èitalia 90 – Il Primo Periodico dell'Italia nel Mondo

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I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L ’ I TA L I A N E L M O N D O

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PARTNER EDITORIALE

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Quality is the Key to Italy’s Success

9 SEZIONI PAESE èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia

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USA CANADA RUSSIA BRASILE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO INDIA AUSTRALIA

UNIONCAMERE

PRIMO FORUM ECONOMICO ITALO-TEDESCO

Fiducia nei giovani, per dare un futuro all’Italia

A Francoforte, scambio di idee tra vecchi amici

Italy’s Future Requires Trust in the Younger Generation

In Frankfurt frische Impulse für eine alte Freundschaft

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XIV - n. 90 - e 6,00

L’Italia vincente punta sulla qualità


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MILANO Galleria del Corso, 2 - 20122 Milano Tel. +39 02 3657.1756 - Fax +39 02 7200.0223 info@brazilplanet.it ROMA Viale Oceano Atlantico 4 – 00144 Tel. +39 06 5919749 Fax. +39 06 5919682 info.roma@brazilplanet.it

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Per comunicare l’Italia nel mondo ITALPLANET. Un brand distintivo, a tutto tondo, dal quale nasce il pay off “per comunicare l’Italia nel mondo”, ampiamente riconosciuto a livello internazionale e capace di esprimere e di identificare, nella sua unicità, tutte le attività promozionali e di informazione del Sistema Italia all’estero. Tra stampa e multimedialità: • la rivista, èItalia • il portale, Italplanet.it • l’agenzia stampa, ItalPlanet/News • la casa editrice, ItalPlanet Edizioni • le puntate ItalPlanet.tv su Sky L’importanza dell’informazione per la promozione dell’Italia nel Mondo. L’innegabile necessità di realizzare in forma unitaria la promozione dell’immagine del “Made in Italy” nella logica del mercato globalizzato, è basata primariamente sull’informazione. La carta stampata e internet crescono a ritmo impressionante, rivolgendosi ad una nuova “total audience”, oramai abituata ad informarsi su una stessa testata e attraverso i suoi media disponibili. In questa vasta community, l’informazione deve sempre più mostrarsi capace di dialogare con un modello di informazione di “servizio”, in grado di sostenere il business sempre più globale. Con ItalPlanet e i suoi strumenti di comunicazione, questa informazione diventa Business.

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GLI SPECIALI DI èITALIA. Come difendere ed esportare il Made in Italy nel Mondo – Unioncamere, Assocamerestero e la rivista èItalia, insieme per raccordare l’informazione della rete delle Camere di Commercio Italiane ed Italo-Estere e del mondo imprenditoriale italiano. Per contribuire a supportare i processi di internazionalizzazione delle nostre imprese, gli Speciali di èItalia for ITALY – promossi da Assocamerestero – permettono un’occasione importante di promozione all’estero, grazie alla capillare diffusione nel mondo della rivista. Dedicati a specifici settori produttivi – abbigliamento, moda, arredo e design, agroalimentare, nautica, meccanica – oltre alla specifica attività promozionale, permettono di conoscere le opportunità di investimento e le informazioni generali per operare nei grandi mercati globali. MERCATO GLOBALE. Un utile strumento di “servizio” per la Business Community italiana che opera sui mercati esteri, per tenerla costantemente informata sulle opportunità proposte dai più rappresentativi soggetti pubblici che si occupano di internazionalizzazione del sistema economico nazionale. Al suo interno, il Calendario delle Fiere italiane di profilo internazionale e il Calendario delle missioni nazionali del Sistema Camerale italiano promosse da Unioncamere. In collaborazione con: Ministero dello Sviluppo Economico, Agenzia ICE, Unioncamere, SACE, Simest e Sistema Fiere (CFI e AEFI).

PALERMO Via Giovanni Campolo, 92 90145 – Palermo Tel/Fax +39 091 681 1844 info.sicilia@brazilplanet.it

GOIÁS Avenida R-9 n° 61 Setor Oeste 74125-110 Goiânia Tel. +55 062 3291 4141 Fax. +55 062 3291 1227

UN MONDO DI OPPORTU- BRAZIL PLANET, AGENZIA PER LA NITÀ PROMOZIONE DELLE RELAZIONI ITALIA-BRASILE PER IL TUO BUSINESS L’Agenzia BRAZIL Planet offre servizi mirati ad agevolare l’inserimento dell’imprenditoria nei mercati italiano e brasiliano, facilitando la creazione di rapporti economici, scambi commerciali, flussi di investimenti e culturali tra il Brasile, l’Italia ed i Paesi dell’Unione Europea. In quanto associazione, BRAZIL Planet offre servizi prevalentemente orientati ai soci; tuttavia, su richiesta e con preventivo gratuito, fornisce servizi generali anche per i non soci.

L’Agenzia BRAZIL Planet si propone di promuovere le relazioni tra Italia e Brasile, e di informare sulla costante ascesa che il Brasile svolge nell’ambito internazionale, in collaborazione con tutti gli attori che già operano nel contesto delle relazioni italo-brasiliane. BRAZIL Planet è un’associazione di operatori ed imprese italiane e brasiliane, libera ed elettiva, apolitica e senza finalità di lucro. BRAZIL Planet opera in sintonia con le Autorità diplomatiche italiane e brasiliane, con l’Agenzia ICE, la Promos e le Camere di Commercio Italiane in Brasile, per coordinare e realizzare programmi di comune interesse. BRAZIL Planet ha sede a Milano e uffici di rappresentanza a San Paolo, Goiás, Palermo e Roma.

BRAZIL PLANET, AGÊNCIA PARA A PROMOÇÃO DAS RELAÇÕES ITÁLIA-BRASIL

MARE NOSTRUM. La Nautica Italiana ci rende leader nel mondo, ed è per questo che lo Speciale si propone di presentare non solo le aziende strettamente legate al settore, ma anche i fornitori più rappresentativi di altri comparti eccellenti, quali il tessile, l’arredamento, l’illuminotecnica, ecc. In collaborazione con Assonautica/Unioncamere.

UM MUNDO DE OPORTUNIDADES PARA O SEU NEGÓCIO

L’ITALIA NEL PIATTO. Il Bel Paese è universalmente noto per i suoi vini e i suoi prodotti tipici: dai formaggi ai salumi, dai primi ai dolci. E, ovunque nel mondo, i ristoranti italiani si moltiplicano a vista d’occhio. Un’eccellenza che tutti ci invidiano e spesso ci imitano. In questo ambito, è nato il progetto Marchio Ospitalità Italiana – Ristoranti italiani nel mondo, finalizzato a certificare la loro italianità e la qualità dei prodotti offerti. In collaborazione con Unioncamere e Isnart.

A Agência BRAZIL Planet oferece serviços que visam a inserção no mercado italiano e brasileiro de empresas, facilitando as relações econômicas, o comércio internacional, o fluxo de investimentos e de cultura entre o Brasil, a Itália e os países da União Europeia. Sendo uma associação, BRAZIL Planet oferece serviços preferencialmente destinados aos sócios; porém, os serviços gerais podem ser oferecidos aos não sócios, sempre mediante uma prévia de valores gratuita.

SPECIALI REGIONALI. Realizzati in collaborazione con le Unioncamere Regionali per promuovere e valorizzare le eccellenze e i punti di forza presenti sul territorio, forniscono le informazioni sul tessuto imprenditoriale interessato e sulle strategie a vantaggio delle imprese, in armonia con le azioni istituzionali e promozionali delle singole Camere provinciali e quindi di Unioncamere Nazionale. Grazie alla diffusione nel mondo di èItalia, gli Speciali informano inoltre sui servizi offerti dal sistema camerale alle imprese che desiderano esportare e investire sui mercati mondiali, in collaborazione con le Camere di commercio Italiane all’estero. In collaborazione con le Unioncamere Regionali.

SÃO PAULO Rua Joaquim Floriano, 871 - 11° andar 04534-013 Tel + 5511 3488-4638 - Fax + 5511 3488 4601 info@brazilplanet.com.br

A Agência BRAZIL Planet propõe-se a promover as relações entre Itália e Brasil, informando sobre o crescimento contínuo que o Brasil exerce no contexto internacional, em colaboração com todos aqueles que já operam nas relações ítalo-brasileiras. BRAZIL Planet é uma associação de operadores e empresas italianas e brasileiras, livre e eletiva, apolítica e sem fins lucrativos. BRAZIL Planet opera em sintonia com as autoridades diplomáticas italianas e brasileiras, como o ICE, a Promos e as Câmaras de Comércio Italianas no Brasil para coordenar e realizar programas de interesse comum. BRAZIL Planet possui sede em Milão e representação em São Paulo, Goiás, Palermo e Roma.

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La porta d’accesso alle autostrade dell’export The Entry Ramp to the Exportation Highway

INSIEME, PER AFFRONTARE LE SFIDE DEI MERCATI ESTERI. “Vogliamo che le nostre imprese abbiano un peso sempre maggiore sui mercati internazionali, che risultano fondamentali per la ripresa del sistema produttivo italiano nel suo complesso. Grazie all’attività degli Sportelli, intendiamo offrire un ulteriore strumento, più efficiente, qualificato e coordinato, per affrontare le sfide dell’export”. FACING THE CHALLENGES OF FOREIGN MARKETS TOGETHER. “We want our businesses to have an increasingly strong presence in foreign markets, which are fundamental for the recovery of the entire Italian productive system. Thanks to these help desks, we are able to offer another, more efficient, qualified, and coordinated tool with which to face the challenges of exportation.” Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere

LA RETE DEI 105 SPORTELLI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE COSTITUITI PRESSO TUTTE LE CAMERE DI COMMERCIO. A NETWORK OF 105 INTERNATIONALIZATION AGENCIES CREATED AS PART OF THE CHAMBERS OF COMMERCE

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004-005 sommario8:gabbia arancio 29/07/13 13.58 Pagina 4

SOMMARIO ANNO XIV - N.90 MAGGIO-GIUGNO 2013

on line su www.italplanet.it I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L ’ I TA L I A N E L M O N D O

DAL QUIRINALE

MULTILINGUAL EDITION ISSUED IN

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COUNTRIES

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PARTNER EDITORIALE

Cinema, una grande ricchezza per l’Italia Cinema, One of Italy’s Great Treasures

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L’Italia vincente punta sulla qualità

DALLA FARNESINA .............................................. 11 Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XIV - n. 90 - e 6,00

Quality is the Key to Italy’s Success

L’ITALIA DELLA QUALITÀ SFIDA LA CRISI ITALIAN QUALITY STANDS UP TO THE ECONOMIC CRISIS

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Un anno di Farnesina A Year in the Farnesina

COMITATO LEONARDO

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Il Made in Italy “all’attacco” di nuovi mercati Made in Italy ‘On the Hunt’ for New Markets

ITALIA.IT ........................................................................ 20 9 SEZIONI PAESE èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia

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USA CANADA RUSSIA BRASILE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO INDIA AUSTRALIA

UNIONCAMERE

PRIMO FORUM ECONOMICO ITALO-TEDESCO

Fiducia nei giovani, per dare un futuro all’Italia

A Francoforte, scambio di idee tra vecchi amici

Italy’s Future Requires Trust in the Younger Generation

In Frankfurt frische Impulse für eine alte Freundschaft

STORIA DI COPERTINA È un’Italia vincente, che punta sulla qualità, quella che emerge dal rapporto “I.T.A.L.I.A. – Geografie del nuovo Made in Italy”, realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison e presentato a Treia (MC), in occasione dell’XI Seminario Estivo di Symbola. Il servizio a pagina 14

Destinazione Marche! Discovering the Marche

BORGHI D’ITALIA

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22

Offida, paese del sorriso e dei merletti Offida, a Town of Smiles and Lace

TRIENNALE

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26

“WOMEN IN DIPLOMACY”, PARLA IL VICE MINISTRO MARTA DASSÙ

Il design italiano incontra il gioiello Italian Design Meets Jewelry

MODA

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Il lusso Made in Italy valica le Alpi Made in Italy Luxury Crosses the Alps

MADE IN ITALY

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Il “trucco” c’è… e si vede! The Economy Puts Its Money Where Its Lipstick Is!

ISNART

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32

Italia, cibo per la mente… ma non solo! Italy, Food For the Mind... and Much More!

FIDUCIA NEI GIOVANI, PER IL FUTURO DELL’ITALIA ITALY’S FUTURE DEPENDS ON THE YOUNGER GENERATION

MERCATO GLOBALE MISE

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ITALIA NEL PIATTO ITALY AT THE TABLE

.................................................................................

MONDIMPRESA

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44

Una rete europea al servizio delle PMI A European Network at the Service of SMEs

ASSOCAMERESTERO

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46

Da Genova, nuove opportunità di sviluppo per le imprese Genoa, New Development Opportunities For Our Businesses

ASSOCORCE

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NAUTICA BOATING NEWS

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Italia-Algeria, nuove partnership in vista Italy-Algeria, New Partnerships in Sight

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Globalizzazione fa rima con relazione Globalization and Increased International Relations

SEZIONI PAESE

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èItalia for BRASILE èItalia for GERMANIA èItalia for USA èItalia for CANADA èItalia for RUSSIA èItalia for FRANCIA èItalia for REGNO UNITO èItalia for INDIA èItalia for AUSTRALIA

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IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO

La cultura riporterà l’Italia all’eccellenza

L

o sappiamo: parlare di cultura in periodi di crisi non premia, perché, quando mancano i fondi per le necessità primarie – che si tratti del bilancio familiare o di quello statale – i primi tagli vengono fatti a ciò EDITORIALE DI che viene considerato superfluo. E in Italia, volenti o nolenti, la cultura è GIORGIO MULÈ considerata, se non proprio superflua, di sicuro un “di più”. Va quindi sicuramente letto con una certa attenzione e lungimiranza il Rapporto “Io sono cultura”, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche, e presentato alla fine di giugno. Perché ci conferma che investire in cultura rappresenta concretamente un investimento, in quanto il sistema produttivo culturale vanta un moltiplicatore pari a 1,7: come dire che, per ogni euro di valore aggiunto prodotto da una delle attività di questo segmento, se ne attivano mediamente sul resto dell’economia altri 1,7. Del resto, l’Italia è per antonomasia il Paese della cultura e, se il “bello e ben fatto” è ciò che distingue il Made in Italy dai nostri concorrenti (permettendoci peraltro di continuare a crescere sui mercati esteri), l’unicità delle produzioni italiane è data da un insieme di fattori, quali la creatività, l’attenzione al dettaglio, la costante ricerca del bello, i solidi legami con la tradizione, in cui la cultura, come è logico, ha un peso non indifferente. Insomma, l’Italia non è “al capolinea”, ma deve guardare meglio dentro di sé, valorizzando quelli che sono i suoi punti di forza – e investendovi – perché solo così potrà ricominciare a crescere. Del resto, ce lo spiega anche il Presidente della Camera Nazionale della Moda, Mario Boselli, intervistato in questo numero di èItalia sulla recente acquisizione estera di numerosi marchi eccellenti della moda italiana (l’ultimo, in ordine di tempo, Loro Piana): “In un momento in cui si lamenta la carenza di investimenti in Italia, tali acquisizioni testimoniano che, dove c’è l’eccellenza, arrivano anche i capitali”.

Fondatore – Direttore Responsabile Domenico Calabria Condirettori Rosario Alessandrello Gaetano Lo Russo Capo Redattore Centrale Ghileana Galli Redazione Dino Alias, Valerio Alias, Mauro Aprile, Gian Carlo Bertoni, Mario Boselli, Massimo Borgia, Geneviève Buffon, Eunice Cappelletti, Giovanni Cocco, Pina Costa, Umberto Forte, Alessio Gambino, Silvana Genzone, Giuseppe Laghezza Masci, Gloriano Mazzè, Umberto Mucci, Flavio Ramella, Camilla Sala, Roberto Spingardi, Pietro Viola, Franco Zuccalà Senior Contributors Carlo Azeglio Ciampi (primo editoriale di èItalia), Giovanni Castellaneta, Pietro Celi, Ferruccio Dardanello, Piergiacomo Ferrari, Claudio Gagliardi, Giancarlo Lanna, Riccardo Monti, Giorgio Mulè, Edoardo Pollastri, Giuseppe Tripoli Art Director Marco Marino Grafica Anna Grasso, Silvia Mastropietro Traduzioni Jessica Ordman, Spike Bds èItalia for Canada: Valentina Cioccari Stampa La Tipografica Srl Editore e Abbonamenti Newscorp International Srl Galleria del Corso, 2 - 20122 Milano Tel. + 39 02.3664.2071 eitalia@italplanet.it Pubblicità Italplanet by Intl. Media Srl Galleria del Corso, 2 - 20122 Milano Tel. + 39 02.3657.1696 marketing@italplanet.it

DIFFUSIONE Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Tiratura media n. 100.000 copie - Diffusione media n. 95.000 copie mensile, 10 numeri l’anno (2 doppi).

Rivista diffusa in Italia e all’estero a: Aziende internazionali importatrici del Made in Italy, Camere di Commercio Italiane all’estero e loro Soci, Associazioni imprenditoriali e culturali, uffici ICE, Aziende italiane, Ministeri, Regioni, Province e Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour operators, Ristoranti Italiani nel Mondo, Aeroporti, Ambasciate e Consolati, Associazioni italo-estere.

9 SEZIONI PAESE

Redazioni presso le Camere di Commercio Italiane di: Francoforte, Londra, Los Angeles, Mosca, Mumbai, Nizza, San Paolo, Sydney, Toronto. In collaborazione con le Istituzioni italiane all’estero. Coordinamento Editoriale CCIE, Gaetano Fausto Esposito – ASSOCAMERESTERO èItalia for USA Camera di Commercio Italiana di Los Angeles Presidente: West Hooker-Poletti Segretario Generale: Letizia Miccoli èItalia for BRASILE Direttore Editoriale: Giancarlo Lanna èItalia for CANADA Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Presidente: George Visintin Segretario Generale: Corrado Paina

èItalia for FRANCIA Camera di Commercio Italiana di Nizza Presidente: Patrizia Dalmasso Segretario Generale: Agostino Pesce èItalia for GERMANIA Camera di Commercio Italiana per la Germania Presidente: Emanuele Gatti Segretario Generale: Claudia Nikolai èItalia for INDIA Camera di Commercio Italiana di Mumbai Presidente: Narinder Nayar Segretario Generale: Sergio Sgambato

èItalia for REGNO UNITO Camera di Commercio Italiana di Londra Presidente: Leonardo Simonelli Santi Segretario Generale: Helen Girgenti èItalia for RUSSIA Camera di Commercio Italo-Russa Presidente: Rosario Alessandrello Segretario Generale: Leonora Barbiani èItalia for AUSTRALIA Camera di Commercio Italiana di Melbourne Presidente: Joseph Acquaro Segretario Generale: Luca Bottallo

Via G. B. Morgagni, 30H 00161 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it

Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese

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Tirana Buenos Aires – Córdoba – Mendoza – Rosario Adelaide – Brisbane – Melbourne – Perth – Sydney Bruxelles Belo Horizonte – Curitiba – Florianópolis – Porto Alegre – Rio de Janeiro – San Paolo Sofia Montreal – Toronto – Vancouver Santiago Pechino Hong Kong Bogotà Seoul San José Quito Il Cairo Sharjah Lione – Marsiglia – Nizza – Parigi Francoforte sul Meno – Monaco di Baviera Tokyo Atene – Salonicco Mumbai Tel Aviv Lussemburgo La Valletta Casablanca Città del Messico Managua Amsterdam Asuncion Lima Grazie alla profonda conoscenza dei Lisbona mercati e del loro tessuto imprenditoriale, Londra le Camere di Commercio italiane all’estero Praga sono un interlocutore fondamentale per la Santo Domingo promozione del made in Italy nel mondo. Chisinau Ogni anno realizzano oltre 2000 iniziative Bucarest e progetti per facilitare l’ingresso Mosca Belgrado e il consolidamento delle imprese italiane Singapore sui mercati mondiali. Bratislava Barcellona – Madrid Thanks to their substantial knowledge Chicago – Houston – Los Angeles – Miami – New York of markets and their entrepreneurial spirit, Johannesburg the Italian Chambers of Commerce abroad Stoccolma are fundamental to the promotion of Zurigo Made in Italy throughout the world. Bangkok Each year they conduct more than 2000 Tunisi initiatives and projects in order to facilitate Istanbul – Izmir the entrance and solidification of Italian Kiev Budapest enterprises in foreign markets. Montevideo Caracas Ho Chi Minh City

78 Camere 52 Paesi 140 Uffici 24.000 Associati 300.000 Contatti d’affari


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Locarno omaggia Sergio Castellitto L’attore, regista e sceneggiatore italiano Sergio Castellitto riceverà un Pardo alla Carriera alla 66ª edizione del Festival del Film di Locarno, che avrà luogo dal 7 al 17 agosto 2013. L’omaggio a Castellitto prevede una conversazione con l’artista e la presentazione di cinque sue opere: “Chi lo sa?” (2001) di Jacques Rivette, “L’ora di religione” (2002) di Marco Bellocchio, “Alza la testa” (2009) di Alessandro Angelini, così come “La bellezza del somaro” (2010) e “Venuto al mondo” (2012, presentato in prima svizzera) diretti da Castellitto. Come ha tenuto a sottolineare il Direttore artistico del Festival, Carlo Chatrian, “Sergio Castellitto rappresenta quel cinema italiano di qualità che ha molto da raccontare anche oltre i suoi confini, quello stesso cinema che mi piacerebbe portare a Locarno attraverso proposte magari meno celebri ma altrettanto originali”.

THE LOCARNO FILM FESTIVAL PAYS TRIBUTE TO SERGIO CASTELLITTO Sergio Castellitto, Italian actor, film director, and screenwriter, will receive the Pardo alla Carriera lifetime achievement award at the 66th edition of the Locarno Film Festival, to take place form August 7-17 of this year. This tribute to Castellitto will include a conversation with the artist and the screening of five of his films: Jackque Rivette’s ‘Va Savoir (Who Knows?)’ (2001), Marco Bellocchio’s ‘My Mother’s Smile’ (2001), Alessandro Angelini’s ‘Raise Your Head’ (2009), as well as ‘Love and Slaps’ (2010) and ‘Twice Born’ (2012, world premier in Switzerland) directed by Castellitto. In the words of Carlo Chatrian, Artistic Director of the Festival, “Sergio Castellitto represents the kind of quality Italian cinema that has much to say beyond its own context, the kind of cinema that I would like to see at Locarno; films that may be less well known, but that are just as original.”

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èItalia

DLA Piper in festa a Brera per i 20 anni dell’ufficio di Milano

Fincantieri e SACE: nuovi vertici Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato sui rinnovi degli organi sociali di alcune società partecipate. Nel dettaglio, il CdA ha designato quali membri del Consiglio di Amministrazione di SACE Giovanni Castellaneta nel ruolo di Presidente, Alessandro Castellano in quello di AD, e i consiglieri Maria Elena Cappello, Carlo Monticelli e Leone Pattofatto. Per Fincantieri, Vincenzo Petrone (nella foto) è stato nominato Presidente, Giuseppe Bono resta AD, Andrea Mangoni, Giovanni Masini e Anna Molinotti sono consiglieri.

L’ufficio di Milano di DLA Piper ha festeggiato i 20 anni dalla sua apertura con un evento presso la Pinacoteca di Brera a Milano, tenutosi nel mese di giugno. La storia della sede di Milano risale al 1993, quando Wolf Michael Kühne assieme a Federico Sutti, oggi rispettivamente Responsabile del dipartimento Corporate e Managing Partner di DLA Piper in Italia, aprirono la sede milanese dello Studio tedesco Schürmann & Partner, che nel 2003 divenne DLA Piper. Lo Studio ha scelto di legare i festeggiamenti ad una importante attività di beneficenza verso la Pinacoteca, impegnandosi nel restauro di una pala d’altare del 1616 e occupandosi del riassortimento del laboratorio, con l’acquisto di accessori e strumenti tecnici e fotografici utilizzati dai restauratori.

FINCANTIERI AND SACE: NEW LEADERSHIP The board of directors of Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP) has deliberated on the renewal of the corporate leadership for certain of their member associations and has announced the new appointments. For the board of directors of SACE, the CDP board has appointed Giovanni Castellaneta as president, Alessandro Castellano as CEO, and Maria Elena Cappello, Carlo Monticelli, and Leone Pattofatto as counselors. For Fincantieri, Vincenzo Petrone (in photo) has been appointed president, Giuseppe Bono remains in the office of CEO, and Andrea Mangoni, Giovanni Masini, and Anna Molinotti have been appointed counselors.

DLA PIPER CELEBRATES 20 YEARS AT THEIR MILAN OFFICES In June the Milan offices of the DLA Piper international law firm celebrated its 20th anniversary with an event at the Brera Art Gallery in Milan. The opening of the Milan offices dates back to 1993, when Wolf Michael Kühne (now Head of the

Emma Bonino a confronto con la NIAF Il Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, ha incontrato alla Farnesina una delegazione della NIAF-National Italian American Foundation, guidata dal Chairman Joseph Del Raso. Al centro dei colloqui, i legami con la comunità italo-americana e lo sviluppo di sempre più strette relazioni tra Italia e Stati Uniti nei settori della formazione, degli scambi giovanili e della promozione culturale. A tal proposito, il Ministro Bonino ha ringraziato la NIAF per il ruolo di rilievo nel favorire la reintroduzione nelle scuole superiori americane

dell’Advanced Placement Program di italiano. Del Raso ha manifestato al Ministro la volontà della NIAF di valorizzare sempre più le eccellenze che l’Italia esprime a livello economico e culturale, proponendosi come istituzione capace di convogliare importanti risorse finanziarie per il successo dell’Expo 2015.

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A Bangkok arriva l’Italian Festival 2013 È stata presentata a Bangkok l’8ª edizione dell’Italian Festival in Thailand, kermesse tricolore che per quasi tre mesi, da luglio a settembre, promuoverà nella nazione asiatica una visione plurale del Bel Paese, valorizzando non solo gli aspetti più tradizionali, ma anche le nuove eccellenze e il potenziale di innovazione. Il cartellone spazia dalla musica al cinema, dall’arte al Made in Italy, a cominciare da Moviemov, festival che dal 24 al 28 luglio presenterà il meglio della produzione cinematografica italiana più recente. Ad animare la scena musicale ci sarà invece Mario Biondi, che il 30 luglio si esibirà in un concerto jazz a Bangkok. Non mancheranno poi momenti dedicati all’arte, all’artigianato e alla danza. http://italianfestivalthailand.com/2013

THE 2013 ITALIAN FESTIVAL ARRIVES IN BANGKOK The 8th edition of Thailand’s Italian Festival has kicked off in Bangkok, a festival which, for nearly three months (July to September) will promote a broad vision of the ‘Bel Paese,’ showcasing not only the more traditional aspects, but also new products and innovative potential. The event calendar spans everything from music to film, from art to Made in Italy, beginning with the

Corporate Department) and Federico Sutti (now Managing Partner of DLA Piper in Italy) opened the Milan offices of the German law firm Schürmann & Partner, which in 2003 went on to become DLA Piper. The firm has chosen to use the occasion of its

anniversary to help raise money for the gallery’s restoration of a 1616 altarpiece and for the restocking of the laboratory, including the purchase of technical and photographic accessories and instruments necessary for the restoration.

EMMA BONINO MEETS WITH THE NIAF Emma Bonino, the Minister of Foreign Affairs, met with a delegation from the NIAFNational Italian American Foundation, led by Chairman Joseph Del Raso, at the Farnesina. The focus of the meeting was the relationship between the ItalianAmerican community and the development of increasingly close ties between Italy and the United States in the areas of training, youth exchanges, and cultural

promotion. To this end, Minister Bonino thanked the NIAF for its important role in encouraging American high schools to reintroduce Advanced Placement Italian Program in their curriculum. Del Raso expressed the NIAF’s willingness, as an institution able to contribute significant financial resources to the success of Expo 2015, to help promote the economic and cultural products which Italy has to offer.

Moviemov festival, which will take place from July 24-28 and will present the best of Italy’s modern day film production. Meanwhile, Mario Biondi will be animating the music scene with a jazz concert in Bangkok on July 30th. In addition, the festival will include events dedicated to art, craftsmanship, and dance. http://italianfestivalthailand.com/2013

La bici Made in Italy va di moda nel mondo

Ammonta a quasi 600 milioni di euro il valore delle esportazioni di biciclette e parti di bici Made in Italy nel mondo, +10% in un anno. È quanto emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese e Istat negli anni 2011 e 2012. Risulta in calo l’export di bici complete (-6,6%) ma più che bilanciato dalla crescita dell’export di parti di biciclette (+16,6%). Le biciclette Made in Italy sono richieste soprattutto dal mercato europeo (91,2%) mentre le parti di bici, oltre che in Europa (63% del totale), vengono vendute anche in Cina e Asia orientale (13%), Stati Uniti e Canada (11%).

MADE IN ITALY BIKES ARE POPULAR WORLDWIDE According to analysis by the Milan Chamber of Commerce of the data compiled by the business registry and by Istat for 2011 and 2012, the value of Made in Italy bicycle exports in the world is equal to almost t 600 million, an increase of 10% in one year. The export of complete bicycles has decreased (-6.6%), but is more than balanced out by the increase in exports of bicycle parts (+16.6%). Made in Italy bicycles are most sought after in the European market (91.2%), while bicycle parts are sold not only in Europe (63% of the total), but also in China and Eastern Asia (13%) and in the United States and Canada (11%). èItalia

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DAL QUIRINALE

Cinema, una grande ricchezza per l’Italia

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i è svolta lo scorso 14 giugno al Palazzo del Quirinale, alla presenza d e l P re s i d e n t e d e l l a R e p u b b l i c a Giorgio Napolitano, la presentazione dei candidati al Premio “David di Donatello” per l’anno 2013. “Una bellissima assemblea – come l’ha definita il Capo dello Stato – che dà il senso di una realtà tra le più vitali che ci siano nel nostro Paese”. Il Presidente Napolitano ha ricordato come sia importante che “ci sia soprattutto nelle istituzioni piena consapevolezza di quel che il cinema italiano rappresenta per l’Italia e per il

IL PRESIDENTE NAPOLITANO È INTERVENUTO ALLA CERIMONIA DI PRESENTAZIONE DEI CANDIDATI AI PREMI “DAVID DI DONATELLO” di Domenico Calabria

mondo”, sottolineandone il “ruolo storico, la sua funzione nazionale e sociale, la sua valenza economica”. Senza dimenticare la “ricchezza di energie, di risorse, di talenti, in una fusione tra le generazioni che sempre mi colpisce”. Il Presidente Napolitano con Bernardo Bertolucci.

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he presentation of the candidates for the 2013 ‘David di Donatello’ Prizes took place this past June 14th at the Quirinale before the President of the Republic, Giorgio Napolitano. The Head of State described it as a, “beautiful assembly which gives meaning to one of our country’s most vital industries.” President Napolitano reminded those gathered of the importance of “a full understanding and awareness, especially on the part of our institutions, of that which Italian cinema represents for Italy and for the world,” highlighting its “historic role, its national and social function, and its economic value,” without forgetting “the cross-generational wealth of energy, resources, and talent which I always find so striking.” According to the Head of State, it is now important “to create new conditions and new employment opportunities, especially for the younger generation. (…) We know that there are complicated issues to be faced, such as the financing of legislation which supports the film industry, the tax-credit which has been and still is so important, and the famous (or elusive)

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Cinema, One of Italy’s Great Treasures President Giorgio Napolitano spoke at the ceremony for the presentation of the candidates for the ‘David di Donatello’ Prizes Show Business Fund. These are issues we must work on, but I repeat, the first and foremost point is that we are aware and certain of the film industry’s versatile, irreplaceable, and valuable role and of Italian cinema’s great historical relevance.” President Napolitano went on to mention the figures relative to the film industry which were presented by ANICA (the National Association of Cinematographic and Audiovisual Industries) and by the Ministry for Cultural Heritage and Activities during a common press conference. “In my opinion the

Per il Capo dello Stato, è ora importante “creare nuove condizioni e nuove prospettive di occupazione soprattutto per i giovani. (…) Sappiamo che ci sono questioni complesse, come quella del finanziamento della legislazione di sostegno del cinema, dello strumento tax-credit che è stato ed è tuttora così importante, o come quella del famoso (o fantomatico) Fondo Unico per lo Spettacolo. Bisogna lavorare su questi punti, ma ripeto, la prima cosa fondamentale è che ci siano consapevolezza e convinzione circa il molteplice, insostituibile e prezioso ruolo del cinema e circa la grande esperienza storica del cinema italiano”. Il Presidente Napolitano ha quindi ricordato le cifre relative al cinema presentate in una conferenza stampa comune dall’ANICA e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. “Sono dati, a mio parere, abbastanza impressionanti: il numero di film che si sono realizzati nel 2012 è probabilmente tra i più elevati degli ultimi anni. Ciò dipende anche dal fatto che c’è una grande domanda, a sua volta legata alla straordinaria estensione della fruibilità dell’opera cinematografica. (…) Inoltre conta moltissimo, oltre che la quantità dei film, la quantità dei produttori, che debbono essere particolarmente segnalati per il loro impegno crescente e, per molti, anche nuovo”. Senza naturalmente trascurare “la qualità e il talento” che il nostro settore cinematografico e i suoi artefici possono vantare. “Abbiamo molto da offrire – ha affermato in conclusione il Capo dello Stato – dobbiamo anche farlo meglio nelle tribune internazionali, nei luoghi in cui internazionalmente, con criteri più o meno discutibili si fanno selezioni e si distribuiscono premi. Ritengo che abbiamo le carte in regola per guardare al futuro del cinema italiano con fiducia, senza sottovalutare i problemi, ma senza mai scoraggiarci e cadere nella lamentazione. Quindi convinzione, volontà e naturalmente passione. Perché se non c’è passione, non c’è cinema”.

data is rather impressive. The number of films shot in 2012 is probably among the highest in recent years. This is due in part to the fact that demand is high, which is in turn due to the extraordinary accessibility and availability of movies. (…) Furthermore, aside from the number of films, the number of producers is exceedingly important. These individuals must be recognized for their growing and, for many, new commitment,” without neglecting “the quality and the talent,” of all those working in our film industry as a whole. “We have much to offer,” concluded Napolitano, “We must also do better in international venues, in places where, according to more or less questionable criteria, films are selected and prizes are awarded internationally. I believe that we must trust in the future of Italian cinema, without underestimating the problems which exist, but also without allowing ourselves to become disheartened or to complain. Conviction, desire, and, of course, passion are the key. Because without passion, there is no cinema.”


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DALLA FARNESINA

A Year in the Farnesina Secretary General Michele Valensise presented the 2013 Statistical Yearbook: 12 months of initiatives at the service of Italian citizens and the country’s economic system

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Un anno di Farnesina IL SEGRETARIO GENERALE MICHELE VALENSISE HA PRESENTATO L’ANNUARIO STATISTICO 2013: 12 MESI DI ATTIVITÀ IN FAVORE DEI CITTADINI E DEL SISTEMA PAESE

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n’amministrazione che costa poco allo Stato, ma che si dimostra in grad o d i r i s p o n d e re a l l a c re s c e n t e domanda di servizi in Italia e nel mondo. È quanto emerge dall’Annuario Statistico 2013 del Ministero degli Affari Esteri, presentato alla Farnesina. “La rappresentazione numerica delle attività della nostra Amministrazione – ha sottolineato il Segretario Generale della Farnesina, Michele Valensise – restituisce efficacemente la misura dell’impegno che nel 2012 ha caratterizzato l’azione del MAE nel mondo, a tutela e sostegno degli interessi globali dell’Italia all’estero: dei cittadini, delle imprese, della lingua e della cultura italiana”.

UNA RETE CAPILLARE. Con un bilancio di previsione di 1.610 milioni di euro (che con gli Aiuti Pubblici allo Sviluppo sale a 1.837 miliardi) per il 2013, il Ministero degli Esteri incide sul bilancio statale per un 0,21%, percentuale che risulta inferiore alle incidenze di diversi altri ministeri omologhi. Dal volume emerge inoltre che l’Italia possiede la quarta rete diplomatica al mondo (dopo Francia, Gran Bretagna e Federazione Russa), grazie ai 319 uffici all’estero. E, nonostante una riduzione del personale che, nel

2012, è stata pari a 7.700 persone, la rete diplomatica è stata in grado di sostenere la crescente domanda di servizi – nel 2012 l’Italia ha infatti ospitato 250 incontri, partecipato 69 volte alle riunioni internazionali ed effettuato 72 visite bilaterali all’estero.

ITALIA, META SEMPRE PIÙ RICHIESTA. Importante è anche il dato dei 1.872.394 visti d’ingresso rilasciati nel 2012 (+9% rispetto al 2011), che hanno portato alle casse dello Stato 93 milioni di euro. Russia, Cina e Turchia sono i primi tre Paesi per numero di visti rilasciati; preponderante è la motivazione turistica (oltre 1,36 milioni di visti), seguita da quella legata al business (circa 202mila). Cifre destinate a crescere in vista dell’Expo 2015 – dal Ministero stimano infatti un ulteriore incremento di 6-700mila visti d’ingresso. E mentre nella Cooperazione si registra “un’inversione di tendenza” con un aumento di oltre 100 milioni di euro agli Aiuti Pubblici allo Sviluppo (che vedono l’Afghanistan come primo Paese beneficiario), cresce l’attività dell’Unità di Crisi (1.062 interventi nel 2012) e l’attenzione per la promozione della nostra cultura del mondo, dove, nel 2012 erano 324.148 gli iscritti ai corsi di lingua e cultura italiana. Del resto la presenza dell’Italia nel pianeta è notevole anche dal punto di vista numerico: l’anno scorso erano più di 4.662.000 gli Italiani iscritti all’anagrafe consolare. Nel complesso, numeri che, secondo Michele Valensise, “raccontano ancora una volta la crescente capacità di attrazione esercitata dal Paese, e la volontà della Farnesina di continuare a operare al meglio al servizio dell’Italia nel mondo”.

n administration which costs the country very little, but which has proven itself able to respond to the growing demand for services in Italy and the world. This is the data represented in the Ministry of Foreign Affair’s 2013 Statistical Yearbook, recently presented at the Farnesina. “The numeric representation of our administration’s initiatives,” pointed out Michele Valensise, the Secretary General of the Farnesina, “gives a good sense of the measure of the Ministry of Foreign Affairs commitment over the course of 2012, in safeguarding and supporting Italy’s global interests abroad: of the Italian people, businesses, language, and culture.” A WIDESPREAD NETWORK. With a 2013 budget of € 1.61 million (which, with the official development assistance, becomes t 1.837 million), the Ministry of Foreign Affairs accounts for 0.21% of the national budget, less than that of various other comparable ministries. The Statistical Yearbook also shows that Italy has the fourth largest diplomatic network in the world (after France, Great Britain, and the Russian Federation), with 319 offices abroad. And, despite a reduction in personnel in 2012 equal to 7,700 people, the diplomatic network was able to sustain the growing demand for services – in fact, in 2012 Italy hosted 250 meetings, participated 69 times in international summits, and carried out 72 bilateral visits abroad. ITALY, AN INCREASINGLY POPULAR DESTINATION. Also of importance is the data regarding 1,872,394 entry visas issues in 2012 (+9% as compared to 2011), which brought t 93 million into the country. Russia, China, and Turkey are the top three countries to which visas were issued; primarily for tourism and travel (over 1.36 million visas), followed by business (approximately 202,000). With Expo 2015 in sight, these figures are expected to grow – the Ministry estimates a further increase of 6-700,000 entry visas. Meanwhile the Italian Development Cooperation has registered a reversal in trends with an increase of over t 100 million to the official development assistance (of which Afghanistan is the number one beneficiary), and there has been an increase in task force activities (1,062 initiatives in 2012) and in the attention towards the promotion of our culture in the world, where, in 2012, 324,148 people signed up for Italian language and culture courses. Furthermore, Italy’s presence on the planet is also noteworthy from a numeric standpoint: last year more than 4,662,000 Italians were registered in the official registry of Italians residing abroad. In all, these are numbers which, according to Michele Valensise, “once again demonstrate our country’s growing attraction abroad, and the Farnesina’s desire to remain as best as possible at the service of Italians in the world.”

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COMITATO LEONARDO

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a vocazione manifatturiera, la costante ricerca della qualità, la vocazione culturale-ambientale, l’attenzione alla qualità della vita: questi i grandi vantaggi competitivi dell’economia italiana, su cui dobbiamo – pubblico e privato – far leva per ritrovare la via della crescita e conquistare quote di mercato all’estero. Ne è convinta Luisa Todini, Presidente del Comitato Leonardo, così come è emerso lo scorso 4 luglio in Campidoglio, in occasione del XII Forum del Comitato Leonardo, appuntamento annuale dedicato al confronto tra rappresentanti delle istituzioni, imprenditori e mondo del credito sullo stato attuale del Made in Italy e sulle prospettive di sviluppo per le imprese italiane. Come ogni anno, il Forum ha visto la partecipazione di importanti esponenti del governo e del mondo del business: il Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino, il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, il Vice Ministro dello Sviluppo Economico C a r l o C a l e n d a , l a Vi c e P r e s i d e n t e d i Confindustria Diana Bracco, il Presidente dell’Agenzia ICE Riccardo M. Monti, l’A.D di Intesa Sanpaolo Enrico Tommaso Cucchiani, il Presidente dell’Eni Giuseppe Recchi. Alla tavola rotonda imprenditoriale hanno inoltre preso parte Massimo Mucchetti, Presidente della Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato della Repubblica, Pietro Salini, A.D. di Salini Impregilo, Claudio Sposito, Presidente e A.D. di Clessidra Sgr, e Salvatore Torrisi, Presidente e A.D. di AAT Oranfresh. È seguita la testimonianza aziendale di Franco Moscetti, A.D. di Amplifon. “I dati sull’export italiano dimostrano la vitalità del Made in Italy e la capacità delle nostre imprese di mantenersi competitive, nonostante la crisi, sui mercati di tutto il mondo”, ha commentato Diana Bracco, Vicepresidente di Confindustria per Ricerca e Innovazione. “Per continuare a crescere e ad affermarsi a livello globale, è però sempre più importante offrire prodotti e servizi innovativi in grado di rispondere ai nuovi bisogni dei consumatori. Per farlo, occorre puntare sulle tecnologie abilitanti, sulla collaborazione tra imprese e sistema pubblico di ricerca e sulla messa in rete delle competenze, favorendo le piattaforme tecnologiche, i cluster e le aggregazioni su temi specifici”.

25 MERCATI, MIGLIAIA DI OPPORTUNITÀ. Il Forum ha rappresentato l’occasione per presentare la ricerca realizzata per il Comitato Leonardo, dall’Ufficio Pianificazione Strategica, Studi e Rete Estera dell’Agenzia ICE in collaborazione con Prometeia, dedicata al tema “Oltre i BRICS, nuovi mercati per il Made in Italy”, che ha analizzato le opportunità di internazionalizzazione per le imprese italiane. In tutto, sono stati identificati 25 mercati emergenti, molto eterogenei e diversi tra loro, che tuttavia presentano significative opportunità, ognuno per i propri settori di specializzazione. In molti di questi Paesi, le aziende italiane sono assenti

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Il Made in Italy “all’attacco” d LE NOSTRE PRODUZIONI DEVONO VALORIZZARE LE LORO “DOTI ECCELLENTI” E GUARDARE IN MANIERA MIRATA ALLE ECONOMIE IN CRESCITA. È QUANTO EMERSO AL XII FORUM ANNUALE DEL COMITATO LEONARDO

o poco conosciute. “Dalla ricerca – ha commentato il Presidente dell’Agenzia ICE, Riccardo Monti – emerge come sia nelle infrastrutture, sia nei beni di investimento, sia nei beni di consumo l’offerta italiana debba rafforzare ulteriormente la propria presenza sui mercati extraeuropei. L’Africa subsahariana, il Far East e l’America Latina sono aree da cui si attende grande dinamismo e

Luisa Todini, Presidente del Comitato Leonardo, con Carlo Calenda, Vice MInistro dello Sviluppo Economico.

Tavola rotonda imprenditoriale (da destra): Salvatore Torrisi; Claudio Sposito, Pietro Salini, Myrta Merlino, Massimo Mucchetti, Alessanda Lanza.


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o” di nuovi mercati noi abbiamo ottime carte da giocare, grazie ad un’offerta che si incontra con la domanda locale di macchinari e tecnologia e con quella di beni di consumo del nuovo ceto medio. Un rafforzamento del presidio diretto dei mercati culturalmente e geograficamente più lontani sarà uno strumento fondamentale per una maggiore diffusione del Made in Italy”.

L’intervento del Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino.

Made in Italy ‘On the Hunt’ for New Markets

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anufacturing, the constant search for quality, cultural-environmental awareness, the importance of quality of life: these are the great competitive advantages of the Italian economy to be taken advantage of – in both the private and the public sectors – so as to get back on the track to economic growth and increase our foreign market shares. Such are the feelings of Luisa Todini, President of the Comitato Leonardo-Italian Quality Committee, as stated this past July 4th at Campidoglio on occasion of the 12th Annual Forum of the Comitato Leonardo, an annual event dedicated to discussions between institutional representatives, business owners, and the credit world regarding the current state of Made in Italy and development opportunities for Italian businesses. As happens every year, important governmental figures and representatives from the business world participated in the forum: Emma Bonino, Minister of Foreign Affairs; Flavio Zanonato, Minister of Economic Development; Carlo Calenda, Deputy Minister of Economic Development; Diana Bracco, Vice President of Confindustria; Riccardo M. Monti, President of ICE-the Italian Trade Promotion Agency; Enrico Tommaso Cucchiani, CEO of Intesa Sanpaolo; and Giuseppe Recchi, President of Eni. Furthermore the following were present at the business owner’s round table: Massimo Mucchetti, President of the Senate’s Commission on Industry, Commerce, and Tourism; Pietro Salini, CEO of Salini Impregilo; Claudio Sposito, President and CEO of Clessidra Sgr; and Salvatore Torrisi, President and CEO of AAT Oranfresh. Franco Moscetti, CEO of Amplifon, gave a talk on his business experiences. “The data regarding Italian exports demonstrates both the vitality of Made in Italy and the ability of our businesses to maintain their competitive edge in markets across the globe, despite the economic crisis,” commented Diana Bracco, Vice President of Research and Innovation for Confindustria. “However, in order to continue growing and establish ourselves worldwide, it is increasingly important to offer innovative products and services which are able to respond to the new needs of consumers. In order to do so it is necessary to focus on enabling technology, on collaboration between businesses and the public research system, and on the sharing of skills, favoring technological platforms, clusters, and aggregations according to specific categories.”

Our domestic production must promote its ‘best features’ and focus in particular on growing economies. These are the results of the 12th Annual Forum of the Comitato Leonardo

LEO NAR DO

25 MARKETS, THOUSANDS OF OPPORTUNITIES. The Forum provided an opportunity to present the study carried out for the Comitato Leonardo by the ICE Agency’s Office of Strategic Planning, Studies, and Foreign Network in collaboration with Prometeia. The research focused on the theme ‘Beyond BRICS, New Markets for Made in Italy’ and analyzed the internationalization

opportunities for Italian businesses. In all, twenty-five emerging markets were identified, all quite varied and different from one another, which nonetheless present significant opportunities, each one in its own specialized sectors. Italian businesses are absent or little known to many of these markets. “The research shows,” stated Riccardo Monti, President of the ICE Agency, “that in terms of infrastructure, investments, and consumer goods, Italy must further strengthen its presence in non-European markets. Sub-Saharan Africa, the Far East, and Latin America are poised to become enormously dynamic markets and we have much to offer, thanks to a supply which meets local demands for machinery and technology and which meets the demand for consumer goods within the new middle class. The strengthening of our direct presence in markets which are both culturally and geographically distant is fundamental for the expansion of Made in Italy.”

OLTRE I BRICS, NUOVI MERCATI PER IL MADE IN ITALY: I RISULTATI DELLA RICERCA

BEYOND BRICS, NEW MARKETS FOR MADE IN ITALY: THE RESULTS OF THE STUDY

Il Made in Italy deve puntare verso le economie mediorientali – Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar – caratterizzate da uno sviluppo industriale ancora embrionale e da un reddito crescente. Questa una delle conclusioni più rilevanti messe in luce dalla ricerca “Oltre i BRICS, nuovi mercati per il Made in Italy”, commissionata dal Comitato Leonardo. Ma non solo. Nel novero dei 25 Paesi identificati dalla ricerca come di particolare interesse per le produzioni italiane, troviamo anche il Cile, economia tra le più progredite del continente sudamericano, il Messico, con un mercato potenzialmente molto ampio e una classe metropolitana benestante in crescita, e la Malesia, che si conferma un mercato molto dinamico, al centro di un processo di progressiva integrazione commerciale che sta interessando le economie dei Paesi ASEAN. Del resto, una presenza sul mercato malese potrebbe dare più facile accesso a Thailandia, Vietnam, Filippine ed Indonesia, che mostrano una crescente sensibilità verso il Made in Italy. Dal punto di vista settoriale, le imprese attive nei beni di investimento potranno rivolgere lo sguardo ai vicini Serbia, Tunisia e Marocco. Per le aziende che operano nelle infrastrutture e nelle costruzioni, Indonesia, Pakistan, Vietnam, Thailandia e Messico si affermano come mercati più promettenti, per i quali risultano determinanti la qualità e la quantità delle infrastrutture già presenti e i piani di investimento previsti.

Made in Italy must focus on the Middle Eastern economies – Saudi Arabia, the United Arab Emirates, and Qatar – which are in the very early phases of industrial development, but whose incomes are on the rise. This is one of the most relevant conclusions of the ‘Beyond BRICS, New Markets for Made in Italy’ study, commissioned by the Comitato Leonardo. But that’s not all. Among the twenty-five countries identified by the study to be of particular interest to Italian production are Chile, one of the most economically developed countries of South America; Mexico, with a potentially broad market and an increasingly wealthy metropolitan class; and Malaysia, an incredibly dynamic market at the center of the progressive commercial integration taking place in the economies of the ASEAN countries. Furthermore, a presence in the Malaysian market would provide easier access to those of Thailand, Vietnam, the Philippines, and Indonesia, which have shown a growing affinity for Made In Italy products. Looking at individual sectors, those businesses active in investments should consider the nearby countries of Serbia, Tunisia, and Morocco. For businesses operating in infrastructure and construction, Indonesia, Pakistan, Vietnam, Thailand, and Mexico are the most promising markets, in which determining factors are the quality and the quantity of the infrastructures already present, as well as the expected investment plans.

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SYMBOLA

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roppo spesso sentiamo dire che l’Italia ha perso competitività, che non sa essere innovativa, e che il declassamento è dietro l’angolo. Eppure, se consideriamo i dati del nostro export, ci troviamo di fronte a segnali più che incoraggianti. Anzi, se guardiamo al nostro Paese senza pregiudizi, ma con un po’ più di attenzione e affetto, ci accorgeremo che l’Italia non è solo buona cucina e bei vestiti, ma sa anche essere innovativa, creativa, versatile, reattiva, competitiva. In una parola, vincente.

L’ITALIA DEVE FARE L’ITALIA. A dimostrarcelo “in numeri” – che sono poi quelli che pesano – è il rapporto “I.T.A.L.I.A. – Geografie del nuovo Made in Italy”, realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison e presentato a Treia (MC), in occasione dell’XI Seminario Estivo di Symbola. Un rapporto che, senza nascondere le difficoltà del nostro mercato interno, ci dimostra, come spiega lo stesso Presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, che “c’è un’Italia che si ostina a fare l’Italia, e per questo trova il suo spazio nel mondo. È l’Italia che scommette sulla qualità, sulle competenze radicate nei territori e mantenute salde con la coesione sociale e la cura del capitale umano. Che presidia la nuova frontiera della qualità ambientale. Che sa dare valore alla propria bellezza, intercettando la grande, e crescente, domanda di Italia che viene da ogni angolo del pianeta. Raccontare questa Italia è l’ambizione di questo rapporto”. Gli fa eco Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere, per il quale “il Rapporto I.T.A.L.I.A. coglie gli aspetti vincenti del modello di sviluppo italiano, fatto di imprenditorialità diffusa, distretti, filiere, reti, territorio. È una caratteristica originale, che rende altamente competitivo il nostro Paese. L’Italia è uno dei soli cinque Paesi (con Cina, Germania, Giappone e Corea) ad avere un surplus strutturale con l’estero nei prodotti manufatti non alimentari. In questa nostra peculiarità, allora, occorre continuare a credere e investire. Partendo dai giovani, che nascono già ‘dentro’ un modello di sviluppo sostenibile, che consuma di meno, valorizza il territorio e utilizza tecnologie verdi. Sono proprio loro il primo, straordinario veicolo di innovazione delle imprese e della società su cui il Paese può fare affidamento”. QUASI 1.000 PRODOTTI DA PODIO MONDIALE. “I” come Industria, “T” come Turismo, “A” come Agroalimentare, “L” come Localismo e sussidiarietà, “I” come Innovazione, tecnologia e ambiente, “A” come Arte e cultura. La nostra Italia è questo, e molto di più. Se infatti adottiamo come metro la bilancia commerciale dei prodotti, l’Italia è uno dei soli cinque Paesi del G-20 (con Cina, Germania, Giappone e Corea) ad avere un surplus strutturale con l’estero nei prodotti manufatti non alimentari. Vantiamo ben 946 prodotti in cui siamo tra i primi tre posti al mondo per saldo commerciale attivo con l’estero. Vuol dire che, se pensiamo al mercato globale come a un’o-

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Ecco l’Italia vincente che punta sulla qualità È QUELLA CHE EMERGE DAL RAPPORTO “I.T.A.L.I.A. - GEOGRAFIE DEL NUOVO MADE IN ITALY”, REALIZZATO DA FONDAZIONE SYMBOLA, UNIONCAMERE E FONDAZIONE EDISON. DALLE MACCHINE PER IMBALLAGGIO ALLE PIASTRELLE IN CERAMICA, DAI CONDUTTORI ELETTRICI AGLI YACHT DA DIPORTO

limpiade, l’Italia arriva a medaglia quasi mille volte. Meglio di noi solo Cina, Germania e Stati Uniti. E infatti siamo stati, nel 2012, i secondi in Europa, dopo la Germania, per attivo manifatturiero con i Paesi extra-UE. La maggior parte di questo surplus, poi, non proviene dai settori tradizionali (il tessile, le calzature, il mobile), ma dalla meccanica e dai mezzi di trasporto. A dimostrazione che l’Italia sa innovare, e sa “risintonizzarsi”, con successo, sulle nuove


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frequenze del mercato globale. Senza, peraltro, perdere il presidio di quei settori per noi più abituali, per i quali manteniamo il più alto surplus in Europa con i Paesi extra-UE: il lusso ed il design. Insomma, la capacità, tutta italiana, di creare bellezza, è ancora uno dei nostri beni più ambiti e apprezzati.

LE “MEDAGLIE” ITALIANE. Più nel dettaglio, il nostro Paese vanta 235 prodotti “medaglia d’oro” a livello mondiale per saldo commerciale. Nell’insieme queste 235 eccellenze fanno guadagnare all’Italia 63 miliardi di dollari. Nella top ten troviamo, nell’ordine, le calzature con suola in cuoio naturale (2,7 miliardi), macchine e apparecchi per imballaggio (2,5 miliardi), piastrelle di ceramica verniciate o smaltate (2,5 miliardi), borse in pelle e cuoio (2,1 miliardi), occhiali da sole (1,9 miliardi), pasta (1,8 miliardi), cuoio a pieno fiore conciato (1,8 miliardi), barche e

Italy’s Economic Success Depends on Quality

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oo often we hear it said that Italy has lost its competitive edge, that Italians aren’t innovative, that we’re on the verge of losing our economic rating. And yet, according to our export data, the situation is actually much more encouraging than that. In fact, if we shed our preconceived notions, and instead take an honest look at our country, we see that

This the result of the ‘I.T.A.L.I.A. – Geography of the New Made in Italy’ report, put together by the Symbola Foundation, Unioncamere, and the Edison Foundation; from packaging machinery to ceramic tiles, from electrical conductors to leisure yachts

Nelle immagini, alcuni momenti dell’XI Seminario Estivo di Symbola.

