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I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L ’ I TA L I A N E L M O N D O
MULTILINGUAL EDITION PARTNER EDITORIALE ISSUED IN
50
COUNTRIES
Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XIII - n. 79 - e 6,00
© Foto Barbara Gravelli
www.italplanet.it
La Cucina Italiana è sulla bocca di tutti! Italian Food is on Everyone’s Lips!
I risultati della ricerca sui ristoranti italiani nel mondo, condotta da Unioncamere ed Assocamerestero 9 SEZIONI PAESE èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia
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USA CANADA RUSSIA BRASILE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO INDIA AUSTRALIA
The results of the research conducted by Unioncamere and Assocamerestero on Italian restaurants around the world
IN BRASILE PORTE APERTE ALLA NAUTICA ITALIANA
DOORS OPEN TO ITALIAN SAILING IN BRAZIL
La via per uscire dalla crisi passa dal mare e il Brasile offre enormi opportunità
The way to leave the recession behind is seaborne and Brazil offers enormous opportunities
SPECIALE SIMEST CINA Il presente e il futuro del business sono qui The present and future of business are here
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SOMMARIO
ITALIA BELLA
on line su www.italplanet.it I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L ’ I TA L I A N E L M O N D O
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DALLA FARNESINA .............................................. 10
Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XIII - n. 79 - e 6,00
COMITATO LEONARDO La Cucina Italiana è sulla bocca di tutti! Italian Food is on Everyone’s Lips!
I risultati della ricerca sui ristoranti italiani nel mondo, condotta da Unioncamere ed Assocamerestero 9 SEZIONI PAESE èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia
for for for for for for for for for
USA CANADA RUSSIA BRASILE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO INDIA AUSTRALIA
The results of the research conducted by Unioncamere and Assocamerestero on Italian restaurants around the world
IN BRASILE PORTE APERTE ALLA NAUTICA ITALIANA
DOORS OPEN TO ITALIAN SAILING IN BRAZIL
La via per uscire dalla crisi passa dal mare e il Brasile offre enormi opportunità
The way to leave the recession behind is seaborne and Brazil offers enormous opportunities
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MAE: Michele Valensise nuovo Segretario Generale Foreign Ministry: Michele Valensise New Secretary General
MULTILINGUAL EDITION PARTNER EDITORIALE ISSUED IN
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La rubrica di Maria Grazia Cucinotta The Column by Maria Grazia Cucinotta
ANNO XIII - N. 79 – MAGGIO 2012
SPECIALE SIMEST CINA Il presente e il futuro del business sono qui The present and future of business are here
STORIA DI COPERTINA Come migliorare l’immagine dell’agroalimentare italiano all’estero? Quali strumenti mettere in campo per contrastare la contraffazione? A questi e ad altri interrogativi ha cercato risposte l’Indagine condotta da Unioncamere e Assocamerestero, in collaborazione con 62 Camere di Commercio Italiane presenti in 43 Paesi Il servizio a pagina 35
.....................................
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Fare sistema, ingrediente essenziale per la crescita Create Synergies, the Essential Ingredient for Growth
TRIENNALE
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TDM 5: grafica italiana TDM 5: Grafica Italiana
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CAMERA MODA ...................................................... 21 Il Bello Ben Fatto: è questo il nostro patrimonio Beautiful and Well Done: this is our Heritage
150 ANNI DI POSTE ITALIANE 150 YEARS OF POSTE ITALIANE
BEL PAESE .................................................................. 24 L’America’s Cup sbarca a Venezia The America’s Cup Comes to Venice
ISNART
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27
Il turismo vince la crisi sul web Tourism Beats the Crisis with the Web
BORGHI D’ITALIA
..................................................
28
Alla scoperta di Pietramontecorvino Discovering Pietramontecorvino
MONDO MOTORI .................................................... 30 A Catania, nel tempio della velocità Catania, in the Temple of Speed
PIANETA CALCIO
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Juventus = Agnelli Juventus = Agnelli
MIPAAF .......................................................................... 33
15
CARLA FRACCI, STELLA CON LE ALI CARLA FRACCI, A STAR WITH WINGS
Al Palazzo dell’Agricoltura, omaggio a Cavour At the Palace of Agriculture Homage is Paid to Cavour
MERCATO GLOBALE MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO ... 51 A Ufa la XX Task Force Italo-Russa The 20th Italian-Russian Task Force in Ufa
ICE ...................................................................................... 52
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ITALIA NEL PIATTO ITALY AT THE TABLE
La nuova ICE crescerà a fianco del Made in Italy The New ICE Will Grow Alongside Italian Quality
SACE
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UNIONCAMERE
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54
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58
Parola d’ordine: crescere (anche) in Italia Watchword – Growth (Even) in Italy
ASSOCORCE
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SEZIONI PAESE
61
Mercati globali e PMI: quale futuro? Global Markets and SMEs – What Future?
CCIAA MODENA
.....................................................
Italia-Balcani: cooperare per il turismo Italy-Balkans – Co-operate for Tourism
NAUTICA BOATING NEWS
SPECIALE SIMEST CINA
Proposte concrete per lo sviluppo Concrete Proposals for the Development
ASSOCAMERESTERO
43
63
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SACE sempre più vicina alle imprese SACE Closer and Closer to Companies
62
èItalia for BRASILE èItalia for USA èItalia for CANADA èItalia for RUSSIA èItalia for FRANCIA èItalia for REGNO UNITO èItalia for GERMANIA èItalia for INDIA èItalia for AUSTRALIA
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IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO
L’Italia eccellente tiene alto il nostro export
Il “World Superyacht Awards 2012” assegna un Oscar al megayacht “Prima” dei Cantieri Palumbo
Q
uesto numero di èItalia è dedicato in gran parte a due eccellenze del Made in Italy in grado – anche in questa fase economica parecchio complicata – di trainare le nostre esportazioni: l’agroalimentare e la nautica. Di quanto l’Italia “a tavola” sia ricercata, amata, ed anche imitata, all’estero, siamo da tempo ben consapevoli. E anche gli ultimi dati confermano questa passione generalizzata per la nostra cucina: basti pensare che l’export agroalimentare ha segnato nel 2011 il record storico di 30 miliardi di euro, con una crescita in valore del 9% (dati Istat). Naturalmente, pasta, formaggi, vino e olio sono i “beni” più ricercati, ma il Made in Italy sa “darsi da fare”: basti pensare che ormai esportiamo più vino e formaggi dei “cugini” francesi, così come siamo riusciti a farci apprezzare all’estero anche per produzioni che, fino a pochi anni fa, non erano nostro “appannaggio”, come la birra, che siamo addirittura riusciti a vendere – e molto bene: +20% di export – in Inghilterra. Della nautica forse si sa meno, soprattutto perché considerata da molti un settore “di nicchia”, che pochi possono apprezzare – e, soprattutto, acquistare. Eppure, anche in questo ambito, il nostro export tiene: se EDITORIALE DI infatti il mercato interno risente di più della crisi, le nostre produzioni GIORGIO MULÈ conquistano i mercati extra-europei, come dimostra il successo riscosso e gli accordi raggiunti dall’UCINA e dalle aziende del comparto in occasione della recente missione di Sistema in Brasile. Ciò che viene apprezzato delle nostre produzioni è ciò che fa apprezzare, più in generale, il Made in Italy nel mondo: la nostra alta qualità, la capacità di abbinare design ricercato e alta tecnologia, ma anche scelte peculiari in termini di tessile, arredamento… insomma, la forza di avere una “filiera nautica” di assoluto rilievo e completezza. Un’ennesima conferma – e, mai come ora, ne abbiamo bisogno! – del fatto che l’Italia e le sue aziende sanno essere competitive, e che il marchio tricolore funziona, e molto bene!
Fondatore – Direttore Editoriale Domenico Calabria Direttore Responsabile Antonino Di Capizzi Condirettori Rosario Alessandrello Mario Boselli Gaetano Lo Russo Capo Redattore Centrale Ghileana Galli Redazione Dino Alias, Valerio Alias, Mauro Aprile, Mauro Aurelio, Gian Carlo Bertoni, Geneviève Buffon, Eunice Cappelletti, Giovanni Cocco, Pina Costa, Maria Grazia Cucinotta, Sandro da Fonseca, Umberto Forte, Alessio Gambino, Silvana Genzone, Giuseppe Laghezza Masci, Gloriano Mazzè, Umberto Mucci, Flavio Ramella, Fabio Renzi, Camilla Sala, Roberto Spingardi, Pietro Viola, Paul Wicks, Franco Zuccalà Senior Contributors Carlo Azeglio Ciampi (primo editoriale di èItalia), Giovanni Castellaneta, Pietro Celi, Ferruccio Dardanello, Piergiacomo Ferrari, Claudio Gagliardi, Giancarlo Lanna, Sergio Luciano, Giorgio Mulè, Ermete Realacci, Augusto Strianese, Giuseppe Tripoli, Michele Valensise Art Director Marco Marino Grafica Anna Grasso, Silvia Mastropietro Traduzioni Erica Giamello, Spike Bds èItalia for Canada: Eleonora Maldina, Valentina Cioccari Stampa Tipografia Rumor srl Editore e Abbonamenti Newscorp International Srl Via Foscolo 4 - 20121 Milano Tel. + 39 02.3664.2071 eitalia@italplanet.it Pubblicità Italplanet by Intl. Media Srl Via Foscolo 4 - 20121 Milano Tel. + 39 02.3657.1696 marketing@italplanet.it
DIFFUSIONE Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Tiratura media n. 100.000 copie - Diffusione media n. 95.000 copie mensile, 10 numeri l’anno (2 doppi).
Rivista diffusa in Italia e all’estero a: Aziende internazionali importatrici del Made in Italy, Camere di Commercio Italiane all’estero e loro Soci, Associazioni imprenditoriali e culturali, uffici ICE, Aziende italiane, Ministeri, Regioni, Province e Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour operators, ristoranti italiani nel mondo, Aeroporti, Ambasciate e Consolati, Associazioni italo-estere.
9 SEZIONI PAESE
Redazioni presso le Camere di Commercio Italiane di: Londra, Los Angeles, Monaco, Mosca, Mumbai, Nizza, San Paolo, Sydney, Toronto. In collaborazione con le Istituzioni italiane all’estero. Coordinamento Editoriale CCIE, Gaetano Fausto Esposito – ASSOCAMERESTERO èItalia for USA Camera di Commercio Italiana di Los Angeles Presidente: Agostino Magni Segretario Generale: Letizia Miccoli èItalia for BRASILE Direttore Editoriale: Amb. Luiz Henrique Pereira da Fonseca èItalia for CANADA Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Presidente: George Visintin Segretario Generale: Corrado Paina
èItalia for FRANCIA Camera di Commercio Italiana di Nizza Presidente: Daniele Vaccarino Segretario Generale: Agostino Pesce èItalia for GERMANIA Camera di Commercio Italiana per la Germania Presidente: Manlio La Loggia Segretario Generale: Claudia Nikolai èItalia for INDIA Camera di Commercio Italiana di Mumbai Presidente: Narinder Nayar Segretario Generale: Sergio Sgambato
èItalia for REGNO UNITO Camera di Commercio Italiana di Londra Presidente: Leonardo Simonelli Santi Segretario Generale: Helen Girgenti èItalia for RUSSIA Camera di Commercio Italo-Russa Presidente: Rosario Alessandrello Segretario Generale: Flavio Ramella èItalia for AUSTRALIA Camera di Commercio Italiana di Adelaide Presidente: Robert Berton Segretario Generale: Teodoro Spiniello
Viale Regina Margherita, 279 00198 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it
Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese
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Data Date
007 cucinotta6:gabbia arancio 14/06/12 14.48 Pagina 7
Dalla parte delle donne Spesso noi donne siamo accusate di non aiutarci come dovremmo, di “ostacolarci” l’un l’altra, di non fare abbastanza “comunella”, al contrario dei nostri compagni uomini. Ebbene, da tempo sono testimonial di un’associazione, la ONLUS Susan G. Komen Italia, che dal 2000 opera proprio al fianco delle donne, ed è formata da donne – grandi donne – che aiutano altre donne. In questo caso, voglio parlarvi di una loro nuova iniziativa, “365D – Trecentosessantacinque giorni da donna” (www.365d.it), nata da un’idea di Marzia Messina. La constatazione che ha portato alla nascita di questo progetto è amara: in Italia, soprattutto nei media e nella pubblicità, ma non solo, viene troppo spesso veicolata un’immagine femminile provocante, artefatta, più attenta all’esteriorità che al “dentro”. Da qui, prende vita questa iniziativa, che si articola in una mostra (presso la Fondazione Forma, Milano, fino al 17 giugno), ma soprattutto in un libro di grande formato, i cui proventi della vendita saranno devoluti per la ricerca a sostegno della lotta contro i tumori al seno. Si tratta di una sorta di antologia, con 365 ritratti fotografici di donne – giovani e meno giovani, alcune celebri, altre “normali” come libere professioniste, studentesse, nonne, mamme – affiancati da altrettanti racconti: storie a volte poetiche, altre volte drammatiche, violente, romantiche, contraddittorie. Tutte comunque assolutamente autentiche, che vogliono mostrare cosa pensano, cosa sognano, come vivono le donne vere. Il significato di tutto ciò lo spiega bene Riccardo Masetti, Presidente della Komen Italia: “Nei 365 giorni dell’anno, più di 1.300.000 donne nel mondo sviluppano un tumore del seno, con una incidenza in continuo aumento. Solo in Italia, per il 2012, sono previsti oltre 40.000 nuovi casi con una diagnosi ogni 15 minuti. Grazie a questo progetto ed alla forza positiva delle tante donne che hanno scelto di raccontare un frammento della propria vita in questo libro, nasceranno nuove opportunità per incrementare la lotta ai tumori del seno e contribuire a rendere questa malattia sempre più curabile”.
ITALIA BELLA LA RUBRICA DI MARIA GRAZIA CUCINOTTA, AMBASCIATRICE D’ITALIANITÀ
On the Side of Women We women are often accused of not helping ourselves as we should, of ‘hindering’ each other, of not being ‘cliquey’ enough, unlike our male companions. Well, for some time, I’ve been testimonial of an association, the ONLUS Susan G. Komen Italia, which has worked alongside women since 2000, and is formed by women – great women – who help other women. In this case, I want to talk about one of their new initiatives, ‘365D – Trecentosessantacinque giorni da donna’ (www.365d.it) which came from an idea of Marzia Messina. The observation that led to the start of this project was bitter. A provocative, artificial female image, more aware of the exterior than ‘inside’ is all too often transmitted in Italy, particularly, but not only, in the media and advertising. Hence the initiative, which is divided between an exhibition (open until 17 June, at the Fondazione Forma, Milan), but mainly a large book, receipts from the sale of which will be given to the research supporting the fight against breast cancer. It’s a sort of anthology, with 365 photographic portraits of women – young and not so young, some famous, others ‘normal’ like freelance professionals, students, grandmothers and mothers – flanked by the same number of stories, at times poetic, at others dramatic, violent, romantic and contradictory. They are all, however, absolutely authentic, which intend to show what and how real women think, dream and live. The meaning of all this is explained clearly by Riccardo Masetti, president of Komen Italia, “In the 365 days of the year, more than 1,300,000 women around the world develop a breast cancer, with a continually increasing incidence. In 2012, more than 40,000 new cases, with a diagnosis every 15 minutes, are forecast in Italy alone. As a result of this project and the positive strength of the many women who chose to recount a fragment of their lives in this book, new opportunities will be created to increase the fight against breast cancer and contribute to making this disease increasingly curable.”
MARIA GRAZIA CUCINOTTA, AMBASSADOR OF ITALY IN THE WORLD
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
Italia-Tunisia: rapporti politici, economici e umani
Calcio e turismo: l’Italia si promuove a Cracovia
Il 16 e 17 maggio, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accompagnato dal Ministro degli Esteri Giulio Terzi, è stato in visita ufficiale in Tunisia. Il Capo dello Stato si è detto “ammirato” per “l’anelito di libertà e di democrazia che ha attraversato i Paesi arabi”, e fiducioso che “l’esempio della Tunisia sia altamente incoraggiante per tutti i Paesi arabi che hanno condiviso le rivoluzioni dell’ultimo anno”. Parlando dei rapporti tra Italia e Tunisia, il Presidente Napolitano ha annunciato la firma di diversi accordi, ricordando che esiste “un’antica tradizione di presenza italiana in Tunisia, di presenza anche in campo economico ed imprenditoriale, e a questa tradizione bisogna dare tutti gli sviluppi nuovi che sono necessari e possibili”.
In occasione dei Campionati Europei di Calcio, l’Enit, in collaborazione con il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, ha organizzato, a Cracovia, in Polonia, un workshop B2B per favorire l’incontro tra la domanda polacca e l’offerta turistica italiana. La città polacca – sede permanente di “Casa Azzurri Polonia-Ucraina” durante tutto il periodo dei Campionati Europei – fungerà da punto di riferimento per la promozione dell’Italia e di tutto il Made in Italy. Particolare attenzione verrà rivolta in particolare alle Regioni del Sud Italia, ancora poco conosciute al grande pubblico polacco.
Terremoto: primi interventi di Unioncamere L’ufficio di presidenza di Unioncamere ha approvato un intervento a favore dei territori colpiti dal recente terremoto in Emilia-Romagna. L’intervento prevede lo stanziamento di 2 milioni di euro di risorse del sistema a favore delle Camere di commercio di Modena, Bologna, Ferrara e Mantova, da destinare ad iniziative di supporto alle imprese locali; inoltre è stata decisa l’apertura di una sottoscrizione da parte di tutte le CCIAA italiane per raccogliere risorse da destinare ai sistemi economici in difficoltà. Infine, il Presidente Ferruccio Dardanello dovrà approfondire con il Ministero dello Sviluppo economico la possibilità di istituire una sezione speciale del sistema camerale all’interno del Fondo centrale di garanzia per le PMI, dedicata alle calamità naturali.
ITALY-TUNISIA: POLITICAL, ECONOMIC AND HUMAN RELATIONS On May, 16-17, the President of the Italian Republic Giorgio Napolitano, together with the Minister of Foreign Affairs Giulio Terzi, paid an official visit to Tunisia. Napolitano said that he was “Amazed” by “the wind of freedom and democracy that was blowing in the Arabian nations,” and he thinks that “the example of Tunisia will be very encouraging for all the Arabian nations who shared the revolution in the last year.” Talking about the relations between Italy and Tunisia, President Napolitano announced that several agreements are going to be signed, reminding everyone that “the Italian presence in Tunisia is an ancient tradition, also in the economic and business field, and it should be developed in a new way.”
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FOOTBALL AND TOURISM: ITALY PROMOTES ITSELF IN KRAKOW On the occasion of the UEFA European Football Championship, Enit and the Department for Development and Competitiveness in Tourism organized in Krakow, Poland, a B2B workshop to encourage the meeting of Polish demand and Italian offer. The Polish city, which is hosting the ‘Casa Azzurri Polonia-Ucraina’ during the UEFA Championship, will be the reference point for the promotion of Italy and Made in Italy. Special attention will be given to Southern Italian regions, which are still partly unknown to the Polish public.
EARTHQUAKE: FIRST INTERVENTIONS BY UNIONCAMERE The President of Unioncamere has already approved an intervention to help the territories which have been recently hit by the earthquake in EmiliaRomagna. 2 million Euros from the system’s resources will be donated to the Chambers of Commerce of Modena, Bologna, Ferrara and Mantua to help local enterprises. Furthermore they have decided to start a fund-raising campaign with all the Italian Chambers of Commerce to collect money that will be destined to economic systems in crisis. Finally, President Ferruccio Dardanello will discuss in detail with the Minister of Economic Development the possibility creating a special section of the Chamber System within the Central Guarantee Fund for SMEs, which will be dedicated to natural disasters.
Italia Paese ospite alla Fiera Per la prima volta, l’Italia è stata scelta come Paese ospite d’onore alla Fiera del Libro di Madrid. La 71ª edizione della manifestazione, inaugurata lo scorso 25 maggio dall’Ambasciatore italiano Leonardo Visconti di Modrone insieme con il Principe delle Asturie Felipe di Borbone, ha permesso al pubblico spagnolo di conoscere o rileggere classici del Novecento italiano, come Luigi Pirandello, Dino Buzzati ed Elsa Morante, nel centenario della nascita (della quale la casa editrice Lumen ha tradotto per la prima
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era
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Nasce a Cannes “Italia in Luce” È stato presentato a Cannes, a margine del Festival del Cinema, “Italia in luce”, la nuova struttura per la promozione del cinema italiano all’estero. Frutto di un’intesa tra Istituto Luce e Cinecittà, vede inoltre coinvolti quattro Ministeri: Beni culturali, Sviluppo Economico, Esteri e Turismo. Il MAE contribuirà alla valorizzazione del cinema italiano nel mondo
attraverso le rassegne promosse dalla rete diplomatico-consolare. Il progetto si inserirà anche in due importanti rassegne nel 2013: l’Anno della cultura italiana negli Stati Uniti e la quinta edizione di “Italia in Giappone”. Il MAE e la sua rete nel mondo opereranno inoltre, assieme agli altri attori del settore, per attrarre produzioni cinematografiche in Italia.
A Tokyo per WeLoveModainItaly
‘ITALIA IN LUCE’ IN CANNES In Cannes, as a side event of the Film Festival, there was the presentation of ‘Italia in Luce,’ the new structure for the promotion of Italian cinema abroad. It is the result of a collaboration between Istituto Luce and Cinecittà, with the participation of four Ministries: Cultural Heritage, Economic Development, Foreign Affairs (MAE) and Tourism. MAE will give its contribution to the promotion of Italian cinema abroad through the film shows promoted by the diplomatic network. The project is taking part in two important events in 2013: the year of Italian culture in the United States and the fifth ‘Italy in Japan.’ MAE and its network will collaborate with other field operators to attract cinema productions in Italy.
del Libro di Madrid volta “Mentira y sortilegio”), ma anche di rendere omaggio ad autori come Antonio Tabucchi, scomparso lo scorso 25 marzo. Il locale Istituto Italiano di Cultura ha fornito il suo contributo organizzando “Italia - Un País para leer”, un ricco calendario di incontri con alcuni dei più significativi scrittori italiani.
CNA Federmoda promuove la seconda edizione di WeLoveModainItaly, manifestazione autonoma per il settore Moda, in programma a Tokyo dal 10 al 12 luglio 2012. L’evento è dedicato alla presentazione delle collezioni Primavera/Estate 2013 di abbigliamento donna, uomo, in
pelle, pellicceria, bimbo, sposa, intimo/mare, pelletteria, accessori e bigiotteria. WeLoveModainItaly verrà allestita congiuntamente a Shoes from Italy, tradizionale esposizione di calzature italiane, che completerà l’offerta di moda italiana verso gli operatori giapponesi.
IN TOKYO FOR WELOVEMODAINITALY
goods, kids, wedding dresses, underwear/beachwear, shoes, accessories and costume jewellery. WeLoveModainItaly will take place in the same period as Shoes from Italy, a traditional exposition of Italian shoes, which integrates the Italian fashion offer for Japanese buyers.
CNA Federmoda promoted the second WeLoveModainItaly, an independent event in the field of fashion, which is taking place in Tokyo from July, 10-12. The event is dedicated to the presentation of the 2013 Spring/Summer collections for women, men, fur and leather
ITALY, THE GUEST COUNTRY AT THE MADRID BOOK FAIR For the first time, Italy was chosen as guest country at the Madrid Book Fair. The 71st event started on May, 25, opened by the Italian Ambassador Leonardo Visconti di Modrone and the Prince of Asturias Felipe de Borbon; it gave the Spanish readers the chance to discover or read again the classic Italian authors of the 20th century, such as Luigi
Pirandello, Dino Buzzati and Elsa Morante on the 100th anniversary of her birth (the Spanish publisher Lumen translated for the first time ‘Mentira y sortilegio’), as well as to pay homage to other authors, such as Antonio Tabucchi, who passed away on March, 25. The local Institute of Italian Culture gave its contribution through a rich calendar of events and meetings with some of the most important Italian writers called ‘Italia - Un País para leer.’
èItalia
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DALLA FARNESINA
MAE: Michele Valensise nuovo Segretario Generale
Foreign Ministry: Michele Valensise New Secretary General The Italian Ambassador to Berlin will take the place of Giampiero Massolo
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L’ATTUALE AMBASCIATORE D’ITALIA A BERLINO PRENDE IL POSTO DI GIAMPIERO MASSOLO di Domenico Calabria
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ichele Valensise lascia Berlino per tornare a Roma: l’Ambasciatore d’Italia in Germania è stato infatti voluto dal Ministro Terzi come nuovo Segretario Generale della Farnesina al posto di Giampiero Massolo, recentemente nominato alla direzione del Dipartimento informazione e sicurezza. A rendere nota la nuova nomina, il comunicato diffuso da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri. Sessant’anni, originario della Provincia di Reggio Calabria, Michele Valensise ha iniziato la sua carriera diplomatica nel 1975. Al Ministero è destinato alla Direzione generale degli affari economici, dove segue in particolare l’attività degli organismi multilaterali. Nel 1978 è all’Ambasciata d’Italia a Brasilia, con funzioni nel settore stampa ed economico. Nel 1981 è trasferito all’Ambasciata d’Italia a Bonn, dove presta servizio alla cancelleria politica con competenze sulle questioni di politica interna e di cooperazione politica europea. Dal 1984 al 1987, durante la guerra civile libanese, è Consigliere all’Ambasciata d’Italia a Beirut, con funzioni vicarie del Capo missione. Rientrato a Roma, dal 1987 al 1991 è Capo della Segreteria del Sottosegretario agli Esteri. Dal 1991 al 1997, come Primo Consigliere alla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea a Bruxelles, è responsabile del settore delle relazioni della Comunità con i Paesi dell’area mediterranea e balcanica. Assicura inoltre la presidenza dei gruppi di lavoro nel corso della presidenza italiana dell’Unione Europea nel 1996. All’inizio del 1997 è trasferito a
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èItalia
ichele Valensise is leaving Berlin to return to Rome. The Minister Terzi has appointed the Italian Ambassador to Germany as the new Secretary General of the Foreign Ministry in place of Giampiero Massolo, recently appointed to the lead the Information and Safety Department. A press release was issued on the subject by Palazzo Chigi at the end of the Cabinet meeting. Michele Valensise, 60, from the province of Reggio Calabria, started his diplomatic career in 1975. He was appointed to the directorate general of Economic Affairs at the Ministry, being particularly involved in the work of multilateral organisms. In 1978, he went to the Italian Embassy in Brasilia, with functions in the press and economic sectors. In 1981, he was transferred to the Italian Embassy in Bonn, where he served in the political registry with competence on questions of internal policy and European political co-operation. He was a Counsellor at the Italian Embassy in Beirut, with functions as deputy Head of the Mission, from 1984 to 1987, during the Lebanese Civil War. He returned to Rome and was Head of Office for the Undersecretary for Foreign Affairs from 1987 to 1991. He became First Counsellor at the permanent Italian Representation at the European Union in Brussels, being manager of the sector concerned with the relations of the Community with countries in the Mediterranean and Balkan areas, serving from 1991 to 1997. He also ensured the presidency of the work groups during the Italian presidency of the European Union in 1996. At the beginning of 1997, he was transferred to Sarajevo as Italian Ambassador to Bosnia Herzegovina, just after the Embassy was opened, immediately after hostilities ended and the deployment of the military stabilisation force and, in this context, the Italian contingent, in Bosnia Herzegovina. He returned to Rome again in 1999 where he was responsible for the Cabinet Office for relationships with Parliament, and then chief of staff at the Foreign Ministry. He covered the position of Head of the Press and Information Service of the Ministry and spokesman for the Foreign Ministry from September 2001 to November 2004. That month, he was Italian Ambassador to Brazil becoming the Italian Ambassador to Germany in July 2009. He is married to Elena Di Giovanni and has two daughters. In addition to Italian, he speaks German, English, French and Portuguese.
Sarajevo in qualità di Ambasciatore d’Italia in Bosnia Erzegovina, all’indomani dell’apertura dell’Ambasciata, subito dopo la cessazione delle ostilità e il dispiegamento in Bosnia Erzegovina della Forza militare di stabilizzazione e, in questo ambito, del contingente italiano. Di nuovo a Roma nel 1999 è responsabile, al Gabinetto del Ministro, dell’Ufficio per i rapporti con il Parlamento e poi capo di Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri. Dal settembre 2001 al novembre 2004 ricopre l’incarico di capo del Servizio stampa e informazione del Ministero e di portavoce del Ministro degli Esteri. Da novembre 2004 è Ambasciatore d’Italia in Brasile. Da luglio 2009 è Ambasciatore d’Italia in Germania. È sposato con Elena Di Giovanni e ha due figlie. Oltre alla lingua madre, parla tedesco, inglese, francese e portoghese.
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DAL QUIRINALE
IL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO HA INAUGURATO LA MOSTRA ALLESTITA AL CIRCO MASSIMO, PROMOSSA PER FESTEGGIARE LO STORICO COMPLEANNO DI POSTE ITALIANE di Eunice Cappelletti
Poste Italiane, 150 anni dedicati al futuro
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n secolo e mezzo di storia, accompagnando la crescita dell’intera società italiana con spirito di servizio e idee innovative. Quest’anno Poste Italiane festeggia il suo 150° anniversario, e lo fa con una serie di eventi celebrativi ed appuntamenti da condividere con i cittadini e con le istituzioni. A dare il via ai festeggiamenti, una grande mostra, dal titolo “150 anni dedicati al futuro”, allestita nella cornice storica del Circo Massimo di Roma, ed inaugurata lo scorso 9 maggio dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Accompagnato da Giovanni Ialongo e Massimo Sarmi, rispettivamente Presidente e AD di Poste italiane, il Capo dello Stato ha tagliato il nastro dell’area espositiva e ha visitato in anteprima la u
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DAL QUIRINALE
Poste Italiane, 150 Years Dedicated to the Future President Giorgio Napolitano opened the exhibition at Circo Massimo to celebrate the historical birthday of the Italian Postal Service ne and a half centuries of history have flanked the growth of the entire Italian society with devotion and innovative ideas. This year Poste Italiane is celebrating its 150th anniversary, and it does it with a series of events which involve citizens and institutions. The celebrations started with a large exhibition entitled ‘150 years dedicated to the future’ in the beautiful setting of Circo Massimo in Rome, which was opened on May, 9 by the President of the Italian Republic Giorgio Napolitano. Together with Giovanni Ialongo and Massimo Sarmi, President and CEO of Poste Italiane respectively, the President cut the ribbon and visited the exhibition, which was open to the public until May, 20. “In 150 years – said CEO Massimo Sarmi – Poste Italiane has guaranteed its services everywhere, in large cities and in the smallest villages, and has been able to satisfy the more and more complex needs of a society which requires userfriendly services and innovative contents. The postal service has developed facilities which include postal and communication services, as well as financial, insurance, mobile telephone and e-government services which were largely appreciated. The exhibition was an occasion to share our results with the country, to relate our history and give a preview of the future of Poste Italiane, which has already started.” President Ialongo thanked the President of the Republic “his presence at the opening ceremony of the exhibition was an honor for us,” as well as “all the collaborators of Poste Italiane, who guarantee with quality and care our services to citizens, enterprises and institutions day by day. Thanks to the commitment of all these people, Poste Italiane has succeeded in the aim of progressively increasing effectiveness and competitiveness, maintaining its original spirit and values for more than one and half centuries.” The ceremony for the 150 years of Poste Italiane was also attended by the Minister of Economic Development Corrado Passera, the Undersecretary to the Prime Minister’s Office Antonio Catricalà and by the Vice Minister of Infrastructures and Transport Mario Ciaccia. A JOURNEY THROUGH HISTORY. The exhibition ‘150 years dedicated to the future’ gathers the past, the present and the vision for the future of Poste Italiane. The exhibition was set up in order to make the visitor experience these passages: the journey starts in a large dome (24 meters in diameter) dedicated to the past and the present of Poste Italiane. Through state-of-theart technologies it illustrates the progress made by the company and its wide range of innovative services. A tunnel takes the visitor to the second dome (14 meters in diameter) dedicated to the future, which describes possible scenarios in communications and everyday life through fascinating interactive images and animation works. The part dedicated to the past develops round
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u mostra, che è rimasta poi aperta al pubblico
fino allo scorso 20 maggio. “In 150 anni di vita – ha affermato l’AD Massimo Sarmi – Poste Italiane ha assicurato la sua presenza capillare nelle metropoli come nei più piccoli centri, ed ha saputo cogliere le esigenze sempre più articolate della società, che chiede servizi semplici e contenuti innovativi. Poste ha saputo rispondere offrendo ai cittadini servizi postali e di comunicazione, finanziari, assicurativi, telefonici e di e-Governement, ricevendo l’apprezzamento comune. La mostra è l’occasione per condividere la nostra festa con l’intero Paese, per raccontare la nostra storia, anticipare la visione di ciò che Poste Italiane sarà in futuro, un futuro già cominciato”. Da parte sua, il Presidente Ialongo ha tenuto a ringraziare il Capo dello Stato, “che ci ha onorato con la sua presenza, inaugurando ufficialmente la Mostra”, così come “tutte le persone di Poste Italiane che ogni giorno garantiscono con qualità e attenzione servizi ai cittadini, alle imprese e alle istituzioni. Grazie all’impegno di tutti, Poste Italiane è riuscita nell’obiettivo di aumentare costantemente efficienza e competitività, conservando sempre lo spirito originario e i valori che da un secolo e mezzo ne animano l’attività”. A celebrare i 150 anni di Poste Italiane erano inoltre presenti il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il Sottosegretario a l l a P re s i d e n z a d e l C o n s i g l i o A n t o n i o Catricalà, il Viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia.
UN VIAGGIO ATTRAVERSO LA STORIA. Nella mostra “150 anni dedicati al futuro” convivono e dialogano il passato, il presente e la
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the outer ring of the dome, along an interactive path made up of six touch screens and several historical items borrowed from the Historic Museum of Communication of the Ministry of Economic Development. The voice of the journalist Corrado Augias leads the visitors to the discovery of the 5 most important stages in the history of Poste Italiane: Poste Italiane in the history of Italy, the ‘safe’ of the Italians, evolution of communication tools and society, the years 2000. The second ring displays the ‘totems,’ i.e. large semi-transparent panels with films and graphics. The center of the dome is dominated by a multimedia installation with four large interactive touchless screens that narrate the contemporary reality of Poste Italiane, their contribution to innovation and simplification in the citizens’ everyday life. In the second dome the contents are digital and displayed through 360° projections on the vault of the dome, they suggest what tomorrow’s
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visione del futuro di Poste Italiane. Lo stesso allestimento rende bene questo “viaggio nel tempo”: il visitatore viene infatti accompagnato in una prima grande cupola (24 metri di diametro) dedicata al passato e al presente di Poste Italiane, che, attraverso le più moderne tecnologie, illustra il percorso che ha portato l’azienda a diventare quello che è oggi e l’ampia offerta di innovazioni. La parte dedicata al passato si sviluppa lungo l’anello esterno della cupola, in un percorso interattivo, in cui sei monitor touch screen si alternano a oggetti storici, concessi in prestito dal Museo Storico della Comunicazione del Ministero dello Sviluppo Economico, per ripercorrere e rivivere attraverso la narrazione del giornalista Corrado Augias le tappe salienti delle Poste in Italia, organizzate in cinque racconti tematici – le Poste nella storia d’Italia, la cassaforte degli
Italiani, evoluzione degli strumenti di comunicazione e della società, gli anni 2000. Il secondo anello, che delimita il percorso espositivo, è costituito dai “totem”, grandi strutture semitrasparenti sulle quali videoproiezioni e grafica arricchiscono l’esperienza narrativa. Al centro della cupola principale spicca un’installazione multimediale con quattro grandi superfici interattive composte da enormi schermi touchless, con il quale il visitatore può interagire per scoprire la realtà contemporanea di Poste Italiane, il suo contributo all’innovazione e alla semplificazione della vita del cittadino. Un tunnel collega poi alla seconda cupola (14 metri di diametro), dedicata al futuro, nella quale vengono descritti gli scenari futuribili della comunicazione e della vita di ogni giorno, attraverso immagini e animazioni suggestive con cui il visitatore può interagire. Nella seconda cupola, i contenuti sono tutti digitali e affidati a proiezioni immersive a 360 gradi sulla volta della cupola, a suggeri-
POSTE ITALIANE FESTEGGIA CON I FILATELICI
life could be like. The animations can be activated by the visitors by touching one of the arrows on the faces of the cube located in the center. You can choose a future scenario, which can be experienced through spectacular images and computer graphic animations with a more and more real-time and global communication. Images and films showed at the exhibition come from the Historical Archive of Poste Italiane. Some pictures and documentaries were kindly lent by Istituto Luce and by the Historical Museum of Communications. Besides the exhibition ‘150 years dedicated to the future,’ Poste Italiane will celebrate this important anniversary in 2012 with communication initiatives and events dedicated to students, in order to share with the younger generations a precious heritage for the entire country.
Centocinquant’anni dopo l’emissione del primo francobollo dell’Italia unita, arriva la serie speciale dedicata al “compleanno” di Poste Italiane. Il 5 maggio, in occasione dell’anniversario della legge 5 maggio 1862, n. 604 di riforma postale, sono infatti stati emessi nove francobolli celebrativi del 150° anniversario delle Poste Italiane. Le vignette, realizzate dal bozzettista Gaetano Ieluzzo, raffigurano un ideale viaggio iconografico nella storia del sistema postale italiano dal 1862 ad oggi, attraverso immagini d’epoca e moderne. Un omaggio ad una storia che parla non solo della consegna della corrispondenza, dei pacchi, delle stampe, dei giornali e dei libri, ma racconta anche il moderno approdo alla comunicazione digitale, alla multicanalità di accesso ai servizi, al mondo dei servizi finanziari e assicurativi, alla logistica e ai trasporti, all’e-commerce e alle telefonia:
re intuitivamente come sarà la comunicazione di domani. Le animazioni possono essere attivate direttamente dal visitatore sfiorando una delle facce del cubo del futuro al centro della cupola. Si potrà scegliere lo scenario futuribile in cui immergersi grazie a immagini spettacolari e animazioni create in computer grafica che evocano la vita quotidiana in un domani in cui la comunicazione diventerà sempre più istantanea e globale. Le immagini e i filmati presenti alla Mostra provengono dall’Archivio storico di Poste Italiane. Alcuni documenti iconografici e documentaristici sono stati gentilmente concessi dall’Istituto Luce e dal Museo Storico della Comunicazione. Oltre alla mostra “150 anni dedicati al futuro”, Poste Italiane celebrerà l’importante anniversario lungo l’intero corso del 2012 con iniziative di comunicazione ed eventi dedicati agli studenti così da condividere con le giovani generazioni un patrimonio caro all’intero Paese. www.poste150.it
attività nuove che concorrono a formare l’insieme dei servizi che Poste Italiane offre a privati, imprese ed istituzioni. Il foglio con la serie completa, nella tiratura di due milioni e settecentomila esemplari per ciascun francobollo, è in vendita al valore di 5,40 euro.
POSTE ITALIANE CELEBRATES WITH PHILATELISTS 150 years after the issuing of the first stamp in the united State of Italy, Poste Italiane will print a special series dedicated to this anniversary. On May, 5, on the occasion of the law of May, 5 1862, nr. 604 dedicated to the postal reform, the Italian Post issued nine commemorative stamps. The drawings were done by the designer Gaetano Ieluzzo and represent an ideal journey through the postal system from 1862 to the present day, with vintage and modern images. It is a homage to a history that is made up of the delivery of correspondence, parcels, prints, newspapers and books, but also of the change to digital communication and multi-channel access to services, financial and insurance services, logistics and transport, e-commerce and mobile communication: these new activities represent the services offered by Poste Italiane to private citizens, corporations and institutions. The sheet of stamps with the complete series was printed in two million seven thousand copies of each stamp and on sale for EUR 5.40.
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COMITATO LEONARDO
Create Synergies, the Essential Ingredient for Growth The 6th Area Meeting of the Comitato Leonardo was held at the Cantina Ca’ del Bosco, Franciacorta, on 25 May. The meeting was on the analysis of the Italian food sector
Alcuni dei relatori del VI Incontro con il Territorio insieme alla Presidente del Comitato Leonardo. Da sin. Pina Amarelli, Massimo D’Aiuto, Andrea Tomat, Ettore Riello, Luisa Todini, Gaetano Marzotto, Marco Rosi, Gian Domenico Auricchio.
Fare sistema, ingrediente essenziale per la crescita
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SI È TENUTO IL 25 MAGGIO, PRESSO LA CANTINA CA’ DEL BOSCO, IL VI INCONTRO CON IL n Italia il comparto dell’agroalimentare pre- TERRITORIO DEL COMITATO senta dimensioni di particolare rilievo: non LEONARDO, DEDICATO AL soltanto è il secondo per dimensioni a livelSETTORE AGROALIMENTARE lo nazionale dopo quello metalmeccanico
(rappresenta circa il 12% dell’industria manifatturiera italiana), contribuendo in maniera più che positiva al saldo attivo della bilancia commerciale dell’Italia (il 2011 si è chiuso con un saldo attivo di circa 4,4 miliardi di Euro, con una quota export pari a circa 23 miliardi di euro, in aumento del 10% rispetto al 2010). Da qui, il significato del convegno “Coltivare successi sui mercati mondiali: una roadmap per l’agroalimentare italiano”, organizzato lo scorso 25 maggio ad Erbusco (BS) dal Comitato Leonardo in collaborazione con Santa Margherita Gruppo Vinicolo. All’incontro, oltre alla Presidente del Comitato Luisa Todini ed al Presidente di Santa Margherita Gruppo Vinicolo Gaetano Marzotto, hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni e noti imprenditori del settore, tra i quali Riccardo M. Monti (Presidente ICE), Alberto Barcella (Presidente Confindustria Lombardia), Andrea Tomat (Presidente Confindustria Veneto), Alberto Bombassei (Presidente Brembo), Pina Amarelli (Presidente Amarelli), Gian Domenico Auricchio (A.D. Gennaro Auricchio), Massimo D’Aiuto (A.D. Simest), Ettore Nicoletto (A.D. Santa Margherita Gruppo Vinicolo), Ettore Riello (Presidente Veronafiere), Marco Rosi (Presidente Parmacotto). Come sottolineato nello studio presentato dal Prof. Massimiliano Bruni, docente della SDA Bocconi, per quanto esistano ostacoli e minacce, quali il sottodimensionamento, la mancanza di orientamento al marketing e al branding, l’eccessivo localismo
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e contraffazione, tuttavia lo scenario internazionale offre interessanti e significative opportunità di espansione. Grazie alla comprensione dei punti di forza e di debolezza tanto della singola impresa quanto del sistema imprenditoriale del comparto, sarà possibile indirizzare gli sforzi di quanti – imprenditori, manager, rappresentanti degli organismi di sostegno – operano a favore del settore, così come dare vita a nuove strategie di crescita all’estero. “Il confronto di oggi – ha commentato da parte sua Luisa Todini – dimostra che si può continuare a crescere anche nelle fasi di crisi, guardando alle opportunità fuori dai confini nazionali ed europei”. In particolare, secondo la Presidente del Comitato Leonardo, è necessario “riflettere sulla vitalità e il dinamismo dei Paesi asiatici – Cina in testa”, ma anche di mercati come il Brasile, il Messico, i Paesi della sponda Sud ed Est del Mediterraneo e la Russia. Tuttavia, ancor prima, serve “fare sistema, attraverso le reti, i consorzi ed i distretti. È una soluzione premiante che va oltre la logica individualista e aiuta a superare il vincolo dimensionale e culturale tipico delle aziende italiane, che imbriglia le imprese non permettendogli di avere forza e massa critica sufficiente per affermarsi sui mercati esteri”. L’argomento, di particolare interesse ed attualità, verrà approfondito nel corso del XI Forum Annuale del Comitato Leonardo, che si terrà il prossimo 12 luglio in Campidoglio.
he food sector in Italy is particularly important – it’s not just the second in size nationally after the mechanics industry sector (it accounts for about 12% of Italian manufacturing industry), but makes a more than positive contribution to the credit balance of the Italian balance of trade (2011 closed with a credit balance of about Euro 4.4 billion, with an export quota of about Euro 23 billion, an increase of 10% compared to 2010). Hence the meaning of the conference ‘Cultivate success in world markets – a roadmap for Italian food,’ organised on 25 May by the Comitato Leonardo in co-operation with Santa Margherita Gruppo Vinicolo at Erbusco (Brescia). Representatives of the institutions and well-known businessmen in the sector, like Riccardo M. Monti (President ICE), Alberto Barcella (President Confindustria Lombardy), Andrea Tomat (President Confindustria Veneto), Alberto Bombassei (President Brembo), Pina Amarelli (President Amarelli), Gian Domenico Auricchio (MD Gennaro Auricchio), Massimo D’Aiuto (MD Simest), Ettore Nicoletto (MD Santa Margherita Gruppo Vinicolo), Ettore Riello (President Veronafiere) and Marco Rosi (President Parmacotto), in addition to Luisa Todini, President of the Comitato, and Gaetano Marzotto, President of Santa Margherita Gruppo Vinicolo, took part in the meeting. As the study presented by Prof Massimiliano Bruni, lecturer at the SDA Bocconi, stressed, although there are obstacles and threats, such as undersizing, the lack of orientation to marketing and branding, and excessive localism and counterfeiting, the international scenario nevertheless offers interesting and significant opportunities for expansion. As a result of the understanding of the strong and weak points, of both the individual company and the business system, the efforts of those – businesspeople, managers, and representatives of the support organisms – working in favour of the sector can be guided, as well as starting new growth strategies abroad. Luisa Todini commented, “The discussion today shows that it is possible to continue growing, even in a time of crisis, looking at the opportunities outside national and European borders.” The President of the Comitato Leonardo also believes that it is necessary “ to reflect on the vitality and dynamism of Asian countries – China first,” but also markets like Brazil, Mexico, the countries of the southern and eastern shores of the Mediterranean and Russia. However, even before, “we must systematise, through the networks, consortia and centres. This is a winning solution that goes beyond the individualist logic and helps to overcome the size and cultural ties typical of Italian companies, which harness companies and don’t allow them to have sufficient force and critical mass to assert themselves in foreign markets.” The subject, of special interest and topicality, will be discussed further during the 11th Annual Forum of the Comitato Leonardo, to be held in Campidoglio on 12 July.
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RIFLETTORI SULLE DONNE
© Luciano Romano
Carla Fracci, stella con le ali
“CELESTE MA TERRESTRE” LA DEFINÌ EUGENIO MONTALE. UNA PASSIONE, QUELLA PER LA DANZA, CHE L’ACCOMPAGNA DA TUTTA LA VITA, E CHE HA SEMPRE CERCATO DI TRASMETTERE ALLA GENTE ED AI GIOVANI di Ghileana Galli (in collaborazione con il Comitato Leonardo)
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niversalmente riconosciuta come una tra le più grandi ballerine del XX secolo, Carla Fracci vanta alle proprie spalle una carriera straordinaria, difficilmente riassumibile in poche righe. Prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano dal 1958, ha raccolto successi sui più prestigiosi palcoscenici del mondo, u
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RIFLETTORI SULLE DONNE u interpretando oltre 500 balletti tra classici e
contemporanei, avendo come partner i più grandi danzatori delle ultime generazioni. Amata dalla critica – che per lei ha evocato paragoni con le più grandi dive del secolo – ma anche dal grande pubblico, è stata la musa di numerosi artisti, icona universale di leggiadria, eleganza e perfezione. Tra questi Eugenio Montale che, durante l’attesa per la nascita del figlio Francesco, le dedicò la poesia “La danzatrice stanca”. Signora Fracci, come è nata la sua passione per la danza? Ho trascorso l’infanzia in campagna, a Volongo (Cremona), affidata ai nonni e agli zii: mio papà infatti era in guerra e mia mamma lavorava come operaia. Quando a 7 anni sono tornata a vivere a Milano con i miei genitori, capitava spesso che li accompagnassi a ballare. Erano balli di sala, valzer, tango, ma mi piaceva moltissimo e avevo una grande musicalità. Ben presto diventai una sorta di “attrazione”, al punto che una signora che aveva il padre orchestrale alla Scala avvicinò mia madre e le chiese se aveva mai pensato di iscrivermi alla scuola di ballo del teatro. All’epoca la scuola era gratuita, così mi presentai ai provini. Mi ricordo ancora in mezzo agli altri 350 bambini riuniti nel cortile, mentre aspettavamo di essere suddivisi in tre gruppi: scelti, da rivedere e scartati. Io rientrai tra quelli “da rivedere”, ma, quando la direttrice Ettorina Mazzucchelli mi vide, disse: “È un po’ gracile, ma ‘la gà un bel faccin’”, e mi scelse per il periodo di prova. Come ricorda questi primi anni alla Scala? È stato un periodo molto bello, anche perché si viveva veramente aria di teatro: la scuola, diversamente da oggi, non era separata, quindi mi è capitato di stare sul palco con grandi artisti come Renata Tebaldi, Maria Callas. All’epoca, poi, gli spettacoli teatrali si concludevano con un balletto, e ricordo ancora le parole con cui Visconti mi annunciò alla platea: “Non andate via, perché state per vedere una ragazzina straordinaria”. Ebbi la fortuna di avere grandi insegnanti, che mi assegnarono fin da giovanissima ruoli di rilievo, e, tre anni dopo aver completato gli studi, nel 1958, divenni prima ballerina. Inoltre lavorai fin da subito con grandi coreografi, a partire da John Cranko, che in quello stesso anno creò per me il balletto “Romeo e Giulietta” su musiche di Prokofiev. Immagino però che la vita della ballerina richieda grandi sacrifici… Ammetto che gli esercizi erano spesso faticosi, e ho dovuto lavorare molto sul mio corpo, sui miei piedi deboli. È un lavoro che ho dovuto “capire” e la mia “luce” in questo percorso è stata senza dubbio Margot Fonteyn, che considero la mia madre spirituale. Da questo incontro è scattata una sorta di “molla”, ho iniziato a lavorare sempre di più, al punto che mi chiamavano “la secchiona”, ma il mio obiettivo era essere Margot Fonteyn. Fu allora che capii che ero veramente fortunata a poter fare questo lavoro.
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Il Presidente Giorgio Napolitano consegna a Carla Fracci il Premio Vittorio De Sica per la Danza (Novembre 2010).
Lei ha ballato nei più grandi teatri di tutto il mondo, ma ha anche spesso scelto di esibirsi nei festival minori, nella provincia… Sì, ed è una cosa che mi è stata spesso criticata, ma di cui vado molto fiera, perché mi ha permesso di portare il mio lavoro fuori dai grandi “circuiti”. E ciò che mi ha dato maggiore soddisfazione è che la gente ha sempre apprezzato questa mia scelta. Mi gratificava sentire le persone che mi dicevano “L’ho vista a Jesi”, “L’ho vista a Paestum”, perché queste parole costituivano un riconoscimento al mio impegno, alla mia volontà di portare la danza, il grande repertorio, anche lontano dai palcoscenici di prestigio. Ancora oggi lei continua, oltre che ad insegnare, a ballare… Per me è naturale alzarmi alla mattina e alle 10 già mettermi alla sbarra. Ovvio che il mio fisico è cambiato, e i ruoli che interpreto sono cambiati, sono più ruoli di carattere. Ma i maestri sono alla base di tutto, e, in quanto maestra, ritengo che sia fondamentale poter trasmettere il mio bagaglio tecnico, di esperienze, di stile soprattutto, ai giovani ballerini. So che il mio nome in uno spettacolo richiama pubblico, di conseguenza, se esibendomi permetterò a ballerini più giovani di lavorare e di farsi notare, ben venga! Allo stesso tempo, continuerò a portare il grande repertorio della danza tra la gente. E ritengo che questo sia l’importante. Di recente, ha rivolto un appello al Presidente Napolitano perché si interrompa quello che lei ha definito il “sistematico smantellamento” dei corpi di ballo in Italia. In verità, è da quarant’anni che sostengo la necessità che in Italia venga creata una compagnia nazionale di ballo! Fin da giovane andavo all’estero da sola, come ospite di compagnie straniere, e molti mi chiedevano se questa situazione non mi pesasse, perché ogni volta devi inserirti in un nuovo contesto, creare la sintonia con gli altri ballerini. Oggi i teatri italiani chiamano compagnie straniere di danza, mentre si continuano a smantellare, per una presunta questione di
costi, le compagnie dei teatri, senza rendersi conto che in questo modo stiamo impoverendo, oltre che la nostra danza, anche la nostra cultura. Non ha mai pensato di lasciare l’Italia per lavorare stabilmente in una compagnia straniera? Avevo avuto delle proposte per lavorare negli Stati Uniti. Ma sono Italiana, e ho scelto l’Italia.
Carla Fracci, a Star with Wings he is acknowledged as one of the greatest dancers of the 20th Century: Carla Fracci can boast an extraordinary career, which is hard to resume in a few lines. Prima Ballerina at the Scala Opera House in Milan since 1958, she has collected successes on the most prestigious stages all over the world, interpreting more that 500 classic and contemporary ballets with the greatest danseurs of the last generations. Appreciated by the critics – who compared her to the greatest ballet stars of the 20th century – but also by the public at large, she has inspired many artists and became a universal icon of gracefulness, elegance and perfection. Eugenio Montale dedicated his poem to her ‘La danzatrice stanca’ (The tired dancer), composed when she was expecting her son Francesco. Mrs. Fracci, how did you develop your passion for dancing? I spent my childhood in the countryside, in Volongo (Cremona) with my grandparents and uncles: my father was at the front and my mother was a factory worker. At the age of 7 I came back to Milan with my parents, I often went with them to the dance hall. They danced ballroom dances like the waltz and the tango, I liked them and I had a talent for music. Soon I became a sort of ‘attraction,’ a lady whose fa-
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© Bruno Farda
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“Celestial but terrestrial” said Eugenio Montale about her. A life dedicated to the passion for dance, which she has always tried to communicate to the young and to the public at large. ther played in the orchestra of La Scala Opera House asked my mother if she had ever thought about enrolling me at the Theater ballet school. At that time the school was free, so I went to the audition. I still remember that day: with other 350 children, all gathered in the yard, we waited to be divided into three groups: chosen, to be reviewed
and rejected. I was in the ‘to be reviewed’ group, but when the Director Ettorina Mazzucchelli saw me, she said “She is a bit frail, but she has such a nice face” and she chose me for a test period. What are your memories of the first years at the Scala? It was a very beautiful period, we really breathed the atmosphere of the theater: the school was not separated from the Opera House, as it is today, and sometimes I was on the same stage with great artists such as Renata Tebaldi and Maria Callas. At that time theater plays ended with a ballet, and I can still remember Visconti who presented me to the public with these words: “Don’t leave the the-
ater now, because you are going to see an extraordinary girl.” I was lucky to have had excellent teachers who entrusted me with relevant roles even if I was just a young girl, and three years after having finished my studies, in 1958 I became Prima Ballerina. I immediately started working with famous choreographers, such as John Cranko, who in the same year created for me the ballet ‘Romeo and Juliet’ with music by Prokofiev. I suppose that to be a ballet dancer requires great sacrifices… I have to say that the exercises were often very demanding and I had to work hard on my body, especially on my weak feet. It was a job that I had to ‘understand’ and my ‘light’ along this journey was without doubt Margot Fonteyn, I consider her my spiritual mother. When I met her something changed and pushed me to work harder and harder; my colleagues called me ‘the swot,’ but my goal was to become Margot Fonteyn. It was at that time that I understood how lucky I was to do this job. You have danced in the most important theaters all around the world, but you often chose to take part in minor festivals in the provinces too... Yes, I did, and I was often criticized for this choice, but I am very proud of it, because in this way I could take my job beyond the ‘great stages.’ My greatest satisfaction is that people have always appreciated this choice. I was happy to hear people telling me “I saw you in Jesi,” “I saw you in Paestum,” because these words were an acknowledgment of my efforts and to my desire to take ballet and its greatest repertoire to common people, beyond the prestigious stages. You still continue to teach and to dance... For me it is natural to wake up and be at the bar at 10. Of course my body has changed, as well as my roles, which are based more on characters. Nevertheless, teachers are essential, and as a teacher I think that it is very important to communicate my heritage of technique, experience and especially of style to young dancers. I know that my name in a show is an attraction for the public, so I’m happy to go on stage if this allows younger dancers to work and distinguish themselves! At the same time I will continue to take the great ballet repertoire among the people. I believe this is essential. You have recently made a plea to President Napolitano to stop what you called “the systematic dismantlement” of ballet companies in Italy. Actually I have been encouraging the creation of a national Italian ballet company for forty years! When I was young I went abroad alone as a guest of foreign companies, many people asked me if this was difficult for me, since every time this happened I had to integrate in a new environment and get in tune with the other dancers. At present Italian theaters engage foreign ballet companies and continue to dismantle the theater companies, claiming to reduce costs. We have to consider that we are impoverishing ballet and our culture as well. Have you ever considered the idea to leave Italy permanently to work with a foreign dance company? I received some proposals to work in the United States. But I’m Italian and I chose Italy.
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TRIENNALE
TDM 5: grafica italiana
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stata inaugurata lo scorso 14 aprile la quinta edizione del Triennale Design Museum, dal titolo “TDM 5: grafica italiana”, che punta ad approfondire e ripercorrere l’evoluzione di un capitolo importante della storia del design italiano, spesso – ed erroneamente – considerato “minore”. Figure come Albe Steiner, Franco G r i g n a n i , B ru n o M u n a r i , B o b N o o rd a , Armando Testa, Massimo Vignelli, hanno infatti accompagnato il successo delle maggiori aziende italiane, hanno operato in settori cruciali della vita culturale, e il loro lavoro ha attraversato in modo rilevante i mutamenti politici, economici e sociali dell’Italia del Novecento, dalla partecipazione politica tra gli anni Sessanta e Settanta alla sfida della rivoluzione digitale.
LA PAROLA AI CURATORI. Come hanno spiegato Giorgio Camuffo, Mario Piazza e Carlo Vinti, che hanno curato l’allestimento sotto la direzione del Direttore del Museo Silvana Annicchiarico, “piuttosto che leggere la produzione dei graphic designer come un riflesso della cultura o della società italiana, questa quinta edizione del Triennale Design Museum vuole aiutare a comprendere in che modo i grafici italiani sono intervenuti nelle vicende del Paese e hanno contribuito a dare
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LA QUINTA EDIZIONE DEL TRIENNALE DESIGN MUSEUM METTE IN LUCE IL RUOLO SVOLTO DAI GRAFICI ITALIANI NELL’EVOLUZIONE ECONOMICA, SOCIALE E CULTURALE DEL NOSTRO PAESE
forma alla sua realtà economica, sociale e culturale”. Per fare ciò, hanno optato per “un approccio il più possibile diretto, asciutto, essenziale”, scegliendo un ordinamento che si articola per linee tipologiche e per aree di intervento: Lettere, Libri, Periodici, Pubblica utilità e Politica, Pubblicità, Imballaggi, Identità visiva, Segnali, Film e video. “Al centro – spiegano – ci sono i diversi prodotti del lavoro che quotidianamente hanno svolto i designer grafici in Italia: non solo i manifesti, da sempre oggetto di maggiore attenzione critica e collezionistica, ma una gamma molto ampia di materiali che va dai caratteri tipografici ai marchi, dalle riviste ai pieghevoli, dagli opuscoli ai volumi delle maggiori case editrici italiane, dai manuali di immagine coordinata ai progetti di segnaletica per lo spazio urbano, dalle confezioni dei prodotti ai primi esempi di grafica in video. Il gioco che proponiamo è allo stesso tempo di scoperta e di riconoscimento, perché alcuni lavori in mostra si sono visti solo raramente, mentre altri hanno segnato fortemente il panorama della nostra vita quotidiana”.
UNA “FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE”. Come tiene ad aggiungere Silvana Annicchiarico, l’allestimento mira a “costruire un percorso coerente e – questo almeno il nostro auspicio – illuminante”. Significativa la definizioni che fornisce della grafica: “un universo complesso e integrato, che prefigura e materializza una strategia, una regia, probabilmente un’estetica e forse finanche una filosofia della comunicazione”. “TDM 5: grafica italiana” sarà aperta al pubblico fino al 24 febbraio 2013.
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TDM 5 – Grafica Italiana The fifth edition of the Triennale Design Museum highlights the role played by Italian graphic artists in the economic, social and cultural evolution of the country he fifth edition of the Triennale Design Museum, entitled ‘TDM 5: grafica italiana,’ was inaugurated on 14 April. The show aims at deepening and reviewing the evolution of an important chapter in the story of Italian design, often – and erroneously – considered ‘minor.’ Figures like Albe Steiner, Franco Grignani, Bruno Munari, Bob Noorda, Armando Testa and Massimo Vignelli have accompanied the success of the leading Italian companies and operated in crucial sectors of culture, and their work has crossed the political, economic and social mutations of 20th-century Italian, from the political participation of the 1960s and 1970s to the challenge of the digital revolution in a significant manner. THE CURATORS SPEAK. As Giorgio Camuffo, Mario Piazza and Carlo Vinti, who were responsible for the setting under the direction of Silvana Annicchiarico, Museum director, “Rather than reading the production of the graphic designer as a reflection of the Italian culture or society, this fifth edition of the Triennale Design Museum wants to help to understand how Italian graphic artists intervened in the events of the country and contributed to shaping its economic, social and cultural situation.” To do this, they opted for “a direct, dry and essential approach, as far as possible,” choosing an order that is divided into types of lines and areas of intervention – Letters, Books, Periodicals, Public Utilities and Politics, Advertising, Packaging, Visual identity, Signals, Films and Videos. They explained, “At the centre, there are different products of the work that graphic designers have carried out daily in Italy. Not just posters, which have always been subject to the greatest critical and collector attention, but also a very wide range of materials going from typographical fonts to brands, magazines to leaflets, brochures to the books from the leading Italian publishers, manuals of images co-ordinated with signalling projects for urban areas to the packaging of products to the first examples of video graphics. The game we suggest is both that of discovery and recognition, because some works on show are only rarely seen, while others have had a significant impact on the panorama of our daily life.” A ‘PHILOSOPHY OF COMMUNICATION’. As Silvana Annicchiarico stressed, the setting aims at “constructing a coherent and – we hope – illuminating path.” The definitions that graphic artists give are significant – “a complex and integrated universe which prefigures and materialises a strategy, a direction, probably an aesthetic and perhaps even a philosophy of communication.” ‘TDM 5: grafica italiana’ will be open to the public until 24 February 2013.
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DE PAS, D’URBINO E LOMAZZI. IL GIOCO E LE REGOLE Fino al prossimo 17 giugno, il Triennale Design Museum, nell’ambito del progetto MINI&Triennale Creative Set, presenta la mostra “De Pas, D’Urbino e Lomazzi. Il gioco e le regole”, un omaggio allo storico gruppo attraverso una selezione di pezzi iconici che ne evidenzia l’importante apporto nella storia del design italiano. Jonathan De Pas (1932-1991), Donato D’Urbino (1935) e Paolo Lomazzi (1936) fondano il loro Studio nel 1966, proponendo sin da subito nuove tematiche ed un approccio progettuale anticonvenzionale: la rivendicazione di un “rapporto attivo” che si deve instaurare tra uomini, oggetti e spazi, la volontà di reinterpretare le tipologie edilizie, l’attenzione ai costi e all’accessibilità. Il loro design ha un sapore ludico, ironico, che risente molto delle coeve tendenze pop. Fra i loro progetti più famosi, la poltrona gonfiabile Blow (1967), la poltrona Joe, un guantone da baseball in onore del giocatore Joe Di Maggio (1970) e l’appendiabiti Sciangai, trasposizione ingrandita delle bacchette dell’omonimo gioco (1973). Dal 1966 a oggi, lo studio ha sviluppato oltre 2000 progetti che spaziano dal design industriale all’arredamento, dagli allestimenti all’urbanistica e all’architettura.
DE PAS, D’URBINO AND LOMAZZI. THE RULES AND THE GAME Until 17 June, the Triennale Design Museum presents the exhibition ‘De Pas, D’Urbino and Lomazzi. The rules and the game,’ a homage to the historic group through a selection of iconic pieces that underline the important contribution to the story of Italian design, in the sphere of the MINI&Triennale Creative Set project. Jonathan De Pas (1932-1991), Donato D’Urbino (1935) and Paolo Lomazzi (1936) founded their Studio in 1966, offering new themes and an anti-conventional approach – the claim to an ‘active relationship’ to be set up between men, articles and spaces, the desire to reinterpret building types, the attention to costs and accessibility – from the very beginning. Their design has a playful, ironic feel that is strongly affected by the contemporary pop trends. Their most famous projects include the famous inflatable armchair Blow (1967), the armchair Joe, a baseball glove in honour of the player Joe Di Maggio (1970) and the coat-stand Sciangai, an enlarged transposition of the sticks of the famous game (1973). From 1966 to date, the studio has developed more than 2000 projects ranging from industrial design to interior furnishing, from exhibition design to urban planning and architecture.
