RASSEGNA STAMPA DEL 15 FEBBRAIO 2020

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CADORE - COMELICO

SABATO 15 FEBBRAIO 2020 CORRIERE DELLE ALPI

oggI IL FACCIA A FACCIA CoN I SINdACI

«Siamo attenti a ogni necessità e fare polemica non è d’aiuto» L’assessore Lanzarin rivendica la grande attenzione alla sanità di montagna «Sull’elicottero la Regione ha investito tanti soldi, perchè sminuirne l’utilità» trezzature». A proposito del processo di esternalizzazione dei servizi relativo al punto di primo soccorso di Auronzo, la Lanzarin sostiene che « non è nostra volontà penalizzare il territorio riducendo i servizi. La Regione ha messo in campo tutte le soluzioni possibili per ovviare a quello che si presenta come il vero, grande, proble-

Gianluca De Rosa PIEVE DI CADORE. L’assessore al-

la sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, pur senza sbottonarsi più di tanto, anticipa alcuni dei temi oggetto dell’incontro di oggi pomeriggio a Pieve con i sindaci di Comelico Superiore ed Auronzo. « La Regione ha le idee molto chiare sulla situazione in cui versa la sanità della montagna bellunese. Cosa dirò ai sindaci? Lo dirò a loro che, ci tengo a sottolinearlo, ho già incontrato a Venezia di recente. L’incontro di Pieve non rappresenta dunque una novità. La Regione dialoga costantemente col territorio. Conosciamo benissimo le problematiche della montagna bellunese, che comunque non è l’unica in Veneto ad avere problemi. Siamo molto attenti a queste situazioni, intenzionati a non abbassare mai la guardia ed, anzi, a continuare ad investire tanto nel personale quanto nelle at-

«Esternalizzare non è privatizzare il servizio ma la sola alternativa all’opzione chiusura»

Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità

AURoNZo: TATIANA PAIS BeCHeR TIeNe IL PUNTo

«Noi ci aspettiamo un’ambulanza in più e non una in meno»

Il sindaco Tatiana Pais Becher in una recente uscita ufficiale

LoReNZAgo

Giulio Fabbro designato al vertice della Pro loco LORENZAGO. Passaggio di te-

stimone alla guida della Pro loco Lorenzago. Dalla scorsa settimana Giulio Fabbro è il nuovo presidente dell’associazione lorenzaghese. Giulio, classe 1986, operaio nel settore dell’occhialeria e da sempre impegnato nel volontariato con varie associazioni, succede a Giorgio Taolin. L’ex presidente, di origine veneziane ma fortemente legato al territorio, abbandona così la guida della Pro loco

ma: la carenza di personale, sia medico e sia infermieristico. Le due ambulanze di Auronzo? Ribadisco, non è nostra intenzione penalizzare il territorio» Alle parole, l’assessore ha poi aggiunto la replica, attraverso una nota, al sindaco di Comelico Superiore Marco Staunovo Polacco che ieri aveva chiesto a gran voce il

Uno scorcio di Lorenzago

«Ci aspettiamo una ambulanza in più, non certo una in meno»: parole del sindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher; il primo cittadino, attraverso le frequenze di Radio Club 103, ieri mattina ha anticipato alcuni dei temi che verranno trattati nel pomeriggio di oggi nel corso dell’incontro programmato a Pieve con l’assessore Lanzarin. E ha ribadito concetti più volte espressi e convinzioni per nulla intaccate dal dibattito di questi ultimi giorni. «Già il 16 gennaio scorso avevamo esternato le nostre titubanze all’assessore Lanzarin circa il progetto di esternalizzazione pensato per l’ospedale di Auronzo. Nell’occasione avevamo posto la necessità di mantenere il servizio della doppia ambulanza. La consideriamo una priorità assoluta», ha spiegaAURONZO.

dopo diversi anni in cui ha lasciato un bel ricordo a residenti e turisti. Una ventata di gioventù, tanta passione e tante idee sono la base da cui parte il nuovo presidente, affiancato da un direttivo giovane e motivato composto tra l’altro dai rappresentanti delle varie associazioni del paese. La Pro loco Lorenzago ha un compito fondamentale nell’organizzazione di eventi e nella promozione dell’attività turistica. Un compito di rilievo evidenziato dalle varie amministrazioni comunali che ogni anno provvedono a dare all’associazione un contributo per l’attività svolta soprattutto tra estate ed inverno . — Luca De Michiel © RIPRODUZIONE RISERVATA

to Pais Becher a Radio Club, «vista l’ampiezza del territorio. Parliamo di qualcosa come 630 chilometri quadrati. Gli stessi dubbi li avevamo già riportati in precedenza anche al direttore generale della Usl1, Rasi Caldogno. Eravamo stati rassicurati sul fatto che il progetto di esternalizzazione non prevedeva una riduzione dei servizi; ma, a quanto pare, non è proprio così». Una volta ripercorse le fasi salienti di una vicenda che si presenta complessa, il primo cittadino di Auronzo è andata al contrattacco: «Intendiamo difendere in maniera convinta un servizio, quello della doppia ambulanza, che riteniamo fondamentale per la serenità del territorio. Abbiamo la necessità di tutelare chi, nonostante mille difficoltà, intende continuare a vive-

mantenimento del servizio di doppia ambulanza in dotazione all’ospedale di Auronzo: «Mi dispiace dover registrare una polemica preventiva che non aiuta, così come non aiuta la tranquillità delle persone sminuire l’importanza dell’elicottero del Suem 118, che tra poco sarà autorizzato anche al volo notturno e che, se non è la panacea di tutti i mali, non è nemmeno un particolare insignificante. L’elicottero e la seconda ambulanza al punto di primo intervento di Auronzo non sono alternativi, ma non si può negare che sono due aspetti diversi di un sistema chiamato emergenza urgenza, né si può negare che l’elicottero e il prossimo ok al volo notturno non siano una conquista di tutti che la Regione ha sostenuto con lavoro e soldi, tanti soldi». Nella nota l’assessore ha poi rimarcato: «Esternalizzazione non significa privatizzazione, perché il servizio resta pubblico in tutto e per tutto. Va considerata per quello che è: una risposta realistica, concreta e urgente alla grave carenza di personale che registriamo in montagna, e in tutto il Veneto. È stata pensata per evitare di chiudere, il che sarebbe stata la cosa peggiore in assoluto. Sulla dotazione di mezzi ho aperto un ragionamento approfondito con il direttore dell’Uls 1 Rasi Caldogno e la stessa cosa continuo a fare con i sindaci. Ragioniamo con serenità e troveremo un punto d’incontro; perché tutti, Regione e sindaci, siamo dalla stessa parte». — © RIPRODUZIONE RISERVATA

re in montagna. A tal proposito invito sia i cittadini di Auronzo e sia quelli del Comelico e di Vigo a recarsi nei rispettivi municipi per firmare la petizione redatta per la salvaguardia dei servizi di cui stiamo parlando. La petizione potrà essere firmata anche da chi non è residente». Parole al miele, in conclusione, circa l’incontro di oggi: «Ci aspettiamo un’apertura dalle istituzioni. Il presidente Luca Zaia si è già dato da fare in prima persona per il mantenimento dell’istituto Pio XII di Misurina. Non credo che oggi il mantenimento di un’ambulanza possa diventare un problema insormontabile. La sanità di montagna è da tempo al centro di tagli, penso anche all’ospedale di Pieve». Dierre © RIPRODUZIONE RISERVATA

domegge: mARTedì 25

Il “carro dei Trolls” apre la sfilata di Carnevale DOMEGGE. Si concluderà co-

me da tradizione col “martedì grasso” (il 25 febbraio) il Carnevale di Domegge, organizzato dalla Pro loco e dalle altre associazioni del paese. Il pomeriggio di festa inizierà alle 14,30 in piazza dei Martiri, da dove partirà la sfilata del “carro dei Trolls”, accompagnato dalle mascherine. In tutto il centro del paese ci saranno giochi e una animazione organizzata dalla Pro loco. La manifestazione

prevede che ci sia anche la premiazione delle mascherine più belle ed originali. Il “carro dei Trolls” di Domegge peraltro sarà presente anche sfilata dei carri di “Pievelandia”, in programma sabato 22 febbraio dalle 14,40. Le maschere di Domegge saranno parte integrante dello spettacolo, insieme a quelle degli altri comuni del circondario, e poi della festa che durerà fino a notte. — V.D.

SAN PIeTRo

I vigili al lavoro a Presenaio

Prosegue la bonifica nella zona di Col Curiè SAN PIETRO. Si è lavorato

tutto il giorno ieri per domare definitivamente l’incendio divampato giovedì a mezzogiorno nei boschi sopra Presenaio. All’opera le squadre forestali regionali e quelle dei volontari dei gruppi antincendio boschivo di Auronzo, a cui si sono aggiunti anche quelli dell’Antelao di Pieve di Cadore e del gruppo di Soverzene. Sempre attivo ovviamente anche l’elicottero regionale, che giovedì ha effettuato numerosi lanci (oltre ad aver fornito l’acqua alle squadre in quota). Il lavoro si è concentrato in particolare in alto, sui fronti est e ovest, con la situazione che è rimasta sempre piuttosto tranquilla. Un’operazione di bonifica particolarmente lunga, perché il terreno secco e anche il vento (che ieri si è pericolosamente fatto sentire a tratti) hanno contribuito a rianimare alcuni focolai. Il lavoro è proseguito fino al tramonto, ma tutte le squadre sono state messe in preallerta per riprendere la bonifica nella prima mattinata di oggi. «È stato un lavoro incessante quello messo sul campo da parte delle nostre squadre forestali per portare in assoluta sicurezza il territorio di Col Curiè», fa sapere l’assessore regionale Giampaolo Bottacin, «e anche quella dopo l’incendio è stata una giornata piena, resa fra l’altro difficile dal vento alzatosi rispetto a giovedì, per bonificare il terreno dove permane comunque l’allerta per la ripresa di piccoli focolai . La situazione è tutto sommato sotto controllo, ma lavoreremo anche domani (oggi, OES) e, se occorrerà, pure nei giorni successivi per completare la bonifica senza interruzioni. Oltre alle nostre squadre forestali e agli operai specializzati, voglio esprimere davvero un sentito grazie ai volontari, in questo caso a quelli della Protezione civile di Auronzo, presenti fin dall’inizio sull’incendio e che oggi (ieri, OES) sono stati raggiunti anche dal gruppo Antelao di Pieve di Cadore e da quello di Soverzene. Ancora una volta la nostra Protezione civile sta dimostrando tutto il suo valore e le proprie capacità» . —


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REGIONE

SABATO 15 FEBBRAIO 2020 CORRIERE DELLE ALPI

il processo per maltrattamenti

Nuove accuse per Maniero Minacciate la cognata e la figlia Tramite il figlio avrebbe ingiunto alla sorella della compagna di ritirare la denuncia Ex boss collegato di spalle in videoconferenza. Il 31 marzo sarà sentita la Bisello spiegato che lui, tra le altre cose, l’aveva obbligata per punizione a fare delle flessioni, e durante un litigio aveva minacciato di picchiarla, ricordandole: «Non sai con chi ti sei messa, io comandavo 500 persone». Alla prossima udienza sarà la stessa Bisello, che si era già costituita parte civile nella fase preliminare, a comparire in aula per

Francesco Furlan VENEZIA. Non solo attraverso

il figlio avrebbe minacciato la sorella della compagna affinché ritrattasse le accuse nei suoi confronti. Ma avrebbe minacciato anche la figlia, che non voleva più andare a trovarlo in carcere. Nuove accuse da parte della procura di Brescia nei confronti dell’ex boss della mafia della Riviera Brenta, Felice Maniero. Ieri mattina, nel giorno di San Valentino, è iniziato il processo che lo vede imputato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della donna che è stata al suo fianco per oltre vent’anni, Marta Bisello. Accuse che Maniero ha sempre respinto, pur confermando che qualche screzio, negli ultimi mesi, c’era stato. «Al massimo qualche spintone», si era giustificato nell’interrogatorio di garanzia. Mentre la compagna aveva

Niente più incontri con i familiari in carcere Faccia d’Angelo valuta il rito abbreviato

Felice Maniero in un’immagine d’archivio: ora ha sessantacinque anni

raccontare le minacce e le vessazioni subite da Maniero. Da quando è stato arrestato, lo scorso 21 ottobre, Maniero è rinchiuso nel carcere di Voghera, e da lì ieri si è collegato in videoconferenza dopo che, per motivi di sicurezza, il trasferimento a Bre-

dell’assessore alla sanità Manuela Lanzarin, è giunto nel corso del tavolo permanente che ha impegnato sedici organizzazioni sindacali nell’approfondimento di tre questioni di grande rilievo: l’utilizzo delle graduatorie concorsuali da parte delle aziende e degli enti del servizio sanitario nazionale; le norme e le problematiche per la stabilizzazione del personale precario; lo stato succitato delle procedure di reclutamento del personale. «Finora», ha spiegato Lanzarin «se un bando aveva 70 posti e mille idonei, si dovevano assumere quei 70 e buttare via la graduatoria, uno spreco insensato. D’ora in poi, invece,le graduatorie potranno essere attivate non soltanto per quanto riguarda i vincitori, ma anche gli idonei». Si è parlato anche dei compensi maggiorati, sia per i medici che operano in

condizioni di disagio (emergenza-urgenza, guardie festive e notturne, luoghi isolati e di montagna) che in ottica perequativa, per sanare le disparità retributive a danno dell’Azienda ospedaliera di Padova e di altre Ulss. A riguardo, gli ospedalieri del Cimo salutano con favore il confronto avviato, ricordando, per voce del segretario Giovanni Leoni, che «il rinnovo di tutta una classe medica del servizio pubblico passa attraversoun percorso condiviso che tenga conto della realtà dei mdici in trincea, che non sono numeri ma professionisti dedicati, della trasformazione al femminile della professione, della possibili e sempre più frequenti gravidanze sincrone ed assenze relative, tra elementi dello stesso reparto, a invarianza della domanda di salute del cittadino-paziente». —

Vecchie multe per le quote latte riscuote l’Agenzia delle entrate

oggi perché la questione è tutt’altro che chiara. Due sentenze della Corte di giustizia europea, infatti, di recente (2018 e 2019) avevano bocciato il calcolo delle multe comminate dall’Italia agli allevatori, chiedendone il ricalcolo.

