of the fast growth of the ecoACTIVITY IN SCOTLAND. Recently we have started to organize also Italian pavilions in exhibinomic activity. tions outside of London. In Birmingham we recently participated to the The Scottish branch is flourishing and has alUK’s largest furniture show “Interiors Birmingready a busy programme for the first six months of ham” held at the NEC. “Interiors Birmingham” incorporates halls housing furniture, furnishing 2008. On the 11th March there will be the presentation of the new FIAT 500 in Edinburgh and in the accessories, soft lighting and the design-led evening a presentation of “The Italian Culture of halls, collection, outdoor collection and lighting Drinking Coffee”. Organized by the Chamber uncollection. This year was the first that our Northder the auspices of the Italian Consulate General West branch was involved despite the show now and in collaboration with Lavazza Coffee and the being in its fourteenth year. An Italian Pavilion was Italian Cultural Institute in Edinburgh the event ofcreated by bringing together five Italian compafers the opportunity to meet representatives from nies well known for their creativity, unique variety food, drink and coffee companies and high quality craftsmanship. and importers. Over the three days the compaFrom London to In June on the occasion of the nies received a good response Edinburgh, the Festa della Repubblica the Cham- unmissable rendezvous from trade and the general public ber will organize for the second and in view of this, plans are alfor the Italian year running an Italian Pavilion companies interested ready under way to create a bigger within “Gardening Scotland” bein the British market. Italian Pavilion for 2009 housing ing held at Ingliston, Edinburgh more Italian furniture companies. Obviously with the from the 30th May – 1st June 2008. In June the Chamber will be support of the Italian working The exhibition is a national celealongside the Trafford Chamber of bration of gardening and outside Centre, Manchester co-ordinating living. The Chambers Italian Pavil- Commerce for the UK an Italian festival which culminates ion is located in the International in a celebration of all things Italian. Food Fayre. Following last years success the It is proposed that for one week in June the Centre pavilion will be double in size and will accommois brought alive with the theatre of Italy. date a fusion of high quality Italian wines and food The festival will bring together the very best in alongside tourism opportunities in Italy. stylish luxury for the home, fashion and fine wine ACTIVITY IN NORTHERN ENGLAND. We and dining. It is obvious to the Italian Chamber of opened the branch in Manchester in 1996 initially Commerce & Industry for the UK that Fairs and Exwith an agreement with an existing company and hibitions represent an important area of activity in particular with the Director of the company, which is growing not only in the capital but also in Manuela Costanzo. The branch is gradually buildregional areas. It is a rapidly expanding activity for ing up its activity taking advantage of the many the Chamber and will be a major service offered by Italian companies active in the area (Bifranghi UK, the Chamber to support Italian participation and to Pirelli, Hoover-Candy, Ital-Logistics and Gipromote “Made in Italy”. 109


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ELETTRODOMESTICI: IL RUOLO STRATEGICO DEL POST VENDITA

INDESIT COMPANY, leader UK nelle vendite e nel Service l mercato inglese degli elettrodomestici è storicamente il più importante e avanzato a livello internazionale e la sfida per la leadership oltremanica ha caratteristiche tutte sue. L’attenzione al consumatore-cliente raggiunge, infatti, picchi d’eccellenza dalla progettazione all’assistenza, con quest’ultima considerata elemento essenziale e determinante nell’acquisto. Indesit Company, leader indiscussa nelle vendite UK con una quota di mercato intorno al 30%, conferma la sua leadership anche nel Service e nei Centri di Assistenza Tecnica capillarmente diffusi sul territorio, che forniscono assistenza a oltre tre milioni di nuovi clienti ogni anno. Una scelta, questa, che accompagna il quinto Gruppo mondiale degli elettrodomestici, nel consolidamento della sua posizione di leader e che rappresenta un importante canale di contatto con i consumatori. Più che un service tradizionale, infatti, quello inglese di Indesit è un vero e proprio “Consumer Portal”, attraverso il quale l’azienda è in grado di essere costantemente vicina al consumatore, alle sue esigenze e che permette di accrescere la loyalty dei brand. A lavorare per questo obiettivo strategico c’è un team altamente specializzato e attento al cliente che garantisce un’assistenza postvendita ad una piattaforma di oltre 24 milioni di prodotti. Il service è gestito da un’unica sede a Peterborough, che comprende un Contact Centre, un team di tecnici qualificati e un magazzino ricambi.

I La vicinanza al consumatore è garanzia di successo. E a lavorare per questo obiettivo strategico c’è un team altamente specializzato

