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Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno X - n. 56 - e 3,00
SPECIALE PAESE IL MINISTRO CLAUDIO SCAJOLA:
La Russia è sempre più “italiana” Russia becomes more and more “Italian” 8 SEZIONI PAESE
èItalia for USA èItalia for CANADA èItalia for RUSSIA èItalia for BRASILE èItalia for FRANCIA èItalia for GERMANIA èItalia for REGNO UNITO èItalia for AUSTRALIA
Speciale
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Enrico Bracalente, Amministratore unico dell'azienda NeroGiardini
SOMMARIO
ANNO X - N. 56 - MARZO-APRILE 2009
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Editoriale Italia Bella Dal Quirinale Dalla Farnesina Italiani nel Mondo Riflettori sulle donne Triennale Bel Paese Borghi d’Italia Moda Mondo Motori Sport èItalia for Italy èItalia for USA èItalia for Canada èItalia for Russia èItalia for Brasile èItalia for Francia èItalia for Germania èItalia for Regno Unito èItalia for Australia
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Speciale Russia
“Floresta Móbile” design sostenibile
NeroGiardini: un marchio sinonimo di produzione tutta italiana, di alta qualità, e manodopera artigianale specializzata. Intervista all’Amministratore Unico Enrico Bracalente.
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di / by Sergio Luciano La rubrica di Maria Grazia Cucinotta / The column by Maria Grazia Cucinotta Bari “restituisce” la Chiesa Russa di San Nicola / Bari “gives back” the Russian Church of St. Nicholas In cammino verso il G8 de L’Aquila / Towards L’Aquila G8 La Protezione Civile in prima linea / The Protezione Civile in the front line Rita Levi Montalcini, un secolo di vita e di ricerca / Rita Levi Montalcini, 100 years of life and research Largo ai giovani! / Make way for young people! Marche, terra dai mille volti / The Marche Region, a territory with a thousand resources San Ginesio, il “balcone” dei Sibillini / San Ginesio, the “balcony” of the Sibylline Moda e Design, a Milano le eccellenze si incontrano / Fashion and Design, excellence meets in Milan Le due ruote italiane strizzano l’occhio a Singapore / Italian bikes make eyes at Singapore Perchè l’Italia non vince più / Why Italy is no longer winning CCIE-PMI: una solida rete per contrastare la crisi / CCIEs-SMEs: a solid network to fight the crisis Moda, arredamento, alimentare per conquistare gli USA / Fashion, furniture, food to conquers the US Parola d’ordine: adattamento / Keyword: flexibility L’Italia deve “intercettare” i capitali russi / Италия должна «перехватить» росcийские капиталы Il Brasile torna ad attrarre gli investitori / O Brasil volta a atrair investidores Per crescere, dobbiamo evolverci / Le CC Italiennes doivent continuer leur évolution Energie rinnovabili, un settore che cresce / Erneuerbare energien: ein markt auf der Überholspur “Green shoots”: c’è da fidarsi? / “Green shoots”: “flourishing” or “withering”? Un mercato lontano ricco di opportunità / A distant market full of opportunities
8 SEZIONI PAESE Redazioni presso le Camere di Commercio Italiane di: Londra, Monaco, Mosca, New York, Nizza, San Paolo, Sydney, Toronto. In collaborazione con le Istituzioni italiane all’estero.
UFFICIO DI CORRISPONDENZA
c/o la redazione di America Oggi Domenico Delli Carpini
èItalia for RUSSIA Camera di Commercio Italo-Russa Presidente: Rosario Alessandrello Segretario Generale: Michele Brustia
èItalia for GERMANIA Camera di Commercio Italiana di Monaco Presidente: Annamaria Andretta Segretario Generale: Alessandro Marino
èItalia for USA Camera di Commericio Italiana di New York Presidente: Alberto Comini Segretario Generale: Francesco De Angelis
èItalia for BRASILE Camera di Commercio Italiana di San Paolo Presidente: Edoardo Pollastri Segretario Generale: Francesco Paternò
Coordinamento Editoriale CCIE Gaetano Fausto Esposito ASSOCAMERESTERO
èItalia for REGNO UNITO Camera di Commercio Italiana di Londra Presidente: Leonardo Simonelli Santi Segretario Generale: Helen Girgenti
èItalia for CANADA Camera di Commercio Italiana di Toronto Presidente: George Visintin Segretario Generale: Corrado Paina
èItalia for FRANCIA Camera di Commercio Italiana di Nizza Presidente: Nicola Caprioni Segretario Generale: Agostino Pesce
èItalia for AUSTRALIA Camera di Commercio Italiana di Sydney Presidente: Nick Di Girolamo Segretario Generale: Nicola Carè
Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Tiratura media n. 200.000 copie - Diffusione media n. 196.000 copie - Bimestrale, 6 numeri all’anno. Distribuzione in edicola e in abbonamento.
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èItalia
EDITORIALE
IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO Fondatore - Direttore Editoriale Domenico Calabria Direttore Responsabile Antonino Di Capizzi Condirettori Rosario Alessandrello Francesco Fusco Capo Redattore Centrale Ghileana Galli Redazione Dino Alias, Valerio Alias (Motori), Mauro Aprile (Responsabile Cultura USA), Adelmo Brustia, Eunice Cappelletti, Pina Costa, Umberto Forte, Silvana Genzone, Gaetano Lo Russo, Gloriano Mazzè, Umberto Mucci, Piero Piccardi, Corine Potrich, Flavio Ramella, Giuseppe Rochira, Camilla Sala, Pietro Viola, Paul Wicks, Franco Zuccalà (Sport) Senior Contributors Carlo Azeglio Ciampi (primo editoriale di èItalia), Boris Biancheri, Mario Boselli, Giovanni Castellaneta, Silvana La Bella, Sergio Luciano, Giorgio Mulè, Gabriele Sardo, Ronald P. Spogli, Vittorio Surdo, Francesco Talò, Giuseppe Tripoli, Michele Valensise, Giancarlo Elia Valori Art Director Marco Marino Grafica Deborah Bianchi Traduzioni Erica Giamello, Spike Bds Eleonora Biondi (èItalia for Canada)
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l premio Mediobanca, assegnato come ogni anno dall’istituto che fu di Enrico Cuccia per segnalare le aziende che si siano contraddistinte per dinamismo e innovazione, è andato pochi giorni fa alla Geox di Mario Moretti Polegato, l’intraprendente imprenditore di Montebelluna che, figlio d’arte enologica, si è reinventato in tutt’altro settore, puntando tutto su un’idea vincente, quella sintetizzata nel celeberrimo slogan “La scarpa che respira”. Oggi, dall’alto di quasi 900 milioni di euro di fatturato, Moretti Polegato si considera legittimamente cittadino del mondo. Il suo prodotto, rigorosamente italiano nella concezione e nell’ingegnerizzazione, nasce però all’estero, soprattutto in Romania o in altri Paesi a basso costo del lavoro, senza però comprometterne la qualità, che è anzi un fiore all’occhiello del gruppo. Ebbene: il caso Geox, con la sua irresistibile ascesa e la sua diffusione rapidissima e globale conferma che, pur non esistendo un “ingrediente segreto” per il successo, le due condizioni per la crescita sono la globalizzazione commerciale (e quando possibile anche industriale) dei propri prodotti e l’innovazione, anche nei settori apparentemente più maturi, come le calzature. Un altro esempio di Made in Italy che si sta dimostrando in grado di affrontare con successo la crisi è quello a cui dedichiamo la storia di copertina, il noto marchio calzaturiero NeroGiardini, guidato da Enrico Bracalente. Nel suo caso, creatività e qualità si sposano ad un altro importante “ingrediente”: il legame con il territorio e con la tradizione artigianale. “Un patrimonio inestimabile che – come spiega Bracalente – deve essere valorizzato al meglio”. Internazionalizzazione, innovazione, ricerca costante della qualità e, allo stesso tempo, attenzione per la tradizione. Sono questi i soli, veri, antidoti alla crisi economica globale.
Stampa Comp-Editoriale Veneta Distribuzione Messaggerie Internazionali SpA Editore e Abbonamenti Newscorp International Srl Via Foscolo 4 - 20121 Milano Tel. + 39 02.3664.2071 eitalia@italplanet.it
EDITORIALE DI SERGIO LUCIANO
Antidoti alla crisi
Pubblicità Italplanet by Intl. Media Srl Via Foscolo 4 - 20121 Milano Tel. +39 02.3657.1696 marketing@italplanet.it
PARTNER EDITORIALE
MEDIA PARTNER
DIFFUSIONE Diffusa in 200.000 copie in Italia e all’estero a: Ministeri, Regioni, Province e Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour Operators, Ambasciate e Consolati, 74 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) e loro soci, Uffici ENIT e ICE, aziende italiane leaders nel mondo. In edicola in Italia, negli USA e in Canada.
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10 anni con voi c
Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno X - Gennaio-Febbraio 2009 - n. 55 - e 3,00
ANNO X
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Tuteliamo
i campioni del Made in Italy Let's defend the champions of Italian production SPECIALE GRAN BRETAGNA IL MINISTRO CLAUDIO SCAJOLA:
Meno protezionismo, più collaborazione Less protectionism, more collaboration 8 SEZIONI PAESE
pag. pag. pag. pag. BRASILE pag. FRANCIA pag. GERMANIA REGNO UNITO pag. pag. AUSTRALIA
èItalia for USA
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Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria
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“EsteriCult”: un social network per la cultura e la lingua italiana
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“Sapremo lavorare insieme, per un mondo più sicuro” Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, una calorosa lettera nella quale si richiamano la portata delle sfide che si possono meglio affrontare insieme e, in pari tempo, le straordinarie opportunità che possono far avanzare le finalità dell’alleanza tra Stati Uniti e Italia. “Nel cominciare a lavorare insieme – scrive il Presidente Obama – sono consapevole della fondamentale importanza del nostro rapporto. Ho fiducia che sapremo lavorare in uno spirito di pace e di amicizia per costruire, nei prossimi quattro anni, un mondo più sicuro”. “Guardo decisamente – conclude la lettera – alla collaborazione con lei in questo sforzo, e alla promozione di eccellenti relazioni fra i nostri due Paesi”.
“WE’LL KNOW HOW TO WORK TOGETHER FOR A MORE SECURE WORLD” Giorgio Napolitano, President of the Republic of Italy, has received a warm letter from Barack Obama, President of the United States of America. His letter discusses both the magnitude of the challenges that can be better faced together and the extraordinary opportunities which can promote the aspirations of both the United States and Italy. “As we start working together,” wrote President Obama, “I’m aware of the fundamental importance of our relationship. I’m sure we’ll know how to work together in a spirit of peace and friendship to build a more secure world in the next four years.” The letter concluded with, “I look decidedly to collaboration with you in this effort, and the promotion of excellent relations between our two countries.”
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Il Ministero degli Affari EsteriDirezione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale, ha lanciato una nuova piattaforma editoriale collaborativa dedicata alla promozione della lingua e della cultura italiana all’estero, denominata “EsteriCult” (www.estericult.it). Si tratta di una piattaforma al contempo istituzionale ed informale, flessibile ed aperta a contributi esterni, che si propone come luogo di incontro tra Istituzioni e singoli utenti interessati a contribuire in modo interattivo a promuovere la cultura e la lingua italiana, offrendo in condivisione contenuti originali, traduzioni in lingue straniere e commenti. Chiunque può partecipare a questo straordinario progetto, registrandosi alla piattaforma e inviando testi, contributi e commenti in lingua italiana o in una delle lingue veicolari del proprio Paese.
“ESTERICULT”: A SOCIAL NETWORK FOR ITALIAN CULTURE AND LANGUAGE The Ministry of Foreign Affairs – General Division for Cultural Promotion and Co-operation, has launched a new collaborative editorial platform, named “EsteriCult” (www.estericult.it) especially for the promotion of Italian culture and language abroad. The platform is both institutional and informal, flexible and open to outside
Caffarel sbarca a Tokyo Caffarel, azienda piemontese leader nella produzione di cioccolato di alta qualità, è sbarcata nella capitale giapponese, aprendo un punto vendita monomarca. Situato all’interno di Grandsta, la più importante stazione ferroviaria di Tokyo, il nuovo negozio offre un’ampia varietà di pralines oltre ai grandi classici di Caffarel, come il Gianduiotto e il Nocciolotto. È possibile inoltre degustare le golose prelibatezze della pasticceria realizzate ogni giorno dagli chef con i prodotti semi-lavorati di Caffarel. L’apertura di Tokyo avviene a seguito del successo dei due negozi Caffarel nella città giapponese di Kobe e conferma un’importante crescita sui mercati esteri di questa “ambasciatrice” del gusto italiano.
CAFFAREL ARRIVES IN TOKYO Caffarel, the Piedmont leader in the production of high quality chocolate, has arrived in the Japanese capital, opening an Caffarel sales outlet. The new shop is located inside Grandsta, the most important railway station in Tokyo, and will offer a wide variety of pralines in
contributions. It seeks to be a meeting place between institutions and individual users interested in interactive contributions in the promotion of Italian culture and language, offering to share original contents, translations into foreign languages and comments. Anyone can take part in this extraordinary project, registering with the platform and sending texts, contributions and comments in Italian or one of the languages of their country.
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
RICARDO MARTINELLI, FROM LUCCA TO LEADING PANAMA The new President of Panama is Ricardo Martinelli, 57, with Tuscan roots as the grandson of an emigrant from Lucca. The center-right candidate had a landslide victory in the presidential elections, an established entrepreneur who is the incarnation of the American dream, beat Balbina Herrera, garnering 61% of the vote. Mr Martinelli studied in America, first at the Military Academy in Staunton, Virginia,
Ricardo Martinelli, da Lucca alla guida del Panama Nuovo Presidente per il Panama: si tratta di Ricardo Martinelli, cinquantasette anni, di origine toscane, nipote di un emigrante che partì da Lucca. Il candidato del centrodestra – che ha stravinto le presidenziali, battendo con il 61% dei consensi Balbina Herrera – è un imprenditore affermato e incarna perfettamente il sogno americano. Martinelli ha infatti studiato negli States: prima all’Accademia militare di Staunton, in Virginia, poi all’Università dell’Arkansas, dove ha frequentato un master in Business administration. Dopo gli anni scolastici, Martinelli ha investito tutto negli affari, fino ad arrivare a fondare la “Súper 99”, la più grande azienda privata di Panama. Punto di forza è la grande distribuzione, con i “Supermercados 99”. Tra le altre attività imprenditoriali, anche l’industria terziaria con la “Plastigol” e il settore immobiliare con la “ERA Panama”. Martinelli inizierà il proprio mandato dal 1° luglio e resterà in carica fino al 2014.
then at the University of Arkansas, where he gained a Master’s in Business Administration. After he left school, Mr Martinelli devoted his life to business, founding “Súper 99,” the largest private company in Panama. It’s main strength is large-scale distribution, with the “Supermercados 99.” Other areas of entrepreneurship include the tertiary sector with “Plastigol” and the property sector with “ERA Panama.” Mr Martinelli will begin his presidency on 1 July and will remain in power until 2014.
Monza, capitale mondiale della cultura Sarà la città di Monza ad ospitare il prossimo il Forum Mondiale della Cultura organizzato dall’Unesco. L’incontro, che avrà luogo dal 24 al 26 settembre 2009 alla Villa Reale, verterà su “Cultura e impresa” e vedrà la partecipazione di circa 200 personalità provenienti da tutto il mondo. L’Italia ha così dato seguito all’invito – indirizzato al Ministro degli Esteri Franco Frattini dallo stesso Direttore Generale dell’Organizzazione parigina, Koichiro Matsuura, e accolto con entusiasmo anche dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi – ad ospitare nel nostro Paese un evento unico nel suo genere, cui parteciperanno esponenti istituzionali, imprese, attori pubblici e privati, accomunati dalla volontà di valorizzare il sicuro apporto delle industrie culturali alla crescita economica.
MONZA, WORLD CULTURE CAPITAL Monza will host the next World Culture Forum organised by UNESCO. The meeting, which will take place from September 24-26
2009 at the Villa Reale, will be about on “Culture and Business” About 200 people from all over the world will participate. In this way, Italy has followed up the invitation, addressed to Franco Frattini, Foreign Minister, by Koichiro Matsuura, the general director of the Paris-based organisation and also enthusiastically welcomed by Sandro Bondi, Minister of Cultural Assets and Activities, to host a unique event in Italy. Institutional figures, businesses, and public and private players will take part in the common goal of a desire to enhance the positive contribution of culture to economic growth.
Pizza e spaghetti anche per la Corea del Nord È stato aperto a Pyongyang, capitale della Corea del Nord, il primo ristorante italiano. “Merito” del leader Kim Jong II, appassionato delle specialità culinarie Made in Italy, che avrebbe addirittura fatto sì che un gruppo di cuochi nordcoreani andasse “in missione” a Napoli e Roma per apprendere i “segreti” di pasta e della pizza. Come riporta il quotidiano nipponico e filonordcoreano Choson Sinbo, il ristorante, aperto a dicembre, è sempre molto affollato di clienti che non avevano mai avuto modo prima di assaggiare i piatti della cucina italiana, ben conosciuti tuttavia nel Paese attraverso i giornali e la televisione.
PIZZA AND SPAGHETTI IN NORTH KOREA
addition to the great Caffarel classics such as Gianduiotto and Nocciolotto. It will also be possible to taste the choice pastrycook morsels made each day by the chefs with semi-processed Caffarel products. The opening in Tokyo follows the success of the two Caffarel shops in Kobe and confirms the significant growth in overseas markets of this “ambassador” of Italian taste.
The first Italian restaurant has opened in Pyongyang, capital of North Korea. The credit goes to leader Kim Jong II, passionate supporter of Italian culinary specialities. He apparently sent a group of North Korean chefs on a “mission” to Naples and Rome to learn the “secrets” of pasta and pizza. As reported by the Japanese daily newspaper and North Korea supporter, Choson Sinbo, the restaurant opened last December and is always filled with patrons who’ve never had the opportunity before to taste Italian dishes that are well-known in North Korea through newspapers and television.
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DAL QUIRINALE
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IL PIÙ IMPORTANTE LUOGO SACRO DI PELLEGRINAGGIO PER LA RUSSIA DOPO GERUSALEMME
Bari “restituisce” a Mosca la Chiesa Russa di San Nicola NEL CORSO DI UNA CERIMONIA UFFICIALE, IL PRESIDENTE NAPOLITANO HA SIMBOLICAMENTE CONSEGNATO AL PREMIER RUSSO MEDVEDEV LE CHIAVI D’ARGENTO DELLA CHIESA
di Domenico Calabria
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e trattative erano iniziate nel marzo 2007, in occasione della visita del premier russo Vladimir Putin a Bari, e finalmente, lo scorso 1° marzo, ha avuto luogo la cerimonia ufficiale: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha infatti consegnato nelle mani del Presidente della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, le chiavi d’argento, simbolo del passaggio di proprietà, della Chiesa ortodossa di San Nicola al Patriarcato di Mosca. Rivolgendosi al Presidente Medvedev, il Capo dello Stato ha definito questo atto “un grande onore e piacere”, in quanto rappresenta il “simbolo dell’amicizia fra i nostri paesi e i nostri popoli”, ma anche “dello storico dialogo tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa russa”, così come, soprattutto, “del più generale impegno comune a rafforzare la cultura della pace, nella comprensione reciproca e nell’avvicinamento fra le diverse tradizioni spirituali e culturali. Impegno che è la migliore risposta al diffondersi di fenomeni di intolleranza e di fondamentalismi aggressivi che negano o minacciano conquiste essenziali di libertà e progresso civile”. La Chiesa Russa di Bari è certamente l’unico esemplare ortodosso nell’Europa Occidentale non solo per importanza ma anche per imponenza. Altissima, caratterizzata dalla classica cupola a cipolla e dal tetto ricoperto di verdi piastrelle in ceramica, la chiesa con il relativo complesso venne realizzata per ospitare i numerosi pellegrini che, nei loro viaggi verso la Terra Santa, facevano tappa nel capoluogo pugliese per venerare le reliquie di San Nicola. La posa della prima pietra avvenne il 22 maggio del 1913: in quell’occasione le autorità baresi e russe portarono in dono una grande icona di San Nicola, dipinta secondo i modelli antichi. La costruzione fu completata solo dopo la fine della prima guerra mondiale. Da allora i pellegrinaggi continuano anno dopo anno. Nel 1937 la chiesa – considerata ponte con le civiltà dell’Est Europa e del bacino orientale del Mar Mediterraneo – divenne proprietà del Comune di Bari, che s’impegnava a rispettare la proprietà ecclesiastica della costruzione, a conservare il tempio nella sua funzione religiosa e a destinare alcuni locali dell’ospizio dall’Istituto per l’infanzia abbandonata “M. Diana”. La chiesa è stata di recente protagonista di lavori di restauro che le hanno ridonato lo splendore originario.
THE SECOND MOST IMPORTANT PLACE OF PILGRIMAGE FOR RUSSIA AFTER JERUSALEM
Bari “gives back” to Moscow the Russian Church of St. Nicholas During an official ceremony, the President of the Italian Republic Napolitano symbolically gave the Russian Prime Minister Medvedev the silver keys of the Church
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he negotiations started in March 2007 on the occasion of the visit of the former Russian Prime Minister Vladimir Putin to Bari. On March 1st, 2009 the official ceremony took place: the President of the Italian Republic Giorgio Napolitano gave the President of the Russian Federation, Dmitry Medvedev, the silver keys of the Orthodox Church of St. Nicholas as a symbol of the transfer of property to the Moscow Patriarchate.
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Addressing President Medvedev, Napolitano described this ceremony as “an honor and a pleasure,” since it is the symbol “of friendship between our countries and populations,” but also of “the historic dialogue between the Catholic Church and the Russian Orthodox Church,” as well as of “the general common commitment to consolidate the culture of peace, mutual understanding and closer relations between different spiritual and cultural traditions. Commitment is the best weapon against intolerance and aggressive fundamentalism that threatens or denies essential achievements for freedom and civil progress.” The Russian Church in Bari is a unique example of an Orthodox Church in Western Europe for its importance and for its majestic building, which is extremely tall and has the typical onion-shaped dome with the roof covered by green ceramic tiles. The church complex was built to host the large number of pilgrims who stopped in Bari to venerate the relics of St. Nicholas on their way towards the Holy Land. The first stone was laid on the 22nd May 1913: on that occasion the Russian representatives and those of Bari brought to the church a large icon of St. Nicholas,
which had been painted following ancient Russian models. The building was finished only after the First World War. Since then, pilgrims have been visiting the church every year. In 1937 the church, which is considered a sort of a bridge connecting Western Europe with Eastern Europe and the Western Mediterranean area, became the property of the Comune of Bari, which pledged itself to respect the ecclesiastic feature of the building, preserve its religious function, and allocate some areas to the Institute for orphans “M. Diana.” The church has recently been renovated and has won back its original splendor.
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NUOVA SEDE PER IL VERTICE IN PROGRAMMA DALL’8 AL 10 LUGLIO 2009
Il Comando della Scuola Sottufficiali di Coppito, che ospiterà il Vertice del G8.
DALLA FARNESINA
THE SUMMIT, WHICH IS TAKING PLACE FROM JULY 8-10, 2009, HAS A NEW LOCATION
Towards L’Aquila G8
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In cammino verso il G8 de L’Aquila di Camilla Sala
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li esiti restano naturalmente incerti ma, a giudicare dalle premesse, il prossimo vertice del G8, che si svolgerà dall’8 al 10 luglio prossimi sotto la presidenza italiana, qualche risultato positivo l’ha già ottenuto. Prima di tutto, la sede prescelta: il Vertice, inizialmente previsto nell’arcipelago della Maddalena, è stato trasferito a L’Aquila, città simbolo del terremoto che ha colpito l’Abruzzo lo scorso 6 aprile. Un segno importante, a testimonianza dell’attenzione e del sostegno che si vuole rivolgere ai luoghi e alle persone colpite dal sisma; ma anche della volontà di valorizzare ancora di più la vocazione inclusiva di questo Vertice, e la sua aspirazione a unire e a estendere l’armonia e la cooperazione tra i governi e i popoli. Veniamo ora all’organizzazione dell’incontro. Nel corso dei lavori preparatori che stanno coinvolgendo le maggiori potenze mondiali, ampio il risalto dato a tematiche quali l’agricoltura, la tutela dell’ambiente, la formazione del capitale umano, la politica energetica, l’assetto geopolitico ed economico globale. L’obiettivo è quello di arrivare al summit di luglio con una serie di posizioni condivise da cui partire per gettare le basi, al fine di scongiurare il ripetersi
di crisi economiche come quella attuale e dare vita ad un nuovo modello di sviluppo, coinvolgendo nella riscrittura delle regole il più ampio numero di Paesi possibile. L’Italia si è impegnata su questo fronte con una proposta che sarà sul tavolo del vertice e che prevede un coinvolgimento stabile delle economie emergenti (Cina, India, Brasile, Messico e Sudafrica), oltre all’Egitto, in rappresentanza del mondo arabo e africano. Ma il G8 così allargato non sarà comunque sufficiente a rappresentare le esigenze di sviluppo sociale ed economico mondiale, se non verrà avviata una riforma delle istituzioni internazionali che favorisca un concreto avvicinamento delle stesse istituzioni ai cittadini. Obiettivo ambizioso; ma a L’Aquila si parlerà anche di questo. Altro argomento posto al centro dell’agenda del G8 sarà l’Africa: il continente dimenticato sarà invece fisicamente presente al vertice, cui parteciperà Muhammar Gheddafi in qualità di Presidente dell’Unione Africana. Una presenza altrettanto politicamente significativa sarà quella del ministro degli Esteri dell’Iran, che nella riunione preparatoria del G8 del prossimo giugno a Trieste, siederà allo stesso tavolo con il Segretario di
Stato Usa, Hillary Clinton. Prime prove di un dialogo che, prendendo spunto dalla questione dell’atomica iraniana, toccherà inevitabilmente altri temi determinanti, in particolare il clima e l’energia – che saranno tra l’altro al centro di un incontro, a margine del G8, presieduto dal Presidente americano Barack Obama, primo fautore di una crescita economica ecologicamente sostenibile. Altro tavolo di confronto su cui sono puntati i riflettori dell’opinione pubblica internazionale è quello relativo alla definizione di un nuovo codice di regole per disciplinare la finanza internazionale, il cosiddetto Global Standard, attraverso cui si punta a raggiungere un accordo su dodici punti condivisi. Obiettivo prioritario: porre le basi di un nuovo set di regole internazionali per superare la crisi globale e ridare fiducia all’economia.
obody can predict the future, but considering the current conditions, the next G8 Summit, which will take place from July 8-10, under the Italian presidency, has already attained some good results. The first is related to the location: the Summit should have taken place on Maddalena Island but, it has been moved to L’Aquila, the Italian town that symbolizes the tragedy caused by the earthquake that struck the Abruzzo region on April 6th this year. It is an important sign that international attention and support are focusing on the people and places that have been hit by the earthquake, while highlighting the “inclusive” intention of this Summit and its aim to bring harmony and cooperation among people and governments. Regarding the event’s organization, the preliminary work involves the major world powers. The most important topics are agriculture, the safeguarding of the environment, human resources, energy policies, as well as the global geo-politic and economic set-up. The main goal is to prepare a series of shared positions before the Summit in July, so that it will be possible to start with some common bases. This way, it will be possible to avoid an economic crisis such as the current one and lay the foundations for a new model of development, which should be able to include the largest possible number of countries in the drawing up of its rules. Italy has committed itself to this project with a proposal which will be introduced to the Summit and includes the ongoing involvement of emerging economies (China, India, Brazil, Mexico and South Africa) as well as Egypt, as a representative of the Arabic and African world. The G8, even if enveloping many countries, will not be able to represent all the needs for social and economic development of the entire world: a reform of international institutions that would make them concretely closer to the citizens would be required. It is a very ambitious project, and it will be discussed in L’Aquila too. Another topic which is very important in the G8 agenda is Africa: the forgotten continent will take part in the Summit through Muhammar Gheddafi as the President of the African Union. Another extremely significant participation is that of the Iranian Minister of Foreign Affairs, who will be seated at the same table as Hillary Clinton, the United States Secretary of State, during the preliminary meeting in Trieste in June. These are the preliminary dialogues that, beginning with the Iran’s development of nuclear capability, will necessarily touch other crucial issues, such as climate and energy. These will both be central topics in a G8 side-meeting chaired by the President of the USA Barack Obama, who has seriously committed himself to develop an environmentally sustainable economic growth. Another important topic, in which international public opinion is very interested, is the setting of new rules that would regulate international finance, the so called Global Standards, which are expected to result in an agreement based on twelve shared points. The main aim is to set new international rules to overcome the global crisis and relaunch the economy.
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UN IMPEGNO QUOTIDIANO, PER PROTEGGERE LA VITA DEI CITTADINI E IL PATRIMONIO DELLE COMUNITÀ
© FOTO M. SCOPELITTI E G. VIANI
PROTEZIONE CIVILE
26-05-2009
© FOTO M. SCOPELITTI E G. VIANI
Da L’Aquila allo Sri Lanka, la Protezione Civile in prima linea I di Ghileana Galli
n queste ultime settimane, abbiamo visto gli uomini e le donne della Protezione Civile ininterrottamente all’opera tra le macerie di L’Aquila, Onna, Paganica, Poggio Picense e dei tanti altri centri abruzzesi colpiti dal terribile sisma dello scorso 6 aprile: una scossa distruttiva, che ha causato danni enormi, ma soprattutto ha tolto la vita a 295 persone. Migliaia gli sfollati, molti dei quali hanno perso tutto: la loro casa, i loro averi, alcuni, purtroppo, anche i loro affetti. Da qui, l’impegno della Protezione Civile, che – a fianco di Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia, Forze Armate, Croce Rossa Italiana, oltre alle numerose squadre di volontari e di tecnici – si sta adoperando fin dal primo giorno del sisma per portare soccorso, ed ora per riportare al più presto i cittadini abruzzesi alle normali condizioni di vita.
UN IMPEGNO CONTINUO. Ora, dopo che gli interventi di prima emergenza si sono conclusi, la Protezione Civile continua il suo operato. Tante sono, infatti, le necessità: dal censimento delle persone residenti nei campi tenda alla ripresa dell’attività didattica, dalla gestione delle donazioni e delle derrate alimentari in arrivo, al controllo della situazione sanitaria, senza dimenticare le rilevazioni dei tecnici sui danni e l’agibilità sismica degli edifici. E il lavoro proseguirà anche nei prossimi mesi, quando i giornalisti saranno tornati nelle loro redazioni, gli esperti internazionali avranno terminato i sopralluoghi, quando i riflettori mediatici si saranno pressoché spenti. Gli uomini e le donne della Protezione Civile continueranno ad essere lì e a lavorare per ridare la normalità. AL DI LÀ DELL’EMERGENZA: PREVISIONE E PREVENZIONE. Se
LA PRIMA EMERGENZA. Fin dalle prime luci dell’alba di quel 6 apri-
le, il Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, si è recato in Abruzzo per coordinare le prime operazioni: il presidio e l’isolamento immediato di strade ed edifici danneggiati; il perimetraggio delle strutture pubbliche; la distribuzione degli aiuti. In previsione dei disagi delle persone sfollate, sono stati organizzati i centri di raccolta e accoglienza, così come gli ospedali da campo. Quello che è successo nelle ore a seguire l’abbiamo visto tutti, sfogliando avidamente le pagine dei giornali o guardando le immagini, difficilmente dimenticabili, trasmesse dai nostri televisori. Abbiamo visto gli uomini della Protezione Civile soccorrere famiglie, fornire pasti caldi, aiutare le persone a recuperare le loro povere cose coperte dai calcinacci; ma anche scavare nelle macerie e, in alcuni casi fortunati, soccorrere feriti e salvare vite.
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abbiamo imparato a conoscere la Protezione Civile in situazioni di estrema emergenza, il suo operato è ben più ampio. Fondamentale, al fine di prevenire le calamità, l’attività di previsione, assicurata da un sistema di reti che collegano la Protezione Civile ai centri nazionali di ricerca scientifica, a sistemi tecnologici di raccolta ed elaborazione di informazioni sui diversi tipi di rischio, a centri di elaborazione delle informazioni in grado di segnalare con il massimo anticipo possibile le probabilità che si verifichino eventi catastrofici. Un lavoro continuo, poco visibile, ma di fondamentale importanza. La conoscenza del territorio e delle soglie di pericolo per i vari rischi costituisce la base, oltre che per le attività di previsione necessarie a rendere efficiente la macchina dei soccorsi, anche per individuare gli indirizzi e le linee dei vari tipi di interventi di prevenzione possibili. Oltre al rischio sismico, il sistema della Protezione Civile tiene sotto controllo in
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A CONTINUOUS AND CONCRETE EFFORT TO PROTECT THE CITIZENS AND THEIR CULTURAL HERITAGE
From L’Aquila to Sri Lanka, the Protezione Civile is in the front line We saw them at work in the Abruzzo region after the terrible earthquake, but their activity goes far beyond the first aid after an emergency. A 360-degree effort that often passes the national borders
© FOTO OLIVEIRO
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L’ABBIAMO VISTA ALL’OPERA IN ABRUZZO, MA LA SUA ATTIVITÀ VA BEN OLTRE LA PRIMA EMERGENZA E SPESSO SUPERA ANCHE I CONFINI modo sempre più accurato i vari tipi di rischi idrogeologici, la mappa delle aree più soggette agli incendi boschivi, le aree dove più probabili sono i pericoli legati all’alto livello di industrializzazione. UN IMPEGNO ANCHE FUORI DAI CONFINI. Maggio 2008, Cina; agosto 2006, Libano; ottobre 2005, Pakistan; dicembre 2004, Sri Lanka. Sono, questi, alcuni dei luoghi che hanno visto all’opera la Protezione Civile italiana, in accordo con le analoghe istituzioni di altri Paesi e nel quadro delle istituzioni internazionali a livello mondiale e soprattutto europeo. Anche in questi casi, il soccorso è stato tempestivo, al fine di prestare immediata assistenza ai nostri connazionali in loco (come nel caso dello tsunami nel 2004), di portare i primi aiuti alla popolazione locale, di raccogliere e distribuire beni di primo soccorso. Esempi concreti della solidarietà internazionale dell’Italia e della capacità operativa, tecnica ed umana degli uomini della nostra Protezione Civile. www.protezionecivile.it
n the last few weeks, we have seen the women and men of the Protezione Civile (civil defense) working incessantly among the ruins in L’Aquila, Onna, Paganica, Poggio Picense and many other villages in the Abruzzo region that were hit by the terrible earthquake April 6th: a destructive shockwave that caused enormous damage and killed 297 people. There are thousands of evacuees, many of whom have lost everything: home, possessions, and unfortunately some have lost family and friends too. The Protezione Civile, together with firemen, police, the Carabinieri, the army and the Italian Red Cross, as well as with the large number of volunteer and technical teams, have been working since the first day after the earthquake to bring help. Now they are working to give back the citizens of the Abruzzo region normal living conditions as soon as possible. FIRST EMERGENCY. On the April 6th, at the first glimmer of dawn, the Director of the Protezione Civile, Guido Bertolaso reached the Abruzzo region to coordinate the first operations-the immediate control and evacuation of damaged streets and buildings, the delimitation of public infrastructures and the distribution of supplies. Considering the difficult situation of the evacuees, they organized collection points and reception centers, as well as field hospitals. Everybody saw what happened in the hours that followed, feverishly skimming through the pages of newspapers or watching TV news, with images that can never be forgotten. We saw the members of the Protezione Civile help families, deliver warm meals, help people salvage their poor possessions in the debris; they also searched among the rubble and, in some lucky cases, they were able to assist injured people and rescue human lives. A CONTINUOUS EFFORT. At the moment, after many interventions to bring the first aid, the Protezione Civile has not stopped working. There are still many things to do: from the census of people living in tents in refugee camps to the resumption of school activities, to the management of donations and food supplies, to the supervision of health conditions and the technical surveys on damaged structures and safety of buildings after the earthquake. Their work will continue during the months ahead when journalists will go back to their desks, international experts will have terminated their inspections and the region will not be in the spotlight anymore. The women and men of the Protezione Civile will continue to be there to work to bring back a sense of normality. BEYOND EMERGENCY: FORECASTS AND PRECAUTIONARY MEASURES. We have seen the Protezione Civile working in situations of very serious emergency, but their activities go far beyond emergency cases. Their preventive action is essential in averting disasters, and it is performed in collaboration with national scientific research centers using technological systems for data collecting and processing different kinds of calamities. Furthermore they are connected to data processing centers that can signal a possible danger with the earliest possible warning. It is a continuous job which, though not very evident, is absolutely essential. Their knowledge of the territory and the risk thresholds is a basic element for the necessary preventive activities, in order to be able to bring assistance in an effective way and understand which different kinds of intervention to perform. Beside earthquakes, the Protezione Civile takes care of hydro geological risks, forest fires, and other risks in highly industrialized areas. AN EFFORT THAT PASSES THE NATIONAL BOUNDARIES. May 2008, China; August 2006, Beirut, Lebanon; October 2005, Kashmir, Pakistan; December 2004, Sri Lanka. These are just a few of the many places where the Italian Protezione Civile has assisted with similar institutions from other countries and international, especially European, organizations. In these cases too, their help was prompt, immediately assisting Italians in distress in those places (as in the case of the Tsunami in 2004) and bringing help to the local population, as well as collecting and distributing first aid goods. They are a concrete example of international solidarity from Italy and of the operative, technical and human skills of the members of our Protezione Civile. www.protezionecivile.it
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iunto alla XXIII edizione, il Premio Laurentum per la poesia ha ottenuto un enorme riscontro, sia mediatico che di pubblico, posizionandosi tra i primi cinque più prestigiosi premi in ambito letterario in Italia e come primo per numero di partecipanti (oltre 13 mila le persone coinvolte tra iscritti ai concorsi, votanti e interventi). Forte di questo successo, da quest’anno il Premio estende i propri confini: alle sezioni tradizionali si aggiunge infatti, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, la Sezione Italiani nel mondo: poesie in lingua italiana o in vernacolo (con riferimento ai dialetti italiani) composte dagli Italiani nel mondo (residenti all’estero e oriundi). Obiettivo, diffondere e promuovere, presso i nostri connazionali nel mondo, la lingua e la cultura italiane e rinsaldare il legame delle nuove generazioni con il Paese d’origine.
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Per il regolamento completo: www.premiolaurentum.eu/EdizioneXXIII/RegolamentoSI.aspx
PREMIO LAURENTUM PER LA POESIA: NASCE LA SEZIONE ITALIANI NEL MONDO
Poeti oltreconfine, per una poesia universale Poets beyond national boundaries for a universal poetry
COME PARTECIPARE I partecipanti alla Sezione Italiani nel mondo potranno inviare i loro componimenti, entro e non oltre il 25 luglio 2009, scegliendo fra le due seguenti modalità: - per posta all’indirizzo: Centro Culturale Laurentum - Casella Postale n°189 00128 Roma Spinaceto. Il plico dovrà contenere per ogni poesia iscritta al concorso: 14 copie dattiloscritte, 13 delle quali anonime e una firmata (recante chiara indicazione di nome, cognome, indirizzo, e-mail, telefono e/o fax dell’autore), la scheda di adesione (scaricabile dal sito web all’indirizzo www.premiolaurentum.eu/edizioneXXIII/SchedaAdesioneItalianinelmondo.aspx) compilata in ogni sua parte, copia del bollettino di versamento della quota di iscrizione, e, nel caso degli oriundi, un’autocertificazione dello status di oriundo. - per email all’indirizzo italianinelmondo@premiolaurentum.eu, allegando in file separati: la scheda di adesione, la poesia iscritta (più file in caso di più poesie), copia dell’avvenuto pagamento della quota di partecipazione e, nel caso degli oriundi, un’autocertificazione dello status di oriundo.
HOW TO PARTICIPATE Anyone who intends to participate in the contest in the section dedicated to Italians abroad can send his/her poems by July 25th, 2009 at the latest, in one of the following ways: By mail to: Centro Culturale Laurentum – Casella Postale n°189 – 00128 Roma Spinacelo. For each poem submitted to the contest the document has to include: 14 typewritten copies,13 copies must be anonymous and 1 has to be signed by the author (indicating name, family name, address, e-mail, phone and /or fax of the author), the participation form (which can be downloaded from www.premiolaurentum.eu/edizioneXXIII/SchedaAdesioneItalianinelmondo.aspx, completely filled out, a copy of the payment receipt for the participation fee and, in case of participants of Italian origin, a self-certification that states the Italian origin. The poems can also be submitted by e-mail to italianinelmondo@premiolaurentum.eu, enclosing the following items in separate files: the participation form, the poem you want to submit (in the case of more than one poem, please send different files), a copy of the payment receipt for the participation fee and, for participants of Italian origin, a self-certification that states the Italian origin.
he XXIII Laurentum Prize for poetry has gained huge success in the media and the public – it it’s classified among the five most important literary prizes in Italy and has conquered first place with largest number of participants (more than 13 thousand people among competitors, voters and speakers). Thanks to this enormous success, starting in 2009, the Prize will add to its categories: a new section, promoted by the Ministry of Foreign Affairs, and dedicated to Italians abroad has been created for poems in Italian or in local dialects (Italian dialects only) composed by Italians abroad (both for Italians who live abroad and people of Italian origin). The goal is to spread and promote the Italian language and culture among our national citizens, as well as to consolidate the ties of the new generations with their Country of origin.
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For the complete rules: http://www.premiolaurentum.eu/EdizioneXXIII/RegolamentoSI.aspx
LAURENTUM PRIZE FOR POETRY: A NEW SECTION FOR “ITALIANS ABROAD”
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UN 2009 RICCO DI APPUNTAMENTI PER LA RETE ITALIAN WOMEN IN THE WORLD
In giro per il mondo, guardando a Bologna
MENTRE GIÀ FERVONO I PREPARATIVI PER L’EDIZIONE 2010 DEL PREMIO IWW, IL NETWORK ANNUNCIA I PROSSIMI APPUNTAMENTI: FIRENZE, BUDAPEST, SHANGHAI, CON UN “OCCHIO” VERSO TURCHIA E BRASILE
ITALIANI NEL MONDO
THERE ARE MANY APPOINTMENTS IN 2009 FOR THE ITALIAN WOMEN IN THE WORLD NETWORK
Travelling round the world, looking at Bologna As preparations for the 2010 edition of the IWW Award are already well on their way, the network has announced the next dates in Florence, Budapest and Shanghai, with an eye on Turkey and Brazil
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Giacomo Rustioni, Resp. Italian Desk SPIB Insurance Btrokers, con Patrizia Angelini, Francesca Romana Di Biagio e Daniele Lauria, Direttore artistico del Festival della Creatività.
di Patrizia Angelini, Presidente di IWW
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l via i lavori per la seconda edizione del “Premio IWW nel mondo - Bologna 2010”. L’evento, organizzato in collaborazione con Assocamerestero e Unioncamere EmiliaRomagna, inizierà il suo tour a Firenze il 15 ottobre, in occasione del Festival della Creatività, occasione di confronto sui temi della cultura, della ricerca scientifica, dell’innovazione. La creatività, dunque, come modello di sviluppo. Già da alcuni anni, infatti, la Commissione Europea attribuisce all’industria creativa un volume di affari maggiore di quello dell’industria automobilistica o di quella immobiliare. E proprio l’industria creativa, l’ecostenibilità e l’innovazione, saranno i temi del prossimo Premio IWW nel Mondo. Ma già a Firenze contiamo di incontrarci con il mondo dell’imprenditoria italo-brasiliana, dal momento che il Governo del Brasile è partner del Festival. Inoltre, parteciperanno i 27 Paesi dell’Unione Europea (in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea) con i progetti degli Istituti Italiani di Cultura. Alla Turchia, Paese ospite d’onore per il 2009, sarà dedicato uno spazio esclusivo centrato sulla vitalità e il protagonismo di Istanbul, Capitale Europea della Cultura nel 2010. E, all’imprenditoria italiana presente in Turchia, IWW volgerà proprio la sua attenzione. Saremo dunque presenti nel cantiere creativo del festival: a Supernova – spazio dedicato all’integrazione e alle relazioni tra il mondo della performing art, dei social networks e dei media innovativi con il mondo della ricerca e della produzione – proporremo infatti il nostro format televisivo AmicheOltreOceano, dedicato ai connazionali all’estero e già presentato in Senato. E proprio in Senato la nostra Governatrice IWW per l’Asia, Francesca Romana Di Biagio, ha presentato il reportage “Un ponte in rosa”, ambientato a Shanghai, che sarà trasmesso on line sul nostro sito: www.italianwomenworld.com. Supernova, dunque, sarà un cantiere dedicato alle più innovative forme di creatività applicata, all’energia e al cambiamento climatico: temi del forum 2009 di Copenaghen. Per questo lo staff di IWW ha già incontrato in Ungheria la Rete delle donne imprenditrici, aprendo la Conferenza Nazionale di Budapest. In tale occasione, il sistema camerale italiano in Ungheria ha espresso “vivo apprezzamento per il progetto di comunicazione ed innovazione di IWW”, esortando anche gli imprenditori ungheresi ad importare il Know-how della rete IWW. IWW per la seconda volta sarà dunque Ospite d’onore a Budapest. Ma prima di ripartire per Budapest, è da ricordare la partecipazione di IWW a Siracusa per il World Meeting of Sicilian Businessmen, promosso dalla Regione Sicilia in collaborazione con la CSNA-Confederazione Siciliani del Nord America, al fine di favorire la creazione di partnership siciliane e straniere.
he work for the second edition of the “IWW Award in the world – Bologna 2010” has begun. The event, organized in collaboration with Assocamerestero and Unioncamere Emilia-Romagna, will start its tour in Florence on October 15th at the Creativity Festival, an opportunity to discuss themes of culture, scientific research and innovation. Creativity as a model of development. The European Commission has attributed income greater than the car or property industries to the creative sector for several years, and the theme of the next IWW Award in the world will be that of the creative sector, eco-sustainability and innovation. In Florence, we’re already counting on meeting the Italian-Brazilian entrepreneurial world since the Brazilian government is a partner of the Festival. In addition, the 27 countries of the European Union will be taking part (in collaboration with the Italian Office of the European Commission) with the projects of the Italian cultural institutes. An exclusive space centered on the vitality and dynamism of Istanbul, European Cultural Capital in 2010, in honor of Turkey, guest of honor in 2009. Italian Women in the World (IWW) will turn its attention on Italian entrepreneurs in Turkey. So we’ll be in the creative building site of the festival – a Supernova, a space dedicated to integration and relations between the perfor ming arts world, social networks and innovative media with that of research and production. We’ll put forward our television format AmicheOltreOceano (Overseas Friends) for fellow countrywomen abroad which has already been presented in the Senate. Our IWW governor for Asia, Francesca Romana Di Biagio, presented the report “Un ponte in rosa” (A pink bridge), set in Shanghai, to the Senate as well; this will be transmitted on line on our web site www.italianwomenworld.com. So Supernova will be an area dedicated to the most innovative forms of applied creativity, energy, and climate change-themes of the 2009 forum in Copenhagen. As a result, the IWW staff has already met the network of female entrepreneurs in Hungary, opening the National Conference in Budapest. At the time, the Italian Chamber of Commerce in Hungary expressed, “great appreciation for the IWW project of communication and innovation,” encouraging Hungarian entrepreneurs to import the expertise of the IWW network. So, for the second time, IWW will be guest of honour in Budapest. However, before leaving for Budapest, remember that IWW will be in Siracusa from May 21-24 for the World Meeting of Sicilian Businessmen, promoted by the Regione Sicilia in collaboration with the Confederazione Siciliani del Nord America (Confederation of North American Sicilians) with the aim of promoting the creation of partnerships between Sicilians and foreigners.
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RIFLETTORI SULLE DONNE
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PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA, SENATRICE A VITA, UN ESEMPIO PER TUTTI
Rita Levi Montalcini
© Courtesy of National Library of Medicine
un secolo di vita e di ricerca “A
tre anni avevo già le idee chiare: non mi sposerò e non avrò figli, mi dissi. Ho cose più importanti da fare”. Certo, pensieri infantili, che di sicuro hanno fatto sorridere chi li ha ascoltati. Ma, a pronunciare quelle parole non è stata una bambina qualunque: lo scorso 22 aprile quella “bambina”, che di nome fa Rita Levi Montalcini, ha infatti compiuto la bellezza di 100 anni. Un traguardo importante, che, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel corso della cerimonia che si è svolta in suo onore al Quirinale, “non è stato un puro dono della natura e della Provvidenza, ma il frutto del suo invincibile amore per la vita e della sua disciplina di vita, della sua ininterrotta operosità, della molteplicità e del fervore dei suoi interessi scientifici, culturali, sociali”.
LA RICERCA PRIMA DI TUTTO. Per quanto si definisca fortunata e vanti “100 anni vissuti con una gioia che, penso, ben pochi hanno avuto”, Rita Levi Montalcini non annovera certamente alle sue spalle una vita semplice. In anni in cui le donne erano destinate a diventare mogli fedeli e madri amorevoli, lei si iscriveva a Medicina all’Università di Torino, e, appena ventenne, entrava nella di Flavio Ramella scuola medica dell’istologo Giuseppe Levi, iniziando quegli studi sul sistema nervoso che ancora oggi la vedono impegnata. In quanto ebrea sefardita, fu costretta dalle leggi razziali del regime fascista ad emigrare in Belgio, dove continuò le sue ricerche in un laboratorio casalingo, fino a decidere, nel 1940, di tornare clandestina in Italia, e di allestire un laboratorio di fortuna in una casa sulla collina vicino ad Asti, dove con il suo maestro Giuseppe Levi iniziò a fare ricerca sullo sviluppo del sistema nervoso negli embrioni di pollo. Poi, nel 1947, la decisione di lasciare l’Italia per trasferirsi negli Stati Uniti, alla Washington University di St. Louis, dove continuerà le ricerche iniziate a Torino ed insegnerà neurobiologia. Nel 1952, la troviamo in Brasile, impegnata in esperimenti di cultura in vitro presso l’Istituto di Biofisica dell’Università di Rio de Janeiro. IL NERVE GROWTH FACTOR: UNA SCOPERTA DA NOBEL. Proprio questi esperimenti le permetteranno di identificare, nel dicembre 1952, il fattore di crescita delle cellule nervose noto come NGF (Nerve Growth Factor), il cui studio la porterà ad essere insignita, nel 1986, del Premio Nobel per la Medicina insieme al biochimico statunitense Stanley Cohen. Oltre mezzo secolo dopo la sua scoperta, il NGF continua ad alimentare le ricerche degli scienziati di tutto il mondo, in particolare di coloro che operano all’interno del CNR e dell’EBRI (European Brain Research Institute), l’istituto di ricerca internazionale per lo studio del cervello voluto, promosso e tutt’oggi presieduto dalla stessa Montalcini. Nell’ultimo decennio la scoperta del NGF, oltre ad aver rappresentato una pietra miliare nel campo della biologia, ha infatti aperto la strada ad un crescente numero di possibili applicazioni nella patologia umana, a partire dal morbo di Alzheimer e da diverse forme tumorali, come quello al seno.
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WINNER OF THE NOBEL PRIZE FOR MEDICINE, LIFE S
“I
already had clear ideas at the age of three – I won’t marry and I won’t have children, I said to myself. I’ve got more important things to do.” Childish thoughts, certainly, which will surely have made those who heard them smile. But it wasn’t any little girl who said those things. The little girl was Rita Levi Montalcini, who celebrated her 100th birthday on 22 April. President of the Italian Republic, Giorgio Napolitano stressed during the ceremony held in her honor at the Quirinale, that this was an important goal which, “Wasn’t a pure gift of nature and providence, but the fruit of her invincible love of life, her discipline, her uninterrupted industry, and the multiplicity and fervor of her scientific, cultural and social interests.” RESEARCH ABOVE ALL. Although she says she is lucky and boasts of “100 years lived with a joy which I think few have had,” Rita Levi Montalcini has certainly not had an easy life. At a time when women were destined to become faithful wives and loving mothers, she enrolled in medicine at the University of Turin then, barely 20, she entered the medical school of the histologist Giuseppe Levi, beginning studies on the nervous system in which she is still involved. As a Sephardic Jewess, she was forced to emigrate to Belgium by the racial laws of the Fascist regime. There she continued her research in a makeshift laboratory until she decided to return illegally to Italy in 1940. Once back in Italy, she set up
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A FIANCO DELLE DONNE, PER LA LORO EMANCIPAZIONE E VALORIZZAZIONE. A chi le chiede se, con 100 anni, otto decenni votati alla ricerca e 11 libri alle spalle (l’ultimo dei quali, “Cronologia di una Scoperta”, è stato pubblicato quest’anno da Baldini Castoldi Dalai editore), si possa ora dedicare al meritato riposo, Rita Levi Montalcini risponde di avere ancora molto da fare: un paio di ore di sonno ogni notte, e poi via: la mattina impegnata all’EBRI, e il pomeriggio presso la Fondazione che porta il suo nome, costituita nel 1992 insieme alla sorella gemella Paola (scomparsa nel 2000) e della quale è presidente, che ha lo scopo di venire in aiuto alle giovani donne dei Paesi dell’Africa nel sostegno all’istruzione a tutti i livelli. Come si legge infatti sul sito della Fondazione, “così come un battito di ali di una farfalla, nella foresta dell’Amazzonia può provocare, anche a distanza di tempo, un uragano al polo oppoBENCHÉ ABBIA FESTEGGIATO I 100 sto del globo, allo stesso modo le finalità della ANNI, CONTINUA STRENUAMENTE Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus, mediante l’assegnazione di borse di studio nelle più criA LAVORARE ED IMPEGNARSI PER tiche situazioni africane, possono innescare CIÒ IN CUI HA SEMPRE CREDUTO: meccanismi di trasformazione radicali, vantaggiosi a livello mondiale”. LA RICERCA, LE GIOVANI Un impegno importante, che ha fatto sì che GENERAZIONI E in questi anni la Fondazione conferisse oltre L’EMANCIPAZIONE DELLE DONNE 10mila borse di studio, che hanno permesso ad altrettante donne di cambiare la loro vita. “AUGURI DI BUON LAVORO E SUCCESSO”. E oggi, cosa si può ancora augurare a que-
sta piccola, grande donna? Di sicuro possiamo unirci all’augurio che le ha rivolto il Presidente Napolitano “di buon lavoro e successo: successo per il suo progetto di ricerca, successo per le sue creature, la Fondazione LeviMontalcini e l’EBRI. E le auguriamo successo anche nella sua battaglia per lo sviluppo in Italia della ricerca scientifica, per la valorizzazione dei talenti e della passione in special modo delle giovani generazioni di ricercatori. È questa una causa di vitale importanza per il nostro paese: contiamo su di lei per l’apporto che ancora una volta vorrà darvi nell’interesse generale”.
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Rita Levi Montalcini, 100 years of life and research Although she has celebrated her 100th birthday, she strenuously continues to work and commit herself to what she’s always believed in - research, the younger generations and the emancipation of women another makeshift laboratory in a house on a hill near Asti, where she started to do research on the development of the nervous system of chickens with her maestro Giuseppe Levi. In 1947, she decided to leave Italy for the United States and the Washington University of St Louis where she continued the research started in Turin and taught neurobiology. In 1952, she went to Brazil, committed to experiments on in vitro culture at the Institute of Biophysics at the University of Rio de Janeiro. THE NERVE GROWTH FACTOR: A NOBEL DISCOVERY. It was these experiments which enabled her to identify the growth factor of nerve cells known as Nerve Growth Factor (NGF) in December 1952. Study of NGF led to her being awarded the Nobel Prize for Medicine, with the American biochemist Stanley Cohen in 1986. More than 50 years after its discovery, NGF continues to nourish the research of scientists all over the world, in particular those working in the CNR and European Brain Research Institute (EBRI), the institute for international re-
search for the study of the brain started, promoted and still presided over by Dr Montalcini. In the last 10 years, the discovery of NGF has not only been a milestone in the biology field but has also opened the way for a growing number of possible applications in human pathology, ranging from Alzheimer’s disease to various cancers, such as breast cancer. ALONGSIDE WOMEN, FOR THEIR EMANCIPATION AND ENHANCEMENT. Rita Levi Montalcini’s answer to anyone who asks her if, at 100 years of age, 80 of which spent on research and 11 books (the latest, “Cronologia di una Scoperta” (Chronology of a Discovery), was published earlier this year by Baldini Castoldi Dalai), she can now dedicate her time to well-earned rest, is that she still has a lot to do. She sleeps for a couple of hours every night and then spends the morning at the EBRI and the afternoon in the foundation that bears her name, set up in 1992 with her twin sister Paola (who died in 2000), and of which she is president. The aim of the foundation is to help young women in countries in
Africa in support for education at all levels. As the web site of the foundation states, “… as the beat of the wings of a butterfly in the Amazon forest can cause a hurricane on the other side of the globe, even some time after, the aims of the Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus may trigger radical transformation mechanisms, beneficial the world, through the assignment of scholarships in the most critical African situations.” This is a significant commitment which has enabled the Foundation to grant more than 10,000 scholarships over the years which have allowed the same number of women to change their lives. “BEST WISHES FOR THE WORK AND SUCCESS.” Today, what can we still wish for this small but great woman? We can certainly all join the President of the Republic, Giorgio Napolitano, in his wishes for her for “work and success – success for her research project, success for her creations – the Fondazione Levi-Montalcini and the EBRI. And we, too, wish her success in her battle for the development of scientific research in Italy, the enhancement of talent and passion, especially of the young generations of researchers. This is something of vital importance for Italy. We’re counting on her for the contribution that, once more, she would like to make to you for the interest of all.”
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NEROGIARDINI
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UN MARCHIO SINONIMO DI PRODUZIONE TUTTA ITALIANA, DI ALTA QUALITÀ, E MANODOPERA ARTIGIANALE
NE È ASSOLUTAMENTE CONVINTO ENRICO BRACALENTE, AMMINISTRATORE UNICO DEL NOTO MARCHIO CALZATURIERO NEROGIARDINI, CHE VEDE NEL MADE IN ITALY UN ASSET IMPRESCINDIBILE
Produrre in It si può e si d
di Mara Cappelletti
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ualità, design, tradizione, unitamente ad una efficace strategia imprenditoriale, hanno permesso al marchio NeroGiardini di ottenere consensi sempre maggiori, in Italia ma anche in Europa, e divenire così, in pochi anni, uno dei protagonisti del panorama calzaturiero. Ma come si crea un successo così solido? Abbiamo incontrato l’Amministratore Unico Enrico Bracalente, che ci ha parlato dei suoi obiettivi: potenziare la produzione e creare nuovi posti lavoro. Il tutto, evitando la delocalizzazione, ma anzi puntando a dare maggiore benessere e ricchezza al territorio. Signor Bracalente, qual è secondo lei il vero valore aggiunto del Made in Italy, e come lo si tutela?
Il valore del Made in Italy si ritrova nella creatività e nell’artigianalità, nel mestiere che le maestranze specializzate hanno appreso e affinato nel corso degli anni. È un patrimonio inestimabile che deve essere valorizzato al meglio e che invece rischia di andare perduto; mentre sta a noi imprenditori tutelarlo. I paesi che hanno distrutto il comparto manifatturiero hanno commesso un grosso errore. In Italia siamo ancora in tempo a proteggere questo importante capitale del mondo del lavoro, per esempio attraverso la formazione dei giovani, ai quali il lavoro artigianale può dare grandi soddisfazioni e ottime opportunità di impiego. Anche ai governi spetta però un ruolo di promozione del marchio Made in Italy, che attualmente si trova al 3° posto tra i vocaboli più conosciuti al mondo e che ci rende unici rispetto a qualunque altro Paese. Quali vantaggi e svantaggi comporta la scelta di produrre tutto in Italia? In che misura questa scelta influisce sul prezzo finale del prodotto?
È prima di tutto una questione di cultura. La manodopera incide in maniera relativa sul prezzo finale del prodotto. Produrre in Italia significa far crescere il territorio, non pensare solo ai profitti. Quelli vengono dal
ENRICO BRACALENTE Enrico Bracalente, classe 1957, è dal ’98 al timone di Bag Spa, azienda di Monte San Pietrangeli (AP) titolare dei marchi di calzature e accessori NeroGiardini e NG NeroGiardini. Self-made man cresciuto in provincia, Bracalente esordisce nell’imprenditoria nel 1975, quando con due soci fonda la Batam, che produce calzature per conto terzi e in proprio. Nel 1990 l’azienda viene riorganizzata con l’obiettivo strategico di costruire il brand NeroGiardini. Nel 1998 Bracalente rileva tutte le quote e diventa Amministratore Unico della Bag Srl, società che egli fa crescere fino a trasformarla, nel 2003, in Bag SpA. Oggi Enrico Bracalente è a capo di un’azienda che produce oltre 3 milioni di paia di scarpe l’anno, ha fatturato nel 2008 185 milioni di euro e dà lavoro, direttamente o indirettamente, a circa 2.000 persone. Fin dal 2004, Enrico Bracalente si è fatto promotore in prima persona di una campagna stampa a difesa del Made in Italy, dichiarandosi da sempre contrario alla delocalizzazione a scapito del benessere del comparto manifatturiero italiano. I prodotti NeroGiardini sono tutti realizzati in Italia. Enrico Bracalente, 52, has been at the head of Bag S.p.A., a company based in Monte San Pietrangeli (AP) and owner of the footwear and accessories brands NeroGiardini and NG NeroGiardini, since 1998. Mr Bracalente is a self-made man
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who became an entrepreneur in 1975 when he founded Batam, producing footwear for others and its own brands, with two partners. In 1990, the company was reorganized with the strategic aim of constructing the brand NeroGiardini. In 1998, Mr Bracalente bought out the other stakes and became the Sole Administrator of Bag S.r.l., a company in whose growth he was instrumental until he transformed in into Bag S.p.A. in 2003. Now, Enrico Bracalente is the head of a company which produces more than 3 million pairs of shoes a year, had income of Euro 185 million in 2008 and employs about 2,000 people, directly or indirectly. Enrico Bracalente has been a fervent promoter of a press campaign in defense of products made in Italy since 2004, always stating that he is against delocalization due to its damage to the well-being of the Italian manufacturing sector. All NeroGiardini products are made in Italy.
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SPECIALIZZATA
n Italia si deve
coinvolgimento dell’intera filiera produttiva, da una gestione ottimale delle risorse, dalla messa in atto di una programmazione efficiente che evita i picchi di lavoro, mantenendo un ritmo produttivo costante. In Italia il mercato vi ha premiato, mostrando di apprezzare la qualità delle calzature NeroGiardini e permettendovi di ottenere crescite di fatturato importanti. Quale politica avete in progetto di attuare per esportare all’estero il vostro marchio?
