èitalia 98 – Il Primo Periodico dell'Italia nel Mondo

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I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L ’ I TA L I A N E L M O N D O

MULTILINGUAL EDITION ISSUED IN

La porta d’accesso alle autostrade dell’export

55

COUNTRIES

PARTNER EDITORIALE

www.italplanet.it

The Entry Ramp to the Exportation Highway Barack Obama

FACING THE CHALLENGES OF FOREIGN MARKETS TOGETHER. “We want our businesses to have an increasingly strong presence in foreign markets, which are fundamental for the recovery of the entire Italian productive system. Thanks to these help desks, we are able to offer another, more efficient, qualified, and coordinated tool with which to face the challenges of exportation.”

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XV - n. 98 - e 6,00

INSIEME, PER AFFRONTARE LE SFIDE DEI MERCATI ESTERI. “Vogliamo che le nostre imprese abbiano un peso sempre maggiore sui mercati internazionali, che risultano fondamentali per la ripresa del sistema produttivo italiano nel suo complesso. Grazie all’attività degli Sportelli, intendiamo offrire un ulteriore strumento, più efficiente, qualificato e coordinato, per affrontare le sfide dell’export”.

L’amico dell’Italia

LA RETE DEI 105 SPORTELLI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE COSTITUITI PRESSO TUTTE LE CAMERE DI COMMERCIO.

The Friend of Italy

A NETWORK OF 105 INTERNATIONALIZATION AGENCIES CREATED AS PART OF THE CHAMBERS OF COMMERCE

www.worldpass.camcom.it

Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere

9 SEZIONI PAESE èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia

1 èItalia

for for for for for for for for for

USA CANADA RUSSIA BRASILE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO INDIA AUSTRALIA

UNIONCAMERE

“Eccellenze Italiane: i Ristoranti nel Mondo per Expo” Italian Excellence: Restaurants in the World for the Expo

EXPO MILANO 2015

Gli USA parteciperanno a Expo Milano 2015 The US Will Be Participating in Expo Milano 2015


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Data Date



004-005 sommario8:gabbia arancio 07/05/14 14.12 Pagina 4

SOMMARIO ANNO XV - N.98 MARZO 2014

MADE IN ITALY ............................................................ 8 on line su www.italplanet.it I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L ’ I TA L I A N E L M O N D O

Quattro giorni dedicati al coraggio di Reggio Four Days Dedicated to the Courage of Reggio Calabria

MULTILINGUAL EDITION ISSUED IN

55

COUNTRIES

PARTNER EDITORIALE

EXPO MILANO 2015

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Barack Obama

L’amico dell’Italia The Friend of Italy

EXPO MILANO 2015

èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia

for for for for for for for for for

UNIONCAMERE

USA CANADA RUSSIA BRASILE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO INDIA AUSTRALIA

FOOD & WINE

È ufficiale: gli USA parteciperanno a Expo Milano 2015! It’s Official: the US Will Be Participating in Expo Milano 2015! .........................

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GOOGLE.IT/MADE IN ITALY

9 SEZIONI PAESE

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Un “cantiere” in fermento An Active ‘Construction Site’

www.italplanet.it

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XV - n. 98 - e 6,00

..........................................

EXPO MILANO 2015

“Eccellenze Italiane: i Ristoranti nel Mondo per Expo” Italian Excellence: Restaurants in the World for the Expo

Gli USA parteciperanno a Expo Milano 2015 The US Will Be Participating in Expo Milano 2015

Il merletto di Ascoli Piceno Ascoli Piceno Lace Salamini Italiani alla Cacciatora Salamini Italiani alla Cacciatora La maglieria del Perugino Perugia Knitwear

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STORIA DI COPERTINA Le trentasei ore di visita a Roma del Presidente americano Barack Obama: gli incontri con Papa Francesco, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il servizio a pagina 9

UNIONCAMERE-GOOGLE

Il web a portata di azienda! An Internet Presence for Italian Businesses!

SPECIALE YACHT MED FESTIVAL

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RIFLETTORI SULLE DONNE .......................... 30 Barbara Klein porta il cinema italiano negli USA Barbara Klein Brings Italian Cinema in the U.S.

ITALIANITÀ

..................................................................

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Italia da Oscar Italy at the Oscars

MODA

..............................................................................

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Una “ventata internazionale” per la moda italiana An ‘International Breath of Air’ for Italian Fashion

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UNIONCAMERE PER EXPO MILANO 2015

TRIENNALE

.................................................................

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Milano racconta Milano Milan Portrays Milan

RADIO ITALIA ............................................................ 38 Radio Italia scende in campo con i Negramaro Radio Italia Takes to the Field With Negramaro

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I 50 ANNI DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALO-RUSSA

MERCATO GLOBALE MISE

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Nuovi strumenti per salvare il patrimonio aziendale New Financial Tools With Which to Save Italy’s Patrimony of Small Businesses

MISE

.................................................................................

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L’arredo italiano torna a crescere The Italian Home Design Sector is Growing Once More

OSPITALITÀ ITALIANA ITALIAN HOSPITALITY

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UNIONCAMERE

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Distretti: è questa l’Italia “che va” Districts: the Italy that ‘Works’

MONDIMPRESA

.....................................................

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La rete camerale “con le PMI verso i mercati esteri” The Chambers of Commerce System for ‘Italy in Favor of Enterprise. Bringing SMEs to Foreign Markets’

ASSOCAMERESTERO

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Il “bio” italiano vola in Australia e Giappone Italy’s Organic Sector Travels to Australia and Japan

ASSOCAMERESTERO

........................................

Le nuove sfide della promotion italiana The New Challenges for the Promotion of Italian Products

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èItalia

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SEZIONI PAESE èItalia for BRASILE èItalia for USA èItalia for CANADA èItalia for RUSSIA èItalia for FRANCIA èItalia for GERMANIA èItalia for REGNO UNITO èItalia for AUSTRALIA èItalia for INDIA

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IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO

1

DI

L’Italia ci chiede fiducia

Q

uando daremo alle stampe quest’ultimo numero di èItalia, a Milano sarà partito un importante conto alla rovescia: meno 365 giorni all’Expo 2015. Solo un anno, ormai, ci separa da questo importante traguardo: un anno per tirare le ultime somme, per chiudere tutti i cantieri aperti e apprestarci ad accogliere in maniera ottimale i milioni di turisti che tutti si aspettano. Ma, soprattutto, un anno per dimostrare che l’Italia ce la può fare, che può raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati quando ci siamo impegnati ad ospitare questa Esposizione Universale “figlia” della crisi, con l’inevitabile – e duro – confronto con l’Expo 2010 di Shanghai. Nelle ultime settimane, però, come avrete modo di leggere nelle prime pagine di questo numero di èItalia, abbiamo ricevuto un’importante conferma. Lo stesso Presidente Barack Obama, in visita a Roma, si è infatti detto “orgoglioso” di annunciare la partecipazione degli Stati Uniti all’Expo 2015. “Gli USA sono entusiasti di questa firma, è una grande opportunità per le aziende per condividere idee”, ha detto da parte sua il Segretario di Stato John Kerry, che l’ha accompagnato in Italia. Un importante segnale della fiducia con cui, dall’estero, si guarda ancora all’Italia. Una fiducia che dovremmo imparare di nuovo a fare nostra, perché credere in ciò che facciamo è il primo passo per riuscire.

Fondatore – Direttore Responsabile Domenico Calabria Condirettori Rosario Alessandrello Gaetano Lo Russo Capo Redattore Centrale Ghileana Galli Redazione Gian Carlo Bertoni, Mario Boselli, Massimo Borgia, Geneviève Buffon, Eunice Cappelletti, Giovanni Cocco, Pina Costa, Umberto Forte, Alessio Gambino, Silvana Genzone, Giuseppe Laghezza Masci, Gloriano Mazzè, Umberto Mucci, Carlo Ottaviano, Sandro Pettinato, Flavio Ramella, Camilla Sala, Roberto Spingardi, Pietro Viola, Martina Zanetti Senior Contributors Carlo Azeglio Ciampi (primo editoriale di èItalia), Giovanni Castellaneta, Pietro Celi, Ferruccio Dardanello, Piergiacomo Ferrari, Claudio Gagliardi, Giancarlo Lanna, Riccardo Monti, Giorgio Mulè, Edoardo Pollastri, Giuseppe Tripoli Art Director Marco Marino Grafica Anna Grasso, Silvia Mastropietro Traduzioni Jessica Ordman Stampa Marca Print snc Editore e Abbonamenti Newscorp International Srl Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano Tel. + 39 02.3657.1756 eitalia@italplanet.it Pubblicità Italplanet by Intl. Media Srl Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano Tel. + 39 02.3657.1696 marketing@italplanet.it

EDITORIALE DI GIORGIO MULÈ

DIFFUSIONE Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 – Tiratura media n. 100.000 copie – Diffusione media n. 95.000 copie – mensile, 10 numeri l’anno (2 doppi).

Rivista diffusa in Italia e all’estero a: Aziende internazionali importatrici del Made in Italy, Camere di Commercio Italiane all’estero e loro Soci, Associazioni imprenditoriali e culturali, uffici ICE, Aziende italiane, Ministeri, Regioni, Province e Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour operators, Ristoranti Italiani nel Mondo, Aeroporti, Ambasciate e Consolati, Associazioni italo-estere.

9 SEZIONI PAESE

Redazioni presso le Camere di Commercio Italiane di: Francoforte, Londra, Los Angeles, Melbourne, Mosca, Mumbai, Nizza, San Paolo, Toronto. In collaborazione con le Istituzioni italiane all’estero. Coordinamento Editoriale CCIE, Gaetano Fausto Esposito – ASSOCAMERESTERO èItalia for USA Camera di Commercio Italiana di Los Angeles Presidente: West Hooker-Poletti Segretario Generale: Letizia Miccoli èItalia for BRASILE Direttore Editoriale: Giancarlo Lanna èItalia for CANADA Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Presidente: George Visintin Segretario Generale: Corrado Paina

èItalia for FRANCIA Camera di Commercio Italiana di Nizza Presidente: Patrizia Dalmasso Segretario Generale: Agostino Pesce èItalia for GERMANIA Camera di Commercio Italiana per la Germania Presidente: Emanuele Gatti Segretario Generale: Claudia Nikolai èItalia for INDIA Camera di Commercio Italiana di Mumbai Presidente: Narinder Nayar Segretario Generale: Sergio Sgambato

èItalia for REGNO UNITO Camera di Commercio Italiana di Londra Presidente: Leonardo Simonelli Santi Segretario Generale: Helen Girgenti èItalia for RUSSIA Camera di Commercio Italo-Russa Presidente: Rosario Alessandrello Segretario Generale: Leonora Barbiani èItalia for AUSTRALIA Camera di Commercio Italiana di Melbourne Presidente: Tony De Domenico Segretario Generale: Luca Bottallo

Via Sardegna, 17 00187 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it

Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

L’Italia a sostegno dell’ingresso dell’Albania nell’UE Un legame “frutto di radicate affinità culturali e dell’antica amicizia” che ha “trovato fertile stimolo nella prossimità geografica tra le due sponde dell’Adriatico e nelle vicende di una lunga storia comune”. Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita a Tirana, ha definito il rapporto tra Italia e Albania incontrando il Presidente albanese Bujar Nishani. Il Capo dello Stato non ha poi mancato di sottolineare “l’elevato grado d’integrazione raggiunto dai nostri sistemi economici e gli intensi scambi commerciali, frutto di numerose e feconde iniziative imprenditoriali”. Come ricordato nel corso dell’incontro, il Consiglio Europeo si appresta a valutare nuovamente la richiesta dell’Albania di ottenere lo status di Paese candidato all’Unione Europea, cosa che l’Italia sostiene e a cui guarda come fattore di stabilità e progresso per l’intera area balcanica.

ITALY IN SUPPORT OF ALBANIA’S ACCESSION INTO THE EU A bond which is “the result of a deeply rooted cultural affinity and a longstanding friendship” which has “found fertile ground in the geographic proximity of these two Adriatic shores and in the events of a long common history.” These were the words which President of Italy Giorgio Napolitano used to define the relationship between Italy and Albania during his meeting with President of Albania Bujar Nishani. The Head of State also emphasized “the high degree of integration achieved by our economic systems and the intense commercial trade between our countries, the result of numerous and fruitful entrepreneurial initiatives.” As was mentioned during the meeting, the European Council is getting ready to re-evaluate Albania’s request of candidature to the European Union, something which Italy supports and views as a factor in the stability and progress of the entire Balkan area.

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I fasti dell’età augustea rivivono a Parigi Per commemorare il bimillenario della sua morte (19 agosto 14 d.C.), il Grand Palais di Parigi ospita, fino al 13 luglio 2014, la mostra “Moi, Auguste, Empereur de Rome”, che farà rivivere il periodo d’oro dell’imperatore Augusto e l’effervescenza artistica del suo regno, durato più di quarant’anni. La mostra presenta circa 200 opere di altissimo prestigio, tra statue, rilievi, affreschi, pezzi di mobilio e di argenteria, ma anche la ricostruzione di una villa sulle pendici del Vesuvio e delle tombe scoperte in Gallia. Il risultato finale è un percorso capace di intrecciare la vita e la carriera del princeps con il formarsi di una nuova cultura e di un innovativo linguaggio artistico, ancora oggi alla base della civiltà occidentale.

THE SPLENDOR OF THE AUGUSTAN AGE REVIVED IN PARIS To commemorate the 2000th anniversary of his death (August 19, 14 AD), the Grand Palais in Paris is hosting the ‘Moi, Auguste, Empereur de Rome’ exhibit until July 13th. The exhibit celebrates the golden age and the artistic splendor of Emperor Augustus reign, which lasted over forty years. On display are approximately 200 prestigious works, including statues, reliefs, frescoes, furniture, and silver, as well as a reconstruction of a villa on the slopes of Vesuvius and of several tombs discovered in Gaul. The end result is an exhibit which weaves together the life and career of the ‘Princeps’ with the formation of a new culture and of an innovative artistic language which is at the foundation of western culture to this very day.

ONU: 1.500 giovani dettano l’agenda del futuro Dal 13 al 17 marzo si è tenuta, presso la sede della FAO, la quinta edizione del Rome Model United Nations, la più grande simulazione dei lavori delle Nazioni Unite in Europa dedicata ai giovani. Focus di quest’anno è stato “Beyond 2015: a new agenda for development”. Stefano Baldi, direttore

dell’Istituto Diplomatico del Ministero degli Esteri, l’ha definita “un’opportunità straordinaria”, un’esperienza unica che permette ai giovani partecipanti – provenienti da oltre 100 Paesi – di “comprendere meglio i valori del confronto, della sintesi e del multiculturalismo”.

UN: 1,500 YOUNG MEN AND WOMEN DISCUSS THE WORLD’S FUTURE From March 13-17, at the FAO headquarters in Rome, the fifth edition of the Rome Model United Nations took place, the largest simulation of United Nations activities in Europe. This year’s focus was ‘Beyond 2015: a new agenda for development.’ Stefano Baldi, head of the Ministry of Foreign Affairs’ Diplomatic Institute, called it “an extraordinary opportunity,” a unique experience which allows young participants – from over 100 countries – to “better understand the value of discussion, collaboration, and multiculturalism.”


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

BooksinItaly porta la cultura italiana nel mondo Si chiama BooksinItaly – www.booksinitaly.it – il primo sito per la promozione dell’editoria, della lingua e della cultura italiana nel mondo. Disponibile in italiano e inglese, il sito vuole essere un punto di riferimento e di informazione, ma soprattutto una piattaforma di scambio e di confronto sulla produzione

editoriale italiana nel mondo, capace di raccogliere il flusso delle idee e il dibattito tra professionisti del settore. L’iniziativa nasce per volontà della Farnesina, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e del Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con l’AIE-Associazione Italiana Editori e con il patrocinio di Expo 2015.

BOOKSINITALY TAKES ITALIAN CULTURE ABROAD BooksinItaly (www.booksinitaly.it) is the first website to promote Italian publications, language, and culture worldwide. Available in both Italian and English, the website is not only a reference and information point, but is above all a virtual location for discussion and exchange of ideas regarding the Italian publishing industry in the world, able to act as moderator for the influx of ideas and for the debate between professionals from the sector. The initiative was conceived by the Ministry of Foreign Affairs, by the Ministry of Cultural Heritage and Activities, and by the Center for Books and Reading, in collaboration with AIE-Italian Publishers Association and with the support of Expo 2015.

La Puglia in tour per l’Europa Da aprile 2014, la Puglia sarà nelle principali città europee con un ricco programma di eventi e attività finalizzati alla comunicazione del brand Puglia al grande pubblico: il

APULIA ON TOUR IN EUROPE Beginning in April 2014, Apulia will be touring the most important European cities with a rich program of events and initiatives aimed at promoting the Apulia brand to the broader public. The #Wearinpuglia 2014 Road Show will be making six stops: Vienna (April 11-21), Berlin (April 28 – May 6), Munich (May 15-24), London (June 6-15), Paris (June 21-30), and Dublin (July 6-15).

Made in Italy, una vacanza fatta su misura per te L’Enit-Agenzia Nazionale del Turismo ha lanciato per il 2014 la campagna di comunicazione “Made in Italy” Una vacanza fatta su misura per te, messaggio creativo ispirato all’autenticità ed inimitabilità dell’Italia. Concentrata su 8 mercati europei (Germania, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Francia, Scandinavia, Regno Unito e Russia) che rappresentano quasi il 50% dei pernottamenti esteri in Italia, la campagna pubblicitaria è articolata per singole tipologie di prodotto: Cultura & Benessere, Enogastronomia, Mare e Laghi, Città d’arte, Expo 2015, Montagne & Parchi, Vacanza attiva, Borghi & Enogastronomia. La campagna è caratterizzata dall’utilizzo dell’etichetta “Made in Italy”, che abbina così il patrimonio storico, culturale e ambientale, con la manifattura d’eccellenza del nostro Paese. www.italy.travel

MADE IN ITALY, A HOLIDAY TAILOR MADE FOR YOU ENIT-the Italian Government Tourist Board has launched a new communications campaign for 2014: ‘Made in Italy’ – A Holiday Tailor Made For You, a creative message

Road Show 2014 #Weareinpuglia. Sei le tappe previste: Vienna (11-21 aprile), Berlino (28 aprile – 6 maggio), Monaco (15-24 maggio), Londra (6-15 giugno), Parigi (21-30 giugno) e Dublino (6-15 luglio). Nel Villaggio Puglia – uno spazio di circa 250 metri quadrati allestito nelle piazze di maggior transito – il pubblico potrà sperimentare immagini, profumi, suoni, sapori, musica, tradizioni pugliesi: ogni giorno, infatti, è previsto un denso programma di attività gratuite per adulti e bambini. Oltre che nel Villaggio, la Puglia sarà presente anche in altri luoghi delle città con show-case, concerti, eventi e incontri B2B. Within the Apulia Village – an approximately 250 square meter space set up in the cities’ most highly trafficked squares – the public will be able to sample Apulian images, scents, sounds, tastes, music, and traditions. Each day a rich program of free events are scheduled for adults and children. In addition to the Village, Apulia will also be present in other locations within the cities with showcases, concerts, events, and B2B meetings.

inspired by Italy’s authenticity and inimitability. The publicity campaign, concentrated within eight European markets (Germany, Austria, the Czech Republic, Poland, France, Scandinavia, the United Kingdom, and Russia) which account for almost 50% of overnight stays by foreign tourists in Italy, is organized according to type of product: Culture & Wellness, Food, Seas and Lakes, Art Cities, Expo 2015, Mountains & Parks, Active Vacations, Historic Villages & Food. The campaign makes use of the ‘Made in Italy’ label, thus connecting our country’s historical, cultural, and environmental heritage with it’s high quality manufacturing industry. www.italy.travel

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MADE IN ITALY PIÙ DI 5 MILA PERSONE HANNO SEGUITO DAL VIVO LA PRIMA TAPPA DEL TOUR PANORAMA D’ITALIA, DAL 2 AL 5 APRILE di Damiano Iovino

Quattro giorni dedicati al coraggio di Reggio

L Da sin., Alfonso Signorini, Flavio Briatore e Giorgio Mulè.

Four Days Dedicated to the Courage of Reggio Calabria More than 5,000 people showed up for the first stop on the Panorama d’Italia tour, which took place from April 2-5 ope, tenacity, genius: three words that could become the motto for the future Reggio Calabria, a city which must cleanse an image soiled by years of stereotypes. The same city which we discovered during the first stop of Panorama d’Italia, a tour which is traveling across Italy and exploring its many high quality products, and which, in Reggio, attracted more than 5,000 people to its various events: from the narrative presented by entrepreneurs investing in the future, to the meeting with Prosecutor Nicola Gratteri; from the screening of the film by the young director Fabio Mollo ‘Il Sud è niente’ (The South is Nothing), to the interview with Minister of Health Beatrice Lorenzin; and from Vittorio Sgarbi’s packed lecture on contemporary bronze, to the talk show with Flavio Briatore. Also hugely successful was the Panorama ‘dome,’ the large tent where hundreds of people attended courses on social networks. In Reggio, Panorama d’Italia discovered and described aspects of the city and its province which few, apart from experts, were aware of. Who would ever have imagined that one of the best nephrology centers in the world is found in Reggio, located within the Ospedali Riuniti and lead by professor

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Carmine Zoccali? Or that the area is home to individuals like jewelry designer Gerardo Sacco and tuna tycoon Pippo Callipo (who has denounced both the ‘ndrangheta Mafia organization and the excessive bureaucracy which weighs down enterprises), as well as the magnificent Bergamot Orange, which is cultivated only in the Reggio Province and which supplies raw ingredients for almost all of the perfumes in the world? Hope for the future is felt in the enthusiasm of Filippo Cogliandro, the chef who, in 2008, had a member of the ‘ndrangheta arrested for demanding that he pay a ‘pizzo’ (protection money); or in that of his father Demetrio who was shot in the legs in 1988. Thanks to the help of Don Ciotti and the Libera association, Cogliandro has become famous throughout Italy for his anti-mafia dinners. But the Reggio of the future is also about the ability to create, as demonstrated by Carmelo Basile, sole director of the Fattoria della Piana in Candidoni. “With manure, the serum of dairy products, and the peels of citrus fruits we fuel our one-megawatt biogas system, built in 2008 with an investment of t 4 million. Not only are we energy independent, but every year we also earn t 2 million by selling excess kilowatts.” And there are other successful Calabrian start-ups as well, like Calbatt. Its co-founder, Francesco Antonio Amoroso, explained how the company developed certain technologies that improve the recharge efficiency of batteries by up to 15%, and today this start-up is part of the Enel group. Lastly, the showman Flavio Briatore, who invited the next generation to create their own jobs, triggering a standing ovation when he said, “The truly courageous are those who remain in Reggio Calabria.” Panorama d’Italia’s next stop will be Lecce from May 14-17,

a speranza, la tenacia, il genio: tre parole potrebbero essere il motto della Reggio Calabria del futuro, una città che deve togliersi di dosso un’immagine macchiata da anni di luoghi comuni. La stessa città che abbiamo scoperto nella prima tappa di Panorama d’Italia, il viaggio tra le eccellenze del Paese, che a Reggio ha visto più di 5 mila persone seguire dal vivo manifestazioni ed eventi: dal racconto degli imprenditori che scommettono sul futuro all’incontro con il procuratore aggiunto Nicola Gratteri; dalla proiezione del film del giovane regista reggino Fabio Mollo “Il Sud è niente” all’intervista con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, fino all’affollatissima lezione di Vittorio Sgarbi sui Bronzi di Riace e al talk show con Flavio Briatore. Grande successo per il “dome” di Panorama, la tensostruttura dove centinaia di persone hanno seguito i corsi sui social network. A Reggio, Panorama d’Italia ha scoperto e raccontato volti e fatti di una città e della sua provincia che pochi, al di là degli esperti, conoscevano. Chi poteva immaginare che a Reggio ci fosse uno dei migliori centri di nefrologia del mondo, quello guidato agli Ospedali Riuniti dal professore Carmine Zoccali? O personaggi come l’orafo Gerardo Sacco, l’imprenditore del tonno Pippo Callipo, che oltre alla ‘ndrangheta denuncia “la burocrazia che rallenta le imprese”, o la splendida realtà del bergamotto, che si coltiva solo in provincia di Reggio, e fornisce la materia prima per quasi tutti i profumi del mondo? La speranza nel futuro la leggi nell’entusiasmo di Filippo Cogliandro, lo chef che nel 2008 fece arrestare un uomo della ‘ndrangheta che gli chiedeva il pizzo; o di suo padre Demetrio, gambizzato nel 1988. Grazie all’aiuto di Don Ciotti e dell’associazione Libera, Cogliandro è diventato famoso in tutt’Italia con le sue cene antimafia. Nella Reggio del futuro c’è anche la capacità di creare, come testimonia Carmelo Basile, amministratore unico della Fattoria della Piana, a Candidoni. “Con il letame, il siero dei latticini e le bucce degli agrumi alimentiamo il nostro impianto a biogas da un megawatt, costruito nel 2008 investendo 4 milioni. Non solo siamo indipendenti energeticamente, ma ogni anno incassiamo 2 milioni vendendo i chilowatt in eccedenza”. Ci sono altre start-up calabresi di successo, come Calbatt: il cofondatore Francesco Antonio Amoroso ha spiegato di aver messo a punto tecnologie per migliorare fino al 15% la ricarica delle batterie e oggi la sua start-up è parte del gruppo Enel. Infine, l’ha fatta da mattatore Flavio Briatore, che ha invitato i giovani a inventarsi un lavoro, scatendando l’ovazione quando ha detto: “I veri coraggiosi sono quelli che restano a Reggio Calabria”. Ora tocca a Lecce: Panorama d’Italia vi farà infatti tappa dal 14 al 17 maggio.


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IN COPERTINA

Arrivederci, Italia! Ci rivediamo a Milano

È

stata una Roma blindata quella che, lo scorso 27 marzo, ha accolto il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La sua è stata una visita di poco più di una giornata, “incastrata” tra una tappa in Belgio e una in Arabia Saudita. L’Air Force One è infatti atterrato a Roma la sera del 26 marzo, alle 20.40, e dall’aeroporto di Ciampino il Presidente è stato subito accomp a g n a t o a Vi l l a Ta v e r n a , r e s i d e n z a dell’Ambasciatore americano in Italia, John Phillips, dove già lo attendeva il Segretario di Stato John Kerry. Da lì, il mattino dopo si è mosso, scortato da un imponente corteo di 26 auto e 8 moto, alla volta del Vaticano, dove per la prima volta ha incontrato Papa Francesco; a seguire, il colloquio in Quirinale con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per concludere con l’incontro con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. La sua “giornata romana” è terminata al Colosseo, per una visita privata di circa un’ora.

LE TRENTASEI ORE DI VISITA A ROMA DEL PRESIDENTE AMERICANO BARACK OBAMA di Simone Crolla, Consigliere Delegato di AmCham Italy

COMMOSSO DALL’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO. “È meraviglioso incontrarla”. “Benvenuto, signor presidente”. L’incontro tra il leader del mondo occidentale e quello della cristianità è iniziato così, con una vigorosa stretta di mano e parole semplici. Il colloquio è poi durato 50 minuti, e ha toccato diverse tematiche, dal Medio Oriente alla Siria, dalle persecuzioni dei cristiani alla necessità di proteggere le minoranze latinoamericane. Ma i temi su cui Papa Francesco si è soffermato sono stati soprattutto due: il problema dei poveri, degli emarginati, e le crescenti disuguaglianze a livello globale. Per il Presidente Obama, la parola-chiave di questo colloquio è stata “empatia”: la capa-

cità di mettersi nei panni degli altri e di prendersi cura di qualcuno, anche con chi non ci assomiglia o non condivide il nostro pensiero. Una dote fondamentale, necessaria sia nella politica che nel vivere quotidiano: è infatti dalla mancanza di empatia che nascono le guerre; ed è sempre la mancanza di empatia che ci permette di ignorare chi è in difficoltà. Poi, lo scambio di doni. Obama ha offerto al Papa una scatola di legno e cuoio contenente dei semi di frutta e verdura provenienti dall’orto della Casa Bianca, accompagnando il regalo con l’invito a recarsi negli Stati Uniti, e visitare personalmente il giardino. Francesco, invece, gli ha consegnato l’Evangelii Gaudium, che è un po’ il manifesto del suo pontificato. “Sono sicuro che mi darà forza e mi calmerà”, è stato il commento del Presidente americano. “I hope”, gli ha replicato, in inglese, il Santo Padre. Obama ha poi ricordato che nella sua visita a Benedetto XVI, nel 2009, c’erano anche la moglie e le figlie. “Loro sono con me nel cammino della vita. Preghi per loro, preghi per loro che devono sopportarmi”, ha concluso, passando dal serio alla battuta, prima della calorosa stretta di mano che ha segnato la conclusione di questo storico incontro.

N A P O L I TA N O , “ U N C A R O A M I C O ” . Lasciato il Vaticano, il corteo presidenziale si è spostato al Quirinale, dove il Presidente u

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IN COPERTINA u Obama ha incontrato Giorgio Napolitano. Un

rapporto ormai da tempo consolidato, quello tra i due presidenti, come si è potuto riscontrare fin dai primissimi minuti: “Sono felice di incontrarla di nuovo. La trovo meravigliosamente”, ha infatti esordito Obama stringendo la mano al nostro Presidente della Repubblica. Poi, venti minuti di colloquio, senza l’ausilio di interpreti, successivamente allargato ai componenti delle delegazioni ufficiali statunitense e italiana. A seguire, il pranzo nella Sala della Vetrata. Durante la conferenza stampa a Villa Madama, il Presidente Obama ha parlato di Napolitano come di “un caro amico”, ma anche “un grande statista”, e ha definito l’Italia “fortunata ad avere un uomo di Stato così forte, che aiuta il Paese in momenti così difficili”. Infine, l’ha ringraziato “per l’impegno dell’Italia nella NATO”.

RENZI, “UNA VENTATA DI ARIA FRESCA”. Ultima tappa, Villa Madama, per l’atteso incontro con il nuovo Premier Matteo Renzi. In verità, non era la prima volta che i due uomini si incontravano: come infatti lo stesso Obama ha raccontato, Renzi era stato ricevuto alla Casa Bianca nel 2010, nelle allora vesti di “primo cittadino” di Firenze – come ha ricordato il Presidente americano scandendo le parole in italiano – durante una riunione con un gruppo di sindaci. C’era anche stato un breve scambio di battute, durante il quale Obama aveva definito il capoluogo toscano come “la città con i migliori ristoranti del mondo”. A distanza di quattro anni, le cose sono molto cambiate, ma Obama ha confermato la propria simpatia per Renzi, convinto – come ha riferito il suo portavoce Jay Carney – che il nuovo primo ministro italiano sia un “leader molto promettente ed energico” e possa portare una “ventata di aria fresca” all’Italia. Molto probabilmente, a renderlo ancora più “simpatico” a Obama è il fatto che Renzi abbia “preso in prestito” lo slogan della sua prima campagna elettorale: “Yes we can”. Del resto, è stato lo stesso Premier a sottolineare, in apertura di conferenza stampa, che Obama “rappresenta, per me e per il mio staff, non solo il Presidente degli Stati Uniti, ma anche un’ispirazione e un modello”. “NON VEDO L’ORA DI TORNARE IN ITALIA PER L’EXPO”. Anche in questo caso, il colloquio ha toccato diversi argomenti: dal prossimo semestre di presidenza italiana dell’Europa, al ruolo dell’Italia e dell’Europa nel Mediterraneo. Poi, le principali tematiche di politica internazionale: il Medio Oriente, la Siria, l’Ucraina. E, più in generale, la grande amicizia e collaborazione che lega i nostri due Paesi, e quanto questo rapporto sia fondamentale in questa fase così critica per la società, per la storia, per l’economia globale. Parole di calore e di vicinanza condivise dal Presidente Obama: “Italia e Stati Uniti condividono straordinari legami in termini di storia, famiglia, cultura. Siamo particolarmente

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orgogliosi, e grati agli Italo-Americani che hanno dato un enorme contributo al nostro Paese. L’Italia è uno dei nostri alleati più stretti, e la nostra collaborazione è una dei vincoli più forti che uniscono Europa e Stati Uniti”. Parole di stima personale stono state espresse anche nei confronti del Premier italiano: “Sono rimasto molto colpito – ha affermato Obama – dall’energia e dalla visione che Matteo sta portando nel suo ruolo. Ci sono in lui grande serietà, e idee ambiziose, e credo che lo spirito e l’energia del popolo italiano possano essere liberati in una maniera che sarà positiva per l’Italia, ma anche per l’Europa tutta. È così meraviglioso vedere questa nuova generazione di leader venire alla ribalta!”. Poi, l’annuncio ufficiale tanto atteso: “Siamo tutti ansiosi di tornare il prossimo anno in Italia, a Milano, in occasione dell’Esposizione Universale. Sono infatti orgoglioso di annunciare qui, oggi, che gli Stati Uniti parteciperanno all’Expo, e che, insieme ai nostri partner, stiamo lavorando per realizzare un eccezionale padiglione, che metterà in mostra l’innovazione americana per migliorare l’agricoltura, la nutrizione e la salute delle persone in tutto il mondo. So che

l’Expo di Milano coinvolgerà ed educherà il mondo come solo l’Italia può fare. E vi dico che ho già molti volontari, nel mio staff, che vogliono prendere parte a questo evento e fare in modo che l’Expo si svolga senza intoppi. E sospetto – ha concluso ridendo – che molti ristoranti e negozi rientreranno nella loro agenda”.

TURISTA TRA LE ROVINE ROMANE. Dopo gli impegni istituzionali, Obama ha deciso di “ritagliarsi” un’oretta per sé e di visitare l’Anfiteatro Flavio, forse anche spinto dall’entusiasmo della moglie e delle due figlie, Malia e Sasha, che c’erano state nel 2009. Rilassato, senza cravatta, il Presidente Obama ha passeggiato insieme alla sua guida, Barbara Nazzaro, architetto della Sovrintendenza Archeologica di Roma, che l’ha affiancato in questa visita privata, rispondendo agli interrogativi di quello che, per circa un’ora, da uomo più potente del mondo, si è trasformato in un curioso turista americano. E forse, una delle frasi che rimarranno più impresse di queste 36 ore di visita in Italia, sarà proprio il commento fatto con entusiasmo alla vista di questo impareggiabile luogo: “È più grande di uno stadio da baseball”.


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IN COPERTINA

Arrivederci, Italy! See you in Milan! heavily guarded Rome greeted President of the United States Barck Obama on March 27th. His visit lasted only slightly more than a day, ‘wedged’ between a stop in Belgium and another in Saudi Arabia. Air Force One landed in Rome’s Ciampino airport the evening of March 26th at 8:40pm. He was then immediately taken to Villa Taverna, the residence of American Ambassador to Italy John Phillips, where Secretary of State John Kerry was already awaiting him. From there, the next morning, he was escorted by an impressive motorcade of twenty-six cars and eight motorcycles to the Vatican, where he met Pope Francis for the first time. This meeting was followed by that with Giorgio Napolitano, President of Italy, and afterwards that with Matteo Renzi, Prime Minister of Italy. His day in Rome ended with a private tour of the Colosseum which lasted about an hour. MOVED BY HIS MEETING WITH POPE FRANCIS. “It’s wonderful to meet you.” “Welcome, Mr. President.” So began the meeting between the leader of the free world and the leader of the Christian world, with a vigorous handshake and simple words. The meeting lasted fifty minutes and touched upon various themes, from the Middle East to Syria, from Christian persecution to the need to protect Latin-American minorities. But there were two themes which Pope Francis lingered on in particular: the problem of poverty and marginalization and the growing inequality worldwide. For President Obama the meeting’s key word was ‘empathy’: the ability to walk in another’s shoes and to take care of people, even when they don’t look like us or share our beliefs: an important trait that is necessary in both politics and in daily life. It is from a lack of empathy that wars are waged, and it is a lack of empathy that makes us capable of ignoring those in need. Then the two exchanged gifts. Obama presented the Pope with a box made of wood and leather and containing fruit and vegetable seeds from the White House garden, accompanying the gift with an invitation to visit the United States and the garden in person. Francis, on the other hand, presented Obama with the Evangelii Gaudium (The Joy of the Gospel), which is essentially the manifesto of his papacy. “I’m certain that it will give me strength and tranquility,” commented the President. “I hope so,” replied the Holy Father in English.

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American President Barack Obama’s thirty-six hours in Rome Obama then mentioned that his wife and daughters had also been present for his visit with Pope Benedict XVI. “They are with me in my journey of life. Pray for them, pray for them because they have to put up with me,” he concluded, adding a touch of humor to the meeting before the warm hand shake that signaled the end of this historic encounter. NAPOLITANO, “A DEAR FRIEND.” After leaving the Vatican the presidential motorcade moved on to the Quirinale, where President Obama met with Giorgio Napolitano with whom he already has a well-established relationship, evident in the very first minutes of their meeting. “It’s wonderful to see you again. You’re looking very well,” began Obama, shaking Napolitano’s hand. Then an initial twenty minute meeting without the assistance of interpreters, subsequently enlarged to included members of the official American and Italian delegations. Following the meeting, lunch was served in the Sala della Vetrata. During the press conference at Villa Madama, President Obama referred to Napolitano as “a dear friend,” as well as “a great statesman,” and said that Italy “is lucky to have such an extraordinary statesman to help them guide the country through some challenging times.” Lastly, he thanked him for “Italy’s commitment to NATO.” RENZI, “A BREATH OF FRESH AIR.” The last stop was Villa Madama, for the much-awaited meeting with the new Prime Minister Renzi. In actuality it was not the first time the two had met. Obama himself recalled that Renzi was welcomed to the White House in 2010, at the time in office as the “primo cittadino” (mayor) of Florence, during a meeting with a group of mayors. There was even a light-hearted moment when Obama described the capital of Tuscany as “the city with the best restaurants in the world.” Four years later a lot has changed, but Obama expressed his liking for Renzi, convinced that – as his spokesman Jay Carney reported – the new prime minister of Italy is “a promising and strong leader” and that he will be a “breath of fresh air” for Italy. Probably something that makes Renzi even more ‘likable’ to Obama is the fact that he has ‘borrowed’ the slogan from Obama’s first election campaign:

“Yes we can.” And it was Renzi who emphasized, at the beginning of the press conference, that for him “President Obama is not only the President of the United States, but also an inspiration and a model.” “I’M LOOKING FORWARD TO BEING BACK IN ITALY FOR THE EXPO.” Once again, the meeting touched upon various topics: from the upcoming semester of Italian presidency of the European Union, to Italy and Europe’s roles in the Mediterranean; followed by the main themes of international politics (the Middle East, Syria, Ukraine), and, more generally, the solid friendship and collaboration which unites our two countries, and how fundamental this relationship is at such a critical moment for society, history, and the world economy. President Obama went on to express warm words of friendship: “Italy and the United States share extraordinary bonds of history and family and culture. We’re especially grateful and proud for the Italian-Americans who have made enormous contributions to our country. Italy is one of our closest allies. Our partnership is one of the strongest links binding Europe and the United States together.” The President also praised Prime Minister Renzi: “I’ve just been impressed by the energy and vision that Matteo is bringing to his position,” stated Obama. “There’s a seriousness and ambition of ideas, and I think the spirit and the energy of the Italian people has the opportunity to be unleashed in a way that will be good for Italy, but it will also be good for Europe. And so it’s wonderful to see this new generation of leadership coming to the fore.” Then the much-anticipated announcement: “We are all looking forward to being back in Italy, in Milan, hosting the World – or being part of the World Exposition next year that Italy is hosting. I’m proud to announce today that the United States will participate in the Expo. And, together with our partners, we’re going to put together an outstanding USA pavilion that showcases American innovation to improve agriculture and nutrition and the health of people around the globe. I know the Milan Expo is going to engage and educate the world as only Italy can. And I will tell you that I already have some volunteers from my staff who want to go and really make sure that the Expo goes smoothly. I suspect,” he concluded with a chuckle, “that some restaurants and shopping may somewhere be in their agenda.” A TOURIST AMONG THE ROMAN RUINS. After many official appointments, President Obama decided to ‘cut out’ an hour of time for himself to visit the Colosseum, perhaps inspired by the enthusiasm of his wife and daughters, Malia and Sasha, who were there in 2009. Relaxed, without his tie, President Obama strolled the Colosseum with his guide, Barbara Nazzaro (architect of Rome’s archaeological superintendence office), who accompanied him for this private tour, answering his many questions as he transformed from the most powerful man in the world into a curious American tourist. And perhaps one of the phrases which will remain most impressed upon this thirty-six hour visit to Italy will be the enthusiastic comment, upon seeing this awe inspiring structure: “It’s bigger than a baseball stadium.”

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Ospitalità Italiana – IL BEL PAESE, LA SUA STORIA, LE SUE PRODUZIONI IN MOSTRA A EXPO MILANO 2015

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nioncamere in questi ultimi mesi ha elaborato – in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e con il Ministero dei Beni, le Attività Culturali e il Turismo – un’idea progettuale che mira a valorizzare, in occasione di Expo Milano 2015, la filiera agroalimentare “allargata” – le imprese e i territori, così come le risorse naturali, turistiche e paesaggistiche che li caratterizzano – utilizzando le reti camerali estere. L’iniziativa “Eccellenze Italiane: i Ristoranti nel Mondo per Expo” – varata da Unioncamere come Iniziativa di sistema nazionale del Fondo Perequativo, e inserita dal Governo all’interno dell’Agenda Italia 2015, tra i 60 progetti Paese per l’Expo, nella sezione “Promuovere l’Italia nel mondo” – prevede due fronti di attività: il primo, a livello internazionale, è basato su un’intensa campagna promozionale all’estero con l’obiettivo di generare un flusso di visitatori verso i padiglioni di Expo e verso le diverse realtà territoriali italiane; il secondo, invece, si concentra sul fronte nazionale, per portare all’attenzione di tutti il grande patrimonio delle imprese italiane e le tante eccellenze nazionali, turistiche, culturali e paesaggistiche.

IL COINVOLGIMENTO DEI RISTORANTI ITALIANI NEL MONDO. Per la promozione a livello internazionale, è stata attivata la rete dei 1.500 ristoranti italiani certificati nel mondo, che interfacciano circa 60 milioni di clienti/anno. Una rete che, insieme alle 76 Camere

di Commercio Italiane all’Estero, offrirà a Expo 2015 la possibilità di beneficiare di una vetrina globale, unica e a contatto con i mercati esteri. Per tutto il periodo da settembre 2014 a dicembre 2015, la rete dei 1.500 ristoranti italiani nel mondo e delle 76 CCIE promuoveranno l’Expo e il Paese attraverso: A) una campagna di comunicazione che farà da sottofondo per tutto il periodo tramite comunicati stampa, articoli e materiale promozionale messo a disposizione dei ristoranti e delle CCIE; B) tre grandi appuntamenti, in cui i 1.500 ristoranti certificati nei 56 Paesi che aderiranno all’iniziativa promuoveranno contemporaneamente il progetto Expo con eventi dedicati alle eccellenze italiane e ai loro territori.

IL PROGETTO: RACCONTARE I TERRITORI. Sul versante nazionale, l’idea è quella di far emergere le tante eccellenze presenti nei territori. A tal fine, utilizzando il web e le più innovative tecnologie, sarà creato un Hub esperienziale che presenti i territori raccontandone il paesaggio, la cultura, l’ospitalità, i prodotti e le imprese con le loro eccellenze. L’obiettivo è, in definitiva, valorizzare il modello Italia come intreccio tra territorio, talento e tradizione, capace di rispondere anche alle questioni fondamentali poste dall’Esposizione Universale. Si tratta di un progetto importante, che vuole rendere un servizio utile al Paese in quanto capace di proiettare gli effetti della manifestazione oltre la manifestazione stessa: oltre i suoi padiglioni, oltre il tema specifico della nutrizione e oltre i sei mesi della sua durata. GLI SLOGAN. Gli slogan prescelti per questa difficile e affascinante operazione sono “Portare tutti” ma “Tutti in modo diverso”

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UNIONCAMERE PER EXPO

Italian Quality Experience IL PROGETTO: LE FASI

PHASES OF THE PROJECT

• Creazione del database sulle 560mila imprese e sui territori (beni culturali, risorse turistiche, etc.); • Realizzazione della piattaforma web (Hub esperienziale); • Raccontare i Territori: il modello italiano come risposta ai temi di Expo 2015; • Individuazione dei percorsi di racconto (Storytelling); • Attivazione della campagna di promozione per Expo attraverso i ristoranti italiani nel mondo; • Realizzazione e attivazione del sistema CRM (Customer relationship management); • Presenza all’interno del Padiglione Italia; • Oltre l’Expo : il lascito per il Sistema Italia.

• Creation of the database for the 560,000 enterprises and the regions (cultural assets, resources, tourist attractions, etc.); • Creation of the website (Experiential Hub); • Illustrate the Regions: the Italian model as a solution to the themes of Expo 2015; • Identification of the stories to be told (Storytelling); • Launch of the promotional campaign for Expo 2015 via the Italian restaurants in the world; • Creation and launch of the CRM (Customer Relationship Management) system; • Presence within the Italy Pavilion; • Beyond the Expo: its legacy for the Italian economic system.

per “Raccontare l’eccellenza e la sua diversità”. Obiettivo di Unioncamere è infatti coinvolgere tutti, attraverso una piattaforma web contenente l’universo delle 560mila imprese agroalimentari italiane, innescando così un importante effetto di mobilitazione promosso dal Sistema camerale; e coinvolgere tutti in modo diverso, arricchendo il contenuto della piattaforma con informazioni caratterizzanti ciascuna impresa. La proliferazione delle

aziende permetterà di individuare i casi di eccellenza con caratteristiche di notiziabilità (sostenibilità, innovazione, etc.) intorno ai quali costruire dei racconti sul nostro Paese e sui suoi ecosistemi produttivi, fatti di competenze e storie imprenditoriali, peculiarità culturali e paesaggistiche dei territori. A tal fine, sarà necessaria la preziosa collaborazione di tutte le Camere che, radicate sui territori, sapranno leggere in maniera “critica” i dati

raccolti a livello centrale. L’Hub esperienziale sarà anche il luogo “virtuale” dove raccogliere, sotto il marchio Expo, tutti gli eventi di promozione delle filiere dell’agroalimentare organizzati dalle Camere sui territori nel corso del semestre. Sarà inoltre il luogo in cui troveranno valorizzate tutte le attività portate avanti dalle 70 Camere di Commercio che, negli ultimi due anni, hanno aderito alle progettualità del Fondo Perequativo su queste tematiche.

OLTRE L’EXPO. L’intera campagna promozionale, così come lo spazio espositivo all’interno del Padiglione Italia, punterà su messaggi e immagini che raccontano il Paese fuori dagli stereotipi, attraverso un mix di competenza e sapere delle imprese, peculiarità anche culturali del territorio ed ecosistemi produttivi. Il progetto renderà un servizio utile al Paese se sarà in grado di proiettare gli effetti della manifestazione oltre la manifestazione stessa: oltre i suoi padiglioni, oltre il tema specifico della nutrizione, e oltre i sei mesi della sua durata.

Italian Hospitality – Italian Quality Experience The ‘Bel Paese,’ its history and its creations in the spotlight at Expo Milano 2015 ver the course of the past few months Unioncamere, in collaboration with the Ministry of Agriculture Food and Forestry and with the Ministry of Cultural Heritage and Activities, has developed a project aimed at promoting, through the chambers of commerce network abroad and on occasion of Expo Milano 2015, the ‘extended’ agri-food industry – enterprises and regions, as well as the natural resources, tourist attractions, and landscapes that define it. The ‘Eccellenze Italiane: i Ristoranti nel Mondo per Expo’ initiative – launched by Unioncamere as a National system Initiative of the Equalization Fund, and included by the government in the 2015 Italy Agenda, among the sixty Expo country projects, in the section ‘Promoting Italy in the World’ – foresees two types of activities. The first, at the international level, is based on an intense promotional campaign abroad aimed at attracting a steady flow of foreign visitors to the Expo and to Italy in general. The second, on the other hand, focuses activities within the country, in order to draw attention to Italy’s great patrimony of businesses, outstanding national and cultural features, fascinating tourist attractions, and stunning landscape. THE INVOLVMENT OF ITALIAN RESTAURANTS IN THE WORLD. For the international promotion, the network of 1,500 certified Italian restaurants across the world, who serve approximately 60 million clients/year, has gotten involved. This network, together with the 76 Italian Chambers of Commerce Abroad, gives Expo 2015 the benefit of a unique and international spotlight, in close contact with foreign markets. For the entire period from September 2014-December 2015, this network of

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1,500 Italian restaurants and 76 ICCAs will promote Italy and the Expo through: A) a communications campaign which will continue throughout the entire period via press releases, articles, and promotional materials made available to the restaurants and to the ICCAs; B) three important events, in which the 1,500 certified restaurants in the 56 countries that will be participating in the initiative will simultaneously promote Expo 2015 through events dedicated to Italian products and their regions. THE PROJECT: DESCRIBE THE REGIONS. On the national front, the idea is to help the many outstanding features of our regions emerge. To this end, by using the Internet and the most innovative technologies, an Experiential Hub will be created which introduces the various regions, describing not only their outstanding features, but their landscape, culture, hospitality, products, and enterprises as well. The objective is ultimately to promote the Italian model as a combination of territory, talent, and tradition, capable of addressing the fundamental issues posed by the Universal Exposition as well. This is an important project which aims to provide the country with a useful service by extending the effects of the Expo beyond the Expo itself: beyond its pavilions, beyond the specific theme of nutrition, and beyond the six months of its duration. THE SLOGANS. The slogans chosen for this difficult and fascinating operation are ‘Bring Everyone’ but ‘Everyone in a different way’ in order to ‘Represent excellence and its diversity.’ Unioncamere’s objective is, in fact, to get everyone involved, through a website which encompasses the entire universe of 560,000 Italian agrifood enterprises, thus triggering an important mobiliza-

tion effort promoted by the chambers of commerce system; and getting everyone involved in a different way, enriching the contents of the site with detailed information about each enterprise. The proliferation of the businesses will make it possible to identify those products which possess newsworthy characteristics (sustainability, innovation, etc.) around which to construct stories about our country and its manufacturing ecosystems, its skills and entrepreneurial success stories, its cultural features and its landscapes. To this end, the invaluable collaboration between all of the chambers of commerce will be necessary; institutions that, being deeply rooted to their regions, will know how to look critically at the data collected at the central level. The Experiential Hub will also be the ‘virtual’ location where, under the Expo’s brand name, all of the promotional events for the agri-food industry being organized by the chambers of commerce system and taking place within the country during the course of the six-months, will be collected. Furthermore, it will be the location which promotes all of the initiatives being carried out by the 70 chambers of commerce which, over the past two years, have participated in the Equalization Fund’s planning on these topics. BEYOND THE EXPO. The entire promotional campaign, as well as the exhibition space within the Italy Pavilion, will be centered around messages and images which describe the country beyond its stereotypes, through a combination of the skills and knowledge of its enterprises, as well as its cultural features and manufacturing ecosystems. This project will provide the country with a useful service if it is capable of extending the effects of the Expo beyond the Expo itself: beyond its pavilions, beyond the specific theme of nutrition, and beyond the six months of its duration.

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Agenda Italia 2015 le 60 iniziative PROMUOVERE IL RUOLO DELL’ITALIA NEL MONDO

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Promozione Paesi Strategici Cooperazione Italiana in Expo 2015 Women in Expo & Women in Diplomacy

I QUATTRO MINISTERI CHE GARANTISCONO LO SVOLGIMENTO DI EXPO 2015 MINISTERO

Supporta l’ingaggio dei Paesi partecipanti e la promozione dell’evento attraverso la rete diplomatica di relazioni internazionali

Expo 2015 e l’Europa Summit Paesi africani su Nave Cavour Forum Internazionale per la Salute Incontro mondiale organi Polizia su Sicurezza Alimentare Terzo Meeting internazionale Interpol-Europol Grandi mostre e loro itinerari territoriali I musei italiani per Expo 2015: la civiltà della tavola Percorso “Nature morte, la cultura si mangia” Rilancio della Via Francigena Dorsale Cicloturistica Giovani artisti per nutrire il pianeta Eventi Expo nei quattro grandi restauri nazionali 2015: gli Italiani nel mondo Eccellenze Italiane: i ristoranti nel mondo per Expo Biglietti integrati Expo-musei italiani (carta sconti) Italia.It, vetrina per Expo 2015 Piano esecutivo ENIT 2014 Agenzia delle Entrate per Expo 2015 Progetto speciale 2014 ENIT-VFS Piano di promozione nei raduni militari Fuori Expo: 25 progetti per l’Italia Lo Sport in Expo 2015 Registro digitale del turismo italiano 2015. Volare in Italia Mobilità per Expo 2015

RUOLO VERSO EXPO 2015

È responsabile per la definizione e l’applicazione del Piano Complessivo di Sicurezza dell’Evento e per le azioni volte a contrastare i fenomeni di infiltrazione criminale

È socio di Expo 2015 SpA e partner strutturale dell’evento per garantire le condizioni economico-finanziarie per realizzare l’Expo 2015 Realizza le opere infrastrutturali chiave per facilitare il flusso di visitatori verso Expo 2015, ed in generale la mobilità a livello urbano ed extra-urbano

SVILUPPARE I TEMI E I CONTENUTI DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE

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Progetto “Expo e Scuola” Challenge Prize International Center Food and Environment Security (CF&E) Campagna nazionale sullo spreco alimentare Concorso di idee “Acqua, salute, alimentazione” Progetto Acqua Progetto Porti. Nuova filiera logistica alimentare Scuola di Alta Formazione Agroalimentare Campagna nazionale per la sana alimentazione Padiglione del Vino Libro Bianco sulla sicurezza alimentare Le Città di Expo Campagna di comunicazione sui grandi temi di Expo

CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL PAESE

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Bando per le Eccellenze Italiane Bando Start Up: I Nuovi Talenti Imprenditoriali Finanza Innovativa per le Filiere Agroindustriali Progetto Eventi Filiere Agroindustriali Progetto “Terre” L’esperienza dei GAL (Gruppi di Azione Locale) Le imprese si incontrano in Expo Piano di sviluppo per la Bioeconomia The Road to Expo. Azioni di supporto alle fiere italiane Politiche attive per il lavoro Portale Cliclavoro INPS e INAIL per Expo 2015 Seconde Generazioni alla prova Bando straordinario per il servizio civile Progetto Prossima Progetto Smart City Workplace Expo 2015 Sportello Unico Doganale Car Sharing sulla BREBEMI


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GIUSEPPE SALA

Sicilia, prima regione di Expo Milano 2015 La Sicilia è la prima regione italiana partner ufficiale di Expo Milano 2015 e guiderà il Cluster Bio-Mediterraneo, una vasta area dedicata interamente al tema della biodiversità e quindi alla Dieta Mediterranea, che accomunerà 12 Paesi – insieme alla Sicilia ci saranno Albania, Algeria, Croazia, Egitto, Grecia, Libano, Libia, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia e Tunisia. A oggi questo è l’unico Cluster guidato da un’istituzione pubblica (l’aggiudicazione è avvenuta in seguito a una gara ad evidenza pubblica). La Regione Sicilia giocherà un ruolo fondamentale nello sviluppo dei temi del Cluster Bio-Mediterraneo, che occuperà uno spazio di 7.330 metri quadrati, di cui 1.900 dedicati all’area comune. Per la sua collocazione geografica e per la sua storia, la Sicilia costituisce il trait-d’union culturale ideale tra l’Italia e lo straordinario patrimonio di esperienze dei popoli del Mediterraneo. La cura nella preparazione delle pietanze e la qualità dei prodotti e delle materie prime alimentari tipiche dell’area mediterranea saranno valorizzate all’interno del Cluster in quanto elementi comuni alle tradizioni degli importanti Paesi che vi prenderanno parte.

