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Classe 4 • Libro delle tematiche: 120 pagine • Libro delle tipologie: 120 pagine • Riflessione linguistica: 156 pagine • Quaderno dei riassunti e dei testi: 96 pagine • Linguaggi espressivi: 156 pagine • Lapbook: 24 pagine

• Libro delle tematiche: 144 pagine • Libro delle tipologie: 120 pagine • Riflessione linguistica: 156 pagine • Quaderno dei riassunti e dei testi: 96 pagine

E. COSTA • L. DONISELLI • A. TAINO

Classe 5

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LIBRO DELLE TEMATICHE

.it LIBRO DELLE TIPOLOGIE

QUADERNO DEI RIASSUNTI E DEI TESTI

RIFLESSIONE LINGUISTICA

.it

LIBRO DELLE TEMATICHE

CONTENUTI DIGITALI LIBRO DIGITALE con all’interno:

volumi sfogliabili con selezione di esercizi interattivi

AUDIOLIBRI LIBRO LIQUIDO: versione accessibile dei volumi per alunni con BES e DSA. Funzioni specifiche: • scelta del carattere ad alta leggibilità • scelta della dimensione del carattere • scelta delle impostazioni di interlinea • scelta del colore di fondo della pagina • text to speech (TTS) per la sintesi vocale • esercizi interattivi disponibili con carattere di tutti i testi ad alta leggibilità esercizi interattivi extra simulazioni di prove nazionali INVALSI tracce audio p ercorsi semplificati stampabili per alunni con BES e DSA mappe grammaticali interattive, con attività

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AUDIOLIBRO

LIBRO DIGITALE

LIBRO LIQUIDO

Allegato a @letture.it Non vendibile separatamente

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INDICE

Sul tuo LIBRO DIGITALE trovi tanti esercizi interattivi !

• Accoglienza

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RICORDI DI SCUOLA

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Ciao…! Siamo in quarta Taci, sveglia! • Testo realistico Cambio classe, cambio scuola! • Testo realistico La carta vincente • Testo realistico

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IN VIAGGIO

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Il viaggio di Ulisse • Mito La partenza per Hogwarts • Fantasy Dal Canada a Londra • Testo realistico Da Londra alla Scozia • Testo realistico Il giro del mondo • Racconto d’avventura Viaggio al centro della Terra • Racconto d’avventura Come arrivo a Piro Piro? • Testo fantastico Pochi chilometri… tanto tempo • Diario Cari amici, sto partendo • e-mail Cari amici, sono tornato • e-mail Farai viaggi • Testo poetico

Perché si viaggia?

24 LE COMPETENZE Paura di partire 25 Comprendere un testo 26

LIBROLANDIA Un libro è un viaggio e un cibo buono per la mente.

28 Rima dei librai scatenati Adesso che so leggere • Testo poetico 29 Allergia alla lettura • Testo fantastico 30 Il bambino che odiava leggere • Testo realistico 31 I nove modi per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura • Testo realistico 32 La Bibliocceria • Testo fantastico 33 Libri di torrone • Testo poetico 34 La bambina innamorata di Harry Potter • Testo realistico 35 Il mio primo libro • Testo realistico 36 Come sono nati i libri • Testo espositivo 37 L’e-book • Testo argomentativo

40 CHI TROVA UN AMICO… … trova un tesoro! Con cui

divertirsi,

con cui litigare, con cui confrontarsi…

42 La tua amicizia non mi interessa • Lettera 43 Ho trovato un amico • e-mail 44 L’amico del cuore • Testo fantastico 45 Voglio un amico • Racconto autobiografico 46 Il Piccolo Principe trova un’amica Testo fantastico 48 La forza dell’amicizia • Favola 49 Cos’è per te un amico • Testo poetico 50 Cittadinanza attiva Il gatto e la gabbianella 51 Quanto mi è costata una bugia! • Racconto autobiografico 52 Paul è un traditore • Lettera 54 LE COMPETENZE Che cos’è l’amicizia? 55 Comprendere un testo 56 ANIMALI TRA FANTASIA E REALTÀ A mici fidati nella realtà, quasi come persone nei racconti degli scrittori.

58 Il drago della Gringott • Fantasy 59 Il Basilisco • Fantasy 60 I rapporti tra animali • Testo fantastico 62 Lettera di una formica • Lettera 63 Diario di un cane • Diario 64 Non sono un assassino • Testo fantastico 65 Come dare una pillola a un gatto • Testo regolativo 66 Il mio cane • Testo realistico 68 Cittadinanza attiva Il tuo animale ha i suoi diritti 69 Filastrocca lupa Il gatto si accoccola • Testo poetico 70 LE COMPETENZE L’amica degli animali 71 Comprendere un testo

38 LE COMPETENZE Di notte i libri parlano 39 Comprendere un testo

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72 BAMBINI NEL MONDO Tra bambini ci si capisce…

qualunque sia la parte

86 BAMBINI NELLA STORIA C he bambino saresti potuto

del mondo da cui si proviene.

74 Atai, bambino polinesiano • Testo realistico 76 Bastiano scopre il deserto • Testo descrittivo 77 Toa e Africa • Testo realistico 78 Il bambino dall’India • Racconto autobiografico 79 Un nuovo vicino di banco • Testo realistico 80 Vita in Giappone • Testo realistico 82 Amigo de pluma • Lettera 83 Come si salutano i bambini nel mondo • Testo espositivo 84 LE COMPETENZE Un gioco per avvicinare le culture 85 Comprendere un testo 100 LE Le

essere se fossi vissuto

cento, mille o duemila anni fa?