Italy is not just good food and nice clothes, but is also innovative, creative, versatile, responsive, and competitive. In a word, a champion. ITALY MUST BE ITALY. The ‘I.T.A.L.I.A. – Geography of the New Made in Italy’ report has ‘the numbers’ to back it up; a report put together by the Symbola Foundation, Unioncamere, and the Edison Foundation and presented in Treia (MC) on occasion of the 11th Symbola Summer Seminar. Without trying to cover up the problems in our domestic market, this report, as Ermete Realacci, President of the Symbola Foundation, explained, shows that “there still exists an Italy which continues to behave like Italy, and this is why it manages to hold its global position. This is the Italy which relies on quality, on skills which are rooted to the territory and which are maintained through social connection and concern for human capital; the Italy which is on the frontier of environmental quality; which knows how to give value to its beauty, taking advantage of the great, and growing, demand for Italy which is present in every corner of the world. To describe this Italy is the goal of this report.” Ferruccio Dardanello, President of Unioncamere, echoed those sentiments, saying, “the I.T.A.L.I.A. Report gathers the strongest aspects of the Italian developmental model, made up of widespread business ownership, districts, industries, networks, and territory. It’s a unique characteristic which makes our country highly competitive. Italy is one of only five countries (along with China, Germany, Japan, and Korea) to have a structural surplus abroad in nonfood related products. This is what we must continue

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SYMBOLA yacht da diporto (1,6 miliardi), conduttori elettrici (1,4 miliardi) e parti di macchine per impacchettare e altre macchine e apparecchi (1,4 miliardi). Ma non mancano anche primati più sfiziosi e curiosi, come quelli nel saldo commerciale delle giostre o dei bottoni. I nostri prodotti che si classificano al secondo posto nel mondo per saldo commerciale sono invece 390 e fruttano 74 miliardi di dollari. Tra questi, hanno particolare rilevanza i vini e gli spumanti, che portano al Paese un bottino di 4,7 miliardi di euro, rubinetti e valvole (compresi quelli senza tracce di piombo), i mobili in legno, le parti di turbine a gas, trattori agricoli, macchine per riempire e imbottigliare ed etichettare, navi da crociera, lavori in alluminio, caffè torrefatto, lampadari, mobili in legno per cucine, pomodori lavorati, lastre e fogli in polimeri di etilene, granito lucidato e lavorato. Le “medaglie di bronzo” dell’export italiano sono invece 321 e valgono un saldo commerciale complessivo di 45 miliardi. E, anche in questo caso, troviamo una estrema varietà: dalle parti e accessori per trattori e autoveicoli, agli oggetti da gioielleria, passando per ingranaggi e ruote di frizione per macchine, prodotti di materie plastiche, divani e poltrone, parti di macchine a apparecchi meccanici, ponti con differenziali per autoveicoli, costruzioni in ghisa, ferro e acciaio, maglioni. E poi ci sono altri 492 prodotti in cui l’Italia si è classificata quarta o quinta per saldo commerciale mondiale e che hanno aggiunto alla nostra bilancia commerciale altri 38,4 miliardi

to invest in, starting with the younger generation, born ‘within’ a sustainable development model, which consumes less, values the land, and uses green technology. They are the first and foremost vehicle for the innovation of business and society.” ALMOST 1,000 PRODUCTS ON THE GLOBAL PODIUM. ‘I’ for Industry, ‘T’ for Tourism, ‘A’ for Agriculture and food, ‘L’ for Local support of businesses, ‘I’ for Innovation, technology, and environment, and ‘A’ for Arts and culture. Our Italy is this and much more. In fact, if we use our commercial trade balance as the standard for comparison, then Italy is one of only five of the G-20 countries (along with China, Germany, Japan, and Korea) to have a structural surplus abroad in non-food related products. 946 of our products are in the top three places worldwide in terms of foreign trade balance. This means that, if we compare the global market to the Olympics, Italy

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di dollari. Da notare che la maggior parte dei prodotti italiani che competono nel mondo nasce da produzioni altamente specializzate e concentrate in distretti industriali. È il caso delle calzature, delle pelli, delle piastrelle, o ancora delle giostre e delle imprese della packaging valley bolognese-emiliana.

NON SOLO PASTA. Il nostro agroalimentare è senza dubbio un comparto in cui la vocazione alla qualità è evidentissima. Non a caso il nostro Paese ha una capacità di creare valore aggiunto pari a quasi 2.000 euro per ettaro: il doppio di quanto mediamente registrato in Francia, Germania e Spagna, addirittura il triplo se confrontato con la Gran Bretagna. Non a caso, con 252 prodotti registrati tra DOP, IGP e STG, 521 tra vini a denominazione di origine controllata e garantita o a indicazione geografica tipica e 4.671 specialità tradizionali regionali, vantiamo il primato di prodotti registrati e siamo il primo Paese dell’UE per numero di operatori biologici (oltre 48mila). Quanto alle esportazioni, siamo undicesimi al mondo per valore esportato, ma in 13 produzioni delle 70 monitorate abbiamo la leadership globale. Dal solo export di pasta, nel 2011, abbiamo ricavato 1,3 miliardi di euro. LOCALISMO E SUSSIDIARIETÀ: IL TERZO SETTORE. Nella produzione ed erogazione di servizi, il nostro Paese non raggiungerebbe mai l’attuale grado di welfare se non potesse contare sul contributo della variegata galassia del terzo settore, che contribuisce earns almost one thousand medals, behind only China, Germany, and the United States. In fact, in 2012, we were in second place in Europe, after Germany, in terms of manufactured assets with non-EU countries. Plus, most of this surplus doesn’t come from the traditional sectors (textiles, footwear, furniture), but from mechanics and methods of transportation. This is proof that Italy is able to successfully innovate and “tune itself” to new frequencies in the global market, without falling behind in those sectors with which we are more at home and in which we have the highest surplus in Europe with non-EU countries: luxury and design. The Italian ability to create beauty is still one of our most admired and valued assets. ITALIAN ‘MEDALS.’ More specifically, our country boasts 235 ‘gold medal’ products worldwide in terms of sales volume. All together these 235 products earn t 63 billion for Italy. The top ten, in order, are: footwear with leather soles (t 2.7 billion), machinery and packaging equipment (t 2.5 billion), painted or enameled ceramic tile (t 2.5 billion), leather purses (t 2.1 billion), sunglasses (t 1.9 billion), pasta (t 1.8 billion), full grain leather (t 1.8 billion), leisure boats and yachts (t 1.6 billion), electrical conductors (t 1.4 billion), and parts for packaging machinery and other machinery and equipment (t1.4 billion). But there are records in more whimsical and peculiar categories as well, such as the sales volume of

carousels and buttons. On the other hand, we have 390 ‘silver medal’ products worldwide in terms of sales volume, which earn $74 billion. Of these the most important are wine and sparkling wine, which earn our country a total of t 4.7 billion; faucets and valves (including those without lead); wooden furniture; gas turbine parts; tractors; machinery used for filling, bottling, and labeling; cruise ships; aluminum products; roasted coffee; lamps; wooden kitchen furniture; canned tomato products; sheets of ethylene polymers; and polished granite. With a total sales volume of t 45 billion, are the 321 ‘bronze medal’ products. Here too there is great variety: from parts and accessories for tractors and motor vehicles, all the way to jewelry, and including gears and clutch discs for cars; plastic products; sofas and arm chairs; machinery parts and mechanical equipment; solid rear axles with differential for motor vehicles; cast iron, iron, and steel products; metal furniture; and sweaters. Lastly, there are another 492 products for which Italy comes in fourth or fifth in terms of worldwide sales volume and which add an additional $38.4 billion to our trade balance. It is important to note that most of these products come from highly specialized industrial sectors; such as footwear, leather goods, tiles, carousels, and the companies from Bologna’s ‘packaging valley.’


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direttamente al 4,3% del nostro Pil, equivalente a 67 miliardi di euro. Una ricchezza che andrebbe affiancata anche con il risparmio e il benessere sociale derivante dalle ore di lavoro messe gratuitamente a disposizione da oltre 4 milioni di volontari.

L’ITALIA “VERDE”. Il 23,6% delle imprese italiane negli ultimi tre anni ha scommesso sulla qualità ambientale e sulla green economy. Perché investire in tecnologie e prodotti “verdi” non vuol dire “solo” diventare più sostenibili e contribuire a costruire un futuro migliore. Significa anche fare innovazione: il 37,9% delle aziende che fa investimenti green, introduce infatti innovazioni di prodotto o di servizio, contro il 18,3% delle imprese che non investono nell’ambiente. E significa export: il 37,4% delle imprese green vanta presenze sui mercati esteri, contro il 22,2% delle altre. L’ITALIA VINCENTE DELLA CULTURA. Mentre il Paese, nel 2012, perde lo 0,3% delle imprese, quelle del sistema produttivo culturale (tra industrie culturali propriamente dette, industrie creative – attività produttive ad alto valore creativo, ma ulteriori rispetto alla creazione culturale in quanto tale – patrimonio storico artistico, performing arts e arti visive) crescono del 3,3%, arrivando ad essere quasi 460 mila, il 7,5% del totale delle attività economiche nazionali. Creano, direttamente, 75,5 miliardi di euro di valore aggiunto. E ne attivano nel resto dell’economia altri 133. In tutto fa 214,2 miliardi: il 15,3% circa del totale. NOT JUST PASTA. Our food and wine sector is, without a doubt, one of the sectors in which our attention to quality is most evident. It’s no coincidence that our country is able to create an added value of almost t 2,000 per hectare: double that of France, Germany, and Spain and triple that of Great Britain. And it’s no coincidence that, with 252 DOP, IGP, and STG registered products, 521 IGT or controlled and guaranteed designation of origin wines, and 4,671 regional traditional specialties, we boast the most registered products and are the EU country with the highest number of organic operators (over 48,000). Regarding exports, we are in eleventh place in the world in terms of total value exported, but in 13 of the 70 sectors monitored we are the world leaders. In 2011, our pasta exports alone earned a total of t 1.3 billion. LOCAL SUPPORT OF BUSINESSES: THE PUBLIC SECTOR. In the production and supply of services, our country would never reach its current level of economic welfare if not for the contribution of the public sector, which directly contributes 4.3% to our GNP, equal to t 67 billion. This is a figure which must also be considered alongside the savings and the so-

cial contribution which are a result of the hours of work carried out at no cost by over 4 million volunteers. ‘GREEN’ ITALY. In the past three years 23.6% of Italian business have invested in environmental quality and green economy. Because investing in ‘green’ technology and products doesn’t mean ‘merely’ becoming more sustainable and helping to build a better future for our planet and our children, but also means contributing to innovation. In fact, 37.9% of businesses which make green investments also introduce product and service innovations, as opposed to 18.3% of businesses which do not invest in the environment. And it means exporting: 37.4% of green businesses boast a presence in foreign markets, as opposed to 22.2% of the others. ITALY A CHAMPION OF CULTURE. While the country lost 0.3% of its businesses in 2012, those in the cultural sector (including self-proclaimed cultural industries, creative industries – businesses with a high creative value, but even more so with respect to the creation of culture as such – , historical and artistic heritage, performing and visual arts) grew by 3.3%, arriving at nearly 460,000, 7.5% of our country’s total economic activity. They employ nearly 1.4 million people, 5.7% of the total work force. They directly create t 75.5 million in added value, and they spark an additional t 133 million in the rest of the economy. In all, culture earns t 214.2 billion, approximately 15.3% of the total.

I 20 PIÙ IMPORTANTI PRIMI POSTI DELL’ITALIA PER SALDO COMMERCIALE CON L’ESTERO (dati in milioni di dollari)

• Tubi e profilati di acciai inossidabili 1.272

• Calzature di cuoio naturale 2.655

• Macchine ed apparecchi per

impacchettare o imballare le merci 2.509 Piastrelle e lastre da pavimentazione o da rivestimento in ceramica 2.475

• Elicotteri di peso inferiore •

a 2 tonnellate 1.182 Tubi e profilati di ferro o di acciaio, non di sezione circolare 1.117 Tubi e profilati di ferro o di acciaio, di sezione circolare 1.058

• Borse in pelle • • •

2.183 Occhiali da sole 1.919 Paste alimentari 1.858 Cuoi a pieno fiore 1.827

• Pomodori, preparati o • •

conservati 1.011 Pompe per liquidi 1.003 Cuoi e pelli, preparati dopo la concia 978

• Barche e panfili da diporto • •

o da sport 1.616 Conduttori elettrici 1.477 Parti di macchine per impacchettare 1.467

• Mele fresche 962

• Parti di laminatoi per metalli •

918 Cofani, armadi, vetrine, banchi, per la produzione del freddo 892

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BEL PAESE PRESENTATO LO STUDIO “IO SONO CULTURA”, ELABORATO DA FONDAZIONE SYMBOLA E UNIONCAMERE CON IL SOSTEGNO DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA DELLA REGIONE MARCHE

L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi

di Claudio Gagliardi, Segretario Generale di Unioncamere

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a cultura salverà l’Italia. Un’affermazione forte, che non vuole essere un commento da letterati snob, né frutto di un aristocratico sguardo al passato, bensì, semplicemente, una mera constatazione che emerge dal Rapporto 2013 “Io sono cultura – L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche.

COSA SI INTENDE PER CULTURA? Il cuore della ricerca sta nel non limitare il campo d’osservazione ai settori tradizionali della cultura e dei beni storico-artistici, ma nell’andare a guardare quanto contano cultura e creatività nel complesso delle attività economiche italiane. Vengono così individuati quattro macro-settori: industrie culturali propriamente dette (film, video, massmedia, videogiochi e software, musica, libri e stampa), industrie creative (architettura, comunicazione e branding, artigianato, design e produzione di stile), patrimonio storicoartistico architettonico (musei, biblioteche, archivi, siti archeologici e monumenti storici), e performing art e arti visive (rappresentazioni artistiche, divertimento, convegni e fiere). Al corpo centrale della ricerca, è stata inoltre affiancata un’indagine su tutta la filiera delle industrie culturali italiane, ovvero quei settori che non svolgono di per sé attività culturali, ma che sono altresì attivati dalla cultura. Parliamo di attività formative, produzioni agricole tipiche, attività del commercio al dettaglio collegate alle produzioni dell’industria culturale, turismo, trasporti, attività edilizie, attività quali la ricerca e lo sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche. Il rapporto è quindi un viaggio tra cultura, creatività, tradizione, innovazione, genio, ingegno e saper fare, che va dall’ecodesign alle sartorie tradizionali di Ginosa di Puglia, dalla Brianza del mobile all’occhialeria di Belluno; dall’Emilia dei motori alle ceramiche di Deruta, dall’arredo casa del Friuli Venezia Giulia al cashmere dell’Umbria; dall’Abruzzo dell’alta sartoria e della pasta alle calzature marchigiane fino a Napoli, dove si concentrano le migliori sartorie di capospalla del monCLAUDIO GAGLIARDI

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do; dalla Toscana del vino e del marmo di Carrara, del tessile di Prato e della nautica di Lucca, alla nascente filiera dell’animazione fortemente votata all’export.

UNO DEI MOTORI PRIMARI DELLA NOSTRA CRESCITA. I risultati raccolti parlano chiaro: è questa cultura – “fatta” dai designer come dai piccoli artigiani, dai creativi come dalle industrie, dagli stilisti come dai contadini – a far girare la parte più innovativa, dinamica e reattiva del nostro sistema produttivo. Lo sintetizzano bene il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ed il Presidente della Fondazione Symbola,


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stra un attivo di 22,7 miliardi, record da quando esiste l’euro. Mentre la crisi imperversa, mentre un pezzo consistente dell’economia nazionale fatica e arretra, il valore aggiunto prodotto dalla cultura tiene, guadagna terreno”.

Ermete Realacci, nella Premessa dello Studio: “Le imprese del sistema produttivo culturale sono, nel 2012, quasi 460 mila, il 7,5% del totale delle attività economiche nazionali. In crescita del 3,3% sul 2011, circa tre punti percentuali in più rispetto a quanto rilevato per l’intero tessuto imprenditoriale italiano. A queste imprese dobbiamo 75,5 miliardi di euro di valore aggiunto (il 5,4% del totale; che diventano 80,8 miliardi, 5,8%, se includiamo pubblica amministrazione e non profit). In queste imprese lavora il 5,7% del totale degli occupati del Paese, quasi 1,5 milioni di persone: +0,5% in un anno, mentre l’economia perdeva lo 0,3%. L’export del sistema, triplicato nel corso di vent’anni, ha superato nel 2012 i 39 miliardi di euro. E il saldo commerciale regi-

Italian Quality and Beauty Stand Up to the Economic Crisis The ‘I Am Culture’ study, compiled by the Symbola Foundation and Unioncamere with the support of the Councilor for Cultural Heritage and Activities of the Marche Region, is presented

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ulture is what will save Italy. This statement is not intended to be a snobby remark or a nostalgic look at the past. It is simply the assertion of the 2013 report ‘I Am Culture – Italian Quality and Beauty Stand up to the Economic Crisis,’ compiled by the Symbola Foundation and Unioncamere with the collaboration and support of the Councilor for Cultural Heritage and Activities of the Marche Region. WHAT DO WE MEAN BY CULTURE? Fundamental to the research was that the field of study not be limited to merely the traditional cultural sectors and to historical-artistic artifacts, but that it examine how much culture and creativity influence Italian economic activities as a whole. Ultimately four macro-sectors were identified: cultural industries (film, video, massmedia, video games and software, music, books and publishing), creative industries (architecture, communications and branding, artisan crafts, design and fashion production), historical-artistic architectural patrimony (museums, libraries, archives, archaeological sites, and historical monuments), and the performing and visual arts (performances and exhibits, entertainment, conferences and trade shows). In addition to this central focus, the study also in-

L’ESEMPIO DELLE MARCHE. Non è quindi un caso che tra i territori che più contribuiscono a questo successo, si trovano quelli che hanno anche una forte vocazione manifatturiera, come, appunto, le Marche. “La collaborazione della Regione Marche con Symbola e Unioncamere alla realizzazione di questo rapporto, fa parte di una strategia di sviluppo a base culturale”, ha commentato l’Assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini. “Anche quest’anno la nostra si conferma una delle regioni con la migliore performance culturale: dalle industrie di questo comparto arriva, infatti, oltre il 6% del valore aggiunto della nostra economia. Si tratta di un dato che corrobora l’investimento dell’istituzione regionale che punta a fare della cultura un vettore trasversale alle diverse politiche settoriali”. Emblematico in questo senso è il progetto del Distretto Culturale Evoluto delle Marche – il cui primo avviso pubblico, chiucluded an investigation of the entire Italian cultural industries sector, or rather those industries which do not directly take part in cultural activities, but which are nonetheless sustained by culture. For instance training, farming of traditional products, retail connected to cultural industries, tourism, transportation, construction, research, and experimental development in the humanistic and social sciences. The report is, therefore, a journey between culture, creativity, tradition, innovation, genius, talent, and know-how which spans everything from eco-design to the traditional tailors of Ginosa in Apulia; from the furniture of Brianza to the eyewear of Belluno; from the automotive industry of Emilia to the ceramics of Deruta; from the home design of Friuli Venezia Giulia to the cashmere of Umbria; from the haute couture and pasta of Abruzzo to the footwear of the Marche all the way to Naples, where the most talented tailors of outerwear are concentrated; from the wine of Tuscany and the marble of Carrara, the textiles of Prato, and the nautical industry of Lucca, to the growing animation industry heavily geared towards export. ON E OF TH E DRIVI NG FORCES I N OU R GROWTH. The results speak clearly: it is this culture – made up of designers as well as artisans, art as well as industry, stylists as well as farmers – which guides the most innovative, dynamic and emotional part of our national economic system. Ferruccio Dardanello, President of Unioncamere, and Ermete Realacci, President of the Symbola Foundation, sum it up well in the forward to the study: “In 2012 almost 460,000 businesses were a part of our cultural productive system, 7.5% of our country’s total. This is a 3.3% increase from 2011, approximately three percentage points more with respect to that of the entire Italian entrepreneurial fabric. These businesses are responsible for t 75.5 billion in added value (5.4% of the total; which becomes t 80.8 billion, 5.8%, if we

sosi lo scorso 21 giugno, ha registrato la presentazione di ben 20 progetti d’interesse regionale. Il progetto si basa infatti sull’assunto che il patrimonio culturale, le attività culturali, gli istituti ed enti culturali e di formazione, sono laboratori di innovazione a base culturale capaci di generare imprenditorialità culturale e creativa, e che i prodotti e i servizi ideati a loro volta possono rappresentare uno dei principali vantaggi competitivi anche dei settori produttivi tradizionali del territorio.

take into consideration public administration and non-profits) and employ 5.7% of Italy’s total workforce, almost 1.5 million people (+0.5% in one year, while the economy as a whole lost 0.3%). The industry’s exports, which have tripled over the course of the past twenty years, surpassed t 39 billion in 2012, with a positive trade balance of t 22.7 billion, a record high since the institution of the Euro. While the economic crisis rages on and a substantial portion of the national economy struggles and wanes, the added value produced by our culture holds its ground and advances.” THE MARCHE EXAMPLE. It’s no coincidence therefore, that among those regions which most contribute to this success are those known for their manufacturing, for example the Marche. “The Marche Region’s collaboration with Symbola and Unioncamere in the realization of this study is part of a developmental strategy based on culture,” commented Pietro Marcolini, Regional Councilor for Cultural Heritage and Activities. “This year too our cultural industry is one of the strongest in the country. In fact, the businesses from this sector are responsible for over 6% of our economy’s added value, second only to Lazio. This data justifies the regional institutional investment which aims to make culture a unifying force of various sectoral policies.” In this sense the Marche’s Advanced Cultural District project – for which proposals were being accepted until June 21st, saw the presentation of 20 projects relevant to the region. In fact, the project is based on the assumption that cultural heritage, cultural activities, and cultural and training institutions, are centers for culture-based innovation capable of stimulating cultural and creative entrepreneurship, and that the products and services conceived represent one of our main competitive advantages, even when it comes to traditional manufacturing sectors.

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BEL PAESE

Ancona

Destinazione Marche! TRA CULTURA, ARTE, MARE E PAESAGGI INCONTAMINATI

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arche, una regione meravigliosa quanto insolita per la diversità di paesaggio e territorio che è in grado di offrire: forme armoniche e sinuose, falesie e grotte che si alternano a spiagge indimenticabili, colline che rievocano storia, tradizione, arte, e montagne attrezzate con impianti di risalita per gli appassionati di sci. Una regione unica soprattutto per quanto riguarda la natura: ospita infatti numerosi parchi nazionali e regionali e oasi del WWF da scoprire. Non si possono perdere le Grotte di Frasassi, mèta di visite da ogni parte d’Europa e di grande interesse speleologico per il fenomeno carsico che hanno originato splendide grotte, alcune delle quali abitate sin dalla preistoria. Dimore signorili o antiche case mezzadrili adibite ad agriturismo raccontano la vita del tempo passato.

COSA VEDERE. Ascoli Piceno rappresenta una delle città monumentali d’Italia, con il suo centro storico medioevale e Piazza del Popolo, ornata da un loggiato ad archi e dalla mole con torre merlata del palazzo dei Capitani del Popolo. In città si possono visitare alcuni laboratori artigiani espressione della creatività e bravura ascolana, come quella dei liutai. Antico snodo portuale, nota come “porta d’Oriente”, Ancona conserva monumenti di pregio ed una spiaggia accogliente. La Cattedrale di San Ciriaco sorge sul luogo di una antica acropoli greca ed è considerata una delle più interessanti chiese medioevali delle Marche. Il centro storico di Urbino con il Palazzo

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D u c a l e è i n c l u s o n e l l a U N E S C O Wo r l d Heritage List e rappresenta un interessante esempio architettonico ed artistico del Rinascimento Italiano. Una visita merita anche Gradara, con la sua rocca, magnifico esempio di architettura militare medioevale e luogo, secondo la tradizione, ove Paolo e Francesca si baciarono, così come narrato da Dante nel quinto canto dell’Inferno. Per il turismo religioso, tappa imprescindibile è il Santuario Mariano di Loreto, uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti del mondo cattolico. Per gli amanti della musica classica, l’appuntamento è a Pesaro ad agosto, per due settimane di full immersion nelle note del pesarese Gioacchino Rossini: il Rossini Opera Festival è infatti divenuto un appuntamento imperdibile per i melomani di tutto il mondo nella suggestiva cornice della città, che offre attrattive non solo culturali.

LA RIVIERA DEL CONERO. Decine di spiagge immerse tra roccia e vegetazione rigogliosa, raggiungibili via mare o attraverso sentieri, e numerose città ricche di storia e tradizioni: tutto questo è la Riviera del Cònero. A caratterizzare la Riviera, una natura sorprendente, verde e a tratti selvaggia, un mare cristallino, indimenticabile, e tante spiagge,

Recanati

Gradara

alcune facilmente accessibili, altre più solitarie e nascoste. Tra queste, spiccano quella delle Due Sorelle, così detta per la presenza dei due grandi faraglioni, accessibile solo via mare, e quella di Mezzavalle. C’è poi l’accogliente spiaggia della Vela, con lo scoglio a forma di vela. Impossibile, infine, resistere al fascino delle spiagge di ghiaia e sassi di Portonovo, tutte immerse nella macchia mediterranea. Sono diverse poi le località di villeggiatura delle Riviera del Cònero: a cominciare da Sirolo, tipico borgo medioevale a picco sul mare e unica area marchigiana ricca di scavi archeologici. Altra tappa è Numana che, oltre alle favolose spiagge, offre molto anche dal punto di vista culturale, come l’Antiquarium Statale che raccoglie i tesori della Regina P i c e n a e d i a l t re n e c ro p o l i , o i l n u o v o Santuario in cui è custodito il “miracoloso” crocefisso ligneo che, secondo la tradizione, è stato eseguito da coloro che deposero il corpo di Cristo dalla Croce. Merita una gita anche Recanati, paese natio del poeta Giacomo Leopardi, con i tanti luoghi che lo ricordano: Palazzo Leopardi con l’annessa biblioteca, il Colle dell’Infinito e i resti dell’antica Torre di Sant’Agostino che ha ispirato Il Passero Solitario. In questa splendida cittadina il cui centro storico è delimitato da una cinta muraria del 1200, si possono anche ammirare i capolavori di Lorenzo Lotto presso Villa Colloredo Mels e nella Chiesa di San Domenico. Infine l’entroterra, straordinariamente ricco di specie vegetali ed animali e tutelato dal Parco del Cònero. Il cuore di questa oasi ambientale che si estende per 5.800 ettari di area protetta, è rappresentato dal monte Cònero (527 metri), il cui caratteristico profilo si vede fin da lontano.


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Sirolo, le Due Sorelle

Urbino

Loreto

Discovering the Marche Culture, art, sea and uncontaminated landscapes

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urprising and wonderful in its diversity, this region of Central Italy, with its winding yet symmetrical form, shows off its multi-faceted beauty through cliffs and caves that overlook unforgettable beaches, hills that are steeped in history, and rich traditions and cultures, all set against a backdrop of mountains – that are, by the way, wellequipped for ski lovers. The Marches protects its natural environment through its National and Regional nature reserves, the oases of the WWF reserves. Don’t miss the Frasassi Caves, a must-see for tourists from all over Europe. Of great interest to speleologists due to their karst (or dissolved limestone layers), this underground landscape is truly awe-inspiring – especially considering that parts of it have been lived in practically since time began. Manor houses or old sharecroppers’ farms, now used as agritourisms, tell of a way of life no longer seen. WHAT TO SEE. Ascoli Piceno is a monumental city with a Medieval historic center, including Piazza del Popolo – with its arched porticoes – and the impos-

ing bulk of the Palazzo dei Capitani del Popolo, featuring a crenellated tower. Visit the various workshops of local craftsmen, like those of violin makers, which attest to the skill and creativity of Ascoli’s inhabitants. Ancona, an ancient port hub known as the ‘Gateway to the East,’ is home to valuable monuments and an inviting beach. The Cathedral of San Ciriaco rises on the site of an ancient Greek acropolis and is considered as one of the most interesting Medieval churches in the Marches. The region – comprising the historic center of Urbino – is also a UNESCO World Heritage Site. Its Palazzo Ducale is an enthralling architectural and artistic example from the Italian Renaissance. Another town to visit is Gradara, with its fortress, a magnificent example of medieval military architecture. According to legend, the fortress is where Paolo and Francesca kissed, as written in Canto V of Dante’s Inferno. For religious tourism, the Sanctuary of Maria in Loreto is an important stop, as it is considered one of the major pilgrimage destinations in Catholicism. If you love classical music, Pesaro hosts two weeks of complete immersion into the music of Gioacchino Rossini (a native of Pesaro) every August. The Rossini Opera Festival has become an unmissable appointment for classical music lovers from all over the world, set in a stunning town where there is more on offer than just culture.

THE CONERO RIVIERA. Tens of beaches surrounded by rocks and luxuriant vegetation that can only be reached by boat or on paths, and numerous cities full of history and tradition: this is the Conero Riviera. A surprising green and occasionally wild nature, unforgettable crystal-clear sea and many beaches – some easier to access than others – characterize the Riviera. Among these is Due Sorelle beach (which can only be reached by boat), named this way due to two large stacks, and Mezzavalle beach. There is also the charming Vela beach, with a vela or sail-shaped rock. Finally, it’s impossible not to be attracted by the charming gravel and stone beaches of Portonovo, which are all surrounded by the Mediterranean scrub. There are many holiday resorts along the Conero Riviera, starting with Sirolo, a typical medieval village perched above the sea and the only area in the Marches enriched with archaeological excavations. Another leg is Numana. In addition to its marvellous beaches, it also has a lot to offer in terms of culture such as the Antiquarium Statale museum with its collection of treasures of the Picene Queen and of other necropolises, or the new sanctuary that houses the miraculous wooden crucifix which, according to legend, was made by those who removed the body of Christ from the Cross. Be sure to tour Recanati, the birthplace of poet Giacomo Leopardi, where many places recall of him: Palazzo Leopardi and the annexed library, the Hill of Infinity and the ruins of the ancient Sant’Agostino Tower, which was an inspiration for ‘The Lonely Sparrow.’ This marvellous little town whose old town centre is surrounded by city walls dating back to the 1200’s, is also home to masterpieces by Lorenzo Lotto, which can be admired at Villa Colloredo Mels and in the church of San Domenico. Then there is also the hinterland, which is full of plant and animal species and is protected by the Conero Park. The heart of this environmental oasis (5,800 hectares of protected area) is Mount Conero (527 m), whose characteristic profile can be seen from afar.

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BORGHI D’ITALIA

Offida, paese del sorriso e dei merletti Rocca. La grande costruzione in laterizio in stile romanico-gotico si deve al Maestro Albertino, che la eresse nel 1330 sulla preesistente piccola chiesa benedettina. Di pregio i dipinti contenuti al suo interno, attribuiti al cosiddetto Maestro di Offida (sec. XIV-XV). Nell’itinerario turistico non possono essere dimenticati il Museo di Offida e l’ex convento di San Francesco, che ospita l’Enoteca Regionale delle Marche.

DAL 12 AL 21 LUGLIO, FA TAPPA IN QUESTO SPLENDIDO ANGOLO DELLE MARCHE “CIBORGHI D’ITALIA”, IL FESTIVAL DELLE CUCINE REGIONALI DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA di Umberto Forte

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l centro storico di Offida è racchiuso all’interno delle antiche Mura Castellane (sec. XII), punto di partenza di un itinerario ideale tra le vie e le piazze del paese, un percorso lungo il quale si trovano monumenti di grande valore storico, artistico ed architettonico, testimonianza di un illustre passato.

ALLA SCOPERTA DEL BORGO. Nella piazza principale si distingue il Palazzo Comunale, un elegante edificio risalente ai secoli XI-XII che ancora oggi rappresenta il cuore della vita amministrativa di Offida. All’interno del Palazzo Comunale si trova il Teatro Serpente Aureo, disegnato dall’architetto Pietro Maggi e costruito nel 1820, un vero gioiello di concezione barocca. Attraverso un atrio adornato con statue rappresentanti quattro Muse, si entra nella sala formata da 50 palchi in giro di tre ordini con loggione e platea, decorata con stucchi ed intagli dorati su fondo verde, opera di G. Battista Bernardi (sec. XVIII-XIX). La volta, raffigurante Apollo e le Muse, venne dipinta da Alcide Allevi (1831-1893). Sul palcoscenico si conserva ancora il vecchio sipario con dipinta la leggenda del mitico Serpente d’Oro. Poco distanti, si trovano la Chiesa della Collegiata (che ospita all’interno della cripta la ricostruzione della Grotta di Lourdes), la Chiesa dell’Addolorata (in cui è custodita la Bara del Cristo Morto) e la Chiesa di S. Agostino, con l’annessa Cappella del Miracolo Eucaristico. Il monumento più insigne di Offida è rappresentato dalla Chiesa di Santa Maria della

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OFFIDA A TAVOLA. Con oltre 1.100 ettari coltivati a vigneto, Offida è il comune della Provincia di Ascoli Piceno con la maggiore superficie vitata ed uno dei primi della Regione Marche. Negli ultimi anni, con studi e ricerche sui vitigni e sulle tecniche di produzione, si è raggiunta una qualità dei vini di grande eccellenza. Oggi sono quattro le DOC presenti nel territorio: Rosso Piceno, Rosso Piceno Superiore, Falerio dei Colli Ascolani e Offida DOC. Anche la tradizione gastronomica offidana risulta molto ricca. Tra le specialità, il Chichì Ripieno (focaccia molto saporita farcita con tonno, alici, capperi e peperoni) e i Funghetti (dolci molto semplici, a base di acqua, zucchero, farina e anice). Tra i piatti tipici, Li Taccù (una sorta di tagliolini piuttosto grossi impastati senza uova, ma solo con acqua e farina, che possono essere cucinati in vari modi) e il Pollo Ncipp Nciapp (un gustoso spezzatino di pollo rosolato in padella ed aromatizzato con aglio e rosmarino). IL MERLETTO A TOMBOLO. Fin dal 1600 il merletto offidano era famoso per la ricercatezza e per la qualità. Dal 1998 vi è un Museo del merletto a tombolo, stabilmente ospitato a Palazzo de Castellotti; inoltre, nel 2006 è sorta l’Associazione culturale merletto a tombolo di Offida, che si occupa di salvaguardare i tradizionali metodi di esecuzione offidani e divulgarli soprattutto alle nuove generazioni. La riscoperta anche a fini turistici ha rinverdito, negli ultimi anni, una tradizione secolare tanto che oggi, specie nei mesi estivi, si possono vedere merlettaie che lavorano al tombolo di fronte all’ingresso delle proprie case.

CLUB DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA Nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), il Club dei Borghi più belli d’Italia è sorto dall’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Si tratta dell’Italia minore, quella a volte più sconosciuta e nascosta, ma che rappresenta al meglio il dipanarsi della nostra storia millenaria, e dove è possibile trovare quelle atmosfere, quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi.


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LA GUIDA “I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA”. È un vademecum essenziale per conosce-

THE GUIDE ‘THE CHARME OF HIDDEN ITALY.’ It’s an essential guidebook for discovering the

re gli angoli meno noti della nostra Bella Italia, tra siti ricchi di storia, arte, cultura, tradizioni popolari. Una Guida che offre informazioni di carattere pratico, dà indicazioni sui luoghi più suggestivi da vedere – rocche, castelli, mura, incantevoli approdi – su strutture alberghiere, B&B, agriturismi, ristoranti, trattorie, botteghe in cui acquistare prodotti tipici. La Guida può essere acquistata sul sito www.editriceromana.com. È disponibile anche la versione in inglese, a e 18,00 + spese postali, da richiedere al Club dei Borghi (info@borghitalia.it).

less well-known corners of Italy and includes sites rich in history, art, culture and popular traditions. It’s a guide which offers practical information, gives suggestions for the most evocative places to see – fortresses and castles, city walls and enchanting destinations – on hotels, B&Bs, farm holiday centers, restaurants, trattorias and shops where traditional products can be bought. The guide is available on-line: www.editriceromana.com. The English version, e18.00 + p&p, can be obtained from the Club dei Borghi (info@borghitalia.it).

Offida, a Town of Smiles and Lace From July 12-21 ‘CiBorghi d’Italia,’ a traveling festival of regional culinary specialties from some of the most beautiful villages in Italy, visited this marvelous corner of the Marche region

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CLUB OF THE MOST BEAUTIFUL VILLAGES IN ITALY Founded in 2001 by the Council for Tourism of the National Association of Italian Communes (ANCI), the Club of the most beautiful Villages in Italy was created with the aim to promote the fantastic heritage of History, Arts, Culture, Environment and Traditions of small Italian villages, which are mostly excluded from the main tourists itineraries. This is another face of Italy, which is often hidden and unknown, but which better represents our millenary history, where you can find atmosphere, smells and tastes that make up our typicalness and which are worth feeling with all your senses.

he historic center of Offida is enclosed within the town’s 12th century walls (Mura Castellane), an excellent starting point for the perfect walking tour of the towns streets and piazzas and an itinerary along which one finds monuments of great historical, artistic, and architectural value, all testimony of an illustrious past. EXPLORING THE ANCIENT TOWN. The Palazzo Comunale is easily visible from the main piazza, an elegant building from the 11th and 12th centuries which to this day represents the heart of Offida’s administrative offices. Within the Palazzo Comunale is the Teatro Serpente Aureo, deigned by architect Pietro Maggi and built in 1820, a true gem of the Baroque style. Through the atrium, adorned with statues depicting the four Muses, one enters the theater which is made up of fifty boxes on three levels with gallery and orchestra seating and is decorated with plaster moldings and gold lacquered carvings against a green background, the work of G. Battista Bernardi (18th-19th c.). The vaulted ceiling, depicting Apollo and the Muses, was painted by Alcide Allevi (18311893). The antique curtain on which the legend of the mythical Golden Snake is painted can still be found on the stage. Close by are the Chiesa della Collegiata (whose crypt houses a reconstruction of the Lourdes Cave), the Chiesa dell’Addolorata (in which the coffin of the

‘Dead Christ’ is stored), and the Chiesa di S. Agostino with the Chapel of the Eucharistic Miracle. Offida’s most outstanding monument is the Chiesa di Santa Maria della Rocca. This incredible brick building built in Roman-Gothic style is the creation of Master Albertino, who erected it in 1330 on top of a small, pre-existing, Benedictine church. The valuable paintings found within are the work of the so-called Master of Offida (14th-15th c.). An itinerary of Offida must also include the Offida Museum and the former convent of St. Francis, which houses the Enoteca Regionale of the Marche. OFFIDA AT THE TABLE. With over 1,100 hectares of grapevines, Offida is the town in the Ascoli Piceno Province with the largest area of vineyards and one of the first in the Marche Region. In recent years, with increased studies and research on grape varietals and production techniques, the wines have achieved extraordinary levels of quality. As of today the area produces four DOC wines: Rosso Piceno, Rosso Piceno Superiore, Falerio dei Colli Ascolani, and Offida DOC. Offida also has a very rich culinary tradition. Among its specialties are Chichì Ripieno (generously seasoned focaccia stuffed with tuna, anchovies, capers, and bell peppers) and Funghetti (simple sweets made with water, sugar, flour, and anise). Typical dishes include Li Taccù (a large sort of tagliolini pasta prepared using only water and flour and no egg, which can be prepared in various ways) and Pollo Ncipp Nciapp (a flavorful chicken fillet sautéed in a pan and seasoned with garlic and rosemary). BOBBIN LACE. Since 1600 the lace of Offida has been famous for its elegance and quality. In 1998 a permanent Bobbin Lace Museum was established in the Palazzo de Castellotti. Furthermore, in 2006, the Offida Bobbin Lace Cultural Association was founded, whose mission is to safeguard Offida’s traditional techniques and to share them above all with the younger generation. The rise in tourism of recent years has awoken this centuries old tradition so much so that, especially during the summer months, one can see lacemakers working in front of the entrances to their homes.

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TRIENNALE

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l design italiano incontra il gioiello” è il titolo della mostra a cura di Alba Cappellieri e Marco Romanelli che il Triennale Design Museum ospita, negli spazi del Triennale DesignCafé, dal 2 luglio all’8 settembre 2013. Si tratta di un’ampia rassegna dedicata al gioiello dei designer italiani, che copre un arco temporale che va dagli anni Cinquanta a oggi, attraversando stili e momenti differenti, dal Razionalismo al Post Moderno fino al Minimalismo: un percorso con salti generazionali che includono grandi maestri e giovani designer, produzione industriale e pezzi unici. L’idea dei curatori è di proporre, da un lato, una rassegna storica con numerosi progetti inediti presentati per la prima volta a Milano, e, dall’altro, una selezione di gioielli progettati e realizzati ad hoc per la mostra.

LA PAROLA AI CURATORI. Come spiega Alba Cappellieri, professore di Design del Gioiello al Politecnico di Milano, “questa mostra presenta la più ampia rassegna mai dedicata ai gioielli dei designer italiani. Da Roberto Sambonet a E t t o re S o t t s a s s e M i c h e l e d e Lucchi, da Gianfranco Frattini, Sergio Asti, Alessandro Mendini o Gae Aulenti fino a Mario Bellini, Antonio Citterio, Fabio Novembre, questa mostra interseca generazioni e linguaggi, maestri e giovani talenti nel segno del gioiello”. Protagonisti, 72 designer “che definiscono l’intelligenza del design italiano in un gioiello. Al centro del progetto vi è l’uomo, il rispetto della sua anatomia, la preferenza per il comfort piuttosto che per lo choc, l’evoluzione piuttosto che la rivoluzione, la bellezza e la qualità piuttosto che l’astrazione o il concetto”. Tra i molti pezzi presentati, diciotto sono stati disegnati espressamente in occasione di questa mostra. A tal fine, come spiega l’altro curatore dell’esposizione, Marco Romanelli, designer e critico del design, “abbiamo deciso di selezionare 18 progettisti che rispondessero ad alcune precise condizioni: essere italiani, appartenere a generazioni differenti, operare come designer a 360 gradi. Se le prime due condizioni sono chiare per default, la terza significa ‘rinunciare agli specialisti’ ovvero a ai jewellery designer. Niente di per-

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Il design italiano incontra il gioiello FINO AL PROSSIMO 8 SETTEMBRE, UN RICCO PERCORSO, DAGLI ANNI CINQUANTA AD OGGI, TRA LE CREAZIONI DI GRANDI MAESTRI E GIOVANI DESIGNER, TRA PRODUZIONE INDUSTRIALE E PEZZI UNICI

sonale naturalmente contro i ‘professionisti’ del gioiello, ma ‘applicarsi a tutte le scale progettuali’ è una dimensione tipicamente italiana che credo abbia storicamente avuto, e possa ancora avere, una grande rilevanza”.

GIOIELLI, “SPECCHIO” DELLA NOSTRA IDENTITÀ. Questa mostra si inserisce nel percorso di “rivalutazione” del rapporto design-gioiello intrapreso, fin dal 2004, dal museo milanese, a partire dalla mostra “Il Design della Gioia” (2004), passando per l’esposizione itinerante “The New Italian Design” (dal 2007 a oggi), e per le successive esposizioni “Gioielli di Carta” (2009), “Gioielli per Milano” (2011), “Il gioiello sostenibile di Riccardo Dalisi” (2012). Come ha tenuto a sottolineare Silvana Annicchiarico, Direttore del Triennale Design Museum, “per lungo tempo il mondo del design ha fatto finta di non vedere i gioielli. Li ha relegati nel limbo dell’ornamento o nella gratuità del decoro, e li ha espunti da sé e dal proprio universo pro-

Italian Design Meets Jewelry Through September 8th a rich exhibit of jewelry, from creations by masters to young designers and from mass production to one-of-a-kind pieces, spanning the 1950s up to the present day, is on display in Milan

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Italian Design Meets Jewelry’ is the title of the exhibit curated by Alba Cappellieri and Marco Romanelli and displayed in the Triennale Design Museum’s DesignCafé space from July 2nd to September 8th of this year. The exhibit is dedicated to Italian designer jewelry and covers the time period from the 1950s to the present day, addressing various styles and moments, from rationalism to post-modern to minimalism. The exhibit takes visitors on a journey which spans generations and includes great masters as well as young designers, industrial production as well as one-of-a-kind pieces. The curators’ vision was to offer, on the one hand, a historical collection which includes various never-before-seen projects presented for the first time in Milan and, on the other hand, a selection of jewelry designed and created specifically for the exhibit.


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gettuale come tentazioni pericolose, come deviazioni eretiche, come indizi di quella ‘delittuosità’ che Adolf Loos denunciava in ogni deragliamento del designer verso la sfera dell’ornamentale, del superfluo, dell’orpello. In realtà, se il gioiello serve (ed è servito storicamente) a definire l’identità di chi lo indossa, risulta molto discutibile il tentativo di relegarlo nella sfera del superfluo, a meno di non ritenere tutto ciò che è funzionale alla costruzione dell’identità meno utile o meno nobile di ciò che è funzionale al soddisfacimento dei bisogni ‘primari’ del corpo. Di quello stesso corpo, per altro, che oltre a nutrirsi, sedersi, dormire e abitare, da sempre fa progetti intorno a sé e alla propria immagine”.

THE WORDS OF THE CURATORS. As Alba Cappellieri, professor of Jewelry design at Milan’s Polytechnic University, explains, “This exhibit is the largest collection of Italian designer jewelry ever put together. From Roberto Sambonet to Ettore Sottsass and Michele de Lucchi, from Gianfranco Frattini, Sergio Asti, Aslessandro Mendini or Gae Aulenti to Mario Bellini, Antonio Citterio, and Fabio Novembre... In the name of jewelry, this exhibit crosses generations and languages, masters and young talent.” The protagonists of the exhibit are seventy-two designers “who define the intelligence of Italian design in a piece of jewelry. At the center of the project is man, the respect for his anatomy, the preference for comfort rather than shock value, evolution rather than revolution, beauty and quality rather than abstraction or concept.” Among the many pieces on display, eighteen were designed specifically for the exhibit. To this end, explained Marco Romanelli, the other curator of the exhibit, and himself a designer and design critic, “we chose to select eighteen designers who adhered to certain specific criteria: they had to be Italian, be from different generations, and be well-rounded, 360° designers. While the first two conditions are clear by default, the third required that we ‘turn away the specialists’: the jewelry designers themselves. Naturally we have nothing personal against jewelry ‘profes-

sionals’, but ‘applying all elements of design’ is a typically Italian trait which, I believe, has historically been, and still can be, of great significance.” JEWELRY, A ‘REFLECTION’ OF OUR IDENTITY. This exhibit is a part of the ‘reevaluation’ of the design-jewelry relationship, a project begun by the Museum in 2004 with the ‘Design of Joy’ exhibit (2004), continuing with ‘The New Italian Design’ traveling exhibition (2007-present), and with the later exhibits ‘Paper Jewels’ (2009), ‘Jewelry for Milan’ (2011), and ‘Riccardo Dalisi’s Sustainable Jewelry’ (2012). In the words of Silvana Annicchiarico, Director of the Triennale Design Museum, “For a long time the design world pretended not to see jewelry. It was relegated to the purgatory of the ornament or considered a gratuitous decoration. And so it was banished from that world as a dangerous temptation, as a heretic, as evidence of a sinful nature which Adolf Loos denounced each time a designer veered towards the more ornamental, superfluous, or frilly. In truth, if jewelry is necessary (and historically it has been) to define the identity of he who wears it, then the attempt to relegate it to the sphere of the superfluous is misguided, unless one decides that all of that which contributes to the construction of identity is less useful or less noble than that whose function is to satisfy the ‘primary’ needs of the body. That same body which, by the way, in addition to feeding itself, sitting, sleeping, and eating, has always ‘designed’ things around itself according to its image.”

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RIFLETTORI SULLE DONNE

Più potere alle donne per un futuro più democratico LA PRESENZA FEMMINILE AI VERTICI – DELLE AZIENDE COSÌ COME DELLE ISTITUZIONI – È ANCORA MOLTO LIMITATA. UN TEMA IMPORTANTE, A CUI IL VICE MINISTRO MARTA DASSÙ STA DEDICANDO GRANDE ATTENZIONE, ANCHE IN VISTA DELL’EXPO 2015 di Ghileana Galli

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olo una maggiore presenza di donne ai vertici della vita – politica ed economica – di un Paese può garantire una reale crescita democratica. Un concetto importante, ma spesso dimenticato – o, più semplicemente, ignorato – ma che è stato ribadito con forza a Bruxelles, in occasione del summit “Women Leaders in International Relations”, organizzato dal locale Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con Women in Public Service Project (WPSP), iniziativa dell’ex Segretario di Stato americano Hillary Clinton, e dalla Scuola Superiore dell a P u b b l i c a A m m i n i s t r a z i o n e ( S S PA ) .

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Un’importante occasione di confronto sul tema della presenza femminile nei processi decisionali a livello internazionale, che ha visto, tra i numerosi interlocutori di altissimo livello che sono intervenuti, anche il Vice Ministro degli Affari Esteri, Marta Dassù.

E M A N C I PA Z I O N E F E M M I N I L E : U N A PRIORITÀ PER IL MAE. “Presso il Ministero degli Affari Esteri – ha spiegato il Vice Ministro Dassù – abbiamo fatto della promozione del ruolo delle donne in tutto il mondo, un elemento chiave della politica estera italiana. È un argomento importante, in cui

anche il Ministro Emma Bonino crede molto. Siamo infatti convinti che l’emancipazione delle donne in tutto il mondo non sia solo un mezzo per consolidare la democrazia, ma anche un modo per rafforzare la crescita economica e lo sviluppo nelle società”. In questa direzione, si inserisce un importante progetto avviato nello scorso mese di maggio, l’iniziativa “Women in Diplomacy – Building a Network for a Better World”, che intende dare un seguito concreto al progetto “Le donne nel servizio pubblico”, lanciato nello scorso dicembre dal Segretario di Stato Hillary Clinton, volto all’affermazione dell’uguaglianza di genere nella governance globale e nel servizio pubblico. Un’uguaglianza che, al di là delle dichiarazioni, nei numeri appare ancora lontana, anche in Italia: basti pensare che troviamo donne nei vertici delle maggiori imprese nazionali solo nell’11,9% dei casi (contro una media UE pari al 33%, con “casi eccellenti” come la Francia – dove le donne manager raggiungono una quota del 37,4% – ed il Regno Unito, 34,9%). Non va molto meglio nel pubblico. Come ha illustrato il Vice Ministro, cifre alla mano, del nostro Corpo Diplomatico fanno parte 176 donne –


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86 in servizio a Roma e 90 all’estero – su un totale di 896 diplomatici, pari al 19,64% del totale. Tuttavia, la tendenza degli ultimi anni è incoraggiante: nell’ultimo concorso diplomatico del 2012, sono state 15 le donne vincitrici su 35 (il 42,8%), la prima del concorso è una donna e quattro donne si sono classificate nei primi cinque posti. A testimonianza del fatto che, molto spesso, non è il valore a mancare, bensì il riconoscimento.

“WOMEN IN DIPLOMACY”. Tornando al progetto “Women in Diplomacy”, l’obiettivo, come spiega il Vice Ministro Dassù, è “promuovere il ruolo delle donne nella società e il loro accesso alle carriere internazionali. Il Comitato che è stato costituito in seguito alla Conferenza dello scorso mese di maggio, sarà coinvolto nell’organizzazione di eventi e programmi specifici, a partire dalla realizzazione della Women in Diplomacy School, una scuola rivolta alle giovani donne dei Paesi del Maghreb e del Golfo, per facilitare il loro accesso alle carriere internazionali e formare così le leader del prossimo futuro”. DONNE ED EXPO. Il comitato si occuperà anche di “organizzare eventi per l’Expo di Milano 2015. Le donne – come spiega ancora il Vice Ministro – avranno un ruolo molto speciale nell’Expo 2015, il cui tema è ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. Il problema è infatti strettamente legato al ruolo della donna: sono la prima fonte di nutrimento e sono chiamate ad affrontare quotidianamente sfide importanti in materia di nutrizione e sicurezza alimentare. Il coinvolgimento delle donne sarà un elemento chiave per sviluppare adeguatamente questo tema”. In particolare, si vorrebbe fare di Milano la sede del Meeting che ogni due anni viene organizzato da Women in Leadership (WIL) – e che per il 2013 avrà luogo nel prossimo mese di dicembre a Londra. In vista di tale importante appuntamento, “organizzeremo – ha annunciato Dassù – un evento al Nutrition Day a novembre alla FAO, e workshop in Africa, Asia e America, per fare in modo che i Paesi partecipanti vengano a Milano” con dei progetti che considerino l’importanza dell’integrazione delle donne. Sempre all’Expo verrà inoltre creato un “percorso donne” e presentata “una sorta di carta delle donne”.

More Power for Women Equals a More Democratic Future The number of women in leadership positions is still very low, both in business and in government. Deputy Minister of Foreign Affairs, Marta Dassù, is committed to this important issue, especially with Expo 2015 around the corner

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nly the increased presence of women in leadership positions, within both political and economic spheres, can guarantee a country’s democratic growth; an important concept that is often forgotten, or simply ignored, but which was recently the focus of the ‘Women Leaders in International Relations’ summit in Brussels, organized by the local Italian Cultural Institute in collaboration with the Women in Public Service Project (WPSP), an initiative of the former American Secretary of State, Hillary Clinton, and by the National School of Public Administration (SSPA). The summit was an important occasion to discuss the topic of female presence in international decision making processes. Deputy Minister of Foreign Affairs Marta Dassù was among the many high level speakers to participate. FEMALE EMANCIPATION: A PRIORITY FOR TH E M I N ISTRY OF FOREIGN AFFAI RS (MAE). “We at the Ministry of Foreign Affairs,” explained Deputy Minister Dassù, “have been promoting the role of women worldwide, a key element in Italy’s foreign policy. It’s an extremely important topic, one in which Minister Emma Bonino believes deeply. We are certain that the emancipation of women is not only a way to strengthen democracy in the world, but is also a way to strengthen economic growth and development in societies.” In keeping with this theme is the ‘Women in Diplomacy – Building a Network for a Better World’ initiative, which kicked off this past May. This initiative is meant to follow up on the Women in Public Service Project, launched last December by Secretary of State Hillary Clinton and aimed at asserting gender equality in government and pub-

lic service. Despite claims to the contrary, the numbers show that we are still a long way from true equality, even in Italy. Only 11.9% of our country’s large companies have women in leadership positions (as opposed to the EU average of 33%, with the ‘outstanding examples’ of countries like France and Great Britain, where 37.4% and 34.9% (respectively) of company executives are female. The public sector doesn’t fair much better. As the Deputy Minister pointed out, of the 896 members of our diplomatic corp, 176 are women (86 in service in Rome and 90 abroad), equal to 19.64% of the total. Nevertheless, the tendency observed in recent years is encouraging: in the last competitive application of 2012, fifteen of the thirty-five people hired were women (42.8%), the person with the top ranking in the application process was a woman and of the top five, four were women. This is testimony to the fact that quite often it’s the acknowledgment, and not the ability, that is lacking. ‘WOMEN IN DIPLOMACY.’ Regarding the Women in Diplomacy Project, Deputy Minister Dassù explains that the objective is to, “promote both the role of women in society and their access to international careers. The committee which was put together following the conference in May, will be involved in the organization of specific events and programs, starting with the creation of the ‘Women in Diplomacy School’, a school for young women in the Maghreb countries, set up to facilitate their access to international careers and, in so doing, train the next generation of world leaders.” WOMEN AND EXPO 2015. The committee will also be in charge of, “organizing events for Milan’s Expo 2015,” continued the Deputy Minister. “Women will play a very special role in the Expo, the theme of which is ‘Nourish the Planet, Energy For Life’. This problem is, in fact, closely tied to the role of women: women are the first source of nourishment and are called upon daily to face important challenges regarding nutrition and food safety. The involvement of women is key to the development of this theme.” In addition, there is talk of Milan becoming the permanent location for the bi-annual meeting organized by Women in Leadership (WIL) and which this year will be taking place in December in London. With this important appointment in the near future, Dassù announced that, “We will be organizing an event at the FAO in November as part of Nutrition Day, as well as workshops in Africa, Asia, and America, so as to encourage participating countries to attend the Milan Expo,” bringing with them projects which take into consideration the importance of female integration. Furthermore, a “women’s area,” as well as a “sort of women’s charter,” will be created as part of the Expo.

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egli ultimi mesi, il settore moda ha assistito alla moltiplicazione delle operazioni di acquisizione di alcuni “gioielli” del Made in Italy. Il più recente, il caso della cessione dell’80% dell’azienda Loro Piana da parte del gruppo francese LVMH per 2 miliardi di euro. La stessa multinazionale del lusso LVMH di Bernard Arnault ha del resto già in portafoglio Bulgari ed è proprietario di Fendi, Emilio Pucci e Acqua di Parma, mentre la sua rivale francese Kering di Francois-Henry Pinault controlla Gucci, Bottega Veneta, Brioni e Sergio Rossi. Senza dimenticare che gli emiri del Qatar si sono assicurati lo scorso anno lo storico marchio Valentino. Come bisogna interpretare questo fenomeno, e, soprattutto, dobbiamo temere per la nostra Italianità? Ne abbiamo parlato con il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Mario Boselli.