Tre sono i punti fondamentali della nostra strategia: il prodotto – che deve soddisfare in pieno le esigenze di stile e qualità dei consumatori; il servizio – rivolto sia al pubblico sia ai partner commerciali; la comunicazione – che ci ha permesso di diventare un marchio conosciuto a livello nazionale. Applichiamo questa stessa strategia sui mercati esteri. Da quasi cinque anni siamo presenti in Belgio e da tre anni in Spagna, oltre che in Germania, Russia, Austria, Grecia e Olanda. Ora siamo pronti a entrare nel mercato francese e inglese. L’export attualmente rappresenta solo il 10% del nostro fatturato, ma entro il 2010 prevediamo che le vendite all’estero raggiungano il 35-45%. Progetti per il futuro?
Sin dal 2003 abbiamo ottenuto crescite molto importanti. Oggi il nostro obiettivo è quello di raddoppiare il fatturato, toccando i 500 milioni di euro entro il 2015. Per ottenere questi risultati abbiamo lanciato la linea di abbigliamento e vogliamo che diventi importante quanto la produzione calzaturiera. L’idea è quella di creare un total look NeroGiardini e di arrivare nel 2020 a 1 miliardo di euro di fatturato.
A BRAND SYNONYMOUS OF HIGH QUALITY ALL-ITALIAN PRODUCTION, MANUFACTURED BY SPECIALIST CRAFT WORKERS
Production must and can be done in Italy Enrico Bracalente, Sole Administrator of the well-known footwear brand, NeroGiardini, is absolutely convinced and he sees an indispensable asset in products Made in Italy
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uality, design, and tradition plus an effective entrepreneurial strategy have enabled the NeroGiardini brand to achieve increasing success in Italy and Europe. It has become one of the leaders of the footwear landscape in just a few years. How is such solid success created? We met with Sole Administrator, Enrico Bracalente, who talked to us about his objectives – strengthening production and creating more jobs. Not only would he like to avoid delocalization, his goal is to bring wealth and well-being to this country. Mr Bracalente, what do you think is the real added value of products made in Italy, and how do you protect it? The value of products made in Italy is in the creativity and craftsmanship, in the trade the skilled craftsmen have learned and refined over the years. It is a priceless heritage which should be cherished but, instead, risks being lost; so we, the entrepreneurs must protect it. Countries which have destroyed the manufacturing sector have made a serious mistake. There’s still time to protect this significant capital in the world of work in Italy, for example through training young people, who can gain great satisfaction and optimize job opportunities from craft work. However, the government should also have a role in promoting the brand of products made in Italy, currently third among the best-known words in the world, making us unique compared to any other country.
What are advantages and disadvantages of choosing to produce in Italy? How has this choice influenced the final price of the product? It’s first and foremost a question of culture. Labor costs have a relative influence on the final price of the product. Producing in Italy means helping the area to grow, not just thinking about profits. Those come with the involvement of the whole chain of production, by optimal management of resources and efficient programming which avoids peaks in the work, maintaining a constant rhythm of production. The market has rewarded you in Italy, showing that it appreciates the quality of NeroGiardini footwear and allowing you to obtain significant growth in earnings. What policy are you planning to start exporting your brand? There are three basic points to our strategy - the product, which must fully satisfy the style and quality requirements of customers; the service, aimed at both the public and commercial partners, and communication, which has enabled us to become a recognized brand at a national level. We apply the same strategy in foreign markets. We’ve been in Belgium for nearly five years and in Spain for three and we’re also in Germany, Russia, Austria, Greece and The Netherlands. We’re now ready to enter the French and British markets. Exports currently account for just 10% of our revenue but we expect sales abroad to reach 35-45% by 2010. Projects for the future? We have had very significant growth since 2003. Today, our goal is to double our earnings, reaching Euro 500 million by 2015. We’ve launched a range of clothing to obtain these results and we want it to become just as important as the footwear production. The idea is to create a total NeroGiardini look and have a turnover of Euro 1 billion by 2020.
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DAL 29 MAGGIO AL 28 GIUGNO 2009, GLI “OGGETTI DISOBBEDIENTI” DI GIULIO IACCHETTI
Largo ai giovani! 1
THE “OGGETTI DISOBBEDIENTI” BY GIULIO IACCHETTI FROM 29 MAY TO 28 JUNE 2009
Make way for young people! Six young designers and their projects will exhibit at the Triennale Design Museum until February 2010. Six different ways of relating to reality, language, technologies and the way of feeling their time
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oung Italian design will be the star of the Triennale Design Museum this year. After “Oggetti sonori,” the exhibition organized by Marco Ferreri and Patrizia Scarzella based on the search for the sensible identity of design items, six appointments are planned dedicated to six designers of the latest generation. As the director Silvana Annichiarico explained, “as a result of the collaboration with MINI, in the Creative set designed by Antonio Citterio, every designer invited will exhibit themselves and their design method, in the way they believe is most appropriate. So it won’t be monographic, celebratory or retrospective; instead, by making each space self-managed, every designer will be asked to represent themselves and shape a creative project.” The first appointment is with the “Oggetti Disobbedienti” (Disobedient items) of Giulio Iacchetti (29 May-29 June 2009), followed by Dodo Arslan (8 July-30 August 2009), Lorenzo Damiani (9 September-11 October 2009), Massimiliano Adami (20 October-22 November 2009), Matteo Bazzicalupo and Raffaella Mangiarotti [deepdesign] (2 December-10 January 2010) and Paolo Ulian (20 January-21 February 2010). Six different designers, different in language and style and, in their own way, each one an innovator. GIULIO IACCHETTI AND HIS “OGGETTI DISOBBEDIENTI.” Giulio Iacchetti, 43, has been an industrial designer since 1992 and has taught design at the Università degli Studi of San Marino-Università IUAV of Venice since 2008. His projects have been exhibited in lots of shows and museums in Italy and abroad and he has received important international recognitions over the years including the Compasso d’Oro, with Matteo Ragni, for the Moscardino multi-use, biodegradable cutlery in 2001, which also became part of the permanent design exhibition at the MOMA in New York the same year. Giulio Iacchetti has put his extensive production aside for his personal exhibition at the Triennale Design Museum, making way for a series of items which cannot be clearly catalogued – disobedient items which are resistant to the logic of consumption. Disobedient because they rebel against the definition of “design products” and aim at being something else. In the exhibition catalogue, every project is accompanied by the text of an author who has the task of starting from the design and extending the subject to talk of other things. As the designer himself explained, he intends to “suggest a thought, leave a sign.” For example, an ice mold in the shape of an ingot. A small item of daily use able to suggest the idea that water is as precious as gold; or Pollicino, a completely useless provocative cutter for crumbs which helps to reflect ironically on the precarious nature of food resources and their unfair distribution in the world. These items won’t change the fate of the planet, but they still have an immaterial value which goes beyond the simple object.
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l giovane design italiano sarà quest’anno protagonista al Triennale Design Museum. Dopo “Oggetti sonori”, la mostra a cura di Marco Ferreri e Patrizia Scarzella incentrata sulla ricerca dell’identità sonora degli oggetti di design, sono infatti in programma sei appuntamenti dedicati ad altrettanti designer dell’ultima generazione. Come spiega la Direttrice Silvana Annichiarico, “grazie alla collaborazione con MINI, nel Creative set progettato da Antonio Citterio, ogni designer invitato metterà in scena se stesso e la propria metodologia progettuale, nel modo e nella forma che riterrà più opportuni. Il taglio non sarà insomma né monografico né celebrativo né retrospettivo: piuttosto, quasi dando in autogestione uno spazio, ogni designer sarà chiamato ad autorappresentarsi e a dar forma al proprio progetto creativo”. Il primo appuntamento è con gli “Oggetti Disobbedienti” di Giulio Iacchetti (29 maggio-28 giugno 2009), a cui seguiranno Dodo Arslan (8 luglio-30 agosto 2009), Lorenzo Damiani (9 settembre-11 ottobre 2009), Massimiliano Adami (20 ottobre-22 novembre 2009), Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti (2 dicembre-10 gennaio 2010) e Paolo Ulian (20 gennaio-21 febbraio 2010). Sei designer diversi, disomogenei per linguaggio e per stile, ognuno a suo modo innovatore. GIULIO IACCHETTI
FINO AL FEBBRAIO 2010, AL TRIENNALE DESIGN MUSEUM SI ALTERNERANNO SEI GIOVANI DESIGNER E I LORO PROGETTI: SEI MODI DIVERSI DI RAPPORTARSI CON LA REALTÀ, I LINGUAGGI, LE TECNOLOGIE E IL SENTIRE DEL PROPRIO TEMPO
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GIULIO IACCHETTI E I SUOI “OGGETTI DISOBBEDIENTI”. Quarantatre anni, Giulio Iacchetti è industrial
designer dal 1992, e dal 2008 insegna progettazione all’Università degli Studi della Repubblica di San MarinoUniversità IUAV di Venezia. I suoi progetti sono stati esposti in numerose mostre e musei, in Italia e all’estero, e nel corso degli anni ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali, tra cui, nel 2001, con Matteo Ragni, il “Compasso d’Oro” per la posata multiuso biodegradabile Moscardino, che nello stesso anno è entrata anche a far parte dell’esposizione permanente del design al MOMA di New York. Per la sua personale al Triennale Design Museum, Giulio Iacchetti ha messo da parte la sua ampia produzione per dare spazio a una serie di oggetti che sfuggono a una chiara catalogazione: oggetti disobbedienti, appunto, che resistono alle logiche del consumo. Disobbedienti perché si ribellano alla definizione di “prodotti di design” e ambiscono ad essere qualcos’altro. E infatti, nel catalogo della mostra, ogni singolo progetto è accompagnato dal testo di un autore che ha il compito di prendere spunto dal design per allargare il discorso e
“Tra eroici muri di legno”: Michele De Lucchi al Triennale DesignCafé Fino al prossimo 7 giugno, lo spazio del Triennale DesignCafé sarà animato dalle 16 opere realizzate da Michele De Lucchi, in legno grezzo e scolpite a colpi di accetta o di motosega. Lavori che non nascono con l’obiettivo di rispondere alle necessità di clienti, industria o mercato,
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Lingotto
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Vespa Table
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Flag Plaid
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Un sedicesimo
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parlare d’altro. Come spiega infatti lo stesso designer, con i suoi progetti intende “proporre un pensiero, lasciare un segno. Come, per esempio, lo stampino per il ghiaccio a forma di lingotto. Un piccolo oggetto d’uso quotidiano capace di suggerire l’idea che l’acqua è preziosa come l’oro; oppure Pollicino, tagliere per briciole provocatorio e integralmente inutile, che aiuta a riflettere con ironia sulla precarietà delle risorse alimentari e sulla loro ingiusta distribuzione nel mondo”.
bensì costituiscono un importante momento di ricerca e sperimentazione, che consente a De Lucchi di indagare nuovi linguaggi. Come afferma Andrea Branzi, si tratta di “pezzi di legno grezzo auto-referenziali, auto-sufficienti, perfettamente conclusi nelle proprie imperfezioni. Raffinati nella loro povertà; approssimativi in un mondo troppo perfetto; felici nella loro pesantezza, in un mondo di progetti troppo leggeri e tristi”.
Between heroic wooden walls’ – Michele De Lucchi at the Triennale DesignCafé The area of the Triennale DesignCafé will be animated until 7 June with 16 works from Michele De Lucchi in rough wood, sculptured by strokes of an axe or motor saw. These works weren’t created to satisfy the requirements of customers, industry or the market, but are products of a significant amount of research and experiment in which Mr De Lucchi investigated new expressions. As Andrea Branzi said these are “pieces of self-referencing and self-sufficient rough wood, perfectly finished in their imperfections. They’re refined in their poverty; approximate in a too-perfect world; happy in their heaviness, in a world of projects which are too light and sad.”
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APPUNTAMENTO A BERGAMO DAL 17 AL 25 LUGLIO 2009
Il Cinema L’ d’Arte torna da protagonista
edizione 2009 del Festival Internazionale del Cinema d’Arte di Bergamo ha già raggiunto un primo importante traguardo. Il 31 marzo si è chiuso il bando di selezione con 500 film pervenuti: un incremento del 30% rispetto allo scorso anno, nonché una vera e propria miniera d’informazioni riguardo alla provenienza ed al carattere delle proposte stesse. La manifestazione si presta così sempre più a rappresentare uno specchio per il mercato del cinema nella sua globalità, e per quello dell’arte in particolare.
PRODUZIONI VERAMENTE INTERNAZIONALI. Moltissime le nazioni
di Anita Pezzotta
che hanno partecipato: si spazia dall’America all’Asia. Quest’ultima, in particolare, si è presentata numerosa e convincente sull’onda del gran fermento produttivo introdotto dalla “Bollywood” indiana che ha portato gli otto Oscar di “The Millionaire”. Tailandia, Corea e Malesia, non da meno, hanno inviato elaboPRODUZIONI DA rati in grado di tenere testa alle abituali cineTUTTO IL MONDO, matografie europee e a quella americana, preUN PROGRAMMA sente con crescente assiduità. Nutrita la rappresentanza delle scuole di cinema, FITTO DI EVENTI E dall’Università di Tel Aviv alla scuola di cineUN CAST RICCO ma di Madrid, in cui si concentrano gli allievi dei corsi olandesi ed austriaci. L’Italia si è preDI NOMI: all’appuntamento più concreta sia per LE SORPRESE NON sentata gli obiettivi narrativi che per il gusto estetico, MANCHERANNO rinnovando la capacità di raccontare la bellezza che è propria del nostro Paese. DI SICURO RICERCA DI IDENTITÀ E DI CONFRONTO CON IL DIVERSO. Per quan-
to riguarda gli argomenti più ricorrenti nei film destinati alla selezione, non si sono avuti quelli propri di uno scenario di crisi, bensì quesiti posti sul significato dell’identità personale, intesa sia come testimonianza di un’umanità perduta e forse ritrovata, sia come una sorta di allontanamento da una ricerca ossessiva per la cura esteriore del fisico, non seguita da un’analoga attenzione interiore. Sentite anche le problematiche legate all’immigrazione, trattate con un particolare taglio registico: non viene rappresentata la disperazione dell’esule, ma il momento del confronto con l’altro e la nuova cultura, affrontando in questo modo il tema dell’accoglienza. GLI OSPITI DELL’EDIZIONE 2009. Varietà di Paesi, varietà di argomen-
L’attrice Valentina Cortese
ti ma anche varietà di ospiti. A conferma del suo aspetto mondano, il Festival Internazionale del Cinema d’Arte vanta per questa ottava edizione nomi importanti. A cominciare da Vittorio Sgarbi, Presidente di Giuria, un nome che non ha bisogno di ulteriori presentazioni: una persona che ama l’arte e la cultura, valori dai quali non si può prescindere in una società civile e che in un contesto come l’attuale assumono ancora più importanza. Il Premio alla Carriera verrà consegnato nel corso della serata inaugurale a Valentina Cortese, elegante e sofisticata interprete del cinema internazionale. Alla sua presenza sarà proiettato il film “Effetto notte” di François Truffaut che le valse la nomination all’Oscar, nonché il BAFTA come miglior attrice non protagonista.
FESTIVAL IN BERGAMO FROM 17-25 JULY 2009
Artistic films return as stars
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he 2009 edition of the International Artistic Cinema Festival of Bergamo has already reached a first important goal. The selection process closed on March 31st with the arrival of 500 films, an increase of 30% compared to the previous year, as well as being a gold mine of information on the origin and type of films. The exhibition is increasingly a mirror for the cinema market, particularly independent film. TRULY INTERNATIONAL PRODUCTIONS. There are many heterogeneous countries which have taken part ranging from America to Asia without distinction. In particular, there were a lot of convincing films from Asia, riding the wave of the great production ferment introduced by the Indian “Bollywood” which led to the eight Oscars of the “Slumdog Millionaire.” Not to be outdone, Thailand, Korea and Malaysia sent clips able to hold their heads high against the usual European and American cinema, attending with growing assiduity. There are a high number of cinema schools represented, from the University of Tel Aviv to the Madrid school of cinema, in which students from Dutch and Austrian courses are concentrated. Italy arrived at the festival in a more tangible manner, both for its narrative endeavors and aesthetic taste, reviving the ability to tell of the beauty of the country.
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SEARCH FOR IDENTITY AND COMPARISON WITH DIFFERENT PEOPLE. The most frequently occurring film topics this year are not those of a depressing scenario but questions asked about the meaning of personal identity, understood as both the testimony of a humanity lost and perhaps found again and as a sort of distancing from an obsessive search for the external care of the body, not followed by similar attention to the interior. There are also films on the problems linked to immigration, handled with a particular director’s cut. The desperation of exile is not revealed but the point of contrast with others and the new culture, with this type of subject treatment THE 2009 EDITION GUESTS. There’s a variety not just in countries and subjects but also in guests. There will be important names for the eighth edition, confirming the aspect of the Festival Internazionale del Cinema d’Arte as a social event. Attending will be Vittorio Sgarbi, president of the jury, a person who loves art and culture. His values which can’t be put on one side in a civil society and become even more important in a context like the current one. The Award to the Career will be given to Valentina Cortese, the elegant and sophisticated star of the international cinema, during the inaugural evening. The film “Day for Night” by François Truffaut, which won her an Oscar and also a BAFTA nomination as the best supporting actress will be shown.
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Una “Floresta Móbile” che invade il mondo
CAIPIRINHA COM PIZZA, PAISAGEM BRASILEIRA E CLIMA: TRE COLLEZIONI DI MOBILI E COMPLEMENTI D’ARREDO NATE DALLA COLLABORAZIONE TRA CREATIVI BRASILIANI ED ITALIANI, CHE INAUGURANO UN NUOVO CONCETTO DI DESIGN CONTEMPORANEO E SOSTENIBILE di Eunice Cappelletti
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n nuovo concetto di design, in cui il modo di produzione è più importante della forma, e in cui l’oggetto diventa connessione tra uomo e natura. Nasce da questi presupposti “Floresta Móbile”, il programma del Consiglio Euro-Brasiliano di Sviluppo Sostenibile (EUBRA), presentato alla fine di aprile a Milano, nell’ambito del 48° Salone del Mobile, grazie alla collaborazione del SENAI (Serviço Nacional de Aprendizagem Industrial) e del Consolato Generale del Brasile del capoluogo lombardo. Ne abbiamo parlato con Robson Oliveira, sociologo e chief designer, oltre che uno dei principali ideatori del progetto. Perché nasce il progetto “Floresta Móbile”?
Robson Oliveira
Questo progetto prende vita da una drammatica realtà: in Brasile ogni anno, 3 milioni di metri cubi di legno – per lo più piccoli pezzi, molto spesso avanzi delle produzioni industriali – vengono bruciati per produrre carbone. È un’alternativa economica, soprattutto per l’uso domestico, che viene adottata nelle comunità a basso reddito. Tuttavia, come ben sappiamo, questo fenomeno ha serie conseguenze sul clima e sull’ambiente. Da qui l’idea di utilizzare questi scarti di legno per produrre mobili, ogget-
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COSÌ IL DESIGN AIUTA L’AMBIENTE E PROMUOVE IL BENESSERE DELLE PICCOLE COMUNITÀ
Dove trovare i mobili e i complementi di arredo del progetto “Floresta Móbile” Where to find furniture and furnishing accessories by “Floresta Móbile” project
Kyoto by Robson & Schettino
- Arc Arreda Via Archimede, 83 Milano - Italia Tel.: +39.02.719381
Controprogetto
- Tullierie Rampe Brancaccio, 5 Napoli - Italia Tel.: + 39.081.411360 - Zona D Rua Harmonia, 21 São Paulo - Brasil Tel.: + 55.11.38160001 - Normann Copenhagen Osterbrogade, 70 Copenhagen - Denmark Tel: +45.35.554459
Cocar by Jum Nakao
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Info: www.eubra.org robson@eubra.org
ti d’arte, che possono essere commercializzati sia a livello nazionale sia in ambito internazionale. E questo crea anche un’importante fonte di reddito per la comunità…
Abbiamo calcolato che con questi resti di legno è possibile produrre mobili ed oggetti per un controvalore di un miliardo di euro l’anno, ovvero tre volte il reddito pro capite di comunità che vivono nelle vicinanze dell’Amazzonia, così come in molte altre regioni del Brasile. Senza contare che, producendo in loco e trovando i mezzi per autosostenersi, la popolazione delle province eviterà di migrare verso i grandi centri, con conseguenze rilevanti in termini di inquinamento, concentrazione umana e, più in generale, sul livello di vita di una fascia sociale spesso destinata alle periferie povere e violente delle metropoli urbane. La vostra idea di design, quindi, si contrappone in maniera netta al design post-industriale?
Il nostro è un modello di design che crede nel rispetto della diversità culturale e nella conoscenza locale, perché questi sono gli strumenti per generare realmente uno sviluppo equilibrato. Le nostre collezioni non mettono in primo piano la forma dell’oggetto, ma la forma di produzione. Inoltre, hanno messo da parte materiali quali l’alluminio e la plastica, tipici del design post-industriale, a favore di scarti forestali, fibre naturali, tessuti e materiali rinnovabili. Utilizziamo attrezzature low tech e puntiamo sulla manodopera, al fine di fornire opportunità di lavoro a livello locale, di comunità. Diamo inoltre grande valore alla tradizione del luogo, alla cultura popolare, così come all’ambiente, all’impatto positivo sul clima. Il nostro progetto prevede infatti, tra le altre cose, il reinvestimento del 3% dei guadagni ottenuti per il rimboschimento delle foreste con specie autoctone. Oggetto-simbolo della vostra produzione è la poltrona Kyoto. Ce ne può parlare?
Fabbricata in una piccola falegnameria in Açailandia, sud Maranhao, e prodotta utilizzando scarti di legno, di stoffa e fibre naturali lavorate dalle donne delle “favelas” del Pirambu a Fortaleza, la poltrona Kyoto è diventata in poco tempo una vera e propria icona del nostro Programma: l’anno scorso è stata premiata proprio in occasione del Salone del Mobile di Milano, e, insieme al Bar Oscar, riscuote un grande successo sia in Italia (dove è presente presso gli stessi distributori di marchi di pregio come Edra
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HOW DESIGN HELPS THE ENVIRONMENT AND PROMOTES THE
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A “Floresta Móbile” which inv Caipirinha com Pizza, Paisagem Brasileira and Clima: three collections of furniture and furnishing accessories which started from the collaboration of Brazilian and Italian designers who inaugurate a new concept of contemporary and sustainable design
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hese diverse collections represent new concepts of design in which the method of production is more important than the shape and in which the object becomes the connection between man and nature. “Floresta Móbile,” the program of the Euro-Brazilian Council of Sustainable Development (EUBRA) presented at the 48th Salone del Mobile (Furniture Fair) in Milan at the end of April, grew out of this. It was the result of collaboration between the Serviço Nacional de Aprendizagem Industrial (SENAI) and the Consulate General of Brazil in Milan. We spoke to Robson Oliveira, sociologist and chief designer, and one of the main planners of the project.
million cubic meters of wood, mainly small pieces that are left over from industrial production, are burnt to produce coal. It’s an economic alternative adopted in low-income communities, particularly for domestic use. Nevertheless, as we know, this phenomenon has serious consequences on the climate and the environment. From this, we had the idea of using these wood leftovers to produce furniture, pieces of art, which can be sold both nationally and internationally.
And this also creates an important source of income for the community… We calculated that with these pieces of wood we could produce furniture and items for an equivalent of 1 billion Why did the “Floresta Móbile” Euros a year or three times the income per capita of communities near the project start? This project started through a dra- Amazon Basin, just as in many other matic situation. Every year in Brazil, 3 regions of Brazil. This doesn’t take into
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e Kartell) che in Europa. La poltrona Kyoto presenta una forma elegante, frutto però di una lavorazione assolutamente artigianale da parte della popolazione locale, così come dall’utilizzo di materie prime assolutamente “rustiche” come le fibre naturali e pezzi di legno di dimensioni diverse. So che state inoltre lavorando ad un progetto di una vera e propria abitazione…
Sì, la presenteremo ufficialmente a breve. Nasce da una collaborazione tra designer brasiliani, italiani, olandesi e danesi, e una grossa azienda brasiliana del legno. Avrà le caratteristiche delle nostre produzioni: costruita con materie prime rinnovabili e a basso prezzo, ma bella e completa di ogni confort. Senza contare che potrebbe essere assemblata in soli 25 giorni – cosa, questa, che ci ha portati a proporre il nostro progetto per i terremotati dell’Abruzzo. Quest’anno avete presentato il progetto “Floresta Móbile” a Milano. Come è stato accolto a livello internazionale?
Il Console Generale del Brasile a Milano, Luiz Henrique Pereira da Fonseca
Per l’Italia, e per Milano in particolare, questo progetto non è nuovo, in quanto da tempo l’EUBRA e l’Instituto Brasil Design 21 collaborano con architetti della Scuola Italiana Design e del Politecnico di Milano. E infatti, in occasione del Salone del Mobile, abbiamo presentato la collezione “Caipirinha com Pizza”, in cui sono stati esposti oggetti frutto della collaborazione tra architetti e designer brasiliani e italiani. Proprio lavorando con alcuni giovani creativi, ci siamo infatti resi conto che il design moderno presenta valori e concetti in cui le ultime generazioni non si riconoscono completamente. Da qui l’adesione alla linea di pensiero del programma “Floresta Móbile”, visto come una reale alternativa. Il nostro progetto ha avuto un riscontro molto positivo anche in Nord Europa, in particolare in Olanda e Danimarca. Per esempio, abbiamo iniziato una collaborazione con l’Università di Rotterdam, e con un’importante azienda danese del design, la NormannCopenhagen, che ci ha invitato tra l’altro a partecipare alla prossima Copenhagen Design Week, a fine agosto. Inoltre, prevediamo di portare a breve le nostre collezioni – Caipirinha com Pizza, Paisagem Brasileira e Clima – a Stoccolma, Barcellona, Copenaghen, Londra, Tokyo e San Paolo.
WELL-BEING OF SMALL COMMUNITIES
ch invades the world force with the aim of giving employment opportunities at a local, community level. We also give great value to the tradition of the place and popular culture, and also the environment and the positive impact on the climate. Among other things, our project also provides for the reinvestment of 3% of the earnings obtained for the reSo, your idea of design is clearly forestation of forests with native species. opposite to post-industrial design? Ours is a model of design which beThe Kyoto armchair is the symlieves in respect for cultural differences bol of your production. Can you tell and local knowledge because these are us about it? the tools for really generating balanced The armchair Kyoto is made in a small development. Our collections don’t em- carpentry in Açailandia, south Maranhao phasize the shape of the item but the and produced using waste wood, fabric form of production. In addition, they have and natural fibres processed by the put aside materials like aluminium and women of the “favelas” of Pirambu in Forplastic, typical of post-industrial design, in taleza. It has soon become a real icon of favor of forest waste, natural fibres, fabrics our programme. Last year, it was awarded and renewable materials. We use low a prize at the Salone del Mobile in Milan tech equipment and focus on the work- and, with the Bar Oscar, has been very successful both in Italy (where it can be found at the distributors of quality brands such as Edra and Kartell) and in Europe. The armchair Kyoto has an elegant shape, but is the result of work which is strictly handcrafted by the local population, just like the use of raw materials which are absolutely “rustic” like the natural fibres and pieces of wood of different sizes. account that, by producing locally and finding the means of self-support, the people of the provinces won’t migrate towards large centers with significant benefits in terms of pollution, human concentration and quality of life of a social layer often destined for poverty and violence.
I know that you’re also working on a project for a real house… Yes, we’ll present it officially in the near future. It’s the result of collaboration among Brazilian, Italian, Dutch and Danish designers and a large Brazilian wood company. It will have the features of our productions – built with renewable raw materials at a low cost but attractive and complete with all comforts – and this doesn’t take into account that it could be assembled in just 25 days – something which has led us to suggest our project for the people affected by the earthquake in Abruzzi. generations don’t share completely. As a result of this we joined the line of This year you’ve presented the thought of the “Floresta Móbile” proproject “Floresta Móbile” in Mi- gram, seen as a real alternative. Our lan. What has the welcome been project has been very well received in internationally? northern Europe, in particular in The This project isn’t new for Italy, and Mi- Netherlands and Denmark. For example, we started collaborating lan in particular, as EUBRA and the Instituto Brasil Design 21 have been collab- with the University of Rotterdam and a orating with architects of the Scuola Ital- leading Danish design company, Noriana Design and the Politecnico of Mi- mann-Copenhagen, which also invited lan. We presented the collection “Caipir- us to take part in the next Copenhagen inha com Pizza,” in which items which Design Week at the end of August. In addition, we also expect to take our are the fruit of the collaboration between Brazilian and Italian architects collections Caipirinha com Pizza, Paisand designers, at the Salone del Mobile. agem Brasileira and Clima to StockWorking with some young creative peo- holm, Barcelona, Copenhagen, London, ple, we realized that modern design has Tokyo and San Paolo in the near future. values and concepts which the latest www.eubra.org
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DALLE LOCALITÀ DI MARE ALLE SUE STRAORDINARIE CITTÀ, SENZA DIMENTICARE LE MISTERIOSE GROTTE Loreto
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erra d’arte e di cultura, regione dei cento teatri e dei cento campanili, dei ristoranti d’eccellenza, delle feste popolari, degli ottimi artigiani: le Marche sono tutto questo! Un territorio variegato, dove città, borghi, palazzi, edifici religiosi di pregio impreziosiscono una straordinaria ricchezza naturale: il mare Adriatico, dalla costa piana e sabbiosa interrotta da aspre scogliere a dirupo; l’armonioso paesaggio agrario delle sue dolci colline; le grotte misteriose; le aree naturali protette. LE SUE CITTÀ. Partendo da nord, la prima tappa è Pesaro, affacciata sul mar
Marche, terra dai mille volti ALLA SCOPERTA DI UNA DELLE REGIONI ITALIANE PIÙ AFFASCINANTI, RACCHIUSA TRA LA CATENA APPENNINICA E LA COSTA ADRIATICA, DOVE LA NATURA CUSTODISCE GELOSAMENTE ALCUNI TRA I PIÙ GRANDI CAPOLAVORI DELL’ARTE E DELLA CULTURA ITALIANA di Ghileana Galli
Adriatico e rinomata per le sue bellissime spiagge, conosciuta come la città delle quattro M (musica, mare, monti e maioliche) e per aver dato i natali al celebre compositore Gioacchino Rossini. Poco distante, ma verso l’interno, è Urbino, nota per il suo vasto quanto straordinario patrimonio artistico-culturale, e, in particolare, per il suo Palazzo Ducale, uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell’intero Rinascimento, oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche. Percorrendo verso sud la regione, troviamo Ancona, città divisa in due parti ben distinte, il centro storico sul Monte Guasco e la parte moderna sulla costa. Tra i suoi principali monumenti, la cattedrale di San Ciriaco, con la facciata in marmo bianco e rosa e la pianta a croce greca; l’Arco Traiano, costruito nel 115 da Apollodoro da Damasco; la Mole Vanvitelliana, un grandioso edificio militare progettato dal Vanvitelli nel XVIII secolo. Nella centralissima piazza della Libertà troviamo invece i principali monumenti di Macerata: lo splendido Palazzo del Comune, la rinascimentale Loggia dei Mercanti, l’elegante Palazzo della Prefettura, la Torre dell’Orologio (1485). Poco distante dalla piazza sorge uno degli edifici più conosciuti dell’intera città, il cosiddetto Sferisterio, un’arena (terminata nel 1829) che oggi ospita spettacoli di lirica e rappresentazioni teatrali. Quasi al confine con l’Abruzzo, ecco Ascoli Piceno, forse una delle più belle città italiane, costruita quasi interamente in travertino. Conosciuta come la città delle “cento torri” (delle originali ne rimangono oggi alcune di pregevole fattura, come la torre Ercolani, del XII secolo), Ascoli Piceno annovera pregevoli monumenti, come il Palazzo dei Capitani del Popolo e la Chiesa di San Francesco, affacciati su Piazza del Popolo, centro culturale della città. Ma, al di là delle città maggiori, in quasi tutti i centri marchigiani, anche nei più piccoli, non mancano veri tesori d’arte. Basti pensare a Recanati, città natale di Giacomo Leopardi; Loreto, meta di emozionanti pellegrinaggi alla stupefacente Santa Casa; Fano, che mostra ancora chiare tracce del suo glorioso passato romano; Fabriano, città dalle antiche origini e tradizioni artigiane. TRA GROTTE E TERME. Famosi in tutta Europa sono i complessi carsici del-
le millenarie Grotte di Frasassi, dove è possibile ammirare le grandiose sculture naturali formatesi ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni grazie all’opera dell’acqua e della roccia. Le Grotte sono inserite all’interno del bellissimo Parco Naturale della Gola della Rossa, con i suoi stupendi scorci naturalistici e gli antichi borghi. Qui è possibile ammirare architetture dal valore inestimabile, come l’Abbazia di San Vittore delle Chiuse, considerata il più bell’esempio di romanico nella regione, l’antico ponte romano, il Tempio del Valadier e il Santuario di S. Maria Infrasaxa, sorti l’uno accanto all’altro all’interno di una grotta naturale lungo la strada che conduce nel cuore del centro storico di Genga e al suo splendido borgo. Per una vacanza all’insegna del benessere e del relax, le Marche propongono inoltre dieci stabilimenti termali sparsi lungo tutto il territorio regionale. Ascoli Piceno
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E I SUOI PRESTIGIOSI CENTRI TERMALI Fermo
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FROM SEASIDE RESORTS TO EXTRAORDINARY INLAND TOWNS, NOT FORGETTING ITS MYSTERIOUS CAVES AND PRESTIGIOUS SPAS
The Marche region, a territory with a thousand resources Discover one of the most fascinating Italian regions embedded between the Apennines and the Adriatic Sea where nature jealously hides some of the greatest Italian works of art and culture land of art and culture, the region of a hundred theatres and a hundred bell towers, quality restaurants, folk festivals and great craftsmen: this is the Marche region! It is a variegated territory where towns, villages, prestigious palaces, and churches make an already extraordinary natural landscape even more beautiful: just imagine the Adriatic Sea with its flat coast, sandy beaches and steep cliffs; an idyllic countryside with its gentle hills, mysterious caves and protected areas. ITS TOWNS. Starting from the North, the first stop is Pesaro, on the Adriatic coast, famous for its wonderful beaches, its “four Ms”, (i.e. Music, Mare – sea–, Mountains and Majolicaware). It is the birthplace of the world-famous composer Gioacchino Rossini. Not far from Pesaro, traveling towards the inland area, you will find Urbino with its magnificent artistic and cultural heritage; the town is famous especially for its Palazzo Ducale, one of the most interesting examples of architecture and art of the Renaissance period, which hosts the Galleria Nazionale delle Marche. Going southwards you reach Ancona, a town which is divided into two separate parts: the old town on Monte Guasco and the modern town on the seaside. Among its main attractions : the Cathedral of San Ciriaco with its façade made of white and pink marble and its Greek-cross design; the Arches of Trajan, built in 115 by Apollodorus of Damascus; and the Mole by the architect Vanvitelli, a majestic military fortress designed in the XVIII Century. In the central Piazza della Libertà you can find the most interesting attractions of Macerata: the marvelous Palazzo del Comune, the Loggia dei Mercanti that dates back to the Renaissance period, the elegant Palazzo della Prefettura and the Torre dell’Orologio (clock tower) (1485). One of the most famous monuments of the town, the Sferisterio, is within walking distance from the Piazza. Completed in 1829, it hosts opera shows and theatrical plays. Ascoli Piceno, perhaps one of the most beautiful Italian towns, is located near Abruzzo. Most of its buildings were built in travertine, and it is known as the “town of a hundred towers” (at present only a few have been preserved, such as Torre Ercolani, a wonderful tower of the XII Century). The town can boast many prestigious monuments, such as Palazzo dei Capitani del Popolo and the Church of San Francesco that overlooks Piazza del Popolo, the heart of local cultural life. In the Marche region you can find precious artistic jewels not only in the main towns, but also in the smallest villages. Just envision Recanati, the native village of the poet Giacomo Leopardi; Loreto with the wonderful Santa Casa, a famous place of pilgrimage; Fano with its ruins that bear witness to its glorious past in the Roman age; and Fabriano, a town with ancient origins and great craft traditions. CAVES AND SPAS. The karstic complex of the millenary caves called Frasassi Cave is very famous on the European continent. There you can admire the spectacular natural compositions which have been formed by many calcareous layers over 190 million years through the work of water that has been eroding the rocks. The caves are located in the marvelous Gola della Rossa Nature Park, which offers wonderful scenic views over natural landscapes and medieval villages. Here you can admire unique architectonic masterpieces such as the Abbey of San Vittore delle Chiuse, which is considered the most beautiful example of Romanesque style in the Region; the ancient Roman bridge; the Valadier Temple and the Sanctuary of S. Maria Infrasaxa, which were built, side by side, in a natural cave along the road that leads to the wonderful old village of Genga. Furthermore, if you are looking for a holiday dedicated to health and relaxation, you will find ten spas scattered around the Marche region.
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A URBINO, FINO AL 12 LUGLIO 2009
RAFFAELLO E URBINO Urbino non fu solo la città natale di Raffaello, ma determinò in modo significativo la sua formazione, restando per tutta la sua vita un punto di riferimento essenziale. Partendo da questo presupposto, prende vita la grande mostra ospitata presso il Palazzo Ducale di Urbino fino al prossimo 12 luglio, che intende recuperare e valorizzare proprio questa stretta connessione tra Raffaello e la sua città natale. La mostra presenta i capolavori giovanili di Raffaello, 20 dipinti e 19 disegni originali, messi in rapporto alla pittura del padre e di altri artisti vicini alla fase giovanile della sua formazione a Urbino. Il percorso espositivo si propone infatti di ricondurre la prima formazione di Raffaello all’influenza del padre, Giovanni Santi e alla grande cultura espressa dalla corte urbinate, capace, allora, di rivaleggiare con la stessa Firenze. Una sezione della mostra è inoltre dedicata al rapporto dell’opera di Raffaello con la più importante produzione del ducato di Urbino, la maiolica, basata sulle immagini raffaellesche, di cui sono esposti esemplari antichi. www.raffaelloeurbino.it
Raffaello and Urbino Urbino was not only the birthplace of Raphael, but it also played a significant role in his artistic development; throughout his life the city remained an essential reference point for him. This relationship between Raphael and the city of his birth is the starting point for the exhibition hosted in the Palazzo Ducale of Urbino until July 12th, 2009. The exhibition seeks to retrace the initial training of Raphael and the grand cultural expressions of the court of Urbino, particularly the influence of Raphael’s father, Giovanni Santi. The exhibition presents the masterpieces of the young Raphael. Twenty paintings and nineteen original drawings, will be displayed with the paintings of his father and other painters that were close to him during his development as a young artist in Urbino. One section of the exhibition is dedicated to the relationship between the works of Raphael and the most important products of the Dukedom of Urbino, the maiolica-tin glazed pottery based on Raphaelite images – of which some ancient examples will be exhibited.
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nelle
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CLUB DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA Nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), il Club dei Borghi più belli d’Italia è sorto dall’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Si tratta dell’Italia minore, quella a volte più sconosciuta e nascosta, ma che rappresenta al meglio il dipanarsi della nostra storia millenaria, e dove è possibile trovare quelle atmosfere, quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi.
CLUB OF THE MOST BEAUTIFUL VILLAGES IN ITALY
San Ginesio
Founded in 2001 by the Council for Tourism of the national association of Italian communes (ANCI), the Club of the most beautiful Villages in Italy was created with the aim to promote the fantastic heritage of History, Arts, Culture, Environment and Traditions of small Italian villages, which are mostly excluded from the main tourists itineraries. This is another face of Italy, which is often hidden and unknown, but which better represents our millenary history, where you can find atmosphere, smells and tastes that make up our typicalness and which are worth feeling with all your senses.
Il Club dei Borghi più Belli d’Italia è membro di Symbola - Fondazione per le Qualità Italiane.
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SULLE COLLINE MARCHIGIANE, A POCHI CHILOMETRI DA MACERATA
San Ginesio, il “b dei Sibillini COSÌ DEFINITO PER LO SPLENDIDO PANORAMA CHE OFFRE SULLE CIME DEL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI, RIVESTE UN NOTEVOLE INTERESSE PER LA SUA STORIA, LE SUE TRADIZIONI E LA SUA GRANDIOSA ARCHITETTURA MONUMENTALE
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ullo sfondo azzurro dei Monti Sibillini si erge l’ampio colle che ospita l’antica città di San Ginesio. Tra San Ginesio e il Mare Adriatico, si snoda una complicata teoria di colline, campi, cocuzzoli, paesaggi spettinati ed intensi, tipici della fisionomia delle Marche. DA VEDERE. Sorge nella piazza principale il gioiello di San Ginesio. È la chiesa Collegiata, che si presenta con la facciata suddivisa in due parti, di cui l’inferiore è più antica e comprende il magnifico portale in travertino (sec. XI), con archi concentrici a tutto sesto che continuano lo stesso ritmo architettonico delle colonnine e dei pilastrini. Fra i capitelli delle colonnine del portale fanno capolino a destra, il volto di Ginesio e, a sini-
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stra, la mano dell’Eterno che sorregge la Sphaera Mundi, il globo della terra. La parte superiore della facciata, suddivisa in cinque prospetti di uguale larghezza ma di differente altezza, fu costruita da un maestro tedesco nel 1421, durante le ultime fioriture del gotico che s’innesta sulla tradizione romanica. Accanto alla facciata è la torre civica romanica, con cuspide a bulbo ricostruita nel XVII sec. La maestosa chiesa ha accolto testimonianze di ogni epoca e stile. Il Crocefisso ligneo è quello portato dai 300 esuli nel 1450 durante il loro ritorno a San Ginesio. Dalla scuola del Perugino viene una Madonna con Bambino e Santo Patrono, mentre le cappelle che si aprono sulla navata destra custodiscono opere di Federico Zuccari, del Pomarancio, di Simone de Magistris e altri valenti pittori. Nella crip-
ta, si ammirano gli affreschi di Lorenzo Salimbeni del 1406. Quasi contemporanea alla Collegiata è un’altra splendida chiesa romanico-gotica, edificata nel 1050 e dedicata a S. Francesco: l’armonioso portale e l’abside sono le testimonianze più antiche, mentre l’interno a sala, in stile neoclassico, ospita opere pregevoli tra cui un’intensa Crocifissione di scuola riminese-marchigiana. A pochi passi si trova un’altra antichissima chiesa (996), quella di S. Michele, dal bel portale gotico e con un’edicola interna affrescata da Stefano Folchetti, pittore locale. Del periodo gotico restano inoltre le mura castellane e i portici superstiti dell’Ospedale dei Pellegrini (XIII sec.), così detto perché ospitava i pellegrini che transitavano per San Ginesio diretti a Loreto o a Roma. Da vedere infine: diversi bei palazzi, le quattro porte superstiti, le chiese di S. Gregorio, di S. Maria in Vepretis e dei SS. Tommaso e Barnaba. DA GUSTARE. Tipico del territorio è il “polentone”, preparato con la farina di granturco, che
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IN THE HILLS OF THE MARCHE, CLOSE TO MACERATA
San Ginesio, the “balcony” of the Sibylline So defined for the splendid panorama which it offers of the peaks of the Monti Sibillini National Park, it holds considerable interest for its history, traditions and grandiose, monumental architecture
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he broad hill which hosts the ancient city of San Ginesio is set against the blue background of the Sibylline Mountains. A complicated patchwork of hills, fields and crests, tousled and intense landscapes, typical of the physiognomy of the Marche, unrolls between San Ginesio and the Adriatic Sea. WHAT TO VISIT. Rising in the main square is the jewel of San Ginesio, the Collegiate Church. Its façade is divided into two parts, the lower part being the older and including the magnificent portal (11th cent.) in travertine, with concentric round arches that continue the same architectural rhythm of the narrow columns and pilasters. Peeping out among the capitals of the portal columns are the head of St. Ginesio on the right, and the hand of the Eternal holding the Sphaera Mundi, the globe of the earth, on the left. The upper part of the façade is divided into five areas equal in width but of different heights. It was built by a German master in 1421, during the last blossoming of the Gothic inserted in the Romanesque tradition. Next to the façade is the Romanesque civic tower with an onion-shaped pinnacle reconstructed in the 17th century. Gathered in the silence of the majestic church’s interior are examples of art from every period and style. The wooden Crucifix is the one brought by the 300 exiles in 1450 during their return to San Ginesio. From the Perugino school comes a Madonna and Child with Patron Saint, while the chapels on the right hold works by Federico Zuccari, Pomarancio, Simone de Magistris and other accomplished artists. The crypt is decorated with frescoes painted by Lorenzo Salimbeni in 1406.
From roughly the same period as the Collegiate Church is another splendid Romanesque-Gothic church, built in 1050 and dedicated to San Francesco: the harmonious portal and the apse are the oldest parts, while the neoclassical interior holds excellent works including an intense Crucifixion by the Rimini-Marchigiana school. Just a few steps away is another very old church (996), that of San Michele, with a beautiful Gothic portal and, inside, a shrine frescoed by Stefano Folchetti, a local painter influenced by Crivelli. Also from the Gothic period are the castle walls and the remaining porticos from the Ospedale dei Pellegrini (13th cent.), thus named because it gave hospitality and aid to the pilgrims passing through San Ginesio on their way to Loreto or to Rome. Also worth visiting are: the four surviving city gates, various historic buildings, and the churches of San Gregorio, Santa Maria in Vepretis, and Santi Tommaso e Barnaba. WHAT TO TASTE. Corn meal is used to make “polentone” (corn meal porridge), which is eaten with a meat sauce (pork, veal or chicken) or “in bianco” (with sausage, pork chops and mushrooms) with grated pecorino cheese sprinkled on top. The recipe for the deliciouswis connected with the name of Windischgratz, an Austrian prince for whom this dish was prepared for the first time. The secret to vincisgrassi – by many erroneously likened to Emilian lasagna – is the choice of meats used for preparing the ragù, which is mixed with a béchamel and spread over the layers of pasta. APPOINTMENTS. The iconic event, celebrating the virtue of the borough of San Ginesio par excellence, is certainly the battle between Ginesini and Fermani on the night of November 30, 1377, which was the origin of the re-enactment of the Battaglia della Fornarina (Battle of the Baker’s Girl), which takes place the last Saturday of July. Also noteworthy is the Palio, which is held during Ferragosto, the week of August 15. The Palio is a commemoration of the jousting and religious ceremonies which were held inside the castle walls.
“balcone” di Umberto Forte
si mangia alternato a sugo di carne (maiale, vitello o pollo) o in bianco (con salsiccia, costate di maiale e funghi) con aggiunta di formaggio pecorino. Altrettanto prelibati sono i “vincisgrassi”, il cui nome è legato a Windischgratz, principe austriaco per il quale questo piatto venne preparato per la prima volta. Ciò che rende unici i vincisgrassi, da molti impropriamente associati alle lasagne emiliane, è la scelta delle carni usate per il ragù, che viene amalgamato alla besciamella per condire gli strati di pasta. GLI APPUNTAMENTI. Sicuramente l’avvenimento iconico, che celebra la virtù comunale per eccellenza di San Ginesio, è l’episodio della Battaglia tra Ginesini e Fermani, occorso nella notte del 30 novembre 1377, che ha dato origine alla Rievocazine della Battaglia della Fornarina, che ha luogo nell’ultimo sabato di luglio. Nella settimana di Ferragosto, invece, si svolge ogni anno il Palio, a rievocazione delle giostre d’armi e cerimonie religiose che si tenevano all’interno delle mura castellane.
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ARTE DELLA TAVOLA
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ALLA SCOPERTA DI UNA CUCINA DI “INCONTRI”
C Le Marche vi aspettano a tavola! di Silvana Genzone
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otremmo definire quella marchigiana come una cucina di “incontri”: incontri tra sapori del nord e del sud della penisola, che risente della tradizione contadina così come della vicinanza del mare e dei suoi prodotti; dei sapori romagnoli così come di quelli abruzzesi e laziali. Dominano, in particolare sull’Appennino umbro-marchigiano, i sapori forti, decisi, e protagonista è la carne, a partire dalla saporitissima porchetta. Del resto, in questa regione l’uso del maiale è diffusissimo, soprattutto per la produzione di salumi: la barbaja (corrispondente al guanciale delle cucine abruzzese e laziale), li ciarimbuli (grosse budella salate, e poi trattate con pecorino e semi di finocchio), la coppa marchigiana, il cotechino di San Leo, il prosciutto e il salame di Montefeltro, la soppressata di Fabriano. Sempre rimanendo in tema di carne, da ricordare anche la trippa, il pollo arrosto “co’ lu pilotto” (cioè insaporito da una spessa fetta di lardo), il pollo coi peperoni, l’agnello marinato, il coniglio in porchetta. Sulla costa, invece, impera il pesce. Piatto simbolo è il brodetto di mare, che ogni città marchigiana “personalizza” – nel pesarese e nell’anconetano, per esempio, troviamo la versione “rossa”, al pomodoro, mentre
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i sono tanti modi per esprimere la solidarietà. L’Italia ne ha trovato uno che consente di effettuare una donazione a favore di una causa sociale senza alcun costo. Stiamo parlando della possibilità di destinare il 5xmille dell’imposta sul reddito, a enti non profit del volontariato, della ricerca scientifica, universitaria e sanitaria, o ai comuni per attività sociali. Il 5xmille ha avuto un successo travolgente: ai cittadini, infatti, è piaciuta molto l’idea di poter premiare le associazioni che hanno visto muoversi con dedizione ed efficacia per il benessere comune. Tra queste è il Comitato Italiano per il PAM, che sostiene in Italia i progetti che il Programma Alimentare Mondiale porta avanti in 80 Paesi del mondo: un gesto semplice, come apporre la propria firma su un modulo, può trasformarsi in un aiuto importante. E gesti quotidiani, come bere una tazza di caffè, possono significare un’intera settimana di pasti per un bambino povero. È questo il messaggio lanciato dalla campagna Fill the cup, che mira a sollecitare una riflessione tra tutta la comunità: una tazza di plastica rossa – ampiamente usata dal Programma Alimentare Mondiale per servire porridge o altro
5xmille, per un mondo libero dalla fame di Mascia Consorte, Responsabile Progettazione e Fund Raising del Comitato Italiano per il PAM cibo a scuola a oltre 20 milioni di bambini ogni anno – serve a comunicare al mondo che circa 59 milioni di bambini nei Paesi poveri frequentano ancora la scuola affamati. “Questo è il mio unico pasto quotidiano”, spiega Angelica, nove anni, che vive a Gonaives, città devastata dal ciclone abbattutosi su Haiti nel settembre scorso. “Alcune volte mi sento debole e non ce la faccio ad aspettare fino all’ora di pranzo”. Angelica sogna un giorno di diventare medico. Forse, grazie al tuo 5xmille, può compiere un passo in più verso il suo sogno. Destina il tuo 5xmille al Comitato Italiano per il Programma Alimentare Mondiale, codice fiscale 97359450588.
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nell’ascolano è tipica quella “gialla”, allo zafferano. Abbondano poi crostacei, frutti di mare e pesce azzurro insaporito da erbe aromatiche ed olio d’oliva. Se andiamo invece nella categoria dei primi piatti, tipici maceratesi sono i “vincisgrassi”, capostipiti di tutte le lasagne al forno della penisola. Assai meno ricche – ma non per questo meno saporite – sono le minestre tradizionali dell’anconetano e dell’ascolano: i quadrucci con le patate (o con le fave, o con fagioli e cotiche), le “pecianelle” di Sassoferrato (grossi spaghetti lievitati conditi col pomodoro), i “frescaSAPORI DECISI, relli” (grumi di farina cotti nell’acINGREDIENTI DI TERRA qua e conditi con aglio e pecorino). Tipiche delle Marche sono poi le E DI MARE, UN SOLIDO olive all’ascolana, grosse e succose oliLEGAME CON LE ve verdi, farcite con un ricco ripieno a base di carni miste e salumi, quinTRADIZIONI: QUESTI I di ricomposte, impanate e fritte. PUNTI DI FORZA DELLA Ricchissima anche la varietà dei forCUCINA MARCHIGIANA maggi: il bazzott e il caciofiore (entrambi preparati con latte di pecora), lo slattato (simile alla crescenza lombarda), diversi tipi di pecorino. La semplicità domina invece tra i dolci, per lo più realizzati con poco zucchero (spesso sostituito dal miele) e molta frutta secca (in particolare mandorle): il frustingolo (una specie di torta) utilizza mandorle e noci, insieme a uvetta, fichi secchi e cioccolato amaro; i caciuni (“calzoni”) sono invece dolci ripieni di formaggio pecorino, limone e zucchero. Famoso è anche il cosiddetto “sanguinaccio”, una miscela di pan grattato, miele, rum, cannella e scorza d’arancio stipata nel budello di maiale e bollita per mezz’ora. Un ultimo – ma non meno importante – capitolo va dedicato ai vini. Il più noto è il Verdicchio dei Castelli di Jesi, di rigore col pesce; eccellenti bianchi sono il Falerio dei Colli Ascolani (a base di Trebbiano) e il Bianchello del Metauro e il Verdicchio di Matelica. Tra i rossi, figurano il Rosso Conero e il Rosso Piceno a base di Sangiovese e Montepulciano, il Pergola Rosso e la Lacrima di Morro d’Alba. Un eccellente vino da dessert è la Vernaccia di Serrapetrona, uno dei pochi spumanti rossi italiani.
The Marche invite you to dinner! STRONG TASTES, INGREDIENTS FROM LAND AND SEA, AND STRONG TIES WITH TRADITIONS ARE THE STRONG POINTS OF COOKING IN THE MARCHE
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e could define the cuisine of the Marche as that of “meetings” between the tastes of the north and those of the south of Italy, which feels the peasant tradition and the vicinity of the sea and its products; the tastes of Romagna and also Abruzzi and Lazio. Strong tastes dominate on the Umbrian-Marche Apennines; meat is at the center, starting from the very tasty porchetta. On the other hand, use of the pig is widespread, particularly for the production of cooked meats: barbaja (which corresponds to pork cheek in the cuisine of Abruzzi and Lazio), ciarimbuli (large salted lights then treated with pecorino cheese and fennel seeds), Marche pork collar, cotechino of San Leo (a cooking sausage made of dried and seasoned pork meat), Montefeltro ham and salami, and soppressata from Fabriano. Continuing the meat theme, there is tripe, roast chicken “co' lu pilotto” (i.e., flavoured with a thick layer of fat), chicken and peppers, marinated lamb, rabbit in porchetta.
Five parts per thousand, your voluntary contribution for a world without famin
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here are many ways in which you can show your solidarity. Italy has found one that enables you to make a donation to a social cause without any cost. We are talking about the possibility to designate five parts per thousand of income tax to non profit organizations, research in the fields of sciences, university and health, or to the communes for social projects. The five parts per thousand initiative has had surprising success: Italian citizens appreciated the idea of awarding the associations that they have seen doing social work with passion and effectiveness... Among these associations is the Italian Committee for the WFP, which supports from Italy the projects of the World Food Program in 80 Countries all over the world: a simple action, just signing a form, can turn into an important gift. Little things that we do everyday, like drinking a cup of coffee, can mean a whole week of food for a poor child. This is the message of the campaign Fill the cup, which aims to invite all of us to think about the problem: a red plastic cup – which is commonly used by the World Food Program to distribute porridge or other kinds of food in schools to over 20 million children every year – has been used to tell the world that there are 59 million children in poor Countries that go to school hungry. “This is my only daily meal,” explains Angelica, nine years old, who lives in Gonaives, a town in Haiti destroyed by a tornado last September. “Sometimes I feel weak and I can’t wait until lunchtime.” Angelica dreams of becoming a doctor. Thanks to your five parts per thousand donation, perhaps she will be able to take a step forward towards her dream. Donate your five parts per thousand to the Italian Committee for the World Food Program, taxpayer’s number 97359450588.
On the coast, however, fish reigns. The symbolic dish is the fish soup, personalised by every town in the Marche – in the Pesaro and Ancona areas, for example, there is the “red” version with tomato, while the “yellow” version with saffron is typical of the Ascoli area. There are plenty of crustaceans, sea food and mackerel, sardines and anchovies, etc. flavoured with aromatic herbs and olive oil. If we then look at first courses, the “vincisgrassi,” founder of all the ovenbaked lasagnes in Italy, are typical of the Macerata area. The traditional soups of the Ancona and Ascoli areas are considerably less rich – but no less tasty – quadrucci with potatoes (or broad beans, or beans and pork rind), “pecianelle” from Sassoferrato (large leavened spaghetti seasoned with tomato), “frescarelli” (lumps of flower cooked in water and seasoned with garlic and pecorino cheese). Other traditional dishes from the Marche include olive all’ascolana, large, juicy green olives stuffed with a rich filling based on mixed meat and cooked meat then put together, rolled in breadcrumbs and fried. There is also a very wide variety of cheese – bazzott and caciofiore (both prepared with sheep’s milk), slattato (similar to crescenza, a creamy cheese, in Lombardy) and various types of pecorino. Desserts are dominated by simplicity; they are mainly made with little sugar (often replaced by honey) and a lot of nuts, particularly almonds. Frustingolo (a type of cake) uses almonds and walnuts with currants, dried figs and plain chocolate; caciuni (turnovers) are desserts with a filling of pecorino cheese, lemon and sugar. The so-called “sanguinaccio,” a mixture of breadcrumbs, honey, rum, cinnamon and orange peel stuffed into pig lights and boiled for 30 minutes, is also famous. Last, but by no means least, the wines. The best-known is the Verdicchio of the Castelli di Jesi, always with fish; excellent whites are the Falerio dei Colli Ascolani (based on Trebbiano) and the Bianchello del Metauro and the Verdicchio di Matelica. The Rosso Conero and Rosso Piceno based on Sangiovese and Montepulciano, the Pergola Rosso and the Lacrima di Morro d’Alba are the best of the reds. An excellent dessert wine is the Vernaccia di Serrapetrona, one of the few red Italian sparkling wines.
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PRESENTATA A MILANO, IN OCCASIONE DELLA CAMPIONARIA DELLE QUALITÀ ITALIANE
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n occasione della Campionaria delle Qualità Italiane, tenutasi dal 7 al 10 maggio a Fiera Milano City, la Fondazione Symbola e la Fondazione Edison hanno presentato i risultati della ricerca “Italia, geografie del nuovo Made in italy”, che ha offerto un interessante sguardo d’insieme sullo stato dell’arte dei diversi settori del sistema produttivo del nostro Paese. Da questo lavoro, emerge l’immagine di un’Italia che, nonostante la concorrenza delle economie emergenti e l’attuale crisi economica, riesce ad essere competitiva puntando su innovazione e ricerca, cultura, valorizzazione dei saperi e talenti legati al territorio, coesione sociale. Non mancano le sorprese. Accanto ai comparti tradizionali del Made in Italy – le cosiddette “quattro A”, Abbigliamento, Automotive, Agroalimentare e Arredamento – in cui l’Italia conserva una posizione di leadership nelle produzioni di qualità, ce ne sono degli altri, meno noti, in cui il nostro Paese sta emergendo. Fra questi vi è, ad esempio, il comparto delle biotecnologie: un settore in gran fermento che, negli ultimi anni, ha avuto un trend molto positivo, con il costante aumento del numero di imprese attive e il consolidamento di quelle già esistenti. Il nostro Paese ricopre un ruolo di leadership nelle scienze della vita, o “Red Biotech”, con una specializzazione nel farmaceutico: è il terzo paese in Europa, dopo Germania e Francia, per numero di addetti, e il quinto al mondo in una classifica dominata da Stati Uniti e Giappone. Un risultato, questo, determinato da una serie di caratteristiche peculiari che creano un humus economico e culturale particolarmente favorevole allo sviluppo delle biotecnologie: la presenza di centri di ricerca eccellenti in cui lavorano ricercatori di fama internazionale; professionalità e qualità del personale e del management; solide competenze e consolidata tradizione industriale; spirito imprenditoriale diffuso e innovativo. Anche nel campo delle energie alternative l’Italia si distingue per aver ideato delle tecnologie all’avanguardia che, nate all’interno delle università e dei centri di ricerca pubblici, hanno poi conosciuto uno sviluppo sul mercato. Una tipologia di produzione energetica da fonte rinnovabile resa più efficiente grazie ad una tecnologia
Fabio Renzi
Italia, geografie del nuovo Made in Italy QUESTO IL TITOLO DELLA RICERCA CONDOTTA DA SYMBOLA E FONDAZIONE EDISON. DA ESSA, EMERGE CHE L’ITALIA SI È RAFFORZATA IN MOLTI SETTORI, PUNTANDO SU QUALITÀ E INNOVAZIONE tutta italiana è quella del solare termodinamico, o solare a concentrazione. Questi sono solo alcuni esempi delle tante eccellenze che l’Italia può vantare e che, se inserite in un sistema, potrebbero rappresentare un volano per l’intero Paese e innescare un processo virtuoso di crescita.
di Fabio Renzi, Segretario di Symbola
PRESENTED IN MILAN AT THE CAMPIONARIA TRADE FAIR
Italy, geography of the new Made in Italy This is the name of the research carried out by Symbola and the Fondazione Edison. It shows that Italy has strengthened in many sectors with a focus on quality and innovation
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he Symbola and Edison Foundations presented the results of research called “Italy, geography of the new Made in Italy” at the Italian Quality Trade Fair held at Fiera Milano City from May 7-10. They offer an interesting overall glimpse of the state of the art of the various sectors of production in Italy. The picture of an Italy which, despite the competition of the emerging economies and the current economic crisis, succeeds in being competitive by focusing on innovation and research, culture, enhancement of the knowledge and talents connected to the area, and social cohesion emerges from this work. There are some surprises. Alongside the traditional sectors of Italian products – clothing, cars, agri-foodstuffs and furnishing – in which Italy still has a position of leadership in quality production, there are others, less well-known in which it is emerging. For example, these include the biotechnologies sector, an area in great excitement which has had a very positive trend with the constant increase in the number of active companies and the consolidation of the existing ones in recent years. Italy has a leading role in life sciences,
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or “Red Biotech” with a specialization in pharmaceuticals. It is the third country in Europe, after Germany and France, for the number of staff, and the fifth in the world in a field dominated by the United States and Japan. This success is the result of a series of special elements which have created an economic and cultural humus particularly favourable to the development of biotechnologies – excellent research centers where internationally-famous researchers work, professionalism and quality of staff and management; solid skills and a consolidated industrial tradition, along with a widespread and innovative entrepreneurial spirit. Italy has also distinguished itself in the field of alternative energy as it has created avant-garde technologies which have developed on the market after starting in universities and public research centers. Thermodynamic solar or solar concentration energy is a type of energy production from renewable sources that has been made more efficient by Italian technology. These are just some examples of the many excellences that Italy can boast of and which could be a flywheel for the whole country and trigger a virtuous growth process if included in a system.