HOUSEHOLD APPLIANCES: THE STRATEGIC ROLE OF AFTER-SALES SERVICE

Indesit Company, leader in sales and service in the UK Being in touch with consumers is a guarantee of success. To this end, there is a highly specialized custumer-oriented team he UK white goods market has always been one of the biggest and most advanced in the world and the struggle for leadership in it has been quite unique. Focus on the consumer-client in the UK reaches peaks of excellence, from design through to after-sales service, the latter being considered a crucial parameter in purchasing choices. Indesit Company is the undisputed leader in terms of sales in the UK, with a market share of around 30%, and can also claim leadership in terms of its service network, covering the whole country and providing technical assistance to over three million new customers a year. This strategy was how the world’s no. 5 white goods group consolidated its leadership position by focussing on an important channel of contact with consumers. More than just traditional customer service, Indesit’s after-sales structure is a veritable “consumer portal" enabling it to be in constant touch with consumers, understand their needs and increase brand loyalty. To this end, a highly specialized, customer-oriented team guarantees premium after-sales service in the UK with a platform of over 24 million of products. The service is run from a single site in Peterborough comprising a Contact Centre, a team of engineers and a spare parts warehouse. CONTACT CENTRE. It manages initial contacts with consumers. Active 364 days a year, it can count on over 350 operators handling requests for information on products and organizing repair work and sales of spare parts, accessories and professional cleaning products for the home. The Contact Centre talks to 14,000 customers everyday and achieves a customer satisfaction rate near to 100%. SPECIALIST ENGINEERS. Professionalism, technical expertise, the capacity to listen and transparency are the qualities that make after-sales service one of Indesit’s many claims to excellence. Over the years, Indesit Service have set the standard in the UK market thanks to the level of service provided by over 1,100 field engineers offering rapid and reliable installation and repairs of free-standing and built-in appliances. Indesit Company monitors consumers’ opinions of its call centre and after-sales service and uses such information when designing training for employees working in such structures (call centre staff were given over 1,000 hours of training last year). SPARE PARTS WAREHOUSE. This is a 13,000 m2 site that runs the “next day” and “scheduled ” delivery system addressing both the trade and consumers, with over 45,000 spare parts in stock and 20,000 stock movements a day.

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CONTACT CENTRE. Gestisce il primo momento di contatto con il consumatore. Attivo 364 giorni l’anno, si avvale di oltre 350 operatori che gestiscono richieste di informazioni sui prodotti, prenotazione di interventi di riparazione, vendita di pezzi di ricambio, accessori e prodotti di pulizia professionali per la casa. Ogni giorno, il Contact Centre parla con oltre 14.000 clienti, raggiungendo una percentuale di customer satisfaction vicina al 100%. TECNICI SPECIALIZZATI. Professionalità, competenza tecnica, capacità di ascolto e trasparenza sono le caratteristiche che fanno del service una punta di eccellenza di Indesit. Negli anni, i Centri di Assistenza Tecnica sono diventati un punto di riferimento nel mercato inglese grazie al livello di servizio fornito da oltre 1.100 tecnici on field che offrono un servizio rapido e affidabile nell’installazione e riparazione di elettrodomestici free-standing e built-in. Indesit Company monitora la valutazione dei consumatori sui servizi di call center e di assistenza post vendita e, in base a questa, struttura la formazione dei dipendenti addetti a tali funzioni (nel corso dell’anno sono state svolte oltre 1.000 ore di training per gli addetti dei call center). MAGAZZINO RICAMBI. Ha una superficie di 13.000 m2 e gestisce un programma di consegne “next day” e programmate, sia per il trade sia per il consumatore, con oltre 45.000 parti di ricambio in giacenza e 20.000 movimentazioni di giacenze al giorno.


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NEWS

Il Regno Unito premia l’Italia Si è svolta a Milano lo scorso 24 gennaio la prima edizione di UK-Italy Business Awards Ceremony, riconoscimento promosso da UK Trade & Investment per premiare le aziende italiane che si sono particolarmente distinte nelle loro attività d’internazionalizzazione verso il Regno Unito. Questi i vincitori: Finmeccanica (categoria Investor of the Year); Pirelli Tyre (Innovation); Politecnico di Milano – Dipartimento di Bioingegneria (Knowledge Transfer Partnership); Eurotech (Research & Development); Carpisa/Kuvera Group (Internationalisation Business Award); Rossopomodoro (Internationalisation Business Award); Aicon Yachts (Internationalisation Business Award); Telsey (SME Successful Start Up); Tiscali (Business Technologies). Speciale riconoscimento anche al mondo dello spettacolo: l’artista Mario Biondi, celebre voce di “This is what you are”, ha infatti ricevuto il Career Recognition Award.

The United Kingdom awards prizes to Italy

Londra in festa per la FIAT 500 Alle ore 20.00 del 21 gennaio, a 500 ore dell’inizio del 2008, gli occhi di tutto il Regno Unito erano rivolti verso il British Airways London Eye che svelava, all’interno di una delle sue 32 cabine in vetro, una scintillante Fiat 500. Questa l’originale iniziativa di FIAT Group Automobiles UK Ltd per celebrare il lancio della nuova vettura sul mercato inglese. La straordinaria performance è stata seguita sia attraverso una diretta radio-televisiva sia da una postazione vicina alla ruota panoramica, dove erano presenti oltre 2000 invitati. Ad arricchire la serata, la musica di Mika, The Feeling e The Vibrants, e la suggestiva sfilata di Fiat 500, storiche e nuove, lungo le strade di Londra. “Siamo sicuri che questa vettura troverà un posto nel cuore di tutti – ha commentato Andrew Humberstone, Amministratore Delegato di FIAT Group Automobiles UK Ltd. – grazie al suo stile affascinante, ai consumi ridotti, alle numerose dotazioni di sicurezza e al grande rispetto ambientale”.