Sicily, the First Region of Expo 2015 Sicily is the first region to become an official partner of Expo Milano 2015 and will be leading the Bio-Mediterranean Cluster, a vast area dedicated entirely to the theme of biodiversity and, therefore, to the Mediterranean Diet, which will bring together twelve countries – Sicily as well as Albania, Algeria, Croatia, Eg ypt, Greece, Lebanon, Libya, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia, and Tunisia. To date this is the only Cluster to be lead by a public institution (the position was awarded through a public tender). Sicily will play a fundamental role in the development of the Bio-Mediterranean Cluster’s themes. The cluster will occupy a 7,330 square meter space, of which 1,900 will be dedicated to a common area. Thanks to its geographic location and its history, Sicily is the ideal cultural liaison between Italy and the Mediterranean population’s extraordinary patrimony of experience. The attention to detail in the preparation of dishes, as well as the quality of the typical products and raw ingredients found in the Mediterranean area, will be promoted within the Cluster as these are common elements in the traditions of the countries which will be taking part.

Editoriale di Giuseppe Sala, AD e Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015

Un “cantiere” in fermento

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enezuela, Bulgaria, Marocco, Polonia, Austria: negli ultimi mesi, si sono avvicendate senza sosta le notizie relative ai nuovi Paesi che hanno annunciato la loro adesione, a quelli che hanno firmato i contratti di partecipazione – mettendo così “nero su bianco” la loro volontà di essere attivamente presenti a questo grande evento internazionale – e a quelli che, da parte loro, hanno svelato il tema ed il design del loro Padiglione. Nel frattempo, continuano incessantemente i lavori al cantiere di Expo Milano 2015, sia da parte dell’Organizzatore che degli stessi Paesi ospitati. È infatti dello scorso 2 aprile la notizia che la Germania è salita sul podio come primo Paese ad aver avviato la costruzione del proprio Padiglione. Seconda Nazione ad aver firmato il contratto di partecipazione già nel 2012, la Germania costruirà uno dei Padiglioni più grandi – quasi 5.000 metri quadrati di superficie – mostrando ai visitatori, con il tema “Fields of Ideas”, una nuova immagine del Paese. Recente l’importante conferma degli USA: lo scorso 27 marzo, a 400 giorni dell’apertura di Expo 2015, gli Stati Uniti d’America hanno infatti firmato il contratto di partecipazione all’Esposizione Universale, portando a 147 il numero dei partecipanti ufficiali. Un risultato importantissimo, che ci conferma l’interesse internazionale per questo grande appuntamento che, fra poco più di un anno, porterà Milano – e l’Italia – al centro del mondo.

An Active ‘Construction Site’ enezuela, Bulgaria, Morocco, Poland, Austria: past months have been full of news regarding V the most recent countries to announce their participation, those that have already signed the participation contract (thus declaring in ‘black and white’ their desire to be actively present for this great international event), and those that have unveiled the theme and design for their pavilion. Meanwhile work at the Expo Milano 2015 construction site continues unrelentingly, on the part of both the organizers and the guest countries. In fact, as of April 2nd, Germany has become the first country to begin work on the construction of its pavilion. The second country to have signed the participation contract, back in 2012, Germany is building one of the largest of the Expo’s pavilions – almost 5,000 square meters of surface area – which, through its ‘Fields of Ideas’ theme, will show visitors a new image of the country. But above all, an important confirmation: on March 27th, 400 days before Expo 2015 is scheduled to open, the United States signed the participation contract for the Universal Exposition, bringing the number of official participants to 147. This is an important milestone, confirming the international interest in this great event which, just over a year from now, will put Milan – and Italy – at the center of the world.

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li Stati Uniti d’America hanno firmato il contratto di partecipazione a Expo Milano 2015. Ad annunciarlo è stato il Presidente Barack Obama al termine dell’incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, avvenuto lo scorso 27 marzo a Roma. Nel pomeriggio il Segretario di Stato americano John Kerry e il Commissario Unico per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, si sono riuniti per approfondire i dettagli della presenza statunitense all’Esposizione Universale del prossimo anno. “Proprio oggi, a 400 giorni dell’apertura di Expo 2015, arriva la bella notizia della firma del contratto di partecipazione degli Stati Uniti d’America”, ha commentato soddisfatto Giuseppe Sala, che ha poi tenuto a ringraziare il Governo italiano ed il Presidente del Consiglio per il lavoro straordinario fino ad oggi realizzato.

AMERICAN FOOD 2.0. Il padiglione americano, il cui concept architettonico – American Food 2.0: Sustainable, Innovative, Healthful, Entrepreneurial and Delicious (Cibo Americano 2.0: sostenibile, innovativo, salutare, imprenditoriale e delizioso) – richiama la struttura di un granaio, svilupperà il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” in modo innovativo, per offrire ai visitatori soluzioni e strumenti in grado di rispondere a due delle principali sfide con cui si confronta quotidianamente la popolazione mondiale: la sicurezza alimentare e la promozione di stili di vita salutari, argomenti su cui l’Amministrazione Obama ha mostrato negli anni grande sensibilità. Diversità e responsabilità sono i pilastri su cui poggerà la presenza degli Stati Uniti d’America a Expo Milano 2015. Elementi che saranno valorizzati sia nelle dotazioni tecnologiche del Padiglione, sia attraverso eventi, convegni e appuntamenti che animeranno lo spazio espositivo. Alla base, l’idea che il cibo sia un linguaggio universale e che il futuro dell’alimentazione dipenda dalla capacità politica, diplomatica, sociale e tecnologica di risolvere in modo creativo i problemi legati alla nutrizione a livello mondiale. I visitatori saranno coinvolti in un percorso “dal campo alla tavola” (from farm to table) in cui installazioni video e giardini verticali e sul tetto – in rappresentanza dei 50 Stati americani e della Casa Bianca – guideranno alla scoperta del ricco mosaico culturale, scientifico e culinario che compone gli Stati Uniti d’America. Sarà sviluppato un programma specifico di iniziative – The Manifesto Project – a sostegno della responsabilità d’impresa e della sostenibilità ambientale e alimentare; inoltre, sarà attivato un piano di coinvolgimento studentesco, in collaborazione con i progetti italiani di studio nelle università statunitensi. American Food 2.0 intende essere un Padiglione giovane e globale: per questo, saranno messi in campo gli strumenti di comunica-

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È ufficiale: gli USA parteciperanno a Expo Milano 2015! IL CONTRATTO DI PARTECIPAZIONE È STATO FIRMATO DALLO STESSO PRESIDENTE OBAMA IN OCCASIONE DELLA SUA VISITA A ROMA zione più all’avanguardia e sarà possibile vivere l’esperienza proposta dal Padiglione statunitense anche attraverso i social media. L’obiettivo è raccontare la storia dell’agricoltura e dell’alimentazione “Made in USA” attraverso gli elementi di innovazione introdotti nella produzione e nella distribuzione degli alimenti, e presentare gli importanti contributi forniti fino ad oggi per vincere in modo responsabile e sostenibile le più delicate sfide che l’umanità si trova ad affrontare.

IL RUOLO DELL’AMCHAM. Il Padiglione americano sarà costruito e gestito dal consorzio “Friends of the USA Pavilion”, di cui fanno parte l’International Culinary Center, la James Beard Foundation e l’AmCham-American Chamber of Commerce in Italy, il “volto italiano” della cordata. Executive Vice President del Consorzio è Simone Crolla, Consigliere Delegato di AmCham Italy, che ha reso concretamente possibile la firma del contratto di partecipazione lo scorso 27 marzo. Come egli stesso spiega, si tratta infatti del “coronamento di un grande lavoro che ci ha permesso di raccogliere i primi 5 milioni di dollari necessari. Se non fossimo riusciti a raggiungere questo primo traguardo, la firma non ci sarebbe stata”. In questi mesi (il consorzio “Friends of the USA Pavilion” è stato ufficializzato lo scorso ottobre dallo stesso Presidente Barack Obama), l’Amcham ha dunque incontrato le aziende multinazionali americane, a cui sono stati presentati il concept del Padiglione, le opportunità di business, le grandi potenzialità di Expo. “Siamo stati gli ambasciatori dell’Italia nella business community americana – ha spiegato ancora Crolla – rispettando in pieno la mission di AmCham Italy, ovvero rafforzare e stringere sempre più le relazioni transatlantiche tra i nostri due Paesi. E siamo riusciti a vincere il primo tempo di questa sfida”. Il lavoro, infatti, è appena all’inizio. L’atti-

Il Segretario di Stato americano John Kerry presenta il Padiglione USA. Alle sue spalle, il Ministro Federica Mogherini, Giuseppe Sala e il Ministro Maurizio Martina.

vità di fundraising proseguirà nei prossimi mesi, fino al raggiungimento del traguardo finale – 50 milioni di dollari, necessari per la gestione delle attività previste nel Padiglione durante i sei mesi dell’Esposizione Universale. Crolla, però, si dice fiducioso: “Credo che nessuno avrebbe mai immaginato che AmCham Italy potesse festeggiare il suo centenario nel 2015 nel ruolo di gestore del padiglione americano durante l’Expo, eppure… eccoci qui! Crediamo in questo evento, e soprattutto crediamo nel fatto che esso costituisca un’opportunità unica per rendere ancora più attraente e competitiva l’Italia, e rilanciare la nostra crescita economica e sociale”.


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Il Segretario di Stato americano John Kerry con Simone Crolla.

It’s Official: the US Will Be Participating in Expo Milano 2015! The participation contract was signed by President Barack Obama during his visit to Rome at the end of March he United States has signed the participation contract for Expo Milano 2015. This was announced by President Barack Obama at the end of his meeting with Prime Minister Matteo Renzi, which took place in Rome this past March 27th. In the afternoon Secretary of State John Kerry and Sole Commissioner for Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, met in order to discuss the details of the American presence at next year’s Universal Exposition. “Today, exactly 400 days before the opening of Expo 2015, we’ve received the good news that the United States has signed the participation

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contract,” commented Giuseppe Sala, expressing his satisfaction, and going on to thank the Italian government and the Prime Minister for the extraordinary work done up until now. AMERICAN FOOD 2.0. The American Pavilion, whose architectural concept – American Food 2.0: Sustainable, Innovative, Healthful, Entrepreneurial and Delicious – evokes the structure of a silo, will develop the ‘Feeding the Planet, Energy for Life’ theme in an innovative way, so as to offer visitors solutions and tools capable of responding to two of the main challenges which the world’s population encounters daily: food safety and the promotion of healthy lifestyles, topics which the Obama Administration has been very attentive to. Diversity and responsibility will be two of the pillars of the United States’ presence at Expo Milano

2015, elements which will be promoted through both the pavilion’s technological equipment and through events, conferences, and appointments that will animate the exhibition space. At the foundation is the idea that food is a universal language and that the future of nutrition depends on the political, diplomatic, social, and technological ability to creatively solve the problems related to nourishment at the global level. Visitors will be involved in a ‘from farm to table’ trajectory in which video installations and vertical and roof gardens – representing the 50 United States and the White House – will guide their discovery of the rich cultural, scientific, and culinary mosaic that makes up the United States of America. A specific program of initiatives will be developed – The Manifesto Project – in support of business responsibility and environmental and food sustainability. Furthermore, a plan to get students involved will be launched in collaboration with Italian study projects set to take place in American universities. American Food 2.0 intends to be a youthful and global pavilion. For this reason the most avant-garde communications tools will be used and it will be possible to take part in the pavilion’s experience via social media as well. The objective is to illustrate the history of ‘Made in USA’ agriculture and nutrition through the innovative elements introduced in the production and distribution of food, and to represent the important contributions made up until now in order to responsibly and sustainably meet the delicate challenges which humanity faces. AMCHAM’S ROLE. The American Pavilion will be built and managed by the ‘Friends of the USA Pavilion’ consortium, of which the International Culinary Center, the James Beard Foundation, and AmCham-American Chamber of Commerce in Italy (the ‘Italian face’ of the team) are a part. The Executive Vice President of the consortium is Simone Crolla, the Managing Director of AmCham Italy, who made the signing of the participation contract on March 27th possible. As he himself explains, this is the “crowning achievement of a major effort which allowed us to collect the initial $5 million necessary. If we had not been able to reach this first milestone, the signing would not have taken place.” Over the course of these past few months (the ‘Friends of the USA Pavilion’ consortium was made official in October by President Barack Obama), AmCham has met with American multinationals, presenting them with the pavilion’s concept, the business opportunities available, and the Expo’s great potential. “We have been acting as Italian ambassadors to the American business community,” explained Crolla, “fully respecting AmCham Italy’s mission, which is that of continuously strengthening and tightening the transatlantic relationship between our two countries. And we have successfully met this first part of the challenge.” In fact, the work is just beginning. The fundraising activities will continue through the coming months and up to the final goal of $50 million, necessary for the management of the activities planned in the pavilion during the six months of the Universal Exposition. However, Crolla is optimistic: “I don’t think that anyone would have ever imagined that AmCham Italy would be celebrating its one hundredth anniversary in 2015 as the manager of the American Pavilion during the Expo, but nevertheless... here we are! We believe in this event, and above all we believe in the fact that it is a unique opportunity for us to make Italy even more attractive and competitive and to relaunch its economic and social growth.”

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EXPO MILANO 2015 ITALIACAMP E IL PADIGLIONE ITALIA ALLE NAZIONI UNITE ItaliaCamp e il Padiglione Italia per Expo Milano 2015 hanno scelto la sede delle Nazioni Unite a New York per svolgere il seminario dedicato al Made in Italy nel mondo, tra i principali appuntamenti della missione internazionale USACamp. Come è stato spiegato durante il seminario, nel corso del 2014 ItaliaCamp raccoglierà nelle 70 università partner, nei centri di ricerca e all’interno del CNR, i migliori progetti di ricerca, di impresa, le startup e le idee innovative, al fine di poterle presentare all’interno del Padiglione Italia dell’Esposizione Universale nel 2015. Il tema del Made in Italy è stato affrontato anche nel corso degli altri appuntamenti della missione USACamp, in particolare durante il seminario sul tema “Energy and Infrastructure”, svoltosi presso l’Ambasciata d’Italia a Washington.

ItaliaCamp and the Italy Pavilion at the United Nations ItaliaCamp and the Expo Milano 2015 Italy Pavilion selected the United Nations in New York as the venue in which to hold the seminar dedicated to Made in Italy in the world, one of the most important events in the USACamp international mission. As was explained during the seminar, over the course of 2014 ItaliaCamp will collect, from its 70 partner universities, from research centers, and from within the CNR, the best research projects,

EXPO MILANO 2015 ALLA BIENNALE DI ARCHITETTURA DI VENEZIA Expo Milano 2015 partecipa con un progetto espositivo al Padiglione Italia in occasione della mostra “Innesti/Grafting” (dal 7 giugno al 23 novembre 2014), allestita nell’ambito della 14ª Mostra Internazionale di

business projects, start-ups, and innovative ideas available, with the idea of presenting them within the Italy Pavilion at the 2015 Universal Exposition. The Made in Italy theme was discussed during the course of other events which were part of the USACamp mission as well, in particular a seminar on the theme of ‘Energy and Infrastructure,’ which took place at the Italian Embassy in Washington.

Architettura della Biennale di Venezia. Expo Milano 2015 sarà narrata attraverso le immagini degli itinerari che sviluppano il tema centrale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Rendering e modelli documenteranno i progetti dei nove Cluster – innovativi spazi espositivi che, per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali,

radunano sotto lo stesso progetto architettonico e tematico oltre 75 Paesi accomunati dalla produzione di un prodotto alimentare specifico o interessati a sviluppare un tema condiviso e rappresentativo. Numerosi saranno i contributi video degli architetti ideatori del masterplan, dei progettisti dei Padiglioni e delle Aree Tematiche.

Expo Milano 2015 at Venezia’s Biennial Architectural College Expo Milano 2015 will be participating in an exhibition at the Italy Pavilion on occasion of the ‘Innesti/Grafting’ exhibit (open from June 7th through November 23rd of this year), organized as part of the 14th International Architecture Exhibition by La Biennale di Venezia.

Expo Milano 2015 will be represented through images of the exhibition itineraries being developed around the central theme ‘Feeding the Planet, Energy for Life.’ Renderings and models will illustrate the projects of the nine clusters – innovative exhibition spaces which, for the first

time in the history of Universal Expositions, unite over seventy-five countries within a single architectural

and thematic structure, countries grouped together according to the production of a specific food product or according to a common interest in developing a specific theme. There will be numerous video contributions from architects and designers of the master plan, the pavilions, and the thematic areas.

VINITALY PER EXPO MILANO 2015 Vinitaly, rassegna di riferimento a livello internazionale nel settore enologico organizzata da Veronafiere, è stata incaricata della realizzazione e gestione del Padiglione del Vino per Expo Milano 2015. Il Padiglione del Vino si svilupperà su una superficie di circa 2.000 metri quadrati e sorgerà nelle aree di pertinenza del Padiglione Italia,

esattamente nella piazza centrale dell’intera area Expo, dove godrà della massima visibilità. Nella realizzazione dello spazio e gestione della regia, Vinitaly lavorerà in concerto con Ministero delle politiche agricole alimentari forestali, Padiglione Italia ed Expo 2015 SpA, e punterà al coinvolgimento di tutta la filiera vitivinicola italiana: dalle associazioni ai grandi gruppi di produttori, dai comitati alla distribuzione ai soggetti che ne divulgano la cultura.

Vinitaly for Expo Milano 2015 Vinitaly, the largest international trade show for the wine sector (organized by Veronafiere), has been put in charge of the realization and management of the Wine Pavilion for Expo 2015. The Wine Pavilion will occupy approximately 2,000 square meters and will be prominently located in the Italy Pavilion, in the central piazza of the entire Expo area, where it will have maximum visibility. Vinitaly will work closely with the Ministry of Food and Forestry Policy, the Italy Pavilion, and Expo 2015 SpA in the realization and management of the space, and will aim to get all aspects of the Italian wine industry involved: from associations to large groups of producers, from distribution committees to those who promote its culture.

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EXPO MILANO 2015 CONFARTIGIANATO PARTNER DEL PADIGLIONE ITALIA

Presidente di Confartigianato, che ha sottoscritto il contratto di partecipazione – rappresenta, per gli artigiani e i piccoli imprenditori, un’eccezionale vetrina internazionale per valorizzare la qualità dei prodotti e dei servizi italiani. Confartigianato porterà nel Padiglione Italia di Expo 2015 il pregio della nostra manifattura, la creatività, la tradizione e la capacità innovativa dell’artigianato italiano”.

Confartigianato, la principale organizzazione italiana dell’artigianato e delle piccole imprese, sarà protagonista nel Padiglione Italia con un’area permanente di rappresentanza, uno spazio espositivo di due settimane dedicato alle eccellenze dell’artigianato e un evento organizzato all’Auditorium di Palazzo Italia. “Expo 2015 – ha dichiarato Giorgio Merletti,

Confartigianato, a Partner of the Italy Pavilion Confartigianato, Italy’s preeminent organization dedicated to artisan crafts and small enterprises, will be one of the protagonists of the Italy Pavilion with a permanent representational area, a two-week exhibition space dedicated to high quality artisan products, and an event organized at the Palazzo Italia Auditorium. “For artisan craftsmen and

small business owners,” stated Giorgio Merletti, President of Confartigianato and signer of the participation contract, “Expo 2015 is an exceptional international showcase in which to promote the excellence of Italian products and services. Confartigianato will bring the manufacturing quality, creativity, tradition, and innovative capability of Italian artisan crafts to the Italy Pavilion at Expo 2015.”

GEWISS, PARTNER DI PADIGLIONE ITALIA Gewiss sarà official sponsor di Expo Milano 2015 e main partner di Padiglione Italia. In particolare, offrirà il proprio know-how e la propria esperienza nell’ambito della fornitura di soluzioni per la gestione intelligente dell’energia e dell’illuminazione nello spazio architettonico di Padiglione Italia ed Expo 2015. “Sono molto felice che un’azienda che fa onore all’Italia in tutto il mondo abbia deciso di impegnarsi accanto al nostro Padiglione e più in generale all’Expo 2015”, ha affermato Diana Bracco, Presidente di Expo 2015 SpA e Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia. “Noi abbiamo una grande responsabilità: valorizzare le eccellenze del Paese e tenere vive le radici culturali italiane proiettandole nel futuro. L’innovazione sarà la cifra del Padiglione Italia all’Esposizione Universale, e Gewiss è davvero il partner ideale per illuminare il futuro”.

Gewiss, a Partner of the Italy Pavilion Gewiss will be an official sponsor of Expo Milano 2015 and one of the main partners of the Italy Pavilion. In particular, it will provide its knowhow and experience in managing and supplying energy and lighting solutions within the Italy Pavilion and for Expo 2015. “I’m very happy that a company which does justice to Italy’s worldwide reputation has committed to work with our pavilion and, more generally, with Expo 2015,” stated Diana Bracco, President of Expo 2015 SpA and General Section Commissioner for the Italy Pavilion. “We have a great

responsibility: to promote our country’s excellence and to keep Italy’s cultural roots alive by projecting them into the future. Innovation will be the hallmark of the Italy Pavilion at the Universal Exposition, and Gewiss is truly the ideal partner with which to illuminate the future.”

ROMA CAPITALE E REGIONE LAZIO VERSO EXPO 2015 Roma Capitale e la Regione Lazio parteciperanno per tutti i sei mesi dell’Esposizione

Universale a Padiglione Italia. La presenza della Regione Lazio ad Expo 2015, ed in

particolare nel Padiglione Italia, sarà congiunta a Roma Capitale e alle altre istituzioni e associazioni di categoria del territorio, attraverso un progetto unitario. Lo spazio espositivo permanente, di circa 130 metri quadri, sarà ospitato nella suggestiva e avveniristica cornice di Palazzo Italia. Nell’ambito dei servizi per l’internazionalizzazione, verrà fornita un’assistenza per l’organizzazione di un piano di incontri interistituzionali e B2B, con il coinvolgimento di soggetti e temi chiave per la Regione Lazio e la città di Roma.

Roma Capitale and the Lazio Region for Expo 2015 Roma Capitale and the Lazio Region will participate in the Italy Pavilion throughout all six months of the Universal Exposition. The presence of the Lazio Region at Expo 2015, and in particular within the Italy Pavilion, will be connected to that of Roma Capitale and of other institutions and trade associations from the region as part of a single project. The permanent exposition space, occupying an area of approximately 130 square meters, will be located within the striking and futuristic setting of the Palazzo Italia. As part of the internationalization services offered, assistance will be provided in organizing a calendar of inter-institutional and B2B meetings, with a focus on key subjects and themes for the Lazio Region and the city of Rome.

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el XII secolo, in territorio umbro, si tessevano arazzi e tovaglie seguendo l’insegnamento francese dei motivi “a occhio di pernice”. Questi ricami venivano eseguiti principalmente su stoffe, spesso usate in ambito sacro, e rappresentavano figure geometriche o di animali e persone stilizzati. Nei secoli successivi si diffusero in tutta Europa le tovaglie perugine, con le tipiche decorazioni blu o rosse rappresentanti grifi, aquile o motivi geometrici, tutt’ora prodotte nei laboratori artigianali della zona. Dopo una pausa di circa mezzo secolo, in cui la tessitura venne relegata ai conventi, nei primi anni del Novecento questa attività torna di moda, grazie all’opera delle signore aristocratiche, impegnate a promuovere i laboratori di tessitura e ricamo. Si “riesumano” quindi gli arazzi e le tovaglie ricamate a occhio di pernice, stavolta per uso anche domestico. Proprio questa passione e l’evoluzione dei macchinari usati, portano il settore tessile a divenire un’eccellenza umbra che parte dai piccoli laboratori domestici e, nel corso del ‘900, si evolve in fabbriche e aziende tutt’ora in attività.

LA “RIVOLUZIONE” DI LUISA SPAGNOLI. Da tovaglie e merletti si passa alla lavorazione dei filati veri e propri, dalla pettinatura dei conigli d’angora di Luisa Spagnoli, fino alla fiorente produzione di capi in cashmere del giorno d’oggi. Questa signora ebbe infatti la brillante idea di allevare conigli d’angora, per poi pettinarne il pelo per ricavarne lana da

La maglieria del Perugino RAPPRESENTA UN MONDO AFFASCINANTE CHE SI COMPONE DI UN FITTO INTRECCIO DI TERRA, STORIA E TRADIZIONE, DOVE IL PICCOLO È ANCORA BELLO E POSSIBILE, ANZI NECESSARIO filato. Nacque così l’azienda “Angora Spagnoli”, che industrializzò la fabbricazione di pullover. Le innovazioni tecniche apportate dalla Spagnoli alla tessitura, oltre alla specializzazione progressiva delle centinaia di maglieriste impiegate dall’azienda, posero le basi della tradizione imprenditoriale tessile umbra. Questa industria fece due rivoluzioni: creò la base scuola per le future aziende umbre e, a partire dagli anni ’70, aprì una serie di laboratori in cui il macchinario veniva dato in comodato d’uso ai suoi vecchi operai (rent-a-machine) evitando loro pesanti investimenti. Luisa Spagnoli fondò inoltre l’azienda dolciaria Perugina ed inventò un cioccolato speciale: il Bacio. L’unione tra artigiano ed industrializzazione è stata l’elemento vincente delle attuali 500 aziende umbre, spesso piccole come boutiques, ma permeate di un’antica atmosfera in cui il lavoro è fatto di umanità e cuore.

LA SVOLTA INTERNAZIONALE. Negli anni ’70/’80, l’Umbria ha vissuto un’imprenditorialità eccezionale, perché, oltre ai maglifici, nacquero altre realtà del tessile-abbigliamento: Ellesse, Lafont, IGI, U m b e r t o G i n o c c h i e t t i , Yv e s - S a i n t Laurent, Thierry Mugler e ICAP – l’azienda che scoprì Giorgio Armani, con cui condivise i successi per 24 anni. Queste aziende portarono a far maturare stilisti e manager, ma in particolare a internazionalizzare la mentalità: si cominciò ad aprire uffici a Parigi, Dusseldorf, Londra, New York, Tokyo. L’interscambio con questi Paesi creò un interscambio anche di persone e già in quegli anni furono molti gli stilisti tedeschi che vennero a Perugia e che ci rimasero. Grazie a questo incontro, la Germania divenne il mercato di riferimento: nel 1975/80 il pullover in Germania era Umberto Ginocchietti. Negli anni ‘85/’90, importanti aziende internazionali vennero in Umbria per fare

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pullover in cashmere. Questa filiera era stata per 200 anni monopolio degli inglesi, ma l’eccessivo conservatorismo britannico aveva portato le aziende ad utilizzare campionari ormai vecchi e filature che usavano ancora il filatoio self acting. In Italia invece, a Biella, i moderni filatoi ring stavano rivoluzionando il sistema di produzione. Lo stimolo di venire a Perugia a fabbricare pullover di cashmere fece scattare molte idee nuove sia nella confezione che nel finissaggio e nella tintoria. Ebbe inizio così il percorso di moltissime aziende, che crearono collezioni proprie conquistando il mondo e rendendo i pullover di cashmere Made in Umbria il top della classe, grazie a fantasia, creatività, nuovo fitting, nuovo lavaggio, nuove tecniche di filatura, grande assortimento di colori e velocità nelle consegne.


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morbida che non viene tagliata ma pettinata a mano, per poi essere raccolta. Tutti i tentativi di allevarle in Europa fallirono a causa delle condizioni climatiche e, oggi, la produzione è nel nord della Cina, in Mongolia, Iran ed Afghanistan. Nel corso degli anni, al nome delle aziende ha cominciato ad affiancarsi la specifica “cashmere”, proprio perché questo prezioso materiale si è man mano sostituito agli altri tipi di filati lavorati in Umbria.

PERUGIA L’Umbria è oggi terra dove, oltre ai propri marchi, si lavora per aziende come D i o r, G u c c i , B a l e n c i a g a , G i v e n c h y, Hermes, Ralph Lauren, Jil Sanders, A r m a n i , Va n L a a c k , e s o p r a t t u t t o l a Giorgio Armani knitwear, che nacque proprio a Perugia con il maglificio ICAP (come del resto lo stesso Emporio Armani). L’Umbria ha rappresentato per questo stilista il lancio del suo stile.

IL CASHMERE. Il cashmere viene da una capra originaria del Cashmere, tra India e Pakistan, e che vive ad alta quota. Le temperature basse la portano a produrre, sotto il pelo lungo e setoso, una fibra corta e

Perugia Knitwear It is a fascinating world in which land, history and tradition are closely intertwined and where small is still beautiful and possible, indeed necessary n the 12th century, tapestries and tablecloths were woven in the Umbria area using the French ‘bird’s eye’ motif technique. These embroideries were created primarily on fabrics, often for use in a liturgical setting, and featured geometric shapes or stylised animals and people. Over the following centuries, tablecloths from Perugia were used throughout Europe, with typical blue or red decorations featuring griffins, eagles or geometric patterns, and these are still produced in the area’s handicraft workshops. After an interval of almost half a century, when weaving was confined to monasteries, the activity became popular once more in the early 1900s, thanks to the work of some aristocratic ladies committed to promoting weaving and embroidery workshops. The bird’s eye embroidered tapestries and tablecloths were therefore ‘revived,’ now also for domestic use. This passion and the development of the machinery used led Umbria’s textile industry to achieve excellent standards, starting from small domestic workshops and developing, over the

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IL TERRITORIO. Il tessile è una delle realtà principali dell’economia perugina. L’insieme delle piccole e medie imprese che si dedicano a questa attività attorno a Perugia costituisce un vero e proprio distretto industriale. Punta di diamante del tessile perugino è stata in passato l’industria Ellesse, mentre attive oggi sono la casa d’abbigliamento Luisa Spagnoli ed il re del cashmere umbro Brunello Cucinelli. Il polo umbro del cashmere conta circa 500 imprese con oltre 2.000 addetti altamente specializzati, che costituiscono un universo impegnato a sperimentare e a tessere gli infiniti linguaggi stilistici di questa pregiata fibra tessile.

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course of the 20th century, into factories and companies that are still operating. THE LUISA SPAGNOLI’S REVOLUTION. From tablecloths and lace they turned to spinning authentic yarns, using wool combed from Angora rabbits, and then to the flourishing present-day production of cashmere garments. Luisa Spagnoli had the bright idea of breeding Angora rabbits and then combing their hair to obtain wool for spinning. This gave rise to ‘Angora Spagnoli,’ which industrialised the manufacture of pullovers. The technical innovations that Spagnoli introduced to its weaving, as well as the gradual specialisation of the hundreds of knitters employed by the company, laid the foundation for Umbria’s textile business tradition. This factory started two revolutions: it created the training base for the future Umbrian firms and, from the 1970s, opened a series of workshops in which the machinery was loaned out to its old workers (rent-amachine), sparing them from heavy investments. Luisa Spagnoli also founded the Perugina confectionery company and invented special chocolate confectionary: Baci. The combination of craft skills and industrialisation has been the winning formula for Umbria’s 500 present-day firms, which are often small boutiques, but are permeated by an old spirit in which work consists of heart and humanity. THE INTERNATIONAL TURNING POINT. In the 1970s and ‘80s, Umbria experienced exceptional business development when, in addition to the knitwear factories, other textile and clothing enterprises were also established: Ellesse, Lafont, IGI, Umberto Ginocchietti, Yves-Saint-Laurent, Thierry Mugler and ICAP – the company that discovered

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Il comparto tessile/moda costituisce a livello nazionale uno dei settori di eccellenza del Made in Italy, come attestano non solo i dati economici, ma soprattutto il posizionamento di cui gode a livello internazionale. In Umbria, le aziende del settore sono presenti con produzioni di nicchia di elevata qualità. Il comparto tessile/abbigliamento ha una rilevanza cruciale sotto

Giorgio Armani and shared his successes for 24 years. These companies helped develop designers and managers, and, above all, to internationalise the mindset: offices began to be opened in Paris, Dusseldorf, London, New York and Tokyo. The interaction with these countries also created an exchange of personnel and, already in those years, many German designers came to Perugia and remained there. Thanks to this connection, Germany became the target market: in 1975-80 Umberto Ginocchietti was the pullover in Germany. Between 1985 and 1990, major international companies came to Umbria to make cashmere pullovers. This sector had been the monopoly of the British for 200 years, but the excessively conservative British companies had outdated collections and factories still using self-acting spinning mules. In Italy, however, modern ring spinning machines in Biella were revolutionising the production system. The incentive to come to Perugia to make cashmere pullovers triggered many new ideas, both in packaging and in finishing and dyeing.

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il profilo economico, sociale e occupazionale. Negli ultimi vent’anni, sulla scorta del successo internazionale di alcune aziende leader, si è sviluppata una formidabile filiera in grado di coprire tutte le fasi del processo produttivo, dalla filatura al confezionamento. (di Camera di Commercio di Perugia in collaborazione con Unioncamere)

This led to the growth of numerous companies that created their own collections, conquering the world and placing made-in-Umbria cashmere pullovers at the top of the category, thanks to imagination, creativity, new fitting designs, new washing, new spinning techniques, a wide range of colours and rapid delivery. Umbria is now an area where, in addition to its own brands, people are employed by companies like Dior, Gucci, Balenciaga, Givenchy, Hermes, Ralph Lauren, Armani, Jil Sanders, Van Laack and, above all, Giorgio Armani knitwear, which began in Perugia with the ICAP knitwear factory (as did Emporio Armani itself). Umbria was the launch pad for this designer’s style. CASHMERE WOOL. Cashmere wool comes from goats native to Kashmir, between India and Pakistan, which lives at high altitude. The low temperatures cause them to produce short, soft fibres beneath their long, silky coats, which are not clipped but combed by hand and then collected. All attempts to breed them in Europe have failed, due to the climatic conditions, and present-day production is located in northern China, Mongolia, Iran and Afghanistan.

Over the years, the companies began to add the term ‘cashmere’ to their names, due to the fact that this precious material was gradually replacing the other types of yarn produced in Umbria. THE LOCAL AREA. The textile industry is one of the main components of Perugia’s economy. The cluster of small and medium-sized enterprises involved in this activity around Perugia forms a genuine industrial district. In the past, the Ellesse factory was the spearhead of Perugia’s textile industry, whereas now the Luisa Spagnoli clothing label and Brunello Cucinelli, the king of Umbrian cashmere, are the most active producers. The Umbrian cashmere hub has around 500 companies, with more than 2,000 highly skilled employees, creating an environment dedicated to testing and weaving the infinite stylistic possibilities of this valuable textile fibre. At a national level, the textile/fashion industry is one of the outstanding Italian-made production sectors, as seen not only in the economic figures, but especially in the position it occupies internationally. Umbria has companies in the industry with niche productions of the highest quality and the textile/clothing sector is of crucial importance in economic, social and employment terms. Over the past twenty years, following the international success of some leading companies, a remarkable supply chain has developed, capable of covering all stages of production, from spinning to packaging. (by Perugia Chamber of Commerce with Unioncamere)


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ROZZANO

Salamini Italiani alla Cacciatora PICCOLI, PARTICOLARMENTE MORBIDI E DAL GUSTO DOLCE E SAPORITO: I SALAMINI ITALIANI ALLA CACCIATORA SONO UNA PICCOLA RISERVA DI GUSTO

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a denominazione “Cacciatore” deriva etimologicamente dal suo originario utilizzo nella razione che i cacciatori portavano nelle bisacce durante le loro escursioni. La storia del prodotto si sviluppa di pari passo con l’evoluzione della cultura rurale tipica delle regioni che compongono il territorio di produzione, da cui deriva la materia prima lavorata secondo tradizioni consolidate. I richiami storici al salame Cacciatore sono presenti soprattutto nelle tradizioni gastronomiche lombarde che si sono mantenute fino ai nostri giorni.

IL PRODOTTO. I Salamini Italiani alla Cacciatora DOP hanno forma cilindrica, consistenza compatta e non elastica. Al taglio, la fetta si presenta compatta ed omogenea. Il colore è rosso rubino uniforme, con granelli di grasso ben distribuiti. Il profumo è delicato e caratteristico.

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Il Salamino Italiano si contraddistingue per la particolare dolcezza e delicatezza del gusto e per l’assenza di sapori acidi. È un salame dalla pezzatura ridotta e dalla stagionatura breve, ma di almeno 10 giorni, per consentire un consumo pratico e immediato. Per riconoscere il Cacciatore DOP, bisogna sempre osservare bene l’etichetta e verificare che ci siano tre elementi distintivi: il bollino comunitario g i a l l o e r o s s o d e l l a D O P, l a s c r i t t a “Cacciatore – Salamini Italiani alla Cacciatora”, e, possibilmente, il logo verde del Consorzio. I Salamini Italiani alla Cacciatora hanno ottenuto il riconoscimento comunitario DOP con il Regolamento della Commissione Europea. Inoltre, dal 2003 il prodotto beneficia dell’attività di tutela, promozione e valorizzazione svolta da un consorzio appositamente costituito, il Consorzio Cacciatore, per fornire un’ulteriore garanzia per il consumatore che ne riconosce il marchio sul prodotto.

LA PRODUZIONE. Il Cacciatore DOP è prodotto con carni magre di suino italiano ottenute da muscolatura striata, grasso duro, sale, pepe e aglio. La produzione prevede le seguenti fasi: preparazione delle componenti carnee; macinatura ed eventuale impa-

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statura; insaccamento; asciugatura; stagionatura. La materia prima utilizzata per il Cacciatore proviene dagli stessi suini impiegati per la produzione della maggior parte dei salumi DOP italiani.

IL TERRITORIO. La lavorazione del Salamino Italiano alla Cacciatora DOP, comunemente chiamato salame Cacciatore, avviene nel territorio delimitato dal relativo disciplinare di produzione, corrispondente a quello delle seguenti regioni: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise. La carne è quella dei suini pesanti padani: nati, allevati e trasformati esclusivamente nell’area prevista dal disciplinare, devono rispondere a precise regole di allevamento e alimentazione. Di questi suini vengono utilizzati solo i tagli più nobili: parti della muscolatura striata e grasso della migliore qualità, che conferiscono ai Salamini Italiani alla Cacciatora DOP il tipico sapore dolce. I requisiti del prodotto dipendono fortemente dalle condizioni ambientali e dai fattori naturali ed umani che nel corso dei secoli hanno contribuito alla sua caratterizzazione. (di Consorzio Cacciatore DOP in collaborazione con MiPAAF)

Salamini Italiani alla Cacciatora Small, very tender, sweet and tasty: the Salamini Italiani alla Cacciatora is a small reserve of flavour he name ‘Cacciatore’ (hunter’s style) derives etymologically from its original use in the rations that hunters carried in their knapsacks during their trips. The history of the product developed hand in hand with the evolution of the rural culture typical of the regions of the production area, which provide the raw material that is processed according to established traditions. Historical references to Cacciatore salami are found particularly in culinary traditions from Lombardy that have survived up to the present day. THE PRODUCT. Salamini Italiani alla Cacciatora PDO has a cylindrical shape and a firm, supple texture. When cut, the slices are compact and homogeneous. The colour is a uniform ruby red with well-distributed grains of fat. The aroma is delicate and characteristic. The Italian Salami is distinguished by its particular sweetness and delicate taste, with no trace of sourness. It is a small-grained salami with a short curing period, lasting a minimum of 10

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days, for practical and immediate consumption. To recognise Salamini Italiani alla Cacciatora PDO, the label should be carefully checked for three distinctive elements: the yellow and red community PDO label, the words ‘Cacciatore – Salamini Italiani alla Cacciatora’ and, possibly, the green Consortium logo. Salamini Italiani alla Cacciatora has been obtained community PDO recognition with a European Commission Regulation. In addition, since 2003, the product has enjoyed the benefit of protection, promotion and enhancement activities organised by a specially formed consortium, the Cacciatore Consortium, providing additional assurance to consumers, who recognise its trademark on the product. PRODUCTION. Salamini Italiani alla Cacciatora PDO is made with lean pork from the striated muscle of Italian pigs, hard fat, salt, pepper and garlic. The production involves the following steps: preparation of the meat components, grinding and kneading; stuffing, drying and curing. The raw material used for Cacciatore comes from the same pigs that are used for the production of most of Italian PDO cold cuts. THE LOCAL AREA. The processing of the Salamini Italiani alla Cacciatora PDO, commonly known as Cacciatore salami, takes place within the area specified by the production rules, which includes the following regions: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardy, Piedmont, Emilia Romagna, Umbria, Tuscany, Marche, Abruzzi, Lazio and Molise. The meat comes from Po Valley heavy pigs. These are born, raised and processed exclusively in the area specified by the regulations and are subject to precise breeding and feeding rules. Only premium cuts from these pigs are used: striated muscle parts and highest quality fat,

which give the Salamini Italiani alla Cacciatora PDO its typical sweet taste. The product requirements rely heavily on the environmental conditions and the natural and

human factors that have given it its characteristic qualities over the centuries. (by Consorzio Cacciatore DOP with MiPAAF)

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UNA STORIA ANTICA CRESCIUTA TRA LE MURA DOMESTICHE, UN PRODOTTO RAFFINATO CHE NON FACEVA DISTINZIONI TRA CLASSI SOCIALI

Il merletto di Ascoli Piceno

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a lavorazione dei tessuti di fibre vegetali (in particolare della seta) e della lana è stata nel Piceno per secoli un’attività di fondamentale importanza. In quasi tutte le case contadine era presente almeno un telaio, intorno al quale le donne erano impegnate nell’attività di filatura, orditura, tessitura, confezione e ricamo. Tutto il corredo della sposa era realizzato in casa, così come gli abiti, le coperte, le tovaglie e quant’altro fosse necessario per l’abbigliamento personale e l’arredo della casa.

LA STORIA. Il periodo più florido si registra tra Medioevo e Seicento: in ogni Paese erano presenti numerosi laboratori di sartoria, mentre ai lavori di ricamo si dedicavano anche le dame della nobiltà e le monache dei numerosi monasteri. Ad Ascoli, a partire dal Quattrocento, si coltivarono i gelsi per la produzione della seta, ma è tra Ottocento e Novecento che questa attività raggiunse la sua massima fioritura. Come nel resto d’Italia, anche nella provincia di Ascoli Piceno la tradizione del ricamo e del merletto è legata alla presenza di famiglie benestanti che potevano permettersi lusso ed eleganza, non solo nei decori, ma anche nell’impiego di materiali e di elementi preziosi: si dice infatti che “un ricamo sta al corpo come lo stile sta al pensiero”. Con la presenza di un elevato potere di acquisto, era necessario formare professionalmente giovani donne nell’arte del ricamo, così, nel 1868, la contessa Maddalena Sgariglia dal Monte aprì nel suo palazzo una scuola professionale femminile. Le povere erano ammesse gratuitamente, mentre le ragazze di famiglia agiata versavano una retta. Le ragazze diventavano maestre di taglio e cucito di biancheria e ricamo e, grazie ai contatti della Contessa, i prodotti finiti venivano commercializzati su commesse di famiglie importanti dell’intera penisola e sulle ordinazioni da fabbricerie, sodalizi religiosi e società laiche per il ricamo di arredi sacri, stendardi, emblemi e corredi da sposa. In quegli anni, essere una brava cucitrice e ricamatrice costituiva un requisito indispensabile per essere una “brava donna di casa”. Infatti questo lavoro non veniva mai citato nei documenti ufficiali dell’epoca, poiché si svolgeva tra le mura

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domestiche e quasi sempre a vantaggio della famiglia e della parentela. All’inizio del Novecento, l’attività sartoriale femminile divenne molto intensa soprattutto nelle città, con il conseguente proliferare di laboratori artigianali, disseminati in tutto il territorio provinciale, dove si producevano abiti da sera, da giorno, da cerimonia, secondo la moda dell’epoca valorizzati dai ricami e dai merletti.

Venivano inoltre preparati corredi da sposa e, a seguire, corredi da battesimo per neonati ad uso di famiglie nobili, che comprendevano lenzuola ricamate, copertine e ogni tipo di camicina. Fino alla metà del Novecento si ricamavano anche corredi ecclesiastici di grande pregio, con la tecnica del battiloro: antichissima tecnica formata di intrecci ricamati in oro e argento mediante l’applicazione di filati su tessuto. Nel corso del Novecento la lavorazione artigianale dei tessuti, con la produzione di capi d’abbigliamento, si trasformò progressivamente fino a diventare industria. L’attività di tessitura artigianale, tuttavia, rimase presente, con notevole seguito nella produzione di capi su misura e di qualità, realizzati interamente a mano. Quando si parla di merletto, si fa riferimento al tombolo di Offida, antica tradizione portata in questo territorio dalle suore benedettine provenienti da Cluny alla fine del XVI secolo. Ancora oggi, nella bella stagione, tra le piccole strade del paese, è facile incontrare piccoli gruppi di donne che lavorano insieme il tombolo tra una chiacchiera e l’altra.


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ASCOLI PICENO

LA PRODUZIONE. Nella provincia di Ascoli Piceno il telaio era una presenza costante. Lo strumento era a mano, con pochi licci e mossi a pedale, era un prodotto artigianale realizzato in casa o fatto dalla bottega del falegname del paese, con il legno di quercia per i piedi, di noce leggero per la cassa e di pioppo. Questa diffusa tessitura era inoltre integrata con il sistema mezzadrile agricolo locale che produceva la seta, la canapa e il lino, e così spesso le case contadine diventavano piccole cellule di fabbrica disperse nei campi, i cui prodotti raggiungevano anche i mercati cittadini insieme ai prodotti della terra. I tessuti prodotti erano semplici e di uso comune, mentre per quelli operati a damasco con i giganteschi telai Jacquard si dovrà attendere gli inizi dell’Ottocento, con l’opera delle bravissime “Monachette”, un laboratorio conventuale nello Stato

Pontificio che tesseva i paramenti per le chiese e i prelati. Molto diffusa tra il secolo XIII e il XIV era la tessitura “a liccetti”, che prevedeva l’inserimento di una piccola e sottile canna per costruire un programma manuale di tessitura simile alle memory stick dei telai moderni. Ogni motivo decorativo veniva fissato su questi liccetti pendenti, legati all’ordito con un particolare procedimento, che lo rendevano in effetti un programma permanente di tessitura e che costituì il passaggio dal telaio tradizionale a licci al telaio jacquard a schede perforate, attivo all’inizio dell’Ottocento. I disegni erano impostati sul telaio mediante una serie di cordicelle che avevano la funzione di permettere l’abbassamento simultaneo di una serie di fili di ordito corrispondenti al motivo decorativo da realizzare. I primi disegni si eseguivano sui bordi delle tovaglie d’altare. La tessitura si sviluppò anche grazie alla varietà dei diversi materiali che si producevano localmente, dalla lana al cotone, dal lino alla seta. Nel Piceno dal XIV secolo convergevano i migliori artieri della penisola, per introdurvi nuovi sistemi e nuovi elementi d’industria, in quanto era noto in tutta Italia come territorio manifatturiero di rilievo. La trattura e la filatura della seta, ad esempio, furono le principali attività di trasformazione dell’industria serica: nel 1865 si contavano 12 filande, di cui 4 a vapore. Le piazze a cui venivano destinati ques t i p r o d o t t i e r a n o q u e l l e d i To r i n o , Genova, Milano, Lione e Marsiglia. In una ricerca del 1862 sulle condizioni industriali della provincia di Ascoli Piceno, risultano ben 1.252 telai per lino e canapa. (di Camera di Commercio di Ascoli Piceno in collaborazione con Unioncamere)

Ascoli Piceno Lace An ancient history that developed within the walls of the home, a refined product that made no distinctions between social classes extile weaving with vegetable fibres (especially silk) and wool has been a fundamentally important activity in the Piceno area for centuries. Almost all rural homes had at least one loom, around which the women would be engaged in spinning, warping, weaving, tailoring and embroidery. Complete bridal trousseaux were made at home, as well as dresses, blankets, tablecloths and all other personal clothing and home furnishings. HISTORICAL BACKGROUND. The most flourishing period was from the middle ages until the 17th century. Every town had several tailoring shops, and even noble ladies and the nuns in the numerous convents devoted their time to embroidery work. Mulberry trees were grown in Ascoli for the production of silk from the fifteenth century, although this activity did not reach its peak until the 19th and 20th century. Like elsewhere in Italy, the tradition of embroidery and lace in the province of Ascoli Piceno is linked to the presence of wealthy families who could live in luxury and elegance, not only in regard to decoration, but also in the use of precious materials and items: it was said, in fact, that “embroidery is to the body as style is to thought.” With the attainment of greater purchasing power, there was a need for young women professionally trained in the art of embroidery, so in 1868, Countess Maddalena Sgariglia dal Monte opened a women’s vocational school in a building she owned. The poor were admitted for free, whereas girls from wealthy family paid for room and board. The girls became experts in dressmaking and embroidery and, thanks to the Countess’ contacts, the finished products were sold through commissions

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from important families throughout Italy and orders from church maintenance committees, religious fraternities and secular societies for the embroidery of church decorations, banners, coats of arms and bridal trousseaux. In those years, being a good seamstress and embroiderer was an essential prerequisite for a ‘good housewife.’ In fact, this work is almost never mentioned in the official documents of the time as it was done within the walls of the home and almost always for the benefit of family and relatives. At the beginning of the twentieth century, female sartorial activity became very intense, especially in the cities, with a consequent proliferation of handicraft workshops throughout the province, making evening gowns, day dresses and formalwear decorated, according to the fashion of the time, with embroidery and lace. Bridal trousseaux were also made, followed by baptismal accoutrements and those for newborn babies, used in noble families, which included embroidered sheets, covers and an assortment of tiny gowns. Until the mid 18th century, church accoutrements of great value were also embroidered, using the beaten gold technique: a very ancient technique consisting of braided gold and silver threads applied to fabric. Over the course of the 20th century, hand-woven textile production, together with the production of clothing, gradually became an industry. Artisanal weaving activities continued, however, particularly in relation to the production of tailored and quality garments, made entirely by hand. When lace is mentioned, it is in reference to ‘tombolo di Offida’ (Offida bobbin lace), an ancient tradition brought to this area by Benedictine nuns from Cluny in the late 16th century. Still today, during the summer, you can often come across small groups of women making bobbin lace as they chat together, in the narrow streets of the town. PRODUCTION. Looms were a constant feature in the province of Ascoli Piceno. They were usually pedal-operated handlooms with few heddles,

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made by hand, either at home or in the village carpenter’s workshop, using oak for the feet, light walnut for the housing and poplar. This widely practised weaving was integrated with the local share cropping farming system, which produced silk, hemp and flax, and so rural houses often became small factory units scattered around the fields, whose products were brought to the town markets together with the produce of the fields. The textiles produced were simple and for ordinary use, whereas the damask fabrics produced on huge Jacquard looms did not appear until the start of the 19th-century, with the work of the highly skilled ‘Monachette’ (little nuns), a convent workshop in the Papal State that wove liturgical vest-

ments for churches and prelates. The ‘liccetti’ weaving technique was commonly used between the 13th and the 14th century, involving the insertion of a small, thin rod to build a manual weaving pattern, similar to the pick-up sticks in modern looms. Each decorative motif was attached to these hanging ‘liccetti,’ connected to the warp by a special procedure, which practically made it a permanent weaving pattern, marking the transition from the traditional heddle loom to the jacquard loom, with its punched cards, which began to operate at the start of the 19th century. The designs were set up on the loom using a series of strings, which allowed the simultaneous lowering of a series of warp threads corresponding to the desired decorative motif. The earliest designs were produced for the borders of altar cloths. Weaving also developed due to the variety of different locally produced materials, which included wool, cotton, linen and silk. From the 14th century, the best craftsmen from the peninsula began to converge in the Piceno area, known throughout Italy as a major manufacturing area, where they would introduce new systems and practices. Silk reeling and spinning, for example, were the main activities of the silk industry: in 1865 the area had 12 spinning mills, four of which were powered by steam. These products were destined for the market squares of Turin, Genoa, Milan, Lyon and Marseille. As many as 1,252 looms for flax and hemp were recorded in an 1862 survey on industrial conditions in the province of Ascoli Piceno. (by Ascoli Piceno Chamber of Commerce with Unioncamere)


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Il web a portata di azienda!

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rosegue l’impegno di Google e Unioncamere nella digitalizzazione delle aziende italiane: sono infatti aperte le candidature per l’assegnazione di 104 borse di studio a giovani che, per 6 mesi, opereranno all’interno di 52 Camere di Commercio, con il compito di affiancare le PMI nel percorso verso la digitalizzazione. L’iniziativa – che è parte del progetto di

NELL’AMBITO DEL PROGETTO “MADE IN ITALY: ECCELLENZE IN DIGITALE”, GOOGLE E UNIONCAMERE ASSEGNERANNO PIÙ DI 100 BORSE DI STUDIO PER SUPPORTARE NELLA DIGITALIZZAZIONE LE PMI ITALIANE

An Internet Presence for Italian Businesses! As part of the ‘Made in Italy: Eccellenze in Digitale’ project, Google and Unioncamere will be awarding over 100 scholarships in order to assist Italian SMEs in establishing an Internet presence he commitment of Google and Unioncamere in assisting Italian companies to establish an Internet presence continues. In fact, applications are now being accepted for 104 scholarships to be awarded to young men and women who, for six months, will work alongside fifty-two chambers of commerce on the task of accompanying SMEs in this direction. The initiative – which is part of Google’s ‘Made in Italy: Eccellenze in Digitale’ project and has the support of the Ministry of Economic Development – will help to train undergraduates and recent graduates in the ‘digitalization’ of SMEs from over fifty sectors in which high quality Made in Italy products have been identified. The individuals selected will receive a t 6,000 scholarship and, after completing a training course organized by Google and Unioncamere and with the collaboration of ICEItalian Trade Promotion Agency, will help local businesses to take advantage of the opportunities available on the Internet, so as to introduce their Made in Italy products at the national and international levels. The scholarships are a continuation of the pilot project developed in 2013 by Google and Union-

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camere, which involved twenty young Internet experts and achieved some important goals: 8,500 businesses were contacted in six moths, with 2,400 directly involved in seminars, workshops, and doorto-door activities, 20% of which received personalized Internet assistance from these twenty young individuals. “After the success of the pilot project in 2013, we are now launching a new and more structured initiative which will focus on those regions that represent the most significant portion of our Made in Italy manufacturing,” stated Ferruccio Dardanello, President of Unioncamere. “The ‘Distretti sul Web’ project from last year has already shown us that when we harness creativity, a desire for innovation, and the willingness to roll up our sleeves, then we’re able to come up with solutions for our younger generation and for our enterprises. It’s time – and this is the true objective we have now set – to establish an Internet presence for all of the high quality products that make Made in Italy so strong and unique.” “We know that the world wide web can play a fundamental role in our country’s economic growth,” stated Fabio Vaccarono, Country Managing Director for Google in Italy. “The 100 scholarships announced are an important part of this project. And Google is an indispensable ally to Made in Italy enterprises looking to succeed in the digital economy.” The complete application is available on the Universitas Mercatorum website at www.unimercatorum.it/eccellenze-in-digitale.

Google “Made in Italy: Eccellenze in Digitale” e ha il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico – prevede la formazione di laureandi o neolaureati in grado di favorire la digitalizzazione delle PMI di oltre 50 aree in cui sono stati individuati prodotti di eccellenza del Made in Italy. I giovani selezionati riceveranno una borsa di studio di 6.000 euro e, dopo un percorso formativo realizzato da Google e Unioncamere, anche in collaborazione con l’Agenzia ICE, aiuteranno le imprese dei territori a sfruttare le opportunità offerte dal web per far conoscere, a livello nazionale ed internazionale, le eccellenze del Made in Italy. Le borse di studio messe a disposizione sono la prosecuzione del progetto pilota sviluppato nel 2013 da Google e Unioncamere, che ha coinvolto 20 giovani digitalizzatori e ha permesso di raggiungere importanti obiettivi: 8.500 le imprese contattate in 6 mesi, 2.400 quelle direttamente coinvolte in seminari, workshop, attività “door-to-door”, il 20% delle quali assistite dai 20 giovani nei percorsi di digitalizzazione con servizi personalizzati. “Dopo l’esperienza pilota realizzata nel 2013, decolla oggi una nuova e più articolata iniziativa che coinvolgerà i territori a maggior presenza di produzioni di punta del nostro Made in Italy”, ha dichiarato Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere. “Già il progetto Distretti sul web dello scorso anno ci ha rivelato che, quando si mette in moto la creatività, la voglia di fare innovazione e la capacità di rimboccarsi le maniche, si possono dare risposte concrete sia ai nostri ragazzi, sia alle nostre imprese. È tempo – è questo l’obiettivo concreto che ci poniamo – di portare sul web tutte le eccellenze che fanno grande ed unico il Made in Italy”. “Siamo convinti che il digitale possa giocare un ruolo fondamentale nella crescita economica del nostro Paese”, ha dichiarato Fabio Vaccarono, Country Managing Director di Google in Italia. “Le cento borse di studio annunciate rappresentano un importante tassello di questo progetto. E Google è un alleato fondamentale delle imprese del Made in Italy per vincere nell’economia digitale”. Il bando completo è disponibile sul sito di Universitas Mercatorum (www.unimercatorum.it/ eccellenze-in-digitale).