TREVISO. Lo Stato, attraverso

LA PROTESTA

lanZarin soddisFatta: rinForZi in vista

Concorsi, in graduatoria entrano 770 medici e 355 specializzandi VENEZIA. Segnali positivi sul versante del reclutamento del personale da parte di Azienda Zero, la governance della sanità veneta chiamata a fronteggiare la penuria di camici bianchi negli ospedali nostrani. I concorsi e gli avvisi conclusi a tutto il 10 febbraio 2020 hanno permesso di inserire in graduatoria 770 specialisti e 355 specializzandi - informa una nota della Regione - per quanto riguarda il personale del comparto, a tutto il 16 dicembre 2019 erano stati inseriti in

graduatoria 9300 partecipanti, a fronte di una richiesta da parte dei direttori delle aziende sanitarie pari 462. Rispetto al futuro prossimo - si apprende - i concorsi per i medici con data fissata per l’espletamento contano su 1596 domande pervenute, delle quali 239 da specializzandi, a fronte di un fabbisogno da parte dei direttori di 270 figure; 1532 sono invece le domande pervenute per il comparto (a fronte degli 84 posti richiesti ). L’aggiornamento, da parte

lo stato passa alle “cattive”

l’Agenzia delle Entrate, va alla riscossione delle multe non pagate per le quote latte. E sono decine gli agricoltori trevigiani “irriducibili”, con posizioni ancora aperte. Una partita vecchia di vent’anni - le sanzioni si riferiscono ai prelievi supplementari nel periodo 1995-2008 - alla quale è stata impressa, ora, un’accelerazione decisiva per la riscossione. Se fino a prima, infatti, le pro-

cedure di recupero erano affidate ad Agea (agenzia per i pagamenti in agricoltura), dal 4 febbraio 2020, data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore un decreto del ministero dell’Economia con cui tutte le pratiche vengono trasmesse all’Agenzia delle entrate. COSA CAMBIA

Agea dovrà fornire al Fisco tutta la documentazione relativa

alle vertenze ancora aperte (cioè tutti quegli agricoltori che negli anni non hanno pagato e si sono trascinati le sanzioni fino ad oggi), quindi l’Agenzia delle entrate provvederà alla riscossione delle somme. Nel processo di recupero si tratta di un “salto di qualità” che, nelle intenzioni del Fisco, porterà finalmente all’incasso delle somme contestate. La riscossione delle multe era rimasta congelata fino ad

Non solo: anche il Consiglio di Stato si era più volte pronunciato, sempre negli ultimi mesi, annullando i prelievi supplementari messi in conto agli agricoltori che avevano presentato ricorso. «Il problema è che in tutti questi anni c’è chi ha pagato, chi ha rateizzato le multe, chi ha chiuso l’attività e chi ha resistito finora, e adesso deve pagare» commenta Giuseppe Facchin, Cia

scia era stato vietato. Nello schermo della sala del tribunale Maniero è apparso di spalle, sempre per questioni di sicurezza. L’udienza di ieri si è conclusa in modo piuttosto veloce. Un processo che si è aperto con un colpo di scena, perché il pubblico ministero Lorena Ghibaudo ha depositato nuove contestazioni nei confronti dell’ex boss della mala. Per le minacce fatte arrivare alla cognata attraverso il figlio, e per le minacce nei confronti della figlia che non ne voleva più saperne di andare in carcere. La stessa figlia per la quale Maniero, subito dopo l’arresto, si era detto molto preoccupato, perché potenzialmente in balìa dei suoi nemici, e di chi ritiene di avere nei suoi confronti un conto ancora aperto, da quando Maniero decise di pentirsi e di iniziare a collaborare con la procura antimafia di Venezia. Dal carcere quindi, per la procura bresciana, Maniero avrebbe cercato di recapitare un messaggio ben preciso alla compagna, e non è un caso che, alla luce di quanto emerso, il giudice Roberto Spanò abbia deciso di vietare a Maniero ulteriori colloqui con i familiari. Nei prossimi giorni potrà parlare solo con il suo avvocato, Luca Broli, per definire la strategia difensiva. Broli si è opposto alla richiesta di acquisizione da parte del tribunale delle nuove contestazioni mosse dalla procura, e ha chiesto anche tempo per poter vedere le carte dell’accu-

sa. Il giudice ha quindi deciso di riservarsi la decisione e di rinviare il processo al prossimo 31 marzo. Entro fine marzo Maniero deciderà anche se andare a dibattimento o se piuttosto scegliere la formula dell’abbreviato. Ipotesi che aveva scartato in un primo momento ma che ora sarebbe disponibile a prendere in considerazione. In ogni caso, nell’udienza di fine marzo sarà sentita la Bisello. — © RIPRODUZIONE RISERVATA

il tesoro del boss

Per il broker Brotini sentenza d’appello prevista il 18 marzo Sarà deciso il 18 marzo l’appello di Michele Brotini, il broker che ha contribuito a riciclare parte del tesoro di Felice Maniero, condannato in primo grado a otto anni e 14 mila euro, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Durante l’udienza di ieri, a Venezia, la Procura ha chiesto la conferma della condanna in primo grado. È stata invece confermata l’insussistenza dell’aggravante mafiosa. In primo grado, l’accusa aveva dimostrato il suo ruolo da protagonista nel riciclaggio di 11 miliardi di vecchie lire dello stesso Maniero. A inchiodarlo ci sarebbero le stesse dichiarazioni di “Felicetto”. La linea difensiva, ribadita in appello, punta a dimostrare il ruolo di capro espiatorio di Brotini.

il report sanitario

Oltre 285 mila i veneti colpiti dall’influenza VENEZIA. Finora l’influenza

stagionale ha messo a letto 285.500 veneti per un’incidenza generale pari a 11,35 casi per mille abitanti, inferiore a quella italiana, attestata a 12,65 casi per mille. Lo rivela l’ultimo rapporto epidemiologico della sanità regionale. «I nostri esperti ritengono che il picco sarà raggiunto tra questa settimana e la prossima» fa sapere l’assessore Manuela Lanzarin. La sorveglianza sulle forme gravi ha fatto rilevare 12 segnalazioni di complicanze.

provinciale, «c’è anche chi in questi anni non ce l’ha fatta, e non è più qui». Secondo l’ultimo dato ufficiale di Agea, in Veneto sono 770 le posizioni ancora aperte. «Soltanto noi ne seguiamo dieci» continua Facchin, «ma sappiamo che sono diverse decine le imprese interessate nella nostra pro-

Il contenzioso si trascina da 25 anni e ci sono due sentenze della Corte europea vincia. Trovo assurdo che si dia mandato all’Agenzia delle entrate di andare avanti, a fronte di pronunciamenti della Corte di giustizia europea

Per 2 di questi pazienti è stato necessario l’utilizzo del macchinario Ecmo per l’ossigenazione del sangue. Come nelle precedenti settimane, il conto dei decessi rimane a uno, una bimba di 10 anni. La fascia d’età più colpita risulta essere quella dei bimbi da 0 a 4 anni con un’incidenza di 33,47 casi per mille; 25,64 è l’incidenza tra i 5 e i 14 anni; incidenza che cala al 9,54 nella fascia 15-64 anni, per toccare il minimo di 3,37 tra gli ultrasessantacinquenni. —

che ci dicono che l’algoritmo di calcolo in Italia non era corretto. Avevamo chiesto almeno una sospensiva. Apprendere che si sceglie di escutere le pendenze fa ancora più male, in un contesto così dibattuto e incerto bisognava usare maggiore buon senso, e anche più serietà». Chi ha sempre resistito finora ha accumulato, tra more e interessi, cifre notevoli: «Per quelli che sono rimasti, le multe sono davvero importanti, parliamo di centinaia di migliaia di euro in media, ma anche di casi sopra il milione». Il consiglio delle associazioni, comunque, è sempre di rivolgersi a un parere esperto per valutare quali strade restano percorribili.— Andrea De Polo © RIPRODUZIONE RISERVATA


CORTINA - CADORE

SABATO 15 FEBBRAIO 2020 CORRIERE DELLE ALPI

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Verso milano-cortina 2026

GioVanni malaGò (coni)

Varato il decreto sulla governance: la via verso i Giochi ora è più in discesa

«Molto bene Ho già dato la bella notizia ai vertici Cio»

Il Parlamento (si spera a breve) dovrà convertirlo in legge Mancano alcuni provvedimenti, ma il percorso è tracciato Francesco Dal Mas CORTINA. Lunedì, al Pirellone

di Milano, la Fondazione Milano Cortina 2021 si riunirà per la prima volta senza patemi d’animo. Il Consiglio dei ministri ha varato il decreto sulla governance dei Giochi, che ora dovrà essere convertito in legge dal Parlamento. Vincenzo Novari, l’ad, potrà quindi presentarsi al consiglio di amministrazione col piglio giusto per iniziare subito il lavoro. Mancano altri provvedimenti, come quello sulle opere da realizzare e sulla semplificazione dei cantieri, ma il percorso è tracciato. TRE STRUTTURE. Il testo licenziato dal Governo prevede il Consiglio olimpico congiunto, organismo con funzioni di indirizzo generale e di alta sorveglianza sul programma di realizzazione dei Giochi; il Comitato organizzatore, costituito come Fondazione lo scorso 9 dicembre dal Coni, dal Comitato italiano paralimpico, dalla Regione Lombardia, dalla Regione del Veneto, dal Comune di Milano e dal Comune di Cortina; la società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 spa, che avrà come oggetto sociale la realizzazione, quale centrale di committenza e stazione appaltante, delle opere previste. Il decreto compren-

de anche il prestito delle garanzie finanziarie statali. CONSIGLIO OLIMPICO CONGIUNTO. Il Consiglio olimpico congiunto sarà composto da 15 membri (un rappresentante del Comitato olimpico internazionale, uno del Comitato paralimpico internazionale, uno del Coni, uno del Comitato italiano paralimpico, uno del Comitato organizzatore, uno della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 spa, due della presidenza del Consiglio dei ministri – Ufficio per lo Sport, uno del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, uno della Regione Lombardia, uno della Regione Veneto, uno della Provincia autonoma di Trento, uno della Provincia autonoma di Bolzano, uno del Comune di Milano e un altro del Comune di Cortina). COMITATO ORGANIZZATORE. La Fondazione assume le funzioni di Comitatio organizzatore dei Giochi. La Fondazione non ha scopo di lucro e svolge le attività di gestione, promozione e comunicazione degli eventi sportivi. AGENZIA INFRASTRUTTURE. L’agenzia Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026 spa avrà sede a Roma ed è partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti nella misura del

35% ciascuno. Il restante 30% del capitale sociale è ripartito tra Regione Lombardia e Regione Veneto, nella misura del 10% ciascuno, e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, nella misura del 5% a testa. La società, sottoposta al controllo congiunto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che lo esercita d’intesa con le Regioni e le Province autonome interessate, dovrà operare in coerenza con le indicazioni del Comitato organizzatore relativamente alla predisposizione del piano degli interventi, al rispetto del cronoprogramma, alla localizzazione e alle caratteristiche tecnico-funzionali e sociali delle opere, all’ordine di priorità e ai tempi di ultimazione delle stesse, nonché alla quantificazione dell’onere economico di ciascuna opera e alla relativa copertura finanziaria. ONERI FINANZIARI. Non sono previsti, per la funzionalità di queste strutture, nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, essendo le limitate spese a valere su somme già precedentemente stanziate. Non solo, in vista di eventi sportivi che si svolgeranno in Italia già nel corso del 2020, sono state introdotte norme in materia di divieto di pubblicizzazione parassitaria. Le misure adottate dal decreto sono tutte accomunate dall’obietti-