Presidente Boselli, dobbiamo considerare l’Italia del lusso “al capolinea”? Come dobbiamo interpretare queste acquisizioni? Il grande interesse dimostrato da parte degli investitori internazionali nei confronti dei brand italiani dimostra che “l’Italia del lusso”, intesa come il Made in Italy, non è affatto al capolinea, ma anzi ha quanto mai i riflettori puntati su di sé. Certamente si preferirebbe che i marchi rimanessero italiani, ma è anche da dire che le storie dei due grandi gruppi LVMH e Kering hanno dimostrato che i francesi, nelle loro acquisizioni, hanno avuto il massimo rispetto per la filiera del Made in Italy, mostrando di voler valorizzare l’origine e le caratteristiche delle aziende comprate e di saper far tesoro delle tradizioni. Tra i “commentatori eccellenti” di quest’ultima acquisizione c’è stato anche Brunello Cucinelli, che si è detto convinto che si può crescere anche senza vendere,

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Il lusso Made in Italy valica le Alpi DOPO GUCCI, BOTTEGA VENETA, BULGARI, UN’ALTRA ECCELLENZA DELLA MODA ITALIANA, LORO PIANA, È PASSATA IN MANI FRANCESI. IL PRESIDENTE MARIO BOSELLI CERCA DI INTERPRETARE QUESTO FENOMENO, TRANQUILLIZZANDO I PIÙ PESSIMISTI di Domenico Calabria

per esempio andando in Borsa. Da parte sua, invece, Renzo Rosso ha definito l’operazione “un peccato” e “il risultato di una politica sbagliata”. Lei come si pone rispetto a queste due dichiarazioni? Non si può non condividere quanto affermato da Brunello Cucinelli, nel senso che l’ingresso in Borsa può essere una scelta vir-

tuosa per molte aziende del Made in Italy. Per quanto riguarda l’affermazione di Renzo Rosso, spiace anche a me che i nostri brand finiscano in mani straniere, ma, come dicevo, bisogna vedere come i nuovi proprietari sappiano restare fedeli alle origini del Made in Italy. Inoltre aggiungo che il mondo è da sempre al 50% da vendere e al 50% da comprare, e che comunque non si può entrare nel merito delle scelte compiute dagli imprenditori delle singole aziende, ognuna con la propria storia ed identità. Un’altra voce è stata quella del Presidente e AD di Harmont & Blaine, Domenico Menniti, che in una lettera aperta, si è detto convinto che “lo shopping continuerà” e che, se non “facciamo qualcosa, tutti assieme” (richiamando la necessità di un concreto inter vento delle Istituzioni), l’Italia resterà “un guscio vuoto, una bella conchiglia su una spiaggia deserta”. A suo parere, c’è veramente da temere che questo sia solo l’inizio?


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Made in Italy Luxury Crosses the Alps After Gucci, Bottega Veneta, and Bulgari, another high end Italian name, Loro Piana, has passed into French hands. Mario Boselli, President of the National Chamber for Italian Fashion, attempts to explain this phenomenon, assuaging the concerns of the more pesimistic

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Non si può certo escludere che, nel prossimo futuro, altri marchi possano essere acquistati da investitori e gruppi stranieri e va anche detto che i tentativi di “aggregamenti” fatti in Italia si sono rivelati dei veri disastri. A Suo parere, riallacciandoci alle dichiarazioni di Menniti, cosa potrebbero fare in concreto le Istituzioni per evitare ulteriori perdite per il Sistema Moda italiano? In questa materia specifica, le Istituzioni possono fare molto poco. È evidente che la situazione attuale del Paese, con i suoi vincoli e i suoi limiti, viene da lontano, e non è quindi facile cambiare le cose. Un’ultima annotazione da fare è quella che, tutto sommato, gli investitori internazionali importanti che acquisiscono aziende italiane testimoniano di credere ancora nel Paese. In un momento in cui si lamenta la carenza di investimenti in Italia, tali acquisizioni testimoniano che, dove c’è l’eccellenza, arrivano anche i capitali.

n recent months the fashion sector has witnessed an increase in the acquisitions of certain Made in Italy ‘gems.’ The most recent is the divestiture of 80% of the Loro Piana company to the French group LVMH for t 2 billion. The same luxury multinational corporation, the LVMH of Bernard Arnault, already lists Bulgari in its portfolio and is owner of Fendi, Emilio Pucci, and Acqua di Parma, while its French rival, Francois-Henry Pinault’s Kering, controls Gucci, Bottega Veneta, Brioni, and Sergio Rossi. Not to mention the fact that last year Valentino, a historic Italian brand, was acquired by the emirate of Qatar. How must we interpret this phenomenon, and, above all, do we need to be worried about losing our ‘Italianess’? We talked about it with the President of the National Chamber for Italian Fashion, Mario Boselli. President Boselli, has the Italy of luxury fashion reached ‘the end of the line’? How should we interpret these acquisitions? The great interest which foreign investors exhibit for Italian brands is proof that ‘the Italy of luxury fashion,’ or rather Made in Italy, has by no means reached the end of the line, but rather has more spotlights on it than ever. Obviously it would be preferable for the brands to remain Italian, but it’s also true that LVMH and Kering have shown that the French, in their acquisitions, have the utmost respect for the Made in Italy industry, promoting the origins and the characteristics of the brands purchased and valuing tradition. Among the ‘noteworthy critics’ of this latest acquisition, Brunello Cucinelli, said he’s convinced that it’s possible to grow without selling, for example by going public. While Renzo Rosso, on the other hand, felt that the operation was “a crime” and “the result of bad policy.” What are your feelings about these two statements? It’s impossible to disagree with the statement of

Brunello Cucinelli, in the sense that going public is an admirable choice for many Made in Italy brands. As for Renzo Rosso’s statements, I too am sorry to see our brands wind up in foreign hands, but, like I said, we have to see whether the new owners are able to remain faithful to the origins of Made in Italy. Furthermore, I’d like to add that the world is always 50% being sold and 50% being purchased, and that regardless one mustn’t make judgments regarding the choices of individual business owners, each one with his own history and identity. Another opinion is that of President and CEO of Harmont & Blaine, Domenico Menniti, who, in an open letter, said that he’s convinced that “people will continue to shop” and that “if we don’t do something collectively” (implying the need for action on the part of our Institutions), Italy will become “an empty shell on a deserted beach.” In your opinion, should we really be worried that this is just the beginning? Clearly we can’t rule out the possibility that in the near future other brands may be purchased by investors and by foreign groups, and it must also be said that Italian efforts to ‘aggregate’ have been completely disastrous. In your opinion, going back to Menniti’s statements, what actions could our Institutions take in order to avoid further losses to the Italian fashion industry? In these particular cases our institutions can do very little. It’s clear that the current situation in our country, with its restrictions and limitations, begins far above, and therefore it’s not easy to change things. One last thing to mention is that, all things considered, the fact that important international investors purchase Italian companies is testimony to the fact that they believe in our country. At a time when people are complaining about a lack of investments in Italy, these acquisitions are proof that quality attracts capital.

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MODA

Moda: è ancora tempo di Roma RIMEMBRANZE DI UN GRANDE PASSATO, CHE CI AUGURIAMO POSSA DARE “SPUNTI” PER UN NUOVO, GLORIOSO, FUTURO

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di Massimo Borgia

egli anni Cinquanta, si assiste ad una vera e propria esplosione della creatività italiana, e Roma ne diventa l’epicentro, imponendo a livello internazionale lo “stile romano” – grazie a sarti come Brioni, Piattelli, Caraceni, Litrico – che si oppose fin da subito al prevalente stile francese e inglese. E, se le signore del cinema internazionale che giravano tra Cinecittà e Via Veneto, potevano contare su una scelta quantitativa e qualitativa di sartorie femminili – Shubert, Battilocchi, le Fontana, Galitzine, Gattinoni – i loro aitanti partner iniziarono ad avere i loro riferimenti nei Cerruti, nei Girodani, nei Marzotto, negli Zegna. Da principio la moda italiana era “costruita” principalmente a mano, e il mestiere veniva tramandato di padre in figlio, raggiungendo tali livelli di eccellenza che i sarti italiani si

Fashion is Still in Rome

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he 1950s were witness to a true explosion of Italian creativity, of which Rome became the epicenter. ‘Roman style’ was introduced to the world – thanks to tailors like Brioni, Piattelli, Caraceni, and Litrico – and immediately went against the grain of the prevalent French and English styles. And, if international film actresses traveling back and forth between Cinecittà and Via Veneto could rely on a wide range of high quality women’s tailors such as Shubert, Battilocchi, the Fontana sisters, Galitzine, and Gattinoni, then their strapping companions and lovers could refer to Cerruti, Girodani, Marzotto, and Zegna. On principle Italian fashion was ‘constructed’ primarily by hand, with the trade passed down from father to son, achieving such high levels of excellence that Italian tailors came to be known as the best in the world. The most elite Italian fashion school, the ‘Accademia per Sarti, o dei Sartori’ was also created in Rome. Then, in 1953, Facis was founded, a post-war symbol which made fashion ‘democratic,’ asserting itself as a protagonist in the Italian and European industries of menswear packaged in series. Thus, during the same years in which America was exporting its iconic jeans and leather jacket, the map of European style was being redesigned around Italy, and the Italian influences of La Dolce Vita were immediately adopted by the best

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Memories of a great past, one which we hope may help to spark a new and glorious future tailors in the world. In 1960 the Italian cut – sloping shoulders, short jacket, and tube pants – became the standard for a new bourgeois version of the aristocratic playboy, the young ‘hipsters’ who, with their Vespas and (for those more fortunate) new FIAT 500s, sped through the streets of Rome. And while the jacket became shorter so as not to touch the seat of the scooter, the pants became tighter in imitation of American blue jeans, but with the addition of a small folded cuff which, together with pointed shoes, made for a very elegant look: the absolute protagonist of which continued to be Rome. Over half a century later, with an economic crisis gripping our nation and, in particular, our small artisan businesses, our hopes are that Rome – and Milan, and Florence, and, more broadly, Italian fashion and quality in general – may rediscover that creativity and simplicity, that elegance, that masterful use of materials and colors, that ability to be in sync with new lifestyles, which made it such an important influence during Europe’s post-war reconstruction; for a new, great, revival.

guadagnarono la nomea di migliori al mondo. A Roma nacque anche la più raffinata scuola di moda italiana, la “Accademia per Sarti, o dei Sartori”. Ma nel 1953 nacque anche la Facis, uno dei simboli del dopoguerra, che rese “democratica” la moda, imponendosi come uno dei protagonisti dell’industria italiana ed europea dell’abbigliamento maschile confezionato in serie. In questa maniera, negli stessi anni in cui la grande America esportava in Europa la mitologia del jeans e della giacca di pelle, la mappa dello stile del Vecchio Continente veniva ridisegnata intorno all’Italia, e il gusto italiano, quello della Roma della Dolce Vita, veniva immediatamente adottato dai migliori sarti internazionali. Nel 1960 il taglio all’italiana – spalle cadenti, giacca corta e pantaloni a tubo – divenne lo standard in una nuova versione borghese degli aristocratici playboy, dei giovani “di tendenza” che, con la loro Vespa o – per i più fortunati – della loro nuova FIAT 500, sfrecciavano per le vie della capitale. E se la giacca divenne più corta proprio per far sì che non toccasse il sellino, i pantaloni divennero via via più stretti per imitare i blue jeans americani, aggiungendo però un piccolo risvolto che completava, insieme alla scarpa a punta, uno stile molto elegante. Protagonista assoluta, sempre Roma. A distanza di oltre mezzo secolo, con la crisi economica che attanaglia il nostro Paese e, in particolare, le nostre piccole aziende artigianali, il nostro auspicio è che Roma – e Milano, e Firenze, e, più in generale, l’Italia della moda e della qualità – riesca a ritrovare quella fantasia, quella semplicità, quella raffinatezza, quell’uso sapiente dei materiali, quella capacità di essere in sintonia con i nuovi stili di vita, che l’hanno resa riferimento imprescindibile negli anni della rinascita dell’Europa post-bellica. Per una nuova, grande, rinascita.


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Il “trucco” c’è… e si vede! The Economy Puts Its Money Where Its Lipstick Is! The Italian cosmetics industry continues to grow, thanks to exports

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IL SETTORE DELLA COSMETICA CONTINUA A CRESCERE, SUPPORTATO, PER QUANTO RIGUARDA L’ITALIA, DALLE ESPORTAZIONI di Primo Tortini, Amm. Unico di Cosmoproject Srl

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vete mai sentito parlare del Lipstic Index? Il termine fu coniato da Leonard Lauder (fondatore dal celebre marchio Estée Lauder) durante la recessione del 2000 per spiegare la correlazione tra l’aumento delle vendite di rossetti e i periodi di difficoltà economica: un piccolo, accessibile “lusso” come antidoto alla crisi! Il termine è quanto mai attuale, stando ai dati resi noti da UNIPRO-Associazione Nazionale Imprese Cosmetiche. I prodotti di make-up registrano il più ampio successo cosmetico dell’anno: le vendite di prodotti per il trucco degli occhi sono salite del 5,3%, quelli per il trucco del viso del 2,9%; matite per occhi ed eyeliner segnano addirittura +9,8%. Il 2012 è stato dunque un anno di crescita. Non sono molti i settori a poterlo dire. E l’Italia conferma, anche in questo ambito, la sua competitività: nonostante la leggera flessione del mercato interno, si prevede che i fatturati delle imprese cresceranno a fine 2013 di oltre 2 punti percentuali, per un valore della produzione superiore a 9.200 milioni di euro. E questo soprattutto grazie alle esportazioni: +12%, per un valore prossimo ai 3.000 milioni di euro. Come spiega Fabio Rossello, Presidente di

Cosmetica Italia, “il consumatore in Italia non rinuncia al cosmetico sicuramente, ma si sposta all’interno dei canali e nelle differenti fasce di prezzo. Le imprese italiane assecondano le nuove opzioni di acquisto, che non riducono i numeri di pezzi acquistati, ma sicuramente si razionalizzano nei valori: le alleanze all’interno delle filiere di distribuzione consentono di proporre nuove modalità di shopping experience. Sui mercati internazionali, molto più dinamici del nostro, la competitività del Made in Italy si rafforza proprio grazie alla capacità di ascoltare i segnali di mercato”. Ora per l’industria cosmetica, italiana e non solo, si apre una grande sfida. Dall’11 luglio, infatti, entrerà in vigore il nuovo Regolamento Europeo per i cosmetici: più controlli sulla sicurezza, una spinta alla “cosmeto-vigilanza”, e disposizioni sulle dichiarazioni relative ai prodotti, mirate ad un’informazione più trasparente ed affidabile. Obiettivo finale: una maggiore tutela del consumatore. Per questo il distributore sarà tenuto a verificare la conformità dei prodotti immessi sul mercato e soprattutto assicurare, insieme al fabbricante e a tutti i soggetti coinvolti, una piena tracciabilità del cosmetico nella catena di fornitura. “L’industria cosmetica in Europa dà lavoro a 1,5 milioni di persone, tra cui oltre 25 mila scienziati”, fa i conti il Presidente di Cosmetics Europe, Fabio Franchina. “Spesso il business dei cosmetici viene sottovalutato, ma è uno dei migliori che si possano trovare in Europa. È uno dei pilastri della nostra economia”.

ave you ever heard of the Lipstick Index? Leonard Lauder (chairman of The Estée Lauder Co.) coined the term during the recession of 2000 to explain the correlation between an increase in the sales of lipstick and periods of economic difficulty: a small, affordable ‘luxury’ as an antidote to tough times! Today the term is relevant once again, according to data disclosed by UNIPRO, the Italian Cosmetics Industry Association. Make-up, specifically, is the division of the cosmetic industry which has shown the highest sales of the year: sales of eye make-up have increased by 5.3%, foundation and blush by 2.9%, and eye pencils and eyeliner by a full 9.8%. 2012 was a year of growth, a claim which only a few sectors can make. And Italy asserts its competitiveness in this sector as well: albeit a slight weakening of the domestic market, total sales for businesses in the Italian cosmetics industry are expected to increase by over two percentage points by the end of 2013, for a production value of over t 9.2 billion. This is primarily thanks to exports: +12%, for a total value of close to t 3 billion. As Fabio Rossello, President of Cosmetica Italia, explains, “Italian consumers definitely don’t stop purchasing cosmetics, but they may choose other purchasing channels and different price ranges. Italian businesses keep up with new purchasing methods, which do not have a negative effect on the number of items purchased, and certainly keep costs at a minimum: business alliances within the distribution chain allow companies to offer consumers new methods for purchasing their products. In international markets, which are far more dynamic than our own, the competitiveness of Made in Italy is reinforced by its ability to interpret and follow market trends.” Now there is a new challenge to be faced by the cosmetics industry as a whole. Starting on July 11th a new European regulation for cosmetics has been put into effect: more safety inspections, a push towards ‘cosmetics-surveillance,’ and rules regarding product claims, aimed at providing more transparent and trustworthy information. The final goal is increased consumer safeguards. For this reason suppliers will be required to confirm that products released on the market conform to the new regulations and, above all, ensure, together with the manufacturer and all entities involved, full product traceability of cosmetics in the supply chain. “The European cosmetics industry employs 1.5 million people, including over 25,000 scientists,” calculates Fabio Franchina, President of Cosmetics Europe. “The business of cosmetics is often underestimated, but it is one of the strongest in Europe. It is one of the pillars of our economy.”

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ISNART

Italia, cibo per la mente… ma non solo!

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ualche anno fa, è apparsa sul mercato una maglietta nella quale il paradiso veniva interpretato in base alle caratteristiche che si attribuiscono, spesso ingiustamente, ai popoli europei. Tre ne ricordo con particoladi Giovanni Antonio Cocco, Direttore Generale dell’Isnart re chiarezza: il paradiso era un luogo in cui l’organizzazione era affidata ai Tedeschi, la polizia era Inglese ed in cucina c’era un Italiano. Non è un caso che ci GIOVANNI troviamo menzionati in ANTONIO COCCO cucina e non è un caso che il primo posto dell’enogastronomia nelle classifiche tra Paesi è riservato sempre all’Italia. L’ultima rilevazione sui tour operator di diversi Paesi effettuata da Isnart, offre però una motivazione in più per credere che la nostra cultura culinaria possa essere utilizzata per riacquistare posizioni nella classifica mondiale del turismo. Da oltre 700 interviste, sono infatti emersi dati molto eloquenti sui motivi per cui l’Italia è considerata una meta turistica ricercata: al primo posto si posiziona naturalmente la cultura con oltre il 64% delle preferenze, ma al secondo posto, con il 59%, troI MOTIVI PER I QUALI L'ITALIA È UNA META SOGNATA DAI TURISTI STRANIERI (possibili più risposte; % sul totale T.O.) viamo la cucina; a seguire, tutti gli altri: storia, Europa Nord America Paesi Bric Totale natura, stile di vita, La cultura 61,4 58,6 65,9 63,6 monumenti unici e via La cucina 62,3 67,2 40,9 58,5 d i s c o r re n d o , s i n o a l La storia 30,8 54,3 48,5 40,8 International tour operators design, con il 4% dei La natura 39,6 19,0 17,4 29,2 confirm that tourism policies based consensi. Stile di vita italiano 22,4 44,0 24,2 26,3 on food and wine will make our Monumenti unici 13,1 25,9 45,5 24,1 Si può affermare, un country an even more popular La moda 7,8 10,3 22,7 11,5 po’ sbrigativamente, Scoperta di luoghi unici 4,4 12,1 2,3 5,4 che l’Italia è più ricercatourist destination Tradizione e folclore 3,7 12,9 3,0 5,2 ta per la cucina che per Il design 2,5 6,9 7,6 4,0 i monumenti unici… e everal years ago a t-shirt appeared on the g i à q u e s t o d o v re b b e market on which paradise was represented Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere farci riflettere! Emerge according to the characteristics attributed, ofperò subito dopo una considerazione più ten unjustly so, to Europeans. I remember three of and so on and so forth, all the way to design, with profonda: l’Italia è un Paese completo, e chi them clearly: paradise was a place where the man- 4%. At first glance we notice that Italy is more sought deciderà di soggiornarvi, potrà godere di agers were German, the police were English, and after for its food than for its monuments... a fact that cibo per la mente (cultura), cibo per il cuore the cooks were Italian. should give us pause. But at second glance a more (scenari) e cibo per lo stomaco (cucina). It’s no coincidence that we’re mentioned when it meaningful thought comes to mind: Italy is a ‘comIn sintesi, ci stanno dicendo di proporre comes to food, and it’s no coincidence that Italy al- plete’ country. Those who choose to visit can innuove offerte turistiche nelle quali mescolaways holds first place in international food and wine dulge in food for the mind (culture), food for the re cucina, cultura, attrattori ed ospitalità. classifications. However, this last survey conducted heart (scenery), and food for the stomach (cookPotrà così accadere che un albergatore, nella by Isnart of tour operators from various countries, ing). In short, we’re being encouraged to offer new sua offerta di mezza pensione, possa incluprovides us with further reason to believe that our tourist attractions in which cooking, culture, sites, dere anche un biglietto per il museo, una gita culinary tradition may help us to regain our position and hospitality may all be combined. Thus it could a piedi nella città con degustazione di vini ed in world tourism. be that a hotel owner, while offering guests halfuna cena presso un ristorante tipico della The result of over 700 interviews revealed impor- board, may also include tickets to a museum, a zona. Potrà accadere anche che, puntando il tant facts regarding the reasons for which Italy is walking tour of the city which incorporates wine telefonino sull’etichetta del vino, si possa such a popular tourist destination: in first place, nat- tastings, and dinner at local restaurant. It could also acquistare un soggiorno di tre giorni immerurally, is our culture, with over 64% of the votes; but be that, pointing one’s cell phone at the label on a si nelle campagne che hanno prodotto quel in second place, with 59%, is food; followed by the wine bottle, one may purchase a three-day trip to vino… rest: history, nature, lifestyle, unique monuments, the area in which that wine was produced.

I TOUR OPERATOR INTERNAZIONALI LO CONFERMANO: UNA POLITICA TURISTICA FONDATA SULL’AGROALIMENTARE PUÒ PERMETTERE AL NOSTRO PAESE DI DIVENTARE UNA META ANCORA PIÙ AMATA E RICERCATA

Italy, Food For the Mind... and Much More!

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L’Italia nel Piatto Editoriale di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere

Quest’anno è stata Roma, più precisamente la suggestiva cornice degli Horti Sallustiani, ad ospitare la cerimonia di premiazione di “Ospitalità Italiana”, evento organizzato da Unioncamere e Isnart in collaborazione con le Camere di Commercio che operano in Italia e quelle italo-estere sparse nei cinque continenti. Come già avvenuto l’anno scorso, infatti, l’evento ha visto protagonisti non solo i 30 operatori italiani del comparto ricettivo e ristorativo – alberghi, agriturismi e ristoranti – che si sono distinti lungo tutta la penisola, ma anche i 15 ristoratori che, all’estero, tengono alta la nostra tradizione enogastronomica, nelle grandi metropoli così come nelle piccole città di provincia. Dopo i vari step di selezione che hanno coinvolto sia i clienti delle strutture che una giuria tecnica, in occasione dell’evento i riflettori sono stati puntati sugli operatori che hanno espresso la loro emozione ed i sacrifici fatti per poter raggiungere questo traguardo, all’insegna dell’ospitalità di qualità. A seguire, potrete leggere i nomi dei vincitori assoluti, premiati nel corso della serata. Per quanto mi riguarda però, sono stati tutti vincitori, perché tutti hanno saputo rappresentare ed esprimere al più alto livello l’amore per la loro terra di origine, per la cucina italiana e per l’unicità delle tradizioni del Bel Paese che non conoscono confini. This year the ‘Ospitalità Italiana’ awards took place in Rome, or more precisely in the striking Horti Sallustiani (Gardens of Sallust). The event was organized by Unioncamere and ISNART in collaboration with the Chambers of Commerce in Italy and those scattered across the five continents. Once again this year the ‘Ospitalità Italiana’ awards ceremony saw the participation not only of the thirty Italian operators from the hospitality sector (hotels, agritourisms, and restaurants) who have most distinguished themselves, but also of the fifteen restaurateurs who keep our culinary tradition alive abroad, from the biggest cities to the smallest towns. After an extensive selection process involving not only clients of these structures, but also a technical jury, the spotlight was finally pointed on the individual operators who expressed their emotion and described the sacrifices made in order to reach this important milestone, all in the name of quality hospitality. Here in the sidebar is the list of official winners, who received their awards during the course of the evening. However, as far as I’m concerned, all of them are winners because each of them has shown and expressed the utmost care for Italy, for its cooking, and for those unique traditions which know no borders.

Ospitalità Italiana, a vincere è la qualità Mentre per la Sezione Italia vincitore assoluto è stato decretato l’Hotel Joli di Palermo, tra i ristoranti italiani nel mondo a salire sul podio è stato lo statunitense Soffritto Grill di Maurizio Maddaloni, Presidente dell’Isnart

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alermo e Newark. Due città ben di- due a cinque stelle, agriturismi, ristoranti stanti, l’una sulle calde coste del gourmet, tipici, internazionali, classici e Mediterraneo, l’altra affacciata sulla pizzerie. E poi, per il secondo anno conseEast Coast americana, eppure, per cutivo, anche i cinque ristoranti italiani aluna serata, molto vicine, accomunate dalla l’estero pre-selezionati in base all’area di passione per i sapori e per le tradizioni appartenenza (America del Nord, America Latina, Europa Occidentale, Eudella cucina italiana. L’occasione ropa Orientale-Medio Oriente e è stata offerta dalla cerimonia di MAURIZIO Africa, Asia e Oceania). consegna del Premio Ospitalità MADDALONI Per vincere il Premio Ospitalità Italiana, svoltasi lo scorso 12 Italiana, le strutture sono state giugno a Roma, che mi ha visto votate, tramite Internet, dai turipresente al fianco del Presidente sti che vi hanno soggiornato o di Unioncamere, Ferruccio Darmangiato, e quindi testate persodanello, del Ministro del Turinalmente durante gli scorsi smo, Massimo Bray, e del mesi. Un sistema che si è rivelato Presidente dell’Enit, Pierluigi vincente e che ha raccolto fin dal Celli. Madrina d’eccezione l’atsuo esordio le reazioni positive trice Maria Grazia Cucinotta, del pubblico e degli operatori tumentre sul palco, per presentare ristici. i vincitori, c’erano l’attrice BarMa non solo. Questo premio è stato infatti bara Chiappini e il conduttore radiofonico un successo di tutto il sistema ricettivo del Tinto. nostro Paese e, come ha tenuto ad assicuECCELSI AMBASCIATORI DI ITALIA- rare il Ministro Massimo Bray, l’iniziativa NITÀ. Una serata, prima di tutto, di festa, è destinata a diventare un punto di riferiche ha però visto alternarsi i massimi rap- mento stabile per la promozione del Made presentanti della nostra industria ricettiva in Italy e dell’eccellenza delle strutture di e ristorativa: trenta, infatti, le strutture fi- accoglienza italiane e dei ristoranti del Bel naliste a livello nazionale, tra alberghi da Paese all’estero. èItalia

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La ferrea selezione condotta tra le oltre 8.000 strutture in Italia e all’estero coinvolte nell’iniziativa, ha portato infine alla premiazione di quelle che potremmo definire le nostre “punte di diamante”, i migliori ambasciatori dell’ospitalità tricolore, dentro e fuori dalla nostra penisola. Per l’Italia, vincitore assoluto di questa VII edizione del Premio è stato l’Hotel 3 stelle Joli di Palermo, rappresentato per l’occasione dal suo Direttore Pietro Silano; mentre per l’Area Estero il premio è andato a Stefania Panza, proprietaria, insieme al marito, del Soffritto Italian Grill di Newark (Delaware – Stati Uniti).

UN FORTE LEGAME CON LA PROPRIA TERRA. Se per Pietro Silano, alla base di questo successo “c’è innanzitutto l’energia e la passione di un gruppo familiare che ha creduto e continua a credere nelle potenzialità di questa terra e delle proprie risorse umane”, per Stefania Panza la sfida è ancora maggiore, in quanto “questo riconoscimento – spiega – ci impegna ancora di più a fare da portavoce dell’Italia in America. Ma noi siamo partiti con questa avventura imprenditoriale avendo ben in testa l’idea di cucinare come si faceva e si fa ancora dalle nostre parti di origini”. Comune, quindi, al di là della distanza geografica, è il legame con la propria terra e la volontà di “raccontarla” al meglio ai propri clienti. Per entrambi, inoltre, prima di tutto viene la qualità. “Noi abbiamo sempre creduto nella qualità”, tiene a sottolineare Silano. “È un’arma vincente, e va ricercata in ogni dettaglio, in ogni gesto che l’albergatore e il suo personale compiono nei confronti del cliente. Cercheremo di impegnarci ancora di più, giorno per giorno, per migliorare il livello dell’accoglienza e per cercare di sottolineare con forza la bontà dell’ospitalità palermitana ed italiana. Siamo dei veri e propri ambasciatori del turismo. Sentiamo pienamente il peso di questa responsabilità e siamo pronti ad onorare questo premio, frutto del lavoro di tanti anni”. Per la titolare del “Soffritto”, qualità significa soprattutto “scongiurare l’ingresso nei ristoranti italiani di prodotti falsi e con etichette che si rifanno ai grandi marchi di casa nostra. Si tratta di un business elevatissimo in America e un danno enorme di immagine per tutti”. Una “battaglia” che viene combattuta quotidianamente “attraverso una corretta informazione ai nostri clienti. Attraverso i menù che contengono le indicazioni dei prodotti di base. Ma lo facciamo innanzitutto scegliendo personalmente i fornitori e i prodotti. È questo – spiega – il senso della nostra battaglia per la qualità e, vorrei aggiungere, anche il significato di questo premio che condivido con tutta la mia famiglia e con i miei figli, i quali tra poco saranno pronti (dopo aver studiato nelle principali scuole per cuochi) a raccogliere il nostro testimone”. Per informazioni For information info@isnart.it www.isnart.it

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Italian Hospitality, Quality is the Winner The absolute winner for the Italian section was Hotel Joli in Palermo, while among the international nominees the prize went to the American restaurant Soffritto Grill

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alermo and Newark. Two cities quite distant from one another, one located on the warm Mediterranean coast and the other in America’s Northeast, yet near to each other for one night, brought together by a passion for the flavors and traditions of Italian cooking. The occasion was the awards ceremony for the ‘Ospitalità Italiana’ Prize, which took place this past June 12th in Rome. Those present included myself; Ferruccio Dardanello, President of Unioncamere; Massimo Bray, the Minister of Tourism; and Pierluigi Celli, President of Enit (the Italian Government Tourist Board). The face of the event was actress Maria Grazia Cucinotta, while actress Barbara Chiappini and radio personality Tinto took to the stage to present the winners. EXCELLENT AMBASSADORS OF ‘ITALIAN-NESS.’ The night was, first and foremost, a celebration, filled with the most important representatives from our hospitality industry. There were thirty national finalists, including everything from two to five star hotels, agritourims, gourmet restaurants, traditional restaurants, international restaurants, classic restaurants and pizzerias. Also present for the second year in a row were the five Italian restaurants abroad which were pre-selected according to geographic area – North America, Latin America, Western Europe, Eastern Europe-the Middle East, Africa, Asia and Oceania. In order to win the ‘Ospitalità Italiana’ Prize, tourists who stayed in or ate at the various hotels and restaurants, and therefore experienced them first hand over the past months, were asked to vote via internet; a system that proved to be successful and which received positive reactions from the public and from tour operators right from the start. But that’s no all. This prize has been a success for our country’s entire hospitality industry and, as Minister Massimo Bray affirmed, the initiative is certain to become a stable reference point for the promotion of Made in Italy and the high quality of Italian hotels and restaurants, both at home and abroad. The rigorous selection from among over 8,000 national and international structures involved in the initiative, ultimately led to the identification and the awarding of those which we can define our ‘crown jewels,’ the best ambassadors of Italian hospitality within the country and beyond. For Italy, the absolute winner of this 7th edition of the prize was the three star Hotel Joli in Palermo, for the occasion represented by its manager, Pietro Silano. On the other hand, for the international portion of the event, the prize went to Stefania Panza, co-owner

La premiazione di Stefania Panza, titolare del Soffritto Italian Grill di Newark.

(with her husband) of ‘Soffritto Italian Grill’ in Newark, Delaware (United States). A STRONG CON N ECTION TO TH E MOTH ER LAND. For Pietro Silano this achievement is “primarily fruit of the energy and the passion of a closeknit group of people who believed in, and continue to believe in, this country’s potential and in their own abilities,” while Stefania Panza explains that for her the challenge is now even greater as “this acknowledgment further confirms our role as an Italian spokesman for America. But we began this business adventure already committed to the idea of offering the food that is and was traditional in our mother land.” Geographic distance aside, what these two enter-


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La conduttrice Barbara Chiappini tra i due vincitori: Pietro Silano (Hotel Joli di Palermo) e Stefania Panza (Soffritto Italian Grill di Newark).

I VINCITORI DEL PREMIO OSPITALITÀ ITALIANA Vincitore Assoluto Hotel 3 stelle: Hotel Joli (Palermo) Premi di categoria: Agriturismo: Agriturismo Vecchio Gelso (Ortezzano - Fermo) Hotel 2 stelle: Hotel & Residence Roma (Camposampiero - Padova) Hotel 3 stelle: Hotel Joli (Palermo) Hotel 4 stelle: Sangallo Palace Hotel (Perugia) Hotel 5 stelle: Il Boscareto Resort & Spa (Serralunga d’Alba - Cuneo) Ristorante Gourmet: Ristorante La Dogana (Portogruaro - Venezia) Ristorante Tipico regionale: Fiorentino (Sansepolcro - Arezzo) Ristorante Internazionale: Hotel delle Colline (Muro Lucano - Potenza) Ristorante Classico italiano: Il Ghiottone Raffinato (Palermo) Pizzeria: L’Osteria (Sirolo - Ancona)

I VINCITORI DEL PREMIO OSPITALITÀ ITALIANA Vincitore Assoluto America del Nord: Soffritto Italian Grill (Newark - Stati Uniti) I vincitori per area geografica: America Latina: Riviera (Guayaquil - Ecuador) Europa Occidentale: Il Piccolo (Pontevedra - Spagna) Europa Orientale, Medio Oriente e Africa: Certo (Dubai - Emirati Arabi) Asia e Oceania: Italian Pantry (North Hobart - Australia)

La premiazione di Pietro Silano, Direttore dell’Hotel Joli di Palermo).

prises have in common is the connection to their home land and the desire to best represent it to their clients. Furthermore, for both, the most important thing is quality. “We have always believed in quality,” stressed Silano. “It’s what makes for a winning team, and it must be present in every detail and in every gesture which the hotel manager and his staff make with regards to the client. We will work harder than ever, day by day, in order to continue improving our level of accommodation and further promote the wealth of Palermo’s, and Italy’s, hospitality. We are true ambassadors of tourism. We are fully aware of the importance of this responsibility and are ready to live up to

Il Presidente Dardanello con il Ministro Massimo Bray.

the prize that has been awarded to us, fruit of many years of hard work.” For the owner of ‘Soffritto,’ quality means above all “warding off the presence in Italian restaurants of false products and those with misleading tags. This is a major business in America and an enormous blow to Italy’s image.” It is a ‘battle’ which must be waged everyday “by providing our clients with correct information and by including

on our menus, descriptions of the basic products used. Plus we can fight it even more so by personally choosing our suppliers and our products. This,” she explained, “is the purpose of our quest for quality and, I might add, is also the meaning of this prize, which I share with my entire family and with my children, who will soon be ready (after having studied in the best cooking schools) to take over the family business.” èItalia

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ITALIANITÀ

St. Francis of Paola, Saint ‘Zirrusu’ A saint who is still very much present today, even as we approach the 600th anniversary of his birth

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San Francesco di Paola, il Santo “Zirrusu” È UN SANTO ANCORA MOLTO ATTUALE, MENTRE CI AVVICINIAMO A CELEBRARE, TRA TRE ANNI, IL 600° ANNIVERSARIO DELLA SUA NASCITA

zata dallo scontro politico tra il Re d’Aragona e i francesi. La difesa dei poveri, del mondo contadino e la lotta contro le ingiustizie sociali divennero così priorità dell’Apostolato di San Francesco di Paola. Egli è inoltre conosciuto per le sue doti di di Fabio Pizzino taumaturgo. Una fama che raggiunse anche la Francia, arrivando al re Luigi XI il quale, Italia ha un grande debito nei con- ammalatosi gravemente, chiese a Papa Sisto fronti della Calabria, per come que- IV di ordinare al frate di Paola di recarsi a sta terra ha contribuito alla costru- Corte per ottenere la guarigione. zione della nostra identità. Basti solo San Francesco lasciò così definitivamente pensare che, secondo alcuni studiosi, lo stes- Paola, per spirito di obbedienza al Papa, e si so nome “Italia” designava anticamente pro- stabilì a Tours. Re Luigi XI non otterrà la guaprio la Calabria. rigione corporale, ma i suoi successori, Carlo Questa terra ha dato i natali ad un Santo che VIII prima e Luigi XII dopo, gli imporranno nel corso dei secoli ha assunto, come altri del di stabilirsi definitivamente in Francia, dove nostro Paese, dimensioni europee e mondia- rimarrà fino al 1507, anno della sua morte. li: San Francesco di Paola. È in questa fase che la vita e le opere di San San Francesco nacque a Paola il 27 marzo Francesco di Paola assumono una dimensione 1416 e si formò nel quadro della spiritualità europea, e l’Ordine dei Minimi si diffonde in francescana. Nel 1435 iniziò un periodo di tutto il Continente. La fama di santità di vita eremitica, presto seguito da molti, che lo Francesco è così consolidata che Papa Leone X riconobbero come loro guida spirituale, al provvederà alla sua canonizzazione nel 1519, punto che si deve a lui la fondazione di a soli 12 anni dalla morte. monasteri a Paterno Calabro, Spezzano della Non a caso la dinastia dei Borbone volle San Sila, Corigliano Calabro e Milazzo. L’Ordine Francesco di Paola quale Patrono del Regno venne ufficialmente riconosciuto da Papa delle Due Sicilie, e proprio a Napoli Re Sisto IV nel 1474 come Congregazione eremiti- Ferdinando IV fece costruire nel 1816 la ca paolana di San Francesco d’Assisi, tutt’oggi Chiesa a lui dedicata in Piazza del Plebiscito, nota come Ordine dei Minimi. di fronte al Palazzo Reale. Nella cultura popolare calabrese, San San Francesco di Paola è anche ricordato Francesco di Paola è conosciuto come “zirru- come Patrono della Gente del Mare – “nomisu”, un santo impulsivo, sanguigno, soprat- na” legata al suo miracolo più famoso, l’attutto quando si trattava di difendere la pove- traversamento dello Stretto di Messina sul suo mantello adagiato sul mare. È pertanto ra gente. La Calabria del XV secolo attraversava un Santo che simboleggia la forte unità tra la infatti una fase politica turbolenta, caratteriz- Sicilia ed il Continente.

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taly is deeply indebted to Calabria for its profound contribution to our national identity. In fact, according to some scholars, the name ‘Italy’ may actually at one time have been the name for the area which is now known as Calabria. Almost six hundred years ago this area gave birth to a saint who, over the course of centuries, has assumed not only European, but global dimensions: St. Francis of Paola. St. Francis was born in Paola on March 27, 1416 and was educated according to Franciscan spirituality. In 1435 he began his time as a hermit, and was soon followed by many others who recognized him as their spiritual guide, so much so that the establishment of monasteries in Paterno Calabro, Spezzano della Sila, Corigliano Clabro, and Milazzo are owed to him. The order was officially recognized by Pope Sixtus IV in 1474 as the congregation of the Paolan Hermits of St. Francis of Assisi, today known as the Order of Minims. In Calabria’s popular culture, St. Francis of Paola is known as ‘zirrusu,’ an impulsive and passionate saint, especially when it came to defending the poor. The Calabria of the 15th century was undergoing a turbulent political phase, characterized by the political conflict between the King of Aragon and the French. The defense of the poor and of the peasant society, and the struggle against social injustice became the priorities of the St. Francis of Paola apostolate. St. Francis is further known for his gifts as a miracle worker, a reputation which traveled as far as France, reaching King Louis XI who, severely ill, asked Pope Sixtus IV to order that Brother Francis travel to Corte so that the king might be cured. So it was that St. Francis, in the spirit of obedience to the pope, left Paola forever and settled in Tours. King Louis XI did not physically recover, but his successors, first Charles VIII and then Louis XII, demanded that he settle permanently in France, where he remained until 1507, the year of his death. It was during this phase that the life and work of St. Francis of Paola took on European dimensions, and the Order of Minims spread across the continent. Francis’ holiness was so wellknown that Pope Leo X canonized him in 1519, only twelve years after his death. It is no coincidence that the Bourbon Dynasty chose St. Francis of Paola as Patron Saint of the Kingdom of the Two Sicilies and that in 1816 King Ferdinand IV built a church dedicated to him in Naples’ Piazza del Plebiscito, in front of the Royal Palace. St. Francis of Paola is also known as the Patron Saint of Sailors – a ‘designation’ earned due to his most famous miracle: the crossing of the Strait of Messina on his cloak. He is a saint which symbolizes the strong connection between Sicily and the continent.


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ARTE DELLA TAVOLA CHI È NIKO SINISGALLI

A soli 35 anni è già considerato tra i più promettenti e qualificati chef della nuova generazione. Figlio “d’arte”, la sua è una passione nata fin da piccolo, affascinato dalla cucina di sua nonna (è da lei che ha imparato la maggior parte delle basi e dei piatti di cucina tradizionale, paste fatte in casa, insaccati, salse, ragù, conserve, peperoncino al basilico, ecc.). Cose che in tutti i suoi piatti sono presenti anche se in maniera creativa e con metodi di cottura evoluti. Era quasi ogni giorno al mercato generale di carni, pesce, verdure, con suo padre che gli insegnava ad acquistare, la qualità dei prodotti e tantissimi altri piccoli segreti di base. Poi il grande incontro con Don Alfonso. È lì che la sua creatività diventa arte culinaria, espressione, linguaggio. Per Niko l’arte del cucinare è qualcosa di più che servire ottimi piatti. È l’arte di ricevere, è la cura del dettaglio, è l’attenzione al più piccolo particolare. Per questo, insieme ai suoi collaboratori, crea attorno al Suo ospite una cornice degna delle più nobili tradizioni o delle più attuali tendenze: cura la professionalità del personale, la ricercatezza dei servizi da tavola fino ai fiori, alla musica. Una cucina creativa, sana e naturale, all’insegna del gusto e della raffinatezza. La sua professionalità si è arricchita in vari ristoranti di altissimo livello in tutto il mondo e con i numerosi corsi di specializzazione di cucina e pasticceria dell’Istituto di Arti Culinarie Boscolo Etoile. Niko Sinisgalli vi aspetta all’interno dell’Hotel Exedra, uno splendido hotel 5 stelle, nel cuore della città magica per eccellenza: Roma. Un ambiente raffinato, dedicato al fotografo-paparazzo Tazio Secchiaroli che ha reso indimenticabile il periodo della Dolce Vita, immortalando i divi di tutto il mondo.

FETTUCCINE DI SEMOLA CON RAGÙ DI GALLINELLA DI MARE E OLIVE TAGGIASCHE Ingredienti: 320 gr. fettuccine di Gragnano, 100 gr. olio ligure, 2 spicchi aglio in camicia, 200 gr. filetto di gallinella pulito, 150 gr. pomodorini datterini, q.b. origano secco di Sicilia, 100 gr. vino bianco secco, 40 gr. olive taggiasche denocciolate, 20 gr. salsa di soia, q.b. peperoncino, q.b. brodo pesce. Scaldare l’olio con l’aglio in camicia ed un mestolo di acqua e farlo andare per 5 minuti. Tagliare il filetto di gallinella a cubettoni e tuffarlo nell’olio, bagnarlo con il vino e aggiungere i pomodorini tagliati in due per lungo e le olive taggiasche. Far cuocere per 5 minuti. Sistemare con salsa di soia, origano secco e peperoncino, e tenere da parte. Cuocere le fettuccine in acqua salata, scolarle molto al dente e saltarle con la salsa, infine servire. Consigli utili: La gallinella non deve cuocere molto. Aiutarsi con un fondo di pesce – in questo caso sarebbe bene mescolare insieme del brodo di gallinella con del brodo di cozze.

DURUM WHEAT FETTUCCINE WITH SEA GURNARD AND TAGGIASCHE OLIVE RAGÙ Ingredients: 320 grams Gragnano fettucine; 100 grams Ligurian oil; 2 unpeeled cloves of garlic; 200 grams sea gurnard fillet, de-boned and cut into small cubes; 150 grams cherry tomatoes, halved length-wise; dried Sicilian oregano, to taste; 100 grams dry white wine; 40 grams pitted taggiasche olives; 20 grams soy sauce; chili pepper, to taste; fish broth, to taste. Heat oil and garlic with a ladle-full of water, and allow to cook for five minutes. Toss the gurnard fillet in the oil. Add wine, then tomatoes and olives. Cook for five minutes. Season with soy sauce, dried oregano, and chili pepper and set aside. Cook the fettucine in salted water, drain while still very al dente, and toss with the sauce. Serve. Helpful advice: The gurnard should not be cooked for long. Help yourself with a fish base – in this case it is good to mix mussel broth together with the gurnard broth.

WHO IS NIKO SINISGALLI

Just 35 years old, he is already considered among the most promising and talented of the new generation of chefs. Having been born into the craft, his passion was apparent as a child fascinated by his grandmother’s kitchen (from her he learned most of the basics and traditional dishes, home-made pastas, sausages, sauces, ragùs, preserves, chillies cooked with basil, etc.) These are all present in his dishes, albeit creatively and using advanced cooking methods. He would go almost daily to the market with his father who taught him how to buy meat, fish and vegetables, and how to tell the quality of the produce and so many other fundamental secrets. Then he met Don Alfonso. It was there that his creativity became culinary art, expression, and language. For Niko, the art of cooking is something more than simply serving excellent dishes. It is the art of hosting, of attention to detail; it is attention to the tiniest aspect. That is why, together with his crew, he creates a setting for the Guest that is worthy of the noblest traditions and the latest trends: he sees to the professionalism of his staff, the elegance of the table settings right down to the flowers and music. Creative, wholesome and natural cuisine marked by flavour and refinement. Knowledge and his professionality in different restaurant category are in all high level with a numbers of different special course in culinaries and pastries from the Institute of art culinary Boscolo Etoile. Niko Sinisgalli awaits you at Boscolo Exedra hotel, a splendid 5 star hotel at the heart of the magical city of excellence: Rome. A refined restaurant, dedicated to the photographer-paparazzo Tazio Secchiaroli who gave us unforgettable moments of the Dolce Vita period.

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MERCATO Globale

Italy-Algeria, New Partnerships in Sight From Algeria, Deputy Minister of Economic Development Calenda confirmed Italy’s desire to encourage new and stable collaborations between businesses from the two countries, especially in sight of the mission planned for this fall

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Italia-Algeria, nuove partnership in vista DA ALGERI, IL VICE MINISTRO CALENDA HA CONFERMATO LA VOLONTÀ DI FAVORIRE NUOVE E CONCRETE COLLABORAZIONI TRA LE IMPRESE DEI DUE PAESI, ANCHE IN VISTA DELLA MISSIONE PREVISTA IN AUTUNNO di Pietro Celi, D.G. Ministero Sviluppo Economico

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Italia è oggi tra i primi partner europei per l’Algeria, sia sul fronte del commercio che degli investimenti. Da qui, il valore della missione istituzionale ad Algeri che ha visto protagonista, alla fine di giugno, il Vice Ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio estero e all’Internazionalizzazione, Carlo Calenda, accompagnato dal Presidente dell’Agenzia ICE, Riccardo Monti, e dai rappresentanti delle principali Associazioni di categoria, tra cui Confindustria, ANCE, Federprogetti, UCIMU, Federunacoma e Federpesca. Due gli obiettivi della missione: rilanciare i positivi rapporti economici tra i nostri due Paesi, favorendo nel concreto l’avvio di partnership industriali tra imprese italiane e algerine, e precisare obiettivi e modalità della missione prevista per il prossimo autunno. Di particolare importanza è stato il colloquio con il Ministro dell’Industria, delle PMI e degli Investimenti, Chérif Rahmani, durante il quale è stata riaffermata la volontà italiana di supportare nuove forme di collaborazione industriale e la creazione di società miste, a complemento degli intensi flussi commerciali, che hanno fatto registrare, nei primi tre mesi del 2013, un incremento del nostro export pari al 13%, per un valore di 892 milioni di Euro. In vista della missione che dovrebbe aver luogo dal 19 al 21 novembre prossimo – inglobando così anche la giornata inaugurale del SITP-Salon International des Travaux Publics, in modo da coinvolgere un maggior numero di imprese – è stata definita una road-map metodologica, che identifica in particolare gli ambiti di reciproco interesse. In aggiunta a settori come energie, costruzioni e difesa, nei quali la presenza italiana è già consolidata, si stanno infatti sviluppando crescenti opportunità anche in altri settori come l’agro- 

taly is currently one of Algeria’s main European partners, in terms of both commerce and investments. Hence the importance of the recent institutional mission which took place at the end of June, with the participation of Carlo Calenda, Deputy Minister of Economic Development in charge of Foreign Trade and Internationalization, accompanied by Riccardo Monti, President of the ICE-Italian Trade Promotion Agency, and by representatives from Italy’s most prominent trade associations, including Confindustria, ANCE, Federprogetti, UCIMU, Federunacoma, and PIETRO CELI Federpesca. The two objectives of the mission were to re-ignite a positive economic relationship between our two countries, encouraging stable industrial partnerships between Italian and Algerian businesses, and to specify the objectives and the methods planned for this fall’s mission. Of particular importance was the meeting with Chérif Rahmani, Minister of Industry, SMEs, and Investments, in which Italy reaffirmed its desire to support new types of industrial collaboration and the creation of public-private partnerships, following intense commercial fluctuations, which, in the first three months of 2013, registered an increase of 13% in our exports, for a total value of t 892 million. In view of the mission set to take place from November 19-21 of this year – also incorporating the first day of the SITP-Salon International des Travaux Publics so as to involve an even greater number of businesses – the two ministries established a methodological road map identifying, in particular, areas of reciprocal interest. In addition to sectors like energy, construction, and defense, in which Italian presence is already well-established, increasing opportunities are developing in other sectors as well, such as agro-industry, company equipment and accessories, pharmaceuticals, fishing, automotive, petrochemical, and textiles. Furthermore, technical specifications for the Algerian development projects are to be put together and the preparatory initiatives aimed at promoting the mission have been evaluated. The task of creating the road map and coordinating subsequent activities has been entrusted to two key members of the task force – specifically, I myself have been put in charge of the Italian side. The mission scheduled for November will be a crucial step in the improvement of the quality of our economic presence in the country. In fact, the possibility for Italian companies to project themselves into this market will be ever more connected to their ability to respond to the growing needs of the Algerian market through the involvement 

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MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

industria, i beni strumentali, la farmaceutica, la pesca, l’automotive, la petrolchimica, il tessile. Inoltre, è stata prevista l’elaborazione di schede tecniche sui progetti di sviluppo algerini, e sono state valutate azioni preparatorie tese a promuovere la missione. Il compito di dare attuazione alla road-map e di curare il coordinamento dei seguiti è stato affidato a due focal point della TaskForce – in particolare, il sottoscritto è stato incaricato della parte italiana. La missione di novembre si annuncia come un passaggio cruciale per un auspicabile salto di qualità della nostra presenza economica nel Paese. In prospettiva, infatti, la possibilità di proiezione delle imprese italiane sarà sempre più connessa alla capacità di rispondere alle crescenti esigenze del mercato algerino attraverso il coinvolgimento nella produzione locale. Anche per questo, la selezione delle imprese che comporranno la missione dovrà tenere presente la doppia esigenza di rispondere alla richiesta di partenariati, che proviene da aziende sia pubbliche sia private algerine, e di promuovere al contempo un’ulteriore espansione delle nostre esportazioni. Un ulteriore, importante, fattore di incentivo potrà venire dalle misure per migliorare il clima degli affari, che lo stesso Ministro Rahmani dovrebbe annunciare a breve. Per quanto riguarda la legge che prevede la maggioranza algerina degli assetti proprietari di una società mista – che tuttora rappresenta un freno, soprattutto per le PMI – Rahmani ha aggiornato il Vice Ministro Calenda sullo stato del dibattito a livello nazionale, lasciando trasparire la convinzione che misure di attenuazione potranno essere adottate in futuro. Per il momento, ci si dovrà tuttavia attenere all’attuale codice degli investimenti, che già comunque consente di aggirare alcuni aspetti restrittivi della normativa (ad esempio, affidare il management della società al socio di minoranza straniero, dividere la quota maggioritaria algerina fra due o più soci, etc.). Gli incontri organizzati fra le principali SGP algerine (holding che raggruppano le aziende pubbliche) e le nostre Associazioni di categoria, hanno fornito primi risultati incoraggianti. In alcuni casi, sono stati identificati importanti settori di collaborazione, che dovranno essere oggetto di approfondimento in successivi contatti, come ad esempio per la componentistica agricola (Federunacoma) e l’industria meccanica (UCIMU). In altri, sono stati avanzati progetti specifici, come quelli di interesse di Federpesca nella cantieristica di settore. Per ANCE si è trattato soprattutto di consolidare un rapporto già avviato da tempo, ampliandone l’orizzonte alla creazione di zone di sviluppo industriale. Il successivo colloquio, presso il Ministero del Commercio algerino, tra il Vice Ministro Calenda e il Segretario Generale Aissa Zelmati, ha offerto l’occasione per ricevere conferma del carattere prioritario che le Autorità algerine attribuiscono all’adesione all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Da parte sua, il Vice Ministro Calenda ha assicurato il sostegno di massima dell’Italia alle aspirazioni algerine. Sul piano più operativo, il Vice Ministro ha rivolto un invito al Ministro del Commercio Moustapha Benbada a recarsi in Italia, e ha proposto di coinvolgere anche il Ministero del Commercio nella Task-Force per lo sviluppo dei partenariati fra Italia e Algeria, in modo da poter apportare risposte a quelle criticità lamentate dalle aziende italiane che sono di pertinenza del suddetto Dicastero.

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of local production. Also for this reason, the selection process for the businesses which will be a part of the mission will have to take into consideration the dual needs of 1-responding to partnership requests from both public and private Algerian companies and 2-promoting the further expansion of our exports. Another important incentive could come from measures intended to improve the business climate, to be announced by Minister Rahmani shortly. Regarding the law which ensures an Algerian majority in the ownership structure of public-private partnerships – a law which is currently an obstacle in growth, especially for SMEs – Rahmani updated Deputy Minister Calenda on the status of the national debate, making it clear that in the future a degree of leniency may be possible. For the time being, the current investment regulations must be complied with; regulations which nonetheless leave it possible to circumvent certain legal restrictions (for example, entrusting management of the partnership to a member which is a foreign minority, dividing the Algerian majority share between two or more members, etc.). The meetings organized between the primary Algerian SGPs (holdings which group together public companies) and our trade associations showed encouraging results. In some cases important sectors for potential collaborations were identified (which will have to be further analyzed in subsequent meetings), such as in agricultural parts (Federunacoma) and the mechanics industry (UCIMU). In others, specific projects were moved forward, such as that involving Federpesca and the related ship building sector. ANCE, on the other hand, was able to solidify an already existent relationship, broadening its horizon in terms of the creation of industrial development zones. The meeting between Deputy Minister Calenda and Secretary General Aissa Zelmati, which took place at the Algerian Ministry of Trade, confirmed the importance which the Algerian authorities give to becoming a part of the World Trade Organization (WTO), an aspiration to which Deputy Minister Calenda pledged Italy’s full support. At the more practical level, the Deputy Minister extended an invitation to Moustapha Benbada, the Minister of Trade, to visit Italy, and proposed the Ministry of Trade’s involvement in the task force for the development of partnerships between Italy and Algeria, so as to provide solutions to the issues of Italian businesses which are relevant to the aforementioned ministry.


