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DISUGUAGLIANZE E DIRITTI
CITTADINANZA
L’ONU per la parità di genere: Goal 5
QUALCOSAGEO D+ I traguardi del Goal 5
5.1 Porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze. 5.2 Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata sia in quella pubblica. 5.3 Eliminare il matrimonio combinato e il fenomeno delle spose bambine. 5.4 Riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, promuovendo responsabilità condivise all’interno delle famiglie. 5.5 Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica. 5.6 Garantire accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva, limitando le morti per parto. 5.7 Dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche, alle forme di proprietà (casa, terra ecc), ai servizi finanziari, all’uguaglianza nelle eredità. 5.8 Rafforzare l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per promuovere l’emancipazione della donna. 5.9 Intensificare le politiche per la parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le bambine, a tutti i livelli. • Dopo aver letto il testo rispondi alle domande. a. Che cosa si intende per “matrimonio combinato”? Un matrimonio tra persone dello stesso sesso. Un matrimonio deciso dai genitori della sposa o dello sposo. Un matrimonio tra cugini. b. Che cosa si intende per “lavoro domestico”? Il lavoro svolto dalle cameriere o dalle badanti. Il lavoro quotidiano di cura della casa svolto da mogli, figlie, sorelle. Il lavoro svolto a casa anziché in ufficio. c. Quali dei nove traguardi, secondo te si può dire già raggiunto nel nostro Paese? CAPIREGEO D+ L’Indice di disuguaglianza di genere
e l’empowerment di genere
L’aver inserito il problema delle disuguaglianze di genere negli Obiettivi dell’Agenda 2030 non è l’unico atto delle Nazioni Unite su questo tema. Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), per esempio, ha ritenuto fondamentale aggiungere agli indicatori che definiscono l’ISU (l’Indice di sviluppo umano, che determina il grado di sviluppo di uno Paese), l’Indice di disuguaglianza di genere e la misura dell’empowerment di genere. L’Indice di disuguaglianza di genere prende in considerazione cinque elementi della condizione della donna: • la mortalità materna per il parto; • il numero di gravidanze fra le adolescenti; • la rappresentanza delle donne nelle istituzioni politiche rispetto a quella degli uomini; • la percentuale di donne che hanno almeno iniziato le scuole secondarie; • il tasso di attività, cioè quante donne lavorano rispetto agli uomini. La misura dell’empowerment di genere, cioè del “potenziamento” del ruolo delle donne, considera le opportunità delle donne e degli uomini e riflette la disuguaglianza in tre settori fondamentali: • la partecipazione politica (% di seggi in parlamento occupati da donne e da uomini); • la partecipazione economica e il potere decisionale (% di donne e uomini che detengono posizioni importanti come legislatori, alti funzionari e dirigenti, ricercatori, rettori di università, magistrati ecc); • la partecipazione alla ricchezza (% del reddito delle donne rispetto a quello degli uomini). • Cerca informazioni e rispondi alle seguenti domande
sul quaderno.
a. Quanti Paesi del mondo hanno una donna come Capo di Stato o di Governo? b. La rivista americana Forbes pubblica ogni anno la classifica delle 100 persone più ricche del mondo: quante sono le donne? c. Un’altra rivista americana, Time, pubblica ogni anno la classifica delle 100 persone più influenti del mondo: quante sono le donne?
Unità
DISUGUAGLIANZE E DIRITTI 1
Obiettivo parità di genere
ARTE E IMMAGINE
Le donne nell’arte
QUALCOSAGEO D+ Frida Kahlo, Collana di spine
I postumi di un grave incidente subìto a 18 anni hanno condizionato la vita di Frida Kahlo. Costretta a letto per mesi e mesi, nonostante il dolore fisico e psichico, Frida si dedica con passione alla pittura. Per sostenere questa passione i genitori le regalano un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che possa vedersi, e dei colori per dipingere: è qui che inizia la serie di autoritratti. Il rapporto ossessivo con il proprio corpo martoriato caratterizza uno degli aspetti fondamentali dell’arte di Frida Khalo. • Osserva questo autoritratto di Frida Khalo, poi
rispondi alle domande.
Frida Kahlo, Autoritratto con collana di spine, 1940.
a. La collana di spine, che ricorda la corona di Cristo e che ferisce il collo dell’artista facendo uscire del sangue, è il simbolo del dolore o della ribellione? b. L’espressione della pittrice è sofferente o calma e solenne come se stesse sopportando pazientemente il dolore?
c. La sua attenzione è rivolta verso il proprio mondo interiore o verso noi spettatori?
d. Perché Frida Kahlo ha messo così tante creature in questo dipinto? Perché voleva dipingere una scena realistica o perché gli animali sono dei simboli che utilizza per esprimere i propri sentimenti?
e. Nel dipinto, tra il colibrì morto, la scimmietta, il gatto e le farfalle, quale/i animale/i dà un senso di serenità, di “resurrezione”? f. Come spesso capita nei suoi dipinti, la Khalo utilizza le foglie di una grande pianta tropicale come sfondo. Si riferisce alla vegetazione tipica di quale regione del mondo visto che lei era messicana? g. Nelle ali del colibrì, nelle forme sulle foglie, nelle sopracciglia, nei capelli, e negli insetti le forme sono sempre arcuate o spigolose? • Osserva quest’altro autoritratto, opera di un’artista
lontana tre secoli da Frida Kahlo, ma anch’essa segnata da una vita molto difficile: Artemisia
Gentileschi (1593-1653). Poi rispondi alle domande.