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SUCCESSO PER MILANO MODA DESIGN, PROMOSSO IN CONCOMITANZA CON IL SALONE DEL MOBILE
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Moda e Design di Emanuela Schiavi
A cura della
Versace Home
a Milano le eccellenze si incontrano
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Missoni Home
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I marchi moda puntano sul design. E la casa si fa griffata UNA SETTIMANA DI APPUNTAMENTI PER PORTARE ALLA RIBALTA LE CONTINUE SINERGIE E GLI SCAMBI TRA QUESTI DUE SETTORI PROTAGONISTI DEL MADE IN ITALY
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nche quest’anno il Salone del Mobile di Milano è terminato, lasciando dietro di sé una settimana di grandi eventi ed incontri di successo. Ma il design non è stato l’unico protagonista di queste giornate: la moda, l’altro primato del Made in Italy, gli ha fatto degna compagnia. Di questo felice connubio e degli appuntamenti che questo “incontro di eccellenze” ha dato vita, abbiamo parlato con il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Mario Boselli. Presidente Boselli, possiamo definire il connubio DesignModa pressoché inevitabile?
In un mercato che ragiona in un’ottica di lifestyle, ritengo che considerare moda e design come due compartimenti stagni sia decisamente antistorico: la Moda è ormai entrata con grande successo nelle nostre case ed in generale nei luoghi dell’abitare, portando con sé il proprio senso estetico del “bello ben fatto”, lo spirito di ricerca ed innovazione, il gusto, lo stile e l’alta qualità del prodotto. Le Griffe Moda non si identificano più nel solo concetto di “abbigliamento”, ma fanno riferimento ad un orizzonte più ampio che è sintetizzabile e riconducibile all’idea di “stile di vita - Lifestyle”, che si riflette e coniuga in molteplici settori, dall’abito all’accessorio, dalla cosmetica alla Home Collection. Tra la Moda ed il Design, le due eccellenze che hanno reso famoso il Made in Italy nel mondo, si sono sviluppate contaminazioni di grande interesse che creano sti-
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moli creativi nuovi, alimentano la sperimentazione e permettono alle aziende di conquistare nuove nicchie di mercato sia in Italia che all’estero. La capitale di questa cultura della contaminazione, il centro di questa rete globale dove convergono idee, sensibilità artistiche e dialoghi, è la nostra bella Milano. Sembra che questa sinergia si stia diffondendo a macchia d’olio…
Sì, l’importanza strategica del settore del design per la moda è confermata dal fatto che le Case di Moda che si sono protese ad occupare anche il business dell’arredo possono iniziare a parlare con soddisfazione di ricavi e di crescita del fatturato di anno in anno. Seguendo le aziende pioniere, oggi sono sempre più numerosi i marchi moda che si fanno spazio nel mondo del design con una linea casa personalizzata “griffata”, oppure ospitando nei propri spazi gli arredi creati da designer italiani e stranieri, o ancora costruendo sinergie con artisti che danno vita a istallazioni spettacolari durante la settimana del Salone del Mobile. Proprio interpretando questo trend, l’anno scorso CNMI ha avuto l’intuizione di creare e coordinare un “calendario fashion” per dare più visibilità alle case di moda che partecipano al Salone del Mobile, evento ormai riconosciuto a livello internazionale, che porta a Milano visitatori e operatori da tutto il mondo, di ogni età e di ogni estrazione culturale. L’intuizione di cui parla è Milano Moda Design, giusto?
Esattamente: il progetto consiste nel creare, durante la settimana del Salone del Mobile, un calendario dei protagonisti della moda con gli eventi, le iniziative e le presentazioni legate al design. Partecipare a Milano Moda Design, e quindi essere inseriti all’interno del calendario redatto da Camera Nazionale della Moda Italiana, offre alle case di moda la
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possibilità di distinguersi in mezzo a quel mare di appuntamenti del cosiddetto “Fuori Salone”, evento sempre più atteso della primavera milanese, che anima le strade, le boutique e tutti gli “spazi creativi” della città, e che quest’anno ha registrato numeri veramente da record. Oltre ai Navigli, la zona Tortona e l’area Garibaldi, anche il Quadrilatero, individuato tra le vie del centro – Via Montenapoleone, Via della Spiga, Via Manzoni e Via Sant’Andrea – diventa palcoscenico di eventi, istallazioni e happening aperti al pubblico fino a sera. Le porte si aprono e finalmente anche la moda non può più essere accusata di snobbismo: la moda scende in piazza e incontra la gente. Il calendario di Milano Moda Design offre un servizio utile anche a tutta la stampa, ai compratori e agli operatori di settore, perché mette a loro disposizione una “mappatura” di tutte le aziende moda che si propongono anche nell’ambito del design.
L’iniziativa ha avuto successo? Pensate di ripeterla?
Assolutamente sì. Il successo della prima edizione 2008 è stato riconfermato e superato quest’anno con la presenza in calendario di 43 eventi legati a 36 marchi tra i quali, solo per citarne alcuni, Armani, Fendi, Kenzo, Missoni… case che, a vario titolo, si sono legate al mondo dell’arredo. Con Milano Moda Design abbiamo dato alle aziende un supporto di comunicazione internazionale e, grazie alle nostre segnalazioni, abbiamo convogliato nella direzione “Moda” sia quei visitatori già interessati alle Griffe, sia coloro che pensavano di immergersi in una settimana di solo design. Siamo molto soddisfatti perché il progetto, oltre ad avere una valenza strategica e comunicativa, ha anche risvolti positivi in ambito commerciale e, in questo momento di incertezza globale, le idee che riattivano il mercato e sostengono le aziende sono benvolute.
SUCCESS FOR MILANO MODA DESIGN, PROMOTED IN CONCOMITANCE WITH THE THE SALONE DEL MOBILE
Fashion and Design, excellence meets in Milan
Ralph Lauren Home
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Blumarine Home Collection
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he Salone del Mobile (Furniture Fair) of Milan has finished for this year, leaving behind a week of great events and successful meetings. Yet design hasn’t been the only star of the last few days; fashion, the other leading Italian product, has been a worthy partner. We spoke to Mario Boselli, president of the National Chamber of Italian Fashion about this happy partnership and the resulting appointments of this “meeting of excellences.” President Boselli, can we define the design-fashion union as more or less inevitable? I think that, in a market which reasons in a view of lifestyle, considering fashion and design as two watertight sectors is decidedly anti-historical. Fashion has entered our houses and living spaces with great success, bringing with it its aesthetic idea of “well-made beauty,“ the spirit of research and innovation, taste, style and high quality of the product. Fashion brands no longer just see themselves in the concept of “clothing” but also refer to a wider horizon which can be summarized and leads back to the idea of “Lifestyle,” which is reflected and joins many sectors, from dresses to accessories, and cosmetics to the Home Collection. Very interesting flaws, which generate new stimuli, nurture experimentation and allow companies to find new market niches in both in Italy and abroad, have been developed between Fashion and Design, the two qualities which have made Italian products famous in
A week of appointments to highlight the continuous synergies and exchanges between the two sectors which are stars of Italian production the world. The capital of this culture of contamination, the center of this global network where ideas, artistic sensitivities and dialogues converge-is the beautiful Milan. It seems that this synergy is spreading like wildfire… Yes, the strategic importance of the fashion design sector has been confirmed by the fact that the fashion houses which have extended into the furnishing business can start to speak with satisfaction of earnings and growth in income from year to year. Today, in the wake of the pioneering companies, there is an increasing number of fashion brands making names for themselves in the design world with a personalized, “branded” array, hosting the furnishings created by Italian and foreign designers in their spaces or building synergies with artists who create spectacular projects during the week of the Salone del Mobile. Last year, acknowledging this trend, CNMI had the intuition to create and co-ordinate a ‘fashion calendar’ to give greater visibility to fashion houses taking part in the Salone del Mobile, an event now recognized at international level, which brings visitors and dealers from all over the world of all ages and cultural extraction to Milan.
The intuition you’re talking about is Milano Moda Design, isn’t it? Precisely. The project consists of creating a calendar with the stars of fashion with events, initiatives and presentations designed to connect them during the week of the Salone del Mobile. Taking part in Milano Moda Design, whose calendar is drawn up by the National Chamber of Italian Fashion, offers fashion houses the possibility of standing out in the sea of events of the so-called “Fuori Salone”, an increasingly eagerly awaited event of the Milanese Spring. “Fuori Salone” animated the streets, boutiques and all the “creative spaces” of the city, with record numbers this year. In addition to the Navigli, and Tortona and Garibaldi areas, the Quadrangle between Via Montenapoleone, Via della Spiga, Via Manzoni and Via Sant’Andrea in the city centre, also became a stage for events, installation and happenings open to the public until the evening. The doors opened and finally fashion can no longer be accused of being snobbish – fashion went into the streets and met people. The Milano Moda Design calendar also offered a useful service for the press, buyers and sector operators because it made a ‘map’ available to them of all the fashion companies which also operate in the design sphere. Was the initiative successful? Are you thinking of repeating it next year? Absolutely yes. The success of the inaugural 2008 edition has been replicated and exceeded this year with 43 events linked to 36 brands on the calendar including, naming but a few, Armani, Fendi, Kenzo and Missoni…, all stylists who, for different reasons, are connected to the world of furnishing. We gave companies an international communication support with Milano Moda Design and, as a result of our suggestions, we directed visitors already interested in the designer labels and those who were thinking of steeping themselves in a week of only design in the direction of “Fashion.” We are highly satisfied because the project has had positive results in the commercial sphere, in addition to having a strategic and communicational value and, at this time of global uncertainty, ideas which reactivate the market and support companies are more than welcome.
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MONDO MOTORI
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BICI E MOTO DI ALTA QUALITÀ PER IL BIKE ASIA 2009
HIGH QUALITY BIKES AND MOTOR-BIKES FOR BIKE ASIA 2009
Italian bikes make eyes at Singapore Italian-made products also found space in a continent known for its individuality, independence and tradition
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sia, a consolidating market on which the West is focusing a large share of marketing, is looking ahead to a rosy future. A big bet for the Italian companies which, in collaboration with Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori – the National Association of Cycle and Motor-cycle Accessories (ANCMA) and local firms, has decided on a great opportunity to open up to the Far East. As Guidalberto Guidi, president of EICMA, which manages the largest bike and motor-bike exhibition in the world in Milan, stressed that Singapore is the ideal base for expansion into south-east Asia. With its 580 million inhabitants, more than 5 million twowheeled vehicles are sold in Indonesia annually, not counting Thailand (more than 2.1 million), Taiwan (1.5 million), Malaysia (433,000) and the Philippines (493,000). It is an enormous market where Italian production is almost absent. In today’s difficult economy, being in Singapore with quality bikes and motor-bikes is, therefore, a bet on the future. ITALIAN BRANDS AT BIKE ASIA 2009. The exhibitors of Asian brands at Bike Asia 2009, offered models and cylinders (a maximum of 250 cc) far from western tastes and much more similar to those sold in South America. However, European companies were most interested in marketing their products to active buyers in the luxury sector; for example, MV Agusta, which has offered the Schiranna brand as an example of Italian quality production since the takeover of Harley-Davidson. However, about 30 of the most prestigious Italian companies, from Aprilia to Guzzi; Ducati to Cagiva; and Bianchi to Colnago, showed that they are aiming to penetrate the heart of what many would consider today as “enemy territory,” presenting the latest models at Bike Asia 2009. Guzzi showed all the glorious past of Moto Guzzi, including all its charm together with the best motorbike technologies today. In order to combat and provoke Asian competitors, Guzzi put three historical, ground-breaking, award-winning motor-bikes into the field – a special edition of the Griso 1200 8V, the V7 Café Classic and the Nevada 750. There weren’t just Italian motor-bike and scooter manufacturers in Singapore, but also the producers of technical clothing and helmets, like Nolan, who tried to win shares of the local market, particularly in a period like the present which is far from florid.
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Le due ruote italiane strizzano l’occhio a Singapore L’INDUSTRIA MADE IN ITALY TROVA SPAZIO ANCHE IN UN CONTINENTE NOTORIAMENTE LEGATO ALLA PROPRIA SINGOLARITÀ, INDIPENDENZA E TRADIZIONE
di Valerio Alias
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sia: un mercato che si sta consolidando, e su cui l’occidente sta puntando una grossa fetta di marketing in previsione di un futuro roseo. Una grossa scommessa anche per le aziende italiane che, grazie alla collaborazione con Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e con le società locali, hanno così una grandissima opportunità di aprirsi al Far East. Come sottolinea Guidalberto Guidi, Presidente di EICMA (la società che gestisce a Milano il maggior salone mondiale del ciclo e motociclo), Singapore è la base ideale per espandersi nel Sud est asiatico, un’area che conta 580 milioni di abitanti. Solo in Indonesia vengono venduti ogni anno oltre 5 milioni di veicoli a due ruote, senza contare la Thailandia (più di 2,1 milioni), Taiwan (1,5 milioni), la Malesia (433 mila), le Filippine (493 mila). Un mercato enorme, dunque, dove le produzioni italiane sono quasi assenti. Soprattutto in un momento non semplice come questo, essere presenti a Singapore con bici e moto di qualità è dunque una scommessa sul futuro.
MARCHI ITALIANI AL BIKE ASIA 2009. Al Bike Asia 2009, salone internazionale delle due ruote, giunto alla seconda edizione, gli espositori dei marchi asiatici hanno proposto modelli e cilindrate (al massimo di 250 cc.) decisamente lontani dal gusto occidentale, e molto più simili a quelli venduti in Sudamerica. Ma a suscitare l’interesse delle aziende europee è soprattutto un’eventuale destinazione dei propri prodotti nelle liste dei buyer attivi nel settore luxury. Come MV Agusta, che dopo il take-over della Harley-Davidson, ha proposto il Marchio di Schiranna come esempio di qualità manifatturiera italiana. Ma non solo. Una trentina di aziende italiane tra le più prestigiose, da Aprilia a Guzzi, da Ducati a Cagiva, da Bianchi a Colnago, ha dimostrato di voler penetrare nel cuore di quella che viene ancora oggi considerata da molti la “terra del nemico”, presentando al Bike Asia 2009 le ultime novità. Proprio la casa di Mandello del Lario ha portato tutto il glorioso passato della moto Guzzi, fascino compreso, rivisto con le migliori tecnologie motociclistiche di oggi. E, per combattere e provocare i competitors asiatici, ha messo in campo un trio di moto vincenti che hanno fatto la storia del Made in Italy: una edizione speciale della Griso 1200 8V, la V7 Café Classic e la Nevada 750. Ma a Singapore non troviamo solo costruttori di moto e scooter italiani, bensì anche produttori di abbigliamento tecnico e caschi, come Nolan, che cercano di conquistare quote di mercato locale soprattutto in un periodo poco florido come quello odierno.
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CRISI: AZZURRI CAMPIONI DEL MONDO MA CLUB IN DECLINO
SPORT
Perché l’Italia non vince più
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a ragione Lippi quando dice che la crisi del FRANCO calcio italiano non esiste perché la Nazionale ZUCCALÀ azzurra è campione del mondo in carica, mentre i club – pieni di stranieri – non vincono più un tubo? Può darsi. Ma se si parla del crollo delle squadre italiane nelle coppe, la crisi c’è davvero. Dopo il trionfo del Milan nel 1997 (Mondiale di Club, Champions League, Supercoppa Europea) è calato il sipario, e quest’anno tutte le squadre italiane sono andate fuori anzitempo. Ora gli inglesi dominano la scena e gli spagnoli seguono a ruota. Nel ranking internazionale siamo terzi e rischiamo di perdere posti in Champions nel 2011. Perché? Per ragioni economiche, ovviamente. I nostri club non possono più spendere e spandere come una volta, mentre inglesi e spagnoli per adesso fanno il bello e il cattivo tempo. Così stando le cose, i nostri club potrebbero presto perdere gli assi più importanti: ogni tanto si parla delle tentazioni di Ibrahimovic, Kakà, Buffon, ecc. Scendendo nei dettagli, i nostri punti deboli sono: a) gli stadi obsoleti, scomodi e pericolosi: solo la Juve si sta costruendo il proprio; b) la pesante tassazione a carico dei nostri club, rispetto a quella di altre nazioni (la Spagna, per esempio); c) la mancanza pressoché totale di investitori stranieri; d) i diritti televisivi: quelli inglesi valgono 1.350 milioni di euro, contro i 730 del nostro campionato. Il quotidiano inglese “The Guardian” mi ha definito “xenophobic” (xenofobo) perché ho detto in un’intervista che gli Inglesi vincono perché hanno investitori americani, russi, arabi ecc., mentre noi no. Le società italiane hanno presidenti italiani, anche se le cose potrebbero cambiare. Ho anche adombrato il dubbio che i soldi piovuti sul calcio inglese possano essere tutti puliti. Quindi sono “xenophobic”. Ok. Il nostro calcio deve quindi cambiare se vuol tornare a vincere, anche perché prima o poi, sebbene il presidente UEFA Platini non voglia, potrebbe essere varata la Superlega europea (serie A, B e C, con retrocessioni e promozioni), un campionato davvero impegnativo che ci potrebbe relegare a mezza classifica. I dirigenti italiani, che hanno dato luogo a una grave secessione fra serie A e B, farebbero bene a prepararsi, invece di litigare. Compatti (e con i soldi) si può forse ricominciare a vincere. Divisi (e morti di fame, come adesso), decisamente no.
STADI OBSOLETI, TASSAZIONE PESANTE, SPACCATURE INTERNE E ASSENZA QUASI TOTALE DI CAPITALI STRANIERI FRA LE CAUSE DEL CROLLO. E, MENTRE INGLESI E SPAGNOLI COMPRANO GLI ASSI INTERNAZIONALI, NOI RESTIAMO A BOCCA ASCIUTTA di Franco Zuccalà
Gianluigi Buffon
CRISIS: ITALY THE WORLD CHAMPIONS BUT CLUBS IN DECLINE
Obsolete stadiums, high taxation, internal arguments and the almost total absence of foreign capital are just some of the causes of the collapse and, while the British and Spanish buy international stars, Italy stays emptyhanded
Why Italy is no longer winning
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s Marcello Lippi right when he says that there’s no crisis in Italian football as the home side is the reigning World Champion, while the clubs, full of foreigners, don’t win anything? Maybe. But if we talk about the collapse of Italian teams in the various Cups, there really is a crisis. The curtain has fallen after the triumph of Milan in 1997 (Club World Championship, Champions League, European Super Cup) and this year, Italian teams were knocked out early on. Now the scene is dominated by the English, and the Spanish are hard on their heels. Italy is third in the international ranking and risks losing its place in the Champions League in 2011. Why? For economic reasons, obviously. Italian clubs can no longer spend and expand as before while the English and Spanish ones have the best of all worlds for now. The situation is this: Italian clubs could soon lose its most important players – the temptations of Ibrahimovic, Kakà and Buffon, etc are mentioned from time to time. If we go into details, the weak points are: a) obsolete, uncomfortable and dangerous stadiums - only Juventus is building its own; b) the high taxation of Italian clubs compared to those in oth-
er countries (Spain, for example); c) the almost total lack of foreign investors; d) television rights – those in Britain are worth Euro 1,350 million compared to the Euro 730 million of the Italian championship. I was defined xenophobic by the British newspaper “The Guardian” because I said in an interview that the English win because they have American, Russian and Arabian, etc. investors while we don’t. Italian clubs have Italian presidents, even if things could change. I also expressed a doubt that all the money which has rained on British clubs is clean. So I’m xenophobic. OK. So Italian football has to change if it wants to win, also because, sooner or later, although UEFA president Platini doesn’t want it, the European Super League (A, B and C leagues, with promotions and relegations) – a truly difficult championship which could relegate Italy to halfway down the league, could be passed. Italian managers, who are responsible for a serious split between Leagues A and B, should be getting ready instead of arguing. Perhaps they can win again together (and with money); separated (and starving to death, as now), definitely not.
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IN ABBINATA CON
Speciale Russia Collaborazioni culturali ed economiche, sono numerosi gli scambi con l’Italia La Russia esporta materie prime, in particolare gas, petrolio e metalli, e ci compra prodotti trasformati
di Sergio Luciano
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a crisi finanziaria internazionale deve insegnare a tutti – e purtroppo non sta accadendo – che la base del benessere è l’economia reale. Se si affronta da questo punto di vista il “caso Russia” e lo si confronta con i casi degli altri tre “Paesi Bric” (cioè Brasile, India e Cina) ci si accorge subito che, dei quattro, proprio la Russia è quella contraddistinta dall’economia meno industrializzata o, meglio, meno “manifatturiera”. Premesso, cioè, che tutti e quattro questi grandi Paesi emergenti sono forti importatori di ogni genere di merci e di prodotti, è chiaro tuttavia che la Russia vive soprattutto producendo materie prime, che estrae (gas e petrolio) o scava (minerali ferrosi e non) e vende in tutto il mondo semilavorati, comprando dall’estero un’enorme varietà di prodotti trasformati. La Cina è invece un Paese con grandi deficit di materie prime, almeno rispetto al suo colossale fabbisogno, ma con un enorme surplus di capacità produttiva, per cui ha potuto invadere il mondo con i suoi prodotti trasformati. Discorsi analoghi per India e Brasile: hanno materie prime, ma soprattutto trasformano. Ecco perché la Russia può essere, e difatti è, un eccezionale partner per l’Italia: ci vende enormi quantità di materie, soprattutto gas, petrolio e metalli (che peraltro dovremmo comprare comunque…) e ci compra, e ancor più potrà comprare, enormi quantità di prodotti trasformati. Se a questo scambio dalla perfetta simmetria economica potenziale aggiungiamo il valore della prossimità, perché indubbiamente la Russia è ancora “Europa”, le ragioni strutturali della vicinanza già esistente e di quella ancor più sviluppabile tra Italia e Russia risaltano chiaramente. Ben vengano dunque le iniziative di scambio culturale e stimolo promozionale incrociate: non potranno che ulteriormente stimolare le già ricche aree di collaborazione economica tra i due Paesi. Con vantaggio per tutti.
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Cultural and economic partnerships: several exchanges with Italy are taking place rom the international financial crisis everybody should learn that real economy is the basic feature for welfare, unfortunately this has not happened yet. Analyzing the “Russian question” from this point of view and comparing it with the other three “BRIC Countries” (Brazil, India and China) you will immediately notice that among these four Countries, Russia has the lowest number of industries, especially manufacturing industries. Considering that these four emerging Countries import large volumes of all kind of goods and products, it is evident that Russia’s economy is mostly based on the production of raw materials, gas and petrol extraction, iron mineral extraction and exports of semi-finished products. Meanwhile, they purchase a huge variety of finished products from foreign
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countries. On the contrary, China is a country with a remarkable lack of raw materials, at least in relation to its huge requirements, but it has an enormous surplus in productive capacity, so it has succeeded in dominating the world with its finished products. The same can be said for India and Brazil: who also have raw materials, but they focus especially on manufacturing. For this reason, Russia can be – and actually is – an exceptional partner for Italy: they supply us with huge amounts of raw materials, especially gas, petrol and metals (which we would have to buy anyway) and they purchase our finished products. Add the value of proximity-since Russia is still a part of “Europe” – to this potentially symmetrical economic exchange, it is easy to understand the reasons for the existing close relations between Italy and Russia and the reasons for which they can become even closer. We welcome any initiative for cultural exchange and mutual promotional events: they will further develop the existing sectors in which our countries already collaborate. Everybody wins.
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Una complessa situazione economica e sociale Editoriale di Rosario Alessandrello Presidente del Comitato Consultivo di Assocamerestero
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uando, all’inizio di aprile, la delegazione italiana composta da 600 imprese e oltre 800 operatori economici guidata dal Ministro dello Sviluppo Economico On. Claudio Scajola – la più grande missione del Sistema Italia all’estero mai realizzata – è arrivata in Russia, i quotidiani economici russi riportavano i dati economici nazionali del 1° trimestre 2009. Da questi, emerge che, rispetto allo stesso trimestre del 2008, la produzione industriale è diminuita del 14,3% e l’estrazione di materie prime del 3,8%; l’indice delle industrie di trasformazione è del 79,2%. Il Governo Russo, nonostante la riduzione di alcune voci del bilancio, ha speso più del solito: 21,6% delle spese generali contro il 15,1% di un anno prima. Il salario medio a marzo ha avuto un incremento del 7,5% su marzo del 2008. Nel 1° trimestre la disoccupazione ha raggiunto il 9,5% della popolazione attiva. Secondo gli esperti, la maggior parte delle misure anticrisi decise dal governo russo dal novembre 2008 fino al 15 marzo 2009 e finalizzate a sostenere l’economia reale sono invece state dirette a compensare delle perdite subite da grandi società e aziende russe che operano nei settori tradizionali. Pressoché inesistenti, inoltre, le misure tese ad incentivare lo sviluppo della classe media attiva e delle innovazioni dei nuovi settori. Per quanto riguarda la situazione dei comparti industriali a marzo e ad aprile, è stato evidenziato un calo dell’industria di trasformazione, mentre vi sono segnali di una lieve ripresa nei settori siderurgico, chimico, calzaturiero, nella produzione di auto e macchine agricole. Nel settore degli idrocarburi, invece, la novità è rappresentata dalle intenzioni delle Società russe di proporre al mercato mondiale una nuova marca VSTO del petrolio russo di qualità superiore all’Urals, che sarà estratto nella Siberia Orientale. L’industria aeronautica necessita di una vera “rivoluzione industriale”, impossibile però da realizzarsi senza la partecipazione consistente dello Stato. Infine, per quanto concerne la logistica, viene confermata la necessità di creare le nuove infrastrutture dei trasporti per la città di Sochi e di tenere sotto osservazione l’espansione delle compagnie logistiche straniere. Un’ultima nota sul trend turistico: il volume dei viaggi turistici dei russi all’estero si può valutare in 9,2 miliardi di $ e quello all’interno del Paese in 15,4 miliardi di $, mentre il volume del soggiorno in Russia dei turisti stranieri è di 1 miliardo di $. Viene anche affermato che il numero delle persone agiate in Russia ha raggiunto 1,2 milioni, cioè lo 0,8% della popolazione, ma il loro reddito ammonta a un terzo dei redditi di tutti i cittadini della Federazione Russa e al 10% del PIL nazionale. I dati sopra elencati danno molte indicazioni alle imprese italiane che intendono sviluppare le proprie esportazioni di beni e servizi, oppure localizzare parte della propria attività produttiva sul mercato russo. Un discorso a parte dovrà essere fatto dalle istituzioni italiane per rendere attrattivo il mercato italiano alle imprese russe e riuscire a competere con quanto sta invece già facendo, per esempio, la Germania.
Russia, a market which has to be known t the beginning of April, when the Italian delegation, consisting of 600 companies and more than 800 economic players guided by the Hon. Claudio Scajola, Minister for Economic Development, the largest ever Italian mission abroad, arrived in Russia, the local economic newspapers reported the national economic data for the first quarter 2009. This showed that industrial production had fallen by 14.3% and the extraction of raw materials by 3.8% compared to the same quarter of 2008; the index of processing companies stands at 79.2%. Despite the fall in some entries in the balance sheet, the Russian government spent more than usual – 21.6% of general expenses against the 15.1% of the previous year. The average salary in March rose by 7.5% over March 2008. In the first quarter, unemployment rose to 9.5% of the active population. According to the experts, most of the measures against the crisis decided by the Russian government from November 2008 to 15 March 2009 and aimed at sustaining the real economy were, however, directed at compensating the losses suffered by the large Russian companies operating in traditional sectors. In addition, measures aimed at offering incentives for the development of the active middle class and innovations in the new sectors were more-or-less inexistent. As far as the situation concerning the industrial sectors in March and April is concerned, a fall in the processing industry was highlighted while there were signs of slight upturn in the steel, chemical and footwear sectors and in the production of cars and agricultural machinery. In the hydrocarbon oils sector, however, the news was of the intention of Russian companies to offer a new brand, VSTO, of Russian petrol of a higher quality than Urals to the world market, to be extracted in eastern Siberia. The aeronautics industry needs a true ‘industrial revolution’, impossible without the considerable participation of the state. Lastly, as far as logistics is concerned, the need to create new transport infrastructure for the town of Soci and to keep the expansion of foreign logistics companies under observation was confirmed.A last note on the trend in tourism – the volume of tourist trips abroad by Russians can be valued at $9.2 billion and that inside the country at $ 15.4 bn, while the volume of stays in Russia by foreign tourists is $1 bn. It was also confirmed that the number of wealthy people in Russia has reached 1.2 million, i.e., 0.8% of the population, but their income amounted to a third of the income of all citizens of the Russian Federation and 10% of the national GDP. The data listed above gives a lot of indications to Italian companies which intend to develop their exports on the Russian market. Italian institutions will have to take a different line to make the Italian market attractive to Russian companies and succeed in competing with what Germany, for example, is already doing.
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Il Ministro Claudio Scajola
La Russia è sempre più “italiana” LA MISSIONE DI SISTEMA HA VISTO IN CAMPO 800 OPERATORI, IN RAPPRESENTANZA DI AZIENDE, ASSOCIAZIONI, ENTI E BANCHE. OLTRE 6500 INCONTRI BUSINESS di Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico
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on la grande Missione di sistema organizzata a Mosca all’inizio di aprile, abbiamo fatto compiere un ulteriore passo avanti alla collaborazione Italia-Russia: abbiamo chiuso la fase di un rapporto proficuo, ma a volte spontaneo ed episodico, per aprire quella di una programmazione sistematica che ha lo scopo di trasformare le nostre relazioni in una vera “partnership strategica globale”, di cui la collaborazione tra Sukoi e Finmeccanica per la realizzazione del nuovo aereo a medio raggio Super Jet 100 è un primo importante esempio. Mai prima d’ora l’Italia aveva realizzato una Missione di sistema di tale rilevanza. Hanno partecipato oltre 800 operatori, esponenti istituzionali ed economici in rappresentanza di 600 aziende, associazioni, enti e banche, che, dopo la tappa comune di Mosca, si sono suddivisi tra le grandi città di San Pietroburgo, Ekaterinburg , Krasnodar e Novosibirsk, dove hanno avuto oltre 6.500 incontri di business con potenziali partner russi. Il grande successo della Missione, in questa fase di crisi globale, ha dimostrato la vitalità e il coraggio delle imprese italiane e la loro fiducia nella possibilità di instaurare proficui rapporti di business con i partner russi. Le nostre due economie sono del resto fortemente complementari. Da una parte, l’offerta russa di materie prime, in primo luogo quelle energetiche, ed i settori dell’industria di base e dell’alta tecnologia; dall’altra, la specializzazione manifatturiera italiana e le nostre eccellenze produttive, in grado di soddisfare la domanda interna russa, dai macchinari ai beni di consumo. Il partenariato strategico tra i nostri Paesi è sottolineato dalla crescita dell’interscambio che, negli ultimi dieci
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DAL MINISTERO
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L’INTERVENTO DEL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, CLAUDIO SCAJOLA
anni (1999-2008), è più che quadruplicato, passando dai 6 miliardi di euro del 1999 ai 26 miliardi dello scorso anno, con un aumento dell’11% sul 2007. Le nostre esportazioni sono aumentate del 9% e le importazioni del 12%. L’Italia è il terzo Paese per interscambio con la Russia dopo Germania e Cina, il suo sesto fornitore al mondo e il secondo in Europa con una quota del 5,4%, e il secondo cliente dopo i Paesi Bassi, con una quota del 6,5%. Le imprese italiane operanti stabilmente in Russia sono 500, e sono in continua crescita. Sono dati importanti, ma non ci possiamo accontentare: il nostro obiettivo è divenire il primo partner economico della Russia. Gli ampi margini di crescita dei nostri rapporti economico-commerciali hanno spinto il Governo italiano a portare in Russia il meglio del “Sistema Italia”, che vogliamo radicare in regioni che finora meno lo hanno potuto conoscere. Auspico che la nostra Missione stimoli ora investimenti italiani in Russia ed avvii collaborazioni industriali con imprese locali, con particolare attenzione alle Zone Economiche Speciali, partner ideali dei nostri Distretti produttivi. Ricordo, in materia, la Task Force italo-russa sui Distretti e le piccole e medie imprese, promossa dal mio Ministero. Quello che vogliamo realizzare con la Russia è un rapporto concreto, equilibrato e “a due vie”. L’Italia è infatti aperta agli investimenti russi, come dimostrano l’entrata di Gazprom nel mercato della distribuzione del gas, gli investimenti nel settore dell’acciaio della Severstal ed il recente acquisto da parte di Lukoil del 49% della Società controllata da ERG che gestisce il polo di raffinerie di Priolo, in Sicilia, per un valore di 1,4 miliardi di euro. Auspichiamo che si verifichi un ulteriore flusso di investimenti russi nel nostro Paese, sulla scorta di ciò che sta accadendo per il turismo. Puntiamo ad un rapporto economico che diventi sempre più intenso, come lo è quello tra i nostri popoli: 191 mila sono stati i viaggiatori italiani che si sono recati nel 2008 in Russia, mentre sono approdati in Italia 437 mila russi nel 2008. Contatti d’affari e rapporti umani costituiscono due facce della stessa medaglia, quella dello sviluppo economico e della collaborazione tra i popoli.
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THE INTERVENTION OF THE MINISTER FOR ECONOMIC DEVELOPMENT, CLAUDIO SCAJOLA
Russia becomes more and more “Italian”
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hrough the large undertaking organized by our organization in Moscow at the beginning of April, we have taken another step forward in the Russian-Italian collaboration: a stage that was characterized by efficient yet spontaneous final agreements in starting a more systematic program, turning our relations into a real “global strategic partnership.” The collaboration between Sukoi and Finmeccanica for the development of the new mid-range plane, Super Jet 100 is the first important result. Italy had never before carried out such an important mission. More than 800 companies, institutional and financial representatives of 600 companies, associations, organizations and banks participated in the event. Following these meetings in Moscow they have visited other large Russian cities, such as St. Petersburg, Ekaterinburg, Krasnodar and Novosibirsk, where they had over 6,500 business meetings with potential Russian partners. The great success of the Mission has shown the vitality and dynamism of Italian companies despite the global crisis, as well as their trust in the possibility of starting profitable business relations with Russian partners. Furthermore, our two economic systems are decidedly complementary. Russia offers raw materials, above all energy resources, heavy industry sectors and high-tech, while Italy can offer highly specialized manufacturing industries and high quality products that meet the requirements of the Russian domestic demand for several items, from machinery to consumption goods. The strategic partnership between our countries is characterized by the increasing trade exchange which has quadrupled in the last decade (1999-2008), passing from 6 billion euro in 1999 to 26 billion euro last year, growing by 11% only in the year 2007. Our exports have increased by 9% and imports by
12%. Italy is the third most important Country for trade exchanges with Russia, after Germany and China, its sixth supplier in the world and its second partner in Europe with a 5.4% share, as well as its second best customer after the Netherlands, with a 6.5% share. There are now 500 Italian companies that have ongoing business relations with Russia, and their number is increasing. These figures are relevant, but we can do better: our aim is to become the number one business partner with Russia. The large growth perspectives in our economical relations have encouraged the Italian government to bring the best of “Sistema Italia” to Russia, and we also intend to establish relations in those regions that have not had the chance to meet us up till now. I hope that our mission can stimulate Italian investments in Russia and start industrial collaboration with local companies, especially in the Special Economic Areas, which are the ideal partners of our production district. Regarding this point, I would like to mention the ItalianRussian Task Force about districts and small and medium-sized enterprises that have been promoted by my Ministry. What we intend to carry out with Russia is a concrete, balanced and mutual relation. Italy is open to Russian investments, as shown by the entry of Gazprom into the market of gas distribution, the investments by Severstal in the steel sector and the recent purchase by Lukoil of 49% of ERG’s controlled company that manages the oil refineries in Priolo, Sicily, which is worth 1.4 billion euro. We hope that other Russian investments will arrive in Italy, following the present trend of tourism. Our aim is to attain an economic relationship that can become even more intensive, as the relations between our populations: 191 thousand Italian travelers visited Russia in 2008, while 437 thousand Russians came to Italy in the same year. Business agreements and human relations are two faces of the same coin, which represents economic development and collaboration between two cultures.
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PER LE NOSTRE IMPRESE DI MINORI DIMENSIONI SI APRONO IMPORTANTI SPAZI
Pmi italiane ammirate a Mosca
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era una volta in Italia un “capitalismo di territorio” basato su solidi vincoli di fiducia e solidarietà locale, su di un fitto tessuto di relazioni economiche e sociali, una forte mobilità di ruoli e funzioni tra lavoro e imprenditoria: in sintesi il capitalismo dei distretti industriali. C’era… e c’è ancora (per nostra fortuna) una formula che si sta dimostrando vitale proprio in questa fase congiunturale e malgrado i molti giudizi di inadeguatezza e di inarrestabile declino formulati da più parti. Di questa vitalità abbiamo avuto ancora una volta una testimonianza dall’estero: se negli anni Novanta fu il Presidente americano Bill Clinton a esaltare le doti dei distretti industriali, considerandoli un modello di riferimento, recentemente questi attestati sono venuti, per così dire, dalla “sponda opposta”, ossia dalla Russia, con le affermazioni di Vladimir Putin, che ha esaltato il ruolo e il contributo dell’imprenditoria minore e dei sistemi italiani di piccola impresa. Appare singolare un riferimento del genere? Niente affatto. Uno dei problemi strutturali dell’economia russa è come rendere più diffuso il proprio sistema d’impresa, più articolato territorialmente e quindi rafforzare una struttura produttiva che, figlia dei grandissimi impianti ereditati dal regime sovietico, si è evoluta attraverso una forma di “capitalismo oligarchico”, fortemente concentrato nelle mani di pochi. Dietro questo auspicio ci sono anche motivazioni di ordine politico, ma è evidente che un tale assetto strutturale è poco idoneo ad assicurare una flessibilità richiesta non solo dalle attuali condizioni della produzione, ma anche dallo sviluppo del mercato interno russo. L’affermarsi di un ceto medio di circa 60 milioni di persone – tra l’altro ancora poco colpito LE AZIENDE DEL di GAETANO dalla crisi, che invece ha avuto effetti molto FAUSTO ESPOSITO BELPAESE pesanti per la borsa e quindi per l’oligarchia ESPORTANO economica attuale – apre spazi non solo per la crescita locale di un mercato di consumo, ma NON SOLO anche per attività imprenditoriali di medie INVESTIMENTI, dimensioni, centrate sia sulla produzione di MA ANCHE UN beni d’investimento, sia su beni di consumo. Il tutto sostenuto dalla buona profittabilità NUOVO degli investimenti in loco (per quanto in calo MODELLO DI per effetto della svalutazione del rublo rispetto al dollaro). CAPITALISMO Segretario Generale Dietro, quindi, i grandi accordi nel settore “FLESSIBILE” di Assocamerestero dell’energia e in quello delle tecnologie meccaniche di avanguardia, si aprono importanti spazi di interesse complementare tra il nostro Paese e la Russia, che convergono proprio sul ruolo e la capacità delle nostre imprese di minori dimensioni, che possono portare non solo investimenti per alimentare il mercato locale, ma anche un modello di capitalismo più diffuso sul territorio per contribuire a rendere più flessibile e – perché no – anche più “democratico” l’attuale capitalismo russo. E un lavoro del genere non può che passare per l’azione di soggetti di promozione in grado di connettere territori italiani e territori russi, attraverso un’azione di rete capillare e diffusa, e un forte e continuativo collegamento tra imprenditori dei due Paesi. Una bella rivincita per una forma di capitalismo che molti (qui da noi) avevano dato per spacciata!
ASSOCAMERESTERO
IMPORTANT SPACES OPEN FOR SMALLER ITALIAN COMPANIES
Italian SMEs admired in Moscow Italian companies don’t just export investment but also a new model of “flexible” capitalism nce upon a time, there was “area capitalism” based on solid bonds of trust and local solidarity, a dense fabric of economic and social relationships and notable mobility of roles and functions between work and entrepreneurs, in other words, the capitalism of industrial districts, in Italy. There was… and still is (luckily) a formula which is proving to be vital in this short-term phase, despite many findings of inadequacy and unstoppable decline expressed by different people. Once more, there’s been proof of this vitality from abroad. During the 1990s, American president Bill Clinton exalted the qualities of the industrial districts, considering them a reference model but, recently, the same comments have come from the “other side,” i.e., Russia through the statements of Vladimir Putin, who has exalted the role and contribution of minor entrepreneurs and the Italian systems of small businesses. Does such a reference seem strange? Not at all. One of the structural questions of the Russian economy is how to spread its business system? How do you strengthen a production structure which, because of the enormous installations inherited from the Soviet regime, has evolved through a form of “oligarchical capitalism?” Wealth greatly concentrated in the hands of a few. There are political reasons behind this forecast, but it’s clear that such structural assets are not very suitable for ensuring the flexibility required not only by the current production conditions, but also by the development of the internal Russian market. The assertion of a middle class of about 60 million people – among other things, little-affected by the depression which, on the other hand, has had a strong effect on the stock exchange and so the current economic oligarchy – opens spaces not only for the local growth of a consumer market but also for medium-sized entrepreneurial work, centered on both the production of investment goods and also consumer goods. All this is supported by the profitability of local investments (although falling as a result of the devaluation of the rouble against the dollar). So, behind the large-scale agreements in the energy and avant-garde mechanical technologies sectors, important spaces of complementary interest between Italy and Russia are opening which will converge on the role and ability of smaller Italian companies which can bring not only investment to feed the local market but also a model of capitalism more widespread in the area to contribute to making the current Russian capitalism more flexible and, why not, also more “democratic.” Such work must pass as encouragement to connect Italian and Russian areas through an extensive network and close, continuous association between entrepreneurs in the two countries. Sweet revenge for a form of capitalism which many in Italy had given up for dead!
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L’INTERVENTO DI ALESSANDRO BARBERIS, VICEPRESIDENTE DI UNIONCAMERE
Opportunità di investimento
MOLTI GLI SPAZI DI CRESCITA PER LE NOSTRE PMI CON PARTENARIATI INDUSTRIALI, INSEDIAMENTI PRODUTTIVI ED ESPORTAZIONE DI KNOW-HOW. SERVE PERÒ UN APPROCCIO STRUTTURATO E COORDINATO PER SOSTENERE LE IMPRESE ITALIANE
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chiave di crescita della domanda interna. E tuttavia, un sistema produttivo che presenta un panorama ricchissimo di opportunità per tante nostre PMI che vanno dalla meccanica strumentale alle filiere della moda e del sistema-casa, dai beni per l’edilizia, ai mobili, agli elettrodomestici. Secondo le prime risultanze dello studio “Mercati a confronto” – avviato da Unioncamere per analizzare il posizionamento competitivo di 5.000 prodotti italiani sui diversi mercati – sono proprio questi i settori che presentano le
a presenza commerciale italiana in Russia è cresciuta negli ultimi anni in modo significativo, affiancandosi alle consolidate relazioni in campo energetico e finanziario, a testimonianza del fatto che il mercato russo è ormai uno dei più promettenti sbocchi per i prodotti di qualità di migliaia di piccole e medie imprese italiane. Un’economia, quella del gigante euro-asiatico, che ha certamente bisogno di aprirsi di più ai circuiti internazionali, di superare strettoie strutturali che ne penalizzano lo slancio in
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maggiori occasioni di crescita commerciale per le Pmi italiane in Russia. Ma accanto a questi, spiccano quei settori in cui sono elevate le opportunità di investimenti mirati, di partenariati industriali, insediamenti produttivi ed esportazione di know-how: settori di nicchia che vanno dagli imballaggi ai grandi mezzi di trasporto come navi, treni e aerei. Osservando i rapporti economico-commerciali tra Russia e Italia, non sorprende solo la dinamicità dell’interscambio tra i nostri due Paesi degli ultimi anni o l’attenzione crescente che i consumatori russi mostrano verso l’offerta di Made in Italy. Colpisce piuttosto l’enorme spazio di crescita che resta ancora da sfruttare e, soprattutto, il fatto che tante potenzialità del Made in Italy vadano disperse per la difficoltà di disporre di informazioni aggiornate e accurate sugli operatori, per una penetrazione distributiva ancora insufficiente a presidiare i mercati. Soprattutto in uno scenario complesso come quello russo, la partita dell’internazionalizzazione va giocata muovendosi come un sistema unico e con un approccio strutturato e coordinato fra tutti gli attori (Governo, enti territoriali, Camere di commercio, associazioni di categoria) per dare la massima efficacia agli interventi e per sostenere le nostre imprese, non solo accompagnandole, ma aiutandole a creare presidi più solidi e stabili. In questo senso è forte l’impegno camerale nel costruire nuove opportunità di sviluppo per le imprese italiane sui mercati internazionali: una buona parte dei bilanci delle Camere di commercio è appunto dedicata a questo obiettivo.
AN INTERVENTION BY ALESSANDRO BARBERIS, VICE PRESIDENT OF UNIONCAMERE
Growth perspectives for our SMEs in terms of investments, industrial partnership, production plants and know-how exportation
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Opportunities for business
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he Italian business presence in Russia has grown significantly alongside consolidated relations in the fields of energy production and finance over the last few years, showing that the Russian market has become one of the most promising opportunities for quality products manufactured by small and medium-sized Italian companies. Of course, the economic system of this Eurasian giant needs to open further towards international markets and overcome structural hindrances that slow down its development in terms of growth of domestic demand. Nevertheless, it is a production system that offers rich opportunities for many of our SMEs in several fields, from mechanical instruments to fashion and house-related sectors, such as building materials, furniture and electrical household appliances. According to the first results of the survey “Mercati a confronto” (Market comparison) conducted by Unioncamere to analyze the competitive position of more than 5,000 Italian products in different markets, these are the sectors that offer the best opportunities for business growth to Italian SMEs in Russia. Besides these fields, there are other sectors that are interesting for investment opportunities, industrial partnerships, industrial plants and know-how exportation, especially niche sectors, from packaging to large transport means such as vessels, trains and airplanes. Considering the economical and commercial relations between Russia and Italy, exchanges have been surprisingly dynamic over the last few years, and Russian consumers have been showing an increasing interest in Made in Italy, but the most striking factor is still represented by the huge growth opportunities that have not been seized yet. Unfortunately, many potential opportunities for Made in Italy are lost due to the difficulties in obtaining updated and precise information about the operators, which is caused by the continuing poor presence of distributors who can control the markets. Especially in such a complex environment as the Russian economy, internationalization has to be attained playing as a team, with a consistent and coordinated approach by all the players (government, territorial authorities, chambers of commerce, trade associations) to obtain the best results at each intervention and to support our enterprises, introduce them, and above all help them to create more solid and stable relations. For this reason, the Chamber system is making a great effort to create new development opportunities for Italian companies in international markets: a consistent part of the budget of the Chambers of Commerce has been invested in reaching this goal.
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LA PRESENZA DEL GRUPPO NEL TERRITORIO DEL COLOSSO EURO-ASIATICO È STORICA E CONSOLIDATA
Finmeccanica al fianco della modernizzazione russa
TUTTE LE AZIENDE DEL GRUPPO SONO IMPEGNATE NEL PAESE IN PROGETTI DI AMPIO RESPIRO, SOPRATTUTTO NEI SETTORI AD ALTA TECNOLOGIA E SPECIALIZZAZIONE
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legami che Finmeccanica ha intrecciato con la Russia e le sue industrie sono di vecchia data: per citare un esempio su tutti, già dalla fine degli anni Settanta l’allora Selenia forniva radar per i centri di controllo di Mosca, Kiev e Mineral Vody, apparati di cui ha curato negli anni la manutenzione e che sono ancora oggi espressione di alto livello tecnologico. Attualmente sono molteplici gli interessi che il nostro Gruppo coltiva in questo Paese, che non rappresenta tanto per noi un semplice sbocco commerciale, quanto un’importante controparte per collaborazioni strutturate in campo civile. La Russia sta destinando infatti grande attenzione a un progetto generale di modernizzazione del Paese, attraverso investimenti mirati nei settori ad alta tecnologia, quali l’aerospaziale, le telecomunicazioni, le infrastrutture ferroviarie, gli impianti per la generazione di energia. I nostri investimenti puntano del resto a conferire un aspetto duraturo e strutturato alla nostra collaborazione industriale, che non si limiti alla vendita di prodotti, ma che ponga le basi per partnership stabili e di natura strategica con le aziende locali. In campo aeronautico, il SuperJet 100, il nuovo velivolo da trasporto regionale realizzato da SCAC (Sukhoi Civil Aircraft Company) – partecipata da Alenia Aeronautica – è il più importante programma di collaborazione tra Russia ed Europa nell’alta tecnologia. Nell’elicotteristica, AgustaWestland, che ha già fornito velivoli AW119 Ke, AW109 Power, Grand e AW139 a diversi clienti russi, ha sottoscritto un accordo di collaborazione su larga scala e di lungo periodo con l’azienda locale Oboronprom. PIER Nel settore dell’elettronica per la difesa e sicurezza, SELEX FRANCESCO Communications, presente in Russia dalla metà degli anni Novanta, GUARGUAGLINI ha costituito con Tetraprom la joint venture ARTETRA per rispondere al requisito TETRARUS che prevede la copertura di tutto il territorio russo con sistemi radiomobili professionali a standard TETRA, mentre SELEX Sistemi Integrati ha siglato un accordo con Scartel LLC e Russian Electronics OJSCo per la gestione della sicurezza di grandi eventi e la protezione di infrastrutture sensibili. Anche Elsag Datamat ha riscosso importanti successi con la realizzazione del primo centro di smistamento meccanizzato per la corrispondenza della Federazione Russa, al quale si è aggiunto di recente un contratto per il primo nucleo di posta ibrida per Russian Post. Presidente e AD In campo spaziale, Thales Alenia Space vanta una storica e proficua di Finmeccanica collaborazione con gli operatori spaziali RSCC e Khrunichev nell’ambito dei satelliti per telecomunicazioni, una presenza rafforzata negli ultimi tempi con nuovi importanti contratti. Per quanto riguarda il settore dell’energia, Ansaldo Energia ha recentemente ottenuto delle commesse per la fornitura di turbine a gas per la generazione di energia elettrica ed è inoltre interessata, attraverso Ansaldo Nucleare, ai programmi di decommissioning di impianti nucleari russi. Nei trasporti, invece, AnsaldoBreda e Ansaldo STS sono i protagonisti, insieme a Telespazio, degli accordi tra Finmeccanica e Ferrovie Russe, che hanno dato il via a una serie di progetti di cooperazione per la produzione di elettrotreni, apparati e sistemi di segnalamento, sistemi di telecomunicazioni e di Safety & Security, sistemi di telerilevamento satellitare e servizi Internet on board. In particolare Ansaldo STS ha firmato con NIIAS un contratto per la sperimentazione dell’innovativo sistema di segnalamento ferroviario ITARUS-ATC che prevede l’utilizzo delle più avanzate soluzioni tecnologiche italiane e russe. Altri accordi riguardano infine il protocollo d’intesa con Rosoboronexport, un’agenzia di import-export per sistemi di difesa, per definire forme di cooperazione industriale, e il MoU con Ferrovie Russe e Ferrovie Italiane in vista di progetti ferroviari da avviare sui mercati esteri. Tutti progetti di ampio respiro, per sostenere i quali disponiamo di una presenza costante in loco, con una partecipazione attiva nell’industria locale e Uffici di Rappresentanza.
FINMECCANICA
A HISTORICAL AND CONSOLIDATED PRESENCE
Russia modernizes with Finmeccanica
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he relations between Finmeccanica and the Russian government and industry date back to some decades ago: in the late Seventies, Selenia supplied radar to control centers in Moscow, Kiev and Mineral Vody. Over the following years it carried out the maintenance of these plants, which still represent an example of high-tech industry. At the moment our Group has many interests in Russia: to us this country is not just a business opportunity, but an important partner for collaboration in the civil sector. Russia is looking very carefully at a general project for the modernization of the country through targeted investments in the fields of high-tech, such as aerospace, telecommunications, railway infrastructure and energy plants. Our investments seek to consolidate a long-term and systematic industrial collaboration, which is not intended to be restricted to the sale of products, but will lay the groundwork for stable and strategic partnerships with local enterprises. In the aerospace field, SuperJet 100, the new airplane by SCAC (Sukhoi Civil Aircraft Company) – with the participation of Alenia Aeronautica – for regional transport is the most significant result of the collaboration between Russia and Europe in the high-tech field. In the area of helicopters, AgustaWestland - which has already supplied many AW119 Ke, AW109 Power, Grand e AW139 to several Russian customers – has signed a wide-range and long-term collaboration agreement with the local company Oboronprom. In the field of electronics for defense and safety, SELEX Communications, which has been working in Russia since the second half of the 90’s, has built alongside Tetraprom, the joint venture ARTETRA to meet the requirements of TETRARUS, a project that intends to cover the entire Russian territory with professional mobile networks and TETRA standards, while SELEX Sistemi Integrati has signed an agreement with Scartel LLC and Russian Electronics OJSCo for the management of security during important events and the protection of sensitive structures. Elsag Datamat has also attained important results with the first center of automated mail sorting in the Russian Federation; they have recently signed a contract for the first center for hybrid post for Russian Post. In the aerospace sector, Thales Alenia Space can boast a long-term and fruitful collaboration with the field companies RSCC and Khrunichev for satellites used for telecommunications that has been corroborated by new contracts. In the field of energy, Ansaldo Energia has recently gathered orders for the supply of gas turbines for the production of electric power, furthermore it has also been involved through Ansaldo Nucleare in the decommissioning programs for Russian nuclear plants. With regards to transport, Ansaldo Breda and Ansaldo STS are the protagonists with Telespazio of the agreements between Finmeccanica and the Russian Railways, who have started a series of collaboration projects for the production of electric trains, signaling devices and systems, telecommunication networks, safety & security systems, remote sensing systems and Internet on board services. Ansaldo STS signed a contract with NIIAS to test the new signaling system to control rail traffic ITARUS-ATC, which includes the most up-to-date Italian and Russian technologies. Fu r t h e r m o r e , a g r e e m e n t s w e r e s i g n e d w i t h Rosoboronexport, an import-export agency for defense systems in order to define types of industrial cooperation projects, and a MoU (Memorandum of Understanding) was signed between the Italian and Russian railways to develop common rail projects in foreign markets. They are all wide-range plans, therefore we need to be constantly present in the country and actively participate in local industry and Representation Offices.
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LA RUSSIA È UN MERCATO IMPORTANTE PER L’AZIENDA ITALIANA
RUSSIA IS AN IMPORTANT MARKET FOR THE ITALIAN COMPANY
Enel, strategic partner for Moscow The modernization of the five OGK power stations, the development of the SeverEnergia gas fields and the agreements of the trader RusEnergoSbyt with RZhD, the Russian railway, signify investment of more than Euro two billion for integrated growth in a market of enormous potential
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Enel, partner strategico per Mosca AMMODERNAMENTO DELLE CENTRALI DI OGK 5, SVILUPPO DEI CAMPI DI GAS DI SEVERENERGIA, ACCORDI DEL TRADER RUSENERGOSBYT CON LE FERROVIE RUSSE RZHD: INVESTIMENTI PER OLTRE 2 MILIARDI DI EURO PER CRESCERE IN MODO INTEGRATO IN UN MERCATO DALLE ENORMI POTENZIALITÀ
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egli ultimi anni, la crescita di Enel sul mercato russo è stata di assoluto rilievo. In Russia, l’azienda italiana ha creato un modello perfetto di operatore energetico verticalmente integrato: le attività di Enel in questo Paese vanno infatti dall’upstream del gas, alla produzione di elettricità, fino al trading ed alle vendite. Questo è il motivo per cui, nonostante la difficile fase economica, Enel ha confermato il proprio piano di investimenti in Russia di 2,1 miliardi di euro entro il 2013 – piano che comprende, tra le altre cose, una serie di misure per rendere le centrali russe più efficienti, più competitive e più attente all’ambiente. La recente missione in Russia, all’inizio di aprile, del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, ha confermato l’ottimo stato delle relazioni dell’Italia, e dell’Enel, con Mosca. In particolare, la visita della delegazione italiana al cantiere della centrale Sredneuralskaya GRES di Ekaterinburg, sugli Urali, ha permesso di verificare i progressi nella costruzione del ciclo combinato da 410 MW, che contribuirà ad aumentare la performance tecnica, economica ed ambientale della centrale, la sua efficienza e la sua competitività nel mercato all’ingrosso dell’energia, e a creare una sufficiente riserva di capacità di generazione per la modernizzazione dell’impianto esistente. L’incontro con il vice Primo Ministro Igor Sechin è stato inoltre l’occasione per fare il punto sulle prospettive di crescita del settore dell’elettricità e del gas, e dei progetti di efficienza energetica. Ma questo non è l’unico progetto in cui Enel è impegnata. Nello scorso mese di novembre, infatti, in occasione del vertice italo-russo di Mosca, Enel ha firmato due importanti memorandum di intesa. Il primo accordo è stato firmato con Inter Rao Ues e ha permesso di porre le fondamenta per nuove iniziative congiunte di tipo industriale e commerciale, in Russia e nei Paesi limitrofi; il secondo è invece una joint venture tra RusEnergoSbyt (il più importante trader di elettricità in Russia, di cui Enel detiene il 49,5%) e le Ferrovie Russe RZhD, per la fornitura di energia elettrica su base pluriennale indicizzata a prezzi di mercato. Enel oggi dispone in Russia di un sistema integrato: dai campi di gas della penisola di Yamal, alle centrali, fino ai clienti finali. Partecipa infatti con una quota del 40% al consorzio SeverEnergia che possiede alcuni promettenti asset nel settore del gas naturale, ha la maggioranza del capitale della Genco “OGK-5”, che dispone di quattro centrali termoelettriche per circa 8.200 MW situate nelle aree a più alta crescita del Paese e attraverso RusEnergoSbyt è protagonista del mercato all’ingrosso dell’energia elettrica di questo grande Paese.
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n recent years, the growth of Enel in the Russian market has been significant. The Italian company has created a perfect model there of a vertically integrated energy operator. Enel’s work in this country ranges from gas and the production of electricity to trading and sales. This is why, despite the difficult economic situation, Enel has confirmed its plan of investment in Russia of 2.1 billion Euro by 2013. The plan includes, among other elements, a series of measures to make Russian power stations more efficient and competitive, as well as more aware of environmental concerns. The recent mission to Russia at the end of April by the Minister for Economic Development, Claudio Scajola, confirmed the optimal relations between Italy’s Enel and Moscow. In particular, the Italian delegation’s visit to the building site of the Sredneuralskaya GRES power station of Ekaterinburg, in the Urals, enabled Enel to see the progress made in the construction of the combined cycle of 410 mW. This will help increase the technical, economic and environmental performance of the power station and its competitiveness in the wholesale energy market, and create enough reserves of generation capacity for the modernization of the existing installation. The meeting with the Vice Prime Minister, Igor Sechin, was also an opportunity to review the prospects for growth of the electricity and gas sector and similar energy-efficiency projects in the future. However, this is not the only project in which Enel is involved. Last November, during the ItalyRussia summit in Moscow, Enel signed two important memoranda of understanding. The first agreement was signed with Inter RAO UES and has enabled the Italians to lay the foundation for new joint industrial and commercial initiatives in Russia and neighboring countries. The second agreement is a joint venture between RusEnergoSbyt (the most important trader of electricity in Russia, in which Enel holds a stake of 49.5%) and RZhD, the Russian railway, for the supply of electricity on a multiyear base indexed to market prices. Enel now has an integrated system in Russia ranging from the gas fields in the Yamal peninsula to power stations and the end user. The company also holds 40% of the consortium SeverEnergia (owner of promising assets in the natural gas sector), has the majority holding in the capital of Genco “OGK-5” (with four thermo-electric power stations for about 8,200 MW in the areas with the highest growth in the country), and is also a leader in Russia’s wholesale electricity market through RusEnergoSbyt.
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UNA COLLABORAZIONE CHE CONTINUA A CRESCERE
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Eni, da oltre cinquant’anni a fianco di Mosca DAI PRIMI ACCORDI COMMERCIALI STRETTI DA ENRICO MATTEI NEGLI ANNI CINQUANTA, ALLE RECENTI INTESE SOTTOSCRITTE DA PAOLO SCARONI
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efinire “storici” i rapporti tra Eni e Russia non è eccessivo. È, infatti, negli anni Cinquanta, che Enrico Mattei pose le basi di quella che si è trasformata, nel corso degli anni, in una solida collaborazione. Il 4 dicembre 1958 Eni stipula il primo contratto di acquisto di petrolio grezzo dal governo russo: il greggio viene “scambiato” con prodotti Eni, in particolare gomma sintetica. L’anno successivo il contratto viene ampliato e nel 1960 l’Ente statale sovietico per le esportazioni chiede a Eni di partecipare alla costruzione dell’oleodotto Caucaso-Mare del Nord. L’accordo viene siglato da Enrico Mattei l’11 ottobre. Nel corso di mezzo secolo, la strada percorsa da Eni al fianco di Mosca è stata lunga e ha portato numerosi benefici, soprattutto se si pensa alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici del nostro Paese e dell’Europa. Oggi, con il 21% dei volumi venduti in Europa, Eni è il primo operatore del settore gas nel Vecchio Continente e primo partner commerciale del colosso statale russo Gazprom. “Noi siamo grandi compratori di idrocarburi in Russia, investiamo qui e continuiamo ad essere il loro partner preferito”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, nell’aprile di quest’anno, a margine del Forum italo-russo a Mosca. Dal 2008 Eni è diventato il primo player europeo a operare nel downstream del gas in Russia, il secondo mercato del gas a livello mondiale in termini di consumi, mentre nell’aprile 2009 Eni e Gazprom hanno firmato importanti accordi che rappresentano un ulteriore passo in avan-
Enrico Mattei con Kossighin nel novembre 1960
ti della cooperazione strategica in campo energetico tra Italia e Federazione Russa. L’obiettivo è sviluppare progetti congiunti, in Russia e fuori, sulla base di un principio di reciprocità. In quella occasione Eni ha firmato, inoltre, una serie di accordi di collaborazione con le principali società energetiche russe per avviare un ampio programma di cooperazione strategica riguardante vari ambiti del settore energetico: in particolare, Enipower e Inter Rao UES per analizzare progetti congiunti in Russia e Paesi terzi; Eni e Rosneft nei settori dell’upstream e della raffinazione. Con una domanda di gas in Europa in previsione di crescita ad un tasso medio annuo del 2%, raggiungendo i 722 miliardi di metri cubi al 2020, nel prossimo futuro la maggior parte del fabbisogno di gas sarà assicurato dalle importazioni che, in base alle stime di Eni, arriveranno a coprire non meno dell’80% dei consumi, dall’attuale 60%, accentuando in maniera rilevante la dipendenza dell’Europa dai Paesi produttori, tra i quali la Russia. Eni e Gazprom hanno attualmente allo studio un progetto per la realizzazione del nuovo sistema di trasporto su pipeline South Stream, che consentirà di importare in Europa gas di provenienza russa attraverso il Mar Nero. Un progetto sviluppato utilizzando le più moderne tecnologie nel rispetto dei più avanzati criteri ambientali.