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ITALIANITÀ
èItalia per Io Guido Italiano
èItalia for ‘I Drive Italian’ Proud to be Italian and support the national economy Italia, our magazine, has always communicated with pride the Italian style and our origins, in Italy and all over the world. For this reason we have decided to join the initiative ‘I drive Italian’ promoted by Iva Berasi, former Assessor of the Province of Trento who has always committed herself to social issues, in collaboration with Alessandro Benedetti, owner of a printing house, and Luca Dallapè, owner of an advertising agency. The initiative was developed after having made some – bitter – statements: in Italy ministerial cars are mostly foreign brands and the army’s equipment is not made up of only Italian vehicles. The legitimate demand of Premier Mario Monti to have an Italian ministerial car told us that in Palazzo Chigi there are only foreign brands. The situation is very different from that of other countries, who choose exclusively national cars. Considering the difficult period for our economy and the dramatic cuts in the world of labor, we thought that it is necessary to show our pride in being Italian: we are proud of belonging to our nation and our economy. ‘I drive Italian’ was officially presented on May, 7 in Trento, during the event Iva Berasi received a Alfa Giulietta with the slogan ‘I drive Italian’ print-
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ed on both sides of the car. The economic aspect is not essential to this campaign, which can be shared by anyone – entrepreneurs and citizens alike – subscribing to the initiative through Facebook (www.facebook.com/#!/IoGuidoItaliano) and customizing their own car with a sticker. This action aims especially to involve the social subjects and to awake a ‘national’ responsibility, since we believe that everyone can contribute to the national economy with the choices they make. The car stickers will be distributed in car accessory shops, in highway stations and on the website www.grafichestile.com in the section Io guido italiano (I drive Italian). We want to promote Italian products and… we want to be in a large number! A part of the revenue will be donated to the association ‘Speranzaallavoro,’ founded by Adiconsum and Filca to help the families of the entrepreneurs who committed suicide. ‘I drive Italian’ is not just a slogan, but a positive message in a difficult moment!
ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI E DI SOSTENERE L’ECONOMIA NAZIONALE di Domenico Calabria
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a sempre la nostra rivista, èItalia, diffonde con orgoglio, in Italia e nel mondo, il concetto di Italianità e la fierezza delle nostre origini e delle nostre produzioni. Per questo abbiamo deciso di aderire all’iniziativa “Io Guido I t a l i a n o ” , p ro m o s s a d a I v a B e r a s i , e x Assessore della Provincia di Trento da semp re i m p e g n a t a n e l s o c i a l e , i n s i e m e a d Alessandro Benedetti, titolare di una tipografia, e a Luca Dallapè, titolare di un’agenzia pubblicitaria. Alla base di questa iniziativa, alcune – amare – constatazioni: in Italia le auto blu sono soprattutto straniere e le forze dell’ordine non hanno in dotazione in esclusiva auto italiane. La legittima richiesta del premier Mario Monti di avere un’auto di rappresentanza a marchio italiano ci ha fatto scoprire che nel parco macchine di Palazzo Chigi ci sono solo auto straniere. Ben diversa, quindi, la situazione rispetto ad altri Paesi, in cui vengono esclusivamente scelte vetture “fatte in casa”. Considerata la difficile fase che sta attraversando la nostra economia ed i drammatici tagli che si registrano nel mondo del lavoro, abbiamo ritenuto doveroso uno scatto di orgoglio italiano: orgoglio di appartenenza alla nostra nazione ed alla nostra economia. Da qui prende vita “Io guido italiano”, iniziativa presentata ufficialmente lo scorso 7 maggio a Trento, in concomitanza con la consegna ad Iva Berasi di una Alfa Giulietta con impresso, ben visibile, il messaggio “Io guido italiano” sulle due fiancate. L’aspetto economico non è quello che caratterizza questo evento, che può essere condiviso da chiunque – imprenditori e semplici cittadini – sottoscrivendo l’iniziativa attraverso Facebook (www.facebook.com/#!/IoGuidoItaliano) e personalizzando con un adesivo la propria auto. La motivazione di questa azione è soprattutto di protagonismo sociale e responsabilità “nazional-popolare”, nella convinzione che ognuno di noi, con le proprie scelte, può dare un contributo all’economia italiana. Gli adesivi da apporre sulle automobili saranno distribuiti nei negozi di accessori per auto, anche sulle autostrade, o attraverso il sito www.grafichestile.com, nell’area Io guido italiano. Sarà possibile anche richiedere allestimenti di vetrine a condivisione di questo progetto. Lo scopo è fare promozione del prodotto italiano… ed essere in tanti! Una parte del ricavato della vendita di tale materiale sarà devoluta all’Associazione “Speranzaallavoro”, voluta da Adiconsum e Filca per aiutare i familiari di imprenditori suicidi. “Io guido italiano”: non uno slogan di facciata, ma un messaggio positivo in un momento di difficoltà!
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Il Bello Ben Fatto: è questo il nostro patrimonio VITTORIO MISSONI, MANAGING DIRECTOR DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA E VICEPRESIDENTE VICARIO DELLA CNMI, PARLA DEL SUO RAPPORTO CON LA MODA, DEI MERCATI, DI CONTRAFFAZIONE E DI COME IL SETTORE POSSA RICOMINCIARE A CRESCERE di Ghileana Galli
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uando si parla di Missoni, non possono che venire in mente le righe, le fantasie geometriche, i “zig zag” e i più svariati mix di tessuti colorati che da ormai sessant’anni sono l’essenza inconfondibile di questo marchio, simbolo dell’artigianalità Made in Italy. Un “impero” nato nel 1953 come piccolo laboratorio di maglieria per mano di Ottavio Missoni e della moglie Rosita Jelmini, e oggi gestito dai tre figli: Luca, Vittorio e Angela. Abbiamo incontrato Vittorio Missoni, managing director dell’azienda, oltre che Vi c e p r e s i d e n t e Vi c a r i o d e l l a C a m e r a Nazionale della Moda Italiana (CNMI).
Come è nata la Sua passione per la moda? So che Suo padre cercò di convincere voi figli ad intraprendere carriere diverse… Posso dire che da noi si è sempre vissuti in azienda, e personalmente ho sempre visto la moda come un mondo estremamente affascinante. Erano del resto anni in cui il settore era in forte fermento, e in cui si respirava estrema creatività. I nostri genitori, però, non ci hanno mai detto frasi del tipo ‘tutto questo domani sarà vostro’, bensì ci hanno sempre spinti a scegliere la nostra strada, a fare ciò che più ci piaceva – cosa che io stesso ho sempre fatto anche con i miei figli. Lei, però, ha fatto la “gavetta” non presso l’azienda di famiglia, ma all’estero… Come tutti i giovani, amavo scoprire e viaggiare, e così, anche per migliorare la mia conoscenza della lingua inglese, ho lavorato prima a Londra, presso un importante store britannico, poi negli Stati Uniti. In questa maniera ho potuto imparare i rudimenti delle tecniche del commercio e delle vendite, ma anche i fondamenti della sartoria, come approcciarmi con i clienti, e così via. Nel frattempo, però, ho sempre partecipato alle attività dell’azienda di famiglia, come l’organizzazione di grandi eventi o delle sfilate. Oggi l’80% del vostro fatturato deriva dall’estero. Quali sono i mercati per voi più importanti? Soprattutto in questo periodo non semplice per l’economia mondiale, è necessario “anda-
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stiamo concentrando l’apertura dei nostri monomarca su due “filoni”: da una parte, puntando sui grandi centri turistici – città come Milano, Roma, Venezia, ma anche Capri, Forte dei Marmi; a breve, apriremo a Saint-Tropez – dove si registra una forte domanda, soprattutto da parte dei turisti stranieri; dall’altra, nei cosiddetti BRICS, i mercati emergenti: la Cina, quindi, dove stiamo per aprire nuovi store, ma anche Hong Kong, Singapore, Brasile, Medio Oriente. Mercati in forte crescita, e in cui la domanda di qualità Made in Italy è in costante aumento. D’altro canto, non trascuriamo i nostri mercati più “classici”, in cui la nostra presenza si è consolidata nel corso degli anni, ma che vanno costantemente monitorati per rispondere al meglio alla loro evoluzione. Penso soprattutto al Giappone, alla Corea, ma anche agli Stati Uniti e ai mercati europei. Ad ottobre, ha accompagnato il Presidente Boselli in Cina, per la firma dell’accordo tra la Camera della Moda e la China National Garment Association, finalizzato a regolamentare alcuni aspetti del settore (sfilate, collaborazioni, scambi di studenti, etc.). Ritiene che simili accordi possano contribuire a tutelare il nostro Sistema Moda in un mercato “difficile” come quello cinese? Dobbiamo imparare a considerare la Cina non come un pericolo, ma come una grande opportunità, e la CNMI, in quanto rappresentante del settore – dei grandi brand, così come delle piccole aziende – può fare da “testa di ponte” in questa direzione, rafforzando la nostra immagine e, allo stesso tempo, promuovendo azioni conoscitive, promozionali, e così via. Un ruolo importante soprattutto per le aziende più piccole, che possono dunque “sfruttare” la Camera, il suo proporsi come “voce unica” del Sistema Moda, per arrivare in mercati che altrimenti farebbero fatica a raggiungere. E per quanto riguarda il problema della contraffazione? La contraffazione è un fenomeno culturale. Il nostro obiettivo deve essere quello di far comprendere – in Cina come altrove – che contraffatto non è sinonimo di bello. Il vero valore è costituito dal “bello ben fatto”: è questo il patrimonio delle aziende italiane, ciò che nessuno ci può imitare! È del resto interesse di tutti difendersi dalla contraffazione: interesse nostro, ma anche dei clienti e distributori dei prodotti italiani in Cina, che ne vengono ugualmente danneggiati. Missoni è una grande azienda, ma la maggior parte del tessuto produttivo del settore moda è costituito da imprese di piccole dimensioni. In questa fase economica non semplice, cosa, secondo Lei, dovrebbe essere fatto, a livello di istituzioni, per sostenere la loro crescita? Le aziende più piccole soffrono di più perché hanno le spalle meno forti, e sono maggiormente legate alla distribuzione locale, europea – che, allo stato attuale, è pressoché ferma. Per riprendere a crescere, le PMI devo-
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no quindi puntare ai mercati più lontani, guardare all’altra parte del mondo: è lì che, attualmente, si registrano i dati più positivi. Ovviamente, per riuscire in ciò, hanno bisogno di risorse, ma anche di rappresentatività. Da qui, il ruolo della Camera della Moda, che può usare la sua forza istituzionale per offrire
alle nostre aziende i canali, i contatti, giusti. Siamo del resto ormai ben consapevoli, come imprenditori, che possiamo contare solo sulle nostre forze, e le nostre forze sono la qualità, la creatività, la professionalità, la costante attenzione nei confronti della concorrenza, il successo derivante dal Made in Italy (un “marchio” che piace ovunque), il giusto posizionamento dei prezzi. Solamente se non scenderemo a compromessi e faremo sistema – così come, almeno nell’ambito della moda, stiamo da tempo facendo – potremo ricominciare a crescere.
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Beautiful and Well Done: this is our Heritage Vittorio Missoni, Managing Director of the family company and Vice President of NCIF, told us about his relationship with the world of fashion, the most promising markets, counterfeiting and about how the sector can start growing again hen talking about Missoni we think about stripes, geometric patterns, zigzags and several other multicolored decorations which have been representing the unique style of this brand for over sixty years, as a symbol of Made in Italy craft skills. The ‘empire’ was founded in 1953 as a small knitwear workshop by Ottavio Missoni and his wife Rosita Jelmini, today it is run by their three children: Luca, Vittorio and Angela. We met Vittorio Missoni, Managing Director of the company and Vice President of the National Chamber for Italian Fashion (NCIF). How did you develop your passion for fashion? I know that your father tried to convince his children to take up different careers... I can tell you that we have spent our lives in the company, and I have always experienced fashion as an extremely fascinating world. In those years the sector was bursting out and the environment was very creative. Our parents never told us anything like “One day all this be in your hands,” but they encouraged us to find our way and do what we liked – and I have done the same with my children. You started to climb the career ladder abroad and not in your family’s company… Like all young people I loved traveling and experiencing new things, I wanted to improve my English, so I went to London, where I worked in an important British store, then I moved to the United States. There I was able to learn the basic elements of trade and selling techniques, as well as of dressmaking, how to approach customers, and so on. In the meantime I always took part in the family company’s activities, such as the organization of large events or fashion shows. Today 80% of your turnover comes from abroad. What are the most important markets for you? Especially in this difficult period for the world economy, we have to ‘look for customers,’ so we are focusing the opening of our single-brand stores in two directions: on the one hand we are opening stores in important tourist destinations, such as Milan, Rome, Venice, but also Capri and Forte dei Marmi; we will soon open a store in Saint-Tropez due to the high demand of foreign visitors. On the other hand we are working with the so called BRICS, the emerging markets: China, where we are going to open new stores, but also Hong Kong, Singapore, Brazil, The Middle East. They are all markets with a high growth rate, whose demand for quality Made in Italy is growing as well. Furthermore we are still taking care of our ‘traditional’ markets, where our presence has consolidated itself over the years. They have to be continuously monitored in order to better react to their evolution. I am thinking especially about Japan and Korea,
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but also the United States and the European markets. In October you went to China with President Mario Boselli to sign the agreement between the Fashion Chamber and the China National Garment Association, to set the rules for some aspects in the field of fashion (fashion shows, collaboration, student exchanges, etc.). Do you think that this kind of agreement can contribute to protect our Fashion System in a ‘difficult’ market such as the Chinese one? We have to start thinking of China not as a danger, but as a great opportunity; the NCIF, as a representative of the sector, including large brands and small enterprises – can be a forerunner in this direction, consolidating our image and promoting information and marketing campaigns at the same time. This role is important especially to small companies, which can ‘exploit’ the Chamber and its ‘representative’ role in the Fashion System to reach markets that otherwise would be difficult to face. What about the problem of counterfeiting? Counterfeiting is a cultural phenomenon. Our aim is to make people understand – in China and elsewhere in the world – that a fake product is not beautiful. The value is given by ‘beautiful and well-made’ products: this is the heritage of Italian companies, which cannot be imitated! It is in the interest of everyone to fight against counterfeiting: it represents an advantage for producers, customers and distributors of Italian products in China, which can be damaged by the market of counterfeiting in the same way. Missoni is a large company, but the greatest part of the producers in the fashion field is represented by small enterprises. What should be done by institutions in this difficult economic period in order to support the growth? Smaller companies are suffering more because they are weaker and depend more on distribution results at a local and European level – which is almost at a standstill at the moment. In order to start growing again, SMEs have to focus on more distant markets, on the other side of the world, where they are registering more positive results. Of course they need resources to do that, but they also need to be represented. The Fashion Chamber can use its institutional power to offer the right contacts and channels to our companies. As entrepreneurs we are aware that we can rely only on our resources, which are quality, creativity, professional competence, constant attention towards competition, the success related to Made in Italy (a ‘brand’ which is appreciated everywhere) and the right price positioning. Only if we do not accept compromise and if we build a network – as we have actually done, at least in the field of fashion – we can start growing again.
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L’America’s Cup sbarca a Venezia
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al 15 al 20 maggio, Venezia ha ospitato l’America’s Cup World Series: nove giorni di agonismo, che hanno visto la città lagunare ospitare il più antico trofeo velico del mondo. L’abbraccio all’America’s Cup è stato il perfetto simbolo di una città in cui convivono storia e tecnologia, tradizione e innovazione, progresso e sostenibilità. Una città in cui ogni singola pietra, ogni singola casa, sono testimoni di un passato glorioso che non ha eguali al mondo; ma che sa accogliere ogni anno milioni di turisti provenienti da ogni angolo del globo, offrendo loro una cultura e delle bellezze senza pari, così come centinaia di studenti, che nelle sue università – Ca’
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PALAZZO DUCALE, L’ARSENALE, PIAZZA SAN MARCO: LUOGHI IMPAREGGIABILI, CHE HANNO FATTO DA MAGICO SCENARIO AD UNA GARA RICCA DI EMOZIONI Foscari, l’Istituto Universitario Architettura Venezia (IUAV), l’Accademia delle Belle Arti e il Conservatorio Benedetto Marcello – possono trovare un programma di sviluppo internazionale, nuovi e moderni servizi, alta formazione. Senza dimenticare il Mose, la straordinaria opera di ingegneria idraulica destinata a difendere Venezia dall’acqua alta. L’arrivo dell’America’s Cup è stata l’occasio-
ne per rilanciare la vocazione marinara della città, rinsaldando il suo amore per la navigazione e per la vela in particolare. Come ha infatti affermato con soddisfazione il sindaco del capoluogo veneto, Giorgio Orsoni, si è trattato di “un evento di straordinario fascino e spettacolarità, che ha posto la città ai massimi livelli dello sport internazionale. Venezia è legata alla vela, è legata indissolubilmente al suo mare che ne ha caratterizzato la storia e i successi, e che l’ha resa quel che oggi vediamo”. Venezia ha così portato imbarcazioni ed equipaggi vicini come non mai al pubblico, e ha reso questo appuntamento indimenticabile grazie ad uno sfondo che non ha pari al
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The America’s Cup Comes to Venice Palazzo Ducale, the Arsenale and St Mark’s Square – unparalleled places which were a magic backdrop to races full of emotion enice hosted the America’s Cup World Series from 12-20 May – nine days competition, which saw the city host the oldest sailing trophy in the world. The embrace of the America’s Cup was the perfect symbol of a city where history and technology, tradition and innovation, and progress and sustainability cohabit. A city where every single stone and house are witnesses to a glorious past unequalled in the world but which knows how to welcome millions of tourists from all over the globe every year, offering them matchless culture and beauty, as well as hundreds of students, who can find a programme of international development, new, modern services and higher education in its universities – Ca’ Foscari, the Istituto Universitario Architettura Venezia, the Fine Arts Academy and Conservatorio Benedetto Marcello. Let’s not forget the Mose, the extraordinary work of hydraulic engineering for the defence of Venice from high water. The arrival of the America’s Cup was the opportunity for the relaunch of the seafaring vocation of the city, strengthening its love for navigation and sailing in particular. As Giorgio Orsoni, mayor of the city stated with satisfaction, it was “an event of extraordinary charm and spectacle, which put the city at the top levels of international sport. Venice is tied to sailing, is indissolubly tied to its sea which has shaped its history and successes, and which has made it what it is today.”
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mondo. Le regate davanti a Palazzo Ducale e all’ombra del campanile di San Marco, le competizioni di fronte alle perle liberty del Lido: luoghi unici, dal fascino inimitabile. Come ha infatti sottolineato anche Iain Murray, direttore della regata, “gli stupendi canali di Venezia e il superlativo Canal Grande hanno offerto un’arena eccezionale per gli AC45”. Ma non minore è stata l’emozione dei team in gara, che avevano come base logistica nientemeno che l’Arsenale, l’originario cantiere e deposito navale della Serenissima, edificato nel 1100. Anche il pubblico – numerosissimo – ha potuto godere appieno della magia di questa città: nel definire la collocazione del campo di
Venice thus brought vessels and crews close to the public as never before, and made this appointment unforgettable through a background unique in the world – the regattas in front of the Palazzo Ducale and in the shadow of St Mark’s Campanile, the competitions opposite the Art Deco pearls of the Lido – unique places, with inimitable charm. As Iain Murray, director of the regatta, stressed,“ the stupendous canals of Venice and the superlative Canal Grande offered an exceptional arena for the AC45s.” And the emotions of the teams competing were no less, with the logistics base nothing less than the Arsenale, the original shipyard and storage of the Serenissima Republic, built in 1100. The exceptionally numerous public was also able to full enjoy the magic of the city. When the location of the regatta course was defined, special attention was paid to the needs of spectators, who were guaranteed access to various observation points, including the Arsenale. Venice is a city of art and great culture and also offered spectators a rich bouquet of events on the fringe of the regattas. Eyes are now turned to 2013, when Venice will be the last stop before the Louis Vuitton Cup (scheduled for San Francisco). With respect to the 2012 editions, the boats will arrive in the lagoon one month before, with the regattas planned for April. In 2013, the crews of the AC72s, avant-garde rigid wing catamarans 22 metres long, will take to the water.
regata, infatti, si è prestata particolare attenzione alle esigenze degli spettatori, cui è stato garantito l’accesso a diversi punti d’osservazione, incluso appunto l’Arsenale. Città d’arte e di grande cultura, Venezia ha inoltre offerto agli spettatori un ricco bouquet di eventi a margine delle regate. Ora lo sguardo è rivolto al 2013, quando la città lagunare sarà l’ultima tappa prima della Louis Vuitton Cup (in programma a San Francisco). Rispetto all’edizione 2012, le imbarcazioni arriveranno in laguna un mese prima, con le regate programmate nel mese di aprile. Nel 2013 in acqua scenderanno gli equipaggi a bordo degli AC72, avveniristici catamarani ad ala rigida lunghi 22 metri.
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ARTE DELLA TAVOLA CHI È NIKO SINISGALLI A soli 35 anni è già considerato tra i più promettenti e qualificati chef della nuova generazione. Figlio “d’arte”, la sua è una passione nata fin da piccolo, affascinato dalla cucina di sua nonna (è da lei che ha imparato la maggior parte delle basi e dei piatti di cucina tradizionale, paste fatte in casa, insaccati, salse, ragù, conserve, peperoncino al basilico, ecc.). Cose che in tutti i suoi piatti sono presenti anche se in maniera creativa e con metodi di cottura evoluti. Era quasi ogni giorno al mercato generale di carni, pesce, verdure, con suo padre che gli insegnava ad acquistare, la qualità dei prodotti e tantissimi altri piccoli segreti di base. Poi il grande incontro con Don Alfonso. È lì che la sua creatività diventa arte culinaria, espressione, linguaggio. Per Niko l’arte del cucinare è qualcosa di più che servire ottimi piatti. È l’arte di ricevere, è la cura del dettaglio, è l’attenzione al più piccolo particolare. Per questo, insieme ai suoi collaboratori, crea attorno al Suo ospite una cornice degna delle più nobili tradizioni o delle più attuali tendenze: cura la professionalità del personale, la ricercatezza dei servizi da tavola fino ai fiori, alla musica. Una cucina creativa, sana e naturale, all’insegna del gusto e della raffinatezza.
PACCHERI DI GRAGNANO CON ASTICE BLU DEL MEDITERRANEO, ARANCIA E CARCIOFI CROCCANTI Ingredienti per 4 persone: 300 gr. Paccheri di Gragnano; 80 gr. olio extravergine di oliva; 1 kg astice blu; 60 gr. porro; 1 spicchio di aglio rosso; 40 gr. brandy; 200 gr. pomodorini di Pachino; 4 carciofi; 1 arancia; q.b. peperoncino; q.b. erba cipollina; q.b. farina; q.b olio extravergine per friggere. Bollire gli astici in acqua molto salata per 3 minuti, quindi bloccare la cottura in acqua e ghiaccio. Ricavare la polpa dal corpo e dalla chela, tagliare a pezzi grossolani e mettere da parte in una ciotolina. Tagliare i pomodorini in 2 e mettere in una ciotolina. Schiacciare lo spicchio di aglio rosso e tritare il porro e tuffarli in una padella con l’olio extravergine, un mestolino di acqua senza sale e farlo cuocere per circa 5 minuti in modo che l’olio prenda il suo aroma senza che si alzi troppo la temperatura. Tuffarci la polpa di astice e farla rosolare per circa 2 minuti e fiammeggiare con il brandy. Aggiungere i pomodorini, regolare di sale e cuocere per circa 5 minuti. Quasi a fine cottura aggiungere il succo di arancia ed il cuore di 2 carciofi cotti precedentemente in padella, tritato padellato a parte con un po’ di olio e aglio. A questa salsa aggiungere un pizzico di peperoncino e testare nuovamente il sapore. Cuocere i paccheri in acqua abbondante e salata molto al dente. Nel frattempo affettare molto sottilmente i 2 carciofi crudi, infarinarli e friggerli a 165° fino a quando diventino dorati e croccanti. Scolare i paccheri e tuffarli nella salsa e saltarli con dell’erba cipollina. Con l’aiuto di uno stampino tondo sistemare i paccheri in piedi. Riempirli con i bocconcini di astice e salsa in modo da dar loro peso. Togliere lo stampino, mettere su i chips di carciofo. Decorare a piacere con erbe fini e servire caldo.
GRAGNANO LARGE MACCHERONI WITH MEDITERRANEAN BLUE LOBSTER, ORANGE AND CRUNCHY ARTICHOKES WHO IS NIKO SINISGALLI Just 35 years old, he is already considered among the most promising and talented of the new generation of chefs. Having been born into the craft, his passion was apparent as a child fascinated by his grandmother’s kitchen (from her he learned most of the basics and traditional dishes, home-made pastas, sausages, sauces, ragùs, preserves, chillies cooked with basil, etc.) These are all present in his dishes, albeit creatively and using advanced cooking methods. He would go almost daily to the market with his father who taught him how to buy meat, fish and vegetables, and how to tell the quality of the produce and so many other fundamental secrets. Then he met Don Alfonso. It was there that his creativity became culinary art, expression, and language. For Niko, the art of cooking is something more than simply serving excellent dishes. It is the art of hosting, of attention to detail; it is attention to the tiniest aspect. That is why, together with his crew, he creates a setting for the Guest that is worthy of the noblest traditions and the latest trends: he sees to the professionalism of his staff, the elegance of the table settings right down to the flowers and music. Creative, wholesome and natural cuisine marked by flavour and refinement.
Ingredients for four persons: 300 gr large maccheroni, 80 gr olive oil extra virgin, 1 kg blue lobster, 60 gr leek, 1 pc of garlic, 40 gr brandy, 200 gr cherry tomatoes, 4 pc artichokes, 1 orange, chilli, onion leaves, flour, extra virgin oil to fry. Put the lobster in salted boiling water for 3 minutes. Then put the lobster in cold water and ice. Take-out all the meat from the lobster. Chops the meat and put it aside. Slice the tomatoes each into two pcs. Prepare a frying pan with garlic, olive oil and leek and let them cook for 5 minutes to have its aroma whit-out putting high the temperature and let them cook for around 2 minutes, then add a spoon of brandy. Put the cherry tomatoes, salt and cook them together for 5 minutes. Add the orange juice before the end of cooking and the hearts of the artichokes. When this sauce is almost ready you can add some chilli and taste. Cook the maccheroni in salted boiling water. Meanwhile, slice the artichokes, roll them to the flour and fried them till it become golden and crunchy. With the help of stencil round, put inside the maccheroni in up side down position. Put inside maccheroni the pieces of lobster and sauce. Take out the stencil round. Put on top the fried artichokes, then decorate with fine herbs and serve it hot.
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ISNART
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Tourism Beats the Crisis with the Web Today, 4 out of 10 tourists organise their holidays on-line, data which will grow he watchword becomes ‘innovate’, particularly in times of crisis. This is an imperative that now, as never before, must also be seized by the tourism sector. In 2011, the sector showed that it could hold up more than others but nevertheless, it needs to continue along this path, above all opening more and more to the new technologies. The numbers are clear – as the 7th edition of Impresa Turismo, the report elaborated by Isnart shows – 8 out of 10 companies in the holiday industry can be found on internet and about 48% allow booking through on-line booking systems. In addition, 33.3% are also in the social networks, a percentage which has grown considerably since last year (19.8%), with peaks of 37.3% GIOVANNI ANTONIO COCCO for the hotels. The result? More innovative operators, i.e., those who allow on-line booking (47.9%) constantly have an average of occupation of their structures 10 percentage points higher than the average. So this seems to be the path to follow, seeing that 4 out of 10 tourists now use only the new technologies to organise their trips. This is important, which especially those companies not on-line (a not insignificant 20% of the total) should take into account. Trusting in the intermediation organised is equally important. In 2011, 34.1% of companies resorted to this. Also in this case, results are tangible – hospitality companies which have closed agreements with travel intermediaries register consistently much higher room occupation than those who do not, and this is even greater in the low season. So, for the tourist sector, innovation is now an inevitable path, a long-term strategy in which Isnart invests in different ways, starting from the continuous qualification of companies towards the always new needs of tourists. In addition, for example, in the face of the increase of 224% of tourists using smartphone applications, Isnart has decided to create a new application for certified tourist structures. The quality required from tourism companies must also follow the process of innovation in services and offers through flexible tools able to exalt the most qualifying aspects of the Italian tourist offer, as already happens for Ospitalità Italiana (Italian Hospitality) certification, already recognised for 5,400 Italian companies.
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Il turismo vince la crisi sul web OGGI 4 TURISTI SU 10 ORGANIZZANO LE PROPRIE VACANZE ON LINE – UN DATO DESTINATO A CRESCERE di Giovanni Antonio Cocco, Direttore Generale di Isnart
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oprattutto nei momenti di crisi, la parola d’ordine diventa “innovare”. Un imperativo che, ora più che mai, deve essere colto anche dal settore turistico che, se nel 2011 ha dimostrato di saper tenere più di altri settori economici, necessita tuttavia di proseguire su questa strada, soprattutto aprendosi sempre di più alle nuove tecnologie. I numeri, del resto, parlano chiaro: come infatti emerge dalla settima edizione di Impresa Turismo, il rapporto elaborato da Isnart, 8 imprese dell’industria della vacanza su 10 sono presenti sul web e circa il 48% permette la prenotazione attraverso i sistemi di booking online. Inoltre ben il 33,3% è presente sui social network, quota in notevole aumento rispetto allo scorso anno (19,8%), con punte del 37,3% per gli hotel. Il risultato? Gli operatori più innovativi, cioè quelli che consentono anche il booking online (47,9%), ottengono costantemente una media di occupazione delle proprie strutture superiore di 10 punti percentuali rispetto alla media. Sembra questa dunque la strada da continuare a percorrere, visto che 4 turisti su 10 utilizzano ormai solo le nuove tecnologie per organizzare i propri viaggi. Un dato importante, di cui devono soprattutto tenere conto quelle imprese (un non irrisorio 20% del totale) che non sono presenti on line.
Ugualmente importante risulta affidarsi all’intermediazione organizzata – nel 2011, ne ha fatto ricorso il 34,1% delle imprese. Anche in questo caso, infatti, i risultati sono tangibili: le imprese ricettive che hanno stretto accordi con gli intermediari di viaggio registrano un’occupazione camere costantemente superiore a quelle che non vi ricorrono, e la forbice si allarga nei periodi di bassa stagione. Per il settore turistico, allora, l’innovazione è un percorso ormai imprescindibile, una strategia di lungo periodo per la quale l’Isnart sta investendo in diverse maniere, a partire dalla continua qualificazione delle imprese verso le esigenze sempre nuove dei turisti. Ma non solo. Per esempio, di fronte all’incremento del 224% dei turisti che utilizzano le applicazioni sugli smartphone, Isnart ha deciso di creare una nuova applicazione per le strutture turistiche certificate. Anche la qualità richiesta alle imprese turistiche deve seguire il processo di innovazione nei servizi e nelle proposte, attraverso strumenti flessibili e in grado di esaltare gli aspetti maggiormente qualificanti della nostra offerta turistica, come già avviene per la certificazione Ospitalità Italiana, riconosciuta ad oggi già a 5.400 imprese italiane.
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BORGHI D’ITALIA
Alla scoperta di Pietramontecorvino
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ietramontecorvino deve il suo nome alla pietra (cioè la roccia, la rupe) di Montecorvino, un borgo risalente ai Bizantini, sviluppatosi con i Normanni e decaduto e abbandonato nel XV sec.
IL COMPLESSO MONUMENTALE DI TERRAVECCHIA. Edificata intorno all’anno Mille su uno sperone di roccia tufacea, nel Sub-Appennino Dauno settentrionale, la Terravecchia – così si chiama il centro storico di Pietramontecorvino – è caratterizzata da un impianto urbanistico ad anello, su cui si innesta una rete di vicoli stretti che offre vedute d’effetto sulle colline circostanti. Il complesso monumentale, costituito dalla Torre Normanna, dalla Chiesa Madre e dal Palazzo Ducale, è posto al culmine dello sperone. Le abitazioni poste in basso sembrano arrampicarsi sino ad esso. Una volta penetrati nella Terravecchia, si coglie il sapiente adattamento delle costruzioni all’andamento del terreno: le case sono inerpicate sulla roccia, in parte scavate nel tufo e in parte fondate su di esso, e serrate tra loro. Per tutto il Medioevo il paese era racchiuso in una cinta muraria con case-torri, oggi distrutta. Al borgo si poteva accedere mediante tre porte: a sud-ovest Porta Santa Caterina, a est la Portella, a ovest Port’Alta che, con il suo arco gotico a sesto acuto, è l’unica esistente. Accanto alla porta si inerpica su per la roccia una monumentale scalinata che conduce al loggiato dell’ingresso settecentesco della Chiesa Madre. Ai piedi della scalinata, sulla destra, si trova la chiesa di S. Biagio con il suo arco gotico. La porta della sagrestia è sormontata da una lapide a caratteri gotici, il testo più antico di Pietramontecorvino (1375). Superata Port’Alta ci si incammina per la strada che attraversa in senso longitudinale l’intero borgo e ne costituisce la spina dorsale, da cui si diramano le altre stradine.
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EDIFICATA INTORNO ALL’ANNO MILLE SU UNO SPERONE DI ROCCIA TUFACEA, È CONOSCIUTA COME L’ARABA FENICE DELLA DAUNIA di Umberto Forte DAL PALAZZO DUCALE ALLE CHIESA MADRE. Del Palazzo Ducale non si conosce la data esatta di costruzione. È in ogni caso di epoca angioina per la presenza, sul soffitto dell’Arco Ducale, di uno stemma angioino. Duecentesche sono le belle bifore riccamente ornate. Il palazzo, da cui si erge la Torre normanno-angioina alta 30 metri, occupa una superficie di circa 2.500 metri quadri. L’ala più importante è quella esposta a sud, che si sviluppa su tre piani. L’ingresso principale, sormontato da un mascherone, immette nel salone di rappresentanza. Sulla volta della sala è affrescato lo stemma degli ultimi feudatari di Pietra, i Montalto di Tocco. Il palazzo è collegato alla chiesa mediante un corri-
CLUB DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA Nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), il Club dei Borghi più belli d’Italia è sorto dall’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Si tratta dell’Italia minore, quella a volte più sconosciuta e nascosta, ma che rappresenta al meglio il dipanarsi della nostra storia millenaria, e dove è possibile trovare quelle atmosfere, quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi.
LA GUIDA “I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA”. È disponibile la Guida “I Borghi più Belli
THE GUIDE ‘THE CHARME OF HIDDEN ITALY.’ The Guide ‘The Charme of Hidden Italy’ is
d’Italia”. Un vademecum essenziale per conoscere gli angoli meno noti – ma non per questo meno suggestivi – della nostra Bella Italia, tra siti ricchi di storia, arte, cultura, tradizioni popolari. Una Guida che offre informazioni di carattere pratico, dà indicazioni sui luoghi – rocche, castelli, mura, incantevoli approdi – più suggestivi da vedere, su strutture alberghiere, B&B, agriturismi, ristoranti, trattorie, botteghe in cui acquistare prodotti tipici. La Guida può essere acquistata sul sito www.editriceromana.com. È disponibile anche la versione in inglese, a e 18,00 + spese postali, da richiedere direttamente al Club dei Borghi (info@borghitalia.it).
available. It’s an essential guidebook for discovering the less well-known – but not less evocative – corners of Italy and includes sites rich in history, art, culture and popular traditions. It’s a guide which offers practical information, gives suggestions for the most evocative places – fortresses and castles, city walls and enchanting destinations – to see but also on hotels, B&Bs, farm holiday centers, restaurants, trattorias and shops where traditional products can be bought. The guide is available on-line: www.editriceromana.com. The English version, e18.00 + p&p, can be obtained directly from the Club dei Borghi (info@borghitalia.it).
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Discovering Pietramontecorvino Built around the year 1000 on a tufaceous rock, is known as the Phoenix of Daunia ietramontecorvino is kind of stone ( i.e. rock, cliff) of Montecorvino. It is a Byzantine village that was developed under the Normans, decayed and abandoned in the 15th century. TH E MON U M ENTAL COM PLEX OF TERRAVECCHIA. Built around the year 1000, on a tufaceous rock, at the sub-Apennines of northern Dauno, Terravecchia – that is how the old town centre of Pietramontecorvino is called – is characterized by ring-shaped city plan, composed by a net of small narrow streets that offer fantastic view over surrounding hills. The monumental complex, composed by a Norman tower, Chiesa Madre church, and Ducal Palace, is put on the top of the rock. Houses put beneath this complex seem to climb the rock in order to reach it. Once you enter Terravecchia, you can realize how these houses complied with the territory inclination. They are climbing up the rock, partly excavated in tufo stones and partly put on them, occluded among them. During the whole Middle Age, the village was surrounded by the wall, with towered houses, that today no longer exists. You could reach the village through three gates: from southwest Porta Santa Caterina, from east ‘la Portela,’ from west Port’Alta that, with its gothic ogive arch, is the only one remaining. Next to the gate, climbing up the rock, there is a monumental staircase that leads towards entrance lodge, from the 18th century, of the Chiesa Madre church. At the foot of the staircase, on the right, there is the church of S. Biagio together with its gothic arch. Sacristy door is surmounted by a headstone with gothic writing, the oldest text in Pietramontecorvino (1375). When you pass Port’Alta, you walk along a street that longitudinally crosses the village and represents its back bone. From this street you can turn to many small streets. FROM THE DUCAL PALACE TO THE CHIESA MADRE. We still do not know the exact year of construction of Palazzo Ducale (the Ducal Palace). In any case, it is presumed that it has origins from Anjou’s period (if you note the presence of their
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CLUB OF THE MOST BEAUTIFUL VILLAGES IN ITALY Founded in 2001 by the Council for Tourism of the National Association of Italian Communes (ANCI), the Club of the most beautiful Villages in Italy was created with the aim to promote the fantastic heritage of History, Arts, Culture, Environment and Traditions of small Italian villages, which are mostly excluded from the main tourists itineraries. This is another face of Italy, which is often hidden and unknown, but which better represents our millenary history, where you can find atmosphere, smells and tastes that make up our typicalness and which are worth feeling with all your senses.
doio che sovrasta l’ingresso del cortile. Dal cortile principale si entra in un vasto salone coperto da una volte a botte, oggi usato per manifestazioni culturali. Adiacente al salone e alla Chiesa Madre c’è un bellissimo giardino pensile che si affaccia sulla sottostante piazza del Rosario e rappresenta un raccordo naturale tra le costruzioni. La Chiesa Madre dedicata a Santa Maria Assunta è la più antica di Pietramontecorvino. Documentata dal 1328, fu probabilmente costruita alla fine del XII secolo come testimonia il portale laterale con triplice arco ogivale, contenente l’Agnus Dei. Questo portale costituiva, fino al Settecento, l’unico ingresso della chiesa, che nel corso di quel secolo subì il capovolgimento del presbiterio. Settecenteschi,
escutcheon on the ceiling of the Ducal Arch). Beautiful mullioned windows with rich ornaments are from the 13th century. The palace, with nearby Norman-Anjou Tower (30 m. height), occupies a surface of almost 2500 sqm. The most important wing of the palace is the one on southern part that has three floors. The main entrance, surmounted by a mascaron, leads us to representation hall. On its vault, the escutcheon of the Montalto di Toccos, the last feudal lords of Pietra is painted. The palace is connected to the church through corridor that overtops the backyard entrance. From here you enter a big hall covered by barrel vault, presently used for cultural events. Near this hall and chiesa Madre church there is beautiful pensile garden that overlooks piazza del Rosario square and represents a natural ring among buildings. Chiesa Madre church is dedicated to Santa Maria Assunta and it is the oldest in the village. Documented in 1328, it was probably built at the end of the 12th century as the lateral portal with triple pointed arches containing Agnus Dei, testifies. This portal was, until the end of the 18th century, the only church entrance, that during that century saw the transformation of presbytery. Stairs, arcades, and the gate that leads towards eastern exit are all from the 18th century. On the whole, the architecture style of the church can be defined Romanesque. The major altar is obviously baroque. In front of the chapel of baptistery, you access to the bell tower, typical, medieval, quadrangular construction. It is covered by beautiful cupola stoned by yellow and green bricks. LOCAL PRODUCTS. Cold cuts, capecolle at the first place, are excellent thanks to meat-processing carried out according to tradition. Do not forget extra virgin olive oil, which here is called Cacc’è mitte of the Lucera area. Worth tasting are Rechetèlle or cecatille (fresh home made pasta) with meat sauce, scartellate covered with honey or boiled must and cauzune stuffed with chickpea dough and chocolate (or chestnuts).
fronte alla cappella del battistero si accede alla torre campanaria, costruzione quadrangolare, di tipico assetto medievale. Il campanile è coperto da una bellissima cupola rivestita di mattonelle gialle e verdi.
infatti, sono la scalinata, il loggiato e la porta che si apre sulla facciata est. Lo stile architettonico della chiesa può definirsi romanico nel suo complesso, mentre chiaramente barocco è l’altare maggiore. Di
IL PRODOTTO DEL BORGO. I salumi, con il capecolle al primo posto, sono ottimi grazie alla lavorazione della carne secondo i metodi tradizionali. Da non dimenticare l’olio extravergine d’oliva e il vino, che qui è il celebre Cacc’è mitte della zona di Lucera. Da assaggiare, le rechetèlle o cecatille (paste fresche fatte in casa) con sugo di carne, le scartellate ricoperte con miele o mosto cotto, e i cauzune ripieni di pasta di ceci e cioccolata (o castagne).
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MONDO MOTORI
Veronica Parasiliti, Direttrice del MOGAM.
A Catania, nel tempio della velocità
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Lancia Aurelia B24
La Ferrari Dino 206 SP e l’Abarth 3000 Sport
a famiglia catanese dei Parasiliti ha l’hobby della velocità: papà Giovanni ha partecipato alla Targa Florio (la corsa più antica al mondo, la cui prima edizione si disputò nel 1906), classificandosi terzo assoluto (primo di classe); il figlio Rori, in un momento di crisi della Ferrari, ha dato un “aiutino” alla Casa di Maranello vincendo nel 1992 il campionato italiano di Gran Turismo, tanto da ricevere i complimenti personali di Luca di Montezemolo; la figlia Veronica dirige il MOGAM (Modern Gallery of Arts and Motors), dove si possono ammirare importanti opere d’arte: “Auto rossa” di Umberto Boccioni del 1904, “Cavallo con Cavaliere” di Mario Sironi; “L’Automobile” di Roberto Marcello (Iras) Baldessari del 1916, “Pilota in corsa” del futurista siciliano Pippo Rizzo, ecc. Una entità culturale, quella sorta ai piedi dell’Etna, che non ha pari in Europa e raggruppa arti e motori in uno spazio di circa 2.000 metri quadrati. Più che una raccolta di vetture, si tratta in realtà di un museo della velocità, che tuttavia nelle auto da corsa (e no n) ha i “ p ez z i” più ric c hi e g o d ib ili. Giovanni Parasiliti comprò la prima vettura nel 1965, una 275 GTB, mentre con l’aiuto dello stesso Enzo Ferrari acquistò negli anni ‘80 un bolide di Formula Uno. Continuò quindi a collezionare automobili di tutti i tipi, ma con una discriminante importante: dovevano essere esclusivamente italiane.
Giovanni Parasiliti (a destra) con Franco Zuccalà
ALL’OMBRA DELL’ETNA È SORTO IL MOGAM, UNO STRAORDINARIO MUSEO CHE OSPITA UNA COLLEZIONE DI AUTO DA CORSA (E NON), OLTRE AD OPERE D’ARTE E CIMELI LEGATI AL MONDO DEI BOLIDI, TUTTO MADE IN ITALY di Franco Zuccalà
Oggi al MOGAM si possono ammirare dodici Ferrari da corsa (e non), una Maserati 3500 GT, una Lancia Delta Evoluzione, una Lancia Aurelia B24, l’Alfa SZ Giulietta che nel 1965 vinse la Targa Florio e parecchie Abarth, fra cui la 3000 Sport prototipo che conquistò il Campionato Europeo della Montagna nel
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Catania, in the Temple of Speed Motoscafo Timossi
MOGAM, an extraordinary museum that hosts a collection sports and luxury cars Made in Italy, as well as works of art and special items related to the world of fast motor cars, was opened in the shadow of Etna he Parasilitis family from Catania share the hobby of speed: Giovanni, the father, took part in Targa Florio (the oldest race in the world, which took place for the first time in 1906) reaching third place (first in his category); his son Rori helped Ferrari in a difficult period, winning the Italian Gran Turismo championship and earning the personal compliments of Luca di Montezemolo, while his daughter manages the MOGAM (Modern Gallery of Arts and Motors), where it is possible to admire important works of art: ‘Red Car’ by Umberto Boccioni of 1904, ‘Horse with Knight’ by Mario Sironi; ‘The Car’ by Roberto Marcello (Iras) Baldessari of 1916, ‘Pilot in race’ by the Sicilian futurist Pippo Rizzo, etc. This place dedicated to culture was built at the foot of Etna and is a unique example of a collection of art and motors in a 2,000 square meter venue. It is a sort of museum of speed rather than a car collection, whose most precious items are racing and luxury cars. Giovanni Parasiliti purchased his first car in 1965, it was a 275 GBT, and he bought an F1 competition car with the help of Enzo Ferrari in the 80s. He continued his collection purchasing cars of different kinds, but with a common feature: they had to exclusively Italian. At present in MOGAM you can admire twelve sports and street cars by Ferrari, one Maserati 3500 GT, one Lancia Delta Evoluzione, one Lancia Aurelia B24, the Alfa SZ Giulietta which won the Targa Florio in 1965 and several Abarth cars, such as the prototype 3000 Sport which won the European Mountain Championship in 1971. Ferrari fans will be happy to admire the Ferrari 312 B2 cc. 3000, 12 cylinders, 480hp that took part in the F1 championship with the pilots Ickx, Andretti and Regazzoni who reached third place in the Spain GP in 1972; the Ferrari F2 166, cc. 1600, 6 cylinders, 220hp with which Andrea De Adamich won the Temporada Argentina in 1968 and which was driven by Tino Brambilla in several competitions; and the 250 GTS ‘California’ cc. 3000, 12 cylinders, 260hp of which only fourteen examples were built. Sometimes Ferrari borrows some of Giovanni Parasiliti’s cars for thematic expositions: this gives him great satisfaction of course, and all the cars exhibited are in working condition (thanks to the mechanics at MOGAM). Some years ago the F40 organized a competition with an MV Augusta motorcycle and a plane at the airport of Trapani. The visitors’ eyes are filled not only by the cars, but also by engines, motorcycles, bicycles and three racing motorboats, including the one used by De Angelis in 1965 to gain the world speed record. The paintings and collection items make of MOGAM a cultural center including more than one hundred works of art, including some Futuristic works, and a section dedicated to Targa Florio with pictures, trophies and books. Giovanni Parasiliti’s museum in Catania offers a real overview of Made in Italy, which is perhaps unique in the entire world.
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Ferrari F40
Le Ferrari F2 166 e 312 B2 di Formula 1
Hall del Museo MOGAM
Campioni della “velocità”: Umberto Boccioni, l’artista. Brambilla, Andretti, Ickx, Regazzoni e De Adamich, i piloti.
1971. I pezzi forti per gli appassionati sono la Ferrari 312 B2 cc. 3000, 12 cilindri, 480 cavalli che partecipò al Mondiale di F1 con i piloti Ickx, Andretti e Regazzoni, che si classificò terzo al GP di Spagna nel 1972; la Ferrari F2 166, cc. 1600, 6 cilindri, 220 cavalli, con cui Andrea De Adamich nel 1968 vinse la Temporada Argentina e Tino Brambilla disputò parecchie competizioni; e la 250 GTS “California” cc. 3000, 12 cilindri, 260 cavalli, che è stata costruita in pochi esemplari, quattordici. Ogni tanto la Ferrari chiede in prestito a Giovanni Parasiliti qualcuna delle sue auto per le esposizioni “a tema”: un grande motivo di soddisfazione, come il fatto che tutte le vetture (grazie al lavoro di alcuni meccanici che lavorano al MOGAM) siano funzionanti. Qualche anno la F40 ha disputato una competizione con una moto MV Agusta e un aereo sulla pista di Trapani. Oltre che stropicciarsi gli occhi per le auto esposte, si possono ammirare anche motori, moto, biciclette e tre motoscafi da competizione, fra cui quello che con De Angelis al volante nel 1965 fissò il record mondiale di velocità. Inoltre, quadri e cimeli che fanno del MOGAM un centro culturale vero e proprio, con oltre cento opere d’arte, alcune sul Futurismo, e la sezione dedicata alla Targa Florio: foto, trofei e libri. Il museo catanese di Giovanni Parasiliti, insomma, offre uno spaccato autentico del Made in Italy, forse unico nel mondo.
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PIANETA CALCIO
vincendo sei scudetti (cinque di fila dalla stagione 1930-31 al 1934-35). Il più incredibile acquisto fu quello di un ungherese, Ferenc Hirzer, che per la sua velocità venne soprannominato la “gazzella”. L’allora bambino DAL SENATORE EDOARDO AL GIOVANE ANDREA, Gianni Agnelli, il giorno del primo allenaATTRAVERSO GIANNI E UMBERTO AGNELLI, POI mento dell’ungherese a Torino, venne portato al campo e s’innamorò del calcio e dei camSOTTO LA VENTENNALE GUIDA DI GIAMPIERO pioni. Dopo il famoso “quinquennio”, molti BONIPERTI, QUANTE VITTORIE E QUANTI giocatori bianconeri divennero campioni del CAMPIONI IN CASA BIANCONERA! di Franco Zuccalà mondo ai Mondiali del 1934. Grandissimo presidente fu appunto Gianni Agnelli, che uando Alex Del Piero è stato sosti- portò a Torino Sivori, Charles e quel Giampiero tuito, contro l’Atalanta, per la sua Boniperti che è stato, dopo la gestione di ultima partita con la Juve, abbia- Umberto Agnelli, la “longa manus” della mo assistito ad una scena mai vista: famiglia: oltre che da giocatore (cinque titoli), la partita è stata fermata, compagni e avversa- Boniperti ha vinto nove scudetti da “timonieri hanno salutato il capitano bianconero. Poi, re” e ha gestito assi indimenticabili come i quando la gara è ripresa, Alex ha fatto lenta- citati Michel Platini e Alex Del Piero, Zoff, mente il giro del campo, sotto le tribune, e nes- Scirea, Tardelli, Rossi, Boniek ecc. La presidenza Boniperti – la più lunga, 19 suno ha più badato alle vicende calcistiche. “Grazie di tutto”, gli hanno cantato. E gli son anni, dal 1971 al 1990 – è del resto cominciata piovuti addosso applausi, sciarpe, cori e lacri- con un episodio singolare. “Vedete – raccontò me: comprese le sue. Una testimonianza d’af- l’Avvocato nel giorno dell’investitura – ho fetto per un grande campione che non ha esi- scelto Giampiero non solo perché è stato un tato a scendere in serie B con la sua squadra di grande capitano, ma perché quando gli chiesi sempre, la Juventus. Non era successo nem- che premio desiderasse, mi aspettavo che meno per l’addio dei grandi campioni del pas- volesse soldi o automobili, e invece lui volle sato, tanta enfasi, e mai si erano vissute emo- una mucca. Andò a prendersela e la scelse zioni simili: Boniperti, Zoff, Platini non ave- ‘gravida’. Capii che sarebbe stato un ottimo amministratore”. Oggi il presidente è Andrea vano ottenuto un “trattamento” simile. Dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Agnelli, che ha una mentalità imprenditoriaReno, i milioni di tifosi della Vecchia Signora le più moderna e ha portato avanti il progetto hanno vissuto forti emozioni. Come la fami- di uno stadio all’”inglese” e di un club all’aglia Agnelli, che ha fatto sempre la storia del- vanguardia che è in grado di supportare una la Juventus. Sin dai tempi del Senatore squadra forte e magari “imbattibile”. E infatEdoardo che fondò la Fiat e dal 1924 al 1935 ti la Juve non ha mai perso, portando a casa lo portò a Torino i migliori giocatori dell’epoca, scudetto della rinascita.
Juventus = Campioni
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Juventus = Champions hen Alex Del Piero was substituted against Atalanta in his last match with Juventus, we saw something which had never happened before. The match was halted, team-mates and opponents said goodbye to the captain of the team. Then, when the match restarted, Alex slowly walked round the pitch, under the stands, and nobody took any notice of what was happening on the field. They sang, “Thank you for everything” and applause, scarves, chants and tears rained down on him, including his own. A demonstration of affection for a great champion who didn’t hesitate about going into the ‘B’ division with Juventus, the team he has always played for. Such emphases didn’t even happen for the great champions of the past, and such emotion had never been seen – Boniperti, Zoff and Platini weren’t given similar ‘treatment’. Millions of Juventus fans had an emotional time, from the Alps to the Pyramids and the Manzanares to the Rhine. Like the Agnelli family, which has always been the history of Juventus, right from the time of the Senator who founded Fiat. From 1924 to 1935, Edoardo brought the best players of the time to Turin, winning six championships (five in a row from the 1930-31 season and 1934-35). The most incredible acquisition was that of a Hungarian, Ferenc Hirzer, who was nicknamed ‘the gazelle’ because of his speed. On the day the Hungarian trained in Turin for the first time, the then child Gianni Agnelli was taken to the field and fell in love
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Alex Del Piero, con la Juventus ha vinto tutto: dagli scudetti alla Coppa dei Campioni, all’Intercontinentale. È stato anche campione del mondo con la Nazionale. A sin., Gianni Agnelli intervistato da Franco Zuccalà per la RAI.
From Senator Edoardo to Andrea via Gianni and Umberto Agnelli, then under the 20-year leadership of Giampiero Boniperti, how many victories and how many champions with football and its champions. After the famous ‘five years’, many Juventus players became world champions in the World Cup of 1934. Many years later, Gianni Agnelli was also a great president, bringing Sivori, Charles and Giampiero Boniperti who, after Umberto Agnelli’s management, was the family’s ‘longa manus’, to Turin. As a player, Boniperti won five league championships and nine as the ‘tiller’; he also brought unforgettable aces like Michel Platini and Alex Del Piero, Zoff, Scirea, Tardelli, Rossi, Boniek, etc. to the side. The Boniperti presidency, the longest, 19 years, from 1971 to 1990, started with a singular episode. On the day of the investiture, Gianni Agnelli said, “You see, I chose Giampiero not just because he was a great captain but because when I asked him what prize he wanted, I thought he would ask for money or a car. Instead, he wanted a cow. He went to get it and when he chose a pregnant one, I realised that he would be an excellent manager.” Today, the president is Andrea Agnelli, who has more modern business mentality and has also carried forward the project for a modern stadium and an avant-garde club which can support a strong, perhaps ‘unbeatable’ team. Juventus has never lost, bringing home the championship of the renaissance.
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MIPAAF
At the Palace of Agriculture Homage is Paid to Cavour At the MIPAAF headquarters to discover the ‘Palace Wonders’ and the passion for agriculture of Camillo Benso Count of Cavour he Ministry of Agricultural, Food and Forestry Policies open the doors to pay homage to Camillo Benso Count of Cavour. From Saturday, June 2 Mipaaf will welcome visitors with two exhibitions that pay homage to the Italian patriot and the founder of the Ministry and show at the same time the “hidden treasures” of the Palace of Agriculture. The routes of the two exhibitions are partly interwoven and lead the visitors to discover an interesting aspect of the Count of Cavour: his passion for agriculture, as well as the hidden treasures of the Ministry headquarters. Over 100 works have been borrowed from important institutions, such as the Agriculture Academy of Turin, the State Archive and the Royal Library of Turin, the Foundation Camillo Benso Conte di Cavour of Santena, the Central State Archive and the Central Museum of Risorgimento of Rome. The exhibition was visited by the President of the Italian Republic Giorgio Napolitano, who was the first Head of State to enter the Palace of Agriculture. President Napolitano, together with Minister Catania, could appreciate the “treasures” preserved at the Ministry. He particularly liked the Library with more than one million books dedicated to Paolo Sylos Labini, where he remembered another great personality, i.e. the economist Federico Caffè. Minister Catania pointed out that the visit of President Napolitano was “very significant for an increasing attention towards agriculture”. The exhibition, promoted by the Ministry of Agricultural, Food and Forestry Policies in collaboration with the Institute for the History of Italian Risorgimento, is open on Saturdays and Sundays until September 30 (for information and bookings call 06.69921804). CAVOUR AND AGRICULTURE. The exhibition is dedicated to Cavour’s passion for agriculture, which played an important role both in his private and public life. It narrates the aspect of Cavour as agriculture entrepreneur, his speeches and proposals to the Parliament on new forms of agricultural associations and innovative drainage systems. Through a selection of materials, documentaries, pictures, archive documents, images and correspondence from the main foundations dedicated to Cavour and the national institutions, the exhibition recalls the main features of the commitment and passion of Cavour towards agriculture. THE PALACE’S WONDERS. It is a journey through the venues of the Ministry, to discover its treasures and main characteristics, with works of art and decorations. The construction of the Palace started in 1908. It preserves handmade objects, decorations, paintings, statues, frescos, furnishings, stained glass windows and precious books which are unknown to the public at large.
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Al Palazzo dell’Agricoltura omaggio a Cavour DUE ITINERARI, PER CONOSCERE LE “MERAVIGLIE DEL PALAZZO” E LA PASSIONE PER L’AGRICOLTURA DI CAMILLO BENSO CONTE DI CAVOUR
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orte aperte al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per rendere omaggio a Camillo Benso Conte di Cavour. Da sabato 2 giugno, infatti, il Mipaaf accoglie i visitatori con un doppio itinerario che rende omaggio al fondatore della Patria e del Dicastero e mette in mostra i tesori nascosti del Palazzo dell’Agricoltura. I due percorsi portano i visitatori a scoprire un aspetto particolarmente interessante del Conte di Cavour, la sua passione per l’agricoltura, e le bellezze nascoste della sede del Dicastero. Sono infatti oltre 100 le opere esposte concesse in prestito da importanti Istituzioni, tra cui l’Accademia di Agricoltura di Torino, l’Archivio di Stato e la Biblioteca Reale di Torino, la Fondazione Camillo Benso Conte di Cavour di Santena, l’Archivio Centrale dello Stato e il Museo Centrale del Risorgimento italiano di Roma. L’esposizione è stata visitata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, primo Capo di Stato italiano a fare il suo ingresso nel Palazzo dell’Agricoltura. Il Presidente, accompagnato dal Ministro Catania, ha potut o a p p re z z a re i “ t e s o r i ” c u s t o d i t i n e l Ministero, soffermandosi a lungo nella Biblioteca, che custodisce oltre un milione di volumi, ricordando la figura di Paolo Sylos Labini a cui oggi è intitolata, e quella di un altro grande economista, Federico Caffè. Il Ministro Catania ha voluto sottolineare come la visita del Capo di Stato sia “particolarmente significativa di un’attenzione verso il mondo dell’agricoltura”. La mostra, promossa dal Mipaaf con la col-
Il Presidente Napolitano con il Ministro Catania.
laborazione dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, sarà visitabile tutti i sabati e le domeniche fino al 30 settembre (per informazioni e prenotazioni: tel. 06/69921804).
CAVOUR E L’AGRICOLTURA. Alla passione per l’agricoltura dello Statista, si è voluto dedicare un “omaggio”, per raccontare il Cavour imprenditore agricolo, ma anche i suoi discorsi e le proposte parlamentari su nuove forme di associazionismo agricolo e su innovativi sistemi di drenaggio delle acque. Attraverso una selezione del patrimonio materiale, documentaristico, fotografico, archivistico, iconografico, epistolare dei principali fondi cavouriani e di grandi Istituzioni nazionali, si è voluto creare un percorso che ricostruisce simbolicamente i tratti salienti dell’impegno e dell’amore nutrito da Cavour per l’agricoltura. LE MERAVIGLIE DEL PALAZZO. Si tratta di un percorso che, guidando i visitatori negli spazi del Ministero, li porti a scoprire i suoi tesori e i suoi tratti distintivi, quell’insieme di opere d’arte e interventi decorativi che caratterizzarono l’edificio sin dalla sua costruzione nel 1908. Il Ministero custodisce al suo interno manufatti, opere decorative, tele, statue, affreschi, arredi, vetrate, tesori bibliografici perlopiù sconosciuti al grande pubblico.
La Biblioteca Storica del Mipaaf.
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GAMBERO ROSSO
I Tre Bicchieri conquistano Montreal LO SCORSO 6 GIUGNO IL PALAIS DE CONGRÈS HA VISTO RIUNITI 120 PRODUTTORI ITALIANI, CHE HANNO RICHIAMATO OLTRE 700 TRA APPASSIONATI E PROFESSIONISTI di Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso Holding
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l Giro del Mondo in Tre Bicchieri. Potrebbe essere questo lo slogan che ha siglato il worldwide tour 2012 dei migliori “Vini d’Italia” secondo il Gambero Rosso. La tappa conclusiva, a Montreal, ha visto la partecipazione di 700 appassionati e professionisti accorsi lo scorso 6 giugno al Palais de Congrès. L’evento di beneficenza (i cui proventi andranno alla fondazione dell’Ospedale Maisonneuve-Rosemont), organizzato in collaborazione con il monopolio dello Stato del Québec, la Société des Alcools du Québec (SAQ), e la Fondazione HRM, Montréal Passion Vin, ha visto la partecipazione di 120 PAOLO produttori italiani interCUCCIA venuti con le loro eccellenze, quasi a sottolineare una presenza sempre più importante in uno dei mercati più dinamici del mondo. “Il Quebéc rappresenta il 24% della popolazione canadese, ma consuma il 47% del vino italiano importato – ha spiegato Gilles Goulet, direttore acquisti del SAQ – e noi trattiamo annualmente 20 milioni di casse di alcolici, di cui il 70% è vino. L’Italia, con il 24% del mercato, è seconda solo alla Francia, ma ha un tasso di crescita annua dell’8% che lascia intravvedere ampi margini di crescita. Veneto, Toscana ed Emilia Romagna (con un incremento del 30% quest’anno) le regioni più ‘gettonate’ nei nostri 410 negozi specializzati”. Più in generale, secondo un report dell’Istituto Nazionale Commercio Estero di Montreal, dal 2010 al 2012 le previsioni indicano che il consumo di vino in Canada sarà di oltre 49,7
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milioni di cartoni, con un incremento del 19%, in netto contrasto con una crescita media mondiale che non supererà il 3,2%. Tra le novità più gettonate dell’edizione 2012, la possibilità di acquistare “in diretta” i vini premiati con i Tre Bicchieri dalla Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso direttamente dai terminali dei computer del SAQ presenti in sala. Ben 15 aziende produttrici in poche ore hanno esaurito la scorta di 20 casse. In sintesi, un evento che anno dopo anno conferma un grande successo di critica e pubblico. Appuntamento all’anno prossimo, con un evento che ormai a Montréal è considerato il più importante dell’anno nel mondo del vino. E poi a Toronto, dove, sulla scia di questo importante risultato, il Gambero Rosso e il Liquor Control Board of Ontario presenteranno per la prima volta i Tre Bicchieri, con l’edizione 2013 di Vini d’Italia.
The ‘Tre Bicchieri’ Conquers Montréal On 6 June, 120 Italian producers, attracting more than 700 enthusiasts and professionals, met in the Palais de Congrès ccording to Gambero Rosso, the slogan for the worldwide tour 2012 of the best Italian wines could be ‘Around the World in Tre Bicchieri’ (Three Glasses). The final stage was held in Montreal and was attended by 700 enthusiasts and professionals in the Palais de Congrès on 6 June. The charity event (whose proceeds will go to the foundation of the Ospedale Maisonneuve-Rosemont), organised in cooperation with the Québec State monopoly, the Société des Alcools du Québec (SAQ), and the HRM Foundation, Montréal Passion Vin, was attended by 120 Italian producers who presented their best wines, almost as though stressing their increasing importance in one of the most dynamic markets of the world. “Québec accounts for 24% of the Canadian population but consumes 47% of the Italian wine imported, and we deal annually in 20 million boxes of alcoholic products, 70% of which is wine. Italy, with 24% of the market, is second only to France, but has an annual growth rate of 8%, which gives glimpses of ample margins of growth. Veneto, Tuscany and Emilia Romagna (with an increase of 30% this year) are the most sought-after regions in our 410 specialist shops,” said Gilles Goulet, purchasing director for SAQ. More generally, according to a report of the National Foreign Trade Institute of Montreal, the forecasts indicate that wine consumption in Canada will be more than 49.7 million cartons from 2010 to 2012, an increase of 19%, in clear contrast with an annual growth worldwide of not more than 3.2%. One of the most sought-after new items of the 2012 edition is the chance to buy the wines winning the Tre Bicchieri (Three Glasses) of the Gambero Rosso Guide to the Wines of Italy ‘live’ directly from the computer terminals of SAQ in the hall. In just a few hours, 15 producers had finished their stocks of 20 cases. To summarise, an event that gains great critical and public success year after year. And so to next year, with an event now considered the most important of the year in the wine world in Montréal. And then on to Toronto where, in the wake of these results, Gambero Rosso and the Liquor Control Board of Ontario will present the Tre Bicchieri for the first time, with the 2013 edition of Wines of Italy.
