ROCK'N'ROLL LIFE

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Marcello Zuccotti


tutti i battiti del mio cuore Il rock non sarebbe “rock” senza le imprese sregolate delle sue star. Che, a volte, superano i confini di palazzetti e arene per sperimentare nuove forme. Da giugno a settembre alla Triennale Bovisa vanno in scena le “deviazioni artistiche” di outsider ribelli, come Pete Doherty, CocoRosie, Patti Smith, Antony. Una mostra-evento destinata ad animare la calda estate milanese, con un calendario ricco di concerti, presentazioni, dj set. Ma il rock può essere uno stile di vita oltre il legame con la musica. Come dimostrano i film di ROCK’N’ROLL LIFE, la rassegna pensata da nick come contrappunto cinematografico alla mostra. Undici film, rigorosamente in lingua originale con sottotitoli. In programma, due attese anteprime, gli omaggi ai grandi outsider del cinema di ieri e oggi, da Dennis Hopper a Johnny Depp, e le storie “al limite” di personaggi che hanno preso alla lettera il nome dell’evento: IT’S NOT ONLY ROCK’N’ROLL, BABY!


U nick

Un celebre album live di Lou Reed pubblicato nel 1974 si chiamava Rock’n’Roll Animal. Come il titolo suggeriva, il rock è la celebrazione dell’autenticità, della verità, è lo sfogo degli istinti segreti, degli impulsi repressi, della rabbia degli incompresi. In quest’ottica, l’anima rock ha sempre esercitato un fascino unico sui cineasti, e non si parla solo di biopic su rockstar (come il recente The Runaways, con Kristen Stewart). Rock come filosofia di vita, percorso individuale, religione, necessità, rifugio. Evento di punta dell’estate milanese, la mostra dal titolo inequivocabile It’s not only Rock n’Roll Baby (Triennale Bovisa, 23 giugno - 26 settembre) contiene gli esperimenti di rockstar come Pete Doherty o Antony Hegarty alle prese con linguaggi artistici differenti, dalla fotografia alla scultura. E la presenza del cinema, dato il tema, è d’obbligo: con Rock’n’Roll Life, programma cinematografico della mostra, curato proprio da nick, vanno in scena le vite di personaggi che di convenzionale, per scelta, hanno ben poco. In Ex Drummer, film belga del 2007, un gruppo di losers senza alcuna speranza di redenzione nè sociale nè morale, si preparano per un concorso di punk band vivendo pienamente sulla propria pelle la filosofia di un anarchico “No future”. Ma per vivere “rock” non è necessario essere legati alla musica rock. Robert Downey Jr. è il protagonista di Il solista, storia vera di un giornalista disilluso e in crisi che incontra Jamie Foxx, barbone schizofrenico e geniale violoncellista, grazie al quale metterà in discussione se stesso e le proprie scelte. A nutrire la carrellata di losers in cerca di redenzione, ecco il dj i Berlin Calling (passato inosservato la scorsa stagione), animale notturno che tra sesso, droghe sintetiche e musica elettronica, precipita nel baratro della follia e dell’autodistruzione. O la splendida Maggie Cheung in Clean di Olivier Assayas, moglie di un rocker tossico ed anch’essa con forti problemi di dipendenza, che dovrà lottare per riottenere la custodia del figlio e il rispetto di se stessa. Rock’n’Roll Life, ovviamente, non può omettere il valore della “scena”, delle nuove correnti che, ciclicamente, hanno rivoluzionato non solo lo stile musicale ma anche il costume. Come il glamrock, il cui valore trasversale (e trasgressivo) è splendidamente narrato in Breakfast on Pluto. O come la “fatica della normalità” che la giovane Stella, dell’omonimo film, sperimenta entrando

