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I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L ’ I TA L I A N E L M O N D O
MULTILINGUAL EDITION ISSUED IN
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COUNTRIES
PARTNER EDITORIALE
www.italplanet.it
Il rilancio dell’Italia passa dalla agricoltura Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XV - n. 97 - e 6,00
The Importance of Agriculture in Italy’s Recovery SPECIALE
Verona 6/9 Aprile 2014
9 SEZIONI PAESE èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia
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USA CANADA RUSSIA BRASILE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO INDIA AUSTRALIA
UNIONCAMERE-GOOGLE
L’arte orafa crotonese Clementine di Calabria La ceramica di Gerocarne The Art of Goldsmithery in Crotone Clementine di Calabria Gerocarne Ceramics
EXPO MILANO 2015
Il Governo a fianco di Expo Milano 2015 The Government Stands Beside Expo Milano 2015
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La porta d’accesso alle autostrade dell’export The Entry Ramp to the Exportation Highway
INSIEME, PER AFFRONTARE LE SFIDE DEI MERCATI ESTERI. “Vogliamo che le nostre imprese abbiano un peso sempre maggiore sui mercati internazionali, che risultano fondamentali per la ripresa del sistema produttivo italiano nel suo complesso. Grazie all’attività degli Sportelli, intendiamo offrire un ulteriore strumento, più efficiente, qualificato e coordinato, per affrontare le sfide dell’export”. FACING THE CHALLENGES OF FOREIGN MARKETS TOGETHER. “We want our businesses to have an increasingly strong presence in foreign markets, which are fundamental for the recovery of the entire Italian productive system. Thanks to these help desks, we are able to offer another, more efficient, qualified, and coordinated tool with which to face the challenges of exportation.” Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere
LA RETE DEI 105 SPORTELLI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE COSTITUITI PRESSO TUTTE LE CAMERE DI COMMERCIO. A NETWORK OF 105 INTERNATIONALIZATION AGENCIES CREATED AS PART OF THE CHAMBERS OF COMMERCE
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SOMMARIO ANNO XV - N.97 FEBBRAIO 2014
DAL QUIRINALE on line su www.italplanet.it I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L ’ I TA L I A N E L M O N D O
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Le eccellenze Made in Italy premiate in Quirinale Italian Excellence Awarded at the Quirinale
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“Made in Italy – Eccellenze che diventano Identità” in Quirinale ‘Excellence that Has Come to Define Italy’s Identity’ at the Quirinale
Il rilancio dell’Italia passa dalla agricoltura Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XV - n. 97 - e 6,00
The Importance of Agriculture in Italy’s Recovery
EXPO MILANO 2015
SPECIALE
MADE IN ITALY UNIONCAMERE-GOOGLE
9 SEZIONI PAESE USA CANADA RUSSIA BRASILE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO INDIA AUSTRALIA
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La “Cluster revolution” prende forma! The Cluster Revolution Begins to Take Shape
Verona 6/9 Aprile 2014
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MADE IN ITALY .......................................................... 10
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IL GOVERNO A FIANCO DI EXPO MILANO 2015 THE GOVERNMENT STANDS BESIDE EXPO MILANO 2015
EXPO MILANO 2015
L’arte orafa crotonese Clementine di Calabria La ceramica di Gerocarne The Art of Goldsmithery in Crotone Clementine di Calabria Gerocarne Ceramics
Il Governo a fianco di Expo Milano 2015 The Government Stands Beside Expo Milano 2015
STORIA DI COPERTINA Expo 2015, sostegno ai giovani agricoltori, lotta all’Italian sounding: queste alcune delle priorità del nuovo Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. Il servizio a pagina 11
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Mafia, un brand che fa vendere (all’estero) Mafia, a Brand Which Sells (Abroad)
RIFLETTORI SULLE DONNE .......................... 30 Samantha, prima italiana tra le stelle Samantha, the First Italian Woman in Space
MODA
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GOOGLE.IT/MADEINITALY
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A Milano sfila la fiducia Optimism Struts the Runways in Milan
TRIENNALE
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Il design italiano oltre le crisi Italian Design Beyond the Crisis
ARTE DELLA TAVOLA
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La ricetta di Niko Sinisgalli Niko Sinisgalli’s Recipe
ITALIA NEL PIATTO ITALY AT THE TABLE
MERCATO GLOBALE MISE
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SPECIALE VINITALY 2014
La ripresa in cinque punti The Recovery in Five Points
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ICE-AGENZIA ............................................................. 58 Arabia Saudita, nuovo bacino per il Made in Italy Saudi Arabia, a New Destination for Made in Italy
UNIONCAMERE
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ICE e Unioncamere, unite per le PMI ICE and Unioncamere, Together for SMEs
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UNIONCAMERE MARE NOSTRUM
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Scali minori, risorsa da tutelare Smaller Scale, Resources That Must Be Safeguarded
MADE IN ITALY
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Panorama d’Italia, un tour all’insegna della fiducia Panorama d’Italia, A Tour in the Name of Faith
ASSOCAMERESTERO
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“Authentically EATalian” alla conquista degli USA ‘Authentically EATalian’ Seeks to Win Over the USA
CCIE BANGKOK
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L’alta qualità italiana per GIM Italy 2014 Italian Quality for GIM Italy 2014
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SEZIONI PAESE èItalia for BRASILE èItalia for USA èItalia for CANADA èItalia for RUSSIA èItalia for FRANCIA èItalia for GERMANIA èItalia for REGNO UNITO èItalia for INDIA èItalia for AUSTRALIA
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IL PRIMO PERIODICO DELL ’ITALIA NEL MONDO – Direttore Responsabile Fondatore Domenico Calabria Condirettori Rosario Alessandrello Gaetano Lo Russo Capo Redattore Centrale Ghileana Galli Redazione Gian Carlo Bertoni, Mario Boselli, Massimo Borgia, Geneviève Buffon, Eunice Cappelletti, Cocco, Giovanni Pina Costa, Umberto Forte, Alessio Gambino, Silvana Genzone, Giuseppe Laghezza Masci, Gloriano Mazzè, Mucci, Carlo Ottaviano, Sandro Pettinato, Umberto Flavio Ramella, Camilla Sala, Roberto Spingardi,
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EDITORIALE DI GIORGIO MULÈ
La “meglio Italia” ci salverà
L’
Italia migliore ci salverà. Detta così, sembra un’ovvietà. Peccato che l’Italia della politica, coloro che – almeno in teoria – dovrebbero aiutare il nostro Paese a “risalire la china”, a volte facciano fatica a capirlo. Tuttavia, nel nostro Paese, la cosiddetta “arte dell’arrangiarsi” è regina, e se la spinta non arriva dall’alto, sono sempre più i casi in cui le iniziative meritevoli, spronate dalla volontà di ribadire l’eccellenza tricolore, partono “dal basso”: da cittadini privati, da aziende eccellenti, da gruppi di singoli sostenuti da un “comune sentire”. Del resto – Albert Einstein docet – nel mezzo della difficoltà si cela l’opportunità. In questo numero di èItalia, sono tante le iniziative di questo tipo a cui viene dato spazio. Si inizia con i Premi Leonardo 2013, che ogni anno il Comitato Leonardo conferisce a coloro che tengono alto il nome dell’Italia nel mondo. Si prosegue con “Eccellenze in digitale” , il progetto che vede “in campo” Google e Unioncamere, e che ha permesso di mettere on line alcuni vanti del nostro artigianato e della nostra tradizione enogastronomica. E poi uno speciale dedicato a Vinitaly 2014, l’appuntamento per antonomasia con l’eccellenza del mondo del vino, ormai riferimento imprescindibile per gli operatori di settore mondiali. Un ultimo appunto lo voglio dedicare ad una mia “creatura”, “Panorama d’Italia” . Un tour che toccherà, da aprile a novembre, alcune importanti città, del nord come del sud della penisola, per raccontare “la meglio Italia”, le storie di coloro che credono nella ripresa del nostro Paese, che si sono “re-inventati” per sostenerla, che non scelgono la via della “fuga” ma puntano, in patria, sulla creatività e sull’intelligenza. È da loro che il nostro Paese – a tutti i livelli – deve prendere esempio, per guardare con ottimismo al futuro.
Pietro Viola Senior Contributors Carlo Azeglio Ciampi (primo editoriale di èItalia), Giovanni Castellaneta, Pietro Celi, Ferruccio Dardanello, Piergiacomo Ferrari, Claudio Gagliardi, Giancarlo Lanna, Riccardo Monti, Giorgio Mulè, Edoardo Pollastri, Giuseppe Tripoli Marco Art Director Marino Grafica Anna Grasso, Silvia Mastropietro Traduzioni Jessica Ordman Stampa Marca Print snc Editore e Abbonamenti Newscorp International Srl Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano Tel. + 39 02.3657.1756 eitalia@italplanet.it Pubblicità Italplanet by Intl. Media Srl Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano Tel. + 39 02.3657.1696 marketing@italplanet.it
DIFFUSIONE Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 – Tiratura media n. 100.000 copie – Diffusione media n. 95.000 copie – mensile, 10 numeri l’anno (2 doppi).
Rivista diffusa in Italia e all’estero a: Aziende internazionali importatrici del Made in Italy, Camere di Commercio Italiane all’estero e loro Soci, Associazioni imprenditoriali e culturali, uffici ICE, Aziende italiane, Ministeri, Regioni, Province e Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour operators, Ristoranti Italiani nel Mondo, Aeroporti, Ambasciate e Consolati, Associazioni italo-estere.
9 SEZIONI PAESE
Redazioni presso le Camere di Commercio Italiane di: Francoforte, Londra, Los Angeles, Melbourne, Mosca, Mumbai, Nizza, San Paolo, Toronto. In collaborazione con le Istituzioni italiane all’estero. Coordinamento Editoriale CCIE, Gaetano Fausto Esposito – ASSOCAMERESTERO èItalia for USA Camera di Commercio Italiana di Los Angeles Presidente: West Hooker-Poletti Segretario Generale: Letizia Miccoli èItalia for BRASILE Direttore Editoriale: Giancarlo Lanna èItalia for CANADA Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Presidente: George Visintin Segretario Generale: Corrado Paina
èItalia for FRANCIA Camera di Commercio Italiana di Nizza Presidente: Patrizia Dalmasso Segretario Generale: Agostino Pesce èItalia for GERMANIA Camera di Commercio Italiana per la Germania Presidente: Emanuele Gatti Segretario Generale: Claudia Nikolai èItalia for INDIA Camera di Commercio Italiana di Mumbai Presidente: Narinder Nayar Segretario Generale: Sergio Sgambato
èItalia for REGNO UNITO Camera di Commercio Italiana di Londra Presidente: Leonardo Simonelli Santi Segretario Generale: Helen Girgenti èItalia for RUSSIA Camera di Commercio Italo-Russa Presidente: Rosario Alessandrello Segretario Generale: Leonora Barbiani èItalia for AUSTRALIA Camera di Commercio Italiana di Melbourne Presidente: Tony De Domenico Segretario Generale: Luca Bottallo
Via Sardegna, 17 00187 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it
Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese
èItalia
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
L’Universo di Depero in mostra ad Aosta Il Museo Archeologico Regionale di Aosta ospiterà, fino all’11 maggio 2014, la mostra “Universo Depero”, progetto espositivo dedicato al maestro trentino organizzato in collaborazione con il Mart di Rovereto, che ha assicurato il prestito di oltre 100 opere, alcune mai esposte prima d’ora, che spaziano dal 1910 alla fine degli anni Quaranta. La mostra fa parte di un progetto teso alla valorizzazione dell’artista, come confermano i tanti eventi internazionali che lo coinvolgono, tra cui “Depero y la reconstruccion futurista del universo”, proposta sino al 12 gennaio 2014 a La Pedrera di Barcellona, e la grande rassegna sul futurismo in programma al Guggenheim di New York dal 21 febbraio al 1° settembre 2014, a cui si affiancherà la personale “Depero futurista” alla Fundacion Juan March di Madrid.
DEPERO’S UNIVERSE ON EXHIBIT IN AOSTA Until May 11, 2014, the Regional Archaeological Museum in Aosta will be hosting ‘Universo Depero,’ an exhibit dedicated to the Trentino born artist and organized in collaboration with the Mart in Roverato, which has loaned over one hundred pieces to the exhibit, some of which neverbefore-seen, spanning the time frame between 1910 and the
end of the 1940s. The exhibit is part of a larger project aimed at promoting the artist, as confirmed by the many international events of which he is the focus, including ‘Depero y la reconstruccion futurista del universo,’ open since January 12 of this year at La Pedrera in Barcelona, and the major exhibit on Italian futurism scheduled at the New York Guggenheim Museum from February 21st through September 1st, which is
accompanied by the solo exhibit ‘Depero futurista’ at the Fundacion Juan March in Madrid.
A Dubai lo “scettro” di capitale del gelato Successo record per la 4ª tappa del Gelato World Tour, che ha avuto luogo a Dubai dal 13 al 15 febbraio scorso, organizzato da Carpigiani Gelato University e Sigep-Rimini Fiera. La manifestazione ha portato per la prima volta la cultura di questo prodotto di alta qualità negli Emirati Arabi, richiamando più di 40.000 persone, che hanno
Il Presidente Giorgio Napolitano a Strasburgo Missione a Strasburgo per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel suo intervento dinanzi al Parlamento Europeo, il Capo dello Stato ha
PRESIDENT GIORGIO NAPOLITANO IN STRASBOURG A state visit to Strasbourg for Giorgio Napolitano, President of the Italian Republic. In his speech before the European Parliament, the Head of State re-emphasized the importance of persevering in the construction of Europe, promoting “reforms in education and training systems and in the employment market” and investing “in knowledge, research, and preparation for the young work force in
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ribadito la necessità di proseguire sulla strada della costruzione europea, promuovendo “riforme dei sistemi formativi e del mercato del lavoro” e investendo “in conoscenza, ricerca, preparazione della giovane forza lavoro a nuove opportunità e forme di occupazione”. Per Napolitano, è necessaria una maggiore unità di intenti e di propositi: “L’Europa nel suo insieme è diventata più piccola rispetto ad altri continenti in termini di peso demografico, di potenza economica, di ruolo negli equilibri mondiali; ma se saprà unire sempre di più le sue forze, potrà continuare a dare il suo apporto peculiare allo sviluppo storico e all’avvenire della civiltà mondiale”.
terms of new opportunities and forms of employment.” According to Napolitano, what is needed are more objectives and proposals. “Europe as a whole has become smaller as compared to other continents in terms of population, economic power, and role in global equilibriums. But if it is able to increasingly unite its forces, it will continue to make a unique contribution to the development and to the future of world civilization.”
A Massimo Bottura il “nobel” della gastronomia Si è svolta il 3 marzo a Stoccolma la cerimonia di consegna del White Guide Global Gastronomy Award, considerato il “nobel” della gastronomia mondiale. Quest’anno a ricevere l’ambito riconoscimento è stato Massimo Bottura, chef tre-stelle patron dell’Osteria Francescana di Modena. Bottura – come ha motivato la giuria – è stato premiato per la sua capacità di “dialogare” con la cucina italiana delle tradizioni e, allo stesso tempo, di “sviluppare un’arte culinaria straordinaria, che copre una vasta gamma di espressioni: dall’apparentemente semplice all’intellettualmente complesso”. Nel corso della sua lunga carriera, egli ha dimostrato straordinaria sensibilità e passione, e “ha avuto un ruolo dominante nella evoluzione gastronomica italiana”.
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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS
Successo per il Monte-Carlo Film Festival Dal 18 al 22 febbraio scorso, si è svolta l’XI edizione del Monte-Carlo Film Festival, evento presieduto da Ezio Greggio, sotto l’Alto Patronato di S.A.S. il Principe Alberto e quest’anno realizzato in collaborazione con l’Ambasciata Italiana di Monaco. Il Festival – che si è svolto presso il Theatre des Variétés, al Club Crem e all’Auditorium Ranieri – ha conquistato nel tempo il suo spazio di rilievo tra le rassegne cinematografiche internazionali, grazie alla qualità dei film presentati, al livello degli ospiti e soprattutto all’impegno dei suoi ideatori, Ezio Greggio e Mario Monicelli. Presidente della Giuria è stato quest’anno il Premio Oscar Vittorio Storaro, al quale è stato consegnato il premio alla carriera del Monte-Carlo Film Festival.
gustato circa 4.500 kg. di gelato. Anche in questa tappa, eletti i tre gusti vincitori. Sul podio, il “Cremo Bueno” realizzato dal Maestro Gelatiere Joselito Reyes della gelateria Cremolata (Sharjah). Secondo posto, invece, per “Rose Pistachio”, del Maestro Gelatiere Ahmed Abdullatif della gelateria Dolci Desideri (Kingdom of Bahrain), mentre terzo classificato è stato il “Pistacchio Italiano con croccante di mandorla” dei Maestri Gelatieri Claudio Bearesi & Cesare Cellie, della gelateria Bacio Gelato (Dubai).
The 11th edition of the Monte-Carlo Film Festival took place this past February 18-22, an event presided over by Ezio Greggio, with the High Patronage of S.A.S. Prince Albert II, and this year organized in collaboration with the Italian Embassy in Monaco. The festival – which took place at the Theatre des Variétés, the Club Crem, and the Auditorium Ranieri – has earned its place among the most important international film festivals in the world thanks to the quality of the films presented, the caliber of the guests in attendance, and above all the commitment of its creators, Ezio Greggio and Mario Monicelli. This year the President of the Jury was Oscar-winner Vittorio Storaro, to whom the Monte-Carlo Film Festival Lifetime Achievement Award was presented.
DUBAI, THE NEW GELATO CAPITAL A record success for the fourth stop on the Gelato World Tour, which took place in Dubai this past February 13-15 and was organized by the Carpigiani Gelato University and Sigep-Rimini Fiera. The event brought, for the first time, the culture of this high quality product to the United Arab Emirates, attracting over 40,000 people who tasted approximately 4,500 kg of gelato. Once again three flavors were selected as the top three. In first place, ‘Cremo Bueno’ created by the Gelato Master Joselito Reyes of the Cremolata gelateria (Sharjah). In second place, ‘Rose Pistachio,’ by Gelato Master Ahmed Abdullatif of the Dolci Desideri gelateria (Kingdom of Bahrain). And in third place ‘Italian Pistachio with Almond Brittle,’ by Gelato Masters Claudio Bearesi & Cesare Cellie, of the Bacio Gelato gelateria (Dubai).
A ‘FLAVOR TOUR’ TOWARDS EXPO MILANO 2015
THE ‘NOBEL PRIZE’ FOR CULINARY ARTS GOES TO MASSIMO BOTTURA On March 3rd in Stockholm, the ceremony for the presentation of the White Guide Global Gastronomy Award took place, considered the ‘Nobel Prize’ of global culinary culture. This year the prestigious award was presented to Massimo Bottura, three-star chef patron of Osteria Francescana in Modena. Bottura – according to the jury – was awarded for his ability to “communicate” with traditional Italian cooking while, at the same time, “developing an extraordinary culinary art, which encompasses a wide array of styles: from the seemingly simple to the intellectually complex.” Over the course of his lengthy career, he has shown extraordinary sensibility and passion, and “has played a pivotal role in the evolution of Italian cuisine.”
SUCCESS FOR THE MONTE-CARLO FILM FESTIVAL
Un “tour del gusto” verso Expo Milano 2015 È un vero e proprio “tour del gusto” all’insegna di Expo Milano 2015 quello che ha preso il via il 22 febbraio a Brescia e proseguirà poi in ogni capoluogo di provincia. Obiettivo: parlare alla gente, attraverso i volti e i prodotti degli agricoltori, dei temi della grande Esposizione Universale. In tutte le città, le aziende della Coldiretti porteranno i farmers’ market con i migliori prodotti del territorio regionale. Dopo Brescia, le altre tappe previste sono: il 23 marzo a Bergamo, il 12 aprile a Pavia, il 18 maggio a Milano, il 15 giugno a Como, il 5 luglio a Monza, il 14 settembre a Mantova, il 5 ottobre a Lecco, il 23 novembre a Cremona, l’11 gennaio 2015 a Sondrio, il 22 febbraio 2015 a Lodi e il 15 marzo 2015 a Varese.
The initiative which kicked off on February 22nd in Brescia and which will continue on to the capital of every Italian province is a true ‘flavor tour’ in honor of Expo Milano 2015. The objective is to speak with people, through the products and faces of farmers, about the themes of the Universal Exposition. Coldiretti companies will bring farmers’ markets to every city, showcasing the best products in the regions. After Brescia, the planned stops are: Bergamo (March 23), Pavia (April 12), Milan (May 18), Como (June 15), Monza (July 5), Mantova (September 14), Lecco (October 5), Cremona (November 23), Sondrio (January 11, 2015), Lodi (February 22, 2015), and Varese (March 15, 2015).
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DAL QUIRINALE
Le eccellenze Made in Italy premiate in Quirinale QUALITÀ, SOSTENIBILITÀ, INNOVAZIONE, EXPORT: QUESTI I VALORI ALLA BASE DEI PREMI LEONARDO 2013
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ette imprenditori italiani che, ciascuno nel proprio settore, hanno contribuito in modo significativo ad affermare l’immagine del Made in Italy e la qualità del Sistema Italia nel mondo, puntando su innovazione e internazionalizzazione: a loro sono stati conferiti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in Quirinale i Premi Leonardo 2013, alla presenza del Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, d e l Vi c e P re s i d e n t e d i C o n f i n d u s t r i a e Presidente di Expo 2015 SpA Diana Bracco, del Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, del Presidente dall’Agenzia ICE Riccardo M. Monti e di rappresentanti del mondo dell’industria e della cultura italiana. Giunta alla sua 19ª edizione, la Cerimonia di consegna dei Premi Leonardo, che si svolge nell’ambito della Giornata della Qualità Italia, è stata istituita dal Comitato Leonardo con l’obiettivo di diffondere e rafforzare l’immagine di eccellenza dell’Italia nel mondo.
UN PREMIO ALL’ITALIA ANCORA COMPETITIVA. “Oggi più che mai, per aiutare il nostro Paese a ripartire, sono necessari senso di responsabilità e lavoro di squadra tra imprenditori e Istituzioni. Occorrono stabilità e politiche concrete per ridurre il gap di competitività, a cominciare dalla semplificazione della burocrazia e dall’alleggerimento del costo del lavoro e dell’energia. Misure fondamentali anche per attrarre investitori esteri, con benefici immediati su occupazione e crescita. Ci auguriamo che questa sia una priorità per il nuovo esecutivo”, ha dichiarato la presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, intervenendo nel corso della Cerimonia. “La duplice esigenza di promuovere la competitività delle imprese italiane sui mercati esteri e di attrarre investimenti è un tema entrato in questi mesi a far parte a pieno titolo dell’agenda di Governo: è auspicabile che le scelte future proseguano in questa direzione. Le eccellenze che premiamo oggi sono la dimostrazione che, grazie a una forte presenza sui mercati esteri e ad un investimento costante in innovazione, si può essere competitivi a livello internazionale e continuare ad affermare la qualità dei prodotti Made in Italy nel mondo”, ha affermato la Presidente Todini.
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Da sin., Riccardo Monti, il Viceministro Carlo Calenda, il Presidente Giorgio Napolitano, Luisa Todini e Diana Bracco.
“L’Italia può ripartire solo valorizzando le due grandi risorse che ha: la capacità di produrre oggetti e idee che generano interesse, passione e ammirazione in tutto il mondo, e la straordinaria energia innovativa dei suoi imprenditori. Il Premio Leonardo celebra questi campioni dell’innovazione, capaci di inventarsi e di inventare successi e primati italiani nel mondo”, ha aggiunto il Presidente dell’Agenzia ICE Riccardo M. Monti. Da parte sua, Diana Bracco ha voluto mettere l’accento sull’importanza della Ricerca e dell’Innovazione, essenziali per lo sviluppo delle nostre imprese e per la competitività del nostro Paese. “Un discorso valido anche per l’Expo 2015, che rappresenta un altro importante volano di crescita economica e occupazionale e che fa proprio dell’innovazione e del sostegno ai giovani talenti uno dei sui punti di forza”. Il Viceministro Carlo Calenda ha concluso richiamando l’importanza dei Premi Leonardo “riconoscenze particolarmente significative in questo momento, in quanto assegnate alle imprese italiane che riescono ad avere successo in Europa e nel mondo. La tenuta e lo sviluppo della nostra economia, infatti, dipendono oggi in buona parte dalla capacità dei nostri imprenditori di conquistare i mercati internazionali”.
La consegna del Premio Leonardo International 2013 a Khaldoon Khalifa Al Mubarak.
I VINCITORI 2013. Quest’anno, il Premio Leonardo 2013, riservato ad un personaggio che si sia particolarmente distinto nel promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo, è stato conferito ex aequo a Diego Della Valle, Presidente e A.D. di Tod’s SpA, e a Gianni Zonin, Presidente della Casa Vinicola Zonin e della Banca Popolare di Vicenza. I Premi Leonardo Qualità Italia 2013, attribuiti ad aziende che si sono distinte nell’anno per qualità e vocazione all’export, sono stati assegnati a: Amplifon SpA (Presidente Susan Carol Holland e Amministratore Delegato F r a n c o M o s c e t t i ) ; G ru p p o D o m p é S p A
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DAL QUIRINALE
Il Presidente Napolitano e Luisa Todini tra i vincitori dei Premi di Laurea 2013.
Italian Excellence Awarded at the Quirinale Quality, sustainability, innovation, and exports: these are the fundamental values upon which the 2013 Leonardo Awards are based he 2013 Leonardo Awards were presented at the Quirinale by President Giorgio Napolitano to seven Italian entrepreneurs who, each in their own sector, have significantly and positively contributed to the image and reputation of Made in Italy and of the Italian economic system in the world. The awards were presented before Luisa Todini, President of the Leonardo Committee; Diano Bracco, Vice President of Confindustria and President of Expo 2015 SpA; Carlo Calenda, Deputy Minister of Economic Development; Riccardo M. Monti, President of ICE-Italian Trade Promotion Agency; and representatives from the Italian industrial and cultural communities. Now in its 19th year, the Leonardo Awards, which are presented on occasion of the Italian Quality Day, were established by the Leonardo Committee for the purpose of promoting and strengthening Italy’s image in the world. ITALIAN COMPETITIVENESS IS AWARDED. “Now more than ever, in order to assist in our country’s economic recovery, what is necessary is a sense of responsibility and team work between entrepreneurs and institutions. We need stability and specific policies which reduce the competitive gap, starting with the simplification of bureaucratic procedures and a decrease in the costs associated with work and energy. These measures are also fundamental to attracting foreign investors, with immediate benefits to employment and growth. We hope that this is one of the new government’s priorities,” declared Luisa Todini, President of the Leonardo Committee, during her speech at the awards ceremony. “The dual need of promoting the competitiveness of Italian enterprises in foreign markets and that of attracting foreign investments is a theme which, in the past few months, has fully become a part of the gov-
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(Presidente Sergio Dompé); Kerakoll SpA ( A m m i n i s t r a t o re d e l e g a t o G i a n L u c a Sghedoni); Gruppo Mossi Ghisolfi (Presidente Vittorio Ghisolfi). Il Premio Leonardo International 2013 è stato invece conferito a Khaldoon Khalifa Al Mubarak, Amministratore Delegato della M u b a d a l a D e v e l o p m e n t C o m p a n y, i l Fondo Sovrano di Abu Dhabi, a testimonianza di una sempre più stretta collaborazione economica e commerciale tra il nostro Paese e gli Emirati Arabi Uniti. Il Premio Leonardo Start-up, istituito lo scorso anno dal Comitato Leonardo in collaborazione con Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia ICE e dedicato a neonate realtà italiane che si siano particolarmente distinte per innovazione, internazionalizzazione e impatto sociale, è stato assegnato a NISO Biomed, azienda torinese operante nel settore biomedicale. Nel corso della Cerimonia, sono stati anche consegnati 11 Premi di Laurea, destinati alle tesi più brillanti realizzate in diversi settori del Made in Italy – energie rinnovabili, meccatronica, moda, gioielleria, valorizzazione del patrimonio culturale, nautica e finanza d’impresa – e finanziati da 9 aziende associate al Comitato Leonardo.
ernment’s agenda. It would be advantageous if future choices continued in this direction. The excellence which is being awarded today is proof that, thanks to a strong presence in foreign markets and constant investments in innovation, it is possible to be competitive at the international level and to continue affirming the quality of Made in Italy products in the world,” stated President Todini. “Italy’s economic recovery depends on the promotion of its two greatest resources: the ability to produce objects and ideas which generate interest, passion, and admiration the world over, and the extraordinarily innovative energy of its entrepreneurs. The Leonardo Award celebrates these champions of innovation, capable of reinventing themselves and of creating Italian success and achievement across the globe”, added Riccardo M. Monti, President of ICE-Italian Trade Promotion Agency. Diana Bracco, on the other hand, wanted to stress the importance of Research and Innovation, essential for the development of our enterprises and for our country’s competitiveness. “A topic also relevant for Expo 2015, which is another important flywheel in our economic growth and in the creation of jobs, and for which innovation and the support of young talent are strong points.” Deputy Minister Carlo Calenda concluded the ceremony by reminding those present of the importance of the Leonardo Awards, “acknowledgements which are particularly significant at this time, as they are presented to Italian enterprises which are internationally successful. In fact, the durability and development of our economy today depends in large part on the ability of our entrepreneurs to conquer foreign markets.” THE 2013 WINNERS. This year the 2013 Leonardo Prize, reserved for a figure which has stood out for his or her promotion of Italy’s image in the world, was presented in ex aequo to Diego Della Valle, President and CEO of Tod’s SpA, and to Gianni Zonin, President of Casa Vinicola Zonin and of the Banca Popolare di Vicenza. The 2013 Leonardo Italian Quality Awards, given to companies which, over the course of the year, have stood out for their quality and exports, were presented to: Amplifon SpA (President Susan Carol Holland and CEO Franco Moscetti); Gruppo Dompé SpA (President Sergio Dompé); Kerakoll SpA (CEO Gian Luca Sghedoni); and Gruppo Mossi Ghisolfi (President Vittorio Ghisolfi). The 2013 Leonardo International Award, on the other hand, was presented to Khaldoon Khalifa Al Mubarak, CEO of the Mubadala Development Company in Abu Dhabi, a testament to the increasingly close economic and commercial collaboration between our country and the United Arab Emirates. The Leonardo Start-Up Award, established last year by the Leonardo Committee in collaboration with the Ministry of Economic Development and ICE, and dedicated to new Italian company’s which have stood out for their innovation, internationalization, and social impact, was presented to NISO Biomed, a Turinbased company operating in the biomedical sector. During the course of the ceremony eleven Leonardo Graduation Awards were also presented for the best theses written within various Made in Italy sectors – renewable energy, mechatronics, fashion, jewelry, promotion of cultural heritage, nautical industry, and business finance – and were funded by nine member companies of the Leonardo Committee.
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“Eccellenze che diventano Identità” in Quirinale L’EDITORE DOMENICO CALABRIA HA PRESENTATO AL CAPO DELLO STATO IL VOLUME, REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON UNIONCAMERE E CON IL SOSTEGNO DEL PRESIDENTE FERRUCCIO DARDANELLO
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n occasione del conferimento, presso il Palazzo del Quirinale, dei Premi Leonardo 2013 – iniziativa promossa dal 1993 dal Comitato Leonardo, con l’obiettivo di diffondere e rafforzare l’immagine di eccellenza dell’Italia nel mondo – l’editore della rivista èItalia, Domenico Calabria, ha presentato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il volume “Made in Italy – Eccellenze che diventano Identità”. La pubblicazione, realizzata in collaborazione con Unioncamere, “vuole ricordarci chi siamo, da dove veniamo, e i grandi successi che hanno saputo raggiungere gli Italiani che sono vissuti prima di noi. Uno sguardo al nostro glorioso passato per guardare con ottimismo al futuro”, come si legge nella prefazione a firma del Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, che ha sostenuto con passione questo progetto editoriale. Suddiviso in dieci capitoli, il volume “Made in Italy – Eccellenze che diventano Identità” ripercorre le grandi invenzioni realizzate dagli Italiani – dagli occhiali al telefono, dalle banche alla radio, dal violino al pianoforte – così come alcune nostre produzioni che in tutto il mondo ci invidiano – si pensi alla Vespa, ad aziende come la Ferrari o la Ducati, a bontà come la pizza o il gelato. In evidenza, naturalmente, alcuni grandi nomi che, ieri come oggi, tengono alto il nome dell’Italia nel mondo: da Rita Levi Montalcini a Laura Pausini, da Roberto Baggio a Federica Pellegrini, da S o f i a L o re n a E n n i o M o r r i c o n e ; s e n z a dimenticare coloro che, pur avendo l’Italia nel sangue, hanno fatto fortuna in giro per il mondo: musicisti come Frank Sinatra, politici come Fiorello LaGuardia, artisti come Albert Uderzo, il “papà italiano” di Asterix. Il Presidente Napolitano ha espresso il suo forte apprezzamento per l’iniziativa, meritevole di far rivolgere l’attenzione all’enorme contributo che il popolo italiano ha fornito al vivere civile, e a quei tanti Italiani che, con la loro attività di ricerca, la loro creatività, la loro arte, hanno reso l’Italia uno dei Paesi più amati ed ammirati al mondo.
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The publication, printed by the Domenico Calabria publishing house in collaboration with Unioncamere and with the support of President Ferruccio Dardanello, was presented recently to the Head of State t the Quirinale Palace, on occasion of the 2013 Leonardo Awards – an initiative promoted by the Leonardo Committee since 1993 with the objective of spreading and strengthening Italy’s reputation for quality in the world – Domenico Calabria, publisher of the magazine èItalia, presented the volume ‘Made in Italy – Excellence that Has Come to Define Italy’s Identity’ to Giorgio Napolitano, President of the Republic. As Ferruccio Dardanello, President of Unioncamere, passionately affirms in the preface, the aim of this publication, put together in collaboration with Unioncamere, “is to remind us of who we are, where we come from, and the great achievements of those Italians who lived before us. It is to be a window into our glorious past, intended to help us look optimistically towards the future.” Divided into ten chapters, ‘Made in Italy – Excellence that Has Come to Define Italy’s Identity’ retraces the history of great Italian inventions (from glasses to the telephone, from banks to the radio, from the violin to the piano) and of Italian products which are admired across the globe (one thinks of the Vespa and of companies like Ferrari or Ducati, of foods like pizza and gelato). Also highlighted, obviously, are some of the great Italian figures which, yesterday as much as today, hold Italy’s name and reputation high: from Rita Levi Montalcini to Laura Pausini, from Roberto Baggio to Federica Pellegrini, from Sofia Loren to Ennio Morricone; without neglecting to mention those that, with Italy in their blood, found their fortunes elsewhere in the world: musicians like Frank Sinatra, politicians like Fiorello LaGuardia, and artists like Albert Uderzo, the ‘Italian father’ of Asterix. President Napolitano expressed his profound appreciation for the initiative, worthy of drawing attention to the enormous contribution which Italians have made to civilian life, and to the many Italians which, through their research, creativity, and art, have helped to make Italy one of the most loved and admired countries in the world.
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ECCELLENZE che diventano IDENTITÀ EXCELLENCE That Has Come to Define Italy’s IDENTITY
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‘Excellence that Has Come to Define Italy’s Identity’ at the Quirinale
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agroalimentare italiano è un asset fondamentale per il rilancio dell’intero Paese. Con questa consapevolezza dobbiamo impegnarci al massimo per cogliere tutte le opportunità che abbiamo a disposizione”. Expo 2015, Collegato Agricoltura, applicazione della nuova Politica agricola comune. Queste alcune delle priorità su cui si concentra il lavoro del nuovo Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. Bergamasco, classe 1978, è passato alla guida del Dicastero dopo essere stato nel governo Letta Sottosegretario con delega all’Expo.
Il rilancio dell’Italia passa dall’agricoltura LE PRIORITÀ DEL NUOVO MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI, MAURIZIO MARTINA di Carlo Ottaviano
Ministro Martina, l’industria agroalimentare è oggi uno dei settori-chiave dell’economia italiana, come ci confermano anche i dati in crescita delle esportazioni. Quali sono le priorità del suo Ministero? Abbiamo davanti una grande partita da giocare: l’agroalimentare italiano rappresenta un elemento strategico per tutto il Paese. Parliamo del secondo settore manifatturiero italiano, che nel suo complesso vale oltre il 17% del Pil nazionale. E le potenzialità sono ancora tante e straordinarie. Dobbiamo lavorare per svilupparle, per esprimerle al meglio, forti dell’esperienza incredibile che i nostri agricoltori hanno saputo creare finora, mettendo insieme tradizione e innovazione, coniugando un’eredità culturale forte con la capacità di puntare al futuro. Ma serve anche
una politica agraria nazionale che sappia connettere esigenze e peculiarità del settore con una visione nazionale complessiva. Dobbiamo puntare sulle reti d’impresa e sull’aggregazione per valorizzare il nostro tessuto produttivo. Così come un punto cardine dell’azione che porteremo avanti è la semplificazione, perché l’eccesso di burocrazia impedisce alle aziende sane di esprimersi al meglio. Decisivo è anche il lavoro per l’applicazione della nuova Politica agricola comune. Nel primo incontro che ho fatto con gli Assessori regionali all’Agricoltura, ho stabilito le priorità fondamentali del Ministero, rilanciando un metodo di lavoro condiviso con riunioni a cadenza mensile. La Pac rappresenta un’occasione fondamentale e per
questo non possiamo perdere tempo, l’obiettivo è chiudere il primo pilastro entro la metà di maggio per consentire alle imprese agricole la programmazione con almeno un anno di anticipo del loro lavoro. L’agricoltura e l’alimentazione saranno al centro dell’Expo. Come intendete lavorare alla preparazione di questo grande evento? Expo 2015 è un’occasione eccezionale. Non capita tutti i giorni di ospitare un’esposizione universale per 6 mesi, accogliendo oltre 140 Paesi stranieri. L’agroalimentare deve essere protagonista assoluto di Expo, dobbiamo sfruttare l’opportunità che abbiamo al 100%. Per farlo serve un lavoro di squadra, il contributo di tutti. Proprio nei giorni scorsi abbiamo firmato un protocollo di intesa, tra il Ministero delle politiche agricole, Expo e Padiglione Italia. Il protocollo dà il via a una fase operativa del nostro lavoro e prevede in particolare sette prime azioni per promuovere al meglio il patrimonio agroalimentare. Nel Padiglione Italia verrà realizzato un Padiglione dell’esperienza vitivinicola italia-
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na, daremo il massimo risalto alle nostre filiere. Vogliamo far fare al comparto un salto di qualità di qui a un anno e lasciare un’eredità anche dopo la fine di Expo. Per questo abbiamo previsto anche un master per giovani laureati e progetti per la valorizzazione delle start up. Dobbiamo avere l’ambizione di lasciare il segno e in questo senso sto lavorando insieme al Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, per avviare un progetto di educazione alimentare nelle nostre scuole già a partire dal prossimo anno scolastico. Negli ultimi anni si è registrato anche un “ritorno alla terra” da parte dei giovani. Come pensate di valorizzare questa risorsa? Dobbiamo affrontare con decisione la questione della disoccupazione giovanile. Serve un piano d’azione straordinario per i giovani nel settore agroalimentare, per dare risposte a chi cerca futuro in un comparto dove ci sono importanti opportunità. Nel Collegato agricoltura alla Legge di Stabilità ci sono una serie di strumenti che possono essere strategici per il nostro comparto, anche per gli agricoltori under 40. Si tratta di una buona base di partenza, che sono convinto potrà essere ulteriormente migliorata con il contributo decisivo del Parlamento.
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Lei ha preso parte alla presentazione del secondo numero di AgrOsserva, l’Osservatorio trimestrale sulla congiuntura dell’agroalimentare italiano realizzato da Ismea e Unioncamere. Dai dati presentati è emerso che, su 100 euro di spesa del consumatore finale per acquistare prodotti agricoli freschi, ai produttori rimangono solamente 22,50 euro che, tolti salari e ammortamenti, scendono a 1,8 euro. Come pensate di arginare questo forte squilibrio? La fotografia è allarmante, la questione del reddito degli agricoltori è un elemento cruciale. Dobbiamo impostare un dialogo con le organizzazioni e le associazioni di categoria, consapevoli del fatto che nell’agroalimentare italiano c’è il meglio dell’innovazione ed è davvero un peccato vedere che quel potenziale si incastra in dinamiche che impediscono a questa energia di esplodere. Dobbiamo cambiare passo e dobbiamo farlo adesso. La nuova Pac e il Collegato Agricoltura sono mezzi importanti anche in questo senso. Il primo grande tema che deve essere affrontato a breve è legato al costo del lavoro, per ridurre la discrasia tra quanto viene speso dalle imprese e quanto rimane al lavoratore,
e quella tra il prezzo del prodotto e il reddito che resta in mano agli agricoltori. Su questo ci giochiamo una partita importante. Adesso possiamo fare scelte tutt’altro che banali, dando l’avvio a un piano di azione ragionato, coordinato e strategico, che punti in particolare a risollevare quel tessuto formidabile di piccole e medie imprese che, da Nord a Sud, ha subito negli ultimi anni il contraccolpo peggiore. La contraffazione agroalimentare ed il fenomeno dilagante dell’Italian sounding sono un’altra “piaga” per il settore. La tutela e la promozione dell’autentico Made in Italy nel mondo sono un altro tema prioritario. Il nostro Paese vanta il maggior numero di prodotti a denominazione di origine riconosciuti in Europa, moltissimi prodotti tipici ottenuti secondo regole tradizionali, abbiamo il maggior numero di aziende agricole che coltivano biologico. Si tratta di un settore vivo, anche alla luce del crescente fenomeno del turismo enogastronomico. Per la difesa del nostro patrimonio d’eccellenza impegneremo le forze migliori degli organismi di controllo collegati al Ministero, e rafforzeremo questo impegno sia in vista del semestre di presidenza europea che dell’Expo.
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The Importance of Agriculture in Italy’s Recovery The priorities of the new Minister of Agriculture Food and Forestry Policies, Maurizio Martina he Italian agricultural industry is a priceless asset in the country’s recovery. Knowing this, we must work as hard as possible to take advantage of all available opportunities.” Expo 2015, the 2014 Stability Law’s Agricultural Package, the application of new Common Agriculture Policies (CAP). These are just some of the priorities which Maurizio Martina, the new Minister of Agriculture, Food, and Forestry Policies, will be focusing on. Born in Bergamo and a member of the graduating class of 1978, he became head of the ministry after acting as Undersecretary in charge of the Expo under the Letta administration.
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Minister Martina, the agricultural industry is today one of the key-sectors for the Italian economy, something confirmed also by the rise in exports. What are your ministry’s priorities? We have a significant challenge ahead of us: Italian agriculture is a strategic industry for the entire country. It is the second largest manufacturing sector in Italy, and is worth, as a whole, over 17% of the national GDP. But it has even more and even greater potential. We must work to develop and express this potential, already rich with the experience of our past and current farmers, combining tradition and innovation, a strong cultural heritage with the ability to look to the future. But we also need national agricultural policies capable of connecting the sector’s needs and characteristics to the overall vision of the country. We must focus on business networks and on aggregation in order to promote our national productive fabric. One of the most important things we will be moving forward with is simplification, because an excess of bureaucracy prevents healthy businesses from flourishing. It is also imperative that we work to apply the new common agricultural policies. In my first meeting with the Regional Agricultural Departments, I established the Ministry’s top priorities, and initiated a shared working method with monthly meetings. The CAP is an important opportunity, which means there’s no time to lose. We hope to meet our first goal by the middle of May so as to allow agricultural enterprises to plan their work at least one year in advance. Agriculture and food will be at the center of Expo 2015. How is your ministry planning to work on preparations for this important event? Expo 2015 is an extraordinary opportunity. It doesn’t happen every day that we are given the occasion to host a universal exposition for six months, with the participation of over 140 foreign countries. Agriculture must be the absolute star of the Expo. We must take full advantage of the opportunities being presented to us. But to do so we must rely on teamwork, on everyone’s contribution. In just these past few days a memorandum of understanding was signed between the Ministry of Agriculture, Expo, and the Italy Pavilion. The memorandum gives the go-ahead on an operative phase of our work and, in particular, includes seven initial actions intended to promote our agricultural heritage to the fullest. A separate pavilion dedicated to Italy’s wine making sector will be created within the Italy Pavilion, giving our production chains the utmost visibility. In the coming year we want to help the sector make a leap in quality, leaving behind a legacy which persists even after the Expo has ended. For this reason we are also planning a masters for young graduates and projects for the development and promotion of start-ups. Our ambition must be such that it leaves a lasting impression, and to this end I am working with Stefania Giannini, Minister of Education, to launch a nutrition education project in our schools set to begin with the next academic year.
In recent years we have seen the younger generation ‘returning to the earth.’ How do you plan to develop this resource? We must work diligently on the issue of unemployment among the younger generation. We need an extraordinary plan of action for youth in the agricultural sector, so as to provide solutions to those who are looking to build their future in this industry, an industry which has so many important opportunities to offer. The Stability Law’s Agricultural Package specifies a series of tools which could be strategic for our sector and also for farmers under forty years of age. This is a good jumping off point, one which I’m certain can be improved further with the contribution of the Parliament. You participated in the presentation of the second edition of AgrOsserva, the quarterly journal published by Ismea and Unioncamere and dedicated to the state of the Italian agricultural industry. According to the data presented, for every t 100 spent by the final consumer in the purchase of fresh agricultural products, producers earn only t 22.50, which, after accounting for salaries and amortization, becomes t 1.80. How do you plan to bridge this enormous imbalance? The picture is alarming, the issue of farmers’ income is a crucial one. We must initiate a dialogue with trade associations and organizations, aware of the fact that top of the line innovation is found within the Italian agricultural sector and that it is a true pity to see such potential getting stifled by dynamics which prevent this energy from blossoming. We must change course and we must change course immediately. The new CAP and the Agricultural Package are important vehicles in this sense as well. The first major theme that we will be dealing with soon is that related to the cost of labor, working to reduce the gap between how much enterprises spend and how much remains in workers’ pockets, and between the price of products and the income earned by farmers. This will be a significant challenge. We have many important decisions to make, launching a well-reasoned, coordinated, and strategic plan of action, which aims in particular to stimulate the extraordinary fabric of small and medium sized enterprises which, from north to south, has been hardest hit in recent years. Counterfeit food and wine products and the widespread phenomenon of ‘Italian sounding’ are another thorn in the sector’s side. The safeguard and promotion of authentic Made in Italy products in the world is another top priority. Our country boasts the highest number of recognized designations of origin in all of Europe, many of which are typical products obtained according to traditional methods, and the highest number of organic farms. It is a vibrant sector, especially given the growing trend in culinary tourism. In order to defend this heritage we will use every tool at our disposal within the organizations controlled by and connected to the Ministry, and we will strengthen our commitment not only in view of the Expo, but also in view of Italy’s sixmonth presidency of the European Union.
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Agenda Italia 2015 le 60 iniziative PROMUOVERE IL RUOLO DELL’ITALIA NEL MONDO
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Promozione Paesi Strategici Cooperazione Italiana in Expo 2015 Women in Expo & Women in Diplomacy
I QUATTRO MINISTERI CHE GARANTISCONO LO SVOLGIMENTO DI EXPO 2015 MINISTERO
Supporta l’ingaggio dei Paesi partecipanti e la promozione dell’evento attraverso la rete diplomatica di relazioni internazionali
Expo 2015 e l’Europa Summit Paesi africani su Nave Cavour Forum Internazionale per la Salute Incontro mondiale organi Polizia su Sicurezza Alimentare Terzo Meeting internazionale Interpol-Europol Grandi mostre e loro itinerari territoriali I musei italiani per Expo 2015: la civiltà della tavola Percorso “Nature morte, la cultura si mangia” Rilancio della Via Francigena Dorsale Cicloturistica Giovani artisti per nutrire il pianeta Eventi Expo nei quattro grandi restauri nazionali 2015: gli Italiani nel mondo Eccellenze Italiane: i ristoranti nel mondo per Expo Biglietti integrati Expo-musei italiani (carta sconti) Italia.It, vetrina per Expo 2015 Piano esecutivo ENIT 2014 Agenzia delle Entrate per Expo 2015 Progetto speciale 2014 ENIT-VFS Piano di promozione nei raduni militari Fuori Expo: 25 progetti per l’Italia Lo Sport in Expo 2015 Registro digitale del turismo italiano 2015. Volare in Italia Mobilità per Expo 2015
RUOLO VERSO EXPO 2015
È responsabile per la definizione e l’applicazione del Piano Complessivo di Sicurezza dell’Evento e per le azioni volte a contrastare i fenomeni di infiltrazione criminale
È socio di Expo 2015 SpA e partner strutturale dell’evento per garantire le condizioni economico-finanziarie per realizzare l’Expo 2015 Realizza le opere infrastrutturali chiave per facilitare il flusso di visitatori verso Expo 2015, ed in generale la mobilità a livello urbano ed extra-urbano
SVILUPPARE I TEMI E I CONTENUTI DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE
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Progetto “Expo e Scuola” Challenge Prize International Center Food and Environment Security (CF&E) Campagna nazionale sullo spreco alimentare Concorso di idee “Acqua, salute, alimentazione” Progetto Acqua Progetto Porti. Nuova filiera logistica alimentare Scuola di Alta Formazione Agroalimentare Campagna nazionale per la sana alimentazione Padiglione del Vino Libro Bianco sulla sicurezza alimentare Le Città di Expo Campagna di comunicazione sui grandi temi di Expo
CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL PAESE
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Bando per le Eccellenze Italiane Bando Start Up: I Nuovi Talenti Imprenditoriali Finanza Innovativa per le Filiere Agroindustriali Progetto Eventi Filiere Agroindustriali Progetto “Terre” L’esperienza dei GAL (Gruppi di Azione Locale) Le imprese si incontrano in Expo Piano di sviluppo per la Bioeconomia The Road to Expo. Azioni di supporto alle fiere italiane Politiche attive per il lavoro Portale Cliclavoro INPS e INAIL per Expo 2015 Seconde Generazioni alla prova Bando straordinario per il servizio civile Progetto Prossima Progetto Smart City Workplace Expo 2015 Sportello Unico Doganale Car Sharing sulla BREBEMI
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GIUSEPPE SALA
Sale a 144 il numero dei Partecipanti Ufficiali Sudan e Grenada: questi gli ultimi due Paesi che hanno annunciato la loro partecipazione a Expo Milano 2015. Due nuove adesioni, che portano così a 144 il numero dei Partecipanti Ufficiali. Al Sudan verrà proposta la partecipazione nel Cluster dell’Agricoltura e della Nutrizione nelle Zone Aride, mentre Grenada – nota come “isola delle spezie” per esserne uno dei principali produttori della regione – sarà invitata a prendere parte al Cluster dedicato a “Isole, Mare e Cibo”. Si tratta dunque dell’ennesima conferma del grande successo che il progetto Cluster continua a riscuotere a livello internazionale. Segno che l’iniziativa di raggruppare i Paesi in base a specifiche tematiche e filiere alimentari valorizza le radici storico-culturali di ogni realtà rappresentata e, al contempo, promuove la collaborazione e la condivisione di scelte e soluzioni in vista dell’obiettivo comune, indicato dal tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
The Total Number of Official Participants Reaches 144 Sudan and Grenada: the two most recent countries to announce their participation in Expo Milano 2015, thus bringing the total number of official participants to 144. Sudan will be offered a place in the Agriculture and Nutrition of Arid Zones Cluster, while Grenada – nicknamed the ‘Isle of Spice,’ as the main spice producer of the region – will be invited to take part in the Cluster dedicated to ‘Islands, Sea, and Food.’ Further confirmation of the enormous success which the ‘Cluster’ model continues to attract at the international level, and a sign that the idea of grouping countries together according to specific themes and food industries is one which not only helps to enhance the historic-cultural roots of each area being represented, but which also promotes collaboration and the sharing of choices and solutions regarding the ‘Feeding the Planet, Energy for Life’ theme.