88 Pergamonmuseum • Testo misto 89 Una partita a senet • Racconto storico 90 Kamosè e il coccodrillo del Nilo • Racconto storico 92 Una famiglia di dottori nell’antica Grecia • Racconto storico 94 Al porto di Atene • Testo teatrale 96 Il giovane Alessandro il grande Racconto storico 98 LE COMPETENZE Urri e Hiram 99 Comprendere un testo

STAGIONI stagioni della natura le stagioni della vita…

105 Nel mondo: feste d’autunno Giorno del ringraziamento Tihar: la festa delle luci

112 113 114 115 116

106 107 108 109 110

119 CILIEGIO SI COLORA

102 Immagini di autunno 103 Perché le foglie cadono dagli alberi? 104 CILIEGIO VA A DORMIRE

Le due primavere Il Generale Inverno se ne va

CILIEGIO SI SVEGLIA La natura si risveglia L’uovo pasquale in Europa Le uova dello zar

117 Nel mondo: feste Festa di Holi Vesel Martisor

di primavera

Neve Farfalline bianche

CILIEGIO PERDE L’ULTIMA FOGLIA La neve e le foglie A Natale puoi

111 Nel mondo: feste d’inverno Babbo Natale svedese Il Capodanno cinese Festa del burro

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120 Nel mondo: feste d’estate Festa di mezza estate Festa di Esala Perakera

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Ciao ………...... .……........ .............. .............. ......….. , ngilo tu! vorremmo scrivere il tuo nome, ma non sappiamo come ti chiami, per cui… aggiu Ci presentiamo noi, però. Siamo Alba, Elena e Lilli, le autrici di questo libro. Perché questa lettera? Perché ci sembra giusto che anche tu possa scoprire in anticipo… che cosa ti aspetta!

libri- libri”, In questo libro troverai testi su diversi argomenti. Sono tutti brani tratti da “ mo scelto parti che ti per la maggior parte scritti proprio per bambini o bambine come te. Noi abbia ” in modi diversi. permetteranno di capire come uno stesso argomento possa essere “presentato o di una pubblicità. Per mezzo di un racconto, di una poesia, di una descrizione e anche di un film prendere ciò che leggi Ma questo libro vuole aiutarti anche a fare un’operazione importantissima: com ri più nascosti del testo. non solo per sapere di che cosa si parla, ma anche per “viaggiare” dentro ai sentie e”. Il termine comprendere deriva da una parola latina che vuol dire “prendere insiem per sapere Comprendere un testo significa, dunque, mettere insieme tutte le informazioni per andare oltre: che cosa ha voluto dire uno scrittore. Ma vogliamo suggerirti anche un modo ed efficaci comprendere ciò che è sottinteso, fare collegamenti, utilizzare le parole giuste gli strumenti per esprimere un’idea… Ecco perché il primo capitolo di questo libro ti offrirà esplicite, per poter capire come lavorare sulla comprensione, sul lessico, sulle informazioni sulle inferenze, sulle relazioni tra gli elementi del testo. Troverai anche indicazioni per imparare a leggere bene e con espressione, a leggere per “FARTI UN’IDEA ED ESPRIMERLA”, per riflettere sulla nostra bellissima lingua. Beh! Forse è ora di fermarsi, salutarti e… cominciare! Buona lettura!

Alba

Lilli

Elena

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SIAMO IN QUARTA Siamo già in quarta, gli anni son volati, tra pianti e litigi, pace fatta, amici ritrovati.

RICORDI di SCUOLA

Ricordo le mie lacrime ogni fine anno, il mio vecchio compagno che sognava a occhi aperti, le nuove amicizie, le scoperte… Penso ai giochi in cortile con la palla fangosa, all’attesa ansiosa della mamma, in prima… Conservo le storie amate, le canzoni imparate e la comprensione, anche se sbaglio la divisione. Alunni della Scuola Primaria F. Filzi di Inzago, Senti senti che scuola , Mondadori

CLIL Back to school: welcome children!

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Testo realistico

Accoglienza Iniz ia la sc uola... Ch e fa tic a al za rs i!

Leggere bene Leggere con espressione vuol dire dare l’intonazione suggerita dai segni della punteggiatura. N el testo sono stati evidenziati i modi in cui la mamma pronuncia le frasi: tienine conto per leggere con la giusta intonazione.

TACI, SVEGLIA Non uscirò da questo letto. Oggi no. E neanche domani. Me ne starò a letto per tutto l’anno scolastico. A cominciare da oggi, che è il primo giorno di scuola. La mia sveglia grugnisce. Per essere precisi, è un incrocio tra una sveglia e un porcellino-salvadanaio. Schiaccio il pulsante per spegnere la sveglia e infilo la testa sotto il cuscino. Passano pochi minuti e arriva “Madre Sveglia”. Mi tira via il cuscino e vuole che mi alzi. Questa è una sveglia diversa dalla sveglia salvadanaio. Questa è una vera persona, che mi passa la mano sopra i capelli. E parla, anche. Dice cose diverse a seconda del giorno. Oggi “Madre Sveglia” mi dice dolcemente: – Svegliati, amore… È il primo giorno di scuola. Non c’è pulsante per spegnere “Madre Sveglia”. Apro gli occhi, ma un pochino soltanto. La guardo, ma non del tutto. – La quarta non è una classe importante – mugugno sbadigliando. – Torna a svegliarmi tra un anno esatto e ti dirò che cosa penso della quinta. – Vai a farti la doccia e poi vestiti – sostiene decisa. – Hai mezz’ora per scendere e fare colazione. Ti preparerò qualcosa di buono e ti porterò a scuola. Di nuovo mamma mi toglie il cuscino da sopra la testa. Questa volta il tono della sua voce è forte e chiaro: – Deciditi a scendere da quel letto. Così mi decido a uscire dal letto. Sotto la doccia penso a tante cose… Come sarà il mio nuovo maestro? Chi sarà il mio vicino di banco? Hanna Burton sarà sempre così antipatica con me? Ci sarà qualche nuovo arrivato? Qualcuno che abbia bisogno di farsi dei nuovi amici, magari? Paula Danziger, Ambra Chiaro va in quarta , Piemme Junior