London parties the FIAT 500 Five hundred hours from the start of 2008, at 8.00 pm on 21st January, all eyes in the United Kingdom were turned towards the British Airways London Eye which unveiled a sparkling Fiat 500 inside one of the 32 glass cabins. The original initiative was made by FIAT Group Automobiles UK Ltd to celebrate the launch of the new vehicle on the British market. The extraordinary performance was followed both through a live radio-television broadcast and a position near the panoramic wheel, where there were more than 2000 guests. Music from Mika, The Feeling and The Vibrants and the evocative show of historic and new Fiat 500s along the streets of London enriched the evening. “We’re sure that this vehicle will find a place in everyone’s heart because of its fascinating style, reduced consumption, countless safety features and the great respect for the environment”, commented Andrew Humberstone, CEO of FIAT Group Automobiles UK Ltd.

Carlo Petrini tra le “50 persone che potrebbero salvare il pianeta” Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food, è tra le 50 persone che “potrebbero salvare il pianeta”. Lo sostiene l’autorevole quotidiano britannico The Guardian, che ha stilato una lista di personalità che si sono distinte per il loro impegno nel combattere inquinamento ed effetto serra, nella salvaguardia degli ecosistemi, nella promozione di metodi di sviluppo sostenibile, nella tutela di specie animali e vegetali in via d’estinzione. Petrini è l’unico italiano presente nell’elenco, a fianco di personalità internazionali di spicco come Angela Merkel, Al Gore, Leonardo Di Caprio. E poi premi Nobel, biologi, attivisti, imprenditori. Ma non solo. L’Agenda 2008 di The Economist, il più importante settimanale economico inglese, ha infatti segnalato il Salone del Gusto, principale evento Slow Food di quest’anno, come evento più importante del prossimo ottobre.

The first edition of the UK-Italy Business Awards Ceremony was held in Milan on 24th January. This is an award promoted by UK Trade & Investment to reward Italian companies who have been particularly outstanding in their work of internationalisation towards the United Kingdom. The winners were Finmeccanica (Investor of the Year category), Pirelli Tyre (Innovation), Politecnico di Milano, Bio-engineering Department (Knowledge Transfer Partnership), Eurotech (Research & Development), Carpisa/Kuvera Group (Internationalisation Business Award), Rossopomodoro (Internationalisation Business Award), Aicon Yachts (Internationalisation Business Award), Telsey (SME Successful Start Up) and Tiscali (Business Technologies). Special recognition was also given to show business – the artist Mario Biondi, the famous voice of “This is what you are”, received the Career Recognition Award.

Sulle tavole inglesi vince il Made in Italy. Ma spesso è falso “È significativo e preoccupante il fatto che il piatto preferito dagli inglesi siano gli spaghetti alla bolognese, che sono il più classico esempio di falso Made in Italy nel mondo”. Così la Coldiretti commenta la recente notizia secondo cui – come emerge dal sito Touchlocal.com – sulle tavole d'oltremanica, a piatti più tradizionali come il classico “fish and chips”, vengano preferiti gli “Spaghetti Bolognese”, di cui in Inghilterra esiste una versione venduta anche in lattina. Il fenomeno testimonia infatti la sempre maggiore presenza di locali dove sono offerti falsi prodotti Made in Italy, così come di imitazioni di prodotti alimentari italiani. “Il rischio reale – commenta la Coldiretti – è che si radichi nelle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane”.

Made in Italy is a winner on British tables. But it’s often false “The fact that the favourite dish of the British is Spaghetti Bolognese is significant and worrying as it is the most classic example of the false Made in Italy in the world”. Coldiretti made this comment on the recent news that, according to the web site Touchlocal.com, Spaghetti Bolognese, of which a tinned version is available in Britain, is preferred to more traditional dishes such as the classic fish and chips. The phenomenon also bears witness to the increasing number of cafés and snack bars offering false Italian products, such as those imitating Italian food products. According to Coldiretti, “the real risk is that false Italian food products take root on international tables and takes market space from the authentic version and making Italian specialities banal”.

Carlo Petrini among the “50 people who could save the planet” Carlo Petrini, founder and president of Slow Food, is among the 50 people who “could save the planet”. The statement was made by the authoritative British daily The Guardian which drew up a list of personalities who have distinguished themselves by their commitment to fighting pollution and the greenhouse effect, saving ecosystems, promoting methods of sustainable development, and the protection of animal and vegetable species in danger of extinction. Mr Petrini is the only Italian in the list and can be found alongside leading international figures such as Angela Merkel, Al Gore and Leonardo Di Caprio as well as Nobel prize-winners, biologists, activists and entrepreneurs. And not only. The Agenda 2008 of The Economist, the most important British economic weekly, indicated the Salone del Gusto, the main Slow Food event this year, as the most important event of next October. 111


