ElicaNews n.19 - versione italiana

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FRANCESCO CASOLI

GIUSEPPE PERUCCHETTI

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EDITORIALE NUMERO 19 | ANNO 16 ...................................... Edito da ELICA S.p.A. Via Dante 288 60044 | Fabriano | Ancona A cura della Direzione risorse umane ...................................... Direttore responsabile Sandro Petrucci Redazione Lea Ricciardi Ufficio stampa corporate (l.ricciardi@elica.com) ...................................... Progetto grafico e cover Stefano Menconi Elica Communication Team (s.menconi@elica.com) Editing dedalogroup.com ...................................... Registrazione Tribunale di Ancona n°26/98 del 22/09/98 ...................................... Spedizione in abbonamento postale 70% DIV.CORD.D.C.I. Ancona ...................................... Font utilizzati: • Lyon Display • Giorgio • Verlag Compressed ...................................... Carta utilizzata: Fabriano Offset 2001 g/m2 145

Editoriale di ElicaNews, una cosa che è partita in sordina ma che sembra interessare più di quanto mi aspettassi. Ho incontrato uno di noi, lavora a Cerreto. Mi ha fatto riflettere su come entrare nella testa e sopratutto nel cuore di Elica. Cosa è la vita in azienda? Il piacere di far parte di una comunità che si muove, che si modifica, si adatta, che cerca di interpetrare e anticipare le cose che ci corrono incontro e che dobbiamo prendere al volo. Per farlo dobbiamo crederci e dobbiamo anche credere nel fatto che abbiamo fatto tante cose buone. Ma ognuno di noi ha qualcos'altro dentro, tutti. Abbiamo sogni e aspirazioni, problemi e preoccupazioni. E dobbiamo affrontarli ogni giorno, con la stessa energia che mettiamo nel nostro lavoro. Dobbiamo avere aspirazioni, nuovi obiettivi. Siano essi piccoli o grandi non importa, l'importante è sentirli nostri. E dobbiamo mettercela tutta per raggiungerli, e aiutare il nostro vicino a farlo. In una comunità come Elica, o come la città in cui viviamo, oramai da soli possiamo fare poco. Una cosa da soli però la possiamo fare, mettere sempre entusiasmo e avere la schiena dritta. Non tutte le cose andranno nel verso giusto ma ne dovremo sempre uscire a testa alta. Aggrediamo i problemi, diamoci obiettivi sfidanti, aiutiamo il collega, facciamo crescere Elica. È la mia vita, e la nostra vita.

Darsi e aggredire sempre nuovi obiettivi.

ulla base dell’esperienza vissuta in diversi ambiti aziendali, ho maturato la convinzione che esista una forte relazione causa-effetto tra obiettivi e risultati. Credo fortemente che per raggiungere risultati ambiziosi ci si debba porre obiettivi altrettanto ambiziosi. Più un obiettivo è fuori dalla propria portata, più si è stimolati a dare il meglio di sè. Un’asticella posta in alto costringe a pensare in grande, a impegnarsi in azioni e attività che spesso non ci saremmo neanche immaginati. Questo approccio, stimolante, trova spesso larga condivisione in ambito aziendale salvo poi incontrare molte più resistenze quando il problema si pone a livello individuale o di funzione. In sintesi, quando si personalizza. Targets aggressivi sono generalmente vissuti come potenziali situazioni di rischio e vengono il più possibile evitati in quanto si teme possano portare a un insuccesso per la propria carriera. Io stesso ho vissuto in prima persona questo travaglio. Vi racconto un mio aneddoto personale vissuto nel 1996, durante l’ennesimo ciclo economico negativo. In quella istanza, durante la stesura e conseguente presentazione di budget della business unit che guidavo (ero responsabile “del freddo”: frigoriferi, congelatori, …), iniziai una battaglia con i miei capi che dovevano giudicare il mio piano. Arrivai a pensare “adesso mi cacciano!”. Solo il mio coinvolgimento emotivo e una visibile buona fede mi evitarono il peggio. Il fine per me era chiaro: negoziare un obiettivo, per me e la mia organizzazione, accettabile e raggiungibile. Ero molto preparato a contestare ogni richiesta aggiuntiva e conoscevo bene la situazione: questo mi consentì, dopo due ore di intensa discussione, di raggiungere l’obiettivo che mi ero proposto. L’avevo avuta vinta. Il giorno dopo trovai una fotografia modificata con photo shop della piazza di Tienanmen in cui mi si vedeva ritratto al posto del ragazzo di fronte al carro armato. Sovrapposta c’era una scritta: “Ecco come Giuseppe ha fermato il Profit Plan”. La cosa mi inorgoglì ancora di più poiché era evidente che il mio team aveva apprezzato il coraggio mostrato nel resistere alle pressioni. Peccato che, nel godere di ciò, non mi accorsi del danno che mi ero arrecato. Infatti da quel giorno, e per almeno un anno intero, fui bollato dal management come un “conservativo”, uno che non era disposto ad accettare le sfide. Decisamente un atteggiamento da evitare. Posso solo dirvi che faticai parecchio a togliermi dalle spalle quell’immagine. La cosa che mi faceva più male era che in quella occasione mi ero comportato in modo completamente opposto alla mia natura. Quindi se volete crescere accettate le sfide, lanciate il cuore oltre la siepe e pensate in grande, anche ben oltre le aspettative di chi vi giudica. Non dico che sarà sempre semplice ma pagherà, direttamente e indirettamente.