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L’Italia nel Piatto Editoriale di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere
Trasformare il modello alimentare e lo stile dell’accoglienza italiani in uno strumento di tutela e promozione del Made in Italy all’estero. Questo l’obiettivo del progetto “Ospitalità italiana – Ristoranti italiani nel mondo”, nato da un’idea di Unioncamere e realizzato con il supporto di Isnart ed Assocamerestero. Puntando sulla qualificazione della ristorazione italiana nel mondo, il Sistema camerale intende offrire il proprio contributo nella battaglia contro i fenomeni della contraffazione e dell’Italian Sounding che tanti danni arrecano alle nostre imprese. Gustare, conoscere le valenze dei nostri prodotti per ri-conoscere ciò che è autenticamente italiano, è il primo passo per spingere i consumatori stranieri a ricercare quell’esperienza acquistando agroalimentare Made in Italy. Grazie a quest’iniziativa, solo in un anno abbiamo certificato ben 720 ristoranti, che sono così diventati veri canali di promozione delle nostre eccellenze. Ora questo progetto prosegue: sono infatti già giunte 800 nuove candidature. Un numero considerevole, che ci spinge a ritenere di poter presto raggiungere un ambizioso risultato: la certificazione di 1.000 ristoranti italiani nel mondo. A tutto vantaggio di un patrimonio – enogastronomico, ma anche culturale ed economico – di fondamentale importanza per l’Italia. The aim of the project ‘Italian Hospitality – Italian Restaurants around the World,’ from an idea of Unioncamere and created with the operational support of Isnart and the co-operation of the Italian Chambers of Commerce Abroad, is to transform the food model and the Italian style of welcome into a tool to protect and promote Italian quality products abroad. By focusing on the qualification of Italian catering around the world – through the attribution of an award at the end of strict examination made every year – the Chamber system intends to make its contribution to the fight against counterfeiting and Italian Sounding that cause great damage to Italian companies. Tasting and knowing the value of our products to recognise what is authentically Italian is the first step towards pushing foreign consumers to look for that experience again by buying Italian food from Italy. As a result of this initiative, 720 restaurants have been certificated in just one year, thus becoming true channels of promotion for our excellences. This project is now continuing – and 800 new candidatures have arrived. This is a considerable number and it makes us think that an ambitious result could soon be achieved - certification of 1,000 Italian restaurants around the world. All to the advantage of the wine and food heritage, but also the cultural and economic one of fundamental importance for Italy.
L’agroalimentare italiano? È “sulla bocca di tutti”! I risultati della ricerca condotta da Unioncamere ed Assocamerestero, in collaborazione con le CCIE, sui ristoranti italiani nel mondo e su come rendere più efficace la promozione dei nostri prodotti di qualità
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ome migliorare l’immagine dell’agroalimentare italiano all’estero? Quali strumenti mettere in campo per contrastare fenomeni come la contraffazione e l’Italian sounding? I consumatori esteri conoscono veramente l’enogastronomia italiana, oppure rischiano di
rimanere vittime di “falsi Made in Italy”? A tutti questi interrogativi ha cercato risposte l’Indagine condotta da Unioncamere e Assocamerestero, in collaborazione con 62 Camere di Commercio Italiane presenti in 43 Paesi. Spunti di riflessioni utili, al fine di intensificare l’azione di promozione che l’Italia già da molti anni conduce su un settore così importante per la nostra economia. Attraverso l’opinione di oltre 1.000 intervistati tra imprenditori, professionisti e opinion leader collegati alle Camere – soggetti potenzialmente più sensibili alle valenze di qualità, riconoscibilità e sicurezza alimentare dei prodotti italiani, chiamati però a rispondere nella loro veste di consumatori – si traccia un quadro delle valenze della ristorazione italiana nel mondo e dei prodotti agroalimentari ad essa collegati.
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“L’indagine sul campo effettuata dalle CCIE mostra come l’agroalimentare italiano sia sempre più ‘sulla bocca di tutti’”, tiene a sottolineare il Presidente di Assocamerestero, Augusto Strianese. “Basti pensare che negli ultimi sei mesi circa la metà degli imprenditori e opinion leader esteri intervistati (48%) è stata in media più di cinque volte cliente di un ristorante italiano. Ma il prodotto è solo l’ultimo anello di una catena che parte dall’apprezzamento di una modalità di consumo del prodotto stesso, legato al contesto, all’atmosfera, in poche parole, allo stile dell’accoglienza italiana. È proprio sul binomio qualità dei prodotti-stile di vita, unito ad una maggiore sensibilizzazione dei consumatori locali, che le CCIE puntano per promuovere le produzioni italiane facendo leva sulle valenze dei singoli territori regionali di cui sono espressione”. AUGUSTO STRIANESE
CUCINA ITALIANA: COME IMPARARE A CONOSCERLA? La conoscenza diretta del territorio attraverso il viaggio in Italia e la frequentazione di ristoranti italiani all’estero, secondo gli intervistati, rappresentano quasi a pari merito (29,5% contro 29,2%) i due principali strumenti di diffusione della cucina italiana nel mondo, in grado di veicolare un’immagine del prodotto e delle realtà in cui si originano che conquista e fidelizza i consumatori stranieri. Il viaggio si conferma dunque non solo un’esperienza di stile e qualità del vivere, ma soprattutto una leva di marketing che induce il soggetto estero a ricercare anche nel proprio Paese quei sapori, colori, tradizioni, cultura, vissuti sul territorio italiano e, di conseguenza, ad aumentare il consumo di prodotti Made in Italy. In sintesi, è l’Italian way che si porta dietro e promuove l’acquisto dei prodotti italiani, e non viceversa. È quindi evidente che il ristorante italiano all’estero svolge il ruolo di ambasciatore dell’Italia e della sua cucina sui territori esteri. Il ristorante costituisce una componente fondamentale della filiera che va dal produttore al cliente, poiché si configura come un vero e proprio promoter che contribuisce attivamente alla diffusione della cultura alimentare italiana nel mondo. L’obiettivo ultimo, infatti, è sì quello della commercializzazione dei prodotti, ma al tempo stesso è importante rafforzare l’immagine di uno stile di vita italiano, di un modello alimentare le cui valenze, nell’opinione degli intervistati, sembrano trascendere quelle dei prodotti stessi. Spesso anche il condividere con i propri parenti, amici e conoscenti le impressioni (culinarie e non solo) che suscita il nostro Paese si rivela uno strumento di promozione più efficace rispetto a campagne di comunicazione studiate ad hoc, come testimonia il 24,3% degli intervistati, che, attraverso canali personali (per lo più il passaparola), ha avuto modo di apprezzare ricette e caratteristiche dell’autentica enogastronomia italiana. È grazie a questi strumenti che il 76% circa rileva negli ultimi anni un aumento nel consumo di agroalimentare Made in Italy all’estero, determinato principalmente dalla capacità della cucina italiana di fondersi con il gusto personale dei consumatori locali, le cui abitudini possono variare profondamente da territorio a territorio, ma che trovano un elemento di sintesi nel comune apprezzamento per la qualità dei nostri prodotti (secondo il 31,3% degli intervistati). Anche in questo caso, il viaggio in Italia si conferma, nel 20% dei casi, un traino fondamentale per l’acquisto e il consumo di cibo italiano, a ulteriore testimo-
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nianza di come fattori legati alla percezione e alla sensibilità dei consumatori stranieri per i valori del territorio contribuiscano a determinare le abitudini in misura maggiore rispetto a fattori “esterni”, quali il prezzo (individuato dal 17,8%) o la marca del prodotto (16,9%), la cui influenza appare invece meno significativa.
TERRITORIO E CUCINE REGIONALI. All’importanza del viaggio è collegata la conoscenza dei territori in cui si originano i prodotti abitualmente scelti dagli intervistati, di cui, in oltre la metà dei casi (55,5%), sanno indicare la Regione di provenienza. Con circa un terzo delle preferenze, l’Emilia Romagna risulta il territorio i cui prodotti sono maggiormente conosciuti a livello internazionale. Basti pensare che, tra i prodotti più citati, il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano occupano rispettivamente il secondo e terzo posto, alle spalle del vino, che si posiziona in cima al podio, sebbene il consumatore straniero difficilmente segnali un’etichetta specifica. Al secondo posto tra le realtà regionali più rinomate per i loro prodotti, troviamo la Campania, indicata da circa due terzi degli intervistati per la mozzarella, di bufala e non, mentre la terza posizione è occupata dalla Toscana, famosa, per più della metà degli intervistati (57%), per il suo vino, in special modo il Brunello di Montalcino e il Chianti. La pasta, indicata nel 60% circa dei casi, sconfigge la pizza come alimento più spesso presente sulle tavole degli stranieri, in particolare lasagne, spaghetti al pesto, alla carbonara, alla bolognese, ma anche risotto ai funghi e pasta ai frutti di mare. Anche i dolci, e nello specifico il tiramisù, riscuotono un forte successo. MADE IN ITALY E ITALIAN SOUNDING. L’indagine però fa emergere un consumatore estero sempre più attento ad orientare le proprie abitudini verso prodotti la cui italianità sia effettiva e a non farsi influenzare dall’Italian sounding: oltre il 66% degli intervistati si mostra consapevole della diffusione del fenomeno della falsificazione in loco ed è scettico sulla provenienza delle materie prime utilizzate in cucina, fino a decretare che pochi prodotti sono autenticamente italiani. Solo un terzo degli intervistati, infatti, ritiene che tutti i prodotti enogastronomici che hanno nome italiano siano effettivamente provenienti dall’Italia. È sì vero che, nel 35,6% dei casi, i consumatori raramente avvertono l’esigenza di verificare la reale origine dei prodotti; e che quasi il 10% degli intervistati dichiara addirittura di non averlo mai fatto. Ancora una volta il valore della cucina italiana prevale sul prodotto, viene prima il gusto e il piacere del piatto dell’accortezza. Aspetto, quest’ultimo, a cui una parte, seppur
Italian Food? It’s on Everyone’s Lips! ow can the image of Italian food be improved abroad? What tools should be used to fight elements like falsification and Italian sounding? Do foreign consumers really know Italian wine and food or do they risk being victims of ‘false Made in Italy’? The survey conducted by Unioncamere and Assocamerestero, in co-operation with 62 Italian Chambers of Commerce in 43 countries, tried to find an answer to all these questions. Useful ‘food for thought’, for the purposes of intensifying the promotion that Italy has been conducting in such an important sector of its economy for many years. A picture of the value of Italian catering around the world and the food products connected to it was traced through the opinion of more than 1,000 interviewees. They were mainly businesspeople, professionals and opinion leaders connected to the Chambers – i.e. people likely to be more sensitive to the value of quality, recognisability and food safety of Italian products but called on to respond as consumers. Augusto Strianese, president of Assocamerestero said, “The survey made in the field by the ICCAs shows how Italian food is increasingly ‘on everyone’s lips’. Just think how, in the last six months, about half of the foreign businesspeople and opinion leaders interviewed (48%) had been a customer of an Italian restaurant five times on
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L’Italia nel Piatto
The results of the research conducted by Unioncamere and Assocamerestero, in co-operation with ICCAs, on Italian restaurants around the world and how to make the promotion of Italian quality products more effective average. But the product is only the last link in a chain that starts from the appreciation of a way of consumption of the product, linked to the context and atmosphere – in other words, the style of Italian welcome. It’s on the product qualitylifestyle pairing, plus greater consciousness raising in local con-
sumers, that the IOCC is focusing to promote Italian products, also levering the values of the individual regional areas of which they are the expression.” ITALIAN CUISINE: HOW TO LEARN TO RECOGNISE IT. Direct knowledge of the area through travelling in Italy and going to Italian restaurants
abroad are almost the same, according to those interviewed (29.5% versus 29.2%) and are the two main tools for spreading Italian cuisine around the world, able to transmit an image of the product and where it originates which conquer the loyalty of foreign consumers. Travel is therefore confirmed as not only an experience of style and quality of life but, above all, a marketing lever that induces the foreigner to look for those tastes, colours, traditions and culture experience in Italy and, as a result, increase the consumption of quality Italian products. In synthesis, it’s the Italian way that is taken home and promotes purchase of Italian products, and not vice versa. It’s therefore clear that the Italian restaurant abroad is a sort of ‘front office’ for the consumer, i.e. it plays the role of ambassador of Italy and its cuisine in foreign countries. The restaurant is an essential component in the supply chain from the producer to the customer, as it is a real promoter actively contributing to the spread of Italian food culture around the world. The final aim is certainly to market the products but it’s also important, at the same time, to strengthen the image of an Italian lifestyle, a food model whose value, in the opinion of those interviewed, seems to transcend that of the products.
Often, it’s also the sharing of impressions (culinary and others) with relatives, friends and acquaintances that Italy triggers that is the most effective tool for promotion compared to ad hoc communication campaigns, as 24.3% of interviewees testified who had had the chance to appraise recipes and features of authentic Italian wine and food through personal channels (mainly word of mouth). It’s through these tools that about 76% have noted an increase in the consumption of Italian wine and food abroad in recent years, mainly because of the ability of Italian cuisine to merge with the personal taste of local consumers, whose habits can vary radically from area to area but always find an element of synthesis in the common liking for the quality of Italian products (according to 31.3% of those interviewed). Also in this case, travelling in Italy proved to be fundamental for the purchase and consumption of Italian food in 20% of cases, an additional testimony of how factors linked to the perception and sensitivity of foreign consumers for the values of an area contribute to deciding their habits more than ‘external’ factors, like the price (identified by 17.8%) or brand of the product (16.9%), whose influence seem less significant. LOCAL AND REGIONAL CUISINE. The importance of the trip is connected to the knowledge of the areas where the products habitually chosen by the interviewees originate and, in more than half the cases (55.5%), they were able to indicate the Region of origin. Emilia Romagna attracted about one-third of preferences and was the area whose products were best known internationally. Just think that, among the most named products nationally, Parma ham and Parmigiano Reggiano were, respectively, in second and third place, just behind wine, which took first place on the podium, although it’s very unlikely that a foreign consumer will indicate a specific label. Campania was in second place for being best known for its products, indicated by about two-thirds of those interviewed for mozzarella, whether from a buffalo or not, while third position went to Tuscany, famous for more than half those interviewed (57%) for its wine, especially the Brunello di Montalcino and Chianti. Pasta was indicated in about 60% of
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minoritaria, degli intervistati (il 17,8%) dichiara di prestare attenzione, almeno quando si tratta di alcuni prodotti come vino, pasta e mozzarella. Meno determinanti, nell’acquisto/consumo, elementi come le denominazioni di origine controllata, le indicazioni geografiche protette, etc. (DOP, DOC, IGP), verso cui quasi il 78% dei consumatori esteri risulta poco “sensibile”, e le provenienze geografiche dei prodotti (per il 68,8%). Il principale “campanello d’allarme” che induce i consumatori a ritenere che il prodotto sia contraffatto è rappresentato dal marchio e dall’etichettatura presenti sulla confezione (per il 30,5%), dall’utilizzo di un canale distributivo non ufficiale, come ad esempio la vendita per strada del prodotto (23,8%) o dal prezzo inferiore a quello di costo (20,2%). Un aspetto curioso: per il consumatore straniero, il brand cucina italiana è addirittura più forte di quello dei singoli prodotti: se, infatti, la cucina è percepita come autentica, allora anche gli ingredienti che la compongono devono essere tali.
COME PROMUOVERE L’AGROALIMENTARE ITALIANO NEL MONDO. Alla luce di quanto detto, si capisce come sia necessaria una forte responsabilità da parte del sistema di promozione del Made in Italy e dunque uno sforzo maggiore per veicolare efficacemente
quei prodotti ritenuti simbolo della qualità italiana. È necessario, da un lato, puntare su campagne di marketing e pubblicità mirate, rappresentative di un’offerta molto diversificata a livello di singoli territori italiani, come evidenziato nel 27,4% dei casi; dall’altro, è essenziale, nell’opinione di oltre un quarto degli intervistati, il contributo dei ristoranti italiani all’estero quale veicolo diretto di promozione dei prodotti autenticamente italiani e, più in generale, della cultura dell’accoglienza che caratterizza la nostra tradizione. Un contributo più significativo e continuativo rispetto a quello di eventi spot come possono essere fiere, degustazioni, scuole di cucina, serate a tema, etc., scelti dal 24,6% degli intervistati, che invece potrebbero trovare un’opportuna collocazione proprio all’interno del ristorante italiano come ulteriore momento conviviale. Anche il potenziamento della presenza di prodotti italiani sugli scaffali sia della grande distribuzione organizzata che dei piccoli store di nicchia viene individuato come importante leva per incrementare il consumo di Made in Italy all’estero (per il 22,7%). Il ruolo della promozione e del marketing risulta poi fondamentale in un contesto fortemente competitivo e globalizzato in cui il melting pot di aromi e sapori rischia di insidiare il primato che la cucina italiana detiene nelle preferenze dei consumatori stranieri. Secondo gli intervistati, è soprattutto la nouvelle cuisine francese a minacciare la leadership italiana (per il 24%), seguita dalla cucina orientale, cinese (22%) e giapponese (18,7%).
Si ringraziano le CCIE che hanno contribuito alla realizzazione dell’Indagine: Adelaide, Amsterdam, Asunción, Barcellona, Belgrado, Belo Horizonte, Bogotà, Bratislava, Bruxelles, Bucarest, Budapest, Buenos Aires, Caracas, Casablanca, Chicago, Chisinau, Città del Messico, Cordoba, Florianópolis, Francoforte, Hong Kong, Houston, Istanbul, Johannesburg, Lima, Lione, Lisbona, Londra, Los Angeles, Lussemburgo, Madrid, Marsiglia, Melbourne, Mendoza, Miami, Monaco di Baviera, Montreal, Mosca, Mumbai, New York, Pechino, Perth, Praga, Quito, Rio de Janeiro, Rosario, Salonicco, San José, San Paolo, Santiago del Cile, Santo Domingo, Sharjah, Singapore, Sofia, Stoccolma, Sydney, Ta’ Xbiex (La Valletta), Tel Aviv, Toronto, Tunisi, Vancouver, Zurigo. Si ringrazia inoltre il Direttore del Centro Studi della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), Luciano Sbraga, per il prezioso contributo di idee e di metodologia di cui si è avvalso il lavoro.
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“...per il consumatore straniero, il brand cucina italiana è addirittura più forte di quello dei singoli prodotti...”
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a “...La pasta, indicata nel 60% circa dei casi, sconfigge la pizza come alimento più spesso presente sulle tavole degli stranieri...”
“...l’Emilia Romagna risulta il territorio i cui prodotti sono maggiormente conosciuti a livello internazionale...”
cases and beat pizza as the most frequently eaten food on foreign tables, in particular lasagne, spaghetti al pesto, alla carbonara and alla bolognese, but there is also mushroom risotto and pasta with seafood. Desserts, and tiramisu specifically, meet with great success. MADE IN ITALY E ITALIAN SOUNDING. However, the survey brought out a foreign consumer who is increasingly aware careful to orient his habits towards products which are really Italian and to not be influenced by Italian sounding. More than 66% of those interviewed showed they were aware of the spread of falsification in loco and were sceptical about the origin of the raw materials used in cooking, up to the point that they said that few products are authentically Italian. Only one-third of those interviewed believe that all wine and food products with an Italian name effectively come from Italy. However, it’s true that, in 35.6% of cases, consumers rarely feel the need to check the real origin of products and, almost 10% of those interviewed even said that they had never done it. Once more, the value of Italian cuisine prevails over the product, taste and the pleasure in the dish always come before awareness. A minority of those interviewed (17.8%) said they were careful, at least when products like wine, pasta and mozzarella are concerned so awareness does play an albeit small part. Elements like controlled designation of origin and Protected Geographical Indication (PDO, DOC, PGI etc.) are less decisive in purchase/consumption – almost 78% of foreign consumers are not very sensitive to these and the geographical origin of products (68.8%). The main ‘alarm bell’ which induces consumers to think that product is counterfeit is the brand and labelling on the packaging (for 30.5%), use in an unofficial distribution channel like, for example, street sale of the product (23.8%) or the lower-than-cost price (20.2%). One curiosity – the Italian cuisine brand is stronger than those of the individual products for the foreign consumer. If the cuisine is perceived as authentic, then the ingredients making it up must also be authentic. HOW TO PROMOTE ITALIAN FOOD AROUND THE WORLD. In the light of the above, it is clear how significant responsibility by the production
system of quality Italian products is needed and so greater effort to effectively transmit those products considered a symbol of Italian quality. On one hand, there must be a focus on targeted marketing and advertising campaigns, representative of a highly diversified offer at the level of individual Italian areas, as highlighted in 27.4% of cases; on the other, the contribution of Italian restaurants abroad as a direct promotion of authentically Italian vehicle products and, more generally, the culture of welcome which is a feature of our tradition is essential, in the opinion of more than 25% of interviewees. This would be a more meaningful and continuous contribution than that of spot events like fairs, tastings cookery schools, topical evenings, etc., chosen by 24.6% of those interviewed, which, however, could be opportunely positioned in Italian restaurants as an additional convivial moment. Strengthening Italian products on shelves in both large-scale organised distribution and small niche shops is seen as an important lever for an increase in the consumption of quality authentic Italian products abroad (for 22.7%). The role of promotion and marketing is fundamental in a strongly competitive and globalised context in which the melting pot of flavours and scents risks laying traps for the supremacy that Italian cuisine holds in the preferences of foreign consumers. According to the interviewees, Italian leadership is mainly threatened by the nouvelle French cuisine (for 24%), followed by Oriental cuisine, Chinese (22%) and Japanese (18.7%).
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La Qualità Italiana conquista il mondo. Le città delle CCIE che partecipano al progetto “Ristoranti Italiani nel Mondo” ARGENTINA Buenos Aires, Cordoba, Mendoza, AUSTRALIA
Rosario
Adelaide,
AUSTRIA Vienna
Melbourne, Perth, Sydney BELGIO Bruxelles Florianópolis, Janeiro,
Rio
San
Brisbane,
BRASILE Belo Horizonte,
Italian Quality conquers the world. The CCIEs’ cities take part in the project ‘Italian Restaurants in the World’ La Valletta Città
del
MAROCCO Casablanca
MESSICO
OLANDA
Amsterdam
Messico
PARAGUAY
PORTOGALLO Lisbona
REPUBBLICA
CANADA
DOMINICANA
Montreal,
Toronto, Vancouver CILE Santiago del Cile CINA Kong
RUSSIA SERBIA Belgrado
Mosca
Macao
SPAGNA
COSTARICA
San
EGITTO Cairo
ECUADOR
José
EMIRATI ARABI UNITI
FRANCIA Lione, Marsiglia, Nizza, Parigi GRECIA
Tokyo
INDIA Mumbai
LUSSEMBURGO
Atene,
ISRAELE Tel Aviv
Lussemburgo
Barcellona, STATI
Madrid
GERMANIA Francoforte, Monaco di Baviera Salonicco
Bucarest
SLOVACCHIA Bratislava
&
GIAPPONE
ROMANIA
KONG Bogotà
Sharjah
Domingo
SINGAPORE Singapore
COLOMBIA Quito
Santo
Pechino
CINA-HONG Hong
CECA
REPUBBLICA
Praga
Sofia
Lima
REGNO UNITO Londra
de Paolo
BULGARIA
PERÚ
Asuncion
UNITI
Chicago, Houston, Los Angeles, Miami, New York SUDAFRICA Stoccolma Bangkok
Johannesburg SVIZZERA Zurigo
TUNISIA Tunisi
UNGHERIA Budapest
SVEZIA THAILANDIA
TURCHIA Istanbul URUGUAY Montevideo
VENEZUELA Caracas
MALTA
L’elenco dei Ristoranti Certificati sul sito www.10q.it
10 regole d’oro Il Disciplinare Tecnico per il rilascio del Marchio si compone delle successive 10 regole: 1) Identità e distintività; 2) Accoglienza; 3) Mise en place; 4) Cucina; 5) Menù; 6) Proposta gastronomica; 7) Carta dei vini; 8) Olio extravergine d’oliva; 9) Esperienza e competenza; 10) Prodotti DOP e IGP. Sono inoltre previsti cinque requisiti definiti essenziali – che, se non soddisfatti, determinano il mancato rilascio del marchio – riguardanti: la proposta gastronomica (la percentuale di piatti e ricette della tradizione italiana non deve essere inferiore al 50% del totale dei piatti nel menù); l’accoglienza (nel ristorante deve essere presente almeno una persona in grado di relazionarsi con il pubblico in lingua italiana); la carta dei vini (deve contenere vini italiani DOP o IGP in misura non inferiore al 30% – in ogni caso, non meno di 5 tipi); l’olio extravergine d’oliva (il ristorante deve proporre, per il condimento a crudo, solo olio extravergine d’oliva DOP/IGP di provenienza italiana); l’esperienza e la competenza del capocuoco (che deve avere almeno uno dei seguenti requisiti: attestato professionale di cucina italiana ottenuto presso un istituto di chiara fama; addestramento presso un ristorante in Italia per un periodo non inferiore ai 6 mesi; esperienza in cucina italiana, anche presso un ristorante italiano all’estero, non inferiore ai 3 anni).
10 Golden Rules The technical specification for the release of the Quality Label consists of the following 10 rules: 1) Identity and Italian Distinctiveness; 2) Reception; 3) Mise en Place; 4) Kitchen; 5) Menu; 6) Gourmet Offer; 7) Wine List; 8) Extra Virgin Olive Oil; 9) Experience and Competence; 10) PDO and PGI Products. There are five essential requirements, which if not met result in failure to release the label. The essential requirements concern gourmet offer (the percentage of traditional Italian dishes and recipes should not be less than 50% of the total dishes on the menu); hospitality (the restaurant must have at least one person able to relate with customers in Italian); wine (the wine list must contain Italian wines PDO or PGI not less than 30% – in any case, no less than 5 types of wine); extra virgin olive oil (the restaurant must offer, for a dressing, only extra virgin olive oil DOP / IGP of Italian origin), experience and expertise of the chef (he must be qualified through at least one of the following requirements: professional certificate of Italian cooking obtained at an institution of repute; training at a restaurant in Italy for not less than 6 months; experience in Italian cuisine, even in an Italian restaurant abroad, not less than 3 years).
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CCIAA GROSSETO
The Brand Maremma Wants to Grow Many international visitors and buyers at Maremma Wine Food Shire reat success for 2012 Maremma Wine Food Shire, which took place from May 26-28 in Grosseto, at the Braccagni fair welcoming a large number of visitors, including field operators, buyers, journalists and wine lovers. The aim of these three days was to promote the ‘Maremma brand’ and its excellent food & wine products. As pointed out by President of the Chamber of Commerce of Grosseto, Giovanni Lamioni, who was among the first promoters of the event “through the Maremma Wine Shire project we have been promoting a new image of Maremma in innovative context for the past three years, we believe that the Maremma brand has such an inborn strength that it has to emerge with help from the right choices. We wanted to present a portrait of Maremma as a system, where large production is the expression of its original wild nature, of the hard work done by its inhabitants and of the intense light of the landscape. A land which is also characterized by beautiful medieval villages, art and historical heritage, local specialties, the sea and sports: in Maremma you can play golf and hunt, as well as sail and do kite surfing.” The enterprises of Maremma have taken up this challenge with great enthusiasm and many of them took part in the event; we also registered a positive result on a national level – thanks to the presence of 40 Italian operators – and on the international level, with 44 buyers from all over Europe, the USA, Brazil, Canada, Argentina, Mexico, Peru, Vietnam, Thailand, India, Malaysia, China, Japan, Singapore and the United Arab Emirates. We organized specific activities for them, such as B2B meetings, guided visits and wine tasting sessions. It was a business event, but not only. We welcomed ordinary wine & food lovers as well, who were able to make purchases from the stands, take part in cooking and food education workshops, as well as in wine tasting sessions and wine seminars. “Maremma is not only a land that profits from its beauty, it is also a system that has to be further developed, consolidated and promoted” said President Lamioni, pointing out that “for the first time in history this land saw all its companies united under the same name to create a synergy. It is an important message that encourages us to work together to become stronger.”
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Il Brand Maremma punta a crescere TANTI VISITATORI E BUYER ESTERI PER MAREMMA WINE FOOD SHIRE
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rande successo per l’edizione 2012 di Maremma Wine Food Shire, che si è svolta dal 26 al 28 maggio a Grosseto, presso il polo fieristico di Braccagni, accogliendo un gran numero di visitatori, tra operatori del settore, buyer, giornalisti e semplici appassionati. Obiettivo delle tre giornate, la promozione del “brand Maremma” e delle eccellenze – enologiche ed agroalimentari – che questa terra sa offrire. Come del resto ha tenuto a sottolineare il Presidente della Camera di Commercio di Grosseto, Giovanni Lamioni, “da tre anni, grazie al progetto ‘Maremma Wine Shire’, promuoviamo un’immagine nuova della Maremma in contesti innovativi, nell’assoluta convinzione che il brand Maremma abbia una tale, intrinseca, forza in grado naturalmente di emergere se promosso attraverso le giuste scelte. Abbiamo voluto offrire un ritratto della Maremma come sistema, dove le grandi produzioni sono espressione della natura selvaggia in cui hanno origine, del lavoro tenace dei suoi abitanti, della luce intensa che caratterizza il paesaggio. Una terra nella quale questi fattori si aggiungono alla bellezza dei borghi medievali, al patrimonio storico-artistico, alle eccellenze gastronomiche territoriali, al mare, alle molteplici attività sportive che si possono praticare in Maremma”. Se le aziende maremmane hanno risposto con entusiasmo a questa sfida, intervenendo numerose, non minore è stato il riscontro registrato sia a livello nazionale – grazie alla presenza di 40 operatori italiani – sia a livello internazionale, come confermato dai 44
buyer, provenienti da tutta Europa, ma anche da Stati Uniti, Brasile, Canada, Argentina, Messico, Perù, Vietnam, Tailandia, India, Malesia, Cina, Giappone, Singapore, Emirati Arabi. Per loro sono stati organizzati incontri B2B, visite guidate e wine tasting. Appuntamento di business, quindi, ma non solo. Largo spazio anche ai semplici appassionati della buona tavola, che, oltre ad acquistare presso gli stand le eccellenze del territorio, hanno potuto prendere parte a laboratori di cucina e di educazione alimentare, degustazioni ed incontri dedicati al mondo del vino. “La Maremma non è solo una terra che vive delle sue bellezze, ma è anche un sistema da far crescere, potenziare e valorizzare”, ha affermato ancora il Presidente Lamioni, sottolineando che “per la prima volta nella storia, questa terra ha visto tutte le sue aziende unite sotto lo stesso nome, insieme per fare sinergia. Un messaggio importante che deve far riflettere sul fatto che un territorio deve saper unire le proprie forze per farsi grande”.
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MADE IN ITALY
Al Grand Hotel Villa Igiea, tra cultura, arte e cucina
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n nuovo percorso enogastronomico all’insegna degli antichi sapori della tradizione siciliana, dove storia, gusto, cultura ed arte sono stati gli ingredienti principali. È quanto ha proposto lo scorso 4 maggio il Grand Hotel Villa Igiea di Palermo, nel corso di una serata di gala organizzata presso la splendida e pittoresca sala del ristorante dell’albergo che prende il nome da Donna Franca Florio, che assieme al marito inaugurò la storica struttura del capoluogo siciliano nel dicembre del 1900. Il menù proposto è stato realizzato dallo chef Carmelo Trentacosti, formatosi alla scuola di Nino Graziano e da poco approdato a
Culture, Art and Cuisine at the Grand Hotel Villa Igiea n 4 May, the Grand Hotel Villa Igiea, Palermo, offered a new wine and food path with old flavours of Sicilian tradition, with history, taste, culture and art as the main ingredients. The gala evening was organised in the splendid, picturesque restaurant of the hotel which takes the name of Donna Franca Florio who, with her husband, inaugurated the historic structure in Palermo in December 1900. The menu proposed was created by the chef Carmelo Trentacosti, who trained in Nino Graziano’s school and has recently arrived at Villa Igiea, with Stefano Scarpaci, the supervisor chef of the hotel; they were supported by Massimo Mantarro, Regional Chef of Gruppo Acqua Marcia Turismo (with two Michelin stars). Guests were able to watch the preparation of the dishes and interact with the chefs through a live
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A PALERMO, UNA SERATA ALLA RISCOPERTA DEGLI ANTICHI SAPORI DELLA TRADIZIONE SICILIANA di Pietro Viola
Villa Igiea, assieme allo chef supervisor dell’hotel Stefano Scarpaci, con il supporto di Massimo Mantarro (due Stelle Michelin), Regional Chef del Gruppo Acqua Marcia Turismo. Grazie alla diretta video con le cucine ed a una postazione allestita all’interno della sala, gli ospiti presenti hanno potuto assistere alla preparazione dei piatti interagendo con gli chef. Le singole portate, accom-
pagnate dai vini della cantina Florio e Duca di Salaparuta, sono state raccontate tra note di storia, curiosità e aneddoti da Gaetano Basile, giornalista scrittore e grande conoscitore della cultura e tradizione siciliana. Il menù proposto: passata di topinambur, favette e piselli novelli stufati, filetti di seppia marinata e insaporita al pepe nero, croccante di carciofi spinosi di Cerda come antipasto; paccheri con fiori di zucchina quarantina, tocchetti di triglia rossa e fonduta di patate bianche affumicate come primo; trancetto di cernia bianca alla matallotta come secondo, insalata di arance bionde, infuso di gelsomino mantecato al miele amaro come pre-dessert. Per concludere in bellezza, non poteva mancare la ricercata scuola pasticcera siciliana, con la classica cassata di ricotta e i “pezzi duri” di gelato tradizionale. “Vogliamo ridefinire la ristorazione d’albergo, fino ad oggi troppo legata al concetto di cucina internazionale”, ha sottolineato Vito Giglio, Direttore del Grand Hotel Villa Igiea. “Per questo, proponiamo ai nostri ospiti un nuovo concetto, più vicino alla tradizione culinaria siciliana che, per le sue influenze etniche legate alle varie dominazioni, è una cucina naturalmente fusion”. La storica catena alberghiera punta così sul ritorno alle origini, al glorioso passato della propria terra, per rinnovarsi, permettendo ai propri clienti di “toccare con mano” quei saperi e quelle tradizioni che tutti nel mondo ci invidiano.
An evening on the rediscovery of the old flavours of Sicilian tradition at the prestigious hotel in Palermo video connection with the kitchens and a position set up in the restaurant. The individual courses, accompanied by wines from the cellar Florio and Duca di Salaparuta, were narrated with historical notes, curiosities and anecdotes by Gaetano Basile, journalist, writer and great connoisseur of the Sicilian culture and tradition. The menu offered – Jerusalem artichoke puree, stewed beans and peas, marinated sepia fillets with black pepper, crispy Cerda artichoke as hors d’oeuvre, paccheri (pasta that looks like giant macaroni) with ‘quarantine’ courgette flowers, chunks of red mullet and smoked white potato fondue as the first course, slices of white grouper alla matallotta (a marinara-type sauce) as main course, orange salad and infusion of jasmine creamed with bitter honey as pre-dessert. To end on a high note, there had to be something from the sought-after Sicilian pastry school, with the classic cassata di ricotta and ‘pezzi duri’ (hard foods such as nuts, biscuits,
nougat, etc.) in traditional ice cream. Vito Giglio, director of the Grand Hotel Villa Igiea, stressed, “We want to redefine hotel catering, too linked to the concept of international cuisine up to now. So we offer our guests a new concept, closer to Sicilian culinary tradition that, because of the ethnic influences linked to the various dominations, is naturally a fusion cuisine.” The historic hotel chain is thus aiming at a return to the origins, the glorious past of its land, for a renovation, enabling its guests to have ‘hands-on’ experience of that knowledge and those traditions envied by the whole world.
In alto, da sin., gli chef Massimo Mantarro, Stefano Scarpaci e Carmelo Trentacosti.
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MARE NOSTRUM
promosso da
di Gianfranco Pontel, Presidente di Assonautica Italiana
L
a via per uscire dalla crisi passa dal mare. Ne abbiamo avuto la conferma in occasione della Missione di Sistema svoltasi a maggio in Brasile, che ha visto coinvolte più di 200 aziende italiane, tra cui una buona rappresentanza di operatori del settore della nautica. Il settore navale ed offshore sta infatti crescendo a ritmi incessanti, e ulteriori investimenti sono previsti anche nel prossimo futuro: il Paese è infatti impegnato nella costruzione di nuovi cantieri navali, ma, soprattutto, nella ricerca di partner internazionali in grado di fornire quelle competenze e quel know-how di cui il settore ha bisogno… e chi meglio degli Italiani! Hanno iniziato le grandi aziende – AzimutBenetti e Ferretti Group sono già presenti in questo mercato – ma ora è giunto il momento di portare qui anche le nostre PMI – che, anche in questo caso, rappresentano la “fetta” maggiore del comparto. Ed è proprio in questa direzione che Assonautica Italiana e Assocamerestero hanno stipulato, già nel 2008, un vasto accordo teso ad aumentare ed integrare anche in questo settore la capacità di offerta di servizi alle imprese e, tramite le reciproche professionalità, incrementare l’efficacia dei servizi stessi. Tutto ciò conferma ancora una volta l’eccellenza delle nostre aziende del comparto e, soprattutto, ci apre le porte ad un mercato che cresce a ritmi esponenziali. GIANFRANCO PONTEL
he way to leave the recession behind is seaborne. We had confirmation during the mission to Brazil of the economic system in May, which involved more than 200 Italian companies, including a good number of players from the sailing sector. The maritime and offshore sector is growing incessantly, and further investment is planned in the near future. The country is committed to the building of new shipyard but, above all, the search for international partners able to supply the skills and expertise the sector needs… and who better than the Italians! The large companies started – Azimut-Benetti and Ferretti Group have already been in the Brazilian market for some years – but the time has now come to take the SMEs there which, also in this case, are the largest ‘slice’ of the sector. It’s in this direction that Assonautica Italiana and Assocamerestero signed an extensive agreement in 2008. This is aimed at increasing and integrating the range of the offer of services to companies also in this sector and, through reciprocal professionalism and the respective networks of foreign contacts, increase the effectiveness of the services. Once more, it confirms the excellence of Italian companies in the sector and which, in particular, opens the doors of a market that is growing at exponential rates.
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Nuove prospettive per la nautica italiana in Brasile LA FORTE CONCORRENZA INTERNAZIONALE NELL’INDUSTRIA NAUTICA, COSÌ COME LA NECESSITÀ DI CREARE OCCUPAZIONE E REDDITO A LIVELLO NAZIONALE, RENDONO VITALE L’APERTURA A NUOVI ORIZZONTI. di Paolo Carbone E IL BRASILE OFFRE ENORMI OPPORTUNITÀ
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industria marittima mondiale sta vivendo, ad oggi, una fase di incertezza. L’impatto della recessione economica è stato accusato in misura differente nelle varie aree mondiali. Anche una realtà in crescita e con indici tutti positivi, come quella brasiliana, non sfugge, pur con le dovute differenze, a questo quadro. In effetti i giorni d’oro dell’industria navale in Brasile sono passati da tempo: le grandi compagnie di navigazione sono fallite, le navi battenti bandiera brasiliana sono state vendute o dismesse, mentre i cantieri navali che non lavoravano a pieno regime sono stati chiusi o sono sopravvissuti nel corso degli anni, facendo riparazioni e servizi di attracco. Gli anni ‘60 e ‘70 sono indelebili nella storia della marina mercantile del Paese: la creazione del “Fundo da Marinha Mercante” e della “Taxa para Renovação da Marinha Mercante” determinò la realizzazione di un ampio credito da destinare interamente al settore della costruzione navale e allo sviluppo del trasporto marittimo mercantile in generale, facendo schizzare, sul finire degli anni ‘70, il mercato brasiliano al secondo posto mondiale per importanza, con circa 40.000 impiegati. I problemi economici del decennio successivo, che travolse l’economia brasiliana con i
suoi necessari piani di riequilibrio, portarono alla riduzione dell’investimento pubblico nel settore (assorbito dalle infrastrutture essenziali), fino a far scomparire il mercato attraverso il fallimento graduale delle compagnie di navigazione. A metà degli anni ‘90, però, grazie soprattutto al successo dei nuovi programmi fiscali ed economici appena entrati in vigore, il Paese ha vissuto una fase di grandi cambiamenti in ambito economico, tra i quali il lancio del Piano Real, manovra vincente che ha riportato una nuova stabilità finanziaria all’industria ed all’economia. Con il nuovo millennio e la nascita dell’acronimo BRIC per indicare le economie emergenti, il Paese ha improvvisamente iniziato a “svegliarsi” dal suo sonno profondo e, mentre l’industria ha iniziato il suo processo di rivitalizzazione, il mercato internazionale dei containers è aumentato come mai era accaduto prima, in particolar modo in relazione all’industria del petrolio e del gas, generando nuovi investimenti – anche di tipo pubblico – nel settore. Molto importante, in questo senso, è stato il ruolo svolto dalla Petrobras, la quale ha cominciato a costruire petroliere tecnologicamente avanzate ed ha acquistato nuove
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imbarcazioni di supporto marittimo per le unità di produzione di petrolio, a condizione che tali navi venissero costruite in Brasile. Essenziale è stata anche la costruzione e la messa in servizio di nuovi traghetti destinati al collegamento delle città adiacenti di Rio de Janeiro e di Niterói, per sostituire la flotta precedente ormai obsoleta. Ad oggi il settore marittimo è uno di quei fattori che rendono questo Paese uno dei principali nuclei di sviluppo mondiale, vista anche la limitata competitività nel segmento, coniugata al contestuale boom economico. Ciò in particolare per ciò che concerne il settore della nautica offshore. Nel mercato degli yacht di lusso, infatti, il Brasile rappresenta circa l’1,5% del pianeta e, in contrasto alla crisi nautica vissuta in Europa e negli Stati Uniti, le vendite hanno avuto una crescita del 40% tra il 2008 al 2011. A giudicare dagli ordini, la crescita annuale del segmento è del 10% e si prevede che questo trend continui per diversi anni. Prova di ciò è data dal fatto che due delle più importanti aziende produttrici di yacht al mondo, Azimut-Benetti e Ferretti Group, sono già presenti nel mercato verde-oro. Ciò nonostante il Brasile deve ancora superare limiti evidenti tanto a livello logistico e infrastrutturale – che rendono più onerose e difficoltose le attività portuali – quanto per le complesse vicende doganali, che nel complesso riducono l’efficienza rispetto ad altre destinazioni. In questo senso vanno interpretate le spinte del Governo, ma soprattutto dei singoli stati federati, ad organizzare una rete di infrastrutture marittime sia portuali sia destinate alla produzione di beni e servizi che possono fungere da base di appoggio per il funzionamento del sistema e della sua conseguente espansione. Fattore essenziale al supporto di tale sviluppo sarà senza dubbio il raccordo, a livello istituzionale, con altri Stati esteri partner, tra cui l’Italia che riveste una posizione privilegiata. È di qualche settimana fa (in occasione dell’importante missione di Sistema Italiano, che ha coinvolto anche le Regioni) la firma tra l’Italia e lo Stato di Santa Catarina (con l’appoggio delle associazioni locali di produttori) di un Memorandum d’intesa per promuovere l’industria nautica brasiliana. L’obiettivo è favorire l’effettiva integrazione tra imprese produttive italiane (specie PMI) e brasiliane (tramite, ad esempio, joint ventures, trasferimenti di tecnologia) nel settore del diporto e nella formazione di manodopera locale. A tale accordo guardano con interesse alcuni consorzi italiani della nautica, che si sono già attivati perché interessati a delocalizzare in sito, tutta o parte della propria attività, e che già vedono nello Stato di Santa Catarina il prossimo orizzonte economico. Lo Stato brasiliano firmatario dell’accordo, quello di Santa Catarina, è uno dei più attivi nel segmento, avendo in cantiere per i prossimi anni migliorie ai porti esistenti, realizza-
New Prospects for Italian Sailing in Brazil zione di nuovi porti, nonché distretti navali. L’obiettivo che si pone è di ridurre le difficoltà logistico-infrastrutturali per attrarre un flusso maggiore di traffico. Così facendo intende, altresì, compensare le future riduzioni di gettito tributario statale legate alla risoluzione 72/11 approvata dal Senato federale lo scorso aprile con cui, attraverso l’unificazione dell’imposta sul valore aggiunto (ICMS-Imposta sulla circolazione di merci e servizi) – non più individuata liberamente ed in modo differenziato dai singoli stati ma fissata per tutti al 4% – si è posto fine a partire dal prossimo anno alla guerra fiscale tra gli stati per prodotti d’importazione con più del 40% di materia prima importata nella fase di industrializzazione. Ad oggi l’aggressività della concorrenza internazionale nell’industria nautica, così come la necessità di creare occupazione e reddito all’interno dell’economia nazionale italiana, rendono vitale l’apertura a nuovi orizzonti al fine di ricomprendere tutte le alternative che la risorsa mare può offrire – come mezzo di trasporto o come fonte di ricchezza – considerando, con la stessa importanza, tutte le opportunità di produzione e di sfruttamento ovvero plusvalore e commercializzazione, per quanto possibile, in patria e all’estero.
Strong international competition in the maritime industry, like the need to create employment and income nationally, giving life to the opening to new horizons. And Brazil offers enormous opportunities oday, the world maritime industry is living a period of uncertainty. The impact of the economic recession has been felt differently in different areas of the world – and even a country like Brazil, growing and with all the indices positive, cannot escape, although with the due differences, from this picture. In effect, the golden days of the Brazilian maritime industry are long gone – the large sailing companies have gone bankrupt, the ships flying the Brazilian flag have been sold or scrapped while the shipyards that weren’t working at full capacity have been closed or have survived over the years making repairs or carrying out berthing services. The 1960s and 1970s are indelible in the history of the country’s merchant navy – the creation of the ‘Fundo da Marinha Mercante’
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MARE NOSTRUM and ‘Taxa para Renovação da Marinha Mercante’ caused the creation of a large credit wholly for the shipyards and the development of the maritime transport of goods in general, driving the Brazilian market to second place in the world for importance at the end of the 1970s, with about 40,000 employees. The economic problems of the next decade, which overwhelmed the Brazilian economy with the necessary rebalancing plans, led to the reduction of public investment in the sector (absorbed by the essential infrastructure), until the market disappeared through the gradual bankruptcy of the shipping companies. Halfway through the 1990s, however, mainly due to the success of the new tax programmes which had just come into force, the country went through a stage of great change in the economic sphere, including the launch of the Piano Real, a winning move that led to a new financial stability for industry and the economy. The new millennium also brought the acronym BRIC to indicate the emerging economies and the country suddenly started to ‘wake’ from its deep sleep and, while industry started its process of revitalisation, the international container market increased as never before, especially in relation to the petroleum and gas industry, generating new investment – even public ones – in the sector. The role of Petrobras was very important, in this as it started to build technologically advanced petrol tankers and bought new maritime support vessels for the petroleum production units, on condition that these ships were constructed in Brazil. The construction and commissioning of new ferries
for connection of the cities near to Rio de Janeiro and Niterói was essential, to replace the previous, now obsolete fleet. Today, the maritime sector is one of those factors that make this country one of the main nuclei of world development, also seeing its limited competitivity combined with the contextual economic boom. This is especially true for the offshore sailing sector. Brazil accounts for about 1.5% of the planet in the luxury yacht market and, in contrast with the recession in marine matters in Europe and the United States, sales showed growth of 40% from 2008 to 2011. Judging by the orders, annual growth in the sector is 10% and it’s expected that this trend will continue for several years. Confirmation of this comes from the fact that two of the most important yacht producers in the world, AzimutBenetti and Ferretti Group, have already moved into the market. Nevertheless, Brazil must still overcome clear limits at both logistics and infrastructure level, making port activity more costly and difficult, just like the complex Customs situation which, overall, reduces efficiency compared to other destinations. The drives of the government, and particularly the individual federal states to organise a maritime infrastructure network, both of ports and the production of goods and services which can serve as support bases for the operation of the system and its consequent expansion, should be interpreted in this light. An essential factor to the support of this development will undoubtedly be the union, at institutional level, with other foreign partner countries, including Italy – which has a privileged position. A few weeks ago (during the important Italian economic mission which also involved the Regions), Italy and the State of Santa Catarina (with the support of the local producers’ associations) signed a Memorandum of Understanding to pro-
mote the Brazilian maritime industry. The aim is to favour the effective integration of Italian producers (especially SMEs) and Brazilian ones (through, for example, joint ventures and transfers of technology) in the pleasure boat sector and training local labour. Some Italian maritime consor tia, who have already made moves because they are interested in delocalising all or part of their business in situ, are looking at the agreement with interest, and they already see the State of Santa Catarina the next economic horizon. Santa Catarina, the Brazilian state signing the agreement, is one of the most active in the sector and has improvements to existing ports and the creation of new ports and maritime centres planned for the coming years. Its aim is to reduce the logistics/infrastructure difficulties to attract greater flow of traffic. Similarly, it intends to compensate for the future reduction in state income from taxes connected to resolution 72/11 approved by the federal Senate in April 2012. This will be through the unification of VAT (ICMS – Tax on the circulation of goods and services) – no longer freely identified in a differentiated manner by individual states but fixed at 4%, thus ending the tax war, from next year, between states for imported products with more than 40% of raw materials imported in the industrialisation stage. To date, the aggression of international competition in the maritime industry, just like the need to create employment and income within the Italian national economy, have given life to the opening to new horizons in order to cover all the alternatives that the resource sea may offer – as a means of transport or source of wealth – considering, with the same importance, all the opportunities for production and exploitation, i.e. surplus and commercialisation, as far as possible, at home and abroad.
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uova importante collaborazione per il settore della nautica italiana. Dopo l’intesa recentemente siglata con lo Stato di Santa Catarina, l’UCINAUnione Italiana dei Cantieri e delle Industrie Nautiche, ha infatti firmato un accordo con l’omologa ACOBAR-Associazione brasiliana dei costruttori di barche e affini. L’accordo – che fa seguito al crescente interesse manifestato da parte degli operatori della nautica italiana nei confronti del mercato brasiliano – è stato sottoscritto a San Paolo, in occasione della missione del Sistema Italia in Brasile svoltasi alla fine di maggio, sotto l’egida dei Ministeri dello Sviluppo Economico dei due Paesi. Obiettivo: la realizzazione di un tavolo a livello federale finalizzato alla promozione di poli della nautica in Brasile, alla collaborazione tra imprese nautiche italiane e brasiliane, allo scambio di tecnologia e alla formazione delle risorse umane necessarie a sostenere lo sviluppo di questo settore industriale. L’intesa mira a superare le complessità buroEMANUELE cratiche tipiche del Brasile SPADARO e le forti imposizioni fiscali legate all’importazione di prodotti finiti in quel Paese. Come infatti ha spiegato Emanuele Spadaro, export manager di U C IN A -C o n f i n d u s tr i a Nautica, “il settore presenta dei dazi doganali molto forti, che raggiungono anche l’86% del valore del bene. Ma c’è anche una grande volontà di collaborazione”. In sostanza, se i dazi sono una scelta politica difficilmente aggirabile, il Tavolo tecnico avrà il compito di stabilire regole trasparenti per determinare la “brasilianità” di imbarcazioni e yacht. “Spesso – conclude Spadaro – se lo scafo è costruito in Italia, il motore è tedesco ma il brand è carioca, diventa difficile capire a quali barriere doganali andrà incontro”.
PER LE IMPRESE ITALIANE DELLA NAUTICA, UNA “PORTA” APERTA IN BRASILE. Grazie alla costituzione di un polo produttivo locale che si avvale di know how Made in Italy, ma anche di un tavolo di lavoro permanente per lo sviluppo, le imprese italiane del settore possono puntare a crescere sul grande mercato brasiliano. Del resto, come ricorda Andrea Razeto, Consigliere di UCINA-Confindustria Nautica, che ha preso parte alla Missione, “già oggi il mercato brasiliano rappresenta il quarto destinatario delle nostre esportazioni, con quasi il 15% del valore complessivo, e l’incremento della ricchezza media registrata nel Paese sta sicuramente contribuendo ad accelerare l’interesse per il diportismo – di cui stanno beneficiando anche le aziende nautiche italiane. I nostri prodotti vengono apprezzati per la loro eccellenza, per la loro capacità di racchiudere in sé il meglio del saper fare italiano, dal
Brasile, “approdo” per la nautica italiana SIGLATO A SAN PAOLO UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA UCINA E L’OMOLOGA ACOBAR. OBIETTIVO: LA PROMOZIONE DI POLI DELLA NAUTICA IN BRASILE E LA COLLABORAZIONE TRA LE RISPETTIVE IMPRESE design all’arredamento, dal tessile alla tecnologia”. A parere di Razeto, “il Brasile costituisce per l’Italia un mercato di grande rilevanza soprattutto in virtù del fatto che il Paese già possiede, rispetto ad altri che si sono recentemente affacciati alla nautica, il gusto per il diportismo. In più, i Brasiliani sono particolarmente attratti dall’Italian lifestyle, decisamente allettante per un popolo che ama il bello e apprezza i valori di una cultura del tempo libero. Anche attraverso questa missione, l’UCINA ha cercato di cogliere al meglio questa interessante opportunità, promuovendo la leadership italiana nella nautica e la capacità imprenditoriale delle proprie aziende.
Caratteristiche che, grazie all’impegno dell’Associazione, hanno trovato nel Salone Nautico Internazionale di Genova, che UCINA organizza da oltre 50 anni, uno strumento capace di interpretare e accompagnare negli anni l’evoluzione dell’industria nautica italiana ed internazionale”. A questo riguardo, va ricordato il memorandum d’intesa firmato il 28 aprile 2011 a Rio de Janeiro, in occasione del Rio Boat Show, tra la delegazione italiana (Ministero dello Sviluppo Economico e UCINA-Confindustria Nautica) e il Governo dello Stato di Amazonas, per la promozione dello sviluppo di un segmento nautico-navale italiano nel Polo Navale della zona franca di Manaus.
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MARE NOSTRUM Brazil is a ‘Landfall’ for Italian Sailing Memorandum of Understanding signed between UCINA and the homologous ACOBAR in San Paolo with the aim of promoting sailing centres in Brazil and cooperation between their respective companies here is an important new co-operation for the Italian sailing sector. After the agreement signed recently with the State of Santa Catarina, UCINA, the Italian marine industry association, has signed an agreement with the homologous ACOBAR (Brazilian Marine Manufacturers Association). The agreement, which follows the growing interest shown by some Italian sailing companies in the Brazilian market, was signed in San Paolo, during the mission, under the aegis of the Ministries of Economic Development of the two countries, of the Italian economy to Brazil at the end of May. The aim is the creation of a pan-
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el at federal level for the purposes of promoting sailing centres in Brazil, co-operation between Italian sailing companies and Brazilian ones, the exchange of technology and the training of the human resources necessary for supporting the development of this industrial sector. The understanding aims to overcome the complex bureaucracy typical of Brazil and the high tax impositions connected to the import of finished goods there. As Emanuele Spadaro, export manager of UCINA-Confindustria Nautica, explained, “The sector has very high Customs duties, which can reach 86% of the value of the goods. But there’s g reat desire to co-operate.” In substance, although Customs duties are a political choice difficult to get round, the technical panel will have the task of establishing transparent rules to decide how ‘Brazilian’ vessels and yachts are. Mr Spadaro concluded, “Often, although the hull was built in Italy, the motor is German but the brand is carioca so it becomes difficult to understand what Customs barriers it will meet.” AN OPEN ‘DOOR’ IN BRAZIL FOR ITALIAN
SAILING COMPANIES. As the result of the constitution of a local production centre that makes use of Italian quality know how, and also a permanent work table for development, Italian companies in the sector can focus on growing in the large Brazilian market. As Andrea Razeto, director of UCINA-Confindustria Nautica who took part in the mission, recalled, “Today, the Brazilian market already is already the fourth destination of our production, with a l m o s t 15 % o f t h e o v e r a l l v a l u e , a n d t h e increase in average wealth registered in the country is certainly contributing to accelerate the interest in pleasure boating – which Italian sailing companies are also benefitting from. Our products are valued for their excellence, their ability to encapsulate the best of Italian expertise, from design to furnishing and textiles to technology.” In Mr Razeto’s opinion, “Brazil is a market of great importance for Italy, particularly because of the fact that the country already ANDREA has a taste for pleasure RAZETO boating, compared to others that have recently approached sailing. In addition, Brazilians are particularly attracted by Italian lifestyle, decidedly enticing for a people who love beauty and appreciate the values of a culture of free time. UCINA has also tried to seize this interesting opportunity in the best way through this mission, promoting Italian leadership in sailing and the business ability of its companies. These are features that, as a result of the commitment of the Association, have found a tool able to interpret and accompany evolution of the Italian and international sailing industry over the years in the International Boat Shown at Genoa, that UCINA has organised for more than 50 years.” On this point, the Memorandum of Understanding signed between the Italian delegation (Ministry of Economic Development and UCINA- Confindustria Nautica) and the Ministry of Economic Development and the government of the state of Amazonas signed in Rio de Janeiro, during the Rio Boat Show, on 28 April 2011, for the promotion of development of a part of the Italian sailing-naval sector in the Naval Centre of the Manaus free trade area should be remembered that.
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FORMAZIONE
ED.UNA, proposta formativa dalle radici italiche INTERVISTA A MASSIMO BORGIA, AMMINISTRATORE DELEGATO DI ED.UNA
ED.UNA, Training Proposals from Italic Roots Interview of Massimo Borgia, managing director of ED.UNA n 2010, with Professor Francesco Schianchi, we felt the need to create an education and training proposal that enhances our roots, our distinctive elements, to transform them into a unique offer, useful for people and companies.” This is how Massimo Borgia explains the start of ED.UNA, of which he’s now managing director. The name chosen summarises the training notion pursued – ED.UNA is the synthesis of ‘Educational Una,’ where the word ‘educational’ leads back to a wider concept of education (to life, creativity and the profession) while ‘una’ derives from Latin and means ‘together, in the same place at the same time’ and indicates both the necessary lecturer/students involvement/interaction and living the same time, our time. ED.UNA considers the Genius Loci of Rome, being Italian and being Mediterranean qualifying and distinctive contents. Mr Borgia, what are the specific features of ED.UNA? The primary purpose of ED.UNA is the processing and transmission of scientific, technological, humanities and economic-social knowledge, the pro-
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motion and organisation of research, training in the field of design, fashion, entertainment, food and the other spheres of Italian craftsman and artistic culture. It considers the relationship with the area in which it operates a priority and, through its work, it promotes the international development and competitivity. Does ED.UNA adopt a particular training method? ED.UNA adopts specific settings and methodological choices for every area of operation to create a relation, a bridge that unites the knowledge and planning to the needs of career opportunities. As a result, every training path consists of three complementary aspects – a deep excavation in every discipline to combine past experiences with the here and now, a ‘go inside’, to know the various structural and constitutive aspects of each discipline, and an ‘opening to the future’, with constant attention to the possible evolutions and trends of each discipline examined. In reality, each training path consists of cultural and training operations (in class and on-line), interviews/testimonies of qualified players in the reference sector and individual/group tutorship. Each path ends with the creation of a specific project-work and a final check, with an assessment commission of lecturers and company managers from the reference sector.
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el 2010, insieme al Professor Francesco Schianchi, abbiamo sentito la necessità di realizzare una proposta di educazione e di formazione che valorizzasse le nostre radici, i nostri elementi distintivi, per trasformarli in un’offerta unica, utile per le persone e le imprese”. Così Massimo Borgia spiega la nascita di ED.UNA, di cui oggi è Amministratore Delegato. Già il nome scelto riassume bene la nozione di formazione perseguita: ED.UNA è infatti la sintesi di “Educational Una”, dove la parola “educational” riconduce ad un concetto più ampio di educazione (alla vita, alla creatività, alla professione), mentre “una” deriva dal latino e significa “insieme, nello stesso luogo e nello stesso tempo”, ad indicare sia il necessario coinvolgimento/interazione docenti/allievi, sia il vivere la contemporaneità, il nostro tempo. ED.UNA, infatti, considera contenuti qualificanti e distintivi il Genius Loci di Roma, l’Italicità, la Mediterraneità. Dottor Borgia, quali sono le caratteristiche specifiche di ED.UNA? ED.UNA ha per fine primario l’elaborazione e la trasmissione delle conoscenze scientifiche, tecnologiche, umanistiche ed economico-sociali, la promozione e l’organizzazione della ricerca, la formazione nel campo del design, della moda, dello spettacolo, dell’alimentazione e degli altri ambiti della cultura artigianale e artistica italiana. Considera prioritario il rapporto con il territorio in cui opera e, attraverso le proprie attività, ne promuove lo sviluppo e la competitività internazionale. ED.UNA adotta un metodo formativo particolare? Per ogni area di intervento, ED.UNA adotta specifiche impostazioni e scelte metodologiche per creare una relazione, un ponte che unisca i saperi, le progettualità, alle esigenze degli sbocchi professionali. Per questo ogni percorso formativo si compone di tre aspetti complementari: uno scavare profondo in ogni disciplina, per coniugare le esperienze del passato con la contemporaneità; un “entrare dentro”, per conoscere i vari aspetti strutturali, costitutivi, di ogni disciplina; un “aprirsi al futuro”, con una costante attenzione alle evoluzioni possibili, alle tendenze di ogni disciplina esaminata. In concreto, ogni percorso formativo si compone di interventi culturali e formativi (in aula e on line), di interviste/testimonianze di operatori qualificati del settore di riferimento, tutorship individuale/di gruppo. Ogni percorso si conclude con la realizzazione di un project-work specifico e con una verifica finale, con una commissione di valutazione composta da docenti e responsabili d’impresa del settore di riferimento. www.eduna.it
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GLI SPECIALI DI èITALIA. C o m e d i f e n d e re e d e s p o r t a re i l M a d e i n I t a l y n e l M o n d o – Assocamerestero e la rivista èItalia, insieme per raccordare l’informazione della rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) e del mondo imprenditoriale italiano.
Per comunicare l’Italia nel mondo ITALPLANET. Un brand distintivo, a tutto tondo, dal quale nasce il pay off “per comunicare l’Italia nel mondo”, ampiamente riconosciuto a livello internazionale e capace di esprimere e di identificare, nella sua unicità, tutte le attività promozionali e di informazione del Sistema Italia all’estero. Tra stampa e multimedialità: • la rivista, èItalia • il portale, Italplanet.it • l’agenzia stampa, ItalPlanet/News • la casa editrice, ItalPlanet Edizioni • le puntate ItalPlanet.tv su Sky L’importanza dell’informazione per la promozione dell’Italia nel Mondo. L’innegabile necessità di realizzare in forma unitaria la promozione dell’immagine del “Made in Italy” nella logica del mercato globalizzato, è basata primariamente sull’informazione. La carta stampata e internet crescono a ritmo impressionante, rivolgendosi ad una nuova “total audience”, oramai abituata ad informarsi su una stessa testata e attraverso i suoi media disponibili. In questa vasta community, l’informazione deve sempre più mostrarsi capace di dialogare con un modello di informazione di “servizio”, in grado di sostenere il business sempre più globale. Con ItalPlanet e i suoi strumenti di comunicazione, questa informazione diventa Business.
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Per contribuire a supportare i processi di internazionalizzazione delle nostre imprese, gli Speciali di èItalia for ITALY – promossi da Assocamerestero – permettono un’occasione importante di promozione all’estero, grazie alla capillare diffusione nel mondo della rivista. Dedicati a specifici settori produttivi – abbigliamento, moda, arredo e design, agroalimentare, nautica, meccanica – oltre alla specifica attività promozionale, permettono di conoscere le opportunità di investimento e le informazioni generali per operare nei grandi mercati globali. MERCATO GLOBALE. Un utile strumento di “servizio” per la Business Community italiana che opera sui mercati esteri, per tenerla costantemente informata sulle opportunità proposte dai più rappresentativi soggetti pubblici che si occupano di internazionalizzazione del sistema economico nazionale. Al suo interno, il Calendario delle Fiere italiane di profilo internazionale e il Calendario delle missioni nazionali del Sistema Camerale italiano promosse da Unioncamere. In collaborazione con la Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, il Sistema Fiere (CFI e AEFI), Unioncamere, SACE e Simest. MARE NOSTRUM. La Nautica Italiana ci rende leader nel mondo, ed è per questo che lo Speciale si propone di presentare non solo le aziende strettamente legate al settore, ma anche i fornitori più rappresentativi di altri comparti eccellenti, quali il tessile, l’arredamento, l’illuminotecnica, ecc. In collaborazione con Assonautica/Unioncamere. L’ITALIA NEL PIATTO. Il Bel Paese è universalmente noto per i suoi vini e i suoi prodotti tipici: dai formaggi ai salumi, dai primi ai dolci. E, ovunque nel mondo, i ristoranti italiani si moltiplicano a vista d’occhio. Un’eccellenza che tutti ci invidiano e spesso ci imitano. In questo ambito, è nato il progetto Marchio Ospitalità Italiana – Ristoranti italiani nel mondo, finalizzato a certificare la loro italianità e la qualità dei prodotti offerti. In collaborazione con Unioncamere e Isnart. SPECIALI REGIONALI. Realizzati in collaborazione con le Unioncamere Regionali per promuovere e valorizzare le eccellenze e i punti di forza presenti sul territorio, forniscono le informazioni sul tessuto imprenditoriale interessato e sulle strategie a vantaggio delle imprese, in armonia con le azioni istituzionali e promozionali delle singole Camere provinciali e quindi di Unioncamere Nazionale. Grazie alla diffusione nel mondo di èItalia, gli Speciali informano inoltre sui servizi offerti dal sistema camerale alle imprese che desiderano esportare e investire sui mercati mondiali, in collaborazione con le Camere di commercio Italiane all’estero. In collaborazione con le Unioncamere Regionali.