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PROMOSSO DA

L’INTERVENTO DI STEFANO STARACE JANFOLLA, AMBASCIATORE D’ITALIA A CANBERRA

Un Paese giovane, che ha bisogno dell’Europa EDITORIALE

INSIEME, IN UN MERCATO CHE CRESCE Quello che si profila all’orizzonte è un altro anno ricco di attività per la CCIE di Sydney, sempre all’insegna della promozione dei rapporti commerciali fra Italia e Australia e dei valori, della cultura e dello stile di vita che contraddistinguono quello che è universalmente noto FRANK CARIOTI (non a caso) come il Bel Presidente della Camera di Paese. Commercio Per il 2008 abbiamo in Italiana a Sydney programma un’agenda densa di eventi, ai quali, siamo certi, in tanti parteciperanno col consueto entusiasmo: caratteristica peculiare dei nostri incontri, infatti, è quella di essere un mix collaudato tra opportunità di business e intrattenimento. Pensate solo all’idea dell’Aperitivo Club, capace di sposare la promozione di uno specifico prodotto con la tradizione tutta italiana del rinfresco serale, del brindisi in compagnia. Tale versatilità nel concepire nuovi servizi e nuovi modi di fare network, centrando l’interesse della community australiana, si è dimostrata un’arma vincente: all’ultima Convention Mondiale di Assocamerestero la nostra Camera si è confermata la prima al mondo per il terzo anno consecutivo. Questo, naturalmente, ci fa onore e ci spinge a proseguire lungo la strada che finora ha fruttato tanti successi. Se da un lato, però, i riconoscimenti non possono che gratificarci, dall’altro siamo ben consci che c’è ancora molto da lavorare per conquistare il cuore dell’imprenditorialità italiana, a tutt’oggi poco consapevole delle enormi potenzialità rappres entate dal mercato australiano. Un mercato che da quattordici anni a questa parte, grazie anche al traino cino-asiatico, è in costante crescita.

Un’eccezionale espansione e un’economia aperta e concorrenziale, fanno dell’Australia un mercato da affrontare con slancio, e da conquistare

ingrazio la redazione per l’invito a rivolgere un breve messaggio in occasione del primo numero di èItalia for Australia. L’Australia ha dall’inizio di dicembre un nuovo governo guidato dal Primo Ministro laburista Kevin Rudd, che ha promesso di continuare la politica economica e fiscale del precedente governo conservatore, correggendone alcuni aspetti in favore di una maggiore attenzione verso l’educazione e le questioni sociali. Vi sono quindi tutte le condizioni per la continuazione dell’eccezionale espansione economica che l’Australia ha conosciuto a partire dal 1991.

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EDITORIAL

Together, in a growing market Frank Carioti President of the Italian Chamber of Commerce in Sydney

nother full year for the Italian Chamber of Commerce in Industry in Australia has appeared on the horizon with its constant aim to promote business relationships between Italy and Australia, and the values, culture, and lifestyle for which the Bel Paese is (understandably) universally famous. We have a full calendar of events in which, we are certain, many people will participate with the usual enthusiasm: an unusual feature of our meetings, in fact, is the well-tested mix between business opportunities and entertainment. Just think of the Aperitivo Club idea which combines the promotion of a specific product with the thoroughly Italian tradition of the evening drink and toasts in company. Such versatility in conceiving of new services and new ways to network, focused on the interests of the Australian community, has demonstrated itself a winning strategy: at the last World Convention of the Association of Italian Chambers of Commerce Abroad, our Chamber was recognized as first in the world for the third consecutive year. Naturally, this makes us proud and motivates us to continue down the path that up until now has proved so successful. While the recognition is nothing less than gratifying, we are still well aware that there is much to do in order to conquer the hearts of Italian entrepreneurs who are still little aware of the enormous potential represented by the Australian market. A market that has seen constant growth for the past fourteen years, in part thanks to the driving force of Asia.

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Stefano Starace Janfolla

La crescita dell’economia australiana significa naturalmente opportunità anche per gli operatori stranieri, maggiori occasioni commerciali – e qui occorre ricordare che le nostre esportazioni sono cresciute nel primo semestre dell’anno del 19,1% – ma anche occasioni di investimento e di alleanze strategiche. L’Australia non è infatti solo miniere ed agricoltura, bensì anche infrastrutture, con ampi programmi di ammodernamento; scienza e tecnologia, con una crescita esponenziale del settore biotech e dell’information and communication technology; servizi ad alto valore aggiunto. L’Australia è un Paese giovane ed entusiasta, un’economia aperta e concorrenziale, che però guarda sempre più all’Asia come sua destinazione. L’Europa nel suo complesso resta ancora la prima fonte di investimenti e il principale partner commerciale. L’Italia ha delle posizioni da difendere e altre da conquistare. Spetta a noi tutti affrontare questo mercato, consapevoli che la partita non si gioca solo sul prezzo o sulla qualità dei prodotti, ma anche sulla realizzazione di relazioni industriali stabili e di lungo periodo con questo Paese.

ADDRESS BY STEFANO STARACE JANFOLLA, THE ITALIAN AMBASSADOR IN CANBERRA

A young Country that needs Europe An exceptional expansion and an open, competitive economy makes Australia a market to eagerly approach and conquer

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y thanks to the editorial staff for the invitation to write a brief message in honour of the first issue of èItalia for Australia. Starting in early December, Australia has had a new government guided by Prime Minister Kevin Rudd of the Labour Party who promised to continue the economic and fiscal politics of the preceding conservative government, making improvements in certain aspects in favour of increased attention to education and social issues. Therefore, all the conditions for a continuation of the exceptional economic expansion Australia has experienced since 1991 are in place. The growth of the Australian economy naturally also signifies opportunities for foreign workers, advantageous business opportunities – our exportations have grown in the first semester of the year to 19.1% – but also opportunities to invest and form strategic alliances. In fact, Australia is not only mining and agriculture, but also infrastructure with broad modernization programs; science and technology with an exponential increase in the biotech, information, and communication technology industries; plus high added value services. Australia is a young and enthusiastic country with an open and competitive economy that increasingly looks to Asia. Overall, Europe continues to be its prime source of investments and principle business partner. Italy has the dual position to defend and conquer. It rests with us all to approach this market, aware that the game is not only played by the price and quality of the products, but also by the establishment of stable, long term industrial relations with this country.