Con il Patrocinio del

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RIFLETTORI SULLE DONNE

Barbara Klein porta il cinema italiano negli USA

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film sono un modo meraviglioso per raccontare storie, e negli Stati Uniti molti milioni di persone – di origine italiana e non – amano le storie raccontate da e sull’Italia. È per questo che il cinema è uno degli strumenti più importanti della promozione della nostra cultura in America. Ogni anno, centinaia di eventi coinvolgono la proiezione di un film italiano da qualche parte negli Stati Uniti. Molto spesso avvengono sulle due coste. Ecco perché l’Italian Film Festival USA è così importante: perché colma un vuoto, in altri luoghi degli Stati Uniti. Parliamo di questo con il presidente del festival, Barbara Klein, colei che ha avuto questa splendida idea, dieci anni fa.

Mrs. Klein, ci sono diversi festival del cinema italiano in tutti gli Stati Uniti. Il vostro è diverso da ogni altro... L’Italian Film Festival USA si sviluppa oggi in undici città nel cuore degli Stati Uniti. L’obiettivo è promuovere il cinema italiano nelle città dove le persone non avrebbero altrimenti la possibilità di vedere film italiani. A differenza delle due coste, pochi film stranieri sono mostrati durante l’anno, nei cinema delle città in cui organizziamo la nostra kermesse. Il festival è iniziato nel 2005 a St. Louis e ha aggiunto un paio di città ogni anno. Nel 2014 saremo a St. Louis, Detroit, P i t t s b u rg h , M i l w a u k e e , I n d i a n a p o l i s , Memphis, Cleveland, Boulder, Kansas City, Phoenix e Chicago. Iniziamo il 27 marzo da Pittsburgh (il programma è consultabile su www.italianfilmfests.org). Il festival è organizzato interamente da volontari, il cui obiettivo è quello di incoraggiare le persone ad apprezzare il cinema, la lingua e la cultura italiana. Dieci anni sono passati dalla prima edizione del festival. Dal suo punto di vista, quali sono le principali differenze tra il 2005 e adesso? Il pubblico gode davvero e apprezza i film, come dimostrano i numeri relativi all’audience. Il numero di partecipanti al festival è cresciuto ogni anno, e nel 2014 speriamo di raggiungere 10.000 spettatori. Selezioniamo il meglio del cinema italiano, film con soggetti diversi, e una varietà di dramma, commedie e documentari. Tutti sono ottimi film. Quest’anno, un film italiano è stato premiato sia con un Golden Globe che un Oscar. Quale sarà l’impatto sul vostro festival, e sulla circolazione del cinema italiano negli Stati Uniti? Certamente ci saranno più persone interessate al cinema italiano. “La grande bellezza” ha avuto una vasta distribuzione nelle sale negli Stati Uniti. Il nostro festival riguarda film ita-

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DA ORMAI DIECI ANNI, L’ITALIAN FILM FESTIVAL USA PROPONE – QUEST’ANNO, IN BEN 11 CITTÀ DEL MIDWEST – IL MEGLIO DELLA NOSTRA CINEMATOGRAFIA CONTEMPORANEA

di Umberto Mucci

liani che il pubblico non ha avuto l’opportunità di vedere, quindi non abbiamo incluso “La grande bellezza”, ma siamo molto orgogliosi che la star del film, Tony Servillo, sia in due dei film che proietteremo quest’anno: “Il gioiellino” e “Viva la libertà”. Siamo sicuri che il nostro pubblico sarà interessato a venire a v e d e re q u e s t i f i l m i n t e r p re t a t i d a Servillo. Qual è l’idea di Italia che il vostro pubblico si è fatto da questi dieci anni di film italiani? Per molti dei nostri spettatori, il nostro festival è un modo per vedere immagini dell’Italia e connettersi con la terra dei loro antenati. Molti di loro hanno un’idea del loro vecchio Paese che è costruita sui racconti dei nonni, quindi questo è un modo di conoscere l’Italia moderna. Per gli altri, che non hanno alcun legame ancestrale con l’Italia, è un modo per interessarsi del nostro Paese e della sua cultura. Molti, dopo aver visto i film che mostriamo, sono interessati a venire a visitare l’Italia. Attraverso i film, il pubblico impara a conoscere la cultura e la storia italiana. Quando abbiamo proiettato “Buongiorno, notte” su Aldo Moro, o quando abbiamo presentato “Noi credevamo” sull’unificazione d’Italia, abbiamo avuto discussioni sul contenuto dei film per rendere le persone più consapevoli circa eventi così importanti della storia d’Italia. Lei vive a St. Louis, nel Missouri. Qual è la storia dell’emigrazione italiana in quella zona? Ci sono Italo-Americani la cui provenienza risale a tutte le regioni d’Italia, ma principalmente sono due le aree italiane dalle quali provengono i gruppi più numerosi: la Sicilia e la Lombardia occidentale. Questi immigra-

ti si stabilirono in due diverse Little Italy a St. Louis. L’area siciliana era a downtown; l’altra, fondata da immigrati provenienti dalla Lombardia occidentale, era ed è tuttora chiamata The Hill e comprende la chiesa di S. Ambrogio, dove si celebra una volta al mese una messa in lingua italiana. Purtroppo, l’area siciliana è stata distrutta per poter riqualificare l’area urbana e costruire uno stadio. Molti dei siciliani si trasferirono a The Hill, che oggi è un quartiere molto prospero-


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RIFLETTORI SULLE DONNE

Barbara Klein Brings Italian Cinema in the U.S. For the past ten years, the Italian Film Festival USA shows – this year, in 11 cities in the Midwest – the best of our contemporary cinema ovies are a wonderful way to tell stories, and in the US many millions of people – either of Italian heritage or not – love to be told stories about and from Italy. That is why cinema is one of the most important tool of the promotion of our culture in America. Every year, hundreds of events involve the showing of an Italian movie somewhere in the USA. Very often they are on the two coasts. That’s why the Italian Film Festival USA is so important: because it fills a vacuum, in other places of the US. Let’s talk about this with the President, Mrs. Barbara Klein, the one who had this wonderful idea, ten years ago. Mrs. Klein, there are several Italian Film Festivals all over the US. Yours is different from every other one… The Italian Film Festival USA occurs in eleven cities in the Heartland of the United States. The Festival’s objective is to promote Italian cinema in cities where people would not otherwise have the opportunity to see Italian film. Unlike the East or West coasts, few foreign films are shown in local theatres during the year. The festival began in 2005 in St. Louis and added a couple of cities every year. The 2014 Festival is in St. Louis, Detroit, Pittsburgh, Milwaukee, Indianapolis, Memphis, Cleveland, Boulder, Kansas City, Phoenix and Chicago. We start from Pittsburgh, on march 27 (the program is available at www.italianfilmfests.org). The festival is organized entirely by volunteers whose goal is to encourage people to appreciate the Italian language, culture, and cinema. Ten years have passed from the first edition of the festival. From your point of view, which are the main differences between 2005 and now? The public really enjoys and appreciates the movies as demonstrated by the audience ratings of the films. The number of festival attendees has grown every year, and in 2014 we hope to top 10.000 spectators. We select the best of Italian cinema, films with different subjects, and a variety of drama, comedies and documentaries. All are excellent movies. This year, an Italian movie has been awarded either with a Golden Globe and with an Oscar. Which impact will this have on your festival, and on the circulation of the Italian cinema in the US? There certainly will be more people interested in Italian cinema. ‘The Great Beauty’ has had a wide theatrical release in the US. Our festival is about Italian films that people haven’t had the opportunity to see, so we did not include ‘The Great Beauty,’ but we are very proud that the film’s star Tony

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so noto per i suoi ristoranti, negozi, supermercati etnici e un forte senso di orgoglio italiano. Purtroppo, non molti Italo-Americani qui parlano la nostra lingua. Io insegno italiano e molti dei miei studenti sono di origine italiana, e vogliono imparare la lingua dei loro nonni. Ci sono inoltre molti italiani nati in Italia che ora vivono a St. Louis. Sono imprenditori e commercianti, o lavorano per le multinazionali, nel campo dell’istruzione o della medicina. Ad esempio, ci sono alcuni ricercatori italiani presso la Washington University School of Medicine, una delle più prestigiose università degli Stati Uniti. Tutti assistono e sostengono l’Italian Film Festival USA: per loro è l’occasione di vedere gli ultimi film italiani sul grande schermo.

Servillo is in two of the films in our Festival: ‘Il gioiellino’ and ‘Viva la libertà.’ Our audience will be interested in coming to see these films starring Servillo. What’s the idea of Italy that your audience has had from these ten years of Italian movies? For many of our viewers, our festival is a way to see images of Italy and connect with the land of their ancestors. Many of them have an idea of their old country built on the stories the grandparents told them about Italy, so this is a way to see modern Italy. It is a way for others, who have no ancestral connection with Italy, to become interested in the country and its culture. Many, after viewing the films we show, are interested in travelling to Italy. Through the films, the public learns about Italian culture and history. When we screened ‘Buongiorno, notte’ (Good Morning, Night) about Aldo Moro, or when we showed ‘Noi credevamo’ (We believed) about the unification of Italy, we had discussions about the content of the movies to make people more aware about important events in Italy’s history. You are based in St. Louis, Missouri. What’s the story of the Italian emigration in that area? Although there are Italian-Americans who can trace their heritage to all regions of Italy, there were primarily two groups of immigrants: from Sicily and from western Lombardy. These Italian immigrants established not one but two Little Italy neighbourhoods in St. Louis. The Sicilian area was downtown, and the other, founded by immigrants from western Lombardy, is referred to as ‘The Hill.’ It includes the church of St. Ambrose where a Mass in Italian language is celebrated once a month. Unfortunately, the Sicilian area was destroyed for downtown redevelopment and to build a stadium. Many of the Sicilians moved into ‘The Hill,’ which today is a thriving neighbourhood noted for its restaurants, shops, ethnic supermarkets, and strong sense of Italian pride. Unfortunately, not many of them speak Italian anymore. I teach Italian and many of my students are of Italian heritage, and they want to learn the language of their grandparents. There are many native born Italians who now live in St. Louis. They own business, work for multi-national corporations, in the fields of education or medicine. For example, there are several researchers at Washington University School of Medicine, one of the most prestigious universities in the United States. All attend and support the film festival. For them it is an opportunity to see the latest Italian films on a big screen.

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Italia da Oscar GRAZIE A “LA GRANDE BELLEZZA” DI PAOLO SORRENTINO, IL NOSTRO CINEMA È TORNATO PROTAGONISTA DELLA RIBALTA INTERNAZIONALE di Ghileana Galli

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uesta è la dimostrazione che se l’Italia crede in se stessa, ha fiducia nei propri mezzi e investe in creatività, cultura, bellezza, può tornare a essere vincente”. Queste le parole con cui il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha salutato il conferimento a Paolo Sorrentino dell’Oscar per il miglior film straniero a “La Grande Bellezza”, che ha incoronato il regista partenopeo quale nuovo maestro del cinema contemporaneo. Un riconoscimento importante per l’Italia, che viene a quindici anni di distanza dall’assegnazione della prestigiosa statuetta a Roberto Benigni e al suo “La vita è bella”; ma che soprattutto dà nuova linfa al nostro cinema, che torna a far parlare di sé a livello internazionale grazie ad una pellicola che ha per cornice e, insieme, protagonista, la città di Roma: una città ritratta al di fuori dei canoni più stereotipati, “fotografata” quasi in maniera intima, nei suoi scorci spesso meno noti ma non per questo meno evocativi e magnetici, una città insieme autentica e onirica, seducente e inafferrabile, vivace e decadente. Un film su Roma, ma anche su chi vive nella Roma – inteso come Italia e, più ampiamente, nella società – di oggi: esseri mondani e, al contempo, asociali; individui smarriti, che si nascondono nell’apparire per non far emergere quel senso di “perdizione”, spesso anche di disperazione, che li perseguita e conferisce loro un equilibrio purtroppo precario.

A LOS ANGELES, UNA LUNGA “NOTTE ITALIANA”. I “segnali” c’erano tutti: gli incassi record, i numerosi elogi da parte della critica internazionale, la lunga lista di riconoscimenti che, dal festival di Cannes – dove il film ha fatto il suo “debutto” nel maggio 2013 – in avanti, gli sono stati tributati. L’ultimo, solo poche settimane prima degli Academy Awards, era stato il premio come miglior film straniero che si era aggiudicato ai BAFTA 2014, gli Oscar del cinema inglese, da sempre l’“anticamera” delle più prestigiose statuette assegnate al Kodak Theatre – e che l’Italia infatti non riportava in patria dal 1996, anno in cui ad aggiud ic a rs e lo e r a s t a t o Ma s s im o Tro i s i c o n “Il Postino”. In quella magica notte tra il 2 e il 3 marzo 2014, l’Italia tutta ha seguito con il fiato sospeso quanto stava succedendo a Los Angeles, e quando l’attore Ewan McGregor ha finalmente annunciato la vittoria di “The Great Beauty,

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Italy”, ha tirato un sospiro di sollievo, e ha subito gioito al fianco di Paolo Sorrentino, del produttore Nicola Giuliano, e del suo interprete feticcio di sempre Toni Servillo, chiamati sul palco per ritirare l’ambita statuetta dorata. Nelle sue prime dichiarazioni, Sorrentino ha ringraziato gli attori, lo staff e il team di produzione del film, la sua famiglia, le città di Roma e Napoli; e poi, le sue fonti di ispirazione: Federico Fellini, Martin Scorsese, i Talking Heads e Diego Armando Maradona. Infine, la dedica del premio ai suoi genitori.

ORGOGLIO NAZIONALE. A poche ore da questo momento così speciale, il regista è stato subissato da messaggi di congratulazioni. Tra i primi, quello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che l’ha definito “una splendida vittoria per l’Italia”, sottolineando come nel suo film fosse possibile cogliere “il senso della grande tradizione del cinema italiano e insieme una nuova capacità di rappresentazione creativa della realtà del costume del nostro tempo”. Poi il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che con un tweet ha commentato: “In queste ore dobbiamo pensare ad altro e lo stiamo facendo. Ma il momento di orgoglio italiano per Sorrentino e La Grande Bellezza ci sta tutto”. “La competi-

Italy at the Oscars Thanks to Paolo Sorrentino’s ‘The Great Beauty,’ Italian cinema is once again in the international spotlight testament to the fact that if Italy believes in itself, trusts in its own methods, and invests in creativity, culture, and beauty, it can once again rise to the top.” These were the words with which Dario Franceschini, Minister of Cultural Heritage and Activities and of Tourism, greeted Paolo Sorrentino’s Oscar win for Best Foreign Language Film with his movie ‘The Great Beauty,’ a victory which has earned Sorrentino a reputation as the new master of contemporary cinema. The award is an important recognition for Italy, which has not won an Oscar since Roberto Benigni’s ‘Life is Beautiful,’ fifteen years ago; and which, most importantly, breathes new life into the Italian film industry, now once again on everyone’s lips thanks to a film which is set in and which stars the city of Rome: depicted outside of the standard stereotypes, ‘photographed’ almost intimately, in its lesser known, but no less evocative and magnetic, perspectives, a city that is both authentic and dreamlike, both seductive and elusive, both lively and decadent. A film about Rome, but also about

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ITALIANITÀ zione internazionale non si misura solo sull’economia e l’industria, ma anche sulla capacità di avere sogni grandi”, ha poi dichiarato. “La vittoria di Sorrentino è un segnale importante: non dobbiamo aver paura di allargare le nostre ambizioni”. Estremamente soddisfatti di questa vittoria si sono detti anche Carlo Rossella e Giampaolo Letta, Presidente e Amministratore Delegato di Medusa Film, che ha coprodotto e distribuito la pellicola. “Si può dire che siamo nella storia”, hanno commentato a caldo. “Naturalmente quella del cinema, ma non solo. Ci sono anche le storie della società e della cultura italiane coinvolte in questo bellissimo evento. Storie che partono da molto lontano e che hanno a

Paolo Sorrentino e Toni Servillo accolti in Quirinale dal Presidente Giorgio Napolitano.

those who live in today’s Rome, today’s Italy, and even more broadly, today’s society: people who are worldly and at the same asocial; individuals who are lost, who hide themselves in appearances so as to bury the sense of ‘perdition,’ and also desperation, which pursues them and which forces them into a tragically precarious equilibrium. A LONG ‘ITALIAN NIGHT’ IN LOS ANGELES. All of the ‘signs’ were there: record breaking box office sales, overwhelming praise from international critics, a long list of awards beginning with the Cannes Film Festival – where the film made its ‘debut’ in May 2013 – and onwards. The last of which, only several weeks before the Academy Awards, being the award for best foreign film at the 2014 BAFTA Awards, the

Oscars of England – considered the ‘lead-up’ to the prestigious event at the Kodak Theatre, an award which Italy hadn’t won since 1996 when Massimo Troisi won with ‘The Postman.’ On that magical night, between March 2nd and March 3rd, all of Italy was watching Los Angeles with bated breath, and when actor Ewan McGregor finally announced that the award for best foreign language film would go to ‘The Great Beauty, Italy,’ the whole country breathed a sigh of relief and immediately began rejoicing beside Paolo Sorrentino, producer Nicola Giuliano, and Sorrentino’s long time favorite actor Toni Servillo, who all climbed on stage to accept the coveted gold statue. In his acceptance speech Sorrentino thanked the actors, the film’s production staff and team, his family, the cities of Rome and Naples; and then his sources of inspiration: Federico Fellini, Martin Scorsese, the Talking Heads, and Diego Armando Maradona. In closing, he dedicated the award to his parents. THE PRIDE OF THE NATION. Just hours after this special moment, Sorrentino was overwhelmed by congratulatory messages. Among the first was that of Giorgio Napolitano, President of the Republic, who defined it a “splendid victory for Italy,” highlighting the way in which the film manages to encompass “a sense of the great tradition of Italian cinema together with a newfound capacity to creatively represent the reality and the customs of our time.” Then came

che fare, appunto, con il cinema ma ancora di più con la storia della nostra cultura. E con il rilancio di questa nel mondo”. Anche il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, non ha fatto tardare via Twitter i suoi complimenti: “Grazie Paolo! #Oscar2014 #LaGrandeBellezza”. Un ringraziamento ulteriormente rafforzato, qualche giorno dopo, con il conferimento a Paolo Sorrentino della cittadinanza onoraria romana. “L’Oscar a Sorrentino inorgoglisce Roma e l’intero Paese”, ha commentato Ignazio Marino intervenendo alla cerimonia. “Sorrentino non è nato a Roma, ma ne ha parlato con l’amore di chi è nato e cresciuto in questa città, per questo gli siamo grati”.

the message of Matteo Renzi, Prime Minister, who tweeted that: “In these hours we must think of other things and we are. But this moment of Italian pride in Sorrentino and in The Great Beauty is perfectly fitting.” “International competition is not measured only by economy and industry, but also in the capacity to dream big,” he went on to state. “Sorrentino’s victory is an important sign: we must not be afraid to broaden our ambitions.” Carlo Rossella and Giampaolo Letta, President and CEO of Medusa Film, which co-produced and distributed the film, also expressed their satisfaction with the victory. “We are now a part of history,” they commented immediately. “And not just film history. The histories of Italian society and tradition are also tied into this wonderful event. Histories which began long ago and which are involved with film, but even more so with our culture’s history and with its reemergence in the world.” Even Ignazio Marino, the mayor of Rome, immediately paid his compliments via Twitter: “Thank you Paolo! #Oscar2014 #LaGrandeBellezza.” A thank you that was further emphasized several days later when Paolo Sorrentino was granted honorary Roman citizenship. “Rome and the entire country are proud of Sorrentino’s Oscar,” commented Ignazio Marino in his speech at the ceremony. “Sorrentino was not born in Rome, but he portrayed it with the love of one who was born and raised here, and for this we are grateful.”

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Una “ventata internazionale” per la moda italiana DALLA MOSTRA DI LONDRA ALLA PIANIFICAZIONE DELLE SFILATE MASCHILI PER IL PROSSIMO TRIENNIO, CON L’ALTERNANZA FIRENZE-MILANO-PARIGI, SEMPRE CON LO SGUARDO PUNTATO ALL’EXPO 2015

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ono state settimane intense quelle che hanno visto protagonista Milano e la moda italiana tra il mese di marzo e i primi giorni di aprile. Settimane contrassegnate da prestigiosi appuntamenti, da “trasferte eccellenti” e da importanti accordi finalizzati a dare nuovo slancio e vigore ad un settore che merita di riconquistarsi il suo ruolo da protagonista a livello internazionale – e che, grazie alla Camera Nazionale della Moda Italiana, lavora con combattività per tale scopo.

MILANO-FIRENZE-PARIGI, ALLEANZA STRATEGICA. Il primo importante traguardo è stato raggiunto grazie alla sinergia tra Camera Nazionale della Moda Italiana, Pitti Immagine e la Chambre Syndicale de la Mode Masculine, che ha portato alla riorganizzazione del calendario internazionale delle presentazioni di moda maschile per i prossimi tre anni. Aprirà Pitti Immagine Uomo (13-16 gennaio 2015; 12-15 gennaio 2016; 10-13 gennaio 2017), seguirà Milano Moda Uomo (17-20 gennaio 2015; 16-19 gennaio 2016; 14-17 gennaio 2017), chiuderà la Paris Men’s Fashion Week (21-25 gennaio 2015; 20-24 gennaio 2016; 18-22 gennaio 2017). La nuova successione degli appuntamenti preserva così due principi fondamentali: mantiene l’inizio del ciclo a una distanza di sicurezza dalle vacanze natalizie e conferma ciascun evento sempre negli stessi giorni della settimana. Soddisfatto il Presidente della CNMI, Mario Boselli, che la definisce “una decisione molto positiva, che agevola il lavoro degli operatori economici, soprattutto i migliori compratori extra-europei. Le buone ragioni del sistema italiano, portate a sintesi grazie a un ottimo lavoro di squadra tra noi e Pitti Immagine, sono state condivise dagli organizzatori francesi, a riprova dell’esistenza di un affiatato network europeo che si fa carico delle necessità del mercato internazionale”. IL FASCINO DELLA MODA ITALIANA A LONDRA. Mentre si organizza il calendario delle passerelle internazionali per i prossimi anni, la moda italiana sfila – in questo caso, più metaforicamente – a Londra, dove, dal 5 aprile al 27 luglio 2014, il Victoria & Albert

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Museum ospita “The Glamour of Italian Fashion. 1945-2014”, un grande omaggio alla creatività e ai talenti eccellenti della moda Made in Italy. Si parte dal dopoguerra, quando nomi come le Sorelle Fontana e Mila Schön vestivano le dive hollywoodiane ammaliate dalla Dolce Vita romana, per passare attraverso i protagonisti del prêt-à-porter italiano – Giorgio Armani, Gianni Versace, Valentino, Gianfranco Ferré, Krizia, Salvatore Ferragamo, Fendi, Gucci, Prada, Dolce&Gabbana – fino ad arrivare alla nuova generazione di talenti: in tutto, 70 anni di storia della moda italiana che vengono ripercorsi attraverso fotografie, video e, naturalmente, splendidi abiti. Ma se la moda italiana si gloria del proprio passato, guarda con altrettanta attenzione al proprio futuro, come ha confermato Jane Reeve, AD della CNMI, intervenendo al convegno “Made in Italy: re-use of fashion heritage and new digital perspectives”, organizzato a latere della mostra. Nell’analisi svolta da Jane Reeve, i brand italiani si confermano tra i primi disponibili a cogliere l’enorme opportunità delle tecnologie digitali, e il web è diventato, negli ultimi anni, uno strumento prezioso per traghettare la nostra identità e i nostri valori

Jane Reeve con Mario Boselli.


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Alcune immagini della mostra “The Glamour of Italian Fashion, 1945-2014” allestita a Londra.

verso nuovi mercati. Jane Reeve si è poi soffermata sull’enorme importanza del digitale nella promozione dei giovani designer così come dei piccoli artigiani in cerca di visibilità internazionale. “Il digitale – ha affermato – rappresenta una leva strategica per fare sistema tra tutti i player della filiera della moda italiana e contribuire all’evoluzione della reputazione del Made in Italy. Un mezzo ideale per sviluppare sinergie, diffondere cultura e valorizzare l’intero sistema moda italiano generando benefici a tutti gli attori della filiera”.

CNMI: PRESENTATO IL NUOVO DIRETTIVO. Tornando a Milano, l’ultima notizia di rilievo riguarda la stessa Camera Nazionale della Moda Italiana che, nell’ultima riunione dell’assemblea dei soci, ha confermato alla presidenza, per la sesta volta, Mario Boselli, e ha presentato il nuovo Consiglio Direttivo: più “snello”, in seguito al passaggio da 19 a 15 membri (escono il patron di Tod’s, Diego Della Valle, che rimane comunque socio, oltre

An ‘International Breath of Air’ for Italian Fashion From the exhibit in London to the planning of the men’s fashion shows for the next three years, alternating between Florence, Milan, and Paris, and with an unwavering eye on Expo 2015 ilan and Italian fashion were in the spotlight during the month of March and into the beginning of April. Several intense weeks packed with prestigious events, exciting ‘business trips,’ and important agreements aimed at boosting an industry which is ready to reclaim its prominent role at the international level – and which, thanks to the National Chamber for Italian Fashion (NCIF), is working vigorously to this end. MILAN-FLORENCE-PARIS, A STRATEGIC ALLIANCE. The first important goal of reorganizing the calendar of men’s fashion shows for the next three years was achieved thanks to the collaboration between the National Chamber for Italian Fashion, Pitti Immagine, and the Chambre Syndicale de la Mode Masculine. Pitti Immagine Uomo will be first (January 13-16, 2015; January 12-15, 2016; January 10-13, 2017), followed by Milano Moda Uomo (January 17-20, 2015; January 16-19, 2016; January 14-17, 2017), and ending with Paris Men’s Fashion Week (January 21-25, 2015; January 20-24, 2016; January 18-22, 2017). The new order of events preserves two fundamental principles: it ensures that the cycle begin a safe distance after the Christmas holidays and that each event is always scheduled during the same days of the week. Mario Boselli, President of the NCIF, expressed his satisfaction with the arrangement, calling it “an ex-

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cellent decision which helps to facilitate the work of industry operators, especially the top non-European buyers. The Italian system’s reasoning, developed and brought to fruition thanks to a team effort between ourselves and Pitti Immagine, was shared by the French organizers, proof that a close-knit European network which takes charge of the needs of the international market does indeed exist.” THE ALLURE OF ITALIAN FASHION IN LONDON. While the calendar of international fashion shows for the next few years is being organized, Italian fashion is showcasing itself in London, where, from April 5th through July 27th of this year, the Victoria & Albert Museum is hosting ‘The Glamour of Italian Fashion. 1945-2014,’ an exhibit which honors the creativity and talent of the Made in Italy fashion industry. The exhibit retraces the history of Italian fashion, beginning with the post-war period, when names like Sorelle Fontana and Mila Schön dressed the starlets of Hollywood, all bewitched by the Roman Dolce Vita, followed by the protagonists of Italian prêt-àporter (Giorgio Armani, Gianni Versace, Valentino, Gianfranco Ferré, Krizia, Salvatore Ferragamo, Fendi, Gucci, Prada, Dolce&Gabbana), and all the way up to the new generation of designers. In all, seventy years of Italian fashion history narrated through photographs, videos, and, of course, magnificent clothing. But while Italian fashion basks in its own history, it also looks carefully at what’s in store for the future, as Jane Reeve (CEO of the NCIF) confirmed, speaking at the conference ‘Made in Italy: re-use of fashion heritage and new digital perspectives,’ organized in conjunction with the exhibit. According to Jane Reeve’s analysis, Italian brands are among the first to take advantage of the enormous opportunities provided by digital technology, and in recent years the InA cura della

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a Sergio Loro Piana, Jacopo Etro, Massimo Ferretti e Silvia Venturini Fendi), e con un’un i c a n u o v a e n t r a t a , q u e l l a d i B ru n e l l o Cucinelli, il “re del cachemere”. A comporre il nuovo direttivo della Camera, in carica per il biennio 2014-2015, saranno quindi, insieme al Presidente Boselli e all’AD Jane Reeve, Patrizio Bertelli (Prada), Lavinia Biagiotti, Carlo Capasa (Costume National), Brunello Cucinelli, Patrizio Di Marco (Gucci), Giovanna Gentile Ferragamo, Luigi Maramotti (Max Mara), Angela Missoni, Renzo Rosso (Diesel), Stefano Sanni (Valentino), Carla Sozzani, M a r i a L u i s a G a v a z z e n i Tr u s s a rd i e d Ermenegildo Zegna. Dopo l’approvazione del bilancio 2013 e del budget per il 2014, Jane Reeve ha presentato le linee strategiche per il nuovo anno, che punta a “promuovere il sistema moda italiano e valorizzarne il ruolo strategico nello scenario economico italiano”. Un programma di azioni proiettato al futuro e con una vocazione internazionale sempre più radicata, anche in vista dell’Expo 2015.

ternet has become one of the most valuable tools for ferrying our identity and our values into new markets. Jane Reeve also stressed the enormous importance of digital technology in the promotion of individual talents: young designers as well as small artisan enterprises looking for international visibility. “Digital technology,” she stated, “is a strategic tool for connecting all of the various components of the Italian fashion industry and contributes to the evolution of Made in Italy’s reputation. It is the perfect way to develop synergies, spread culture, and promote the entire Italian fashion system, to the benefit of all elements within the industry.” NCIF: THE NEW BOARD OF DIRECTORS IS INTRODUCED. Turning attention back to Milan, the last important piece of news regards the National Chamber for Italian Fashion itself. During its most recent shareholder’s meeting Mario Boselli was re-confirmed president (for the sixth time) and introduced the new Board of Directors, slightly smaller than in years past with fifteen rather than nineteen members (Diego Della Valle, head of Tod’s, has left though remains an associate, as well as Sergio Loro Piana, Jacopo Etro, Massimo Ferretti, and Silvia Venturini Fendi), and with a new member, Brunello Cucinelli, the ‘king of cashmere.’ Therefore, the new Board of Directors for the two year period from 2014-2015 will be, in addition to President Boselli and CEO Jane Reeve, Patrizio Bertelli (Prada), Lavinia Biagiotti, Carlo Capasa (Costume National), Brunello Cucinelli, Patrizio Di Marco (Gucci), Giovanna Gentile Ferragamo, Luigi Maramotti (Max Mara), Angela Missoni, Renzo Rosso (Diesel), Stefano Sanni (Valentino), Carla Sozzani, Maria Luisa Gavazzeni Trussardi, and Ermenegildo Zegna. After approval of the 2013 balance sheet and the 2014 budget, Jane Reeve introduced the strategies for the new year, which aim to “promote the Italian fashion industry and develop its strategic role within the Italian economic scene;” a program of initiatives which focuses on the future and which has an increasingly international scope, especially given the approach of Expo 2015.

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TRIENNALE

Milano racconta Milano NEGLI SPAZI DELLA TRIENNALE, LA CITTÀ RIFLETTE SULLA PROPRIA IDENTITÀ, IN VISTA DI EXPO 2015

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uando si punta verso nuovi traguardi e obiettivi, la tendenza è fare il punto su quanto fino a quel momento si è realizzato, su come si è cambiati, sulle strade che sono state percorse – materialmente e simbolicamente. E questo è, in un certo senso, ciò che sta facendo anche la città di Milano: una metropoli con alle spalle una solida storia, tradizioni ben radicate, e che si appresta ad essere “palcoscenico” di un evento dalla visibilità globale: l’Expo 2015. Nasce da questi presupposti la mostra “Identità Milano”, che la Triennale ha organizzato in collaborazione con il Comitato Brand Milano, e che ospiterà all’interno dei propri spazi dall’8 aprile al 2 giugno 2014. Un’esposizione che si propone quindi come auto-riflessione, ma che cerca anche di far emergere – grazie ad un lavoro di ricerca affidata a IPSOS e a due studi sulla percezione internazionale di Milano – come la città viene percepita “da fuori”: dai suoi abitanti (cittadini residenti, pendolari e city users), dagli Italiani, dai cittadini del mondo, dalla stampa estera, nei ranking internazionali di city image and reputation. La mostra, che presenta un percorso espositivo progettato da Michele De Lucchi, è articolata in cinque sezioni – Stemma della Città e patrimonio simbolico popolare; Le icone d’arte; I palazzi storici e moderni; I luoghi topici; Duecento milanesi nativi e adottivi – arricchite da 21 illustrazioni commissionate a 6 illustratori (Julia Binfield, Beppe Giacobbe, Emiliano Ponzi, Guido Scarabottolo, Michele Tranquillini, Olimpia Zagnoli) che hanno liberamente interpretato i 14 temi identitari individuati nella precedente attività di ricerca (Terra di mezzo; Accoglienza; C o n o s c e n z a ; A rc h e o l o g i a i n d u s t r i a l e ; Qualità della vita e sostenibilità; Moda; Design; Salute; Cultura, arte, spettacolo e bellezza; Solidarietà; Comunicazione, sport; Città metropolitana; Diritti; Nutrizione).

UNA SOMMA DI IDENTITÀ. In esposizione, la storia dello stemma di Milano, i ritratti di 200 milanesi illustri disegnati da Masehiko Kubo, le immagini di 20 luoghi simbolo (dal Duomo ai Navigli alla torre Unicredit) e di 10 opere d’arte (dalla Pala di Brera alla Pietà Rondanini). Come ha tenuto a sottolineare il Sindaco Giuliano Pisapia intervenendo alla presentazione della mostra, “Milano è una grande

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città complessa, è la somma di tante città che stanno diventando sempre di più una sola grande area metropolitana, una città decisiva per il nostro Paese e riconosciuta all’estero tra le grandi città del mondo. Una città che noi vogliamo ‘raccontare’ con la sua identità, le sue identità. Milano è già un brand, è la somma di tanti brand, e noi lavoriamo per rafforzare sempre più questa identità positiva”. Lo sguardo è rivolto, ancora una volta, al grande appuntamento di Expo 2015, quando arriveranno a Milano milioni di persone da tutto il mondo. “Per l’immagine e per il futuro di Milano di tratta di una occasione irripetibile”, ha affermato ancora Pisapia. “Il brand Milano, l’immagine della nostra città, deve essere la somma di passato e futuro, di storia e di innovazione, di tradizione e di sguardo rivolto all’estero, al mondo che ci guarda con interesse e spesso ci prende come esempio. La nostra città è ricca di talenti, di cultura, di università, di ricercatori, di start up ideate da giovani creativi. Il nostro compito è quello di aiutare la città ad esprimere al meglio la sua energia, la sua forza creativa, la sua identità”.

SETTE PIAZZE PER RACCONTARE MILANO. Se la mostra “Identità Milano” ha il suo fulcro negli spazi della Triennale, essa però “prosegue” anche all’esterno. Michele De Lucchi ha infatti progettato sette torri sceniche posizionate in altrettante piazze – Arco d e l l a P a c e , Vi a A m p e r e , P i a z z a D u c a D’Aosta, Piazza Gae Aulenti, Piazza San Fedele, Piazzale Teatro Arcimboldi e Parco Solari – attraverso cui verranno comunicate le tematiche identitarie selezionate e interpretate dai 6 illustratori milanesi. Inoltre, da lunedì 26 maggio a domenica 1 giugno, questi stessi spazi si trasformeranno in sette isole di spettacolo ideate come luoghi di incontro dei cittadini e luogo di performance che andranno a reinterpretare i temi caratterizzanti della città. Gli eventi saranno curati dalla Fondazione Milano – Teatro Scuola Paolo Grassi, con la direzione di Massimo Navone, in collaborazione con Milano Civica Scuola di Musica, Milano Lingue e Milano Scuola di Cinema e Televisione. A questa settimana di eventi si affiancherà, a giugno, un Forum Internazionale che, alimentato dai risultati acquisiti, permetterà una riflessione attorno alla proiezione futura (da Expo in poi) del “racconto di Milano e su Milano”.

Navigli, Maddalena Molteni

Emiliano Ponzi

Michele Tranquillini

Sant’Ambrogio, Maddalena Molteni


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TRIENNALE

Guido Scarabottolo

o Ponzi

Olimpia Zagnoli

brogio, dalena Molteni

Beppe Giacobbe

hen one focuses on new goals and objectives, there is a tendency to take stock of all that has been accomplished up until now, how things have changed, what paths have been chosen – both literally and figuratively. And, in a certain sense, this is what the city of Milan is doing; a city with a strong history and deeply rooted traditions, which is preparing itself to be the ‘stage’ for an internationally visible event: Expo 2015. This is the premise of the ‘Identity Milan’ exhibit, organized and hosted by the Triennale in collaboration with the ‘Brand Milano’ Committee, open to the public from April 8th through June 2nd of this year. An exhibit which is a self-reflection, but which also seeks to represent – thanks to the research carried out by IPSOS and to two studies on the international perception of Milan – how the city is perceived ‘from the outside’: by those who live there (citizens, residents, commuters, and city users), by Italians, by people around the world, by the foreign press, and in international rankings of city image and reputation. The exhibit, curated by Michele De Lucchi, is divided into five areas – The City’s Coat of Arms and the Common Symbolic Heritage; Artistic Icons; Historical and Modern Buildings; Important Locations; ad Two-hundred Native and Adopted Residents of Milan – and is further enhanced by 21 illustrations commissioned to six illustrators (Julia Binfield, Beppe Giacobbe, Emiliano Ponzi, Guido Scarabottolo, Michele Tranquillini, and Olimpia Zagnoli) who liberally interpreted the fourteen themes previously identified in the research phase (Middle Ground; Hospitality; Knowledge; Industrial Archeology;

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Rinascente, Maddalena Molteni

Milan Portrays Milan Within the Triennale spaces, in view of Expo 2015, the city reflects upon its identity Quality of Life and Sustainability; Fashion; Design; Health; Culture, Art, Performance, and Beauty; Solidarity; Communications and sport; Metropolitan City; Rights; Nutrition). A SUM TOTAL OF IDENTITIES. On display: the history of Milan’s coat of arms, the portraits of 200 illustrious residents of Milan drawn by Masehiko Kubo, and images of twenty landmarks (from the Duomo to the Navigli to the Unicredit Tower) and of ten works of art (from the Brera Madonna to the Rondanini Pietà). As Mayor Giuliano Pisapia emphasized in his speech during the opening of the exhibit, “Milan is a great and complicated city, it is the sum total of many smaller cities that are increasingly becoming one large metropolitan area, an important city for our country and recognized abroad as one of the great cities of the world; a city that we want to ‘portray’ through its many various identities. Milan is already a brand, it is the sum total of many brands, and we are working diligently to further strengthen this positive image.” All eyes are once again on Expo 2015, which will be bringing millions of visitors to Milan. “It is a oneof-a-kind opportunity for Milan’s image and future”, stated Pisapia. “The Milan brand, our city’s image, must be the

MM, Maddalena Molteni

sum total of the past and the future, of history and innovation, of tradition and of an international awareness of the world that looks at us with interest and that often uses us as an example. Our city is full of talent, culture, universities, researchers, startups conceived by creative young individuals. Our task is to help the city to best express its energy, creative force, and identity.” SEVEN PIAZZAS IN WHICH TO PORTRY MILAN. While the fulcrum of ‘Identity Milan’ is within the Triennale spaces, the exhibit nevertheless ‘continues’ outside as well. In fact, Michele De Lucchi has designed seven scenic towers in seven piazzas across the city – Arco della Pace, Via Ampere, Piazza Duca D’Aosta, Piazza Gae Aulenti, Piazza San Fedele, Piazzale Teatro Arcimboldi, and Parco Solari – through which the identifying themes selected and interpreted by the six Milanese illustrators will be represented. Furthermore, from Monday, May 26th through Sunday, June 1st, these same spaces will be transformed into seven theatrical islands, intended as meeting points for residents and as performance spaces that will portray the city’s characterizing themes. The events will be overseen by the Milan Foundation – Paolo Grassi Theater School, under the direction of Massimo Navone, and in collaboration with the Milano Civica Music School, Milano Lingue, and Milan School of Film and Televsion. This week of events will be accompanied in June by an International Forum which, fueled by the results achieved, will allow for reflection on the future (from Expo Milano onwards) of the ‘story of Milan.’

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RADIO ITALIA

Radio Italia Takes to the Field With Negramaro The song ‘Un Amore Così Grande 2014’ will accompany our national soccer team to Brazil for the World Cup. The proceeds of this great project will go to funding research n Amore Così Grande 2014’ is the title of the song by Negramaro which is to be theme song for the Italian national soccer team’s upcoming games. The project, fruit of an idea by Radio Italia in collaboration with Sugar and with the band, was greeted with enthusiasm by the FIGC-Italian Football Federation, and is to be a grand tribute to the national team during the 2014 FIFA World Cup in Brazil. ‘Un Amore Così Grande 2014’ – a completely original ‘revisiting’ of the 1976 song, made successful by Claudio Villa – will be accompanied by a video carefully directed by Giovanni Veronesi. Shots of Negramaro will alternate with footage depicting memorable moments in the national team’s career. The initiative has a charitable objective: the proceeds from sales of the song (already available on iTunes) will, in fact, go entirely to AISLA (Italian Association of Amyotrophic Lateral Sclerosis) and AISM (Italian Multiple Sclerosis Society). “The national team needs the support of all Italian fans,” stated Antonello Valentini, Director General of FIGC, “and it’s fitting that the theme song for the team’s games is written by a young and passionate band like Negramaro. Talent, imagination, and character are qualities that Negramaro and our national team have in common, expressions of an Italy that has always been able to combine tradition and innovation.” The project is the fruit of an idea by Radio Italia, long time official partner of FIGC, and the first and only commercial radio station to pair itself with our national team. “We are truly proud to have once again been able to unite music and sports through this extraordinary project involving FIGC and Negramaro,” commented Marco Pontini, General Manager of Sales and Marketing for Radio Italia. “The idea come about spontaneously, thinking about the national team’s upcoming participation in the World Cup and about an original initiative to accompany them on this new adventure with grit and passion.” ‘Un Amore Così Grande 2014’ will be performed live for the first time on the stage of ‘RadioItaliaLive – The Concert,’ an exclusive event scheduled for June 1st in Milan’s Piazzo Duomo, where Negramaro will be, as they were last year, the indisputable protagonists. Furthermore, Negramaro will be with Radio Italia in Brazil for the World Cup, rooting for and supporting our team.

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Radio Italia scende in campo con i Negramaro IL BRANO “UN AMORE COSÌ GRANDE 2014” ACCOMPAGNERÀ LA NOSTRA NAZIONALE AI MONDIALI IN BRASILE. UN GRANDE PROGETTO I CUI PROVENTI ANDRANNO ALLA RICERCA

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i intitola “Un Amore Così Grande 2014” la canzone dei Negramaro che farà da colonna sonora alle prossime partite della Nazionale Italiana di Calcio. Il progetto, nato da un’idea di Radio Italia in collaborazione con Sugar e con la band, è stato accolto con entusiasmo dalla FIGC-Federazione Italiana Giuoco Calcio, e vuole essere un grande omaggio alla squadra azzurra impegnata nella Coppa del Mondo FIFA 2014 in Brasile. “Un Amore Così Grande 2014” – rivisitazione assolutamente originale del brano del 1976, portato al successo da Claudio Villa – sarà accompagnato da un videoclip, con l’attenta regia di Giovanni Veronesi. Alle riprese dei Negramaro, si alterneranno immagini di repertorio che ritraggono momenti significativi della Nazionale azzurra. L’iniziativa si pone un obiettivo di solidarietà: il ricavato dell’acquisto del brano (già disponibile su iTunes) sarà infatti interamente devoluto ad A I S L A , A s s o c i a z i o n e I t a l i a n a S c l e ro s i Laterale Amiotrofica, e AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla. “La Nazionale ha bisogno della spinta di tutti i tifosi italiani – le parole del Direttore Generale della FIGC, Antonello Valentini – ed è giusto che a fare da colonna sonora alle partite degli Azzurri sia una band giovane e

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passionale come i Negramaro. Talento, fantasia e carattere sono qualità che accomunano i Negramaro alla Nazionale, espressioni di un’Italia da sempre capace di coniugare tradizione e innovazione”. Il progetto nasce da un’idea di Radio Italia, da anni partner ufficiale della FIGC, prima ed unica radio commerciale ad abbinarsi alla Nazionale. “Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti ad unire ancora una volta musica e sport attraverso questo straordinario progetto che vede protagonisti FIGC e Negramaro”, ha commentato Marco Pontini, Direttore Generale Marketing e Commerciale Radio Italia. “L’idea è nata spontaneamente, pensando alla prossima avventura mondiale della Nazionale e ad un’iniziativa originale che accompagnasse con grinta e passione la squadra in questo nuovo viaggio. “Un Amore Così Grande 2014” si potrà ascoltare per la prima volta dal vivo sul palco di “RadioItaliaLive – Il Concerto”, l’esclusivo evento in programma il 1° giugno 2014 a Milano in Piazza Duomo, dove i Negramaro saranno, come peraltro lo scorso anno, indiscussi protagonisti. I Negramaro, inoltre, saranno con Radio Italia in Brasile nell’ambito della prossima trasferta della Nazionale, per tifare e sostenere i nostri ragazzi.


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& Wine

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A cura di Carlo Ottaviano

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Le priorità per crescere Priorities for Growth La lotta quotidiana dei Ristoranti Italiani nel Mondo The Daily Battle of Italian Restaurants in the World I migliori extravergini d’Italia premiati a Spoleto The Best Italian Extra Virgin Olive Oils Awarded in Spoleto L’eccellenza in cucina, dal cuore del Piemonte al mondo Culinary Excellence, From the Heart of Piedmont to the Rest of the World Agronews

In cucina per capire gli altri e noi stessi At the Table to Help Us Understand Others and Ourselves La ricetta di Niko Sinisgalli: Ventresca di salmone con crema di cavolfiore, patate e guanciale dei Colli Romani Salmon Belly with Creamed Cauliflower, Potatoes, and Guanciale from the Colli Romani

ed ancora... Vinitaly per Expo Milano 2015 Vinitaly for Expo Milano 2015

Sapori di Puglia a Vancouver The Flavours of Apulia in Vancouver

Da Londra per Maremma Food Wine Shire 2014 From London to Maremma Food Wine Shire 2014

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Salamini Italiani alla Cacciatora

I prodotti sardi tra Düsseldorf e Colonia Sardische Qualitätsprodukte in Düsseldorf und Köln

Vinitalia Down Under, iscrizioni aperte Enrollment is Open for Vinitalia Down Under

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Il “bio” italiano vola in Australia e Giappone Italy’s Organic Sector Travels to Australia and Japan

Londra dà il benvenuto agli Ambasciatori del Gusto London Welcomes the ‘Ambasciatori del Gusto’

Buyer indiani di prodotti e tecnologie alimentari in Italia Indian Food & Food Technology Buyers to Italy

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MIPAAF

Priorities for Growth Excellence doesn’t come from generic tradition, but from a constant and attentive effort which leads to the highest quality t will be the food and agricultural sector to jump start the development and recovery of the Italian economic system, thanks also to Expo Milano 2015, which is just around the corner. This prominent sector is a positive force for the entire country, especially during this time of economic crisis. It is for this reason that we are intensifying our meetings with the regional governments, professional organizations, and agricultural associations in order to find common ground regarding the necessary and most courageous choices possible, so as to focus what limited resources we have on those areas that have the most potential for growth. Our priorities are the launch of the Made in Italy quality seal, the intensification of measures against counterfeiting and ‘agri-mafia,’ and the safeguarding of the territory, especially through forms of public empowerment, like land reclamation authorities. But the problems and structural hurdles within the sector itself will never be resolved without first passing institutional reforms and revising Title V of the Constitution, clearing the field of the continuous conflicts between the jurisdictions of the state and regional governments and of overlaps in institutional roles, both of which are incredibly problematic for regulations and sanctions. A first step in this direction is the Addendum to the Stability Law regarding agriculture, which we have already deposited in Parliament. We intend to introduce regulations which would simplify and reorganize firms and institutions in which the ministry participates, and to thus place the agricultural sector at the center of national legislation, even in nominal terms. The ministry plans to dedicate a great deal of attention to those who work in agriculture at every level. It is a growing sector and, as such, is increasingly more in need of the utmost professionalism, beginning with the topic of food quality and safety. Excellence doesn’t come from generic tradition, but from a constant and attentive effort which leads to the highest quality. In addition to our products, it is our territory which gives us a competitive edge: a quality territory which produces quality products within a single productive system. And, thinking of the work which those operating within the agricultural industry perform, simplification is also a priority. We are working on the simplification of regulations, included in an Addendum to the Stability Law, asking for the professional contribution of all industry operators in order to implement the proposals and ideas already out there. Simplification doesn’t mean a reduction in regulations, but rather that these regulations are targeted and, as the word says, simplified.

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Le priorità per crescere LA QUALITÀ NON NASCE DA UNA GENERICA TRADIZIONE, MA GRAZIE AL LAVORO COSTANTE E ATTENTO CHE PORTA AI MASSIMI LIVELLI di Andrea Olivero, Viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

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arà il settore dell’agroalimentare il motore dello sviluppo e della ripartenza del sistema Italia, grazie anche all’imminente volano dell’Expo 2015. Il settore primario è di traino per il Paese, soprattutto nell’attuale momento di crisi, e per questo stiamo intensificando gli incontri con le Regioni, le organizzazioni professionali e le associazioni del mondo agricolo per trovare i punti di convergenza sulle decisioni necessarie e il più possibile coraggiose, in modo da concentrare le limitate risorse laddove sono maggiori le potenzialità di crescita. Le priorità per noi sono il varo del marchio di qualità Made in Italy, l’intensificazione dei controlli contro le contraffazioni e le agromafie, la tutela del territorio in particolare attraverso il sostegno a forme di responsabilizzazione diffusa come i consorzi di bonifica. Ma i problemi e i nodi strutturali del settore primario sono irrisolvibili se prima non si fanno le riforme istituzionali e non si pone mano alla revisione del titolo quinto della Costituzione, sgombrando il campo dal continuo conflitto di competenze tra Stato e Regioni e dalla sovrapposizione di enti e di ruoli, tanto dannosa soprattutto in materia di controlli e sanzioni. Un primo passo nella direzione indicata è il Collegato alla Legge di stabilità in materia di agricoltura, che abbiamo già depositato in Parlamento. Prevediamo di introdurre norme

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di semplificazione e di riordino delle società e degli enti partecipati dal ministero, e di rimettere così al centro della legislazione nazionale, anche in termini nominali, il settore agricoltura. Grande attenzione, come Ministero, vogliamo dedicare a chi lavora a ogni livello nell’agricoltura. È un settore in crescita che ha bisogno sempre più di alta professionalità, a partire dal tema della qualità e sicurezza agroalimentare. L’eccellenza non nasce da una generica tradizione, ma grazie ad un lavoro costante e attento che porta la qualità ai massimi livelli. Oltre ai prodotti, è il territorio che ci rende competitivi, un territorio di eccellenza che produce eccellenza in un unico sistema produttivo. Pensando al lavoro di chi opera in agricoltura, è prioritario anche il tema della semplificazione. Il percorso di semplificazione delle norme, inserito in un Collegato della Legge di stabilità, lo stiamo rilanciando chiedendo il contributo di professionalità di tutti gli operatori per implementare proposte ed idee che già ci sono. Semplificare non vuol dire diminuire i controlli, ma che questi controlli siano mirati, e appunto, semplificati. ANDREA OLIVERO


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L’Italia nel Piatto Editoriale di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere

Cresce la “famiglia” dei ristoranti certificati con il marchio “Ospitalità Italiana”. L’ultima premiazione ha avuto luogo a Città del Messico, dove sono stati riconosciuti 14 nuovi ristoranti, che si vanno così ad aggiungere alle oltre 1.500 realtà già selezionate in 43 Paesi. Un risultato importante, come ha tenuto a sottolineare anche l’Ambasciatore italiano Alessandro Busacca, ricordando che questo riconoscimento è frutto di un’azione coordinata volta a tutelare la ristorazione italiana all’estero e a garantire l’autenticità della cucina e dell’ospitalità che caratterizzano il nostro Paese nel mondo. Del resto, numeri alla mano, su 73 miliardi di euro spesi in Italia dai turisti internazionali, un terzo è destinato alla ristorazione e all’acquisto di prodotti enogastronomici tipici. Questo ci fa ben sperare per il futuro, ma, allo stesso tempo, ci sprona a fare di più: come infatti possiamo leggere in queste pagine, tante sono le“battaglie”che devono quotidianamente combattere i ristoranti italiani nel mondo per tenere alti – e diffondere tra i clienti – valori come qualità, genuinità, rispetto delle tradizioni, contrapponendosi invece a coloro che, nel nome del risparmio, promuovono prodotti e piatti che nulla hanno di italiano. Una battaglia fondamentale, per questi ristoratori e per la nostra stessa economia, che dobbiamo impegnarci a combattere con maggiore determinazione al loro fianco. The ‘family’ of restaurants certified with the ‘Italian Hospitality’ seal is growing. The most recent award ceremony took place in Mexico City, where fourteen new restaurants received their certificates, joining the more than 1,500 other establishments already selected in forty-three countries across the globe. An important achievement, as Italian Ambassador Alessandro Busacca also made sure to emphasize, reminding those present that this certification is the result of a combined effort aimed at safeguarding the Italian restaurant industry abroad and guaranteeing the authenticity of the cuisine and hospitality that our country is known for worldwide. Furthermore, figures show that of t 73 billion spent in Italy by international tourists, one third goes to the restaurant industry and to the purchase of traditional food and wine products. This gives us hope for the future, but also inspires us to do more. As can be read in these pages, Italian restaurants around the world struggle daily to maintain – and transmit to their clients – values such as quality, authenticity, and respect for traditions, while at the same time doing their best to counter those establishments that, in order to cut costs, promote products and dishes that have nothing Italian about them. This is a crucial battle, both for these restaurant owners and for our own economy; a battle which we must fight with more determination by their side.

