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7 14 21 28 Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano
VICINI AI SIMBOLI DELLO STATO Il Tricolore non è semplice insegna di Stato. È un vessillo di libertà, di una libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di uguaglianza, di giustizia nei valori della propria storia e civiltà.
Fratelli d’Italia di Goffredo Mameli
Fratelli d’Italia,
Uniamoci, amiamoci,
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l’Italia s’è desta,
l’Unione, e l’amore
dell’elmo di Scipio
rivelano ai popoli
s’è cinta la testa.
le vie del Signore;
OTTOBRE
Dov’è la vittoria?
giuriamo far libero
Lun
Le porga la chioma,
il suolo natio:
che schiava di Roma
uniti per Dio
Iddio la creò.
chi vincer ci può?
rit. Stringiamci a coorte,
Dall’Alpi a Sicilia
siam pronti alla morte.
dovunque è Legnano;
Siam pronti alla morte,
ogn’uom di Ferruccio
l’Italia chiamò.
ha il core, ha la mano,
Stringiamci a coorte,
i bimbi d’Italia
siam pronti alla morte.
si chiaman Balilla,
Siam pronti alla morte,
il suon d’ogni squilla
l’Italia chiamò, sì!
i Vespri suonò.
Noi siamo da secoli
Son giunchi che piegano
calpesti, derisi,
le spade vendute:
perché non siam popolo,
già l’Aquila d’Austria
perché siam divisi.
le penne ha perdute.
Raccolgaci un’unica
Il sangue d’Italia,
bandiera, una speme:
il sangue Polacco
di fonderci insieme
bevé, col Cosacco,
già l’ora suonò.
ma il cor le bruciò.
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Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XIV - n. 93 - e 6,00
GENNAIO
IL PORTALE DELL’ITALIA NEL MONDO
EXPO 2015 David, simbolo di Padiglione Italia David, Symbol of Italian Pavilion
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IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO èItalia - Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano – Tel. + 39 02.3664.2071 - eitalia@italplanet.it - anche online: www.italplanet.it
9 SEZIONI PAESE èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia
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USA CANADA RUSSIA BRASILE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO INDIA AUSTRALIA
IL MANIFESTO
“Oltre la crisi” L’Italia deve fare l’Italia Beyond the Crisis. Italy Must Live Up to Expectations
VI GIRO D’ITALIA DELLE DONNE CHE FANNO IMPRESA
Brasile e USA, due “grandi” per Expo 2015
Fare impresa, una “cosa da donne” Brazil and the US Doing Business, at Expo 2015 It’s a ‘Woman Thing’
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003 tab world pass:gabbia arancio 11/12/13 12.06 Pagina 3
La porta d’accesso alle autostrade dell’export The Entry Ramp to the Exportation Highway
INSIEME, PER AFFRONTARE LE SFIDE DEI MERCATI ESTERI. “Vogliamo che le nostre imprese abbiano un peso sempre maggiore sui mercati internazionali, che risultano fondamentali per la ripresa del sistema produttivo italiano nel suo complesso. Grazie all’attività degli Sportelli, intendiamo offrire un ulteriore strumento, più efficiente, qualificato e coordinato, per affrontare le sfide dell’export”. FACING THE CHALLENGES OF FOREIGN MARKETS TOGETHER. “We want our businesses to have an increasingly strong presence in foreign markets, which are fundamental for the recovery of the entire Italian productive system. Thanks to these help desks, we are able to offer another, more efficient, qualified, and coordinated tool with which to face the challenges of exportation.” Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere
LA RETE DEI 105 SPORTELLI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE COSTITUITI PRESSO TUTTE LE CAMERE DI COMMERCIO. A NETWORK OF 105 INTERNATIONALIZATION AGENCIES CREATED AS PART OF THE CHAMBERS OF COMMERCE
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004-005 sommario8:gabbia arancio 12/12/13 10.06 Pagina 4
SOMMARIO ANNO XIV - N.93 OTTOBRE 2013
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DAL QUIRINALE
PARTNER EDITORIALE
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Papa Francesco in Visita Ufficiale al Quirinale The Official Visit of Pope Francis to the Quirinale
Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XIV - n. 93 - e 6,00
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EXPO 2015 David, simbolo di Padiglione Italia David,Symbol David Symbol of Italian Pavilion
DALLA FARNESINA
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FARE IMPRESA, UNA “COSA DA DONNE” DOING BUSINESS , IT’S A ‘WOMAN THING’
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Il Ministro Bonino per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione Minister Bonino Participates in World Food Day
ITALIA.IT ........................................................................ 20 Alla scoperta dell’Abruzzo Discovering Abruzzo 9 SEZIONI PAESE èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia
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USA CANADA RUSSIA BRASILE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO INDIA AUSTRALIA
IL MANIFESTO
“Oltre la crisi” L’Italia deve fare l’Italia Beyond the Crisis. Italy Must Live Up to Expectations
Brasile e USA, VI GIRO D’ITALIA DELLE DONNE CHE due “grandi” FANNO IMPRESA per Expo 2015 Fare impresa, una “cosa da donne” Brazil and the US Doing Business, at Expo 2015 It’s a ‘Woman Thing’
STORIA DI COPERTINA In occasione di Expo Milano 2015, il capolavoro di Michelangelo sarà collocato al centro della piazza nel Padiglione Italia. Il servizio a pagina 10
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Castelli, fiore d’argilla Castelli, the Best of Clay
TRIENNALE
Piero Fornasetti, 100 anni di follia pratica Piero Fornasetti, 100 Years of Practical Madness
CAMERA DELLA MODA
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Next Generation, “incubatore” di talenti The Next Generation, a Talent ‘Incubator’
ISNART ITALIA NEL PIATTO ITALY AT THE TABLE
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BORGHI D’ITALIA
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IN PRIMA LINEA CONTRO GLI AGROPIRATI! AT THE FOREFRONT IN THE BATTLE AGAINST AGRO-PIRATES!
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Una “blue strategy” per il rilancio dell’area Adriatico-Ionica A ‘Blue Strategy’ for the Recovery of the Adriatic-Ionian Region
MERCATO GLOBALE MISE
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Italia-Turchia, due solidi partner Italy-Turkey, Two Solid Partners
“OLTRE LA CRISI”: IL MANIFESTO ‘BEYOND THE CRISIS’ – THE MANIFESTO
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ICE ...................................................................................... 38 L’ICE-Agenzia per la promozione del Sistema Italia ICE for the Promotion of the Italian Economic System
UNIVERSITAS MERCATORUM
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Conoscenza, vero motore della nostra economia Knowledge, the Real Engine of Our Economy
MONDIMPRESA
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Progetti comuni per far crescere le PMI italiane nel mondo Helping to Promote Italian SMEs in the World Through Joint Projects
MARE NOSTRUM
ASSOCAMERESTERO
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Asia, nuova frontiera per l’agroalimentare Made in Italy Asia, a New Frontier for Made in Italy Food and Wine
ASSOCORCE
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PMI, struttura portante dell’economia italiana SMEs, A Pillar of Support for the Italian Economy
FEDERPESCA
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L’industria del mare unisce Italia e Libia The Maritime Industry Unites Italy and Libya
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SEZIONI PAESE èItalia for BRASILE èItalia for USA èItalia for CANADA èItalia for RUSSIA èItalia for FRANCIA èItalia for GERMANIA èItalia for REGNO UNITO èItalia for INDIA èItalia for AUSTRALIA
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IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO
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TI!
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Expo Milano 2015, verso un nuovo Rinascimento
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olitamente, la copertina di èItalia viene dedicata ad un personaggio EDITORIALE DI della vita politica, economica o culturale, che abbia saputo portare GIORGIO MULÈ nel mondo la nostra Italianità – intesa come prodotto, idea, o testimonianza. In questo numero, invece, abbiamo deciso di dare spazio al David di Michelangelo, perché a “Lui” spetterà il compito di rappresentare l’Italia in occasione di Expo Milano 2015, accogliendo i visitatori di tutto il mondo alla scoperta del Padiglione Italia. Questa “icona dell’arte e del genio italiano nel mondo”, come l’ha definita una donna che incarna l’eccellenza italiana in campo imprenditoriale e culturale come Diana Bracco, sarà quindi chiamata a “sintetizzare” quello che il nostro Paese rappresenta: la storia che vanta alle sue spalle, la tradizione artistica di cui è espressione, la bellezza di cui è testimone, la perizia tecnica che, ieri come oggi, contraddistingue il suo operato. Se cinquecento anni fa il nostro Paese era la culla del Rinascimento, oggi l’Italia, grazie all’Expo, punta di nuovo ad essere al centro del mondo, e a riaffermare il suo ruolo di Paese del “bello e ben fatto”. La conferma ci arriva anche dal Manifesto voluto da Unioncamere, Fondazione Edison e Symbola, dal titolo “Oltre la Crisi. L’Italia deve fare l’Italia”, in cui si ribadisce che abbiamo le risorse per essere “al centro del mondo”: le nostre imprese vantano infatti ottime prestazioni internazionali, le nostre località turistiche sono meta ogni anno di milioni di turisti stranieri, le nostre produzioni – quelle più tradizionali, così come quelle più innovative – hanno saputo ritagliarsi ampi spazi di mercato pressoché in tutto il mondo. Cinquecento anni fa il Rinascimento ha segnato – come suggerisce il suo stesso nome – una “rinascita” dopo il non semplice periodo attraversato nel Medioevo. L’auspicio è che Expo Milano 2015 segni una nuova “rinascita” dell’Italia dopo la difficile fase di crisi che ha contraddistinto gli ultimi anni. Una rinascita possibile solo se l’Italia e, soprattutto, gli Italiani cominceranno di nuovo a credere in loro stessi e nelle capacità che da sempre li distinguono.
Fondatore – Direttore Responsabile Domenico Calabria Condirettori Rosario Alessandrello Gaetano Lo Russo Capo Redattore Centrale Ghileana Galli Redazione Gian Carlo Bertoni, Mario Boselli, Massimo Borgia, Geneviève Buffon, Eunice Cappelletti, Giovanni Cocco, Pina Costa, Umberto Forte, Alessio Gambino, Silvana Genzone, Giuseppe Laghezza Masci, Gloriano Mazzè, Umberto Mucci, Sandro Pettinato, Flavio Ramella, Camilla Sala, Roberto Spingardi, Pietro Viola Senior Contributors Carlo Azeglio Ciampi (primo editoriale di èItalia), Giovanni Castellaneta, Pietro Celi, Ferruccio Dardanello, Piergiacomo Ferrari, Claudio Gagliardi, Giancarlo Lanna, Riccardo Monti, Giorgio Mulè, Edoardo Pollastri, Giuseppe Tripoli Art Director Marco Marino Grafica Anna Grasso, Silvia Mastropietro Traduzioni Jessica Ordman Stampa Litocenter srl Editore e Abbonamenti Newscorp International Srl Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano Tel. + 39 02.3664.2071 eitalia@italplanet.it Pubblicità Italplanet by Intl. Media Srl Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano Tel. + 39 02.3657.1696 marketing@italplanet.it
DIFFUSIONE Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Tiratura media n. 100.000 copie - Diffusione media n. 95.000 copie mensile, 10 numeri l’anno (2 doppi).
Rivista diffusa in Italia e all’estero a: Aziende internazionali importatrici del Made in Italy, Camere di Commercio Italiane all’estero e loro Soci, Associazioni imprenditoriali e culturali, uffici ICE, Aziende italiane, Ministeri, Regioni, Province e Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour operators, Ristoranti Italiani nel Mondo, Aeroporti, Ambasciate e Consolati, Associazioni italo-estere.
9 SEZIONI PAESE
Redazioni presso le Camere di Commercio Italiane di: Francoforte, Londra, Los Angeles, Melbourne, Mosca, Mumbai, Nizza, San Paolo, Toronto. In collaborazione con le Istituzioni italiane all’estero. Coordinamento Editoriale CCIE, Gaetano Fausto Esposito – ASSOCAMERESTERO èItalia for USA Camera di Commercio Italiana di Los Angeles Presidente: West Hooker-Poletti Segretario Generale: Letizia Miccoli èItalia for BRASILE Direttore Editoriale: Giancarlo Lanna èItalia for CANADA Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Presidente: George Visintin Segretario Generale: Corrado Paina
èItalia for FRANCIA Camera di Commercio Italiana di Nizza Presidente: Patrizia Dalmasso Segretario Generale: Agostino Pesce èItalia for GERMANIA Camera di Commercio Italiana per la Germania Presidente: Emanuele Gatti Segretario Generale: Claudia Nikolai èItalia for INDIA Camera di Commercio Italiana di Mumbai Presidente: Narinder Nayar Segretario Generale: Sergio Sgambato
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Via Sardegna, 17 00187 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it
Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese
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Trento racconta i “Trentini nell’Egeo” È stata prorogata fino al 6 gennaio 2014 la mostra fotografica “Trentini nell’Egeo. Da Giuseppe Gerola ai boscaioli della Val di Fiemme”, allestita a Trento, presso il S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. La mostra, che sta riscuotendo molto interesse da parte del pubblico, è tratta dal volume “Gli uomini del legno sull’isola delle Rose. La vicenda storica del villaggio italiano di Campochiaro a Rodi 1935-1947” di Renzo Maria Grosselli e del Comitato familiari degli emigrati fiemmesi a Rodi (Curcu & Genovese editore). Le immagini esposte raccontano la storia dell’emigrazione di un gruppo di boscaioli e segantini fiemmesi che nel 1935 giunsero sull’Isola di Rodi, Protettorato italiano. Una vicenda poco nota, ricostruita grazie ad una minuziosa ricerca storiografica e alla raccolta di testimonianze verbali, scritti, racconti e fotografie.
TRENTO NARRATES THE STORY OF THE ‘TRENTINI IN THE AEGEAN SEA’ The photography exhibit ‘Trentini in the Aegean Sea. From Giuseppe Gerola to the lumberjacks of Val di Fiemme,’ on display in Trento at the S.A.S.S. Underground Archaeological Space, has been extended until January 6, 2014. The exhibit, which has attracted much public interest, is based on the book ‘Gli uomini del legno sull’isola delle Rose. La vicenda storica del villaggio italiano di Campochiaro a Rodi 1935-1947’ (The woodsmen of the Island of Roses. A historical account of the Italian village of Campochiaro in Rhodes 19351947) by Renzo Maria Grosselli and the committee of the families which emigrated from Val di Fiemme to Rhodes (Curcu & Genovese editore). The photos on display tell the story of the immigration of a group of lumberjacks and sawyers from Val di Fiemme who, in 1935, arrived in the Italian protectorate of Isle of Rhodes. This largely unknown historical event is reconstructed thanks to in-depth historical research and the collection of verbal accounts, written documents, stories, and photographs.
New York torna a parlare italiano Dopo l’”era Giuliani”, New York torna in mano ad un altro italo-americano, il democratico Bill de Blasio, neo-eletto sindaco della città. Il nuovo primo cittadino della Grande Mela, parlando in italiano con i giornalisti, ha ricordato i suoi nonni, Giovanni e Anna, originari di Sant’Agata dei Goti (Benevento), e si è definito con emozione il perfetto testimone dell’American dream: “Due nonni d’Italia immigrati, e oggi ho la possibilità di essere sindaco di New York”. E proprio nel piccolo comune campano è stata una giornata di festa. I Santagatesi si sono infatti riuniti nella sala dell’ex cinema per seguire le elezioni e lo spoglio delle schede, perché, come si leggeva anche nei tanti manifesti affissi nel paese, de Blasio è “one of us”, uno di noi.
I salumi italiani volano a Hong Kong Dal 19 novembre al 6 dicembre, la salumeria italiana è protagonista a Hong Kong. Questa è infatti la nuova tappa del progetto SalumiAmo, promosso dall’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) in collaborazione e con il
contributo dell’ICE-Agenzia. Tante le iniziative in programma: dagli ormai famosi aperitivi SalumiAmo, che negli ultimi anni hanno riscosso un notevole successo nelle principali città d’Italia e d’Europa, alle degustazioni guidate nelle location più chic
ed esclusive della città, ai corsi dedicati alla conoscenza della salumeria italiana. L’evento di lancio si è tenuto presso il locale Isola, dove lo chef Fabio Ugoletti, una stella Michelin, ha preparato innovativi piatti a base di salumi italiani.
NEW YORK SPEAKS ITALIAN ONCE AGAIN
ITALIAN SALAMI VISITS HONG KONG From November 19th to December 6th, the Italian salami industry is the star of Hong Kong. This is, in fact, the next step in the SalumiAmo project, promoted by the IVSI-Institute for the Enhancement of Italian Deli Meats in collaboration with and with the financial contribution of ICE-Italian Trade Promotion Agency. There are many initiatives on the agenda: from
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the famous SalumiAmo cocktail hours, which in recent years have met with enormous success in the main European and Italian cities, to guided tastings at the most chic and exclusive locations in the city, to classes dedicated to the knowledge of Italian salamis. The launch event was held at Isola, where chef Fabio Ugoletti, winner of a Michelin star, prepared innovative dishes based around Italian salami.
Twelve years after the ‘Giuliani Era,’ New York is once again in the hands of another Italian-American, democrat Bill de Blasio, newly elected mayor of the city. The new mayor of the Big Apple, speaking in Italian with journalists, talked about his grandparents, Giovanni and Anna, originally from Sant’Agata dei Goti (Benevento), and emotionally described himself as a testament to the American Dream: “My grandparents were Italian immigrants, and now I’m the mayor of New York.” Meanwhile, it was a day of celebration in the small town of Sant’Agata. In fact, the citizens gathered in the hall of the former movie theater to closely follow the election and the counting of the votes, because, as stated on the many posters plastered around the town, de Blasio is ‘one of us.’
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Maestri della fotografia italiana in mostra in Norvegia Lo scorso 10 ottobre, il Museo Perspektivet di Tromso ha inaugurato la mostra “Italiensk Fotografi”, che presenta una panoramica sull’opera di Gianni Berengo Gardin e Piergiorgio Brazzi. L’esposizione – organizzata con il sostegno della Fondazione Forma di Milano e dell’Istituto Italiano di Cultura di Oslo – presenta per la prima volta in Norvegia le opere di quelli che vengono considerati due tra i più significativi esponenti della fotografia del XX secolo. La mostra – aperta al pubblico fino al 30 marzo 2014 – sta riscuotendo grande interesse da parte del pubblico locale ma anche tra la comunità italiana presente in città, costituita soprattutto da studiosi e ricercatori presso l’Università di Tromso, attivi nel campo delle scienze sociali e delle arti, ma soprattutto in quello legato alla ricerca scientifica.
Italia-Cina: una collaborazione che punta a crescere I rapporti tra Italia e Cina sono buoni e sorretti da una secolare amicizia. Ma c’è ancora spazio per sfruttarne le potenzialità e far sì che le relazioni economiche tra i due Paesi siano all’altezza delle aspettative. È quanto affermato dal Ministro degli Esteri, Emma Bonino, al termine dell’incontro in Farnesina con il suo omologo cinese Wang Yi. I due ministri hanno poi aperto la 5ª riunione del Comitato governativo Italia-Cina e firmato un comunicato congiunto in cui si esplorano, settore per settore, tutti i campi in cui è auspicabile approfondire i rapporti bilaterali. Un trampolino per il rafforzamento della cooperazione sarà inoltre rappresentato da Expo Milano 2015, evento a cui la Cina parteciperà con ben tre padiglioni – uno governativo e due privati.
MASTERS OF ITALIAN PHOTOGRAPHY ON EXHIBIT IN NORWAY On October 10th the ‘Italiensk Fotografi’ exhibit, which presents an overview of the work of Gianni Berengo Gardin and Piergiorgio Brazzi, opened at the Perspektivet Museum in Tromso. The exhibit, organized with the support of Milan’s Forma Foundation and the Italian Cultural Institute in Oslo, presents, for the first time in Norway, the work of two of the 20th century’s most influential figures in photography. The exhibit – open to the public until
ITALY-CHINA: A COLLABORATION WHICH INTENDS TO GROW
March 30, 2014 – is garnering great public interest among Norwegians as well as among the city’s Italian communities, primarily made up of academics and researchers at the University of Tromso, active in the field of social sciences and the arts, but especially in that of scientific research.
Il cinema italiano premiato ad Abu Dhabi Il cinema italiano sul podio della settima edizione dell’Abu Dhabi Film Festival: “Still Life” di Uberto Pasolini si è infatti aggiudicato il primo premio nella categoria “New Horizons”. A conquistare giuria e pubblico è stato un film sempre a metà strada tra dramma e commedia, che affronta i temi della morte e della solitudine con mano leggera e tono pacato. Pasolini, al suo secondo film dopo “Machan”, vincitore di numerosi premi cinematografici internazionali, è stato uno dei produttori del famoso “Full Monty” del 1997. “Siamo molto felici di questa vittoria, il cinema italiano sta vivendo un momento di grande successo a livello internazionale”, ha commentato l’Ambasciatore italiano negli Emirati Arabi Uniti, Giorgio Starace.
The relationship between Italy and China is solid and sustained by a longstanding friendship. But there’s still room to take advantage of opportunities and to make sure that the economic relations between the two countries meet expectations. This was the sentiment expressed by Minister of Foreign Affairs Emma Bonino, at the close of her meeting with her Chinese counterpart, Wang Yi, at the Farnesina. The two ministers then opened the fifth meeting of the Italy-China Governmental Committee and signed a joint public statement to explore, sector by sector, all of the fields in which it is desirable to deepen bilateral relations. A further boost in the strengthening of cooperation between the two countries is Expo Milano 2015, an event in which China will participate with three pavilions – one governmental and two private.
ITALIAN CINEMA AWARDED IN ABU DHABI Italian cinema was on the podium at the seventh edition of the Abu Dhabi Film Festival. Uberto Pasolini’s ‘Still Life’ was awarded first place in the ‘New Horizons’ category. The jury and the public were captivated by this film, part drama and part comedy, which approaches the themes of death and solitude with a light touch and a gentle tone. Pasolini, now with his second film since ‘Machan,’ winner of numerous international film prizes, was one of the producers of the well-known 1997 film ‘The Full Monty.’ “We are very happy with this victory. Italian cinema is experiencing a moment of great international success,” commented Giorgio Starace, Italian Ambassador to the United Arab Emirates.
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DAL QUIRINALE
Papa Francesco in Visita Ufficiale al Quirinale
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iovedì 14 novembre, il Palazzo del Quirinale ha fatto da cornice ad uno storico incontro: quello tra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il Santo Padre Francesco. Dopo gli onori militari, il Capo dello Stato e il Santo Padre hanno raggiunto lo Studio del Presidente, dove si sono intrattenuti in colloquio privato. Nel contempo, si è svolto il colloquio governativo tra le Delegazioni Vaticana ed Italiana. Al termine del colloquio privato, nella Sala degli Arazzi è avvenuto lo scambio dei doni: il Presidente Napolitano ha donato una stampa del Piranesi che riproduce la Piazza del Quirinale, mentre il Santo Padre due bronzi del Maestro Guido Veroi. Successivamente hanno salutato i Presidenti del Senato, Pietro Grasso, della Camera, Laura Boldrini, del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, e della Corte Costituzionale, Gaetano Silvestri; quindi il Capo dello Stato e Papa Francesco h a n n o c o m p i u t o u n a b re v e s o s t a n e l l a Cappella dell’Annunziata. Il Presidente della Repubblica e il Santo Padre si sono poi recati nel Salone delle Feste, dove hanno tenuto i loro discorsi. Qui, il Presidente Napolitano ha definito un “privilegio” e “motivo di sincera emozione” poter ospitare il Santo Padre, e ha elogiato il Suo impegno nel trasmettere “nel modo più diretto a ciascuno di noi motivi di riflessione e di grande suggestione per il nostro agire individuale e collettivo”. Grazie alle Sue parole, “vediamo profilarsi nuove prospettive di quel ‘dialogo con tutti, anche i più lontani e gli avversari’, che Ella, Santità, ha sollecitato e che costituisce appunto l’orizzonte più vasto – oltre il contesto dei rapporti tra Chiesa e Stato – a cui oggi si deve necessariamente tendere. Necessariamente, dico, dinanzi alle inaudite sfide dell’oggi, da superare – guardando al futuro – attraverso la più larga mobilitazione delle coscienze e delle energie – innanzitutto morali – di un popolo come il nostro, e di ogni popolo”. Per il Capo dello Stato, “è, in effetti, sollecitando un nuovo spirito di solidale e responsabile comunanza che bisogna dedicarsi – guidati dalla speranza – al superamento dei mali più gravi che affliggono oggi il mondo”. “È tempo di levare più in alto lo sguardo – ha concluso il Presidente Napolitano – di riguadagnare lungimiranza e di portarci al livello di sfide decisive che dall’oggi già si proiettano sul domani. Facendo nascere anche da questa straordinaria e così elevata occasione d’incontro, un impegno comparabile a quello di cui Ella, Santità Francesco, ci sta dando l’esempio”.
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IL PRESIDENTE NAPOLITANO: “SIAMO IMMERSI IN UNA FATICOSA QUOTIDIANITÀ”. DA QUI L’AUSPICIO AD UNA RIPRESA DEL DIALOGO E DELLA “CULTURA DELL’INCONTRO” di Domenico Calabria
The Official Visit of Pope Francis to the Quirinale President Napolitano: “We’re submerged in a strenuous daily life.” The President expressed his hopes for a renewed dialogue and for a revival of the “culture of meetings” n Thursday, November 14th, the historic meeting between Pope Francis and Giorgio Napolitano, President of the Italian Republic, took place at the Quirinale Palace. After the completion of the military honors, the Head of State and the Holy Father retired to the president’s study for a private conference. In the mean time, the government meeting between the Italian and the Vatican delegations took place. Following the private conference, the exchange of gifts took place in the Sala degli Arazzi: President Napolitano presented the Pope with a Piranesi print depicting the Quirinale Piazza, and Pope Francis gave the President two bronzes by Maestro Guido Veroi. Later they greeted Pietro Grasso, President of the Senate; Laura Boldrini, President of the Chamber Deputies; Enrico Letta, Prime Minister; and Gaetano Silvestri, President of the Constitutional Court. Afterwards President Napolitano and
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Pope Francis took a moment in the Cappella dell’Annunziata. At last the two retired to the Salone delle Feste where they gave their respective speeches. At this time President Napolitano said that he felt “privileged and moved” to be able to host the Pope, and praised his dedication in communicating “in a very direct way and to each of us, such inspiring and thought provoking ideas regarding our behavior as individuals and as a society.” Thanks to your words, “we begin to see the outline of new possibilities for that ‘dialogue with everyone, even with our opponents and with those furthest away’, which Your Holiness has advocated for and which is the horizon – beyond the relationship between church and state – towards which we must drift. I say ‘must’ because of the unprecedented challenges facing us today; challenges to be overcome – looking towards the future – through a mass mobilization of our and of all people’s consciences and energies – moral, first and foremost.” According to the Head of State, “It is to the demand for a new spirit of solidarity and common responsibility that we must dedicate ourselves – guided by hope – towards overcoming the most vicious evils afflicting the world today.” “It’s time to lift our gaze higher,” concluded President Napolitano, “to regain our foresight and to stand up to those challenges which are already being projected from today into tomorrow. Giving rise to, even through this extraordinary and humbling meeting, a commitment comparable to that which Your Holiness has set as an example.”
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DALLA FARNESINA
Il Ministro Bonino per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione “PERDITE E SPRECHI CI RIGUARDANO TUTTI”, HA RICORDATO IL MINISTRO, AUGURANDOSI CHE L’EXPO 2015 PORTI “UN IMPORTANTE CONTRIBUTO DI IDEE”
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o spreco alimentare è un paradosso del nostro tempo: a livello globale va perduto più di un terzo del cibo che viene prodotto. Se si potessero recuperare tutte le perdite e gli scarti, si potrebbe nutrire una parte rilevante dell’attuale popolazione mondiale”. È questo il messaggio inviato dal Ministro degli Esteri Emma Bonino in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. La titolare della diplomazia italiana ha infatti concluso il convegno “Perdite e sprechi alimentari globali: dalla riduzione alla prevenzione per un sistema alimentare possibile”, svoltosi al quartier generale della FAO a Roma. Nel grande ambito dell’alimentazione globale non c’è solo la lotta alla fame nei Paesi più poveri, perché il “tema dell’alimentazione corretta coinvolge tutti i Paesi, anche i nostri”, è stata la premessa del Ministro
Minister Bonino Participates in World Food Day “Losses and waste are problems which affect all of us,” stated Minister Bonino, emphasizing her hopes that Expo 2015 will lead to “a significant contribution of ideas” ood waste is a paradox of our age: more than one third of the food produced worldwide gets wasted. If it were possible to recover all of the waste, it would be possible to feed a substantial portion of the world’s population.” This was Minister of Foreign Affairs Emma Bonino’s message on occasion of World Food Day. Minister Bonino was in fact the closing speaker for the ‘Global losses and waste: from reduction to prevention for a sustainable system’ conference, which took place at the FAO headquarters in Rome. Minister Bonino’s premise was that the broad field of global nutrition includes far more than just
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the battle against hunger in the poorest countries, because “the topic of proper nutrition involves all countries, even ours.” According to the minister, “Losses and waste are indiscriminately present in medium and low income countries as well as developed countries, where waste is mostly found in the consumption phase. The economic losses are all the more unacceptable when one also considers the waste of natural resources (water, land, energy) and the CO2 emissions created by the production and disposal of unused food.” Minister Bonino expressed her hopes that “Expo 2015, dedicated to our planet’s sustainable nutrition, leaves more than just a trace of new architecture; that it stimulates a significant contribution of ideas.” “As far as Italy is concerned”, remarked the minister, “food safety is a top priority for our government, not only because Expo 2015 is rapidly approaching,
Bonino, secondo la quale “perdite e sprechi riguardano indistintamente Paesi a basso e medio reddito e Paesi sviluppati, dove lo spreco si registra per lo più nella fase del consumo. Il danno economico è reso ancora più inaccettabile dal dispendio di risorse naturali (acqua, terra, energia) e dalle relative emissioni di CO2 necessarie a produrre il cibo inutilizzato e poi, nel caso, smaltirlo”. L’auspicio del Ministro Bonino è “che l’Expo 2015 dedicato alla nutrizione sostenibile del pianeta non lasci solo una traccia architettonica, ma anche un importante contributo di idee”. “Per quanto riguarda l’Italia – ha rimarcato il Ministro – la sicurezza alimentare è un tema prioritario per il Governo, non solo per via della scadenza Expo alle porte, ma anche per la presenza a Roma del polo agroalimentare delle Nazioni Unite e per lo stimolo che proviene dalla forza del mondo associativo che riunisce sia i produttori che i consumatori”. L’Italia, inoltre, intende dare il proprio contributo all’iniziativa “Zero Hunger Challenge”, lanciata dal Segretario Generale dell’ONU durante la Conferenza di Rio+20, e alla seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione, che sarà organizzata a Roma dalla FAO e dalla OMS nel 2014. La prima sfida della Comunità internazionale è “il miliardo di individui che ancora soffrono la fame”, tanto più che “oggi il pianeta può produrre cibo per tutti”, è stato invece l’allarme lanciato dal Vice Ministro degli Esteri Lapo Pistelli aprendo il convegno della FAO. Secondo Pistelli, “distribuire risorse senza sprechi potrebbe sfamare oltre tre miliardi di persone”, ma per far questo bisogna creare un modello di sviluppo coerente fondato su inclusione economica, sostenibilità sociale e ambientale. E l’Italia, ha aggiunto il Vice Ministro, “si candida ad essere un punto di riferimento di questa riflessione”.
but also because of the presence of the United Nations Food and Agricultural Organization headquarters in Rome and the stimulus provided by the associations which unite both producers and consumers.” Furthermore, Italy intends to participate directly in the ‘Zero Hunger Challenge’ initiative, launched by the UN Secretary General during the Rio+20 Conference, and in the Second International Conference on Nutrition, to be held in Rome and organized by the FAO and the WHO. The international community’s first challenge is “the one billion people still suffering from hunger,” especially as “today the planet is capable of producing enough food for everyone”. Vice Minister of Foreign Affairs Lapo Pistelli opened the FAO conference with this wake up call. According to Pistelli, “the waste-free distribution of resources could feed over three billion people,” but in order to do this we must create a cohesive developmental model based on economic inclusion and on social and environmental sustainability. “And Italy”, added the Vice Minister, “plans to be a reference point in this movement.”
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David simbolo dell’Italia a Expo Milano 2015 IL CAPOLAVORO DI MICHELANGELO SARÀ COLLOCATO AL CENTRO DELLA PIAZZA NEL PADIGLIONE ITALIA
David, Symbol of Italy at Expo Milano 2015 MICHELANGELO’S MASTERPIECE WILL BE POSITIONED AT THE CENTER OF THE ITALIAN PAVILION’S PIAZZA
A Firenze, nella sede dell’Accademia dei Georgofili, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, Diana Bracco, ha firmato con il Presidente della Regione, Enrico Rossi, il protocollo d’intesa con cui la Toscana conferma la propria presenza a Expo Milano 2015.
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Il prestito al Padiglione Italia nei sei mesi dell’Expo del David di Michelangelo, un’icona dell’arte e del genio italiano nel mondo, è il suggello più bello della collaborazione in un territorio come quello della Regione Toscana. Il David sarà il simbolo dell’Esposizione Universale 2015.
The loan of Michelangelo’s David, an artistic icon and a great symbol of Italian genius in the world, to the Italian Pavilion during the six months of the Expo is the finest seal of Tuscany’s collaboration. David will be the symbol of the 2015 Universal Exposition. Diana Bracco
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At the Academy of Georofili offices in Florence Diana Bracco, the Commissioner General of the Italian Pavilion, and Enrico Rossi, President of the Region, signed an agreement confirming Tuscany’s presence at Expo Milano 2015.
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138 Con la Liberia, Expo Milano 2015 raggiunge quota 138 adesioni Expo Milano 2015 raggiunge quota 138 adesioni. È la Liberia l’ultimo Paese in ordine di tempo ad aver confermato la propria presenza all’Esposizione Universale. Trentottesimo Paese dell’Africa che conferma la partecipazione, la Repubblica di Liberia ha comunicato la decisione di prendere parte all’evento del 2015 con una nota verbale indirizzata al Ministero degli Esteri italiano. La risposta corale e positiva che il continente africano sta dando a Expo Milano 2015 è una riprova dell’importanza che il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” gioca a livello internazionale e delle opportunità di crescita e di sviluppo che può offrire a tutti i Paesi del mondo.
With Liberia, Expo Milano 2015 Has Now Reached 138 Participating Countries Expo Milano 2015 has now reached 138 participating countries, with Liberia being the most recent country to confirm it’s participation in the Universal Exposition. The 38th African country to sign on, the Republic of Liberia communicated its decision to take part in the 2015 event with a note verbale addressed to the Italian Minister of Foreign Affairs. The unanimous and positive response of the African continent to Expo Milano 2015 is further proof that the ‘Feeding the Planet, Energy for Life’ theme has international importance and that the Expo offers opportunities for growth and development to every country in the world.
GIUSEPPE SALA
Editoriale di Giuseppe Sala, AD e Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015
Brasile e USA, due “grandi” per Expo 2015
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entre da un lato continua a salire il numero dei Paesi che confermano la propria presenza all’Esposizione Universale, dall’altro lato si concretizza sempre di più la partecipazione dei Paesi che hanno già da tempo confermato la loro presenza. È il caso del Brasile, che alla fine di ottobre ha firmato a Roma il contratto di partecipazione, e ha fornito qualche anticipazione su forma e contenuti del Padiglione Brasiliano. Nel lotto di 4.133 metri quadrati a sua disposizione, il Paese racconterà l’efficienza tecnologica su cui può contare l’agricoltura brasiliana e la capacità di mescolare prodotti stranieri e ingredienti locali in cucina. Si impegnerà, inoltre, a diffondere le conoscenze e il know-how maturato in ambito di sviluppo sostenibile e consumi, sottolineando, attraverso iniziative culturali e d’intrattenimento, quanto il cibo sia una forma unica di integrazione sociale, politica, economica e scientifica. Obiettivi ben sintetizzati dal Theme Statement scelto: “Brasil: Feeding the World with Solutions” (Brasile: nutrire il mondo con soluzioni). Quella del Brasile sarà dunque una partecipazione di alto livello, orientata al rispetto dell’ambiente e all’innovazione tecnologica, per diffondere conoscenze e costruire insieme un patrimonio di soluzioni utili a garantire il diritto al cibo al maggior numero possibile di persone. Nello scegliere il Theme Statement, il Paese ha dato prova di grande apertura e visione internazionale. Non a caso, il Brasile rappresenta un Paese chiave nella geografia socio-politica ed economica mondiale. Il grande impegno del Brasile per Expo 2015 si affianca a quello degli Stati Uniti. Di ritorno dalla sua recente visita negli USA, infatti, il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha fatto sapere che è stata selezionata una cordata di soggetti, il team “Friends of the U.S. Pavillion Milano 2015”, che elaborerà il progetto del Padiglione e svilupperà la partecipazione americana. Conosciamo la competenza dell’organizzazione che ha proposto il progetto e la validità e qualità dello stesso. Per questo siamo certi che sarà realizzata una proposta di assoluto valore, che segna un ulteriore passo in avanti sulla strada verso l’Expo 2015.
Brazil and the US at Expo 2015 hile the number of countries to confirm their presence at the Universal Exposition continues to grow, the participation of those that committed long ago becomes increasingly solid. Such is the case for Brazil, who signed a participatory agreement in Rome in October, and who has already begun to provide some of the form and content for the Brazil Pavilion. The country will use the 4,133 square meters at its disposal to illustrate the technological efficiency that its agricultural sector can count on and the country’s ability to combine foreign products and local ingredients in their cuisine. Furthermore, Brazil will work to spread its expertise and knowhow in the field of sustainable development and consumption, highlighting, through a program of cultural events and entertainment, just how unique food is as a form of social, political, economic, and scientific integration. The country’s objective is aptly summed up in it’s Theme Statement: ‘Brazil: Feeding the World with Solutions.’ Brazil’s participation, therefore, is to be high level, focused on respect for the environment and technological innovation so as to spread knowledge and together create a patrimony of useful solutions to help guarantee that as many people in the world as possible have food to eat. In choosing its Theme Statement, Brazil demonstrated its openness and its international vision. It’s no coincidence that Brazil occupies a key position in socio-political geography and in the global economy. Brazil’s commitment to Expo 2015 is joined by that of the United States. In fact, returning from a recent visit to the US, Prime Minister Enrico Letta communicated that a network of individuals has been selected, the ‘Friends of the U.S. Pavilion Milano 2015’ team, that will develop the plans for the Pavilion and expand American participation. We are familiar with the credentials of the organization that has proposed the plans, and with its validity and quality. For this reason we are certain that the project will be exceptional, marking yet another step along the path towards Expo 2015.
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Il primo passo sul cammino per la costruzione di
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l 25 ottobre 2013, alla ore 7,30 di mattina, si è cominciato a scavare per le fondamenta di Palazzo Italia. Il primo passo sul cammino della costruzione del Padiglione Italia di Expo Milano 2015 è cominciato. Come ha commentato con soddisfazione Diana Bracco, Presidente di Expo 2015 S.p.A. e Commissario generale per Padiglione Italia, “l’apertura del cantiere di Palazzo Italia è una iniezione di fiducia per tutti. Stiamo infatti costruendo un’opera unica nell’architettura italiana. Ci sentiamo fin d’ora spronati a riempirla di contenuti nuovi, seguendo il concept del vivaio elaborato dal creativo Marco Balich e puntando sui talenti delle nuove generazioni e sulla loro crescita. Lasciatemi aggiungere inoltre che siamo particolarmente soddisfatti per il rispetto dei tempi con cui avviene l’apertura del cantiere, primo passo di un percorso ambizioso e impegnativo”. Padiglione Italia rappresenta il biglietto da visita dell’Italia nel mondo. “Fa piacere che i primi lavori siano quelli sul Padiglione Italia”, ha commentato il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala. “Entro fine anno siamo pronti a consegnare altri trenta lotti: siamo nel rispetto dei tempi e dei conti”.
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IL PADIGLIONE ITALIA, UN “ORGANISMO VIVENTE”. Il Padiglione Italia sarà uno spazio innovativo, inedito, sorprendente, unico. Uno spazio “trasparente” che deve poter dialogare con l’ambiente circostante; che cambia aspetto nel corso della giornata; che respira e che vive, quasi fosse esso stesso un organismo vivente. Ma sarà soprattutto un punto di riferimento per imprenditori e ricercatori, capaci di rinnovare il concetto di “eccellenza italiana” del saper fare e del Made in Italy. Un simbolo del nuovo patto tra il Paese e il suo territorio, non più inteso in senso meramente paesaggistico, ma come leva di trasformazione e crescita. Il progetto del Padiglione Italia è il risultato di un concorso internazionale di progettazione aggiudicato da Expo 2015 SpA nell’Aprile 2013. Il raggruppamento costituito da Nemesi & Partners Srl, Proger SpA e BMS Progetti Srl di Milano ha proposto un progetto che si presenta come una “foresta urbana”, in cui l’architettura assume, attraverso la propria pelle ed articolazione volumetrica, le sembianze di una foresta in cui il visitatore potrà immergersi e scoprire una suggestiva architettura-paesaggio. Palazzo Italia è il cuore simbolico dell’intero
progetto, destinato a rimanere anche nel periodo post-Expo come polo dell’innovazione tecnologica al servizio della città.
VIVAIO ITALIA. È questo il concept guida del Padiglione Italia, una metafora che diventa immagine molto rappresentativa e iconica. Il Padiglione italiano sarà uno spazio protetto che aiuta i progetti e i talenti a “germogliare”, offrendo loro un terreno fertile in grado di dare visibilità e accoglienza alle energie giovani che operano nel Paese. L’ALBERO DELLA VITA. Espressione della Natura Primigenia, simbolo di femminilità e delle forze generatrici, l’Albero della Vita sarà l’icona del Padiglione Italia. Un simbolo le cui radici possono diramarsi anche in una lettura “orizzontale”, collegando tra loro i diversi spazi, in particolar modo l’area dedicata alle Regioni. QUATTRO BLOCCHI FUNZIONALI. Palazzo Italia è organizzato secondo quattro blocchi funzionali collegati tra loro, che ospitano rispettivamente la zona Espositiva (Blocco Ovest), la zona Eventi (Blocco sud), la zona Uffici (Blocco Nord) e la zona Istituzionale (Blocco Est). Nel blocco espositivo-eventi si sviluppa il percorso di visita che attraversa l’intero edificio, portando il pubblico a scoprirne gradualmente le diverse angolazioni e consistenze. Il percorso espositivo sarà un vero e proprio percorso esperienziale, di viaggio e scoperta all’interno dell’edificio-albero, che appoggia le proprie radici a terra e libera i rami e la chioma verso l’alto, più massivo nel basamento e più leggero mano a mano si sale. Il visitatore, infatti, attraverserà tutti i quattro livelli dell’area espositiva, fino a raggiungere la terrazza panoramica, e da qui ridiscendere attraverso un nuovo e diverso itinerario fino alla piazza centrale, dove prende vita la foresta pietrificata.
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Construction of the Italy Pavilion is Underway n October 25, 2013 at 7:30am, ground was broken to begin construction on the foundation of Palazzo Italia. Construction of Expo Milano 2015’s Italy Pavilion has officially begun. As Diana Bracco, President of Expo S.p.A. and Commissioner General of the Italy Pavilion, stated, “The opening of the Palazzo Italia construction site gives a boost of confidence to all of us. We’re building something unique in Italian architecture. Throughout the process so far we’ve been inspired to fill it with new things, in keeping with Marco Balich’s very creative concept of a nursery and focusing not only on the talent of the younger generation, but also on their growth. Furthermore, I must add that we are particularly pleased that the opening of the construction site, the first step in an ambitious and challenging project, has respected our time frame.” The Italy Pavilion is to be Italy’s business card to the world. “I’m happy that the first construction to get underway is that of the Italy Pavilion,” commented Giuseppe Sala, Sole Commissioner for Expo Milano 2015. “By the end of this year we’ll be ready to deliver an additional thirty lots: we’re perfectly on schedule and on budget.” THE ITALY PAVILION, A ‘LIVING ORGANISM.’ The Italy Pavilion will be an innovative, original, surprising, and unique space. A ‘transparent’ space which must be able to communicate with the surrounding environment; one which changes appearance over the course of the day; one that lives and breathes, almost as though it were a living organism itself. But above all, it is to be a reference point for entrepreneurs and researchers, able to renew the concepts of ‘Italian excellence,’ know-how, and Made in Italy. It is to be a symbol of the new pact between the country and its territory, no longer merely a landscape, but a tool for transformation and growth. The Italy Pavilion project is the result of an international planning competition presided over by Expo 2015 S.p.A. in April of this year. The winning group comprised of Nemesi & Partners Srl, Proger SpA, and BMS Progetti Srl of Milan presented a project for an ‘urban forest,’ in which the architecture itself, through its surfaces and its volume, becomes a forest in which visitors can explore and discover a striking architecture-landscape. Palazzo Italia is the heart and soul of the entire project, and will continue standing even after the Expo has ended, acting as a center for technological innovation in the city. ‘VIVAIO ITALIA’ (Italy nursery). This is the guiding concept of the Italy Pavilion, a metaphor that transforms into a symbolic and iconic image. The Italy Pavilion is to be a protected space in which to help projects and talented individuals ‘blossom,’ providing them with a fertile ground that welcomes and gives visibility to the country’s youthful energy. THE TREE OF LIFE. An expression of primordial nature, a symbol of femininity and of generational forces, the Tree of Life will be the symbol of the Italy Pavilion; an icon whose roots also spread out ‘horizontally,’ connecting the various spaces to one another, in particular the area dedicated to the Italian regions. FOUR FUNCTIONAL BLOCKS. Palazzo Italia is organized into four functional and interconnected
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IL CARDO, VETRINA DELL’ITALIANITÀ. La Partecipazione Italiana a Expo Milano 2015 è organizzata nell’area del Cardo, uno dei due assi perpendicolari che, insieme al Decumano, struttura la griglia del masterplan di Expo Milano 2015. Così come il Decumano rappresenta e ospita i Paesi Partecipanti, il Cardo è il luogo dove il visitatore può vivere, all’interno e lungo una serie di spazi innovativi, compositi, accessibili e di alto intrattenimento tematico e culturale, un’esperienza altamente qualificante del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. I manufatti e gli spazi aperti che si affacciano sull’asse del Cardo – un viale pavimentato largo 35 metri e lungo 325 metri e coperto da tende – ospiteranno una molteplicità di attività espositive ed istituzionali che vogliono rappresentare la varietà e la ricchezza dell’Italia, dei suoi territori, delle istituzioni locali, dei paesaggi, dei prodotti e delle culture. Il Palazzo Italia è situato a nordovest del Cardo. In termini progettuali il Cardo è concepito in coerenza con il progetto del Palazzo Italia. Gli spazi, disposti in quattro lotti, ospiteranno diverse tipologie di funzioni: il Cardo Nord è dedicato alla rappresentazione dei Territori e delle Regioni italiane, mentre il Cardo Sud racconterà le filiere del Mady in Italy attraverso l’eccellenza delle aziende italiane. In corrispondenza della testata nord-est del Cardo si trova l’area dedicata alla partecipazione dell’Unione Europea. L’area richiama l’immagine del Borgo Italiano, con i volumi edilizi giustapposti alternati a piccole piazze, terrazze con caffè e percorsi porticati.
MARCO BALICH, IL CREATIVO “DIETRO” IL PADIGLIONE ITALIA. L’ideatore del concept del Padiglione Italia è Marco Balich, considerato una delle figure più importanti a livello mondiale nella produzione di grandi eventi: ha infatti creato e prodotto le Cerimonie di Apertura e Chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006, e farà lo stesso in occasione di Rio 2016. “Sono onorato che le idee che ho offerto al mio Paese siano state accettate e che siano lo spunto per il lavoro degli architetti per la realizzazione del Padiglione Italia”, ha dichiarato. “Ringrazio il Commissario Diana Bracco e l’Expo 2015 per la fiducia riposta in me. Sono convinto che l’Expo di Milano rappresenterà su scala internazionale un forte segnale di cambiamento”. IL PADIGLIONE ITALIA AL QUIRINALE. Fino al 15 gennaio 2014, il Padiglione Italia “si presenta” in anteprima al Quirinale. Nella Sala della Guardia d’Onore è infatti stata allestita la mostra “Padiglione Italia. Dal Progetto a Expo Milano 2015”. Al centro della mostra, ricca di filmati, rendering e disegni architettonici, c’è il plastico in scala 1:50 del nostro Padiglione all’Esposizione Universale del 2015. “Si tratta di un’iniziativa di grande trasparenza e valore simbolico e, che sono certa contribuirà a coinvolgere sempre più gli italiani nell’Expo, rinsaldando il senso della nostra comunità nazionale”, ha commentato Diana Bracco.
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blocks that house, respectively, an exhibition space (the West block), an event space (the South block), an office space (the North block), and an institutional space (the East block). The tour of the building begins in the exhibition-event area and passes through the entire structure, gradually taking the public through all of the various viewpoints and floor spaces. The walking tour will be a truly experiential itinerary, full of travel and discovery within the tree-building, which plants its roots into the ground and lifts its branches and its foliage up towards the sky, heavier and more massive at the base and becoming increasingly lighter as one approaches the top. Visitors will pass through all four levels of the exhibition area, arriving at the viewing terrace, and from here descend once again through a new and different course, all the way to the central square, where the petrified forest comes to life. THE CARDO, A SHOWCASE OF ‘ITALIANNESS.’ Italy’s area in Expo Milano 2015 is to be set up in the Cardo area, one of the two perpendicular axes that, together with the Decumano, are the structure of Expo Milano 2015’s overall grid. In the same way that the Decumano is to represent and host the participating countries, the Cardo is where visitors can thrive. Within will be a lengthy series of innovative spaces and compositions, all highly accessible and both culturally and thematically entertaining: an experience that lives up to the ‘Feeding the Planet, Energy for Life’ theme. The products and open spaces that face onto the Cardo – a 35 meter wide and 325 meter long paved and tented boulevard – will house a number of exhibits and institutional activities representing not only the variety and the riches of Italy, but also of its various regional identities, local institutions, landscapes, products, and culture. The Palazzo Italia will be located to the north-west of the Cardo. In terms of the Cardo’s design, the concept is in keeping with the plans for the Palazzo Italia. The spaces, divided into four lots, will serve different functions: the North Cardo will represent the Italian territories and regions, while the South Cardo will be dedicated to Made in Italy industries via the high quality products of Italian companies. Within the north-east end of the Cardo, one will find the area dedicated to the participation of the European Union. The model for the design calls to mind the image of an Italian village, with buildings alternately juxtaposed with small piazzas, coffee terraces, and covered walkways.
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MARCO BALICH, THE CREATIVE MIND ‘BEHIND’ THE ITALY PAVILION. The creator of the concept for the Italy Pavilion is Marco Balich, considered to be one of the most important figures worldwide in the orchestration of major events. It was he, in fact, that conceived and orchestrated the opening and closing ceremonies of the Olympic Games in Turin in 2006, and will do the same for the Olympic Games in Rio in 2016.
“I’m honored that the ideas which I proposed to my country were accepted and that they are the inspiration for the architects and for the creation of the Italy Pavilion”, stated Balich. “I extend my thanks to Commissioner Diana Bracco and to Expo 2015 for the confidence they have shown in me. I’m certain that Expo Milano 2015 will jump start a major movement for change worldwide.” THE ITALY PAVILION AT THE QUIRINALE. Until January of 2014, the plans for the Italy Pavilion may be viewed at the Quirinale. The ‘Italy Pavilion. From the Design to Expo Milano 2015’ exhibit is on display in the Sala della Guardia d’Onore. At the center of the exhibit, which is full of videos, renderings, and architectural drawings, is a 3D model in 1:50 scale of our Pavilion at the 2015 Universal Exposition. “This exhibit is an initiative of great transparency and symbolic value which, I’m certain, will greatly contribute to increasing the involvement of the Italian people in the Expo, strengthening the sense of our national community,” commented Diana Bracco.
IL PADIGLIONE ITALIA IN NUMERI… Palazzo Italia: Dimensioni: L 57,5 m x L 57,5 m x H 25 m Superficie Lorda Pavimentata complessiva (include spazi di distribuzione, scale, etc): 13.275mq Spazi espositivi: 2.500 mq Spazi per eventi: 1.920 mq Spazi di rappresentanza: 2.350 mq Spazi per la ristorazione: 1.050 mq
THE ITALY PAVILION IN NUMBERS... Palazzo Italia: Dimensions: L 57,5 meters x W 57,5 meters x H 25 meters Total Paved Surface Area (includes distribution areas, stairs, etc.): 13,275 sq m Exhibition Spaces: 2,500 sq m Event Spaces: 1,920 sq m Delegation spaces: 2.350 sq m Dining Spaces: 1,050 sq m
Cardo: Superficie Lorda Pavimentata complessiva (include spazi di distribuzione, scale, etc.): 10.700 mq Spazi espositivi: 4.350 mq Spazi eventi: 820 mq Spazi di rappresentanza: 920 mq Spazi per la ristorazione: 1.100 mq
Cardo: Total Paved Surface Area (includes distribution areas, stairs, etc.): 10,700 sq m Exhibition Spaces: 4,350 sq m Event Spaces: 820 sq m Delegation Spaces: 920 mq Dining Spaces: 1,100 mq
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Expo 2015: consegnate le prime vetture Fiat Alfredo Altavilla ha consegnato a Giuseppe Sala i primi 15 veicoli della flotta che l’azienda fornirà all’evento internazionale di cui Fiat SpA e CNH Industrial sono Official Global Partners
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o scorso 7 novembre a Milano Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer Emea Region Fiat-Chrysler Group, ha consegnato a Giuseppe Sala, Commissario Unico del Governo per Expo 2015, le prime vetture della flotta che Fiat-Chrysler fornirà all’organizzazione per gli spostamenti all’interno dell’area dedicata alla manifestazione e come courtesy car per le numerose delegazioni ospiti che arriveranno da ogni angolo del mondo. La cerimonia di consegna si è svolta presso il chiostro del Piccolo Teatro Grassi, alla presenza di Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, Franco De Angelis, Assessore della Provincia di Milano, Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, e Alberto Meomartini, Vice Presidente della Camera di Commercio di Milano. Il primo lotto è composto da 15 vetture tra Fiat 500L Living 1.3 16v MultiJet da 85 CV, Fiat 500L 0.9 TwinAirTurbo bi-fuel a Metano e Fiat 500L Trekking 1.3 16v MultiJet da 85 CV. A queste si aggiungeranno nelle prossime settimane altre 20 vetture Fiat, tutte personalizzate con il logo “Fiat with Expo Milano 2015” e contraddistinte da una particolare livrea che presenta una grafica ad hoc: un prato vivace e rigoglioso sull’intera fiancata delle automobili, una texture messa a punto per conferire opportuna visibilità alla mobilità sostenibile promossa dalla partnership. Da sempre il rispetto ambientale è uno dei pilastri del Gruppo Fiat. Lo dimostrano i prodotti presenti sul mercato, i piani di ricerca e sviluppo, le iniziative relative alla mobilità sostenibile portate avanti con la Pubblica Amministrazione e gli
investimenti nello sviluppo di nuovi prodotti. Due le linee guida: migliorare le caratteristiche di eco-compatibilità dei propulsori convenzionali e puntare sulla ricerca di sistemi di trazione alternativi, come ad esempio l’alimentazione a metano. Un esempio concreto di questo impegno a 360 gradi sono proprio i tre modelli Fiat scelti per Expo Milano 2015 in quanto dotati di propulsori affidabili, brillanti e parsimoniosi in termini di
consumi ed emissioni di CO2. Non è un caso se per il sesto anno consecutivo, nel 2012 Fiat si è confermato il brand che ha registrato il livello più basso di emissioni di CO2 in Europa tra i marchi automobilistici più venduti, con un valore medio di 119,8 g/km. Non solo. Negli ultimi 5 anni Fiat ha ridotto le proprie emissioni medie del 13%, andando molto oltre rispetto al target medio di 130 g/km previsto dall’Unione Europea per il 2015.