COLLABORATION WHICH CONTINUES GROWING
Eni working alongside Moscow for more than 50 years From the first commercial agreements closed by Enrico Mattei in the 1950s to the recent understandings signed by Paolo Scaroni
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efining the relationship between ENI and Russia as ‘historic’ is not excessive. Enrico Mattei laid the bases of what would become solid collaboration over the years in the 1950’s. On December 4, 1958, ENI signed the first contract for the purchase of crude oil from the Russian government. The crude oil was ‘exchanged’ with ENI products, particularly synthetic rubber. The following year, the contract was extended and, in 1960, the Soviet state body for exports asked ENI to take part in the construction of the Caucasus-North Sea oil pipeline. The agreement was signed by Enrico Mattei on October 11, 1960. The road followed by ENI alongside Moscow over 50 years has been long and beneficial, considering the certainty of energy supplies to Italy and Europe. Today, ENI is the leading operator in the gas sector in the Old World, with 21% of the volumes sold in Europe, and the leading commercial partner of the Russian state giant Gazprom. “We are large-scale buyers of hydrocarbons in Russia, we invest here and we continue to be their preferred partner,” commented Paolo Scaroni, managing director of ENI, on the cusp of the Italian-Russian forum in Moscow in April.
Since 2008, ENI has become the prime European player operating downstream of the gas in Russia, the second world market in terms of consumption. In April, 2009, ENI and Gazprom have signed important agreements which are a further step forward in strategic co-operation between Italy and the Russian Federation in the energy field. The aim is to develop joint projects inside and outside of Russia, on a reciprocal basis. In April, ENI also signed a series of collaboration agreements with major Russian energy companies to start an extensive program of strategic cooperation in different areas of the energy sector. In particular, Enipower and Inter RAO UES will analyze joint projects in Russia and other countries; ENI and Rosneft will work in the upstream and refining sectors. With the forecast in Europe that the demand for gas is expected to grow at an average annual rate of 2%, reaching 722 billion cubic metres by 2020, most of the gas requirements will soon be ensured by imports which, based on the estimates of ENI, will cover not less than 80% of consumption as opposed to the current 60%, significantly accentuating European dependence on producer countries, including Russia. ENI and Gazprom are currently studying a project for the creation of the new transport system on the South Stream pipeline which will allow Russian gas to be imported into Europe via the Black Sea. The project has been developed using the latest technologies to respect the most advanced environmental criteria.
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PARLA L’AMMINISTRATORE DELEGATO MASSIMO D’AIUTO
Un mercato su cui puntare SONO OLTRE 260 I PROGETTI CHE SIMEST SOSTIENE, E HA GIÀ AFFIANCATO CON SUCCESSO NUMEROSISSIME IMPRESE ITALIANE. MA ANCORA TANTI AMBITI RESTANO APERTI, ANCHE IN VISTA DI APPUNTAMENTI IMPORTANTI COME I GIOCHI OLIMPICI INVERNALI DI SOCHI NEL 2014
MASSIMO D’AIUTO
Amministratore Delegato di Simest
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a Russia rappresenta uno dei mercati più interessanti per il Made in Italy. Lo dimostrano i dati relativi alle esportazioni di settori quali l’arredamento, la moda, il design – ambiti nei quali viene apprezzata la nostra attenzione per il dettaglio e per la ricerca della qualità. Ma esistono numerose opportunità anche in altri settori, dal momento che il mercato russo presenta ampi spazi di crescita in segmenti diversi. Per questo, da anni Simest rivolge la propria attenzione al mercato russo, sostenendo oltre 260 progetti di imprese italiane in Russia; inoltre, sono oltre 100 le imprese che si sono inserite con successo nella Federazione Russa grazie a Simest. Partecipiamo poi alla “Task Force” italo-russa, coordinata dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ha lo scopo di promuovere la collaborazione tra le PMI dei due Paesi e, in particolare, di favorire la nascita di raggruppamenti di imprese italiane in grado di operare in questo mercato; inoltre, seguiamo, in collaborazione con le autorità russe, la realizzazione delle Zone Economiche Speciali (ZES), mettendo a disposizione l’esperienza maturata in altri Paesi. Il mercato russo offre quindi enormi possibilità alle nostre imprese, anche in vista delle Olimpiadi invernali che si svolgeranno nel 2014 a Sochi, sul Mar Nero. E, in questa direzione, si può inserire il protocollo d’intesa che abbiamo siglato in questi giorni con l’ANCEAssociazione Nazionale Costruttori Edili. All’estero, infatti, il comparto delle infrastrutture è sempre più richiesto dai nostri Paesi partner – e, tra questi, dalla Federazione Russa – e questo accordo permetterà a Simest di affiancare sempre più e sempre meglio le nostre imprese, al fine di valorizzare al massimo il loro potenziale di sviluppo internazionale.
COMMENT BY MASSIMO D’AIUTO, MANAGING DIRECTOR OF SIMEST
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ussia is one of the most interesting markets for Italian products, as shown by the data on exports from sectors like furnishing, fashion and design – areas in which Italian attention to detail and the search for quality is appreciated. However, there are many opportunities in other sectors, as the Russian market has plenty of room for growth in different sectors. As a result, Simest has turned its attention to the Russian market for many years, supporting more than 260 projects by Italian companies in Russia; in addition, there are more than 100 companies which operate successfully in the Russian Federation because of Simest. Let’s take part in the Italian-Russian “task force,” coordinated by the Ministry for Economic Development, to promote collaboration between SMEs in the two countries and, in particular, to promote the establishment of groups of Italian companies able to operate in this market. In addition, let’s follow the creation of Special Economic Areas (SEA’s) in collaboration with the Russian authorities, making the experience gained in other countries available. So, the Russian market offers enormous opportunities to Italian companies, anticipating the 2014 Winter Olympics in Sochi, on the Black Sea. The protocol of understanding recently signed with the Associazione Nazionale Costruttori Edili (National Association of Building Contractors) can be included in this. The infrastructure sector is increasingly in demand with foreign partner countries, including the Russian Federation. This agreement will enable Simest to work alongside Italian companies more and in a better way, greatly adding to their potential for international development.
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A market to focus on There are more than 260 projects supported by Simest, and many Italian companies have already been successfully assisted. But many spheres are still open, looking ahead to important events like the Winter Olympic Games in Sochi in 2014
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L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE ROSARIO MESSINA
FEDERLEGNOARREDO
THE SPEECH OF ROSARIO MESSINA, PRESIDENT OF FEDERLEGNOARREDO
The international vocation of italian wood The Italian wood furnishing products industry has achieved important results in recent years, as the growing success of worldwide shows demonstrates. And the aim is further growth
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ederlegnoArredo represents the Italian wood furnishing products industry, a very strong international trade which exports about 40% of an overall income of 40 billion Euros. In order to understand what Russia means for the Italian wood furnishing products industry, we can start from the numbers which highlight how Italian products in this area have always found success in both wood and semi-processed products companies and those of the finished furnishing product. In 1993, Italian exports to Russia were worth 74 million Euros; today, they’re worth more than 1 billion Euros. Since 1995, the Federation has been alongside ICE at the Mebel fair in Moscow; but the demand has been so high that, five years ago, we started to promote the Saloni Worldwide, an exhibition of the finest in Italian furnishing and lighting products, at the Crocus Center of Moscow through our company Cosmit, which has organized the International Furniture Fair in Milan for 48. There were 408 exhibitors in 2008, compared to 180 the first year, and work has already started on the October 2009 edition. Our ambition for the future is to grow and extend our fair to other sectors, starting from construction, which has been summarized in the exhibition MADEexpo in Milan. Perhaps many don’t know that the windows of most prestigious buildings of the Russian nomenclature are Italian and many furnishings, doors and lamps in the dacias are made in Italy. However, there are also some companies producing semi-processed items which have located production sites in Russia. These results are obtained with teamwork and also through the work of the Federation in support of businesses hoping to branch out in Russia with production or distribution internationalization projects. It’s certain that it hasn’t all been easy for us businessmen nor will it be with the devastating real effects of this economic downturn. A lot has been done and there is still much to do to simplify and facilitate business relationships between Italy and Russia. In particular, we all have to work to enhance the fabric of trusting relationships built in recent years; important capital for both parties, rather than let it go to waste. Companies can and must be able to count on the development capacity and operation of the entire Confindustria system and, naturally, FederlegnoArredo.
Rosario Messina, Presidente di FederlegnoArredo
La vocazione internazionale del legno IL SISTEMA LEGNO-ARREDO MADE IN ITALY HA RAGGIUNTO, NEGLI ULTIMI ANNI, IMPORTANTI RISULTATI, COME DIMOSTRA IL CRESCENTE SUCCESSO DEI SALONI WORLDWIDE. E L’OBIETTIVO È DI CRESCERE ANCORA
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ederlegnoArredo rappresenta un sistema, quello del legno-arredamento italiano, a fortissima vocazione internazionale, che esporta circa il 40% di un fatturato complessivo di 40 miliardi di euro. Per capire cosa significa Russia per il sistema legno-arredo italiano, possiamo partire dai numeri, che evidenziano come da sempre, in quest’area, il Made in Italy abbia trovato consenso sia per le imprese del legno e dei semilavorati, sia per il prodotto finito d’arredo. Nel 1993 il nostro export verso questo Paese valeva 74 milioni di euro; oggi vale oltre un miliardo di euro. Dal 1995 la Federazione è presente, a fianco dell’ICE, a Mosca alla fiera Mebel; ma tale è stata la richiesta che ci ha indotti, cinque anni fa, attraverso la nostra società Cosmit – che a Milano organizza da 48 anni il Salone Internazionale del Mobile – a promuovere a Crocus i Saloni Worldwide: una rappresentazione dell’eccellenza Made in Italy per l’arredo e l’illuminazione. Da 180 espositori della prima edizione, siamo ai 408 del 2008, e già stiamo lavorando per l’edizione di ottobre 2009. E le nostre ambizioni per il futuro sono di crescere e di allargare la nostra fiera anche ad altri settori, a partire dall’edilizia, che a Milano è sintetizzata nella manifestazione MADEexpo. Forse molti non sanno che le finestre dei più prestigiosi Palazzi della nomenclatura russa sono italiane, e molti arredi, porte e lampade delle dace sono Made in Italy. Ma Made in Italy sono anche alcune esperienze industriali di semilavorato che in Russia hanno posizionato insediamenti produttivi. Si tratta di risultati ottenuti con il lavoro di squadra e anche grazie all’attività della Federazione nel supporto alle imprese che vogliono essere presenti con progetti di internazionalizzazione produttiva o distributiva in questo Paese. Certo non tutto è stato semplice per noi imprenditori, né a maggior ragione lo sarà adesso con i devastanti effetti reali indotti da questa crisi di origine finanziaria. Molto è stato fatto e molto resta ancora da fare per semplificare ed agevolare gli scambi e i rapporti d’affari tra Italia e Russia. Soprattutto noi tutti dovremo operare perché il tessuto di relazioni fiduciarie costruito in questi anni, un capitale importante per ambo le parti, non vada sperperato ma anzi valorizzato. Le imprese possono e devono poter contare sulla progettualità e operatività del sistema confindustriale tutto, e, naturalmente, di FederlegnoArredo.
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TRE STILISTI SELEZIONATI DALL’INCUBATORE DELLA MODA ERANO PRESENTI ALLA RUSSIAN FASHION WEEK, UN ESEMPIO DI COME IL FUTURO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE POSSA ARRIVARE ANCHE DALLE NUOVE PROPOSTE GIOVANNI TERZI
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UN PROGETTO INTERNAZIONALE DALLA COLLABORAZIONE TRA COMUNE DI MILANO E CAMERA DELLA MODA
Il fascino della moda italiana, da Milano alla Piazza Rossa di Giovanni Terzi, Assessore alle Attività Produttive, Politiche del Lavoro e dell’Occupazione del Comune di Milano
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a parola moda, nell’immaginario collettivo, evoca scenari spesso legati alla mondanità e al lusso. Scenari che possono rappresentare un’importante faccia della medaglia, ma non l’unica. Basti pensare che il termine stesso deriva dal latino modus e ha diverse interpretazioni. Moda, solo per fare qualche esempio, può essere sinonimo di costume, creatività, lavoro. Moda è sicuramente sinonimo, per la nostra città, di eccellenza e produttività. Un settore in continua crescita che ha fatto di Milano la capitale italiana in questo ambito. L’impegno dell’amministrazione, quindi, è rivolto alla valorizzazione di questa realtà. Con due principali obiettivi: espansione nei mercati esteri, ma soprattutto promozione della creatività giovanile. In questo percorso, particolare importanza riveste la collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana. Una sinergia che ci ha permesso di realizzare l’Incubatore della Moda, giunto alla sua seconda edizione. Un progetto che, favorendo la nascita e lo sviluppo della piccola impresa, mette i giovani al centro dell’attenzione. Un progetto che trova punti di contatto anche con la volontà di espansione sui mercati esteri. Recente, infatti, la presenza di tre giovani stilisti selezionati dall’Incubatore alla Russian Fashion Week, a dimostrazione che il futuro dell’internazionalità del capoluogo lombardo arriva non solo dalle grandi firme ma anche dalle nuove proposte. Nasce così una collaborazione con la moda russa sancita, ancora una volta, dall’impegno della Camera Nazionale della Moda Italiana.
AN INTERNATIONAL PROJECT RESULTING FROM THE COLLABORATION BETWEEN THE CITY OF MILAN AND THE CHAMBER OF FASHION
The charm of Italian fashion, from Milan to Red Square
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n the collective imagination, the word fashion evokes scenarios which are often linked to worldliness and luxury. These are an important side of the question, but they’re not the only one. Fashion, for example, can be a combination of habits, creativity and work. Fashion is certainly a synonym for excellence and productivity in Milan. It’s a continuously growing sector which has made Milan the Italian capital in this sphere. So, the administration is committed to the enhancement of this situation with two main aims – expansion in overseas markets, but also, in particular, promotion of the creativity of young people. The collaboration with the National Chamber for Italian Fashion is particularly important for this. The synergy has enabled the creation of the Fashion Incubator, now in its second edition. This is a project which puts young people at the center of at-
Three stylists chosen from the Fashion Incubator were at the Russian Fashion Week with excellent critical and public feedback tention by promoting the establishment and development of small businesses. It also finds points of contact with the desire for expansion into overseas markets. Recently, three young stylists chosen from the Fashion Incubator were at the Russian Fashion Week, a demonstration that the future of the internationality of Milan isn’t just from the top designers but also from the innovators. This is how collaboration with Russian fashion started, confirmed once again, by the commitment of the National Chamber for Italian Fashion.
RISULTATI POSITIVI NELLE ESPORTAZIONI. Malgrado il difficile quadro macroeconomico, i dati dei primi nove mesi dell’anno ci mostrano che le esportazioni italiane di moda si mantengono stabili. Restano purtroppo in forte difficoltà le esportazioni tessili, in particolare verso l’Europa, mentre abbigliamento e pelletteria crescono a tassi vicini al 4%. Sui dati dei primi nove mesi del 2008 non si registrano rallentamenti nelle principali locomotive, ovvero Russia e Paesi emergenti, anche se qualche rallentamento potrà essere evidente nei mesi di ottobre-dicembre. Se prendiamo in analisi in particolare il mercato russo, noteremo dei dati assolutamente positivi, che ci confermano il ruolo di leader del gigante euro-asiatico tra i Paesi clienti della moda italiana, e, soprattutto, la crescita delle percentuali di export rispetto allo stesso periodo (Gennaio-Settembre) del 2007. Più nel dettaglio, la Russia si posiziona al nono posto, con 340.5 milioni di euro di export (+12,9% rispetto al 2007) per quanto riguarda le importazioni nel settore tessile, mentre raggiunge addirittura il terzo posto, con 929.6 milioni di euro (+18,3%) per l’abbigliamento. Risultati ancora più positivi per quanto riguarda i settori Pelletteria e Calzature, dove la Russia si posiziona rispettivamente in settima (106.7 milioni di euro, +41,2%) e quarta posizione (486.5 milioni di euro, +27,8%). (Dati riferiti al periodo Gennaio-Settembre 2008; fonte Fashion Economic Trends – Camera Nazionale della Moda Italiana).
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POSITIVE RESULTS IN EXPORTS. Despite the difficult macroeconomic situation, the data of the first nine months of the year show that Italian exports in the field of fashion were stable. Unfortunately, exports of textile products are still very low, especially in Europe, while clothes and leather goods have almost reached a 4% growth rate. According to the data for the first nine months of 2008, there was no slowdown in the first driving countries, i.e. Russia and emerging countries, even if there was a slackening in October through December.In particular, if we analyze the Russian market, we notice only positive results, which confirm the leading role of the Eurasian giant among countries that purchase Italian fashion products, especially considering the growth of the export rates compared to the same period (January-September) in 2007. In particular, Russia is ninth with 340.5 million Euros which were spent for our exports (+12.9% compared to 2007) in the field of textile imports, while it reaches the third place with 929.6 million euros (+18.3%) for clothes. Even more encouraging results were attained in the sectors of leather goods and shoes: Russia is seventh (106.7 million euros, +41.2%) and the fourth, respectively (486.5 million euros, +27.8%). (The data refer to the period January-September 2008; source: Fashion Economic Trends, National Chamber for Italian Fashion).
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PARLA MARIO BOSELLI, PRESIDENTE DELLA CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA
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GLI ULTIMI DATI VEDONO LA RUSSIA AL TERZO POSTO TRA I MIGLIORI CLIENTI DELLA MODA ITALIANA. E LA COLLABORAZIONE TRA I NOSTRI DUE PAESI È DESTINATA A CRESCERE CON STILISTI RUSSI A MILANO A SETTEMBRE E UN ITALIAN DAY A MOSCA PREVISTO PER OTTOBRE
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In passerella sfila l’italianità
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a grande attenzione che la Camera Nazionale della Moda Italiana riserva alla Russia quale principale attore, tra i Paesi nuovi importanti clienti della moda italiana, è testimoniata da azioni e dati oggettivi. Il primo progetto realizzato in comune sull’asse Milano-Mosca risale all’ottobre 2005, quando cinque marchi italiani – La Perla, Romeo Gigli, Exté, Guerriero, Pollini by Rifat Ozbek – sfilarono sulla Piazza Rossa durante la Russian Fashion Week. A seguire, dal 2006 a oggi, Milano Moda Donna ha sempre ospitato le collezioni di stilisti russi, sia emergenti che affermati, proprio a sottolineare l’importanza che la Russia stava via via assumendo nel settore. Il 31 ottobre 2008, con Alexander Shumsky, Presidente di Russian Fashion Week, abbiamo annunciato a Mosca un’importante collaborazione tra Camera Nazionale della Moda Italiana e Russian Fashion Week, che prevedeva l’inserimento nel calendario ufficiale di una sfilata collettiva di tre nuovi marchi provenienti dall’ultima edizione del “Fashion Incubator” di Camera Nazionale della Moda Italiana: domenica 29 marzo 2009, giorno inaugurale della Russian Fashion Week, i giovani a.Ve, BeeQueen by Chicca Lualdi e Leitmotiv hanno presentato le loro collezioni a Mosca. La collaborazione continua: a settembre, durante Milano Moda Donna, ospiteremo una collettiva di stilisti russi, mentre a ottobre saremo presenti a Mosca con un “Italian Day” sul quale non possiamo ancora dare anticipazioni. Veniamo ora ai numeri: la Russia è molto importante per le nostre esportazioni, tanto da aver raggiunto il podio nel 2008, quando è salita al terzo posto tra i migliori clienti della moda italiana con una spesa di 929,6 milioni di euro (Fashion Economic Trends). Basti poi guardare i dati (forniti da Global Refund) della spesa tax free nelle prime dieci vie di Milano, capeggiate da via Montenapoleone, per accorgersi che i clienti russi sono in continua e veloce evoluzione e promettono ulteriori, interessanti sviluppi. I compratori russi risultano infatti essere al primo posto sia nel 2008 – con il 39% sul totale spesa tax free e un aumento del 18% rispetto al 2007 – sia nel 2009 – con una percentuale sul totale tax free che nei primi due mesi dell’anno ha raggiunto il 43% – pur con una riduzione rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, fatto che testimonia la miglior tenuta in questa difficile situazione del mercato, rispetto ai clienti di altri Paesi extraeuropei. Visibilmente in calo infatti, complice la crisi, Stati Uniti d’America, Turchia, Ucraina, Hong Kong.
MARIO BOSELLI, PRESIDENT OF THE NATIONAL CHAMBER FOR ITALIAN FASHION, SPEAKS
Italy on the catwalk in Moscow
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he National Chamber for MARIO Italian Fashionlooks at Russia BOSELLI with great attention, since it is one of the main players among the new main customers of Italian Fashion, as shown by facts and data. The first common project between Milan and Moscow dates back to October 2005, when five Italian brands La Perla, Romeo Gigli, Exté, Guerriero and Pollini by Rifat Ozbek showed their creations in Red Square during Russian Fashion Week. Since 2005 Milano Moda Donna has been hosting collections by emerging and well-established Russian fashion designers, bearing witness to the fact that Russia is becoming more and more important in this sector. On October 31st, 2008 with Alexander Shumsky, President of the Russian Fashion Week, we announced in Moscow an important collaboration between the National Chamber of Italian Fashion and Russian Fashion Week. Included in the official program was a collective fashion show of three new brands that came from the last “Fashion Incu-
bator” contest organized by the National Chamber for Italian Fashion. On Sunday, March 29th, 2009, the opening day of the Russian Fashion Week, the young stylists a.Ve, BeeQueen by Chicca Lualdi and Leitmotiv showed their collections in Moscow. This collaboration will continue: in September, Milano Moda Donna will host a group of Russian fashion designers, while in October Moscow will organize an “Italian Day,” but the event is still top secret. Considering the figures, Russia is very important for our exports. In 2008, it was the third best customer of Italian fashion with 929.6 million euros (Fashion Economic Trends) invested in Italian fashion products. Having a look at the data (supplied by Global Refund) about tax free purchases in the first ten main streets in Milan, with via Montenapoleone being the most important one, you will immediately understand that Russian customers are rapidly increasing and will bring new and considerable developments. Russian buyers were in first place both in 2008 – with 39% of the total tax free purchases and a growth of 18% compared to 2007 – and in the first two months of 2009 – with 43% of the total tax free purchases – even though there was a decline compared to the same period in 2008. This fact shows that they are more stable than customers from other extra-European countries. A considerable drop in sales, caused by the world crisis, has been shown by the United States, Turkey, Ukraine and Hong Kong.
BeeQueen by Chicca Lualdi
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AD OGGI HANNO ADERITO ALL’INIZIATIVA CIRCA 5.000 IMPRESE
ecco i nuovi servizi gratuiti per le piccole imprese
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er venire incontro alle esigenze delle piccole aziende italiane, le Camere di Commercio hanno realizzato l’offerta “im+ Servizi per lo sviluppo dell’impresa”: un insieme di servizi informatici tecnologicamente all’avanguardia, facilmente utilizzabili e del tutto gratuiti. Rivolti alle piccole e piccolissime imprese, anche individuali, i servizi “in più” (im+) si affiancano a quelli rivolti alla semplificazione amministrativa, fornendo strumenti sempre più evoluti per aiutare e facilitare gli imprenditori nello sviluppo del proprio business. Si parte con gesti- GESTIRETE, ARCHIVIERETE, rete, per gestire i rap- INCONTRERETE: QUESTI porti con la cliente- I TRE STRUMENTI la; archivierete, per il salvataggio sicuro INFORMATICI CREATI DAL dei dati del proprio SISTEMA CAMERALE computer, e inconITALIANO PER AIUTARE I trerete, per vendere o acquistare un’a- PICCOLI IMPRENDITORI zienda. Tutti i softwa- A SVILUPPARE IL PROPRIO re dell’offerta “im+ Servizi per lo svi- BUSINESS luppo dell’impresa” sono velocemente installabili e facilmente utilizzabili, oltre che completamente gratuiti. Realizzati da InfoCamere, la società di informatica del sistema camerale, sono messi a disposizione dalle stesse Camere di Commercio sui loro siti www.siglaprovincia.camcom.it, e ad oggi hanno aderito all’iniziativa circa 5.000 imprese. Molte Camere di Commercio per diffondere maggiormente i servizi im+ verso le imprese del loro territorio stanno concludendo degli accordi di collaborazione con le Associazioni di categoria. Le Associazioni, infatti, potranno svolgere per conto delle Camere attività di consulenza, formazione e sensibilizzazione in tema di sicurezza e gestione dei clienti.
ABOUT 5,000 COMPANIES HAVE REGISTERED TO DATE
Im+, here are the new free services for small businesses gestirete, archivierete, incontrerete – three IT tools created by the Italian Chamber of Commerce system to help small companies develop their business
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he Chamber of Commerce is offering “im+ Services for business development” to meet the demands of small Italian companies. ”im+” is a package of technologically advanced IT services, easy to use and completely free. The “plus” (im+) services are aimed at small and very small businesses, including individual ones, and go alongside those for administrative simplification, supplying even more evolved tools to help and facilitate businessmen in the development of their business. The package starts with gestirete, to manage relationships with customers; archivierete, for the secure saving of data in the computer, and incontrerete, for the sale or purchase of a company.
All the software in the “im+ Services for business development” offer can be installed quickly and used easily, in addition to being completely free. It has been created by InfoCamere, the IT company of the Italian Chamber of Commerce system and made available by the Chambers on their web site (www.siglaprovincia.camcom.it). About 5,000 companies have joined the initiative to date. Many Chambers of Commerce are signing collaboration agreements with sector associations to spread the im+ services more extensively with companies in their area. The associations will be able to carry out consultancy, training and do consciousness-raising on security and customer management.
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ITALIAN FORUM FOR WOMEN ENTREPRENEURS DELL’EUROPA SUD ORIENTALE E BALCANICA, CASPIO E CAUCASO - BARI,12-14 SETTEMBRE 2007
IMPRESA AL FEMMINILE: Le Camere di Commercio Italiane all’Estero
Viale Regina Margherita, 279 00198 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it
Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese
la “sfida” riparte da Bari
Partner editoriale
Argentina Australia Austria Belgio Brasile Bulgaria Canada Cile Cina Cina - Hong Kong Colombia Costarica Ecuador Egitto Francia Germania Giappone Grecia Honduras India Israele Lussemburgo Malta Marocco Messico Nicaragua Olanda Paraguay Perù Portogallo Regno Unito Rep. Ceca Rep. Dominicana Rep. di Serbia Rep. Slovacca Romania Russia Singapore Spagna Stati Uniti Sud Africa Svezia Svizzera Thailandia Tunisia Turchia Ungheria Uruguay Venezuela
Dopo Milano, sarà la città pugliese ad ospitare la
Buenos Aires – Córdoba – Mendoza – Rosario seconda edizione del Forum dedicato alle donne Adelaide – Brisbane – Melbourne – Perth – Sydney imprenditrici: una realtà importante, ma che va Vienna sostenuta con i giusti mezzi Bruxelles Belo Horizonte – Florianópolis – Porto Alegre – Rio de Janeiro – San Paolo marzo, a Milano, protagoniste sono Sofia state le imprenditrici provenienti dai Paesi del sud del Mediterraneo, dal Golfo Montreal – Toronto – Vancouver – Winnipeg Persico e dal Medio Oriente; a settemSantiago bre, a Bari, toccherà invece a quelle dell’Europa Sud Orientale e Balcanica, dal Caspio e Pechino dal Caucaso. Comune il punto di partenza, come Hong Kong sottolinea lo stesso Ministro Emma Bonino, prima sostenitrice dell’iniziativa: “l’imprenditoria femmiBogotà nile rappresenta una realtà forte, vibrante ed in costanSan José te evoluzione, che va sostenuta perché ha i numeri Quito per diventare un motore importante di crescita economica e civile per i nostri Paesi. Una realtà frizIl Cairo zante e dinamica, ma spesso giovane e quindi priva Lione – Marsiglia – Nizza – Parigi del bagaglio di relazioni, specialmente internazionali, che costituisce un patrimonio immateriale, ma Francoforte sul Meno – Monaco di Baviera critico per le imprese”. Tokyo Da quanto detto, ben si comprende il valore del secondo Italian Forum for Women Entrepreneurs, Atene – Salonicco promosso dal Ministero del Commercio Internazionale Tegucigalpa in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Mumbai Commercio Estero per il 13 e 14 settembre, in concomitanza con la Fiera del Levante, nella città puglieTel Aviv se storicamente considerata la porta dell’Italia per i Lussemburgo Paesi balcanici. Se Milano, sede della prima edizione del Forum, La Valletta Casablanca Città del Messico Managua Amsterdam Asuncion Lima Grazie alla profonda conoscenza dei Lisbona mercati e del loro tessuto imprenditoriale, Londra le Camere di Commercio italiane all’estero Praga sono un interlocutore fondamentale per la Santo Domingo promozione del made in Italy nel mondo. The creator of the Belgrado Ogni anno realizzano oltre 2000 iniziative “breathing shoe” Bratislava e progetti per facilitare l’ingresso tells to “é Italia” the birth of the Bucarest e il consolidamento delle imprese italiane company from Mosca sui mercati mondiali. Veneto current Singapore today in 68 Countries from USA Thanks to their substantial knowledge Barcellona – Madrid to China, and since of markets and their entrepreneurial spirit, Chicago – Houston – Los Angeles – Miami – New York the Italian Chambers of Commerce abroad Johannesburg are fundamental to the promotion of Stoccolma Made in Italy throughout the world. Zurigo Each year they conduct more than 2000 Bangkok initiatives and projects in order to facilitate Tunisi the entrance and solidification of Italian Istanbul – Izmir enterprises in foreign markets. Budapest Montevideo Caracas 51
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74 Camere 48 Paesi 140 Uffici 24.000 Associati 300.000 Contatti d’affari
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CASERTA, 4-9 LUGLIO 2009 – X MEETING DEI SEGRETARI GENERALI DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE
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CCIE-PMI: una solida “rete” p IN UN PERIODO PARTICOLARMENTE CRUCIALE COME QUESTO, È FONDAMENTALE FORNIRE ALLE IMPRESE GLI STRUMENTI ADATTI PER SVILUPPARE ALLEANZE STRATEGICHE E ACCRESCERE LA PROIEZIONE INTERNAZIONALE di Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero GAETANO FAUSTO ESPOSITO
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l Meeting dei Segretari Generali è sempre un appuntamento molto importante per il territorio e per la Camera di commercio che lo ospita. Ma quest’anno ci sono ulteriori elementi di rilievo. Si tratta di un appuntamento che compie dieci anni e cade in una fase molto delicata dell’economia internazionale, in cui i segni affermati di una crisi economica globale cominciano a cedere il passo a una rinnovata volontà di sviluppo. Nel corso degli anni, grazie all’esperienza e agli stimoli offerti dai territori che di volta in volta hanno ospitato la manifestazione, l’evento è diventato il punto d’incontro tra il network delle CCIE ed i principali soggetti della promozione italiana all’estero, per sviluppare alleanze strategiche e per accrescere la proiezione internazionale in chiave di business dei territori del nostro Paese.
UNO STIMOLO PER LE IMPRESE E PER IL TERRITORIO.
Proprio la fase economica che attraversiamo rende essenziale sostenere le nostre imprese impegnate a confrontarsi con un forte calo della domanda globale. A fronte dell’attuale spinta recessiva, alcuni tra i principali mercati di riferimento, come gli Stati Uniti, stanno riducendo in misura consistente le importazioni; altri evidenziano invece opportunità crescenti da cogliere e sviluppare a breve termine, come Australia, Cina, Russia e Turchia. Per questo, momenti di confronto tra territorio e istituzioni come il Meeting sono indispensabili per definire i servizi di supporto più idonei per imprese fortemente territorializzate, che traggono, cioè, la loro essenza e capacità produttive dal territorio in cui operano, ma che intendono ampliare la propria attività sui mercati esteri. In particolare, per quest’anno, scenario e, contemporaneamente, oggetto del confronto, saranno le esigenze di una realtà, quella di Caserta, in cui il legame tra politiche promozionali di rilancio dell’economia locale e riqualificazione del territorio appare in tutta evidenza. Negli ultimi due anni, nonostante il complesso contesto in cui sono state chiamate a sviluppare il loro business, le imprese casertane hanno mostrato non solo una buona capacità di tenuta, ma anche di posizionamento all’estero, con un aumento di oltre un terzo delle vendite di prodotti (+38%), per un valore che nel 2008 anno arriva a sfiorare 1,3 miliardi di euro.
CASERTA, 4TH-9TH JULY 2009 – 10TH MEETING OF THE SECRETARY GENERALS OF THE ITALIAN CHAMBERS OF COMMERCE ABROAD
CCIEs-SMEs: a solid network to fight the crisis
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he Meeting of the Secretary Generals has always been a very important event for the host territory and Chamber of Commerce. This year, another significant feature characterizes the event: its tenth anniversary falls in a very delicate period for world economy, in which evident signs of a global economic crisis start to give way to new efforts towards development. Over the years, thanks to experience and incentives offered by the hosting territories, the event has become the meeting point between the CCIEs’ network and the main representatives of the promotion of Italy abroad, with the aim of developing strategic partnerships and increasing the international growth of our Country. AN INCENTIVE FOR ENTERPRISES AND FOR THE TERRITORY. Considering this particular economic period, it is essential to support our businesses, which must face a consistent drop in global demand. To contrast the current recessionary trend, some of the main markets, like the United States, are substantially reducing imports, while some others, such as Australia, China, Russia and Turkey, are focusing on an increasing number of opportunities that have to be seized and developed in the short term. For this reason, it is very important to create occasions of dialogue between territory and institutions, such as the Meeting of the Secretary Generals. This dialogue can supply the most suitable tools to those enterprises that are closely bound to the territory in which they operate but would like to expand their business abroad too.
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In a particularly difficult period like this one, it is essential to give businesses the most suitable tools to develop strategic partnerships and promote growth on an international level This year, the location and the topic of the meeting will be the region of Caserta, in which promotional campaigns to re-launch the local economy and the improvement of the territory are closely related. In the last couple of years, in spite of the complex environment in which they have to work, the enterprises of Caserta have shown good stability and a fair potential to develop abroad: product sales have increased by over one third (+38%), totaling almost 1.3 billion euros in 2008. To further encourage these important results, this event intends to encourage developing policies to meet the assistance requirements of local companies, above all by creating an environment in which they can work effectively, as well as by stimulating their international potential through the development of the territory with improved infrastructure, less bureaucracy and more safety. First we have to understand the requirements of a territory and set consistent policies, this way we can provide a reliable atmosphere, which is a basic element to encourage
the enterprises to further invest and develop partnerships in international markets. THE AIM: TO CREATE AN EFFECTIVE NETWORK. Enabling enterprises to operate abroad with ease means creating a network of contacts on international markets, especially through meetings between Italian and foreign companies. Over the past few years, an average of more than 400 meetings permitted the dialogue between the CCIEs’ system and local enterprises or operators who provide company assistance services: these data bear witness to the fact that Italian entrepreneurs believe in the role of the CCIEs’ system as an essential partner to development abroad. The Chambers are currently investing more and more, not only in highly valueadded activities and strategic sectors, but also in the training of highly specialized human resources to ensure the companies that operate abroad, professional and ongoing assistance service in order to support them both in their introduction and consolidation steps into foreign markets, considering the complex international environment which is constantly changing. The Meeting is a workshop for new ideas, with the goal of implementing new ways of assistance and share knowledge between CCIE’s and promotional institutions to better help enterprises. Knowledge is essential for trust, and trust is essential for business.
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e” per contrastare la crisi Per dare ulteriore stimolo a questi importanti risultati, l’evento vuole contribuire a definire policies in grado di rispondere alle esigenze di assistenza delle aziende locali, ma soprattutto di creare un contesto in cui le imprese possano muoversi con efficienza, stimolandone dunque la vocazione internazionale attraverso la maggiore qualificazione del territorio, in termini di infrastrutture, snellimento delle procedure e sicurezza. Solo la capacità di comprendere le istanze del territorio e di definire politiche coerenti possono alimentare un clima di fiducia, elemento essenziale per le imprese al fine di continuare ad investire e sviluppare partnership sui mercati internazionali. OBIETTIVO: CREARE UN NETWORK EFFICACE. Consentire
all’impresa di muoversi efficacemente all’estero significa, però, anche dare vita ad una rete di contatti sui mercati internazionali, grazie soprattutto all’incontro diretto tra operatori italiani ed esteri. Gli oltre 400 incontri che, in media, hanno visto il sistema delle CCIE
confrontarsi, nel corso delle passate edizioni, con diverse imprese locali o soggetti che forniscono assistenza alle imprese, testimoniano come gli imprenditori italiani riconoscano nel sistema delle CCIE un referente fondamentale per crescere all’estero. Le Camere stanno sempre più investendo non solo in attività e progetti ad elevato valore aggiunto e in settori strategici, ma anche nella formazione di capitale umano fortemente specializzato, per assicurare alle aziende che svolgono attività di business all’estero un’assistenza costante e puntuale, e sostenerle sia quando si posizionano su nuovi mercati sia quando consolidano le loro posizioni, in un contesto internazionale complesso e in continua evoluzione. Il Meeting è, dunque, un vero e proprio laboratorio di idee, per implementare modalità di assistenza innovative e creare un patrimonio di conoscenze condiviso tra il network delle CCIE e gli enti di promozione, da poter mettere al servizio delle imprese. Perché la conoscenza genera fiducia, e la fiducia è alla base del business.
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QUANDO CI SARÀ LA RIPRESA, SARÀ UNO DEI PRIMI MERCATI A RIPARTIRE GRAZIE ALLE MATERIE PRIME
Federexport in Russia con 10 consorzi export
ANCHE IL PRESIDENTE COMAZZI HA PRESO PARTE ALLA MISSIONE DI SISTEMA PROMOSSA DA ICE, ABI E CONFINDUSTRIA. TANTE LE OPPORTUNITÀ CHE SI APRONO PER LE NOSTRE IMPRESE
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LE TAPPE DELLA MISSIONE. Nell’ambito del-
i è conclusa da poco la missione ICE/ABI/Confindustria in Russia. La delegazione Federexport, guidata dal Presidente Gianfredo Comazzi, era composta da 10 consorzi export e 25 aziende associate.
UN PAESE PROTAGONISTA. La Russia, con i suoi 141 milioni di abitanti ed una superficie di 17 milioni di kmq, rappresenta uno dei mercati di maggiore interesse per le nostre imprese. La produzione industriale russa, infatti, riesce a coprire solo in parte il fabbisogno del Paese, tutto il resto deve essere importato. Negli ultimi dieci anni l’interscambio italo-russo è quadruplicato, e nel 2008 è aumentato dell’11% per un totale di 26,5 miliardi di Euro. I settori maggiormente interessanti per il nostro export sono quello delle macchine utensili e macchinari, il tessile-abbigliamento, l’arredo-legno e l’alimentare. Sono oltre 500 le aziende italiane presenti direttamente o con propri uffici di rappresentanza. Da segnalare le Zone Economiche Speciali, dove sono applicati regimi finanziari e
fiscali speciali. La legge prevede 3 tipologie di ZES: Zone speciali di Produzione industriale, Zone a vocazione scientifica e tecnologica e Zone turistiche ricreative. Le società che vi operano sono esentate per cinque anni dalle tasse sul terreno e sulla proprietà, e le importazioni e le esportazioni sono esentate dai rispettivi dazi doganali e da tutte le altre tasse. Dal dicembre del 2007 è attivo il Desk Anticontraffazione presso l’Ufficio ICE di Mosca, che offre servizi di assistenza alle imprese nella registrazione di marchi e brevetti e, più in generale, nella loro attività di contrasto alla contraffazione. Anche l’economia russa risente della forte crisi che ha colpito il mondo intero. Le riforme economiche annunciate dal Presidente Medvedev dovrebbero sostenere lo sviluppo del Paese attraverso una sua maggiore apertura al sistema internazionale degli scambi e il progressivo rafforzamento del Partenariato con l’UE. Da tener presente che, quando ci sarà la ripresa, sarà proprio la Russia uno dei primi mercati a ripartire in quanto ricco di materie prime.
la missione in Russia, il Presidente Comazzi ha preso parte alle tappe di Mosca, Ekaterinburg e Sanpietroburgo. In particolare ad Ekaterinburg, capitale delle Regione di Svervlosk e cuore dell’industria meccanica e siderurgica russa, l’evento è stato dedicato ai settori della meccanica, delle macchine utensili, della metallurgia, delle macchine per la lavorazione dei metalli e delle macchine edili. Contemporaneamente, gli altri consorzi associati a Federexport erano presenti nelle città di Krasnodar e Novosibirsk. Gli eventi di Krasnodar erano riservati alle imprese dell’agroindustria, delle macchine agricole e dei materiali da Costruzione, per rispondere alle esigenze di sviluppo di una regione che, anche grazie ai Giochi Invernali di Sochi del 2014, sarà sempre più al centro dello sviluppo economico e industriale della Russia. A Novosibirsk, porta di ingresso verso la regione siberiana, i lavori sono stati infine incentrati sul settore dei macchinari per la lavorazione del legno (materia prima di cui la regione è tra le più ricche), delle bio e nanotecnologie e dei beni di consumo.
AT THE NEXT UPTURN IN THE ECONOMY, THIS MARKET WILL BE AMONG THE FIRST TO RECOVER THANKS TO ITS WEALTH IN RAW MATERIALS GIANFREDO COMAZZI
Federexport in Russia with 10 export associations
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he work organized by ICE/ABI/Confindustria in Russia has just concluded. The Federexport delegation lead by President Gianfredo Comazzi was made up of 10 export associations and 25 associated companies. A PROTAGONIST COUNTRY. Russia, with its 141 million inhabitants and an area of 17 million square kilometers, represents one of the most interesting markets for our companies. The Russian industrial production can only meet the country’s requirements in part, and the rest has to be imported. Over the last 10 years, Italian-Russian exchanges have quadrupled, and in 2008 they increased by 11%, totaling 26.5 billion euros. The most interesting sectors for our exports include machinery, textile and clothes, wood, furniture, and food. More than 500 Italian companies operate in the Russian market through local offices or representatives. Special Economic Zones (SEZ) are worth a mention: in these areas special financial and fiscal laws have been applied. According to Russian law, there are 3 kinds of SEZ: for industrial production; for scientific and technological purposes; and for tourism (including the building and restoring of tourist centers, medical and therapeutic facilities, spas and entertainment facilities). Companies that work in the Special Economic Zones are exempted from paying taxes on ground leases and property for five years, furthermore, imports and exports are exempted from paying the related customs and any other taxes. Since December 2007 the Anti-counterfeiting Desk at ICE in Moscow has been operative to offer assistance to enterprises who intend to register trademarks and patents and to help them in the fight against counterfeiting. The Russian economy is also suffering from the damaging crisis that has hit the whole world. The program of economic reforms that was announced by President Medvedev should support the country's development through a further opening towards the international system of exchanges and through a stronger partnership with the European Union. We might consider that, when the first signs of recovery appear, Russia is destined to recover quickly, since its market is very rich in raw materials. THE LEGS OF THE MISSION. During the mission in Russia, President Comazzi took part in visits to Moscow, Ekaterinburg and St. Petersburg. Most notably, in the capital city of Ekaterinburg, Svervlosk, which is the heart of the Russian mechanic and steel industry, the visit was dedicated to the sectors of mechanics, machinery, metallurgy, metal processing machinery and building machinery. At the same time, other allied associations of Federexport were visiting the cities of Krasnodar and Novosibirsk. In Krasnodar, the event was primarily dedicated to the agricultural and food industry, agricultural machinery, and building materials to meet the development requirements of a region that will be more and more essential for the economic and industrial development of Russia. The next Winter Olympic Games will be held in Sochi in 2014. In Novosibirsk, the gateway to Siberian Russia, the meetings focused on the sector of wood machinery (wood is the main raw material in the region), bio- and nanotechnologies, and goods for consumption.
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RISULTATI POSITIVI PER IL FORUM PERÙ-ITALIA, A LIMA DAL 23 AL 25 MARZO
Italia-Perù: una collaborazione destinata a crescere
DAL MINISTERO
POSITIVE RESULTS FOR THE PERUITALY FORUM HELD IN LIMA FROM 23-25 MARCH
Italy-Peru: collaboration destined to grow Although there has been considerable development in the economic and commercial relationships between the two countries in recent years, there are still numerous opportunities to increase relationships and investment
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SE NEGLI ULTIMI ANNI SI È ASSISTITO AD UN NOTEVOLE SVILUPPO DEI RAPPORTI ECONOMICI E COMMERCIALI TRA I DUE PAESI, NUMEROSE SONO ANCORA LE OPPORTUNITÀ DI INCREMENTARE LE RELAZIONI E GLI INVESTIMENTI di Pietro Celi, Direttore Generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico
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al 23 al 25 marzo scorso, si è PIETRO realizzato a Lima il Forum CELI Perù-Italia, evento che si colloca nell’ambito della strategia avviata dal Governo per avvicinare l’Italia ai Paesi dell’America Latina. Obiettivo: rafforzare ed ampliare i rapporti bilateriali tra i due Paesi, basati su legami di amicizia e cooperazione già avviati da tanto tempo, e su principi e valori comuni. La Delegazione italiana ha potuto contare sulla partecipazione di rinomate personalità, a partire dal Vice Ministro degli Affari Esteri per l’America del Sud e l’America Centrale, Vincenzo Scotti, e dal Presidente della Commissione degli Affari Esteri del Senato, Lamberto Dini; vi hanno inoltre preso parte 100 operatori e numerosi funzionari del Governo italiano. Al centro del Forum, incontri bilaterali in ambito politico, parlamentare, economico, accademico e di cooperazione internazionale. In particolare, a livello economico, le autorità peruviane hanno sottolineato l’alto livello di sviluppo del Paese, il dinamismo delle esportazioni e il clima favorevole ad attrarre maggiori investimenti e turismo. Da parte loro, le autorità italiane hanno evidenziato l’andamento positivo degli
scambi commerciali tra Italia e Perù (che dal 2000 al 2009 sono cresciuti più del 50%), ma anche le opportunità che entrambe le economie presentano, e la possibilità di aumentare gli attuali livelli di scambio commerciale e di investimenti, in uno scenario di reciproco beneficio. L’attuale contesto di crisi finanziaria internazionale è stato inoltre valutata come un’opportunità, per le due economie, per conoscersi e interagire ancor di più, al fine di identificare maggiori possibilità di affari congiunti, anche in prospettiva del raggiungimento di un accordo di libero commercio con i Paesi dell’Unione Europea. Nel corso della missione, inoltre, 75 imprese italiane hanno avuto incontri con circa 340 imprese peruviane, generando, nel corso delle tre giornate, circa 800 colloqui orientati ad incrementare gli scambi commerciali e le opportunità di investimento in diversi settori, come, per esempio, quello agricolo, della pesca, dei prodotti alimentari, chimici, dell’edilizia, della biotecnologia, delle macchine industriali, del turismo, bancario, dell’energia, dei trasporti, delle carni e dei latticini, dell’arredamento e del design, dei cosmetici, della consulenza, del trasporto aereo e marittimo.
he Peru-Italy Forum was held in Lima from 23-25 March. The event is in the field of the government strategy to bring Italy closer to Latin American countries. The aim is to strengthen and extend bilateral relations between the two countries, based on long-time links of friendship and cooperation; common principles and values. The Italian delegation was able to count on the participation of well-known people, such as Vincenzo Scotti, Vice Minister of Foreign Affairs for South and Central America, and Lamberto Dini, President of the Foreign Affairs Commission of the Senate; in addition, there were 100 traders and numerous officials of the Italian government. Bilateral meetings in a political, parliamentary, economic, academic sphere and that of international co-operation were at the center of the mission. In particular, the Peruvian authorities underlined high level of economic development, the dynamism of exports and the favorable climate for attracting greater investment and tourism. On their side, the Italian authorities highlighted the positive trend in commercial exchanges between Italy and Peru (which have grown by more than 50% between 2000 and 2009), but also the opportunities that both economies provide and the possibility of increasing the current levels of commercial exchange and investment in a scenario of reciprocal benefit. The current context of the international financial crisis was also assessed as an opportunity for the two economies to get to know each other and interact even more in order to identify great opportunities for joint business, also looking at the prospect of reaching a free trade agreement with the countries of the European Union. Further, 75 Italian companies met about 340 Peruvian businesses during the mission, generating about 800 interviews oriented towards increasing commercial exchanges and the opportunities for investment in various sectors such as agricultural, fishing, food products, chemical, construction, biotechnology, industrial machinery, tourism, banking, energy, transport, meat and dairy products, furnishing and design, cosmetics, consultancy, and air and marine transport over the course of three days.
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UNA NUOVA COLLABORAZIONE, CON UN OCCHIO ALLA VACANZA E UNO ALL’AMBIENTE
A NEW COLLABORATION WITH ONE EYE ON HOLIDAYS AND ONE ON THE ENVIRONMENT
Isnart-Ecolabel, together for “green” tourism The agreement will enable hotels to obtain useful information about eco-sustainability and visitors to choose “eco-friendly” facilities
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Isnart-Ecolabel, insieme per un turismo “verde” L’ACCORDO PERMETTERÀ AGLI ALBERGHI DI OTTENERE INDICAZIONI UTILI IN MATERIA DI ECO-SOSTENIBILITÀ, E AI TURISTI DI ORIENTARSI VERSO STRUTTURE “ECOLOGICAMENTE” ATTENTE
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empre più alla ricerca della qualità, in tutti i comparti del turismo. Compresi quelli più difficili, come per esempio nel campo dell’eco-sostenibilità. Sono questi i motivi che hanno spinto ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) a stringere un accordo con Ecolabel, la struttura che riconosce il marchio europeo di qualità ecologica ai servizi di ricettività turistica (www.ecolabel.it – www.eco-label-tourism.com). Obiettivo dell’intesa, venire incontro alle esigenze di un mondo delle vacanze moderno che, oggi più che mai, guarda anche al rispetto dell’ambiente. Un tema, questo, molto sentito dagli ospiti stranieri e che sta iniziando a fare breccia pure fra i viaggiatori di casa nostra. Sono molti, infatti, i turisti che sarebbero per esempio disponibili a rinunciare al troppo frequente cambio di lenzuola e di asciugamani in hotel, per evitare un inutile inquinamento. O, ancora, a spendere una cifra più alta, pur di soggiornare in una struttura “verde”. Scopo dell’accordo raggiunto da ISNART è la possibilità concreta di dare indicazioni utili alle strutture turistiche (in particolar modo agli alberghi) sugli aspetti legati all’eco-sostenibilità e capire con quali strategie ci si può avvicinare ai requisiti richiesti da Ecolabel. Il cui marchio, lo ricordiamo, è fondato sul rispetto scrupoloso di una serie di criteri che consentono alle aziende che lo ricevono di distinguersi, a livello europeo, per l’impegno dimostrato verso un miglioramento della qualità ambientale. Una garanzia per il turista (e non solo per quello più sensibile alle tematiche “verdi”), che sa così di trovarsi in una struttura che ottempera a precise disposizioni: il contenimento dell’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo, grazie soprattutto all’uso di prodotti più rispettosi dell’ambiente; la corretta gestione dei rifiuti, che vengono ben differenziati; la riduzione degli sprechi energetici e di risorse; la salvaguardia della biodiversità nelle aree poste sotto il controllo diretto della struttura ricettiva; un’alimentazione sana e corretta, che attinge almeno in parte alle produzioni biologiche regionali.
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ourism is more and more quality-oriented in all its sectors, including the more difficult ones, such as eco-sustainability. For these reasons, ISNART (National Institute of Tourist Research) decided to sign an agreement with Ecolabel, the organization that awards the European label for environmental-friendly tourist services (www.ecolabel.it - www.eco-labeltourism.com). The aim of this agreement is to meet the requirements of a modern holiday while still respecting the environment. Foreign visitors to Italy are very keen on this topic, and the Italians are getting interested too. Many tourists would agree to renounce the daily changing of sheets and towels to avoid extra pollution, or to spend more on “green” accommodation. ISNART’s agreement intends to supply tourist facilities (especially hotels) with useful and practical information about ecosustainability in general and about the ways in which they can meet Ecolabel’s requirements. With the label comes the assurance that label winners have met a set of criteria for improving environmental quality. It is a guarantee for tourists in general (not only for “green” tourists), since they will be aware that the facility where they are staying follows a precise policy with regards to important topicssuch as limitation of air, soil and water pollution due to the use of eco-friendly products, correct waste disposal with separate waste collection, reduction of waste of energy and resources, the safeguarding of biodiversity in areas that are controlled by the facility itself, and healthy food that is at least partially prepared with regional organic products.
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INSIEME ALLE ALTRE SOCIETÀ DI FINMECCANICA, HA PRESO PARTE A ISTANBUL AL SALONE IDEF 2009
AGUSTAWESTLAND
AgustaWestland svela il TUHP 149 per la Turchia LA SOCIETÀ SI È RECENTEMENTE AGGIUDICATA UN CONTRATTO PER LA FORNITURA DI 50 ELICOTTERI DA COMBATTIMENTO T129 ALLE FORZE ARMATE TURCHE di Francesco Fusco
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ra i nostri Paesi ormai è in atto un rapporto di collaborazione collaudato”. Così si è espresso, a Istanbul, il Sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, in occasione dell’inaugurazione del salone IDEF 2009 (dal 27 al 30 aprile), al quale ha partecipato Finmeccanica, presente con otto aziende: AgustaWestland, Alenia Aeronautica, Oto Melara, SELEX Communications, SELEX Sistemi Integrati, Telespazio, Thales Alenia Space e WASS. In tutto, uno spazio espositivo di ben 650 metri quadri, per far apprezzare al pubblico, composto esclusivamente di addetti ai lavori, l’alta qualità e il livello tecnologico delle sue soluzioni, presenti in un numero crescente di mercati. Proprio in tale occasione, AgustaWestland ha svelato il nuovo elicottero TUHP 149 specificatamente sviluppato per rispondere al requisito della versione Turkish Utility Helicopter Programme (TUHP). La società si è inoltre recentemente aggiudicata, nell’ambito del programma ATAK , un contratto per la fornitura di 50 elicotteri da combattimento T129 alle Forze Armate turche. A visitare lo stand di AgustaWestland è stato anche il premier turco Recep Tayyip Erdogan, accompagnato da Crosetto e dall’AD Giuseppe Orsi. A Istanbul Finmeccanica ha presentato le proprie capacità di integrazione di sistemi per applicazioni nell’aerospazio e nella difesa, tra cui la sicurezza nazionale, il controllo dei confini e delle zone economiche esclusive, C4I, le comunicazioni militari, aeromobili, elicotteri, siluri e cannoni navali e sistemi e satelliti per applicazioni militari e civili. Come ha tenuto a sottolineare Giuseppe Orsi, “la Turchia è un partner chiave con cui stabilire una collaborazione industriale strategica sia per rispondere alle esigenze dei mercati nazionali sia per cogliere insieme opportunità di esportazione nel mercato europeo e nei Paesi NATO”. Ne sono prova le recenti commesse ottenute da Alenia Aeronautica, AgustaWestland e Telespazio, che peraltro si inseriscono nella relazione di lungo periodo che Finmeccanica ha saputo instaurare con le forze armate turche, e che spazia dagli elicotteri all’elettronica per la difesa.
AT IDEF 2009 IN ISTANBUL WITH OTHER FINMECCANICA COMPANIES
AgustaWestland unveils the TUHP 149 for Turkey The company recently won a contract for the supply of 50 T129 combat helicopters to the Turkish armed forces here is a tried and tested collaboration relationship between our two countries.” Guido Crosetto, Defence Under-Secretary, made this comment at the inauguration of IDEF 2009 in Istanbul (from 27-30 April) in which Finmeccanica took part with eight companies – AgustaWestland, Alenia Aeronautica, Oto Melara, SELEX Communications, SELEX Sistemi Integrati, Telespazio, Thales Alenia Space and WASS. The group had an exhibition area of 650 sq. m. to enable the public, consisting exclusively of people in the sector, to examine the quality and technological level of its solutions, to be found in an increasing number of markets. At the same time, AgustaWestland
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unveiled the new TUHP 149 helicopter specifically developed to satisfy the requirements of the Turkish Utility Helicopter Programme (TUHP). In addition, the company recently won a contract for the supply of 50 T129 combat helicopters to the Turkish armed forces, in the ATAK program department. The Turkish Prime Minister Recep Tayyip Erdogan, accompanied by Mr Crosetto and the managing director Giuseppe Orsi, visited the AgustaWestland stand. Finmeccanica showcased its ability to integrate systems for aerospace and defense applications, including national security, controls of borders and exclusive economic areas, C4I, military communications, aircraft, helicopters, torpedoes and naval guns, and systems and satellites for military and civil applications in Istanbul. As Giuseppe Orsi stressed, “Turkey is a key partner with which to set up strategic industrial collaboration to both respond to the needs of national markets and seize export opportunities together in the European market and NATO countries.” The recent orders obtained by Alenia Aeronautica, AgustaWestland and Telespazio are the proof, and they are also included in the long-term relationship of Finmeccanica with the Turkish armed forces ranging from helicopters to defense electronics.
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A COLLOQUIO CON LUIGI DE VITA, PRESIDENTE DELLA DEVITAL SERVICE SPA E DELLA CFI SRL
Una vita al servizio della salute DA FARMACISTA A FONDATORE DI UN’AZIENDA LEADER NELLA DISTRIBUZIONE FARMACEUTICA IN EUROPA. E, OGGI, UN NUOVO IMPEGNO: DIFFONDERE LA CULTURA DELLA PREVENZIONE DELLA MORTE IMPROVVISA
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trascorso quasi mezzo secolo da quando Luigi De Vita, non ancora laureato, imparava il mestiere di famiglia nelle farmacie dei genitori. E, proprio a contatto di questo ambiente, è riuscito ad anticipare le esigenze del mercato del farmaco, intuendo la necessità di razionalizzare i flussi logistici, di ottimizzare i costi e garantire un servizio capillare al sistema produttivo e distributivo. Nasce così, nel 1972, la Faustfarm, che, come ci spiega lo stesso De Vita, “rappresenta un’assoluta novità per l’epoca, divenendo ben presto un modello in Italia ed in Europa”. E infatti il gruppo, diventato Pharma Logistics grazie all’acquisizione di affermate realtà distributive estere, dà vita ad una realtà con 115mila metri quadrati di magazzini climatizzati e 4 poli distributivi a Milano, Roma, Madrid, Bruxelles. Nel 2004, un nuovo “salto”: Pharma Logistics entra nel Gruppo Exel (oggi DHL Exel Italia), leader LUIGI DE VITA mondiale nella fornitura di servizi logistici ad ampia gamma per aziende industriali e di distribuzione. L’attività di Luigi De Vita non si è però arrestata. Nel 1997, insieme alla figlia Marika, ha creato la Devital Service S.p.A., con uffici a Milano, Napoli e Roma (sede della Devital Service International), accreditata come fornitore di servizi e di programmi di formazione scientifica presso importanti aziende farmaceutiche, associazioni e società medico-scientifiche, per l’organizzazione di eventi e manifestazioni anche internazionali (congressi, visite a stabilimenti in Italia ed Europa, convention aziendali), nonché per l’attività formativa (in aula, a distanza e sul campo) di medici e professionisti nel settore della salute. Forte di questi successi, Luigi De Vita ha quindi rivolto la propria attenzione ad un fenomeno drammaticamente importante: quello della morte improvvisa per arresto cardiocircolatorio, fenomeno che, secondo le stime dell’European Resuscitation Council, colpisce solo in Italia circa 150 persone ogni giorno. Nasce così la CFI, azienda attiva nella commercializzazione di defibrillatori semiautomatici e nell’addestramento
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del personale autorizzato al loro impiego. Come tiene a sottolineare De Vita, “in media, almeno 15mila vite umane potrebbero essere salvate ogni anno in Italia se un efficace intervento di rianimazione fosse attuato con tempestività: ogni minuto trascorso dall’arresto cardiaco riduce infatti del 10% la possibilità di sopravvivenza. I defibrillatori di nuova generazione sono apparecchiature a tecnologia avanzata che possono verificare la situazione oggettiva di necessità e, guidare vocalmente l’operatore al corretto utilizzo. Bastano poche ore di
addestramento per imparare a salvare una vita umana”. Da qui l’impegno della CFI, che, in attesa del varo di una specifica legge in materia, punta a promuovere la capillare dislocazione di defibrillatori semiautomatici nei luoghi più frequentati (centri commerciali, stadi, cinema, aeroporti, etc.), anche attraverso convegni e tavole rotonde (l’ultima a Roma, lo scorso 13 maggio, nell’ambito del 3° Rome Cardiology Forum). Obiettivo: sensibilizzare l’attenzione sul tempestivo soccorso da assicurare a chiunque venga colpito da arresto cardiaco attraverso l’impiego di defibrillatori.
A CHAT WITH LUIGI DE VITA, PRESIDENT OF DEVITAL SERVICE S.P.A. AND CFI S.R.L.