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AL VIA L’EDIZIONE 2008 DI “PASSIO. CULTURA E ARTE ATTORNO AL MISTERO PASQUALE”

Con “Passio 2008” la Sindone vola a Sydney di Don Silvio Barbaglia, delegato vescovile per la Pastorale della Cultura e responsabile di Passio 2008

La più grande riproduzione in stampa del santo telo verrà collocata ad agosto in Australia, in occasione della Giornata Mondiale dei Giovani con Papa Benedetto XVI

da SX: Mons. Antonio Riboldi; Massimo Donaddio; Don Silvio Barbaglia; Moans. Renato Corti

a Sindone di Torino, il sacro telo che la tradizione cristiana venera come il lenzuolo nel quale fu avvolto il Cristo morto e risorto, è il grande simbolo che guida lo svolgimento dell’edizione del 2008 di “Passio. Cultura e arte attorno al mistero pasquale” (www.passionovara.it). Tale progetto biennale, che si svolge nella Diocesi di Novara, comprende oltre 150 appuntamenti culturali, artistici e spirituali lungo il tempo di Quaresima e Pasqua, da mercoledì 6 febbraio a domenica 30 marzo. Lo scorso 22 gennaio nella sacrestia nuova del Duomo di Torino, in occasione di controlli tecnici della teca che contiene la santa Sindone, è stata realizzata dalla società novarese HAL9000 una ripresa fotografica costituita da 1649 fotogrammi che, assemblati mediante sofisticate tecniche digitali, producono l’immagine a più alta definizione esistente al mondo dell’intero telo, consentendo di osservare dettagli di un cinquantesimo di millimetro. A partire dall’operato di HAL9000 il progetto “ Pa s s i o ” , i n c o l l a b o r a z i o n e c o n i l Ce n t r o Internazionale di Sindonologia, la Commissione Diocesana torinese per la Sindone e il Museo della Sindone di Torino, ha realizzato la più grande riproduzione in stampa del santo telo (22 metri di base e 6 metri di altezza), che rimarrà collocata in Piazza Duomo a Novara fino a Pasqua. Si tratta di una composizione grafica funzionale a presentare l’immagine della Sindone commentata dai Vangeli, testimoni della Passione di Cristo accanto alle toccanti parole di Papa Giovanni Paolo II quando giunse a Torino in occasione dell’ostensione il 24 maggio 1998. Non si tratta solo di curiosità ma di autentica devozione quella che conduce molteplici passanti a sostare, scrutare, leggere con attenzione i commenti che rendono più comprensibile il mistero che avvolge la Sindone di Torino. La gigantografia verrà inoltre collocata nel mese di agosto a Sydney, in Australia, in occasione della Giornata Mondiale dei Giovani con Papa Benedetto XVI. Il richiamo all’immagine della Sindone nel progetto Passio è anche occasione culturale per riaprire finalmente il dibattito della discutibile datazione al radiocarbonio di cui ricorre il ventesimo anniversario proprio nel 2008. Con convegni, dibattiti, talk show, concerti, sacre rappresentazioni, celebrazioni, rappresentazioni teatrali, il progetto Passio offre l’occasione di rivisitare l’importante capitolo delle origini della fede cristiana che ritrova nel mistero pasquale il suo fondamento.

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THE 2008 EDITION OF “PASSIO. CULTURE AND ART AROUND THE EASTER MYSTERY” STARTS

The Shroud flies to Sydney with “Passio 2008” The largest reproduction in print of the Sacred Shroud will be in Australia in August for World Youth Day with Pope Benedict XVI he Turin Shroud, the sacred cloth which Christian tradition venerates as the sheet in which the body of the dead and resurrected Christ was wrapped, is the great symbol leading the 2008 edition of “Passio. Culture and art around the Easter mystery” (www.passionovara.it). The twoyearly project, held in the Diocese of Novara,

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includes more than 150 cultural, artistic and spiritual appointments throughout Lent and Easter from Wednesday 6th February to Sunday 30th March. The Novara-based company HAL9000 took 1649 photo frames during technical checks on the casket containing the Holy Shroud in the new sacristy of Turin Cathedral on 22nd January. These frames will be assembled using sophisticated digital techniques to produce the highest definition image in the world of the whole shroud, enabling the detail of a fiftieth of a millimetre to be observed. Starting with this work of HAL9000, the “Passio” project, in collaboration with the International Shroud Study Centre, the Turin Shroud Diocesan Commission and the Shroud Museum in Turin, has created the largest reproduction in print of the Sacred Shroud (22 m. wide and 6 m. high) which will stay in Piazza Duomo, Novara, until Easter. The print is a functional graphic composition presenting the image of the Shroud with

comments from the Gospels, witnesses of Christ’s Passion, alongside the touching words of Pope John-Paul II when he visited Turin for the exhibition of the Shroud on 24 May 1998. It’s not just curiosity but true devotion which leads many passers-by to stop, examine and carefully read the comments which make the mystery surrounding the Turin Shroud more comprehensible. The giant poster will also be displayed in Sydney, Australia, in August for World Youth Day with Pope Benedict XVI. The appeal of the image of the Shroud in the Passio project is also a cultural opportunity to, at long last, re-open the debate on the twentieth anniversary of the uncertain radio-carbon dating which falls in 2008. There will be conferences, debates, talk shows, concerts, sacred representations, celebrations, theatrical pieces in which the Passio project will give the opportunity to review the important chapter on the origins of the Christian faith which are based in the mystery of Easter. 115