Expo 2015: the First of the Fiats Have Arrived Alfredo Altavilla has delivered the first fifteen Fiat vehicles to Giuseppe Sala, just part of the entire fleet that the company will be providing to the event, of which Fiat SpA and CNH Industrial are Official Global Partners n November 7th in Milan, Alfredo Altavilla, CEO of the EMEA Region’s Fiat-Chrysler Group, delivered to Giusppe Sala, Sole Commissioner for Expo 2015, the first of the vehicles which Fiat-Chrysler will be providing to the organizers of the event to be used for transportation within the fairground and as courtesy cars for the numerous delegations that will be visiting from every corner of the globe. The consignment ceremony took place in the courtyard of the Piccolo Teatro Grassi before a public that included Roberto Maroni, President of the Lombardy Region; Franco De Angelis, Assessor of the Milan Province; Giuliano Pisapia, Mayor of Milan; and Alberto Meomartini, Vice President of the Milan Chamber of Commerce. This first lot is made up of fifteen Fiat vehicles, among which the Fiat 500L Living 1.3 16v MultiJet with 85 HP, the Fiat 500L 0.9 TwinAirTurbo bifuel Methane powered, and the Fiat 500L Trekking 1.3 16v MultiJet with 85 HP. An additional twenty vehicles will be delivered in the coming weeks, all with the personalized logo ‘Fiat with Expo Milano 2015’ and decorated with a graphic specifically designed for the occasion: a vibrant and thriving pasture covering the entire
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side of the automobile, an illustration chosen to give visibility to the ‘sustainable transport’ promoted by the partnership. Respect for the environment has long been one of the pillars of the Fiat Group, as shown by products available on the market, research and development plans, initiatives organized by the Public Administration related to sustainable transport, and investments in the development of new products. The company has two guidelines: improve the eco-compatibility of conventional engines and focus on research for alternative traction systems like, for example, methane fuel. The three Fiat models chosen for Expo Milano 2015 are a solid example of the companies commitment to sustainability as all are equipped with reliable, intelligent, and thrifty engines in terms of gas consumption and CO2 emissions. It’s no coincidence that in 2012, for the sixth year in a row, Fiat registered the lowest level of CO2 emissions in Europe among those automobiles with the highest sales, with an average output of 119.8 g/km. Not only that, but in the last five years Fiat has decreased their average emissions by 13%, substantially surpassing the target of 130 g/km as required by the European Union by 2015. èItalia
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Expo Milano 2015 tra le Camere di Commercio Italiane all’Estero
Diana Bracco al Gala NIAF di Washington Diana Bracco, Presidente di Expo 2015 S.p.A. e Commissario Generale del Padiglione Italia, ha partecipato al 38° Anniversary Awards Gala della NIAF-National Italian American Foundation, che si tenuto sabato 26 ottobre a Washington e a cui hanno partecipato molti esponenti delle Istituzioni italiane e americane. “Vi esorto a venire in Italia nel 2015”, ha affermato la Presidente Bracco rivolgendosi alla vasta platea italoamericana. “Portate i vostri figli e nipoti all’Expo affinché possano vedere il nostro Paese in un’occasione irripetibile. Il Padiglione Italia offrirà la magia di un viaggio dentro il Bel Paese di ieri, di oggi e di domani, coniugando tradizione e innovazione e mettendo in vetrina l’Italian lifestyle famoso nel mondo. Per loro sarà un modo di riscoprire le proprie radici e il patrimonio culturale italiano”.
Expo Milano 2015 incontra i Tour Operator Oltre 60 Top Tour Operator internazionali e nazionali hanno partecipato, lo scorso 1 ottobre, al primo Tourism Summit di Expo Milano 2015, organizzato da Expo 2015 S.p.A. in collaborazione con FieraMilano/Bit2014 e Agenzia Nazionale del Turismo-Enit, per spiegare il ruolo strategico che l’appuntamento del 2015 gioca per l’intero comparto in Italia e all’estero. Secondo le stime, sono 20 milioni i visitatori attesi dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 sul sito espositivo; di questi, circa un terzo saranno stranieri. Nel corso dell’incontro, è stato illustrato il piano promozionale di fiere ed eventi in ambito italiano e internazionale previsto per l’appuntamento del 2015; inoltre, sono stati presentati gli obiettivi della società Explora, costituita per promuovere il territorio milanese, lombardo e italiano presso i grandi tour operator mondiali, in vista dell’Expo.
Nell’ambito della XXII Convention annuale di Assocamerestero, si è tenuto lo scorso 11 novembre, presso la Villa Reale di Monza, il convegno “Expo 2015, un’opportunità e una sfida”. “Momenti di incontro come questo testimoniano quanto l’Expo 2015 rappresenti un’occasione unica per presentare agli oltre 20 milioni di visitatori attesi le eccellenze del nostro Paese”, ha affermato Leonardo Simonelli Santi, Presidente di Assocamerestero. “E la rete delle Camere di Commercio
EXPO MILANO 2015 MEETS TOUR OPERATORS
DIANA BRACCO AT THE NIAF GALA IN WASHINGTON, DC Diana Bracco, President of Expo 2015 S.p.A. and General Commissioner of the Italy Pavilion, attended the 38th Anniversary Awards Gala of the NIAF-National Italian American Foundation, which took place on Saturday, October 26th in Washington, DC and included the participation of many representatives from both Italian and American institutions. “I encourage you all to visit Italy in 2015,” stated President Bracco to the vast ItalianAmerican audience. “Bring your children and your grandchildren to the Expo so that they may see our country during this once in a lifetime moment. The Italy Pavilion will offer the magic of a trip through Italy’s past, present, and future, joining together tradition and innovation and showcasing the world famous Italian lifestyle. It will be a way for them to rediscover their roots and their Italian cultural heritage.”
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This past October 1st more than sixty of the top international and national tour operators took part in Expo Milano 2015’s first Tourism Summit, organized by Expo 2015 S.p.A. in collaboration with FieraMilano/Bit2014 and the Italian Government Tourist Board-ENIT, to explain the strategic role which the 2015 event plays for the entire sector, both in Italy and abroad. According to estimates, 20 million visitors are expected at the fair grounds from May 1-October 31, 2015, approximately one third of which foreign. During the course of the meeting, the promotional plan for trade shows and other events (set to take place both in Italy and abroad as part of the Expo) was outlined; furthermore the objectives of the Explora society (created in view of the Expo to promote Milan, Lombardy, and Italy through the world’s largest tour operators) were introduced.
Expo Milano 2015 all’African Media Leaders Forum Expo Milano 2015 ha partecipato, insieme a Eni in qualità di official partner, al 6° African Media Leaders Forum (AMFL) dedicato a “Media and African Renaissance”, che si è svolto ad Addis Abeba il 7 e 8 novembre. Tema della partecipazione, la presenza dei Paesi africani alla manifestazione e il progetto WE-Women for Expo, prima iniziativa femminile a livello planetario che affianca una Esposizione Universale.
A Filippo Ciantia, Manager Thematic Clusters and Assistance Programme della Participants Division di Expo Milano 2015, è spettato il compito di raccontare come i 38 Paesi africani che hanno aderito saranno presenti a Expo Milano 2015, sottolineando l’importanza strategica dell’Esposizione Universale sotto il profilo dell’agricoltura sostenibile, della nutrizione e del benessere dei popoli.
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I Comuni italiani uniti per Expo 2015
Italiane all’Estero è pronta a dare il proprio contributo affinché l’evento sia conosciuto e promosso sui territori esteri”. Per il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, “Expo 2015
rappresenta una straordinaria ‘vetrina’ delle qualità italiane che consentirà a tanti nostri operatori di farsi conoscere ed apprezzare dai visitatori di tutto il mondo”.
THE ITALIAN CHAMBERS OF COMMERCE ABROAD FOR EXPO MILANO 2015
products,” stated Leonardo Simonelli Santi, President of Assocamerestero. “And the network of Italian Chambers of Commerce Abroad is ready to do its part in ensuring that the event is promoted internationally.” According to Ferruccio Dardanello, President of Unioncamere, “Expo 2015 is to be an extraordinary showcase of Italian quality that will give many of our operators the opportunity to be known and admired by visitors from all over the world.”
During the course of the 22nd Assocamerestero Annual Convention, on November 11th at the Villa Reale in Monza, the ‘Expo 2015, an opportunity and a challenge’ conference was held. “Meetings such as this one demonstrate what a unique opportunity Expo 2015 will be to introduce the over 20 million expected visitors to our country’s
EXPO MILANO 2015 AT THE AFRICAN MEDIA LEADERS FORUM Expo Milano 2015, together with ENI, participated as an official partner of the Sixth Edition of the African Media Leaders Forum (AMLF), dedicated to ‘Media and African Renaissance,’ which took place in Addis Abeba on November 7th and 8th. The theme of the Expo’s participation was to promote the presence of African countries at the event and to highlight the WE-Women for Expo project, the first worldwide initiative dedicated exclusively to women to accompany a Universal Exposition. Filippo Ciantia, Thematic Clusters and Programme Assistance Manager for the Expo Milano 2015 Participants Division, was given the task of describing what the involvement of the 38 African countries participating in Expo 2015 will entail, highlighting the strategic importance of the Universal Exposition in terms of sustainable agriculture, nutrition, and human well-being.
“Grazie ai Comuni d’Italia realizzeremo un’Esposizione Universale di successo”. Con queste parole il Commissario Unico per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, ha annunciato lo scorso 25 ottobre, insieme al Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia Piero Fassino, l’accordo ANCI-Expo 2015. Invitato a intervenire all’Assemblea Annuale ANCI, il Commissario Sala ha illustrato ai rappresentanti delle 8.000 Amministrazioni locali italiane Expo Milano 2015 e le opportunità di crescita e sviluppo che questo grande evento offrirà a ogni realtà, consentendo di far conoscere in tutto il mondo il vasto patrimonio culturale, artistico e gastronomico di ogni singola Regione e borgo d’Italia, valorizzandolo. A tal fine, ANCI organizzerà insieme a Expo 2015 S.p.A. un ricco calendario di eventi nei prossimi anni, coinvolgendo l’intera penisola.
ITALIAN MUNICIPALITIES COME TOGETHER FOR EXPO 2015 “Thanks to the Italian municipalities, this Universal Exposition is going to be a resounding success.” With these words Giuseppe Sala, Sole Commissioner for Expo Milano 2015, together with Piero
Fassino (President of the ANCI-National Association of Italian Municipalities), introduced the ANCI-Expo 2015 agreement on October 25th. Commissioner Sala, invited to speak at the ANCI Annual Conference before representatives of the 8,000 Italian local municipal administrations, described Expo Milano 2015 and the opportunities for growth and development that this enormous event will provide for all enterprises and institutions, introducing the world to the vast cultural, artistic, and culinary heritage of every single Italian region and village, thus promoting them. To that end, ANCI will work with Expo Milano 2015 S.p.A. to organize a rich calender of events over the next couple of years, involving the entire peninsula.
Expo 2015, prima Esposizione Universale della “green economy” “Expo Milano 2015 vuole essere la prima Esposizione Universale della ‘green economy’”. Così il Commissario Unico per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, ha sottolineato l’importanza del rapporto GreenItaly, elaborato da Unioncamere e Fondazione Symbola, presentato il 4 novembre nella sede di Expo 2015 S.p.A. a Milano. “Come ricorda il rapporto GreenItaly, siamo un Paese attivo e intrapren-
dente, cui sta a cuore il destino del Pianeta”, ha dichiarato Giuseppe Sala. “Questo è ciò che Expo Milano 2015 deve far emergere e ha il compito di raccontare”. In questa direzione si stanno muovendo anche le aziende Partner della manifestazione, che doteranno di infrastrutture energetiche e di telecomunicazione all’avanguardia e a basso impatto ambientale la Digital Smart City di Expo Milano 2015.
EXPO 2015, THE FIRST ‘GREEN ECONOMY’ UNIVERSAL EXPOSITION “Expo Milano 2015 is to be the first ‘green economy’ Universal Exposition,” stated Giuseppe Sala, Sole Commissioner for Expo Milano 2015, highlighting the importance of the GreenItaly report put together by Unioncamere and the Symbola Foundation and presented on November 4th at the Expo Milano 2015 S.p.A. offices in Milan. “As mentioned in the GreenItaly report, we are an active and enterprising country that cares about the fate of the planet,” declared Giuseppe Sala. “This is what Expo Milano 2015 must represent and what it must illustrate to the world.” The Expo’s partner companies are also working to that end, equipping the Expo’s Digital Smart City with energy infrastructure and avant-garde telecommunications with a low environmental impact. èItalia
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RIFLETTORI SULLE DONNE
Fare impresa una “cosa da donne” LE DONNE IMPRENDITRICI RAPPRESENTANO UNA RISORSA IMPORTANTE PER IL PAESE, ANCHE IN VISTA DELL’EXPO 2015. È QUANTO EMERSO IN OCCASIONE DEL VI “GIRO D’ITALIA DELLE DONNE CHE FANNO IMPRESA” di Ghileana Galli
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e vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna”. È “prendendo a prestito” questa celebre affermazione di Margaret Thatcher che lo scorso 11 novembre si è sviluppato il dibattito sul tema “L’Expo delle Donne”, organizzato alla Reggia di Monza nell’ambito della sesta edizione del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, l ’ a p p u n t a m e n t o a n n u a l e p ro m o s s o d a U n i o n c a m e re i n c o l l a b o r a z i o n e c o n l e Camere di commercio e i Comitati per la promozione dell’imprenditoria femminile. Un vero e proprio tour attraverso la penisola – 9 le tappe organizzate, nel corso del mese di novembre, da nord a sud del Paese – che ha messo in evidenza come il cammino delle donne-imprenditrici, seppur spesso non semplice e accompagnato da numerose difficoltà, alla fine dà i suoi frutti.
CRISI: LE DONNE RISPONDONO CON L’ I M P R E S A . I n b a s e a i d a t i e m e r s i dall’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere, e diffusi in occasione del “Giro”, le imprese al femminile appaiono essere quelle più vitali e resistenti alla crisi. La conferma ci arriva dai numeri: delle 6.140 imprese in più che, tra settembre 2012 e settembre 2013, si sono aggiunte alla base imprenditoriale del nostro Paese, ben 3.893 (il 63%) hanno infatti a capo una o più donne, spesso scese in campo per darsi da sole quel lavoro che non trovano. Per quanto riguarda i settori, le imprenditrici “rosa” hanno cercato preferibilmente spazio nel turismo (cresciuto di 4.850 attività) e nei servizi finanziari (+1.393 attività, pari a +5,3%). Non a caso, quest’anno è stato scelto, come filo conduttore del road-show, il rapporto tra imprenditoria femminile e turismo, visto come macro-settore che attraversa l’artigia-
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Doing Business, It’s a ‘Woman Thing’ Female business owners are an important resource for our country, especially in view of Expo 2015. Such were the findings on occasion of the sixth ‘Italian Tour of Female Entrepreneurs’ f you want anything said, ask a man. If you want anything done, ask a woman.” Borrowing this famous quote from Margaret Thatcher, on November 11th an important debate was held at the Reggia di Monza regarding the topic of the ‘Women’s Expo.’ The debate was part of the sixth edition of the ‘Italian Tour of Female Entrepreneurs,’ an annual event promoted by Unioncamere in collaboration with the Chambers of Commerce and with the Committees for the Promotion of Female Entrepreneurship. The event is actually a tour of the Italian peninsula – with nine stops scheduled throughout November, from north to south – demonstrating how the path that female entrepreneurs must walk, albeit often complicated and fraught with difficulty, ultimately pays off. ECONOMIC CRISIS: WOMEN RESPOND THROUGH ENTERPRISE. According to the data put forth by Unioncamere-InfoCamere’s Observatory of Female Entrepreneurship, and publicized on occasion of the tour, enterprises owned and operated by women appear to be
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nato, il Made in Italy, l’enogastronomia e l’economia sostenibile. Obiettivo: evidenziare il forte contributo che le donne possono fornire al rilancio dell’economia italiana in veste di imprenditrici.
LE IMPRENDITRICI PER L’EXPO 2015. Particolarmente significativa è stata la tappa del “Giro” che ha toccato Monza, nell’ambito della XXII Convention annuale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. Qui, infatti, è stato messo in evidenza il valore delle donne imprenditrici in vista del prossimo appuntamento con Expo Milano 2015. Come ha infatti sottolineato Mina Pirovano Presidente del Coordinamento Regionale dei Comitati lombardi e del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Monza e Brianza, che ha animato l’incontro, il tema stesso scelto per l’Expo, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, è “strettamente legato alle donne e renderà le donne vere protagoniste di questo evento. Sono loro le promotrici del vero cambiamento, capaci di mettere in atto il passaggio da un modello economico di sfruttamento delle risorse ad un atteggiamento protettivo nei confronti della terra. Questo perché mi sento di dire che la dimensione femminile è la più adeguata per
more dynamic and resistant to the economic crisis. The proof is in the numbers: of the 6,140 new enterprises that launched in our country between September 2012 and September 2013, 3,893 (63%) are run by one or more women, often having entered the business world to give themselves the employment opportunities that they weren’t finding elsewhere. In terms of what sectors they are working in, female entrepreneurs have primarily opened businesses in tourism (4,850 new businesses) and in financial services (1,393 new businesses, equal to +5.3%). It’s no coincidence that this year the chosen theme of the road-show was the relationship between female entrepreneurs and tourism, given that this macro-sector includes artisan productions, Made in Italy, food and wine, and sustainable economy. The objective was to highlight the
affrontare le nuove sfide globali, a partire dallo sviluppo sostenibile”. Ospite di primo piano di questo incontro è stata Diana Bracco, Presidente di Expo 2015 SpA e Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, che ha tenuto a sottolineare il fatto che il ruolo delle donne all’Expo 2015 sarà fondamentale: sarà infatti la prima Esposizione Universale che prevede, in parallelo, un programma al femminile. Un grande obiettivo, raggiunto grazie all’impegno del Ministro degli Esteri Emma Bonino e del Vice Ministro Marta Dassù, che hanno reso possibile la creazione del progetto internazionale “WE-Women for Expo”, che mira a mettere in evidenza il ruolo delle donne nel campo della sicurezza alimentare, e l’enorme contributo che possono fornire nel settore dell’agroalimentare, nelle micro aziende agricole, nella sostenibilità alimentare, nella nutrizione, nel contributo alla salute. “Prevediamo un ricco palinsesto che vedrà le donne protagoniste, vere e proprie ‘Ambasciatrici’ dell’Expo in tutto il mondo”, ha affermato la Presidente Bracco, preannunciando la realizzazione di “convegni, workshop tematici/geografici, e progetti finalizzati a migliorare la condizione della donna del mondo”.
major contribution which women can make to the recovery of the Italian economy when they are in the role of entrepreneur. FEMALE ENTREPRENEURS FOR EXPO 2015. The tour’s stop in Monza was particularly significant as it was part of the 22th Annual Convention of the Italian Chambers of Commerce Abroad. It was here, in fact, that the value of female entrepreneurs was highlighted with regards to the upcoming Expo Milano 2015. As stated by Mina Pirovano, President of the Regional Coordination of Lombardy Committees and of the Monza and Brianza Chamber of Commerce’s Committee for Female Entrepreneurship, ‘Feeding the Planet, Energy For Life’ is “closely connected to women and will put women at the center of the event. Women are the promoters of real change, able to make the transition from an economic model which exploits resources to one which embraces and protects our planet. I feel that this is because the ‘feminine dimension’ is more capable of facing the new global challenges, beginning with sustainable development.” Diana Bracco, Chairman of Expo 2015 SpA and General Section Commissioner for the Italy Pavilion, was an honored guest and felt it was important to mention the fact that the role of women is to be fundamental to Expo 2015: in fact, it will be the first Universal Exposition to include a parallel program dedicated exclusively to women. This is a noble goal, achieved thanks to the hard work of Emma Bonino (Minister of Foreign Affairs) and of Vice Minister Marta Dassù who made the creation of the international ‘WE-Women for Expo’ project possible; a project which aims to highlight the role of women in the field of food safety and the enor-
STRUMENTI MIRATI E MAGGIORI RISORSE. L’incontro ha dato voce anche a due uomini: il “padrone di casa” Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza, ed il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Le donne ‘al comando’, nell’impresa e nell’economia, sono una realtà che si è andata sviluppando negli ultimi anni, non solo in termini di competitività economica, ma anche come motore e fattore accelerativo del cambiamento sociale”, ha dichiarato il Presidente Valli. “È arrivato il momento di agire, supportando con politiche efficaci e strumenti mirati quelle donne che ancora faticano ad emergere, e anche ad andare all’estero, dando loro la possibilità di mettere la loro professionalità e il loro valore al servizio del Paese”. D’accordo con lui il Presidente Dardanello: “La risposta che le donne stanno dando alla crisi con il loro impegno nel fare impresa è un fatto che ci rassicura sul futuro dell’Italia”, ha affermato. “Abbiamo bisogno di persone che credano in se stesse, che abbiano una visione del loro domani e che si impegnino a realizzarlo mettendo insieme le forze. È nostro dovere creare le condizioni per sostenerle, in particolare con politiche del credito attente alle loro esigenze”.
mous contribution that they can make to the food/wine sector, to small farms, to food sustainability, to nutrition, and to health. “We foresee a rich program of events focusing on women, the true global ‘Ambassadors’ of the Expo,” stated President Bracco, announcing the organization of “conferences, thematic/geographic conferences, and projects aimed at improving the conditions for women worldwide.” TARGETED TOOLS AND MORE RESOURCES. The meeting also included the participation of two men: the ‘man of the house’ Carlo Edoardo Valli (President of the Monza and Brianza Chamber of Commerce) and Ferruccio Dardanello (President of Unioncamere). “Women ‘in charge’, in the business world and in the economy, are becoming more common, not only in terms of economic competitiveness, but also as a stimulus and a factor in social change,” declared President Valli. “The time has come to react by providing, through efficient policies and targeted tools, support to those women who are still struggling to get their businesses off the ground and to establish an international presence, giving them the opportunity to put their professionalism and their value at the service of their country.” President Dardanello agreed: “The response that women, with their commitment to doing business, are providing in the face of the economic crisis is encouraging for the future of Italy,” he stated. “We need people who believe in themselves, who have a vision for their future and who will work hard and join forces to see this vision come true. It is our duty to create a situation in which we can support them, especially in terms of credit policies that respect their needs.”
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BEL PAESE
Alla scoperta dell’Abruzzo
LA REGIONE SI ESTENDE DAL CUORE DELL’APPENNINO AL MARE ADRIATICO, IN UN PERCORSO CHE ATTRAVERSA TERRITORI RICCHI DI STORIA, TRADIZIONI E TESTIMONIANZE ARTISTICHE
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ituato nell’Italia centro-meridionale, l’Abruzzo presenta un territorio prevalentemente montuoso e selvaggio. Lo scenario naturale dei picchi elevati e impervi del Gran Sasso, dei Monti della Laga e della Majella, digrada poi verso un ampio sistema collinare, per giungere infine al litorale adriatico. Tra le montagne e le colline si incuneano strette valli, percorsi storici naturali, tra cui la scenografica e suggestiva Valle dell’Aterno, costellata di antichi borghi. Numerose sono le riserve naturali come il Parco nazionale d’Abruzzo, il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga o quello della Majella, che assicurano protezione a specie vegetali e animali tipiche dell’area, come l’aquila reale, il lupo e l’orso marsicano. Il litorale abruzzese è caratterizzato da lunghi e sabbiosi arenili nella parte settentrionale, mentre a sud prevalgono le spiagge di ciottoli. Ricchi di fascino sono i piccoli paesini dell’entroterra, i monasteri, i castelli, che costituiscono tanti diversi percorsi di visita nella regione più verde d’Italia.
COSA VEDERE. La città artisticamente più rappresentativa della regione è L’Aquila, situata alle pendici del Gran Sasso, caratterizzata da un inestimabile patrimonio artistico: dalla magnifica Basilica di San Bernardino al castello cinquecentesco, dalla Basilica di Santa Maria di Collemaggio alla fontana delle 99 cannelle, impreziosita da altrettanti mascheroni in pietra. La città offre innumerevoli itinerari di sto-
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Scanno
ria, di arte e di fede. Purtroppo, il terremoto del 6 aprile 2009 l’ha duramente colpita, causando ingenti danni ai suoi preziosi tesori d’arte. Nell’aquilano sono molteplici le testimonianze della complessa storia abruzzese, dal famoso Castello di Celano, oggi sede del Museo Archeologico e di Arte Sacra, ai resti dell’antica città romana di Alba Fucens. Sul versante adriatico, caratterizzato da
spiagge lunghe e sabbiose, spicca Pescara, importante centro turistico, città che custodisce il ricordo del poeta Gabriele D’Annunzio. Chieti, situata in collina in prossimità della costa, custodisce una meravigliosa cattedrale dell’XI secolo; di particolare interesse è anche il Museo Archeologico nazionale, ricco di reperti preistorici e testimonianze di civiltà greca e romana. Altra importante città è Teramo, con la sua
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Discovering Abruzzo
Sulmona
The region stretches from the heart of the Apennines to the Adriatic Sea, crosseing territories that are rich in history, traditions and art bruzzo is located in central Italy, on a mostly mountainous and wild terrain. The natural landscape of the high and steep peaks of the Gran Sasso, Laga Mountains, and Mount Majella slopes down to a wide range of hills, until it finally reaches the Adriatic coast. Narrow valleys and impressive, natural paths thrust their way into the mountains and hills, as does the amazing and fascinating Aterno Valley, crawling with ancient villages. Natural reserves, like the National Park of Abruzzo, the Park of Gran Sasso and the Laga Mountains, or that of Mount Majella, protect the typical vegetable and animal species of the area, including the golden eagle, the wolf and the Marsican brown bear. The Adriatic coast is characterized by long and sandy beaches to the north and pebbly beaches to the south. Also, the small villages of the hinterland, as well as the monasteries and castles of the region, are very charming and part of many touristic routes in this the ‘greenest region’ in Italy. WHAT TO SEE. The most artistically important town in the region is L’Aquila, located on the mountainside of the Gran Sasso, characterized by a priceless artistic heritage: from the magnificent Basilica di San Bernardino to the 16th-Century castle, from the Basilica di Santa Maria di Collemaggio to the Fontana delle 99 Cannelle (99-spout fountain), embellished with a stone mask for every spout. This city offers endless routes to the discovery of history, art and faith. Unfortunately, the earthquake of April 6th, 2009 struck this city, causing considerable damage to its precious artistic treasures. In the Province of Aquila, the famous Celano Castle – today the home of the Museum of Archaeology and Sacred Art – and the remains of the ancient Roman city of Alba Fucens are just some of the numerous testimonies narrating the long and complex history of Abruzzo. The city of Pescara, an important for seaside tourism, preserves the memory of the poet Gabriele D’Annunzio. Lying along Abruzzo’s coastline, Pescara boasts numerous long and sandy beaches. Chieti, perched on a hill near the coast, is composed of its beautiful 11th-Century Cathedral;
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Castello di Celano
Parco Nazionale d’Abruzzo L’Aquila
and its National Archaeological Museum, also quite fascinating for its prehistoric finds and vestiges of Greek and Roman civilization. Another important town is Teramo, with its Medieval Cathedral and the remains of a Roman theatre and amphitheatre. The countless old borgoes in the Province serves the repositories of a rural lifestyle whose traditions are still alive today, thanks to local folklore and handicraft. One of the most picturesque towns is Scanno, with its narrow alleys, Baroque gateways and old buildings. Sulmona, the hometown of poet Ovidio, is equally-rich in history and artistic treasures, including the famous Hermitage of Pope Celestine V. WHAT TO TASTE. Abruzzo has a rich culinary tradition. The maccheroni alla chitarra are highlyrenowned (home-made pasta cut on a machine with thin steel blades), while scrippelle are thin strips of pasta eaten in soup, typical to Teramo. On the coast, most first courses are fish-based, often made with tomato to enchance the taste of ‘poor man’s fish,’ often found on the shores of ancient fishing villages. As for the second courses, the typical recipe of Chieti is scapece, pickled fried fish. Guazzetto or fish broth is also heavily-consumed in coastal hubs, and often revisited in the zones of Teramo Province. Other than sea fare, one will find plenty of lamb, kid, and mutton, while pork loin, prosciutto, lonza, ventricina, and other typical salamis are produced locally. The highly sought-out smoked meats from the Abruzzese Mountains are the forte here. A typical meal in Abruzzo is accompanied by a selection of the best wines of the Region: Montepulciano d’Abruzzo, Sangiovese and Trebbiano d’Abruzzo are both national and international favourites. Among the desserts, often made with almonds and honey, we highlight nougat or torrone; confetti (typical sugared almonds, they are a specialty of Sulmona); cicerchiata, small balls of fried dough covered in honey; mostaccioli and bocconotto, typical of the Province of Chieti.
cattedrale medievale e i resti del teatro e dell’anfiteatro di età romana. Innumerevoli sono i vecchi borghi, custodi di una civiltà contadina che mantiene ancora vive le sue tradizioni attraverso il folclore e l’artigianato locale. Una delle località più caratteristiche è Scanno, con le sue strette vie, i portali barocchi e gli antichi palazzi. Ricca di storia e tradizioni è anche Sulmona, patria del poeta Ovidio, che custodisce preziose testimonianze artistiche e anche il famoso eremo di Celestino V.
COSA ASSAGGIARE. L’Abruzzo ha una ricca tradizione gastronomica. Sovrani in tavola sono i maccheroni alla chitarra, pasta fatta in casa, tagliata con un telaio dai fili d’acciaio; tipiche del teramano sono le scrippelle, sottili sfoglie di pasta in brodo e tutte le zuppe con i legumi. Sulla costa dominano i primi piatti a base di pesce, spesso conditi con il pomodoro per esaltare il gusto del “pesce povero” che si pesca nel mare antistante ad antiche località marine. Tra i secondi, tipica ricetta del chietino è lo scapece, pesce fritto conservato nell’aceto. Altrettanto lo è il guazzetto o “brodetto di pesce” che si consuma principalmente nei centri costieri. A farla da padrone in tavola è però la carne genuina dei monti abruzzesi, soprattutto nel teramano e nell’aquilano, zone tradizionalmente dedicate all’allevamento degli ovini. Tuttavia, ovunque in Abruzzo abbondano i menù a base di agnello, capretto, pecora. I salumi, come prosciutto, lonza e ventricina, sono il piatto forte delle zone montane. Il tipico pasto abruzzese è innaffiato da una selezione dei migliori vini regionali DOC e IGT: Montepulciano d’Abruzzo, Sangiovese e Trebbiano d’Abruzzo hanno conquistato nel tempo il mercato nazionale e internazionale. Tra i dolci, spesso a base di mandorle e miele, spiccano i torroni, famosi quelli dell’Aquila, i confetti, specialità di Sulmona, e la cicerchiata, piccole palline di pasta fritta ricoperte di miele, ma anche i mostaccioli e il rinomato bocconotto, tipico della zona di Chieti.
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BORGHI D’ITALIA
Castelli fiore d’argilla UN PUGNO DI CASE ARROCCATE SULLO STRAPIOMBO INACCESSIBILE CHE LO CIRCONDA DA TRE LATI di Umberto Forte
CLUB DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA Nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), il Club dei Borghi più belli d’Italia è sorto dall’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Si tratta dell’Italia minore, quella a volte più sconosciuta e nascosta, ma che rappresenta al meglio il dipanarsi della nostra storia millenaria, e dove è possibile trovare quelle atmosfere, quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi. CLUB OF THE MOST BEAUTIFUL VILLAGES IN ITALY Founded in 2001 by the Council for Tourism of the National Association of Italian Communes (ANCI), the Club of the most beautiful Villages in Italy was created with the aim to promote the fantastic heritage of History, Arts, Culture, Environment and Traditions of small Italian villages, which are mostly excluded from the main tourists itineraries. This is another face of Italy, which is often hidden and unknown, but which better represents our millenary history, where you can find atmosphere, smells and tastes that make up our typicalness and which are worth feeling with all your senses.
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ra montagne innevate e vasti boschi, abbarbicato alla roccia, sorge Castelli, base di partenza per le ascensioni al Gran Sasso e noto per la produzione di maioliche dipinte, iniziata forse con i monaci benedettini (una teoria non confermata dà il merito addirittura agli Etruschi).
“GIOIELLI” DI MAIOLICA. L’abitato più antico di Castelli converge, con le sue vecchie stradine, verso la piazza centrale, su cui si affacciano il Comune e la Parrocchiale di San Giovanni Battista con la sua monumentale scalinata in pietra bianca e le due imponenti colonne laterali. Edificata alla fine del Cinquecento, la chiesa conserva al suo interno la Cappella della Santa Croce, realizzata nel 1601 dai figli di Orazio Pompei su sua disposizione testamentaria. Sull’altare di San Michele è collocata una cornice formata da 29 piastrelle maiolicate del 1617 con Santi e Profeti, attribuita alla famiglia Cappelletti. Sull’altare di Santa Maria Maddalena, una bella pala d’altare raffigurante la Traslazione della Santa Casa, è incorniciata da formelle in maiolica di Francesco Grue (1647). Da vedere anche le due formelle ex voto di Silvio De Martinis ai lati dell’altare di Sant’Eusanio e, soprattutto, il gruppo ligneo della Sant’Anna risalente al XII secolo. Dalla piazza principale si dipartono quattro strade verso il quartiere della Portella, nel Cinquecento di proprietà della famiglia Pompei, dove si trova la Casa di Orazio Pompei e dei suoi discendenti, segnata dalla scritta sull’architrave di una finestra “Haec est domus Oratii figuli 1562” (questa è la casa del vasaio Orazio). Sono conservate anche le case delle altre famiglie di ceramisti, i Grue, gli Olivieri, i Pompei-Mattucci, i Natanni, i Fuschi, i Cornacchia e, fuori del centro storico, quella dei Rosa. Su un’altura poco distante dal centro abita-
Castelli, the Best of Clay A bundle of houses situated under inaccessible cliffs that surround it from three sides astelli village, clinging on the rock is located between the mountains covered by snow and large woods. It is the departure base for ascension towards the Gran Sasso mountain and it is well known due to a manufacturing of painted majolica, activity probably started by Benedictine monks (another, non confirmed, theory talks about Etruscan period). A MAJOLICA’S JEWEL. The most ancient Castelli dwell converges, with its old and small streets towards the central square that faces the Municipality building and the Saint John the Baptist parish house with its monumental staircase made of white stones and the massive lateral pillars. Built at the end of the 16th century, the church, in its interior, preserves the Saint Cross Chapel, accomplished in 1601 by Orazio Pompei’s sons to fulfill their father’s last will. On the Saint Michael’s altar there is a frame composed by 29 majolica pieces , made in 1617,attributed to the Cappelletti family, representing Saints and Prophets. On the Saint Mary Magdalene’s altar, there is a beautiful imagine above the altar itself , representing ‘The miraculous Translation of the Holy House.’ It is framed by majolica panels made by Francesco Grue (1647).You also should not miss two ex voto panels painted by Silvio
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LA GUIDA “I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA”. È un vademecum essenziale per cono-
De Martinis on the Saint Eusanio’s altar’s sides, especially the wooden group of Saint Ann (12th century). From the main square four different streets lead towards Portella area, where there is the Orazio Pompei and his family’s house. All Portella area belonged to the Orazio’s family in the 16th century. On one house’s window architrave there is written: ‘Haec est domus Oratii figuli 1562’ (This is the house of Orazio potters). Some other houses of famous potters are also remained preserved such as the Grues, the Olivieris, the Pompei-Mattuccis, the Natannis, the Fuschis, the Cornacchias and ,out of the city centre, the Rosa family house. On the high ground near the city centre, there is Saint Donato church, built in the beginning of the 17th century, enlarging the already existing ‘cona’ (small village church). In 1963 Carlo Levi described it as ‘the Sistine Chapel of Italian majolica’ due to its marvelous ceiling covered by majolicas, unique in Italy, accomplished between 1615 and 1617, with full participation of all castellan ceramists who painted it in complete liberty of art expression: the bricks represent Saints, rose windows, heraldic symbols, animals, geometric ornamentations, portraits and invocation of Madonna. It is also worth to mention the Saint Rocco Church (also called ‘della Cona’), rebuilt in 1948, after the ancient structure had been knocked down, to open a pathway towards the mountain. It has a beautiful stone portal and an Andrea De Litio’s fresco (15th century) representing Madonna, according to tradition, weeping. You cannot leave Castelli without visiting the Museum of Ceramics located in the local Franciscan convent of Frati Minori Osservanti. The convent was enlarged at the end of 17th century when a new church dedicated to Saint Mary of Constantinople (1693) was built. The cloister was frescoed by an unknown author with a splendid circle, representing scenes from Madonna’s life (1712). CASTELLI AT THE TABLE. Among particular local dishes of the rich castellan cookery tradition, we should mention ‘maltagliati’ (type of pasta) with ‘voliche’ (a vegetable that grows on the height superior to 2000 m.), ‘fregnacce,’ ‘la virtù’ vegetable soup made of leftovers from the pantry, ‘le mazzarelle’ (lettuce roulade stuffed with lamb entrails). Traditional sweets are ‘cellitte de Sant’Andonie’ (cookies with marmalade and minced almonds) usually made for the festivity of Saint Antonio Abate, and the ‘caggiunitte’ (fried ravioli stuffed with chestnut kneading or chickpea kneading with roasted almonds and chocolate) usually prepared for Christmas.
scere gli angoli meno noti della nostra Bella Italia, tra siti ricchi di storia, arte, cultura, tradizioni popolari. Una Guida che offre informazioni di carattere pratico, dà indicazioni sui luoghi più suggestivi da vedere – rocche, castelli, mura, incantevoli approdi – su strutture alberghiere, B&B, agriturismi, ristoranti, trattorie, botteghe in cui acquistare prodotti tipici. La Guida può essere acquistata sul sito www.editriceromana.com. È disponibile anche la versione in inglese, a t 18,00 + spese postali, da richiedere al Club dei Borghi (info@borghitalia.it).
THE GUIDE ‘THE CHARME OF HIDDEN ITALY.’ It’s
to sorge la Chiesa di San Donato, edificata agli inizi del Seicento ampliando una preesistente “cona” (piccola chiesa di campagna). Fu Carlo Levi nel 1963 a definirla “la Cappella Sistina della maiolica” per il meraviglioso soffitto maiolicato, unico in Italia, realizzato tra il 1615 e il 1617 con la corale partecipazione di tutti i ceramisti castellani, i quali dipinsero in totale libertà espressiva: i mattoni rappresentano santi, rosoni, simboli araldici, animali, decorazioni geometriche, ritratti e invocazioni alla Madonna. Degna di nota, inoltre, è la Chiesa di San Rocco, detta anche “della Cona”, ricostruita nel 1948 dopo l’abbattimento della struttura antica per aprire la strada di collegamento verso la montagna. Conserva un bel portale in pietra e un affresco di Andrea De Litio (secolo XV) raffigurante la Madonna che, secondo la tradizione, fu vista lacrimare. Non si può lasciare Castelli senza aver visitato il Museo delle Ceramiche, ospitato nel convento francescano dei Frati Minori Osservanti, ampliato alla fine del Seicento quando fu costruita la nuova chiesa dedicata a Santa Maria di Costantinopoli (1693) e fu affrescato il chiostro con uno splendido ciclo di autore ignoto, rappresentante scene della Vita della Madonna (1712).
CASTELLI A TAVOLA. Volendo indicare un altro prodotto, oltre alle ceramiche, si pensa subito alla carne, ottima grazie alla lavorazione artigianale: da provare, in particolare,
an essential guidebook for discovering the less well-known corners of Italy and includes sites rich in history, art, culture and popular traditions. It’s a guide which offers practical information, gives suggestions for the most evocative places to see – fortresses and castles, city walls and enchanting destinations – on hotels, B&Bs, farm holiday centers, restaurants, trattorias and shops where traditional products can be bought. The guide is available on-line: www.editriceromana.com. The English version, t18.00 + p&p, can be obtained from the Club dei Borghi (info@borghitalia.it).
la porchetta e il tacchino “alla canzanese”. Tra i piatti della ricca cucina castellana vanno ricordati i maltagliati con le voliche (una verdura che cresce oltre i 2000 m.), le fregnacce, la virtù (il minestrone con gli avanzi della dispensa), le mazzarelle (involtini di lattuga e interiora di agnello). I dolci tradizionali sono li cellitte de Sant’Andonie (biscotti con marmellata e mandorle tritate) per la festa di Sant’Antonio Abate e, a Natale, li caggiunitte (ravioli fritti ripieni di un impasto di farina di castagne o di ceci, con mandorle tostate e cioccolato).
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TRIENNALE
Piero Fornasetti, 100 anni di follia CON UNA PRIMA GRANDE E INEDITA MOSTRA IN ITALIA, IL TRIENNALE DESIGN MUSEUM RENDE OMAGGIO A QUESTA PERSONALITÀ ESTREMAMENTE RICCA E COMPLESSA
P © Courtesy Fornasetti
Sedia “Musicale” (1951)
er celebrare il centenario della sua nascita, il Triennale Design Museum di Milano presenta la prima grande e inedita mostra in Italia dedicata a Piero Fornasetti, a cura di Barnaba Fornasetti. Negli spazi espositivi del museo milanese si rende così omaggio a questa figura, per evidenziarne l’importanza e ricollocarla correttamente nell’ambito del dibattito critico e teorico sull’ornamento come elemento strutturale del progetto. Pittore, stampatore, progettista, collezionista, stilista, raffinato artigiano, decoratore, gallerista e ideatore di mostre, Fornasetti è stato una personalità estremamente ricca e complessa. Ha disegnato e realizzato circa 13.000 tra oggetti e decorazioni: un universo fatto in egual misura di rigore progettuale, artistico e artigianale come di fantasia sfrenata, invenzione surrealista e poesia. Il percorso della
mostra si articola in sezioni che spaziano dagli esordi pittorici vicini al Novecento alla stamperia di libri d’artista, dalla stretta collaborazione con Gio Ponti negli anni Cinquanta e Sessanta, ai più difficili anni Settanta e fino al 1988, anno della sua morte, un lungo periodo contrassegnato per la maggior parte dal dogma razionalista imperante della funzionalità nell’architettura e nel design, che ha fatto di lui una figura marginale senza per questo spegnerne la creatività vulcanica. La mostra si compone di oltre 1.000 pezzi provenienti per la maggior parte dallo straordinario Archivio curato da Barnaba Fornasetti, che prosegue ancora oggi l’attività avviata dal padre. La mostra “Piero Fornasetti, 100 anni di follia pratica” rimarrà aperta al pubblico fino al 9 febbraio 2014.
© Courtesy Fornasetti
Ritratto di Piero Fornasetti con vassoio “Mano con moneta”.
Piero Fornasetti. 100 Years of Practical Madness The Triennale Design Museum pays tribute to this extremely rich and complex personality with a first grand and unprecedented exhibition
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Sotto: Foulard in seta “Obelischi” (1939).
© Courtesy Fornasetti
© Courtesy Fornasetti
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Ritratto di Piero Fornasetti nella sua vasca da bagno privata decorata con il tema “Farfalle”.
n the occasion of the centenary of Piero Fornasetti’s birth, the Triennale Design Museum presents a first grand and unprecedented exhibition of the artist’s work, curated by Barnaba Fornasetti. Triennale Design Museum chose to pay tribute to Fornasetti to underscore the artist’s role and propose a new and more correct reading of his work in the context of the critical and theoretical debate on ornament as a structural element of project. Painter, engraver and printer, designer, collectioner, stylist, refined craftsman, art gallery manager and exhibition promoter, Fornasetti has been an extremely rich and complex personali-
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© Courtesy Fornasetti
Specchio “Viso” con raggi sole in ottone (anni ‘60).
ty. He designed and made approximately 13,000 objects and decorations. His world is animated by the rigour of project, of art and craftsmanship, but also by unbridled fantasy, surrealist invention and poetry. The exhibition’s path walks through the artist’s start as a painter in the spirit of Novecento, his artist’s books printing workshop, his tight collaboration with Gio Ponti in the 1950s and 1060s and the harder 1970s until 1988, the year of Fornasetti’s death, and covers a long period overawed on the whole by the ruling rationalist dogma of functionality in architecture and design, which confined Fornasetti to a marginal role, but
Tavolo “Pesci, cavallucci marini e astici” di Ponti, decorato da Piero Fornasetti (1950).
© Courtesy Fornasetti
Vetrinetta, piccola wunderkammer, di oggetti.
© Courtesy Fornasetti
© Courtesy Fornasetti
Paravento “Duomo sommerso”.
© Courtesy Fornasetti
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Piatto “Tema e Variazioni”.
still could not stifle his volcanic creativity. The exhibition includes more than 1,000 pieces, mostly from the extraordinary Fornasetti archive in Milan, curated by Barnaba Fornasetti, who still carries on his father’s work. The ‘Piero Fornasetti. 100 Years of Practical Madness’ exhibit will be open to the public until February 9th 2014.
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MODA
Next Generation, “incubatore” di talenti Daniele Vigiani
SELEZIONATI I VINCITORI DELL’OTTAVA EDIZIONE DEL CONCORSO, CHE PORTERÀ I QUATTRO GIOVANI STILISTI A VEDER SFILARE LE PROPRIE CREAZIONI ALL’EDIZIONE DI FEBBRAIO DI MILANO MODA DONNA di Mario Boselli, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana
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iovani creativi crescono a fianco della Camera Nazionale della Moda Italiana. Mercoledì 27 novembre ha infatti avuto luogo la selezione finale che ha decretato i quattro vincitori dell’ottava edizione di Next Generation, il concorso dedicato ai giovani stilisti under 30, promosso e organizzato da CNMI in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano. Si tratta di Davide Grillo, 20 anni, dello IED; Martina Cella, 21 anni, e Daniele Vigiani, 22 anni, entrambi dell’Istituto Marangoni; e Marco Rambaldi, 23 anni dello IUAV. I quattro vincitori sono stati scelti dopo un colloquio conoscitivo che li ha visti competere con altri 19 candidati pre-selezionati tra le oltre 120 candidature pervenute. Un’opera di valutazione sicuramente non semplice, che è stata condotta da un’attenta giuria composta da illustri personalità del mondo dell’editoria e della distribuzione: Christine Ellis (buyer), Fabiana Giacomotti (giornalista e storica della moda), Marcella Gabbiano (Fashion ), Renata Molho (giornalista), Danda Santini (Elle), Paola Alvear (buyer), S a r a M a i n o ( Vo g u e ) , S u s a n n a Av e s a n i (buyer). Per CNMI erano presenti in Giuria il Presidente Onorario Beppe Modenese e il Direttore Giulia Pirovano, mentre per la Camera di Commercio di Milano, partner dell’iniziativa, era presente Palmina Clemente.
UN PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO VERSO IL SUCCESSO. Oggi alla sua ottava edizione, Next Generation è nato con l’obiettivo di selezionare una nuova generazione di stilisti per lo sviluppo futuro del Made in Italy. Ai giovani stilisti, formatisi nelle scuole di moda italiane, viene così offerta un’importante occasione di visibilità, comunicazione ed opportunità di crescita, grazie ad una serie di iniziative in cui vengono affiancati dalla Camera Nazionale della Moda Italiana. Ai vincitori del concorso viene infatti offerta l’opportunità unica di realizzare una collezione di almeno 12 outfits, prodotta a spese di Camera della Moda, e di veder sfilare le proprie creazioni sulle passerelle di Milano Moda Donna, in programma dal 19 al 25 febbraio 2014, sotto lo sguardo attento della
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stampa e dei buyer internazionali, con il conseguente prestigio e la grande visibilità derivanti dall’essere inclusi nel calendario della Milano Fashion Week. A tal fine, i quattro giovani prenderanno parte ad un percorso educational sotto la guida di un consulente, che li affiancherà attraverso un’esperienza altamente formativa, che prevede l’accompagnamento, il tutoraggio e la formazione per la realizzazione della collezione e della sfilata. Al loro percorso creativo e ai loro outfits verrà inoltre data visibilità sui media grazie all’attività di comunicazione/ufficio stampa a cura di CNMI. Infine, sempre la CNMI si occuperà di segnalarli e presentarli ad alcune Griffe moda, per valutare eventuali opportunità professionali.
The Next Generation, a Talent ‘Incubator’ The four winners of the eighth edition of the ‘Next Generation’ competition have been selected and will see their designs on the runway in the February edition of Milano Moda Donna
Davide Grillo
he National Chamber for Italian Fashion (NCIF) accompanies young creative talent in the development of their careers. In fact, on Wednesday, November 27th the four winners of the eighth edition of the Next Generation competition were selected, a competition dedicated to young designers under thirty years of age and promoted by NCIF in collaboration with the Milan Chamber of Commerce. The winners are Davide Grillo, 20, from IED; Martina Cella, 21, and Daniele Vigiani, 22, both from the Marangoni Institute; and Marco Rambaldi, 23, from IUAV. The four winners were chosen after the personal interview, in which they were up against an addition-
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Marco Rambaldi
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al nineteen candidates preselected from over 120 applicants. The evaluation process was incredibly challenging, and was conducted by a jury made up of prestigious figures from the publishing and distribution world: Christine Ellis (buyer), Fabiana Giacomotti (journalist and fashion historian), Marcella Gabbiano (Fashion), Renata Molho (journalist) Danda Santini (Elle), Paola Alvear (buyer), Sara Maino (Vogue), and Susanna Avesani (buyer). Representing NCIF on the jury were Honorary President Beppe Modenese and Director Giulia Pirovano, while the Milan Chamber of Commerce, a partner in the initiative, was represented by Palmina Clemente. NCIF ACCOMPANIES THE WINNERS ALONG THE ROAD TO SUCCESS. Next Generation, now in its eighth edition, was created for the purpose of selecting a new generation of designers for the development of Made in Italy. These young designers, trained in the Italian fashion and design schools, are offered an important opportunity for visibility, communication, and growth, thanks to a series of initiatives put forth by NCIF. In fact, the winners of the competition are given the opportunity to create a collection of at least twelve outfits, expenses covered by NCIF, and to
DALLE PASSATE EDIZIONI, STORIE DI CRESCITA. Next Generation rappresenta dunque una grande opportunità di visibilità per i giovani stilisti, e i positivi risultati delle passate edizioni ne confermano la validità. Come Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, sono infatti orgoglioso di sottolineare il fatto che molti dei giovani che abbiamo premiato in passato, attualmente lavorano negli Uffici Stile di grandi Maison. È il caso di Maurizio Iapicca, scelto da Dolce & Gabbana, e oggi nello staff di Miu Miu; di Maria Elena Pino, selezionata da Armani, dove tutt’oggi lavora; di Vanessa Cinquemani, che ha avviato importanti col-
see their designs on the runway at Milano Moda Donna, scheduled from February 19-25 of next year, presented before the scrutiny of the press and of international buyers, and with the obvious prestige and visibility that comes with being a part of Milan Fashion Week’s rich calendar. To this end, the four young designers will be trained by a consultant, who will guide them through a training process which includes the accompaniment, coaching, and training necessary for the creation of their collections and the subsequent fashion show. Furthermore, their creative process and their designs will receive media attention thanks to the efforts of the NCIF communications/press office. Lastly, NCIF will also make sure to introduce them to several fashion labels in the hopes of planting the seeds for future professional opportunities.
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laborazioni con Trussardi, Brunello Cuccinelli, Fabiana Filippi; di Giulia Burrascano, che ha lavorato per l’ufficio stile di Blumarine; di Alessia De Pasquale, chiamata nell’ufficio creativo di Paul Smith; di Murata Haronobu, assunto da John Richmond. Inoltre, i Leitmotiv e Alessia Crea hanno ricevuto altri prestigiosi riconoscimenti, mentre altri designer, come Francesca Liberatore, Andres Caballero, Francesca Marchisio, Susanna Cornet, sono riusciti con grande impegno e dedizione ad avviare il proprio marchio. Positivi riscontri che danno fiducia, ottimismo ed energia, e ci spronano a proseguire sulla via del supporto alle nuove generazioni di creativi.
FROM PAST EDITIONS, STORIES OF GROWTH. Next Generation represents, therefore, an important opportunity for young designers to gain visibility, and the positive results of past editions confirm its validity. As President of NCIF I’m proud to highlight the fact that many of the young designers that we’ve selected in the past, currently work in the design offices of some of the biggest fashion houses. Such is the case for Maurizio Iapicca, chosen by Dolce & Gabbana, and today a part of the Miu Miu staff; Maria Elena Pino, chosen by Armani, where she currently still works; Vanessa Cinquemani, who collaborates with Trussardi, Brunello Cuccinelli, and Fabiana Filippi; Giulia Burrascano, who worked in the design office of Blumarine; Alessia De Pasquale, called in by the creative offices of Paul Smith; and Murata Haronobu, hired by John Richmond. Furthermore, Leitmotiv and Alessia Crea have received other prestigious acknowledgements, while other designers, such as Francesca Liberatore, Andres Caballero, Francesca Marchisio, and Susanna Cornet have succeeded, through great commitment and dedication, in launching their own brands. Such results instill trust, optimism, and energy, and inspire us to continue in our efforts to support this new generation of designers.
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Una “blue strategy” per il rilancio dell’area Adriatico-Ionica PRESENTATA A BRUXELLES LA PROPOSTA DEL SISTEMA CAMERALE PER LA PROMOZIONE DELL’AREA ADRIATICO-IONICA ATTRAVERSO I MARCHI ADRION E OSPITALITÀ ITALIANA di Giovanni Antonio Cocco, Direttore Generale dell’Isnart
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A ‘Blue Strategy’ for the Recovery of the Adriatic-Ionian Region The Chambers of Commerce System’s proposal for the promotion of the Adriatic-Ionian Region via the Adrion and Italian Hospitality brands was recently introduced in Brussels he definition of a unified branding policy with the objective of nominating the AdriaticIonion Region as a European Cultural Itinerary by the European Council, beginning with the adoption of the Adrion logo, already considered a best-practice in the area’s tourism promotion by the European Commission. The launch of an ‘Adriatic Hospitality’ project which uses the successful model of the ‘Italian Hospitality’ seal promoted by the Italian chambers of commerce system and which today numbers over 6,000 certified tourism enterprises in Italy and over 1,000 Italian restaurants abroad. The promotion of activities which enhance the tourism industry through the development of the maritime economy. These are the most relevant conclusions reached
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at the round table on tourism during the seminar entitled ‘Promoting Nautical Growth in the Adriatic and Ionian Region: Towards a European Plan of Action,’ which took place in Brussels in mid-November. The objective of the Italian Chambers of Commerce System – represented by Rodolfo Giampieri, President of the Ancona Chamber of Commerce and of the Adriatic and Ionian Chambers of Commerce Forum – was that of building a strategic network in order to launch solid promomarketing initiatives for the tourist attractions in the area, and thus becoming an impressive showcase for the promotion of tourist packages and itineraries in the Adriatic-Ionian Region to Italian and foreign clients. The strategy proposed is part of the new policies of the European Tourism Label for Quality (ETQ), now being developed, and represents an important opportunity for the promotion of coastal and nautical tourism as one of the fundamental aspects of the Maritime Economy.
efinizione di una politica di branding unitaria con l’obiettivo di candidare l’Area Adriatico-Ionica come Itinerario Culturale Europeo del Consiglio d’Europa, a partire dall’adozione del logo Adrion, già inserito dalla Commissione Europea tra le best-practice nel campo della promoGIOVANNI zione turistica dell’area. ANTONIO COCCO Lancio di un progetto “Ospitalità Adriatica” che possa partire dall’esperienza di successo del marchio di qualità “Ospitalità Italiana” promosso dal sistema camerale italiano e che oggi conta su oltre 6.000 imprese turistiche certificate in Italia e più di 1.000 ristoranti italiani all’estero. Promozione di azioni per la valorizzazione della filiera turistica attraverso lo sviluppo della Blue Economy. Queste le conclusioni più rilevanti raggiunte dal tavolo di lavoro sul turismo nell ’ a m b i t o d e l s e m i n a r i o “ P ro m u o v e re l a Crescita Blu nelle regioni Adriatiche e Ioniche: Verso un Piano di Azione Europeo”, che si è svolto a metà novembre a Bruxelles. Obiettivo del Sistema camerale italiano – rappresentato dal Presidente della Camera di Commercio di Ancona e del Forum delle Camere di commercio dell’Adriatico e dello Ionio, Rodolfo Giampieri – quello di costruire una rete strategica per attivare concrete azioni di promo-commercializzazione delle eccellenze turistiche dell’area, divenendo una vetrina privilegiata per promuovere alla clientela italiana ed estera pacchetti turistici ed itinerari ad hoc verso l’area Adriatico-Ionica. Il percorso proposto si inscrive nella nuova politica del marchio europeo del turismo di qualità (ETQ), in corso di attuazione, e costituisce una concreta opportunità di valorizzare il turismo costiero e marittimo come uno dei punti chiave della Blue Economy.