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Testo realistico

CAMBIO CLASSE, CAMBIO SCUOLA Domani, primo giorno di scuola. A dire il vero, questa è la quarta volta che è il suo primo giorno di scuola. Certo, la quarta volta di un primo giorno di scuola dovrebbe intimidire meno della terza, della seconda e della prima, ma questa volta c’è un problema nuovo. Perché Timmi durante l’estate ha cambiato casa. E la casa nuova è dall’altra parte della città, vicino a una scuola che diventerà dunque la sua nuova scuola. Ciao maestre e maestri, ciao compagne e compagni degli anni scorsi. Pazienza, anzi meglio non dover più vedere gli antipatici e le antipatiche. Ma le viene il magone pensando a tutti gli altri, alla maestra Violetta, a Linda, a Rosì… A causa di questo cambiamento di scuola, Timmi ultimamente è un po’ inseguita da pensieri tristi. L’anno scorso, quando un bambino diceva alla maestra Violetta di essere inseguito da pensieri tristi, lei rispondeva: – Lascia che ti attraversino la mente, ma non permettere che lì facciano il nido, falli volare via liberi, e soprattutto un pensiero alla volta, per carità! Domani mattina sarà molto peggio di tre anni fa in prima elementare. Perché allora tutti i bambini, la vigilia, erano in ansia come lei. Invece domani, nella classe quarta dove dovrà entrare, gli altri si conoscono già tutti benissimo, mentre lei sarà “la nuova”. Una nuova timida, molto timida da scrutare da capo a piedi tutti quanti insieme: una quarantina di occhi (senza contare gli occhiali) puntati su di lei. S.O.S! Vivian Lamarque, La timida Timmi cambia scuola , Piemme

Accoglienza no A volte il prim o gior il prim o di sc uola è anch e la nuova. gior no in un a sc uo

La mia realtà Per Timmi il primo giorno di scuola è un po’ angosciante perché, per l’e nnesima volta, cambia insegnanti e compagni. È inseguita da pensieri tristi . La maestra Violetta le aveva dato un consiglio. Sottolinea le parole della maestra Violetta. Riscrivile su un foglio e appendilo in camera tua. Rileggile e ricordatene tutte le volte in cui, per un motivo o per un altro, sarai inseguito da pensieri tristi. 7

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Testo realistico

Accoglienza no A volte il prim o gior di sc uola ci po rta . un nuovo m ae stro

LA CARTA VINCENTE In realtà erano contenti di ritornare a scuola. Sotto sotto aspettavano il primo giorno di scuola. In fin dei conti, anche se borbottavano e avevano un pizzico di paura del nuovo maestro, erano contenti. Il maestro se ne stava lì, seduto dietro la cattedra come un vecchio gufo. Carlo si chiedeva come fosse possibile che un nuovo maestro fosse così vecchio. Gli scolari si guardarono l’un l’altro turbati. Erano realmente, assolutamente, inequivocabilmente delusi. Si aspettavano un bel maestro giovane e sportivo, e invece si sono visti arrivare quel grosso signore vecchio come Matusalemme, con i capelli bianchi, gli occhialini sulla punta del naso e una pancia che rischiava di essere l’unico pallone che avrebbero visto durante tutto l’anno scolastico. Anche la voce li colse di sorpresa. Nina sobbalzò quando udì quella tonalità bassa e grave. Così come furono sconcertati dalle prime parole emesse da quella voce. Non “buongiorno” né “mi chiamo” né “sedetevi”. Ma semplicemente: “Ho un regalo per voi”. Quello che sarebbe stato il loro maestro posò un pacchetto regalo sul banco di ogni alunno. Costanza aprì il suo pacchetto e scoprì un mazzo di carte identico a quello dei compagni: un mazzo di carte simile a quelli che si comprano nei negozi, con cuori e quadri, fiori e picche. – Allora quest’anno si gioca a carte? – domandò Benedetta ad alta voce. Fu lei la prima ad accorgersi che non si trattava di un vero mazzo di carte. Sul dorso di ogni carta c’era scritto JOLLY. E dall’altra parte c’erano diverse frasi. Il maestro recitò: un jolly… per restare a letto; un jolly… per non andare a scuola;

Approfondimento Matusalemme, secondo la Bibbia, era il nonno di Noè, che morì all’età di 969 anni, sette giorni prima del diluvio universale. 8

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un jolly… per arrivare a scuola in ritardo; un jolly… per non fare i compiti; un jolly… per dimenticare l’astuccio; un jolly… per copiare dal vicino di banco; un jolly… per non andare alla lavagna; un jolly… per evitare una punizione; un jolly… per fare rumore. Il maestro fece segno a Benedetta di proseguire la lettura: un jolly… per cantare a squarciagola in qualunque momento; un jolly… per ballare in classe; un jolly… per uscire dalla classe; un jolly… per fare il pagliaccio; un jolly… per dire una bugia. Dopo la lettura dei jolly, gli alunni erano stupefatti, ipereccitati, ma l’anno scolastico era appena iniziato ed era decisamente troppo presto per fare baccano. E poi quel vocione si era messo a fare un discorso: – Mi chiamo Umberto Natale. Fin da quando ero piccolo mi chiamavano Babbo Natale. Adoro fare i regali. Ho l’intenzione di farvi dei regali tutti i giorni. Regalo di tutto il programma, regalo di libri, regalo di grammatica, regalo di aritmetica, regalo di scienze… Susie Morgenstern, Un mazzo di Jolly, Salani

Apprendimento COOPERATIVO Preparate cinque carte che abbiano “autorizzazioni” diverse da quelle che avete trovato nel testo. Poi ognuno prepari altre cinque carte, sulle quali scrivere un regalo da fare all’insegnante, per esempio: • O ggi prometto che non mi alzerò dal banco più di cinque volte! • O ggi starò attento, attento, attento, attentissimo! • N on sarò muto come un pesce, ma cercherò di chiacchierare un po’ meno! Il giorno in cui vi sentirete pronti per attuare uno dei “buoni propositi”, depositate la carta sulla cattedra. La carta non riporta il vostro nome, ma scommettiamo che l’insegnante capirà al volo chi ha fatto quel dono? 9

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In VIAGGIO Perché si viag gia?

Per raggiungere luoghi reali o… immaginari! Per andare a trovare parenti o amici; per andare in vacanza, per vedere luoghi e monumenti; per studiare; per trovare lavoro e… per mille altri motivi! Ma si può anche viaggiare con la fantasia e raggiungere luoghi immaginari o fantastici.

In questo capitolo troverai miti, racconti fantasy, d’avventura, fantastici e realistici, testi poetici, diari, e-mail, che parlano di VIAGGI. 10

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Compito di REALTÀ Nelle attività chiamate “Compito di realtà” sarai invitato a mettere in pratica, nella vita di tutti i giorni, le conoscenze e le competenze che hai acquisito. Immaginate di organizzare un viaggio. In classe create un depliant pubblicitario per la vostra meta. Scegliete il luogo, individuatelo sulla carta geografica, cercate notizie sulle abitudini, sul cibo… Ricordate di aggiungere anche delle fotografie.