EMILIO ZAMPETTI

“Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli”: è così che mi sento ogni giorno ed è da qui che voglio iniziare, da questa celebre frase di Vittorio Alfieri, per tornare su un concetto di cui più volte, nel corso dei miei interventi su EN, vi ho parlato. Ogni giorno ci troviamo ad affrontare nuove sfide, più o meno impegnative; ogni giorno abbiamo uno o più obiettivi da raggiungere, di natura personale o professionale; e ogni giorno dobbiamo metterci alla prova per raggiungere i nostri traguardi. Questo è il sale della vita: obiettivi nuovi, emozioni nuove e un back ground esperienziale più ampio. Più l'obiettivo è difficile e sfidante, più siamo spinti a dare sempre il meglio e a tirare fuori energie e risorse che non sospettavamo neanche di avere. È così che si pensano e si realizzano grandi progetti: un mattone alla volta, fino a costruire un muro prima e poi realizzare una casa. Così nel corso di questi anni abbiamo contribuito a far crescere Elica. Ognuno di noi ha realizzato il proprio mattoncino perchè spinto dalla voglia di migliorarsi. “Darsi e aggredire sempre nuovi obiettivi”, per me, vuol dire che bisogna sempre mettersi in gioco e non bisogna mai pensare di essere arrivati perché il prossimo obiettivo è là davanti a noi e ci aspetta. Chiediamoci sempre “cosa possiamo migliorare?” e impariamo a pensare velocemente per essere in grado non solo di rispondere alle richieste che ci arrivano dagli altri ma di anticiparle. È fondamentale darsi sempre nuovi obiettivi, sempre più sfidanti; il mondo fuori cambia velocemente e anche noi dobbiamo essere in grado di farlo. Sono figli di questo pensare, ad esempio, E-Straordinario for kids e New Mind. “Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli”: insieme possiamo continuare ad ottenere ancora molto.

Volli, e volli sempre, Il commento e fortissimadell'AD. mente volli.


LEA RICCIARDI

ELICA PER L'AMBIENTE. LEONARDO SILVI

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TRE ANNI SENZA INFORTUNI SUL LAVORO.

l Sodalitas Social Award è il Premio che ogni anno viene assegnato ad imprese, associazioni imprenditoriali ed organizzazioni che si siano concretamente impegnate in progetti di Sostenibilità d'Impresa. Promosso dalla Fondazione Sodalitas, ente che si occupa di promuovere la responsabilità sociale d’impresa in Italia, il premio si articola in 6 categorie a seconda della tematica trattata. Elica ha partecipato alla categoria “Consumo sostenibile e catena di fornitura”, volta a riconoscere programmi realizzati dalle aziende e volti a gestire

con trasparenza le relazioni con i propri stakeholder (clienti e fornitori), con il progetto “Energy and Enviroment management”. Questo è partito con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale generato dai processi produttivi e dai materiali utilizzati, tramite la riduzione di emissioni di anidride carbonica, della spesa energetica (energia elettrica, metano) e della produzione di rifiuti da imballaggio. Grazie alle azioni intraprese Elica è stata la prima azienda costruttrice di cappe aspiranti ad ottenere la certificazione ISO14001 già nel 1999, certificazione che oggi è estesa a tutti gli stabilimenti italiani, messicani e polacchi. Inoltre, tramite il pilastro “Ambiente” del WCM, Elica identifica le fonti di spreco ed inefficienza e ne mappa le cause allo scopo di eliminare quelle alla radice, utilizzando le informazioni ricavate per progettare prodotti e processi, monitorandoli in coerenza con gli obiettivi già stabiliti.

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GABRIELE PATASSI

ECOBONUS DEL 50% PER LE CAPPE. D

opo mesi di lavoro con i colleghi del CECED (Associazione Nazionale Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali) ci siamo portati a casa un risultato di cui mi piace informarvi: finalmente anche le cappe rientrano negli Ecobonus previsti dal Governo Italiano. Se ristrutturi la tua casa entro il 31 Dicembre 2014, puoi acquistare una cappa con una agevolazione IRPEF che ti farà risparmiare sulle tasse per i prossimi 10 anni. Infatti si applicherà una detrazione fiscale del 50% in 10 rate. Possono beneficiare di questa detrazione le spese sostenute dal 6 Giugno 2013. L'acquisto è agevolabile anche se oggetto dell’intervento edilizio non è la cucina. Pagamenti. Gli acquirenti devono eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati. Nei bonifici dovranno essere indicati: - la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati; - il codice fiscale del beneficiario della detrazione; - il numero di partita IVA ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. È consentito effettuare il pagamento della cappa anche mediante carte di credito o carte di debito.

In questo caso, la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta di credito o di debito da parte del titolare, evidenziata nella ricevuta telematica di avvenuta transazione e non nel giorno di addebito sul conto corrente del titolare stesso. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Le spese sostenute devono essere documentate conservando la documentazione attestante l'effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) e le fatture di acquisto con la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti. Spero mi perdoniate il linguaggio formale, ma quando si tratta di detrazioni non sono permessi equivoci!

2. Tiffany. Il prodotto, disegnato da Fabrizio Crisà e premiato nel 2012 con l’If Design Awards e nel 2013 con il Good Design Awards, esprime la negazione del superfluo e il design come essenza.