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UNIONCAMERE

Dai bonus alle start-up, qualcosa si muove LAVORO PER I GIOVANI: IL GOVERNO ITALIANO ED IL VERTICE EUROPEO HANNO CONFERMATO LA LORO ATTENZIONE. ORA BISOGNA PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere

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inalmente un cambio di rotta. Anche grazie al governo italiano, il vertice europeo dei capi di stato e di governo ha preso atto della drammatica situazione in cui versa l’occupazione giovanile, dando un segnale di concreta attenzione a questo tema che riassume in sé la sfida dell’Europa: tornare a crescere. Siamo all’inizio, le risorse dovranno aumentare. Ma ciò accadrà se sapremo dimostrare, come Italia, di sapere utilizzare presto e bene quelle già a disposizione. Per questo è molto importante la struttura di missione del Ministero del Lavoro, da poco varata, cui daremo tutto il supporto possibile. Anche in vista della riorganizzazione tanto attesa dei servizi per l’impiego, che devono raggiungere i migliori standard europei. Un risultato possibile a patto di avere pazienza, perché ci vorrà il tempo necessario. A livello nazionale, l’azione del Governo sta andando nella direzione giusta. Bonus alle assunzioni; unica forma giuridica per le srl semplificate e a capitale ridotto, che ne estende i vantaggi alle start-up innovative; rifinanziamento delle leggi sulla nuova imprenditorialità attraverso i fondi strutturali, con particolare riguardo al Sud e ai settori del sociale. Misure da cui ci attendiamo molto, anche perché in alcune il sistema camerale è chiamato a dare il suo contributo. Ancor più si potrà fare semplificando l’apprendistato, per superare la complessità attuale e avvicinarci di più alle esperienze di Germania e Austria, dove l’aspetto formativo è gestito con successo anche tramite le camere di commercio. Per rilanciare l’occupazione, però, bisogna rilanciare le imprese. Per questo abbiamo proposto al Governo di istituire un sistema di assistenza alla nascita di nuove imprese. Una sorta di “enterprise guarantee” fatta di servizi omogenei sul territorio per favorire l’innovazione, l’accesso al microcredito, l’utilizzo di fonti alternative di finanziamento. Per troppo tempo i giovani sono stati tenuti fuori dalla porta dell’economia e della società. Fermando l’ascensore sociale, è stato

tutto il Paese a fermarsi. I giovani sono un veicolo straordinario di sviluppo e già oggi rappresentano una componente vitale della nostra economia, con un contributo al pil che supera i 240 miliardi, quanto l’intero comparto manifatturiero. Risultato cui concorrono 3,8 milioni di giovani occupati e 675mila imprese guidate da under 35. Una leva di imprenditori che, nonostante la crisi, lo scorso anno è cresciuta di 70mila unità. Molte di queste imprese nascono dentro un modello di sviluppo sostenibile che consuma meno, valorizza il territorio e utilizza tecnologie v e rd i . È i l n u o v o m o d e l l o d i s v i l u p p o dell’Italia, fatto di imprenditorialità diffusa, distretti, filiere, reti, e che punta alla qualità più che alla quantità. Un modello originale che va difeso, perché è la garanzia del nostro futuro. Per troppo tempo abbiamo bloccato la corsia di sorpasso tra le generazioni. È tempo di liberarla e lasciar passare chi ha un motore più potente. Tratto da Panorama (Anno LI, N.29 – 10 Luglio 2013)

From Deductions to Start-Ups, Things Are Happening Employment for the younger generation: the Italian government and the European council have pledged to do something. Now it’s time to turn words into action

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inally a new direction. Thanks in part to the Italian government, the council of the European heads of state has acknowledged the dire situation regarding the younger generation’s prospects of employment, and has shown that direct attention will be focused on this issue which single-handedly sums up the challenge facing Europe today: how to get back on the path of economic growth. This is just a beginning, further resources will be needed. But that won’t be a problem if we, as a country, can show that we are capable of promptly and efficiently using those already at our disposal. For this reason the Ministry of Employment’s mission is very important and will be receiving as much support from us as possible; also given the long-overdue reorganization of the employment services, which must meet the highest European standards. This goal is attainable if we have patience, as it will take some time. At the national level, the government is moving in the right direction. Tax deductions for newly hired employees; a single legal status for simplified limited liability companies with reduced capitol; an extension of the benefits for innovative start-ups; refinancing of the laws regarding new enterprises via struc-

tural funds, with particular attention focused on the South and on the social sectors. A lot is expected of these measures, partly because the chambers of commerce system’s contribution is integral to several of them. More can also be accomplished by simplifying apprenticeship, rendering it less complicated and more similar to the systems in place in Germany and Austria, where career training is successfully handled by the chambers of commerce. However, in order to spark employment, we must also spark business. For this reason we have proposed that the government institute a system which provides assistance in the opening of new businesses; a sort of ‘enterprise guarantee’ made up of uniform services within the country which encourage innovation, access to microcredit, and the use of alternative sources of financing. For too long the younger generation has been left out in the cold when it comes to economy and society. In hindering its upward mobility, the entire country has ground to a halt. Our young men and women are an extraordinary vehicle for development and already represent a vital component of our economy, with a contribution to the GNP of over t 240 billion, as much as the entire manufacturing sector. This is partly thanks to the 3.8 million employed young men and women and the 675,000 businesses run by individuals under 35 years of age; a generation of entrepreneurs which, despite the economic crisis, increased by 70,000 last year. Many of these enterprises adhere to a sustainable development model which consumes less, adds value to the country, and uses green technology. This is Italy’s new developmental model, made up of widespread business ownership, districts, industries, and networks and which focuses more on quality than on quantity. It is a unique model which we must defend, because it is the key to our future. The passing lane between generations has been blocked for too long. It’s time to open it up and let those with a more powerful engine overtake the rest. From Panorama (Year 51, N.29 – July 10, 2013)

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UNIONCAMERE

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solo puntando sui giovani, sulla loro reattività e sul loro coraggio di fare impresa, che l’Italia può uscire dalla crisi. È quanto emerge dal Rapporto “Giovani, Imprese e Lavoro”, realizzato da Unioncamere e presentato in occasione della 137ª Assemblea dei Presidenti delle Camere di Commercio Italiane, svoltasi lo scorso 13 giugno a Roma, in concomitanza con l’11ª Giornata dell’Economia.

Fiducia nei giovani, per d FOCUS SULLA “RISORSA GIOVANI” ALLA 137ª ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE. IL PRESIDENTE DARDANELLO: “IL RISCHIO PIÙ GRAVE CHE CORRIAMO, È NON CREDERE PIÙ IN NOI STESSI”

FOCUS SUI GIOVANI. I numeri parlano chiaro: il valore aggiunto prodotto dagli oltre 3,8 milioni di giovani occupati in Italia ammonta a oltre 242 miliardi di euro, pari al 17,2% del totale. Un dato rilevante, che equivale all’apporto dell’intero comparto manifatturiero nazionale. Una parte significativa del valore aggiunto dei giovani proviene dalle 675mila imprese di under 35, aumentate lo scorso anno di oltre il 10%, pari a 70mila unità in più. E ci sono altre 100mila imprese che potrebbero nascere per iniziativa giovanile. “Dobbiamo far diventare i giovani i veri protagonisti di un nuovo modello di sviluppo, compatibile e sostenibile”, ha evidenziato il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Raggiungere i livelli di occupazione medi europei è un obiettivo che possiamo e dobbiamo porci. Molte le strade da percorrere: semplificare la riforma dell’apprendistato; ridare slancio ai servizi per l’impiego attraverso una regia unitaria a livello nazionale che veda coinvolti sui territori diversi attori, tra cui le Camere di Commercio. Come sistema camerale, sfruttando il sistema Excelsior e il Registro delle Imprese, possiamo raggiungere in maniera mirata le aziende segnalando quelle p ro f e s s i o n a l i t à c h e s t a n n o c e rc a n d o . Sull’imprenditorialità, proponiamo l’istituzione di un sistema ordinario di assistenza alla nascita di nuove imprese, fatto di servizi omogenei su tutto il territorio, che incoraggino l’innovazione, prevedano un accesso facilitato al microcredito e favoriscano l’utilizzo di fonti alternative di finanziamento”. RIVALUTARE IL PESO DELLE CAMERE DI COMMERCIO. In questo percorso, risulta fondamentale il ruolo che possono ricoprire le Camere di Commercio italiane. Come ha infatti ricordato ancora il Presidente Dardanello, “in questi anni di crisi, le Camere di Commercio non hanno mai smesso di sostenere lo sviluppo. Molti dei progressi fatti, per modernizzare il Paese, sono frutto di nostre iniziative. Il sostegno al credito, il dialogo tra formazione e lavoro; la creazione di impresa; l’accompagnamento sui mercati internazionali; l’innovazione; la giustizia alternativa; la battaglia per la legalità e quella per la semplificazione amministrativa: sono la nostra agenda quotidiana”. SI VINCE FACENDO SISTEMA. Fondamentale, dunque, risulta il “gioco di squadra tra istituzioni e territori”. Anche in vista dell’importante appuntamento internazionale che il nostro Paese si prepara ad affrontare: l’Expo 2015. “Si vince facendo sistema”, ha ricordato il

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Presidente di Unioncamere. “Anche l’Italia può riuscirci. Stiamo facendo funzionare la cabina di regia. Insieme a Ministero degli Esteri, ICE, SACE e Simest, e lavorando con la Conferenza delle Regioni, in stretto rapporto con il Vice Presidente, Gian Mario Spacca. Se lo vogliamo, gli steccati si possono superare, nell’interesse del Paese. La scommessa che abbiamo davanti è quella di portare, sulla platea glo-

bale, oltre 70mila imprese che abbiamo individuato come ‘potenziali esportatrici’. Imprese che hanno le carte in regola per riuscire in questa sfida, ma che vanno assistite e accompagnate”. In questa direzione si inserisce il progetto World Pass, che “mette a disposizione delle imprese le competenze del sistema camerale italiano, delle Camere di Commercio Italiane all’Estero e di quelle estere in Italia”.


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r dare un futuro all’Italia

artigianato si promuovono tenendoli insieme. Facendo lavorare insieme imprese, istituzioni, università, scuola e valorizzando le idee dei giovani”.

AGROALIMENTARE, TURISMO, CULTURA. Allo stesso modo, il Presidente Dardanello ha ricordato che la rete camerale sta lavorando a “un grande piano per promuovere l’internazionalizzazione delle filiere dell’agroalimentare e del turismo. Che vogliamo realizzare attraverso la rete dei ristoranti italiani certificati nel mondo, puntando in modo particolare sulle eccellenze delle piccole e medie imprese”. Ma, se si vuole “scommettere” su agroalimentare e turismo, e puntare a riguadagnare milioni di turisti, serve una strategia a livello paese che porti in evidenza quello che il Presidente Dardanello ha definito “il cuore dell’identità italiana, la nostra specificità più unica, ciò che il mondo più apprezza e ama”: la nostra cultura. “Cultura, arte, paesaggio,

PIÙ FIDUCIA NEI GIOVANI E NELLA RIPRESA DEL PAESE. “Il rischio più grave che corriamo, è non credere più in noi stessi”, ha a ff e r m a t o i n c o n c l u s i o n e i l P re s i d e n t e Dardanello. Ma, se vogliamo offrire una prospettiva di futuro ai nostri figli, è necessario recuperare “il senso della concretezza” e “rimboccarsi le maniche. Dando spazio a chi ha idee nuove ed energie per metterle in pratica” e ritrovando “il coraggio di guardare al futuro con fiducia. La fiducia in noi stessi. Necessaria per fare le scelte difficili che dobbiamo fare. E la fiducia nei nostri figli. Per troppo tempo, in questo Paese, abbiamo bloccato la corsia di sorpasso tra le generazioni. È tempo di liberarla e lasciar passare chi ha un motore più potente del nostro”.

Italy’s Future Depends on the Younger Generation

gions and its Vice-President, Gian Mario Spacca. If we want to, we can jump the hurdles, for the best interests of our country. Our challenge is to bring over 70,000 businesses which we have identified as “potential exporters” to the global table; businesses which are poised for success but which need assistance and support.” It is in this context that the World Pass project is relevant, a project which “makes the assets of the Italian chambers of commerce system, of the Italian Chambers of Commerce Abroad, and of the Foreign Chambers of Commerce in Italy available to businesses.” FOOD AND WINE, TOURISM, CULTURE. At the same time, President Dardanello mentioned that the chambers of commerce network is working on a “major project for the promotion of the internationalization of the food/wine and tourism industries, to be carried out through the network of certified Italian restaurants in the world and specifically targeting the products of small and medium enterprises.” But if we want to ‘place our bets’ on food, wine, and tourism and aim to draw millions of tourists, we need a national strategy which highlights that which President Dardanello defined “the heart of Italian identity, our most unique characteristic, that which the world most values and loves”: our culture. “Culture, art, landscape, craftsmanship can best be promoted by keeping them together; having businesses, institutions, universities, and schools work together and championing the ideas of the younger generation.” GREATER TRUST IN THE YOUNGER GENERATION AND IN THE COUNTRY’S FUTURE. “Our most serious risk is that of no longer believing in ourselves,” concluded President Dardanello. But if we hope to give our children optimistic prospects for the future, it is necessary to recover “our sense of pragmatism” and “roll up our sleeves, giving space to those with new ideas and the energy to put them into practice” and regaining “the courage to trust in the future and in ourselves. This trust is necessary in order to make the choices that must be made. And we must trust our children. In this country the passing lane between generations has been blocked for too long. It’s time to open it up and let those with a more powerful engine overtake the rest.”

At the 137th Assembly of the Italian Chambers of Commerce Presidents, the focus was on the resources of the younger generation. President Dardanello: “Our most serious risk is that of no longer believing in ourselves”

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nly by believing in the younger generation, on their passion and on their courage as entrepreneurs, can Italy hope to recover from the economic crisis. Such are the findings of the ‘Next Generation, Enterprise, and Employment’ report put together by Unioncamere and presented on occasion of the 137th Assembly of the Italian Chambers of Commerce Presidents, which took place this past June 13th in Rome in conjunction with the 11th Economy Day. FOCUS ON THE YOUNGER GENERATION. The numbers speak clearly: the added value produced by the more than 3.8 million employed young men and women in Italy is over t 242 billion, equal to 17.2% of the nation’s total; a significant figure, equal to that of the country’s entire manufacturing sector. A large part of the added value produced by the younger generation comes from the 675,000 businesses run by ‘under35s,’ which increased by over 10% last year, equal to an additional 70,000 enterprises. Plus another 100,000 enterprises are on the verge of being launched thanks to the initiative of this same age group. “We must help young men and women to become

the protagonists of a new, compatible and sustainable, developmental model,” stated Ferruccio Dardanello, President of Unioncamere. “A goal which we can and must undertake is that of catching up to the average European employment rate. There is much to do: simplify apprenticeship; give new life to employment services through a united leadership at the national level, involving various local organizations, among which the Chambers of Commerce. We, as the Chambers of Commerce System, using the Excelsior information system and the Business Registry, can specifically target businesses that are seeking specific skills and professions. When it comes to entrepreneurship, we propose the institution of a standard system of assistance for new enterprises, made up of uniform services across the country, which encourage innovation, facilitate access to microcredit, and favor the use of alternative sources of financing.” R E EVALUATE TH E I M P O RTAN C E O F TH E CHAMBERS OF COMMERCE. The role of the Italian Chambers of Commerce is fundamental to this undertaking. As President Dardanello reminded the assembly, “Throughout these years of economic crisis, the Chambers of Commerce have continued to support development. Much of the progress made to modernize our country is the result of our initiatives. Credit support, communication between training and employment; creation of enterprise; assistance in entering international markets; innovation; alternative justice; the battles for legality and for bureaucratic simplification. These are our daily agenda.” PLAYING THE SYSTEM TO WIN THE GAME. “Teamwork between institutions and regions” is fundamental. Especially considering the important international event which our country is getting ready for: Expo 2015. “One must play the system to win the game,” stated President Dardanello. “Italy too can be a winner. We are working on the steering committee, together with the Ministry of Foreign Affairs, ICE (the Italian Trade Promotion Agency), SACE, and Simest, and are working closely with the Conference of Re-

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MONDIMPRESA

Una rete europea al servizio delle PMI ENTERPRISE EUROPE NETWORK: SERVIZI PER LE IMPRESE E OBIETTIVI PERSEGUITI di Sandro Pettinato,

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Vice Segretario Generale di Unioncamere

ccompagnare, veramente – e gratuitamente – le PMI italiane nei processi di internazionalizzazione e innovazione; aiutarle a crescere e ad affermarsi sui mercati stranieri grazie alla ricerca di partner a fini commerciali e tecnologici; guidarle per cogliere le opportunità offerte dai finanziamenti europei, al fine di rendere l’economia europea competitiva, forte e innovativa. Questi gli obiettivi di Enterprise Europe Network, la più vasta rete transnazionale creata dalla DG Imprese e Industria della Commissione Europea in materia di assistenza alle PMI, nel settore commerciale, dei servizi e dello scambio tecnologico. La rete, strutturata all’interno di oltre 600 organizzazioni, è presente in 53 Paesi, ossia nei 28 Paesi membri UE e in altri 25 Paesi – i 5 Paesi candidati (ex Rep. Yugoslava di Macedonia, Islanda, Montenegro, Serbia, Turchia); 2 Paesi richiedenti adesione (Albania, Bosnia Erzegovina) e altri 18 Paesi extra-UE (Armenia, Canada, Cile, Cina, Corea del Sud, Egitto, Fed. Russa, Giappone, India, Israele, Marocco, Messico, Moldavia, Norvegia, Svizzera, Tunisia, Ucraina, USA). Tra i partner della rete, punti di contatto per le aziende sul territorio, figurano camere di commercio, associazioni imprenditoriali, università, centri tecnologici, istituti di ricerca e agenzie di sviluppo locale. Oltre 3.000 sono i professionisti pronti a supportare le imprese e a rispondere a richieste specifiche, grazie all’expertise acquisita negli anni attraverso lo stretto legame internazionale con il resto d’Europa. In Italia, la rete EEN è strutturata in 5 consorzi multiregionali, ognuno con specifica competenza territoriale (vedi cartina), a copertura dell’intero territorio nazionale, ed è ampiamente rappresentata dal Sistema Camerale italiano: dei 51 partner (Camere di commercio, organizzazioni imprenditoriali a livello locale, centri di ricerca e di promozione dell’innovazione, università, enti di sviluppo territoriale), 24 sono strutture camerali (di queste: 9 Unioni regionali, 1 Centro Estero, 13 CCIAA /Aziende Speciali e un’agenzia nazionale – Mondimpresa) e 4 dei 5 consorzi sono coordinati da realtà camerali. Inoltre Unioncamere, in qualità di membro associato della rete, è a disposizione dei partner EEN per offrire loro consigli e informazioni settoriali aggiuntive, e collaborare ad eventi congiunti, corsi di formazione e progetti al fine di ottimizzare i servizi offerti alle imprese.

I SERVIZI GRATUITI E DEDICATI ALLE PMI. Le 24 strutture camerali e gli altri partner della rete EEN offrono servizi (gratuiti) integrati per la crescita del sistema Europa, con particolare attenzione alle PMI, in ogni settore: dall’agroa-

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SIMPLER (www.simplernet.it) - Finlombarda (Milano) (coordinatore) - Innovhub-Stazioni Sperimentali per l’Industria / Az. Speciale CCIAA Milano - FAST (Milano) - ASTER (Bologna) - Unioncamere Emilia R. (Bologna) - SIDI Eurosportello / Az. Speciale CCIAA Ravenna

ALPS (www.alps-europa.eu) - CCIAA Torino (coordinatore) - Unioncamere Piemonte (Torino) - Confindustria Piemonte (Torino) - Finpiemonte (Torino) - Attiva / Az. Speciale CCIAA Aosta - Unioncamere Liguria (Genova)

FRIENDEUROPE (www.friendeurope.it) - Unioncamere del Veneto (coordinatore) - Veneto Innovazione (Venezia) - I.TER. / Az. Speciale CCIAA Udine - ARIES / Az. Speciale CCIAA Trieste - Concentro / Az. Speciale CCIAA Pordenone - AREA Science Park (Trieste) - Informest Consulting (Gorizia) - ENEA (Venezia Mestre) - Trentino Sviluppo (Rovereto - TN)

CINEMA (www.cinema-een.eu) - Metropoli / Az. Speciale CCIAA Firenze (coordinatore) - Consorzio Eurosportello Confesercenti (Firenze) - Confindustria Toscana (Firenze) - CCIAA Ascoli Piceno - Compagnia delle Opere (Pesaro Urbino) - Umbria Innovazione (Terni) - Centro Estero Umbria (Perugia-Terni) - Università Tor Vergata – Parco Scientifico (Roma) - Agenzia Promozione Ricerca Europea (Roma) - Consiglio Nazionale Ricerche (Roma) - BIC Lazio (Roma) - Unioncamere Lazio (Roma) - Confcommercio (Roma) - Centro Servizi Promozionali per le Imprese / Az.Speciale CCIAA Cagliari - Promocamera / Az. Speciale della CCIAA Sassari - Sardegna Ricerche (Pula – CA)

BRIDG€conomies(www.bridgeconomies.eu) - Mondimpresa (coordinatore) - ATS BRIDGE Abruzzo (Unioncamere Abruzzo e CCIAA di L’Aquila, Chieti, Pescara, Teramo) - Unioncamere Basilicata (Potenza) - ENEA (Portici – NA) - Unioncamere Campania (Napoli) - Eurosportello / Az. Speciale CCIAA Napoli - Università Federico II (Napoli) - Consorzio SPIN (Rende – CS) - Unioncamere Molise (Campobasso) - Unioncamere Puglia (Bari) - Consorzio Catania Ricerche (Catania) - Provincia Regionale di Catania (Catania) - Consorzio ARCA (Palermo) - Confindustria Sicilia (Palermo)

LE OCCASIONI DA NON PERDERE PER LE IMPRESE I prossimi appuntamenti organizzati dai partner Enterprise Europe Network (in Italia e all’estero) 

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limentare, al turismo, alla robotica passando per le tecnologie dedicate alle energie pulite, per limitarsi a qualche esempio. I servizi prestati dalla rete sostengono sia lo sviluppo delle attività imprenditoriali a livello europeo e internazionale, sia la promozione dell’innovazione tecnologica e dei progetti di ricerca comunitari (vedi riquadro). 

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I NUMERI DEL NETWORK ITALIANO. In base agli ultimi dati, nel periodo 2011-2012 Enterprise Europe Network Italia ha reso possibile la conclusione di 394 accordi transnazionali tra PMI italiane e straniere: 125 di cooperazione commerciale, 77 di trasferimento tecnologico e 192 di ricerca. In tal modo il nostro Paese si colloca, nel biennio 2011-2012, al quarto


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posto in Europa per accordi di cooperazione tra operatori italiani e stranieri conclusi con l’assistenza della rete (dopo Germania, Regno Unito e Spagna) e sale al secondo posto in particolare per le intese in campo commerciale. Nello stesso periodo, grazie ai servizi forniti gratuitamente dalla rete, oltre 4.000 imprese italiane hanno partecipato a missioni ed eventi B2B organizzati da EEN; sono stati più di 11.000 gli incontri one to one tra operatori italiani e stranieri; sono stati erogati alle PMI oltre 5.500 servizi specialistici. Servizi che le imprese italiane hanno mostrato di apprezzare anche in termini di impatto su fatturato e occupazione. Come risulta dall’indagine condotta da alcuni partner di EEN, gli imprenditori italiani hanno valutato un impatto medio degli accordi conclusi sul proprio fatturato pari a circa 74.000 euro. Inoltre, il crescente coinvolgimento degli uffici della rete in attività di informazione ed assistenza su temi di interesse per le aziende , da parte di Direzioni Generali e Agenzie della Commissione europea e di autorità nazionali, testimonia l’apprezzamento per la qualità del servizio reso da EEN. Basti citare il caso italiano dell’istituzione richiesta dal Ministero dello Sviluppo Economico dell’HelpDesk REACH – per fornire informazioni di primo orientamento sull’applicazione del regolamento che riguarda la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche – presso 7 partner della Rete: Mondimpresa (Società consortile del sistema camerale), Metropoli (Azienda speciale CCIAA di Firenze), Eurosportello Veneto (Unioncamere Veneto); Unioncamere Molise, Innovhub (Azienda speciale CCIAA di Milano), Unioncamere Emilia Romagna e Confindustria Piemonte. http://www.een-italia.eu – http://een.ec.europa.eu

A European Network at the Service of SMEs

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o accompany, truly – and at no cost – Italian SMEs in their process of internationalization and innovation; to help them grow and establish themselves in foreign markets thanks to the search for commercial and technological partners; to guide them in taking advantage of European financing opportunities, for the purpose of helping the European economy to become increasingly competitive, strong, and innovative. These are the objectives of the Enterprise Europe Network, the most vast transnational network established by the European Commission’s Directorate General for Enterprise and Industry, created to assist SMEs in the commerce, services, and technological exchange sectors. The network, built into over 600 organizations, is present in 53 countries, or rather, in 28 EU countries and 25 non-EU countries: 5 candidates for EU membership (the former Yugoslav Republic of Macedonia, Iceland, Montenegro, Serbia, and Turkey); 2 potential candidates (Albania and Bosnia Herzegovina); and 18 other non-EU countries (Armenia, Canada, Chile, China, South Korea, Egypt, the Russian Federation, Japan, India, Israel, Morocco, Mexico, Moldavia, Norway, Switzerland, Tunisia, Ukraine, and the United States). The network partners, acting as contact points for businesses within the countries, include chambers of commerce, business associations, universities, technological centers, research institutes, and local development organizations. Thanks to the expertise acquired over the years through the close relationship with the rest of Europe, over 3,000 professionals are available to support businesses and to respond to specific requests. In Italy the EEN network is organized into 5 multiregional consortiums, each one with specific territorial jurisdiction (see chart), which covers the entire country. The Italian Chambers of Commerce System is amply represented: of the 51

I SERVIZI OFFERTI DALLE RETE:

SERVICES OFFERED BY THE NETWORK:

• Informazione mirata e personalizzata su politiche, programmi e opportunità dell’UE, quali bandi di gara e nuova legislazione; • Organizzazione di incontri B2B per agevolare collaborazioni nel campo dell’innovazione tecnologica e del business commerciale in occasione delle più importanti fiere in Italia e all’estero, oltre alla realizzazione di missioni imprenditoriali (incoming o outgoing); • Supporto alla protezione della proprietà intellettuale, marchi e brevetti a livello nazionale, europeo e mondiale; • Seminari di formazione e aggiornamento, ad es. su marchi di provenienza delle merci, tracciabilità, qualità, difesa dalla contraffazione e altri strumenti di tutela; • Facilitazione nell’accesso ai mercati, informazioni su dogane, procedure, barriere orizzontali e verticali al commercio con i Paesi extra-UE; • Ricerca partner in risposta alle richieste e/o offerte di tecnologia (tramite il database BBS - Bulletin Board System), e richieste e/o offerte di collaborazione commerciale (tramite il database BCD - Business Cooperation Database). Le due banche dati contengono oltre 19.000 profili attivi; • Audit tecnologici e/o commerciali e supporto all’innovazione tramite programmi europei, nazionali e regionali; • Attività di informazione sui programmi comunitari (in particolare il Programma Competitività e Innovazione - CIP), il 7° Programma Quadro per la Ricerca, ma anche sui Piani Operativi Regionali (POR) relativi a competitività e innovazione; • Servizi d’informazione, comunicazione e assistenza per la partecipazione a bandi e gare d’appalto europei.

• Targeted information regarding EU policies, programs, and opportunities, such as requests for bids and new legislation; • The organization of B2B meetings to facilitate in the finalizing of collaborations in the fields of technological innovation and commerce for the most important Italian and international trade shows, as well as the realization of both incoming and outgoing entrepreneurial missions; • Support in the protection of intellectual property, brands, and patents at the national, European, and global levels; • Training seminars and refresher courses, for example regarding trademarks of product origin, traceability, quality, protection against counterfeiting, and other safeguards; • Support in accessing new markets, information on customs procedures, horizontal and vertical trade barriers with non-EU countries; • The search for partners in response to technological requests and/or offers (through the BBS-Bulletin Board System database), and requests and/or offers for commercial collaboration (through the BCD-Business Cooperation Database). The two databases contain over 19,000 active profiles; • Technological and/or commercial audits and support for innovation via European, national, and regional programs. • The providing of information regarding community programs (in particular the Competitiveness and Innovation Framework Program - CIP), the 7th Framework Program of Research, and the Regional Operating Plans related to competitiveness and innovation; • Information, communication, and assistance regarding European calls for bids.

partners (including chambers of commerce, local business organizations, research centers, centers for the promotion of innovation, universities, and territorial development agencies), 24 are chambers of commerce structures (of these: 9 are regional Unioncamere, 1 is a foreign center, 13 are IAACC /special agencies and one national agency – Mondimpresa), and 4 of the 5 consortiums are coordinated by chambers of commerce. Furthermore, Unioncamere, as an associated member of the network, is available to EEN partners to offer additional industry advice and information, and to collaborate on joint events, training courses, and projects aimed at improving services offered to businesses. FREE SERVICES DEDICATED TO SMEs. The 24 chambers of commerce structures and the other EEN network partners offer (free) integrated services for the growth of the European economic system, with particular attention on SMEs, in every sector: from the food/wine and tourist industries, to robotics, including technology dedicated to clean energy, to name a few. The services offered by the network support both the development of business activities at the European and international levels, as well as the promotion of technological innovation and of community research (see box). THE NUMBERS FOR THE ITALIAN NETWORK. Based on the most recent data, from 2011-2012 the Enterprise Europe Network in Italy assisted in concluding 394 transnational agreements between Italian and foreign SMEs: 125 involving commercial cooperations, 77 involving the transfer of technological knowledge, and 192 involving research. Thus, for the two year period from 2011-2012, our country ranked in fourth place in Europe (after Germany, the United Kingdom, and Spain) in terms of cooperative agreements established between Italian and foreign operators with the network’s assistance, and ranked second in terms of commercial agreements specifically. In the same period, thanks to the free services offered by the network, over 4,000 Italian businesses participated in initiatives and B2B events organized by the EEN; more than 11,000 one on one meetings took place between Italian and foreign operators; and over 5,500 specialized services were provided to SMEs. Italian businesses showed great appreciation for these services, especially in terms of their impact on sales volume and employment. According to the data collected as part of a survey conducted by EEN partners, Italian business owners saw an average financial impact on their sales volume equal to approximately t 74,000. Furthermore, it’s important to point out that the network’s growing involvement, on the part of Directorate Generals and European Commission agencies, in activities related to information and assistance in areas of interest to businesses, is testimony of the appreciation for the quality of the service provided by EEN. Just look at the example, in Italy, of the request by the Ministry for Economic Development to establish the REACH Help Desk – to supply initial information regarding the applicability of the regulation regarding the registration, evaluation, authorization, and restriction of chemical substances – with 7 network partners: Mondimpresa (an associate corporation of the chambers of commerce system), Metropoli (special agency of the IAACC in Florence), Eurosportello Veneto (Veneto Unioncamere), the Molise Unioncamere, Innovhub (special agency of the IAACC in Milan), the Emilia Romagna Unioncamere, and Confindustria Piemonte.


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ASSOCAMERESTERO

Da Genova, nuove opportunità di sviluppo per le imprese

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iversi sono gli indicatori che testimoniano il prezzo che l’Italia sta pagando alla crisi economica internazionale: forte contrazione dei consumi delle famiglie, elevato tasso di disoccupazione (più significativo ancora se si guarda a quella giovanile), calo della produzione industriale, aumento dell’inflazione, solo per fare alcuni esempi. In questo scenario, c’è però un fattore che contribuisce positivamente allo sviluppo dell’economia italiana: le piccole e medie imprese esportatrici che continuano a presidiare e conquistare i mercati esteri.

IL MEETING DELLE CCIE ED IL SALONE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE. Mai come oggi l’apertura internazionale rappresenta per le imprese l’unica leva di crescita: basti pensare che, se non ci fosse stato il contributo delle esportazioni alla domanda globale, lo scorso anno il PIL italiano si sarebbe ridotto di circa cinque punti. Le esportazioni nette hanno dato infatti un contributo di circa tre punti al PIL. I territori ne sono a tal punto consapevoli che, per la prima volta quest’anno, la Liguria ha scelto di ospitare un evento di punta per la rete delle 78 Camere di Commercio Italiane all’Estero come il Meeting dei Segretari Generali delle CCIE. Unioncamere Liguria – in collaborazione con Assocamerestero e in stretto raccordo con l’Unioncamere nazionale – ha voluto rendere Genova protagonista di un evento, “Il Salone dell’Internazionalizzazione”, svoltosi l’1 e 2 luglio nell’ambito del Meeting, in cui i soggetti della promozione hanno potuto confrontarsi su strategie e modalità di supporto alle imprese, per aiutare queste ultime ad individuare reali opportunità di sviluppo sui mercati esteri. Internazionalizzarsi non significa solo andare ad investire all’estero, ma anche prepararsi, attraverso appositi strumenti formativi ed informativi, ad affrontare realtà distanti, sia da un punto di vista culturale che geografico, animate da consumatori attenti alla qualità del prodotto, da imprenditori in cerca di partner con cui avviare collaborazioni sia per la produzione e distribuzione di beni, che per operazioni più complesse di trasferimento e condivisione di know-how ed esperienze aziendali. PIÙ INNOVAZIONE E SINERGIA. Dal dibattito che ha animato il Seminario di riflessione “L’Italia in&out: strategie per la governance dell’internazionalizzazione”, tenutosi il 1° luglio, è emersa la necessità di ripensare la presenza italiana all’estero, puntando sull’innovazione e sulla sinergia tra i diversi attori nel campo dell’internazionalizzazione, realizzando un pro-

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SUCCESSO PER IL MEETING DEI SEGRETARI GENERALI DELLE CCIE, SVOLTOSI ALL’INIZIO DI LUGLIO. PRIMO OBIETTIVO: COSTRUIRE UN PERCORSO DI CRESCITA INTERNAZIONALE A FIANCO DEGLI IMPRENDITORI di Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero

getto Paese che passi attraverso il rafforzamento qualitativo e quantitativo dell’export. L’invito a integrare maggiormente le attività sull’estero rappresenta, quindi, non solo una necessità per ottimizzare le risorse a disposizione, ma soprattutto un modo per mettere a fattor comune le specifiche competenze di tutti i soggetti impegnati nell’assistenza alle nostre imprese. Da parte loro, le Camere possono dare un contributo efficace e qualificato, poiché, come rete privata di promozione a base imprenditoriale, si muovono secondo un approccio business oriented. La rete delle CCIE, che ad oggi opera in 52 mercati, è cresciuta dimensionandosi sulla domanda delle imprese, soprattutto di quelle piccole e medie, che necessitano di

un’assistenza personalizzata e puntuale. Per competere, infatti, non occorre solo avere un prodotto di qualità, ma anche sapere come operare, secondo quali procedure e con quali modalità e tempistiche.

FOCUS SULLE ESIGENZE DELLE AZIENDE. Proprio per questo motivo, il taglio della giornata del 2 luglio è stato definito interamente “su misura” per le aziende: oltre 1.000 gli incontri BtoB realizzati tra i circa 200 soggetti presenti (imprese, sistema camerale, Associazioni di categoria, sistema fieristico e bancario, etc.) e i 100 delegati delle CCIE, e nove i focus tematici di presentazione delle principali opportunità offerte da alcuni tra i mercati più dinamici (Brasile, Canada, Corea


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del Sud, Giappone, India, Singapore, Stati Uniti, Sudafrica, Turchia). Dalla risposta del territorio emerge con chiarezza la volontà delle imprese locali di aprirsi al mondo e di farlo in maniera consapevole e informata, potendo contare su un riferimento affidabile che fornisca loro informazioni aggiornate sull’andamento del mercato, su aspetti fiscali, doganali e legali legati alla commercializzazione dei prodotti ma anche alla creazione di joint venture e collaborazioni produttive con partner locali. Con la loro azione, le Camere non solo sostengono il sistema produttivo italiano, ma portano anche il contributo di chi vive all’estero, mettendo il loro bagaglio di conoscenze a disposizione di un sistema di promozione dell’internazionalizzazione sempre più efficace ed integrato. Lavorando in una logica bidirezionale (per meglio dire, multilaterale), inoltre, le Camere aggregano l’interesse delle imprese estere che guardano all’Italia come partner preferenziale e possono quindi aiutare le aziende a costruire un percorso di crescita. Questo è il valore aggiunto che la nostra rete può dare al Sistema Paese e questo, come testimoniato dal successo dell’iniziativa tenutasi a Genova, è quello di cui le PMI hanno bisogno affinché operare all’estero rappresenti per loro una strategia di sviluppo a lungo termine e non una via di fuga dalle difficoltà di un’economia interna ancora stagnante e in fase recessiva.

Genoa, New Development Opportunities For Our Businesses The Meeting of the ICCA Secretary Generals at the beginning of July was a success. The first objective is to assist business owners in the building of an international growth strategy

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here are various indicators of the high price which Italy is paying as a result of the international economic crisis: a drastic reduction in family consumption, a higher unemployment rate (even more significant if one looks only at the unemployment rate among the younger generation), a GAETANO FAUSTO ESPOSITO reduction in industrial production, an increase in inflation... just to name a few. But one factor continues to contribute positively to the development of the Italian economy: small and medium enterprises which export their products abroad and continue to conquer foreign markets. THE ICCA MEETING AND THE INTERNATIONALIZATION CONFERENCE. Now more than ever, internationalization is the best tool with which to help businesses grow. If it were not for the contribution of exports in response to global demand, last year Italy’s GNP would have decreased by approximately five points. In fact, net exports contributed approximately three points to the GNP. The Italian regions realize this, and so, for the first time this year, Liguria decided to host the Meeting of the ICCA Secretary Generals, an extremely important event for the seventy-eight Italian Chambers of Commerce Abroad. The Unioncamere Liguria – in collaboration with Assocamerestero and working closely with the National Unioncamere – chose Genoa as the host of the ‘The Internationalization Conference,’ which took place from July 1-2 during the course of the ICCA Meeting, in which those in attendance had the opportunity to discuss strategies and methods which support businesses and help them to identify opportunities for development in foreign markets. Internationalizing a business does not entail merely investing abroad, but also requires businesses to prepare themselves, via training and informational tools, to face distant realities, both cultural and geographic; from consumers concerned about the quality of products, to businesses looking for partners with which to collaborate, in terms of production and distribution of goods and in terms of the transfer and the sharing of know-how and business experience. MORE INNOVATION AND MORE SYNERGY. The debate which animated the ‘Italy, In&Out: Strategies for the Governance of Internationalization’ seminar on July 1st, included a discussion about the need to re-evaluate Italian international presence, focusing on innovation and synergy between the various players in the field of internation-

alization and creating a plan which includes the strengthening, both qualitatively and quantitatively, of our exports. Further integration of our foreign activities is not only necessary in order to optimize the resources at our disposal, but is, above all, a way to integrate the specific abilities of those assisting our businesses. As a private promotional network with an entrepreneurial base, the Italian Chambers of Commerce Abroad can make an effective and qualified contribution, acting according to a business oriented approach. The ICCA network, which as of today is present in fifty-two markets, has grown according to the demand of businesses, especially small and medium enterprises, which need personalized and punctual assistance. In order to be competitive, it’s necessary to offer not only a quality product, but also to know how to do business, according to what procedures, and with what methods and time frames. A FOCUS ON THE NEEDS OF BUSINESSES. It is precisely for this reason that the size of the event on July 2nd has been described as ‘tailor made’ for businesses: over 1,000 BtoB meetings took place between the approximately 200 participants (businesses, chambers of commerce systems, trade associations, trade shows, banking representatives, etc.) and the 100 ICCA delegates. In addition, there were nine themed presentations of the opportunities available in some of the most dynamic markets in the world (Brazil, Canada, South Korea, Japan, India, Singapore, the United States, South Africa, and Turkey). The response from the region is clear: local businesses are ready and willing to open themselves up to internationalization and to do so in a knowledgeable and informed way, relying on a trustworthy reference able to provide them with up-to-date information on market trends, customs procedures, and fiscal and legal aspects related to product marketing as well as to the creation of joint ventures and manufacturing collaborations with local partners. The Chambers of Commerce, through their actions, not only support the Italian productive system in its process of internationalization, but also share the contribution of those who live abroad, putting this wealth of knowledge at the disposal of an increasingly efficient and integrated internationalization promotion system. Furthermore, working bidirectionally (or rather, multilaterally), the Chambers of Commerce combine the interests of those foreign enterprises which view Italy as a preferential partner and can, therefore, help businesses to develop a growth plan which begins with an initial approach to the market and leads to a structured international presence. This is the added value which our network contributes to the country’s economic system, and, as seen in the success of the Genoa initiative, this is what SMEs are in need of, as long as internationalization remains a strategy for their long term development and not an escape from the difficulties of our domestic economy which continues to be stagnant and in recession.

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ASSOCAMERESTERO

Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese Via Morgagni 30 H – 00161 Roma Tel. +39 06 4423.1314 – Fax +39 06 4423.1070 E-mail: info@assocamerestero.it

SWISS ITALIAN VENTURE CAMP

settori innovativi”, promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, affidato ad Assocamerestero e realizzato dal Sistema camerale italiano. Il workshop ha seguito la fase di selezione di 13 spinoff e start up italiane all’interno di incubatori d’impresa curata dalla CCIE di Zurigo. Scopo del networking, promuovere la conoscenza delle opportunità del mercato svizzero e favorire la partnership con controparti italiane.

Il 2 luglio, la Camera di Commercio Svizzera in Italia e la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera hanno organizzato a Milano lo Swiss Italian Venture Camp, evento di presentazione di start up e spin-off italiani nei settori green economy ed energie rinnovabili ad esponenti elvetici del business, della finanza e dell’accademia. L’evento si inserisce nel Progetto “Iniziative finalizzate alla competitività del Made in Italy nei

Swiss Italian Venture Camp On July 2nd the Swiss Chamber of Commerce in Italy and the Italian Chamber of Commerce for Switzerland organized the Swiss Italian Venture Camp in Milan, an event in which Italian start-ups and spin-offs in the green economy and renewable energy sectors were introduced to Swiss business,

finance, and academic representatives. The event was part of the project entitled ‘Initiatives Aimed at Increasing the Competitive Edge of Made in Italy’s Innovative Sectors,’ promoted and financed by the Ministry for Economic Development, entrusted to Assocamerestero, and organized by the Italian

GREEN TECH ITALIANO TRA BRATISLAVA E PRAGA Le “Giornate tecnologiche” – a Bratislava (17-18 giugno) e Praga (19-21 giugno) – si inseriscono nel Progetto “Iniziative finalizzate alla competitività del Made in Italy nei settori innovativi”, promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo

Economico, affidato ad Assocamerestero e realizzato dalle CCIE di Bratislava e di Praga, dalla Camera di Commercio Italia Slovacchia e dalla Camera di Commercio Italia Repubblica Ceca e dal Sistema camerale italiano. Il progetto mirava a promuovere i

Italian Green Tech in Bratislava and Prague The ‘Technology Days’ which took place in Bratislava (June 17-18) and Prague (June 19-21) are part of the project entitled ‘Initiatives Aimed at Increasing the Competitive Edge of Made in Italy’s Innovative Sectors,’ promoted and financed by the Ministry for Economic Development, entrusted to Assocamerestero, and organized by the ICCAs in Bratislava and Prague, the Italy-Slovakia Chamber of

Chambers of Commerce System. The workshop came after a period in which Italian spin-offs and start-ups within business incubators were selected by the Zurich ICCA. The purpose of the networking was to promote awareness of the opportunities available in the Swiss market and to encourage partnerships with Italian counterparts. settori della green economy e delle energie rinnovabili attraverso l’organizzazione di una missione di PMI italiane. Le 13 aziende coinvolte hanno partecipato, rispettivamente in Slovacchia e Repubblica Ceca, ad un Forum/Tavola rotonda sulla green economy, un educational tour presso distretti industriali e BtoB con controparti slovacche e ceche.

Commerce, the Italy-Czech Republic Chamber of Commerce, and the Italian Chambers of Commerce System. The projects aim was to promote the green economy and renewable energy sectors through the organization of a mission of Italian SMEs. The thirteen businesses involved participated in a forum on green economy and renewable energy, an educational tour of the industrial districts, and BtoB meetings.

NUOVE FRONTIERE PER GLI INVESTIMENTI ITALIANI Si è tenuto in Italia il road-show “Nuove frontiere per gli investimenti italiani”, realizzato nell’ambito del Progetto “Business Scouting e Assistenza alle PMI” promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da Assocamerestero e Simest S.p.A. in collaborazione con le CCIE di Bogotà, Istanbul, Johannesburg, Montreal, Mumbai, San Paolo e Singapore. Il Roadshow – organizzato con il Sistema camerale

New Frontiers for Italian Investments The ‘New Frontiers for Italian Investments’ roadshow recently took place in Italy, put together as part of the ‘Business Scouting and SME Assistance’ project promoted and financed by the Ministry for Economic Development and organized by Assocamerestero and Simest S.p.A. in

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italiano – ha fatto tappa a Genova (2 luglio), Bologna (3 luglio), Cremona (4 luglio) e Matera (9 luglio). Obiettivo: veicolare sul territorio le opportunità di investimento individuate dalle CCIE, grazie ad una prima parte descrittiva delle opportunità nei settori agroalimentare, ambiente-energia, biomedicale, cosmesi, meccanica e moda, e a successivi incontri BtoB per le imprese interessate. I seminari e gli incontri hanno coinvolto in tutto circa 300 aziende. collaboration with the ICCAs of Bogotà, Istanbul, Johannesburg, Montreal, Mumbai, San Paolo, and Singapore. The roadshow – organized with the Italian Chambers of Commerce System – made stops in Genoa (July 2), Bologna (July 3), Cremona (July 4), and Matera (July 9). The objective was to share investment opportuni-

ties identified by the ICCA, thanks to a section describing opportunities in the food/wine, environment-energy, biomedical, cosmetics, mechanics, and fashion sectors, followed by BtoB meetings for those businesses interested. Approximately 300 businesses participated in the seminars and meetings.


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CCIE SOFIA

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a più di dieci anni al fianco delle imprese, sostenendole nei loro processi di internazionalizzazione sul mercato bulgaro, in particolare, e su quello della macroregione del Sud-Est Europa, in generale, la Camera di Commercio Italiana a Sofia ha condotto, nel corso degli anni, un’intensa attività promozionale delle migliori pratiche ed eccellenze italiane, consolidando le collaborazioni con enti, agenzie governative, ONG, organizzazioni internazionali, associazioni di categoria, Università, sia in Italia che in Bulgaria. Tutto ciò per rispondere alle esigenze imprenditoriali ed alle tendenze del mercato locale ed italiano, attraverso anche la partnership con un network fidelizzato di soci e di forti partner. Nell’ultimo anno, l’assistenza alle imprese è divenuto un settore d’intervento di forte rilievo, che ha portato la Camera alla realizzazione di una guida agli investimenti, “Investire in Bulgaria 2013”, reperibile su richiesta presso gli uffici camerali, in formato elettronico e cartaceo, ed alla redazione di un’ulteriore pubblicazione in uscita per la fine del 2013. Inoltre, la CCIE di Sofia organizzerà la partecipazione italiana alla 12ª edizione di Interfood & Drink – Salone internazionale dei prodotti alimentari, bevande, packaging, macchinari e tecnologie dell’industria alimentare, che avrà luogo a Sofia dal 6 al 9 novembre, ed all’interno del quale andranno a svilupparsi gli eventi collaterali collegati alla promozione del Made in Italy e delle eccellenze enogastronomiche del Bel Paese. Nell’interscambio commerciale, la posizione dell’Italia nei confronti della Bulgaria è leggermente migliorata rispetto alla prima metà del 2012, e il nostro Paese si posiziona oggi come il terzo partner commerciale, dopo Germania e Russia. Un interscambio commerciale nel 2012 di oltre 3.45 Miliardi di Euro ed un volume di nuovi investimenti pari a 52.1 milioni di Euro. Non da ultimo, la presenza di circa 800 imprese italiane che impiegano 25.000 cittadini bulgari. A tal riguardo, occorre sottolineare come la Bulgaria sia stato per lungo tempo leader nell’Europa sud-orientale per attrazione degli investimenti diretti esteri (IDE), grazie ad un regime di incentivazioni ed agevolazioni, ad una fiscalità notevolmente favorevole, ad un’esenzione totale per alcune aree marginalizzate del Paese a forte tasso di disoccupazione, ad un costo contenuto della manodopera. Infine, la Bulgaria, in qualità di membro dell’Unione Europea dal 1° gennaio 2007, è risultata beneficiaria dei Fondi Strutturali nella programmazione 2007-2013. In tale ottica, è nato l’Osservatorio sui Fondi Strutturali e Programmi Comunitari istituito presso la CCIE di Sofia, con l’obiettivo di incentivare l’accesso alle iniziative dell’UE da parte di Imprese, Istituzioni, Enti e degli altri organismi operanti nel territorio bulgaro. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN BULGARIA

Via Oborishte 1/B Sofia 1504 – Bulgaria Tel.: +359.2.8463280/1/2 info@camcomit.bg – www.camcomit.bg

Bulgaria, nuove opportunità di business LA CCIE DI SOFIA STA PROMUOVENDO, PER IL PROSSIMO SEMESTRE, OTTO FIERE DI RILIEVO STRATEGICO PER GLI OPERATORI ITALIANI E BULGARI

Bulgaria, New Business Opportunities The Sofia ICCA is promoting, for the following semester, eight strategically relevant trade shows for Italian and Bulgarian operators

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or over ten years the MARCO Italian Chamber of MONTECCHI Commerce in Sofia has remained by the side of businesses, supporting them as they internationalize not only in the Bulgarian market, but in the macroregion of SouthEastern Europe in general, and has conducted, over Presidente the course of the years, an CCIE di Sofia intense promotional campaign of Italy’s best practices and products, strengthening the collaboration with institutions, government agencies, NGOs, international organizations, trade associations, and Universities in both Italy and Bulgaria. These activities have been in response to the needs of entrepreneurs and to the local and Italian market trends, and have also involved a partnership with a trusted network of associates and business partners. In the past year, business assistance has become an important service sector, which has led the chamber of commerce to put together an investment guide, ‘Investing in Bulgaria 2013’ (available upon request at the chambers of commerce offices, in either electronic format or hard copy) and to the creation of another publication which will be released at the end of 2013. Furthermore, the Sofia ICCA will be organizing Italy’s participation in the 12th edition of Interfood &

Drink – an international trade show of food/wine, beverages, packaging, machinery, and industry technology, which is set to take place in Sofia from November 6-9 of this year, and which will include collateral events related to the promotion of Made in Italy and its high quality culinary products. In terms of commercial trade, Italy’s situation in Bulgaria has improved slightly as compared to the first half of 2012, with Italy now being the third strongest commercial partner after Germany and Russia. In 2012 the commercial trade between the two countries totaled t 3.45 billion with a volume of new investments equal to t 52.1 million. Not to mention the presence of approximately 800 Italian businesses employing 25,000 Bulgarian citizens. To this end, it is also important to highlight the fact that for a long time Bulgaria was the South-Eastern European leader in terms of attracting foreign direct investments (FDI), thanks to government incentives and subsidies, a notoriously favorable tax system, full exemption for certain marginalized areas within the country with a very high unemployment rate, and a contained cost for labor. Lastly, Bulgaria, as a member of the European Union since January 1, 2007, has been a beneficiary of the structural funds which are part of the 2007-2013 program. As a result the Structural Funds and Community Programs Observatory was instituted through the Sofia ICCA, to encourage access to EU initiatives on behalf of businesses, institutions, associations, and other organizations operating within Bulgaria.

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ASSOCORCE

Globalizzazione fa rima con relazione NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI, LE SOLE CONOSCENZE TECNICHE NON SONO PIÙ SUFFICIENTI: ACQUISTANO IMPORTANZA IL FATTORE UMANO E LA CAPACITÀ DI INTERAGIRE CON CULTURE DIVERSE

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l passaggio dall’internazionalizzazione alla globalizzazione dell’economia ha delineato uno scenario del tutto nuovo, caratterizzato da una crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in numerosi ambiti, il cui effetto principale è stato l’avvio di una forte convergenza sia economica che culturale tra i vari Sistemi Paese del mondo. Il tema non è nuovo per GIAN CARLO questa rubrica. BERTONI L’importanza di una formazione mirata per l’internazionalizzazione è infatti tradizionalmente al centro dell’attenzione dell’Assocorce, sia per le attività di aula che per quelle operative. Fra il 1990 ed il 2000, abbiamo assistito ad un passaggio delle relazioni internazionali da un tradizionale piano prevalentemente mercantile-commerciale ad una molteplicità di ambiti relazionali che vedono interagire un numero crescente di attori, con la conseguente moltiplicazione delle relazioni internazionali. Questo cambiamento è la manifestazione pratica della teoria delle “rivoluzioni gemelle” di Darendhorf. La globalizzazione definisce un processo per il quale mercati e produzioni nei diversi Paesi diventano sempre più interdipendenti. Anche se il fenomeno della globalizzazione viene collegato prevalentemente ai mercati finanziari ed economici, in realtà questo coinvolge ogni aspetto della nostra vita, e implica cambiamenti di carattere sociale, tecnologico, politico. Ieri, quando operavamo in ambito di internazionalizzazione, ci occupavamo prevalentemente della movimentazione delle merci, con l’eventuale problematica per l’esportatore di adattare il proprio prodotto alle esigenze del mercato di destinazione. Oggi, nella globalizzazione, assistiamo allo “spostamento” delle attività produttive, con la conseguente necessità dell’adattamento fra le culture dei soggetti che interagiscono nella partnership. Il rapporto fra le persone è quindi anche rapporto fra le loro culture, che – intese come insieme di norme sociali, tradizioni e sistemi di relazioni comunicazionali – entrano in contatto e mutuano fra di loro quanto risponde, in un dato momento storico ed economico, alle loro esigenze contingenti o strut-

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di Gian Carlo Bertoni, Presidente di Assocorce

turali. L’assioma “conoscere per operare” si fa più complesso. Le sole conoscenze tecniche non sono più sufficienti. Nell’economia globale i sistemi sociali, politici ed economici interagiscono fra loro. Servono altre competenze, anche appartenenti al mondo delle scienze sociali. Il fattore umano si colloca al centro dei processi di internazionalizzazione. In prospettiva la globalizzazione ci sta portando dalla “economia della conoscenza” verso la “economia della relazione”. La capacità di “leggere” e capire gli altri sistemi culturali diventa un passaggio strategico. Infatti, ai fini del successo dei processi di internazionalizzazione delle nostre imprese, non dobbiamo mai dimenticare che, se la conoscenza è replicabile, la relazione non lo è, ed è patrimonio unico di chi ha saputo costruirla.

via Liszt 21 00144 Roma info@assocorce.it

Globalization and Increased International Relations When it comes to international relations, technical knowledge alone is no longer enough: the human factor and the ability to interact with different cultures are increasingly important

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he economy’s transition from internationalization to globalization has created an entirely new situation characterized by a progressive increase in international relations and in international exchanges worldwide in various fields, the primary effect of which has been economic and cultural convergence of the world’s various economic systems. This is not a new theme for this magazine. The importance of internationalization training is generally Assocorce’s focus, in terms of both classroom and operational activities. The years between 1990 and 2000 saw the transition of international relations from a primarily mercantile-commercial situation to one in which a growing number of subjects interact with one another in a multitude of fields, with a subsequent increase in international relations. This change is the practical manifestation of Dahrendorf’s theory of ‘twin revolutions.’ Globalization defines a process by which markets and manufacturing in various countries become increasingly interdependent. Even if the phenomenon of globalization is primarily associated with financial and economic markets, in actuality this involves every aspect of our life, including social, technological, and political changes as well. In the past, internationalization was simply the shipping of merchandise abroad and the handling of any potential problems which the exporter may have encountered in adapting his products to the needs of the destination market. Today, globalization also includes the ‘relocation’ of production, with the subsequent need for partner-cultures to adapt to one another. The relationships between people, and therefore the relationships between their cultures – understood to be the whole of their social customs, traditions, and systems of communication – come into play, transforming and responding to one another, at a specific historic and economic moment, according to their immediate or structural needs. The axiom ‘know to operate’ becomes more complicated. Technical knowledge alone is no longer enough. In the global economy social, political, and economic systems all interact with one another. Other skills are required, also those which are considered a part of the social sciences. The human factor is at the center of internationalization. Globalization is taking us from an ‘economy of knowledge’ towards an ‘economy of relationships.’ The ability to ‘read’ and understand other cultural systems is a strategic step in this transition. In fact, for our businesses to successfully internationalize, we must never forget that, while knowledge can be imitated, relationships cannot. They are the unique patrimony of those who took the time to build them.