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In collaborazione con Ministero Sviluppo Economico, Unioncamere e Assocamerestero
A Ufa la XX Task Force Italo-Russa PRESENTI I DELEGATI DI 64 AZIENDE ITALIANE E PIÙ DI 400 OPERATORI RUSSI, OLTRE AI RAPPRESENTANTI ECONOMICO-ISTITUZIONALI DEI DUE PAESI di Pietro Celi, D.G. Ministero Sviluppo Economico
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al 29 al 31 maggio la città russa di Ufa (Repubblica del Bashkortostan) ha ospitato la XX Sessione della Task Force italo-russa sui Distretti Industriali e le PMI, appuntamento economico-istituzionale promosso due volte all’anno dai Ministeri dello sviluppo economico italiano e russo per fare il punto sui rapporti di cooperazione economica ed industriale tra i nostri due Paesi, con un occhio di riguardo allo sviluppo dei modelli di distretto italiani in Russia. La scelta della Repubblica del Bashkortostan come sede della XX Sessione della Task Force non è casuale: situata nella parte centrale della regione degli Urali, nel periodo 2010-2011 ha adottato leggi volte a migliorare il clima degli investimenti stranieri; inoltre, a gennaio 2012, sono entrati in vigore diversi incentivi fiscali sui profitti delle società e sulle tasse di proprietà (la tassa sui profitti delle società è stata ridotta al 13,5% per i primi 5 anni e gli investitori sono esentati dal pagamento della tassa sulla proprietà della società per lo stesso periodo di tempo). Il Bashkortostan, regione ricca di risorse naturali, è attivo in particolare nel settore petrolchimico, metallurgico e della produzione di energia. Per quanto riguarda quest’ultima Sessione della Task Force, essa ha visto intervenire, come di consueto, i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali, delle principali istituzioni italiane che operano a favore delle PMI (SACE, Simest, Invitalia, Finest, etc.) e delle equivalenti controparti russe. In tale occasione sono stati presentati 187 progetti economici russi di rilievo, a favore delle 64 aziende italiane che hanno preso parte all’evento, rappresentate da 95 delegati, attive in diversi settori (energia, edilizia, arredamento, agroalimentare, meccanica strumentale, tessile, Ho.Re.Ca., etc.). Da parte russa, oltre ai rappresentanti istituzionali ed economici della Repubblica del Bashkortostan, hanno partecipato oltre 400 operatori provenienti da 13 Regioni. La Task Force si è aperta il 30 maggio con una Sessione Plenaria, nell’ambito della quale si sono tenute 5 tavole rotonde tematiche, a cui hanno fatto seguito, nel pomeriggio, le Tavole rotonde regionali sul tema “La borsa italo-russa dei progetti di collaborazione economica bilaterale”. Il giorno seguente, si è invece tenuto il Seminario dal titolo “Meccanismi di sostegno per lo sviluppo della collaborazione economica e finanziaria tra le PMI russe e italiane”, durante il quale sono state affrontate diverse tematiche, quali l’aggregazione imprenditoriale (reti di impresa, consorzi, cooperative) e i suoi vantaggi, gli strumenti di accesso al credito a favore delle PMI; le opportunità di investimento in Russia ed in Italia. Nel pomeriggio, si sono infine svolte la Sessione plenaria di chiusura e le visite a siti aziendali russi.
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Speciale
MERCATO Globale
The 20th Italian-Russian Task Force in Ufa Delegates from 64 Italian companies and more than 400 Russian businesspeople attended in addition to the economic-institutional representatives of the two countries
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he Russian city of Ufa (Republic of Bashkortostan) hosted the 20th Session of the Italian-Russian Task Force about Industrial Districts and SMEs from 29 to 31 May. The economic-institutional appointment is promoted twice a year by the Italian and Russian Ministries of Economic Development to report on the economic and industrial co-operation relationships between the two countries, with an eye on the development of the models of Italian centres in Russia. It was no accident that the Republic of Bashkortostan was chosen as the site of the 20th Session of the Task Force. It is in the central part of the Ural region and in 2010-2011, it adopted laws aimed at improving the foreign investment climate; in addition, various tax incentives on the profits of companies and ownership taxes (the tax on company profits was reduced to 13.5% for the first 5 years and investors were exempted from payment of the payment of the tax on company ownership for the same period of time) came into force in January 2012. Bashkortostan, a region with many natural resources, is particularly active in the petrochemical, metallurgical and energy production sectors. With reference to this latest Session of the Task Force, the representatives of businessmen’s associations, the main Italian institutions working in favour of SMEs (SACE, Simest, Invitalia, Finest, etc.) and the equivalent Russian counterparts spoke as usual. In addition, 187 significant Russian economic projects in favour of 64 Italian companies taking part in the event were presented at the same time. The companies, operating in various sectors (energy, construction, furnishing, agriculture and food, precision mechanical instruments, textiles, HoReCa, etc.) were represented by 95 delegates. On the Russian side, more than 400 businesspeople from 13 Regions took part in addition to the institutional and economic representatives of the Republic of Bashkortostan. The Task Force opened on 30 May with a Plenary Session in which there were five topical round tables, followed by the regional round tables on ‘The ItalianRussian Bourse of bilateral economic co-operation projects’ in the afternoon. The following day, there was a seminar entitled ‘Support Mechanisms for the Development of Economic and Financial Co-operation between Russian and Italian SMEs’, which discussed different topics such as business aggregation (business networks, consortia and co-operatives) and their advantages, the instruments for access to credit for SMEs, and opportunities for investment in Russia and Italy. In the afternoon, the closing Plenary Session was held and there were visits to Russian company sites.
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ICE
La nuova ICE crescerà a fianco del Made in Italy
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a nuova Agenzia ICE per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane si trova ad affrontare un momento economico non semplice, e per questo necessita di un generale ripensamento, ma, soprattutto, di alcuni obiettivichiave su cui intervenire in tempi brevi. Questi obiettivi sono in parte già stati delineati, mentre altri saranno messi a punto nel nuovo piano per l’export che contiamo di varare entro luglio. Primo obiettivo: i mercati. Le aziende italiane devono recuperare il ritardo accumulato in alcune aree strategiche, in particolare la Cina, il Sud-Est Asiatico, il Sud America: è in questi mercati, infatti, che si registrano le maggiori opportunità di crescita, a scapito dell’area europea – dove viene invece oggi indirizzata la maggior percentuale del nostro export – i cui consumi risultano attualmente fermi. I nostri competitor esteri l’hanno compreso da tempo – basti pensare che in Cina esportiamo circa il 25% in meno di quanto esporta la Francia – ed è necessario recuperare al più presto questo ritardo. La seconda parola d’ordine, dopo internazionalizzazione, deve essere innovazione. Per troppo tempo, infatti, abbiamo identificato il Made in Italy esportabile con l’agroalimentare o la moda, che sono sì due nostre eccellenze, ma non le uniche. Possiamo infatti contare su un patrimonio di ben 4.500 imprese all’avanguardia, e su “punte di diamante” come la meccanica, la nautica, l’aerospaziale, l’elettrotecnica e il design. Sono ambiti importanti, che ci permettono di esportare competenze di cui altri Paesi – soprattutto quelli emergenti – hanno bisogno. Infine, dobbiamo adoperarci per incrementare gli investimenti esteri in Italia, cosa che faremo a fianco di Invitalia e del comitato investitori esteri di Confindustria. Un altro imperativo del nostro operato come A g e n z i a s a r à i n f a t t i f a re s i s t e m a , c o n i Ministeri e le associazioni di categoria, ma anche dando vita ad una rete più integrata tra ambasciate, Uffici ICE, camere di commercio all’estero, uffici Enit. Puntiamo ad una stretta integrazione e collaborazione con tutti gli attori del Sistema Italia, dentro e fuori dai confini nazionali. L’Italia è l’ottavo esportatore al mondo, e i dati del primi mesi del 2012 confermano che il Made in Italy continua a crescere sui mercati esteri. Le stime dicono che quest’anno esporteremo ben più di 400 miliardi di euro, ma anche che in tre-quattro anni possiamo aumentare questa cifra di 200 miliardi di euro. Per questo, è di estrema urgenza che l’Agenzia ICE venga bilanciata e potenziata, in modo da poter rispondere a questa crescente domanda. Questo è il nostro impegno, e in questa direzione andrà il nostro operato.
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èItalia
IL SISTEMA ITALIA HA LE POTENZIALITÀ PER RAFFORZARSI E CONQUISTARE NUOVI MERCATI. E LA NUOVA AGENZIA LAVORERÀ PER RAGGIUNGERE IN TEMPI BREVI QUESTI OBIETTIVI di Riccardo Monti, Presidente dell’Agenzia ICE
The New ICE Will Grow Alongside Italian Quality The Italian economy has the potential to strengthen and conquer new markets – and the new agency will work to achieve these aims in the short-term he new ICE Agency for the foreign promotion and internationalisation of Italian companies is faced an economic time far from easy, and so it needs a general rethinking but, above all, some key-aims on which to work in the short-term. These objectives have partly already been outlined while others will be developed in the new plan for export we intend to launch by the end of July. First objective – the markets. Italian companies must recover the delay accumulated in some strategic areas, in particular China, south-east Asia and South America. There are the best opportunities for growth in these markets, to the detriment of the European area – where the greatest percentage of our export is currently addressed and where consumption is currently at a standstill. Our foreign competitors understood this some time ago – just think that we export 25% less to China than France – we need to recover this delay as soon as possible. The second aim, after internationalisation, must be innovation. We have identified that Italian quality that can be exported as food or fashion for too long. These are certainly two of our excellent products but they’re not the only ones. We can count on
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a heritage of 4,500 avant-garde companies, and on ‘spearheads’ like mechanics, sailing, aerospace, electro-technics and design. These are important spheres which enable us to export skills which other countries, particularly the emerging ones, need. Lastly, we need to work to increase foreign investment in Italy, which we’ll do alongside Invitalia and the Foreign Investors Committee of Confindustria. Another order for our work as the Agency will be to systemise – with the ministries and sector associations, but also by starting a more integrated network between embassies, ICE offices, Italian Chambers of Commerce Abroad and ENIT offices. We’re aiming at close integration and cooperation with all the players in the Italian economy, inside and outside the borders. Italy is the eighth exporter in the world, and the data for the early months of 2012 confirms that quality Italian products are continuing to grow in foreign markets. The forecasts say that we’ll export more than Euro 400 billion this year, but also that we can increase this figure by Euro 200 billion in three-four years. As a result, it’s extremely urgent that the ICE Agency is balanced and strengthened, so that it can respond to this growing demand.
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SACE
SACE sempre più vicina alle imprese LA SACE ALLARGA IL SUO CAMPO D’AZIONE, GRAZIE A NUOVI STRUMENTI E COLLABORAZIONI, COSÌ COME L’APERTURA DI NUOVE SEDI ALL’ESTERO di Giovanni Castellaneta, Presidente di SACE
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egli ultimi anni abbiamo assistito ad un forte allargamento delle frontiere del business, trovandoci di fronte a mercati in grande espansione, ma in cui risultano crescenti anche i rischi che le imprese – in particolare di piccole e medie dimensioni – si trovano ad affrontare. In tale contesto, per essere più vicina agli imprenditori italiani, SACE si è adoperata per sviluppare ulteriori e sempre più innovativi strumenti: non solo per mitigare i rischi, ma anche e soprattutto facilitare il reperimento dei finanziamenti necessari a supportare la crescita, cruciali in questa fase. Un impegno, questo, che perseguiamo già da diversi anni, durante i quali ci siamo adoperati per ampliare le possibilità di accesso al credito anche per quelle imprese che operano esclusivamente sul mercato nazionale e hanno l’esigenza di reperire risorse per sostenere investimenti o capitale circolante. Abbiamo sperimentato una collaborazione con la Cassa Depositi e Prestiti per finanziare operazioni di export, e ora lavoriamo per rendere ancora più incisiva questa operatività. Siamo poi entrati di recente nel mercato del
factoring, intraprendendo iniziative per risolvere uno dei problemi-chiave di questa crisi, i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, che spesso costringono le piccole imprese addirittura ad uscire dal business. In virtù di una convenzione con Poste Italiane, i fornitori pubblici possono ora chiedere direttamente agli sportelli di BancoPosta dedicati alle imprese, l’attivazione di “Reverse factoring PA”, lo strumento finanziario sviluppato da SACE Fct per consentire lo smobilizzo prosoluto dei crediti, in anticipo o alla loro scadenza, previa la certificazione del credito da parte dell’ente debitore. Anche le forme tradiGIOVANNI zionali di intervento di CASTELLANETA SACE sono in crescita. Per quanto possa sembrare sorprendente, fino a qualche anno fa erano veramente poche le Pmi che si assicuravano per il rischio politico. Invece, in seguito ai gravi eventi politici a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno e mezzo – in particolare, nell’area mediterranea, dalla Libia agli altri protagonisti della primavera araba – le imprese hanno compreso che i rischi a cui si espongono operando all’estero non sono solo di natura economica e commerciale, ma anche legati al contesto politico e operativo, ed è dunque importante individuare e valutare a 360 gradi le problematiche a cui si può andare incontro e tutelarsi di conseguenza, utilizzando i migliori strumenti a disposizione. Non a caso nel 2011 abbiamo registrato un aumento del 60% delle polizze per proteggere gli investimenti dai rischi politici, e questa quota è costituita per due terzi da piccole e medie imprese. Ma non solo. Proprio per essere concretamente più vicina alle imprese, ovunque esse operino, SACE sta proseguendo l’apertura di nuove sedi all’estero: quelle di Istanbul, Bucarest e Mumbai, si sono aggiunte negli ultimi due anni a quelle di Mosca, San Paolo, Hong Kong e Johannesburg.
SACE Closer and Closer to Companies SACE has extended its field of action through new tools, co-operations and the opening of new offices abroad n recent years, we’ve seen a significant extension of the frontiers of business, finding ourselves faced by rapidly expanding markets where the risks for companies, especially small- and medium-sized ones, were also growing. In this context, to be closer to Italian businesspeople, SACE has worked to develop additional and increasingly innovative tools, not only to mitigate the risks but also and mainly to facilitate finding the financing necessary for supporting growth, crucial at this stage. We have been following this commitment for some years and, in this time, we have worked to amplify the possibilities of access to credit for those companies which only operate in the domestic market and need to find resources to support investment or working capital. We tested a co-operation with the Cassa Depositi e Prestiti to finance export operations and now we’re working to make this effectiveness even more incisive. We have also recently entered the factoring market, undertaking initiatives to solve one of the key-problems of this crisis – delays in payment by the public administration, which often force small companies to close down. As a result of a convention with Poste Italiane, public suppliers can now directly apply to the branches of BancoPosta for companies for the activation of ‘Reverse Factoring PA,’ the financial instrument developed by SACE Fct to enable the factoring of trade receivables without recourse, in advance or on expiry, subject to the certification of the credit by the debtor body. The traditional SACE forms of operation are also growing. Although it may seem surprising, until a few years ago, very few SMEs insured against the political risk. However, following the serious political events seen in the last 18 months – particularly in the Mediterranean area, from Libya to the other leading figures in the Arab Spring – companies have understood that the risks they are exposed to working abroad are not only economic and commercial but also linked to the political and operational context and, therefore, it’s important to identify and makes all-round assessment of the problems that may be met and be protected as a result, using the best tools available. Not surprisingly, we recorded an increase of 60% in policies to protect investment from political risks, and two-thirds of this figure consisted of small and medium companies. Not only, to really be much closer to companies, wherever they operate, SACE is continuing the opening of new offices abroad – those of Istanbul, Bucharest and Mumbai have been added to the offices in Moscow, San Paolo, Hong Kong and Johannesburg in the last two years.
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Proposte concrete per lo sviluppo LE HA PRESENTATE UNIONCAMERE, PER VOCE DEL SUO PRESIDENTE FERRUCCIO DARDANELLO, IN OCCASIONE DELLA 10ª GIORNATA DELL’ECONOMIA
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emplificazione, internazionalizzazione, investimenti, credito e lavoro: questi i cinque temi chiave su cui si deve operare per rilanciare lo sviluppo dell’economia italiana. Ed è stato proprio questo uno degli argomenti affrontati lo scorso 3 maggio a Roma, in occasione della 10ª Giornata dell’Economia, durante la quale è stato diffuso il Rapporto Unioncamere 2012. L’incontro, promosso ogni anno per esplorare l’economia dal punto di vista delle Camere di commercio sulla base degli indicatori più aggiornati del territorio, è stato aperto dal Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello; a seguire, gli interventi del Presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, e del Ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera.
INTERVENTI NECESSARI. Come ha tenuto a sottolineare il Presidente Dardanello, “dopo quattro anni di crisi prolungata, il tessuto produttivo del Paese appare chiaramente provato. E inizia a scricchiolare. Fra gennaio e marzo di quest’anno, secondo i registri delle Camere di commercio, sono andate perdute 26mila imprese”. Ad essere maggiormente in pericolo “sono tanti piccoli e piccolissimi imprenditori, che rischiano di fallire per crediti non riscossi o perché, per la loro debolezza, vedono ridursi il credito dalle banche. Non per il mercato. Le difficoltà delle imprese si riflettono direttamente sull’occupazione”, in particolare su giovani e donne. Per invertire questa tendenza, sono necessari interventi “in grado di sostenere l’occupazione e i redditi da lavoro”, e, di conseguenza, ridare slancio ai consumi. LE PROPOSTE PER RILANCIARE INVESTIMENTI E CONSUMI. In tal senso, si inserisce i l p a c c h e t t o d i p ro p o s t e a v a n z a t o d a Unioncamere: obiettivi concreti, rapidamente cantierabili e, soprattutto, a costo nullo per le casse dello Stato. Tra queste, la possibilità di
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Concrete Proposals for the Development Unioncamere presented these proposals through President Ferruccio Dardanello during the 10th Economy Day implification, internationalization, investments, credit and employment: these five key topics have to be faced to relaunch the development of the Italian economy. It was one of the themes discussed during the 10th Economy Day in Rome on May, 3. The 2012 Report by Unioncamere was presented during the yearly meeting, which presents the opportunity to analyze the economic situation from the perspective of the Chambers of Commerce, based on the most up-to-date local indicators. The Conference was opened by the President of Unioncamere Ferruccio Dardanello, and saw the intervention of the President of Istat Enrico Giovannini and of the Minister of Economic Development, Infrastructures and Transport Corrado Passera. NECESSARY INTERVENTION. As President Dardanello pointed out: “after four years of crisis, the production system of the country is suffering and has started to break up. Between January and March of this year, according to the data registered by the Chambers of Commerce, 26,000 enterprises
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closed.” The subjects who are more exposed to the risk are “many small and very small enterprises, which could go bankrupt due to unpaid credits or because banks do not allow them credit anymore because they are weak. This has nothing to do with the market. The difficulties of the enterprises have a direct impact on employment,” especially with regards to young people and women. In order to reverse this trend, we need to make interventions “that can support employment and salaries,” in order to relaunch consumption by changing the credit situation. PROPOSALS TO RELAUNCH INVESTMENTS
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Il Presidente Dardanello con il Ministro Corrado Passera
ammortizzare gli investimenti aggiuntivi in tre anni per rilanciare lo sviluppo; un patto Governo/Camere di commercio per portare sui mercati internazionali altre 10mila imprese nel prossimo triennio; la creazione di appositi strumenti finanziari pensati specificamente a misura di PMI; una disciplina speciale che impedisca il fallimento delle imprese causato dai ritardi nei pagamenti della PA; un rinvio dei pagamenti Iva e Irap per i primi due anni di attività delle nuove imprese. Come ha infatti sottolineato Dardanello, “se l’impresa si riorganizza nel segno dell’efficienza, della qualità e dell’innovazione, anche le istituzioni devono fare lo stesso”. Solo così saremo in grado di uscire vittoriosi dalla crisi.
AND CONSUMPTION. The proposals made by Unioncamere include concrete objectives that can be carried out in a short time and especially without any cost for the State. Such as: the possibility to amortize additional investments in three years to relaunch the recovery, a partnership between government and Chambers of Commerce to take another 10 thousand enterprises to international markets in the following three years, the creation of specific financial tools for SMEs, a special regulation to prevent bankruptcy caused by delayed payments, a postponement for the payment of VAT and IRAP duties for the first two years of activity. As President Dardanello said: “If enterprises are re-organized based on effectiveness, quality and innovation, the same should be done with institutions.” Only this way can we defeat the crisis. EXCELLENCE AND INTERNATIONALIZATION. The Italian economic system should not lose heart, but look at its strong points. As Dardanello recalled: “we are the second most important European manufacturers. We are among the four most appreciated holiday destinations in the world. But the way in which we organize and promote the offer of our excellence has changed. And it will continue to change. We should understand the changes of our
production system and reply with suitable policies”. In particular we need to support the internationalization of our enterprises, considering that “in 2011 exports regained the scores achieved before the crisis. With a growth of exports at almost 12% – as registered by Istat – last year the Italian operators were second only to the Chinese ones, surpassing the German, French and US competitors.” Positive data which indicates a further growth in 2012. “Nevertheless – added Dardanello – we have to work as a team and overcome the fear of the ‘unknown’ related to foreign markets. The enterprises have to understand that they have an extraordinary power related to the value of Made in Italy and the ‘industrial culture’ made of quality, genius, and tradition, which the entire world envies us and nobody can imitate.” Trust and optimism are the key words according to President Dardanello: “Italy with its enterprises and workers has to cope with extraordinary challenges. But the country has extraordinary resources thanks to its deep roots that have been developed over more than 150 years of unity, with strong and shared values. The more innovative and dynamic enterprises have successfully overcome the challenges of change – as shown by the Report. I believe that the country and all of us will be able to follow this example. In the most difficult moments we have always demonstrated to be able to react as a national community.”
ECCELLENZE ED INTERNAZIONALIZZAZIONE. Il sistema economico italiano non deve “scoraggiarsi”, ma piuttosto guardare a quelli che sono i nostri punti di forza. Come ha infatti ricordato Dardanello, “siamo il secondo Paese manifatturiero europeo. Siamo tra le prime quattro destinazioni turistiche al mondo. Ma il modo in cui organizziamo e valorizziamo l’offerta delle nostre eccellenze è cambiato. E continuerà a cambiare. È in questa logica che dobbiamo interpretare i mutamenti all’interno del nostro tessuto produttivo ed assecondarli con politiche adeguate”. In particolare, è necessario sostenere l’internazionalizzazione delle nostre imprese, visto che “nel 2011, le esportazioni hanno recuperato i livelli precedenti la crisi. Con un aumento dell’export vicino al 12% – come registrato dall’Istat – l’anno scorso gli operatori italiani si sono dimostrati secondi solo a quelli cinesi, superando i concorrenti tedeschi, francesi e statunitensi”. Dati dunque positivi, che nel 2012 fanno prevedere un’ulteriore crescita. “A patto però – ha affermato Dardanello – di saper fare gioco di squadra e superare la ‘paura dell’ignoto’ legata ai mercati esteri. Queste imprese devono percepire che dalla loro hanno una forza straordinaria. Che deriva dall’essere portatrici del grande valore del Made in Italy. Una ‘cultura del produrre’ fatta di qualità, genialità, tradizione che tutti ci invidiano”. Fiducia ed ottimismo nelle parole conclusive del Presidente Dardanello: “L’Italia delle imprese e del lavoro deve affrontare oggi sfide straordinarie. Ma dispone di altrettanto straordinarie energie, grazie alle sue radici profonde, cresciute nei centocinquant’anni di storia unitaria intorno a valori forti e condivisi. Le imprese più innovative e più dinamiche – come ci dice il Rapporto di quest’anno – hanno accettato la sfida del cambiamento con successo. Sono certo che il Paese e tutti noi sapremo raccoglierne l’esempio. Perché nei momenti più difficili, come comunità nazionale, abbiamo sempre dimostrato di saperlo fare”.
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UNIONCAMERE
2012: MISSIONI NAZIONALI DEL SISTEMA CAMERALE
11-14 NOVEMBRE ARABIA SAUDITA Settori: multisettoriale Capofila: Promos Milano ivano.russo@mi.camcom.it
GENNAIO-APRILE FEDERAZIONE RUSSA
2-9 GIUGNO COLOMBIA-MESSICO
Settori: Interior Design – “Opera Italia – The Harmony of Italian design” Showroom ed iniziative di promozione dell’Italian Life Style Capofila: CCIAA Prato simone.cesari@po.camcom.it
Settori: multisettoriale Capofila: Metropoli Firenze giacinto.bosco@metropoliaziendaspeciale.it
13-15 MARZO SERBIA
MISSIONE INCOMING AREA MEDITERRANEA (Marocco, Tunisia, Egitto)
26-30 NOVEMBRE BRASILE
Settori: costruzioni, housing Capofila: Metropoli Firenze nadia.sportolaro@metropoliaziendaspeciale.it
Settori: meccanica, ambiente, beni di consumo Capofila: Promos Milano nicola.bonlanza@mi.camcom.it
Settori: agroindustria, infrastrutture e trasporti, energia, tessile, legno, metalmeccanica Capofila: Aries Trieste natasa.ljubojev@ariestrieste.it
14-21 APRILE INDIA Settori: agroalimentare, infrastrutture/ edilizia, meccanica, robotica, energia, ambiente, servizi e nuove tecnologie Capofila: Made in Vicenza francesca.vitetta@vi.camcom.it 1-4 MAGGIO TURCHIA Missione Governativa MiSE, MAE, Confindustria, ABI, ICE, Unioncamere Settori: ambiente, energie rinnovabili e manifattura Capofila: Promos Milano/ Metropoli Firenze turchia2012@unioncamere.it pierpaolo.chelo@metropoliaziendaspeciale.it
28 GIUGNO
1-6 LUGLIO FEDERAZIONE RUSSA Settori: beni di consumo Capofila: Promos Milano sergio.cacopardo@mi.camcom.it
15-22 SETTEMBRE CINA Settori: sistema casa Capofila: Metropoli Firenze nadia.sportolaro@metropoliaziendaspeciale.it
14-17 OTTOBRE EMIRATI ARABI UNITI/QATAR Settori: multisettoriale Capofila: Promos Milano/ CCIAA di Torino-CEIPiemonte ivano.russo@mi.camcom.it multisettori@centroestero.org
21-25 MAGGIO BRASILE Missione Governo, Regioni, Sistema Camerale
17-20 OTTOBRE MISSIONE INCOMING IRAQ
Settori: multisettoriale iginia.colagrossi@sviluppoeconomico.gov.it
Capofila: Unioncamere/Promos valeria.centinaro@mi.camcom.it
26-29 NOVEMBRE IRAQ-Kurdistan iracheno Settori: multisettoriale Capofila: Promos Milano valeria.centinaro@mi.camcom.it
NOVEMBRE/DICEMBRE MISSIONE INCOMING CINA Settori: tessile/abbigliamento, arredamento, fibre e filati (follow up fiera Intertextile Shanghai) Capofila: Promos Milano manlio.illumi@mi.camcom.it
2-8 DICEMBRE FEDERAZIONE RUSSA Settori: meccatronica Capofila: Promec Modena stefania.borghi@mo.camcom.it
Unioncamere Piazza Sallustio, 21 00187 Roma
FIERE INTERNAZIONALI PROMOSSE DAL SISTEMA CAMERALE DOHA, 30 APRILE-3 MAGGIO 2012 PROJECT QATAR
WASHINGTON, 17-19 GIUGNO 2012 SUMMER FANCY FOOD
PARIGI, 6-9 NOVEMBRE 2012 MIDEST
Settori: edilizia, interior design Capofila: CCIAA di Torino/ CEIPiemonte g.pischedda@to.camcom.it katia.franchini@centroestero.org
Settori: agroalimentare Capofila: Promos Milano/ Made in Vicenza sergio.cacopardo@mi.camcom.it sarah.centrone@vi.camcom.it
Settori: subfornitura e meccanica Capofila: CEIPiemonte multisettori@centroestero.org
SAN PAOLO, 22-25 MAGGIO 2012 HOSPITALAR Settori: Innovazione Capofila: Promos Milano silvia.lambertini@mi.camcom.it PESARO, 8-10 GIUGNO 2012 DOMO CLASSICA Settori: mobili Capofila: CCIAA Pesaro Urbino promo@fieredellemarchespa.com
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MOSCA, 5-8 SETTEMBRE 2012 COLLECTION PREMIERE MOSCOW (CPM) Settori: abbigliamento e accessori Capofila: Promos Milano raffaello.benetti@mi.camcom.it HONG KONG, 19-25 SETTEMBRE 2012 HONG KONG JEWELLERY & GEM FAIR Settori: gioielleria Capofila: Promos Milano/ Made in Vicenza raffaello.benetti@mi.camcom.it sarah.centrone@vi.camcom.it
NEW DELHI, 21-24 NOVEMBRE 2012 MDA INDIA Settori: meccanica (pneumatica, oleodinamici) Capofila: Promos Milano marco.fedato@mi.camcom.it
DUBAI, 5-8 NOVEMBRE 2012 BIG 5 Settori: Edilizia e costruzioni Capofila: Made in Vicenza francesca.vitetta@vi.camcom.it
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Viale Regina Margherita, 279 00198 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it
Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese
Partner editoriale
Albania Argentina Australia Belgio Brasile Bulgaria Canada Cile Cina Cina - Hong Kong Colombia Corea del Sud Costarica Ecuador Egitto Emirati Arabi Uniti Francia Germania Giappone Grecia India Israele Lussemburgo Malta Marocco Messico Nicaragua Olanda Paraguay Perù Portogallo Regno Unito Rep. Ceca Rep. Dominicana Rep. Moldova Romania Russia Serbia Singapore Slovacchia Spagna Stati Uniti Sud Africa Svezia Svizzera Thailandia Tunisia Turchia Ungheria Uruguay Venezuela
Tirana Buenos Aires – Córdoba – Mendoza – Rosario Adelaide – Brisbane – Melbourne – Perth – Sydney Bruxelles Belo Horizonte – Curitiba – Florianópolis – Porto Alegre – Rio de Janeiro – San Paolo Sofia Montreal – Toronto – Vancouver Santiago Pechino Hong Kong Bogotà Seoul San José Quito Il Cairo Sharjah Lione – Marsiglia – Nizza – Parigi Francoforte sul Meno – Monaco di Baviera Tokyo Atene – Salonicco Mumbai Tel Aviv Lussemburgo La Valletta Casablanca Città del Messico Managua Amsterdam Asuncion Lima Grazie alla profonda conoscenza dei Lisbona mercati e del loro tessuto imprenditoriale, Londra le Camere di Commercio italiane all’estero Praga sono un interlocutore fondamentale per la Santo Domingo promozione del made in Italy nel mondo. Chisinau Ogni anno realizzano oltre 2000 iniziative Bucarest e progetti per facilitare l’ingresso Mosca Belgrado e il consolidamento delle imprese italiane Singapore sui mercati mondiali. Bratislava Barcellona – Madrid Thanks to their substantial knowledge Chicago – Houston – Los Angeles – Miami – New York of markets and their entrepreneurial spirit, Johannesburg the Italian Chambers of Commerce abroad Stoccolma are fundamental to the promotion of Zurigo Made in Italy throughout the world. Bangkok Each year they conduct more than 2000 Tunisi initiatives and projects in order to facilitate Istanbul – Izmir the entrance and solidification of Italian Budapest enterprises in foreign markets. Montevideo Caracas
76 Camere 50 Paesi 140 Uffici 24.000 Associati 300.000 Contatti d’affari
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li ultimi dati relativi al commercio estero confermano che la partita dei mercati internazionali non solo è apertissima per il nostro Paese, ma che le imprese, con i loro prodotti, stanno ottenendo risultati in linea con quelli dei principali esportatori europei, se non addirittura superiori. La Germania, economia leader nell’export, almeno stando al mese di marzo scorso, viene messa fuori gioco dall’Italia, che segna un incremento delle vendite dell’1,7% rispetto a febbraio, registrando il miglior risultato tra i suoi competitor. Ciò non stupisce, se si pensa che le esportazioni incidono sul PIL italiano per circa un quarto.
Parola d’ordine: crescere (anche) in Italia
CRESCERE SUL MERCATO INTERNO: UNA NECESSITÀ. Le esportazioni da sole, però, non possono bastare a fare sviluppo. La crescita sui mercati internazionali e quella sul mercato interno sono due componenti essen- ogni euro di contrazione dei consumi delle ziali, indissolubilmente legate. Il rafforza- famiglie e delle imprese, ne sono necessari mento delle posizioni fuori dai confini nazio- almeno tre in più ottenuti grazie alle esportanali richiede infatti, da parte dell’azienda, un zioni, solo per compensare il calo registrato investimento di risorse tale, in termini di internamente. capitale umano e finanziario, che solo una domanda interna maggiormente dinamica DALLE CCIE, SERVIZI SEMPRE PIÙ COMpuò garantire. PLESSI E STRUTTURATI. Sul fronAUGUSTO Bisogna anche tenere presente che, te internazionale, la rete delle STRIANESE almeno per il momento, le imprese Camere di Commercio Italiane per continuare a vendere all’estero all’Estero (CCIE) offre il suo constanno progressivamente assottitributo affinché i mercati, le leggi che li regolano e le opportunità che gliando le proprie scorte, visto li caratterizzano siano sempre più anche l’andamento altalenante (e a portata della nostra imprenditocomunque prevalentemente negatiria; allo stesso tempo, cerca di far sì vo) della produzione industriale. che il nostro Paese diventi per i La discrasia tra i due versanti è partner locali un riferimento e una tanto più evidente se si guarda al possibile mèta di investimento, fatturato dell’industria: mentre quello interno registra nel primo trimestre attraverso servizi di assistenza e consulenza 2012 una flessione del 2,4%, quello estero in loco sempre più complessi e strutturati. segna invece un aumento, seppur lieve, dell’1% circa. E la stessa tendenza appare RISOLVERE LE CARENZE DEL SISTEMA. Le punte di diamante della nostra presenza confermata anche nel mese di marzo. I risultati negativi sul versante interno sono all’estero in tutti i settori di eccellenza del in gran parte attribuibili ai consumi, che con- Made in Italy sono le già note “3 B” – Bello, tinuano a registrare performance negative e Buono e Ben fatto – ma perché il primato constentano a riprendersi. Basti pensare che per quistato grazie a qualità dei prodotti e saper
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SOLO UNA DOMANDA INTERNA PIÙ DINAMICA GARANTIRÀ LE RISORSE DI CUI HANNO BISOGNO LE NOSTRE IMPRESE PER POTER VINCERE LA SFIDA DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE di Augusto Strianese, Presidente di Assocamerestero
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Watchword – Growth (Even) in Italy Only more dynamic domestic demand can guarantee the resources our companies need to be able to win the challenge of internationalisation he latest data on foreign trade not only confirms that the game of the international markets is not only extremely open for Italy but also that companies are obtaining results in line with those of the leading European exporters, if not better, with their products. Germany, the leading economy in exports, at least looking at least March, was pushed into touch by Italy, with an increase in sales of 1.7% over February, recording the best result among its competitor. This is hardly surprising if we consider that exports account for about a quarter of the Italian GDP. GROWTH OF THE DOMESTIC MARKET – A NEED. However, exports are not enough for development on their own. Growth in international markets and the domestic market are two essential, inextricably linked, components. The strengthening of the positions outside Italy by the company, an investment of resources that, in terms of human and financial capital, only a more dynamic domestic demand can guarantee. It must also be considered that, at least for the moment, companies are progressively reducing their stocks to continue selling abroad, also given the seesaw trend (and, however, predominantly negative) in industrial production. The disorder between the two sides is even clearer if the turnover of industry is considered – while domestic turnover fell by 2.4% in the first quarter 2012, export turnover rose, although only slightly, by about 1% circa. And the same trend ap-
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fare della nostra tradizione non venga intaccato e si possano invece ulteriormente consolidare i risultati finora ottenuti dalle nostre imprese, bisogna agire per assicurare adeguate condizioni di produzione e consumo. Servono una burocrazia più snella, una giustizia amministrativa più efficace e tempestiva, infrastrutture più moderne e condizioni di accesso al credito che diano respiro alle aziende. Forse è vero che il peggior nemico dell’Italia in questo momento non è né lo spread, né il debito pubblico, né il deficit, ma la scarsa
pears to be confirmed in March. The negative results on the domestic front can be largely attributed to consumption, which continued to have a negative performance and are slow to recover. Just think that, for every Euro of contraction in consumption of families and companies, at least three extra are required through exports just to compensate for the domestic fall. INCREASINGLY COMPLEX AND STRUCTURED SERVICES FROM THE IOCC. On the international front, the network of the Italian Chambers of Commerce Abroad (ICCAs) offers its contribution so that the markets, the laws regulating them and the opportunities they feature are increasingly within the reach of our businessmen; at the same time, it tries to ensure that Italy becomes a reference for local partners and a possible destination for investment through increasingly complex and structured services of assistance and consultancy in loco. SOLVE THE PROBLEMS OF THE SYSTEM. The spearheads of Italian companies abroad in all leading sectors of quality Italian products are the already well-known ‘3 Bs’ – Bello, Buono and Ben fatto (Beautiful, Good and Well made). However, to preserve the primacy gained through the quality of the products and expertise of Italian tradition and so that the results obtained by Italian companies to date can be further consolidated, action is required to ensure adequate conditions of production and consumption. Leaner bureaucracy, more effective and faster administrative justice, more modern infrastructure and conditions of access to credit that give a respite to companies are required. It may be true that Italy’s worst enemy at present is neither the spread, the national debt nor the deficit, but the unwillingness to valorise a potential heritage of growth for the entire economy like that of the small and medium-sized companies. Winning matches like that of growth require not just players ‘with good legs’ (and the SMEs have already shown that they are made of the right stuff, despite the recession), but also to ensure adequate conditions in the field and clearly defined rules of the game. It’s only in this way that Italy can really consider itself ‘out of danger’, aware that it has all the tools to face the challenge of global competition.
propensione a valorizzare un patrimonio potenziale di crescita per l’intera economia come quello delle piccole e medie imprese. Per vincere partite come quella della crescita non solo serve avere giocatori “con buone gambe” (e le PMI hanno già dimostrato di avere la stoffa giusta, nonostante la crisi), ma anche assicurare adeguate condizioni del campo e regole del gioco ben definite. È solo così che il nostro Paese potrà ritenersi realmente “fuori pericolo”, consapevole di avere tutti gli strumenti per fronteggiare la sfida della competizione globale.
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Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese Viale Regina Margherita, 279 – 00198 Roma Tel +39.06.44231314 – Fax +39.06.44231070 info@assocamerestero.it
GLI EFFETTI BENEFICI DEL VINO ROSSO SULLA SALUTE
collegamento da Roma, ha illustrato gli effetti benefici del vino – che non solo non è nocivo, ma può perfino esercitare un ruolo essenziale nel prevenire alcune malattie, come dimostrato da autorevoli studi scientifici. A seguire, Alessandria ha presentato il corso per assaggiatori, in vista della costituzione di ONAV Japan, e una degustazione di vino rosso italiano (Barolo, Barbera d’Asti e Moscato d’Asti).
Per promuovere il consumo di uno dei prodotti d’eccellenza del Made in Italy, lo scorso 19 aprile la Camera di Commercio Italiana in Giappone ha organizzato il “Seminario sugli effetti benefici del vino rosso sulla salute”, che ha visto protagonisti il noto nutrizionista Giorgio Calabrese e il direttore dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino (ONAV) Michele Alessandria. Il primo, in
The Positive Effects of Red Wine on Health In order to promote the consumption of one of the best products of Made in Italy, last April, 19 the Italian Chamber of Commerce in Japan organized a ‘Seminar on the positive effects of red wine on health’ with some illustrious speakers, such as
SEMINARIO SUI DISTRETTI PRODUTTIVI ITALIANI
the famous nutrition scientist Giorgio Calabrese and the Director of the National Organization of Wine Tasters (ONAV) Michele Alessandria. Mr. Calabrese explained the positive effects of wine – which is not harmful and can help in preventing some diseases, as demonstrated by
some authoritative scientific studies. Alessandria presented a course for wine tasters organized for the foundation of ONAV Japan, as well as a tasting session with Italian red wines (Barolo, Barbera d’Asti and Moscato d’Asti).
Al modello dei distretti industriali italiani considerato uno dei migliori sistemi di integrazione imprenditoriale – era dedicato il seminario realizzato il 26 aprile a Buenos Aires dalla locale Camera di Commercio Italiana nella Repubblica Argentina, in collaborazione con le CCIE di Cordoba, Mendoza e Rosario. Al “Seminario Internazionale del Distretto Globale – Fattore d’Innovazione e Sviluppo delle
Città – L’Esperienza Italiana” sono intervenuti Giancarlo Lanna (Presidente Simest), Adolfo Urso (ex Vice Ministro allo Sviluppo Economico), Gianmaria Sparma (Vice Capo Gabinetto all’Ambiente), Roberto Grandinetti (Università di Padova) e Federico Eichberg (Direttore Fondazione Farefuturo). Obiettivo: illustrare il know-how alla base di questo modello e favorire alleanze tra PMI italiane e argentine.
Seminar on the Italian Production Districts A seminar on the model of the Italian production district was held in Buenos Aires on April, 26, organized by the Italian Chamber of Commerce in Argentina and the CCIEs of Cordoba, Mendoza and Rosario. The Italian model is considered one of the best examples of entrepreneurial integration. The ‘International Seminar of the
Global District – Innovation and Development Factor for cities – The Italian Experience’ saw the intervention of Giancarlo Lanna (President of Simest), Adolfo Urso (former Vice Minister for the Economic Development), Gianmaria Sparma (Group Vice President of the Ministry for the Environment), Roberto Grandinetti (University of Padua) and Federico Eichberg (Director of the Foundation Farefuturo).
MODA E TRACCIABILITÀ: EVENTI A MOSCA, FRANCOFORTE E NEW YORK La lotta alla contraffazione, non solo in campo agroalimentare ma anche nel tessile-abbigliamento, è diventata ormai un asset fondamentale della promozione e tutela del Made in Italy all’estero. Su questo tema, le Camere di Commercio Italiane di Mosca, Francoforte e New York hanno organizzato, in collaborazione con Unionfiliere, tre eventi promozionali nelle rispettive città nei giorni 17, 23 e 30 aprile, per presentare a buyers locali,
imprese, stampa e centri di formazione del settore, il Sistema Volontario di Tracciabilità di ITF (Italian Textile Fashion). Il sistema, già adottato da alcune imprese italiane, ha lo scopo di valorizzare lo stretto legame tra prodotti, lavorazione e territori attraverso una corretta e puntuale informazione, in modo da garantire al consumatore finale la loro autenticità.
Fashion and Traceability: Events in Moscow, Frankfurt and New York The fight against counterfeiting has become a fundamental asset both in the sector of agriculture and food and in that of textileclothing, with the aim of promoting and protecting Made in Italy products abroad. On this topic the Italian Chambers of Commerce
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in Moscow, Frankfurt and New York organized in their cities three promotional events on April, 17, 23 and 30, in order to introduce the Volunteer System of Traceability by ITF (Italian Textile Fashion) to local buyers, enterprises, press and field training centers.
The system has already been adopted by some Italian enterprises, it aims to promote the close relation among products, processing and territories through correct and precise information, in order to guarantee their authenticity to end consumers.
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ASSOCORCE
Mercati globali e PMI: quale futuro? QUALI STRATEGIE ATTUARE PER FAR SÌ CHE LE NOSTRE IMPRESE DI PICCOLE E MICRO DIMENSIONI POSSANO AFFERMARSI SUI GRANDI MERCATI INTERNAZIONALI?
nave ammiraglia) intorno alla quale far aggread una maggiore capacità competitiva. Da qualche parte si propone il ricorso ad un gare le imprese dell’indotto con la loro auto“succedaneo” alla ridotta dimensione delle nomia di gestione nel rispetto delle loro speciimprese: l’aggregazione fra PMI. È un proces- ficità. Questo già avviene, in alcuni casi, per so, questo, che finora non ha trovato il soste- alcuni settori merceologici in alcuni mercati. Il metodo andrebbe strutturato sotto il coorgno di concrete misure e che nella nostra esperienza appare estraneo alla cultura antropolo- dinamento di soggetti pubblici ed associaziogica che è all’origine della “creatività” del ni di rappresentanza delle imprese. Questo di Gian Carlo Bertoni, Presidente di Assocorce sistema delle nostre PMI. Creatività, ingegno percorso potrebbe accelerare l’”inseguimenmall Business, Big World”: è la sin- ed individualismo sono categorie che appar- to internazionale” che vede impegnate le tesi della recente comunicazione tengono alla stessa matrice del Made in Italy e nostre PMI. della Commissione al Parlamento possono essere valorizzate riconducendole in Europeo che ha riacceso le luci uno schema di approccio di sistema dei mersullo sviluppo internazionale delle PMI euro- cati esteri. via Liszt 21 La proposta è di rifarsi allo “schema della flotpee. La priorità per l’Europa è superare l’at00144 Roma info@assocorce.it tuale crisi rilanciando la competitività e la cre- ta”. Quindi scegliere il mercato/i obiettivo/i, scita, e sostenendo quindi l’affermazione del- individuare una nostra impresa maggiore (la le PMI europee nei mercati internazionali, in particolare nei BRIC. Il 25% di queste imprese, nel corso degli ultimi tre anni, è stato coinvolto in esportazioni verso il mercato interno, ma solo il 13% delle What strategies should be implemented macher, which was widely reviewed in Italy, which PMI europee è attivo a livello internazionale con iniziative commerciali, di investimento o has always featured a significant number of small, to ensure that Italian small and micro altre forme di cooperazione con partner esteri. if not micro, and medium companies. It was a wincompanies can be successful in large Questa comunicazione della Commissione ning model when competition was between international markets? ha riaperto il dibattito su “piccolo è bello”. equals and was carried out in a homogenous, deSlogan di successo negli anni Settanta, lanciamall Business, Big World’ is the summary of limited area. But globalisation has changed the to da un fortunato libro di Ernest Shumacher, the recent notice from the European Parlia- ‘rules of the game’! Today, being small in an interche ha avuto ampia risonanza nel nostro mentary Commission which national context means having to face GIAN CARLO Paese, da sempre caratterizzato da una rilehas once more turned the spotlight on the same problems as larger competiBERTONI vante presenza di piccole e medie imprese, se the international development of Eutors but with fewer resources. For a non micro. È stato un modello vincente fino a ropean SMEs. The priority for Europe is company, the ability to operate sucquando la competizione si svolgeva in un to overcome the current crisis recessfully in internationalisation has its ambito omogeneo e delimitato. Ma la globalaunching competitivity and growth, roots in the domestic market. Freeing lizzazione ha cambiato le “regole”. Oggi esseand thus supporting the assertion of our SMEs from the ‘laces and snares’ re piccoli nel contesto internazionale vuole European SMEs in international marbridling them is the presupposition for dire dover affrontare gli stessi problemi dei kets, particularly the BRIC ones. Over activating process of growth in size concorrenti di maggiori dimensioni, ma con the last three years, 25% of these com(managerial, financial, patrimonial, prominori risorse. panies have been involved in exports ductive, etc.) functional for greater Per un’impresa, la capacità di operare con to the internal market but only 13% of competitive capacity in world markets. successo nell’internazionalizzazione ha le European SMEs are active internationally with On some sides there are suggestions for recourse radici nel suo mercato domestico. Liberare le commercial initiatives, investment or other forms to the ‘substitute’ of the reduced size of companostre PMI dai “lacci e lacciuoli” che le imbriof co-operation with foreign partners. This news nies – aggregation between SMEs. This is a process gliano è il presupposto per attivare processi di from the Commission has reopened the debate on that, to date, has not had the support of real meascrescita dimensionale (manageriale, finanzia‘small is beautiful’. The slogan was successful in the ures and, in our experience, appears foreign and ria, patrimoniale, produttiva, ecc.) funzionali 1970s, launched by a lucky book by Ernest Shu- antithetical to the anthropological culture at the ori-
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Global Markets and SMEs – What Future?
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gin of the ‘creativity’ of the system of Italian SMEs. Creativity, intelligence and individualism are the categories belonging to the same matrix as quality Italian products and can be valorised by taking them back to a systematic method of approach to foreign markets. The suggestion is to refer to ‘fleet scheme’. So choose the target market/s, identify one of our large companies (the flagship) around which contracted suppliers will aggregate with their independent management respecting their specific nature. This already happens spontaneously, in some cases, for some commercial sectors in some markets. The method should be structured under the co-ordination of public bodies and associations representing companies. This path could accelerate the ‘international chase’ in which our SMEs are involved.
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CCIAA MODENA IL PROGETTO DELL’AZIENDA SPECIALE DELLA CCIAA DI MODENA COINVOLGE EMILIAROMAGNA, MARCHE, ALBANIA, CROAZIA E MONTENEGRO
Italia-Balcani: cooperare per il turismo
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I Balcani si configurano oggi come mercati con potenzialità di crescita, dove l’Italia svolge già un ruolo di primo piano: nel 2011 l’export italiano verso l’Area ha infatti superato gli 11 miliardi di euro, un risultato superiore a quello diretto verso Cina, Brasile o India. Il turismo, inoltre, rappresenta per tutti i Paesi affacciati sull’Adriatico un settore economico trainante, sul quale ormai da tempo si sono realizzati numerosi interventi volti a far fronte ai problemi della stagionalità dell’offerta turistica balneare, della scarsa valorizzazione dell’entroterra, delle sue culture nonché
gennaio 2012, a seguito approvazione del Ministero dello Sviluppo Economico, l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con la Scuola Alberghiera di Serramazzoni, Retecamere ed il sistema camerale di Emilia-Romagna, Marche, Albania, Croazia e Montenegro, ha avviato il progetto “La filiera del turismo: la cooperazione tra Emilia-Romagna e Marche con Albania, Croazia e Montenegro”, allo scopo di rafforzare la cooperazione in ambito turistico tra l’Italia e l’area dei Balcani Occidentali.
Italy-Balkans – Co-Operate for Tourism n January 2012, following approval by the Ministry for Economic Development, the Modena Chamber of Commerce Special Agency, in co-operation with the Scuola Alberghiera (Hotel School) of Serramazzoni, Retecamere and the Chamber system of Emilia-Romagna, Marche, Albania, Croatia and Montenegro started ‘The tourism supply chain - cooperation between Emilia-Romagna and Marche with Albania, Croatia and Montenegro’ with the aim of strengthening co-operation in the tourist sphere between Italy and the area of the western Balkans. Today, the Balkans are markets with growth potential, where Italy already has a leading role. In 2011, Italian exports to the area exceeded Euro 11 billion, a higher result than that to China, Brazil or India. In addition, tourism is a leading economic sector for all the countries on the Adriatic, where many operations aimed at facing the problems of the seasonal nature
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The project of Modena Chamber of Commerce Special Agency involves Emilia-Romagna, Marche, Albania, Croatia and Montenegro of the tourist resorts and the lack of enhancement of inland areas, culture and also traditional products have been set up over the years. These have led to, for example, the ‘Fattore K’ and ‘Coast to Coast’ inter-regional projects for the Emilia-Romagna Region and the Balkans Project over 18 months, which can be summarised in the following activities: • exchange of best practice between the Hotel School of Serramazzoni and two hotel schools in Croatia and Montenegro. The operations has planned time for training in the two countries concerned, man-
dei suoi prodotti tipici. Dando seguito, tra gli altri, ai progetti interregionali “Fattore K” e “Coast to Coast” per la Regione EmiliaRomagna, il Progetto Balcani si articola nell’arco di 18 mesi e può essere sintetizzato nelle seguenti linee di attività: • scambio di best practice tra la Scuola Alberghiera Serramazzoni e due scuole alberghiere in Croazia e Montenegro. L’intervento prevede un momento di formazione nei due Paesi obiettivo gestito dagli chef Giuseppe Meschiari e Giuliano Tassinari, e un secondo momento formativo in Italia al fine di consolidare le nozioni acquisite; • organizzazione di due Road show in EmiliaRomagna finalizzati ad illustrare agli stakeholder locali le opportunità di affari in Albania, Croazia e Montenegro, con visite aziendali e incontri tra operatori turistici ed imprenditori del settore con i referenti dei partner esteri del progetto; • partecipazione alla fiera Crotour 2013 (Zagabria, Croazia), dove saranno organizzati incontri bilaterali sia per il settore del contract e forniture alberghiere, sia per touroperator, oltre a momenti di degustazione in cui verranno presentati prodotti di eccellenza emiliano-romagnoli e marchigiani. Obiettivo dell’iniziativa è coinvolgere le piccole e medie imprese della filiera del turismo attraverso forme di integrazione orizzontale e verticale, promuovendo modalità innovative di fruizione dei pacchetti turistici integrati, affinché i due territori non risultino più concorrenti, ma capaci di proporsi in maniera congiunta verso mercati terzi.
aged by chefs Giuseppe Meschiari and Giuliano Tassinari, and a later period in Italy in order to consolidate the notions acquired; • organisation of two road-shows in Emilia-Romagna aimed at illustrating the business opportunities in Albania, Croatia and Montenegro to local stakeholders with company visits and meetings between players in the tourist market and businessmen in the sector with the references of foreign partners in the project; • participation in Crotour 2013 (Zagreb, Croatia), where bilateral meetings will be organised for the contract and hotel supplies sector for tour operators and also tastings in which products of excellence from Emilia-Romagna and the Marche will be presented. The aim of the initiative is to involve small and medium companies in the tourism supply chain through horizontal and vertical forms of integration, promoting innovative ways of enjoyment of integrated tourist packages so that the two areas are no longer competitive but able to make joint offers to other markets.
È scattata l’ora della Cina! LE IMPRESE NON POSSONO PIÙ IGNORARE QUESTO MERCATO, NÉ CONSIDERARLO UNA MINACCIA: IL PRESENTE E IL FUTURO DEL BUSINESS SONO QUI
Partner d’impresa per la competizione globale
di Giancarlo Lanna, Presidente di SIMEST
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ono diversi anni che sentiamo dire che la Cina è sempre più vicina, eppure abbiamo sempre guardato a questo colosso – in termini economici, geografici, di potenzialità – con un misto di timore, se non addirittura di “rifiuto”. Ora, però, è tempo di agire, ed in fretta, se non vogliamo essere “messi all’angolo” dai nostri competitor. Soprattutto la recente crisi mondiale ci ha dimostrato come, mentre i “vecchi” mercati (Europa in primis) hanno registrato forti cali, quelli nuovi, Cina in testa, stanno invece “segnando il passo”, crescendo a ritmi vertiginosi. Ed è qui dunque che dobbiamo dirigerci. Le opportunità sono tante, ed in settori molteplici – dall’agroalimentare all’automotive, dai macchinari alle energie rinnovabili – e sono ulteriormente favorite da una crescita della domanda interna in costante incremento, e destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni. Anche i Cinesi subiscono sempre più il fascino del Made in Italy, e dobbiamo quindi lavorare per favorire ancor di più la penetrazione dei nostri beni in questo enorme mercato; allo stesso tempo, dobbiamo investire in Cina, cercare partner, accrescere i contatti e puntare alla creazione di joint-venture. I dati ci dicono che il momento è giunto; gli strumenti per crescere esistono e sono numerosi. Spetta ora agli imprenditori prendere in mano la situazione e capire che la Cina non è assolutamente una minaccia, bensì un’enorme opportunità.
It’s China’s Moment! Companies can no longer ignore this market nor consider it a threat – the present and future of business are here e’ve been hearing that China is ever closer for several years yet we’ve always considered the country, in economic, geographic and potential terms, with a mix of fear and trepidation, if not outright ‘rejection’. Now, however, it’s time to act, and act quickly, if we don’t want to be ‘sidelined’ by competitors. In particular, the recent world crisis has shown how the new markets, led by China, are ‘marking time’, and growing at dizzying speed, while the ‘old’ ones (Europe first) have had significant falls. And so we have to go in that direction. There are lots of opportunities in many sectors – from food to motor vehicles and machinery to renewable energy – and these are further
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favoured by the constant growth in domestic demand, destined to increase even more in the coming years. The Chinese are also increasingly attracted by the charm of Italian quality products, and so we have to work to favour the penetration of Italian goods even further into this enormous market. At the same time, we have to invest in China, look for partners, increase contacts and aim for the creation of joint ventures. The data tells us that the time has come; there are the tools for growth in large numbers. It’s up to the businesspeople to take the situation in hand and realise that China is absolutely not a threat but an enormous opportunity.
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SPECIALE SIMEST GRAZIE AI DUE ACCORDI SIGLATI CON SIBAC (GRUPPO INTESA SANPAOLO) ED IL CHINA-ITALY TECHNOLOGY TRANSFER CENTER, DIVENTA PIÙ AGEVOLE IL PROCESSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE
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imest a fianco di Intesa Sanpaolo, per sostenere l’ingresso delle PMI italiane nel settore cinese dell’hi-tech e la cooperazione internazionale tra aziende italiane e cinesi. Questo è infatti l’obiettivo dei due accordi di collaborazione siglati alla fine di marzo a Pechino con CITTC (ChinaItaly Technology Transfer Center), da parte del-
Con Simest, l’high-tech italiano parla cinese la finanziaria pubblico-privata controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico e da SIBAC (Shanghai Sino-Italy Business Advisory Company), partecipata cinese del Gruppo Intesa Sanpaolo e società di cui Simest è azionista strategico. La Cina, quindi, non come minaccia, ma come grande opportunità per le aziende ita-
With Simest Italian High-tech Speaks Mandarin Thanks to two agreements signed by SIBAC (Gruppo Intesa Sanpaolo) and the China-Italy Technology Transfer Center the internationalization process of Italian companies becomes easier imest with Intesa San Paolo to support the entry of Italian SMEs into the Chinese hightech sector and the international collaboration between Italian and Chinese companies. This is the aim pursued by the two international agreements signed at the end of March in Beijing with CITTC (China-Italy Technology Transfer Center) by the public-private controlled by the Ministry of Economic Development and SIBAC (Shanghai Sino-Italy Business Advisory Company), Chinese participate of Gruppo Intesa Sanpaolo and strategic member of Simest group.
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China is not a threat, but a great opportunity for Italian companies. As pointed out by the President of Simest Giancarlo Lanna, who signed the agreement, “Our aim is to encourage the presence of Italian companies in a huge market with great potential, such as the Chinese one. This implies exporting quality Made in Italy products since technology is becoming more and more one of our strong points.” The ‘China rush’ has already started for some of our competitors, who have been working on this large and still growing market for a while. Italy can-
liane. Come ha infatti tenuto a sottolineare il Presidente della Simest, Giancarlo Lanna, che ha sottoscritto l’accordo, “il nostro obiettivo è incoraggiare la presenza delle imprese italiane su un mercato immenso e dalle grandi potenzialità, qual è appunto quello cinese. Ciò comporta esportare i prodotti di qualità del Made in Italy, e la tecnologia è sicuramente, e sempre di più, una delle nostre eccellenze”. Del resto, la “corsa alla Cina” è già iniziata da parte dei nostri competitor, che da tempo stanno operando su un mercato già grande, ma che continua a crescere. L’Italia, dunque, non può rimanere indietro, e “con questi accordi – ha affermato ancora Lanna – auspichiamo la creazione di nuovi canali di collaborazione”. Tre le finalità strategiche dei due accordi siglati a Pechino: l’agevolazione del processo di internazionalizzazione delle PMI italiane nel settore cinese dell’hi-tech; la promozione della cooperazione internazionale tra aziende italiane e cinesi interessate a sviluppare insieme attività industriali e commerciali; l’apertura di un canale di collaborazione anche per enti universitari, centri di ricerca e altri soggetti che intendano intraprendere attività nel Paese. Il primo contatto per le aziende interessate ad intraprendere la grande “avventura cinese” sono il Desk Cina del Servizio Internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo e il Dipartimento Promozione e Marketing di Simest.
not hang back, and “Thanks to these agreements – said Lanna – we hope to create new collaboration channels.” Among the srategic aims of the two agreements signed in Beijing there was the improvement of the internationalization process of Italian SMEs in the Chinese high-tech field, the promotion of international cooperation between Italian and Chinese companies who intend to develop together industrial and business activities, the opening of a collaboration channel for universities, research centers and other subjects which intend to do business in the country. The first contact for the companies interested in undertaking the great ‘Chinese enterprise’ are China Desk of Internationalization Service of Intesa Sanpaolo and the Promotions and Marketing Department of Simest.
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La Cina nel 2012: scenari e prospettive per le imprese
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a Fondazione Italia Cina, in collaborazione con Simest, ha presentato il Rapporto Annuale della Fondazione Italia Cina “La Cina nel 2012. Scenari e prospettive per le imprese”, che raccoglie ricerche, analisi di rischio e previsioni nel breve-medio periodo sulla Cina. Il Rapporto – pubblicato con il supporto di Genertec Italia e ICBC Europe Milan Branch – è elaborato dal CeSIF, Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina, con il contributo scientifico di Interchina Consulting.
CINA, MERCATO DA NON SOTTOVALUTARE. Come ha sottolineato il Presidente della Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti, “se fino a poco tempo fa la Cina rap-
ALLO STATO DI CRESCITA E ALLE OPPORTUNITÀ OFFERTE DA QUESTO GRANDE MERCATO, È DEDICATO IL RAPPORTO ANNUALE ELABORATO DAL CESIF, CENTRO STUDI PER L’IMPRESA DELLA FONDAZIONE ITALIA CINA presentava soprattutto una piattaforma di produzione, approvvigionamento ed esportazione, oggi è sempre più rilevante quale fonte di investimenti diretti esteri e per il fatto che vi risiede una popolazione dinamica ed imprenditoriale che rappresenta un quinto del pianeta ed ha la possibilità di studiare, viaggiare, investire e lavorare all’estero”. “A partire dagli anni Settanta, chiuso il periodo maoista ed aperte le porte a investimenti ed esperimenti di mercato, si parla di una potenziale crisi della Cina. La Cina continua a smentire le previsioni e manifesta la solidità del suo sistema. Inoltre, molte crisi di debito sovrano negli ultimi mesi hanno anche celato forti manovre speculative: non vorrei che anche in questo caso ci fosse qualcuno che punta contro la Cina perché a mio parere s a re b b e u n a s c o m m e s s a perdente per tutto il mondo occidentale”.
NUMERI IN CRESCITA. In base ai dati elaborati dal CeSIF, anche nel 2012 l’economia cinese continuerà a crescere intorno all’8%. Gli investimenti stranieri continueranno ad aumentare, mentre le aziende straniere accresceranno gli sforzi per raggiungere il mercato locale in espansione, che risulta essere sempre più strategico. Si stima che le esportazioni cresceranno nel 2012 all’incirca del 10%, tenendo conto di una domanda straniera che va indebolendosi. Il RMB continuerà ad apprezzarsi gradualmente, ma probabilmente ad un ritmo leggermente più lento (le previsioni ipotizzano un +5% nel corso del 2012), mentre si prevede che l’inflazione si stabilizzi al 4-5%, offrendo più spazio di manovra al Governo cinese per risolvere le altre problematiche che caratterizzano l’economia. L’aumento dei costi porrà una seria sfida alla redditività delle imprese straniere nel 2012. Insieme all’aumento dei salari, l’aumento dei costi di quasi tutti i fattori produttivi sarà il principale motore di questo incremento. L’apprezzamento del RMB, la rivalutazione di terreni ed immobili, una
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SPECIALE SIMEST modifica degli incentivi fiscali all’export e alla localizzazione, l’aumento dei prezzi delle materie prime, i costi ambientali e infine l’inflazione, continueranno a contribuire all’aumento dei costi complessivi nel corso del 2012. Dal punto di vista politico, ci si aspetta relativa stabilità: il Governo cinese condurrà la sua politica economica in accordo con le linee guida esposte nel Dodicesimo piano quinquennale (2011-2015), con temi chiave quali il continuo processo di urbanizzazione (nel 2012 il numero di cittadini nelle aree urbane supererà il numero di cittadini nelle aree rurali), la creazione di una “società armoniosa” e la trasformazione del modello di crescita economica verso una sostenibilità di lungo termine.