Artemisia Gentileschi, Autoritratto come suonatrice di liuto, 1615-17.
a. L’artista si ritrae con un’espressione attenta e concentrata, intenta a seguire il ritmo della musica che sta suonando o il suo sguardo incontra quello di noi osservatori? b. Il soggetto era frequente nella produzione dei pittori dell’epoca. Secondo te gli strumenti musicali alludevano ai piaceri e alla sensualità o alla tristezza e alla morte?
• Osserva ancora i due dipinti e confrontali, poi
rispondi alle domande.
a. In quale dei due dipinti ritrovi maggiormente la drammaticità della vita dell’artista?
b. Quale dei due dipinti è più realistico?
c. Quale delle due donne raffigurate ti ha suscitato più interesse, più emozioni? Perché? Scrivilo sul quaderno.
DISUGUAGLIANZE E DIRITTI
ARTE E IMMAGINE
CAPIREGEO D+ Il ritratto femminile nel Cinquecento e nel Novecento
Il ritratto femminile è una costante nella storia dell’arte di tutto il mondo. Qui sotto puoi vedere i ritratti di due donne, uno di alcuni secoli fa e uno del Novecento. Le differenze sono enormi e rispecchiano il ruolo che la donna ha assunto nel corso della Storia.
a. Secondo te, l’auto: è ferma. è lanciata a gran velocità. procede lentamente. b. La donna al volante: ha lo sguardo concentrato sulla guida. sta posando per un fotografo di moda. sta affermando il diritto delle donne di guidare. c. L’immagine della donna è: femminile e seducente. dura e mascolina. serena e rilassata. d. I colori del dipinto: sono pochi e molto distinti. sono tanti e in forte contrasto. sono tanti ma confusi dalle ombre. e. Prova a commentare l’affermazione di Tamara de
Lempicka a proposito di questo dipinto.
«Dal giorno in cui ha preso in mano il volante, Eva è diventata uguale ad Adamo.»
Leonardo da Vinci, Dama con l’ermellino, 1488.
• Osserva i due dipinti e prova ad analizzarli seguendo la traccia delle domande.
a. La dama secondo te è: una nobildonna. un’allevatrice di animali. una cacciatrice. b. La dama guarda: verso l’osservatore del quadro. verso l’ermellino. verso un punto esterno al quadro. c. L’ermellino è dipinto: come un animale selvatico. come un animale da compagnia. come un trofeo di caccia. d. Il quadro in generale esprime: grazia e compostezza. contrasto tra la donna e l’animale. l’attesa di qualcosa che sta per accadere. Tamara de Lempicka, Autoritratto sulla Bugatti verde, 1929.
Unità
DISUGUAGLIANZE E DIRITTI 1
Obiettivo parità di genere
SCIENZE
Altro che principesse!
QUALCOSAGEO D+ Ipazia, martire della libertà di
pensiero
Nel libro di Gabriella Greison, Storia e vite di superdonne che hanno fatto la scienza, si ricorda anche la figura di una scienziata del mondo antico: Ipazia, matematica, astronoma, filosofa e insegnante di grande prestigio che visse ad Alessandria d’Egitto tra il 350 e il 400 d.C. Così la descrive un cronista dell’epoca: «Per la magnifica libertà di parola e di azione che le veniva dalla sua cultura, accedeva in modo assennato anche al cospetto dei capi della città e non era motivo di vergogna per lei lo stare in mezzo agli uomini: infatti, a causa della sua straordinaria saggezza, tutti la rispettavano profondamente e provavano verso di lei un timore reverenziale.» Altri, tuttavia, non avevano di lei la stessa opinione: «In quei giorni apparve in Alessandria un filosofo femmina, una pagana chiamata Ipazia, che si dedicò completamente alla magia, agli astrolabi e agli strumenti di musica e che ingannò molte persone con stratagemmi satanici. Il governatore della città l’onorò esageratamente perché lei l’aveva sedotto con le sue arti magiche. Il governatore cessò di frequentare la chiesa come era stato suo costume.» Nella lotta tra cristiani e pagani di quell’epoca, Ipazia rimase vittima dei pregiudizi di entrambi, come donna e come scienziata: «Poi una moltitudine di credenti in Dio si radunò e si mise alla ricerca della donna pagana che aveva ingannato le persone della città con i suoi incantesimi. Quando trovarono il luogo dove era, si diressero verso di lei. La portarono nella grande chiesa chiamata Caesarion, poi le lacerarono i vestiti e la trascinarono attraverso le strade della città finché lei morì. E bruciarono il suo corpo.»