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GLI IMPRENDITORI ITALIANI DEVONO FARE PROPRIA QUELLA “CULTURA DELLA DISTANZA”

AUSTRALIA, un mercato

Le fiere – anche grazie al supporto della CCIE di Sydney – possono rappresentare un ottimo “trampolino di lancio” per farsi conoscere di Nicola Carè, Segretario Generale della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia l saldo di interscambio tra Italia e Australia ha visto raddoppiare le esportazioni del primo dei due Paesi nell’ultimo decennio, grazie soprattutto alla forte espansione del secondo. Ciononostante, la presenza dei prodotti italiani sul territorio australiano è ancora piuttosto disomogenea, sia sotto il profilo merceologico che geografico, il che rappresenta un indice significativo delle potenzialità di un mercato ancora da conquistare. In questo contesto, la partecipazione ad esibizioni fieristiche è d’importanza fondamentale, laddove il know how delle fiere italiane incontra la vivacità e l’innovazione di quelle australiane. Se da un lato è vero che gli operatori locali, qui in Australia, sono abituati a recarsi frequentemente in Europa per acqui-

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sire nuovi contatti (specialmente in occasione di particolari esibizioni settoriali), dall’altro è pur vero che agli imprenditori italiani manca al momento quella “cultura della distanza” che oggi potrebbe fare la differenza. Il sistema fieristico italiano gode già di una certa fama fra industriali e giornalisti australiani, grazie anche all’intensa attività di missioni organizzate da Austrade (Agenzia Governativa per la Promozione del Commercio Internazionale) e della nostra stessa Camera; la scarsa informazione, in senso inverso, riguardo agli eventi fieristici che animano i traffici d’oltreoceano, meriterebbe invece di essere affrontata con adeguate azioni promozionali. FIERE IN AUSTRALIA: PERCHÈ PARTECIPARVI. Quale sarebbe, dunque, il vantaggio di partecipare a una fiera australiana, per un’azienda italiana? Innanzitutto quello di venire a contatto con potenziali clienti e partners di un mercato lontano, fiorente e in gran parte ancora “inesplorato”, a fronte di un investimento ragionevole, che non comporta particolari rischi. Tale partecipazione permetterebbe inoltre di comparare in loco prezzi e prodotti con la concorrenza, vantando, allo stesso tempo, un “marchio” di qualità universalmente riconosciuto e apprezzato come il Made in Italy. Non si può, peraltro, trascurare il fattore

“Cina”, inteso come: a) vicinanza al comparto asiatico e opportunità di crearsi un quartier generale privilegiato per sondare questo tipo di mercati; b) opportunità di accedervi e operarvi da una posizione di indubbia convenienza strategica. I SERVIZI DELLA CAMERA. Tutto questo, occorre ricordarlo, potendo altresì approfittare del supporto delle CCIE operanti sul territorio australiano. Come Camera di Commercio di Sydney, in particolare, abbiamo attivato convenzioni con enti fieristici italiani e agenzie speciali delle CCIAA che ci consentono di prendere parte attivamente alla realizzazione di missioni commerciali, i cui benefici, per un’impresa, sono molteplici: prima di tutto, partecipare all’evento sotto un vessillo che costituisce garanzia di attenzione e considerazione; in secondo luogo, poter contare sull’assistenza di personale qualificato, competente, bilingue e con un’ottima conoscenza della realtà economica locale, così come del mercato italiano; infine, ottenere contatti e appuntamenti business to business con operatori della community australiana nel relativo settore industriale di competenza. Dei nostri servizi si sono avvalse, tra le altre, aziende come la Ferrarelle e organizzazioni come Confagricoltura, che hanno preso parte, nello specifico, alle ultime due edizioni di Fine Food, la più nota fiera alimentare d’Australia.

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CHE OGGI POTREBBE FARE LA DIFFERENZA