LEA RICCIARDI a questo numero ElicaNews si rinnova e uscirà in due formati: alla tradizionale versione cartacea si aggiungerà, in parte sostituendola, la nuova versione online, che verrà inviata per mail e sarà sfogliabile dal pc o da uno smartphone. L’affiancamento del web è una naturale evoluzione del nostro house organ: l’obiettivo è quello di raggiungere quanti più possibili lettori, senza trascurare la qualità dei contenuti e della grafica di EN. Continueremo infatti, grazie alla vostra preziosa collaborazione, a raccontare con attenzione e puntualità quello che accade nel mondo Elica, così da poter condividere obiettivi e traguardi, passioni e progetti, e contribuire a sentirci una "one single company". Questa decisione, oltre a essere al passo con i tempi, ci permetterà anche di rispettare maggiormente l'ambiente: riducendo il consumo di carta risparmieremo fino a circa 2,5 tonnellate di CO2. L’equivalente di oltre 120 alberi per ogni numero! È un primo, importante passo e non è affatto detto che ci si fermi qui: ci piace stupirvi. E stupirci! Buona lettura.

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AL PASSO CON I TEMPI.

1. Tre anni senza infortuni sul lavoro: questo il risultato raggiunto e festeggiato, nel corso di una cerimonia, dallo stabilimento di Cerreto d'Esi (AN) grazie anche all' introduzione in Azienda del programma World Class Manufacturing (Wcm). “La sicurezza prima di tutto, per noi, non è soltanto uno slogan ma una leva fondamentale sulla quale è necessario credere per essere competitivi e market leader nel mondo. L’introduzione in azienda del World Class Manufacturing ci ha obbligati a un vero e proprio cambio culturale grazie al quale abbiamo ottenuto questo nuovo importante risultato, frutto del lavoro di tutti” – ha dichiarato Francesco Casoli, Presidente del Gruppo, nella foto durante la cerimonia che si è svolta in stabilimento – “Il WCM per noi rappresenta una metodologia globale e un linguaggio comune per tutta Elica, dall’Italia alla Polonia, al Messico, dove abbiamo da poco lanciato il programma. I nostri standard e le nostre regole, industriali e qualitativi, devono essere ovunque gli stessi e dalle performances altissime, perché solo così si può costruire un futuro solido.”

3. Nella foto un dettaglio dello speciale “Happy Birthday, Mr. President”, realizzato in occasione del compleanno di Francesco Casoli. Se volete continuare a ricevere una copia di ElicaNews, Vi invitiamo a segnalarci i vostri indirizzi e-mail scrivendo all'indirizzo humanresources@elica.com.

Nuovi obiettivi. STEFANO MENCONI

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n inglese "aim","goal" o "target". Partendo da una rappresentazione classica di bersaglio, inteso come punto di arrivo di un'azione (nella cover forma il numero 19), ho ricostruito un pattern formato da una serie illimitata di moduli tutti diversi tra loro, tutti "nuovi obiettivi". Sono molteplici, a volte complessi, difficili da realizzare, a volte semplici e chiari. Porsi degli obiettivi è il primo passo positivo verso il successo personale, comunque ogni individuo lo definisca.

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UNITED PEOPLE OF ELICA PRZEMYSŁAW BUDYN

FABRIZIO DELABELLA, LI BAOHUA

EGP – AL VIA IL CONTINUOUS IMPROVEMENT.

4. Un momento della formazione WCM in Polonia, presso lo stabilimento di JelczLaskowice. 5. Foto di gruppo per alcuni dei partecipanti al team building. Slogan della squadra Shark era “Happy days”, mentre Harmony ha scelto “cooperation come first”.

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“La perfezione si ottiene non quando non ci può essere niente di più da aggiungere, ma quando non c'è nulla da sottrarre." Antoine de Saint - Exupery

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6. Un momento della gara.

l 27 luglio lo stabilimento Elica Group Polonia di Jelcz - Laskowice è stato inglobato nel programma World Class Manufacturing. Il programma è nato nel 2005 in Fiat ma le sue radici risalgono a molto prima: infatti è stato costruito sulla base del modello di Toyota Production System, una best practice riconosciuta a livello globale. La base di entrambi i sistemi è Kaizen, la filosofia del miglioramento continuo. Kaizen, che deriva dal giapponese e significa “cambiamento per il meglio”, rappresenta per la WCM uno strumento essenziale per eliminare le perdite in azienda. Responsabile della sua corretta applicazione è il pilastro di Focused Improvement. In ogni processo ci sono perdite. La filosofia Kaizen parla di tre categorie principali, Mura, irregolarità nel processo; Muri, sovraccarichi e Muda, perdite integrate nel processo, che si dividono in sette categorie principali: sovra-produzione, produzione o acquisizione di beni prima che siano effettivamente richiesti; movimenti

inutili, tutti quei movimenti che vengono eseguiti per via della non corretta organizzazione del lavoro; attesa, tempo in cui non viene eseguita alcuna operazione; trasporti non necessari, movimentazione dei componenti più frequente del necessario; giacenza, scorte in eccedenza; difetti, si riferiscono al prodotto ma anche alle informazioni, ai documenti, ecc…; sovra-lavorazione, esecuzione di operazioni inutili. Per il continuous improvement l’elemento più importante è il coinvolgimento di tutti nel processo di miglioramento. Possiamo osservare le perdite nel nostro lavoro quotidiano e imparare a vederle come un potenziale campo di miglioramento. Molte idee, piccole e frequenti, per eliminare le perdite sono più vantaggiose dell’attesa di un grande cambiamento rivoluzionario. Per questo invito tutti a condividere le loro idee, in modo che Elica possa essere in grado di diventare un’azienda ancora migliore, sia agli occhi dei dipendenti che, soprattutto, dei clienti.