• Dopo aver letto i testi, svolgi le seguenti attività sul quaderno.
a. Perché, secondo te, una donna scienziata veniva considerata una strega? b. Soprattutto nel Medioevo, molte donne furono bruciate vive perché considerate "streghe". Fai una ricerca in Rete e scrivi una relazione sulla cosiddetta "caccia alle streghe". CAPIREGEO D+ Marie Curie e la radioattività
Un’altra grande scienziata ricordata nel libro della Greison è Marie Curie, nata a Varsavia, in Polonia, nel 1867 e due volte vincitrice del Premio Nobel per la Fisica, nel 1903, e per la Chimica, nel 1911, unica donna della storia a ottenere questo doppio riconoscimento. Ecco in breve la sua storia: Marie Skłodowska, laureatasi a Parigi prima in Fisica e poi in Matematica, si dedica insieme al marito, Pierre Curie, alla ricerca sulle proprietà radioattive dell’uranio e di altri elementi. Uno di questi, scoperto dai coniugi Curie, fu chiamato polonio proprio in onore della patria di Marie. Dopo la morte del marito, Marie diventa la prima donna al mondo a insegnare Fisica alla Sorbona, la più prestigiosa università parigina. La ricerca scientifica di Marie la porta nel 1910, a isolare un altro elemento radioattivo, il radio, sotto forma di metallo, ottenendo per questo il Premio Nobel per la Chimica. Muore nel 1934, proprio a causa delle radiazioni alle quali restò esposta a lungo per le sue ricerche. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei atomici si trasformano spontaneamente in altri, emettendo particelle. La radioattività, quindi, non è un’invenzione dell’uomo, che al contrario la subisce fin dalla sua apparizione sulla Terra, ma un processo naturale, antico quanto l’Universo e presente ovunque: nelle Stelle, nella Terra e nei nostri stessi corpi. Le radiazioni interagiscono con la materia con cui vengono a contatto, trasferendovi energia. La dose di energia assorbita dalla materia può avere effetti più o meno dannosi, a seconda della dose di radiazioni ricevuta. Alla fine dell’Ottocento, il fisico francese Henry Bequerel e dopo di lui i coniugi Pierre e Marie Curie, scoprirono che alcuni minerali contenenti uranio avevano la proprietà di impressionare delle lastre fotografiche poste nelle loro vicinanze. Per questa loro proprietà, elementi come l’uranio, il radio e il polonio (scoperti proprio dai Curie) vennero denominati “attivi” e il fenomeno di emissione di particelle venne detto radioattività.
• Dopo aver letto il testo, rispondi alle domande sul quaderno.
a. Quali premi Nobel ha ottenuto Marie Curie? b. Che cos’è la radioattività? Che cosa sono il radio e il polonio?
DISUGUAGLIANZE E DIRITTI
INGLESE CLIL A serious concern
QUALCOSAGEO D+ Five reasons migration is a feminist issue
Ecco i cinque problemi fondamentali delle donne migranti individuati dal Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) da affrontare subito, se si vuole avere davvero un mondo che si avvii verso lo sviluppo sostenibile auspicato dagli Obiettivi dell’Agenda 2030.
READ AND CHOOSE. Leggi il testo e scegli tra quelli proposti il significato giusto per le parole sottolineate.
1. Almost half of migrants are women and girls. And women are increasingly migrating alone or as heads of their households. 2. Female migrants face major risks, including sexual exploitation, trafficking and violence. 3. Migrant women face double discrimination: as women and as migrants. 4. Women do not stop getting pregnant when they are on the move. 5. Women and girl migrants are more likely to face health problems, both in transit and at their destinations. Increasingly notevolmente sempre più spesso Households figli famiglie vicini di casa Exploitation sfruttamento successo violenza Pregnant stanche importanti incinte Likely d’accordo con piacere probabilmente Both scarpa sia entrambi
CAPIREGEO D+ Migrant women
LISTEN AND COMPLETE. Ascolta il testo e completalo con le parole date.
disease • governments • pregnant • right • increase • reproductive • women • especially • camps • deadly • more 4. Women do not stop getting pregnant when they are on the move. Significant numbers of female migrants are likely to be pregnant or to become . While travelling or in the chaos of displacement women may lose access to sexual and health care, including family planning, antenatal services and safe childbirth care. Lack of these services can be . In fact, it is considered one of the leading causes of death, and disability among displaced and girls of childbearing age. Even so, migration may be a pregnant woman’s best option in a crisis setting, if insecurity or collapsing health systems threaten her life at home. UNFPA works with and other partners to uphold migrants’ to access sexual and reproductive health care, including deploying mobile health clinics to displacement and refugee communities. But much must be done to access to these services.