La lotta quotidiana dei Ristoranti Italiani nel Mondo Da Praga a New York, passando per Londra, districarsi tra chi si improvvisa “ristorante italiano” e chi vende prodotti contraffatti, non è cosa semplice di Lucrezia Balducci

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ecidere di partire dal proprio Paese per portare con sé la propria cultura enogastronomica, pur consapevoli del rischio e delle difficoltà. Questo è quello che hanno fatto e continuano a fare i ristoratori che hanno costruito un pezzo di Made in Italy all’estero, come Mario D’Innocenzo e Dario Binotti, di VINOdiVINO a Praga, e Umberto Tosi, di Briciole a Londra. Realtà metropolitane certamente non facili, caratterizzate dalla forte concorrenza, in cui, a detta proprio dei ristoratori, è facile incontrare per strada “falsi” ristoranti italiani e trovare negli scaffali (o nei ristoranti stessi) prodotti agroalimentari contraffatti. Ospitalità Italiana, per mezzo anche del suo blog Concorrenza Leale (www.concorrenzaleale.it), vuole dare voce ai tanti operatori del settore ristorativo che lottano ogni giorno per differenziarsi sul mercato alterato dalla concorrenza sleale a causa di chi si improvvisa “ristorante italiano”. Ed ecco

che a Praga, così come in tanti altri Paesi stranieri, si leggono menù in un italiano sgrammaticato, e a Londra si incontrano insegne e bandiere tricolore quasi ovunque: il mito della cucina italiana, beffeggiata da cuochi e manager che magari non sono neanche mai stati in Italia. Se poi a questo “velo” sull’immagine del Made in Italy di qualità, si sovrappone anche il diffuso utilizzo di materie prime assolutamente non italiane, scompare completamente l’eccellenza, sostituita dal cosiddetto fake. Ciò che accade quotidianamente al turista-cliente disinformato è cadere nella trappola, perché attratto da menù dai prezzi (troppo) bassi, come sottolineano Mario D’Innocenzo e Dario Binotti di VINOdiVINO, o da insegne che sfruttano la notorietà del tricolore e dei piatti italiani, come segnalato da Umberto Tosi di Briciole. Lo scenario è chiaro, ma chiare sono anche le idee dei ristoratori che lavorano per tutelare il Made in Italy all’estero, come fossero ambasciatori del gusto italiano dislocati nel mondo. Ad esempio, come dicono i titolari di VINOdiVINO, sviluppando la conoscenza della varietà dei piatti italiani, anche andando controcorrente. “I nostri clienti – raccontano – si sorprendono quando scoprono che non c’è la pizza nel nostro menù”. Oppure facendo un lavoro quasi di “consulenti del gusto”, come sottolinea Umberto: “L’impegno parte dall’accoglienza alla spiegazione dei singoli piatti; dal chiarire le caratteristiche dei prodotti utilizzati, la loro provenienza esclusivamente Made in Italy, la modalità di preparazione, al suggerire gli accostamenti con èItalia

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vini; al sottolineare l’importanza dei riconoscimenti DOP e IGP”. Vien da sé che questa attenzione al cliente deve necessariamente essere abbinata al corretto utilizzo delle materie prime di origine italiana, diversamente da quanto i ristoratori stessi hanno testato nei finti ristoranti italiani: dal finto Parmigiano Reggiano grattugiato, ai prodotti congelati e non stagionali, ai vini con nome pseudo italiano e produzione estera o, come chiarito da Umberto Tosi di Briciole, “bottiglie d’olio con false etichette di extra vergine d’oliva, Amaretti fatti in Olanda, pomodori San Marzano Made in Cina, lasagne Made in Germania. E poi la pizza: tutti ci provano, ma il gusto non ha niente a che vedere con la nostra autentica pizza”. Uno scenario ben presentato anche da Gianfranco Sorrentino, del Gattopardo di New York, che parla di “Bottarga cured in Florida” o di “cicorie della California vendute come ‘Puntarelle’ ma che costano la metà o un terzo delle vere Puntarelle italiane”. “Qualcuno deve fare delle proposte e sensibilizzare tutti gli operatori verso questo problema – dice Gianfranco – prima di vedere i ristoranti italiani servire mozzarella di bufala originaria del Vermont con prosciutto del Tennessee condito con olio d’oliva extra vergine delle colline di San Francisco (che sarà pure buono, ma di certo non è il prodotto originale). E poi, dove li mettiamo i nostri secoli di tradizione, la nostra cultura e la nostra storia?”. Del resto, non bastano informazione e denuncia di questi casi di concorrenza sleale per valorizzare il Made in Italy in cucina. Come propone Umberto, servirebbe anche la concessione di “sgravi fiscali al ristoratore che segue certi parametri – che per esempio utilizza solo prodotti di qualità italiana e di conseguenza lavora con dei costi molto più alti, come quelli che hanno il Marchio di Ospitalità Italiana”, tassando, per contro, quelli che di italiano non hanno nulla. Insomma, non solo etica, ma anche valorizzazione economica del prodotto di qualità, a cui dare il giusto valore e grazie al quale supportare le imprese ristorative che ogni giorno si impegnano a rispettare le regole.

Per informazioni For information info@isnart.it www.isnart.it

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The Daily Battle of Italian Restaurants in the World From Prague to London to New York, avoiding improvised ‘Italian restaurants’ and counterfeit products is no simple task eciding to leave one’s own country in order to share its culinary culture with others overseas, despite an awareness of the risks and the challenges. This is what so many restaurateurs have done and continue to do, building a piece of Made in Italy abroad; restaurateurs like Mario D’Innocenzo and Dario Binotti, of VINOdiVINO in Prague, and Umberto Tosi, of Briciole in London. Cities which certainly aren’t ‘easy’ and which are characterized by tough competition. Cities in which, as restaurateurs themselves say, it is easy to come across ‘fake’ Italian restaurants and to find counterfeit food products on the shelves (or even in the restaurants themselves). Italian Hospitality, also via its blog Concorrenza Leale (www.concorrenzaleale.it), aims to give a voice to the many restaurant industry operators that struggle every day to stand out in a market that, thanks to so many improvised ‘Italian restaurants,’ is no longer based on fair competition. This is why in Prague, as in many other foreign countries, one finds menus written in ill-formed Italian, and in London one finds Italian signs and flags almost everywhere: the legend of Italian cuisine, mocked by chefs and managers that quite possibly have never even been to Italy. If, to this shadow cast upon Made in Italy quality, the widespread use of absolutely un-Italian ingredients is also added, then the excellence we are known for disappears entirely and what remains is a so-called fake. Misinformed tourists/clients fall into this trap daily, drawn in by menus with (too) low prices, as pointed out by Mario D’Innocenzo and Dario Binotti of VINOdiVINO, or by signs which exploit the Italian flag and Italian dishes, as pointed out by Umberto Tosi of Briciole. The situation is clear, but so are the ideas of these restaurant owners who are committed to safeguarding Made in Italy abroad, as though they were ambassadors of Italian taste stationed around the world. For example, as the owners of VINOdiVINO have said, by developing an awareness of the variety of dishes within Italian cuisine, even if it means going against the grain. “Our clients,” they say, “are surprised when they discover that there is no pizza on our menu.” Or even by working as a sort of “flavor consultant,” suggests Umberto. “The effort begins the moment they enter the restaurant, and continues with a description of every single dish; from explaining the products’ characteristics, their exclusively Made in Italy origins, and the methods

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of preparation, to suggesting wine pairings and stressing the importance of DOP and IGP labels.” It goes without say that this attention towards the clientèle must be paired with the proper use of ingredients of Italian origin, as opposed to that which these same restaurateurs have seen in false Italian restaurants: from fake grated Reggiano Parmesan cheese, to frozen products not in season, to wines with pseudo Italian names that are produced abroad... Or, as Umberto Tosi of Briciole has seen, “bottles of olive oil with fake extra virgin labels, Amaretti made in Holland, San Marzano tomatoes made in China, lasagna made in Germany. And the pizza: everyone tries, but the taste can never compare to our authentic pizza.” This situation is also quite familiar to Gianfranco Sorrentino, of Gattopardo in New York, who talks about “Bottarga cured in Florida” or “chickory from California sold as ‘puntarelle’ but at half or one-third of the price of real Italian puntarelle.” “Something must be done in order to make all industry operators aware of this problem,” says Gianfranco. “before we begin seeing Italian restaurants serving buffalo mozzarella from Vermont with prosciutto from Tennessee dressed with extra virgin olive oil from the hills of San Francisco (which may even be good, but is certainly not the original product). What are we supposed to do with our centuries of tradition, our culture, and our history?” Information and complaints alone against these cases of unfair competition are not enough to promote Made in Italy in the kitchen. As Umberto suggests, what is also needed is “tax relief for restaurants that adhere to certain parameters; those, for example, that use only high quality Italian products and therefore incur much higher costs, such as those with the Italian Hospitality Seal,” while taxing those that have nothing Italian about them. Therefore, not only ethics, but also the economic quantification of high quality products, to which the proper value may be given and thanks to which it is possible to support those restaurants that work everyday to uphold the rules.


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CCIAA PERUGIA

I migliori extravergini d’Italia premiati a Spoleto LA CITTÀ UMBRA HA OSPITATO LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLA XXII EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE ERCOLE OLIVARIO

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eccellenza olearia italiana protagonista a Spoleto. Lo scorso 29 marzo, il Teatro Caio Melisso della città umbra ha fatto da cornice alla XXII edizione dell’Ercole Olivario, il prestigioso concorso nazionale dedicato ai migliori oli extravergini della penisola. Il concorso ha visto in gara 251 etichette provenienti da 16 regioni e 98 finalisti di cui 42 Dop, 52 extravergine, 4 Igp, 23 Bio. Una giuria di esperti ha decretato i vincitori: sul gradino più alto del podio, Puglia, Sicilia ed Abruzzo con 3 premi assegnati; al secondo posto Umbria e Lazio, con 2 premi, mentre al terzo posto si collocano Sardegna e Lombardia, con un premio assegnato. Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato il vicepresidente del Senato Linda Lanzillotta, l’Onorevole Colomba Mongiello, il Presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, e il Presidente della Camera di Commercio di Perugia e del comitato di Ercole Olivario,

The Best Italian Extra Virgin Olive Oils Awarded in Spoleto Spoleto recently hosted the awards ceremony for the 22nd edition of the national ‘Ercole Olivario’ competition his past March 29th at the Caio Melisso Theatre in Spoleto, high quality Italian oil was in the spotlight for the 22nd edition of ‘Ercole Olivario,’ the prestigious national competition dedicated to the best extra virgin olive oils in Italy. Taking part in the competition were 251 labels from 16 regions, and 98 finalists, of which 42 DOP, 52 extra virgin, 4 IGP, and 23 Bio. A jury of experts selected the winners: Apulia, Sicily, and Abruzzi in first place with three awards; Umbria and Lazio in second place with two awards, and Sardinia and Lombardy in third place with one award. In attendance at the award ceremony were Linda Lanzillotta, Vice President of the Senate; the Honorable Colomba Mongiello; Ferruccio Dardanello, President of Unioncamere; and Giorgio Mencaroni, President of the Perugia Chamber

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of Commerce and of the Ercole Olivario Committee. President Mencaroni expressed his satisfaction with the event, defining it “a particularly impressive edition, characterized by the extremely high quality of its participants. Once again Ercole Olivario has confirmed itself as the litmus test for the very high standards achieved by Italian oil producers. And we are especially pleased to highlight that, in this 22nd edition, ‘new’ oil producing regions also took center stage.” “Today’s true champion is Italian quality, which makes our production among the most admired and imitated in the world,” stressed President Ferruccio Dardanello. “Just think that ‘Italian sounding’ is a threat worth t 54 billion/year. The Ercole Olivario competition, together with the network of Italian restaurants in the world certified with the Italian Hospitality seal, is one of the strategic weapons that we have put into play in order to battle counterfeiting and falsification and to promote the many beautiful and delicious things produced by our regions.” Organized by the Italian Chambers of Commerce Union, the Ercole Olivario competition took place in collaboration with the Perugia Chamber of Commerce, the Ministry of Agriculture, Food, and Forestry Policies, and the Ministry of Economic Development and with the support of the National Chambers of Commerce System and of CNO, Unaprol, and Unasco, institutions and organizations of industry operators.

Giorgio Mencaroni. Soddisfatto il Presidente Mencaroni, che l’ha definita “un’edizione particolarmente fortunata, caratterizzata da un altissimo livello delle etichette partecipanti. Ancora una volta Ercole Olivario si conferma perfetta cartina tornasole degli elevatissimi standard raggiunti dai produttori olivicoli italiani. E ci fa particolarmente piacere evidenziare come in questa XXII edizione siano salite alla ribalta anche regioni ‘nuove’ dal punto di vista olivicolo”. “Oggi a trionfare è l’Italia di qualità che fa delle nostre produzioni le più apprezzate e imitate al mondo”, ha sottolineato da parte sua il Presidente Ferruccio Dardanello. “Basti pensare che solo l’Italian sounding è una minaccia che vale 54 miliardi di euro all’anno. L’Ercole Olivario, insieme alla rete dei ristoranti italiani nel mondo certificati dal marchio Ospitalità Italiana, rientra tra le armi strategiche che abbiamo messo in campo per combattere la contraffazione e valorizzare quanto di bello e di buono producono i nostri territori”. Organizzato dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, l’Ercole Olivario si è svolto con la collaborazione della Camera di Commercio di Perugia, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, del Ministero dello Sviluppo Economico e con il sostegno del Sistema Camerale Nazionale, degli Enti e delle organizzazioni degli operatori Cno, Unaprol e Unasco.

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ICIF

L’eccellenza in cucina, dal cuore del Piemonte al mondo Culinary Excellence, From the Heart of Piedmont to the Rest of the World The ICIF inaugurated its new Orangerie, celebrating with the chefs, professors, and international students that have accompanied the institute throughout its more than twenty years of activity he ICIF-Italian Culinary Institute for Foreigners is looking towards the future, aiming to grow both worldwide and within its own ‘confines.’ In fact, during the last weekend in March it inaugurated its Orangerie, a new structure dedicated entirely to training activities and located adjacent to the Costigliole d’Asti castle, its long-time headquarters. THE NEW ORANGERIE. Constructed in glass and metal and with the typical architectural characteristics of orangeries, which were both functional and decorative elements in the landscaping of fashionable residences from the 17th to 19th centuries, is a modern touch which fully respects its surroundings. The spaces, classrooms, and equipment were all conceived in order to best carry out the various activities which make up the institute’s continuously expanding program, and to facilitate students’ learning, from both a practical and a technical standpoint. The new classrooms will be used for workshops dedicated to Food & Beverage Management and to master chocolatiers and ice cream makers, as well as courses focusing on pizza, bread, and healthy cooking, alongside the already strong program of master classes and brief courses in regional Italian cuisine and oenology geared towards professionals from all over the world. This project was “strongly desired,” explained Piero Sassone, President of the ICIF. “We worked with dedication and regularity in order to complete the project in the best way possible and within the established time frame. The Orangerie is the foundation for the future dynamic, competitive, and efficient development of the ICIF,” he added. A TWO-DAY CELEBRATION. The inauguration of the new structure took place as part of a full weekend of events, giving the institute the opportunity to describe its 23 years of activity. Over the course of the weekend over 5,000 students from all over the world took turns visiting the spectacular setting of the Castigliole d’Asti castle; students who,

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ICIF-Istituto Formativo Internazionale di Cucina Italiana guarda al futuro e punta a crescere, sia nel mondo, sia all’interno dei suoi stessi “confini”. Nell’ultimo fine settimana di marzo, è infatti stata inaugurata l’Orangerie, la nuova struttura interamente dedicata all’attività formativa, adiacente al castello di Costigliole d’Asti, storica sede dell’Istituto.

L’ICIF HA INAUGURATO LA NUOVA ORANGERIE, FESTEGGIANDO CON GLI CHEF, I DOCENTI E GLI STUDENTI INTERNAZIONALI CHE HANNO ACCOMPAGNATO L’ISTITUTO IN OLTRE VENT’ANNI DI ATTIVITÀ

LA NUOVA ORANGERIE. Costruita in vetro e metallo con le caratteristiche architettoniche e tipologiche delle Orangerie, che costituivano gli elementi funzionali e decorativi delle sistemazioni a verde delle grandi dimore storiche, è un esempio di modernità nel pieno rispetto del luogo. Gli spazi, le aule e le attrezzature sono state pensate per svolgere al meglio le diverse discipline previste dal programma dei corsi, in progressivo ampliamento, e per favorire l’apprendimento da parte degli allievi, sia dal punto di vista pratico che da quello teorico. Nelle nuove aule si svolgeranno i laboratori di cucina sul Food&Beverage Management, quelli dedicati a mastri cioccolatai e gelatieri, ma anche corsi specifici sulla pizza, la panetteria e la cucina salutistica, in affiancamento agli ormai consolidati Master e Corsi Brevi in Cucina Regionale Italiana ed enologia dedicati a professionisti di tutto il mondo. Si tratta di un progetto “fortemente voluto”,

come ha spiegato il Presidente di ICIF, Piero Sassone. “Ci siamo impegnati con dedizione e costanza per portarlo a termine nel migliore dei modi e nei tempi stabiliti. L’Orangerie costituisce la base per lo sviluppo futuro di ICIF in una direzione dinamica, competitiva ed efficace”, ha tenuto ad aggiungere.

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UNA DUE-GIORNI DI FESTEGGIAMENTI. La nuova struttura è stata inaugurata nel corso di un fine settimana ricco di eventi, che ha permesso all’Istituto di raccontare la sua attività, forte di 23 anni di storia, durante i quali si sono avvicendati nella splendida cornice del castello di Costigliole d’Asti oltre 5.000 studenti provenienti da tutto il mondo che, grazie alla formazione di ICIF, hanno potuto apprendere i “segreti” dell’enogastronomia e dei prodotti agro-alimentari italiani DOP e IGP, diventando professionisti affermati e “ambasciatori” delle nostre tradizioni culinarie nei cinque continenti.


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© Le foto di Marzo

thanks to the training offered by the ICIF, were able to learn the ‘secrets’ of Italian food and wine and of Italian DOP and IGP agricultural food products, going on to establish themselves as professionals and as ‘ambassadors’ of our culinary traditions in the five continents. Seven of these former students received awards for their ability to have stayed true to what they learned at the institute, successfully establishing themselves as both business owners and professional chefs. They are Chan Il Park (South Korea), Cristina Isabel Morataya Giron (Honduras), Manoella Buffara (Brazil), Masahiko Kobe (Japan), Paolo Francesco Malito (Canada), Johnson III Thomas Cheney (USA), and Malcolm John Fogg (Great Britain). Each was presented with a plaque naming him or her ‘Best Ambassador of Authentic Traditional Italian Cuisine in the World.’ The celebration was also an opportunity to thank the faculty of the ICIF and the professional chefs who, over the course of the years, have helped to cultivate the passion and the talent of the institute’s students, not only teaching them the techniques and the secrets of Italian cooking, but also introducing them to the regions, the traditions, and the culture ‘behind’ our high quality products. For this reason chefs from seven restaurants that hosted ICIF students in apprenticeships, thus integrating the institute’s classroom teachings with real world experience, were called up on stage to accept awards. Furthermore, representatives from some of the ICIF’s partner schools, as well as from the ICIF’s worldwide offices, were invited to participate in the celebrations. In addition to the training headquarters at Costigliole d’Asti, the Institute also has two structures in Brazil and one in China, is a partner at twelve separate universities (in the US, the UK, the Philippines, Japan, Venezuela, Peru, Panama, and Paraguay), and is part of a network with 32 representative offices in 23 countries. Lastly, alongside ISNART/Unioncamere, the ICIF collaborates in the ‘Italian Hospitality’ certification of restaurants across the world. For this reason it is in contact with 1,500 Italian restaurants in 53 different countries, and works to instill its students with the values that characterize our culinary tradition – history, culture, quality, and authenticity. At the end of the training program students are presented with

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Il Presidente dell’ICIF, Piero Sassone, con il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.

the Italian Hospitality Handbook which outlines the ten norms that guarantee that the quality standards of Italian hospitality are respected. This exceptional international ‘network’ has allowed ICIF, over the course of the years, to complete 138 master classes and 74 brief courses, in addition to specific courses dedicated to Italian cooking and advanced courses for foreign professionals (chefs, sommeliers, and restaurateurs), such as the five courses which grant professional qualification for the position of Sommelier AIS (Italian Association of Sommeliers), in collaboration with the AIS itself.

E proprio sette ex allievi sono stati premiati per come hanno saputo tenere fede agli insegnamenti ricevuti, affermandosi con successo sia come imprenditori che come chef professionisti. Si tratta di Chan Il Park (Corea del Sud), Cristina Isabel Morataya Giron (Honduras), Manoella Buffara (Brasile), Masahiko Kobe (Giappone), Paolo Francesco Malito (Canada), Johnson III Thomas Cheney (USA) e Malcolm John Fogg (Gran Bretagna). A ciascuno di loro è stata consegnata una targa che li attesta come “Miglior Ambasciatore dell’autentica Cucina tradizionale delle Regioni d’Italia nel Mondo”. Queste giornate hanno inoltre costituito un’occasione per ringraziare i docenti ICIF e gli chef professionisti che, nel corso degli anni, si sono prestati per far affiorare la passione e il talento dagli studenti, insegnando loro le tecniche e i segreti della cucina italiana, ma anche facendo loro conoscere i nostri territori, le nostre tradizioni, la cultura che sta “dietro” ai nostri prodotti d’eccellenza. Per questo motivo, sono stati chiamati sul palco, per ritirare un riconoscimento, gli chef di sette ristoranti che hanno accolto gli studenti ICIF in stage, integrando così gli insegnamenti in aula trasmessi dall’Istituto. Inoltre, sono stati invitati i referenti di alcune delle Scuole Partner ICIF, oltre che i rappresentanti degli uffici ICIF nel mondo. Oltre alla Sede formativa di Costigliole d’Asti, l’Istituto annovera infatti altre due sedi in Brasile e una in Cina; è inoltre partner di 12 Università (in USA, Regno Unito, Filippine, G i a p p o n e , Ve n e z u e l a , P e r ù , P a n a m a e Paraguay) e si avvale di una rete che conta 32 uffici di rappresentanza in 23 Paesi. Al fianco di Isnart/Unioncamere, l’ICIF collabora infine alla certificazione dei ristoranti nel mondo con il marchio “Ospitalità Italiana”. Per questo, è in contatto con 1.500 ristoranti di cucina italiana in 53 Paesi nel mondo, e trasmette ai propri allievi i valori che contraddistinguono la nostra cucina – la storia, la cultura, la qualità e la genuinità; alla fine dei corsi di formazione, consegna inoltre loro il Decalogo dell’Ospitalità Italiana, ovvero le 10 norme che garantiscono il rispetto degli standard qualitativi tipici dell’ospitalità italiana. Questa eccezionale “rete” attiva nei cinque continenti ha permesso all’ICIF, nell’arco degli anni, di realizzare 138 Master e 74 Corsi Brevi, oltre a Corsi specifici sulle tematiche della Cucina Italiana e Corsi di approfondimento per professionisti stranieri (Chef, Sommelier, Ristoratori), come i 5 Corsi realizzati di abilitazione professionale per la figura di Sommelier AIS (Associazione Italiana Sommeliers), in collaborazione con la stessa Associazione.

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AGRONEWS a cura di Martina Zanetti

La pasta finisce al museo

Enologi a congresso

Il 10 maggio, nella corte agricola medievale di Giarola (Collecchio – Parma), a fianco del già esistente Museo del Pomodoro, si apriranno le porte del “Museo della Pasta”. Il contesto è quello dei 6 Musei del Cibo (www.museidelcibo.it) della provincia di Parma, che narrano la storia dei grandi prodotti del territorio. Un luogo nato grazie anche all’aiuto di una delle aziende leader mondiale del settore, Barilla. La visita del museo ha inizio con la storia e la descrizione del chicco di grano, per proseguire poi con la sezione dedicata alla macinazione, ai vari tipi di mulino con modelli e iconografia storica di particolare suggestione.

“Raccontare il vino: storia, territori, persone e cultura”: questo il tema del congresso dell’Associazione degli Enologi ed Enotecnici Italiani, che si terrà a San Patrignano dall’1 al 4 giugno. “Discuteremo – spiega Giuseppe Martelli, Direttore di Assoenologi – di temi come la cultura del vino, il successo del Made in Italy, l’economia vinicola, ma anche le

strategie future per affrontare i mercati, e il confronto con realtà vicine (Francia e Spagna, passando per la Germania), con tanti personaggi di spicco dell’enologia e dell’imprenditoria vinicola italiana e straniera, ma anche della politica”. Il 1° giugno è in programma l’intervento del Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.

THE WINE INDUSTRY CONFERENCE

A MUSEUM DEDICATED TO PASTA On May 10th, at the Corte di Giarola (Collecchio, Parma), beside the already existent ‘Museo del Pomodoro’ (Tomato Museum), the doors of the ‘Museo della Pasta’ will open, the newest addition to the six Food Museums (www.museidelcibo.it) located within the Parma province, which illustrate the history of the region’s great products. The museum was made possible with the help of Barilla, one of the international leaders in the sector. A visit to the museum begins with the story and description of a grain of wheat, and then moves on to a section dedicated to grinding, with models of the various types of mills and particularly memorable pieces of historical iconography.

Nobile ma rivoluzionario

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‘To illustrate the history of wine: its regions, people, and culture’: this is the theme of the Association of Italian Enologists and Wine Makers conference, scheduled to take place in San Patrignano from June 1-4. As Giuseppe Martelli, Head of Assoenologi, explains, “We will discuss topics like wine culture, the success of Made in Italy, and the wine industry, as well as future strategies for approaching new markets and comparisons with nearby competitors (France, Spain, and Germany). Many important individuals from the Italian and international wine industry will be present, as well as

Compie 30 anni il vino simbolo della rivoluzione dell’enologia siciliana. Prodotto per la prima volta nel 1984, il Duca Enrico è stato il primo Nero d’Avola in purezza nella storia dei vini siciliani e una delle icone internazionali dell’enologia Made in Italy. “Siamo convinti che Duca Enrico sia sempre stato un vino rivoluzionario”, spiega Benedetta Poretti, responsabile comunicazione della Duca di Salaparuta. “Bisogna pensare che è nato nel 1984, quindi in un periodo in cui la Sicilia non lavorava ancora come sta lavorando adesso, proiettata sui mercati internazionali. Un grande Nero d’Avola che si poteva confrontare già allora con i grandi vini di tutto il mondo”. Per festeggiare l’importante compleanno, la Duca di Salaparuta ha creato, in collaborazione con gli studenti del Corso di Laurea in Design del Politecnico di Torino, un’esclusiva Limited Edition.

political figures.” Maurizio Martina, Minister of Agricultural Policy, is scheduled to speak on June 1st.

NOBLE YET REVOLUTIONARY The wine which is a symbol of Sicily’s wine revolution is celebrating 30 years. Produced for the first time in 1984, the Duca Enrico was the first pure Nero d’Avola in the history of Sicilian wine making and is now one of the international icons of Made in Italy wine. “We know that Duca Enrico has always been a revolutionary wine,” explains Benedetta Poretti, head of communications for Duca di Salaparuta. “It’s important to note that it was first produced in 1984, a time in which Sicily wasn’t yet focusing on international markets in the same way it is today. A fantastic Nero d’Avola that even back then could hold its own among the great wines of the world.” To celebrate this important anniversary, Duca di Salaparuta has created, in collaboration with the design students at Turin’s Politechnic University, an exclusive limited edition.


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Numeri record per l’aceto balsamico … Una produzione di circa 90 milioni di litri l’anno, esportata per il 92% all’estero (di cui il 40% negli Stati Uniti), in 120 Paesi nel mondo. Sono i numeri resi noti dal Consorzio di Tutela dell’aceto balsamico di Modena Igp, riferiti a uno dei principali prodotti agroalimentari italiani per esportazione. Il fatturato alla produzione del prodotto supera i 400 milioni di euro, e quello al consumo i 600: “Cifre che collocano l’Aceto Balsamico di Modena Igp nella top ten del paniere delle specialità alimentari Dop e Igp italiane”, ha spiegato il presidente del Consorzio, Stefano Berni.

RECORD BREAKING NUMBERS FOR BALSAMIC VINEGAR... Approximately 90 million liters per year produced, with 92% exported abroad (40% of which to the United States), to 120 different countries. These are the figures publicized by the Consortium of producers of IGP balsamic vinegar of Modena, one of the main Italian food products exported abroad. The total turnover for production of the product exceeds t 400 million per year, and for consumption exceeds t 600 million: “Figures which firmly place Aceto Balsamico di Modena IGP among Italy’s top ten DOP and IGP food specialties,” explained Stefano Berni, president of the consortium.

…e i salumi italiani Ancora un anno di dati positivi per il mercato dei salumi italiani, che ha raggiunto quota 143.500 tonnellate (+3,8%) di produzione per 1,182 miliardi di euro (+5,7%) nell’export. Questi i dati forniti dall’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi. Pur in un contesto difficile, il settore ha dunque registrato un discreto trend dei volumi inviati e un buon risultato in valore. Le esportazioni del settore, in termini di fatturato, hanno dunque mostrato un passo in linea con quello dell’industria alimentare (+5,8%). Il saldo commerciale del settore ha registrato un ulteriore importante incremento (+5,1%), superando 1 miliardo di euro.

Nuovo look per Colterenzio

…AND FOR ITALIAN SALUMI

Colterenzio nasce dall’unione di 28 piccoli vignaioli che, nel 1960, hanno deciso di fondare una Cantina sociale. Oggi l’azienda altoatesina conta 300 appassionati viticoltori e ha deciso di modernizzare la sua immagine cercando di trasmettere al consumatore la filosofia della Cantina.

A NEW LOOK FOR COLTERENZIO Colterenzio was created by the union of twentyeight wine growers who, in 1960, decided to establish a community wine cellar. Today the company, located in Alto Adige, boasts 300 passionate wine producers and has decided to modernize its image, seeking to communicate its

“Abbiamo puntato – spiega Wolfgang Reifer – al forte legame con le tradizioni, la storia e il territorio d’appartenenza.” Non a caso il corporate design Colterenzio è rappresentato proprio da una torre, simbolo ben noto in Alto Adige e riconoscibile ancora oggi negli 800 castelli e fortificazioni della zona.

Another positive year for the Italian salumi market, which exported a total of 143,500 tons (+3.8%), for a total of t 1.182 billion (+5.7%) in sales volume. These are the figures provided by the Industrial Association of Meats and Salumi. Even during this challenging time, the sector has experienced a significantly positive trend in sales and an excellent result in terms of value. The sector’s exports, in terms of sales volume, have kept up with that of the food industry (+5.8%). The sector’s trade balance has also shown a significant increase (+5.1%), surpassing t 1 billion.

philosophy to consumers. “We have focused,” explains Wolfgang Reifer, “on the strong bond to tradition, history, and territory.” So its no coincidence that Colterenzio’s corporate design depicts a tower, a well known symbol in Alto Adige, recognizable even today in the 800 castles and fortifications in the area.

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ARTE DELLA TAVOLA

In cucina per capire gli altri e noi stessi

Photographer and author Ferdinando Scianna describes his travels around the world and his experiences with culinary traditions. Beginning with Sicily

IL FOTOGRAFO E SCRITTORE FERDINANDO SCIANNA RACCONTA I SUOI VIAGGI INTORNO AL MONDO E ALLE TRADIZIONI A TAVOLA. PARTENDO DALLA SICILIA

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i mangio con gli occhi’ (I eat you with my eyes) is the Italian translation of a beautiful Sicilian expression. And now it’s also the title of a book by Ferdinando Scianna (Contrasto publishing, 234 pages, t 22), a long round-trip journey from Sicily to the rest of the world, which uses the palate, flavors, fragrances, and memories of the Sicilian culinary tradition as its unit of measure and comparison. “Eating, cooking, being curious about foods: these practices and thoughts are central to my life,” confesses the author. “There’s nothing that relaxes me like cooking. It’s almost like listening to music. It triggers rationality and aesthetics.” Several beautiful double page photographs as well as many smaller ones help to illustrate the words written by the first Italian photographer to be admitted, in 1982, to Magnum, the most prestigious photographic agency in the world. Scianna shows us the way to the best Italian cuisine, which is a mixture of innovation, tradition, and regionalism. “The foods, the recipes passed down through generations, are like a language, the dialects that we speak. As long as we use them within their historic and geographic context they mutate, evolve, explore, live. But as soon as we distance ourselves, especially if this distancing is experienced as a painful separation, their use changes meaning. It becomes a gesture of belonging, within a familiar, recognizable, and comforting space,” in other words: identity. The book is full of quotes by individuals and friends which the photographer met as he traveled around the world, both nearby and in far removed locations, in a work that already resembles the story of a life. Everything gives flavor and, while nowadays those who eat street food are considered foodies, in Scianna’s travels they are instead the citizens of a world where things were better when they were worse, if for no other reason than because the barmen of the Aurora café in Bagheria (recreated perfectly by Tornatore) “were like officiating priests, they knew the preferences of every single client and, it could be said, prepared a custom coffee for each one.” The patrons of pastry shops and the lovers of ‘sfincione’ (Sicilian pizza) were “true fundamentalists.” And Scianna certainly is as well when it comes to Sicily, but also with a genuine openness towards all that is different: “I have always thought”, he writes, “that culinary taboos are merely cultural.” Traveling around the world the photographer-write talks about foods that he has tasted as though they are “an extraordinary common language which, while defining the identity of a country, also construct an extremely effective bridge of communication with every foreign visitor. A language that is immediately understood, without the need for translation.”

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© Ferdinando Scianna/ Magnum Photos/Contrasto

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i mangio con gli occhi” è la traduzione italiana di una bellissima espressione siciliana. Adesso è anche il titolo di un libro di Ferdinando Scianna (Contrasto editore, 234 pagine, 22 euro), un lungo viaggio andata/ritorno dalla Sicilia al resto del mondo, utilizzando come metro di confronto e giudizio il palato, i sapori, i profumi, i ricordi della tradizione culinaria siciliana. “Mangiare, cucinare, avere curiosità per i cibi sono pratiche e riflessioni centrali della mia vita”, confessa l’autore. “Non c’è niente che mi rassereni come cucinare. È quasi come ascoltare musica: mette in moto razionalità ed estetica”. Alcune bellissime foto a doppia pagina e tantissime miniature fanno da supporto al testo del primo fotografo italiano ad essere ammesso nel 1982 nell’olimpo della Magnum, la più importante agenzia fotografica al mondo. Scianna indica la strada della migliore cucina italiana, che è un mix di innovazione, tradizione, regionalità. “I cibi, le ricette tramandate di madre in figlio, sono come la lingua, i dialetti che parliamo. Finché li usiamo nel contesto storico e geografico che è il loro, mutano, si evolvono, sperimentano, vivono. Ma non appena ce ne allontaniamo, specialmente se l’allontanamento è vissuto con il sentimento lacerante del distacco, il loro uso cambia significato, si trasforma in gesto di appartenenza, in spazio familiare, riconoscibile, rassicurante”, insomma identitario. Il libro è zeppo di citazioni di personaggi e amici del fotografo di Bagheria incontrati in giro per il mondo, in luoghi vicini e sperduti, in un sommario che sembra già il romanzo di una vita. Tutto fa sapore e, se oggi chi “frequenta” il cibo di strada è un foodies, nelle strade di Scianna era invece il cittadino di un mondo dove si stava meglio quando si stava peggio, se non altro perché i baristi dell’Aurora di Bagheria (rifatto tal quale nella ricostruzione di Tornatore) “erano sacerdoti officianti, conoscevano i gusti di ciascun cliente e per ciascun cliente si può dire facessero un caffè su misura”. Gli avventori delle pasticcerie come gli appassionati di sfincione erano “autentici fondamentalisti”. Lo è sicuramente anche Scianna a proposito della Sicilia, ma

At the Table to Help Us Understand Others and Ourselves

con una apertura autentica a tutto ciò che è diverso: “Ho sempre pensato – scrive – che i tabù alimentari siano soltanto culturali”. Girando il mondo, il fotografo-scrittore parla dei cibi assaggiati come di “una lingua popolare straordinaria che, mentre definisce l’identità di un paese, getta un efficacissimo ponte di comunicazione con ogni visitatore straniero. Una lingua che si comprende al volo, senza bisogno di traduzione”.


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ARTE DELLA TAVOLA CHI È NIKO SINISGALLI A soli 35 anni è già considerato tra i più promettenti e qualificati chef della nuova generazione. Figlio “d’arte”, la sua è una passione nata fin da piccolo, affascinato dalla cucina di sua nonna (è da lei che ha imparato la maggior parte delle basi e dei piatti di cucina tradizionale, paste fatte in casa, insaccati, salse, ragù, conserve, peperoncino al basilico, ecc.). Cose che in tutti i suoi piatti sono presenti anche se in maniera creativa e con metodi di cottura evoluti. Era quasi ogni giorno al mercato generale di carni, pesce, verdure, con suo padre che gli insegnava ad acquistare, la qualità dei prodotti e tantissimi altri piccoli segreti di base. Poi il grande incontro con Don Alfonso. È lì che la sua creatività diventa arte culinaria, espressione, linguaggio. Per Niko l’arte del cucinare è qualcosa di più che servire ottimi piatti. È l’arte di ricevere, è la cura del dettaglio, è l’attenzione al più piccolo particolare. Per questo, insieme ai suoi collaboratori, crea attorno al Suo ospite una cornice degna delle più nobili tradizioni o delle più attuali tendenze: cura la professionalità del personale, la ricercatezza dei servizi da tavola fino ai fiori, alla musica. Una cucina creativa, sana e naturale, all’insegna del gusto e della raffinatezza. La sua professionalità si è arricchita in vari ristoranti di altissimo livello in tutto il mondo e con i numerosi corsi di specializzazione di cucina e pasticceria dell’Istituto di Arti Culinarie Boscolo Etoile. Niko Sinisgalli vi aspetta all’interno dell’Hotel Exedra, uno splendido hotel 5 stelle, nel cuore della città magica per eccellenza: Roma. Un ambiente raffinato, dedicato al fotografo-paparazzo Tazio Secchiaroli che ha reso indimenticabile il periodo della Dolce Vita, immortalando i divi di tutto il mondo.

WHO IS NIKO SINISGALLI

VENTRESCA DI SALMONE CON CREMA DI CAVOLFIORE, PATATE E GUANCIALE DEI COLLI ROMANI Ingredienti: 200 gr. ventresca di salmone; 300 gr. patate; 8 fette di guanciale affumicato; 200 gr. cavolfiore; 200 ml. panna fresca; 50 gr. cipolla; 80 gr. burro chiarificato; q.b. zenzero; q.b. pepe verde; q.b. sale Maldon; q.b. erbe fini; q.b. farina per friggere. Prendere la pancia del salmone, salarla bene e ungere con il burro chiarificato. Pelare le patate e creare dei bastoncini lunghi circa 6 cm. Cuocere i bastoncini di patate, scolarli al dente e condirli con olio, sale e pepe verde tritato. Unire questi bastoncini e arrotolarli nelle 8 fette di guanciale, quindi chiuderli con l’aiuto di un filo di porro o erba cipollina sbianchito per 3 secondi in acqua bollente. Per la crema di cavolfiore, stufare la cipolla tritata con dell’olio, aggiungere il cavolfiore sbianchito tagliato a pezzi, salare e aggiungere anche la panna, portando a cottura. Frullare fino ad ottenere una crema. Arrostire sulla piastra il salmone e il bouquet di patate e finire la cottura in forno a 200°C. Creare sul piatto una goccia di crema di cavolfiore. Adagiare il salomone sul bouquet di patate e decorare con erbe e zenzero fritto. Consigli utili: se si vuole che la crema di cavolfiore sia più leggera, sostituire la panna con il latte di soya. Possiamo condire i filetti di salmone e metterli sottovuoto, in modo che acquisiscano un aroma più intenso.

SALMON BELLY WITH CREAMED CAULIFLOWER, POTATOES, AND GUANCIALE FROM THE COLLI ROMANI Ingredients: 200 gr. of salmon belly; 300 gr. of potatoes; 8 slices of smoked guanciale (pork jowl); 200 gr. of cauliflower; 200 ml of fresh heavy cream; 50 gr. of onion; 80 gr. of clarified butter; ginger, green pepper corns, Maldon salt, and fines herbs as needed; flour for frying. Salt the salmon belly well and rub with the clarified butter. Peel the potatoes and slice into thin sticks, approximately 6 cm long. Cook the potato until still somewhat firm and dress with oil, salt, and minced green pepper corns. Wrap the potatoes inside the 8 slices of guanciale and close them with a strand of blanched leek or onion grass (3 seconds in boiling water). To prepare the creamed cauliflower, simmer the minced onion in oil, then add the blanched cauliflower cut into small pieces. Salt to taste and add the cream. Cook until done. Blend the mixture until it becomes a smooth cream. Pan sear the salmon and the potato bouquets, and finish cooking in the oven at 200°C/400°F. Place a dollop of creamed cauliflower on the plate. Rest the salmon on the potato bouquet and garnish with herbs and fried ginger. Helpful tips: for a lighter creamed cauliflower, substitute the heavy cream with soy milk. The salmon fillets can be seasoned and then vacuum sealed in order to give them a more intense aroma.

Just 35 years old, he is already considered among the most promising and talented of the new generation of chefs. Having been born into the craft, his passion was apparent as a child fascinated by his grandmother’s kitchen (from her he learned most of the basics and traditional dishes, home-made pastas, sausages, sauces, ragùs, preserves, chillies cooked with basil, etc.) These are all present in his dishes, albeit creatively and using advanced cooking methods. He would go almost daily to the market with his father who taught him how to buy meat, fish and vegetables, and how to tell the quality of the produce and so many other fundamental secrets. Then he met Don Alfonso. It was there that his creativity became culinary art, expression, and language. For Niko, the art of cooking is something more than simply serving excellent dishes. It is the art of hosting, of attention to detail; it is attention to the tiniest aspect. That is why, together with his crew, he creates a setting for the Guest that is worthy of the noblest traditions and the latest trends: he sees to the professionalism of his staff, the elegance of the table settings right down to the flowers and music. Creative, wholesome and natural cuisine marked by flavour and refinement. Knowledge and his professionality in different restaurant category are in all high level with a numbers of different special course in culinaries and pastries from the Institute of art culinary Boscolo Etoile. Niko Sinisgalli awaits you at Boscolo Exedra hotel, a splendid 5 star hotel at the heart of the magical city of excellence: Rome. A refined restaurant, dedicated to the photographer-paparazzo Tazio Secchiaroli who gave us unforgettable moments of the Dolce Vita period.

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GLI SPECIALI DI èITALIA. C o m e d i f e n d e re e d e s p o r t a re i l M a d e i n I t a l y n e l M o n d o – Unioncamere, Assocamerestero e la rivista èItalia, insieme per raccordare l’informazione della rete delle Camere di Commercio Italiane ed Italo-Estere e del mondo imprenditoriale italiano.

Per comunicare l’Italia nel mondo ITALPLANET. Un brand distintivo, a tutto tondo, dal quale nasce il pay off “per comunicare l’Italia nel mondo”, ampiamente riconosciuto a livello internazionale e capace di esprimere e di identificare, nella sua unicità, tutte le attività promozionali e di informazione del Sistema Italia all’estero. Tra stampa e multimedialità: • la rivista, èItalia • il portale, Italplanet.it • l’agenzia stampa, ItalPlanet/News • la casa editrice, ItalPlanet Edizioni • le puntate ItalPlanet.tv su Sky L’importanza dell’informazione per la promozione dell’Italia nel Mondo. L’innegabile necessità di realizzare in forma unitaria la promozione dell’immagine del “Made in Italy” nella logica del mercato globalizzato, è basata primariamente sull’informazione. La carta stampata e internet crescono a ritmo impressionante, rivolgendosi ad una nuova “total audience”, oramai abituata ad informarsi su una stessa testata e attraverso i suoi media disponibili. In questa vasta community, l’informazione deve sempre più mostrarsi capace di dialogare con un modello di informazione di “servizio”, in grado di sostenere il business sempre più globale. Con ItalPlanet e i suoi strumenti di comunicazione, questa informazione diventa Business.

ItalPlanet èItalia > italplanet.it > italplanet.tv Galleria del Corso, 2 - 20122 Milano Tel + 39-02-3657.1696 italplanet@italplanet.it – www.italplanet.it

Per contribuire a supportare i processi di internazionalizzazione delle nostre i m p r e s e , g l i S p e c i a l i d i è I t a l i a f o r I TA LY – p r o m o s s i d a Assocamerestero – permettono un’occasione importante di promozione all’estero, grazie alla capillare diffusione nel mondo della rivista. Dedicati a specifici settori produttivi – abbigliamento, moda, arredo e design, agroalimentare, nautica, meccanica – oltre alla specifica attività promozionale, permettono di conoscere le opportunità di investimento e le informazioni generali per operare nei grandi mercati globali. MERCATO GLOBALE. Un utile strumento di “servizio” per la Business Community italiana che opera sui mercati esteri, per tenerla costantemente informata sulle opportunità proposte dai più rappresentativi soggetti pubblici che si occupano di internazionalizzazione del sistema economico nazionale. Al suo interno, il Calendario delle Fiere italiane di profilo internazionale e il Calendario delle missioni nazionali del Sistema Camerale italiano promosse da Unioncamere. In collaborazione con: Ministero dello Sviluppo Economico, Agenzia ICE, Unioncamere, SACE, Simest e Sistema Fiere (CFI e AEFI). MARE NOSTRUM. La Nautica Italiana ci rende leader nel mondo, ed è per questo che lo Speciale si propone di presentare non solo le aziende strettamente legate al settore, ma anche i fornitori più rappresentativi di altri comparti eccellenti, quali il tessile, l’arredamento, l’illuminotecnica, ecc. In collaborazione con Assonautica/Unioncamere. L’ITALIA NEL PIATTO. Il Bel Paese è universalmente noto per i suoi vini e i suoi prodotti tipici: dai formaggi ai salumi, dai primi ai dolci. E, ovunque nel mondo, i ristoranti italiani si moltiplicano a vista d’occhio. Un’eccellenza che tutti ci invidiano e spesso ci imitano. In questo ambito, è nato il progetto Marchio Ospitalità Italiana – Ristoranti italiani nel mondo, finalizzato a certificare la loro italianità e la qualità dei prodotti offerti. In collaborazione con Unioncamere e Isnart. SPECIALI REGIONALI. Realizzati in collaborazione con le Unioncamere Regionali per promuovere e valorizzare le eccellenze e i punti di forza presenti sul territorio, forniscono le informazioni sul tessuto imprenditoriale interessato e sulle strategie a vantaggio delle imprese, in armonia con le azioni istituzionali e promozionali delle singole Camere provinciali e quindi di Unioncamere Nazionale. Grazie alla diffusione nel mondo di èItalia, gli Speciali informano inoltre sui servizi offerti dal sistema camerale alle imprese che desiderano esportare e investire sui mercati mondiali, in collaborazione con le Camere di commercio Italiane all’estero. In collaborazione con le Unioncamere Regionali.


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112740251400284641 MERCATO Globale

In collaborazione con Ministero Sviluppo Economico, Unioncamere e Assocamerestero

Nuovi strumenti per salvare il patrimonio aziendale CON LA RIPRESA DELLA CRESCITA ECONOMICA A LIVELLO MONDIALE, DOBBIAMO FARE DEI PASSI IN AVANTI, SIA SUL PIANO DEL KNOW-HOW CHE IN TERMINI DI PERSONALE PIÙ QUALIFICATO di Giuseppe Tripoli, Garante per le micro, piccole e medie imprese

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e imprese devono avere un rapporto con la finanza GIUSEPPE più flessibile, più ricco di strumenti. Questo chiama TRIPOLI in causa sia le banche che tutto il mondo che ruota attorno alle banche o alle istituzioni finanziarie, come i fondi di private equity, perché mettano a disposizione strumenti più adeguati per le piccole imprese e soprattutto affrontino il tema del mercato e, quindi, dell’innovazione sul mercato. Ce l’abbiamo sempre fatta quando ci siamo prefissati, come Paese, degli obiettivi chiari anche se difficili. C’è un fondo di imprenditorialità, di voglia di rischiare e anche di soffrire, che non si è persa, che la crisi non ha fatto perdere. Lo si riscontra in tante situazioni. Il Governo, da parte sua, sta facendo tutto il possibile perché questa voglia possa anche contare sul supporto di strumenti adeguati. Una serie di strumenti sono stati messi in campo: penso al rifinanziamento del Fondo centrale di garanzia che tanto ha aiutato le imprese nei rapporti con le banche, direttamente ed attraverso la rete dei Confidi. O anche al successo che stanno avendo le forme obbligazionarie riservate alle piccole e medie imprese, come minibond e project bond. Ricordo che a partire dal 31 marzo è pienamente operativa la “nuova Sabatini”. Le imprese che intendono accendere un finanziamento per acquisti di nuovi macchinari e impianti, potranno beneficiare di un plafond dedicato di 2,5 miliardi messo a disposizione da CDP per fornire provvista a basso costo alle banche; beneficiare di un contributo in conto interessi per abbattere il tasso effettivo del 2,75%; beneficiare della garanzia pubblica con ulteriore riduzione del tasso. In questo modo le imprese, e in particolare le PMI, potranno ottenere finanziamenti a un tasso dell’ordine del 2-3%. Ci attendiamo circa 25 mila operazioni entro il prossimo novembre, con il totale assorbimento del plafond. Naturalmente questo non basta. È infatti necessario ampliare le fonti di finanziamento, andando oltre al solo, tradizionale, canale bancario: potenziare il sistema di garanzie pubbliche; incentivare l’apporto di investitori privati di lungo termine; promuovere strumenti di venture capital; orientare nuovi fondi della Cassa depositi e prestiti per il finanziamento di grandi progetti innovativi. Questi strumenti possono rappresentare un viatico molto forte per permettere alle nostre imprese di farcela anche nei prossimi mesi e nei prossimi anni. E mi pare di poter dire che, in generale, lo spirito con cui il sistema imprenditoriale ha affrontato questa fase è uno spirito di forte volontà, in cui tanti imprenditori hanno preferito soffrire, mettendo i soldi di tasca propria, pur di non chiudere l’azienda. I primi segnali di ripresa iniziano ad emergere: tante imprese stanno riagganciando la ripresa della domanda del mercato mondiale e stanno crescendo e trascinando le realtà aziendali più piccole ad esse collegate in rapporti stabili, di subfornitura o di collaborazione in rete. E tante piccole imprese si stanno riorganizzando e ristrutturando non solo sul piano dell’efficienza aziendale, ma anche per quanto riguarda il riposizionamento sul mercato. Sono dei primi, piccoli, “passi”, ma che ci confermano la voglia di continuare a fare – e di riuscire – dei nostri imprenditori.

New Financial Tools With Which to Save Italy’s Patrimony of Small Businesses With the worldwide economy once again showing signs of growth, we must make further progress, both in terms of know-how and in terms of more qualified personnel

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he relationship which enterprises have with the finance sector must be more flexible and richer in financial tools. This is a call to arms not only for banks, but also for the entire world which rotates around them and around other financial institutions, such as private equity funds, to make tools available which suit the needs of small enterprises and, above all, to tackle market issues and, therefore, the issue of market innovation. As a country, we have always been successful when certain clearcut, albeit challenging, objectives have been established. There is a foundation of entrepreneurship, built on a willingness to risk and to suffer, which has not been lost, which the economic crisis has not destroyed. It is found in many different settings. The government, for its part, is doing everything in its power so that this willingness may also be supported by adequate tools. A number of tools have been introduced: I’m thinking of the refinancing of the Central Guaranty Fund which has significantly helped enterprises in their relationships with banks, both directly and through the Confidi network; as well as the success of the bonds reserved for small and medium sized enterprises, such as the minibond and the project bond. I would also like to remind everyone that, beginning on March 31st, the ‘Nuova Sabatini’ was fully operative. Those enterprises that intend to take out a loan for the purchase of new machinery and systems, will benefit from a t 2.5 billion special fund made available by the CDP in order to provide low cost funding to banks; an interest subsidy to help reduce the current interest rate of 2.75%; and the public guarantee with a further reduction of the interest rate. In this way enterprises, and SMEs in particular, will be able to obtain financing at an interest rate of 2-3%. We are expecting approximately 25,000 transactions by November, with full absorption of the fund. Naturally this is not enough. It is, in fact, necessary to expand sources of financing, moving beyond merely the traditional banking channels: strengthening the system of public guarantees, providing incentives to long term private investors, promoting venture capital tools, and directing the funds of savings and loans towards the financing of large innovative projects. These tools provide an excellent opportunity for our enterprises to succeed in the coming months and years. And I must say that, in general, the spirit with which the entrepreneurial system has handled this economic crisis has been one of enormous will, in which many business owners chose to suffer, investing money from their own pockets, rather than to close their business. We’re beginning to see the first signs of recovery: many enterprises are reconnecting with the demand of the international market and are beginning to grow, pulling along with them the smaller businesses with which they have stable relationships, either through subcontracting or network collaboration. And many small enterprises are reorganizing and restructuring themselves, not only in terms of company efficiency, but also in terms of market positioning. These are only the first small ‘steps,’ but they are confirmation of our businesses’ desire to persevere and to succeed.

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MISE

The Italian Home Design Sector is Growing Once More While trends in exports are in excellent shape – and undergoing continuous growth (+2.5% in 2013), the domestic market is now also showing promising signs he home furnishings sector offers enormous potential to the Italian economic system, and Milan’s International Furnishing Accessories Exhibition is tangible proof. This important furniture trade show deserves to be promoted as the primary international showcase of Italian creativity in the sector. The entire home design industry is a calling card for Made in Italy, with its t17 billion in total sales and t 11 billion in exports. There’s no denying the difficulties present in the domestic market, but foreign sales are holding strong: in 2013 exports grew by 2.5% and will continue to grow this year as well. There is a great ‘thirst’ for Made in Italy abroad, and good reason to look with optimism at the immediate future. The SACE forecast report predicts that the international home design market will grow an average of 3.5% per year until 2016, stimulated by the recovery of the residential sector in various advanced economies and the development of new markets. Just think that Dubai is expecting 17 million tourists for Expo 2020. Italian exports in this sector will, therefore, benefit from these economic drivers. But if global demand sustains our exports, then in order to help the sector’s growth it is necessary to do something about the stagnation of domestic consumption. Regarding domestic demand, the furniture bonus launched last year has proven to be an effective tool. Trade associations estimate that the bonus saved over t 300 million in total sales and 3,800 employees. In this sense, the extension of tax deductions for the home industry into 2014 was a wise decision. However, in this sector as in others, it is necessary that other tools be introduced as well. Home design is already a highly internationalized industry, but we are certain that in many areas there is still room to do more. The goal of assisting 22,000 enterprises in becoming regular exporters is an ambitious one and we are working hard to make it become a reality. We have already doubled the resources available for the promotion of our exports abroad, allocating almost t 60 million, and have launched a series of targeted projects. An Internationalization Roadshow is traveling across Italy in order to familiarize enterprises with the supportive tools available to those who wish to face the challenge of foreign markets and take advantage of important opportunities in the coming years. Beginning with the, by now, stable recovery of the United States. Between duties and exchange rates, many Made in Italy sectors must deal with tremendous price barriers within the American market. The commercial trade agreement currently being stipulated would help to bridge this gap. That’s why we have come up with a special project designed to inform SMEs, through individual meetings with American market experts, that getting involved in American distribution can be an extremely important investment.