CLIL Are you leaving?

Yes, I’m going to London!

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Mito

IN VIAGGIO

IL VIAGGIO DI ULISSE Il viaggio avventuroso di un “mito” del passato.

Leggere per comprendere L’idea principale L’idea principale di un testo è l’idea che viene sviluppata nel racconto. L’idea principale di questo testo è: u n episodio accaduto durante il viaggio intrapreso dal personaggio mitico Ulisse. i l desiderio di Ulisse di lasciare Troia e tornare a casa.

– Quando salpai da Troia insieme ai miei compagni – prese a raccontare Ulisse, – il vento era favorevole; le nostre navi filavano lisce verso nord-ovest, tanto che in breve tempo giungemmo in una terra abitata da gente feroce, il popolo dei Ciconi. La cosa più sensata da fare sarebbe stata ripartire, ma i miei compagni non vollero saperne e passarono la notte sul litorale rimpinzandosi di cibo e vino. All’alba, mentre sostavamo sulle riva e tutto intorno c’era una fitta nebbia, i Ciconi ci assalirono scagliandoci una pioggia di dardi e non ci rimase che metterci in salvo sulle navi e ripartire. Navigavamo da tre giorni, quando un vento maligno ci spinse lontano dalla costa e per nove giorni le nostre navi rimasero in balia dei venti, trascinate su e giù per il mare. Era impossibile sapere dove fossimo, avevo perduto ogni punto di riferimento. Le navi fendevano la cupa massa d’acqua senza seguire una rotta precisa, finché ci trovammo, dopo giorni e giorni, all’isola dei Ciclopi. Questi esseri, che non oso chiamare uomini tanto sono selvaggi e violenti, vivono come bestie in una terra dove tutto cresce spontaneamente: alberi da frutto, ulivi, grano, viti… Non sanno costruire barche né case, ma abitano nelle grotte naturali. Vicinissimo all’isola dei Ciclopi, ce n’è un’altra più piccola e piatta, fitta di selve e piena di capre selvatiche. Approdammo lì, in un’insenatura, di notte. Marina Amoia, Invito alla lettura , De Agostini

Leggere bene L’accento tonico Bàlia e balìa sono parole formate dalle stesse lettere, ma hanno diverso accento tonico e diverso significato. L eggi correttamente le due parole e, sul quaderno, scrivi una frase per ognuna di esse. 12

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Fantasy

IN VIAGGIO

LA PARTENZA PER HOGWARTS Il mattino della partenza, Harry si svegliò alle cinque. Raggiunsero King’s Cross alle dieci e mezzo. Harry era nel bel mezzo della stazione ferroviaria con un baule che a stento riusciva a sollevare, le tasche piene di soldi dei maghi e una grossa civetta. Proprio in quel momento, dietro di lui, passò un gruppetto di persone e lui colse un brandello della loro conversazione. – … Pieno zeppo di babbani, figurarsi… Harry si voltò di scatto. A parlare era stata una signora grassottella, che si rivolgeva a quattro ragazzi dai capelli rosso fiamma. Ciascuno spingeva un baule come quello di Harry… e aveva anche una civetta. – Allora, binario numero…? – chiese la donna, che era la madre dei ragazzi. – Nove e tre quarti! – disse con vocina stridula una ragazzina, anch’essa con i capelli rossi, che dava la mano alla madre. Quello che sembrava il maggiore si avviò verso i binari nove e dieci. Harry cominciò a camminare in quella direzione. Una locomotiva a vapore scarlatta era ferma lungo un binario gremito di gente. Un cartello alla testa del treno diceva: Espresso per Hogwarts, ore 11. Harry si guardò indietro e vide un arco in ferro battuto e su scritto Binario Nove e Tre Quarti. Dopo un po’ si udì un fischio, il treno si mosse. Avevano corso lungo pascoli pieni di mucche e pecore. Una voce risuonò per tutto il treno: – Tra cinque minuti arriveremo a Hogwarts. Siete pregati di lasciare il bagaglio sul treno.

Anche l’avventura di un “mito” moderno inizia con un viaggio.

Leggere per comprendere Il contesto Il contesto è l’insieme degli elementi che ti fanno capire qual è: • l ’argomento principale del testo; • i l luogo in cui avviene ciò che si racconta; • i l tempo a cui si fa riferimento.

Joanne Kathleen Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale , Salani

Leggere per comprendere L’argomento di questo racconto è

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Il luogo è

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Il tempo è

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Testo realistico

IN VIAGGIO Il viaggio è anche emozioni e sensazioni. In aereo e…

DAL CANADA A LONDRA

Leggere per comprendere Le informazioni esplicite Per comprendere un testo devi capire quali sono le informazioni esplicite, cioè quelle che sono chiaramente indicate nel racconto. S u quale mezzo di trasporto viaggiano i personaggi del racconto? Dove sono diretti? D ove atterrano per la prima tappa? Da dove sono partiti? Q uale oceano attraversano in volo? Q uale sensazione provoca l’accelerazione dell’aereo? Q uali azioni compiono i ragazzi mentre sono sull’aereo? Scrivine almeno tre.

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Fu solo nel momento in cui l’aereo prese quota che Jessup iniziò a realizzare quello che stava davvero succedendo. Per l’accelerazione sentì il corpo schiacciarsi contro il sedile. Poi provò una specie di fastidio all’orecchio per via dell’altitudine. – Deglutisci – gli disse suo padre. Sbirciò dal finestrino attraverso lo spazio tra i sedili mentre l’aereo decollava. Emily aveva il viso schiacciato contro il finestrino. – Stiamo andando in Scozia! – Lo so – rispose Jessup. Più tardi, ore dopo, a dodicimila metri sopra l’Oceano Atlantico, Emily prese il posto di Robert, così che i ragazzi potessero sedere vicini. Spiò fuori dal finestrino oltre Jessup, e bisbigliò: – Guarda! Sembrano montagne… Jessup osservò per un attimo quel mondo sconfinato di nuvole, che brillava nella luce del tramonto e capì che anche Emily era emozionatissima. La meraviglia durò a lungo, alimentata dalla cena, della quale gustarono ogni briciola; dal film che, pur avendo già visto, li fece ridere a lungo; dal sonno interrotto da una hostess che offriva la colazione molto prima di quanto avessero desiderato. Mangiarono e bevvero ugualmente e poco dopo si ritrovarono a osservare lo strato di nuvole sottostanti. Dopo di che, l’unico panorama fu la nebbia. Erano finiti in un mondo grigio e umido. Una pioggerellina cadeva quando arrivarono all’aeroporto di Londra. Rimasero in coda con centinaia di altri canadesi e americani per mostrare il passaporto al banco immigrazione. Alla fine, un funzionario con capelli color carota e le lentiggini li fece avvicinare. Timbrò i passaporti e fece cenno di proseguire. Susan Cooper, Il dispettosangolo , Piemme Junior

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Testo realistico

IN VIAGGIO … in treno.