Il momento dell’assegnazione dei Giochi 2026 a Milano-Cortina

vo di «favorire, nell’attuale fase congiunturale, una sana crescita economica e sociale del Paese». GARANZIE. Quanto alla prestazione delle garanzie finanziarie da parte dello Stato, non si tratta di uscite di cassa, viene precisato. È autorizzata, ai sensi degli impegni assunti a livello internazionale, la garanzia dello Stato che si aggiunge a quella di Regioni ed Enti locali. La legge farà anche divieto generale di pubblicizzazione parassitaria. Le esigenze di bilanciamento tra tutela degli interessi dei soggetti coinvolti in un regolare contratto di sponsorizzazione (e consumatori), da un lato, e tutela della libera concorrenza, dall’altro, hanno suggerito di individuare una serie specifica e qualificata di presupposti, e cioè quegli eventi nei quali la pubblicizzazione parassitaria

ha concrete ragioni di essere esperita in virtù del significativo ritorno economico che può generare. Per contro, si è ritenuto di non limitare l’operatività della fattispecie ai soli eventi sportivi, ma di estenderla ad eventi che comunque possono presentare ampissima risonanza mediatica e pubblicitaria. L’ITER. Il testo è il frutto di un lavoro delicato e complesso, coordinato dal ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora. È stato un iter portato avanti di concerto con i ministeri degli Interni, della Giustizia, degli Affari esteri, di Economia e finanze, delle Infrastrutture e trasporti, dell’Ambiente, del Lavoro e delle Politiche sociali, Beni e attività culturali e turismo, Funzione pubblica, Affari regionali, Affari europei, Innovazione. — © RIPRODUZIONE RISERVATA

CORTINA. «È un provvedimento, quello della legge olimpica, che era stato avviato dal precedente Governo ed è stato confermato dall’attuale. Siamo molto contenti. Si tratta di un primo passo; adesso aspettiamo il completamento con quelli che sono i decreti, però la legge era molto attesa. Io ho già avvisato il Cio, siamo tutti molto contenti, tutti quanti». È il commento del presidente del Coni, Giovanni Malagò, all’approvazione del decreto Olimpiadi di Milano-Cortina. «Bene l’approvazione della legge olimpica. La attendevamo con ansia. È la base di tutto. Ora, si coinvolgano i territori e le imprese per una programmazione sostenibile delle infrastrutture e per una gestione trasparente e condivisa dell’evento». A dirlo è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. «Mi sembra che questa legge dia una giusta attenzione ai territori e sia abbastanza equilibrata; ma, come sempre, sarà l’attuazione delle norme a fare la differenza, così come l’individuazione di nomi competenti e conoscitori delle singole specificità». Berton ricorda come un appello forte al Governo per accelerare sui tempi della legge fosse arrivato il 28 gennaio in occasione dell’assemblea di Confindustria Belluno. «Come Confindustria saremo attenti sia ai tempi di questa attuazione che al coinvolgimento massimo delle imprese, vere sentinelle dei territori e del loro sviluppo sostenibile. Mi auguro che ora tutti i soggetti coinvolti adottino il passo certo e cadenzato dei bravi montanari. Cinque anni passano in fretta». –

le reazioni

Zaia auspica «decreti attuativi in linea con le attese» Soddisfatto il ministro D’Incà «Sei anni prima dell’evento parte una programmazione che riguarderà anche mobilità accessibilità e sostenibilità» CORTINA. «Con l’approvazione

della legge olimpica spero vivamente che il Governo entri a pieno titolo anche nell’aspetto finanziario. Questo chiuderebbe definitivamente la partita». Lo auspica il presidente della Regione, Luca Zaia, sollecitando la rapida approvazione del provvedimento da parte del Parlamento. Autorevoli le rassicurazioni che arrivano da Palazzo Chigi: quelle dei ministri Spaadafora e D’Incà. «L’approvazione in Consiglio dei ministri della legge olimpica è una bella notizia», commenta il governatore Zaia, «questo è un lavoro di squadra e ringrazio il ministro Spa-

dafora per aver portato avanti la partita. Siamo all’inizio di un grande percorso che, con l’approvazione definitiva in Parlamento, entrerà nella fase di piena operatività». Per Zaia sarà adesso importante che la legge olimpica venga perfezionata per quanto riguarda gli aspetti dell’operatività, facendo in modo non di bypassare le normative, ma di rendere ancora più efficace l’azione organizzativa, nel rispetto della legge, ma evitando di aprire l’ufficio complicazione affari semplici. La semplificazione – come nel caso di Cortina 2021 – è attesa con uno specifico provvedimento di legge. E così pure il programma delle opere da realizzare, a cominciar dalla pista di bob e di slittino di Cortina. «Ci attendiamo adesso una rapida conversione in legge», conclude Zaia, «e che i decreti

attuativi siano in linea con le aspettative del Cio e dei territori. Abbiamo davanti una grande operazione, che va fatta crescere giorno dopo giorno, come si fa con un neonato». Spadafora, dunque, cerca di rassicurare. «Il governo poteva e doveva dare risposte concrete ed efficaci, attese da tempo a livello nazionale e internazionale. Siamo già al lavoro», fa sapere il ministro, «per proseguire nel percorso tracciato e predisporre le ulteriori norme occorrenti, le quali, per la loro natura, seguiranno l’iter legislativo ordinario, e consentiranno al Parlamento di migliorare e arricchire gli sforzi già compiuti dal governo». Spadafora sottolinea che l’approvazione del decreto, l’altra sera in cdm, è frutto di uno sforzo corale portato avanti con un’attenzione particolare ai territori. «Il nostro

Paese, negli appuntamenti importanti, sa dimostrare grandi capacità. Il risultato è stato possibile», evidenzia il ministro, «grazie al lavoro degli uffici; è stato così possibile, in tempi ravvicinati, affrontare, risolvere e cucire le diverse istanze dei tanti attori coinvolti, con un’attenzione particolare per i territori e le comunità locali». «Questo governo, sei anni prima del grande appuntamento sportivo, anticipa la programmazione e si prepara al meglio a un evento di assoluto rilievo per il territorio e per il nostro Paese». È il commento di Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento. «Si tratta di un decreto organizzativo che servirà a dare una governance necessaria alle azioni, ai programmi e agli interventi essenziali da intraprendere che riguarderanno anche la

Il governatore Luca Zaia

mobilità, l’accessibilità e la sostenibilità ambientale. Le Olimpiadi rappresentano una grandissima opportunità a livello sociale e turistico. Si lavorerà su opere socialmente utili sul lungo periodo per la vita delle nostre vallate e su cui il Movimento 5 Stelle, come ribadito in più occasioni, vigilerà costantemente». Soddisfatto dell’approvazione del decreto il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina. «Recepisce sostanzialmente quanto avevamo suggerito come Comune e Regione», dice, «oltre che le indicazioni degli altri Enti. Adesso è importante che sia rapida la conversione in legge. Ma è evidente che a Cortina, come altrove, aspettiamo gli altri provvedimenti perché è vero che mancano sei anni, ma ci sono opere importanti da realizzare». — F.D.M.


V

Belluno

Sabato 15 Febbraio 2020 www.gazzettino.it

La Lega affila le armi e ritorna al passato `Il partito al lavoro

per le prossime elezioni regionali POLITICA

INAUGURATA all’Istituto Catullo la mostra “Questo non è amore” con le opere degli studenti per sensibilizzare contro la violenza di genere

«L’amore è un’opera d’arte» Studenti contro la violenza `Video e quadri realizzati dai giovani La mostra dei ragazzi del Catullo presentata ieri con questore e prefetto per sensibilizzare sui reati verso le donne `

L’INIZIATIVA Video e quadri per dire che no, “Questo non è amore”. Nel giorno dedicato al santo patrono degli innamorati, le classi IV e V dell’indirizzo artistico e multimediale dell’Istituto Catullo festeggiano l’amore. Quello vero, quello che non centra nulla con la violenza. La data, naturalmente, non è casuale. Il progetto promosso dalla Polizia di Stato e sostenuto da diverse associazioni del territorio tra le quali BellunoDonna, Auser, Dafne, Fidapa e Unicef aveva preso il via il 25 novembre, giorno dedicato alla lotta contro la violenza di genere e ieri, San Valentino, ha tagliato il nastro del primo obiettivo: la realizzazione di una mostra degli elaborati degli studenti sul tema della violenza contro le donne,

ora esposta lungo i corridoi della scuola. L’altro obiettivo, quello a lungo termine, è la sensibilizzazione e la prevenzione del fenomeno tra le giovani generazioni.

I PROTAGONISTI «Abbiamo cercato di far emergere la luce in fondo al tunnel, nel nostro lavoro – ha spiegato una studentessa, Viola Dal Pont -, per lanciare un messaggio di speranza a chi vive situazioni di violenza». Tra gli interventi, anche quello del questore Lilia Fredella che ha voluto parlare ai ragazzi con parole “non istituzionali”, come ha premesso a inizio discorso. «Per anni mi sono occupata di omicidi – ha raccontato alla giovane platea – e ad un certo punto mi sono resa conto come le vittime fossero, nella maggior parte dei casi, donne. Ho iniziato a studiare il fenomeno e a dividerlo in categorie. Ne è

emerso che gli autori degli omicidi sono quasi sempre persone molto vicine alla vittima come parenti, partner o amici. È necessario un radicale cambio culturale se vogliamo incidere sul problema». «Un problema che ha radici profonde, nella disparità di potere tra uomo e donna», così ha definito la violenza di genere la presidente di BellunoDonna Anna Cubattoli. La onlus, operativa da vent’anni in provincia, è finora l’unica associazione nata per aiutare le donne colpite da violenza sul territorio. «Il problema è molto presente anche nella nostra provincia – ha fatto sapere ai ragazzi -. Per questo negli anni abbiamo aperto diversi sportelli, a Ponte nelle Alpi, a Feltre e a Belluno così da avvicinarci alle donne. Quest’anno ne apriremo uno anche a Sedico e presto apriremo una casa rifugio a Feltre, che si aggiungerà a quella

già attiva nel capoluogo». Il prefetto Adriana Cogode ha parlato di delitto d’onore, di leggi che fortunatamente sono cambiate e nel tempo hanno tutelato sempre di più la donna. «La maggior parte dei femminicidi sono causati dal partner e la violenza di genere porta a conseguenze come la depressione, l’abuso di alcol, gravidanze indesiderate e aborti, nascita di bambini sottopeso – ha spiegato -. L’Organizzazione mondiale della sanità, non a caso, ha definito il fenomeno un’emergenza per la salute delle donne». Emozionato e orgoglioso dei suoi ragazzi, il dirigente della scuola Mauro De Lazzer. «Il Catullo, che tra due anni compie 200 anni, ha una lunga tradizione di collaborazione con le istituzioni – ha ricordato -, ci auguriamo di poter proseguire su questa strada». Alessia Trentin

BELLUNO Un nuovo partito. Anzi no. Lo stesso. Ma con lo sguardo da Giano bifronte, rivolto anche al passato, alla tradizione. È nata la Liga Veneta-Lega per Salvini premier, con campagna tesseramenti aperta ieri a Limana. Vengono così ricostituite le associazioni territoriali, le cosiddette “nazioni” nel lessico leghista. Il battesimo ufficiale del nuovo soggetto politico, a Milano, risale a cinque giorni fa, con Franco Gidoni nominato Commissario provinciale: «In molti non accettavano la scomparsa della Liga Veneta – precisa Gidoni, entrato nel partito a fine anni Novanta – questa è una nuova avventura perchè non si tratta solo di un cambio di nome visto che ora avremo autonomia territoriale». A tal proposito Gidoni è sicuro che il tema dell’autonomia non sia finito nel cestino: «Sarà una discriminante tra chi, in ottica elezioni, vorrà allearsi con noi e chi andrà per conto proprio». All’orizzonte, intanto, incombono proprio le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. Che ne sarà di Zaia? E per Gidoni, bis da consigliere? «Ci sono alcune riserve da sciogliere, si attendono evoluzioni – è sibillino il neo Commissario provinciale – di solito squadra che vince non si cambia, magari la si rinforza».

LE PROSPETTIVE C’è da chiedersi se, quando e come cambierà in provincia il palinsesto in questa Liga Veneta-Lega per Salvini premier, vi-

sto che ora ci si trova in una sorta di limbo: «Questa la tempistica dataci a Milano. Entro fine giugno va sistemata la parte relativa alle sezioni, a settembre quella delle province, per arrivare a novembre al congresso a livello regionale». Fino all’obiettivo: nominare il segretario nazionale.