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L’arredo italiano torna a crescere SE MOLTO BUONI – E IN COSTANTE INCREMENTO – SONO I RISULTATI DELL’EXPORT (+2,5% NEL 2013), ANCHE IL MERCATO INTERNO MOSTRA ORA SEGNALI INCORAGGIANTI di Carlo Calenda, Vice Ministro per lo Sviluppo Economico

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uello dell’arredamento è un settore dalle grandi potenzialità per il Sistema Italia, e il Salone del Mobile di Milano ne è la tangibile conferma. È un evento fieristico importante e merita di essere promosso come principale vetrina internazionale della creatività italiana nel settore. L’intero comparto dell’arredamento è un biglietto da visita per il Made in Italy, con i suoi 17 miliardi di euro di fatturato e i quasi 11 di export. Non ci nascondiamo le difficoltà sul mercato interno, ma le vendite all’estero tengono: nel 2013 l’export è cresciuto del 2,5% e continuerà a crescere anche quest’anno. All’estero, insomma, c’è una “fame” grandissima di Made in Italy, ed esistono le basi per guardare con ottimismo anche al prossimo futuro. Il rapporto di previsione SACE prevede che il mercato globale degli arredamenti crescerà del 3,5% l’anno in media fino al 2016, trainato dalla ripresa del comparto residenziale in diverse economie avanzate e dallo sviluppo nei nuovi mercati. Si pensi che a Dubai sono attesi 17 milioni di turisti per l’Expo 2020. Le esportazioni italiane di settore beneficeranno dunque di questi driver. Ma se la domanda mondiale sostiene l’export, perché il settore cresca occorre reagire al ristagno dei consumi sul fronte interno. Per la domanda interna il bonus mobili varato lo scorso anno si è rivelato uno strumento efficace. Le associazioni di settore stimano che il bonus abbia salvato oltre 300 milioni di fatturato e 3.800 addetti. In questo senso, aver prorogato per il 2014 le detrazioni fiscali sul siste-

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ma casa è stata una scelta opportuna. Però, in questo come in altri settori, occorre mettere in campo anche altri strumenti. Quella dell’arredo è una filiera già fortemente internazionalizzata, ma siamo convinti che si possa fare di più. L’obiettivo di portare 22mila imprese a diventare esportatrici abituali è un traguardo ambizioso e stiamo lavorando perché diventi una realtà. Abbiamo raddoppiato le risorse per la promozione del nostro export nel mondo, arrivando a stanziare quasi 60 milioni di euro, e varato una serie di progetti mirati. Un Roadshow per l’Internazionalizzazione sta attraversando l’Italia per comunicare alle imprese gli strumenti di supporto a disposizione di quanti vogliano affrontare la sfida dei mercati e cogliere le opportunità dei prossimi anni. A cominciare dalla ripresa, ormai consolidata, degli Stati Uniti. Su questo mercato, tra dazi e cambio dell’euro, molti settori del Made in Italy scontano oggi formidabili barriere di prezzo e l’Accordo commerciale attualmente in negoziazione promette di ridurre questo divario. Ecco perché, abbiamo pensato ad un progetto speciale che sta comunicando alle PMI, anche con colloqui individuali con esperti del mercato statunitense, che affrontare la distribuzione americana può essere un investimento di eccezionale importanza. CARLO CALENDA


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UNIONCAMERE

Distretti: è questa l’Italia “che va” PRESENTATO IL RAPPORTO SUI DISTRETTI 2014, PROMOSSO DA UNIONCAMERE di Claudio Gagliardi, Segretario Generale di Unioncamere

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onta 278mila piccole e medie imprese, per un totale di 1,4 milioni di addetti, pari ad oltre il 50% dell’occupazione manifatturiera italiana; crea 75 miliardi di Pil, e ha un saldo attivo import-export CLAUDIO GAGLIARDI di 77 miliardi di euro. È questa la “fotografia” dei 100 distretti italiani che emerge dal Rapporto sui Distretti 2014, promosso da Unioncamere. È l’immagine di un’Italia che, in questi anni, ha perso qualche pezzo, cedendo fatturato e riducendo occupazione, ma che ha conquistato notevoli quote di mercato all’estero e che, a buon diritto, può essere additata come esempio virtuoso del nostro fare impresa. Il distretto è del resto un modello tutto italiano, dal fortissimo legame con il territorio di appartenenza, e che presenta alcuni importanti segni distintivi: la priorità data alla qualità dei prodotti e dei processi; la preminenza della forma di impresa familiare; il radicamento e la tradizione produttiva del territorio. All’incertezza di questi anni, le imprese dei distretti hanno risposto con l’azione, continuando a puntare su qualità, sperimentazione dei nuovi prodotti, tecnologie di produzione finalizzate al risparmio energetico ed a basso impatto sull’ambiente. Scelte che premiano anche sul fronte del saldo import-export: 77 miliardi di euro nel 2013, cresciuto tra il 2007 e il 2013 di oltre 18 miliardi, 7,4 dei quali solo nell’ultimo anno. In termini geografici, il Metadistretto alimentare Veneto – area di produzione di eccellenza del pandoro e del vino, del mandorlato e dei formaggi – si posiziona saldamente al primo posto della classifica, seguito da due distretti

toscani “cuore” del Made in Italy: quello delle pelli, cuoio e calzature di Valdarno Superiore, e quello del tessile-abbigliamento di Empoli. Se, in termini geografici, è il Centro-Nord (con 18 distretti nella Top 20) a guidare la classifica delle migliori performance, a livello settoriale sono i comparti dell’abbigliamentomoda, del mobile-arredo e quello alimentare ad avere un po’ più di tono sul fronte del fatturato e delle esportazioni rispetto alla meccanica, che comunque resta ai primi posti per livelli di export. Certo, migliorare è sempre possibile, e le Camere di Commercio – di concerto con gli

altri soggetti che operano accanto alle imprese – rappresentano l’indispensabile cinghia di trasmissione tra le esigenze dei territori e la risposta che le istituzioni possono dar loro. Dallo stesso Rapporto emergono infatti alcune richieste che le imprese rivolgono per poter raggiungere nuovi traguardi: un alleggerimento del peso fiscale (indicato dal 43,3% degli intervistati); condizioni di credito bancario meno stringenti (31,4%); maggiori incentivi ed agevolazioni per l’acquisto di macchinari e attrezzature (10,7%). Solo così questa Italia “virtuosa” potrà ricominciare a volare davvero in alto.

Districts: the Italy that ‘Works’ The presentation of the 2014 District Report, promoted by Unioncamere t is comprised of 278,000 small and medium sized enterprises, for a total of 1.4 million employees, equal to over 50% of the manufacturing employment in Italy; it contributes t 75 billion to the GDP and has an active import-export trade balance of t 77 billion. This is the ‘photograph’ of the 100 Italian districts as represented by the 2014 District Report, promoted by Unioncamere. It is the image of an Italy that, in recent years, has fallen slightly behind, sacrificing total sales and decreasing employment, but which has also conquered considerable market shares overseas and which, with good reason, can be singled out as a shining example of our ability to do business. The ‘district model’ is a completely Italian concept, closely tied to the individual regions and with several distinct features: the priority given to the quality of the products and manufacturing processes, the predominance of family-run businesses, the deeply rooted history and the manufacturing traditions of the regions. Given the economic uncertainty of recent years, businesses within the districts have taken action, continuing to focus on quality, experimentation with new products, and manufacturing technology that is both energy efficient and environmentally friendly. Choices which also have a positive impact on the import-export trade balance: t 77 billion in 2013, an

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increase of over t 18 billion between 2007 and 2013, t 7.4 billion of which from this past year alone. Geographically speaking, Veneto’s ‘metadistrict’ of food products – a manufacturing area known for pandoro, wine, mandorlato (nougat), and cheese – is firmly in first place, followed by two Tuscan districts that represent the ‘heart’ of Made in Italy: Valdarno Superiore’s leather and footwear, and Empoli’s textiles and clothing. While geographically speaking it is Central-Northern Italy (with 18 districts in the top 20) that is the leader in terms of best performance, at the sectoral level it is clothing-fashion, furniture-interior design, and food that come out on top in terms of total sales and exports as compared to machinery, which nevertheless remains among the leading exports. Of course there’s always room for improvement, and the chambers of commerce – together with the other entities that operate alongside and for the benefit of enterprise – are the indispensable drive belt between the needs of each individual region and the solutions which the institutions can provide. In fact, the 2014 Report also cites certain requests on the part of enterprises in order to meet new goals: a decrease in financial burdens (indicated by 43.3% of those interviewed); more lenient credit requirements (31.4%); and more incentives and tax breaks for the purchase of machinery and equipment (10.7%). Only in this way will our beloved Italy fly truly high once again.

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La rete camerale “con le PMI verso i

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ccompagnare le imprese sui mercati esteri, offrendo una formazione mirata e facendo loro conoscere tutti gli strumenti che hanno a disposizione per sfruttare le opportunità che si stanno aprendo nella seconda fase della globalizzazione. Questi gli obiettivi del Roadshow per l’Internazionalizzazione “Italia per le imprese. Con le PMI verso i mercati esteri”, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla base di una Convenzione Operativa stipulata con l’ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), ed alla cui realizzazione sono chiamati a dare un contributo i diversi soggetti preposti alle attività di internazionalizzazione del nostro Paese: Unioncamere, Confindustria, Confagricoltura, Rete Imprese Italia, Alleanza Cooperative.

LE FINALITÀ DEL ROADSHOW. Questa iniziativa parte dalla constatazione che, se le esportazioni negli ultimi anni sono state il fattore trainante dell’economia italiana, tuttavia in Italia ci sono oltre 70.000 aziende che hanno le potenzialità per esportare ma non lo fanno o lo fanno solo occasionalmente. “Il nostro obiettivo – ha commentato a tal proposito il Viceministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda – è di aumentare di 22.000 unità il numero delle imprese stabilmente esportatrici”. Attraverso il Roadshow – che, in 20 tappe, attraverserà l’intera penisola – si mira dunque ad intercettare queste imprese, per indirizzarle verso quelle destinazioni che offrono maggiori opportunità per i loro prodotti. Ogni tappa è articolata in due momenti: dopo una sessione plenaria di presentazione degli strumenti di supporto all’internazionalizza-

ANCHE UNIONCAMERE PARTECIPA AL ROADSHOW PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE PROMOSSO DAL MISE, CHE VEDE PER LA PRIMA VOLTA INSIEME TUTTI I SOGGETTI – PUBBLICI E PRIVATI – DEL SISTEMA ITALIA di Sandro Pettinato, Vice Segretario Generale di Unioncamere

zione, le imprese possono poi incontrare, in base ad un calendario prestabilito, gli specialisti di settore, con cui mettere a punto piani di internazionalizzazione “personalizzati”. In questa maniera è possibile offrire agli imprenditori una prima occasione di formazione più generica, e un secondo momento di confronto e di consulenza mirata.

Ripartizione delle imprese manufatturiere delle regioni italiane per tipologia d’impresa (valori assoluti e composizione percentuale; anno 2008) (valori assoluti e composizione percentuale; anno 2008) Valori assoluti Regione Esportatrici Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Non ripartito ITALIA

8.104 114 25.844 1.641 12.926 2.621 1.385 9.560 9.249 1.153 4.192 1.967 1.374 165 3.496 2.550 230 514 1.528 517 181 89.311

Potenziali 5.384 76 16.351 1.068 10.599 1.426 1.025 6.987 6.996 1.196 2.532 4.171 1.381 232 4.815 3.384 546 1.310 2.523 1.231 0 73.233

Non esportatrici 23.324 530 50.483 4.031 28.993 5.307 6.912 27.310 27.985 5.458 12.384 18.522 7.949 1.674 23.801 19.333 2.565 8.301 20.720 7.733 389 303.704

Fonte: elaborazioni Unioncamere su dati ASIA-Istat

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Composizione percentuale TOTALE 36.812 720 92.678 6.740 52.518 9.354 9.322 43.857 44.230 7.807 19.108 24.660 10.704 2.071 32.112 25.267 3.341 10.125 24.771 9.481 570 466.248

Esportatrici 22,0 15,8 27,9 24,3 24,6 28,0 14,9 21,8 20,9 14,8 21,9 8,0 12,8 8,0 10,9 10,1 6,9 5,1 6,2 5,5 31,8 19,2

Potenziali 14,6 10,6 17,6 15,8 20,2 15,2 11,0 15,9 15,8 15,3 13,3 16,9 12,9 11,2 15,0 13,4 16,3 12,9 10,2 13,0 0,0 15,7

Non esportatrici 63,4 73,6 54,5 59,8 55,2 56,7 74,1 62,3 63,3 69,9 64,8 75,1 74,3 80,8 74,1 76,5 76,8 82,0 83,6 81,6 68,2 65,1

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Il Roadshow rientra del resto appieno nelle politiche perseguite negli ultimi anni da Unioncamere, finalizzate a costruire un patrimonio di imprese di nuova internazionalizzazione; al contempo, conferisce al sistema camerale un ruolo ancora più rilevante nella promozione dell’economia locale. A tal proposito basta citare il progetto “Matricole”, nato nel 2011 e dedicato proprio alle imprese “potenziali” esportatrici, che vede il sistema camerale impegnato a fornire loro tutti gli strumenti tecnici per affrontare i mercati esteri, attraverso percorsi formativi e informativi, assistenza ad hoc, missioni, etc.

LE TAPPE. Il Roadshow ha preso il via lo scorso 27 gennaio da Biella. A questa prima tappa piemontese hanno preso parte circa 400 imprese, e più di 200 sono stati gli imprenditori che hanno incontrato gli esperti presenti, con i quali hanno valutato le opportunità e gli ostacoli relativi alla loro capacità di internazionalizzazione. Ancora più successo ha avuto la seconda tappa del Roadshow, che ha avuto luogo il 12 febbraio a Bari: sono state oltre 600 le imprese pugliesi partecipanti che hanno avuto così occasione di confrontarsi e individuare i mercati esteri e le controparti più interessanti per i loro prodotti. È stata inoltre occasione per assistere alla testimonianza di una impresa artigiana, l’Azienda Ceramiche Colì, che ha raccontato la sua storia di successo imprendi-


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o i mercati esteri” toriale, mettendo in evidenza l’importanza dell’artigianato nell’economia pugliese e nel Sud in generale. La Stella Polare, il moderno polo congressi di Milano Rho Fiera, ha invece fatto da cornice, lo scorso 24 marzo, alla terza tappa del Roadshow. Anche in questa occasione, grande è stata la partecipazione, con circa 680 tra iscritti e ospiti, che hanno potuto ascoltare gli interventi di importanti relatori, tra cui il Vice Ministro Carlo Calenda, e l’ambasciatore Andrea Meloni, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri. Nelle tre tappe finora svoltesi, le Camere di Commercio hanno colto l’occasione per distribuire documentazione utile per esportare nei Paesi focus della regione di riferimento, e per presentare il servizio World Pass, la rete degli Sportelli per l’internazionalizzazione costituiti presso tutte le 105 Camere gli Commercio d’Italia. Si tratta di un punto di contatto primario sul territorio, dove vengono messi a disposizione delle imprese oltre 300 unità di personale e un pool di esperti (circa 1.500) che forniscono informazioni sui servizi per l’insediamento e la crescita delle PMI all’estero. Centrale sarà il ruolo del sistema camerale anche nelle prossime tappe del Roadshow, a partire da Ancona, il 13 maggio. A seguire, l’iniziativa toccherà le città di Mantova, Reggio Emilia, Napoli, Bologna, Roma, Padova, Perugia, Cagliari, Genova, Monza, Catania, Cremona, Udine, L’Aquila , Potenza, Reggio Calabria. In questo contesto, Unioncamere sottolinea quanto sia importante ora, per il raggiungimento dell’obiettivo finale, curare la fase di follow up sui singoli territori, al fine di assistere e offrire un servizio dedicato alle imprese coinvolte nei Roadshow. http://st.formazione.ilsole24ore.com/a/roadshowice

Incidenza % delle imprese potenziali esportatrici su totale regionale

The Chambers of Commerce System for ‘Italy in Favor of Enterprise. Bringing SMEs to Foreign Markets’ Unioncamere too will be participating in the Internationalization Roadshow promoted by MiSE (Ministry of Economic Development), which unites all of the entities of the Italian Economic System – both public and private – for the first time ssist enterprises in reaching foreign markets, offering targeted training and introducing them to all of the various tools at their disposal in order to help them take advantage of the opportunities that are beginning to present themselves in the second phase of globalization. These are the objectives of the Internationalization Roadshow: ‘Italia per le imprese. Con le PMI verso i mercati esteri’ (Italy in Favor of Enterprise. Bringing SMEs to Foreign Markets), promoted by the Ministry of Economic Development in accordance with the operative convention stipulated with ICE (Italian Trade Promotion Agency), and the realization of which requires the contributions of various entities within the country that are already actively involved in internationalization: Unioncamere, Confindustria, Confagricoltura, Rete Imprese Italia, and Alleanza Cooperative. THE ROADSHOW’S GOALS. This initiative stems from the observation that, while in recent years exports have been the driving factor in the Italian economy, there are nevertheless over 70,000 businesses within Italy that have great export potential, but that do so only occasionally or not at all. “Our objective,” commented Carlo Calenda, Deputy Minister of Economic Development, on the topic, “is to increase the number of enterprises with a stable export trade by 22,000.” Therefore, the Roadshow – which, in twenty stops, will travel the entire peninsula – is aimed at intercepting these enterprises and pointing them towards those destinations which offer the greatest opportunities for their products. Each stop will be divided into two parts: after a plenary session which introduces internationalization tools, the enterprises will, according to a pre-established calendar, have the chance to meet with specialists from their sectors who will assist them in fine tuning ‘personalized’ internationalization plans. In this way it is possible to offer business owners an initial and more generic training opportunity, as well as a separate chance to take part in discussion and targeted consultation. Furthermore, the Roadshow falls fully within the realm of the policies which Unioncamere has followed in recent years, all aimed at building a patrimony of enterprises within the new internationalization landscape. At the same time it gives the chambers of commerce system an even more relevant role in the promotion of local economies. To this end one need think only of the ‘Matricole’ (Freshmen) project, launched in 2011 and dedicated specifically to ‘potential’ exporting enterprises, which gives the chambers of commerce system the task of supplying all of the technical tools necessary in order to approach foreign markets,

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through training and informational programs, ad hoc assistance, business missions, etc. THE STOPS. The Roadshow kicked off this past January 27th from Biella (Piedmont). Approximately 400 enterprises participated in this first stop, and more than 200 business owners met with the experts present in order to evaluate the opportunities available and the obstacles involved in their capacity for internationalization. The second stop on the Roadshow, which took place on February 12th in Bari, was even more successful: over 600 enterprises from the Apulia region participated, thus having the opportunity to meet with one another and to identify the foreign markets and counterparts most interested in their respective products. It was also an occasion to listen to the experience of an artisan company, the Azienda Ceramiche Colì, which described its entrepreneurial success story, highlighting the importance of artisan crafts in the economy of Apulia and of Southern Italy in general. Meanwhile, this past March 24th, La Stella Polare (the modern congress center in Milano Rho Fiera) hosted the third stop on the Roadshow. Participation was high at this stop as well, with approximately 680 participants between business owners and guests, who had the opportunity to listen to speeches by important figures, including Deputy Minister Carlo Calenda and Ambassador Andrea Meloni, the Ministry of Foreign Affairs’ Director General for the Promotion of the Italian Economic System. In the three stops thus far completed, the chambers of commerce have taken the opportunity to distribute useful literature regarding export to the target countries of the relevant regions, and to introduce the World Pass service, the network of internationalization help desks present in all 105 of Italy’s chambers of commerce. These help desks are initial contact points within Italy, where over 300 staff members and a pool of approximately 1,500 experts are made available to enterprises in order to provide information on services aimed at establishing and developing SMEs abroad. The chambers of commerce system’s role will be key in the Roadshow’s upcoming stops as well, starting with Ancona on May 13th, after which the initiative will visit the cities of Mantua, Reggio Emilia, Naples, Bologna, Rome, Padua, Perugia, Cagliari, Genoa, Monza, Catania, Cremona, Udine, L’Aquila, Potenza, and Reggio Calabria. Within this framework, Unioncamere stresses how important it now is, in order to achieve the final objective, to engage in consistent follow-up within the separate regions, so as to assist and offer a service specifically tailored to the enterprises which participated in the Roadshow.

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Il “bio” italiano vola in Australia AL VIA EATALIAN BIO, IL NUOVO PROGETTO PROMOSSO DAL MISE E REALIZZATO GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DI ASSOCAMERESTERO

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egli ultimi anni si è assistito ad una crescita esponenziale dell’interesse dei consumatori verso le produzioni biologiche. In Italia, questa tendenza è molto diffusa ed in costante aumento, basti pensare all’incremento vertiginoso del numero di rivenditori e ristoranti specializzati in prodotti biologici. Anche a monte, nella produzione, la tendenza è quella di convertire le colture al metodo biologico. Attualmente, nel nostro Paese, le aree bio più significative sono destinate alle colture foraggere, di cereali, prati e pascoli, uliveti e agrumeti. Spostando l’attenzione sui mercati esteri, l’Europa rappresenta circa il 40% del mercato mondiale, con un trend in continua crescita; percentuali di vendita molto elevate e performance positive si registrano soprattutto in Germania e Francia, ma anche in Nord America e Asia.

EATALIAN BIO. Con lo scopo di favorire il consumo e la conoscenza dei prodotti agroalimentari, soprattutto biologici, e dei territori di provenienza, il Ministero dello Sviluppo Economico promuove e supporta il progetto Eatalian Bio – Promozione del Bioalimentare italiano in Australia e Giappone, individuati come mercati target per gli operatori italiani perché dotati di forte potere d’acquisto e perché i consumatori mostrano una particolare attenzione per tutto ciò che è healthy & tasty. Il Progetto di promozione – che verrà realizzato da Assocamerestero in collaborazione con le Camere di Commercio Italiane di Sydney (che si raccorderà con le altre CCIE presenti ad Adelaide, Brisbane, Melbourne e Perth) e Tokyo – si articola in diverse azioni, pensate per accrescere la sensibilità del consumatore locale verso le produzioni biologiche e dare un taglio operativo all’iniziativa attraverso attività che vanno dalla degustazione di prodotti tipici all’organizzazione di missioni imprenditoriali e incontri BtoB. La scelta dei Paesi target è frutto di un’analisi approfondita sulle opportunità di sviluppo del business bio, che ha preso in esame le caratteristiche generali dei due Paesi e il trend di crescita del comparto. LA FORTE CRESCITA AUSTRALIANA. Per quanto riguarda l’Australia, la domanda interna di prodotti bio è in forte aumento, tanto che la produzione interna di prodotti biologici non trasformati non è in grado di soddisfarla; per questo il mercato locale offre buone prospettive per gli operatori del settore. Il comparto biologico vale circa 1,27 miliardi di dollari australiani e si prevede una crescita annua del 15%,

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Italy’s Organic Sector Travels to Australia and Japan percentuale di gran lunga superiore ai trend di crescita mondiali (2-11%). Il settore della produzione biologica si posiziona, inoltre, tra le cinque industrie a più alto tasso di crescita del Paese. Prodotti bio sono facilmente reperibili nella rete della GDO, in particolare le tipologie di prodotto maggiormente acquistate sono: frutta e verdura (60%), ingredienti da cucina (45%), cibo in scatola (39%), pane (39%), carne rossa (35%) e latticini (34%).

LA “GIOVANE” RICHIESTA GIAPPONESE. Se l’Australia rappresenta un mercato in crescita ma consolidato, in Giappone il settore agroalimentare organico non ha invece ancora espresso le sue potenzialità, e il lavoro necessario per promuovere questa tipologia di prodotto è maggiore. Il consumo di prodotti alimentari non tradizionali è un fenomeno relativamente recente, che risale agli anni Sessanta. Il consumatore giapponese è molto attento alla qualità, all’origine e alla genuinità degli alimenti; vi sono dunque ottimi presupposti per lo sviluppo del comparto biologico. Il settore è dominato dalla produzione di verdure, che assieme al riso

Eatalian Bio kicks off, a new project promoted by Ministry of Economic Development and made possible thanks to the collaboration with Assocamerestero n recent years we have witnessed an exponential increase in consumer interest when it comes to organic production. In Italy this tendency is becoming ever more widespread, as evidenced by the dizzying growth in the number of vendors and restaurants specializing in organic products. Even before, when it came to production, the tendency was to adapt existing farms to organic methods. These days, in our country, the most significant organic sectors are those dedicated to the cultivation of fodder, grains, pastures, and olive and citrus groves. Turning our attention to foreign markets, Europe represents approximately 40% of the global market, with a trend that shows continuous growth; high sales percentages and strong market performances are registered above all in Germany and France, but also in North America and Asia. EATALIAN BIO. With the goal of encouraging consumption of and familiarity with organic food products,

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e Giappone

as well as familiarity with the regions in which they are produced, the Ministry of Economic Development is promoting and supporting Eatalian Bio – the Promotion of Organic Italian Food Products in Australia and Japan, two countries which have been identified as target markets for Italian operators due to their strong buying power and the fact that consumers in these countries pay particularly close attention to that which is both healthy and tasty. This promotional project – which is being organized by Assocamerestero in collaboration with the Italian Chambers of Commerce in Sydney (that will develop the project with ICCAs present in Adelaide, Brisbane, Melbourne, and Perth) and Tokyo – will include various initiatives aimed at educating local consumers regarding organic production as well giving the project a more participatory spin through activities such as tastings of traditional products and the organization of business missions and BtoB meetings. The choice of these target markets is the result of an in depth analysis on development opportunities for organic business, which took into consideration the general characteristics of the two countries and the trends in the sector’s growth. SIGNIFICANT GROWTH IN AUSTRALIA. As far as Australia is concerned, the domestic demand for organic products is undergoing massive growth, so much so that domestic production of unprocessed organic products can’t keep up. It is for this reason that the local market offers excellent prospects for industry operators. The organic sector is worth approximately 1.27 billion Australian dollars, with an expected annual growth of 15%, a percentage which is far greater than the trend world-

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INIZIATIVE IN ITALIA E ALL’ESTERO. Le i n i z i a t i v e p e n s a t e d a l M i n i s t e ro d e l l o Sviluppo Economico vogliono esplorare le potenzialità di questi due Paesi, fornendo agli operatori italiani gli strumenti necessari per conoscere le nicchie di mercato in cui la sostenibilità e qualità del bio Made in Italy può fare la differenza. Per un primo contatto diretto con le aziende, il Progetto prevede la partecipazione ai principali eventi fieristici di settore – CIBUS a Parma dal 5 all’8 maggio e SANA a Bologna dal 6 al 9 settembre – durante i quali le CCIE di Sydney e Tokyo realizzeranno un Seminario di presentazione dei due mercati, e saranno presenti con uno stand dedicato per raccogliere l’interesse e dare riscontro agli operatori. L’azione sulle imprese proseguirà poi in

maniera capillare sui territori esteri, attraverso un tour promozionale nel periodo luglio-ottobre per diffondere la conoscenza dei prodotti italiani e delle loro valenze presso operatori di settore (importatori, distributori e ristoratori), consumatori e stampa specializzata. Il tour toccherà le più importanti città australiane, dove le CCIE sono peraltro presenti, e le città di Tokyo e Osaka, in Giappone. A seguire, nel mese di settembre, si terrà in Italia un incoming di operatori e giornalisti australiani e giapponesi, che visiteranno i territori di origine dei prodotti e realizzeranno incontri con le aziende produttrici, individuate grazie al contributo delle principali Associazioni di settore coinvolte e del Sistema camerale italiano. Un ventaglio di iniziative, dunque, attraverso le quali il Ministero, con il supporto delle Camere di Commercio Italiane dei Paesi coinvolti, vuole porre le basi per il consolidamento della presenza italiana in mercati dinamici e dalle forti potenzialità, in cui il bioalimentare Made in Italy può far valere la propria eccellenza.

wide (2-11%). Furthermore, the organic sector is among the top five industries in the country in terms of growth rate. Organic products are easily found in the GDO network, with the most frequently purchased products being: fruit and vegetables (60%), cooking ingredients (45%), canned food (39%), bread (39%), red meat (35%), and dairy products (34%). ‘YOUNG’ JAPANESE DEMAND. While the Australian market is growing yet stable, the organic food sector in Japan, on the other hand, has not yet revealed its full potential, and requires more work in order to promote this family of products. The consumption of non-traditional food products is a relatively recent phenomenon, one which dates back to the 1960s. Japanese consumers are extremely careful about quality, origin, and authenticity of food products; an excellent premise for the development of the organic sector. The industry is predominantly involved in the

cultivation of vegetables which, together with rice, makes up 86% of all organic production. In terms of imports, on the other hand, despite the high quantity of fruits and vegetables, the absolute most important product is organic soy, which represents 40% of imports. INITIATIVES IN ITALY AND ABROAD. The initiatives thought up by the Ministry of Economic Development are aimed at exploring the potential of these two countries, providing Italian operators with the tools necessary in order to become familiar with the corners of the market in which the sustainability and the quality of organic Made in Italy products can make a difference. The project’s initial contact with businesses will be through participation in the sectors main trade shows – CIBUS (in Parma, May 5-8) and SANA (in Bologna, September 6-9) – during which the ICCAs of Sydney and Tokyo will organize a seminar introducing the two markets, and will set up a stand focused on attracting interest and providing feedback to operators. The activities will then branch out overseas through a promotional tour taking place from July to October, the purpose of which is to spread awareness regarding Italian products and their virtues among industry operators (importers, distributors, and restaurateurs), consumers, and specialized press. The tour will visit the most important cities in Australia thanks to the collaboration of the local Italian Chambers of Commerce and, in Japan, Tokyo and Osaka. Furthermore, in September, an incoming mission of Australian and Japanese operators and journalists will take place in Italy. The operators will visit the regions in which the products are produced and will take part in meetings with producers, selected thanks to the contribution of the main trade associations involved in the Italian chambers of commerce system. A wide range of initiatives, therefore, through which the Ministry, with the support of the Italian Chambers of Commerce in Australia and Japan, hopes to strengthen Italian presence in these dynamic and highly promising markets, markets in which the organic Made in Italy food sector can assert its quality and excellence.

costituiscono l’86% del totale dei prodotti organici. Per quanto riguarda invece le importazioni, nonostante le quantità di verdura e frutta siano considerevoli, il prodotto in assoluto più importato è la soia biologica, che rappresenta il 40% delle importazioni.

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i sono parole, espressioni, che nel corso del tempo mutano il loro significato originario perché si modificano i contesti socio-culturali nei quali sono immerse. Le parole/espressioni che a noi interessano, tra loro correlate, sono: globalizzazione, Made in Italy e Italian sounding. Ed è sulla relazione tra queste tematiche che si è concentrata la riunione dell’Advisory Board di Assocamerestero, tenutasi a Milano presso la Fondazione Eni Enrico Mattei il 31 marzo scorso, cui hanno preso parte 20 imprenditori appartenenti a importanti aziende del manifatturiero, dei servizi e della finanza.

Le nuove sfide della promotion italiana I NUOVI “SIGNIFICATI” DI CONCETTI COME MADE IN ITALY E ITALIAN SOUNDING SONO STATI AL CENTRO DELLA RIUNIONE DELL’ADVISORY BOARD DI ASSOCAMERESTERO SVOLTASI A MILANO di Riccardo Giumelli, Sociologo - Università di Verona

IL CONCETTO DI “GLOCALE”. Come emerso dalla discussione, la globalizzazione non è più solamente il fenomeno che molti intendono dell’omogeneizzazione globale ed economica; definito Macdonaldizzazione (G. Ritzer, “Il mondo alla McDonald’s”, 1997) oppure globalismo (U. Beck, “Che cos’è la globalizzazione”, 1999). È piuttosto mescolamento e differenziazione culturale che si riverberano a livello relazionale, di business, politico. La deterritorializzazione e la virtualizzazione dei processi pongono il problema dell’organizzazione delle competenze (istituzionali, economiche, culturali) nei processi globali. I flussi in andata e ritorno dal locale al globale sono sempre più connotati dai concetti di mobilità, immediatezza delle esperienze, velocità delle informazioni, multiculturalità delle figure professionali e politiche. In questo senso è più pertinente definire la globalizzazione come “glocalizzazione”, caratterizzata cioè da due spinte simultanee, dinamiche ed in perenne movimento: quella locale e quella globale. DAL MADE IN AL MADE BY. L’altra espressione è Made in Italy. Originariamente Made in Italy rimanda ad una produzione manifatturiera e industriale geograficamente situata nei confini dello Stato italiano. Tuttavia, il Made in Italy, già dagli anni del miracolo economico, da mero fatto geografico diviene un vero e proprio brand, che si riempie di valori e simboli che lo identificano: estetica, bellezza, lusso, benessere, passione, creatività. La deterritorializzazione, però, mette in crisi la relazione classica tra produzione e luogo della stessa. La tendenza è a delocalizzare, trovando le condizioni migliori per operare. Al made in è più sensato affiancare un made by, che esprime la possibilità di una produzione transnazionale che include attori sociali in grado di riconoscersi come appartenenti ad uno stesso sistema di valori, idee, sentimenti, saper fare. Una sorta di produzione italica, che si riconosce nell’Italian way of life. La scissione tra luogo di produzione e prodotto può essere ricucita proprio attraverso il valore di fondo che produzione e prodotto rappresentano, andando a configurare una nuova categoria di appartenenti: i followers, gli “Italici” – una rete diffusa nel globo che si riconosce in certi valori, attitudini, e non dalla carta d’identità.

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L’ITALIAN SOUNDING. Prendiamo poi il tema complesso dell’Italian sounding, normalmente percepito come frode. La frode è tale quando un prodotto è spacciato come fosse esattamente un altro, rubandogli l’identità. Ma quando il prodotto si presenta come ibrido, come qualcosa di nuovo che nasce in condizioni particolari e non intende sostituirsi all’originale quanto ispirarsi ad esso? Come interpretare la produzione, ad esempio, di un formaggio fatta da italiani emigrati negli Stati Uniti, che si sono portati dietro competenze tipiche, perché già lo producevano in Italia, ma ottimizzando i costi con prodotti e macchinari del paese di arrivo, dando vita al Parmesan o al pesto con gli spinaci e noci al posto del basilico e dei pinoli? Stiamo parlan-

do della stessa cosa o sono prodotti che si posizionano su un piano interpretativo diverso? E fino a che punto si fanno concorrenza? Pensiamo poi a tutti quei prodotti dai nomi che richiamano la nostra lingua ma fatti da non italiani; tra i tanti: Freddocino, Frappuccino, Cafriccio, Mocaccino se si parla di caffè; oppure Soffattelli, Pastachetti per la pasta. Oppure prendiamo il caso di Caffè Nero, catena londinese presente in diversi Paesi europei che vende caffè “all’italiana”, ma non solo, vende e promuove l’Italian way of life. Anche perché sappiamo bene che l’Italian way of life vende, ha grande mercato mondiale. E poi può essere supportato da una diaspora globale italica nel mondo, rappresentata anche da quella insostituibile rete che sto-


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The new ‘meanings’ of the concepts of Made in Italy and Italian sounding were the focus of the meeting of Assocamerestero’s Advisory Board in Milan

COMPONENTI E PARTECIPANTI ALLA RIUNIONE DELL’ADVISORY BOARD DI ASSOCAMERESTERO Rosario Alessandrello Presidente Camera di Commercio Italo-Russa Gian Domenico Auricchio Amministratore Delegato Gennaro Auricchio S.p.A. Ornella Barra Amministratore Delegato Pharmaceutical Wholesale Division, Alliance Boots Piero Bassetti Presidente Globus et Locus Massimo Battaini Senior Vice President Energy Projects Prysmian Group Ronni Benatoff Amministratore Delegato Sunflower Italy s.r.l. Mario Boselli Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana Luciano Brandoni Presidente Gruppo Brandoni Domenico Calabria Direttore éItalia Luciano Cenedese Head of UniCredit International Centre Italy Mario Erba Vice Direttore Generale Banca Popolare di Sondrio Marco Fedi III Commissione Affari Esteri e Comunitari, Camera dei Deputati Filippo Ferrua Magliani Vice Presidente Ferrero S.p.A. Riccardo Giumelli Sociologo Sergio Luciano Caporedattore AGI Francesca Magrassi Associato McKinsey & Co. Renato Mattioni Segretario Generale CCIAA Monza e Brianza

here are certain words and expressions whose original meanings alter with time due to changes in the socio-cultural contexts in which they exist. The words/expressions that we are interested in, and which are themselves linked to one another, are: globalization, Made in Italy, and Italian sounding. The relationship between these three topics was the focus of the meeting of the Assocamerestero Advisory Board, which took place this past March 31st in Milan at the Fondazione Eni Enrico Mattei, and which saw the participation of twenty business owners from the country’s largest manufacturing, service, and financial companies. THE CONCEPT OF ‘GLOCAL.’ As emerged from the discussion, globalization no longer refers simply to global and economic homogenization, defined as McDonaldization by G. Ritzer (‘The McDonaldization of Society,’ 1997) or as globalism by U. Beck (‘What is Globalization,’ 1999). It is rather a cultural blending and differentiation which reverberates within business and political relationships. The deterritorialization and the virtualization of various processes poses a problem to the worldwide organization of skills (institutional, economic, and cultural). The ebb and flow between local and global are increasingly characterized by the concepts of mobility, immediacy of experience, speed of information, and the cultural diversity of professional and political figures. In this sense it is more accurate to define globalization as glocalization, meaning the simultaneous, dynamic, and continuous influence of both local and global factors. FROM MADE IN TO MADE BY. Another expression is Made in Italy. Originally Made in Italy referred to manufacturing and industrial production geographi-

cally located within Italy’s borders. However, thanks to the years of the ‘Italian economic miracle,’ Made in Italy has gone from being a geographic fact to being an actual brand, one which is characterized by certain values and symbols: appearance, beauty, luxury, wellness, passion, and creativity. However, deterritorialization is now undermining the classic relationship between production and the location in which production takes place. The tendency is to delocalize, finding where it is that conditions are more conducive to operations. It now makes more sense to replace Made in with Made by, expressing the possibility of a transnational production which includes social actors that identify with that same system of values, ideas, feelings, and know-how; a sort of Italic production that identifies with the ‘Italian way of life.’ The schism between the location of production and the product can be resewn together precisely through the fundamental values which production and product represent, ultimately defining a new category of members: the followers, the ‘Italics’ – a widespread global network recognized by its values and attitudes and not by its passport. ITALIAN SOUNDING. Now for the complicated topic of Italian sounding, usually viewed as fraud. Fraud is considered fraud when a product is passed off as through it is actually something else, thus stealing its identity. But what if a product presents itself as a hybrid, as something new, born out of particular circumstances, and with no intention of trying to replace the original but, rather, of merely emulating it? How would one define, for instance, a cheese produced by Italian emigrants in the United States, who have the tradition-

ricamente le Camere di Commercio Italiane all’Estero hanno creato e che nessun altro Paese può vantare, in grado di incentivare produzione e consumo. Riteniamo, in sintesi, che alzare eccessivamente le difese sul concetto di Made in Italy potrebbe far perdere occasioni uniche, di business in primo luogo. Bisogna avere consapevolezza che questi significati stanno ormai sempre meno nei loro “confini” originari. È per questo che se il prodotto full Made in Italy si trova in Paradiso, il Freddocino mi sembra stabilirsi nel Purgatorio. D’altra parte la nostra vita assomiglia sempre più ad un Purgatorio. Il Paradiso non è di questo mondo. È Altrove.

The New Challenges for the Promotion of Italian Products

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Giuseppe Alberto Moggi Vice Presidente Reggiani Macchine Riccardo Maria Monti Presidente Agenzia ICE Fabio Morvilli Presidente Polcevera S.A. Carlo Palmieri Amministratore Delegato Pianoforte Holding S.p.A. Edoardo Pollastri Past President Assocamerestero Carlo Alberto Pratesi Docente di Marketing, Università degli Studi “Roma Tre” Cesare Puccioni Presidente Puccioni S.p.A. Giuseppe Recchi Past President ENI Alfonso Ruffo Direttore Il Denaro Marcello Sala Vice Presidente Esecutivo Intesa Sanpaolo S.p.A. Sergio Sgambato Rappresentante Segretari Generali CCIE Leonardo Simonelli Santi Presidente Assocamerestero Giorgio Trevisi CEO Oxicar Giuseppe Tripoli Direttore Generale Dipartimento per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi, Ministero dello Sviluppo Economico Carlo Edoardo Valli Presidente Valli Arredobagno Cesare Verona Presidente e Amministratore Delegato Aurora s.r.l. Marco Zigon Presidente Gruppo Getra Gianni Zonin Presidente Casa Vinicola Zonin S.p.A.

al skills necessary for such production because they formerly produced this cheese in Italy, but who optimize costs by using products and equipment found in their new country, thus producing Parmesan or pesto with spinach and walnuts instead of basil and pine nuts? Are these the same things or are they products which should be interpreted according to different standards? And up to what point is it considered competition? Then consider all of those products which evoke the Italian language but which are not actually made by Italians. For instance: Freddocino, Frappuccino, Cafriccio, Mocaccino for coffee products; or Soffattelli and Pastachetti for pasta. Or the case of Caffè Nero, a London chain present in many European countries which sells ‘Italian style’ coffee, but also sells and promotes the Italian way of life. Because we know that the Italian way of life sells to a large international market and can be supported by a global diaspora of Italics in the world, also represented by the irreplaceable network which the Italian Chambers of Commerce Abroad have created and which no other country has; a network capable of stimulating production and consumption. In closing, we believe that being excessively protective of the Made in Italy concept could cause us to miss out on unique business opportunities. It’s important to realize that these meanings are increasingly less confined to their original ‘boarders.’ So, if a full Made in Italy product is found in heaven, then the Freddocino must be in purgatory. After all, our life more and more resembles purgatory. Heaven is not on earth. It’s elsewhere.

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Le Camere di Commercio Italiane all’Estero Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese Via Sardegna, 17 – 00187 Roma Tel. +39 06 4423.1314 – Fax +39 06 4423.1070 E-mail: info@assocamerestero.it

L’IMPRENDITORIA ITALIANA DI SUCCESSO PREMIATA A SINGAPORE Il 27 marzo, si è tenuta a Singapore la V edizione degli ICCS Business Awards, organizzati dall’Italian Chamber of Commerce in Singapore con l’obiettivo di valorizzare l’imprenditoria italiana che, con la propria attività, ha contribuito alla crescita dell’economia singaporiana e, al tempo stesso, le

imprese locali che stanno investendo nel mercato italiano. Durante la cerimonia – alla presenza delle principali istituzioni italiane e locali e della business community italo-estera – sono state premiate le seguenti categorie: Miglior investitore asiatico in Italia, per Erick Thohir per l’acquisizione del F.C.

Internazionale Milano; Miglior multinazionale italiana a Singapore, per la Cooperativa Muratori Cementisti Ravenna; Miglior investitore italiano a Singapore (categoria PMI), per ITALCO (Far East) Pte Ltd; Giovane Imprenditore di successo, per Charlotte D’Isidoro, Direttore e Executive Chef della Palate Sensations Cooking School.

Successful Italian Enterprises are Awarded in Singapore On March 27th the fifth edition of the ICCS Business Awards took place in Singapore, organized by the Italian Chamber of Commerce in Singapore for the purpose of promoting those Italian enterprises which, through their business activities, have contributed to Singapore’s economic growth and, at the same time, the local enterprises that are investing in the Italian market. During the ceremony – which took place before the most important Italian and local institutions and

before the Italian-foreign business community – awards were presented for: the best Asian investor in Italy to Erick Thohir for the acquisition of F.C. Internazionale Milano; the best Italian multinational in Singapore to the Muratori Cementisti Ravenna Cooperative; the best Italian investor in Singapore (SME category) to ITALCO (Far East) Pte Ltd; and Young Successful Entrepreneur to Charlotte D’Isidoro, Director and Executive Chef of the Palate Sensations Cooking School.

NUOVE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO IN CANADA Le opportunità di sviluppo delle relazioni ItaliaCanada dopo l’entrata in vigore del CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) sono state al centro dell’incontro svoltosi il 26 marzo scorso a Roma, presso la sede dell’Agenzia ICE. L’iniziativa – organizzata dalla Commissione

Europea insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, l’Agenzia ICE, la Camera di Commercio Italiana in Canada-West, Confindustria, l’Ambasciata del Canada in Italia e lo Studio legale associato NCTM – ha illustrato le opportunità di crescita offerte dal Canada alle

imprese italiane, anche grazie all’ambizioso accordo di cooperazione economica e commerciale tra Canada e UE che prevede l’abolizione delle barriere tariffarie e la modifica delle normative concernenti i servizi e le offerte di appalto.

New Opportunities for Development in Canada The opportunities for the development of ItalianCanadian relations after the CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) has taken effect were the focus of the meeting which took place on March 26th in Rome at the ICE-Italian Trade Promotion Agency headquarters. The initiative – organized by the European Commission together with the Ministry of Economic Development, ICE, the Italian Chamber

of Commerce in Canada-West, Confindustria, the Canadian Embassy in Italy, and the NCTM law firm – illustrated the opportunities for growth available in Canada to Italian enterprises, also thanks to the ambitious economic and commercial cooperative agreement between Canada and the EU, which provides for the abolition of tariff barriers and modifications to the regulations concerning contract services and deals.

in Italy nei settori: arte e manifattura, cultura e turismo, design e tecnologia, fashion, food & wine. Molto apprezzate le sfilate di moda e le lezioni di cucina tenute da quattro dei migliori chef italiani. A coronamento dell’evento, il sindaco di Houston,

Annise D. Parker, ha proclamato il 5 aprile 2014 come Exhibitalia Day. Tutti gli espositori italiani hanno mostrato grande soddisfazione e si sono dichiarati interessati a partecipare all’edizione 2015 (le iscrizioni saranno aperte dal mese di giugno 2014 – per info: info@iacctexas.com).

UN WEEKEND TUTTO ITALIANO A HOUSTON “Eat, shop and live like an Italian”: questo lo slogan di ExhibItalia, la kermesse tutta italiana organizzata a Houston dalla Italy-America Chamber of Commerce del Texas, il 5 e 6 aprile. Nella cornice del George R. Brown Convention Center, gli oltre 5.000 visitatori hanno potuto godere delle eccellenze Made

An All Italian Weekend in Houston ‘Eat, shop and live like an Italian’: this was the slogan of ExhibItalia, the all Italian event which took place in Houston from April 5-6 and was organized by the Italy-America Chamber of Commerce in Texas. Within the George R. Brown Convention Center, over 5,000 visitors had the opportunity to enjoy Made in Italy excellence in the following sectors: art and manufacturing, culture and tourism, design and technology, fashion, and food & wine. The runway

60

èItalia

shows and the cooking classes conducted by four of Italy’s top chefs were especially popular. The crowning moment of the event was when Annise D. Parker, mayor of Houston, proclaimed April 5, 2014 Exhibitalia Day. All of the Italian exhibitors were enormously satisfied with the event and expressed their interest in participating in the 2015 edition (enrollment will be open starting in June 2014 – for information please contact info@iacctexas.com).


SPECIALE

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www.italplanet.it

SETTIMA EDIZIONE GAETA, 24 APRILE - 1 MAGGIO 2014

I

A Gaeta, dalla parte del mare Visita ufficiale a bordo P Ubaldo Diciotti CP941

(Istituto Nautico G. Caboto)

1

“ un percorso di sostenibilità nelle local turistiche rivierasche” in collaborazione con FEE Italia, Federalberghi e CAT Confcommercio Latin (Area Forum YMF)

1

DAL 24 APRILE AL 1° MAGGIO TORNA LO YACHT MED FESTIVAL, LA FIERA INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA DEL MARE di Vincenzo Zottola, Presidente di Unioncamere Lazio e della Camera di Commercio di Latina

alla presenza di Autorità Civili, Militari e Religiose Visita ufficiale a bordo P Ubaldo Diciotti CP941

1 il ruolo della pesca

professionale e dell’acquacoltura” un percorso di sostenibilità nelle località turistiche della Lega Navale Italiana rivierasche” 25 / 26 Aprile - Hotel Serapo in collaborazione con FEE Italia,

(Open Space Turismo Nautico) 1 un osservatorio per la sicurezza in mare”

S

(Area Forum YMF) 1 di Assonat e Port in Italy ( a cura

C

ome il mare ha sempre insegnato, l’incontro tra popoli e culture è il più forte elemento di crescita. Fin dalla sua prima edizione, sette anni fa, lo Yacht Med Festival, la Fiera Internazionale dell’Economia del Mare, ha voluto dare voce a questa esigenza, presentandosi come un’occasione unica di scambio e di confronto per imprese e visitatori provenienti da ogni parte di Italia e del Mediterraneo. È stato un percorso lungo e a volte non semplice, ma che ha dato i suoi frutti, perché in questi sette anni lo Yacht Med Festival si è conquistato un grande spazio, crescendo per peso e autorevolezza. In un momento in cui il nostro Paese discute di riforme strutturali e di una nuova prospettiva economica e a pochi mesi VINCENZO dall’avvio del semeZOTTOLA stre europeo, siamo ancora più convinti che l’Economia del Mare debba e possa assumere un ruolo strategico. I dati di cui disponiamo ci danno ragione. L’Italia è il 1° partner commerciale dell’area Med – precedendo Francia, Germania e Spagna – con 65,7 miliardi di euro di interscambio e, di questi, oltre il 70% (pari a 47,4 miliardi di euro) è ascrivibile al trasporto marittimo. Il 64% del mercato del turismo nautico è rappresentato dal Mediterraneo, di cui l’area occidentale risulta la principale meta, con un valore pari al 46%. Il Mediterraneo fa registrare l’80% dei contratti di charter nautico con imbarcazioni superiori a 24 metri e ospita il 55% dei superyacht internazionali. Dobbiamo partire dalla consapevolezza che nel Mediterraneo l’Italia può giocarsi la sua partita della competitività internazionale.

un osservatorio per la sicurezza in mare” (Istituto a cura dell’Istituto Italiano diNautico NavigazioneG. Caboto) (P 1

sull’Economia del Mare in collaborazione con Unioncamere (Area Forum YMF)

“Le reti dei Borghi più belli del Mediterraneo” (Area Forum YMF) 2 D delle Assonautiche d’Italia - Atti preparatori (Salone delle Assonautiche d’Italia

“Le reti dei Borghi più belli del Mediterraneo” (Area Forum YMF)

per il dialogo tra le culture: rumori di pace con

sull’Economia del Mare i (Area Forum YMF)in collaborazione con Unioncamere 1 (Ist. Nautico G. Caboto) 1

D delle Assonautiche d’Italia - Atti preparatori (Salone delle Assonautiche d’Italia Open Space Turismo Nautico)

rumori di pace P

L’EDIZIONE 2014. Quest’anno lo Yacht Med Festival avrà luogo a Gaeta dal 24 aprile al 1° maggio, e numerosi sono gli appuntamenti che lo contraddistingueranno, in collaborazione con i numerosi partner che collaborano con noi per il successo di questo appuntamento. Da tempo, infatti, Istituzioni, associazioni e imprese scelgono la Fiera Internazionale dell’Economia del Mare quale luogo privilegiato di elaborazione delle proprie politiche di intervento, relative alle proprie specifiche attività, soprattutto perché vi trovano l’occasione per confrontarsi con tutti gli altri principali stakeholder del settore.

In tale occasione, faremo prima di tutto il punto sulle progettualità avviate lo scorso anno, relazionando sui primi risultati ottenuti. Il sistema delle Camere di Commercio si è mosso fondamentalmente in 4 direzioni: la definizione di un modello di semplificazione delle procedure nella pesca in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, il supporto a un processo di qualificazione della filiera nautica, la definizione di un nuovo metodo di certificazione e di rete nella portualità turistica, e la messa a punto di nuovi sistemi di partenariato pubblico-privato nell’Economia del Mare. Durante questo secondo appuntamento sono stati invece individuati due principali filoni su cui concentrare le attività del sistema camerale nel prossimo anno: l’interoperabilità in rete per migliorare la logistica del nostro Paese e la valorizzazione delle competenze.

SECONDI STATI GENERALI DELLE CAMERE DI COMMERCIO. Diretta prosecuzione del lavoro fatto nel 2013 a Gaeta – e approfondito nella tappa intermedia di La Spezia nell’ottobre scorso – è l’appuntamento con i Secondi Stati Generali delle Camere di Commercio sull’Economia del Mare, organizzati da Unioncamere, in collaborazione con la Camera di Commercio di Latina, e in programma mercoledì 30 aprile.

LA COLLABORAZIONE CON ASSONAT E ASSONAUTICA ITALIANA. Sia Assonat che Assonautica Italiana saranno nuovamente presenti a Gaeta. Per quanto riguarda Assonat, organizzerà il 2° Salone della Portualità Turistica Italiana, in cui conferma il modello espositivo inaugurato lo scorso anno, con la partecipazione dei più importanti marina nazionali. Ciascun porto potrà comunicare la propria offerta, incon-

È quello che L con la Fiera Internazionale di Gaeta abbiamo già fatto, divenendo una i manifestazione leader nel panorama nazio(Area Forum YMF) nale ed euro-mediterraneo e dando così al 1 nostro Paese una grande opportunità di (Ist. Nautico G. Caboto) rilancio. 1


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trare potenziali clienti e approfondire tematiche inerenti le proprie attività. Novità di questa edizione sarà invece il Primo Forum della Rete Internazionale dei Porti Turistici, in programma sabato 26 aprile, durante il quale i presidenti delle Federazioni dei porti di Francia, Corsica, Spagna, Inghilterra e Italia si confronteranno per la prima volta dall’istituzione della rete intorno ai temi dell’integrazione e delle opportunità dei fondi europei. Per quanto riguarda invece Assonautica Italiana, organizza per domenica 27 e lunedì 28 aprile la 2ª Conferenza di Sistema delle Assonautiche d’Italia, mentre propone, come novità del 2014, il 1° Salone delle Assonautiche d’Italia, collocato nel cuore del Villaggio, al Molo Santa Maria. L’area ospiterà convegni, seminari e presentazioni, oltre ad esporre le principali progettualità di Assonautica Italiana, al fianco dei principali porti turistici italiani.

IL 3° FORUM NAZIONALE SULL’ECONOMIA DEL MARE. Avverrà inoltre a Gaeta il lancio ufficiale del “Blue Paper, il manifesto dell’Economia del Mare”, iniziativa promossa dall’omonima rivista al centro del 3° Forum Nazionale sull’Economia del Mare, che si terrà lunedì 28 aprile. Rappresentanti istituzionali, imprenditoriali e associativi dei diversi settori coinvolti, oltre a condividerne gli assunti generali, proporranno alcune concrete priorità relative alla propria specifica attività da presentare al Governo italiano. In un momento in cui si discute di riforme, del ruolo dell’Italia in Europa, della forza dell’Europa nel mondo e di cambiamento, noi vogliamo affermare la strategicità dell’Economia del Mare nelle politiche di sviluppo nazionali ed europee. Il Blue Paper nasce proprio per aggregare, intorno ad un manifesto chiaro ed inequivocabile, il più ampio numero di imprese, associazioni, istituzioni, per ribadire con forza che il momento per l’Economia del Mare in Italia è adesso. Se questi sono dunque gli appuntamenti di maggior rilievo, il calendario dello Yacht Med Festival si prospetta ancora più ricco, grazie anche alla presenza, ormai consolidata nel corso degli anni, della Lega Navale Italiana, che ha deciso di svolgere l’annuale Assemblea Generale dei Soci proprio nell’ambito della nostra Fiera. Confermato poi il Convegno nazionale degli Istituti Nautici, oggi Istituti Tecnici per i Trasporti e la Logistica, alla sua quinta edizione; mentre “debutta” il Club de I Borghi più belli d’Italia, che parteciperà allo Yacht Med Festival in virtù del protocollo d’intesa siglato con la Camera di Commercio di Latina. Tutto questo, e tanto altro ancora, vi attende allo Yacht Med Festival, a Gaeta dal 24 aprile al 1° maggio 2014!