DA LONDRA ALLA SCOZIA Stiparono di valigie una macchina presa a nolo e guidarono fino a Londra. Poi si recarono in stazione. La loro avventura sarebbe iniziata davvero solo in Scozia. Emily e Jessup trascorsero la loro seconda notte inglese in uno scompartimento che trovarono incantevole: una cuccetta piccola e traballante con una porta, un finestrino, un tavolino pieghevole che nascondeva un minuscolo lavandino con acqua calda e fredda e due lettini con lenzuola, coperte e cuscini. Tirarono a sorte per decidere chi avrebbe dormito in alto. Vinse Jessup. A Emily non importava: da sotto era più facile osservare il panorama. Si addormentò quasi subito, cullata dal ritmo del treno. Provava una meravigliosa sensazione di distacco; il treno la trascinava a tutta velocità in posti nuovi, in un Paese straniero. Sognò di essere un uccello che volava sopra città e montagne. Nel sogno riusciva a vedere il treno che si muoveva sotto di lei, come un lento serpente. Si svegliò e si ritrovò a sorridere. Fuori dal finestrino il mondo era completamente cambiato. Il treno ora li stava trasportando attraverso scure colline. Emily vide sorgere il sole: come per magia il colore inondò la terra, mettendo in mostra colline porpora e campi verdi contro un cielo blu. Voleva svegliare Jessup per dirglielo, ma fu di nuovo colta dalla sonnolenza. Nel momento in cui i suoi occhi si chiusero, udì la musica. Era una melodia lontana proveniente da una cornamusa scozzese, struggente e bellissima.

Leggere per comprendere Il significato delle parole Per comprendere un testo devi capire bene anche il significato delle parole. Rispetto alle parole che non conosci puoi: • d edurre il significato dal contesto, cioè dall’insieme di parole tra le quali è inserito il termine sconosciuto e dal contenuto del testo; • c ercare il significato della parola sul dizionario cartaceo oppure online. S truggente vuol dire:

che commuove.

che diverte.

che distrugge.

Susan Cooper, Il dispettosangolo , Piemme Junior

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BAMBINI IN VIAGGIO NEL MONDO Qual è il sogno di ogni viaggiatore? Il giro del mondo!

Leggere per comprendere Le inferenze Le inferenze sono le informazioni che non sono chiaramente dette nel testo. È come se ci “fosse un vuoto” di informazioni che puoi colmare se comprendi chiaramente il contesto e se ti soffermi a riflettere sulle informazioni esplicite.

Racconto d’avventura

IL GIRO DEL MONDO Phileas Fogg abitava al numero 7 di Savile Row, a Londra. Di lui si sapeva soprattutto chi non era, che cosa non faceva. Si sapeva che era ricco, né avaro né spendaccione, e socio onoratissimo del Reform Club. Viaggiava? Se non viaggiava per il mondo, certo lo faceva sul mappamondo. Viveva da solo nella casa di Savile Row, dove nessuno era mai entrato, se non il cameriere al suo servizio. Pranzava e cenava sempre al club, e rientrava puntualmente a mezzanotte. Quel giorno, giunto al club (dopo aver messo cinquecentosettantacinque volte il piede destro davanti al sinistro, e cinquecentosettantasei volte il sinistro davanti al destro) Fogg pranzò. Trascorse il pomeriggio leggendo e alle 17 precise entrò nel salone, dove cinque soci commentavano un fatto accaduto qualche giorno prima: un pacco di cinquantacinquemila sterline in banconote rubato alla Banca d’Inghilterra. I migliori agenti e investigatori del regno erano partiti per i principali porti e stazioni ferroviarie del mondo. Il premio per la cattura del ladro era di duemila sterline. La fuga del malvivente, osservavano quelli del club, era certo stata rapida, dati i progressi dei collegamenti terrestri e navali. Si facevano ipotesi su quale luogo del mondo, e in quanto tempo, il ladro avrebbe potuto raggiungere. Fogg mostrò un articolo pubblicato dal quotidiano, e dichiarò:

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IN VIAGGIO – Qui è dimostrato, signori, che con una accurata condotta di viaggio si può fare il giro del mondo in ottanta giorni. I soci del Reform Club erano scettici. Qualcuno rise di quanto Fogg sosteneva. Fogg accettò la sfida. – Compirò io stesso il viaggio, scommettendo ventimila sterline sul mio successo. Partirò questa sera e tornerò entro le 8 e 45 della sera di sabato 21 dicembre. Se non riuscirò, dividerete fra voi le ventimila sterline. I soci, divertiti e persuasi di una loro facile vittoria, accettarono la scommessa. Tornato a casa il gentiluomo ordinò a Passepartout di preparare due sacche, ciascuna con due camicie, tre paia di calze, un impermeabile e una coperta da viaggio. Alla stazione di Charing Cross acquistò due biglietti di prima classe per Parigi, da dove avrebbe proseguito in treno verso l’Italia, per percorrerne quasi tutta la lunghezza e imbarcarsi a Brindisi verso l’Africa Settentrionale. Salutando dal finestrino i cinque amici, assicurò: – Al mio ritorno, signori, potrete verificare l’itinerario dai visti sul mio passaporto. Nei giorni seguenti, a Londra, molti commentavano: – Fogg è partito per un viaggio insensato! Jules Verne, raccontato da Roberto Piumini, Il giro del mondo in 80 giorni , Edizioni EL

Leggere per comprendere Le inferenze L eggendo la prima parte del testo, oltre a sapere che Phileas Fogg è ricco, non è avaro e non è spendaccione, puoi capire altri aspetti del suo carattere. Sottolinea le parti che ti fanno capire che è un tipo: • preciso e pignolo; • sicuro di sé; • o rganizzato e in grado di pianificare un viaggio.