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MADE IN ITALY
In prima linea contro gli agropirati! EXPO MILANO 2015 È LA NOSTRA GRANDE OPPORTUNITÀ PER IMPORRE ALL’ATTENZIONE GLOBALE I DANNI – ECONOMICI E NON SOLO – CAUSATI DALLA CONTRAFFAZIONE AGROALIMENTARE di On. Colomba Mongiello, Membro Commissione agricoltura e commissione di inchiesta sulla contraffazione della Camera dei Deputati
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Expo 2015 dedica- COLOMBA to al tema dell’aMONGIELLO limentazione sarà anche un grande evento turistico per l’Italia. Agroalimentare e turismo sono infatti due “vanti” del nostro Bel Paese, ma con una grande differenza: il complesso di Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo di Leonardo, per rimanere a Milano, non sono taroccabili; il formaggio, il vino, la pasta, purtroppo sì. Mentre noi ci affanniamo a tutelare il Made in Italy, altrove si specula con l’Italian sounding, e prodotti che evocano il nome o l’origine di eccellenze italiane sottraggono annualmente alla nostra bilancia commerciale circa 60 miliardi di euro – poco meno della metà del fatturato complessivo del vero Made in Italy. Negli Stati Uniti, “culla” del cibo contraffatto, le imprese italiane esportano per 2 miliardi di euro, mentre i produttori di formaggi e prosciutti “italianeggianti” ne incassano 20. Expo 2015, allora, è la grande opportunità offerta al Sistema Italia di imporre all’attenzione del mondo il tema della contraffazione, con le sue conseguenze non solo economiche, ma anche sociali: più rischi per la salute dei consumatori, meno lavoro e meno tutele per i lavoratori, incremento del fatturato criminale. Nei mesi in cui l’Italia e Milano saranno l’ombelico del mondo dobbiamo – gli attori politici ed economici, innanzitutto – costruire le condizioni per trovare soluzioni adeguate a contemperare le esigenze del libero mercato con la
At the Forefront in the Battle Against Agro-Pirates! Expo Milano 2015 is our chance to draw worldwide attention to the damage – economic and otherwise – caused by counterfeit food products xpo 2015, dedicated to the theme of nutrition and sustenance, will be a major touristic event for Italy. Food and tourism are, in fact, two of Italy’s most precious gems, but with one huge difference between them: for example, the convent of Santa Maria delle Grazie and Leonardo Da Vinci’s ‘Last Supper’ cannot be counterfeited; cheese, wine, and pasta on the other hand can be. While we struggle to safeguard Made in Italy, others are exploiting ‘Italian sounding’ brand names. Products which evoke Italian excellence in name or origin subtract approximately t 60 billion annually from our commercial trade balance, slightly less than half of the total sales volume of the real Made in Italy. In the United States, the ‘cradle’ of counterfeit food items, Italian enterprises export approximately t 2 billion of products annually, while producers of Italianized mozzarella, cheese, and prosciutto products earn t 20 billion. Expo 2015 is, therefore, an important opportunity for the Italian economic system to draw attention to the theme of counterfeiting, with both its financial and social consequences: more health risks for con-
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tutela e la valorizzazione del nostro sapere millenario. Siamo tra i protagonisti dell’economia globalizzata e non possiamo certo alzare protezioni e imporre dazi, ma dobbiamo pretendere rispetto per la nostra identità, la nostra storia, la nostra cultura. La Camera dei Deputati, su mia proposta, ha istituito la Commissione d’inchiesta sulla contraffazione, che può – e deve – essere il luogo in cui si studia approfonditamente il tema della lotta agli agropirati; in cui si costruiscono alleanze virtuose con i produttori e i consumatori, le autorità di controllo, le forze dell’ordine, gli organismi scientifici; in cui si analizzano flussi commerciali ed effetti dell’Italian sounding. Tutto ciò al fine di articolare norme e sanzioni adeguate, promuovere una nuova soggettività italiana in seno all’UE, essere presenti con la necessaria consapevolezza e forza negli organismi internazionali. Gli Italiani che vivono praticamente in ogni angolo del mondo devono sempre più diventare le nostre ambasciate economiche e le nostre sentinelle. A loro spetta il compito di affermare con orgoglio e passione la bellezza, il gusto Made in Italy, contrastando speculatori senza scrupoli e affaristi spregiudicati. Contraffare il Made in Italy significa rubarci l’identità, sottrarci la nostra cultura millenaria, svilire la nostra capacità di fare e la nostra volontà di essere. Non possiamo permetterlo!
sumers, less work and fewer safeguards for workers, an increase in criminal earnings. During the months in which Italy and Milan will be at the center of global attention, we (governmental and financial representatives in particular) must create the conditions in which to find adequate solutions to this problem and reconcile the needs of the free market with the safeguarding and promotion of our age old tradition. We are protagonists in the global market and certainly can’t begin putting up barriers and imposing duties, but we must demand that our identity, history, and culture be respected. The Chamber of Deputies, as my suggestion, has established an Investigatory Committee for Counterfeit Goods, which can – and must – be an entity in which the battle against agro-pirating is studied in depth; in which virtuous alliances are created between producers and consumers, regulatory and judiciary bodies, law enforcement, and scientific organizations; and in which commercial traffic and the effects of ‘Italian sounding’ are analyzed. All of this for the purpose of establishing adequate regulations and sanctions, promoting a new Italian subjectivity within the European Union, and being sure that international organizations have the necessary awareness and strength. Italians living in almost every corner of the world – restaurateurs, importers, and others – must increasingly become our economic ambassadors and our sentinels. They are responsible for proudly and passionately affirming the beauty and the flavor of Made in Italy and opposing unscrupulous speculators and businessmen. Counterfeiting Made in Italy products robs us of our identity, detracts from our age-old culture, and debases our abilities and our way of life. We can’t allow it to continue!
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MADE IN ITALY
L’Europa mette l’agricoltura al centro
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n uno scenario di grandi trasformazioni, l’agricoltura e l’alimentazione sono tornate ad avere un ruolo centrale. Il tema della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari acquista una nuova attualità e il processo di riforma della PAC, la Politica Agricola Comune dell’Unione Europea, torna ad essere cruciale. Il contesto di riferimento nel quale ci troviamo è per molti versi inedito, generato in particolare dall’aumento di ricchezza nelle economie emergenti: oltre tre miliardi di persone sono oggi coinvolte in una variazione delle diete. Il risultato è una tendenza di lungo periodo all’aumento dei prezzi delle derrate alimentari, accompagnata da una forte instabilità dei mercati nel breve. Anche il ruolo dell’agricoltura aumenta d’importanza e diventa elemento fondamentale per assicurare alle generazioni future nuove prospettive di sostenibilità. Questa è la realtà che la nuova PAC ha voluto leggere e interpretare, per vincere una nuova sfida: produrre di più e meglio, inquinando meno. Con questo obiettivo-guida, la Commissione Agricoltura del Parlamento ha sensibilmente migliorato l’impianto iniziale della Commissione UE e lo scorso giugno si è raggiunto l’accordo tra Parlamento, Consiglio e Commissione sulla riforma della PAC post 2014. Occasione storica anche perché, per la prima volta nella storia dell’Unione, il Parlamento è stato co-decisore su una materia così vasta, dando spazio a tutte le voci in un dibattito durato oltre un anno. Il Parlamento ha costruito le sue proposte sulla convinzione che l’agricoltura vada rilanciata come motore di sviluppo e di crescita economica e occupazionale, come comparto produttivo che, insieme all’industria alimentare, rappresenta il primo settore manifatturiero d’Europa. Ha dato più attenzione ai mercati e alla volatilità dei prezzi, ampliando le possibilità per gli agricoltori di difendersi dai rischi dell’instabilità. Ha destinato maggiori risorse ai giovani. Ha scelto la via della sburocratizzazione. Si è impegnato a mitigare l’impatto di un’inevitabile redistribuzione delle risorse sia tra gli Stati membri sia tra gli agricoltori. Ha riequilibrato una proposta sbilanciata sulla visione nord-europea dell’agricoltura, recuperando il valore ambientale delle colture centrali per l’Italia e per tutta l’area del Mediterraneo. Le misure ambientali proposte dalla Commissione, il cosiddetto greening, sono state mantenute, ma modificate in maniera efficace per rispondere ai fabbisogni reali dei territori e a una più semplice applicazione da parte degli agricoltori. Misure e opportunità importanti per l’agricoltura europea, che a partire dal 1°gennaio 2015 (data di entrata in vigore della riforma), mi auguro possano essere messe a valore dai singoli Stati.
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EMERGONO NUOVE ECONOMIE, CAMBIA LA SOCIETÀ, E SI MODIFICANO LE ABITUDINI ALIMENTARI. L’OBIETTIVO? PRODURRE DI PIÙ E MEGLIO, INQUINANDO MENO di Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale – Parlamento Europeo
Europe Puts Agriculture Front and Center New economies are emerging, society is evolving, and nutritional habits are changing. So what’s the objective? To produce more, produce better, and pollute less t a time of great transPAOLO formation, agriculture DE CASTRO and nutrition have once again taken center stage. The topic of food safety has acquired new relevance and the CAP (Common Agricultural Policy) of the European Union is once again of crucial importance. The current state in which we find ourselves is in many ways unprecedented, and is primarily the result of the increasing economic strength of emerging markets: currently over three billion people are affected by variations in diet. The result is a long term tendency towards an increase in the prices of food and produce, accompanied by highly instable markets in the short term. Even the role of agriculture in the supply of environmental public assets is increasingly important and is becoming a fundamental element in ensuring that future generations will have new prospects for sustainability. This is the situation which the new CAP wished to analyze and interpret, taking advantage of all of the tools available in order to confront this new challenge: produce more and produce better, while polluting less. With this objective-guide, the European Parliament’s Committee on Agriculture has substan-
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tially improved the original structure of the committee and, this past June, reached an agreement between the Parliament, the Council, and the Committee regarding post 2014 reforms to the CAP. This is a momentous occasion also because, for the first time in the history of the European Union, the Parliament was a co-decision-maker on such a vast topic, taking into consideration all various opinions in a debate which lasted over a year. Parliament has put together its proposals based on the conviction that agriculture must be re-promoted as an engine for economic and occupational growth and development, and as a production sector which, together with the food industry, represents Europe’s largest manufacturing sector. It paid closer attention to markets and to the volatility of prices, increasing opportunities for farmers to defend themselves against the risks of instability. It designated more resources for the younger generation. It chose to simplify bureaucratic procedures. It has worked to cushion the impact of an inevitable redistribution of resources, both between member states and between farmers. It rebalanced an unfair proposal regarding Northern European agriculture, recuperating the environmental value of central farms for Italy and for the entire Mediterranean area. The environmental measures proposed by the committee, so-called ‘greening,’ were maintained, but have been efficiently modified in order to better respond to the needs of the territories and to be more easily applied by farmers. These are Important measures and important opportunities for European agriculture, ones which, starting on January 1, 2015 (the date in which these reforms take effect), I hope will be put to good use by the European Union’s individual states.
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L’Italia nel Piatto Editoriale di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere
Il mese di novembre ha portato nuove, importantissime, soddisfazioni al progetto “Ospitalità Italiana, Ristoranti Italiani nel Mondo”. Al di là del numero costantemente in crescita dei ristoranti certificati in ogni angolo del pianeta, la certificazione che abbiamo creato insieme ad Isnart e che le nostre Camere di Commercio Italiane all’Estero assegnano ai ristoranti dopo un’attenta opera di valutazione, è stata inserita nell’Agenda Italia 2015, l’insieme di sessanta iniziative messe in campo dal Governo in vista di Expo Milano. Si tratta per noi di un importantissimo traguardo, in quanto riconosce l’impegno e la perseveranza che ci hanno accompagnati in questi anni nell’assegnare questa certificazione a quelle strutture che hanno difeso la nostra Italianità nel mondo, preservando gli originali sapori, portando all’estero i nostri più autentici prodotti, contrastando il fenomeno dell’Italian sounding e promuovendo tra i propri clienti la vera cucina italiana. L’auspicio è che i nostri ristoratori nel mondo diventino sempre più non solo i “portabandiera” della nostra tradizione enogastronomica nei Paesi in cui operano, ma anche, allo stesso tempo, veri e propri ambasciatori di Expo Milano 2015, diffondendo tra i propri italofili avventori questo straordinario appuntamento che, tra ormai meno di due anni, vedrà il nostro Bel Paese – e, naturalmente, le nostre splendide città e le nostre impareggiabili bontà – protagonista assoluto! The month of November was full of new and important achievements for the ‘Italian Hospitality, Italian Restaurants in the World’ project. Aside from the steadily growing number of certified restaurants in every corner of the globe, the certification that we’ve created together with Isnart and which our Italian Chambers of Commerce abroad award to deserving restaurants after a stringent evaluation, the project has now been added to the 2015 Italy Agenda, a collection of sixty initiatives being launched by the government in preparation for Expo Milano 2015. For us this is an extremely important accomplishment, as it recognizes our commitment and perseverance over the past several years in granting this certification to those establishments that have upheld what Italy stands for in the world, preserving original flavors, bringing our authentic products abroad, opposing the phenomenon of ‘Italian sounding’ brands, and promoting true Italian cuisine with their clients. The hope is that our restaurants across the globe increasingly become not only ‘standard bearers’ of our culinary tradition in those countries where they operate, but that they also become ambassadors for Expo Milano 2015, informing their ‘Italophile’ clients about this event which, in less than two years, will put Italy – and of course its breathtaking cities and incomparable excellence – in the global spotlight!
Sonia Raciti Oshry, miss Sudafrica ‘98, Alfredo Fiachetti di “Alfie’s” e S. E. l’Ambasciatore Vincenzo Schioppa.
Marchio Ospitalità: il Sudafrica è sempre più italiano! Nel 2013 l’Isnart, in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Sudafricana di Johannesburg, ha conferito il prestigioso marchio a 25 ristoranti italiani
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a tradizione enogastronomica italiana conquista anche il Sudafrica. Lo scorso 21 novembre, presso il The Wanderer’s Club di Johannesburg, si è tenuta la cerimonia che ha certificato 25 ristoranti italiani in Sudafrica con il marchio “Ospitalità Italiana, Ristoranti Italiani nel Mondo”. La premiazione è avvenuta in occasione del FNB Business Excellence Awards 2013, evento che la Camera di Commercio Italo-Sudafricana organizza annualmente, fin dal 1999, per premiare imprenditori e imprese italiane che si siano distinti
Sonia Raciti Oshry e Angelo Caporrino di “Vera Vita”
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I 25 ristoranti italiani premiati a Johannesburg.
per la loro attività sul territorio sudafricano. Dinanzi ad una prestigiosa platea di 350 invitati – tra questi, il Console Italiano in Sudafrica, Gabriele Di Muzio, il Direttore dell’Ufficio ICE, Giulio Mulas, il Direttore di SACE Johannesburg, Riccardo Fanelli, e l’Amministratore Delegato di FNB, Mike Vacy-Lyle – l’Ambasciatore Italiano in Sudafrica, S.E. Vincenzo Schioppa, ha consegnato, per il secondo anno consecutivo, le targhe a quei ristoranti che hanno dimostrato di rispettare i rigidi dettami imposti da Isnart per ottenere la certificazione ed essere annoverati tra i “paladini” dei sapori e dei prodotti italiani nei Paesi in cui operano. Quest’anno sono stati 25 i ristoranti che hanno soddisfatto i criteri di selezione – 15 certificati nel 2013, mentre altri 10 sono stati premiati nel corso delle passate edizioni e sono stati riconfermati anche quest’anno. Si tratta di 16 ristoranti di Johannesburg (Amarcord, Bottega, Café Del Sol, Da Graziella, ErBuco, Frenzi, La Cucina @ Cremalat, Luca’s, Pomodoro, Stelle, Tortellino d’Oro, Vera Vita, Bice Restaurant, La Scala – Mastrantonio, Illovo – Mastrantonio, Il Tartufo), tre di Pretoria (Alfie’s, Fumo Restaurant, Villa San Giovanni), due di Cape Town (Il Cappero, Il Leone – Mastrantonio), uno rispettivamente a Kyalami (La Fiorentina), Trafalgar (Casa Toscana), Hermanus (Fabio’s Ristorante) e George (La Locanda). Il processo di certificazione non è terminato, e la Camera di Commercio Italo-Sudafricana di Johannesburg continuerà la selezione anche nel 2014. Per maggiori informazioni: moi@italcham.co.za.
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The Hospitality Seal: South Africa is Becoming Increasingly Italian! In 2013 Isnart, in collaboration with the Italian-South African Chamber of Trade and Industries in Johannesburg, awarded the prestigious seal to twenty-five Italian restaurants talian culinary tradition has conquered South Africa as well. The awards ceremony which presented twenty-five Italian restaurants in South Africa with the ‘Italian Hospitality, Italian Restaurants in the World’ certificate, was held this past November 21st at the Wanderer’s Club in Johannesburg. The ceremony took place on occasion of the 2013 FNB Business Excellence Awards, an annual event which the Italian-South African Chamber of Trade and Industries has been hosting since 1999 to award Italian enterprises and entrepreneurs that have stood out for their work in South Africa. Before a prestigious audience of 350 guests – including Gabriele Di Muzio, the Italian Consul in South Africa; Giulio Mulas, Head of the ICE Offices; Riccardo Fanelli, Head of SACE Johannesburg; and Mike Vacy-Lyle, CEO of FNB – S.E. Vincenzo Schioppa, the Italian Ambassador to South Africa, presented, for the second year in a row, the plaques to those restaurants that have respected the rigid guidelines imposed by Isnart in order to qualify for certification and thus join the ranks of the other ‘champions’ of Italian products and flavors in those countries where they operate. This year twenty-five restaurants met the criteria for certification – fifteen for the first time in 2013 and 10 reconfirmed. The restaurants are six-
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Il Segretario Generale della CCIE, Mariagrazia Biancospino, e il Presidente, Antonio Cimato (il terzo da sin.) con due dei ristoratori premiati.
teen in Johannesburg (Amarcord, Bottega, Café Del Sol, Da Graziella, ErBuco, Frenzi, La Cucina @ Cremalat, Luca’s, Pomodoro, Stelle, Tortellino d’Oro, Vera Vita, Bice Restaurant, La Scala – Mastrantonio, Illovo – Mastrantonio, and Il Tartufo), three in Pretoria (Alfie’s, Fumo Restaurant, and Villa San Giovanni), two in Cape Town (Il Cappero and Il Leone – Mastrantonio), and one each in Kyalami (La Fiorentina), Trafalgar (Casa Toscana), Hermanus (Fabio’s Ristorante), and George (La Locanda). The certification process isn’t over, and the ItalianSouth African Chamber of Trade and Industries in Johannesburg will continue to make selections in 2014 as well. For more information please contact: moi@italcham.co.za.
Per informazioni For information info@isnart.it www.isnart.it
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ARTE DELLA TAVOLA CHI È NIKO SINISGALLI A soli 35 anni è già considerato tra i più promettenti e qualificati chef della nuova generazione. Figlio “d’arte”, la sua è una passione nata fin da piccolo, affascinato dalla cucina di sua nonna (è da lei che ha imparato la maggior parte delle basi e dei piatti di cucina tradizionale, paste fatte in casa, insaccati, salse, ragù, conserve, peperoncino al basilico, ecc.). Cose che in tutti i suoi piatti sono presenti anche se in maniera creativa e con metodi di cottura evoluti. Era quasi ogni giorno al mercato generale di carni, pesce, verdure, con suo padre che gli insegnava ad acquistare, la qualità dei prodotti e tantissimi altri piccoli segreti di base. Poi il grande incontro con Don Alfonso. È lì che la sua creatività diventa arte culinaria, espressione, linguaggio. Per Niko l’arte del cucinare è qualcosa di più che servire ottimi piatti. È l’arte di ricevere, è la cura del dettaglio, è l’attenzione al più piccolo particolare. Per questo, insieme ai suoi collaboratori, crea attorno al Suo ospite una cornice degna delle più nobili tradizioni o delle più attuali tendenze: cura la professionalità del personale, la ricercatezza dei servizi da tavola fino ai fiori, alla musica. Una cucina creativa, sana e naturale, all’insegna del gusto e della raffinatezza. La sua professionalità si è arricchita in vari ristoranti di altissimo livello in tutto il mondo e con i numerosi corsi di specializzazione di cucina e pasticceria dell’Istituto di Arti Culinarie Boscolo Etoile. Niko Sinisgalli vi aspetta all’interno dell’Hotel Exedra, uno splendido hotel 5 stelle, nel cuore della città magica per eccellenza: Roma. Un ambiente raffinato, dedicato al fotografo-paparazzo Tazio Secchiaroli che ha reso indimenticabile il periodo della Dolce Vita, immortalando i divi di tutto il mondo.
ZUPPA DI PESCE Ingredienti: 600 gr. astice Blu, 200 gr. gamberi rossi, 200 gr. scampi, 200 gr. cicale, 100 gr. scorfano pulito, 100 gr. gallinella pulita, 120 gr. cozze, 120 gr. vongole, 200 gr. calamaretti, 40 gr. olio EVO, 1 pz aglio rosso, 60 gr. salsa di pomodoro, q.b. origano secco lucano, q.b. peperoncino, q.b. prezzemolo, 6 panini integrali al finocchietto.
SEA FOOD CHOWDER Ingredients: 600 grams blue lobster; 200 grams red shrimp; 200 grams prawns; 200 grams spottail mantis shrimp; 100 grams cleaned scorpion fish; 100 grams cleaned tub gurnard; 120 grams mussels; 120 grams clams; 200 grams calamari; 40 grams extra virgin olive oil; 1 clove red garlic; 60 grams tomato sauce; dry Lucanian oregano, chili pepper, and parsley to taste; 6 whole wheat rolls with wild fennel.
Pulire e tagliare tutti i pesci,crostacei e molluschi. Versare l’olio in un tegame di rame e tuffarci l’aglio in camicia, facendolo soffriggere leggermente. Aggiungere a questa base tutti i crostacei, pesci e molluschi, tranne le cozze e le vongole, e far cuocere per 1 minuto a fuoco delicato. Aggiungere le cozze e le vongole, con un mestolino di acqua e la salsa di pomodoro; coprire e far cuocere a fiamma vivace, fino a che i conchigliacci si schiudono. Regolare di gusto con il peperoncino, il prezzemolo e l’origano secco. Tagliare i panini per metà di lungo e tostare sulla piastra con dell’olio; quindi, finire di farli tostare in forno. Servire la zuppa di pesce in una bella zuppiera di ceramica o sulla stessa casseruola di rame.
Clean and cut all of the fish and shellfish. Pour the oil into a copper sauce pan and add the unpeeled garlic clove, allowing it to brown slightly. Add all of the fish and shellfish except for the mussels and clams and allow to cook for one minute on low heat. Add the mussels and clams along with a small ladle of water and the tomato sauce. Cover and allow to cook over high heat until the mussels and clams have opened. Adjust the seasoning with the chili pepper, parsley, and dried oregano. Cut the rolls in half lengthwise and toast on a griddle with some oil, then finish toasting in the oven. Serve the chowder in a ceramic tureen or directly in the copper saucepan.
Consigli utili: La zuppa deve cuocere giusto il tempo che occorre per far aprire i conchigliacci.
Helpful Tips: The soup must only cook for the time necessary for the shells of the mussels and clams to open.
WHO IS NIKO SINISGALLI Just 35 years old, he is already considered among the most promising and talented of the new generation of chefs. Having been born into the craft, his passion was apparent as a child fascinated by his grandmother’s kitchen (from her he learned most of the basics and traditional dishes, home-made pastas, sausages, sauces, ragùs, preserves, chillies cooked with basil, etc.) These are all present in his dishes, albeit creatively and using advanced cooking methods. He would go almost daily to the market with his father who taught him how to buy meat, fish and vegetables, and how to tell the quality of the produce and so many other fundamental secrets. Then he met Don Alfonso. It was there that his creativity became culinary art, expression, and language. For Niko, the art of cooking is something more than simply serving excellent dishes. It is the art of hosting, of attention to detail; it is attention to the tiniest aspect. That is why, together with his crew, he creates a setting for the Guest that is worthy of the noblest traditions and the latest trends: he sees to the professionalism of his staff, the elegance of the table settings right down to the flowers and music. Creative, wholesome and natural cuisine marked by flavour and refinement. Knowledge and his professionality in different restaurant category are in all high level with a numbers of different special course in culinaries and pastries from the Institute of art culinary Boscolo Etoile. Niko Sinisgalli awaits you at Boscolo Exedra hotel, a splendid 5 star hotel at the heart of the magical city of excellence: Rome. A refined restaurant, dedicated to the photographer-paparazzo Tazio Secchiaroli who gave us unforgettable moments of the Dolce Vita period.
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AGRONEWS a cura di Carlo Ottaviano
Sapori italiani alla conquista di Parigi “Vogliamo portare la cultura del cibo italiano nella capitale gastronomica del mondo”. Con questa ambizione Marina Valensise, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, ha selezionato i 17 migliori chef del Bel Paese per tenere lezioni di gusto e cultura italiana nello storico Hotel Gallifet di Rue de Varenne. Gli incontri, programmati fino al prossimo mese di marzo, vedono coinvolti nomi del calibro di Massimo Bottura (3° nelle classifiche mondiali dei migliori chef), Uliassi, Cedroni, Vissani, Esposito, Perbellini, Cuttaia, Sultano, Romito, Alaimo, Cannavacciuolo, Cracco, Scabin, Beck, Crippa, Berton, Cerea e Niederklofer.
Gnocco fritto anche in Central Park Gwyneth Paltrow e Winona Ryder, Courtney Love e Matt Dillon. Sono alcuni dei vip che capita di incontrare da Gianluca Giovinetti, il ristoratore che a New York, in Central Park, ha deciso di dedicare sin dall’insegna la sua attività allo gnocco fritto. “Piace agli americani e ai giapponesi, agli ebrei e ai musulmani (ovviamente alleggerito dei salumi)”. E sul tema a Modena è appena uscito un libro di Luca Bonacina per conto della Confraternita del Gnocco d’Oro (Edizioni Artestampa).
FRIED GNOCCHI IN CENTRAL PARK Gwyneth Paltrow and Winona Ryder, Courtney Love and Matt Dillon. These are just some of the celebrities that Gianluca Giovinetti has gotten to meet. Giovinetti is a restaurateur who, in New York’s Central Park, has chosen to dedicate his restaurant, and even its insignia, to fried gnocchi. ‘Americans, Japanese, Jews, and Muslims (these last, without the pork) all love them.’ In related news, a cookbook has just been released in Modena by Luca Bonacina on behalf of the Confraternita del Gnocco d’Oro (Edizioni Artestampa).
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Bollicine che sfidano il tempo Non siamo nella regione francese dello Champagne, bensì in Italia, più precisamente in Trentino. È qui che è appena nata l’unica bollicina italiana a vedere la luce dopo 18 anni di attesa, nel buio e nel silenzio della cantina. La prima edizione è espressione della vendemmia 1995, che fu di eccezionale qualità, tanto da passare alla storia come l’annata del secolo. La sboccatura è del febbraio 2012. I creatori sono i Lunelli delle Cantine Ferrari che, con il “Giulio Ferrari Collezione”, hanno così voluto spingersi oltre la sfida del tempo. Solo 1.500 bottiglie numerate per la nuova etichetta.
BUBBLES WHICH DEFY TIME ITALIAN FLAVORS INVADE PARIS “We want to bring the culture of Italian food to the culinary capital of the world.” With this goal in mind, Marina Valensise, director of the Italian Cultural Institute in Paris, has selected the top seventeen Italian chefs to hold classes on Italian culture and flavors at the historic Hotel Gallifet on Rue de Varenne. The classes, scheduled through March of 2014, involve such high profile names as Massimo Bottura (ranked 3rd as one of the top chefs in the world), Uliassi, Cedroni, Vissani, Esposito, Perbellini, Cuttaia, Sultano, Romito, Alaimo, Cannavacciuolo, Cracco, Scabin, Beck, Crippa, Berton, Cerea, and Niederklofer.
We’re not in the Champagne region of France, but rather in Italy... in Trentino to be precise. It is here that the first Italian sparkling wine to wait for eighteen years, aging in the dark quiet of a wine cellar, was recently born. The first edition and expression of the 1995 grape harvest, which was of exceptional quality and has gone down in history as the vintage year of the century. The tirage is from February 2012. The creators are the Lunellis from the Cantine Ferrari who, with the ‘Giulio Ferrari Collection,’ chose to push through the challenges of time. Only 1,500 bottles allotted for the new label.
Una golosa intelligenza Edizione numero 10 per Identità Golose, in programma dal 9 all’11 febbraio 2014 al MiCo-Milano Congressi di via Gattamelata. “Una golosa intelligenza” sarà il tema del congresso che mette a confronto gli chef di tutto il mondo. “Mai come in un periodo di profonda crisi economica, serve essere intelligenti”, spiega Paolo Marchi, ideatore e curatore dell’evento. “Lo chef contemporaneo deve essere intelligente nel coniugare sapori, costi, gusti e piacere fisico del cliente, perché dovrebbe ormai essere chiaro che un pasto non termina con l’ultimo boccone.”
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Il telefonino fa consumare meno acqua Meno di 30 anni di età e in palio 30mila euro. A vincere il Premio Linfas di Fondazione Italiana Accenture e Fondazione Collegio delle Università Milanesi sono stati alcuni giovani agronomi della Statale di Milano con un sistema di irrigazione agricola che utilizza anche la telefonia mobile. La novità consiste nell’utilizzo di sensori e
tecnologie a basso costo e piattaforme web gratuite, facilmente interfacciabili con applicativi mobili, abbattendo così del 90% i costi attuali. Tutti i progetti candidati al Premio Linfas sono consultabili su www.ideaTRE60.it, piattaforma tecnologica che mette in rete le idee di tanti giovani ricercatori e aspiranti imprenditori.
Caviale russo, anzi italiano
CELLULAR PHONES HELP REDUCE WATER CONSUMPTION Less than thirty years old and t 30,000 available. The winners of the Italian Accenture Foundation and the Collegio delle Università Milanesi Foundation’s Linfas Prize were several young agronomists from the University of Milan who came up with an agricultural
irrigation system which also uses mobile phones. This innovation entails the use of low-cost sensors and technology and free web sites, which easily communicate with mobile applications, reducing costs by 90%. All of the projects submitted for the Linfas Prize can be viewed at www.ideaTRE60.it, a technological website which
Molti non lo sanno, ma il caviale russo che si gusta in molte first class (tra le altre Lufthansa, Thai Airways, Singapore Airlines, Air Nippon e Malaysia Airlines) è italiano. Ha infatti sede in Lombardia il più grande allevamento di storioni d’Europa. Agroittica Lombarda, nella sede storica di Calvisano (da qui il nome Calvisius sulle confezioni) e all’interno del Parco del Ticino, alleva in vasche di oltre 60 ettari le qualità di storione più pregiate: anche il Beluga, che in Italia c’era già nel ’500 e piaceva molto ai papi. L’azienda ha una quota del 20% della produzione mondiale del caviale d’allevamento. Il giro d’affari del 2013 sarà intorno ai 24 milioni di euro.
publishes the ideas of many young researchers and aspiring entrepreneurs.
RUSSIAN CAVIAR, OR RATHER, ITALIAN
A DELECTABLE INTELLIGENCE The 10th edition of Identità Golose is scheduled for February 9-11, 2014 at the MiCo-the Milan Convention Center on Via Gattamelata. The theme of the convention will be ‘Una Golosa Intelligenza’ (A Delectable Intelligence) and will compare and contrast chefs from around the world. “Intelligence is more indispensable than ever during times of economic crisis,” explains Paolo Marchi, creator and curator of the event. “Contemporary chefs must be intelligent in their combination of flavors, costs, tastes, and client pleasure, because as we all know, a meal doesn’t end with the last bite.”
Many people are unaware of the fact that the Russian caviar which is served in first class on many airlines (including Lufthansa, Thai Airways, Singapore Airlines, Air Nippon and Malaysia Airlines) is actually Italian. In fact the largest sturgeon farm in Europe is located in Lombady. At its historic location within Ticino Park in Calvisano (hence the name Calvisius on the packaging), Agroittica Lombarda raises, in tubs larger than sixty hectares, the highest quality sturgeon in the world, including Beluga, which was already present in Italy in the 1500s and which was very popular with the popes. The company is responsible for 20% of the world’s total production of farm raised caviar. The turnover for 2013 will be approximately t 24 million. èItalia
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Per comunicare l’Italia nel mondo ITALPLANET. Un brand distintivo, a tutto tondo, dal quale nasce il pay off “per comunicare l’Italia nel mondo”, ampiamente riconosciuto a livello internazionale e capace di esprimere e di identificare, nella sua unicità, tutte le attività promozionali e di informazione del Sistema Italia all’estero. Tra stampa e multimedialità: • la rivista, èItalia • il portale, Italplanet.it • l’agenzia stampa, ItalPlanet/News • la casa editrice, ItalPlanet Edizioni • le puntate ItalPlanet.tv su Sky L’importanza dell’informazione per la promozione dell’Italia nel Mondo. L’innegabile necessità di realizzare in forma unitaria la promozione dell’immagine del “Made in Italy” nella logica del mercato globalizzato, è basata primariamente sull’informazione. La carta stampata e internet crescono a ritmo impressionante, rivolgendosi ad una nuova “total audience”, oramai abituata ad informarsi su una stessa testata e attraverso i suoi media disponibili. In questa vasta community, l’informazione deve sempre più mostrarsi capace di dialogare con un modello di informazione di “servizio”, in grado di sostenere il business sempre più globale. Con ItalPlanet e i suoi strumenti di comunicazione, questa informazione diventa Business.
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GLI SPECIALI DI èITALIA. C o m e d i f e n d e re e d e s p o r t a re i l M a d e i n I t a l y n e l M o n d o – Unioncamere, Assocamerestero e la rivista èItalia, insieme per raccordare l’informazione della rete delle Camere di Commercio Italiane ed Italo-Estere e del mondo imprenditoriale italiano. Per contribuire a supportare i processi di internazionalizzazione delle nostre i m p r e s e , g l i S p e c i a l i d i è I t a l i a f o r I TA LY – p r o m o s s i d a Assocamerestero – permettono un’occasione importante di promozione all’estero, grazie alla capillare diffusione nel mondo della rivista. Dedicati a specifici settori produttivi – abbigliamento, moda, arredo e design, agroalimentare, nautica, meccanica – oltre alla specifica attività promozionale, permettono di conoscere le opportunità di investimento e le informazioni generali per operare nei grandi mercati globali. MERCATO GLOBALE. Un utile strumento di “servizio” per la Business Community italiana che opera sui mercati esteri, per tenerla costantemente informata sulle opportunità proposte dai più rappresentativi soggetti pubblici che si occupano di internazionalizzazione del sistema economico nazionale. Al suo interno, il Calendario delle Fiere italiane di profilo internazionale e il Calendario delle missioni nazionali del Sistema Camerale italiano promosse da Unioncamere. In collaborazione con: Ministero dello Sviluppo Economico, Agenzia ICE, Unioncamere, SACE, Simest e Sistema Fiere (CFI e AEFI). MARE NOSTRUM. La Nautica Italiana ci rende leader nel mondo, ed è per questo che lo Speciale si propone di presentare non solo le aziende strettamente legate al settore, ma anche i fornitori più rappresentativi di altri comparti eccellenti, quali il tessile, l’arredamento, l’illuminotecnica, ecc. In collaborazione con Assonautica/Unioncamere. L’ITALIA NEL PIATTO. Il Bel Paese è universalmente noto per i suoi vini e i suoi prodotti tipici: dai formaggi ai salumi, dai primi ai dolci. E, ovunque nel mondo, i ristoranti italiani si moltiplicano a vista d’occhio. Un’eccellenza che tutti ci invidiano e spesso ci imitano. In questo ambito, è nato il progetto Marchio Ospitalità Italiana – Ristoranti italiani nel mondo, finalizzato a certificare la loro italianità e la qualità dei prodotti offerti. In collaborazione con Unioncamere e Isnart. SPECIALI REGIONALI. Realizzati in collaborazione con le Unioncamere Regionali per promuovere e valorizzare le eccellenze e i punti di forza presenti sul territorio, forniscono le informazioni sul tessuto imprenditoriale interessato e sulle strategie a vantaggio delle imprese, in armonia con le azioni istituzionali e promozionali delle singole Camere provinciali e quindi di Unioncamere Nazionale. Grazie alla diffusione nel mondo di èItalia, gli Speciali informano inoltre sui servizi offerti dal sistema camerale alle imprese che desiderano esportare e investire sui mercati mondiali, in collaborazione con le Camere di commercio Italiane all’estero. In collaborazione con le Unioncamere Regionali.
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Italia-Turchia, due solidi partner I DUE PAESI VANTANO UN FORTE PARTENARIATO ECONOMICO E COMMERCIALE, MA I LORO RAPPORTI SONO ANCORA AL DI SOTTO DELLE REALI POTENZIALITÀ di Pietro Celi, D.G. Ministero Sviluppo Economico
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urchia e Italia sono partner privilegiati e vantano rapporti economici e commerciali eccellenti; tuttavia le loro relazioni presentano ampi margini di crescita. Per questo, i Ministri dello Sviluppo Economico italiano e dell’Economia turco hanno firmato nel 2012 un Memorandum per la Cooperazione Economica, che tra le diverse iniziative istituisce la Joint Economic and Trade Commission (JETCO). Obiettivo: promuovere gli investimenti reciproci, creando le condizioni per un maggior dialogo, sia tra istituzioni che tra sistemi imprenditoriali. Per dar seguito a questo programma, dal 24 al 28 novembre scorso è arrivata in Italia un’importante delegazione turca, guidata dal Vice Sottosegretario del Ministero dell’Economia Bulent Ugur Ecevit e composta da rappresentanti delle principali business associations e da imprenditori attivi nei settori tessile, energetico, della logistica, dell’automotive e del turismo. L’iniziativa – organizzata da Invitalia in collaborazione con il MiSE e con l’Ambasciata italiana ad Ankara e l’Ambasciata turca a Roma – si è articolata in un workshop, in incontri bilaterali e in visite ad aziende e distretti italiani. Il Vice Ministro Carlo Calenda e il Vice Sottosegretario Bulent Ugur Ecevit hanno sottolineato l’importanza di incrementare le opportunità di business ed esplorare nuove partnership. Come accennato, le relazioni economico-commerciali tra Italia e Turchia sono eccellenti. L’interscambio relativo al decennio 2003-2012 ha registrato un significativo incremento, passando da 8 miliardi di euro del 2003 a 15,8 miliardi di euro del 2012. L’Italia occupa la quinta posizione sia come cliente sia come fornitore della Turchia, dove sono presenti oltre mille imprese italiane, attive in numerosi settori di rilevanza strategica, quali le telecomunicazioni, le banche, l’energia, le infrastrutture. Per le imprese italiane, il mercato turco presenta numerosi vantaggi: la posizione geografica strategica, porta di accesso ai vicini mercati del Medio Oriente e della Regione caucasica; l’elevata percentuale di PMI, comune ai due Paesi; comuni settori di interesse primario, come il tessile e la meccanica. Importanti opportunità per le imprese italiane sono inoltre offerte dal piano turco di privatizzazione, dal piano di investimenti pubblici in opere infrastrutturali e dal clima favorevole agli investimenti. Per quanto riguarda invece gli investimenti turchi in Italia, sono al momento al di sotto delle loro potenzialità. Nei prossimi mesi continueranno le occasioni di incontro tra i due Paesi. A gennaio dovrebbe svolgersi il III Vertice bilaterale italo-turco, mentre nell’aprile 2014 il MiSE, in collaborazione con ICE-Agenzia, organizzerà la partecipazione italiana alla fiera medicale Expomed, in cui l’Italia rivestirà il prestigioso ruolo di partner country. Inoltre, nel secondo semestre 2014, è programmata una missione imprenditoriale a Mersin, con focus su energie alternative, meccanica e infrastrutture.
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In collaborazione con Ministero Sviluppo Economico, Unioncamere e Assocamerestero
MERCATO Globale
Italy-Turkey, Two Solid Partners The two countries boast a strong economic and commercial partnership, but their relationship still has a lot of room for growth
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urkey and Italy are privileged partners and boast an excellent economic and commercial relationship. Nevertheless, this relationship has ample room for growth. For this reason, the Italian Ministry of Economic Development (MiSE) and the Turkish Ministry of Economy signed an economic cooperation agreement in 2012 which, among its various initiatives, establishes the Joint Economic and Trade Commission (JETCO). The objective of this commission is to promote reciprocal investments, creating the setting for better communication, both between institutions and between entrepreneurial systems. In keeping with this program, from November 24-28 an important Turkish delegation visited Italy, led by Bulent Ugur Ecevit, Vice Undersecretary of the Ministry of Economy, and made up of representatives from the main business associations and entrepreneurs active in the textile, energy, logistics, automotive, and tourism sectors. The initiative, organized by Invitalia in collaboration with MiSE and with the Italian Embassy in Ankara and the Turkish Embassy in Rome, included a workshop, bilateral meetings, and company and district visits. Vice Minister Carlo Calenda and Vice Undersecretary Bulent Ugur Ecevit stressed the importance of increasing business opportunities and exploring new partnerships. As mentioned earlier, the economic-commercial relationship between Italy and Turkey is very strong. From 2003-2012 trade between the two countries registered a significant increase, from t 8 billion in 2003 to t 15.8 billion in 2012. Italy is in fifth place both as a client and as a supplier to Turkey, where there are over one thousand Italian businesses operating in various strategically relevant sectors like telecommunications, banking, energy, and infrastructure. For Italian businesses the Turkish market has numerous assets: a strategic geographical position, access to the nearby markets of the Middle East and the Caucasia Region, a high number of SMEs (common to both countries), and common sectors of prime interest (such as textiles and mechanics). There are also important opportunities available in Turkey for Italian businesses in privatization, public investments in infrastructure, and in the favorable investment climate. On the other hand, Turkish investments in Italy are currently far below their potential. Over the next few months meetings will continue between the two countries. In January the 3rd Italian-Turkish Bilateral Summit is supposed to take place, while in April 2014 MiSE, in collaboration with ICE-Italian Trade Promotion Agency, will organize Italy’s participation at the Expomed medical trade show, in which Italy will have the prestigious role of partner country. Furthermore, in the second half of 2014, an entrepreneurial mission to Mersin is planned, focusing on alternative energy, mechanics, and infrastructure. PIETRO CELI
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ICE-AGENZIA
ICE for the Promotion of the Italian Economic System ICE-Italian Trade Promotion Agency initiatives on behalf of the foundry machinery and equipment sector
L’ICE-Agenzia per la promozione del Sistema Italia LE ATTIVITÀ ICE IN FAVORE DEL SETTORE DELLE MACCHINE ED ATTREZZATURE PER FONDERIE
di Giovanni Sacchi, Responsabile dell’Ufficio di coordinamento servizi di promozione del Sistema Italia – ICE-Agenzia
L’
ICE-Agenzia proseguirà anche nel 2014 il piano di attività a favore del settore delle macchine ed attrezzature per fonderie. In particolare, sono stati identificati, come aree geografiche prioritarie di intervento, essenzialmente i Paesi BRIC, che continuano a rivestire notevole importanza per le aziende del settore. Recentemente, però, sono GIOVANNI stati introdotti alcuni merSACCHI cati che per varie ragioni rappresentano una sorta di nuova frontiera, quali il Messico e la Turchia. In particolare in Messico verranno realizzati, nel corso del 2014, un seminario/workshop, una partecipazione collettiva alla Fundiexpo 2014, l’invito di operatori a visitare la fiera di settore in Italia Metef-Foudeq e l’organizzazione di un piano di attività di formazione da svolgere presso il CIIMMATH-Centro Italo-Messicano di Alta Tecnologia, ad Hidalgo, realizzato su fondi Made in Italy 2008. Per quanto concerne la Turchia realizzeremo un seminario/workshop e la presenza collettiva alla fiera Ankiros 2014 (settembre).
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INIZIATIVE REALIZZATE NEL 2013: • Partecipazione collettiva alla fiera MetallurgyLitmash 2013 (Mosca, giugno); • Partecipazione collettiva alla fiera FENAF 2013 (San Paolo, 15-18 ottobre). INIZIATIVE DA REALIZZARE NEL 2014: • Partecipazione collettiva alla fiera IFEX India 2014 (Ahmedabad, Gujarat, 7-9 febbraio); • Presenza istituzionale alla fiera Metal China 2014 (Pechino, 19-22 maggio); • Seminari/workshop in Europa (Spagna e Turchia), • Seminario/workshop in Messico e piano attività di formazione presso il CIIMMATH di Hidalgo; • Partecipazione collettiva alla fiera Metallurgy-Litmash 2014 (Mosca, 3-6 giugno); • Incoming di operatori esteri a MetefFoundeq 2014 (Verona 11-13 giugno); • Partecipazione collettiva alla fiera Ankiros 2014 (Istanbul, 11-13 settembre); • Partecipazione collettiva alla fiera FundiExpo 2014 (Monterrey, 24-26 settembre); • Partecipazione collettiva alla fiera GIFA 2015 (Düsseldorf, 16-20 giugno 2015).
CE-Italian Trade Promotion Agency will continue its initiatives on behalf of the foundry machinery and equipment sector in 2014. In particular, priority has been given to the geographic areas of the BRIC countries, which continue to assume considerable importance for the sector’s businesses. Recently, however, several new markets have been introduced which represent a new frontier of sorts, for example Mexico and Turkey. Specifically, a series of initiatives will take place in Mexico during the course of 2014, including a seminar/workshop, a collective participation in Fundiexpo 2014, an invitation for industry operators to visit the Metef-Foudeq trade show in Italy, and the organization of a training program to take place at the CIIMMATH (Italian Mexican High Technology Innovation Center) in Hidalgo, created thanks to funding from Made in Italy 2008. As far as Turkey is concerned, we will be organizing a seminar/workshop and a collective participation in the 2014 Ankiros trade show (September).
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2013 INITIATIVES: • Collective par ticipation in the 2013 Metallurgy-Litmash trade show (Moscow, June); • Collective participation in the 2013 FENAF trade show (San Paolo, October 15-18). 2014 INITIATIVES: • Collective participation in the 2014 IFEX India trade show (Ahmedabad, Gujarat: February 7-9); • Inistitutional presence at the 2014 Metal China trade show (Beijing: May 19-22); • Seminars/workshops in Europe (Spain and Turkey); • Seminars/workshops in Mexico and a training program to take place at the CIIMMATH in Hidalgo; • Collective par ticipation in the 2014 Metallurgy-Litmash trade show (Moscow: June 3-6); • Incoming mission of foreign operators to the 2014 Metef-Foundeq (Verona: June 11-13); • Collective par ticipation in the 2014 Ankiros trade show (Istanbul: September 11-13); • Collective par ticipation in the 2014 FundiExpo trade show (Monterrey: September 24-26); • Collective participation in the 2015 GIFA trade show (Düsseldorf: June 16-20, 2015).
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UNIVERSITAS MERCATORUM
Conoscenza, vero motore della nostra economia TRA LE NOVITÀ DEL NUOVO ANNO ACCADEMICO, UNIVERSITAS MERCATORUM LANCIA IL PRIMO CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEL TURISMO
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resce l’offerta formativa di Universitas Mercatorum. L’arrivo del nuovo anno accademico ha portato una ventata di novità per la formazione universitaria di primo e secondo livello dell’Ateneo telematico delle Camere di commercio. Nasce così il primo corso di laurea triennale in Scienze del Turismo, mirato a sviluppare figure professionali in grado di rispondere alle esigenze formative delle imprese del settore. Allo stesso tempo, s i r i n n o v a l ’ a t t u a l e c o r s o d i l a u re a i n Gestione d’impresa, per permettere ai laureati in questa disciplina di ottenere l’esonero della prima prova dell’Esame di Stato per l’accesso all’Albo dei dottori commercialisti. Taglia il nastro di partenza anche il corso di laurea Magistrale in Management, che consente ai laureati di acquisire conoscenze avanzate in tema di governo delle aziende, nonché di gestione dei loro processi e delle loro funzioni. È possibile iscriversi in qualsiasi momento. Grazie infatti al modello “Open University”, Universitas Mercatorum garantisce flessibilità spaziale e temporale nell’erogazione della formazione. Basta un collegamento a internet, per fruire dei corsi da qualsiasi postazione e senza limite di tempo, dal momento che la formula è studiata per consentire a giovani e meno giovani di conseguire un titolo accademico conciliando più facilmente lo studio con gli impegni lavorativi e familiari. Attraverso il sito www.unimercatorum.it, si possono consultare tutte le novità in corso che, quest’anno, riguardano anche le agevolazioni. Oltre a borse di studio e convenzioni (che riducono i costi di iscrizione ai corsi di laurea fino al 35%), sarà infatti possibile per i neo immatricolati pagare con carta di credito e dilazionare anche in quattro rate il pagamento della tassa di iscrizione. Perché l’Università delle Camere di Commercio fa di tutto per diffondere la conoscenza, vero motore della nostra economia.
Il Rettore di Universitas Mercatorum, Giorgio Marbach, tra Claudio Gagliardi (Segretario Generale Unioncamere) e Ferruccio Dardanello (Presidente Unioncamere).
Knowledge, the Real Engine of Our Economy Among the new developments for the new school year, Universitas Mercatorum is offering the first undergraduate degree in the Science of Tourism he curriculum at Universitas Mercatorum is expanding. The start of the new school year has brought wave of new developments to the fist and second level university training programs of the Chamber of Commerce’s online degree program. One of these developments is the first undergraduate degree in the Science of Tourism, aimed at developing professional figures capable of responding to businesses’ training needs within the sector. At the same time, the major in Business Management has been renewed, allowing new graduates from this department to be exempt from the first state board exam required for acceptance in the registry of certified accountants. The Masters in Management has also kicked off, which gives students advanced knowledge in the subject of business government, as well as in the management of business processes and functions. Enrollment is possible at any time. In fact, thanks to the ‘Open University’ model, Universitas Merca-
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torum guarantees both spatial and temporal flexibility in the completion of a degree. All one needs to take advantage of any one of the degree programs is an Internet connection. The programs are offered without a time limit as they are created specifically to give young and middle aged people the opportunity to complete a college degree while balancing their studies with job and family commitments. All of the information regarding the new developments for this year, also in terms of financial assistance, is available online at www.unimercatorum.it. In addition to scholarships and conventions (which reduce the enrollment costs by up to 35%), it is also possible for new students to pay the fee by credit card and in four installments. Because the Chambers of Commerce’s University makes every effort to spread knowledge, the real engine of our economy.
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Il Manifesto “Oltre la crisi” L’Italia deve fare l’Italia L’Italia è in crisi, una crisi profonda e drammatica. Ma non è un Paese senza futuro. È molto popolare, in patria e all’estero, la tesi del nostro inarrestabile declino: che manca però del sostegno dei fatti, fa torto a chi lavora, fa danno al Paese e distoglie dai veri problemi da risolvere. Nessuno lo nega, siamo zavorrati da guai che vengono da lontano, e che vanno ben oltre il debito pubblico: le diseguaglianze sociali, l’economia in nero, quella criminale, il ritardo del Sud, una burocrazia spesso persecutoria e inefficace. La crisi mondiale si è innestata su questi mali, incancrenendoli. Rimediare non sarà facile. Ma non è impossibile, se non ci lasciamo ipnotizzare dalla retorica dell’apocalisse. Il giudizio negativo sull’Italia nasce da un clima di enorme, e pericolosa, confusione. È confusa l’opinione pubblica interna, trascinata in un cronico stato di pessimismo e frustrazione. C’è confusione tra gli addetti ai lavori, e tra gli osservatori e gli investitori stranieri, inclini a fare proprio questo giudizio, infondato ma senza appello. Tutto ciò, ovviamente, porta grave detrimento per la nostra immagine internazionale. E rende difficilissima la stessa diagnosi dei mali del Paese: col rischio che vengano formulate ricette non adeguate per porvi rimedio. La tesi del declino è supportata principalmente dalle pessime performance del PIL nazionale. Che però non fa distinzione tra un mercato interno prostrato dalla crisi e dall’austerità, e le ottime prestazioni internazionali delle imprese, del turismo e dell’agroalimentare. Siamo uno dei più grandi esportatori al mondo – soprattutto grazie ai nostri distretti – siamo una delle mete turistiche preferite del nuovo turismo mondiale. Ha le sue radici in questa difficoltà degli indicatori economici tradizionali (come le dinamiche delle quote di mercato nell’export mondiale) a cogliere i mutamenti in atto nel nostro Paese – difficoltà acuita dai rivolgimenti epocali avvenuti nel decennio: la crescente concorrenza dei Paesi emergenti e la grande recessione. E si alimenta della divaricazione crescente tra i risultati eccellenti ottenuti meritoriamente sul campo dalle aziende nazionali e il deterioramento del Sistema Paese. Quello che da questa confusione non emerge, invece, sono due tendenze molto positive: due ponti lanciati verso il futuro che fanno carta straccia delle profezie negative, e indicano una rotta, la via per restituire coraggio e convinzione agli Italiani. La prima. L’Italia non è una delle vittime della globalizza-
zione, anzi: ha profondamente modificato la sua specializzazione internazionale, modernizzandola e “sincronizzandola” con le nuove richieste dei mercati. Abbiamo saputo costruire valore aggiunto in settori – quelli tradizionali del Made in Italy: il tessile-abbigliamento, le calzature, i mobili, la nautica – in cui ci davano per spacciati a causa della concorrenza dei Paesi emergenti. E abbiamo creato nuove specializzazioni, come nella meccanica – oggi di gran lunga il settore più importante per surplus commerciale con l’estero – nei prodotti innovativi per l’edilizia, nei mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli e nella chimica-farmaceutica. Si spiega così il fatto che nel 1999 il nostro Paese era quinto nell’UE-27 per saldo commerciale normalizzato nei manufatti, e nel 2012 è salito al terzo posto. La seconda tendenza: proprio grazie a questa nuova specializzazione – mentre la recessione globale e l’austerità facevano crollare la nostra domanda interna, e con essa PIL e occupazione – le imprese italiane hanno registrato eccellenti performance sui mercati internazionali. Tra ottobre 2008 e giugno 2012, il fatturato estero dell’industria italiana è cresciuto più di quello tedesco e francese (Eurostat). Nel 2012 siamo stati tra i soli cinque Paesi al mondo (con Cina, Germania, Giappone e Corea del Sud) ad avere un saldo commerciale con l’estero superiore ai 100 miliardi di dollari (per i manufatti non alimentari). Su un totale di 5.117 prodotti (il massimo livello di disaggregazione statistica del commercio mondiale) nel 2011 l’Italia si è piazzata prima, seconda o terza al mondo per attivo commerciale con l’estero in ben 946 casi. Se puntiamo la lente sui Paesi extra-UE – i mercati più promettenti, quelli su cui si deciderà il futuro del commercio mondiale – questa Italia “in declino” è il secondo Paese dell’UE, dopo la Germania, per surplus commerciale nei manufatti non alimentari (con un attivo di 63 miliardi di euro nel 2012). Mentre, appunto, sul mercato domestico domanda e produzione crollavano per ragioni che, evidentemente, nulla hanno a che vedere con la competitività delle imprese. Non solo l’export sfata i luoghi comuni sbandierati dalla propaganda declinista. Il settore italiano del turismo è additato come uno dei protagonisti della nostra inevitabile uscita di scena. Di vero c’è, ancora una volta, che la crisi economica ha imposto tagli pesanti alle spese degli Italiani. Ma l’afflusso di stranieri è in aumento. Se dismettiamo indicatori approssimativi (come quello degli arrivi di turisti inter-
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nazionali, falsato dalla presenza di grandi hub internazionali e dai viaggi di lavoro), scopriamo che l’Italia, che per numero di pernottamenti di turisti stranieri è seconda in Europa soltanto alla Spagna, è addirittura il primo Paese europeo per i turisti extra-UE (con 54 milioni di notti). Siamo la meta preferita per i visitatori da Cina, Giappone e Brasile; siamo alla pari con la Gran Bretagna per le provenienze dagli Stati Uniti; secondi per arrivi da Canada, Sudafrica, Australia, Russia. Davvero ardito, dunque, parlare di un Paese sul viale del tramonto. Non siamo una nazione di macerie e di cittadini rassegnati. Sappiamo competere, invece. Allora, piuttosto che alle sirene del declino, dobbiamo prestare attenzione al messaggio e alle richieste dei tanti protagonisti di questo Made in Italy rinnovato. Che stanno affermando un modello di sviluppo nuovo, ma perfettamente in linea con la grande vocazione nazionale: la qualità. Dove la bellezza è un fattore produttivo determinante e la cultura, sposata magari alle nuove tecnologie, un incubatore d’impresa. Una via italiana alla green economy in cui l’innovazione è un’attitudine che investe anche le attività più tradizionali – dove le eccellenze agroalimentari sono un volano per l’artigianato e il turismo, e viceversa – le cui straordinarie materie prime sono la qualità della vita, la coesione sociale, il capitale umano, i saperi del territorio. Da qui dobbiamo ripartire, dal nostro irripetibile “ecosistema produttivo”. Dalla qualità, da questa via tutta italiana alla green economy. Incentivando la ricerca, l’ICT e l’innovazione non solo tecnologica ma anche organizzativa, comunicativa, di marketing. Sostenendo, con azioni di sistema, gli sforzi di internazionalizzazione del nostro manifatturiero,
delle filiere culturali e turistiche. Con una politica industriale che faccia perno sulla valorizzazione dei nostri pilastri – manifattura, turismo, cultura, agricoltura – e indichi proprio nella sostenibilità e nella green economy la via da seguire. E con una politica fiscale conseguente, che sposti la tassazione dal lavoro verso il consumo di risorse, la produzione di rifiuti, l’inquinamento. Che incentivi la formazione, l’inclusione sociale e il contributo dei giovani e delle donne alla società e all’economia italiane. Che sostenga gli investimenti per competere nell’economia reale a scapito di quelli per fare speculazione sui mercati finanziari. Dove la burocrazia cessi finalmente di essere un freno per le imprese. Le aziende più piccole vanno accompagnate a lavorare di più in rete o in consorzio. Il turismo potrebbe intercettare più viaggiatori stranieri se l’Italia avesse migliori infrastrutture di trasporto e logistiche, se gli aeroporti italiani fossero meno periferici nelle tratte intercontinentali. Se lo sforzo promozionale dell’immagine dell’Italia all’estero non fosse polverizzato e spesso inconcludente, se le strutture ricettive fossero ammodernate e messe in rete con le tante eccellenze (culturali, paesaggistiche, produttive) del Paese. La lotta all’illegalità, alla contraffazione e all’Italian sounding deve diventare una priorità imprescindibile. Come pure le misure per strutturare reti distributive più forti, anche all’estero. Né si può prescindere dal garantire liquidità all’economia nazionale. Per sostenere le famiglie e far ripartire i consumi interni. E per garantire alle aziende, anche grazie ad un nuovo ruolo della Cassa depositi e prestiti, il credito necessario a rilanciare gli investimenti. L’Italia, insomma, ce la può fare. È semplicemente necessario che venga messa nelle condizioni di poter fare l’Italia.