in una scuola borghese, portando con sé un background stralunato ed innocente da outsider. Un’opera preziosa e misconosciuta, come molte altre del programma, che mette in luce un tratto costante: la frantumazione dell’effimero sogno comunitario della generazione dei fiori, tema centrale anche in Happiness Runs, presentata in anteprima europea, e nel film che ha rivelato il talento della figlia d’arte Sofia Coppola, Il giardino delle vergini suicide. Appuntamenti speciali: l’omaggio agli esordi freak di due tra le star più “rock” degli ultimi vent’anni, Johnny Depp che fa il “selvaggio dal cuore d’oro” in Cry Baby di John Waters e il Johnny Suede di Brad Pitt, che nella New York dei primi anni novanta, sogna di imporsi suonando e vivendo come i suoi idoli, Elvis Presley e Ricky Nelson. E, soprattutto, la dedica a Dennis Hopper, recentemente scomparso, indimenticabile “motore perverso” del Velluto blu di David Lynch. Hopper è stato veramente il capofila di una squadra di maledetti che hanno fatto grande il cinema di Hollywood e che hanno impersonato un pezzo di America nata con il rock n’roll degli anni 50 e brutalmente risvegliatasi ferita e sanguinante, all’inizio dei 70. Ma non solo. Nel corso degli anni, Hopper ha interpretato, grazie ai suoi ruoli e anche alle sue regia, l’America dei pionieri in corsa verso ovest, l’urlo di Allen Ginsberg, la follia lisergica degli hippie, la sconfitta in Vietnam, il riflusso degli anni ottanta. Vivendo sul filo del rasoio, ma uscendone sempre a testa alta, da sopravvissuto ma mai da sconfitto. Per questo e per altri mille motivi, egli è la quintessenza del rock’n’roll come lifestyle. All’indomani del clamoroso fiasco del suo The Last Movie , l’attore era sprofondato in un tunnel di droghe e alcool; nessuno voleva più lavorare con lui, a causa degli eccessi a cui era dedito e che spesso portava sul set. Timori che non avevano influenzato geni come Wim Wenders (al quale offrì una delle migliori interpretazioni della sua carriera in L’amico americano) o Lynch: l’autore di Mulholland Drive ha ricordato che Hopper, mentre preparava Velluto blu, lo chiamò “rivendicando” il ruolo di Frank Booth; contro il parere di molti, Lynch scelse Hopper, perché sapeva che lui “era” Frank Booth. Una scintilla che riportò alla luce (anche umanamente) la grandezza dell’attore, che ripagò il regista permettendogli, definitivamente, di entrare nella Storia.

Il rock è sfogo degli istinti, della rabbia, dell’autenticità

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IL SOLISTA Un giornalista disilluso e un barbone schizofrenico ma musicista di grande talento. Confronto/scontro tra due vite arrivate al capolinea che hanno solo voglia di ripartire senza compromessi di alcun genere. Robert Downey Jr. e Jamie Foxx a contatto diretto con l’inferno della strada, metafora della vita e della costante ricerca, offrono un’interpretazione a due di grande spessore. Basato su una storia verissima ambientata a Los Angeles, uscirà nelle sale il 23 luglio. Anteprima italiana.

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MARTEDì LUGLIO

di Joe Wright, GB/Usa/Francia 2009, 117 min.


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CRY BABY

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Il ribelle Cry Baby e la sua banda di teenagers ribelli nella folle Baltimora degli anni 50 ritratta dal geniale John Waters. Un vero e proprio inno alla diversità, alla ribellione e alla ricerca del vero amore. Per John Waters, “re dello schifo” e autore di provocazioni come Nuovo Punk Story e Pink Flamingos, fu una tappa importante per la ridefinizione del suo stile; per Johnny Depp. piccolo idolo della serie tv 21 Jump Street, fu il primo ruolo da protagonista assoluto. E fu subito culto.

MARTEDì SETTEMBRE

di John Waters, Usa 1990, 85 min.


JOHNNY SUEDE Le surreali avventure del giovane Johnny Suede, ciuffo impomatato, suede shoes rigorosamente blu, e una estrema ammirazione per Ricky Nelson. Esordio alla regia per Tom DiCillo, direttore della fotografia e tra gli artisti più attivi nella New York del “New Underground Cinema”, di cui uno degli esponenti più attivi, assieme a Jim Jarmusch ed Eric Mitchell. Per il ruolo di Johnny Suede la produzione voleva Timothy Hutton, ma DiCillo insistette parecchio per avere il semisconosciuto Brad Pitt, reduce dal ruolo più importante della sua carriera, fino a ora, il sexy malandrino di Thelma & Louise di Ridley Scott.