In Gaeta, Representing the Maritime Economy Yacht Med Festival, the maritime economy’s international trade show, will be returning from April 24th through May 1st, 2014 s the sea has always shown, the meeting of people and cultures is the most significant factor in growth. Beginning with its very first edition, seven years ago, Yacht Med Festival, the maritime economy’s international trade show, wanted to represent this need, introducing itself as a unique opportunity for enterprises and visitors from every part of Italy and the Mediterranean to meet with one another and exchange ideas. It has been quite a journey, and at times quite a challenge, but the effort has paid off, because over the course of these past seven years Yacht Med Festival has managed to claim a large space, growing in terms of both size and prestige. At a time when our country is talking about structural reforms and a new economic outlook, and just months before the start of the European semester, we are more confident than ever that the maritime economy can and must take on a strategic role. The data at our disposal supports this. Italy is the number one commercial partner in the Mediterranean – coming before France, Germany, and Spain – with t 65.7 billion in trade. And over 70% of this (equal to t 47.4 billion) can b e a t t r i b u t e d t o m a r i t i m e t r a n s p o r t . Th e Mediterranean represents 64% of the nautical tourism market, the western Mediterranean being the primary destination with a value equal to 46%. The Mediterranean area registers 80% of all nautical charter contracts with vessels larger

A

MARE, UNA GRANDE RISORSA

than 24 meters, and harbors 55% of all international superyachts. We must remember that within the Mediterranean area Italy has what it takes to remain internationally competitive. This is what we’ve done with the international trade show in Gaeta, a trade show that has become one of the leaders of its kind in the national and Euro-Mediterranean landscape, thus providing our country with a substantial opportunity for recovery and growth. THE 2014 EDITION. This year’s Yacht Med Festival will take place in Gaeta from April 24th through May 1st, and will include numerous events organized in collaboration with various partners, all of whom are committed to the success of this great initiative. For quite some time now, in fact, associations and enterprises have chosen the maritime economy’s international trade show as their preferred venue for the development of their operational policies, related to their specific activities, especially because within this context they are given the opportunity to engage with many other primary stakeholders from the sector. THE SECOND GENERAL ASSEMBLY OF THE CHAM B ERS OF COM M ERCE. The Second General Assembly of the Chambers of Commerce on the Maritime Economy, scheduled for Wednesday, April 30th and organized by Unioncamere in collaboration with the Latina Chamber of Commerce, is a direct continuation of that which took place in Gaeta in 2013 – and which was expanded upon in La Spezia this past October. On this occasion we will, first of all,

THE SEA, A GREAT RESOURCE

The sea is a resource which produces wealth, employment, Il mare è una risorsa che genera ricchezza, occupazione and innovation; which unites regions, sectors and e innovazione; che unisce territori, settori e traditions in a single fabric that contributes to tradizioni in un tessuto che contribuisce a tenere di FERRUCCIO DARDANELLO holding our country’s economy together and that insieme l’economia del nostro Paese e che può has the potential to be an extraordinary stimulus essere una leva straordinaria per il rilancio for Italy’s recovery and for the promotion of its dell’Italia e la valorizzazione delle sue eccellenze high quality products, domestically as well as produttive, anche all’estero. Unioncamere e le internationally. Unioncamere and the Chambers Camere di Commercio sono consapevoli di of Commerce are aware of this potential and, in queste potenzialità e, in questi ultimi anni, hanno recent years, have developed a strong sviluppato una forte azione istituzionale per institutional presence aimed at encouraging the favorire la riqualificazione dei territori coinvolti Presidente di Unioncamere redevelopment of those regions involved in the dall’Economia del Mare e per semplificare le maritime economy and at simplifying procedure burocratiche per gli operatori bureaucratic procedures for industry operators. It is for this del settore. Per questo, anche quest’anno saremo presenti allo Yacht Med reason that once again this year we will be present at Gaeta’s Yacht Med Festival, during which we have decided to organize Festival di Gaeta, nell’ambito del quale abbiamo deciso di the Second General Assembly of the Chambers of organizzare i Secondi Stati Generali delle Camere di Commerce on the Maritime Economy; an appointment Commercio sull’Economia del Mare. Un appuntamento which we consider an important step in our commitment to che costituisce una tappa importante del nostro impegno per making Italy a country that is increasingly ‘blue’ and fare dell’Italia un paese sempre un po’ “più blu” e più increasingly transparent. trasparente.


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examine and discuss the initial results of the plans launched last year. The Chambers of Commerce system essentially chose four objectives: the definition of a model for the simplification of fishing procedures in collaboration with the Command General of the Port Authorities, the support of a redevelopment process for the nautical industry, the definition of a new certification and of a network for tourist ports, and the fine tuning of new public and private partnership systems within the maritime economy. For this second meeting, on the other hand, two main themes on which to focus the activities of the chambers of commerce system in the coming year have been identified: network interoperability in order to improve our country’s logistics and the promotion and development of skills. THE COLLABORATION WITH ASSONAT AND ASSONAUTICA ITALIANA. Both Assonat and Assonautica Italiana will once again be present at this year’s Yacht Med Festival. Assonat will be organizing the 2nd Italian Tourist Port Facilities Exhibition, which will follow the same exhibition model as last year, and will include the participation of the most important national marinas. Each port will be able to promote their facilities, meet with potential clients, and expand upon themes relevant to their individual activities. A new development to this year’s edition will be the First Forum for the International Network of Tourist Ports, scheduled for Saturday, April 26th, during which the presidents of the French, Corsican, Spanish, English, and Italian Federations of the Ports will meet for the first time since the network was established in order to discuss the topics of integration and the opportunities for European resources. Assonautica Italiana, on the other hand, will be organizing the Assonautica Italiana System Conference from Sunday, April 27th through M o n d a y, A p r i l 2 8 t h , a s w e l l a s t h e F i r s t Assonautica Italiana Exhibition, which will be located in the heart of the Village, at the Molo Santa Maria. The area will host conferences, sem-

A GAETA, UN’OCCASIONE DI CONFRONTO

inars, and presentations, and will display Assonautica Italiana’s main plans and designs, alongside the primary Italian tourist ports. THE 3rd NATIONAL FORUM ON THE MARITIME ECONOMY. Furthermore, the launch of ‘Blue Paper, the Maritime Economy’s Manifesto’ will take place, an initiative promoted by the magazine of the same name as par t of the 3rd National Forum on the Maritime Economy, scheduled for Monday, April 28th. Representatives from institutions, enterprises, and membership associations from the various sectors involved will, in addition to sharing in the general premise, introduce several specific priorities related to their individual activities to be presented to the Italian government. At a time when there is much talk about structural and constitutional reforms, about Italy’s role in Europe, about Europe’s strength in the world, and about change, we wish to affirm the strategic potential of the maritime economy in national and European developmental policies. The purpose of the Blue Paper is precisely to bring together, around a clear and straightforward manifesto, the largest number of enterprises, associations, and institutions possible in order to firmly declare that the time for the Italian maritime economy is now. While these appointments are the most significant, the Yacht Med Festival’s calendar will be made even richer thanks to the Italian Naval League, the presence of which has become increasingly well-established over the years, and which has decided to conduct its annual General Assembly of Members during the course of our exhibition. In addition, the national conference of Nautical Institutions, today the Technical Institutes for the Transport and Logistics, has been confirmed; while the Club de I Borghi più belli d’Italia (Club of The Most Beautiful Villages in Italy) will make its ‘debut,’ participating in Yacht Med Festival by virtue of the memorandum of understanding signed with the Latina Chamber of Commerce. All this and much more is waiting for you at Yacht Med Festival, taking place in Gaeta from April 24-May 1, 2014!

IN GAETA, AN OPPORTUNITY TO EXCHANGE IDEAS

After the enormous success of the previous edition, Forte del successo della passata edizione, Assonautica Italiana confirms its participation at Assonautica Italiana conferma la propria di ALFREDO MALCARNE this year’s Yacht Med Festival in Gaeta, promoting partecipazione allo Yacht Med Festival di Gaeta, the 2nd Assonautica Italiana System promuovendo, per il 27 e 28 aprile, Conference which is scheduled to take place on la 2ª Conferenza di Sistema delle April 27th and 28th. The conference will be an Assonautiche d’Italia. Un’occasione per occasion to examine and develop the current affrontare e sviluppare i temi più attuali themes pertinent to the maritime economy: dell’Economia del Mare: internazionalizzazione, internationalization, nautical tourism, safety, turismo nautico, sicurezza, formazione, training, promotion and communication, inland promozione e comunicazione, acque interne, Presidente di Assonautica Italiana waters, fiscal and state issues, and the problematiche fiscali e demaniali, qualificazione development and certification of ports and marinas. e certificazione di porti e approdi. Quest’ultimo This last topic in particular deserves to be brought to national tema, in particolare, merita un momento di sensibilizzazione awareness in an effort to launch and carry out the ambitious nazionale al fine di avviare e portare a termine il nostro and innovative ‘Quality Marine®’ project. grande, innovativo progetto “Quality Marine®”. Furthermore, this year we will be introducing a new addition Quest’anno, inoltre, porteremo a Gaeta una grande novità: to the festival: the 1st Assonautica Italiana Exhibition, il 1° Salone delle Assonautiche d’Italia, che farà da which will include various events, such as conferences, cornice a diversi appuntamenti, come convegni, seminari e seminars, and presentations. presentazioni.

YACHT MED FESTIVAL 2014 GLI APPUNTAMENTI GIOVEDÌ 24 APRILE 11.00 Cerimonia di inaugurazione alla presenza di Autorità Civili, Militari e Religiose Visita ufficiale a bordo del Pattugliatore Ubaldo Diciotti CP941 Guardia Costiera 12.45 Inaugurazione del 2° Salone della Portualità Turistica Italiana e del 1° Salone delle Assonautiche d’Italia (Open Space Turismo Nautico) 15.00 Convegno “OSMOSI: un osservatorio per la sicurezza in mare” a cura dell’Istituto Italiano di Navigazione (Pattugliatore Ubaldo Diciotti CP941) VENERDÌ 25 APRILE 10.00 Assemblea Generale dei Soci della Lega Navale Italiana 25 / 26 Aprile – Hotel Serapo SABATO 26 APRILE 11.00 1° Forum internazionale della Rete dei porti Turistici a cura di Assonat e Port in Italy (Area Forum) 16.00 Seminario “Le reti dei Borghi più belli del Mediterraneo” (Area Forum YMF) DOMENICA 27 APRILE 17.30 2a Conferenza di Sistema delle Assonautiche d’Italia – Atti preparatori (Salone delle Assonautiche d’Italia – Open Space Turismo Nautico) LUNEDÌ 28 APRILE 10.00 3° Forum Nazionale Economia del Mare in collaborazione con Economia del Mare Magazine (Area Forum YMF) 15.00 Apertura 5° Convegno Nazionale Istituti Nautici (Ist. Nautico G. Caboto) 16.00 2a Conferenza di Sistema delle Assonautiche d’Italia (Salone delle Assonautiche d’Italia – Open Space Turismo Nautico) MARTEDÌ 29 APRILE 10.00 -18.00 Convegno Nazionale Istituti Nautici (Ist. Nautico G. Caboto) 16.30 Convegno “Dalla bandiera blu al Green Key, un percorso di sostenibilità nelle località turistiche rivierasche” in collaborazione con FEE Italia, Federalberghi e CAT Confcommercio Latina (Area Forum YMF) 17.00 Convegno “Blue Economy: il ruolo della pesca professionale e dell’acquacoltura” a cura di Federcoopesca (Salone delle Assonautiche d’Italia – Open Space Turismo Nautico) MERCOLEDÌ 30 APRILE 10.30 Stati Generali delle Camere di Commercio sull’Economia del Mare in collaborazione con Unioncamere (Area Forum YMF) 21.00 Concerto del Mare – Serata di Gala (Palco Piazza del Mare) Concerto euromediterraneo per il dialogo tra le culture: rumori di pace con EUGENIO BENNATO e Taranta Power PIETRA MONTECORVINO, M’BARKA BEN TALEB (Tunisia) e il suo gruppo ORARI VILLAGGIO: Apertura ore 10.00 Chiusura ore 23.00

www.yachtmedfestival.com


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L’Agenzia BRAZIL Planet si propone di promuovere le relazioni tra Italia e Brasile, e di informare sulla costante ascesa che il Brasile svolge nell’ambito internazionale, in collaborazione con tutti gli attori che già operano nel contesto delle relazioni italo-brasiliane. BRAZIL Planet è un’associazione di operatori ed imprese italiane e brasiliane, libera ed elettiva, apolitica e senza finalità di lucro. BRAZIL Planet opera in sintonia con le Autorità diplomatiche italiane e brasiliane, con l’Agenzia ICE, la Promos e le Camere di Commercio Italiane in Brasile, per coordinare e realizzare programmi di comune interesse. BRAZIL Planet ha sede a Milano e uffici di rappresentanza a San Paolo, Goiás, Palermo e Roma.

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A Agência BRAZIL Planet propõe-se a promover as relações entre Itália e Brasil, informando sobre o crescimento contínuo que o Brasil exerce no contexto internacional, em colaboração com todos aqueles que já operam nas relações ítalo-brasileiras. BRAZIL Planet é uma associação de operadores e empresas italianas e brasileiras, livre e eletiva, apolítica e sem fins lucrativos. BRAZIL Planet opera em sintonia com as autoridades diplomáticas italianas e brasileiras, como o ICE, a Promos e as Câmaras de Comércio Italianas no Brasil para coordenar e realizar programas de interesse comum. BRAZIL Planet possui sede em Milão e representação em São Paulo, Goiás, Palermo e Roma.

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promosso da

Editoriale di RAFFAELE TROMBETTA Ambasciatore d’Italia in Brasile

“Itália na Copa”, aspettando i Mondiali Da aprile a giugno 2014, tanti gli appuntamenti in programma in diverse città del Brasile, nell’ambito dell’iniziativa promossa dall’Ambasciata d’Italia ra domenica 6 e lunedì 7 aprile, con i primi due eventi in calendario – il concerto a San Paolo della cantante Mariella Nava, e l’inaugurazione della mostra Italian Glamour, dedicata ai 70 anni della moda italiana, a Rio de Janeiro – prende il via “Itália na Copa”, iniziativa di questa Ambasciata volta a promuovere l’eccellenza italiana in occasione dei Mondiali di Calcio. Questi due primi appuntamenti ben condensano l’obiettivo di “Itália na Copa”: offrire al pubblico brasiliano una visione aggiornata di quanto l’Italia può attualmente offrire nel mondo dell’arte, dell’eccellenza scientifico-tecnologica legata all’impresa, del sociale, della letteratura. Senza tralasciare mai i punti di contatto tra le espressioni artistiche italiane e quelle locali, che sarà uno dei punti di forza dell’intera manifestazione.

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GLI EVENTI. Il programma comprende oltre 100 iniziative, che accompagneranno il pubblico brasiliano fino all’inizio dei Mondiali di Calcio. Dopo il concerto della Nava e la mostra Italian Glamour, i passaggi di maggior richiamo dell’intera manifestazione saranno un concerto dell’Ensemble Stradivari composto da solisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e del Teatro dell’Opera San Carlo di Napoli. L’appuntamento clou è per la sera del 13 giugno al Teatro Amazonas di Manaus, per un concerto beneaugurante per la nostra Nazionale che il giorno successivo giocherà la sua prima partita. Il concerto sarà ripetuto il 16 giugno al Palazzo delle Arti di Belo Horizonte. La programmazione musicale avrà altri momenti di altissimo profilo, come i due concerti di Mario Biondi al festival Mia Cara Curitiba e a Rio de Janeiro; a seguire, i concerti a San Paolo e a Salvador de Bahia di Fiorella Mannoia, che per la prima volta si esibisce in Brasile portando lo spettacolo “Sud”, ideato dall’artista romana nei suoi soggiorni brasiliani, a cui danno uno straordinario contributo i ragazzi del progetto Axè, storica presenza della cooperazione italiana a Salvador de Bahia. Per la sezione musica segnalo inoltre i concerti a Brasilia e Recife di André Mehamari con Javier Girotto. Se la musica la fa da padrona, altri eventi importanti saranno la mostra sulla Vespa a San Paolo, quella a Brasilia di un mosaico romano mai esposto prima proveniente dai Musei Capitolini, così come eventi a sostegno dell’enogastronomia e la presentazione di un libro di Domenico De Masi, autore già molto apprezzato in Brasile. u

“Itália na Copa”, esperando a Copa do Mundo De abril a junho de 2014, vários eventos estão programados em diversas cidades do Brasil, como parte da iniciativa promovida pela Embaixada da Itália

Embaixador da Itália no Brasil

ntre os dias 6 e 7 de abril, com os dois primeiros eventos da programação – o show da cantora italiana Mariella Nava em São Paulo, e a inauguração no Rio de Janeiro da mostra Italian Glamour dedicada os 70 anos da moda italiana – debuta o projeto “Itália na Copa”, uma ação desta Embaixada com objetivo de promover o melhor das excelências italianas em ocasião da Copa do Mundo de Futebol. Estes dois primeiros eventos demonstram qual é o objetivo de “Itália na Copa”: apresentar ao público brasileiro uma imagem atualizada de quanto a Itália pode atualmente oferecer no mundo das artes, das excelências científico-tecnológicas ligadas às empresas, do social, da literatura. Considerando também os pontos de contato entre as expressões artísticas italianas e locais, que serão uma das peculariedades de todo o projeto. OS EVENTOS. A programação inclui cerca 100 iniciativas, as quais acompanharão o público brasileiro até o início dos jogos. Após o show de Nava e da mostra Italian Glamour, prossegue com outras realizações de grande importância do projeto como o concerto do Ensemble Stradivari, composto por solistas da Academia Nacional de Santa Cecilia de Roma e do Teatro de Opera San Carlo de Nápolis. O grande evento se dará na noite de 13 de junho no Teatro Amazonas de Manaus, para um concerto de boa sorte à nossa Seleção que no dia seguinte jogará sua partida inaugural no Campeonato. O mesmo será reproduzido no dia 16 de junho em Belo Horizonte (MG) no Palácio das Artes. A programação musical terá ainda momentos de altíssimo nível, como os dois concertos de Mario Biondi no festival Mia Cara Curitiba e o outro no Rio de Janeiro; em seguida, os concertos em São Paulo e a Salvador (BA) de Fiorella Mannoia que pela primeira vez se apresentará no Brasil, trazendo o espetáculo “Sud”, idealizado pela artista romana durante seus dias de permanência no Brasil, aos quais darão extraordinária contribuição os artistas do projeto Axé, histórica presença da cooperação social italiana em Salvador (BA). Para sessão música destaca-se ainda os shows em Brasília e Recife de André Mehamari com Javier Girotto. Se a música apresenta-se como líder, estão presentes na programação outros eventos importantes, como a mostra sobre a Vespa em São Paulo, a de Brasília de um mosaico romano nunca exposto u

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EDITORIALE

u antes, proveniente dos Museus Capitoli-

u IL PROGETTO. Tutte le manifestazioni verranno

veicolate attraverso il concept “Itália na Copa”, che si avvale di un logo disegnato da Washington Olivetto, uno dei più rinomati pubblicitari brasiliani – di origini italiana – che lo ha ideato gratuitamente. Diamo notevole importanza alla comunicazione, sia dei singoli eventi che dell’intera manifestazione, obiettivo non facile calcolando la diversità dei luoghi in cui realizzeremo le attività, il ristretto arco temporale in cui si svolgeranno e la concorrenza più che agguerrita di tutta una serie di appuntamenti organizzati nei prossimi mesi a margine dei Mondiali – e da cui scaturisce la decisione di anticipare la manifestazione ai 65 giorni antecedenti il calcio d’inizio. Abbiamo inoltre attivato un sito ad h o c – w w w. i t a l i a n a c o p a . c o m – e u n a p a g i n a Facebook – www.facebook.com/italianacopa. Ci teniamo a sottolineare che le iniziative verranno realizzate in un gran numero di città sedi di partite del Mondiale, andando ben oltre il tradizionale circuito San Paolo/Rio de Janeiro/Brasilia, e toccando anche realtà che dall’Italia possono sembrare periferiche ma che qui hanno un peso specifico assolutamente non trascurabile, come località dello Stato di San Paolo quali Campinas e Ribeirão Preto. “Itália na Copa” è resa possibile grazie alla generosità di molti partner privati italiani e italo-brasiliani: è esclusivamente grazie al loro contributo che tanti eventi saranno organizzati. Considero questo risultato una bella dimostrazione della persistente vitalità delle imprese italiane stabilitesi in Brasile, un insieme di oltre 840 filiali e stabilimenti produttivi che, con il loro lavoro quotidiano, contribuiscono alla ricchezza, non solo economica, delle nostre due popolazioni. “Itália na Copa” è, in definitiva, un’iniziativa per l’Italia e per il Brasile, e vuol essere un momento di unione fra questi due Paesi che tanto si assomigliano. Tutto questo in un’occasione storica, nella quale il Brasile mostrerà al mondo – ne sono certo – il suo volto migliore e più allegro.

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nos, assim como eventos de suporte da enogastronomia e a apresentação do novo livro de Domenico De Masi, na lista de best sellers no Brasil. O PROJETO. Todos os eventos serão veiculados através da marca “Itália na Copa”, o qual haverá a logomarca desenhada por Washington Olivetto, um dos mais renomados publicitários brasileiros – de origem italiana – que o idealizou gratuitamente. Daremos muita importância para à comunicação, seja aos eventos singularmente como da programação como um todo, objetivo não fácil, se calcularmos a diversidade dos lugares onde serão realizadas as atividades, o período restrito de duração do projeto e a concorrência de toda uma série de atividades à margem da Copa do Mundo em programação – a partir disto, a decisão de antecipar os eventos 65 dias antes do início dos jogos. Criamos sob esse propósito um site ad hoc www.italianacopa.com e uma Fanpage www.facebook.com/italianacopa. Gostaríamos frisar que as iniciativas serão realizadas em várias cidades-sedes, percorrendo além das tradicionais São Paulo/Rio de Janeiro/Brasília, atingindo também as realidades que para a Itália pode parecer periféricas mas que aqui tem um peso específico, como as cidades de Campinas e Ribeirão Preto, no Estado de São Paulo. “Itália na Copa” tornou-se possível pela generosidade de muitos parceiros privados italianos e ítalobrasileiros: é graças a esta contribuição que teremos tantos eventos organizados. Considero este o resultado de uma grande demonstração da persistente vitalidade das empresas italianas estabelecidas no Brasil, com mais de 840 filiais e unidades produtivas, que com o trabalho que desenvolvem, contribuem para o enriquecimento não apenas econômico das duas populações. “Itália na Copa” é, definitivamente uma iniciativa para a Itália e para o Brasil, e deseja ser um momento de união entre os dois países que tanto se assemelham. Tudo isso em uma ocasião histórica, na qual o Brasil mostrará, tenho certeza, o seu lado melhor e mais alegre.


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BRAZIL S/A

Milano alla scoperta delle “Origini del Brasile” QUESTA LA TEMATICA SCELTA PER L’EDIZIONE 2014 DI BRAZIL S/A, L’APPUNTAMENTO CON IL DESIGN BRASILIANO CHE INVADE PALAZZO AFFARI AI GIURECONSULTI DURANTE IL SALONE DEL MOBILE

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ia Tortona 31: è questo l’indirizzo da cui ha preso il via una storia intitolata Brazil S/A. Tutto ebbe inizio cinque anni fa, con l’idea di avere uno spazio brasiliano di arredamento e design nell’ambito della Design Week. Il Brasile aveva già realizzato diverse iniziative durante questo periodo, ma non si era mai espresso attraverso uno spazio esclusivo dedicato al design brasiliano. Una volta maturata questa idea, è nato l’evento Brazil S/A, che è cresciuto via via sempre di più. L’evento giunge nel 2014 alla sua 5ª edizione come spazio ufficiale del design brasiliano a Milano, e il numero di visitatori ha battuto ogni record, posizionandolo tra le tre principali nazionalità che più visita il Salone Internazionale del Mobile di Milano. Nella sua prima edizione, nel 2010, l’evento aveva come tema “Um passeio noturno em Copacabana” (Una passeggiata notturna a Copacabana), un modo elegante di presentare il design brasiliano in un palazzo che ospitava una vecchia manifattura tessile. Nel secondo anno il tema presentato è stato “A Bola da Vez” (La Palla del Momento), e ha visto i creativi brasiliani lavorare su un pallone da calcio, anticipando così i Mondiali del 2014. “Renda-se al Brasil” (letteralmente, “Arrenditi al Brasile”; ma in portoghese “renda” significa “ricamo”) è stato il tema prescelto nel 2012, e ha mostrato ai visitatori del mondo intero tutta la creatività di alcuni designer brasiliani attraverso oggetti creati a partire da un taglio di ricamo. L’anno scorso il tema “Reflexos do Brasil” (Riflessi del Brasile) ha voluto far riflettere sulla grande forza creativa brasiliana.

L’EDIZIONE 2014. Quest’anno, Brazil S/A torna a Milano con il tema “Origens do Brasil” (Origini del Brasile), per raccontare ai visitatori da dove viene il design brasiliano, i suoi rapporti con l’artigianato, la sua vera origine. L’esposizione “Origens do Brasil”, curata da Adélia Borges, celebra la diversità culturale attraverso i “banquinhos de sentar”, ovvero sgabelli che sono fortemente legati alla tradizione culturale del Brasile.

Un’altra esposizione è “100% Brasil”, che mostra parte del potenziale creativo brasiliano nell’area del design in diversi settori, e che ogni anno occupa uno spazio particolare e riconoscibile nel mercato mondiale. L’adesione delle aziende e dei servizi è cresciuta di anno in anno e, secondo José Roberto Moreira do Valle, uno degli organizzatori di Brazil S/A, fino al 2015 l’evento mira a consolidarsi come punto di riferimento in materia di design, architettura, decorazione e artigianato brasiliano. “Quel che ci ha spinto a realizzare questo appuntamento nel 2014,


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BRAZIL S/A

nonostante i grandi eventi che avranno luogo quest’anno in Brasile, come la Coppa del Mondo e le elezioni, è stata la voglia di lottare per uno spazio brasiliano nello scenario mondiale del design”, ha affermato Moreira do Valle.

“ORIGENS DO BRASIL”. È da molto tempo che i “banquinhos de sentar” (sgabelli tradizionali) fanno parte della cultura materiale brasiliana. Sono infatti presenti già prima del 1500, quando i colonizzatori portoghesi arrivarono in Brasile, e di solito sono concepiti per uso rituale nelle società indigene – sia dal capo-tribù, sia dallo sciamano. Sono presenti nella tradizione popolare dell’intero Paese, e sono realizzati con risorse e tecniche per lo più rudimentali, ma non per questo rivelano meno sapienza. I designers contemporanei, a loro volta, reinterpretano queste tradizioni proiettando la loro visione in pezzi che molte volte si nutrono direttamente di questo legame culturale. Questa esposizione riunisce, senza distinzione gerarchica, una parte di questo affascinante universo, affiancando i diversi pezzi in maniera casuale. In un Paese che rappresenta un “calderone” di culture, dove le tradizioni indigene, africane ed europee si mescolano e si influenzano le une con le altre, i “banquinhos de sentar”

Milão descobre as “Origens do Brasil” Este é o tema para a edição de 2014 do Brasil S/A, o espaço oficial do design brasileiro que preenche Palazzo Affari ai Giureconsulti durante o Salão do Móvel ia Tortona, 31, este era o endereço do início de uma história chamada Brazil S/A. Tudo começou há 5 anos, com a ideia de ter um espaço brasileiro de decoração e design durante a Design Week. O Brasil já realizava alguns movimentos durante este período, mas nada como um espaço exclusivo dedicado ao design brasileiro. Após o amadurecimento da ideia, surge o evento Brazil S/A, que foi crescendo ganhou grandes proporções. O evento chega em 2014, a sua 5ª edição como espaço oficial do design brasileiro em Milão, o número de visitantes brasileiros bate recordes, ficando entre as três maiores nacionalidades que visitam o Salão Internacional do Móvel de Milão. Na sua primeira edição em 2010, o evento teve como tema “Um Passeio Noturno em Copacabana”, uma maneira elegante de apresentar o design brasileiro em um galpão antigo onde funcionava uma tecelagem. No segundo ano trouxe como tema “A Bola da Vez”, onde criadores brasileiros cus-

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esprimono con grazia questa varietà. A differenza delle sedie, con i loro schienali più o meno alti, e il loro design più o meno ricercato, gli sgabelli non esplicitano né rafforzano la gerarchizzazione della società, stabilendo un rapporto paritario tra chi li utilizza. Gli sgabelli non hanno la parte frontale o lo schienale: le persone vi si possono sedere in vari modi, hanno la libertà di cambiare punti di vista. In generale possono essere spostati facilmente, rispondendo con versatilità a diverse funzioni: possono essere un appoggio per i piedi, un’alternativa al tavolo, un comodino, un gradino per aiutare a raggiungere luoghi più alti. Insomma, un mobile multifunzionale e democratico.

tomizaram uma bola de futebol, antecipando a Copa de 2014. O tema “Renda-se ao Brasil”, veio em 2012 mostrando para visitantes do mundo inteiro toda a criatividade de alguns designers brasileiros através de objetos criados a partir de um corte de renda. No ano passado o tema “Reflexos do Brasil”, teve a intenção de refetir toda a criatividade do Brasil. A EDIÇÃO 2014. Este ano, o Brazil S/A retorna a Milão e apresenta o tema “Origens do Brasil”, que mostra aos visitantes de onde vem o design brasileiro e qual o seu viés com o artesanato, sua verdadeira origem. A exposição “Origens do Brasil”, curada por Adélia Borges, celebra a diversidade cultural através de banquinhos de sentar que caracterizam fortemente o Brasil. Outra exposição é “100% Brasil”, que mostra um pouco do potencial criativo brasileiro na área de design em diversos setores, que a cada ano ocupa um lugar de destaque e reconhecimento no mercado mundial. A adesão de empresas e serviços tem crescido a cada ano e segundo José Roberto Moreira do Valle, um dos organizadores do Brazil S/A, até 2015 o evento deve se consolidar como referência quando o assunto é design, arquitetura, decoração e artesanato brasileiro. “O que nos impulsionou a realizar o evento em 2014, apesar dos grandes eventos que acontecerão no Brasil neste ano: a copa do mundo e as eleições, foi a vontade de brigar por um espaço brasileiro no cenário mundial de design”, afirma Moreira do Valle.

“ORIGENS DO BRASIL”. Há muito tempo os banquinhos de sentar fazem parte da cultura material brasileira. Eles estão presentes desde muito antes de 1500, quando os colonizadores portugueses chegaram ao Brasil, e via de regra são concebidos para uso ritual nas sociedades indígenas – seja pelo chefe da tribo, seja pelo xamã. Disseminaram-se por todo o país no fazer popular, que os elabora com recursos e técnicas que muitas vezes são rudimentares, mas nem por isso revelam menor sabedoria. Os designers contemporâneos, por sua vez, reinventam essas tradições projetando peças que muitas vezes bebem diretamente desse legado cultural. Esta exposição reúne um pouco desse fascinante universo, apresentando as peças lado a lado, sem diferenciação hierárquica. Num país que é um caldeirão de culturas, onde as heranças indígenas, africanas e europeias se mesclam e se recriam, os banquinhos expressam com graça essa mistura. Ao contrário das cadeiras, com seus espaldares mais ou menos altos, seu design mais ou menos suntuoso, bancos não explicitam nem fortalecem a hierarquização da sociedade. Antes, estabelecem um relacionamento de igual para igual entre seus usuários. Os bancos não têm parte da frente ou de trás: as pessoas podem sentar neles de vários jeitos, com liberdade de mudar os pontos de vista. Em geral podem ser deslocados facilmente, atendendo com versatilidade a outras funções, como apoio para pés, mesa lateral, criado-mudo e degrau para ajudar a alcançar lugares altos. Enfim, um móvel multifuncional e democratico.


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MATO GROSSO DO SUL

Nel cuore di Milano, alla scoperta del Mato Grosso do Sul DAL 28 AL 30 MARZO, LA GALLERIA DEL CORSO HA OSPITATO UNO STAND DOVE VENIVANO PRESENTATE LE BELLEZZE E LE POTENZIALITÀ DELLO STATO BRASILIANO

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al cuore del Brasile, al cuore di Milano. Per tre giornate, da venerdì 28 a domenica 30 marzo, il Mato Grosso do Sul è infatti stato protagonista nella centralissima Galleria del Corso, dove uno stand aperto ha fatto da “vetrina” a questo stato brasiliano, alle sue impareggiabili bellezze naturali e alle sue potenzialità economiche. Filmati e materiale divulgativo hanno richiamato l’attenzione dei numerosi passanti – milanesi e non – che si sono mostrati molto interessati a conoscere meglio questo territorio, dove peraltro si trova il magico Pantanal, considerato la zona umida di acqua dolce più grande al mondo e uno degli ecosistemi più importanti del pianeta, non a caso dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. L’iniziativa milanese – organizzata dal Governo dello Stato del Mato Grosso do Sul, con il patrocinio del Comune di Milano e di Expo Milano 2015 – rientra in un più vasto calendario di eventi mirati a far conoscere le potenzialità dello Stato del Mato Grosso do Sul, guidato dall’italianissimo Governatore André Puccinelli (originario di Viareggio), anche in vista di Expo Milano 2015, a cui sarà naturalmente presente il Brasile. Il Mato Grosso do Sul non è del resto nuovo alla città di Milano. In seguito all’interesse mostrato da parte della business community italiana verso le considerevoli opportunità espresse dal Brasile, il Governo del Mato Grosso do Sul ha infatti aperto nel capoluogo lombardo un Ufficio di Rappresentanza, con l’obiettivo di promuovere il suo sistema economico e produttivo in Italia ed in Europa. L’Ufficio di Rappresentanza dello Stato a Milano – attualmente l’unica struttura del genere attivata in Italia da un Governo brasiliano – si colloca nell’ambito delle iniziative volute dal Governatore André Puccinelli per favorire l’attrazione degli investimenti diretti esteri verso il Mato Grosso do Sul – parte importante del suo programma politico.

GOVERNO DO ESTADO DE MATO GROSSO DO SUL Ufficio di Rappresentanza in Italia Galleria del Corso, 2 – 20122 Milano Tel: +39 02.3657.1696 ms.gov@italplanet.it – www.italplanet.it

No coração de Milão, descobrindo o Mato Grosso do Sul De 28 a 30 de março, a Galleria del Corso recebeu um estande onde apresentaram as belezas e o potencial deste Estado brasileiro

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o coração do Brasil ao coração de Milão. Durante três dias, de sexta-feira, 28, a domingo, 30 de março, o Mato Grosso do Sul foi protagonista na Galleria del Corso, onde o estande aberto, serviu de “vitrine” àquele Estado brasileiro, com sua beleza natural incomparável e seu potencial econômico. Filmes e materiais de divulgação atraíram a atenção de muitas pessoas – milaneses e de outras nações – que se mostraram muito interessados em conhecer este território, onde se encontra o mágico Pantanal, considerada a zona úmida de água doce maior do mundo e um dos ecossistemas mais importantes do planeta, proclamado patrimônio da humanidade pela UNESCO. A iniciativa em Milão – organizada pelo Governo do Estado de Mato Grosso do Sul, com o apoio institucional da Prefeitura de Milão e Expo Milão 2015 – fazem parte de um amplo programa de eventos destinados a aumentar a conscientização sobre o potencial do Estado de Mato Grosso do Sul, governado pe-

lo italiano André Puccinelli – nascido em Viareggio, na Toscana – também em vista da Expo 2015, que contará com a presença do Brasil. O Mato Grosso do Sul não é novidade para a cidade de Milão. Em vista do interesse demonstrado pela comunidade empresarial italiana para as consideráveis oportunidades expressas pelo Brasil, o governo de Mato Grosso do Sul, abriu em Milão um escritório de representação, com o objetivo de promover o seu sistema econômico e produtivo na Itália e na Europa. O Escritório de Representação do Estado em Milão – atualmente a única instalação desse gênero na Itália – é parte das iniciativas do governador André Puccinelli para promover a atração de investimentos estrangeiros diretos no Mato Grosso do Sul – uma parte importante de seu programa político.

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NEWS BRASILE

Spazio Italia al Food Hospitality World

Brasile, “un paese pieno di voci” “Un paese pieno di voci” è lo slogan con il quale il Brasile si è presentato a Bologna quale Paese ospite dell’edizione 2014 della Fiera del Libro per Ragazzi, svoltasi dal 24 al 27 marzo. L’illustrazione brasiliana ha colorato l’area centrale dedicata alla Mostra delle opere del Paese ospite, dove sono stati presentati gli artisti selezionati dalla giuria brasiliana incaricata di scegliere le espressioni più rappresentative. Un intenso programma letterario e culturale è stato proposto da una delegazione d’importanti autori e illustratori brasiliani, che hanno animato letture pubbliche, conferenze e altre attività tanto in fiera che in città, in biblioteche, musei, librerie e all’Università.

Il Sistema Italia si presenta a Porto Alegre Missione dell’Ambasciata italiana in Brasile a Porto Alegre (Rio Grande do Sul). L’iniziativa ha permesso di presentare agli imprenditori brasiliani il programma governativo “Destinazione Italia”, divulgare le tematiche di Expo 2015 e rafforzare ulteriormente la presenza italiana nella regione – già oggi una delle principali mete degli investimenti italiani nel Paese. L’evento – organizzato in collaborazione con ICE-Agenzia, Enit, Federazione Industria e Commercio del Rio Grande do Sul (Fiergs), Consolato generale italiano a Porto Alegre e Camera di Commercio Italo-Brasiliana – si è concentrata sull’attrazione di investimenti e flussi turistici verso l’Italia, sul sostegno all’ingresso in Brasile di nostre imprese, sulla promozione delle Università italiane, sulla collaborazione bilaterale nel settore scientifico e tecnologico.

O SISTEMA ECONÔMICO ITALIANO É APRESENTADO EM PORTO ALEGRE Missão da Embaixada italiana, em Porto Alegre (Rio Grande do Sul). A iniciativa permitiu introduzir aos empresários brasileiros o programa do governo “Destino Itália”, divulgar os temas da Expo 2015 e fortalecer ainda mais a presença italiana na região – que já é uma das principais metas de investimentos italianos no país. O evento, organizado com a colaboração da Agência ICE, ENIT, Federação da Indústria e Comércio do Rio Grande do Sul (Fiergs), Consulado Geral da Itália em Porto Alegre e a Câmara de Coméricio Italo-Brasileira, concentrou-se na atração de investimentos e fluxos turísticos para a Itália, apoio às empresas para ingressar no mercado brasileiro, promoção das universidades italianas, em matéria de cooperação bilateral na área de ciência e tecnologia.

BRASIL, “UM PAÍS CHEIO DE VOZES” “Um País cheio de vozes” é o slogan com o qual o Brasil foi apresentado em Bolonha como anfitrião da edição 2014 da Feira do Livro Infanto-juvenil, realizado de 24 a 27 de março. A ilustração brasileira coloriu a área central dedicada à mostra das obras do país anfitrião, onde foram apresentados artistas selecionados pelo júri brasileiro, encarregado de escolher as expressões mais representativas. Um intenso programa literário e cultural foi proposto por uma delegação de importantes autores e ilustradores brasileiros, que animaram as leituras, conferências e outras atividades dentro da feira, na cidade, bibliotecas, museus, livrarias e a universidade.

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La Camera di Commercio Italiana di San Paolo (Italcam) e il Gruppo Cipa Fiera Milano hanno promosso, per il secondo anno, lo Spazio Italia nell’ambito di Food Hospitality World, fiera dedicata all’alimentazione e all’ospitalità, in programma presso il Transamerica Expo dal 9 all’11 aprile. Durante le tre giornate, lo Spazio Italia ha accolto un gruppo di chef che hanno preparato i migliori piatti della cucina italiana. Inoltre, un selezionato gruppo di aziende italiane ha presentato i migliori prodotti Made in Italy: dal caffè ai prodotti da forno, dal vino all’olio d’oliva. Nell’ambito di Food Hospitality World sono stati inoltre organizzati alcuni seminari dedicati alle produzioni italiane di qualità, e alle possibilità di crescita sul mercato brasiliano.

“ESPAÇO ITÁLIA” A FOOD HOSPITALITY WORLD A Câmara Italiana de Comércio de São Paulo (Italcam) e Grupo Cipa Fiera Milano promoveram, pelo 2º ano, o Spazio Italia que acontece simultaneamente a Food Hospitality World – feira de alimentação e hospitalidade dias 9, 10 e 11 de Abril no Transamérica Expo. Durante estes três dias, o Spazio Itália acolheu um grupo de chefs que prepararam os melhores pratos da culinária italiana. Além disso, um grupo selecionado de empresas italianas apresentou o melhor Made in Italy: do café aos produtos de forno, do vinho ao azeite de oliva. Durante o Food Hospitality World também foram organizados alguns seminários sobre a qualidade da produção italiana e oportunidades de crescimento no mercado brasileiro.

Il design Made in Italy si racconta a San Paolo Dal 6 all’8 maggio, il Museo Brasiliano di Scultura (Mube) di San Paolo ospiterà una serie di workshop, conferenze e una mostra (in programma dal 6 al 22 maggio), che racconterà i vari aspetti del design italiano. L’iniziativa, dal titolo “Exchanging & Shaping the Space – O Design Made in Italy”, mira a mettere in

evidenza l’importanza del design italiano nello scenario globale, e l’eccellenza che il prodotto “Made in Italy” rappresenta, soprattutto in settori quali la moda, l’automotive e l’architettura. Sia l’esposizione che i seminari in programma cercheranno di ricondurre – con l’aiuto di alcuni importanti professionisti italiani – l’intero universo del design italiano intorno a quattro temi principali: Engineering; Performance; Lifestyle; Architettura/comunità.

O DESIGN MADE IN ITALY RESSALTADO EM SÃO PAULO De 6 a 8 de maio, o Museu Brasileiro de Escultura (MuBe) em São Paulo recebe uma série de workshops, palestras e uma mostra (de 6 a 22 de maio), que trará os vários aspectos do design italiano. O “Exchanging & Shaping the Space: O Design Made in Italy” pretende trabalhar a importância do design italiano no cenário global, e a excelência que o produto “Made in Italy” apresenta, destacando-se de maneira significativa na moda, no automobilismo e na arquitetura. Assim, tanto a exposição quanto os workshops buscam traduzir – com a ajuda de alguns importantes profissionais italianos – todo este universo em quatro temas principais: Engineering; Performance; Lifestyle; Arquitetura/comunidade.


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promosso da

Il futuro dello shopping è l’omnicanalità

Editoriale di WEST HOOKER-POLETTI Presidente della CCIE di Los Angeles

New technologies may be a double edged sword for those retailers who are unable to create and implement an appropriate strategy tailored around today’s needs

Le nuove tecnologie rischiano di travolgere i negozianti, incapaci di impostare una strategia adeguata ai tempi aratterizzato da abbondanza d’informazione, trasparenza di prezzi, offerte speciali – lo shopping online è un sogno divenuto realtà per molti consumatori. Per i tanti retailer tradizionali, però, la situazione non è proprio rosea. Basti pensare ad aziende americane quali Tower Records, Circuit City e Borders, le prime di una lunga serie di vittime illustri. Negli Stati Uniti, dopo una fase di rodaggio, l’e-commerce è un mercato ben affermato, che nel 2014 si prospetta valere oltre 248 miliardi di dollari, con ritmi di crescita nell’ordine del 10% per i prossimi cinque anni. Abbigliamento, computer ed elettronica di consumo continueranno ad essere i settori trainanti: questi tre segmenti di mercato rappresentano il 40% delle vendite online. Inoltre, un’indagine della Bain & Company evidenzia come i negozi che usufruiscono della presenza di un canale online vanno meglio di quelli che operano senza. Questo perché i consumatori si aspettano che i retailers siano disponibili anche online e che siano pronti ad interagire in qualsiasi momento attraverso il sito internet ed i social media. I sondaggi parlano chiaro: le aspettative dei consumatori, in particolar modo degli “online shoppers”, non sono mai state così elevate. Per rendersi competitivi e fidelizzare una clientela sempre più numerosa ed esigente, è dunque necessario svecchiare la tradizionale maniera di fare business ed integrare le nuove tecnologie. Come? Ecco qualche idea. Espandendo la limitata conoscenza informatica ed implementando una vera “integrazione” tra negozi retail e operazioni online, facendo leva sui social media per raccogliere le impressioni della clientela in tempo reale. I social media hanno un ruolo fondamentale anche nella maniera in cui i consumatori scoprono nuovi brand: il 58% sembra individuare nuove marche di prodotto tramite Facebook, Twitter o altri siti social. Con la crescita dell’ e-commerce, i retailer interessati a cimentarsi in questa opportunità commerciale devono tenere a mente le dinamiche ed il comportamento degli “online shoppers”, la frequenza con cui visitano il loro sito, ricreando il meglio dell’esperienza dello shopping nei negozi. Il punto di arrivo potrebbe essere quello di collegare i canali di vendita più tradizionali a quelli più innovativi attraverso la tecnologia, per creare un’esperienza, appunto, “omnicanale”, forse il vero futuro dell’online shopping!

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The Future of Shopping is ‘Omni-Channel’ Retail

President of the CCIE in Los Angeles

ndless information, price transparency, special offers – online shopping is a dream come true to numerous consumers. For traditional retailers though, things are not so rosy. Think about US companies such as Tower Records, Circuit City and Borders, some of the first notable ‘victims’ of a long list. Following a relatively quick ‘trial stage,’ in the United States e-commerce is a solid, well-established market which, in 2014 is expected to reach 248 billion dollars, with an average growth of 10% for the next five years. Apparel, computers and consumer electronics will continue to be dominant purchases; these three areas make up 40% of the current online sales. Moreover, according to Bain & Company, retailers equipped with an e-commerce platform are doing much better than those who operate without it. This is because shoppers expect retailers to be available online and ready to interact at any hour via website or Social Media networks. Survey results are pretty clear: customer expectations are higher than ever and retailers would be wise to update or change their business strategies to keep up with new technologies. How? Here’s a few ideas. Expanding their limited IT savviness and completing a real integration between their retail and online stores while leveraging on Social Media sites to gather real time customer’s impressions. Social Media also plays a big role in how customers find new brands, with 58% of the global sample discovering a new brand via Facebook, Twitter, or other social site. With the growing nature of e-commerce, retailers looking to venture into the online space need to keep in mind how customers shop online, the frequency with which they will visit their site, and retaining the best parts of physical shopping to ensure a satisfying customer experience. The ultimate goal could be managing to connect both the most traditional sales channels to the most cutting-edge ones through technology, delivering an ‘omni-channel’ experience, perhaps the true future of shopping!

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Una Vita, Inc.: Inspiring the System to ‘Better’ Care With four decades of combined experience in healthcare management and advisory, the group provides clients with a blueprint to success na Vita, Inc. is a leading American health care advisory group, helping healthcare organizations improve care for their patients by becoming more efficient and effective and creating more value for hospital shareholders and constituencies. Diana Domenica Bruno, Una Vita, Inc. Senior Partner, has strong ties to Italy, in particular the small village of Raviscanina where her family has lived for over 500 years. Although her roots may be in Italy, she has firmly established herself internationally as one of the most qualified and innovative advisors. Diana is a pioneer in developing strategies that incorporate quality benchmarks, clinical excellence and a patientcentered vision within the original design for a hospital or clinic, following all the way through to the evaluation of customer experiences. In her unique approach to consulting, the hospital is seen as an organic whole, with the needs of the community at the center. When the entire ecosystem is infused with a passion to serve the community, great things can happen, even to long-standing and stagnating hospital systems. Just as no family or community is alike, each system has its own challenges and opportunities. Una Vita, Inc. assembles the right team to tackle the unique concerns of a health system, including leading physicians, nurses, industry specialists, researchers and architecture and design firms. The results of their efforts generally lead to more effective, more caring and more compassionate services. Ms. Bruno brings to Una Vita, Inc. the added value of her experience as a prolific healthcare writer and featured conference speaker. She has published over two-dozen healthcare articles, professional columns, and book chapters. She holds a Master’s Degree in Administration of Healthcare Systems from Georgetown University, Washington, D.C. She has completed the Juran Institute Six Sigma and Lean Training, is a member of the Society for Simulation in Healthcare, and is an affiliate of the Center for Health Design. When Diana is not travelling on business, she frequently travels to Raviscanina. The appeal of the slower pace, the quality and provenance of a family-based production lead Ms. Bruno to partner with her relatives and with a local olive growing family to bottle and bring an authentically Italian Extra Virgin Olive Oil to the US market, under the ‘Italica’ label, which bows later in 2014.

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Una Vita, Inc. migliora la “salute” del sistema CON ALLE SPALLE OLTRE QUARANT’ANNI DI ESPERIENZA NELLA GESTIONE E CONSULENZA NEL SETTORE SANITARIO, L’AZIENDA ACCOMPAGNA I PROPRI CLIENTI LUNGO IL PERCORSO DELL’ECCELLENZA

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na Vita, Inc. è un’azienda specializzata nell’advisory alle aziende operanti nel settore sanitario americano. F o r n i s c e l o ro g l i s t r u m e n t i p e r migliorare l’offerta di servizi ai pazienti e diventare più efficienti e competitivi, aumentando il valore per gli azionisti. Diana Domenica Bruno, Senior Partner dell’azienda, conserva un forte legame con l’Italia, in particolare con Raviscanina, piccolo comune della provincia di Caserta, dove la sua famiglia vive da oltre 500 anni. Nonostante le radici fortemente italiane, Diana si è affermata a livello globale tra gli advisors più innovativi e qualificati del settore ed è considerata una pioniera nello sviluppo di strategie finalizzate all’eccellenza clinica che rivisitano il concetto tradizionale delle strutture sanitarie, spostando l’obiettivo sul cliente/paziente. Strategie il cui successo dipende direttamente dal livello di soddisfazione del paziente. Il singolare approccio da lei adottato vede le aziende sanitarie americane come un unicum, che ruota intorno ai bisogni e alle necessità della comunità a cui si rivolge. Quando poi ad

ITALY-AMERICA CHAMBER OF COMMERCE WEST, INC 10537 Santa Monica Blvd., Suite 210 Los Angeles, CA 90025 Tel. (310) 557-3017 – Fax: (310) 557-1217 info@iaccw.net – www.iaccw.net

un sistema ben costruito si aggiunge un genuino interesse verso la comunità, possono essere raggiunti risultati formidabili, anche nelle realtà peggio gestite. Come in tutte le comunità, ciascun sistema presenta particolari sfide: forte della lunga esperienza, Una Vita, Inc. è in grado di costruire team di professionisti ad hoc (medici, infermieri, specialisti del settore, ricercatori e architetti), offrendo alla clientela servizi più efficaci, di elevata qualità e che guardano alle reali esigenze dei pazienti. Diana porta inoltre con sé la sua esperienza di scrittrice e relatrice nel settore medico-sanitario, vantando oltre due dozzine di articoli e pubblicazioni a suo nome. Dopo una specializzazione in Administration in Healthcare System presso la Georgetown University di Washington DC, ha completato il Juran Institute Six Sigma ed il Lean Training. Oggi fa parte della Society for Simulation in Healthcare ed è socio affiliato del Center for Health Design. Quando Diana non è in viaggio per lavoro, ritorna spesso a Raviscanina. L’amore per la sua terra e per l’elevata qualità delle produzioni a livello familiare hanno portato Diana a creare, con il supporto di familiari e di un produttore locale, un olio extra vergine d’oliva destinato al mercato USA. “Italica” – questo il nome del brand – farà il suo debutto americano nei prossimi mesi. www.una-vita.com


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NEWS USA

A Los Angeles, omaggio a Giuseppe Verdi Dal 18 aprile al 28 maggio, l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles ospiterà “Omaggio a Giuseppe Verdi”, una mostra che racconta la storia delle performance più famose delle opere verdiane portate in scena al Teatro dell’Opera di Roma, così come i grandi attori, cantanti, scenografi, e costumisti che ne hanno tramandato il mito. In esposizione, una selezione di bozzetti scenici e di costumi dalle produzioni progettate da alcuni dei più famosi nomi del XX secolo, tra cui Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Pierluigi Pizzi, Danilo Donati, Nicola Benois e altri. La mostra include inoltre 18 costumi autentici che risalgono al 1916, indossati da artisti come Beniamino Gigli, Renata Scotto, e Angela Gheorghiu, e un video collage delle opere di Verdi rappresentate al Teatro dell’Opera di Roma.

LOS ANGELES, TRIBUTE TO GIUSEPPE VERDI From April 18th through May 28th, the Italian Cultural Institute of Los Angeles is hosting ‘Tribute to Giuseppe Verdi,’ an exhibit which tells the story of the most famous performances of Verdi’s operas at the Teatro dell’Opera in Rome, and of the great performers, singers, set designers, and costume designers who have kept his legend alive. On exhibit are a selection of scenic and costume sketches from productions designed by some of the most famous names in opera from the 20th century, including Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Pierluigi Pizzi, Danilo Donati, Nicola Benois, and more. The exhibit also includes 18 original costumes dating back to 1916, worm by artists such as Beniamino Gigli, Renata Scotto, and Angela Gheorghiu, and a video collage of Verdi operas performed at Rome’s Teatro dell’Opera.

Tradizioni di Puglia in mostra a New York “Apulia Then and Now” è il titolo della mostra che il Westchester Italian Cultural Center di New York ospiterà dal 5 aprile al 7 giugno 2014. In esposizione, oltre 120 suggestive immagini che raccontano le feste dedicate ai santi

patroni, le sagre, le rievocazioni storiche: eventi radicati nella cultura e nelle tradizioni locali, tutt’oggi ricchi di grande fascino. Fanno parte della mostra anche alcune immagini della raccolta “A Taste of Puglia”, scatti del fotografo Sabino

Parente dedicati alle bellezze di questa affascinante regione del Sud Italia, e i famosi fischietti di terracotta di Rutigliano, piccoli capolavori d’artigianato opera dell’artista Vito Moccia. La mostra è resa possibile grazie alla collaborazione della United Pugliesi Federation.

La meccanica piemontese al SAE di Detroit Dal 7 all’11 aprile, una delegazione piemontese ha partecipato al SAE World Congress & Exhibition di Detroit, evento internazionale di massimo rilievo per il settore automotive. La missione – che rientra nel progetto From Concept to Car, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) – ha permesso alle aziende di consolidare o avviare le relazioni con i responsabili dell’innovazione e dell’ingegneria dei costruttori presenti negli Stati Uniti. Faceva parte della delegazione anche il Politecnico di Torino, che ha partecipato al congresso attraverso il Team H2politO, che ha presentato le innovazioni tecnologiche implementate all’interno del veicolo ibrido XAM.

THE TRADITIONS OF APULIA ON DISPLAY IN NEW YORK ‘Apulia Then and Now’ is the title of the exhibit being hosted at the Westchester Italian Cultural Center in New York, open to the public from April 5th to June 7th. On display are over 120 vibrant images which depict

THE PIEDMONT AUTOMOTIVE INDUSTRY IN DETROIT FOR SAE From April 7-11 a delegation from Piedmont participated in the SAE World Congress & Exhibition in Detroit, one of the most important international events for the automotive sector. The mission – which is part of the From Concept to Car project, the management of which was delegated to the Foreign Center for Internationalization (Ceipiemonte) – gave businesses the opportunity to strengthen or initiate relationships with innovators and engineers from the automotive manufacturing industry in the United States. Representatives from Turin’s Polytechnic University were also part of the delegation and participated in the congress as part of the Team H2politO, which presented the technological innovations being used within the XAM hybrid vehicle.

holidays dedicated to patron saints, festivals, historical reenactments: events that are deeply rooted in the local culture and traditions, still fascinating to this very day. Also included in the exhibit are several images from ‘A Taste of Puglia,’ photographs by Sabino Parente dedicated to the beauty of this charming Southern Italian region, and the famous terracotta ‘fischietti’ (little whistles) of Rutigliano, small artisan masterpieces created by artist Vito Moccia. The exhibit is made possible thanks to the collaboration of the United Pugliesi Federation.

Per EGP, innovare è la parola d’ordine Nello Stato del Nevada (USA), Enel Green Power North America ha avviato i lavori per la costruzione di un impianto solare termodinamico da affiancare all’attuale centrale geotermica di Stillwater, già abbinata a un impianto fotovoltaico da 26 MW. Si tratta del primo impianto ibrido al mondo in grado di unire la capacità di generazione continua della geotermia a media entalpia con ciclo binario e il solare termodinamico.