Editoriale di Giuseppe Sala, AD e Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015
Il Governo a fianco di Expo Milano 2015
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iena collaborazione e lavoro di squadra, per un grande appuntamento che coinvolgerà non solo il capoluogo lombardo e i territori limitrofi, bensì l’intero Paese. È stata un’importante conferma quella manifestata dai nuovi ministri del Governo Renzi che ho avuto modo di incontrare a pochi giorni dal loro insediamento: Maurizio Martina, responsabile dell’Agricoltura; Maurizio Lupi, delle Infrastrutture e dei Trasporti; Federica Guidi, dello Sviluppo Economico; e Dario Franceschini, dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Quattro dicasteri fondamentali per la riuscita di Expo Milano 2015, che saranno direttamente e attivamente coinvolti nei lavori e nei progetti che verranno via via realizzati. Con loro è stato discusso lo stato dell’arte sui lavori dell’Esposizione Universale, lavori che proseguiranno 20 ore su 24. Stiamo inoltre negoziando con tutti i Paesi per fare gli scavi e le fondamenta dei loro padiglioni, in modo che, quando verranno all’Expo, avranno già la base su cui poggiare i loro padiglioni, e ciò ci permetterà di accelerarne la realizzazione. Tutti i ministri, da parte loro, hanno testimoniato l’impegno concreto del nuovo Esecutivo per garantire il successo della manifestazione, e soprattutto hanno confermato la fiducia in questo grande evento in quanto primo passo per lo sviluppo del Paese e occasione fondamentale per rilanciare l’Italia – la sua economia, la sua offerta culturale e turistica, le sue straordinarie potenzialità. Una sfida senza dubbio impegnativa, ma che ci vedrà impegnati tutti, Istituzioni e imprese, fianco a fianco, passo dopo passo.
The Government Stands Beside Expo Milano 2015 ull collaboration and team work, for this great event which will involve not only Milan and the Fsurrounding areas, but the entire country. This was the important confirmation expressed by the new ministers of the Renzi government, whom I had the chance to meet just days before their inaugurations: Maurizio Martina, Minister of Agriculture; Maurizio Lupi, Minister of Infrastructures and Transports; Federica Guidi, Minister of Economic Development; and Dario Franceschini, Minister of Heritage, Cultural Activity, and Tourism. Four areas which are fundamental to the Expo’s success and which will be directly and actively involved in the work and projects being developed. In our meeting we discussed the progress of the work underway for the Universal Exposition, work which is to continue twenty hours a day. Furthermore, we are currently negotiating with all of the participating countries in order to begin digging the foundations of their pavilions, so that when they arrive at the Expo the bases for their pavilions will already be ready, thus accelerating the building process. All of the ministers individually confirmed the new government’s strong commitment to the successful outcome of the upcoming Expo 2015 and, above all, expressed their faith in this great event as an important step in the country’s development and an indispensable opportunity for the relaunch of Italy – its economy, its culture and tourism, its extraordinary potential. A steep challenge without a doubt, but one in which we will all be involved, both institutions and enterprises, side by side, step by step.
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ono in tutto nove, e rappresentano uno degli elementi più innovativi introdotti da Expo Milano 2015. Stiamo parlando dei Cluster, grandi padiglioni comuni dedicati a sei specifiche catene alimentari (Caffè, Riso, Cacao, Spezie, Frutta e Legumi, Cereali e Tuberi) e tre temi globali (Agricoltura e Nutrizione nelle Zone Aride; Mari e Isole; Ecosistemi Bio-Mediterranei). Questi spazi espositivi, per la prima volta nella storia dell’Esposizione Universale, non rispecchieranno il tradizionale raggruppamento geografico dei Padiglioni, ma raggrupperanno i Paesi che producono un alimento specifico comune o che sono interessati a sviluppare un tema condiviso e rappresentativo sotto lo stesso progetto architettonico e tematico. Grazie a questo innovativo modello di partecipazione, i Paesi che non svilupperanno un proprio padiglione potranno comunque contare su uno spazio espositivo grazie al quale contribuire al tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Si tratterà di veri e propri “Villaggi”, dalla forte identità geografica e tematica, con grandi spazi dedicati a eventi, attività commerciali e di ristorazione, in grado di offrire una nuova esperienza sia agli espositori che ai visitatori, e che forniranno molteplici e innovative opportunità di collaborazione.
IL CLUSTERS PARTICIPANTS MEETING. In tutto, 77 Paesi e due organizzazioni internazionali (la Comunità Caraibica e il Forum delle Isole del Pacifico) hanno già firmato per prendere parte a questo progetto e, in occasione del Clusters Participants Meeting di Bergamo, che si è concluso lo scorso 21 febbraio, si sono riuniti per la prima volta per “dare il calcio d’inizio” e discutere dello sviluppo dei contenuti, configurare lo spazio espositivo e avviare una riflessione sulle risorse preziose, sulle sfide ambientali, sulle contraddizioni planetarie e sui nuovi scenari per un futuro sostenibile. All’incontro hanno
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La “Cluster revolution” prende forma! AD OGGI, 77 PAESI E DUE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI HANNO SCELTO L’INNOVATIVO MODELLO DI PARTECIPAZIONE INTRODOTTO DA EXPO MILANO 2015 preso parte oltre 200 delegati, rappresentativi non solo dei Paesi e degli enti partecipanti e organizzazioni, ma anche delle altre organizzazioni internazionali come l’Unione Europea, le Nazioni Unite e l’Organizzazione Turistica delle Isole del Pacifico del Sud. Il carattere innovativo dei Cluster ha inoltre attratto Paesi che già dispongono di un padiglione nazionale, ma che hanno voluto partecipare alla riunione di Bergamo come Grandi Paesi Osservatori, per rafforzare la propria partecipazione. Il Giappone, ad esempio, terrà corsi tematici nei Cluster dedicati al Riso e alle Isole, così come la Cina e la Corea del Sud offriranno la loro esperienza al Cluster del Riso; l’Azerbaijan, invece, collaborerà con il Cluster della Frutta, l’Ecuador con quello del Cacao, mentre Colombia e Messico sono interessati a contribuire ai Cluster del Cacao e del Caffè.
IL PROGETTO. In linea con lo spirito di partecipazione che è alla base di questa Esposizione Universale fin dall’inizio, il progetto Cluster è stato sviluppato attraverso un’interazione continua con tutti i Paesi, coinvolgendo centri di eccellenza provenienti da tutto
il mondo: 18 università dei cinque continenti e 180 tra studenti e professori hanno lavorato sul concept, mentre 9 università italiane hanno poi individuato i temi dei singoli Cluster, che saranno realizzati grazie ad un investimento di oltre 100 milioni di euro, 40 dei quali saranno forniti dall’Organizzatore. Estesi su una superficie di oltre 36 mila metri quadrati (più di un quarto dello spazio espositivo complessivo dedicato ai Paesi), i Cluster potranno godere di una posizione di primo piano: quelli dedicati ai temi globali saranno infatti situati all’interno del Parco della Biodiversità, mentre gli altri si affacceranno sul Decumano. Le aree pubbliche di questi speciali padiglioni saranno poi ravvivati dagli scatti di grandi fotografi internazionali dell’agenzia Magnum, una delle agenzie più importanti del mondo, rappresentata in Italia da Contrasto. Gianni Berengo Gardin, Irene Kung, Joel Meyrowitz, Martin Parr, Alessandra Sanguinetti, Ferdinando Scianna, George Steinmetz e Alex Webb rappresenteranno infatti, attraverso le loro immagini, i paesaggi e i temi al centro di ogni Cluster. Il progetto Cluster è in linea con il duplice obiettivo alla base di Expo Milano 2015: aumentare sia il coinvolgimento dei partecipanti sia i livelli di innovazione rispetto alle precedenti Esposizioni Universali, al fine di affermare un nuovo concetto di Expo – dal punto di vista del tema, della sostenibilità e della tecnologia – che ruota attorno ai visitatori.
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The Cluster Revolution Begins to Take Shape 77 Countries and 2 International Organisations have chosen the innovative participation model introduced by Expo Milano 2015 he nine Clusters, which represent one of the most innovative elements introduced by Expo Milano 2015, will be organised into: six specific food chains (Coffee, Rice, Cacao, Spices, Fruit and Legumes, Cereals and Tubers) and three global themes (Agriculture and Nutrition in Arid Zones, Seas and Islands, Bio-Mediterranean Ecosystems). These exhibition spaces, for the first time in the history of the Universal Exposition, will not adhere to the traditional geographical grouping of previous Joint Pavilions, but will gather Countries that produce a common specific food item or are interested in developing a shared, representative theme under the same architectural and thematic project. Thanks to this innovative participation model, Countries that will not develop their own pavilion will still have an exhibition space where they can contribute to the Expo Milano 2015 theme ‘Feeding the Planet, Energy for Life.’ These will be proper ‘Villages’ with a strong geographical and thematic identity and open spaces that can be used for events, catering and commercial activities, offering a new experience for exhibitors and visitors alike, which will provide multiple, innovative opportunities for collaboration. THE CLUSTERS PARTICIPANTS MEETING. 77 Countries and 2 international organisations (the Caribbean Community and the Pacific Islands Forum) have already signed up for the project and, at the Clusters Participants Meeting in Bergamo which ended on 21st February, they gathered together for the first time to get the ball rolling and focus on developing content, configuring the exhibition space and shaping a course for reflection on precious resources, environmental challenges, planetary contradictions and new scenarios for a sustainable future. Over 200 delegates were present, not only from participating
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Countries and Organisations, but also from other International Organisations such as the European Union, the United Nations and the South Pacific Tourism Organisation. The innovative nature of the Clusters has also attracted Countries that already have a national pavilion but attended the Bergamo meeting as Great Observer Countries to reinforce their own participation. Japan, for example, will hold themed courses connected to the Rice and Islands Clusters; China and South Korea will offer their experience to the Rice Cluster; Azerbaijan to the Fruit Cluster and Ecuador to the Cacao Cluster, whereas Colombia and Mexico are interested in cooperating with the Countries in the Cacao and Coffee Clusters. THE CLUSTER PROJECT. In keeping with the spirit of participation that has inspired this Universal Exposition from the very beginning, the Cluster project has been developed through continuous interaction with all the Countries, involving centres of excellence from all over the world: 18 universities from the five continents and 180 students and professors have worked on the concept and 9 Italian universities then identified the themes of the individual Clusters, which will be created with an investment of over 100 million Euro, 40 million of which will be provided by the Organiser. Covering an area of over 36 thousand square metres (more than a quarter of the overall exhibition space dedicated to the Countries), the Clusters will enjoy a highly visible position: those dedicated to global themes will be located within the Biodiversity Park, whereas the others will overlook the Decumanus. The public areas of these special pavilions will then be brought to life by the shots of the great international photographers from the Magnum agency, one of the most important agencies of the world represented in Italy by Contrasto: Gianni Berengo Gardin, Irene Kung, Joel Meyrowitz, Martin Parr, Alessandra Sanguinetti, Ferdinando Scianna, George Steinmetz and Alex Webb will record the landscapes and themes at the centre of each Cluster. The Cluster project is in line with the dual objective that inspired Expo Milano 2015: increase both Participant involvement and levels of innovation compared to previous Universal Expositions in order to affirm a new concept of a thematic, sustainable, technological Universal Exposition that revolves around the visitors.
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EXPO MILANO 2015 DA EXPO MILANO 2015 A EXPO DUBAI 2020
formale e stabilisce la cornice entro cui si muoverà l’azione congiunta delle due città che ospiteranno le prossime edizioni dell’evento internazionale. Tre le principali aree di collaborazione: la partecipazione di Dubai 2020 a Expo Milano 2015; la condivisione di conoscenze, competenze ed esperienze sui sistemi e sui processi sottesi all’organizzazione di un’Esposizione Universale; il supporto nella gestione e nel reclutamento delle risorse umane.
È una collaborazione senza precedenti quella sancita dal Memorandum of Understanding sottoscritto a Dubai dal Commissario Unico per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, e dallo sceicco Ahmed Bin Saeed Al Maktoum, CEO di Expo Dubai 2020 e di Emirates Airlines. Il documento, primo in assoluto tra due Esposizioni Universali, anticipa un accordo
From Expo Milano 2015 to Expo Dubai 2020 action by the two cities that will host the upcoming editions of the global event. The main areas of collaboration include: the participation of Dubai 2020 in Expo Milano 2015; the sharing of knowledge, capabilities and experience relating to systems and processes associated with the organization of a Universal Exposition; support in the recruitment and management of human resources.
The Memorandum of Understanding signed in Dubai by Ahmed bin Saeed Al Maktoum, CEO of Expo Dubai 2020 and President of the Dubai Civil Aviation Authority, and Expo Milano 2015 Sole Commissioner Giuseppe Sala marks a ground-breaking new collaborative project. The first of its kind between two Universal Expositions, the document heralds a formal agreement and creates a framework for joint
È FOODY LA MASCOTTE UFFICIALE DI EXPO MILANO 2015 Si chiama Foody la mascotte ufficiale di Expo Milano 2015, il volto composto da frutta e verdura disegnato da Disney Italia per rappresentare l’Esposizione Universale. “Il nome scelto, Foody, sposa i valori dell’Esposizione Universale: rappresenta bene il senso di comunità, di diversità che si compone in unità che vogliamo trasmettere ai visitatori di tutto il mondo, tenendo sempre presente che il cibo, con la sua varietà, è fonte di vita e di
energia”, ha spiegato il Commissario Unico Giuseppe Sala. Oltre al nome del volto della mascotte, è stata svelata anche l’identità degli altri 11 personaggi: Josephine (Banana), Rodolfo (Fico), Chicca (Melagrana), Arabella (Arancia), Gury (Cocomero), Manghy (Mango), Piera (Pera), Pomina (Mela), Rap Brothers (Rapanelli), Max Mais (Mais Blu), Guagliò (Aglio).
Foody is the official Expo Milano 2015 mascot
“The name chosen, Foody, perfectly matches the values of the Universal Exposition: it is an excellent representation of the sense of community and united diversity that we want to convey to our visitors from all over the world, never forgetting that food, in all its varieties, is a source of life and energy,” said Commissioner
Foody is the official Expo Milano 2015 mascot. That’s the name given to the face made of fruit and vegetables that Disney Italia designed to represent the Universal Exposition.
EUROCHOCOLATE PROTAGONISTA DEL CLUSTER DEL CACAO Eurochocolate con Expo Milano 2015 per la progettazione di contenuti e la gestione commerciale e degli eventi del Cluster del Cacao, uno dei nove padiglioni tematici che
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ruotano attorno al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. La collaborazione è stata annunciata da Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 SpA, e da
Eugenio Guarducci, Presidente di Eurochocolate. “Il nostro compito – ha spiegato Guarducci – consisterà nel rendere protagoniste le più importanti firme del cioccolato che operano nel nostro Paese, nel rafforzare tutte le sinergie progettuali con il mondo della ricerca, nel dialogare con i Paesi produttori di cacao presenti nel Cluster e con le Organizzazioni che operano nel mondo dell’equosolidale, oltre che nel costruire un’importante e concreta vetrina per i distretti produttivi del cioccolato italiano”.
Giuseppe Sala. As well as the mascot’s name, the identity of 11 other characters was revealed: Josephine (banana), Rodolfo (fig), Chicca (pomegranate), Arabella (orange), Gury (watermelon), Manghy (mango), Piera (pear), Pomina (apple) Rap Brothers (radishes), Max Mais (blue corn) and Guagliò (garlic).
Eurochocolate Protagonist of the Cacao Cluster Eurochocolate will play a leading role with Expo Milano 2015 in the content design and commercial management of the Cacao Cluster, one of the nine thematic pavilions surrounding the theme ‘Feeding the Planet, Energy for Life.’ The partnership was announced jointly by Giuseppe Sala, CEO of Expo 2015 SpA, and Eugenio Guarducci, President of Eurochocolate. “Eurochocolate’s presence at Expo 2015 represents a source of great pride for us,” said Guarducci. “Our task will be to highlight the biggest names in chocolate in this country, reinforce synergies with the world of research, dialogue with the cacao producer countries represented in the clusters and with sustainable trade organizations worldwide, and provide a major and effective showcase for Italian chocolate producers.”
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EXPO MILANO 2015 IL WELLNESS DI TECHNOGYM A EXPO MILANO 2015 Technogym è “Official Wellness Partner” di Expo di Milano 2015. L’azienda italiana, leader mondiale nel wellness e fornitore ufficiale delle ultime cinque edizioni delle Olimpiadi, svilupperà all’interno dell’Esposizione Universale un percorso tematico dedicato all’attività fisica, ai sani stili di vita ed alla salute. La relazione fra alimentazione ed esercizio fisico, o meglio l’equilibrio fra l’energia immessa nel corpo attraverso il cibo e l’energia consumata attraverso l’esercizio, sarà il tema centrale del progetto. Attraverso l’integrazione di attrezzi fitness, apps, dispositivi “wearable”, tecnologie audio-visive, programmi wellness, Technogym metterà a disposizione dei visitatori modalità di movimento e di esercizio fisico fruibili nei luoghi della vita quotidiana: a casa, al lavoro, a scuola, in ospedale, in viaggio, in palestra, all’aperto.
Technogym Wellness at Expo Milano 2015 Technogym is the ‘Official Wellness Partner’ of Expo Milano 2015. Italy’s world leading wellness company and official supplier of the last 5 Olympic Games will develop a special trail for the Universal Exposition, dedicated to physical activity, wellness lifestyles and health. The relationship between diet and physical exercise, or better still, the balance between the body’s energy intake in terms of food and the
energy spent doing physical activities, will be the key theme of Technogym’s Expo project. Through an integrated combination of fitness equipment, apps, wearable devices, audio-visual technology and wellness programs, Technogym will be giving visitors a chance to discover movement patterns and exercises that can be performed wherever you are on a daily basis: at home, at work, at school, in hospital, while travelling, at the gym or outdoors.
EXPO 2015-FERRERO, ANNUNCIATA LA PARTNERSHIP Otto filmati per raccontare il rapporto speciale e armonioso che lega uomo, cibo e natura; un percorso tematico, all’insegna dei valori di sostenibilità agricola e buona alimentazione; eventi e dibattiti; e un impegno concreto nella promozione di Expo Milano 2015. Ecco il programma con cui
prodotti-simbolo del Gruppo – a partire dalla Nutella: il “percorso Ferrero” proporrà un itinerario artistico, culturale ed educativo che attraverserà i luoghi di maggiore attrattività del sito, per interpretare il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
Ferrero sarà presente all’Esposizione Universale in qualità di Confectionery Specialties Official Partner. Dal Padiglione Zero alla Collina della Biodiversità, passando per il Children Park e l’Open Air Theatre, totem e postazioni multimediali Ferrero che reinterpretano alcuni
Expo 2015-Ferrero, Announced the Partnership Eight videos recounting the uniquely harmonious relationship between man, food and nature; a thematic journey illustrating the values of sustainable farming and healthy nutrition; events and debates; and a concrete
commitment to Expo Milano 2015. This is the program with which Ferrero will be present at the Universal Exposition in its role as Confectionery Specialties Official Partner. From Pavilion Zero to Biodiversity
SELEX ES INSIEME AD EXPO MILANO 2015 Completata la progettazione del Safe City & Main Operation Center di Expo Milano 2015. Il sistema di sicurezza che Selex ES ha messo a punto per l’Esposizione Universale, in qualità di Global Official Partner dell’evento, è
Hill, past the Children’s Park and the Open-Air Theatre, Ferrero totems and multimedia stations reinterpreting some of the company’s flagship products – starting with Nutella: ‘Ferrero Way’
will offer an artistic, cultural and educational itinerary linking the site’s biggest attractions in an interpretation of the theme ‘Feeding the Planet, Energy for Life.’
stato presentato a Roma. “Siamo orgogliosi di contribuire con le nostre esperienze alla maggiore manifestazione internazionale dei prossimi anni”, ha commentato l’Amministratore Delegato di Selex ES, Fabrizio Giulianini. “La scelta di Expo 2015 di concepire il sito espositivo come il modello di una moderna Digital Smart City lo rende un ideale laboratorio e dimostratore per le nostre tecnologie. La piattaforma che stiamo mettendo in campo è, infatti, una declinazione di quello che la nostra azienda può fare per le città del futuro: renderle dei luoghi sicuri, ‘intelligenti’ e quindi maggiormente fruibili da cittadini e visitatori”.
Selex ES and Expo Milano 2015 The design of the Safe City & Main Operation Centre for Expo Milano 2015 Universal Exposition has been completed. The security system, developed by Selex ES as a Global Official Partner for the event, was presented in Rome. “We are proud to bring our experience to bear on the biggest international event of the next few years,” commented Selex ES Chief Executive Officer Fabrizio Giulianini. “Expo Milano 2015’s decision to design the exhibition site as a model of a modern Digital Smart City makes it an ideal laboratory and demonstrator for our technologies. The platform that we are implementing is a demonstration of what our company can do for the cities of the future: make them safe, intelligent places that are more accessible to citizens and visitors.”
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L’arte orafa crotonese
UNA PRODUZIONE DI GIOIELLI CHE SI FA SIMBOLO DEL PIÙ AMBITO MADE IN ITALY DELL’OREFICERIA
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a tradizione dell’arte orafa crotonese non è certo antica quanto la città, che fu fondata da coloni greci nel 710 a.C., ma vanta comunque radici lontane nel tempo, e trae la sua ispirazione dalla Magna Grecia, come dimostra la tipica lavorazione della filigrana e dell’oro che ancora oggi ricalca lo stile e le forme dei monili dell’epoca. Una tradizione, quella dell’arte orafa crotonese, che ha insomma il carisma dell’immortalità e che si perpetua con immutabile freschezza nei laboratori degli orefici di Crotone.
LA STORIA. Le colonie dell’Occidente greco erano celebri per la produzione di manufatti di bronzo, ma anche di metalli preziosi, oro e argento, che erano spesso usati come doni votivi agli dei. Negli ultimi due decenni di scavi archeologici sono stati rinvenuti manufatti datati tra il VI ed il IV secolo a.C., che comprendono capolavori come la sfinge alata, la gorgone, la sirena, la Barchetta Nuragica ed il Diadema Aureo: tutti doni votivi che i pellegrini conducevano al mitologico Santuario della potente Hera
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CROTONE
Lacinia, protettrice delle mandrie, del benessere e della fertilità. Il Santuario di Hera Lacinia, che oggi dista 12 chilometri dalla città di Crotone, era tra i più venerati dell’intero bacino del Mediterraneo, e migliaia di pellegrini ogni anno conducevano i doni più cari per offrirli alla dea, ed assicurare benessere e fertilità alla propria stirpe. Molto apprezzata ben oltre i confini italiani, l’arte orafa crotonese trova oggi poliedrici campi di applicazione: dall’alta moda al mondo dello spettacolo, dalle onorificenze pubbliche fino all’ambito dell’oreficeria e della gioielleria ecclesiastica. Accanto al modello della Magna Grecia, l’arte orafa crotonese fa tesoro anche degli altri elementi stilistici che hanno caratterizzato la storia artistica della pro-
vincia di Crotone e della Calabria in genere, riproponendo spesso l’influenza orientale, araba, bizantina e barocca, e magari impreziosendo ancora di più la lavorazione dell’oro con l’inserimento di coralli, perle e pietre dure.
L’ARTE ORAFA. L’arte orafa artigiana conserva tutt’oggi intatte le tradizioni dell’antichità: le origini del territorio così come gli influssi bizantini, arabi e barocchi, sono infatti rintracciabili nel tradizionale artigianato orafo. Conosciuti a livello internazionale, i maestri orafi della zona accostano all’oro e all’argento materiali preziosi di vario tipo, tra cui perle, corniola, corallo e pietre dure, dando vita a splendidi monili ed esemplari d’arte sacra. A rendere celebre
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The Art of Goldsmithery in Crotone Jewellery production symbolic of the most desirable Italian-made gold jewellery he tradition of the art of goldsmithery in Crotone is certainly not as ancient as the city, which was founded by Greek settlers in 710 B.C., but it can still boast of roots that extend far back into history. It also draws its inspiration from Magna Graecia, as demonstrated by the typical filigree and gold work that still bears traces of the style and form of the jewellery from that time. Crotone’s goldsmithery is an art that has an immortal charisma and is perpetuated with unchanging freshness in the workshops of the local goldsmiths. HISTORICAL BACKGROUND. The Greek western colonies were famous for the production of items made from bronze, as well as other precious metals, such as gold and silver, which were often used as votive offerings to the gods. In the last two decades, archaeological excavations have discovered artefacts dated between the sixth and fourth centuries B.C., including masterpieces such as the winged sphinx, the gorgon, the siren, the Nuraghic Boat and the Golden Tiara: all votive offerings from pilgrims to the mythological Sanctuary of the powerful Hera Lacinia, protector of herds, prosperity and fertility. The Sanctuary of Hera Lacinia, which is now located 12 km from the city of Crotone, was one of the most revered in the entire Mediterranean basin, and each year thousands of pilgrims would bring their most precious donations to offer them to the goddess, to ensure prosperity and fertility
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feconda, oltre ad una posizione strategica sul mar Ionio che fa ancora della città uno dei porti strategicamente importanti del Mediterraneo. Da qualche anno elevata a provincia, Crotone ed il suo territorio offrono ai visitatori un paesaggio naturale ancora integro e variegato, che spazia dai panorami di montagna del Parco della Sila ad un mare incontaminato che ospita la riserva di Capo Rizzuto, la più grande d’Europa, con circa 36 chilometri di costa protetta, abitata da rari esemplari di flora e fauna. Chiamato dai greci Heraion Lakinion, il promontorio di Capo Colonna custodisce, nell’area attrezzata a Parco Archeologico, oggetti antichi di inestimabile valore storico e artistico. (di Camera di Commercio di Crotone in collaborazione con Unioncamere)
nel mondo la scuola d’arte orafa crotonese contribuiscono ogni giorno, con il loro paziente e raffinato lavoro, gli artigiani orafi di Crotone che, nelle loro eleganti botteghe, creano gioielli simbolo del più blasonato Made in Italy dell’oreficeria.
IL TERRITORIO. La città di Crotone è una città di mare, ricca di storia e di cultura. Città di buona cucina, offre ai suoi visitatori un patrimonio assai vasto che va dai ritrovamenti magno-greci alle fortificazioni aragonesi, passando per un centro storico di epoca medievale ricco di antichi luoghi di culto e residenze nobiliari di notevole pregio. La storia della città affonda le radici nell’VIII secolo a.C., quando fu fondata con il nome di Kroton da coloni greci, che vi trovarono un clima mite ed una terra
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for their descendants. Greatly respected well beyond the borders of Italy, the art of goldsmithery in Crotone still has multifaceted fields of application: from high fashion to the world of entertainment, from public award ceremonies to ecclesiastical gold work and jewellery. In addition to the model provided by Magna Graecia, the goldsmiths in Crotone treasure the other stylistic elements that have characterised the artistic history of the province of Crotone and Calabria in general, often returning to Oriental, Arabic, Byzantine and Baroque influences and embellishing the gold work further by adding coral, pearls and precious stones. THE ART OF GOLDSMITHERY. The art of goldsmithery still preserves all the traditions from antiquity, and the origins of the area as well as the
Byzantine, Arabic and Baroque influences can be traced back to traditional goldsmith craftsmanship. Internationally renowned, the master goldsmiths of the area combine gold and silver with various kinds of precious materials, including pearls, carnelian, coral and precious stones, creating wonderful jewellery and examples of sacred art. The fame of the Crotone goldsmithing school is due to the artisan goldsmiths who work patiently every day, refining their work in their elegant boutiques and creating the jewellery that symbolises the noble tradition of Made in Italy goldsmithery. THE LOCAL AREA. The city of Crotone is a seaside city with a wealth of history and culture. As a city known for its good food, it offers visitors a vast heritage, ranging from findings from Magna Graecia to Aragonese fortifications, with a historic centre from the medieval period rich in ancient sites of worship and noble residences of considerable prestige. The history of the city has its roots in the eighth century B.C., when it was founded under the name of Kroton by Greek colonisers, who found a mild climate and fertile land there, as well as a strategic position on the Ionian Sea, which still makes the city one of the most tactically important in the Mediterranean. Recently established as a province, Crotone and its territory offer visitors a natural landscape that is complete and varied, ranging from the mountain panoramas of Sila Park, to the unspoiled sea, which is home to the Capo Rizzuto reserve, the largest in Europe, with around 36 km of protected coastline, inhabited by rare species of flora and fauna. Known by the Greeks as Heraion Lakinion, the promontory of Capo Colonna houses ancient objects of inestimable historic and artistic value in the Archaeological Park. (by Crotone Chamber of Commerce with Unioncamere)
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CALABRIA
Clementine di Calabria NOVE VARIETÀ PER UN UNICO FRUTTO, DOLCE, AROMATICO E RICCO DI VITAMINE
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ncrocio tra arancio amaro e mandarino, le Clementine provengono forse dall’Algeria: secondo una delle ipotesi più accreditate, il loro nome richiamerebbe quello di Padre Clément Rodier di Misserghin, nel cui orto sarebbero state rinvenute. Coltivate in Italia sin dagli anni ‘30, a partire dal 1950 la loro coltivazione si diffuse in Calabria, dove trovarono il loro habitat naturale: il clima mite e regolare riusciva ad esaltare le caratteristiche qualitative estrinseche ed intrinseche del frutto, che qui poteva giungere a maturazione molto precocemente, ai primi di ottobre.
IL PRODOTTO. Raccolte da ottobre a febbraio, a seconda delle varietà, sono pressoché apirene, ovvero senza semi. Ricche di vitamine, aromatiche e molto dolci, risultano facili da sbucciare, essendo l’epicarpo liscio e molto sottile; possono gustarsi fresche o essere trasformate in canditi, marmellata, succhi, sorbetti, dolci e liquori. Le Clementine presentano una forma sferoidale leggermente schiacciata ai poli, con dimensioni minime di 16-18 mm. La buccia, liscia e di colore arancio scuro, racchiude una polpa succosa e aromatica. Per l’elevato contenuto di vitamina C, bastano un paio di frutti al gior-
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no per coprire il fabbisogno giornaliero di una persona adulta. Le Clementine sono anche ricche di minerali tra cui il potassio, indispensabile per regolare il tenore di acqua nei tessuti, assicurando così un buon funzionamento del cuore. Per tutelare e promuovere le Clementine di Calabria IGP è stato istituito il C o n s o r z i o p e r l a Tu t e l a d e l l a I G P Clementine di Calabria, che racchiude al suo interno i produttori che svolgono la loro attività su questo territorio secondo le modalità stabilite nel disciplinare di produzione. Il consorzio cerca inoltre di valorizzare le produzioni locali ed il loro territorio, offrendo così maggiori opportunità economiche e lavorative alle zone interne del comprensorio calabro.
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LA PRODUZIONE. I terreni idonei per la coltivazione delle Clementine di Calabria sono di medio impasto, con un contenuto di limo ed argilla inferiore al 60% e con un contenuto in calcare non superiore al 15%. Le forme di allevamento ammesse, in volume, sono riconducibili alla “chioma piena”, con disposizione delle piante a rettangolo. Le piantagioni di Clementine debbono essere opportunamente distanziate da quelle di mandarino, onde evitare l’impollinazione incrociata e quindi la produzione di frutti con semi. La potatura deve essere effettuata con interventi particolarmente mirati; non devono essere cimati i rami assurgenti, sopprimendo solo i rami in soprannumero.
La produzione unitaria massima è di 350 quintali ad ettaro per tutte le cultivar, selezioni clonali e mutazioni gemmarie ammesse.
IL TERRITORIO. Le aree di maggiore produzione sono concentrate nelle zone di pianura esistenti nella regione Calabria e sono: la Piana di Sibari e Corigliano nel cosentino, la Piana di Lamezia nel catanzarese, la Piana di Gioia TauroRosarno e la Locride nel reggino. Quasi la metà della superficie agrumetata regionale si concentra in soli 58 comuni calabresi. (di Consorzio per la Tutela delle IGP Clementine di Calabria in collaborazione con MiPAAF).
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Clementine di Calabria Nine varieties of one unique fruit that is sweet, fragrant and rich in vitamins cross between bitter oranges and mandarins, Clementines may have originated from Algeria. According to one of the most credible hypotheses, their name refers to Father Clément Rodier on Misserghin, who grew them in his orchard. Though grown in Italy since the 1930s, it was in 1950 that its cultivation became widespread in Calabria, where it found its natural habitat. The mild and regular climate successfully enhanced the extrinsic and intrinsic characteristic qualities of the fruit, which could ripen very early, at the beginning of October. THE PRODUCT. Harvested from October to February, depending on the variety, they are almost aspermous i.e. seedless. Rich in vitamins, aromatic and very sweet, they are easy to peel as the skin is smooth and very thin. They can be eaten fresh or used for candied fruits, marmalade, juices, sorbets, desserts and liqueurs. Clementines have a spheroid shape that is slightly flattened at the top and bottom, with minimum dimensions of 16-18 mm. The smooth, dark orange coloured peel encloses juicy and aromatic flesh. Thanks to its high vitamin C content, just a few fruits are enough to meet the daily requirements of an adult. Clementines are also rich in minerals, including potassium, which is essential for regulating water retention in tissues to ensure the heart functions correctly. To protect and promote Clementine di Calabria IGP (Protected Geographical Indication),
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the Consor tium for the Protection of IG P Clementine di Calabria was established, which is composed of producers who carry out their activities in this area in accordance with the methods set by the product specification. The consortium also strives to enhance local production and their region, thereby offering greater economic and working opportunities in the areas within the Calabrian district. PRODUCTION. The land best suited for cultivating Clementine di Calabria has a medium soil mixture with a silt and clay content of less than 60% and a calcium content of no more than 15%.The cultivation method permitted, in terms of volume, is ‘chioma piena’ (full foliage), whereby the plants are arranged at rectangles. The Clementine plantations must be placed a suitable distance away from the mandarin groves to prevent cross-pollination and therefore the production of fruit with seeds. Pruning must be very well targeted, as the assurgent branches must not be trimmed, and only the excess branches should be cut back. The maximum unitary production permitted is 350 quintals per hectare for the whole cultivar. Clonal selection and bud mutations are permitted. THE LOCAL AREA. The areas with the greatest concentration of production are located in the plain region in Calabria: the Sibari Plain and Corigliano in Cosenza, the Lamezia Plain in Catanzaro, the Gioia Tauro-Rosarno Plain and Locride in Reggio Calabria. Almost half of the land used for citrus cultivation in the region is concentrated in just 58 municipalities of Calabria. (by Consorzio per la Tutela delle IGP Clementine di Calabria with MiPAAF)
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La ceramica di Gerocarne
UN PRODOTTO FATTO COME UNA VOLTA, CHE RACCHIUDE IN SÉ IL FASCINO DELL’UTENSILE ANCESTRALE
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ccanto alla vicina Soriano, Gerocarne risulta segnalata per la lavorazione dell’argilla diretta alla produzione di vasellame domestico fine. Ma, mentre a Soriano la produzione si interruppe diversi decenni or sono, a Gerocarne l’industria ceramica si è protratta dal Cinquecento ai nostri giorni. Nonostante gli eventi sismici che hanno ripetutamente distrutto gli abitati, si conservano ancora tracce delle antiche strutture di produzione. Esse sono così numerose, oltre che ubicate a poca distanza le une dalle altre, da assumere la conformazione di un vero e proprio quartiere artigiano.
LA STORIA. Lo spoglio dei catasti onciari attesta che Soriano (1741), con i suoi 65 pignatari, ai quali si aggiungevano due piattari, e la vicina Motta di Gerocarne, con un mastro vasaio, un argagnaro, tre rovagnari, due pignatari e tre piattari, erano al tempo tra i più fiorenti centri di tradizione figulina della Calabria. Soriano era inoltre famosa per la lavorazione dei piatti e delle giare destinate a contenere acqua, olio o cereali. I cognomi degli artigiani attestati nel catasto onciario di Arena (1782), riconducono a gruppi familiari ancora oggi dediti a tale attività. Dopo il sisma del 1783 a Soriano Alto, i piattari scompaiono, lasciando il campo alla produzione delle fornaci di Soriano Basso, per lo più incentrata sulle giare, tanto da imporsi come punto di riferimento
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anche per il catanzarese e per il marchesato, e su recipienti grezzi d’uso domestico, come le quartare. Tra Otto e Novecento nella produzione di stoviglie emerge Gerocarne, che diffonde i suoi manufatti in buona parte della Calabria Ulteriore, entrando in competizione con Seminara anche per le cannate e per i vasi da conserva, molto richiesti perfino nei centri della Piana. Lenormant, intorno al 1880, segnala che a Gerocarne “si fabbricano dei vasi usuali in maiolica, rivestiti di una patina stagnifera bianca, sulla quale si disegnano degli ornamenti a fuoco di diversi colori, rosso, turchino, verde, giallo”. Nel piccolo centro, la produzione delle cannate continua, pur con un’ulteriore stilizzazione dei motivi decorativi tracciati orizzontalmente sulla spalla, fino ad oltre la metà del XX secolo, anche quando, a opera del Gruppo Terracotta, si sperimentavano nuove forme. Accanto a Seminara, tra gli antichi centri di produzione della Calabria, Gerocarne è tra quelli che nel tempo hanno mantenuto la più stretta continuità nella trasmissione dell’arte figulina di generazione in generazione, tanto da conservare ancora oggi attive le antiche fornaci a legna, sebbene dedite esclusivamente alla produzione di terrecotte da fuoco. Fino agli anni ‘70 del ‘900 a Gerocarne, i vasai venivano distinti in “bianchi” (‘i jànchi) e “rossi” (‘i russi), dal colore che assu-
mevano in cottura le due diverse qualità di argilla che, rispettivamente, costituivano la base della loro “arte”. Anche la produzione era fortemente differenziata e con essa variavano i “segreti del mestiere”, gli accorgimenti tecnici indispensabili per eseguire la lavorazione a “regola d’arte”, gelosamente tramandati di maestro in discepolo. Cosicché chi sapeva lavorare l’argilla rossa difficilmente era capace anche nella bianca e viceversa, salvo rare eccezioni. I “bianchi”, con l’argilla calcarea, grigiastra, duttile e setosa, estratta nei pressi dell’abitato, lavoravano prevalentemente cannate a due anse contrapposte, dette cùccume, vasi da dispensa e altre stoviglie ingobbiate, invetriate e ingentilite da semplici motivi decorativi in verde ramina e giallo ferraccia. I “rossi” erano invece specializzati nella produzione di pignate e tegami di varie forme e misure, impiegando l’argilla non calcarea, grassa e resistente al fuoco, dapprima cavata ai Gigliari, a monte del paese, poi nella cava, tuttora sfruttata, in località Rombolà, nel territorio di Sant’Angelo. Negli anni ’70, anche gli ultimi dei “bianchi” cessarono la propria attività, dopo che l’evoluzione del mercato aveva soppiantato i tradizionali recipienti d’uso domestico in terracotta con più pratici e “moderni” prodotti industriali in materiale plastico o in vetro. Attualmente, a Gerocarne sopravvive soltanto la lavorazione dell’argilla “rossa”, rivolta quasi esclusivamente alla produzione di tegami da fuoco – tièji, tièsti e pignàti – ai quali si aggiungono poche altre forme, come scodelle e brocche.
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www.google.it/madeinitaly lunghe assi di legno. La foggiatura, appena il grado di essiccazione lo consente, si conclude con l’applicazione dei manici. La prima cottura avviene nella fornace che usa come combustibile le frasche di ginestra. Dopo un giorno di cottura i pezzi, ancora caldi, vengono scaricati e condotti in magazzino, in attesa di essere verniciati e sottoposti all’ultima cottura nel forno a metano.
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LA PRODUZIONE. Le zolle di argilla, prelevata in località Rombolà, vengono conservate al coperto, accatastate in un angolo all’interno del laboratorio. Dopo averle sgretolate pestandole con una mazza di legno, oggi per lo più sostituita da un piccolo frantumatore meccanico, l’artigiano passa rapidamente al setaccio il materiale e pone i pezzi un po’ più grossolani in ammollo, per circa otto ore, entro un’apposita vasca in muratura, conservando la parte polverizzata per aggiustare la consistenza dell’amalgama prima di introdurlo nell’impastatrice. Quest’ultimo processo un tempo veniva compiuto senza l’ausilio di macchine ad alimentazione elettrica, calpestando e rivoltando con i piedi l’argilla stesa sul pavimento, mentre l’uso dell’impastatrice consente ormai da qualche decennio di disporre rapidamente di materiale omogeneizzato e trafilato, pronto per essere lavorato al tornio. Svolgendosi all’interno di un repertorio limitato e standardizzato, la lavorazione segue ritmi spediti e avviene quasi in serie, lasciando poco spazio alla creatività. Il maestro vasaio non ha bisogno di altro che dei suoi occhi e delle forme tradizionali che reca impresse nella mente per creare una serie di manufatti di dimensioni pressappoco identiche. I pezzi, una volta modellati, si staccano dal piano girevole attraverso un filo di ferro e si pongono ad asciugare al sole o all’interno del laboratorio, allineati su
GLI STRUMENTI. Delle quattro fornaci miracolosamente rimaste in piedi nel centro storico di Gerocarne, soltanto una viene ancora utilizzata dai vasai, limitatamente alla prima cottura. La seconda cottura richiede invece forni a metano o elettrici per garantire una fusione ottimale delle vernici atossiche per stoviglie che da decenni hanno soppiantato lo “stagno”, un tempo preparato dagli stessi artigiani macinando l’ossido di piombo con una pietra reperita in loco che oltre alla silice conteneva gli ossidi metallici atti a conferire alla vernice la caratteristica tonalità giallo-arancio. Le fornaci tipiche di Gerocarne presentano ampia camera di combustione, alta circa 1.80 m, mentre la camera di cottura viene “costruita” disponendo il carico in forma piramidale troncoconica, a partire dalla base in muratura profonda appena 30-40 cm. Generalmente le fornaci non sono racchiuse in veri e propri edifici, ma sono coperte da larghe tettoie ad un solo spiovente, dette pinnate, addossate ad una o due pareti in muratura e sorrette da un sistema di pali lignei. In corrispondenza della camera di combustione, le tegole si trovano sostituite da lamiere facilmente rimovibili durante il processo di cottura. Il carico viene rivestito lungo il perimetro e alla sommità, impiegando, ai lati, tegami di scarto, sistemati l’uno sull’altro di fianco, in filari paralleli e sovrapposti, e rinzeppati con “straci” per riempire i vuoti, mentre la cosiddetta “cima” viene coperta per lo più con piatti e coperchi. I pezzi vengono caricati in fornace a freddo e all’artigiano, solitamente assistito dai familiari, occorrono almeno otto ore di lavoro per sistemare opportunamente carico e rivestimento in modo da poter avviare il processo di cottura. La cottura inizia a fuoco basso. Dopo circa 20 ore, quando tutta l’umidità residua del carico è evaporata, il fuoco si alza e viene alimentato a ritmo sostenuto per almeno quattro ore. Quando, osservando il colore della terracotta impiegata per coprire il carico, il vasaio è certo che il processo di cottura sia ultimato, il fuoco non viene più alimentato e si lascia estinguere lentamente. Nel caso in cui sia prevista pioggia, la camera di cottura viene coperta con lamiere per evitare che uno shock termico provochi lesioni ai manufatti. (di Camera di Commercio di Vibo Valentia in collaborazione con Unioncamere)
Gerocarne Ceramics A product made the old-fashioned way that embodies the charm of ancestral utensils ocated close to Soriano, Gerocarne is noted for the processing of clay for the production of fine domestic tableware. While production stopped in Soriano several decades ago, in Gerocarne the ceramics industry has continued from the sixteenth century to the present day. Despite the seismic events that have repeatedly destroyed the inhabited areas, traces of the ancient production structures still remain. The high number of examples located in close proximity to one another have led to the assumption that they acted as a fully functioning craft district. HISTORICAL BACKGROUND. Examination of the ‘catasti onciari’ land registers show that Soriano (1741), with its 65 ‘pignatari’ style potters and two additional ‘piattari’ (plate makers), and the nearby Motta di Gerocarne, with a master potter, an ‘argagnaro’ (clay modeller), three rovagnari (tableware makers), two pignatari and three piattari, ranked among the most flourishing centres of the figulina ceramics tradition in Calabria at that time. Soriano was also famous for the production of plates and jars used to store water, oil or cereal. The surnames of the artisans listed in the ‘catasto onciario’ for Arena (1782) can even now be found among family groups engaged in these activities. After the earthquake of 1783 in Soriano Alto, the ‘piattari’ disappeared, moving over to the kiln production of Soriano Basso, which mainly focussed on jars, so much so that it became a point of reference for Catanzaro and the marquisate, and on rough containers for domestic use, such as amphorae. Gerocarne distinguished itself in the production of tableware between the eighteenth and nineteenth centuries, and distributed its wares throughout a large part of Calabria Ulteriore. It also competed with Seminara in terms of its jugs and vases for preserving food, which were in great demand in the centres of the Plain.
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Lenormant noted around 1880 that in Gerocarne “standard majolica vases are produced covered with a white tinned glaze, on which decorations are drawn over fire in various colours, including red, turquoise, green and yellow.” The production of jugs continued in the small centre until after the mid-twentieth century, albeit with greater stylisation of the decorative motifs marked out horizontally along the shoulder, including the period when the Terracotta Group experimented with new forms. Along with Seminara, Gerocarne is one of the historic centres of production in Calabria that has maintained the strictest continuity over time, passing down figulina art from generation to generation to keep the ancient wood kilns active, which they still are today, though they are now dedicated exclusively to the production of terracotta pottery for cooking. Up to the 1970s, the potters in Gerocarne were divided into ‘whites’ (known as ‘i jànchi) and ‘reds’ (‘i russi), depending on the colour that the two different qualities of clay assume during firing and which formed the basis of their ‘art.’ Their production methods were also highly distinct, and with them the ‘trade secrets,’ the technical tricks that were indispensible for carrying out the work to the highest possible standards, and were furtively handed down from master to disciple. As such, those who knew how to work with red clay struggled to work with the white clay, and vice versa, with few exceptions. The ‘whites,’ who used the clay extracted near the town, which was calcareous, greyish, malleable and silky, mainly produced jugs with two symmetrical handles, known as ‘cùccume,’ pots for storing in the larder and other tableware that was ingobed, glazed and refined with simple decorative motifs in copper green and rust yellow. The ‘reds,’ conversely, were specialised in the production of ‘pignata’ pots and pans of various shapes and sizes, using non-calcareous, oily, fireresistant clay first extracted in Gigliari, above the town, then in the quarry in Rombolà in the Sant’Angelo region, which is still in use. In the 1970s the lasts of the ‘whites’ ceased their activities, once the market had evolved, replacing the traditional terracotta containers used in the home with more practical and ‘modern’ industrial
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products made from plastic or glass. At present, only the process for working the ‘red’ clay survives in Gerocarne and it concentrates almost exclusively on the manufacture of cooking pans – tièji, tièsti and pignàti – with the addition of a few other shapes, such as bowls and pitchers. PRODUCTION. The clumps of clay extracted in Rombolà are kept indoors, stacked in a corner of the workshop. After having ground them by beating them with a wooden mallet, which has now been largely replaced by a small mechanical crusher, the craftsman quickly passes the material through a sieve and puts the slightly coarser pieces to soak in a special masonry tank for around eight hours, keeping the pulverised part aside to adjust the consistency of the mixture before putting it into the mixer. This latter process used to be carried out without the aid of electrically powered machines. Instead, the potters would trample and turn the clay with their feet, stretching it out on the floor, while for several decades now the mixer has made it possible to quickly produce homogenised and drawn material ready to be shaped on the potter’s wheel. The processing takes place within the boundaries of a limited and standardised repertoire, following quick paced rhythms carried out almost in series, leaving little room for creativity. A master potter needs only his eyes and the traditional shapes that he has imprinted in his mind to create a series of objects with practically identical dimensions. Once moulded, the pieces are detached from the turntable using an iron wire and put to dry in the sun or in the workshop, lined up on long wooden boards. As soon as the items have dried to the right point, the throwing is completed by applying the handles. The first firing takes place in a kiln fuelled by broom branches. After a day of firing, the objects are taken out while still warm and moved to the storehouse before being painted and fired for the last time in a gas kiln. THE TOOLS. Of the four kilns that miraculously still remain intact in the historic centre of Gerocarne, only one is still used by potters, and only for the first firing.
Gas or electric kilns are required for the second firing to ensure optimal fusion of the non-toxic paint. This has been used for crockery for decades now, replacing the ‘tin’ that used to be prepared by the craftsmen themselves by grinding lead oxide with a stone found on site, which contained silica in addition to the metal oxides that gave the paint its characteristic yellow-orange colour. The kilns typical of Gerocarne had large combustion chambers around 1.80 m tall, whereas the firing chamber was ‘constructed’ by arranging the batch in a tapered pyramid formation, starting from the base of the wall, which was just 30-40 cm deep. The kilns were not generally enclosed by building, but were rather covered by a large canopy with a single slope, known as a ‘pinnata,’ leaning against one or two brick walls and supported by a system of wooden poles. The tiles level with the combustion chamber were replaced by metal sheets that could be removed easily during the firing process. The batch is covered along the perimeter and on the top, using waste pans at the sides arranged with one placed sideways on the other, in parallel, overlapping lines. They are then stuffed with ‘straci’ (rags) to fill the gaps, while the so-called ‘cima’ (top) is mostly covered with plates and lids. The items are loaded into the kiln when it is cold, usually with the assistance of family members, since it requires at least eight hours of work to properly arrange the load and coating in order to be able to begin the firing process. The firing starts over a low heat. After approximately 20 hours, when all the residual humidity in the load has evaporated, the fire grows hotter and is fed at a sustained rhythm for at least four hours. The potter observes the colour of terracotta used to cover the load, and when he is sure that the firing process has finished, the fire is no long fed and it is left to extinguish slowly. If rain is expected, the firing chamber is covered with metal sheets to prevent a thermal shock from harming the items. (by Vibo Valentia Chamber of Commerce with Unioncamere)
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MADE IN ITALY LA DENUNCIA DI COLDIRETTI: ESISTE NEL MONDO – EUROPA COMPRESA – UN VERO MERCATO DELL’ORRORE CHE FA AFFARI SU UNA DELLE PIAGHE PIÙ DOLOROSE DELLA NOSTRA SOCIETÀ
Mafia, un brand che fa vendere (all’estero)
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a l c a ff è “ M a f i o z z o ” a i s i g a r i “Al Capone”, dalla pasta “Mafia” agli snack “Chilli Mafia”, dall’amaro “Il Padrino” al limoncello “Don Corleone”, dal sugo piccante rosso sangue “Wicked Cosa Nostra” alle spezie “Palermo Mafia shooting”; e, se in tutto il mondo spopolano i ristoranti e le pizzerie “Cosa Nostra” e “Mafia”, su internet è possibile acquistare il libro di ricette “The Mafia Cookbook”, o ricevere consigli di cucina da Mama Mafiosa (www.mamamafiosa.com). È quanto ha denunciato la Coldiretti, che per la prima volta ha censito e mostrato gli esempi più scandalosi di prodotti agroalimentari venduti nel mondo, con nomi che richiamano gli episodi, i personaggi e le forme di criminalità organizzata più dolorose ed odiose, che vengono sfruttati per fare business. I dati emersi nell’ambito della presentazione della Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, promossa dalla Coldiretti con la Presidenza del Comitato Scientifico del procuratore Giancarlo Caselli, mettono in evidenza come simili prodotti non vengono commercializzati solo dall’altra parte del globo – la pasta “Mafia” a Taiwan, la salsa piccante “Wicked Cosa Nostra” in California – ma anche vicinissimo ai nostri confini, nel cuore dell’Europa. È il caso delle spezie “Palermo Mafia shooting” in Germania, delle noccioline aromatizzate al peperoncino “Chilli Mafia” che si trovano nel Regno Unito, o della “Sauce Maffia” per insaporire le patatine proveniente da Bruxelles. Per fare solo pochi esempi tra i tanti possibili. Il termine “Mafia” è ormai, in alcuni casi, utilizzato come un vero e proprio marchio, anche nella ristorazione. È il caso della catena di ristoranti “La Mafia” diffusa in Spagna, che fa mangiare i clienti sotto i murales dei gangster più sanguinari (da Lucky Luciano ad Al Capone), mentre praticamente ovunque – dal Messico a Sharm El Sheik, dal Minnesota alla Macedonia – si trovano ristoranti e pizzerie “Cosa Nostra”, e a La Paz, in Perù, è possibile pranzare da “La Camorra Pasta Pizza & Grill”. “La nostra ricerca ha consentito di scoprire nel mondo un vero mercato dell’orrore che fa affari su una delle piaghe più dolorose della nostra società”, ha affermato il Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, che ha poi sottolineato che “su questi casi farà luce la neonata Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”. L’obiettivo, ha concluso Moncalvo, “è quello di fermare comportamenti commerciali inaccettabili che danneggiano l’immagine dell’Italia all’estero, ma soprattutto colpiscono profondamente i tanti Italiani che sono stati o sono purtroppo vittima della criminalità organizzata”.