SILKE ARNOLD

CI SONO CAPPE. POI C’É GUTMANN. G

utmann è orgogliosa di comunicare l’introduzione di un nuovo logo, nel quadro di una rinnovata strategia di comunicazione che include un approccio originale alla classificazione dei prodotti e la creazione di una nuova definizione di cappa: Gutmann, elementi d’aria. È l’Aria l’elemento vitale per la flessibilità della nostra contemplazione spirituale, che stimola la nostra curiosità ed apertura mentale, permettendoci di percepire in modo chiaro nuovi sbocchi e prospettive. L’Aria è creatività, è elemento di trasformazione continua, di cambiamento costante e rinnovamento di idee e visioni che, in modo naturale, si evolvono in soluzioni innovative nei

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ONE TEAM, ONE MISSION.

prodotti Gutmann per la casa e la cucina. L’Aria è la forza che ci fa comunicare con quel che ci circonda, che ci mantiene intellettualmente ispirati e creativi, per poter esprimere e manifestare la risposta alle esigenze e aspettative di clienti e consumatori. È la passione che ci spinge a creare nuovi prodotti con dedizione ed entusiasmo. Prodotti destinati a lasciare un segno, sia nel presente che nel futuro. E c’è anche una squadra vincente. Al torneo di calcio Heinloch Cup 2013 hanno partecipato con successo colleghi di diverse divisioni della Gutmann. Il nostro dream-team (a destra nella foto, ndr) si è piazzato al terzo posto e ne siamo tutti molto orgogliosi.

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metà settembre, il Centro di Sviluppo Prodotto&Business di Zhejiang Putian Electric Co., Ltd ha preso parte al team building organizzato dal Dipartimento Risorse Umane. Il Centro R&D ha vissuto grandi cambiamenti quest'anno e questo ha spinto Fabrizio a suggerire alle HR di organizzare un team building. Tutti sembravano entusiasti e pieni di attese per questo evento. Prima destinazione: West Lake dove ci aspettava il Direttore HR Mr. Li. Il primo passo è stato dividere i gruppi in due squadre: Shark, capitanata da Wang Xiaoliang, e Harmony, condotta da Lu Guoyong. Tutti si sono letteralmente buttati nella competizione. Anche se l'attività sembrava semplice, per fare ogni passo era necessario mettere in moto un lavoro di squadra, nonché di self control e spirito creativo, visto che il livello di difficoltà, che era notevole ed inatteso, provocava delle situazioni che non potevano essere risolte singolarmente. Dopo due giorni di competizione, tutti si sono uniti per sfidare "il muro della promozione". Hanno rapidamente organizzato i compiti e ognuno ha dato il suo contributo. Tutti hanno superato con successo la sfida. Questi due giorni hanno permesso a tutti di essere una squadra più forte. Ognuno ha espresso i propri sentimenti; qui di seguito alcune idee insieme ai nostri sentimenti che condividiamo con voi. Lu Guoyong: “Abbiamo potuto imparare molto da questa attività, ma come applicare quello che abbiamo imparato è il punto sul quale riflettere. Sia la comunicazione tra

colleghi dello stesso livello che quella tra superiore e subordinato sono necessarie.” Ye Dongdong: “Abbiamo molta più comunicazione di squadra e ne abbiamo profondamente compreso l'importanza. Abbiamo imparato che è difficile ottenere la vittoria senza il lavoro di squadra e che nulla è impossibile se riusciamo a lavorare insieme e a trovare la soluzione giusta.” Yu Difeng: “Ho profondamente capito l'importanza del lavoro di squadra: nessun lavoro avrebbe potuto essere fatto senza collaborazione. Quindi dovremmo lamentarci di meno e aiutare di più.” Huo Xinghe: “La capacità del singolo individuo è limitata, ma potrebbe essere illimitata se mettessimo insieme le nostre capacità. Il proprio contributo nella squadra può essere decisivo. Farete meglio il vostro lavoro mettendoci il cuore che semplicemente la vostra attenzione.”

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TERESA SEMPERLOTTI

LEA RICCIARDI

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ra la fine di settembre e i primi di ottobre sono stati organizzati, per tutti i dipendenti degli uffici di Fabriano e Castelfidardo, 5 incontri informativi sul tema World Class Manufacturing. In ogni incontro sono stati illustrati i concetti base del programma e l’approccio metodologico con cui viene applicato e sono stati mostrati alcuni dei risultati raggiunti, che hanno dato un volto nuovo alle nostre fabbriche e alle persone che ci lavorano. Successivamente è stata fatta una descrizione sull’organizzazione e i vari pilastri dando vita, in molti casi, ad un confronto e a discussioni senz’altro costruttivi. Per più di 2 ore, complessivamente circa 250 dipendenti hanno interrotto la propria attività per ascoltare “quelli che fanno la WCM”, capire qual è la mission della funzione e come si concretizza all’interno dei plant. Tutto questo seguendo la scia delle parole forti e appassionate sia del Presidente che dell’AD che, in più di un’occasione, ci hanno ricordato l’importanza di aprirci al cambiamento e di allargare i nostri confini mentali e il WCM rappresenta un’opportunità per farlo.

ELICA AMERICAS… ELICA GREEN.