I primi firmatari del Manifesto: Ferruccio Dardanello Presidente Unioncamere Marco Fortis Vicepresidente Fondazione Edison Ermete Realacci Presidente Fondazione Symbola Anton Francesco Albertoni Presidente UCINA Catia Bastioli Presidente Kyoto Club Vincenzo Boccia Vicepresidente e Presidente Piccola Industria Confindustria Aldo Bonomi Fondatore e Direttore Consorzio AASTER Sandro Bonomi Presidente ANIMA Luigi Campiglio Università Cattolica Milano Giorgio Cannara Presidente AIMPES Maurizio Casasco Presidente nazionale Confapi Fulvio Coltorti Direttore emerito e Consigliere economico dell’Area Studi Mediobanca Filippo Ferrua Presidente Federalimentare Cesare Fumagalli Segretario generale Confartigianato Marco Frey Presidente Comitato scientifico Symbola Claudio Gagliardi Segretario generale Unioncamere Mauro Gallegati Università Politecnica delle Marche Maurizio Gardini Presidente nazionale Confcooperative Enzo Gesmundo Segretario generale Coldiretti Mario Guidi Presidente nazionale Confagricoltura
Ivan Lo Bello Vicepresidente per l’Education Confindustria Giancarlo Losma Presidente Federmacchine Ivan Malavasi Presidente Nazionale Cna Vincenzo Mannino Segretario generale Confcooperative Sergio Marini Presidente Coldiretti Nazionale Luigi Mastrobuono Direttore generale Confagricoltura Rino Mastrotto Presidente nazionale UNIC Giorgio Merletti Presidente nazionale Confartigianato Stefano Micelli Università Cà Foscari Venezia Fabrizio Palenzona Presidente AISCAT Franco Pasquali Presidente Forum Fondazione Symbola Giuliano Poletti Presidente nazionale Legacoop Agostino Re Rebaudengo Presidente assoRinnovabili Fabio Renzi Segretario generale Fondazione Symbola Sergio Silvestrini Segretario generale Cna Roberto Snaidero Presidente Federlegno – Arredo Nazionale Domenico Sturabotti Direttore Fondazione Symbola Valter Taranzano Presidente Federazione Distretti Italiani Marco Venturi Presidente nazionale Confesercenti Marco Vitale Presidente Vitale Novello & Co Management and Strategic Consultant Stefano Zamagni Università di Bologna
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C’è spazio nel mondo per un’Italia che fa l’Italia Nonostante la crisi, il nostro export cresce. Dalla green economy all’ICT, passando per formazione, credito, legalità e qualità: le politiche su cui puntare per far ripartire il Paese di Claudio Gagliardi, Segretario Generale di Unioncamere
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Italia è in crisi, una crisi profonda e drammatica. Ma non è un Paese senza futuro”. A chi sostiene la tesi di un Paese che ha perso competitività, Unioncamere Fondazione Edison e Symbola rispondono con un manifesto – presentato lo scorso 15 ottobre a Roma – dal titolo “Oltre la Crisi. L’Italia deve fare l’Italia”, al quale hanno già aderito esponenti del mondo economico e imprenditoriale. Senza chiudere gli occhi sui mali antichi che zavorrano il Paese – debito pubblico, diseguaglianze sociali, economia in nero, ritardo del Sud, lungaggini burocratiche – e sulla crisi che li ha aggravati, Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere, Marco Fortis, Vicepresidente di Fondazione Edison, ed Ermete Realacci, Presidente di Symbola, raccontano un’Italia reale che le statistiche e i rapporti sulla competitività spesso ignorano. AL PASSO CON LA GLOBALIZZAZIONE. “Il giudizio negativo sull’Italia nasce da un clima di enorme, e pericolosa, confusione”, spiega Marco Fortis. “Chi parla di declino lo fa partendo dalle pessime performance del PIL nazionale. Che però non fa distinzione tra un mercato interno prostrato dalla crisi e dall’austerità, e le ottime prestazioni internazionali delle imprese, del turismo e dell’agroalimentare”. Il nostro Paese ha infatti dimostrato di saper modificare la sua specializzazione internazionale, modernizzandola e “sincronizzandola” con le nuove richieste dei mercati. Lo spiega il Presidente Ferruccio Dardanello: “In questi anni ci hanno dato ripetutamente per spacciati nei settori tradizionali del Made in Italy: dal tessile-abbigliamento, alle calzature, ai mobili, che avrebbero dovuto essere spazzati via dalla concorrenza dei Paesi emergenti”. E invece “in quei settori le nostre imprese sono state in grado di costruire valore aggiunto, spostando la competizione a livelli inarrivabili per Cina e India”. Non solo: l’Italia ha anche
conquistato nuove specializzazioni “anche in quei settori ad alto contenuto tecnologico un tempo riservati ad altri. Emerge un nuovo modello di sviluppo orientato alla sostenibilità ed ai mercati internazionali che dobbiamo saper accompagnare sui territori sfruttando nel migliore dei modi, come sistema Paese, l’enorme opportunità dell’Expo 2015”. UN PAESE CHE PUNTA SULLA QUALITÀ. Per Ermete Realacci, dunque, anziché “recitare il mantra del declino, dobbiamo prestare attenzione al messaggio e alle richieste dei tanti protagonisti di questo Made in Italy rinnovato”. Che stanno affermando “un modello di sviluppo nuovo, ma perfettamente in linea con la grande vocazione nazionale: la qualità. La via italiana alla green economy, dove la bellezza e la sostenibilità ambientale sono fattori produttivi determinanti. E dove la cultura, sposata magari alle nuove tecnologie, è un incubatore d’impresa”. LA “RICETTA” PER CRESCERE. Il manifesto presentato da Unioncamere, Fondazione Edison e Symbola, fornisce quindi alcune indicazioni per dare nuovo slancio al nostro Paese. In primo piano, “una politica industriale che faccia perno sui nostri pilastri – manifattura, turismo, cultura, agricoltura – e sulla green economy”, ma anche “una politica fiscale che sposti la tassazione dal lavoro verso il consumo di risorse, la produzione di rifiuti, l’inquinamento. Che incentivi la formazione, l’inclusione sociale e il contributo dei giovani e delle donne alla società e all’economia italiane. Che sostenga gli investimenti”. Occhi puntati anche sugli incentivi a ricerca, ICT e innovazione, su più validi sostegni all’internazionalizzazione, su una burocrazia più efficiente, su infrastrutture, anche immateriali, più solide. Poi le regole: “La lotta all’illegalità, alla contraffazione e all’Italian sounding deve diventare una priorità imprescindibile”. Infine, ma non ultimo, la necessità e l’urgenza di garantire liquidità all’economia nazionale: alle famiglie, per far ripartire i consumi interni, e alle aziende, per rilanciare gli investimenti.
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There’s Room in the World for an Italy that Lives Up to Expectations Despite the economic crisis, our exports continue to grow. From sustainability to ICT, and with an eye to training, credit, legality and quality: policies to focus on for our country’s recovery taly is in the midst of a profound and dramatic economic crisis. Yet it’s not a country without a future.” For those who believe that this is a country that has lost its competitive edge, Unioncamere, Fondazione Edison and Symbola have replied with a manifesto – presented in Rome on October 15th – entitled ‘Oltre la Crisi. L’Italia deve fare l’Italia’ (Beyond the Crisis. Italy Must Live Up to Expectations), which has already been endorsed by representatives from both the financial and business worlds. Without losing sight of the age-old problems which plague the country (public debt, social inequalities, black market economy, financially lagging south, drawn out bureaucratic procedures) and the economic crisis now exacerbating them, Ferruccio Dardanello – President of Unioncamere, Marco Fortis – Vice President of Fondazione Edison, and Ermete Realacci – President of Symbola, describe another Italy, one which statistics and reports on economic competitiveness often ignore. KEEPING UP WITH GLOBALIZATION. “A negative view of Italy arises from a climate of great confusion,” explains Marco Fortis. “Those who speak of decline do so because they look exclusively at the poor performance of our GDP. However, the GDP does not distinguish between our domestic market, paralyzed by the economic crisis and austerity, and the excellent international performance of our businesses, tourism, and food and agriculture industry.” In fact, our country has proven able to modify its international specializations, modernizing and “synchronizing” them with new market requests. As Ferruccio Dardanello explains, “In recent years our traditional Made in Italy sectors (from textiles
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and clothing, to footwear and furniture) have been thought to be doomed, as though they were on the verge of being swept away by the competition of developing countries.” Instead “our enterprises have been able to build added value into those sectors, raising the bar to unattainable heights for countries like China and India.” Furthermore, Italy has also established new specializations “even in those highly technological sectors which at one time seemed reserved only for other countries. A new developmental model is emerging, focused on sustainability and on international markets which we must guide into our territories, taking full advantage, as a national economic system, of the enormous opportunities provided by Expo 2015.” A COUNTRY WHICH FOCUSES ON QUALITY. For Ermete Realacci, rather than “recite the mantra of decline, we must pay attention to the message and to the requests of the new Made in Italy protagonists” who are establishing a “new developmental model perfectly in line with the country’s primary vocation: quality. This is Italy’s path to ‘green’ economy, where beauty and environmental sustainability are determining productive factors, and where culture, combined with new technology, is a business incubator.” THE ‘RECIPE’ FOR GROWTH. The manifesto presented by Fondazione Edison, Unioncamere, and Symbola makes several suggestions for giving our country a much needed boost. First of all, “industrial policy which hinges upon the pillars of our economy – manufacturing, tourism, culture, agriculture – and on environmentally sustainable economy,” as well as “fiscal policy which shifts taxation from labor to the consumption of resources, the production of waste, and pollution. Which incentivizes training, social inclusion, and the contributions of women and of the younger generation to society and to the Italian economy and which supports investments.” Focus is also on incentives for research, ICT, and innovation, on more valid internationalization support, on more efficient bureaucracy, and on more efficient infrastructure (also digital). And then there are the rules: “The battle against illegality, counterfeiting, and ‘Italian sounding’ must become top priority.” Last but not least, the need and the urgency to be able to guarantee liquidity to the national economy: to families, in order to re-stimulate domestic consumption, and to businesses, in order to re-launch investments.
ALCUNI DATI SULL’ITALIA…
SOME FACTS ABOUT ITALY...
Nel 2012 il surplus manifatturiero italiano con l’estero ha raggiunto un massimo storico, pari, secondo l’Istat, a 94 miliardi di euro. Secondo stime dell’Eurostat, tra l’ottobre del 2008 e il giugno del 2012, il fatturato estero dell’industria italiana è cresciuto più di quello tedesco e francese. Nel 2012 l’Italia è stata tra i soli cinque Paesi al mondo (con Cina, Germania, Giappone e Corea del Sud) a presentare un saldo commerciale con l’estero per i manufatti non alimentari superiore ai 100 miliardi di dollari. Il Trade Performance Index elaborato dall’UNCTADWTO stima che, subito dopo la Germania, l’Italia sia la nazione più competitiva al mondo a livello commerciale. Nel 1999 l’Italia era quinto nell’UE-27 per saldo commerciale normalizzato nei manufatti; nel 2012 è salita al terzo posto. L’Italia è il secondo Paese UE, dopo la Germania, per surplus commerciale nei manufatti non alimentari con i Paesi extra-UE, con un attivo di 63 miliardi di euro nel 2012. Per quanto riguarda il settore turistico, per numero di pernottamenti (180 milioni) l’Italia è seconda in Europa soltanto alla Spagna, ed è addirittura prima per i turisti extra-UE (54 milioni di notti). Per quanto riguarda l’agricoltura-pesca-foreste, l’Italia è seconda nell’UE-27 per valore aggiunto dopo la Francia, con 28 miliardi di euro nel 2012.
According to Istat, in 2012 Italy’s manufacturing surplus abroad reached an all time high of t 94 billion. According to estimates by Eurostat, between October 2008 and June 2012, Italian industries had a greater increase in total foreign sales than Germany and France. In 2012 Italy was among only five countries in the world (with China, Germany, Japan, and South Korea) to have a foreign commercial balance greater than $100 billion for non-food related products. The Trade Performance Index put together by UNCTAD-WTO estimates that, second only to Germany, Italy is the most commercially competitive country in the world. In 1999 Italy ranked fifth among the EU-27 in terms of normalized trade balance of manufactured goods; in 2012 it climbed to third place. Among EU countries, Italy is in second place, after Germany, in terms of commercial surplus of non-food related manufactured goods with non-EU counties, with a profit of t 63 billion in 2012. In terms of tourism, Italy ranks second in Europe, after Spain, for overnight stays (180 million), and ranks first for non-EU tourists (54 million overnight stays). Among the EU-27, Italy comes in second, after France, in terms of added value in the agriculture-forestryfishing sector, with t 28 billion in 2012.
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Progetti comuni per far crescere le PMI italiane nel mondo ALCUNE DELLE INIZIATIVE PREVISTE DAL FONDO INTERCAMERALE DI INTERVENTO 2013-2014, REALIZZATO DA UNIONCAMERE IN COLLABORAZIONE CON LE CCIE E LE CAMERE DI COMMERCIO MISTE di Sandro Pettinato, Vice Segretario Generale di Unioncamere
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el giugno 2013, è stato approvato dal Comitato Esecutivo di Unioncamere il Programma proposto dal Fondo Intercamerale di Intervento 2013-2014 per la promozione delle PMI sui mercati internazionali, da realizzare attraverso linee di lavoro congiunte tra il sistema camerale italiano e la rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) e delle Camere di Commercio Miste (CCM). Si tratta, in sostanza, di un vero e proprio strumento a sostegno di una progettazione comune tra i due sistemi. Il Fondo Intercamerale 2013-2014 è destinato a finanziare progetti di interesse dell’intero sistema camerale italiano ed italo-estero – su proposta formale delle Camere italiane all’estero e dalle camere miste. Le iniziative promosse quest’anno hanno insistito su due grandi filoni di lavoro: Ospitalità Italiana e Progettualità con le CCIAA.
OSPITALITÀ ITALIANA. Alla sua quarta edizione, l’iniziativa mira a supportare e valorizzare i ristoranti italiani nel mondo nella promozione del prodotto agro-alimentare italiano, attraverso la realizzazione di eventi finalizzati alla valorizzazione dei territori di provenienza dei prodotti tipici ed utilizzando la rete per garantire l’autenticità dei marchi tipici (DOP/IGP). Particolarmente strategica quest’anno la linea che prevede la realizzazione di eventi finalizzati alla valorizzazione dei territori di provenienza dei prodotti tipici (Ospitalità Italiana on tour). Quest’anno sono 65 i progetti presentati dalle CCIE approvati dal Comitato Esecutivo di Unioncamere, che coinvolgono quasi 50 Paesi e hanno come obiettivo, da una parte, la certificazione di nuovi ristoranti e, dall’altra, il mantenimento e l’animazione dei ristoranti già certificati nelle scorse annualità. Si ipotizza che a metà 2014 avremo una rete di oltre 1.500 ristoranti certificati nel mondo. In questo senso i progetti delle CCIE stanno puntando – oltre che su nuove adesioni di ristoranti italiani all’estero – soprat-
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tutto su nuove formule di fidelizzazione di questa rete, per esempio favorendo produzioni complementari a quelle enogastronomiche, diffondendo i temi della tutela delle tipicità o favorendo i canali distributivi delle produzioni nazionali, incrementando così i flussi di scambi commerciali. Il marchio Ospitalità Italiana rappresenta una preziosa bussola per chi ama la vera cucina italiana di qualità, ma anche un utile strumento per promuovere, attraverso l’autentica ristorazione tricolore, quanto di bello e di buono sanno produrre i nostri territori. Inoltre, il progetto Ospitalità Italiana, con la rete dei ristoranti certificati nel mondo, è stato incluso tra le 60 proposte presentate nel dossier dell’Agenda Italia 2015 – il programma di attività del Governo a sostegno di Expo 2015 – e quindi concorrerà alla realizzazione dei tre grandi obiettivi alla base dell’Agenda Italia: promuovere l’Italia nel mondo, investire sui temi di Expo (“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”) e sostenere lo sviluppo territoriale.
PROGETTUALITÀ CON LE CCIAA. L’obiettivo è di implementare le linee di coerenza fra le azioni della rete delle camere italiane e la rete estera, realizzando interventi
in coordinamento con la rete camerale e gli a l t r i s o g g e t t i d e l l a p ro m o t i o n i t a l i a n a (anche non camerale), facendo in modo che le attività non si “sovrappongano”, ma siano coordinate con quelle degli altri attori dell’internazionalizzazione. Unioncamere, sulla base delle proposte discusse all’interno del proprio sistema, ha ritenuto particolarmente strategiche le
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Helping to Promote Italian SMEs in the World Through Joint Projects Several of the initiatives planned by the 2013-2014 Inter-Chamber Strategy Fund, promoted by Unioncamere in collaboration with the ICCA and the Mixed Chambers of Commerce n June of this year Unioncamere’s Executive Committee approved the program proposed by the 2013-2014 Inter-Chamber Strategy Fund for the promotion of SMEs in international markets. The program is to be organized through a collaborative effort between the Italian chambers of commerce system and the network of Italian Chambers of Commerce Abroad (ICCA) and Mixed Chambers of Commerce (CCM). Ultimately the program is to be a tool used to support joint planning between the two systems. The 2013-2014 Inter-Chamber Fund exists to help finance projects which are of interest to the entire Italian chambers of commerce system, both at home and abroad, via formal proposals made by the Italian Chambers of Commerce Abroad and the mixed chambers. The initiatives being promoted this year focus on two major sectors: Italian Hospitality and Planning with the IAACC. ITALIAN HOSPITALITY. Now in its fourth year, the initiative aims to support and assist Italian restau-
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seguenti linee di lavoro: 1) Collaborazioni con la rete degli Sportelli di informazione camerale per l’internazionalizzazione (WorldPass); 2) Programma promozionale del sistema camerale nazionale 2013 – A z i o n i c o o rd i n a t e c o n l ’ I C E - A g e n z i a ; 3) Comparto tessile/orafo/edilizia sostenibile, in collaborazione con Unionfiliere; 4) Promozione del Made in Italy in aree stra-
tegiche (es. Balcani, Mediterraneo, Golfo, BRICS, America Latina); 5) Blue Economy (settore della nautica e della relativa green economy); 6) SIAFT-Southern Italy Agri Food and Tourism, un incoming di operatori dall’estero sui temi dell’agroalimentare, della nautica e del turismo. Attraverso queste linee di attività, Unioncamere ha inteso dunque concentrare le azioni sia su alcuni modelli di successo avviati durante la scorsa annualità, sia su alcune linee innovative. Tra le attività previste nei 26 progetti (di cui 17 presentati da CCIE e 9 da CCM) e già in fase di realizzazione, vi sono iniziative di incoming, missioni, partecipazioni fieristiche, partecipazione a missioni di sistema e governative, studi, workshop, seminari tematici, attività formative e di sostegno all’export, con il coinvolgimento di un ampio numero di Camere di Commercio italiane.
rants in the world in their promotion of Italian food and wine products through the organization of events aimed at drawing attention to product areas of origin and using the world wide web to help guarantee brand authenticity (DOP/IGP). This year the organization of such events is of particularly strategic importance (Italian Hospitality on Tour). This year sixty-five projects, involving fifty countries, have been presented by the ICCA and approved by Unioncamere’s Executive Committee. The objective of the projects is to, on the one hand, grant certifications to new restaurants, and, on the other hand, to support and maintain enthusiasm for those already certified in previous years. It is predicted that by mid2014 we will have a network of over 1,500 certified restaurants in the world. For this reason the projects proposed by the ICCA aim not only to attract new participating restaurants abroad, but above all aim to create new synergies in the network; by, for example, encouraging those productions which are complementary to the food and wine sector, promoting the idea of safeguards for traditional products, or encouraging the distribution channels for national products, and thereby increasing the flow of commercial trade. The Italian Hospitality seal is a valuable symbol for those who love high-quality Italian cuisine, but it is also a useful tool for the promotion, via authentic Italian restaurants, of the best of what our regions produce. Furthermore, the Italian Hospitality Project, with its network of certified restaurants in the world, has been included among the sixty proposals presented in the dossier of the 2015 Italy Agenda – the governmental program of activities in support of Expo 2015 – and will therefore contribute in the realization of three objectives which are at the core of the Italy Agenda: promote Italy in the world, invest in the themes of the Expo (‘Feeding the Planet, Energy for Life’), and support territorial development. PLANNING WITH THE IAACC. The objective is to implement a cohesive line of communication between the activities of the Italian chambers of commerce network and the foreign network, thus organ-
izing initiatives in coordination with the chambers of commerce network and other entities involved in the promotion of Italian products (even if not part of the chambers of commerce system), and making sure that there is no ‘overlap’ between activities, but rather that they complement other activities related to internationalization. Based on the proposals discussed within its own system, Unioncamere considered the following lines of work to be particularly strategic: 1) a collaboration with the network of chambers of commerce information desks for internationalization (WorldPass); 2) a 2013 promotional program for the national chambers of commerce system – initiatives coordinated with ICE-Italian Trade Promotion Agency; 3) a sustainable textile/gold/construction industry, in collaboration with Unionfiliere; 4) the promotion of Made in Italy in three strategic areas (ex. the Balkans, the Mediterranean, the Persian Gulf, BRICS, Latin America); 5) Maritime Economy (nautical sector and the corresponding green economy); 6) SIAFT-Southern Italy Agri Food and Tourism, an incoming mission of foreign operators focusing on the food/wine, nautical, and tourism industries. Through these lines of work, Unioncamere intends to concentrate its efforts not only on certain successful models already begun in the previous year, but also on certain more innovative tactics. Among those initiatives included in the twenty-six projects (seventeen of which presented by the ICCA and nine by the CCM) and already underway, are various incoming and outgoing missions, participation in trade shows, participation in governmental and chambers of commerce missions, studies, workshops, themed seminars, training courses, and initiatives aimed at the promotion of exports, and involving an ample number of Italian chambers of commerce. EXAMPLES OF SUCCESSFUL PROJECTS. Of these projects, worthy of being remembered is ‘The Nautical Sector: opportunities for Italian small and medium enterprises – 2nd year,’ organized by the Nice-French Riviera ICCA in collaboration with the
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ESEMPI DI PROGETTI DI SUCCESSO. Tra questi, possiamo ricordare il progetto “Il settore della nautica: opportunità per le piccole e medie imprese italiane – II annualità”, realizzato dalla CCIE di Nizza-Costa Azzurra, in collaborazione con la CCIE di Marsiglia e un’ampia partnership camerale italiana, che sta portando avanti azioni promozionali e informative volte ad accrescere le opportunità di business nel mercato francese delle PMI italiane nel settore nautico e ad attirare nuovi investimenti fran-
Marseilles ICCA and an extensive partnership of Italian chambers of commerce, which is carrying out promotional and informational activities aimed at increasing business opportunities in the French market for Italian SMEs operating in the nautical sector and attracting new investments from France to Italy. Also regarding the maritime economy, the Dominican Republic ICCA introduced a project entitled ‘Coast to Coast: Promotion of the Tyrrhenian Coast’s Nautical Sector in Central Atlantic and South American Coastal Markets’ – organized in partnership with the Italian-Argentinian Chamber of Commerce, the Santa Catarina ICCA (Brazil), the IAACCs of Genoa, La Spezia, Lucca, Latina, Salerno, Palermo, Messina, and Agrigento, and the Calabria Unioncamere – whose goal is to put together events and B2B meetings aimed at encouraging access to the markets of the Central-South American Atlantic Coasts for Italian SMEs (www.nauticaintercamerale2013.com). Meanwhile, the United Kingdom ICCA introduced a project related to SIAFT, in collaboration with the IAACCs of Potenza, Chieti, Crotone, Foggia, and Matera, the Molise Unioncamere, and the British Chamber of Commerce for Italy, aimed at promoting Southern Italy’s products in the United Kingdom. Of the various promotional activities carried out, the space within the ‘Welcome Italia’ trade show (www.welcome-italia.co.uk – London, October 18-20, 21013) is particularly noteworthy, dedicated exclusively to Southern Italian businesses involved in the SIAFT project. Thanks to the projects financed by the Inter-Chamber Fund and the close collaboration created within the Chambers of Commerce network, considerable positive results have been achieved up to this point, in terms of businesses involved and the creation of partnership opportunities. Just think that within the ‘Planning With the IAACC’ branch alone, a total of 130 events both in Italy and abroad were organized in 2012, including over 1,500 B2B meetings and involving 3,700 Italian and foreign operators.
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cesi verso l’Italia. Sempre sulla linea Blue Economy, la CCIE della Repubblica Domenicana ha presentato il progetto “Coast to Coast: Promozione del settore nautico della Costa Tirrenica verso i mercati della Costa Atlantica Centro e Sud Americana”, realizzato in partnership con la Camera di commercio Italo-Argentina, la CCIE di Santa Catarina (Brasile) e le CCIAA di Genova, La Spezia, Lucca, Latina, Salerno, Palermo, Messina, Agrigento, e Unioncamere Calabria, che mira ad organizzare eventi e incontri B2B finalizzati a favorire l’accesso delle PMI italiane nei mercati della costa atlantica Centro-Sud americana (www.nauticaintercamerale2013.com). La CCIE del Regno Unito ha invece presentato un progetto sulla linea di lavoro SIAFT, in collaborazione con le CCIAA di Potenza, Chieti, Crotone, Foggia, Matera, Unioncamere Molise nonché la Camera di Commercio Britannica per l’Italia, per promuovere le eccellenze del territorio del Sud Italia nel Regno Unito. Tra le azioni di promozione portate avanti, si segnala lo spazio esclusiva-
mente dedicato all’aziende del Sud coinvolte nel progetto SIAFT realizzato all’interno della fiera “Welcome Italia” (Londra, 18-20 Ottobre 2013 – www.welcome-italia.co.uk). Attraverso i progetti finanziati dal Fondo intercamerale e la stretta collaborazione creatasi in seno alla rete delle Camere di Commercio, sono stati finora raggiunti risultati considerevoli, in termini di imprese coinvolte e opportunità di partenariato create; basti pensare che per la linea “Progettualità con le CCIAA”, nel 2012 sono stati organizzati in totale 130 eventi in Italia e all’estero, con oltre 1.500 incontri B2B e 3.700 operatori italiani ed esteri coinvolti.
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IBCQ
Qatar, a New Frontier for Made in Italy Numerous areas for Italian businesses to grow in Qatar nly slightly larger than Abruzzo, with over 1.9 million inhabitants, today Qatar is one of the most dynamic countries in the world. In the past ten years it has been at the center of remarkable growth, and the acceptance of its bid to host the 2022 Soccer World Cup has further boosted investments. Even Italian enterprises can assume an important role in the country’s economy, as confirmed by Adel Al-Mannai, President of the Italian Qatari Business Association (IBCQ) and member of the B of D of the Qatar Chamber of Commerce. President Al-Mannai, what sectors offer the most opportunities for Italian businesses? Our country is a major producer of petroleum and natural gas (third in the world in terms of production), but today, in preparation for the 2022 Soccer World Cup, there is also a great deal of focus on the infrastructure and construction sectors. Qatar also has great admiration for all things Made in Italy, from fashion to design to food and wine; all that which we consider exclusive and inimitable. The areas in which Italian businesses can grow are enormous. What services does the IBCQ offer? The IBCQ is part of the Italian Assocamerestero circuit and our offices in Qatar are within Qatar Confindustria. This allows us to be in communication with key market players, offering targeted and personalized services. Our experience here has in fact shown that, rather than participate in trade shows and big events, a direct and consistent relationship with Qatari business counterparts is much more effective. For this reason we help Italian businesses to create detailed profiles of their activities in English, providing them with a custom strategy. This translates into major savings for businesses – which would pay the same amount to participate in a trade show lasting just a few days as they pay us for our staff to keep track of them for 3-4 months – and, at the same time, allows them to more effectively approach their Qatari counterparts. What advice would you give to an Italian business interested in Qatar? Qatar is on everyone’s lips. For this reason there is much speculation regarding business interests in this country. It is a much better idea to ask for references from those who offer you services (the Italian Embassy in Qatar, the Qatar Chamber of Commerce, the QBA-Qatari Businessmen Association). The first step is to entrust yourself to someone who knows this country very well, who knows how to relate to the Qatari people and who knows what this market needs. We just recently opened a Help Desk in Italy that can provide initial consultations and immediately evaluate whether or not a specific type of business or product will be successful in the country. In fact, it’s important to remember that Qatari investors don’t ‘reason’ like us: they’re less bureaucratic and more direct. As a result one must deal with them in a more targeted way. Our philosophy is to encourage only businesses which have concrete opportunities in Qatar, and to discourage those which offer products and services that have by now saturated the market. As I said before, Qatar offers enormous opportunities for Italian businesses, but it has its rules and its culture, and it must be ‘approached’ in the proper way.
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Qatar, nuova frontiera per il Made in Italy NUMEROSI GLI SPAZI DI CRESCITA PER LE AZIENDE ITALIANE NEL PAESE
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oco più esteso dell’Abruzzo, con oltre 1,9 milioni di abitanti, il Qatar è oggi uno dei Paesi più dinamici al mondo. Negli ultimi dieci anni, è stato protagonista di una crescita eccezionale, e l’assegnazione dei Mondiali di Calcio del 2022 ha dato un ulteriore impulso agli investimenti. Anche le imprese italiane possono avere un ruolo importante nell’economia del Paese, come conferma Adel Al-Mannai, Presidente della Italian-Qatari Business Association (IBCQ) e membro del consiglio direttivo della Camera di Commercio del Qatar.
Presidente Al-Mannai, quali sono i settori che offrono maggiori opportunità alle imprese italiane? Il nostro Paese è un grande produttore di petrolio e di gas naturale (terzo al mondo per produzione), ma sta oggi rivolgendo una forte attenzione anche al settore delle infrastrutture e dell’edilizia, in vista dei Mondiali di Calcio del 2022. Il Qatar ha inoltre una grande passione per tutto ciò che è Made in Italy, dalla moda al design, all’agroalimentare, per ciò che potremmo definire esclusivo, unico, impossibile da imitare. Insomma, gli spazi di crescita per le aziende italiane sono enormi. Quali servizi offre la IBCQ? IBCQ fa parte del circuito Assocamerestero in Italia e la nostra sede in Qatar è all’interno della Confindustria Qatar. Questo ci permette di dialogare con i key players del mercato, offrendo servizi mirati e personalizzati. La nostra esperienza in loco ci ha infatti dimostrato che, piuttosto che partecipare a fiere o a grandi eventi, risulta molto più efficace l’approccio diretto e continuativo con la controparte qatarina. Per questo, assistiamo le aziende italiane creando schede
dettagliate della loro attività in inglese e fornendo loro un percorso su misura. Questo costituisce un grande risparmio economico per l’azienda stessa – che pagherebbe, per prendere parte ad una fiera di pochi giorni, la stessa cifra che spende per essere seguita dal nostro staff per 3/4 mesi – e, allo stesso tempo, permette di approcciare meglio la controparte qatarina. Cosa consiglia ad un’azienda italiana interessata al Qatar? Il Qatar è sulla bocca di tutti, di conseguenza molti speculano sull’interesse delle imprese verso questo Paese. Sempre meglio chiedere referenze su chi vi offre servizi ( a l l ’ A m b a s c i a t a I t a l i a n a i n Q a t a r, a l l a Camera di Commercio del Qatar, alla QBAQatari Businessmen Association). Il primo passo è affidarsi a qualcuno che conosce bene questo Paese, che sa come rapportarsi con i qatarini, e cosa richiede questo mercato. Abbiamo da poco aperto un Desk in Italia che può fornire una prima consulenza e valutare subito se un tipo preciso di business o prodotto può avere successo nel Paese. Bisogna infatti ricordarsi che l’investitore del Qatar non “ragiona” come noi: è meno burocratico, più diretto, di conseguenza bisogna rapportarsi con lui in maniera mirata. La nostra filosofia è quella di incoraggiare solamente le aziende che hanno opportunità concrete in Qatar e di scoraggiare quelle che offrono prodotti e servizi in settori ormai saturi. Come ho detto, il Qatar può offrire enormi opportunità alle imprese italiane, ma ha le sue regole e la sua cultura, e va “avvicinato” nella giusta maniera. ADEL AL-MANNAI
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Asia, nuova frontiera per l’agroalimentare Made in Italy
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mercati dell’Area asiatica rappresentano per l’agroalimentare Made in Italy una sfida e un’opportunità. Basti pensare che dal 2015 cadranno le barriere e l’Area ASEAN diverrà un mercato unico composto da dieci Paesi (Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania, Cambogia), in forte sviluppo e con un bacino di 600 milioni di consumatori.
DALL’INDAGINE CONDOTTA DALLE CCIE DELL’AREA SU INCARICO DEL MISE, EMERGONO UN CRESCENTE INTERESSE PER I PRODOTTI ITALIANI E UN AUMENTO DEI CONSUMI. TUTTAVIA, È NECESSARIO LAVORARE PER RAFFORZARE I CANALI DISTRIBUTIVI
MADE IN ITALY: ANCORA POCO PRESENTE, MA IN CRESCITA. Ad oggi, la presenza del food italiano in Asia è ancora limitata, sia per questioni strutturali delle PMI italiane sia per una diversa cultura alimentare. Se infatti la Francia controlla il 52% del mercato cinese, l’Italia è ferma a quota 6%. Lo scorso anno le esportazioni italiane di vino hanno raggiunto i 4,6 miliardi di euro, ma solo il 4,7% è stato consumato in Asia e l’1,3% in Australia. Tuttavia, anche se il peso percentuale dei mercati asiatici è ancora poco rilevante, guardando agli incrementi delle vendite, il ritmo di crescita della presenza di prodotti italiani è più che sostenuto: nel 2012, a fronte di una crescita dell’export di food italiano del 7% (con un valore di 25 miliardi), i mercati più dinamici sono risultati Thailandia (+42%), Corea e India (+22%), Giappone e Hong Kong (+20%), Cina (+18%). Una sfida, dunque, che le aziende italiane si trovano a fronteggiare partendo da buoni risultati e con ottime potenzialità di sviluppo futuro. CONSUMATORI ASIATICI: ECCO COSA CERCANO. Ciò risulta confermato da un’indagine condotta dalle Camere di Commercio Italiane all’Estero presenti in Cina, India, Giappone, Singapore e Thailandia, nell’ambito del Progetto “Sperimentazione di un nuovo modello di piattaforma di commercio elettronico nel settore agroalimentare”, promosso e supportato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Target della rilevazione sono stati 100 opinion leader locali e giovani professionisti/imprenditori tra i 30 e i 45 anni, individuati come focus dell’Indagine perché rappresentativi della popolazione locale che – per capacità di spesa, tipologia di business e stile di vita – risulta maggiormente sensibile al consumo di prodotti di qualità provenienti dall’Italia. Dalla loro esperienza è emerso un quadro puntuale delle preferenze e modalità di consumo/ approvvigionamento di prodotti Made in Italy. In particolare, appare evidente come l’acquisto dei singoli prodotti in questi Paesi sia diret-
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tamente collegato alla conoscenza delle tradizioni tipiche della nostra cucina: solo sul mercato cinese, ben il 75% degli intervistati li utilizza nella preparazione di ricette che fanno parte della cultura eno-gastronomica italiana. Ciò ben esemplifica il crescente interesse dei consumatori asiatici, interessati, da una parte, a conoscere i nostri prodotti, sinonimo di qualità; dall’altra, desiderosi di consumare prodotti sani e sicuri. Non solo vino, olio e pasta, ma anche prodotti, per così dire, di nicchia, tra cui le diverse DOC e IGP. Quello che più colpisce è che, su un’Area geografica tanto estesa, questa attenzione si sia tra-
dotta in una presenza sempre più capillare non solo nelle città principali, ma anche in quelle di seconda e terza fascia, dove le percentuali di incremento delle vendite sono più marcate. Infine, molto importanti le indicazioni relative alle modalità di reperimento dei prodotti in questi mercati: l’80% dei consumatori intervistati ritiene che, ad oggi, i prodotti agroalimentari italiani siano facilmente reperibili sul mercato locale, mentre il 20% dichiara di avere difficoltà di acquisto. I principali canali di approvvigionamento attraverso i quali i consumatori acquistano prodotti Made in Italy sono la grande distribuzione organizzata GDO
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Asia, a New Frontier for Made in Italy Food and Wine e i retailers locali. In alcune realtà, come quella cinese, si sta facendo strada anche l’utilizzo dell’e-commerce (indicato dal 41,2% dei consumatori cinesi).
PIÙ INFORMAZIONE E UNA MIGLIORE DISTRIBUZIONE. È proprio su strumenti snelli, innovativi e dai costi di gestione contenuti, come il commercio elettronico, che il Ministero dello Sviluppo Economico ha voluto puntare con il Progetto, cercando di fare tesoro degli spunti derivanti dall’analisi dei territori locali – sia degli operatori di settore che dei consumatori – condotta dalle CCIE. È emersa con evidenza la necessità di stabilire contatti più strutturati con traders asiatici, dotati di licenza di importazione e distribuzione, in modo da limitare le difficoltà derivanti da una normativa di ingresso per prodotti stranieri di origine alimentare in molti casi rigida e complessa. Sulla tematica della distribuzione, all’Italia viene spesso imputata, per limiti strutturali, una scarsa capacità operativa al di fuori dei confini nazionali, nonché la mancanza di un’adeguata campagna di marketing e comunicazione. Lavorare per rafforzare i canali distributivi significa anche aiutare le imprese ad inserirsi in quei territori che da poco hanno aperto le proprie frontiere ad alcune tipologie di prodotto (si veda il caso dei prodotti di origine bovina a Hong Kong). Tutte queste informazioni – che è stato possibile raccogliere “in presa diretta” attraverso le CCIE – sono indispensabili per definire e tarare linee di indirizzo promozionale strategico su mercati così dinamici e complessi, nei quali le imprese italiane devono riuscire ad aprirsi nuovi spazi di presidio. Infatti, è solo facendo tesoro di una conoscenza diretta dei mercati esteri, dei limiti e dei margini di inserimento che offrono, che possiamo costruire una politica di supporto alle imprese non solo realmente funzionale alle loro esigenze, ma in linea con le caratteristiche dei singoli territori esteri.
The survey conducted by the Region’s ICCAs on behalf of MiSE-Ministry of Economic Development reveals a growing interest in Italian products and an increase in their consumption. Nevertheless, a strengthening of the distribution channels is still necessary sian markets are both a challenge and an opportunity for Made in Italy food and wine products. In 2015 the borders will open and the ASEAN area will become one single market comprised of ten countries (Indonesia, Malaysia, the Philippines, Singapore, Thailand, Brunei, Vietnam, Laos, Burma, and Cambodia), all undergoing rapid development and with a consumer base of 600 million people. MADE IN ITALY: A SMALL, BUT GROWING, PRESENCE. As of today the presence of Italian food in Asia is still limited, due both to structural issues for Italian SMEs and to a vastly different culinary culture. While France controls 52% of the Chinese market, Italy holds steady at 6%. Last year total exports of Italian wine reached t 4.6 billion, but only 4.7% was consumed in Asia and only 1.3% in Australia. However, while this percentage is still practically irrelevant, if one looks at the increase in sales, the growth in the presence of Italian products in these markets is quite steady: in 2012 there was an of 7% in Italian exports (for a value of t 25 billion), with the most dynamic markets being Thailand (+42%), Korea and India (+22%), Japan and Hong Kong (+20%), and China (+18%). So this is a challenge which Italian companies take on with a head start, already with good results and showing excellent possibilities for future development. ASIAN CONSUMERS: HERE’S WHAT THEY’RE LOOKING FOR. A survey was conducted by the Italian Chambers of Commerce Abroad in China, India, Japan, Singapore, and Thailand as part of the ‘Trial of a New E-Commerce Platform Model in the Food/Wine Sector’ project, promoted and supported by the Ministry of Economic Development. The survey questioned one hundred local opinion leaders and young professional/entrepreneurs between the ages
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30 and 45, a group representative of the portion of the local population which – due to spending capacity, type of business, and lifestyle – is the most receptive to the consumption of quality Italian products. Their answers revealed a clear picture of the preferences and ways in which Made in Italy products are purchased and consumed. In particular, what became evident is that the purchase of singular products in these countries is directly connected to an awareness of our country’s culinary traditions: in the Chinese market alone, 75% of those interviewed use Italian products in the preparation of recipes that are a part of the Italian food and wine culture. This represents perfectly the interests of Asian consumers: on the one hand eager to become familiar with our products and our quality, and on the other hand careful to consume products that are healthy and safe. Furthermore, interest in Italian products is not limited to the usual categories such as wine, oil, and pasta, but also includes more ‘niche’ products, such as the various DOC and IGP. What’s most striking is that in such a sprawling geographic area, this interest has translated into a widespread presence, not only in the major cities, but also in second and third-tier cities, where the increase in sales is even more pronounced. Lastly, information regarding the ways in which products are purchased in these markets is very important: 80% of consumers interviewed say that, as of today, Italian food and wine products are easily found in the local market, while 20% claim to have difficulty in finding them. The main channels through which consumers purchase Made in Italy products are large scale distribution chains and local retailers. In some countries, like China, the use of e-commerce is also becoming more prevalent (as indicated by 41.2% of Chinese consumers). MORE INFORMATION AND IMPROVED DISTRIBUTION. It is precisely such innovative and streamlined tools with minimal costs, like e-commerce, that the Ministry of Economic Development wanted to focus on with its project, seeking to take advantage of the information provided by the ICCA’s analysis of the local areas – in terms of both industry operators and consumers. It is imperative that we establish a more structured relationship with Asian traders in possession of importation and distribution licenses, so as to limit the difficulties created by the often rigid and complicated laws related to the entrance of foreign food products in the country. In keeping with the topic of distribution, Italy, due to structural limitations, often has to deal with a limited operating capacity outside of the national borders, a well as a lack of adequate marketing and communications campaigns. Working to strengthen distribution channels will also help businesses to introduce themselves in areas which have only recently opened their borders to certain kinds of products (for example the import of beef products to Hong Kong). All of this information – which was collected directly through the ICCA – is essential in order to define and calibrate promotional strategies in these dynamic and complex markets; markets in which Italian enterprises must succeed in paving their way. It is, in fact, through direct knowledge regarding foreign markets, their limits, and the margins for insertion which they offer, that we will be able to build policies which not only give functional support to the needs of enterprises, but which are also in line with the specific characteristics of individual foreign territories.
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Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese Via Sardegna, 17 – 00187 Roma Tel. +39 06 4423.1314 – Fax +39 06 4423.1070 E-mail: info@assocamerestero.it
FNB BUSINESS EXCELLENCE AWARDS 2013 Il 21 novembre si è svolta a Johannesburg la consegna degli FNB-Business Excellence Awards 2013, organizzati dalla Camera di Commercio Italo-Sudafricana, in collaborazione con FNB, per promuovere il contributo della comunità imprenditoriale italiana allo sviluppo del Sudafrica. Alla presenza di 350 invitati, sono stati premiati: Antonio Iozzo, Insurance Underwriting Managers (Pty) Ltd e Meadow Star Investments (Imprenditore dell’anno); SMEG South Africa
2013 FNB Business Excellence Awards
Antonio Cimato (Presidente Italcham) tra Antonio Iozzo e Michael Vacy-Lyle (FNB).
On November 21st the presentation of the 2013 FNBBusiness Excellence Awards took place in Johannesburg, organized by the Italian-South African Chamber of Commerce in collaboration with FNB, in order to promote the Italian entrepreneurial community’s contribution to the development of South Africa. Before 350 guests, awards were presented to: Antonio Iozzo, Insurance Underwriting Managers (Pty) Ltd and Meadow Star Investments (Business Person of the Year); SMEG South Africa (Business
(Impresa dell’anno); Tato Carello, Carello Autobody (Giovane imprenditore 2013), Vera Giovitto, Mosaic Art (Honorary Chairperson’s Award), Marcello Fiaconaro (Chairperson’s Excellence Award), Piero Rossi (Lifetime Recognition Award). Alla cerimonia hanno preso parte l’Ambasciatore italiano in Sud Africa, S. E. Vincenzo Schioppa, il Console Generale d’Italia a Johannesburg, Gabriele Di Munzio, il Presidente della CCIE, Antonio Cimato, il direttore dell’Ufficio ICE, Giulio Mulas, e il direttore di SACE Johannesburg, Riccardo Fanelli. Enterprise of the year); Tato Carello, Carello Autobody (Young Upcoming Entrepreneur of the Year); Vera Giovitto, Mosaic Art (Honorary Chairperson’s Award); Marcello Fiaconaro (Chairperson’s Excellence Award); and Piero Rossi (Lifetime Recognition Award). Also present at the ceremony were S. E. Vincenzo Schioppa, Italian Ambassador to South Africa; Gabriele Di Munzio, Consul General of Italy in Johannesburg; Antonio Cimato, President of the Italcham; Giulio Mulas, head of the ICE office; and Riccardo Fanelli, head of the Johannesburg SACE.
IL SALENTO SBARCA A BARCELLONA
gastronomico del Salento in Catalogna e in tutto il territorio spagnolo. Due ricche sessioni di incontri d’affari BtoB hanno permesso agli operatori salentini e spagnoli dei settori turismo ed enogastronomia di incontrarsi per avviare o rafforzare i rapporti commerciali. Gli operatori specializzati e la stampa di settore hanno poi potuto gustare alcuni piatti tradizionali salentini, accompagnati da una selezione di vini locali.
Catalogna e Salento, due regioni ricche di fascino e storia, si sono date appuntamento lo scorso 6 novembre nel prestigioso Hotel Princesa Sofía di Barcellona, in un evento organizzato dalla Camera di Commercio Italiana di Barcellona in collaborazione con la CCIAA di Lecce. Scopo della giornata, svoltasi nell’ambito dei progetti “Spot Turismo” e “Vetrine del Made in Italy”, la promozione del patrimonio paesaggistico e
Salento Disembarks in Barcelona Catalonia and Salento, two regions with a rich and fascinating history, met with another this past November 6th at Barcelona’s prestigious Hotel Princesa Sofía as part of an event organized by the Italian Chamber of Commerce in Barcelona
in collaboration with the Lecce IAACC. The purpose of the event, which took place as part of the ‘Spot Tourism’ and ‘Showcases of Made in Italy’ projects, was the promotion of Salento’s landscape and culinary heritage in Catalonia and the entire country of Spain. Two full sessions of BtoB business meetings
allowed representatives from Salento and Spain’s tourism and food/wine sectors to meet in order to initiate or strengthen commercial relationships. The specialized representatives and the industry press then had the opportunity to sample several traditional dishes from Salento, accompanied by tastings of local wines.
IL GIAPPONE INCONTRA IL DISTRETTO BIELLESE DEL TESSILE Dal 4 al 7 novembre si è tenuto a Biella un incoming di 4 buyers del tessile e un giornalista di settore giapponesi, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone in collaborazione con la locale CCIAA. L’iniziativa – che si inserisce nell’ambito del Progetto “Valorizzazione delle aziende certificate TF”, realizzato, con il contributo del MiSE, da Assocamerestero in partnership con le CCIE e Unionfiliere – ha visto la partecipazione di 11 aziende locali, che hanno effettuato oltre
Japan Meets Biella’s Textile District An industry visit from Japan by four textile buyers and one journalist from the sector took place from November 4-7 in Biella. The visit was organized by the Italian Chamber of Commerce in Japan in collaboration with the local IAACC. The initiative – which is part of the ‘Promotion of TF Certified
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20 incontri BtoB con le controparti giapponesi. La delegazione ha inoltre visitato 5 aziende del distretto tessile biellese ed approfondito così la conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche produttive. TF è il sistema di tracciabilità nato per valorizzare il settore Moda attraverso uno schema certificativo volontario, che garantisce al consumatore massima trasparenza riguardo ai luoghi di lavorazione del processo produttivo. Businesses’ project, organized by Assocamerestero in partnership with the ICCAs and Unionfiliere and with the contribution of the Ministry for Economic Development – involved the participation of eleven local businesses which took part in over twenty BtoB meetings with their Japanese counterparts. In addition, the delegation visited five businesses
from Biella’s textile district, thus broadening their knowledge of the territory and its production. TF is the traceability system created to promote the fashion sector through a strategy of voluntary certification, which guarantees consumers the utmost transparency regarding the location product manufacturing.
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l ruolo centrale svolto dalle PMI all’interno del sistema economico nazionale è il tema del nuovo libro di Valerio Castronovo, “Italia della Piccola Industria – dal dopoguerra a oggi”. Questo lavoro ha il merito di riportare alla nostra attenGIAN CARLO zione, attraverso un perBERTONI corso storico, il tema delle PMI in un contesto di profonda crisi economico-finanziaria, all’interno del quale la proiezione internazionale appare la sola via di uscita. Al tempo delle prime manifestazioni della crisi (2008), anche Eurostat sottolineava l’importanza delle PMI per il sistema produttivo italiano: producevano infatti un valore aggiunto di circa 420 miliardi di euro, impiegavano circa 12 milioni di addetti, contribuendo per oltre due terzi alla formazione del PIL e per circa il 56% all’export. Il tessuto produttivo italiano è evidentemente caratterizzato da un numero molto elevato di imprese di dimensione medio-piccola, che ha il suo peso quando ci si affaccia sui mercati internazionali. Non è infatti più sufficiente operare nei mercati vicini o fare “incursioni” saltuarie su alcuni mercati lontani ed emergenti: è prioritario diversificare e consolidare la presenza estera, affrontando molti mercati in crescita con caratteristiche tra loro spesso eterogenee. Un’azione su cui pesa il problema della dimensione. La Commissione Europea ha identificato, attraverso lo “Small Business Act” (2008), i principali problemi che affliggono le PMI: oneri amministrativi, difficoltà di accesso ai finanziamenti, difficoltà ad individuare i profili professionali necessari, accesso alle gare internazionali. In particolare, dalla consultazione delle PMI italiane è emerso l’elevato peso della problematica dell’accesso ai finanziamenti, considerato vitale per lo sviluppo. Mentre in Francia e in Belgio solo il 6% delle PMI intervistate lo considera il problema principale, la percentuale italiana sale al 21%, nettamente superiore alla media europea del 14% (“Politiche e strumenti per l’internazionalizzazione delle imprese”, MiSE – DGPIPS – 2011). Accanto al vincolo finanziario, c’è quello del reclutamento di figure professionali specializzate per operare nei mercati internazionali. Su questo aspetto vogliamo ricordare il tradizionale impegno dell’ICE che, attraverso il Master COR.C.E. ed altre specifiche iniziative formative, prepara giovani laureati alla professione di export-manager per le PMI e che recentemente vede l’affiancamento dell’Assocorce per la promozione di dette iniziative presso il sistema
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ASSOCORCE
PMI, struttura portante dell’economia italiana
via Liszt 21 00144 Roma info@assocorce.it
SONO ESSENZIALI PER L’ECONOMIA NAZIONALE, EPPURE LE POLITICHE DI SOSTEGNO A LORO SUPPORTO SONO ANCORA TROPPO DEBOLI di Gian Carlo Bertoni, Presidente di Assocorce
imprenditoriale. Le politiche di sostegno delle PMI dovrebbero dunque mirare al loro up-grading tecnologico e funzionale, liberando risorse finanziarie per Ricerca e Sviluppo. Appaiono quindi necessarie concrete e non più rinviabili politiche di supporto, riassumibili in tre fondamentali: miglioramento delle capacità manageriali soprattutto rivolte all’export; rimozione dei vincoli alla crescita dimensionale; valorizzazione/condivisione progettata delle esperienze di successo delle imprese maggiori a vantaggio delle PMI (“Teorema della Flotta”).
SMEs, A Pillar of Support for the Italian Economy Italian SMEs are essential to the country’s economy, and yet policies which support them are still far too weak he important role which SMEs play within the national economic system is the theme of Valerio Castronovo’s new book, ‘Italia della Piccola Industria - dal dopoguerra a oggi’ (Small Industry Italy – post WWII to the present). This work examines, through the study of history, the role of SMEs within the context of a serious economic-financial crisis in which internationalization seems to be the only way out. When the financial crisis first began back in 2008, even Eurostat emphasized the importance of SMEs for the Italian production system: in fact, SMEs were producing an added value of approximately t 420 billion and employing approximately 12 billion individuals, contributing over two thirds to the total GNP and responsible for 56% of all exports. Clearly the Italian productive fabric includes a very high number of small and medium enterprises, the significance of which is obvious when we look at international markets. It’s no longer sufficient to operate only in nearby markets or to make only random ‘forays’ into certain more distant and emerging markets. Diversifying and strengthening our foreign presence is a top priority, approaching many different growing markets that are quite different from one another. But this is a
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challenge for smaller enterprises. As part of the ‘Small Business Act’ (2008), the European Commission identified the main problems plaguing SMEs: administrative fees, difficulty obtaining loans, difficulty in identifying the necessary professional profiles, and access to international competitions. In particular, after consulting with Italian SMEs, what emerged was the heightened degree to which obtaining access to loans is a problem, especially when financing is vital for development. In France and Belgium only 6% of SMEs interviewed considered this to be the main problem, while in Italy it’s 21%, substantially higher than the European average of 14% (‘Policies and Tools for the Internationalization of Enterprises,’ MiSE – DGPIPS – 2011). In addition to the financial restriction is that of the recruitment of specialized professionals to go work in international markets. In this regard it’s important to acknowledge the ongoing commitment of ICE which, through the COR.C.E. Master and other specific training initiatives, prepares new graduates for the profession of SME export-manager and which was recently joined by Assocorce in the promotion of these initiatives within the entrepreneurial system. Policies which support SMEs should aim to up-grade their technology and operations, freeing up financial resources for research and development. Therefore what’s necessary, and no longer postponable, are concrete policies in support of small business which cover three fundamental aspects: improvement in managerial skills, especially in terms of exports; removal of restrictions regarding dimensional growth; and planned promotion/sharing of the successful experiences of larger enterprises to the advantage of SMEs (Fleet Theory).
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L’industria del mare unisce Italia e Libia
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ell’ambito delle relazioni di amicizia e cooperazione tra Italia e Libia, Federpesca sta da tempo portando avanti interventi relativi alla pesca marittima e all’industria del mare, al fine di favorire la crescita del settore in entrambi i Paesi. Grazie alla convenzione sottoscritta nel 2012 con il Ministero dello Sviluppo Economico per l’implementazione del “Progetto per la realizzazione di iniziative in Libia nell’ambito della campagna promozionale straordinaria a favore del Made in Italy”, è stato possibile promuovere la presenza delle imprese italiane nella aree strategiche del Mediterraneo. D’altro canto, al fine di rispondere alle esigenze manifestate dalla Libia per la formazione nel settore pesca e delle attività marittime, sono state avviate attività a favore di professionisti di bordo ed operatori dell’industria ittica, nonché di neolaureati, ricercatori e biologi. In questo senso, si inserisce l’ultimo “tassello” del progetto: l’iniziativa di formazione che dall’11 al 23 novembre scorso ha portato a Bari, presso l’Istituto Agronomico Mediterraneo (IAM), 20 professionisti di bordo (capitano, motorista, capo pesca) ed operatori dell’industria ittica (cantieristica, meccanica navale, impiantistica navale, impiantistica frigorifera) e 10 neolaureati (ricercatori, biologi, economisti, ingegneri, etc.), per i quali sono stati organizzati due distinti corsi di formazione. Obiettivo: favorire il trasferimento tecnologico, nonché l’attuazione di pratiche di pesca sostenibili in grado di migliorare la competitività del settore ittico libico. A tal fine, i corsi hanno toccato temati-
SI È CONCLUSO CON IL CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI E NEOLAUREATI LIBICI, IL PROGETTO AVVIATO DA FEDERPESCA IN COLLABORAZIONE CON IL MISE di Luigi Giannini, Direttore di Federpesca
che diverse: acquacoltura, trasformazione e conservazione del pescato, commercializzazione, sicurezza a bordo ed efficientamento delle imbarcazioni. Il corso, della durata di 80 ore tra lezioni teoriche in aula e visite tecniche, ha visto come docenti esperti appartenenti a istituti di ricerca, Università, associa-
Il Direttore Luigi Giannini consegna l’attestato ad uno dei partecipanti al corso di Bari.