I TESSERAMENTI La Lega, intanto, mette in mostra i numeri in salsa bellunese. Il partito aveva, tra militanti e sostenitori, 380 tesserati nel 2016, passati a 429 nel 2017, a 460 nel 2018. Poi il picco: lo scorso anno quasi un 40% in più, con 612 tesserati in provincia di Belluno. Esiste già un calendario per il tesseramento 2020: oggi a Belluno - Castion e piazza dei Martiri – a Cencenighe, Trichiana e Alpago. Il deputato Mirco Badole sarà a Busche. È lui a commentare la situazione in Parlamento: «Aria pesante, e non da oggi. Evidente l’immobilismo. Di buono c’è che sono arrivati i soldi per Mondiali e Olimpiadi. Ma non si dice che la produzione industriale è a -4.9». «Domenica banchetto in piazza Duomo a Belluno, martedì in Largo Castaldi a Feltre. Attenzione: i gazebi non raccoglieranno rinnovi di tessere. Chi è già dentro il sistema deve aspettare: «L’indicazione è di dedicare la sottoscrizione a chi si avvicina per la prima volta al partito». Daniela De Donà

IL CONSIGLIERE FRANCO GIDONI: «SQUADRA AL LAVORO» L’ONOREVOLE MIRCO BADOLE: «SITUAZIONE TESA»

POLITICA Il consigliere Franco Gidoni e l’onorevole Mirco Badole

Castion: il Carnevale torna in pista `Questa sera teatro

al S.Gaetano domani la sfilata dei carri LA FESTA BELLUNO I vestitini di carnevale dei bambini sono già fuori all’aria. Le mascherine sono state lavate e sono pronte ad essere indossate. Coriandoli e stelle filanti sono riposti accanto alla porta di casa. Gli adulti e i ragazzi più grandi stanno ultimando i carri in queste ore. C’è una certa trepidazione dentro alle case. A Castion il carnevale è un evento non solo mondano e di costume, è ormai una tradizione. Si festeggiano quest’anno i 60 anni dalla prima volta che i carri hanno fatto sognare i bambini di allora che oggi hanno i capelli bianchi, sotto al cappello. Ogni anno, a partire da quel magico 1960, per un’intera giornata, le vie e la Piazza di Castion, che non a caso si chiama Pian delle feste, si animano di carri mascherati, ognuno con una storia diversa da raccontare. Le piccole orchestrine, oggi sono diventate band

A CASTION La sfilata dei carri allegorici a Pian delle Feste o disk jockey. La musica c’è sem- ispirato a foto dei carnevali che pre ad accompagnare l’allegria furono. Il Carnevale Castionedi queste giornate. Da quest’an- se inizia oggi (20.30) con lo spetno, seguendo la modernità, gli tacolo teatrale dell’Allegra Comorganizzatori introdurranno an- pagnia al teatro san Gaetano. che il televoto per eleggere il mi- Domani la sfilata dei bambini gliore carro: quello fatto meglio dalle 11.30, alle 14 quella dei carri e soprattutto più divertente. con possibilità di pranzare in loUna gara alla risata più sonora, co prodotti tipici. Si ripropone la insomma. Il premio sarà un qua- festa anche sabato 22 febbraio, dretto in acrilico fatto dai ragaz- dalle 15 con la primissima edizi delle scuole il cui soggetto è zione di “Caret a Castion” ga-

ra (goliardica) di carretti per le vie del Centro Storico di Castion. Vincerà quello più divertente, potrà essere a due posti o tre e più. Domenica 23 il Carnevale si trasferisce in città a Belluno: per le vie del Centro storico si svolgerà l’attesa Carnival Color Run, sarà consegnata una tuta bianca e, lungo il percorso, i ragazzi del Gruppo autismo Belluno spruzzeranno di colori chi desidererà. A partire dalle ore 14 i carri allegorici di Castion e Sedico sfileranno dalla stazione al teatro comunale.Lunedì 24 sarà il turno della Tombola di Carnevale alle Scuole Medie di Castion organizzata grazie al contributo del Comitato genitori delle medie (quelli delle elementari contribuiranno con i giochi della domenica). Il ricavato andrà a sostenere un progetto delle scuole. Infine martedì grasso la rassegna di appuntamenti e eventi si concluderà con la Grande Sfilata delle mascherine in Centro Storico a Belluno. Il tutto promosso e organizzato dalla Pro Loco Pieve Castionese e dal Consorzio Belluno Centro Storico per conto del Comune di Belluno. Federica Fant

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Associazione vigili del fuoco Bortoluzzi eletto presidente L’ASSOCIAZIONE BELLUNO Lorenzo Bortoluzzi è il nuovo Presidente dell’Associazione nazionale Vigili del fuoco della provincia di Belluno. È stato eletto dal Direttivo, rinnovato nel corso dell’assemblea che ha eletto I nuovi Consiglieri per i prossimi tre anni, che sono: Gian Pietro Slongo Vice Presidente, Walter De Col, segretario, Pierluigi Piol, Tesoriere, Alessio Giotto, Ugo De Donà, Mauro Tessaro, Rino Zanon e Ezio Molinari, Consiglieri. Lorenzo Bortoluzzi, subentra a Giuseppe De Min, rimasto in carica con, Attilio Corona, Adolfo Da Rold, Luigino Stiz, per ben nove mandati. Sotto la presidenza di Giuseppe De Min, l’Associazione è stata molto presente con idee e progetti, a partire dalle vecchie foto della caserma di Piazza Piloni, appese al Centro Piero Rossi, la titolazione del sovrappasso di Marisiga a Santa Barbara, e per ultimo il Monumen-

to Ai Vigili del Fuoco, installato nell’aiuola sparti traffico che porta alla nuova caserma del Comando provinciale, in Via Col Da Ren. I questi anni sono migliaia i bambini che hanno appreso i pericoli domestici e partecipato alle numerose Pompieropoli. Molte le iniziative portate avanti in questi anni e le partecipazioni a manifestazioni civili, militari e religiose. I consiglieri uscenti, si sono impegnati a collaborare con il nuovo gruppo. Perché siamo abituati a lavorare insieme, aggiunge il segretario uscente, Adolfo Da Rold.


VIII

Belluno

Sabato 15 Febbraio 2020 www.gazzettino.it

Con Ricostruire l’edilizia montana ritorna in Fiera `Taglio del nastro

questa mattina a Longarone LA RASSEGNA

I PIANI Del prolungamento dell’A27 si parla da decenni ma l’idea non ha mai preso quota. Ora però è un territorio più ampio a chiederla

All’Austria piace l’idea di un valico dal Bellunese Ieri a Mestre l’incontro per fare il punto `Le categorie chiedono aiuto alla politica sulle opere necessarie in questa regione Padrin: «Per ora non c’è parere unanime» `

IL CONVEGNO Non ci si aspettava che potessero arrivare delle decisioni. Ma ci si aspettava di capire l’aria che tira. Per farlo partiamo dalle parole di Christian Ragger, 46enne membro del Consiglio Nazionale dell’Austria. «Serve un’alleanza - ha spiegato Ragger - che riunisca Tarvisio, Brennero e Belluno». Insomma, l’ex partito di Jörg Haider (poi transitato al Bzo) non solo vedrebbe di buon occhio il progetto di uno sbocco a Nord ma addirittura potrebbe rappresentare un buon partner su cui poter contare.

IL DIBATTITO L’incontro ieri pomeriggio a Mestre, un dibattito organizzato da Cisl Regionale e Unioncamere del Veneto per fare il punto sulle infrastrtuture. Dal Porto di Venezia e la Via della Seta all’aeroporto. Insomma un dibattito su quanto un collegamento Veneto con l’Austria potrebbe essere utile all’intera re-

gione. «La Regione c’è stata, c’è e ci sarà sul progetto di realizzare un collegamento diretto stradale tra il Veneto e l’Austria - ha affermato l’assessore alle infrastrutture e ai trasporti della Regione Veneto Elisa De Berti nel suo intervento - al Bellunese e a tutto il Veneto questa infrastruttura serve come servono altre opere come la Romea Commerciale. Facciamo uno studio, confrontiamoci col territorio e poi facciamo sintesi per portare questo progetto a Roma. Che poi possa essere una strada, una superstrada o un’autostrada lo decideremo poi. L’importante è partire. Tenendo presente anche che un eventuale “Treno delle Dolomi-

MARIO POZZA PRESIDENTE UNIONCAMERE: «PREPARIAMO UN PROGETTO PER IL GOVERNO»

ti” servirà solo per il trasporto locale e per i turisti, scordiamoci che possa portare anche merci». Paolo Doglioni, presidente della Confcommercio di Belluno e vice presidente regionale, ha ricordato come il territorio di Belluno abbia dovuto aspettare più di 60 anni per vedere realizzate grandi opere e che quest’opera sia una necessità «per tutto il Veneto e non solo per il Bellunese anche in vista delle Olimpiadi, per questo è necessario fare squadra, siamo di fronte a una necessità impellente e non possiamo aspettare altri 63 anni perché vengano realizzate opere stradali». Anche la presidente della Confartigianato di Belluno Claudia Scarzanella ha chiesto ai politici e al territorio di fare sintesi. «Compito arduo - ribatte il presidente della Provincia Roberto Padrin - molti sindaci, soprattutto nella zona del Cadore, non vedono di buon occhio questa ipotesi. Ho anche sottolineato che la Feltre Primolano rimane una priorità come lo sono le dotazioni tecnologiche». «Sap-

piamo anche che il congestionamento della Feltrina deve trovare velocemente respiro attraverso la conclusione della Pedemontana Veneta. Tuttavia il solo prolungamento dell’A27 non può rappresentare da solo la priorità e la risposta al problema» ha sottolineato il segretario veneto Matteo Ribon.

BELLUNO Prende il via oggi la 15^ edizione di “Ri-Costruire 3.0”, il salone dell’edilizia dedicato al sistema casa in montagna. Due i fine settimana: questo nelle giornate di sabato e domenica, ed il prossimo da venerdì 21 a domenica 23 febbraio. Oggi dunque il taglio del nastro e la cerimonia di inaugurazione (ore 11) cui subito dopo seguiranno la consegna del 5°Premio Ri-Costruire 2020, la presentazione dell’opera realizzata dai mascherai alpini ad Arredamont 2019 e l’inaugurazione della mostra “Slovene Alpine Architecture 2008–2018”. Nel pomeriggio (alle 14) tocca all’appuntamento con i “Consolidamenti strutturali con sistemi compositi, fibre di carbonio, tessuti e reti di vetro, betoncini, tecniche di consolidamento. Analisi caso studio ed esempi esecutivi di cantieri eseguiti” a cura del Centro per la formazione e la sicurezza di Belluno. Il secondo incontro della giornata sarà dedicato agli “Impianti radianti a foglia. Studio di un caso pratico: ristrutturazione di un appartamento” (ore 15). Lavori mattutini e pomeridiani anche domani, domenica 16 febbraio. Alle ore 11 ecco il “Miglioramento comfort abitativo e riduzione delle dispersioni energetiche degli immobili esistenti: le soluzioni alternative quando non sia possibile la posa di un cappotto esterno” si presenta come un approfondimento tecnico normativo di cui sarà relatore Fabrizio Agosti. Nel pomeriggio (ore 16,45) alla fiera di Lon-

garone la ditta Prefa presenterà più di 10 anni di innovazione per le coperture. Ri.costruire riprenderà nel pomeriggio di venerdì 21 febbraio quando il Consorzio Cipa - Confindustria Belluno Dolomiti interverrà su “La gestione dei rifiuti derivanti da attività di manutenzione e costruzione edile” (ore 14,30). Alla stessa ora in programma anche l’incontro “Dalle norme al cantiere. Conoscere e prescrivere il calcestruzzo” curato dall’Ordine degli Ingegneri di Belluno in collaborazione con le aziende F.lli De Pra, Calcestruzzi Dolomiti e Iron Prefabbricati. Sabato 22 al mattino gli appuntamenti saranno dedicati a “Edilizia ed Economia Circolare: come e perché” (alle 10,30) a cura di Cna Veneto; “Costruzioni sostenibili” (ore 10,30, Centro Consorzi di Sedico); nel pomeriggio Longarone Fiere presenterà “Fiera-Festival delle Foreste 2020” (ore 14,30) mentre Ordine dei periti industriali e dei periti in collaborazione con Ordine architetti, Collegio geometri e Ordine Ingegneri di Belluno parleranno di “Impariamo a tremare. Rischio sismico, terremoti e ricostruzioni”. Alle 16 incontro su “Le Resine nel mondo dell’edilizia”. Domenica 23 febbraio chiusura della rassegna con la premiazione (ore 11,30) del 5° Virtual escavator talent contest, organizzato dal Centro per la Formazione e la Sicurezza di Belluno e Longarone Fiere Dolomiti. (G.S.)

LA RASSEGNA SI SVOLGERA’ IN DUE WEEKEND IN PROGRAMMA DIMOSTRAZIONI E CONVEGNI

LE CONCLUSIONI Per la Cisl, invece, è intervenuto Gianfranco Refosco, Segretario generale Cisl Veneto: «Pensiamo sia importante ragionare ad un nuovo accesso verso Nord, nell’alto bellunese, che metta in connessione l’autostrada A27 alla rete autostradale europea, facendo diventare questo segmento viario veramente strategico per tutto il territorio del Veneto e un’ulteriore opportunità di sviluppo per i commerci che partono dal Porto di Venezia». «Le categorie sono d’accordo, prepariamo un progetto e poi parliamo col governo», chiude il presidente di Unioncamere Veneto e di Treviso-Belluno Mario Pozza.