Mafia, a Brand Which Sells (Abroad) Coldiretti reveals: there is a true ‘market of horrors’ in the world – including Europe – that profits from one of the most painful scourges of our society rom ‘Mafiozzo’ coffee to ‘Al Capone’ cigars, from ‘Mafia’ pasta to ‘Chilli Mafia’ snacks, from ‘Il Padrino’ bitters to ‘Don Corleone’ limoncello, from ‘Wicked Cosa Nostra’ hot sauce to ‘Palermo Mafia Shooting’ spices; and, while ‘Cosa Nostra’ and ‘Mafia’ restaurants and pizzerias are widely successful across the globe, one may also purchase ‘The Mafia Cookbook’ online and receive cooking tips from Mama Mafiosa (www.mamamafiosa.com). This is what a study by Coldiretti has revealed, for the first time gathering and illustrating the most scandalous examples of food and beverage products sold in the world market with brand names which evoke and exploit some of the most painful and odious episodes, figures, and forms of organized crime in our country’s history, all in the name of business. The data presented by the foundation ‘Observatory on Crime in Agriculture and in the Agribusiness System,’ promoted by Coldiretti and with Giancarlo Caselli at the head of the Scientific Committee, demonstrates that such products are not marketed only on the other side of the world –
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‘Mafia’ pasta in Taiwan, ‘Wicked Cosa Nostra’ hot sauce in California – but also right next door, in the heart of Europe: ‘Palermo Mafia Shooting’ spices in Germany, ‘Chilli Mafia’ spicy nuts in the United Kingdom, and ‘Sauce Mafia’ a condiment for French fries in Brussels. These are just a few examples out of many. The term ‘Mafia’ has, in some cases, become an actual brand, even in the restaurant industry. Such is the case for the ‘La Mafia’ restaurant chain found in Spain, where clients dine beneath murals of some of the most violent gangsters that ever lived (from Lucky Luciano to Al Capone), while ‘Cosa Nostra’ restaurants and pizzerias can be found just about everywhere (from Mexico to Sharm El Sheik, from Minnesota to Macedonia) and one can dine at ‘La Camorra Pasta Pizza & Grill’ in La Paz, Peru. “Our research has unveiled a true ‘market of horrors’ in the world which profits from one of the most painful scourges of our society,” commented Roberto Moncalvo, President of Coldiretti. He went on to mention that “the Scientific Committee will look into these cases further.” The objective, concluded Moncalvo, “is to put a stop to unacceptable commercial behavior which damages Italy’s image abroad and, moreover, denigrates the many Italians which unfortunately have been and are victims of organized crime.”
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RIFLETTORI SULLE DONNE
Samantha prima italiana tra le stelle ALLA FINE DI NOVEMBRE 2014 SAMANTHA CRISTOFORETTI, PRIMA ASTRONAUTA ITALIANA DELL’ESA, RAGGIUNGERÀ LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE NEL QUADRO DELLA MISSIONE “FUTURA” di Ghileana Galli
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eccezionale, preparatissima ed incredibilmente intelligente. È così in gamba che sarò dimenticato”. Queste le parole con cui l’astronauta Luca Parmitano ha simbolicamente “passato il testimone” a Samantha Cristoforetti, la prima donna astronauta italiana dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), che sarà mandata in orbita alla fine di novembre 2014 nel quadro della missione “Futura” – nome italiano ufficiale della spedizione ISS 42/43. La nostra astronauta, al suo primo lancio nello spazio, raggiungerà con la navicella russa Soyuz la Stazione Spaziale Internazionale, dove, grazie a un accordo bilaterale che lega l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e la NASA, resterà per circa sei mesi, contribuendo allo svolgimento dei compiti di ricerca, sperimentazione e manutenzione operativa dell’enorme laboratorio spaziale. Samantha sarà inoltre protagonista di numerosi esperimenti selezionati dall’ESA e dall’ASI, ideati e sviluppati da Università, Enti di ricerca e PMI italiane.
DURO LAVORO E TANTA PASSIONE. Classe 1977, nata a Milano ma residente a Malé (Trento), Samantha Cristoforetti è la prima astronauta italiana e la terza per l’Europa, dopo l’inglese Helen Sharman (che ha volato n e l 1 9 9 1 ) e l a f r a n c e s e C l a u d i e A n d re Deshays (sulla ISS nel 2001). Tra le prime donne a diventare pilota militare, Samantha Cristoforetti vanta un curriculum di altissimo livello: laureatasi all’Università Tecnica di Monaco di Baviera, ha poi conseguito con il massimo dei voti la laurea in scienze aeronautiche all’Accademia
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di Pozzuoli. Fin dall’Accademia, si è distinta per le sue capacità: nel 2004 è stata la prima ragazza a ricevere la Sciabola d’Onore, riconoscimento assegnato all’allievo che per i primi tre anni di corso è sempre risultato primo nel ruolo di appartenenza. Volare è naturalmente la sua passione. Ma la passione, da sola, non basta: bisogna sottoporsi a pressanti test e allenamenti per affrontare le EVA (Extra Vehicular Activity). Per questo dal 2009 – anno in cui è stata selezionata dall’ESA in un gruppo di sei astronauti (di cui faceva parte anche Luca Parmitano), distinguendosi tra gli oltre 8.500 candidati – si sta sottoponendo ad un programma di addestramento tra il Centro Astronautico Europeo (EAC) di Colonia, in Germania, dove è di base, gli Stati Uniti, la Russia, il Canada e il Giappone.
PASTI “SPAZIALI” E MADE IN ITALY. Altrettanto importante risulta naturalmente l’alimentazione. È necessario mangiare pasti sani ed equilibrati. Senza dimenticare che,
nello spazio, le condizioni non sono quelle di una normale cucina: bisogna infatti conservare e consumare il cibo in condizioni inedite di assenza di gravità e a pressioni elevate per lunghi periodi. È qui che entra in gioco la Argotec, azienda torinese specializzata nella preparazione del cibo destinato ad essere consumato nello spazio. Argotec, in particolare, si occupa del “bonus food”, ovvero il “menù delle feste”, quegli “extra” che possono rendere migliore il lungo soggiorno degli astronauti tra le stelle. Già nel caso di Luca Parmitano era stata la Argotec a permettergli di poter gustare anche nello spazio leccornie come le lasagne ed il tiramisù, preparate in collaborazione con lo chef stellato Davide Scabin. Per rendere ciò possibile, è impegnata una squadra di ricercatori, tecnologi alimentari, nutrizionisti e, appunto, chef. A seguire la preparazione dei pasti di Samantha Cristoforetti è questa volta Stefano Polato, del ristorante Campiello di Monselice (Padova). È lui a svelare che Samantha è molto attenta alla sana
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RIFLETTORI SULLE DONNE
alimentazione – un argomento del resto molto attuale, e che troverà il suo apice in occasione di Expo Milano 2015, che ha scelto come tema proprio “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”. I “piatti forti” del suo menù saranno riso integrale, pollo, quinoa e sgombro. E, per la prima volta nella storia della ISS, Samantha avrà a disposizione una sua personale dispensa, con ingredienti con cui creare ogni volta piatti diversi. Inoltre dalla Argotec fanno sapere che stanno preparando per lei una sorpresa Made in Italy, che però vedrà solamente una volta in orbita.
Samantha, the First Italian Woman in Space At the end of November 2014 Samantha Cristoferetti, the first female Italian astronaut in the ESA, will be visiting the International Space Station (ISS) as part of the ‘Futura’ mission he is exceptional, extremely prepared, and incredibly intelligent. She is so capable that I will soon be forgotten.” With these words astronaut Luca Parmitano symbolically ‘passed the torch’ to Samantha Cristoferetti, the first female Italian astronaut in the ESA (European Space Agency), who will be sent into orbit at the end of November 2014 as part of the ‘Futura’ mission – the official Italian name for the ISS 42/43 expedition. On her first mission to space, she will arrive at the ISS aboard the Russian Soyuz spacecraft, where, thanks to a bilateral agreement between the ASI (Italian Space Agency) and NASA, she will remain for approximately six months, contributing to research and experimentation activities and to the maintenance of the enormous space laboratory. Furthermore, Samantha will be closely involved in various experiments selected by the ESA and ASI, conceived and developed by universities, research institutes, and Italian SMEs. HARD WORK AND PASSION. Born in Milan in 1977, but residing in Malé (Trento), Samantha Cristoferetti is the first Italian female astronaut and third European female astronaut after Helen Sharman (from England, who flew in 1991) and Claudie Andre-Deshays (from France, who visited the ISS in 2001). Among the first women to become a military pilot, Samantha Cristoferetti boasts an impressive résumé: after graduating from the Technical University of Munich, she went on to earn a degree with the highest of honors in aeronautical science from the Accademia Aeronautica in Pozzuoli, where she stood out for her skill and capability: in 2004 she became the first female student to receive the ‘Sciabola d’Onore,’ an award given to the student who, in the first three years of his or her studies, has always ranked first in the class.
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Naturally, flying is her passion. But passion alone is not enough. One must be subjected to demanding tests and intensive training in order to cope with EVA (Extra Vehicular Activity). For this reason, since 2009 – the year in which she was selected by the ESA as part of a group of six astronauts (a group which also included Luca Parmitano), distinguishing herself from among over 8,500 candidates – she has been traveling between Cologne, Germany (where the European Astronaut Centre is based), the United States, Russia, Canada, and Japan. ‘SPACE’ MEALS AND MADE IN ITALY. Diet and nutrition are also just as important. It is necessary for astronauts to eat healthy balanced meals, keeping in mind that the kitchen in space is very different from what one is used to. Food must be preserved and consumed for extended periods in zero-gravity and under high pressure. This is where Argotec comes in, a Turin-based company which specializes in the preparation of food created for consumption in space. In particular, Argotec focuses on ‘bonus food,’ those ‘extras’ which can help to improve the astronauts’ extended hiatus in space. It was Argotec that made it possible for Luca Parmitano, while in space, to enjoy treats like lasagna and tiramisù, prepared in collaboration with award-winning chef Davide Scabin. All of this is possible thanks to the work of a large group of researchers, food technologists, nutritionists, and chefs. This time it will be Stefano Polato, from the Campiello restaurant in Monselice (Padova), to oversee the preparation of Samantha Cristoferetti’s meals. He has revealed that she is very careful about proper nutrition – an extremely relevant topic which will be the focus of Expo Milano 2015, the theme of which is ‘Feeding the Planet, Energy For Life.’ The ‘signature dishes’ of her menu will be brown rice, chicken, quinoa, and mackerel. And, for the first time in the history of the ISS, Samantha will have access to a personal pantry, filled with ingredients with which to prepare various dishes. Furthermore, Argotec has stated that they are preparing a Made in Italy surprise for her which, however, she won’t see until she’s in orbit.
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MODA Daniele Vigiani
A Milano sfila la fiducia SUCCESSO PER MILANO MODA DONNA: UN’EDIZIONE ALL’INSEGNA DI TANTE NOVITÀ, GIOVANI ENERGIE E OTTIMISMO NEL FUTURO
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e per il 2014 è atteMARIO so il ritorno della BOSELLI crescita del Settore Moda, l’ultima edizione di Milano Moda Donna, che si è tenuta dal 19 al 24 febbraio, ha ben testimoniato questo clima di ottimismo. A parlare sono, prima di tutto, i numeri: nel corso delle sei giornate, la città è stata animata da ben 64 sfilate (di cui 7 doppie e una collettiva che ha visto presentare 6 brand), 74 presentazioni per 73 marchi, 8 presentazioni su appuntamento per 3 marchi, per un totale di 145 collezioni.
MILANO CREATIVA. Quest’anno, per la prima volta, grazie anche alla collaborazione tra Comune di Milano, Camera Nazionale della Moda, Cosmit e Altagamma, si è arrivati alla definizione del calendario unico degli eventi espressione di “Milano Creativa”. Il calendario, in italiano e inglese, consultabile tramite il portale del Comune di Milano e grazie ad un’apposita App per smartphone e tablet, ha consentito di visualizzare per data o per zona tutti gli appuntamenti, gli eventi e le presentazioni legate al mondo della moda e del design. Uno strumento utile agli operatori per pianificare i propri appuntamenti, e ai visitatori per essere aggiornati in tempo reale su come vivere al meglio la città. Una novità che ha ben testimoniato la rafforzata volontà di collaborazione tra l’Amministrazione e il mondo della moda e tutti gli operatori della creatività. Del resto, come ha tenuto a sottolineare anche l’Assessore alla Moda e Design Cristina Tajani, “creatività, artigianalità e ricerca sono i tratti distintivi della Moda, ma anche fattori trainanti per l’economia di Milano e simbolo stesso dell’immagine della nostra città”. MILANO OSPITALE. La Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) ha dato il benvenuto agli operatori internazionali con un Welcome Brunch il primo giorno della settimana. Il Closing Cocktail organizzato da
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Francesca Liberatore
Martina Cella
Mauro Gasperi
Comune di Milano, CNMI e Elle International presso la splendida Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, ha invece salutato gli operatori internazionali, i designer ed i prestigiosi ospiti che si sono intrattenuti a Milano durante la fashion week, dando appuntamento alla prossima edizione di settembre. Inoltre la CNMI, da sempre attenta alla valorizzazione del connubio Arte-Moda, ha offerto agli operatori internazionali più importanti l’esclusiva occasione di una visita tailor made alla mostra “Wunderkammer. Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi”, allestita presso il Museo Poldi Pezzoli.
MILANO GIOVANE. Cuore pulsante di Milano Moda Donna è stato, come di consueto, il Fashion Hub, sviluppato in quattro storiche location: Palazzo Giureconsulti, dove era ospitato il centro servizi e quartiere generale della manifestazione, e le Sale Sfilate all’interno di Palazzo Clerici, Palazzo della Ragione e Palazzo Reale (Sala delle Cariatidi).
Marco Rambaldi
Optimism Struts the Runways in Milan Success for Milano Moda Donna: an edition rich in new developments, youthful energy, and optimism for the future f the expectation is for the fashion sector to begin growing again in 2014, then the most recent edition of Milano Moda Donna, which took place from February 19-24, is a testament to this climate of optimism. The numbers speak for themselves: over the course of the seven days, there were 64 runway shows (including seven doubles and a collective which presented six brands), 74 presentations of 73 brands, and 8 presentations by appointment of 3 brands, for a total of 145 collections. ‘MILANO CREATIVA.’ This year for the first time, and thanks to the collaboration between the City of Milan, the National Chamber for Italian Fashion, Cosmit, and Altagamma, the unique calendar of events for ‘Milano Creativa’ was established. The calendar, avail-
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MODA Anche durante questa fashion week, la CNMI ha confermato il proprio appoggio alle giovani promesse del Made in Italy con una serie di appuntamenti a loro dedicati. Mauro Gasperi e Francesca Liberatore, designer di N.U.De. – New Upcoming Designer, iniziativa giunta alla sua 19ª edizione, hanno calcato la passerella della sala sfilate Palazzo della Ragione il 24 febbraio, davanti ad un prestigioso parterre di buyer e stampa internazionali. Subito dopo hanno sfilato Davide Grillo, Davide Grillo
Daniela Vigiani, Martina Cella e Marco Rambaldi, i quattro vincitori di Next Generation, il concorso, giunto alla sua 8ª edizione, promosso dalla CNMI per scoprire nuovi talenti. Al primo piano di Palazzo Giureconsulti è stato invece allestito il Temporary Showroom, spazio dedicato alla presentazione statica delle creazioni di giovani designer selezionati dai più importanti concorsi di moda; e, ancora, per tutta la durata della manifestazione all’interno del Box Mercedes-Benz e della Vip Lounge Canon, gli emergenti hanno presentato le loro collezioni, che hanno sfilato ogni giorno in via Mercanti, in un evento aperto al pubblico. A queste, si sono aggiunte altre due nuove iniziative di rilievo: la mostra “Passion, creation, obsession. A tribute to the emerging talents”, promossa dall’Istituto Marangoni, e dedicata agli studenti di moda, per poter esprimere la loro creatività; e il workshop “Talent Day 2014. New Fashion Web Jobs: alla scoperta delle nuove professioni del digitale”, realizzato in collaborazione con Adecco Training, e dedicato a coloro che sono intenzionati a lavorare nel mondo della moda. A cura della
able in English and in Italian on the City of Milan’s website and through a specific app for smartphones and tablets, listed, according to date or zone, all of the appointments, events, and presentations related to the design and fashion industry; a useful tool to assist industry operators in planning their appointments and to keep visitors upto-date in real time on the best ways to visit the city. This latest development was a testament to the strong spirit of collaboration between the administration, the fashion industry, and all of the creative talents involved. Furthermore, as Cristina Tajani (Councilor for Fashion and Design) stated, “creativity, craftsmanship, and research are not only the fashion industry’s distinguishing features, but are also the driving forces of Milan’s economy and the very symbols of our city’s image.” MILAN HOSPITALITY. On the first day of the week, the National Chamber for Italian Fashion (NCIF) greeted international operators with a Welcome Brunch. Then at the end of the week the Closing Cocktail, organized by the City of Milan, NCIF, and Elle International at Palazzo Reale’s splendid Sala delle Cariatidi, bid farewell to the international operators, designers, and prestigious guests that were visiting Milan for fashion week, and invited them back for the next edition in September. Furthermore, NCIF, ever diligent in the promotion of the Art-Fashion union, offered the most influential international operators an exclusive opportunity for a tailor-made visit to the ‘Wunderkammer. Art, Nature, Wonder Yesterday and Today’ exhibit at the Poldi Pezzoli Museum. MILAN’S NEXT GENERATION. The life blood of
Milano Moda Donna was, as usual, the Fashion Hub, set up in four historic locations: Palazzo Giureconsulti, housing the services center and the event headquarters, and the three runway show locations within Palazzo Clerici, Palazzo della Ragione, and Palazzo Reale (Sala delle Cariatidi). Once again, for this edition of fashion week, the NCIF upheld its support of Made in Italy’s young talent with a series of events dedicated specifically to them. Mauro Gasperi and Francesca Liberatore, designers for N.U.De. - New Upcoming Designer, an initiative now its in 19th edition – showcased their designs on the runway of the Palazzo della Ragione on February 24th before a prestigious audience of buyers and international press. Immediately afterwards, the designs of Davide Grillo, Daniela Vigiani, Martina Cella, and Marco Rambaldi (the four winners of Next Generation, a competition now in its 8th edition and promoted by the NCIF for the purpose of discovering new talent) took to the runway. Meanwhile, on the second floor of Palazzo Giureconsulti a Temporary Showroom was set up with a static presentation of creations by young designers, selected by the most important fashion competitions; and, also for the duration of the entire event, within the Mercedes-Benz Box and the Canon VIP Lounge, emerging designers presented their collections each day on Via Mercanti in runway shows which were open to the public. In addition, two new and significant initiatives were included during the course of the week: the exhibit ‘Passion, creation, obsession. A tribute to emerging talents,’ promoted by the Marangoni Institute and dedicated to fashion and design students so as to allow
“Milano Moda Donna mette in mostra il lavoro di migliaia di artigiani e professionisti che tutto il mondo ci invidia”, ha dichiarato Jane Reeve, A.D. della Camera Nazionale della Moda. “Ma è anche l’occasione per lavorare al futuro del settore: per questo abbiamo coinvolto le scuole professionali e creato spazi per valorizzare la creatività dei giovani stilisti”.
MILANO IN FERMENTO. Dopo questo inizio in “grande stile”, ora lo sguardo è rivolto con ottimismo ai prossimi mesi, come conferma il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Mario Boselli. “Nel 2013 – ha commentato – il fatturato del settore è calato solo dell’1,8% ed è stato di circa 59 miliardi e 300 milioni, mentre il saldo attivo della bilancia commerciale, grazie ad un aumento delle nostre esportazioni, ma anche ad una riduzione delle importazioni, ha raggiunto la cifra record di 19 miliardi 200 milioni. Guardando al futuro noi prevediamo un andamento nel 2014 positivo, con un aumento del fatturato di oltre il 5% dovuto ad un ulteriore incremento delle esportazioni e a una timida ripresa dei consumi domestici. Una svolta positiva, quindi, come molto positivo è il clima che si respira ora a Milano in questo periodo. Penso al fermento nelle nuove aree, anche in vista dell’appuntamento con Expo 2015. Grattacieli che si ergono verso l’alto, nuove eleganti strutture, simboli di un clima di crescita e ritrovata armonia”.
them to express their creativity; and the workshop ‘Talent Day 2014. New Fashion Web Jobs: discovering new digital professions,’ organized in collaboration with Adecco Training, and dedicated to individuals who aspire to work in the fashion industry. “Milano Moda Donna showcases the work of thousands of Italian craftsmen and professionals which are the envy of the world,” stated Jane Reeve, CEO of the National Chamber for Italian Fashion. “But it is also an opportunity to focus on the sector’s future. That’s why we solicited the involvement of professional schools and created spaces in which to promote the creativity of young designers.” MILAN IN ACTION. After this ‘high style’ beginning, eyes are now optimistically looking at the coming months, as Mario Boselli, President of the National Chamber for Italian Fashion confirms. “In 2013,” he commented, “the sector’s total sales shrunk by only 1.8% and were worth a total of approximately t 59.3 billion, while the commercial trade balance, thanks to an increase in exports as well as a reduction in imports, reached a record t 19.2 billion. Looking at the future, we predict a positive trend for 2014, with an increase in total sales of over 5% due to a further increase in exports and a gradual recovery in domestic consumption. Positive developments, therefore, as well as an extremely positive climate in Milan during this period. I’m referring to the activity taking place in new areas, also in view of Expo Milano 2015. Buildings reaching into the sky, new elegant structures, symbols of a climate of growth and newfound harmony.”
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Il design italiano oltre le crisi
Enzo un’a (mod
VERRÀ APERTA AL PUBBLICO IL PROSSIMO 4 APRILE LA SETTIMA EDIZIONE DEL TRIENNALE DESIGN MUSEUM
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n nuovo viaggio alla scoperta del design italiano prende il via il prossimo 4 aprile, quando verrà aperta al pubblico la settima edizione del Triennale Design Museum, che si conferma così un “organismo” vivo e mutante, capace ogni anno, attraverso la sua innovativa formula, di rinnovarsi continuamente e di offrire al visitatore percorsi inediti e diversificati. Dopo aver risposto alla domanda “Che Cosa è il Design Italiano?” con Le Sette Ossessioni del Design Italiano, Serie Fuori Serie, Quali cose siamo, Le fabbriche dei sogni, TDM5: Grafica Italiana e Design, La sindrome dell’influenza, la s e t t i m a e d i z i o n e d e l Tr i e n n a l e D e s i g n Museum focalizza la sua attenzione sul tema dell’autosufficienza produttiva, declinato e affrontato in modo diverso in tre periodi storici cruciali: gli anni Trenta, gli anni Settanta e gli anni Zero. L’idea alla base è che il progettare negli anni delle crisi economiche sia una condizione particolarmente favorevole allo stimolo della creatività progettuale: dalle origini del design italiano negli anni Trenta, in cui i nostri grandi progettisti hanno realizzato opere esemplari, ai distretti produttivi (nati negli anni Settanta in piccole aree geografiche tra patrimoni di sapere e di eccellenza, basati su tradizioni locali e disponibilità diretta di materie prime), per arrivare alle sperimentali forme di produzione dal basso e di autoproduzione. Una sfaccettata selezione di circa 600 opere di autori fra cui Fortunato Depero, Bice Lazzari, Fausto Melotti, Carlo Mollino, Franco Albini, Gio Ponti, Antonia Campi, Renata Bonfanti, Salvatore Ferragamo, Piero Fornasetti, Bruno Munari, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce, Ettore Sottsass, Enzo Mari, Andrea Branzi, Ugo La Pietra fino a Martino Gamper, Formafantasma, Nucleo, Lorenzo Damiani, Paolo Ulian, Massimiliano Adami.
ICONE DEL DESIGN ITALIANO. In parallelo, il Triennale Design Museum presenta, negli spazi del Creative Set, un nucleo di icone dalla Collezione Permanente del Museo, arricchito dalle selezioni di Maestri invitati a indicare gli oggetti per loro necessari e imprescindibili della storia del design italiano. Come ha spiegato Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale Design Museum, “in un museo mutante, che ogni anno cambia ordinamento e allestimento, e che racconta la storia del design italiano riconvocando ogni volta oggetti, progetti e artefatti differenti, non poteva mancare una sezione in qualche modo ‘diversa’: meno mutante e più perma-
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Roberto Mango, Oggetti in ceramica trafilata, Produzione SAV (Bellavista)
Lorenzo Damiani, Flying Office, 2004
Luigi Vietti, Poltrona in strisce di cuoio, 1936
Maurizio Cattelan, Rocchetto, 1990, Dilmos
Roberto Mango, Oggetti in ceramica trafilata, Produzione SAV (Bellavista) Formafantasma, Autarchy, 2010, installazione, mixed media
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Enzo Mari, Proposta per un’autoprogettazione (modellini), 1973
Riccardo Dalisi, Architettura d’animazione
nente. Più consacrata a esprimere e a ricordare – appunto – i valori condivisi, i simboli riconosciuti, i successi conseguiti. Se il Museo in ogni edizione sperimenta, ricerca, si mette in discussione, la sezione dedicata alle Icone valorizza invece la Collezione che sta alla base del Museo, e lo nutre”. Al centro dello spazio progettato dallo Studio Citterio, si trovano gli oggetti che compongono la collezione. “Attorno a questa esposizione – spiega ancora Silvana Annicchiarico – ci sono 5 icone del design italiano più una super icona, scelte di mese in mese da un esponente di altissimo profilo del design italiano ed internazionale, che fa da garante e al contempo da testimone. Gli oggetti scelti rappresentano l’anima del design italiano e tracciano il paradigma della sua eccellenza, ma anche della sua originalità e irripetibilità. Sono gli hightlights che lo rendono immediatamente riconoscibile in tutto il mondo, e che a tutto il mondo testimoniano la creatività e l’originalità del nostro Paese.
Al termine di un percorso museale ed espositivo basato sull’impermanenza, e sull’accumulo di materiali e percorsi di anno in anno differenti, questa sezione conclusiva (ed elettiva) celebra l’anima duratura del design italiano. E ricorda a tutti la sua intima, congenita e inimitabile classicità”. La settimana edizione del Triennale Design Museum “Il design italiano oltre le crisi – Autarchia, austerità, autoproduzione” e “Icone del Design Italiano” rimarranno aperte al pubblico fino al 22 febbraio 2015.
Vittoriano Viganò, Set da terrazzo, Esemplare unico per casa Beltchev a Portofino, 1951
Lorenzo Damiani, Tuttitubi, 2003
Italian Design Beyond the Crisis The seventh edition of Triennale Design Museum will open to the public on April 4th new journey through Italian design will kick of this coming April 4th when the seventh edition of the Triennale Design Museum opens to the public, thus asserting itself as a living and breathing ‘organism,’ capable each year, thanks to its innovative formula, of reinventing itself and offering visitors diverse and never-before-seen exhibits. After having answered the question ‘What is Italian Design’ with Le Sette Ossessioni del Design Italiano, Serie Fuori Serie, Quali cose siamo, Le fabbriche dei sogni, TDM5: Grafica Italiana e Design, La sindrome dell’influenza, the seventh edition of the Triennale Design Museum, focuses its attention on the subject of self-sufficient production, broken down and examined according to three crucial historical periods: the Thirties, the Seventies, and the Zeros. The basic idea is that design during years of economic crisis is particularly favorable to stimulating creativity: from the origins of Italian design in the 1930s (years in which our great designers created exemplary works), to production districts (which came about in the 1970s in small geographic areas rich in intellectual and cultural heritage, based on local tradition and on direct availability of raw materials), and all the way to experimental forms of bottom-up production techniques
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and self production. A versatile selection of approximately 600 notable works by designers including Fortunato Depero, Bice Lazzari, Fausto Melotti, Carlo Mollino, Franco Albini, Gio Ponti, Antonia Campi, Renata Bonfanti, Salvatore Ferragamo, Piero Fornasetti, Bruno Munari, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce, Ettore Sottsass, Enzo Mari, Andrea Branzi, and Ugo La Pietra all the way to Martino Gamper, Formafantasma, Nucleo, Lorenzo Damiani, Paolo Ulian, and Massimiliano Adami. ICONS OF ITALIAN DESIGN. At the same time, the Triennale Design Museum will be presenting, in the Creative Set spaces, a selection of iconic pieces from the museum’s permanent collection, enriched with further selections by design masters who have been invited to identify the objects which they consider fundamental and vital to the history of Italian design. As Silvana Annicchiarico, director of the Triennale Design Museum, explains, “In a museum which each year reorganizes and transforms its spaces, and which tells the story of Italian design by gathering different objects, designs, and artifacts each time, we couldn’t leave out an area that is in some way ‘different’: less mutating and more permanent.
More suited to expressing and remembering shared values, famous icons, and accomplishments. While each edition of the museum is about experimentation, research, and discussion, the section dedicated to the icons of Italian design represents instead the collection of work which is at the foundation of the museum and which gives it life.” At the center of the space designed by Studio Citterio, are the objects which make up the collection. “This exhibit,” further explains Silvana Annicchiarico, “includes five icons of Italian design plus one super icon, chosen from month to month by an extremely high profile figure in Italian and international design who acts as both guarantor and observer. The objects chosen represent the heart and soul of Italian design and are a testament not only to its excellence, but also to its individuality. They are the highlights for which it is immediately recognizable across the globe, and which represent, for the entire world, our country’s creativity and originality. At the end of a journey based on impermanence and on the accumulation of materials and exhibits, each year different form the one before, this conclusive (and elective) section celebrates the undying spirit of Italian design, and reminds everyone of its intimate, innate, and unparalleled class.” The seventh edition of the Triennale Design Museum ‘Italian Design Beyond the Crisis – Autarky, Austerity, Auto-Production’ and ‘Icons of Italian Design’ will be open to the public until February 22, 2015.
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AGRONEWS a cura di Carlo Ottaviano
Chicken Lover, agli Italiani piace il pollo È la carne più consumata al mondo e a breve lo potrebbe diventare anche in Italia. Intanto è sicuramente la più amata, stando alla ricerca realizzata in febbraio da Marilena Colussi per l’associazione degli imprenditori del settore, l’Unaitalia. Il comparto è strategico per il
Da Siracusa un limone viaggiatore Nella provincia di Siracusa si produce il 34% di tutti i limoni italiani. E, tra i limoni IGP italiani, il limone di Siracusa è anche quello ad avere più valore sui mercati esteri. “Accompagnato” da grandi chef, è in viaggio in giro per l’Europa per un tour di presentazione sulla sua versatilità in cucina e
sulle proprietà salutistiche. A Parigi, dove è partito il tour all’Istituto Italiano di Cultura diretto da Marina Valensise, c’era Pino Cuttaja, due stelle Michelin. Ma, grazie alla catena di gelati Grom, è ormai in tutto in mondo. Da Tokyo a New York, il gelato al limone di Siracusa è addirittura il gusto più richiesto.
FROM SYRACUSE, SICILY: A TRAVELING LEMON 34% of all of the lemons in Italy are produced in the province of Syracuse. And of all Italian IGP lemons, the Syracuse lemon is also the one with the highest value in foreign markets. It is now being ‘accompanied’ by great chefs as it travels all across Europe on a presentational tour showcasing its versatility in the kitchen and its health benefits. Pino Cuttaja (two Michelin stars) was present in Paris, where the tour began at the Italian Cultural Institute directed by Marina Valensise. But, thanks to the Grom gelato franchise, it can now also be found across the world. From Tokyo to New York, Syracuse lemon gelato is the most popular flavor.
CHICKEN LOVERS, ITALIANS LIKE CHICKEN Chicken is the most highly consumed meat in the world and could soon become so in Italy as well. For now it is definitely the most liked, according to a study conducted in February by Marilena Colussi for Unaitalia, the association of the sector’s enterprises. This is a strategic sector for Made in Italy, with t 5.7 billion in total sales and a production of approximately 1,300 tons. Furthermore, its 1,600 industrial enterprises employ approximately 25,000 workers. “Italian consumption,” confirmed Aldo Muraro, President of Unaitalia, “is entirely covered by
Dall’Italia accordo pilota tra chef e TripAdvisor TripAdvisor gioia e dolore per i ristoranti di tutto il mondo. Gioia perché è il sito di viaggi e recensioni più grande al mondo; dolore per i commenti spesso ingiustificati che il pubblico scrive. Ma dall’Italia prende il via una collaborazione tra il portale e la FIPE, l’associazione di categoria dei ristoratori. Assieme avvieranno azioni di formazione e tutoraggio a beneficio dei ristoratori e proporranno una metodologia per limitare l’azione di critici improvvisati con la tracciabilità dei commenti. L’accordo-pilota è stato firmato a Firenze nel corso del premio “Italia a tavola”, che ha visto vincere Ilario Vinciguerra di Gallarate (nella foto) come chef più votato dal web.
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Made in Italy, con 5,7 miliardi di fatturato e una produzione di circa 1.300 mila tonnellate. Sono 1.600 le imprese industriali che impiegano al loro interno circa 25.000 addetti. “Il consumo italiano – afferma Aldo Muraro, Presidente di Unaitalia – è interamente coperto dalla produzione italiana che ora punta anche all’estero, grazie alla particolare qualità delle carni dei polli tutti allevati rigorosamente a terra.”
Italian production, which is now setting its sights abroad thanks to the high quality of the meat from chickens which are all raised strictly free range.”
IN ITALY, THE PILOT-AGREEMENT BETWEEN CHEFS AND TRIPADVISOR TripAdvisor is both a joy and a heartache for the restaurants of the world. A joy because it is the largest travel and reviews website in the world; a heartache because of the often unjustified comments of those who leave the reviews. But a collaboration is now getting off the ground in Italy between the website and FIPE, the trade association for restaurateurs. Together they will be launching training and coaching initiatives for restaurant owners and will be introducing a method designed to limit the negative reviews left by makeshift critics through comment traceability. The pilot-agreement was signed in Florence on occasion of the ‘Italia a Tavola’ Award, which went to Ilario Vinciguerra from Gallarate (Varese), the most highly voted chef on the internet.
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AgrOsserva “fotografa” lo stato dell’agricoltura italiana Un settore che ha sofferto gli effetti del maltempo e il calo dei consumi interni, ma che risulta sempre più “premiato” dalle esportazioni. Sono questi alcuni dei dati emersi dal secondo numero di “AgrOsserva”, l’Osservatorio Ismea-Unioncamere sulla congiuntura dell’agroalimentare italiano. Il bilancio complessivo del 2013 per l’agricoltura evidenzia come, negli ultimi anni, la presenza di vincoli strutturali, di inefficienze del sistema logistico e degli accresciuti costi energetici ha determinato la lievitazione dei costi di produzione e di distribuzione, a scapito quasi sempre del reddito dei produttori. D’altro canto, ci troviamo di fronte ad un settore sempre più attento all’eco-efficienza visto che, tra il 2008 e il 2011, nella fase delle lavorazioni industriali ha ridotto del 23% la produzione assoluta di rifiuti e fatto crescere la quota di rifiuti avviati al riciclo.
L’industria alimentare, invece, sembra reggere meglio degli altri settori all’urto della crisi. In crescita sono sia i dati di produzione (+2,5% nell’ultimo trimestre del 2013), così come il numero di imprese (+1,2% su base annua), supportati soprattutto dalle vendite oltre frontiera. Nel periodo gennaio-novembre, l’export agroalimentare è cresciuto del 4,7%, con la prospettiva di raggiungere a fine 2013 la cifra record di 33 miliardi di euro. Di particolare rilievo le esportazioni verso i Paesi extra-UE (+6,7% su base annua), cresciute quasi il doppio rispetto a quelle dirette verso i Paesi europei (+3,8%).
AGROSSERVA ‘PHOTOGRAPHS’ THE STATE OF THE ITALIAN AGRICULTURE INDUSTRY A sector which has born the brunt of the bad weather and the decrease in domestic consumption, but which is increasingly ‘rewarded’ by exports. These are just some of the facts revealed by the second issue of ‘AgrOsserva,’ the Ismea-Unioncamere publication which studies the trends in the Italian food-wine sector. The total sales volume for the agricultural industry in 2013 demonstrates how, in recent years, the presence of structural restrictions, inefficiencies in the logistical system, and increased energy costs have led to a rise in production and distribution costs, almost always at the expense of the producers’ income. At the same time, we are dealing with a sector that is increasingly careful about eco-efficiency: from 2008 to 2011, it reduced the quantity of waste produced during the industrial processing phase by 23% and increased the proportion of
Investimenti: quando il vino è un bene solido Il vino è un bene più solido dei principali beni rifugio come l’oro, delle commodity come il petrolio e perfino degli indici di Borsa come S&P 500 o FTSE 100. A dirlo è uno studio di Sotheby’s e Liv-Ex (la borsa internazionale del vino con sede a Londra, patria rinomata del collezionismo enoico mondiale), commissionata da Ornellaia, una delle grandi cantine italiane di proprietà dei Marchesi de Frescobaldi. L’Ornellaia – secondo la ricerca – ha segnato, dal 2007 al febbraio 2014, una performance in percentuale superiore alla media dei migliori 10 vini francesi, con una volatilità di appena lo 0,11, tra le più basse al mondo. Segno che acquistare una bottiglia del Fine Wine di Bolgheri è un investimento costante nel tempo, ed anche un investimento “sicuro”.
INVESTMENTS: WHEN WINE IS A DEPENDABLE GOOD
recyclable waste. Meanwhile, the food industry seems to have held up against the economic crisis better than other sectors. The figures regarding both production (+2.5% in the last trimester of 2013) and the number of enterprises (+1.2% annually) are on the rise, supported above all by international sales. During the period from January to November, food-wine exports increased by 4.7%, with a projected figure of t 33 billion for the end of 2013. Particularly relevant are the exports towards non-EU countries (+6.7% annually), which grew almost twice as much as those destined for European countries (+3.8%).
Wine is an even more dependable good than the primary haven assets like gold, more so than commodities like petroleum, and even more so than stock market indices like the S&P 500 or the FTSE 100. This according to a study conducted by Sotheby’s and Liv-Ex (the London International Vintners Exchange, with headquarters in London, England, a country known for its fine wine collectors and enthusiasts) and commissioned by Ornellaia, one of the largest Italian wineries and property of the Marchesi de Frescobaldi. According to the study, from 2007 through February 2014, Ornellaia registered a sales percentage greater than the average of that of the top ten French wines, with a volatility of only 0.11, one of the lowest in the world. A sign that purchasing a bottle of this Bolgheri fine wine is not only a worthwhile investment over time, but a ‘safe’ one.
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ARTE DELLA TAVOLA
CHI È NIKO SINISGALLI A soli 35 anni è già considerato tra i più promettenti e qualificati chef della nuova generazione. Figlio “d’arte”, la sua è una passione nata fin da piccolo, affascinato dalla cucina di sua nonna (è da lei che ha imparato la maggior parte delle basi e dei piatti di cucina tradizionale, paste fatte in casa, insaccati, salse, ragù, conserve, peperoncino al basilico, ecc.). Cose che in tutti i suoi piatti sono presenti anche se in maniera creativa e con metodi di cottura evoluti. Era quasi ogni giorno al mercato generale di carni, pesce, verdure, con suo padre che gli insegnava ad acquistare, la qualità dei prodotti e tantissimi altri piccoli segreti di base. Poi il grande incontro con Don Alfonso. È lì che la sua creatività diventa arte culinaria, espressione, linguaggio. Per Niko l’arte del cucinare è qualcosa di più che servire ottimi piatti. È l’arte di ricevere, è la cura del dettaglio, è l’attenzione al più piccolo particolare. Per questo, insieme ai suoi collaboratori, crea attorno al Suo ospite una cornice degna delle più nobili tradizioni o delle più attuali tendenze: cura la professionalità del personale, la ricercatezza dei servizi da tavola fino ai fiori, alla musica. Una cucina creativa, sana e naturale, all’insegna del gusto e della raffinatezza. La sua professionalità si è arricchita in vari ristoranti di altissimo livello in tutto il mondo e con i numerosi corsi di specializzazione di cucina e pasticceria dell’Istituto di Arti Culinarie Boscolo Etoile. Niko Sinisgalli vi aspetta all’interno dell’Hotel Exedra, uno splendido hotel 5 stelle, nel cuore della città magica per eccellenza: Roma. Un ambiente raffinato, dedicato al fotografo-paparazzo Tazio Secchiaroli che ha reso indimenticabile il periodo della Dolce Vita, immortalando i divi di tutto il mondo.
WHO IS NIKO SINISGALLI Just 35 years old, he is already considered among the most promising and talented of the new generation of chefs. Having been born into the craft, his passion was apparent as a child fascinated by his grandmother’s kitchen (from her he learned most of the basics and traditional dishes, home-made pastas, sausages, sauces, ragùs, preserves, chillies cooked with basil, etc.) These are all present in his dishes, albeit creatively and using advanced cooking methods. He would go almost daily to the market with his father who taught him how to buy meat, fish and vegetables, and how to tell the quality of the produce and so many other fundamental secrets. Then he met Don Alfonso. It was there that his creativity became culinary art, expression, and language. For Niko, the art of cooking is something more than simply serving excellent dishes. It is the art of hosting, of attention to detail; it is attention to the tiniest aspect. That is why, together with his crew, he creates a setting for the Guest that is worthy of the noblest traditions and the latest trends: he sees to the professionalism of his staff, the elegance of the table settings right down to the flowers and music. Creative, wholesome and natural cuisine marked by flavour and refinement. Knowledge and his professionality in different restaurant category are in all high level with a numbers of different special course in culinaries and pastries from the Institute of art culinary Boscolo Etoile. Niko Sinisgalli awaits you at Boscolo Exedra hotel, a splendid 5 star hotel at the heart of the magical city of excellence: Rome. A refined restaurant, dedicated to the photographer-paparazzo Tazio Secchiaroli who gave us unforgettable moments of the Dolce Vita period.
CALDO E FREDDO DI TONNO SU CAPONATINA DI VERDURE AL TIMO E BASILICO Ingredienti: 600 gr. filetto di tonno rosso, 120 ml. olio extravergine di oliva, 60 gr. peperoni friggitelli, 60 gr. cipolla rossa di Tropea, 60 gr. peperoni gialli, 60 gr. porro, 60 gr. patate, 60 gr. zucchine, 60 gr. melanzane, 16 falde di pomodori canditi, 16 foglie di basilico, q.b. sale.
VEGETABLE ‘CAPONATA’ WITH PAN SEARED TUNA, THYME, AND BASIL Ingredients: 600 grams red tuna fillet; 120 ml extra virgin olive oil; 60 grams Italian sweet green peppers; 60 grams red Tropea onion; 60 grams red bell peppers; 60 grams leek; 60 grams potato; 60 grams zucchini; 60 grams eggplant; 16 pieces of candied tomato; 16 basil leaves; salt to taste.
Tagliare le verdure a quadrettini, saltarle in padella con abbondante olio extravergine di oliva e salarle. Aggiungere infine i pomodori canditi e le foglie di basilico; quindi, far riposare. Sgocciolare la caponata dall’olio e conservare quest’ultimo per rosolare i filetti di tonno. Creare dei filetti di tonno di forma rettangolare e far marinare con l’olio della caponata e il timo. Rosolare in padella per 10 secondi per lato e lasciare in caldo. Mettere la caponata al centro del piatto. Tagliare il filetto di tonno a metà e posarlo sulla caponata. Decorare con uno spicchio di aglio in camicia e del timo limonato fresco. Consigli utili: Togliere il tonno dal frigo almeno mezz’ora prima perché si stemperi. Asciugare bene la caponatina dall’olio, altrimenti si rischia di presentare un piatto molto untuoso.
Chop the vegetables into small cubes, sauté with plenty of olive oil and salt to taste. When almost done cooking, add the candied tomato and basil leaves. Set aside. Drain excess oil from the vegetables and set aside for the tuna fillet. Cut the fillets into rectangles and marinate in the cooking oil and thyme. Pan sear for ten seconds on each side. Do not allow to cool. Place the vegetables in the center of the plate. Slice the tuna fillet in half and rest on the vegetables. Garnish with a whole garlic clove and fresh lemon thyme. Helpful tips: Remove the tuna from the refrigerator at least half an hour before so that it reaches room temperature. Drain the oil well from the vegetables to prevent the dish from appearing very greasy.
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L’Italia nel Piatto Editoriale di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere
In più occasioni, abbiamo ribadito come il riconoscimento “Ospitalità Italiana” sia importante per creare una solida rete di “ambasciatori”, a cui è affidato il compito di portare nel mondo i veri prodotti e le originali ricette della nostra tradizione. Spesso abbiamo inoltre ricordato come il fenomeno dell’Italian sounding – prodotti che di italiano non hanno nulla, ma che richiamano il nostro Paese nel nome o nel packaging – “rubi” ai nostri produttori ampie fette di mercato. Di rado, però, ci soffermiamo a sottolineare l’impatto della concorrenza sleale di quei ristoratori che propongono nei loro locali piatti e prodotti italiani, senza avere lontanamente idea della storia di questi stessi piatti e della loro reale preparazione. Un fenomeno purtroppo molto diffuso, e fortemente dannoso per quei nostri connazionali che invece si impegnano quotidianamente per rifornire i propri ristoranti degli ingredienti migliori, acquistandoli direttamente dall’Italia, per formare il proprio personale, per offrire ai clienti una cucina di qualità. A seguire, raccontiamo l’esperienza di Riccardo Rossi Ferrini, ristoratore della Costa Rica. Una storia come purtroppo ce ne sono tante, in tutto il mondo: cambiano i nomi, le località, ma non la “battaglia quotidiana” di questi nostri paladini del gusto italiano. Una “battaglia”che, attraverso il premio “Ospitalità Italiana”, ci impegniamo a combattere al loro fianco. On more than one occasion we have stressed the fact that the ‘Italian Hospitality’ seal is important in creating a solid network of ‘ambassadors’ entrusted with the task of promoting authentic Italian products and traditional recipes in the world. Furthermore, we have often mentioned that the phenomenon of ‘Italian sounding’ products – those which have nothing Italian about them, but which use our country’s image in their name or packaging – ‘steal’ substantial market shares from our producers. Rarely, however, do we stop to talk about the impact of unfair competition from restaurants that serve Italian dishes and products without having the faintest idea of the history of these dishes or of the ways in which they should be prepared. Unfortunately this is a rather widespread phenomenon, and one which is highly damaging to those Italians who, on the other hand, work diligently every day to supply their restaurants with the best ingredients (purchasing them directly from Italian distributors), to train their staff, and to offer clients high quality cuisine. Below is the story of Riccardo Rossi Ferrini, an Italian restaurateur in Costa Rica. It is, unfortunately, a story like many others across the globe: names and locations change, but the ‘daily battle’ of these champions of Italian flavor remains the same, a ‘battle’ which, through the ‘Italian Hospitality’ award, we are taking on by their side.
Tuteliamo i veri ristoranti italiani nel mondo! È questo il grido di allarme lanciato da Riccardo Rossi Ferrini, ristoratore italiano che da vent’anni vive in Costa Rica di Lucrezia Balducci
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istoranti Italiani nel Mondo” di Ospitalità Italiana non è “solo” una rete di ristoranti italiani nel mondo, appunto. È un esercito di protagonisti del mondo enogastronomico che ha fatto dell’utilizzo delle materie prime di qualità rigorosamente Made in Italy il suo obiettivo di lavoro, diremmo soprattutto di vita. Far parte di questo esercito comporta, infatti, il rispetto di determinate regole, che impongono un “cerimoniale del gusto” che non può in alcun modo indurre in errore un cliente, per quanto inconsapevole e disinformato possa essere. Entri in un ristorante certificato e non puoi sbagliare: è italiano, punto. Questa la premessa. Ovvio che la realtà del settore ristorativo internazionale ha sfumature e “regole” diverse, e ci si differenzia e posiziona sul mercato proprio per questo motivo. L’esercito di questi ristoratori italiani, veramente Made in Italy, ha un
valore aggiunto: poter far sentire la propria voce e raccontare la propria storia, per quanto scomoda possa essere. È il caso di Riccardo Rossi Ferrini, che lancia il suo grido di allarme dalla Costa Rica, Paese centro-americano che aveva fino a qualche anno fa la nomea (più o meno veritiera) di “paradiso fiscale”. Riccardo è un giornalista in pensione, che ha deciso di lasciare l’Italia vent’anni fa con l’idea che, all’epoca, fosse giusto così. Oggi, invece, questa consapevolezza si è ridimensionata. “Mentre in Italia si vive con la voglia di espatriare oltre oceano in qualche Paese accogliente – racconta – all’estero non pochi Italiani pensano che, tutto sommato, andarsene non sia stata la scelta più giusta. Perché? Prima di tutto perché ormai c’è il tutto esaurito ovunque, poi perché non c’è più niente da inventare”. Cosa c’entra questo con il cibo Made in Italy? Il ristorante di Riccardo, Lo Spago, è circondato – anzi, rende meglio l’idea,
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assediato – da una marea di falsi ristoranti italiani, che di italiano hanno solo il nome. “Qua ormai siamo realmente al fronte. Ci sono i costarricensi ricchi, i venezuelani fuggiti dalle grinfie di Chavez e Maduro, i cinesi miliardari, i colombiani, e tutti aprono ristoranti pseudo-italiani. Quindi concorrenza deviante, accettata da un sistema più adatto ai ‘furbi’ che alle persone serie”. Ed ecco che si svela la chiave di lettura di questo fenomeno: i soldi. Chi ha capitale da investire, crea uno “specchio per le allodole”, ideando il nome italiano per il suo ristorante straniero, con la garanzia che, in un modo o nell’altro, il cliente oltrepassi la soglia del locale. Il resto è lasciato “al caso”. Riccardo, però, non ha rinunciato al suo obiettivo, anzi nel Premio Ospitalità Italiana ricevuto vede una vittoria, “come vincere una guerra con una fionda”. Questa è la strada da percorrere, cioè non perdersi d’animo e fare squadra, per rivendicare l’Italianità vera che, se ben rappresentata, garantisce qualità e unicità del gusto. Non si tratta di nazionalismo a tutti i costi, ma di strategia di chi lavora onestamente. Lo disse anche Sun Tzu nella sua Arte della Guerra nel 300 a.C.: l’invincibilità dipende da noi, la vulnerabilità del nemico dipende dai suoi errori.
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We Must Protect the True Italian Restaurants in the World! This is the call to arms launched by Riccardo Rossi Ferrini, an Italian restaurateur who has lived in Costa Rica for the past twenty years talian Hospitality’s ‘Italian Restaurants in the World’ isn’t ‘merely’ a network of Italian restaurants. It is an army made up of the protagonists of the culinary world which has made the rigorous use of high quality Made in Italy products and ingredients the objective not only of its work, but, above all, of its life. To be a part of this army one must, in fact, respect certain rules which dictate a ‘protocol of taste’ that can in no way mislead a client, no matter how unaware or uninformed he or she may be. If you enter a certified restaurant, you can’t go wrong: it is Italian, period. This is the premise. It is clear that the international restaurant industry abides by different nuances and different ‘rules,’ and that this is what differentiates a restaurant and gives it its market position. The army of truly Made in Italy restaurateurs has an added value: the ability to make their voices heard and to tell their own stories, as uncomfortable as that may be. Such is the case for Riccardo Rossi Ferrini, who has launched his call to arms from Costa Rica, a Central American country which, until just a few years ago, was known (more or less accurately) as a ‘fiscal paradise.’ Riccardo is a retired journalist who decided to leave Italy twenty years ago with the idea, at the time, that it was the right thing to do. Today, however, his perspective has somewhat changed. “While people in Italy live with the desire to leave their country, crossing the ocean to find a more welcoming one,” he says, “abroad, many Italians feel that, all things considered, leaving wasn’t the best choice. Why? First of
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all, because by now the situation is difficult everywhere, and also because there is nothing left to invent.” What does this have to do with Made in Italy food? Riccardo’s restaurant, Lo Spago, is surrounded – or rather, besieged – by an enormous quantity of fake Italian restaurants, of which the only thing Italian is their name. “Here we are truly on the front lines. There are rich Costa Ricans, Venezuelans who have escaped the clutches of Chavez and Maduro, Chinese billionaires, Colombians... and all of them open pseudo-Italian restaurants. It is a perverse competition, endorsed by a system which is more suited to those with a sly business sense than to those who are serious and honest.” Thus, the key to understanding this phenomenon is revealed: money. He who has investment capital creates a ‘mirror for larks,’ coming up with an Italian name for his foreign restaurant, and ensuring that, somehow or other, clients will come through the doors. The rest is left ‘to chance.’ However, Riccardo has not given up on his objective. On the contrary, he sees the Italian Hospitality Award which he received as a victory, “like winning a war with a slingshot.” This is how we must continue: sticking together and not losing faith, so as to lay claim to true ‘Italian-ness’ which, if well-represented, guarantees quality and unique flavor. This is not about extreme nationalism, but rather is a strategy for those who work honestly. As Sun Tzu wrote in the Art of War in 300 BC: Invincibility depends on us, our enemy’s vulnerability depends on his errors.