A life spent in the service of health
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ore than 50 years have passed since Luigi De Vita, not yet a graduate, learned the family trade in his parents’ chemist’s shops. Nurtured in this environment, he was able to foresee the demands of the drug market, predicting the need to rationalize logistics flows, optimize costs and guarantee a widespread service for the production and distribution system. As a result, Faustfarm was started in 1972 and, as Mr De Vita told us, “It was something completely new for the time, and soon became a model in Italy and Europe.” The group became Pharma Logistics and was the start of a company with 115,000 sqm. of air-conditioned warehouses and four distribution centres in Milan, Rome, Madrid and Brussels. In 2004, there was a new “leap’”- Pharma Logistics merged with the Exel Group (now DHL Exel Italia), world leader in the supply of wide range logistics services for industrial and distribution companies. However, Luigi De Vita’s work didn’t stop. In 1997, with his daughter Marika, he set up Devital Service S.p.A., with branches in Milan, Naples and Rome (registered office of Devital Service International), accredited as supplier of services and scientific training programs with leading pharmaceutical companies, associations and medical-scientific companies. They organized events and exhibitions also at an international level (congresses, visits to factories in Italy and Europe and company conventions) and also training work (in the classroom, distance and in the field) of doctors and professionals in the health sector. Strengthened by these successes, Luigi De Vita then turned his attention to a dramatically important phenomenon – sudden death by heart attack, something which, according to the estimates of the European Resuscitation Council, affects about 150 people everyday in Italy alone. The result was the foundation of CFI, a company working in the commercialization of semi-automatic defibrillators and the training of people authorized to use them. As Mr De Vita stressed, “on average, at least 15,000 lives could be saved in Italy each year if there was timely and effective resuscitation. Every minute after the heart attack reduces the chances of survival by 10 per cent. The latest defibrillators are technologically advanced pieces of equipment which can objectively evaluate the medical situation and give the operator a vocal guide to its correct use. It only takes a few hours training to learn how to save a human life.” This has resulted in CFI’s commitment to focusing on the extensive location of semiautomatic defibrillators in the busiest places (pharmacies, shopping centers, stadiums, cinemas and airports, etc.), also through conferences and round tables (the latest was in Rome on 13 May in the sphere of the Third Rome Cardiology Forum) while waiting for a specific law on the subject to be passed. The aim? Focus awareness on timely help through the use of defibrillators to guarantee help for anyone struck by a heart attack.
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A CASERTA LA PROSSIMA RIUNIONE DEI SEGRETARI GENERALI DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO
IN CASERTA THE THE NEXT MEETING OF THE GENERAL SECRETARIES OF THE ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE ABROAD
Stronger in international markets alongside the CCIE The choice of Caserta as host for the next General Secretaries’ meeting offers important opportunities to the area
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Più forti sui mercati internazionali a fianco delle CCIE di Mario Farina, Presidente della CCIAA di Caserta
LA SCELTA DI CASERTA COME SEDE DELLA PROSSIMA RIUNIONE DEI SEGRETARI GENERALI OFFRE IMPORTANTI OPPORTUNITÀ AL NOSTRO TERRITORIO
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on posso che essere lieto del fatto che Assocamerestero abbia scelto Caserta come sede della prossima riunione dei Segretari Generali delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, in programma dal 4 al 9 luglio 2009. La fiducia nei confronti del nostro territorio, soprattutto in un momento così delicato per l’economia nazionale e mondiale, ci conferma infatti l’attenzione che la rete delle CCIE rivolge, da un lato, al Mezzogiorno d’Italia – sensibilità ribadita dal fatto che sarà la vicina Salerno ad ospitare la Convention Mondiale di Assocamerestero nel prossimo mese di ottobre – e, dall’altro, alla nostra provincia, che è in primo luogo terra di mare, d’arte, di cultura, attenta alle esigenze delle aziende locali, alle richieste dei mercati internazionali. La volontà di incrementare la presenza delle nostre imprese e dei nostri prodotti all’estero, ci fa guardare con consapevole e responsabile impegno a questo momento di incontro e di dialogo con i Segretari Generali delle 74 camere di commercio operanti in ben 48 Paesi. Non c’è angolo del mondo che non sarà rappresentato. Si tratta, evidentemente, di un appuntamento che proietterà Caserta e la sua provincia sulla ribalta del mondo economico internazionale. Al di là dell’indubbio prestigio che toccherà alla nostra provincia da un simile appuntamento, mi preme evidenziare l’oggettivo ritorno promozionale che una simile esperienza determinerà per la nostra realtà produttiva, soprattutto quella di eccellenza e per il turismo. L’incontro, che – giova ribadirlo – è di dimensioni mondiali, permettendo lo scambio di know how – inteso come possibilità di inserimento dei prodotti casertani nei mercati esteri – svolgerà un ruolo di veicolo indispensabile all’internazionalizzazione delle imprese di Terra di Lavoro e al rilancio del “Made in Caserta”. Le nostre aziende sono quindi chiamate a sfruttare al massimo questo appuntamento per farsi consigliare e comprendere quali siano le strategie, i modi e gli strumenti più adatti con cui guadagnare nuovi e più estesi spazi sui mercati esteri, in modo da uscire più forti e propositive da questa complessa fase congiunturale.
couldn’t be happier about the fact that Assocamerestero has chosen Caserta as the place for the next meeting of the General Secretaries of the Italian Chambers of Commerce Abroad (CCIE), scheduled for July 4-9 2009. The trust in our area, particularly at such a delicate time for the national and world economy, confirms the attention the CCIE pays to the south of Italy, a sensitivity reiterated because nearby Salerno will host the World Convention of Assocamerestero next October. It also demonstrates the interest in our province, a diverse area of sea, art and culture, attentive to the needs of local companies and the demands of international markets. The desire to increase the presence of Italian companies and products abroad causes us to look at the opportunity to meet and talk to the General Secretaries’ of the 74 Chambers of Commerce operating in 48 countries with attentive and responsible commitment. Every corner of the world will be represented. Obviously, this affair will project Caserta and its province into the limelight of the international economic world. I would also like to highlight the potential promotional return from such an experience that the local productive sector will obtain, particularly for that of quality. Tourism will undoubtedly be boosted, in addition to the prestige gained by the province from a similar engagement. The meeting, I would like to repeat, is at world level, allowing an exchange of expertise – meaning the chance of the inclusion of products from Caserta in overseas markets – will be the essential vehicle for the internationalization of the businesses of Terra di Lavoro and the relaunch of products from Caserta. Local companies are therefore called on to take advantage of this opportunity as much as possible to obtain advice and understand the most suitable strategies, methods and tools with which to earn new and more extensive space in overseas markets so that they can come out stronger and more propositive from this complex, short-term phase.
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INTERNAZIONALIZZAZIONE
Porteremo le eccellenze di Caserta in Russia di Antonio Crispino, Presidente della Commissione Internazionalizzazione
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empre più, negli ultimi anni, la provincia di Caserta ha dimostrato una crescente apertura nei confronti dei mercati internazionali: dati alla mano, infatti, l’export è una delle voci più importanti del Pil casertano. In particolare, le imprese del territorio guardano con attenzione ai Paesi della Comunità Europea – in primis, il mercato tedesco, seguito da Francia, Spagna e Regno Unito – verso i quali è destinato circa l’81% delle merci esportate.
ANTONIO CRISPINO
Negli ultimi mesi, nell’ambito delle attività a sostegno del processo di internazionalizzazione del sistema produttivo provinciale, la Camera di Commercio di Caserta sta in particolare rivolgendo la propria attenzione verso un nuovo, importante, partner: la Russia. Il progetto in fase di realizzazione prevede un programma di iniziative ed interventi che, oltre ad incentivare gli scambi commerciali con partner dell’ex Unione Sovietica, punta ad un connubio tra arte, cultura e affari.
In questo senso si inserisce la missione a Mosca della nostra Camera di Commercio, svoltasi nello scorso mese di marzo, in seguito alla quale contiamo di avviare una serie di impegni reciproci concreti. In particolare, stiamo lavorando per portare le nostre eccellenze negli storici magazzini GUM, dove abbiamo in programma l’allestimento di alcuni stand che ospiteranno la nostra produzione enogastronomica insieme con testimonianze della capacità creativa casertana nel mondo della moda.
INTERNATIONALIZATION
We will take the excellent products of Caserta to Russia
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ver the last few years, the province of Caserta has been showing a greater and greater affinity towards international markets: according to economical data, export is one of the most relevant items in the GDP of Caserta. Local businesses are looking with particular interest towards the countries of the European community – first Germany, then France, Spain and the United Kingdom: they export about 81% of their goods to these Countries. In recent months, within the activities that support the internationalization process of the provincial system, the Chamber of Commerce of Caserta has been focusing its attention on a new important partner: Russia. The current project includes a program of activities and visits that should encourage trade exchanges with partners of the former Soviet Union as well as fostering new relations in the fields of arts, culture and business. Following this program, our Chamber of Commerce took part in a mission to Moscow last March, and we believe that we will begin concrete and mutual relations. In particular, we are working to bring our excellent products to the mythical GUM stores. We have planned to mount some stands that will host our oenogastromic products with other symbols of the creativity of Caserta in the field of fashion.
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CULTURA E TURISMO
Caserta, terra da vedere… e da gustare di Franco Candia, Presidente della Commissione Turismo
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Caserta, a land to visit and… taste
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hen we talk about Caserta, we immediately think of the marvelous Royal Palace of Caserta designed by the architect Vanvitelli, the residence of the Bourbon dynasty, which is listed among the UNESCO world heritage sites. This is the symbol and the heart of the city, but the province of Caserta can rely on other places with a high historic and artistic value too, such as the Bourbon village of San Leucio, now well-known for its silk weavers, Casertavecchia (a hamlet of Caserta) with its beautiful and well-preserved medieval center, the Amphitheater in Santa Maria Capua Vetere, a majestic structure which is said to be prior to the Roman Colosseum, the elegant Romanesque Cathedral in Sessa Auronica, and many other jewels such as Teano and Capua. For travelers looking for regeneration of the soul, the Province offers many sites characterized by deep spiritual substance. Just to mention a few: the Basilica of St. Angelo in Formis, which is located near Capua, recalls the origins of Christianity, and the Sanctuary of St. Pio da Pietrelcina is another important place of pilgrimage about 70km from Caserta. This is also the land of genuine flavors, where you can spend a holiday dedicated to good food and wine: from the DOP Mozzarella di Bufala to the Annurca apples; from Pecorino Laticauda to the chestnuts of Roccamonfina; from the extra-virgin oil of Caiazzo to the prestigious Pallagrello wine. Afterwards, you must not miss the sensational fragrance of the strawberries of Vairano Patenora and the extraordinary local wines, like Falanghina Roccamonfina, Cecubo and Terra di Lavoro, as well as the high quality DOC wines such as Galluccio, Asprinio di Aversa and Falerno.
uando si parla di Caserta, la prima cosa che viene in mente è senza dubbio la meravigliosa Reggia vanvitelliana, storica dimora borbonica, oggi annoverata tra i Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO. Se del resto questo è il simbolo e il cuore della città, l’intera provincia di Caserta può contare su luoghi e monumenti di straordinario valore storico e artistico, come il borgo borbonico di San Leucio, oggi famoso soprattutto per gli artigiani che ancora vi tessono la seta; Casertavecchia, splendido insediamento medievale, che conserva intatto il fascino dell’architettura del tempo; l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, sontuosa costruzione reputata anteriore al Colosseo romano; l’elegante Cattedrale romanica di Sessa Aurunca; e, ancora, gioielli come Teano e Capua. Per il viaggiatore alla ricerca della rigenerazione interiore, numerosi i luoghi di intensa spiritualità in tutta la provincia. Basti citare, a pochi chilometri da Capua, la Basilica di S. Angelo in Formis, testimonianza del cristianesimo delle origini; così come importante meta di pellegrinaggio, a circa 70 chilometri da Caserta, è il Santuario di S. Pio da Pietrelcina. Ma questa è anche una terra di sapori intatti, dove è possibile trascorrere una vacanza all’insegna del buon mangiare e buon bere: dalla mozzarella di bufala dop alla mela annurca, dal pecorino laticauda alle castagne di Roccamonfina, dall’olio extravergine di Caiazzo al pregiato vino Pallagrello. E ancora: le profumatissime fragole di Vairano Patenora, vini straordinari come la Falanghina Roccamonfina, il Cecubo, il Terra di Lavoro e i Doc pregiatissimi come il Galluccio, l’Asprinio di Aversa ed il Falerno.
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Vogliamo che il turista colga tutto il bello, sotto ogni profilo, di cui dispone la nostra provincia. C’è la Reggia, il monumento più noto; ma c’è anche il borgo medievale così come ci sono altri percorsi di cultura, storia e arte. Da qui nasce “Casertaè”, un logo che intende affermare che Caserta esiste, vive, è vitale grazie certo alla bellezza dei propri siti ma anche, se non soprattutto, grazie alla nobiltà delle sue comunità. Vi aspettiamo dunque per dimostrarvi che… “Casertaè”
We would like the tourist to have the best that the province offers, from every point of view. There’s the Royal Palace, the best-known monument, but there’s also a medieval town just as there are other cultural, historical and artistic routes. This is where “Casertaè” comes from. It’s a logo which means to underline that Caserta exists and is full of life, certainly because of the beauty of its sites but also due to the nobility of its communities. We look forward to seeing you to show you that … “Casertaè”.
Camera Commercio Industria Artigianato Agricoltura via Roma 75 - 81100 Caserta Tel.: (+39) 082.3249111 Fax: (+39) 082.3249299 info@ce.camcom.it www.ce.camcom.it
Francesco Candia Presidente della Commissione Turismo della Camera di Commercio di Caserta
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DESTINAZIONE IL MONDO
La Bandiera dell’informazione italiana nel Mondo. Al suo interno 8 Sezioni Paese dedicate a: USA – BRASILE – FRANCIA – CANADA – AUSTRALIA – GERMANIA – REGNO UNITO – RUSSIA
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MESSICO
UNA NAZIONE RELIGIOSA E RICCA DI RISORSE: DALLE PIRAMIDI AGLI SFARZOSI QUARTIERI DELLA CAPITALE, TUTTO PARLA DI UN PAESE IN GRADO DI RISOLLEVARSI PRESTO
In alto: la Piramide del Sole a Teotihuacan. A sin.: il Monumento che Cuernavaca ha dedicato a Emiliano Zapata. Sotto: lo Zocalo, il cuore pulsante di Città del Messico con le sue chiese e la “pista de hielo”. In alto in centro: la miracolosa Madonna di Guadalupe con la bandiera messicana e, accanto la statua del Papa Giovanni Paolo II, che fu ospite del complesso nel 1999.
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Il Messico risorgerà di Franco Zuccalà
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eraviglioso Messico, con la sue grandi civiltà preispaniche, con i suoi monumenti impareggiabili, con i suoi colori e i suoi sapori forti. Nazione molto variegata, ricca di storia, ma anche di risorse importanti: anzitutto il turismo, ma anche il petrolio, le industrie di macchinari e gli apparecchi elettrici. Noi siamo sicuri che il Messico si risolleverà presto, dopo la batosta presa nei mesi scorsi a causa delle “febbre nuova” che ha bloccato il Paese provocando parecchi morti. Si risolleverà perché ci è parso in grado di reagire con i mezzi e la cultura di cui dispone. Anche se Città del Messico, con i suoi 23 milioni di abitanti, è il fulcro del Paese, ovunque, dal confine con gli USA a quello col Guatemala, ci sono validi motivi per visitare questa Nazione ricca di infiniti monumenti della civiltà Maya, da Chichen Itza a Palenque e di meravigliose spiagge, da Cancun a Acapulco, per citarne solo alcune. E non solo. Se vi spingete un po’ fuori dalla capitale, verso Nord, a Teotihuacan, potete ammirare la Piramide del Sole e la Piramide della Luna, testimonianze tangibili della civiltà atzeca. A Sud c’è la splendida Cuernavaca, la città dell’eterna primavera, e Taxco, ricca di argento, dove si possono gustare le foglie di fico d’India (per controllare il diabete), oppure sbizzarrirsi con la carne di iguana e con le meno apprezzabili (dipende dai gusti) “cumjeles”, le cimici, servite con la tequila o in salsa piccante. Ma è a Città del Messico che si vive la vita. Nello “zocalo”, la piazza principale che ospita i palazzi governativi, d’inverno viene installata la “pista de hielo”, un pattinodromo che costituisce un’attrazione imperdibile. I messicani sono molto religiosi. Per i cattolici (87%) una tappa importante è la visita al complesso di Nuestra Señora de Guadalupe, un comprensorio immenso in grado di ospitare decine di migliaia di fedeli. Una grande statua di Papa Giovanni Paolo II domina il piazzale al centro del complesso. Un altro luogo imperdibile della capitale messicana è il mitico stadio Azteca, che “parla” molto di Italia. Anche se il Brasile di Pelé nel 1970
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(contro gli azzurri) e l’Argentina di Maradona nel 1986 vi hanno conquistato la coppa del mondo, qui scrisse pagine memorabili anche la Nazionale di Valcareggi che vi vinse la partita con la Germania (4-3), ricordata da una targa come “El partito del siglo”. L’Atzeca, dopo alcune trasformazioni e ammodernamenti, oggi può ospitare 114.464 spettatori a sedere. Vi sono inoltre 856 palchi privati. Altro che San Siro o l’Olimpico! Lo stadio ha ospitato football americano, mondiali di pugilato, concerti. Ma soprattutto – il 22 gennaio 1999 – Papa Giovanni Paolo II, la cui presenza richiamò 120.000 fedeli. Era un Papa già vecchio e malato, che fece piangere tutti per l’emozione quando disse: “Oggi mi posso considerare messicano”. La lotta degli indigeni contro i “conquistadores” spagnoli e le battaglie di Emiliano Zapata e Pancho Villa sono pagine di storia importanti per il Paese. Ovviamente, in Messico non tutto va in maniera impeccabile: la povertà ha nella delinquenza la sua deriva meno positiva. Ma ci sono anche aspetti folcloristici: qualche anno fa, per arginare il “machismo”, si fornì la metropolitana di vagoni per uomini, separati da quelli per le donne. A parte queste pennellate di colore, non dobbiamo dimenticare che l’Italia è il secondo partner commerciale europeo, per il Messico. Esportiamo prodotti chimici, attrezzature mediche, pelli, e importiamo laminati in acciaio inossidabile, laterizi e... molluschi. Le nostre industrie hanno investito parecchio in Messico nel campo alimentare, automobilistico ed elettronico. Insomma, un partner importante e affidabile per l’Italia.
AFTER THE PROBLEMS DUE TO THE SWINE FEVER
Mexico will resurrect A religious nation with plenty of resources: from the pyramids to the luxury districts of the capital city, signs abound indicating the recovery of this great region
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exico is a marvelous Country, with its great pre-Hispanic civilizations, its unsurpassed monuments, its colors and strong flavors. It is a very versatile nation, with its rich history and important resources: besides tourism there are electric appliances, petrol and machinery. We are sure that Mexico will recover soon after its decline due to the swine fever in the last few months. It will soon recover, since it looks able to react with its own means and culture. Mexico City, with its 23 million inhabitants, is the central hub of the country, but there are many good reasons to visit other areas, from the border with the USA, to the border with Guatemala, and its large number of monuments, from Chichen Itza to Palenque, wonderful beaches, from Cancun to Acapulco, just to name a few. But the list of its attractions is not finished yet. If you venture northwards beyond the capital city as far as Teotihuacan, you can admire the Pyramid of the Sun and the Pyramid of the Moon, two concrete pieces of evidence of Aztec civilisation. In the South there is the wonderful Cuernavaca, the city of eternal spring, and Taxco, rich in silver mines, where you can sample leaves of the Indian fig (which are ideal to keep diabetes under control), iguana meat or the less inviting (it depends on your personal taste) “cumjeles,” i.e. bugs served with tequila or a sharp, hot sauce. Nevertheless, it is in Mexico City that you can find the best entertainment attractions.
The “zocalo,” the main square with the institutional buildings, in winter hosts the “pista de hielo,” an amazing ice-skating rink. Mexicans are very religious. For Catholics (87%) it is essential to visit Nuestra Señora de Guadalupe, an immense complex that can host thousands of believers. A large statue of Pope John Paul II dominates the square in the center of the complex. Another place that you shouldn’t miss in Mexico City is the mythical Azteca Stadium, which is closely related to Italy too. The Brazilian national team of Pelé in 1970 (defeating Italy) and the Argentinian national team of Maradona in 1986 won the World Cup here, but in this place the Italian national football team of Valcareggi won the match against Germany (4-3) which is commemorated by a plaque where you can read “el partito del siglo” (the match of the century). The Azteca Stadium, after some renovation and modernization interventions, can now seat 114,464 people. In addition, there are 856 private boxes. The largest Italian stadiums such as San Siro and Olimpico just cannot compare! The stadium has already hosted American football matches, the World Boxing Championships and concerts, as well as Pope John Paul II on the 22nd January 1999: when 120,000 believers filled the stadium. The Pope was already old and ill, and everybody was moved to tears when he said: “Today I can consider myself a Mexican.” The fights of the native inhabitants against the
Spanish “conquistadores” and the battles led by Emiliano Zapata and Pancho Villa are important moments in the Country's history. Of course Mexico has many problems too: poverty often results in criminality. Nevertheless, even in this field there are some picturesque aspects: some years ago, in order to fight the “machismo” phenomenon, the subway trains were supplied with separate carriages for men and women. Besides these folkloristic aspects, we should not forget that Italy is the number two European commercial partner for Mexico. We export chemical products, medical devices, and leather, and import stainless steel sheets, construction materials and... shellfish. Our industries have invested a great deal in Mexico in the sectors of food, automotive and electronics. It is an important and reliable partner for Italy.
A sin.: la targa che ricorda allo stadio Azteca “el partido del siglo”, cioè la famosa partita Italia-Germania (4-3). Qui sopra: allo Zocalo è possibile incontrare personaggi che ricordano i guerrieri aztechi. Sotto: le prelibate pale di fico d’India con cui vengono imbottite le “tortillas”.
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Fashion, furniture and food: Italy conquers the US
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he Italy-America Chamber of Commerce has, for 122 years, devoted its energy and efforts to the promotion of the Made in Italy label, and to the expanding of business between Italy and the United States. Thus, it is with great pride that our Chamber annually presents its Business and Culture Award to individuals or companies which have distinguished themselves by promoting cultural or business activities be-
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tween our two countries. Last year, we honored the Italian fashion industry and one of its most important visionaries here in New
York, Mr. Jim Gold, president of Bergdorf Goodman, one of America’s preeminent retailers. We believed that recognizing the artistry which identifies the high fashion of Italy was merited not only because of the impressive volume of business realized by the numerous Italian companies which have a presence on the American market, but also because Italian fashion in clothing is the expression of a culture matured over centuries by its attention to exquisite craftsmanship and beauty and requisite details. This year, on May 15, we turned our attention to another expression of Italian culture and design by presenting our Business and Culture Award to Cosmit during our annual Spring Luncheon which, repeating last year’s event, was held in collaboration with the Italian Trade Commission in New
York (I.C.E.) and its director Dr. Aniello Musella. Cosmit, under the auspices of Federlegno, is the organizer of the prestigious Salone del Mobile of Milano (and now of Moscow and New York) and which has, for 16 years, promoted the latest Italian designs in furniture during the International Contemporary Furniture Show held annually in New York. Our award was accepted very proudly by Mr. Rosario Messina, the creative and energetic president of Federlegno, himself a fine furniture manufacturer known worldwide through his company Flou. Our other honoree was Mr. Nasir Kassamali, founder of Luminaire, one of the foremost importers and retailers of Italian furniture here in North America. Both the Salone del Mobile and Luminaire represent the expression of that culture which has put Italy in the vanguard of style and contemporary design, and which identifies today’s finest standard of living, whether through fashion, furniture or food. Food is the third “f” in the mix. Speaking of food, as always we are excited to once again welcome the Fancy Food Show here in New York at the end of June. We are preparing ourselves for unique tastings of all of those wonderful Italian delicacies which have conquered the best palates in the world. Undoubtedly we will discover, as we have for the last so many years, new and delicious products – whether in cheeses, pastas, olive oils, prosciutti and much more. The attendance of visitors is expected to be high, and we are anticipating that most American buyers will visit the extensive Italian pavilion for their own samplings. I recommend early registration for anyone who wishes to visit the show. In the meantime, at the Italy-America Chamber of Commerce office, we will be welcoming many of the Italian food producers and delegations upon their arrival here in New York. We are planning special meetings and seminars for various regions and institutions which represent the best in the production of Italian food. Our office executives and staff, under the direction of the Secretary General, Franco De Angelis, and in collaboration with Carlo Santoro, Federico Tozzi and Amie Servino Kritzer, dedicate enormous time to making sure that all our visiting partners who are producers of food specialties have the success they deserve during the Fancy Food Show, and in the next months of follow-up activities through our contacts in the food industry. We hope to see you all in New York on June 28.
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PROMOSSO DA
Moda, arredamento, agroalimentare. E l’Italia conquista gli USA
P Editoriale di Alberto Comini, Presidente della Italy-America Chamber of Commerce
er 122 anni, la Italy-America Chamber of Commerce ha indirizzato le proprie energie e i propri sforzi nella promozione del Made in Italy e nella crescita dei rapporti economici tra Italia e Stati Uniti. Pertanto, è con grande orgoglio che la nostra Camera presenta ogni anno il suo Business and Culture Award, riconoscimento rivolto ai singoli e alle aziende che si sono distinti nella loro attività di business e di promozione culturale tra i nostri due Paesi. L’anno scorso, abbiamo onorato l’industria della moda italiana e uno dei suoi più importanti esponenti qui a New York, Jim Gold, presidente di Bergdorf Goodman, una delle più importanti catene commerciali d’America. Abbiamo creduto che, riconoscendo l’arte che caratterizza l’alta moda italiana, questo riconoscimento fosse meritato, non solo per il notevole volume di affari realizzato da numerose aziende italiane che sono presenti sul mercato americano, ma anche perché la moda italiana è espressione di una cultura maturata nel corso dei secoli grazie alla sua attenzione per il lavoro artigianale, la bellezza e l’attenzione ai dettagli. Quest’anno, più precisamente lo scorso 15 maggio, abbiamo rivolto la nostra attenzione ad un’altra espressione della cultura e del design italiano, conferendo il nostro Business and Culture Award al Cosmit nel corso del nostro annuale pranzo di primavera, organizzato anche quest’anno in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) di New York e con il suo direttore Aniello Musella. Cosmit, sotto l’egida di Federlegno, è l’organizzatore del prestigioso Salone del Mobile di Milano (e ora di Mosca e di New York) e, per 16 anni, ha promosso la moderna produzione italiana di arredamento durante l’International Contemporary Furniture Show che si svolge ogni anno a New York. Il nostro premio è stato accolto con grande orgoglio da Rosario Messina, il creativo ed energico presidente di Federlegno, egli stesso noto produttore d’arredamento conosciuto in tutto il mondo grazie alla sua azienda Flou. Un altro premiato è stato Nasir Kassamali, fondatore di Luminaire, uno dei più importanti importatori e rivenditori di mobili italiani nel Nord America. Sia il Salone del Mobile Artigianalità, qualità e attenzione al che Luminaire rappresentano l’espressio- dettaglio: queste le doti che hanno ne di quella cultura che ha posto l’Italia all’apermesso e permettono tutt’oggi vanguardia in materia di stile e di design contemporaneo, e che oggi identifica i miglio- alle nostre eccellenze produttive di ri standard di vita, anche attraverso la moda, vincere sul mercato nordamericano l’arredamento, l’agroalimentare – in inglese, le tre “F”, ovvero fashion, furniture e food. E proprio parlando di questa terza “F”, ovvero del food, dell’agroalimentare, come sempre siamo felici di dare il benvenuto al Fancy Food Show che si svolgerà a New York alla fine di giugno. Ci stiamo preparando per le degustazioni uniche di tutte quelle meravigliose delizie italiane che hanno conquistato i palati più raffinati del mondo. Così come è successo in tutti questi ultimi anni, scopriremo nuovi e deliziosi prodotti – tra formaggi, pasta, oli d’oliva, prosciutti e tanto altro ancora. Ci si aspetta un’alta presenza di visitatori, e noi anticipiamo che la maggior parte dei buyer americani visiterà l’esteso padiglione italiano per la compravendita dei prodotti. A chi desidera visitare l’esposizione, raccomando di registrarsi il prima possibile. Nel frattempo, presso gli uffici della Italy-America Chamber of Commerce accoglieremo numerosi produttori agroalimentari italiani e le delegazioni al loro arrivo a New York. Stiamo organizzando speciali incontri e seminari relativi alle varie regioni e istituzioni che rappresentano l’eccellenza della produzione alimentare italiana. I nostri uffici e tutto lo staff, sotto la direzione del Segretario Generale Franco De Angelis, in collaborazione con Carlo Santoro, Federico Tozzi e Amie Servino Kritzer, dedicano gran parte del proprio tempo a fare in modo che tutti i produttori italiani di specialità alimentari che parteciperanno abbiano il successo che meritano durante il Fancy Food Show, e poi nei mesi a venire, grazie alle attività di follow-up che attiveremo attraverso i nostri contatti con l’industria alimentare. Ci auguriamo di vedervi tutti a New York il prossimo 28 giugno.
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FINCANTIERI
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BONO: “LA DIVERSIFICAZIONE DEL BUSINESS È UNO DEI NOSTRI PUNTI DI FORZA”
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Fincantieri mira alla US Navy… e vince! DOPO ESSERSI AGGIUDICATA LA COSTRUZIONE DELLA NAVE MILITARE “USS FORT WORTH”, FINCANTIERI SI È ALLEATA CON BOEING PER REALIZZARE LA FLOTTA DI HOVERCRAFT DESTINATI ALLA MARINA STATUNITENSE
a US Navy è destinata a diventare anche un po’… “italiana”. Nelle ultime settimane, infatti, Fincantieri, attraverso la controllata americana Fincantieri Marine Group, nata all’inizio del 2009, ha raggiunto due importanti obiettivi, che confermano la strategicità della scelta del gruppo navalmeccanico guidato da Giuseppe Bono di presidiare il mercato statunitense. Il primo importante risultato è stato raggiunto alla fine di marzo, quando la US Navy ha assegnato al consorzio guidato da Lockheed Martin e partecipato da Fincantieri, l’ordine per la realizzazione di un’ulteriore unità del programma Littoral Combat Ship (LCS) presso lo stabilimento Marinette Marine Corporation (Wisconsin) del gruppo Fincantieri Marine Group. La “Fort Worth” – questo il nome della nave – andrà così ad aggiungersi alla “USS Freedom”, la prima unità del programma, consegnata alla Marina statunitense nel settembre 2008. Ma ulteriori opportunità non mancano. Il programma complessivo prevede infatti in tutto la costruzione di 55 unità LCS, che saranno realizzate dai due consorzi in gara – guidati da Lockheed Martin e General Dynamics – entro il 2020. Le prossime tre unità saranno assegnate entro settembre 2010, due delle quali al consorzio vincitore. Soddisfatto del risultato conseguito si è naturalmente dimostrato l’AD Giuseppe Bono, per il quale “in un momento, come il presente, di grave crisi mondiale, in cui tutta la cantieristica mercantile soffre la drastica riduzione delle commesse, è di vitale importanza posizionarsi maggiormente nel settore militare. La diversificazione del business, uno dei nostri punti di forza, si dimostra, infatti, la migliore risposta all’attuale depressione della domanda armatoriale”. ALLEANZA STRATEGICA CON BOEING. Questo, però, appare solo come il primo passo di una strategia più ampia finalizzata a posizionare Fincantieri in un mercato che sviluppa annualmente programmi che non hanno pari al mondo. È proprio di questi giorni, infatti, la notizia dell’accordo di collaborazione stretto tra l’azienda italiana e il colosso aerospaziale Boeing, al fine di aggiudicarsi la costruzione della nuova flotta di hovercraft destinati alla Marina Militare statunitense, che saranno assegnati nell’ambito del programma Sea Base-to-Shore Connector (SSC). Nella gara per il programma SSC, che sarà lanciata nel 2010, Marinette Marine Corporation (controllata di Fincantieri Marine Group) si proporrà quindi come prime contractor per le unità, che sarebbero realizzate nei suoi stabilimenti in Wisconsin, mentre Boeing Rotorcraft Systems curerà la parte relativa alla propulsione e all’avionica dei mezzi. Le due società, mettendo a sistema le competenze maturate negli specifici ambiti di operatività, puntano così ad offrire alla US Navy mezzi di ultima generazione, in grado di coniugare alta affidabilità tecnica con costi relativamente contenuti. Una strategia confermata ancora una volta da Giuseppe Bono, che si è detto convinto che, “anche attraverso alleanze come quella con Boeing, riusciremo nei prossimi anni a ricoprire una posizione di assoluta preminenza tra i partner della US Navy, fornendo prodotti di elevato standard qualitativo e a costi altamente competitivi”.
BONO: “THE DIVERSIFICATION OF BUSINESS IS ONE OF OUR STRONG POINTS”
Fincantieri sets its sights on the US Navy… and wins!
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he US Navy will become a bit… “Italian.” In the last few weeks, Fincantieri has reached two important objectives through the American subsidiary Fincantieri Marine Group, set up at the beginning of 2009, which confirmed the strategic nature of the choices of the naval-mechanical group led by Giuseppe Bono to defend the American market. The first important result was reached at the end of March, when the US Navy assigned the order for the production of another unit of the Littoral Combat Ship (LCS) program to the consortium led by Lockheed Martin of which Fincantieri is part. The unit will be produced in the factory of Marinette Marine Corporation (Wisconsin) of the Fincantieri Marine Group. The “Fort Worth,” as ship is named, will thus be added to the “USS Freedom,” the first unit of the programme, consigned to the US Navy in September 2008. There will be other opportunities. The overall program provides for the construction of 55 LCS units, to be produced by the two consortia bidding – led by
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Lockheed Martin and General Dynamics – by 2020. The next three units will assigned by September 2010, two to the winning consortium. Naturally, the managing director Giuseppe Bono is satisfied, “at a time, like the present, of serious world crisis in which all mercantile ship-builders are suffering because of the drastic reduction in orders, it’s of vital importance to have greater placing in the military sector. The diversification of business, one of our strong points, has proved to be the best answer to the current depression in the demand for new ships.” STRATEGIC ALLIANCE WITH BOEING. However, this seems to be only the first step of a wider strategy aimed at placing Fincantieri in a market which, every year, develops programs unequalled in the world. In the last few days, there has been the announcement of a collaboration agreement between the Italian company and the aerospace giant, Boeing, with the objective of winning the contract for the construction of the new fleet of hovercraft for the American Navy.
This will be assigned in the sphere of the Sea Base-toShore Connector (SSC) program. Marinette Marine Corporation (a subsidiary of Fincantieri Marine Group) will put itself forward as prime contractor for the units in the bid for the SSC programme, to be launched in 2010. The units will be produced in Marinette Marine Corporation’s factory in Wisconsin while Boeing Rotorcraft Systems will take care of the part relating to the propulsion and avionics of the vehicles. In this way, the two companies will focus on offering the US Navy vehicles of the latest generation, able to combine high technical reliability with relatively contained costs by creating a system for the competences matured in the specific spheres of operation. Once more Giuseppe Bono confirmed this strategy, saying that he is convinced that, “in the next few years, we will succeed in being absolutely pre-eminent among the partners of the US Navy also through alliances like the one with Boeing, supplying products of a high quality standard at very competitive prices.”
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SI È CONCLUSO IL PRIMO QUADRIMESTRE DELLE ATTIVITÀ
Il Ministro Scajola ospite di AmCham
THE FIRST FOUR MONTHS OF WORK HAVE TERMINATED
Claudio Scajola, Minister, guest of AmCham
stiamo facendo convergere sul mercato USA ingenti risorse aggiuntive: 10 milioni di euro saranno finalizzati ad azioni di mantenimento del mercato per le nostre aziende ed alla creazione di opportunità di investimenti sia in entrata che in uscita”. Per il Ministro Scajola, del resto, Italia e USA sono accomunati dalla volontà di “promuovere le nuove tecnologie, la banda larga, lo sviluppo delle fonti rinnovabili, del risparmio e dell’efficienza energetica, settori che possono fornire un decisivo contributo ai processi di innovazione, alla crescita della competitività, alla lotta ai cambiamenti climatici”. “È una sinergia di interessi, ma prima di tutto di ideali e valori”, ha concluso Scajola. “E per questo è un’alleanza ancora più forte”. A condividere appieno quanto illustrato dal Ministro Scajola è stato il Presidente dell’AmCham, Umberto Paolucci, che si è soffermato ad evidenziare l’importanza delle relazioni bilaterali Italia-USA per lo sviluppo delle economie dei due Paesi. Lo stesso bilancio del primo quadrimestre 2009 di attività dell’AmCham conferma questa sinergia, così come la fervente attività della Camera, con le iniziative proposte ed organizzate dalla nuova amministrazione CrollaBenFrech, coadiuvata dallo staff operativo. Ricca, infatti, l’agenda di incontri e appuntamenti in programma per i prossimi mesi, con oggetto tematiche sempre più interessanti, e con ospiti e testimonial d’eccellenza del mondo imprenditoriale internazionale. www.amcham.it
www.amcham.it
Il Ministro Claudio Scajola
di Pietro Viola
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rande successo per il lunch meeting organizzato lo scorso 27 aprile a Torino dalla rappresentanza AmCham per il Piemonte, presieduta da Enrico Maria Rosso, che ha visto la partecipazione del Ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, intervenuto sul tema “Nuovi Strumenti a favore delle PMI per il rilancio dell’economia e per sviluppare i rapporti con la nuova Amministrazione statunitense”. In platea, una prestigiosa e numerosa business community di realtà imprenditoriali piemontesi ed alcuni rappresentanti delle istituzioni statunitensi in Italia. “Gli Stati Uniti rappresentano per l’Italia un mercato strategico, fondamentale per il nostro export”, ha sottolineato il Ministro Scajola, ricordando che gli USA costituiscono il quarto mercato di sbocco per le merci italiane, alle spalle di Germania, Francia e Spagna. “Per questo motivo abbiamo adottato misure straordinarie mirate ad invertire l’attuale trend negativo delle nostre esportazioni. Con le azioni per la promozione del Made in Italy nel mondo, promosse dal Ministero dello sviluppo economico e destinate principalmente alle piccole e medie imprese italiane,
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reat success for the lunch meeting organized in Turin on April 27 by the AmCham agency for Piedmont, chaired by Enrico Maria Rosso, which saw the participation of the Minister for Economic Development, Claudio Scajola, who spoke about “New tools in favor of SME’s to relaunch the economy and develop relationships with the new American administration.” There were many members of the Piedmont business community and some representatives of American institutions in Italy in the audience. “The United States is a strategic market for Italy, essential for our exports,” stressed the Minister, recalling that the USA is the fourth market for Italian goods after Germany, France and Spain, “as a result, we’ve adopted extraordinary measures aimed at inverting the current negative trend in our exports. We’re arranging for the convergence of considerable additional resources on the US market through the work for the promotion of Italian products around the world, promoted by the Ministry for Economic Development mostly aimed at small and medium-sized Italian businesses. 10 million Euros will be aimed at action to maintain the market for our companies and the creation of investment opportunities both incoming and outgoing.” In Mr Scajola’s opinion, Italy and the USA share the desire “to promote new technologies, broadband, the development of renewable sources, and energy saving and efficiency, sectors which can make a decisive contribution to the processes of innovation, the growth of competitivity and the fight against climate change. It’s a synergy of interest but, above all, of ideals and values,” he concluded, “and it’s an even stronger alliance for this reason.” The AmCham president, Umberto Paolucci, fully agreed with Mr Scajola and he dwelt on the importance of the bilateral Italy-USA relationship for the development of the economies of the two countries. The balance of the first four months of 2009 on the work of AmCham confirms this synergy, just like the fervent work of the Chamber, with the initiatives suggested by and organized by the new Crolla-BenFrech administration, assisted by the operational staff. The schedule of meetings and appointments for the coming months is filled with increasingly interesting subjects, leading guests, and testimonials from the international entrepreneurial world.
“New technologies, innovation, modernisation, renewable sources – these are the strategies to overcome the depression”
“NUOVE TECNOLOGIE, INNOVAZIONE, MODERNIZZAZIONE, FONTI RINNOVABILI: ECCO LE STRATEGIE PER SUPERARE LA CRISI”
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
A Lidia Bastianich il Premio Internazionale Vinitaly 2009 L’albo d’oro del Premio Internazionale Vinitaly si arricchisce, anche in questa edizione, di nuovi, prestigiosi, nomi. Tra questi, quello della chefimprenditrice Lidia Bastianich, che si è così aggiudicata il riconoscimento nato nel 1996 per premiare l’impegno di chi, come lei, si è particolarmente distinto a livello internazionale in favore del settore vitivinicolo. Considerata la più famosa ristoratrice italiana del Nord America, Lidia Bastianich è proprietaria insieme col figlio Joseph e in società con Mario Batali di una serie di ristoranti a New York e in altre città degli States e gestisce ormai da una trentina d’anni il ristorante Felidia, da dove è iniziata la sua crescita. Interprete fedele della tradizione italiana in tavola come in cantina, Lidia Bastianich raggiunge negli Stati Uniti anche un grande successo mediatico con le sue lezioni di cucina in tv, e con i suoi libri di cucina, tra cui il celeberrimo “Lidia’s Italy”.
Panini raddoppia negli Stati Uniti
Il gruppo Panini, il più grande editore mondiale di figurine e card collezionabili, ha annunciato l’acquisizione delle attività editoriali della Donruss Playoff L.P., con cui si consolida la presenza del gruppo modenese sul mercato nord-americano. Presente sin dal 1954, Donruss produce nella sede centrale di Arlington, Texas, trading cards a marchio Donruss, Playoff, Leaf e Score, ed è attualmente editore dei prodotti ufficiali per NFL. Panini aveva annunciato l’apertura della nuova filiale statunitense alla fine di gennaio, a seguito della decisione della NBA di nominare Panini editore esclusivo mondiale per figurine e trading cards. Panini America avrà ora la sua sede operativa in Texas ed inizierà lo sviluppo dei propri programmi per NFL a maggio e per NBA nel prossimo mese di ottobre.
Il Luxury Institute “promuove” la moda italiana È Salvatore Ferragamo il miglior brand di calzature maschili del 2009. A decretarlo è stato il Luxury Institute di New York, attraverso un sondaggio rivolto a un target di consumatori selezionati, chiamato a tener conto di criteri quali qualità, esclusività ed esperienza di acquisto. Quest’anno la Salvatore Ferragamo ha totalizzato un punteggio di 7,63 (su un massimo di 10). Buoni risultati anche per Versace (che si è posizionato subito dietro a Ferragamo) e per Ermenegildo Zegna, al primo posto tra le migliori griffe di abbigliamento per uomo con 7,89 punti; dietro di lui, Canali e Armani.
PANINI DOUBLES IN THE UNITED STATES
THE VINITALY INTERNATIONAL AWARD 2009 GOES TO LIDIA BASTIANICH The golden roll of the Vinitaly International Award has been improved with new and prestigious names in its current edition. They include chefentrepreneur, Lidia Bastianich, who was awarded the honor, started in 1996 for the highly distinguished service in promotion of the wine sector at the international level. Lidia Bastianich is considered the most famous Italian restaurateur in North America and, with her son Joseph and in partnership with Mario Batali, is owner of a series of restaurants in New York and other American cities. For the past 30 years, she has operated, Felidia, where she first achieved acclaim. She is a loyal interpreter of Italian tradition on the table and in the cellar and has also achieved great media success in the United States with her cookery lessons on TV and cookery books, including the famous “Lidia’s Italy.”
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The Panini group, the largest publisher in the world of collectible picture cards and cards, has announced the acquisition of the publishing business of Donruss Playoff L.P. In this way, the group from Modena will consolidate its presence in the North American market. Donruss was founded in 1954 and produces trading cards with the Donruss, Playoff, Leaf and Score brands in the headquarters at Arlington, Texas. It is currently publisher of official NFL products. Panini had announced the opening of the new American branch at the end of January following the NBA decision to appoint Panini as the exclusive world publisher of picture and trading cards. Panini America will now have its operational center in Texas and will begin development of its programs for the NFL in May and for the NBA next October.
La Chimera d’Arezzo vola a L Prende il via, e si concretizzerà con una serie di mostre, la cooperazione tra il Museo Getty di Los Angeles ed il Museo Archeologico Fiorentino. Lo hanno annunciato il direttore del Getty, Michael Brand, e il Ministro italiano per il Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi. Evento inaugurale della collaborazione sarà la mostra speciale “La Chimera di Arezzo” alla Getty Villa, che sarà inaugurata il prossimo 16 luglio. La mostra, che esplorerà il mito di Bellerofonte e della Chimera lungo sei secoli di arte classica, presenterà al pubblico americano un capolavoro dell’arte etrusca, noto come la Chimera di Arezzo. Questo spettacolare bronzo – l’unica rappresentazione su grande scala che ci sia pervenuta di questa creatura ibrida (un mostro a tre teste raffiguranti un leone, una capra dal respiro di fuoco ed un serpente) – sarà esposto accanto a reperti della collezione del Getty Museum, insieme a prestiti da musei di Roma, Napoli, Firenze, Basilea, New York, Boston e Atlanta.
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Coverings Awards per Ceramiche Refin
THE LUXURY INSTITUTE “PROMOTES” ITALIAN FASHION Salvatore Ferragamo is the best brand of men’s footwear in 2009. The Luxury Institute of New York has decreed this through a survey aimed at a target of selected consumers, using criteria such as quality, exclusivity and buying experience. This year, Salvatore Ferragamo totalled a score of 7.63 (out of 10). There were also good results for Versace (second only to Ferragamo) and Ermenegildo Zegna, first among the best labels of men’s clothing with 7.89; Canali and Armani were behind him.
Ceramiche Refin ha vinto, per il design innovativo, uno dei quattro prestigiosi premi come “Miglior Stand” all’edizione 2009 del Coverings, il più importante evento dedicato al mondo dei rivestimenti ceramici e pietre naturali, svoltosi dal 21 al 24 aprile a Chicago. L’azienda italiana ha conquistato la giuria grazie allo spazio espositivo creato dall’architetto bolognese Paolo Cermasi, il quale, per comunicare le caratteristiche ecologiche dei prodotti in gres porcellanato di Refin con un contenuto di materiale riciclato pari al 40%, ha creato uno spazio aperto definito da pannelli a muro fatti di listelli di legno sui quali erano posati tozzetti di piastrelle ceramiche che formavano un motivo geometrico dal grande impatto visivo. Per rendere ancora più accattivante il messaggio, erano presenti anche altri materiali come, per esempio, poltroncine in stile ottomano fatte di cartone e un’opera d’arte che troneggiava al centro dello stand fatta da germogli di bambù che sembravano quasi sorgere da una cava di frammenti di gres porcellanato crudo.
COVERINGS AWARDS FOR CERAMICHE REFIN Ceramiche Refin won one of four prestigious prizes as “Best Stand” for innovative design at the 2009 edition of Coverings, the most important event in the world of ceramic coverings and natural stones held in Chicago from April 21-24. The Italian company convinced the jury through the exhibition space created by the Bolognese architect Paolo Cermasi. He created an open space defined by wall panels made of wooden laths on
which pieces of ceramic tiles have been set forming a geometric pattern of great visual impact communicating the ecological features of Refin products in porcelain-finished stoneware with 40% recycled material. To make the message even more attractive, there were also other materials such as, little Ottoman-style armchairs made of cardboard and a work of art made of bamboo shoots, which seemed to grow out of a quarry of unbaked fragments of porcelainfinished stoneware at the center of the stand.
La Puglia protagonista ai World Wine Meetings
a a Los Angeles
In seguito alla sottoscrizione del protocollo d’intesa, siglato lo scorso marzo dalla Regione Puglia con le Camere di Commercio italo-americane di New York e Los Angeles, la Regione Puglia ha messo in campo la prima di una serie di iniziative facenti parti del “Progetto Paese Nord America”. Il vino pugliese di qualità ha infatti partecipato da protagonista alla II edizione della business convention World Wine Meetings (WWM), a Chicago dal 17 al 19 aprile. La WWM è una borsa d’affari che riunisce i più noti produttori di vino provenienti da tutto il mondo e gli importatori statunitensi, canadesi e sudamericani. Un irrinunciabile appuntamento, dunque, per le aziende vinicole pugliesi interessate ad esportare nei grandi mercati americani.
THE CHIMERA D’AREZZO FLIES TO LOS ANGELES The cooperation between the Getty Museum of Los Angeles and the Museo Archeologico Fiorentino has begun and will be solidified by a series of exhibitions, according to announcements by Michael Brand, director of the Getty and Sandro Bondi, Italian Minister for Cultural Assets and Activities. The inaugural event of the collaboration will be the special exhibition: “La Chimera di Arezzo” at Getty Villa, which opens July 16. The exhibition explores the myth of Bellerophon and the Chimera over 600 years of classical art. The American public will be able to view a masterpiece of Etruscan art, known as the Chimera di Arezzo. This spectacular bronze – the only existing large-scale image of the hybrid creature (a monster with three heads – a lion, goat and snake) – will be shown alongside treasures of the Getty Museum collection, with loans from museums in Rome, Naples, Florence, Basle, New York, Boston and Atlanta.
PUGLIA STAR AT THE WORLD WINE MEETINGS Following the signature of the protocol of understanding by the Regione Puglia and the Italian-American Chambers
of Commerce of New York and Los Angeles last March, the Puglia Region has arranged the first in a series of plans which are
part of the “North America Project.” Quality wine from Puglia was the star at the 2nd edition of the World Wine Meetings (WWM) business convention held in Chicago from April 17-19. The WWM is a business exchange which connects the best-known wine producers from around the world with American, Canadian and South American importers. So it is an essential engagement for wine companies in Puglia interested in exporting to the large American markets.
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Parola d’ordine: adattamento E le PMI sono in genere le prime che si rendono conto dei cambiamenti necessari, e le prime ad attuarli
Editoriale di George Visintin Presidente della Camera di Commercio Italiana di Toronto
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ontinua a fare quello che ti riesce meglio". Era un modo di dire inglese popolare negli anni Ottanta, che può essere ancora considerato attuale, oggi più che mai. In un ambiente instabile come quello odierno, non abbiamo solo bisogno di adattarci, dobbiamo anche trovare il modo per farlo, attenendoci a ciò che sappiamo fare meglio. Ogni mattina, leggiamo nuove previsioni terribili su quanto il mercato finanziario sia in calo, e sull’imminente catastrofico futuro che ci aspetta. Il problema è che chi dà queste informazioni, solitamente, sono le stesse persone che ci avevano assicurato un mercato in ripresa dodici mesi fa. Quello di cui avremmo veramente bisogno sarebbe invece un ritorno a ciò che ci ha fatto arrivare al successo, attenendoci a ciò che sappiamo fare meglio. La stragrande maggioranza delle imprese in Canada è di piccole e medie dimensioni. E sono quelle che, storicamente, ci hanno tirato fuori dalle precedenti recessioni. Premesso ciò, si sa che coloro che si adatteranno più velocemente al cambiamento saranno anche i principali leader del mercato. Le piccole e medie imprese sono in genere le prime che si rendono conto dei cambiamenti necessari, e le prime ad attuarli. È qui che entra in gioco la Camera di Commercio Italiana di Toronto. In passato abbiamo cercato di adattarci al mercato lavorando duramente e diligentemente. I nostri recenti sforzi per “unificare” le associazioni italiane locali con un sito Internet comune, l'apertura di un ufficio a Milano (anche per soddisfare le richieste dopo la chiusura del Consolato Canadese nel 2007), così come il recente incarico affidato a Corrado Paina di far parte del Consiglio d’Amministrazione di Invest Toronto (agenzia della città di Toronto per attrarre investimenti), sono solo alcuni esempi per capire come la Camera sia stata rilevante in un ambiente che richiede un cambiamento. La vostra adesione e partecipazione non sono solamente una proposta di affiliazione: mettiamo a vostra disposizione un forte collegamento con altre organizzazioni e Paesi, aumentando così il vostro mercato potenziale. Sfruttate le diverse opportunità di networking, così come nuove idee e prodotti. Approfittatene e gestite il cambiamento nel migliore dei modi.
EDITORIAL
Keyword: flexibility SME’s are typically the first to recognize the changing needs and the first to meet them tick to your knitting”... a popular 80’s expression that may be more relevant today than ever before. In today’s unstable environment, we not only need to adapt to change, we must also find a way of adopting change while sticking to what we do best. Every morning, we read the next set of dire predictions about how low the markets will drop and the impending doom that surrounds us. The problem is that those are the same people that told us everything was pointing to a market upswing a mere 12 months ago. What we really need to do is return to what made us successful in the first place, stick to what you know best. The overwhelming majority of businesses in Canada are the SME’s. These are the organizations that have historically pulled us out of recessions. Granted this is not your run of the mill recession but we all know that the organizations that adapt the quickest to a changing market will lead the way. SME’s are typically the first to recognize the changing needs and the first to meet them. This is where the ICCT comes in. We have been working very hard and diligently to adapt to the changing markets. Our recent efforts to “unify” the various Italian business organizations via a common Internet site, opening an office in Milan (to meet the demand after the Canadian Consulate closed their offices in 2007) as well as the recent announcement of Corrado Paina’s appointment to Invest Toronto’s Board of Directors, are a few examples of how your chamber is staying relevant. Your membership and participation is not merely a “feel good” proposition. We provide you with a link to other organizations and countries thereby increasing your potential market. Networking opportunities as well as new ideas and products are available to you. Take advantage of this and manage the “change” around you.
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PER UN BUSINESS PIÙ DINAMICO TRA CANADA ED EUROPA
La doppia voce della nostra Camera di Commercio L’APERTURA DELL’UFFICIO DI MILANO RAPPRESENTA UN’IMPORTANTE OPPORTUNITÀ, UNA RISORSA CONDIVISA PER LE IMPRESE COSÌ COME PER I GOVERNI DEI NOSTRI DUE PAESI di Corrado Paina, Segretario Generale della CCIE di Toronto
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e è vero che abbiamo imparato la lezione dal recente disordine economico, e se è altrettanto vero che una nuova economia risorgerà dalle sue ceneri, magari potremmo concederci di essere un po’ più ottimisti e credere che il Canada faccia davvero sul serio quando parla dell’orientare il business all’estero verso i mercati non-tradizionali. È il caso di sottolineare che, stavolta, con mercati non-tradizionali non si intendono più l’America o gli USA, né si tratta necessariamente di Paesi emergenti. Forse è finalmente giunto il momento per parlare di una rivincita europea. Sebbene tutti i mercati siano potenziali obiettivi canadesi, potrebbero innescarsi relazioni d’oltreoceano più solide in seguito ai recenti accordi con l’Unione Europea. Il Primo Ministro è stato molto esplicito: stando ai discorsi sui futuri accordi, lo scarso business preesistente tra UE e Canada potrebbe essere sostituito da rapporti intensi e dinamici. Le province sono state incluse in questi progetti, e probabilmente svolgerebbero un ruolo più attivo rispetto al passato. La verità è che l’Europa, con il suo mezzo miliardo di persone, è già il primo partner commerciale più grande al mondo. E qui entra in gioco l’Italia. Se il Canada si è fatto una buona pubblicità in passato in quanto prima frontiera degli Stati Uniti, sono sicuro che l’Italia possa ora promuoversi allo stesso modo per quanto riguarda il commercio europeo. È proprio perché abbiamo fiducia in questa teoria che stiamo aprendo un ufficio a Milano. Riteniamo inoltre che Milano sia un nucleo strategico del business europeo, nonché un centro mitteleuropeo. Questo nuovo ufficio potrebbe diventare, inoltre, un progetto pilota anche per il governo canadese. Sarà una risorsa condivisa tra Toronto e Milano, e la nostra Camera di Commercio Italiana sarà partner di entrambe le città. A prima vista potrebbe sembrare complicato, ma in realtà è una formula semplice e fresca. Un’organizzazione come la Camera di Commercio è italiana, ma in un certo senso anche canadese grazie alla sua base imprenditoriale. I governi che si propongono di attrarre gli investimenti al loro interno, devono necessariamente avere sbocchi all’estero e devono essere gestiti da persone che conoscono sia il mercato nazionale che il mercato obiettivo. E chi meglio della Camera di Commercio può rappresentare la voce sia delle imprese che del governo?
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI TORONTO 80 Richmond Street West, Suite 1502 - M5H 2A4 Toronto Tel. +1.416.789.7169 - Fax +1.416.789.7160 info.toronto@italchambers.ca - www.italchambers.ca Ufficio Commerciale in Italia Via Ugo Foscolo, 4 (MM Duomo) - 20121 Milano Tel. +39.02.3657.1696 - Fax +39.02.7200.0223 italcamtoronto@italplanet.it
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MORE DYNAMIC BUSINESS RELATIONS BETWEEN CANADA AND EUROPE
Our Chamber of Commerce has two voices The opening of a new office in Milan is an important opportunity and a common resource both for enterprises and governments in our Countries
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f it’s true that we are learning from this economic upheaval and true that from the ashes of the old deal a new economy will rise, then perhaps we may allow ourselves some optimism and believe that Canada is indeed serious about going abroad and seeking opportunities in non-traditional markets. In this case, non-traditional markets are not American markets, or more specifically, the United States, nor are they necessarily the emerging markets. Perhaps it is time for Europe to claim more than its share of the usual leftovers. If all markets are potential Canadian targets, the recently signed agreements with the European Union could be conducive to more consistent relationships. The prime minister has been quite open: feverish relationships and constructive and thundering speeches of future accords have replaced the usual amorphous affair bet w e e n t h e E U a n d C a n a d a . Th e provinces have been included in the process and they will likely play a more
active role than in the past. Europe, with its market of half a billion people, is the first largest trade partner in the world. And here comes Italy. If Canada has successfully branded itself as the threshold to the USA, then I suppose Italy can definitely sell itself as the threshold to Europe. We are opening an office in Milan because we believe this is true. We believe that Milan is the center of business and at the center of Mitteleuropa. This office could also be a pilot project for all orders of governments in Canada. It is going to be a shared resource between Toronto and Milan where the Italian Chamber of Commerce is the partner of the city of Milan and of the city of Toronto. It is not as complicated as it sounds. It is a simple and fresh formula. An organization like the Chamber is Italian but it is also Canadian because of its membership. Governments that want to attract investments must have posts abroad run by people who know the market where they live and the market where they operate. It would be wrong to deny that only organizations like the chambers can embody these two characteristics and really, who better than a chamber to bring the voices of business and government to the table?
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VINCITORE DEL SCOTIABANK ICCT ENVIRONMENTAL LEADERSHIP AWARD NEL 2009
Ci vuole tanta energia
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uando si pensa all’energia eolica e si vive a Toronto, la prima cosa che viene in mente è la gigantesca turbina che ruota come l’elica di uno Spitfire all’Esposizione Canadese Nazionale sulla riva del lago Ontario. È un forte richiamo visivo, anche a promemoria della ricerca sull’energia alternativa. Tuttavia, se aveste voglia di dare il vostro contributo all’ambiente, sarebbe difficile immaginare una di queste enormi turbine piantata nel vostro giardino. Tony Verrelli, editore di successo, si è creato un nome proprio cercando una soluzione. Ma andiamo un po’ indietro nel tempo. Nel 2002, all’Università di Timisoara in Romania, Verrelli e i suoi soci (Alexander Trica e Mihail Stern) cominciarono a prendere in considerazione la possibilità di generare energia eolica su bassa scala. L’azienda Cleanfield Energy Corp. venne creata perché gli studi sull’energia eolica stavano dando vita a grosse aspettative. Così l’esperienza maturata all’Università di Timisoara fu ripresa in Ontario per un ulteriore sviluppo. “Il venticello (o small wind, come l’ha chiamato la Cleanfield), è veramente la parte più sconosciuta nella generazione eolica”, spiega Verrelli. La Cleanfield Energy corp. sta cercando di cambiare le cose tramite la creazione e l’installazione di turbine sui tetti, al fine di sviluppare energia pulita a livello locale. È stato recentemente implementato un asse verticale e modulare di mulini a vento in grado di produrre 3,5 kW di energia alternativa per i clienti commerciali e residenti. La società li installa al pianoterra o, più comunemente, sui tetti. L’azienda è specializzata nell’adeguamento della propria tecnologia agli edifici preesistenti, ed è attualmente in corso una trattativa con la città di Hamilton per installare cento elettrogeni eolici sui tetti degli edifici comunali. Nonostante i clienti principali di Cleanfield Energy provengano dal mondo istituzionale e commerciale, così come dalle 3000 migliori imprese americane secondo la classifica della rivista Fortune, l’azienda è ancora molto motivata nella ricerca. Le funzioni principali sono infatti analisi e sviluppo, seguite da vendite e marketing aziendale. Grazie a ciò, in Ontario si sono venuti a creare nuovi posti di lavoro nel settore secondario, a cui le fonti governative hanno contribuito fino ad oggi con un milione di dollari, direttamente o indirettamente. Al momento, la Cleanfield Energy sta intrattenendo stretti rapporti con la rinomata McMaster University di Hamilton (specializzata in biotecnologie) per sviluppare le nanotecnologie e per trovare altre risorse energetiche rinnovabili che possano essere immesse sul mercato in maniera efficace. Per Verrelli è quasi un impegno personale. “La salute e l’ambiente devono essere i nostri obiettivi più grandi. E credo che le persone stiano finalmente iniziando a capirlo”. Le sfide che il mondo deve affrontare di sicuro non si risolvono nel giro di una notte. Ci sono ancora molte persone là fuori che hanno bisogno di credere che le soluzioni alternative siano possibili. “Alla fine della giornata – spiega Verrelli – ci rendiamo conto che facciamo molto più di un lavoro”.
TONY VERRELLI E LA CLEANFIELD ENERGY CORP. STANNO SVILUPPANDO UN SISTEMA SU BASSA SCALA PER IL RISPARMIO ENERGETICO di Denis De Klerck, editore della rivista camerale Partner
WINNER OF SCOTIABANK ICCT ENVIRONMENTAL LEADERSHIP AWARD IN 2009
More and more energy Tony Verrelli and the Cleanfield Energy Corp. are developing a small-scale system for saving energy
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hen you think of wind energy and you live in Toronto, the first thing that comes to mind is the giant turbine that spins like an oversized Spitfire propeller at the Canadian National Exhibition on the edge of Lake Ontario. It rivals the CN tower as a lakeshore icon and is a very physical reminder of our search for clean alternative forms of energy. If you wanted to do your bit for the environment it would be hard to imagine planting one of these enormous turbines in your backyard. If you were Tony Verrelli, you would find a way. Back in 2002, Verrelli and his partners, Alexander Trica and Mihail Stern began working with the University
of Timisoara in Romania on feasibility studies for smaller scale wind and power generation. Cleanfield Energy Corp. was born because the feasibility studies showed great promise and the partners took the University of Timisoara experience and brought it to Ontario for further development. Small wind is really the unheard of part of wind generation,” says Verrelli. Cleanfield is changing that by creating and installing rooftop turbines that bring energy creation to the local level. They developed modular Vertical-Axis windmills capable of producing 3.5 KW of clean, alternative energy for residential and commercial customers. The company installs them at ground level, or more commonly, on rooftops. They specialize in retrofitting their technology to existing buildings and they are currently negotiating with the city of Hamilton to install 100 of the wind-driven power generators on municipal building rooftops. While their core clients come from the commercial
and institutional world as well as Fortune 3000 companies, Cleanfield remains motivated by research. They function first as a research and development, sales and marketing company. This has created manufacturing jobs in Ontario and their work has been supported to date with 1 million dollars directly or indirectly from government sources. These days Cleanfield Energy maintains a close working relationship with McMaster University in their efforts to develop nanotechnology and find renewable energy resources that can be brought to market effectively. For Verrelli it is something of a personal mission. “You have to look at the weather,” he says. “Health and environment are our key issues. They are real and I think people are starting to understand that.” The challenges facing the world will not go away overnight of course. There are still many people out there who need to know that innovative solutions are possible. “At the end of the day, it’s more than a job,” says Verrelli.