The Maritime Industry Unites Italy and Libya s part of the spirit of friendship and cooperation between Italy and Libya, Federpesca has, for quite some time now, been pursuing initiatives related to sea fishing and the maritime industry with the goal of encouraging the sector’s growth in both countries. Thanks to the agreement signed in 2012 with the Ministry of Economic Development, which provided for the implementation of the ‘Project for the Realization of Initiatives in Libya as Part of the Made in Italy Promotional Campaign,’ it has been possible to promote the presence of Italian enterprises in this strategic region of the Mediterranean. At the same time, so as to respond to the need expressed by Libya for training in the fishing sector and maritime industry, initiatives have been launched to assist on-board professionals and operators within the fishing industry, as well as new graduates, researchers, and biologists. This is where the last ‘step’ in the project comes in: the training initiative which took place from November 11-23 at the
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zioni professionali, Cooperative, Consorzi e imprese di trasformazione. Il corso si è concluso lo scorso 21 novembre, con la cerimonia di consegna dei certificati di partecipazione. Il progetto ha riscosso grande apprezzamento sia da parte delle autorità libiche che degli stessi partecipanti, che hanno manifestato un profondo interesse a poter prendere parte ad altre iniziative simili. Il progetto ha dunque costituito un primo passo per una proficua collaborazione tra Italia e Libia nel settore ittico; e l’interesse e s p re s s o d a l l e a u t o r i t à l i b i c h e p e r u n approfondimento dei legami con le aziende italiane, così come le notevoli potenzialità e gli ingenti stock disponibili in Libia, lasciano intravedere ampie possibilità di investimento. Il risultato più importante è sicuramente stato quello di poter prendere contatto con le associazioni di pesca libiche, in modo da poter sviluppare un rapporto di reciproca fiducia che potrà portare a successivi e più articolati progetti di cooperazione italiana nel Mediterraneo.
The training course in Bari, a project launched by Federpesca in collaboration with MiSE and geared towards industry professionals and new Libyan graduates, has come to a close Mediterranean Agronomic Institute (IAM) in Bari, bringing twenty on-board professionals (captains, drivers, head fisherman) and fishing industry operators (shipbuilding, naval mechanics, naval systems, refrigeration systems) and ten new graduates (researchers, biologists, economists, engineers, etc.) to the city for two distinct training courses. The objective was to encourage the transfer of technology, as well as the creation of sustainable fishing practices capable of boosting the competitiveness of Libya’s fishing sector. To this end, the two courses dealt with various themes: aquafarming, processing and conservation of seafood products, marketing, on-board safety, and vessel efficiency. The faculty of the course, which last-
ed eighty hours and included both classroom time and technical visits, was made up of experts from research institutes, universities, professional associations, cooperatives, consortiums, and seafood processing companies. The course ended on November 21st, with a ceremony in which certificates of participation were distributed. The project garnered much praise from the Libyan authorities as well as from participants, who expressed great interest in participating in similar initiatives in the future. This project was, therefore, the first step in a fruitful collaboration between Italy and Libya in the fishing sector; and the interest expressed by Libyan authorities in the strengthening of ties with Italian companies, as well as the great potential and enormous stocks present in Libya, make it possible to envision ample investment opportunities. The most important result was that contact was established with Libyan fishing associations, something which lays the foundation for the development of trusting relationships that will lead to further and more articulated Italian cooperative projects in the Mediterranean.
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MARE NOSTRUM
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Australia ha le potenzialità ustralia has the potential to becoper diventare un importante me an important target market mercato di riferimento per for the Italian nautical industry. l’industria nautica italiana. In I n re c e n t y e a r s t h e re h a s b e e n a particolare, si è registrata negli ultimi growing preference for English anni una predilezione per gli yacht di yachts, German cruise ships, and produzione inglese, le imbarcazioni Italian sport cruisers (Azimut, Ferretti, da crociera tedesche e le sport cruise Sessa Marine). Australian imports of italiane (Azimut, Ferretti, Sessa motor boats and sail boats are increaMarine). Le importazioni in Australia sing at a steady pace, and the Australian di imbarcazioni a motore e a vela economy’s strong growth, the remostanno aumentando in misura consival of certain costs related to imports, stente, e la forte crescita dell’econoand the strength of the Australian mia australiana, la rimozione di alcudollar have come together to create a ne tariffe sulle importazioni e il forte favorable situation for importers. dollaro australiano hanno concorso a In 2007 ICE-Italian Trade Promotion creare una situazione favorevole per Agency ranked Italy in sixth place in gli importatori. terms of products exported to Australia, Nel 2007, l’Agenzia ICE with a total of t 12 million dava l’Italia al sesto posto (2006). In 2004 the figure ALFREDO MALCARNE nell’export di prodotti verwas one third of that, folso l’Australia, con un totale lowed by an increase of di 12 milioni di euro (2006). 124% in 2005, continued Solo nel 2004 tale cifra era growth through 2006, and pari ad un terzo; dopo un with 2007 and 2008 also incremento del 124% nel re g i s t e r i n g a s i g n i f i c a n t 2005, è continuata ad aumenincrease. tare nel 2006, e ha visto ulteH o w e v e r a m o re re c e n t riori, sensibili, incrementi report (2012) puts Italy in anche nel 2007 e 2008. 20th place, with t 13 milUn report più recente (2012) lion in total sales, equal to riporta però l’Italia al 20° posto, con 0.6% of total imports, a significant 13 milioni di fatturato, pari allo 0,6% decline as compared to 2011. On the del totale importato, in sensibile riduother hand, the Italian nautical induzione rispetto al 2011. Si sono ridotte stry’s institutional presence as well as d’altro canto le presenze istituzionali the participation of Italian businesses della nautica italiana e la partecipain important Australian nautical zione delle imprese italiane alle prinevents have both decreased. cipali manifestazioni australiane. Nevertheless, the Australian governEppure lo stesso Governo australiano ment recognizes that their nautical riconosce il settore nautico come sector is still growing and has identiemergente e indica l’Italia (insieme a fied Italy (together with the US, New USA, Nuova Zelanda, Singapore e Zealand, Singapore, and New Nuova Caledonia) quale fornitore Caledonia) as a prestigious supplier privilegiato e partner per la crescita and partner in the sector’s continued del settore. growth. A p p a re d u n q u e e v i d e n t e c o m e Therefore it’s clearly necessary that occorra rivedere – per il settore nautipolicies regarding promotion, comco e della sea economy – la politica di munication, visibility, and participapromozione, comunicazione, visibition of ‘Italian business’ in the nautical sector and maritime economy be lità e partecipazione della “Impresa re e x a m i n e d . We m u s t b r i d g e t h e Italia”: occorre riavvicinare le distandistances, reintroduce ourselves and ze, riproporsi e riallacciare contatti, reestablish contacts, increase particii n c re m e n t a re l a p a r t e c i p a z i o n e , pation, and increase our presence. It migliorare il livello di presenza. Per is for this reason that the recent scouquesto, la recente missione di scouting mission promoted by Assonautica ting promossa da Assonautica Italiana Italiana was so well-received by the è stata accolta con grande favore dalItalian Consulate in Australia and by lo stesso Consolato d’Italia, dalle Australian associations and instituassociazioni, dagli enti e dagli organitions from the sector. smi di settore australiani.
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di Alfredo Malcarne, Presidente di Assonautica Italiana
promosso da
La delegazione di Assonautica Italiana in visita al Royal Geelong Yacht Club.
La Sea Economy avvicina Italia e Australia SUCCESSO PER LA MISSIONE ECONOMICA A MELBOURNE E A GEELONG CHE HA VISTO DI RECENTE PROTAGONISTA ASSONAUTICA ITALIANA. OBIETTIVO: RIDARE NUOVO SLANCIO ALLE RELAZIONI ITALIA-AUSTRALIA di Matteo Dusconi, Segretario Generale di Assonautica Italiana
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irca 37.000 km di coste, 700.000 imbarcazioni registrate, 80% della popolazione residente entro 50 km. dalla costa. Sono questi alcuni dei numeri che fanno dell’Australia un mercato di sicuro interesse per i produttori italiani – e quindi anche per i distretti nautici – intenzionati a crescere a livello internazionale. Da qui, l’importanza del protocollo d’intesa siglato da Assonautica Italiana con la Camera di Commercio Italiana in Australia di Melbourne, e la conseguente missione di scouting realizzata alla fine dello scorso mese di ottobre nella regione di Victoria, finalizzata ad incrementare le relazioni tra Italia e Australia nel settore della sea economy e della nautica da diporto.
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LA MISSIONE NELLO STATO DI VICTORIA. Gli incontri istituzionali che hanno visto protagonista Assonautica Italiana hanno avuto luogo dal 25 al 31 ottobre scorso, e sono stati organizzati, coordinati e presenziati dalla Camera di Commercio Italiana di Melbourne. In particolare, il 28 ottobre ha avuto luogo l’incontro con Liz Hay, Chief Executive Officer dell’Australian Shipbuilding & Repair Group, associazione nata dalla recente unione tra l’Australian Shipbuilders Association e l’Australian Ship Repairers Group, che comprende costruttori navali australiani, aziende dell’indotto dell’industria nautica e membri del governo, e opera per la tutela e la promozione della cantieristica australiana. Dopo la presentazione di Assonautica Italiana e della sua mission, è stata concordata la prossima sigla, dopo opportuni contatti ed accordi, di un protocollo d’intesa, al fine di gettare un ponte istituzionale tra Australia e Italia, in tema di nautica e di sea economy. A s s o n a u t i c a I t a l i a n a , i n o l t re , i n s e r i r à nell’Agenda 2014 tutti gli eventi speciali australiani e – sulla stessa Agenda – riserverà una pagina promozionale per l’Australian Shipbuilders & Repair Group. Le due associazioni inseriranno info e news sui rispettivi portali, e promuoveranno e aiuteranno il matching tra le rispettive imprese associate. Infine, le sue associazioni si ospiteranno reciprocamente – con la presenza di materiale promozionale – ai saloni/eventi speciali, nazionali ed internazionali, dove saranno presenti con propri stand istituzionali A SANDRINGHAM E GEELONG, IN VISITA AGLI YACHT CLUB. Il giorno successivo si è invece svolto l’incontro con Richard Hewett e Paul Gascoigne, responsabili del Sandringham Yacht Club (SYC), che conta oltre 3.000 soci e ospita 500 barche, e ha vinto nel 2013 il primo premio come migliore marina australiana. Il SYC ha già in essere un accordo di reciprocità con lo Yacht Club Italia di Genova, ma ha sottolineato il forte interesse a stringere accordi con altri yacht club italiani, in modo da incrementare le opportunità di turismo nautico sia in Italia che in Australia. Il 30 ottobre, la delegazione si è quindi spostata a Geelong, dove ha sede il Royal Geelong Yacht Club Inc, per incontrare il suo Commodoro, Ian Murray, e il General Manager Phil Clohesy. Il Royal Geelong Yacht Club, fondato nel 1853, ospita circa 300 barche e coordina il Festival of Sails (26 gennaio di ogni anno), manifestazione che vede la partecipazione di oltre 400 barche. Per questo motivo è stato espresso un forte interesse verso la Barcolana di Trieste, iniziativa che era stata presentata al RGYC dalla CCIE di Melbourne nel 2011 in funzione di una collaborazione con Unioncamere Friuli Venezia Giulia. Il Commodoro ha confermato la sua disponibilità a prendere parte all’edizione 2014. Oltre al Festival of Sails, il Club organizzerà, dal 6 al 9 marzo 2014, anche il Wooden
Boat Festival, che vedrà la partecipazione di oltre 100 barche in legno e la definizione di un programma di seminari sulle tecniche di costruzione. Anche in questo caso, il Royal Geelong Yacht Club ha sottolineato il forte interesse verso un accordo con un yacht club italiano.
L’INCONTRO CON LA BIAV. Il 31 ottobre, a Docksland, si è svolto l’incontro con i responsabili della BIA-Boating Industry Association, il Vice Presidente Paul Benjamin, e lo Chief Executive Officer Steven Gill. La Boat Industry Association of Victoria Incorporated (BIAV) è una associazione no profit per il settore della nautica da diporto e del traffico commerciale leggero nel Victoria. Questo significa che la BIAV, che conta circa 250 soci, opera nell’interesse del settore e della comunità, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico, sociale e ambientale. Interessante la testimonianza di Jim Sismanes, Direttore Generale di Premier Yachting National Network, uno dei principali distributori australiani di imbarcazioni estere: nel passato importava solo Sessa, ma recentemente ha preso l’esclusiva di altre due aziende italiane (Filippetti e Blue Game), in quanto ha rilevato un crescente interesse da parte del mercato locale verso il design italiano. Questa tendenza è favorita dal fatto che le barche italiane costano mediamente il 20% in meno di quelle inglesi. Anche con la BIAV, Assonautica Italiana prevede di siglare un protocollo d’intesa. Le due associazioni collaboreranno inoltre per una partecipazione congiunta al Melbourne Winter Boat Show o anche – con il BIA nazionale – al Sydney Winter Boat Show. Infine, si promuoveranno reciprocamente sia sui rispettivi portali, sia ai saloni/eventi speciali a cui prenderanno parte, così come opereranno per favorire il matching tra le rispettive imprese associate. IL SANCTUARY COVE INTERNATIONAL BOAT SHOW. Gli ultimi due incontri della missione si sono svolti, sempre il 31 ottobre, presso la sede della CCIE di Melbourne, e hanno visto Assonautica Italiana confrontarsi con Johan Hasser, Direttore Commerciale e Responsabile Relazioni del Sanctuary Cove International Boat Show, e con Victoria Smith, Responsabile Progetti dell’Australian International Marine Export Group (AIMEX) e Superyacht Australia. Johan Hasser ha illustrato la prossima edizione del Sanctuary Cove International Boat Show (22-25 maggio 2014), considerato il più importante salone nautico d’Australia, a cui nel 2012 hanno partecipato 330 espositori (che si prevede raggiungeranno i 400 nel 2014) e più di 36.000 visitatori. Assonautica Italiana ha già fatto sapere che promuoverà il salone presso gli associati, le aziende ed i distretti nautici, in quanto questo evento rappresenta una grande opportunità di partecipazione e visibilità per la nau-
Matteo Dusconi con Victoria Smith (AIMEX)
tica italiana. I tempi sono molto ristretti, ma l’obiettivo è di realizzare una missione economica o una partecipazione collettiva a questo importante appuntamento. Vi sarebbe inoltre la concreta possibilità di creare un’area dedicata al Made in Italy, collegandosi anche alle aziende italiane che hanno preso parte alle precedenti edizioni del SCIBS.
L’INCONTRO CON L’AIMEX. Per quanto riguarda invece l’AIMEX, si tratta dell’associazione di riferimento per le aziende australiane che operano su scala internazionale, non solo per vendere i propri prodotti, ma anche per acquistare componenti in grado di accentuare gli aspetti qualitativi del Made in Australia. AIMEX è supportato nei suoi sforzi dall’Australian Trade Commission (la versione australiana dell’ICE) e dal Dipartimento del Commercio. Super Yacht Australia è invece un organismo creato per stimolare i proprietari di super yacht a venire in Australia in vacanza. I 400 soci appartengono quindi a svariati settori della sea economy, incluso operatori nell’ambito dell’hospitality. In considerazione del fatto che sia AIMEX che Assonautica Italiana prenderanno parte a METS 2014, Victoria Smith ha proposto di definire una serie di incontri tra le due associazioni e le aziende associate presenti al Marine Equipment Trade Show di Amsterdam (saranno 35 quelle australiane). Uno dei seminari sarà dedicato al Sanctuary Cove International Boat Show, per cui sarà possibile approfondire anche alcuni aspetti relativi all’importante manifestazione espositiva, e valutare una partecipazione congiunta all’edizione 2014 del salone. Infine, anche con l’AIMEX è prevista la sigla di un protocollo d’intesa, la promozione di matching tra le rispettive imprese associate, e la presenza di reciproco materiale promozionale presso i propri stand istituzionali in occasione di saloni o eventi speciali a cui le due associazioni prederanno parte.
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MARE NOSTRUM Al centro, Matteo Dusconi e Johan Hasser (SCIBS). Ai lati, Luca Bottallo e Milva Mazzuggia (CCIE Melbourne).
The Maritime Economy Brings Italy and Australia Closer Together Assonautica’s recent economic mission to Melbourne and Geelong was a success. Objective: breathe new life into Italian-Australian relations pproximately 37,000 kilometers of coastline, 700,000 registered vessels, and 80% of the population living within 50 kilometers of the coast. These are just some of the statistics which make Australia’s market so interesting to Italian manufacturers – especially in the nautical districts – looking to expand internationally. Hence the importance of the memorandum of understanding signed between Assonautica Italiana and the Italian Chamber of Commerce in Australia-Melbourne, and the related scouting mission which took place at the end of October in the state of Victoria, aimed at improving Italian-Australian relations in the maritime economy and yachting sectors. THE MISSION TO VICTORIA. The institutional meetings in which Assonautica Italiana participated took place from October 25-31, and were organized, coordinated, and presided over by the Italian Chamber of Commerce in Melbourne. On October 28th was the meeting with Liz Hay, CEO of the Australian Shipbuilding & Repair Group, an association recently created through the union of the Australian Shipbuilders Association and the Australian Ship Repairers Group, which includes Australian shipbuilders, subsidiary businesses of the nautical industry, and members of the government, and works to safeguard and promote the Australian shipbuilding industries. After introducing Assonautica Italiana and its mission, the signing of the next memorandum of understanding was arranged, following the proper contacts and agreements, with the aim of creating an institutional bridge between the respective nautical industries and maritime economies of Australia and Italy. Furthermore, Assonautica Italiana is to include all of Australia’s special events in its 2014 Agenda, and dedicate a page in the same Agenda to the promotion of the Australian Shipbuilders & Repair Group. The two associations will include information and news
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on their respective websites, and will promote and assist in collaborations between their respective members. Lastly, the two associations will mutually promote one another at their own stands at national and international boat shows/special events. VISITS TO YACHT CLUBS IN SANDRINGHAM AND GEELONG. The following day the meeting with Richard Hewett and Paul Gascoigne, managers of the Sandringham Yacht Club (SYC) took place. The club has over 3,000 members, docks 500 boats, and won first prize as the best Australian marina in 2013. The SYC already has a reciprocal agreement with the Italian Yacht Club in Genoa, but it stressed its interest in entering into agreements with other Italian yacht clubs as well so as to increase nautical tourism opportunities in both Italy and Australia. On October 30 a delegation traveled to Geelong, to visit the Royal Geelong Yacht Club Inc. for a meeting with its Commodore, Ian Murray, and its General Manager, Phil Clohesy. The Royal Geelong Yacht Club, founded in 1853, docks approximately 300 boats and coordinates the Festival of Sails every January 26th, an event in which over 400 boats participate each year. For this reason much interest was expressed in the Trieste Barcolana, an initiative which was introduced to the RGYC by the Melbourne ICCA in 2011 as part of a collaboration with the Friuli Venezia Giulia Unioncamere. The Commodore confirmed his willingness to take part in the 2014 edition. In addition to the Festival of Sails, the Club will also be organizing the Wooden Boat Festival from March 6-9, 2014, which will include the participation of over 100 wooden boats and a series of seminars dedicated to building techniques. Here too the Royal Geelong Yacht Club expressed great interest in entering into an agreement with an Italian yacht club. MEETING WITH BIAV. On October 31st, in Docksland, a meeting was held with the heads of BIA-Boating Industry Association: Vice President Paul Benjamin and CEO Steven Gill. The Boat Industry Association of Victoria Incorporated (BIAV) is a non-profit association for the yachting sector and for light commercial traffic in Victoria. This means that BIAV, with approximately 250 members, works on behalf of the sector and the community in order to guarantee that the objectives of economic, social, and environmental development are reached. The words of Jim Sismanes, Director General of Premier Yachting National Network, were of particular interest. Premier Yachting National Network is one of the main Australian distributors of foreign made vessels. In the past it imported only Sessa, but has recently entered into exclusivity deals with two other Italian companies (Filippetti and Blue Game), as it has discovered a growing interest in Italian design within the domestic market. This trend is encouraged by the fact that Italian vessels cost an average of 20% less than English models. Assonautica Italiana expects to sign a memorandum of understanding with BIAV as well. The two associations will work together on a joint participation at the Melbourne Winter
Boat Show and also, with the national BIA, at the Sydney Winter Boat Show. Lastly, they will promote one another on their respective web sites and at boat shows/special events in which they participate, as well as work to encourage collaboration between their respective members. THE SANCTUARY COVE INTERNATIONAL BOAT SHOW. The last two meetings in the mission also took place on October 31st at the Melbourne ICCA offices, where Assonautica Italiana met with Johan Hasser, Commercial Director and Head of Events for the Sanctuary Cove International Boat Show, and with Victoria Smith, Operations Manager for the Australian International Marine Export Group (AIMEX) and Superyacht Australia. Johan Hasser discussed the next edition of the Sanctuary Cove International Boat Show (May 22-25, 2014), considered the most important boat show in Australia, and which, in 2012, saw the participation of 330 exhibitors (expected to reach 400 in 2014) and over 36,000 visitors. As this is an important event for the Italian nautical sector’s par ticipation and visibility, Assonautica Italiana has already promised to promote the boat show to its members, businesses, and nautical districts. Time is limited, but the goal is to organize an economic mission or a collective participation in this important event. There is also the realistic possibility of creating an area dedicated to Made in Italy, connecting with those Italian businesses that took part in previous editions of the SCIBS. MEETING WITH AIMEX. AIMEX is the association which Australian companies operating at the international level refer to, not only to sell their products, but also to purchase components able to accentuate the qualitative aspects of Made in Australia. AIMEX is supported in its efforts by the Australian Trade Commission (the Australian Version of ICE) and by the Department of Commerce. Super Yacht Australia, on the other hand, is an organization created to bring the owners of super yachts to Australia on vacation. The 400 members of the organization come from various maritime economy sectors, including the hospitality industry. In consideration of the fact that both AIMEX and Assonautica Italiana will take part in METS 2014, Victoria Smith proposed that a series of meetings be scheduled between the two associations and the member companies present at the Marine Equipments Trade Show in Amsterdam (35 companies from Australia are expected). One of the seminars will be dedicated to the Sanctuary Cove International Boat Show, in which aspects of this important exposition will also be discussed, the possibility of a joint participation in the 2014 edition of the boat show will be evaluated. Lastly, Assonautica Italiana is also expected to sign a memorandum of understanding with AIMEX, as well as commit to the promotion of collaborations between respective members of the organizations and mutually promote one another at their own stands at national and international boat shows or special events.
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Obiettivi condivisi per una crescita reciproca Si è svolta a Roma la 5a Assemblea del Consiglio Italo-Brasiliano per la Cooperazione e per la ripresa delle relazioni economiche e commerciali tra Brasile e Italia ell’ambito della 5ª Assemblea del Consiglio ItaloBrasiliano per la Cooperazione Economica, Industriale, Finanziaria e per lo Sviluppo, tenutasi nel mese di ottobre a Roma, i rappresentanti di Brasile e Italia hanno discusso delle questioni economiche e commerciali di interesse per entrambi i Paesi, volte a promuovere le relazioni bilaterali. Cinque le tematiche principali affrontate nel corso dell’incontro: promozione, monitoraggio e coordinamento delle attività commerciali; investimenti; cooperazione ed investimenti in iniziative strategiche; accesso ai mercati, servizi e questioni agricole; cooperazione imprenditoriale. È stato dedicato inoltre spazio al settore privato, grazie alla partecipazione di rappresentanti della Confederazione Nazionale dell’Industria brasiliana (CNI) e di Confindustria. Per quanto riguarda le relazioni economiche tra Brasile e l’Italia, c’era consenso sul fatto che questa crisi internazionale ha creato ostacoli significativi alla crescita dell’interscambio e che l’attuale livello degli scambi e degli investimenti non corrisponde al potenziale dei due sistemi di produzione. Per questo sono stati annunciati incentivi e strategie comuni a sostegno delle missioni di esportatori e di potenziali acquirenti, e una maggiore diversificazione del paniere commerciale per entrambe le parti. Nel corso dell’incontro, si è anche discusso dell’installazione del polo nautico italo-brasiliano nello Stato di Santa Catarina; delle norme per la concessione dei visti per gli investitori stranieri; delle problematiche legate a nuove forme di cooperazione tra piccole e medie imprese, all’accesso ai mercati, agli OGM, alla sicurezza e ai prodotti animali e vegetali, alla partecipazione del Brasile all’Expo 2015. In tale occasione, le parti hanno espresso il loro sostegno ai negoziati UE-Mercosur e per la conclusione di un accordo WTO previsto a Bali, primo passo verso la successiva conclusione del Doha Round. Per quanto riguarda gli investimenti, i rappresentanti brasiliani hanno ribadito l’importanza del flusso di capitale italiano per il Paese, che ha raggiunto quasi 1 miliardo di dollari nel 2012. D’altra parte, hanno riconosciuto la necessità di promuovere con maggiori sforzi gli investimenti brasiliani in Italia. Nella sessione dedicata al settore privato, i rappresentanti di CNI e Confindustria hanno parlato delle nuove possibilità di cooperazione tra imprese, tra cui la creazione di meccanismi innovativi di incentivazione per la formazione di partnership e, soprattutto, del Business Meeting Brasile-Italia, da realizzarsi il prossimo anno. Al termine degli incontri, le autorità brasiliane ed italiane hanno confermato l’interesse reciproco a dare nuovo impulso alle relazioni tra i due Paesi, non solo in ambito economico e commerciale, ma anche nei settori politico, sociale, formativo, educativo, culturale e della difesa. Ora è necessario dar seguito ai vari argomenti trattati.
Editoriale di RICARDO NEIVA TAVARES Ambasciatore del Brasile in Italia
Metas compartilhadas para o crescimento recíproco Foi realizada em Roma, a 5ª Reunião do Conselho Ítalo-Brasileiro de Cooperação e o relançamento das relações econômicas e comerciais entre Brasil e Itália o contexto da 5a Reunião do Conselho Ítalo-Brasileiro para a Cooperação Econômica, Industrial, Financeira e para o Desenvolvimento, realizada em outubro, em Roma, representantes do Brasil e da Itália discutiram questões econômicas e comerciais de grande interesse para os dois países, visando ao aprofundamento das relações bilaterais. Cinco grandes questões nortearam o encontro: promoção, monitoramento e coordenação das atividades comerciais; investimentos; cooperação e investimentos em iniciativas estratégicas; acesso a mercados, serviços e temas agrícolas; cooperação empresarial. Foi dedicada ainda uma sessão ao setor privado, com a participação de representantes da Confederação Nacional da Indústria brasileira (CNI) e da Confindustria. Com relação ao estado das relações econômicas entre o Brasil e a Itália, houve consenso de que os efeitos da presente crise internacional criaram importantes obstáculos para o crescimento do intercâmbio e de que o atual nível de trocas comerciais e de investimentos não corresponde ao potencial dos dois sistemas produtivos. Foram anunciados ainda incentivos e estratégias conjuntas de apoio a missões exportadoras e compradoras em torno de produtos de maior valor agregado e que permitam diversificar a pauta comercial de ambas as partes. Ao longo do encontro, também foi discutida a instalação de um polo náutico ítalo-brasileiro no Estado de Santa Catarina; das regras sobre concessão de vistos para investidores estrangeiros; das questões relacionadas a novas formas de cooperação entre pequenas e médias empresas, acesso a mercados, OGM, segurança de produtos animais e vegetais, e participação do Brasil na Expo 2015. Na ocasião, as partes manifestaram apoio às negociações Mercosul-União Europeia e à conclusão de um acordo antecipado da OMC em Bali, que significaria o primeiro passo em direção à posterior conclusão da Rodada Doha. No que se refere aos investimentos, os representantes brasileiros recordaram a importância do fluxo de capitais italianos para o País, que chegou a quase US$ 1 bilhão em 2012. De outra parte, reconheceu-se a necessidade de promover crescentes esforços para estimular investimentos brasileiros no território italiano. Na sessão dedicada ao setor privado, representantes da CNI e da Confindustria encontraram-se para tratar de novas possibilidades de cooperação empresarial, incluindo-se a criação de mecanismos inovadores de incentivo à formação de parcerias e, acima de tudo, o formato do Encontro Empresarial Brasil-Itália, que deverá ser lançado no próximo ano. Ao final das reuniões, as autoridades brasileiras e italianas reforçaram o interesse recíproco em dar novo impulso às relações entre os dois países, não apenas nas esferas econômica e comercial, mas também nos campos político, social, educacional, cultural e de defesa. Cabe, agora, dar seguimento aos diversos temas tratados.
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Embaixador do Brasil na Itália
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CCIE SAN PAOLO
Una “nuova Roma” agli occhi dei giornalisti brasiliani
ITALCAM HA ORGANIZZATO UN TOUR NELLA CAPITALE ITALIANA PER FAR CONOSCERE L’OFFERTA TURISTICA LOCALE
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u richiesta di Promoroma, Agenzia speciale di promozione della Camera di Commercio di Roma, la Camera Italobrasiliana di Commercio, Industria e Agricoltura di San Paolo (ITALCAM) ha promosso ed organizzato la partecipazione di cinque giornalisti brasiliani del settore turistico all’Educational Tour, tenutosi nella capitale italiana dal 27 al 31 ottobre scorso. Lo scopo dell’iniziativa era quello di promuovere la città di Roma attraverso percorsi tematici che mettessero a fuoco la variegata offerta turistica, lontano dagli itinerari più noti, alla scoperta di percorsi alternativi in grado di conquistare i turisti stranieri. L’idea era quella di uscire dai canali classici per presentare la “Nuova Roma”, senza dimenticare la storia e la cultura di questa straordinaria città, in grado di oltrepassare i secoli e le mode. L’iniziativa, inoltre, ha permesso di “educare” i partecipanti alla conoscenza del territorio nella sua unicità e tipicità come offerta culturale e sperimentale nell’ambito della Roma del terzo millennio. I giornalisti, accompagnati dal Segretario Generale dell’ITALCAM, hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza emozionale alla scoperta delle magnificenze nascoste della città. Realtà come la Roma sotterranea, il secondo polo turistico di Ostia Antica, lo street-food tipicamente romano e la Roma cinematografica, rappresentano solo alcune forme di attrazione turistica alternativa che la città ha deciso di promuovere.
Uma “nova Roma” aos olhos de jornalistas brasileiros Italcam organizou uma excursão na capital italiana para divulgar a oferta turística local pedido de Promoroma, Agência especial de promoção da Câmara de Comércio de Roma, a Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio, Indústria e Agricultura de São Paulo (Italcam) promoveu e organizou a participação de cinco jornalistas brasileiros do setor turístico ao “Educational Tour” realizado na capital italiana, de 27 a 31 de outubro. O objetivo da iniciativa foi promover a cidade de Roma mediante roteiros temáticos que buscaram concentrar a multioferta turística, saindo do trivial e identificando percursos que pudessem conquistar o turista estrangeiro. A ideia era sair dos clássicos
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canais para apresentar a “Nova Roma”, sem esquecer a história e a cultura que vão além dos séculos e das modas. A iniciativa também permitiu “educar” os participantes sobre o conhecimento do território, em sua unicidade e tipicidade como oferta cultural e experimental no âmbito da Roma do terceiro milênio. Os jornalistas, acompanhados pelo secretáriogeral da Italcam, tiveram a oportunidade de vivenciar uma experiência emotiva na descoberta das magnificências escondidas da cidade. Realidades como a Roma subterrânea, o segundo polo turístico com Ostia Antica, os street-food tipicamente romanos e a Roma cinematográfica, que representam apenas algumas alternativas de atração turística que a cidade tem o dever de promover.
CAMERA ITALO-BRASILIANA DI COMMERCIO, INDUSTRIA E AGRICOLTURA Av. São Luiz, 50 – 16º andar – Cj. 161 ABC Centro – 01046-926 – São Paulo/SP Tel +55.11.31232770 Fax +55.11.31232771 italcam@italcam.com.br www.italcam.com.br
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CCIE MINAS GERAIS
Minas Gerais celebra la cucina italiana LA CCIE LOCALE HA PROMOSSO UN EVENTO GASTRONOMICO CHE HA COINVOLTO RISTORANTI TIPICI ITALIANI E PIZZERIE DI BELO HORIZONTE
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er tutto il mese di ottobre, la Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria e Artigianato di Minas Gerais ha realizzato la terza edizione del Circuito Gastronômico Italiano – Pizza & Pasta 2013. Dal 1° al 31 ottobre, ventisette ristoranti tipici italiani e pizzerie di Belo Horizonte, capoluogo di Minas Gerais, hanno offerto ai clienti sconti speciali su alcuni piatti, in giorni e orari stabiliti. Con la Guida specifica del Circuito, nel momento della richiesta del piatto, chi partecipava all’iniziativa aveva diritto a riceverne anche, gratuitamente, un altro uguale per l’accompagnatore. Lo scopo del Circuito è avvicinare ancora di più il pubblico di Minas Gerais alla ricca cultura gastronomica italiana e alle peculiarità della dieta mediterranea, riconosciuta come una delle più sane del mondo. “Il Brasile ha una tradizione molto forte per quanto riguarda la cucina italiana. Il cittadino di Minas Gerais è un appassionato dalla cultura italiana e il successo delle due prime edizioni di questa iniziativa ne è la dimostrazione. Nessuno resiste a un tavolo pieno di buon cibo, vino e amici con cui
Minas Gerais celebra a culinária italiana A CCIE local promoveu um evento gastronômico que envolveu restaurantes típicos italianos e pizzarias em Belo Horizonte urante todo o mês de outubro, a Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio, Indústria e Artesanato de Minas Gerais realizou a terceira edição do Circuito Gastronômico Italiano – Pizza & Pasta 2013. De 1º a 31 de outubro, 27 restaurantes tipicamente italianos e pizzarias de Belo Horizonte, capital de Minas Gerais, ofereceram aos clientes descontos especiais em determinados pratos, em dias e horários pré-estabelecidos. Com um guia específico do circuito, ao solicitar o prato participante do evento, o acompanhante recebia o direito de consumir outro igual gratuitamente.
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O intuito do circuito é aproximar ainda mais o público mineiro à rica cultura gastronômica italiana e das peculiaridades da dieta mediterrânea, reconhecida como uma das mais saudáveis do mundo. “O Brasil tem uma tradição de gastronomia italiana muito forte. O mineiro é um apaixonado pela cultura italiana e o sucesso das duas primeiras edições do evento é prova disso. Não há quem resista a uma mesa farta de boa comida, um vinho e amigos para celebrar”, evidenciou o presidente da CCIE, Giacomo Angelo Regaldo. Todos os chefs e responsáveis pelos restaurantes participantes se mostraram extremamente satisfeitos com a realização do festival. Com pratos tradicionais ou utilizando ingredientes pouco conhecidos do público mineiro, os estabelecimentos atraíram antigos clientes e conquistaram um novo público.
festeggiare”, ha sottolineato il Presidente della CCIE di Minas Gerais, Giacomo Angelo Regaldo. Tutti i cuochi e i responsabili dei ristoranti partecipanti si sono detti estremamente soddisfatti della riuscita del Circuito. Con piatti tradizionali o a base di ingredienti poco noti dal pubblico di Minas, i locali hanno attirato vecchi clienti e hanno conquistato nuovi avventori.
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MATO GROSSO DO SUL GLI INGENTI INVESTIMENTI CHE IL GOVERNO DELLO STATO HA DESTINATO AL SETTORE, HANNO PERMESSO ALLA CITTÀ DI BONITO DI DIVENTARE UNA META DI RIFERIMENTO ANCHE ALL’ESTERO
Mato Grosso do Sul, paradiso per gli eco-turisti
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Mato Grosso do Sul, um paraíso para os ecoturistas Os importantes investimentos que o Governo do Estado destinou para o desenvolvimento do setor permitiram que a cidade de Bonito se tornasse referência também no exterior
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compromisso e os muitos investimentos que o Estado de Mato Grosso do Sul tem voltado principalmente na promoção do destino de ecoturismo no exterior, estão dando frutos. A confirmação final veio de Londres, no início de novembro, durante o World Travel Market (WTM), a feira internacional de referência para o setor. A cidade de Bonito conquistou o prêmio de Melhor Destino Turístico Responsável. Segundo o presidente do Bonito Convention & Visitors Bureau, Rodrigo Coinete, a cidade deixou de ser apenas um exemplo de desenvolvimento sustentável para se tornar uma referência no mercado mundial do ecoturismo. “O apoio do governo esta-
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dual, não apenas na divulgação do destino como nos investimentos em obras estruturantes na região, foi o ponto da virada do nosso turismo”, disse Coinete. A parceria de sucesso do Estado com o Governo Federal, a prefeitura e o segmento privado, nos últimos anos, foi fundamental para a expansão dessa área. Hoje a região da Serra da Bodoquena está integrada ao Pantanal graças à pavimentação da rodovia Bonito-Bodoquena (MS-178), obra inaugurada em fevereiro pelo governador André Puccinelli. Para se tornar modelo em ecoturismo e em desenvolvimento urbano, a região recebeu também um forte investimento do Estado em outros setores, como no saneamento, com um dos sistemas de captação e tratamento de resíduos mais modernos do Brasil. Também de relevante importância são as obras de ampliação do aeroporto da cidade, permitindo a organização de um número ainda maior de eventos no território. Hoje a cidade conta com três voos semanais partindo de Campo Grande e quatro voos charters mensais e se prepara para sediar a Conferência Internacional de Ecoturismo e Turismo Sustentável, em abril de 2014, evento que tem a chancela da ONU. Todos os investimentos e iniciativas realizadas incentivaram o desenvolvimento da região, e a confirmou como um destino privilegiado para o ecoturismo, também fora das fronteiras nacionais.
impegno e i numerosi investimenti che lo Stato del Mato Grosso do Sul rivolge da tempo alla promozione dell’ecoturismo sui mercati esteri, stanno dando i loro frutti. L’ultima conferma è arrivata a novembre da Londra, in occasione del World Travel Market (WTM), appuntamento fieristico di riferimento internazionale per il settore. Qui la città di Bonito si è aggiudicata il premio come Miglior Destinazione per il Turismo Responsabile / World Responsible Tourism Awards. A commentare soddisfatto l’ottenimento di questo riconoscimento è stato il Presidente del Bonito Convention & Visitors Bureau, Rodrigo Coinete, per il quale la città non è più solo un esempio di sviluppo sostenibile, bensì è ormai diventata un punto di riferimento a livello internazionale nel mondo del turismo ecologico. “Il sostegno del Governo dello Stato, non solo nella promozione di questa destinazione turistica ma anche degli investimenti in opere strutturali nella regione, è stato il punto di svolta per la crescita del territorio”, ha affermato Coinete. La collaborazione di successo avviata negli ultimi anni tra Stato, Governo Federale, comune e settore privato, è stata determinante per l’espansione di quest’area. Tra le importanti opere realizzate, si ricordi, per esempio, la strada che attraversa il Pantanal e collega Bonito e Bodoquena (MS-178), inaugurata nello scorso mese di febbraio dal Governatore André Puccinelli. La regione ha inoltre ricevuto, da parte del Governo dello Stato, ingenti investimenti anche in altri settori, come quelli destinati alla realizzazione del nuovo sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti di cui è stata dotata Bonito, uno dei più moderni del Brasile. Altrettanto importanti sono stati gli investimenti per l’ampliamento dell’aeroporto della città, che faciliteranno i collegamenti e permetteranno anche l’organizzazione di un maggior numero di eventi sul territorio. Oggi la città conta tre voli settimanali in partenza da Campo Grande e quattro voli charter mensili, e sta già lavorando per ospitare, nell’aprile 2014, la Conferenza Internazionale sul Turismo Sostenibile ed Ecoturismo, evento che può contare sul sostegno dell’ONU. Tutti gli investimenti e le iniziative realizzate hanno così favorito lo sviluppo dell’area, e la sua conferma di meta privilegiata per l’ecoturismo, anche fuori dai confini nazionali.
GOVERNO DO ESTADO DE MATO GROSSO DO SUL Ufficio di Rappresentanza in Italia Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano Tel: +39 02.3657.1696 ms.gov@italplanet.it – www.italplanet.it
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DALL’AMBASCIATA
Italianos realizam missão comercial em Salvador Organizada pela Embaixada da Itália em Brasília, a iniciativa contou com a participação de dez empresas italianas. Foram ilustradas às empresas brasileiras as oportunidades oferecidas pelo programa de governo “Destino Itália” e da Expo Milão 2015
Il Sistema Italia in missione a Salvador de Bahia ORGANIZZATA DALL’AMBASCIATA D’ITALIA A BRASILIA, L’INIZIATIVA HA VISTO PROTAGONISTE 10 AZIENDE ITALIANE. ILLUSTRATE ALLE AZIENDE BRASILIANE LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DAL PROGRAMMA GOVERNATIVO “DESTINAZIONE ITALIA” E DA EXPO MILANO 2015
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i è conclusa con successo la missione economico-commerciale che ha visto protagoniste dieci aziende italiane a Salvador de Bahia, nel nord-est del Brasile, organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia quale seguito della visita istituzionale che l’Ambasciatore Raffaele Trombetta ha svolto nello scorso mese di giugno. La delegazione era formata da alti rappresentanti delle imprese Italferr, Rina, Azimut Benetti, Cellini, Maccaferri, Guarnera Avvocati, Gruppo Marco Polo, Friem, Lo.pr.in. ed Enel Green Power. Presente anche un rappresentante dell’Enit di San Paolo. Bahia è la sesta economia più sviluppata del Brasile, con un territorio esteso come quello della Francia e indici di aumento del Pil che si collocano sempre largamente al di sopra della media nazionale (nel 2012 +3,1%, rispetto allo 0,9% del Paese). Durante la missione, hanno avuto luogo
incontri con il Ministro del Turismo e il Sovrintendente per il settore delle infrastrutture dello Stato, i vice presidenti della Federazione degli Industriali (FIEB) e di quella del Commercio locale, il direttore del Polo industriale di Camacari, il responsabile del centro di formazione tecnica Senai-Cimatec e il manager per gli affari istituzionali della multinazionale petrolchimica Braskem. Nell’ambito della missione, è stato inoltre organizzato un Forum Economico Brasile-Italia dedicato ai settori della nautica, dell’energia e delle infrastrutture, con particolare riferimento ai progetti dello Stato e del Comune, organizzato dall’Ambasciata a Brasilia in collaborazione con le autorità locali e la FIEB. Durante l’incontro, l’Ambasciata ha illustrato ai numerosi imprenditori locali presenti il programma governativo “Destinazione Italia” e le opportunità derivanti da Expo Milano 2015.
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oncluída a missão econômica e comercial, que contou com a participação de dez empresas italianas em Salvador, Bahia, organizada pela Embaixada da Itália em Brasília, como resultado da visita oficial que o embaixador Raffaele Trombetta realizou em junho passado. A delegação era composta por representantes das empresas Italferr, Rina, Azimut Benetti, Cellini, Maccaferri, Guarnera Avvocati, Gruppo Marco Pólo, Friem, Lo.pr.in. e Enel Green Power. A iniciativa também contou com a presença da Agência Nacional de Turismo Italiano (Enit). Bahia é a sexta economia mais desenvolvida do Brasil – com um extenso território, como o da França – presentando altos índices de crescimento do PIB, que é bem acima da média nacional (3,1% em 2012, comparado com 0,9% do País). Durante a missão, foram realizados encontros com o ministro do Turismo e o Superintendente para as Infraestruturas do Estado da Bahia, os vices-presidentes da Federação dos Industriais (Fieb) e do Comércio local, o diretor do Polo Industrial de Camaçari, o responsável pelo centro de formação técnica Senai-Cimatec e o diretor para relações institucionais da multinacional petroquímica Braskem. O programa também previu a realização do Fórum Econômico Brasil-Itália dedicado aos setores da náutica, energia e infraestruturas, com particular referência aos projetos do Estado e do município, organizado sempre pela Embaixada em Brasília, em colaboração com as autoridades locais e a Federação das Indústrias do Estado da Bahia (Fieb). Por ocasião da reunião, a Embaixada ilustrou aos inúmeros empresários locais o programa de governo “Destino Itália” e as oportunidades decorrentes da Expo Milão 2015.
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ICE SAN PAOLO
2014: objetivo crescimento! O ICE-Agência de São Paulo apresenta o Plano Promocional para o próximo ano
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l Piano Promozionale 2014 dell’ICE-Agenzia per il Brasile nasce da un’analisi di fondo sull’evoluzione economica del Paese, incrociata alle istanze provenienti dalle imprese italiane. La prima considerazione da tener presente è che lo sviluppo dell’economia brasiliana è e sarà ancora fortemente influenzato dalle commodities, siano esse di origine agricola o mineraria. L’export del Brasile è costituito ancora per il 60% da materie prime ed è quindi soggetto alla volatilità dei prezzi dovuta alla congiuntura delle principali economie mondiali. FEDERICO È quindi un imperativo BALMAS per il Brasile integrare a valle la produzione, e le filiere dell’agrobusiness e dell’oil & gas rimangono i due settori su cui la tecnologia italiana può e deve inserirsi con progetti a medio-lungo termine che l’ICE-Agenzia implementerà rispettivamente con FederUnacoma e con FederProgetti. La promozione delle macchine e del knowhow italiani si inserisce con incisività nel Programma anche per dare valore aggiunto alle altre materie prime di cui il Brasile è ricco: dall’oreficeria ai materiali per le costruzioni, dall’industria delle pelli a quella della carta. Un altro “driver” dell’economia brasiliana è rappresentato dal settore dell’automotive. Il mercato brasiliano è il 4° al mondo per dimensioni e le previsioni per il futuro rimangono positive. Nell’indotto del settore si inseriscono bene le nostre PMI, sempre attente ad offrire un prodotto di nicchia e “tailor made”. Anche in questo caso, con l’Associazione di Confindustria ANFIA, saremo presenti a fiere e missioni. Verrà data continuità (con UCIMA e altri promotori) al Progetto a favore della nautica da diporto, settore in cui l’Italia è leader mondiale, e con potenzialità di crescita incoraggianti. Nel 2014 prenderà il via il Progetto di promozione del settore dell’aerospazio, con in primo piano le eccellenze delle imprese del Sud
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2014: obiettivo crescita! L’ICE-AGENZIA DI SAN PAOLO PRESENTA IL PIANO PROMOZIONALE PER IL PROSSIMO ANNO di Federico Balmas, Direttore dell’ICE-Agenzia di San Paolo
Italia. Le macchine utensili e i robot italiani occupano un ruolo centrale in una economia emergente, che deve recuperare margini di produttività. Sebbene il 90% del Programma ICE-Agenzia riguardi i beni industriali, non va dimenticato che esiste una crescente classe di consumatori di prodotti alimentari e di moda, pronte a scegliere i beni di consumo con criteri diversi dal prezzo. Con l’obiettivo di superare il Portogallo e la Spagna nell’import brasiliano di vino e olio di oliva, verranno organizzati workshop monotematici, wine-tasting, settimane di promozione dei prodotti presso la ristorazione italiana, etc. Per la moda, verificheremo, assieme allo SMISistema Moda Italia, con una missione di operatori, le possibili collaborazioni e le diverse strategie di entrata nel mercato. Da ultimo non va dimenticato che numerose saranno le missioni di imprenditori brasiliani in Italia, in occasione di fiere o di altri eventi. È questa una formula che, ancorché tradizionale, si presenta ancora valida per l’ottimo rapporto costo/risultati che essa offre. Queste missioni servono anche a far conoscere il territorio italiano attraverso la presentazione del prodotto da cui proviene.
Plano Promocional 2014 do ICE-Agência para o Brasil surgiu de uma profunda análise sobre a evolução econômica do País, combinada com as solicitações provenientes das empresas italianas. A primeira consideração a ser feita é que o desenvolvimento da economia brasileira ainda é e será amplamente influenciado por “commodities”, seja de origem agrícola ou mineral. A exportação do Brasil ainda é constituída em 60% por matérias-primas estando, portanto, sujeita à volatilidade dos preços devido à conjuntura das principais economias mundiais. Portanto, é imperativo para o Brasil a integração da produção para frente, e as cadeias do agronegócio e do petróleo & gás são dois setores nos quais a tecnologia italiana pode e deve inserir-se com projetos de médio e longo prazo e que o ICE-Agência irá ativar respectivamente com a FederUnacoma e com FederProgetti. A promoção das máquinas e do know-how italianos é inserida de forma decisiva do Programa, inclusive para agregar valor às outras matérias-primas das quais o Brasil é rico: da ourivesaria aos materiais para construção, da indústria do couro à do papel. Um outro “driver” da economia brasileira é representado pelo setor automobilístico. O mercado brasileiro é o 4° maior do mundo e as previsões para o futuro são otimistas. No setor de suprimentos, estão bem inseridas as nossas PMEs, sempre prontas para oferecer um produto de nicho e “tailor made”. Neste caso também, com a Associação da Confindustria Anfia, estaremos presentes em feiras e rodadas de negócios. Será dada continuidade (com a Ucima e outros promotores) ao Projeto a favor da náutica recreativa, setor no qual a Itália é líder mundial e com potencialidades de crescimento encorajadoras. Em 2014 será iniciado o Projeto de promoção do setor aeroespacial, destacando em primeiro plano as excelências das empresas do sul da Itália. As máquinas ferramentas e os robôs italianos ocupam um papel central em uma economia emergente, que deve recuperar margens de produtividade. Apesar de 90% do Programa ICE-Agência estar relacionado aos bens industriais, não se deve esquecer que há uma classe crescente de consumidores de produtos alimentícios e de moda, prontos para escolher os bens de consumo com critérios diferentes do preço. Com o objetivo de superar Portugal e Espanha na importação de vinhos e azeites de oliva, serão organizados workshops temáticos, degustações de vinhos e semanas de promoção dos produtos em restaurantes italianos, etc. Para a moda, iremos verificar, em conjunto com o SMI-Sistema Moda Itália e uma missão de operadores, as possíveis colaborações e as várias estratégias de entrada no mercado. Por último, não deve ser esquecido que haverá numerosas missões de empresários brasileiros na Itália, por ocasião de feiras ou outros eventos. Esta é uma fórmula que, apesar de tradicional, ainda é válida pela ótima relação custo/resultados que ela oferece. Estas missões servem também para mostrar o território italiano apresentando a procedência do produto.
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NEWS BRASILE
Eataly si prepara ad aprire a San Paolo
Toscana e Brasile sono più vicini Le realtà economiche della Toscana e dello Stato di San Paolo sono più vicine. Al termine di un incontro sulle opportunità di business che il Brasile può offrire alle imprese della regione, tenutosi l’11 novembre a Firenze, il Direttore di Toscana Promozione, Stefano Giovannelli, e quello dell’Agenzia Investe São Paulo, Paulo Capelotto, hanno firmato un accordo che apre un canale privilegiato tra la Regione Toscana e lo Stato di San Paolo sul fronte dell’attrazione degli investimenti esteri e delle relazioni economiche.
TOSCANA E BRASIL ESTÃO MAIS PRÓXIMOS As realidades econômicas da Toscana e do Estado de São Paulo estão mais próximas. No final de um encontro sobre as oportunidades de negócios que o Brasil pode oferecer às empresas da região, realizado em 11 de novembro, em Florença, os diretores de Toscana Promozione, Stefano Giovannelli, e da Agência Investe São Paulo, Paulo Capelotto, assinaram um acordo que abre um canal privilegiado entre a região Toscana e o Estado de São Paulo para atrair o investimento estrangeiro e as relações econômicas.
Eataly sbarca in Sud America. Il marchio creato da Oscar Farinetti per proporre il meglio delle produzioni italiane artigianali e di qualità, ha scelto il Brasile come suo mercato di riferimento, e ha annunciato l’apertura di un punto vendita nella città di San Paolo. Frutto di una collaborazione con il gruppo brasiliano St.Marche, verrà inaugurato nel mese di novembre del prossimo anno in uno dei quartieri più esclusivi della città. L’apertura avverrà in un momento strategico per il Paese, tra i Mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Seguendo il modello Eataly, verrà realizzato uno spazio per la vendita di prodotti agroalimentari, comprendente anche alcuni ristoranti e locali destinati alla formazione e all’educazione al wine & food italiano.
Embratur apre un nuovo ufficio in Italia
EATALY SE PREPARA PARA ABRIR EM SÃO PAULO Eataly desembarca na América do Sul. A marca criada por Oscar Farinetti para oferecer os melhores produtos artesanais e de qualidade italianos, escolheu o Brasil como seu mercado-alvo, e anunciou a abertura de uma loja na cidade de São Paulo. Graças à colaboração com o grupo brasileiro St.Marche, será inaugurada em novembro do próximo ano em um dos bairros mais exclusivos da cidade. A abertura ocorre em um momento estratégico para o País, com a realização da Copa do Mundo de 2014 e as Olimpíadas de 2016. Seguindo o modelo Eataly, será realizado um espaço para a venda de produtos alimentares, restaurantes, bem como para a formação e educação dedicada ao vinho e à culinária italiana.
La ceramica italiana protagonista a Rio de Janeiro
Circa 40 rappresentanti dei principali Paesi produttori di piastrelle di ceramica in tutto il mondo si sono riuniti a Rio de
Janeiro per partecipare al 20° World Ceramic Tiles Forum (WCTF), l’evento annuale dei produttori di piastrelle a livello mondiale. Tra i presenti, anche una delegazione italiana, guidata dal Presidente di Confindustria Ceramica, Vittorio Borelli; dal Presidente della Federazione dell’Industria Ceramica Europea; Alfonso Panzani; e dal Presidente della Commissione Attività Promozionali e Fiere, Emilio Mussini.
CERÂMICA ITALIANA É DESTAQUE NO RIO DE JANEIRO Cerca de 40 representantes dos principais países produtores de revestimentos cerâmicos do mundo marcaram presença do Rio de Janeiro, para participar da 20ª edição do World Ceramic Tiles Forum (WCTF), o evento anual dos fabricantes mundiais de revestimentos. Entre os presentes também uma delegação italiana liderada pelo presidente da Confindustria Ceramica, Vittorio Borelli; o presidente da Federação da Indústria Cerâmica Europeia, Alfonso Panzani; e o presidente da Comissão de Promoção e Exposições, Emilio Mussini.
Embratur-Istituto Brasiliano per il Turismo ha aperto, nel corso del mese di novembre, sette nuovi uffici nel continente europeo, situati in Germania, Inghilterra, Olanda, Francia, Spagna, Italia e Portogallo. Le sedi hanno come principale obiettivo quello di diversificare le destinazioni e i prodotti offerti al turista tradizionale che sceglie il Brasile come meta delle proprie vacanze. L’Italia è uno dei mercati più importanti per il turismo brasiliano, in quanto occupa il 7° posto nella classifica delle presenze turistiche in Brasile. L’Ufficio dell’Embratur in Italia sarà gestito da Maise Patelli, che vanta una lunga esperienza professionale nel settore alberghiero a Firenze.
EMBRATUR ABRE NOVA SEDE DA ITÁLIA Embratur – Instituto Brasileiro de Turismo inaugurou, em novembro, sete escritórios no continente europeu, locados na Alemanha, Inglaterra, Holanda, França, Espanha, Itália e Portugal. As sedes terão como principal objetivo diversificar destinos e produtos para o turista tradicional que escolhe o Brasil como meta. A Itália é um dos mercados mais importantes para o turismo receptivo brasileiro, ocupando o 7º lugar na classificação de emissores de turistas ao País. O escritório da Embratur na Itália será gerido por Maise Patelli. A profissional tem experiência no ramo hoteleiro em Florença.