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SPECIALE VINITALY 2014 I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O
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Mappa Map Vinitaly, la più grande fiera del vino al mondo Vinitaly, the Largest Wine and Spirits Exhibition in the World Vino, orgoglio italiano nel mondo Wine, the Pride of Italy in the World A Verona, l’Italia dell’alta qualità We’re Bringing Italian Quality to Verona Da Napoli alla conquista di Vinitaly 2014 From Naples to Vinitaly 2014 Portiamo al Vinitaly l’alta qualità del Lazio Bringing Lazio’s High Quality to Vinitaly Il Piemonte al Vinitaly 2014 Piedmont’s Great Wines at Vinitaly La Cambusa® debutta a Vinitaly 2014 ‘La Cambusa®’ Debuts at Vinitaly 2014 “Ercole Olivario” si presenta in Senato ‘Ercole Olivario’ is Introduced at the Senate
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Vinitaly, the Largest Wine and Spirits Exhibition in the World Exhibition spaces sold out and record breaking figures n recent years Vinitaly has worked to streamline participation, which has added up to an average of 150,000 industry operators, almost one third of which foreign and from 120 different countries. The goal is to further increase the already significant portion of those visiting from abroad, in particular of buyers and operators from the Ho.Re.Ca. sector, the reason for which we have made some important investments. Vinitaly’s role as the leading international event of its kind is further confirmed, from the point of view of participation, by the fact that, for the first time, we have exceeded the 100,000 square meter exhibition space and that two months before the start of the show the exhibition spaces are already sold out. We have always believed in the importance of the domestic market, as, despite a constant decrease, Italy remains one of the top two countries in the world in terms of consumption. Quality, on the other hand, is increasing, with wines falling into higher price segments. This requires continuously finding new commercial outlets with medium-high targets for our labels and, for the same reason, international markets (which absorb 50% of our total annual wine production) are of fundamental importance. Vinitaly, as a marketing tool, is the ideal setting in which to establish relationships with the most important foreign industry operators. For this reason, as part of the B2B meetings, we have specifically established a new Vinitaly initiative called the International Buyers’ Lounge, which will involve consortiums and individual exhibitors on the one hand, and foreign buyers on the other, and in which commercial meetings and tastings of wines selected specifically for international markets are planned. Likewise, with Vininternational (located in the new ‘I’ Pavilion) we have, in a single area, concentrated all of the foreign participants that recognize Vinitaly’s international appeal. The area will host producers and wines from France, Australia, South Africa, New Zealand, Great Britain, the Ukraine, Slovenia, Russia, Azerbaijan, Argentina, Chile, Spain, Kosovo and more, all of which see Vinitaly as the ideal setting in which to promote themselves not only to the Italian market, but above all to the international market, counting on the participation of, on average, 50,000 foreign industry operators at every edition of the trade show. Furthermore, we are also counting heavily on the wine culture in foreign markets and so, starting this year, with Vinitaly International we have launched an initiative which will begin in New York and end in Moscow: the Vinitaly International Academy, the scientific director of which is Ian D’Agata. This is to be an educational initiative with the objective of simplifying the complexities and of explaining, promoting, and disseminating the characteristics of Italian wine at all levels, from beginners to experts, with courses tailored to every single international market in which Vinitaly International initiatives will be present.
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A VERONA, SPAZI ESPOSITIVI SOLD OUT E CIFRE RECORD di Giovanni Mantovani, Direttore Generale dell’Ente Autonomo per le Fiere di Verona
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initaly negli ultimi anni ha zionati dalle aziende per i mercati interoperato per razionalizzare le nazionali. Così come, nel nuovo Padiglione presenze, che si sono attestate “I” con Vininternational, abbiamo consu una media di 150 mila ope- centrato in un’unica area tutte le presenratori, quasi un terzo dei qua- ze estere alla rassegna che favoriscono li esteri, da 120 Paesi. L’aspirazione è l’appealing internazionale di Vinitaly e quella di incrementare ulteriormente la nel cui ambito saranno presenti produtgià rilevante quota di quelli tori e vini da Francia e Australia, provenienti dall’estero, in parSud Africa, Nuova Zelanda, GIOVANNI ticolare di buyers e operatori Gran Bretagna, Ucraina, MANTOVANI del canale Ho.Re.Ca, ragione Slovenia, Russia, Azerbaijan, per la quale abbiamo operato Argentina, Cile, Spagna, importanti investimenti. Kosovo ed altri ancora, che A confermare il ruolo di Vinitaly trovano in Vinitaly il momento come leader a livello internaideale per proporsi non solo al zionale, dal punto di vista delmercato italiano, ma sopratle presenze di espositori, il fattutto a quello estero, contando to che abbiamo superato, per sulla presenza di 50mila la prima volta, i 100 mila metri operatori esteri presenti quadrati netti e abbiamo regiin media ad ogni edizione delstrato, fin da due mesi prima dell’inizio la rassegna. della rassegna, il sold out degli spazi E, ancora, puntiamo molto anche sulla espositivi. cultura del vino sui mercati esteri e con Abbiamo sempre sostenuto l’impor- Vinitaly International da quest’anno, partanza del mercato interno, dal momento tendo da New York per arrivare a Mosca, che, anche se in costante decremento, abbiamo dato vita alla Vinitaly International l’Italia rimane tra i primi due Paesi al Academy, di cui è direttore scientifico Ian mondo per consumo. Aumenta invece la D’Agata. qualità, con vini che si inseriscono in Si tratta di un’iniziativa educazionale segmenti più alti di prezzo. Ciò implica che ha l’obiettivo di semplificare la comtrovare sempre nuovi sbocchi commer- plessità, spiegando, divulgando e traciali con target medio-alti per le nostre smettendo le caratteristiche del vino itaetichette e, per tale ragione, l’estero, che liano a tutti i livelli, dal principiante assorbe il 50% della produzione totale di all’esperto, con corsi su misura per ogni vino annua, è di fondamentale impor- singolo mercato internazionale sul quale tanza e Vinitaly come strumento di s i a m o p re s e n t i c o n l e i n i z i a t i v e d i marketing è il luogo ideale per coinvol- Vinitaly International. gere i più importanti operatori esteri. Per questo, abbiamo espressamente dedicato agli incontri B2B la nuova iniziativa di Vinitaly chiamata International Buyers’ Lounge, che coinvolge consorzi di tutela e singole aziende espositrici da una parte e buyers esteri dall’altra, dove sono previsti incontri commerciali e degustazioni di vini appositamente sele-
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SPECIALE VINITALY 2014
Vino, orgoglio italiano nel mondo PRENDE IL VIA IL NUOVO PROGRAMMA NAZIONALE DI SOSTEGNO PER IL Altra questione di rilievo per l’agricoltura italiana è quella del nuovo sistema di autoCOMPARTO VITIVINICOLO, CHE AVRÀ LA DURATA DI CINQUE ANNUALITÀ rizzazioni per gli impianti viticoli che, a partire dal 1° gennaio 2016, sostituirà il preesi(2014-2018); IMPORTANTI MISURE ANCHE A LIVELLO EUROPEO di Giuseppe Castiglione, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
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l Vinitaly, ospitato nella città di riferimento al Reg. 1308/2013, GIUSEPPE Verona, è l’espressione delpossiamo evincere come il comCASTIGLIONE l’eccellenza vitivinicola nazioparto vitivinicolo abbia visto nale, filiera che ci rappresenta sostanzialmente riconfermata con orgoglio in tutto il mondo. l’impostazione della precedente Ci troviamo in un momento storiOCM (Organizzazione Comune di co di fondamentale importanza, Mercato). Da quest’anno parte, poiché è in fase di applicazione la infatti, il nuovo programma nazioPolitica Agricola Comune (PAC) nale di sostegno per il comparto per il periodo 2014-2020. Il pacvitivinicolo, che avrà la durata di chetto legislativo della Riforma è cinque annualità (2014-2018). Le stato definito principalmente nei novità principali riguardano l’inRegolamenti (UE) n. 1307/2013 recante nor- troduzione, nell’ambito del Piano Nazionale me sui pagamenti diretti agli agricoltori nel- Strategico, di una nuova misura di investil’ambito dei regimi di sostegno previsti dal- mento legata all’innovazione tecnologica, la politica agricola comune, n.1308/2013 sul- alla possibilità di promozione sul mercato l’organizzazione comune dei mercati dei interno (limitata alla sola promozione del prodotti agricoli, n. 1305/2013 sul sostegno sistema delle denominazioni di origine e allo sviluppo rurale da parte del Fondo euro- indicazioni geografiche, e alla informazione peo agricolo per lo sviluppo rurale e n. al consumatore sull’uso/abuso/consumo di 1306/2013 sul finanziamento, sulla gestione alcol) e alla ristrutturazione di vigneti colpie sul monitoraggio della PAC. Con specifico ti da fitopatie.
stente regime dei diritti di impianto e durerà fino al 2030. Il nuovo Regolamento 1308/2013 prevede, inoltre, un sistema basato sul rilascio di autorizzazioni gratuite e non trasferibili per nuovi impianti equivalenti all’1% annuo della superficie vitata nazionale totale. Allo Stato membro viene data la possibilità di consentire la conversione dei diritti in autorizzazioni fino al 2020, per favorire lo smaltimento dei diritti in portafoglio non utilizzati e ridurre la soglia di incremento annuo in caso di motivazioni specifiche. Nei nuovi interventi PAC, finanziabili con il programma di sostegno del vino, particolare attenzione riveste la promozione dei vini sul mercato, con l’obiettivo, nei mercati Terzi, di migliorare la competitività dei vini dell’UE e di informare i consumatori sul consumo responsabile del vino e sul sistema delle denominazioni di origine e indicazioni geografiche all’interno degli Stati membri. Questa misura offre la possibilità di attivare programmi di informazione e promozione sia dei vini a denominazioni di origine, ad indicazione geografica e/o con l’indicazione
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della varietà sui mercati dei Paesi terzi, che dei marchi commerciali legati a tali denominazioni/indicazioni. Il contributo alle attività di promozione non può superare il 50% delle spese eleggibili, salva la possibilità di integrare il contributo con un ulteriore 30% di aiuto nazionale/regionale. La concessione del contributo integrativo pubblico del 30% impedisce, però, la promozione e la pubblicità di marchi commerciali, per evitare violazioni delle regole di concorrenza. Del budget complessivamente attribuito alla misura, il 30% viene gestito a livello nazionale ed il restante 70% a livello regionale, con modalità definite dalle stesse Regioni e Province autonome sulla base di disposizioni generali definite a livello nazionale. I numeri legati alla promozione dimostrano come, nonostante il richiesto contributo del 50% ai soggetti aderenti, la misura sia considerata estremamente valida; nei primi quattro anni di applicazione dell’OCM, infatti, sono stati finanziati oltre 400 progetti, per un ammontare complessivo di circa 160 milioni di euro. Per l’annualità 2013 sono stati erogati circa 83 milioni di euro. L’azione del Mipaaf si pone, pertanto, nei termini più incisivi possibili verso la valorizzazione del vino italiano specialmente nella cornice dell’Expo di Milano, occasione unica per l’internazionalizzazione dell’agroalimentare italiano.
Wine, the Pride of Italy in the World The new national program in support of the wine making sector is underway, lasting for five years (2014-2018); important measures at the European level as well initaly, hosted by the city of Verona, is the embodiment of our country’s high quality wine sector, an industry which proudly represents us across the globe. We are at an important moment in history, one of fundamental importance, as the Common Agricultural Policy (CAP) for the period 2014-2018 is currently being applied. The reform’s legislative package has been primarily defined in (EU) Regulation n. 1307/2013 which specifies the norms regarding direct payments to farmers of subsidies provided for by the common agricultural policy, n. 1308/2013 regarding the common organization of the markets for agricultural products, n. 1305/2013 regarding the support for rural development by the European Agricultural Fund for Rural Development, and n. 1306/2013 regarding the financing, management, and supervision of the CAP. With specific reference to Reg. 1308/2013, we see that the wine making sector has not undergone significant changes with respect to the previous COM (Common Organization of the Market). In fact, beginning this year, the new national program in support of the wine making sector is already underway, and will continue for five years (2014-2018). The primary changes involve, as part of the Strategic National Plan, the introduction of a new investment measure
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tied to technological innovation, to the opportunity for promotion in the domestic market – limited to the promotion of the DOP (protected designation of origin) and IGP (protected geographical indication) system, and to consumer information regarding alcohol use/abuse – and to the recovery of vineyards damaged by plant diseases. Another important topic for Italian agriculture is that regarding the new system of authorizations for vineyard rights which, beginning on January 1, 2016, will replace the current system of planting rights and will last until 2030. Furthermore, the new Regulation 1308/2013 provides for a system based on the free and non-transferable authorizations of new rights equal to 1% annually of the total national area of vineyards. The Member State is, under certain circumstances, allowed the option of converting rights into authorizations until 2020 so as to encourage the relinquishment of unused rights and reduce the annual increase. Included in the CAP measures, financed by the program in support of the wine sector, particular attention is paid to the promotion of wine in various markets, with the objective of improving the competitiveness of EU wines in non-EU countries and informing consumers about responsible wine consumption and about the DOP and IGP systems in use within the EU. This measure offers the possibility of launching informational and promotional programs not only for wines with protected designation of origin, geographical indication, and/or varietal indication in non-EU countries, but also of the brands tied to these designations/indications. The contribution to promotional activities may not exceed 50% of the eligible costs, apart from the possibility of combining the contribution with an additional 30% in national/reg ional assistance. However, the concession of this public supplementary contribution of 30% prohibits the promotion and the marketing of commercial brands, so as to avoid violating the rules of competition. Of the total budget assigned to the measure, 30% is to be managed nationally and the remaining 70% regionally, according to methods defined by these same autonomous regions and provinces and according to regulations established at the national level. The figures related to the prom o t i o n d e m o n s t r a t e h o w, d e s p i t e t h e requested contribution of 50% on the part of participating entities, the measure is considered extremely efficient. In fact, in the first four years of the COM’s application over 400 projects have been financed, for a total worth of approximately t160 million. For 2013 approximately t 83 million have been distributed. Therefore, MiPAAF’s activities are aimed as incisively as possible towards the promotion and development of Italian wine, especially in view of Expo Milano, a one-of-a-kind opportunity for the internationalization of Italy’s agricultural sector.
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UNIONCAMERE
SPECIALE VINITALY 2014
VINITALY 2014 RAPPRESENTA UN APPUNTAMENTO IMPERDIBILE PER DARE SEMPRE PIÙ RISALTO A LIVELLO INTERNAZIONALE AL NOSTRO COMPARTO VITIVINICOLO
A Verona, l’Italia dell’alta qualità © Ennevi-Veronafiere
di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere
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nche quest’anno, grande è l’attesa per Vinitaly, manifestazione che più d’ogni altra ha scandito l’evoluzione del sistema vitivinicolo nazionale ed internazionale. Un appuntamento di primo piano soprattutto per il nostro Paese e le nostre aziende, dal momento che il comparto risulta centrale per l’economia italiana, con circa 380 mila imprese produttrici (circa il 23% del totale della filiera agricola), 700 mila addetti (1,2 milioni con l’indotto primario), e una produzione che supera il milione di etichette. Si tratta inoltre di un settore che dà grandissimo valore alla qualità, come conferma la presenza di 330 vini DOC, 73 DOCG e 118 IGT. Ma, soprattutto, è un settore a cui dobbiamo una buona parte del nostro export: nel 2013, infatti, l’Italia si è confermata come il primo Paese esportatore mondiale di vino in volume, superando i nostri storici competitor, i “cugini” francesi, e guadagnandosi sempre maggiori estimatori anche in mercati nuovi. Nel periodo gennaio-novembre 2013, abbiamo infatti esportato vino per oltre 4,6 miliardi di euro (+7,6% rispetto al 2012). Stati Uniti e Germania si confermano i principali acquirenti di vino italiano, ma stiamo assistendo negli ultimi anni all’emergere di nuovi enoappassionati soprattutto nei Paesi asiatici, come Cina e Giappone, e in mercati emergenti, come la Russia, dove le nostre etichette vengono sempre più tenute in considerazione, oltre che per l’alta qualità, anche come un vero e proprio status-symbol, legato a quel lifestyle che tutti ci invidiano. Un punto al valore va soprattutto ai nostri spumanti, il cui export, nel decennio 2002-2012, è addirittura aumentato del 185%, andando così a pesare per il 13% sul totale delle vendite di vino italiano oltre frontiera. Dunque, quale miglior “palcoscenico”, visto che proprio Veronafiere grazie a “Vinitaly International” da anni promuove in giro per il mondo l’eccellenza dei vini italiani, mettendo in contatto le nostre aziende con buyer, distributori e partner internazionali. Le nostre aziende devono quindi sfruttare appieno le potenzialità di Vinitaly: vetrina per il vino tricolore e le sue imprese; occasione strategica di confronto a livello internazionale – visto che ospiterà buyer provenienti da oltre 120 nazioni; ma, soprattutto, un’opportunità da non perdere, per il nostro Sistema Paese, per portare alla ribalta mondiale uno dei nostri comparti d’eccellenza, e per mostrare un’Italia che sa distinguersi per competenze, legame con la tradizione e, allo stesso tempo, capacità di innovare e crescere. In una parola, l’Italia della qualità.
We’re Bringing Italian Quality to Verona Vinitaly 2014 is an important occasion for us to further showcase our fine wine sector at the international level xpectations are high once again for this year’s edition of Vinitaly, an event which, more than any other, has had a major impact on the evolution of the national and international wine industries, and which has now long been considered an indispensable showcase for the sector at the global level. For our country and our businesses it is an especially important event, as this particular sector is fundamental to the Italian economy, with approximately 380,000 wineries (roughly 23% of the total ag ricultural sector), 700,000 employees (1.2 million if one includes linked industries), and a production of over one million labels. Furthermore, it is a sector which places enormous value on quality, as confirmed by the 330 DOC, 73 DOCG, and 118 IGT wines. But above all it is a sector to which we owe a significant portion of our exports. In fact, in 2013 Italy ranked first in the world in terms of global exports of wine by volume, surpassing our historic competitors, our French ‘cousins,’ and acquiring an increasing number of admirers, even in new markets. In the period from January-November 2013, our wine exports totaled over t 4.6 billion (+7.6% as compared to 2012). While the United States and Germany are the main purchasers of Italian wine, in recent years we have been witnessing
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the emergence of new wine connoisseurs, particularly in Asian countries like China and Japan and in emerging markets like Russia, where our labels are held in increasingly high regard, not only for their extraordinary quality, but also as a status-symbol, tied to the Italian lifestyle which so many envy. A special mention also goes to our sparkling wines, the exports of which, in the decade from 20022012, increased by 185%, thus coming to represent 13% of the total sales of Italian wine abroad. Therefore, what better ‘stage’ than Ve r o n a f i e r e , w h i c h , t h a n k s t o ‘ V i n i t a l y International,’ has for years been promoting the excellence of Italian wines around the world, putting our companies in touch with international buyers, distributors, and partners. Our companies must take full advantage of Vinitaly’s potential as a showcase for Italy’s wine and enterprises; a strategic opportunity for international networking (with the participation of buyers from over 120 countries), but above all a vital opportunity for Italy’s economic system to put one of its most renown sectors in the world’s limelight and to show off the side of Italy which sets it apart in ability, respect for tradition, and, at the same time, capacity for innovation and growth. In a word, quality.
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CCIAA NAPOLI
SPECIALE VINITALY 2014
© Ennevi-Veronafiere
Da Napoli alla conquista di Vinitaly 2014 PER LE AZIENDE DEL TERRITORIO, L’EVENTO VERONESE RAPPRESENTA UN’IMPERDIBILE OCCASIONE DI VISIBILITÀ INTERNAZIONALE E DI CONFRONTO CON GLI ATTORI DEL SETTORE di Maurizio Maddaloni, Presidente della CCIAA di Napoli
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gire in termini di multisettorialità e di integrazione reale: l’agricoltura e l’enogastronomia, come il commercio e il turismo, non possono considerarsi compartimenti a sé stanti e, come tali, destinatari di aiuti pubblici e trattati come ambiti generici di iniziative a sostegno di settori specifici o filiere particolari. In occasione della partecipazione della Camera di Commercio di Napoli all’imperdibile appuntamento internazionale del Vinitaly, tornano alla ribalta questi temi fondamentali per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria dell’area metropolitana cittadina. Ecco perché le cosiddette “strade del vino” e la filiera produttiva locale e regionale composta di eccellenze apprezzate in Italia e all’estero, vanno completamente riviste. Solo così è possibile creare valore aggiunto necessario per competere sui mercati internazionali. E ciò vale anche e soprat-
tutto per le imprese vitivinicole – e mi riferisco a quelle di casa nostra – che devono confrontarsi con i colossi della produzione e della distribuzione e con le regioni del Nord a più alta vocazione vinicola. I nostri numeri, però, sono confortanti. Siamo la terza regione d’Italia per la qualità del vino prodotto, l’ottava per produzione e addirittura la prima, insieme al Nord-Est, per la produzione dei bianchi. Per consolidare questi numeri e scalare queste classifiche, la strada obbligata è la multisettorialità. Puntando sul turismo, sulla commercializzazione delle produzioni tipiche e sulle aree a forte potenziale di destagionalizzazione. Definendo così nuove prospettive di promozione, come nel caso della rete dei siti Unesco e dell’enogastronomia turistica, che vede impegnate in prima linea la Camera di Commercio di N a p o l i c o n l ’ A s s e s s o r a t o re g i o n a l e all’Agricoltura.
From Naples to Vinitaly 2014 For the region’s enterprises, Verona’s Vinitaly is an important occasion to gain international visibility and to meet with other elements from the sector n terms of multi-sector integration, the agriculture and food-wine industries, much like those of commerce and tourism, cannot be considered sectors in and of themselves and, as such, are neither the recipients of public assistance, nor the beneficiaries of initiatives which support specific sectors or certain industries in particular. On occasion of the Naples Chamber of Commerce’s participation in the important international trade show ‘Vinitaly,’ these themes take center stage once again; themes which are fundamental to the promotion and development of the city’s entrepreneurial fabric. This is the reason why the ‘Wine Roads’ and the local and regional production chain, made up of high quality products which are admired both within Italy and abroad, must be completely reexamined. Only in this way is it possible to create the added value necessary in order to compete in international markets. This is true also and above all for those wineries – I’m referring to those in Naples – which must deal with the major challenges of production and distribution and with the northern regions which have a much more abundant wine production. Our figures, however, are reassuring. Our region ranks third in Italy in terms of the quality of the wine produced, the third in terms of production, and even the first (together with the northeast) in terms of production of white wines. In order to strengthen these numbers and further climb the ranks we must look towards creating a more multi-sector industry, looking at tourism, the marketing of traditional products, and the enormous potential of those areas which can attract tourists even outside of the high season. Thus establishing new promotional opportunities, such as in the case of the Unesco network of culinary tourism websites, in which the Naples Chamber of Commerce is closely involved with the Regional Agricultural Department.
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CAMERA DI COMMERCIO DI NAPOLI Via S.Aspreno, 2 – 80133 Napoli www.na.camcom.it
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UNIONCAMERE LAZIO
SPECIALE VINITALY 2014
Portiamo al Vinitaly l’alta qualità del Lazio ANCHE QUEST’ANNO LE PRODUZIONI ENOLOGICHE REGIONALI SARANNO AMPIAMENTE RAPPRESENTATE IN QUESTA PRESTIGIOSA VETRINA INTERNAZIONALE di Giancarlo Cremonesi, Presidente di Unioncamere Lazio e della Camera di Commercio di Roma
LE AZIENDE DEL LAZIO A VINITALY 2014 AGRICOLA COLFIORITO 1974 SRL Roma - RM AGRICOLTURA CAPODARCO SCS Grottoferrata - RM ANTICA CANTINA LEONARDI SAS Montefiascone - VT BELCAPO LEONARDO AZIENDA AGRICOLA Castiglione in Tevere - VT BUTTARELLI AZIENDA VITIVINICOLA Olevano Romano - RM CANTINA BACCO SCRL Nettuno - RM CANTINA CONTE ZANDOTTI DI AURORA BELLANTE Roma - RM CANTINA DI MONTEFIASCONE SOCIETÀ COOPERATIVA AGRICOLA Montefiascone - VT CANTINA MONTE PORZIO CATONE Monte Porzio Catone - RM CANTINA SANT’ANDREA AZIENDA AGRICOLA Terracina - LT CANTINA SERGIO MOTTURA Civitella d’Agliano - VT CANTINA SOCIALE BORGO SANTA MARIA “TERRE D’ASTURIA” Latina - LT CANTINA SILVESTRI SRL Lanuvio - RM CANTINA STEFANONI SNC Montefiascone - VT CANTINA VILLA GIANNA SRL Borgo San Donato - LT CANTINA VILLAFRANCA SRL Albano Laziale - RM CANTINE CIOLLI Olevano Romano - RM CANTINE LUPO Campoverde - LT CANTINE VOLPETTI SRL Ariccia - RM CASA DIVINA PROVVIDENZA AZIENDA AGRICOLA Nettuno - RM CASALE CENTO CORVI AZIENDA VINICOLA Cerveteri - RM CASALE CERTOSA SOCIETÀ AGRICOLA SEMPLICE S. Palomba - RM CASALE DEL GIGLIO SRL AZIENDA AGRICOLA Le Ferriere - LT CASALE DELLA IORIA SSA DI P.PERINELLI E C. Acuto - FR CASALE MARCHESE AZIENDA AGRICOLA DI S. CARLETTI & C. S. S. Frascati - RM CASALE MATTIA AZIENDA AGRICOLA Frascati - RM CASSANO SOCIETÀ COOPERATIVA AGRICOLA Canepina - VT CASTEL DE PAOLIS 2010 AZIENDA AGRICOLA SOCIETÀ A R.L. Grottaferrata - RM CINCINNATO Cori - LT
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nche quest’anno, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, in collaborazione con Unioncamere Lazio, le Camere di Commercio e le Amministrazioni Provinciali, ha promosso la partecipazione delle imprese regionali alla 48ª edizione del Vinitaly, in programma a Verona dal 6 al 9 aprile. Anche per questa edizione 2014, prevediamo una rappresentativa presenza di aziende regionali, e l’organizzazione di numerosi appuntamenti, tra incontri prettamente dedicati ai buyers internazionali e agli operatori di settore, ed eventi pensati invece per i semplici appassionati.
PAROLA D’ORDINE: VALORIZZARE LA QUALITÀ. La nostra regione partecipa con convinzione a questo appuntamento, in quanto rappresenta una vetrina importante, di forte richiamo, in grado di dare visibilità internazionale alle nostre produzioni, che già vantano numerosi riconoscimenti a livello europeo. Il Lazio può infatti annoverare nel suo patrimonio enologico 36 denominazioni riconosciute, di cui 27 DOC, 3 DOCG (Cesanese del Piglio, Frascati superiore e Frascati cannellino) e 6 IGT. I vini del Lazio sono prodotti da circa 69mila aziende vitivinicole, con un valore stimato di circa 115 milioni di euro e un export che rappresenta il 20% della produzione totale, con un trend in aumento. Vantiamo due eccellenti distretti produttivi: i Castelli Romani, nella zona dei Colli Albani, e il Viterbese, indicato anche con l’antico termine di Tuscia. Inoltre, la provincia di Rieti condivide con quella di Roma un ambito produttivo nei Colli della Sabina, lungo il Tevere; Frosinone si distingue per la produzione del Rosso Cesanese, mentre Latina si pone come nuova frontiera dell’enologia regionale con gli interessanti impianti di Aprilia e del Circeo. Dati e numeri importanti, che tuttavia possiamo ulteriormente contribuire a far crescere. Del resto, negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente attenzione, da parte delle nostre aziende, nel valorizzare la qualità della produzione enologica regionale, cosa che ha permesso ai nostri vini di ottenere riconoscimenti dalle più importanti guide di settore nazionali e di conquistare crescenti fette di mercato.
FARE SISTEMA, PER CONTINUARE A CRESCERE. Le produzioni enologiche del Lazio hanno dunque tutte le “carte in regola”, qualitativamente parlando, per competere sui mercati internazionali, e questo è lo spirito che ci sprona a continuare a supportare le nostre aziende, investendo in questo importante settore, e a portare al Vinitaly – appuntamento ormai imprescindibile – i nostri vini e i nostri oli. Ma non solo. Da tempo l’Unioncamere regionale e le Camere di Commercio del Lazio, assieme alla Regione, stanno compiendo grandi sforzi per accompagnare le nostre imprese nella progressiva affermazione non solo sul mercato italiano, ma soprattutto su quelli internazionali – che, come ci confermano i dati delle esportazioni, sono quelli a oggi più promettenti, quelli su cui “scommettere”. Si tratta di un lavoro “di squadra”, reso possibile anche grazie alla preziosa collaborazione dell’ARM – A z i e n d a R o m a n a M e rc a t i , l ’ A z i e n d a Speciale della Camera di Commercio di Roma per lo sviluppo del settore agroalimentare, e del Laboratorio chimico merceologico della stessa Camera di Commercio. Un impegno che, come detto, mira ad aprire alle nostre produzioni nuovi mercati; ma punta anche a condurre una costante opera di controllo per assicurare un’alta qualità delle nostre produzioni, e vigilare sul controllo delle nostre Denominazioni di origine e Indicazioni geografiche – azione di garanzia che copre tutta la filiera, dal vigneto alla bottiglia. UNIONCAMERE LAZIO Largo Arenula, 34 00186 Roma www.unioncamerelazio.it
IL LAZIO E LE STRADE DEI VINI • • • •
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La Strada dei Vini dei Castelli Romani www.stradadeivinideicastelliromani.com La Strada del Vino delle Terre Etrusco Romane www.terreetruscoromane.it La Strada del Vino Cesanese www.stradadelvinocesanese.com La Strada del vino, dell’olio e dei sapori della provincia di Latina www.stradavinolatina.it La Strada del Vino dell’Alta Tuscia La Strada del Vino della Teverina
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LE AZIENDE DEL LAZIO A VINITALY 2014 COMPAGNIA DI ERMES Olevano Romano - RM CONSORZIO TUTELA DEL VINO CESANESE DEL PIGLIO Frosinone - FR
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CORTE DEI PAPI SOCIETÀ AGRICOLA ARL Anagni - FR DONATO GIANGIROLAMI AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA Aprilia - LT EMME SRL SOCIETÀ AGRICOLA Piglio - FR ENOTECA PROVINCIALE TUSCIA Montefiascone - VT FEDERICI SRL AZIENDA VINICOLA Zagarolo - RM FONTANA MORELLA SRL Cerveteri - RM FRATELLI CAVALIERI SOCIETÀ AGRICOLA SEMPLICE Genzano di Roma - RM GAVIN SRL VIGNETI IUCCI SOCIETÀ AGRICOLA Sant’Elia - FR
Bringing Lazio’s High Quality to Vinitaly the important vineyards of Aprilia and Circeo. Significant data and figures, which, with our assistance, can grow even more. Furthermore, in recent years we have witnessed, on the part of our businesses, an increased attention to the promotion of quality he Department of Agriculture for the Lazio in the region’s wine production, something Region, in collaboration with the Lazio which has helped our wines to earn recognition Unioncamere, the Chambers of Commerce, from some of the most important national and the Provincial Governments, has once again industry guides, as well as conquer growing been promoting the participation of regional slices of the market. businesses in Vinitaly, now in its 48th edition WORKING TOGETHER FOR CONTINUED and scheduled to take place in Verona from April GROWTH. Therefore, Lazio’s wine production 6-9. For the 2014 edition, as in the past, we are ‘has what it takes,’ qualitatively speaking, to be expecting a substantial attendance by regional able to compete in international markets, and it is this spirit which inspires us to concompanies, as well as the organizatinue supporting our businesses by tion of various events, from meetGIANCARLO investing in this important sector ings specifically dedicated to interCREMONESI and by bringing our wines and oils national buyers and operators from to Vinitaly – an event which the sector, to events designed with has become fundamental to the the simple connoisseur in mind. WATCHWORD: PROMOTE QUAindustry. LITY. Our region will be participatBut that’s not all. For a long time ing with enthusiasm in this event, a now the regional Unioncamere and highly appealing and important the Chambers of Commerce of showcase able to give international Lazio, together with the regional visibility to our wine production, a government, have been working production which has already diligently to promote our businessearned numerous European acknowledgments. es not only within the Italian market, but above In fact, Lazio’s oenological patrimony boasts 36 all in international markets – which, as the data recognized denominations, of which 27 DOC, 3 on exports confirms, are the most promising DOCG (Cesanese del Piglio, Frascati Superiore, and the most worth investing in. and Frascati Cannellino), and 6 IGT. Lazio’s It is a ‘team effort,’ made possible thanks to wines are produced by approximately 69,000 the invaluable collaboration of ARM – Azienda wineries, with an estimated total value of rough- Romana Mercati, the special Agency of the ly t 115 million and an export trade which is Rome Chamber of Commerce for the develequal to 20% of the total production and grow- opment of the agricultural sector, and of ing. We have two excellent production districts: the same chamber’s chemical commodity labthe Castelli Romani, in the area of the Colli oratory. Albani, and the Viterbese, also known by the A commitment which, as mentioned, aims not antiquated term ‘Tuscia.’ Furthermore, the only to expose our productions to new markets, province of Rieti and Rome share a production but also to monitor their high quality and to area in the Colli della Sabina, along the Tiber keep a close watch on our DOC and IGT wines River; Frosinone stands out for its production of – classifications which give a guaranty of qualiRosso Cesanese; and Latina is becoming a new ty to the entire industry, from the vineyard to frontier for the region’s wine production with the bottle.
Once again the region’s wine production will be amply represented at Vinitaly, the wine industry’s prestigious international showcase
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GIOVANNI TERENZI SRL SOCIETÀ AGRICOLA Serrone - FR LA FERRIERA SRL SOCIETÀ AGRICOLA Atina - FR LA RASENNA AZIENDA VINICOLA Ladispoli - RM LUIGI DE SANCTIS AZIENDA BIOLOGICA Frascati - RM MARCO CARPINETI AZIENDA AGRICOLA Cori - LT MAZZIOTTI AZIENDA AGRICOLA DI V. LAURENZI Bolsena - VT PALLINI SPA Roma - RM PIETRA PINTA-COLLE SAN LORENZO SCA A R.L. Cori - LT PILEUM SOCIETÀ AGRICOLA SRL Piglio - FR POGGIO ALLA META SRL AZIENDA AGRICOLA Casalvieri - FR PROIETTI AZIENDA AGRICOLA Olevano Romano - RM SANT’ISIDORO SRL SOCIETÀ AGRICOLA Tarquinia - VT TENUTA FONTANA MURATA Anguillara Sabazia - RM TENUTA TRE CANCELLI AZIENDA VINCOLA Cerveteri - RM TERRE DEI RUTULI CANTINE E VIGNETI SOCIETÀ AGRICOLA A R.L. Pomezia - RM TRAPPOLINI SNC DI ROBERTO E PAOLO TRAPPOLINI Castiglione in Tevere - VT TREBOTTI DI LUDOVICO MARIA AZIENDA BIOLOGICA Castiglione in Tevere - VT VILLA SIMONE DI P. COSTANTINI SAL AZIENDA AGRICOLA Monte Porzio Catone - RM VITICOLTORI DEI COLLI CIMINI SASC Vignanello - VT
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UNIONCAMERE PIEMONTE SPECIALE VINITALY 2014
Il Piemonte al Vinitaly 2014 ANCHE QUEST’ANNO, UNIONCAMERE PIEMONTE, REGIONE PIEMONTE E PIEMONTE LAND OF PERFECTION ACCOMPAGNERANNO I PRODUTTORI REGIONALI A VERONA
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anghe, Roero, Monferrato: luoghi ormai mitici, ricchi di cultura e tradizioni, che subito richiamano alla memoria distese di vigneti eccezionali, in grado di produrre vini famosi ed apprezzati in tutto il mondo. Se la vitivinicoltura piemontese è ormai un’eccellenza – non a caso questi territori del vino si preparano al riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità – il Vinitaly rappresenta l’occasione per apprezzarla in tutta la sua varietà e ricchezza. IL PADIGLIONE REGIONALE. A Verona, il Piemonte rinnova anche nel 2014 la sua storica presenza all’interno dello stesso padiglione (che nella nuova rimodulazione numerica del quartiere fieristico è diventato il pad. 10), grazie all’impegno coordinato di Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte e del consorzio Piemonte Land of Perfection. L’area collettiva istituzionale vedrà protagonisti circa 200 produttori, in un contesto espositivo piemontese di circa 600 produttori (circa il 14% del totale espositori). GLI INCONTRI. Alla parte espositiva, si affiancherà inoltre, anche quest’anno, un ricco programma di eventi e seminari, organizzati nel corso delle quattro giornate nello Spazio “Incontra, scopri e degusta il Piemonte”, all’interno dell’Area Istituzionale. Tra questi, si segnala “Asti chiama Expo – Vino, storia e tradizioni” (lunedì 7 aprile, ore 12), in cui verrà presentato il prestigioso appuntamento con il 48° Salone Nazionale di Vini Selezionati Douja d’Or e il 41° Festival delle Sagre Astigiane (12-21 settembre 2014), con il rinomato Palio di Asti (21 settembre 2014). All’incontro, a cura del Comune di Asti, interverranno tra gli altri Mario Sacco (Presidente della Camera di Commercio di Asti) e Fabrizio Brignolo (Sindaco di Asti). N e l l a s t e s s a g i o r n a t a ( o re 1 4 , 3 0 ) , i l S e g re t a r i o G e n e r a l e d e l l a C a m e r a d i Commercio di Torino, Guido Bolatto, presenterà inoltre “Torino DOC 2014-2015”, selezione enologica della Camera di Commercio di Torino. Altro appuntamento di rilievo è quello in programma mercoledì 9 aprile (ore 11,30), dal titolo “Fra vigne e sapori: le colline novaresi”, con la presentazione del progetto Itinerario enoturistico sulle Colline Novaresi, a
Piedmont’s Great Wines at Vinitaly Once again this year the Piedmont Unioncamere, the Piedmont Region and Piedmont Land of Perfection will be accompanying regional producers to Verona anghe, Roero, Monferrato: areas which have become legendary for their wealth of culture and tradition and for their sweeping expanses of exceptional vineyards, producing great wines that are acclaimed and admired the world over. If Piedmont’s viticulture is renowned for its excellence (the region is on the verge of being recognized as a UNESCO World Heritage Site), then Vinitaly is, once again, an occasion to appreciate the full variety and richness of its wine production. THE REGIONAL PAVILION. At this year’s Vinitaly in Verona, Piedmont will be reprising its historic presence within the same pavilion (which with the numerical remodeling of the fairgrounds has become pad. 10), thanks to the combined effort of the Piedmont Unioncamere, the Piedmont Region and the Piedmont Land of Perfection consortium. The collective institutional area will see the involvement of 200 producers, in an exhibition context of approximately 600 Piedmont producers (approximately 14% of the total exhibitors), who have directly contributed to the inspiring story of Vinitaly. THE MEETINGS. The exhibition portion of the trade show will, once again, be coupled with a rich program of events and seminars, organized over the course of the four days in the ‘Meet, Discover, and Taste Piedmont’ Space, within the institutional area. Of note is ‘Asti Calling Expo –
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cura dell’Atl Novara, a cui parteciperà anche Paolo Rovellotti, Presidente della Camera di Commercio di Novara. Alla presentazione si accompagnerà una degustazione di vini dell’Alto Piemonte, abbinati a prodotti tipici del territorio. PIEMONTE AND THE CITY. Novità di quest’anno è Vinitaly and the City, il Fuori Salone organizzato nel cuore di Verona,
Wine, History, and Tradition’ (Monday, April 7th at 12pm), which will introduce the prestigious appointment with the 48th Annual National Trade Show of Douja d’Or Select Wines and the 41st Annual ‘Festival delle Sagre Astigiane’ (September 12-21, 2014), with the renowned Asti Trophy (September 21, 2014). Mario Sacco (President of the Asti Chamber of Commerce) and Fabrizio Brignolo (Mayor of Asti), among others, will speak at the event, organized by the Asti Municipality. On the same day (at 2:30pm), Guido Bolatto, Secretary General of the Turin Chamber of Commerce, will present ‘Turin DOC 2014-2015,’ an assortment of wines selected by the Turin Chamber of Commerce. Another important appointment will take place on Wednesday, April 9th (at 11:30am), entitled ‘From Vineyards to Flavors: the Novara Hills,’ with the presentation of the Itinerary for the wine tour through the Novara hills, organized by ATL Novara, and which will also include the participation of Paolo Rovellotti, President of the Novara Chamber of Commerce. The presentation will be accompanied by a tasting of wines from northern Piedmont, paired with typical products from the area. PIEDMONT AND THE CITY. A new development this year is Vinitaly and the City, an offsite event organized in the heart of Verona at t h e Pa l a z z o d e l l a G r a n G u a r d i a o n t h e evenings of April 6th and 7th. Coveted high quality traditional products will be served alongside 300 national wine labels, including those selected from wine competitions backed by the Chambers of Commerce of Novara, Turin, Alessandria, and Asti, and organized by the Piedmont Unioncamere.
al Palazzo della Gran Guardia, nelle serate del 6 e 7 aprile. Ricercate produzioni tipiche di qualità affiancheranno oltre 300 etichette di vini nazionali, tra cui la selezione dei concorsi enologici seguiti dalle Camere di Commercio di Novara, Torino, Alessandria e Asti, con il coordinamento di Unioncamere Piemonte.
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ASSONAUTICA
SPECIALE VINITALY 2014
La Cambusa® debutta a Vinitaly 2014
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a “Cambusa® di Assonautica” scommette su Vinitaly 2014. Il prestigioso appuntamento fieristico internazionale, quest’anno in programma dal 6 al 9 aprile, farà infatti da scenario per il debutto in grande stile del progetto, puntando sulla presentazione e sulla promozione dei prodotti eno-agroalimentari del territorio pugliese. Molto nutrita sarà infatti la presenza delle aziende regionali selezionate del circuito Assonautica, che potranno così proporre a stampa specializzata ed operatori le eccellenze “Made in Puglia”. Come ha tenuto a sottolineare il Presidente di Assonautica MATTEO DUSCONI Italiana, Alfredo Malcarne, “La Cambusa® di Assonautica nasce da un’idea di base molto semplice e antica: già gli antichi Greci, quando navigavano nel Mediterraneo, portavano doni nei porti, erano i benvenuti e facevano conoscere la loro terra e le loro tradizioni. Oggi i diportisti possono fare lo stesso e diventare – anzi, lo sono già – gli ‘ambasciatori’ della propria terra. E, noi Pugliesi, di prodotti ne possiamo portare in tutto il mondo. Il canale privilegiato della nautica da diporto non può fare altro che valorizzare i nostri vini DOC e IGT, il nostro olio extravergine, i prodotti da forno, le conserve alimentari e – perché no – anche i prodotti dell’artigianato artistico locale. In quest’ottica, l’appuntamento internazionale di Verona assume un valore di primaria importanza e apre nuovi scenari di promozione. Fa piacere,
PRIMA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELLE AZIENDE CHE ADERISCONO AL CIRCUITO: I PRODOTTI ENO-AGROALIMENTARI E L’ARTIGIANATO ARTISTICO OSPITI SPECIALI NELLO STAND DI UNIONCAMERE PUGLIA di Matteo Dusconi, Segretario Generale di Assonautica Italiana
infine, e mi inorgoglisce, il fatto che l’idea della Cambusa® di Assonautica sia partita dalla Puglia e si stia estendendo in tutta Italia”.
GLI OSPITI SPECIALI. Quest’anno lo stand istituzionale di Assonautica al Vinitaly ospiterà, in molti casi per la prima volta, alcuni “special guest”: il periodico leader specializzato “Nautica”, che dedicherà già dai prossimi numeri una rubrica fissa dedicata al progetto Cambusa®; ItalPlanet, il portale italiano più autorevole nel mondo con i suoi collegamenti editoriali con 88 Camere di Commercio Italiane all’Estero; Assocamerestero; la Camera di Commercio Italiana di Melbourne, che riproporrà il successo di Vinitalia Down Under; la Camera di Commercio Italiana di Nizza; Marinedi Group; ASSONAT, Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici; ACATMAR, Associazione nautica dello Stato brasiliano di Santa Catarina; la Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito; la Camera di Commercio Italo-Brasiliana di San Paolo. Lo stand istituzionale di Assonautica, in sintesi, diverrà un contenitore ideale per incontri one to one e BtoB.
L’ECCELLENZA DI PUGLIA AL VINITALY. Nel grande stand istituzionale dell’Assonautica regionale di Puglia saranno ospiti 5 Camere di Commercio e 5 Assonautiche. Grande visibilità sarà data al progetto Cambusa® di Assonautica, che prevede la presentazione e la promozione di prodotti eno-agroalimentari e artigianali tipici, ma anche all’offerta turistica. Se ampio spazio verrà naturalmente dato alle bellezze e alle bontà regionali, non mancheranno degli “ospiti d’onore”: la Sardegna, il Piemonte, il Lazio, le Marche, la Campania, l’Abruzzo, la Calabria e la Sicilia. Il corner espositivo della Cambusa® di Assonautica sarà un punto fondamentale dell’architettura espositiva dello stand: prodotti tipici, manufatti dell’artigianato artistico, pacchetti turistici. Molto nutrita, in particolare, la presenza delle aziende tarantine, le prime ad aver aderito al progetto Cambusa®: Vigne & Vini – Varvaglione di Leporano, lanciatissima sui mercati internazionali con una vasta gamma di prodotti DOC e IGT; l’azienda agricola Vetrere di Annamaria e Francesca Bruni, con l’intera produzione vinicola, cui si è aggiunto l’olio extravergine di oliva da agricoltura biologica. E, ancora, il Consorzio Pane di Laterza, che nelle scorse edizioni ha letteralmente “sbancato” l’attenzione del Salone con le sue maxi frise da 60 centimetri
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The ‘Cambusa®’ Debuts at Vinitaly 2014 he ‘Cambusa® di Assonautica’ will be at Vinitaly 2014. The prestigious international trade show, scheduled this year from April 69, will in fact be the setting for the high profile debut of this important project, presenting and promoting the food and wine products of the Puglia region. There will be a strong presence of regional businesses selected by the Assonautica circuit, which will thus have the opportunity to present their ‘Made in Puglia’ products to specialized press and industry representatives. As Alfredo Malcarne, President of Assonautica Italiana, stated, the “Cambusa® di Assonautica project began with a simple and ancient idea. Years ago, the ancient Greeks, as they navigated the Mediterranean, were already in the habit of bringing gifts to their ports of call. They were the guests and they made sure to introduce their land and their traditions. Today yachtsmen can do the same and become – actually, they are already – ‘ambassadors’ of their land. And we, from Puglia, have products to share with the whole world. The elite sector of recreational boating can help to promote our DOC and IGT wines, extra virgin olive oil, baked goods, preserves in oil, and – why not – local artistic artisan crafts. From this standpoint, the international event in Verona is of prime importance and opens up new windows of promotion. Lastly, it gives me great pleasure and pride that the idea for the Cambusa® di Assonautica began in Puglia and is now spreading across all of Italy.” SPECIAL GUESTS. This year Assonautica’s institutional stand at Vinitaly will be hosting, in many cases for the first time, certain ‘special guests’: ‘Nautica,’ the leader in specialized magazines, which will, beginning with its next editions, include features dedicated to the Cambusa® project; ItalPlanet, the most authoritative Italian source in the world thanks to its connections to 88 Italian Chambers of Commerce Abroad; Assocamerestero; the Italian Chamber of Commerce in Melbourne, which will seek to repeat the success of Vinitalia Down Under; the Italian Chamber of Commerce in Nice; Marinedi Group; ASSONAT, National Association of Marinas and Tourist Ports; ACATMAR, Nautical Association of the Brazilian State of Santa Catarina; the Italian Chamber of Commerce
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di diametro e le focacce rigorosamente cotte in forno a legna prodotte dal famosissimo Panificio Moderno di Laterza; Feudi di San Marzano, con la sua nuova produzione di “Sud”, “Sessantanni” e il nuovissimo Negroamaro “F”; l’Azienda agricola vitivinicola Pirro Varone di Manduria, di Maria Antonietta Occhinero e Pietro Ribezzo, azienda partner storica di Assonautica Italiana, che porta anche quest’anno a Verona l’intera e apprezzatissima collezione; il mitico Gianfranco Fino con il pluripremiato ES; Cigno Moro, il nuovo brand del noto enologo Hugo Rojo de Castro, spagnolo della Galizia ma oramai naturalizzato in Puglia.
for the UK; and the Italian-Brazilian Chamber of Commerce in San Paolo. In short, the Assonautica stand will be the perfect setting for various one on one and BtoB meetings. PUGLIA’S HIGH QUALITY PRODUCTS AT VINITALY. Five Chambers of Commerce and five Assonuaticas will be present at the Puglia Assonautica’s large institutional stand. A great amount of space will be given to the Cambusa® di Assonautica project, which will include the presentation and promotion of typical food and wine products and artisan crafts, as well as to the tourism sector. With ample space given to the beauty and riches of the various regions, ‘special guests’ like Sardinia, Piedmont, Lazio, the Marche, Campania, Abruzzo, Calabria, and Sicily will certainly be present as well. The Cambusa® di Assonautica exhibition corner will be of fundamental importance in the stand’s structural display, including traditional products, artistic artisan crafts, and tourist packages. In particular, there will be a strong presence of businesses from Taranto, the first area to have teamed up with the Cambusa® project, including Vigne & Vini – Varvaglione from Leporano, whose vast range of DOC and IGT projects is incredibly
popular in international markets; and the Vetrere di Annamaria and Francesca Bruni Farm, with their entire wine production plus their organic extra virgin olive oil. Other participants will include the Consorzio Pane from Laterza which literally ‘stole the show’ last year with its sixty centimeter-wide friselles and wood-oven baked focaccia from the famous Panificio Moderno from Laterza; Feudi di San Marzano, with its new productions of ‘Sud,’ ‘Sessantanni’ and the Negroamaro ‘F’; Maria Antonietta Occhinero and Pietro Ribezzo’s Pirro Varone winery from Manduria, a long time partner of Assonautica Italiana, which will be bringing its entire highly esteemed collection to Verona once again; the legendary Gianfranco Fino with the award-winning ES; and Cigno Moro, the new label by famed oenologist Hugo Rojo de Castro, orginally from Galicia, Spain, but by now a naturalized citizen of Puglia. Furthermore, the following are also expected to participate: Oleificio Francesco De Padova from Avetrana, the award-winning Stefano Caroli from Martina Franca, Ciro D’Erchie from Montemesola, and Esposito Le Ferre from Castellaneta. Also confirmed are the Tenuta Venterra farm, the Vito Vincenzo Pavone oil mill from Castellaneta, and the Acropoli di Puglia from Martina Franca. In addition, the Bernardi chocolate factory, with headquarters in Grottaglie, will be debuting at this year’s Vinitaly. The aesthetics of the Puglia area will be enhanced by the ceramics of Grottaglie (Ceramica Del Monaco, Bottega Vestita, Nicola Fasano, and Consorzio Ceramisti di Grottaglie) and by tourist attractions promoted by Puglia Promozione.