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
La Camera di Toronto e la moda canadese Corrado Paina, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Toronto, e il suo staff sono stati premiati dal Fashion Design Council of Canada (FDCC) nel corso di un esclusivo cocktail tenutosi durante la settimana della moda a Nathan Phillips Square, Toronto. Il Presidente della FDCC, Robin Kay, ha proposto un brindisi di ringraziamento a Paina per tutto il sostegno che la Camera di Commercio ha dato al mondo della moda nel corso di questi anni. Paina e Kay hanno anticipato che ci saranno numerose collaborazioni negli anni a venire. Gli ospiti si sono poi trattenuti nel pomeriggio per vedere la sfilata di Travis Taddeo.
THE ICCT AND ITALIAN FASHION Corrado Paina, the ICCT Executive Director and his staff were honoured by the Fashion Design Council of Canada (FDCC) at an exclusive cocktail celebration held during the LG Fashion week at Toronto's Nathan Phillips Square. FDCC President Robin Kay raised a
toast to Paina in thanks for all of the support the ICCT has given to the fashion world over the years. Paina and Kay both said they look forward to many collaborations in the years to come. Guests of the celebration stayed around to see the Travis Taddeo runway show later that afternoon.
Accoglienza trionfale per “Carlo Goldoni” a Montreal Tutto esaurito a Montréal per vedere il film di Alessandro Bettero dal titolo “Carlo Goldoni – Venezia Gran Teatro del Mondo”, proiettato nell’ambito della 27ª edizione del FIFA, il Festival Internazionale del Film sull’Arte. Centinaia i canadesi in coda per un posto alle sole tre proiezioni in programma al Musée des Beaux Arts; strepitosa l’accoglienza del pubblico, che ha chiesto di poter vedere presto il film anche in TV. Al centro della pellicola - già presentata con successo alla 64ª Mostra del Cinema di Venezia, al Festival di Toronto, oltre che a Francoforte, Vilnius e Lubiana - aspetti inediti della vita del commediografo veneziano, della Serenissima, e del peso della nostra cultura in un momento chiave per la storia dell’Europa, come il Settecento.
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GREAT SUCCESS FOR “CARLO GOLDONI” IN MONTREAL Tickets for the Alessandro Bettero’s movie, “Carlo Goldoni – Venice Grand Theatre of the World” were sold out in Montreal. The movie was shown on the occasion of the 27th FIFA, Festival International du Film sur l'Art. Hundreds of Canadians lined up for a seat at one of three shows in the program at the Musée des Beaux Arts: the public’s response was outstanding. The movie, which had already been successfully presented at the 64th Venice Film Festival and at the Toronto International Film Festival, as well as in Frankfurt, Vilnius, Ljubljana and Huston, Texas, is based on unknown aspects of the life of the Venetian playwright Carlo Goldoni in the eighteenth Century, a key moment in European history.
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A cena con Fiera Milano International
Premiati i leader della comunità italiana
Il 9 marzo, Fiera Milano International e la Camera di Commercio Italiana di Toronto hanno organizzato una cena al Bar Ristorante Canoe a Toronto. La serata è iniziata con un discorso di benvenuto da parte del Presidente della Camera, George Visintin; subito dopo ha preso la parola il Vice Sindaco Joe Pantalone. Nel corso della cena, Luca Pierotti e Vincenzo D'Alessandro di Fiera Milano International hanno presentato le nuove opportunità nel settore alimentare italiano. Tra gli intervenuti, anche Giorgio Basaglia, membro del consiglio di amministrazione di Fiera Milano.
Tre ben noti membri della comunità italiana di Toronto sono stati recentemente premiati dal Governo italiano. Si tratta di Joseph Sorbara, Costruttore e Avvocato, che ha ricevuto il titolo di Commendatore al Merito; di Mike Di Donato, Presidente della Faema, insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine della Stella della solidarietà italiana; e di Eligio Paris, Presidente di Ital Florist, ha ricevuto un cavalierato. La Camera di Commercio Italiana di Toronto se ne congratula e ringrazia tutti e tre del grande contributo comunitario che hanno dato nel corso degli anni.
ITALIAN COMMUNITY LEADERS HONOURED
DINNER WITH FIERA MILANO INTERNATIONAL On March 9 Fiera Milano International together with the ICCT hosted a dinner at Canoe Restaurant and Bar. The evening began with a welcome by ICCT President George Visintin and continued with an address by Deputy Mayor Joe Pantalone. The dinner included presentations on new opportunities available in the Italian food sector market by Luca Pierotti and Vincenzo D'Alessandro of Fiera Milano International. Giorgio Basaglia, who is a board member of Fiera Milano also spoke.
Two well-known members of Toronto's Italian community were recently honoured by the Italian government. Real estate developer and lawyer Joseph Sorbara was awarded the title of Commendatore al Merito; Mike Di Donato, president of FAEMA, received the title Knight of the Order of the Star of Italian Solidarity; Eligio Paris, President of Ital Florist, received a knighthood. The Italian Chamber of Commerce of Toronto would like to congratulate both men and thank them for their great contributions to the community over the years.
Invest Toronto: Corrado Paina nel CdA Il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Toronto, Corrado Paina, è stato nominato, da parte del Consiglio comunale della Città di Toronto, membro del Consiglio di Amministrazione della nuova Invest Toronto. Secondo i promotori, "Invest Toronto darà la possibilità al settore privato di promuovere Toronto come opportunità di investimento, grazie alla realizzazione di missioni commerciali e di coordinamento con governi e imprese". Il Consiglio di Amministrazione è composto principalmente da privati, il cui ruolo sarà quello di fornire consulenza per promuovere nuovi lavori e lo sviluppo commerciale. Il nuovo Consiglio, formato da 15 persone, comprende alcune tra le persone più illustri della Città, come il Sindaco David Miller (Presidente), il Consigliere Comunale Kyle Rae (Responsabile per lo sviluppo economico) e Mike Williams (Direttore Generale per lo sviluppo economico, la cultura e il turismo).
Da Udine, per fare affari in Canada
La Camera di Commercio di Udine e la Camera di Commercio Italiana di Toronto stanno unendo le forze per presentare, il 25 e 26 maggio, alcuni vini italiani ad agenti autorizzati dell’Ontario. Dodici aziende vitivinicole si incontreranno, infatti, ad un meeting B2B di 2 giorni. Il 25 maggio si svolgerà poi, sempre a Toronto, una speciale degustazione da parte dei 12 migliori produttori di vini del Friuli in occasione dell’evento promosso dalle “Famee Furlane”. L’1 e il 2 giugno la delegazione di Udine ritornerà per una serie di incontri con 15 aziende che rappresentano il mercato dei settori agroalimentare, arredamento e meccanica. La Camera di Commercio Italiana a Toronto fornirà una panoramica del settore, del mercato canadese e coordinerà gli incontri istituzionali per la delegazione.
INCOMING DELEGATIONS FROM UDINE The Chamber of Commerce of Udine and the ICCT are joining forces on May 25 and 26 to introduce Italian wines to authorized Ontario agents. 12 wine companies will conduct B2B meetings over the two days and on May 25 there will be a special trade tasting of wines at the Famee Furlane in Toronto by 12 of Friuli's top producers. On June 1 and 2 Udine will return for a series of meetings for 15 companies representing the food, furniture and mechanics sectors. Each of the companies will conduct B2B meetings and visit potential counterparts in their respective sectors. The ICCT will give all the delegates an overview of each sector in the Canadian market and coordinate institutional meetings for the heads of the delegation.
INVEST TORONTO: CORRADO PAINA ELECTED AS A BOARD MEMBER Paina was also in the news thanks to his confirmation by Toronto City Council as a board member of the newly minted Invest Toronto. According to City Hall, "Invest Toronto, will engage the private sector in promoting Toronto as an investment opportunity through marketing, conducting trade missions and coordinating with other governments and business." The board is made up primarily of private citizens whose role will be to advise City Council on initiatives to attract new jobs and substantial new commercial development. The new 15 person board of directors includes some of the city's brightest lights. They are: Mayor David Miller, Chair; Councillor Kyle Rae, Chair of Council’s Economic Development Committee; Mike Williams, General Manager of Economic Development, Culture and Tourism.
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L’Italia deve “intercettare” i capitali russi L’attrattività: figlia diretta della competitività di un Paese
Editoriale di Rosario Alessandrello Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa
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urante la missione del Sistema Italia in Russia dell’aprile scorso, sono stato invitato in un gruppo di lavoro a trattare il tema dell’attrattività dell’Italia per gli imprenditori russi. Molti sono stati i capitali russi che negli ultimi dieci anni sono arrivati in Europa, ma pochi quelli arrivati in Italia: perché? Eppure noi siamo secondi in Europa nell’interscambio, e praticamente primi nell’importazione dei prodotti russi. Prendiamo il caso della Germania. I prodotti tedeschi in Russia – sia per quantità, sia per distribuzione e logistica sul territorio russo – sono decisamente più presenti di quelli italiani; questo abitua le imprese e i consumatori russi a vivere “tedesco” più che “italiano”. Non sorprende, quindi, quando ci si accorge che molti giovani russi hanno fatto nascere un quartiere russo a Berlino, o aperto locali russi in diverse città della Germania. Il fatto che i capitali russi non riescano a diffondersi in Italia, lo si deve soprattutto alle difficoltà politico-burocratiche che esistono nel nostro Paese per far nascere e/o sviluppare gli insediamenti industriali, inclusa la disomogeneità dei comportamenti e delle norme vigenti nelle varie regioni italiane. D’altra parte, la stessa cosa avvenne dopo gli anni Sessanta, quando i capitali giapponesi arrivarono in Europa: pochi in Italia, tanti in Germania. E, sempre negli anni Sessanta, i capitali statunitensi per lo sviluppo dell’automobile in Europa andarono in Germania, ma non in Italia, perché politici e sindacati dovevano difendere il monopolio nascente della FIAT. Per lo stesso motivo, la chimica italo-statunitense della Edison di quegli anni andava “distrutta” per non disturbare la posizione dominante della Montecatini e quella nascente dell’Eni. Per non ripetere gli stessi errori del passato, l’Italia può ancora intercettare i capitali russi offrendo le condizioni per lo sviluppo in Italia di imprese miste, in grado di aiutare a sviluppare in Russia un manifatturiero, competitivo nel mondo, che si avvantaggi dei fattori oggi in Russia naturalmente competitivi quali i costi di tutte le materie prime, l’energia, i certificati dell’eco sistema. Il nostro Governo deve pertanto agire per avviare significativi quanto necessari cambiamenti nelle politiche pubbliche, al fine di modificare le condizioni competitive, attrarre investitori e conseguentemente migliorare la competitività del sistema Italia. Per competere efficacemente ogni sistema territoriale deve allora dotarsi di una missione, di una visione e di obbiettivi chiari, concreti e distintivi. Per vincere le difficoltà “burocratiche”, perché non far nascere in Italia qualche distretto di imprese italo-russe che sviluppino tecnologie e prodotti adatti al mercato russo ed europeo? Tentare non nuocerebbe.
Италия должна «перехватить» росcийские капиталы ходе экономической миссии Системы Италия в России в апреле с.г. я был приглашен к
Bобсуждению аргумента на тему привлекательности Италии для российских
предпринимателей. За последние десять лет в Европу было сделано большое количество инвестиций из России, однако объем инвестиций в Италию невелик, почему? К тому же наша страна – вторая в Европе по товарообмену, и - не будет преувеличением сказать – первая по объему импорта российской продукции. Возьмем в качестве примера Германию. Немецкие продукты – как по объему, так и по каналам сбыта и логистики, – присутствуют на российском рынке в большем количестве, нежели итальянские, этот факт приучает российских компаний и потребителей к «немецкой» модели, но не к «итальянской». Поэтому российские инвестиции и русский стиль жизни в Германии не сопоставим с ситуацией в Италии. По этой причине не удивляет факт существования русского квартала в Берлине, а также открытие русских заведений в разных городах Германии. Небольшой объем российских инвестиций в Италию прежде всего объясняется политикобюрократическими трудностями, существующими в нашей стране при открытии и/или развитии промышленных предприятий, а также неоднородностью работы и действующих норм в различных регионах Италии. С другой стороны, подобная ситуация наблюдалась после шестидесятых годов, когда в Европу был осуществлен большой объем японских инвестиций: мало в Италию, много в Германию.Тогда же американские инвестиции в развитие автомобильной индустрии были направлены в Германию, а не в Италию, в связи с тем, что политики и профсоюзы должны были защитить зарождающуюся монополию FIAT. По этой же причине для сохранения доминирующей позиции Montecatini и Eni итало-американское предприятие Edison не получило возможности для должного роста и развития. Во избежание прошлых ошибок Италия еще может привлечь российские капиталы, предложив условия для развития в Италии совместных предприятий.Такие итало-российские предприятия должны быть способны оказать содействие в развитии промышленности в России, и такое развитие представляется возможным при использовании благоприятных факторов, таких как низкие цены на первичное сырье, энергию и сертификаты экологической системы. Наше правительство должно принять меры по внесению необходимых изменений в государственную политику, с целью преобразования конкурентных условий, привлечения инвесторов и, как следствие, увеличения конкурентоспособности Италии. Для того, чтобы конкурировать на равных с любой территориальной системой, она нуждается в миссии, в определении четких и конкретных целей. Для победы над «бюрократическими» трудностями почему бы не создать в Италии территорию, на которой сосредоточены итало-российские предприятия по производству технологий и продукции для рынков России и Европы? Ведь можно же попытаться. èItalia
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AL DI LÀ DI MOSCA, OPPORTUNITÀ ANCHE NEL RESTO DEL PAESE, DA EKATERINBURG A KRASNODAR, A NOVO
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ra il 5 e il 9 aprile scorso, la Russia ha ospitato un’importante missione di sistema organizzata da Confindustria in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) e l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), alla quale hanno preso parte circa novecento delegati di oltre cinquecento aziende e banche italiane. La delegazione italiana è stata guidata dal Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, e dai Presidenti di Confindustria Emma Marcegaglia, di ICE Umberto Vattani, e dell’ABI Corrado Faissola. La missione, iniziata il 6 aprile a Mosca con seminari tecnici improntati su diverse tematiche, è proseguita il giorno successivo con il Business Forum “Italia-Russia” al quale hanno preso parte i vertici della Federazione Russa, tra cui il Premier Vladimir Putin, e della realtà politico-imprenditoriale italiana. A causa della tragedia abruzzese, il Primo Ministro italiano, Silvio Berlusconi, ha scelto di restare in Italia.
NON SOLO MOSCA. Nei giorni successivi, la delegazione si è suddivisa in base ai settori di interesse e ha toccato MICHELE diverse tappe. Gli imprenBRUSTIA d i to r i p re s en ti a S an Pietroburgo si sono concentrati su settori quali i beni di consumo, la tecnologia, la logistica e la cantieristica navale; a Ekaterinburg i settori di interesse sono stati macchinari e metalli; per Krasnodar sono stati selezionati gli imprenditori operanti nell’ambito dell’agroindustria e dei materiali da costruzione; la tappa di Novosibirsk, invece, si è concentrata sulle bio e nano tecnologie, sui macchinari per la lavorazione del legno e sui beni di consumo. La missione ha rappresentato un’occasione imperdibile per gli imprenditori italiani che hanno voluto cogliere le opportunità che la Russia offre oltre le cinta della capitale moscovita. UN’ECONOMIA IN MUTAMENTO. La mis-
sione non è stata solo occasione di incontro tra imprenditori italiani e russi: è stata anche un momento di confronto tra le realtà politiche dei due Paesi. Il Forum di Mosca, in particolare, ha rappresentato un momento importante in un periodo di forte cambiamento negli equilibri mondiali. In questa occasione, i vertici russi hanno lanciato un messaggio chiaro agli imprenditori e alle autorità italiane presenti: la Russia si sta avviando verso una maggiore autonomia produttiva, sforzandosi di rafforzare la produzione di beni di consumo e incrementando il “Made in Russia”. Questo messaggio ha generato una certa perplessità nella folta cerchia di imprenditori italiani. Non è però il caso di allarmarsi: il progetto è da tempo nell’agenda dei ministri russi che vorrebbero riconvertire l’economia del Paese, votata all’export di materie prime e all’acquisto di prodotti finiti, in quella di una solida nazione dalla produzione industriale competitiva con i mercati europei. Fino ad oggi l’Italia ha fornito alla Russia ciò di cui essa necessitava fortemente: prodotti di ogni genere che rispecchiassero lo stile italiano e la creatività, grazie alla quale i russi han-
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Il Made in Italy conquisterà la “nuova Russia” L’ECONOMIA RUSSA STA PRENDENDO UNA NUOVA DIREZIONE, MA I LEGAMI TRA I NOSTRI DUE PAESI SONO SOLIDI, E LO STILE E LA CREATIVITÀ ITALIANA NON PERDERANNO TERRENO. PER ALTRI SETTORI, PERÒ, IL CAMMINO POTREBBE ESSERE PIÙ DIFFICOLTOSO, E IL SISTEMA ITALIA SI DEVE PREPARARE PER QUESTA NUOVA SFIDA di Michele Brustia, Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-Russa no imparato ad amare il Made in Italy. Probabilmente la moda, il design, la tecnologia, resisteranno all’urto della nuova direzione intrapresa dall’economia russa; per altri settori, invece, il cammino sarà più difficoltoso. QUALE IL FUTURO DEL MADE IN ITALY SUL MERCATO RUSSO? Il 2008 si è chiuso con
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AR, A NOVOSIBIRSK. E LA RECENTE MISSIONE GUIDATA DAL MINISTRO SCAJOLA L’HA DIMOSTRATO
НЕ ТОЛЬКО МОСКВА, ТЕПЕРЬ И ДРУГИЕ РОССИЙСКИЕ ГОРОДА, ТАКИЕ КАК ЕКАТЕРИНБУРГ, КРАСНОДАР, НОВОСИБИРСК. НЕДАВНЯЯ ЭКОНОМИЧЕСКАЯ МИССИЯ ВО ГЛАВЕ С МИНИСТРОМ СКАЙОЛА СЛУЖИТ ТОМУ ДОКАЗАТЕЛЬСТВОМ
«Made in Italy» готов к покорению «новой России» период с 5 по 9 апреля с.г. в России состоялся визит итальянской экономической миссии, организованной Конфиндустрией (Всеобщая конфедерация итальянских промышленников) в сотрудничестве с Институтом внешней торговли Италии (ИЧЕ) и Ассоциацией банков Италии (АБИ), в которой приняли участие около 900 делегатов, представляющих более чем 500 итальянских предприятий и банков. Итальянскую делегацию возглавили Министр экономического развития Италии Клаудио Скайола, Президент Конфиндустрии Эмма Марчегалья, Президент ИЧЕ Умберто Ваттани и Президент АБИ Коррадо Файссола. 6 апреля в Москве были проведены тематические семинары, на следующий день состоялся Экономический Форум «Италия-Россия», в рамках которого прошли встречи на высшем уровне при участии главы Правительства РФ Владимира Путина, а также высокопоставленных лиц и представителей предпринимательских кругов Италии. Предполагаемое участие премьер-министра Италии Сильвио Берлускони не состоялось из-за случившегося накануне землетрясения в регионе Абруццо. НЕТОЛЬКО МОСКВА. В остальные дни делегация разделилась по сферам интересов. Санкт-Петербург посетили предприниматели, специализирующиеся в следующих отраслях: товары народного потребления, высокие технологии, логистика, судостроение; встреча в Екатеринбурге была посвящена вопросам металлургической отрасли и машинного оборудования; в Краснодаре собрались предприниматели агропромышленного комплекса и строительных материалов; в Новосибирске были обсуждены вопросы, касающиеся биотехнологий и нанотехнологий, деревообрабатывающего оборудования, а также товаров народного потребления.Таким образом, итальянские предприниматели получили уникальный шанс использовать возможности, которые им предоставила Россия и за пределами своей столицы. ИЗМЕНЕНИЕ ЭКОНОМИЧЕСКОГО КУРСА. Цель данной миссии заключалась не только в организации встреч между российскими и итальянскими предпринимателями: большое значение имело также обсуждение политической ситуции двух стран. В частности, проведение в Москве Форума, состоявшегося в период, ознаменованный кардинальными изменениями в мире, имеет особую значимость. На состоявшихся в рамках форума встречах итальянские предприниматели и органы власти были информированы о планируемых переменах в российской экономике: Россия взяла курс на бó льшую производственную самостоятельность, поставив целью рост производства товаров народного потребления, тем самым способствуя развитию «Made in Russia».Такая новость послужила поводом для беспокойства итальянских предпринимателей.Тем не менее, на это нет причины: уже давно в планах российского правительства значится преобразование российской экономики, в настоящее время ориентированной на экспорт первичного сырья и приобретение конечной продукции, в экономику, характеризуемую высоким уровнем промышленного производства, способную составить конкуренцию рынкам Европы. До сегодняшнего дня Италия поставляла в Россию продукцию, в которой она нуждалась: это разные виды товаров, которые отождествлялись с итальянским стилем и креативностью, и благодаря которым русские научились любить «Made in Italy». Вероятно, такие отрасли, как мода, дизайн, высокие технологии будут по-прежнему востребованы в условиях меняющейся российской экономики; для других отраслей завоевание российского рынка может стать непростой задачей. КАКИМ БУДЕТ БУДУЩЕЕ «MADE IN ITALY» НА РОССИЙСКОМ РЫНКЕ? В 2008 году объем двусторонней итало-российской торговли вырос на 11% по сравнению с 2007 годом и составил 26,6 млрд евро, несмотря на то, что в последние 4 месяца было отмечено резкое сокращение объемов торговли. Настоящая торгово-экономическая ситуация демонстрирует взаимную дополняемость между Италией и Россией, и именно этот фактор является определяющим в успешном сотрудничестве двух стран. Нельзя исключить и тот факт, что в будущем это равновесие может претерпеть изменения, и Италия должна будет использовать предложенные такими изменениями возможности.Тем не менее, необходимо учитывать историческое взаимодействие двух стран, которое не прекратилось и в момент политико-экономического кризиса. Культура, искусство, торговля, различного рода учреждения: Италия и Россия никогда не прекращали ведение диалога на разных уровнях, на протяжении веков создавая «шедевры искусства и бизнеса». Итало-РоссийскаяТорговая Палата и Фонд «Центр развития итало-российских отношений» свособствуют сохранению интенсивного взаимодействия между двумя странами как в торгово-экономической, так и культурно-институциональной сферах. Смешанная природа вышеуказанных структур делает возможным представить в равной степени итальянскую и российскую стороны, а также обеспечить принятие решений, удовлетворяющих интересы двух стран в условиях меняющейся экономики.
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un interscambio commerciale fra Italia e Russia pari a 26,6 miliardi di Euro e con una crescita di circa l’11% rispetto al 2007, tutto ciò nonostante il brusco rallentamento dell’ultimo quadrimestre. L’attuale panorama economico-commerciale descrive una situazione di complementarietà tra Italia e Russia, fattore determinante il consolidato successo dei loro rapporti. Probabilmente in futuro questo equilibrio muterà e l’Italia dovrà cogliere le opportunità insite in questo cambiamento, forte della sintonia con la Russia, che non è mai stata scalfita nemmeno nei momenti di crisi politicoeconomica. L’armonia tra i due Paesi che la Storia ci descrive sarà certamente una carta in più a favore dell’Italia. La cultura, l’arte, il commercio, le istituzioni: l’Italia e la Russia non hanno mai smesso di dialogare tra loro ad ogni livello creando nel corso dei secoli dei “capolavori di arte e di business” dall’equilibrio impeccabile. La Camera di Commercio Italo-Russa insieme alla Fondazione “Centro per lo Sviluppo dei Rapporti Italia-Russia”, rispecchia la necessità dei due Paesi di mantenere un costante, vivo interscambio sia sul fronte economico-commerciale, sia su quello culturale-istituzionale. La natura mista dei due enti rende possibile tale confronto tra la parte italiana e quella russa, facendo in modo che possano essere prese le decisioni più adatte ai cambiamenti in corso, nel pieno rispetto delle peculiarità e delle prerogative di entrambi i Paesi.
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NEWS RUSSIA
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
I Maestri dell’Avanguardia Russa in mostra a Como
La Camera di Commercio Italo-Russa “va in onda”
La settecentesca Villa Olmo di Como ospita, dal 4 aprile al 26 luglio 2009, un raffinato evento dedicato alle Avanguardie Storiche russe, in grado di ripercorrere le vicende di quella grande stagione artistica attraverso i capolavori di Vassily Kandinsky, Marc Chagall, Kazimir Malevič e Pavel Filonov. Curata da Sergio Gaddi ed Eugenia Petrova, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, col patrocinio e il contributo della Regione LombardiaAssessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, della Provincia di Como, della Camera di Commercio, della Fondazione Cariplo, del Corriere della Sera e di ACSM-AGAM, l’esposizione presenta 80 opere, tra olii, acquerelli, tempere e disegni, provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche russe, quali il Museo Nazionale di San Pietroburgo. La Fondazione “Centro per lo sviluppo dei Rapporti Italia Russia” ha accordato il proprio patrocinio alla mostra e offerto i propri supporti e disponibilità a promuovere l’evento presso le istituzioni pubbliche e private sia russe che italiane.
МАСТЕРА РУССКОГО АВАНГАРДА: ВЫСТАВКА В КОМО С 4 апреля по 26 июля 2009 года на вилле XVII века Ольмо пройдет знаменательное событие, посвященное российскому авангарду. Благодаря шедеврам Василия Кандинского, Марка Шагала, Казимира Малевича и Павела Филонова вы сможете окунуться в атмосферу этого художественного направления. Выставка, кураторами которой выступили Серджио Гадди и Евгения Петрова, была организована Советом по культуре мэрии Комо, под патронажем и при содействии Совета по
A partire da marzo, con cadenza mensile, la Camera di Commercio Italo-Russa collabora con con Next Television alla realizzazione di un breve spazio informativo. La nuova piattaforma televisiva, realizzata in versione bilingue, offre così
делам национально-культурных автономий региона Ломбардия, провинции Комо, Итало-Российской Торговой Палаты, Фонда Cariplo, периодического издания Corriere della Sera и ACSM-AGAM. На выставку представлено около 80 произведений, среди которых работы, выполненные маслом, акварелью, темперы, рисунки, привезенные из крупнейших российских музеев, таких как Национальный музей Санкт-Петербурга. Фонд «Центр развития итало-российских отношений» предоставил поддержку в организации выставки, а также выразил готовность оказать помощь в ее продвижении.
CCIR-Rosteck: siglato l’accordo di collaborazione Il 7 aprile scorso, in occasione della missione di ICE-ABI-Confindustria a Mosca, è stato formalizzato l’accordo di collaborazione tra la Camera di Commercio ItaloRussa e Rosteck (ente federale doganale russo), presso il Congress Center della capitale moscovita. L’accordo è stato firmato dal Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa, Rosario Alessandrello, e dal Direttore Generale di Rosteck, A.G.Povstjanyj. Hanno presenziato importanti personalità dell’imprenditoria italiana e russa. A partire da questa data, i Soci della Camera di Commercio Italo-Russa possono godere della consulenza di Rosteck tramite l’ufficio CCIR di Milano e gli altri sportelli in Italia.
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ИРТП-РОСТЭК: ПОДПИСАНО СОГЛАШЕНИЕ О СОТРУДНИЧЕСТВЕ 7 апреля с.г., по случаю проведения миссии ИЧЕ-АБИ-Конфиндустрии в Москве, было заключено соглашение о сотрудничестве между Итало-Российской Торговой Палатой и «Ростэк» (федеральное государственное унитарное предприятие), состоявшееся в Конгресс-центре Москвы. Соглашение было подписано Президентом Итало-Российской Торговой Палатой Розарио Алессандрелло и Генеральным Директором «Ростэк» А.Г. Повстяным, которые являются важными фигурами предпринимательских кругов Италии и России. Таким образом, члены Итало-Российской Торговой Палаты смогут получить квалифицированную поддержку от «Ростэк» непосредственно в офисе ИРТП, а также в других представительствах в Италии.
A Milano, omaggio a Go In occasione del duecentesimo anniversario della nascita (20 marzo 1809 – 20 marzo 2009) di Nikolaj Vasil’evic Gogol’, venerdì 20 marzo, la sede della Fondazione “Centro per lo Sviluppo dei rapporti Italia Russia” è stata scelta come luogo ideale per approfondire la vita, la storia e l’opera di uno fra i più celebri letterati russi del XIX secolo. A presiedere l’incontro, il Professor Fausto Malcovati , che ha introdotto ed illustrato la figura dello scrittore russo, e ha tenuto delle letture estratte dalla sua vasta opera. L’interpretazione dei testi è stata sostenuta da una sorta di quinta musicale realizzata al pianoforte dal Maestro Matteo Galli e interpretata dalla voce recitante di
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una rapida carrellata di novità su Italia e Russia: principali fatti economici e politici, eventi, fiere, curiosità, cultura. Non manca uno spazio dedicato alle attività promosse e realizzate dalla CCIR. Next Television (www.nexttelevision.ru) è un portale televisivo d’avanguardia, che offre un palinsesto di intrattenimento misto ad appuntamenti dedicati al lifestyle e al business italo-russo, creato con l’obiettivo di sviluppare gli interscambi economici e culturali fra l’Italia e la Russia.
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ИТАЛОРОССИЙСКАЯ ТОРГОВАЯ ПАЛАТА ВЫХОДИТ В ЭФИР С марта 2009 года Итало-Российская Торговая Палата осуществляет сотрудничество с Next Television, направленное на реализацию ежемесячного информационного выпуска. Новый телевизионный портал, выполненный на двух языках, содержит обзор новостей Италии и России: экономические и политические новости, различные мероприятия, выставки, интересные факты, культурные события. Отдельный раздел посвящен деятельности ИРТП. Next Television www.nexttelevision.ru представляет собой прогрессивный телевизионный портал, который предлагает вашему вниманию программу передач разного характера, посвященных стилю жизни и бизнесу двух стран. Данный портал создан с целью развития экономических и культурных отношений между Италией и Россией.
Bottega Veneta apre a Mosca Bottega Veneta ha inaugurato una nuova boutique nella rinomata Tretyakov Drive di Mosca, conosciuta come una delle più esclusive oasi di shopping del mondo. Il nuovo negozio si estende su una superficie di 120 metri quadrati e offre le collezioni di abbigliamento femminile, piccola pelletteria, borse, calzature, fine e fashion jewelry, oltre ad articoli da regalo per uomo. La boutique riflette il distintivo store concept di Bottega Veneta progettato dal Direttore Creativo Tomas Maier. Ogni elemento dell’arredo, dai tavoli in noce alle vetrine espositive e alle maniglie delle porte rivestite in pelle, è stato realizzato su misura. “Bottega Veneta – ha commentato lo stesso Tomas Maier – è stata accolta molto bene in Russia e siamo entusiasti di poter consolidare il nostro successo in questo Paese”.
ОТКРЫТИЕ БУТИКА BOTTEGA VENETA В МОСКВЕ В Москве состоялось официальное открытие бутика Bottega Veneta в Tretyakov Drive, известном во всем мире как один из эсклюзивных оазисов шоппинга. Новый бутик площадью 120 квадратных метров предлагает вашему вниманию коллекции женской одежды, аксессуары, сумки, обувь, драгоценности, а также подарочную продукцию для мужчин. Новое пространство Bottega Veneta – воплощение фирменного стиля, созданного креативным директором Томасом Майером. Все элементы интерьера – от ореховых столов до витрин и кожаных дверных ручек – изготовлены на заказ. «Bottega Veneta, - говорит Томас Майер, - была очень тепло принята в России, и мы рады возможности укрепить наш успех в этой стране».
Una vita tra le stelle
o a Gogol’ Silvia Santin. L’evento, organizzato in collaborazione con Le Voci della Città e con la partecipazione dell’Associazione Italia Russia, è stato inserito nell’ambito del festival Le Cinque Giornate di Milano, che prevedeva concerti, conferenze e percorsi d’arte dedicati all’Ottocento in Europa.
ПРАЗДНОВАНИЕ ГОДОВЩИНЫ ГОГОЛЯ В МИЛАНЕ По случаю двухсотой годовщины со дня рождения Николая Васильевича Гоголя (20 марта 1809 – 20 марта 2009) в пятницу 20 марта по адресу Фонда «Центр развития итало-российских отношений» состоялось мероприятие, посвященное жизни, истории и творчеству одного из величайших русских писателей XIX века. Встреча прошла под руководством профессора Фаусто Малковати, выступившего в докладом, а также зачитавшего отрывки из произведений Н.В.Гоголя. Чтение сопровождалось музыкальной квинтой на фортепиано в исполнении маэстро Маттэо Галли и Сильвии Сантин. Мероприятие, организованное при сотрудничестве с «Le Voci della Città » и при участии Ассоциации Италия Россия, входит в программу Фестиваля «Пять дней в Милане», который включает концерты, конференции и художественные встречи, посвященные европейскому Отточенто.
Lo scorso 3 aprile, il cosmonauta Serghey Zalietin è stato ospite del Civico Planetario “Ulrico Hoepli” di Milano per raccontare la sua esperienza “tra le stelle”: le sue visite alla stazione spaziale russa Mir e alla Stazione Spaziale Internazionale, e la
sua partecipazione a due missioni, durante le quali ha trascorso complessivamente quasi 3 mesi intorno al nostro pianeta. L’incontro, condotto da Paolo Amoroso, è stato l’occasione per scoprire come si vive e lavora nello spazio, ma anche per conoscere questo ambiente affascinante, da cui si possono ammirare la Terra e le stelle da una prospettiva unica. L’incontro è stato organizzato dal Comune di Milano, dal Civico Planetario di Milano, dalla Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia”, dall’Associazione Italia Russia Lombardia, dall’Associazione dei connazionali russi in Italia con il patrocinio del Consolato Generale della Federazione Russa a Milano.
ЖИЗНЬ СРЕДИ ЗВЕЗД 3 апреля с.г. космонавт Сергей Залетин стал гостем Планетария «Ulrico Hoepli» в Милане, где рассказал о своей жизни «среди звезд»: о космических полетах на борту орбитальной станции «Мир» и Международной Космической Станции, общая продолжительность которых составила пости 3 месяца. Встреча, прошедшая под руководством Паоло Аморозо, стала прекрасной возможностью для того, чтобы узнать о жизни и работе в космосе и поближе познакомиться с его завораживающей атмосферой. Встреча была организована мэрией Милана, Планетарием «Ulrico Hoepli», Фондом «Центр развития Итало-Российских отношений», Ассоциацией Италия Россия Ломбардия, Ассоциацией российских соотечественников в Италии, под патронажем Генерального Консульства РФ в Милане.
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Il Brasile torna ad attrarre gli investitori Una serie di indicatori economico-finanziari dimostra che il Paese rappresenta un’ottima occasione per coloro che vogliano investire all’estero Editoriale di Edoardo Pollastri Presidente della Camera di Commercio Italiana di San Paolo
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all’inizio dell’anno, la borsa brasiliana è quella che ha ottenuto la maggiore rivalutazione del pianeta e il Real è la moneta con la terza rivalorizzazione in relazione al dollaro. Se è vera che il mercato finanziario anticipa ciò che accadrà nei mesi successivi nell’economia reale, allora i brasiliani potranno avere qualche speranza in più dopo tante notizie negative. Il Direttore finanziario del settore del reddito variabile dell’Itaú–Unibanco, Walter Mendes, sottolinea la solidità del sistema finanziario, spiegando come nessuna banca sia fallita nel Paese in seguito alla crisi; inoltre, le istituzioni nazionali non erano esposte al mercato immobiliare degli Stati Uniti, dove la crisi ha avuto inizio. “Il Brasile gode di una relativa stabilità politica, adotta un cambio fluttuante ed ha un ampio spazio per ridurre il prime rate, diversamente da ciò che accade nella maggior parte dei Paesi”, spiega Roberto Serwaczak, presidente dei brokers della Citybank in Brasile. Proprio questa combinazione ha fatto sì che, nelle ultime settimane, l’investitore straniero tornasse a comprare azioni di imprese brasiliane. Tuttavia c’è chi, malgrado i numeri favorevoli e le previsioni ottimistiche, suggerisce un comportamento più pacato. Secondo importanti economisti, infatti, non si può dire che la tendenza al miglioramento sia reale: è una possibilità. Il futuro dipende dalla capacità di ripresa del sistema economico americano, e dalle sue conseguenze sulle economie strettamente collegate al mercato statunitense. Detto questo, tutt’oggi il Brasile rappresenta un’ottima occasione per coloro che vogliano investire all’estero, perché la sua struttura economica e le grandi potenzialità solo parzialmente espresse lo rendono una delle probabili potenze economiche del prossimo decennio. Ricordiamo, inoltre, che il Brasile è annoverato all’interno del cosiddetto BRIC (Brasile Russia India Cina), che indica i Paesi emergenti più promettenti nello scenario mondiale. Secondo alcuni analisti, infatti, l’economia brasiliana è quella che presenta maggiori possibilità di sviluppo dopo la Cina. Ciò è avvalorato dal fatto che sempre più banche (vedi ABN AMRO) stanno immettendo sul mercato finanziario prodotti che investono esclusivamente nei Paesi BRIC. Che lo si voglia credere o no, il futuro è già presente in questo Paese. EDITORIAL
O Brasil volta a atrair investidores Uma série de indicadores econômico-financeiros demonstra que o País representa uma ótima oportunidade para quem quer investir no exterior esde o início deste ano, a bolsa brasileira foi aquela que obteve a maior valorização do planeta, e o Real tornou-se a terceira moeda mais valorizada em relação ao dólar. Se for verdade que o mercado financeiro antecipa tudo o que acontecerá nos próximos meses, na economia real, os brasileiros poderão ter alguma esperança a mais, após tantas notícias negativas. O Diretor financeiro do setor de renda variável do Itaú-Unibanco, Walter Mendes, enfatiza a solidez do sistema financeiro, explicando como nenhum banco tenha falido no país após a crise; além disso, as instituições nacionais não estavam expostas ao mercado imobiliário dos Estados Unidos, onde a crise teve seu início. “O Brasil tem uma relativa estabilidade política, adota um câmbio flutuante e possui um amplo espaço para reduzir o prime rate, diferentemente do que acontece na maioria dos países”, explica Roberto Serwaczak, presidente dos corretores do Citybank no Brasil. Foi justamente esta combinação que fez com que, nas últimas semanas, os investidores estrangeiros voltassem a comprar ações de empresas brasileiras. Todavia, há quem, apesar dos números favoráveis e das previsões otimistas, sugere um comportamento mais pacato. De fato, segundo importantes economistas, não se pode dizer que a tendência ao melhoramento seja real: é uma possibilidade. O futuro depende da capacidade de reação do sistema econômico americano e de suas consequências sobre as economias estreitamente vinculadas ao mercado americano. Com isto, hoje o Brasil representa uma ótima oportunidade para quem quer investir no exterior, porque a sua estrutura econômica e os grandes potenciais apenas parcialmente declarados, o torna uma das prováveis potências econômicas da próxima década. Também lembramos, que o Brasil faz parte do, assim denominado, BRIC (Brasil, Rússia, Índia e China), que indica os países emergentes mais promissores no cenário mundial. Conforme alguns analistas, a economia brasileira é aquela que apresenta maiores possibilidades de desenvolvimento depois da China. Isto é confirmado pelo fato de que, cada vez mais bancos (como o ABN AMRO) estão emitindo no mercado financeiro produtos que investem exclusivamente em países da área BRIC. Acreditem ou não, o futuro já está presente neste país.
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Dal Piemonte in missione nel Minas Gerais LA DELEGAZIONE PIEMONTESE HA PROGRAMMATO CON LA CAMERA ITALO-BRASILIANA ED IL GOVERNO DI MINAS UNA MISSIONE PER IL 2010
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al 7 al 12 maggio scorso, una delegazione tecnica della Regione Piemonte è stata a Belo Horizonte per prendere parte ad una serie di incontri con il Governo di Minas e con la Camera Italo-Brasiliana di Commercio di Minas Gerais – tra l’altro sede dell’Antenna della Regione Piemonte in Brasile. La delegazione era composta da Giulia Marcon, Responsabile Settore Affari Internazionali della Regione Piemonte, e da Massimo Lapolla, dell’Assessorato Università, Ricerca, Innovazione e Internazionalizzazione. Diverse le tematiche al centro dei colloqui: scambi di studenti, ricercatori e docenti universitari (anche nell’ambito del Programma di Collaborazione in Scienza, Tecnologia e Istruzione Superiore, firmato tra il Governo di Minas e la Regione Piemonte); collaborazioni di carattere politico e sociale; progetti di cooperazione, scambi di know-how. Uno dei principali obiettivi della visita è stata la preparazione di un programma di interscambio di studenti che porterà a Belo Horizonte, nel mese di luglio, alcuni giovani piemontesi per un mese di studi e visite tecniche sulle energie rinnovabili. In particolare, lo scorso 11 maggio, la delegazione ha incontrato il Presidente della Camera Italo-Brasiliana, Giacomo Regaldo, il Vice-presidente, Alberto Medioli, e alcuni rappresentanti del Governo di Minas. Obiettivo dell’incontro, discutere i primi passi affinché una grande missione della Regione Piemonte venga a Belo Horizonte nei primi mesi del 2010 . Nel corso della missione saranno organizzati, oltre ad incontri d’affari tra imprese piemontesi e brasiliane, anche alcuni seminari finalizzati a promuovere settori di eccellenza dei due Paesi. Per il Presidente Regaldo, i vari accordi e partnership firmati tra Minas Gerais e Piemonte devono avere continuità; “per questo è necessario stringere ancora di più i rapporti, realizzare eventi che promuovano il dialogo tra governo, settore privato e università, consolidando l’idea che Minas diventi un ‘ponte d’Europa’ per l’America Latina”. www.italiabrasil.com.br
Minas Gerais recebe missão do Piemonte
dia 11 de maio a delegação se reuniu com o Presidente da Câmara Ítalo-brasileira, Giacomo Regaldo, com o Vicepresidente, Alberto Medioli e com representantes do Governo de Minas. Este encontro foi fundamental para seA delegação piemontesa programou com a rem decididos os primeiros passos para que uma grande Câmara Ítalo-brasileira e o Governo de missão da Região Piemonte venha a Belo Horizonte nos Minas Gerais uma missão para 2010 primeiros meses de 2010. Esta missão, além de promontre os dias 07 e 12 de maio de 2009 uma Dele- ver encontros de negócios entre empresas piemontesas gação Técnica da Região Piemonte esteve em Be- e brasileiras, trará seminários e também promoverá os lo Horizonte para cumprir uma agenda de encon- setores de excelência dos dois países. Segundo o Presitros institucionais com o Governo de Minas e também re- dente da Câmara Ítalo-brasileira, Giacomo Regaldo, os alizar encontros de trabalho com a Câmara Ítalo-bra- vários acordos e parcerias firmados entre Minas Gerais e sileira de Comércio de Minas Gerais, que é a Ante- Piemonte devem ter continuidade “para isso é necessána da Região Piemonte no Brasil. A Delegação foi com- rio estreitar ainda mais as relações e realizar eventos que posta pela Dra. Giulia Marcon, Responsável pelo Setor de promovam o entrosamento entre o governo, o setor priAssuntos Internacionais do Governo do Piemonte e pelo vado e também as universidades, consolidando a idéia Dr. Massimo Lapolla, Assistente do Secretário de Ino- de que Minas se torne uma ponte da Europa para a vação, Pesquisa e Universidade do Piemonte. América Latina”. Diversos foram os temas em pauta: intercâmbio de estudantes, pesquisadores e docentes universitários (ProCAMERA ITALO-BRASILIANA DI grama de Colaboração em Ciência, Tecnologia e Ensino COMMERCIO, INDUSTRIA E Superior, assinado entre o Governo de Minas e o GoverARTIGIANATO DI MINAS GERAIS no do Piemonte); colaborações de caráter político e soRua Piauí, 2019 - 5º piano - Funcionários cial; projetos de cooperação e troca de know-how. Um 30150-321 Belo Horizonte (MG) dos principais objetivos da visita foi a preparação de um Tel. +55.31.3287.2211 / 31.3287.5191 Fax: +55.31.3287.2212 programa, que trará para Belo Horizonte, em julho, aluinfo@italiabrasil.com.br - www.italiabrasil.com.br nos piemonteses para um mês de estudos e visitas técnicas com o foco em energias renováveis. Na manhã do
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La CCIRS a fi aziende, al c business
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a Camera di Commercio Italiana del Rio Grande do Sul – Brasile ha messo in campo una serie di strumenti per essere maggiormente incisiva sul territorio in cui opera e a favore delle aziende a cui offre i propri servizi. Uno strumento molto importante è rappresentato dalle Antenne Italia & Rio Grande do Sul - Brasile, che permettono una presenza capillare della CCIRS nelle città economicamente più importanti del Rio Grande do Sul, presso locali Associazioni e Camere di Commercio. Le Antenne Italia captano e trasmettono le esigenze degli imprenditori italiani e riograndensi, successivamente elaborate per promuovere affari, assistenza e consulenza. Ad esse, si affiancano le Antenne Brasile & Italia in Italia, speculari alle Antenne Italia & Rio Grande do Sul - Brasile, che costituiscono una rete di contatti con il Brasile per le
A CCIRS ao lado das empresas, ao centro dos negócios Os instrumentos que a Câmara coloca à disposição das PME´s italianas e brasileiras para satisfazer completamente suas solicitações e exigências
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Câmara de Comércio Italiana Rio Grande do Sul – Brasil estruturou uma série de instrumentos integrados para uma presença territorial mais incisiva e a favor das empresas a quem oferece os seus serviços. Um instrumento importante é representado pelas Antenne Italia & Rio Grande do Sul - Brasile, que permitem uma presença capilar da CCIRS nas cidades economicamente mais importantes do Rio Grande do Sul, junto às locais Associações e Câmaras de Comércio. As Antenas Italia captam e transmitem as exigências dos empresários italianos e riograndenses, sucessivamente elaboradas para promover negócios, assistência e consultoria. A esse fim juntam-se as Antenne Brasile & Italia in Italia, especulares às Antenne
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“Rio + Design” l’appuntamento è a Milano
a fianco delle al centro del s GLI STRUMENTI CHE LA CAMERA METTE A DISPOSIZIONE DELLE PMI ITALIANE E BRASILIANE PER SODDISFARE AL MEGLIO LE LORO RICHIESTE ED ESIGENZE
PMI italiane. Altro strumento veramente efficace è il Desk Assistenza CCIRS, che raccoglie e gestisce le richieste delle aziende, coordina i servizi di assistenza e consulenza nella fase iniziale del contatto delle imprese nel processo di internazionalizzazione, operando attraverso informazioni ed analisi, matching, studi e ricerche. Il Desk si avvale anche del Sistema Integrato Sinergon, che offre la più completa gamma di servizi in grado di soddisfare ogni esigenza aziendale, in sinergia con specialisti esterni selezionati e coordinati dalla CCIRS. Sinergon è un sistema dinamico di risposta a tutti i problemi delle aziende, con soluzioni studiate per ogni specifico caso, frutto della nostra lunga esperienza diretta. www.ccirs.com.br
Italia & Rio Grande do Sul - Brasile, que constituem uma rede de contatos com o Brasil paras as PME´s italianas. Outro instrumento eficaz é o Desk Assistenza CCIRS, que recebe e gerencia as solicitações das empresas, coordena os serviços de assistência consultoria na fase inicial do contato das empresas no processo de internacionalização, operando através de informações e análises, matching, estudos e pesquisas. O Desk se insere também no nosso Sistema Integrado Sinergon, que oferece a mais completa gama de serviços em condições de satisfazer cada exigência empresarial, em sinergia com especialistas externos selecionados e coordenados pela CCIRS. Sinergon é um sistema dinâmico de resposta a todos os problemas das empresas, com soluções analisadas por cada específico caso, fruto da nossa longa experiência direta.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA RIO GRANDE DO SUL BRASILE Avenida Cristovão Colombo, 2240, Complesso 801 Palazzo Unicenter - Zona Floresta 90560-002 Porto Alegre (RS) Tel. +55.51.32754575 - Fax +55.51.32754555 desk@ccirs.com.br - www.ccirs.com.br
UNA MOSTRA, A PALAZZO AFFARI AI GIURECONSULTI, PER RACCONTARE LA CREATIVITÀ E I GRANDI PROTAGONISTI DEL DESIGN DI RIO DE JANEIRO
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n occasione della 43ª edizione del Salone del Mobile, il meglio della creatività carioca è sbarcata a Milano per l’esposizione “Rio + Design”, ospitata dal 22 al 27 aprile presso Palazzo Affari ai Giureconsulti. In tutto, più di cinquanta opere di 22 premiati designer, tra grandi maestri e nuovi talenti. Tra questi, Sérgio Rodrigues, uno dei padri del mobile moderno brasiliano, Guto Indio da Costa, Antônio Bernardo, Mendes Hirth, Fred Gelly, Jaakko Tamela, Claudia Moreira Salles, Taciana de Abreu e Silva, Marcela Albuquerque, Carlos Simas, Marcos Oliva, Thiago Maia, Carlos Alcantarino, Fernando Jaeger, Angela Carvalho, TT Leal. Promossa dalla Segreteria di sviluppo economico, energia, industria e servizi dello stato di Rio de Janeiro (Sedeis), in collaborazione con il Sebrae/RJ, la Camera di Commercio Italiana di Rio de Janeiro, il Consolato del Brasile a Milano, la Camera di Commercio di Milano, Promos Milano, CasaShopping e la compagnia aerea di bandiera brasiliana TAM, la mostra ha così portato nel cuore del capoluogo lombardo una delle eccellenze di Rio de Janeiro: come tiene infatti a sottolineare Dulce Ângela Procópio de Carvalho, Sottosegretario allo Sviluppo Economico dello Stato brasiliano, “Rio de Janeiro conta oggi 450 studi di design, alcuni dei quali di grandi dimensioni, e con un crescente portafoglio di clienti all’estero. La qualità del design di Rio si riflette nella quantità di importanti premi internazionali ottenuti dai nostri designer. Da qui, il valore di questa iniziativa”. Le fa eco Sergio Malta, Direttore Sovrintendente del Sebrae/RJ: “La presenza degli artisti di Rio de Janeiro al Salone Internazionale del Mobile di Milano si proponeva di identificare nuove opportunità e promuovere maggiormente l’interscambio di affari tra aziende e designer di Rio de Janeiro e designer italiani. Ci auguriamo che questa iniziativa possa ispirare nuove partnership”. www.camaraitaliana.com.br
“Rio + Design” – Acontece em Milão
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or ocasião da 43° edição do Salone del Móbile, o melhor da criatividade “carioca” desembarcou em Milão para a exposição “Rio + Design”, realizada entre os dias 21 e 27 de abril no Palazzo Affari ai Giureconsulti. Entre grandes mestres e novos talentos participaram da Mostra, mais de cinquenta obras de 22 designers premiados, entre os quais podemos citar: Sérgio Rodrigues, um dos criadores do moderno Movél Brasileiro, Guto Indio da Costa, Antônio Bernardo, Mendes Hirth, Fred Gelly, Jaakko Tamela, Claudia Moreira Salles, Taciana de Abreu e Silva, Marcela Albuquerque, Carlo Simas, Marcos Oliva, Thiago Maia, Carlos Alcantarino, Fernando Jaeger, Ângela Carvalho, TT Leal. Promovida pela Secretária de Estado de Desenvolvimento Econômico, Energia, Indústria e Serviços (Sedeis), pelo Sebrae/RJ, Apex Brasil, com o apoio e colaboração da Câmara Italo Brasileira de Comércio e Indústria do Rio de Janeiro, do Consulado do Brasil em Milão, da Câmara de Comércio de Milão e da Promos Milano, do CasaShopping e da Companhia Aérea Brasileira TAM, a Mostra levou à capital da Lombardia uma das excelências do Rio de Janeiro. Como afirma Dulce Ângela Procópio de Carvalho, Subsecretária de Desenvolvimento Econômico, Ener-
gia, Indústria e Serviços do Estado do Rio de Janeiro, “Rio de Janeiro mais de 450 Studios de design, alguns de grandes dimensões e que tem conseguido um crescimento considerável de clientes no exterior. A qualidade do design do Rio se reflete na quantidade de importantes prêmios internacionais obtidos pelos nossos designers. Assim, demonstrando o valor e a importância dessa iniciativa. O Dr. Sergio Malta, diretor superintendente do Sebrae/RJ conclui: “A presença desses artistas do Rio de Janeiro por ocasião do Salão Internacional do Móvel, tem por objetivo identificar novas oportunidades e promover maior intercâmbio de negócios entre empresas e designers brasileiros e italianos e desejamos que essa iniciativa possa incentivar novas parcerias”.
CÂMARA ÍTALO-BRASILEIRA DE COMÉRCIO E INDÚSTRIA LTDA Av. Graça Aranha, 1/6º andar cep: 20030-002 - Rio de Janeiro (RJ) Tel: +55.21.2262-9141/21.2262-2996/2563-4100 Fax: +55.21.2262-2998 info@camaraitaliana.com.br - www.camaraitaliana.com.br
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
A Roma, “Il Brasile attraverso i suoi artisti” Una finestra sul Brasile e l’arte brasiliana, a partire da Candido Portinari, d’origine vicentina ma nato nel 1903 nella Fazenda di caffè Santa Rosa, nello Stato di San Paolo. L’Ambasciata del Brasile a Roma, in collaborazione con l’ILA (Istituto LatinoAmericano di Roma), ha infatti deciso di ospitare la mostra “Il Brasile attraverso i suoi artisti”. Un grande evento in cui le opere di nove fra i più importanti pittori del Paese, ognuno dallo stile differente, illustrano la diversità del paesaggio brasiliano: dalla lussureggiante vegetazione della giungla ai colori vibranti dei fiori tropicali, dagli agglomerati urbani al crogiuolo di razze, e ancora i festival folcloristici, le tradizioni, i riti e i miti della propria terra, di cui Portinari fa parte a pieno titolo. Il risultato è un percorso ricco e completo dell’arte brasiliana del XX secolo: un dialogo permanente tra le sue radici mediterranee e le avanguardie europee che non smette di sorprendere.
EM ROMA, “O BRASIL ATRAVÉS DE SEUS ARTISTAS” Uma janela sobre o Brasil e a arte brasileira, a começar por Candido Portinari, cuja origem é de Vicenza, nascido em 1903 na Fazenda de café Santa Rosa, no estado de São Paulo. A Embaixada do Brasil em Roma, com a colaboração do ILA (Instituto Latino-Americano de Roma), decidiu sediar a mostra “O Brasil através de seus artistas”. Um grande evento, no qual as obras de nove dos mais importantes pintores do país, cada um com um estilo diferente, ilustra a diversidade das paisagens brasileiras: da vigorosa vegetação da floresta às cores vibrantes das flores tropicais, dos aglomerados urbanos à mestiçagem das raças e, ainda o festival folclórico, as tradições, os rituais e os mitos da própria terra, da qual Portinari faz parte com grande orgulho. O resultado è um percurso rico e completo da arte brasileira durante o século XX: um diálogo permanente entre as suas raízes mediterrâneas e as vanguardas européias que não param de surpreender.
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Aprile ricco di novità per TAM Airlines Nel mese di aprile, TAM Airlines ha iniziato ad operare 34 nuovi voli tra l’Aeroporto di Santos Dumont, Rio de Janeiro, e sette capitali nazionali: Aracaju, Belo Horizonte (Confins), Brasilia, Curitiba, Recife, Salvador e Vitoria. Questi 17 voli giornalieri sono stati autorizzati nell’ambito di un processo di estrazione a sorte per time slot detenuti dall’ANAC (Agenzia nazionale di aviazione civile) per la gestione operativa dei voli senza restrizioni di destinazione da Santos Dumont, e si vanno ad aggiungere ai 31 voli navetta regolari e giornalieri tra Rio e San Paolo. Venerdì 17 Aprile TAM ha operato i primi voli, lasciando l’Aeroporto Santos Dumont in direzione di Recife e Salvador. I voli per le altre cinque destinazioni – Aracaju, Belo Horizonte, Brasilia, Curitiba, Recife, Salvador e Vitoria – con partenza da Santos Dumont sono stati invece effettuati a partire dal 27 aprile.
ABRIL, CHEIO DE NOVIDADES DA TAM AIRLINES Em abril, a TAM Airlines passou a operar com mais 34 novos voos entre o Aeroporto de Santos Dumont, no Rio de Janeiro, e sete capitais nacionais: Aracajú, Belo Horizonte (Confins), Brasilia, Curitiba, Recife, Salvador e Vitória. 17 voos diários foram autorizados através de um sorteio por time slot da ANAC (Agência Nacional de Aviação Civil)
para a gestão operacional dos voos sem restrições de destino partindo de Santos Dumont, e foram acrescentados aos 31 voos domésticos regulares e diários entre Rio e São Paulo. Em 17 de abril, a TAM efetuou os primeiros voos, deixando o Aeroporto Santos Dumont em direção à Recife e Salvador. Os voos para os outros cinco destinos – Aracajú, Belo Horizonte, Brasilia, Curitiba e Vitória – partindo de Santos Dumont operam desde 27 de abril.
Sapori italiani per Restaubar Show 2009 Era presente anche la Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria e Agricoltura di San Paolo all’edizione 2009 di Restaubar Show, il più importante ed esclusivo appuntamento di business del Brasile dedicato ai ristoratori e ai gestori di bar, che si è svolto dal 27 al 29 aprile a San Paolo. La manifestazione ha rappresentato un’occasione di prestigio per presentare i sapori del Mediterraneo in Brasile, con un occhio di riguardo, naturalmente, alle eccellenze Made in Italy. Proprio in tal senso si inserisce l’iniziativa organizzata con Sienna Interlink per promuovere, per il secondo anno, un omaggio ai maestri della gastronomia italiana in Brasile. Ma non solo. La Camera ha infatti animato lo Spazio Italia da essa organizzato, attraverso esposizioni di prodotti, degustazioni e lezioni di “Dieta Mediterranea”. Un’occasione importante per far apprezzare ancor più i nostri sapori in questo importante mercato.
SABORES ITALIANOS NO RESTAUBAR SHOW 2009 A Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio, Indústria e Agricultura de São Paulo também esteve presente à edição 2009 do Restaubar Show, o mais importante e exclusivo encontro de negócios do Brasil dedicado aos proprietários de restaurantes e bares, de 27 a 29 de abril, em São Paulo. A manifestação representou uma ocasião de prestígio para apresentar os sabores do Mediterrâneo no Brasil, com uma atenção voltada,
produtos, degustações e aulas de “Dieta Mediterranea”. Uma ocasião importante para apreciar ainda mais os sabores italianos neste importante mercado. naturalmente, às excelências do Made in Italy. Neste contexto, se inseriu uma iniciativa organizada com a Sienna Interlink para promover, pelo segundo ano, uma homenagem aos mestres da gastronomia italiana no Brasil. Além disso, a Câmara Italiana de São Paulo, através de seu stand “Spazio Italia”, animou o evento com exposições de
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José Viegas Filho nuovo Ambasciatore del Brasile in Italia Cambio di guardia a Palazzo Pamphilj: José Viegas Filho, ambasciatore uscente a Madrid, è stato infatti nominato Ambasciatore del Brasile in Italia al posto di Adhemar Gabriel Bahadian, entrato in carica tre anni fa. Nato il 14 ottobre 1942 a Campo Grande (Mato Grosso do Sul), Viegas è un diplomatico di carriera di un certo prestigio, con alle spalle anche un’importante parentesi politica come Ministro della Difesa durante il precedente governo Lula. Negli ultimi anni, ha ricoperto la carica di Ambasciatore del Brasile a Copenhagen (1995-1998), a Lima (1998-2001), a Mosca (2001-2002) e a Madrid (2005-2009). Al nuovo Ambasciatore la rivista èItalia rivolge i migliori auguri per la nuova carica, sperando di poter intraprendere con lui un nuovo, proficuo, percorso comune.
JOSÉ VIEGAS FILHO, NOVO EMBAIXADOR DO BRASIL NA ITÁLIA Troca de cargo no Palacio Pamphili: José Viegas Filho, ex-embaixador de Madri, foi nomeado Embaixador do Brasil na Itália, ocupando o lugar de Adhemar Gabriel Bahadian, que esteve no cargo por três anos. Nascido em 14 de outubro de 1942, em Campo Grande (Mato Grosso do Sul), Viegas é um diplomata de carreira renomada, onde já tinha ocupado um grande cargo político como Ministro da Defesa durante o precedente governo Lula. Nos últimos anos, também foi Embaixador do Brasil em Copenhagen (1995-1998), em Lima (1998-2001), em Moscou (2001-2002) e em Madri (2005-2009). Ao novo Embaixador, a revista èItalia reveste suas congratulações pelo novo cargo, na certeza de iniciar, juntos, um novo e promissor caminho comum.
Musica, trionfo di Bocelli in Brasile Si è concluso in maniera trionfale il secondo concerto brasiliano di Andrea Bocelli: dopo il successo ottenuto a Rio de Janeiro (circa 3.500 spettatori hanno pagato fino a 400 euro a biglietto per sentirlo), il cantante toscano ha fatto il pieno anche a San Paolo, dove oltre 25 mila persone hanno affollato il Parque de Independencia. Bocelli ha ringraziato con due ore e mezza di grande musica, che il pubblico ha dimostrato di apprezzare con vere e proprie ovazioni sulle note de “La donna è mobile” e “Funiculì Funiculà”, oltre ai successi del suo ultimo album “Incanto”. Partecipazione a sorpresa del chitarrista Toquinho e della superstar bahiana Ivete Sangalo, con i quali Bocelli ha voluto regalare ai suoi fan brasiliani inediti duetti.