ENORMI OPPORTUNITÀ, MA SERVONO STRATEGIE MIRATE. Se le prime tre sezioni del Rapporto riportano un’analisi di rischio Paese dal punto di vista politico, macro-economico e di contesto ambientale, le ultime due illustrano invece le principali implicazioni ed opportunità, anche settoriali, per le imprese estere ed in particolare italiane, ma anche per l’Italia come Paese. Del resto, le indagini condotte dal CeSIF confermano che le imprese multinazionali vedono la Cina non solo come un porto sicuro nel pieno della crisi economica e finanziaria globale, ma anche come mercato in decisa crescita grazie agli incentivi governativi. In particolare, emerge grande ottimismo delle imprese intervistate sul potenziale di crescita in Cina e sul proprio interesse nei confronti del mercato locale: la Cina è sempre più vista come un’opportunità e, per molte società, è diventata un Paese chiave nel contesto di una continua frammentazione della catena produttiva. Tuttavia, per molte società, il ruolo della Cina risulta ancora contenuto relativamente alle attività globali. Per queste imprese s’impone una strategia più orientata a questo mercato, sempre più strategico e rilevante – soprattutto considerato il fatto che il Paese, secondo le previsioni, sarà caratterizzato, nei prossimi 10-15 anni, da un’enorme crescita dei consumi interni. Ciò che risulta comunque chiaro a tutti è che la Cina sta entrando in un periodo caratterizzato da dinamiche diverse rispetto al passato, e le società che non riusciranno a comprendere le tendenze del mercato e non risponderanno in maniera adeguata, saranno destinate a perdere in breve terreno. Un’ampia sezione del Rapporto è dedicata alle Opportunità settoriali, con informazioni approfondite sui maggiori ambiti di sviluppo, sulle potenzialità e sui fattori di crescita di ciascun settore esaminato (Alimentari e bevande; Sanitario; Tecnologie ed energie pulite; Protezione ambientale; Vendita al dettaglio, Automotive e componenti; Macchinari e macchine utensili). Ad approfondimento, sono state inoltre introdotte alcune schede di imprese italiane
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operanti nei settori alimentare, macchinari e automotive, casi di studio di eccellenza del nostro Paese. In questa edizione del Rapporto è stata inoltre dedicata particolare attenzione al crescente interesse delle imprese verso il tema della responsabilità sociale in Cina. In base ad un’indagine realizzata in collaborazione con Officina Etica Consulting, viene infatti messo in evidenza il forte attivismo delle nostre imprese per un business sostenibile.
OPPORTUNITÀ IN ITALIA: IL TURISMO CINESE. Tra le opportunità in entrata, il rapporto focalizza l’attenzione sugli acquisti tax free dei turisti di nazionalità cinese in Italia, in collaborazione con Global Blue Italia, l e a d e r m o n d i a l e n e l s e r v i z i o Ta x F re e Shopping. L’Italia, infatti, risulta tra le principali
destinazioni europee dei turisti cinesi, diventando una meta molto ambita soprattutto per lo shopping. In base ai dati raccolti, risulta che la spesa cinese in Italia nel 2011 sia cresciuta del 72% rispetto all’anno precedente, registrando un incremento addirittura del 400% in soli 4 anni. È per questo che sembrerebbero esserci tutti i presupposti per prevedere che il turismo asiatico spodesti quello russo nelle classifiche sulla spesa tax free in Italia: nel 2011, infatti, a fronte di una continua flessione sullo scontrino medio russo (-2% nel 2011), si è invece registrata una crescita dello scontrino medio cinese (+3% nel 2011). Il turista cinese predilige soprattutto le grandi città, con Milano in testa (qui si concentra il 36% della spesa del turista cinese), seguita da Firenze (23%), Roma (18%) e Venezia (12%). Diverso è il fenomeno degli Outlet Village,
vere e proprie cittadine dello shopping predilette dai turisti cinesi per i loro acquisti: quella cinese è infatti la seconda nazionalità (18%) dopo quella russa (36%) ad effettuare shopping presso gli outlet, con tassi di crescita intorno all’80% ed uno scontrino medio tra i più alti (480 euro).
Importante per il turista cinese è mostrare al ritorno del viaggio quanto acquistato, associando l’elemento dell’ostentazione (gli acquisti rappresentano dei potenti status symbol) alla convenienza (rispetto allo shopping in Cina, un acquisto in Europa di accessori, abbigliamento, beni di lusso, può
costare dal 20% al 40% in meno). Con questi presupposti si può prevedere che la dinamica di crescita della spesa cinese in Italia ed in Europa continuerà ad aumentare nel lungo periodo. www.italychina.org
China in 2012: Scenarios and Perspectives for the Enterprises he Italy-China Foundation presented in collaboration with Simest issued the Annual Report by the Italy-China Foundation ‘China in 2012. Scenarios and perspectives for enterprises,’ which gathers studies, risk analyses and forecasts about China in the short-mid term. The Report – sponsored by Genertec Italia and ICBC Europe Milan Branch – was issued by CeSIF, the Italy-China Foundation’s Business Study Centre, with the scientific contribution of Interchina Consulting. CHINA, A MARKET NOT TO BE UNDEREVALUED. As the President of the Italy-China Foundation Cesare Romiti said “If China was especially a platform for production, supply and exportation until some years ago, today it is gaining importance for its foreign direct investments and for its dynamic and entrepreneurial people, as well as for the fact that its citizens represent one fifth of the world population who can study, travel, invest and work abroad.” “In the Seventies the Maoist period ended and they opened the doors to investments and market experimentations, China was said to be in a potential crisis. The country has continued to contradict the forecasts and show the strength of its system. Furthermore, many sovereign debt crisis have also hidden large speculative actions over the last period: if somebody points the finger at China, the entire Western world would be wrong.” FIGURES ARE GROWING. According to the data processed by CeSIF, in 2012 the Chinese Economy will also continue to grow around 8%. Foreign investments will continue to increase, while foreign companies will make more and more efforts to reach the local expanding market, which is more and more strategic. According to estimates, exports will grow by about 10% in 2012, considering that the foreign demand is becoming weaker.
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The Annual Report by CeSIF, the ItalyChina Foundation’s Business Study Centre, is dedicated to the growth status and the opportunities offered by this large market The RMB will continue to gradually strengthen, probably at a slower rate (forecasts say +5% in 2012), while inflation should stabilize at 4-5%, offering a larger margin to the Chinese Government for the solution of other economy-related problems. The cost increase will seriously challenge the profitability of foreign enterprises in 2012. Together with the increase of wages, the increase of costs in almost all the productive factors will be the main engine of this growth. The consolidation of RMB, the revaluation of real estate, a change in the fiscal benefits for exports and localization, the increase of prices for raw materials, the environmental costs and inflation will continue to contribute to the increase of global costs in 2012. From the political point of view we are expecting some stability: the Chinese government will deploy its economic policy according to the guidelines presented in the 12th quinquennial plan (2011-2015), including some key issues, such as the continuous urbanization process (in 2012 the number of citizens in urban areas will be larger than that of the inhabitants of the rural areas), the creation of a ‘harmonic’ society and the transformation of the model of economic growth into a model of long-term sustainability. HUGE OPPORTUNITIES, BUT WE NEED TARGETED STRATEGIES. If the first three sections of the Report contain a risk analysis on the country from the political, macro-economic and environmental perspective, the last two sections are dedicated to the main consequences and opportunities for foreign – especially Italian – enterprises, including a field-related approach, as well as Italy as a nation. The research conducted by CeSIF confirms that multinational enterprises consider China not only as a safe harbor even in the worst period of the global economic and financial crisis, but also as a remarkably growing market thanks to governmental benefits. The companies that were interviewed on the potential growth in China and their interest in the local market showed great optimism: China is more and more an opportunity, for many corporates it has become a key country in a scenario that portrays a continuous fragmentation of the production chain. Nevertheless, many companies still consider China only as a global player. These companies should adopt a more targeted strategy, since this market is more and more strategic and important – especially considering the fact that China will be characterized by a huge growth of in-
ternal consumption within the next 10-15 years, according to the estimates. It is clear that China is entering a stage of different dynamics: the companies that will not be able to understand the market trends and do not react in the right way are destined to fail soon. A wide section of the Report is dedicated to field opportunities, with detailed information on the main development sectors, on the potential and on the growth factors for each field examined (Food & beverage, Health, Technologies and Renewable Energy, Environmental protection, Retail, Automotive and components, Machinery). The analysis includes some case studies dedicated to Italian enterprises that operate in the field of food, machinery and automotive and are considered excellent models. In this issue special attention is given to the increasing interest of enterprises on the topic of social responsibility in China. According to a survey made in collaboration with Officina Etica Consulting, our enterprises are committing themselves more and more for sustainable business. OPPORTUNITIES IN ITALY: CHINESE TOURISM. Among the new opportunities, the Report focuses its attention on tax free purchases made by Chinese tourists in Italy, in collaboration with Global Blue Italia, world leader in Tax Free Shopping services. Italy is among the main European destinations for Chinese visitors, and shopping is especially appreciated. According to the collected data, Chinese shopping in Italy has increased by 72% compared to the year before, registering a growth by 400% in 4 only years. According to these data, we can expect that Asian tourism will overtake the Russian one with regards to tax free shopping in Italy: in 2011 there was a progressive reduction of the Russian purchases (-2% in 2011) and a growth in the Chinese ones (+3% in 2011). Chinese tourists prefer big cities, especially Milan ( concentrating 36% of his/her purchases), followed by Florence (23%), Rome (18%) and Venice (12%). There is also the phenomenon of Outlet Villages, which are very much appreciated by Chinese tourists: the Chinese are second only to the Russians in doing shopping at Italian outlet villages, registering a growth rate of about 80% and one of the highest average spending (480 EUR). For Chinese tourists it is essential to show off their purchases when they return home, and they associate ostentation (purchases are a status symbol) and convenience (they can save from 20 to 40% by purchasing accessories, clothing and luxury items in Europe). Starting from this consideration we predict an increase in Chinese spending in Italy and in Europe over the long term. www.italychina.org
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PARTNER D’ECCELLENZA
Fare business in Cina con Doing Business in China with Simest Simest affianca l’impresa italiana in tutte le fasi di sviluppo Simest flanks Italian companies in all stages of development MASSIMO D’AIUTO
AD di Simest
Il mercato cinese è ancora lontano dall’essere saturo, tuttavia le imprese italiane devono accelerare se vogliono cogliere prima dei loro competitor le opportunità che esso può offrire. E Simest può farlo al loro fianco, mettendo a disposizione – soprattutto delle PMI – sempre nuovi strumenti che possano facilitare i processi di internazionalizzazione, sia nelle infrastrutture ed utilities che nei comparti di eccellenza italiana nell’ambito dell’attività manifatturiera. Abbiamo già realizzato numerosi investimenti in Cina a fianco di imprese italiane, ma gli spazi di crescita sono ancora enormi. E Simest intende crescere a fianco delle aziende italiane. The Chinese market will not be saturated for a while, nevertheless Italian enterprises have to hurry up if they want to seize these opportunities before their competitors. Simest can help them putting at their disposal new tools that support enterprises – especially SMEs – in their internationalization processes, both with regards to infrastructure and utilities of the best Italian manufacturers. We have already made several investments in China together with Italian enterprises, and the growth potential is still huge. Simest aims to grow with the Italian enterprises.
Fasi di sviluppo dell’azienda Company development stages Rafforzamento della struttura finanziaria Strengthening of the financial structure
Interventi SIMEST SIMEST operations
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Finanziamento per il miglioramento della solidità patrimoniale Financing for the improvement of equity solidity
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Finanziamento di studi di fattibilità e di programmi di assistenza tecnica Financing of feasibility studies and technical assistance programmes
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Finanziamento di programmi, aventi caratteristiche di investimento, per l’inserimento sui mercati esteri Financing programmes with the features of investment for inclusion in foreign markets
Esportare beni strumentali Export of operating assets
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Stabilizzazione tassi su finanziamenti per export di beni d’investimento Stabilisation of taxes on financing for exports of investment assets
Individuare opportunità di investimento Identify investment opportunities
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Business scouting e match making Business scouting and match making
Analisi mercati esteri Analysis of foreign markets
Progetti di acquisizione di quote di mercato in Paesi extra-UE Projects for the acquisition of market share in non-EU countries
Investire in aziende estere Invest in foreign companies
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Partecipazione SIMEST al capitale sociale di società estere Fondo Venture Capital Riduzione interessi su finanziamento quota dell’azienda italiana SIMEST participation in foreign share capital Venture Capital fund Reduction of interest on financing the quota of the Italian company.
Finanziamenti agevolati per la realizzazione di studi di (pre)fattibilità e assistenza tecnica
Facilitated financing for the creation of (pre)feasibility studies and technical assistance
SOGGETTI BENEFICIARI: Imprese italiane in ogni loro forma INIZIATIVE AGEVOLABILI: Studi di prefattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani all’estero Programmi di assistenza tecnica collegati ad investimenti italiani all’estero TIPOLOGIA DELLA AGEVOLAZIONE: Finanziamento agevolato dei costi previsti per la realizzazione dello studio di fattibilità o del programma di assistenza tecnica IMPORTO MASSIMO DEL FINANZIAMENTO AGEVOLATO: Studi di fattibilità collegati ad investimenti commerciali: 100% del totale delle spese per un massimo di €100.000. Studi di fattibilità collegati ad investimenti produttivi: 100% del totale delle spese per un massimo di €200.000. Programmi di assistenza tecnica ad investimenti: 100% del totale complessivo delle spese per un massimo di €300.000
BENEFICIARIES: Italian companies of any type INITIATIVES THAT CAN BE FACILITATED: Pre-feasibility and feasibility studies connected to Italian investment abroad; Technical assistance programmes connected to Italian investment abroad; TYPE OF FACILITATION: Facilitated financing of forecast costs for the creation of the feasibility study or technical assistance programme MAXIMUM AMOUNT OF FACILITATED FINANCING: easibility studies connected to commercial investment: 100% of the total costs with a maximum of €100,000. Feasibility studies connected to production investment: 100% of the total costs with a maximum of €200,000. Programmes of technical assistance to investments: 100% of the overall total costs with a maximum of €300,000
DURATA DEL FINANZIAMENTO: 5 anni dalla stipula del contratto di finanziamento, comprensivi di un preammortamento di 2 anni dalla stipula del contratto di finanziamento. TASSO D’INTERESSE: Fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 15% del tasso di riferimento vigente alla data di delibera di concessione del finanziamento ma non inferiore allo 0,50%
DURATION OF FINANCING: 5 years from signature of the financing contract, including a pre-amortisement of 2 years from signature of the financing contract. RATE OF INTEREST: Fixed throughout the financing and 15% of the reference tax in force at the time of the decision to grant the financing but not less than 0.50%.
Finanziamenti agevolati per programmi di inserimento sui mercati esteri
Facilitated financing for programmes of inclusion in foreign markets
SOGGETTI BENEFICIARI: Imprese italiane in ogni loro forma CARATTERISTICHE: Finanziamenti a tasso agevolato per programmi aventi natura d’investimento, destinati a favorire la presenza stabile e duratura di imprese italiane in paesi extra-UE CONDIZIONI DEL FINANZIAMENTO: Il finanziamento copre al massimo l’85% delle spese previste dal programma, per un importo non superiore a quello consentito dal Regolamento Comunitario “de minimis” TASSO: Fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 15% del tasso di riferimento vigente alla data di delibera di concessione del finanziamento ma non inferiore allo 0,50% DURATA: Max 7 anni, compreso un pre-ammortamento di 2 anni ANTICIPO: Fino al 30% del finanziamento L’impresa italiana può realizzare il programma avente natura d’investimento tramite:
BENEFICIARIES: Italian companies of any type FEATURES: Financing at a facilitated rate for programmes of an investment nature, aimed at favouring the stable and lasting existence of Italian companies in non-EU countries CONDITIONS OF THE FINANCING: The financing covers a maximum of 85% of the costs forecast by the programme, for an amount not higher than that allowed by the ‘de minimis’ Community Regulation RATE: Fixed throughout the financing and 15% of the reference tax in force at the time of the decision to grant the financing but not less than 0.50% DURATION: Max 7 years, including a pre-amortisement of 2 years ADVANCE: Up to 30% of the financing The Italian company can create the programme of an investment nature through:
Una società partecipata locale; Un soggetto locale non partecipato con cui l’impresa italiana
local affiliate company; local entity which is not an affiliate with which the Italian
stipuli un contratto di collaborazione;
Una filiale diretta o ufficio di rappresentanza
company signs a co-operation contract;
direct branch or agency.
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Sostegno dei crediti all’esportazione
Support for export credit
CARATTERISTICHE: Contributi agli interessi e interventi di “stabilizzazione” per consentire alle imprese italiane di offrire agli acquirenti esteri di macchinari, impianti e relativi servizi, dilazioni di pagamento a condizioni competitive (credito fornitore-forfaiting, credito acquirente) Condizioni di pagamento a tassi allineati con quelli offerti dagli altri esportatori UE ed OCSE INIZIATIVE AGEVOLABILI: Esportazione di macchinari, impianti, servizi in tutti i Paesi IMPORTO FINANZIABILE: Massimo: 85% della fornitura (15% contanti) Non superiore al 100% del valore delle merci italiane
FEATURES: Contribution to interest and ‘stabilisation’ to allow the Italian company to offer foreign buyers of machinery, installations and relative services, payment by instalment at competitive conditions (supplier credit forfaiting, buyer credit) Conditions of payment at rates aligned with those offered by other EU and OECD exporters. INITIATIVES THAT CAN BE FACILITATED: Export of machinery, installations and services to all countries AMOUNT THAT CAN BE FINANCED: Maximum: 85% of the supply (15% cash) Not higher than 100% of the Italian goods value
Partecipazioni al capitale di imprese all’estero
Holdings in share capital abroad
FINALITÀ ED OBIETTIVI: Promuovere la partecipazione di imprese italiane in società o imprese all’estero MODALITÀ DI INTERVENTO: Partecipazione della SIMEST di norma fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere per una durata massima di 8 anni; L’acquisizione di quote di capitale di rischio può riguardare aziende di nuova costituzione o già costituite
AIMS AND OBJECTIVES: Promote the participation of Italian companies in foreign companies METHOD OF OPERATION: Participation of SIMEST normally up to 49% of the share capital of the foreign companies for a maximum of 8 years; The acquisition of quotas of risk capital can concern both new and already established companies.
Fondo di Venture Capital
Venture Capital fund
OBIETTIVO GENERALE: SIMEST + Fondo – fino al 49% del capitale della società estera non superiore al totale delle quote detenute dai soci italiani DURATA DELL’INTERVENTO: max. 8 anni e comunque non oltre i termini contenuti nel contratto relativo all’intervento SIMEST (L. 100/90) GARANZIE: per l’impegno al riacquisto delle quote di partecipazione del fondo non è richiesta l’assistenza di garanzie. L’intervento del fondo prevede una remunerazione pari a: piccole imprese: tasso BCE + spread 0,50%; medie imprese: tasso BCE + spread 0,75%; grandi imprese: tasso BCE + spread 1% con tasso minimo del 3,5%.
GENERAL AIM: SIMEST + Fund up to 49% of the capital of the foreign company not higher than the total of the quotas held by Italian partners DURATION OF THE OPERATION: max 8 years and, in any case, not longer than the terms in the contract relating to the SIMEST operation (L. 100/90) GUARANTEES: the assistance of guarantees is not required for the commitment to the repurchase of the shareholdings of the fund. The operation of the fund provides for remuneration at: small-sized enterprises: BCE tax + 0.50%; medium-sized enterprises: BCE tax + 0.75%; large-sized enterprises: BCE tax + 1.00%, with a minimum rate of 3.5%.
Agevolazioni per gli investimenti
Facilitations for investment
SOGGETTI BENEFICIARI: Imprese italiane che acquisiscono quote di capitale di rischio in società o imprese all’estero in Paesi diversi da quelli dell’UE, partecipate dalla SIMEST TIPOLOGIA DELL’AGEVOLAZIONE: Contributo agli interessi a fronte di un finanziamento bancario concesso all’impresa italiana da una banca operante in Italia CONTRIBUTO AGLI INTERESSI: Corrisposto direttamente alle imprese, pari al 50% del tasso di rife-
BENEFICIARIES: Italian companies acquiring holdings of risk capital in foreign companies in non-EU countries, with a SIMEST shareholding TYPE OF FACILITATION: Contribution to the interest for a bank loan granted to the Italian company by a bank operating in Italy CONTRIBUTION TO THE INTEREST: Paid directly to the companies, equal to 50% of the reference rate for
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rimento per il settore industriale (mese di giugno 2012 tasso 2,84%) DURATA DEL FINANZIAMENTO: Max 8 anni, incluso un periodo di preammortamento di durata massima di 36 mesi IMPORTO AGEVOLABILE DEL FINANZIAMENTO: Copre il 90% della quota di partecipazione dell’impresa italiana fino al 51% del capitale dell’impresa estera (extra U.E.)
the industrial sector (June 2012 rate = 2.84%). DURATION OF THE FINANCING: Max 8 years, including a pre-amortisement of a maximum of 36 months AMOUNT OF THE LOAN THAT CAN BE FACILITATED: Covers 90% of the shareholding of the Italian company up to 51% of the capital of the foreign company (non-EU).
Partecipazioni al capitale di imprese in ambito UE
Shareholdings in companies in the EU sphere
MODALITÀ DI INTERVENTO: Partecipazione di minoranza (fino al 49%) nel capitale sociale di società italiane e/o loro controllate in UE, compresa l’Italia, a condizioni di mercato: sviluppare investimenti produttivi sostenere i programmi di sviluppo tecnologico nelle aziende che investono in innovazione e ricerca
METHOD OF OPERATION: Minority shareholding (up to 49%) of the share capital of Italian companies and/or their EU subsidiaries, including in Italy, at market conditions: to develop production investment, to support technological development programmes in companies that invest in innovation and research.
Dall’idea al business – Come costruire il vostro progetto in Cina
From the idea to business – How to build your project in China
FASE ESPLORATIVA E DEFINIZIONE DEL PROGETTO: Finanziamento agevolato studio di fattibilità: Importo max 200.000 euro Durata 5 anni Tasso 0,50% Servizi di assistenza e consulenza finanziaria: Assistenza tecnica/legale/societaria Impostazione e montaggio progetto di investimento Analisi economico-finanziaria
EXPLORATION AND DEFINITION OF THE PROJECT: Facilitated financing for feasibility study: Max amount of Euro 200,000 Duration 5 years Rate of interest 0.50% Services of assistance and financial consultancy: Technical/legal/corporate assistance Set-up and assembly of investment project Economic-financial analysis
STRUTTURAZIONE FINANZIARIA DEL PROGETTO: Servizi di assistenza finanziaria Assistenza al funding del progetto
FINANCIAL STRUCTURING OF THE PROJECT: Financial assistance services Assistance to funding the project
CAPITALE DI RISCHIO:
RISK CAPITAL :
Partecipazione SIMEST L. 100/90
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Quota partner locale*
SIMEST participation L. 100/90
Quota SIMEST**
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Local partner’s quota* SIMEST quota**
Partecipazione Fondo VC
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Quota FONDO VC***
Participation of VC fund
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Quota VC FUND***
Riduzione interessi su finanziamento quota soci italiani
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Quota italiana (soci privati)
Reduction of interest on quota of financing of Italian partners
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Italian quota (private partners).
(*) può non essere presente (**) max 25% - max 8 anni (***) max 24%; SIMEST+FONDO max 49%
(*) can also not exist (**) max 25% - max 8 years (***) max 24%; SIMEST + FUND max 49%
PROGRAMMI DI FORMAZIONE PERSONALE LOCALE: Finanziamento agevolato formazione Importo max 300.000 euro Durata 5 anni Tasso 0,50%
PROGRAMMES FOR TRAINING LOCAL STAFF: Facilitated financing for training Max amount Euro 300,000 Duration 5 years Rate of interest 0.50%
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Vademecum per comprendere la Cina
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ppare ormai innegabile l’importanza del mercato cinese e della sua potenza economica. Ciononostante, l’atteggiamento del sistema italiano nei confronti della Cina negli ultimi venti e più anni è stato ambivalente. Forte è stata la spinta che le associazioni imprenditoriali hanno voluto imprimere al sistema per passare da un semplice atteggiamento d’import/export, che ha caratterizzato a lungo il nostro approccio, ad una ricerca di forme d’investimento diverse. Spesso, però, gli imprenditori italiani sono stati frenati dall’investire in questo Paese, perché è lontano e perché il tempo per raggiungere un livello accettabile di produzione è lunghissimo. Ma soprattutto sono stati spaventati dagli ostacoli (tanti) di un sistema il più delle volte sconosciuto. Per investire in Cina, infatti, oltre a conoscere i fondamentali economici e normativi, è necessaria una forte consapevolezza delle barriere culturali. Il mondo economico e sociale cinese è molto particolare, ed è indispensabile che un’azienda ne analizzi nel dettaglio i diversi aspetti e problemi.
GLI ASPETTI CULTURALI. Essi incidono sulla buona riuscita dell’impresa sotto molti punti. La Cina, infatti, dà grande peso agli aspetti gerarchici, così come forte è la considerazione dei ruoli. In Cina, in definitiva, la tradizione degli affari pone maggiormente l’accento sulle questioni di protocollo e sulle regole di comportamento. L’azienda che decide di proporsi a questo Paese deve esserne consapevole, per comprendere quali sono le “regole del gioco” della sua controparte. LE ISTITUZIONI. Se gli aspetti culturali sono la base per la conoscenza del Paese, gli aspetti istituzionali sono una variabile da non sottovalutare. Il mondo economico e commerciale cinese è ancora fittamente intrecciato al mondo della politica, di conseguenza i rapporti con i rappresentanti politici a più livelli, da quello locale a quello centrale, sono impossibili da evitare. Un secondo aspetto istituzionale che potrà presentare delle criticità è l’ambiente normativo: spesso in Cina le leggi sono poche, poco chiare e magari contraddittorie. Il clima legale, in effetti, è in progressivo miglioramento anche grazie agli impegni governativi in tal senso. Può accadere, però, che leggi e norme non siano adeguatamente pubblicizzate o che siano soggette a modifiche inattese. Purtroppo, in un ambiente istituzionale indiscutibilmente burocratizzato, dove la normativa è piuttosto vaga, grande è la facoltà d’interpretazione da parte delle autorità ad ogni livello. In questo clima d’incertezza, oltretutto, l’applicazione della norma può essere disomoge-
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SOLO SE SI CONOSCONO LA CULTURA E LE USANZE DI QUESTO POPOLO, SARÀ POSSIBILE AVVICINARSI CON SUCCESSO A QUESTO GRANDE MERCATO Informazioni tratte dal volume “Comprendere la Cina – Suggerimenti Pratici per Avvicinarsi al Mercato Cinese” di Flavio Ramella (ItalPlanet Edizioni)
nea nelle diverse parti della Cina. Queste differenze regionali vanno prese in attenta considerazione, soprattutto se si pensa di estendere la propria attività a livello nazionale. Insomma, la Cina è grande e varia, e presenta differenze tra Nord e Sud, tra città e campagna, tra le zone costiere e l’interno. È un errore pensare che la Cina sia Pechino o Shanghai o Canton: metropoli che in realtà costituiscono una specie di eccezione in questo Paese.
IL MERCATO. Il mercato cinese, quindi, non va valutato come il complesso di 1,3 miliardi di futuri consumatori, ma come un insieme disomogeneo di mercati regionali, ognuno con differenze significative. Quello cinese, oltretutto, è un mercato estremamente competitivo: qui si troverà la con-
correnza delle aziende di tutto il mondo, molte delle quali presenti in Cina già da tempo. Infine il mercato cinese è tuttora molto dinamico: i Cinesi sono consumatori “giovani”, che spesso non hanno sviluppato una fedeltà al prodotto, se non – forse – a grandi marchi internazionali.
S T R AT E G I E D I L U N G O T E R M I N E . Un’azienda che vuole avere a che fare con la Cina deve dunque tenere ben presente che il rapporto con questo Paese sarà un impegno importante, ambizioso e, sicuramente, a lungo termine. La strategia del “mordi e fuggi” è perdente. Nell’avvicinarsi al mercato cinese, quindi, le aziende devono avere ben chiaro qual è l’obiettivo che vogliono raggiungere e i tempi per ottenerlo, e non lasciarsi spaventare dai problemi che il Paese presenta, per quanto sia meglio esserne consapevoli. Se si sarà in grado di far capire alla propria controparte qual è il progetto che si presenta, quale la struttura dell’investimento e, soprattutto, quali vantaggi potranno avere tutte le parti coinvolte, allora sarà possibile ottenere permessi praticamente per tutto. I Cinesi, d’altronde, sono uomini d’affari che badano al sodo. Per loro, il rapporto che si crea con la controparte è tanto importante quanto il guadagno che stanno per fare.
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A Handbook to Understand China Only through the knowledge of this culture and its customs we can successfully approach this large market he importance of the Chinese market and its economic power is undeniable. Nevertheless, the attitude of the Italian system towards China over the last twenty years has been ambivalent. The entrepreneurial associations have always encouraged the system to leave the simple import/export relation to adopt different forms of investments. Italian entrepreneurs have often held back from investing in this country because it is so distant and the time needed to reach an acceptable production level is very long. They were especially afraid of the (many) hurdles of a partly unknown system. To invest in China, it is essential to be aware of the cultural barriers, besides knowing the essential elements of the local economy and jurisdiction. The Chinese economic and social world is very peculiar, and investors have to carry out a detailed analysis of its problems and aspects. CULTURAL ASPECTS. They play a consistent role in the success of the enterprise. China gives great importance to hierarchy and roles. In China the business tradition focuses more on protocol and behavior rules. The companies that decide to do business in China have to be aware of this fact, in order to understand the ‘rules of the game’ of its counterpart. INSTITUTIONS. Cultural aspects are the basics to understand the country, but also the institutional aspects play an essential role, not to be under evaluated. The Chinese economic and business world
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is still closely related to that of politics; as a consequence it is impossible to avoid relations with political representatives at several levels. A second institutional aspect that could be critical is the law system: laws in China are often few, not very clear and possibly contradictory. The legal environment is gradually improving thanks to actions undertaken by the government. Nevertheless it can happen that laws and rules are not sufficiently known or that they are subjected to unexpected modifications. Unfortunately, an institutional environment with a heavy bureaucracy and vague rules implies a very large option of interpreting the law by authorities at several levels. In this climate of uncertainty, the rule application can be different in different Chinese regions. Great attention should be paid to these regional differences, especially if you are
thinking of expanding your activity at the national level. China is large and heterogeneous, there are differences between North and South, city and countryside, coast and inland areas. You would make a mistake by thinking that China is Beijing, Shanghai or Canton: these metropolises actually are a kind of exception in the country. THE MARKET. The Chinese market – considering these facts – should not be considered as a global market with 1.3 billion of future consumers, but as a mix of heterogeneous regional markets, each with peculiar features. Furthermore, the Chinese market is very competitive: you will find competitors from all over the world and many of them can boast a consolidated presence in China. The Chinese market is still very dynamic: the Chinese are ‘young’ consumers who have not developed any brand fidelity yet, the sole exception could be represented perhaps by big international brands. LONG-TERM STRATEGIES. A company that intends to work with China should consider that the relation with this country will be demanding, ambitious and long term. Any ‘touch and go’ strategy would fail. When approaching the Chinese market, companies should clearly know their goals and the schedule to reach them, without getting scared of all the possible obstacles, even if it is better to be aware of them. If we are able to communicate to the counterpart our project, the investment structure and especially the advantages for the involved parties, it will be possible to obtain licenses for anything. The Chinese are businessmen who get straight to the point. They consider the relationship with their counterpart as important as their future profits.
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TM Ne agenzia di stampa diretta da Paolo Mazzanti specializzata nella realizzazione di video notizie www.tmnews.it TM News press agency directed by Paolo Mazzanti, specialized in video news www.tmnews.it
TM News produce un notiziario multimediale generale in lingua italiana sette giorni alla settimana ed è distribuito via satellite, via Internet e su linea dedicata. Le video notizie, vengono inviate in abbonamento alle tv – dalla Rai a LA7, fino a molte tv locali – e ai maggiori portali italiani – da Tiscali a Virgilio, da Repubblica alla Stampa, al Sole 24 Ore – che le utilizzano nei loro notiziari. LE VIDEO NOTIZIE DI TM NEWS TM News, forte dei suoi 70 giornalisti e tecnici e della sua rete di corrispondenti nazionali e internazionali produce un notiziario quotidiano di circa 800 notizie ed è inoltre specializzata nella realizzazione di video notizie, produce una media di 30/35 video news al giorno, 7 giorni su 7. TM News ha firmato un accordo di licenza per l’utilizzo dei video dell’agenzia France Press e di CNN. Queste intese consentono a TM News di ampliare l’offerta dei servizi multimediali e, contemporaneamente, di aumentare la produzione del proprio notiziario relativamente al settore “internazionale” su argomenti riguardanti principalmente la politica, l’economia, la finanza e la cronaca. TM News si rivolge ai portali di enti e grandi organizzazioni per offrire anche un qualificata produzione. Per questo abbiamo una piattaforma destinata alle televisioni locali per diffondere loro video notizie gratuite e prodotte in collaborazione con Regioni, enti e organizzazioni che sono interessate a far circolare sul territorio le proprie informazioni. Lo stesso avviene per Associazioni, imprese ed enti ai quali offriamo la possibilità di realizzare video notizie e/o video inchieste di loro interesse, da inserire nei loro siti internet e, più generale, nel circuito di tv e portali nostri abbonati. Si possono realizzare video notizie per singoli eventi (congressi, convegni, manifestazioni, inaugurazioni), oppure prevedere la realizzazione di una serie di video notizie per periodi di sei mesi o un anno. CON TM NEWS SEI SEMPRE NELLA “RETE”
TM News produces a general multimedia news program in Italian seven days a week, which is distributed via satellite, Internet and a dedicated line. The video news is sent to the subscribing TV stations – Rai and LA7, as well as many local stations – and to the main Italian portals – from Tiscali to Virgilio, from Repubblica to La Stampa and Sole 24 Ore – who use them for their news programs. The VIDeO NeWS by TM NeWS TM News, with its 70 journalists and technicians and its network of national and international correspondents, produces a daily news program with around 800 news articles and is specialized in video news, realizing about 30/35 video news articles a day, 7 days a week. TM News signed a license agreement for the use of the videos made by the agency France Press and by CNN. These agreements enable TM News to widen its offer of multimedia services and, at the same time, to develop the size of its news program in the ‘international’ section, especially on the following topics: politics, economy, finance and local news. TM News addresses to portals of large institutions and organizations to offer a qualified production. For this reason we have a platform especially designed for local TV stations, which can broadcast free video news that are produced in collaboration with the Regions, associations and organizations that are interested in the diffusion of their information throughout the territory. The same is performed for associations, enterprises and organizations, which are offered the chance to produce video news and/or video reports to be uploaded on their websites, and more in general, to be broadcast through the channels and portals of our subscribers. We can make video news articles for single events (congresses, meetings, demonstrations, opening ceremonies) or a series of video news which extends for a period of six months or one year. WITh TM NeWS yOu ARe ALWAyS IN The NeTWORK
www.tmnews.it Redazione: Via di Santa Maria in Via, 6 – Roma tel. 06-6953.91 – fax 06-6953.9522 La sede centrale TM News di Roma è affiancata da una redazione a Milano.
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promosso da
Identità e sostenibilità, pilastri del design brasiliano
Editoriale di LUIZ HENRIQUE PEREIRA DA FONSECA Console Generale del Brasile a Milano
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O Brasil traz a Milão seu design diversificado, criativo e moderno design brasileiro contemporâneo, recentemente exposto durante a 51ª edição do Salão do Móvel, em Milão, bem revela como é o Brasil de hoje, um país diversificado, criativo, em pleno progresso social e econômico, que se preocupa com a sustentabilidade ecológica. Dentre os vários trabalhos apresentados em Milão, caberia destacar os móveis e objetos customizados com renda do Nordeste da mostra Renda-se ao Brasil; a poltrona Marajó, de Carlos Alcantarino, que explora os motivos típicos da cerâmica marajoara do Pará; a curiosa cadeira dobrável Tamanduá, desenhada por Ado Azevedo, que retrata o homônimo animal do cerrado brasileiro e é composta por madeira certificada e encosto à base de couro de peixe; a poltrona Pantosh, de Leonardo Lattavo e Pedro Moog, projeto da série Viralata, cujos produtos nascem do cruzamento de diversas influências, em uma referência à miscigenação que deu forma e cor ao Brasil, além das obras do projeto Raízes, com foco na cultura indígena brasileira. Ainda muito emblemática do momento atual brasileiro foi a mostra Renda da Floresta, promovida pelo Estado do Acre, um dos que mais se têm destacado na luta pela conservação da floresta, combinando o uso sustentável dos recursos naturais à geração de riqueza e inclusão social de famílias da Amazônia Brasileira, a partir de práticas de manejo florestal comunitário. A aspiração do Governo acreano é a de agregar valor à sua produção, por meio de parcerias e joint ventures que permitam a incorporação de know-how e tecnologia para o desenvolvimento da indústria moveleira. Vale lembrar que a Zona de Processamento de Exportações do Acre tem localização estratégica, pela facilidade de acesso ao Oceano Pacífico, considerado o grande canal de negócios do século XXI, e que torna mais econômico nosso comércio com a costa leste dos E.U.A e com os países asiáticos. Os processos criativos do design refletem a nova percepção econômica e cultural do País e, de certa forma, nos contam a história de um Brasil contemporâneo preocupado com a sustentabilidade ambiental e o progresso social. Um Brasil que, pelo uso espontâneo, exuberante e irreverente de cores, texturas e materiais inusitados, conseguiu dar uma expressão estética à identidade múltipla de sua formação étnica, surpreendendo e quebrando paradigmas. Como diria E. Zola, “a arte é a natureza vista através de um temperamento”, e o Brasil, com seu otimismo, sua alegria e solidariedade, apresentase hoje como um país que, como afirma a Presidenta Dilma Roussef, “combina a redução efetiva das desigualdades sociais com sua inserção como uma potência ambiental, econômica e cultural. Um país capaz de escolher seu rumo e de construir seu futuro com o esforço e o talento de todos os seus cidadãos”.
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Il Brasile ha portato a Milano il suo design diversificato, creativo e moderno l design contemporaneo brasiliano, recentemente esposto durante la 51ª edizione del Salone del Mobile, a Milano, ci rivela come il Brasile è oggi: un Paese diversificato, creativo, in pieno progresso sociale ed economico, attento alla sostenibilità ecologica. Tra i vari lavori presentati a Milano, è opportuno evidenziare i mobili e gli oggetti personalizzati con il pizzo del Nord-Est, esposti nella mostra Renda-se ao Brasil; la poltrona Marajó, di Carlos Alcantarino, che esprime i motivi tipici della ceramica marajoara del Pará; la curiosa sedia pieghevole Tamanduá, disegnata da Ado Azevedo, che ritrae l’animale omonimo del “cerrado” brasiliano, è composta da legno certificato e schienale costituito da pelle di pesce, la poltrona Pantosh, di Leonardo e Lattavo e Pedro Moog, progetto della serie Viralata, i cui prodotti nascono dall’incrocio di diverse influenze, con riferimento al miscuglio che ha dato forma e colore al Brasile; oltre alle opere del progetto Raízes, concentrato sulla cultura indigena brasiliana. Altrettanto emblematica del momento brasiliano, è stata la mostra Renda da Foresta, promossa dallo Stato dell’Acre, uno degli stati che più si è distinto nella lotta per la tutela delle foreste, unendo l’uso sostenibile delle risorse naturali alla creazione di ricchezza ed inclusione sociale delle famiglie dell’Amazzonia brasiliana, a partire dalle pratiche di gestione comunitaria della foresta. L’aspirazione del Governo dell’Acre è aggiungere valore alle loro produzioni, attraverso partnership e joint venture che permettano l’integrazione tra know-how e tecnologia per lo sviluppo dell’industria del mobile. Vale la pena ricordare che la Zona Franca dell’Acre ha una posizione strategica, per la facilità di accesso stradale all’Oceano Pacifico, considerato il grande canale per il business del XXI secolo, e che rende più vantaggioso il nostro commercio con la costa orientale degli Stati Uniti e con i Paesi asiatici. I processi creativi del design riflettono la nuova percezione economica e culturale del Paese e, in un certo senso, ci raccontano la storia di un Brasile contemporaneo attento alla sostenibilità ambientale e al progresso sociale. Un Brasile che, mediante l’uso spontaneo, esuberante e irriverente di colori, forme e materiali inusuali, è riuscito a dare un’espressione estetica alla molteplice identità della sua formazione etnica, sorprendendo e rompendo paradigmi. Come direbbe E. Zola, “l’arte è la natura vista attraverso un temperamento”, e il Brasile, con il suo ottimismo, la sua allegria e solidarietà, si presenta oggi come un Paese che, come afferma la presidente Dilma Roussef, “unisce la riduzione effettiva delle disuguaglianze sociali alla sua ascesa come una potenza ambientale, economica e culturale. Un Paese capace di scegliere il suo corso e costruire il suo futuro con lo sforzo e il talento di tutti i suoi cittadini”.
Identidade e sustentabilidade, pilares do design brasileiro
Cônsul-Geral do Brasil em Milão
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Italcam presenta libro sull’internazionalizzazione OBIETTIVO: FAR MEGLIO CONOSCERE LE RELAZIONE BILATERALI BRASILE-ITALIA
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a Camera Italo-Brasiliana del Commercio, Industria e Agricoltura (Italcam), ha realizzato il libro “Internazionalizzazione: Strategia di crescita e sviluppo sostenibile di imprese italiane e brasiliane”, nato dalla collaborazione tra l’Italcam e l’Università Mackenzie di San Paolo.
Gli autori – il Segretario Generale della Camera, Francesco Paternò, e il Prof. Helio Cosentino – hanno preso spunto dall’attuale situazione di forte crescita del Brasile e dalla volontà di stringere più strette relazioni con l’Italia per la creazione e lo sviluppo di nuove opportunità d’affari. Per far meglio comprendere le relazioni commerciali tra Brasile e Italia, il libro è stato suddiviso in tre grandi sezioni: la prima relativa al rapporto tra i giovani brasiliani, di discendenza italiana e non, e la potenziale sinergia con la cultura italiana e la possibilità di sviluppare relazioni commerciali; la seconda inerente le problematiche relative all’internazionalizzazione del business come strategia per la crescita e lo sviluppo di imprese bilaterali; la terza, infine, esamina l’influenza sugli affari e sulle strategie delle imprese italo-brasiliane del brand “Italia” e come esso viene percepito ed accolto dai giovani consumatori. Il libro, disponibile sul sito Italcam, è stato presentato lo scorso 9 maggio, in occasione di un seminario tenutosi presso l’Università Mackenzie, alla presenza di oltre 900 studenti, nell’ambito della tradizionale “Settimana dell’Amministrazione, Economia e Contabilità”.
Italcam apresenta livro sobre internacionalização Objetivo: compreender melhor as relações bilaterais Brasil-Itália Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio, Indústria e Agricultura (Italcam) publicou o livro “Internacionalização: Estratégia de crescimento e desenvolvimento sustentável de empresas italianas e brasileiras”, fruto da colaboração entre a Italcam e a Universidade Mackenzie de São Paulo. Os autores – o secretário geral, Francesco Paternò, e o prof. Helio Cosentino – basearam-se na atual situação de grande desenvolvimento do Brasil e na bus-
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CAMERA ITALO-BRASILIANA DI COMMERCIO, INDUSTRIA E AGRICOLTURA Av. São Luiz, 50 – 16º andar – Cj. 161 ABC Centro – 01046-926 – São Paulo/SP Tel +55 11 3123 2770 Fax +55 11 3123 2771 italcam@italcam.com.br www.italcam.com.br
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ca de uma relação cada vez mais forte com a Itália, na constituição e desenvolvimento de negócios. Para compreender melhor as relações comerciais entre Brasil e Itália, o livro foi dividido em três partes. A primeira é relativa às relações dos jovens brasileiros, de descendência italiana e não, diante da potencial sinergia com a cultura italiana e da possibilidade de desenvolver relações comerciais. A segunda analisa os problemas relacionados à internacionalização dos negócios como estratégia para o crescimento e desenvolvimento de empresas bilaterais. A tercira examina a influência nos negócios e nas estratégias das empresas ítalo-brasileiras da marca “Itália” e como é percebido e aceito pelos jovens consumidores. O livro, disponível no site da Italcam, foi apresentado e divulgado no dia 9 de maio, durante um seminário realizado na Universidade Mackenzie, na presença de mais de 900 estudantes, no âmbito do tradicional encontro “Semana de Administração, Economia e Contabilidade”.
Nuova partnership per portare le aziende italiane nel RS L’INTESA È STATA STRETTA TRA LA CCIE DEL RIO GRANDE DO SUL ED IL GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI
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uova partnership tra la Camera di Commercio Italiana Rio Grande do Sul-Brasile ed il gruppo Giovani Imprenditori, coordinato da Stephania Puton, dell’azienda Jogue no Mundo. Obiettivo: sviluppare l’interesse delle aziende italiane per il territorio ed il mercato brasiliano, che attualmente gioca un ruolo da protagonista e di forte attrazione a livello mondiale. Le aziende italiane presenti in Brasile
Nova parceria para trazer as empresas italianas no RS O acordo foi estabelecido entre a CCIE do Rio Grande do Sul e o grupo de Jovens Empresários nova parceria entre a Câmara de Comércio Italiana Rio Grande do Sul-Brasil e o grupo Jovens Empresários, coordenado por Stephania Puton, da empresa Jogue no Mundo, busca desenvolver o interesse das empresas italianas pelo território e mercado brasileiro, que, atualmente, está em evidência mundial devido aos fatores econômicos atraentes. As empresas italianas presentes no Brasil atuam em diversos setores e vem ao País com o intuito de buscar parcerias e representações comerciais. No primeiro encontro, a CCIRS apresentou aos empresários italianos um panorama dos aspectos socioeconômicos do Estado do
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operano in diversi settori e vengono nel Paese con l’obiettivo di stabilire partnership e cercare rappresentanze commerciali. Nel primo incontro, la CCIRS ha presentato agli imprenditori italiani un panorama degli aspetti socio-economici dello Stato del Rio Grande do Sul, che include il nuovo programma di incentivi statali e la sua “Sala dell’Investitore” (spazio creato per coordinare azioni di investimento nel RS). Il progetto, che ha avuto inizio nel maggio 2012, vuole rendere più solida la collaborazione tra le due economie e contribuire allo sviluppo dello Stato del Rio Grande do Sul attraverso la creazione di nuovi partenariati, con conseguenti benefici per entrambi i Paesi. Le aziende che vogliono partecipare al progetto in cerca di accordi bilaterali, possono contattare la CCIRS tramite l’e-mail ascon@ccirs.com.br.
Rio Grande do Sul que inclui o novo programa de incentivos estaduais e a sua “Sala do Investidor” (espaço criado para coordenar as ações de investimento no RS). O projeto, que teve início em maio de 2012, busca consolidar a colaboração entre as duas economias e contribuir no desenvolvimento do Estado do Rio Grande do Sul com a criação de novas parcerias e benefícios para ambos países. As empresas interessadas em participar do projeto visando encontros bilaterais podem entrar em contato com a CCIRS através do e-mail ascon@ccirs.com.br.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA RIO GRANDE DO SUL Porto Alegre – RS Tel. +55.51.32754555 informa@ccirs.com.br ascon@ccirs.com.br
Expovinis 2012: presenza record di aziende italiane LA CCIE DI RIO DE JANEIRO HA ORGANIZZATO L’INIZIATIVA, CHE HA RIUNITO 76 IMPRESE DEL SETTORE VINICOLO
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e imprese italiane hanno avuto un posto d’onore alla 16 a edizione di Expovinis, salone internazionale del vino di San Paolo, svoltosi dal 24 al 26 aprile scorsi. Lo spazio espositivo di 665 metri quadri, organizzato dalla Camera ItaloBrasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro, ha riunito gli stand di ben 76 imprese vinicole provenienti da diverse regioni italiane – Sicilia, Campania, Piemonte, Toscana, Sardegna, Puglia, Calabria, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Veneto, Abruzzo, Lombardia, Basilicata e Friuli – le quali hanno esposto il meglio della loro produzione. All’interno dello Spazio Italia, diverse attività, tra cui due seminari, uno combinato ad una degustazione speciale di vino pugliese, e un altro dedicato all’olio calabrese, settore di interesse in costan-
te crescita in Brasile. “Nel 2011 l’Italia è ritornata ad essere il maggior produttore di vini al mondo, superando la Francia”, ha commentato Basilio Catrini, Direttore della Camera ItaloBrasiliana di Rio de Janeiro e responsabile dell’organizzazione di questa manifestazione. “La fase di crescita che sta vivendo l’economia brasiliana ha risvegliato un forte interesse nei confronti del nostro mercato, ragion per cui siamo intenzionati a cercare ulteriori spazi e ad allargare le prospettive per rispondere ad una possibile, futura, grande domanda”. L’evento ha inoltre rappresentato un u
Expovinis 2012: record de presença empresarial italiana CCIE do Rio de Janeiro organizou a iniciativa, que reuniu 76 empresas do setor vinícola s empresas italianas foram destaque da 16ª edição da Expovinis, de 24 a 26 de abril, em São Paulo. O espaço expositivo, de 665 m2, foi organizado pela Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio e Indústria do Rio de Janeiro e reuniu os estandes de 76 produtores vinícolas provenientes de diversas regiões italianas – Sicília, Campania, Piemonte, Toscana, Sardenha, Puglia, Calábria, Emília-Romanha, Marche, Úmbria, Vêneto, Abruzzo, Lombardia, Basilicata e Friuli – as quais apresentaram o melhor de suas produções. Dentro do “Spazio Italia” ocorreram diversas ativi-
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dades, entre eles dois seminários, um deles combinado com uma degustação especial de vinhos da Puglia e outro dedicado ao azeite calabrês, um setor de interesse em constante crescimento no Brasil.
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CAMERA ITALO-BRASILIANA DI COMERCIO E INDUSTRIA DI RIO DE JANEIRO Av. Graça Aranha, 1/6º andar 20030-002 – Rio de Janeiro – RJ Tel: +55.21.22629141 – Fax: +55.21.22622998 info@camaraitaliana.com.br www.camaraitaliana.com.br
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u importante momento di visibilità per promuovere e divulgare il marchio “Ospitalità Italiana”, ideato e realizzato da Unioncamere, Isnart e Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE). Rio de Janeiro conta già 13 ristoranti certificati, e altri 18 in fase di certificazione.
Fare business tra Belluno e Santa Catarina LO STATO BRASILIANO HA RICEVUTO UNA DELEGAZIONE DI IMPRENDITORI VENETI
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irca 10 aziende italiane che operano nei settori dell’automazione industriale, medico, alimentare, costruzioni, illuminazione, energia rinnovabile, sono state a Florianópolis tra il 29 aprile e il 1° maggio, per prendere parte ad incontri con imprenditori dello Stato brasiliano di Santa Catarina. Il programma della missione comprendeva un workshop di presentazione del gruppo dei giovani imprenditori italiani della Provincia di Belluno e della Regione Veneto, visite ad associazioni di categoria, showroom, centri tecnologici ed incontri B2B con aziende locali. Nell’occasione sono stati presentati i principali progetti di lavoro delle associazioni imprenditoriali dei due territori, mirati alla creazione di opportunità, produttive e commerciali, per i giovani imprenditori. Tra i temi trattati, l’internazionalizzazione e lo sviluppo delle relazioni tra Santa Catarina (in cui forte è la presenza di discendenti della regione triveneta) e il Veneto, con un particolare focus sui possibili investimenti nei settori agroalimentare, meccanico, ottico, dell’edilizia e dei servizi.
I rappresentanti istituzionali del sistema industriale e commerciale di Santa Catarina hanno presentato alla delegazione italiana le caratteristiche dello Stato, i settori industriali, le possibilità di investimento e le relative agevolazioni. L’iniziativa è stata promossa ed organizzata dalla Camera Italiana di Commercio e Industria di Santa Catarina in partnership con l’Associazione Commerciale ed Industriale di Florianópolis (ACIF).
Fazer negócios entre Belluno e Santa Catarina u
“Em 2011, a Itália voltou a ser a maior produtora de vinhos no mundo, superando a França”, afirma o diretor da Câmera Ítalo-Brasileira do Rio de Janeiro e organizador do evento, Basilio Catrini. “A crescente economia brasileira novamente se interessa pelo nosso mercado, razão pela qual devemos procurar mais espaços e ampliar as perspectivas para atender a uma possível futura grande demanda”. O evento também representou um momento importante de visibilidade para promover e divulgar a marca “Ospitalità Italiana”, um selo de qualidade idealizado pela Unioncamere (União das Câmaras de Comércio Italianas), Isnart e Câmaras de Comércio Italianas no Exterior (CCIE). Rio de Janeiro já conta com 13 locais reconhecidos e outros 18 em fase de certificação.
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Estado brasileiro recebeu uma delegação de empresários italianos erca de 10 empresas italianas que atuam no setor de automação industrial, médico, alimentar, construção, iluminação e energia renovável, estiveram em Florianópolis, entre 29 de abril e 1° de maio, para participar de reuniões com empresários do Estado de Santa Catarina. O programa da missão incluiu uma apresentação do grupo de jovens empresários italianos da província de Belluno e da Região Vêneto, visitas a associações comerciais, salas de exposições, centros de tecnologia e encontros B2B com empresas locais. Na ocasião, foram apresentados os principais projetos de trabalho das associações empresariais dos dois territórios, visando criar oportunidades de produção e vendas, para jovens empresários. Entre os temas abordados, a internacionalização e o desenvolvimento das relações entre Santa Catarina
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(onde é forte a presença de descendentes da região Triveneto) e do Vêneto, com um foco particular sobre possíveis investimentos no agroalimentar, mecânico, ótico, de construção civil e serviços. Os representantes institucionais do sistema industrial e comercial de Santa Catarina apresentaram para a delegação italiana as características do Estado, o setor industrial, as oportunidades de investimento e instalações conexas. A iniciativa foi promovida e organizada pela Câmara Italiana de Comércio e Indústria de Santa Catarina em parceria com a Associação Comercial e Industrial de Florianópolis (ACIF).
CAMERA ITALIANA DI COMMERCIO E INDUSTRIA DI SANTA CATARINA Avenida Rio Branco, 404 Centro Executivo Planel Towers, sala 505, Torre II 88015-200 Florianópolis SC - Tel: +55.48.3027.2710 info@brasitaly.org - www.brasitaly.org
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UN MONDO BRAZIL PLANET, DI OPPORTUNITÀ ASSOCIAZIONE PER LA PER IL TUO BUSINESS L’Associazione BRAZIL Planet offre servizi mirati ad agevolare l’inserimento dell’imprenditoria nei mercati italiano e brasiliano, facilitando la creazione di rapporti economici, scambi commerciali, flussi di investimenti e culturali tra il Brasile, l’Italia ed i Paesi dell’Unione Europea. In quanto associazione, BRAZIL Planet offre servizi prevalentemente orientati ai soci; tuttavia, su richiesta e con preventivo gratuito, fornisce servizi generali anche per i non soci.
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BRAZIL PLANET, ASSOCIAÇÃO PARA A PROMOÇÃO DAS RELAÇÕES ITÁLIA-BRASIL A Associação BRAZIL Planet propõe-se a promover as relações entre Itália e Brasil, informando sobre o crescimento contínuo que o Brasil exerce no contexto internacional, em colaboração com todos aqueles que já operam nas relações ítalo-brasileiras. BRAZIL Planet é uma associação de operadores e empresas italianas e brasileiras, livre e eletiva, apolítica e sem fins lucrativos. BRAZIL Planet opera em sintonia com as autoridades diplomáticas italianas e brasileiras, como o ICE, a Promos e as Câmaras de Comércio Italianas no Brasil para coordenar e realizar programas de interesse comum. BRAZIL Planet possui sede em Milão e representação em São Paulo, Goiás, Palermo e Roma; em breve é prevista a abertura de uma sede em Brasília.
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MATO GROSSO DO SUL
A SAN PAOLO, IL GOVERNATORE DELLO STATO, ANDRÉ PUCCINELLI, HA PRESENTATO LE POTENZIALITÀ DELL’ECONOMIA LOCALE, CON FOCUS SUGLI SCAMBI ECONOMICI CON L’ITALIA di Domenico Calabria, Rappresentante Onorario del Governo del Mato Grosso do Sul
Il Mato Grosso do Sul al Forum Economico Brasile-Italia Mato Grosso do Sul no Fórum Econômico Brasil-Itália Em São Paulo, o governador do estado, André Puccinelli, apresentou as potencialidades da economia local, com foco no intercâmbio econômico com a Itália Da sin., Massimo D’Aiuto, Alberto Drudi, Riccardo Monti, André Puccinelli e il Sottosegretario Marta Dassù.
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l Mato Grosso do Sul parla italiano quando si tratta di cercare e offrire opportunità di scambi economici e di investimenti. A San Paolo, in occasione del Forum Economico Brasile-Italia promosso nell’ambito della missione imprenditoriale italiana in Brasile, lo Stato ha ricoperto un ruolo da protagonista, per illustrare alla folta platea di operatori i settori più interessanti dell’economia locale e gli incentivi messi a disposizione dal Governo. In italiano, il Governatore André Puccinelli ha presentato un panorama attuale e le prospettive concrete che le aziende di tutte le dimensioni potranno trovare nel Mato Grosso do Sul. Puccinelli ha mostrato agli imprenditori e alle autorità la situazione dello Stato sia in termini di logistica – strade, ferrovie e idrovie – sia dal punto di vista socio-economico, mettendo in evidenza le aree in via di sviluppo, i progetti di miglioramento già eseguiti o in corso di realizzazione. Puccinelli ha citato le iniziative, gli incentivi e le possibilità di partnership volti a diffondere e sostenere la diversificazione industriale del Mato Grosso do Sul. In particolare, alcune aree hanno già registrato importanti progressi: la produzione di carne e grano, per esem-
pio, che fornirà le nuove industrie di carta e cellulosa, di zucchero e di energie rinnovabili. “Noi forniamo rilevanti incentivi per la produzione di etanolo, zucchero ed energia. Allo stato attuale, contiamo 24 aziende che operano in loco e 12 in fase di studio”. Il Governatore ha inoltre evidenziato l’impegno verso l’ambiente, come testimoniano la ZEE – Zonizzazione Ecologica ed Economica (strumento privilegiato per rendere possibile la transizione verso un modello di sviluppo sostenibile) e la realizzazione di alcuni progetti che coniugano sviluppo e tutela ambientale, tra cui il principale è l’Acquario del Pantanal. La delegazione italiana ha inoltre potuto conoscere le opportunità offerte dal settore agricolo, i progressi nell’industrializzazione dei settori della carne e della lavorazione della pelle, e alcuni grandi progetti industriali, come la fabbrica di fertilizzanti della Petrobras. Un’altra opportunità di investimento è aperta ai partner interessati a piccole centrali idroelettriche. Per quanto riguarda gli incentivi fiscali, il Governatore del Mato Grosso do Sul ha ricordato il Programma MS Imprenditore, realizzato in partnership con i comuni. “Si può arrivare fino al 90% di detrazioni per un’industria specializzata in un certo tipo di prodotto che non dispone ancora di produzione similare”, ha detto.
GOVERNO DO ESTADO DE MATO GROSSO DO SUL Ufficio di Rappresentanza in Italia Via Ugo Foscolo, 4 – 20121 Milano Tel: +39 02 3657.1696 – +39 02 3657.1756 ms.gov@italplanet.it – http://www.italplanet.it
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ato Grosso do Sul fala italiano quando o assunto é busca e oferta de oportunidades para intercâmbio econômico e investimento. Em São Paulo, durante o Fórum Econômico Brasil-Itália, no âmbito da missão empresarial italiana ao Brasil, o estado foi destaque ao mostrar os novos segmentos da economia local e os incentivos disponibilizados pelo governo. Em italiano, o governador André Puccinelli apresentou o panorama atual e as perspectivas concretas que empresas de todos os portes vão encontrar em Mato Grosso do Sul. Puccinelli mostrou aos empresários e autoridades a situação do estado em termos de logística (rodovias, ferrovias e hidrovias) e o perfil socioeconômico, destacando as áreas em desenvolvimento, os projetos de melhoria já concretizados ou em realização. Puccinelli citou as iniciativas, incentivos e as possibilidades de parcerias que visam promover e apoiar a diversificação industrial de Mato Grosso do Sul. Em particular, algumas áreas mostram já importantes progressos: a produção de carne e grão, por exemplo, abastecerá as novas indústrias de papel e celulose, açúcar e energia renovável. “Damos um incentivo grande à produção de etanol, açúcar e energia. Hoje temos 24 empresas funcionando e 12 em estudo”. O governador também destacou o cuidado ambiental, como o Zoneamento Ecológico-econômico e a realização de projetos que aliam desenvolvimento e conservação, sendo o principal deles o Aquário do Pantanal. A delegação italiana também pode conhecer as oportunidades do setor agrícola, os progressos na industrialização da carne e aproveitamento do couro, e alguns grandes projetos industriais como a fábrica de fertilizantes da Petrobras. Outra oportunidade de investimentos está aberta a parceiros interessados em PCHs (Pequenas Centrais Hidrelétricas). Em relação aos incentivos fiscais, o governador de Mato Grosso do Sul lembrou o Programa MS Empreendedor, realizado em parceria com as prefeituras. “Pode chegar a até 90% de insenções para indústria de determinado produto que ainda não tenha nenhum similar”, explicou.
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TAM AIRLINES
NUOVE POSSIBILITÀ PER I PASSEGGERI DELLA PIÙ GRANDE COMPAGNIA AEREA BRASILIANA GRAZIE ALL’ESPANSIONE DELL’ACCORDO DI CODESHARE CON AIR CHINA
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AM Airlines non ferma la sua espansione in Asia: dopo un ufficio commerciale ad Honk Kong, management a Pechino, Shanghai e Tokyo, rappresentanze commerciali in Sud Corea, India, Tailandia e Taiwan, è ora la volta dell’espansione dell’accordo di codeshare con Air China. A partire da maggio infatti, i passeggeri che desiderano viaggiare dal Brasile verso la Cina (e viceversa), hanno a loro disposizione una possibilità più veloce e comoda. Con l’espansione dell’accordo di codeshare tra TAM Airlines e Air China, è ora possibile fare scalo presso l’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, dove un volo operato dalla compagnia cinese porterà i passeggeri di TAM fino a Pechino. Un volo giornaliero che parte da San Paolo per Parigi e un altro volo che decolla cinque giorni alla settimana (fatta eccezione per il mercoledì e per il sabato) dall’aeroporto di Rio de Janeiro verso la capitale francese, attualmente già operativi. Invertendo la rotta, invece, il collegamento tra Europa e Asia è garantito da un volo quotidiano che parte da Pechino per Parigi con destinazione finale San Paolo mentre, per arrivare a Rio de Janeiro, la partenza è prevista dal-
TAM Airlines sempre più presente in Asia la capitale cinese cinque volte alla settimana, tranne giovedì e domenica. Il nuovo accordo, che amplia quello già attivo tra le compagnie siglato nell’agosto del 2009, ha lo scopo di espandere la presenza di TAM Airlines nel
continente asiatico. E non è tutto. Per essere presente anche in Giappone, TAM si avvale infatti di accordi con ANA-All Nippon Airways, che permettono ai passeggeri di viaggiare dal Brasile via Tokyo.
TAM Airlines está cada vez mais presente na Ásia Passageiros da maior companhia aérea brasileira contam com novas opções de voos, graças à expansão do acordo de codeshare com a Air China TAM Airlines acaba de ampliar sua presença na Ásia: além de possuir um escritório comercial em Hong Kong, gerências em Pequim, Xangai e Tóquio, representações comerciais na Coreia do Sul, na Índia, na Tailândia e em Taiwan, agora é a vez da expansão do codeshare com a Air China. Desde maio, os passageiros que desejam viajar de e para a China têm à disposição uma opção de voo ainda mais rápido e confortável. Com a ampliação do acordo de codeshare entre a TAM Airlines e a Air China, é possível fazer conexão em Paris, no
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aeroporto Charles de Gaulle, seguindo viagem até Pequim em voos da companhia chinesa. Os clientes têm à sua disposição uma frequência diária partindo de São Paulo/Guarulhos para Paris e mais cinco voos semanais com origem no aeroporto do Rio de Janeiro/Galeão destinados à capital francesa (exceto às quartas-feiras e sábados). No sentido inverso, a ligação entre a Europa e a Ásia é atendida por um voo diário que parte de Pequim para Paris, com destino final em São Paulo; para o Rio de Janeiro, a partida da capital chinesa ocorre cinco vezes por semana (exceto quinta-feira e domingo). O novo acordo entre as companhias, que amplia o codeshare disponível desde agosto de 2009, está alinhado aos objetivos de expansão da TAM Airlines no continente asiático. Vale ressaltar ainda que a TAM também está presente no Japão, por meio de voos compartilhados com a ANA (All Nippon Airways), oferecendo aos clientes a possibilidade de chegar ao continente asiático pelo aeroporto de Tóquio.
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MADE IN ITALY Il Ministro Clini durante il suo intervento a San Paolo.