Attese inoltre le adesioni dell’Oleificio Francesco De Padova di Avetrana, del pluripremiato Stefano Caroli di Martina Franca, di Ciro D’Erchie di Montemesola, di Esposito Le Ferre di Castellaneta. Conferma anche per l’azienda agricola Tenuta Venterra, l’oleificio Vito Vincenzo Pavone di Castellaneta e l’Acropoli di
Puglia di Martina Franca. Debutta poi a Vinitaly Bernardi, fabbrica del cioccolato con sede a Grottaglie. L’offerta scenografica pugliese è completata dai prodotti dei ceramisti di Grottaglie (Ceramica Del Monaco, Bottega Vestita, Nicola Fasano, Consorzio Ceramisti di Grottaglie) e dall’offerta turistica, con le proposte di Puglia Promozione.
The first official introduction of the companies taking part in the project: the food and wine products and artisan crafts which will be showcased at the Puglia Unioncamere stand
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CCIAA PERUGIA
SPECIALE VINITALY 2014
La qualità, prima di tutto
Linda Lanzillotta tra Giorgio Mencaroni e Ferruccio Dardanello.
di Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia e del comitato promotore dell’Ercole Olivario
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olio extra vergine di oliva di qualità è un grande “ambasciatore” dell’eccellenza italiana nel mondo e, al tempo stesso, della bellezza del nostro territorio. I mille sapori dell’olio extra vergine di oliva Made in Italy rappresentano un’offerta di qualità che i consumatori hanno imparato ad apprezzare grazie anche al lavoro che, da 22 anni, l’Ercole Olivario svolge nel promuovere e diffondere gli oli di qualità tutta italiana nel mondo, venendo incontro ad una richiesta sempre più esigente ed attenta agli aspetti nutrizionali di un’alimentazione sana ed equilibrata. Quella del 2014 è un’edizione che rispecchia l’andamento produttivo della campagna olearia: 97 i finalisti in gara selezionati tra 251 etichette provenienti da 16 regioni diverse, in rappresentanza della migliore produzione italiana. Questo a dimostrazione che l’olio è sempre più prodotto dell’identità nazionale, che trova nella competizione virtuosa della ricerca della qualità il punto più alto di equilibrio. Tutto ciò ci sprona a preservare il valore del premio Ercole Olivario, e ad impegnarci con crescente entusiasmo nel promuovere nel mondo i mille sapori e i mille territori dell’olio extra vergine di oliva italiano.
Quality Above All Else igh quality extra virgin olive oil is a great world ‘ambassador,’ not only of our country’s excellence, but also of its beauty. The many flavors of Made in Italy extra virgin olive oil represent a standard of quality that consumers have come to appreciate, also thanks to the role which Ercole Olivario has been playing for the past twenty-two years in the promotion of high quality Italian olive oil in the world, helping to meet the ever growing demand of a consumer base that is increasingly careful about nutrition and about following a healthy and balanced diet. This year’s edition is a reflection of the trends in the olive oil sector: 97 finalists, selected from a total of 251 labels coming from sixteen different regions and representing the best of Italian production; a testament to the fact that oil has increasingly become a product of our national identity, an identity which is strengthened by the virtuous competition towards higher and higher quality. These are all factors which encourage us to preserve the value of the Ercole Olivario Awards, to publicize it to the best of our ability, and to work hard and enthusiastically to promote the many flavors of Italian extra virgin olive oil and the many regions in which it is produced.
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“Ercole Olivario” si presenta in Senato IN QUESTA PRESTIGIOSA SEDE SI È TENUTA LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA XXII EDIZIONE DEL PREMIO. LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE AVRÀ LUOGO SABATO 29 MARZO A SPOLETO
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ei primi undici mesi del 2013, tutti i settori dell’agroalimentare hanno segnato un incremento del valore delle esportazioni. E tra i comparti che hanno maggiormente contribuito alla buona performance vi è l’olio d’oliva italiano, cresciuto di oltre il 10% rispetto all’anno precedente. “Un dato davvero incoraggiante, che però non deve farci abbassare la guardia. Per questo chiederemo al Governo una reale attenzione per il comparto dell’agroalimentare”. Ad affermarlo è stata Linda Lanzillotta, Vice Presidente del Senato, intervenendo, insieme ai Presidenti di Uniocamere, Ferruccio Dardanello, e della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, alla conferenza stampa di presentazione della XXII edizione dei premi Ercole Olivario, che saranno conse-
gnati sabato 29 marzo nel teatro Caio Melisso di Spoleto. Cresce quindi l’attesa per conoscere quali saranno i migliori oli extra vergine di oliva della campagna 2013/2014, valutati da una giuria composta da sedici assaggiatori, che stileranno la classifica assegnando i premi per i profili: fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso nelle categorie extra verg i n e c o n v e n z i o n a l e , D O P e I G P. A questi si aggiungono quattro premi speciali: il miglior olio biologico, il Premio Amphora Olearia per la migliore etichetta e il Premio Lekythos, concesso ad una personalità con conoscenza delle tecniche di assaggio provenienti da un Paese straniero; e, d a l l o s c o r s o a n n o , a n c h e i l p re m i o “Il coraggio di fare nuove imprese agricole”, riservato alle aziende finaliste avviate nell’ultimo quinquennio. Alla XXII edizione
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del premio giunge il conferimento della medaglia della Presidenza della Repubblica da parte del Presidente Giorgio Napolitano. “Con 43 indicazioni protette, l’olio di oliva extra vergine è un ambasciatore straordinario dell’eccellenza agroalimentare Made in Italy nel mondo”, ha commentato il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Una qualità che questa manifestazione promossa dal Sistema camerale concorre da oltre vent’anni a mettere sul podio, contribuendo attraverso la qualificazione della filiera olivicola e dei suoi migliori prodotti ad accompagnare la crescita del settore e delle imprese”. Organizzato dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, l’Ercole Olivario si svolge con la collaborazione della Camera di Commercio di Perugia, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e con il sostegno del sistema Camerale nazionale, degli Enti e delle organizzazioni degli operatori olivicoli Cno, Unaprol e Unasco. I riflettori sono ora puntati sul palco del teatro Caio Melisso di Spoleto dove, sabato 29 marzo 2014, saranno consegnati i premi più prestigiosi per l’olio extra vergine di oliva italiano di qualità. Un evento di primo piano, per “dare voce” all’Italia migliore, quella che scommette e vince sul territorio, rilanciando la sfida dell’alta qualità certificata e garantita del vero prodotto italiano. www.ercoleolivario.net
‘Ercole Olivario’ is Introduced at the Senate This prestigious location was recently the venue for the press conference which introduced the 12th edition of the Ercole Olivario Awards. The awards ceremony will be held on Saturday March 29th in Spoleto n the first eleven months of 2013 every sector in the food and wine industry registered an increase in exports, and, with an increase of over 10% as compared to the previous year, Italian olive oil is among those which most contributed to this trend. “A truly encouraging figure which, however, must not cause us to let down our guard. For this reason we will be asking the government to dedicate real attention to the agricultural sector.” Such was the affirmation of Linda Lanzillotta, Vice President of the Senate, speaking, together with Ferruccio Dardanello (President of Unioncamere) and Giorgio Mencaroni (President of the Perugia Chamber of Commerce), at the press conference which introduced the 12th edition of the Ercole Olivario Awards, to be presented on Saturday, March 29th at the Caio Melisso Theater in Spoleto. Anticipation is high to learn which will be voted the best Italian extra virgin olive oils for 2013/2014 according to a jury made up of sixteen tasters that will determine the classifications, assigning awards for the profiles of light, medium, and intense fruitiness for the categories of conventional, DOP, and IGP extra vir-
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gin oil. Furthermore, there will be four special awards: the best organic oil, the Amphora Olearia Award for best label, the Lekythos Award (given to an individual from a foreign country with knowledge of tasting technique), and, as of last year, the ‘Courage in Establishing New Agricultural Enterprises’ award, reserved for finalists who have launched their business within the past five years. In addition, President Giorgio Napolitano will present the President of the Republic Medal. “With 43 protected geographical indications, extra virgin olive oil is an extraordinary ambassador of Made in Italy’s agricultural excellence in the world,” commented Ferruccio Dardanello, President of Unioncamere. “A quality which this event, promoted by the chambers of commerce system, has upheld and showcased for over twenty years, contributing to the growth of the sector and its enterprises through the development of the olive oil industry and of its best products.” Organized by the Italian Chambers of Commerce Union, the Ercole Olivario Awards are made possible through the collaboration with the Perugia Chamber of Commerce and the Ministry of Agriculture, Food, and Forestry Policies and with the support of the national Chambers of Commerce system, institutions, and Cno, Unaprol, and Unasco (professional organizations for olive oil producers). On Saturday, March 29th, 2014, all eyes will be on the Caio Melisso stage in Spoletto for the presentation of the most prestigious awards in the high quality Italian extra virgin olive oil sector. An important event which acts as a voice for the best of Italy, an Italy which invests in its regions and on the certified and guaranteed high quality of true Italian products. www.ercoleolivario.net
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GLI SPECIALI DI èITALIA. C o m e d i f e n d e re e d e s p o r t a re i l M a d e i n I t a l y n e l M o n d o – Unioncamere, Assocamerestero e la rivista èItalia, insieme per raccordare l’informazione della rete delle Camere di Commercio Italiane ed Italo-Estere e del mondo imprenditoriale italiano.
Per comunicare l’Italia nel mondo ITALPLANET. Un brand distintivo, a tutto tondo, dal quale nasce il pay off “per comunicare l’Italia nel mondo”, ampiamente riconosciuto a livello internazionale e capace di esprimere e di identificare, nella sua unicità, tutte le attività promozionali e di informazione del Sistema Italia all’estero. Tra stampa e multimedialità: • la rivista, èItalia • il portale, Italplanet.it • l’agenzia stampa, ItalPlanet/News • la casa editrice, ItalPlanet Edizioni • le puntate ItalPlanet.tv su Sky L’importanza dell’informazione per la promozione dell’Italia nel Mondo. L’innegabile necessità di realizzare in forma unitaria la promozione dell’immagine del “Made in Italy” nella logica del mercato globalizzato, è basata primariamente sull’informazione. La carta stampata e internet crescono a ritmo impressionante, rivolgendosi ad una nuova “total audience”, oramai abituata ad informarsi su una stessa testata e attraverso i suoi media disponibili. In questa vasta community, l’informazione deve sempre più mostrarsi capace di dialogare con un modello di informazione di “servizio”, in grado di sostenere il business sempre più globale. Con ItalPlanet e i suoi strumenti di comunicazione, questa informazione diventa Business.
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La ripresa in cinque punti IL NEO-MINISTRO FEDERICA GUIDI HA ILLUSTRATO LE LINEE PROGRAMMATICHE DEL SUO DICASTERO PER DARE IL VIA AD UN “NUOVO RINASCIMENTO INDUSTRIALE” di Giuseppe Tripoli, Garante per le micro, piccole e medie imprese
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l treno della ripresa è in arrivo, non possiamo GIUSEPPE permetterci che salti la nostra stazione”. A TRIPOLI fare questa affermazione è stata il neoMinistro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, nel corso dell’audizione nelle Commissioni Attività Produttive della Camera e Industria del Senato. Illustrando le linee programmatiche del suo dicastero, il Ministro Guidi ha ribadito che, “per tornare a crescere, dobbiamo tornare a puntare sull’impresa, intesa come luogo della produzione della ricchezza”. A tal fine, saranno cinque le azioni prioritarie, necessarie per dare avvio ad un “nuovo rinascimento industriale”: il rilancio degli investimenti privati; il sostegno all’accesso al credito; la riduzione dei costi energetici; l’internazionalizzazione e l’attrazione degli investimenti esteri; la semplificazione amministrativa e burocratica. Come ha del resto affermato il Ministro Guidi – lasciando “parlare l’imprenditrice che è in me”, come ella stessa ha evidenziato – “il Governo non deve dire alle imprese dove e come investire, o quali e quanti rischi assumersi”: agli imprenditori serve piuttosto “uno Stato che li lasci lavorare”, adoperandosi a “rimuovere le barriere alla sperimentazione, all’innovazione e all’assunzione di rischio da parte delle imprese”. Il Ministro Guidi ha inoltre annunciato la volontà di “istituire una task force composta da alte professionalità, e aperta a rappresentanti della società civile, in grado di contribuire alla definizione di linee di policy per irrobustire e rilanciare la nostra industria”. Altrettanto importante risulta il “Piano straordinario per il Made in Italy”, che prevede, tra le altre cose, la valorizzazione di grandi eventi in grado di “dare visibilità nel mondo alle eccellenze italiane e al Made in Italy (dall’Expo di Milano, anzitutto, a iniziative quali il Salone del Mobile e la Design Week; Vinitaly; Cibus; il Salone Nautico, ecc.)” e un ulteriore potenziamento del marchio “Made in Italy”, da intendere “non solamente come produzione localizzata nel nostro Paese, ma come un vero e proprio asset intangibile di enorme valore”. Le iniziative delineate sono dunque orientate, da un lato, sul breve termine, per “affrontare i problemi acuti delle imprese: l’accesso al credito, il rilancio degli investimenti e il sostegno ai processi di ristrutturazione e riposizionamento competitivo”; dall’altro, prevedono azioni di lungo termine, per “sciogliere gradualmente i nodi che hanno frenato l’imprenditorialità e la crescita della produttività”. Si tratta dunque di un programma ambizioso, che richiede – il Ministro Guidi non lo nasconde – anche scelte difficili, da realizzare in un quadro di grande collaborazione istituzionale. Ma si tratta di misure fondamentali per restituire competitività, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese manifatturiere. “L’Italia vuole diventare un mercato competitivo e innovativo – ha concluso il Ministro – e per questo deve diventare anzitutto un mercato concorrenziale, inclusivo, aperto”.
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In collaborazione con Ministero Sviluppo Economico, Unioncamere e Assocamerestero
MERCATO Globale
The Recovery in Five Points Minister Federica Guidi outlined her department’s planned course of action, which aims to kick start a “new industrial renaissance”
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he recovery train is on its way and we must not allow it skip our station.” These were the words of Federica Guidi, new Minister of Economic Development, during a hearing of the Chamber of Deputies’ Manufacturing Activities Commission and the Senate’s Industrial Commission. Outlining her department’s planned course of action, Minister Guidi emphasized that, “in order for our economy to start growing once again, we must focus on enterprise, the place where wealth is created.” To this end, five priorities have been established in order to kick start a “new industrial renaissance”: a renewal in private investments; assistance in accessing credit; a reduction in energy costs; internationalization and attraction of foreign investments; and the simplification of administrative and bureaucratic procedures. As Minister Guidi also went on to state, allowing her “inner entrepreneur” to speak, “the government must not tell enterprises where and how to invest, nor which and how many risks to take on.” What’s more important for entrepreneurs is “a country that leaves them free to work,” and that is committed to “removing obstacles that stand in the way of experimentation, innovation, and the assumption of risk on the part of enterprise.” Minister Guidi also mentioned the desire to “compile a task force made up of professionals, and open to representatives from civil society, capable of contributing to the definition of policies which would strengthen and relaunch our industrial sector.” Equally important is the ‘Special Plan for Made in Italy,’ which calls for, among other things, the promotion of major events which “give international visibility to Italian products and to Made in Italy (from, first and foremost, Expo Milano 2015, to initiatives like the Furniture Trade Show and Design Week; Vinitaly, Cibus, the Boat Show, etc.)” and to a further strengthening of the ‘Made in Italy’ label, understood “not only as manufacturing which takes place in our country, but also as an enormously valuable intangible asset.” For this reason the initiatives outlined focus, on the one hand, on the immediate future, to “deal with the most pressing problems for enterprise as a whole: access to credit, a renewal of investments, and support of processes involving reorganization and competitive repositioning,” and, on the other hand, call for long term actions which will “gradually loosen the knots that are slowing down both enterprise and the growth of production.” It is an ambitious program which – Minister Guidi is well aware – requires tough choices, to be made within the framework of significant institutional collaboration. But these measures are fundamental to restoring competitiveness, especially for small and medium sized manufacturing enterprises. “Italy wishes to become a competitive and innovative market,” concluded the Minister, “and this is why it must first become an inclusive and open market based on competition.” èItalia
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ICE
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Export italiano da record DALLE ENERGIE RINNOVABILI ALLA LOGISTICA, DALL’INDUSTRIA EDILE A QUELLA ALIMENTARE: SONO ENORMI LE OPPORTUNITÀ PER LE NOSTRE AZIENDE di Riccardo Monti, Presidente dell’Agenzia ICE
Saudi Arabia, a New Destination for Made in Italy From renewable energy to logistics, from the construction industry to the food industry: the opportunities available to our companies are enormous steady growth rate; a growing population and a subsequent increase in the demand for quality goods and services with a high added value; a commercial trade balance in surplus thanks to the export of crude oil and derivatives; and, at the same time, the desire for economic diversification. These are just some of the factors which make Saudi Arabia an area with enormous potential for Made in Italy. Saudi Arabia’s economy is, in fact, young, but is eight times bigger than that of the United Arab Emirates and has a solid base. Analysts believe that its economic development will remain positive in the coming years, thanks above all to a large financial surplus and a strong propensity for investments aimed, on the one hand, at the development of renewable energy and, on the other, at the creation of integrated cities so as to encourage a more balanced regional development. In particular, Saudi Arabia is making enormous investments in order to handle the population’s high growth rate, which is predicted to increase by 45% by the year 2020. Thus it is involved in the
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building of new housing complexes and of industrial and commercial hubs, which, consequently, are in need of adequate infrastructure: new railway lines; strengthened power and water mains; new highways, ports, and airports; and the launch of new projects for residential and commercial buildings, tourist centers, hotels along the coast of the Red Sea, and hospitals. At the same time, given the significant presence of young people, attention is also being placed on the creation of training centers. Another growing sector – and one which offers ample opportunities to Made in Italy – is the food industry, supported by an increase in wealth (and, consequently, by a request for ‘niche’ products), as well as by the willingness to modernize a local industry which is underdeveloped, minimally technological, and incapable of responding to the needs of the growing population. In the face of these changes, Italy can make a strong contribution, not only in terms of the export of products, but also in terms of know-how, technology, and skills. In fact, our country is held in high consideration not only for the exchange of petroleum-goods, but also for the establishment in Saudi Arabia of entire Italian industries. It is within this framework that the ‘Special Program for the Promotion of Made in Italy in the Gulf Countries’ comes in, aimed at boosting the number of incoming missions to our country by Saudi Arabian investors and our country’s participation in trade fairs and road-shows within Saudi Arabia; while also launching new collaborative programs in the academic and scientific communities and in the development of research centers.
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n tasso di crescita sostenuto; una popolazione in aumento e un conseguente incremento della domanda di beni e servizi ad alto valore aggiunto e di qualità; una bilancia commerciale in surplus grazie all’esportazione di greggio e derivati, e, allo stesso tempo, la volontà di avviare una diversificazione economica. Sono questi alcuni dei fattori che rendono l’Arabia Saudita un’area dalle grandi potenzialità per il Made in Italy. L’Arabia Saudita è infatti un’economia gioRICCARDO vane, ma grande otto volMONTI te quella degli Emirati Arabi e dalle basi solide. Gli analisti ritengono che lo sviluppo economico si manterrà di segno positivo nei prossimi anni, grazie soprattutto a elevati surplus finanziari e ad una forte propensione agli investimenti, indirizzati, da un lato, verso lo sviluppo delle energie rinnovabili, e dall’altro, verso la creazione di città integrate al fine di promuovere un più bilanciato sviluppo regionale. In particolare, l’Arabia Saudita sta realizzando ingenti investimenti per fronteggiare l’elevato tasso di crescita della popolazione, che si prevede avrà, entro il 2020, un incremento del 45%. Si sta così assistendo al sorgere di nuovi complessi abitativi, di poli industriali e commerciali, che di conseguenza esigono adeguate infrastrutture: nuovi corridoi ferroviari; una rete elettrica ed idrica potenziata; nuove autostrade, porti e aeroporti; l’avvio di progetti di edilizia residenziale e commerciale, di centri turistici e alberghieri sulla costa del Mar Rosso, di nuovi ospedali. In parallelo si punta alla creazione di centri di formazione, vista la forte presenza di giovani. Un altro settore in crescita – e che offre ampi margini d’azione al Made in Italy – è l’industria alimentare, sostenuta, da un lato, dal crescente benessere (e, di conseguenza, dalla richiesta di prodotti “di nicchia”) e, dall’altra, dalla volontà di modernizzare un’industria locale arretrata, poco tecnologica e incapace di rispondere alle esigenze della crescente popolazione. A fronte di questi cambiamenti, l’Italia può dunque apportare un forte contributo in termini non solo di esportazione di prodotti, ma anche di know-how, tecnologie e competenze. Il nostro Paese viene infatti tenuto in alta considerazione non solo per uno scambio petrolio-beni, ma anche per un radicamento in Arabia Saudita di intere filiere italiane. In questa direzione, si inserisce il nostro Programma Straordinario di Promozione del Made in Italy nei Paesi del Golfo, mirato, da un lato, ad incrementare le iniziative di incoming di investitori dell’Arabia Saudita nel nostro Paese e la partecipazione a fiere e a road-show delle nostre imprese in Arabia Saudita; dall’altro, ad avviare nuovi programmi di collaborazione accademica e scientifica e allo sviluppo di centri di ricerca.
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Via Sardegna, 17 00187 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it
Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese
Partner editoriale
Albania Argentina Australia Belgio Brasile Bulgaria Canada Cile Cina Cina - Hong Kong Colombia Corea del Sud Costarica Danimarca Ecuador Egitto Emirati Arabi Uniti Francia Germania Giappone Grecia Guatemala India Israele Lussemburgo Malta Marocco Messico Nicaragua Olanda Paraguay Perù Portogallo Qatar Regno Unito Rep. Ceca Rep. Dominicana Rep. Moldova Romania Russia Serbia Singapore Slovacchia Spagna Stati Uniti Sud Africa Svezia Svizzera Thailandia Tunisia Turchia Ucraina Ungheria Uruguay Venezuela Vietnam
Tirana Buenos Aires – Córdoba – Mendoza – Rosario Adelaide – Brisbane – Melbourne – Perth – Sydney Bruxelles Belo Horizonte – Curitiba – Florianópolis – Porto Alegre – Rio de Janeiro – San Paolo Sofia Montreal – Toronto – Vancouver Santiago Pechino Hong Kong Bogotà Seoul San José Aarhus Quito Il Cairo Sharjah Lione – Marsiglia – Nizza – Parigi Francoforte sul Meno – Monaco di Baviera Tokyo Atene – Salonicco Guatemala City Mumbai Tel Aviv Lussemburgo La Valletta Casablanca Città del Messico Managua Amsterdam Asuncion Grazie alla profonda conoscenza dei Lima Lisbona mercati e del loro tessuto imprenditoriale, Doha le Camere di Commercio italiane all’estero Londra sono un interlocutore fondamentale per la Praga promozione del made in Italy nel mondo. Santo Domingo Ogni anno realizzano oltre 2000 iniziative Chisinau e progetti per facilitare l’ingresso Bucarest e il consolidamento delle imprese italiane Mosca sui mercati mondiali. Belgrado Singapore Bratislava Thanks to their substantial knowledge Barcellona – Madrid of markets and their entrepreneurial spirit, Chicago – Houston – Los Angeles – Miami – New York the Italian Chambers of Commerce abroad Johannesburg are fundamental to the promotion of Stoccolma Made in Italy throughout the world. Zurigo Each year they conduct more than 2000 Bangkok Tunisi initiatives and projects in order to facilitate Istanbul – Izmir the entrance and solidification of Italian Kiev enterprises in foreign markets. Budapest Montevideo Caracas Ho Chi Minh City
81 Camere 55 Paesi 140 Uffici 24.000 Associati 300.000 Contatti d’affari
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UNIONCAMERE
ICE and Unioncamere, Together for SMEs An important operative agreement has been signed. The objective: to help businesses successfully take on international markets romote southern exports through a specific plan, collaborate in assisting female entrepreneurs, share structures and programs dedicated to training activities aimed at introducing enterprises to foreign markets. These are just some of the key-points of the operative agreement signed between Unioncamere and ICE-Italian Trade Promotion Agency. The agreement strengthens the collaboration between the two institutions, with the common objective of supporting as much as possible, as wisely as possible, and with the most suitable tools possible, small and medium-sized Italian enterprises as they face the challenges posed by foreign markets. Because if it’s true that exports continue to represent the future of economic growth, then Italy must be equipped to lay down a solid foundation for the building of a preferential connection for its national enterprises. According to Claudio Gagliardi, General Secretary of Unioncamere and, together with Roberto Luongo (Director General of ICE-Agency), one of the signers of the agreement, this document “is a solid example of the way in which institutions can collaborate with one another in order to successfully face the challenges posed by internationalization. The Chambers of Commerce system is the institutional contact point for enterprises in the country. The Chambers of Commerce internationalization help desks, the WorldPass network, are, therefore, the best vehicle with which to allow small Italian enterprises, especially those which are not yet active in exports but which have ‘great potential’, many of which are in the south, to successfully internationalize.” One of the strong points of the agreement are the training initiatives which will take place over the next several months in the Convergence Regions (Sicily, Calabria, Apulia, Campania). Also along these lines is the internationalization road show launched at the beginning of the year by Italian entities, which aims to inform business owners about opportunities and tools for accessing foreign markets. Organized by the Italia Internazionale steering committee, sponsored by the Ministry of Foreign Affairs, and promoted and supported by the Ministry of Economic Development, the program involves the most important public and private entities, including not only Unioncamere and ICE-Agency, but also SACE, Simest, Confindustria, Rete Imprese Italia, and the Italian Cooperative Alliance. A total of nineteen stops are planned as part of this traveling initiative which, after Biella and Bari, will visit Rome in April and then continue traveling the entire ‘boot’ through to the middle of 2015. A concrete example of unanimous support for Made in Italy’s international growth.
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ICE e Unioncamere, unite per le PMI SOTTOSCRITTO UN IMPORTANTE ACCORDO, CHE MIRA A SUPPORTARE LE AZIENDE NELL’AFFRONTARE CON SUCCESSO I MERCATI GLOBALI
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romuovere l’export delle regioni meridionali attraverso un piano dedicato, collaborare in materia di imprenditoria femminile, condividere strutture e programmi per le attività di formazione rivolte all’acCLAUDIO GAGLIARDI compagnamento delle imprese sui mercati esteri. Questi alcuni dei puntichiave dell’Accordo operativo sottoscritto tra U n i o n c a m e re e l ’ I C E Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. La collaborazione tra i due enti viene così rafforzata, con l’obiettivo comune di supportare al meglio e con gli strumenti più congeniali le PMI italiane nell’affrontare la sfida dei mercati stranieri. Perché se è vero che l’export rappresenterà ancora per il futuro l’autostrada per la crescita economica, allora l’Italia deve saper gettare solide fondamenta su cui costruire un collegamento preferenziale per le imprese nazionali. Per il Segretario Generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi, firmatario dell’accordo insieme al Direttore Generale dell’ICEAgenzia, Roberto Luongo, questo accordo “è un esempio concreto di come le istituzioni possano collaborare per affrontare con successo la
sfida per l’internazionalizzazione. Il sistema camerale rappresenta il punto di contatto delle istituzioni verso le imprese sui territori. Gli sportelli delle Camere di Commercio per l’internazionalizzazione, la rete WorldPass, sono dunque il terminale migliore per consentire alle piccole imprese italiane, soprattutto a quelle non ancora protagoniste nell’export ma ad ‘alto potenziale’, molte delle quali al Sud, di internazionalizzarsi con successo”. L’accordo avrà quali punti qualificanti, nei prossimi mesi, le iniziative formative sul territorio delle Regioni di Convergenza (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania). In questa direzione va anche il road show per l’internazionalizzazione delle imprese avviato a inizio anno dal Sistema Italia, per far conoscere le opportunità e gli strumenti di accesso ai mercati esteri. Pianificato dalla Cabina di Regia per l’Italia internazionale, patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri, promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico, il programma coinvolge i principali soggetti pubblici e privati tra cui, oltre ad Unioncamere ed ICE-Agenzia, anche SACE, Simest, Confindustria, Rete Imprese Italia e Alleanze delle Cooperative Italiane. Diciannove in tutto le tappe in calendario di questo progetto itinerante che, dopo Biella e Bari, si fermerà a Roma ad aprile, per poi proseguire sino a metà 2015 lungo tutto lo Stivale. Un esempio concreto di come sostenere la crescita del Made in Italy nel mondo.
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UNIONCAMERE
Scali minori, risorsa da tutelare IN ITALIA SONO A RISCHIO 23 AEROPORTI, PARI ALLA METÀ DI QUELLI ESISTENTI. MA LA RETE CAMERALE ITALIANA PUÒ FORNIRE UN IMPORTANTE CONTRIBUTO PER IL LORO “SALVATAGGIO”
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e venissero meno gli aeroporti italiani con traffico inferiore a 2 milioni di passeggeri, ci sarebbe uno spostamento di ricchezza dalle aree meno sviluppate a quelle più ricche, accentuando il divario economico e sociale già fortemente esistente nel nostro Paese. È questa una delle conclusioni emerse dallo studio curato per Unioncamere da Uniontrasporti-ICCSAI (Centro Internazionale di Ricerca sulla Competitività del Trasporto Aereo). L’analisi ha alzato il livello di allerta in particolare per le scelte che l’Unione Europea si appresta a compiere, scelte che minaccerebbero la sopravvivenza di gran parte degli aeroporti italiani, e penalizzerebbero di conseguenza lo sviluppo economico, sociale ed ambientale di territori più svantaggiati. In Italia, sono 23 gli aeroporti aperti al traffico commerciale che movimentano meno di un milione di passeggeri l’anno, pari alla metà di quelli esistenti. La chiusura di queste strutture provocherebbe un aggravio dei costi per l’utenza stimato in 21,5 milioni di euro, nell’ipotesi ottimistica che la chiusura dei collegamenti di linea su ciascuno scalo non modifichi abitudini di volo dei passeggeri ma comporti solo un aumento del percorso di viaggio. L’entrata in vigore dei nuovi indirizzi creerebbe in particolare grossi problemi di mobilità su tutto il corridoio adriatico e nelle regioni geograficamente più “periferiche”, come la Calabria e la Sicilia. Questo scenario, come ha tenuto ad evidenziare il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, avrebbe evidenti conseguenze anche sulle imprese che operano in questi stessi territori. Da qui il ruolo attivo che possono ricoprire le Camere di Commercio, che detengono partecipazioni in 31 aeroporti italiani, e vantano una conoscenza diretta del settore e delle realtà locali. Come? Facendo riconoscere il ruolo dei piccoli aeroporti per lo sviluppo delle imprese e dei territori; sensibilizzando l’Unione Europea sul tema degli aiuti di Stato, perché si orientino sempre più verso logiche di costi/benefici; ottimizzando le partecipazioni delle Camere di Commercio nelle società di gestione degli aeroporti per realizzare economie di scala; individuando possibili modalità di rilancio, ristrutturazione o riconversione delle aree aeroportuali più a rischio. “Sono certo – ha concluso il Presidente Dardanello – che il sistema camerale, grazie alla sua capillarità e costante interazione con le economie locali, potrà continuare a dare il proprio contributo con proposte che contemplino e mettano a fattor comune le varie esigenze dei territori”.
Smaller Scale, Resources That Must Be Safeguarded 23 airports in Italy risk closure, half of those in existence. But the Italian chambers of commerce network can make an important contribution to their ‘rescue’ f Italian airports with a traffic of less than two million passengers per year were to close, a transfer of wealth from less developed to richer areas would occur, further accentuating the economic and social divide already heavily present in our country. This is one of the conclusions of the study conducted on behalf of Unioncamere by Uniontrasporti-ICCSAI (the International Center for Competitiveness Studies in the Aviation Industry). This analysis raised the alert level, especially regarding the choices which the European Union has before it, choices which threaten the existence of a large portion of Italian airports, and which would consequently hinder the economic, social, and environmental development of more disadvantaged areas. In Italy there are twenty-three airports open to commercial traffic that have an influx of less than one million passengers per year. That’s half of the airports in the country. The closure of these struc-
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tures would elicit an estimated increase of t 21.5 million in costs for consumers; this according to the optimistic assumption that the closure would not change passenger flight habits, but rather would simply involve a lengthening of travel itineraries. The application of these new destinations would cause, in particular, enormous problems in mobility along the entire Adriatic corridor and in more geographically ‘peripheral’ regions, like Calabria and Sicily. This scenario, as Ferruccio Dardanello (President of Unioncamere) pointed out, would also have obvious consequences for businesses operating in these areas. This is where the Chambers of Commerce can get involved, with interests in thirtyone Italian airports and with a direct understanding of the sector and of the local business community. How? By highlighting the role which small airports play in the development of enterprises and of regions; informing the European Union on the topic of government aid, so that it may increasingly reason according to cost/benefits logic; optimizing chambers of commerce participation in airport management companies in order to create economies of scale; and identifying possible methods with which to relaunch, restructure, and reconvert those airport areas which are most at risk. “I’m certain,” concluded President Dardanello, “that the Chambers of Commerce system, thanks to its widespread presence and constant interaction with local economies, will continue to contribute with ideas that evaluate and take into consideration all of the regions’ various needs.”
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MADE IN ITALY
di Sergio Luciano
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un paese dove tutto funziona male, come si sa. È un paese dove regna il disordine, il cinismo, l’incompetenza, la confusione. E tuttavia, per le strade, si sente circolare l’intelligenza, come un vivido sangue”: lo scriveva Natalia Gingzburg nel suo saggio “Le piccole virtù” pubblicato nel 1962, lo stesso anno in cui compariva in edicola la prima copia di Panorama, settimanale del gruppo Mondadori oggi diretto da Giorgio Mulè. Più di mezzo secolo, dopo quelle parole fotografano ancora in ampia parte la situazione dell’Italia, e – secondo Panorama – il fattore vincente per la ripresa – non solo economica – sta ancora una volta proprio in quell’intelligenza che circola per le nostre strade e piazze. Un’intelligenza, una voglia di fare e di affermarsi che Panorama racconterà attraverso un vero e proprio tour – Panorama d’Italia – che da aprile a novembre toccherà nell’ordine: Reggio Calabria (2-5 aprile), Lecce (14-17 maggio), Ancona (4-7 giugno), Parma (25-28 giugno), Verona (10 -13 settembre), Verbania (24-27 settembre), Brescia (8-11 ottobre), Viterbo (22-25 ottobre), Catania (5-8 novembre) e Salerno (19-22 novembre). Come spiega il direttore di Panorama, Giorgio Mulè, “per ripartire bisogna tornare nei territori dove genio, creatività e intelligenza hanno le loro radici; perché è necessario stringere la mano a chi non si arrende, a chi tenacemente, con testardaggine e con entusiasmo, continua a credere in questo Paese; perché vogliamo dare strumenti pratici e risposte concrete a chi vuole
his is a country where, as everyone knows, nothing works as it should. It’s a country where chaos, cynicism, incompetence, and confusion reign. But nevertheless, intelligence circulates in the streets, like a lifeblood,” wrote Natalia Gingzburg in her book ‘Le piccole virtù,’ published in 1962, the same year in which the first copy of Panorama hit the news stands, a weekly magazine published by Mondadori group and directed today by Giorgio Mulè. More than fifty years later those words still aptly describe the situation in Italy, and – according to Panorama – the winning factor for Italy’s recovery, not only in economic terms, is once again to be found in that very intelligence that circulates in the streets and piazzas. An intelligence, a desire to do and to assert oneself which Panorama will narrate with its tour – Panorama d’Italia – which, from April through November, will visit Reggio Calabria (April 2-5), Lecce (May 14-17), Ancona (June 4-7), Parma (June 25-28), Verona (September 10 -13), Verbania (September 24-27), Brescia (October 8-11), Viterbo (October 22-25), Catania (November 5-8), and Salerno (November 19-22). As Giorgio Mulè, editor-in-chief of Panorama, explains, “In order to recover we must go back to where ge-
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Panorama d’Italia, un tour all’insegna della fiducia investire sull’impresa più straordinaria che abbiamo: noi stessi; perché ammiriamo e vogliamo far conoscere a tutti le esperienze di chi ce l’ha fatta. Per tutti questi motivi, il viaggio che stiamo per cominciare e che vi raccon-
© Giulio Tanzini
DAL 2 APRILE A NOVEMBRE, QUESTA GRANDE INIZIATIVA PORTERÀ IL GIORNALE DIRETTO DA GIORGIO MULÈ NELLE PIAZZE DI DIECI CITTÀ ITALIANE
Panorama d’Italia, A Tour in the Name of Faith From April 2nd through November, this important initiative will bring Giorgio Mulè’s news magazine to the piazzas of ten Italian cities nius, creativity, and intelligence have their roots. Because it’s important to shake hands with those who don’t give up, those who doggedly, stubbornly, and enthusiastically continue to believe in this country. Because we want to provide practical tools and rational solutions to those who wish to invest in the most extraordinary enterprise we have: ourselves. Because we admire and want to get to know the experiences of those who have ‘made it.’ This is why the journey which we are about to undertake, and which we will be bringing to you, will be unique and moving. Unique like yourselves and unique like Italy. With the 150 events which Panorama will be organizing during the course of the tour, we have the passion
tiamo sarà un viaggio emozionante e unico. Unico come voi, unico come l’Italia. E con i 150 eventi che Panorama organizzerà nel suo tour abbiamo l’ambizione e l’onore di essere testimonial dell’Italia migliore”. In ogni tappa, il “Dome” di Panorama d’Italia – una tecnologica struttura a forma di cupola installata dal mercoledì al sabato nel centro di ogni città – sarà il centro di un universo fatto di incontri, dibattiti ed eventi nei luoghi più rappresentativi (istituzionali e non) che metteranno in evidenza le piccole e grandi virtù sulle quali puntare per rilanciare il territorio e l’intero Paese. Il “Dome” ospiterà a sua volta un palinsesto di mostre visive proiettate alle pareti interne circolari e offrirà tanti meeting point per far conoscere le proprie idee e attività. Spazio poi ai giovani! Grazie alla collaborazione con importanti startupper internazionali, ogni tappa di Panorama d’Italia sarà anche l’occasione per facilitare e promuovere i contatti tra studenti, ricercatori, “business angel” e investitori con l’obiettivo di favorire l’avvio di startup sul territorio. Non mancheranno inoltre dibatti e tavole rotonde animati dalle firme di Panorama, eventi culturali, incontri con gli autori, eventi dedicati alla moda e alla musica, food experience. Info: http://magazine.panorama.it/panoramaitalia/panorama-ditalia-10-citta
and the honor to be witnesses of the best of Italy.” At each stop Panorama d’Italia’s ‘Dome’ – a technological, dome-shaped structure to be installed form Wednesday to Saturday in the center of each city – will be the epicenter of a world made up of meetings, debates, and events taking place in the most symbolic locations (institutional and otherwise) which will highlight both the small and the large qualities which we must focus on in order to relaunch the region and the entire country. The ‘Dome’ will house a program of visual exhibits projected onto the internal circular walls and will offer various meeting points for individuals to talk about their ideas and businesses. And don’t forget about space for young people! Thanks to a collaboration with important international startups, every one of Panorama d’Italia’s stops will also be an opportunity to encourage and promote networking between students, researchers, ‘business angels,’ and investors for the purpose of encouraging the launch of startups in the area. In addition, there will be no shortage of animated debates and round tables sponsored by Panorama, cultural events, meetings with the authors, events dedicated to fashion and music, and culinary experiences.
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“Authentically EATalian” alla conquista degli USA TAPPA A MIAMI E A MAGGIO A LOS ANGELES PER IL PROGETTO CHE MIRA A PROMUOVERE L’AGROALIMENTARE ITALIANO TRA I CONSUMATORI AMERICANI PIÙ ATTENTI ALLA QUALITÀ
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Italian food continua a conquistare il mercato statunitense: performance più che positive per l’agroalimentare italiano non fanno che confermare gli Stati Uniti come il primo mercato del food and drink nazionale fuori dall’UE e il terzo in assoluto, dopo Germania e Francia.
MERCATO STRATEGICO. Gli Stati Uniti rappresentano il 10,8% dell’export alimentare nazionale e, a fine 2013, hanno raggiunto la cifra di 2,8 miliardi. Una spinta ulteriore per le esportazioni italiane verso questo mercato potrebbe venire dalla conclusione dell’accordo commerciale UE-USA, che porterebbe all’azzeramento delle residue barriere daziarie tra le due Aree, calcolate, per quanto riguarda gli Stati Uniti, attorno a una media del 4,1%. La conclusione positiva del negoziato potrebbe inoltre consentire una migliore difesa della proprietà intellettuale, secondo linee direttrici che avevano già ispirato gli ultimi sviluppi del Doha Round. È noto infatti che, sui 6 miliardi di contraffazione dei prodotti alimentari italiani nel mondo, metà appartiene proprio al mercato nord-americano. Gli USA riservano perciò ancora grandi spazi per prodotti come quelli italiani, al vertice dei Paesi dell’Unione per riconoscimenti di origine.
AUTHENTICALLY EATALIAN. Proprio per questo motivo, il Ministero dello Sviluppo Economico ha voluto investire nella realizzaz i o n e d i u n p ro g e t t o – “ A u t h e n t i c a l l y EATalian” – che ha interessato, grazie al coinvolgimento delle Camere di Commercio Italiane all’Estero e di Gambero Rosso SpA, due piazze particolarmente sensibili al consumo di prodotti di qualità: Los Angeles e Miami. Il target stesso del progetto ha rappresentato un forte elemento di innovazione nelle strategie promozionali adottate dal Ministero: si è scelto infatti di puntare sul fronte educational e su un’attività di sensibilizzazione mirata ad un pubblico di consumatori particolarmente attenti a coniugare forma e sostanza, mangiare bene per sentirsi bene, senza tralasciare il gusto che i prodotti italia-
‘Authentically EATalian’ Seeks to Win Over the USA Miami and Los Angeles, in May, are the stops planned for the project which aims to promote the Italian food-wine industry among those Americans who are most careful about quality talian food continues to win over the American market. The significant sales of Italian food and wine products within the United States have confirmed the American market as first in the world, outside of the EU, in terms of our country’s food and drink exports, and third in the world as a whole, after Germany and France. A STRATEGIC MARKET. The United States receives 10.8% of our national food exports, a figure which, by the end of 2013, was worth t 2.8 billion. The EU-USA commercial agreement, which would reset the current excise duties between the two areas (calculated on average at around 4.1% for the United States), could provide an additional push for Italian ex-
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ni di eccellenza sanno dare. Per dare sapore alla propria alimentazione è però necessario sapere, conoscere e imparare a distinguere ciò che è autenticamente italiano, perché realizzato attraverso ingredienti e ricette della tradizione culinaria italiana, una tradizione che permette al consumatore di nutrirsi in
ports into this market. The negotiations could also provide for increased safeguards of intellectual property, according to guidelines which already helped to motivate the latest developments of the Doha Round. It is important to note that of the t 6 billion in counterfeit Italian food products across the world, half comes from the North American market alone. Therefore, the United States still has ample space for Italian products; products which are at the top among EU countries in terms of designations of origin. AUTHENTICALLY EATALIAN. It is for this very reason that the Ministry of Economic Development, with the help of the Italian Chambers of Commerce Abroad and of Gambero Rosso SpA, chose to invest in a project – ‘Authentically EATalian’ – involving Los Angeles and Miami, two American markets that are particularly careful about their consumption of high quality products. The project’s target itself represented a high degree of innovation in terms of the promotional strategies adopted by the Ministry, choosing to focus on educational tactics and on awareness activities geared towards consumers that are particularly careful about combining form and substance, eating well to feel good, without sacrificing the flavor which high quality Italian products are known for.
maniera sana e salutare. Ed ecco quindi che i maggiori sforzi si sono concentrati sugli amanti del fitness e dello sport, e sui bambini ancora in età scolastica e sulle loro famiglie, con i quali si è voluto realizzare attività di tipo formativo come dimostrazioni culinarie interattive, summer camp, etc. Oltre che sulle nuove generazioni, la formazione si è concentrata anche sugli “addetti ai lavori”, quali chef di scuole di cucina, ristoranti e mense scolastiche. Sfruttare il richiamo che i prodotti italiani esercitano grazie alla loro capacità di evocare tradizioni, gusto, ricchezze e varietà dei territori di origine, e agire quindi sull’ultimo (ma più significativo) anello della catena del consumo – l’acquirente finale – significa andare ad incidere su ciò che determina il successo o meno di un determinato prodotto su un mercato. Stimolare la domanda dunque, ma far sì che vi sia l’offerta per soddisfarla, coinvolgendo distributori e importatori, che hanno fornito utili stimoli e input riguardo politiche distributive più efficaci e tarate sulle caratteristiche del mercato locale.
In order to give flavor to one’s diet, however, one must know, recognize, and learn to distinguish that which is authentically Italian, through ingredients and recipes which come straight from Italy’s culinary tradition, a tradition which allows consumers to eat in a healthy and wholesome way. For this reason the project’s greatest efforts focused on sports and fitness buffs, and on school-age children and their families, for whom initiatives included educational activities, interactive cooking demonstrations, summer camps, etc. In addition to the younger generation, the educational activities also focused on ‘workers,’ such chefs in cooking schools, restaurants, and school cafeterias. In order to take advantage of the allure inherent in Italian products due to their ability to evoke tradition, wealth and variety of the regions of origin, and flavor and to thus have an impact on the final and most important link in the consumption chain, the final consumer, it is necessary to affect that which determines the success of a particular product in a market. Therefore, it is important to stimulate demand, and to make sure that there is sufficient supply to satisfy it, getting distributors and importers involved who have provided useful stimuli and input regarding efficient distribution policies calibrated to the characteristics of the local market.
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LA TAPPA DI MIAMI. Per massimizzare le ricadute, anche in termini di business, delle iniziative messe in campo, lo scorso 4 febbraio la Camera di Commercio Italiana di Miami ha preso parte alla IV edizione della manifestazione “Simply Italian Great Wines”, prestigiosa vetrina delle migliori produzioni vinicole italiane per il mercato della Florida, tenutasi nella storica cornice della Freedom Tower di Miami. In questa occasione, sono stati circa 30 i produttori italiani che hanno potuto promuovere i propri prodotti durante incontri, wine tasting e percorsi degustativi dedicati ad un pubblico esclusivamente trade, composto da oltre 300 importatori-distributori, ristoratori, sommelier, stampa specializzata. Un’intera ala espositiva è stata infatti dedicata alla promozione del progetto Authentically EATalian, per consentire agli importatori di prodotti food di attivare nuovi contatti commerciali sfruttando le sinergie offerte dalla manifestazione, che conta tra i suoi visitatori i proprietari dei principali ristoranti di Miami. Un’iniziativa che, unita a quella che a maggio vedrà protagonista l’agroalimentare italiano a Los Angeles, testimonia l’impegno del sistema di promozione affinché questo progetto rappresenti realmente un’occasione per valorizzare su un mercato così sofisticato e ricco di opportunità, come quello statunitense, le caratteristiche e i vantaggi di un modello alimentare – e di uno stile di vita – italiano.
MIAMI. In order to maximize the results of the project, also in terms of business, this past February 4th the Italy-America Chamber of Commerce in Miami took part in the 4th edition of the ‘Simply Italian Great Wines’ trade show, a prestigious showcase for the Florida market of the finest Italian wines, which took place in the Miami’s historic Freedom Tower. Approximately thirty Italian producers participated in the event, promoting their products through meetings and wine tastings which were dedicated to a public made up exclusively of industry representatives, including over 300 importer-distributors, restaurateurs, sommeliers, and specialized press. An entire exhibition wing was also dedicated to the promotion of the Authentically EATalian project, allowing importers of food products to establish new commercial contacts by taking advantage of the synergies offered by the event, the participants of which included the owners of Miami’s most prestigious restaurants. This initiative, together with the one which will bring Italian food and wine to Los Angeles in May, is a testament to the promotional system’s commitment to making sure that this project a true opportunity to promote, in a market as sophisticated and rich in possibility as is that of the United States, the characteristics and advantages of an Italian diet and lifestyle.
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Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese Via Sardegna, 17 – 00187 Roma Tel. +39 06 4423.1314 – Fax +39 06 4423.1070 E-mail: info@assocamerestero.it
A FIRENZE IL FESTIVAL DEL CINEMA BRASILIANO Firenze ha ospitato la prima edizione italiana di “Brasil: Seleção de Cinema”, il festival dedicato al meglio del cinema brasiliano contemporaneo, proposto da Cinema do Brasil, ente che sostiene la distribuzione internazionale di film brasiliani, in
collaborazione con la Camara Italo-Brasileira de Comercio, Industria e Agricultura e con Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana. Dal 13 al 16 febbraio, il festival ha proposto 10 anteprime, alla presenza dei protagonisti, per far
conoscere a pubblico e operatori le potenzialità di una cinematografia in continua evoluzione come quella brasiliana. Un primo contatto tra la Toscana e il Brasile si era già attivato nel 2010, quando la campagna toscana è stata scelta come location per un’importante produzione brasiliana.
The Brazilian Film Festival in Florence Florence, in collaboration with the ItalianBrazilian Chamber of Commerce, Industry, and Agriculture and with ‘Quelli della Compagnia’ – Fondazione Sistema Toscana, recently hosted the first Italian edition of ‘Brasil: Seleção de Cinema,’ a festival dedicated to the best of contemporary Brazilian film.
From February 13-16 the festival screened ten film premiers, introducing the public and industry operators to the potential of Brazil’s continuously evolving cinematographic style. Tuscany and Brazil came together previously in 2010 as well, when Tuscany’s countryside was chosen as the location for an important Brazilian production.
ACCEDERE AGLI APPALTI PUBBLICI IN SVIZZERA La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, in partnership con gli studi legali Schneider Rechtsanwälte AG di Zurigo e Lalive di Ginevra, offre per la prima volta un seminario di informazione sugli appalti pubblici svizzeri a livello federale e
cantonale, destinato alle aziende italiane alla ricerca di opportunità sui mercati esteri. Il seminario, le cui date disponibili nel corso del 2014 sono limitate, verrà realizzato in diverse regioni d’Italia su incarico di enti pubblici territoriali, Camere di Commercio, Associazioni industriali e
altri soggetti associativi ed istituzionali, con lo scopo di informare le imprese sulle possibilità di accesso per le aziende dell’Unione Europea al mercato degli appalti svizzero. Per ulteriori informazioni, contattare Fabrizio Macrì o Christian Pitardi (Tel. +41.44.289.2323 – fmacri@ccis.ch – cpitardi@ccis.ch).
Gaining Access to Switzerland’s Public Contracts The Italian Chamber of Commerce in Switzerland, in partnership with the legal offices of Schneider Rechtsanwälte AG in Zurich and Lalive in Geneva, is, for the first time, offering an informational seminar on federal and cantonal public contracts in Switzerland, geared towards Italian companies that are actively seeking opportunities in foreign markets. The seminar, with a limited availability of dates in 2014, will take place in various Italian regions on
L’AGROALIMENTARE ITALIANO APPRODA IN TUNISIA La Camera Tuniso-Italiana di Commercio e Industria (CTCI) parteciperà alla 10ª edizione del Salone Mediterraneo dell’Agricoltura e delle Industrie Alimentari – SMA Medfood, che si terrà dal 21 al 24 maggio 2014 a Sfax, zona agricola per eccellenza della Tunisia. L’obiettivo è incrementare i rapporti economici tra le due sponde del Mediterraneo, offrendo occasioni di business al tessuto imprenditoriale dei due Paesi nel settore
Italian Food and Wine Arrive in Tunisia The Tunisian-Italian Chamber of Commerce and Industry (CTCI) will be participating in the 10th edition of SMA Medfood – the Mediterranean Agriculture and Food Industry Trade Show, which will take place from May 21-24 of this year in Sfax, a high quality agricultural area in Tunisia. The objective is to increase and strengthen the economic relationship between these two sides of the Mediterranean, providing business opportunities to agricultural
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behalf of the areas’ public authorities, chambers of commerce, industrial associations, and other associations and institutions, for the purpose of providing information to enterprises regarding the opportunities for EU companies in Switzerland’s public contracts market. For more information please contact Fabrizio Macrì or Christian Pitardi (Tel. +41.44.289.2323 – fmacri@ccis.ch – cpitardi@ccis.ch).
agroalimentare. La CTICI sarà presente all’evento con uno spazio istituzionale all’interno del Padiglione Italia, dove saranno allestiti spazi espositivi per le aziende italiane dei settori agricoltura, industria agroalimentare e attività connesse (trasporto, logistica, imballaggio). La Camera organizzerà inoltre incontri d’affari con potenziali partner commerciali. Per ulteriori informazioni, contattare Pasqualina Gianfrancesco (pasqualina.gianfrancesco@ctici.org.tn). enterprises in the two countries. The CTCI will have an institutional space within the Italian Pavilion, where exhibition space will be set up for Italian companies from the agricultural and food industry sectors and other related activities (transport, logistics, packaging). Furthermore, the Chamber of Commerce will be organizing a series of business meetings with potential commercial partners. For more information, please contact Pasqualina Gianfrancesco at pasqualina.gianfrancesco@ctici.org.tn.