Compito di REALTÀ Se tu dici di aver fatto un viaggio, ma i tuoi amici non ti credono, come puoi dimostrare ciò che affermi? Fai un elenco.

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IN VIAGGIO Si può viaggiare anche attraverso la Terra!

Leggere per comprendere Le relazioni tra gli elementi del testo Per comprendere un testo devi capire a chi o a che cosa si riferiscono le informazioni contenute in esso. “ Eccolo, è quello!”: a che cosa sono riferite queste parole? “… lo spinse nella voragine”. A che cosa si riferisce il pronome “lo”? “ Con lo sguardo ne cercai il fondo.” A che cosa si riferisce il pronome “ne”? “Esultò lo zio”. Chi è lo zio?

Racconto d’avventura

VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA Il professor Lidenbrock e suo nipote Axel, seguendo le indicazioni di una antica mappa, hanno intrapreso un viaggio per arrivare al centro della Terra. Il sole splendeva e potemmo così discendere nel cratere del vulcano Sneffels. Procedemmo fino al luogo dove si aprivano tre crateri minori. – Eccolo, è quello! Possiamo andare! – esultò lo zio. Io, con meno entusiasmo, mi sporsi verso la voragine. Con lo sguardo ne cercai il fondo. Quel pozzo sembrava sprofondare nel buio, senza fine. La vertigine mi travolse, spingendomi verso quell’oscurità. Nessun attacco di vertigine avrebbe potuto tuttavia fermare la spedizione del professor Lidenbrock, il quale fece un fagotto di tutti gli oggetti che avevamo con noi e lo spinse nella voragine con una pedata. – Ora che ci siamo alleggeriti, possiamo andare! Scendemmo per ore, facendo solo brevi pause. Mi stavo ormai convincendo che quel pozzo oscuro non avesse fondo, quando quasi mi ritrovai con i piedi sulla testa dello zio. – Siamo arrivati! – annunciò lui, mollando la corda. – Ma arrivati dove? – ebbi l’ardire di domandare. – In fondo a questo condotto perpendicolare, mio caro Axel. Da qui in poi comincerà la vera discesa. Mi calai anch’io e guardai mio zio con tanto d’occhi. – Perché, fino a ora che cosa avremmo fatto?! – gli chiesi. Il professor Lidenbrock sorrise, sornione. – Secondo i miei calcoli, abbiamo percorso circa novecento metri dalla cima dello Sneffels. Il che significa che siamo ora a livello del mare. La nostra discesa sotto la crosta terrestre avrà dunque inizio solo domani, da qui – mi spiegò, indicando un cunicolo che digradava sulla destra. Alessandro Gatti, Viaggio al centro della Terra (da Jules Verne), Edizioni EL

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Testo fantastico

COME ARRIVO A PIRO PIRO ? – Come mai costa così poco? – domandai con sospetto all’impiegato dell’agenzia viaggi. – Beh, il prezzo è quello di venticinque anni fa. Non lo abbiamo aumentato per soddisfare clienti come lei. E poi… il viaggio a Piro Piro si effettua tramite palloni. Rimasi senza parole, ma tutto sommato l’idea era originale. Chissà come sarebbero stati invidiosi i miei amici quando glielo avrei raccontato. – Va bene – dissi con entusiasmo. – Andrò a Piro Piro in pallone! Il sabato successivo mi presentai puntualissimo all’addetto ai palloni. L’omone mi portò in cima a un grattacielo dove mi aspettava una sorpresa… anzi una sorpresona! – Ma mi era stato detto che avrei viaggiato in pallone… – esclamai. – Con i palloni – precisò l’addetto. – Come vede sono là, già pronti per la partenza. Si figuri che ho passato l’intera notte a gonfiarli tutti al punto giusto. Legati a un anello, in un angolo del terrazzo, si vedevano parecchie centinaia di palloncini colorati. Ebbi un attimo di esitazione, ma senza rendermene conto mi ritrovai legato saldamente ai palloncini. – Ma come farò a trovare la strada per Piro Piro? – domandai in preda al panico. – Non si preoccupi, vede questo stormo di piccioni viaggiatori? Bene, saranno loro a guidarla. Li legò ai miei palloncini e li liberò. – NON VOGLIO PIÙ PARTIRE! – urlai con quanto fiato avevo in corpo. Ma i piccioni continuarono a volare con vigore, trascinandomi con loro. Continuai a urlare per qualche minuto, stringendo così forte le palpebre da sentire dolore agli occhi. Infine decisi di riaprirli, un po’ alla volta però.

IN VIAGGIO Si può viaggiare sorvolando la Terra con i palloncini.

Leggere per comprendere Il contesto Qual è: • l ’argomento?

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• i l tempo?

………...................................…………..

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• i l luogo?

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Dino Ticli, Sette giorni a Piro Piro , Piemme

Leggere bene L eggi a voce alta dando la giusta intonazione suggerita dalle parole evidenziate. 19

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Diario

IN VIAGGIO Anche un breve tragitto può trasformarsi in un viaggio.

Leggere per comprendere Il significato figurato delle parole Le parole possono essere usate per il loro significato reale o figurato. Usare una parola con un significato figurato vuol dire sostituire il significato reale con un altro più ampio, che riesce a farti immaginare (“figurare”) meglio una situazione. A lcune espressioni del testo sono usate in senso figurato. Segna con una X . • Vecchia carretta:

automobile malandata.

POCHI CHILOMETRI TANTO TEMPO Caro diario , come sai, ogni giorno vado a scuola con l’auto bus. Il viaggi o non è lungo: due ferma te. Oggi però la giorna ta è comin ciata in salita con lo sciope ro dei mezzi pubbli ci. Io non me ne ero ricord ata e così ho dovut o chiede re a mia madre di accom pagna rmi. Il viaggi o mi è sembrato interm inabile . Tra la sua vecch ia carre tta e la proce ssion e di altre tartar ughe in fila come noi, ce l’ho fatta ad arriva re tardi fin dal primo giorno . Lo so che se fossi stata un po’ meno a poltrire sotto le coper te le cose sareb bero potut e andare divers ament e. Per quest o ero piutto sto nervo sa e mi sentiv o la coda di paglia per non esser mi svegliata prima ; ma non tutto era perdu to. A volte la fortun a ci può dare una mano . E questa volta la mano della

fortun a era una “mano na”. In classe , al posto del prof. di scienz e (proba bilmen te anche lui vittim a dello sciope ro) c’era quella pasta d’uom o del bidello Giuse ppe, per cui niente terzo grado . AA.VV. , Le regole e l’immag inazion e , Zaniche lli

auto d’e poca. • Processione di altre tartarughe:

lenta fila di auto.

a uto ferme a causa di un incidente.