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UNIONCAMERE

Programma Nazionale del sistema camerale 2013

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MISSIONI DI INCOMING

MISSIONI DI OUTGOING

MISSIONI GOVERNATIVE

Marzo 2013 - Marzo 2014 MISSIONE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL MEZZOGIORNO: GLI ITINERARI FEDERICIANI Settori: Turismo Paesi focus: Germania Capofila: CCIAA Potenza

21-28 Maggio 2013 MISSIONE IMPRENDITORIALE A SYDNEY Settori: Multisettoriale (in particolare agroalimentare, moda e turismo) Capofila: Promocatanzaro

6-8 Maggio 2013 MISSIONE IMPRENDITORIALE IN INDONESIA Settori: Multisettoriale

17-19 Giugno 2013 EDILAFRICA AFRICA DEL NORD E SUB-SAHARIANA Settori: Sistema Edilizia/Casa Paesi focus: Marocco, Mozambico, Tunisia, Sudafrica Capofila: Network Globale

10-11 Ottobre 2013 WINE 2013 Settori: Vitivinicolo, Distillati, Birre, Acque Paesi focus: Area Scandinava e Baltica, Polonia, Russia e Ucraina Capofila: ASPIN – Frosinone

19-20 Novembre 2013 INCOMING DEL SETTORE ARREDO ALTA GAMMA Settori: Abitare Paesi focus: Emirati Arabi Uniti, Qatar Capofila: Metropoli – Firenze

FIERE 17-18 Aprile 2013 7ª EDIZIONE DEL SISTEMA SPECIALISTICO DELL’INNOVAZIONE DI TORINO Capofila: CEI Piemonte

17-20 Giugno 2013 MISSIONE IMPRENDITORIALE IN MAROCCO Settori: Macchine tessili, utensili e tecnologie applicate; componentistica, elettro-meccanica e oleodinamica; tecnologie e applicazioni legate alla filiera gestione acqua, energia, chimica. Capofila: Promos – Milano 23-28 Giugno 2013 MISSIONE IMPRENDITORIALE IN INDIA Settori: Agroalimentare e vitivinicolo Capofila: Promos – Milano 21-24 Luglio 2013 MISSIONE BRASILE 2013 Settori: Moda, beni di consumo Capofila: Promos – Milano

16-18 Settembre 2013 MISSIONE IMPRENDITORIALE IN SUDAFRICA Settori: Multisettoriale Capofila: ASPIN – Frosinone

Settembre 2013 MISSIONE IMPRENDITORIALE IN CANADA Settori: Agroalimentare Capofila: CCIAA Catania

PROGETTI SPECIALI Dicembre 2012 – Dicembre 2013 SERVIZI PER UN NETWORK DEL TURISMO CULTURALE Settori: Turismo Paesi focus: Mondo Capofila: CCIAA Matera

Dicembre 2012 – Dicembre 2013 DIETA MEDITERRANEA Iniziativa tesa alla valorizzazione della cucina italiana attraverso i prodotti tipici locali, le ricette tradizionali e la conservazione delle tecniche di lavorazione più antiche attraverso una serie di iniziative multiprovinciali. Capofila: CCIAA Matera Dicembre 2012 – Dicembre 2013 SIAFT (SOUTHERN ITALY AGROFOOD AND TOURISM) Progetto che prevede missioni di incoming e partecipazioni fieristiche nel settore agroalimentare con incontri commerciali con buyers provenienti da: Italia, Canada, Cina, Giappone, Polonia e Spagna. Capofila: Unioncamere e Camere di Commercio del Mezzogiorno

Gennaio 2013 – Marzo 2014 PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA NAUTICA NEL MONDO

14-18 Ottobre 2013 MISSIONE IMPRENDITORIALE IN VIETNAM

Settori: Nautica Capofila: CCIAA Liguria e Toscana

Settori: Macchine utensili, componentistica elettro-meccanica e oleodinamica Capofila: Promos – Milano

19-24 Maggio 2013 TURKEY LINKS

17-22 Novembre 2013 MISSIONE IMPRENDITORIALE IN RUSSIA Settori: Meccatronica – Alta tecnologia Capofila: Promec – Modena

Missione nell’ambito della convenzione MiSE-Unioncamere Settori: Ambiente/energia, automotive, macchinari, tessile, prodotti chimici e metallurgia Capofila: Metropoli – Firenze

24-29 Novembre 2013 MISSIONE IMPRENDITORIALE IN AMERICA LATINA - ARGENTINA Settori: Multisettoriale Capofila: Intertrade – Salerno

Unioncamere Piazza Sallustio, 21 00187 Roma

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052-053 assonautica OK:gabbia arancio 26/07/13 11.19 Pagina 52

MARE NOSTRUM

È

ormai prassi consueta analizzare l’attuale crisi economica italiana individuando nell’internazionalizzazione l’unica “via di fuga”. E lo ha sottolineato recentemente anche il nuovo Presidente di Assocamerestero, Leonardo Simonelli: “L’apertura internazionale dell’economia – ha dichiarato – è l’unica leva di crescita oggi esistente, considerata la stagnazione del mercato interno”. Per noi l’internazionalizzazione passa necessariamente attraverso il circuito delle Camere di Commercio: Assonautica, per il sistema camerale, rappresenta un “punto di ascolto” che raccoglie le varie testimonianze e, operando come gate d’ingresso, agevola lo sviluppo della blue economy, con una azione di raccordo tra tutte le Camere di Commercio italiane, sia dell’interno che della costa. Fino ad oggi il sistema ha lavorato sul concetto di Made in Italy, e proprio per questo abbiamo il dovere di continuare a lavorare e sostenere questo valore nel settore della cantieristica. Assonautica rappresenta una rete istituzionale nell’economia del mare con più di 80 presidi che fanno capo al sistema camerale, e per questo chiediamo a gran voce che la nostra struttura venga utilizzata come raccordo di sviluppo del settore in chiave nazionale ed internazionale.

ACCORDI E INTESE. In poche settimane di presidenza, abbiamo dato impulso a numerosi protocolli d’intesa come quello, importantissimo, con Assonat, e a seguire quelli con le Camere di Commercio Italiane all’Estero: Melbourne, Nizza (Costa Azzurra), Regno Unito, Sudafrica, per citare le più recenti; e poi Acatmar (l’Assonautica brasiliana di Florianopolis), le Camere di Commercio estere come AetoloAkarnania, Agrinion e Salonicco, Lisbona, Istanbul e Casablanca. Abbiamo partecipato alle più importanti fiere e saloni nautici internazionali, come Londra, Dusseldorf, Pola, Venezia, Roma, Gaeta, Parigi, Berlino. Tengo in particolare a ricordare il protocollo firmato lo scorso 10 luglio a Roma, con la Camera di Commercio Italiana di Melbourne. È stato un evento importante, in quanto ha dato concretezza alla missione commerciale a Melbourne di diverse aziende del progetto Cambusa®, in occasion e d e l Wi n e s t a t e M a g a z i n e Ta s t i n g , d i Vinitalia Down Under e del Carlton Italian Festival, che avranno luogo nella città australiana dal 25 al 29 ottobre 2013. In tutti gli eventi portiamo con piacere la testimonianza del mondo Assonautica: 43 Camere di Commercio, 2 Unioncamere regionali, 43 Assonautiche provinciali e due regionali, 10mila associati e soprattutto la partnership di Unioncamere nazionale. Sono inoltre in preparazione percorsi formativi e seminariali – anche itineranti – riservati a presidenti e direttori delle

Una Blue Economy sempre più internazionale PROMOZIONE, COMUNICAZIONE, PARTECIPAZIONE, CONVENZIONI E PROTOCOLLI D’INTESA: QUESTE LE PAROLE CHIAVE CHE ASSONAUTICA ITALIANA HA POSTO ALLA BASE DELL’INTENSO PROGRAMMA DI ATTIVITÀ 2013 di Alfredo Malcarne, Presidente di Assonautica Italiana

Assonautiche territoriali, al fine di approfondire le nuove tematiche, con il contributo delle professionalità e delle strutture proprie del sistema camerale e la necessaria collaborazione con le Università (è prossima la firma del protocollo d’intesa con Universitas Mercatorum, l’ateneo del sistema camerale). In tema di sviluppo della filiera del mare, stiamo lavorando in sinergia con Unionfiliere per realizzare la rete della “sea economy” del sistema camerale, valorizzando il ruolo di Assonautica Italiana. Per realizzare una “rete mediterranea”, stiamo riattivando con l’inserimento di nuovi soci l’Assonautica Euromediterranea e promuoveremo l’internazionalizzazione dell’economia del mare fondando, sulla base dell’accordo con Assocamerestero, una capillare presenza nella rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. Prevediamo anche la costituzione di un “Osservatorio del turismo nautico” e del mondo della nautica che si allarghi a tutto il Mediterraneo e sia in grado di orientare e supportare strutture di servizio come ad esempio la “Cambusa di Assonautica®” e la sua funzione di ambasciatrice, di promozione e valorizzazione dei prodotti di eccellenza, anche e soprattutto a livello internazionale.

IL MARE, UN CORRIDOIO CHE UNISCE, NON UN OSTACOLO. Noi di Assonautica miriamo a far diventare i nostri porti dei gate di accesso alle ricchezze del territorio. Sta solo a noi utilizzarli a dovere e metterli “a sistema”. A tal fine, stiamo preparando appositi protocolli d’intesa con il Ministero del Turismo, con Unioncamere, Isnart e le Regioni. Come sapete, il mare non solo unisce le terre, trasporta uomini e cose, fa qualcosa in più: trasporta le idee. Anche nell’economia del mare, infatti, occorre colmare il divario che ci separa dall’Europa in termi-

ni di capacità di fare sistema, di semplificare, diminuire gli oneri della burocrazia, anche attraverso la creazione di sportelli per il mare e investendo in innovazione tecnologica, capitale umano e creatività. Nuove regole e investimenti serviranno anche al settore della nautica da diporto per farla uscire dalla crisi e favorire la crescita. Nessuno di questi obiettivi sarà raggiungibile senza un forte ruolo di Assonautica. Per questo, dopo 40 anni, Assonautica chiede più spazio: riteniamo di avere buone idee, competenze ed autorevolezza da mettere al servizio del mare e della sua economia. Buon vento!

La firma del protocollo d’intesa tra Assonautica Italiana e Camera di Commercio Italiana di Melbourne, rappresentante rispettivamente dal Presidente Alfredo Malcarne e dal Segretario Generale Luca Bottallo (nella foto, seduti). In piedi, da sin., Sandro Pettinato (Vice Segretario Generale – Unioncamere), Amedeo Del Principe (Dirigente Area Politiche per la qualità, i territori e le filiere del Made in Italy – Unioncamere), e Matteo Dusconi (Segretario Generale – Assonautica).


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promosso da

An Increasingly International Maritime Economy Promotion, communication, participation, conventions, agreements: these are the key words in Assonautica Italiana’s intense 2013 program

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y now it’s standard procedure to analyze the current Italian economic crisis and insist that internationalization is the only ‘way out.’ As Leonardo Simonelli, the new President of Assocamerestero, recently stated, “Considering the stagnation of our domestic market, opening our country up to internationalization is the only feasible option.” For us, internationalization must travel through the chambers of commerce circuit: Assonautica is, for the chambers of commerce system, a forum which gathers various experiences together and, acting like an ‘entry gate,’ facilitates the development of the maritime economy, relying on the cooperation between all of the Italian Chambers of Commerce, both inland and along the coasts. The system, up until now, has always functioned on the basis of the Made in Italy concept, and it is precisely for this reason that we must continue working to support these same values in the shipbuilding industry. Assonautica represents an institutional network in the maritime economy with more than

eighty offices reporting directly to the chambers of commerce system. For this reason we are adamant that our structure be used to assist in development at the national and international levels. AGREEMENTS AND CONTRACTS. In just several weeks, our administration has initiated various agreements, the most important of which with Assonat; followed by those with various Italian Chambers of Commerce Abroad, the most recent of which in Melbourne, Nice (Côte d’Azur), the United Kingdom, and South Africa; as well as with Acatmar (the Brazilian Assonautica in Florianopolis) and the foreign chambers of commerce of AetoliaAcarnania, Agrinion and Thessaloniki, Lisbon, Istanbul, and Casablanca. In addition, we have been present at the most important international trade and boat shows in London, Dusseldorf, Pola, Venice, Rome, Gaeta, Paris, and Berlin. I would especially like to mention the agreement signed with the Italian Chamber of commerce in Melbourne this past July 10th in Rome. It was an

important event, in that it helped to solidify the commercial mission in Melbourne of various businesses involved in the ‘Cambusa®’ project, on occasion of the Winestate Magazine Tasting, Vinitalia Down Under, and the Carlton Italian Festival, which will take place in Melbourne from October 25-29 of this year. It will be our pleasure to bring Assonautica’s experience to each event: 43 Chambers of Commerce, 2 regional Unioncamere, 43 provincial and 2 regional Assonauticas, 10,000 members, and, above all, the partnership of the national Unioncamere. Furthermore, training courses and seminars – some on-location – are currently being organized with the contribution of the chambers of commerce system, its structures and professionalism, and through the collaboration with universities (we are awaiting signatures on the agreement with Universitas Mercatorum, the chambers of commerce system’s private university). These initiatives are reserved for the presidents and directors of the regional Assonauticas, with the purpose of deepening understanding of new themes in the sector. In terms of the maritime industry’s development, we are working with Unionfiliere in putting together a chambers of commerce system ‘sea economy’ network and enhancing Assonautica Italiana’s role. We are revitalizing Assonautica Euromediterranea with the addition of new members so as to create a ‘Mediterranean network,’ and will be further promoting the internationalization of the maritime economy, establishing, based on the agreement with Assocamerestero, a widespread presence in the network of Italian Chambers of commerce Abroad. We are also planning on the creation of an ‘Observatory of Nautical Tourism’ and of the nautical world which will be open to the entire Mediterranean and be able to orient and suppor t service structures such ‘Cambusa di Assonautica®’ and its function as an ambassador and a promoter of high quality products, especially at the international level. THE SEA, NOT AN OBSTACLE BUT A UNIFYING FORCE. We at Assonautica aim for our ports to become entry gates to Italy and its splendors. It is up to us to use them to their fullest and to incorporate them into ‘the system.’ To this end, we are working on specific agreements with the Ministry of Tourism, Unioncamere, ISNART, and the Italian regions. As we all know, the sea doesn’t only connect countries and transport people and things, it has an another function too: it transports ideas. In fact, when it comes to the maritime economy too, we must seek to bridge the gap which separates us from the rest of Europe in terms of our ability to work the system, simplify, and reduce bureaucratic red tape, and we can do so through the creation of help desks and by investing in technological innovation, human capital, and creativity. New regulations and investments will also be necessary in the yachting sector to help it recover from the economic crisis and to encourage growth. None of these objectives will be possible without the strong help of Assonautica. For this reason, after forty years, Assonautica needs more space: we have good ideas, skills, and experience to put at the service of the sea and its economy. Happy sailing!


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UCINA

Genova si prepara al

53° Salone Nautico Internazionale UNA NUOVA CALENDARIZZAZIONE, DAL 2 AL 6 OTTOBRE 2013, UN LAYOUT INNOVATIVO, MOLTEPLICI AREE TEMATICHE, NUOVI SERVIZI E UN IMPEGNO IMPORTANTE AL DIALOGO CON LA CITTÀ di Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA

I

l Salone Nautico 2013 sarà molto diverso calendarizzazione a inizio mese, per inserirsi da quelli che l’hanno preceduto. Quella che al meglio nel palinsesto delle principali maniproporremo quest’anno è una formula evofestazione del settore a livello internazionale. luta di evento, a partire dal suo contenitore, Da nove a cinque giornate, per dare una rispointeramente rivisitato, che inviterà sta precisa ai desideri degli espositoa una nuova modalità di visita e di ri, che richiedevano una maggiore ANTON FRANCESCO fruizione. Un appuntamento che, concentrazione per una più intensa ALBERTONI grazie agli oltre 50 anni di esperienfocalizzazione di interessi durante za e all’attento confronto con tutti la visita. Un cambiamento che si gli interlocutori coinvolti, vuole allinea con i più recenti standard risultare oggi più attuale e – riteniadell’offerta fieristica, a livello intermo – più efficace, sia nei suoi allenazionale. stimenti che nella gestione dei temUn aspetto totalmente ripensato pi e degli spazi espositivi. nel layout della manifestazione, che quest’anno darà più spazio alle aree NUOVO SALONE PER NUOVE in acqua per valorizzare la caratteE S I G E N Z E D I M E R C AT O . ristica unica del Salone Nautico di L’evoluzione della manifestazione nasce dalGenova di avere il “mare dentro”. Si tratta di l’ascolto e dall’approfondimento di tutte quelun aggiornamento della fruizione fieristica, le istanze che erano emerse da più parti già al tangibile a partire dal nuovo “Red Wall”, per termine della scorsa edizione. Un ascolto conpassare alle prove interattive e a quelle in dotto da UCINA su cantieri ed espositori, e da acqua. Fiera di Genova, attraverso una ricerca di ALLA SCOPERTA DELLA NAUTICA IN TUTEurisko, su visitatori e operatori. Questi e TE LE SUE FORME. Nel nuovo layout promolti altri input ci hanno condotti a una riforgettato dallo studio Caliari e Associati, il visitamulazione del Salone, che risponda meglio tore viene accompagnato da una segnalazione alle mutate esigenze del mercato, con l’obietrivisitata, con connotazioni precise e un fil routivo ultimo di mantenere inalterata la leaderge che guiderà il percorso, per una visita più ship del Salone a Genova. facile e meno dispersiva in termini di tempo e Molteplici dunque le novità che interessespazio. ranno la manifestazione. Si inizia con una

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Ma le novità non finiscono qui. Quest’anno il Salone Nautico si evolve con una ancor maggiore diversificazione di proposte e la presenza di nuove categorie merceologiche, con una identificazione tematica evidente, per aree di interesse e di contenuti. Nascono aree tematiche che vanno ad arricchire una già completa offerta dei principali trend del settore della nautica: il Sea Experience all’interno del “Padiglione del mare”, dedicato a tutto il comparto degli sport acquatici e all’accessoristica in un coinvolgente contesto interattivo di prove pratiche; il Power Village presso il Piazzale Marina 1 allo scoperto, dedicato ai motori marini; l’area Boat Discovery, pensata per raccogliere tutto il necessario per il primo acqui-


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sto di un’imbarcazione. Confermate poi le sezioni interamente dedicate alla vela, il Sailing Word, nella Marina 1, quella dedicata alle imbarcazioni a motore dai 12 metri ai maxiyacht, il Motorboats e l’area Tech Trade, posta nel padiglione B superiore, per l’accessoristica, la componentistica e la strumentazione elettronica per la navigazione. Degno di nota l’aggiornamento voluto dagli organizzatori per quanto riguarda i servizi offerti a visitatori ed espositori: un nuovo parcheggio per gli espositori di oltre 200 posti, nuovi punti ristoro (ben 4) che portano a 13 il numero totale dei ristoranti presenti, la Cambusa della Vela che punterà molto sulla valorizzazione delle tipicità italiane, e un’area Bar variegata secondo le ultime tendenze, una bigliettazione online più vantaggiosa, il potenziamento della rete wireless per le connessioni in tutti gli spazi della manifestazione, una nuova segnaletica e aree relax di rinnovato allestimento di cui una interamente green poiché realizzata con materiali riciclati.

A “ C O N TAT T O ” C O N L A C I T T À . Importantissimo poi lo sforzo sinergico degli organizzatori di coinvolgere la città in un dialogo costante e aperto, che possa virtuosamente favorire la manifestazione anche con iniziative “fuori salone” e convezioni turistiche. È stato istituito un tavolo di lavoro tra gli organizzatori e l’Assessorato alla Cultura della città, per prolungare mostre di successo e arricchire il calendario di eventi culturali cittadini, proprio nei giorni del Salone. Tra questi si colloca l’iniziativa GenovaInBlu che viene riconfermata, evento che nasce dall’esigenza di far conoscere e apprezzare lo straordinario patrimonio artistico, culturale e commerciale di Genova a tutti, visitatori, ospiti e cittadini, secondo un modello di successo già sperimentato altrove in occasione di altre manifestazioni fieristiche. Sono poi in corso dialoghi con tour operator e aziende di trasporto (da Trenitalia alle compagnie aeree), per favorire il più possibile la ricezione di visitatori nazionali e internazionali. www.genoaboatshow.it

ORGANIZZATORI: Fiera di Genova e UCINA INGRESSO: operatori e grande pubblico DATE: da mercoledì 2 a domenica 6 ottobre 2013 ORARI: dalle ore 10:00 alle ore 18:30 BIGLIETTI: 15 euro (ridotto 13 euro, elettronico on line 13 euro + commissioni; ingresso gratuito per minori di 14 anni se accompagnati e per portatori di handicap) EXHIBITION MANAGER: Alessandro Campagna e Maurizio Galbiati INFO ESPOSITORI: boatshow@ucina.net

Genoa Prepares for the 53rd International Boat Show A new calendar schedule, from October 2-6 2013, an innovative layout, a variety of exhibition areas, new services, and an important commitment to create a dialogue with the city itself

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he 2013 Genoa Boat Show will be very different from previous editions. This year’s event has evolved, starting with its ‘container,’ which as been entirely redesigned to create a new way of visiting and enjoying the show. Thanks to over fifty years of experience and to the input of those involved, the event is now more up-to-date and – we believe – more efficient, both in terms of its design and its management of time and exhibition spaces. A NEW SHOW FOR A CHANGING MARKET. The evolution of this event began with listening to and studying the various issues raised at the end of last year’s show; a hearing which was conducted by UCINA directly with boat builders and exhibitors, and by Fiera di Genova, through a survey conducted by Eurisko of visitors and operators. This, along with other input, led us to a reformulation of the Boat Show as a whole, making changes which would help it to better respond to the changing needs of the market, with the primary goal of maintaining the event’s leadership status. Numerous changes have been made to the organization of the show itself. First of all, the show will now take place at the start of the month, so as to fit in with the scheduling of the sector’s main international events. The duration of the show has been reduced from nine days to five in response to the preferences expressed by exhibitors who said that they would prefer a more concentrated event with a more intense focus of interests. This change is also in keeping with the more recent international standards in trade shows. This year the layout of the show has also been completely redesigned, with many more boats to be displayed directly on water, taking advantage of the Genoa Boat Show’s unique feature: the presence of the ‘sea within.’ This is a new way to enjoy the event, beginning with the newly-built ‘Red Wall,’ to the opportunity to take part in interactive and in-water trials. EXPLORING THE NAUTICAL INDUSTRY IN ALL OF ITS FORMS. In the new layout, designed by Caliari and Associates, visitors will be guided by a redesigned signposting system, with a specific purpose and fil rouge, which will make for an

easier to follow and more efficient visit in terms of time and space. But the changes don’t end there. This year the Genoa Boat Show will evolve, offering an even more diversified program, as well as the presence of new product categories with a clear division of spaces according to interests and content. New exhibition spaces will be added to the already rich assortment of trends in the nautical sector: The Sea Experience area within the ‘Sea Pavilion,’ dedicated to the entire water sports and accessories sector, with the opportunity to participate in practical trials; the Power Village area, in the open space of Marina 1, dedicated to marine engines; and the Boat Discovery area, conceived of to assist individuals in finding all they need for their first boat purchase. In addition, the following sections have been confirmed: Sailing World, the area dedicated entirely to sailing, in Marina 1; the Motorboats area, dedicated to motorboats of 12 meters and up and maxiyachts; and the Tech Trade area, located in Pavilion B, upper floor, dedicated to accessories, components, and electronic navigation instruments. Of note is the improvement requested by the organizers regarding services available to visitors and exhibitors: a new parking area for exhibitors with over 200 parking spaces; four new food and refreshment areas, bringing the total number of restaurants present at the show to thirteen (including the ‘Cambusa della Vela,’ which will focus on the promotion of typical Italian products; and a snack bar which will vary according to the latest trends); the opportunity to buy discounted tickets online; an improvement in the wireless network, enabling Wi-Fi connections throughout the fair grounds; new signposting; and refurbished relaxation areas, one of which completely eco-friendly and made with recycled materials. IN ‘CONTACT’ WITH THE CITY. Also extremely important is the effort of the organizers to involve the city in a constant and open dialogue, with initiatives and tourist promotions which positively impact the boat show, even if not technically related to it. A round table has been set up between organizers and the city of Genoa’s Cultural Department in order to extend successful exhibits and add new cultural events to the city’s calendar, in coordination with the days of the Boat Show. Among these events is the GenovaInBlu initiative, reconfirmed for this year, which was created to help visitors, guests, and citizens become familiar with and appreciate Genoa’s extraordinary artistic, cultural, and commercial heritage, according to a successful model that has been used elsewhere in relation to other trade shows and events. Conversations are also taking place with tour operators and transportation companies (from Trenitalia to airlines) in order to encourage visits from both national and international tourists as much as possible. www.genoaboatshow.it

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AZIMUT-BENETTI IL CEO PAOLO CASANI CONFERMA L’IMPORTANZA DELLA PRESENZA STRATEGICA DEL GRUPPO NELLO STATO DI SANTA CATARINA, DOVE STA CONTRIBUENDO ALLA COSTITUZIONE DI UN POLO DELLA NAUTICA ITALIANA

Brasile, il presente e il futuro di Azimut-Benetti

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l mercato brasiliano continua ad essere di cruciale interesse per il Gruppo AzimutBenetti. Nel 2012, al Salone Nautico di Genova, il CEO di Azimut Yachts, Paolo Casani, aveva annunciato l’inizio della costruzione di un nuovo stabilimento nello Stato brasiliano di Santa Caterina, dove si prevedeva di produrre, in un triennio, circa 100 barche all’anno. Il Segretario alle Infrastrutture di Santa Catarina aveva accolto con viva soddisfazione l’annuncio di Casani, a conferma dell’importanza della presenza strategica di Azimut in quello Stato. Oggi, a distanza di pochi mesi da quella dichiarazione, si può affermare senza timore di smentita che il Gruppo Azimut Benetti ha tenuto fede all’impegno preso, rispettando le scadenze fissate e rafforzando con scelte strategiche la decisione di investire nel Paese sudamericano. È stato recentemente perfezionato l’acquisto del terreno dove sarà costruito il nuovo stabilimento, che occuperà una superficie totale di circa 45.000 metri quadri, di cui il 50% coperti.

NUOVI MODELLI E ALTA FORMAZIONE. “Dopo esser stati per molti anni fornitori del mercato brasiliano e aver venduto oltre 500 barche in 10 anni – evidenpresenza Azimut è molto concreta. PAOLO zia Casani – abbiamo deciso di inveInfatti, grazie anche agli accordi di CASANI stire direttamente sul mercato brasidealership, all’ultimo salone nautiliano. Azimut do Brasil, che oggi proco brasiliano, il Rio de Janeiro Boat duce interamente quattro modelli – Show, tenutosi a fine Aprile 2013, Azimut 43, Azimut 58, Azimut 60 ed Azimut è stato l’espositore dei Azimut 70 – destinati al mercato record. Ha presentato il maggiore locale può contare su una struttura numero di barche, ben 10, tra cui il organizzativa di assoluto livello, modello di punta del marchio con personale italiano e brasiliano Atlantis, l’Atlantis 58, e anche la baraddestrato in Italia. Lo scopo di ca più grande di tutta la fiera, CEO di Azimut Yachts q u e s t a s t ru t t u r a n o n è s o l o d i l’Azimut Grande 100. c o s t r u i re i m p e c c a b i l m e n t e i n Brasile le barche che hanno fatto di Azimut UN AMBIZIOSO PROGETTO CHE DIVENBenetti il più grande costruttore di yacht al TA REALTÀ. Il prestigio e la credibilità del mondo. Infatti, anche in Brasile i servizi pre e Gruppo Azimut Benetti giocano un ruolo after sale sono considerati elementi chiave per determinante e trainante per lo sviluppo del il successo del marchio, al pari della qualità polo nautico e, di conseguenza, dell’economia locale. La presenza del Gruppo italiano sta del prodotto”. facilitando il processo di trasferimento tecnoContestualmente alla costruzione dello stalogico, a tutto vantaggio di un generale bilimento, è stata avviata una campagna aumento del know-how della nautica brasiliaintensiva di training del personale locale ed è na, che potrà così attrarre altri importanti stata rafforzata la squadra di manager, italiani investimenti dall’Europa. “La nostra positiva e brasiliani, tra cui due area manager dedicaesperienza nel Paese è consolidata – dichiara ti, uno per il Nord e l’altro per il Sud del Casani – e oggi possiamo affermare orgoglioBrasile. A completare la ricerca del miglior sersi di aver avviato la costituzione di un polo vizio possibile, l’armatore che sceglie Azimut della nautica italiana in Brasile, grazie anche può contare su un centro assistenza con peral prezioso supporto del Ministero italiano sonale altamente specializzato, mentre è opedello Sviluppo Economico congiuntamente al rativo da tempo il deposito ricambi per le barGoverno di Santa Catarina, che collaborano che prodotte dal Gruppo. da circa un anno a tale ambizioso progetto”. Anche da un punto di vista commerciale la

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Brazil, the Present and the Future of Azimut Benetti CEO Paolo Casani confirms the importance of the Group’s strategic presence in the Brazilian state of Santa Catarina, where it is contributing to the construction of an Italian nautical center

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he Brazilian market continues to be of prime interest to the Azimut-Benetti Group. In 2012, during the Genoa Boat Show, Paolo Casani, CEO of Azimut Yachts, announced that construction was to begin on a new factory in the Brazilian state of Santa Caterina, where, in three years, they expect to be manufacturing one hundred yachts per year. The Santa Catarina Secretary of Infrastructure met Casani’s announcement with immense satisfaction, confirming Azimut’s strategic importance in the state. Today, several months after this announcement, it is confirmed that the Azimut Benetti Group has remained true to their commitment, adhering to the established deadlines and, through strategic choices, reinforcing their decision to invest in Brazil. The purchase of the land on which the new facto-


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ry will be constructed has recently been finalized. The factory will occupy a total area of approximately 45,000 square meters, 50% of which covered. NEW MODELS AND TOP QUALITY TRAINING. “After many years as suppliers to the Brazilian market and after having sold over 500 yachts in ten years,” pointed out Casani, “we have decided to invest directly in the Brazilian market. Azimut do Brasil, which as of today manufactures four models – Azimut 43, Azimut 58, Azimut 60, and Azimut 70 – for the local market, can count on a high level organizational structure, with Italian personnel and Brazilians

trained in Italy. The goal of this establishment is not only to flawlessly construct, within Brazil, those same yachts for which Azimut Benetti is world famous. The before and after sale services are also considered key elements in the brand’s success, equal to the quality of the product.” Concurrently to the construction of the factory, an intense training initiative of local employees has been launched and the Italian and Brazilian management team has been reinforced, including the addition of two specific managers, one for the North and other for the South of Brazil. To further provide

the best service possible, a yacht owner who chooses Azimut can count on a customer service center with highly specialized staff, while the replacement parts warehouse for yachts manufactured by the Azimut Group has been functional for some time. Azimut’s presence is quite established also from a commercial perspective. In fact, thanks in part to agreements with dealerships, at the most recent Brazilian boat show, the Rio de Janeiro Boat Show, which took place at the end of April 2013, Azimut was the number one exhibitor. The group displayed the highest number of yachts (ten), among which the leading model of the Atlantis series, the Atlantis 58, and the biggest yacht present at the show, the Azimut Grande 100. AN AMBITIOUS PROJECT BECOMES REALITY. The prestige and credibility of the Azimut Benetti Group play a central and leading role in the development of this nautical center and, as a result, of the local economy. The presence of this Italian company encourages the transfer of technology, increasing the general level of know-how in the Brazilian nautical industry, which will thus be in a position to attract other important European investments. “Our positive experience in the country continues,” declared Paolo Casani, “and today we are proud to have begun construction on an Italian nautical center in Brazil, thanks also to invaluable support from the Italian government’s Ministry for Economic Development along with the Santa Catarina government, which have been working together on this ambitious project for the past year.”

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EDITORIALE

I grandi eventi sportivi: sfide e opportunità La realizzazione di tali eventi permetterà al Brasile non solo di migliorare la propria posizione nel contesto mondiale, ma anche di accelerare gli investimenti, stimolando la crescita e la creazione di posti di lavoro

promosso da

Editoriale di GUSTAVO WESTMANN Capo Ufficio Commerciale dell’Ambasciata del Brasile in Italia

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A realização de tais eventos permitirá ao Brasil não apenas melhorar a própria posição no contexto mundial, mas também acelerar investimentos, estimulando o crescimento e a criação de empregos

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n meno di un anno, in Brasile prenderà il via la tanto attesa Coppa del Mondo, evento destinato a generare importanti opportunità economiche, politiche e sociali, in linea con gli obiettivi di perseguire le trasformazioni in atto nel Paese ed elevare le condizioni di vita di crescenti percentuali di popolazione. Ospitare i grandi eventi sportivi è diventato sempre più allettante per i Paesi emergenti come il Brasile. Storicamente realizzati nei Paesi sviluppati, tali eventi possono ora contribuire non solo a migliorare la posizione del Paese ospitante nel contesto mondiale, ma anche ad accelerare gli investimenti in nuove infrastrutture e tecnologie, nel turismo, nella sicurezza, e a stimolare la creazione di posti di lavoro. Con la realizzazione dei Giochi Panamericani nel 2007, della Confederations Cup nel 2013 e i confermati Mondiali di Calcio nel 2014 e Giochi Olimpici e Paralimpici nel 2016, si può dire che il Brasile è entrato nel “circolo” degli grandi eventi sportivi. Eventi di questa natura necessitano, tuttavia, di ingenti investimenti, che spesso superano i bilanci pubblici, richiedendo quindi un intervento pubblico-privato al fine di garantire al Paese di poter gestire in modo efficace e sicuro il progetto globale. Infatti, i mega-eventi portano alla realizzazione di progetti che altrimenti richiederebbero decenni per essere ideati e completati, e dai quali provengono concrete opportunità d’investimento e di servizi per un’ampia gamma di società nazionali e straniere. In questo contesto, il Governo Federale prevede, solo per i Mondiali di Calcio, investimenti di R$ 33,1 miliardi (11,5 miliardi di euro) in infrastrutture e servizi. Questi investimenti dovrebbero generare un impatto complessivo (diretto e indiretto) di R$ 183,2 miliardi nel PIL entro il 2019, tra cui i ricavi aggiuntivi di R$ 16,8 miliardi in tasse. Gli investimenti realizzati creeranno più di 330 mila posti di lavoro permanenti e 380 mila temporanei, così come la formazione di 240 mila lavoratori nel settore del turismo, responsabili dell’accoglienza di circa 600 mila visitatori stranieri e di 3 milioni di turisti nazionali. La promozione dell’immagine del Paese dovrebbe inoltre aumentare il suo peso nel mercato mondiale, ampliando le opportunità di affari e contribuendo a far conoscere l’offerta turistica nazionale. Considerata la relativa prossimità dei Mondiali di Calcio del 2014 e le opportunità che ancora esistono per le imprese straniere di partecipare con il Brasile in questo processo, credo che potrebbe essere interessante condividere con i lettori di èItalia, anche in poche parole, come vanno i preparativi per il grande evento. A grande linee, sono stati definiti due cicli di pianificazione. Il primo comprende 102 progetti di costruzione e ristrutturazione degli stadi, miglioramenti di porti e aeroporti e di infrastrutture per i trasporti urbani, per i quali sono previsti R$ 22,8 miliardi di investimenti. Il secondo ciclo prevede azioni relative alle telecomunicazioni, al turismo, alla sicurezza, alla salute, alla difesa, all’energia e alla promozione, e prevede investimenti per R$ 10,3 miliardi. Dei 12 stadi da utilizzare, quelli di Belo Horizonte, Brasilia, Fortaleza, Recife, Rio de Janeiro e Salvador sono pronti, mentre i rimanenti – a Curitiba, Cuiabá, Manaus, Natal, Porto Alegre e San Paolo – devono essere consegnati entro fine anno. Per assicurare un aumento dell’offerta alberghiera di tutte le città ospitanti, la Banca Nazionale

Megaeventos esportivos: desafios e oportunidades

Chefe do Setor Comercial da Embaixada do Brasil na Itália

m pouco menos de um ano, terá início a tão esperada Copa do Mundo no Brasil. Da perspectiva brasileira, o evento deverá gerar importantes oportunidades econômicas, políticas e sociais, em sintonia com os objetivos de aprofundar as transformações em curso no País e de elevar as condições de vida de crescentes parcelas de sua população. Sediar grandes eventos esportivos tornou-se cada vez mais atraente para países considerados emergentes, como o Brasil. Historicamente realizados nos países desenvolvidos, tais eventos podem contribuir não apenas para o melhor posicionamento do país-sede no contexto mundial, mas também para acelerar investimentos em novas infraestruturas e tecnologias, no turismo, em segurança, e para estimular a criação de empregos. Com a realização dos Jogos Pan-Americanos em 2007, da Copa das Confederações da FIFA em 2013 e a confirmação de que sediará a Copa do Mundo de Futebol em 2014 e os Jogos Olímpicos e Paraolímpicos em 2016, pode-se afirmar que o Brasil entrou na rota dos megaeventos esportivos. Eventos desta natureza exigem, entretanto, vultosos investimentos que, muitas vezes, ultrapassam os orçamentos governamentais, demandando iniciativas de financiamento público-privado para assegurar que o Brasil possa gerenciar o projeto global de forma efetiva e segura. De fato, os megaeventos deverão conduzir à realização de projetos que levariam décadas para ser concebidos e concluídos, dos quais decorrem oportunidades concretas de investimentos e de prestação de serviços para amplo rol de empresas nacionais e estrangeiras. Nesse contexto, o Governo Federal prevê, apenas para a Copa do Mundo, investimentos da ordem de R$ 33,1 bilhões, equivalentes a 11,5 bilhões de euros, em infraestrutura e serviços. Esses investimentos deverão gerar impacto total (direto e indireto) de R$ 183,2 bilhões no PIB até 2019, incluindo a arrecadação adicional de R$16,8 bilhões em tributos. Os investimentos realizados gerarão mais de 330 mil empregos permanentes e 380 mil temporários, além da capacitação de 240 mil trabalhadores do setor de turismo, para a recepção de cerca de 600 mil visitantes estrangeiros e movimentação de 3 milhões de turistas nacionais. A promoção da imagem do País também deverá aumentar sua estatura no mercado mundial, ampliando negócios e divulgando o produto turístico nacional. Tendo em conta a relativa proximidade da Copa de 2014 e as oportunidades ainda existentes para que empresas estrangeiras participem com o Brasil desse processo, acredito que possa ser interessante compartilhar com os leitores da èItalia, mesmo que em


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per lo Sviluppo Economico e Sociale (BNDES) ha aperto una linea di finanziamento di R$ 2 miliardi per la ristrutturazione e la costruzione di nuovi alberghi. Le azioni di pubblica sicurezza durante i grandi eventi e il monitoraggio del flusso di stranieri sui confini sono di competenza del Ministero della Giustizia, che investirà R$ 1,17 miliardi nell’acquisizione di attrezzature e nella costruzione e ristrutturazione di centri integrati di comando e controllo. Nell’ambito del Ministero della Difesa, sono previsti investimenti per R$ 700 milioni per il controllo dello spazio aereo, marittimo e fluviale, la sicurezza informatica, la prevenzione e la lotta al terrorismo e il controllo di esplosivi, tra le altre attività. Il Settore Commerciale dell’Ambasciata del Brasile in Italia, con sede a Roma,è impegnato per garantire che gli imprenditori e i fornitori di servizi italiani partecipino attivamente al processo di modernizzazione che sta attraversando il Brasile, al fine di consentire che le aziende con tecnologie innovative e di carattere imprenditoriale condividano con il Paese i risultati positivi che si spera si realizzino in questo processo. Ulteriori informazioni sui Mondiali del 2014 sono disponibili sul sito www.copa2014.gov.br o presso gli Uffici Commerciali del Brasile a Roma ed il Consolato Generale di Milano.

poucas palavras, como andam os preparativos para o grande evento. Em linhas gerais, foram definidos dois ciclos de planejamento. O primeiro contempla 102 projetos de construção e reforma de estádios, melhoramentos em portos e aeroportos e na infraestrutura de transportes urbanos, para os quais estão previstos investimentos de R$ 22,8 bilhões. O segundo ciclo envolve ações relacionadas a telecomunicações, turismo, segurança, saúde, defesa, energia e promoção, e prevê investimentos de R$ 10,3 bilhões. Das 12 arenas a serem utilizadas, as de Belo Horizonte, Brasília, Fortaleza, Recife, Rio de Janeiro e Salvador já estão prontas, e as restantes, em Curitiba, Cuiabá, Manaus, Natal, Porto Alegre e São Paulo deverão ser entregues, até o final do corrente ano. Para garantir o aumento na oferta de quartos da rede hoteleira em todas as cidades-sede, o Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social (BNDES) abriu linha de financiamento de R$ 2 bilhões para reforma e construção de novos hotéis. As ações de segurança pública durante os megaeventos e de monitoramento do fluxo de estrangeiros através das fronteiras estão sob a responsabilidade do Ministério da Justiça, que investirá R$ 1,17 bilhão na aquisição de equipamentos e na construção e reforma de centros integrados de comando e controle. No âmbito do Ministério da Defesa, estão previstos investimentos de R$ 700 milhões para controle do espaço aéreo, marítimo e fluvial, segurança cibernética, prevenção e combate ao terrorismo e fiscalização de explosivos, entre outras atividades. O Setor Comercial da Embaixada do Brasil na Itália, com sede em Roma, vem envidando esforços para que empresários e prestadores de serviços italianos participem ativamente do processo de modernização pelo qual passa o Brasil, de modo a permitir que empresas com tecnologias inovadoras e de base empreendedora compartilhem com o País os resultados positivos que, espera-se, decorrerão desse processo. Mais informações sobre a Copa de 2014 poderão ser obtidas no sítio eletrônico www.copa2014.gov.br ou por meio dos Setores Comerciais do Brasil em Roma e no Consulado Geral em Milão.

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a collaborazione tra gli imprenditori dell’Italia e quelli di Santa Catarina per lo sviluppo del settore nautico è stata rafforzata in occasione del Seminario Nautico Brasile-Italia, svoltosi lo scorso 26 giugno a Florianópolis, capitale dello Stato brasiliano di Santa Catarina. Sono stati circa 200 gli imprenditori che hanno partecipato all’evento, promosso dal Servizio Brasiliano di Supporto per Micro e Piccola Impresa di Santa Catarina (Sebrae/SC) e dall’Associazione Nautica di Santa Catarina per il Brasile (Acatmar), in collaborazione con l’Agenzia Brazil Planet e la Camera Italiana di Commercio e Industria di Santa Catarina. Nell’ambito dell’iniziativa, si è svolto inoltre il 2° Incontro di Business del Settore Nautico, che ha riunito i più importanti attori del settore marittimo di Santa Catarina e dell’Italia. L’evento si inserisce nelle attività previste dal protocollo d’intesa siglato tra il Governo dello Stato di Santa Catarina e il Governo italiano in occasione del Salone Internazionale Nautico di Genova, svoltosi lo scorso anno, e reso possibile grazie all’impegno del Segretario di Stato alle Infrastrutture, Valdir Cobalchini, del Direttore Generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero italiano dello Sviluppo Economico (MiSE), Pietro Celi, e del Vice Presidente dell’Agenzia Brazil Planet, Domenico Calabria – tra l’altro, ideatore e promotore del progetto di interscambio per lo sviluppo del settore nautico, denominato “Il Ponte della Nautica BrasileItalia”. Secondo più grande polo nautico del Brasile, Santa Catarina presenta una serie di caratteristiche di assoluto rilievo. Lo Stato conta 561 chilometri di coste e cinque porti. Il coordinatore del nucleo di industria del Sebrae/SC e relatore del seminario, Roberto Tavares, ha sottolineato che il settore nautico di Santa Catarina cresce in media del 10% all’anno ed è un mercato dal forte potenziale, in particolare nel segmento del lusso. “La partnership con l’Italia risulta un ulteriore fattore di rilievo. Cerchiamo di abbattere i confini e mettere a frutto l’esperienza italiana per qualificare la forza lavoro e migliorare i nostri prodotti”, ha sottolineato il Presidente della Acatmar, Leandro Mané Ferrari, intervenendo al seminario. D’altro canto, il partner internazionale ha molto da insegnare. L’Italia ha una lunga tradizione nel settore – è leader mondiale nella produzione di grandi yacht, con il 44% del mercato, ed esporta circa 4/5 della sua produzione. Vanta un design d’eccellenza e controlla l’intera catena di produzione: dalle barche agli arredi interni, passando per vernici e accessori. Il Direttore per l’Area Americhe, Africa e Medio Oriente della Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero italiano dello Sviluppo Economico (MiSE), Claudio Padua, ha sottolineato il valore della

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Un seminario per consolidare la collaborazione tra Santa Catarina e Italia LA COOPERAZIONE TECNICA MIRA A PROMUOVERE IL SETTORE NAUTICO E A PROIETTARE SANTA CATARINA NEL PANORAMA INTERNAZIONALE collaborazione con una grande economia qual è quella brasiliana, soprattutto in questa difficile fase di crisi economica che sta attraversando l’Italia. “Vogliamo costruire un ponte di successo economico per le aziende dei due Paesi”, ha aggiunto Padua. Tra gli altri relatori intervenuti al seminario, il consigliere dell’Ambasciata italiana in Brasile, Alberto La Bella; l’architetto italiano Franco Gnessi, in rappresentanza di Brazil Planet; il Direttore dell’Agenzia ICE, Federico Balmas; il Presidente di SANTUR – Santa Catarina Turismo, Valdir Walendowsky; l’Assessore al Turismo di Florianópolis,

Domenico Calabria con Valdir Cobalchini al Salone Nautico di Genova.

Maria Claudia Evangelista; il Direttore amministrativo e finanziario del Sebrae/SC, Sérgio Cardoso; il Direttore della Federazione dei Petrolieri (FUP) e Presidente del Forum dei Lavoratori del’Industria Navale (FTINP), Joacir Pedro, in rappresentanza di Petrobras; l’avvocato Paolo Carbone, della Carbone e Vicenzi Consulting; e il Direttore Aggiunto per Pianificazione della Banca Regionale per lo Sviluppo dell’Estremo Sud (BRDE), Nivaldo Presalino. Dopo il seminario, l’evento è proseguito con gli incontri d’affari, che hanno visto la partecipazione di 15 aziende italiane e 40 locali. Nell’occasione, la Camera di Commercio italiana, facendo seguito all’attività che sta sviluppando sin dal 2009 nel settore dei porti e dell’industria nautica, ha presentato il nuovo progetto “Coast to Coast: Promozione della Costa del Settore Nautico Tirrenica verso i Mercati della Costa Atlantica Centro e Sud Americana”, che mira a promuovere il potenziale della nautica italiana in America Latina, oltre a facilitare l’incontro tra le aziende italiane, brasiliane, argentine e domenicane. Il progetto vuole fornire opportunità di partnership, incrementare il business e l’accesso al know-how nel settore, incoraggiando le PMI a proiettarsi nel mercato internazionale, nel quale l’Italia costituisce un valido riferimento per quanto riguarda questo settore.


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CCIE SANTA CATARINA

Seminário consolida parceria entre Santa Catarina e Itália Cooperação técnica visa estimular segmento náutico e projetar Santa Catarina no cenário internacional

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BUSINESS E PARTNERSHIP. Dopo il seminario, gli imprenditori italiani e brasiliani si sono confrontati in tavoli di lavoro, per presentare i loro prodotti e spiegare le loro esigenze. Il Sebrae/SC stima che i contatti commerciali avviati in occasione del 2° Incontro di Business del Settore Nautico possano generare un fatturato di circa R$ 5 milioni. Secondo il responsabile export di Trem Italy, azienda specializzata in accessori per imbarcazioni e yacht, Riccardo Polli, questi incontri costituiscono un primo contatto molto importante. “Abbiamo buone aspettative, le nostre vendite sono raddoppiate dal 2012”, ha affermato il rappresentante italiano. CAMERA ITALIANA DI COMMERCIO E INDUSTRIA DI SANTA CATARINA

Avenida Rio Branco, 404 Centro Executivo Planel Towers, sala 505, Torre II 88015-200 Florianópolis SC - Tel: +55.48.3027.2710 info@brasileitalia.com.br – www.brasileitalia.com.br

parceria entre empresários italianos e catarinenses para desenvolver o segmento náutico foi reforçada durante o Seminário Náutico Brasil-Itália, no dia 26 de junho, em Florianópolis, capital de Santa Catarina. Cerca de 200 empresários participaram do evento. Promovido pelo Serviço Brasileiro de Apoio às Micro e Pequenas Empresas de Santa Catarina (Sebrae/SC) e pela Associação Náutica Catarinense para o Brasil (Acatmar), em colaboração com a Agência Brazil Planet e a Câmara Italiana de Comércio e Indústria de Santa Catarina, a programação do evento contou ainda com o 2° Encontro de Negócios do Setor Náutico, que reuniu os maiores stakeholders do setor náutico catarinense e italiano. O evento faz parte das atividades previstas no Memorando de Entendimento celebrado entre o Governo de Santa Catarina e o Governo Italiano durante o Salão Internacional Náutico de Gênova em 2012; graças também aos esforços do secretário de Infraestrutura do Estado, Valdir Cobalchini, do diretor-geral das Políticas de Internacionalização e da Promoção de intercâmbios do Ministério italiano de Desenvolvimento Econômico (Mise), Pietro Celi, e do vice-presidente da Brazil Planet, Domenico Calabria, criador e promotor do projeto de intercâmbio para o desenvolvimento do setor náutico conhecido como o “Ponte da Náutica Brasil-Itália”. Segundo maior polo náutico do Brasil, as características de Santa Catarina ajudam. O Estado tem 561 quilômetros de costa e cinco portos. O coordenador do núcleo da indústria do Sebrae/SC e palestrante do seminário, Roberto Tavares, destacou ainda que o segmento náutico catarinense cresce em média 10% ao ano e é um mercado em potencial, principalmente no segmento de luxo. “A parceria com a Itália vem para somar. Vamos

romper fronteiras e usufruir da experiência italiana para qualificar a mão de obra e melhorar os nossos produtos”, reforçou o presidente da Acatmar, Leandro Mané Ferrari, em palestra no seminário. Na outra margem, o parceiro internacional tem muito a ensinar. A Itália tem tradição no setor – é líder mundial na fabricação de grandes iates, com 44% do mercado, e exporta cerca de 4/5 de sua produção. Possui excelência em design e controla toda a sua cadeira produtiva: dos barcos ao mobiliário interno, pintura e acessórios. O diretor da área América, Africa e Medio Oriente, da Direção-Geral de Políticas de Internacionalização e Promoção do Comércio, do Ministério Italiano de Desenvolvimento Econômico (Mise), Claudio Padua, destacou a importância da parceria com uma grande economia como a brasileira, especialmente em tempos de crise na Itália. “Queremos construir uma ponte de sucesso econômico para as empresas dos dois países”, finalizou Padua. Também estavam entre os palestrantes do seminário o conselheiro da Embaixada da Itália no Brasil, Alberto La Bella; o arquiteto italiano Franco Gnessi, representando a Brazil Planet; o diretor da Agência para a promoção no exterior e a internacionalização das empresas italianas (ICE), Federico Balmas; o presidente da Santur – Santa Catarina Turismo, Valdir Walendowsky; a secretária de Turismo de Florianópolis, Maria Claudia Evangelista; o diretor de administração e finanças do Sebrae de Santa Catarina, Sérgio Cardoso; o diretor da Federação Única dos Petroleiros (FUP) e presidente do Fórum dos Trabalhadores da Industria Naval (FTINP), Joacir Pedro, representando a Petrobras; o advogado da Carbone e Vicenzi Consulting, Paolo Carbone; e o gerente-adjunto de Planejamento do Banco Regional de Desenvolvimento do Extremo Sul (BRDE), Nivaldo Presalino. Após o seminário, o evento continuou com reuniões de negócios que tiveram a participação de 15 empresas italianas e 40 locais. Na ocasião, a Câmara Italiana, dando seguimento aos trabalhos que vem desenvolvendo desde 2009 no setor de portos e náutica, divulgou o projeto “Coast to Coast: Promozione del settore nautico della Costa Tirrenica verso i mercati della Costa Atlantica Centro e Sud Americana”, que visa promover o potencial do setor da náutica italiana na América do Sul, além de facilitar o encontro entre empresas italianas, brasileiras, argentinas e dominicanas. O projeto pretende proporcionar parcerias, oportunidades de negócios e acesso ao know how do setor, incentivando as PMEs a se projetarem no mercado internacional, sendo a Itália referência neste setor. NEGÓCIOS E PARCERIAS. Após o seminário, os empresários italianos e brasileiros encontraram-se em mesas de negociação para apresentar seus produtos e explicar suas necessidades. O Sebrae/SC estima que as negociações iniciadas no 2° Encontro de Negócios do Setor Náutico possam gerar uma movimentação de cerca de R$ 5 milhões. Segundo o gerente de exportação da Trem Italy, empresa especializada em acessórios para lanchas e iates, Polli Riccardo, os encontros são um primeiro contato muito importante. “Temos boas expectativas, nossas vendas dobraram de 2012 para cá”, afirmou o representante italiano.

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ITALCAM promuove i sapori italiani a SIAL Brazil Italcam promove sabores italianos no Sial Brazil O Spazio Italia contou com a colaboração da Agência ICE e das principais empresas do setor

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LO SPAZIO ITALIA HA VISTO LA COLLABORAZIONE DELL’AGENZIA-ICE E DI IMPORTANTI AZIENDE DEL SETTORE

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a Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria e Agricoltura (ITALCAM) ha promosso lo Spazio Italia Gastronomico nell’ambito della 2a edizione di SIAL Brazil – Salone Internazionale dell’Alimentazione, tenutosi a San Paolo dal 25 al 28 giugno scorso. Lo spazio Cucina Show ha visto la partecipazione dello chef Mario Mangone, che ha preparato piatti utilizzando autentici prodotti italiani, da offrire in degustazione ai visitatori della fiera. SIAL Brazil è tra i più importanti eventi mondiali dedicati agli alimenti e alle bevande, punto d’incontro di aziende nazionali ed internazionali, dove è possibile trovare le principali novità e le ultime tendenze del settore. Lo Spazio Italia Gastronomico è stato organizzato da ITALCAM, che quest’anno ha potuto contare, per la sua realizzazione, sulla collaborazione dell’Agenzia ICE. L’esposizione e la degustazione dei prodotti è stata resa possibile grazie alla partecipazione delle imprese Barilla, Emporio Chiappetta, Illy Caffè, Hot Mixer, Olio Extravergine di Oliva Vero, Lario Import-Export, Vini di Lombardia e Zini. Inoltre, l’edizione brasiliana di SIAL ha ospitato due regioni italiane

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particolarmente rappresentative del settore: Emilia-Romagna e Puglia. Unioncamere Emilia-Romagna, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, l’Enoteca Regionale Emilia Romagna, il Consorzio Parmigiano Reggiano e la Fiera di Parma, ha organizzato, per tutta la durata della fiera, uno spazio dedicato alla degustazione delle sue specialità regionali. Importanti produttori della Regione Puglia hanno presentato alcuni dei loro prodotti più rinomati, grazie al Servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia, con il supporto tecnico di Sprint Puglia (Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese), e in collaborazione con i Distretti Produttivi Agroalimentari e il Distretto Tecnologico Regionale D.A.Re. Puglia (Distretto Agroalimentare Regionale).

CAMERA ITALO-BRASILIANA DI COMMERCIO, INDUSTRIA E AGRICOLTURA

Av. São Luiz, 50 – 16º andar – Cj. 161 ABC Centro – 01046-926 – São Paulo/SP Tel +55.11.31232770 Fax +55.11.31232771 italcam@italcam.com.br www.italcam.com.br

Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio, Indústria e Agricultura (Italcam) promoveu o Spazio Italia Gastronômico durante 2ª edição do Sial Brazil – Salão Internacional da Alimentação, que aconteceu em São Paulo, de 25 a 28 de junho. O espaço Cozinha Show contou com a participação do chef Mario Mangone, que elaborou pratos com produtos italianos autênticos para as degustações oferecidas aos visitantes da feira. Sial Brazil figura entre os mais importantes eventos mundiais dedicados aos alimentos e às bebidas. O evento reúne diversas empresas nacionais e internacionais, que apresentam as principais novidades e as últimas tendências do setor. O “Spazio Italia Gastrônomico” é uma iniciativa organizada pela Italcam e que este ano contou com a colaboração da Agência ICE. A exposição e a degustação dos produtos foi possível graças à parceria das empresas: Barilla, Emporio Chiappetta, Illy Caffè, Hot Mixer, Olio Extravergine di Oliva Vero, Lario ImportExport, Vini di Lombardia e Zini. Além disso, a edição brasileira do Sial recebeu duas regiões italianas particularmente representativas do setor: Emília-Romagna e Apúlia. Unioncamere Emilia-Romagna, em parceria com Regione Emilia-Romagna, Enoteca Regionale Emilia-Romagna, Consorzio Parmigiano Reggiano e Fiera di Parma, organizou, durante a feira, um espaço dedicado à degustação das especialidades regionais. Importantes produtores da Região Apúlia apresentaram alguns de seus mais renomados produtos, graças ao Departamento de Assuntos Internacionais da Região da Apúlia, com a suporte técnico de Sprint Puglia (agência regional para a internacionalização das empresas). A iniciativa foi realizada em colaboração com os Distritos de Produção Agroalimentari e o Distrito tecnológico regional D.A.Re. Puglia (Distrito Agroalimentar Regional).