MÚSICA, TRIUNFO DE BOCELLI NO BRASIL Encerrou-se de maneira triunfal, o segundo concerto brasileiro de Andrea Bocelli: depois do sucesso obtido no Rio de Janeiro (com cerca de 3.500 espectadores que pagaram até 400 euros por ingresso para prestigiá-lo), o cantor, da Região Toscana, também obteve muito êxito em São Paulo, onde
25 mil pessoas lotaram o Parque da Independência. Bocelli agradeceu com duas horas e meia de show, e o público demonstrou um grande apreço e entusiasmo nas famosas “La donna è mobile” e “Funiculì Funiculà”, além dos sucessos do último álbum “Incanto”. Participação especial de Toquinho e da superstar bahiana, Ivete Sangalo, com os quais Bocelli presenteou seus fãs brasileiros com duetos inéditos.
Il viaggio delle parole: gli emigranti si raccontano Dal 22 maggio al 28 giugno, presso il Memorial do Imigrante di San Paolo, sarà aperta al pubblico la mostra “Il viaggio delle parole – Lettere, diari e testimonianze scritte degli emigranti italiani”. Si tratta di un percorso attraverso lettere e documenti autografi che gli emigranti inviavano ai loro familiari dall’altra parte dell’oceano: le testimonianze dei sogni, delle speranze e motivazioni che spinsero milioni di persone a lasciare la loro terra in cerca di fortuna nel grande continente sudamericano. La mostra è organizzata dal locale Istituto Italiano di Cultura, dal Consolato Generale d’Italia, dal Memorial do Imigrante, dall’Archivio Ligure della Scrittura Popolare, dall’Università di Genova, in collaborazione con CISEI, LEER-USP, Area de Língua e Literatura Italiana, Departamento de Letras Modernas, USP.
A VIAGEM DAS PALAVRAS: OS IMIGRANTES SE DESCREVEM De 22 de maio a 28 de junho, no Memorial do Imigrante de Sao Paulo, será aberta ao público a mostra “A viagem das palavras – Cartas, diários e testemunhos escritos pelos imigrantes italianos”. Trata-se de um percurso através de cartas e documentos autênticos que os imigrantes enviavam aos seus familiares para a outra parte do oceano: os testemunhos dos sonhos, das esperanças e motivações que fizeram com que milhões de pessoas deixassem a sua terra natal em busca de fortuna no grande continente sulamericano. A mostra é organizada pelo Instituto Italiano de Cultura local, pelo Consulado Italiano, pelo Memorial do Imigrante, pelo Arquivo Ligure da Escrita Popular, pela Universidade de Genova, em colaboração com CISEI, LEER-USP, Setor de línguas e literatura italiana, Departamento de Letras Modernas, USP.
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TAGLIATO IL NASTRO INAUGURALE ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE LULA E DEL GOVERNATORE PUCCINELLI
Tutti a bordo: parte il Treno del Pantanal
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n importante evento, per lo Stato del Mato Grosso e per l’intero Brasile. Non a caso lo stesso Presidente Lula ha voluto presenziarvi. Stiamo parlando dell’inaugurazione del Treno del Pantanal, già definita uno straordinario “strumento” per dare maggiore visibilità al territorio, dal momento che rende il Pantanal ancora più accessibile per i turisti di tutto il mondo, e lo inserisce così tra le mete di riferimento per l’ecoturismo mondiale. L’inaugurazione dell’attrazione turistica – che ritorna “al lavoro” dopo 14 anni – ha avuto luogo lo scorso 8 maggio. A tagliare il nastro, il Presidente brasiliano Lula, che, insieme al presidente del Paraguay Fernando Lugo, è salito sul treno a Aquidauana, diretto nel distretto di Palmeiras: un viaggio di 30 chilometri durato circa un’ora e mezza. “Alcune persone si lamentano che il treno va lento. Ma una persona che prende questo treno per turismo, vuole tutto tranne che correre”, ha commentato in tono scherzoso Lula. Da lì ha poi proseguito verso Campo Grande, ha pranzato a bordo e ha tenuto una conferenza stampa nella stazione di Indubrasil. A presenziare all’inaugurazione del nuovo treno – importante per un rilancio sia in termini turistici, che, di conseguenza, economici, del Mato Grosso do Sul – anche il Governatore dello Stato, André Puccinelli, e il Sindaco di Campo Grande, Nelson Trad Filho, che hanno approfittato dell’evento per ribadire il valore di questa nuova attrattiva turistica anche in funzione della candidatura della città come una delle sottoGRAZIE A QUELLO CHE È sedi della Coppa del Mondo del 2014.
CONOSCIUTO ANCHE COME IL “TREM VERDE”, SARÀ POSSIBILE PERCORRERE I 220 CHILOMETRI TRA CAMPO GRANDE E MIRANDA IN MEZZO ALLA NATURA E ALLE BELLEZZE DI QUESTA STRAORDINARIA REGIONE
UN IMPORTANTE INVESTIMENTO. La realiz-
© Arquivo Seprotur
zazione del Treno del Pantanal è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra i comuni, lo Stato e l’Unione Federativa. Per renderlo possibile, lo Stato ha investito R$ 1,6 milioni nella ristrutturazione delle stazioni ferroviarie toccate nella prima tratta del tragitto del Treno: Piraputanga, Taunay, Miranda, Aquidauna e Indubrasil. L’ALL, responsabile della linea, sta investendo altri R$ 18 milioni nella ristrutturazione della rete, al fine di aumentarne la capacità; altri R$ 1,6 milioni sono stati stanziati dalla Serra Verde Express, responsabile del tragitto. Inizialmente, il Treno del Pantanal circolerà con cinque carrozze passeggeri, tutte con aria condizionata, oltre ad una carrozza ristorante e una di servizi in generale, inclusa la cucina. È a questa carrozza che viene attaccata la locomotiva. Attualmente, sono disponibili 282 posti a sedere, che potranno aumentare fino a 412. Tre le categorie di biglietti: economica, turistica e lusso. Il Treno del Pantanal sarà attivo tutti i sabati, con partenza dalla Stazione di Indubrasil, alle ore 7,30; è prevista una sosta per il pranzo ad Aquidauana e l’arrivo nel pomeriggio a Miranda: in tutto, 220 km, per sette ore complessive di viaggio. La domenica il percorso sarà al contrario, con partenza alle ore 8,30. Per il 2010, Lula si è impegnato a lanciare la seconda fase, con un ampliamento di più di 240 Km. che permetterà di raggiungere Corumba.
Al centro, il Presidente Lula con il Sindaco di Campo Grande, Nelson Trad Filho (a destra), e il Governatore André Puccinelli
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NA PRESENÇA DO PRESIDENTE LULA E DO GOVERNADOR ANDRÉ PUCCINELLI, CORTARAM A FITA INAUGURAL
Todos a bordo: parte o Trem do Pantanal
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m grande acontecimento para o Estado do Mato Grosso do Sul e para todo o Brasil que, não por acaso, foi presenciado pelo Presidente Lula. Estamos falando da inauguraçao do Trem do Pantanal, já definido como um extraordinário “mecanismo” para dar mais visibilidade ao território, a partir do momento que torna o Pantanal ainda mais acessível aos turistas de todo o mundo, e o insere como meta de referência para o turismo ecológico mundial. A inauguração da atração turística – que retorna “ao trabalho” após 14 anos – foi em 8 de maio. Quem cortou a fita inaugural foi o Presidente Luiz Inácio Lula da Silva, junto ao Presidente do Paraguai, Fernando Lugo, que subiu no trem em Aquidauana, rumo ao distrito de Palmeiras: uma viagem de 30 Km que durou uma hora e meia. “Algumas pessoas se lamentaram porque o trem é muito lento. Mas uma pessoa que pega este trem para fazer turismo, quer tudo, menos correr”, comentou Lula com tom de brincadeira. Depois prosseguiram rumo à Campo Grande, almoçaram a bordo e participaram de uma coletiva de imprensa na estação da Indubrasil. Também presenciou a inauguração do novo trem – importante para o relançamento seja em termos turisticos que, de consequência, econômicos para o Mato Grosso do Sul – o Governador do Estado, André Puccinelli, e o Prefeito de Campo Grande, Nelson Trad Filho, que aproveitaram o evento para salientar o valor desta nova atração turística também em função da candidatura da cidade, como uma das sub-sedes da Copa do Mundo de 2014. UM IMPORTANTE INVESTIMENTO. A realização do Trem do Pantanal foi possível, graças à parceria entre as prefeituras, o Governo do Estado e a União Federal. Para torná-lo possível, o governo do Estado investiu R$ 1,6 milhões na reforma das estações ferroviárias que integram a primeira etapa do trajeto inicial do Trem: Piraputanga, Taunay, Miranda, Aquidauna e Indubrasil. A ALL, responsável pela linha, investiu outros R$ 18 milhões na reestruturação da rede, ampliando sua capacidade; outros R$ 1,6 milhões foram investidos pela Serra Verde Express, responsavel pelo trajeto. Inicialmente, o Trem do Pantanal circulará com cinco vagões para passageiros, todos com ar condicionado, além de um vagão restaurante e outro para serviços gerais, incluindo cozinha. É nesse vagão que se encontra a locomotiva. Atualmente, estão disponíveis 282 lugares que poderão chegar aos 412. São três categorias de bilhetes: econômica, turística e luxo. O Trem do Pantanal operará todos os sábados, partindo da estação da Indubrasil, às 7h30; prevê uma parada para o almoço em Aquidauana, com chegada à tarde em Miranda: no total, 220 Km, em sete horas de viagem. No domingo o percurso parte às 8h30. Para 2010, o Presidente Lula se comprometeu em lançar a segunda fase, com a integração de mais de 240 Km que permitirá chegar até Corumbá.
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Alla scoperta del “Pianeta Brasile” Descobrindo o “Planeta Brasil”
In questo numero:
Potere di seduzione Un pianeta di opportunità Conoscendo un “altro” Ceará Poder de sedução Um planeta de oportunidades Ceará desconhecido
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Alla scoperta del “Pianeta Brasile”
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on questo primo numero, cogliamo l’occasione per presentare l’inserto Brazil Planet, che ogni bimestre accompagnerà la rivista èItalia. La proposta di questo inserto è di approfondire l’informazione sul Pianeta Brasile, sfatando i luoghi comuni, in modo che il lettore possa conoscere meglio questo Paese che sta diventando una delle più grandi potenze culturali ed economiche del pianeta. DESCOBRINDO O Vogliamo presentare il Brasile da ogni punto di vista, un “PLANETA BRASIL” Brasile diverso, ricco di opportunità in ogni regione, anche Apresentamos o caderno Brasil Planet que in quelle ancora poco conobimestralmente irá acompanhar a revista sciute, e che rappresentano, èItalia. A proposta deste caderno é aprosecondo vari studi internafundar a informação sobre o Planeta Brasil, zionali, il più grande potenbuscando sair dos lugares comuns fazendo ziale dello sviluppo sostenicom que o leitor possa conhecer melhor este bile mondiale. país que está se tornando uma das mais imporIl focus di questo speciale tantes potências, culturais e econômicas do è lo sviluppo sostenibile a parPlaneta. Queremos apresentar um Brasil por tire della promozione delinteiro, diverso, rico em oportunidades em l’immenso patrimonio umacada região, naquelas ainda desconhecidas, no, culturale e di risorse natue que apresentam, segundo vários estudos rali connesso alle grandi internacionais, o maior potencial de cresciopportunità economiche nelmento sustentável do planeta. l’area del turismo, della culO enfoque deste caderno será o desenvoltura, dell’agro-foresta, delle vimento sustentado a partir da promoção do infrastrutture, delle energie imenso patrimônio humano, cultural e recurrinnovabili, degli immobili, sos naturais conectados a grandes incentiecc. vos e oportunidades econômicas nas áreas de turismo, cultura, agro floresta, infra-estru92 tura, energias renováveis, imóveis etc.
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Jamais conseguiremos adotar uma política efetiva de preservação ambiental sem recuperar essa consciência do interesse público. Uma consciência que encare a natureza – e os bens comuns deste país – como patrimônios invioláveis, que devem ser protegidos dos apetites egoístas, para que possam alicerçar nosso presente e pavimentar o nosso futuro. Nossa gente e nosso território: eis a verdadeira âncora do desenvolvimento sustentável que almejamos.
” Editorial
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EDITORIALE di Domenico Calabria
Presidente Lula da Silva
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“
Non potremo mai adottare una politica efficace di tutela dell’ambiente, se non recupereremo la coscienza del pubblico interesse. Una coscienza che considera la natura – e il bene comune di questo paese – come patrimonio inviolabile, che deve essere protetto dagli appetiti egoistici, affinché possa sostenere il nostro presente e porre le basi per il nostro futuro. La nostra gente e il nostro territorio: è questa la vera àncora di sviluppo sostenibile che desideriamo.
BRAZIL Planet supplemento speciale della rivista èItalia n°56, diffusa in 200.000 copie in Italia e in 48 Paesi a: Ministeri, Regioni, Province e Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour Operators, Ambasciate e Consolati, 74 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) e loro soci, Uffici ENIT e ICE, aziende italiane leaders nel mondo; In edicola: Italia e Usa. Anche online: www.italplanet.it Caderno especial de èItalia n°, 56, revista destribuída em 200.000 cópias na Itália e em 48 Países, em edição multilíngue; Nas bancas: Itália e Usa. Também online: www.italplanet.it
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O Abaporu
di Eunice Cappelletti
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ella famosa lettera scritta al Re di Portogallo nell’aprile del 1500, in occasione della scoperta del Brasile, Pero Vaz de Caminha ha descritto con grande sensibilità e come un’opportunità l’incontro di culture così diverse: quella dell’Europa rinascimentale e quella dei nativi brasiliani. Il documento è una descrizione del fascino da lui subito da parte di questa terra e della sua gente, dell’incanto provato nei confronti della bellezza e della sensualità dei corpi nudi degli indios, e della meraviglia suscitata dall’ambiente selvaggio e dall’immensa quantità d’acqua e cibo. UN’UNIONE DI CULTURE DIFFERENTI. Ancora oggi, dopo gli Stati Uniti, il Brasile è la maggior nazione multiculturale del mondo: sono pochi i Paesi che hanno una mappa culturale così diversa, vivace e attiva. La musica brasiliana, per esempio, è sentita in tutti i continenti, è interpretata da musicisti di ogni parte del mondo, assorbita dal jazz e dal rock. Lo stesso discorso vale per l’architettura, il design, la moda, l’arredamento, il cinema, la tv, le arti plastiche. Non per nulla, il maggior simbolo della cultura brasiliana è l’opera dell’artista moderna Tarsila do Amaral, l’“Abaporu”, che, in lingua indigena significa “l’antropofago”. Questo quadro, dato in dono all’intellettuale paulista Oswald de Andrade nel 1928, sintetizza il manifesto opera dello stesso scrittore, da molti definito il “Manifesto antropofago”. In esso, Oswald commenta ironicamente che la cultura brasiliana si alimenta di altre esperienze culturali, mescolandole alle manifestazioni locali e creando così, a partire da questa molteplice ispirazione, qualcosa di inedito. Con questo fantastico capitale umano e grazie anche ai tanti stranieri che qui arrivano tutti i giorni, il Brasile sta costruendo una Repubblica solida e un’economia che già fa parte del selezionato numero dei “grandi” del mondo. È grazie a questa vera e propria celebrazione della diversità che il Brasile si impone come produttore ed esportatore di un modello culturale e di uno stile di vita che incanta e conquista sempre di più.
PODER DE SEDUÇÃO Na famosa carta escrita para o Rei de Portugal, por ocasião do descobrimento do Brasil em abril de 1500, Pero Vaz de Caminha, descreveu com muita sensibilidade e oportunidade o encontro de culturas tão distintas: a da Europa da Renascença e a dos nativos brasileiros. O documento é a descrição de um deslumbramento com a terra e com a gente, aludindo à beleza e sensualidade dos corpos nus dos índios e à maravilha selvagem do ambiente e fartura de água e alimentos. UMA UNIÃO DE CULTURAS DIFERENTES. Ainda hoje, depois dos Estados Unidos, o Brasil é a maior nação multi-cultural do mundo: são poucos os países que tem um mapa cultural tão diverso, vívido e ativo. A música brasileira, por exemplo, é ouvida em todos os continentes, é interpretada por músicos de todos os cantos do mundo, absorvida pelo jazz, pelo rock. Da mesma maneira vale para a arquitetura, o design, a moda, a objetistica e móveis, o cinema, a televisão, as artes plásticas. Não à toa, o símbolo maior da práxis da cultura brasileira seja a pintura da artista modernista brasil e i r a , Ta r s i l a d o A m a r a l , o “Abaporu” que, em idioma indí-
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Potere di seduzione
gena significa algo como o “Antropófago”; este quadro, dado como presente ao intelectual paulista Oswald de Andrade, em 1928, sintetiza o manifesto escrito pelo mesmo escritor, por muitos chamado “Manifesto Antropófago”. Neste, Oswald define, entre ironias, que a cultura brasileira nascia de alimentar-se de outras experiências culturais, de misturá-las às manifestações locais e, assim, criava uma algo novo inédito a partir desta múltipla inspiração. Nada mais exato, nada mais abrangente para nos representar. Com este fantástico capital humano e com a adesão de tantos estrangeiros que por aqui aportam todos os dias, o Brasil vai construindo uma República sólida e uma economia que já faz parte do seleto clube das maiores do mundo. É através dessa verdadeira celebração da diversidade que o Brasil s e i m p õ e c o m o p ro d u t o r e exportador de um modelo cultural e de modo de vida que encanta e conquista cada vez mais.
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Un pianeta di opportunità di Viviane Farina
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l Brasile è senza dubbio una terra di opportunità, forse la grande frontiera del nuovo business del XXI secolo. Oltre ad avere un immenso e diversificato parco industriale, a possedere un moderno sistema di comunicazioni, a essere uno dei più grandi produttori di materie prime del pianeta (alcol, ferro, alluminio, carni, zucchero, caffè, ecc), a possedere un’enorme riserva di petrolio, il Brasile è un Paese il cui mercato interno è vasto, organizzato, e grazie alle politiche dell’attuale governo, in continua crescita. Q u e s t ’ a re a g i g a n t e s c a , c o n e n o r m i
regioni coltivate, immense foreste, una grande diversità geografica e una bassa densità demografica, autorizza a dire che il Brasile appare come l’economia emergente più affidabile del mondo. Le opportunità sono tante! Il mercato finanziario è interessante, la borsa di San Paolo è oggi la più redditizia al mondo dopo la crisi del 2008, il consumo interno ha avuto pochi cali nonostante le turbolenze internazionali. E il Brasile ha ancora tanto da offrire in diversi settori economici. La natura, ad esempio, tanto rigogliosa nel Paese, si presenta con nientemeno che 312 varietà diverse di frutti catalogati come genuinamente nazionali! Di que-
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Pantanal: quella che viene chiamata “economia verde” incontra in questo eccezionale territorio uno scenario adeguato per gli investimenti economicamente sostenibili
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sti, il Brasile esporta solo 6 qualità diverse. Il turismo è un altro settore in piena espansione: il Brasile è la prin-
cipale destinazione del mercato turistico internazionale nell’America del Sud, ed occupa il secondo posto nell’America Latina per flusso di turisti internazionali. La grande diversità del territorio è uno dei fattori che spingono il viaggiatore a muoversi per il Brasile. Nello stesso periodo dell’anno il turista può abbronzarsi nelle bellissime spiagge del nord-est, prendere l’aereo e, in poche ore, degustare una cioccolata calda sotto la neve delle montagne del Rio Grande do Sul e di Santa Catarina. Offre inoltre diversi modi di “fare turismo”: il viaggiatore può conoscere le grandi città, vivere il ritmo delle metropoli o avventurarsi in safari fantastici nel Pantanal, esplorare la Foresta Amazzonica, lasciarsi dondolare dalle sabbie bianche delle nostre spiagge, fare tour architettonici, ecoturismo, dormire in pensioni dentro le foreste o in hotel a cinque stelle nelle grandi città. Tra le destinazioni più esotiche, ce ne sono alcune che si stanno distinguendo a livello internazionale per la loro bellezza, la loro originalità e diversità. È il caso dei “Lençois Maranhenses”: il Parco Nazionale Lençois è un paradiso ecologico con 155 mila ettari di dune, fiumi, laghi e alberi di mango. Un’altra destinazione indimenticabile è il Pantanal, uno straordinario ecosistema di 250 mila Km2. (le stesse dimensioni del Regno Unito, per intenderci).
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UM PLANETA DE OPORTUNIDADES
E la fauna del Pantanal è molto ricca, probabilmente la più ricca del pianeta. La cosa più interessante è che siamo a poche ore dagli Stati Uniti, dall’Africa, e dall’Europa; abbiamo 9.148 Km di coste affacciate sull’Atlantico, porti attrezzati e in fase di modernizzazione, vari aeroporti internazionali. Il gran calderone di culture che compone il Brasile fa sì che il nostro popolo sia sempre aperto ai nuovi immigranti, a coloro che vogliono far parte di questa grande “fabbrica”, del lavoro colossale che comporta far crescere ancora di più questo gigante, farlo sviluppare e migliorare le sue basi sociali e istituzionali; e, soprattutto, far parte dello spirito che comporta essere brasiliano.
O Brasil é, mesmo, uma terra de oportunidades, talvez a grande fronteira de novos negócios do século XXI. Além de possuir um extenso, informatizado e diversificado parque industrial, de ter um moderno sistema de comunicações, de ser um dos maiores produtores de commodities do planeta (álcool, ferro, alumínio, carnes, açúcar, café, etc) de ser dono de uma fantástica reserva de petróleo, o Brasil é um país cujo mercado interno é vasto, organizado, e graças a políticas implantadas pelo atual governo, está em constante ampliação. Esta área gigantesca com grandes regiões agriculturáveis, imensas florestas, diversidade geográfica e baixa densidade demografica, autorizam a dizer que o Brasil mostra-se como a mais viável e preparada economia emergente de todo o mundo. As oportunidades são muitas! O mercado financeiro é interessante, a Bolsa de São Paulo é hoje a mais rentável do mundo pós-crise de 2008, o consumo interno teve pouco desaquecimento mesmo no auge das turbulências internacionais mas o Brasil ainda tem muito mais a oferecer nos mais variados setores de atividade econômica. A natureza, por exemPantanal: plo, tão pródiga no país, nos presenteou com nada chamada menos que 312 tipos diferentes de frutas catalogadas Economia Verde como genuinamente nacionais! Destas, o Brasil explora encontra neste comercialmente apenas 6 qualidades diferentes. maravilhoso O Turismo é outra indústria em plena expansão no país: território um cenário adequado o Brasil é o principal destino do mercado turístico interpara nacional na América do Sul, e ocupa o segundo lugar na empreendimentos América Latina em termos de fluxo de turistas internaeconomicamente cionais. sustentáveis A grande diversidade na geografia brasileira é um dos fatores que seduzem o viajante a se locomover pelo Brasil. Em uma mesma época do ano o turista pode se bronzear nas lindas praias nordestinas, pegar um avião e, em poucas horas, estar degustando um chocolate quente sob a neve das serras do Rio Grande do Sul e Santa Catarina. Há também jeitos muito diferentes de fazer turismo: o viajante pode conhecer as grandes cidades, viver o ritmo das metrópoles ou se aventurar em safaris fantásticos no Pantanal, desbravar a Floresta Amazônica, deixar-se embalar nas areias claras de nossas praias, fazer tours arquitetônicos, ecoturismo, dormir em pousadas nas matas ou em hotéis cheios de estrelas das grandes cidades. Dentre os destinos mais exóticos há aqueles que vão ganhando destaque internacional por sua beleza, pela originalidade e diversidade. É o caso dos Lençóis Maranhenses: o Parque Nacional dos Lençóis é um paraíso ecológico com 155 mil hectares de dunas, rios, lagoas e manguezais. Outro destino inesquecível é o Pantanal, um fantástico ecossistema de 250 mil km2, ou seja, do tamanho do Reino Unido. A fauna pantaneira é muito rica, provavelmente a mais rica do planeta. O mais interessante de tudo isso é que estamos a poucas horas dos Estados Unidos, da África e da Europa, temos 9148 km de litoral aberto para o Atlântico, portos equipados e em fase de modernização, vários aeroportos internacionais. Este caldeirão de culturas que compõe o Brasil, faz com que esse povo seja sempre aberto a novos imigrantes, àqueles que vem para participar desta grande empresa, do trabalho colossal de fazer crescer ainda mais este gigante, de desenvolver e aperfeiçoar suas bases sociais e institucionais e, sobretudo, fazer parte do estado de espírito que é ser Brasileiro.
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Fortaleza
Conoscendo un “altro” C di Robson Oliveira
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o sapevate che il Ceará è il secondo maggior esportatore di scarpe e frutta, e il primo esportatore di rose del Brasile? O che i marchi Diesel, Donna Karan e Moschino fabbricano qui i loro jeans ad un costo 50 volte inferiore rispetto al loro prezzo finale? Lo sapevate che il Gruppo Mastroto produce nel Ceará la pelle dei sedili dei modelli di lusso delle Mercedes e delle Audi europee? Che lo Stato accoglie quasi due milioni di turisti all’anno? Che Fortaleza, la capitale, ha più di 300 pizzerie e 20 ristoranti italiani, oltre a cyber-café e a piccoli alberghi sparsi per il territorio dello Stato, i cui proprietari sono italiani? Sapevate anche che l’artigianato cearense è considerato uno dei più creativi e diversificati del Paese? E che questa sua qualità ha portato nello Stato numerose piccole e medie imprese che richiedono maggior volume di manodopera o hanno bisogno di lavoro manuale? Quanto detto dimostra che la presenza di infrastrutture e di manodopera qualificata in grandi quantità rende il Ceará un produttore d’eccellenza in diversi settori – con potenzialità di crescita da 10 a 20 volte maggiori. In questo senso si inserisce l’Incontro Brasile Nordest-Italia di Innovazione e Opportunità, un’iniziativa che cerca di fornire informa-
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zioni sui prodotti e sui vantaggi competitivi dello Stato per piccoli, medi e grandi imprenditori italiani e di altri Paesi. L’obiettivo è contribuire alla promozione del “Marchio Ceará”, ampliare la percezione del potenziale e delle qualità dello Stato, promuovere la sua immagine economica nel contesto nazionale e internazionale, e rafforzare altri ambiti di produzione. UN TURISMO DIVERSO. Grazie alle numerose attrattive naturali e culturali, ai bei paesaggi, al clima gradevole, lo Stato si sta facendo conoscere nello scenario turistico nazionale, con la possibilità di attrarre sempre più turisti stranieri. Una delle caratteristiche più significative del Ceará è la disponibilità di vento tutto l’anno – condizione ideale per praticare sport come il surf, il windsurf e il kitesurf. Benché lo Stato sia conosciuto per il suo esteso litorale – che comprende le più belle spiagge del mondo, come quella di Jericoacoara – le attrattive del Ceará si estendono alle sue città del “sertão” (la regione interna semidesertica) e ai comuni di montagna, dove la natura esuberante, le innumerevoli attrattive e i prodotti culturali hanno permesso lo sviluppo dell’ecoturismo e del turismo religioso, due promettenti settori di investimento. Non mancano opportunità anche in ambiti come il turismo scientifico – a Tauà, per esempio, si trova uno dei maggiori siti archeologici del mondo; bisogna inoltre sottolineare la
forza del polo della moda e abbigliamento del Ceará, che, grazie ai prezzi competitivi, porta qui ogni anno migliaia di persone dal Brasile e da altri Paesi. Sul totale dei visitatori internazionali nel 2006, più di 42 mila (circa il 16%) erano italiani, il che colloca l’Italia come uno dei principali Paesi di provenienza turistica, dietro
Il Ceará è il secondo Stato del Brasile più visitato dagli Italiani, eppure questi visitatori conoscono, in generale, meno dell’1% di tutto il potenziale e della diversità dello Stato. Esiste un altro Ceará, poco conosciuto, che intendiamo farvi conoscere
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soltanto al Portogallo. Molti finiscono per rimanere e diventano investitori, come dimostra la grande quantità di piccoli alberghi, pensioni e ristoranti gestiti da Italiani. UN MILIARDO DI POSSIBILITÀ. Le opportunità del Ceará sono grandi tanto quanto il suo potenziale. Nel 2007 lo Stato ha chiuso le sue esportazioni con circa 1 miliardo US$ in vendite, grazie a settori come le calzature, gli anacardi, il cuoio, i tessuti, la frutta e l’abbigliamento, in tutto oltre 700 prodotti – con un incremento del 18% rispetto all’anno precedente, ma che rappresenta solo l’1% del totale nazionale. I numeri sono tutti in crescita: Calzature: 255 milioni US$ esportati in 10 mesi, con un incremento del 27% rispet-
o” Ceará CEARÁ DESCONHECIDO Você sabia que o Ceará é o segundo maior exportador de calçados e frutas e o primeiro exportador de rosas do Brasil? Ou que as marcas Diesel, Donna Karan e Moschino fabricam lá suas peças jeans a um custo até 50 vezes menor que o preço final? Sabia que o grupo italiano Mastroto produz no Ceará o couro dos assentos de modelos de luxo da Mercedes e da Audi européias? Que o Estado recebe quase dois milhões de turistas por ano? Que Fortaleza tem mais de 300 pizzarias e 20 restaurantes italianos, além de vários cybercafés e pousadas espalhados pelo Estado cujos proprietários são italianos? Sabia ainda que o artesanato cearense é considerado um dos mais criativos e diversificados do país? E esta qualidade trouxe para o Estado numerosas pequenas e médias empresas, que requeiram maior volume de mão de obra ou envolvam etapas de trabalho manual. Todas essas informações mostram que a presença de infra-estrutura e de mão-de-obra qualificada em grande quantidade torna o Ceará um produtor de excelência em vários setores – com potencial de crescimento de 10 ou 20 vezes mais. Nesse sentido acontece o Encontro Brasil Nordeste-Itália de Inovação e Oportunidade, uma ação que busca que levar informações sobre produtos e vantagens competitivas do Estado a pequenos, médios e grandes empresários italianos e de outros países. O intuito é contribuir para a promoção da “Marca Ceará”, ampliar a percepção do potencial e qualidade do Estado, alavancar sua imagem econômica em âmbito nacional e internacional e fortalecer outros setores de produção. TURISMO DIVERSO. Com atrativos naturais e culturais abundantes, belas paisagens, clima agradável, o Estado se destaca no cenários turístico nacional, com potencial para atrair cada vez mais estrangeiros. Um dos diferenciais mais marcantes do Ceará é sua oferta de bons ventos o ano inteiro – condição ideal para a prática de esportes como surfe, windsurf e kitesurf. Apesar de reconhecido pelo seu extenso litoral – que abriga algumas das mais belas praias do mundo, a exemplo de Jericoacoara – os atrativos do Ceará extendem-se pelas cidades do
to allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Ceará è il secondo esportatore nazionale e nel 2006 ha venduto all’estero il triplo rispetto allo Stato di San Paolo. Anacardi: 153 milioni US$, (+34,1%) Cuoio: 117 milioni US$ (+10%) Tessuti: 109,7 milioni US$ (+3,5%) Abbigliamento: 9,3 milioni US$ (+ 8%) Frutticoltura: 46,38 milioni US$ (+52,9%). Per tutti questi motivi, il Ceará offre importanti opportunità di business in moltissimi settori, come la siderurgia, l’information tecnology, l’agroindustria, le bioenergie e l’energia eolica, la floricoltura, la frutticoltura, l’industria dell’abbigliamento e delle calzature, l’arredamento, il turismo.
sertão e pelos municípios serranos, onde a natureza exuberante e as inúmeras atrações e produtos culturais tornam o eco-turismo e o turismo religioso, respectivamente, áreas de investimento promissoras. Nesse sentido, é possível citar ainda variantes emergentes como o turismo científico –por exemplo, o município de Tauá há um dos maiores sítios arqueológicos do mundo; além disso vale ressaltar a força do pólo de moda e de confecções do Ceará, que, graças a vantagens competitivas, traz aqui todos os anos milhares de pessoas do Brasil e de outros países. Do total de visitantes internacionais em 2006, mais de 42 mil (cerca de 16%) eram italianos, o que coloca a Itália como um dos principais emissores de turistas para o Ceará, atrás apenas de Portugal. Muitos acabam ficando e tornam-se investidores, haja vista a quantidade significativa de pequenos hotéis, pousadas e restaurantes geridos por italianos. 1 BILHÃO DE POSSIBILIDADES. As oportunidades do Ceará são tão grandes quanto seu potencial. Em 2007 o Estado fechará suas exportações com a marca de US$ 1 bilhão em vendas externas, graças a setores como calçados, castanha de caju, couros, têxteis, frutas e confecções, em uma pauta de mais de 700 produtos – aumento de 18% em relação ao ano passado, mas que representa apenas 1% do total nacional. Os números são todos ascendentes: Calçados - US$ 255 milhões exportados em 10 meses, evolução de 27% sobre o mesmo período do ano passado. O Ceará e o segundo exportador nacional e em 2006 vendeu ao exterior três vezes mais que o Estado de São Paulo. Castanha de Caju - US$ 153 milhões, aumento de 34,1% Couro - US$ 117 milhões e crescimento de 10,6% Têxteis - US$ 109,7 milhões, expansão de 3,5% sobre o mesmo intervalo de 2006 Confecções - US$ 9,3 milhões, exportados com evolução de 8% Fruticultura - US$ 46,38 milhões, incremento de 52,9% comparado ao ano anterior. Por todos esses motivos, o Ceará oferece importantes oportunidades de negócios em diversos setores, como a Siderurgia, tecnologia da informação, agroindústria, bioenergia e energia eólica, floricultura, fruticultura, indústria de confecção e calçados, indústria de móveis e decoração, turismo.
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BRAZIL Planet caderno especial de èItalia n°, 56. Revista destribuída em 200.000 cópias na Itália e no exterior, em ediçáo multilingue; Nas bancas: Itália e Usa também online: www.italplanet.it - italplanet@italplanet.it AS CÂMARAS DE COMÉRCIO ITALIANAS NO BRASIL Camara Italo-Brasileira de Comercio, Industria e Agricultura Tel. +55.11.31790130 italcam@italcam.com.br www.italcam.com.br
Camera di Commercio Italiana Rio Grande do Sul - Brasile Tel. +55.51.3275.4575 desk@ccirs.com.br www.ccirs.com.br
Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria e Artigianato di Minas Gerais Tel +55.31.3287.2211 / 31.3287.5191 info@italiabrasil.com.br www.italiabrasil.com.br
Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio e Indústria Ltda – Rio de Janeiro Tel. +55.21.2262.9141 / 21.2262.2996 info@camaraitaliana.com.br www.camaraitaliana.com.br
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Per crescere, dobbiamo evolverci Oltre ad affiancare le PMI sui mercati esteri, le Camere devono puntare ad un nuovo ruolo di supporto anche nei confronti delle aziende di grandi dimensioni
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a sempre, la miglior difesa è l’attacco. Vale per il gioco del calcio, ma, in un periodo di crisi come quello che sta attraversando l’economia mondiale, vale anche per le nostre aziende, per le quali risulta sempre più necessario – oserei dire, vitale – sfruttare questo momento per un rilancio del loro ruolo e del loro operato a livello internazionale. Ce lo sta dimostrando in questi giorni una grande azienda come la FIAT; ma ce lo dimostrano quotidianamente anche le nostre aziende di piccole e medie dimensioni. Come Camera, lo constatiamo sempre più, grazie a manifestazioni come “L’Italie à Table”, “Vivere”, “Pain, Amour et Chocolat”: eventi che vedono aumentare di anno in anno il numero dei partecipanti, a conferma dell’esigenza e della volontà di crescere anche fuori dai confini nazionali. A mio parere, però, oggi le Camere di Commercio Italiane sono chiamate ad una ulteriore evoluzione: devono infatti essere in grado di offrire strumenti di crescita e di sviluppo non solo alle imprese di piccole e medie dimensioni, ma anche a quelle più grandi, già strutturate, ma che possono – e devono – trovare presso le nostre Camere un ulteriore e valido supporto. La nostra Camera si sta già muovendo in questa direzione: stiamo infatti lavorando per alcune imprese di medio/grandi dimensioni, che già esportano, ma che hanno bisogno di migliorare la loro percentuale di mercato in Francia. Questo tipo di imprese, tra i 250 e i 1.000 addetti, rappresenta il vero punto di forza dell’economia italiana, ed è verso queste che occorre incrementare e migliorare il lavoro delle camere, rendendo visibile la finalità strategica delle stesse, che non è quella di creare un qualcosa che assomigli al “club degli Italiani all’estero”, ma è quella di contribuire all’incremento dell’export italiano e dell’internazionalizzazione delle imprese. Si tratta di un compito nuovo, senza dubbio impegnativo, che deve trovare preparata la rete camerale italo-estera. Così facendo, renderemo un grande servizio alla nostra economia; e potremo puntare ad essere ulteriormente riconosciute, anche a livello istituzionale, come strumento efficace e necessario per diffondere il Made in Italy sui mercati mondiali. EDITORIAL
Editoriale di Nicola Caprioni, Presidente della Camera di Commercio Italiana di Nizza
Les CC Italiennes doivent continuer leur évolution En plus de soutenir les PME sur les marchés étrangers, les Chambres doivent viser un autre objectif, celui d’assistance pour les grandes entreprises epuis toujours, la meilleure des défenses est l’attaque. Une telle constatation est valable pour les match de football mais, dans une période de crise comme celle que l’économie mondiale traverse actuellement, elle vaut également pour nos entreprises. Il apparaît, pour elles, comme toujours davantage nécessaire – j’oserais dire vital – de tirer profit de cette situation pour une relance de leurs rôles et actions sur la scène internationale. Une grande entreprise telle que FIAT nous le démontre en ce moment; des entreprises de petite et moyenne dimension nous le démontrent, elles aussi, quotidiennement. En tant que Chambre, nous le constatons toujours davantage, par le biais des manifestations telles que “L’Italie à Table”, “Vivere”, “Pain, Amour et Chocolat”: ces évènements voient, d’année en année, augmenter le nombre de participants, l’exigence et la volonté de les voir croître sont confirmés, même au de hors des frontières nationales. Selon moi, cependant, aujourd’hui, les Chambres de Commerce sont appelées à une évolution future: elles doivent, en effet, être en mesure d’offrir des instruments de croissance et de développement, pas simplement aux petites et moyennes entreprises, mais aussi à celles plus grandes, déjà structurées mais qui peuvent – et doivent – trouver auprès de nos Chambres de Commerce un support supplémentaire et efficace. Notre Chambre est déjà en train de se diriger dans une telle direction: nous sommes, en fait, déjà en train de travailler pour quelques entreprises de moyenne / grande dimension, qui exportent déjà mais qui ont, cependant, encore besoin d’améliorer leurs parts de marché en France. Ce type d’entreprises, dont le personnel est compris entre 250 et 1.000 employés, représentent la véritable force de l’économie italienne et c’est en direction de ces-dernières qu’il faut développer et améliorer le travail de la Chambre, rendant visible leur finalité stratégique, qui n’est pas celle de créer quelque chose qui ressemble au “club des Italiens de l’étranger”, mais de contribuer à l’augmentation des exportations italiennes et à l’internationalisation des entreprises. Il s’agit d’une mission nouvelle, qui demande, sans aucun doute, du travail et de la rigueur et pour laquelle le réseau commercial italo-étranger doit être prêt. Ainsi, nous rendrons un grand service à notre économie et pourrons viser à être ultérieurement reconnus, également au niveau institutionnel, comme instrument efficace et nécessaire pour diffuser le “made in Italy” sur les marchés internationaux.
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L’Italie à table: L protagonisti, i sapori
a Camera di Commercio Italiana di Nizza, con il sostegno del Ministero italiano dello Sviluppo Economico, del Consiglio Generale e della Regione PACA, presenta per il quinto anno consecutivo “L’Italie à Table”, l’imperdibile appuntamento con la gastronomia italiana che si terrà dal 29 maggio al 2 giugno presso i Jardin Albert I di Piazza Massena. Nuova collocazione, quindi, per una superficie espositiva ancora più grande. Come spiega Agostino Pesce, Direttore della Camera di Commercio Italiana, “si tratta di un importante cambiamento, che dipende dalla volontà di migliorare la qualità di questa manifestazione, già nota al grande pubblico della Costa Azzurra. L’Italie à Table rappresenta un’occasione per scoprire il meglio
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UN’OCCASIONE PER SCOPRIRE IL MEGLIO DEI PRODOTTI ALIMENTARI ITALIANI, MA ANCHE LA STORIA, LA CULTURA E L’OFFERTA TURISTICA DELLA NOSTRA PENISOLA dei prodotti alimentari italiani, ma anche la storia, la cultura e l’offerta turistica della nostra penisola. Il nostro obiettivo è di uscire dalla dimensione ‘fiera’ creando un evento culturale con spazi più aperti e adeguati, da un lato all’accoglienza e all’intrattenimento del pubblico, dall’altro all’organizzazione di incontri di tipo professionale”. Una manifestazione, dunque, ancora più bella e vivibile, arricchita da un fitto programma di attività ed eventi che, durante tutta la settimana, mobiliteranno la città di Nizza. Si inizia con le scuole e il progetto “L’Italie à Table dans les Cantines”, promosso da Sodexo e dalla Città di Nizza. Il 26 maggio nelle 105 scuole elementari di Nizza si mangerà “italiano” e si presenteranno i segreti di una cucina semplice e sana. In programma anche un ciclo di conferenze sul tema alimentare proposte gratuitamente alla Biblioteca Nucera di Nizza grazie alla collaborazione con l’Université Nice SophiaAntipolis: un’occasione per mescolare il piacere della tavola con letteratura, arte e poesia. Da quest’anno, inoltre, il rinomato Ristorante Le Nôtre è partner della manifestazione, e, insieme agli altri chef dei migliori ristoranti della Costa Azzurra, reinterpreterà la cucina italiana con sapori mediterranei e un pizzico di originalità! Il 2 giugno, a conclusione dell’evento e per celebrare la Festa della Repubblica Italiana, l’invito è all’Hotel Negresco dove saranno organizzati un concerto di musica lirica e una cena di gala in partenariato con l’associazione AB Harmoniae Onlus. E, ancora, animazioni per bambini, degustazioni, atelier di cucina, esposizione di macchine d’epoca e proiezioni di film. Insomma, una settimana da non perdere!
À NICE DU 29 MAI AU 2 JUIN 2009
L’Italie à table: le saveurs sont protagonistes Une occasion pour découvrir le best des produits alimentaires italiens mais également l’histoire, la culture et l’offre touristique de notre péninsule
Apertura dei nuovi uffici a Cannes La Camera di Commercio Italiana di Nizza, al fine di allargare la sua presenza in Costa Azzurra, dopo l’apertura degli uffici a Mentone, ha inaugurato lo scorso mese un nuovo sportello per il pubblico a Cannes, presso l’Associazione Bel Age al 73 di rue Felix Faure. Il nuovo ufficio accoglie, il lunedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30, le pratiche dell’EPASA France (Ente di Patronato e d’Assistenza Sociale per gli Artigiani e i Dipendenti ), associazione nata dalla Confederazione Nazionale Italiana dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa che tratta e gestisce gratuitamente la tutela sociale a favore degli artigiani, delle loro famiglie e dei cittadini. Gli assicurati sociali vengono consigliati e guidati gratuitamente nelle loro procedure amministrative quali l’accertamento e il recupero di periodi assicurativi maturati all’estero, la valutazione della pensione, infortuni e malattie, richiesta indennità, ecc.
Ouverture de nouveaux bureaux a Cannes Après l’ouverture des bureaux a Menton, la Chambre de Commerce Italienne de Nice, qui a pour but d’élargir sa présence sur la Cote d’Azur, a inauguré le mois dernier un nouveau bureau ouvert au public a Cannes auprès de l’association Bel Age au 73 rue Felix Faure. Le nouveau bureau accueillera le lundi de 9h30 à 12h30 les fonctions de l’EPASA France (Entité de patronat et d’assistance sociale pour les artisans indépendants), association née de la CNA (Confédération Nationale de l’Artisanat et de la Petite et Moyenne Entreprise). EPASA France prend en charge et gère la tutelle sociale des personnes individuelles, des artisans, de leur famille et tous les citoyens. Les assurés sociaux sont conseillés et guidés gratuitement dans leurs procédures administratives comme la validation et récupération de périodes d’assurance réalisées à l’étranger, évaluation de retraite, pensions, accidents et maladies professionnelles, demande d’indemnité, etc.
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vec le soutien du Ministère italien du Développement économique, du Conseil général et de la région PACA, la Chambre de Commerce Italienne de Nice présente pour la 5ème année consécutive L’Italie à Table, l’incontournable rendezvous avec la gastronomie italienne qui aura lieu du 29 mai au 2 juin 2009 dans les jardins Albert 1er à Nice. Une nouvelle collocation, donc, pour un espace encore plus grand. Comme explique Agostino Pesce, Directeur de la Chambre de Commerce Italienne, “il s’agit d’un important changement, qui dépend de la volonté d’améliorer la qualité de cet événement, déjà connu au public de la Cote d’azur. L’Italie à Table représente une occasion pour découvrir le best des produits alimentaires italiens mais également l’histoire, la culture et l’offre touristique de notre péninsule. Notre objectif est de s’éloigner du concept ‘foire’ en créant un événement culturel avec des espaces plus ouverts et adaptés à l’accueil du public et à l’organisation des rencontres professionnelles”. Une manifestation encore plus belle et plus agréable, riche d’un grand programme d’activités et d’animations et qui mobilisera pendant une semaine la ville de Nice. La manifestation démarre avec le projet “L’Italie à table dans les cantines”, organisé en collaboration avec Sodexo et la Ville de Nice. Le 26 mai dans 105 écoles primaires de Nice les enfants mangeront “italien” et découvriront les secrets d’une cuisine simple et saine. Un cycle de conférence sur le thème alimentaire est proposé gratuitement à la Bibliothèque Nucera de Nice grâce à la collaboration de l’Université de Nice Sophia-Antipolis; une occasion pour mélanger le plaisir de la table avec art, la littérature et la poésie. A partir de cette année, le Restaurant le Notre, partner de la manifestation, ainsi que d’autres chefs des meilleurs restaurants de la Cote d’Azur réinterpréteront la cuisine italienne avec ses saveurs méditerranéennes et une pincée d’originalité. Le 2 juin, en clôture de l’événement et pour célébrer la Fête Nationale de la République italienne, un concert lyrique et un repas de gala seront organisé à l’Hotel Negresco en partenariat avec l’association AB Harmoniae Onlus. Et encore, plein d’animations pour les enfants, dégustations, ateliers de cuisine, exposition de voitures d’époques et projections de film! Ainsi, vous ne pouvez pas manquer! CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI NIZZA 11, avenue Baquis, quartier des Musiciens 06000 Nice Tel. +33.4.97030370 - Fax +33.4.97038788 nice@ccinice.org www.ccinice.org
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
Le bellezze italiane si presentano a Parigi L’ENIT-Ente Nazionale Italiano per il Turismo ha partecipato alla seconda edizione del Salone MAP-Le Monde à Paris, con uno stand di 315 mq, all’interno del quale sono state ospitate cinque Regioni – Campania, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sardegna e Umbria – oltre a nove spazi personalizzati. Nell’ambito della Fiera, l’ENIT ha coordinato tre conferenze stampa per conto dell’APT dell’Arcipelago Toscano, dell’Umbria e delle Isole Eolie, che hanno presentato a stampa specializzata, media e tour operatori invitati, le novità sul loro territorio e i nuovi pacchetti turistici. La grande rassegna turistica francese, che quest’anno ha fatto registrare quasi centomila visitatori, comincia ad imporsi come un importante appuntamento nel nord Europa, e malgrado i tempi di crisi ha ospitato 500 espositori e 300 destinazioni mondiali.
LES BEAUTÉS ITALIENNES EN PRÉSENTATION À PARIS L’ENIT, Organisme Italien du Tourisme a participé à la seconde édition du Salon MAPLe Monde à Paris, avec un stand de 315 m2, au sein duquel ont été accueillies cinq régions – Campanie, Frioul-Vénétie Julienne, Pouilles, Sardaigne et Ombrie – en plus de neuf
espaces personnalisés. Dans le cadre de la foire, l’ENIT a coordonné trois conférences de presse pour le compte de l’APT de l’archipel toscan, de l’Ombrie et des îles éoliennes, qui ont présenté à la presse spécialisée, au média et aux tours opérateurs invités, les nouveautés sur leur territoire et les nouvelles offres
A Parigi, i capolavori del Rinascimento pratese Fino al prossimo 2 agosto, il Musée du Luxembourg di Parigi ospita la mostra “Filippo et Filippino Lippi. La Renaissance à Prato”. La mostra, oltre a presentare i maggiori capolavori del Rinascimento pratese attraverso le opere di due tra i più importanti artisti italiani dell’epoca – Filippo Lippi e suo figlio Filippino – racconta un periodo di eccezionale splendore della città di Prato, documentandone la stagione artistica più originale. A questo scopo, accanto ai due maestri, sarà possibile ammirare le principali opere d’arte dei loro collaboratori, tra cui Fra Diamante e Domenico di Zanobi, e di celebri pittori dell’Età della Maniera. La mostra presenta 51 opere, tra tavole, affreschi staccati, oreficerie e sculture in marmo e terracotta, provenienti da molti celebri musei italiani ed esteri. Alcune di esse escono per la prima volta dal territorio italiano proprio per tale evento.
A PARIS, LES CHEFS D’OEUVRE DE LA RENAISSANCE DE LA VILLE DE PRATO Jusqu’au 2 août prochain, le Musée du Luxembourg de Paris accueille l’exposition “Filippo et Filippino Lippi. La Rennaissance à Prato“. L’exposition, en plus de présenter les chefs d’oeuvre majeurs de la Renaissance, au travers des oeuvres de deux des plus célèbres artistes italiens de l’époque – Filippo Lippi et son fils Filippino – raconte une période de splendeur exceptionnelle de la ville de Prato, s’inspirant de sa saison artistique la plus originale. De ce fait, aux côtés des deux Maîtres, il vous sera possible d’admirer les principales oeuvres d’art de leurs collaborateurs, parmi lesquels Fra Diamante et Domenico de Zanobi et de célèbres peintres de l’époque de la Maniera. L’exposition présente 51 oeuvres parmi lesquelles des tables, fresques, de l’orfèvrerie et des sculptures en marbre et terre cuite, en provenance de nombreux musées italiens et étrangers. Certaines d’entre elles sortent, par le biais d’un tel évènement, pour la première fois du territoire italien.
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touristiques. La grande exposition française, qui cette année a vu l’enregistrement de cent mille visiteurs, commence à s’imposer comme un rendez-vous important dans le Nord de l’Europe et, malgré la période de crise, a accueilli 500 exposants et 300 destinations dans le monde.
Autogrill e McDonald’s, partnership strategica Autogrill e McDonald’s hanno siglato una partnership esclusiva per l’apertura di ristoranti McDonald’s nelle aree di servizio autostradali gestite da Autogrill in Francia. L’intesa, che rientra nell’ambito delle strategie di sviluppo dei due Gruppi, prevede la valutazione di opportunità d’ingresso del marchio McDonald’s anche negli altri canali di attività di Autogrill in Francia, quali aeroporti, stazioni e siti di prestigio. Un accordo importante, che, come ha dichiarato Roberto Colombo, Direttore Generale di Autogrill Francia, “rafforza ulteriormente il portafoglio marchi internazionale del nostro Gruppo con un brand dinamico e di rinomata fama mondiale”. In Francia, Autogrill è presente con 526 punti vendita in oltre 100 location. Nel 2008 ha realizzato un fatturato di 239,2 milioni di euro, per un totale di oltre 3.400 dipendenti.
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“Invest in Med”: la CCIE di Marsiglia capofila di uno dei progetti Lo scorso 22 aprile la Camera di commercio italiana per la Francia di Marsiglia (CCIFM) ha partecipato alla presentazione delle iniziative approvate nel quadro del programma “Invest in Med”, cofinanziato dall’UE e finalizzato alla crescita dei partenariati, della capacità e della qualità degli investimenti nell’area Euromediterranea. La CCIFM si è distinta in qualità di capofila di uno dei 18 progetti selezionati dal comitato esecutivo, inerente la tecnologia e l’innovazio-
ne nella filiera “Frutta e Verdura fresca e trasformata”, gli aspetti legati alla sicurezza e qualità alimentare (tracciabilità, certificazione prodotti), all’ambiente (coltura e processi, imballaggi), processi innovativi (logistica).
“INVEST IN MED”: LA CCIE DE MARSEILLE, CHEF DE FILE D’UN DES PROJETS Le 22 avril dernier, la Chambre de Commerce Italienne pour la France de
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AUTOGRILL ET MCDONALD’S, UN PARTENARIAT STRATÉGIQUE Autogrill et McDonald’s ont scellé un partenariat exclusif pour l’ouverture de restaurants McDonald’s dans les ères
Marseille (CCIFM) a participé à la présentation des initiatives approuvées dans le cadre du programme “Invest in Med”, co-financé par l’Union Européenne et ayant pour objectif le développement des partenariats, de la capacité et de la qualité des investissements de l’ère Euro-méditerranéenne. La CCIFM s’est distinguée en qualité de chef de file d’un des 18 projets sélectionnés par le comité exécutif, inhérent à la technologie et à l’innovation dans la filière “Fruit et légumes frais et transformés”, aux aspects liés à la sécurité et à la qualité alimentaire (traçabilité, certification des produits), à l’environnement (culture et procédés, emballages) et processus innovants (logistique).
de services autoroutières gérées par Autogrill en France. L’entente, qui entre dans le cadre des stratégies de développement des deux groupes, prévoit l’évaluation d’opportunités d’entrée du marché de McDonald’s, même dans les autres canaux d’activité d’Autogrill en France, tels que les aéroports, gares et sites de prestige. Un accord important, qui, comme l’a déclaré Roberto Colombo, Directeur général d’Autogrill France, “renforcera ultérieurement le porte feuille d’actions internationales de notre groupe avec une marque dynamique et de renommée mondiale”. En France, Autogrill est présente avec 526 points de vente dans plus de 100 lieux. En 2008, un chiffre d’affaire de 239,2 millions d’euros a été réalisé, pour un total de plus de 3.400 salariés.
Goldoni: quando l’azienda familiare è “anti-crisi” Dimenticatevi l’immagine della dura vita del contadino. Con l’azienda Goldoni si entra in una nuova era delle macchine agricole. I loro trattori, rigorosamente Made in Italy, o meglio, “in Migliarina di Carpi (MO)”, sono dotati di tutti i confort, dai sedili ammortizzati all’aria condizionata... e navigatore satellitare! Compatti, funzionali e belli fuori, i trattori Goldoni sono macchine specializzate nelle colture di vigne e frutteti. Forte di un’esperienza di più di 80 anni, tramandata di generazione in generazione, Goldoni ha confermato la sua vocazione internazionale iniziando in questi ultimi mesi una campagna di comunicazione in Francia per far conoscere l’esperienza di un’azienda che ha fatto della tecnologia il suo leitmotif. Il viaggio stampa, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana di Nizza dal 6 all’8 aprile scorso, ha coinvolto 6 giornalisti delle principali testate francesi specializzate nel settore agricolo. Il gruppo ha potuto scoprire la storia di un’azienda familiare, che è cresciuta resistendo alle crisi e, che pur trasformandosi negli anni, ha saputo mantenere un forte legame con la sua terra di origine e le sue tradizioni.
GOLDONI: QUAND L’ENTREPRISE FAMILIALE EST “ANTI-CRISE” Oubliez cet image de la dure vie du paysan. Avec l’entreprise Goldoni on rentre dans une nouvelle tendance des machines agricoles. Leurs tracteurs, fabriqués en Italie, ou plus précisément, à Migliarina di Carpi (MO), sont dotés de tous conforts, des chaises amortissables à la climatisation... et même de GPS ! Compacts, fonctionnels et design, les tracteurs Goldoni sont des machines spécialisées pour les cultures de vignes et de vergers. Avec une expérience de plus de 80 ans, transmise de génération en génération, Goldoni a confirmé sa vocation internationale développant ces derniers mois une campagne de communication en France pour faire connaître l’expérience d’une entreprise qui a fait de la technologie son leitmotif. Le voyage de presse organisé en collaboration avec la Chambre de Commerce Italienne de Nice du 6 au 8 avril dernier, a engagé 6 journalistes de la presse, française spécialisé dans le secteur agricole. Le groupe a pu découvrir l’histoire d’une entreprise familiale, qui s’est développé résistant aux crises et qui a su garder un fort lien avec sa terre, ses origines et ses traditions.
Italia Independent apre a St. Tropez Italia Independent (I-I), marchio di progetti di stile fondato da Lapo Elkann, inaugura il 2 maggio il primo negozio monomarca a Saint Tropez. La Francia è sempre stato un importante mercato di riferimento per I-I. Ecco perché, come spiega una nota, ‘’è stata scelta Saint Tropez, per quel concentrato di stile e savoir faire che ha in comune con I-I e per le sue origini italiane’’. Il monomarca è situato in Rue Gambetta, all’interno di una tradizionale casa tropezienne dei primi anni Cinquanta.
ITALIA INDEPENDANT OUVRE À SAINT-TROPEZ Italia Independant (I-I), marché de produits de style fondé par Lapo Elkann, inaugure le 2 mai le premier magasin mono marque à Saint-Tropez. La France a toujours été un important marché de référence pour I-I. Voici pourquoi, comme expliqué dans une note “Saint-Tropez a été choisie, pour ce concentré de style et savoir-faire qu’elle a en commun avec I-I et pour ses origines italiennes”. Le magasin mono marque est situé en Rue Gambetta, au sein d’une maison traditionnelle tropézienne datant du début des années 1950.
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Festival Internazionale della Filatelia ITALIA 2009. Tutti i francobolli del mondo in un solo spazio. A Roma.
Con Italia 2009, Roma diventa la capitale mondiale del francobollo. La grande esposizione internazionale sbarca nella città eterna per cinque intensi giorni dedicati alla filatelia. Protagoniste le migliori collezioni d’Europa, dei Paesi del bacino del Mediterraneo, nonché di Canada, Stati Uniti d’America, Argentina, Sudafrica e Australia. Non perdete l’appuntamento con la storia del francobollo.
www.italia2009.it
Roma - Palazzo dei Congressi 21-25 ottobre 2009
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U Energie rinnovabili, un settore che cresce Se la Germania è già leader del mercato, l’Italia presenta grandi potenzialità di crescita. Da qui, la partecipazione delle aziende dei due Paesi a Intersolar, dove sono state poste le basi per una crescita sinergica
n mercato ecologico sta crescendo in maniera esponenziale: il settore delle energie rinnovabili. In particolare, per quanto riguarda l’impiego di energia solare, sia in Italia che in Germania si stanno facendo passi da gigante. La Germania è ormai la numero uno nella produzione e nell’installazione di impianti di energia solare, mentre l’Italia risulta essere, a livello europeo, il mercato con le più grandi potenzialità di crescita. Anche quest’anno queste due realtà economiche hanno avuto modo di incontrarsi a Monaco, in occasione della fiera internazionale Intersolar. E anche quest’anno la Camera di Commercio Italiana di Monaco ha prestato, i suoi servizi in veste di mediatrice tra le aziende italiane, tedesche e degli altri Paesi presenti all’evento. La Intersolar è oggi l’appuntamento fieristico sul solare più importante a livello mondiale, a conferma della straordinaria crescita nei settori del fotovoltaico, dell’energia termica e dell’architettura solare. Il 27 e 28 maggio, in collaborazione con la DEinternationale Italia Srl, la nostra Camera ha organizzato una borsa contatti internazionale durante la quale aziende tedesche e italiane del settore hanno potuto incontrarsi in colloqui b2b. Agli incontri hanno partecipato 10 ditte tedesche, nello specifico produttori, fornitori e distributori di impianti solari, e 12 aziende italiane interessate ad acquistare il know-how e i prodotti tedeschi. In molti casi sono già state poste le premesse per future sinergie e cooperazioni. Per facilitare l’entrata nel mercato italiano alle aziende tedesche, la Camera di Commercio ha inoltre organizzato una “Conferenza italo-tedesca sul solare”, nel corso della quale oltre cento rappresentanti di imprese tedesche hanno potuto raccogliere informazioni in merito all’aspetto giuridico-legislativo del mercato solare italiano, ai possibili incentivi e alle attuali tendenze del settore in Italia. La Direttrice del Settore Energie Rinnovabili del Ministero per Economia e Tecnologia, Christina Wittek, ha parlato alla conferenza delle recenti iniziative del mercato tedesco per incentivare l’esporto di impianti solari. Sul fronte italiano è stato il vicepresidente dell’Enel Green Power, Ingmar Wilhelm, a esprimersi in merito al mercato del fotovoltaico in Italia. Mentre sul frangente finanziario sono intervenuti Marina Codeleoncini di UniCredit Markets & Investment Banking e Martin Mayer di UniCredit Leasing Vienna. Dell’aspetto legale e contrattuale si sono occupati Francesco Camilotti (Studio Legale CBA) e Antonella Sannicandro (Studio Legale CBALEX). EDITORIAL
Erneuerbare Energien: ein Markt auf der Überholspur
in umweltschonender Markt befindet sich im grandiosen Wachstum: der Markt der Erneuerbaren Energien. Insbesondere im Bereich der Solarenergie tut sich sowohl in Italien als auch in Deutschland erstaunlich viel. Deutschland zählt in Europa inzwischen zu den Vorreitern der Solarenergiebranche. Und Italien gilt als einer der Solar-Märkte mit dem größten Wachstumspotential. Eine äußerst fruchtbare Begegnung zwischen diesen beiden Märkten fand Editoriale di Annamaria Andretta auch in diesem Jahr in München auf der internationalen Fachmesse „Intersolar” statt. Presidente della Camera di Commercio Italiana Dabei fungierte die Italienische Handelskammer München erneut als wertvolles Bindeglied zwidi Monaco di Baviera schen italienischen und deutschen Firmen sowie zwischen Unternehmen aus anderen Ländern. Die Intersolar, die zwischen dem 27. und dem 29.05.2009 stattfand, gilt mittlerweile als die weltweit größte Fachmesse für Solarenergie. Mit ihrer dynamischen Entwicklung spiegelt sie das ebenfalls rasante Wachstum der Branche in den Bereichen Photovoltaik, Solarthermie und Solararchitektur wieder. Zusammen mit der DEinternational Italia Srl hat die Italienische Handelskammer München am 27. und 28.05.09 eine internationale Kooperationsbörse mit B2B-Gesprächen zwischen deutschen und italienischen Unternehmen aus dem Bereich Solarenergie organisiert. An den Gesprächen haben 10 deutsche Firmen teilgenommen, insbesondere Hersteller, Großhändler, Zulieferer und Vertriebsfirmen von Photovoltaik- und Solaranlagen, und 12 italienische Firmen. Bei vielen Gesprächen konnten bereits die ersten Weichen für künftige Synergien und Kooperationen gestellt werden. Um den Einstieg der deutschen Firmen in den italienischen Markt zu erleichtern, hat zudem die Italienische Handelskammer München am 27.05 eine „Deutsch-Italienische Solarkonferenz” organisiert. Auf dieser Veranstaltung konnten sich über hundert deutsche Firmen über die neue Gesetzeslage und die Fördermöglichkeiten auf dem italienischen Solarenergiemarkt sowie über aktuelle Markttendenzen in Italien informieren. Als Referentin des Bundesministeriums für Wirtschaft und Technologie wurde die Leiterin des Referats Erneuerbare Energien Christina Wittek eingeladen. Sie hielt eine Rede über die jüngsten Exportinitiativen des deutschen Marktes. Als Expert des italienischen Marktes für Fotovoltaik kam der Vizepräsident von Enel Green Power Ingmar Wilhelm zu Wort. Bezüglich Finanzierungsmöglichkeiten von Projekten in Italien für deutsche Unternehmen und Leasingfinanzierung von Solarinvestments in Italien, hielten jeweils Marina Codeleoncini von Unicredit Markets & Investment Banking und Martin Mayr von Unicredit Leasing Wien. Einen Einblick in die gesetzlichen Rahmenbedingungen und mögliche Vertragsgestaltungen gaben Francesco Camilotti (Anwaltskanzlei CBA) und Antonella Sannicandro (Anwaltskanzlei CBALEX).