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Via Sardegna, 17 00187 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it
Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese
Partner editoriale
Albania Argentina Australia Belgio Brasile Bulgaria Canada Cile Cina Cina - Hong Kong Colombia Corea del Sud Costarica Danimarca Ecuador Egitto Emirati Arabi Uniti Francia Germania Giappone Grecia Guatemala India Israele Lussemburgo Malta Marocco Messico Nicaragua Olanda Paraguay Perù Portogallo Regno Unito Rep. Ceca Rep. Dominicana Rep. Moldova Romania Russia Serbia Singapore Slovacchia Spagna Stati Uniti Sud Africa Svezia Svizzera Thailandia Tunisia Turchia Ucraina Ungheria Uruguay Venezuela Vietnam
Tirana Buenos Aires – Córdoba – Mendoza – Rosario Adelaide – Brisbane – Melbourne – Perth – Sydney Bruxelles Belo Horizonte – Curitiba – Florianópolis – Porto Alegre – Rio de Janeiro – San Paolo Sofia Montreal – Toronto – Vancouver Santiago Pechino Hong Kong Bogotà Seoul San José Aarhus Quito Il Cairo Sharjah Lione – Marsiglia – Nizza – Parigi Francoforte sul Meno – Monaco di Baviera Tokyo Atene – Salonicco Guatemala City Mumbai Tel Aviv Lussemburgo La Valletta Casablanca Città del Messico Managua Amsterdam Asuncion Grazie alla profonda conoscenza dei Lima Lisbona mercati e del loro tessuto imprenditoriale, Londra le Camere di Commercio italiane all’estero Praga sono un interlocutore fondamentale per la Santo Domingo promozione del made in Italy nel mondo. Chisinau Ogni anno realizzano oltre 2000 iniziative Bucarest e progetti per facilitare l’ingresso Mosca e il consolidamento delle imprese italiane Belgrado sui mercati mondiali. Singapore Bratislava Barcellona – Madrid Thanks to their substantial knowledge Chicago – Houston – Los Angeles – Miami – New York of markets and their entrepreneurial spirit, Johannesburg the Italian Chambers of Commerce abroad Stoccolma are fundamental to the promotion of Zurigo Made in Italy throughout the world. Bangkok Each year they conduct more than 2000 Tunisi Istanbul – Izmir initiatives and projects in order to facilitate Kiev the entrance and solidification of Italian Budapest enterprises in foreign markets. Montevideo Caracas Ho Chi Minh City
80 Camere 54 Paesi 140 Uffici 24.000 Associati 300.000 Contatti d’affari
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promosso da
Con INCubator entrate con successo nel mercato USA Il nuovo progetto della IACCW si prende cura delle necessità dell’azienda italiana nell’approcciare il mercato americano, dalla costituzione societaria fino alla scalata al successo n risposta ai mutati equilibri economici e alle sempre più crescenti richieste di assistenza provenienti da aziende italiane alla ricerca di un trampolino di lancio nel mercato americano, la Italy-America Chamber of Commerce West lancia il progetto INCubator. L’idea è quella di creare uno spazio sicuro dove le PMI italiane possano prepararsi all’ingresso nel mercato USA, crescervi e sviluppare il proprio business. Un ambiente di supporto all’imprenditoria che aiuti le aziende a prepararsi adeguatamente e a rendersi rapidamente competitive. Focalizzato su tre settori specifici – agroalimentare, moda e design, IT e start-up – INCubator fa leva sulla lunga esperienza della Camera e sul suo network, consolidato e vivace, di aziende leader nei settori sopraccitati, buyer e distributori, professionisti all’avanguardia, aprendo così le porte a nuove opportunità, scambi commerciali e soluzioni di business innovative. INCubator supporterà le aziende attraverso la sua costante presenza sul territorio e i rapporti con i partner locali, e utilizzerà tutta la necessaria conoscenza del mercato per approcciare i buyer ed i consumatori. Inoltre, permetterà loro di avvalersi delle preziose risorse a disposizione della Camera – tecnologie oltre che competenze settoriali specialistiche, tra cui legale e finanziaria, a tariffe vantaggiose. L’incubazione inizia in maniera “virtuale”, rendendo l’opportunità ancor più abbordabile per la piccola impresa e per le start-up interessate ad aderire senza costi esosi. Workshop, consulenze “one-on-one”, analisi della strategia commerciale, traduzione e localizzazione, webdesign, marketing, partecipazioni ad eventi, contatti diretti con il territorio, attivazioni promozionali attraverso pacchetti con i Social Media, sono solo alcuni degli strumenti a disposizione delle aziende. INCubator permette alle aziende “incubate” di accedere ad una miriade di risorse a prezzi agevolati: postazioni ed uffici, servizi di telecomunicazione, personale di supporto, amministrazione e assistenza contabile, ricezione posta, assistenza legale per costituzione societaria e per questioni fiscali e finanziarie. Ma soprattutto, l’INCubator della IACCW assisterà le aziende nell’identificazione di “key players” strategici per il loro successo e per la loro espansione. Quindi, non rimandate il sogno dell’imprenditoria di successo negli USA: la IACCW vi assisterà con un percorso fatto su misura, senza farvi andare in bancarotta!
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Editoriale di WEST HOOKER-POLETTI Presidente della CCIE di Los Angeles
INCubator Lands Your Company Safely into the US Market The new IACCW’s project takes care of all your business needs in the US market, from establishing your company to growing your success
President of the CCIE in Los Angeles
n response to the changing economic balances and the ever growing assistance requests from Italian companies in need for a springboard into the American market, the Italy-America Chamber of Commerce West is launching the INCubator project. The idea is to make a safe ‘hatching’ space available to small and medium-sized Italian companies interested in market entry and business development. A supportive environment for entrepreneurs to accelerate their foreign market readiness and competitiveness. Focused on specific target industries – food and wine, fashion and design and IT and start-ups – INCubator leverages the Chamber’s long-standing experience and its well established and vibrant network of industry leaders, buyers and distributors opening doors to new opportunities and contacts, as well as innovative business solutions. INCubator will help companies get invaluable mentorship and the intricate market knowledge they need to approach foreign buyers and consumers. It will also allow them to leverage the Chamber’s resources to scale their business, utilize its technologies and access highly specialized competencies such as legal, realestate and financial expertise at affordable costs. The ‘incubation’ process starts off virtually, thus making the service very cost-effective for those interested in joining. Workshops, one-on-one advisory, commercial strategy feasibility analysis, localization, translation, web design, marketing and Social Media promotional assistance are some of the development tools available. ‘Incubated’ companies can also access turn-key trade show services, customized to their specific needs. INCubator allows its ‘incubated’ companies to have access to a host of resources at more affordable costs: work space, telecommunication networks, office support such as secretarial services, mail handling, fax and copying services, network support, book keeping and administration, accounting, legal advice for incorporation and taxation issues. Most importantly, the IACCW’s INCubator will identify and leverage a key network of individuals for the company’s success and expansion. Don’t delay your dreams to a successful entrepreneurial launch in the US market, the IACCW will assist you with a tailormade roadmap that won’t break the bank!
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CCIE LOS ANGELES
Alla scoperta della Calabria UNA MISSIONE COMMERCIALE DI GRANDE ISPIRAZIONE E PROFONDAMENTE INFORMATIVA, ATTRAVERSO LA “PUNTA DELLO STIVALE”, DOVE CIBO E VINO SONO “GRADITI AGLI DEI” di Letizia Miccoli, Segretario Generale della CCIE di Los Angeles
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e aziende agroalimentari della Calabria tengono saldo il nesso con le proprie radici e con la tradizione greco-romana che ha forgiato questa regione, trasformandola nella terra di grande fascino che è oggi. Una regione dalla tradizione culinaria ineguagliabile e ancora ignota a molti, nonostante la lunga storia. Oggi la produzione gastronomica e vinicola calabrese è variegata, convincente e di grande appeal per i consumatori più esigenti e per il trade internazionale disposto a guardare oltre la Toscana, in genere la regione di prima scelta.
CALIFORNIA E CALABRIA SI INCONTRANO. Nell’ultimo anno, la Italy-America Chamber of Commerce West ha collaborato con la Regione e con l’Assessorato all’Internazionalizzazione nel promuovere il potenziale commerciale del comparto agroalimentare calabrese negli USA. Sono state sviluppate attività informative e promozionali, tra cui workshop sulla tradizione culinaria regionale, oltre che la partecipazione di una delegazione di aziende vinicole calabresi a Vino California, l’evento di punta della Camera sui vini autoctoni italiani, con cadenza annuale. A settembre, la promozione è stata riavviata con una missione commerciale in Calabria, della durata di tre giorni, che ha visto la partecipazione di una delegazione accuratamente selezionata di specialisti del settore e giornalisti della West Coast americana. L’itinerario, piuttosto intenso, prevedeva lo svolgimento di un workshop e tasting a Lamezia Terme, e una serie di visite alle sedi di produzione e alle cantine delle numerose aziende che hanno sposato l’iniziativa. La missione commerciale ha dato ai produttori del comparto agroalimentare locale l’opportunità di interfacciarsi direttamente con la delegazione. L’incredibile varietà di prodotti regionali ha positivamente sorpreso i partecipanti, i quali hanno potuto toccare con mano l’unicità e l’elevata qualità che li caratterizza e che li rende perfetti per l’importazione nel mercato USA. TERRA DI GRANDI VINI… Un viaggio attraverso il territorio calabrese, in prevalenza agricolo, è un’esperienza difficile da dimenticare: la Calabria vanta 800 chilometri di costa
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di una bellezza naturale ineguagliabile, un territorio ruvido, rustico, poco sviluppato, circondato da verdeggianti colline, ed un entroterra montano ricco di agrumeti, ulivi, castagni e pini. Le estese pianure desolate, spesso in balia delle correnti, e i lussureggianti parchi naturali fanno da sfondo al mare calabrese, uno degli scorci più suggestivi e limpidi del Mare Nostrum. La produzione agroalimentare calabrese è fortemente influenzata dal legame storico inscindibile con gli antichi Greci. Furono infatti loro i primi a portare sul territorio diversi vitigni e a instaurare una grande tradizione vitivinicola. Oggi la loro influenza continua ad essere presente, in particolar modo nelle tecniche di produzione. La delegazione ha fatto tappa presso alcune case vinicole: Cantine Lento, Tenuta Terre Nobili, Colacino Wines, Antiche Vigne, Senatore Vini, Azienda Agricola Biologica Tenuta dei Baroni Capoano, Società Agricola Ceraudo Roberto e Statti. Le visite in cantina e le degustazioni hanno permesso ai delegati di scoprire il ventaglio vitivinicolo straordinariamente amplio che caratterizza il territorio. La Calabria vanta ben oltre duecento vitigni autoctoni, tra cui spiccano i più noti Greco di Bianco, Greco Nero, Montonico, Magliocco Canino, Gaglioppo e Marsigliana Nera, usati prevalentemente come vitigni singoli e raramente
come blend. Facendo leva su una tradizione millenaria, le cantine calabresi hanno molto da offrire agli enofili, ai consumatori più avventurosi ma anche al trade attento a selezionare alternative ai vini più comunemente rintracciabili sul mercato.
…E DI SAPORI INTENSI. È interessante notare come i vini calabresi, in genere amabili al palato, bilancino i sapori forti e piccanti della tavola locale. Diavolillo, pipazza sono solo alcuni degli appellativi usati dai calabresi per denominare il prodotto più amato della loro terra: il peperoncino, un vero e proprio tesoro della gastronomia locale.
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La delegazione californiana in missione in Calabria.
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Discovering Calabria An eye-opening, awe-inspiring trade mission to the ‘toe of the Italian peninsula’ where food and wine are ‘blessed by the Gods’ alabria’s food and wine makers are committed to staying true to their roots, to the Greco-Roman history which shaped the Region into the fascinating land that it is today. A Region with an unparalleled yet fairly ‘uncharted’ culinary and winemaking tradition despite its long history. Today, Calabria’s culinary and wine offer is varied, compelling and has much to offer to discerning consumers and international retailers willing to looking beyond Tuscany, usually the Region of choice. CALIFORNIA MEETS CALABRIA. For the past year, the Italy-America Chamber of Commerce West has been working alongside the regional government and its local promotional agencies in getting the message out about Calabrian food and wines’ potential in the U.S. market. Promotional and educational activities included workshops focusing on the Region’s culinary tradition and the local winemakers’ participation in Vino California this past spring – the Chamber’s signature yearly Italian wine event. In September, promotional efforts resumed with a three-day trade mission to Calabria, featuring a hand-picked delegation of West Coast food and wine buyers and writers. The intense itinerary included a tasting-focused workshop in Lamezia Terme and several visits to production sites and cellars. The trade mission allowed the local participating producers to interface directly with the buyers and the press representatives. An incredible showcase of traditional Calabrian products positively surprised the invited decision maker delegation who had the opportunity to experience for themselves why these products are prime for import into the U.S. market.
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L’itinerario della missione ha previsto “deliziose soste” presso note aziende alimentari del posto: Attinà & Forti, Mediterranea Food, Dolciaria Monardo, Pastificio Pirro, Salpa, Delizie di Calabria e CGF Food, il cui focus restano i prodotti di punta della tradizione calabrese, ossia appunto il peperoncino, e poi bergamotto, fichi, castagne, olive, funghi e molto altro. La ricchezza storico-culturale della Calabria merita senza dubbio grande attenzione a livello internazionale. Le locali aziende del comparto agroalimentare hanno tutte le carte in regola per rispondere alla domanda sempre più pressante di prodotti ricercati e qualitativamente elevati proveniente dai mercati internazionali e dai consumatori più esigenti. La IACCW, forte dell’esperienza ventennale sul territorio, è pronta a creare dei rapporti commerciali di altissimo profilo.
ITALY-AMERICA CHAMBER OF COMMERCE WEST, INC 10537 Santa Monica Blvd., Suite 210 Los Angeles, CA 90025 Tel. (310) 557-3017 – Fax: (310) 557-1217 info@iaccw.net – www.iaccw.net
LAND OF GREAT WINES… Traveling around the Region’s rustic and largely agricultural territory provides an unforgettable experience: 800 km of stunning, mostly undeveloped coastline surrounding a green and mountainous interior, full of citrus and olive plantations, vast chestnut and pine forests, isolated windswept plateaus, and a patchwork of verdant national parks. And that sea, Calabria has some of the cleanest and clearest in the Mediterranean. Food and wine products in Calabria are deeply influenced by the Region’s historical connection to the ancient Greeks. They are indeed credited as the first civilization to introduce several grape varieties and winemaking techniques to Calabria. Today their influence is still quite profound on their winemaking techniques. The wine companies visited – Cantine Lento, Tenuta Terre Nobili, Colacino Wines, Antiche Vigne, Senatore Vini, Azienda Agricola Biologica Tenuta dei Baroni Capoano, Società Agricola Ceraudo Roberto and Statti – offered the traveling delegated a great glimpse of the wide array and production competence the Region boasts. Calabria is in fact home to over 200 indigenous grape varieties, with ‘signature’ grapes including Greco di Bianco, Greco Nero, Montonico, Magliocco Canino, Gaglioppo and Marsigliana Nera, used both as single or blended varietals, rarely integrated with international grapes. … AND STRONG FLAVOURS. Thanks to thousands of years of winemaking history, Calabrian winemakers have much to offer to adventurous oenophile consumers and international retailers looking for ‘off-the-beaten path’ wine alternatives. Interestingly enough, Calabrian wines, generally smooth, provide an interesting counterpoint for the strong-flavored, hot local cuisine. Diavolillo, pipazza, are just some of the names Calabrians call one of the Region’s most-loved products: the peperoncino, or hot chili pepper, a true local treasure. The trade mission itinerary included visits to some of the Region’s top food producers: Attinà & Forti, Mediterranea Food, Dolciaria Monardo, Pastificio Pirro, Salpa, Delizie di Calabria and CGF Food. Their focus is on traditional culinary products based on some of the Region’s top resources such as pepperoncino, bergamot, figs, chestnuts, olives, mushrooms and much more. The Calabria region of Italy presents a richness of history and culture that deserves greater attention throughout the world. Calabrian producers are ready to meet the growing demand of high quality dining and touristic experiences discerning individuals desire. Contact us at IAACW to explore how we can make these connections a reality for you.
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AMCHAM
Diversity and Responsibility for American Food 2.0 The United States Pavilion at the next Universal Exposition will be ‘built’ around these values merican Food 2.0’ will the concept of the United States Pavilion at Expo Milano 2015, developed by the ‘Friends of the US Pavilion Milano 2015’ group and introduced in Milan on November 13th before S.E. John R. Phillips (United States Ambassador to Italy) and Giuseppe Sala (Sole Commissioner for Expo Milano 2015 and CEO of Expo 2015 S.p.A.). The project was presented by three representatives from the associations which are a part of the ‘Friends of the US Pavilion’ group: Simone Crolla (Managing Director of AmCham-American Chamber of Commerce in Italy), Dorothy Cann Hamilton (CEO of the International Culinary Center), and Mitchell David (Vice President of The James Beard Foundation). The plan for the USA Pavilion is a lightly structured and welcoming barn which accompanies visitors on a journey through the world of sustainable food. Diversity and responsibility are the pillars on which the United States’ participation at the Expo rests: elements that will be promoted through events, conferences, and appointments which will animate the exhibition space. The concept is based on the idea that food is a universal language and that the future of nutrition depends on the world’s political, diplomatic, social, and technological ability to find creative solutions to the worldwide problems related to nutrition. Visitors will be taken through an exhibition itinerary ‘from farm to table’ in which video installations, vertical gardens, and roof gardens – representing the fifty US states and the White House – will introduce them to the rich cultural, scientific, and culinary tapestry which is the United States of America. A specific program of initiatives entitled ‘The Manifesto Project’ will be developed to support corporate responsibility and both environmental and food sustainability. Furthermore, an initiative aimed at stimulating student involvement is planned in collaboration with Italian study programs at American universities. As Simone Crolla explained, “American Food 2.0 is to be a young and global pavilion, a platform which will involve the most modern technology and the most avant garde communications tools available. Major American companies will be participating in this ambitious project – which will require an investment of $45 million in private funding – and will thus be ‘guided’ into the heart of Europe. The fund raising campaign is already underway, involving the multinationals that operate in Italy, but the work will now continue in the United States.”
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Diversità e responsabilità per American Food 2.0 QUESTI I DUE VALORI INTORNO A CUI SARÀ “COSTRUITO” IL PADIGLIONE DEGLI STATI UNITI IN OCCASIONE DELLA PROSSIMA ESPOSIZIONE UNIVERSALE
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merican Food 2.0” è il concept del Padiglione degli Stati Uniti in occasione di Expo Milano 2015, elaborato dal gruppo “Friends of the US Pavilion Milano 2015” e presentato lo scorso 13 novembre nel capoluogo lombardo, alla presenza di S.E. John R. Phillips, Ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Italia e di Giuseppe Sala, Commissario Unico per Expo Milano 2015 e CEO di Expo 2015 S.p.A. Ad illustrare il progetto, il Consigliere Delegato dell’AmChamCamera di Commercio Americana in Italia Simone Crolla, insieme al CEO dell’International Culinary Center Dorothy Can Hamilton, ed il Vice Presidente di The James Beard Foundation Mitchell Davis – rappresentanti delle tre associazioni che fanno parte del gruppo “Friends of the U.S. Pavilion”. Il Padiglione USA sarà strutturato come un granaio dalla struttura leggera e accogliente, che affianca i visitatori in un viaggio nel mondo della sostenibilità alimentare. Proprio diversità e responsabilità sono infatti i pilastri su cui poggerà la presenza americana all’Expo: elementi che saranno valorizzati sia nelle dotazioni tecnologiche del padiglione, sia attraverso eventi, convegni e appuntamenti che animeranno lo spazio espositivo. Alla base, l’idea che il cibo sia un linguaggio universale e che il futuro dell’alimentazione dipenda dalla capacità politica,
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di Pietro Viola
diplomatica, sociale e tecnologica di risolvere in modo creativo i problemi legati alla nutrizione a livello mondiale. I visitatori saranno coinvolti in un percorso “from farm to table” (dal campo alla tavola), in cui installazioni video e giardini verticali e sul tetto – in rappresentanza dei 50 Stati americani e della Casa Bianca – guideranno alla scoperta del ricco mosaico culturale, scientifico e culinario che compone gli Stati Uniti d’America. Sarà sviluppato un programma specifico di iniziative – The Manifesto Project – a sostegno della responsabilità d’impresa e della sostenibilità ambientale e alimentare; inoltre, sarà attivato un piano di coinvolgimento studentesco, in collaborazione con i progetti italiani di studio nelle università statunitensi. Come ha spiegato Simone Crolla, “American Food 2.0 sarà un Padiglione giovane e globale, una piattaforma che metterà in campo le tecnologie più m o d e r n e e g l i s t ru m e n t i d i comunicazione più all’avanguardia. A questo ambizioso progetto – che richiederà un investimento pari a 45 milioni di dollari, a totale appannaggio di privati – parteciperanno le maggiori aziende americane, che verranno così ‘accompagnate’ nel cuore dell’Europa. La campagna per la ricerca dei fondi è già partita, coinvolgendo le multinazionali che operano in Italia; ma il lavoro proseguirà ora negli USA”.
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NEWS USA
Arte e alimentazione, tra Milano e Washington Il tema dell’alimentazione, guardando a Expo Milano 2015, è al centro della manifestazione “Siamo quel che mangiamo? Sostenibilità e arte”, presentata da Accademia di Brera – Dipartimento Arti Visive e Design, Corcoran College of Art + Design di Washington DC e Associazione Culturale Flangini, e articolata in quattro mostre, due a Milano e due a Washington. In tutto, 120 opere, realizzate da studenti e professori di Milano e Washington, che approfondiscono il tema della nutrizione intesa come cultura, necessità, piacere, consapevolezza, corretta alimentazione. Le opere, esposte fino alla fine di novembre a Milano, dall’11 dicembre 2013 al 26 gennaio 2014 si trasferiranno a Washington DC, presso l’Atrium of The Corcoran Gallery of Art e la Corcoran Gallery 31.
ART AND NUTRITION, FROM MILAN TO WASHINGTON DC With an eye towards Expo Milano 2015, the topic of nutrition is the focus of the ‘Are We What We Eat? Sustainability and Art’ show, presented by the Brera Academy’s Department of Visual Art and Design, the Corcoran College of Art + Design in Washington DC, and the Flangini Cultural Association, and is articulated in four exhibits, two in Milan and two in Washington. In all the show includes 120 pieces, created by students and professors from the Brera Academy and from Corcoran College, which represent the theme of nutrition in terms of culture, necessity, pleasure, knowledge, and proper diet. The pieces, on display in Milan until the end of November, will be moved to Washington DC from December 11, 2013 through January 26, 2014 and will be on display in the Atrium of The Corcoran Gallery of Art and at Corcoran’s Gallery 31.
Pirelli entra a Princeton Per diffondere lo studio della cultura e della storia italiane con l’utilizzo dei nuovi media, Pirelli ha costituto la “Pirelli Visiting Professorship in Italian Studies”, di durata quinquennale, presso il Dipartimento di Studi
PIRELLI GETS INTO PRINCETON In order to promote the study of Italian culture and history through the use of new media, Pirelli
Successo per la missione bergamasca in Texas Dal 18 al 21 novembre, sette aziende provenienti da Bergamo sono approdate in Texas per promuovere le proprie eccellenze in diversi settori: dalla gioielleria ai vini, dalla meccanica di precisione all’elettronica, alle energie rinnovabili. Nelle quattro giornate, le aziende hanno partecipato ad un seminario informativo organizzato con il patrocinio della BBVA, una delle principali banche del Texas;
inoltre, hanno preso parte ad incontri B2B con controparti locali a Houston, Austin e Dallas, e a numerose visite a stabilimenti produttivi e ai retailers nei settori di riferimento. La missione, frutto della collaborazione tra la Camera di Commercio Italiana del Texas e la CCIAA di Bergamo, ha avuto esiti più che positivi: oltre 40 incontri, e promettenti intese commerciali per alcuni dei partecipanti.
BERGAMO’S MISSION TO TEXAS IS A SUCCESS
Furthermore, they took part in BtoB meetings with local counterparts from Houston, Austin, and Dallas, and in numerous visits to factories and retail outlets in their respective sectors. The mission, which was the product of a collaboration between the Italy-America Chamber of Commerce of Texas and the Bergamo IAACC, had enormously positive results: over forty meetings and promising commercial agreements for a handful participants.
From November 18-21 seven businesses representing various sectors from Bergamo visited Texas in order to promote their products: from jewelry to wine, from precision mechanics to electronics, to renewable energy. Over the course of the four days these businesses participated in an informational seminar organized with the sponsorship of BBVA, one of the primary banks in Texas.
New York proclama l’Armani Day Lo scorso 24 ottobre, New York ha celebrato l’Armani Day. A stabilirlo è stato il sindaco
Michael Bloomberg, che ha voluto così omaggiare “il grande contributo dato da Armani all’industria della moda internazionale e il suo duraturo legame con la città”. Evento clou è stata la “One Night Only”: circa 700 invitati, una grande sfilata celebrativa dedicata alle
collezioni Armani Privé, l’inaugurazione della mostra “Eccentrico”, una cena e party con dj set. “È un grande onore ricevere questo riconoscimento”, ha commentato Giorgio Armani, che ha ribadito il suo forte “legame personale e professionale con New York, una città che mi ha dato e continua a darmi tanto”.
NEW YORK DECLARES ARMANI DAY This past October 24th New York celebrated Armani Day. The holiday was declared by Mayor Michael Bloomberg who wished to pay tribute to “the great contribution which Armani has made to the international fashion industry and his long standing
relationship with the city.” The highlight of the day was the ‘One Night Only’ event with approximately 700 invited guests, a fashion show dedicated to Armani Privé collection, the inauguration of the ‘Eccentrico’ exhibit, a dinner, and an after-
party DJ’d by Mark Ronson. “It is a great honor to receive this recognition,” commented Giorgio Armani, who reiterated his strong “personal and professional bond with New York City, a city that has given me and continues to give me so much”.
Italiani e Francesi dell’Università di Princeton. Per ciascun anno accademico, l’Università americana inviterà un eminente studioso a tenere un corso presso il proprio Campus. Per il 2014, è stato scelto Gianni Riotta che, da gennaio, terrà, insieme alla professoressa Gaetana Marrone-Puglia, un corso sulla storia
d’Italia dal Dopoguerra a oggi mediante l’analisi di film italiani che meglio ne hanno colto le dinamiche politiche, culturali e di costume. Sullo stesso tema gli studenti realizzeranno progetti multimediali ai quali Pirelli contribuirà con contenuti e materiali conservati nell’archivio della sua Fondazione.
has established the five-year long ‘Pirelli Visiting Professorship in Italian Studies’ as part of the Department of French and Italian at Princeton University. For each academic year, the university will invite one eminent academic to lead a course on campus. Gianni Riotta has been chosen for 2014 and will, starting in January, teach a course, together with Professor Gaetana
Marrone-Puglia, on the history of Italy post-war to present through the analysis of Italian films which have captured the political and cultural dynamics of the time. In keeping with the same theme, students will put together multimedia projects to which Pirelli will contribute contents and materials stored in its foundation archives.
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CCIE ONTARIO
Buon Appetito Toronto! The new publication released by the Italian Chamber of Commerce of Ontario describes the impact of Italy’s culinary tradition on the city and on its most prominent figures
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Buon Appetito Toronto! IL NUOVO VOLUME PUBBLICATO DA ICCO RACCONTA L’IMPATTO DELLA TRADIZIONE GASTRONOMICA ITALIANA SULLA CITTÀ CANADESE E I SUOI MAGGIORI PROTAGONISTI
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oronto è senza dubbio una delle città più multiculturali al mondo e, in questo melting-pot, gli Italiani hanno sicuramente fornito un importante contributo. Quella italiana è infatti da sempre una delle comunità straniere più numerose della città. Tradizioni e usanze tricolori sono così spesso entrate nel “vivere quotidiano” della metropoli canadese, e la cucina e i sapori del Bel Paese sono diventati sempre più amati. Un fenomeno che si è diffuso in particolare negli ultimi anni, che hanno visto crescere il numero degli italofili gourmet. Dalla volontà di far luce su questo fenomeno, capire come è nato, ma soprattutto come si è evoluto, è nata “Buon appetito Toronto!”, la nuova pubblicazione a cura della Camera di Commercio Italiana dell’Ontario, che è stata ufficialmente presentata lo scorso 4 novembre dinanzi ad una platea di oltre 300 ospiti. Si tratta di una raccolta di interviste, storie, aneddoti, citazioni, fotografie e persino poesie, che raccontano come la tradizione enogastronomica italiana si è diffusa nella città di Toronto nell’ultimo mezzo secolo. Il volume inizia con un’introduzione dedicata alla scena culinaria italo-canadese, comprensiva di una sezione dedicata ai vini italiani. A seguire, viene data la parola ai veri protagonisti di questo fenomeno: 28 tra chef, ristoratori, importatori e “icone” della cucina italiana, che raccontano, attraverso i loro ricordi e le loro esperienze, come hanno avvicinato i canadesi ai sapori del Bel Paese. A queste esperienze si intrecciano le ricette
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oronto is without a doubt one of the most culturally diverse cities in the world, and Italy has certainly made a significant contribution to this melting pot. In fact, the Italian community has always been one of the largest in the city. Thus, Italian traditions and customs have frequently become incorporated into Toronto’s daily life, and the appreciation for Italy’s foods and flavors is constantly growing. This phenomenon has become particularly widespread in recent years, with an increase in gourmet ‘Italophiles.’ From a desire to shed light on this phenomenon, to understand how it came about and, above all, how it evolved, the new publication put together by the Italian Chamber of Commerce in Ontario, ‘Buon Appetito Toronto!’ was officially launched on November 4th before an audience of over 300 guests. The publication is a collection of interviews, stories, anecdotes, quotes, photographs, and even poems which describe the way in which Italian culinary tradition has spread across the city of Toronto over the past fifty years. The book begins with an introduction dedicated to the Italian-Canadian culinary scene, including a section dedicated to Italian wines. After the introduction the true protagonists of this phenomenon take pen in hand: twenty eight individuals from chefs to importer to ‘icons’ of Italian cooking, who, through their memories and experiences, describe how they helped introduce Canada to the flavors of Italy. Intertwined with these experiences are their favourite recipes as well as the most traditionally representative spots in the city, including coffee shops, bakeries, restaurants, pizzerias, ice cream shops, distributors of traditional products, and wine bars. The publication then moves on to the stories of immigrants who turned the bond with their motherland into fruitful businesses, like Bertozzi Importing, Jan K. Overweel, Unico, Pizza Nova and Italpasta, and the stories of innovators such as Faema and Inniskillin; to the stories of ‘veteran’ chefs like Franco Prevedello, Andrew Milne-Allan, Robert Martella and Massimo Capra, and the experiences of the ‘younger’ chefs Rob Gentile and Craig Harding. Lastly, the publication also gives space to those who, even not having Italian origins, have discovered a great passion for our culinary tradition, such as the well-known Canadian celebrity chef Mark McEwan, owner of the restaurant ‘Fabbrica’ and author of the cookbook by the same name ‘Fabbrica: Great Italian Recipes Made Easy For Home.’ Overall, the publication is a true ‘vademecum’ of Italian tradition – in the kitchen – present in Toronto and of Italian ‘culinary ambassadors’ overseas.
più amate, e le location più tradizionali della città, tra bar, panetterie, ristoranti, pizzerie, gelaterie, rivendite di prodotti tipici, cantine. Si passa così dalle storie di immigrati che hanno fatto del loro legame con le origini un solido e fruttuoso business, come Bertozzi Importing, Jan K. Overweel, Unico, Pizza Nova o Italpasta, a storie di innovatori, come Faema o Inniskillin; dalle storie di chef “veterani” come Franco Prevedello, Andrew Milne-Allan, Robert Martella e Massimo Capra, alle esperienze dei più “giovani” Rob Gentile e Craig Harding. Viene così anche dato spazio a chi, pur non avendo origini italiane, ha scoperto di avere una grande passione per la nostra cucina, come lo chef Mark McEwan, volto di spicco della TV canadese, proprietario del ristorante italiano “Fabbrica” e autore dell’omonimo volume di “grandi ricette italiane rese facili da preparare a casa”. Insomma, un vero e proprio “vademecum” alla scoperta del “lato italiano” – in cucina – di Toronto, e dei tantissimi “ambasciatori” del gusto che il nostro Paese può vantare al di là dell’oceano.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DELL’ONTARIO 622 College Street – Suite 201 F M6G 1B6 Toronto Tel. +1.416.789.7169 – Fax +1.416.789.7160 info.toronto@italchambers.ca – www.italchambers.ca Ufficio Italiano della Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano Tel. + 39 02.3657.1696 – Mob. +39 347.3446.632
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CCIE MONTREAL
Il Quebec punta sull’innovazione
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innovazione e la creatività sono nel DNA dei Quebecchesi. Ma sono soprattutto l’audacia e l’ingegnosità che permettono loro di far fruttare tale creatività. E ciò si riflette direttamente sul mercato del lavoro. Lo scorso 16 ottobre, è stato presentato dal Ministero dell’Insegnamento superiore, della Ricerca, della Scienza e della Tecnologia, il nuovo Piano Nazionale di Ricerca e Innovazione del Quebec. I nuovi investimenti pari a 3,7 G$ nell’arco di cinque anni (2014-19) rappresentano una notizia favorevole per la comunità d’affari, industriale e scientifica quebecchese. Frutto della collaborazione tra i differenti attori del settore, il Piano Nazionale di Ricerca e Innovazione riflette l’importanza che la ricerca riveste per il Quebec. Si tratta infatti di un settore in costante crescita, grazie alla creazione di nuove aree e reti di ricerca, all’innovazione delle infrastrutture e a una sempre più vasta interazione delle proprie università e dei propri ricercatori a livello mondiale. Obiettivo di tale Piano è di promuovere il benessere dei Quebecchesi su tutti i fronti: economico, sociale e umano. Uno sviluppo globale, che permetta un arricchimento individuale e collettivo, richiede una profonda conoscenza e formazione, un numero elevato di diplomati, l’inclusione di persone particolarmente motivate per la ricerca e soprattutto uno scambio continuo di informazioni e la promozione di iniziative pluridisciplinari e multisettoriali. Dunque, le finalità del Piano Nazionale di Ricerca e Innovazione, seppur ambiziose, sono fortemente realizzabili e consistono nell’offrire a tutti i Quebecchesi un contesto favorevole allo sviluppo di una solida cultura scientifica e dell’innovazione, fin dalla tenera età; nell’assicurarsi che tutti abbiano le conoscenze necessarie per lavorare in ambiti che richiedono elevate competenze scientifiche e tecnologiche; infine, nel fornire a tutti coloro che scelgono la ricerca come principale attività professionale, le migliore opportunità e prospettive, all’altezza delle loro aspirazioni. Inoltre, la provincia del Quebec ribadisce la volontà di sostenere gli organismi principali per la valorizzazione della cultura, per la promozione delle carriere scientifiche e dell’innovazione industriale. Grazie a questo nuovo Piano Nazionale di Ricerca e Innovazione, il Quebec non solo si impegna a creare ottime opportunità per la ricerca e l’impiego a livello locale, ma punta a stimolare collaborazioni anche a livello internazionale, creando così uno scenario favorevole per ricercatori, imprenditori, investitori esteri, compresi quelli italiani.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN CANADA 550, rue Sherbrooke Ouest, Bureau 1150 H3A 1B9 Montreal Tel.: +1.514.8444249 – Fax: +1.514.8444875 info.montreal@italchamber.qc.ca www.italchamber.qc.ca
IL SETTORE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE RAPPRESENTA UNA RISORSA IMPORTANTE PER LO SVILUPPO ECONOMICO A LUNGO TERMINE DEL QUEBEC
Promoting Innovation in Quebec Research and innovation is an important resource for the long-term economic development of Quebec nnovation and creativity are part of Quebecers’ DNA, but it’s their ingenuity and sense of daring that allow them to capitalize on those strengths. That tradition of creativity, daring and ingenuity is reflected directly in Québec’s labour market. On October 16th, the Minister responsible for Higher Education, Research, Science and Technology in Quebec announced the province’s new National Policy for Research and Innovation in Quebec. New investments, amounting to 3.7G$ during a 5 years period (2014-19), represent welcomed news for the local business, industrial and scientific communities of Quebec. Resulting from a collaboration between the various actors in the sector, the National Policy for Research and Innovation reflects the importance that research plays in Quebec. In effect, the sector is in constant change and growth, thanks to the creation of new areas and research networks, such as innovation in infrastructures, and an increasingly broad participation of its universities and researchers who are strictly connected to research fields at a global level. The goal of this national policy for research and innovation in the next five years will be to improve the welfare of Quebecers on all fronts: economic, social and human.
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Global development, which would allow individual and collective enrichment, requires a deep knowledge and training, a high number of graduates, as well as the inclusion of people motivated by particular interest in research, and especially a continuous exchange of information and promotion of multi-disciplinary and multi-sectoral initiatives. Therefore, the objectives of this national research and innovation policy, although ambitious, are effectively feasible and consist in offering all people from Quebec a productive context which promotes the development of a strong culture of science and innovation, from an early age; in ensuring that everyone has access to the knowledge and skills necessary to work in areas that require high scientific and technological skills; finally, to provide to all those who choose research as a main occupation, the best opportunities and career prospects, at the height of their aspirations. In addition, the province of Quebec continues to emphasize its intention to support the main organizations for the promotion of culture, the development of careers in scientific sectors and the innovation of different industries. With this new national policy for research and innovation, Quebec is not only committed to creating excellent opportunities for research and employment locally, but is also stimulating international collaboration and creating a favourable scenario for researchers, entrepreneurs, investors from abroad, including Italy.
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CCIE VANCOUVER
How CETA Will Impact Western Canada The agreement will allow a great step toward opening new markets, removing over 99% of trade tariffs, and allowing greater access to services and investment anada and the European Union have reached a political agreement on free trade that could boost Canada’s annual income by as much as $12 billion annually, and bilateral trade by 20%. The deal reached will allow a great step toward opening new markets and it will be completed over the next 18 to 24 months. It promises to remove over 99% of tariffs on imported and exported goods, and allow greater access to services and investment. This is a huge opportunity for BC’s technology industry as the EU is the largest contiguous market in the world. It is interesting to note that the BC technology industry has increasingly capitalized on the market opportunity in the EU. Over the period 1999-2009, BC’s technology goods exports to the EU grew from just 6.5% to 14.7%. For BC, one of the key benefits of CETA is improve market access for the BC services sector, which includes such areas as professional services, environmental services and information technology services. Between 2010 and 2012, this sector exported an average of $14.5 billion annually. Here are four more ways CETA will benefit BC’s technology industry: 1. It offers preferential access to the EU services market (in the areas of engineering, scientific and technical consulting, information technology, and services related to energy distribution); 2. It will improve labour mobility (making it easier to facilitate intra-company transfers; as well as hiring contract personnel, business visitors and independent experts/professionals); 3. It will open access to government procurement; 4. It could potentially increase investment and capital flows (the agreement’s provisions will provide investors with greater certainty, transparency and protection for their investments). It will be of particular significance to Alberta because it will create new opportunity for the province’s beef and pork producers to access markets that had once been closed or severely restricted. In the next 20 years, Canada will be one of only six countries that exports food and 40% of that food is produced in Alberta, so it is very exciting for our agricultural producers, both in terms of raw commodity that can be exported, but also value-added. This deal would displace local products with subsidized cheeses from EU and risk that the small businesses being shut down or put out of business. Manitoba instead expects the deal will provide significant market access for its agricultural producers, as well as its manufacturers and other businesses.
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Il Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, con il Primo Ministro canadese Stephen Harper.
CETA: il suo impatto sul Canada Occidentale L’ACCORDO PERMETTERÀ L’APERTURA DI NUOVI MERCATI, LA RIMOZIONE DI OLTRE IL 99% DEI DAZI DOGANALI, E UN MAGGIORE ACCESSO A SERVIZI E INVESTIMENTI
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l Canada e l’Unione Europea hanno raggiunto un accordo politico sul libero scambio che, ogni anno, potrebbe aumentare il reddito del Canada di ben 12 miliardi di dollari e il commercio bilaterale del 20%. L’accordo raggiunto sarà un grande passo verso l’apertura di nuovi mercati e sarà completato nel corso dei prossimi 18-24 mesi. Promette di rimuovere oltre il 99% delle tariffe sulle merci importate ed esportate, e di consentire un maggiore accesso ai servizi e agli investimenti. Si tratta dunque di una grande opportunità per l’industria tecnologica della British Columbia, che ha sempre sfruttato le opportunità di mercato nella UE. Basti ricordare che, nel periodo 1999-2009, l’export di beni tecnologici dalla BC verso l’UE è cresciuto dal 6,5% al 14,7%. Per la BC, uno dei principali vantaggi del CETA è un migliore accesso al mercato per il settore dei servizi professionali, ambientali e di information technology. Tra il 2010 e il 2012, questo settore ha esportato una media di 14,5 miliardi dollari ogni anno. Possiamo identificare quattro modi in cui l’accordo potrà giovare all’industria tecnologica della BC: ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE IN CANADA – WEST
Suite 405 – 889 W. Pender St. V6C 3B2 Vancouver Tel: +1.604.6821410 – Fax: +1.604.6822997 iccbc@iccbc.com – www.iccbc.com
1. Offrirà un accesso preferenziale al mercato UE dei servizi (nelle aree di ingegneria, consulenza scientifica e tecnica, informatica e servizi connessi alla distribuzione di energia); 2. Migliorerà la mobilità della manodopera (rendendo più facile i trasferimenti intraaziendali, l’assunzione di personale a contratto, i visitatori d’affari ed esperti/professionisti indipendenti); 3. Aprirà l’accesso agli appalti pubblici; 4. Potrebbe potenzialmente aumentare gli investimenti e i flussi di capitale (l’accordo fornisce agli investitori maggiore certezza, trasparenza e tutela per i loro investimenti). Per quanto riguarda l’Alberta, l’accordo si dimostra particolarmente importante, perché creerà nuove opportunità ai produttori di prodotti a base di carne di manzo e maiale, in un mercato che un tempo era chiuso e soggetto a rigorose restrizioni. Nei prossimi 20 anni, il Canada diventerà uno dei soli sei Paesi che esporterà beni alimentari, e il 40% di questi sarà prodotto nell’Alberta; pertanto è molto importante per i produttori agricoli, sia per le materie prime che potranno essere esportate, ma anche per il conseguente valore aggiunto. Allo stesso tempo, l’accordo potrebbe portare alla sostituzione dei prodotti locali con formaggi provenienti dall’UE, cosa che potrebbe mandare in crisi le piccole imprese locali. Per quanto riguarda invece il Manitoba, l’accordo favorirà significativamente l’accesso al mercato europeo dei produttori agricoli, così come dei produttori manifatturieri e di altre imprese. L’accordo spalancherà le porte del commercio in tutta l’UE, favorendo l’accesso a più di 500 milioni di persone.
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NEWS CANADA
Per Astaldi, nuovo contratto in Canada
Il Gruppo Astaldi, tramite la propria controllata Astaldi Canada, è stato selezionato come contractor per la realizzazione delle opere civili relative all’Impianto idroelettrico di Muskrat Falls, del valore di un miliardo di dollari canadesi. Il contratto prevede la costruzione di una
centrale e l’esecuzione delle connesse opere di presa e di restituzione delle acque. Le opere saranno avviate entro la fine dell’anno, per una durata di circa quattro anni. Questo contratto, primo grande successo del Gruppo nel mercato canadese, rappresenta una duplice conferma perché, da un lato, testimonia l’efficacia della strategia di sviluppo del Gruppo e l’impegno che lo stesso intende fornire per gli importanti progetti infrastrutturali in corso nell’Area e, dall’altro, ne conferma l’elevata competenza.
NEW CONTRACT FOR ASTALDI IN CANADA Astaldi Group, through its subsidiary Astaldi Canada, is the selected contractor of the CAD 1 billion contract for the construction of major civil works for the Muskrat Falls hydroelectric generating facility project in Canada. The civil works package is the largest associated with the development and the scope of work includes construction of the power house, intake
and gated spillway. The works are planned to start before the end of the current year and last for approximately four years. This contract marks an important success of the Group confirming both the primary role represented by Canada in the developing strategies of Astaldi and the company’s commitment to the implementation of the Canadian infrastructure plan.
A Ferrero Canada il primo Pentola d’Oro Award Lo scorso 4 novembre, la Camera Italiana di Commercio dell’Ontario (ICCO) ha organizzato la cerimonia di premiazione della prima edizione del Pentola d’Oro Award, ospitata presso il Sony Centre for the Performing Arts, in concomitanza con il lancio della nuova pubblicazione della Camera, “Buon Appetito Toronto!”. Il Pentola d’Oro Award è conferito a rappresentanti di spicco del settore alimentare sia canadesi che italiani, e vuole essere un riconoscimento alla creatività e alla capacità innovativa di coloro che hanno promosso e contribuito alla diffusione dello stile di vita italiano nel mondo. L’ICCO ha deciso di celebrare la nascita di questo nuovo riconoscimento premiando, per prima, Ferrero Canada Ltd. – leader a livello globale del settore alimentare e dolciario. “Ferrero, azienda alimentare e dolciaria a gestione famigliare, incarna una storia di successo Made in Italy nel mondo e, per quanto riguarda in particolare il Canada, uno dei più importanti investimenti di successo realizzati da un’azienda italiana negli ultimi anni. Il conferimento, da parte dell’ICCO, del Pentola d’Oro Award 2013 segna l’inizio di un premio annuale dedicato all’industria alimentare che celebra l’imprenditorialità, la creatività, l’innovazione e l’impegno sociale”, ha commentato Corrado Paina, Direttore Esecutivo della Camera.
THE FIRST PENTOLA D’ORO AWARD TO FERRERO CANADA On November 4, 2013 the Italian Chamber of Commerce of Ontario (ICCO) hosted the firstever Pentola d’Oro Award ceremony, during the launch of their newest publication, ‘Buon Appetito Toronto!’ at the Sony Centre for the Performing Arts. The Pentola d’Oro Award is given to outstanding representatives in the food industry from Canada and Italy and recognizes the creativity and vision of those who have promoted and contributed to the Italian life style in the world. The ICCO celebrated the inception of this new award by presenting Ferrero Canada Ltd. – leading global food and confectionery company – with the 2013 Pentola d’Oro Award. “Family owned Italian food and confectionery company Ferrero epitomizes a success story of the ‘Made in Italy’ brand in the world and (in particular) in Canada with one of the most successful and important investments of an Italian company in recent years. The 2013 ICCO Pentola d’Oro Award marks the inception of an annual award dedicated to the food industry, celebrating entrepreneurship, creativity, innovation, and social commitment,” said Corrado Paina, ICCO Executive Director.
Successo per il “coast to coast” del vino italiano Si è conclusa a Montreal il 6 novembre la XVIII edizione di “A Tasting of Wines from Italy – Une dégustation de vins d’Italie™”, organizzata dall’ICE-Agenzia. La tappa di Montreal conclude il “coast to coast” che, partito da Vancouver il 28 ottobre scorso, ha toccato le città di Calgary il 30 ottobre e Toronto il 4 novembre, accompagnando complessivamente 102 aziende produttrici di vino e liquori provenienti da 14 diverse regioni italiane. Un successo tutto italiano per quattro eventi destinati esclusivamente agli operatori specializzati che hanno visto la partecipazione di oltre 4.000 qualificati rappresentanti locali del settore (giornalisti, ristoratori, sommeliers, opinion leaders, etc.). L’iniziativa è divenuta con gli anni un momento commerciale molto atteso e rappresenta oggi l’evento di riferimento per i vini italiani in Canada.
‘A TASTING OF WINES FROM ITALY’ IS A RESOUNDING SUCCESS The 18th edition of ‘A Tasting of Wines from Italy – Une dégustation de vins d’Italie™,’ organized by ICE-the Italian Trade Promotion Agency, came to a close on November 6th in Montreal. The stop in Montreal concluded the national tour which left from Vancouver on October 28th and made stops in Calgary (October 30th) and Toronto (November 4th), accompanying a total of 102 wine and spirits producers from fourteen different Italian regions. These four events, reserved exclusively for industry operators, were a resounding a success, with the participation of over 4,000 qualified local representatives from the sector (journalists, restaurateurs, sommeliers, opinion leaders, etc.). Over the years this tour has become a highly anticipated commercial initiative and is today considered the most important event for Italian wines in Canada.
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Investire in Russia: ecco perché conviene Nonostante i limiti e i ritardi, il Paese rappresenta un mercato estero strategico e di forte rilievo per le imprese italiane
Инвестировать в России : почему это целесообразно Editoriale di ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa
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l 24 novembre scorso, a Roma, si è tenuta la prima sessione del “Forum economico e finanziario russo in Italia”. Nella sessione economica e finanziaria sono stati trattati argomenti quali la formazione delle condizioni favorevoli per gli investimenti ed il miglioramento del clima imprenditoriale nella Federazione Russa. In un’economia globale, è evidente che la competitività non riguarda solo più le imprese, ma i territori, le città e i Paesi, che devono risultare attrattivi per i mercati finanziari. In sostanza, è stato preso in considerazione il tema dell’attrattività di un territorio. In un confronto internazionale, la Russia presenta forti ritardi sul piano delle infrastrutture, in particolare nel settore dei trasporti – qualità della rete stradale, dotazioni portuali e trasporto aereo. Gli investimenti in infrastrutture sono tornati al centro dell’agenda governativa in Russia, per fungere da volàno di rilancio della crescita economica. L’inadeguata dotazione costituisce, infatti, un limite all’espansione ed alla diversificazione dell’offerta del Paese. Recentemente si è registrato un aumento della spesa per interventi infrastrutturali (quasi il 7% del PIL nel triennio 2010-2012) e, nei prossimi anni, allo sviluppo della rete dei trasporti dovrebbe essere destinato quasi il 70% dei fondi pubblici preventivati. Allo scopo di incentivare la partecipazione del settore privato agli investimenti infrastrutturali, è stata di recente approvata una legge che amplia lo spazio a disposizione per concludere accordi di Public-Private Partnership (PPP). Nel 2011 è stato inoltre costituito il Fondo Russo per gli Investimenti Diretti (RDIF), che dovrebbe contribuire al capitale di rischio per i progetti del settore privato. Il Presidente Vladimir Putin ha fortemente promosso il tema dei finanziamenti dei progetti infrastrutturali nell’ambito del G20. Kirill Dmitriev, Amministratore Delegato del Fondo Russo per gli Investimenti Diretti (RDIF), presiede una Task Force internazionale (la B20) finalizzata a migliorare il clima degli investimenti e a facilitare l’intervento del settore privato in progetti internazionali relativi alle infrastrutture delle economie in via di sviluppo. La Russia rappresenta un mercato estero di rilievo per le imprese italiane operanti nel settore delle infrastrutture; tuttavia, quelle che si sono approcciate a tale mercato hanno fatto emergere, tra le principali difficoltà, le procedure amministrative e burocratiche, la gestione dei rapporti con le autorità locali, l’impossibilità di far valere le proprie ragioni nei confronti di fornitori o partner locali inadempienti. D’altra parte, per gli accordi di PPP è fondamentale poter contare sull’appoggio di una grande banca e, per questo motivo, vengono privilegiate le quattro principali banche russe. Sul piano degli investimenti diretti esteri, la Russia di recente ha visto crescere tanto gli “stock” di investimenti “inward” (458 miliardi di $USA nel 2012), quanto quelli di investimenti “outward” (362 miliardi di $USA nel 2012), riuscendo a ristabilire i livelli pre-crisi e posizionandosi a quote superiori rispetto a quelle di altre economie, come Cina, India e Brasile. L’infrastruttura del mercato finanziario ha continuato a svilupparsi nel 2012, grazie
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Российский рынок, несмотря на свою ограниченность и отставание, представляет большой интерес и является стратегическим для итальянских предприятий
РОЗАРИО АЛЕССАНДРЕЛЛО Президент ИталоРоссийской Торговой Палаты
4 ноября в Риме прошел Первый Российский Форум по экономике и финансам, на котором обсуждались вопросы создания благоприятных условий для инвестиций и предпринимательской деятельности в Российской Федерации. Это уже очевидный факт, что в глобальной экономике конкурентоспособными и привлекательными для финансовых операций должны быть не только предприятия, но и территории, города и даже страны. По сути, речь идет об инвестиционной привлекательности территорий. Россия, в сопоставлении с другими странами, серьезно отстает по уровню своей инфраструктуры, в частности, в транспортной отрасли, которая характеризуется низким качеством автодорог, недостаточным оснащением портов и авиатранспорта. Вопрос инвестиций в инфраструктуру оказался в центре внимания российского правительства, поскольку развитие инфраструктуры может иметь ключевое значение для начала экономического подъема. Неудовлетворительное оснащение инфраструктуры ограничивает возможности в увеличении и диверсификации предложения страны. В последнее время было отмечено увеличение расходов на развитие инфраструктуры (почти 7% ВВП в трехлетний период 2010-2012), в ближайшие годы на развитие транспортной сети предполагается выделить почти 70% государственных бюджетных средств. В целях стимулирования инвестиций в развитие инфраструктуры со стороны частного сектора был принят Закон о государственном-частном партнерстве, значительно расширяющий возможности для заключения соглашений между государственным и частным партнерами. В 2011 году был учрежден Российский Фонд Прямых Инвестиций (РФПИ) для поддержки рискового капитала, предназначенного для финансирования частных проектов. На саммите G20 Президент РФ Владимир Путин активно развивал тему финансирования проектов по развитию инфраструктуры. Кирилл Дмитриев, Генеральный Директор РФПИ, возглавляет Деловую Двадцатку, задачами которой являются улучшение инвестиционного климата и обеспечение участия частного сектора в международных проектах развития инфраструктуры в странах с развивающейся экономикой. Российский рынок представляет большой интерес для итальянских предприятий, занимающихся строительством инфраструктуры. Тем не менее, компании, выходящие на российский рынок, сталкиваются с различными трудностями, в числе которых выполнение всех административных и бюрократических процедур, установление контактов с местными властями и возможность отстаивать
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свои права перед недобросовестными местными поставщиками или партнерами. Соглашения о государственном-частном партнерстве должны иметь поддержку крупного банка, и на настоящий момент привилегированное положение занимают четыре основных русских банка. Что касается инвестиций, то в России отмечается в последние годы увеличение как внутренних “inward” (458 млрд. $USA в 2012), так и внешних “outward” инвестиций (362 млрд. $USA в 2012), что позволило ей вернуться на докризисный уровень и обогнать по этому показателю Китай, Индию и Бразилию. В 2012 году продолжила развиваться инфраструктура финансового рынка благодаря принятым мерам по упорядочению сделок и операций Банка Москвы. Появились новые финансовые инструменты, были внесены поправки в законодательство, регулирующее финансовый рынок и некоторые его особые сегменты. В перспективе ожидается дальнейшее значительное увеличение иностранных инвестиций. Россия серьезно улучшила свою правовую базу и институциональные формы, последовательно исправляя недостатки, за которые на протяжении ряда лет подвергалась критике. В 2008-2011 гг. судебная система претерпела существенные преобразования, обеспечившиеся эффективную борьбу с коррупцией, разработку таможенных, торговых и рабочих нормативов, налоговое управление и возможность начать собственное дело. Учрежденный в 2010 году Таможенный Союз, в который вошли Белоруссия, Казахстан и Россия, укрепил свои позиции в результате формирования в 2012 году Единого экономического пространства, ставшего зоной свободной торговли и создания условий для последующей интеграции стран СНГ. Для того чтобы Союз окончательно сложился, потребуется несколько лет, но сам факт его создания подтверждает, что взят курс на преодоление таможенных барьеров и любых преград для свободного движения товаров и иностранных инвестиций, на введение единых для всех стран Союза нормативов в соответствии с рекомендациями ВТО. В странах, образующих Единое экономическое пространство, проживает около 180 миллионов жителей, на территории площадью более 20 миллиардов км2 , богатой минерально-сырьевыми ресурсами, с экономикой, развивающейся высокими темпами, основным направлением которой является диверсификация промышленности. Вот почему данная территория представляет стратегический интерес для Европы и для Италии. В заключение следует отметить, что именно высокие темпы экономического роста определяют целесообразность инвестирования в России; ВВП на душу населения в России выше, чем в других странах БРИК; кроме того, постоянно растет число потребителей, увеличивается внешнеторговый оборот, совершенствуется законодательство в области прямых иностранных инвестиций и создания особых экономических зон, активно растут рынки акций и облигаций, расширяются возможности привлечения капиталов; идут процессы укрупнения бизнеса и капитала – слияния и поглощения (“mergers and acquisitions”) между Италией и Россией.
Il Presidente Vladimir Putin con il Premier Enrico Letta.
soprattutto all’attuazione di misure volte a consolidare le infrastrutture per la negoziazione ed il regolamento delle operazioni all’interno della Banca di Mosca. L’elenco degli strumenti finanziari negoziati ha continuato ad espandersi e sono state apportate modifiche al quadro giuridico che regola il mercato finanziario ed alcuni suoi specifici segmenti. In prospettiva, ci si aspettano ulteriori sviluppi ed un aumento cospicuo degli investimenti stranieri. La Russia ha notevolmente migliorato, negli ultimi tempi, la propria posizione dal punto di vista giuridico ed istituzionale, risolvendo, con impegno sempre crescente, le criticità che l’hanno caratterizzata per un certo numero di anni. Nel triennio 2008-2011, sono stati riscontrati sostanziali miglioramenti nell’efficacia ed efficienza dei tribunali, nella lotta alla corruzione, nello sviluppo della normativa doganale, commerciale e del lavoro, nell’amministrazione fiscale e nella facilità di intraprendere nuovi business. Con l’Unione Doganale tra Bielorussia, Kazakistan e Russia, che ha preso avvio nel 2010 e che nel 2012 si è rafforzata con la costituzione di uno Spazio Economico Comune, sono state gettate le basi per la formazione di un’area di libero scambio e di integrazione regionale aperta a future adesioni di Paesi CSI. Il completamento di tutto questo richiederà alcuni anni, ma l’istituzione della stessa indica, fino a questo momento, un percorso chiaro nella direzione di un progressivo smantellamento delle barriere tariffarie, la rimozione degli ostacoli al movimento delle merci e dei vincoli agli investimenti esteri, l’introduzione di standard uniformi nei Paesi dell’area in linea con le previsioni fatte in ambito WTO. I Paesi che già fanno parte dello Spazio Economico Comune possono contare su circa 180 milioni di abitanti, su un territorio di oltre 20 miliardi di chilometri quadrati e sulla dotazione di ricchissimi giacimenti di materie prime ed economie in una fase di progressiva diversificazione del territorio industriale e a crescita elevata. Si tratta, per questo, di un territorio strategico per l’Europa e per l’Italia. In conclusione, investire in Russia oggi risulta conveniente per gli elevati tassi di crescita; un PIL pro capite che si conferma il più alto tra quelli dei BRICS; la costante comparsa di nuovi consumatori; l’apertura al commercio estero; le nuove regolamentazioni per incentivare gli investimenti diretti esteri e la creazione di Zone Economiche Speciali; l’espansione dei mercati azionario ed obbligazionario; le opportunità di raccolta dei capitali; le numerose operazioni di M&A (mergers and acquisitions) tra Italia e Russia.