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er la prima volta approda in Italia il progetto GIM – Global Initiatives in Management, un programma di gestione risorse e management della prestigiosa Kellogg Business School in Pennsylvania che, grazie alla collaborazione con la Sasin Business School di Bangkok, è operativo nel Sud-Est asiatico dal 1982. Quest’anno, un gruppo di studenti del Sasin Graduate Intitute of Business Administration, con la collaborazione della Chulalongkorn University, della Camera di Commercio ItaloThailandese (TICC – www.thaitch.org) e delle Istituzioni italiane presenti in Thailandia
L’alta qualità italiana per GIM Italy 2014 SUCCESSO PER IL PROGETTO PROMOSSO DALLA SASIN BUSINESS SCHOOL DI BANGKOK GRAZIE ANCHE ALLA COLLABORAZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALO-THAILANDESE di Alfonso Pellegrino, Studente MBA Sasin
Italian Quality for GIM Italy 2014 The project promoted by the Sasin Business School in Bangkok, with the collaboration of the Thai-Italian Chamber of Commerce, is a success he GIM (Global Initiatives in Management) Project has come to Italy for the first time, a resource management and business program from Pennsylvania’s prestigious Kellogg Business School which, thanks to a collaboration with the Sasin Business School in Bangkok, has been operative in South East Asia since 1982. This year a group of students form the Sasin Graduate Institute of Business Administration, in collaboration with Chulalongkorn University, the Thai-Italian Chamber of Commerce (TICC – www.thaitch.org), and the Italian institutions present in Thailand (the Italian Embassy in Bangkok, the Institute for Foreign Trade, and the Dante Alighieri Society), launched the ‘GIM Italy’ Project. The idea came about after a meeting organized at the end of October 2013 by Alfonso Pellegrino (an Italian student at the Sasin Business School and the Project Manager for GIM Italy 2014), between Giovanni Quaratesi and Michele Tomea, Secretary General and Trade Manager of the TICC, and the university. Subsequently, the chamber of commerce organized a series of training sessions for the students with companies form the Italian food and beverage, manufacturing machinery, automotive, home furnishings, and fashion sectors. The main speakers of the ten conferences organized for this first visit to Italy included: Francesco Milicia, Managing Director of Ducati in Thailand, the
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CCIE BANGKOK
brand’s only factory outside of Italy; Giacomo Mauri, President of TICC; Andrea Speronello, First Secretary of the Italian Embassy; Vincenzo Calì, outgoing Commissioner of the Italian Institute for Foreign Trade; and Alessandro Ursic, President of the Dante Alighieri Society. The students were also invited to the Italian Embassy in Bangkok and were greeted by Ambassador Francesco Saverio Nisio. Afterwards, the delegation, made up of twenty students from families which represent the country’s entrepreneurial elite, visited Italy from February 18th through March 1st of this year, with stops in Milan, Monza, Venice, Bologna, Florence, and Orvieto. The objective was to acquire knowledge and knowhow to be disseminated among the Thai business community, thus strengthening the economic and commercial relationship between Italy and Thailand. The students particularly enjoyed the stops in Monza (with meetings at large companies like Molteni and Gruppo Meregalli) and Milan (at Asterisco lab); as well as the visits to Ducati’s factory in Borgo Panigale (where they had the opportunity to observe the assembly lines of various models), to the Accademia Italiana in Florence (where they attended an interesting dissertation on Italian fashion and had the chance to observe, first hand, activities in some high fashion studios), and to the Barberani and Bottega Conticelli wineries in Orvieto.
(Ambasciata d’Italia a Bangkok, Istituto del Commercio Estero e Società Dante Alighieri), ha dato il via alla realizzazione del Progetto “GIM Italy”. L’idea nasce a seguito di un incontro organizzato a fine Ottobre 2013 da Alfonso Pellegrino, studente italiano presso la Sasin Business School e Project Manager del GIM Italy 2014, tra il Segretario Generale e il Trade Manager della TICC, Giovanni Quaratesi e Michele Tomea, e l’università. La Camera ha quindi organizzato per gli studenti una serie di incontri formativi con le aziende italiane nei settori food & beverage, meccanica per il manifatturiero, automotive, arredamento e moda. Tra i principali speaker delle dieci conferenze realizzate prima della visita in Italia, si annoveravano: Francesco Milicia, Managing Director di Ducati in Thailandia, unica fabbrica del marchio al di fuori del territorio italiano; il Presidente della TICC, G i a c o m o M a u r i ; i l P r i m o S e g re t a r i o dell’Ambasciata Italiana, Andrea Speronello; il Direttore uscente dell’Istituto per il Commercio Estero, Vincenzo Calì; il Presidente della Dante Alighieri, Alessandro Ursic. Gli studenti sono stati inoltre invitati presso l’Ambasciata d’Italia a Bangkok, e accolti dall’Ambasciatore Francesco Saverio Nisio. A seguire, la delegazione formata da venti studenti, provenienti da famiglie che rappresentano l’elite imprenditoriale del Paese, ha visitato l’Italia dal 18 febbraio al 1° marzo scorso, con tappa a Milano, Monza, Venezia, Bologna, Firenze ed Orvieto. Obiettivo: acquisire conoscenze e know-how da veicolare presso la Business Community thailandese, in modo da rafforzare le relazioni economico-commerciali tra Italia e Thailandia. Tra le visite che sono state particolarmente gradite dagli studenti, spiccano la tappa monzese, organizzata dalla Camera di Commercio di Monza (con incontri a grandi aziende come Molteni e Gruppo Meregalli) e a Milano (presso Asterisco Lab); ma anche le visite presso la fabbrica Ducati di Borgo Panigale (dove gli studenti hanno potuto osservare la catena di montaggio di diversi modelli), all’Accademia Italiana a Firenze (dove hanno potuto assistere ad un’interessante dissertazione sullo stile italiano e osservare materialmente il lavoro nei laboratori dell’alta moda), e alle cantine Barberani e Bottega Conticelli a Orvieto.
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L’Agenzia BRAZIL Planet si propone di promuovere le relazioni tra Italia e Brasile, e di informare sulla costante ascesa che il Brasile svolge nell’ambito internazionale, in collaborazione con tutti gli attori che già operano nel contesto delle relazioni italo-brasiliane. BRAZIL Planet è un’associazione di operatori ed imprese italiane e brasiliane, libera ed elettiva, apolitica e senza finalità di lucro. BRAZIL Planet opera in sintonia con le Autorità diplomatiche italiane e brasiliane, con l’Agenzia ICE, la Promos e le Camere di Commercio Italiane in Brasile, per coordinare e realizzare programmi di comune interesse. BRAZIL Planet ha sede a Milano e uffici di rappresentanza a San Paolo, Goiás, Palermo e Roma.
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Parchi tecnologici: una grande opportunità
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Parques tecnológicos: grande oportunidade Editoriale di RICARDO NEIVA TAVARES Ambasciatore del Brasile in Italia
Oggi, il Brasile conta più di 80 parchi tecnologici. Numerosi sono i vantaggi che offrono alle aziende – anche straniere – che decidono di stanziarvisi l concetto di parco tecnologico è nato nel 1950 con l’obiettivo di avvicinare le comunità scientifiche e il settore privato. A tal fine, sono state identificate determinate aree che sono state quindi dotate delle necessarie infrastrutture tecnologiche, logistiche ed amministrative per aiutare le piccole e medie imprese a sviluppare i loro prodotti e aumentare la loro competitività. In Brasile, i primi incentivi per lo sviluppo di parchi tecnologici sono stati stanziati negli anni Ottanta, con la creazione del Programma Brasiliano dei Parchi Tecnologici, che ha stabilito il quadro giuridico a sostegno dell’innovazione nel Paese. I parchi tecnologici sono tra le principali fonti di qualificazione e gestione delle aziende, e rappresentano uno dei pilastri dello sviluppo economico del Paese. Oggi, il Brasile conta più di 80 parchi tecnologici, a cui si devono circa 33.000 posti di lavoro diretti nel 2013, distribuiti tra istituti di ricerca e aziende private. Gli sforzi congiunti dei Governi Federali, Statali, Municipali e del settore privato per attrarre imprese altamente tecnologiche hanno fatto sì che un crescente numero di società nazionali e straniere si stabilisse nelle località in cui sorgono questi parchi. La maggior parte dei parchi tecnologici si trova nelle regioni del Sud e Sud-Est del Paese, ma a poco a poco le aziende cominciano a dirigersi anche verso le regioni del NordEst, attratte da nuovi incentivi e opportunità. Ad oggi, il Governo brasiliano è stato il principale responsabile degli investimenti necessari alla realizzazione e all’implementazione dei parchi. Una volta in funzione, il settore privato ha “fatto la sua parte”, contribuendo con il 55% dei fondi investiti. Se si aggiungono le somme spese negli ultimi anni, si stima che il contributo federale è stato pari a 1,2 miliardi di Reais, mentre gli Stati e le Municipalità hanno investito 2,4 miliardi di Reais e le imprese 2,1 miliardi. Si tratta di un risultato molto significativo, che dimostra chiaramente che il Governo sta mettendo in pratica il suo ruolo di “attivatore” dello sviluppo dei centri di innovazione nel Paese. Per quanto riguarda le aree, la maggior parte delle aziende situate nei parchi tecnologici brasiliani opera nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ITC), dell’energia, delle biotecnologie, della salute, del petrolio e del gas naturale, delle telecomunicazioni. Tale diversità è legata alle caratteristiche specifiche di ciascuna regione. Dati i crescenti incentivi offerti per l’installazione di imprese ad alta intensità tecnologica nei parchi tecnologici brasiliani e gli ottimi risultati ottenuti in questi ultimi anni, un numero crescente di aziende straniere si è indirizzato verso il Paese. Ogni regione e ogni parco tecnologico presenta caratteristiche e attrattive specifiche, e le imprese possono identificare le aree dove realizzare al meglio i propri interessi. Per quanto riguarda l’Italia, l’Ambasciata del Brasile a Roma è a disposizione per fornire il supporto necessario in questo processo.
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Hoje, o Brasil conta com mais de 80 parques tecnológicos, esses oferecem muitas vantagens às empresas – incluindo as estrangeiras – que decidem de estabelecer-se no País conceito de parque tecnológico teve origem nos anos 1950, com o objetivo de aproximar comunidades científicas e iniciativa privada. Para tanto, identificou-se que seria necessário promover, em determinadas áreas, adequada infraestrutura técnica, logística e administrativa para ajudar pequenas e médias empresas a desenvolver seus produtos e aumentar sua competitividade. No Brasil, os primeiros incentivos para o desenvolvimento de parques tecnológicos ocorreram na década de 1980, com a criação do Programa Brasileiro de Parques Tecnológicos, que estabeleceu os marcos legais de apoio à inovação no País. Os parques tecnológicos estão entre as principais fontes qualificadoras e geradoras de empresas, e representam um dos eixos fundamentais para o desenvolvimento econômico do País. Existem hoje, mais de 80 parques tecnológicos no Brasil, que geraram cerca de 33.000 empregos diretos em 2013, distribuídos entre institutos de pesquisa e iniciativa privada. Os esforços conjuntos dos Governos Federal, Estaduais, Municipais e da iniciativa privada para a atração de empresas intensivas em tecnologia têm levado crescente fluxo de empresas nacionais e estrangeiras a instalarem-se nas localidades em que se situam esses parques. A maioria dos parques tecnológicos ainda se encontra nas Regiões Sudeste e Sul do País, mas, gradativamente, as empresas começam a dirigir-se também para a Região Nordeste, atraídas por novos incentivos e oportunidades. Até o presente momento, o governo brasileiro foi o principal responsável pelos investimentos necessários ao projeto e à implementação dos parques. Uma vez em operação, a iniciativa privada tomou a frente dos investimentos, com 55% dos recursos aplicados. Se somados os valores gastos nos últimos anos, estima-se que o aporte federal foi de R$ 1,2 bilhão, enquanto Estados e Municípios forneceram R$ 2,4 bilhões e as empresas, R$ 2,1 bilhões. Trata-se de resultado altamente significativo, com clara demonstração de que o governo vem atuando no seu papel de indutor do desenvolvimento de centros de inovação no País. Quanto às áreas de atuação, a maior parte das empresas instaladas nos parques tecnológicos brasileiros atua nos setores de tecnologias da informação e da comunicação (TICs), energia, biotecnologia, saúde, petróleo e gás natural, e telecomunicações. Tal diversidade está associada às características específicas de cada região. Diante dos crescentes incentivos oferecidos para a instalação de empresas intensivas em tecnologia nos parques tecnológicos brasileiros e dos excelentes resultados obtidos nos últimos anos, número cada vez maior de empresas estrangeiras tem-se dirigido para o País. Cada região e cada parque tecnológico apresentam características e atrativos específicos que respondem às expectativas das empresas, cabendo a elas identificar quais áreas atenderão melhor a seus interesses. No tocante à Itália, a Embaixada do Brasil em Roma está à disposição para prestar o apoio necessário nesse processo.
O Embaixador do Brasil na Itália
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NEWS BRASILE
Fiera Milano si rafforza in Sud America Il Gruppo Fiera Milano, presente in Brasile dal 2011, in seguito all’acquisizione del Grupo Cipa, comunica che Marco Antonio Mastrandonakis è stato nominato Direttore Generale di Cipa Fiera Milano. Con alle spalle 25 anni di esperienza nell’organizzazione di fiere e in ambito editoriale sia in Brasile che all’estero, Mastrandonakis è stato Presidente del Grupo Fispal Feiras e Produtos Comerciais e del Grupo BTS – Brazil Trade Shows. Il nuovo Direttore Generale si propone ora di incrementare gli investimenti di Fiera Milano in Brasile e in America Latina; inoltre, intende rafforzare la presenza del Gruppo importando alcuni brand di punta del calendario fieristico milanese, e realizzando fusioni e acquisizioni mirate sul mercato brasiliano e latino-americano.
FIERA MILANO CRESCE NA AMÉRICA DO SUL O Grupo Fiera Milano, presente no Brasil desde 2011, depois da aquisição do Grupo Cipa, comunica que Marco Antonio Mastrandonakis foi nomeado diretor geral da empresa Cipa Fiera Milano. Com mais de 25 anos dedicados ao setor de feiras e revistas no Brasil e no exterior, Mastrandonakis foi presidente do Grupo Fispal Feiras e Produtos Comerciais e do Grupo BTS – Brazil Trade Shows. O novo diretor geral tem como objetivos incrementar os investimentos do Grupo Fiera Milano no Brasil e na América Latina, intensificando a presença do Grupo através da importação do consagrado portfólio de feiras da matriz em Milão, e também através de fusões e aquisições coordenadas no mercado brasileiro e latino-americano.
Poste sbarca nella telefonia brasiliana Mondiali di Calcio 2014: l’Italia mette “in campo” la cultura Sempre più stretta la cooperazione culturale tra Italia e Brasile. L’Ambasciatore italiano a Brasilia, Raffaele Trombetta, ha incontrato il Presidente del Clube do Choro, Henrique Lima Santos, con l’obiettivo di rilanciare la collaborazione fra la sede diplomatica italiana e il prestigioso spazio culturale della capitale brasiliana, nell’ambito di “Italia na Copa”, la rassegna culturale organizzata dall’Ambasciata in vista dei Mondiali di Calcio. “Italia na Copa” presenterà una serie di eventi di carattere culturale, commerciale, turistico, ma anche sociale e ambientale, che, da aprile a giugno 2014, toccheranno le principali città del Brasile: Brasilia, San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte, Curitiba, Natal, Recife, Manaus e Salvador. L’obiettivo è duplice: festeggiare il Mondiale e promuovere le eccellenze italiane e brasiliane in tutti i campi.
COPA DO MUNDO 2014: ITÁLIA COLOCA “NO CAMPO” A CULTURA Cada vez mais estreita cooperação cultural entre a Itália e o Brasil. O embaixador da Itália em Brasília, Raffaele Trombetta, se reuniu com o presidente do Clube do Choro, Henrique Lima Santos, com o objetivo de impulsionar a cooperação entre a Embaixada e o espaço cultural da capital brasileira, como parte do evento “Itália na Copa“, o festival cultural organizado pela Embaixada em vista da Copa do Mundo. “Itália na Copa” vai apresentar uma série de eventos de caráter cultural, comercial, turístico, mas também social e ambiental, que, de abril a junho de 2014, alcançará as principais cidades do Brasil: Brasília, São Paulo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte , Curitiba, Natal, Recife, Salvador e Manaus. O objetivo é duplo: para comemorar a Copa do Mundo e, ao mesmo tempo, promover as excelências italianas e brasileiras em todos os setores.
Luigi Ghirri conquista il Brasile Dopo il successo della mostra al MAXXI di Roma e all’IMS di San Paolo, la mostra fotografica “Luigi Ghirri. Pensar por imagens. Icones, Paisagens, Arquitetura” è stata inaugurata lo scorso 6 febbraio presso l’Istituto Moreira di Rio de Janeiro. L’esposizione – tra le cinque mostre più apprezzate del 2013 in Brasile secondo la celebre rivista “Veja São
Paulo”, e una delle mostre più importanti dell’anno secondo il quotidiano “O Globo” – ripropone, con un percorso ampio e articolato, oltre trecento opere del fotografo di Scandiano (Reggio Emilia), per la maggior parte provenienti dalla Biblioteca Panizzi, dall’archivio degli Eredi Ghirri e da collezioni private. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 13 aprile 2014.
LUIGI GHIRRI CONQUISTA O BRASIL Após o sucesso da exposição no MAXXI de Roma e ao IMS de São Paulo, a exposição fotográfica “Luigi Ghirri. Pensar por Imagens. Icones, Paisagens, Arquitetura” foi inaugurada em 6 de fevereiro, no Instituto Moreira, no Rio de Janeiro. A exposição – entre as cinco exposições mais populares de 2013 no Brasil, de acordo com a famosa revista
“Veja São Paulo”, e uma das mais importantes exposições do ano de acordo com o jornal “O Globo” – mais uma vez, com um caminho amplo e variado, propõe mais de trezentas obras do fotógrafo de Scandiano (Reggio Emilia), a maioria proveniente da Biblioteca Panizzi, do arquivo dos herdeiros Ghirri e coleções particulares. A exposição permanecerá aberta ao público até 13 de abril de 2014.
Joint venture tra l’italiana Poste Mobile e le Poste Brasiliane. I vertici dei due gruppi hanno firmato un accordo quadro ventennale che prevede il lancio sul mercato del Paese latinoamericano di un nuovo operatore mobile virtuale (Mvno), attivo nel campo della telefonia mobile e dei servizi ad alto valore aggiunto (Vas), sulla scorta dell’esperienza innovativa maturata da Poste Italiane. Si tratta di una collaborazione che ha preso avvio nell’agosto 2013 con la costituzione della società di diritto locale “Poste Holding participações do Brasil Ltda” e che si svilupperà nei prossimi mesi con lo start-up di una società operativa italo-brasiliana.
POSTE ITALIANE DESEMBARCA EM TERRAS BRASILEIRAS Joint venture entre a italiana Poste Mobile e a Empresa Brasileira de Correios e Telégrafos. Os vértices dos dois grupos assinaram um acordo-quadro de vinte anos que prevê o lançamento de um novo operador móvel virtual (MVNO), no mercado latino-americano, que operará no campo de telefonia e serviços de alto valor agregado (VAS), com a experiência inovadora adquirida pela Poste Italiane. A colaboração que iniciou em agosto de 2013, com a criação da empresa local “Poste Holding Participações do Brasil Ltda” progredirá nos próximos meses, com a entrada em operação de uma empresa operacional ítalo-brasileira.
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Il “Golden State” torna a brillare
Editoriale di WEST HOOKER-POLETTI Presidente della CCIE di Los Angeles
Southern California packing on economic muscle as economic recovery continues
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ccording to the latest LAEDC (Los Angeles County Economic Development Corporation) forecasts, California’s economy is following a modest yet steady growth trend. California is back on track to reclaim its status as the Golden State. After five years, the steep decline of its economy due to the recent recession is over and the state seems to be packing on some good economic muscle. The unemployment rate is steadily falling as more and more people find jobs: by the end of 2013, 70% of the jobs lost during the recession were recovered. The state’s unemployment rate went from 10.5% in 2012 to 8.9% by the end of 2013. What is interesting is that the recovery is advancing in nearly every region of the state. Aerospace and technology, agriculture, tourism and international trade are fast growing. International trade – one of the pillar of the state’s economy – set new records. About 40% of the nation’s consumer goods that are produced in Asia transit through California’s ports, while California ranks as the second largest goods exporting state in the country. California’s largest exports are computer products, transportation equipment (mainly aerospace-related), machinery, chemicals (pharmaceuticals), and agricultural products. Imports outweigh exports by a twoto-one margin. Statewide two-way trade amounted to $596.4 billion in 2013, a new annual record for California, and is expected to grow in 2014 by about 4.6%, with a 7.0% increase anticipated for 2015. But the biggest news comes from the construction industry, the sector that took the biggest hit during the recession, with a total loss of nearly 40% of jobs. Both construction activity and employment have experienced noteworthy gains in 2013 and are expected to continue to grow in 2014. Non-residential construction is projected to increase by 4.1% in 2014 and 5.4% in 2015 while new home permits are set to grow to a whopping 41.4% in 2014. Following the industry momentum and in close collaboration with the American Institute of Architects, the Italy-America Chamber of Commerce West in 2014 will lead educational and trade missions involving architects, interior designers and distributors. The objective is to allow California-based professionals to discover the incredible artisan tradition that Italy still boasts. Thanks to modern technology, research and innovation, artisans managed to become true contemporary artists who stay close to their traditions and their land.
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L’economia della California del Sud si rafforza, mentre la ripresa economica continua tando alle ultime previsioni diffuse dalla Los Angeles County Economic Development Corporation (LAEDC), l’economia californiana continua a seguire un trend di crescita, modesta ma costante. Lo stato della California marcia dunque spedito e reclama l’epiteto di Golden State. A cinque anni dalla recessione che aveva sprofondato l’economia nel baratro, la California sembra tornare a mostrare i muscoli, forte della dinamica di crescita. La disoccupazione continua a scendere, sempre più persone trovano un impiego: al termine del 2013, il 70% dei posti di lavoro persi durante la crisi è stato recuperato. Il tasso di disoccupazione dello stato è sceso dal 10,5% del 2012 all’8,9% del 2013. È importante notare che la ripresa economica interessa la California quasi nella sua interezza. L’industria aerospaziale, le tecnologie, il turismo ed il commercio internazionale si impongono come settori trainanti. Il commercio internazionale, pietra miliare dell’economia californiana, registra cifre record. Il 40% dei beni di consumo prodotti in Asia transita attraverso i porti locali. La California è inoltre il secondo stato americano per valore di esportazioni – principalmente computer e prodotti affini, attrezzatura legata al settore dell’aerospazio, macchinari, prodotti chimici (farmaceutica) e prodotti agricoli. Le importazioni ammontano circa al doppio del valore delle esportazioni. Nel 2013 lo scambio commerciale ha raggiunto la quota record di 596,4 miliardi di dollari, e dovrebbe continuare a crescere dal 4,6% del 2014 al 7,0% nel 2015. Ma le notizie più incoraggianti riguardano il settore delle costruzioni, segmento di mercato che più di tutti gli altri ha subito il colpo della recessione, con una perdita del 40% dei posti di lavoro. Dopo il notevole trend positivo del 2013, anche nel 2014 le costruzioni, così come i lavori disponibili, dovrebbero continuare a crescere. Si stima che le costruzioni “non residenziali” saliranno dal 4,1% del 2014 al 5,4% del 2015, mentre le richieste di permessi per l’edificazione di nuove case registreranno un’esaltante crescita del 41,4% nell’anno in corso. Sulla base di questi dati, che fanno intravedere una ripresa del settore, e in stretta collaborazione con l’American Institute of Architects, la Camera organizzerà, nel corso del 2014, delle missioni educative e commerciali di architetti, interior designer e distributori. L’obiettivo è permettere ai professionisti californiani del settore di scoprire l’enorme ricchezza presente in Italia di artigiani locali, che si sono trasformati in artisti contemporanei grazie alla tecnologia, alla ricerca e all’innovazione, senza però mai perdere il legame con le loro tradizioni e con il loro territorio.
The Golden State Shines Again
President of the CCIE in Los Angeles
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CCIE LOS ANGELES
Viva la pizza! REGINA INDISCUSSA DELL’ITALIA A TAVOLA, SEMBRA NON AVERE RIVALI NEMMENO NEGLI USA
Viva la Pizza! Pizza, undisputed queen of Italian tables, has no rivals in the USA as well izza first appeared in the United States in the late 19th century with the arrival of Southern Italian immigrants. It quickly gained popularity, also featuring debatable adaptations both in the preparation and in the toppings, often very distant from its original style. In Italy the pizza market is worth over 10 billion Euro, employing over 250,000 people in 50,000 pizza shops, while the US one generates over 44 billion Dollars and is only second to the Western European market, leading with 51 billion generated yearly. A whopping 94% of the US population eats pizza at least once a month, for an average of 350 slices per second! Unfortunately Italy scarcely benefits from this market. Ingredients generally used to produce and top pizza ‘pies’ are almost always local: Wisconsin mozzarella, California tomatoes and Hawaii pineapples. Losing the connection with their Italian identity is a risk affecting numerous ‘Made in Italy’ products. This is mainly due to the massive distribution in the US market of ‘counterfeited’ products.
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While preparing for the launch of a very ambitious project – the first Los Angeles Pizza Festival – which will take place in September 2014 in the ‘city of angels,’ the Italy-America Chamber of Commerce West joined forces with the local chapter of the Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) in creating an event featuring both an educational and a networking component. Established in Naples, Italy in 1984 the Associazione Verace Pizza Napoletana promotes and protects the ‘authentic Neapolitan pizza’ across the globe by enforcing specific regulations, certifying pizza shops and educating professional pizza makers. The mission of AVPN perfectly couples with the objective of the ‘Marchio Q’ project carried out by the Chamber within the numerous authentic Italian restaurants on the West Coast. AVPN is also committed to promoting affiliated pizza shops as well as protecting products connected to ‘true Neapolitan pizzas.’ A ‘miniature prelude’ to the upcoming Pizza Festival, the ‘Pizza Seminar & Networking Event’ highlighted the excellence of the true Neapolitan pizza and its high production standards through a demo and a scrumptious pizza tasting. Events like this one aim to educate California consumers in discerning original products, thus fighting the escalating ‘Italian sounding’ phenomenon while boosting the presence of authentic Italian products in the US market.
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a pizza ha fatto la prima apparizione negli USA nel tardo XIX secolo, con l’arrivo degli emigranti dal meridione d’Italia, e si è rapidamente affermata, anche con curiosi adattamenti locali per quanto riguarda la preparazione e la farcitura, purtroppo molto distanti dalla reale origine. In Italia si stima che la pizza generi un fatturato di 10 miliardi di euro, con oltre 250 mila addetti e 50 mila pizzerie. Il mercato statunitense dei consumi della pizza vale oltre 44 miliardi di dollari ed è inferiore solo a quello dell’Europa occidentale, leader mondiale con 51 miliardi di dollari annui. Il 94% degli Americani la consuma almeno una volta al mese, per una media di 350 fette al secondo! Sfortunatamente l’Italia beneficia ben poco di questo mercato. Gli ingredienti utilizzati per la produzione e la farcitura delle pizze negli USA sono quasi sempre locali: dalla mozzarella prodotta nel Wisconsin, al pomod o ro d e l l a C a l i f o r n i a , a l l ’ a n a n a s d e l l e Hawaii. La perdita del legame della pizza con l’identità tricolore è un rischio che corrono moltissimi prodotti Made in Italy per l’esponenziale diffusione sul mercato statunitense e mondiale di alimenti “taroccati”. In previsione di un più ambizioso progetto, il primo Festival della Pizza di Los Angeles, che si terrà a settembre nella “città degli angeli”, la Camera di Commercio Italiana di Los Angeles ha unito le forze con la locale Associazione Verace Pizza Napoletana creando un evento informativo, formativo e di networking. Fondata a Napoli nel 1984, l’Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) promuove e tutela la “vera pizza napoletana” nel mondo, attraverso l’implementazione di un Disciplinare ufficiale, la certificazione di pizzerie e la formazione dei pizzaioli. La missione dell’AVPN si sposa perfettamente con gli obiettivi del “Marchio Q” – Ospitalità Italiana, che la Camera porta avanti con i numerosi ristoranti autentici italiani sulla costa Ovest degli USA. L’Associazione è inoltre impegnata nella promozione degli esercizi affiliati e della filiera produttiva legata alla pizza napoletana autentica. Preludio in “miniatura” al futuro Festival della Pizza, il “Pizza Seminar & Networking Event” ha evidenziato, attraverso una dimostrazione pratica ed una golosa degustazione, l’eccellenza della pizza napoletana autentica e degli elevati standard di produzione della stessa. L’obiettivo è educare il consumatore californiano a riconoscere il prodotto originale, con l’intento di contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding e potenziare la presenza nel mercato USA di alimenti autentici italiani. ITALY-AMERICA CHAMBER OF COMMERCE WEST, INC 10537 Santa Monica Blvd., Suite 210 Los Angeles, CA 90025 Tel. (310) 557-3017 – Fax: (310) 557-1217 info@iaccw.net – www.iaccw.net
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L’AmCham a confronto con Giorgio Squinzi IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA È INTERVENUTO AL BUSINESS LUNCH IN SUO ONORE, PER PARLARE DEI VANTAGGI DERIVANTI DAL TRANSATLANTIC TRADE INVESTMENT PARTNERSHIP di Pietro Viola
L
o scorso 24 febbraio, l’AmChamAmerican Chamber of Commerce in Italy ha organizzato, presso il Westin Palace Hotel di Milano, un business lunch che ha visto la partecipazione del Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Obiettivo dell’incontro, approfondire il quadro dello scenario economico-politico italiano, lo stato e le prospettive dello sviluppo delle relazioni transatlantiche, in relazione anche della stipula del Transatlantic Trade Investment Partnership (TTIP), giunto al quarto round di negoziazioni tra le parti, uno strumento importante per il rilancio dell’economia dei Paesi interessati. Come ha infatti sottolineato il Presidente Squinzi nel suo intervento, “il TTIP porterebbe grandi vantaggi ad entrambe le aree, ricollocandole al centro della crescita mondiale. In particolare, sarebbe uno straordinario risultato per l’Italia, seconda economia manifatturiera in Europa e quinta per esportazioni al mondo, in quanto rilancerebbe la nostra economia in modo duraturo e sostenibile”. Allo stesso tempo, è necessario rivolgere attenzione al “tema dell’attrazione degli investimenti diretti esteri, elemento fondamentale per migliorare la competitività del nostro sistema Paese”. Ad accogliere le parole del Presidente Squinzi è stato un vasto pubblico di ospiti, più di cento tra imprenditori e top managers, tra cui anche il Console Generale USA a Milano, Kyle R. Scott. Soddisfatto dell’esito dell’incontro si è detto il Consigliere Delegato
dell’AmCham Simone Crolla, che ha ringraziato il Presidente Squinzi per la sua attiva partecipazione, “segno che gli imprenditori italiani, che Confindustria rappresenta autorevolmente, considerano fondamentale il rapporto di collaborazione con gli Stati Uniti”.
Da sin., Giorgio Squinzi, Vittorio Terzi (Presidente di AmCham) e Simone Crolla.
AmCham Meets With Giorgio Squinzi At the business lunch held in his honor, the President of Confindustria gave a speech about the advantages of the Transatlantic Trade Investment Partnership his past February 24th at the Westin Palace Hotel in Milan, AmCham-American Chamber of Commerce in Italy organized a business lunch with Giorgio Squinzi, President of Confindustria. The objective of the meeting was to broaden Italy’s economic-political scope, the current state and outlook of the development of transatlantic relationships, also in view of the stipulation of the Transatlantic Trade Investment Partnership (TTIP), now in its fourth round of negotiations, an important tool in the economic recovery of the countries involved. As President Squinzi mentioned in his speech, “the TTIP would be enormously advantageous to
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“Come American Chamber of Commerce in Italy, siamo quotidianamente impegnati a sviluppare e rafforzare le relazioni tra i nostri due Stati, consapevoli che, mai come in questo momento, tale rapporto è l’indicatore dello stato di salute dell’economia italiana. Più saremo in grado di mantenere ed attrarre nuovi capitali economici e umani dagli Stati Uniti – ha affermato in conclusione Crolla – più l’Italia sarà in grado di rilanciare in modo duraturo e sostenibile il processo di crescita economica e sociale”.
both areas, placing them at the center of global economic growth. In particular, it would be an excellent development for Italy, the second largest manufacturing economy in Europe and the fifth largest in terms of world exports, as it would lastingly and sustainably relaunch our economy.” At the same time, it is important that we turn our attention to the “topic of attracting foreign investments, something which is fundamental to improving the competitiveness of our country’s economic system.” President Squinzi gave his speech before a large audience of guests, with over 100 entrepreneurs and business leaders, and also including Kyle R.
Scott, Consul General of the US in Milan. Simone Crolla, Managing Director of AmCham, expressed his satisfaction with the outcome of the meeting and thanked President Squinzi for his active participation, “a sign that the Italian entrepreneurs which Confindustria so authoritatively represents consider the collaborative relationship with the United States to be of fundamental importance.” “As the American Chamber of Commerce in Italy, we work hard daily to develop and strengthen the relationship between our two countries, aware that, now more than ever, this relationship indicates the health of the Italian economy. The more we are able to maintain and attract new economic and human capital from the United States,” concluded Crolla, “the more Italy will be able to durably and sustainably relaunch its economic and social growth.”
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NEWS USA
Il Sistema Moda italiano in fiera a Las Vegas La moda italiana grande protagonista a Las Vegas. A febbraio, l’ICE-Agenzia è stata impegnata in due missioni nella città americana, al fianco di una folta delegazione di aziende tricolori attive, da una parte, nel settore abbigliamento, e, dall’altra, in quello delle calzature. Primo appuntamento, il 17 febbraio con il MRket Trade Show, ospitato nella cornice dell’Hotel Venetian. Qui, all’interno della collettiva organizzata da ICE, 17 aziende, in rappresentanza
di 20 marchi, hanno presentato le collezioni Autunno-Inverno 2014/2015 di abbigliamento classico di alto livello e accessori uomo. Negli stessi giorni, dal 18 al 20 febbraio, l’ICE-Agenzia ha realizzato, insieme ad Assocalzaturifici, una collettiva di 19 aziende alla FN Platform, la sezione calzature della fiera di abbigliamento Magic, la più importante manifestazione di settore degli Stati Uniti occidentali.
ITALY’S FASHION INDUSTRY ON DISPLAY IN LAS VEGAS Italian fashion was in the spotlight in Las Vegas. In February ICE-Italian Trade Promotion Agency was busy with two separate missions to the city, accompanying a large delegation of Italian companies from the fashion and footwear sectors. The first appointment was on February 17th at the MRket Trade Show, hosted in the Hotel Venetian. Here, within the collective organized by ICE, seventeen companies, representing twenty brands, introduced their 2014/2015 Autumn-Winter collections of classic upscale fashion and men’s accessories In the same period, from February 18-20, ICE organized, together with Assocalzaturifici, a
collective of nineteen companies at FN Platform, the footwear division of the Magic fashion trade show, the most important trade show if its kind in the western United States.
Il mercato immobiliare, tra Miami e l’Italia Dopo il grande successo della 1ª edizione di Real Estate Week-Miami, la Camera di Commercio Italiana a Miami ha organizzato, dal 25 al 27 febbraio scorso, una missione di operatori italiani del settore immobiliare a Miami. Obiettivo, mettere in contatto realtà imprenditoriali italiane con controparti americane, per creare opportunità di scambio,
investimenti e conoscere le normative statunitensi che regolano le operazioni immobiliari. A Miami, sono stati organizzati seminari e incontri con enti pubblici ed associazioni, su tematiche quali l’accesso a finanziamenti per investitori stranieri, la legislazione del mercato immobiliare e aspetti fiscali, mentre nei business meeting sono state approfondite possibili collaborazioni o partnership, opportunità di investimento e strategie di sviluppo nel mercato immobiliare dell’area urbana di Miami. Il prossimo appuntamento è fissato dal 16 al 20 giugno in Italia, dove una delegazione di agenzie immobiliari americane incontrerà controparti italiane per approfondire opportunità di collaborazione sul mercato italiano, in particolare sul segmento lusso.
THE REAL ESTATE MARKET, FROM MIAMI TO ITALY After the enormous success of Real Estate Week-Miami’s 1st edition, the Italy-America Chamber of Commerce Southeast recently organized (from February 25-27) an incoming mission to Miami of Italian operators in the real estate sector. The objective was to put Italian entrepreneurs in touch with American counterparts, thus creating opportunities for exchange and investments and becoming familiar with the United States’ regulations regarding real estate transactions. The initiative included seminars and meetings with public institutions and associations
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regarding themes such as access to financing for foreign investors, legislation of the real estate market, and other fiscal aspects, as well as business meetings which saw the development of potential collaborations and partnerships, investment opportunities, and developmental strategies for Miami’s urban real estate market. The next appointment is scheduled from June 16-20 in Italy, when a delegation of American real estate agencies will meet with Italian counterparts in order to further develop collaborative opportunities in the Italian market, especially in the luxury sector.
Il Futurismo invade New York È stata inaugurata lo scorso 21 febbraio presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York la mostra “Italian Futurism, 1909-1944: Reconstructing the Universe”. L’esposizione – la prima rassegna completa realizzata negli Stati Uniti dedicata al Futurismo italiano – presenta oltre 360 opere di più di 80 tra artisti, architetti, designer, fotografi e scrittori, attraverso le quali viene esaminata la portata storica del Futurismo, dalla pubblicazione nel 1909 del primo Manifesto di Filippo Tommaso Marinetti, alla sua conclusione alla fine della seconda guerra mondiale. La mostra comprende molte opere raramente esposte in pubblico, alcune delle quali non hanno mai varcato i confini italiani; inoltre, annovera non solo dipinti e sculture, ma anche lavori pubblicitari e architettonici, ceramiche, opere di design e di moda, filmati, poesie, fotografie, pubblicazioni, al fine di raccontare le diverse sfumature di questo movimento spesso controverso, paladino della modernità e della ribellione. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 1° settembre 2014.
FUTURISM COMES TO NEW YORK The ‘Italian Futurism 1909-1944: Reconstructing the Universe’ exhibit opened in New York on February 21st at the Solomon R. Guggenheim Museum. The exhibition – the first of its kind in the United States dedicated to Italian Futurism – includes over 360 pieces by over 80 artists, architects, designers, photographers, and writers, which explore the history of Futurism, from the publication of Filippo Tommaso Marinetti’s first Manifesto in 1909 to its conclusion at the end of WWII. Many pieces rarely visible to the public are on exhibit, some of which have never before left the confines of Italy. On display, in addition to paintings and sculptures, are advertisements and architectural works, ceramic pieces, fashion and industrial designs, films, poems, photographs, and publications, all in order to describe the nuances of this often controversial movement, a champion of originality and rebellion. The exhibit will be open to the public until September 1, 2014.
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CCIE ONTARIO promosso da
Toronto premia l’eccellenza italiana in Canada IL 21 MAGGIO VERRANNO CONSEGNATI GLI ICCO BUSINESS EXCELLENCE AWARDS A SEI ITALO-CANADESI DI SUCCESSO
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a Camera di Commercio Italiana dell’Ontario è lieta di annunciare l’edizione 2014 dei Business Excellence Awards (BEA), che verranno presentati il prossimo 21 maggio nell’ambito della cena di gala in programma al Liberty Grand Entertainment Complex di Toronto. All’evento sono attesi più di 700 ospiti, tra cui importanti esponenti della vita politica, economica e culturale dell’area di Toronto. Gli ICCO Business Excellence Awards sono stati istituiti nel 2003 per riconoscere e onorare coloro che, nell’ambito della comunità imprenditoriale, si sono maggiormente distinti nel loro campo di attività. I vincitori del premio sono selezionati da un gruppo di illustri leader della comunità, incaricati di esaminare tutte le candidature ricevute. Negli ultimi 10 anni, grazie al sostegno di numerosi sponsor e sostenitori, l’evento ha riscosso un incredibile successo. Del resto, la consegna di questi riconoscimenti
non è solo una grande opportunità per onorare coloro che si sono distinti per la loro eccellenza, ma anche l’occasione ideale per incontrare e confrontarsi con dirigenti aziendali e politici di alto livello. Ad essere premiati il prossimo 21 maggio saranno: Henry Iacobelli, Presidente e fondatore della Sun-Brite Foods Inc. e della Unico Inc. & Primo Foods Inc. (ICCO Business Excellence Award); Anthony Sarno, Presidente e CEO di ASCA Office Solutions Inc. (ICCO Next Generation Award); Perry Dellelce, fondatore & Managing Partner di Wildeboer Dellelce LLP (ICCO Community Building Award); Michael Cusimano, neurochirurgo e professore al St. Michael’s Hospital (ICCO Arts, Science, and Culture Award); Mike Giampaolo, Presidente e CEO di Giampaolo Group of Companies (ICCO Scotiabank Environmental Leadership Award) e infine Catia Bastioli, CEO di Novamont SpA (ICCO Italy-Canada Award). Sponsor principale degli ICCO Business Excellence Awards 2014 è Air Canada. Chi fosse interessato ad acquistare i biglietti per il BEA Gala 2014, può contattare Francesca Leone (iccoevents@gmail.com – Tel. 001.416.789.7169 ext. 28).
Toronto Honours Italian Excellency in Canada On May 21st, the 2014 ICCO Business Excellence Awards (BEA) will be presented to six outstanding Italian-Canadians he Italian Chamber of Commerce of Ontario is pleased to announce the 2014 ICCO Business Excellence Awards (BEA). The awards will be presented during the Gala dinner at the Liberty Grand Entertainment Complex on May 21st, 2014. More than 700 guests, including prominent business, political and cultural leaders from the Greater Toronto area are expected to be in attendance at the event. The ICCO Business Excellence Awards were established in 2003 to recognize and honour individuals in the business community who demonstrate excellence in their field. The award recipients are selected by a distinguished panel of community leaders, who review all nominations received. For the past 10 years,
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CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DELL’ONTARIO 622 College Street – Suite 201 F M6G 1B6 Toronto Tel. +1.416.789.7169 – Fax +1.416.789.7160 info.toronto@italchambers.ca – www.italchambers.ca Ufficio Italiano della Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano Tel. + 39 02.3657.1696 – Mob. +39 347.3446.632
thanks to the support of many sponsors and supporters, the event has been an incredible success. Not only are the Awards a great opportunity to honour those selected for their excellence, but it is also the perfect occasion for informal networking with top corporate executives and senior politicians. The 2014 ICCO Business Excellence Award winners are: Mr. Henry Iacobelli, President and founder of Sun-Brite Foods Inc., Unico Inc. & Primo Foods Inc. (ICCO Business Excellence Award); Mr. Anthony Sarno, President & CEO, ASCA Office Solutions Inc. (ICCO Next Generation Award); Mr. Perry Dellelce, Founder & Managing Partner, Wildeboer Dellelce LLP (ICCO Community Building Award); Dr. Michael Cusimano, Neurosurgeon & Professor, St. Michael’s Hospital (ICCO Arts, Science, and Culture Award); Mr. Mike Giampaolo, Chairman & CEO, Giampaolo Group of Companies (ICCO Scotiabank Environmental Leadership Award); and Ms. Catia Bastioli, CEO, Novamont SpA (ICCO Italy-Canada Award). The Main Sponsor of the 2014 ICCO Business Excellence Awards is Air Canada. To purchase tickets for the BEA Gala contact Francesca Leone at: iccoevents@gmail.com or 416-789-7169 ext. 28.
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CCIE ONTARIO
Grow Your Business in Toronto! Programs, services and resources designed to assist businesses and to help to operate and grow in the Toronto area
Fate crescere il vostro business a Toronto! PROGRAMMI, SERVIZI E RISORSE PER ASSISTERE LE IMPRESE ED AIUTARLE AD OPERARE E CRESCERE NELL’AREA DI TORONTO
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a Città di Toronto è da tempo impegnata a creare un ambiente favorevole dove dare vita ad attività economiche di successo. A tal fine si adopera per aggiornare costantemente gli imprenditori sullo stato dell’economia della città, sui suoi settori chiave, sui recenti investimenti, sulle iniziative promosse; ma anche sui programmi, sui servizi e sulle risorse a disposizione per assistere le imprese. In particolare, dopo la sua approvazione da parte del Consiglio Comunale il 20 febbraio 2013, lo staff incaricato dello Sviluppo Economico della città ha iniziato a lavorare per mettere in pratica le indicazioni chiave delineate nell’ambito di “Collaborare per la Competitività”, Piano Strategico finalizzato ad accelerare la crescita economica e la creazione di occupazione nell’area di Toronto. Le azioni-chiave previste includono: piani per incrementare la collaborazione nell’ambito dell’industria musicale di Toronto; indicazioni relative al settore manifatturiero; misure per incoraggiare le assunzioni nel settore tecnologico; l’insediamento di un Comitato Consultivo per supportare la crescita economica dell’industria e la creazione di posti di lavoro; lo sviluppo di un Campus Cluster per il settore aerospaziale; la realizzazione di una rete cittadina di acceleratori ed incubatori d’impresa. La Città di Toronto ha inoltre recentemente modificato la cosiddetta legge “Charge Development By”, che continua però a prevedere esenzioni per gli Oneri Comunali di Sviluppo relativi ad usi industriali, ospedali, edifici scolastici post-secondari e progetti
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che rientrano nel programma di incentivi fiscali relativi a Immaginazione, Manifattura, Innovazione e Tecnologia (IMIT). Questa misura fa sì che i costi di sviluppo rimangano ben al di sotto della media regionale (per maggiori informazioni: www.toronto.ca/finance/dev_charges_bylaw_review/2013.htm). Lo staff incaricato dello Sviluppo Economico per la Città di Toronto ha dunque il compito di mettere in contatto la business community alla municipalità, aiutando così a “spianare la strada” per lo sviluppo di nuovi affari e favorire la crescita di Toronto. Mette inoltre a disposizione la propria esperienza e le proprie conoscenze del tessuto economico torontino, per fornire consulenze e soluzioni su misura. Organizza infine una serie di seminari ed eventi, indirizzati alle aziende che vogliono meglio conoscere le opportunità offerte dalla Città di Toronto. Il prossimo appuntamento è programmato per giovedì 5 giugno (ore 8.30-10, Toronto City Hall) con il seminario sui “Primi Passi per Esportare”. Per maggiori informazioni, scrivere a export@toronto.ca o visitare il sito www.toronto.ca/Business.
he City of Toronto has long been committed to creating an environment for business to succeed. To this end, it constantly updates the state of Toronto’s economy, key sectors, recent investments, industry events and the City programs, services and resources designed to assist businesses. Since receiving City Council endorsement on February 20, 2013, the City of Toronto’s Economic Development team have been working to implement key recommendations and action items outlined in Collaborating for Competitiveness – A Strategic Plan to Accelerate Economic Growth and Job Creation in Toronto. The key implementation actions include plans to increase collaboration among Toronto’s music industry; recommendations to build Toronto’s manufacturing sector; encouraging tech sector recruitment; establishing an industry-supported Economic Growth and Job Creation Advisory Committee; developing an Aerospace Campus Cluster; and building the city’s network of business incubators and accelerators. In addition, the City of Toronto has recently amended the Development Charge By-law. The revised by-law continues to provide exemptions for Municipal Development Charges for industrial uses, hospitals, postsecondary educational buildings, and projects that are part of the Imagination, Manufacturing, Innovation and Technology (IMIT) property tax incentive program. Development Charges remain well below regional average (for more information, visit www.toronto.ca/finance/dev_charges_ bylaw_review/2013.htm). The City of Toronto’s Economic Development staff links the business community to City Hall, helping to pave the way for business development and expansion within Toronto. Staff leverage their experience and knowledge of Toronto’s business landscape to provide consultation services and hands-on solutions to help. Finally, the staff organize seminars and events, aimed at companies that want to learn more about the opportunities offered by the City of Toronto. Upcoming event is the ‘First Steps in Exporting Seminar,’ on Thursday, June 5 (8:30-10 a.m.; Toronto City Hall). For more information, please contact export@toronto.ca or visit www.toronto.ca/Business.
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NEWS CANADA
Il Veneto “green” in missione a Montreal
Collettiva italiana a SIAL Canada 2014 L’ICE-Agenzia, nell’ambito dell’Intesa Operativa MiSE/ICE-Agenzia/Unioncamere, organizza la partecipazione collettiva italiana all’11ª edizione di SIAL Canada 2014, in programma a Montreal dal 2 al 4 aprile. Considerata la manifestazione internazionale leader per il food & beverage in Canada, rappresenta un’ottima opportunità per consolidare le posizioni già acquisite sul mercato canadese e nordamericano in generale, nonché per favorire l’incremento dell’export agroalimentare italiano. La collettiva italiana si svilupperà su una superficie espositiva di oltre 220 metri quadrati e vedrà la partecipazione di 21 aziende, largamente rappresentative della qualità e varietà del Made in Italy di settore: dai salumi al caffè, dai formaggi ai dolci.
AN ITALIAN COLLECTIVE AT SIAL CANADA 2014 ICE-Italian Trade Promotion Agency is organizing, as part of the Operative Agreement between MiSE, ICE, and Unioncamere, the collective Italian participation in the 11th edition of SIAL Canada, scheduled to take place from April 2-4 of this year. Considered the number one international food & beverage industry trade show in Canada, SIAL is an excellent opportunity to strengthen our current position in the Canadian and North American markets, as well as to encourage an increase in Italian agri-food exports. The Italian collective will occupy an exhibition space of more than 220 square meters and will include the participation of twenty-one companies, largely representing the quality and variety of the Made in Italy sector: from cured meats to coffee, from cheeses to sweets.
Veneto Promozione, in collaborazione con Made in Vicenza, organizza una missione economica a Montreal dal 5 al 10 aprile prossimo. L’iniziativa coinvolgerà un gruppo di aziende venete dei seguenti settori: tecnologie per l’ambiente ed energia; energie rinnovabili; green building e costruzioni in generale, materiali e tecnologie per l’edilizia; infrastrutture; meccanica; soluzioni industriali e tecnologiche a
favore della sostenibilità e dell’efficienza energetica. La missione intende offrire alle aziende venete una presa di contatto con il mercato canadese, per valutarne le opportunità di business e intraprendere rapporti di collaborazione economica e produttiva con selezionati partner locali. Per ogni azienda sarà redatta un’agenda di incontri e visite aziendali personalizzata con operatori di Montreal e delle zone limitrofe.
‘GREEN’ VENETO ON A MISSION TO MONTREAL Veneto Promozione, in collaboration with Made in Vicenza, is organizing an economic mission to Montreal from April 5-10. The initiative will involve a group of Venetian companies from the following sectors: environment and energy technology; renewable energy; green building and general construction, building materials and machinery; infrastructure; engineering; and industrial and technological solutions in favor of sustainability and energy efficiency. The purpose of the mission is to give Venetian companies the chance to connect with the Canadian market so as to evaluate business opportunities and initiate financial and productive collaborations with
select local partners. Each company will be provided with an schedule of meetings and personalized company visits with operators in Montreal and surrounding areas.
I vini dell’Oltrepò incontrano Vancouver Hanno portato il vino e il riso pavesi a Vancouver, facendo scoprire ai Canadesi il risotto e accompagnandolo con le etichette dell’Oltrepò. Una delegazione di una quindicina di produttori della provincia di Pavia è sbarcata oltreoceano per partecipare all’evento “Oltrepò Meets Canada”, organizzato dal Distretto del Vino con la collaborazione della Camera di Commercio Italiana in Canada-West. “È stato un buon successo”, ha commentato Marta Madama, che per Coldiretti Pavia si occupa del settore vitivinicolo. “Le aziende hanno avviato molti contatti e stanno lavorando per instaurare stabili rapporti commerciali. I Canadesi hanno apprezzato il vino dell’Oltrepò, e sono rimasti piacevolmente sorpresi dal poter parlare direttamente con i produttori”.