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MARTEDì SETTEMBRE

di Tom DiCillo, Francia/Usa 1991, 95 min.


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Happiness Runs

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Victor, un giovane cresciuto all’interno di una comunità hippie, comincia a vivere sulla propria pelle le contraddizioni dell’esistenza comunitaria. Il guru Isley spadroneggia all’interno della comune ipnotizzando le donne, tra cui la madre di Victor, con una tecnica chiamata “correre”, per ottenere in cambio favori sessuali. L’incontro la splendida Becky comincia a cambiare le cose. La fine del sogno hippie lascia il posto alla ricerca del vero amore. Con la partecipazione di Rutger Hauer. Anteprima europea.

MARTEDì GIUGNO

di Adam Sherman, Usa 2010, 88 min.



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MARTEDì AGOSTO

Berlin Calling di Hannes Stor, Germania 2009, 100 min.

Di ritorno da un’estenuante tournèe, il dj Ickarus viene tramortito da una pasticca di ecstasy che lo porta a toccare il fondo. La risalita è lenta e dolorosa. Andata e ritorno dagli inferi sullo sfondo della scena elettronica berlinese.

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MARTEDì LUGLIO

Clean di Oliver Assayas, Canada 2004, 90 min.

Il ritorno alla vita di una donna che ha perso il marito rocker per overdose e il figlio, affidato alle cure dei nonni. Con la splendida Maggie Cheung, ex moglie del regista, acclamato all’ultimo Festival di Cannes per il film a puntate Carlos.

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MARTEDì SETTEMBRE

Il giardino delle vergini SUICIDE di Sofia Coppola, Usa 1999, 97 min. Le bellissime sorelle Lisbon, educate in rigorosa osservanza della morale e del pudore, una per volta si suicidano. Primo film di Sofia Coppola, dal best-seller di Jeffrey Eugenides.


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MARTEDì AGOSTO

BREAKFAST ON PLUTO di Neil Jordan, Irlanda/GB 2005, 135 min.

Il viaggio del giovane Patrick, detto “Kitten”, alla ricerca della madre tra l’Irlanda e l’Inghilterra dei primi anni 70, è insieme una folgorante, stralunata ma molto lucida presa di coscienza di sè, dei propri desideri e della propria sessualità.

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MARTEDì LUGLIO

Stella di Sylvie Verheyde, Francia 2008, 103 min.

Francia 1977. Stella, 11 anni, è al suo primo anno in una prestigiosa scuola di Parigi. L’impatto con la nuova realtà sociale e il passaggio dalla provincia alla città, cambieranno la sua vita per sempre.

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MARTEDì LUGLIO

Ex drummer di Koen Mortier, Belgio 2007, 90 min.

Uno scrittore in crisi entra in una rock band composta da tre musicisti a dir poco problematici e con pericolose tendenze autodistruttive. Devastante ritratto della provincia fiamminga visto con gli occhi di una popolazione di losers cinici spietati e violenti.


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MARTEDì AGOSTO

VELLUTO BLU di David Lynch, Usa 1986, 120 min. Nell’apparentemente perfetta cittadina di Lumberton, Il giovane Jeffrey Beaumont scopre un orecchio mozzato nel suo giardino. Deciso a scoprire cosa si cela dietro il ritrovamento, precipita in un incubo a occhi aperti che ha per protagonista, oltre alla splendida Dorothy, cantante in declino interpretata dalla fascinosa Isabella Rossellini, anche il terribile Frank Booth. Uno dei capolavori di David Lynch, con Dennis Hopper in uno dei suoi ruoli più visionari, perfidi e controversi. Omaggio a Dennis Hopper