ancora da conquistare ITALIAN ENTREPRENEURS SHOULD EMBRACE “DISTANCE CULTURE” THAT COULD MAKE THE DIFFERENCE TODAY

Australia, a market yet to be conquered he balance of interchange between Italy and Australia doubled the exportations of the first of the two countries in the last decade, thanks above all to the significant expansion of the second. In spite of this, Italian products in Australia are still somewhat unevenly distributed, in terms of both goods and geography, representing a significant indication of the potential of a market yet to be conquered. In this context, participation in fair exhibitions is of fundamental importance, where the know-how of Italian fairs meets the vivacity and innovation of Australian fairs. If on one hand it is true that the local Australian workers are used to travelling frequently to Europe in order to acquire new contacts (especially during particular industrial exhibitions), on the other hand it is equally true that at the moment Italian entrepreneurs are missing the “distance culture” that could make the difference today. The Italian fair system already enjoys a certain fame among Australian industries and journalists, thanks also to the intense activity of events organized by Austrade (Government Agency for the Promotion of International Trade) and our own Chamber; scarce information, in the opposite direction, concerning fair events that animate foreign trade, deserves to be faced with adequate promotional activity. AUSTRALIAN FAIR: WHY PARTECIPATE. What is the advantage then for an Italian company to participate in an Australian fair? First of all to make contact with potential clients and partners in a distant, blossoming market, still relatively “unexplored” and to face a reasonable investment that does not pose particular risks. Such participation would also permit on site comparison of competitive prices and products, while claiming a “brand” of quality universally recognized and appreciated such as Made in Italy. One cannot, however, ignore the “China” factor implyThe fairs – along with the ing: a) vicinity to the Asian region with opportunities to support of the Italian Chamber of Commerce in create an overall advantageous area for exploring such Australia – could represent markets; b) opportunities to enter and operate within the area from a position of undoubtedly strategic conan optimum publicity venience. “launch pad” CHAMBER’S SERVICES. All this happens, remember, while also being able to take advantage of the support of the Italian Chambers of Commerce operating in Australia. As the Chamber of Commerce in Sydney, in particular, we have held conventions with Italian fair organizations and special agencies of the CCIAA that allow us to take active part in putting together trade events, offering multiple benefits to an enterprise: first of all, to participate in an event under a banner that guarantees attention and consideration; second, to be able to count on the assistance of qualified, competent, bilingual personnel possessing superior knowledge of the local economic situation, as well as that in Italy; and finally to obtain contacts and business to business appointments with competent workers from the Australian community in related industrial sectors. Our services include, among others, agencies like Ferrarelle and organizations like Confagricoltura, which took part, to be specific, in the last two editions of Fine Food, the most famous food fair in Australia. In closing, we must mention, a particularly effective instrument that we can use to attract associates, workers, and the general pubic through mentions and advertisements of fair events: the Voi Tutti magazine. For some years now, the chamber magazine (much more than a simple newsletter) has affirmed itself as a national reference source for the diffusion of the Italian Lifestyle, thanks to the quality of its layout, high profile journalists, and the subjects dealt with, important to advertisers. The recent solidification of a partnership with the popular Vogue Living magazine through which Voi Tutti made its appearance in the newsstands, produced a considerable printing increase, which will prove important for promotional ends. This opportune editorial initiative aims to revamp our image, to attract a new public to the chamber orbit, also including, why not, young entrepreneurs, resourceful, willing to let themselves be seITALIAN CHAMBER OF COMMERCE AND duced by all things Italian and desirous to begin INDUSTRY IN AUSTRALIA INC. trade relations with our country. Level 20, 44 Market Street For further information about Australian fairs, Sydney NSW 2000 contact the Trade Fairs Coordinator at the ICCI in Tel +61 2 9262 5744 Sydney: Tel: +61 (0) 2.9262.5744; Fax: +61 (0) info@icciaus.com.au www.icciaus.com.au 2.9262.5745; e-mail: sselmo@icciaus.com.au.

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Non va trascurato, infine, uno strumento di particolare incisività che possiamo sfruttare per attirare soci, operatori, pubblico in generale, grazie ad apposite inserzioni e segnalazioni di eventi fieristici: il magazine Voi Tutti. La rivista camerale (ben più che una semplice newsletter) da qualche anno a questa parte si sta affermando come un punto di riferimento a livello nazionale nella diffusione dell’Italian Lifestyle, grazie alla qualità dell’impaginato, all’alto profilo degli articolisti e degli argomenti trattati, all’importanza degli advertisers. La recente acquisizione di una partnership con il popolare periodico Vogue Living, in allegato al quale Voi Tutti ha fatto la sua comparsa nelle edicole, ha prodotto un aumento di tiratura considerevole, che si rivelerà determinante a fini promozionali. Attraverso questa fortunata iniziativa editoriale, infatti, si mira ad avere un ritorno d’immagine, ad attrarre nell’orbita camerale un pubblico nuovo, composto anche, perchè no, da un’imprenditorialità giovane, intraprendente, disponibile a lasciarsi sedurre dall’italianità e desiderosa di avviare relazioni commerciali con il nostro Paese. Per informazioni più approfondite sulle fiere australiane, contattare il Trade Fairs Coordinator alla ICCI di Sydney: Tel: +61 (0) 2.9262.5744; Fax: +61 (0) 2.9262.5745; e-mail: sselmo@icciaus.com.au.

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AUSTRALIA

La Regione Puglia fa accordi in Australia Si è svolta ad Adelaide, nello Stato del South Australia, la cerimonia per la sottoscrizione di protocolli d’intesa tra la Regione Puglia, lo Stato del Sud Australia e la Camera di Commercio Italiana ad Adelaide. Gli accordi sottoscritti prevedono, tra le diverse iniziative, l’istituzione di borse di studio, scambi accademici e collaborazione nella ricerca e sviluppo tra i rispettivi istituti di ricerca e le università. Particolare interesse è stato espresso per l’insegnamento della lingua italiana in Sud Australia che rappresenta un modo per mantenere salde le origini di molti Australiani di nuova generazione. La visita della delegazione in South Australia ha reso inoltre possibile l’accordo con la Camera di Commercio Italiana ad Adelaide per l’apertura di 5 sportelli della Regione Puglia in Australia, che permetteranno alle imprese pugliesi di usufruire di una serie di servizi esclusivi erogati dalla stessa Camera.