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IL WCM NEW MIND ENTRA IN ELICA’S CORPORATE. EXECUTIVE MASTER.

Ma perché si è sentita l’esigenza di fare tutto questo? Qual è il beneficio? Credo sia il risultato di diversi fattori. Innanzitutto ognuno ha aggiunto valore al proprio bagaglio di conoscenze; anche da un punto di vista terminologico, ora sappiamo tutti cos’è il pilastro WO, AM o cosa vuol dire Kaizen. Ma certamente, l’aspetto più importante, è che questa iniziativa contribuisce al processo di integrazione tra tutte le funzioni, fondamentale per diffondere la cultura del miglioramento continuo e portare all’eccellenza. È vero, lavoriamo sotto tetti diversi, chi negli uffici della corporate, chi negli stabilimenti produttivi, ma il WCM non è solo di chi fisicamente lavora nelle fabbriche; per la natura di Elica e della sua organizzazione, tutti possiamo far parte di uno o più pilastri o di team di lavoro e contribuire con la nostra professionalità a realizzare progetti di miglioramento. Altro messaggio importante è la consapevolezza che la logica dello “Zero Sprechi” può essere applicabile ad ogni realtà, perché è la logica del “buon senso” che può e deve guidarci nel nostro quotidiano. Concludo, augurandomi, personalmente, di riuscire a contribuire sempre di più al processo di sviluppo delle competenze all’interno del programma, (obiettivo primo del People Development), e più in generale, che tutte le funzioni riescano a cogliere il grande vantaggio competitivo che il WCM può dare alla nostra azienda.

WCM IN MESSICO. ALFREDO GALAVIZ

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l progetto New Mind si è concluso. Per i partecipanti e l'azienda è stato uno sforzo notevole trovare, in questa situazione di mercato, il tempo e le risorse per questa iniziativa: un altro segno di un'azienda che sa guardare lontano. Dopo aver lavorato in aula sui temi della strategia, del business model e della leadership, i partecipanti in questi quattro mesi si sono messi alla prova sul campo per rafforzare le competenze operative effettivamente acquisite. Abbiamo infatti chiesto ai manager Elica di portare una prospettiva fresca ed originale sul mercato delle cappe, in senso lato, con l’obiettivo concreto che questo possa essere un aiuto per immaginare la gamma Elica di domani. In questi mesi di scambi continui con i gruppi sul project work, mi hanno colpito la creatività, l'impegno e l'attaccamento all'azienda che i partecipanti hanno dimostrato, soprattutto nel non facile sforzo di uscire dagli ambiti funzionali e provare a ragionare come veri business men (and women). Al di là del fatto che i progetti verranno o meno realizzati, sono sicuro che Elica avrà fatto un passo in avanti importante, tanto in termini di competenze, quanto di approccio, con una delle sue risorse più importanti: le persone.

l 10 settembre a Querétaro si è svolto il Kick Off del WCM, alla presenza del nostro Presidente Francesco Casoli, del nostro CEO Giuseppe Perucchetti e del Direttore globale WCM Alessandro Moret. È stato un momento di grande importanza per tutti noi che lavoriamo in Elica Americas, dal Direttore generale Marco Bonfigli alla partecipazione entusiasta di tutti i dipendenti, impiegati e operai. Avevamo già fatto alcune attività prima del Kick Off, come ad esempio la settimana KAIZEN sulla linea di montaggio selezionata come area modello per il pilastro WO, coinvolgendo diversi colleghi: operatori di linea, alimentatori di materiali, jolly, supervisori e ingegneri, e contando sul prezioso aiuto di Riccardo Aringolo, coordinatore WCM per gli stabilimenti di Mergo e Cerreto, la cui presenza è stata fondamentale perchè ha contribuito a evidenziare, se ce ne fosse stato bisogno, l'impegno di tutto il Gruppo nell’implementare questa nuova metodologia e ha aumentato ancora di più l’entusiasmo da parte degli operatori. Siamo partiti anche con la S-Matrix dedicata alla sicurezza e con la settimana KAIZEN per la qualità. È entusiasmante lavorare a un progetto così ampio di cambiamento e come responsabile WCM Messico è doveroso da parte mia riconoscere l’impegno e gli sforzi di tutti coloro che partecipano a questi gruppi pilota, ai supervisori e ai tecnici, anche di processo, così come i Pillar leader QC, WO, FI, SAF e LOG. Adesso siamo in

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JOSÈ D’ALESSANDRO President Europe at Blue Network e Docente presso la Fondazione Istud

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pieno fermento organizzativo e abbiamo fatto il piano di attività per continuare l’implementazione del programma: la partecipazione in termini di proposte di miglioramento continua a salire, segnale che il messaggio sta pervadendo l’organizzazione. Dal giorno del Kick Off si parla con più forza di WCM in Messico. Certo, il lavoro da fare è ancora tantissimo senza dimenticare le attività quotidiane e gli importanti progetti in ballo, ma siamo consapevoli che con un buon approccio e il giusto equilibrio affronteremo un piano WCM 2014 che sia sostenibile ma sopratutto di successo. Il coinvolgimento delle nostre persone, dai nostri direttori, ai supervisori, agli ingegneri fino all’operatore più JR è ogni giorno più alto, e siamo sicuri che questo sará il nostro fattore di successo.