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CI VEDIAMO, BABY Trainata da uno slogan universale, sul quale è difficile essere in disaccordo, la mostra It’s Not Only Rock’n’Roll Baby rappresenta uno dei più importanti eventi dell’estate milanese. Dal 24 giugno per tre mesi gli spazi della Triennale Bovisa a Milano ospiteranno le “deviazioni artistiche” di alcune tra i più importanti esponenti della scena rock indipendente contemporanea. Dai disegni del guru del neo-folk Devendra Banhardt agli esperimenti/performance delle Chicks on Speed, passando per Antony & The Johnsons, Fischerspooner, The Kills e persino le “scandalose” tele dipinte col sangue di Pete Doherty, uno che non si è fatto problemi a fare del rock una questione di vita. E poi Andy dei Bluvertigo, Herman Dune, Kyle Field dei Little Wings, Alan Vega dei Suicide. Fino al nume tutelare di tutti gli outsider e i ribelli, la grande Patti Smith, della quale sono esposte alcune fotografie. A elaborare il concept Jérôme Sans, critico d’arte, fondatore del Parigi Palais di Tokyo, direttore artistico del Ullens Center for Contemporary Art di Pechino e, soprattutto, eccentrica figura di

curatore/artista/musicista. Che ha pensato bene di rendere la selezione di opere “itinerante” (la prima volta è stata al Bozar di Bruxelles nel 2009). Nel rispetto dell’identità crossover del concept, il calendario degli eventi correlati è ricco e multiforme. Chicche del programma musicale il concerto della giovanissima Erica Mou (25 giugno), la performance di Space Opera, spettacolo che nasce dall’unione di canto lirico, live e dj set (8 luglio) e il live di Luca Leoni, tra i migliori talenti cantautorali italiani (16 settembre). Parallelamente, ogni martedì nick propone la rassegna Rock’n’roll Life, viaggio in compagnia di personaggi che hanno scelto di vivere “rock”, rifiutando schemi e seguendo le proprie passioni; si parte con l’anteprima europea di Happiness Runs di Adam Sherman, e si prosegue volando da Berlino al Belgio, da Londra a New York. E poi gli omaggi alle icone del cinema più “rock”: Johnny Depp, Brad Pitt e il recentemente scomparso Dennis Hopper nel classico di David Lynch. Tutte le proiezioni saranno rigorosamente a ingresso libero.

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Calendario PROIEZIONI Martedì 29 giugno Happiness Runs (anteprima europea)

Martedì 27 luglio Stella

Martedì 6 luglio Clean

Martedì 3 agosto Velluto blu - Omaggio a Dennis Hopper

Martedì 13 luglio Il solista (anteprima italiana)

Martedì 24 agosto Berlin Calling

Martedì 20 luglio Ex Drummer

Martedì 31 agosto Breakfast on Pluto

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Martedì 7 settembre Serata Brad Pitt / Johnny Depp Johnny Suede / Cry Baby Martedì 14 settembre Il giardino delle vergini suicide Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli italiani. L’ingresso alle proiezioni è gratuito.


7 In queste pagine, alcune delle opere esposte all’interno della mostra It’s not only Rock’n’Roll, Baby! 1 Pete Doherty si autoritrae in Blood Portrait; 2 First Road Trip della contestatissima rock band The Kills; 3 Il logo della mostra; 4 L’ex-Bluvertigo Andy dipinge True Blue; 5 Il duo elettro-pop Fischerspooner firma Untilted; 6 Kyle Field dei Little Wings in Untitled 7 Prototype delle tedesche Chicks on Speed 8 Poor Thing del duo indie-pop francese degli Herman Dune;

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DA SAPERE

Calendario musicale

La mostra It’s not only Rock’n’Roll, Baby! Sarà aperta in Triennale Bovisa dal 24 giugno al 26 settembre 2010. Il costo del biglietto d’ingresso alla mostravaria dai 4 ai 6 euro. Gli spazi espositivi sono aperti dal martedì alla domenica dalle ore 11 a mezzanotte. L’indirizzo della Triennale Bovisa è Via Lambruschini 31 a Milano, raggiungibile grazie al trasporto pubblico (dettagli sul sito www.triennalebovisa.it). Per informazioni, telefonare allo 02-724341.

Mercoledì 23 giugno inaugurazione

Giovedì 15 luglio Max Zanotti

Venerdì 25 giugno Erica Mou

Giovedì 22 luglio The Filmmakers

Giovedì 1 luglio Blastema

Giovedì 16 settembre Luca Leoni

Giovedì 8 luglio Space Opera



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