EGP: INNOVATION IS THE WATCHWORD In Nevada, USA, Enel Green Power North America has started works on the construction of a solar thermodynamic power plant to operate alongside the existing Stillwater geothermal power station, which is already paired with a 26 MW photovoltaic facility. This is the first hybrid plant in the world able to combine the continuous generating capacity of binary-cycle, medium-enthalpy geothermal power

La combinazione di più fonti rinnovabili nel medesimo sito è una delle direttrici lungo cui si sviluppa la strategia di EGP nell’innovazione. La compresenza di più tecnologie, infatti, non solo aumenta la produzione di energia a zero emissioni, ma consente anche di avvalersi delle stesse infrastrutture, come ad esempio le linee elettriche di connessione, riducendone così ulteriormente l’impatto ambientale.

with solar thermodynamic. Combining several renewable sources at the same location is one of the guidelines along which the EGP innovation strategy is being developed. Combining several renewable power generation technologies also increases zero-emission output as well as making it possible to rely on the same infrastructures, such as electrical interconnection lines, thereby further reducing environmental impact. èItalia

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CCIE MONTREAL promosso da

La CCIC festeggia 50 anni IL SUCCESSO DELL’INAUGURAZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DEI GIOVANI IN CANADA LASCIA SPERARE IN UNA NUOVA GENERAZIONE CON OBIETTIVI AMBIZIOSI

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n occasione del suo 50° anniversario, la Camera di Commercio Italiana in Canada (CCIC) ha inaugurato ufficialmente la Camera di Commercio Italiana dei Giovani in Canada, per i giovani professionisti e imprenditori fino ai 40 anni. Per celebrare la nascita della Camera dei Giovani, si è tenuto un aperitivo presso gli uffici di Dentons, a Montreal, a cui hanno preso parte più di cento invitati, gli attuali membri della CCIC e i potenziali nuovi membri della Camera di Commercio Italiana dei Giovani in Canada, oltre al Presidente della CCIC, Emanuele Triassi, e il Vice Console italiano Filippo Lonardo. Nel corso della serata, la Camera di Commercio dei Giovani ha presentato il contenuto della nuova piattaforma, i propri obiettivi e il calendario delle attività per il 2014. “Siamo fieri di annunciare la nascita della nostra nuova divisione di giovani. La Camera di Commercio dei Giovani in Canada, e i giovani professionisti e imprenditori che ne fanno parte, porteranno idee nuove e una nuova energia, che arrecherà senz’altro beneficio a tutti i nostri membri e partners attuali, così come alla comunità d’affari della metropoli. La Camera dei Giovani può contare sull’estesa rete di contatti della CCIC, nonché sui nostri 50 anni di esperienza e conoscenze maturate in materia di sviluppo economico tra il Canada e l’Europa”, ha affermato Danielle Virone, direttrice della CCIC. La Camera di Commercio dei Giovani in Canada rappresenta un insieme di giovani professionisti ambiziosi, motivati e dinamici, e si propone di promuovere lo sviluppo economico e culturale a livello di governo, di business e individuale. Tramite la piattaforma inaugurata, ogni giovane imprenditore o professionista interessato allo sviluppo economico tra Canada ed Europa può entrare a far parte di un network consolidato e di supporto, facilitando in questo modo lo sviluppo di una pluralità di nuove opportunità di business. Attualmente, il nuovo accordo di libero scambio tra Canada e UE rappresenta una coincidenza favorevole, che potrà stimolare maggiormente la crescita ed il successo del progetto. La Camera di Commercio dei Giovani in Canada pone quindi l’accento sui concetti di

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN CANADA 550, rue Sherbrooke Ouest, Bureau 1150 H3A 1B9 Montreal Tel.: +1.514.8444249 – Fax: +1.514.8444875 info.montreal@italchamber.qc.ca www.italchamber.qc.ca

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cooperazione, sviluppo economico e scambio di conoscenze tra giovani e senior attraverso l’organizzazione di attività formative e conferenze, e la partecipazione alle delegazioni economiche tra Canada e Italia. Le finalità sono molteplici: garantire una continuità nel

promuovere l’eccellenza italiana e rafforzare la collaborazione con il Canada, favorire l’innovazione incoraggiando lo sviluppo di nuovi business, ma anche ricercare membri entusiasti che rappresenteranno la Camera di Commercio italiana del futuro.

The ICCC Celebrates its 50th Anniversary The success of the Young Italian Chamber of Commerce in Canada inauguration bodes well for a new generation with ambitious objectives s part of its 50th Anniversary celebration, the Italian Chamber of Commerce in Canada (ICCC) announced the official launch of the Young Italian Chamber of Commerce in Canada, for young professionals and entrepreneurs under the age of 40. A cocktail to celebrate the occasion has been held at Dentons’ offices in Montreal, Quebec. The event gathered more than a hundred people, current members of the ICCC as well as potential members of the new Young Italian Chamber of Commerce in Canada, besides the Chair and CEO of the ICCC Emanuele Triassi and the Italian deputy consul Filippo Lonardo. As part of the event, the Young Chamber introduced its new membership platform, its orientations, as well as its calendar of events for the year 2014. “We are proud to announce the launch of our new youth division. The Young Italian Chamber of Commerce in Canada will benefit members and friends of the ICCC, but also the entire business community which can be stimulated by the new ideas and ambitions brought forward by young professionals and entrepreneurs. The Young Chamber can count on the ICCC’s broad network and 50 years of experience and knowledge in the economic development between Canada and Europe”, said Danielle Virone, director of the ICCC.

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The Young Italian Chamber of Commerce in Canada represents a cluster of ambitious, motivated and dynamic young professionals that aim to promote economic and cultural ties, at business, government and individual level. By the implementation of the membership platform, any young entrepreneur and professional interested in economic development between Canada and Europe can easily connect with one another and access a pre-existing network of support groups, in order to facilitate their business development and raise opportunities. The project stresses the concepts of cooperation, affairs development and networking between young and seniors, also with the organisation of educational activities and conferences, and the participation to economic delegations between Canada and Italy. At present, the launch of this project happens to be particularly favourable, due to the new free trade agreement between UE and Canada and the huge variety of opportunities that will follow. The objectives are several; first to guarantee continuity in promoting Italian excellence and increased collaboration with Canada, to foster innovation by encouraging new businesses, but also to form enthusiastic members that will constitute tomorrow’s Italian Chamber of Commerce.


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CCIE VANCOUVER QUESTO ACCORDO RAPPRESENTA UNA SCELTA NATURALE, IN QUANTO PUNTA AD ESTENDERE E RENDERE PIÙ SOLIDI I GIÀ MOLTEPLICI E RADICATI RAPPORTI TRA CANADA E UNIONE EUROPEA

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uando l’accordo economico e commerciale globale tra il Canada e l’UE (CETA) è stato firmato nell’ottobre 2013, dopo quattro anni di difficili trattative, sia il Primo Ministro canadese, Stephen Harper, sia il Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, ne hanno sottolineato il carattere innovativo. In un comunicato congiunto, hanno dichiarato che “il CETA creerà nuove opportunità su entrambe le sponde dell’Atlantico, generando più commercio e investimenti, favorendo così la crescita e sostenendo la creazione di posti di lavoro in Europa e in Canada. Il CETA affronta una vasta gamma di questioni, tra cui un miglioramento dell’accesso a beni e servizi; maggiore certezza, trasparenza e tutela degli investimenti; cooperazione rafforzata in settori di reciproco interesse, quali lo sviluppo normativo e la mobilità del lavoro; nuove opportunità nei mercati di approvvigionamento. Una volta reso effettivo, si prevede che porterà ad un aumento del commercio bilaterale di beni e servizi del 23%”. Il CETA segna l’inizio di un nuovo importante capitolo nella storica collaborazione tra UE e Canada. Il Canada e l’Europa condividono legami culturali ed economici costruiti in secoli di immigrazione, commercio e scambi, attraverso attività didattiche, sportive e culturali. Il CETA, pertanto, è una scelta naturale per il Canada. La Camera di Commercio Italiana in Canada-West ha concluso, di recente, l’ultimo dei tre progetti finanziati dalla CE per promuovere i benefici del CETA tra le PMI di Canada ed Europa. Il progetto finale, di gran lunga il più ambizioso, è durato oltre due anni e ha compreso 36 eventi organizzati in tutto il Canada e l’Unione Europea: a Vancouver, Calgary, Edmonton, Saskatoon, Ottawa, Toronto, Montreal, Terranova di San Giovanni, Milano, Londra, L’Aia, Dusseldorf, Roma e presso il Parlamento Europeo a Bruxelles. Nel corso del progetto, circa 3.000 aziende hanno partecipato agli eventi e il sito web del progetto stesso è stato visitato da quasi 20.000 utenti. Le basi sono state gettate; ora comincia il vero e proprio business, ossia collegare aziende in Canada con i 28 Stati membri dell’UE, e viceversa.

ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE IN CANADA – WEST Suite 405 – 889 W. Pender St. V6C 3B2 Vancouver Tel: +1.604.6821410 – Fax: +1.604.6822997 iccbc@iccbc.com – www.iccbc.com

CETA: cosa comporta per le PMI di UE e Canada?

EU-Canada: what does CETA mean for SMEs? This agreement is a natural fit as an extension and a reinforcement of long standing and multifaceted relationships between Canada and the European Union hen the Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) was signed in October, 2013, after four years of arduous negotiations, both Canadian Prime Minister, Stephen Harper, and President of the European Commission, Jose Manuel Barroso, emphasized the ground-breaking nature of the new agreement. Their joint communique stated that “CETA will create new opportunities on both sides of the Atlantic, generating more trade and investment, thus promoting growth and supporting more European and Canadian jobs. The Canada-EU CETA addresses a wide range of issues including improved access for goods and services; greater certainty, transparency and protection for investments; enhanced cooperation in areas of mutual

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interest, such as regulatory development and labour mobility; and new opportunities in procurement markets. Once implemented, the agreement is expected to increase two-way bilateral trade in goods and services by 23%.” CETA marks the start of a new, stronger chapter in the historic partnership between the EU and Canada. Canada and Europe share cultural and economic bonds built up over centuries of immigration, trade and exchanges through academic, athletic and cultural activities. CETA is thus a natural fit for Canada. The Italian Chamber of Commerce in Canada – West has recently concluded the last of three projects financed by the EC to promote the benefits of CETA to SMEs in Canada and the EU. This final project, by far the most ambitious, lasted over 2 years and included 36 events organized across Canada and the EU: in Vancouver, Calgary, Edmonton, Saskatoon, Ottawa, Toronto, Montreal, St. John’s Newfoundland, Milan, London, The Hague, Dusseldorf, Rome and at the European Parliament in Brussels. Over the course of the project almost 3,000 companies have attended events and the project website has been viewed by nearly 20,000 unique visitors. The groundwork has been laid; now begins the real business of linking companies in Canada and the 28 EU member states.

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NEWS CANADA

Sapori di Puglia a Vancouver Per due giornate, Vancouver si è “animata” con i ritmi ed i sapori di Puglia. Il 4 e 5 aprile, infatti, la città canadese ha ospitato la 7ª edizione di “Flavours of Puglia”, manifestazione organizzata dalla Federation of Pugliese Social Clubs of British Columbia con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Vancouver e con il sostegno di numerosi partner. Obiettivo: promuovere le eccellenze pugliesi nel settore enogastronomico e culturale nel mercato del Canada Occidentale/Centrale, facendo meglio conoscere le peculiarità di questa straordinaria regione. La grande manifestazione popolare, oltre ad essere il naturale luogo di ritrovo dei Pugliesi nell’Ovest e Centro del Canada, è oggi diventata un importante momento di aggregazione per tutta la comunità italiana.

THE FLAVOURS OF APULIA IN VANCOUVER For two days Vancouver was animated by the rhythms and the tastes of Apulia. On April 4th and 5th the city hosted the 7th edition of ‘Flavours of Apulia,’ an event organized by the Federation of Pugliese Social Clubs of

Montreal racconta la “Bella Italia!” Vivete a Montreal e state programmando un viaggio in Italia? O siete interessati a conoscere meglio le località turistiche italiane? Il consiglio è di rivolgervi al locale Istituto Italiano di Cultura che, dall’8 aprile al 20 maggio 2014, organizza sei incontri dedicati ad altrettante regioni del Bel Paese. Come un viaggio, ogni lezione sarà dedicata ad una località diversa: si parte dall’Umbria (8 aprile), per proseguire in Toscana (15 aprile), alle Cinque Terre (22 aprile), a Roma e nel Lazio (6 maggio), in Campania (13 maggio) e infine in Sicilia (20 maggio). Gli incontri saranno condotti e presentati in francese, da una divulgatrice turistica esperta dell’Italia e che conosce bene le aspettative e i desideri del pubblico di Montreal. www.iicmontreal.esteri.it

MONTREAL DESCRIBES ‘BELLA ITALIA!’ Do you live in Montreal and are you planning a trip to Italy? Or are you interested in learning more about tourist destinations in Italy? Then visit your local Italian cultural institute where, between April 8th and May 20th, six encounters dedicated to six Italian regions have been organized. Just like a trip, each lesson will be dedicated to a different location: beginning with Umbria (April 8), followed by Tuscany (April 15), the Cinque Terre (April 22), Rome and Lazio (May 6), Campania (May 13), and, lastly, Sicily (May 20). The encounters will be conducted and presented in French by a tourism promoter who is an expert on Italy and who is closely familiar with the expectations and desires of Montreal’s public. www.iicmontreal.esteri.it

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British Columbia, sponsored by the Italian Consulate General in Vancouver, and with the support of various partners. The objective was to promote Apulian excellence in the food-wine and cultural sector within Western/Central Canada, thus better acquainting the public with the unique products of this extraordinary region. This widely popular event, apart from being an excellent opportunity for Apulians in West and Central Canada to reunite with one another, has also become an important occasion for the entire Italian community to come together.

A Toronto, alla scoperta dell’universo di Pasolini In parallelo alla retrospettiva su Pier Paolo Pasolini organizzata a Toronto dal TIFF Bell Lightbox (8 marzo – 12 aprile 2014), l’Istituto Italiano di Cultura della città canadese ha presentato la mostra dal titolo “L’Oriente di Pasolini – ‘Le mille e una notte’ attraverso le foto di Roberto Villa” (17 marzo – 26 aprile 2014). La mostra è composta da 64 fotografie scattate dal fotografo Roberto Villa sul set di “Le mille e una notte” nel 1974 in Yemen e Iran. Le immagini di Villa non documentano solamente Pasolini e la sua troupe mentre girano il film, ma ritraggono anche i visi della gente e la magia

dei luoghi in cui il poeta/regista aveva ambientato la sua versione del racconto tradizionale arabo.

TORONTO EXPLORES PASOLINI’S UNIVERSE In conjunction with the retrospective on Pier Paolo Pasolini organized by the TIFF Bell Lightbox in Toronto (March 8-April 12), the city’s Italian Cultural Institute also presented the exhibit ‘Pasolini’s l’Oriente: Arabian Nights Through the Photographs of Roberto Villa’ (March 17-April 26). The exhibit features 64 photographs taken in 1974 by photographer Roberto Villa on the set of ‘Arabian Nights’ in Yemen and Iran. Villa’s images capture not only Pasolini and his crew during the making of the film, but also the faces of the locals and the magic of the locations in which the poet/director chose to set his version of this Arabian folk tale.

Air Canada: cresce il mercato italiano Air Canada Italia chiude il primo trimestre del 2014 con un +27% di fatturato rispetto allo stesso periodo nel 2013. “Un dato incoraggiante per il prosieguo della stagione”, ha commentato Umberto Solimeno, direttore per l’Italia della compagnia aerea. La novità del 2014 è il volo Milano Malpensa-Toronto, la cui partenza è programmata per il 19 giugno. Nel frattempo, il 5 aprile è tornato il volo Roma-Toronto mentre da maggio ritornano il Venezia-Toronto (dal 17 maggio) e il Roma-Montreal (dal 25 maggio). “Si tratta di una positiva conferma della strategia individuata lo scorso anno, che si basa su un miglioramento dei servizi offerti, dalla prenotazione del viaggio, all’assistenza continua ai nostri clienti”, ha commentato ancora Solimeno.

AIR CANADA: THE ITALIAN MARKET GROWS Air Canada Italy has ended its first trimester of 2014 with a 27% increase in total sales as compared to the same period in 2013. “An encouraging figure for the continuation of the season,” commented Umberto Solimeno, head of the airline’s Italian division. New this year is the flight from Milano Malpensa to Toronto, set to begin on June 19th. In the mean time, the flight from Rome to Toronto returned on April 5th and in May those from Venice to Toronto (May 17th) and Rome to Montreal (May 25) will return as well. “This is a positive confirmation of the strategy established last year, which is based on an improvement in the services offered, from flight reservations to the continued assistance provided to our clients,” commented once again Solimeno.


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Speciale promosso da

Editoriale di ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa

50 лет ИталоРоссийской Торговой Палаты Важный рубеж, для достижения которого на протяжении многих лет Итало-Российская Торговая Палата содействовала развитию экономических, торговых и культурных связей между Италией и СССР, а впоследствии Россией

I 50 anni della Camera di Commercio Italo-Russa Un traguardo d’oro che l’ha vista testimone attiva nell’evoluzione nei rapporti istituzionali, economici, commerciali e culturali fra Italia e URSS prima e Federazione Russa dopo a storia dell’interscambio italo-russo comincia tra la fine del 1800 e gli inizi del ‘900, quando una comunità di contadini del sud Italia, su richiesta di produttori agricoli locali, emigra in Crimea per innestare e coltivare piante di agrumi nelle terre fertili della penisola sul Mar Nero (con un clima molto simile a quello del Mezzogiorno italiano). Già Caterina II di Russia, nella seconda metà del Settecento, aveva invitato degli Italiani (per lo più pescatori e contadini dalla Liguria, dalla Sicilia e dalla Puglia) ad insediarsi nei territori spopolati russi, ma è con la fine dell’Ottocento che gli scambi tra i due Paesi raggiungono un livello da prendere in considerazione. Nel 1904 viene fondata una piccola organizzazione mista tra gli esportatori di prodotti prevalentemente agricoli dei rispettivi Paesi: è il primo tentativo di creare una Camera di Commercio Italo-Russa. Il commercio di prodotti agricoli e degli alberi di agrumi piantati alle propaggini meridionali dell’Impero russo getta le radici da cui si sarebbero sviluppati poi i rapporti commerciali ed economici tra Italia e Russia, destinati a diventare sempre più saldi. In effetti, l’interscambio commerciale tra i due Paesi è caratterizzato da un’interdipendenza economica di medio e lungo periodo, che va dall’Impero degli Zar a quello dell’URSS alla Federazione Russa oggi, e dall’Italia monarchica/liberale a quella fascista fino alla Repubblica Italiana.

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1964: NASCE LA CCIS. È in questa lunga storia di interdipendenza economica che si innesta la nascita della CCIS, la Camera di Commercio Italo-Sovietica (poi Italo-Russa), nel 1964, ovvero negli anni del boom dei rapporti economici tra i due Paesi. La CCIS è stata la prima Camera istituita tra l’URSS ed un Paese occidentale, a testimonianza dei buoni rapporti che l’Italia ha sempre avuto con la Russia, anche durante il periodo della “Guerra Fredda”. In questi 50 anni la CCIR ha contribuito attivamente all’ulterio-

РОЗАРИО АЛЕССАНДРЕЛЛО Президент ИталоРоссийской Торговой Палаты

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стория торгового обмена между Италией и Россией берет начало в конце 1800 - начале 1900-х годов, когда община крестьян на юге Италии, по просьбе местных фермеров, эмигрировала в Крым для культивации и взращивания цитрусовых растений на плодородных землях полуострова (где климат весьма схож с югом Италии).Еще Российская Императрица Екатерина II во второй половине XVIII века пригласила итальянцев (в основном рыбаков и фермеров из Лигурии, Сицилии и Апулии) обосноваться на незаселенных русских землях, а с конца 1800-х торговля между двумя странами достигает уровня, достойного упоминания. В 1904 году было основано небольшое совместное предприятие между экспортерами, в основном, сельскохозяйственной продукции двух стран: это была первая попытка создания Итало-Российской Торговой Палаты. Торговля сельскохозяйственной продукцией и цитрусовыми, выращенными в южной части Российской Империи, заложила корни последующего развития торговых и экономических связей между Италией и Россией, которым было суждено стать еще крепче. В действительности, товарооборот между двумя странами характеризуется средне- и долгосрочной экономической взаимозависимостью, которая существует, начиная от царской империи, СССР и до Российской Федерации сегодня, и, говоря об Италии, в её монархические, либеральные и даже фашистские периоды правления, заканчивая Итальянской Республикой, в ее сегодняшнем виде. 1964: ОСНОВАНИЕ ИСТП. Долгая история экономической взаимозависимости привела к созданию ИСТП, Итало-Советской Торговой Палаты (позже Итало-Российской) в 1964 году, в период бума экономических отношений между двумя странами,. ИСТП была первой организацией подобного типа, учрежденной СССР со странами Запада, что свидетельствует о хороших отношениях, которые были у Италии с Россией даже в период «холодной войны». За последние 50 лет ИРТП внесла большой вклад в развитие торгово-экономических отношений между двумя странами, помогая как итальянским, так и российским компаниям в решении вопросов торговли, способствуя стабилизации контактов, предоставляя необходимую информацию и консультацию, а также организуя мероприятия, содействующие увеличению и укреплению торгово-экономических связей. В 1994 году ИРТП была официально признана в двустороннем Договоре о дружбе и сотрудничестве , как организация, способствующая расширению экономи-

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re sviluppo delle relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi, prestando assistenza sia alle ditte italiane sia alle aziende russe nella risoluzione di questioni commerciali, contribuendo alla stabilizzazione dei contatti tra di esse, fornendo loro le informazioni e le consulenze necessarie e svolgendo tutte le attività in grado di aumentare e rafforzare gli scambi. Nel 1994 la CCIR viene riconosciuta nel Trattato Bilaterale di Amicizia e Cooperazione quale struttura atta ad ampliare i rapporti economicocommerciali tra i due Paesi. Stare al passo coi tempi è una sfida che la CCIR ha sempre accolto per migliorarsi e che, come dimostra la sua storia, è riuscita a superare brillantemente. IL COMITATO IMPRENDITORIALE ITALO-RUSSO PER LA COOPERAZIONE ECONOMICA. Il riconoscimento all’interno del Trattato di Amicizia e Cooperazione ha fatto sì che nel 1995 alla CCIR, insieme all’ICE e alla Camera di Commercio e Industria (TPP) della Federazione Russa, venisse affidata la segreteria operativa del Comitato Imprenditoriale Italo-Russo per la Cooperazione Economica, di cui il sottoscritto ed il Vice Presidente della TPP (nonché Vice Presidente della CCIR), Dmitry Nikolaevich Kurochkin, sono co-Presidenti, rispettivamente per parte italiana e per parte russa. Fin dalla sua prima riunione nel 1995, il Comitato cerca di raccogliere le voci degli imprenditori italiani e russi al fine di individuare le questioni bilaterali di cui si ravvisi l’opportunità di specifica menzione durante il Consiglio Italo-Russo per la Cooperazione Economica, Industriale e Finanziaria. È in vista di questo incontro bilaterale tra esponenti del governo russo e italiano che anche quest’anno il Comitato si è riunito prima a Milano, il 22 gennaio, e poi a Mosca, il 5 febbraio. Sono state messe in luce problematiche legate alle dogane (sistemi di certificazione doganale non omogenei, dazi elevati, ecc.), agli investimenti in Russia da parte degli Italiani (assenza linee di credito e di supporto bancario all’internazionalizzazione delle PMI, burocrazia e corruzione, assenza di infrastrutture, permessi di lavoro e di soggiorno, ecc.), agli investimenti russi in Italia (mancanza di strutture adeguate al supporto degli investitori russi, permessi di soggiorno per gli investitori russi solo dopo 3 anni, nullaosta per i lavoratori difficili da ottenere, ecc.) ed ai servizi (scarso coordinamento tra gli enti per l’internazionalizzazione delle imprese). Si sono affrontate inoltre le tematiche del “Corridoio Verde”, del certificato di conformità Eurasec, dell’e-commerce in Russia. Ogni anno tutte le questioni sollevate vengono seriamente prese in considerazione dai rappresentanti dei rispettivi governi, i quali si adoperano per trovare delle soluzioni concrete alle diverse problematiche. Inutile dire che molti degli ostacoli evidenziati in passato sono stati superati con successo. Recentemente, per esempio, gli imprenditori hanno segnalato una migliorata assistenza nell’individuazione degli investimenti, un maggiore supporto verso le iniziative nelle regioni russe e in generale contatti migliori a livello regionale. Fondamentale per il raggiungimento di questi risultati è il supporto costante e proattivo della Camera di Commercio e Industria della Federazione Russa, grazie all’impegno del suo Presidente Sergey Nikolaevich Katyrin. ITALIA-RUSSIA: RAPPORTI SEMPRE PIÙ INTENSI. A partire dalla metà degli anni ‘90, l’interscambio tra Italia e Russia è stato sempre in crescita fino a raggiungere e superare nel 2013 i 55 miliardi di dollari. Le celebrazioni per i 50 anni della CCIR e i dati del 2013 sull’interscambio commerciale italo-russo confermano la rilevanza strategica del rapporto commerciale tra i due Paesi. Infatti: ● l’Italia si conferma secondo esportatore fra i Paesi UE verso la Federazione Russa; ● le esportazioni italiane in Russia hanno raggiunto nel 2013 il loro massimo storico, avendo superato il livello raggiunto nel 2008 (10,8 contro 10,5 miliardi di euro); ● l’Italia è il terzo Paese nell’UE per interscambio e secondo per importazioni dalla Federazione Russa; ● quello russo si conferma il principale mercato per le esportazioni italiane fra i Paesi BRICS, avendo superato la Cina già nel 2012; ● in un anno in cui l’interscambio della Russia con il resto del mondo è praticamente rimasto fermo (+0,3%), quello con l’Italia è cresciuto del 17,8%, comportando pertanto l’aumento della quota italiana (da 5,45 a 6,4%).

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Il Presidente Giorgio Napolitano con Vladimir Putin.

Di fondamentale importanza per agevolare le attività delle aziende italiane è il formale quadro di riferimento politico che l’Italia ha costruito con il Governo russo e che si configura come rapporto privilegiato, decisivo nella soluzione di problemi di interesse delle imprese italiane: basti pensare al Corridoio Verde Doganale e all’Accordo sui Lavoratori, due intese che la Russia ha concluso o sta concludendo per il momento solo con l’Italia. GLI EVENTI DEL GIUBILEO. Nell’ambito degli eventi per l’Anno del Turismo Incrociato Italo-Russo, la Camera di Commercio Italo-Russa e la Fondazione“Centro per lo Sviluppo dei Rapporti Italia Russia”organizzano e aderiscono a varie iniziative. Lo scorso 3 novembre, per esempio, abbiamo contribuito all’organizzazione a Roma, nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, di un concerto congiunto del Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” e del Coro Sinodale del Patriarcato di Mosca, diretti rispettivamente dai maestri Massimo Palombella e Aleksey Puzavok. I due cori torneranno a esibirsi insieme in occasione delle celebrazioni per i 50 anni della Camera di Commercio Italo-Russa, il prossimo 26 e 27 maggio a Mosca; il concerto del 26 sarà ospitato dall’Armeria del Cremlino, mentre quello del 27 avrà luogo presso la Sala Chaykovsky del Conservatorio di Mosca, alla presenza del Patriarca Kirill e di alti vertici istituzionali, nonché dei circoli d’affari italiani e russi. Da non dimenticare l’importanza della Task Force italo-russa sui distretti industriali e le PMI, la cui ultima sessione si è svolta a Torino lo scorso novembre. Nel corso di un seminario e di successivi incontri bilaterali, è stato approfondito il tema della “Collaborazione nel campo della promozione reciproca del Turismo”, per cercare di aumentare i già consistenti flussi turistici nelle due direzioni.


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CAMERA DI COMMERCIO ITALO-RUSSA Corso Sempione n° 32/B – 20154 Milano (Italia) tel.: +39.02.86995240 Rappresentanza di Mosca Lenivka 3, building 11, terzo piano – 119019 Mosca tel.: +7.495.9165560 – info@ccir.it – www.ccir.it

ческих и торговых отношений между двумя странами. ИРТП всегда стремилась идти в ногу со временем, принимая этот вызов как возможность для совершенствования и, как свидетельствует истории Палаты, успешно преодолевая его. ИТАЛО-РОССИЙСКИЙ КОМИТЕТ ПРЕДПРИНИМАТЕЛЕЙ. Признание в Договоре о дружбе и сотрудничестве привело к тому, что в 1995 году ИРТП, наряду с ИЧЕ и Торгово-промышленной Палатой Российской Федерации, были поручены функции Секретариата Итало-Российского Комитета предпринимателей для экономического сотрудничества, а я, как Президент ИРТП, и вице-президент ТПП (также являющийся вице-президентом ИРТП) Дмитрий Николаевич Курочкин являются его сопредседателями, соответственно, с итальянской и с российской стороны. С момента своего первого заседания, в 1995 году, Комитет анализировал мнения итальянских и российских предпринимателей с целью выявления проблем в двусторонних отношениях, для дальнейшего обсуждения во время заседаний межгосударственного Итало-Российского Совета по экономическому, промышленному и валютно-финансовому сотрудничеству. В преддверии двусторонней встречи между представителями правительств России и Италии, и в этом году были проведены заседания Комитета, сначала в Милане, 22 января, а затем в Москве, 5 февраля. Самые обсуждаемые вопросы были связанны с таможенным контролем (разные системы таможенной сертификации, высокие тарифы и т.д.), проблемами инвестиций итальянской стороны в РФ (отсутствие кредитных линий и банковской поддержки http://www.multitran.ru/c/m.exe предприятиям малого и среднего бизнеса, бюрократия и коррупция, отсутствие должной инфраструктуры, сложности в получении разрешения на работу и проживание, и т.д.), проблемами инвестиций российской стороны в Италию (отсутствие надлежащих структур поддержки российских

инвесторов, получение вида на жительство для российских инвесторов только после 3-х лет, трудности при получении разрешения на работу, и т.д..), и общими проблемами (плохая координация работы учреждений, занимающихся продвижением фирм на внешние рынки). Также были рассмотрены такие вопросы, как: таможенный «Зеленый коридор», сертификат соответствия ЕврАзЭС, торговля через интернет в России. Каждый год все поднятые вопросы принимаются во внимание представителями правительств стран, которые стремятся найти практические решения упомянутых проблем. Само собой разумеется, что многие из трудностей, имевшие место в прошлом, были успешно преодолены. Недавно, например, предприниматели сообщили об улучшении ситуации с размещением инвестиций, когда большую поддержку оказывают инициативам в российских регионах, и, в целом, об улучшении контактов на региональном уровне. Одним из основных факторов достижения этих результатов является постоянная и своевременная деятельность Торгово-промышленной палаты Российской Федерации и ее президента Сергея Николаевича Катырина. ИТАЛИЯ-РОССИЯ: УКРЕПЛЕНИЕ ДВУСТОРОННИХ ОТНОШЕНИЙ. С середины 90-х годов товарооборот между Италией и Россией продолжает расти, достигнув и превысив 55 млрд долларов в 2013 году. ● Полученные накануне 50-летнего юбилея ИРТП статистические данные по итало-российскому товарообороту за 2013 год подтверждают стратегическую важность торгового партнерства между двумя странами. Главные итоги таковы: ● Италия занимает второе место среди стран ЕС – экспортеров в Российскую Федерацию; ● Итальянский экспорт в Россию достиг в 2013 году своего исторического максимума, преодолев рекорд 2008 года (10,8 против 10,5 миллиардов Евро); ● Италия занимает третье место среди стран ЕС по объему товарооборота и второе – по объему импорта из Российской Федерации; ● Российский рынок среди стран БРИКС является основным для экспортируемых итальянских товаров, в 2012 году он обошел даже китайский рынок; ● В год, когда товарооборот России со всеми странами мира практически не вырос (+0,3%), с Италией он увеличился на 17,8%, и, соответственно, возросла доля Италии в общем объеме внешней торговли (с 5,45 до 6,4%). Содействие и поддержка итальянских предприятий стали возможны благодаря определенной политике, которую Италия выстраивает с российским правительством и в рамках которой итало-российское сотрудничество считается приоритетным, благодаря чему оперативно решаются все вопросы, представляющие интерес для итальянских предприятий. В качестве примера можно было бы привести соглашение о создании таможенного «Зеленого коридора» и соглашение о трудовой миграции, которые Россия подписала или находится в стадии подписания только с Италией. МЕРОПРИЯТИЯ, ПОСВЯЩЕННЫЕ ЮБИЛЕЮ. В рамках перекрестного Года туризма Италии и России, Итало-Российская Торговая Палата и Фонд «Центр развития Итало-Российских отношений» организуют ряд мероприятий и участвуют в разнообразных инициативах. Например, 3 ноября мы помогли организовать в Риме, в базилике Санта Мария Маджоре, совместный концерт Московского Синодального хора и хора Папской Сикстинской капеллы, которыми дирижируют, соответственно, Алексей Пузаков и Массимо Паломбелла. Два хора выступят совместно и по случаю празднования 50летия Итало-Российской Торговой Палаты 26 и 27 мая в Москве; 26 мая концерт пройдет в Оружейной Палате Кремля, а 27 он состоится в концертном зале им. Чайковского в Московской консерватории, в присутствии Патриарха Кирилла и высокопоставленных лиц, а также представителей итальянских и российских деловых кругов. Следует отметить также важность Итало-Российской Рабочей Группы по промышленным округам и малому и среднему бизнесу, чье последнее заседание состоялось в Турине, в ноябре прошлого года. Одной из тем форума и последующих двусторонних встреч был вопрос “Сотрудничество в области взаимного развития туризма”, направленный на увеличение уже существенные туристических потоков в обоих направлениях.

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I marchi italiani “nel carrello” degli stranieri

Editoriale di PATRIZIA DALMASSO Presidente della CCIE di Nizza

L’acquisto da parte di capitali stranieri non è un danno in senso assoluto. Dobbiamo però adoperarci per tutelare il nostro patrimonio agroalimentare l Made in Italy da sempre è sinonimo di eleganza, qualità, garanzia ed eccellenza su scala internazionale. Un marchio che fa gola a molti, e che – in tempi di crisi – diventa uno dei principali obiettivi di molte multinazionali estere, per le quali le operazioni di acquisizione nel nostro Paese diventano via via sempre più facili. Il settore dell’agroalimentare, in particolare, è tra quelli più appetibili. La Coldiretti stima che, dal 2008, siano passati in mani straniere marchi storici dell’agroalimentare italiano per un fatturato di almeno 10 miliardi di euro. È dell’agosto scorso, ad esempio, l’acquisizione del 25% di Riso Scotti da parte della multinazionale alimentare spagnola Ebro Food, probabilmente a seguito di una disavventura giudiziaria di Dario Scotti; mentre dal 2012 lo spumante Gancia è di proprietà dell’oligarca russo Roustam Tariko. Cospicuo è anche il bottino dei francesi: l’operazione più consistente è senza dubbio quella che ha portato il gruppo Lactalis ad acquistare Pa r m a l a t e , p r i m a a n c o ra , G a l b a n i , I nv e r n i z z i e Cademartori; il 49% di Eridania Italia è stato ceduto alla Cristalco, mentre quasi il 30% del gruppo caseario Ferrari è passato alla Bongrain Europe. L’acquisto da parte di capitali stranieri non è un danno in senso assoluto, almeno fintanto che la produzione rimane in Italia. L’acqua minerale San Pellegrino, ad esempio, ora è molto diffusa in Europa, in Asia e America Latina: grazie alle piattaforme distributive internazionali, i marchi hanno infatti conosciuto una benefica diffusione esponenziale. Il problema si pone, però, quando il passaggio di proprietà si accompagna alla decadenza dei prodotti, allo svuotamento finanziario delle società acquisite, alla delocalizzazione della produzione, alla chiusura di stabilimenti e alla perdita di occupazione. È da queste derive che è necessario difendere la nostra produzione, operando attivamente, ognuno nel proprio campo d’azione, per difendere l’eccellenza. L’agroalimentare rappresenta infatti un patrimonio immenso, che in termini di export ha subito negli ultimi anni una forte accelerazione. Tra i vari settori in cui siamo leader, il settore food primeggia con 12 miliardi di valore, registrando un aumento del 7% e portando il saldo della bilancia commerciale ad un +0,2%, nonostante il calo della domanda interna che registra un -4% annuo. Uno dei compiti più importanti delle nostre CCIE è, appunto, la promozione continua di questo nostro patrimonio. Progetti quali Ospitalità Italiana – Ristoranti Italiani nel Mondo, che la nostra Camera segue da anni, e manifestazioni quali L’Italie à Table, che si propone di promuovere l’eccellenza enogastronomica italiana in Costa Azzurra, vanno in questa direzione.

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Les marques italiennes en mains étrangères L’achat par des capitaux étrangers n’est pas vraiment un désavantage; mais nous devons nous efforcer de protéger notre patrimoine agroalimentaire epuis toujours, le Made in Italy est synonyme d’élégance, qualité, et excellence au niveau international. Une marque qui séduit énormément et qu’en ces temps de crise devient l’un des principaux objectifs de plusieurs multinationales étrangères, pour lesquelles l’achat en Italie devient de plus en plus accessible. Le secteur alimentaire est l’un des plus visés. La Coldiretti affirme que depuis 2008, des marques historiques de l’agroalimentaire italien sont passées en mains étrangères pour un chiffre d’affaires d’au moins 10 milliards d’euros. Par exemple, la nouvelle de l’achat de 25 % de Riso Scotti par la multinationale alimentaire espagnole Ebro Food remonte au mois d’août dernier, probablement suite à la mésaventure judiciaire de Dario Scotti, tandis que depuis 2012 le vin mousseux de Gancia appartient à l’oligarque russe Roustam Tariko. Cospicuo est également le butin des français : l’opération la plus importante est sans aucun doute celle qui a amenée le groupe Lactalis à acheter Parmalat et avant, Galbani, Invernizzi et Cademartori. 49 % de Eridania Italia a été cédé à Cristalco, tandis que presque 30 % du groupe laitier Ferrari est passé à Bongrain Europe. L’achat par des capitaux étrangers n’est pas vraiment un désavantage, du moins jusqu’à ce que la production soit faite en Italie. Maintenant, l’eau minérale San Pellegrino, par exemple, est très diffusée en Europe et également en Asie et en Amérique du Sud : en effet, grâce aux plateformes internationales de distribution, les marques ont connu une diffusion rapide et de plus en plus importante, qui leur est favorable. Cependant, le problème se pose quand le passage d’une propriété s’accompagne de la perte de prestige des produits, de l’insolvabilité des sociétés achetées, de la délocalisation de la production, de la fermeture des établissements et de la conséquente perte d’emploi. Il est nécessaire de défendre la production de l’Italie contre ces dérives, en travaillant efficacement, chacun dans son champ d’action, pour défendre l’excellence. En effet, l’agroalimentaire est un patrimoine immense, qui a enregistré une augmentation en matière d’exportation. Parmi les secteurs où l’Italie est leader, le secteur alimentaire arrive en tête avec 12 milliards d’euros en enregistrant une augmentation de 7% et un solde de la balance commerciale en augmentation de +0,2%, malgré la baisse de la demande intérieure qui enregistre une diminution annuelle de 4%. L’un des rôles les plus importants de nos CCIE est, justement, la promotion continue du patrimoine italien. Des projets comme Ospitalità Italiana – Ristoranti Italiani nel Mondo, que notre Chambre mène depuis des années, et des manifestations comme L’Italie à Table, qui permettent de promouvoir l’excellence œnogastronomique italienne sur la Côte d’Azur.

D Présidente de la CCIE de Nice


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CCIE NIZZA

La tutela del Made in Italy REGOLE E SANZIONI PREVISTE DAL NUOVO DISEGNO DI LEGGE RELATIVO ALL’UTILIZZO DELL’ETICHETTA “MADE IN ITALY” NEI SETTORI ABBIGLIAMENTO, ARREDO CASA, PELLETTERIA E SCARPE dell’Avv. Line Gaston – Studio Legale Rossi e Associati

La protection du Made in Italy Les règles et les sanctions prévues par le nouveau projet de loi sur l’utilisation de l’étiquette “Made in Italy” dans le secteur de l’habillement, de l’ameublèment pour la maison, de la maroquinerie et des chaussures remier feu vert de l’Assemblée à propos du projet de loi qui prévoit l’utilisation obligatoire de l’étiquette “Made in Italy” dans le secteur de l’habillement, de l’ameublèment pour la maison, de la maroquinerie et des chaussures. Les “Dispositions concernant la commercialisation de produits textiles, de maroquinerie et de chaussures”, approuvées à l’unanimité par l’Assemblée le 16.12.2009, sont actuellement soumises à l’examen du Sénat pour l’approbation définitive. La norme fait toutefois parler d’elle. Selon ses partisans, elle favoriserait une majeure information et de ce fait une meilleure protection du consommateur et, en même temps, permettrait d’aider les industries actuellement en crise. Ses détracteurs, au contraire, affirment que la solution du problème reste au niveau européen et que l’on pourrait arriver à une solution efficace uniquement au niveau parlementaire européen et ainsi à une véritable protection pour les consommateurs, les entreprises et le travail. Plus particulièrement, le projet de loi prévoit que l’étiquette “Made in Italy” puisse être utilisée

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uniquement pour les produits finis pour lesquels : • au moins deux des phases de la production aient été réalisées sur le territoire italien; • la traçabilité des autres phases de la production ait été vérifiée. En outre, l’entreprise productrice, pour pouvoir se servir de l’étiquette en question, devra certifier la conformité des processus de production : • aux normes en vigueur en matière de travail; • aux prévisions pour la certification d’hygiène et de sécurité • aux accords internationaux sur l’exclusion du travail des mineurs; • aux normes européennes et internationales en matière d’écologie. Donc, en mettant en avant le lieu de chaque phase de la production, la traçabilité des produits serait assurée. Cependant, en cas d’étiquetage incorrect ou d’utilisation impropre de la dénomination “Made in Italy”, le projet de loi prévoit des sanction pécuniaires lourdes. En particulier, celles-ci varient d’un minimum de 10.000 t jusqu’à un maximum de 50.000 t (entre 30.000 t et 70.000 t si la violation est commise par une entreprise), sans compter la confiscation des marchandises. La répétition du délit comporterait la réclusion de 1 à 3 ans (3 à 7 lorsque la violation aura été commise par l’intermédiaire d’une organisation spéciale) et, pour les entreprises, comportera la suspension de l’activité pour une durée de 1 mois à 1 an.

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rimo sì della Camera al disegno di legge che prevede l’utilizzo obbligatorio dell’etichetta “Made in Italy” nei settori abbigliamento, arredo casa, pelletteria e scarpe. Le “Disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri”, approvate all’unanimità dalla Camera il 16.12.2009, sono attualmente sottoposte all’esame del Senato per l’approvazione definitiva. La normativa, tuttavia, fa discutere. Secondo i suoi sostenitori, la stessa favorirebbe una maggior informazione e quindi una maggior tutela del consumatore e, allo stesso tempo, permetterebbe di aiutare le industrie attualmente in crisi. I suoi detrattori, invece, sostengono che la soluzione del problema rimane a livello europeo e che solo in sede parlamentare europea si potrebbe arrivare ad una soluzione efficace e alla vera protezione dei consumatori, delle imprese e del lavoro. Più in particolare, il disegno di legge prevede che l’etichetta “Made in Italy” possa essere utilizzata, per i soli prodotti finiti, per i quali: • almeno due delle fasi di lavorazione siano state eseguite sul territorio italiano; • sia verificabile la tracciabilità delle altre fasi di produzione. Inoltre, l’impresa produttrice, per potersi avvalere dell’etichetta in questione, dovrà certificare la conformità dei processi di lavorazione: • alle normative vigenti in materia di lavoro; • alle previsioni per la certificazione di igiene e di sicurezza; • agli accordi internazionali in tema di esclusione della manodopera minorile; • alla normativa europea e internazionale in materia ambientale. Evidenziando, quindi, il luogo di ciascuna lavorazione, si assicurerebbe la tracciabilità dei prodotti. In caso di scorretta etichettatura o di uso improprio della denominazione “Made in Italy”, il disegno di legge prevede pesanti sanzioni pecuniarie. In particolare, le stesse variano da un minimo di t 10.000 fino ad un massimo di t 50.000 (tra t 30.000 e t 70.000 se la violazione è commessa da un’impresa), oltre al sequestro e alla confisca della merce. La reiterazione del reato comporterebbe la reclusione da 1 a 3 anni (3 a 7 qualora sia stata commessa tramite un’apposita organizzazione) e, per le imprese, comporterà la sospensione dell’attività da 1 mese ad 1 anno.

11, avenue Baquis, quartier des Musiciens – 06000 Nice Tel. +33.4.97030370 - Fax +33.4.97038788 nice@ccinice.org www.ccinice.org

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NEWS FRANCIA

Cannes omaggia il fascino di Marcello Mastroianni Mancano pochi giorni alla LXVI edizione del Festival del Cinema di Cannes, che si svolgerà dal 14 al 25 maggio prossimi nella splendida cornice della Croisette, che ha visto sfilare innumerevoli volti noti del cinema internazionale. La locandina di questa edizione è un omaggio al fascino di Marcello Mastroianni, intramontabile simbolo del cinema italiano. Sorprende invece l’assenza di film italiani in gara. Ad aprire ufficialmente le danze della kermesse sarà “Grace di Monaco”, film diretto da Oliver Dahan, con Nicole Kidman nel ruolo di protagonista.

Costa Azzurra, terra d’investimento Formazione e impresa: partenariato tra EDHEC e CCIE di Nizza Lunedì 14 aprile è stato firmato l’accordo di partenariato tra il gruppo EDHEC e la Camera di Commercio Italiana di Nizza, teso a sviluppare un ricco e fruttuoso sistema di sinergie tra il mondo della formazione e le imprese, incentivando numerose opportunità di stage per neodiplomati e neolaureati presso le aziende italiane. Prima tappa dell’accordo è stata la conferenza “I sistemi economici regionali: i rischi e le opportunità offerte dall’identità culturale”, organizzata dalla CCIE di Nizza e dal Gruppo EDHEC presso l’EDHEC Business School. Tra i relatori, il prof. di economia Giuseppe Bertola, il Presidente della Inalpi Ambrogio Invernizzi, e il Console Generale d’Italia a Nizza Serena Lippi.

FORMATION ET ENTREPRISE : PARTENARIAT ENTRE L’EDHEC ET LA CCIE DE NICE Le lundi 14 avril, l’accord du partenariat entre le groupe EDHEC et la Chambre de Commerce Italienne de Nice a été signé. L’objectif de ce partenariat est de développer des synergies entre le monde du travail et la formation, en encourageant de nombreuses opportunités de stages pour les jeunes diplômés avec les entreprises italiennes. La première étape de cet accord a été la conférence “Les systèmes économiques régionaux : les risques et les opportunités de l’identité culturelle”, à l’EDHEC Business School, organisée par la Chambre de Commerce Italienne de Nice et par le groupe EDHEC. Parmi les intervenants, le professeur d’économie Giuseppe Bertola, le Président de l’entreprise Inalpi Ambrogio Invernizzi, et le Consul Général d’Italie à Nice Serena Lippi.

Il bacino economico della Costa Azzurra rappresenta un mercato di sbocco strategico per l’imprenditoria italiana, che continua a scegliere il sud della Francia come base per l’apertura di nuove filiali. Tra le aziende italiane che si sono impiantate sul territorio nel 2013 figurano marchi famosi quali Magneti Marelli, Finsoft e Nayak Aircraft. Accanto all’Italia, aumentano gli investimenti sul territorio anche da parte di altre nazioni: su 29 installazioni nel polo tecnologico di Sophia Antipolis, 16 sono straniere. Tra i Paesi europei più attivi figura la Gran Bretagna. A livello extra-europeo, si registra una lieve flessione negli investimenti statunitensi, e un potenziamento della presenza di Bielorussia, Russia e Cina.

LA CÔTE D’AZUR, RÉGION ATTRACTIVE POUR LES INVESTISSEMENTS Le bassin économique de la Côte d’Azur est un marché stratégique pour les entreprises italiennes, qui continuent de choisir le sud de la France pour ouvrir de nouvelles filiales. Parmi les entreprises italiennes qui sont implantées dans cette région en 2013, des marques célèbres comme Magneti Marelli, Finsoft et Nayak Aircraft sont présentes. Les investissements sur la Côte d’Azur augmentent également de la part d’autres pays : sur 29 installations dans le pôle technologique de Sophia Antipolis, 16 sont étrangères. Parmi les pays européens les plus actifs, il y a la Grande Bretagne. On enregistre une légère baisse des investissements des Etats-Unis, et une augmentation de ceux réalisés par la Biélorussie, la Russie et la Chine.

La CCIFM alla Mostra dell’Artigianato di Firenze À CANNES, HOMMAGE AU CHARME DE MARCELLO MASTROIANNI Ils manquent quelques jours à la 67ème édition du Festival du Cinéma de Cannes, qui aura lieu du 14 au 25 mai prochain dans le magnifique décor de la Croisette, où de nombreuses célébrités du cinéma international ont défilé. L’affiche de cette édition rend hommage au charme de Marcello Mastroianni, la figure phare du cinéma italien. L’absence de films italiens en compétition pour la sélection officielle est surprenante. “Grace de Monaco”, film réalisé par Oliver Dahan, avec Nicole Kidman en tant que personnage principal, fera l’ouverture du Festival.

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Saponi di Marsiglia, vini e champagne, bonbon, coltelleria tradizionale, crêpes, foie gras, formaggi, insaccati, birra dell’Alsazia, sidro. Un ricco catalogo di prodotti francesi per la 18ª partecipazione della Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia (CCIFM) alla Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, dal 24 aprile al 1° maggio 2014.

L’area espositiva francese sarà coordinata dalla CCIFM per il 18° anno consecutivo. I produttori del settore enogastronomico saranno riuniti al primo piano del Padiglione Spadolini, mentre i maestri artigiani promuoveranno il loro savoir-faire nella stessa area “Francia” degli scorsi anni, presso uno degli ingressi principali del pubblico.

LA CCIFM À LA FOIRE DE L’ARTISANAT DE FLORENCE Savons de Marseille, vins et champagnes, bonbons, coutellerie traditionnelle, crêpes, foie gras, fromages, charcuterie, bières alsaciennes, cidre : une riche gamme de produits français pour la 18ème participation de la Chambre de Commerce Italienne

pour la France de Marseille (CCIFM) à la Foire Internationale de l’Artisanat de Florence, du 24 avril au 1er mai 2014. L’espace expositif français sera coordonné par la CCIFM pour la 18ème année consécutive. Les producteurs du secteur œnogastronomique seront réunis au premier étage du Pavillon Spadolini, pendant que les maîtres artisans promouvront le savoir-faire dans le même “Pavillon France” que les années précédentes, situé près d’une des entrées principales du public.


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La grande musica porta l’Italia in Germania Presso la sede dell’Ambasciata sono stati presentati i programmi 2014-2015 di due dei maggiori teatri italiani: il Teatro Massimo di Palermo e il Gran Teatro La Fenice di Venezia

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l teatro e la musica lirica italiana sono conosciuti in tutto il mondo e si identificano con la creatività, il “saper fare” e l’identità culturale del nostro Paese. Nell’ambito della propria azione di diplomazia culturale e di promozione dell’Italia in Germania, l’Ambasciata ha promosso e ospitato nelle scorse settimane gli eventi di presentazione alla stampa tedesca delle attività e dei programmi 20142015 di due dei maggiori teatri italiani: il Teatro Massimo di Palermo e il Gran Teatro La Fenice di Venezia. Per entrambe le fondazioni si è trattato di una première in Germania, Paese dove il patrimonio teatrale e sinfonico italiano gode da sempre di un altissimo riconoscimento. Da entrambe le presentazioni sono emersi due aspetti profondamente simili che caratterizzano le due istituzioni. Il primo è rappresentato dall’antico, forte legame storico, culturale e artistico, nutrito oggi da importantissimi scambi culturali e turistici, che i due poli culturali vantano con la Germania: nel caso della Sicilia, tale legame affonda le radici nel Regno di Federico II, mentre Venezia da sempre gode una naturale vocazione quale ponte tra Oriente e Occidente e tra l’Europa mediterranea e quella centrale, che l’ha portata ad essere da sempre una delle mete più amate dal pubblico tedesco. Tale legame è particolarmente visibile se si guarda ai cartelloni delle due fondazioni teatrali: entrambe concentrano infatti la propria attività artistica sul costante e proficuo dialogo tra l’Italia e la Germania, e la loro programmazione è profondamente ispirata ai grandi Maestri e compositori tedeschi. La Germania è dunque fortemente presente sui due palcoscenici con nomi quali Meyerbeer, Mozart, Gluck, o ancora Henze, Strauss o Wagner. In secondo luogo, dalle due presentazioni è emersa una chiara tendenza delle due istituzioni a proiettarsi nel panorama culturale europeo forti di una rinnovata energia comunicativa e di una maggiore consapevolezza del proprio potere di attrazione, anche in termini economico-turistici, oltre che culturali. Le due presentazioni, ospitate nei suggestivi locali dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, hanno avuto il pregio di presentare alla stampa tedesca la forte vocazione dei due teatri, divenuti oggi simboli dell’eccellenza lirico-teatrale nel mondo, a coniugare la tradizione sinfonica dei grandi maestri tedeschi ed europei con la creatività artistica e culturale propria del teatro italiano.

Editoriale di ELIO MENZIONE Ambasciatore d’Italia a Berlino

Die große Musik bringt Italien nach Deutschland Im Sitz der Botschaft wurden die Programme 2014-2015 zwei großer italienischer Theatern präsentiert: das Massimo Theater von Palermo und das Theater La Fenice von Venedig

Botschafter Italiens in Deutschland

as Theater und die italienische lyrische Musik sind in der ganzen Welt bekannt und sie zeichnen sich durch Kreativität aus, durch das know-how und durch die kulturelle Identität unseres Landes. Im Rahmen der Tätigkeit der kulturellen Diplomatie und der Promotion Italiens in Deutschland, hat die Botschaft in vergangenen zwei Wochen die Events der Präsentation für die Deutsche Presse die Aktivität und die Programme 2014-2015 von zwei großen italienischen Theatern, befördert und aufgenommen: das Theater Massimo von Palermo und das Theater La Fenice von Venedig. Für beide Stiftungen handelte es sich um eine Premiere in Deutschland, ein Land wo die Symphonie- und Theaterkultur schon immer eine sehr hohe Anerkennung genossen. Seitens beider Präsentationen sind zwei grundlegend ähnliche Aspekte entstanden, welche die zwei Insitutionen charakterisieren. Die erste, vertreten durch die alte, starke historische Bindung, kulturell und künstlerisch, heute genährt von wichtigen Kultur- und Tourismusaustausch, welche die beiden kulturellen Pole mit Deutschland loben: im Fall von Sizilien ist eine solche Bindung in die Herrschaft Friedrichs den II. verwurzelt, während Venedig schon immer eine natürliche Berufung hat, als Brücke zwischen Ost und West und zwischen dem Mittelmeer und Mitteleuropa, die dazu geführt hat eine der beliebtesten Zentren des deutschen Publikums zu sein. Derartige Bindung ist besonders ersichtlich wenn man die Werbeplakate der zwei Theaterstiftungen betrachtet: beide konzentrieren sich tatsächlich auf die künstlerische Tätigkeit mit dem ständigen und profitablen Dialog zwischen Italien und Deutschland, und ihre Planung ist profund inspiriert von großen Meistern und deutschen Komponisten. Deutschland ist demnach auf den zwei Schaubühnen stark präsent mit den Namen wie Meyerbeer, Mozart, Glück, oder auch Henze, Strauss oder Wagner. Zweitens, von der zwei Präsentationen zeigte sich eine klare Tendenz der zwei Institutionen, sich in der europäischen Kulturszene zu projizieren, stark durch erneuerte kommunikative Energie sowie durch ein großes Bewusstsein der eigenen Anziehungskraft, sowohl in ökonomisch-turistischen, als auch in kulturellen Termini. Die zwei Präsentationen, aufgenommen in den suggestiven Räumlichkeiten der italienischen Botschaft in Berlin, hatten die Ehre, der deutschen Presse die starke Berufung der zwei Theatern zu präsentieren, die heute ein Symbol der lyrischtheatralischen Exzellenz in der Welt geworden ist, um die Tradition der Symphonie großer deutscher und europäischer Meister mit der künstlerischen und kulturellen Kreativität des italienischen Theaters zu vereinen.