7. Si chiama Elica Green il progetto realizzato da Elica Americas al fine di sensibilizzare maggiormente alla tutela dell’ecosistema e di creare il miglior ambiente di lavoro possibile per le persone Elica. Il progetto, che è in linea con la strategia di Responsabilità Sociale d’Impresa del Gruppo, rappresenta un ulteriore passo di Elica Americas, dopo il Premio per l'Innovazione e la leadership per la Sostenibilità 2013 rilasciato dal comune di Querétaro e ottenuto a giugno, per collocarsi tra le best practices in ambito di RSI. Elica Green nasce dalla consapevolezza che il mondo nel quale viviamo non è un’eredità ricevuta dalle generazioni passate ma un patrimonio da lasciare alle generazioni future. Per questo Elica Americas si impegna per preservare e difendere l’ambiente e ha creato, all’interno dello stabilimento di Querétaro, un vero e proprio giardino botanico composto esclusivamente da piante locali salvate da zone destinate all’edilizia e ripiantate in altri luoghi così da preservare la fauna locale. 8. Il poster di comunicazione interna dedicato al training WCM che ha coinvolto gli uffici di Fabriano (AN) e Castelfidardo (AN). Mission del WCM è “portare le prestazioni del sistema operativo aziendale su livelli di eccellenza. Essere eccellenti significa essere competitivi. Eccellenza e competitività sono iL giusto mix per fare innamorare i clienti”, si legge nelle brochure informative del corso. 9. Durante i mesi di New Mind, da giugno a ottobre, i partecipanti hanno potuto anche apprezzare le bellezze del territorio, visitando il complesso delle Grotte di Frasassi, il Teatro Gentile e il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano. Nella foto un momento della visita presso la sede storica del Comune, a Fabriano, insieme al Sindaco della città Giancarlo Sagramola (al centro) e al Direttore risorse umane del Gruppo Emilio Zampetti (sulla destra). 10. Alfredo Galaviz mentre si impegna, ufficialmente, a contribuire alla diffusione e applicazione del WCM in Elica Americas.

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11. Un momento di festa durante il Kick Off WCM a Querétaro.

IL WCM ENTRA IN CORPORATE

GIORNATE INFORMATIVE SUI CONCETTI BASE DEL PROGRAMMA WCM IL WCM È UNA METODOLOGIA VOLTA ALL’ECCELLENZA SIA PRODUTTIVA CHE GESTIONALE DI UN’AZIENDA. PER QUESTO IL COINVOLGIMENTO ATTIVO DI TUTTE LE FUNZIONI È FONDAMENTALE.

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SETTEMBRE

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FABRIANO

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CASTELFIDARDO

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EMANUELE LOLLI

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iao a tutti amici e colleghi, voglio raccontarvi questa bellissima esperienza che ho potuto vivere quest’estate grazie alla vittoria del campionato Italiano dell’anno scorso: convocazione per il 16 agosto alle ore 6.00 al casello autostradale di Pesaro, destinazione Golfo del Leone Port Saint Louis du Rhône nella Camargue dove è nata la pesca in drifting al tonno rosso, a poche miglia da Port de Bouc per partecipare al 22° campionato Mondiale di Big Game organizzato dal locale “Thon Club de la Grand’Bouche” sotto l’egida della Fips-mer. Missione: vincere! Dopo circa 1000 km di viaggio su 2 pulmini si arriva a destinazione. L’Italia partecipa con due team: Italia A e Italia B; il primo, del quale faccio parte, sicuramente più quotato e testa di serie avendo vinto il campionato italiano 2012. In tutto 8 nazioni: Francia, 3 squadre; Italia, 2 squadre; Spagna, 3 squadre; Brasile, 2 squadre; Senegal, 3 squadre, Sud Africa, 1 squadra; Angola, 1 squadra e Messico con 1 squadra. In totale 80 concorrenti. Il campo di gara è costituito da un rettangolo che inizia proprio

LUCA TOGNETTI all’imboccatura del Rodano e si estende verso sud sino alla batimetrica dei 90-100 metri. Già dall’uscita di prova facoltativa del giorno 17 (come si fa poi a non essere superstiziosi) i nostri cominciano a scoprire che non sarà facile, essendo l’Italia la squadra da battere e provenendo da ben due titoli mondiali consecutivi. I cugini d’oltralpe ce la mettono tutta per creare intoppi e difficoltà. Primo giorno previsto di gara, il mistral non da tregua e alla sera esce il comunicato ufficiale: primo giorno di gara rimandato al 21 per mare formato. Il giorno seguente il tempo è clemente e le due imbarcazioni italiane si dirigono nei posti provati e guarda caso ci si imbatte nelle imbarcazioni francesi già posizionate. Poco male: ci si mette a distanza regolamentare e si iniziano a calare le canne. La giornata finisce con 6 pesci rilasciati per Italia B e ben 12 pesci per Italia A. Seconda manche il 22 agosto: 8 ferrate per Italia A, 2 per Italia B. Rientriamo in porto, diamo un’occhiata al tabellone ed iniziamo a fare i nostri conti. Non ci sono dubbi: l’Italia è campione del mondo per Nazioni! Bellissima esperienza e speriamo di poterla rivivere. Ciao a tutti!

12. Emanuele Lolli, il secondo da sinistra, sorride contento al termine della competizione insieme ai suoi compagni di squadra.

CAMPIONI! 12

SILVIA RIZZI, PAOLA GEMELLI, ANNA NOSARI, SUSANNA THURAU.