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Infrastrutture e dogane, temi “caldi” tra Italia e Russia L’AUSPICIO È CHE GLI INGENTI INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI E IL RECENTE INGRESSO DEL PAESE NEL WTO SEMPLIFICHINO E, INSIEME, RAFFORZINO I RAPPORTI ECONOMICO-COMMERCIALI di Leonora Barbiani, Segretario Generale della CCIR
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a Russia risulta LEONORA oggi essere il priBARBIANI mo mercato di riferimento tra quelli BRICS per l’export italiano: nel 2012, le nostre esportazioni sono infatti cresciute del +7,4%, e le previsioni per il 2013 parlano di un +15% circa, per un valore approssimativo di 11 miliardi di euro (risultato superiore a quello record del 2008, prima della crisi). In questo contesto, appare però fondamentale che i Governi dei due Paesi dedichino maggiore attenzione a due aspetti basilari – quello delle infrastrutture e quello delle dogane – non a caso anche al centro dell’agenda di incontri che si sono svolti nel corso del vertice intergovernativo di Trieste dello scorso 26 novembre.
INFRASTRUTTURE: GRANDI RITARDI DA RECUPERARE. Gli investimenti in infrastrutture sono tornati al centro dei programmi governativi in Russia, come volàno di rilancio della crescita economica. L’inadeguatezza dei servizi infrastrutturali, infatti, costituisce un grosso limite e, anche a livello internazionale, il Paese presenta forti ritardi: secondo le graduatorie stilate dal World Economic Forum, la Russia si colloca al 136° posto per qualità della rete stradale, al 93° per dotazioni portuali, al 194° per il trasporto aereo. Per non parlare della rete ferroviaria. Le cause di questi ritardi sono da ricollegare a vari fattori, in particolare la scarsa attenzione dedicata all’ammodernamento delle dotazioni dopo la caduta del regime sovietico (con tassi di investimento nel settore delle infrastrutture significativamente inferiori alla media internazionale per tutti gli anni ‘90 e per la prima parte degli anni 2000) e l’inefficienza della spesa pubblica, che ha disperso le risorse in corruttele e sprechi di vario genere. Fortunatamente, di recente si è registrata una ripresa della spesa per interventi infra-
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strutturali (quasi il 7% del PIL nel triennio 2010-2012); e anche per il futuro (indicativamente entro il 2020) il Governo russo ha in programma di realizzare progetti importanti, per una spesa complessiva pari a 758,6 miliardi di euro, da finanziare per poco più del 30% attraverso fondi pubblici e per la parte rimanente attraverso il coinvolgimento del settore privato. Allo sviluppo della rete di trasporto verrebbe destinato quasi il 70% dei fondi pubblici preventivati.
LA RUSSIA NEL WTO, VERSO LA SEMPLIFICAZIONE DOGANALE. Spostandoci sul tema delle dogane, ci addentriamo in un altro “campo minato”. Complessità e soprattutto poca trasparenza del sistema sono gli “scogli” contro cui si scontrano ogni giorno le imprese italiane che operano in Russia. Se già di per sé esportare merci verso un Paese extra-UE è una procedura abbastanza com-
Инфраструктура и таможня, “горячие” аспекты отношений между Италией и Россией Серьезные инвестиции в развитие инфраструктуры и вступление России в ВТО должны упростить и одновременно укрепить торговоэкономические отношения реди стран БРИКС Россия является главным экспортным направлением Италии: в 2012 году объем итальянского экспорта вырос на 7,4%, а по прогнозам на 2013 год ожидается увеличение его объема примерно на 15%, который должен составить
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plessa, purtroppo esportare in Russia diventa spesso ancora più complicato. Il 22 agosto 2012, la Federazione Russa è ufficialmente diventata il 156° membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ed entro dicembre 2021 dovrà essere concluso il suo processo di armonizzazione alle regole dell’Organizzazione. Ma, un anno dopo questa storica adesione, il bilancio mostra risultati contrastanti: infatti, se i bassi tassi di crescita dell’economia mondiale stanno influenzando negativamente il PIL russo (quest’anno dovrebbe crescere “solo” del 2,5%), vanificando per ora i ventilati benefici che sarebbero dovuti derivare dall’ingresso nel sistema multilaterale, gli obblighi assunti da Mosca in sede WTO sembrerebbero aver favorito l’apertura dell’econo-
около 11 миллиардов Евро (это более высокий показатель по сравнению с рекордным 2008 годом до начала кризиса). В данном контексте от правительств обеих стран требуется уделять особое внимание двум базовым аспектам экономики – инфраструктуре и таможне. Эти темы стали главными во время рабочих встреч в рамках межправительственного саммита, который состоялся в Триесте 26 ноября. ИНФРАСТРУКТУРА: ПРЕОДОЛЕТЬ СЕРЬЕЗНОЕ ОТСТАВАНИЕ. Российское правительство включает в свои программы инвестирование инфраструктуры, как одно из условий экономического роста. Несоответствие инфраструктуры современным стандартам является серьезным препятствием для развития экономики, и Россия на мировом уровне по состоянию инфраструктуры значительно отстает. Согласно рейтингу Всемирного Экономического Форума Россия занимает 136е место по состоянию дорожной сети, 93е по оснащению портов и 194 е по уровню авиатранспорта. Следует ли говорить о состоянии железнодорожной сети. Данное отставание объясняется различными причинами, в частности, недостаточным вниманием в постсоветский период к проблемам модернизации (объем инвестиций в инфраструктуру значительно ниже по сравнению со средними мировыми показателями на протяжении всех 90-ых годов и в первой половины 2000), а также неэффективным использованием бюд-
жетных средств и коррупцией. В последнее время отмечается увеличение расходов на развитие инфраструктуры (примерно 7% ВВП за трехлетний период 2010-2012); в ближайшей перспективе (ориентировочно до 2020 года) российское правительство планирует реализовать важнейшие проекты стоимостью 758,6 миллиардов Евро, из которых 30% будет финансироваться государством и оставшаяся часть привлеченными к участию частными компаниями. На развитие транспортной сети планируется отчислить 70% средств из государственного бюджета. РОССИЯ В СОСТАВЕ ВТО, ПО ПУТИ УПРОЩЕНИЯ ТАМОЖЕННЫХ ПРОЦЕДУР. Углубление в тему, связанную с таможней, напоминает в какой-то мере передвижение “по минному полю”. Сложность и непрозрачность таможенной системы становится серьезным препятствием, которое ежедневно приходится преодолевать итальянским компаниям, работающим на российском рынке. Экспорт в страны, не входящие в Европейское Сообщество, создает немало проблем, которые приобретают еще более сложный характер, когда речь заходит о России. 22 августа 2012 года Российская Федерация официально стала 156-ым членом Всемирной Торговой Организации (ВТО) и до декабря 2021 года должна будет завершить процесс упорядочения всех нормативов в соответствии с таковыми ВТО. Спустя год после этого исто-
mia russa verso il mondo. Sicuramente l’aspetto di maggiore rilievo è dato dalle nuove opportunità che l’adesione ad un sistema di regole condivise dovrebbe produrre per l’apertura dell’economia della Federazione. La riduzione delle barriere tariffarie, l’eliminazione degli ostacoli “behind the borders”, il miglioramento del clima economico con la relativa espansione degli investimenti, sono fattori che, secondo uno studio della Banca Mondiale, dovrebbero portare ad una crescita addizionale del PIL russo nel medio periodo del 3,3% (circa 49 miliardi di dollari), che potrebbe arrivare fino all’11% (circa 162 miliardi di dollari) se si considera l’effetto volàno sull’economia legato all’aumento degli investimenti. Ma – cosa sicuramente più importante, al di là della creazione di nuove opportunità commerciali per i Paesi esportatori – l’adesione di Mosca alle regole commerciali internazionali offre importanti garanzie per la stabilità, l’integrazione e lo sviluppo della politica commerciale russa.
CAMERA DI COMMERCIO ITALO-RUSSA Corso Sempione n° 32/B – 20154 Milano (Italia) tel.: +39.02.86995240 Rappresentanza di Mosca Lenivka 3, building 11, terzo piano 119019 Mosca tel.: +7.495.9165560 info@ccir.it – www.ccir.it
рического присоединения к ВТО мы наблюдаем противоречивые результаты: низкие темпы роста мировой экономики отрицательно сказываются на росте ВВП России (в этом году он должен вырасти “всего лишь” на 2,5%) и, тем самым, сводят на нет выгоды, которые должна была бы иметь Россия в результате вступления в многоуровневую мировую систему; с другой стороны, взятые Россией обязательства перед ВТО, сделали российскую экономику более открытой для всего мира. Безусловно, присоединение России к ВТО и унификация нормативов открывает для нее новые возможности и делает ее экономику более открытой. Снижение тарифных барьеров, устранение препятствий “behind the borders”, улучшение экономических условий и инвестиционного климата могут, по результатам исследования Всемирного Банка, привести в среднесрочной перспективе к дополнительному росту ВВП в России на 3,3% (примерно 49 миллиардов долларов), а затем на 11% (примерно 162 миллиарда долларов), при условии увеличения инвестиций, которое обеспечит экономический рост. Присоединение России к ВТО, помимо вышеперечисленных новых возможностей для стран-экспортеров и международного торгового товарооборота, гарантирует стабильность, интеграцию и совершенствование торговой политики России.
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Business Retail in Russia: se ne parla a Milano Il 29 novembre a Milano, presso la Sala Pirelli della Sede ICE di Palazzo delle Stelline, si terrà il seminario intitolato “Business Retail in Russia: overview del mercato e opportunità per i retailer italiani”. Organizzato da Confimprese e patrocinato da CCIR e dalla Fondazione “Centro per lo Sviluppo dei Rapporti Italia Russia”, l’evento ha come obiettivo la condivisione di know-how e di esperienze concrete a supporto del processo di internazionalizzazione. Per consultare il programma completo e registrarsi all’evento, visita il link: http://retailfood.it/business-retail-in-russia/.
BUSINESS RETAIL В РОССИИ: ОБСУЖДЕНИЯ В МИЛАНЕ 29 ноября в Милане в Зале Пирелли Офиса ИЧЕ в Палаццо делле Стеллине пройдет семинар под названием “Розничный бизнес в России: исследования рынка и возможности для итальянских ритейлеров”. Мероприятие организовано Ассоциацией торговых предприятий
«Конфимпрезе» под патронажем ИРТП и Фонда «Центр развития связей между Италией и Россией» для итальянских компаний, заинтересованных в обмене know-how и опытом со всеми партнерами, участвующими в процессах интернационализации. Для ознакомления с программой и регистрации: http://retailfood.it/business-retail-in-russia/.
Buyer russi a Fieracavalli con la CCIR
Una Task-Force sempre più concreta
Dall’8 al 10 novembre a Veronafiere si è tenuta la 144ª edizione di Fieracavalli, il più importante salone italiano dedicato al mondo ippico. Quest’anno rilevante la presenza di stand di comunità montane, agriturismi, strutture alberghiere, grazie al costante aumento di richieste di pacchetti di viaggio equituristici. Per l’occasione, la CCIR è stata incaricata del reperimento dei buyer russi in visita alla fiera. Alla manifestazione erano presenti anche istituzioni sportive, come gli ippodromi, nonché alcuni tra i bookmaker più diffusi sul territorio italiano, quali SNAI e Lottomatica.
Ottimo il bilancio anche per questa edizione della Task-Force Italo-Russa per le PMI e i Distretti Industriali, conclusasi a Torino il 14 novembre scorso. La manifestazione, organizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico, vede per tradizione alternarsi una edizione italiana ad una sessione sul territorio russo (l’ultima si è svolta a Nizhny Novgorod, nel maggio 2013). Forte il riscontro da parte delle aziende italiane e russe partecipanti, che si sono confrontate su diverse opportunità di collaborazioni attualmente esistenti nel settore dell’energia, dell’edilizia, della meccanica, dell’industria automobilistica, e nell’ambito dell’iniziativa “Anno Incrociato del Turismo tra Italia e Russia”, che si protrarrà per tutto il 2014.
TASK-FORCE ПЕРЕХОДИТ К ПРАКТИКЕ
РОССИЙСКИЕ БАЙЕРЫ ВМЕСТЕ С ИРТП НА КОННОЙ ВЫСТАВКЕ FIERACAVALLI С 8 по 10 ноября в выставочном центре Veronafiere прошла 144 Конная выставка Fieracavalli, самая важная в Италии выставка, посвященная коневодству и конному спорту. В этом году было отмечено участие большого числа гостиниц, агротуристических комплексов, горнолыжных курортов, предлагающих также пакеты для конного туризма. ИТРП было поручено составить делегацию российских байеров для участия в выставке. Среди участников выставки были различные спортивные общества, ипподромы и самые известные итальянские букмекеры SNAI и Lottomatica.
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С успехом прошло заседание ИталоРоссийской рабочей группы по промышленным округам и малому и среднему бизнесу 14 ноября в Турине. Мероприятие, которое организует Министерство экономического развития, по установившейся традиции проходит поочередно в России и в Италии. (Предыдущее заседание состоялось в мае 2013 г. в Нижнем Новгороде). Российские и итальянские участники активно обсудили перспективы и формы сотрудничества в различных отраслях: энергетике, строительстве, машиностроении, автомобилестроении и в туристической отрасли, что особенно актуально в рамках 2014 Перекрестного Года туризма Италия-Россия.
A Roma il Forum economicofinanziario russo Dopo aver fatto tappa in diverse città europee, il 24 novembre scorso si è tenuta a Roma la prima sessione italiana del Forum economico-finanziario russo. Un appuntamento prestigioso, al quale nel corso degli anni hanno sempre partecipato personaggi illustri, politici e dirigenti, nonché i direttori delle più importanti banche russe e europee. A far da sfondo al Forum, la tematica del superamento della crisi mondiale finanziaria, la discussione di progetti di cooperazione bilaterale italo-russi e della situazione politica attuale in Russia, nonché dell’attività legislativa della DUMA e del Consiglio della Federazione in ambito economico-finanziario. La Camera di Commercio Italo-Russa ha partecipato al Forum in qualità di Partner dell’evento.
РОССИЙСКИЙ ФОРУМ ПО ЭКОНОМИКЕ И ФИНАНСАМ В РИМЕ Российский Форум по экономике и финансам, проходивший в различных европейских городах, впервые 24 ноября открыл свою работу в Риме. В работе Форума приняли участие известные политические деятели и предприниматели, а также управляющие крупнейших российских и итальянских банков. Основными темами Форума стали преодоление мирового финансового кризиса, проекты возможного италороссийского сотрудничества, политическая ситуация в современной России, законотворческая деятельность Думы и Совета Федерации в области экономики и финансов. Итало-Российская Торговая Палата приняла участие в Форуме в качестве партнера.
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Il valore generato dalle fiere internazionali
Editoriale di PATRIZIA DALMASSO Presidente della CCIE di Nizza
Ce sont d’efficaces vitrines pour présenter et vendre ses propres produits, mais la participation doit être soigneusement planifiée
Si tratta di valide vetrine per presentare e vendere i propri prodotti, ma la partecipazione va pianificata con attenzione e evoluzioni dell’economia mondiale hanno reso tutti gli operatori fieristici consapevoli del legame esistente tra le fiere e le strategie di espansione internazionale dell’economia. Per poter essere forti in Italia, infatti, è divenuto sempre più importante affacciarsi con vigore sui mercati internazionali, che fungono da volano per valorizzare le specificità della produzione nazionale: agroalimentare, nautica, arredamento, turismo, tanto per citare qualche esempio. I benefici che discendono da questo percorso sono molteplici, a cominciare dalla possibilità di rintracciare interlocutori difficili da raggiungere altrimenti. I saloni internazionali, infatti, rappresentano valide vetrine per presentare e vendere i propri prodotti, ottenendo una visibilità che va ben oltre il territorio di appartenenza. Costituiscono un valido strumento per entrare in contatto con nuovi pubblici di riferimento, consolidare la propria credibilità sul mercato e cercare nuovi canali di promozione. Proprio per queste ragioni, la presenza di un’azienda in fiera va attentamente preparata: per massimizzare il ritorno di investimento, infatti, occorre dare corpo a una vera e propria pianificazione strategica della propria offerta, che tenga conto non solo degli aspetti legati al proprio prodotto o servizio, ma anche di quegli “asset immateriali”, legati ai bisogni dei consumatori e che puntano al loro soddisfacimento. Quando si vende un prodotto, in altre parole, si vende anche la sua cultura, a maggior ragione in occasione di una fiera all’estero: in un sistema produttivo e industriale abbastanza frammentato, quale appunto quello italiano, i saloni internazionali rappresentano un’occasione importante per valorizzare il brand Made in Italy. Le sfide poste dalla globalizzazione richiedono uno sforzo anche agli enti organizzatori delle manifestazioni. Dalla semplice vendita di spazi espositivi, si passa a formule sempre più strutturate, che integrano pacchetti di comunicazione a servizi collaterali tesi ad aumentare il valore del “prodotto fiera”: organizzazione di conferenze e workshop BtoB, animazioni, servizi fiscali e amministrativi di supporto all’attività espositiva, logistica integrata, etc. Una sfida che, nelle nostre manifestazioni, cerchiamo sempre di cogliere. Nel 2014 ricorrerà la decima edizione di L’Italie à Table, evento di punta della nostra Camera di Commercio. Nel corso degli anni, L’Italie à Table si è trasformato in un vero e proprio brand, divenendo un importante simbolo di italianità in Costa Azzurra, presto ripetuto nel Principato di Monaco. L’esposizione fieristica è stata progressivamente affiancata da numerosi nuovi eventim da “Pain, Amour et Chocolat” a “Vivere”, dai Saloni della Nautica agli eventi sportivi. Il tutto a beneficio della promozione del Made in Italy, elemento essenziale per valorizzare le specificità produttive nazionali e delle PMI di ogni settore produttivo.
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La valeur suscitée par les foires internationales
Présidente de la CCIE de Nice
es évolutions de l’économie mondiale fait prendre conscience à tous les organisateurs des salons du lien qui existe entre les foires et les stratégies internationales liées à l’économie. Pour d’être bon en Italie, il est devenu important de toujours plus se montrer énergique sur les marchés internationaux, qui sont un volant pour valoriser les caractéristiques spécifiques de la production nationale : par exemple concernant le domaine de l’agro-alimentaire, le nautisme, l’ameublement, le tourisme. Les profits qui proviennent de ces secteurs sont nombreux, en partant de la possibilité de contacter des interlocuteurs difficiles à atteindre. Les salons internationaux représentent d’efficaces vitrines pour présenter et vendre ses propres produits, permettant d’obtenir une visibilité qui va au-delà du territoire. C’est un moyen utile pour établir des contacts avec un nouveau public de référence, de consolider la crédibilité sur le marché mais aussi pour chercher de nouvelles filières de promotion. Pour ces raisons, la présence d’une entreprise lors d’un salon doit être organisée avec attention. Afin d’augmenter le retour des investissements, il faut, en effet établir une véritable planification stratégique de l’offre, qui prend en compte les caractéristiques des produits et des services, mais aussi les “éléments intangibles” tels que les besoins des consommateurs, dans le but de les satisfaire. Vendre un produit, c’est aussi savoir vendre sa propre culture, surtout dans le cadre d’un salon à l’étranger. Dans un système productif et industriel assez fragmentaire tel que celui d’Italie, les salons internationaux sont une occasion importante pour valoriser le Made in Italy. Les défis proposé par la globalisation exigent un effort de la part de ceux qui organisent la manifestation. De la simple vente des superficies d’exposition nous nous dirigeons vers des espaces toujours plus structurés, qui rassemblent des packs de communication et des services collatéraux dans le but d’augmenter la valeur des salons : l’organisation des congrès et des workshop BtoB, des animations, les services fiscaux et administratifs afin d’aider les exposants dans leur activité logistique. Un défi que nous cherchons à relever dans nos manifestations. En 2014, la dixième édition de L’Italie à Table aura lieu, un événement de renommé organisée par la Chambre de Commerce Italienne. Petit à petit ce salon est devenu une véritable marque et un symbole important d’italianité sur la Côte d’Azur. Cette exposition a été progressivement associée à de nombreux nouveaux évènements, tel que Pain, Amour et Chocolat, Vivere, les Salons nautiques et les événements sportifs. Le tout afin de promouvoir le Made in Italy, un élément essentiel qui valorise les caractéristiques spécifiques de la production nationale.
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Les Foires : une comparaison entre l’Italie et la France Regrouper et coordonner les événements et les ressources est essentielle, pour être plus compétitifs es foires représentent une occasion importante afin d’établir un contact direct entre l’offre et la demande des biens et des services entre les entreprises et les professionnels de l’industrie : les acheteurs, les structures commerciales, la force de vente, les clients et les journalistes. C’est un outil de travail essentiel afin d’obtenir des contrats commerciaux, d’entrer sur de nouveaux marchés, de permettre une plus grande visibilité, de promouvoir l’image de sa propre entreprise mais surtout de tisser des relations commerciales. L’Italie et l’Europe ont une longue tradition dans l’organisation des foires. Selon les dernières données publiées par l’association de l’UFI à l’échelle mondiale, début 2012 le vieux continent garde la première place en ce qui concerne le nombre de structures (496) et l’espace d’exposition (15,6 millions de mètres carrés, 48% du total et 7% depuis 2006). Dans le détail, l’Allemagne, l’Italie, la France et l’Espagne sont en mesure d’offrir plus de 9 millions de mètres carrés soit près de 30% de la disponibilité mondiale ! L’Office de Justification des Statistiques et l’UFI fournissent des données réelles françaises pour 2012, en identifiant 48 lieux d’exposition pour une superficie de 2,5 millions de mètres carrés, au sein desquelles ont été organisés 754 événements. L’Association des Expositions et des Foires Italiennes donne en revanche des estimations pour l’année en cours en l’Italie, 65 quartiers pour 2,3 millions de mètres carrés et 1.006 événements. Le nombre d’exposants, 174 000 dans les Alpes et 200 000 en Italie, avec respectivement 16,7 et 22 millions visiteurs, ainsi indiqués par deux sources différentes, ce qui nous permet de faire une brève analyse comparative. Le nombre d’emplacement des salons est élevé par rapport à la densité relative : la Lombardie et l’Emilie Romagne, ces deux régions sont un excellent exemple, une foire tous les 30-40 km. De plus, le calendrier italien génère une forte concurrence et un certain degré de saturation dans certains secteurs, offrant seulement quelques vrais rendez-vous de grande importance internationale. Un autre facteur essentiel est la complexité du système de gestion de l’organisation des salons, qui ont souvent pour “actionnaires” des institutions locales et les CCIAA. En Grande-Bretagne, et en France certains groupes privés experts (Reed, UBL, GL Events) organisent de grands événements auprès des structures de leur propre pays ou à l’étranger en proposant des formats et des marques (“plateforme globale”) là où la demande se développe. Inévitablement, aujourd’hui le défi est de regrouper et de coordonner des événements et des ressources, avec une promotion de l’Italie à l’échelle internationale pour chaque secteur sur le territoire italien et à l’étranger.
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Fiere: Italia e Francia a confronto AGGREGARE E COORDINARE EVENTI E RISORSE RISULTA FONDAMENTALE, PER NON DISPERDERE ENERGIE ED ESSERE PIÙ COMPETITIVI
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e fiere rappresentano un’occasione importante di incontro diretto tra domanda e offerta di beni e servizi, tra imprese e operatori del settore, buyers, strutture commerciali, forza vendita, clienti e giornalisti. Uno strumento di business essenziale per stringere contratti d’affari e penetrare nuovi mercati, ottenere visibilità, promuovere l’immagine dell’azienda, tessere relazioni commerciali. L’Italia e l’Europa vantano una lunga tradizione fieristica. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’UFI, associazione di categoria su scala planetaria, il vecchio continente agli inizi del 2012 mantiene il ruolo di leader in rapporto sia al numero di strutture (496) sia alla superficie espositiva (15,6 milioni di metri quadri, 48% del totale e +7% dal 2006). Nel dettaglio, le sole Germania, Italia, Francia e Spagna sono in grado di offrire oltre 9 milioni di metri quadri, quasi il 30% della disponibilità mondiale! L’Office de Justification des Statistiques e l’UFI offrono i dati consuntivi francesi del 2012, individuando 48 quartieri fieristici, per una superficie indoor di 2,5 milioni di metri quadri, all’interno dei quali sono stati organizzati 754 eventi. L’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane fornisce invece stime sull’anno in corso per il nostro Paese: 65 quartieri, per complessivi 2,3 milioni di metri quadri circa, e 1.006 eventi. I numeri di espositori – 174mila oltralpe e 200mila in Italia – e di visitatori – 16,7 e 22 milioni rispettivamente – indicati
dalle due fonti, varia significativamente, consentendoci tuttavia una breve analisi comparata circa alcuni aspetti del sistema italiano nel suo complesso. Il numero di quartieri fieristici italiani appare elevato in rapporto alla densità relativa: Lombardia ed Emilia Romagna offrono un esempio lampante, una fiera ogni 30-40 km. Inoltre il fitto calendario italiano genera una forte concorrenza e un certo grado di saturazione in alcuni settori, proponendo solo alcuni veri appuntamenti di grande rilievo internazionale. To t a l m e n t e d i v e r s a l a s i t u a z i o n e i n Germania, dove alcune decine di realtà di enormi dimensioni (10 tra le prime 50 fiere più ampie al mondo, la superficie espositiva è il 10% di quella mondiale secondo UFI) concentrano da sole un’attività di livello internazionale. Altro fattore critico è la complessità del sistema di gestione degli Enti Fiera, i cui “azionisti” sono spesso enti locali e CCIAA di profilo. In Gran Bretagna e Francia, invece, alcuni gruppi privati estremamente specializzati (Reed, UBL, GL Events) organizzano grandi eventi presso strutture nel proprio Paese o all’estero, proponendo format e brand (“piattaforma globale”) laddove si sviluppa la domanda. Oggi, inevitabilmente, la sfida da raccogliere è aggregare e coordinare eventi e risorse, promuovendo su scala internazionale il marchio Italia per ogni settore sul nostro territorio e all’estero.
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Adempimenti fiscali in Italia per le aziende francesi
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ell’ambito dei processi di internazionalizzazione d’impresa, una modalità spesso prescelta dalle aziende consiste nella partecipazione ad una fiera in un Paese straniero. Si tratta di un’attività dagli indubbi vantaggi, a cominciare dalla facilità con cui si entra in contatto con clienti e partner, proponendo loro prodotti e servizi in maniera diretta. L’Italia accoglie numerosi espositori internazionali presso il proprio sistema fieristico nazionale e la rete di saloni e mercati territoriali. Capita spesso, infatti, di imbattersi in stand di aziende provenienti da Paesi europei (Francia, Spagna e Germania, per lo più) nei mercati caratteristici e stagionali delle località più varie della Penisola. Molti di questi realizzano ottimi affari, per la gioia reciproca di consumatori italiani, imprenditori e artigiani stranieri. Ma, dal punto di vista fiscale, a quali norme devono essere sottoposte le operazioni commerciali svolte in queste occasioni? Per rispondere a questa domanda, occorre risalire al 1972, anno in cui fu istituita l’imposta sul valore aggiunto (Dpr 633/72), che sin d’allora grava sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio italiano nell’esercizio di impresa o professioni. La disciplina per le aziende di Paesi diversi dall’Italia è dettata in particolare dagli articoli 17 e 35ter, i quali offrono il quadro normativo per i soggetti non residenti. Gli obblighi e i diritti in capo all’azienda
11, avenue Baquis, quartier des Musiciens – 06000 Nice Tel. +33.4.97030370 - Fax +33.4.97038788 nice@ccinice.org www.ccinice.org
LE NORME A CUI DEVONO ESSERE SOTTOPOSTE LE OPERAZIONI COMMERCIALI SVOLTE IN OCCASIONE DI FIERE IN ITALIA desiderosa di esporre in Italia possono essere regolati percorrendo due strade alternative: una indiretta, designando un rappresentante fiscale, ed una diretta, identificandosi presso l’Agenzia delle Entrate. L’identificazione diretta del soggetto non residente nel territorio dello Stato italiano è la procedura più comune e agile. Il Centro Operativo di Pescara dell’Agenzia delle Entrate (via Rio Sparto n. 21 – 65100 Pescara) raccoglie, tramite raccomandata A/R, il modello ANR/3 il quale, debitamente compilato (dati identificativi dell’azienda o del professionista, codice di classificazione dell’attività ATECO 2007), corredato dai
documenti richiesti (certificato di attribuzione TVA, modello k-bis storico e copia del documento d’identità del titolare) e abbinato ad una dichiarazione sostitutiva di notorietà (riportante le ragioni e la natura della richiesta, nonché l’esclusione dell’esistenza di una sede in Italia), consente di ottenere un numero di partita IVA italiano. Completata l’identificazione, necessaria al fine di effettuare qualsiasi operazione sul suolo italiano, rimarranno in capo all’azienda non residente i comuni obblighi di contabilità fiscale e liquidazione IVA, per affrontare i quali si consiglia la consulenza di un professionista del settore.
Taxes à payer en Italie pour les entreprises françaises Les régles pour les opérations commerciales déroulées en Italie en occasion des salons nationaux ans le domaine d’un processus d’internationalisation pour une entreprise, une des modalités souvent choisies par celles-ci consiste à participer à un salon dans un pays étranger. Il s’agit d’une activité avec des avantages incontestables, en partant de la facilité avec laquelle on rentre en contact avec des clients et des partenaires en proposant directement leurs propres produits et leurs services. L’Italie accueille de nombreux exposants internationaux dans son système de salons nationaux et dans le développement des salons et des marchés territoriaux. En effet, il arrive souvent, de rencontrer des stands d’entreprises qui viennent de pays européens (France, Espagne et Allemagne) sur les marchés caractéristiques et saisonniers des différentes régions italiennes. Beaucoup d’entre eux ont réussi à installer des relations commerciales pour la grande joie des consommateurs italiens, des entrepreneurs et des artisans étrangers. D’un point de vu de la fiscalité, sous quelle forme sont-elles réglées les opérations commerciales ? Pour répondre à cette question il faut remonter jusqu’en 1972, c’est l’année où fut instaurée l’impôt sur la valeur ajoutée (Dpr 633/72), qui depuis lors, repose sur la fourniture des biens et des prestations de services effectués sur le territoire italien
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dans des activités ou des professions. La discipline pour les entreprises des pays autres que l’Italie est dictée en particulier par les articles 17 et 35b, qui fournissent le cadre pour les non-résidents. Les obligations et les droits en tête de l’entreprise qui souhaite exposer en Italie, elles peuvent choisir entre deux chemins : indirect en choisissant une personne représentante fiscalement ou direct en s’identifiant auprès de l’Agenzia delle Entrate. L’identification directe de la personne non résidente sur le territoire italien est la procédure la plus commune et la plus souple. Le Centre Opératif de Pescara de l’Agenzia delle Entrate (via Rio Sparto n. 21 – 65100 Pescara) rassemble grâce au recommandée A/R le modèle ANR/3 qui est dûment remplie (données d’identification de l’entreprise ou professionnel, le code ATECO de classification d’activité 2007) accompagné des documents requis (Certificat de cession TVA modèle k-bis historique et copie de la pièce d’identité du titulaire) et combiné d’une déclaration tenant lieu de la renommée (indiquant les raisons et la nature de la demande et l’exclusion de l’existence d’un siège en Italie), ce qui permet d’obtenir un numéro de TVA italien. Une fois que l’identification est complétée, une étape nécessaire avant de pouvoir effectuer n’importe quelle opération sur le sol italien, ils resteront en tête de l’entreprise non résidente les obligations ordinaires de la comptabilité fiscale et le paiement de la TVA, avec le soutien recommandé des conseils d’un professionnel du secteur.
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La CCIFM a Milano per “AF-L’Artigiano in Fiera”
A Nizza per la “Banca dei Sapori Tradizionali” Il 4 novembre, all’Hotel Boscolo Exedra di Nizza, si è rinnovato l’appuntamento con il workshop agro-alimentare professionale organizzato dalla CCIE di Nizza nell’ambito del progetto Banca dei Sapori Tradizionali, promosso da CNA Cuneo e dalla Camera di Commercio di Cuneo. Quindici imprese italiane hanno presentato i propri prodotti artigianali a ristoratori e grossisti della Costa Azzurra, al fine di instaurare nuove partnership commerciali con i vicini francesi. Un evento dedicato alla
qualità e al rispetto delle tradizioni culinarie regionali, che rappresenta un’opportunità sia per le imprese artigianali cuneesi che puntano all’internazionalizzazione, sia per gli agenti commerciali della Costa Azzurra che intendono ampliare la loro offerta con prodotti sani di inimitabile fattura italiana.
À NICE POUR LA “BANCA DEI SAPORI TRADIZIONALI” Dans le cadre du projet Banca dei Sapori Tradizionali, notre CCIE a organisé le 4 novembre une nouvelle édition du workshop agro-alimentaire professionnel. Cette initiative, qui est promue par le CNA et la Chambre de Commerce de Cuneo, s’est déroulée à l’Hotel Boscolo Exedra de Nice. Quinze entreprises italiennes ont présenté leurs productions artisanales aux restaurateurs et aux grossistes de la Côte d’Azur, afin
Sapori e Territori: quando il gusto è protagonista Dal 15 al 17 novembre, il Salone Sapori e Territori a Mandelieu-La Napoule riapre le porte per la sua 13ª edizione. Per festeggiare il 20° anniversario del gemellaggio con la città svizzera di Crans-Montana, un’esposizione speciale sarà dedicata ai prodotti tipici svizzeri. In programma: musiche e danze del gruppo folkloristico “Lè Mayintson dè la Noblya Contra”, show di cucina con la partecipazione di chef stellati del calibro di Franck Reynaud, del ristorante L’Ours di Crans-Montana, e laboratori di pasta di mandorle per i più piccoli. Tra gli espositori non potevano certo mancare i produttori italiani, accompagnati dalla CCIE di Nizza: le eccellenze agroalimentari italiane avranno così l’opportunità di farsi conoscere in territorio francese.
SAVEURS ET TERROIRS – QUAND LE GOÛT DEVIENT PROTAGONISTE Du 15 au 17 novembre, le Salon Saveurs et Terroirs à Mandelieu La Napoule ouvre ses portes pour la 13ème édition. A l’occasion du 20ème anniversaire du jumelage avec Crans-Montana (Valais, Suisse), une exposition particulière sera consacrée aux produits typiques de la Suisse. Au programme : des danses et des musiques du groupe folklorique “Lè Mayintson dè la Noblva Contra”, un show de cuisine avec la participation de chefs étoilés du calibre de Franck Reynaud, et des ateliers de pâtes d’amande pour les plus petits. Parmi les exposants, les producteurs italiens ne pouvaient pas manquer à l’appel, accompagnés par la Chambre de Commerce Italienne de Nice. L’excellence de la cuisine italienne sera à l’honneur, profitant de cette occasion pour se faire connaître sur le territoire français.
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d’instaurer des relations commerciales avec leurs voisins français. Un événement qui se consacre à la qualité et au respect des traditions culinaires régionales, une opportunité pour ces entreprises de Cuneo qui aspirent à l’internationalisation, mais aussi pour les agents commerciaux de la Côte d’Azur qui souhaitent élargir leur offre avec des produits de l’inimitable savoir-faire italien.
Nuova stagione per Les Ballets de Montecarlo La Camera di Commercio Italiana di Nizza acquisisce un nuovo socio: Les Ballets de Montecarlo, pronto a far vivere al suo pubblico una stagione indimenticabile sotto la guida di Jean-Christophe Maillot, Coreografo-Direttore dal 1993. Dalla Salle Garnier dell’Opéra di Monte-Carlo al Grimaldi Forum, diverse saranno le esibizioni in programma, con protagonisti grandi ballerini e coreografi d’eccezione. L’11 dicembre, grande serata di apertura con l’Academie Princesse Grace, che proporrà uno spettacolo diretto da Luca Masala, sul repertorio di Jean-Christophe Maillot, in occasione del ventennale a capo della compagnia. Dal 26 dicembre al 5 gennaio, la stagione arriverà al suo apice al Grimaldi Forum con la nuova creazione di JeanCristophe Maillot, La Compagnia dello Schiaccianoci, che ha esordito in occasione del Giubileo del Principe Ranieri III.
LA NOUVELLE SAISON DES BALLETS DE MONTECARLO La Chambre de Commerce Italienne de Nice a un nouveau partenaire : les Ballets de Monte-Carlo s’apprêtent à vivre une saison surprenante, sous la direction de Jean-Christophe Maillot nommé Chorégraphe-Directeur en 1993. Dans un premier temps, c’est la Salle Garnier de l’Opéra de MonteCarlo qui sera le théâtre des festivités. Puis au Grimaldi Forum Monaco, il y aura au programme, différentes exhibitions, avec de grands danseurs et des chorégraphes d’exception. Le 11 décembre 2013, l’Académie Princesse Grace proposera une soirée surprise, organisée par Luca Masala. Du 26 décembre 2013 au 5 janvier 2014, le temps fort de la saison aura lieu au Grimaldi Forum avec la Compagnie Casse-Noisette, la nouvelle création de Jean-Christophe Maillot. Son CasseNoisette Circus avait vu le jour sous le chapiteau à l’occasion du Jubilé du Prince Rainier III.
Da ormai 18 anni, la Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia coordina la nutrita partecipazione francese in occasione di “AF-L’Artigiano in Fiera”, la mostra mercato dell’artigianato di qualità in programma dal 30 novembre all’8 dicembre 2013 a Fieramilano (Rho-Pero). Quest’anno, gli oltre 90 espositori dell’Area Francia, di cui 31 per la prima volta a Milano, proporranno ai visitatori una vasta gamma di prodotti tipici di differenti regioni, mescolando autenticità e originalità. La CCIFM, in particolare, in collaborazione con la Chambre de Commerce et Industrie del dipartimento del Var, accompagnerà una delegazione di 8 piccole imprese artigianali: Conserverie au Bec Fin, Annette Doring, Garcia Romain, Jean Louis Ygnard, La Grupie, Raffaelina Murgia, Roussel Isabelle, Peches Gourmands.
LA CCIFM À MILAN POUR “AF-L’ARTIGIANO IN FIERA” Depuis 18 ans, désormais, la Chambre de Commerce Italienne pour la France de Marseille (CCIFM) coordonne une vaste délégation française en occasion de “AF-L’Artigiano in Fiera”, la foire de l’artisanat de qualité qui se déroulera du 30 novembre jusqu’au 8 décembre 2013 à Fieramilano (Rho-Pero). Cette année, plus de 90 exposants français, dont 31 pour la première fois à Milan, proposeront aux visiteurs une large gamme de produits typiques de différentes régions, alliant authenticité et originalité. La CCIFM, en particulier, en collaboration avec la Chambre de Commerce et d’Industrie du département du Var, accompagnera une délégation de huit petites entreprises artisanales : Conserverie au Bec Fin, Annette Doring, Garcia Romain, Jean Louis Ygnard, La Grupie, Raffaelina Murgia, Isabelle Roussel, Péchés Gourmands.
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promosso da
A Berlino, una serata sulle note di Verdi
Editoriale di ELIO MENZIONE Ambasciatore d’Italia a Berlino
Am 28. Oktober hat die italienische Botschaft eine Veranstaltung mit großartiger Musik, dank des Konzertes des Kammerorchesters der Mailänder Scala, organsiert
Lo scorso 29 ottobre, l’Ambasciata Italiana ha ospitato un evento di grande musica grazie al Concerto dell’Orchestra Cameristica della Scala di Milano
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a Germania ha salutato con un ricchissimo programma di eventi e manifestazioni sinfoniche il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Il Giubileo Verdiano – sentito qui forse più che altrove per l’antica tradizione sinfonica tedesca, ma anche per il concomitante anniversario di un altro geniale compositore dell’Ottocento, Richard Wagner – è stato celebrato con grandissima partecipazione nei teatri e nelle altre istituzioni musicali di tutto il Paese. Il momento culminante delle celebrazioni da un punto di vista istituzionale è stato rappresentato dal Concerto dell’Orchestra Cameristica della Scala di Milano, intitolato “Fantasie dalle opere d i G i u s e p p e Ve rd i ” , s v o l t o s i l o s c o r s o 2 9 o t t o b re p re s s o l’Ambasciata Italiana in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e con il prezioso sostegno dell’ENI. Per una sera, lo splendido Salone delle Feste del Palazzo di Tiergarten è diventato palcoscenico delle suggestive arie verdiane. Nel rendere omaggio a Verdi, i dodici musicisti dell’Orchestra da Camera del Teatro alla Scala hanno eseguito, tra le mura cariche di storia dell’edificio che ospita l’Ambasciata, le trascritture delle più importanti opere del Maestro di Busseto, veri e propri capisaldi della musica di tutti i tempi, a cura di autori e compositori come Avolio, Mancinelli, Sivori e Bazzini. Le straordinarie esecuzioni delle trascrizioni ottocentesche di celebri opere verdiane hanno ammaliato per più di un’ora i circa duecento ospiti, tra cui alcune personalità del mondo politico, esponenti del corpo diplomatico, rappresentanti della società, della stampa, delle istituzioni culturali e del mondo accademico berlinese. Un omaggio, quello che i musicisti del Teatro scaligero hanno voluto regalare al pubblico tedesco, che è stato accolto con una lunga ovazione e con espressioni di grande ammirazione per il nostro inestimabile patrimonio sinfonico. L’eccellenza del livello artistico della performance, coniugato a quella ospitalità tutta italiana creata da un equilibrio di eleganza e familiarità che la splendida esecuzione musicale ha senz’altro favorito, hanno offerto una testimonianza di quella compenetrazione tra cultura e società che rappresenta indubbiamente uno dei potenziali ancora molto forti del Sistema Italia nel suo complesso.
Ein Abend in Berlin zu Ehren von Verdi
Botschafter Italiens in Deutschland
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eutschland hieß den 200. Geburtstag von Giuseppe Verdi mit einem prachtvollen Programm an symphonischen Veranstaltungen willkommen. Das Jubiläum von Verdi wurde mit einer großen Beteiligung der Theater und anderer musikalischer Institutionen im ganzen Land gefeiert, was vermutlich aus dem Grund mehr als anderswo spürbar ist, da Deutschland selber eine alte, symphonische Tradition besitzt, aber auch weil ein anderer genialer Komponist des 19. Jahrhunderts seinen Jahrestag hatte, nämlich Richard Wagner. Der Höhepunkt der Feierlichkeiten aus Sicht der Institutionen war das Konzert des Kammerorchesters der Mailänder Scala, mit dem Titel „Fantasien der Opern von Giuseppe Verdi”, das am 29. Oktober bei der italienischen Botschaft in Zusammenarbeit mit dem italienischen Kulturinstitut in Berlin und mit der unschätzbaren Hilfe des ENI stattgefunden hat. Für einen Abend hat sich der wunderschöne Festsaal des Palastes des Tiergartens in eine Bühne mit beeindruckenden Arien von Verdi verwandelt. Als Hommage an Verdi haben die zwölf Musiker des Kammerorchesters des Teatro alla Scala zwischen den historischen Gemäuern, die die Botschaft beherbergen, eine Umschreibung der wichtigsten Werke des Meisters von Busseto gespielt, wahre und echte Eckpfeiler zeitloser Musik, wiedergegeben von Komponisten wie Avolio, Mancinelli, Sivori und Bazzini. Die herausragende Leistung der Umschreibung der berühmten Opern des 19. Jahrhunderts von Verdi haben über eine Stunde lang die ungefähr 200 Gäste verzaubert, darunter auch einige politische Persönlichkeiten, diplomatische Vertreter, Vertreter der kulturellen Institutionen und der akademischen Welt in Berlin. Die Musiker des Teatro alla Scala wollten dem deutschen Publikum eine Hommage schenken, die mit stehenden Ovationen und Bekundungen großer Bewunderung für unser unschätzbares symphonisches Erbe aufgenommen wurde. Die Unübertrefflichkeit des künstlerischen Niveaus gepaart mit der italienischen Gastfreundschaft, die durch einer Balance aus Eleganz und Vertrautheit entsteht, und sicherlich auch die musikalische Darbietung haben bewiesen, dass Kultur und Gesellschaft verschmelzen kann, was ohne jeden Zweifel eines der immer noch starken Potenziale des italienischen Systems als Ganzes darstellt.
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Tour operator tedeschi “sulle tracce” di Federico II SUCCESSO PER LA MISSIONE DI OPERATORI ORGANIZZATA NELL’AMBITO DEL PROGETTO “VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE NEL MEZZOGIORNO: GLI ITINERARI FEDERICIANI”
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l progetto “Valorizzazione del patrimonio culturale nel Mezzogiorno: gli Itinerari Federiciani”, promosso dalla Camera di Commercio di Potenza in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG), Mondimpresa e le Camere d i C o m m e rc i o d i C a t a n z a ro , C o s e n z a , Crotone, Matera, Messina e Taranto, ha permesso di far incontrare i tour operator tedeschi con le aziende turistiche, agroalimentari e di artigianato artistico locali, con l’obiettivo di far meglio conoscere ed apprezzare il patrimonio culturale del Sud Italia in Germania. Quest’autunno, le tappe sulle orme del per-
corso tracciato da Federico II nel Sud Italia h a n n o p re v i s t o u n a m i s s i o n e a l C a s t e l Lagopesole di Avigliano (Potenza, dal 10 al 13 settembre 2013), una al Castello di Milazzo (Messina, dal 24 al 27 settembre) ed una al
Deutsche Reiseveranstalter “auf der Spur” von Friedrich II. Erfolgreiche Unternehmerreise im Rahmen des Projektes „Dem Kulturerbe des Mezzogiorno neuen Wert schenken: Wege Friedrich II.” ank des Projektes „Dem Kulturerbe des Mezzogiorno neuen Wert schenken: Wege Friedrich II.”, das von der Handelskammer von Potenza in Zusammenarbeit mit der Italienischen Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM), der italienischen Agentur zur Internationalisierung der Unternehmen Mondimpresa und den Handelskammern von Catanzaro, Cosenza, Crotone, Matera, Messina und Taranto realisiert wird, konnten deutsche Reiseveranstalter sowohl die Kunstschätze des italienischen Südens als auch süditalienische Tourismus-, Gastronomie- und Kunsthandwerksunternehmen kennenlernen. Dabei standen im Herbst diesen Jahres drei Reisen auf dem Programm und zwar vom 10. bis 13. September zum Schloss von Lagopesole/Avigliano (Potenza), vom 24. bis 27. September zum Schloss von Milazzo (Messina) und vom 22. bis 25. Oktober zum Schloss von Lamezia Terme (Catanzaro). Ziel des Projektes ist es, den sogenannten Erfahrungs- und Emotionstourismus in den süditalienischen Regionen zu fördern. Dabei können dank der Reisen auf den Spuren Friedrich II. neue Businesskontakte in Deutschland aufgebaut werden, die über den Tourismusbereich hinausgehen und Önogastronomie wie Kunsthandwerk mit einbeziehen. Gerade der Tourismusbereich ist in der ak-
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tuell schwierigen wirtschaftlichen Lage von besonderer Bedeutung, wie bereits wenige Zahlen zeigen. Denn die Reiseausgaben deutscher Touristen haben mit 64 Mrd. Euro in 2012 einen neuen Rekord erzielt. In der von der Commerzbank durchgeführten Reiseanalyse auf Basis der Daten der Deutschen Bundesbank und des Statistische Bundesamtes Destatis wird sogar von einem weiteren Anstieg in 2013 um 4% auf 66 Mrd. Euro ausgegangen. Zudem zählte auch in 2012 Italien zu den wichtigsten Reisezielen: die Reiseeinnahmen durch deutsche Touristen im Jahre 2012 sind um 2,7% gegenüber 2011 gestiegen und liegen bei rund 5,3 Mrd. Euro. Allein diese Daten sprechen für ein kontinuierlich ansteigendes Potential, das mit Projekten wie den Wegen Friedrich II. weiter gefördert werden können, weil den deutschen Reiseveranstaltern gezielte neue Kontakte und Angebote vorgestellt werden. „Wir als Italienische Handelskammer für Deutschland freuen uns in besonderem Maße über die Businessmöglichkeiten gerade im Tourismusbereich, denn sie dienen als Impuls für die wirtschaftlichen Beziehungen zwischen Deutschland und Italien gerade auch in so schwierigen wirtschaftlichen Situationen wie der derzeitigen”, erklärt die Leiterin des Regionalbüros Berlin der ITKAM, Francesca Regina.
Castello di Lamezia Terme (Catanzaro, dal 22 al 25 ottobre). Scopo del progetto è quello di sostenere il cosiddetto turismo emozionale e di esperienza, legato agli Itinerari Federiciani nelle regioni meridionali, sviluppando nuovi contatti commerciali con il mercato tedesco anche nei settori più prossimi a quello turistico, in particolare dell’agroalimentare e dell’artigianato artistico. Studi di settore rivelano infatti che l’attuale crisi economica ha lasciato inalterata la spesa dei tedeschi per il turismo che, anzi, è aumentata a 64 miliardi di euro, la cifra più alta di sempre; inoltre, secondo uno studio della Commerzbank su dati forniti dalla Bundesbank e dall’Ente federale di statistica Destatis, questa è destinata a salire del 4%, attestandosi a 66 miliardi di euro, entro la fine del 2013. Il 2012 è stato per l’Italia un anno di conferma per l’intermediazione turistica tedesca: si è registrato un incremento del 2,7% nelle entrate valutarie rispetto al 2011, che si sono attestate intorno ai 5,3 miliardi di euro. Alla luce di questi dati si evince la validità della realizzazione di un programma di promozione, che vede una delle principali potenzialità di crescita proprio in un’adeguata offerta di vacanza, che gli operatori italiani hanno così avuto modo di proporre a potenziali acquirenti tedeschi in occasione di questi eventi B2B. “Noi della CCIG siamo lieti di poter dare il nostro contributo all’organizzazione di queste importanti occasioni d’incontro tra gli operatori: siamo infatti convinti che possano servire da volano per lo sviluppo economico, innescando importanti sinergie tra le aziende italiane e tedesche, soprattutto in una situazione congiunturale delicata come quella che sta attraversando il nostro Paese”, ha commentato Francesca Regina, Direttore dell’Ufficio Regionale della CCIG a Berlino.
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CCIE FRANCOFORTE
ITKAM zeichnet Unternehmen mit Nullemission aus Die ITKAM, Partner des dreijährigen EU-Projektes „GBE Factory” hat die ersten der 20 Unternehmen ausgewählt, die mit dem GBE-FactoryBrand ausgezeichnet werden
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Lo stabilimento della J.Schmalz GmbH.
CCIG premia le aziende ad impatto zero LA CCIG, PARTNER DEL PROGETTO TRIENNALE DELL’UE “GBE FACTORY”, HA SELEZIONATO LE PRIME DELLE 20 AZIENDE CUI SARÀ ASSEGNATO IL GBE-FACTORY-BRAND
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iniziata la fase di conferimento dei riconoscimenti nell’ambito dell’iniziativa cofinanziata dall’Unione Europea “Green-Blue-Energy Factory” (GBE Factory, www.gbefactory.eu). Prerequisito per il conferimento della certificazione è aver realizzato, negli edifici commerciali o industriali, investimenti per la generazione di energia rinnovabile per una potenza complessiva pari a minimo 100 kW. La Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG) assegnerà il GBE-FactoryBrand allo stabilimento BMW di Lipsia, per l’investimento effettuato in energia eolica, e all’azienda J. Schmalz GmbH, una delle “aziende DEMO GBE”. “Da fine maggio scorso, gli impianti dello stabilimento BMW di Lipsia sono alimentati da quattro turbine eoliche, ognuna con potenza nominale di 2,5 MW. Questa fonte di energia ecologica e sostenibile garantirà il fabbisogno energetico dell’impianto produttivo, che realizzerà le nuove BMW i3 elettriche. Una volta a regime, il parco eolico da 10 MW arriverà a una produzione combinata di energia lorda di circa 28 GWh/anno”, ha spiegato la responsabile del progetto dell’Ufficio Regionale della CCIG a Lipsia, Rita Munzi. Il progetto è stato implementato dalla wpd AG, che gestisce l’impianto e vende l’energia alla BMW.
ls Partner des EU-Verbundprojektes „Green-Blue-Energy Factory” (GBE Factory, www.gbefactory.eu) hat die ITKAM die ersten Unternehmen mit ausgewählt, die europäische Auszeichnung „Nullemissions-Unternehmen” erhalten. Voraussetzung für die Auszeichnung ist die Investition in Anlagen zur Gewinnung Erneuerbarer Energie, die eine Gesamtleistung von mindestens 100 kW aufweisen. Bei den Gebäuden, in denen die Anlagen für die Gewinnung Erneuerbarer Energien installiert werden, muss es sich um Industrie- oder Geschäftsgebäude handeln. Das BMW Werk in Leipzig, das mit Windenergie versorgt wird, und das Positiv-Energie-Unternehmen und gleichzeitig ausgewählte DEMO GBE Factory J. Schmalz GmbH zählen zu den im Rahmen des GBE FactoryProjektes ausgezeichneten Unternehmen. “In Leipzig speisen seit Ende Mai vier 2,5MW-Windenergieanlagen Ökostrom direkt in das BMW Werk ein. Der so gewonnene Ökostrom reicht für die Produktion der neuen BMW-Elektrofahrzeuge i3 aus. Bei vollständiger Inbetriebnahme des 10-MW-Windparkes wird dieser jährlich rund 26 GWh liefern”, erklärt die Projektmanagerin des Leipziger Büros der Italienischen Handelskammer für Deutschland (ITKAM), Rita Munzi. Realisiert hat den Windpark die wpd AG, die die Anlagen auch betreibt und den Strom an BMW veräußert. Die Auszeichnung erhält ebenso die J. Schmalz GmbH, traditionsreiches Unternehmen und weltweit führender Anbieter für Vakuum-Technologie in der Automatisierungs-, Handhabungs- und Aufspanntechnik. Schmalz ist mit seinen ca. 750 Mitarbeitern ein Positiv-Energie-Unternehmen. Das bedeutet, dass das Unternehmen mehr Strom und Wärme aus regenerativen, nachwachsenden Energiequellen erzeugt, als im gesamten Betrieb in Deutschland verbraucht wird. Genau aus diesem Grund ist Schmalz, neben dieser Auszeichnung, auch deutschlandweit für seinen langjährigen und kontinuierlichen Einsatz und seiner Vorbildrolle als DEMO GBEFactory ausgewählt worden, welches die höchstmöglichste Auszeichnung im Rahmen des dreijährigen EU-Projektes darstellt. Die ITKAM wird zudem weitere deutsche Unternehmen aus den verschiedensten Wirtschaftsbereichen auszeichnen, zu ihnen zählt beispielsweise die Brotbäckerei demeter Märkisches Landbrot GmbH.
La CCIG assegnerà il GBE-Factory-Brand anche a J. Schmalz GmbH, azienda di lunga tradizione e leader mondiale per la tecnologia del vuoto nel campo dell’automazione, della movimentazione e del bloccaggio. J. Schmalz, con i suoi circa 750 collaboratori, presenta un bilancio energetico positivo esemplare: la sua produzione di energia e calore da fonti rinnovabili, infatti, è nettamente superiore a quella che viene consumata da tutti i suoi stabilimenti in Germania. Per questo, e per il suo continuo impegno al miglioramento della sostenibilità ambientale, sarà conferito a J. Schmalz l’importante riconoscimento di “azienda DEMO” del progetto GBE-Factory. Per il suo investimento riceverà altresì il GBE-Factory-Brand il panificio berlinese Demeter Märkisches Landbrot GmbH.
Lo stabilimento BMW a Lipsia.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA GERMANIA Friedrich-Ebert-Anlage 58 – D-60325 Francoforte sul Meno Tel.: +49.69.97145210 – Fax: +49.69.97145299 info@itkam.org – www.itkam.org
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NEWS GERMANIA
La CCIG nomina nuovi membri del consiglio
Il Consiglio Camerale ha confermato la nomina di nuovi componenti per il Consiglio Direttivo della Camera di Commercio Italiana in Germania (CCIG). Per gli ambiti Innovazione e Trasferimento tecnologico – Rapporti istituzionali – Eccellenze Italiane – Sviluppo industriale – Sviluppo economico e finanziario – verranno incaricati Matteo Pardo, Addetto Scientifico Ambasciata d’Italia a Berlino, Paola Nardini, Avvocato CBA Studio Legale e Tributario e Console Onorario
della Repubblica Federale di Germania a Venezia, Sabine Greiner, Segretario Generale Centro Studi Italia della Libera Università di Berlino, Massimo Favilli, Amministratore Delegato Polimeri Europa GmbH a Eschborn, e Thomas Eberle, Membro del Global Transaction Banking, Deutsche Bank AG di Francoforte. Nella riunione del 29 ottobre 2013, il Consiglio Camerale ha inoltre eletto il Tesoriere della CCIG, Daniel Sailer, Steuerberater & Dottore Commercialista a Francoforte.
