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FARE IL PUNTO
Giuseppe Garibaldi.
Gli eroi nazionali
Nella storia di tutte le nazioni del mondo, alcuni personaggi hanno lasciato una traccia e un ricordo di sé che rimangono vivi per secoli. Gli Stati considerano questi personaggi come i propri eroi nazionali perché hanno dato un contributo fondamentale all’identità del Paese. Spesso, anche dopo molti anni dalla sua scomparsa, la figura dell’eroe nazionale contribuisce a tenere unito un popolo e a consolidare il sentimento di appartenenza a una nazione. Per quanto riguarda l’Italia, Giuseppe Garibaldi è riconosciuto come un eroe nazionale, perché durante l’età del Risorgimento diede un contributo fondamentale alla nascita dell’Italia unita. Nato a Nizza nel 1807, Giuseppe Garibaldi visse molti anni in America latina, dove tra il 1835 e il 1848 combatté per l’indipendenza di alcuni Stati. Rientrato in Italia partecipò tra il 1848 e il 1849 ad azioni di guerra contro gli eserciti stranieri, ma venne battuto dai francesi e costretto a fuggire di nuovo all’estero. Rientrò definitivamente in Italia nel 1854 e appoggiò la monarchia piemontese dei Savoia nelle guerre contro l’Austria e la Francia per liberare l’Italia dal dominio straniero. Nel 1860 guidò l’impresa dei Mille, che portò alla conquista del Mezzogiorno da parte del Piemonte e alla costituzione del Regno d’Italia (1861). Dopo il 1861 si adoperò per la conquista delle altre parti dell’Italia ancora sotto il dominio straniero, come il Veneto, il Trentino e Roma. Bloccato in queste imprese dall’esercito italiano, dai francesi e dalle truppe pontificie, si ritirò a Caprera (Sardegna), dove morì nel 1882.
Nel Quaderno delle competenze (p. 58) QUALCOSA Gli eroi nazionali di Francia, Russia e Svizzera CAPIRE I “grandi” di oggi
SPUNTI PER LA RICERCA E L’APPROFONDIMENTO MULTIDISCIPLINARE VERSO LʼESAME
MUSICA
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Ritratto di Goffredo Mameli, autore dell’inno.
Il Canto degli Italiani
Uno dei canti intonati di frequente da Garibaldi e dai suoi soldati durante l’impresa dei Mille era il Canto degli Italiani, composto nel 1847 dal musicista Michele Novaro su un testo del poeta e patriota genovese Goffredo Mameli. Meglio conosciuto come Fratelli d’Italia o Inno di Mameli, era molto diffuso durante il Risorgimento; tuttavia nel 1861, raggiunta l’Unità d’Italia, venne scelta come inno nazionale la Marcia Reale di casa Savoia. L’anno successivo, però, fu il Canto degli Italiani a rappresentare ufficialmente l’Italia all’Esposizione Universale di Londra, grazie a Giuseppe Verdi, che lo eseguì al posto della Marcia Reale. Dal 1946 è il nostro inno nazionale. Ecco l’articolo della Costituzione in cui il Canto degli Italiani è riconosciuto come inno nazionale: “La Repubblica riconosce il testo del Canto degli italiani di Goffredo Mameli e lo spartito musicale originale di Michele Novaro quale proprio inno nazionale”.
Nel Quaderno delle competenze (p. 59) QUALCOSA Le altre strofe dell’Inno DEBATE Vi piace il nostro inno? CAPIRE Inni e bandiere d’Europa
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La firma della Costituzione italiana da parte del capo dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947.
Gli Stati e i loro simboli
Ogni Paese ha i suoi simboli, in cui tutti i cittadini si riconoscono: oltre alla bandiera e all’inno, anche i valori dettati dalla Costituzione e i personaggi che hanno contribuito all’identità nazionale.
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La Costituzione
La Costituzione è la legge fondamentale di uno Stato, a cui devono ispirarsi tutte le altre sue leggi. In Europa tutti gli Stati hanno una Costituzione scritta tranne il Regno Unito, nel quale sono in vigore alcune antiche leggi alla base del suo ordinamento democratico. La Costituzione italiana entrò in vigore il 1º gennaio 1948. Da allora a oggi è stata solo in parte modificata, mantenendo comunque i principi fondamentali stabiliti all’epoca. Nei primi articoli della Costituzione italiana sono enunciati alcuni “Principi fondamentali”: Art. 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Art. 6. La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. Art. 37. La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
Nel Quaderno delle competenze (pp. 60-61) QUALCOSA I primi articoli delle costituzioni di Francia,
Germania, Svizzera, Spagna
CAPIRE Un Paese senza Costituzione
INGLESE CLIL
La regina Elisabetta II.
God save the Queen
The British National Anthem in its present form dates back to the eighteenth century. The words and tune are anonymous, and may date back to the seventeenth century. God Save The King was a patriotic song first publicly performed in London in 1745, which came to be known as the National Anthem at the beginning of the nineteenth century. God Save the Queen is still used as a national anthem by members of the Commonwealth. It is one of two official national anthems in New Zealand and is still used as the royal anthem in Australia, Canada, Jamaica and Tuvalu, although it is rarely played. God Save the Queen stopped being the official national anthem of Australia in 1974 and was replaced by Advance Australia Fair.
Nel Quaderno delle competenze (p. 62) QUALCOSA Il testo di God save the Queen
CAPIRE King or Queen?