Bioetanol italiano para o Brasil O grupo Mossi & Ghisolfi está construindo a primeira usina para a produção de bioetanol de segunda geração. Presente na assinatura do acordo, o Ministro Corrado Clini urante a missão do sistema italiano no Brasil, realizada no final de maio, foi assinado, em São Paulo, o acordo entre a brasileira GraalBio Investimentos SA e o Grupo Mossi & Ghisolfi, por meio de sua controlada Beta Renewables, para construir a primeira planta industrial no Brasil destinada à produção de bioetanol de segunda geração, ou seja, derivado de resíduos agrícolas ou de culturas não destinadas à produção de alimentos. Presente na cerimônia de assinatura o Ministro italiano do Meio Ambiente, Corrado Clini, que também é presidente da Global Bioenergy Partnership, uma iniciativa do Grupo G8+5 para a promoção da produção e da utilização sustentável da bioenergia, da qual participam 18 países. A construção da usina começará na metade do ano, em Maceió, no estado de Alagoas, e será realizada pela Chemtex, uma empresa de engenharia do Grupo Mossi & Ghisolfi especializada em projetos e realização de centros industriais no setor petroquímico, química, fibras, energias, biocombustíveis e tecnologias ambientais. O empreendimento, que iniciará as atividades até 2013, terá uma capacidade produtiva de 65 mil toneladas por ano de bioetanol, com utilização dos restos da cana de açúcar de proveniência local. A nova usina contribuirá a satisfazer a demanda crescente pelo produto no Brasil. O processo de produção é baseado na tecnologia PROESA™, desenvolvida pela Beta Renewables. Em relação aos processos de primeira geração (onde é utilizado o milho e outras variedades vegetais a uso alimentar) e ao petróleo, o sistema é economicamente competitivo. Pode-se também utilizar uma ampla gama de vegetais não-alimentares (palha de arroz e resíduos da produção agrícola) e tem um balanço de CO2 extremamente positivo. “O projeto abre uma nova perspectiva para a produção sustentável de biocombustíveis – destacou Corrado Clini – visto que as tecnologias adotadas permitem utilizar com elevada eficiência os resíduos das produções de cana de açúcar, superando os possíveis conflitos com as produções alimentares e reduzindo em maneira significativa a exigência de solos agrícolas. Em vista do próximo encontro mundial do Rio+20, este projeto representa uma mensagem positiva para um futuro sustentável”. “Estamos muito satisfeitos com a escolha da GraalBio de usar a tecnologia PROESA para produzir bioetanol de segunda geração”, afirmou o CEO da Beta Renawables e vice-presidente do Grupo Mossi & Ghisolfi, Guido Ghisolfi. “Acreditamos que a tecnologia PROESA vai proporcionar aos produtores um melhor retorno sobre os investimento, dando lugar a uma produção sustentável de biocombustíveis inovadores.”
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Bioetanolo italiano per il Brasile IL GRUPPO MOSSI & GHISOLFI COSTRUIRÀ IL PRIMO IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI BIOETANOLO DI SECONDA GENERAZIONE. PRESENTE ALLA FIRMA DELL’ACCORDO ANCHE IL MINISTRO CORRADO CLINI
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n occasione della missione del Sistema Italia in Brasile svoltasi alla fine di maggio, è stato siglato a San Paolo l’accordo tra la brasiliana GraalBio Investimentos S.A. e il Gruppo Mossi & Ghisolfi, tramite la sua controllata Beta Renewables, per la realizzazione del primo impianto industriale in Brasile per la produzione di bioetanolo di seconda generazione, cioè derivato da scarti agricoli o da colture non destinate alla produzione alimentare. Presente alla firma anche il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, tra l’altro Presidente della Global Bioenergy Partnership, un’iniziativa del Gruppo G8+5 per la promozione della produzione e degli usi sostenibili delle bioenergie, alla quale partecipano 18 Paesi. I lavori di costruzione dell’impianto inizieranno questa estate nello stato di Alagoas, e a realizzarlo sarà Chemtex, società di ingegneria del Gruppo Mossi & Ghisolfi, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti industriali nel settore della petrolchimica, polimeri, fibre, energia, bio-carburanti e tecnologie ambientali. L’impianto, che entrerà in funzione entro il 2013, avrà una capacità produttiva di 65.000 tonnellate l’anno di bioetanolo, e utilizzerà gli scarti della lavorazione della canna da zucchero che saranno reperiti localmente. Il nuovo impianto contribuirà a soddisfare la crescente richiesta di etanolo in Brasile.
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Il processo di produzione è basato sulla tecnologia PROESA™ messa a punto da Beta Renewables, competitiva economicamente sia rispetto ai processi di prima generazione (basati su mais e altre varietà vegetali ad uso alimentare) sia al petrolio. Inoltre, può utilizzare un’ampia gamma di vegetali non alimentari (dalla comune canna dei fossi agli scarti di produzione agricola) e ha un bilancio di CO2 estremamente positivo. “Il progetto apre una nuova prospettiva alla produzione sostenibile dei biocarburanti – ha messo in evidenza Corrado Clini – perché le tecnologie impiegate consentono di utilizzare con elevata efficienza i residui delle produzioni di canna da zucchero, superando i possibili conflitti con le produzioni alimentari e riducendo in modo significativo il fabbisogno di suoli agricoli. In vista del prossimo meeting mondiale di RIO+20, questo progetto rappresenta un messaggio positivo per il futuro sostenibile”. “Siamo felici della scelta di GraalBio di utilizzare la tecnologia PROESA per la produzione di bioetanolo di seconda generazione”, ha tenuto ad aggiungere Guido Ghisolfi, CEO di Beta Renewables e vicepresidente del Gruppo Mossi & Ghisolfi. “Siamo convinti che la tecnologia PROESA darà ai produttori migliori ritorni sugli investimenti, dando il via a una produzione più sostenibile di biocarburanti innovativi”.
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NEWS BRASILE
Simest, l’Italia punta sul mercato brasiliano Il Brasile è tra i nuovi obiettivi degli imprenditori italiani. Lo ha affermato il Presidente di Simest, Giancarlo Lanna, che ha preso parte alla missione imprenditoriale italiana nel Paese sudamericano, dal 21 al 25 maggio. Secondo il Presidente di Simest, la nazione verde-oro è il Paese che ha registrato, negli ultimi mesi, il maggior aumento d’interesse da parte degli investitori esteri e ha richiamato anche l’attenzione degli imprenditori italiani intenzionati a cogliere nuove opportunità di internazionalizzazione. “Oggi – ha sottolineato Lanna – siamo tra i primi Paesi investitori, con circa 570 imprese italiane presenti sul territorio”.
SIMEST, ITÁLIA DE OLHO NO MERCADO BRASILEIRO O Brasil está entre as novas metas de empresários italianos. A afirmação é do presidente da Simest, Giancarlo Lanna, que participou da missão empresarial italiana ao Brasil, de 21 a 25 de maio. Segundo o presidente de Simest, o Brasil é o país que registrou, nos últimos meses, o maior interesse dos investimentos no exterior e chamou a atenção dos empreendedores italianos intencionados em colher novas oportunidades de internacionalização. “Hoje – destacou Lanna – estamos entre os primeiros países investidores, com cerca de 570 empresas italianas presentes no território”.
Il mercato brasiliano è fra le scommesse importanti per il 2012 dell’azienda italiana di abbigliamento Diesel. Il Brasile, in seguito ad un accordo con un nuovo distributore, riceverà ulteriore investimenti con la riapertura del negozio storico di San Paolo. A partire del secondo semestre, sono inoltre previste aperture nelle città di Rio de Janeiro, Brasilia e Recife. Diesel era arrivata sul mercato brasiliano nel 2001 e nell’ultimo periodo vi è stata una ristrutturazione del marchio nel Paese.
Italia-Brasile, economie complementari Per l’ulteriore approfondimento della presenza italiana in Brasile, in occasione del Forum Economico Brasile-Italia tenutosi a San Paolo, sono stati firmati sei memorandum d’intesa che riguardano i settori nautico, portuale e i distretti industriali delle PMI. La missione, che si è svolta dal 21 al 25 maggio scorsi, ha fatto poi tappa a San José dos Campos, Santos, Curitiba e Belo Horizonte. Le 250 imprese della delegazione italiana sono state impegnate in 1.500 incontri B2B con aziende brasiliane che hanno presentato potenziali interessanti per progetti di cooperazione economica e commerciale.
Per Diesel, grandi investimenti in Brasile
ITÁLIA-BRASIL, ECONOMIAS COMPLEMENTARES Para uma maior presença italiana no Brasil, em ocasião do Fórum Econômico Brasil-Itália, realizado em São Paulo, foram assinados seis memorandos de entendimento relativos ao setor da água, portos e distritos industriais de MPE. A missão, que se realizou de 21 a 25 de maio, passou também pelas cidades de São José dos Campos, Santos, Curitiba e Belo Horizonte. As 250 empresas da delegação italiana estiveram envolvidas em 1.500 encontros B2B com empresas brasileiras, as quais apresentaram potenciais interessantes para projetos de cooperação econômica e comercial.
DIESEL, GRANDES INVESTIMENTOS NO BRASIL O mercado brasileiro está entre as apostas para 2012 da marca italiana de vestuário Diesel. O Brasil, graças a um acordo estabelecido com um novo distribuidor, receberá novos investimentos com a reabertura da histórica loja de São Paulo. A partir do segundo semestre, estão previstas novas aberturas nas cidades de Rio de Janeiro, Brasília e Recife. Diesel chegou no mercado brasileiro em 2001 e, no último período, realizou uma reestruturação da marca no País.
Nel Rio Grande do Sul, il 1° Forum Sociale d’Impresa Nella città di Bento Gonçalves, dal 9 all’11 maggio scorsi, si è svolto il 1° Forum Sociale d’Impresa dedicato al tema della responsabilità sociale delle imprese. Sono stati realizzati seminari e attività di formazione con esperti internazionali, scambi di esperienze e tavole rotonde. Tra gli obiettivi dell’iniziativa, promuovere l’importanza della responsabilità sociale nello
NO RIO GRANDE DO SUL, O 1º FÓRUM SOCIAL EMPRESARIAL Na cidade de Bento Gonçalves, de 9 a 11 de maio, foi realizado o 1º Fórum Social Empresarial dedicado à temática da responsabilidade social das empresas, com palestras e atividades de formação e capacitação com especialistas
internacionais, intercâmbio de experiências e rodadas de negócios. Entre os objetivos da iniciativa, promover a importância da responsabilidade social no desenvolvimento sustentável e na competitividade empresarial. O Brasil foi o
sviluppo sostenibile e nella competitività imprenditoriale. Il Brasile è stato scelto per la realizzazione del 1° Forum Sociale d’Impresa in quanto uno dei Paesi più all’avanguardia sul tema della responsabilità sociale e dello sviluppo sostenibile, avendo ricoperto la presidenza del gruppo di lavoro che ha creato la normativa ISO 26000.
escolhido para realização do 1° Fórum Social Empresarial por ser um dos países na vanguarda no tema da responsabilidade social e do desenvolvimento sustentável, tendo ocupado a presidência do grupo de trabalho que criou a norma ISO 26000.
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Azienda Agricola “La Madonna” “La Madonna” è il nome antico dei terreni collinosi vicino Montalcino dove nasce l’azienda agricola omonima e il vino “Madonna Nera”, il primo cru della casa, un blend di Sangiovese, Merlot e Cabernet, un Supertuscan nato nel 2006 e firmato da Carlo Ferrini, uno dei più grandi enologi italiani. Avvolta in un paesaggio incantato, dove natura e arte si alleano tra loro con quell’incredibile maestria che è marchio specifico della civiltà toscana, è qui che si trova questa azienda agricola giovane, creata da poco e ispirata dal rispetto profondo delle tradizioni della terra e dal gusto imprenditoriale di osare il nuovo. Il podere si sviluppa su 4,7 ettari che accolgono filari di vigneti introdotti ciascuno da una pianta di rose, com’è dettato dalla più bella tra le usanze di chi coltiva la vite. E intorno crescono alberi d’ulivo e vegetazione mediterranea a decorare il giardino. Ma il cuore dell’azienda è, naturalmente, la cantina, un piccolo gioiello che coniuga tradizione e innovazione. Grandi tini d’acciaio occupano la prima sala, mentre la seconda ospita i tonneaux destinati all’affinamento. A far loro da sfondo, un muro di pietre a vista e, a far da cornice, pareti lucide di colore rosso scuro, in un contrasto di materie nobili – ruvide e lisce, antiche e nuove – che crea un quadro d’insieme intenso e suggestivo, così come lo è il sapore del vino che invecchia in silenzio tra quelle mura.
ILVINO
MA DON NANE RA
‘La Madonna’ Farm ‘La Madonna’ is the ancient name of the hilly terrain near Montalcino, home of the farm with the same name and the ‘Madonna Nera’ first cru of the house wine. A blend of Sangiovese, Merlot and Cabernet, this superior Tuscan wine was created in 2006 by Carlo Ferrini, one of the greatest Italian wine experts. The new farm shop can be found nestling amidst idyllic countryside, where nature and art combine with that incredible flair that is the hallmark of Tuscan culture. Recently established, the shop takes its inspiration from a deep respect of the traditions of the earth and the entrepreneurial spirit that dares to innovate. The holding extends to 4.7 hectares encompassing rows of vineyards, each introduced by a rose bush, in keeping with this most beautiful of winegrowers’ practices. The vineyards are interspersed with olive trees and Mediterranean vegetation to adorn the garden. But the heart of the farm holding is, of course, the wine cellar, a real jewel that marries tradition and innovation. Large steel vats occupy the first room, while the second houses the tonneaux for maturing the wine. With a rustic stone wall providing the background, the cellar is framed by shiny dark red walls of contrasting noble materials – rough and smooth, ancient and new – that create a meaningful and picturesque setting, just like the flavour of the wine, as it silently ages between those walls.
www.vinomadonnanera.com
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promosso da
Il business italiano sceglie Los Angeles
Editoriale di AGOSTINO MAGNI Presidente della CCIE di Los Angeles
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The City Mayor Antonio Villaraigosa met the Italian business Community n April 24, 2012 the Italian Consul General in Los Angeles, Giuseppe Perrone, held a special reception for Los Angeles Mayor Antonio Villaraigosa, his staff, and local Italian business leaders in his residence. The topic? The trends attracting Italian companies to do business in Los Angeles and how the local authorities as well as the Sistema Italia can help them grow. The Consul General is well aware of the reasons that attract Italian companies to Los Angeles: they are as diverse as the city’s culture and range of industries. Therefore his task was not easy: raise the interest and awareness of the Mayor in the uniqueness, style and wide variety of the local Made in Italy by gathering a representative group of Italian business leaders. The diversity and high quality of products and services was well represented by the Italian companies and organizations that attended the Consul General’s networking event. Among them, we found a great majority of active members of the IACCW. Starting with our Vice President, West Hooker Poletti, owner of Locanda Del Lago the first restaurant to obtain the Q Certification in Los Angeles. Other relevant restauranteurs were Celestino Drago, founder of the Drago Restaurants, who is an icon in the hospitality business of this city, Raimondo Boggia who has brought a new, more modern concept of Italian cuisine to Los Angeles with his Obika’ Mozzarella Bars, and Marco Scapagnini who is promoting sustainable wine and wine production with its brand Domodimonti. In the technology sector, Andrea Landi, President of Landi Renzo USA, who is in charge of expanding the successful Italian alternative energy business in the United States, Alberto Daste who represents Tecnospot, a solar energy leader from Italy. Other members present at the residence of the Consul General on that evening were James Prano from Alitalia, Fabio Micucci founder of Micucci USA, Paola Snaidero, Vice President of Advertising and Public Relations of Snaidero USA, Marianna Gatto, Executive Director of the Italian American Museum of Los Angeles and her President Paul Pagnone. The Consul’s event, being in Los Angeles, could not miss including some prestigious Hollywood personalities such as film producer Martha De Laurentiis and and world renowned cinematographer and Oscar nominee, Dante Spinotti. Additional guests were Silvia Damiani (Damiani), Alberto Iliceto (ENEL North America), Bianca Dellepiane (Bridges to Italy), Marcella Spinotti (Fondazione Azzurra), Clorinda Donato (Graziadio Center for Italian Studies at Cal State University) and Marcella Tyler (NIAF). The evening was considered a great success by all. The Consul and his staff did a phenomenal job in providing a ‘home base’ for Italian entrepreneurs to meet and exchange ideas with City officials, to convene programs and goals, and open new doors.
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Il Sindaco della città, Antonio Villaraigosa, ha incontrato la comunità imprenditoriale italiana o scorso 24 aprile, il Console Generale d’Italia, Giuseppe Perrone, ha organizzato un evento speciale per presentare al Sindaco Antonio Villaraigosa ed al suo staff gli esponenti della business community italiana a Los Angeles. Obiettivo dell’incontro: evidenziare i motivi che spingono le aziende italiane a fare business a Los Angeles, e come le autorità locali e i rappresentanti del Sistema Italia possono aiutarle a crescere. Un tema ben noto al Console Generale: tante e diverse le motivazioni che portano a Los Angeles le imprese italiane, così come diversa è la cultura della città e la ricchezza delle sue industrie. Per questo il suo compito non è stato facile: solleticare l’interesse del Sindaco sull’esclusività, sullo stile e sull’ampia varietà del Made in Italy in loco, mettendolo di fronte ad un folto gruppo di business leaders italiani. La varietà e l’elevata qualità dei prodotti e dei servizi sono stati egregiamente rappresentati dalle aziende e dalle organizzazioni italiane presenti – nella maggior parte dei casi, membri attivi della Camera di Commercio Italiana a Los Angeles. A cominciare da West Hooker Poletti, nostro Vice Presidente e proprietario di Locanda del Lago, il primo ristorante ad ottenere il Marchio Ospitalità Italiana; Celestino Drago, fondatore dei numerosi ristoranti Drago e icona nel settore della ristorazione a Los Angeles; Raimondo Boggia, che ha introdotto un nuovo e più moderno concetto di cucina italiana con gli Obikà Mozzarella Bar; Marco Scapagnini, che promuove l’azienda marchigiana Domodimonti, specializzata nella produzione di vini naturali e interamente sostenibili. Nel settore delle tecnologie, Andrea Landi, Presidente di Landi Renzo USA, che sta espandendo con successo il business dell’energia alternativa in USA; Alberto Daste, CEO di Tecnospot Solar USA, leader nell’energia solare. Tra gli altri partecipanti, James Prano dell’Alitalia; Fabio Micucci, fondatore della Micucci USA; Paola Snaidero, Vice Presidente Comunicazione e PR di Snaidero USA; Marianna Gatto, Executive Director dell’Italian American Museum di Los Angeles e il suo Presidente Paul Pagnone. E, vista la location – Los Angeles – non potevano mancare alcune prestigiose personalità del mondo di Hollywood, come la produttrice Martha De Laurentiis e il famoso direttore della fotografia Dante Spinotti. Tra gli altri ospiti, Silvia Damiani (Damiani), Alberto Iliceto (Enel Nord America), Bianca Dellepiane (Bridges to Italy), Marcella Spinotti (Fondazione Azzurra), Clorinda Donato (Graziadio Center for Italian Studies at Cal State University) e Marcella Tyler (NIAF). La serata è stata giudicata da tutti un grande successo. Il Console Generale e il suo staff hanno saputo creare un ambiente eccezionale, in cui gli imprenditori italiani e i responsabili politici della città hanno potuto scambiare idee, programmi e obiettivi, consentendo l’apertura di nuove porte.
The Italian Business Chooses Los Angeles
President of the CCIE in Los Angeles
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CCIE LOS ANGELES
Per Viva Vino LA, 2ª edizione a Los Angeles
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al 14 al 19 maggio 2012 si è svolta la seconda edizione di Viva Vino LA, p ro m o s s a d a l l ’ I t a l y - A m e r i c a Chamber of Commerce West in partnership con la North American Sommelier Association e con Please the Palate, agenzia di organizzazione eventi. L’evento, che già l’anno scorso si era accreditato come la prima manifestazione dedicata alla promozione dei vini autoctoni italiani sulla costa Ovest degli USA, ha tenuto fede alle aspettative. Anche se in flessione rispetto all’anno precedente, a seguito della crisi che ha colpito molte aziende italiane, i risultati di questa iniziativa sono stati di tutto rispetto: 78 aziende produttrici, rappresentative di 16 regioni italiane; oltre 200 etichette di vini presentate; 23 importatori locali partecipanti. Dall’Italia hanno partecipato direttamente 15 produttori.
GLI EVENTI A LOS ANGELES. Viva Vino LA ha debuttato il 14 maggio al Caffè Roma, ristorante storico di Beverly Hills, alla presenza di aziende italiane, importatori locali, operatori di settore, stampa specializzata e rappresentanti delle istituzioni italiane e locali. Il “Kick off Party” – sponsorizzato dall’Azienda Agricola Ciani Valter (bianchi e prosecchi, Friuli Venezia Giulia) e da Beni di Batasiolo (Barolo, Piemonte) – è stato aperto dal Console Generale d’Italia, Giuseppe Perrone, alla presenza dei rappresentanti di ICE, Istituto Italiano di Cultura ed ENIT. Anche quest’anno, il sindaco della città di Los Angeles, Antonio Villaraigosa, non ha voluto far mancare il suo sostegno all’iniziativa: il suo capo di protocollo, Elga Sharpe, ha presenziato al Kick off ed ha consegnato un riconoscimento alla IACCW e agli altri 2 co-organizzatori. DEGUSTAZIONI, SEMINARI E CENE. L’iniziativa ha avuto il suo momento centrale nel Grand Tasting del 16 maggio presso il The Mark for Events: una giornata di degustazioni rivolte agli operatori e una serata aperta al pubblico. Due i seminari organizzati durante la giornata: “I Grandi Spumanti Italiani: un Tour esclusivo dal Nord al Sud dell’Italia” e “Gli Orange Wines: una conversazione con i produttori della Ribolla Gialla di Oslavia”. Protagoniste di quest’ultimo seminario sono state le 6
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Viva Vino LA 2012 Returns to Los Angeles Success of the event promoted by the IACCW and dedicated to native Italian wines he Italy-America Chamber of Commerce West organized the second edition of Viva Vino LA from May 14 to May 19, in partnership with the North American Sommelier Association and Please the Palate, event organizer. The first edition of the event in 2011 had already marked the debut of the first initiative on the West Coast dedicated exclusively to Italian native wines. The second edition confirmed its success. Due to the economic crisis affecting most of the Italian companies, participation to this second edition was slightly smaller, but it reached noticeable results: 78 wine producers from 16 regions; over 200 labels displayed; 23 participating local importers. 15 producers participated directly from Italy. EVENTS IN LOS ANGELES. Viva Vino LA inaugurated on May 14 at Caffè Roma, historic restaurant in Beverly Hills, where participating Italian producers, local importers and distributors, press and representatives of the Italian and
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CCIE LOS ANGELES SUCCESSO PER L’EVENTO PROMOSSO DALLA IACCW E DEDICATO ALLA PROMOZIONE DEI VINI AUTOCTONI ITALIANI di Letizia Miccoli, Segretario Generale della CCIE di Los Angeles
aziende appartenenti all’Associazione Produttori della Ribolla di Oslavia in Collio. Un ringraziamento particolare a tutti gli sponsor che hanno animato il Grand Tasting: Academia Barilla, Angelo & Franco –The Mozzarella Guys, Bindi, Consorzio Grana Padano, Ferrarelle, Il Fornaio Beverly Hills, Italian Magic Olives, Pasta Mia, Principe e Bormioli Rocco. Per tutta la settimana sono state poi organizzate cene a tema, degustazioni, seminari informativi, che hanno permesso di sensibilizzare ed educare operatori e consumatori su vitigni sconosciuti e varietà di vini strettamente legate ai territori di produzione. Tra le “presenze eccellenti” di quest’anno, Carlo Ferrini, uno dei più famosi enologi al mondo, attualmente impegnato in un nuovo p ro g e t t o c o n l ’ a z i e n d a m a rc h i g i a n a Domodimonti, che ha partecipato a Viva Vino LA. I vini naturali di Domodimonti hanno anche accompagnato il menù preparato dallo Chef Antonio Muré di Ado Ristorante. Al ristorante Locanda Del Lago, invece, il menù ideato dallo chef friulano Gianfranco Minuz è stato accompagnato dai vini presentati da Giorgio Colutta, titolare dell’omonima azienda friulana. E ancora, i vini di Marche e
ITALY-AMERICA CHAMBER OF COMMERCE WEST, INC 10537 Santa Monica Blvd., Suite 210 Los Angeles, CA 90025 Tel. (310) 557-3017 – Fax: (310) 557-1217 info@iaccw.net – www.iaccw.net
local institutions gathered to celebrate the beginning of the event. The ‘Kick off Party’ – sponsored by Azienda Agricola Ciani Valter (white wines and Prosecco from Friuli Venezia Giulia) and by Beni di Batasiolo (Barolo from Piemonte) – was introduced by the Consul General of Italy, Giuseppe Perrone. In attendance were also representatives of the Italian Trade Commission, the Italian Cultural Institute and ENIT. The Los Angeles Mayor, Antonio Villaraigosa, showed one more time his support to the initiative: his Chief of Protocol, Elga Sharpe, attended the Kick off and presented a recognition to the IACCW and the other 2 co-organizers. TASTINGS, SEMINARS AND DINNERS. Viva Vino LA had its main appointment at the Grand Tasting, a full day event held at The Mark for Events on May 16. The event welcomed trade representatives
during the day and consumers in the evening. Two trade seminars were organized during the day: ‘The Sparkling Wines of Italy: A Unique Tour from North to South’ and ‘The Ribolla di Oslavia Producers: Orange Wines Unveiled!’ Special thanks to all the sponsors who contributed to the success of the Grand Tasting: Academia Barilla, Angelo&Franco – The Mozzarella Guys, Consorzio Grana Padano, Ferrarelle, Il Fornaio Beverly Hills, Italian Magic Olives, Pasta Mia, Principe and Bormioli Rocco. Several other events took place during the week: wine tastings, dinners and seminars allowed trade representatives and consumers to be educated and to become familiar with undiscovered vines and wines strictly connected to the terroirs in Italy. Among the ‘special guests’ of this year, Viva Vino LA welcomed Carlo Ferrini, world famous enologist and one of Italy’s foremost winery consultants, who is presently working on a special project with Domodimonti from Marche, one of the participating producers. The natural wines of Domodimonti were also featured at a special dinner prepared by Chef Antonio Mure’ of Ado Restaurant. Chef Gianfranco Minuz, from Locanda Del Lago, created an exclusive menu accompanied by the wines of Giorgio Colutta, producer from the Region of Friuli. The wines from Marche and the wines from Umbria were protagonists at the seminar ‘Central Italy: Marche and Umbria Compared,’ held at K&L Wine Merchants in Hollywood. Diners at Il Mosto Enoteca enjoyed
Umbria a confronto, grazie al seminario presso K&L Wine Merchants di Hollywood; i grandi rossi del Piemonte e della Toscana illustrati ai consumatori del Mosto Enoteca; due cocktail speciali, Sunset in Capri e Campari Passion, serviti al Bar Toscana a Brentwood.
ENOARTE. Tra le novità assolute di quest’anno, la presenza di Elisabetta Rogai, pittrice fiorentina che dipinge con vino su tela: un piccolo carboncino ricavato da legno di vite bruciato per disegnare i primi tratti, e poi semplicemente vini rossi e vini bianchi, senza additivi o composti chimici. Un fissaggio naturale realizzato con acqua e farina e ideato dalla stessa Rogai impedisce poi ai colori di sbiadire. La mostra della pittrice è stata allestita al Grand Tasting, permettendo ai partecipanti di vedere qualcosa di veramente unico. Il giorno dopo, all’Istituto Italiano di Cultura, si è svolto un evento speciale per far conoscere Elisabetta Rogai e la sua EnoArte per la prima volta a Los Angeles. A presentare l’artista, la IACCW ha invitato Piero Selvaggio, proprietario del Ristorante Valentino e noto come “l’Ambasciatore dei vini italiani in California”. Elisabetta Rogai ha poi tenuto una dimostrazione dal vivo utilizzando i vini rossi dell’azienda toscana Podere Sapaio. Viva Vino LA si è così attestato come l’appuntamento annuale di riferimento del settore, come confermato dai 190 operatori registrati al Grand Tasting e dai 240 consumatori che hanno animato un’intensa serata alla scoperta dei vini italiani.
the seminar ‘Big Reds: Toscana and Piemonte Comparative.’ Two special cocktails, Sunset in Capri and Campari Passion, made with Italian spirits, pleased the palate of consumers at Bar Toscana in Brentwood. ENOARTE. Among the most interesting novelties of this year, Viva Vino LA provided the perfect setting for Elisabetta Rogai, a Florentine artist who paints with wines on canvas: a little charcoal made with burnt vine for the main lines and then just white and red wine, no additives or chemical components. Elisabetta Rogai has implemented a natural color fixing system based on water and flower which prevents colors from fading. The exhibit was displayed at the Grand Tasting and provided an exclusive experience to all attendees. The following day the Italian Cultural Institute hosted a special event to present Elisabetta Rogai and her EnoArte in Los Angeles for the first time. To introduce the artist, the IACCW invited a very special guest, Piero Selvaggio, owner of Valentino Ristorante and also recognized as ‘the Ambassador of Italian Wines in California.’ The presentation was followed by a live demonstration of Elisabetta Rogai, who used the red wines of the Tuscan winery Podere Sapaio for her performance. The second edition of Viva Vino LA proved to be the annual appointment in Los Angeles for the wine industry. Its success was confirmed by the attendance of 190 trade representatives and 240 consumers, who fully enjoyed an evening dedicated to discover authentic Italian wines.
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SIMEST-AmCham a Winning Partnership The important new agreement between the American Chamber of Commerce in Italy and the publicprivate finance company was presented at the Lunch Meeting organised in Milan imest with AmCham Italy in support of the internationalisation of companies. On 28 May, the co-operation agreement between the public-private finance company, represented by Massimo D’Aiuto, managing director, and the Milan office of the American Chamber of Commerce in Italy, with Vittorio Terzi, president, and Simone Crolla, managing director, was signed at the Lunch Meeting organised at The Westin Palace, Milan. The aim of the new co-operation is the promotion of Simest services in Italian companies interested in the North American market and to American ones who intend to invest in Italy and Europe or find industrial partners there, assistance to Italian companies for the construction of internationalisation projects to present to Simest, participation in the events organised by AmCham Italy or other bodies which international market players can be invited to. As was stressed during the event, this agreement intends to be a sort of ‘fast lane’, a ‘direct dialogue line’ for members of the Chamber to flank them in the best way in the internationalisation path fully exploiting the potential of the products and services made available by Simest – technical assistance and professional consultancy, incentives for feasibility studies, commercial development and export credit. To date, Simest has approved 1,174 participation projects in 90 countries with investment of Euro 24.6 billion. This support can help small and medium companies in particular which, in Italy, account for most of the national business fabric and, as Mr D’Aiuto recalled, about 75% of the funds made available by Simest are destined for them. So, beyond the difficult time for the economy, the co-operation between AmCham and SIMEST intends to be an ‘example of positivity,’ the demonstration that there is trust in Italian companies, and their ability to innovate and grow in world markets. At the same time, this agreement is an ‘act of faith’ in the Italian economy, as it aims at relaunching the potential of our market and our businessmen with North American investors which refer to AmCham. At the end of the speeches, some case histories of Italian companies which have used the packets made available by Simest were presented; they have been successful in conducting growth programmes in different markets through the support of the finance company.
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Da sin., Simone Crolla, Massimo D’Aiuto e Vittorio Terzi.
Simest-AmCham, partnership vincente IN OCCASIONE DEL LUNCH MEETING ORGANIZZATO A MILANO, È STATO PRESENTATO IL NUOVO IMPORTANTE ACCORDO STRETTO TRA L’AMERICAN CHAMBER OF COMMERCE IN ITALY E LA FINANZIARIA PUBBLICO-PRIVATA di Pietro Viola
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imest al fianco di AmCham Italy, a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese. È stato firmato lo scorso 28 maggio, in occasione del Lunch Meeting organizzato presso The Westin Palace a Milano, l’accordo di collaborazione tra la finanziaria pubblico-privata, rappresentata in tale occasione dal suo Amministratore Delegato Massimo D’Aiuto, e l’American Chamber of Commerce con sede a Milano, presenti il suo Presidente Vittorio Terzi ed il Consigliere Delegato Simone Crolla. Scopo della nuova collaborazione, la promozione dei servizi Simest presso le aziende italiane interessate al mercato nord-americano e presso le imprese statunitensi intenzionate ad investire in Italia, Europa o a trovarvi partner industriali; l’assistenza alle aziende italiane per la costruzione di progetti di internazionalizzazione da presentare a Simest; la partecipazione agli eventi organizzati da AmCham Italy o da altri enti a cui potranno essere invitati operatori internazionali. Come è stato sottolineato nel corso dell’evento, questo accordo vuole essere una sorta di “corsia preferenziale”, una “linea diretta di dialogo” nei confronti dei soci della Camera, per affiancarli al meglio nel percorso di internazionalizzazione sfruttando appieno le potenzialità dei prodotti e dei servizi messi a disposizione da Simest – assistenza tecnica e
consulenza professionale, incentivi per studi di fattibilità, sviluppo commerciale ed export credit. Ad oggi Simest ha deliberato 1.174 progetti di partecipazione in 90 Paesi, per 24,6 miliardi di euro di investimenti. Un supporto, questo, che può soprattutto aiutare le imprese di piccole e medie dimensioni, che, nel caso dell’Italia, rappresentano la maggior parte del tessuto imprenditoriale nazionale e, come ha ricordato lo stesso D’Aiuto, sono già oggi destinatarie di circa il 75% dei fondi messi a disposizione da Simest. Al di là del momento difficile che sta attraversando l’economia, quindi, la collaborazione tra AmCham e Simest vuole essere un “esempio di positività”, la dimostrazione che c’è fiducia nelle imprese italiane, nella loro capacità di innovare e di crescere sui mercati mondiali. Allo stesso tempo, questo accordo è un “atto di fiducia” nei confronti dell’economia italiana, in quanto mira a rilanciare le potenzialità del nostro mercato e dei nostri imprenditori presso gli investitori nordamericani che fanno riferimento all’AmCham. A conclusione degli interventi, sono state presentate alcune case histories di aziende italiane che hanno utilizzato i pacchetti messi a disposizione da Simest e, grazie al supporto della finanziaria, sono riuscite a condurre a buon fine progetti di crescita programmati su diversi mercati.
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OCCAM CHI HA COMPETENZE LE METTA A DISPOSIZIONE DI CHE NE HA BISOGNO, SFRUTTANDO LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALLA RIVOLUZIONE DIGITALE
Con la piattaforma Infopoverty lo sviluppo è in rete di Roberto Rossi, Portavoce del Programma Infopoverty, OCCAM
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ome può una partoriente essere sal- internazionali, agenzie di sviluppo, ONG, ostacolo, la pervicace arretratezza mentale dei vata da affezioni spesso mortali, o missioni, che possono da remoto pilotare molti decisori che pensano ancora secondo i un contadino africano preservare il azioni e dare servizi, riducendo i costi e vecchi paradigmi, sprecando risorse e danproprio raccolto infestato? Come alleandosi nella grande rete Infopoverty, ove neggiando così sia le loro istituzioni sia i benepossono una ONG o una missione realizzare chi ha competenze le mette a disposizione di ficiari, come purtroppo l’esperienza della efficaci servizi sanitari o di food security o di che ne ha bisogno, sfruttando le opportunità ricostruzione di Haiti sta dimostrando, dove, formazione, senza dover affrontare costi esor- offerte dalla rivoluzione digitale in un mondo salvo lodevoli eccezioni, solo una minima bitanti, e trovare i migliori esperti e le stru- sempre più connesso, con oltre 6 miliardi di parte dei fondi raccolti giunge a destinazione, mentazioni adeguate? Come incrementare utenze di telefonia mobile e oltre 2 miliardi di mentre preponderanti risultano i costi di funl’efficacia degli aiuti umanitari o i progetti di connessioni a banda larga già esistenti. Unico zionamento delle organizzazioni stesse. Per far fronte a questa arretratezza cultucooperazione? rale, OCCAM e i partner del Programma A queste e ad altre problematiche Infopoverty hanno deciso di organizha risposto efficacemente la XII zare una serie di incontri per presenInfopoverty World Conference, che tare la Piattaforma alle agenzie di svisi è svolta il 22 e 23 marzo al Palazzo luppo e al mondo delle ONG, in di Vetro di New York e presso la sede m o d o c h e p o s s a n o u t i l i z z a re a l dell’Ufficio Informazione del meglio questi strumenti innovativi. Parlamento Europeo a Milano. Una concezione peraltro di attuaTrasferire competenze e strumenlità, anche per il rilancio del nostro tazioni efficaci a basso costo alle Paese affidato all’Agenda digitale, popolazioni bisognose ora è possibiche non può riguardare solo l’infrale grazie alle smart technology, quastruttura, ma deve fornire servizi sia li quelle presentate all’ONU e veicoalle imprese sia al welfare, per rendelate sulla innovativa piattaforma re più competitivo il Sistema Italia satellitare a banda larga ideata da sui mercati internazionali e creare OCCAM, fornendo servizi innovatibenessere ai cittadini. Secondo studi vi e immediatamente efficaci nei indipendenti, l’attuazione della rivocampi di sanità, educazione, siculuzione digitale nel settore della rezza alimentare, e-governance, e sanità genererebbe un risparmio di forte di oltre 40 università, 35 ospeoltre il 20% di risorse, che potrebbero dali, decine di centri di food security. Questo innovativo approccio è ora La Conferenza Infopoverty è integralmente reperibile in streaming al sito quindi essere mobilitate per lo sviluppo del nostro Paese. alla portata di tutti: organizzazioni www.un.org/webcast
With the Infopoverty Platform, Welfare is Online ow can a pregnant woman be saved from often fatal affections, or how can an African farmer preserve his infested harvest? How can a NGOs or a mission intervene and get health services or food security or training, without exorbitant costs and find the best experts and the appropriate tools? How to increase the efficacy of humanitarian aid or cooperation projects? How to start the processes of endogenous development in emerging countries? On these and other issues focused the 12th Infopoverty World Conference, which took place on March 22-23 at the United Nations Headquarter in New York and at the European Parliament Information Office in Milan. Transferring efficient skills and tools at low cost to poor populations is now possible thanks to smart technologies, such as those presented to the UN and available through the broadband satellite platform created by OCCAM, providing innovative and immediately efficient services in the fields of health,
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Those who have skills can make them available to the people in need, in order to exploit the opportunities offered by the digital revolution education, food security and e-governance, thanks to the expertise of more than 40 universities, 35 hospitals and tens of centers of excellence in food security. This innovative approach is now available to all: international organization, development agencies, NGOs, missions, which can remotely pilot actions and provide services, reducing costs and joining in the worldwide Infopoverty network, where those who have skills can make them available to the people in need, in order to exploit the opportunities offered by the digital revolution in an increasingly connected world, with over 6 billion of mobile telephone users and over 2 billion of already existing broadband connections.
The only obstacle is the stubbornness of many decision makers who still believe in old paradigms, squandering resources and damaging both their institutions and beneficiaries, as the experience of the rebuilding of Haiti demonstrates, where, apart from few successful stories, only a small part of funds reached its destination, while the functioning costs of organizations have a predominant role. In order to face this cultural backwardness, OCCAM and the partners of the Infopoverty Program have decided to organize a series of meetings to present the Platform to development agencies, NGOs so that they can use innovative tools in the best way. An approach that is very timely also for the relaunch of the Italian economy through its Digital Agenda, which must be more than just infrastructure, as it has to provide services to enterprises and the welfare state, so to make the Italian System more effective and create wellbeing for its citizens. According to independent studies the implementation of the digital revolution in the field of health would generate savings of more than 20% that could be mobilized for the development of Italy.
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NEWS USA
“150 anni di Genio italiano” a Los Angeles
Per Enel, un impianto geotermico nello Utah Enel Green Power, attraverso la sua controllata Enel Green Power North America Inc., ha avviato i lavori per la realizzazione dell’impianto geotermico di Cove Fort, situato nello Utah meridionale. Il nuovo impianto, con una capacità installata lorda di 25 MW, sarà in grado di produrre circa 160 GWh di energia ogni anno, evitando l’emissione in atmosfera di circa 115.000 tonnellate di CO2 all’anno. L’investimento complessivo per la realizzazione dell’impianto, la cui entrata in esercizio è prevista entro il 2013, è di circa 126 milioni di dollari statunitensi. L’impianto di Cove Fort godrà inoltre di un contratto di acquisto ventennale dell’energia prodotta.
A NEW GEOTHERMAL PLANT IN UTAH FOR ENEL Enel Green Power has started, through its controlled Enel Green Power North America Inc., the job of building a geothermal plant at Cove Fort, located in the South of Utah. The new plant has will have a gross installed capacity of 25 MW and will be able to generate around 160 GWh of electricity per year, avoiding the emission of around 115,000 tons of CO2 into the atmosphere each year. The plant, which should enter service by the end of 2013, will require a total investment of approximately 126 million US dollars. The Cove Fort plant will also benefit from a 20-year contract for the purchase of the electricity generated.
Brioni conquista Rodeo Drive È stata inaugurata sulla strada del lusso per eccellenza di Beverly Hills, Rodeo Drive, la nuova boutique di Brioni, marchio di abbigliamento maschile. Il nuovo store concept design Brioni si svela così a Los Angeles attraverso un esercizio architettonico che si sviluppa su una superficie di oltre 300 metri quadri e che testimonia l’eleganza e l’esclusività del marchio, la sofisticatezza dei prodotti, la profondità dei valori. La nuova boutique di Los Angeles, come spiega il CEO Francesco Pesci, “è per Brioni motivo di orgoglio, un momento importante per celebrare quell’eccellenza fatta di unicità e di inimitabilità, lì dove Hollywood e Beverly Hills hanno fatto diventare, con i loro personaggi del jet set e del grande schermo, il mito di Brioni una leggenda”.
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BRIONI OCCUPIES RODEO DRIVE The luxury street of Beverly Hills par excellence, Rodeo Drive, hosts a new Brioni store dedicated to gent’s fashion. The design of the new concept store by Brioni in Los Angeles covers a surface of 300 square meters and conveys the elegance and exclusiveness of the brand, the sophistication of its products and the importance of its values. The new boutique in Los Angeles, as CEO Francesco Pesci told us, “is a reason of pride and an important occasion to celebrate excellence, which is made of uniqueness and non reproducibility, in the place where Hollywood and Beverly Hills created the legend of Brioni through the personalities from the world of cinema and the jet-set.”
Dall’8 maggio al 30 giugno, l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles ospita la mostra “150 anni di genio italiano. Innovazioni che cambiano il mondo”, curata dalla Fondazione Rosselli. Si tratta di un’esposizione itinerante, tecnologica e interattiva, dedicata a scoperte, progetti ed invenzioni italiane che hanno avuto un decisivo impatto tanto sulla società quanto sull’industria.
La mostra si suddivide in cinque ambienti, che raccontano come la scienza e la tecnica hanno cambiato le nostre vite: nel quotidiano (Vivere il nuovo), nel tempo libero e nei movimenti (Viaggiare è conoscere), nel lavoro (Lavorare con efficacia), in ambito medico e della salute (Curare è vivere) e nel continuo rapporto dell’uomo con il sottile limite tra il noto e l’ignoto (Superare le frontiere).
‘150 YEARS OF ITALIAN GENIUS’ IN LOS ANGELES From May, 8 to June, 30, the Institute of Italian Culture of Los Angeles is hosting the exhibition ‘150 Years of Italian Genius: Innovations Changing the World,’ provided by the Rosselli Foundation. It is a traveling, high-tech and interactive exhibition dedicated to Italian discoveries, projects and inventions which have had a significant impact both on society and industry. The exhibition includes five sections dedicated to the changes introduced in our lives by science and technique: in everyday life (Experience the New), in free time and transport (Travelling and Learning), in work (More efficient and pleasant working conditions), in the field of medicine and health (To heal is to live) and in the continuous relation between man and the thin border that separates the known from the unknown (New Frontiers).
Bottiglie italiane per il vino americano La vetreria Bruni Glass SpA è stata scelta per fornire le proprie bottiglie di vino per la cantina a conduzione familiare di origini italiane Grassini, che dal 2002 ha una vigna nell’Happy Canyon di Santa Barbara, in California. Il vino è attualmente venduto presso alcuni selezionati ristoranti in California e a New York e, dopo alcune annate di successo, la famiglia Grassini ha deciso di cambiare la sua immagine affidandosi alla vetreria milanese, da cui importerà un particolare tipo di bottiglia, di colore verde scuro da 750 ml.
ITALIAN BOTTLES FOR AMERICA WINE The glassworks Bruni Glass SpA was chosen to supply bottles to the family-run winery Grassini; the family, with Italian origins, started to produce wine in the Happy Canyon of Santa Barbara, California, in 2002. At present they sell their wines to selected restaurants in California and in New York, after some successful vintages they decided to change their image and entrusted the glass factory of Milan, importing a special kind of 750-ml, dark green bottle.
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promosso da
Editoriale di GEORGE VISINTIN, Presidente della CCIE in Ontario / President of the CCIE in Ontario (ICCO)
ALBERTO DE LUCA,
Investire in Canada è un affare! Il Paese, grazie alla sua economia stabile e diversificata, può rappresentare un rifugio sicuro per gli investitori esteri e volete investire al di fuori dei confini nazionali e siete alla ricerca di un’economia stabile e in crescita, il Canada è quello che state cercando. Da anni l’economia canadese è definita la più stabile del mondo, e, dalla crisi finanziaria globale del 2008, è riuscita a riemergere come una delle economie più forti a livello globale. Il Paese vanta infatti un tasso di crescita interna in continuo aumento, mentre il suo debito pubblico è molto più basso rispetto ad un decennio fa. Determinante per lo sviluppo economico del Canada è la disponibilità di materie prime, che fa del Paese un leader mondiale nell’esportazione di petrolio e gas naturale. Secondo Paese al mondo per estensione territoriale dopo la Russia, dispone di un’abbondanza invidiabile di risorse forestali, idriche e minerarie – ferro, nichel, zinco, rame, oro, argento, diamanti, pesce, legname, carbone, petrolio, gas naturale ed energia idroelettrica. L’estensione, la fertilità e la ricchezza del territorio favoriscono la diversificazione economica. Il Canada Occidentale vanta una crescita economica sostenuta dall’abbondanza di petrolio. L’economia del Canada Centrale è sostenuta dal settore manifatturiero e dei servizi. Invece, il Canada Atlantico, con le tre province marittime – New Brunswick, Isola del Principe Edoardo e Nuova Scozia, e le province di Terranova e Labrador – dopo aver assistito a un declino dell’attività economica legata all’industria della pesca, ha diversificato la sua economia facendo da pioniere nell’esplorazione del sottosuolo per l’estrazione di petrolio e gas naturale. Oltre che alla continua crescita economica, la stabilità del Canada è da attribuire alla robustezza del sistema bancario e finanziario, che mostra tendenze in netto contrasto con il sistema statunitense ed europeo. Infatti, come riportato dalla classifica degli istituti di credito più solidi del Nord America stilata dal Global Finance Magazine, i primi posti sono occupati da gruppi canadesi come la Royal Bank of Canada, la Toronto Dominion Bank, la Scotiabank. Con la crisi del debito globale, il Canada, per la sua economia stabile e diversificata, rappresenta un rifugio sicuro per gli investitori esteri in cerca di un porto per i loro risparmi in un’ottica di protezione del capitale. Se state considerando la possibilità di aprire un’attività in Canada, lavorare con un partner canadese o creare una base per accedere ai mercati nordamericani, le Camere Italiane di Commercio in Canada sono a vostra completa disposizione!
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Presidente della CCIE in Canada / President of the CCIE in Canada (ICCC)
CELSO BOSCARIOL, Presidente della CCIE in Canada – Ovest / President of the CCIE in Canada – West (ICCC)
Invest in Canada to Success! Canada, thanks to its stable and diverse economy, can represent a safe shelter for foreign investors f you are planning to invest outside of your national borders and your target is a country with a stable and growing economy, Canada is what you are looking for. For years Canadian economy has been defined as the more stable in the world. Since the 2008 global financial crisis, the Canadian economy has re-emerged as one of the strongest advanced economies in the world. As a matter of fact, Canada has a fast growing GDP and its public debt is lower than it was 10 years ago. Paramount for the economic growth of Canada is the abundance of natural resources, making Canada one of the world leader in exports of oil and natural gas. The second largest country in the world after Russia, it is rich with mineral, forest and water-based resources such as iron ore, nickel, zinc, copper, gold, diamonds, silver, fish, timber, coal, petroleum, natural gas and hydropower. The expansiveness, fertility and richness of the country favour a diverse economy. Western Canada has seen rapid economic growth with its abundance of oil. Central Canada on the other hand, contains much of the country’s services and manufacturing industries. The four Atlantic Provinces of Canada (New Brunswick, Prince Edward Island, Nova Scotia and Newfoundland and Labrador) after seeing a major decline in its economic activity in the fishing industry have diversified their economy – with Newfoundland and Labrador leading the way in new oil and gas exploration. Canada’s stable economy can be attributed in large part to Canada’s highly advanced banking and financial system bucking the trends being experienced in USA and Europe. As reported in the top ten of the soundest credit institutes of North America assessed by the Global Finance Magazine, three Canadian groups show a high ranking: Royal bank of Canada, Toronto Dominion Bank and Scotiabank. With the global debt crisis, Canada, represent a safe shelter for foreign investors looking for a port for their savings and aiming to protect their capital, thanks to its stable and diverse economy. Whether you are considering establishing your own Canadian operation, working with a Canadian partner or gaining a Canadian base for access to North American markets, the Italian Chambers of Commerce in Canada are here to help.
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CCIE ONTARIO
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a carne è la commodity che presenta le maggiori restrizioni-regolamentazioni all’importazione. Health Canada detta linee guida e d’azione alla Canadian Food Inspection Agency (CFIA), Ontario. Kelly Brown, Coordinatrice Import-Export per il settore Alimenti di origine animale, ci illustra il processo. Quali sono i motivi alla base della regolamentazione stringente presente in Canada in merito all’importazione di carne? Le preoccupazioni principali sono due: la salute pubblica, e la prevenzione e difesa del Canada da patologie di animali che arrivano da altri Paesi. Il primo aspetto riguarda principalmente i prodotti alimentari, il secondo, invece, riguarda l’importazione di capi di bestiame. Quali sono le condizioni che regolano l’importazione di prodotti alimentari? Per importare in Canada, condizione necessaria e preliminare è che il Paese nel quale viene prodotta la carne abbia un sistema di controllo almeno equivalente a quello canadese. Gli aspetti-condizioni presenti nel Paese di produzione che vengono presi in considerazione per valutare l’idoneità all’importazione sono: il quadro normativo e le norme minime di sicurezza per la produzione di prodotti alimentari; l’HACCP e sua implementazione; i programmi di sorveglianza sulle malattie degli animali; la presenza e qualità di infrastrutture veterinarie. Qual è la posizione dell’Italia a seguito della normativa dei Certificati sanitari CECanada? Dal 1° Settembre 2009, con i Certificati sanitari CE-Canada, è concesso l’ampliamento della gamma di prodotti a base di carne suina esportabili in Canada; in particolare, per l’Italia è concessa l’importazione di prodotti crudi a base suina stagionati almeno 90 giorni (coppe, prosciutti crudi, culatelli, etc.), che precedentemente non era consentita. Questo limite temporale è valido per i prodotti provenienti da zone classificate come indenni da malattia vescicolare suina e processati in stabilimenti riconosciuti. Inoltre è consentita l’importazione da zone non riconosciute dall’UE come libere dalla Malattia vescicolare, con un limite temporale della stagionatura che è fissato in 400 giorni minimo. Per quanto invece riguarda i prodotti cotti, il requisito di cottura di 70° a cuore per 30 minuti è stato confermato soltanto per i prodotti provenienti da zone dichiarate non indenni da malattie quali: peste suina classiCAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DELL’ONTARIO 622 College Street - Suite 201 F M6G 1B6 Toronto Tel. +1.416.789.7169 - Fax +1.416.789.7160 info.toronto@italchambers.ca - www.italchambers.ca Ufficio Italiano della Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Via Soncino, 1 - 20123 Milano Tel: +39 02400.47157 - www.italchambers.ca
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Importare carne in Canada tra regole e sicurezza PARLA KELLY BROWN, COORDINATRICE IMPORT-EXPORT PER IL SETTORE ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE PRESSO LA CFIA
ca, peste suina africana, afta epizootica, malattia vescicolare. Per gli insaccati in generale esistono limiti per quanto riguarda la quantità di sale e conservanti presenti in que-
sta categoria di prodotti: questi, insieme, devono essere tra le 100 e le 200 parti per milione perché il prodotto sia importabile in Canada.
ICCO interviewed Kelly Brown, Import-Export Coordinator, Food of animal origin sector, at the Canadian Food Inspection Agency
Importing Meat to Canada – Regulations and Security
eat is a commodity subject to strict investigation before being imported. Health Canada establishes guidelines for the Canadian Food Inspection Agency (CFIA) that determines if food products imported to Canada meet Canadian food safety requirements. Kelly Brown, Import-Export Coordinator, Food of animal origin sector, explained the process to us. What are the reasons that Canada has such strict regulations regarding imported meat? The main concerns are: public health, and prevention of diseases and defence from animal diseases from country to country. The first concern mostly regards food products, the second, regards the imports of head of cattle. What are the regulations about importing food products? In order to import to Canada, the exporting country must have a system of meat inspection at least equivalent to the Canadian one. Main aspects and conditions considered in order to evaluate the product to be imported are: the minimum requirements of safety for the production of foods products; HACCP and its application; the animal disease surveillance system; the presence and quality of veterinary infrastructures.
What is Italy’s position after the adoption of the Health Certificates CE-Canada of 2009? Since September 1st, 2009, with the Health Certificates CE- Canada, the range of pork-based products that can be exported to Canada has been increased. In particular, Italy is allowed to import raw pork-based products aged for at least 90 days (head cheese, prosciutto, culatelli ecc...), something that before was forbidden. This limit of time applies to products coming from areas classified as not affected by SVD and processed in certified plants. Also, for those areas recognized by EU as affected by SVD, raw pork based products can be exported after being aged for a minimum of 400 days. As for ham, the requirement of cooking at 70° for 30 minutes has only been confirmed for those areas recognized as not affected by diseases as: Classical Swine Fever (CSF), African Swine fever, Foot and Mouth disease, Swine Vesicular disease. As far as salami is concerned, there are limitations for the amount of salt and preservatives contained in this kind of products: together they have to be 100 or 200 parts per million in order to be exported to Canada.
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CCIE VANCOUVER
Doing Business in Calgary The Global Business Centre of Calgary Economic Development in Calgary offers business solutions for international companies he Global Business Centre (GBC), an innovative initiative by Calgary Economic Development, officially opened its doors in downtown Calgary on June 29, 2010. From the beginning, the idea was to create a ‘landing pad’ for international business in Calgary, where companies could temporarily locate for their first few months of business while searching for a permanent home. It also serves as a ‘launch pad,’ where Calgary Economic Development can assist Calgary – and Southern Alberta – based companies with introductions to the marketplace, assistance with site selection and support for their local launch. The Global Business Centre also offers programming in support of developing export market opportunities for Southern Alberta companies. In the past 2 years of operations, over 8,000 people have passed through its doors attending over 300 events focused on introducing foreign companies and markets. The Global Business Centre has successfully hosted export development seminars focused on various countries and sectors; a speaker series featuring renowned business professionals; workshops about customs and tariffs; freight forwarding and logistics; numerous international networking receptions; and economic briefings. Since the mid-2010 launch, fourteen companies have utilized the Global Business Centre’s temporary office space, including: the Bank of China; Inter-American Development Bank; Consulate of France; Powerfuel CNG Natural Gas Conversion systems, Talascend Recruitment, and Toyota-Tsusho Wheatland Inc. Companies locating themselves at this central location find themselves within 10 city blocks from 124 of Canada’s 500 head offices, the second largest concentration of headquarters in Canada after Toronto. These companies have the unique advantage of tapping into networking opportunities and various other services Calgary Economic Development provides for a wide range of industries. The success of the Global Business Centre is reliant on the support we receive from our stakeholders and partners. With limited resources, a strong focus has been placed on partnering with the community and delivering joint programs to support our mandate. Calgary Economic Development is a proud member of the Italian Chamber of Commerce in Canada-West and work with the local chapter in Calgary to promote opportunities in Italy and service Italian investors locating in this region of the country. For more information, please contact Marek Drywa (+1.403.221-4253 – mdrywa@calgaryeconomicdevelopment.com).
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Fare affari a Calgary GRAZIE AL GLOBAL BUSINESS CENTRE DEL CALGARY ECONOMIC DEVELOPMENT, LE IMPRESE INTERNAZIONALI HANNO A DISPOSIZIONE SOLUZIONI DI BUSINESS MIRATE
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l Global Business Centre (GBC), un’iniziativa innovativa del Calgary Economic Development, ha ufficialmente aperto i battenti nel centro di Calgary il 29 giugno 2010. Fin dall’inizio, l’idea era di creare un “landing pad” per le imprese internazionali, ovvero una location temporanea a Calgary dove potersi stabilire in attesa di trovare una sede permanente. Allo stesso tempo, il Calgary Economic Development si propone di assistere le imprese interessate a stabilirsi a Calgary e South Alberta introducendole sul mercato, assistendole nella scelta dei siti, supportandole nel loro lancio sul mercato locale; inoltre, offre programmi di sostegno per le imprese del South Alberta che vogliono esportare. Negli ultimi due anni di attività, oltre 8.000 persone sono passate dal Calgary Economic Development, partecipando ad oltre 300 eventi incentrati sull’introduzione di società stranie-
ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE IN CANADA - WEST Suite 405 – 889 W. Pender St. – V6C 3B2 Vancouver Tel: +1 604 6821410 – Fax: +1 604 6822997 iccbc@iccbc.com – www.iccbc.com
re nei mercati esteri. Il Global Business Centre ha inoltre ospitato con successo seminari dedicati allo sviluppo delle esportazioni in diversi Paesi e settori; speaker professionisti di fama; workshop su dogane e tariffe, spedizione merci e logistica; MAREK n u m e ro s i r i c e v i m e n t i DRYWA internazionali; briefing economici. Dal suo lancio a metà del 2010, sono state 14 le imprese che hanno utilizzato gli uffici temporanei del Global Business Centre; tra queste, the B a n k o f C h i n a , I n t e rAmerican Development Bank, Consulate of France, Powerfuel CNG Natural Gas Conversion systems, Talascend Recruitment e ToyotaTsusho Wheatland Inc. Le imprese che si stabiliscono in questa posizione centrale, si trovano a soli 10 isolati dalle sedi di 124 tra le 500 più grandi imprese canadesi – la seconda più grande concentrazione di sedi in Canada dopo Toronto. Queste società hanno il vantaggio unico di poter attingere ad opportunità di networking e a vari altri servizi offerti dal Calgary Global Business Centre per una vasta gamma di settori. Il successo del Global Business Centre si basa sul supporto che riceve dai propri stakeholder e partner. Viste le risorse limitate, una forte attenzione è rivolta alla partnership con la comunità e alla realizzazione di programmi congiunti. Il Calgary Global Business Centre è un orgoglioso socio della Camera di Commercio Italiana in Canada-West e lavora con la sua sede locale a Calgary per promuovere le opportunità di sviluppo per le imprese canadesi in Italia e servire gli investitori italiani che si vogliono stabilire in questa parte del Canada. Per maggiori informazioni, contattare Marek Drywa (mdrywa@calgaryeconomicdevelopment.com, +1.403.221-4253).
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CCIE MONTREAL
Apulia Invests in Young Italian-Canadians The ‘Information, promotion and business matching Region PugliaCanada 2012’ project was launched oung Canadians of Apulian origin may constitute an energetic resource and business asset for small and mediumsized companies from Apulia, interested in the Canadian market. It is based on this premise that the region has identified the enrichment of young citizens of Apulian origin as a strategic asset in support of its internationalization strategies. In fact, young people can represent an ideal ‘link’ between Apulian and Canadian businesses, and this ‘link’ can be even more effective when declined into sectors with the strongest potential within the two economical contexts and, even more specifically, sectors which hold the most interest for young people professionally – the so-called creative industry sectors (production of multimedia, video and music). The Apulia region is increasingly focusing on the development of the cultural and creative industries, as demonstrated by the creation of the two agencies Puglia Film Commission and Puglia sounds. Quebec is home to the Canadian multimedia cluster and Montreal is the first city in the world to devote an annual World Conference to the creative economy. To meet this objective, the Apulia region has launched a project titled: ‘Information, promotion and business matching Region Puglia-Canada 2012.’’ The project – which will select 10 young Canadians of Apulian origin – will take place in three closely related phases: a series of workshops, a study tour in Apulia and a mission to Canada comprised of Apulian companies. During the course of the project, the participants will develop strategies and internationalization plans for a group of companies from Apulia: analyzing the potential for penetration on the Canadian market, identifying and selecting potential partners, evaluating the different collaboration options. The project is led by the Italian Chamber of Commerce in Canada, in collaboration with the Associazione Giovanile ‘La nuova centrale pugliese’ and the Federazione Puglia di Montreal. These Apulian associations in Quebec play a fundamental role in all phases of the project. The Vice-President and councillor of economic development, Loredana Capone, stated that “with the 2012 initiative for the promotion of internationalization, we introduced the special project ‘Pugliesi nel Mondo.’ We did it because we think that consolidating relations with citizens who no longer live in Apulia is a privileged channel for the development of our own territory, a new way to showcase Apulia and her Excellencies.” The project was launched during the latest edition of Echo Italy, the annual event of the ICC in Canada, which promotes the authentic Made in Italy, with the collaboration of several Italian institutions in Canada.
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La Puglia investe sui giovani italo-canadesi AL VIA IL PROGETTO “INFORMAZIONE, PROMOZIONE E BUSINESS MATCHING REGIONE PUGLIA-CANADA 2012”, DEDICATO ALL’INDUSTRIA CREATIVA E CULTURALE
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giovani canadesi di origine pugliese possono costituire una risorsa di energie ed opportunità d’affari per le piccole e medie imprese pugliesi interessate al mercato canadese. È partendo da questa premessa che la Regione ha individuato nella valorizzazione della componente giovanile della comunità pugliese uno degli asset strategici a supporto delle proprie strategie di internazionalizzazione. Non solo, infatti, possono rappresentare un ideale “trait d’union” tra le imprese pugliesi e canadesi, ma il loro ruolo può essere ancor più efficace se declinato per i settori a forte potenzialità nei due contesti territoriali e per i quali più esplicito è l’interesse professionale dei giovani, ovvero i settori della cosiddetta industria creativa – multimedia, produzioni video e musicali. La Regione Puglia sta sempre di più puntando sullo sviluppo delle filiere dell’industria creativa e culturale, come dimostra la creazione delle due agenzie Puglia Film Commission e Puglia sounds. Il Québec è l’area canadese a più forte specializzazione nel settore dei multimedia, e Montreal è la prima città al mondo a dedicare una conferenza mondiale annuale all’economia creativa. La Regione Puglia ha quindi lanciato il progetto “Informazione, promozione e business matching Regione Puglia-Canada 2012”, destinato a dieci giovani di origine pugliese e articolato in tre fasi strettamente correlate: una serie di workshop tematici, uno study
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN CANADA
tour in Puglia ed una missione di imprese pugliesi in Canada. Durante il percorso progettuale, i partecipanti svilupperanno strategie e piani di internazionalizzazione per un gruppo di aziende pugliesi: analizzeranno le potenzialità di integrazione con il mercato canadese, selezioneranno potenziali partner, valuteranno le diverse opzioni di collaborazione. Il progetto è realizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Canada con la collaborazione dell’Associazione Giovanile “La nuova centrale pugliese” e della Federazione Puglia di Montreal. Il ruolo dell’associazionismo pugliese del Québec è infatti fondamentale in tutte le fasi progettuali. “Con il Programma di promozione dell’internazionalizzazione 2012 – ha spiegato la Vicepresidente e Assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone – abbiamo introdotto il progetto speciale ‘Pugliesi nel Mondo’. Riteniamo infatti che consolidare i rapporti con i concittadini che non vivono più in Puglia, sia un canale privilegiato per lo sviluppo del nostro stesso territorio, un modo nuovo per promuovere la Puglia e le sue eccellenze”. Il progetto è stato lanciato nel corso dell’ultima edizione di Echo Italia, manifestazione annuale di promozione del Made in Italy realizzata dalla CCIE in Canada con la collaborazione dei più rilevanti attori del sistema Paese in Canada.
In collaborazione con
550, rue Sherbrooke Ouest, Bureau 1150 H3A 1B9 Montreal Tel.: +1.514.8444249 – Fax: +1.514.8444875 info.montreal@italchamber.qc.ca www.italchamber.qc.ca “Intervento cofinanziato dall’U.E. a valere sul P.O. F.E.S.R. Puglia 20072013 – Linea 6.3., Azione 6.3.2.” “Investiamo nel vostro futuro”. “Project co-financed by the E.U., in accordance with the Operational Programme E.R.D.F. Puglia 2007-2013 – Line 6.3., Action 6.3.2.” “Investing in your future”.
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NEWS CANADA
Accordo Università Ca’ Foscari e Ottawa È stato firmato a Ottawa un doppio accordo tra il locale ateneo e l’Università Ca’ Foscari di Venezia. L’intesa prevede: l’espansione della Venice Summer School a studenti e docenti dell’Università di Ottawa; un più generale scambio di professori e universitari durante l’anno accademico, in particolare per corsi di laurea di Economics and Management, già offerti interamente in lingua inglese.
In bici per la vita Per il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, questa intesa “apre una nuova stagione di collaborazione e di interessanti rapporti culturali fra il Veneto e questo grande Paese”.