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CCIE MINAS GERAIS

A Belo Horizonte, focus su grandi eventi e sostenibilità LA CCIE DI MINAS GERAIS E LA REGIONE PIEMONTE HANNO PARTECIPATO ALLA SETTIMANA DELL’AMBIENTE

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a Segreteria dell’Ambiente e Sviluppo Sostenibile dello Stato di Minas Gerais ha promosso, il 5 e il 6 giugno scorso, la Settimana dell’Ambiente 2013. L’evento, svoltosi a Belo Horizonte e dedicato al tema “Un Mondiale di Calcio Sostenibile”, è stato reso possibile grazie alla collaborazione di importanti istituzioni, tra cui la Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Artigianato di Minas Gerais e la Regione Piemonte. Il convegno “Sfide ed Alternative per la Realizzazione di un Evento Sostenibile” è stato organizzato con l’obiettivo di approfondire

CÂMARA ÍTALO-BRASILEIRA DE COMÉRCIO, INDÚSTRIA E ARTESANATO DE MINAS GERAIS

Rua Piauí, 2019 - 5º piano - Funcionários 30150-321 Belo Horizonte Tel.: +55.31.32875143/2212 Fax:+55.31.32872211 www.italiabrasil.com.br info@italiabrasil.com.br

Belo Horizonte destaca grandes eventos e sustentabilidade CCIE de Minas Gerais e Região do Piemonte participaram da Semana do Meio Ambiente

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Secretaria de Meio Ambiente e Desenvolvimento Sustentável de Minas Gerais promoveu a Semana do Meio Ambiente 2013, realizada em Belo Horizonte, nos dias 5 e 6 de junho. Com foco no tema “Copa Sustentável”, o evento contou com a parceria da Câmara ItaloBrasileira de Comércio, Indústria e Artesanato de Minas Gerais e da Região Piemonte, dentre outras importantes instituições. O seminário “Desafios e Alternativas para a Realização de um Evento Sustentável” foi organizado com o objetivo de debater a questão dos impactos gerados nas cidades que realizam grandes eventos. A convite da CCIE de Minas Gerais, participaram

la questione dell’impatto che i grandi eventi hanno sulle città ospitanti. Su invito della CCIE di Minas Gerais, hanno preso parte al convegno il Direttore di gestione immobiliare e servizi tecnici di Torino Olimpic Park, Alessandro Cattaneo, e il Business Development di Idest per il Brasile, Enzo Tesi, che hanno illustrato il progetto sostenibile realizzato dalla Idest – ed il suo conseguente lascito – in occasione dei Giochi Olimpici Invernali ospitati da Torino nel 2006. Enzo Tesi si è detto soddisfatto dell’esito del convegno, definendolo un’occasione ideale per condividere la propria esperienza. “Non tutti hanno la possibilità e la fortuna di fare quello che abbiamo fatto noi in un contesto così importante e di grande visibilità. Ci auguriamo che ciò che abbiamo visto e vissuto in maniera così entusiasmante possa essere molto utile per la riuscita degli eventi che si terranno in Brasile”. Per Alessandro Cattaneo, è importante che, in occasione dei grandi eventi, si porti l’attenzione – anche a livello internazionale – sulla sostenibilità e sull’importante impatto che essa può avere nel migliorare la vivibilità delle città. Si tratta di importanti opportunità per mettere in evidenza tematiche purtroppo ancora troppo trascurate. Inoltre, permettono di sviluppare una “coscienza ambientale” più matura in tutti coloro che sono coinvolti nel processo di preparazione e gestione degli eventi, che si tratti di enti pubblici, privati o cittadini.

do evento o diretor de gestão imobiliária e de serviços técnicos do Torino Olimpic Park, Alessandro Cattaneo, e o business development da Idest para o Brasil, Enzo Tesi, que ilustraram o projeto sustentável realizado pela Idest para as Olimpíadas de Inverno de Torino, em 2006, e o seu legado para a região. Enzo Tesi declarou sua satisfação em participar do seminário, definindo-o uma ocasião ideal para compartilhar a própria experiência. “Nem todos têm a oportunidade e a sorte de fazer o que fizemos em um cenário tão importante e de grande visibilidade. Esperamos que o que vimos e vivemos de forma tão entusiasmante possa ser muito útil para os eventos a serem realizados ano Brasil”. Para Alessandro Cattaneo, é importante que, por ocasião dos grandes eventos, se volte a atenção – até mesmo internacionalmente – na sustentabilidade e no impacto que pode gerar na melhoria das cidades. Trata-se de uma oportunidade para evidenciar questões, infelizmente, ainda muito negligenciadas. Os eventos esportivos também permitem o desenvolvimento de uma “consciência ambiental” mais madura em todos os envolvidos no processo de preparação e gestão, sejam entidades públicas, privadas ou cidadãos.

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NEWS BRASILE

Brasile, quali opportunità per l’Italia

Il contributo dell’Italia allo sviluppo economico del Brasile

CONTRIBUIÇÃO DA ITÁLIA NO DESENVOLVIMENTO ECONÔMICO DO BRASIL

L’Ambasciata d’Italia a Brasilia, in collaborazione con la Banca d’Italia a San Paolo, ha pubblicato uno studio sul commercio bilaterale tra il Brasile e l’Italia. Lo studio “Il contributo dell’Italia allo sviluppo economico del Brasile”, redatto in italiano e portoghese, riassume la presenza economica, imprenditoriale e commerciale italiana nel Paese latino-americano, con dati aggiornati a maggio 2013. Il documento mostra che, tra il 2003 e il 2012, il commercio tra i due Paesi è cresciuto del 170%. Inoltre, l’Italia risulta oggi l’ottavo Paese investitore in Brasile.

A Embaixada da Itália em Brasília, em colaboração com o Banco da Itália em São Paulo, publicou um estudo sobre o comércio bilateral entre Brasil e Itália. O estudo “Contribuição da Itália no Desenvolvimento Econômico do Brasil”, elaborado em italiano e português, resume a presença econômica, empresarial e comercial italiana no país latino-americano, com dados atualizados em maio de 2013. O documento mostra que, entre 2003 e 2012, o intercâmbio comercial entre os dois países cresceu 170%. A Itália se classificou como oitavo país investidor no Brasil.

Presidente Esecutivo e Direttore di ISPI, Paolo Magri, e lo Chief Economist di SACE, Giulio Dal Magro, hanno illustrato la realtà e le prospettive dell’economia del Paese sudamericano.

Unendo le esperienze di SACE e ISPI nell’analisi degli scenari globali, si è tenuto a Roma, lo scorso 20 giugno, presso la sede di SACE, l’incontro “Brasile. Quali opportunità per il sistema Italia”. Durante l’evento è stato esaminato e discusso il potenziale del mercato brasiliano, abbinando i racconti sul campo di aziende italiane al dibattito sui trend di medio-lungo periodo. Il Vice

BRASIL, QUAIS OPORTUNIDADES PARA A ITÁLIA Combinando as experiências de Sace e Ispi na análise dos cenários globais, a sede da Sace, em Roma, foi palco do encontro “Brasil. Quais oportunidades para a Itália”, realizado em 20 junho. Durante o evento, foi examinado e discutido o potencial do mercado brasileiro, combinando as histórias de empresas italianas no debate sobre as tendências a médio e longo prazo. O vice-presidente executivo e diretor do Ispi, Paolo Magri, e o economista-chefe de Sace, Giulio Dal Magro, explicaram a realidade e as perspectivas da economia do país sul-americano.

Spark Energy produce energia a San Paolo

Per Fiat, grandi investimenti in Brasile La Fiat prevede di investire in Brasile circa 5,7 miliardi di euro entro il 2016. L’annuncio è stato dato dal Presidente mondiale di Fiat Chrysler e di Fiat Industrial, Sergio Marchionne, e dal Presidente di Fiat Chrysler in America Latina, Cledorvino Belini, nel corso di un incontro con il Presidente del Brasile, Dilma Rousseff, lo scorso maggio, a Brasilia. L’importo totale sarà destinato alla costruzione e all’espansione di fabbriche nel Paese, al miglioramento dei processi logistici, all’incremento della capacità di produzione e allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie.

L’italiana Spark Energy, produttore di sistemi per la generazione di energia distribuita, ha aperto la sua prima filiale al di fuori dell’Italia, ed ha già avviato le attività nella città di Indaiatuba, a circa 80 chilometri da San Paolo. La Spark Energy, sussidiaria dal DSF Group, controllerà l’associata Spark Energy do Brasil, con un investimento di circa 2,3 milioni di euro. La fabbrica brasiliana sviluppa quattro tipi di sistemi per la generazione di energia distribuita, alimentati a gas naturale, biogas o diesel, destinati all’intero mercato sudamericano.

FIAT, GRANDES INVESTIMENTOS NO BRASIL

SPARK ENERGY PRODUZ ENERGIA EM SÃO PAULO

A Fiat pretende investir no Brasil cerca de 15 bilhões de reais até 2016. O anúncio foi feito pelo presidente mundial da Fiat Chrysler e da Fiat Industrial, Sergio Marchionne, e pelo presidente da Fiat Chrysler na América Latina, Cledorvino Belini, durante reunião com a presidente Dilma Rousseff, em maio último, em Brasília. O total dos recursos será destinado à construção e ampliação de fábricas no País, melhoria de processos logísticos, expansão da capacidade produtiva e ao desenvolvimento de novos produtos e tecnologias.

A italiana Spark Energy, fabricante de sistemas de geração de energia distribuída, abriu sua primeira filial fora do país de origem e já entrou em operação na cidade de Indaiatuba, interior do Estado de São Paulo. A Spark Energy, subsidiária do DSF Group, controlará a nova associada Spark Energy do Brasil, com um investimento de cerca 6 milhões de reais. A fábrica brasileira desenvolve quatro tipos de sistemas de geração de energia distribuída, alimentados a gás natural, biogás ou óleo diesel, destinados ao mercado sul-americano.

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Un’intesa economica dalle salde radici

Eine tief verwurzelte Wirtschaftspartnerschaft Editoriale di ELIO MENZIONE Ambasciatore d’Italia a Berlino

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Italia e Germania si confermano ottimi partner, come ha dimostrato il successo del Forum Economico Italo-Tedesco, svoltosi a Francoforte

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o scorso 18 giugno si è svolto a Francoforte, sotto il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berlino ed organizzato dalla locale Camera di Commercio Italiana per la Germania, in collaborazione con Maleki Group, il Forum Economico ItaloTedesco. L’evento è stato un indiscutibile successo: i lavori – a cui hanno preso parte oltre 250 imprenditori dei due Paesi – sono stati aperti dall’indirizzo di saluto del Ministro degli Esteri Emma Bonino, ed hanno contemplato l’autorevole partecipazione del Ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. In un parterre di oratori di spicco, desidero ricordare anche la presenza del Segretario Generale della Farnesina, Ambasciatore Michele Valensise, e del Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nonché di rappresentanti di primari soggetti economici (Unicredit, Snam, SACE, Deutsche Bank e Compagnia delle Opere). Un’assai qualificata presenza tedesca è stata assicurata dal Segretario di Stato federale all’Economia e alla Tecnologia, Hans-Joachim Otto, e dal Capogruppo dell’SPD al Bundestag, Frank Walter Steinmeier. I lavori si sono articolati in tre panel, dedicati al potenziale di collaborazione bilaterale in ambiti di cruciale importanza e stringente attualità: “Rapporti economici italo-tedeschi nell’Unione Europea”; “Industria e politica industriale in Italia e Germania”; “Cultura del lavoro e formazione professionale in Italia e Germania”. Dal Forum è emersa conferma della consapevolezza della solidità del rapporto economico italo-tedesco, sia in termini commerciali (104 miliardi di Euro di interscambio nel 2012), sia sotto il profilo della straordinaria integrazione delle filiere produttive. L’iniziativa ha altresì costituito l’occasione per evidenziare che il sistema produttivo italiano continua a presentare innegabili punti di forza: la solidità del settore industriale, l’assenza di bolle speculative, l’affidabilità del sistema bancario, il basso livello di indebitamento privato, l’attivo primario di bilancio conseguito grazie ad un percorso di risanamento condotto con determinazione e che l’Italia continuerà, ai sensi degli impegni assunti con i Partner. Sul piano della strategia anti-crisi dell’Unione Europea, l’appello politico del Ministro Emma Bonino ad avanzare verso il modello federale, ha costituito un potente stimolo al dibattito, che ha visto coagularsi un generale consenso sulla necessità di integrare le strategie finora perseguite, trovando un bilanciamento fra consolidamento fiscale e promozione della crescita, nel contesto di un’auspicata reindustrializzazione dell’Europa nella quale Germania ed Italia, grazie alle caratteristiche simili dei propri sistemi produttivi, possono svolgere un ruolo primario.

Der Erfolg des in Frankfurt veranstalteten Deutsch-Italienischen Wirtschaftsforums ist ein wichtiger Beweis der soliden Partnerschaft zwischen Deutschland und Italien

Botschafter Italiens in Deutschland

m 18. Juni hat in Frankfurt die örtliche italienische Wirtschaftskammer mit der Hilfe von Maleki Group und mit der Unterstützung der Italienischen Botschaft in Berlin das Deutsch-Italienische Wirtschaftsforum veranstaltet. Die Veranstaltung war ein gelungener Erfolg: Die Arbeiten – an denen über 250 Unternehmer aus beiden Ländern teilgenommen haben – wurden mit einer Begrüßungsrede der Italienischen Außenministerin Emma Bonino und mit der hochrangigen Teilnahme des Ministers für wirtschaftliche Entwicklung Flavio Zanonato eröffnet. Im Parterre standen mehrere hervorragende Redner, unter denen ich besonders den Botschafter Michele Valensise, Generalsekretär des Außenministeriums, und den Bürgermeister von Palermo, Leoluca Orlando, sowie verschiedene Vertreter führender Wirtschaftsinstitute (Unicredit, Snam, SACE, Deutsche Bank und Compagnia delle Opere) hervorheben möchte. Eine besondere Auszeichnung für die Veranstaltung war die Anwesenheit des Parlamentarischen Staatssekretärs beim Bundesminister für Wirtschaft und Technologie Hans-Joachim Otto, und des SPD-Vorsitzenden im Deutschen Bundestag Frank Walter Steinmeier. Die Arbeiten wurden in drei Bereiche nach wesentlichen und hochaktuellen Themen für die Kooperation zwischen Deutschland und Italien aufgeteilt: „Wirtschaftliche Beziehungen zwischen Deutschland und Italien in der Europäischen Union”, „Industrie und Industriepolitik in Deutschland und Italien”, „Arbeitskultur und Fachbildung in Deutschland und Italien”. Durch das Forum wurde das Bewusstsein über die Stabilität der wirtschaftlichen Beziehungen zwischen Deutschland und Italien, sowohl in geschäftlicher Hinsicht (Handelsaustausch von rund 104 Milliarden Euro im Jahre 2012) als auch in Hinsicht der hervorragenden Integration der Produktionsketten, betont. Die Veranstaltung stellte zudem eine wichtige Gelegenheit dar, um die weiterhin eindeutigen Stärken der italienischen Industrie hervorzuheben: die Solidität der Industriebranche, di Abwesenheit von Spekulationsblasen, die Zuverlässigkeit des Bankensystems, die niedrige Privatverschuldung, und die aktive Handelsbilanz, die dank des mit Entschiedenheit durchgeführten Sanierungsprozesses – der in Hinsicht der von Italien gegenüber den Partnern übernommenen Verpflichtungen weitergeführt werden wird erzielt wurde. Was die Strategie gegen die Krise der Europäischen Union betrifft, hat die Appell-Rede der Italienischen Außenministerin Emma Bonino über die Entwicklung der Union in Richtung Staatenbund zu einer interessanten Debatte geführt, wobei eine integrierte europäische Gesamtpolitik durch ein Gleichgewicht zwischen Konsolidierung der öffentlichen Finanzen und Wachstumsförderung allgemein als notwendig betrachtet wurde. Durch die Gemeinsamkeiten zwischen der deutschen und der italienischen Industrie, können Deutschland und Italien in der als notwendig angesehen Re-Industrialisierung Europas zusammen eine wesentliche Rolle spielen.

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CCIE FRANCOFORTE

A Francoforte, scambio di idee tra vecchi amici

Fr de Pa

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l primo Forum Economico ItaloTedesco, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG) in collaborazione con Maleki Group, hanno partecipato personaggi importanti del mondo politico-economico dei due Paesi. Insieme a circa 400 rappresentanti della business community italotedesca, il Forum ha dato nuovi impulsi alle relazioni bilaterali tra l’Italia e la Germania. Uno dei moderatori del Forum, Thomas Schmid, editore del quotidiano tedesco Welt, ricapitola in un’intervista col Hauptstadtbrief le sue impressioni dell’evento. Signor Schmid, Lei ha partecipato alla prima edizione del Forum Economico Italo-Tedesco. Secondo Lei, è possibile che da un dialogo diretto tra l’Italia e la Germania nasca un approccio bilaterale per superare la crisi europea che sta durando ormai da tre anni? Questo non glielo posso dire. Ad ogni modo spero che questo Forum abbia fatto capire che l’Europa non si può permettere di basarsi unicamente sulle relazioni tra Francia e Germania, poiché anche il Sud fa parte dell’Unione Europea. Basti ricordare che già dai trattati di Roma del 1957 l’Italia era destinata a rappresentare il Sud Europa.

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SI È TENUTO LO SCORSO 18 GIUGNO, ALLA PRESENZA DEI RAPPRESENTANTI DELL’ECONOMIA E DELLE ISTITUZIONI DEI DUE PAESI, IL PRIMO FORUM ECONOMICO ITALO-TEDESCO Finora c’è stata una tendenza nei Paesi dell’Unione Europea ad attendere le risposte da Bruxelles. Secondo Lei, si può considerare questo Forum come primo passo per trovare una soluzione alla crisi, essendo qui presenti molti esponenti del mondo economico? Senz’altro. Ha presente quella famosa foto scattata nello spazio che mostra l’Europa notturna? Si nota bene che tra le regioni più illuminate c’è il Nord Italia. Il livello d’illuminazione è paragonabile alle regioni intorno a Francoforte e Stoccarda, all’Olanda o al Belgio. Questo è un dato di fatto di cui si deve prendere atto anche ai livelli più alti – tradizionalmente c’è sempre stata un’intensa collaborazione tra la Germania meridionale ed il Nord Italia, soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese.

Come vedono gli Italiani il proprio Paese e che ne pensano della Germania? Oggi come oggi, gli Italiani hanno un’impressione migliore della Germania rispetto a qualche anno fa. Si sentono meno le frasi come “Noi siamo diversi, noi non condividiamo la politica di austerità della Signora Merkel”. Anche perché Berlusconi, che fa spesso uso di questo tipo di argomentazioni, non è più così tanto appoggiato dagli Italiani. Sono però rimasto sorpreso dalla percezione che gli Italiani hanno nei confronti del proprio Paese. Al Forum si sentivano frasi del tipo “l’Italia ha preso la strada giusta, le condizioni sono veramente buone”. Io non la penso così. La crisi economica italiana ha delle radici profonde. Negli anni Ottanta, l’Italia era considerata il motore dell’economia europea. Emanuele Gatti, Presidente della CCIG


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CCIE FRANCOFORTE

Claudia Nikolai, Segretario Generale della CCIG

Frank-Walter Steinmeier, Capo della Sezione Parlamentare del Partito Socialdemocratico tedesco

In Frankfurt frische Impulse für eine alte Freundschaft Das Deutsch-Italienische Wirtschaftsforum fand am 18. Juni diesen Jahres in Frankfurt statt und zwar unter Beteiligung wichtiger Vertreter aus Wirtschaft und Politik beider Länder

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L’Ambasciatore d’Italia a Berlino, Elio Menzione

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA GERMANIA

Friedrich-Ebert-Anlage 58 – D-60325 Francoforte sul Meno Tel.: +49.69.97145210 – Fax: +49.69.97145299 info@itkam.org – www.itkam.org

ür das erste Deutsch-Italienische Wirtschaftsforum (DIWF), das die ITKAM in Zusammenarbeit mit Maleki Group organisierte, konnten hochkarätige Redner aus Politik und Wirtschaft beider Länder gewonnen werden. Gemeinsam mit rund 400 Gästen der deutsch-italienischen Business Community sorgte das DIWF für einen Neustart der bilateralen Beziehungen. Seine Eindrücke vor Ort fasst einer der Moderatoren des DIWF, der Herausgeber der Welt-Gruppe, Thomas Schmid, in einem Interview mit der Redaktion des Hauptstadtbriefes zusammen. Es ist das erste Wirtschaftsforum dieser Art. Zeigt sich in diesem direkten deutsch-italienischen Dialog, nach drei Jahren europäischer Krise, ein bilateraler Ansatz zu deren Bewältigung? Das weiß ich nicht. Ich hoffe aber, dass hinter diesem Ansatz die Erkenntnis steht, dass sich Europa nicht nur auf die berühmte Achse Deutsch-

land-Frankreich stützen kann, sondern dass zur Europäischen Union immer auch der Süden gehört. Dafür ist – ich erinnere an die Römischen Verträge 1957 – Italien prädestiniert. Bisher war die Grundhaltung: Warten auf Brüssel. Ist die heutige Konferenz ein Schritt hin zu Lösungsansätzen, die aus der Wirtschaft kommen? Ganz sicher. Es gibt das bekannte Nachtfoto von Europa aus dem Weltall – darauf ist eine Region mit am hellsten erleuchtet: der Norden Italiens. Er entspricht den vergleichbar illuminierten Regionen um Frankfurt und Stuttgart, in den Niederlanden und Belgien. Dem muss mehr Rechnung getragen werden, auch auf höherer Ebene – denn natürlich gibt es traditionell eine enge Zusammenarbeit zwischen Süddeutschland und Norditalien, besonders bei kleinen und mittleren Betrieben.

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CCIE FRANCOFORTE Questi tempi sono oramai passati. L’Italia ha dormito sugli allori ed è quindi inutile usare belle parole. D’altronde, nessuno può dirci se il governo di Letta reggerà altri diciotto, dieci o sei mesi, oppure soltanto altre tre settimane. Secondo Lei, quale impressione hanno avuto i partecipanti tedeschi dell’Italia? In generale i Tedeschi hanno un parere molto equilibrato dell’Italia. Posso solo ammirare persone che vivono da vent’anni in Italia e sono ancora capaci di dire “il bicchiere è mezzo pieno, ce la faremo ad uscirne fuori”, nonostante debbano combattere contro tante resistenze. Mi è piaciuto ciò che Frank-Walter Steinmeier ha ribadito – l’Italia è un Paese con cui noi abbiamo delle relazioni longeve e che ha sempre evocato una certa nostalgia nel cuore dei Tedeschi. Il suo discorso era molto filogovernativo, naturalmente con delle sfumature socialdemocratiche, tuttavia è rimasto molto equilibrato. Quasi lo si rivorrebbe come Ministro degli Esteri. In sintesi, qual è la sua opinione personale del Forum? Secondo Lei, il Forum potrebbe significare un nuovo inizio? Me lo auguro. Spero che lo scambio italotedesco abbia dato un nuovo slancio, dopo tanti anni o decenni di trascuratezza, e che la crisi ci insegni ad essere più sensibili nei confronti dell’Italia. Consapevole che i tempi in cui la Germania era affascinata da tutto ciò che era italiano sono passati, spero che eventi come questo possano rianimare ancora l’interesse della Germania nei confronti dell’Italia. Infine ritengo che, qualora venisse a mancare un contatto con l’Italia, la Germania subirebbe una grande perdita.

Wie sehen die Italiener ihr eigenes Land – und Deutschland ? Die Italiener sehen Deutschland heute positiver, als sie das vor Jahren getan haben. Auch die Denkweise „Wir sind anders, wir teilen nicht Frau Merkels Sparansätze” nimmt ab. Berlusconi sagt das zwar noch jeden zweiten Tag, aber verliert an Zustimmung. Die Selbstwahrnehmung, die ich heute gehört habe, freilich wundert. „Italien ist auf dem allerbesten Weg”, war zu hören, „die Bedingungen sind eigentlich gut.” Das sehe ich nicht so. Die tiefe wirtschaftliche Krise reicht weit zurück. Es gab in den 1980er-Jahren das Wort von der Lokomotive

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IL MINISTRO FLAVIO ZANONATO PUNTA SUI RAPPORTI ECONOMICI ITALO-TEDESCHI Analizzare l’attuale livello di cooperazione tra Germania e Italia e verificare le possibili opportunità di potenziamento dei rapporti economici italo-tedeschi nell’Unione Europea. Questo l’obiettivo del primo Forum Economico Italo-Tedesco svoltosi a Francoforte. E, tra gli ospiti eccellenti che hanno portato il proprio contributo all’evento, c’era anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. “Le aree di convergenza superano di gran lunga quelle di divergenza”, ha sottolineato il Ministro nel suo intervento, ribadendo che il sistema economico italiano e tedesco “sono molto più simili di quanto talvolta le nostre opinioni pubbliche siano portate a credere”. Zanonato ha quindi messo in risalto “l’elevatissimo livello di interazione” tra i due Paesi, confermato dall’interscambio bilaterale di circa 104 miliardi di euro nel 2012, “cifra superiore alla somma dell’interscambio italo-francese e italo-britannico”. Nonostante questa profonda integrazione dei sistemi produttivi italo-tedeschi, “è innegabile che il mercato italiano si sia, negli ultimi due anni, molto ridotto come sbocco per alcuni settori trainanti della manifattura tedesca”. Per questo risulta necessario “porsi il problema di come operare più efficacemente per invertire una tendenza sfavorevole, una volta verificato che esiste una forte convergenza di interessi che ci induce a farlo”. In conclusione, Zanonato ha ribadito: “Il Governo tedesco ha posto l’accento sulla necessità di promuovere maggiore convergenza fra le politiche economiche e fiscali nazionali e di introdurre riforme strutturali volte al recupero della competitività. Si tratta infatti di prerequisiti essenziali per diminuire i divari esistenti che hanno condotto ai notevoli problemi che conosciamo. Occorre tuttavia procedere con

Italien, die Europa zieht. Das ist lange vorbei. Italien hat sich auf den Erfolgen von damals ausgeruht. Es bringt nichts, das schönzureden. Und obendrein weiß keiner: Hält die jetzige Regierung Lette 18 Monate, zehn Monate, sechs Monate oder nur noch drei Wochen? Wie sieht das Italienbild der deutschen Teilnehmer aus? Die Deutschen haben ein sehr ausgewogenes Bild von Italien. Ich kann jemanden nur bewundern, der seit zwanzig Jahren in Italien lebt, in der Wirtschaft tätig ist und sagt: „Das Glas ist halb voll. Wir kriegen das hin.” Dabei weiß er, dass er es dort mit wahnsinnig vielen Widerständen zu tun hat. Mir gefällt, was Frank-Walter Steinmeier heute gesagt hat – dass Italien ein altes Land ist mit langen Beziehungen zu uns, und ein Sehnsuchtsland der Deutschen war. Er hat eine sehr staatstragende Rede gehalten, natürlich mit sozialdemokratischen Positionen, aber maßvoll. Man würde sich wünschen, er wäre wieder Außenminister. Was ist Ihr Fazit der Veranstaltung ? Markiert sie einen Neuanfang? Ich wünschte es. Ich hoffe, dass der deutsch-italienische Austausch – nach einer Abstumpfung in den letzten Jahren und vielleicht sogar Jahrzehnten – wieder an Schwung gewinnt. Und dass die dramatische Krise, in die Italien geraten ist, aufs Neue

maggiore determinazione anche sul versante della governance e dei suoi organismi. Il completamento dell’Unione Bancaria in tutti e tre i suoi pilastri, rappresenta un passaggio ineludibile. Occorre altresì porsi il problema dell’accettabilità sociale dei percorsi di risanamento e riforma strutturale che abbiamo intrapreso - e intendiamo proseguire con fermezza – accompagnandoli con quelle misure che compensino il peso di aggiustamenti inevitabili. In questo ambito noto con soddisfazione che anche in Germania vi è crescente consapevolezza dei costi (economici e sociali) della disoccupazione, in particolare di quella giovanile, e della necessità di mettere in campo misure concrete per farvi fronte in tempi brevi”.

die Aufmerksamkeit dieses Land lenkt. Ich hoffe, dass Veranstaltungen wie die heutige dazu beitragen, wenn schon nicht die alte Italienbegeisterung und Italiensehnsucht, dann doch zumindest freundschaftliches Interesse zu beleben. Denn ich finde, Deutschland wäre ärmer ohne das.


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La IACCW al servizio delle imprese italiane

Editoriale di WEST HOOKER-POLETTI Presidente della CCIE di Los Angeles

As more Italian companies set their eyes on the California market, assistance requests spike

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In aumento le richieste di assistenza da parte di aziende italiane che vogliono venire in California

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In risposta alla crisi economica e al conseguente calo della domanda interna, le aziende italiane sono sempre più alla ricerca di nuovi sbocchi nel mercato USA. La Italy-America Chamber of Commerce West da tempo collabora con le regioni italiane al fine di assistere le aziende intenzionate a sbarcare sul mercato della West Coast statunitense. Strumento privilegiato nel fornire supporto sono i Desk di assistenza, concordati con Regioni o Camere di Commercio italiane. Attualmente, tra i più attivi spicca senz’altro quello con il Centro Estero Internazionalizzazione Piemonte. Annualmente la IACCW offre assistenza ad aziende italiane provenienti dai più svariati settori merceologici, tra cui agroalimentare, vini, abbigliamento e accessori, design, attrezzature sportive, cosmesi, edilizia, elettronica, meccanica, tessuti, micro e macro ingegneria, aerospazio, Information Technology, ecc. L’assistenza si esplica attraverso tre macro-fasi: una prima indagine di mercato, volta a capire le dinamiche di settore e a valutare le reali possibilità di inserimento e successo dell’impresa; la successiva individuazione di potenziali partner, importatori e distributori presenti sul territorio; infine, una verifica da parte della Camera dei contatti di riferimento e del reale interesse a collaborare con l’azienda italiana. L’aspetto più importante per le aziende è quello della costruzione di un’agenda di appuntamenti mirati, step finale delle fasi sopra descritte. In questa attività, la Camera eccelle nell’organizzazione di incontri con potenziali controparti, accompagnando le aziende e sostenendole nella presentazione dei propri prodotti o servizi ai potenziali partner. Assistenza linguistica e logistica e personale della Camera dedicato guidano le aziende alla scoperta di una nuova realtà di business. Attraverso la propria rete di soci, la IACCW è in grado di organizzare e coordinare una serie di consulenze (anche via Skype) a tariffe agevolate con – a seconda delle esigenze dell’azienda – studi legali, commercialisti, agenti immobiliari, studi di ingegneria, importatori/distributori, consulenti bancari, ecc. Queste consulenze forniscono al fruitore una panoramica globale su come intraprendere un’attività commerciale negli Stati Uniti e ne illustrano le varie procedure burocratico-legali necessarie. L’assistenza da parte dei soci non solo garantisce un alto livello di professionalità, ma offre anche il valore aggiunto legato all’esperienza di chi è da anni presente sul territorio e si è già confrontato, con successo, con un mercato per molti versi distante, non solo in termini geografici, da quello italiano.

The IACCW Extends a Helping Hand to Italian Companies

President of the CCIE in Los Angeles

s domestic demand drops, Italian companies turn to the US looking for new market opportunities. For years the Italy-America Chamber of Commerce West has been working with Italian regions in providing assistance to those Italian enterprises interested in expanding into the US West Coast market. Stemming out of collaboration agreements with regions or organizations such as local Italian Chambers of Commerce, Assistance Desks – as they are commonly referred to – prove to be very effective tools. Currently, the most active is the one in place with the Centro Estero Internazionalizzazione Piemonte. Year round the IACCW offers assistance to Italian enterprises across various industries: food and wine, fashion apparel and accessories, design, sports equipment, cosmetics and beauty, construction, electronics, mechanics, textile, micro and macro engineering, aerospace and IT to name a few. Assistance is provided following a three step plan: development of market research highlighting key industry dynamics and trends and assessing real business opportunities for the company and its offerings; search for potential partners, importers and distributors within the local market; verification of potential contacts and their interest level in establishing commercial relations with the Italian company. Next step, and perhaps the most important one lies in setting up an agenda of strategic meetings with potential clients. Our Chamber excels in covering all organizational aspects preceding the meetings and supporting its clients when presenting their products and services to potential partners. Logistic and linguistic assistance are customized around the client’ specific requirements and allow for a more effective and smooth discovery of the market and its opportunities. Leveraging its varied membership, the IACCW is able to organize and coordinate series of consulting sessions (also available via Skype) at competitive rates. Depending on the client’s needs, meetings can be arranged with law firms, CPAs, real estate specialists, engineering companies, importers, distributors, bankers etc. These consulting sessions provide the client with a global overview on how to start a business in the United States, also focusing on the bureaucratic and legal aspects of each operation. Our members ‘assistance not only guarantees a high level of professionalism, it also comes with value-adding first-hand experience of well-established professionals who have managed to succeed in a market that is geographically and culturally far from the Italian one.

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CCIE LOS ANGELES

Meditazione, spinning e sapori italiani

Meditation, Spinning and Authentic Italian Eating The Mediterranean Diet and the bond with new ‘fitness trends’ of the US West Coast

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LA DIETA MEDITERRANEA ED IL CONNUBIO CON I NUOVI “FITNESS TREND” DELLA WEST COAST AMERICANA di Letizia Miccoli, Segretario Generale della CCIE di Los Angeles

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ll’alba del lancio di una serie di iniziative di diffusione della Dieta Mediterranea e di promozione del comparto agroalimentare Italiano autentico in California, la Italy-America Chamber of Commerce West va alla scoperta delle nuove tendenze di fitness e lifestyle che da sempre trovano origine nella “Città degli Angeli”. Il classico spinning lascia la scena al power cycling e allo yoga & spin, due varianti ultra innovative dall’efficacia comprovata. I benefici sono innumerevoli, per mente e corpo: dall’aumento del tono muscolare, alla perdita di peso, passando per una riduzione dei livelli di stress ed un miglioramento della funzione cardiovascolare. Benefici che n o n s a re b b e ro t a l i s e n o n accompagnati da un corretto piano alimentare e da uno stile di vita sano e attivo. Fitness e alimentazione rappresentano dunque un connubio inscindibile. La Dieta Mediterranea, come ribadisce la campagna Let’s Move della First Lady Michelle Obama, si riconferma perfettamente in linea con questi obiettivi. Il progetto Authentically EATalian, nato da un sodalizio tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Assocamerestero, prevede lo sviluppo di iniziative mirate sulle due coste USA, con il coinvolgimento della IACCW di Los Angeles, della IACC di Miami e la partecipa-

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zione di Gambero Rosso. La IACCW si prepara a pervadere i centri fitness losangelini di profumi mediterranei e a riformare l’approccio all’educazione alimentare della clientela trasmettendo la joie de vivre e la convivialità della nostra tavola. Il format, snello e vivace, prevede l’intervento di una docente della UCLA specialista in nutrizione, affiancata da uno chef italiano locale di spicco, che mostrerà l’esecuzione di alcune semplici e sane ricette. Protagonisti alcuni ingredienti base dell’alimentazione nostrana. Lo scopo è quello di evidenziare la versatilità dei prodotti agroalimentari italiani autentici, la loro facilità d’uso e i benefici nutrizionali che derivano dall’adottare tale regime alimentare, abbinato ad uno stile di vita sano e dinamico. Authentically EATalian creerà inoltre un segmento dedicato ai più piccoli. La IACCW, con il sostegno del Los Angeles Unified School District, porterà programmi e attività ludicoeducative all’interno di alcuni istituti scolastici. Le attività, inserite all’interno di programmi doposcuola, ambiscono ad avvicinare i bambini alla cucina e al cibo sano, in maniera semplice e divertente. Perché le buone (e le cattive) abitudini si imparano da piccoli! E allora via con lo spinning e lo yoga, tra un OM ed un sano pasto in famiglia!

pproaching the launch of a string of educational initiatives focused on the Mediterranean Diet and particularly aiming at promoting authentic Italian food products in California, the Italy-America Chamber of Commerce West sets off to discover new fitness and lifestyle trends that, for decades, have found origin in the City of Angels. Spinning as we know it leaves the spotlight to Power Cycling and Yoga & Spin hybrid classes, two uber innovative and effective variations. The benefits on both mind and body are numerous and span from muscle toning and weight loss to stress reduction and cardiovascular fitness. Benefits that wouldn’t be such without a balanced diet and a healthy, active lifestyle. Fitness and diet make an inseparable connection. The Mediterranean Diet, as stressed by First Lady Michelle Obama’s Let’s Move campaign, proves once again to be perfectly in line with these objectives. The project Authentically EATalian is the result of an agreement between the Italian Ministry of Economic Development and Assocamerestero and will develop strategic bicoastal initiatives carried out by the Los Angeles-based IACCW and the Miami-based IACC, in collaboration with Gambero Rosso. The IACCW is getting ready to pervade LA fitness centers with typical Mediterranean aromas, help change their clients’ approach to diet, conveying the ‘joie de vivre’ and conviviality of the Italian food culture. The event format – lean and lively – is based on an educational duet featuring a UCLA-based nutritionist and a celebrated local Italian chef who will demo simple recipes spotlighting key Italian ingredients. The project objective is to teach American consumers about the versatility of these products, showing them how easy it is to integrate them into their diet, also educating them on the health benefits of eating Italian paired with and active lifestyle. Authentically EATalian will feature a series of activities designed just for the little ones. The IACCW, supported by the LAUSD, will launch educational yet fun-filled activities within after school programs of several local schools, particularly affected by the child obesity plague. This campaign aims at reconnecting children to healthy foods, helping them gain consciousness of their eating habits and the importance of following a balanced diet. Because good (and bad) habits are learned as kids! So, let’s power spin in between OMs and healthy family meals!


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CCIE LOS ANGELES

Il futuro di Los Angeles? La Silicon Beach

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opo anni di dominio della Bay Area nell’industria delle start-up, potendo contare su “residenti” d’eccezione come Yahoo!, Google, Facebook e Twitter, gli imprenditori iniziano a guardare altrove per crescere e prosperare. Tra le destinazioni predilette, spicca Los Angeles, dove si riversano in migliaia ogni anno alla ricerca di fama e fortuna. Il clima mite, le spiagge attigue e gli affitti più ragionevoli fanno della Silicon Beach la meta per eccellenza. Il termine si riferisce alla zona occidentale di LA, in particolare Santa Monica e Venice Beach, area in cui oltre 700 tra incubatori, acceleratori e start-up hanno piantato le tende. Inoltre, alcune tra le aziende tech più importanti al mondo vi si stanno spostando o stanno espandendo la propria presenza: il motore di ricerca Google, il gigante del gaming Activision, Facebook, YouTube (ora di proprietà di Google), la piattaforma di condivisione foto Picasa, il sito di streaming on-demand Netflix, per citarne alcune. La mossa è del tutto strategica: LA rimane il centro nevralgico della creatività. Molto probabilmente, però, l’intensificarsi della domanda non permetterà a tutte le aziende di insediarsi sulla costa. La migrazione dovrebbe infatti interessare anche quartieri come Downtown, Mid-City e Hollywood, quest’ultimo grazie alla vicinanza degli studios e delle “stanze dei bottoni” ITALY-AMERICA CHAMBER OF COMMERCE WEST, INC

10537 Santa Monica Blvd., Suite 210 Los Angeles, CA 90025 Tel. (310) 557-3017 – Fax: (310) 557-1217 info@iaccw.net – www.iaccw.net

ATTIRATE DALLA DISPONIBILITÀ DI SERVIZI E TALENTI, LE AZIENDE TECH SCELGONO NUOVE METE, COME L.A.

dell’industria cinematografica. Los Angeles e le start-up condividono, in fin dei conti, una personalità affine: la California, ed in particolar modo la “città degli Angeli”, rappresentano la meta ultima della sperimentazione. Se si pensa al capitale creativo, nessun’altra città è in grado di competere. Ciò significa che la Silicon Beach può contare su un più vasto e variegato numero di t a l e n t i r i s p e t t o a l l a S i l i c o n Va l l e y . Sorprendentemente, le locali università UCLA, USC e Caltech sfornano annualmente più ingegneri delle celebri Stanford e Berkley – le controparti presso le quali la Silicon Valley attinge i propri futuri impiegati. Inoltre, i talenti tech rintracciabili a LA tendono a possedere maggiori qualità interdisciplinari, grazie alle esperienze in cinema, comunicazione, musica, design ed imprenditoria, abbinate a lauree specialistiche in ingegneria. L’industria dell’entertainment rappresenta un’ulteriore impareggiabile risorsa. Gli studios hollywoodiani stanno reinvestendo parte dei profitti nel “digital entertainment”. In ultimo, lo stile di vita della Silicon Valley sembra non essere più sostenibile. L’inasprirsi del caro vita e l’ambiente sterile di periferia stanno spingendo le aziende tech verso aree urbane più stimolanti quali appunto LA, dove le idee possono crescere a contatto con la realtà.

L.A.’s Tech Future? Silicon Beach Drawn by amenities and talent, tech firms are opting for cities like LA

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fter years of the Bay Area dominating the tech startup scene, counting large corporations such as Yahoo!, Google, Facebook and Twitter amongst its residents, entrepreneurs are realizing they can go elsewhere to grow and prosper. One of those places is Los Angeles, where thousands still flock every year, seeking fame and fortune. Better weather, the proximity to the beach and more affordable rents make Silicon Beach an attractive place to be. The term refers to the Westside of Los Angeles, mainly Santa Monica and Venice Beach, where more than 700 incubators, accelerators, and hundreds of startups have already set up camp. Additionally, some of the world’s top tech companies have been relocating and expanding here: search engine Google, gaming giant Activision, Social Media leader Facebook, videosharing website YouTube, photo-sharing website Picasa and on-demand internet media streaming Netflix to name a few. The move is strategic: LA remains the belly of the beast when it comes to content creation. Due to the escalating demand, most likely, not all tech companies will center near the beach though. Much innovation will likely also happen in the Downtown Corridor, Mid-City, and in Hollywood, due to the proximity to studios and the control rooms of the entertainment industry. Los Angeles and startups are kindred spirits: Cali-

fornia, and specifically the ‘City of Angels’ is the final frontier for experimentation. And no other city can rival its creative capital. That means that Silicon Beach actually has a talent advantage over Silicon Valley: surprisingly, UCLA, USC and Caltech collectively graduate more engineers annually than Stanford and Berkeley, Silicon Valley’s major feeders. Also, LA tech staffers tend to possess more interdisciplinary skills than their northern counterparts, having developed expertise in cinema, communications, music, design and entrepreneurialism while pursuing engineering degrees. The entertainment industry is another unrivaled resource. Hollywood studios are heavily investing their profits in digital entertainment. Last but not least: lifestyle in the Silicon Valley no longer seems sustainable for its staff. The escalating cost of living and the sterile suburban environment is drawing companies and talents closer to more inspiring urban areas like LA, where ideas can grow in close contact with reality.

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AMCHAM

Il mercato USA apre alle aziende siciliane LO SCORSO 20 GIUGNO, A PALERMO, LA TAVOLA ROTONDA PROMOSSA DA AMCHAM IN COLLABORAZIONE CON BANCA NUOVA

Pietro Viola. “La collaborazione tra AmCham e Banca Nuova sta dando i suoi frutti – ha dichiarato Pietro Viola – e siamo molto lieti del fatto che i responsabili di questo Istituto bancario credano nel percorso di internazionalizzazione dell’economia siciliana che stiamo tracciando insieme”. “Siamo ottimisti, e riscontriamo tanta voglia di fare e di crescere”, ha tenuto ad aggiungere Umberto Seretti, Direttore Generale di Banca Nuova. “Per questo riteniamo che le aziende siciliane abbiano tutte le carte in regola, se ben supportate, per poter andare alla conquista del mercato americano”. www.amcham.it

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i è tenuta lo scorso 20 giugno a Palermo, presso la sede di Banca Nuova, la tavola rotonda dal titolo “Il mercato USA apre alle aziende siciliane. Strategie a confronto per vincere la crisi”, promossa dal Chapter Sicilia dell’AmCham-American Chamber of Commerce in Italy, coordinato da Pietro Viola. Presenti all’incontro, 15 grandi aziende siciliane del settore agroalimentare, che si sono confrontate con i responsabili dell’AmCham – insieme a Pietro Viola, era presente il Consigliere Delegato Simone Crolla – e con i vertici di Banca Nuova, oltre che con i rappresentanti del Consolato americano a Napoli e di Confindustria Sicilia. Obiettivo, mettere in evidenza punti di forza e debolezze dell’economia siciliana, e come le istituzioni ed il sistema bancario possono supportare al meglio le aziende interessate a crescere sui mercati esteri, in particolare su quello nordamericano. Particolare attenzione è stata rivolta all’appuntamento con il Summer Fancy Food, a New York dal 30 giugno al 2 luglio, evento internazionale di punta per il settore agroalimentare, a cui hanno partecipato ben 300 aziende italiane. E, tra queste, più di una cinquantina quelle partite dalla Sicilia. Durante l’incontro, sono intervenuti anche Marino Breganze e Paolo Angius, rispettivamente Presidente e Vice Presidente di Banca Nuova – in video-collegamento dalla sede di rappresentanza della Banca Popolare di Vicenza a New York – che hanno spiegato agli imprenditori presenti le opportunità che il mercato americano offre ai prodotti italiani, e siciliani in particolare, e che cosa i buyer americani richiedono alle nostre aziende, così come gli strumenti di supporto che la banca mette al loro servizio per affiancarli al meglio nel percorso di crescita sul mercato locale. Soddisfazione per l’esito della tavola rotonda è stata espressa sia da Simone Crolla che da

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The US Market Opens Up to Sicilian Businesses The round table promoted by AmCham in collaboration with Banca Nuova took place this past June 20th in Palermo

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he round table entitled ‘The US Market Opens Up to Sicilian Businesses. Discussion of strategies to overcome the economic crisis,’ took place this past June 20th at the Banca Nuova offices in Palermo, promoted by the Sicilian Chapter of AmCham – the American Chamber of Commerce in Italy, coordinated by Pietro Viola. Fifteen major Sicilian businesses from the food/wine sector were present at the round table, and had the opportunity to speak with the heads of AmCham (in addition to Pietro Viola, Simone Crolla, the Managing Director, was also present) and the heads of Banca Nuova, as well as representatives from the American Consulate in Naples and Confindustria Sicilia. The purpose of the meeting was to highlight both the strong and the weak points of the Sicilian economy, as well as the ways in which institutions and the banking system can best support those businesses interested

in increasing their presence in foreign markets, especially that of North America. Particular attention was paid to Summer Fancy Food, an important international event for the food/wine sector, which took place from June 30th to July 2nd in New York and which saw the participation of 300 Italian businesses, approximately fifty of which from Sicily. During the meeting Marino Breganze and Paolo Angius (President and Vice-President respectively of Banca Nuova) spoke via video-conference call from the Banca Popolare di Vicenza headquarters in New York, explaining to those present the opportunities which the North American market offers to Italian products (Sicilian products in particular), and what American buyers expect of our businesses, as well as the financial services which the bank makes available to businesses as they seek to grow in the local market. Both Simone Crolla and Pietro Viola expressed their satisfaction with the outcome of the round table. “The collaboration between AmCham and Banca Nuova is bearing fruit,” stated Pietro Viola, “and we are very pleased that the heads of this financial institution not only believe in, but are also working with us on the internationalization of the Sicilian economy.” “We are optimistic, and have a strong desire to grow,” added Umberto Seretti, Director General of Banca Nuova. “For this reason we believe that Sicilian businesses are more than ready, if given adequate support, to conquer the American market.”


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NEWS USA

AA: un nuovo volo collega Milano a Miami L’offerta di American Airlines dall’Italia sarà ancora più ricca dal 21 novembre 2013, quando partirà il nuovo volo diretto giornaliero da Milano Malpensa a Miami. Quest’anno AA festeggia inoltre i cinque anni del volo Milano Malpensa-New York JFK, e questo nuovo volo rafforzerà ulteriormente la sua posizione tra i principali vettori che offrono viaggi tra Europa e Stati Uniti. Il nuovo servizio tra Miami e Milano rientra nell’accordo di joint business transatlantico di AA con British Airways ed Iberia, ed offre ai clienti più voli ed opzioni di orari tra l’Europa e gli Stati Uniti, i Caraibi e l’America Latina.

Boom dell’editoria italiana a BookExpo America Dal 29 maggio al 1° giugno, New York ha ospitato BookExpo America, la principale fiera professionale dell’editoria degli Stati Uniti. In tale occasione, l’Agenzia ICE ha organizzato la partecipazione collettiva di 23 case editrici all’interno del Padiglione Italia. Vista la concomitanza con l’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, l’ICE ha

AN ITALIAN PUBLISHING BOOM AT BOOKEXPO AMERICA

AA: A NEW FLIGHT CONNECTING MILAN AND MIAMI Starting on November 21, 2013, American Airlines is adding a new daily flight from Milano Malpensa to Miami. This year AA is also celebrating five years of its flight between Milano Malpensa and New York JFK. This new Milan-Miami flight further strengthens AA’s position as one of the main airlines offering travel between Europe and the United States. The new service between Miami and Milan is part of AA’s transatlantic joint business agreement with British Airways and Iberia, and offers clients more flights and more scheduling options between Europe and the United States, the Caribbean, and Latin America.

inoltre promosso, in collaborazione con l’AIEAssociazione Italiana Editori, una serie di azioni promozionali, con l’obiettivo di supportare al meglio la nostra editoria e permettere alle case editrici italiane di vendere i diritti dei loro titoli e di concludere accordi di collaborazione e distribuzione. È stato inoltre creato il sito www.italbooks.com, nell’ottica di continuare ad assicurare la crescita dei nostri prodotti editoriali negli USA.

From May 29th through June 1st, New York hosted BookExpo America, the leading professional publishing trade show in the United States. For the occasion ICE (the Italian Agency for Foreign Trade) organized the collective participation of 23 publishing houses within the Italian Pavilion. Given that this year is also the Year of Italian Culture in the United States, ICE also

organized, in collaboration with AIE-the Italian Publishers Association, a series of promotional activities aimed at better supporting our publishing industry and allowing Italian publishing houses to sell the rights to their titles through collaborative and distribution agreements. Furthermore, the website www.italbooks.com was created for the purpose of ensuring the continued growth of our publishing products in the USA.

Siser si stabilisce in North Carolina

Andrea Bocelli porta la Toscana a NY

Siser USA LLC, azienda di proprietà italiana attiva nella progettazione e installazione di impianti fotovoltaici, ha stabilito il suo quartier generale a Charlotte, in North Carolina. L’azienda prevede di assumere dieci dipendenti nei prossimi tre anni, tra cui ingegneri, progettisti e architetti. Specializzata in soluzioni complete per le imprese, Siser assiste i clienti commerciali in tutti gli aspetti dell’installazione degli impianti solari. Come ha spiegato il Presidente Guido Barbi, “Siser ha scelto Charlotte per le eccellenti

“Voci di Toscana” è una guida alle emozioni che la Toscana offre a coloro che decidono di visitarla. Immagini suggestive accompagnano il testo – pubblicato in italiano, inglese e cinese – rimandando ad un’originale descrizione della regione corredata da citazioni, sensazioni e ricordi di Andrea Bocelli. Una voce toscana d’eccellenza, che insieme ad altri importanti autori, ricorda le più

infrastrutture, un aeroporto internazionale, un business environment molto attraente e un fuso orario conveniente per le attività commerciali con l’Europa, oltre che per l’alta qualità della vita e i prezzi accessibili”.

SISER ESTABLISHES ITSELF IN NORTH CAROLINA Siser USA LLC, an Italian company active in the design and installation of photovoltaic systems, has established its general headquarters in Charlotte, North Carolina. The company expects to hire ten employees in the next three years, between engineers, designers, and architects. Specializing in complete solutions for businesses, Siser assists commercial clients in all aspects of the installation of

photovoltaic systems. As Guido Barbi, president of the company, explained, “Siser has chosen Charlotte for its excellent infrastructure, its international airport, its attractive business environment, and its time zone which is convenient for conducting commercial activities with Europe, as well as its high quality of life and its reasonable prices.”

ANDREA BOCELLI, TUSCAN ‘AMBASSADOR’ TO NEW YORK ‘Voices of Tuscany’ is a guide to the emotions and experiences which Tuscany offers to those who choose to visit. Striking images accompany the text – published in Italian, English, and Chinese – creating an

note risorse toscane e propone nuove scoperte. Lo scorso 11 giugno, a New York, lo stesso Bocelli, in veste di “ambasciatore” della Toscana, ha presentato a media e tour operator il volume, nel corso di una conferenza stampa organizzata da Toscana Promozione in collaborazione con la delegazione Enit di New York.

original description of the region alongside quotes, sensations, and memories of Andrea Bocelli; a remarkable Tuscan voice which, together with other important authors, describes the most notable Tuscan features and proposes new experiences. This past June 11th in New York, Bocelli, acting as ‘ambassador’ of Tuscany, presented the volume to the media and to tour operators during the course of a press conference organized by Toscana Promozione in collaboration with the ENIT (Italian Government Tourist Board) Delegation of New York.

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promosso da

Nuove risposte per nuove esigenze La crisi economica ha comportato una ridefinizione del ruolo delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, al fine di rispondere al meglio alle mutate necessità delle aziende

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uesti anni di grande sconvolgimento economico hanno determinato un forte cambiamento nella mentalità e nel modo di operare di tutte le Camere di Commercio Italiane all’Estero. Le Camere, infatti, non si limitano più ad una concezione burocratica della promozione dell’imprenditoria per quanto concerne obiettivi quali gli investimenti e l’esportazione, così come non sono più soltanto un’agenzia governativa o paragovernativa di promozione: oggi sono diventate la voce del business italiano all’estero. Questo ha comportato un grande cambiamento di mentalità e di professionalità, che oggi si esprime in un ruolo di immediata assistenza alle aziende italiane che mostrano un grande desiderio di rilocalizzarsi nei mercati stranieri. È un compito molto difficile, quello di assistere le aziende italiane. Di pari passo con la chiusura di molte aziende che lacera il tessuto economico italiano, ce ne sono molte altre che continuano a mostrare grande volontà e serietà nelle loro attività esportative. Tali aziende hanno nuove aspettative ed entrano nei mercati del mondo occidentale – come l’Australia e il Canada – con un grande entusiasmo, una grande voglia di imparare e di vendere i loro prodotti. Di conseguenza, il nostro ruolo oggi non è più quello di promuovere l’azienda e la filiera del territorio. Oggi abbiamo un compito molto più ampio, che riusciamo ad assolvere grazie alla rete di contatti che abbiamo sviluppato nel nostro mercato a livello locale: il governo, la burocrazia, le associazioni di categoria, le imprese. Oggi le Camere svolgono un lavoro nuovo, rappresentando l’altra faccia del mercato straniero, che è fondamentale per l’azienda italiana che vuole venire in Canada con aspirazioni molto più ampie di quelle che aveva in passato.

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Editoriale di

GEORGE VISINTIN, Presidente della CCIE in Ontario / President of the CCIE in Ontario (ICCO)

EMANUELE TRIASSI, Presidente della CCIE in Canada / President of the CCIE in Canada (ICCC)

CELSO BOSCARIOL, Presidente della CCIE in Canada – Ovest / President of the CCIE in Canada – West (ICCC)

New Answers to New Needs The economic crisis has led to a redefinition of the role of the Italian Chambers of Commerce Abroad, in order to better respond to the changing needs of business

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he economic turmoil that characterized the last few years has caused a considerable change of the mindset and modus operandi for the Italian Chambers of Commerce around the world. The Chambers’ role is no longer limited to the bureaucratic conception of promoting Italian business in terms of investments and export – they are not a governmental authority anymore, they have become the voice of Italian business abroad. As a result, this has meant a shift of attitude and professional competencies in the chambers that today is conveyed by a role of immediate assistance to those companies that have a strong desire to relocate themselves in foreign markets. It is a challenging task to help Italian companies: hand-in-hand with all those companies that go out of business and weaken the Italian economy, there are many companies that show great willpower and commitment in their export activities. Those companies have high expectations and they enter the western markets of Australia and Canada with great enthusiasm and a desire to learn and to sell their products. Our role today is not only promoting the company and the local production chain; we have a larger role that we can accomplish using the network of contacts we have developed in local markets throughout the years: in government, bureaucracy, professional associations, and companies. Today the chambers represent the other side of the foreign market, that part that is fundamental to these companies that want to come to Canada with higher expectations than what used to be in the past.


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CCIE ONTARIO

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a Camera di Commercio Italiana dell’Ontario ha intervistato Fernando Mammoliti, Direttore Generale di CeasarStone Canada e Vice Presidente di Ciot. Fondata come una joint venture tra CeasarStone e Ciot, distributore originario dei famosi prodotti in quarzo di CeasarStone nel Canada occidentale, in tre anni CeasarStone Canada è cresciuta da una persona a 71 persone. Oggi, conta depositi e filiali a Vancouver, Calgary, Toronto, Montreal e Winnipeg. Mammoliti ci ha spiegato cosa li distingue dalla concorrenza, e l’interesse verso il mercato italiano per i loro prodotti.

Qual è la filosofia aziendale che caratterizza CeasarStone Canada? Abbiamo cominciato con una filosofia molto incentrata verso il settore del design ed ora vorremmo rivolgerci a mercati più piccoli. Il nostro obiettivo era quello di influenzare designer, architetti, specialisti bagni e cucina per creare la domanda per il prodotto a quel livello, perché ci siamo resi conto che, se la comunità dei designer avesse apprezzato i nostri prodotti, poi non sarebbe stato difficile penetrare gli altri livelli del mercato. Così abbiamo cominciato a partecipare all’Interior Design Show, riscuotendo forte attenzione da parte di designer importanti, incluso Brain Gluckstein che ha presentato il nostro prodotto su City Line definendolo uno dei suoi prodotti preferiti. Recentemente abbiamo collaborato con lo studio di design giapponese di fama mondiale, Nendo, promuovendo un’opera del loro creative director Oki Sato a Toronto all’Interior Design Show. L’opera ha riscosso talmente tanto successo tra i media che abbiamo deciso di portarla a Milano al Fuori Salone, che si è rivelata un’esperienza incredibile a livello mondale. Dopo Toronto e l’Italia – dove abbiamo ricevuto moltissima attenzione da parte dei media – è stata la volta del CIFC a New York. Qual è l’interesse di CeasarStone verso il mercato italiano? Con CeasarStone Global, ho avuto un ruolo fondamentale nello stabilire una collaborazione tra CeasarStone Israele e il loro attuale distributore in Italia, Antolini a Verona. I prodotti in quarzo stanno diventando sempre più popolari in Italia, un Paese che offre una grande varietà di pietre naturali, anche se già ci sono molti produttori di quarzo. Per CeasarStone non è stato facile – l’economia italiana non è delle migliori al momento – ma l’Europa in generale è un mercato molto importante e speriamo che l’economia si riprenda presto così da permetterci di espanderci al meglio.