OLTREPÒ WINES VISIT VANCOUVER Wine and rice from Pavia were recently brought to Vancouver, introducing Canadians to risotto and to the Oltrepò label. A delegation of fifteen producers form the province of Pavia crossed the ocean to participate in the ‘Oltrepò Meets Canada’ event, organized by the wine district in collaboration with the Italian Chamber of Commerce in Canada-West. “The event was a success,” stated Marta Madama, who is in charge of the wine sector for Coldiretti Pavia. “The companies established many connections and are working to initiate stable commercial relationships. The Canadians enjoyed the Oltrepò wine and were pleasantly surprised that they were able to speak directly with the producers.”
A Toronto, omaggio a Pier Paolo Pasolini La TIFF Cinematheque di Toronto ospita, dall’8 marzo al 12 aprile 2014, la rassegna “Pier Paolo Pasolini: the Poet of Contamination”, dedicata a questo grande intellettuale italiano, considerato
una delle figure più importanti e controverse del panorama culturale europeo del dopoguerra. La rassegna – che comprende pellicole imperdibili come “Mamma Roma”, “Accattone”, “Il
TORONTO, PIER PAOLO PASOLINI IS REMEMBERED From March 8th through April 12th of this year, Toronto’s TIFF Cinematheque is hosting the ‘Pier Paolo Pasolini: the Poet of Contamination’ show, dedicated to the great Italian intellectual who is considered one of the most important and controversial figures in the cultural panorama of postwar Europe. The show – which includes classic
Decameron”, “Medea”, “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, ma anche brevi documentari e film meno noti – è stata resa possibile grazie alla collaborazione di Cinecittà Luce, del Fondo Pier Paolo Pasolini/Cineteca di Bologna e dell’Istituto Italiano di Cultura di Toronto. films like ‘Mamma Roma,’ ‘Accattone,’ ‘The Decameron,’ ‘Medea,’ and ‘Salò, or the 120 Days of Sodom,’ as well as short documentaries and films lesser known – was made possible thanks to the collaboration of Cinecittà Luce, the Fondo Pier Paolo Pasolini/Cineteca in Bologna, and the Italian Cultural Institute in Toronto.
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Crisi Ucraina: quale ruolo per l’UE?
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uello che è successo in Ucraina e in Crimea covava da tempo sotto la cenere. Per alcuni anni, dopo il collasso dell’URSS, la diplomazia della Federazione Russa fu assorbita da un complicato contenzioso con i suoi “nuovi” vicini: la spartizione dell’enorme demanio sovietico, la divisione della Flotta del Mar Nero (rivendicata dell’Ucraina), le forniture energetiche alle vecchie repubbliche federali, la definizione delle frontiere e lo status dei Russi (25 milioni) che nel dicembre 1991 erano diventati improvvisamente stranieri in patria. Il merito di Boris Eltsin fu quello di evitare i conflitti che avrebbero maggiormente suscitato i sospetti dell’Occidente. Tuttavia, nonostante i legami storici, geopolitici, culturali e religiosi tra Kiev e Mosca, la Russia ha sempre percepito l’Ucraina come qualcosa di molto vicino e di quasi “nazionale”, e non come “politica estera”. Due fattori influirono negli anni seguenti sulla politica estera russa: un blocco nostalgico, composto da nazionalisti e comunisti, quindi ostile alla politica conciliante del Presidente, e alcuni insopprimibili interessi nazionali che il nuovo Stato aveva ereditato dai suoi predecessori sovietico e zarista. Questi fattori si manifestarono con forza quando la NATO decise di estendersi verso Oriente e di cooptare fra i suoi membri Paesi dell’ex-URSS. Un gesto che venne considerato un “diktat” imposto dal vincitore al vinto. Prevalsero alla fine il buon senso e la moderazione di Eltsin, e venne stabilito che i negoziati per l’adesione alla NATO di Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria si sarebbero conclusi prima del vertice di Washington del 1999. Anno che però coincise con la guerra del Kosovo e il suo bombardamento da parte della NATO, che fece inghiottire alla Russia un altro boccone amaro: la questione antimissilistica e il sostegno alla Georgia che si era annessa con la forza l’Ossezia e l’Abkhazia. In ogni caso, per dialogare con la Russia, lo strumento operativo esiste, è istituzionale e si chiama NATO-Russia Council (NRC). La NATO deve quindi puntare a mantenere un senso dell’equilibrio che miri a trovare un compromesso con la Russia, e non lo scontro. In tutto ciò, cosa può fare l’UE? Non allinearsi agli USA, che continuano a non accettare lo status odierno della Federazione Russa, ovvero uno dei pochi stati realmente sovrani nel mondo “unipolare americano”. E non seguire fino in fondo gli interessi della Germania, che ha già un rapporto diretto e indipendente con la Russia, mentre con la scusa dell’allargamento a Est dell’UE si crea una cintura di sicurezza togliendola alla Federazione Russa – che, da parte sua, intende rivestire il ruolo di potenza“regionale”e di ponte culturale e religioso tra UE ed Euroasia. Possiamo concludere, ripetendo una considerazione fatta dall’ex Ambasciatore Sergio Romano, quando dice che è possibile rovesciare sin d’ora una domanda che molti si posero nel dicembre del 1991, e cioè quali conseguenze la “disunione”dell’URSS avrebbe avuto sulla situazione politica mondiale. Ci chiediamo oggi quali conseguenze possa avere la Russia come “potenza regionale” e indipendente dal “mondo unipolare americano”.
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Editoriale di ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa
РОЗАРИО АЛЕССАНДРЕЛЛО Президент ИталоРоссийской Торговой Палаты
Кризис на Украине: какова роль Европейского Сообщества?
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роизошедшие события на Украине и в Крыму напоминают долго тлевший под золой огонь. После распада СССР российская дипломатия на протяжении нескольких лет вынуждена была разрешать сложную конфликтную ситуацию, возникшую с “новыми” соседями: делить советское государственное имущество и Черноморский флот (который оспаривала Украина), договариваться о поставках энергии бывшим советским республикам, определять границы и статус 25 миллионов русских, которые в декабре 1991 года неожиданно стали иностранцами на собственной родине. Заслугой Бориса Ельцина является его стремление избегать конфликтов, которые могли бы в еще большей степени насторожить Запад. Существующие между Киевом и Москвой исторические, геополитические, культурные и религиозные связи определили восприятие Россией Украины как нечто очень близкого, “общенационального”, не являющегося частью “внешней политики”. В последующие годы внешняя политика России формировалась под влиянием, с одной стороны, ностальгических настроений блока националистов и коммунистов, враждебного примирительной политики президента, а, с другой, национальных интересов, которые новое государство унаследовало от царской империи и советских предшественников. Это особенно ярко проявляется, когда НАТО решает расширяться на Восток и принять в свои члены бывшие страны социалистического лагеря. Подобная политика воспринимается как “диктат”, навязанный победителем побежденному. В конечном итоге, возобладали здравый смысл и умеренность Ельцина, было принято решение завершить переговоры о присоединении к НАТО Польши, Чешской Республики, Венгрии до саммита в Вашингтоне в 1999 году. В этом же году начинаются война в Косово и натовские бомбардировки Югославии, а затем России приходится проглотить еще одну горькую пилюлю – расширение противоракетной обороны США и поддержка Штатами Грузии, которая насильственно присоединила к себе Осетию и Абхазию. Для ведения диалога с Россией уже имеется эффективный механизм: это учрежденный Совет Россия-НАТО (СНР). Следовательно, НАТО призвана сохранять равновесие и искать с Россией не конфронтации, а компромисса. Что же может сделать Европейское Сообщество в сложившейся ситуации? Не равняться на США, которые попрежнему не признают новый статус Российской Федерации, остающейся одной из немногих стран, которые, действительно, сохраняют свой суверенитет в “однополярном американском” мире. И не защищать интересы Германии, которая самостоятельно выстраивает свою политику с Россией и под предлогом расширения ЕС на Восток создает подушку безопасности, лишая таковой Россию, которая, в свою очередь, берет на себя роль “региональной” державы и посредника между двумя культурами и двумя религиями Европы и Евразии. И в завершение, вопрос о влиянии распада СССР на общемировую ситуацию, который многие задавали себе в декабре 1991 года, можно, по мнению бывшего посла Серджо Романо, переиначить в вопрос о последствиях для России, как «региональной» и независимой державы, политики «однополярного американского» мира.
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Косметическая отрасль развивается Показатели российской косметической отрасли свидетельствуют о ее постоянном росте и новых перспективах для иностранных производителей 2013 году объем продаж в российской парфюмерно-косметической отрасли составил почти 13 миллиардов долларов США, т.е. увеличился примерно на 16%, а по прогнозам на 2016 год, он сможет достигнуть 20 миллиардов. На российском рынке парфюмерно-косметической продукции отмечаются интересные тенденции. Сегодня на косметическом рынке России, как в массовом, так и в средневысоком сегментах, преобладают иностранные бренды; потребители предпочитают импортную продукцию, которая является для них синонимом качества и надежности. Лидеры на косметическом рынке, в основном, зарубежные, осведомлены о потребительских тенденциях и занимаются укреплением своего имиджа и увеличением доли своей продукции на рынке, конкурируя с постоянно появляющимися новыми марками как зарубежными, так и российскими. С недавних пор российская продукция начала успешно конкурировать с импортными товарами, которые, тем не менее, занимают 90% рынка. Российская косметическая продукция становится все более конкурентоспособной, по сравнению с прошлыми годами, как с точки зрения качества, так и с точки зрения стоимости; тем не менее, большая часть российских производителей (примерно 80%) – это мелкие региональные предприятия, которым в условиях, когда массовый косметический рынок занят иностранными брендами, не остается ничего другого как искать свою нишу. Часто они не располагают ресурсами (производственными, технологическими и исследовательскими), необходимыми для создания конкурентоспособной продукции, а также не в состоянии отвечать высоким нормативным и технологическим стандартам, поскольку большинство из них использует оборудование 20-30-летней давности. Однако, как в случае, когда российские компании производят продукцию под собственной маркой, так и в случае, когда они совместно с западными предприятиями производят лицензионную продукцию (все более часто встречающаяся форма сотрудничества), они вынуждены подчиняться жестким правилам рынка, требующим улучшить качество труда, производственных технологий, упаковки, имиджа и даже исследовательской деятельности. И, наконец, появился новый тип потребителя – мужчина. Все большее число мужчин начинает приобретать продукцию для ухода за телом, антивозрастные кремы для лица, пену и лосьоны для бритья, средства ухода за волосами. Речь идет о требовательном потребителе, который не намерен тратить большие суммы, если только не уверен в эффективности данной продукции, и, следовательно, обращает внимание на состав, качество и особенности данного товара. По мнению экспертов, в ближайшей перспективе российский косметический рынок будет расти, приближаясь к европейскому уровню, и открывать новые пространства для иностранных предприятий отрасли.
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Cosmetica, un settore in crescita
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n settore che nel 2013 ha fatto regi- IN QUESTO AMBITO, LA RUSSIA strare vendite di poco inferiori ai 13 PRESENTA DATI IN COSTANTE miliardi di dollari USA, pari ad una crescita annuale attorno al +16%, e INCREMENTO E INTERESSANTI con una previsione per il 2016 di circa 20 POTENZIALITÀ DI SVILUPPO PER miliardi. Stiamo parlando della cosmetica e LE PRODUZIONI STRANIERE profumeria in Russia, mercato dove si sta assidi Leonora Barbiani, Segretario Generale della CCIR stendo ad interessanti sviluppi. Oggi il mercato della cosmetica in Russia è dominato da brand stranieri, sia nel mass duzione su licenza (fenomeno sempre più fremarket, che nella fascia media e di lusso; inol- quente), sono obbligate dalle ferree regole del tre i consumatori preferiscono per lo più affi- mercato a migliorare la qualità del proprio darsi a prodotti d’importazione, sinonimo di lavoro, delle proprie tecnologie di produzione, qualità ed affidabilità. Consapevoli di questa delle componenti di packaging ed immagine, attitudine di consumo, gli attori chiave del set- ed anche delle proprie capacità formulative. tore, in particolare esteri, stanno rafforzando la Da rilevare, infine, la recente comparsa di un propria immagine e quota di mercato, ma allo nuovo consumatore: quello maschile. Un stesso tempo devono rapportarsi con la conti- numero sempre maggiore di uomini compra nua comparsa di nuovi marchi, sia esteri sia infatti prodotti per la cura del corpo – in partirussi. Di recente, infatti, la produzione nazio- colare, prodotti anti-età per il viso, lozioni da nale inizia ad opporre una valida concorrenza barba, schiuma da barba, prodotti per i capelli. alla produzione d’importazione, che tuttavia Si tratta di un consumatore esigente, che non è copre ancora ben il 90% del mercato. disposto a spendere se non è sicuro dell’efficaI prodotti cosmetici russi sono sempre più cia del prodotto, e che quindi rivolge particolacompetitivi rispetto al passato, sia qualitativa- re attenzione alla composizione, alla qualità e mente che economicamente; tuttavia, i produt- alla specificità del prodotto in questione. Secondo gli esperti, il mercato russo dei tori russi sono per la maggior parte (circa l’80%) piccole aziende di livello regionale e, dal cosmetici è quindi destinato a crescere ulteriormomento che i brand esteri occupano una buo- mente nei prossimi anni, avvicinandosi ai livelna parte del mercato cosmetico di massa, alle li europei, e potrà per questo aprire nuovi, ulteaziende russe non resta che espandersi nei set- riori spazi per le aziende estere del settore. tori di nicchia. In molti casi, inoltre, non dispongono di risorse (produttive, tecnologiche e, soprattutto, di ricerca) adatte alla realizzazione di prodotti competitivi, e hanno difficoltà ad adeguarsi agli standard normativi e CAMERA DI COMMERCIO ITALO-RUSSA tecnologici – la maggior parte lavora infatti su Corso Sempione n° 32/B – 20154 Milano (Italia) impianti installati 20 o 30 anni fa. Pertanto, sia tel.: +39.02.86995240 nel caso in cui le aziende russe producano Rappresentanza di Mosca cosmetici a marchio proprio, sia nel caso in cui Lenivka 3, building 11, terzo piano – 119019 Mosca collaborino con aziende occidentali per la pro- tel.: +7.495.9165560 info@ccir.it – www.ccir.it
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NEWS RUSSIA
La Russia a Vinitaly 2014
Il benessere dà appuntamento a Bologna
Dal 6 al 9 aprile torna a Veronafiere il più grande salone mondiale dedicato al mondo dei vini e distillati, Vinitaly, imprescindibile punto di incontro tra la domanda e l’offerta dei maggiori operatori del settore vinicolo di tutto il mondo. Con un format in costante evoluzione (le principali novità del 2014 sono Vininternational, International Buyers’ Lounge e Vinitalybio) Vinitaly attrae ogni anno a Verona oltre 50mila operatori esteri da 120 Paesi. Anche quest’anno la CCIR è stata incaricata di reperire e coordinare la visita di una delegazione di buyer russi. Per maggiori informazioni scrivere a fiere@ccir.it.
Tra il 2 e il 7 aprile si terranno presso il quartiere fieristico di Bologna due eventi leader a livello internazionale nel settore della cosmetica e del benessere: Cosmopack (2-5 aprile) e Cosmoprof (4-7 aprile). I numerosi espositori, visitatori e buyer esteri avranno l’opportunità di sviluppare il proprio business, creare nuove partnership ed essere aggiornati su tutto ciò che c’è di nuovo nel mondo beauty. Per l’occasione, la CCIR è stata incaricata di organizzare una delegazione di buyer russi in visita alla Fiera. Per ulteriori informazioni scrivere a: fiere@ccir.it.
В БОЛОНЬЕ ОТКРОЕТСЯ ВЫСТАВКА КРАСОТЫ С 2 по 7 апреля в выставочном комплексе Болоньи пройдут две крупнейшие
международные выставки косметической промышленности и индустрии красоты Cosmopack (2-5 апреля) и Cosmoprof (4-7 апреля). Многочисленным экспонентам,
посетителям и байерам представится возможность развить свой бизнес, установить новые партнерские отношения, а также получить полную информацию о всех
трендах и новинках в мире красоты. ИРТП поручено составить делегацию российских байеров для участия в выставке. За более подробной информацией обращаться: fiere@ccir.it.
A Valencia il Global Russia Business Meeting 2014 Il prossimo 6 aprile si aprirà a Valencia, in Spagna, la quinta edizione del Global Russia Business Meeting. La manifestazione, ospitata dal centro congressi di Avenida de las Cortes Valencianas ed organizzata in collaborazione con il Socio CCIR The European House Ambrosetti, riunirà circa 300 alti dirigenti sia russi che europei, al fine di discutere, tramite sessioni plenarie e tavole rotonde, il crescente potenziale di investimento della Federazione Russa e le opportunità di collaborazione con l’Europa. Per maggiori informazioni: www.ccir.it/wp/6-7-aprile2014-valencia.
В ВАЛЕНСИИ ПРОЙДЕТ ГЛОБАЛЬНЫЙ ФОРУМ РОССИЙСКОГО БИЗНЕСА 2014 6 апреля в конференц-центре Валенсии (Avenida de las Cortes Valencianas, Валенсия – Испания), состоится пятый Глобальный форум российского бизнеса, на котором в роли knowledge partner выступает The European House Ambrosetti, член ИРТП. В форуме примут участие около 300 руководителей из России и ЕС. В ходе пленарных заседаний и круглых столов будет рассмотрен инвестиционный потенциал Российской Федерации, а также возможности сотрудничества с Европой. Для более подробной информации: www.ccir.it/wp/67-aprile-2014-valencia.
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РОССИЙСКИЕ ПРЕДПРИНИМАТЕЛИ ВИННОЙ ОТРАСЛИ НА VINITALY 2014 С 6 по 9 апреля крупнейшая международная выставка вина и спирта Vinitaly возвращается в Veronafiere. Vinitaly удовлетворяет спрос и предложения крупнейших участников рынка винодельческой промышленности по всему миру. Для участия в мероприятии, Vinitaly привлекает в Верону более 50 тыс. иностранных операторов из 120 стран. Более того, ежегодно менятеся формат мероприятия. Главными новинками этого года будут секторы Vininternational, International Buyers’ Lounge и Vinitalybio. ИРПТ поручено составить делегацию российских байеров для участия и в этом выпуске. Для получения дополнительной информации, пишите по эл. почте на адрес: fiere@ccir.it.
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promosso da
Sotto il sole, l’innovazione Da più di quarant’anni, il parco di Sophia Antipolis si pone come riferimento mondiale per innovazione e come modello di sviluppo economico econda destinazione francese dopo Parigi per l’afflusso di stranieri, la Costa Azzurra accoglie più di 11 milioni di visitatori ogni anno, tra cui centinaia di migliaia di Italiani. All’interno di questo territorio dall’attrattività senza eguali, è nato il parco tecnologico di Sophia Antipolis, su iniziativa del Senatore Pierre Laffitte. Dalla sua creazione, il parco si pone come riferimento mondiale in materia di innovazione e come modello di sviluppo economico. Conta oggi 1.335 imprese, che danno lavoro a 31.500 persone di 63 nazionalità. D’altronde, vi operano circa 150 imprese straniere che impiegano il 28% del personale della tecnopoli. La fama del parco di Sophia Antipolis e il suo contesto privilegiato attirano da più di 40 anni leader industriali, ingegneri, ricercatori di tutto il mondo, provenienti da tutti i settori di attività dell’innovazione. Concepito per diversificare l’economia di una regione prevalentemente a vocazione turistica, il parco ha dato un nuovo slancio alla Costa Azzurra, creando un modello di sviluppo economico rivoluzionario basato sull’importanza della qualità della vita sul lavoro. Comprendente parti delle aree comunali di Antibes, Biot, Mougins, Valbonne e Vallauris, il parco di Sophia Antipolis costituisce un sito protetto eccezionale di 2.400 ettari (un quarto della superficie di Parigi) tra mare e montagna. Il settore delle tecnologie dell’informazione rappresenta il 42% dei posti di lavoro e il 20% delle imprese, mentre quello delle società di servizi comprende il 30% dei posti di lavoro e il 50% delle imprese. Il resto si divide tra il polo d’insegnamento superiore, la formazione e ricerca, le scienze biologiche e la chimica organica. La Costa Azzurra è la prima realtà territoriale francese ad avere istituito dei centri R&S per le società straniere: 4.000 ricercatori lavorano nel campo delle tecnologie dell’informazione, in quello delle scienze biologiche e in quello dell’ambiente. Tra gli organismi di ricerca pubblica troviamo il CNRS (Centro nazionale della ricerca scientifica), il CNRT TELIUS (Centro nazionale della ricerca tecnologica), l’INRA (Istituto nazionale della ricerca agronomica), l’INRIA (Istituto nazionale di ricerca di informatica e automazione), l’INSERM (Istituto nazionale della salute e della ricerca medica). Grandi imprese volte all’innovazione, piccole strutture dinamiche, laboratori di ricerca, ricercatori universitari, istituti superiori: la Costa Azzurra racchiude tutti gli attori necessari a far emergere le nuove idee. Non deve stupire il fatto che sia compresa all’interno di 8 poli di competitività, un’iniziativa del governo francese per consolidare le competenze in materia d’innovazione e stimolare i progetti di ricerca. I grandi settori dell’innovazione si concentrano in questi poli: salute, IT, ambiente, spaziale, chimica dei composti aromatici. Budget totale: 1,5 miliardi di euro su 3 anni, con finanziamenti sotto forma di borse di studio, prestiti, riduzioni di contributi sociali e di imposte.
Editoriale di PATRIZIA DALMASSO Presidente della CCIE di Nizza
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L’innovation, sous les réflecteurs Depuis plus de 40 ans, le Parc de Sophia Antipolis est une référence mondiale en matière d’innovation et est un modèle de développement économique euxième destination touristique française après Paris, la Côte d’Azur accueille plus de 11 millions de touristes étrangers par an, dont des centaines de milliers d’Italiens. Dans ce territoire attractif, jamais égalé, est forgé le parc technologique de Sophia Antipolis, grâce à l’initiative du Sénateur Pierre Laffitte. Depuis sa création, le Parc est une référence mondiale en matière d’innovation et est un modèle de développement économique. Aujourd’hui, il compte 1.335 entreprises qui emploient 31.500 personnes issues de 63 nationalités différentes. D’ailleurs, environ 150 entreprises étrangères emploient 28% du personnel de la technopole. La renommée du Parc de Sophia Antipolis et son emplacement privilégié attirent, depuis plus de 40 ans, leaders industriels, ingénieurs et chercheurs de tous les secteurs d’innovation. Conçu pour diversifier l’économie d’une région à vocation touristique, le Parc a donné un nouvel élan à la Côte d’Azur en créant un modèle de développement économique révolutionnaire basé sur l’importance des qualité de vie au travail. Situé sur les communes d’Antibes, Biot, Mougins, Valbonne et Vallauris, le Parc est un site préservé exceptionnel de 2 400 hectares (un quart de la superficie de Paris), idéalement situé entre mer et montagne. Le secteur des Technologies de l’Information représente 42% des emplois et 20% des entreprises, tandis que les entreprises qui opèrent dans le secteur des services comprend 30% des emplois et 50% des entreprises. Le pôle d’enseignement supérieur, la formation, la recherche, les sciences biologiques et la chimie se partagent la part restante. La Côte d’Azur est la première région à avoir réalisé des centres R&D pour les sociétés étrangères : 4 000 chercheurs travaillent dans le secteur des Technologies de l’Information, des sciences de la vie et de l’environnement. Parmi les organismes de recherche, le CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique), le CNRT TELIUS (Centre National de la Recherche Technologique), l’INRA (Institut National de Recherche Agronomique), l’INRIA (Institut National de Recherche en Informatique et en Automatique), l’INSERM (Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale). De grandes entreprises de l’innovation, de petites structures dynamiques, des laboratoires de recherche, des chercheurs universitaires, des instituts supérieurs : la Côte d’Azur compte tous les acteurs nécessaires pour faire émerger de nouvelles idées. Les grands secteurs d’innovation se concentrent dans ces pôles : santé, Technologies de l’Information, environnement, aéronautique et spatial, chimie des substances. Budget total : 1,5 milliards d’euros sur 3 ans avec des financements sous forme de bourses d’études, de prêts, de réductions des contributions sociales et fiscales.
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Présidente de la CCIE de Nice
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CCIE NIZZA
I contratti commerciali internazionali LE NEGOZIAZIONI E LE DICHIARAZIONI D’INTENTI dell’Avv. Line Gaston, dello Studio Legale Rossi e Associati
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n buon contratto commerciale interviene per supportare l’impresa e i propri affari, nonché per tutelarne gli investimenti, soprattutto nell’ambito di un processo di internazionalizzazione. In questo senso, è fondamentale non sottovalutare la fase delle negoziazioni, in cui, nei casi più complessi, le parti possono necessitare di maggior sicurezza sulla serietà, correttezza e buona fede dell’altro contraente. Nell’era del mercato globale, sono intensificati gli scambi transfrontalieri e internazionali e prendono così piede numerosi rapporti commerciali tra aree più o meno staccate sotto il profilo geografico e, a volte, distanti dal punto di vista culturale. Sotto il profilo giuridico, nell’ambito dell’Unione Europea, si riscontrano numerosi e decisivi interventi settoriali volti ad armonizzare le singole legislazioni nazionali in ambito commerciale. Ciò nonostante, le tutele ed i rimedi che siamo abituati ad impiegare nel nostro contesto giuridico potrebbero non essere applicabili in un altro ambiente. Spesso, quindi, la carenza di uniformità normativa deve essere colmata dall’iniziativa delle parti. In questo senso, assume particolare importanza lo strumento del contratto internazionale: un buon contratto, infatti, non è solo la traduzione in linguaggio giuridico delle intese raggiunte, bensì supporta l’impresa e i suoi affari nell’ambito del processo di internazionalizzazione, tutelandone gli investimenti. Perciò è fondamentale non sottovalutare l’importanza sia della fase delle negoziazioni sia della redazione degli accordi.
LA NEGOZIAZIONE. L’accordo stipulato dalle imprese può essere semplice, allorquando le trattative si protraggono per un breve periodo e, ad esse, segue immediatamente la sottoscrizione del documento contrattuale. Tuttavia, nelle trattative per i contratti più complessi, le parti coinvolte investono maggior tempo e risorse e, pertanto, assumono maggiori rischi. In questi casi, è prassi diffusa sottoscrivere uno o più documenti per “fissare” le intese raggiunte nel corso della trattativa e regolamentarne l’andamento. Tali accordi possono essere denominati in vari modi: lettera di intenti, memorandum of understanding, statement of principles o ancora gentlemen agreements, più genericamente, si tratta di documenti precontrattuali. Queste dichiarazioni sono impegnative per i firmatari? Non trattandosi di contratti veri e
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propri, l’inosservanza degli obblighi previsti dalle dichiarazioni di intenti non può essere sanzionata chiedendo, ad esempio, la pronuncia di una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso (come, invece, avviene con il contratto preliminare, il contratto con il quale le parti assumono l’obbligo di stipulare il contratto definitivo). Tuttavia, muovendo dal principio di buona fede (principio fondamentale per numerosi ordinamenti giuridici), che deve sempre ispirare le parti alla negoziazione, risulta che i contraenti debbano comportarsi, l’uno nei confronti dell’altro, secondo correttezza e lealtà. Gli eventuali inadempimenti a tale obbligo sono sanzionati dal punto di vista giuridico. In caso di fallimento delle trattative da imputare ad una delle parti per inosservanza delle intese precontrattuali (come, ad esempio, in caso di mancata o falsa rappresentazione della realtà in fase pre-negoziale, o di interruzione brusca ed ingiustificata delle trattative), l’altra parte potrebbe chiedere il risarcimento del danno subito che corrisponde (per l’ordinamento italiano) agli oneri direttamente connessi alla negoziazione (spese, mancato guadagno derivante dalla perdita di un possibile accordo commerciale con altra impresa, etc.).
IL CONTENUTO DEI DOCUMENTI PRECONTRATTUALI. Per avere maggior sicurezza sulla serietà, correttezza e buona fede dell’altro contraente – e quindi per tutelare maggiormente l’investimento dell’impresa – è preferibile non affidarsi alla sola applicazione del principio di buona fede, ma inserire nei documenti precontrattuali delle clausole mirate. Con le clausole di lock-out, ad esempio, le parti firmatarie si impegnano a non intraprendere alcuna negoziazione con terzi che siano connesse all’oggetto delle trattative avviate, stabilendo anche le sanzioni conseguenti ad una eventuale violazione. Con la clausola di segretezza, invece, le parti si impegnano a non divulgare informazioni che riguardino le parti circa brevetti, marchi o know-how, circa l’ambito finanziario o commerciale, etc.; spesso, tale obbligo continua ad applicarsi anche nel caso in cui gli effetti delle dichiarazioni vengono a cessare. È possibile limitare gli effetti vincolanti delle lettere di intenti? Secondo la corrente di pensiero che privilegia il principio di libertà delle trattative contrattuali, tali dichiarazioni non comporterebbero obblighi per le parti. Tuttavia, come nel caso in cui le parti desiderino formalizzare impegni
maggiormente vincolanti, a maggior ragione quando le medesime desiderano preservare la loro libertà, è consigliabile introdurre delle apposite clausole al fine di chiarire che, nonostante delle negoziazioni siano avviate, nessun legame contrattuale è stato creato. La clausola detta di break-up fee potrebbe, invece, rivelarsi utile per entrambe le parti alla negoziazione in quanto autorizza un contraente ad accettare un’offerta formulata da un terzo a patto che venga corrisposto all’altro il corrispettivo pattuito in caso di rottura della trattativa. Tale clausola è quindi utilizzata per conferire, all’una o all’altra parte, la facoltà di recedere dalle trattative, versando, appunto, un break-up fee. Nonostante nella fase delle negoziazioni, e anche qualora siano sottoscritti dei documenti precontrattuali, non si possa parlare di vero e proprio obbligo tra un contraente e l’altro, è opportuno non sottovalutare tale fase: il “contatto negoziale” tra i contraenti è avvenuto e tale fatto potrebbe necessitare di particolare attenzione dal punto di vista giuridico.
11, avenue Baquis, quartier des Musiciens – 06000 Nice Tel. +33.4.97030370 - Fax +33.4.97038788 nice@ccinice.org www.ccinice.org
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CCIE NIZZA
Les contrats commerciaux internationaux Les négociations et les déclarations d’intentions n bon contrat commercial intervient pour supporter l’entreprise et ses affaires ainsi que pour protéger ses investissements, surtout dans le cadre d’un processus d’internationalisation. En ce sens, il est fondamental de ne pas sous-estimer la phase des négociations, au cours de laquelle, dans les cas plus complexes, les parties peuvent nécessiter d’une majeure garantie sur le sérieux, la correction et la bonne foi de l’autre cocontractant. A l’époque du marché global, les échanges transfrontaliers et internationaux sont intensifiés et, ainsi, naissent de nombreux rapports commerciaux entre des zones plus ou moins éloignées géographiquement et, parfois distantes d’un point de vue culturel. Au niveau juridique, au sein de l’Union Européenne, on relève de nombreuses et décisives interventions sectorielles ayant pour but d’harmoniser les législations nationales dans le domaine commercial. Cependant, les mesures de protection et les solutions que nous sommes habitués à utiliser dans notre environnement juridique pourraient ne pas s’appliquer dans un autre contexte. Souvent, donc, le manque d’uniformité juridique doit être comblé à l’initiative
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des parties. En ce sens, l’instrument du contrat international acquiert une particulière importance : un bon contrat, en effet, n’est pas simplement la traduction en langage juridique des ententes obtenues. C’est pourquoi il est fondamental de ne pas sous-estimer l’importance aussi bien de la phase des négociations que de la rédaction des accords. Un bon contrat intervient pour supporter l’entreprise et ses affaires dans le cadre d’un processus d’internationalisation, ainsi que pour protéger ses investissements. LA NEGOCIATION. L’accord stipulé par les entreprises peut être simple, lorsque les pourparlers se poursuivent sur une brève période et, à ceux-ci, suit immédiatement la signature du document contractuel. Cependant, lors de la négociation de contrats complexes, les parties engagées investissent plus de temps et de ressources et, ainsi, prennent des risques majeurs. Dans ces cas, il est pratique courante de signer un ou plusieurs documents afin de “fixer” les entendes obtenues au cours de la négociation et afin d’en réglementer l’évolution. De tels accords peuvent être désignés de différentes façons : letter of intents, memorandum of understanding, statement of principles ou encore gentlemen agreements, plus globalement, il s’agit de documents précontractuels. Ces déclarations engagent-elles les signataires ? Ne s’agissant pas de contrats à proprement parler, le non-respect des obligations prévues dans les déclarations d’intentions ne peut être sanctionné en demandant, par exemple, le prononcé d’une sentence qui produise les effets du contrat non conclu (comme, au contraire, c’est le cas pour le contrat prélimi-
naire, contrat avec lequel les parties s’obligent à stipuler le contrat définitif). Toutefois, sur la base du principe de bonne foi (principe fondamental pour de nombreux systèmes juridiques), qui doit toujours inspirer les parties à la négociation, il apparait que les cocontractants doivent se comporter, l’un envers l’autre, avec correction et loyauté. Les éventuels manquements à cette obligation sont sanctionnés au niveau juridique. En cas d’échec des négociations, attribuable à l’une des parties pour ne pas avoir respecté les ententes précontractuelles (comme, par exemple, en cas de fausse ou non représentation de la réalité lors des pourparlers ou encore en cas d’interruption brusque et injustifiée des négociations), l’autre partie pourrait demander le paiement du dommage subi qui correspond (pour le système italien) aux frais engagés et directement liés à la négociation (dépenses, gain manqué dérivant de la perte d’un potentiel accord commercial avec un autre entreprise…). LE CONTENU DES DOCUMENTS PRECONTRACTUELS. Pour être rassuré sur le sérieux, la correction et la bonne foi de l’autre cocontractant – et donc pour protéger de façon majeure l’investissement de l’entreprise – il est préférable de ne pas se fier uniquement à l’application du principe de bonne foi mais d’insérer dans les documents précontractuels des clauses prévues à ce effet. Avec les clauses de lock-out, par exemple, les parties signataires s’engagent à n’entreprendre aucune négociation, avec des tierces personnes, qui soient en lien avec l’objet des pourparlers entamés, et précisent les sanctions conséquentes à une éventuelle violation. Avec la clause de confidentialité, par contre, les parties s’engagent à ne pas divulguer des informations, ayant trait aux cocontractants et relatives aux brevets, marques ou savoir-faire, au domaine financier ou commercial, etc ; souvent, ce type d’obligation continue à s’appliquer également dans le cas où les effets de la déclaration viennent à cesser. Est-il possible de limiter les effets contraignants des letters of intent ? Selon le courant de pensée qui privilégie le principe de la liberté des négociations contractuelles, de telles déclarations ne comporteraient aucune obligation pour les parties. Toutefois, comme lorsque les parties souhaitent formaliser des engagements plus contraignants, a fortiori, lorsque celles-ci désirent préserver leur liberté, il est conseillé d’introduire des clauses spécifiques afin de clarifier que, même si des négociations sont entamées, aucun lien contractuel n’est créé. La clause dite de break-up fee pourrait, au contraire, se révéler utile pour les deux parties à la négociation puisqu’elle autorise un contractant à accepter une offre formulée par une tierce personne seulement à condition que celui-ci paye à l’autre la somme prévue en cas de rupture des pourparlers. Ainsi, une clause de ce type est utilisée pour permettre à l’un ou l’autre des cocontractants de pouvoir abandonner la négociation, en versant le break-up fee. Malgré le fait que, en phase de négociation, et même lorsque des documents précontractuels ont été signés, on ne puisse pas parler d’obligation au sens propre du terme, il est opportun de ne pas sous-estimer cette phase : le “contact de négociation” entre les cocontractants est intervenu et, ce simple fait, pourrait nécessiter d’une particulière attention du point de vue juridique.
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CCIE MARSIGLIA NEL MESE DI MAGGIO, UN’EFFICACE INIZIATIVA DI MARKETING PER I FORMAGGI TIPICI SICILIANI
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alermo, Enna e Milazzo. Tre città della Sicilia e quasi, si potrebbe dire, tre Sicilie diverse quelle scelte per la settimana di promozione dei prodotti lattiero-caseari tipici della regione, in programma da sabato 24 maggio a domenica 1 giugno 2014. L’iniziativa si svolge nell’ambito del Progetto europeo Lactimed e vede impegnati la Camera
“Tour” in Sicilia per il progetto Lactimed di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia (CCIFM) e Slow Food, con l’obiettivo di migliorare la rete distributiva dei formaggi tipici siciliani, inserendoli in un mercatino di
“Tour” en Sicile pour le projet Lactimed En mai, efficace initiative de marketing pour les fromages typiques siciliens alerme, Enna et Milazzo : trois villes siciliennes, mais on pourrait dire trois “Siciles” différentes, choisies pour la semaine de promotion des produits laitiers typiques de cette région prévue du samedi 24 mai au dimanche 1er juin 2014. L’initiative s’inscrit dans le Projet Européen Lactimed : la Chambre de Commerce Italienne pour la France de Marseille (CCIFM) et Slow Food seront impliquées avec pour objectif l’amélioration du réseau de distribution des fromages typiques siciliens, grâce à l’organisation d’un marché de produits typiques et de rencontres d’affaires B2B. La haute qualité des produits laitiers siciliens est reconnue, toutefois il faut en augmenter la visibilité sur le marché national à travers la recherche de nouveaux débouchés commerciaux. Le premier rendezvous sera un marché de produits typiques qui aura lieu samedi 24 mai, à l’occasion du Slow Food Day, dans le parc de Villa Favorita à Palerme. Le deuxième rendez-vous est fixé le dimanche 25 mai, lors d’un itinéraire touristique effectué en bus avec la découverte de l’offre gastronomique et touristique de Enna et ses alentours. Le troisième rendez-vous sera divisé en deux soirées, samedi 31 mai et dimanche 1er juin, au château de Milazzo. Il sera dédié à l’utilisation des fromages siciliens (surtout la ricotta) dans la
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pâtisserie de tradition sicilienne. Afin d’organiser les rencontres d’affaires dans les meilleures conditions, les entreprises qui souhaitent participer peuvent compléter le questionnaire en ligne (www.ccif-marseille.com, section “Toutes les actualités”). Une semaine avant les rencontres, les producteurs recevront un programme personnalisé avec la confirmation des rendez-vous. La participation est complètement gratuite. Le projet Lactimed a pour objectif de renforcer la connaissance et la distribution des produits laitiers siciliens à travers l’organisation de filières locales, la création de nouveaux partenariats commerciaux et en aidant les producteurs dans leurs projets de développement. Le projet Lactimed cofinancé par l’Union Européenne, s’inscrit dans le programme ENPI CBC MED. De novembre 2012 à mai 2015, ANIMA et ses 11 partenaires, parmi lesquels la CCIFM, organiseront plus de 100 activités pour les différents protagonistes des systèmes de valorisation des produits laitiers de Alessandria (Egypte), La Beeka (Liban), Bizerte (Tunisie), Sicile (Italie) et Thessalie (Grèce). Pour connaitre le programme détaillé de la semaine dédiée à la promotion des produits laitiers de la Sicile, contactez Silvia Bozzuto (entreprisesagroalimentaire@ccif-marseille.com).
prodotti tipici durante il quale saranno organizzati incontri d’affari B2B tra produttori e buyers. L’alta qualità dei prodotti lattiero-caseari della regione Sicilia è ben nota, ma occorre incrementarne la presenza e la visibilità sul mercato nazionale attraverso la ricerca di sbocchi commerciali. Il primo appuntamento sarà un mercatino dei prodotti locali che si svolgerà sabato 24 maggio, in occasione dello Slow Food Day, nel parco di Villa Favorita a Palermo. Il secondo appuntamento, domenica 25 maggio, consisterà in un itinerario da percorrere in bus granturismo, alla scoperta dell’offerta enogastronomica e turistica della zona di Enna. Il terzo appuntamento si articolerà in due serate, sabato 31 maggio e domenica 1 giugno, al Castello di Milazzo. Sarà dedicato all’utilizzo dei formaggi siciliani (in particolare la ricotta) nella tradizione pasticcera dell’isola. Per organizzare al meglio l’agenda degli i n c o n t r i d ’ a ff a r i s e c o n d o i p ro d o t t i d i proprio interesse, le aziende che desiderano partecipare possono compilare in pochi click il questionario online (www.ccif-marseille.com, sezione “Tutte le attualità”). Una settimana prima dell’evento, riceveranno un’agenda di incontri personalizzata, con la conferma dei propri appuntamenti. La partecipazione è completamente gratuita. Il progetto Lactimed ha come obiettivo quello di rafforzare la conoscenza e la distribuzione dei prodotti lattiero-caseari tipici siciliani attraverso l’organizzazione delle filiere locali, l’accompagnamento dei produttori nei loro progetti di sviluppo e la creazione di nuovi partenariati commerciali per i loro prodotti. Il progetto Lactimed è realizzato nell’ambito del programma ENPI CBC MED ed è co-finanziato dall’Unione Europea. Sono più di 100 le attività mirate organizzate, tra novembre 2012 a maggio 2015, da ANIMA e dai suoi 11 partners – fra cui la CCIFM – per i vari attori dei circuiti di valorizzazione dei prodotti lattierocaseari di Alessandria (Egitto), La Beeka (Libano), Bizerte (Tunisia), Sicilia (Italia) e Tessalia (Grecia). Per ricevere il programma dettagliato della settimana di promozione dei prodotti lattiero-caseari tradizionali della Sicilia, contattare Silvia Bozzuto (entreprisesagroalimentaire@ccif-marseille.com). CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA FRANCIA DI MARSIGLIA Immeuble CMCI 2, rue Henri Barbusse – 13241 Marsiglia Tel: +33.4.91.90.81.17 – Fax: +33.4.91.90.41.50 info@ccif-marseille.com www.ccif-marseille.com www.italiatourismonline.com
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NEWS FRANCIA
A Nizza il Campionato del Mondo di Hockey under 18 Dal 13 al 19 aprile Nizza ospiterà il Campionato del Mondo di hockey su ghiaccio Under 18 – Prima Divisione. Le competizioni si svolgeranno sulla pista Jean Bouin degli Aigles di Nizza, squadra che negli ultimi anni sta vivendo un’evoluzione piuttosto felice. Sei le nazioni in gara: Francia, Italia, Bielorussia,
Lettonia, Norvegia e Kazakistan. L’appuntamento, che vedrà gli azzurri scontrarsi con i cugini d’oltralpe, è in programma il 13 aprile. Per l’occasione, e grazie al partenariato con la Camera di Commercio Italiana di Nizza, gli spettatori italiani potranno usufruire di biglietti a tariffe scontate.
À NICE LE CHAMPIONNAT DU MONDE D’HOCKEY SUR GLACE UNDER 18 Du 13 au 19 avril prochain, Nice accueillera le Championnat du Monde d’Hockey sur glace Under 18 – Première Division. Les compétitions auront lieu sur la patinoire de Jean Bouin des Aigles de Nice, une équipe qui ces dernières années évolue plutôt sereinement. Il y aura six nations en compétition : la France,
l’Italie, la Biélorussie, la Lettonie, la Norvège et le Khazakistan. Au programme, les italiens affronteront leurs cousins français, rendez-vous le 13 avril. Pour cette occasion et grâce au partenariat avec la Chambre de Commerce Italienne de Nice, les spectateurs italiens pourront profiter de billets à tarifs réduits.
Côtedazur-Card, per scoprire le meraviglie della Costazzurra
CÔTEDAZUR-CARD, POUR DÉCOUVRIR LES MERVEILLES AZURÉENNES
Il 13 marzo è stata ufficialmente presentata la Côtedazur-Card, una carta prepagata che dà accesso a 115 attività turistiche in 53 comuni delle Alpi Marittime, a Monaco e nella zona est della regione del Var. “È la prima volta in Francia che si realizza uno strumento di questo tipo, che copre un territorio e un numero di attività così vasto”, ha affermato Eric Ciotti, presidente del Consiglio Generale delle Alpi Marittime. “Un importante strumento anti-crisi per favorire il potere d’acquisto dei turisti”. Esistono due differenti tipologie di pass: un pass 3 giorni (39 euro) e un pass 6 giorni (54 euro). La Côtedazur-Card sarà in vendita sul sito www.cotedazur-tourisme.com e negli uffici del turismo delle città interessate a partire dal 12 aprile.
La Côtedazur-Card a été officiellement présentée le 13 mars, c’est une carte prépayée qui donne accès à 115 activités touristiques dans 53 communes des Alpes-Maritimes, ainsi que sur Monaco et à l’Est du département du Var. “C’est la première fois en France qu’un outil de ce type couvrant un territoire et un nombre d’activités aussi importants est proposé”, affirme Eric Ciotti, Président du Conseil Général des Alpes-Maritimes. “Il s’agit d’un outil anti-crise pour favoriser le pouvoir d’achat des tourists”. Deux formules existent : 3 ou 6 jours pour 39 t ou 54 t. Disponible à compter du 12 avril, la Côtedazur-Card sera en vente sur www.cotedazur-tourisme.com, ainsi que dans les offices du tourisme des villes concernées.
La CCIFM alla Fiera di Brignoles Quindici anni di presenza alla Fiera di Brignoles e un legame sempre più forte con la Camera di Commercio del Var. Alla 85ª edizione della Fiera, dal 5 al 13 aprile 2014, la presenza sempre più attiva della
Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia (CCIFM) nel Var sarà valorizzata dal ruolo del suo Presidente Jean Jacques Isoard, al quale spetterà l’onore di inaugurare l’evento. Sempre più consistente è
LA CCIFM À LA FOIRE DE BRIGNOLES Quinze ans de présence à la Foire de Brignoles et un lien toujours plus fort avec la Chambre de Commerce du Var. Lors de la 85ème édition de la Foire, programmé du 5 au 13 avril 2014, l’active présence de la Chambre de Commerce Italienne
pour la France de Marseille (CCIFM) dans le Var sera valorisée par son Président Jean Jacques Isoard, qui aura l’honneur d’inaugurer la Foire. La présence italienne est toujours aussi plus consistante : 22 exposants dont 5 nouveaux, qui
“La trasformazione manageriale nelle organizzazioni” Il 3 e il 4 aprile, l’EDHEC Business School di Nizza ospiterà la conferenza “La trasformazione manageriale nelle organizzazioni”, in collaborazione con il Groupe d’Intervention et de Recherche en Organisation des Systèmes (G.I.R.O.S.). Animato da un comitato scientifico internazionale, l’incontro mira a riunire dirigenti, testimoni del mondo dell’impresa, ricercatori ed esperti, per condividere esperienze e fare il punto sulle sfide che attendono le organizzazioni. Un tema di stringente attualità, quello della trasformazione del management, a maggior ragione in un contesto che si fa sempre più complesso. Tra gli ospiti d’onore, anche François Dupuy, sociologo di fama internazionale e autore del libro “Lost in Management”.
“LA TRANSFORMATION MANAGÉRIALE DANS LES ORGANISATIONS” Le Cycle Supérieur de Management en e-learning (C.S.M.) de l’EDHEC, associé au « Groupe d’Intervention et de Recherche en Organisation des Systèmes (G.I.R.O.S.), organise un colloque qui se déroulera sur le Campus de l’EDHEC à Nice, entre le 3 et le 4 avril 2014. L’objectif est de partager les expériences vécues et échanger sur les enjeux actuels des organisations en ces temps de mutations rapides et de changement de paradigme, où la question de la transformation managériale devient cruciale. Animé par un comité scientifique international, cette rencontre réunira des dirigeants, témoins d’entreprise, des chercheurs et des experts, notamment François Dupuy, sociologue de renom et auteur de l’ouvrage “Lost in Management”.
anche la presenza italiana: 22 espositori di cui 5 nuovi, che presenteranno i loro prodotti al grande pubblico. I visitatori potranno inoltre fare una pausa golosa al Ristorante italiano, dove potranno degustare i piatti tipici del Bel Paese.
présenteront leurs produits auprès du grand public. Les visiteurs pourront également faire une pause gourmande au Restaurant italien, une occasion à ne pas manquer pour déguster les plats typiques du Bel Paese !
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promosso da
L’architettura unisce l’Italia alla Germania
Editoriale di ELIO MENZIONE Ambasciatore d’Italia a Berlino
Mentre all’architetto Franco Stella è stata affidata la ricostruzione del Castello di Berlino, in Ambasciata si moltiplicano le iniziative per omaggiare il felice connubio italo-tedesco
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erlino si sta affermando in questi anni come un vero e proprio laboratorio di architettura. L’attuale skyline della capitale tedesca è il risultato di una sorprendente unione di architettura classica e moderna, dalla quale non è difficile percepire le tracce di un passato tormentato. L’esempio più vivido di questa commistione tra passato e presente è offerto dall’ambizioso progetto di ricostruzione del Castello di Berlino, che gode dell’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica Federale della Germania, Joachim Gauck, e del sostegno del Governo tedesco. Il progetto è stato affidato all’architetto italiano Franco Stella, vincitore nel 2008 del concorso internazionale grazie ad un progetto basato su tre facciate seicentesche ed una moderna, nonché su un’interessante riproposizione volumetrica delle corti interne, e destinato a ridisegnare il centro storico berlinese con chiari richiami alla tradizione architettonica rinascimentale e barocca italiana. Insomma, un “tocco italiano” nel cuore di Berlino. E, proprio per celebrare questo connubio italo-tedesco nel quadro di un progetto architettonico di eccezionale valore storico, culturale e artistico, l’Ambasciata d’Italia ha promosso lo scorso febbraio, insieme al Foerderverein Berliner Schloss e alla prestigiosa casa d’aste Lempertz di Colonia, una grande asta di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto all’opera di ricostruzione recentemente iniziata. L’iniziativa si è trasformata in un appuntamento di spicco della scena culturale tedesca, con la partecipazione di più di 300 ospiti del mondo economico, politico e culturale tedesco ed internazionale. Tra questi, il Ministro federale della Cultura, Monica Gruetters, che ha dedicato parole di sentita riconoscenza per l’ospitalità e la creatività italiana; l’Architetto Stella, l’Ambasciatore americano in Germania, John Emerson, il Presidente della Fondazione del patrimonio culturale prussiano, Hermann Parzinger e numerosi rappresentanti della stampa. Tutte le opere d’arte e gli oggetti messi all’asta, molti dei quali con una forte connotazione italiana, sono stati donati da privati o istituzioni di diverse nazionalità; accanto ad essi, anche offerte immateriali di spicco e visite speciali presso musei, o soggiorni culturali presso le città d’arte che non potrebbero essere facilmente acquistati sul mercato. Si è trattato di una operazione di diplomazia culturale di grande successo, che si inquadra in una azione più ampia di promozione del dialogo tra l’Italia e la Germania in campo architettonico ed ambientale. Un dialogo che quest’anno l’Ambasciata a Berlino ha voluto sostenere con altri due appuntamenti d’eccezione: una serata animata dagli architetti Cino Zucchi e Mattias Sauerbruch, e la ormai tradizionale conferenza stampa della Biennale di Venezia, nel corso della quale il Presidente Paolo Baratta e l’architetto Rem Koolhaas hanno presentato al pubblico tedesco la 14. Mostra di Architettura, che si concentrerà quest’anno sulla storia con l’intento di indagare lo stato attuale dell’architettura e di immaginarne il futuro.