TAGLIO DEL NASTRO Oggi a Longarone per la Fiera Ricostruire dedicata al mondo dell’edilizia di montagna e alle innovazioni

A tavola senza sfruttare gli animali Serve una cabina di regia dopo la Brexit: LA RASSEGNA BELLUNO “Perchè Ulisse andò a caccia di pesce spada?”ce lo chiede Lav Belluno. Un ciclo di conferenze firmato dalla nota associazione animalista prenderà il via venerdì prossimo al Centro Giovanni XXIII di Piazza Piloni. Al centro del dibattito il tema, discusso, dell’alimentazione connessa al benessere e al rispetto degli animali. La Lega anti vivisezione affronterà la questione da tre punti di vista: quello antropologico, quello alimentare e quello etico, per fornire alla fine un quadro il più completo possibile del proprio punto di vista. “Ci siamo impegnati molto in questo progetto – spiega Kelly Callegher, portavoce e presiden-

LA PRESIDENTE Lav Kelly Callegher te della sezione di Belluno della onlus -, il nostro obiettivo è parlare non solo di animali, ma anche di cambiamento nella società a livello antropologico. Verranno sfatati miti e verranno aperte riflessioni. Gli appunta-

menti saranno tutti gratuiti e aperti a chiunque”. Si parte, si è detto, venerdì prossimo alle 20.30 con il tema “In vino inducta veritas” di cui parlerà l’antropologo Claudio De Lorenzo. Il 28 febbraio il biologo nutrizionista Orazio Ragusa relazionerà, invece, su “Mangiare bene per vivere meglio, tutti” parlando di un regime alimentare sano e senza lo sfruttamento animale. Chiuderà il mini ciclo il vice presidente nazionale Lav Roberto Bennati con “Il cibo nel piatto e il cambiamento climatico”, ovvero emergenza ambientale e il suo collegamento, ormai noto ai più, con gli allevamenti intensivi. Per maggiori informazioni scrivere a lav.belluno@lav.it. Tutti gli incontri inizieranno alle 20.30 e si terranno in Sala Muccin. A.Tr.

l’appello di Dario Bond all’ambasciatore L’APPELLO BELLUNO «Subito una cabina di regia a livello governativo per la gestione dei rapporti tra Italia e governo inglese a tutela della comunità degli italiani che vivono nel Regno Unito e che risentiranno degli effetti della Brexit». È la proposta del deputato di Forza Italia, Dario Bond, di fronte alla nuova emergenza post-Brexit, manifestata dall’ambasciatore d’Italia a Londra, Raffaele Trombetta, in audizione alla Camera nelle Commissioni riunite Affari Esteri e Politiche Ue. «Secondo i dati ufficiali c’è una comunità italiana nel Regno

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L’ONOREVOLE Dario Bond

Unito pari a 700mila persone, 401mila registrate tra i soli Consolati di Londra ed Edimburgo. Italiani che studiano, vivono, lavorano lì; tra questi,

anche molti ragazzi veneti e bellunesi, che costituiscono una risorsa del nostro Paese e dei nostri territori. Quando parliamo di Brexit e dei suoi effetti ci preoccupiamo degli scambi commerciali, dell’agroalimentare, dell’export. Ma non c’è solo il patrimonio produttivo da tutelare, c’è anche il patrimonio umano che non possiamo e non dobbiamo dimenticare, tanto più se si tratta di giovani e di professionalità importanti. Chiediamo che il governo si impegni subito a creare una cabina di regia dedicata, per affrontare e risolvere con tempestività le questioni problematiche che vive la nostra comunità presente nel Regno Unito».


XXI

PiovediSaccoCodevigo

Sabato 15 Febbraio 2020 www.gazzettino.it

Baracca distrutta alla Boschettona: mistero sul rogo

Il Tar annulla la delibera ed è polemica su chi pagherà

`Cortocircuito

escluso: la popolare struttura era senza corrente

L’opposizione attacca: «Danno ai cittadini» Gianella: «Sono a carico della Rete Snam» `

PIOVE DI SACCO Il Tar del Veneto, su ricorso di un cittadino, nei giorni scorsi ha annullato una delibera del consiglio comunale di Piove di Sacco che approvava una variante urbanistica relativa ad un metanodotto della Snam e condannato Comune e società al pagamento delle spese legali. L’opposizione accusa la maggioranza di sperpero di denari pubblici, ma il sindaco rassicura che nessun costo verrà messo a carico del Comune e taccia le minoranze di fare disinformazione.

LA VARIANTE A dare fuoco alle polveri, stavolta non su vicende relative alla sicurezza, ma su questioni tecniche, i capigruppo della Lega Andrea Recaldin e Enrico Zennaro di Forza Piove: «Lo scorso 29 luglio il consiglio comunale ha votato una variante del percorso del metanodotto che in località Arzerello avrebbe dovuto subire una modifica del suo originale percorso. Alla nostra richiesta di chiarimenti e approfondimenti sul tema, la maggioranza, oltre a non averceli forniti, ha deciso di andare al voto. Peccato, perché il

Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, attivato da un cittadino , ha disposto l’annullamento della delibera, ma ha anche condannato il Comune e Snam Rete Gas al risarcimento delle spese di lite». Per i consiglieri del centrodestra «ora sono i cittadini piovesi a rimetterci, a causa di uno spreco di risorse e soldi pubblici. Nonostante le nostre perplessità, evidenziate in Consiglio e confermate ora dal Tar, Gianella e i suoi sono andati avanti. A giorni comunque, presenteremo un’interrogazione per chiedere spiegazioni sulla loro condotta in merito, sperando però di ricevere una adeguata risposta questa volta».

LA REPLICA Immediata la replica del sindaco Davide Gianella: «La Lega, dopo la confusione sulla sicurezza, continua a perdere colpi. Infatti non si tratta di una sentenza definitiva, perché è stata impugnata in Consiglio di Stato da Snam Rete Gas. Si trattava di una delibera tecnica, con la quale il consiglio andava ad approvare un progetto presentato da Snam per la sostituzione e rifacimento di una conduttura del gas, con tutti i pareri favorevoli». Il primo

CODEVIGO

MUNICIPIO Il Tar ha annullato la delibera sulla condotta gas

cittadino interviene anche sulla parte economica della vicenda giudiziaria: «Rassicuro tutti i cittadini in ogni caso, che il Comune non ha speso e non spenderà un solo euro di spese legali, così come concordato con Snam, nel cui interesse esclusivo viene realizzato l’intervento di pubblica utilità». E aggiunge: «Non mi pare ci sia alcuna grave responsabilità degli amministratori. Quando l’attuale capo dell’opposizione Recaldin era vicesindaco, non ha forse beccato ricorsi al Tar che hanno annullato gare e delibere? Ma la mia serietà e il mio stile, mi hanno portato allora a non accusare amministratori per giudizi di terzi, su aspetti tec-

nici e non politici. Purtroppo la condotta nuova non puó passare per un’area boscata, che ha ricevuto tutela dalla Regione Veneto, e dunque deve seguire obbligatoriamente un determinato percorso». La conclusione del ragionamento del sindaco di Piove è tutta politica e rivolta alla minoranza di centrodestra: «Mi ricorda la volpe, che dice al merlo che l’uva è acerba solo perché non riesce a raggiungerla, non una, ma per ben due volte», riferendosi evidentemente alla vicenda dei giorni precedenti sulla questione sicurezza in città, che ha suscitato un vivace dibattito. Nicola Benvenuti © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mistero sull’incendio che l’altra mattina ha completamente distrutto la baracca della spiaggia Boschettona di Codevigo. Si tratta di un punto molto ambito soprattutto nei mesi estivi dagli appassionati di kite surf e delle passeggiate in mezzo alla natura. A dare l’allarme è stato proprio uno sportivo che attorno alle 12 è arrivato alla Boschettona. Sul posto si arrivati i Vigili del fuoco che hanno prontamente spento il rogo. Non si segnalano feriti e intossicati e le fiamme non hanno interessato ulteriori strutture limitrofe. In un primo momento l’incendio è stato archiviato come

accidentale, con tutta probabilità provocato da un corto circuito. Nel corso delle indagini però è emerso che all’interno della struttura non c’era corrente elettrica dato che la stagione è attualmente morta e soltanto dopo Pasqua si prevede la ripresa. I carabinieri della stazione di Codevigo, dopo che un primo sopralluogo era stato operato dai vigili urbani, stanno approfondendo la vicenda per capire se dietro il rogo vi possa essere la mano dell’uomo. La zona non è coperta da videosorveglianza e quindi non vi sono immagini che possano guidare gli accertamenti. Gli amministratori comunali stanno attendendo con urgenza di sapere che cosa è accaduto esattamente, per adottare contromisure. Da qualche anno la struttura era gestita dalla cooperativa sociale “Terra di mezzo”, che tra villeggianti mordi e fuggi e sportivi era molto apprezzata. C. Arc.

INCENDIO La baracca della Boschettona distrutta


XIII

Padova

Sabato 15 Febbraio 2020 www.gazzettino.it

Medicina e Chirurgia sbarcano anche a Treviso Sarà attivato l’intero corso universitario del Bo, Rizzuto: «Un altro grande progetto che si realizza nella regione» `

FUMATA BIANCA PADOVA É arrivato il via libera

all’attivazione dell’intero corso di Medicina e chirurgia del Bo a Treviso. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, a seguito dell’approvazione di uno specifico disegno di legge. Il costo della docenza nella Marca trevigiana è stimato in un milione 570 mila euro l’anno, ipotizzando l’impiego di diciotto professori associati, venti docenti a contratto e due unità di supporto. Si completa così l’offerta formativa per gli aspiranti camici bianchi anche a Treviso, dove da tempo era attivo solo il secondo triennio di Medicina e chirurgia.

BENI PATRIMONIALI CONSULENTI ESPERTI PER VARIE NECESSITÁ Mercoledì a Palazzo Zabarella, alle 18, BPER Banca insieme ad Andersen Tax & Legal Italy presenta “Esperti in relazione: consulenza per la cura del patrimonio”, incontro che avrà per oggetto il trust, un istituto del sistema giuridico che serve a regolare vari rapporti: dalla pianificazione patrimoniale all’organizzazione del passaggio generazionale, dalla tutela dei soggetti deboli al raggiungimento di fini solidaristici e di pubblica utilità. I beni rimangono assoggettati al programma fino a quando esso sia realizzato. Il trust può essere utilizzato anche per finalità di conservazione e valorizzazione di un patrimonio artistico

SVOLTA STORICA «É una svolta storica in un rapporto di collaborazione tra Università e Ulss 2 che aveva già dato ottimi risultati, ma che veniva limitato dal fatto di riguardare solo il secondo triennio – sottolinea Zaia - mentre da qui in avanti a Treviso ci sarà un corso completo in piena regola, capace di attrarre studenti e di costituire un vero polo di alta formazione sul territorio. É una scelta di progresso. Saremo infatti noi a farci carico, attraverso il Fondo sanitario regionale, degli oneri di docenza. Ne vale la pena, per l’importanza del fatto che un’Università prestigiosa si apre al territorio, per le ricadute positive sul sistema sanitario locale, per la nuova occasione formativa». Soddisfazione da parte

DISCO VERDE Il Bo esporta a Treviso un corso di Medicina e Chirurgia

familiare o istituzionale.

dell’ateneo patavino. «Un altro grande progetto che si concretizza nella nostra regione – afferma il rettore Rosario Rizzuto – ringrazio il presidente Luca Zaia e la Giunta regionale per aver creduto nell’operazione. É cruciale la formazione di medici preparati, al passo con i tempi e le più moderne tecnologie, all’altezza del prestigio della scuola di Medicina dell’ateneo patavino e, in generale, della medicina veneta. Con questo nuovo corso, con 60 matricole in più (portando gli studenti in medicina del nostro ateneo a 460 l’anno) Padova con-

LAVORETTI DOMESTICI IL “FAI DA NOI” CON LEROY MERLIN

ferma l’ormai storico impegno e interesse per la sede di Treviso, dove già i nostri studenti di medicina potevano svolgere lezioni e tirocini, finora però solo parzialmente, dove sono attivi numerosi corsi delle professioni sanitarie e i corsi di Giurisprudenza». Nella sede ospedaliera di Treviso la Regione ha attivato convenzioni con il Bo fin dal 1989, anno a partire dal quale alcuni reparti vengono utilizzati per la didattica integrativa a quella universitaria, tenuto conto delle esigenze delle Scuole di specializzazione. Elisa Fais

Leroy Merlin inaugura alle 10 in via del Commissario il suo trentesimo Emporio Fai Da Noi in collaborazione con la Società Cooperativa Sociale Città So.La.Re (Solidarietà, Lavoro, Responsabilità) che offre opportunità di casa e lavoro a persone fragili, dedicandosi all’inserimento lavorativo e all’integrazione sociale. Si tratta di un luogo di condivisione di materiale, in cui le persone o le famiglie in difficoltà, che

Aspiag trasferisce la logistica LA PROTESTA PADOVA Giornata di sciopero per i

90 lavoratori impiegati nel magazzino della logistica di Aspiag Despar dell’Interporto. Un’astensione dal lavoro decisa dopo l’incontro di mercoledì scorso con i vertici dell’azienda in vista del trasferimento nella nuova struttura di Monselice. «Aspiag ha investito per aprire un nuovo centro logistico “Agrologic” a Monselice dove concentrerà il lavoro dei diversi magazzini della provincia, un trasferimento del quale si parla da tempo ma di cui mai ci era stato riferito nulla di concreto - spiega Marco Zanotto, di Adl Cobas - mercoledì abbiamo richiesto un incontro con la

dirigenza per discutere di due questioni della massima importanza: la garanzia che tutti i lavoratori verranno trasferiti a Monselice e che non ci saranno cooperative per i lavoratori». Zanotto sottolinea come ci siano dipendenti che lavorano per Aspiag da circa 15 anni tramite cooperative che si sono succedute nel tempo fino al 2013, quando subentrò una società. «Ora Aspiag nell’illustraci il nuovo centro di Monselice ci ha anche annunciato che i 90 lavoratori torneranno ad essere occupati tramite una coop. Abbiamo quindi chiesto un’assunzione diretta da parte di Aspiag - continua il sindacalista - sono molte le aziende di logistica che stanno tornando ad internalizzare i la-