AGREEMENT BETWEEN CA’ FOSCARI AND OTTAWA UNIVERSITIES A double agreement has been signed between Ottawa University and Università Ca’ Foscari of Venice. The understanding sets out the expansion of the Venice Summer School to students and lecturers of the University of Ottawa, a more general exchange of professors and academics during the academic year, particularly for degrees in Economics and Management, already offered entirely in English by the university in Venice. Luca Zaia, President of the Regione Veneto, said the agreement, “opens a new season of co-operation and interesting cultural relationships between Veneto this huge country.”
Il “Made in Udine” visita il Canada Occidentale La Camera di Commercio Italiana in Canada-West ha ospitato in maggio una delegazione proveniente da Udine, guidata dal Presidente della Camera di Commercio di Udine, Giovanni da Pozzo, e dal Vice Presidente del famoso Distretto Italiano della Sedia, Alberto Gordani, general manager dell’azienda Moroso. Obiettivo della visita, valutare opportunità di business per le aziende friulane in Canada nei settori dell’arredamento e della metalmeccanica. Per l’occasione, sono stati organizzati diversi incontri con istituzioni economiche e comunitarie locali, oltre ad una reception a cui hanno partecipato alcuni tra i più importanti esponenti del settore dell’arredamento a Vancouver.
THE ‘MADE IN UDINE’ TO WESTERN CANADA In May, the Italian Chamber of Commerce in Canada-West hosted a delegation from Udine, headed by Giovanni Da Pozzo, President of the Chamber of Commerce of Udine, and by Alberto Gortani, VP of ASDI, the famous Italian Chair District and GM of the furniture company Moroso.They visited Vancouver to seek opportunities for future collaborations in the design and engineering sectors. The CCIE in Canada-West organized a series of meetings with local economic and communitarian institutions. It was also organized a reception attended by some of the most important representatives of the furniture sector in Vancouver.
A Toronto il 10° Business Excellence Awards Lo scorso 24 maggio, la Camera di Commercio Italiana dell’Ontario (ICCO) ha organizzato il 10° Business Excellence Awards (BEA). All’evento hanno partecipato i leader più rilevanti e innovativi della comunità aziendale. Ad essere premiati quest’anno sono stati: Robert Deluce, Presidente e Amministratore delegato, Porter Airlines (ICCO Business Excellence Award); Ersilia Serafini, Amministratore delegato, Summerhill (ICCO PwC Next Generation Award); Sam J. Ciccolini, Secretario del Tesoro, Masters Insurance Limited (ICCO KPMG Community Building Award); Isabella Caniggia, Presidente della Commissione di Ricerca, Istituto di Ricerca Samuel, Mount Sinai Hospital (ICCO Premio Arte, Scienza e Cultura); Patrick Dovigi, Fondatore e Amministratore Delegato, GFL Environmental Corporation (ICCO Scotiabank Environmental Leadership Award).
IN TORONTO THE 10TH BUSINESS EXCELLENCE AWARDS The ICCO hosted the 10th Annual Italian Chamber of Commerce of Ontario National Bank Business Excellence Awards (BEA) in Toronto on May 24th, 2012. The awards are presented to the most outstanding and innovative leaders from the business community. The five winners are: Mr. Robert Deluce, President and Chief Executive Officer, Porter Airlines (ICCO Business Excellence Award); Ms. Ersilia Serafini, Chief Executive Officer, Summerhill (ICCO PwC Next Generation Award); Mr. Sam J. Ciccolini, Secretary Treasurer, Masters Insurance Limited (ICCO KPMG Community Building Award); Dr. Isabella Caniggia, Principal Investigator, Samuel Lunenfeld Research Institute, Mount Sinai Hospital (ICCO Premio Arte, Scienza e Cultura); Mr. Patrick Dovigi, Founder and Chief Executive Officer, GFL Environmental Corporation (ICCO Scotiabank Environmental Leadership Award).
Il 13 ottobre, Team Revolution, un gruppo di 60 ciclisti italo-canadesi, parteciperà al 10° anniversario del Granfondo Italia. Attraverso le strade di Bologna, Modena, Maranello e Carpi, correranno per arrivare primi al traguardo in nome di una buona causa: la raccolta di $600.000 da devolvere alla fondazione Humber River Regional Hospital, per la costruzione di un nuovo ospedale nel cuore della comunità italiana di Toronto. L’Humber River Hospital, che aprirà nel 2015, sarà completamente digitalizzato, utilizzerà e svilupperà le migliori tecnologie sanitarie per la cura del corpo e della mente con metodi innovativi e rivoluzionari. Per sostenere il Team Revolution e contribuire alla costruzione del nuovo Humber River Regional Hospital con una donazione, visitate il sito www.mangiabevebici.com.
BIKING FOR LIFE On October 13th, the dedicated members of Team Revolution, a group of Italian Canadian cyclist, will participate in the 10th anniversary of the Granfondo Italia. Through the streets of Bologna, Modena, Maranello and Carpi, they will push themselves to cross the finish line for a good cause: the foundraising of $600,000.00 to go towards the Humber River Regional Hospital foundation to build a new hospital in the heart of the Italian Community in Toronto. When the new Humber River opens in 2015, it will be a hospital like no other – a digital showcase that will use, but also develop, the best in medical technology to care for patients’ minds, bodies and souls in revolutionary new ways. To support Team Revolution realizing the new Humber River Regional Hospital, please go to www.mangiabevebici.com to place your donation.
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A tavola regnano
i Principi di Sicilia DALLA GRANDE PASSIONE PER IL VINO E DALL’AMORE PER UNA TERRA STRAORDINARIA, NASCONO BIANCHI E ROSSI IN GRADO DI CONIUGARE IL BUON BERE ALLA CULTURA ED ALLA MONDANITÀ
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icilia, terra di grande fascino, dove sole, mare e terra si incontrano dando vita a profumi e sapori inimitabili. Qui, a Gibellina, nel trapanese, si estendono i vigneti di Principi di Sicilia, azienda che ha saputo coniugare le tradizioni di questa terra ricca di storia alle moderne tecnologie produttive, dando così vita a vini in grado di trasmettere il vero carattere siciliano, deciso e avvolgente, con note di originalità difficilmente riscontrabili in altri prodotti. Abbiamo incontrato Michel Curatolo, classe 1970, creatore di questa “eccellenza siciliana”. Ci racconti il suo “incontro” con il mondo del vino. L’idea di produrre vini in Sicilia è nata insieme ad alcuni amici professionisti, l’avvocato Andrea Melita ed il sommelier Lillo Sciliberto. Poi ho coinvolto nel progetto i miei fratelli, Gabriel e Jean, tutti amanti del buon vino, ovviamente di qualità. Il nostro progetto ha preso così pian piano vita, grazia anche alla sapiente guida dell’enologo Sergio Ienna. Che tipo di vini producete? Il nostro bianco è una rarità nel panorama produttivo dei vini da tavola, blend tra uve Grillo e Zibibbo, particolarmente amabile
con spiccate note profumate di fiori e frutta; il rosso, invece, è un blend Nero d’Avola (principe dei vitigni siciliani) e Sirah, anch’esso amabile con note aromatiche di frutta rossa matura. Qual è la vocazione commerciale della vostra azienda? Siamo indirizzati prevalentemente al canale “horeca”, ed in particolare alla ristorazione d’eccellenza, in Italia ed all’estero. In termini di produzione e logistica, possiamo ben supportare le richieste interne ed internazionali. Stiamo altresì intraprendendo l’esperienza del web-commerce con incoraggianti risultati. E per il futuro? Prevediamo a breve il lancio di una nuova linea commercialmente più aggressiva, denominata “Cavalieri de’ Principi di Sicilia” per il settore banqueting, un vino passito e un Nero d’Avola barricato riserva per le prossime festività natalizie, un rosé mosso da aperitivo e successivamente – progetto più ambizioso,in fase di studio – un metodo classico. www.principidisicilia.com info@principidisicilia.com Tel. +39.090.5730232
Principi di Sicilia Reign Over the Table A great passion for wine and the love for an extraordinary region gave origin to red and white wines that combine with culture and social life icily, a region of great fascination, where the land meets the sea to give life to unique perfumes and tastes. In Gibellina, in the province of Trapani, there are the vineyards of the winery Principi di Sicilia, which has been able to combine the local traditions with modern production technologies, obtaining wines with a marked, enticing and genuine Sicilian personality and very original notes at the same time. We met Michel Curatolo, born in 1970, who created this Sicilian excellence. Could you please tell us something about your meeting with the world of wine? The lawyer Andrea Melita and the sommelier Lillo Sciliberto, both friends of mine, and myself had the idea to produce wine in Sicily. Then I involved my brothers Gabriel and Jean, who appreciate high quality wines. Our project has gradually taken shape and we have been guided by the oenologist Sergio Ienna.
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What kinds of wines do you produce? Our white wine is a very peculiar table wine, since it is a blend of Grillo and Zibibbo grapes, a medium sweet with intensive notes of flowers and fruit in the nose. Our red wine is a blend of Nero d’Avola (the prince among Sicilian vines) and Sirah, a medium sweet wine with aromatic notes of ripe red fruit. What are your target markets? We mainly address the ‘horeca’ channel, focusing on top-level restaurants in Italy and abroad. In terms of production and logistics we are able to satisfy both the domestic and international demand. We have also started an e-commerce experience, with encouraging results. What about the future? We will soon launch a new line destined for the banqueting sector that is more ‘aggressive’ from a marketing perspective and is called ‘Cavalieri de’ Principi di Sicilia,’ then there is a passito wine and a riserva of Nero d’Avola aged in barrique barrels in preparation for next Christmas, as well as a sparkling rosé wine to be marketed as an aperitif wine. We are also developing another more ambitious project – a classic method spumante.
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promosso da
Россия – государство в процессе эволюции
Russia, un Paese in divenire
Editoriale di ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa
Vladimir Putin, al terzo mandato da Presidente della Federazione Russa, ha definito scopi e priorità del suo nuovo Governo
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ercoledì 2 maggio si è tenuta l’ultima riunione del Consiglio dei Ministri del Governo uscente, guidato da Vladimir Putin, per esaminare i risultati raggiunti. Dal 2008 al 2012, il PIL è aumentato del 31%, gli scambi commerciali del 7,5%, la produzione industriale del 4,1%; è invece diminuito di oltre il 15% il numero degli impiegati negli organi federali (senza contare Regioni e Territori), mentre la popolazione è aumentata perché sono stati raggiunti buoni risultati nella diminuzione della mortalità. Anche da un bilancio dell’attività del Presidente uscente, D. Medvedev, il Paese e la società risultano fortemente cambiati e pronti a diverse trasformazioni. In sostanza, nei primi dieci giorni di maggio, si sono verificati tre eventi nazionali: il terzo ritorno di Vladimir Putin a Presidente della Federazione Russa, la nomina di Dmitrij Medvedev a capo del nuovo governo e i festeggiamenti del 67° anniversario della Grande Vittoria della“guerra patriottica”contro il nazifascismo. Gli undici Decreti, tra quelli firmati da V. Putin già nel primo giorno della sua presidenza, definiscono gli scopi e le priorità del suo nuovo mandato: la politica sociale dello Stato e le diverse fasi di avanzamento di vari settori sociali, la politica economica statale di lungo termine, nonché lo sviluppo delle Forze Armate e del complesso industriale militare e le principali direttrici della politica estera. L’economia dovrà seguire le indicazioni formulate da Putin durante la sua campagna elettorale: priorità dei problemi della popolazione, aumento della produttività del lavoro, creazione e modernizzazione di 25 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020. Entro tale data, inoltre, il Paese deve aumentare di 1,4 volte la produzione di beni alimentari e ha fatto notare che, in vista del prossimo ingresso nel WTO, le “autorità locali” dovranno elaborare gli stimoli per accrescere la competitività dei prodotti locali, che non devono contraddire le norme dell’Organizzazione Mondiale. A proposito delle “autorità locali”, negli ultimi quattro anni sono stati sostituiti 57 governatori o capi territoriali sugli 83 esistenti. In conclusione, desidererei dare rilievo al lancio in questo mese, da parte dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, di una “Guida per gli operatori economici italiani nella Federazione Russa”. Il lancio è avvenuto in due manifestazioni molto interessanti, la prima tenutasi a Roma, presso la Sala Zuccari del Senato e la seconda a Milano, presso la sede di Palazzo Turati della Camera di Commercio. La Federazione Russa è un cantiere ancora aperto e lo sarà per alcuni anni a venire; quindi la “Guida” è destinata ad essere periodicamente aggiornata e tenuta “viva” quale strumento importante per la conoscenza di questo Paese nel suo divenire.
Владимир Путин, в третий раз вступивший в должность Президента Российской Федерации, изложил цели и приоритеты своего правительства
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РОЗАРИО АЛЕССАНДРЕЛЛО Президент ИталоРоссийской Торговой Палаты
мая на последнем заседании Совета Министров РФ под руководством Владимира Путина были рассмотрены достигнутые результаты уходящего правительства. В ходе заседания было отмечено, что с 2008 по 2012 год ВВП РФ вырос на 31%, внешнеторговый оборот за этот период увеличился на 7,5%, а промышленное производство - на 4,1%. За время работы Владимира Путина в качестве премьер-министра численность госслужащих в федеральных госорганах (без учета регионов) сократилась на 15%, а численность населения увеличилась, благодаря снижению смертности. Уходящий Президент Д.Медведев, в свою очередь, отметил значительные изменения в обществе и готовность государства к трансформациям. В сущности, в начале мая произошли следующие перемены: возвращение Владимира Путина на пост Президента Российской Федерации, назначение Дмитрия Медведева на пост Председателя Правительства РФ и празднование 67-ой годовщины Победы над фашистами в Великой Отечественной Войне. В первый день в должности Президента В.Путин подписал одиннадцать указов, установив приоритеты и направления нового правительства. А именно, указы коснулись: экономической политики в долгосрочной перспективе, главных направлений внешней политики, социальной политики государства, вооруженных сил и военно-промышленного комплекса. Экономика должна будет развиваться в направлениях, отмеченных Путином еще во время своей избирательной компании: разрешение проблем населения, повышение рабочей продуктивности, создание и модернизация 25 миллионов рабочих мест к 2020 году. Более того, к 2020 году государство должно увеличить в 1,4 раза производство продовольственных товаров, а всвязи со скорым вступлением Российской Федерации в ВТО органы местной власти должны стимулировать увеличение конкурентноспособности местной продукции, которая должна будет соответствовать нормам международной организации. Что касается органов местной власти, следует отметить, что за последние четыре года 57 из 83 действующих губернаторов лишились постов. В заключение, я хотел бы отметить презентацию книги под названием «Справочник по Российской Федерации для итальянских предпринимателей», презентация которой состоялось в Риме в зале Дзуккари Сената Италии и в Милане в здании Торговой палаты. Российская Федерация - государство в процессе эволюции и останется таким же еще на протяжении нескольких лет. Следовательно, «Справочник» будет регулярно обновляться, оставаясь важным инструментом для изучения страны.
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FONDAZIONE ITALIA-RUSSIA
Milano “dentro l’anima russa” IL PROGETTO PROMOSSO DAL TEATRO FRANCO PARENTI HA OFFERTO UN ARTICOLATO PERCORSO – TRA TEATRO, CINEMA, LETTERATURA, POESIA – PER AVVICINARE LA CULTURA RUSSA
M A E S T R I R U S S I I N S C E N A . Il primo appuntamento si è svolto con il Festival laboratorio internazionale della giovane regia, collaborazione fra un’eccellenza nel campo della formazione teatrale, la Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi ed il Laboratorio ON.TEATR che ha sede nella gemellata San Pietroburgo. Quattro registi italiani diplomadi Tatiana Montenero, ti sono stati a San Pietroburgo e hanno messo Segretario Generale della Fondazione Italia Russia in scena, con un cast di attori russi, testi italiani scritti da Edoardo Erba, n occasione dell’Anno della culTATIANA Magdalena Barile, Renato Gabrielli, tura e della lingua russa in Italia MONTENERO Paola Ponti, autori appartenenti a e della cultura e della lingua itagenerazioni diverse, per raccontare liana in Russia, il Teatro Franco l’evoluzione della drammaturgia Parenti di Milano ha presentato il nazionale. progetto “Dentro l’anima russa – Contemporaneamente, altrettanti Capolavori della scena mondiale registi neodiplomati russi sono e Piccoli spettacoli cult dalla venuti a Milano per allestire testi grande letteratura russa”, un perscritti da Danil Privalov, Anna corso nella cultura russa attraverYablonskaya, Yurij Klavdiev, German so il teatro, la letteratura, il cinema, Grekov e Yuriĭ Muravitskij, con gli la poesia e la filosofia, articolato in quattro momenti, da giugno a dicembre 2011 allievi italiani della scuola milanese. La seconda tappa del percorso è stata consae sostenuto da Eni e Comune di Milano.
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Милан “dentro l’anima russa” В рамках Года России в Италии и Года Италии в России театр Франко Паренти реализовал проект под названием «В русской душе» с программами «Шедевры мировой сцены» и «Культовые спектакли великой русской литературы». Проект, посвященный русской культуре, включил театральные, кинематографические спектакли, а также мероприятия, посвященные русской литературе, поэзии и философии. Мероприятия были представлены публике в четырех этапах с июня по декабрь 2011 года при поддержке муниципалитета г. Милана и компании Eni. РУССКИЕ МАЭСТРО НА СЦЕНЕ ТЕАТРА. В знак обоюдного признания художественных тенденций обеих стран и поддержки развивающихся талантов, состоялся первый этап проекта - Международный фестиваль-лаборатория молодых режиссеров. Фестиваль стал плодом сотрудничества Миланского фонда театра-школы Паоло Грасси и лаборатории ON.TEATR, расположенной в городе-побратиме Санкт-Петербурге. В Санкт-Петербурге четыре итальянских ре-
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FONDAZIONE ITALIA-RUSSIA crata ad Alvis Hermanis, astro della scena contemporanea, con due spettacoli commoventi ed esilaranti: “Sonja”, basato su un racconto di Tatiana Tolstaya, e “Shukshin’s stories” di Vasily Shukshin, con gli straordinari attori del Teatro delle Nazioni di Mosca. Ha completato il percorso un artista leggendario, Eimuntas Nekrosius che, dopo Cechov, Gogol’, Pushkin e Tolstoj, ha presentato a Milano, dal 21 al 23 ottobre, “Idiotas” di Fëdor Dostoevskij, prodotto, fra gli altri, dall’International Stanislavsky Foundation di Mosca e dall’House Festival di San Pietroburgo. Il pubblico è rimasto incantato dal linguaggio personalissimo di Nekrosius, dalla sua potenza visiva ed espressiva, dai superbi attori del suo gruppo Meno Fortas. Sia i due spettacoli di Hermanis che quello di Nekrosius erano in lingua originale sovratitolati in italiano, ma l’incredibile capacità degli attori russi e lituani di comunicare emozioni ha superato ogni barriera linguistica.
PICCOLI CULT DALLA GRANDE LETTERATURA RUSSA. Infine, accanto ai capolavori della scena mondiale, sono stati presentati i
Проект, реализованный театром Франко Паренти, благодаря обширной театральной, кинематографической и литературной программе, дал возможность познакомиться ближе с русской культурой жиссера поставили спектакли с участием русских актеров по сценариям Эдоардо Эрба, Магдалены Бариле, Ренато Габриэлли и Паолы Понти. Эти авторы принадлежат к разным поколениям, таким образом режиссерами была показана эволюция итальянской драматургии. В то же время, в Милане были представлены спектакли российских режиссеров с участием итальянских студентов по сценариям Данила Привалова, Анны Яблонской, Юрия Клавдиева, Германа Грекова и Юрия Муравицкого. Второй этап проекта, посвященный таланту звезды современной сцены Альвису Херманису, представил два спектакля: «Соня» по мотивам рассказа Татьяны Толстой и «Рассказы Шукшина» Василия Шукшина, прошедшие с участием знаменитых актеров московского Театра Наций. В заключение, с 21 по 23 октября легенда современной сцены Эймунтас Някрошюс представил в Милане спектакль Ф.М. Достоевского «Идиот», после уже поставленных произведений Гоголя, Пушкина, Чехова и Толстого. Это стало возможным благодаря поддержке Международного фонда К.С. Станиславского в Москве и Балтийского театра в Санкт-Петербурге. Публика была очарована как силой и выразительностью языка Някрошюса, так и превосходной игрой актеров группы Мено Фортас. Несмотря на то, что представления Херманиса и Някрошюса прошли на языке режиссеров с итальянскими субтитрами, невероятная способность русских и литовских актеров передавать эмоции превзошла все языковые барьеры. КУЛЬТОВЫЕ СПЕКТАКЛИ ВЕЛИКОЙ РУССКОЙ ЛИТЕРАТУРЫ. И наконец, в исполнении знаменитых актеров современного итальянского театра на сцене были представлены «Культовые спектакли великой русской
литературы»: «Кроткая» и «Игрок» Ф.М. Достоевского, «Евгений Онегин» А.С. Пушкина, «Анна Каренина» Л.Н. Толстого, «Записки сумашедшего» и «Шинель» Н.В. Гоголя. Цикл спектаклей привел в восторг публику, этому сопутствовали и многочисленные инициативы, сопровождающие выступления. Одной из этих инициатив стало мероприятие под названием «Литературные беседы», посвященное вопросам актуальности и близости русской классики, в котором приняли участие слависты, писатели, философы и журналисты. Необходимо отметить и «философские» бранчи, во время которых, под традиционный русский завтрак, происходили оживленные споры о проблемах, поднятых в произведениях классиков. Литературная группа «У самовара в ожидании Карениной», ставшая настоящим культом для ценителей литературы, пригласила всех желающих для совместного обсуждения страниц этого шедевра. Высоко оцененная программа завершилась кинофестивалем «Страницы на экране» и вечером, посвященным поэзии, под названием «Украденный воздух - поэзия, музыка и водка русской земли». На этом вечере известные итальянские поэты прочли стихи Ахматовой, Мандельштама, Цветаевой, Пастернака, Маяковского и Есенина. Проект «Dentro l’anima russa» создал уникальную возможность для культурного взаимообмена между публикой Италии и России и привлек многочисленные культурные учреждения, университеты и ассоциации, среди которых: Генеральное консульство Российской Федерации в Милане, Фонд «Центр развития итало-российских отношений», Итало-Российская Торговая Палата, Консульство Литвы, Консульство Латвии, Фонд Христианская Россия, Ассоциация Италия-Россия г. Бергамо.
“Piccoli cult dalla grande letteratura russa”: “La mite” e “Il giocatore” di Dostoevskij, “Evgenij Onegin” di Puškin, “Anna Karénina” di Tolstoj e “Diario di un pazzo” e “Il cappotto” di Gogol’ nell’interpretazione personale di alcuni tra i più sensibili artisti del teatro italiano contemporaneo. Un ciclo che ha entusiasmato appassionati e curiosi, anche grazie alle iniziative che hanno accompagnato gli spettacoli, rilanciandone temi e problemi. Tra queste, le Conversazioni letterarie, che hanno coinvolto slavisti, scrittori, filosofi e giornalisti in affascinanti confronti sull’attualità e sulla prossimità dei classici russi; i Brunch filosofici, animati dibattiti sulle grandi questioni al centro delle opere, seguiti da una colazione con piatti della cucina russa; e il Gruppo di lettura con Samovar-Aspettando Karènina, che è diventato un vero e proprio cult per gli appassionati lettori, invitati a commentare e discutere assieme le pagine più belle del capolavoro di Tolstoj. Una programmazione apprezzata e seguitissima, completata dalla rassegna cinematografica “Pagine sullo schermo” e da una serata speciale dedicata alla poesia: “Aria rubata – Poesia, musica e vodka dalla terra di Russia”, con alcuni dei più importanti poeti italiani che hanno letto e commentato i versi di Achmatova, Mandel’štam, Cvetaeva, Pasternak, Majakovskij e di Esenin. Il progetto “Dentro l’anima russa” ha costituito una preziosa occasione di condivisione fra il pubblico italiano e quello russo, e ha coinvolto con entusiasmo università, istituzioni e associazioni culturali, fra cui il Consolato generale della Federazione Russa a Milano, la Fondazione Italia-Russia, la Camera di Commercio Italo-Russa, il Consolato della Lituania, il Consolato della Lettonia, la Fondazione Russia Cristiana, l’Associazione Italia-Russia Bergamo.
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Una guida per fare business, tra Italia e Russia Il 17 e il 18 maggio, rispettivamente a Roma e a Milano, si è tenuta la presentazione della “Guida per gli operatori economici italiani nella Federazione Russa”. Il volume intende fornire agli operatori italiani desiderosi di avvicinarsi al mercato russo, dati aggiornati sul settore economico e bancario, sugli incentivi previsti dalle autorità federali, sulla normativa commerciale in Russia e sulle attività di enti e istituzioni facenti parte del Sistema Italia. Alla stesura della guida, pubblicata dall’Ambasciata d’Italia a Mosca, hanno contribuito la Camera di Commercio Italo-Russa, l’ICE, Confindustria, Promos, GIM-Unimpresa, KPMG e Studio legale Pavia e Ansaldo.
СПРАВОЧНИК ДЛЯ ВЕДЕНИЯ БИЗНЕСА МЕЖДУ РОССИЕЙ И ИТАЛИЕЙ 17 мая в Риме и 18 мая в Милане состоялась презентация книги «Справочник по Российской Федерации для итальянских предпринимателей». Главная цель этого издания – предоставить итальянским предпринимателям, желающим выйти на российский рынок, последнюю информацию, касающуюся экономического и банковского сектора, льгот, предоставляемых региональными органами власти РФ, торгового законодательства и деятельности организаций и учреждений, входящих в «Систему Италия». Издание, опубликованное Посольством Италии в Москве, было подготовлено ИРТП, ICE, Confindustria, Promos, GIM–Unimpresa, компанией KPMG и адвокатской конторой Pavia & Ansaldo.
A Bari, l’incontro tra cultura italiana e russa Corsi Estivi di Iconografia La Scuola Iconografica di Seriate, promossa dalla Fondazione Russia Cristiana, organizza un Corso Fondamentale Biennale e successivi corsi di approfondimento per gli appassionati di iconografia, offrendo sia lezioni teoriche che esercitazioni pratiche. Dal 12 al 28 luglio 2012 si terrà inoltre la Fase Estiva per i principianti: a fare da suggestiva sede al corso sarà la secentesca Villa Ambiveri di Seriate, con il suo parco, la preziosa cappella bizantina, la biblioteca e i laboratori. Per ulteriori informazioni, telefonare al numero 035.294021, scrivere una e-mail a scuolaseriate@russiacristiana.org oppure visitare il sito www.russiacristiana.org.
Dal 17 al 22 maggio a Bari si è tenuta la VI edizione del Festival dell’Arte Russa “Il Giardino Estivo delle Arti”, una sei-giorni di eventi culturali con artisti russi e italiani, organizzata dalla Fondazione Nikolaos di Bari e dalla Fondazione Russa delle Iniziative Sociali e Culturali. Protagonista l’arte con diverse mostre, la lirica, con l’esibizione di artisti del Teatro Marinskji di San Pietroburgo e la cinematografia, con rassegne di pellicole di registi russi. Tra i vari appuntamenti del Festival, l’esposizione di oggetti legati al culto ortodosso e le esibizioni del Coro della Cattedrale di Cristo Salvatore, del Balletto Nazionale di Kostroma e del gruppo musicale folkloristico Ryazanochka.
ЛЕТНИЕ КУРСЫ ПО ИКОНОПИСИ «Иконописная школа» в Сериате, организованная Фондом Христианская Россия, проводит Основополагающий Двухгодовой Курс и последующие курсы углубленного изучения по иконописанию. Обучение включает теоритические и практические занятия.Кроме того, с 12 по 28 июля в Сериате пройдет летний курс по иконописи для начинающих. Занятия пройдут на вилле 17 века, на территории которой расположены парк, византийская часовня, библиотека и лаборатории. Для подробной информации обращайтесь по тел.: 035.294021, посетите сайт www.russiacristiana.org или пишите на scuolaseriate@russiacristiana.org.
Concorso per sceneggiature italo-russe Il Levante International Film Festival, in collaborazione con la Mosfilm Cinema Concern di Mosca e la 7th Art International Agency Srl, organizza il concorso “Cinema for Friendship”, rivolto a sceneggiatori di lungometraggi cinematografici o di film per la TV. Obiettivo dell’iniziativa, riflettere sulle relazioni fra Italia e Russia, mostrandone le recenti trasformazioni economiche, sociali e culturali. Le sceneggiature presentate dovranno essere originali e inedite, in lingua italiana e provviste di titolo. Per maggiori informazioni sul bando e sui termini dell’iscrizione, inviare una e-mail a info@levantefilmfest.com.
КОНКУРС ИТАЛОРОССИЙСКИХ СЦЕНАРИЕВ Levante International Film Festival, 7th Art International Agency Srl, совместно с Московским Мосфильмом организуют конкурс для сценаристов полнометражных фильмов «Cinema for Friendship». Главная цель инициативы – размышления над отношениями между Россией и Италией, при
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этом особое внимание уделяется экономическим, социальным и культурным трансформациям. Для участия необходимо представить неизданные оригинальные сценарии с названием и на итальянском языке. Для подробной информации обращайтесь по электронной почте на адрес: info@levantefilmfest.com
ВСТРЕЧА РУССКОЙ И ИТАЛЬЯНСКОЙ КУЛЬТУРЫ В БАРИ С 17 по 22 мая в городе Бари прошел Шестой Фестиваль российского искусства под названием «Летний сад искусств». Культурные мероприятия с участием русских и итальянских артистов были организованы Фондом социально-культурных инициатив и местным Фондом «Nikolaos». В рамках мероприятия состоялись многочисленные выставки, лирические выступления с участием артистов Мариинского театра из Санкт-Петербурга и показ российского кино. Также публике был представлен хор Храма Христа Спасителя, коллектив народного танца Костромской области и народная музыкальная группа «Рязаночка». Часть программы была посвящена экспозиции церковной утвари.
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promosso da
Italia-Regione PACA : interscambio in aumento
Editoriale di LUCIANO BARILLARO Console Generale d’Italia a Nizza
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La Métropole de Nice, la Côte d’Azur et les Alpes-Maritimes enregistrent une hausse des rapports bilatéraux e bureau commerciale du Consulat Général d’Italie à Nice a analysé les données officielles relatives à l’échange commerciale entre l’Italie e la région PACA. Le bilan positif est du à la valeur ajoutée de l’échange commerciale ainsi qu’à la hausse enregistrée au cours d’une conjoncture difficile des marchés européens. La région PACA est l’une des plus dynamiques de France. Avec une participation au PIL national de 7%, elle est troisième dans le classement des régions françaises les plus productives. En ce qui concerne les rapports commerciaux avec l’Italie, les échanges sont en hausse dans les dernières années. En 2009 le total des échanges s’élève à 4.364 millions d’euros, en 2010 la valeur est montée à 4.590 millions d’euros et en 2011 a atteint 5.589 millions avec une hausse de 21.7% en 2011. Ces résultats sont la conséquence de nombreuses importations et exportations. En ce qui concerne le Département des Alpes-Maritimes, la relation commerciale avec l’Italie est bien marquée. Le commerce total de ce département avec l’étranger est augmenté en 2011 de 17,8%, et les échanges avec les pays européens représentent environ 53% des échanges nationaux, encore plus significatifs sont les chiffres des rapports avec l’Italie, favorisés par la proximité géographique et le passé commun. Le commerce bilatéral avec l’Italie est passé d’une part de marché de 18,17% en 2012 à 21,21% en 2011. Ces pourcentages font référence à la part Italie par rapport au reste du monde. Alors que par rapport à l’Europe, l’échange import-export avec l’Italie s’élève à 40% pour le département des Alpes Maritimes – notre pays est pour ce département français le premier partenaire commercial. Les nombreuses entreprises italiennes, actives sur le territoire, investissent dans les Alpes-Maritimes, attirées par un climat de stabilité généralisé et aussi parce que ce territoire est ressenti comme une extension géographique naturelle de leurs activités. Outre la présence commerciale, l’on enregistre égualement une importante présence économique avec les flux touristiques et les investissements immobiliers, ainsi que par la présence des italo-français de deuxième et troisième génération (voir plus) et des travailleurs transfrontaliers. On déplore cependant une inadéquation des infrastructures, insuffisants pour les liaisons ferroviaires entre la région PACA et les villes de Gênes (le projet de ligne grand vitesse devrait être termine en 202) et Turin (la ligne Nice-Cuneo-Turin existante est obsolète). Les deux cas mériteraient de ce voir reconnaître une priorité politique plus adeguate de la part des deux Pays.
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Dall’area metropolitana di Nizza, dalla Costa Azzurra e dalle Alpi Marittime, si è registrata la spinta maggiore all’incremento dei rapporti bilaterali l Consolato Generale d’Italia a Nizza, attraverso il suo Ufficio Commerciale, ha analizzato i dati ufficiali del 2011 relativi all’interscambio commerciale tra l’Italia e la Regione francese“PACA” (Provenza, Alpi, Costa Azzurra). Il bilancio è positivo perché cresce il valore del commercio bilaterale e perché questa crescita si registra in un anno di difficile congiuntura dei mercati europei. Da parte sua, la Regione PACA si conferma tra le più dinamiche della Francia. Con una partecipazione al PIL nazionale di circa il 7%, è in terza posizione nella graduatoria delle regioni francesi maggiormente produttive. Quanto ai rapporti commerciali con l’Italia, l’aumento dell’interscambio bilaterale appare in progressione negli ultimi anni. Nel 2009 il totale scambiato con il nostro Paese ammontava infatti a 4.364 milioni di euro, nel 2010 il valore è cresciuto a 4.590 milioni e nel 2011 ha raggiunto quota 5.589 milioni, con un ulteriore aumento del 21,7%. Tali risultati sono la conseguenza dell’aumento sia delle importazioni che delle esportazioni. Per quanto riguarda il Dipartimento (“provincia”) delle Alpi Marittime (Nizza, Costa Azzurra e settore meridionale delle Alpi), l’interrelazione commerciale con l’Italia si conferma marcata. Se il commercio complessivo con l’estero di questo Dipartimento è aumentato nel 2011 del 17,8% e gli scambi con i Paesi europei rappresentano circa il 53% del totale dell’interscambio, ancora più eloquenti sono le cifre dei rapporti d’affari con l’Italia, complice la vicinanza storica e geografica. Il commercio bilaterale con il nostro Paese è passato da una quota di mercato del 18,17% nel 2010 al 21,21% del 2011. Queste percentuali si riferiscono alla quota Italia rispetto al mondo, ma, se si considera la sola Europa, si scopre che ben il 40% dell’import-export del dipartimento delle Alpi Marittime avviene con l’Italia – che per questo Dipartimento è tradizionalmente il primo partner commerciale. Le molteplici aziende italiane attive sul territorio investono nelle Alpi Marittime attratte da un clima di stabilità generalizzata e dal fatto che tale regione è sostanzialmente percepita come una naturale estensione geografica delle proprie attività economiche. Accanto a questa importante presenza commerciale, esiste un’altrettanto cospicua presenza economica che è data dai flussi turistici e dagli investimenti immobiliari, nonché dalla presenza degli italo-francesi di seconda e terza generazione (ed oltre) e dai lavoratori transfrontalieri. A fronte di ciò si lamenta una certa inadeguatezza delle infrastrutture, insufficienti per quanto riguarda i collegamenti ferroviari tra la Regione PACA e le città di Genova (il progetto di linea veloce potrebbe essere completato nel 2020) e Torino (l’attuale linea Nizza-Cuneo-Torino è obsoleta). Entrambi i casi avrebbero bisogno del riconoscimento di un’adeguata priorità da parte dei due Paesi.
Italie-Région PACA : en hausse l’échange commerciale
Consul Général d’Italie à Nice
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CCIE NIZZA
Un nuovo successo per L’Italie à Table È QUEST’ANNO GIUNTA ALLA SUA OTTAVA EDIZIONE LA FIERA DEDICATA ALL’ECCELLENZA ENOGASTRONOMICA ITALIANA ORGANIZZATA DALLA CCIE DI NIZZA
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on una media di oltre 120.000 visitatori l’anno, la manifestazione L’Italie à Table è giunta quest’anno alla sua ottava edizione. Salone enogastronomico aperto al grande pubblico, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana di Nizza, con il sostegno della Città di Nizza e del Ministero del Commercio Internazionale, L’Italie à Table rappresenta un’importante occasione per le piccole e medie imprese italiane. Essa infatti ha un duplice obiettivo: permettere al grande pubblico di conoscere e gustare le delizie enogastronomiche italiane e favorire il processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane partecipanti. Quest’ultimo aspetto è permesso dalla presenza di operatori del settore con cui le imprese italiane possono entrare in contatto e dall’opportunità data dall’incontro con un pubblico internazionale ogni anno numeroso. Non bisogna infatti dimenticare la rilevanza della Costa Azzurra, ed in particolare di Nizza, come destinazione turistica per i francesi e i turisti internazionali.
ALLA SCOPERTA DELLE BELLEZZE E DEI SAPORI DEL BEL PAESE. L’Italie à Table è un’occasione per far conoscere meglio il territorio italiano grazie alla partecipazione di molte regioni, che informano sulle possibilità di soggiorni e percorsi turistici. Il prestigio de L’Italie à Table è dato dal fatto che negli anni si è trasformato in una manife-
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stazione di rilevanza culturale e professionale. Non mancano infatti gli incontri tra buyers e produttori, nonché seminari dedicati al tema della gastronomia e dell’alimentazione. Un’occasione importante è data dalla presenza e partecipazione di rinomati chef francesi, operanti nell’area della regione PACA, che hanno offerto la loro disponibilità alla realizzazione di dimostrazioni culinarie, nell’ottica di un interscambio culturale tra Francia ed Italia. Durante le conferenze, aperte al pubblico, gli chef stellati interpretano prodotti e ricette italiane secondo la loro sensibilità. Un occhio speciale quest’anno è stato rivolto alle specialità della città di Modena e di Cuneo, con degustazioni relative all’enogastronomia dei loro specifici territori.
11, avenue Baquis, quartier des Musiciens – 06000 Nice Tel. +33.4.97030370 - Fax +33.4.97038788 nice@ccinice.org www.ccinice.org
Un nouveau succès pour L’Italie à Table vec une moyenne de 120.000 visiteurs chaque année, l’exposition L’Italie à Table a inauguré sa huitième édition. Ouvert au grand public, et organisé par la Chambre de Commerce Italienne de Nice, avec le soutien de la Ville de Nice et du Ministère Italien du Commerce International, L’Italie à Table représente une opportunité importante pour les petites et moyennes entreprises italiennes. Le salon a, en effet, un double objectif: d’un côté, permettre au public de connaître et de profiter des délices oeno-gastronomiques italiennes ; de l’autre, aider le processus d’internationalisation des petites et moyennes entreprises italiennes participantes. Ce dernier aspect est réalisé par la présence d’opérateurs du secteur avec lesquels les entreprises italiennes peuvent entrer en contact, et par la possibilité de rencontrer un public international chaque année très nombreux au rendez-vous. Il ne faut en effet pas oublier l’importance de la Côte d’Azur, et de Nice en particulier, en tant que destination touristique pour les touristes français et internationaux.
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CCIE NIZZA
SPAZIO ALL’ARTE E AI GIOVANISSIMI. Ma L’Italie à Table è anche altro. Il salone rappresenta per il grande pubblico un’occasione per venire in contatto anche con artisti italiani. Il programma di quest’anno prevedeva infatti il vernissage del pittore Carlo De Gregorio, accompagnato da degustazioni di specialità cuneesi. Un perfetto connubio tra cultura artistica e gastronomica! L’Italie à Table è una manifestazione che rivolge un occhio di riguardo anche ai più piccoli: quest’anno sono stati organizzati atelier di disegno, con l’obiettivo di incoraggiare la loro sensibilità artistica ma anche per far imparare ai più giovani l’importanza di una sana alimentazione. In collaborazione con la Città di Nizza, infatti, sono stati distribuiti 22.000 pasti di ispirazione italiana nelle 160 scuole nizzarde.
L’ITALIE À TABLE SU FRANCE BLEU AZUR. Tra le partnership di L’Italie à Table, una delle più longeve è quella con Radio France Bleu Azur, con cui la CCIE collabora sin dalla prima edizione della manifestazione. Durante la trasmissione “Lune de Miel” di Thierry Mesnage, quest’anno Radio France Bleu Azur ha organizzato un gioco radiofonico in cui gli ascoltatori sono stati messi alla prova sulle loro conoscenze dell’enogastronomia italiana. Il fortunato vincitore si è aggiudicato un viaggio offerto da AirFrance e dall’Agenzia di Viaggi COMTUR nella meravigliosa Napoli e soggiornerà, presso l’hotel 4* San Francesco al Monte, da cui potrà godere una pittoresca visuale sul golfo di Napoli.
“GEMELLAGGIO GASTRONOMICO” TRA SCUOLE ALBERGHIERE. Quest’anno, inoltre, L’Italie à Table ha potuto contare su un ospit e s p e c i a l e : l a S c u o l a A l b e rg h i e r a e d i Ristorazione Serramazzoni di Modena. I giovani studenti modenesi hanno avuto l’opportunità di mettere in gioco le proprie competenze preparando dei piatti a base di prodotti tipici della loro Regione. Ad essi è stata però anche offerta l’occasione di incontrare coetanei di scuole alberghiere della Riviera francese, al fine di confrontare le proprie esperienze e competenze grazie anche a dimostrazioni culinarie e degustazione concrete, in una sorta di “gemellaggio gastronomico”.
Huitième édition pour le salon consacré à l’excellence de l’œno-gastronomie italienne organisé par la CCIE de Nice À LA DÉCOUVERT DE LA BEAUTÉ ET DES SAVEURS ITALIENNES. L’Italie à Table est également l’occasion d’en apprendre plus sur le territoire italien, grâce à la participation de nombreuses régions qui informent sur les possibilités de séjours et itinéraires touristiques. Au fil des ans L’Italie à Table est devenue une manifestation culturelle et professionnelle de grand prestige, prévoyant des rencontres entre acheteurs et
producteurs, ainsi que des séminaires sur le thème de l’alimentation et la nutrition. Une occasion importante également représentée par l’intervention de chefs français renommés, œuvrant dans la région PACA, qui ont participé par la réalisation de démonstrations culinaires, ayant pour objet l’échange culturel entre la France et l’Italie. Au cours de leurs interventions, ouvertes au public, les chefs ont interprété des recettes et des produits italiens en fonction de leur sensibilité. Les spécialités à l’honneur cette année venaient de Modène (EmilieRomagne) et Cuneo (Piémont), et ont été les protagonistes de dégustations de vins et de produits spécifiques. ESPACE POUR L’ART ET POUR LES PLUS PETITS. Pendant L’Italie à Table, la CCIE de Nice a organisé des événements dans toute la ville, permettant au public d’entrer en contact avec l’Italie sous toutes ses formes. Le programme de cette année a prévu également une exposition du peintre italien Carlo De Gregorio, accompagnée d’une dégustation des spécialités de Cuneo, pour un mélange parfait de cultures, artistique et culinaire. L’Italie à Table n’en oublie pas moins les plus petits : cette année, des ateliers de dessin ont été organisés dans le but d’encourager la sensibilité artistique des plus jeunes, mais aussi de leur apprendre l’importance d’une alimentation saine. En collaboration avec la Ville de Nice, en effet,
22.000 repas d’inspiration italienne ont été distribués dans les 160 écoles. JUMELAGE GASTRONOMIQUE ENTRE LES LYCÉES HÔTELIERS. L’invité spécial de cette édition de L’Italie à Table était le Lycée Hôtelier Serramazzoni de Modène (Emilie-Romagne). Les étudiants de Modène ont eu l’occasion de faire valoir leurs compétences en concoctant des plats typiques de leur région. L’Italie à Table leur a permis également de rencontrer leurs pairs des lycées hôteliers de la Riviera française. Les rencontres ont eu une importance éducative et culturelle majeure, donnant la possibilité aux jeunes protagonistes franco-italiens de comparer leurs expériences et compétences grâce à des démonstrations culinaires et dégustations, dans le cadre d’un jumelage gastronomique. L’ITALIE À TABLE SUR RADIO FRANCE BLEU AZUR. L’un des premiers partenaires de L’Italie à Table est la radio locale France Bleu Azur, partenaire media depuis la première édition de l’événement. Cette année, France Bleu Azur a organisé un grand jeu pour ses auditeurs au cours de l’émission “Lune de Miel” de Thierry Mesnage. L’heureux gagnant a remporté un voyage pour deux personnes offert par Air France et l’agence de voyage COMTUR. Départ de Nice et séjour à l’hôtel**** San Francesco al Monte, d’où profiter d’une vue pittoresque sur toute la ville et sur le golfe de Naples.
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CCIE MARSIGLIA
Eco-costruzione: se ne parla a Marsiglia
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ue giorni a Marsiglia per incontrare potenziali partner commerciali, industriali, tecnologici e scientifici di 13 Paesi dell’Area EuroMediterraneo. Il tema della 12ª edizione degli “Incontri d’Affari Euro-mediterranei”, in programma giovedì 22 e venerdì 23 novemb re ( P a l a i s d e s C o n g r è s p re s s o i l P a rc Chanot), sarà “Le energie rinnovabili applicabili nelle costruzioni e le economie d’acqua nelle abitazioni residenziali”. I 120 operatori attesi (imprese, laboratori di ricerca, clusters), provenienti da Algeria, Belgio, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Marocco, Spagna, Svezia, Tunisia e Turchia, potranno beneficiare di un’agenda di incontri personalizzata (che sarà resa disponibile online), creata appositamente secondo le esigenze di ognuno di loro. Nelle due giornate, si prevedono più di 500 incontri B2B. In apertura, avranno luogo una conferenza e due seminari tematici (dal titolo “Comparazione tra il fotovoltaico e il piccolo eolico” e “Le energie rinnovabili e l’edilizia: quali opportunità d’affari nel Maghreb?”) animati da clusters ed esperti di rilevanza internazionale. Verrà inoltre creato un comitato, incaricato di monitorare gli sviluppi post-evento dei contatti avviati nel corso della manifestazione. L’evento si svolgerà in parallelo alla quarta edizione di Ecobât Méditerranée (www.salonecobatmarseille.com), salone professionale sull’eco-costruzione, sull’innovazione e la performance energetica nel Mediterraneo. Questa collaborazione incrementerà le opportunità di business e la creazione di reti tra i protagonisti del settore. Tre le tematiche che verranno affrontate: Edilizia/Ecocostruzione – le innovazioni tecnologiche nel settore delle costruzioni (isola-
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA FRANCIA DI MARSIGLIA Immeuble CMCI – 2, rue Henri Barbuse 13241, Marsiglia Tel: +33 (0) 4 91 90 81 17 – Fax: +33 (0) 4 91 90 41 50 info@ccif-marseille.com – www.ccif-marseille.com www.italiatourismonline.com
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LA CITTÀ FRANCESE OSPITERÀ, ALLA FINE DI NOVEMBRE, LA XII EDIZIONE DEGLI INCONTRI D’AFFARI EURO-MEDITERRANEI mento, pompe di calore, tecnologie di raffreddamento, sistemi di controllo di ventilazione e di qualità dell’aria…); Efficienza energetica – produzione, trasmissione e sostituzione dell’energia (fotovoltaico, eolico, energie alternative, sistemi a concentraz i o n e s o l a re , s c a m b i a t o r i d i c a l o re . . . ) ; Dispositivi di misura e di gestione dei consumi – gestione dell’acqua e dei rifiuti nell’e-
co-costruzione (incenerimento, biotrattamenti, riciclo, pannelli solari, bioconversioni…). Per partecipare agli incontri d’affari: Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia – Sara Sacchetti, Tel.+33.4.9190.9298, Fax+33.4.9190.4150 entreprises@ccif-marseille.com. Per partecipare a “Écobat Méditerranée”: Società Spas – Anne Carole Barbarin, Tel:+33.1.4556.0909 – acbarbarin@spas-expo.com.
Eco-Construction: on en parle à Marseille À la fin de novembre, la ville française hôtera la 12ème édition des “Rencontres d’affaires Euro Méditerranéennes” eux journées à Marseille pour rencontrer de potentiels partenaires commerciaux, industriels, technologiques et scientifiques provenant de 13 pays de la zone Euro-Méditerranéenne. Le thème de la 12ème édition des “Rencontres d’affaires Euro Méditerranéennes” programmées le 22 et 23 novembre prochains (Palais des Congrès, Parc Chanot ) sera “Les énergies renouvelables applicables dans le bâtiment et les économies d’eau dans l’habitation”. Les 120 opérateurs attendus (entreprises, laboratoires de recherche, clusters) provenant d’Algérie, Belgique, Egypte, France, Allemagne, Grèce, Israël, Italie, Maroc, Espagne, Suède, Tunisie et Turquie, pourront bénéficier d’un agenda de rencontres personnalisées, qui sera mis online, créé exprès en suivant leur préférences. Plus de 500 rencontres B2B sont prévus. Une conférence d’ouverture et deux séminaires thématiques seront organisés (“Comparaison entre le photovoltaïque et le petit éolien” et “Les énergies renouvelables et le bâtiment : quelles opportunités d’affaires au Maghreb ?”), animés par des clusters et experts d’importance internationale. Un comité de monitorage sera créé pour suivre les développements post-événement des contacts pris au cours de la manifestation.
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L’événement se déroulera en parallèle de la quatrième édition de Ecobât Méditerranée, salon professionnel sur l’éco-construction, sur l’innovation et la performance énergétique en Méditerranée. Cette collaboration permettra d’accroitre les opportunités d’affaires et la création de réseaux entre les protagonistes du secteur. Trois thematiques fondamentales seront abordées: Eco-bâtiment – les innovations technologiques dans le secteur des constructions (isolation thermique, pompes à chaleur, technologies de refroidissement, système de contrôle de ventilation et de la qualité de l’air…) ; Efficacité énergétique – production, transmission et substitution de l’énergie (photovoltaïque, éolien , énergies alternatives, système à concentration solaire ,échangeurs de chaleur…) ; Équipements pour la mesure et la gestion des consommations – gestion de l’eau et des déchets dans l’éco-construction (incinération, recyclage, bio-traitement, panneau solaire, bioconversions). Pour participer aux rencontres B2B: CCIFM – S a r a S a c c h e t t i – T é l : + 33 . 4 . 919 0 . 9 29 8 , Fax: +33.4.9190.4150 – e-mail: entreprises@ ccif-marseille.com. Pour participer à “Écobat Méditerranée”: Società S p a s – A n n e C a r o l e B a r b a r i n , Te l : +33.1.4556.0909 – acbarbarin@spas-expo.com.
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Cima da Conegliano al Musée du Luxembourg Grazie alla collaborazione fra Artematica e la Réunion des Musées Nationaux - Grand Palais Rmn, Cima da Conegliano (14591517) è protagonista a Parigi. All’artista veneto, contemporaneo di Giovanni Bellini e Vittore Carpaccio,
è infatti dedicata l’esposizione “Cima da Conegliano. Maître de la Renaissance vénitienne”, che sarà ospitata fino al prossimo 15 luglio presso il Musée du Luxembourg. I trenta capolavori che compongono la mostra (tra cui 8 grandi pale
CIMA DA CONEGLIANO AU MUSÉE DU LUXEMBOURG Grâce à la collaboration entre Artematica et la Réunion des Musées Nationaux – Grand Palais Rmn, Cima da Conegliano (1459-1517) est le protagoniste à Paris. A l’artiste vénitien, contemporain de Giovanni Bellini et Vittore Carpaccio, est en effet dédiée l’exposition “Cima da Conegliano. Maître de la Renaissance vénitienne”, qui sera hébergée jusqu’au 15 juillet
d’altare, 4 trittici e una dozzina di dipinti provenienti da chiese veneziane) vantano la presenza di opere mai uscite fino ad oggi dai confini nazionali. In esposizione, anche opere in prestito dal Louvre e dalla National Gallery di Londra.
prochain au Musée du Luxembourg. Les trente chefs-d’œuvre qui vont composer l’exposition (parmi lesquels 8 grands retables, 4 triptyques et une douzaine de tableaux d’églises vénitiennes) vantent la présence d’œuvres qui n’avaient jusqu’à ce jour jamais passé leurs frontières. Les œuvres ont été aussi prêtées par le Louvre et The National Gallery de Londres.
Per Missoni nuova boutique a Saint Tropez Missoni sceglie Place aux Herbes, nel cuore di Saint Tropez, come location per la sua terza boutique francese. Dopo Parigi e Cannes, il polo turistico più rinomato del Paese accoglie, a partire dal 9 giugno, un nuovo negozio sviluppato su due livelli, in un’area complessiva di 40 metri quadri. Un arredamento minimal, giocato sui toni neutri, è ravvivato da alcuni pezzi di design della collezione Missoni Home. All’interno sono disponibili le collezioni Missoni Donna e Missoni Mare. La scelta di Saint Tropez per la nuova boutique Missoni è in linea con la strategia del marchio, che, per le nuove aperture, punta sulle località di villeggiatura più famose, in grado di attrarre il maggior numero di potenziali clienti.
NOUVELLE BOUTIQUE DE MISSONI À SAINT TROPEZ Missoni a choisi Place Aux Herbes, au cœur de Saint Tropez, pour l’implantation de sa troisième boutique française. Après Paris et Cannes, le pôle touristique le plus renommé du Pays va accueillir, à partir du 9 juin, un nouveaux magasin développé sur deux niveaux, pour une superficie de 40 mètres carrés au total. L’agencement minimal, misant sur des tonalités de couleurs neutres, est rehaussé par des pièces de la collection design Missoni Home ; à l’intérieur les collections Missoni Femme et Missoni Mer sont disponibles. Le choix de Saint Tropez pour la nouvelle boutique Missoni est en ligne avec la stratégie de la marque qui, pour les nouvelle ouvertures, aspire aux localités de villégiature les plus célèbres, afin d’attirer le plus grande nombre de clients potentiels.
A Matteo Garrone il Grand Prix della Giuria di Cannes Grande soddisfazione a Cannes per il cinema italiano. Matteo Garrone con il suo “Reality” ha infatti conquistato il Grand Prix assegnato dalla giuria della 65ª edizione del Festival Internazionale del Cinema, presieduta da Nanni Moretti. Per il regista, unico italiano quest’anno in concorso sulla Croisette, si tratta di un’importante conferma: quattro anni fa, infatti, lo stesso riconoscimento gli era stato conferito per “Gomorra”.
A MATTEO GARRONE LE GRAND PRIX DE LA JURY DE CANNES Grande reconnaissance à Cannes pour le cinéma italien. Matteo Garrone avec son “Reality” a en effet gagné le Grand Prix assigné par le jury de la 65ème édition du Festival International du Cinéma, ayant Nanni Moretti comme Président. Pour le réalisateur, le seul italien cette année sur la Croisette, il s’agit d’une importante confirmation : il y quatre ans, en effet, le même prix lui avait été attribué pour “Gomorra”.
© GIE Objectif transport public - B. Mazodier
NEWS FRANCIA
Torino sostenibile ospite d’onore a Parigi La Città di Torino è stata scelta come ospite d’onore del Salone Internazionale della Mobilità di Parigi, il più grande evento europeo del settore dei trasporti. Per il capoluogo piemontese, come ha affermato il Sindaco Piero Fassino, si tratta del “più autorevole riconoscimento del forte investimento realizzato nel perseguire l’obiettivo della città in questi anni nella realizzazione di una mobilità rapida, efficiente e sostenibile”. “Investendo sulla complementarietà delle forme di mobilità – ferrovia, metrò, bus, bike sharing, veicoli elettrici – Torino sta diventando sempre più un’esperienza di avanguardia in Europa”, ha proseguito Fassino. “Una scelta che qualifica la nostra città sul fronte della sostenibilità e della qualità ambientale e sociale della vita cittadina”.
TURIN SOUTENABLE HÔTE D’HONNEUR À PARIS La Ville de Turin a été choisie comme hôte d’honneur du Salon International de la Mobilité de Paris, le plus grand événement européen du secteur des transports. Comme l’a souligné le Maire Piero Fassino, il s’agit, pour le chef-lieu du Piémont, de “la plus importante reconnaissance du grand investissement réalisé par la ville pendant ces dernières annés, et ayant pour objectif la réalisation d’une mobilité rapide, efficace, et durable”. “En investissant sur la complémentarité des formes de mobilité – chemin de fer, métro, bus, vélo partage, véhicules électriques – Turin est en train de devenir de plus en plus une expérience à l’avant-garde en Europe”, a poursuivi Fassino. “Une décision qui va qualifier notre ville par rapport à un développement durable et à la qualité de l’environnement et sociale de la vie citadine”.
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promosso da
Promozione all’estero, è tempo di cambiare marcia
Editoriale di LEONARDO SIMONELLI SANTI Presidente della CCIE di Londra
Anche lo sport può supportare la crescita del Made in Italy nel mondo olte volte abbiamo ribadito l’importanza della presenza italiana all’estero, e come essa contribuisca a far crescere la collaborazione economica fra l’Italia e i diversi Paesi in cui i nostri connazionali operano. In Inghilterra questo fenomeno è radicato nel tempo, anche grazie alla prima immigrazione legata soprattutto al settore agroalimentare. Recentemente, però, la presenza italiana si è molto diversificata, in quanto è rappresentata da una moltitudine di professioni; inoltre, soprattutto nell’ultimo periodo, anche lo sport sta contribuendo a valorizzare il nostro Paese oltremanica. Vogliamo quindi congratularci con tutti gli allenatori italiani di squadre inglesi che hanno raggiunto, non senza fatica, traguardi da lungo sperati dai rispettivi tifosi. Roberto Mancini, in particolare, ha riportato il Manchester City a rivincere il campionato dopo 4 anni, mentre Roberto Di Matteo ha portato alla vittoria una squadra londinese (il Chelsea) alla Coppa dei Campioni per la prima volta nella sua storia. Mancini ha festeggiato avvolto nella bandiera italiana, e questa immagine – presente alla televisione da decine di giorni – ha inevitabilmente un forte valore per la promozione del nostro Paese nel mondo. Per quanto riguarda invece i rapporti istituzionali tra Italia e Regno Unito, la recente visita del Ministro dello Sviluppo Economico, dell’Infrastruttura e dei Trasporti, Corrado Passera, che ha avuto luogo nelle giornate del 22 e 23 maggio, ha ricoperto un’importanza notevole. In tale occasione, infatti, il nostro Ministro ha potuto incontrare Vincent Cable, Segretario di Stato per lo Sviluppo Economico, dell’Innovazione e della Conoscenza, il Presidente del Ministero del Commercio e degli Investimenti Lord Greene, e, infine, Oliver Letwin, Ministro delle Politiche. Nonostante l’elevato numero di impegni e il poco tempo a sua disposizione, siamo riusciti comunque ad incontrarlo. In tale occasione, il Ministro ha ribadito il suo progetto di promozione all’estero, grazie ad una collaborazione più efficiente del Sistema Italia, e in particolare tra l’ex rete ICE e quella delle CCIE (Camere di Commercio Italiane all’Estero). Il Ministro Passera ha terminato la sua visita presso la London School of Economics, dove ha tenuto una lezione su “Austerità e crescita: tempo di cambiare marcia”.
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Promotion Abroad – It’s Time to Shift Gear President of the CCIE in London
Sport can support the growth of Made in Italy in the world too any times we have mentioned how the work and the success of the Italian presence abroad assists the improvement of economic cooperation between Italy and other countries where Italians work. In England this phenomenon started many years ago, mainly due to the initial immigration and primarily related to the agri-food sector. During the last few years the Italian community has been represented by a multitude of professional services, but in the last period also sports has featured in promoting our country. In particular Italian coaches of English football teams, who have achieved, not without difficulty, the goals long hoped for by their fans. Roberto Mancini recently guided Manchester City to win the Premier League after 44 years, while Roberto Di Matteo led a London team (Chelsea) to win the European League Championship for the first time in its history. Mancini celebrated the victory wrapped in the Italian flag and this image has remained on television for many days. It has inevitably a strong value for the promotion of our Country in the world. On the inter governmental relationship between Italy and the UK, a very important recent visit by the Italian Minister for Economic Development, Infrastructures and Transport, Corrado Passera, was made on the 22-23rd May. During his UK visit he met with Vincent Cable, Secretary of State for Business, Innovation and Skills and President of the Board of Trade, Minister of Trade and Investment Lord Greene and also Oliver Letwin, Minister of State for Policy. He was obviously very busy but we had the possibility of a meeting where the Minister reiterated his project of promotion abroad with a more efficient cooperation of the ‘Sistema Italiana,’ and in particular between the ex ICE network and that of the CCIE (Italian Chambers of Commerce Abroad). The Minister finished his visit by giving a lecture at the London School of Economics on ‘Austerity and growth: time to shift gear.’
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CCIE LONDRA
At London 2012, Art Will Promote Italy During the Games, Casa Italia will host the exhibition ‘Tradition and Innovation, The Italian Olympic Spirit’ The third Olympic Art Exhibition ‘Tradition and Innovation, The Italian Olympic Spirit’ is scheduled to open at the XXX London 2012 Summer Games which will be held from July 27th to August 12th. The exhibition, which will be on display at the Italian Head Quarters-Casa Italia, will be located at The Queen Elizabeth II Conference Centre in Westminster, London. Twenty-eight artists representing various regions in Italy will showcase three different exhibitions sharing one common theme: sports. Photographs ‘Rings and Rectangles,’ a solo show by Stefano Nicolini, consists of eighteen photographs utilizing elements of light and transparency. The use transfiguration which will be featured in individual and as well as grouped pieces will be portrayed in stationary athletic form. Ceramics ‘Celebrating Rome 1960’ Collective. Participating factories, workshops and artists representing various regions within Italy will each submit a piece which best reflects the region's uniqueness expressed through their use of colour. The one common theme shared by these artefacts is their portrayal of the passion for competition and dedication to sport. ‘Prolessi’ – Five large canvases featuring views of an Olympic City is a solo show by Antonio Tamburro. The five renderings symbolise the five Olympic rings. Each canvas bears an image of the City of Rome: the Colosseum, the Fountain of Four Rivers, the Tevere River, St Peter’s Square and the Trevi Fountain. This Italian Olympic Exhibit is in a league of its own having been the sole recipient of a medal exclusively minted by the Head of State Giorgio Napolitano which will be displayed on the facade of Casa Italia throughout the duration of the Games. Casa Italia is the only national house to host such a show. The works will combine Italian art, traditions, culture and sport. All pieces will be donated to the Italian Olympic Committee in Rome upon completion of Games. The purpose of this event is to promote the unification of Italy through art. Casa Italia is an atmospheric haven which will be the hub for Italian media, the official sponsors stands. A place where Italian medal recipients will be honoured and celebrated through a series of events organised to promote culture through music, food and art. Casa Italia will host these events which will be open to the public and promise to draw enthusiasts in all areas. The Italian Chamber of Commerce in London is very pleased to be part of this project and is actively looking for sponsors for the show and will be arranging for its members and sponsors special events within Casa Italia during the Games.
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“Nuoto a Fontana di Trevi” di Antonio Tamburro.
L’arte racconta l’Italia a Londra 2012 PER TUTTA LA DURATA DEI GIOCHI, CASA ITALIA OSPITERÀ L’ESPOSIZIONE “TRADITION INNOVATION – ITALIAN OLYMPIC SPIRIT”
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n occasione dei XXX Giochi Estivi di Londra 2012, in programma dal 27 luglio al 12 agosto, verrà inaugurata presso Casa Italia, il quartier generale allestito presso The Queen Elizabeth II Conference Centre a Westminster, la terza Esposizione d’Arte Olimpica e Sportiva “Tradition Innovation – Italian Olympic Spirit”. Protagonisti saranno ventotto artisti provenienti da tutte le regioni d’Italia, che presenteranno tre proposte espositive ispirate ad un unico tema comune: lo sport. Si inizia con “Rings and Rectangles”, la personale del fotografo Stefano Nicolini, che si compone di 18 scatti, vere e proprie trasfigurazioni di figure, ora singole ora in gruppo, ma tutte, pur in modi diversi, ritratte nell’eccellenza del gesto atletico. “Celebrating Rome 1960” presenta invece alcune ceramiche provenienti da tutta Italia, opera di fabbriche, laboratori e singoli artisti. Ogni opera cerca di trasmettere l’unicità della regione che è chiamata a rappresentare, espressa attraverso l’uso del colore. Anche qui, comune tema ispiratore è la passione per la competizione, la dedizione allo sport. Infine, la mostra “Prolessi”, che presenta cinque grandi vedute della città olimpica, realizzate da Antonio Tamburro. Come i 5 cerchi olimpici, Tamburro ha raffigurato sulle sue
grandi tele cinque luoghi-chiave di Roma: il Colosseo, la Fontana dei Quattro Fiumi, il Tevere, Piazza San Pietro, la Fontana di Trevi. L’Esposizione Olimpica, unica nel suo genere, ha ricevuto per i Giochi di Londra una medaglia dedicata dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. La medaglia, coniata appositamente per l’Esposizione, sarà esposta presso Casa Italia CONI durante i Giochi. Al termine delle Olimpiadi, le opere di questa esposizione – che unisce arte, tradizione, cultura e sport italiani – saranno donate al Comitato Olimpico Italiano. Obiettivo dell’esposizione è comunicare l’unità dell’Italia attraverso l’arte. Casa Italia sarà il “cuore” dell’Italia a Londra, base dei media italiani e degli sponsor ufficiali. Qui gli atleti italiani che vinceranno una medaglia saranno premiati, e qui si festeggerà l'italianità, tra musica, arte e specialità gastronomiche; in questo spazio, inoltre, verranno organizzati diversi eventi aperti al pubblico, per far meglio conoscere la cultura italiana. La Ca me ra di Comme rcio Ita lia na di Londra è molto lieta di aderire a questo progetto ed è attivamente alla ricerca di sponsor; inoltre, organizzerà presso Casa Italia eventi speciali per i propri soci per tutta la durata dei Giochi Olimpici.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI LONDRA 1 Princes Street - London W1B 2 AY Tel. +44.20.74958191 info@italchamind.org.uk – www.italchamind.org.uk
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NEWS REGNO UNITO Una storia lunga oltre ottant’anni, fatta di creatività, esperienza, innovazione, senza mai dimenticare la tradizione. È quella che viene raccontata nella mostra “Pininfarina in London”, allestita dal 22 giugno al 15 luglio 2012 presso l’Istituto Italiano di Cultura della City. Fondata
Pininfarina in London nel 1930, l’azienda piemontese è conosciuta in tutto il mondo per i suoi progetti di design nel settore auto; nel 1986, inoltre, è stata
fondata Pininfarina Extra, specializzata in product e interior design, architettura, nautica e aeronautica. Tra i suoi progetti più
PININFARINA IN LONDON
worldwide for car design; founded in 1986, Pininfarina Extra specialises in product and interior design, architecture, nautics and aeronautics. Among its most recent projects: the Keating Hotel by Pininfarina in San Diego, the Coca-Cola Freestyle drinks machine, the interiors of the Juventus Stadium, the Snaidero Ola 20 kitchen and the Primatist B62’ yacht.