ITKAM ERNENNT NEUE VORSTANDSMITGLIEDER Das Kuratorium der Italienischen Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM) hat die Ernennung neuer Vorstandsmitglieder bestätigt. Für die Bereiche Innovation und KnowHow-Transfer – Institutionelle Beziehungen – Besondere Stärken Italiens – Industrielle Entwicklung – Wirtschaftliche und finanzielle Entwicklung – werden jeweils Matteo Pardo, Wissenschaftsattaché der Italienischen Botschaft in Berlin, Paola Nardini, Rechtsanwältin, CBA Studio Legale & Tributario und Honorarkonsulin
der Bundesrepublik Deutschland in Venedig, Sabine Greiner, Geschäftsführerin Italienzentrum der Freie Universität Berlin, Massimo Favilli, Geschäftsführer Polimeri Europa GmbH in Eschborn, sowie Thomas Eberle, Mitglied der Geschäftsführung Global Transaction Banking, Deutsche Bank AG in Frankfurt, die Verantwortung übernehmen. In seiner Sitzung vom 29. Oktober 2013 hat das ITKAM-Kuratorium zudem Daniel Sailer, Steuerberater & Dottore Commercialista in Frankfurt, als Schatzmeister gewählt.
Da www.italiagermania.org: il mercato dell’assistenza in Italia, Austria e Polonia Lunedì 7 ottobre ha avuto luogo, presso la Camera di Commercio di Berlino, il seminario informativo sul mercato dell’assistenza in Italia, Austria e Polonia, per discutere possibilità, prospettive e disposizioni legislative dei mercati assistenziali nei tre Paesi. Il seminario, rivolto ai professionisti tedeschi del settore, si inserisce all’interno del programma federale di internazionalizzazione per le piccole e medie
imprese (PMI) ed è finanziato dal Parlamento tedesco per mezzo del Ministero Federale per l’Economia e le Tecnologie (BMWi). Ulteriori informazioni sull’evento di Berlino e le slides di presentazione sono disponibili sul blog della Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG), www.italiagermania.org.
VON WWW.ITALIAGERMANIA.ORG: „PFLEGEWIRTSCHAFT ITALIEN, ÖSTERREICH UND POLEN” Am 07. Oktober 2013 fand in der IHK Berlin eine Informationsveranstaltung zum Thema „Gesundheitswirtschaft / Pflege Italien, Österreich, Polen” statt, um Möglichkeiten, Perspektiven und rechtlichen Rahmenbedingungen des italienischen, österreichischen und polnischen Pflegemarktes zu erörtern. Die Veranstaltung, die sich an deutsche Unternehmer aus der Pflegebranche richtete, wurde aufgrund eines Beschlusses des Deutschen Bundestages durch das Bundesministerium für Wirtschaft und Technologie (BMWi) gefördert und ist Bestandteil
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des BMWi-Markterschließungsprogrammes zur Unterstützung kleiner und mittlerer Unternehmen (KMU) bei ihrem außenwirtschaftlichen Engagement. Weitere Informationen zur Berliner Veranstaltung sowie die Slides finden sich auf dem Blog der Italienischen Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM), www.italiagermania.org.
Sapori di Calabria e Valtellina sulle tavole tedesche Tour in terra tedesca per il “Marchio Ospitalità Italiana”. A fine ottobre, cinque ristoranti italiani di Francoforte, Berlino e Sindelfingen, già premiati con la rinomata certificazione di qualità, hanno presentato esclusivi menù di degustazione realizzati con una selezione di prodotti provenienti dalla Calabria e dalla Valtellina. Il goloso “tour di sapori” è stato organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG), partner ufficiale dell’iniziativa Ospitalità Italiana-Ristoranti Italiani nel Mondo, ideata da Unioncamere in collaborazione con FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e con il supporto operativo di Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche). La CCIG ha infatti curato la selezione dei ristoranti italiani in Germania che garantiscono il rispetto di determinati standard di qualità. “Con questo progetto stiamo dando un contributo allo sviluppo e alla commercializzazione del Made in Italy in Germania”, ha sottolineato con orgoglio Claudia Nikolai, Segretario Generale della CCIG.
GENÜSSE AUS KALABRIEN UND DEM VELTLIN AUF DEUTSCHLANDS TISCHEN Ende Oktober ging „Marchio Ospitalità Italiana“, das Qualitätssiegel, mit dem die weltweit besten italienischen Restaurants ausgezeichnet werden, auf Tour. An fünf Abenden boten fünf mit dem Qualitätssiegel ausgezeichnete Restaurants in Frankfurt, Berlin und Sindelfingen exklusive Verkostungsmenüs an. Die Tour mit kulinarischer Spezialitäten aus Kalabrien und dem Veltlin wurde von der Italienischen Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM) organisiert. Als Partner der Initiative Ospitalità Italiana, Ristoranti Italiani nel Mondo, das vom italienischen Handelskammerdachverband Unioncamere, in Zusammenarbeit mit F.I.P.E., dem italienischen Verband für Bars und Caterings und mit Unterstützung von IS.NA.R.T, dem internationalen Institut für Tourismusforschung, realisiert wird, wählt die ITKAM in Deutschland ansässige italienische Restaurants für das Qualitätssiegel aus. „Mit diesem Projekt leisten wir einen wichtigen Beitrag zur Entwicklung und Vermarktung des Made in Italy in Deutschland,“ erklärt die Geschäftsführerin der ITKAM, Claudia Nikolai, stolz.
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promosso da
Investimenti e partnership, tra Italia e Regno Unito La CCIE per il Regno Unito promuove il più possibile iniziative e progetti in grado di favorire lo sviluppo e la cooperazione economica tra i due Paese nei settori chiave e da una parte in Italia l’attenzione è in questo momento focalizzata su questioni di carattere giuridico, politico e metodologico, il Regno Unito privilegia, con pragmatismo, gli aspetti economici legati alle scelte strategiche del Paese. In questo senso è emblematico l’impegno del governo nel settore dell’energia: negli ultimi anni, infatti, è stato preso in considerazione il possibile sfruttamento di nuove fonti, quali lo shale gas, senza peraltro interrompere gli investimenti nel campo delle energie rinnovabili. Un altro significativo aspetto riguarda la valorizzazione del territorio: nell’Irlanda del Nord, il Primo Ministro Cameron sta promuovendo eventi speciali per attrarre investimenti, creare opportunità di lavoro e potenziare le aree periferiche. L’Irlanda del Nord è seconda solo a Londra come destinazione degli investimenti stranieri, che hanno permesso di creare 8.000 nuovi posti di lavoro negli ultimi tre anni. Inoltre, il Governo britannico considera strategici per lo sviluppo economico i settori della formazione e della ricerca: le università del Paese restano fra le migliori, attirano studenti da tutto il mondo e, in sintonia con l’industria più avanza e con il rilevante supporto di organi governativi quali UKTI, giocano un ruolo chiave nel trasferimento delle tecnologie a beneficio della società. La Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito cerca di inserirsi il più possibile in questa visione di sviluppo economico, favorendo al massimo la cooperazione con l’Italia in tutti questi settori. Parteciperà fra l’altro alla prossima missione del BritishItalian Parliamentary Group, che riunisce Deputati e Lord inglesi interessati all’Italia. Per quanto riguarda gli aspetti scientifici e tecnologici, la nostra Camera collabora con l’Ufficio Scientifico dell’Ambasciata d’Italia, con la European Medicines Agency di Londra e con la European Biopharmaceutical Enterprises di Bruxelles, nell’organizzazione della conferenza medica “Percorsi Adattabili per la Medicina Personalizzata – Supportare l’Innovazione in Europa”. Il Ministro della Salute italiano, Beatrice Lorenzin, sarà presente alla conferenza, che vedrà la partecipazione di ricercatori internazionali, personalità del settore sanitario europeo e aziende biofarmaceutiche. L’obiettivo è evidenziare l’importanza della Medicina Personalizzata, dei relativi progressi scientifici e dei modelli normativi da adattare al settore pubblico sanitario. Crediamo fermamente che anche in Italia la ripresa economica sia possibile attraverso una reale integrazione tra i diversi settori e attraverso investimenti mirati. In questo senso, l’esperienza acquisita dagli Italiani all’estero rimane senza dubbio un patrimonio inestimabile a cui attingere.
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Editoriale di LEONARDO SIMONELLI SANTI Presidente della CCIE di Londra
Investments and Partnerships, between Italy and UK The ICCI for the UK organizes all the possible initiatives and projects to promote development and economic cooperation between the two country in key sectors hereas in Italy all attention is focused towards juridical, political and methodological questions, the UK pragmatically privileges those economic aspects which are strategic for the country. In this sense a primal example is represented by the government commitment to the energy sector: in recent years, the government has considered new energy sources like shale gas without withdrawing investments for renewable energies. The promotion of the territory is not left behind either: the Prime Minister Cameron is promoting in Northern Ireland new events in order to attract investments, create job opportunities and develop the suburban areas. Northern Ireland comes second only after London as a destination for foreign investments which have created 8,000 new jobs in the last three years. Furthermore, the UK government considers education and research as a fundamental means to secure economic growth: British universities are still among the best and attract students from all over the world. Together with the most advanced industry and the support of institutional organizations like UKTI, UK universities play a key role in developing technologies beneficial for the entire society. The Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK shares such a vision of economic development and aims at promoting as much as possible the co-operation between the UK and Italy in these sectors. The Chamber will take part to the next British-Italian Parliamentary Group mission, which gathers Lords and Members of Parliament who are interested in Italy. The Chamber is also collaborating with the Italian Embassy Scientific Office, the European Medicines Agency in London and the European Biopharmaceutical Enterprises in Bruxelles in the organization of the medical conference ‘Adaptive Pathways for Personalised Medicines – Supporting Innovation in Europe.’ The Italian Health Minister Beatrice Lorenzin will attend the conference which will see interventions from international researchers, authorities from the European health sector and biopharmaceutical companies. The conference aims at stressing the relevance of Personalised Medicine and the role of scientific improvements together with the importance of producing a legislation truly applicable to the Public Health System. We strongly believe that also in Italy the economic recovery could be achieved through a real integration among the various sectors and through targeted investments. And the experience acquired by Italians living abroad is still undoubtedly an invaluable patrimony we should draw on.
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President of the CCIE in London
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CCIE LONDRA
“Manager della Crescita” a fianco delle PMI italiane IL PROGRAMMA GROWTH ACCELERATOR E COME PUÒ ESSERE UTILE ALLA TUA AZIENDA. IL 21 GENNAIO 2014 UN SEMINARIO SUL TEMA ORGANIZZATO DALLA CCIE DI LONDRA di Helen Girgenti, Segretario Generale della CCIE di Londra
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ome incrementare le vendite più velocemente? Dove trovare idee innovative che stimolino la mia azienda? Dove reperire i finanziamenti? Come sviluppare capacità di gestione? Queste sono le domande che tutti i buoni imprenditori si pongono nel loro cammino verso un successo più grande e sostenibile. GrowthAccelerator (GA) è stato lanciato nel Regno Unito lo scorso anno per aiutare le PMI a rispondere a queste domande, individuando gli ostacoli alla crescita e trovando i modi migliori per superarli. Si tratta di una partnership tra l’impresa privata e il governo del Regno Unito sostenuta da sovvenzioni pubbliche e, per questo, estremamente conveniente.
COME FUNZIONA? Il network di esperti di GA lavora fianco a fianco con imprenditori di piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita per oltre 4-6 mesi, per fornire loro il know-how e la capacità per raggiungere una crescita sostenibile. Il servizio permetterà di scoprire i problemi reali che potrebbero frenare l’ascesa dell’impresa, di definire il giusto piano di crescita e di aprire
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le porte ad esperti e reti di business a livello mondiale. Cosa potranno ottenere le aziende da GA? • Comprendere il vero potenziale di crescita e fissare obiettivi raggiungibili; • Attrarre investimenti sviluppando la proposta di finanziamento e le presentazioni ai finanziatori; • Stimolare lo sviluppo del prodotto, commercializzare l’innovazione e motivare i dipendenti; • Dare nuovo slancio ai piani di sviluppo con una leadership personalizzata e consigli di gestione; • Entrare in contatto con esperti di business e reti per ottenere maggior consapevolezza e allacciare nuove relazioni; • Avere accesso esclusivo ai finanziamenti BIS, fino a £ 2.000 a dirigente, per l’aver scelto il corso di formazione in Leadership e Management; • Opportunità di network con la comunità GA, un alumni network formato dai managers di migliaia di aziende in crescita rapida.
GROWTH MANAGERS E GROWTH COACHES. I Growth Managers (Manager della
Crescita) sono incaricati della ricerca di imprese ambiziose e dal grande potenziale di crescita. Il loro lavoro consiste anche nel collegare questi nuovi business con gli 800 Growth Coaches nel mondo. I Growth Coaches aiutano le piccole e medie imprese ad accelerare e mantenere la loro crescita (in qualsiasi settore e località). Loro stessi hanno percorso la stessa strada, quindi sanno bene cosa voglia dire combattere per il successo. Sanno quando parlare, quando ascoltare e come condurre una PMI attraverso idee che trasformeranno il business.
IDONEITÀ. Per essere giudicati idonei, l’azienda deve essere registrata nel Regno Unito, avere meno di 250 dipendenti e un giro d’affari inferiore a 40£ milioni. GA è una collaborazione tra le imprese private e il governo. Dal momento che il governo investe nell’azienda per permetterle di
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far crescere il suo business, il costo è sensibilmente ridotto. L’investimento delle PMI nel GA rifletterà la dimensione della stessa impresa: 600£ per imprese con 1-4 dipendenti; 1.500£ per imprese con 5-49 dipendenti; 3.000£ per imprese con 50-249 dipendenti.
COME PUÒ IL COACHING INFLUENZARE POSITIVAMENTE I PROFITTI? Le aziende che cercano un supporto esterno e informazioni sono il 14% più ambiziose e il 50% più di successo rispetto a quelle che non lo fanno (Fonte: BIS 2010). Il 92% degli intervistati ha affermato che il coaching ha avuto un impatto positivo sui propri profitti. L’80% delle aziende che hanno cercato un aiuto esterno sono fiduciose in una crescita nei prossimi due/tre anni, rispetto al 67% delle aziende che non hanno chiesto il coaching. Il 21 gennaio 2014, la Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito, in collaborazione con Grant Thornton, organizza un seminario rivolto a tutte le PMI italiane interessate a questo programma.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI LONDRA 1 Princes Street - London W1B 2 AY Tel. +44.20.74958191 info@italchamind.org.uk – www.italchamind.org.uk
Growth Managers Alongside Italian SMEs The Growth Accelerator programme and what it can do for your business. On January 21st, 2014 the ICCUK will be arranging a seminar about this programme ow can I grow sales more quickly? Where are the new ideas that will galvanise my business? Where do I get funding? How do I develop management capability? These are the questions that all good business leaders ask on their way to sustainable, greater success. Growth Accelerator (GA) was launched in the UK last year to help SME businesses to answer those questions by identifying barriers to growth and finding out ways to overcome them. It is a partnership between private enterprise and the UK government and supported by grant funding and therefore it is hugely affordable. HOW DOES IT WORK? GA’s network of growth experts work side by side with business owners of high-growth potential small and medium businesses over four to six months to provide them with the know-how and ability to achieve sustainable growth. The service will help discover the real issues that could be holding businesses back, define the right growth plan and open doors to world class business experts and networks.
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What will businesses get from GA? • Appreciate true potential for growth and set achievable goals • Attract investment by developing the funding proposition and introductions to funders • Stimulate product development, commercialise innovation and motivate employees • Energise plans with one-to-one leadership and management advice • Connect with business experts and networks to achieve insight and build relationships • Businesses enrolled in the Growth Accelerator service have exclusive access to BIS match funding for their choice of Leadership and Management training of up to £2,000 per executive. • Networking opportunities with the GA’s community, an alumni network made up of the owner-managers of thousands of high growth businesses. TH E GROWTH MANAGERS AN D TH E GROWTH COACHES. The Growth Managers are responsible for identifying ambitious, high growth potential businesses and matching them with the 800 experienced Growth Coaches across the country. They have a proven track record in helping small and medium sized companies accelerate and sustain their growth, in every size, region and sector. They have made the same journey themselves so they know what it is like to fight for success. They know when to talk, when to listen, and how to lead a SME to ideas that will transform the business. ELIGIBILITY. To be eligible, businesses need to be registered in England with fewer than 250 employees and a turnover of less than £40m. GA is a partnership between private enterprise and government. Because Government is investing with the company in the growth of the business, the cost is significantly reduced. The SME investment in Growth Accelerator will reflect the size of the business: 1-4 employees – £600; 5-49 employees – £1,500; 50-249 employees – £3,000. HOW DOES COACHING BENEFIT THE BUSINESS BOTTOM LINE? Businesses who seek external advice and information are 14% more ambitious and 50% more successful than those who don’t. (Source: BIS 2010). Coaching is proven 92% said it has a positive impact on the bottom line (CIPD). 80% of businesses that sought external advice expect to grow in the next two to three years compared with 67% of businesses that didn’t. (BIS 2010). On the 21st January the Italian Chamber of Commerce in the UK in conjunction with Grant Thornton will be arranging a seminar for Italian SME’s interested in this important and worthwhile programme.
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NEWS REGNO UNITO
Campagna Amica alla conquista di Londra Sabato 26 ottobre ha aperto a Londra la prima Bottega Italiana di Campagna Amica. Si chiama “Italian Farmers” e offre non solo la vendita di prodotti rigorosamente italiani, ma anche la possibilità, all’interno della bottega, di degustare le prelibatezze appena acquistate in uno spazio dedicato. Poco distante dalla metro di Finsbury Park e vicino all’Arsenal Stadium, la Bottega Italiana “Italian Farmers”
sorge in una posizione strategica, in un quartiere frequentato da molti Italiani; ma l’obiettivo è di attrarre soprattutto i consumatori inglesi amanti del buon cibo Made in Italy, che arriva fresco ogni giorno dal nostro Paese. Anche per questo, la bottega si propone come punto di riferimento per ristoranti e alberghi, essendosi attrezzata per diventare loro fornitore.
CAMPAGNA AMICA CONQUERS LONDON On Saturday 26th october, the first Bottega Italiana of Campagna Amica opened in London. It is called ‘Italian Farmers’ and offers not only the possibility to buy Italian products but also the chance to taste these delicatessen in a dedicated space inside the shop. The Bottega Italiana ‘Italian Farmers’ is located close to the Finsbury Park metro station and the Arsenal
Stadium neighborhood, a place frequented by many Italians. The aim of ‘Italian Farmers’ is to attract British consumers who are in love with Italian products, which are imported daily from Italy. For this reason, the Bottega also wishes to become a point of reference for hotels and restaurants.
Lezioni di storia italiana a Londra “L’Invenzione dell’Italia” è il titolo del ciclo di 12 incontri che gli Editori Laterza propongono a Londra, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e il sostegno di Eni e Intesa San Paolo. Nella prestigiosa sede di Belgrave Square, il venerdì pomeriggio, dal
ITALIAN HISTORY CLASSES IN LONDON ‘The Invention of Italy’ is the title of 12 meetings that Editori Laterza have organised with the collaboration of the Italian Cultural Institute, ENI and Intesa San Paolo. In the marvellous location in Belgrave Square, every other Friday afternoon (from 25 october until 9 may 2014), some of the most
25 ottobre 2013 al 9 maggio 2014, a cadenza quindicennale, alcuni tra i maggiori storici italiani e inglesi racconteranno la storia d’Italia prima e dopo l’Unità, tracciando il percorso che nei secoli ha portato a “L’Invenzione dell’Italia”. Nel cibo e nell’arte, nella politica e nella religione, nei suoi eroi positivi e nei suoi aspetti controversi, verranno ripercorsi gli ultimi 150 anni di vicissitudini del Bel Paese. Per info: www.iiclondra.esteri.it.
important Italian and English historians will reconstruct the history of Italy before and after the reunification. ‘The Invention of Italy’ will be analysed through the historical, political, artistic and religious development of the country. More info: www.iiclondra.esteri.it.
Frida Giannini è International Designer of the Year Lo scorso 5 novembre, a Londra, Frida Giannini, direttore creativo di Gucci, ha ricevuto il premio “International Designer of the Year” in occasione dell’Harper’s Bazaar Women of the Year 2013. Tra i premiati anche Naomi Harris (“British Actress of the Year) ed Ydris Elba (“Man of the Year”), che per l’occasione hanno scelto di indossare abiti delle collezioni Gucci. Classe ‘72, Frida Giannini è entrata nel mondo Gucci nel 2002 come direttore creativo del settore borse. Nel 2004 è diventata direttore creativo del settore accessori e dal 2006 è direttore creativo unico di tutta la casa di moda. Questo premio giunge a conferma del suo sapiente lavoro, che ha saputo coniugare tradizione e scelte innovative, senza tradire la vocazione all’artigianato di lusso del marchio fiorentino.
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FRIDA GIANNINI IS INTERNATIONAL DESIGNER OF THE YEAR Last 5th November, Frida Giannini, creative director of Gucci, was awarded in London with the ‘International Designer of the Year’ prize. Among the awarded, there was Naomi Harris, ‘British Actress of the Year’ and Ydris Elba ‘Man of the Year.’ Both of them chose to wear Gucci clothes for the occasion. Born in 1972, Frida Giannini entered the Gucci world in 2002 as creative director of the bags/handbags sector. In 2004 she became creative director of the accessorise sector and from 2006 onwards she has been creative director of the whole fashion house. This award underlines once more her amazing work, which has been able to blend tradition and innovation together, without betraying the handcraft vocation of the Florentine luxury brand.
Glasstress, un’esplosione di vetro a Londra Dopo il grande successo riscosso a Venezia, la mostra “Glasstress. White Light / White Heat”, a cura di Adriano Berengo e James Putnam, varca la Manica. Grazie alla collaborazione tra Berengo Studio, Venice Projects, London College of Fashion e Wallace Collection, dal 27 novembre sarà esposta a Londra un’accurata selezione di opere degli artisti presenti a Venezia, molti dei quali si sono confrontati per la prima volta con la lavorazione del vetro. I lavori sono il risultato di un’intensa sinergia con i maestri vetrai, che hanno collaborato con gli artisti nella fase esecutiva all’interno della fornace del Berengo Centre, messa a loro disposizione. La mostra, allestita presso la Wallace Collection e presso il London College of Fashion, rimarrà aperta al pubblico fino al 23 febbraio 2014.
GLASSTRESS, A GLASS EXHIBITION IN LONDON After the great success in Venice, ‘Glasstress. White light/White heart’ by Adriano Berengo and James Putnam, arrives in London. Thanks to the collaboration between Berengo Studio, Venice Projects, London College of Fashion and Wallace Collection, from 27th November it will be possible to see an accurate selection of works by some artists present in Venice. For many of them, this has been the first opportunity to begin to work with glass. Their works are the result of the collaboration between these artists and some of the master glaziers who made available the furnace of the Berengo Centre. The exhibition, set at the Wallace Collection and the London College of Fashion, will be open until 23rd February 2014.
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Made in Italy Design Enters Indian Homes Interview with Claudio Maffioletti, General Manager of the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI)
Il design Made in Italy entra nelle case indiane Intervista a Claudio Maffioletti, General Manager della Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) e dimensioni del mercato indiano e la crescita progressiva del potere d’acquisto della sua classe media costituiscono fattori di grande interesse per le aziende italiane di arredo e design. Tuttavia le limitate dimensioni delle nostre PMI rendono più difficile rapportarsi con successo a questa realtà. In che maniera, quindi, la Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) può venire “in soccorso” e supportare le nostre aziende in questo processo di crescita? Ne abbiamo parlato con il General Manager della Camera, Claudio Maffioletti.
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Dottor Maffioletti, può fornirci un breve quadro del mercato indiano per quanto riguarda il settore arredo-design?
Da una elaborazione realizzata dalla nostra Camera comparando diverse fonti, risultano 5,4 milioni di individui con un reddito annuo superiore ai 100.000 dollari. Va poi considerato il grande sviluppo urbanistico dell’India: sono previsti investimenti importanti per la costruzione di centri residenziali, commerciali, direzionali, ospedali e hotel. Un dato su tutti: per decongestionare le metropoli indiane è in programma la costruzione di molte città satellite (si parla di 400 centri urbani). Alcune di queste saranno destinate a una fascia alta di mercato, per cui già esiste una domanda di prodotti italiani. Un mercato potenzialmente immenso. Come è strutturato?
I numeri e il potenziale sono di assoluto interesse. È però un mercato in fase nascente, ancora destrutturato e non organizzato, caratterizzato dalla presenza estesa di artigiani di piccolemedie dimensioni che realizzano prodotti su misura, da un numero esiguo di importatori e distributori, e da un contesto normativo che limita gli investimenti esteri nel settore retail. Questi fattori rendono difficile introdurre prodotti importati e generare economie di scala. Ha parlato di importazioni. Quali sono le tendenze, qual è la presenza di prodotti italiani?
Le importazioni indiane di prodotti d’arredo registrano una crescita media annua del 30% e sono passate dai 600 milioni di US$ nel 2010-11 a oltre 1 miliardo nel 2012-13. Arredi in legno, lampade, illuminazione e sedute sono tra i prodotti più richiesti. Nel 2012 le esportazioni italiane hanno raggiunto i 40 milioni di US$, registrando un tasso di crescita del 26% rispetto all’anno precedente. È un dato confortante, che posiziona l’Italia come quarto esportatore in India dopo Cina, Germania e Malesia. Tuttavia, anche se l’Italia mantiene la leadership in segmenti specifici, per esempio le cucine, le nostre esportazioni crescono a un ritmo inferiore rispetto a quello dei diretti competitor europei, che ci erodono quote di mercato.
he dimension of the Indian market and the progressive growth of the purchasing power of its middle class are elements of great interest for Italian companies in the furniture & design sector. However, the small dimension of our companies makes it more difficult to successfully capitalize on such opportunities. We spoke to the General Manager of the Chamber Mr. Claudio Maffioletti, about how the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) can support our SMEs in this process of growth.
T CLAUDIO MAFFIOLETTI
Mr. Maffioletti, could you provide us with a quick overview on the Indian furniture & design market?
As analyzed by our Chamber, comparing different sources, 5.4 million individuals in India have an annual income of more than 100,000 US$. The main data above all is that, to decongest the Indian metropolises, the development of several satellite cities is in the pipeline (about 400 new urban centres). In addition, we have to consider the wide urban development of India: huge investment in the development of residential, commercial, offices, hospital and hotel centres is foreseen. Some of these will be targeted at high income tiers, thus creating demand for Italian products. It seems to be a market with huge potential. How is it structured?
The numbers and the potential are of absolute interest. However, it is a market at a nascent stage, not yet well structured or organized, characterized by the wide presence of small and medium sized artisans that manufacture custom-made products, a small number of importers and distributors and a normative contest that limits the foreign direct investments in the retail sector. These factors make the introduction of imported products difficult and poses the hurdle of economies of scale. You just spoke about import. What are the trends in the market, and how is the presence of Italian products?
The Indian import of furniture products records a medium growth rate of 30% every year; it moved from 600 million US$ in 2010-11 to more than 1 billion in 2012-13. Wooden furniture, lights, illumination and chairs are amongst the most imported products. In 2012 the Italian exports reached 40 million US$, registering a 26% growth compared to the previous year. This is comforting data, with Italy as the fourth largest exporter in India after China, Germany and Malaysia, however even though it maintains its leadership in specific segments, for instance the kitchen one, our exports are growing at a slower pace than those of our European competitors who take away market shares. In your opinion, why is the growth of Italian exports slower?
At the outset, there is a dimension-related problem. Italian companies able to build a presence in the local market, with qualified Italian and Indian staff, in order to develop the market, are still few. Moreover, there is al-
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Bakokko Group – Complements Collection
Calligaris – Alyon Sofa
Ebanisteria Gurrado – Vertigo Chaise Longue
Gaia Ferro Forgiato – Garden Collection
Per quale motivo?
C’è innanzitutto un problema dimensionale. Sono poche le aziende italiane in grado di costituire una presenza in loco con personale qualificato, indiano o italiano, che sviluppi il mercato. C’è poi un problema di prospettiva: il mercato indiano richiede un investimento nel medio periodo, almeno 3 anni, prima di vedere risultati significativi. Questi due fattori rendono l’accesso al mercato indiano per le PMI italiane particolarmente oneroso dal punto di vista degli investimenti richiesti e complesso dal punto di vista organizzativo.
so the problem of perspective: to enter the Indian market a medium term investment is required, of at least 3 years, before achieving relevant results. These two elements, for Italian SMEs, make accessing the Indian market a particularly expensive investment which is also complex from the organizational point of view. How does the Indo-Italian Chamber of Commerce support Italian companies?
Proprio questa perdita di terreno nei confronti dei competitor europei ci ha spinto ad adottare un approccio graduale e strutturato al mercato, realizzando iniziative che si sviluppassero su tre principi. Innanzitutto la realizzazione di studi e indagini che permettessero alle aziende italiane di comprendere la natura del mercato indiano e della domanda. Poi l’organizzazione di attività promozionali B2B per consentire alle PMI di avviare i primi contatti con operatori locali. Infine la collaborazione con il Sistema Camerale italiano, a partire da Unioncamere, che ha supportato il progetto sin dai primi passi, a Promos Milano e Monza-Brianza, Made in Vicenza, la CCIAA di Udine, Unioncamere Emilia Romagna, Aspin Frosinone e il CEIP di Matera.
It was this loss of market share, as compared to our European competitors, that pushed us to adopt a gradual and structured approached to the market, carrying out initiatives based on 3 main factors. Beginning with the development of studies and analysis, which allowed the Italian companies to understand the nature of the Indian market and its demand, followed by the organization of promotional activities and b2b, to permit Italian SMEs to initiate interaction with Indian operators, and lastly, the collaboration with the Italian Chambers system, starting from Unioncamere, which have supported the project since its inception, and Promos Milano and MonzaBrianza, Made in Vicenza, the Chamber of Commerce of Udine, Unioncamere Emilia-Romagna, Aspin Frosinone and the CEIP of Matera.
Quali sono, nello specifico, le attività che avete realizzato ad oggi?
Which are the activities the Chamber has carried out so far?
In che modo la Indo-Italian Chamber supporta le aziende italiane?
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Lamalegno – Sindecor Collection
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Grafcodesign by Grafco – Onda
PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLE OPPORTUNITÀ NEL SETTORE ARREDO & DESIGN IN INDIA, SCRIVETE A: furniture@indiaitaly.com FOR MORE INFORMATION ON THE OPPORTUNITIES IN THE FURNITURE & DESIGN SECTOR IN INDIA, PLEASE CONTACT: furniture@indiaitaly.com
We started in 2010 with an Indian Consumer Behaviour Study, based on interviews with architects, interior designers and potential end-users in several Indian cities. The results of the study were presented in Italy on the occasion of several round tables organized to allow Italian producers and sector associations to understand the unexploited opportunities in the Indian market. To boost the business contacts among Italian manufacturers and Indian builders, architects and interior designers we organized a series of incoming and outgoing delegations and participation at sector fairs. Recently, we completed a feasibility study for the opening of a Made in Italy furniture showroom in India and launched an online platform to allow Italian exhibitors and potential Indian buyers to interact (www.furnituredesignitalia.com). What are the projects you have in the pipeline?
In collaboration with Unioncamere, the Chamber of Commerce of Udine and ASPIN Frosinone, we studied a 3-year project to support Italian companies to enter the Indian market in a more stable way. Specifically, we will organize in 2014-2015, for a pool of Italian manufacturers, pop-up shows, which are temporary exhibitions of Made in Italy products in India, with the goal to develop a permanent showroom in 2016.
Siamo partiti nel 2010 con uno studio sulle abitudini del consumatore indiano, basato su interviste ad architetti, interior designer e potenziali acquirenti d’arredo indiani in diverse città indiane. I risultati dello studio sono stati presentati in Italia in occasione di diverse tavole rotonde settoriali, per far conoscere le opportunità ancora non sfruttate presenti nel mercato indiano dell’arredo a produttori e associazioni di categoria italiane. Per incentivare i contatti d’affari tra produttori italiani e costruttori, architetti, e interior designer indiani, abbiamo organizzato una serie di delegazioni incoming e outgoing e partecipazioni a fiere di settori degli stessi. Recentemente abbiamo anche portato a termine uno studio di fattibilità per l’apertura di uno showroom d’arredo Made in Italy in India e aperto una piattaforma on-line per far incontrare espositori italiani e potenziali buyer indiani (www.furnituredesignitalia.com). Quali i progetti in cantiere?
In collaborazione con Unioncamere, la CCIAA di Udine e ASPIN Frosinone, abbiamo messo a punto un progetto triennale che supporti le aziende italiane nel presidiare il mercato indiano dell’arredo in maniera stabile. Nello specifico, vogliamo accompagnare un pool di produttori italiani nella realizzazione di pop-up show, ovvero esposizioni di prodotti d’arredo Made in Italy temporanee in India nel 2014 e 2015, che portino poi all’apertura di uno showroom permanente a partire dal 2016.
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promosso da
Melbourne riscopre la “Dolce Vita” Moda, design, enogastronomia, cultura: questi i “settori forti” su cui l’Italia dovrebbe ulteriormente investire rafforzare il suo ruolo economico a livello globale recenti avvenimenti che hanno visto coinvolta la nostra Camera hanno aggiunto peso al fatto che Melbourne continui ad aggiudicarsi il titolo di città più vivibile del mondo. Negli ultimi tre mesi abbiamo infatti avuto il Melbourne Cup Carnival, con una delle più importanti corse di cavalli del mondo – la Melbourne Cup; il Gelato World Tour, in occasione del quale migliaia di persone si sono messe in fila per assaporare il delizioso gelato italiano; VinItalia Down Under, dove favolosi vini italiani sono stati presentati agli appassionati di Melbourne; il lancio della casa di moda Milano & Co, che si contraddistingue per il sensazionale stile artigianale e la maestria della squisita fattura italiana. Non c’è quindi da meravigliarsi che l’Australia sia conosciuta come il “Paese fortunato” e Melbourne come la “città più vivibile del mondo”. Ma questi – e altri simili – eventi che hanno avuto luogo nella nostra città dovrebbero anche evidenziare le potenziali opportunità commerciali e culturali che essa presenta, e potrebbe offrire anche all’Italia, che si dovrebbe – a parer mio – concentrare su ciò che fa meglio di chiunque altro: moda, stile, cultura, enogastronomia. Se aggiungiamo alta tecnologia, industria aerospaziale, ingegneria e intellectual property, possiamo comprendere come potrebbero ridursi le difficoltà economiche incontrate negli ultimi due anni da parte dell’Italia. Siamo tutti consapevoli che è necessario prima di tutto affrontare gli sprechi di carattere economico e le lungaggini burocratiche, ma i difficili tagli che vanno effettuati in alcuni ambiti potrebbero essere controbilanciati da un aumento della spesa in settori in cui l’Italia ricopre e continuerà a ricoprire un ruolo di leader mondiale – moda, design, cibo, vino. La cosiddetta “Dolce Vita”, una cosa che il resto del mondo ci invidia, ma non è in grado di ottenere. Non spetta a me fare prediche ai politici italiani e ai funzionari pubblici, ma sarebbe indice di negligenza, da parte mia, non evidenziare quei settori che possono permettere di rilanciare l’economia italiana e, allo stesso tempo mostrare al resto del mondo lo splendore che è insito nella “Dolce Vita” e tutti i meravigliosi prodotti e le tradizioni che riflettono il marchio “Made in Italy”. Ho anche avuto modo di constatare il gran numero di giovani italiani che, negli ultimi tempi, hanno scelto di venire a Melbourne. Questo è un ennesimo segnale del ricco multiculturalismo della nostra città, ma crea anche un’opportunità per promuovere gli aspetti positivi della vita italiana e dell’interscambio di idee e aspirazioni. Nel 2015 Milano ospiterà l’Esposizione Universale e Melbourne, città gemellata con Milano, non vede l’ora di essere lì per testimoniare la propria amicizia, ma soprattutto per stimolare e concretizzare opportunità d’affari.
Editoriale di TONY DE DOMENICO Presidente della CCIE di Melbourne
Melbourne Rediscovers ‘La Dolce Vita’ Fashion, design, food and wine, culture: these are the ‘strong sectors’ on which Italy should further invest to strengthen its role as global economic leader
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President of the ICCI Melbourne
ecent events involving the Chamber have added weight to the fact that Melbourne continues to win the title as the world’s most liveable city. Over the last three months we have had the Melbourne Cup Carnival, featuring one of the world’s most important horse races – the Melbourne Cup; the Gelato World Tour – where thousands of people lined up to savour the delights of Italian ice cream; VinItalia Down Under, where fabulous Italian wines were presented to Melbourne aficionados and the launch of fashion house Milano & Co – sensational artisan style and craftsmanship of exquisite Italian fashion. Is it any wonder that Australia is known as ‘the lucky country’ and Melbourne as ‘the world’s most liveable city.’ But these events and others should also highlight the potential trade and cultural opportunities that exist and that Italy should, in my view, concentrate on what it does better than anyone else – fashion, design, culture, food and wine. If you add high technology, aerospace, engineering and intellectual property, you may start to realise that the past two years of economic woes experienced by Italy could soon be over. We all realise that economic waste and red tape needs to be addressed, but tough cuts in some areas should be counteracted by increased expenditure in areas that Italy has and will continue to lead the world in – fashion, design, food, wine: ‘La Dolce Vita’ – something the rest of the world craves and cannot get enough of. It is not my role to preach to Italian politicians and public servants. But it would be remiss of me not to highlight those areas that may revitalise the Italian economy and at the same time educate the rest of the world to the splendour that is ‘La Dolce Vita’ and all the wonderful products and traditions that reflect the ‘Made in Italy’ brand. I also notice the great number of young Italians that have chosen to come to Melbourne recently. This adds to the multiculturalism of Melbourne, but it also creates an opportunity to promote the positive aspects of Italian life and of exchanging ideas and aspirations. In 2015 Milan hosts the world fair and Milan’s sister city Melbourne looks forward to being there to exchange warmth and friendship as well as to do business that will benefit all.
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CCIE MELBOURNE
Passione australiana per l’enogastronomia italiana
Vinitalia Down Under
Gelato World Tour
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l settore dei prodotti alimentari e delle bevande in Australia è in costante crescita grazie ad una popolazione in aumento che, come prevedono l’Australian Bureau of Statistics e il Commonwealth Treasury, raggiungerà entro il 2050 i 35 milioni di persone. Il valore totale delle importazioni di settore è stato, nel periodo 2012-13, di 11,4 miliardi AU$, pari al 12,4% del fatturato totale, in evidente crescita se confrontato con l’11,7% dello scorso anno (fonte: Australian Food & Grocery Council State of the Industry Report 2013). Gli stati del Victoria (capitale Melbourne) e del New South Wales (capitale Sydney), nei quali si concentra la maggior parte della popolazione australiana, occupano un ruolo centrale nella ricezione e distribuzione dei prodotti di questo settore, coprendo complessivamente l’85% circa del totale delle importazioni. In termini di distribuzione, i canali della distribuzione organizzata e dell’Ho.Re.Ca. hanno coperto rispettivamente il 67% e il 25% del fatturato totale del mercato nel 2012; in particolare, il canale dell’Ho.Re.Ca. ha fatto registrare una andamento positivo negli ultimi dieci anni e le previsioni parlano di una crescita del 4% circa annuo fino al 2016 (fonte: IBIS World). Inoltre, gli esercizi commerciali specializzati in prodotti enogastronomici di fascia medioalta rappresentano il 46% del totale degli operatori (rispettivamente con il 9% per la fascia alta ed il 34% per la fascia media), totalizzando il 70% circa del fatturato complessivo del settore. A contribuire ulteriormente a questa tendenza sono un alto potere d’acquisto, la crescente
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GRAZIE ALLA CRESCENTE DOMANDA DI PRODOTTI DI QUALITÀ, SI È RAFFORZATO IL RUOLO DELLA ICCI MELBOURNE NELL’ASSISTERE LE AZIENDE ITALIANE INTERESSATE A CRESCERE SUL MERCATO AUSTRALIANO attenzione alla salute, il benessere e i benefici conseguenti ad un consumo di prodotti alimentari di alta qualità, oltre alla propensione – in crescita – degli Australiani a consumare pasti fuori casa.
IL RUOLO DELL’ITALIA IN QUANTO PAESE FORNITORE. La relazione dell’Australia con l’Italia in quanto importante Paese fornitore continua a crescere in maniera solida: il valore delle importazioni ha infatti raggiunto 479,3 milioni di AU $ nel 2013, posizionandosi al 6° posto, rispetto al 7° del 2010/11 (fonte: Australian Food & Grocery Council State of the Industry Report 2013). L’Australia importa elevati volumi di prodotti di qualità inferiore dai Paesi vicini, mentre guarda all’Italia per la fornitura di prodotti di nicchia e di alta qualità, principalmente distribuiti attraverso il canale Ho.Re.Ca. LE INIZIATIVE DELLA ICCI MELBOURNE. Grazie alla crescente domanda di prodotti eno-gastronomici di qualità, si è rafforzato il ruolo della ICCI Melbourne nell’assistere le aziende italiane interessate a guadagnarsi un loro spazio sul mercato locale e nel creare
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opportunità per far conoscere e promuovere i prodotti. Negli ultimi mesi la ICCI, in collaborazione con le istituzioni sia locali che italiane, ha coordinato una serie di iniziative con l’obiettivo di supportare e rendere più solida la presenza di prodotti italiani:
ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE AND INDUSTRY IN AUSTRALIA – MELBOURNE INC. Level 1, 185 Faraday Street – Carlton VIC 3053 Tel. +61.3.8341.3200 info@italcham.com.au – www.italcham.com.au
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CCIE MELBOURNE • “Chocolate Seduction” ICCI Annual Gala, 25 Ottobre – l’annuale business gala promosso dalla ICCI è stato dedicato alla inimitabile interpretazione italiana del cioccolato. Utilizzando la suggestiva cornice del Peninsula, a Docklands, la ICCI ha saputo offrire il lato più affascinante della tradizione gastronomica italiana alla élite imprenditoriale di Melbourne. • Vi n i t a l i a D o w n U n d e r , 2 7 - 2 8 O t t o b re (vinitaliadownunder.wordpress.com) – una esclusiva mostra-mercato dedicata al vino, con eventi di degustazione incentrati su produzioni di qualità DOC, DOCG e IGT, destinati a importatori, professionisti dell’ospitalità, nonché consumatori. La prima edizione della manifestazione ha visto la partecipazione di 14 produttori provenienti da Puglia, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Veneto, che sono stati messi in contatto diretto con importatori e ristoratori locali, ma anche con gli stessi consumatori, che hanno così fornito un feedback immediato. L’evento ha avuto un positivo riscontro sia per quanto riguarda la qualità dei vini presentati e il loro impatto visivo, sia per la
grande attenzione riservata agli incontri B2B. Molti partecipanti hanno infatti affermato di essere prossimi a confermare gli accordi raggiunti con gli importatori locali. • G e l a t o Wo r l d To u r , 2 5 - 2 7 o t t o b re (www.gelatoworldtour.com ) – constatata la passione di Melbourne per l’eccellenza italiana, Riminifiera e Carpigiani Gelato University hanno deciso di portare questo evento a Melbourne come prima tappa extra-europea del tour, con l’assistenza in loco della ICCI Melbourne. L’evento ha messo in evidenza l’eccellenza e la creatività dei gelatieri artigianali australiani e neozelandesi, registrando oltre 40.000 presenze in tre giorni, a conferma dell'enorme popolarità di questa eccellenza italiana a Melbourne. • Carlton Italian Festa, 27 ottobre (www.carltonitalianfesta.org.au) – dando particolare enfasi al cibo come espressione fondamentale della cultura italiana, l’evento ha coinvolto l’intera comunità locale e ha visto la partecipazione di oltre 15.000 persone. In particolare, ha rappresentato l’occasione ideale per diffondere la cultura gastronomica italiana presso la più ampia comunità.
Australian Passion for the Italian Food & Wine Sector
er they attract 70% of the turnover. Contributing to the trend are a high purchasing power, growing attention to health, wellbeing and the benefits of consuming high-quality food products, as well as to a newfound love of food (impacted upon by an evergrowing number of celebrity chefs and TV programs) and a growing proclivity for eating out. ITALY’S ROLE AS SUPPLIER COUNTRY. It’s no wonder then that Australia’s relationship with Italy as an important supplier country continues to grow solidly, with a total import value of AU$ 479.3 million in 2013, earning Italy a 6th place ranking – moving up from 7th in 2010/11 (Source: Australian Food & Grocery Council State of the Industry Report 2013). Whilst Australia generally favours lower quality, high volume goods from its neighbouring countries, it looks to Italy for the supply of high-quality niche products, primarily distributed through the Ho.Re.Ca. channel. THE ROLE OF ICCI MELBOURNE – INITIATIVES FOR THE FOOD AND WINE SECTOR. With the escalating demand for quality Italian food and wine, ICCI Melbourne’s role in assisting Italian companies grab their share of the local market and in creating opportunities for promotion and education has become increasingly significant. In recent months ICCI, in partnership with both local and Italian-based institutions, has coordinated a series of initiatives with the underlying aim of growing and consolidating the presence of Italian products: • ‘Chocolate Seduction’ ICCI Annual Gala, 25 October – ICCI’s annual business gala was dedicated to the inimitable Italian interpretation of chocolate. With the harbour side venue of Peninsula, Docklands, as a glamorous backdrop ICCI was able to showcase the finer side of Italian gastronomic tradition to Melbourne’s business elite. • Vinitalia Down Under, 27-28 October (vinitaliadownunder.wordpress.com) – a unique boutique wine expo and tasting event focusing on quality
With the escalating demand for Italian quality, ICCI Melbourne’s role in assisting Italian companies grab their share of the local market has become increasingly significant he food and beverage sector in Australia – and subsequently, imports – is in constant growth thanks to, among other things, a growing population that’s predicted by the Australian Bureau of Statistics and the Commonwealth Treasury to hit 35 million by the year 2050, as well as an increasing appreciation for gastronomy. And from Italy in particular, Australia seeks quality. Australia imported a global total of A$11.4 billion worth of food and beverages in 2012-13, accounting for 12.4% of the total sector turnover (up from 11.7% in 2011-12), with the most populous States of New South Wales (capital Sydney) and Victoria (capital Melbourne) being the destination – and distribution hub – for over 85% of total imports (Source: Australian Food & Grocery Council State of the Industry Report 2013). While the major distribution channel for food and wines remains, perhaps as expected, the Grocery channel (67% of total turnover), it’s the Ho.Re.Ca. channel that has experienced the most exceptional growth over the last decade an now accounts for around 25% of total turnover, with a positive annual growth rate of around 4%, predicted by IBISworld, to 2016. Consumption of high-quality products is also on the rise: the retail of high-end products now accounts for 9% of the market, 34% if you also count medium quality products and togeth-
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“Il successo degli eventi sopraccitati dimostra che questo tipo di iniziative funzionano”, ha commentato il Segretario Generale della ICCI, Luca Bottallo. “E noi siamo in grado di creare al loro interno opportunità ‘su misura’ per le imprese italiane”. In seguito alla loro efficacia e al loro successo, la ICCI Melbourne riproporrà queste iniziative anche all’interno del suo programma promozionale per il 2014/15 e invita a richiedere maggiori informazioni scrivendo a info@italcham.com.au.
Vinitalia Down Under
DOC, DOCG and IGT production and aimed at importers, the hospitality industry as well as consumers. The inaugural edition of the event saw the participation of 14 producers from Apulia, Friuli Venezia Giulia, Tuscany and Veneto, putting them in direct contact with local importers and restaurateurs and also providing instantaneous feedback from consumers. The event was notable for its emphasis on quality both in the wines presented and in visual impact, as well as its strong B2B focus. Many participants have in fact indicated that they are close to confirming agreements with local importers. • Gelato World Tour, 25-27 October (www.gelatoworldtour.com) – with the on-ground assistance of ICCI Melbourne, recognising Melbourne’s passion for Italian excellence, Riminifiera and Carpigiani Gelato University chose to bring the event to Melbourne as the first stop of the tour outside Europe. The event showcased the excellence and creativity of Australian and New Zealand gelato artisans to an attendance of more than 40,000 people over 3 days: evidence of the enormous popularity of this Italian icon in Melbourne. • Carlton Italian Festa, 27 October (www.carltonitalianfesta.org.au) – with an underlying emphasis on food as a fundamental expression of the Italian culture, the event involved the entire local community and was attended by over 15,000. The event was the ideal occasion to take the Italian gastronomic culture to the broader community. “The successful outcome of the above events proves that these models work,” says ICCI Secretary General Luca Bottallo. “And we are able to tailor opportunities for Italian companies within their framework.” On the back of their efficacy and success, ICCI Melbourne will be including these initiatives as part of its promotional program for 2014/15 and invites enquiries to info@italcham.com.au.
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NEWS AUSTRALIA
Pier Francesco Zazo, nuovo Ambasciatore d’Italia a Canberra È stato nominato dal Consiglio dei Ministri, a seguito del gradimento del governo interessato, il nuovo Ambasciatore d’Italia a Canberra. Si tratta di Pier Francesco Zazo. Nato a Benevento nel 1959, ha iniziato il suo percorso professionale alla Farnesina nel 1985, presso il Dipartimento per la Cooperazione allo Sviluppo. Nella sua carriera, ha svolto diversi incarichi presso l’Ambasciata d’Italia a Seoul (1988-1992), l’Ambasciata d’Italia a Stoccolma (1992-1996), l’Ambasciata d’Italia a Kiev (1999-2002) e l’Ambasciata d’Italia a Mosca (2002-2006), dove ha lavorato come Capo dell’Ufficio economico-commerciale. Tornato alla Farnesina nel 2006, è stato nominato Capo dell’Unità Tecnica Centrale della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo.
La CCIE di Melbourne per DesignBUILD 2014 Si svolgerà dal 2 al 4 aprile 2014 DesignBUILD, la più grande e completa vetrina d’Australia di prodotti internazionali per l’edilizia. Si tratta dell’unico evento di carattere commerciale in Australia che prevede un forum dedicato all’intero settore dell’edilizia, dalla progettazione alla postcostruzione, dall’architettura alla subappaltazione delle opere, con aree dedicate alla strumentazione, alla bioedilizia, ai materiali e alle tecnologie
THE ICCI MELBOURNE FOR DESIGNBUILD 2014 Australia’s largest and most comprehensive showcase of international building products, DesignBUILD will be held in Melbourne 2-4 April 2014. It’s the only Australian trade event that provides a forum for the entire building industry, from planning to post-construction and architect to sub-contractors, featuring dedicated areas for onsite
THE ONDA SOLARE TEAM CELEBRATES IN ADELAIDE
Il team Onda Solare festeggia ad Adelaide Il Made in Italy – quello che fa ricerca e produce eccellenza – trionfa ad Adelaide. Emilia 3, auto solare italiana del team Onda Solare, ha infatti tagliato il traguardo finale del World Solar Challenge di Adelaide. L’auto emiliana ha percorso gli oltre 3.000 Km con una media oltre i 60km/h sfruttando la sola energia solare, e classificandosi così al decimo posto assoluto su 22 squadre in gara. Costruita interamente in fibra di carbonio, l’auto è stata
Successo per il Sydney Italian Wine Festival Ha riscosso grande successo il Sydney Italian Wine Festival, appuntamento che lo scorso 20 novembre ha animato la metropoli australiana con oltre 200 vini provenienti da tutte le regioni d’Italia. Protagonisti, naturalmen-
te, i rossi e i bianchi del Bel Paese, oggetto di degustazioni e speciali lezioni tenute dall’esperto Max Allen. Ma non sono mancate anche dimostrazioni di cucina guidate dagli chef di CIRA (Council of Italian Restaurants of
THE SYDNEY ITALIAN WINE FESTIVAL IS A SUCCESS The Sydney Italian Wine Festival met with great success. The event, which took place this past November 20th, animated the Australian city with over 200 wines from all over Italy. The protagonists were of course the red and white wines of our country, which were the focus of wine tastings and of special lessons
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tools, sustainable building, materials and information technology. DesignBUILD attracts almost 7,000 professionals from the building and construction industry. Italian companies interested in participating at DesignBUILD 2014 are invited to contact the Italian Chamber of Commerce in Melbourne at fairs@italcham.com.au.
progettata e realizzata principalmente con elementi unici costruiti dal team di Onda Solare, grazie al supporto di partner tecnici e dei dipartimenti di Ingegneria dell’Energia elettrica e dell’Informazione (DEI) e di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna.
PIER FRANCESCO ZAZO, THE NEW ITALIAN AMBASSADOR IN CANBERRA The Council of Ministers, following approval by the government of Canberra, has appointed the new Italian Ambassador in Canberra: Pier Francesco Zazo. Born in Benevento in 1959, he began his career at the Farnesina in 1985 in the Department for Development Cooperation. He went on to hold various positions in the Italian Embassy in Seoul (1988-1992), the Italian Embassy in Stockholm (1992-1996), the Italian Embassy in Kiev (1999-2002), and the Italian Embassy in Moscow (2002-2006), where he worked as Head of the EconomicCommercial Office. Upon his return to the Farnesina in 2006, he was appointed Head of the Directorate General’s Central Technical Unit for Developmental Cooperation.
dell’informazione. DesignBUILD attira quasi 7.000 professionisti del settore delle costruzioni. Le aziende italiane interessate a partecipare a DesignBUILD 2014 sono invitate a contattare la Camera di Commercio Italiana di Melbourne all’indirizzo fairs@italcham.com.au.
Made in Italy – a symbol of research and quality – triumphed in Adelaide. Emilia 3, the Italian solar car from the Onda Solare team has in fact crossed the final finish line at Adelaide’s World Solar Challenge. The Italian car traveled over 3,000 kilometers, maintaining an average speed of over 60 km/h, running on solar energy alone and coming in tenth place out of a total of twenty-two competing cars. Built completely out of carbon fiber, the car was designed and built primarily from original parts created by the Onda Solare team, thanks to the support of technical partners and of the University of Bologna’s departments of Electrical Engineering and Information (DEI) and Industrial Engineering.
Australia), come i celebri Giovanni Pilu (del ristorante Pilu di Freshwater) e Alessandro Pavoni (Ormeggio), che hanno deliziato i presenti con alcune specialità italiane quali pizza, pasta, mozzarella, salumi e gelato artigianale. A fare da accompagnamento, i ritmi jazz italiani. conducted by expert Max Allen. The festival also included cooking lessons by CIRA (Council of Italian Restaurants of Australia) chefs, like the celebrated Giovanni Pilu (from the restaurant Pilu in Freshwater) and Alessandro Pavoni (Ormeggio), who dazzled those present with pizza, pasta, mozzarella, salami, and home made gelato. Accompanying the entire event were the rhythms of Italian jazz.
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7 14 21 28 Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano
VICINI AI SIMBOLI DELLO STATO Il Tricolore non è semplice insegna di Stato. È un vessillo di libertà, di una libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di uguaglianza, di giustizia nei valori della propria storia e civiltà.
Fratelli d’Italia di Goffredo Mameli
Fratelli d’Italia,
Uniamoci, amiamoci,
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l’Italia s’è desta,
l’Unione, e l’amore
dell’elmo di Scipio
rivelano ai popoli
s’è cinta la testa.
le vie del Signore;
OTTOBRE
Dov’è la vittoria?
giuriamo far libero
Lun
Le porga la chioma,
il suolo natio:
che schiava di Roma
uniti per Dio
Iddio la creò.
chi vincer ci può?
rit. Stringiamci a coorte,
Dall’Alpi a Sicilia
siam pronti alla morte.
dovunque è Legnano;
Siam pronti alla morte,
ogn’uom di Ferruccio
l’Italia chiamò.
ha il core, ha la mano,
Stringiamci a coorte,
i bimbi d’Italia
siam pronti alla morte.
si chiaman Balilla,
Siam pronti alla morte,
il suon d’ogni squilla
l’Italia chiamò, sì!
i Vespri suonò.
Noi siamo da secoli
Son giunchi che piegano
calpesti, derisi,
le spade vendute:
perché non siam popolo,
già l’Aquila d’Austria
perché siam divisi.
le penne ha perdute.
Raccolgaci un’unica
Il sangue d’Italia,
bandiera, una speme:
il sangue Polacco
di fonderci insieme
bevé, col Cosacco,
già l’ora suonò.
ma il cor le bruciò.
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Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XIV - n. 93 - e 6,00
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EXPO 2015 David, simbolo di Padiglione Italia David, Symbol of Italian Pavilion
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