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Die Architektur verbindet Italien mit Deutschland Während der Wiederaufbau des Schlosses von Berlin dem Architekten Franco Stella anvertraut wurde, vermehren sich in der Botschaft die Initiativen zur Ehrung der glücklichen ItalienischDeutschen Verbindung n den letzten Jahren behauptet sich Berlin als ein wahrer und eigener Architekturlabor. Die aktuelle Skyline der deutschen Hauptstadt ist das Ergebnis einer überraschenden Vereinigung klassischer und moderner Architektur, aus welcher es nicht schwierig ist die Spuren einer schwierigen Vergangenheit wahrzunehmen. Das anschauliste Beispiel dieser Vermischung aus Vergangenheit und Gegenwart, ist vom ehrgeizigen Projekt des Wiederaufbaus des Schlosses von Berlin angeboten, was die hohe Schirmherrschaft des Bundespräsidenten der Bundesrepublik Deutschland, Joachim Gauck, sowie die Unterstützung der deutschen Regierung, erfreut. Das Projekt wurde dem italienischen Architekten Franco Stella anvertraut, dem Sieger des internationalen Wettbewerbs im Jahr 2008, dank einem Projekt, das auf drei Fassaden des 17. Jahrhunderts und auf einer modernen, sowie auf einer interessanten volumetrischen Proportion von Innenhöfen basiert, und bestimmt ist zur Neugestaltung der historischen Mitte Berlins mit klaren Blickfang auf die architektonische Tradition der italienischen Renaissance und des Barocks. Kurzum, ein „Hauch Italiens” im Herzen von Berlin. Und gerade um diese italienisch-deutsche Verbindung zu feiern, im Rahmen eines architektonischen Projektes mit einem außerordentlichen historischen, kulturellen und künstlerischen Wert, hat die italienische Botschaft zusammen mit dem Förderverein Berliner Schloss sowie mit dem renommierten Auktionshaus Lempertz Köln, im vergangenen Februar eine große Wohltätigkeitsauktion gefördert, deren Erlös für die Arbeit des kürzlich angefangenen Wiederaufbaus gespendet wird. Die Initiative hat sich in eine herausragende Veranstaltung der deutschen Kulturscene umgewandelt, mit der Teilnahme von mehr als 300 Gästen aus der deutschen und internationalen Wirtshafts-, Politik- und Kulturwelt. Unter ihnen, der Bundesminister für Kultur, Monica Gruetters, die die Worte der empfundenen Dankbarkeit für die Gastfreundschaft und italienische Kreativität widmete; der Architekt Stella, der US-Botschafter in Deutschland, John Emerson, der Präsident der Stiftung des preußischen Kulturerbes, Hermann Parzinger und zahlreiche Vertreter der Presse. Alle versteigerte Kunstwerke und Objekte, viele von ihnen mit einer starken italienischen Konnotation, wurden von Privatpersonen oder Institutionen verschiedener Nationalitäten gespendet; neben ihnen auch herausragende immaterielle Spenden sowie Sonderführungen in Museen, oder lebendige Kulturen in den Städten der Kunst, die auf dem Markt nicht einfach zu erwerben sind. Es handelte sich um eine Operation von Kulturdiplomatie eines großen Erfolgs, die sich in eine weitreichende Aktion zur Förderung des Dialogs zwischen Italien und Deutschland, auf dem Gebiet der Architektur und der Umwelt eingliedert. Ein Dialog, den in diesem Jahr die Botschaft in Berlin mit zwei anderen außergewöhnlichen Veranstaltungen unterstützen wollte: einen Abend mit den Architekten Cino Zucchi und Mattias Sauerbruch, und der schon traditionellen Pressekonferenz der Biennale in Venedig, in deren Laufe der Präsident Paolo Baratta und der Architekt Rem Koolhaas der deutschen Öffentlichkeit die 14. Architekturausstellung präsentiert haben, die sich dieses Jahr auf die Geschichte konzentriert, mit der Absicht den aktuellen Stand der Architektur zu erforschen und sich die Zukunft vorzustellen.
I Botschafter Italiens in Deutschland
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CCIE FRANCOFORTE
I vini pisani alla ricerca di nuovi mercati LA CCIG HA ORGANIZZATO PER SETTE PRODUTTORI VITIVINICOLI UNA SERIE DI INCONTRI CON BUYER TEDESCHI ED AUSTRIACI
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l fine di presentare ai produttori vitivinicoli pisani nuove possibilità di sbocco sul mercato estero, la Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG), in collaborazione con la Camera di Commercio di Pisa, ha organizzato per loro, tra il 24 ed il 27 febbraio, degli incontri individuali con buyer tedeschi ed austriaci. Grazie a questa iniziativa, sette produttori pisani hanno avuto la possibilità di presentare e far degustare i propri vini direttamente presso sei buyer di Vienna, Colonia e Francoforte. “Per via dell’ottimo rapporto qualità-prezzo e della capacità dei produttori pisani di adattarsi alle esigenze dei mercati d’oltralpe, siamo sicuri che gli incontri di Vienna, Colonia e Francoforte porteranno a nuove occasioni di business”, ha commentato il capo progetto della CCIG, Maria Laura Vacca. “Tali opportunità saranno importanti per il futuro dei singoli produttori sotto due diversi aspetti: da un lato Germania e Austria rappresentano già adesso i più importanti mercati di sbocco per i vini italiani, dall’altro il consumo pro capite di vino in questi Paesi continua a crescere. Di conseguenza, il potenziale del vino di alta qualità Made in Italy ha ancora importanti spazi di mercato da sfruttare”.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA GERMANIA Friedrich-Ebert-Anlage 58 – D-60325 Francoforte sul Meno Tel.: +49.69.97145210 – Fax: +49.69.97145299 info@itkam.org – www.itkam.org
Weine aus Pisa auf der Suche nach neuen Absatzmärkten Die ITKAM hat für sieben Weinproduzenten eine Reihe von Treffen in Deutschland und Österreich organisiert it dem Ziel, toskanischen Weinproduzenten neue Absatzmöglichkeiten auf dem Auslandsmarkt zu präsentieren, hat die Italienische Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM) in Zusammenarbeit mit der Handelskammer Pisa ein Besuchsprogramm bei deutschen und österreichischen Einkäufern organi-
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siert. Die sieben teilnehmenden Produzenten aus Pisa konnten somit zwischen dem 24. und 27. Februar 2014 jeweils 6 Gespräche und Degustationen direkt bei interessierten Einkäufern im Großraum Wien, in Köln und Frankfurt realisieren. „Dank des hervorragenden Preis-Leistungs-Verhältnisses und der Kapazität der Weinproduzenten aus Pisa, sich den Anforderungen des deutschsprachigen Marktes anzupassen, sind wir überzeugt, dass sich aus diesen individuellen Gesprächen in Wien, Köln und Frankfurt neue Geschäftsmöglichkeiten für die Teilnehmer aus Pisa ergeben werden. Dies ist insbesondere deshalb so interessant, weil Deutschland und Österreich nicht nur zu den wichtigsten Absatzmärkten für italienische Weine zählen, sondern zudem der Wein-Pro-Kopf-Verbrauch weiterhin steigt – das Potential für Qualitätsweine Made in Italy ist also noch nicht vollständig ausgeschöpft”, so die Projektleiterin der ITKAM, Maria Laura Vacca, abschließend.
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NEWS GERMANIA
La CCIG apre un ufficio regionale a Roma
“Destinazione Sardegna” alla F.re.e di Monaco di Baviera Dal 19 al 23 febbraio 2014 si è svolta, nel capoluogo bavarese, la più grande fiera per il turismo e per il tempo libero della Germania meridionale: la Reise- und Freizeitmesse (F.re.e). In occasione di questo importante evento, la Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG) ha organizzato – su incarico della Camera di Commercio di Nuoro – lo stand collettivo per albergatori ed ulteriori operatori turistici sardi.
DESTINATION SARDINIEN AUF DER MÜNCHNER REISE- UND FREIZEITMESSE F.RE.E In München öffnete vom 19. bis 23. Februar 2014 eine der besucherstärksten Verbrauchermessen Süddeutschlands, die Reise- und Freizeitmesse F.re.e ihre Tore. Im Auftrag der Handelskammer Nuoro hat die Italienische Handelskammer für Deutschland die Teilnahme von Hotel- und Campingbetreibern aus Sardinien mit einem Gemeinschaftsstand auf der Münchner Tourismusmesse organisiert.
All’inizio dell’anno è iniziata l’attività del nuovo ufficio regionale della Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG) a Roma, che svolgerà il ruolo di “ponte” per gli enti di promozione e le aziende italiane che guardano al mercato tedesco. “L’idea di questo ufficio regionale in Italia è nata in seguito ad un’intensa serie di collaborazioni avviate nell’ultimo anno con l’Agenzia per l’internazionalizzazione Network Globale, presso cui lo sportello romano della nostra Camera viene ospitato,” sottolinea la direttrice dell’ufficio regionale della CCIG a Roma, Tiziana Carlino. “Oltre ad essere uno sportello di supporto per gli operatori economici, dedicato ad espandere e favorire le opportunità commerciali e d’investimento tra Italia e Germania, la nuova sede romana collaborerà nell’organizzazione della seconda edizione del Forum Economico Italo-Tedesco, evento di punta della CCIG che fa incontrare i protagonisti dell’economia, della politica e del mondo produttivo italiano e tedesco, e che si terrà nella Capitale il prossimo 8 maggio. Ulteriore compito sarà la promozione di progetti europei, attraverso la costruzione di partenariati transnazionali con altri enti e organizzazioni nazionali ed internazionali”. Per ulteriori informazioni contattate direttamente l’ufficio regionale della CCIG a Roma,
c/o Network Globale – Camera di Commercio di Roma (Via de’ Burrò 147 – 00186 Roma; Tel.: +39.06.6749.302; Fax: +39.06.6749.350; e-mail: tcarlino@itkam.org).
ITKAM ERÖFFNET REGIONALBÜRO IN ROM Zu Beginn diesen Jahres hat das neue Regionalbüro der Italienischen Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM) in Rom seine Tätigkeit aufgenommen. Dabei dient das ITKAMRegionalbüro in Rom in erster Linie als ‚Brücke’ für italienische Unternehmen und Institutionen, die ihre Internationalisierungsbemühungen in Deutschland ausweiten möchten. „Entstanden ist die Idee eines Regionalbüros in Rom nach einer Reihe erfolgreicher Kooperationen mit der Internationalisierungsagentur Network Globale, die wir auch in diesem Jahr fortsetzen werden. Nicht zufällig hat also genau hier die ITKAM ihren Sitz in Rom”, erklärt die Leiterin des Regionalbüros in Rom, Tiziana Carlino. Doch das ITKAM-Büro in Rom unterstützt nicht nur
Internationalisierungsbemühungen mit Blick auf den deutschen Markt: „Seit Beginn des Jahres werden im ITKAM-Büro in Rom EU-Projekte in enger Zusammenarbeit mit nationalen und internationalen Organisationen mitgestaltet, zudem steht eine erneute Ausgabe des Großevents DeutschItalienischen Wirtschaftsforums unter Teilnahme von deutschen wie italienischen Spitzenvertretern aus Politik, Wirtschaft und Industrie auf der Agenda – und genau dieses findet am 8. Mai in Rom statt”, so Tiziana Carlino abschließend. Interessierte Unternehmen können sich gerne direkt an das Regionalbüro in Rom wenden: ITKAM c/o Network Globale – Camera di Commercio di Roma (Via de’ Burrò 147 I-00186 Rom; Tel.: +39.06.6749.302; Fax: +39.06.6749.350; e-mail: tcarlino@itkam.org).
Unindustria Ferrara sigla un accordo di collaborazione con la CCIG Lo scorso 5 marzo è stata siglata una Convenzione tra Unindustria Ferrara e la Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG) per avviare un desk di assistenza continuativa alle imprese ferraresi interessate ad entrare nel mercato tedesco. “Questo accordo offrirà alle imprese intenzionate ad esportare in Germania, che è uno dei principali mercati di sbocco per le imprese
italiane, la possibilità di usufruire dei servizi di promozione della CCIG senza alcun costo o a prezzi fortemente ridotti. Inoltre, la Convenzione prevede l’organizzazione di un InfoDay annuale in Germania con incontri di approfondimento one to one con il nostro personale”, sottolinea il Segretario Generale della CCIG, Claudia Nikolai, che ha presentato l’iniziativa insieme al Direttore di Unindustria, Roberto Bonora.
UNTERNEHMERVERBAND FERRARA UNTERZEICHNET KOOPERATIONSVEREINBARUNG MIT ITKAM Am 5. März 2014 hat der Unternehmerverband Ferrara (Unindustria Ferrara) eine Kooperationsvereinbarung mit der Italienischen Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM) unterschrieben mit dem Ziel, die italienischen Unternehmen aus Ferrara gezielt bei ihren Internationalisierungsbestrebungen auf dem
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deutschen Markt zu unterstützen. „Die Vereinbarung bietet einerseits den exportorientierten Unternehmen aus Ferrara die Möglichkeit gezielte Absatzförderdienstleistungen bei der ITKAM zu Sonderkonditionen anzufragen. Andererseits sieht die Vereinbarung die Organisation eines jährlich stattfindenden
InfoDay Deutschland vor, dem sich one to oneGespräche mit unserem Personal anschließen”, unterstreicht die Geschäftsführerin der ITKAM, Claudia Nikolai, die gemeinsam mit Roberto Bonora, Geschäftsführer von Unindustria, die Kooperationsvereinbarung in Ferrara vorgestellt hat.
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promosso da
Da Londra nuove misure per la crescita
Editoriale di LEONARDO SIMONELLI SANTI Presidente della CCIE di Londra
Abbassamento delle tasse, più spazio all’iniziativa privata, politiche per attrarre investimenti dall’estero: questi i capisaldi del Partito Conservatore ncor prima dello sbocciare della primavera, precedendo i tradizionali festeggiamenti del 20 marzo a Stonehenge, come tramandano i riti di migliaia di anni fa, George Osborne, Cancelliere dello Scacchiere britannico, ha annunciato che la situazione economica inglese si sta riprendendo anche più velocemente del previsto. Grazie a ciò, è stato possibile adottare misure economiche per la crescita che sono state unilateralmente giudicate le più innovative della politica liberista dal periodo conservatore del 1921. Va detto peraltro che questo è il penultimo anno prima della scadenza elettorale, per cui risulta chiaro che quella che si prospetta essere una lunga campagna, potrebbe essere accorciata da una decisione del Primo Ministro Cameron volta ad incrementare le chances dei Conservatori. I dati confermano che il piano finanziario messo in atto ha permesso di invertire la tendenza decrescente grazie ad un abbassamento delle tasse, una maggior flessibilità sul pagamento delle pensioni e lasciando libertà di scelta circa i metodi di pagamento (dall’incasso immediato alla dilazione annuale). Sono state inoltre adottate misure per dare nuova linfa alla ricerca, per alzare i limiti delle esenzioni, facilitare l’apertura di piccole aziende e, in generale, per favorire la creazione di posti di lavoro. Come sempre, si cerca di attrarre anche gli investimenti dall’estero, diminuendo le imposizioni sui risparmi e facilitando le transazioni finanziarie. Fiscalmente parlando, si prevede che più di 26 milioni di persone potranno trarne un beneficio diretto e anche le aziende vedranno accrescere i loro vantaggi, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti sull’innovazione. Ci sono stati tuttavia diversi commenti negativi, soprattutto da parte del sistema pensionistico, che ha denunciato i pericoli di un’ondata inflazionistica sul mercato immobiliare, già alta per le possibilità di chi realizza subito, anziché accettare annualità per investire in immobili. È chiaro che il settore della gestione, che si rivolge in particolar modo alle assicurazioni sulle pensioni, calerà molto in volume. Lasciare molto spazio all’iniziativa privata e attrarre ricchezza dall’estero permangono i capisaldi del pensiero del Partito Conservatore. È presumibile che il già elevato flusso di immigrazione dagli altri Paesi, più o meno sviluppati, continui a crescere, rendendo sempre più competitivo il mondo del lavoro. Naturalmente i laburisti, e in parte i socialdemocratici, evidenziano sempre di più i pericoli sociali che una politica che taglia il pubblico a favore del private può generare. Nel complesso, i commenti della business community inglese sono stati positivi.
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London Announces New Measures for Growth Lowering taxes, more room for private initiatives, policies to attract foreign investment: these are the cornerstones of the Conservatives ven before the blossoming of spring and the traditional festivities of the 20th March at Stonehenge, which follow rituals of thousands of years ago, the Chancellor of the Exchequer George Osborne announced that the British economic situation is recovering more quickly than expected. This has been possible thanks to expansive economic measures that have been unilaterally judged the most innovative of the Liberal Politics since the Conservative period of 1921. It must be said, however, that this is the penultimate year before the election date, so it is clear that what promises to be a long campaign, it might be shortened by a decision of Prime Minister Cameron in order to increase the chances of Conservatives. The data confirm that the financial year plan put in place has allowed us to reverse the downward trend lowering the taxes, greatening flexibility on the payment of pensions and allowing freedom of choice about the payment methods (from immediate collection to annual deferral). It has also been given new impetus to enhance the research, to raise the limits of the exemptions, to facilitate the opening of small businesses and in general the creation of jobs. As always, it has also been tried to attract foreign investment, reducing the taxation on savings and facilitating financial transactions. Fiscally speaking, it is expected that more than 26 million people will benefit directly and even companies will see their benefits increase, especially with regard to investment in innovation. There were, however, several negative comments, especially from the retired categories who have denounced the dangers of a wave of inflation on the real estate market, already high for the possibility of one who realizes right away instead of accepting annuity to invest in property. It is clear that the management sector, which operates specifically with pension’s insurance, will decrease a lot in volume. Leaving much room for private initiative and attracting richness from abroad, remain the cornerstones of the Conservatives’ thought. It is likely that the already high flow of immigration from other countries, more or less developed, continues to grow, making the world of work even more competitive. Of course the Labour Party, and in part the Social-Democrats, shows more and more the social dangers that a policy that cuts the government to the private can generate. Overall, the comments of the English business community have been positive.
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President of the CCIE in London
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CCIE LONDRA
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a domanda estera per gli immobili italiani è in costante aumento. Questo non dovrebbe essere una sorpresa, vista la reputazione dell’Italia come “patria” dell’eleganza e della Dolce Vita. In risposta a questo interesse, un Padiglione Italiano sarà allestito in occasione della prossima edizione di “A Place in the Sun Live”, la più grande e visitata fiera britannica dedicata al mercato immobiliare estero, che si terrà al London Olympia dal 28 al 30 marzo 2014. Grazie ad un’area espositiva ancora più grande rispetto al 2013, nonché alla gestione diretta della Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito, l’Italia è sicura di avere ancora maggiore visibilità. “A Place in the Sun Live” – che prende il nome dal programma di Channel 4 trasmesso anche in Italia con il titolo “Voglio vivere così” – avrà un padiglione esclusivamente dedicato agli immobili in vendita in Italia. Inoltre, ospiterà seminari gratuiti, condotti da consulenti immobiliari professionisti. All’evento – che presenterà le migliori opportunità immobiliari nelle più belle regioni del mondo – sono attesi più di 6mila visitatori, che potranno parlare direttamente con i professionisti del settore e comprendere meglio il mercato immobiliare internazionale. Si stima che il 60% dei visitatori inglesi presenti è intenzionato ad acquistare un immobile entro un anno, nonostante la difficile fase economica mondiale. Anche se la più alta richiesta di proprietà sembra indirizzata verso case indipendenti e ristrutturate, il 21% dei compratori britannici è alla ricerca di immobili da ristrutturare. Le più popolari regioni italiane sembrano essere Toscana, Puglia, Liguria e Marche. Partendo da questi presupposti, gli acquirenti britannici sembrano essere il miglior target per il mercato immobiliare italiano. La Gran Bretagna è già uno dei mercati più importanti per il settore immobiliare italiano, secondo solo agli Stati Uniti. La passione britannica e americana per le proprietà all’estero ha sempre rappresentato un buon business per l’Italia, visto che molti scelgono poi di migrare nel corso degli anni. Nel 2013, i contatti creatisi con clienti britannici hanno visto una crescita delle vendite del 60% rispetto all’anno precedente. L’Italia sta diventando la meta turistica preferita dagli stranieri. Ma non sono solo i più ricchi ad acquistare proprietà, e questo potrebbe essere forse il fattore-chiave per la ripresa economica del Paese. Il Padiglione Italiano ospiterà quest’anno 22 aziende italiane del settore intenzionate a cogliere la crescente domanda da parte del Regno Unito. Nel corso delle tre giornate si svolgerà inoltre una serie di seminari informativi organizzati dalla Camera.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI LONDRA 1 Princes Street - London W1B 2 AY Tel. +44.20.74958191 info@italchamind.org.uk – www.italchamind.org.uk
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Il Bel Paese colpisce ancora! UN GRANDE PADIGLIONE ITALIANO SARÀ ALLESTITO IN OCCASIONE DI “A PLACE IN THE SUN LIVE”, FIERA CHE METTE IN CONTATTO PROFESSIONISTI DEL SETTORE E POTENZIALI ACQUIRENTI DI CASE ALL’ESTERO
Italy: the Bel Paese Strikes Back A great Italian Pavilion will be on display during ‘A Place in the Sun Live,’ exhibition dedicated to professional real estate advisors and potential buyers looking for a property abroad he foreign demand for Italian properties is constantly on the increase. This should come as no surprise due to Italy’s reputation for elegance and dolce vita. In response to this interest, an Italian Pavilion will be on display during next year’s edition of ‘A Place in the Sun Live,’ the largest and most visited British overseas property fair, taking place at London Olympia from the 28th-30th March 2014. Not only this, but thanks to an even larger exhibition space compared to that of 2013, as well as the direct management of the Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK, Italy is sure to stand out even more. Named after the Channel 4 programme and broadcast in Italy under the title ‘Voglio vivere cosí,’ ‘A Place in the Sun Live’ will have a pavilion dedicated exclusively to properties on sale in Italy. In addition, there shall be free seminars taking place, led by professional real estate advisors. More than six thousand visitors are expected to attend in order to talk directly to professionals in the sector and to achieve a better understanding of the international real estate market. The exhibition, which plays a key role in liaising professionals with people interested in buying a property abroad, will showcase the best real estate opportunities in the most beautiful regions of the world.
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It is estimated that 60% of British visitors who attend will be looking to purchase a property within one year, despite worldwide economic difficulties. Although the highest property demand seems to be for refurbished, detached houses, 21% of British clients look for properties to renovate. The most popular Italian regions seem to be Tuscany, Puglia, Liguria and Marche. With this in mind, targeting British buyers seems like the best solution for the Italian real estate market. Great Britain is already one of the most important markets for the Italian real estate sector, second only to the United States. The British and American passion for property abroad has always provided good business for Italy, with many choosing to migrate over the years. In 2013, contacts established with British clients saw a 60% increase in sales compared to the previous year. Italy is becoming the number one holiday destination for foreigners. But it is not just the very rich who are buying properties, and it is perhaps this point which could be the key to the country’s economic recovery. The Italian Pavilion at this years’ show will host 22 sector related Italian companies all of which are hoping to tap into the growing demand from the UK. Over the three days there will be a series of informative seminars organised by the Chamber.
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NEWS REGNO UNITO
Lo “spirito della Scozia” riecheggia a Roma Per il terzo anno consecutivo, dal 15 al 17 marzo, Roma ospita “Spirit of Scotland – Rome Whisky Festival”, la più importante manifestazione italiana legata al whisky single malt. Il festival, che vuole affermarsi come un vero e proprio brand che sostiene e promuove il whisky e ne favorisce la divulgazione, è realizzato grazie al coinvolgimento di importanti operatori nazionali ed internazionali, a
‘SCOTTISH SPIRIT’ ECHOES IN ROME
Vini italiani di qualità per Vinoteca 2014 Successo per Vinoteca 2014, la manifestazione dedicata alla promozione dei vini italiani di qualità nel mercato britannico. Organizzata a Londra il 27 febbraio scorso dalla Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito, ha visto la partecipazione di numerosi giornalisti ed esperti di settore. In tale occasione, i produttori italiani hanno potuto incontrare importatori, distributori, buyer, agenti e sommelier d’Oltremanica, per presentare i loro vini e avviare collaborazioni. L’edizione 2014 è stata realizzata in collaborazione con Gambero Rosso, che l’ha inclusa tra le tappe del “Vini d’Italia Tour”, degustazione itinerante di cantine selezionate dalla più autorevole guida enologica italiana. Molti espositori di Vinoteca sono stati premiati con i Tre Bicchieri o l’Oscar Qualità Prezzo, a cui sono state dedicate due master class esclusive.
HIGH QUALITY ITALIAN WINES AT VINOTECA 2014 Success for Vinoteca 2014, the trade show dedicated to the promotion of high quality Italian wines in the British market and organized this past February 27th in London by the Italian Chamber of Commerce and Industry in the UK. The event saw the participation of numerous journalists and experts from the sector. During the course of the event Italian producers had the opportunity to introduce their wines to British importers, distributors, buyers, agents, and sommeliers and to initiate collaborative relationships. The 2014 edition was organized with the collaboration of Gambero Rosso, which made it one of the stops on its ‘Vini d’Italia Tour,’ a traveling tasting of wines selected by the most authoritative Italian wine guide. Many of the participants of Vinoteca have been awarded the Tre Bicchieri or the QualityPrice Oscar, to which two exclusive master classes were dedicated.
For the third year in a row, from March 15-17, Rome hosted ‘Spirit of Scotland – Rome Whisky Festival,’ the most important Italian trade show for single malt whiskey. The festival, which hopes to become a brand recognized for its promotion and promulgation of whiskey, was organized thanks to the involvement of important national and international
partire da UK Trade & Investment (UKTI), l’agenzia governativa britannica per la promozione dell’export e l’attrazione degli investimenti esteri. Tanti gli appuntamenti in programma, tra ospiti internazionali, degustazioni libere, con oltre 2.000 referenze provenienti da ogni angolo del mondo, e ben 11 seminari presentati direttamente dai Brand Ambassador delle distillerie. industry operators, starting with UK Trade & Investment (UKTI), the British government agency which focuses on the promotion of exports and on attracting foreign investments. Many events were scheduled, including international guests and free tastings, with over 2,000 participants from every corner of the globe, and with eleven seminars presented directly by the distilleries’ Brand Ambassadors.
Abruzzo Live in London
Piquadro sbarca in Regent Street Piquadro, il marchio italiano di accessori tech-design, ha aperto la sua prima boutique a Londra al 67 di Regent Street, a pochi passi da Piccadilly Circus. Il flagship londinese, situato in una delle vie dello shopping più frequentate dal turismo mondiale, è il primo passo di Piquadro verso il mercato britannico. Nei 110 metri quadrati di esposizione, trovano spazio tutti i prodotti del marchio, tra cui anche la linea Sartoria, ovvero la collezione personalizzabile su ordinazione. Nel negozio si trova infatti un corner ad hoc dove il cliente può selezionare il modello, il pellame, il colore, le finiture in metallo e il filo per le cuciture. Piquadro vende i suoi prodotti in oltre 50 Paesi nel mondo, attraverso una rete distributiva che include circa 100 boutique.
PIQUADRO COMES TO REGENT STREET Piquadro, the Italian label specializing in tech-design accessories, has opened its first boutique in London at 67 Regent Street, just steps from Piccadilly Circus. The London flagship store, located in one of the most popular shopping districts for international tourists, is Piquadro’s first approach towards the British market and includes its Sartoria line, the personalized made-to-order collection. In fact, from directly within the store clients may select the model, type of leather, color, metal finishings, and type of thread with which to create their item. Piquadro products are available in over fifty countries, through a distribution network which includes approximately 100 boutiques.
Il 14 aprile i vini abruzzesi sbarcano a Londra: 50 produttori provenienti da tutta la Regione incontreranno infatti professionisti del settore per presentare i loro migliori vini. L’evento, organizzato dal Gambero Rosso e dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito, rappresenterà un’ottima occasione per degustare le eccellenze enologiche abruzzesi: dal Montepulciano d’Abruzzo al Montepulciano Cerasuolo, dal Trebbiano d’Abruzzo al Pecorino. Durante la giornata, il ristorante “Terra Vergine” a Chelsea presenterà una serie di piatti regionali che si sposano con i vini del territorio.
ABRUZZO LIVE IN LONDON On the 14th April, Abruzzo’s wine world visits London for a unique event: 50 Abruzzese wineries will come together to present their best wines. Hosted by Gambero Rosso and the Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, in collaboration with the Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK, this event will provide an excellent opportunity for wine professionals to discover more about the richness of the Abruzzo region and its top quality wine production – from Montepulciano d’Abruzzo to other great varieties such as Montepulciano Cerasuolo, Trebbiano d’Abruzzo, and Pecorino. During the event, the restaurant ‘Terra Vergine’ in Chelsea will present a series of regional dishes that over the centuries have been perfectly paired with local wines.
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EDITORIALE
Il Karnataka in azione verso un futuro di crescita I “Global In-house centers” sono la risposta dello stato indiano alla necessità di creare nuovi posti di lavoro, favorire la creazione di moderne infrastrutture, e attirare gli investitori esteri e nel 2013 si è assistito ad un lieve calo degli investimenti nella città di Bangalore, a causa delle fluttuazioni della valuta nazionale e del problematico scenario economico globale, questa tendenza potrebbe lentamente cambiare per la capitale dell’IT indiano.
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IL MODELLO DEL “GIC”. La regione è attualmente animata dai “Global In-house centers”, conosciuti popolarmente come GIC o “captive centers”. Si tratta di un modello di centri operativi e di produzione offshore, ma direttamente controllati dalla società madre. Il Governo dello Stato del Karnataka, in collaborazione con la National Association of Software and Services Companies (NASSCOM) e l’ANSR Consulting, sta lavorando al “Bengaluru 50K Plan”, un piano ambizioso per portare la città a 25 GICs nell’arco dei prossimi 5 anni. Questo comporterebbe la creazione di 50.000 posti di lavoro. IL RUOLO DEGLI INVESTITORI ESTERI. Il piano coinvolge numerosi investitori esteri in concorrenza per impostare e incrementare la propria presenza nella città tecnologica. I GICs hanno iniziato a prendere piede in India a causa dei loro costi ridotti, ma oggi molti di questi stanno aumentando la catena del valore e sono diventati una parte importante delle attività dell’azienda madre. Si dice che oggi i GICs siano in grado di fornire e implementare nuove strategie che incidono sulle decisioni aziendali, sia nei mercati emergenti che locali. L’India conta il 43% dei 1600 GICs presenti in tutto il mondo; il loro fatturato ammonta oggi a 20 miliardi di dollari, e costituisce il 19% dei fatturati dell’industria IT-BPO indiana (ovvero i processi di esternalizzazione legati alla tecnologia dell’informazione nel mondo del business,) e il 15% della sua forza lavoro. I primi GICs che sono stati istituiti comprendevano società finanziarie come Citibank, Standard Chartered, HSBC; oggi sono presenti a Bangalore marchi di lingerie del calibro di Victoria’s Secret, catene di ferramenta come Lowe, alimentari come Cargill e aziende sanitarie come Baxter International. Accanto all’impegno del Governo per la stesura dell’agenda dei GIC e per preparare il terreno agli investitori stranieri che hanno in programma di entrare nella regione, il Karnataka necessita di sviluppare le sue infrastrutture, che a loro volta renderebbero molto più facile l’ingresso nel mercato, contribuendo così ad un ulteriore aumento degli investimenti internazionali. OBIETTIVO PUNTATO SUL PROSSIMO GLOBAL INVESTORS MEET. Con il Global Investors Meet (GIM) 2014, in programma ad ottobre, lo Stato sta progettando una nuova Politica Industriale volta a incoraggiare un approccio più integrato allo sviluppo industriale. Il piano è quello di creare un saldo ecosistema industriale che ponga l’accento non solo sulle infrastrutture fisiche, ma anche sulle infrastrutture immateriali della conoscenza, della finanza e sociali.
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Karnataka Takes Action Towards a Future of Growth ‘Global In-house Centres’ are the response of the Indian state to the need to create new jobs, encourage modern infrastructures, and attract foreign investors hile 2013 saw a slight dip in investments into Bengaluru, owing to the country’s fluctuating currency and the global economic scenario, the tide may be slowly turning for India’s IT capital. The region is presently buzzing with Global In-house Centres known popularly as GIC or captive centres. GICs are offshore operative and production centres which are directly controlled by the parent company. THE ‘GIC’ MODEL. The State Government of Karnataka in cooperation with the National Association of Software and Services Companies (NASSCOM) and ANSR Consulting are working towards a Bengaluru 50K Plan to convert the state into the country’s GIC capital with an ambitious plan to bring 25 GICs to the city over the next 5 years. This would in turn result in the generation of 50,000 jobs. THE ROLE OF FOREIGN INVESTORS. The plan has foreign investors racing to set up and increase their presence in the techno city. GICs first appeared in India because of reduced costs but today many of them are way up the value chain and have become an important part of their parent company’s operations. It is said that GICs today are able to deliver and implement new strategies that are able to impact enterprise for both emerging and local markets. India accounts for 43% of the 1600 GICs present worldwide. They contribute $20 billion in revenues that comprise 19% of the Indian IT-BPO (Information Technology – Business process outsourcing) industry revenue and 15% of its workforce. The first GICs that were set up included financial companies like Citibank, Standard Chartered, HSBC and now, the likes of lingerie brands like Victoria’s Secret, hardware store chains like Lowe, food major Cargill and healthcare companies like Baxter International are present in Bengaluru. In addition to the Government’s GIC agenda and to prepare the state for impending foreign investors slated to enter the region, Karnataka is in need of developing its infrastructure which in turn would make market entry much easier thus contributing to an increase of international investments.
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LOOKING TO THE NEXT GLOBAL INVESTORS MEET. With the Global Investors Meet
(GIM) 2014, coming up in October this year, the State is planning a new Industrial Policy that would encourage a more integrated approach to industrial development. The plan is to create a strong industrial ecosystem that would emphasize on not only physical infrastructure but also knowledge, financial and social infrastructure.
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promosso da
In fact, in early March, the Government cleared 18 projects amounting to an investment of t 1 billion that will create jobs for 44,000 people across the state. The projects will range across sectors such as iron & steel, automobile, engineering & infrastructure, aerospace, agro chemicals, food, information technology, petrochemicals, pharma and textiles. THE ROLE OF THE IICCI AND OF ITALY. For those Italian companies seeking investment options in India, Karnataka and the GIM 2014 will provide an attractive platform where the Government is inviting investments from over 30 countries across verticals. A new online portal e-Udyami also exists to facilitate online filing of applications for single-window clearances. The Karnataka Government’s infrastructure budget for 2014-15 proposes to invest t 423 million for Bengaluru’s development which also includes roads, flyovers, bridges, protection of lakes and waste disposal. Keeping in line with the State’s requirements, we at the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), have been working together with the Karnataka State Transport Corporation, Directorate of Urban Land Transport, Indian Institute of Science, the European Business and Technology Centre (EBTC) and CEIPIEMONTE – the Piemonte Agency for Investments, Exports and Tourism, to create a Sustainable Transport Cluster in Karnataka. It is aimed at transferring know-how, expertise and best practices of Italian and European companies in the automotive and intelligent transport systems sector on to local institutions and private bodies. The idea has been to create a medium-long term project on sustainable mobility that would involve the collaboration of both local and Italian & EU companies to work together with research and academic institutes.
A inizio marzo, il Governo ha approvato 18 progetti, pari a un investimento di 1 miliardo di euro, che creeranno 44.000 posti di lavoro in tutto il Paese. I progetti spaziano in tutti i settori – siderurgia, automotive, ingegneria e infrastrutture, aerospaziale, prodotti chimici per l’agricoltura, alimentare, tecnologia informatica, petrolchimica, farmaceutica e tessile. IL RUOLO DELLA IICCI E DELL’ITALIA. Per le aziende italiane in cerca di possibilità d’investimento in India, il Karnataka e il GIM 2014 forniranno un’interessante piattaforma nell’ambito della quale il Governo incoraggerà investimenti da oltre 30 Paesi. Un nuovo portale di e-Udyami è stato lanciato anche per facilitare la compilazione online delle domande di sdoganamento mediante uno sportello unico. Il piano di budget per le infrastrutture del Governo del Karnataka propone investimenti pari a 423 milioni di euro per lo sviluppo di Bangalore nell’anno 2014-15, che comprende strade, viadotti, ponti, protezione dei laghi e smaltimento dei rifiuti. In linea con i requisiti dello Stato, la Indo-Italian Chamber of C o m m e r c e a n d I n d u s t r y ( I I C C I ) h a c o l l a b o ra t o c o n l a Karnataka State Transport Corporation (Corporazione dei Trasporti dello Stato del Karnataka), la Directorate of Urban Land Transport (Direzione dei Trasporti Urbani), l’Indian Institute of Science (Istituto Indiano della Scienza), l’European Business and Technology Centre (EBTC – Centro europeo Economico e Tecnologico) e CEIPIEMONTE – l’Agenzia Piemontese per gli Investimenti, le Esportazioni e il Turismo, per creare un cluster di trasporto sostenibile nel Karnataka. Il suo obiettivo è trasferire know-how, competenze e buone norme da parte di aziende italiane ed europee nel settore dei sistemi di trasporto automobilistico e intelligente ad istituzioni locali ed enti privati. L’idea è creare un progetto a medio-lungo termine sulla mobilità sostenibile, che comporti la collaborazione tra aziende – sia locali, che italiane ed europee – ed istituti accademici e di ricerca.
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Campo Prova per i Macchinari Agricoli: al via la 2ª edizione in Punjab Nell’ambito dell’attuale collaborazione bilaterale per la promozione dei macchinari agricoli italiani in Punjab, la Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), in collaborazione con FederUnacoma, Unioncamere Emilia Romagna, Regione Emilia Romagna e la Punjab Agricultural University (PAU), ha organizzato, dal 13 al 15 marzo 2014, una missione imprenditoriale a Ludhiana. L’evento si è tenuto all’interno della 2ª edizione del progetto “Agricultural Machinery Field Testing”, che prevede l’impiego di macchine agricole italiane. Nel corso della missione, alcune imprese provenienti dall’Emilia-Romagna hanno incontrato le controparti indiane per valutare lo sviluppo di potenziali collaborazioni. Il primo campo prova è stato organizzato nel marzo 2013 ed è stato seguito da uno specifico lavoro di ricerca, condotto dalla PAU, sui macchinari agricoli italiani, per poterli adattare alle condizioni del suolo agricolo indiano. I risultati della ricerca sono stati presentati nel dicembre 2013, in occasione della fiera EIMA AGRIMACH. La presentazione ha fornito importanti elementi alle aziende italiane per poter meglio comprendere come adattare i propri macchinari alle condizioni del suolo indiano e, successivamente, trasformare l’attività promozionale in reali opportunità di business.
Buyers indiani a MCE 2014 In occasione della MCE – Mostra Convegno Expocomfort 2014, la Camera di Commercio Indo-Italiana (IICCI), in collaborazione con il Consorzio Camerale per l’Internazionalizzazione e con Promos Milano ha organizzato, dal 18 al 21 marzo 2014, una missione di buyers indiani a Milano. Oggigiorno l’internazionalizzazione è un asset strategico, nonché uno dei punti di forza di MCE, come ha confermato la partecipazione in fiera di imprese internazionali e di oltre 34.000 professionisti provenienti da tutto il mondo. La manifestazione è stata inoltre un importante momento per tutti i visitatori, al fine di identificare sistemi innovativi nelle seguenti aree: installazioni industriali e residenziali, impianti di condizionamento-riscaldamento ed energie rinnovabili. I delegati indiani hanno così avuto la possibilità di aggiornare le proprie conoscenze riguardo a soluzioni tecnologiche innovative, ma anche stabilire relazioni d’affari e valutare potenziali opportunità di business.
INDIAN BUYERS @ MCE 2014 On the occasion of MCE – Mostra Convegno Expocomfort 2014, the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), together with the Chambers Consortium for Internationalization and Promos Milan, organized a delegation of Indian buyers to Milan from 18-21 March 2014. Internationalization is a strategic asset today and one of the key strengths of MCE. This was illustrated through the presence of international companies and over 34,000 professionals from across the world who visited the exhibition to track down the most innovative systems and solutions spanning the following sectors: residential & industrial installations, heating, air-conditioning and renewable energy. The Indian delegates had the opportunity to be updated on innovative technologies as well as to establish new business relationships and opportunities.
Un nuovo scenario per l’export italiano
AGRICULTURAL MACHINERY FIELD TEST ENTERS 2ND EDITION IN PUNJAB As part of its on-going bilateral cooperation to develop Italian agricultural machinery in Punjab, the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), in collaboration with FederUnacoma, Unioncamere Emilia Romagna, Regione Emilia Romagna and the Punjab Agricultural University (PAU), organized a mission to Ludhiana from 13-15 March 2014. The event marked the second edition of the Agricultural Machinery Field Testing with Italian machinery. During the mission, Italian companies from Emilia Romagna met Indian counterparts for potential collaborations. The first Field Test was organized in March 2013 and was followed by a specific research conducted by PAU on the Italian machinery in order to identify ways to modify the machines to adapt to the Indian soil. The results of the study were presented on the occasion of EIMA AGRIMACH in India in December 2013. The presentation proved fruitful and beneficial to the Italian companies to better understand how to adapt their machinery to the local needs and to transform the promotional activity into business opportunities.
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Secondo il rapporto “Rethink: evoluzione e prospettive dell’export italiano”, pubblicato da SACE, un nuovo scenario per l’export italiano emergerà a breve. In effetti, come segnalato nello studio previsionale, dopo la performance sottotono del 2013, nel corso dei prossimi 4 anni la crescita dell’export italiano arriverà a sfiorare il 7,3% medio annuo. Proprio la qualità dei prodotti Made in Italy, particolarmente apprezzata dai mercati esteri (e in particolare in quelli emergenti) sarà l’asset a cui si dovrà il successo delle esportazioni italiane negli anni a venire, in particolare per quanto riguarda settori di punta quali le tecnologie industriali e l’agroalimentare. Nel 2012 SACE, che vanta un’esperienza trentennale di supporto all’export e agli investimenti italiani all’estero, ha inaugurato un proprio ufficio a Mumbai, che svolge le funzioni di hub per i mercati dell’India e dell’Asia meridionale.
A NEW SCENARIO FOR ITALIAN EXPORT According to a report titled ‘Rethink: evolution and perspectives of Italian export,’ published by SACE, a new scenario for Italian export is soon to emerge. Indeed, as mentioned in the study, Italian exports, after being weak thus far will register growth at around 7.3% per annum over the course of the next 4 years. The quality of Made in Italy products, most appreciated in foreign markets (emerging markets in particular), will be the driver in establishing such a growth and the best performing sectors will be manufacturing and agrifood. In 2012, SACE, equipped with their experience of 30 years in supporting Italian export and investments abroad, launched its office in Mumbai to function as a hub for Indian and South Asian markets.
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CCIE BRISBANE promosso da
Sapori d’Italia per Fine Food Australia LA FIERA, UNICA MANIFESTAZIONE IN AUSTRALIA DI CARATURA INTERNAZIONALE E DEDICATA ESCLUSIVAMENTE AGLI OPERATORI DI SETTORE, SI TERRÀ DAL 15 AL 18 SETTEMBRE 2014 A MELBOURNE
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e f i e re r a p p re s e n t a n o l ’ o c c a s i o n e migliore per sviluppare il proprio business sui mercati esteri, perché permettono di incontrare operatori e buyers interessati ai propri prodotti, e di porre così le basi per future collaborazioni o partnership. Per questo, anche la Camera di Commercio Italiana del Queensland, con sede a Brisbane, si adopera per assistere nel migliore dei modi le aziende che sono interessate a prendere parte agli appuntamenti fieristici in programma in Australia, supportandole in tutte le fasi organizzative: dalla gestione degli spazi espositivi alla pianificazione del viaggio e del soggiorno, alla programmazione degli incontri con le controparti in loco. In particolare, la CCIE di Brisbane sta promuovendo la partecipazione delle aziende italiane a Fine Food Australia, l’unica manifestazione fieristica in Australia di caratura
Italian Flavors at Fine Food Australia Fine Food Australia, the only international trade show of its kind in Australia and dedicated exclusively to industry operators, will take place in Melbourne from September 15-18 of this year
internazionale e specializzata nel settore agroalimentare, che quest’anno si terrà a Melbourne dal 15 al 18 settembre. Da ormai 29 anni, Fine Food Australia costituisce un importante punto d’incontro per un numero sempre crescente di espositori e visitatori attenti all’alta qualità dei prodotti. Nel 2013 hanno visitato la fiera oltre 20mila persone, tra responsabili delle maggiori catene alberghiere e dei canali di distribuzione, ma anche di ristoranti, fast food, negozi al dettaglio, panetterie, così come buyers internazionali provenienti da ben 48 Paesi. Si tratta quindi di un’ottima opportunità per far conoscere gli autentici prodotti della tradizione italiana sull’importante mercato australiano e non solo, vista la nutrita presenza di visitatori esteri. Del resto, il settore agroalimentare in Australia presenta ottime opportunità di crescita: nei primi 9 mesi del 2013, infatti, le importazioni italiane nell’area hanno confermato il loro trend positivo, con un ulteriore aumento dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2012, pari a 291 milioni di euro. L’Italia è il sesto Paese più importante per l’import alimentare, e il primo tra i Paesi europei; ma i margini di crescita sono ampi: da qui, l’importanza di prendere parte ad un evento di rilievo qual è Fine Food Australia. Per maggiori informazioni, è possibile contattare la CCIE del Queensland scrivendo a info@icci.com.au, oppure visitare il sito ufficiale della manifestazione – www.finefoodaustralia.com.au. ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE AND INDUSTRY IN AUSTRALIA (QUEENSLAND) INC. Post Office Box 2216, Fortitude Valley BC Qld – 4006 Brisbane Tel. +61.7.3392.2499 – Fax +61.7.3392.1022 info@icci.com.au – www.icci.com.au
rade shows are the best way for entrepreneurs to develop their businesses in foreign markets as they provide them with opportunities to meet with industry operators and buyers interested in their products, and in so doing to lay the foundations for future collaborations or partnerships. For this reason the Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (Queensland) Inc., with headquarters in Brisbane, will do its best to assist those companies that are interested in taking part in Australian trade shows, supporting them throughout the organizational process: from the management of exhibition spaces, to travel and accommodation plans, to setting up meetings with local counterparts. In particular, the Brisbane ICCA is promoting Italian participation in Fine Food Australia, the only international trade show in Australia specializing in the agri-food sector, scheduled to take place this year in Melbourne from September 15-18. For the past 29 years, Fine Food Australia has been an important meeting point for an ever-growing number of exhibitors and visitors that are careful about product quality. In 2013 20,000 people visited the trade show, including not only the heads of the largest hotel chains and distribution channels, but also of restaurants, fast food chains, retail outlets, and bakeries, as well as international buyers from 48 different countries. It is, therefore, an excellent opportunity to introduce traditional and authentic Italian products to the Australian market and beyond, given the substantial presence of international visitors. Furthermore, the Australian agri-food sector provides an excellent opportunity for growth: in fact, in the first nine months of 2013, Italian imports to the country showed a positive trend, with a further increase of 11.2% as compared to the same period in 2012, equal to t 291 million. Italy is the sixth largest country in terms of food imports, and the first among European countries; but there is ample room for growth. Hence, the importance of taking part in a major event like Fine Food Australia. For more information please contact the Queensland ICCA at info@icci.com.au, or visit the trade show’s official website at www.finefoodaustralia.com.au.
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NEWS AUSTRALIA
Tappa a Sydney per il Top Italian Wines Road Show
Scambio di studenti, tra Belluno e l’Australia Prosegue con successo anche nel 2014 il “Progetto Australia”, ideato dall’Istituto omnicomprensivo “Valboite” di Cortina d’Ampezzo (Belluno) con la collaborazione dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. Il gruppo di studenti, in visita presso il Jonh Paul College di Frankston (Stato del Victoria), è stato accolto da Fabio Sandonà, rappresentante del Comitato Giovani Veneti nel Mondo, e Valerio Faoro, socio dell’Associazione, che ha sostenuto la
realizzazione di questo progetto fin dal 2009. I ragazzi hanno visitato il Veneto Club e la fattoria di un emigrante italiano. Non è mancata una passeggiata nel centro di Melbourne, oltre alle puntuali lezioni presso il college che ha ospitato il gruppo di studenti.
STUDENT EXCHANGE, BETWEEN BELLUNO AND AUSTRALIA The ‘Australian Project,’ conceived of by the ‘Valboite’ Institute in Cortina d’Ampezzo (Belluno) with the collaboration of the Bellunesi nel Mondo Association, is proceeding swimmingly in 2014 as well. The group of students, visiting the John Paul College in Frankston (state of Victoria), was greeted by Fabio Sandonà, representative of the Young Venetians in the World Committee,
and Valerio Faoro, member of the Association, which has been helping in the realization of this project since 2009. The students visited the Veneto Club and the farm of an Italian emigrant. Of course, in addition to classes at the host college, the trip wouldn’t have been complete without a visit to downtown Melbourne.
MELBOURNE CONTEMPLATES PIRANESI
Il Gambero Rosso ha portato per la prima volta in Australia il suo Top Italian Wines Road Show, evento itinerante che presenta in tutto il mondo l’eccellenza dell’offerta enologica italiana. La settima tappa del road-show è stata la città di Sydney, dove lo scorso 10 marzo oltre 60 prestigiose cantine italiane si sono riunite nell’elegante Federation Hall del MCA-Museum of Contemporary Art. Qui, hanno proposto i loro vini eccellenti prima ad un selezionato gruppo di buyers e giornalisti di settore, poi, nel tardo pomeriggio, ad appassionati dei bianchi e dei rossi Made in Italy. A completare la giornata, tre seminari guidati, che hanno presentato agli operatori i vini selezionati, e hanno permesso ai produttori italiani di incontrare le controparti australiane.
THE TOP ITALIAN WINES ROAD SHOW STOPS IN SYDNEY Gambero Rosso, for the first time, brought its Top Italian Wines Road Show to Australia, a traveling event which showcases, for the entire world, the best that Italian wine has to offer. The seventh stop on the road-show was Sydney, where this past March 10th more than sixty prestigious Italian wineries gathered in the MCA-Museum of Contemporary Art’s elegant Federation Hall. Here they presented their excellent wines first to a select group of buyers and journalists from the sector and then, in the late afternoon, to aficionados of Made in Italy reds and whites. The day was rounded out by three guided seminars, which presented the selected wines to industry operators, and gave Italian producers the opportunity to meet with Australian counterparts.
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Melbourne in contemplazione di Piranesi Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), architetto, antiquario, vedutista, disegnatore ma soprattutto incisore, è considerato uno dei più grandi esponenti dell’arte del disegno di tutti i tempi, nonché uno dei più illustri esempi del contributo italiano all’arricchimento del patrimonio culturale mondiale. In queste settimane, le opere di Piranesi sono in mostra in diverse location della città di Melbourne. Si inizia con “Piranesi Effect”, ospitata fino al 25 maggio allo Ian Potter Museum dell’Università di Melbourne, dove le opere di Piranesi sono affiancate a quelle di artisti contemporanei, così come ad antichità etrusche e romane. “Rome: Piranesi’s Vision” è invece il titolo della mostra allestita fino al prossimo 22 giugno presso la State Library of Victoria, che ospita le sue straordinarie incisioni, in particolare le sue affascinanti “Vedute di Roma”. Ultima tappa è il locale Istituto Italiano di Cultura, dove fino al 30 aprile sarà ospitata la mostra “A Traveller’s Dream: Piranesi and Rome”, che presenta gli scatti che il pluripremiato fotografo Graziano Panfili ha realizzato nei luoghi che ispirarono l’incisore di Mogliano Veneto.
Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), architect, antiquarian, draftsman, and above all etcher, is considered one of the most important influences of all time in the art of drawing, as well as one of the most illustrious examples of Italy’s contribution to our planet’s cultural heritage. For the next few months the works of Piranesi are on exhibit in various locations in the city of Melbourne, beginning with ‘Piranesi Effect,’ open until May 25th at the Ian Potter Museum at the University of Melbourne, where Piranesi’s works are on display beside those of contemporary artists, as well as Etruscan and Roman antiquities. Meanwhile, ‘Rome: Piranesi’s Vision’ is the title of the exhibit open until June 22nd at the State Library of Victoria, with a collection of his extraordinary etchings, in particular his captivating ‘Views of Rome.’ Lastly is the exhibit ‘A Traveller’s Dream: Piranesi and Rome,’ on display at the local Italian Cultural Institute until April 30th, which showcases photographs that award winning photographer Graziano Panfili took in the same locations which inspired Piranesi himself.
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Il rilancio dell’Italia passa dalla agricoltura Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XV - n. 97 - e 6,00
The Importance of Agriculture in Italy’s Recovery SPECIALE
Verona 6/9 Aprile 2014
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L’arte orafa crotonese Clementine di Calabria La ceramica di Gerocarne The Art of Goldsmithery in Crotone Clementine di Calabria Gerocarne Ceramics
EXPO MILANO 2015
Il Governo a fianco di Expo Milano 2015 The Government Stands Beside Expo Milano 2015