Mille gru rosse di origami: solidarietà al popolo cinese L’INIZIATIVA PADOVA Continuano le iniziative

di solidarietà del Comune nei confronti del popolo cinese. Dopo aver annullato in segno di rispetto la Festa delle Lanterne e il laboratorio-conferenza sulla danza di Dun Huang, in programma nell’ambito dei festeggiamenti per il Capodanno cinese, palazzo Moroni annuncia una nuova iniziativa di solidarietà verso le popolazioni colpite dal Coronavirus. «Mille gru rosse di origami per la Cina e il Mondo» è, dunque, l’iniziativa ispirata all’animale che nella cultura orientale simboleggia longevità e salu-

te. L’associazione culturale «Il Filo di Seta» ha lanciato un invito sui social a donare una o più gru di carta, con il nome dell’autore dell’origami, e una frase di augurio, oppure a pubblicare una gru come foto profilo e sulla pagina dell’evento Facebook. Gli origami dovranno essere portati poi alla mostra di Hong Wu «Poeti vaganti tra gli affreschi. Raffigurazioni dell’oroscopo cinese», in svolgimento nella sala della Gran Guardia di piazza dei Signori fino al 23 febbraio, e in altri punti di raccolta. L’obiettivo è quello di raccogliere almeno mille gru per realizzare un’installazione. Con il suo linguaggio artistico, Hong Wu riesce a esprime-

voratori, ma abbiamo ricevuto un secco no. Ci hanno detto che il servizio verrà affidato ad Aster Coop che già lavora con altre aziende. Aster chiede ad ogni lavoratore 5200 euro per diventare socio, somma che viene pagata con 50 euro al mese di trattenuta sulla paga. Aspiag ci ha illustrato un impianto ipertecnologico sottolineando come la struttura sia stata realizzata con particolare attenzione al benessere dei lavoratori. Noi chiediamo attenzione alla parte retributiva dei dipendenti, dopo essere passati ad una società tornare ad una gestione di una cooperativa è un enorme passo indietro. Ora chiederemo alla Prefettura di attivare un tavolo di confronto». L.M. re la profondità della cultura tradizionale cinese, nonché la connessione e la fusione tra la cultura cinese e quella italiana. L’eternità e l’istante, la fatalità e la coincidenza, sono i contrasti che hanno ispirato l’artista e al centro del dialogo con i visitatori. L’ispirazione del linguaggio pittorico di Hong Wu proviene da Hua Xiang Zhuan, un elemento decorativo a forma di mattone con immagini a basso rilievo a stampa, una forma artistica dell’antica Cina che porta con sé un senso di misticità e di eternità del tempo. Le opere sono tutte su carta di riso realizzate a inchiostro e acquarello. La mostra è patrocinata dal Cafa - Central academy of fine arts (Accademia centrale di belle arti), ed è visitabile a ingresso libero (orario: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18; lunedì chiuso). Alberto Rodighiero

«Patrick Zaki libero»: l’ateneo si mobilita `Gli organi accademici:

«Sono inviolabili i diritti fondamentali dell’uomo» LA MOZIONE PADOVA Il Bo aderisce alla mo-

zione dell’università di Bologna per Patrick Zaki, lo studente dell’ateneo bolognese arrestato nei giorni scorsi in Egitto. «Tutta la comunità dell’università di Padova segue con apprensione la vicenda – afferma il rettore Rosario Rizzuto – facciamo quindi nostro l’appello partito dal rettore Francesco Ubertini a nome dell’università di Bologna: i diritti fondamentali dell’uomo sono inviolabili. L’università di Padova, che porta nel suo Dna la libertà, in tutte le sue forme e per tutti, chiede alle istituzioni, nazionali e internazionali, di continuare a battersi per trovare una soluzione al più presto per il caso Zaki. Ho avvertito i componenti di Senato accademico e Consiglio di amministrazione del nostro ateneo della volontà di condividere la mozione partita dall’Alma Mater di Bologna: con la forte speranza che già alle prossime riunioni previste da calendario per i nostri organi accademici non ci sia più bisogno di farlo e che Zaki abbia già ritrovato la libertà». Nell’incontro straordinario del 12 febbraio scorso l’università di Bologna ha infatti approvato una mozione relativa all’arresto del giovane Zaki, per chiedere sostegno al governo italiano e all’Unione Europea. Ieri pomeriggio, davanti a Palazzo Moroni, si è svolta la manifestazione di solidarietà organizzata da Studenti per Udu, Rete degli

studenti medi, il sindacato degli studenti Link, Adi, Asu, Cgil e Amnesty International Padova. «Alla battaglia per la verità su Giulio, che non si è mai fermata – fa sapere Sergio Palma, segreteria confederale Cgil Padova - associamo la lotta per la libertà di Patrick. Di entrambe chiediamo conto allo stato egiziano. La mobilitazione e l’intervento delle istituzioni italiane ed europee deve essere forte, massiccia la mobilitazione della società civile, in vista del 22 febbraio, data in cui scadranno i 15 giorni di custodia cautelare. La vicenda Zaki non può trasformarsi in un nuovo caso Regeni. Sono inaudite le accuse che gli rivolgono: «Studiare in Italia per agire contro lo stato egiziano», o peggio «Un gay andato in Italia per fare un master in omosessualità». Siamo di fronte a uno Stato oscurantista, repressivo e antidemocratico. Il popolo egiziano deve vedere rispettati i propri diritti». Eli.Fa.

IN CARCERE Il Bo si mobilita per la liberazione di Patrick Zaki

«Pentole d’acqua calda per riuscire a fare la doccia» L’APPELLO PADOVA «Da mesi non riuscia-

necessitano di effettuare lavori di manutenzione di base, piccole ristrutturazioni o lavori di decorazione, possono utilizzare utensili in prestito. A chi ne ha bisogno, l’Emporio fornisce anche prodotti consumabili come vernice, stucco e lampadine e mette a disposizione gli invenduti del negozio: merce un po’ difettata, cambi gamma, campioni.

COLDIRETTI PRODOTTI FUORI STAGIONE ECCEZIONALMENTE DISPONIBILI Quest’anno, con oltre un mese di anticipo sull’inizio della

primavera, spiega Coldiretti Padova, i prodotti tipicamente invernali sono esauriti mentre sono già disponibili alcune primizie, prodotti mai visti a febbraio. Al Mercato Coperto di Campagna Amica, in via Vicenza 23, oggi dalle 9.30 si potranno scoprire le novità che anticipano la primavera dell’orto a causa dell’anomala situazione meteo.

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mo a fare una doccia, siamo costretti a scaldare pentole d’acqua come cent’anni fa». Sono stanchi Maria e Valter, marito e moglie di 61 e 63 anni. Entrambi hanno importanti invalidità, lei è costretta a letto, lui ha subito tre serie operazioni chirurgiche. Da tredici anni vivono in un appartamento di via Varese, nel “Giardino d’inverno” di proprietà di Ater. Quello che doveva essere un fiore all’occhiello dell’edilizia popolare, ma che si trascina il tormento di molti inquilini: il teletermo. «Da tre mesi non posso fare una doccia - spiega Maria Bruscaglin - fatico a muovermi, ho bisogno di una persona che mi aiuti e la cosa richiede molto tempo. Molto più dei tre minuti d’acqua calda che il sistema ci concede prima che diventi gelida. Almeno il riscaldamento funziona, ma il disservizio per noi è drammatico. Il contatore centrale segna una temperatura di 57 gradi a fronte dei 65 degli anni passati, Acegas ci viene incontro con un bonus, ma il nostro sospetto è che questi problemi derivino dal fatto che tanti non pagano affitto e bollette oltre alle pessime condizioni dell’impianto. Chiediamo solo dignità. Stiamo valutando di spostarci, ma con la sedia a rotelle non è facile trovare casa». «Se non è l’acqua è la muffa alle pareti o il caldo torrido che si crea nella serra d’estate perché i meccanismi d’apertura sono rotti - aggiunge una vicina che assiste Maria - sareb-

be un bel complesso, ma negli anni è davvero precipitato, anche per l’incuria di alcuni residenti purtroppo». Una soluzione potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Ad assicurarlo è Ater: «Sta partendo una verifica straordinaria dell’impianto a cui seguiranno le manutenzioni necessarie entro la fine della prossima settimana - spiega il presidente Gianluca Zaramella tutte supervisionate dai nostri addetti insieme alla ditta incaricata delle manutenzioni». Un’altra importante conferma è arrivata di recente: entro fine anno saranno conguagliati gli affitti per chi con la legge 39/2017 si è visto aumentare il canone, poi ricalcolato su decisione della Regione. «Il ricalcolo parte da marzo e sarà retroattivo. Noi consideriamo di saldare tutto ben prima di fine anno» assicura Zaramella. Serena De Salvador

GIARDINO D’INVERNO Il complesso di alloggi Ater in via Varese


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Oderzo

IL RESTAURO Ripristino della sala d’aspetto, nuovi locali al primo piano, servizi igienici e un piccolo bar

Motta

Sabato 15 Febbraio 2020 www.gazzettino.it

treviso@gazzettino.it

Treni, rilancio della stazione l’ultima parola alla Regione Superato lo scoglio della Soprintendenza `La Pallamano pronta per il progetto adesso manca solo il via libera da Venezia Il Comune: «Agito con sollecitudine» `

Muri imbrattati due ragazzine colte sul fatto `Sorprese da una

residente. Il sindaco: «Ora più controlli»

ODERZO MOTTA

Il restauro della stazione ferroviaria adesso è nelle mani della Regione Veneto. Rete Ferroviaria Italiana ha trasmesso lo studio per ripristinare l’immobile alle autorità regionali, che devono dare il loro benestare. Insomma si attende il semaforo verde. In modo che la società Pallamano Oderzo possa finalmente predisporre il progetto esecutivo, in collaborazione con Rete Ferroviaria e cominciare a operare per aprire il cantiere. «Lo studio di ristrutturazione del fabbricato è stato presentato da Rete Ferroviaria in Regione. Il Comune ha fornito alla Regione l’attestato di conformità urbanistica» dice il sindaco Maria Scardellato.

IL NODO Nello studio continua a esserci il punto di ristoro. Che, a suo tempo, aveva sollevato qualche dubbio circa la sua fattibilità. «Perchè – spiega Vincenzo Artico, vice sindaco – l’attività di bar-ristorazione, premesso che per svolgerla deve avere tutti i nulla-osta delle autorità sanitarie, nonché la relativa licenza, potrebbe esser stata considerata quale attività economica, dunque in contrasto col comodato d’uso concesso alla Pallamano Oderzo. Società che non ha scopo di lucro. Per risolvere la questione nello studio che Rfi ha presentato alla Regione si parla di un progetto complessivo, con il ripristino della sala d’aspetto, il ricavo di una sala al piano superiore, i servizi igienici. Se ci sarà un bar se ne potrà parlare più avanti. Sottolineo, e lo faccio con forza, che noi come amministrazione abbiamo risposto con la massima sollecitudine a tutte le pratiche che erano di nostra competenza. Abbiamo emesso il regolare certificato di conformità urbanistica, vale a dire che nell’area si può fare quanto viene richiesto». «L’attività del bar – aggiunge Mario Gherlenda, vice presidente di Pallamano Oderzo

LA RISTRUTTURAZIONE La stazione dei treni: Rfi ha trasmesso lo studio in Regione, dopo il via libera Pallamano Oderzo potrà predisporre il progetto esecutivo. In alto il sindaco Maria Scardellato

Declassamento scongiurato Agenzia Inps, il trasloco entro l’estate Al vaglio le offerte per la nuova sede (an.fr.) Nuova sede dell’Inps, le cose dovrebbero maturare entro l’estate. Intanto è stata scongiurata il declassamento del servizio, che resta come agenzia a Oderzo. Da via Cesare Battisti dovrebbe traslocare nei locali dell’ex Opera Pia Moro, in un contesto meno dispendioso rispetto all’attuale.«Inps sicuramente rimane come agenzia a Oderzo – dice il sindaco Maria Scardellato - e l’istituto sta procedendo ad analizzare le offerte pervenute a seguito del bando per la scelta della sede. Auspico che per l’estate sia concluso l’iter, visti gli ottimi e sinergici rapporti con la direzione regionale e provinciale». Un paio d’anni fa

il vento che spirava era tutt’altro, pareva proprio che l’Inps se ne andasse. I 14 sindaci dell’opitergino-mottense avevano firmato una lettera congiunta chiedendo che non venisse attuato alcun declassamento. Il risultato è stato proprio questo. Il servizio non solo non sarà declassato, ma migliorato. A Oderzo resterà una agenzia, in aggiunta ci sarà uno sportello informativo a Motta. A dar manforte ai sindaci anche le parti sociali, associazioni imprenditoriali e sindacali (Assindustria, Unascom, Confartigianato, Cna, Casa Artigiani, Confagricoltura, Cia, Coldiretti, Confesercenti, Cgil, Cisl, Uil Federmanager, Ugl).

– è finalizzata a recuperare quelle risorse che serviranno per la gestione dell’immobile, la manutenzione ordinaria, la pulizia. Nessuno scopo di lucro. Il punto di ristoro potrebbe anche essere riservato ai soli soci dell’associazione sportiva».