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CCIE FRANCOFORTE

ITKAM zieht in die Italienische Botschaft nach Berlin Mit dem Berliner Umzug sollen die Synergieeffekte weiter erhöht werden it dem Ziel, die Zusammenarbeit zwischen der Italienischen Botschaft in Berlin und der Italienischen Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM) weiter zu intensivieren und positive Effekte für die italienischen Unternehmen durch die räumliche Nähe zu generieren, hat die ITKAM ihren Sitz zum 21. März 2014 in die Hiroshimastraße in Berlin-Tiergarten verlegt. „Dass wir bereits seit Jahrzehnten gut zusammenarbeiten, belegt nicht zuletzt die traditionelle Ehrenpräsidentschaft des jeweiligen italienischen Botschafters bei der ITKAM. Wir sind uns sicher, dass sich mit der räumlichen Zusammenlegung dieser bedeutenden italienischen Institutionen in Deutschland weitere Chancen einer noch besseren Koordinierung zur Förderung der deutsch-italienischen Wirtschaftsbeziehungen bieten. Genau deshalb bedanken wir uns beim italienischen Außenministerium und der Botschaft selbst für die Bereitschaft, uns in diesem wunderschönen historischen Gebäude aufzunehmen”, unterstreicht der Präsident der ITKAM, Emanuele Gatti, der sich von Beginn an für den Umzug stark gemacht hat. „Für deutsche wie italienische Unternehmer und Institutionen, die sich für den jeweils anderen Markt interessieren, ist es nur von Vorteil, an einem Ort die wichtigsten Ansprechpartner für ihre Internationalisierungsbestrebungen zu finden”, so Emanuele Gatti weiter. „Die deutsch-italienischen Wirtschaftsbeziehungen sind traditionell sehr eng, denn Deutschland ist mit Abstand Italiens wichtigster Handelspartner und umgekehrt steht Italien für Deutschland als Importland an fünfter, als Exportland an siebter Stelle. Dank künftig noch zahlreicher, gemeinsamer Initiativen der Italienischen Botschaft und der ITKAM erhoffen wir uns weitere Impulse für die traditionell wichtigen Handelsbeziehungen dieser beiden Länder”, so der ITKAM-Präsident abschließend. Bestes Beispiel hierfür bot das gemeinsame Event “European Perspectives on Creativity and Technology: Italian Start-Ups meet Berlin” am 11. November 2013 in Berlin, das deutsche wie italienische Start-up-Unternehmen, Fachverbände und Institutionen erstmals zusammengebracht hat, um neue Kooperationsformen zwischen innovativen Forschungseinrichtungen und Unternehmer beider Länder voranzutreiben.

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La ITKAM si trasferisce all’Ambasciata d’Italia a Berlino LA SCELTA DI UNA SEDE COMUNE È STATA GUIDATA DALLA VOLONTÀ DI AUMENTARE IL POTENZIALE SINERGICO

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l fine di intensificare la collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia a Berlino e la Camera di Commercio Italiana per la Germania (ITKAM) e di ottimizzare le sinergie in un’unica sede comune, la ITKAM si è trasferita, a partire dallo scorso 21 marzo, nella Hiroshimastraße a BerlinoTiergarten. “Il fatto che collaboriamo già da decenni intensamente viene sottolineato dalla Presidenza onoraria della nostra Camera affidata all’Ambasciatore. Siamo però sicuri che una sede comune offrirà nuove opportunità per migliorare ancora di più il lavoro coordinato tra queste due importanti istituzioni in Germania: l’obiettivo comune è infatti lavorare congiuntamente all’interno del mercato più importante per il Made in Italy. Inoltre vogliamo ringraziare il Ministero per gli Affari Esteri e l’Ambasciata Italiana a Berlino per la disponibilità con la quale hanno ospitato la nostra Camera all’interno di questa storica sede”, ha sottolineato il Presidente dalla ITKAM, Emanuele Gatti, che ha sostenuto sin dall’inizio il trasferimento in Ambasciata. “Per aziende ed istituzioni italiane e tedesche attive in entrambi i mercati, è sicuramente vantaggioso avere due importanti interlocutori per l’internazionalizzazione in una sede

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comune”, ha proseguito Emanuele Gatti. “Le relazioni economiche tra i due Paesi sono tradizionalmente molto forti. La Germania è il più importante partner commerciale per l’import e l’export italiano; dall’altra parte, l’Italia è il quinto Paese per importazioni ed il settimo Paese per le esportazioni tedesche. Grazie al futuro aumento delle iniziative congiunte tra Ambasciata d’Italia a Berlino e la nostra Camera, speriamo di poter dare un nuovo impulso al rilancio delle relazioni economiche”, ha concluso il Presidente della ITKAM. Ottimo esempio di lavoro coordinato per favorire le relazioni bilaterali è stato l’evento dello scorso 11 novembre a Berlino intitolato “European Perspectives on Creativity and Technology: Italian Start-Ups meet Berlin”, in occasione del quale si sono incontrate start-up italiane e tedesche, nonché associazioni ed istituzioni dei settori più innovativi, per sviluppare nuove strategie comuni.

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA GERMANIA Friedrich-Ebert-Anlage 58 – D-60325 Francoforte sul Meno Tel.: +49.69.97145210 – Fax: +49.69.97145299 info@itkam.org – www.itkam.org


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NEWS GERMANIA EXPO 2015: PROSPETTIVE ITALO-TEDESCHE

Expo 2015: Deutsch-Italienische Perspektiven

Le tappe di avvicinamento ad Expo 2015 sono sempre più serrate e l’attesa comincia a crescere anche in Germania. A tal proposito, lo scorso 4 aprile la Camera di Commercio Italiana per la Germania (ITKAM) ha organizzato, insieme all’Associazione Italo-Tedesca di Francoforte, alla Fondazione per gli Studi Italo-Tedeschi e all’Assessorato per le Relazioni Internazionali della città di Francoforte, l’evento “Expo 2015: prospettive italotedesche”, durante il quale sono stati presentati il Padiglione Italiano, il Padiglione Tedesco ed il progetto “Varese for Expo 2015”. Al dibattito hanno partecipato due relatori d’eccezione come Erol Altunay, Responsabile del Padiglione Tedesco a Expo Milano 2015, e Paolo Verri, Responsabile dei Contenuti Espositivi e del Palinsesto Eventi del Padiglione Italia; a precederli, gli interventi del Console d’Italia a Francoforte, Cristiano Cottafavi, del Vicepresidente della ITKAM, Rodolfo Dolce, e del Presidente della Deutsch-Italienische Vereinigung e Fondazione studi Italo-Tedeschi, Salvatore A. Sanna. Ulteriore focus della presentazione era il progetto “Varese for Expo 2015”, presentato dalla Camera di Commercio di Varese, che intende aumentare la visibilità di Varese in vista di questo evento di spicco per il pubblico internazionale.

Der Countdown für das Großereignis Expo 2015 läuft, davon konnte sich das Frankfurter Publikum am 4. April 2014 selbst überzeugen, als die Italienische Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM) gemeinsam mit der DeutschItalienischen Vereinigung e.V., der Frankfurter Stiftung für deutsch-italienische Studien sowie dem Referat für Internationale Angelegenheiten der Stadt Frankfurt das Event mit dem Titel “Expo Milano 2015: Deutsch-Italienische Perspektiven” organisierte. Anlässlich dieses Event wurden in Mailands Partnerstadt Frankfurt die Länderpavillons Deutschlands und Italiens vorgestellt. Die Präsentation des deutschen Pavillons übernahm dessen Direktor Erol Altunay, während Paolo Verri, Verantwortlicher Eventbereich des Italienischen Pavillons auf der Expo 2015, Italiens Länderpavillon präsentierte. Weiterer Fokus der Frankfurter Veranstaltung lag auf der Initiative “Varese for Expo 2015” der Handelskammer Varese, die die wirtschaftsstarke Provinz im Vorfeld des Großereignisses ins Rampenlicht stellte. Die Bedeutung des Events wurde durch die Grußworte des Generalkonsuls der Italienischen Republik in Frankfurt, Cristiano Cottafavi, dem Vizepräsidenten der Italienischen Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM), Avvocato Rodolfo Dolce und dem Vorsitzenden der Deutsch-Italienische Vereinigung e.V. und der Frankfurter Stiftung für deutsch-italienische Studien, Salvatore A. Sanna, unterstrichen.

CeBIT 2014: LE STARTUP TOSCANE AD HANNOVER In occasione della fiera CeBIT 2014, in programma ad Hannover dal 10 al 14 marzo, la Camera di Commercio Italiana per la Germania (ITKAM) ha realizzato – in collaborazione con Toscana Promozione – un workshop di presentazione con focus sulla realtà toscana e sulle possibilità di investimento nella Regione. Oltre alla presentazione, sono stati organizzati incontri B2B tra startup toscane e diverse controparti tedesche.

CeBIT 2014: Toskanische Startups in Hannover Anlässlich der CeBIT 2014 realisierte die Italienische Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM) in Zusammenarbeit mit Toscana Promozione eine Präsentationsveranstaltung zur Förderung von Kooperationen mit und Investitionen in der Toskana. Zudem wurden individuelle B2B-Gespräche zwischen innovativen Startups aus der italienischen Region und potentiellen deutschen Geschäftspartnern organisiert.

I PRODOTTI SARDI TRA DÜSSELDORF E COLONIA Il 13 e 14 marzo scorso, la Camera di Commercio Italiana per la Germania (ITKAM) ha organizzato, in collaborazione con il Centro Servizi per le Imprese della Camera di Commercio di Cagliari, una missione imprenditoriale, che ha visto protagoniste

15 aziende sarde del settore agroalimentare. Obiettivo: supportare l’ingresso delle imprese regionali sul mercato tedesco, facendole incontrare con controparti attive sulle piazze di Düsseldorf e Colonia.

Sardische Qualitätsprodukte in Düsseldorf und Köln Am 13. und 14. März 2014 hat die Italienische Handelskammer für Deutschland e.V. (ITKAM) in Zusammenarbeit mit der Serviceagentur der Industrie- und Handelskammer Cagliari eine Unternehmerreise für 15 sardische Winzer und Lebensmittelproduzenten organisiert.

Ziel: die Stärkung der Präsenz auf dem deutschen Markt und der Ausbau neuer Geschäftsbeziehungen und dies dank gezielter Gespräche mit potentiellen Geschäftspartnern im Raum Düsseldorf/Köln.

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promosso da

A Londra c’è voglia di Italia La visita a Londra del Premier Renzi, quella della Regina Elisabetta a Roma, i numeri in crescita del nostro export: tutti segnali del forte legame che unisce i nostri due Paesi l 1° aprile, Matteo Renzi ha effettuato la sua prima visita ufficiale a Londra in veste di Presidente del Consiglio. Nonostante la data che si presta agli scherzi, è stata una visita di grande importanza per i risultati ottenuti. Appena atterrato, Renzi ha incontrato presso l’Ambasciata d’Italia la business community italiana, rappresentata soprattutto da Italiani che guidano aziende internazionali con sede a Londra. Il sottoscritto era tra gli invitati, e in tale occasione ho avuto modo di assistere a uno scambio franco di opinioni che ha toccato vari temi, soprattutto di carattere europeo (energia, bilanci dello Stato ed europei, fiscalità, leggi sul lavoro, competitività, etc.). Da questo scambio sono emerse le differenze e le complementarietà degli approcci dell’Italia e dell’Inghilterra. La giornata è poi proseguita con gli incontri istituzionali con il Primo Ministro britannico David Cameron e il Segretario del Partito Laburista Ed Miliband. A conclusione dell’incontro bilaterale a Downing Street, Cameron ha dichiarato di essere molto interessato alle riforme annunciate dall’Italia, sia sul piano delle istituzioni che del lavoro, intese a stimolare l’occupazione. Per quanto riguarda il problema della disoccupazione, Renzi ha affermato che in Italia c’è ancora molto da fare: basti confrontare i dati della disoccupazione che, nel 2011, nel Regno Unito era dell’11% e in Italia dell’8,4%, mentre oggi è sensibilmente diminuita in Inghilterra e aumentata in Italia. La conferenza stampa si è conclusa con una battuta di Renzi sui prossimi Mondiali di Calcio, in riferimento alla prima partita dell’Italia contro l’Inghilterra. Terminati gli incontri istituzionali, il Presidente del Consiglio italiano ha partecipato a due eventi comprovanti l’importanza dell’influenza italiana sulla società inglese. Nel pomeriggio Renzi si è infatti recato, assieme al sindaco di Londra Boris Johnson, alla celebrazione del 150° anniversario della visita di Giuseppe Garibaldi alla città di Londra. La giornata del Premier si è poi conclusa al Victoria and Albert Museum, dove è stata inaugurata la mostra “The Glamour of Italian Fashion 1945-2014”. A dimostrazione di quanto siano intensi ancora oggi i rapporti tra i due Paesi, il 3 aprile la Regina Elisabetta, assieme al Principe consorte Duca di Edimburgo, si è recata in Italia, soprattutto per un saluto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un altro elemento a sostegno delle ottime relazioni tra i due Paesi è dato dall’andamento delle esportazioni italiane verso l’Inghilterra. I valori relativi ai primi due mesi dell’anno mostrano un aumento, rispetto al 2013, di oltre il 10% al netto del fattore cambio. Questo dato risulta ancora più significativo perché in controtendenza rispetto alle esportazioni degli altri Paesi verso il Regno Unito. In questo contesto, la Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito è sempre più impegnata nel sostenere le PMI italiane interessate al mercato britannico, guidandole attraverso le diverse fasi di internazionalizzazione e sviluppando strategie volte a un efficace radicamento oltremanica.

Editoriale di LEONARDO SIMONELLI SANTI Presidente della CCIE di Londra

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Prime Minister Renzi’s visit to London, Queen Elizabeth’s visit to Rome, the growing export: these are all signals of the strong link between our two countries n 1st April, Matteo Renzi made his first official visit to London as Italian Prime Minister. Despite the date’s foolish connotations, the visit was one of great importance in terms of the results achieved. As soon as he touched down, Renzi went to the Italian Embassy, where he met the Italian Business Community, represented primarily by Italians who run international companies with offices in London. I was amongst those invited to attend, and I was able to participate in a discussion of various topics, especially those concerning the EU (energy, national and European budgets, tax systems, work laws, competitiveness etc). It was from this discussion that emerged the similarities and differences between the methods used by Italy and England. The day continued with meeting Prime Minister David Cameron at Downing Street, and later the Leader of the Labour Party, Ed Miliband. As the former drew to a close, Cameron expressed his interest in the reforms announced for both institutions and workforces in Italy, which aim to stimulate the country’s employment levels. In terms of dealing with unemployment in Italy, Renzi stated that there is still a lot to do. Suffice to say that in 2011, unemployment levels in the UK stood at 11%, with Italy at 8.4%. Today, UK levels have dropped, but considerably increased in Italy. The press conference ended with Renzi joking about the next football World Cup, anticipating the first match between Italy and England. Having completed his governmental visits, the Italian Prime Minister took part in two events which demonstrated just how strong Italy’s presence is in England today. In the afternoon, together with Mayor of London Boris Johnson, Renzi attended the 150th anniversary celebration of Giuseppe Garibaldi’s visit to London. The day concluded with a trip to the Victoria and Albert Museum, where the Italian Prime Minister officially opened the ‘Glamour of Italian Fashion 1945-2014’ exhibition. Later that week, meetings continued between influential Italian and UK figures. On 3rd April, Queen Elizabeth 2nd, together with Prince Charles and the Duke of Edinburgh, went to Italy to visit President of the Republic Giorgio Napolitano, as testament to just how strong relations still are between Italy and the UK. This is also evident through the trend in Italian export to the UK. In the first two months of this year, we saw a net increase of over 10% respective of the previous year. This is made all the more significant by the fact that a reverse trend was in fact seen concerning export from other countries. When it comes to developing business relationships between Italy and the UK, the ICCIUK is always on hand to support Italian SMEs interested in the UK market. We strive to guide them through the various stages of internationalisation and establishing firm roots in the market.

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In London There is a Desire of Italy

President of the CCIE in London


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CCIE LONDRA

Visti più facili grazie alla CCIE di Londra!

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a gamma delle attività gestite dalla Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito comprende ora anche il nuovissimo “Visa Outsourcing Centre”, un nuovo servizio che garantisce un’assistenza prioritaria e di alta qualità per l’ottenimento dei visti, sia per le aziende sia per i privati residenti nel Regno Unito.

Obtaining Visas is Easier Thanks to ICCIUK! The Chamber launches its new Visa Outsourcing Centre he Chamber’s comprehensive range of services includes providing responsive and high quality assistance in obtaining Visas. Its Visa Outsourcing Centre provides Premium Visa’s Services to companies and individuals resident in the UK. Numerous visa applications are rejected every year due to incorrect submissions. The Chamber’s dedicated Visa Outsourcing Centre can now assist in processing and obtaining Visas expeditiously, whilst guaranteeing the highest lev-

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LA CAMERA LANCIA UN NUOVO SERVIZIO, IL “VISA OUTSOURCING CENTRE” Dal momento che numerose richieste di visto vengono respinte ogni anno a causa di errori nella compilazione delle domande, il

el of security, compliance and confidentiality. Benefits of choosing our services: • we meet with the client and process the visa in a timely fashion; • no need to queue up to submit the application; • we collect the application from the client and submit; • we monitor the status of the application and advise the client throughout the process; • we ensure that the visa has been issued correctly and return accordingly. Building personal connections to our clients is paramount thus allowing us to react quickly to their needs and provide bespoke services. We examine each case individually (including purpose of visit and intention to return for business or tourism) and provide personalised guidance through professional multilingual experts who will advise the client throughout the entire visa application process.

servizio dedicato della nostra Camera fornirà assistenza nella richiesta, garantendo l’ottenimento del visto con maggiore celerità, un massimo livello di sicurezza, di conformità e di riservatezza. I vantaggi di scegliere i nostri servizi: • ci incontriamo con il cliente e iniziamo il procedimento di richiesta del visto in modo tempestivo; • nessun tempo di attesa per la presentazione della domanda; • non appena riceviamo la richiesta, la presentiamo immediatamente; • monitoriamo lo stato della domanda e consigliamo il cliente durante tutto il processo; • ci assicuriamo che il visto sia stato rilasciato correttamente e, di conseguenza, consegnato. La costruzione di legami personali con i nostri clienti è una caratteristica fondamentale del nostro lavoro, che ci permette di rispondere rapidamente alle loro esigenze e di fornire un servizio su misura. Esaminiamo caso per caso (compreso lo scopo della visita e l’intenzione di ritornare per affari o per turismo) e forniamo una consulenza personalizzata grazie ad esperti professionisti multilingue che terranno il cliente costantemente informato e aggiornato durante l’intero processo di richiesta del visto.

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI LONDRA 1 Princes Street – London W1B 2 AY Tel. +44.20.74958191 info@italchamind.org.uk – www.italchamind.org.uk

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NEWS REGNO UNITO

Da Londra per Maremma Food Wine Shire 2014

Italia, mercato chiave per easyJet Dopo Milano Malpensa e Roma Fiumicino, easyJet, compagnia aerea britannica low-cost, ha aperto la sua terza base in Italia, più precisamente a Napoli. La compagnia stima di portare in Italia circa 2 milioni di passeggeri nel primo anno di operatività, di aumentare il numero di passeggeri di 400.000 unità rispetto al 2013 e di creare 30 posti di lavoro per assistenti di volo e piloti, ed altri 400 per le operazioni di scalo e gli uffici. L’apertura della terza base italiana a Napoli conferma l’importanza strategica della città per quanto riguarda il trasporto aereo turistico e d’affari e, come hanno commentato dalla compagnia, rientra negli ambiziosi piani di espansione nel nostro Paese, considerato da easyJet un mercato chiave.

Maremma Food Wine Shire, l’annuale manifestazione dedicata alle eccellenze enogastronomiche del territorio toscano, si svolgerà dal 16 al 18 maggio a Grosseto. La Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito vi accompagnerà i principali buyers britannici del settore, in modo che possano conoscere questa rigogliosa e verdeggiante zona d’Italia. Dopo il successo dello scorso anno, la manifestazione si ripresenta con alcune novità. Il calendario comprende vari eventi e iniziative promozionali, tra cui dimostrazioni di cucina, degustazioni guidate, incontri B2B e seminari. Più di 100 aziende locali prenderanno parte all’evento, compresi produttori di vino, olio, miele, salumi, formaggi, spezie, dolci e molto altro.

FROM LONDON TO MAREMMA FOOD WINE SHIRE 2014 Maremma Food Wine Shire, the Maremma show for food and wine excellence, will take place from the 16th to 18th May 2014 in Grosseto. The Italian Chamber of Commerce for the UK will invite top buyers from the UK to attend the event so that they may be introduced to this lush and verdant area of Italy. After last year’s success, the show is now returning with some new features. During the exhibition there will be various events and promotional ventures including cooking shows, guided tastings, B2B meetings and seminars. More than 100 local companies will be taking part in the show, including producers of wine, oil, honey, cured meats, cheese, spices, pastry and much more.

Londra dà il benvenuto agli Ambasciatori del Gusto La Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito, in collaborazione con IPSEOA “I Cavalcanti” e MIUR, lancerà in maggio il primo progetto “Ambasciatori del Gusto” a Londra. Questa iniziativa porterà i giovani potenziali chef nel Regno Unito per un periodo di due settimane, per permettere loro di acquisire esperienza diretta in una cucina attiva nella capitale di spicco del mondo della ristorazione. Gli studenti seguiranno i corsi presso il ristorante Fratelli la Bufala, che si trova nella rinomata Shaftesbury Avenue, e avranno anche l’opportunità di creare piatti che poi verranno serviti alla clientela dell’affollato locale.

ITALY, A KEY MARKET FOR EASYJET Following Milan Malpensa and Rome Fiumicino, easyJet (a low-cost British ariline) has now established its third base in Italy, in Naples. The airline expects to bring approximately two million passengers to Italy in its first year of activity, to increase the number of passengers by 400,000 as compared to 2013, and to create thirty jobs for flight attendants and pilots and an additional 400 jobs in airport operations and office work. The opening of the third Italian base in Naples is confirmation of the city’s strategic importance in terms of tourist and business air travel and, as representatives from the airline have commented, is part of the ambitious plans for expansion within Italy, a country which easyJet considers to be a key market.

LONDON WELCOMES THE ‘AMBASCIATORI DEL GUSTO’ The Italian Chamber of Commerce in London in collaboration with IPSEOA ‘I Cavalcanti’ and MUIR will launch in May the first ‘Ambasciatori del Gusto’ project in London. This initiative will bring young potential chefs to the UK for a two

week period to gain firsthand experience in a working kitchen in the leading capital of the restaurant world. The students will be taught at Fratelli la Bufala located in famous Shaftesbury Avenue and they will also have the opportunity of creating dishes which then will be served to the clientele of the busy restaurant.

Veronese alla National Gallery

VERONESE AT THE NATIONAL GALLERY The National Gallery in London will host ‘Veronese: Magnificence in Renaissance Venice’ until 15th June, 2014. This is the first mono-graphic exhibition dedicated to the artist–

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Fino al 15 giugno 2014, la National Gallery di Londra ospiterà la mostra “Veronese: Magnificence in Renaissance Venice”, la prima esposizione monografica dedicata all’artista – uno dei più importanti del XVI secolo – realizzata nel Regno Unito. Straordinario artista e artigiano, il Veronese ha creato opere che spaziano da

complessi affreschi a pale d’altare, passando per dipinti devozionali, immagini mitologiche, allegorie e quadri storici, ritratti. La mostra comprende circa 50 opere dell’artista, tra cui alcuni importanti prestiti e opere di proprietà della National Gallery, come “La famiglia di Dario davanti ad Alessandro” e le quattro “Allegorie dell’Amore”.

one of the leading painters of the 16th century – to be held in the United Kingdom. A virtuoso and a craftsman, Veronese created works ranging from complex frescoes to altarpieces, devotional paintings, mythological,

allegorical and historical pictures, and portraits. This exhibition is a visual feast of around 50 works by the artist, including major loans and the National Gallery’s own ‘Family of Darius before Alexander’ and the four ‘Allegories of Love.’


093-094 edit austr:gabbia arancio 07/05/14 10.57 Pagina 93

promosso da

Vinitalia Down Under, iscrizioni aperte Ritorna ad ottobre l’evento organizzato dalla CCIE di Melbourne per promuovere e sostenere il vino italiano certificato in territorio australiano l fine di valorizzare il vino Made in Italy certificato sul mercato australiano, la Camera di Commercio e Industria Italiana di Melbourne organizza anche quest’anno – dopo il grande successo riscontrato in occasione della prima edizione – Vinitalia Down Under, in programma a Melbourne il 26 e 27 ottobre 2014. L’evento, che si rivolge agli addetti ai lavori ed al grande pubblico australiano, è riservato a produttori di vini italiani con certificazione IGT, DOC e DOCG, consorzi di tutela e cooperative produttive di vini italiani certificati, enti istituzionali quali Regioni e Camere di Commercio, ed importatori di vini italiani già distribuiti in Australia.

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OCCASIONI DI INCONTRO E DI BUSINESS. In programma, esposizione e degustazione di vini italiani, a cui si intrecciano momenti commerciali, formativi e culturali; non mancheranno inoltre degustazioni guidate e workshop informativi dedicati alle caratteristiche dei vini e dei territori di produzione. Ogni azienda presente avrà l’opportunità di aderire ad un programma di incontri BtoB con importatori locali e rappresentanti del settore Ho.Re.Ca. Secondo il Segretario Generale della CCIE di Melbourne, Luca Bottallo,“il punto forte dell’evento è la certezza di potersi incontrare personalmente con potenziali controparti australiane interessate a sviluppare delle partnership commerciali, aumentando sensibilmente le proprie possibilità di accedere al mercato australiano”. LA COLLABORAZIONE CON VERONAFIERE. Nel 2014 Vinitalia Down Under ospiterà una tappa della Vinitaly International Academy, programma di masterclasses e seminari di alto livello organizzata da Veronafiere e presentata dal Dr. Ian D’Agata, che costituirà un momento fondamentale per formare e informare il pubblico e gli operatori australiani sulle varietà vinicole italiane, sulle loro peculiarità e sui loro legami con il territorio e le tradizioni locali. Un importante sviluppo per l’evento è costituito dal fatto che la CCIE di Melbourne è stata incaricata da Veronafiere dell’esecuzione delle attività in Australia relative al progetto ITALIAN WINE MEETS AUSTRALIA – Piano di Promozione Straordinaria del Made in Italy – Campagna promozionale del vino italiano in Australia, promossa e finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico, presentato e attuato da Veronafiere. L’inserimento di Vinitalia Down Under all’interno di questo progetto comporterà un abbattimento dei costi per le aziende che vi volessero partecipare. Saranno coperti infatti i costi relativi all’evento (stand espositivi e servizi collaterali), in modo che le aziende italiane partecipanti debbano solo sostenere le spese di logistica ed un fee ridotto per i servizi camerali (agende di incontri BtoB). UN MERCATO IN CRESCITA. L’iniziativa della CCIE di Melbourne nasce dall’analisi del mercato vinicolo australiano, che si dimostra molto dinamico e in continua evoluzione. Gli

Enrolment is open for Vinitalia Down Under The event organized by ICCI Melbourne in order to promote and support certified Italian wines in Australia is returning in October ith the aim of promoting certified Made in Italy wine to the Australian market, the Italian Chamber of Commerce and Industry in Melbourne is – after the success of the first edition – once again organizing Vinitalia Down Under, scheduled for October 26th and 27th of this year in Melbourne. The event, which is aimed at industry representatives and the wider Australian public, is reserved for producers of Italian wines with IGT, DOC and DOCG certification, consortia and production cooperatives of certified Italian wines, institutional bodies such as regional governments and chambers of commerce and importers of Italian wines already being distributed in Australia.

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O P P O R T U N I T I ES F O R B U S I N ESS A N D NETWORKING. Exhibition and tasting of Italian

wines, as well as commercial, training and cultural initiatives are scheduled over the course of the two days. The event will also include guided tastings and informational workshops dedicated to the characteristics of the wines and of the regions in which they are produced. Furthermore, all participating companies will have the opportunity to adhere to a program of B2B meetings with local importers and representatives of the Ho.Re.Ca. sector. According to Luca Bottallo, Secretary General of ICCI Melbourne, “the event’s strong point is the certainty of being able to meet with interested Australian counterparts in person, with the goal of developing commercial partnerships, thus considerably increasing the chances of entering the Australian market.” THE COLLABORATION WITH VERONAFIERE. In

2014, Vinitalia D own Under will host the Vinitaly International Academy, a program of highlevel masterclasses and seminars, organised by Veronafiere and presented by Dr. Ian D’Agata – an important occasion in which to communicate with and inform the general public as well as Australian industry operators regarding Italian wine varietals, their characteristics and their ties to their region and to local traditions. An important development for the

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event is the fact that ICCI Melbourne has been entrusted by Veronafiere with coordinating the Australian component of the project ITALIAN WINE MEETS AUSTRALIA – Extraordinary Promotion Plan for Made in Italy, a promotional campaign for Italian wines in Australia, promoted and financed by the Italian Ministry of Economic Development, presented and managed by Veronafiere. The inclusion of Vintalia Down Under within this project will help to reduce costs for businesses wishing to participate. In fact, costs related to the event (exhibition stands and ancillary services) will be covered so that participating Italian companies will only have to shoulder logistical costs and a reduced fee for the Chamber’s services (scheduling of B2B meetings). A GROWING MARKET. ICCI Melbourne’s initiative was

australiani sono alla costante ricerca di vini e vitigni ulteriori a quelli di provenienza locale, e la domanda di vini importati è in continuo aumento. L’elevata disponibilità economica e la chiara propensione al consumo, inoltre, facilitano l’evoluzione nella percezione dei vini di fascia alta che riescano a soddisfare le aspettative di un pubblico sempre più informato, raffinato ed esigente. L’abbinamento cibo-vino, poi, trova terreno molto fertile in Australia, dove i clienti dei ristoranti sono esposti a diverse tradizioni culinarie, in quanto espressioni di una società multietnica. In questo scenario, i prodotti di origine italiana occupano una posizione di rilievo: non solo bisogna ricordare la consolidata presenza di cittadini di origine italiana nel Paese, ma anche il forte appeal che il Made in Italy suscita nel pubblico australiano. Per quanto riguarda il vino italiano, negli ultimi anni è cresciuto l’export verso l’Australia, sia per volume che per valore (+32.8% negli ultimi due anni, 8.9 milioni di litri nel 2013 per un valore di 27.5 milioni di euro). Il fenomeno si rispecchia nel fatto che molti ristoranti e rivenditori ritengono ormai essenziale la presenza di vini italiani nel menù o in negozio, vista la crescente domanda dei consumatori, che peraltro considerano il vino italiano ideale per l’abbinamento con il cibo. IL FORTE POTENZIALE DEL BIOLOGICO. Negli ultimi anni è aumentato anche l’interesse dei consumatori australiani per il vino biologico: le persone sono più attente al rispetto dell’ambiente e alla propria salute, e ritengono sempre più che la produzione biologica rifletta meglio le origini ed il territorio. Questa tendenza trova riscontro nell’aumento della produzione di uva da vino biologico (+107% dal 2010) e del numero di produttori (127 nel 2012, erano solo 17 dieci anni prima). Per queste ragioni l’edizione 2014 di Vinitalia Down Under darà rilevanza a questo prodotto. La CCIE di Melbourne, credendo nelle potenzialità dei prodotti biologici italiani, è coinvolta anche nel progetto Eatalian Bio – Promozione del Bioalimentare italiano in Australia e Giappone, anch’esso promosso e finanziato dal MISE. Il progetto, che vede il coordinamento di Assocamerestero e la partecipazione di tutte le CCIE in Australia (Sydney capofila), si propone di realizzare una promozione dei prodotti agroalimentari biologici Made in Italy, e dei relativi territori di provenienza, al fine di incrementare il consumo del “vero” Made in Italy in Australia. Per ulteriori informazioni su Vinitalia Down Under o sul mercato australiano del vino, si prega di contattare la CCIE di Melbourne (Tel. +61.3.83413200, fairs@italcham.com.au, www.italcham.com.au).

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inspired by an analysis of the Australian wine market, which shows to be extremely dynamic and in continuous evolution. In fact, Australians are constantly keen to experience new wines and varietals, and the demand for imported wines is constantly on the rise. A heightened spending capacity and a clear propensity for consumption further encourage the development of an appreciation for high-end wines that are able to meet the expectations of an increasingly informed, refined and demanding public. Furthermore, the pairing of food and wine finds extremely fertile ground in Australia, where restaurant clientele is exposed to various culinary traditions, an expression of the multiethnic population. Within this context, products of Italian origin occupy a prominent position: not only because of the wellestablished Italian presence in the country, but also due to the strong appeal of the Made in Italy label for Australian consumers. In recent years exports of Italian wines to Australia have increased, both in terms of volume and value (+32.8% in the past two years, 8.9 million liters in 2013 for a value of t 27.5 million). This phenomenon is mirrored by the fact that, given the growing demand by consumers who consider Italian wine to be ideal for pairing with food, many restaurants and retailers consider the presence of Italian wines on their menus and in their stores to be indispensable. Immagini tratte dalla prima edizione di Vinitalia Down Under, ottobre 2013; in basso, Marco Senia, Presidente dell’Australian & New Zealand Institute of Sommeliers, Melbourne

THE GREAT POTENTIAL OF ORGANIC WINES. In re-

cent years consumer interest in organic wines has grown in Australia: people are more respectful of the environment and more careful about their health, and feel that organic products better reflect the origins and the regions of production. This tendency is confirmed by the increase in the production of organic wine grapes (+107% since 2012) and by the number of producers (127 in 2012 compared with only 17 ten years earlier). Hence, the 2014 edition of Vinitalia Down Under will give particular emphasis to this product. ICCI Melbourne, believing in the potential of organic Italian products, is also involved in the Eatalian Bio – the Promotion of Organic Italian food in Australia and Japan project, this too promoted and financed by the Italian Ministry of Economic Development. The project, coordinated by Assocamerestero and including the participation of all of the Australian ICCIs (headed by ICCI Sydney), intends to promote organic Made in Italy food products and their relative regions of production, with the goal of increasing consumption of ‘real’ Made in Italy products in Australia. For more information on Vinitalia Down Under or for an overview of the Australian wine market, contact ICCI Melbourne on +61.3.83413200, fairs@italcham.com.au, or visit www.italcham.com.au.


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NEWS AUSTRALIA

Tutelare la proprietà intellettuale in Australia di dare indicazioni per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale dei propri prodotti. Il Consolato ha così voluto dare una risposta concreta ad esigenze manifestate dal mondo imprenditoriale italiano negli scorsi mesi.

È stata presentata a Melbourne, presso l’Istituto Italiano di Cultura, la “Guida generale al diritto della proprietà intellettuale nello Stato del Victoria”, promossa dal Consolato Generale d’Italia e realizzata dal giurista Giovanni Di Lieto. All’evento hanno partecipato circa cinquanta esperti di diritto ed esponenti del settore imprenditoriale. La pubblicazione ha il duplice scopo di fornire indicazioni utili a quegli imprenditori ed esportatori che desiderino affacciarsi sul mercato del Victoria, e

SAFEGUARDING INTELLECTUAL PROPERTY IN AUSTRALIA The ‘General Guide to Intellectual Property Rights in the State of Victoria’ was presented at the Italian Institute of Culture in Melbourne, promoted by the Italian Consulate General and organized by jurist Giovanni Di Lieto. Approximately fifty law experts and individuals from the entrepreneurial sector took part in the event. The publication has the double purpose of providing useful advice to those entrepreneurs and

exporters looking to enter the Victorian market, and of providing advice for the safeguarding of products and intellectual property. The Consulate’s goal was to provide practical answers to the needs expressed by the Italian entrepreneurial world over the past few months.

Ritmi calabresi in tour per l’Australia La musica popolare calabrese protagonista in Australia. Il gruppo Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo è stato infatti protagonista di una tournée voluta dalle associazioni dei “Deliesi nel mondo” e dal produttore Giuseppe Marasco che, dal 10 marzo all’8 aprile scorso, ha fatto tappa a Melbourne, Sydney, Perth e Adelaide. Il gruppo ha visitato inoltre alcune città minori dove vivono ed operano associazioni di Calabresi. Un’esperienza ricca di appuntamenti che ha permesso di far rivivere agli emigrati un pezzo della loro terra e delle loro tradizioni.

Mantenere viva la memoria di una pagina importante di storia, e valorizzare il legame con i corregionali all’estero, che rappresentano una risorsa significativa, in termini culturali ma anche economici. È questo il messaggio sottolineato in occasione della cerimonia che si è tenuta il 15 marzo a Trieste, a ricordo dell’emigrazione giuliana in Australia. L’evento, organizzato dal Comune di Trieste e dall’Associazione Giuliani nel Mondo, ha commemorato il 60° anniversario della partenza della nave “Castel Verde” con i primi emigranti a bordo per il quinto continente. Fu la prima di una lunga serie di navi che, dal 1954 al 1961, trasportarono nel mondo circa 22.000 tra Giuliani, Istriani e Dalmati; di questi, furono circa 9.000 coloro che cercarono – e, in molti casi, trovarono – fortuna in Australia.

CALABRIAN RHYTHM ON TOUR IN AUSTRALIA Calabrian folk music was in the spotlight in Australia. The group ‘Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo’ was the protagonist of a tour organized by the ‘Deliesi nel mondo’ association and by producer Giuseppe Marasco which, from March 10th through April 8th, stopped in Melbourne, Sydney, Perth, and Adelaide. The group visited several smaller Australian cities as well, in which Calabrian associations operate. The tour also included various other events which gave emigrants a chance to revisit a part of their homeland and to relive a part of their traditions.

Tappa a Sydney per “Written in Italy” Tappa a Sydney per “Written in Italy”, la prima mostra internazionale di letteratura italiana tradotta all’estero. La mostra, allestita dall’1 al 5 maggio presso la State Library of NSW, è nata nel 2009 dalla passione di Davide Grittani, che ha collezionato le opere dei più celebrati scrittori italiani tradotti all’estero. Oggi la collezione conta 2.850 libri in

rappresentanza di 47 lingue e 600 autori, e ha coinvolto 40 editori italiani e 12 stranieri, 40 Istituti Italiani di Cultura e 30 Ambasciate. “Written in Italy” è già stata esposta a Foggia, Roma, Cordoba, Leuca, Skopje, Vilnius, Amsterdam, Seoul, Torino, Doha, Bologna e Montevideo. A Sydney verrà esposta una selezione di circa 250-300 volumi.

‘WRITTEN IN ITALY’ VISITS SYDNEY The ‘Written in Italy’ tour, the first international exhibit of Italian literature translated abroad, will visit Sydney. The exhibit, open to the public from May 1-5 at the State Library of NSW, began in 2009 thanks to the enthusiasm of Davide Grittani, who began collecting the most famous works by Italian authors translated abroad. Today the collection

Da Trieste all’Australia, 60 anni dopo

includes 2,850 books representing 47 languages and 600 authors,

and has succeeded in attracting the involvement of 40 Italian and 12 foreign publishing houses, 40 Italian cultural institutes, and 30 embassies. ‘Written in Italy’ has already been exhibited in Foggia, Roma, Cordoba, Leuca, Skopje, Vilnius, Amsterdam, Seoul, Turin, Doha, Bologna, and Montevideo. A selection of approximately 250300 volumes will be on display in Sydney.

FROM TRIESTE TO AUSTRALIA, 60 YEARS LATER To keep the memory of an important moment in history alive, and to promote the bond overseas between fellow countrymen, people who represent a significant resource both culturally and economically. This is the message that was emphasized on occasion of the ceremony held on March 15th in Trieste, a tribute to the Giulian emigration to Australia. The event, organized by the Municipality of Trieste and by the Association of Giulians in the World, commemorated the 60th anniversary of the departure of the ‘Castel Verde’ ship with the first individuals to emigrate to Australia on board. It was the first of a long series of ships which, from 1954 to 1961, transported approximately 22,000 Giulians, Istrians, and Dalmatians around the world. Of these, approximately 9,000 went looking for (and in many cases found) fortune in Australia.

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096-097 edit india:gabbia arancio 06/05/14 16.49 Pagina 96

EDITORIALE

Maharashtra, stato strategico per gli investimenti italiani Mumbai è la prima area per flusso di investimenti, seguita da Pune, che sta divenendo sempre più una città ad elevata industrializzazione. Numerose le opportunità commerciali e di investimento per le aziende italiane in diversi settori n India, tra le destinazioni per investimenti finanziari, il primo posto è occupato dallo stato del Maharashtra. Infatti, come riportato dal report Assocham, pubblicato all’inizio del 2014, il Maharashtra ha attratto complessivamente, fino a dicembre 2 0 1 3 , 1 7 5 m i l i a rd i d i e u ro i n p ro p o s t e d ’ i nv e s t i m e n t o . Focalizzandosi sullo sviluppo di centri industriali in città minori o secondarie, la regione è riuscita ad emergere come destinazione particolarmente ambita, specie per l’industria dei servizi, sia indiana che globale. Infatti, i settori terziario ed energetico hanno attratto, nel corso del 2013, più di 8 miliardi di euro. Andando a scomporre le proposte di investimento per settore, il 38,2% è provenuto dal settore dei servizi, il 28,3% dal settore dell’energia elettrica, il 19,3% dal real estate, il 10,5% dal settore manifatturiero, il 2,5% dall’irrigazione agricola ed infine l’1,2% da attività di estrazione di materie prime.

I

CITTÀ E SETTORI-CHIAVE. Lo stato del Maharashtra non a caso viene identificato come centro vitale del Paese, dato che ha il più elevato livello di urbanizzazione. La metropoli di Mumbai, centro finanziario e commerciale, è la prima area per flusso di investimenti, seguita dalla città di Pune, un tempo capitale culturale dello stato, ma che sta divenendo sempre più un’area ad elevata industrializzazione. Il settore industriale occupa un’indubbia posizione nella vita economica del Maharashtra. Tra le differenti produzioni, il maggior contributo proviene dal settore alimentare, dal tabacco e dai prodotti correlati, dai tessuti di cotone e da altri prodotti tessili, dalla produzione di carta e prodotti cartacei, dall’editoria, dal settore della gomma e plastica, dai prodotti chimici, dalla produzione di macchine utensili, dalla produzione di apparati elettronici e dal settore dei trasporti. Dal 2000 al 2012, secondo il Dipartimento statale dell’Industria, il 33% degli investimenti diretti esteri (IDE) verso l’India è stato diretto verso il Maharashtra. La maggior parte di questi investimenti è stata orientata verso il settore terziario, il settore delle telecomunicazioni, il settore metallurgico e il settore informatico (sia hardware che software). Nel solo periodo 2012-2013, il flusso di IDE verso il Maharashtra ha raggiunto la somma di 5 miliardi di euro. All’inizio del 2014, l’amministrazione statale ha gestito una commessa di 2 miliardi di euro, da 32 Paesi differenti, per investimenti di tipo greenfield, che creeranno 20.200 posti di lavoro nei prossimi anni. Di questi, il più grosso investimento è rappresentato dal settore dell’acciaio, ma anche il settore automobilistico ha ricevuto investimenti cospicui. Lo stato del Maharashtra ha dunque rafforzato i settori dell’ingegneria, automobilistico, della chimica, della farmaceutica, del tessile, dell’IT e delle biotecnologie.

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Maharashtra, a Strategic State for Italian Investors Mumbai receives a large number of foreign investors followed by Pune, which is now turning into a prime industrial town. There are several trade and investment opportunities for Italian companies in several sectors aharashtra has become India’s number one investment destination. An Assocham Report published in early 2014, shows the state as having attracted cumulative investment proposals of t 175 billion as of December 2013. The state has focused on the development of industrial centres in second and third tier cities which makes it a preferred destination choice for investments, particularly for the Indian and global service sector industries. The service and electricity industries have attracted investments over t 8 billion in 2013. Of the investment proposals, Maharashtra attracted 38.2 per cent in services, 28.3 per cent in electricity, 19.3 per cent in construction & real estate, 10.5 per cent in manufacturing, 2.5 per cent in irrigation and 1.2 per cent in the mining sector. CITIES AND KEY-SECTORS. The state also enjoys the highest level of urbanization being identified as India’s powerhouse. Mumbai, the state’s financial and commercial hub, receives a large number of foreign investors followed by Pune, the state’s cultural capital that is now turning into a prime industrial town. Maharashtra’s industrial sector occupies a prominent position in the state’s economy. Food products, tobacco and related products, cotton textiles, other textile products, paper and paper products, printing and publishing, rubber, plastic, chemical and chemical products, machinery, electronic apparatus and appliances, and transport equipment contribute substantially to the industrial production in the state. From 2000 till 2012, out of the total Foreign direct investments (FDI) inflow into India, 33 per cent amounting to t 43 billion reached Maharashtra as per data collected from the state industries department. Most of the FDI is targeted at services, telecommunications, metallurgy, power and computer hardware and software sectors. In 2012-13, FDI inflow into the state reached t 5 billion. In early 2014, the state has managed to get a commitment of t 2 billion from 32 companies mostly in greenfield projects that will create as many as 20,200 jobs across the state over the next few years. While the biggest investments will be seen in the steel sector, auto and auto components are also in line. The state has established strengths in sectors which comprise engineering, automobiles and auto components, chemicals, drugs and pharmaceuticals, textiles, information technology and biotechnology. IICCI’S PROJECTS. For Italian companies looking to invest in the region, there are several trade and investment opportunities. The Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) has, over these years, or-

M


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promosso da

Mumbai

Pune

chestrated several initiatives for trade & investment facilitation across several sectors in the state. In building and infrastructure, with the aim to set up a Indo-Italian, human centric and sustainable city in the State, the IICCI initiated the LEGEM project in collaboration with Confindustria, with the contribution of the Ministry of Economic Development and the support of the Italian Embassy in India. In renewable energy & environment, the IICCI has cooperated with the European Business Technology Centre (EBTC) and CEIPiemonte to execute ‘Connect to Investors,’ an event co-funded by the European Commission focused on European entrepreneurs and Indian financial (VC, PE) and industrial investors to meet and develop joint projects/technologies to be executed in India or Europe. The IICCI has also executed a worldwide project called ‘Ospitalità Italiana’ initiated by Unioncamere and ISNART (National Institute for Tourism Research) in Italy that aims at certifying authentic Italian restaurants in India. Having certified several Italian restaurants in Mumbai and Pune it helps increase the visibility of Italian Food products in the HoReCa sector. In the area of machine tools, together with UCIMU and ASSOCOMPLAST, the IICCI has been in search of several opportunities for manufacturers of Italian machine tools and plastic machinery in this state. In the agri-machinery sector, in collaboration with the Emilia-Romagna Region, Unioncamere Emilia-Romagna and the Italian Agricultural Machinery Manufacturers Association-FEDERUNACOMA, IICCI is implementing business tie-ups and ventures in harvesting and post-harvesting technologies with networking and demonstration events with universities and institutions in Maharashtra. In order to attract inward investments into Italy, IICCI along with Invitalia, ICE Italian Trade and Investment Agency and the promotion agencies of Milan, Turin, Florence, Salerno with the support of the Italian Embassy in India organises road shows in Mumbai and Delhi. Focus is given to its India projects by collecting specific high-end business requirements of major industrial groups and conglomerates present in Maharashtra keen to do business with Italy. The IICCI hosts business delegations in other sectors as well that include furniture and eering from prominent regions in Italy including Emilia-Romagna, Lombardy, Piedmont and Veneto, organising b2b meetings to assist in commercial ventures, joint ventures, technology agreements in several cities across the state in cities like Mumbai, Pune, Kolhapur, Nasik, Nagpur.

I PROGETTI DELLA IICCI. Per le aziende italiane desiderose di investire nella regione, esistono diverse opportunità commerciali e di investimento. La Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) ha coordinato, nel corso degli ultimi anni, numerose iniziative per promuovere nello stato agevolazioni in trade & investment in diversi settori economici. Nel settore di costruzioni e infrastrutture, con l’obiettivo di creare una città indo-italiana umano-centrica e sostenibile nello stato, la IICCI ha dato il via al Progetto LEGEM, in collaborazione con Confindustria, con il contributo del Ministero per lo Sviluppo Economico e il supporto dell’Ambasciata d’Italia in India. Nell’ambito delle energie rinnovabili e ambiente, la IICCI ha avviato una cooperazione con lo European Business Technology Centre (EBTC) e CEIPiemonte per svolgere “Connect to Investors”, un evento cofinanziato dalla Commissione Europea e incentrato sull’incontro tra imprenditori europei e investitori finanziari e industriali, al fine di sviluppare progetti o tecnologie comuni da realizzare in India o in Europa. La IICCI ha peraltro di recente realizzato la fase di avvio del progetto di livello mondiale denominato “Ospitalità Italiana”, promosso in Italia da Unioncamere e da ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) e che mira a certificare i ristoranti italiani autentici in India. Il progetto, che ha certificate diversi ristoranti tra Mumbai e Pune, aiuta a migliorare la visibilità dei prodotti alimentari italiani nel settore HoReCa. Nell’ambito delle macchine utensili, assieme a UCIMU e ASSOCOMAPLAST, la IICCI ha esplorato le diverse opportunità nel Maharashtra per i produttori italiani di macchine utensili e di macchinari plastici. Nel settore dei macchinari agricoli, la IICCI in collaborazione con la regione Emilia-Romagna, Unioncamere EmiliaRomagna e FEDERUNACOMA, ha in corso un’iniziativa imprenditoriale in tecnologie di raccolta e post-raccolta, attraverso eventi di networking e dimostrativi assieme a università e istituzioni del Maharashtra. Per attrarre investimenti indiani in Italia, la IICCI organizza diversi road show nelle città di Mumbai e Delhi. Gli eventi si svolgono in collaborazione con Invitalia, ICE e le agenzie di promozione di Milano, Torino, Firenze, Salerno, con il supporto dell’Ambasciata d’Italia in India. Recentemente, una grande attenzione è stata data a progetti indiani che coinvolgono gruppi e conglomerati industriali di alto livello presenti in Maharashtra e interessati a fare affari con l’Italia. La IICCI ospita delegazioni d’affari che coinvolgono anche altri settori, quali l’arredamento e l’ingegneria, in particolare da parte delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto. Le missioni vengono implementate attraverso l’organizzazione di incontri B2B per favorire l’assistenza in iniziative imprenditoriali, joint ventures, accordi tecnologici in diverse città dello stato tra cui Mumbai, Pune, Kolhapur, Nasik, Nagpur.

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NEWS INDIA

Delegazione indiana a Cosmoprof 2014 Su richiesta della Camera di Commercio Italiana in Giappone, alla Indo-italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) è stato proposto di selezionare alcuni buyer indiani che prendessero parte ad una delegazione proveniente dalla regione Asia in missione a Cosmoprof, fiera in programma ad aprile a Bologna. Sette aziende hanno partecipato alla missione in Italia, dove hanno avuto modo di entrare in contatto diretto con espositori e buyer internazionali attraverso appuntamenti prefissati con importatori e distributori internazionali selezionati. Cosmoprof Worldwide Bologna è il più grande evento internazionale B2B dedicato ai cosmetici e ai prodotti di bellezza. È il luogo principale in cui sono rappresentati tutti i settori di bellezza in un unico evento: Profumeria e Cosmesi, Professional Beauty & SPA, Capelli, Prodotti green/naturali, Unghie, Confezioni, Macchinari, Contratti d’impresa e servizi relativi al settore della bellezza. L’evento centrale della missione è stata la visita del Console Generale dell’India a Milano, S.E. Manish Prabhat, che ha incontrato i delegati indiani in occasione di una presentazione e ricevimento offerto da UBI Banca, socio Platinum dell’IICCI. I delegati hanno condiviso le proprie opinioni con il Console, che ha offerto il proprio sostegno all’iniziativa e ha espresso la volontà di implementare le relazioni commerciali tra i due Paesi .

INDIAN DELEGATION @ COSMOPROF 2014 On the request of the Italian Chamber of Commerce in Japan, the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) was requested to select buyers from India, to be part of a sponsored delegation from Asia to Cosmoprof Bologna in April 2014. Seven companies from India travelled to Italy where they enjoyed direct contact with exhibitors and international buyers through pre-scheduled appointments with selected importers and distributors from international markets. Cosmoprof Worldwide Bologna is the biggest international B2B event in the world dedicated to Cosmetics and Beauty. It is the ultimate place where all beauty sectors are represented in one single event: Perfumery and Cosmetics, Professional Beauty & SPA, Hair, Green/Natural, Nail, Packaging, Machinery, Contract Manufacturing and services devoted to the beauty industry. The highlight of the project was the visit of the Consul General of India in Milan, Consul Manish Prabhat, who met the Indian delegates at a presentation and reception hosted by UBI Banca, IICCI Platinum Member. The delegates shared their impressions with the Consul who offered his support towards the initiative and also extended assistance in enhancing trade relations between the two countries.

Buyer indiani di prodotti e tecnologie alimentari in Italia La Indo-italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), in collaborazione con il Consorzio Camerale per l’Internazionalizzazione e Promos Milano, ha organizzato una missione di buyer indiani che, dal 6 al 12 aprile, ha fatto tappa in diverse città italiane. La delegazione faceva parte del “Progetto filiera agroalimenta-

re India”, un progetto interregionale che coinvolge Lombardia, Veneto, Piemonte, EmiliaRomagna e Calabria, per introdurre nelle aziende indiane prodotti e servizi agro-alimentari, tecniche di confezionamento e macchinari per la lavorazione. Dieci aziende indiane rappresentanti importatori, distributori e acquirenti di imballaggi

alimentari e tecniche di lavorazione, sono state selezionate per questa missione, durante la quale sono state protagoniste di incontri d’affari a Verona, Bologna, Torino, Milano e Lamezia Terme. Gli acquirenti di prodotti alimentari hanno visitato anche le fiere Vinitaly, Sol e Agrifood, in programma a Verona.

INDIAN FOOD & FOOD TECHNOLOGY BUYERS TO ITALY The Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) in collaboration with the Chambers Consortium for Internationalization and Promos Milan organized a buyers delegation to multiple cities across Italy from 6-12 April 2014. The delegation was part of the ‘Progetto filiera agroalimentare India,’ an inter-regional project between Lombardia, Veneto, Piemonte, EmiliaRomagna and Calabria to introduce products and

services in agri-food, food packaging & processing machinery to Indian companies. Ten Indian companies representing importers, distributors and buyers of food packaging and processing technology were selected to travel to Italy where they engaged in business meetings in Verona, Bologna, Turin, Milan and Lamezia Terme. The food buyers also visited Vinitaly and Sol & Agrifood fairs in Verona.

Imprese emiliano-romagnole dell’edilizia in India Il Progetto India 2013/14 è promosso dalla Regione Emilia-Romagna, da Unioncamere Emilia-Romagna e dalle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con la Indo-italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI), con l’obiettivo di presentare alle imprese emiliano-romagnole del settore edilizia e infrastrutture, le opportunità offerte dagli sviluppi infrastrutturali del mercato indiano. Il progetto prevede l’organizzazione di vari incontri con aziende italiane conosciute attraverso incontri preliminari e check-up aziendali condotti dalla IICCI in Italia dal 7 all’11 aprile 2014. La Fase II del progetto si svolgerà nel mese di giugno 2014, con una missione imprenditoriale organizzata in India specificamente per 14 aziende italiane selezionate, come occasione per incontrare varie società indiane.

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BUILDING COMPANIES FROM EMILIA-ROMAGNA IN INDIA Progetto India 2013/14 is an initiative promoted by the Emilia Romagna Region, Unioncamere Emilia-Romagna and the Emilia-Romagna Chambers of Commerce in collaboration with the Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI). The objective of the project is to provide companies from the Emilia-Romagna region operating in the building & construction sectors, the opportunities available as part of the infrastructural developments in the Indian market. The project foresees the organization of several meetings with Italian companies known as company check-ups conducted by the IICCI in Italy from 7-11 April 2014. Phase II of the project will take place in June 2014 with an entrepreneurial mission organized in India specifically for 14 Italian companies as an occasion to meet various Indian companies.


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