ARIA NUOVA SÌ, ARIA FRITTA NO. A metà settembre avete forse notato quattro figure aggirarsi per Fabriano e dintorni, osservare con occhi curiosi uffici, stabilimenti, laboratorio, fare domande politically correct e incorrect a chiunque su qualsiasi tema. Ebbene: eravamo noi, arrivate da Milano con l’obiettivo di conoscere tutto – ma proprio tutto – di Elica. Silvia Rizzi e Anna Nosari di Silvia Rizzi | COMUNICAZIONE, Paola Gemelli e Susanna Thurau di ERGO: siamo entrate nella squadra per comunicare al mondo chi è Elica, e potete essere certi che lo faremo con entusiasmo. 13. Da sinistra verso destra: Susanna, Silvia, Paola e Anna.

Cosa facciamo e cosa non facciamo. Non usciamo a cena tutte le sere, non trascorriamo le nostre nottate in discoteca, non facciamo regali miliardari ai giornalisti, non facciamo bla-bla-bla al telefono per ore. Cosa facciamo? Parliamo con i media, di prodotto e di settore, - e con questo intendiamo la stampa e l’infinito e mutevole mondo del web - , con opinion leader e trend setter per trasferire loro la vera essenza dell’azienda e della filosofia Elica. Il nostro obiettivo è che tutti, in Italia e nel mondo, possano dire: “Elica? Certo, la conosco”. E che molti dicano: “Nella mia cucina voglio lei: la cappa di Elica”. Chi siamo: due per uno. Uno è lo scopo: comunicare Elica, la sua visione, il suo DNA. Due sono le agenzie, ognuna con la propria specializzazione: Silvia Rizzi | COMUNICAZIONE per l’Italia, ERGO per l’estero. Ma siamo talmente abituate a lavorare insieme che

ci consideriamo “una”: e come potrebbe essere diversamente se il messaggio è uno? We want you. Forse vi sembra un ordine un po’ perentorio, ma non possiamo dire bugie: vi vogliamo davvero. Saremo l'amplificatore di tutto ciò che di bello c’è in Elica, ed è tanto, quindi per noi è fondamentale ricevere da voi informazioni, informazioni e ancora informazioni. Perché noi comunichiamo sostanza e non aria fritta.

Scriveteci: info@silviarizzicomunicazione.com info@ergo-online.it 13

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LAURA GIOVANETTI

A FAVORE DELL' AMBIENTE.

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ANNUAL REPORT 2012.

gni giorno sentiamo parlare di inquinamento e di spreco di risorse naturali. Ognuno di noi sente questo senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente e di rispetto nei confronti di noi stessi e soprattutto delle generazioni future. Da tempo Elica ha sposato come obiettivo aziendale la salvaguardia dell’ambiente nel quale viviamo attraverso diverse iniziative. Rientra in questo ambito di azione anche il corretto smaltimento dei rifiuti. Come sapete abbiamo già attiva nella sede di Fabriano la raccolta differenziata dei rifiuti, in linea con i regolamenti comunali. Ora abbiamo deciso di fare un ulteriore passo avanti, nell’ottica del miglioramento continuo: a partire dal mese di novembre cambieremo il modo di differenziare i rifiuti adeguandoci così alle buone pratiche già in uso presso gli altri stabilimenti e sedi del Gruppo in Italia. Per far questo stiamo provvedendo a posizionare, nelle aree comuni e nei punti di ristoro, dei contenitori differenziati per carta, plastica, vetro/lattine, organico e indifferenziato. Ogni contenitore sarà personalizzato con cartelli informativi che indicheranno la corretta destinazione delle varie tipologie di rifiuti. Per rafforzare questo messaggio durante le giornate di formazione sul WCM (di cui ci parla Teresa nel suo articolo nella pagina precedente) abbiamo spiegato a tutti i colleghi della Corporate le novità, illustrandone modalità e vantaggi e sensibilizzandoli sul tema. Sono sicuro che raggiungeremo buoni risultati perché tutti parteciperemo attivamente alla differenziazione dei rifiuti con impegno al buon funzionamento dell’attività: il Mondo ed i nostri figli e nipoti ce ne saranno grati!

JULIA SCIUTO ettete un gruppo scatenato e incuriosito di quaranta bambini dai 6 ai 10 anni insieme ad un’artista famoso come Mario Airò, il risultato è una giornata memorabile! Il workshop in collaborazione con la FEC, intitolato “La Memoria dell’elefante”, si è articolato in una prima fase didattica in cui i bambini sono stati accompagnati in una visita guidata del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, seguita da un laboratorio con un mastro cartaio che ha facilitato la comprensione degli stadi produttivi e del percorso museale. Parallelamente si è svolto il laboratorio con Mario Airò, finalizzato alla realizzazione di un’opera collettiva con la carta che è stata allestita nella sede principale di Elica. L’obiettivo principale dell’iniziativa è stato la volontà di avvicinare i bambini al mondo dell’arte contemporanea dando rilievo alla storia e alla cultura del nostro territorio.

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JUAN SEBASTIAN MERLONI ari dipendenti di Elica, io mi chiamo Juan, mi è piaciuto molto perché

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anto si è scritto e detto, su Facebook, nella nostra newsletter, nel nostro Blog, sul tema scelto per rappresentare Elica e i sui risultati del 2012: l’Ossigeno. Perciò vorrei cambiare argomento e mettere sotto la lente di ingrandimento della vostra attenzione il “back stage” di questo progetto; cosa c’è dietro la scelta di cambiare, al di là della semplice volontà di evolversi. Il documento è stato progettato e realizzato per essere fruito essenzialmente in via digitale attraverso il collegamento con la rete: l’Annual Report 2012 è un sito. Questo per una serie di motivi che sono concettuali ancor prima che pratici. È ormai d’uso (o abuso) sconsigliare la stampa di documenti quando non strettamente necessaria e questo sia per motivi di sostenibilità, ovvero per evitare lo spreco di risorse, sia di convenienza, ovvero per ridurre i costi.