L’IMPASSE La ristrutturazione della stazione ferroviaria è in agenda ancora dal 2016. A complicare le cose ci fu l’impasse con la Soprintendenza ai beni architettonici. Secondo quest’ultima era necessario il suo nulla-osta; mentre le Ferrovie sostenevano che tutte le ristrutturazioni attuate nei propri immobili il nulla-osta non era servito. Impasse superato con la presentazione del progetto da parte di Pallamano Oderzo che ha ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza. Adesso ciò che manca è il via libera della Regione. Chissà che il 2020 sia l’anno buono. Annalisa Fregonese

Vandali in azione in centro a Motta. Ma questa volta vengono beccati. Le responsabili sono due ragazzine minorenni. L’episodio è accaduto a inizio settimana in via Campazzo, tra piazzetta Duomo e piazza Castello. Le due giovanissime, circa 15 anni, sono state sorprese mentre imbrattavano i muri del centro storico, in una zona di pregio ma poco trafficata. Le ragazze hanno scritto con dei pennarelli sui marmi in una zona nascosta al passaggio, lungo l’area dove un tempo sorgeva il Castello, oggi completamente rinnovata. Sono state sorprese da una residente, Laura Facchin, che le ha immediatamente invitate a ripulire. Lo ha segnalato la stessa Facchin che nel profilo Facebook “Motta e dintorni” ha postato alcune foto di quanto accaduto martedì. Le giovani hanno scritto sul muro vicino alle abitazioni. Non disegni, ma alcune frasi. «Martedì - conferma - ho colto sul fatto due ragazzine che stavano scrivendo sui marmi. Le ho invitate a pulire. Poi ho segnalato l’accaduto ai vigili». Una questione che ha scatenato il popolo social.

nella lotta a un malcostume dilagante». Riguardo a sicurezza e atti vandalici, lo stesso Righi aveva spiegato: «A breve installeremo 25 nuove telecamere. Compariranno sia in centro che nelle frazioni. Implementeranno il servizio di videosorveglianza già presente nelle principali vie d’ingresso del paese. Il sistema è presente anche nell’area del centro di raccolta rifiuti di via Marche».

IL PRECEDENTE Quello di martedì è il secondo atto di vandalismo nel giro di una ventina di giorni in pieno centro a Motta. Nella notte tra il 24 e 25 gennaio un ignoto writer ricoprì diversi muri con figure e scritte realizzate con la bomboletta spray. Il responsabile, non contento, con lo spray deturpò il citofono di un’abitazione privata. Un episodio che aveva lasciato l’amaro in bocca anche a Carlo Verardo, residente in zona, che con la macchina fotografica pubblicò online lo scempio, chiedendo tra l’altro l’installazione di videocamere. «Si tratta di gentaglia» disse denunciando pubblicamente l’episodio. E, adesso, arriva la risposta del sindaco. Gianandrea Rorato

IL COMMENTO Sul fatto il sindaco Alessandro Righi non ha nascosto un certo disappunto. «Sono gesti da condannare, senza titubanza. Sono opera di giovani delinquenti svuotati di valori sociali» ha detto. «Cosa faremo adesso? Di certo intensificheremo i controlli. E anzi chiedo la collaborazione di tutti i cittadini per essere ancora più incisivi

ARRABBIATO Il sindaco Alessandro Righi condanna il gesto

Rifiuti nel fosso, operaio tradito dal numero di carta di credito: multato MEDUNA Al furbetto dei rifiuti stavolta è andata male. Ha scaricato un sacco di immondizia nel fosso. Ma lasciato un indizio e il Comune è risalito a lui: oda dovrà pagare una multa di 150 euro. È accaduto a Meduna dove sabato scorso era stato organizzato un incontro di volontari che, armati di sacchi e guanti, hanno ripulito buona parte del territorio. Tra i tanti sacchi abbandonati, alcuni sono stati aperti e controllati. E la costanza è stata premiata visto che c’è chi ha lasciato un indizio sufficiente per farsi scoprire. I volontari infatti dentro un sacchetto hanno trovato uno scontrino di un pagamento eseguito con la carta di

credito. I volontari lo hanno consegnato in Comune.

L’INDAGINE A seguire, il sindaco Arnaldo Pitton ha firmato un’ordinanza con la quale ha richiesto alla banca di poter risalire al proprietario della carta seguendo la procedura inerente alla privacy. La banca ha fornito il nominativo con il quale la Giunta, tramite la Polizia locale, ha comminato una multa di 150 euro, ossia il massimo previsto dal regolamento comunale. Il responsabile è un operaio che lavora in un’azienda della zona industriale, poco lontano da dove è stato raccolto il sacchetto. Il primo cittadino commenta: «Al responsabile è stata recapitata una multa da 150 euro, ossia il massi-

IN PRIMA LINEA Il sindaco di Meduna Arnaldo Pitton in una foto d’archivio mentre recupera un sacco di rifiuti abbandonati

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mo previsto dal regolamento. Si tratta di un operaio che lavora in zona industriale a Meduna, non residente in Comune. Quando insieme ai volontari abbiamo organizzato la giornata ecologica, in questo sacchetto della spazzatura gettato nel fosso abbiamo trovato uno scontrino relativo a un pagamento eseguito con una carta di credito. Seguendo l’apposita procedura siamo risaliti alla banca. Tramite la nostra Polizia locale, attraverso delibera, abbiamo chiesto che ci venissero forniti i dati del titolare della carta, spiegando il motivo. E la banca lo ha concesso. Così siamo riusciti a risalire all’identità del responsabile. Per correttezza abbiamo avvisato anche i vertici dell’azienda dove l’uomo lavora». Non è la pri-

ma volta che il Comune risale all’identità di chi lascia impunemente la spazzatura in giro per il paese.

NASCOSTO NEL CAPANNONE Nel luglio dello scorso anno infatti, grazie a un volontario che rimase alcune notti in un capannone, vennero smascherate due nomadi domiciliate a Oderzo. Spesso le due si recavano in zona artigianale a Meduna a gettare sacchi industriali di immondizie. Tanto che l’area industriale di “Traffe”, tra Meduna e Pasiano di Pordenone, era divenuta una discarica a cielo aperto. Il volontario rimase a vigilare sulla zona industriale in un vicino capannone per una dozzina di notti. G.R.


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Lettere&Opinioni

«IO CANDIDATO SINDACO DI ROMA? HO SOLO LETTO UN GOSSIP E IO NON COMMENTO I GOSSIP. FACCIO SOLO NOTARE CHE IO SONO PISANO, NON ROMANO, E QUESTO MI HA STUPITO MOLTO» Enrico Letta, ex presidente del consiglio

La frase del giorno

Sabato 15 Febbraio 2020 www.gazzettino.it

Politica e giustizia

Matteo Renzi è spregiudicato e non lo scopriamo oggi, ma sulla prescrizione ha semplicemente ragione Roberto Papetti

C direttore@gazzettino.it Via Torino, 110 - 30172 Mestre (VE) tel. 041665111

aro Direttore, il comportamento dei parlamentari di Italia Viva, facenti parte della maggioranza, è ipocrita. Creano problemi al governo sulla questione della prescrizione millantando un’onestà politica che non hanno. Paventano un peggioramento della condizione dei cittadini aventi a che fare con la giustizia, mentre la prescrizione finora è servita solo a far spirare processi, salvato delinquenti e frustrato l’esigenza di giustizia delle vittime. Chi è innocente

Compensi

Un monologo di Michelangelo

Contatti Le lettere inviate al Gazzettino per e-mail, devono sempre essere firmate con nome, cognome, indirizzo e numero di telefono. Le lettere inviate in forma anonima verranno cestinate. Le foto, anche se non pubblicate, non verranno restituite. Si prega di contenere il testo in circa 1.500 battute, corrispondenti a 25 righe da 60 battute ciascuna.

Qualche tempo fa sulle pagine del settimanale distribuito da un importante quotidiano nazionale qualcuno si era preso la briga di attualizzare i compensi ricevuti dai più importanti artisti del nostro Rinascimento per alcuni dei loro capolavori, dato che normalmente si dice fossero particolarmente sensibili ad un adeguato riconoscimento del loro genio anche in termini pecuniari. Con grande stupore lessi che Michelangelo percepì circa 300.000 euro per l’intera Volta della Sistina, avendo dovuto per giunta pagarsi i colori. Attualizzazioni di questo genere lasciano ovviamente il tempo che trovano: il mondo è cambiato troppo, sotto tutti i punti di vista (a quanto pare, anche quello dell’entità delle opere che possono essere portate a termine da un singolo individuo). Ma siccome vengono comunque proposte proprio perché l’uso di un criterio meramente economico sembra autorizzare a proporle in forza della sua presunta oggettività, c’è da chiedersi se, attualizzando ancora di più, non se ne debba dedurre che la Volta della Sistina sia valsa o valga tanto quanto un monologo di Benigni al Festival di Sanremo (peraltro, a detta di molti, riciclato). Sia come sia, sotto l’aspetto del progresso dello spirito umano, un indubbio passo in avanti... Ps: sarebbe interessante vedere quanto potrebbe arrivare a chiedere, e ad ottenere, lo stesso artista dei nostri giorni per un monologo ancora inedito sulla Volta della Sistina (escludiamo pure il Giudizio Universale, visto che in quel caso i colori furono pagati dal papa e Michelangelo non badò a spese usando il costosissimo azzurro di lapislazzuli). Alessandro Pivato San Zenone degli Ezzelini (TV)

La modella senegalese

Le colpe di un consigliere Daniele Beschin da Arzignano, consigliere comunale in forza alla

maggioranza rosso-giallo e il governo Conte bis. Che ora i suoi compagni di avventura e si scandalizzino per il suo spregiudicato movimentismo è quantomeno singolare. Renzi e Italia Viva vogliono marcare il loro profilo centrista e far pesare i loro voti in Parlamento. La contestata riforma della prescrizione, a cui peraltro Renzi si è sempre dichiarato contrario, è un terreno quantomai propizio. Perchè questa legge, per nelle modifiche e nei rimaneggiamenti a cui è stata sottoposta, è figlia del giacobinismo

politico-giudiziario grillino. La prescrizione, ossia il principio che dopo un certo numero di anni il reato si estingue, non uno strumento salva-delinquenti, è una garanzia per il cittadino, che non può e non deve essere indagato a vita. Se molti delinquenti l’hanno fatta franca non è per colpa della prescrizione, ma della lungaggine dei processi e dell’inefficienza del sistema giudiziario. Ed è su questo che si deve intervenire. Non servono leggi liberticide.

tipo vomitevole razzista, xenofobo, fascista, intollerante, ma cosa centra il razzismo qui, non se ne può davvero più di questa psicosi e isteria collettiva per cui se uno ha la “sventura” di dire una sua sacrosanta opinione senza fra l’altro offendere nessuno, anzi dicendo che è una bella ragazza ma che non si configura nei canoni di bellezza italiani, ecco che viene sommerso dai benpensanti e politicamente corretti: pazzesca questa cosa, sarebbe come se uno dicesse che

Sofia Loren è la tipica bellezza nigeriana e Gina Lollobrigida la tipica bellezza giapponese, farebbero ridere stupidaggini simili proprio perché una bella modella senegalese rappresenta una bellezza senegalese, una finlandese rappresenta una bellezza finlandese e una indonesiana una bellezza indonesiana, cosa c’è di così orrido e assurdo in tutto questo è un mistero? Riccardo Gritti Venezia

«Non si giudica il servizio sanitario da un codice errato»

Davvero ritiene, partendo da un errore tecnico, di poter contestare la mole di lavoro e l’ingentissima offerta di salute messa in campo dal Servizio sanitario regionale? Né il Presidente Zaia, né il Direttore Dal Ben, né il Servizio sanitario regionale attribuiscono i codici in Pronto Soccorso; è una valutazione che sta in capo ai sanitari, una valutazione che può essere a volte non corretta - all’Ospedale di Mestre questa valutazione viene fatta per quasi centomila utenti anno - e a questo si rimedia ogni volta che la richiesta di rimborso è motivata. Non è certo a partire da un codice attribuito in modo non corretto che lei può valutare l’efficacia del Servizio sanitario pubblico, e concludere con assurdi paragoni tra questo servizio pubblico e quello offerto “dal privato”, insinuando la volontà di favorire la privatizzazione del sistema. La sua è una dei sessanta milioni di prestazioni che ogni anno il Servizio sanitario regionale eroga ai cittadini; e ricordi che su questi sessanta milioni di prestazioni la Regione Veneto applica i soli ticket previsti dalla legislazione nazionale introdotti quindi dal Governo centrale unica Regione a non aggiungerne altri per sé stessa. Solo una lettura sconcertante e infondata può, a partire da un errore tecnico, parlare di un sistema che starebbe virando verso una gestione privatistica: le auguro in futuro di vedere con maggior chiarezza, oggettività e onestà intellettuale da chi viene garantita, quotidianamente e con dedizione, la risposta alle sempre più ingenti richieste di salute della popolazione veneta. Giuseppe Dal Ben Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima

non ha nulla da temere dalla riforma del ministro Bonafede. Al contrario, chi ha commesso reati ha tutto da perdere. Ora si vede chi è onesto e chi no, chi lavora per i cittadini onesti e chi no. Paride Antoniazzi Conegliano (Tv) Caro lettore, Matteo Renzi non lo scopriamo oggi. La sua disinvolta abilità manovriera è nota e, del resto, è proprio grazie ad essa che è nata la

Lega, è stato cacciato con ignominia per una colpa orripilante, ha ammazzato qualcuno? No, ha rubato, spacciato, rapito o altre cose simili? No, ha detto che la modella di origine Senegalese, qui da 9 anni, non è propriamente una bellezza italiana, ha comunque sottolineato che è una bella ragazza, ma che solamente non rappresenta i canoni di bellezza delle ragazze venete, tutto qui, apriti cielo! Al rogo! Mamma mia, ma riprendetevi per piacere, sommerso, lui sì, da insulti