• Coda di paglia:

c onsapevolezza di essere nel torto.

c onsapevolezza di avere ragione.

• Pasta d’uomo:

uomo grasso e sciocco.

uomo buono e gentile.

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e-mail

IN VIAGGIO

CARI AMICI, STO PARTENDO La partenza per il viaggio può

Da: Fabrizio essere faticosa… A: Giulia, Sara Oggetto: la partenza ................................................. Insomma, cari Giulio e Sara, siamo partiti. Io e mio padre siamo qui, all’aeroporto di Fiumicino, ad aspettare che chiamino il nostro volo. Adesso dovrei forse confessarvi che sono molto emozionato. Invece no, sono soprattutto stanco da morire: sveglia ................................................. all’alba e chilometri e chilometri di macchina fino a Roma. Poi parcheggia, scarica, fai la fila al check-in dell’aeroporto, aspetta, di nuovo una fila per passare il metal detector. E ora sono qui, al gate 7 dei voli internazionali, ad aspettare l’aereo che ci porterà in Marocco. Mentre aspetto, ne approfitto per familiarizzare con questo aggeggio ultramoderno e wireless (come dire “senza fili”) di mio padre, capace di spedire e-mail via satellite da qualsiasi parte del mondo. In certi momenti sembra un telefono che sa fare anche il computer, in altri invece è sicuramente un computer ................................................................. capace di telefonare. Boh! Comunque mi basta che funzioni, non mi serve sapere in che modo. Ecco, hanno chiamato il mio volo. Spengo il marchingegno. Ciao, a domani. Stefano Bordiglioni, Il giro del mondo in 28 e-mail, Einaudi Ragazzi

CLIL Collega ogni parola alla definizione corrispondente. Metal detector

Controllo dei documenti prima della partenza.

E-mail

Apparecchiatura che ser ve per rilevare armi e oggetti metallici.

Wireless

Luogo attraverso il quale si accede all’aereo.

Check-in

Comunicazione tra computer, che avviene senza l’uso dei cavi.

Gate

Posta elettronica.

Leggere per comprendere Comprendere un testo O sser va il disegno e inserisci nei cartellini le parole che riguardano la partenza da un aeroporto: check-in , gate , wireless . 21

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e-mail

IN VIAGGIO

CARI AMICI, SONO TORNATO … ma quante cose si conoscono viaggiando!

Leggere per comprendere I fatti principali S egna con una: le considerazioni di Fabrizio alla fine del viaggio; il ricordo dei luoghi visitati.

La mia realtà Immagina di scrivere una e-mail ai tuoi amici per comunicare loro che farai un viaggio intorno al mondo con tuo papà o con lo zio o con… Esprimi i tuoi desideri e le tue emozioni.

Da: Fabrizio A: Sara, Giulio Oggetto: casa Ciao ragazzi. Questa che vi scrivo è l’ultima e-mail. Perché sono tornato a casa. Del lungo viaggio di ritorno non vale la pena che vi parli: più di 20 ore di aereo. Una noia! Non tutto, veramente. Il tratto dalla Laguna blu alla capitale Rangiroa è stato effettivamente abbastanza avventuroso: c’era il mare mosso e il motoscafo ballava in maniera inquietante. Comunque alla fine è andato tutto bene e siamo tornati a casa sani e salvi. Che cosa vi posso dire ancora? Che sono stato contento di tornare, che ero un po’ stufo di sole, mare, palme e pesci. Quello che non vi ho detto, anche perché fino a oggi non l’avevo capito neanch’io, è che il mondo è incredibilmente vario e interessante, però anche, tutto sommato, abbastanza simile dappertutto. Certo, in Marocco c’è il deserto, in Guatemala la foresta tropicale e in Polinesia il mare splendido. Però, a parte questi importanti dettagli, dappertutto ho trovato case, negozi, mercati, scuole e bambini che le frequentavano. Dappertutto c’è gente che lavora, che va in vacanza, che legge libri o guarda la televisione. Questo lungo viaggio è stato bellissimo e mi ha insegnato un sacco di cose. Ho imparato, per esempio, che una delle cose belle di un viaggio è che poi ti permette di tornare a casa. Infatti, così come sono stato contento di partire, sono contento di essere tornato: mi sento come un marinaio rientrato in porto dopo una lunga navigazione. Non vedo l’ora di entrare in classe, domani, e di incontrarvi, amici miei. Stefano Bordiglioni, Il giro del mondo in 28 e-mail, Einaudi Ragazzi

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Testo poetico

IN VIAGGIO È bello viaggiare, ma… è anche bello

FARAI VIAGGI

tornare a casa.

Farai viaggi bellissimi, in Paesi lontani, vedrai grandi paesaggi, usanze e tipi strani. Volerai sugli aerei, imparerai a guidare riderai delle onde, proverai il mal di mare. Viaggerai in prima classe e chiederai passaggi, dormirai alla stazione, progettando altri viaggi. Ma lasciati dire solo una cosa: il viaggio più bello ti porta a casa. Chicco Gallus, Filastrocche di benvenuto , Motta Junior

Leggere per comprendere Le inferenze C he cosa vuole comunicare il poeta con questi versi? “Vedrai grandi paesaggi, usanze e tipi strani”: v isiterai Paesi in cui le abitudini di vita sono diverse dalle tue. v edrai paesaggi deserti abitati da persone che fanno cose stravaganti. “Riderai delle onde, proverai il mal di mare”: a volte i mezzi di trasporto che userai ti faranno star male. a vrai momenti di felicità e altri di difficoltà. 23