Questi sono solo gli effetti piacevolmente collaterali della scelta di Elica. L’intento della Società parte invece dalla considerazione che oggi per chi fa business in tutto il mondo essere connessi alla rete è vitale; se fai un ottimo prodotto ma nessuno sa che esisti o come contattarti, non ci sei. Ugualmente se produci un documento curato, denso di informazioni e messaggi a diversi livelli (numeri, wording, immagini, anche emozioni), ma rimane uno strumento confinato a qualche centinaia di persone, quanto è realmente utile ed efficace? Elica da sempre si propone di pensare e agire in maniera internazionale e innovativa, qualcuno direbbe globale, e fonda le sue scelte riguardo ai contenuti proposti sulla condivisione e quindi sulla connessione. Il verbo chiave è CONDIVIDERE e si può fare globalmente solo connettendosi con gli altri, di qualsiasi tipologia di interlocutori si stia parlando. Allora connettetevi con Elica! L’Annual Report 2012 è online su questo link: http://annualreport.elica.com/.

abbiamo realizzato un’opera fantastica che è piaciuta a Francesco Casoli. Abbiamo fatto la carta da soli e poi l’abbiamo colorata e portata presso la sede Elica. Mi sono sentito felice perché mi sono sentito importante. ILARIA ROMAGNOLI a cosa che più mi ha entusiasmato è stata fare la carta come si faceva una volta, immergendo il telaio nella cellulosa. Dopo qualche ora ci hanno fatto vedere quello che avevamo creato, un foglio vero e proprio che avevamo fatto con le nostre mani. Che emozione, è stato bellissimo! Nel pomeriggio siamo andati tutti all’Elica e abbiamo mostrato i lavori a tutti i genitori che sono stati molto contenti e ci hanno applaudito, questo mi ha reso molto contenta. È stata un'esperienza fantastica!

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(In quarta di copertina un fotoracconto dell’evento, al quale hanno preso parte anche il primo cittadino di Fabriano Giancarlo Sagramola e il Governatore della Regione Marche Gian Mario Spacca, ndr)

E-STRAORDINARIO FOR KIDS.


www.fondazionecasoli.it SAVERIO VERINI 14/15/16. Alcuni "appartamenti" del Condominium realizzati dagli studenti del Master Economia e Management dell’Arte e dei Beni della Business School del Sole 24 Ore. 17. Una studentessa del Master alle prese con la realizzazione del proprio appartamento. 18. Margherita Moscardini al lavoro con gli studenti del Master Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali della Business School del Sole 24 Ore per il progetto Condominium.

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UN MONDO E-STRAORDINARIO. 18

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n condominio formato da 22 appartamenti colorati e fantasiosi. Siamo a un corso di architettura? Una scuola di design? Un master per arredatori d’interni? No, siamo semplicemente all’interno di uno dei tanti mondi possibili di E-STRAORDINARIO, il programma di workshop ideato dalla Fondazione Ermanno Casoli, grazie al quale l’arte contemporanea incontra il mondo dell’impresa. Una vera e propria invenzione: era il 2008 quando fu organizzata la prima serie di workshop con la partecipazione di tre artisti, proprio all’interno di Elica, a Fabriano. Allora toccò a Ettore Favini, Christian Frosi e Nico Vascellari lavorare con i dipendenti dell’azienda. Successivamente la FEC ha iniziato a “esportare” E-STRAORDINARIO; molte aziende e società di formazione hanno infatti intuito il potenziale dell’arte contemporanea come strumento metodologico per favori processi di innovazione, team building, formazione, spostamento dello sguardo. Numerosi sono gli artisti che in questi anni la FEC ha proposto per i “corsi di formazione” di E-STRAORDINARIO (anche all’estero), tra i quali Mario Airò, Francesco Arena, Francesco Barocco, Cesare Pietroiusti, Marinella Senatore. Ma torniamo al nostro condominio. Lo scorso 26 settembre è stata Margherita Moscardini, artista italiana tra le migliori della sua generazione, a proporre un

workshop per il Master Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali della Business School del Sole 24 Ore, a Milano. Moscardini ha ideato Condominium, a cura di Marcello Smarrelli: i 22 studenti del Master hanno partecipato a una vera e propria esercitazione, finalizzata alla realizzazione di un condominio costituito da tanti appartamenti di carta in rilievo, che andranno poi a formare un volume simile a un libro pop-up. Margherita Moscardini ha raccontato agli studenti l’esperienza del Villaggio Crespi d’Adda, costruito a fine Ottocento dall’imprenditore Cristoforo Benigno Crespi accanto al suo opificio tessile: un piccolo mondo perfetto in cui l’imprenditore “regnava” dal suo castello e provvedeva a tutti i bisogni dei dipendenti. Gli studenti hanno così edificato il loro condominio, nel quale ogni appartamento rappresenta istanze e ispirazioni molteplici. Ancora una volta una workshop capace di stimolare creatività, pensiero, azione. Tutto sembra semplice e possibile quando c’è di mezzo l’arte contemporanea. In una parola E-STRAORDINARIO.

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