Francesca Alderisi tra gli Italiani d’Australia Francesca Alderisi, per sette anni alla guida del programma di Rai International “Sportello Italia”, è stata protagonista di un lungo viaggio che l’ha portata ad incontrare la comunità italiana d’Australia. Eccola allora al Carnevale Italiano di Adelaide, in visita al Marconi Club di Sydney, e poi tra i soci dell’ANFE-Associazione Nazionale Famiglie Emigrati e dell’Italo-Australian Centre di Brisbane. Ultima tappa, la città di Melbourne, ospite del circolo Casa d’Abruzzo e di tanti altri club della città. “Per me è stato un viaggio molto importante, perché ho avuto modo di mantenere una promessa fatta durante le mie trasmissioni, e poter finalmente conoscere gli Italiani d’Australia”, ha raccontato Francesca Alderisi. E chi volesse ripercorrere il suo viaggio, può farlo attraverso il suo blog www.prontofrancesca.it, che ormai da mesi rappresenta una finestra aperta sul mondo degli Italiani all’estero.

Puglia signs agreements in Australia The ceremony for the signature of memoranda of understanding between Puglia, South Australia and the Italian Chamber of Commerce and Industry (ICCI) in Adelaide was held in Adelaide, South Australia. The agreements signed provide for the set-up of scholarships, academic exchanges and collaboration in research and development between the respective research institutes and the universities in various initiatives. Particular interest was expressed in teaching Italian in South Australia and this is a way of keeping the origins of many new generation Australians solid. The visit of the delegation to South Australia also made the agreement with the ICCI in Adelaide for the opening of 5 offices of Puglia in Australia possible. These will enable companies from Puglia to take advantage of a series of exclusive services provided by the Chamber.

Italo-australiani in vacanza... a Melbourne Dal 30 novembre 2007 al 2 marzo 2008, la State Library of Victoria di Melbourne ha ospitato la mostra “Victorians on Vacation”: fotografie, cartoline, poster, guide e un’affascinante serie di diapositive che hanno raccontato come gli abitanti del Victoria hanno trascorso le loro vacanze e il tempo libero sin dall’Ottocento – dai bagni a St Kilda ai campeggi, ai viaggi in caravan. Nell’ambito della mostra, uno speciale spazio è stato dedicato anche alla comunità italiana. Grazie alle visite guidate condotte in lingua italiana da Laura Mecca, già direttrice della Società Storica Italiana del Co.As.It., è infatti stato possibile riscoprire le tradizioni delle scampagnate degli emigranti italiani – dove non mancavano mai la musica di una fisarmonica e di una chitarra, così come i cestini pieni di piatti tipici e vino fatto in casa. ITALIAN-AUSTRALIANS ON HOLIDAY... IN MELBOURNE The State Library of Victoria, Melbourne, hosted the exhibition “Victorians on Vacation” of photographs, postcards, posters, guides and a fascinating series of slides showing how the inhabitants of Victoria spent their holidays and free time from the nineteenth century on – from swimming at St Kilda to camping and caravan holidays, from 30 November 2007 to 2 March 2008. A special space was given to the Italian community within the exhibition. Laura Mecca, former director of the Italian Historical Society of Co.As.It., led guided tours in Italian making the rediscovery of the traditions of the day-trips of Italian migrants, in which the music of an accordion and a guitar was never missing, just like the baskets full of traditional dishes and home-made wine, possible.

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Francesca Alderisi is one of the Italians of Australia Francesca Alderisi, who presented the Rai International programme “Sportello Italia” for seven years, was the central figure of a long journey which led to her meeting the Italian community in Australia. She was at the Italian Carnevale in Adelaide, visited the Marconi Club in Sydney and then met the members of the ANFE – National Association of Migrant Families and the ItalianAustralian Centre in Brisbane. The last stop was Melbourne, where she was guest of the Casa d’Abruzzo and many other clubs in the city. “It was a very important trip for me because I had the opportunity to keep a promise made during my broadcasts and finally meet the Italians of Australia”, she said. Anyone who wants to follow the route of her journey once more can do it through her blog www.prontofrancesca.it which has been a window on the world of Italians abroad for months.

Dall’Italia all’Australia, sempre Primo All’interno di “Identità di Vino”, newsletter di “Identità Golose”, Congresso Italiano di Cucina d’Autore (svoltosi a Milano dal 27 al 30 gennaio), è stato dedicato un servizio alla Primo Estate, cantina che sorge in una delle più importanti valli vitivinicole australiane. “La storia di questa cantina – si legge – inizia come tante altre, con Primo Grilli che, nel 1953, scappa dall’Italia per tentare la fortuna in Australia, allora continente selvaggio e davvero lontano da casa. Vent’anni dopo inizia la coltura della vigna in quella che oggi è una delle aree a maggior sviluppo in questa produzione, la McLaren Vale, South Australia”. “Il legame con l’Italia – si legge ancora – è sempre fortissimo, e forse è per questo che i vini Primo incontrano più facilmente il nostro favore perché lo stile che li contraddistingue è pienamente italiano, ma con morbidezze e setosità tipiche invece della produzione australiana”.

From Italy to Australia, still Primo There was an article on Primo Estate, the vineyard in one of the most important Australian wine-producing valleys in “Identità di Vino”, the newsletter of “Identità Golose”, the Italian Congress of Original Cuisine (held in Milan from 27 to 30 January). “The story of this vineyard”, it says, “started like many others, with Primo Grilli fleeing Italy to seek his fortune in Australia in 1953. At the time, Australia was a wild continent truly a long way from home. Twenty years later, he started cultivating vines in what, today, is one of the areas of greatest development in this production – McLaren Vale, South Australia. The link with Italy is still very strong and it may be for this reason that Primo wines are more easily favoured by us as the style which identifies them is truly Italian but has a roundness and silkiness typical of Australian production”.


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