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Le

COMPETENZE PAURA DI PARTIRE

1 C’era una volta una bambina che si chiamava Lorenza, e voleva viaggiare, però aveva paura. Di che cosa aveva paura? Di non tornare a casa. – È facile partire! – diceva. – Ma se dimentico dov’è casa mia? 5 E se resto in giro, sperduta per il mondo? I genitori di Lorenza, e i suoi fratelli, non potevano mai fare viaggi, perché appena Lorenza non vedeva più la casa, voleva tornare indietro. Era una vita impossibile. Un giorno il papà e la mamma di Lorenza 10 dissero: – Basta, abbiamo deciso. Noi andremo a fare un viaggio: se tu verrai, bene; se no resterai qui da sola! Quella notte, Lorenza non dormì. Voleva partire, ma aveva paura di non tornare. Ma anche rimanere sola non le piaceva. Che fare? Stava lì a girarsi nel letto, quando sentì grattare sul cuscino: aprì 15 gli occhi e vide una fata a forma di gatto. – Passavo sopra i tetti – disse la fata. – Come mai non dormi? Lorenza, a bassa voce, raccontò il suo grave problema. La fata-gattina alla fine, disse: – Posso aiutarti… La fata-gattina si alzò, e sotto di lei Lorenza vide un gomitolo 20 strano: era piccolissimo e fatto di un filo così sottile che a tenerlo fra le dita non si vedeva nemmeno. – Che cos’è? – disse Lorenza stupita. – È il filo del Buon Ritorno – rispose la fata-gattina. – Basta che tu, quando partirai, ne leghi un capo al pomo del lettino, e metti 25 il gomitolo nella tua tasca: dovunque andrai, per quanto lontano, ci sarà sempre il filo a mostrarti la strada di casa. – Se si rompe? Se ci inciampa qualcuno? Se si bagna? – Impossibile – disse la fata. – Il filo è fatto di Nostalgina: una sostanza invisibile, intangibile e infrangibile: niente lo può spezzare. 30 Poi la fata-gattina salì sul davanzale e via per i tetti, senza un rumore. Lorenza, il giorno dopo, legò il capo del filo al pomo del letto, e si mise il gomitolo in tasca. E partì con la famiglia. Fece un lungo viaggio divertente e alla fine tornò. Fece molti altri viaggi e sempre 35 ritrovò la strada di casa, grazie al gomitolo di Nostalgina! Roberto Piumini, C’era una volta, ascolta, Einaudi Ragazzi

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COMPRENDERE UN TESTO Segna

con una parentesi rossa la parte realistica del racconto e con una blu la parte fantastica. Chi è la protagonista di questo racconto? ………….............................................................................................………

Dove

si svolge la vicenda?

………….............................................................................................………

Chi

aiuta la protagonista?

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Lorenza

non vuole fare viaggi perché ha paura: dei mezzi di trasporto. di rimanere sola. di non tornare. di partire. “Intangibile” (riga 29) vuol dire che: non si può vedere. non si può toccare. non si può trovare. non si può rompere. “Infrangibile” (riga 29) vuol dire che: non si può vedere. non si può toccare. non si può trovare. non si può rompere. Quando i genitori e i fratelli di Lorenza vogliono fare un viaggio: cercano di convincerla. le impongono una scelta. le spiegano quanto è bello viaggiare. le impongono di seguirli.

Quella

notte Lorenza non dorme perché: ha paura di non tornare. non sa che cosa fare. non vuole rimanere sola. è contenta all’idea di partire. Il filo del Buon Ritorno è: una sostanza magica che impedisce di perdersi. uno strumento che indica sempre la via di casa. un portafortuna. un mezzo da utilizzare per ritrovare la strada di casa. La Nostalgina si chiama così perché suscita: il ricordo della casa e la possibilità di tornarci. la disperazione per essere lontani da casa. la certezza di non poter tornare a casa. la paura di non poter tornare indietro. In quale fiaba viene utilizzato un sistema simile per ritrovare la strada di casa? Pollicino. Biancaneve. Cappuccetto Rosso. Il gatto con gli stivali. Il filo di Nostalgina fa superare a Lorenza: la paura dei viaggi. solo la paura di quel viaggio. la nostalgia di casa. l’indecisione. 25

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L I B RO L A N D I A Un libro è un viag gio e un cibo buono per la mente.

Snoopy, il cagnolino protagonista di famosi fumetti, diceva: – Mi hanno detto che leggere è un cibo per la mente. Siccome tutto ciò che ha a che fare con il cibo è per forza buono, leggere è buono! Snoopy è uno che se ne intende! È vero, a volte gli adulti ti stancano ripetendo “Leggi!”. Ma, credi, questo è uno dei momenti in cui devi avere fiducia in loro… Non te ne pentirai!

In questo capitolo troverai testi poetici, racconti fantastici, realistici, espositivi, argomentativi, che parlano di LIBRI e LETTURA. 26

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Compito di REALTÀ S ei in biblioteca e vuoi chiedere in prestito un libro. • C ome è indicata la sezione per i bambini? ………………………………………………......………………...... ………………….......………………......…………....…………….

• C ome sono suddivisi i libri?

Per fascia di età del lettore. Per argomento. Per casa editrice. ………………...……………………………………………….

Q uale procedura segui per avere il libro che desideri?

Books are food for thoughts!

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CLIL

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Testo poetico

LIBROLANDIA Dopo che hai imparato a leggere, i libri ti sembrano… più leggeri!

RIMA DEI LIBRAI SCATENATI Un chilo di libri. Quant’è? Da noi non si vendono a chilo E allora come li vendete? I libri si vendono a filo A filo di seta dei libri più amati A filo di spada dei libri più ardenti Perché qui da noi, dai Librai Scatenati Ci sono lettori, non solo clienti. Bruno Tognolini, Rime raminghe , Salani

Leggere per comprendere Le inferenze

ADESSO CHE SO LEGGERE Adesso che so leggere le parole scritte leggo a mio fratello le storie che non sa. Basta, non ne ho voglia gli ho detto ieri sera. Arrangiati da solo! E lui che non sa leggere col libro a gambe in su mi ha letto serio serio una storia che non c’è.

C he cosa vuol dire che nel negozio dei Librai Scatenati “ci sono lettori, non solo clienti”? N ella poesia “Adesso che so leggere” il fratello piccolo non ha letto una storia, l’ha inventata. Perché? Che cosa voleva dimostrare?

Giusi Quarenghi, E sulle case il cielo , Topipittori

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