A long history of over eighty years, based on values of creativity, experience and innovation without forgetting tradition. This history is told by the exhibition ‘Pininfarina in London,’ hosted by the Italian Cultural Institute, London, from June 22th to July 15th. Founded in 1930 and located in Piedmont, Pininfarina is known
Da Decanter, 31 medaglie d’oro all’Italia del vino Trentun medaglie d’oro, come nel 2011, con il Veneto che domina (con 9 riconoscimenti), seguito da Toscana, Sicilia e Friuli Venezia Giulia con 5, Lazio e Valle d’Aosta con 2, ed una a testa per Trentino, Marche ed Emilia Romagna. Ad assegnarle, la rivista inglese Decanter, nell’ambito del “Decanter World Wine Awards” 2012, in occasione della London International Wine Fair. “Voglio complimentarmi con i vincitori – ha commentato l’Assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Franco Manzato – ma più in generale con tutti i produttori che hanno partecipato al concorso: sottoporsi ad un esame come questo è sempre un mettersi in gioco e scommettere sulle qualità del proprio prodotto”.
31 GOLD MEDALS FOR ITALIAN WINES AWARDED BY ‘DECANTER’ Thirty-one gold medals, likewise in 2011: at the top the Veneto (with 9 awards), followed by Tuscany, Sicily and Friuli with 5, Lazio and Valle d’Aosta with 2, and Trentino, Marche and Emilia Romagna each with 1 award. The awards were presented by the English magazine ‘Decanter,’ on the occasion of the ‘Decanter World Wine Awards’ 2012 during the London International Wine Fair. “I would like to congratulate the winners – commented Franco Manzato, the Agricultural Councillor for the Veneto Region – and all the producers who have been involved in the competition: to undergo trials is always difficult because the participants put themselves up against each other and have to bet on their quality product.”
Alla scoperta degli Italiani di Scozia A Edimburgo è nato un centro di Ricerca interdisciplinare sull’emigrazione italiana in Scozia (IRSC – The ItaloScottish Research Centre), promosso dal Dipartimento di Italianistica dell’Università di Edimburgo, con l’Istituto Italiano di Cultura ed il sostegno del Parlamento scozzese, del Consolato Generale a Edimburgo, della comunità italo-scozzese e di altri importanti Istituzioni e centri di ricerca. Il centro – risultato tra i 4 progetti
In Edinburgh a new interdisciplinary Research Centre about the Italian emigration in Scotland (IRSC – The Italo-Scottish Research Centre) has opened. It is promoted by the Italian Department of the Edinburgh University, with the Italian Cultural Institute and the help of the Scottish Parliament, the Edinburgh General Consulate, the Italian-Scottish communities and other important institutions and research centres. This centre – one of the 4 winning projects of a £ 40,000 funding from the
Un nuovo “tempio” della cucina italiana è stato inaugurato a Londra. Si tratta del “Cotidie”, nuovo ristorante sorto lungo la Marylebone Hight Street, che porta la firma di Bruno Barbieri, pluristellato chef Michelin. Il ristorante si presenta come un ambiente accogliente, dai toni caldi, che può ospitare circa una settantina di clienti; a rispondere alle loro richieste, uno staff di 35 persone, tutte italiane, di cui 10 chef capitanati da Daniele Simonetti, socio di Barbieri, unito a lui anche dalle comuni origini bolognesi. A farla da padrone, le specialità emiliane, naturalmente rivisitate e personalizzate secondo il “Barbieri Style”.
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vincitori di un finanziamento di 40.000 sterline da parte del Carnegie Trust for the Universities of Scotland – si propone di creare un archivio online per preservare i documenti della storia di una delle più numerose comunità emigrate in Scozia, di promuovere seminari ed eventi sul tema, e di avviare una ricerca, innovativa e multidisciplinare, sull’emigrazione italiana in Scozia.
DISCOVERING THE SCOTLAND’S ITALIANS
Con Cotidie, cucina da intenditori a Londra
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recenti: il Keating Hotel by Pininfarina a San Diego, il distributore automatico Coca-Cola Freestyle, gli interni del nuovo Juventus Stadium, la cucina Snaidero Ola 20 e lo yacht Primatist B62’.
Carnegie Trust for the Universities of Scotland – is planning to create an online archive to conserve documents that contain the history of one of the largest emigrated community in Scotland, to promote dedicated seminars and events, and to start an innovative and multidisciplinary research about Italian emigration to Scotland.
A CONNOISSEUR CUISINE IN LONDON WITH COTIDIE A new ‘temple’ of the Italian taste has been inaugurated in London. This is ‘Cotidie,’ a new restaurant situated in Marylebone High Street, created by Bruno Barbieri, a Michelin multi-starred chef. The restaurant presents a homely setting, full of colour, that can accommodate around seventy customers. A staff of 35, all Italian, are on hand to meet the needs of clients of which 10 are chefs guided by Daniele Simonetti, partner of Barbieri, and all of Bolognese origin. The Emilia-Romagna specialities are the heart of the restaurant, revisited and personalised according to the ‘Barbieri Style.’
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promosso da
A Berlino, per ripensare le città del futuro
Editoriale di MICHELE VALENSISE Ambasciatore d’Italia a Berlino
Smart cities, ma anche distretti industriali, innovazione tecnologica, istruzione, ricerca e università: la collaborazione italo-tedesca punta alla crescita
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innovazione scientifica e tecnologica come motore di crescita in Europa. È stato questo il tema politico centrale dei recenti incontri, avvenuti a Berlino, tra il Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Francesco Profumo, la collega tedesca Annette Schavan e la Presidente della Commissione Istruzione e Ricerca del Bundestag e del Gruppo Parlamentare di Amicizia Italo-Tedesco, Ulla Burchardt. L’Italia punta in particolare, in questa fase, su due grandi temi di ricerca: le città intelligenti e i beni culturali. Non c’è bisogno di spiegare a un lettore italiano l’importanza della salvaguardia del patrimonio culturale. Le città intelligenti, o “Smart cities”, rappresentano invece un tema meno conosciuto al grande pubblico: sono le metropoli del futuro, più efficienti, ecologiche e digitali. Un ripensamento delle città sembra dettato dai numeri: nel 1900 solo il 13% della popolazione mondiale viveva in città, oggi tale percentuale è salita al 50% e nel 2050 si prevede che supererà il 70%. Per arrivare alla città del futuro occorre, d’altra parte, rafforzare la ricerca in vari ambiti, dal risanamento energetico delle abitazioni alla mobilità sostenibile, dalle fonti di energia rinnovabili alla progettazione urbana, passando dalle reti di sensori e dalla integrazione e gestione di dati. Dagli incontri di Berlino è emerso anche un comune orientamento verso la rivitalizzazione, attraverso la leva dell’innovazione tecnologica, dei distretti industriali, pubblici e privati. Applicata a tale modello di sviluppo, tipico del nostro sistema economico, la ricerca consentirebbe di sfruttare ulteriormente le interdipendenze tra l’economia tedesca e quella italiana. Il Ministro Profumo ha illustrato ai suoi interlocutori le linee guida del suo dicastero, in tema di scuola e di università. Per la scuola, ha posto l’accento su tre temi: il reclutamento di giovani insegnanti; il rinnovamento degli edifici scolastici, fruibili anche come centri civici; il nuovo piano didattico con il potenziamento dell’istruzione tecnico-professionale e dell’alfabetizzazione informatica. In tema di Università, il Ministro si è soffermato sulla nuova struttura di governo degli atenei, caratterizzata da consigli di amministrazione più snelli e da un maggiore collegamento con il mondo produttivo e sul ruolo crescente della valutazione e del merito. I due Ministri hanno auspicato il rafforzamento della collaborazione in campo scientifico tra le istituzioni dei due Paesi e nel contesto del programma quadro per la ricerca scientifica dell’Unione Europea per il periodo 2014-2020. Dotato di un budget previsto di 80 miliardi di Euro, il programma europeo rappresenta uno strumento imprescindibile e una grande opportunità per la crescita e lo sviluppo del nostro continente. Anche in questo settore, cruciale per il nostro futuro, l’intesa tra Italia e Germania è fondamentale e oltremodo promettente.
Botschafter Italiens in Deutschland
In Berlin, um die Städte der Zukunft neu zu erdenken ie wissenschaftliche und technologische Innovation als treibende Kraft für das Wachstum in Europa. Das war das zentrale politische Thema der jüngsten Treffen in Berlin zwischen dem italienischen Minister für Bildung, Universität und Forschung, Francesco Profumo, seiner deutschen Kollegin Annette Schavan und der Vorsitzenden des Bundestagsausschusses für Bildung und Forschung und der Deutsch-Italienischen Parlamentariergruppe, Ulla Burchardt. Italien setzt in dieser Phase besonders auf zwei große Forschungsthemen: die intelligenten Städte und die Kulturgüter. Einem italienischen Leser braucht man nicht zu erklären, wie wichtig der Schutz des Kulturschatzes ist. Die intelligenten Städte oder „Smart cities” stellen hingegen ein Thema dar, das unter dem breiten Publikum weniger bekannt ist: es sind die Metropolen der Zukunft, effizienter, ökologisch und digital. Ein neues Städtekonzept scheint aufgrund der Zahlen fällig zu sein: 1900 lebte nur 13% der Weltbevölkerung in Städten, heute ist dieser Prozentsatz auf 50% angestiegen und für 2050 wird ein Anstieg auf über 70% prognostiziert. Um die Stadt der Zukunft zu erreichen, muss andererseits die Forschung in verschiedenen Bereichen verstärkt werden, von der Energiesanierung der Wohnungen zur tragbaren Mobilität, von den erneuerbaren Energiequellen zur Stadtplanung, über die Sensorennetze und die Datenintegration und –verwaltung. Die Berliner Treffen haben auch eine gemeinsame Ausrichtung hin zur Revitalisierung gezeigt, die über den Hebel der technologischen Innovation, der öffentlichen und privaten Gewerbebezirke führt. Wenn die Forschung auf dieses für unser Wirtschaftssystem typisches Entwicklungsmodell angewendet wird, würde es möglich sein, die Wechselbeziehung zwischen der deutschen und der italienischen Wirtschaft noch weiter zu nutzen. Herr Minister Profumo hat seinen Gesprächspartnern die Leitlinien seines Ministeriums in Sachen Schule und Universität illustriert. Bezüglich der Schule hat er drei Themen besonders hervorgehoben: die Rekrutierung junger Lehrkräfte; die Renovierung der Schulgebäude, die auch als Gemeindezentren genutzt werden können; der neue Lehrplan mit dem Ausbau der technischen Berufsbildung und die EDV-Alphabetisierung. In Sachen Universität hat der Minister lange über die neue Verwaltungsstruktur der Universitäten gesprochen, die durch einfachere Verwaltungsräte und einer stärkeren Verbindung mit der Produktionswelt gekennzeichnet ist, sowie über die wachsende Bedeutung der Bewertung und des Verdienstes. Die zwei Minister haben den Wunsch nach einer verstärkten Zusammenarbeit auf wissenschaftlicher Ebene und im Kontext des Rahmenprogramms für die wissenschaftliche Forschung der Europäischen Union für den Zeitraum 2014-2020 zwischen den Institutionen der beiden Länder zum Ausdruck gebracht. Das mit einem geplanten Budget von 80 Milliarden Euro dotierte europäische Programm stellt ein unerlässliches Hilfsmittel und eine hervorragende Gelegenheit für das Wachstum und die Entwicklung unseres Kontinents dar. Auch auf diesem für unsere Zukunft wegweisenden Sektor ist das Einverständnis zwischen Italien und Deutschland wesentlich und äußerst vielversprechend.
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CCIE FRANCOFORTE UN NUOVO STRUMENTO ALL’AVANGUARDIA, PER INFORMARE SUI SERVIZI OFFERTI DALLA CAMERA, MA ANCHE PER PRESENTARE LE AZIENDE E I SOCI, E PER COMUNICARE CON LORO IN MANIERA PIÙ DIRETTA E ATTIVA
ItaliaGermania: ITKAM presenta il nuovo blog
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a Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG) ha presentato il suo nuovo blog www.italiagermania.org distinguendosi, nell’anno successivo al Centenario, per la sua strategia innovativa. Come spiega il Segretario Generale della CCIG, Claudia Nikolai, “la nuova piattaforma ItaliaGermania offre la possibilità di presentare nel web multimediale la rete delle aziende associate e dei nostri partner appartenenti sia ai tradizionali settori del Made in Italy, che al settore ambientale e tecnologico. Inoltre, ItaliaGermania informa sulla vasta gamma di servizi offerti dalla nostra Camera”. Riprendendo il titolo della conferenza “L’Italia che innova e incanta”, tenutasi a novembre dell’anno scorso in occasione del Centenario, la CCIG aggiorna quindi il suo sistema di comunicazione con alcuni strumenti del Web 2.0. I metodi scelti per presentare in modo innovativo la rete delle aziende associate e i servizi camerali sono un blog dinamico e flessibile, un ebook settimanale, Twitter per le notizie in tempo reale, un canale Youtube per le dirette video e le interviste, un profilo Flickr per i servizi fotografici e una mappa per geolocalizzare eventi e soci. “Questo nuovo blog rispecchia il profilo dinamico e professionale del nostro team che, entrando nel mondo dei social media, intende, da un lato, dialogare ed interagire con le aziende associate ed i nostri partner, e, dall’altro, rafforzare in modo innovativo la presenza e la visibilità della nostra Camera sia in Germania che in Italia”, continua Claudia Nikolai. Difatti, mentre prima dell’avvento di queste nuove tecnologie, internet era fatta di siti web, di click e di occhi puntati sul monitor, il mondo dei social media offre la possibilità di partecipazione attiva e di peering. Le nuove modalità di interazione nella web community rispecchiano la tendenza della business community italo-tedesca, che è sempre più attiva: “Noi come Camera bilaterale promuoviamo il Made in Italy in Germania da oltre cent’anni, sosteniamo le aziende italiane e tedesche interessate ad entrare nel mercato estero o a rafforzarvi la propria presenza, osserviamo permanentemente l’evoluzione del mondo delle imprese italo-tedesche e ampliamo il nostro portafoglio di servizi in base ai trend e alle nuove sfide del mercato globale. Proprio per questo motivo il nostro blog ItaliaGermania punta a favorire una gestione interattiva e professionale delle relazioni economiche tra Italia e
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Germania, che storicamente si sono concentrate sui classici settori industriali – automotive, moda e agroalimentare – mentre oggi comprendono anche collaborazioni innovative nel settore aerospaziale, biotecnologico e delle energie rinnovabili. In linea con questo sviluppo abbiamo quindi ampliato l’offerta dei nostri servizi con il nostro dinamico blog che, se solo si pensa agli 850 milioni di utilizzatori di Facebook e ai 500 milioni di TwitterUser, offrirà un grandissimo potenziale”, sottolinea Claudia Nikolai. Il significativo ruolo della nuova piattaforma ItaliaGermania nel rafforzamento della promozione delle attività della CCIG è stato confermato durante l’iniziativa “Traceability & Fashion – TF”, che punta alla trasparenza e In questa immagine e nella pagina accanto, due momenti dell’iniziativa “Traceability & Fashion – TF”, tenutasi a Berlino.
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ItaliaGermania: ITKAM launcht neuen Blog ie Italienische Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM) hat ihren neuen Blog www.italiagermania.org gelauncht. Damit zeigt sich die ITKAM im Jahr nach ihrem 100jährigen Jubiläum dank einer neuen Kommunikationsstrategie sehr innovativ. „Die neue Plattform ItaliaGermania bietet die Möglichkeit, das Netzwerk der Mitgliedsfirmen unserer Kammer, das Unternehmen aus den traditionellen Branchen des Made in Italy als auch der Umwelt- und Technologiebranchen umfasst, im multimedialen Web vorzustellen. Zudem informiert ItaliaGermania über die Dienstleistungen der ITKAM und gibt all unseren Partnern die Möglichkeit, sich auf diesem dynamischen und flexiblen Blog zu präsentieren”, erklärt die Geschäftsführerin der ITKAM, Claudia Nikolai. Ganz nach dem Motto der Hundertjahrfeier im vergangenen November „Italien: Innovation und Faszination” bedient sich also die ITKAM moderner Web 2.0-Instrumente wie des Blogs, des wöchentlichen eBooks, Twitter für zeitnahe Nachrichten, des Youtube-Kanals für Live-Videos und Interviews, eines flickrProfils für Fotografien und einer Karte, die Events und Mitglieder geographisch verortet, um ein innovatives, stets aktuelles und dauerhaftes Barometer der deutsch-italienischen Beziehungen darzustellen. „Dieser neue Blog spiegelt das Profil unseres dynamischen und professionellen Teams wider, das einerseits in kontinuierlichem Dialog und in Interaktion mit den Mitgliedsunternehmen und Partnern steht und andererseits das Image unserer Kammer in Deutschland und Italien mit innovativen Ideen wie
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Ein neues, interaktives Kommunikationsinstrument, um über das Serviceangebot der Kammer zu informieren und Unternehmen innovativ zu präsentieren des Eintritts in die Welt der Social Media weiter entwickeln möchte”, so Claudia Nikolai weiter. Denn bevor es die neuen Informationstechnologien und die bahnbrechenden Innovationen der Social Media gab, bestand das Internet lediglich aus Webseiten, Clicks und Augen, die auf den Monitor geheftet waren, das neue Netz dagegen besteht aus einer aktiven Communty, aus Partizipation und Peering. Und genauso aktiv wie sich die heutige Web Community zeigt, ist auch die deutsch-italienische Business Community: „Wir als bilaterale Kammer vermarkten seit nun mehr 100 Jahren das „Made in Italy” in Deutschland, unterstützen italienische wie deutsche Unternehmen effektiv bei ihrem Markteintritt oder ihrer Marktexpansion, wir beobachten aber auch die Evolution der deutsch-italienischen Firmenwelt und entwickeln dementsprechend unser Service-Portfolio gemäß der Trends und Herausforderungen in einer globalisierenden Welt weiter. Genau deshalb setzen wir mit unserem Blog ItaliaGermania auf eine aktive Gestaltung der deutsch-italienischen Wirtschaftsbeziehungen, die sich historisch betrachtet im wesentlichen auf die klassische Industriezweige
alla tracciabilità del percorso produttivo nel settore tessile ed è stata realizzata dalla CCIG in collaborazione con Unionfiliere a Berlino. La finalità dell’evento è stata messa in risalto dalle interviste a Bruno Amoroso, Presidente
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA GERMANIA
Automobil, Mode, Lebensmittel beschränkte, heute aber auch wissenschaftliche Kooperationen in zukunftsorientierten Bereichen wie Luft- und Raumfahrt, Biotechnologie und erneuerbare Energien umfassen. Und parallel zu der zukunftsorientierten Entwicklung der deutsch-italienischen Wirtschaftsbeziehungen haben wir unser Service-Angebot um den innovativen Blog erweitert, der angesichts von 850 Millionen Facebook-Usern und 500 Millionen TwitterUsern ein unglaubliches Potential bietet”, unterstreicht Claudia Nikolai. Welche Bedeutung die neue Plattform ItaliaGermania für die weitgestreute Vermarktung von Initiativen der ITKAM hat, zeigt sich bereits an der Initiative „Traceability & Fashion - TF”, die der italienische Dachverband Unionfiliere gemeinsam mit der ITKAM im April diesen Jahres in Berlin realisiert hat. Die Initiative TF, die darauf abzielt, die Herkunft des Produktes über den gesamten Produktionsprozess in der Mode- und Textilbranche nachzuweisen, konnte ihre Zielsetzung dank der Interviews mit Bruno Amoroso, dem Präsidenten des Modeausschusses von Unionfiliere und mit Sabrina Carbone, der Inhaberin der Fashionmarke Sati Bibò, im Rahmen der Berliner Veranstaltung über die Social Media weltweit posten. „So haben wir auch das Interesse für die Aufwertung und den Schutz des Made in Italy unter den Fachleuten aus der internationalen Modebranche geweckt, die nicht an dem Berliner Event teilnehmen konnten”, fasst Claudia Nikolai abschließend zusammen.
della Camera di Commercio di Varese e di ITF (Italian Textile Fashion), e a Sabrina Carbone, ideatrice, designer e titolare di Sati Bibò, realizzate in occasione di TF e presentate sul blog. “Grazie agli interventi pubblicati sul nostro blog abbiamo suscitato l’interesse per una maggior valorizzazione e protezione del Made in Italy presso gli operatori internazionali del settore non presenti all’evento berlinese”, conclude Claudia Nikolai.
Friedrich-Ebert-Anlage 58 – D-60325 Francoforte sul Meno Tel.: +49.69.97145210 – Fax: +49.69.97145299 info@itkam.org – www.itkam.org
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NEWS GERMANIA
Aziende italiane a Potsdam per Green Ventures Dal 13 al 15 giugno 2012 si svolgerà a Potsdam la 15ª edizione di Green Ventures (www.green-ventures.com), la più grande borsa di collaborazione del settore energetico e ambientale in Germania. L’edizione 2012 è dedicata agli incontri tra aziende provenienti da tutto il mondo, operanti nei settori acqua, aria e suolo, energia e costruzione, riciclaggio e materiali rigenerati. Il successo di questo evento è confermato dai dati
dell’edizione 2011, in cui gli incontri B2B hanno coinvolto oltre 3.900 aziende provenienti da 103 Paesi. Quest’anno la CCIG organizzerà, insieme alla Camera di Commercio di Potsdam (IHK Potsdam), la partecipazione italiana al matchmaking internazionale; inoltre, realizzerà incontri mirati tra potenziali user e supplier nell’ambito del progetto triennale “Green-Blue-Energy Factory”, cofinanziato dall’UE.
ITALIENISCHE UNTERNEHMEN AUF DER GREEN VENTURES IN POTSDAM In Potsdam wird vom 13. bis 15. Juni 2012 zum 15. Mal Deutschlands größte Kooperationsbörse für Unternehmen der Umwelt- und Energietechnik, Green Ventures (www.green-ventures.com), stattfinden. Für den Erfolg der internationalen Kooperationsbörse sprechen allein die Zahlen der
vergangenen Jahre: insgesamt haben über 3.900 nationale und internationale Firmen aus 103 Staaten an Green Ventures teilgenommen. Die diesjährige Veranstaltung richtet sich insbesondere an Unternehmen aus den Bereichen Boden, Wasser, Luft, Energie, Bauen, Recycling und regenerative
Settimana Salernitana a Francoforte Dal 21 al 26 maggio, la Provincia di Salerno è stata protagonista al Main-Taunus-Zentrum (MTZ), grande centro commerciale nei pressi di Francoforte sul Meno. L’evento, organizzato nell’ambito del Patto d’Amicizia stipulato nel 2010 tra la Provincia di Salerno e la Provincia di Main-Taunus-Kreis,
DIE PROVINZ SALERNO IN FRANKFURT Im Main-Taunus-Zentrum (MTZ), Hessens größtem Einkaufszentrum im Rhein-Main-Gebiet, war vom 21. bis 26. Mai 2012 die Provinz Salerno zu Gast. Die Initiative im Rahmen des seit 2010 bestehenden „Freundschaftspaktes”
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ha visto la Provincia di Salerno presentare le proprie peculiarità ai consumatori tedeschi: i suggestivi paesaggi della Costiera Amalfitana, le produzioni artistiche e artigianali e la tradizione gastronomica locale. Per attirare i circa 40mila visitatori giornalieri del centro commerciale, sono state allestite aree dedicate a Cultura, Moda, Artigianato, Territorio e Dieta Mediterranea. Inoltre, sono state organizzate degustazioni, dimostrazioni artigianali, spettacoli musicali e di ballo.
zwischen dem Main-Taunus-Kreis und der Provinz Salerno setzt auf die Vermarktung Salernos mit all seiner landschaftlichen, kulturellen und handwerklichen Vielfalt. Für die Salerno-Woche verwandelte sich die MTZ-Markthalle zur Piazza, auf der die täglich rund 40.000 Besucher
musikalische und tänzerische Darbietungen, aber auch allerlei handwerkliche Vorführungen bestaunen konnten. Zudem konnten Wein- und Gourmetfreunde an Degustationen hervorragender Weine und einzigartiger Spezialitäten teilnehmen.
ITKAM-AKTIVITÄTEN IM RAHMEN DES SIAFT-PROJEKTES
La CCIG per il progetto SIAFT Terza edizione per il Progetto SIAFT (Southern Italy Agrofood and Tourism), patrocinato da Unioncamere e finalizzato a rafforzare l’internazionalizzazione delle imprese del Centro Sud Italia. Il progetto vede coinvolte la Camera di Commercio di Matera (capofila), di Chieti, Cosenza, Crotone, Foggia, Latina, Potenza e Siracusa, Unioncamere Molise e Mondimprese, nonché la CCIG e le Camere di Commercio Italiane in Canada, Brasile e Cina. Le azioni di incoming e di incontri B2B sono dedicate ai settori enogastronomico, turistico e nautico. Per il settore nautico, gli incontri B2B tra buyer internazionali e imprese del Centro Sud Italia si sono svolti il 27 aprile
Materialien. Die ITKAM realisiert gemeinsam mit die Industrie- und Handelskammer (IHK) Potsdam die italienische Beteiligung an der internationalen Kooperationsbörse, zudem nutzt die ITKAM Green Ventures als Forum für Unternehmertreffen zwischen potentiellen Usern und Suppliern im Rahmen des EU-Projektes GBE Factory.
nell’ambito dello Yacht Med Festival a Gaeta (LT), mentre dal 16 al 18 aprile 2012 a Manfredonia (FG) il progetto ha coinvolto le aziende del settore enogastronomico. I prossimi incontri B2B si svolgeranno a Crotone il 5 e 6 giugno (produttori di olio d’oliva), e a Potenza il 26 giugno (settore Wine). Per ogni evento B2B sono stati selezionati circa 40 produttori che, attraverso degustazioni e colloqui individuali, presentano ai buyer internazionali la qualità dei loro prodotti.
Auch in diesem Jahr wird die Initiative „Southern Italy Agrofood and Tourism” (kurz: SIAFT) zur Stärkung der Internationalisierung der Agrar-, Ernährungs- und Tourismuswirtschaft Süditaliens fortgesetzt. Um von Beginn an den Fokus auf die Internationalisierung der süditalienischen Unternehmen zu setzen, realisiert die Handelskammer von Matera die 3. Ausgabe von SIAFT nicht nur in Zusammenarbeit mit den Handelskammern von Chieti, Cosenza, Crotone, Foggia, Latina, Potenza und Siracusa, dem Regionalverband der Handelskammern von Molise und mit Mondimprese, sondern auch mit unserer Kammer und den italienischen Handelskammern in Kanada, Brasilien und China. Schwerpunkt der Unternehmerreisen im Rahmen der 3. Ausgabe von SIAFT, einer Initiative unter Schirmherrschaft des italienischen Dachverbandes Unioncamere, sind neben dem Lebensmittel- und Weinhandel auch die Nautikund Tourismusbranche. So fanden bereits am 27. April 2012 anlässlich des Yacht Med Festival in Gaeta in der Provinz Latina B2B-Gespräche zwischen internationalen Einkäufern und süditalienischen Nautikunternehmen statt ebenso wie B2B-Gespräche zwischen süditalienischen Produzenten und deutschen Lebensmittelhändlern vom 16. bis 18. April 2012 in Foggia (Apulien). Weitere Businessgespräche finden vom 5. bis 6. Juni 2012 in Crotone (Kalabrien) für Einkäufer von Olivenölen und am 26. Juni 2012 in Potenza (Basilikata) für Weinhändler statt. Für jede Veranstaltung werden jeweils rund 40 süditalienische Produzenten ausgewählt, die die deutschen wie internationalen Teilnehmer dank individueller Gespräche und Verkostungen von der Qualität und Einzigartigkeit ihrer Produkte überzeugen werden.
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promosso da
Un anno di intese e collaborazioni
A Year of Agreements and Collaborations Editoriale di NARINDER NAYAR Presidente della CCIE in India
Numerosi gli accordi stretti a livello nazionale e regionale. In primo piano, il Karnataka, Stato ricco di opportunità d’investimento per le aziende italiane egli ultimi due anni sono state diverse le delegazioni istituzionali che si sono succedute sia in India che Italia: tra dicembre 2010 e gennaio 2011 hanno avuto luogo le missioni in Italia dei Ministri indiani Kamal Nath e Anand Sharma, mentre sono state tre le delegazioni in India di Confindustria, rispettivamente nel gennaio, marzo e aprile 2011; infine, ha chiuso l’anno la Missione di Sistema organizzata dai Ministeri degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Confindustria, ABI e Unioncamere. Si è trattato di segnali importanti, che dimostrano il reciproco interesse nello sviluppo di relazioni commerciali e industriali sempre più integrate tra le due nazioni. Oltre alle missioni bilaterali a livello nazionale, segnali importanti arrivano anche dalle relazioni tra regioni italiane e stati indiani. Lo ha dimostrato la Joint Declaration per la firma di un MoU siglata da Emilia-Romagna e Punjab nello scorso mese di dicembre, per lo sviluppo di collaborazioni commerciali in diversi settori, in occasione della delegazione istituzionale organizzata dalla nostra Camera in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna. Nel 2012, oltre a portare avanti le attività tra Emilia-Romagna e lo Stato indiano del Punjab, la Camera ha aperto un dialogo con il Karnataka, terzo Stato in India per attrazione di investimenti esteri e attivo in alcuni dei settori identificati come strategici per lo sviluppo di collaborazioni indo-italiane: infrastrutture, energie rinnovabili e tecnologie agroalimentari. Nello scorso mese di marzo, la Camera ha siglato un MoU con la Karnataka Udyog Mitra, agenzia del Governo del Karnataka che si occupa di attrazione degli investimenti, come impegno a collaborare allo sviluppo di relazioni commerciali tra Karnataka e Italia. Al MoU ha fatto seguito la nostra partecipazione con uno stand promozionale alla seconda edizione del Global Investor’s Meet 2012, organizzato dal governo del Karnataka per presentare ai partecipanti – investitori, business leader, policy maker, ricercatori dall’India e dall’estero – le potenzialità d’investimento e collaborazione che lo stato può offrire in diversi settori. La Camera è inoltre impegnata in un progetto per la creazione di un Distretto del Trasporto Sostenibile in Karnataka, in collaborazione con lo European Business and Technology Centre (EBTC) e CEIPIEMONTE, nato in seguito ad una manifestazione d’interesse dello stesso governo statale. L’obiettivo è quello di realizzare un primo progetto pilota, attraverso il trasferimento di knowhow e best-practice italiane ed europee nel settore della mobilità urbana sostenibile a diversi stakeholder privati e pubblici in Karnataka. La Camera, che grazie ai suoi uffici regionali e al suo networking con aziende e istituzioni vanta una presenza capillare su tutto il territorio indiano, continua con iniziative come queste a fornire il proprio contributo per una sempre maggiore integrazione tra le economie nazionali e regionali dei due Paesi.
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Many agreements were signed at the national and regional levels. In the foreground, the state of Karnataka, rich in investment opportunities for the Italian companies he last two years saw several institutional delegations being organised between India and Italy: from December 2010 to January 2011 the missions to Italy of Indian Ministers Kamal Nath and Anand Sharma, three delegations to India organised by Confindustria, in January, March and April 2011 respectively and the year ended with the Italian Business Mission to India organized by the Italian Ministers of External Affairs and of Economic Development, in collaboration with Confindustria, the Italian Banking Association (ABI) along with Unioncamere (Confederation of Italian Chambers of Commerce). These were all relevant indicators which demonstrated the mutual interest in the progressing integrated trade and industrial relations, between the two nations. At the national level, besides the bilateral missions, the developing relationships between Italian Regions and Indian States are also pertinent indicators of this. A significant example was the Joint Declaration for the signing of an MoU between the Emilia-Romagna Region and the State of Punjab last December, for the development of trade collaborations in several sectors. This was done on the occasion of an istitutional delegation organized by our Chamber in collaboration with Unioncamere EmiliaRomagna. Besides planning further activities between Emilia-Romagna and Punjab, the Chamber also started a dialogue with the Indian state of Karnataka, which ranks third in India for FDI attraction and is active in sectors identified as strategic for the development of IndoItalian collaborations: infrastructure, renewable energy and agri & food technologies. Last March, the Chamber signed an MoU with the Karnataka Udyog Mitra, a Government of Karnataka organization to facilitate investments in the State, as a common effort to increase the trade relations between Karnataka and Italy. The MoU was followed by our participation with a promotional stand at the second edition of the Global Investor’s Meet 2012, organized by the Karnataka state government with an aim to present to the participants – investors, business leaders, policy makers, researchers from India and abroad – the potential for investments and collaborations that the state can offer in several sectors. Moreover, the Chamber is also involved in the realization of a Sustainable Transport Cluster in Karnataka, following the expressed interest of the State government itself, in collaboration with the European Business and Technology Centre (EBTC) and CEIPIEMONTE. The aim is to develop a pilot project through transferring the Italian and European know-how and best-practices, in the sustainable urban mobility sector, to various public and private stakeholders in Karnataka. With such initiatives our Chamber, which thanks to its regional offices and its network with companies and institutions has a pan-Indian presence, continues to contribute to forge stronger integration between the national and regional economies of the two countries.
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Energie rinnovabili, un mercato in crescita INTERVISTA A ALOKE MOOKHERJEA, PRESIDENTE DI FLAKT INDIA LTD. ED ESPERTO NEI SETTORI ENERGIA, CONTROLLO E GESTIONE DELL’AMBIENTE
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loke Mookherjea è Presidente di Flakt India Ltd. e Console Onorario della Svezia in India. Tra i vari ruoli ricoperti, Aloke Mookherjea ha fatto parte del South Asia Board di Asea Brown Boveri Ltd – uno dei maggiori gruppi a livello internazionale per generazione, trasmissione, distribuzione e utilizzo d’energia inclusa quella da fonti rinnovabili. Ha lavorato come Consulente per l’UNIDO a Vienna e per l’UNEP a Nairobi. Per 6 anni è stato inoltre membro del Central Pollution Control Board del Governo indiano e del Comitato per la ALOKE MOOKHERJEA tutela delle leggi ambientali della Corte Suprema. Oggi insegna anche Energia e Gestione ambientale ed Energia rinnovabile presso l’Università di Calcutta. Professor Mookherjea, tra le diverse tipologie di energie rinnovabili, su quale si sta concentrando l’India? Nel breve e medio termine il focus sarà sulla generazione di energia eolica, solare, da biomassa e idrica (da fiumi). Nel lungo periodo saranno sviluppate tecnologie per l’utiliz-
zo di altre fonti d’energia, quali le onde oceaniche e alcune forme di energia. Quali sono i principali progetti pubblici e privati nel settore in India? In diversi Stati dell’India stanno nascendo numerosi progetti promossi sia dal settore pubblico che da quello privato. Sono già state installate centrali fotovoltaiche da 1 a 2 MW. Ora l’obiettivo è di promuovere impianti fotovoltaici da 100 MW. Sia il governo centrale che i governi statali stanno offrendo ottimi incentivi per l’implementazione di tali centrali e anche grandi società giapponesi, come la Sharp, stanno valutando di investire in India e stanno elaborando alcuni progetti per centrali fotovoltaiche. Alcuni dei principali progetti sono: il parco eolico “Sipla” da 100 MW in Rajasthan, la centrale eolica “Narmada” da 50 MW in Andhra Pradesh, il parco eolico da 200 MW della Techno-Electric & Engineering Company in Tamil Nadu e varie altre centrali, per un totale di circa 500 MW, pianificate da aziende quali Caparo Group, Orient Green Power Co., R.S. India Group e Torrent Power. Gruppi come CLP Group stanno progettando parchi eolici per circa 1200-1500 MW. Nell’ambito dell’energia solare, alcuni progetti importanti sono in fase di pianificazione da parte di Astonfield (250 MW), Cargo
Power and Infrastructure (centrale elioelettrica da 25 MW) Ispat Group (50 MW), ACME Rajasthan (centrale elioelettrica da 150 MW). A suo parere, come vengono incoraggiati e facilitati gli investimenti stranieri in questo settore? In India vi sono numerosi incentivi per gli investimenti sia interni sia stranieri. Questi includono la possibilità di ammortamenti più alti, una tassazione quasi nulla ed una percentuale di finanziamento dei progetti molto elevata. Nonostante ciò, gli investimenti stranieri in quest’ambito non sono al momento decollati nella misura attesa. Si prevede però che lo scenario cambi a breve. L’India ha un grosso potenziale dal punto di vista dell’energia rinnovabile. Come possono le aziende italiane essere d’aiuto per ottimizzare l’impiego di tali risorse? Le aziende italiane potranno essere di grande aiuto purché abbiano la tecnologia adeguata e la giusta disposizione mentale per investire in India. Le modalità principali per offrire assistenza possono essere individuate nell’ambito del trasferimento di tecnologia a costi contenuti e di strutture di produzione dotate di tecnologie valide ad un costo competitivo per la produzione di energia rinnovabile. Le aziende italiane possono entrare nel mercato autonomamente o, meglio ancora, con un’azienda indiana come partner. Alcuni esempi possono essere la produzione di pan-
THE INDO-ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE & INDUSTRY Office no. 805 – 8th Floor, 349 Business Point, Western Express Highway, Andheri (East), Mumbai 400 069 – India Tel: +91.22.6772.8186 – Fax: +91.22.6772.8191 / 8291 iicci@indiaitaly.com – www.indiaitaly.com
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CCIE MUMBAI
nelli solari ad alta tecnologia e di altri prodotti impiegati per l’energia solare, eolica e da biomassa, quali attrezzature per la connessione alla rete di distribuzione, apparecchiature per l’immagazzinamento di elettricità, dispositivi di controllo moderni ed efficienti, generatori eoloelettrici, reattori ed inceneritori di biomassa. Per le aziende italiane, la promozione di centrali elettriche in India potrebbe essere un’operazione piuttosto fruttuosa. Le ragioni sono quelle già illustrate ma, oltre a queste, le varie autorità che si occupano di regolamentare il settore dell’energia elettrica nel Paese stanno approvando un incremento piuttosto significativo delle tariffe dell’energia proveniente da fonti rinnovabili, al fine di a ument a re i pro fit t i di t a li o pera z io ni. Un’altra area d’interesse per le aziende italiane è quella della R&S nell’ambito dell’energia rinnovabile, in tutti quei segmenti che possono rivelarsi utili per l’India e per gli altri Paesi in via di sviluppo.
Renewable Energy, a Growing Sector Interview with Mr. Aloke Mookherjea, Chairman of Flakt India Ltd. and expert in Energy & Environmental Control and Management
r. Aloke Mookherjea is presently the Chairman of Flakt India Ltd. and the Honorary Consul of Sweden in Kolkata. In the past he has been a part of the South Asia Board of Asea Brown Boveri Ltd. – one of the largest global groups for power generation, transmission, distribution & utilization including renewable energy. He has also worked as a Consultant at UNIDO in Vienna & UNEP in Nairobi and was a member for 6 years of the Central Pollution Control Board, Govt. of India, as well as on Supreme Court appointed committees on environmental compliance. Today Mr. Mookherjea also teaches Energy & Environment Management and Renewable Energy at the University of Calcutta. Mr. Mookherjea, among the several types of renewable energies, what is India focusing on? In the short to medium term the focus would be on wind, solar, bio-mass and hydel power generation (from the rivers). In the long term other energy sources such as those from oceans and some geothermal energy will be developed and this suits the country’s economical conditions as well. At present which are the most relevant public and private projects in India in the renewables sector? There are several projects promoted by private and public sectors which are coming through in different States of the country. Solar power stations of 1 to 2 MW capacity have been promoted and installed by many. Now the attempt is to promote 100 MW solar power plants. The Central and State Governments are offering excellent incentives for the same. Even large Japanese companies like Sharp are thinking of coming to India and are planning quite a few projects of solar power plants. Some of the major projects are: the 100 MW ‘Sipla’ wind farm in Rajasthan, the 50 MW ‘Narmada’ wind plant in Andhra Pradesh, 200 MW wind farm in Tamil Nadu by Techno-Electric & Engineering Company, various such plants for about 500 MW, are being planned by the likes of Caparo Group, Orient Green Power Co., R.S. India group and Torrent Power. Groups such as CLP group are planning wind farms worth about 1200-1500 MW.
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PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLE OPPORTUNITÀ NEL SETTORE ENERGIA & AMBIENTE IN INDIA, SCRIVETE A: energiambiente@indiaitaly.com FOR MORE INFORMATION ON THE OPPORTUNITIES IN THE ENERGY & ENVIRONMENT SECTOR IN INDIA, PLEASE CONTACT: energiambiente@indiaitaly.com
For solar energy, important projections are from Astonfield (250 MW), Cargo power and infrastructure (25 MW solar thermal), Ispat group (50 MW), and ACME Rajasthan (150 MW solar thermal), among others. How according to you are Foreign Investments in this sector being encouraged and facilitated? Within India, there are plenty of incentives available for both domestic and foreign investment. This includes much higher depreciation, almost no taxation and very high percentage of funding for the project. However, the foreign investments in this area have not taken off, as yet, to the expected level. It is expected that the scenario will change in the near future. India has lots of potential in terms of renewable energy. How could Italian companies help in optimizing the utilization of its massive resources? Italian companies can help a lot provided they have the right technology and right frame of mind to invest in India. The major avenues for such assistance could be in the field of transfer of technology at a cost along with production facilities with good technology at an optimum cost for renewable energy production. The Italian companies can come on their own or better still with an Indian company as a partner. Examples could be manufacture of solar cells of very good technology and various items used in solar, wind and bio-mass power such as grid connectivity equipment, electricity storage equipment, modern efficient controls, wind power generator, bio-mass reactors and incinerators. For Italian organizations, promoting power stations in India could be quite a profitable operation. The reasons are all explained above but apart from that, the Electricity Regulatory Authorities all over the country are sanctioning quite a substantial increase in the tariff of power from renewal energy sources to increase the profitability of such operation. Another large area could be R&D in the field of renewable energy, particularly in those sectors where it can be useful for India as well as other developing countries.
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NEWS INDIA
Vespa debutta in India “Oggi è un momento storico per me e Piaggio. La Vespa è un brand apprezzato a livello internazionale e siamo entusiasti di lanciarla in India”. È quanto affermato da Roberto Colaninno, Presidente e A.D. del Gruppo, alla cerimonia d’inaugurazione del nuovo stabilimento Piaggio a Baramati (Maharashtra) per la produzione della Vespa destinata al mercato indiano, tenutasi lo scorso 28 aprile. Lo stabilimento avrà una capacità produttiva iniziale di 150.000 veicoli
VESPA LAUNCHED IN INDIA “Today is a proud and historic moment for Piaggio and me. The Vespa is a loved and revered brand globally and we are very excited to launch the original Vespa in India” said Mr. Roberto Colaninno, Group Chairman and Chief Executive Officer of the Piaggio Group, at the ceremony for the inauguration of the state-of-theart manufacturing plant in Baramati (Maharashtra) of the iconic Vespa in India. Opened on 28th April 2012,
all’anno, ma è già previsto il raddoppio a 300.000 unità/anno entro il 2013. Ravi Chopra, Presidente e MD di Piaggio Vehicles Private Limited (India), ha aggiunto: “Non esiste migliore momento di questo per essere nel settore indiano degli scooter, che conta oggi la presenza di consumatori moderni che guardano a scelte di lifestyle che vanno oltre la mobilità. Confido che tali consumatori, attenti a moda e stile, faranno della Vespa un grande successo in India”.
the plant will have an initial production capacity of 150,000 units per year, which will be doubled by mid-2013. Speaking at the event Mr. Ravi Chopra, Chairman and Managing Director, Piaggio Vehicles Private Limited (India), said, “There is no better time to be in the Indian two-wheeler scooter space as evolved consumers are looking for lifestyle options that go beyond mobility. I am confident, fashion and style conscious consumers will make Vespa a resounding success in India.”
Delegazione multisettoriale lombarda in India Una delegazione multisettoriale composta da 11 imprese lombarde, organizzata dalla Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) in collaborazione con Promos – Agenzia Speciale della Camera di Commercio di Milano, ha visitato l’India dall’8 al 24 maggio 2012. Le aziende – attive nei settori design e architettura, illuminazione e controllo elettronico, bagni e sanitari, legname, servizi ambientali, idraulica per l’industria della gomma, attrezzi per il gas a uso medico,
MULTISECTOR DELEGATION FROM LOMBARDY TO INDIA A multisector delegation, of 11 Italian companies from Lombardy Region – organized by the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), in collaboration with Promos, the Special Agency of the Chamber of Commerce of Milan, visited India from the 8th to the 24th of May 2012. The companies – active in sectors like design and architecture, lighting and control stations, bath fittings and sanitary-ware, timber, environment, hydraulic machinery for the rubber industry, medical gas equipment, air
filtration systems, control stations, components for the welding, electromechanical & steel industries and so on – visited the cities of Mumbai, Chennai, Pune, Delhi and Nashik, where the IICCI organized agendas for a total of around 80 B2B meetings with Indian importers, distributors, manufacturers, potentially interested in their products. 2 of the companies also participated in the workshop ‘Collaborative Design & Tools for energy efficiency with prefab technologies,’ organized by the MIT institute of engineering and technology of Pune.
L’India a Plast 2012 Dall’8 al 12 maggio, una delegazione di 20 buyer e 2 espositori indiani ha partecipato alla sedicesima edizione di Plast, salone internazionale delle materie plastiche e della gomma, che si svolge ogni tre anni a Milano. La delegazione è stata organizzata dalla Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) in collaborazione con Assocomaplast, associazione nazionale che raggruppa 162 importanti aziende italiane costruttrici di macchine, attrezzature ausiliarie e stampi per la lavorazione delle materie plastiche e della gomma, organizzatrice di Plast. Per i delegati indiani, molti dei quali rappresentanti e membri della All India Plastic Manufacturers’ Association (AIPMA), sono stati organizzati incontri B2B con espositori e visitatori italiani presenti all’evento.
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impianti di filtrazione di aria, stazioni di controllo, componenti per le industrie della saldatura, elettromeccanica e ≠acciaio – hanno visitato le città di Mumbai, Chennai, Pune, Delhi e Nashik, dove la IICCI ha organizzato 80 incontri d’affari con potenziali partner indiani. Due delle aziende hanno inoltre partecipato al workshop “Collaborative Design & Tools for energy efficiency with prefab technologies”, organizzato dal MIT, istituto di tecnologia e ingegneria di Pune.
INDIA AT PLAST 2012 From the 8th to the 12th of May 2012, a delegation of 20 Indian buyers and 2 exhibitors took part in the sixteenth edition of Plast, an international exhibition for the rubber and plastic industry, which takes place every 3 years in Milan, Italy. The delegation was organized by the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) in collaboration with – the organisers of Plast – Assocomaplast, the Italian Association representing 162 leading companies from the Italian plastics and rubber machinery industry and ancillary equipment and moulds manufacturers. For the delegates, majority of whom were from the All India Plastic Manufacturers’ Association (AIPMA), B2B meetings were organized with Italian exhibitors and visitors at Plast 2012.
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promosso da
Contro la crisi, l’Australia investe in infrastrutture
Editoriale di ROBERT BERTON Presidente della CCIE di Adelaide
Grazie alle grandi opere realizzate e programmate, il Paese permette all’industria di guardare con fiducia al futuro n questi anni di crisi economica, l’Australia continua ad essere oggetto di invidia da parte del mondo occidentale e dei Paesi sviluppati. La sua posizione geografica, le sue politiche economiche e fiscali, lo sviluppo del settore minerario e la stretta vicinanza ai mercati asiatici, risultano senza dubbio fattori determinanti. Come Paese, l’Australia ha investito nel suo futuro e crede fermamente nella necessità di mettere in atto strategie a lungo termine per mettersi al sicuro da ciò che può riservare l’avvenire. Sebbene tutti gli Stati australiani guardino al futuro, il Governo del South Australia è stato particolarmente propositivo nella realizzazione di infrastrutture fin dal 2005, mettendo in atto il suo Strategic Infrastructure Plan. Dal 2005 ad oggi, sono così state realizzate ben 14 grandi opere. Dal momento in cui il Piano è stato approvato, nel 2005, il South Australia ha registrato una forte crescita economica. Gli investimenti pubblici e privati in infrastrutture hanno raggiunto livelli record, e oltre l’80% dei progetti prioritari presenti nella pianificazione del 2005, è stato completato o è in corso d’opera. Ciò è stato reso possibile grazie ai significativi aumenti degli investimenti pubblici realizzati in risposta alla crisi finanziaria globale, e ha garantito una solida base alla crescita del settore privato, permettendo così la ripresa dell’economia. Il Governo del Sud Australia ha inoltre già avviato un aggiornamento del Piano, mappando le infrastrutture prioritarie da realizzare nei prossimi 10 o 15 anni, con una previsione di spesa pari a 20 miliardi di dollari australiani. A livello nazionale, è stato realizzato il National Infrastructure Construction Schedule (NICS), un’iniziativa che riunisce su un unico sito web le informazioni sui progetti infrastrutturali di tutte le giurisdizioni e a tutti i livelli istituzionali. Per la prima volta, costruttori, investitori, governi e cittadini possano conoscere tutti i progetti infrastrutturali nazionali in fase di realizzazione che i governi si sono impegnati a finanziare con un’unica scadenza. Il NICS fornisce inoltre informazioni sulle infrastrutture, sulle opere prioritarie da realizzare, così come tutti gli studi di progettazione e di fattibilità attualmente oggetto di valutazione da parte dei governi, in modo che l’industria possa guardare con fiducia al futuro. Questo portale unico mira a fornire certezza e trasparenza al settore, ma anche a facilitare la più ampia partecipazione al mercato, a favorire una maggiore efficienza negli appalti e nella pianificazione delle risorse, ad incoraggiare gli investimenti esteri mostrando al mondo i progetti infrastrutturali australiani. Gli investimenti destinati al settore a livello nazionale nel biennio 2013-2014 ammontano a 36,2 miliardi di dollari australiani, e porteranno alla realizzazione di più di 120 grandi opere relative alla rete stradale, 30 per la rete ferroviaria e 6 progetti di trasporto pubblico urbano.
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Against the Crisis, Australia Invests in Infrastructure Completed and planned infrastructure projects protect the country, allowing industry to look to the future with confidence ustralia continues to be the envy of the western world and developed countries during the GFC. Its geographic position, internal economic & fiscal policies, mineral & mining boom and connection to the Asian market are without a doubt determining factors. As a country, Australia has invested in its long-term future and strongly believes in putting in place long term strategies to ensure it is ready for what the future holds. Although all states in Australia are looking to the future, South Australia in particular has been pro-active in its approach to infrastructure provision since 2005 utilising and putting in place its Strategic Infrastructure Plan. Since 2005, the number of infrastructure sectors targeted total 14. Since the Plan was first released in 2005 South Australia has experienced strong economic growth. Public and private investment in infrastructure is at record highs and more than 80% of the priority projects in the initial 2005 Plan have been completed or are underway. This is the result of a significant rise in capital spending by the current government and a short term major funding boost from the Australian Government in response to the global financial crisis. This is providing a strong base for private sector growth as the global economic recovery gathers pace. The South Australian Government has also now commenced a process to update the Plan and map out infrastructure priorities for the next 10 to 15 years. The Plan has an infrastructure spend of over AUD $20 billion. At a national level, the National Infrastructure Construction Schedule (NICS) is an initiative that brings together information on major infrastructure projects from all jurisdictions and across the three tiers of government on one unique website. For the first time, constructors, investors, governments and the public can view the national pipeline of upcoming infrastructure projects where governments have committed to fund construction in a single timeline. The NICS also provides information on Infrastructure, Australia’s National Priority List, as well as all planning and feasibility studies currently being undertaken by governments, so that industry can look to the future with confidence. The one-stop portal will bring certainty and transparency to the industry. This initiative facilitates broader involvement in the market, bringing greater efficiencies in procurement and resource planning and encourages increased investment by showcasing Australian infrastructure to the world. The value of the program which will assisting the Government to deliver national projects is AUD $36.2 billion across the country up to 2013-14, including more than 120 major road projects, 30 rail networks and six urban public transportation projects.
A President of the CCIE in Adelaide
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CCIE ADELAIDE
Assaporando l’Italia con Qualitaly
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HA PRESO IL VIA IL NUOVO PROGETTO PROMOSSO DALLA CCIE DI ADELAIDE PER EDUCARE I CONSUMATORI A RICONOSCERE L’ALTA QUALITÀ MADE IN ITALY
Tasting Italy with Qualitaly The new project promoted by the ICCA Adelaide educating consumers to recognise the high quality of Italian products has started
di Antonio Rosato, Business Development Manager della CCIE di Adelaide
mo ristorante ad avviare questo nuovo ambizioso progetto. Ogni piatto è stato introdotto dal Segretario Generale con una breve descrizione della sua preparazione, della sua storia e del vino che l’accompagnava. Purtroppo non è potuto esser presente Alessandro Ragazzo, sommelier AIS, il quale ci seguirà durante tutti gli eventi Qualitaly proprio per rimarcare l’obiettivo finale di queste cene: educare il consumatore finale australiano.
© Andrea Ramon – Milan Image Factory
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l 29 maggio si è svolta la prima cena “Qualitaly”, che altro non vuol essere che una vera e propria degustazione di una particolare regione italiana. Come suggerisce il nome – che lega strettamente il concetto di Italia e quello di alta qualità – Qualitaly è nato dal bisogno di educare il consumatore australiano: una sorta di “missione” che ci siamo imposti, per far comprendere la differenza fra ciò che è italiano e ciò che utilizza solo il nome o i colori della nostra bandiera, al sol fine di attirare una clientela ma mentendo spudoratamente sul prodotto offerto. Da tali presupposti ha preso vita questa iniziativa, che avrà cadenza mensile, cambiando ogni mese la location, in modo da mantenere l’evento sempre fresco ed innovativo. Per la prima assoluta, si è scelto di iniziare dal cuore dell’Italia, l’Umbria, affidando il menù nelle mani di uno chef figlio di questa terra, Edoardo Strappa, proprietario, insieme con Marco Saibene, di Pinocchio Ristorante. Edoardo ha conseguito il diploma di scuola alberghiera presso il rinomato istituto di Spoleto, di conseguenza chi m e g l i o d i l u i a v re b b e p o t u t o introdurre i palati australiani alla cucina regionale umbra? Il menù prevedeva 5 pietanze, ciascuna delle quali accompagnate da differenti vini umbri – i bianchi facevano capo a Cantina Antinori, mentre i rossi a Cantina F.lli Pardi. Alla serata hanno partecipato 32 persone, membri della locale business community, fra cui anche l’ex Ambasciatrice australiana a Roma, S.E. Amanda Vanstone, il famosissimo giornalista corrispondente per la BBC, John Ovenden, e lo studio legale Lynch Mayer. La serata è stata introdotta dal Segretario Generale, Teodoro Spiniello, a cui ha fatto seguito il Presidente della ICCI, Robert Berton, il quale, oltre a descrivere lo scopo di questa nuova avventura, ha consegnato personalmente due certificati associativi a due nuovi soci della nostra Camera di Commercio: Campbelltown City Council, un municipio del South Australia, e Andre’s Cucina & Polenta Bar, un nuovo importantissimo ristorante che fa ben sperare per la rivincita della vera cucina italiana. A seguire, lo chef Edoardo Strappa ha voluto descrivere in poche parole la cucina umbra e l’amore che prova verso di essa, ma soprattutto la soddisfazione per essere stato il pri-
ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE AND INDUSTRY IN AUSTRALIA INC (ADELAIDE) 262a Carrington Street – Adelaide SA 5000 Tel +61.8.82324022 info@italianchamber.net.au www.italianchamber.net.au
he first ‘Qualitaly’ dinner, which is intended as a tasting of a particular Italian area, was held on 29 May. As the name suggests, closely connected with the concept of Italy and high quality, Qualitaly arose from the need to educate Australian consumers – a sort of ‘mission’ we set ourselves to make the difference between what is Italian and what only used the name of colours of the Italian national flag, with the sole aim of attracting customers but lying shamelessly about the product offered. The initiative, which will be held every month in a different location so that the event maintains its freshness and innovative nature, grew out of these assumptions. It was decided to start from Umbria, the heart of Italy, for the debut, entrusting the menu to the hands of Edoardo Strappa, a chef from the area; he and Marco Saibene, are the owners of Pinocchio Ristorante. Edoardo took the High School diploma in the hotel school at the famous institute of Spoleto so, who better than him to introduce Australian palates to Umbrian regional cuisine? The menu had 5 dishes, each accompanied by different Umbrian wines – the whites were from Cantina Antinori and the reds from Cantina F.lli Pardi. The evening was attended by a total of 32 people – members of the local business community, including H.E. Amanda Vanstone, the former Australian ambassador to Rome, John Ovenden, the famous BBC correspondent, and the law office Lynch Mayer. The evening was introduced by Teodoro Spiniello, the general secretary, followed by Robert Berton, president of the ICCA, who not only described the purpose of the adventure but also personally awarded two certificates of association to two new members of the Adelaide Chamber of Commerce – Campbelltown City Council, a borough in South Australia, and Andre’s Cucina & Polenta Bar, a new and very important restaurant which bodes well for the return match of true Italian cuisine. The chef Edoardo Strappa then described Umbrian cuisine and his love for it but, in particular, his pleasure at being the first restaurant starting this ambitious new project, in just a few words. Every dish was introduced by the general secretary with a brief description of its preparation, history and the wine accompanying it. Unfortunately, Alessandro Ragazzo, the AIS sommelier, was unable to attend. However, he will follow us through all the Qualitaly events to remark on the end purpose of the dinners – educate the final Australian consumer.
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121 news australia:gabbia arancio 14/06/12 17.07 Pagina 121
NEWS AUSTRALIA
Alenia Aermacchi in volo su Sydney Il Governo australiano ha annunciato l’acquisto di dieci aerei da trasporto tattico C-27J Spartan di Alenia Aermacchi (Gruppo Finmeccanica), per un costo di 1,4 miliardi di dollari australiani. Il primo aereo dovrebbe essere consegnato nel 2015 ed essere operativo nel 2016. L’offerta di Alenia Aermacchi è stata sostenuta costantemente dall’Ambasciatore italiano a Canberra, Gianludovico de Martino, presso gli interlocutori australiani, come anche le iniziative promozionali del C27J in occasione dell’edizione 2011 dell’Australian International Air Show di Avalon e della successiva presentazione del velivolo a Canberra nel marzo 2011.
ALENIA AERMACCHI FLYING OVER SYDNEY The Australian government has announced the purchase of ten Alenia Aermacchi (Finmeccanica Group) C-27J Spartan Battlefield Airlift aircraft at a cost of around 1.4 billion Australian dollars.
The first aircraft should be delivered in 2015 and become operative by 2016. The offer by Alenia Aermacchi was constantly supported by the Italian Ambassador in Canberra, Gianludovico de
Martino, as well as by the promotional campaigns for C27J during the 2011 Australian International Air Show in Avalon and the static presentation of the aircraft in Canberra in March 2011 which followed.
Il Sydney Film Festival omaggia Bernardo Bertolucci Fresco della partecipazione al festival di Cannes, dove ha presentato “Io e te”, Bernardo Bertolucci sarà omaggiato dal Sydney Film Festival, in programma dal 6 al 17 giugno. La manifestazione australiana celebrerà infatti il mezzo secolo del regista parmense dietro la cinepresa ospitando la rassegna “The Dreamer: Bertolucci Retrospective”. In programma, alcune delle sue opere più celebri: da “Prima della rivoluzione” a “La Luna”, da “Ultimo tango a Parigi” a “Novecento”, passando per “L’ultimo imperatore”, “Il tè nel
deserto” e “The Dreamers”. In programma anche il documentario di Gianni Amelio “Bertolucci secondo il cinema”.
THE SYDNEY FILM FESTIVAL PAYS HOMAGE TO BERNARDO BERTOLUCCI Just after his participation at the Festival of Cannes, where he presented ‘Me and You,’ Bernardo Bertolucci will be paid homage at the Sydney Film Festival, in program from June, 6 to 17. The Australian event will celebrate the fifty years of the career of the film maker from Parma through the event ‘The Dreamer: Bertolucci Retrospective.’
Some of his most popular movies will be shown, such as ‘Before the Revolution,’ ‘The Moon,’ ‘Last Tango in Paris,’ ‘1900,’ ‘The Last Emperor,’ ‘The Sheltering Sky’ and ‘The Dreamers.’ The film show includes the documentary by Gianni Amelio ‘Bertolucci according to the Cinema.’
Visita in Sicilia per una delegazione australiana Il Presidente del Consiglio della Provincia di Catania, Giovanni Leonardi, ha incontrato una delegazione del Comitato dei Tre Santi di Brisbane, in visita in Sicilia per partecipare ai festeggiamenti dei Tre Santi. La delegazione era guidata da Guido Canale, titolare dell’omonima agenzia turistica che opera nella capitale del Queensland da oltre 50 anni, e da Fausto Zanda, dell’Associazione Italiani in Australia. La comunità di origine siciliana ed italiana riveste un ruolo di primaria importanza nella società australiana ed occupa molte posizioni di rilievo nella vita politica, sociale ed economica del Paese. La credibilità di questo ruolo, peraltro, è confermato dal notevole successo che riscuote l’Italian lifestyle in Australia.
AN AUSTRALIAN DELEGATION VISITS SICILY The President of the Council of the Province of Catania, Giovanni Leonardi, met a delegation of the Committee of Tre Santi of Brisbane, which was visiting Sicily to take part in the celebrations of the Three Saints. The delegation was guided by Guido Canale, owner of the said-named travel agency which has been operating in the capital of Queensland for more than 50 years, and by Fausto Zanda, of the Association of Italians in Australia. The community with Sicilian and Italian origin plays an essential role in the Australian society, as well as major positions in the political, social and economical life of the country. The importance of this role is also confirmed by the remarkable success of the Italian lifestyle in Australia.
Sardegna-Melbourne, intesa tra atenei Grazie all’azione del Circolo dei Sardi di Melbourne, è stato stipulato un accordo di collaborazione tra le università sarde e la RMIT University di Melbourne, che entrerà così a far parte del programma internazionale “Master in Sardegna”, predisposto dalla Regione. L’accordo si concretizzerà con un master di formazione e ricerca su energia ed ambiente, che vedrà la partecipazione di 25 laureati a partire da settembre. Come ha spiegato il direttore generale dell’Assessorato del Lavoro, Massimo Temussi, incontrando la delegazione australiana, “la Regione è impegnata nell’alta formazione con importanti stanziamenti e prestigiose collaborazioni. Soprattutto nel settore strategico dell’energia, la Sardegna ha grosse aspettative, perciò abbiamo coinvolto anche le Università sarde”.
SARDINIA-MELBOURNE, AGREEMENT BETWEEN UNIVERSITIES Thanks to the action of Circolo dei Sardi in Melbourne, an agreement was signed between the universities of Sardinia and RMIT University of Melbourne, which will take part in the international program ‘Master in Sardinia,’ organized by the Region. The agreement will result in a master course and a research course on energy and environment, which will include the participation of 25 graduated students starting from September. As the General Director of the Health and Labor Committee Massimo Temussi explained to the Australian delegation “The Region has committed itself to higher education offers, with many funds and prestigious collaboration. Especially in the strategic sector of energy, Sardinia has great expectations, so we have involved the Sardinian universities as well.”
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Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XIII - n. 79 - e 6,00
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I risultati della ricerca sui ristoranti italiani nel mondo, condotta da Unioncamere ed Assocamerestero 9 SEZIONI PAESE èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia
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The results of the research conducted by Unioncamere and Assocamerestero on Italian restaurants around the world
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