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Trieste, Capodistria, Fiume: collaborare ripaga R iallacciandomi a quanto scritto nel precedente numero di èItalia for Germania sulla piattaforma logistica europea e sull’importanza della nascita di una nuova tratta tra Norimberga e Bologna, desidero continuare ad approfondire il tema parlandovi di un appuntamento fieristico di grande rilievo: la fiera internazionale dedicata a logistica, telematica e trasporti, in breve la Transport Logistic 2009, tenutasi dal 12 al 15 maggio a Monaco di Baviera. La nostra Camera di Commercio, come ormai da tradizione, ha organizzato una conferenza nell’ambito delle attività di promozione dei porti italiani e ha fornito il supporto alla Regione Friuli Venezia Giulia per l’organizzazione di uno stand collettivo in cui 20 rappresentanti istituzionali hanno presentato l’intero network logistico regionale. Inutile dire quanto la posizione strategica del Friuli Venezia Giulia, regione posta all’estremo nord del bacino adriatico e all’incrocio tra il Corridoio Transeuropeo 5 e il Corridoio Adriatico, renda questa regione un punto di snodo portuale, stradale e ferroviario di importanza unica nel panorama europeo. In particolare, per le aziende logistiche e di spedizione della Germania meridionale, le efficienti infrastrutture del Nord Adriatico offrono una base logistica che consente dei collegamenti oltremare di gran lunga più veloci rispetto a quelli offerti dai porti del cosiddetto Northern Range (ovvero del Nord Europa).
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PER LA PRIMA VOLTA, IN OCCASIONE DELLA FIERA TRANSPORT LOGISTIC 2009, TRE PORTI DEL NORD ADRIATICO SI SONO PRESENTATI UNITI DAVANTI ALLE AZIENDE TEDESCHE. UN ESEMPIO DI SINERGIA E COORDINAMENTO DI MARKETING TERRITORIALE
di Alessandro Marino, Segretario Generale della Camera di Commercio di Monaco di Baviera Con l’entrata dei Paesi Europei dell’Est nell’Unione Europea, il sistema Nord-Adriatico – a cui fanno capo i porti di Trieste, Capodistria e Fiume – ha riacquistato la sua centralità, diventando il crocevia per eccellenza tra Centro Europa ed Estremo Oriente. Con particolare favore da parte degli interlocutori tedeschi è stata inoltre accolta l’iniziativa di far intervenire in un panel di discussione comune proprio i vertici delle Port Authority delle tre città nord-adriatiche di Trieste, Capodistria e Fiume, al fine di presentare al pubblico fieristico tedesco le proCAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MONACO DI BAVIERA Monaco di Baviera - Sede Centrale Sede Centrale - Ottostrasse 1 - 80333 München Tel.: +49 89 96166170 - Fax: +49 89 2904894 info@italcam.de Stoccarda - Ufficio Regionale per il Baden Württemberg Lenzhalde 69 - 70192 Stuttgart Tel.:+49 711 2268042 - Fax:+49 711 2268079 stuttgart@italcam.de
prie infrastrutture ed i collegamenti in maniera congiunta, ponendo l’accento sulle affinità e sulle differenze tra i sistemi portuali del Nord rispetto a quelli del Sud Europa. Tutto ciò ha come intento quello di interpretare i rapporti tra i porti adriatici in termini di complementarietà, e non di mera competizione. È tale approccio a consentire la nascita di importanti sinergie tra i tre porti, permettendo loro di presentarsi sul mercato internazionale come partner uniti e forti. Un’importante premessa per poter competere con i giganti nordeuropei. Per non poche aziende italiane la partecipazione alla fiera ha portato a risultati concreti. Come nel caso della Italcontainer, un operatore specializzato nel trasporto intermodale per i porti italiani il quale, ha preso accordi con la ITG Transfracht. Tali accordi prevedono il collegamento diretto del terminal Tricon di Norimberga alla rete italiana che collega Ravenna, La Spezia e Pomezia. Un passo ulteriore nell’avvicinamento logistico tra i porti nordeuropei e quelli italiani.
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UN’ALLEANZA STRATEGICA PER COMPETERE CON I GIGANTI DEL NORD EUROPA VALUE PARTNERS APRE UNA SEDE A MONACO Il gruppo Value Partners ha aperto un nuovo ufficio a Monaco di Baviera, rafforzando così, nell’Europa del Nord, le attività di consulenza strategica oltre che i servizi di IT attraverso la società Value Team. Attivo da anni in Germania, il gruppo segue in quest’area prevalentemente società del settore finanziario, banche primarie e istituti assicurativi. Per il gruppo Value Partners si tratta della quinta presenza europea, dopo l’headquarter di Milano e le sedi di Roma, Londra e Helsinki. “L’apertura dell’ufficio di Monaco conferma la vocazione internazionale del gruppo, che solo alcuni mesi fa ha inaugurato la sede di Dubai”, ha dichiarato Giorgio Rossi Cairo, Presidente e Amministratore delegato di Value Partners. “La Germania è un mercato che serviamo da anni e la decisione di aprire una sede deriva dalla volontà di investire in un Paese di riferimento per l’economia europea, seguendo ancora più da vicino i nostri clienti di lingua tedesca e le imprese dell’Est Europa. Saremo presenti sia con attività di consulenza strategica sia con i servizi IT per la gestione dei processi critici per il business dei nostri clienti”. Value Partners opera attraverso due società, Value Partners Management Consulting e Value Team IT Consulting & Solutions, avvalendosi di una cinquantina di partner e 3.000 professionisti di 25 nazionalità, di cui oltre 750 attivi all’estero. Value Partners Management Consulting, fondata nel 1993, ha costruito la sua solida reputazione internazionale avendo realizzato progetti in oltre 40 Paesi. Opera in Italia, a Milano e Roma, ed è presente con proprie sedi a Londra, Monaco, Helsinki, Istanbul, Dubai, San Paolo, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Mumbai, Shanghai, Pechino, Hong Kong e Singapore. www.valuepartners.com
GRUPPO VALUE PARTNERS ERÖFFNET FIRMENSITZ IN MÜNCHEN Der Gruppo Value Partners verfügt seit kurzem über ein Büro in der bayerischen Landeshauptstadt. Damit baut die Unternehmensgruppe ihre Präsenz im nordeuropäischen Raum weiter aus und verstärkt ihre Aktivität im Bereich der strategischen Beratung und der IT Dienstleistungen. Letztere werden von der Gesellschaft Value Team durchgeführt. In Deutschland ist die Gruppe schon seit Jahren aktiv und betreut dort hauptsächlich Unternehmen aus dem Finanzsektor, wie Banken und Versicherungen. Mit der Eröffnung der Münchner Filiale erhöht sich die Zahl der europäischen Standorte für den Gruppo Value Partners auf fünf. So verfügt die Gruppe neben ihrem Hauptsitz in Mailand auch über Niederlassungen in Rom, London und Helsinki. “Die Büroeröffnung in München bestätigt einmal mehr die internationale Ausrichtung unserer Gruppe, die erst wenige Monate zuvor ihren Sitz in Dubai eröffnet hat”, so Giorgio Rossi Cairo, Präsident von Value Partners. “Deutschland ist ein Markt, den wir seit Jahren erfolgreich bedienen, und die neue Standortgründung unterstreicht unserem starken Willen, in ein Land zu investieren, das richtungsgebend für die europäische Wirtschaft ist. Somit können wir noch näher bei unseren Kunden aus Deutschland und Osteuropa sein und sie durch strategische Beratung und IT Dienstleistungen bei der Umsetzung ihrer Prozesse noch unmittelbarer unterstützen.” Value Partners ist über zwei Gesellschaften tätig: Value Partners Management Consulting und Value Team IT Consulting & Solutions. Darüber hinaus stützt sich die Gruppe auf rund 50 Partner und 3.000 professionelle Mitarbeiter aus 25 Nationen, von denen wiederum 750 in Ausland tätig sind. Value Partners Management Consulting wurde 1993 gegründet und erwarb sich in den darauffolgenden Jahren internationalen Ruf durch die Durchführung von Projekten in 40 Ländern. Das Unternehmen ist tätig in Italien (Mailand und Rom) und ist darüber hinaus mit eigenen Niederlassungen in London, München, Helsinki, Istanbul, Dubai, San Paolo, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Mumbai, Shanghai, Peking, Hong Kong und Singapur vertreten. www.valuepartners.com
EINE STRATEGISCHE ALLIANZ, UM MIT DEN GIGANTEN NORDEUROPAS ZU KONKURRIEREN
Triest, Koper und Rijeka: eine lohnenswerte Zusammenarbeit
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uf der Messe „Transport Logistic” präsentierte sich dem deutschen Fachpublikum das gesamte Infrastruktursystem der Region Friaul Julisch Venetien auf einem Gemeinschaftsstand (Halle B4 Stand 107/208). Vertreten waren 20 Institutionen, Konsortien und Unternehmen der Branche. Im Rahmen der Veranstaltung, die in München zwischen dem 12. und dem 15.05.2009 stattfand, organisierte auch dieses Jahr die Italienische Handelskammer München eine Konferenz. Schwerpunkt dabei war die Bedeutung der Region Friaul Julisch Venetien und des nordadriatischen Hafensystems als logistische Plattform und wichtiges Bindeglied zwischen Zentraleuropa und den neuen Märkten des Fernen Ostens. Die direkten Bahnverbindungen von der Nordadria zu wichtigen Märkten im zentralöstlichen Europa sowie die nah- und fernöstlichen Seeverbindungen stellen nämlich für bayerische Verlader und Spediteure ein sehr attraktives Angebot an Transportdienstleistungen dar. Dies ermöglicht ihnen einen viel schnelleren Transportweg zu den zentraleuropäischen und fernöstlichen Ländern im Vergleich zu den nordeuropäischen Häfen. Im ersten Panel der Konferenz wurde dem Publikum ein Gesamtüberblick über das nordadriatische Hafensystem (Triest, Koper und Rijeka) gegeben. Nach den Grußworten von Frau Katja Hessel, Staatsekretärin im Bayerischen Ministerium für Wirtschaft, Infrastruktur, Verkehr und Technologie, und Herrn Riccardo Riccardi, Landesminister für Transport und Infrastruktur der Region Friaul Julisch Venetien, folgte das zweite Panel, in dem das Logistiknetzwerk der Region Friaul Julisch Venetien präsentiert wurde. Sehr begrüßt von Seiten des deutschen Fachpublikums wurde die Initiative der Geschäftsführung der drei nordadriatischen Häfen Triest, Koper und Rijeka, als gemeinsame Dienstleistungsanbieter aufzutreten. Somit können sie ihre jeweiligen Stärken nutzen und zielgerichtete Synergien schaffen – eine wichtige Vorraussetzung, um mit den Giganten von Nordeuropa konkurrieren zu können. Einige italienische Firmen konnten im Rahmen der Messe konkrete Vereinbarungen mit deutschen Logistikpartnern treffen. Wie im Falle von Italcontainer und ITG Transfracht. Der deutsche Kombiverkehrsanbieter wird sein Nürnberger Triconterminal an das italienische intermodale Netzwerk anbinden. Somit werden direkte Verbindungen zu Ravenna, La Spezia und Pomezia ermöglicht - Eine zusätzliche logistische Annährung zwischen den nordeuropäischen und den italienischen Häfen.
Zum ersten Mal im Rahmen der Fachmesse Transport Logistic 2009 traten die drei nordadriatischen Häfen gemeinsam auf. Ein Exempel für synergetische Zusammenarbeit und territoriales Marketing
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NEWS GERMANIA
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
Marlboro Classics apre a Francoforte Marlboro Classics continua ad investire nel canale retail e apre un nuovo punto vendita di proprietà a Francoforte. La boutique tedesca si estende su una superficie di 160 mq al secondo piano del centro commerciale My Zeil, nella centralissima via pedonale Zeil. All'interno del punto vendita sono esposte tutte le linee in collezione: uomo, donna, accessori e calzature. Il negozio di Francoforte si aggiunge a quelli di Berlino, Monaco e Hannover, e porta a quattro il numero dei negozi esclusivi a gestione diretta nel Paese.
NEUE BOUTIQUE IN FRANKFURT FÜR MARLBORO CLASSICS Mit der Shoperöffnung von Marlboro Classics in Frankfurt drängt die Modelinie des gleichnamigen Tabakkonzerns weiter auf den deutschen Markt. Die Ladenfläche erstreckt sich auf 160 qm und befindet sich im zweiten Stock des Einkaufszentrums My Zeil. Im Inneren der Verkaufsstelle sind sämtliche Kollektionen ausgestellt: Herren- und Damenmode sowie Schuhe und Accessoires. Der neue Shop ist der vierte Standort dieser exklusiven Ladenkette, die bereits in Berlin, München und Hannover vertreten ist.
costituisce la principale fonte di presenze incoming per l’Italia.
Caserta protagonista a Mondo Italia “La Germania è il primo partner commerciale di Terra di Lavoro in Europa. A fronte di un volume complessivo di import-export che ammonta a 515 milioni di euro, noi esportiamo in Germania per 129 milioni ed importiamo 106 milioni. Siamo qui perché queste cifre diventino sempre più grandi”. Lo ha affermato Mario Farina, Presidente della Camera di Commercio di Caserta, nel corso della conferenza stampa che ha tenuto a “MondoItalia”, l’esclusiva vetrina dedicata alle bellezze d'Italia e alla qualità Made in Italy, svoltasi dal 22 al 26 aprile a Stoccarda. In tale occasione, il Presidente Farina ha inoltre annunciato l’intesa sottoscritta con l’amministratore delegato di Mondo Italia, Paolo Esposito. Caserta diventerà così la capofila per la Regione Campania di un progetto che prevede tra l’altro la partecipazione alla CMT, una delle più importanti fiere mondiali del turismo extralberghiero per camperisti, a Stoccarda dal 10 al 17 gennaio 2010.
CASERTA HAUPTDARSTELLER VON MONDO ITALIA „Für Terra di Lavoro ist der deutsche Markt der Handelspartner Nummer eins. Von unserem Handelsvolumen in Höhe von insgesamt 515 Mio Euro fallen allein auf Deutschland Exporte im Wert von 129 Mio Euro und Importe in Höhe von 106 Mio Euro“, erläuterte Mario Farina, Präsident der Handelskammer Caserta, während der Messeeröffnung. Mondo Italia ist seit drei Jahren ein beliebtes Schaufenster für zahlreiche Qualitätsprodukte rund um das “Made in Italy”. Dieses Jahr fand die Messe in Stuttgart vom 22. bis 26. April statt. Bei dieser Gelegenheit präsentierte Farina auch ein Abkommen mit Paolo Esposito, dem Direktor von Mondo Italia, der ursprünglich aus Caserta stammt. Somit wird die Provinz Caserta künftig in verschiedenen Promotion-Projekten federführend für die gesamte Region Kampanien sein. Unter anderem vorgesehen ist die Teilnahme an der CMT, einer der weltweit führenden Messen für Campingtourismus. Die CMT findet von 10. bis 17. Januar 2010 in Stuttgart statt.
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WIND JET BRINGT BERLIN UND FORLÌ NÄHER ZUSAMMEN
Wind Jet avvicina Berlino e Forlì A Berlino, l’ENIT ha presentato la nuova rotta della compagnia aerea Wind Jet che collegherà Forlì alla capitale della Repubblica Federale. Alla serata, sono intervenuti oltre cento rappresentanti della stampa specializzata, tour operator e agenti di viaggio tedeschi, Davide Marotta (Ambasciata d’Italia), Fulvia Schnitker (Presidente dell’Associazione Emilia Romagna a Berlino) e Calisto Pocorobba (SEAF SpA Airport di Forlì). L’apertura della nuova tratta si propone di sviluppare i flussi turistici provenienti da un Paese che, tra quelli europei,
Das Staatliche Italienische Fremdenverkehrsamt ENIT hat in Berlin die neue Streckenverbindung der Flugzeuggesellschaft Wind Jet vorgestellt. Künftig wird diese das norditalienische Forlì mit der deutschen Hauptstadt verbinden. An der festlichen Eröffnungsfeier nahmen über 100 Vertreter von Fachpresse, Reiseanbietern und Reisagenturen teil. Außerdem anwesend waren Davide Marotta (Italienische Botschaft), Fulvia Schnitker (Präsidentin des Vereins Emilia Romagna in Berlin) und Calisto Pocorobba (Betreibergesellschaft des Flughafens Forlì). Mit den zweimal wöchentlich angebotenen Verbindungen von und nach Nord- sowie Osteuropa ist Forlì für die Fluggesellschaft Wind Jet ein wichtiges Standbein. Das Projekt dient auch der Förderung der deutschen Besucherströme. Immerhin sind die Deutschen europaweit diejenigen Touristen, die das Bel Paese am zahlreichsten besuchen.
A Saarbrücken per il Mercato Napoletano Il progetto che la Camera di Commercio Italiana per la Germania realizzerà in cooperazione con il Consolato Italiano di Saarbrücken e con la Regione Campania, porterà nella cittadina tedesca, dal 30 maggio all’1 giugno 2009, un tipico mercato napoletano, cuore pulsante della città e momento di autentica espressione della cultura e del folklore campani. Nel corso dell’evento il pubblico, oltre a poter degustare gratuitamente l’autentica pizza napoletana e diverse specialità di pasta campane, avrà l’occasione di conoscere e apprezzare prodotti provenienti dai più svariati settori del “Made in Campania”, proposti da commercianti ambulanti campani: dall’abbigliamento agli accessori, dalla biancheria alle calzature, dall’intimo alla pelletteria.
NEAPOLITANISCHER MARKT AM SAARBRÜCKER SCHLOSSPLATZ Vom 30. Mai bis zum 1. Juni wird auf dem Schlossplatz in Saarbrücken ein typischer neapolitanischer Markt zu bewundern sein. Als pulsierender Stadtmittelpunkt und authentischer Ausdruck der neapolitanischen Kultur hat der Markt das Ziel, die Wirtschaft und Kultur der kampanischen Hauptstadt zu fördern. Im Verlauf der Veranstaltung wird die Öffentlichkeit die Gelegenheit haben, original neapolitanische Pizza und kampanische Nudelspezialitäten gratis zu kosten. Darüber hinaus werden Produkte der verschiedensten Sektoren des Made-in-Campania, angefangen bei Schuhen und Lederartikeln bis hin zu Wäsche, Schuhen und Lederartikeln angeboten, die die Besucher kennen und schätzen lernen können.
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N “Green shoots”: c’è da fidarsi? Come interpretare i primi segnali di ripresa dell’economia mondiale
Editoriale di Leonardo Simonelli Santi Presidente della Camera di Commercio Italiana di Londra
umerosi sono i commenti sui segnali di un rallentamento della caduta dell’attività economica che hanno recentemente alimentato una nuova ondata di ottimismo. Lawrence Summers, economic adviser di Barack Obama ha sostenuto che il “sense of freefall” dovrebbe terminare negli USA nel giro di pochi mesi. Malgrado le economie dei maggiori Paesi si stiano ancora contraendo, si starebbero infatti intravedendo alcuni “green shoots”, o “germogli verdi” primaverili, evocati da diversi osservatori e dallo stesso Ben Bernanke, Chairman della Federal Reserve: • negli USA – malgrado una riduzione del PIL nel primo trimestre di quest’anno del 6,1% su base annuale – una ripresa della fiducia dei consumatori, un apparente raggiungimento del punto di minimo nella caduta delle vendite e della costruzione di abitazioni, un aumento, sebbene a macchia di leopardo, della spesa per consumi; • nel Regno Unito, aumento del credito alle imprese e della fiducia dei consumatori; • nell’area dell’Euro, risalita della fiducia dei consumatori; • in Giappone, il primo aumento della produzione industriale dopo molti mesi; • in Cina, l’aumento della spesa in infrastrutture, del credito bancario e, in generale della crescita economica, con la produzione industriale che sarebbe risalita a marzo, secondo alcuni indicatori, all’8,3% dal 2,8% di gennaio-febbraio; • in generale, mercati azionari in risalita (alcuni indici sono aumentati dagli inizi di marzo di oltre il 30%). Tuttavia sono numerosi anche coloro che non sono convinti della fine della crisi, né tanto meno di una ripresa. Sebbene alcuni “green shoots” siano innegabili, essi indicherebbero solo, come nota Stephen King sull’Independent, che la primavera economica è nell’aria, ma non significano che sia arrivata l’estate. Questa recessione, si sostiene, è molto più grave delle precedenti, e le munizioni sono poche, in termini sia di politica monetaria, sia di politica fiscale. In sintesi, anche se pochi dubitano dell’esistenza di “green shoots”, molti ritengono che essi potrebbero facilmente “appassire”. Tuttavia, come sottolinea il Financial Times, è innegabile che, per la prima volta dopo molti mesi, vi sono segnali di ripresa che si affiancano e si contrappongono agli ormai consueti risultati negativi. EDITORIAL
“Green Shoots”: “Flourishing” or “Withering”? How to interpret first signs of global economy recovery ew waves of optimism may have been generated by the many comments on some signals of a slowdown in the economic downturn. Lawrence Summers, economic adviser to President Obama, believes that the “sense of freefall” will last only for a few months in the US. Indeed, although the economies of most countries are still suffering from the recession, many economists, among which Ben Bernanke, Chairman of the Federal Reserve, share the opinion that the spring has brought some “green shoots”: • in the US – after a GDP fall of 6.1% on annual basis in the first quarter of the current year – a renewed confidence in all consumers, the apparent reaching of the lowest point in the sales and development of the housing market, and an increase in consumer goods spending; • in the UK, the growing of credits to companies and of consumers’ confidence; • in all the Euro area, the rising of consumers’ confidence; • in Japan, the first industrial production increase after many months; • in China, the increase in the expenditures for infrastructures, in bank loans, and, more in general, the recovery of the entire economy, with a steadily growing industrial production that has passed from a 2.8% in January-February to a 8.3% in March; • worldwide, the recovery of the financial market (some indexes have gained more than 30% since March). However, there still remains a widespread belief that the recession is not over, and that a recovery has not yet started. Stephen King from the Independent notes that, although there are definitely some “green shoots”, these indicate more the arrival of an economical ‘spring’, not yet a “summer”. The current recession, it is argued, has been much worse than the others before it, and the solutions are few, under both the monetary and fiscal policies. To sum up, while there is little doubt that there are some “green shoots”, many believe that these may soon wither. However, as the Financial Times points out, it’s undeniable that for the first time after many months signals of recovery appear along with and in contrast to the by now usual negative outcomes.
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CCIE LONDRA
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“UNICA GARANZIA MILLE VARIETÀ: PROGETTO PER LA PROMOZIONE DELLE CERTIFICAZIONI COMUNITARIE DOP E IGP”
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ualità, identità territoriale, sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente: ecco quattro buoni motivi per presentare i prodotti Dop (Denominazione di Origine Protetta) e Igp (Indicazione Geografica Protetta) il 29 aprile presso il City Inn Westminster Hotel di Londra, in occasione della prima tappa europea del progetto di promozione “Unica garanzia mille varietà”. Si tratta delle certificazioni comunitarie, dei marchi che rappresentano una garanzia, rafforzata dalla tutela dell’Unione Europea, nei confronti del consumatore che potrà conoscere con certezza l’origine e le caratteristiche degli alimenti che acquista. L’iniziativa, sostenuta dall’Unione Europea – finanziatrice del progetto a fianco del Ministero italiano delle Politiche Agricole e dei Consorzi di prodotti Dop e Igp – ha permesso di conoscere alcuni dei prodotti tutelati: Pecorino Toscano Dop, Prosciutto Toscano Dop, Olio extravergine di oliva Toscano Igp, Lardo di Colonnata Igp, Miele della Lunigiana Dop, Fagiolo di Sorana Igp e Castagna del Monte Amiata Igp. L’evento del 29 aprile ha preso il via con un convegno sull’importanza del sistema di certificazione Dop e Igp, problematica affrontata sia nelle fasi di coltivazione che di trasformazione dei prodotti, rigorosamente ottenuti nel rispetto di precisi disciplinari delle diverse produzioni agricole a tutela dei marchi e contro eventuali imitazioni. Al dibattito sono intervenuti importanti nomi della ristorazione (Giancarlo Caldesi, Managing Director & Master Chef – Caldesi Group; Iain Duncan, Group Marketing Manager – Spaghetti House Restaurants; Stefano Fraquelli, Managing Director – Metropolitan Restaurant Group; Stefano Potorti, Former Managing Director – Obika’ Mozzarella Bar), rappresentanti istituzionali (Leonardo Simonelli Santi – Presidente della Camera di Commercio e Industria Italiana in UK; Massimiliano Pagani, Rappresentante Consorzi aderenti all’iniziativa; Irene Bocchetta, Manager EU prodotti Igp e Dop, Food From Britain), giornalisti (Annalisa Piras – Corrispondente in UK per L’Espresso), rappresentanti della GDO britannica (John Shepherd, Managing Director – Partridges di Londra). La cultura della “qualità certificata” è stato il tema illustrato agli operatori della distribuzione, della ristorazione, della stampa, che hanno mes-
Dop e Igp: le certificazioni comunitarie puntano su Londra di Helen Girgenti, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Londra
UN CONVEGNO E UNA SERIE DI DEGUSTAZIONI PER PRESENTARE AI CONSUMATORI INGLESI QUESTI MARCHI, SINONIMO DI GUSTO UNICO E QUALITÀ CERTIFICATA so in evidenza l’importanza e il valore dei prodotti tipici certificati. Un viaggio gastronomico nel complesso panorama dei prodotti agroalimentari per lanciare un messaggio preciso ai consumatori inglesi: “La qualità si vede! Prodotti Dop e Igp: gusto unico, qualità certificata”. Al seminario ha fatto seguito una degustazione di prodotti tipici certificati. Inoltre, dal 27 aprile, per un’intera settimana, è stato possibile assaporare i prodotti tutelati in sei famosi ristoranti della capitale: Caffè Caldesi, Caldesi in Campagna, Getti’s 42 Marylebone High Street e 16/17 Jermyn Street, Galileo’s Locanda Toscana e da Zia Teresa Italian Restaurant. I marchi certificati sono stati inoltre protagonisti di degustazioni per un’altra settimana presso 5 Food Halls di Partridges (Sloane Square, 2-5 Duke of York Square; Gloucester Road; Blackheath Village Store; Dulwich Store, Primrose Hill Store). Londra è la prima tappa della promozione sul mercato europeo: seguiranno Francia e Germania.
Il Gruppo Caldesi... Katie e Giancarlo Caldesi gestiscono il Ristorante Caldesi, Caffé Caldesi, nella zona di Marylebone a Londra, e il ristorante Caldesi in Campagna, nel caratteristico paesino di Bray nel Berkshire. La loro passione culinaria li ha spinti, inoltre, ad aprire anche una scuola di cucina italiana, La Cucina Caldesi. Per maggiori informazioni: www.caldesi.com Katie and Giancarlo Caldesi run Caldesi Restaurant and Caffè Caldesi, in Marylebone, London and their countryside restaurant Caldesi in Campagna in the 'foodie haven' of Bray, Berkshire. Their passion for Italian cuisine led them to set up La Cucina Caldesi in London, a school devoted to courses on Italian Food and Wine. www.caldesi.com
Partridges... Partridges è uno dei pochi alimentari a conduzione famigliare nel centro di Londra. Fu aperto da Richard Sheperd nel maggio 1972 al numero 132 di Sloane Street. Nel maggio 1979 Richard Sheperd fu eletto al Parlamento e nel maggio 1981 suo fratello John lo sostituì alla direzione dell’azienda. Nel 1984 Partridges si estese fino al numero 134 di Sloane Street per poi spostarsi nel 2004 alla sua odierna sede al n. 2-5 della piazza Duke of York su King’s Road. Nel gennaio 1994 Partridges è stato insignito dell’etichetta reale come negozio di alimentari fornitore della Regina, e nel maggio 2008 John Sheperd è stato eletto presidente dell’Associazione dei portatori del marchio reale. Per maggiori informazioni: www.partridges.co.uk
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Partridges is one of the few family run food shops in Central London. It was opened by Richard Shepherd in May 1972 at 132 Sloane Street. In May 1979 he was elected to Parliament and in May 1981 his brother John entered the business. In 1984 Partridges expanded into the adjoining premises at 132-134 Sloane Street and in 2004 it relocated to 2-5 Duke of York Square on the King’s Road. In January 1994 Partridges was granted the Royal Warrant as Grocers to Her Majesty the Queen and in 2008 John Shepherd took great pleasure in becoming the President of the Royal Warrant Holders Association. www.partridges.co.uk
Il Gruppo Metropolitan... I ristoranti della catena Metropolitan appartengono ad una figura tra le più affermate nel settore della ristorazione a Londra, Stefano Fraquelli. La catena comprende La Locanda Galileo a Haymarket, il ristorante Getti a Marylebone High Street e Jermyn Street, ed infine Zia Teresa su Hans Road nella zona di Knightsbridge. Per maggiori informazioni: www.metrorest.com Metropolitan Group restaurants in London are owned by long-established figure in the London restaurant scene, Stefano Fraquelli. The restaurants include Galileo Locanda Toscana in Haymarket, Getti on Marylebone High St and Jermyn St and Zia Teresa in Hans Rd Knightsbridge. www.metrorest.com
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“ONE GUARANTEE, A THOUSAND VARIETIES: A PROJECT TO PROMOTE EUROPEAN PDO AND PGI CERTIFICATIONS”
European PDO and PGI certifications present themselves in London
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uality, territorial identity, food safety and environmental protection: here are four good reasons for getting to know products with PDO (Protected Denomination of Origin) and PGI (Protected Geographical Indication) status and where on the 29th of April at City Inn Westminster Hotel in London, were presented to mark the first European leg of the promotional project “One guarantee, a thousand varieties.” They are European certifications of brands that represent a guarantee for customers and are backed up by protection from the European Union. In this way customers can be sure of the origins and characteristics of the foods that they buy. The initiative, which is supported and financed by the European Union in conjunction with the Italian Ministry for Agricultural Policies and the PDO and PGI consortia allowed participants to get to know a number of protected products up close: Pecorino Toscano PDO, Prosciutto Toscano PDO, Olio extra vergine di oliva Toscano PGI, Lardo di Colonnata PGI, Miele della Lunigiana PDO, Fagiolo di Sorana PGI and Castagna del Monte Amiata PGI. The event started with a conference on the importance of the PDO and PGI certification system, an issue that is tackled from the first phases of cultivating and transforming products which are obtained by strict adherence to precise regulations governing the various farmed products to protect brands and counteract any imitations. Big names from the restaurant trade took part (Giancarlo Caldesi, Managing Director & Master Chef – the Caldesi Group; Iain Duncan, Group Marketing Manager – Spaghetti House Restaurants; Stefano Fraquelli, Managing Director – Metropolitan Restaurant Group and Stefano Potorti, Former Managing Director – Obika’ Mozzarella Bar), along with institutional representatives (Leonardo Simonelli Santi – Chairman of the Chamber of Italian Commerce and Industry in the UK; Massimiliano Pagani, the Representative of Consortia taking part in the initiative; Irene Bocchetta, EU Manager of PGI and PDO products, Food From Britain) and journalists (Annalisa Piras – UK correspondent for L’Espresso), not to mention representatives of Britain’s large-scale retail channels (John Shepherd, Managing Director of Partridges of London). The culture of “certified quality” was outlined to distribution professionals, as well as those working in catering and the press; to do so it was emphasised the value of typical certified products. The result saw a gastronomic journey through the complex world of food products that sent out a clear message to English consumers: “Quality you can see! PDO and PGI products: unique taste, certified quality.” This was followed by a roundtable, and a tasting session of typical certified products. In addition, for a whole week starting from the 27th of April it has been possible to taste the protected products in six of the capital’s bestknown restaurants: Caffé Caldesi, Caldesi in Campagna (Bray), Getti’s at 42 Marylebone High Street and 16/17 Jermyn Street, Galileo’s Locanda Toscana and Zia Teresa Italian Restaurant. The certified products then went on to take centre stage in tasting sessions held for two weeks in the 5 Food Halls at Partridges (Sloane Square, 2-5 Duke of York Square, Gloucester Road, Blackheath Village Store, Dulwich Store and Primrose Hill Store). London is the first leg of the promotional tour of the European market and will be followed by France and Germany.
A conference and a series of tasting sessions presented these brands to English customers, synonimous of unique taste and certified quality
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI LONDRA
1 Princes Street - London W1B 2 AY Tel. +44.20.74958191 info@italchamind.org.uk - www.italchamind.org.uk
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
Per Missoni prima boutique a Londra
Premiate le “eccellenze” Made in Italy oltremanica Poltrona Frau (Categoria Brand), Gianfranco Ferré (Categoria Moda), Giovanni Allevi (Categoria Arte e Musica), Lina Iemmolo (Categoria Gastronomia), la Regione Puglia (Regione emergente) e la città di Reggio Calabria. Questi i premiati nell’ambito della seconda edizione dei “Dolce Tributes Awards 2009”, i riconoscimenti promossi dalla Camera di Commercio Italiana di Londra in collaborazione con il locale Istituto Italiano di Cultura, al fine di premiare quelle società, quelle personalità e quelle istituzioni che rappresentano l’eccellenza Made in Italy in diversi campi – dalla moda al design, dalla cucina al turismo. I “Dolce Tributes Awards 2009” sono stati consegnati, alla presenza dell’Ambasciatore italiano a Londra Giancarlo Aragona, in occasione de “La Dolce Vita”, la più importante e prestigiosa manifestazione dedicata al Made in Italy in Gran Bretagna.
TRIBUTES AWARDS TO MADE IN ITALY PRODUCTS IN THE UK Poltrona Frau (brand), Gianfranco Ferré (fashion), Giovanni Allevi (art and music), Lina Iemmolo (food and drink), Apulia Region (emerging region), Reggio Calabria (city). These are the winners for the second edition of the “Dolce Tributes Awards 2009.” The awards have been promoted by the Italian Chamber of Commerce in London, alongside the
Italian Institute of Culture in London to celebrate companies, people and institutions that represent the outstanding quality of Made in Italy products in different areas – such as fashion, design, cuisine, tourism. The “Dolce Tributes Awards 2009” have been granted during La Dolce Vita Exhibition, the most important and prestigious event dedicated to made in Italy products in the UK, in the presence of the Italian Ambassador in London, Mr Giancarlo Aragona.
A Pupi Avati l’IFF Award 2009 È stato il regista Pupi Avati il primo personaggio di spicco del mondo della cinematografia italiana a ricevere l’IFF UK and Ireland Award 2009, vera e propria novità della 16ª edizione dell’Italian Film Festival, manifestazione sul cinema italiano che si svolge dal 17 aprile al
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Missoni, la griffe fondata da Rosita e Ottavio Missoni, ha aperto la sua prima boutique londinese al 193 di Sloane Street. “L’Inghilterra è un mercato che da sempre ama la nostra marca”, è stato il commento di Massimo Gasparini, direttore generale dell’azienda. “Sappiamo di poter contare su un mercato che riconosce ai nostri capi una bellezza ed un pregio che vanno al di là di ogni crisi”. Lo store occupa 325 metri quadrati su tre livelli. Il piano terra presenta gli accessori, le borse e la precollezione della linea Donna; al primo piano è possibile trovare la parte più esclusiva del marchio, con la collezione di abiti da sera, mentre il piano ribassato accoglie le linee Uomo ed Home. Nel negozio si trova anche una Vip suite che garantisce privacy totale a chi vuole fare acquisti.
MISSONI OPENS ITS FIRST BOUTIQUE IN LONDON Italian fashion house Missoni, funded by Rosita and Ottavio Missoni, has opened its first stand-alone London store at 193, Sloane Street. “The UK customer has always demonstrated a great appreciation for the Missoni product and brand heritage,” said Mr. Massimo Gasparini, CEO of Missoni. “We are certain that the beauty of our looks and the value of our manufacture go beyond each current difficulty of the UK market.” The store occupies an area of 3,500 sq ft on three floors. The ground floor contains accessories and handbags as well as women’s daywear collections. Womenswear continues on the first floor with eveningwear collections, while the lower ground floor contains Menswear and Home collections. The store is also provided with a VIP suite to allow customers privacy and space to indulge themselves while shopping.
27 maggio 2009 a Londra, Edimburgo, Glasgow Dundee, Inverness, St Andrews, Manchester e Dublino. La direzione dell’IIF ha puntato su una figura come quella del regista bolognese non solo per la sua lunga e brillante carriera, che rappresenta una tra le migliori tradizioni del nostro cinema, ma
anche perché Avati è un regista prolifico e attuale e quindi assolutamente contemporaneo. È stato proprio il suo pluripremiato “Il papà di Giovanna” ad aprire ufficialmente sia la serata di gala dei Bafta che, il giorno seguente presso i Riverside Studios, la rassegna italiana di Londra.
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Spaghetti House, nuova apertura a Westfield London
Spaghetti House, l’azienda fondata da Lorenzo Fraquelli e Simone Lavarini che da più di cinquant’anni porta a Londra i sapori italiani dei piatti fatti in casa, ha aperto ad aprile un nuovo ristorante a Westfield London, il neonato centro commerciale situato non molto lontano dal centro della capitale britannica. Il ristorante, costato un milione di sterline, ha una capienza di 168 posti ed è situato nell’area nota come Loft, appena sopra la Balcony, la vivace sala comune dove si trovano altri punti di ristoro. Gli interni rievocano lo stile “retrò contemporaneo” che fa da sfondo a un gruppo in continua evoluzione ma tuttora memore delle sue radici. Fedele alle tradizioni anche il menù, in cui i piatti di pasta più noti e la pizza cotta nel forno a legna sono affiancati da nuove specialità regionali ispirate dal recente laboratorio di cucina delle Marche tenuto dal cuoco Franco Taruschio del famoso ristorante Walnut Tree. Ricca anche la carta dei vini, tutti rigorosamente italiani. www.spaghettihouse.co.uk
SPAGHETTI HOUSE OPENS AT THE WESTFIELD LONDON Spaghetti House, the family company funded by Lorenzo Fraquelli and Simone Lavarini, that introduced true Italian home-cooked food to London over 50 yeas ago, has opened this April its latest restaurant at Westfield London, the ultimate shopping destination in the UK capital. Developed at a cost of £1 million, the new 168 seat restaurant is located in The Loft, directly above the bustling communal dining area known as the Balcony. The interior is reminiscent of the “contemporary retro” style which shows how the group continues to evolve, whilst remaining true to its original roots, and reflecting classic Italian taste and detail. The menu itself celebrates Italian tradition. The trademark pasta dishes and stone-baked pizzas sit alongside new regional specialties inspired by the chefs’ recent workshop in the Marche region, with chef Franco Taruschio, from the famed Walnut Tree restaurant. The wine list, made up with Italian wines only, is also remarkable. For further information: www.spaghettihouse.co.uk
Leonardo Da Vinci protagonista a Manchester
Valledoro conquista il mercato inglese sviluppati con importanti catene inglesi della ristorazione, che hanno confermato ancora una volta la capacità di imporsi a livello internazionale del grissinificio bresciano. E la conferma di quanto detto, arriva anche dai dati in continua crescita dell’export, che hanno assorbito nel 2008 quasi il 15% del fatturato: Francia, Spagna e Germania in testa, con sbocchi importanti in Giappone e Stati Uniti.
Inventore, artista, scienziato, ingegnere, scultore, esperto di anatomia, biologo, musicista, architetto, filosofo... Leonardo da Vinci fu tutte queste cose! E dal prossimo mese di novembre il museo MOSI di Manchester permetterà a tutti di conoscere meglio questo straordinario protagonista del Rinascimento italiano grazie alla mostra a lui dedicata. La mostra, che si estenderà su una superficie di 1000 metri quadrati, comprenderà più di 100 opere d’arte, che permetteranno di analizzare e comprendere la genialità di Leonardo Da Vinci, oltre ad una splendida collezione di bozze, disegni, schizzi di anatomia. E per le aziende, un’opportunità in più: la possibilità di associare il proprio nome a quello del grande genio attraverso diverse iniziative di sponsorship. Per maggiori informazioni, è possibile contattare Stefania Corallo via e-mail: scorallo@italchamind.org.uk
“Quello inglese resta per noi un mercato strategico: le potenzialità ancora inesplorate sono tante e l’apprezzamento per le tipicità alimentari italiane resta altissimo: confidiamo di crescere ancora”. Questo il commento di Giorgio Zubani, titolare di Valledoro, a margine della partecipazione all’International Food Exhibition (IFE) di Londra. Nel corso della manifestazione, numerosi sono stati i contatti
LEONARDO DA VINCI CELEBRATED IN MANCHESTER
VALLEDORO CONQUERS THE BRITISH MARKET
The exhibition will provide a rich insight into the genius of Leonardo Da Vinci, thanks to over 100 exhibits and an amazing Inventor, artist, scientist, engineer, collection of drawings and anatomical sketches. sculptor, anatomist, biologist, If you wish to link your company musician, architect, philosopher... Leonardo Da Vinci was all of these name to that of Da Vinci – The Genius Exhibition – and receive things! From next November the MOSI museum will take this artist more information about sponsorship opportunities, please from Italian Renaissance to contact Stefania Corallo via e-mail Manchester through a 1,000 on scorallo@italchamind.org.uk square meters exhibition.
“The British market is still a strategic market for us: there is a huge unexplored potential and the appreciation for typical Italian products is huge: we hope to grow further.” This is the comment by Giorgio Zubani, President of Valledoro, after their participation in the International Food Exhibition (IFE) in London. During the event, many contacts that developed with important British restaurant chains confirmed the ability to reach the international level of the grissini producers from Brescia. A further confirmation comes from the data, which show ongoing growth in exports: in 2008 they totaled almost 15% of the turnaround, with France, Spain and Germany in the leading positions and important markets such as Japan and the United States.
PUPI AVATI WINS THE IFF AWARD 2009 Director Pupi Avati has been the first important figure of the Italian cinema to be granted the IFF UK and Ireland Award 2009. This is the peculiar news of the 16th edition of the Italian Film Festival, an event dedicated to the Italian cinema that takes place between the 17th of April and the 27th of May in London, Edinburgh, Glasgow, Dundee, Inverness, St. Andrews, Manchester and Dublin. The IFF judges have intended to award this prolific director from Bologna not only for his long and brilliant career, but also for his works which connect the best tradition of Italian cinema to a more contemporary attitude. It has been his “Giovanna’s Father” to officially open the Bafta evening and, the day after, the Italian festival in London at the Riverside Studios.
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Un mercato lontano, ricco di opportunità L’Australia dimostra di reggere la crisi meglio di altri Paesi. Servono comunque iniziative di sostegno, soprattutto nei confronti del Made in Italy. Da qui il valore delle missioni commerciali, come l’ultima guidata dal Sottosegretario Urso
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è luce in fondo al tunnel. Pur emergendo solo ora le prime avvisaglie di recessione, l’Australia ha sostanzialmente retto meglio di molti altri Paesi l’urto della crisi globale, grazie anche alla minor esposizione del suo sistema bancario. Anzi, secondo una studio compiuto dagli analisti di BNP Paribas, fra i membri del G20, l’Australia è l’unica a poter vantare, insieme all’Italia, la minore incidenza sul Pil degli aiuti statali deliberati a sostegno delle banche colpite. Questo, unitamente a una serie di pacchetti volti a stimolare l’occupazione, gli investimenti e i consumi (vedi soprattutto lo sblocco dei fondi pubblici per l’ampliamento e il rinnovo delle infrastrutture), rappresenta già un buon punto di ripartenza. Quello che ha fatto rivedere le stime della ripresa australiana al ribasso, da parte del governo, è soprattutto l’impatto della recessione globale sui principali partner commerciali dell’Australia, Cina in testa. Questo ha infatti inciso in maniera importante sul calo del settore minerario, da sempre il motore dell’economia locale. Anche sotto questo aspetto, tuttavia, ci sono segnali incoraggianti circa la possibile risalita in tempi relativamente brevi dell’economia cinese, come la ripresa del mercato dell’auto, dei settori turistico e immobiliare e della produzione industriale. In questo momento il Made in Italy in Australia andrebbe sostenuto soprattutto attraverso la promozione di missioni commerciali dall’Italia, incentivando il coordinamento tra gli enti promotori e agevolando il credito all’export, nonché sviluppando adeguate campagne di comunicazione sul territorio. La recente visita del Viceministro allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso, a Sydney ha schiuso ulteriori scenari di ottimismo. L’esponente del governo, a capo di una delegazione di circa 50 aziende, oltre ad aver siglato alcuni importanti accordi con il governo australiano, ha annunciato l’intenzione dell’attuale esecutivo di fare dell’Australia un “Paese progetto” e ha anticipato nuove, future missioni settoriali nei comparti dell’energia, delle infrastrutture e della difesa, finalizzate a promuovere l’ingresso delle aziende italiane in un mercato lontano, sì, ma ricco di opportunità.
EDITORIAL
A distant market full of opportunities
Editoriale di Nick Di Girolamo Presidente della Camera di Commercio Italiana di Sydney
here’s light at the end of the tunnel. Although the first signs of recession are only emerging now, Australia has essentially handled the force of the global crisis better than many other countries due to the lower exposure of its banking system. In actual fact, according to a study carried out by BNP Paribas analysts, Australia is the only member of the G20, along with Italy, to boast a lower incidence on GDP of state aid decided in support of the banks affected. This, with a series of packages aimed at stimulating employment, investment, and consumption (see the release of public funds for the extension and renewal of infrastructures above), is already good starting point. What has caused the government to review the estimates of the Australian upturn downwards has been the impact of the global recession on the main commercial partners of the country, particularly China. This has had a significant effect on the fall in the mineral sector, which has long been the motor of the local economy. Nevertheless, from this vantage point, there are encouraging signals about a possible upturn of the Chinese economy in a relatively short time, like the upturn of the car market and the tourist, property and industrial production sectors. At the moment, Italian products in Australia should be supported, especially through the promotion of commercial missions from Italy, to motivate the co-ordination between the promoting bodies facilitate export credit while developing suitable communication campaigns in the country. The recent visit of Adolfo Urso, deputy Minister for Economic Development, to Sydney opened further optimistic scenarios. Leading a delegation of about 50 companies, he announced the intention of the current executive to make Australia a “project country.” In addition to signing some important agreements with the Australian government, Urso gave advance notice of new, future sector operations in the energy, infrastructure and defense sectors, aimed at promoting the entrance of Italian companies to a market that’s distant, but full of opportunities.
Australia is showing that it’s handling the crisis better than other countries. However, support initiatives are needed, particularly with regard to products made in Italy. This is the value of commercial missions, like the most recent led by Under-Secretary Urso
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DAL MAGAZINE “VOI TUTTI”, L’ESPERIENZA DI DAN CLARK: UNA PASSIONE PER I VINI ITALIANI CHE È DIVENTATA
DI RADO IL PRIMO LAVORO SEGNA UN’INTERA CARRIERA, MA, PER QUESTO SOMMELIER DI BRISBANE, LAVORARE CON I VINI ITALIANI SI È RIVELATA UNA PASSIONE SIN DALL’INIZIO
L’arte
di Fiona Surtees
NICOLA CARÈ
Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Sydney
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oi Tutti, pubblicazione ufficiale della Camera di Commercio di Sydney, nonché primo magazine di Italian lifestyle in Australia, è tornato nelle migliori edicole. L’edizione autunnale 2009 è dedicata interamente al cibo Made in Italy e sta riscuotendo grande apprezzamento. Sono sempre più numerosi gli appassionati, soprattutto australiani, che chiedono di sottoscrivere l’abbonamento. Siamo lieti di proporvi un articolo tratto dall’ultimo numero, un esempio di come la qualità dei vini italiani e la saggezza dei nostri viticoltori sia estremamente apprezzata anche oltreoceano. Buona lettura.
el 1993, Dan Clark era in Inghilterra per vacanza, dopo aver finito la scuola superiore, quando ebbe la fortuna di poter lavorare in un’enoteca. “Mia sorella viveva a Londra, in quel periodo, e suo marito, che gestiva un wine-shop in Mayfair, mi offrì un lavoro”, ricorda. “Avevo 18 anni e non sapevo nulla sul vino, ma l’azienda spinse lo staff a seguire dei corsi di degustazione di vini e liquori; mi appassionai subito”. A questa avventura europea seguì il viaggio in Italia. “Ricordo che mio padre disse: Ti innamorerai di Roma, persino gli straccioni indossano i Ray Bans. Quella vacanza a Roma fu l’inizio di una storia d’amore con l’Italia che ancora dura, con la sua gente, il suo cibo e soprattutto con i suoi vini. Cosa posso dire… ero giovane e influenzabile”, dice Dan, con un sorriso. Dopo aver imparato tutto sui vini europei, ritornò a Brisbane e cominciò a lavorare per The Grape, un rivenditore della città. Diede anche avvio alla Addley Clark, l’agenzia del Queensland della società d’importazione di vini italiani Trembath & Taylor. E così, per gli ultimi 12 anni l’Italia è stata una meta fissa del suo calendario: Toscana, Sardegna, Piemonte, Sicilia, alla ricerca dei migliori Sangiovese, Barolo, Barbaresco e Pinot Grigio, solo per nominarne alcuni. “L’Italia è la maggior produttrice di vino al mondo e vanta circa 2500 diversi tipi di vitigni (mentre l’Australia ne conta circa 50 varietà), pertanto c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire”, afferma Dan. Discetta di varietà di vini, di etichette, di regioni con la confidenza di uno che conosce la materia a menadito. Una qualità che lui attribuisce alla generosità dei molti produttori italiani che hanno accettato di condividere con lui le proprie case, i prodotti delle proprie cantine e la loro grande conoscenza. Ci fu una volta in cui Dan, imbarazzatissimo, arrivò in ritardo di due ore ad un appuntamento, dopo essersi perso nei dintorni dei Poderi di Aldo Conterno, una celebre vigna nei pressi di Monforte d’Alba. Il suo ospite, il vignaiolo Aldo, nient’affatto infastidito, lo accolse dicendo: “Arriva qui dall’Australia, cosa vuole che siano due ore?”. Dan, 33 anni, sostiene che nel mondo della produzione vinicola c’è grande disponibilità alla condivisione della conoscenza. “Adoro trascorrere il tempo in compagnia dei viticoltori più esperti; sono così appassionati alle proprie terre, alle ricchezze del suolo, alle viti e al clima”. Nei centri urbani, in Italia, il luogo dove poter appropriarsi di questa ricchezza è l’enoteca locale, che non è altro che un piccolo grazioso locale, discreto e semi-nascosto, che offre da un semplice, gustoso piatto a una vera e propria cena di categoria superiore, insieme a una vasta proposta di vini. Questo ha ispirato Dan, che nel 2008, insieme ad altri tre soci, incluso il pluripremiato chef Craig McCabe, ha inaugurato un “piccolo pezzo di Roma a Brisbane”. Stiamo parlando di 1889 Enoteca, a Woollangabba, un ristorante da 50 coperti, che punta molto sui prodotti freschi, cucinati con semplicità ed eleganza, su una collezione di vini per il 75% provenienti dall’Italia e su una cantina da 3.000 bottiglie, che Dan definisce il suo “luogo ideale”. Stando dietro l’elegante bancone del bar in marmo, il nostro sommelier, orgoglioso, indica all’esterno il sole che splende sul famoso campo di cricket di Gabba, proiettando lunghe ombre qua e là, e dice: “Là fuori c’è Brisbane, ma appena metti piede qua dentro potresti essere in una qualsiasi città italiana”. Esattamente come ha sempre desiderato.
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UN BUSINESS DI SUCCESSO
FROM THE MAGAZINE “VOI TUTTI” THE EXPERIENCE OF DAN CLARK: A PASSION FOR ITALIAN WINES THAT HAS BECOME A SUCCESSFUL BUSINESS
Voi Tutti, the official publication of the Chamber of Commerce of Sydney and the first magazine about Italian lifestyle in Australia, is back on sale at the best newsagent’s. The 2009 autumn issue is completely dedicated to Made in Italy oenogastronomy and it is garnering widespread acclaim. The number of readers, especially Australian, who are now subscribers, is growing larger and larger. We are happy to publish an article from the last issue here. This article highlights the appreciation in Australia for the high quality of Italian wines and the wisdom of our wine-makers. Enjoy reading it.
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ack in 1993, Dan Clark was holidaying in the UK after finishing high school when he lucked a job in a wine shop. “My sister was living in London and my brother-in-law, who was managing a wine shop in Mayfair, offered me a job,” he recalls. “I was 18, I knew nothing about wine but the company encouraged its staff to undertake wine and spirit education courses; I became addicted very quickly.” Dan’s first European adventure, a trip to Italy, soon followed: “I remember my dad saying ‘you’ll love Rome, even the garbos wear Ray Bans’.” And that Roman holiday was the start of an ongoing love affair with Italy—its people, its food and most ardently its wine. “What can I say… I was young and impressionable,” says Dan, with a grin. Filled with knowledge about European wine, he returned to Brisbane and began working for The Grape, an inner city wine retailer. He also established and co-owns Addley Clark, the Queensland agency for Italian wine importers and distributors Trembath & Taylor. And so, for the past 12 years, Italy has been a regular fixture on his calendar. Tuscany, Sardinia, Piedmont, Sicily to source the best Sangioveses, Barolos, Barbarescos and Pinot Grigios to name a few. “Italy is arguably the world’s largest wine producer and has some 2500 different grape varieties (Australia by contrast has approximately 50 commercial varieties), so there is always something new to discover,” Dan says. Italian varietals, labels and regions roll off his tongue with the ease of someone who knows his stuff. A skill he attributes to the generosity of the many Italian winemakers who readily share their homes, the contents of their cellars and their considerable knowledge. On one memorable occasion, an embarrassed Dan arrived two hours late, after getting lost enroute to Poderi Aldo Conerno, a renowned vineyard in Monforte d’Alba south of Turin. His host, winemaker Aldo, was unfazed saying, “you came all the way from Australia what is two hours”? Dan, 33, says the global wine industry has a good fraternity of knowledge sharing. “I love spending time with some of the older winemakers – they are passionate about their land, the soil, the vines and the climate.” In urban Italy, wisdom is often exchanged at the local enoteca (or wine library), which can be anything from a hole-in-the-wall wine bar offering a small tasting plate to an elaborate fine dining restaurant and extensive wine shop. This got Dan thinking. And in 2008, with three industry cohorts, including award-winning chef Craig McCabe, he opened the doors on a “little bit of Rome in Brisbane”. 1889 Enoteca, in the heritage-listed Taylor Heaslop building in Woollangabba is a 50-seat restaurant, with an emphasis on fresh produce “done simply and beautifully”, a wine bar and shop stocking 75 per cent Italian wine, and a 3000-bottle capacity eat-in cellar — which Dan refers to as his “perfect place.” Standing behind the restaurant’s elegant marble bar the proud sommelier, points towards the blazing sun with shadows from the famous Gabba cricket ground and says: “It’s definitely Brisbane out there, but step in here and you could be in any city in Italy.” Which is just as he intended.
ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE AND INDUSTRY IN AUSTRALIA INC
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NEWS AUSTRALIA
28-05-2009
10:53
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
Al via il 6° Sydney Italian Festival Per il sesto anno, l’ICE, a fianco delle maggiori istituzioni italiane, promuove il Sydney Italian Festival: tre settimane, dal 19 maggio all’8 giugno, per celebrare la cultura e lo stile di vita italiani. Ricchissimo, come di consueto, il calendario degli eventi, tra degustazioni enogastronomiche, sfilate di moda, esposizioni e mostre d’arte, proiezioni cinematografiche. Un appuntamento imperdibile, per vivere appieno l’Italianità attraverso tutte le sue “eccellenze”. Per maggiori informazioni: www.sydneyitalianfestival.com.au
THE 6TH SYDNEY ITALIAN FESTIVAL HAS STARTED For the sixth year in a row, ICE, together with major Italian institutions, has promoted the Sydney Italian Festival, which takes place from May 19th to June 8th celebrating Italian culture and lifestyle. As usual, the rich
Simest: in Australia progetti per oltre 30 milioni “In Australia c’è una comunità italiana molto viva e ben integrata, che riveste un ruolo di primo piano nel mondo imprenditoriale del Paese e contribuisce a far sì che l’Italia sia ben conosciuta”. Sono, queste, parole del Presidente di Simest, Giancarlo Lanna, che ha accompagnato il Sottosegretario Adolfo Urso nella sua missione in Oceania. Forte la presenza delle imprese italiane sostenute da Simest in Australia, dove sono stati finanziati dieci progetti per 12,3 milioni di euro a sostegno della realizzazione di strutture commerciali permanenti, 7 progetti per finanziamento di studi di fattibilità e programmi di assistenza tecnica, e due progetti per oltre 18 milioni di euro per agevolazioni al credit export nel settore dei trattori e delle attrezzature avicole.
G8 Ambiente: accordo ItaliaAustralia sul CCS Biodiversità, cambiamenti climatici, salute, tecnologie a basso contenuto di carbonio. Queste
program offers a wide range of events, from tasting sessions to fashion shows, art exhibitions and film shows. An event which should not be missed that will let you enjoy Italy though all its excellent products. For further information visit: www.sydneyitalianfestival.com.au
“In Australia there is an active and well integrated Italian community with a key role in the entrepreneurial environment of the Country, and they make our Country even more well known,” pronounced Simest President Giancarlo Lanna, on his visit to Oceania accompanied by Undersecretary Adolfo Urso. The presence of Italian enterprises supported by Simest is secure in Australia: ten projects worth 12.3 million euros to build permanent trade centers, 7 projects to carry out feasibility studies and technical service programs, as well as two projects for over 18 million euros to support credit export in the field of tractors and avicultural equipment have been financed.
alcune delle tematiche affrontate a Siracusa, nell’ambito del G8 dedicato all’ambiente. E proprio in materia di mutamenti climatici si inserisce l’accordo che ratifica l’adesione dell’Italia all’iniziativa del governo australiano di istituire un “Istituto per gli aspetti globali del CCS”, cioè del processo tecnologico che consente la cattura e lo stoccaggio di CO2 presente nei fumi generati dalla combustione industriale. Per l’Italia, ha
Biodiversity, climatic changes, health, low carbon technologies were some of the topics discussed at the G8 meeting in Syracuse, Sicily that was dedicated to the environment. Considering the climatic changes, Italy joined the Australian government’s initiative to found an “Institute for the global aspects of CCS”, CCS means Carbon Capture ans Storage, i.e. a
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Magaldi, società salernitana operante nel campo dell’energia, sta chiudendo due contratti in Australia per la costruzione di sette impianti di smaltimento ceneri. Il valore complessivo dell’operazione ammonta a circa 10 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai circa 23 milioni incassati nel 2008 attraverso la Magaldi Power Pty Ltd. Gli impianti di Magaldi sono innovativi per l’Australia, dove il 70% dell’energia elettrica deriva dalle centrali a carbone. La società vanta infatti un brevetto per la pulizia delle caldaie dalle scorie pesanti senza acqua, materia preziosa nel Paese, in siccità da circa sei anni.
SIMEST: PROJECTS FOR OVER 30 MILLION EUROS IN AUSTRALIA
G8 ENVIRONMENT: AGREEMENT BETWEEN ITALY AND AUSTRALIA ABOUT CCS
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Magaldi si rafforza in Australia
MAGALDI GROWS IN AUSTRALIA Magaldi, a company from Salerno that works in the energy sector, has just signed two agreements in Australia for the construction of seven plants for ash disposal. The whole operation is worth about 10 million euros, added to another 23 million earned in 2008 through Magaldi Power Pty Ltd. Magaldi’s are considered the latest, state-of-the-art plants in Australia, where 70% of electric energy is produced by carbon power plants. The company has registered a patent concerning a cleaning system for boilers to remove polluting waste without using any water – a precious resource in a country that has been suffering from drought for the past six years.
aderito al progetto anche l’Enel, che, come ha tenuto a sottolineare il suo AD Fulvio Conti, “avrà così l’opportunità di lavorare con Governi, imprese e organizzazioni non governative di tutto il mondo per sviluppare questa tecnologia chiave nella lotta ai cambiamenti climatici, apportando, anche in questo contesto il know how maturato”. Obiettivo: rendere la tecnologia della CCS commercialmente disponibile entro il 2020.
technological process for the long-term storage of carbon dioxide generated by industrial fumes. In Italy, Enel has signed the agreement too, according to CEO Fulvio Conti, “we will have the chance to work together with governments, corporations and non-governmental organizations from all over the world to develop this key technology to fight climatic changes, bringing our experience and know-how.” The goal is to make this CCS technology available on the markets by 2020.
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