Botta & Risposta

Gentile direttore, ore 9 di venerdì 31 gennaio, mia moglie è al pronto soccorso dell’Angelo per una sospetta frattura a polso e schiena con codice bianco. Ore 13: gli esami radiologici (rx, tac) confermano la doppia frattura al polso e una microfrattura a una vertebra lombare. Ore 17,30: le viene applicato il gesso al polso. Ore 18,30: dimissioni con pagamento di ticket di 102 euro. Alla mia perplessità di fronte a tale ingiustificata richiesta, il medico di turno mi fa presente che per problemi organizzativi non è possibile cambiare l’assegnazione di gravità, una volta assegnata. Al di là della gentilezza e della professionalità dimostrata dal personale medico che ringrazio, non riesco a capire perché si debba pagare un tipo di assistenza che, in questo caso, può essere erogata solo dal Pronto Soccorso (forse un medico di base avrebbe potuto eseguire una tac e ingessare?). Posso capire il pagamento del ticket quando la presunta urgenza non è confermata dopo la visita, ma sostenere le spese di una prestazione che deve essere fornita in ospedale, fa capire che la sanità è uno dei servizi che sta virando verso una gestione privatistica sempre più spinta. Riassumendo: nove ore di attesa, gesso al braccio, 102 euro di ticket, 30 euro di farmaci. Infine, prenotando gli appuntamenti per i controlli previsti, mi sono visto addebitare i seguenti ulteriori ticket: 40 euro per la visita neurologica, 40 euro

DIRETTORE RESPONSABILE:

PRESIDENTE:

Roberto Papetti

Azzurra Caltagirone

DAL 1887

VICEDIRETTORE:

Pietro Rocchi Registrazione Tribunale Venezia, n. 18 dell’1/07/1948

UFFICIO CENTRALE:

Vittorino Franchin (responsabile)

CONSIGLIERI:

Alessandro Caltagirone, Fabio Corsico, Mario Delfini, Gianni Mion Alvise Zanardi

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per la radiografia, 40 euro per la rimozione del gesso. Ultimo cruccio: non so chi ringraziare per questo servizio di eccellenza sanitaria veneta, Zaia, Dal Ben o entrambi? Michele Missaglia Solo in malafede si può criticare il Servizio sanitario a partire da un codice attribuito non correttamente. Leggendo la sua lettera ho inizialmente immaginato che lei volesse ringraziare per l’assistenza ricevuta dal Pronto Soccorso e, più in generale, dal Servizio sanitario regionale. L’elenco degli esami effettuati sulla signora, la corretta individuazione di un problema non evidente, l’iter di cura successivo durante il suo accesso la sua Signora ha avuto visita ortopedica, raggi, TAC, consulenza chirurgica, ingessatura... - e anche le parole spese per ringraziare il personale sanitario mi facevano immaginare che la sua lettera si sarebbe conclusa con un grazie. Solo procedendo nella lettura mi sono reso conto che il suo ragionamento inseguiva una polemica sterile quanto gratuita. Lei in sostanza contesta un semplice errore, l’applicazione di un ticket indebito, del Medico di Continuità Assistenziale; un errore tecnico, non certo una scelta organizzativa; un errore amministrativo che avrebbe potuto sanare semplicemente scrivendo una email e chiedendo un rimborso.

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La tiratura del 14/2/2020 è stata di 56.624.


XIII

Rosolina Porto Viro

Sabato 15 Febbraio 2020 www.gazzettino.it

Addio a Viviani, una colonna della Ciclistica Polesana `Fotografo a Donada

e per anni artefice della società ciclistica PORTO VIRO È stato a lungo uno dei pilastri della Ciclistica Polesana, uno dei suoi dirigenti più riconoscibili ed amati. Oggi alle 12, nella chiesa San Pio X di Taglio di Donada, saranno tanti gli sportivi, e non solo, che daranno l’ultimo saluto a Giuseppe “Beppino” Viviani, scomparso a 86 anni. Fotografo di professione, Viviani ha gestito

a lungo con la moglie Carlina un negozio di articoli fotografici a Donada. Ma la sua grande passione è sempre stato lo sport, e il ciclismo in particolare, tanto che nel 1973 fu tra i fondatori della Ciclistica Polesana.

l’idea di realizzare il Velodromo dei Pini, Viviani fu tra i più attivi procacciatori di fondi e donazioni, con iniziative quali la stima del maialino per le sagre di Con-

tarina e Donada, le lotterie e le sottoscrizioni nei bar. Oltre al risultato della realizzazione del Velodromo, Viviani e la Polesana ebbero la soddisfazione di ve-

GRUPPI DI AMICI Per un breve periodo, ne fu anche il presidente, ma la maggior parte della sua carriera dirigenziale la spese come vicepresidente, anche se in realtà nel gruppo di amici che formava la Polesana, i ruoli erano sulla carta e tutti lavoravano per il bene dello sport e il gusto di stare assieme. Infatti, quando venne concepita

SPORT IN LUTTO Giuseppe “Beppino” Viviani recentemente e insieme a dirigenti e atleti della Polesana

dere passare al professionismo Mirco Crepaldi, scomparso neppure due mesi fa. Nei ricordi di chi lo aveva conosciuto in quegli anni, in cui il ciclismo in città vantava numeri e risultati, emerge la figura di un uomo buono, onesto e leale, uno sportivo a tutto tondo, simbolo di un’epoca in cui stare assieme, goliardia, convivialità portata nelle varie gare e per cui la Polesana era nota nel ciclismo, era più importante dei risultati. Viviani aveva perso circa un anno fa una delle due figlie e lascia, oltre alla moglie, il figlio Luigi che gestisce un negozio di biciclette a Taglio di Po. Enrico Garbin

Il radicchio rosso lanciato a Berlino `L’assessore Gazzola: «Oltre ad aver messo in mostra Al Fruit Logistica 2020 è stata presentata la novità del “Red Burgher”: nel panino è stata utilizzata la foglia rossa il prodotto, abbiamo promosso anche le nostre bellezze» `

ROSOLINA Al Fruit Logistica 2020 di Berlino, il maggior evento dedicato ai prodotti freschi, Rosolina era presente nello stand allestito dalla Regione Veneto in quando membro del Consorzio di tutela del radicchio di Chioggia Igp. Una vetrina di prestigio, con 3.300 espositori provenienti da 93 paesi, che ha rappresentato anche l’occasione per affrontare le innovazioni necessarie per rendere sempre più sostenibile l’industria ortofrutticola mondiale. «Cambiare in meglio è stato il tema portante - racconta al ritorno da Berlino l’assessore Stefano Gazzola - le tendenze di quest’anno riguardano infatti la sostenibilità e l’impegno per l’innovazione, con una serie di idee che vanno dal packaging ecologico ai prodotti pronti al consumo, passando per le nuove varietà stuzzicanti».

I CONSUMATORI Con i consumatori sempre più preoccupati dai cambiamenti climatici e pronti a verificare le responsabilità sociali delle imprese, la ricerca di modelli di approvvigionamento sostenibili diventa così fondamentale, tanto che per i produttori di prodotti freschi diventa un vantaggio commerciale poter garantire prodotti coltivati, acquistati e distribuiti in modo più etico e rispettoso dell’ambiente. Senza dimenticare che le temperature incidono sui consumi, ad esempio dei cocomeri, ma anche sul tipo, sulla quantità e qualità delle produzioni, dunque non ci può essere indifferenza rispetto ai cambiamenti climatici. Altra vicenda seguita con attenzione dal comparto ortofrutticolo è quella relativa alla Brexit: se il 42% della produzione di frutta e verdura commercializzata in Europa proviene da Italia e Spagna, dopo la Germania (8,5 milioni di tonnellate), proprio il Regno Unito è il secondo maggior importatore (6,5 milioni di tonnellate) e andranno studiate soluzione per evitare ripercussioni. «In generale, gli operatori presente a Berlino cercavano nuovi prodotti, macchinari appropriati o il packaging migliore - continua Gazzola - ma assie-

SI AUSPICA CHE LA COMMISSIONE EUROPEA MODIFICHI IL DISCIPLINARE DI COLTIVAZIONE DEL PRODOTTO IGP

me al presidente della Pro Loco, Michele Grossato, abbiamo approfittato della vetrina per parlare del nostro territorio. Per i cicloturisti abbiamo itinerari che permettono di scoprire il nostro prodotto principe, il radicchio di Chioggia Igp, ma anche gli incantevoli paesaggi lagunari e marini, mentre si possono costruire sinergie con Chioggia per allargare lo sguardo su arte e ambiente».

Calamità estive: prorogato per un anno lo stato d’emergenza PORTO TOLLE

RED BURGHER Da segnalare che, giunto alla settima partecipazione alla fiera berlinese, Giuseppe Boscolo Palo, presidente del Consorzio di tutela del radicchio di Chioggia Igp, ha presentato la novità del “Red Burgher”, cioè un panino in cui la classica foglia verde viene sostituita da quella rossa del radicchio, che verrà proposta ad un noto marchio della distribuzione. Anche perché l’hamburger si abbina alla birra rossa al radicchio, mentre l’ultima arrivata è la “Clugia”, cioè la grappa al radicchio. «L’auspicio - conclude Gazzola - è che la Commissione Europea modifichi la disciplinare di coltivazione del radicchio di Chioggia Igp, così da dare a sempre più agricoltori la possibilità di coltivare il prodotto». Enrico Garbin

Arriva la proroga per la durata di 12 mesi dello stato di emergenza già dichiarato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 16 e 17 luglio 2018 e 1 e 2 settembre 2018 nel territorio dei comuni nelle province di Padova, di Rovigo, di Treviso e di Verona. Il via libera è arrivato dal Consiglio del ministri nell’ambito di un provvedimento che ha previsto lo stanziamento di 84 milioni di euro per l’emergenza acqua alta a Venezia per la realizzazione di interventi di soccorso e assistenza alla popolazione, ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture per quanto avvenuto il 12 novembre scorso. ROSOLINA La presentazione del radicchio rosso al Fruit Logistica di Berlino

Titoli Minori festeggia vent’anni di lotta a disagio e povertà bilità e non autosufficienza, SerD, Fondazioni e Università. Abbiamo affrontato molte e complesse sfide adeguando e professionalizzando le risposte per arrivare ad un bene comune».

PORTO VIRO La cooperativa sociale Titoli Minori compie vent’anni. Era il 15 febbraio 2000 quando un gruppo di giovani, terminato il servizio civile presso la Caritas di Chioggia, fondarono la cooperativa che in questi anni è riuscita a diventare, operando a cavallo tra le province di Venezia e Rovigo, un’importante realtà nel terzo settore. Tanti e diversificati gli ambiti d’intervento, che vanno dal mondo della disabilità a quello del disagio sociale, dalle povertà educative alla prevenzione, dall’infanzia alla cura, per arrivare al benessere personale e familiare. «Titoli Minori è fatta di sguardi e attenzioni rivolti verso altre persone, nel rispetto di uno stile educativo che mette sempre al centro l’altro - spiega la presidente Valeria Tiozzo- in questi anni, grazie all’impegno quotidiano dei nostri educatori e operatori, abbiamo avviato una serie di progetti che hanno coinvolto persone, aziende, Ulss, Comuni, Tribunale dei minori, Centro di giustizia minorile, Unità infantile-adolescenza-famiglia, Disa-

CENTO PERSONE Forte di un centinaio tra soci e operatori, Titoli Minori gestisce in città o nelle realtà vicine centri diurni, progetti individualizzati e progetti-laboratori inclusivi per persone disabili, la comunità In-Patto, l’asilo nido Il Girotondo di Rosolina, ed è

Porto Viro

Al Teatro per bambini arriva “C’era Cenerentola” Quarto ed ultimo appuntamento teatrale con le “Domeniche per famiglie” alla sala Eracle. Con “C’era Cenerentola”, che andrà in scena domenica 16 alle ore 16, si chiude infatti la rassegna organizzata dall’assessorato alla cultura in collaborazione con il circuito teatrale Arteven. Una chiusura in

bellezza per questa serie di spettacoli indirizzati al pubblico più giovane, se è vero che anche quest’anno c’è stata una notevole risposta da parte del pubblico e, spettacolo dopo spettacolo, le presenze sono addirittura aumentate. Con C’era Cenerentola, il Teatro delle Arance proporrà uno spettacolo di teatro d’attore,

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danza e musica che prende spunto dalla famosissima fiaba dei fratelli Grimm per rivisitarla con inserimenti comici e divertenti coreografie su musiche molto conosciute dai bambini. Lo spettacolo inizierà alle 16, con la biglietteria presso la sala Eracle aperta dalle 15. E.Gar.

capofila di una cordata di cooperative e associazioni nel progetto SpostAti approvato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile. Nel campo della prevenzione, il progetto “Strada facendo” in collaborazione con il Servizio dipendenze Aulss 5 Polesana si rivolge ai giovani, ma non solo, che vivono in situazioni di disagio a causa dell’uso e abuso di alcol e sostanze psicotrope, attraverso unità mobili che agiscono nei pressi dei locali notturni per fare informazione, effettuare l’alcol test e predisporre navette per il trasporto andata e ritorno dai comuni di residenza. E poi il percorso di formazione e Job coaching nel mondo della ristorazione “Brigata Gustabili” che coinvolge persone con disabilità e minori inseriti in contesti sensibili o di disagio sociale, con l’obiettivo di avviarle al mondo del lavoro. E non va dimenticata l’esperienza dell’appartamento di vita autonoma di Borgo Rivoli. E. Gar.


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