CeasarStone, design dal fascino globale INTERVISTA A FERNANDO MAMMOLITI, DIRETTORE GENERALE DI CEASARSTONE CANADA E VICE PRESIDENTE DI CIOT

CeasarStone, Global Appeal Design Interview with Fernando Mammoliti, CEO at CeasarStone Canada and Vice President of Ciot

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he Italian Chamber of Commerce of Ontario interviewed Fernando Mammoliti, CEO at CeasarStone Canada and Vice President of Ciot. CeasarStone Canada was established 3 years ago as a joint venture between CeasarStone and Ciot, which was the original distributor of CeasarStone’s world famous quartz-based products in Eastern Canada. Since then, CeasarStone Canada has grown from one person to 71 people across Canada. Today, it operates warehouses and branches in Vancouver, Calgary, Toronto, Montreal and in Winnipeg. Mr. Mammoliti explained to us what sets CeasarStone apart from its competition, as well as the company’s interest in Italy as a market for their products. What is the business philosophy of the company? We started with a very designer-focused philosophy and now we would like to tackle some of the

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DELL’ONTARIO

622 College Street – Suite 201 F M6G 1B6 Toronto Tel. +1.416.789.7169 – Fax +1.416.789.7160 info.toronto@italchambers.ca – www.italchambers.ca Ufficio Italiano della Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Via Soncino, 1 – 20123 Milano Tel: +39.02.400.47157 – www.italchambers.ca

Fernando Mammoliti con Oki Sato.

smaller markets. Our goal was to influence designers, architects, kitchen/bathroom specialists to really create the demand for the product at that level, because we understood that if the design community embraced the product then we would be successful in trickling it down through all the other channels. So we started participating in the Interior Design Show and received a lot of attention from important designers, including Brain Gluckstein who featured our product on City Line and embraced our product as one of his favourites. Recently we did a collaboration with world-renowned Japanese design studio, Nendo, launching their creative director Oki Sato’s design in Toronto at the Interior Design Show. It was so successful with the press and media buzz that that we decided to take it to Milan and we did the Fuori Salone, which was an incredible experience for us on a global level. What started as a project featured in Toronto ended up taking us to Italy – we received a lot of attention from the press and for us it was an incredible experience. Since then, we have also done CIFC in New York with the same designer, the same collaboration. What is your interest in Italy as a market for products? At CeasarStone Global, I myself was instrumental in creating the partnership between CeasarStone Israel and their present distributor in Italy, Antolini from Verona. Quartz products in Italy are becoming more and more popular; Italy is a natural stone country by heritage, but there are several manufacturers of quartz. For CeasarStone, it has been difficult in Italy – the economy is not the greatest at the moment – but Europe in general is a very important market for CeasarStone and we are hoping that the economy will turn around and we will eventually do the type of business we know we can.

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CCIE MONTREAL

The Salon des Vins Italiens Debuts in Montreal The first edition of the event promoted by the Italian Chamber of Commerce in Canada was a resounding success

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A Montreal debutta il Salone dei Vini Italiani GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA EDIZIONE DELL’EVENTO PROMOSSO DALLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN CANADA

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a prima edizione del Salone dei Vini Italiani, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Canada (CCIC), ha avuto luogo domenica 2 giugno a Montreal, presso la Casa d’Italia a Little Italy. L’evento ha riscosso un successo strepitoso, e di sicuro si tratterà della prima di numerose edizioni. Fornendo un panorama delle tante sfaccettature dell’autenticità italiana, il Salone ha offerto ai suoi quasi 300 invitati una vera e propria avventura degustativa. L’incontro di espositori di alto livello di vino e cibo italiano e di invitati avidi di sapori italiani, ha creato un’atmosfera che echeggiava la Dolce Vita, concetto per cui l’Italia è tanta amata. Ben 19 dinamiche agenzie hanno presentato alcuni tra i loro migliori prodotti, lasciando ai visitatori l’imbarazzo della scelta con un’ampia selezione di più di 150 tra vini, prosecchi ed amaroni provenienti da tutte le regioni d’Italia. Inoltre, la degustazione è stata arricchita dalla presenza di una dozzina di espositori che hanno proposto una grande varietà di prodotti gastronomici eccellenti, quali formaggi, oli pregiati, salumi, paste artigianali e tante altre prelibatezze, che sono stati serviti in accoppiata alle etichette proposte. L’entusiasmo palpabile dei presenti e il clamoroso successo della manifestazione hanno confermato l’amore dei Quebecchesi per i vini e le specialità gastronomiche italiane, che si sono dimostrati ancora una volta eccellenti

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ambasciatori del Bel Paese. Un amore di cui sono del resto ben consapevoli gli importatori, costantemente alla ricerca di nuovi prodotti della migliore qualità e dalla natura più innovativa, da proporre ai consumatori. Da qui, la scelta della Camera di Commercio di dedicare questo evento ai vini italiani, e farli accompagnare dalle specialità del Bel Paese. I numeri mostrano del resto che il Canada è il quinto più grande importatore di vini italiani, in termine di volume. In particolare, il Quebec consuma il 50% delle etichette italiane importate. E questa predilezione per i vini ed i prodotti gastronomici italiani è sicuramente alla base del successo strepitoso riscosso dal Salone fin dalla sua prima edizione. Per questo la CCIC si adopererà per organizzare, fin dal prossimo anno, una nuova edizione di questo appuntamento, anche ampliandolo grazie alla presenza di un maggior numero di regioni. A dare ulteriore valore all’evento, il fatto che si è trattato non solo di un festival di sapori, ma anche di un’occasione, per gli ospiti e per la Camera, di generosità. La CCIC ha infatti deciso di donare parte dei profitti del Salone dei Vini Italiani al progetto “J’appuis Dodo” per la costruzione del Centro di Cancerologia presso il Maisonneuve-Rosemont Hospital.

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN CANADA

550, rue Sherbrooke Ouest, Bureau 1150 H3A 1B9 Montreal Tel.: +1.514.8444249 – Fax: +1.514.8444875 info.montreal@italchamber.qc.ca www.italchamber.qc.ca

he very first Salon des Vins Italiens, organized by the Italian Chamber of Commerce in Canada (ICCC) took place on Sunday June 2nd at the Casa d’Italia in Little Italy. The event was a resounding success and will certainly be the first of many editions. Draped in all the many facets of Italian authenticity the Salon provided a real gustatory getaway for the nearly 300 participants present. The meeting of elite Italian exhibitors in food and wine and a crowd of Montrealers avid for the best in Italian taste and feeling created an ambiance that truly echoed the Dolce Vita for which Italy is so well loved. Nineteen dynamic agencies displayed a vibrant variety of more than one hundred fifty wines, proseccos and amarones , the expanse of which was enough to surprise and delight even the most well traveled of taste buds. Enchanting the crowd with their passion for the best food and wine Italy has to offer, exhibitors also served a great variety of elite food products – Chesses, fine oils, charcuteries, artisanal pastas and many more delicacies were served to be paired with any drink of choice. A palpable enthusiasm among the crowd and the resounding success of the event confirmed the love Quebecers have for Italian wines and fine foods, which are, of course, the best ambassadors for the Bel Paese. Importers are well aware of Quebec’s love affair with food and wine, particularly of the Italian denomination. They are therefore always on the look-out for new products of the best quality and most innovative nature. In fact, the Chamber’s choice to focus this event on Italian wines and accompanying delicacies was no coincidence. Numbers show that Canada is the fifth largest importer of Italian wines, in terms of volume. Meanwhile, Quebec consumes 50% of all said imported Italian wines. This great love between Italian wines and food products is no doubt at the root of the roaring success the Salon had upon its very first edition. The wave created by the ICCC’s invitation will certainly result in another edition of the Salon next year. This next chapter may very well have further reach into even more Italian regions due to such a positive response. Lastly, this event was not only a festival of flavours, but an occasion for guests and the Chamber to give back. The Italian Chamber of Commerce in Canada is proud to donate part of the benefits from the Salon des Vins Italiens to the ‘J’appuis Dodo’ project for the construction of the Cancerology Centre at the MaisonneuveRosemont Hospital.


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CCIE VANCOUVER PER LA PRIMA VOLTA, L’EVENTO DEL GAMBERO ROSSO DEDICATO AI VINI ECCELLENTI ITALIANI FA TAPPA NELLA METROPOLI CANADESE

I “Tre Bicchieri” debuttano a Vancouver

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ambero Rosso ha portato il meglio della produzione del vino italiano in Canada: stiamo parlando dei “Tre Bicchieri”, riconoscimento per le etichette che hanno ottenuto il premio più alto dalla guida Vini d’Italia, che celebra la sua 27ª edizione. L’evento, organizzato a Vancouver in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Canada-West e il British Columbia Liquor Distribution Branch (BCLDB), si è tenuto lo scorso 3 giugno 2013 presso il Coast Coal Harbor Hotel. Debutto canadese, quindi, per un tour che, dall’inizio dell’anno, ha già toccato Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti. Esclusive protagoniste, le aziende vinicole con marchi che hanno ottenuto il riconoscimento Tre Bicchieri, un criterio di selezione che non ha eguali in altri eventi dedicati al vino italiano ed è garanzia assoluta di qualità per gli operatori. In Canada sono arrivate più di 80 cantine, rappresentative di distretti enologici italiani di eccellente qualità, dalla Sicilia al Trentino. Questa promozione unica ha avuto luogo in un momento particolarmente importante per

l’export del vino italiano: dall’inizio del 2013, infatti, le esportazioni sono cresciute dell’8%. In questo contesto, il Canada è considerato un mercato chiave, un porto sicuro per il vino italiano di qualità. Secondo i dati forniti dalla

‘Tre Bicchieri’ Debuted in Vancouver For the first time, the Gambero Rosso event dedicated to excellent Italian wines stopped in the Canadian metropolis

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ambero Rosso has brought the best of Italian wine production to Canada: ‘Tre Bicchieri,’ that is, those wines that won the highest awards from the ‘Vini d’Italia’ guide, which celebrates its 27th edition. The Vancouver event, organized in collaboration with the Italian Chamber of Commerce in Canada-West and the B.C Liquor Distribution Branch (BCLDB), was held on June 3rd at the Coast Coal Harbour Hotel. It has been the first-ever visit for a tour that has touched down in China, Japan, Russia and the United States so far this year. Only wineries with labels that have won ‘Tre Bicchieri’ recognition could participate in this World Tour. This criterion for selection has no equivalent in other events dedicated to Italian wine and is an absolute guarantee of quality for traders. In Canada, 80 wineries came to the scene, representing all the top-quality Italian wine districts, from Sicily to Trentino. This unique promotion has taken place in a particularly important moment for Italian wine exports: since the beginning of 2013, exports have grown by 8%. In this context, Canada is seen as a key market,

a safe harbor for quality Italian wine. According to data furnished by the Canadian Vintner’s Association, national consumption is on the rise at a speed that is 6 times higher than the world average (plus 19% is the estimate until 2014, as compared to plus 3.2% in the rest of the world), with wines imported from Italy apparently taking over market share from France. The percentage of Italian wine imported rises to 15%, while France is stalled at 13%. The event was very successful and attended by more than 500 selected industry professionals. The city of Vancouver was extremely proactive in welcoming an event of this type for the first time. Its sensibility and knowledge surprised event organizers and participants – traders, buyers and restaurateurs. The Gambero Rosso ‘Tre Bicchieri’ event marks the recognition of Vancouver as a major player in the culinary and wine world. Barbara Philip, Master of Wine and Portfolio Manager for the Monopoly (BCLDB), said, “Here Italian wine is living through a happy moment. Consumption is focused on high-end wines, mostly those above $20 a bottle. The great classics do well, especially Barolo and Brunello, but wines from the South are coming up. Consumption is strictly tied to the development of top level restaurants where the search is on for different varieties and food-friendly bottles.”

Canadian Vintner’s Association, il consumo nazionale risulta in crescita ad una velocità sei volte superiore rispetto alla media mondiale (19% è la stima di crescita fino al 2014, in confronto al 3,2% nel resto del mondo), e l’importazione di vini italiani registra tassi di crescita maggiori (+15%) rispetto a quelli francesi (fermi al 13%). L’evento ha riscosso grande successo e ha visto la partecipazione di più di 500 operatori del settore accuratamente selezionati. La città di Vancouver si è mostrata proattiva nell’accoglienza dell’evento: la sua sensibilità e la sua competenza hanno sorpreso gli organizzatori, i partecipanti e tutti gli operatori del settore. L’evento Gambero Rosso Tre Bicchieri riconosce così il ruolo primario che la città di Vancouver riveste in ambito culinario ed enologico. Del resto, come ha sottolineato anche Barbara Philip, Master of Wine e Portfolio Manager per il Monopolio (BCLDB), “qui il vino italiano sta vivendo un momento davvero positivo. Il consumo è concentrato su vini di eccellente qualità, la maggior parte sopra i $20 a bottiglia. I vini classici vanno bene, specialmente Barolo e Brunello, ma i vini del Sud stanno crescendo. Il consumo è strettamente collegato all’aumento di ristoranti di alto livello, che ricercano differenti tipologie di vino da accompagnare alla propria proposta gastronomica”. ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE IN CANADA – WEST

Suite 405 – 889 W. Pender St. V6C 3B2 Vancouver Tel: +1.604.6821410 – Fax: +1.604.6822997 iccbc@iccbc.com – www.iccbc.com

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NEWS CANADA

Ceramics of Italy in tour in Canada “Trends+Tiles 2013” è il titolo del seminario itinerante in tre tappe, rivolto agli architetti del Canada, promosso da Ceramics of Italy in collaborazione con IDC-Interior Design Designers of Canada, il Royal Architectural Institute of Canada e la rivista d’architettura Azure. Dal 28 al 30 maggio, tre le tappe organizzate in prestigiose location di altrettante metropoli canadesi – Toronto, Montreal e Vancouver. Gli architetti ed i designer partecipanti

hanno avuto l’opportunità di prendere parte ai seminari presieduti dalla giornalista Catherine Osborne, vice redattore capo di Azure, che ha discusso con importanti architetti di ciascuna delle tre città, delle principali tendenze relative alle piastrelle di ceramica in evidenza al salone Cersaie di Bologna. Ai dibattito hanno fatto seguito incontri informali con i rappresentanti delle aziende italiane che partecipavano agli eventi.

CERAMICS OF ITALY IN TOUR IN CANADA

Allo chef Pino Posteraro il premio “Sua Eccellenza Italia” Uno dei migliori ristoranti italiani in Nord America è sicuramente “Cioppino’s”, aperto nel 1999 da Pino Posteraro, originario di Lago in Calabria. Il menù di Pino ignora gli stereotipi della cucina italiana all’estero e si concentra su piatti creativi, realizzati con ingredienti autentici di alta qualità: pesce fresco del Pacifico, carni stagionate, ingredienti biologici selezionati. Le sue pappardelle al guanciale e funghi porcini sono un must, ma non da meno sono il suo fantastico risotto e i suoi magnifici scampi. La sua carta dei vini vanta più di 60 pagine, offrendo una selezione di etichette italiane che pochi ristoranti in Italia riescono ad avere. Pino Posteraro è dunque un eccelso ambasciatore del gusto a Vancouver, e per questo, nel corso dell’evento “Tre Bicchieri” svoltosi a giugno a Vancouver, è stato premiato dal Gambero Rosso con il premio “Sua Eccellenza Italia”.

CHEF PINO POSTERARO WINS ‘SUA ECCELLENZA ITALIA’ RECOGNITION One of the best places in the world to eat fine Italian food is in Vancouver. Cioppino’s was opened in 1999 by Pino Posteraro, originally from Lago in Calabria. Pino’s menu ignores the stereotypes of Italian cooking abroad and focuses on creative dishes based on top-quality ingredients: fresh Pacific fish, cured meats, environmentally sound vegetables, shrimps and meat. Pappardelle with guanciale and porcini mushrooms is a must, but so are Pino’s splendid risotto and his magnificent prawns. His wine list runs over 60 pages, offering a selection of Italian wines that few restaurants in Italy could match. Pino Posteraro is an ambassador of Italian taste in Vancouver and was recognized at the ‘Tre Bicchieri’ event in June, 2013 with Gambero Rosso’s ‘Sua Eccellenza Italia’ award.

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The initiative ‘Trends+Tiles 2013’ consisted of three Ceramics of Italy events for architects in Canada organised in cooperation with IDC-Interior Design Designers of Canada, the Royal Architectural Institute of Canada and the architecture magazine Azure. The three events were held on 28, 29 and 30 May in prestigious venues in the cities of Toronto, Montreal and Vancouver. Participating architects and designers had the opportunity to attend credit-earning seminars chaired by journalist Catherine Osborne, Deputy Editor in Chief of Azure, who discussed the major ceramic tile trends in evidence at Cersaie in Bologna, Italy, with prominent architects from each of the three cities. The debate was followed by informal meetings with representatives of the Italian companies taking part in the events.

Il meglio dei vini italiani a Toronto con il Gambero Rosso Negli ultimi anni, i consumatori canadesi hanno affinato la loro conoscenza di vini – un cambiamento sorprendente per una popolazione che meno di 40 anni fa era più propensa al consumo di birra e liquori. Di conseguenza, è aumentato l’interesse di distributori, importatori e produttori di vini italiani verso il Canada e, con esso, l’attenzione del Gambero Rosso - la guida più consultata d’Italia per il ranking di vini di qualità. Quest’anno, per la prima volta, il Gambero Rosso ha voluto espandere il suo network di contatti includendo Toronto tra le tappe del tour Tre Bicchieri. L’evento si è tenuto il 5 giugno ed è stato organizzato dall’LCBO – l’impresa statale che detiene il monopolio in Ontario, con la collaborazione della Camera di Commercio Italiana dell’Ontario. “I produttori italiani hanno trovato un pubblico di visitatori estremamente qualificato e molto interessato al vino italiano presentato”, ha commentato Giovanni Silvestri, delegato di Gambero Rosso in Canada. “Siamo soddisfatti del successo di questo primo evento e riteniamo che ci siano le basi per poter riproporre l’evento nei prossimi anni”.

THE BEST ITALIAN WINES IN TORONTO WITH GAMBERO ROSSO In the recent years, Canadians have cultivated their knowledge and appreciation of wines – a striking change for a population that a mere forty years ago was more accustomed to drinking beer and hard liquor. As a result, more and more Italian wine importers and producers have increased their interest in the Canadian market, and because of that development, Gambero Rosso – the most popular Italian guide that ranks quality wines. This year, Gambero Rosso has decided to expand its network including Toronto on its renowned world tour ‘Tre Bicchieri’ for the first time. The event took place on June 5th and it was organized by the LCBO – the government-run liquor board in Ontario. “The Italian producers were impressed by the level of knowledge of the visitors and by their interest in the wines presented during the event. We are satisfied with the success of this first event and we believe that there exists the basis to repeat this event in coming years,” said Giovanni Silvestri, Gambero Rosso delegate in Canada.


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La Federazione Russa e l’UE Rapporti secolari, ma spesso – e tutt’oggi – non semplici

Российская Федерация и Европейский Союз Editoriale di ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa

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a Russia è più volte europea, innanzitutto per la sua popolazione – in parte slava, in parte proveniente dalla Scandinavia. Ma lo è anche per l’estensione che ha dato al cristianesimo, che ha portato fino in Siberia e n e l l e c i t t à d e l l ’ O c e a n o Pa c i f i c o ; p e r av e r p ro t e t t o l’Occidente contro la minaccia turca; per la sua cultura, che va da Chechov a Stravinsky, da Tolstoi a Dostoevskij. Già nel 1500 si parlava del Ducato di Moscovia per la sua ricchezza, che non era l’energia bensì le pellicce. Essa è stata ancora più europea quando ha adottato il Marxismo, ideologia nata dalla cultura europea. In sostanza, la questione dell’ancoraggio della Russia all’Europa si è posta perennemente nella storia. Questa premessa fa rilevare ancora di più che le relazioni fra UE e Federazione Russa sono in un certo senso paradossali: mentre le relazioni economiche – grazie ad intensi rapporti commerciali e investimenti diretti, politiche di investimento di grandi imprese russe e occidentali – diventano sempre più strette e la Russia è ora il terzo partner commerciale dell’UE dopo gli USA e la Cina, le relazioni politiche fra i due soggetti hanno alternato periodi di totale incomprensione ad altri di scontro, ad altri di apparente cooperazione. L’Unione Europea può essere rappresentata o percepita come una sovrapposizione di tre modelli. Il primo modello fornisce l’immagine di una unione nata da un accordo che non ha precedenti nella storia, fra stati sovrani che via via cedono parte della loro sovranità in nome di principi e valori democratici comuni. È questa l’immagine prevalente negli anni dell’integrazione dei Paesi dell’Est Europa, quando ai dirigenti europei sembrava naturale che tale modulo potesse essere adattato alla Russia, aiutandone un processo di progressiva europeizzazione. Dopo quel periodo, siamo nel secondo modello: l’UE appare come una Unione che vuole espandersi e assorbire i Paesi che facevano parte dell’Unione Sovietica, privando la Russia della sua naturale sfera di influenza; ed è il modello che ha visto Putin nel suo primo mandato. La terza immagine dell’UE non è altro che quella di un meccanismo centralizzato e burocratico che impone norme e comportamenti a tutte le economie comunitarie, con il risultato di un basso stato di crescita al limite della stagnazione. È questa l’immagine che oggi viene percepita dalla Russia: un’istituzione incapace di decidere e in fin dei conti trascurabile. In conclusione è più conveniente per la Russia avere forti rapporti bilaterali con i più importanti Paesi dell’UE, con i quali è più facile far valere gli interessi russi. La stretta relazione economica e politica con la Germania, indipendentemente dal tipo di governo eletto, è un esempio di questo stato di fatto, e gli interessi tedeschi e russi non cambiano, sia che governi il socialdemocratico Schroeder, sia che governi la democristiana Merkel.

РОЗАРИО АЛЕССАНДРЕЛЛО Президент ИталоРоссийской Торговой Палаты

Многовековые отношения, которые и сегодня часто переживают нелегкие времена

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оссия , безусловно, является европейской страной в первую очередь из-за населения. Она в еще большей степени европейская страна по той роли, которую она сыграла в распространении христианства еще до первого тысячелетия на всей своей территории, вплоть до Сибири и Дальнего Востока; потому что всегда выступала заслоном на пути туретчины к Европе и благодаря своей европейской культуре, известной по таким именам как Чехов, Стравинский и т.д. Уже в 1500 году Московское княжество славилось своими богатствами, правда, не энергетическими ресурсами, а мехами. Россия становится еще более европейской после того, как ее государственной идеологией становится марксизм, зародившийся в недрах европейской культуры. По сути, вопрос интеграции России в Европе встает на протяжении всей истории. Это вступление демонстрирует, что в каком-то смысле политические отношения между ЕС и РФ носят парадоксальный характер: в то время как экономическое сотрудничество становится все более тесным, в политических отношениях чередуются периоды полного непонимания и открытых столкновений с кажущимся на первый взгляд сотрудничеством. Европейский Союз в своем развитии прошел три стадии, каждой из которой соответствовала определенная модель. На первой стадии он представлял собой беспрецедентное в истории объединение независимых государств, которые частично отказались от своего суверенитета во имя общих демократических принципов. Эта модель превалирует в период интеграции стран Восточной Европы. Тогда европейские правящие круга считали подобную модель приемлемой для интеграции и, в более широком смысле, постепенной европеизации России. Далее начинается вторая стадия, когда Европейский Союз полностью меняет свое лицо и стремится расширяться и поглощать страны, входившие ранее в Советский Союз, чтобы лишить Россию привычной сферы влияния на их территории; эта модель, типичная для первого срока президентства Путина. На своей третьей стадии Европейский Союз превратился в централизованный бюрократический механизм, который диктует законы всем членам Сообщества, в результате чего экономика всех стран замедлила темпы своего развития и практически переживает полный застой. Сегодня Россия воспринимает нынешнюю модель ЕС как абсолютно недееспособную структуру и, в конечном итоге, не заслуживающую внимания. В заключение следует отметить, что России следует укреплять свои двусторонние связи с главными странами Европейского Союза, которые легче заставить считаться с ее интересами. Примером этому служит тесное экономическое взаимодействие России с Германией: ни социал-демократическое правительство Шредера, ни демохристианское правительство Меркель, ни любое другое избранное правительство не смогут изменить экономические интересы Германии и России. èItalia

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CCIR

Foreste:

una grande risorsa, ancora inesplorata SE LA RUSSIA DISPONE DI OLTRE IL 20% DELLE FORESTE DEL MONDO, LA SUA QUOTA A LIVELLO MONDIALE NEL COMMERCIO DI “PRODOTTI FORESTALI” È AL DI SOTTO DEL 4% di Leonora Barbiani, Segretario Generale della CCIR

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e foreste della Federazione Russa sono immensamente importanti per il presente ed il futuro del pianeta: esse rappresentano oltre il 20% del patrimonio mondiale e svolgono un ruolo ambientale ed economico cruciale a livello locale, nazionale e globale. Per questo motivo, l’industria forestale russa ha un notevole potenziale di sviluppo, senza dimenticare che questo dovrà basarsi su premesse di sostenibilità accettate a livello internazionale proprio perché le foreste russe sono un bene ecologico d’importanza globale.

UN RITARDO CHE VA RECUPERATO. Per i prossimi anni la Russia dovrà impegnarsi nell’adozione di riforme atte alla ristrutturazione, all’innovazione ad alla governance del settore forestale anche in relazione all’ingresso del Paese nel WTO: la cooperazione internazionale sarà un fattore essenziale per il raggiungimento di questi obiettivi. Per questo motivo la Federazione Russa ha già avvitato una collaborazione attiva con la FAO in molti settori connessi con l’uso, la rigenerazione e la difesa delle sue foreste. Nel settore forestale, la Russia paga un ritardo economico di circa due decenni: questo può essere superato solo attraverso un programma di innovazione e adozione di tecnologie straniere all’avanguardia, previsto per i prossimi 20 anni circa. Se la Russia dispone di oltre il 20% delle foreste del mondo, la sua quota a livello mondiale nel commercio di “prodotti forestali” è al di sotto del 4%, argomento dimostrato anche dai risultati economici dove, in termini di PIL, la quota si aggira intorno all’1,3%. Il legname semilavorato (principalmente in tronchi) costituisce il 54% del totale dei prodotti in legno esportati, ma nelle voci dell’export dalla Russia esso è pari solo al 2,4% del totale. Pertanto, risulta evidente che le opportunità offerte dalla silvicoltura in Russia sono chiaramente sottostimate. VERSO LA RIFORESTAZIONE. Secondo un’analisi effettuata dalla FAO nel 2012, la superficie totale delle foreste russe nel 2010

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era di 882 milioni di ettari, ma le previsioni stimano un incremento dello 0,9%-1,5% entro il 2030. Tale ampliamento delle zone forestali si dovrebbe verificare principalmente grazie ad operazioni di rimboschimento artificiale, o per motivi di abbandono di terreni agricoli “scomodi”, o di trasformazione LEONORA BARBIANI d i a re e n a t u r a l m e n t e non-boschive (tundra) in territori boschivi. Questo andamento, ecologicamente confortante, non dovrà, però, legittimare operazioni di sfruttamento indiscriminato dei territori forestali: infatti il governo federale e le amministrazioni locali dovranno avviare programmi di sfruttamento “ammissibile”, escludendo il taglio di boschi inaccessibili o preziosi da un punto di vista ecologico. Questo è assolutamente necessario per uno sviluppo sostenibile della silvicoltura russa. Per convenzione il territorio russo, da un punto di vista della concentrazione boschiva, viene classificato in due categorie. La prima riguarda le zone moderatamente boschive,

che includono le Regioni della Russia centrale, Urali, Volga, Caucaso. Queste regioni rappresentano il 15,4% delle aree rurali e il 16,7% della superficie boschiva; registrano il 68,5% della popolazione totale del Paese, con i due terzi del totale nazionale della produzione industriale e agricola e degli scambi commerciali. Queste regioni sono l’epicentro del consumo domestico delle foreste. L’altra area identificata come “riccamente boschiva” occupa le regioni nord-occidentali, della Siberia e delle regioni più orientali. Ma tutte queste aree saranno indifferentemente interessate da interventi di tipo innovativo e ciò richiederà investimenti sostanziali in termini di risorse economiche, scientifiche e di personale.


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CCIR

Лесные массивы: огромные неизведанные запасы Россия владеет более 20% всех мировых запасов леса, но ее доля в торговле «лесной продукцией» на мировом рынке меньше 4%

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POLITICHE FORESTALI: SERVE UN NUOVO APPROCCIO. Ciò significa che il settore forestale russo sta affrontando un’occasione storica unica per la creazione di una nuova politica forestale, attuabile attraverso l’adozione di tecnologie all’avanguardia e di scoperte scientifiche, realizzate dai leader industriali forestali mondiali nel corso degli ultimi due decenni, quando invece il settore forestale russo lottava per la sopravvivenza. Queste circostanze offrono una preziosa occasione per costruire fondamentalmente un nuovo settore forestale, scavalcando quelle fasi intermedie che altre economie sviluppate hanno attraversato negli ultimi decenni. Questo approccio non deve riguardare, però, soltanto gli aspetti dell’ingegneria e della tecnologia, ma anche della politica, della governance, della scienza e dell’educazione. Il futuro della Russia in questo settore parte innanzitutto dalle scelte che sarà in grado di adottare: essa ha tutte le condizioni necessarie e sufficienti per intraprendere questo percorso nella direzione internazionalmente auspicata, trasformando questo settore in un rinnovato, vivace, moderno e avanzato segmento dell’economia nazionale.

CAMERA DI COMMERCIO ITALO-RUSSA Corso Sempione n° 32/B – 20154 Milano (Italia) tel.: +39.02.86995240 Rappresentanza di Mosca Lenivka 3, building 11, terzo piano 119019 Mosca tel.: +7.495.9165560 info@ccir.it – www.ccir.it

есные ресурсы Российской Федерации имеют огромное значение для настоящего и будущего нашей планеты: они составляют более 20% всех мировых запасов и выполняют важную экономическую функцию, а также функцию защиты окружающей среды не только в национальном, но и в мировом масштабе. Российская лесная промышленность имеет значительный потенциал, который следует развивать, но при этом нельзя забывать о приоритете экологического фактора на мировом уровне, поскольку российские лесные ресурсы являются мировым достоянием и имеют огромное значение для всей планеты. ЛИКВИДИРОВАТЬ ОТСТАВАНИЕ. В ближайшие годы России предстоит провести реформы по реорганизации и модернизации лесного хозяйства и управлению им в условиях вступления России в ВТО: непременным условием достижения этих целей должно стать международное сотрудничество. Российская Федерация уже активно сотрудничает с ФАО (Продовольственной и сельскохозяйственной организацией ООН) в самых разных секторах, связанных с использованием, восстановлением и охраной лесов. Экономическое развитие российского лесного хозяйства отстает примерно на два десятилетия. Преодолеть подобное отставание возможно только путем реализации в ближайшие 20 лет программ по модернизации отрасли и внедрению зарубежных современных технологий. Несмотря на то, что Россия владеет более 20% всех мировых запасов леса, ее доля в торговле «лесной продукцией» на мировом рынке меньше 4%, а по данным экономических исследований, эта доля в процентном исчислении ВВП составляет примерно 1,3%. Полуобработанная древесина (главным образом, в виде бревен) составляет 54% в общем объеме экспортируемой продукции из древесины, а в качестве статьи российского экс-

порта всего лишь 2,4% от общего объема. Очевидно, что потенциал, которым обладает российское лесное хозяйство, полностью не реализуется. ЛЕСОРАЗВЕДЕНИЕ. По данным исследований, проведенным ФАО в 2012 году, общая площадь российских лесов составляла в 2010 году 882 миллионов га, но по прогнозам к 2030 году она должна увеличиться на 0,9%-1,5%. Расширение площади лесных массивов обеспечат, главным образом, искусственные лесонасаждения, а также переобустройство «неудобных»сельскохозяйственных земель и облесение нелесных природных зон (например, тундры). Лесоразведение, улучшающее экологию, должно, тем не менее, исключить любое нерациональное использование лесных ресурсов: федеральные и местные власти обязаны использовать их только в «допустимых» пределах, запрещая вырубку труднодоступных или особо ценных с экологической точки зрения лесов. Вот необходимые условия для экологически безопасного развития лесного хозяйства России. По концентрации лесных массивов российская территория условно делится на две зоны: среднелесистую (регионы Центральной России, Урал, Волга, Кавказ), где сельскохозяйственные угодья составляют 15,4% и лесные массивы - 16,7%; где проживает 68,5% всего населения страны; где сосредоточены 2/3 национального объема промышленного производства и торгового оборота; где самое большое потребление древесины, в том числе, хозяйственного назначения; и сильнолесистую (северо-западные регионы, Сибирь и территории восточнее), которая будет преобразована по инновационным проектам, что потребует значительных финансовых вливаний, серьезных научных разработок и поиска квалифицированного персонала. ЛЕСНАЯ ПОЛИТИКА: НОВЫЙ ПОДХОД. На сегодняшний день существует уникальная возможность разработать новую политику в лесной отрасли на основе использования современных технологий и научных разработок, предлагаемых мировыми лидерами лесной промышленности в последние два десятилетия, тем более, что российское лесное хозяйство практически борется за выживание. Это возможность заново построить отрасль, минуя промежуточные стадии, которые прошли другие страны в последние десятилетия. Новый подход должен распространяться не только на инженерный и технический аспекты, но и на все, связанное с политикой управления, научными исследованиями и профессиональной подготовкой персонала. Будущее лесной отрасли России зависит от сегодняшнего выбора, для которого имеются все необходимые и достаточные условия. Этот выбор обеспечит преобразование лесной отрасли в динамично развивающийся и современный сектор национальной экономики, естественным образом интегрированный в мировую экономическую систему.

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NEWS RUSSIA

A Verona va in scena il settore lapideo Dal 25 al 28 settembre 2013, presso il centro espositivo di VeronaFiere, si terrà la 48ª edizione di Marmomacc (www.marmomacc.it), la Fiera internazionale dedicata agli operatori del settore del marmo lapideo, dai macchinari ai prodotti strumentali, dai blocchi in pietra naturale alle lavorazioni del marmo più complesse, dai professionisti del settore costruzioni e contract a quelli del design. Per l’occasione, la CCIR selezionerà e accompagnerà una delegazione di buyer russi in visita in fiera. Per maggiori informazioni: fiere@ccir.it.

ВЫСТАВКА КАМЕННОЙ ОТРАСЛИ В ВЕРОНЕ С 25 по 28 сентября в Выставочном центре Вероны состоится 48-я Международная выставка камня, мрамора, обрабатывающего оборудования и технологий - www.marmomacc.it Marmomacc. Экспоненты выставки предложат строителям, дизайнерам и специалистам данной отрасли самый широкий спектр товаров - машины, инструменты, мраморные блоки и изделия после более сложной обработки. ИТРП поручено составить делегацию российских байеров, которые посетят выставку. Для получения более подробной информации обращайтесь на адрес электронной почты: fiere@ccir.it

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Casa Italia Atletica: lo sport si sposa con il Made in Italy La Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) organizza il progetto Casa Italia Atletica in vista dei Campionati Mondiali Assoluti di Atletica Leggera che si terranno a Mosca dal 10 al 18 agosto. L’iniziativa è volta a dare maggiore visibilità alle eccellenze italiane sul mercato russo, attraverso piani di comunicazione e seminari di informazione in grado di coniugare ed esaltare le componenti

virtuose dei prodotti italiani: tradizione, qualità, unicità e innovazione. L’evento ha raccolto subito l’entusiastica adesione di Ministeri, Unioncamere, Ambasciata d’Italia a Mosca, CCIR, ENIT, Agenzia ICE e Istituto Italiano di Cultura, che daranno il proprio patrocinio e sostegno organizzativo. Per ulteriori informazioni: eventi@ccir.it.

CASA ITALIA ATLETICA (ИТАЛЬЯНСКИЙ ДОМ АТЛЕТИКИ): СПОРТ РЕКЛАМИРУЕТ MADE IN ITALY

рекламные мероприятия, которые позволят российскому потребителю узнать исключительные свойства итальянских товаров: следование традициям, высокое качество, оригинальность и соответствие современным стандартам. Проект www.casaitaliaatletica.it Casa Italia Atletica получил поддержку различных министерств, Унионкамере, Посольства Итальянской Республики в РФ, ИталоРоссийской Торговой Палаты, ЭНИТ и Итальянского Института культуры. За более подробной информацией обращаться на eventi@ccir.it.

FIDAL (Итальянская Федерация Легкой Атлетики) в преддверии Мирового Чемпионата по легкой атлетике, который пройдет в российской столице с 10 по 18 августа работает над проектом www.casaitaliaatletica.it Casa Italia Atletica (Итальянский Дом атлетики). Целью проекта является продвижение на российском рынке лучшей итальянской продукции. В рамках проекта будут проводиться различные информационно-

Da Restec, due appuntamenti dedicati alla selvicoltura Dal 10 al 13 settembre 2013, presso l’Expocentr di Novosibirsk, si terrà il Siberian International Forestry Forum, organizzato dall’ente fieristico Restec (www.restec.ru), Socio CCIR per parte russa, nell’ambito del salone Tekhnodrev Sibir (http://tdsiberia.ru/en/), dedicato ai macchinari e alle tecnologie della selvicoltura. Per questa edizione il dibattito prevede un focus sulle conseguenze dell’ingresso della Russia nel WTO per il settore, insieme alla sempre più importante problematica ambientale. Dall’8 al 10 ottobre lo stesso Restec organizza la XV edizione del Saint Petersburg International Forestry Forum, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente della Federazione Russa, della Camera di Commercio e Industria della Federazione Russa, dell’Associazione dell’Industria cartaria e in collaborazione con numerosi centri di ricerca, universitari e associazioni ambientaliste. Il programma dell’evento, che rappresenta il più grande meeting a livello internazionale di esperti e operatori del settore della selvicoltura, prevede l’avvicendarsi di tavole rotonde, workshop, incontri B2B e possibilità di presentazioni aziendali.

«РЕСТЕК» ОРГАНИЗУЕТ ДВЕ ВЫСТАВКИ ЛЕСОПРОМЫШЛЕННОЙ ОТРАСЛИ С 10 по 13 сентября 2013 в выставочном комплексе «Новосибирск Экспоцентр» состоится http://tdsiberia.ru/en/index/overallinfo Сибирский Международный Лесопромышленный Форум , организованный Выставочным объединением РЕСТЕК, (www.restec.ru), член Итало-Российской Торговой Палаты с российской стороны, в рамках VII Международной специализированной выставки технологий, машин, оборудования и инструмента для лесозаготовки, деревообрабатывающей и мебельной промышленности «ТЕХНОДРЕВ СИБИРЬ». Особое внимание будет уделяться обсуждению вопросов, связанных с последствиями для лесной отрасли вступления России в ВТО и защиты окружающей среды, которая приобретает все большее значение. С 8 по 10 октября Выставочное Объединение РЕСТЕК проводит под патронатом Министерства природных ресурсов и экологии РФ, Торгово-Промышленной Палаты РФ и Российской Ассоциации организаций и предприятий целлюлозно-бумажной промышленности, в сотрудничестве с многочисленными научно-исследовательскими институтами, университетами и экологическими организациями XV Петербургский Международный Лесопромышленный Форум. Программа Форума, который является одним из самых важных мероприятий лесопромышленной отрасли на мировом уровне, включает в себя различные круглые столы, двусторонние деловые встречи и презентации предприятий.


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Formazione, stage e lavoro

Formation, stage et travail Editoriale di PATRIZIA DALMASSO Presidente della CCIE di Nizza

La Camera di Commercio Italiana di Nizza ha sempre investito molto nella formazione professionale e negli stage di studenti italiani e francesi

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tempi della formazione e dell’avvio al lavoro si allungano, in questi anni di crisi più che mai. Normative diverse regolano la possibilità di completare il proprio percorso di professionalizzazione in Italia e nel resto d’Europa. Prima della maturità, nel corso dei propri studi universitari o al termine degli stessi, sono migliaia i giovani che decidono ogni anno di svolgere uno stage nel proprio Paese o all’estero, presso un’azienda, un’associazione o un professionista del settore nel quale lavoreranno probabilmente più tardi. In alcuni Paesi gli stage sono quasi esclusivamente curriculari, cioè parte integrante degli studi; in questo caso, sono le università ad organizzare e proporre la trasferta professionale dello studente. In Italia, possono essere svolti col patrocinio dell’università fino a 12 mesi dopo il termine degli studi e durano per lo più dai 3 ai 6 mesi. I programmi maggiormente proposti dalle università italiane sono il Leonardo e l’Erasmus Placement. I giovani che aderiscono a tali progetti concorrono per l’ottenimento di una borsa di studio che copra le spese nel corso del loro stage in Italia o all’estero. Quali le opportunità che una tale esperienza può offrire? Prima di tutto la possibilità di “mettersi alla prova” in un settore del quale si conosce solo in teoria il funzionamento, lavorare in un ambiente in cui la lingua che si è studiata per anni è usata quotidianamente, e imparare a tenere delle relazioni professionali e commerciali. Le destinazioni più frequenti sono proprio la Francia, la Spagna, il Regno Unito, la Germania e, a sorpresa, la Polonia. Spesso gli studenti che prendono parte a tali programmi all’estero cercano di stabilirsi definitivamente nel Paese prescelto, continuando a lavorare nell’impresa che li ha inizialmente accolti o altrove. La Camera di Commercio Italiana di Nizza ha sempre investito molto nella formazione professionale e negli stage di studenti italiani e francesi, come dimostra il fatto che buona parte del suo staff è oggi costituito proprio da ex-stagisti. Nel quadro di accordi con università italiane e francesi o in collaborazione con Assocamerestero, è divenuto ormai regolare il flusso di giovani, in media 15 all’anno, che si misurano con le nostre attività per uno o più trimestri. In dieci anni, la Camera di Commercio Italiana di Nizza ha formato circa 200 giovani, assumendone 20 al termine del loro stage. Dopo una settimana “di inserimento” e di conoscenza generale delle nostre attività, gli stagisti talvolta accompagnano il lavoro di un settore in particolare, di solito quello che meglio corrisponde alla loro formazione ed alle loro competenze, talaltra collaborano più in generale a tutte le attività dell’associazione. Il loro contributo è essenziale sia in periodi di grande lavoro che in periodi di preparazione di eventi più in là a venire, in situazioni eccezionali e nel lavoro di ufficio di tutti i giorni. L’entusiasmo, il desiderio di collaborare, di lavorare in gruppo,“di intervenire” ma anche di imparare, sono ciò di cui ha bisogno lo stagista perché la sua esperienza sia un successo e possa magari essere un buon trampolino di lancio verso altre esperienze professionali.

Présidente de la CCIE de Nice

La Chambre de Commerce Italienne de Nice a toujours investi dans la formation et dans les stages des étudiants italiens et français

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es temps de la formation et de l’entrée dans le monde du travail se sont prolongés pendant ces années de crise économique plus que jamais. Des lois différentes régulent les possibilités de compléter son propre parcours de formation professionnelle en Italie comme dans le reste de l’Europe. Avant le baccalauréat, pendant les études supérieures et à la fin de celles-ci, des milliers des jeunes choisissent, chaque année, de suivre un stage, dans son propre pays ou à l’étranger, auprès d’une entreprise, d’une association ou d’un professionnel du secteur, où ils espèrent travailler dans le futur. Dans certains pays, les stages font exclusivement partie du parcours d’études. Dans ce cas-là, les universités s’occupent de proposer et organiser le déplacement professionnel de l’étudiant. En Italie, des stages de trois à six mois peuvent se dérouler, jusqu’à un an après la fin des études, avec l’assistance de l’université. Les programmes les plus proposés par les universités italiennes sont le programme Erasmus Placement ou le programme Leonardo. Les jeunes qui adhèrent à ces projets concourent afin d’obtenir une bourse d’étude qui paye les frais dépensés pendant le stage en Italie ou à l’étranger. Quelles sont les possibilités qui sont offertes par cette expérience ? Avant tout, celle de se “mettre à l’épreuve“ dans un secteur où les étudiants ne connaissent que le fonctionnement théorique. Ensuite, la possibilité de travailler dans un environnement où la langue que le stagiaire a étudié pendant plusieurs années est parlée quotidiennement, et, finalement, d’apprendre à entretenir des relations professionnelles et commerciales. Les destinations les plus fréquentes sont la France, l’Espagne, le Royaume Uni, l’Allemagne et, de façon surprenante, la Pologne. Les étudiants, prenant parti à ces programmes à l’étranger, cherchent souvent à s’installer définitivement dans le pays choisi, en continuant à travailler dans l’entreprises qui les avait accueilli au début, ou ailleurs. La Chambre de Commerce Italienne de Nice a toujours investi dans la formation et dans les stages des étudiants italiens et français, étant donné que la plupart de son staff actuel se constitue des anciens stagiaires. Dans le cadre des accords avec les universités italiennes et françaises, ou en collaboration avec Assocamerestero, le flux des jeunes, environ 15 chaque année, qui se mesurent avec nos activités pendant un ou plusieurs trimestres est désormais devenu régulier. Pendant 10 années, la Chambre de Commerce Italienne de Nice a formé environ 200 jeunes pour en embaucher 20 à la fin de leurs stages. Après une semaine “d’insertion” et de connaissance de nos activités, les stagiaires peuvent suivre le travail d’un secteur en particulier, normalement celui qui correspond à leur formation et à leurs compétences, ou collaborer plus généralement avec toutes les activités de l’association. La contribution qu’ils apportent est essentielle, soit pendant les périodes de travail intenses et de préparation d’événements dans le futur ; dans le travail de tous les jours et dans les cas exceptionnels aussi. L’enthousiasme, le désir de collaborer et de travailler dans une équipe, d’intervenir et d’apprendre aussi, représentent ce dont le stagiaire a besoin afin que son expérience soit un succès et puisse, sans doute, représenter un tremplin pour d’autres expériences professionnelles.

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CCIE NIZZA

Nuove infrastrutture per una nuova geografia europea SONO NUMEROSE LE RETI DI TRASPORTO CHE NECESSITANO DI ESSERE COMPLETATE E POTENZIATE PER FACILITARE I COLLEGAMENTI TRANSFRONTALIERI E LA MOBILITAZIONE DI MERCI E PERSONE

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e reti di trasporto sono un elemento fondamentale per lo sviluppo del mercato, la mobilità delle persone e la coesione economica, sociale e territoriale degli stati dell’Unione Europea. Nell’UE si contano 5.000.000 di km. di strade asfaltate, 212.800 km. di linee ferroviarie e 42.709 km. di tratte navigabili utilizzate quotidianamente per il trasporto di passeggeri e per il traffico merci: un elemento chiave per il buon funzionamento del mercato interno. Partendo da questo presupposto, la Comunità Europea ha messo al centro dei progetti di sviluppo e pianificazione proprio lo studio e la creazione di nuove infrastrutture, e la priorità è stata data alle linee ferroviarie.

IL PROGETTO TEN-T. Dallo studio della CE p e r i l p ro g e t t o T E N - T, Tr a n s - E u ro p e a n Transport Networks, avviato nel 1996, è stato fissato, come obiettivo comune per gli stati europei, lo sviluppo di un’unica rete multimodale che colleghi l’Europa in modo efficiente. L’Italia, data la sua posizione geografica e la facilità di attraversamento delle pianure, si trova al centro di questi assi. Inoltre anche le Alpi italiane, altresì elemento di protezione e divisione con i Paesi circostanti, sono ora le protagoniste per il controllo dello spostamento delle merci. L’Asse Mediterraneo, TEN-T Core Corridor n.3, attraversa il nord dell’Italia da Est a Ovest e crea un unico collegamento tra Lione e l’Europa dell’Est. L’implementazione della linea ferroviaria con strutture adeguate per l’alta velocità e l’alta capacità, permetterebbe il collegamento delle infrastrutture italiane ed est-europee con le linee veloci francesi già esistenti, inserendosi in altre direttrici fondamentali dell’Europa Continentale. Il collegamento transalpino GenovaRotterdam, TEN-T Core Corridor n.6, è un secondo corridoio europeo essenziale per lo sviluppo economico dell’area Europa: un percorso stradale e una linea ferroviaria collegano due snodi essenziali per il trasporto marittimo europeo. Potenziando adeguatamente le due infrastrutture, si potrà incrementare l’efficienza del trasporto intermodale, favorendo la crescita di veri e propri hub di scambio per il mercato interno ed extraeu-

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ropeo. Questi due assi perpendicolari si intersecano a Milano, dove si è progettato un ulteriore ampliamento delle infrastrutture esistenti e dell’aeroporto di Malpensa, per integrare così il trasporto ferroviario e stradale con il trasporto aereo. Grazie alle direttive della Commissione Europea, si mira a migliorare i collegamenti esistenti e a creare entro il 2020 almeno 90.000 km. di nuove strade e 94.000 km. di nuove linee ferroviarie; di questi, 20.000 sono già progettati per l’alta velocità. Il budget previsto per i lavori? Almeno 1,5 trilioni di euro, da investire nel progetto tra il 2010 e il 2030.

L’ALTA VELOCITÀ IN ITALIA… L’Italia conta già un’importante rete ferroviaria di 19.472 km., di cui 1.342 dedicati all’AV/AC. Quello che molti non sanno è che nel 1977 è stata inaugurata la “Direttissima” tra Firenze e Roma: con i suoi 250 km/h è stata la prima linea ad alta velocità in Europa. Successivamente i progetti per le linee veloci hanno interessato la tratta Roma-Napoli, cui è seguita nel 2006 l’inaugurazione di una parte del tragitto dell’Asse Mediterraneo che attraversa il Nord Italia. Infine, nel 2009 è stata completamente aperta al pubblico la linea AV Torino-Milano-Napoli-Salerno. Milano, Genova, Roma e Napoli si sono avvicinate al centro dell’Europa. Ora, si stanno attuando nuovi progetti per aumentare la quantità e la qualità dell’offerta ferroviaria, allo scopo di integrarla con la rete europea. Le azioni riguardano principalmente la realizzazione di nuove linee ferroviarie AV/AC, costruite con il supporto della CE per sviluppare gli assi portanti del progetto TEN-T in Italia: la priorità è data ai 240 km. della tratta MilanoVenezia e al prolungamento verso Trieste, così da garantire sia la circolazione di persone sia il traffico merci dei diversi operatori di trasporto su questo tracciato. A questi, si aggiungono delle azioni di riorganizzazione trasportistica e riqualificazione, attraverso l’adeguamento delle strutture, in vista di un futuro aumento dell’utenza e dei convogli. Gli investimenti necessari per lo sviluppo infrastrutturale della linea Milano-Venezia e delle altre linee di collegamento AV/AC, sono stati contabilizzati a 104.277 milioni di

euro, a cui si aggiungono 30.098 milioni di euro per la manutenzione quotidiana e l’ammodernamento tecnologico.

…E IN FRANCIA. Parallelamente in Francia si contano 29.273 km. di linee ferroviarie per il collegamento interno, di cui 2.000 per l’alta velocità, destinati a raddoppiare entro il 2040. L’effetto dell’evoluzione dei collegamenti è già evidente: la geografia dello Stato è cambiata completamente con l’avvento dell’alta velocità. Nel 1981 si è inaugurata la prima linea TGV che collega Parigi a Lione in sole due ore; nel 1989 si è aperta la circolazione ferroviaria sulla linea LGV Atlantique che collega Parigi alla costa occidentale, e successivamente nel 1993 è entrata in servizio la LGV Nord da Parigi al confine settentrionale; infine, del 2001 è l’inaugurazione dell’alta velocità sulla tratta Parigi-Marsiglia. Con questi ammodernamenti si è assistito ad una drastica diminuzione delle distanze tra i principali poli economici francesi e la capitale: passeggeri e traffico merci possono spostarsi tra le grandi città francesi con un viaggio tra le 3 e le 5 ore. Il collegamento a Parigi è essenziale, poiché da qui si diramano le principali rotte nazionali ed internazionali anche per il trasporto multimodale. Gli ammodernamenti per le linee AV/AC previsti dal progetto TEN-T trasformeranno ulteriormente la carta geografica dell’Europa. Attraverso un efficiente sistema di trasporti, il commercio nel mercato interno e internazionale, gli scambi e lo sviluppo locale ne risulteranno favoriti, incentivando nuovi mercati e lo sviluppo economico.

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CCIE NIZZA

Des nouvelles infrastructures pour une nouvelle géographie de l’Europe Ce sont nombreaux les réseaux de transport nécessitants d’être complétés et renforcés, afin de rendre les raccordements transfrontalièrs, et la mobilité des personnes et marchandises, plus faciles

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es réseaux de transport représentent un élément fondamental pour le développement du marché, la mobilité de personnes et la cohésion économique, sociale et territoriale des Etats de l’Union Européenne. A l’intérieur de l’UE, 5.000.000 kilomètres de rues goudronnées, 212.800 kilomètres de chemins de fer, et 42.709 kilomètres de parcours navigables sont comptés et sont utilisés quotidiennement pour le transport de passagers et de marchandises, en devenant ainsi un élément fondamental pour le bon fonctionnement du marché interne. La Communauté Européenne a donc mis au centre des projets de

développement et d’aménagement du territoire l’étude de la création de nouvelles infrastructures, avec une attention particulière pour les chemins de fer. LE PROJET TEN-T. De l’étude de la Communauté Européenne pour le projet TEN-T, Trans-European Transport Networks, commencé en 1966, le développement d’un seul réseau multimodal, reliant l’Europe de façon efficace, a été fixé comme un objectif commun aux états européens. Etant donné sa position géographique et la facilité de traverser ses plaines, l’Italie se trouve au centre de ces axes. En outre, les Alpes Italiennes, qui représentent, elles aussi, un élément de protection et de séparation des pays environnants, se retrouvent maintenant parmi les principaux protagonistes pour le contrôle des marchandises. L’Axe Méditerranéen TEN-T Core Corridor n.3 traverse le nord de l’Italie de l’Est à l’Ouest, et crée la seule liaison entre Lyon et l’Europe de l’Est. L’implémentation du chemin de fer avec des structures adéquates à grande vitesse, et à grande capacité, permettrait la liaison des infrastructures italiennes et de l’Est de l’Europe avec les lignes françaises déjà existantes, en s’insérant dans d’autres directrices fondamentales de l’Europe Continentale. Le raccordement transalpin Gênes-Rotterdam TEN-T Core Corridor n.6, est un deuxième couloir européen essentiel pour le développement économique de la région européenne : un parcours routier et un chemin de fer relient deux bretelles essentielles pour le transport maritime européen. En renforçant ces deux infrastructures de façon convenable, l’efficacité du transport intermodal pourra augmenter, en favorisant la croissance des véritables hub d’échange pour le marché interne et celui extra-européen. Ces deux axes perpendiculaires se coupent à Milan, où une amplification ultérieure des infrastructures déjà existantes, et de l’aéroport de Malpensa, a été projetée afin d’intégrer le transport ferroviaire et routier au transport aérien. Grâce aux directives de la Commission Européen, le but est d’améliorer les liaisons existantes et de créer, avant 2020, au moins 90.000 kilomètres de nouvelles rues et 94.000 kilomètres de nouveaux chemins de fer, dont 20.000 sont déjà projetés pour la grande vitesse. Quel est le budget prévu pour les travaux ? De 2010 à 2030, au moins 1,5 trillions d’euros seront investis. LES LIGNES AV/CV EN ITALIE... L’Italie compte déjà un réseau ferroviaire de 19.472 kilomètres, dont 1342 sont dédiés au AV/CV. Ce que l’on ne sait pas, c’est que en 1977 le raccordement “Direttissima” de Florence à Rome a été inauguré : ses 250 Km/h représentent la première ligne à grande vitesse en Europe. Successivement les projets

pour les lignes à grande vitesse ont concerné le parcours Rome-Naples, suivi, en 2006 par l’inauguration d’une partie du trajet de l’Axe Méditerranéen traversant le Nord de l’Italie. Enfin, en 2009, la ligne AV Turin-Milan-Naples-Salerne a été complètement ouverte au public. Milan, Gênes, Rome et Naples se sont rapprochées au centre de l’Europe. Afin de continuer à améliorer les raccordements avec les états européens, des nouveaux projets sont en train d’être réalisés dans le but d’augmenter la quantité et la qualité de l’offre ferroviaire pour mieux l’intégrer à l’intérieur du réseau européen. Ces actions concernent principalement la réalisations des nouveaux chemins de fer AV/CV, construits avec le support de la Communauté Européenne pour développer les essieux portant du projet TEN-T en Italie : la priorité est donnée aux 240 kilomètres du parcours Milan-Venise, et au prolongement vers Trieste, afin de garantir la circulations des personnes et le trafic des marchandises des différents entrepreneurs de transport sur ce parcours. A ceux-ci s’ajoutent des actions de réorganisation des transports, et de reclassement, à travers l’ajustement des structures, en vue d’une future augmentation de l’usage des convois. Les investissements nécessaires pour le développement des infrastructures du raccordement MilanVenise, et des autres lignes de raccordement AV/CV, ont été comptabilisés à 104.277 millions d’euros, auxquels s’ajoutent 30.098 millions d’euros pour la manutention quotidienne et la modernisation technologique. …ET EN FRANCE. Parallèlement, en France, 29.273 kilomètres de chemins de fer pour le raccordement interne sont comptés, dont 2000 sont dédiés à la grande vitesse et redoubleront en 2040. Les conséquences de cette évolution des raccordements sont déjà évidentes : la géographie de l’Etat est changée complètement avec l’avènement de la grande vitesse. En 1981, la première ligne TGV, permettant d’aller de Paris à Lyon en deux heures, a été inaugurée ; en 1989 la circulation ferroviaire de la ligne LGV Atlantique, reliant Paris à la côte occidentale, a été ouverte. Successivement, en 1993, le LGV Nord, reliant Paris jusqu’à la frontière septentrionale, est entrée en service, pour terminer, enfin, avec l’inauguration, en 2001, de la grande vitesse sur le parcours Paris-Marseille. Ces modernisations ont témoigné une diminution drastique des distances entre les principaux pôles économiques français et la capitale : les passagers et le trafic de marchandises peuvent se déplacer parmi les grandes villes françaises avec un voyage de 3 à 5 heures. Le raccordement avec Paris est essentiel puisqu’il représente le point de départ des principales routes nationales et internationales, pour le transport multimodal. Les modernisations pour les lignes AV/CV prévues par le projet TEN-T transformeront encore la carte géographique européenne, en diminuant les distances des pays. A travers un efficace système de transport, le commerce dans le marché interne et international, les échanges et le développement local seront favoris, en accomplissant un pas important afin d’encourager des nouveaux marchés et le développement économique.

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CCIE MARSIGLIA

Una nave carica di… sapori di Sardegna!

Un navire chargé… des saveurs de la Sardaigne ! En Septembre, retour en force du menu “Les Quinzaines Sardes” à bord des navires de la compagnie de navigation “La Méridionale”

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A SETTEMBRE, TORNA L’INIZIATIVA “LES QUINZAINES SARDES” A BORDO DELLE NAVI DELLA COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE “LA MÉRIDIONALE”

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esperimento avviato lo scorso anno è piaciuto ed i risultati commerciali hanno rispettato le attese. Per questo, dal 13 al 28 settembre prossimi, la compagnia di navigazione “La Méridionale”, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia (CCIFM) e l’Associazione Cuochi di Sassari, proporrà di nuovo ai suoi passeggeri “Les Quinzaines Sardes”, un menù tipico sardo, che potrà essere degustato a bordo di tre navi della compagnia marittima: “Piana” (Bastia), “Girolata” (Ajaccio) e “Kalliste” (Propriano/Porto Torres). La campagna promozionale viene proposta per la seconda volta e, come detto, sarà all’insegna dei prodotti tipici della Sardegna, ma naturalmente il menù sarà variato e arricchito. Il viaggio tra le specialità sarde si svolgerà tra vari territori e comprenderà grigliata mista di verdura, dolce sardo, formaggi come la provoletta di Sardegna e il pecorino semi-stagionato, la crema di pecorino su pane carasau. Il primo piatto consisterà nei Culurgiones (pasta fresca di semola di grano duro) del territorio dell’Ogliastra al ripieno di carne di bue rosso di Montiferru in salsa al pomodoro fresco e mentuccia, preparato alla maniera Ghisau; per secondo, vitello del territorio della Gallura o sardo in salsa al vino cannonau di Sardegna con patate all’ortolana; infine, il dessert consisterà in dolcetti misti dell’isola. Il progetto punta a valorizzare le produzioni tipiche agroalimentari della Sardegna su navi da trasporto passeggeri, favorendo, oltre alla promozione gastronomica, quella del territo-

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rio: saranno infatti messi a disposizione dei passeggeri depliant, cataloghi e brochure informative, per consentire di conoscere meglio l’isola e beneficiare dei servizi turistici e di accoglienza offerti dagli operatori. La platea potenziale cui si rivolge la promozione è molto ampia poiché lo scorso anno sono stati circa 245mila i passeggeri che hanno navigato tra Marsiglia e la Corsica, e oltre 18mila quelli che hanno viaggiato sulle linee di collegamento tra Marsiglia e la Sardegna. La CCIFM sta gestendo la selezione delle aziende fornitrici, avendo cura di scegliere imprese artigianali con la giusta attenzione per le antiche tradizioni e i procedimenti di produzione, il rispetto per le norme di importazione e tutte le certificazioni di provenienza e di origine dei prodotti. Coniugare l’approccio commerciale con quello turistico e culturale attraverso la mediazione del buon cibo si rivela sempre di più una carta vincente, che soddisfa il gusto della clientela, attratta dalle tipicità, ma può aiutare anche le piccole imprese a raggiungere un mercato ampio, avviando un nuovo percorso di internazionalizzazione. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA FRANCIA DI MARSIGLIA

Immeuble CMCI 2, rue Henri Barbusse – 13241 Marsiglia Tel: +33.4.91.90.81.17 – Fax: +33.4.91.90.41.50 info@ccif-marseille.com www.ccif-marseille.com www.italiatourismonline.com

essai réalisé l’année dernière a beaucoup plu et les résultats commerciaux obtenus ont répondu à toutes les attentes. C’est pourquoi du 13 au 28 Septembre prochains, la compagnie de navigation “La Méridionale”, en collaboration avec la Chambre de Commerce italienne pour la France de Marseille (CCIFM) et l’Association des Chefs de Sassari proposera à nouveau à ses passagers “Les Quinzaines Sardes”, un menu typique sarde qui pourra être dégusté à bord des 3 navires de la compagnie maritime : le “Piana” (Bastia), la “Girolata” (Ajaccio) et le “Kalliste” (Propriano/Porto Torres). Bien que cette campagne de promotion soit proposée pour la seconde fois sous le signe des produits typiques de la Sardaigne, le menu sera bien évidemment enrichi et varié. Le voyage par le biais des spécialités sardes traversera divers territoires et comprendra : des légumes variés cuits sur le gril, des fromages comme la provoletta de Sardaigne et le pecorino semi fait, la crème de pecorino sur du pain carasau. L’entrée sera composée de Culurgiones (pâtes fraîches de semoule de blé dur) du territoire dell’Ogliastra, farcies de viande de bœuf rouge de Montiferru, accompagnées d’une sauce de tomates fraîches et menthe, préparées à la manière Ghisau. Le plat de résistance sera composé du veau du territoire de la Gallura ou sarde en sauce au vin cannonau de Sardaigne avec des pommes de terre à l’ortolana. Pour le dessert un mixte de douceurs de l’Ile. Ce projet vise à la valorisation des productions typiques agroalimentaires de la Sardaigne sur des navires de transport passagers, favorisant outre la promotion gastronomique, celle du territoire en mettant à disposition des passagers des dépliants, des catalogues et brochures d’informations, afin de mieux leur faire connaître l’ile et les faire bénéficier des services touristiques et d’accueil offerts par les professionnels. En effet, cette promotion s’adresse à un potentiel existant très important, car l’année dernière environ 245 mille passagers ont navigué entre Marseille et la Corse et plus de 18 mille sur les lignes faisant la liaison entre Marseille et la Sardaigne. La CCIFM procède actuellement à la sélection des fournisseurs, en prenant soin de ne choisir que des entreprises artisanales soucieuses des traditions antiques et des procédés de production, des normes d’importation et de toutes les certifications, du lieu de provenance et des origines des produits. Conjuguer l’approche commerciale, touristique et culturelle par l’entremise de la bonne nourriture se révèle être, toujours plus, une carte gagnante, qui satisfait à la fois la clientèle attirée par les typicités que les petites entreprises ainsi aidées à affronter un vaste marché, en entamant un parcours vers l’internationalisation.


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NEWS FRANCIA

Settore contract in Francia: dati incoraggianti

Il settore del contract ha fatto registrare un aumento del 2,5%

delle vendite in Francia nell’ultimo anno, per un totale di 240 milioni di euro, raggiungendo il livello più alto dal 1988: 9,83 miliardi di euro. Le importazioni rappresentano in media il 15% del volume d’affari,

AMÉNAGEMENT D’EXTÉRIEUR EN FRANCE : DES DONNÉES ENCOURAGEANTES Le secteur de l’aménagement d’extérieur a enregistré une augmentation des ventes de 2,5% dans la dernière année en France, pour un total de 240 millions d’euros, atteignant le niveau le plus élevé depuis 1988 : 9,83 milliards d’euros.

Les importations représentent en moyenne 15% du chiffre d’affaires, avec une présence importante des entreprises italiennes, dont les points forts sont l’innovation et les politiques de marque. L’“aménagement professionnel”, destiné principalement bureaux, aux cafés, aux

Opportunità di mercato in Francia per SGM SGM, la società di gestione del Mercato Ortofrutticolo di Genova, apre le porte al mercato francese. Con una superficie totale di 82.000 metri quadri, il Mercato rappresenta la nuova Porta del Mediterraneo verso l’Europa, dotato di una struttura all’avanguardia e collegato con la rete logistica nazionale ed internazionale. In occasione del salone “L’Italie à Table”, organizzato lo scorso giugno a Nizza dalla Camera di Commercio Italiana, i responsabili di SGM hanno presentato per la prima volta il Mercato in Francia, dinanzi a rappresentanti istituzionali e della GDO locale (Galeries Lafayette, il MIN di Nizza, la Camera dell’Agricoltura, ecc.). Le premesse sono state incoraggianti.

La Fiscalità Francese per gli Italiani non residenti Il mercato immobiliare della Costa Azzurra continua ad attirare gli acquirenti italiani. Circa il 45% degli Italiani presenti sul territorio è costituito da proprietari di residenze secondarie; il 20% è rappresentato da affittuari ed il restante 35% da vacanzieri. Le pratiche burocratiche e la fiscalità straniera non sono tematiche facili da affrontare per un italiano che decide di investire sulla riviera francese. Per questa ragione è nata la pubblicazione

“Fondamenti di fiscalità francese per gli Italiani”, quest’anno alla sua quarta edizione. La rivista, redatta da Mauro Michelini, dottore commercialista ed esperto di fiscalità internazionale, ed edita dalla Camera di Commercio Italiana di Nizza grazie al supporto di UBI-Banca Regionale Europea, è stata presentata al pubblico l’11 luglio all’Hotel Negresco di Nizza.

LA FISCALITÉ FRANÇAISE POUR LES ITALIENS NON-RÉSIDENTS

thématiques difficiles à aborder pour un italien qui décide d’investir sur la Riviera française. Pour cette raison la publication “Fondements de fiscalité française pour les italiens” arrive à sa quatrième édition. La publication, écrite par Mauro Michelini, expert-comptable de fiscalité internationale, éditée par la CCIE de Nice grâce au soutien de UBI-Banca Regionale Europea, a été présentée au public le 11 juillet à l’Hôtel Negresco de Nice.

Le marché de la Côte d’Azur continue à attirer les acquéreurs italiens. Environ 45% des italiens présents sur la Côte sont constitués de propriétaires de résidences secondaires ; 20% des italiens sont représenté par des locataires et 35% par des vacanciers. Les obligations administratives et la fiscalité étrangère sont des

con un’importante presenza delle imprese italiane. I punti di forza: l’innovazione e la brand strategy. In particolare, l’arredo professionale, destinato ad uffici, bar, ristoranti e negozi, promette un notevole

incremento. Si riafferma anche l’aumento delle vendite di strutture modulabili, mobili ed accessori per esterni di alta qualità, con risultati ancora più soddisfacenti per le soluzioni di arredo su misura.

restaurants et aux boutiques, progresse considérablement. L’augmentation des ventes de structures modulables, de meubles et d’accessoires d’extérieur haut de gamme se confirme également, avec des résultats de plus en plus satisfaisants pour les solutions d’aménagement sur mesure.

DES OPPORTUNITÉS DE MARCHÉ POUR SGM EN FRANCE SGM, la société de Gestion du Marché de Fruits et de Légumes de Gênes, ouvre ses portes au marché français. Avec un superficie totale de 82.000 m², le Marché représente la nouvelle Porte Méditerranéenne vers l’Europe, doté d’une structure avant-gardiste et relié à un réseau logistique national et international. À l’occasion du Salon “L’Italie à Table”, organisé en juin à Nice par la Chambre de Commerce Italienne, les responsables de SGM ont présenté, pour la première fois en France, le Marché auprès de représentants institutionnels ainsi que professionnels, œuvrant dans la Grande Distribution locale (Galeries Lafayette, le MIN de Nice, la Chambre de l’Agriculture, etc.). Les résultats ont été encourageants.

“Costazzurra”, la guida turistica ufficiale della Riviera francese La famosa guida turistica interamente creata dalla CCIE di Nizza è ormai giunta alla sua dodicesima edizione: “Costazzurra” è un libricino in formato tascabile, consultabile anche online sul sito ufficiale www.ccinice.org, interamente redatto in italiano con i migliori indirizzi della Costa, da hotel a ristoranti, agenzie immobiliari, attrazioni principali e, ovviamente una selezione di boutiques! La nuova edizione, che quest’anno svelerà il meglio della regione fino a Saint Tropez, sarà disponibile online e distribuita negli uffici del turismo a partire da fine luglio.

“COSTAZZURRA”, LE GUIDE TOURISTIQUE OFFICIEL DE LA RIVIERA FRANÇAISE Le fameux guide touristique entièrement écrit et édité par la CCIE, arrive cette année à sa 12ème édition : “Costazzurra” est un petit livre en format de poche, disponible aussi sur le site internet www.ccinice.org, il est rédigé en italien et dévoile les

meilleures adresses de la Côte. Vous y trouverez des hôtels, des restaurants, des agences immobilières, les plus belles choses à voir et une sélection de boutiques ! La nouvelle édition, qui cette année nous emmènera jusqu’à Saint-Tropez, sera disponible online et dans les offices du tourisme à partir de fin juillet.

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090 edit londraAok:gabbia arancio 26/07/13 09.47 Pagina 90

promosso da

Il risveglio economico dell’Inghilterra Commenti positivi anche per la prima visita ufficiale del Premier italiano Enrico Letta in Gran Bretagna

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nche se per noi Italiani può sembrare strano, la nascita dell’erede al trono ha un impatto notevole sugli Inglesi, e quindi anche sull’economia. Come è noto, infatti, negli ultimi anni la Famiglia Reale è divenuta molto popolare, prima con il matrimonio di William, poi con i festeggiamenti delle Olimpiadi 2012 e, forse ancora di più, con i 60 anni di Regno della Regina Elisabetta e la dolce aspettativa per l’attesissima nascita. Al crescente ottimismo ha contribuito forse anche un’estate climaticamente molto bella – sta di fatto che le vendite sono riprese, il turismo è aumentato e i dati generali sull’economia stanno notevolmente migliorando. La convinzione generale è che la recessione sia finita, anche se naturalmente rimangono apprensione e cautela per i conti pubblici. In questa atmosfera favorevole, si è svolta di recente la visita di stato del Primo Ministro italiano Enrico Letta, che è stata indubbiamente un successo, sia per il numero di incontri avuti con il Governo e l’Opposizione, sia anche per i commenti della stampa nazionale, che ha apprezzato gli sforzi di questo Governo per un’inversione di tendenza al declino italiano. Il Primo Ministro ha parlato anche alla business community e a Chatham House che, come noto, è il prestigioso think thank internazionale. Alla luce dei recenti avvenimenti, è quindi giunto il momento di guardare con ancora maggior attenzione al mercato inglese, sia per analizzare le esportazioni, sia per collaborare di più a livello di know-how, ricercando sostegno finanziario per le aziende italiane, ma anche partner per joint venture in Paesi terzi. Come sempre, la Camera di Commercio Italiana del Regno Unito, attenta alle opportunità con i partner tradizionali (ICE, ENIT ed Istituto Italiano di Cultura), cerca di sviluppare al massimo le occasioni che si presentano. Con l’Ambasciata, è stato inoltre firmato un accordo per una più forte collaborazione in ambito tecnico-scientifico, anche a seguito della nomina dell’ex Consigliere scientifico dell’Ambasciata, il Professore Roberto Amendolia, a Direttore della Camera.

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Editoriale di LEONARDO SIMONELLI SANTI Presidente della CCIE di Londra

England’s Economic Revival Italian Prime Minister Enrico Letta’s First Official Visit to Great Britain receives positive comments

E President of the CCIE in London

ven if it seems a little strange for us Italians, the birth of the heir to the throne has a significant impact on England and as a result also its economy. In fact over the last few years the Royal Family have become very popular, first with William’s wedding, then with the 2012 Olympic celebrations, and perhaps even more so with the Queen’s jubilee and the eager anticipation for the long awaited royal birth. Perhaps this beautiful summer has also contributed to the country’s growing optimism – sales have picked up, tourism has increased, and the economy is improving considerably. The general belief is that the recession has come to an end, even if naturally there is still a certain apprehension and caution regarding public budget. In an environment as positive as this, recently Prime Minister Enrico Letta made a state visit, which proved undoubtedly to be a success, both for the number of meetings held with the coalition government and the opposition, as well as the opinions of the Press who valued the efforts of the Italian government for a change in trend in Italian decline. The Prime Minister also spoke to the business community and at Chatham House, which is known as being the prestigious international think tank. In light of these recent events, now is the time to pay great attention to the English market, both to analyze exports, and to share know how, whilst searching for financial support for Italian companies, but also partners for joint ventures in third world countries. As always the Chamber of Commerce, together with its traditional partners (ICE, ENIT and the Italian Cultural Institute), is looking to develop potential opportunities which now present themselves in the UK. An agreement with the Embassy has also been signed for a stronger collaboration within the field of technological sciences, following the appointment of former scientific adviser to the Embassy, Professor Roberto Amendolia, as a director of the Chamber.


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CCIE LONDRA DAL 18 AL 20 OTTOBRE 2013, APPUNTAMENTO CON WELCOME ITALIA, L’UNICO EVENTO DEL REGNO UNITO DEDICATO ALL’OFFERTA ENOGASTRONOMICA E TURISTICA ITALIANA

A Londra, alla scoperta dei sapori italiani

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a cucina italiana è forse la più conosciuta ed apprezzata nel mondo: ormai si può trovare un ristorante italiano dovunque, da New York a Pechino, da Londra a Mosca, fino al Paese più sconosciuto. Questo non solo a causa della natura migratoria degli Italiani, ma soprattutto grazie alla qualità dei prodotti. Nel 2012 il settore alimentare italiano ha registrato una diminuzione dei consumi interni del 3%, minori investimenti e, per la prima volta, un calo della forza lavoro (-5.000 dipendenti). Nonostante ciò, è ancora il secondo settore produttivo del Paese dopo quello manifatturiero, con un fatturato annuo pari a 130 miliardi di euro (+2,3%). L’export rappresenta dunque la forza trainante del settore, avendo registrato nel 2012 un incremento dell’8%. Le esportazioni hanno un impatto del 19% sul fatturato totale, con i migliori risultati registrati in Medio Oriente (+41%), Arabia Saudita (+29%), Thailandia (+38,5%) e Corea del Sud (+25,9%) Tuttavia, in alcuni Paesi, le esportazioni risultano particolarmente difficili. Per esempio nei Paesi BRIC, dove le regole imposte su certificazioni, documenti, etichettatura e trattamenti di imballaggio sono così complicate che le esportazioni risultano particolarmente complesse. Nel 2012, l’olio (+2,5%) ed il vino (+6,5%) sono stati i prodotti italiani più esportati, ma hanno registrato un trend positivo anche i formaggi (le esportazioni di formaggi italiani hanno superato per la prima volta quelle di formaggi francesi) e la pasta. In particolare, secondo le stime di Assolatte, nel 2012 sono state vendute nel Regno Unito 26.900 tonnellate di formaggio italiano, per un valore di 180,35 milioni di euro. Il 17% del vino italiano importato nel Regno Unito è rappresentato dallo spumante, con 25 milioni di ettolitri e un fatturato di 68 milioni di sterline. Sorprendentemente, la birra italiana è uno dei prodotti più popolari nel Paese e nel 2011 ha registrato un +20%.

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Discover the Flavour of Italy in London Welcome Italia, the only Italian food, drink and tourism show in the UK, will take place from 18-20 October 2013

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Se si considerano questi numeri, l’export alimentare italiano potrebbe essere in grado di trainare l’economia europea nel settore. Tuttavia, Federalimentare e Coldiretti concordano sul fatto che questo potrebbe accadere solo adottando leggi più ferree per contrastare il falso Made in Italy, che sui mercati esteri raggiunge un fatturato stimato di 60 miliardi di euro. Forte di questi dati, la Camera di Commercio Italiana sta organizzando Welcome Italia, l’unico evento del Regno Unito dedicato all’offerta enogastronomica e turistica italiana, che si terrà dal 18 al 20 ottobre 2013 presso il Royal Horticultural Halls di Londra. Il festival sarà una vetrina per i produttori di cibo e bevande, e per le regioni che vogliono promuovere il loro territorio. una vera e propria “piattaforma d’eccellenza” per promuovere le eccellenza del Paese ed il Made in Italy. www.welcome-italia.co.uk

talian cuisine is perhaps the most well known and appreciated in the world: you can find an Italian restaurant everywhere from New York to Beijing, from London to Moscow to the most unknown country. The reason is not only related to the migratory nature of Italians but mainly to the quality of its products. 2012 for the Italian food sector has recorded a decrease in consumption by 3%, lower investments and, for the first time, a decline in the workforce (-5,000 employee) at national level. Despite that, it is still the second productive sector of the country after the manufacturing sector with an annual turnover of 130 billion, +2.3%. Italian food export is the driving force of the industry and it recorded an increase of 8% in 2012. The export data has an impact of 19% on the total turnover with the best results recorded in the Middle East (+41%), Saudi Arabia (+29%), Thailand (+38.5%) and South Korea (+25.9%). However, in some countries exports are particularly difficult. In the BRIC countries, rules imposed on certificates, documents, labels and packaging treatments are so complicated that the export is particularly complex. Oil (+2.5%) and wine (+6.5%) are the most exported Italian products in 2012, whilst cheese (Italian cheese exports exceeded for the first time French cheese exports) and pasta have a positive trend. In particular, according to estimates by Assolatte, in 2012 26,900 tons of Italian cheese has been sold in United Kingdom for a value of 180,35 million Euro. The 17% of Italian Wine imported in the UK is represented by sparkling wine (spumante) with 25 million of hectolitres and a turnover of 68 million pounds. Surprisingly, Italian beer is one of the most popular products in the country and in 2011 recorded a +20%. Given this data, the Italian food export would be able to pull the European economy in the sector. However, Federalimentare and Coldiretti agree in the idea that this might happen only implementing more restrictive laws and fighting the false Made in Italy which has an estimated turnover of t 60 billion abroad. The Italian Chamber of Commerce is organising Welcome Italia, the only Italian food, drink and tourism show in the UK that will take place from 18-20 October 2013 at the Royal Horticultural Halls in London. The festival will be a showcase of Italian manufacturers and producers of food & beverage and regions wishing to promote their local territory. The event is an excellent platform to promote the excellence of the country and ‘Made in Italy.’ www.welcome-italia.co.uk

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NEWS REGNO UNITO

Apre a Londra “The House of Peroni” Dal 3 al 31 luglio a Londra, al 41 di Portland Place, è possibile fare un “tuffo” nelle atmosfere italiane grazie a “The House of Peroni” (http://thehouseofperoni.com), spazio dove, grazie alla partnership di Peroni Nastro Azzurro, è possibile incontrare alcune delle menti creative più felici del nostro Paese: dai fratelli chef stellati Christian e Manuel Costardi, al

maestro dei cocktail Gerry Calabrese, dall’artista delle luci Carlo Bernardini al direttore artistico

‘THE HOUSE OF PERONI’ OPENS IN LONDON In London from the 3rd to 31st of July, at 41 Portland Place, you can take a ‘dip’ in the Italian atmosphere thanks to ‘The House of Peroni’ (http://thehouseofperoni.com) space where, thanks to the partnership of Peroni Nastro Azzurro, you can meet some of the most creative minds of our country: the starred chef brothers Christian and Manuel Costardi, the

Il Consolato d’Italia torna a Little Italy È stata inaugurata lo scorso 2 luglio la nuova sede del Consolato Generale d’Italia a Londra, al 83/86 di Farringdon Street. Harp House, come si chiama l’edificio che ospita i nuovi locali del Consolato, si sviluppa su otto piani e circa 1.200 metri quadri, a pochi passi dalla City e dal quartiere tradizionale dell’emigrazione italiana. Proprio nelle vie intorno a Farringdon Street si insediò infatti la prima comunità italiana, e lì venne edificata nel 1863 la Chiesa italiana di St. Peter’s, importante luogo di aggregazione della nostra comunità. La zona fu anche ritrovo dei rifugiati politici risorgimentali: qui Giuseppe Mazzini fondò nel 1841 una scuola gratuita per i figli degli immigrati italiani, e nel 1864 nacque “La Società per il Progresso degli Operai Italiani in Londra”, sotto la presidenza congiunta di Mazzini e Garibaldi.

THE ITALIAN CONSULATE IS BACK TO LITTLE ITALY The new office of the Consulate General of Italy at 83/86 Farringdon Street has been inaugurated in London, on the 2nd of July. Harp House, the name of the building that holds the Consulate, is spread over eight floors and approximately 1,200 square feet, a short walk from the City and from the traditional district of Italian emigration. In fact, in the streets around Farringdon Street settled the first Italian community, and there was built in 1863 the Italian Church of St. Peter’s, an important gathering place for our community. The area was also a meeting place for political Risorgimento’s refugees: Giuseppe Mazzini founded here in 1841 a free school for the children of Italian immigrants. In1864 was born ‘The Society for the Advancement of Italian Workers in London,’ under the joint chairmanship of Mazzini and Garibaldi.

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dei lavori del Museo Casa Enzo Ferrari di Modena, Andrea Morgante. Ma ci saranno anche il deejay Alessio Natalizia, i designer Andrea Trimarchia e Simone Farresin, l’architetto Piero Lissoni, il progettista industriale Giovanni Alessi Anghini, della nota famiglia Alessi. Obiettivo: raccontare l’Italia di oggi e le sue straordinarie eccellenze.

master of cocktails Gerry Calabrese, by the lights artist Carlo Bernardini and the director of the works of the Museum Casa Enzo Ferrari Modena, Andrea Morgante. There will also be the deejay Alessio Christmas, designers Andrea Trimarchia and Simone Farresin, the architect Piero Lissoni, the industrial designer Giovanni Alessi Anghini, from the Alessi family. The objective: to describe today’s Italy and its extraordinary excellence.

Pompei ed Ercolano rivivono al British Museum

easyJet cresce su Venezia La compagnia aerea easyJet ha annunciato la volontà di incrementare i collegamenti dall’aeroporto di Venezia verso la capitale del Regno Unito. Dal 13 febbraio 2014 sarà infatti operativo il nuovo volo per Londra Luton, terzo aeroporto londinese servito dall’aeroporto Marco Polo dopo London Gatwick e London Southend. “Questa nuova rotta – ha commentato Frances Ouseley, Direttore Italia di easyJet – rende ancora più accessibili due tra le destinazioni più interessanti in Europa, amatissime dai passeggeri che viaggiano per piacere, ma particolarmente interessanti anche per il traffico business, in una delle regioni a più alta concentrazione di aziende con flussi di affari con l’estero”.

Sta riscuotendo un grande successo la mostra “Life and Death: Pompeii and Herculaneum”, allestita dallo scorso mese di marzo presso il British Museum di Londra. Si tratta infatti di un’anteprima assoluta per la Gran Bretagna, dove non erano mai stati esposti i resti delle due città distrutte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. La mostra – aperta al pubblico fino al 29 settembre 2013 – comprende oltre 250 oggetti provenienti dai due siti campani, tra suppellettili domestiche, resti di cibi e mobili carbonizzati, decorazioni da giardino, statue, rilievi marmorei, pitture ad affresco, mosaici, gioielli, ma anche riproduzioni di calchi di corpi di persone ed animali, vittime dell’eruzione.

POMPEI AND HERCULANEUM REVIVE AT THE BRITISH MUSEUM The exhibition ‘Life and Death: Pompei and Herculaneum,’ held since last March at the British Museum in London, is a great success. It is in fact a perfect preview for Great Britain, where the remains of the two cities destroyed by the eruption of Vesuvius in 79 AD. had never been exposed. The exhibition – open to the public until 29th September 2013 – includes more than 250 objects from the two sites in Campania, including household goods, food and the remains of charred furniture, garden decorations, statues, marble reliefs, fresco paintings, mosaics, jewels, but also reproductions of casts of the bodies of people and animals, victims of the eruption.

EASYJET GROWS ON VENICE

The airline easyJet has announced its intention to increase connectivity from Venice airport to the capital of the UK. From February 13th 2014 it will in fact be operating a new flight to London Luton, the third London airport served from Marco Polo airport after London Gatwick and London Southend. “This new route – said Frances Ouseley, Director of easyJet Italy – makes even more affordable two of the most interesting destinations in Europe, beloved by passengers traveling for pleasure, but also particularly interesting for business traffic, in one of the regions highest concentration of companies with streams of foreign business.”


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promosso da

Costruiamo insieme il futuro dell’India L’aumento della popolazione implica la crescente richiesta di infrastrutture, abitazioni e soluzioni commerciali. Un’esigenza che apre nuove opportunità anche per le aziende italiane

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on l’obiettivo di attrarre un maggior flusso di investimenti diretti esteri nel settore infrastrutture, il Governo Centrale sta promuovendo le estese opportunità d’affari del Paese, in particolare nel settore infrastrutture, per il quale ha espresso la volontà di spendere oltre 750 miliardi di euro nel corso del quinquennio 2012-2017. Escludendo gli investimenti riservati al settore energetico, il totale del fabbisogno indiano nel settore delle infrastrutture e costruzioni è di 65 miliardi di euro per la costruzione o ammodernamento di 18.500 km di strade e autostrade; 25 per la costruzione di nuovi aeroporti o per potenziare quelli già esistenti; altri 400 per costruzioni e infrastrutture urbane, in particolare in città come Mumbai, New Delhi, Bengaluru, Hyderabad, Ahmedabad, Chennai e Kolkata. Un recente studio di McKinsey sostiene che l’India dovrà spendere fino a 2,2 trilioni USD per le sue città entro il 2030, di cui 1,2 trilioni dovrà essere investito in sistemi di gestione delle acque, fognature, trasporti, e progetti abitativi per la popolazione in continuo aumento nei centri urbani. Il report indica inoltre come la spesa destinata alle infrastrutture urbane passerà dallo 0,5% al 2% in termini di percentuale del PIL del Paese e che, andando avanti, la maggioranza della popolazione proveniente da stati come Tamil Nadu, Gujarat, Maharashtra, Punjab e Karnataka, sarà concentrata nelle città. Con una crescita stimata annua del 19% tra 2010 e 2014, la domanda da parte del settore immobiliare sarà in grado di generare grandi opportunità di business per le aziende italiane, in particolare nei settori residenziale, commerciale, educazione, salute e hospitality. Da non dimenticare i 600 progetti approvati per la realizzazione di Special Economic Zone e 400 progetti greenfield per lo sviluppo di nuove città volte ad ospitare oltre 1 milione di abitanti. Questi sono solo alcuni esempi degli ingenti investimenti che l’India dovrà affrontare al fine di sostenere la propria crescita economica, assicurando sempre migliori standard di vita alla propria popolazione in costante aumento. In tale scenario, sono molte le opportunità d’affari da cogliere per le aziende interessate ad entrare nel mercato indiano, attraverso modalità diverse quali la formazione di joint venture, controllate locali o filiali. Tuttavia l’accesso al mercato delle infrastrutture in India rimane ancora oggi non privo di ostacoli per le PMI italiane. Consapevole di ciò, la Indo-Italian Chamber of Commerce and I n d u s t r y ( I I C C I ) , a t t rav e r s o i l s u o I n d o - I t a l i a n C l u b f o r Infrastructure and Building (IICIB), offre alle aziende italiane interessate il proprio supporto nell’individuazione di strategie di medio-lungo termine che permettano un ingresso stabile e duraturo nel mercato. Oltre a questo supporto individuale, la IICCI, attraverso il suo Club Infrastrutture, promuove opportunità di networking creando piattaforme di dialogo tra aziende indiane e italiane per discutere, scambiare informazioni e contatti, al fine di creare nuovi legami e collaborazioni.

Let’s Build Together the Future of India! Editoriale di NARINDER NAYAR Presidente della CCIE in India

The increasing population implies a growing demand for infrastructure, housing and commercial solutions. This need offers new opportunities also for Italian companies

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President of IICCI

eeking increased foreign investment into India, especially in the infrastructure sectors, the Indian Government has been emphasising the unlimited investment opportunities in the infrastructure sector and the country is looking at spending around t 750 billion over the period 2012-2017. Excluding the investments required by the energy sector, the infrastructure and construction sector will need t 65 billion to build or repair 18,500 km of roads and highways, t 25 billion to build new or upgrade existing airports, and another t 400 billion for construction and urban infrastructure particularly in cities like Mumbai, Delhi, Bangalore, Hyderabad, Ahmedabad, Chennai and Calcutta. A recent McKinsey report states that India will have to spend up to USD 2.2 trillion in its cities by 2030, 1.2 trillion of which will need to be invested in water, sewage, transport, housing infrastructure for the rising population in our urban cities. The same report also states that urban infrastructure spending will rise from 0.5% to 2% as a percentage of the country’s GDP and that going ahead, a majority of the population from states such as Tamil Nadu, Gujarat, Maharashtra, Punjab and Karnataka, will be urban. With an estimated annual growth of 19% between 2010 and 2014, demand from the real estate sector seems likely to generate ample business opportunities for the SMEs, in particular in the residential, commercial, education, health and hospitality sectors. Not to forget the 600 approved projects for Special Economic Zones and the Greenfield construction of 400 new cities hosting more than one million inhabitants. These are just few examples of the tremendous investments India has to face in order to sustain its economic growth and enhance the standard of living. In such a scenario, for companies eager to step into the market today, there are plenty of opportunities to grasp and various possibilities of entry such as the formation of joint ventures, local subsidiaries or the setting up of branch offices. However access to the Indian infrastructure market as individual entrants still presents hurdles for the Italian SMEs. Aware of this the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry, though its Indo-Italian Club for Infrastructure and Building (IICIB), focuses its attention on providing individual support to SMEs to develop medium-long term strategies to allow them to enter the market in a stable way. In addition to this individual support, the IICCI through its Infrastructure Club, promotes networking opportunities creating platforms for dialogue where Indian and Italian companies can meet, discuss, exchange information in order to create new liaisons and partnerships.

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CCIE MUMBAI

Danieli, l’Arte dell’Acciaio IL GRUPPO ITALIANO OPERA DAL 1996 IN INDIA, UN MERCATO DALL’ENORME POTENZIALE CHE NECESSITA SOLO DI ESSERE ESPLORATO

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anieli è uno dei principali player internazionali dell’acciaio. Socio Gold della Indo- Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) e parte dell’Indo-Italian Club for Infrastructure and Building (IICIB), Danieli ripercorre la storia del proprio successo in India e ci offre una panoramica del settore siderurgico nel Subcontinente. Ce ne parla Bikramjit G h o s h , E x e c u t i v e D i re c t o r - F i n a n c e d i Danieli India Limited. Prima dell’India, può ripercorrere la storia del Gruppo Danieli a livello internazionale? Le origini del Gruppo BIKRAMJIT Danieli risalgono al 1914. GHOSH Con il proprio quartier generale in Italia, il gruppo ha sussidiarie, uffici tecnici e centri di produzione in tutto il mondo. Si classifica tra i tre principali fornitori di impianti e attrezzature per l’ind u s t r i a s i d e ru rg i c a a livello mondiale ed è leader nel settore degli impianti di laminazione per prodotti lunghi. Danieli progetta, produce, costruisce e avvia impianti siderurgici e attrezzature. A quando risale la scelta di Danieli di entrare nel mercato indiano, e quali motivazioni vi hanno guidati in questa decisione? Abbiamo iniziato le nostre attività in India nel 1996, acquisendo la sussidiaria di una azienda indiana. La ragione dietro tale scelta è stata la crescita esponenziale del mercato indiano. Inizialmente, Danieli ha cominciato con una piccola unità produttiva, ma gradualmente si è affermato come importante player nel mercato dell’acciaio in India. Quali sono i progetti realizzati in India? L’azienda ha acquistato nel 1996 uno stabilimento a Taratala, nella città di Kolkata nello stato del West Bengal. Inoltre abbiamo costruito un impianto nello stato dell’Andhra Pradesh, su oltre 30 ettari di terreno, che funziona da unità di assemblaggio, montaggio e fabbricazione di diverse attrezzature e componenti in acciaio. Qual è l’attuale scenario nel settore dell’acciaio? Il settore siderurgico indiano ha un potenziale di crescita molto elevato. Il governo indiano aveva in cantiere di portare la produ-

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zione dell’acciaio a 125-130 milioni di tonnellate, tuttavia ad oggi siamo fermi a 60 milioni. Per fare in modo che tale obiettivo venga raggiunto e per allinearsi alle politiche per il settore siderurgico proposte dal governo, ci devono essere grossi investimenti da parte dei colossi internazionali del settore e, in parallelo, delle aziende pubbliche indiane. Inoltre sono cruciali gli investimenti nel settore infrastrutture del Paese, prerequisito fondamentale per dare nuovo impeto alla crescita dell’industria siderurgica. Quali suggerimenti darebbe alle aziende italiane interessate ad investire oggi nel mercato indiano? In generale, il mercato è caratterizzato dalla presenza di una serie di prodotti molto simili tra loro. Le aziende italiane interessate ad entrare nel mercato indiano dovrebbero presentare idee e prodotti innovativi e a costi contenuti per catturare l’interesse dei buyer indiani. L’investimento iniziale per accedere al mercato indiano potrebbe essere elevato, ma, in una prospettiva di lungo periodo, sostenibile.

THE INDO-ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE & INDUSTRY Office no. 805 – 8th Floor, 349 Business Point, Western Express Highway, Andheri (East), Mumbai 400 069 – India Tel: +91.22.6772.8186 – Fax: +91.22.6772.8191 / 8291 iicci@indiaitaly.com – www.indiaitaly.com


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CCIE MUMBAI

Danieli, the Art of Steel The Italian Group operates in India since 1996, a market with enormous potential that needs only to be explored

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anieli is a leading player in the steel industry. Gold Member of the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) and part of the Indo-Italian Club for Infrastructure and Building (IICIB), Bikramjit Ghosh, Executive Director – Finance of Danieli India Limited, tells us their success story and provides us with an overview of the steel industry in India. Could you please tell us a little about the Danieli Group worldwide? Danieli group’s origin dates back to 1914. Headquartered in Italy, it is supported by subsidiary companies, technical offices and production centres around the globe. It ranks amongst the three largest suppliers of plants and equipment to the steel industry worldwide and is a leader for the Steel Long Products Facility. Danieli designs, manufactures, constructs and starts up competitive steel plants and equipment. When and why did Danieli decide to enter the Indian market?

Danieli started its operation in India in the year 1996 by acquiring a subsidiary of an Indian company. The reason behind choosing the Indian market is its tremendous growth. Initially, Danieli started as a small manufacturing unit but gradually it strengthened itself as a stronghold in the Indian Steel market. What are the manufacturing facilities that you have set up in India? The company acquired a factory in Taratala, in Kolkata in the state of West Bengal in 1996. We also have set up a plant in Andhra Pradesh on over 80 acres of land, which is basically a unit of assembly, machining and fabrication of different equipments and components of steel. What is the current scenario in the sector? The Indian Steel sector has the potential to grow at a very high pace. The Indian Government is supposed to bring the Indian steel production to the level of about 125-130 million tonnes, however right now the figure remains at only 60 million tonnes. To make it happen and to align with the Steel policy declared by the Government, there has to be large investment in this sector from the private sector global giants together with the Government steel companies. The investment in infrastructure of the country is also a prerequisite for boosting demand for steel. What suggestions would you give to Italian companies interesting to be present in India? The prevailing market scenario sees the presence of products which are quite similar to each other. Italian companies interested in entering the Indian market should come with innovative cost-effective products to capture the interest of Indian buyers. The initial investment to kick off would most likely be high but in a long-term perspective such an investment will become sustainable.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLE OPPORTUNITÀ NEL SETTORE INFRASTRUTTURE & EDILIZIA IN INDIA, SCRIVETE A: iicib.secretariat@indiaitaly.com FOR MORE INFORMATION ON THE OPPORTUNITIES IN THE INFRASTRUCTURE & BUILDING SECTOR IN INDIA, PLEASE CONTACT: iicib.secretariat@indiaitaly.com

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NEWS INDIA

Calzature & borse Made in Italy in India L’India neo-ricca ha sempre più voglia di Made in Italy. Dall’enogastronomia – la cucina italiana è al secondo posto tra le preferite dagli Indiani – alla moda, arredo e design, il consumatore indiano è sempre più consapevole della qualità dei prodotti provenienti dal Bel Paese e pronto ad acquistarli. In tale scenario si posiziona la delegazione di 10 aziende provenienti da Lombardia e Marche del settore calzature e accessori in pelle, organizzata dalla Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) in collaborazione con il Consorzio Camerale per l’Internazionalizzazione e con Promos, a Mumbai dall’1 al 2 luglio 2013. I delegati hanno presentato i loro prodotti a importatori, produttori e rappresentanti delle maggiori catene retail indiane, in una serie di incontri B2B organizzati per loro dalla IICCI con l’obiettivo di identificare nuove possibili partnership.

ITALIAN SHOES, BAGS & ACCESSORIES IN INDIA The nouveau riche in India increasingly crave Made in Italy products. From food & wine – with Italian cuisine positioning itself as the second most preferred by Indian diners – to fashion, furniture and design, the Indian consumers are progressively aware of the quality of Italian products and are willing to purchase them. In this light, the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), in collaboration with the Chambers Consortium for Internationalization and Promos, organized a business delegation of 10 companies, from Lombardy and Marche regions to Mumbai, from 1-2 July 2013. The delegates, from the leather shoes and bags sector, presented their products to import houses, manufacturers and some of the main retail chains present in the country during a series of B2B meeting organized by the IICCI in order to identify potential business collaborations.

Mumbai e Pune: le aziende italiane incontrano l’Ambasciatore L’Ambasciatore d’Italia in India, Daniele Mancini, ha partecipato a due tavole rotonde organizzate dalla Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) con i rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano attivi nello stato indiano del Maharashtra. Ad entrambi gli appuntamenti, tenutisi il 17 e 25 maggio rispettivamente a Pune e Mumbai, hanno

partecipato, oltre all’Ambasciatore, i rappresentanti del Sistema Italia in India: il Consolato Generale di Mumbai, l’Agenzia ICE, il gruppo assicurativofinanziario SACE , la Banca d’Italia e l’IICCI. Le tavole rotonde sono state l’occasione per delineare lo status attuale delle relazioni economico-commerciali bilaterali tra India e Italia, tracciare un bilancio delle attività della comunità

d’affari italiana nel Paese e, allo stesso tempo, analizzarne le prospettive di sviluppo future. La comunità d’affari italiana presente in Maharashtra, concentrata in particolare a Mumbai e Pune, è un gruppo dinamico che rappresenta il 40% della nostra presenza imprenditoriale nel Paese, e che ha reso l’Italia uno dei cinque principali investitori in questo Stato.

MUMBAI & PUNE: ITALIAN COMPANIES MEET THE AMBASSADOR The Ambassador of Italy to India Daniele Mancini took part in two round tables, organized by the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), with representatives of the Italian entrepreneurial community active in the Indian State of Maharashtra. At both events, held on 17 and 25 May in Pune and Mumbai respectively, the Ambassador was joined by representatives of the Italy’s institutional network in India, i.e. the Consulate General in Mumbai, ICE-Italian Trade Commission, the Bank of Italy, SACE-Export Credit Agency and IICCI.

Infrastrutture, costruzioni e arredo: opportunità di business in India Nell’ambito del Programma BRICST 2011-2013, Unioncamere Emilia-Romagna e Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con le Camere di Commercio emiliano-romgnole e la Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), hanno organizzato, il 10 giugno a Bologna, un workshop per illustrare le opportunità offerte dallo sviluppo delle infrastrutture e dell’edilizia in India e presentare le possibili strategie di penetrazione delle imprese italiane sul mercato indiano. Il settore real estate costituisce il primo apporto al PIL dell’India, e il quarto in termini di Investimenti Diretti Esteri nel Paese. Si prevede che la domanda da parte del settore immobiliare possa aumentare ad un tasso di crescita annuale del 19% nel periodo 2010-2014, provenendo principalmente dai settori residenziale, commerciale, istruzione, salute e hospitality, in modo da generare diverse opportunità d’affari per le PMI italiane dei settori costruzioni, infrastrutture ed arredo.

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The round tables were an occasion to outline the present status of the economic and trade bilateral relations between Italy and India, look at the activities carried on by the Italian business community in India and analyze future plans for growth. The Italian business community present in Maharashtra, concentrated particularly in Mumbai and Pune, is a dynamic group that accounts for 40% of our business presence in India and has collectively established Italy as one the top five foreign investing countries in the State.

INFRASTRUCTURE, CONSTRUCTION & FURNITURE: BUSINESS OPPORTUNITIES IN INDIA Within the framework of the BRICST Program 2011-2013, Unioncamere Emilia-Romagna and Emilia-Romagna Region, in collaboration with the local Chambers of Commerce and the IndoItalian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), organized a workshop to illustrate the opportunities offered by the development of infrastructure and construction in India and to present possible strategies for Italian SMEs to enter the Indian market. The Real Estate sector represents the main share of India GDP and the fourth in terms of Foreign Direct Investments in the Country. It is foreseen that the demand from the sector will increase at an annual rate of 19% in the period 2010-2014. This growth will mainly come from residential, commercial, education health and hospitality sectors, generating several business opportunities for the Italian SMEs from the infrastructure, construction and furniture sectors.


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CCIE PERTH

A Perth, l’Italian Experience è a tavola! GRAZIE ALLA LOCALE CCIE, SEI SERATE GUSTANDO SPECIALITÀ E VINI DEL BEL PAESE, IN COMPAGNIA DI ALTRETTANTI CHEF CERTIFICATI CON IL MARCHIO OSPITALITÀ ITALIANA

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ei serate all’insegna dei sapori italiani, gustando piatti speciali, in cui la tradizione incontra la creatività, preparati da sei chef eccellenti, che da anni tengono alta la “bandiera” dell’Italianità nella Western Australia. È quanto propone la Camera di Commercio Italiana di Perth grazie all’iniziativa “Italian Cooking Master Classes”, che ha preso il via alla fine dello scorso mese di maggio, per concludersi il prossimo 9 settembre. Durante i sei incontri, ospitati presso l’Accento Showroom, altrettanti chef, tutti certificati con il Marchio Ospitalità Italiana – riconoscimento che ne attesta l’alta professionalità, la costante ricerca della qualità ed il rispetto della tradizione italiana – sono protagonisti e, insieme, animatori, di serate a tema in cui svelano i loro segreti in cucina, illustrando la preparazione di alcuni dei loro

Perth, the Table is Set for the Italian Experience! The local ICCA has organized six evenings of food and wine from the Bel Paese,’ in the company of six ‘Ospitalità Italiana’ certified chefs

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ix evenings dedicated to Italian flavors, enjoying dishes in which tradition and creativity meet, prepared by six outstanding chefs who, for years, have ‘waved the Italian flag’ in Western Australia. This is the event offered by the Italian Chamber of Commerce in Perth thanks to the ‘Italian Cooking Master Classes’ initiative which kicked off at the end of May and will continue through September 9th. During the course of these six meetings, to take place at the Accento Showroom, the six chefs, all certified by ‘Ospitalità Italiana’ – an acknowledgment which guarantees the utmost professionalism, the highest quality, and a total respect for Italian tradition – will be both guests and hosts as they reveal their cooking secrets, demonstrating the preparation of some of their most signature dishes, followed by tastings paired with some of Italy’s best wines.

“cavalli di battaglia”, e facendoli poi degustare ai presenti accompagnati dai migliori vini, naturalmente provenienti dalle vigne italiane. Per ora, siamo a metà “percorso”: ha iniziato lo scorso 20 maggio lo chef Giuseppe Pagliaricci, del Perugino Restaurant, che ha proposto Spaghetti fatti a mano conditi con

We are now at the half way point. The initiative began on May 20th with chef Giuseppe Pagliaricci of Perugino Restaurant, who prepared Homemade Italian noodles, tossed with fresh local squid, sundried tomatoes and baby spinach; Roast shoulder of pork, thinly sliced and served on a bed of broccoli puree; Slow cooked rabbit stew, with Taggiasca olives, served on a bed of soft polenta, accompanied with roasted tomatoes, mushroom, and baby Carrots; and, for dessert, Crepes filled with wild fruit and served with a Cointreau Zabaglione. The dishes were paired with Rotari Brut, Pighin Sauvignon Blanc, and Rosso di Montalcino Col D’Orcia. The evenings hosted by chef Vincenzo Soresi of Galileo Buona Cucina (June 10th) and by chef Maurizio Di Ciano of Maurizio Restaurant (July 1st) were no less delicious. The remaining three evenings will be with chef Matteo Maretti of Maretti Restaurant (July 29th), chef Luca Galaverna of Italians (August 19th), and lastly, chef Egidio Squillace of Event Style (September 9th). What unites these six evenings, aside from the talented chefs and the outstanding food and wine, is the knowledge that only genuine ingredients of the highest quality – and better yet, when possible, imported from Italy, as the sponsors of the various evenings affirm – can recreate the flavors of traditional Italian cooking, and allow for a real ‘Italian experience’!

calamari freschi, pomodorini secchi e spinaci, Arrosto di spalla di maiale, tagliato a fette sottili e servito con broccoli, Stufato di coniglio cucinato con olive taggiasche, servito su un letto di polenta morbida e accompagnato da pomodori arrostiti, funghi e carotine, e, per concludere in dolcezza, Crepes ripiene di frutti di bosco servite con zabaglione al Cointreau. Il tutto, “bagnato” da Rotari Brut, Pighin Sauvignon Blanc e Rosso di Montalcino Col d’Orcia. Non meno gustose sono state le serate che hanno visto protagonisti lo chef Vincenzo Soresi, del ristorante Galileo Buona Cucina (10 giugno), e lo chef Maurizio Di Ciano, del Maurizio Restaurant (1 luglio). I prossimi appuntamenti in programma sono invece quelli con lo chef Matteo Maretti, del Maretti Restaurant (29 luglio), con lo chef Luca Galaverna, del ristorante Italians (19 agosto) e, infine, con lo chef Egidio Squillace, di Event Style (9 settembre). Ad accomunare i sei incontri, oltre all’altissimo livello degli chef e dei piatti e dei vini presentati, la consapevolezza che solo ingredienti genuini e di qualità – meglio ancora, se possibile, di provenienza italiana, come testimoniano le aziende sponsor delle diverse serate – possono ricreare i sapori della più tradizionale cucina tipica, e permettere una reale “Italian experience”!

ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE & INDUSTRY IN AUSTRALIA - PERTH INC. 477 Hay Street – Subiaco 6008 WA – Australia Tel. +61.8.9217.4200 – Fax +61.8.9217.4201 info@icci.asn.au – www.icci.asn.au

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NEWS AUSTRALIA

Il Sydney FC in ritiro a Jesolo

A Melbourne, terza tappa del Gelato World Tour Tappa in Australia per il Gelato World Tour, la kermesse organizzata da Carpigiani Gelato University e Sigep, che si propone di portare in giro per il mondo la cultura di questo alimento fresco e di alta qualità, che rappresenta l’eccellenza e la creatività di migliaia di gelatieri artigiani. Protagonisti di ognuna delle otto tappe internazionali previste, sono sedici gelatieri selezionati, chiamati a sfidarsi creando gusti che combinano tradizione e innovazione, esaltando i

sapori dei migliori ingredienti. Nel Villaggio del Gelato World Tour, il pubblico può inoltre prendere parte a mini-lezioni sull’Arte del Gelato, assistere “dal vivo” alla creazione dei gelati, seguire incontri a tema e sfide di abilità tra gelatieri. Il tour, partito da Roma (3-5 maggio 2013), ha già fatto tappa a Valencia, in Spagna (5-7 luglio 2013), e proseguirà ora verso Melbourne, dove delizierà i palati australiani dal 25 al 27 ottobre 2013. www.gelatoworldtour.com

MELBOURNE, THE THIRD STOP ON THE GELATO WORLD TOUR

“Avere come testimonial un grande ambasciatore del Veneto nel mondo come Alessandro Del Piero è una grande opportunità per mettere in vetrina Jesolo e le sue eccellenze. Mi auguro che, con questo assist, l’industria turistica veneta riesca a fare un altro gol”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha commentato il programma del ritiro del Sydney FC nella cittadina balneare adriatica. La squadra australiana sarà infatti a Jesolo dal 2 al 22 agosto, nell’ambito di un tour europeo che include cinque partite amichevoli, tra cui una con il Padova, la prima squadra in cui giocò Del Piero prima di passare alla Juventus. “Ringrazio Del Piero e il Sydney per aver scelto Jesolo come sede del ritiro precampionato – ha concluso Zaia – una decisione che premia uno dei gioielli del nostro litorale”.

SYDNEY FC TRAINING CAMP IN JESOLO “Having a great ambassador from Veneto like Alessandro Del Piero present in the world is a great opportunity to showcase Jesolo and its high quality products. I hope that, with his assistance, the Venetian tourist industry may score yet another goal.” With these words Luca Zaia, the President of the Veneto Region, commented on the Sydney FC’s presence in Jesolo for their training camp. The Australian team will in fact be in Jesolo from August 2-22 as part of a European tour which will include five friendly matches, among which one against Padua, the first team for which Del Piero played before moving on to Juventus. “I thank Del Piero and Sydney for choosing Jesolo for their preseason training camp,” concluded Zaia, “a decision which honors one of the gems of our coastline.”

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èItalia

The Gelato World Tour, an event organized by Carpigiani Gelato University and Sigep (the International Exhibition of Artisan Productions of Gelato, Pastry, Confectionery, and Baked Goods) will visit Australia. The fair is taking the culture of this cold, creamy dessert on tour around the world, representing the excellence and the creativity of thousands of artisan gelato makers. The protagonists of each of the eight international stops planned are sixteen selected gelato makers, called upon to challenge one another in the creation of flavors which combine tradition and innovation, celebrating the flavors of the highest quality ingredients. In the Gelato World Tour Village, attendees will have the opportunity to take part in

mini-lessons on the art of gelato, participate ‘in person’ in the making of gelato, and attend themed meetings and competitions between gelato makers. The tour, which began in Rome (May 3-5), has already visited Valencia, Spain (July 5-7) and will next make its way to Melbourne where it will delight Australian palate’s from October 25-27 of this year. www.gelatoworldtour.com

L’Australia celebra la Festa della Repubblica Domenica 2 giugno, la comunità italiana di Canberra si è incontrata al Centro Culturale Italiano di Forrest per celebrare la Festa della Repubblica. La giornata di festeggiamenti, organizzata dal locale ComItEs e dal Centro Culturale, è stata animata da alcuni momenti di intrattenimento – in particolare, il coro Dante Musica Viva si è esibito nell’Inno di Mameli e, a seguire, in alcune canzoni della tradizione napoletana e friulana – e dalla vendita e degustazione di biscotti, pizza, caffè e caldarroste. Il 4 giugno, invece, presso l’Ambasciata d’Italia a Canberra, si è svolto il ricevimento ufficiale, che ha visto

intervenire oltre 250 persone, tra rappresentanti del Governo australiano, del corpo diplomatico, del mondo degli affari e della cultura italoaustraliana. L’Ambasciatore ha colto l’occasione per sottolineare i forti legami tra i due Paesi, soprattutto negli scambi commerciali, che nel 2012 hanno raggiunto ben 6,2 miliardi di dollari. Inoltre è stato ricordato che ben 320mila persone studiano l’italiano in Australia, e, di questi, solo una piccola percentuale è di origine italiana. A conferma che il nostro Paese e la nostra cultura godono di un’altissima attenzione e stima da parte del popolo australiano.

AUSTRALIA CELEBRATES ITALIAN REPUBLIC DAY On Sunday June 2nd, the Italian community of Canberra gathered at the Italian Cultural Center in Forrest to celebrate Italian Republic Day. The day of festivities, organized by the local ComItEs (Committee of Italians Living Abroad) and the Cultural Center included entertainment – in particular the Dante Musica Viva Chorus which performed the Italian National Anthem and several traditional Neapolitan and Friulian songs – as well as sales and tastings of cookies, pizza, coffee, and roasted chestnuts. The official reception took place at the Italian Embassy in Canberra on June 4th, with over

250 attendees, including representatives from the Australian government, the diplomatic corps, the business world, and the ItalianAustralian cultural community. The ambassador took the opportunity to underscore the strong connection between the two countries, primarily in terms of commercial trade, which earned $6.2 billion in 2012. Furthermore, it was mentioned that at least 320,000 people in Australia study Italian and, of these, only a small percentage are of Italian descent; proof that our country and our culture are the object of great attention and admiration on the part of the Australian people.


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