Musica in Jeans New 3.0 - A

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Chiarezza, completezza, originalità, capacità di motivare lo studente. Queste le caratteristiche di MUSICA IN JEANS NEW 3.0, un’opera fortemente innovativa che propone un approccio didattico alla musica immediato e coinvolgente.

Il volume A

• la teoria musicale, con un metodo per flauto a due voci e metodi per chitarra, tastiera, percussioni e canto; • un’ampia antologia vocale e strumentale con un dossier, Oggi in concerto, che propone una selezione di brani da eseguire con il flauto, la chitarra, la tastiera.

O. Zaralli

Contiene:

Il volume B

musicA IN

È articolato in tre parti: Musica e società, Strumenti e voci, La musica nella storia. I contenuti del testo sono resi più fruibili grazie: • alla presenza di due dizionari digitali (Dizionario delle forme musicali e Dizionario dei Musicisti); • a numerose videolezioni sulla storia della musica; • a molteplici proposte d’ascolto, anche guidate (Ascolti d’autore).

I materiali per la Didattica Inclusiva sono integrati nel testo e proposti al termine di ciascun argomento trattato (Musica Light).

A musicA IN JEANS

Il corso comprende inoltre il fascicolo Mozart in Jeans, un laboratorio guidato di avvio alla composizione musicale e un Quaderno operativo che permette di ripassare e mettere in pratica i contenuti base del corso.

new

3.0 www.bulgarini.it

COPIA SAGGIO

Onorio Zaralli

3.0

JEANS new

Teoria • Metodi • Antologia

Metodi per flauto, chitarra, tastiera, percussioni, canto Percorsi facilitati Didattica inclusiva Videocorsi Antologia vocale e strumentale Audiolezioni Libro digitale Classe in concerto

Con accesso da smartphone e tablet a tutti gli audio e video

A



(001-017) MUSICA A NEW.qxp 07/02/19 10:09 Pagina 1

Onorio Zaralli

3.0

MUSICA IN

JEANS NEW

Teoria • Metodi • Antologia

A


(001-017) MUSICA A NEW.qxp 07/02/19 10:09 Pagina 2

©2019 Edizioni Bulgarini – Firenze, Italy www.bulgarini.it info@bulgarini.it

Distribuzione esclusiva: Eli – Loreto (AN) www.elionline.com

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi.

Prima edizione: febbraio 2019 Ristampa:

5 4 3 2 1 2019 2020 2021 2022 2023 Nell’eventualità che illustrazioni di competenza altrui siano riprodotte in questo volume, l’editore è a disposizione degli aventi diritto che non si sono potuti reperire. L’editore porrà inoltre rimedio, in caso di cortese segnalazione, a eventuali non voluti errori e/o omissioni nei riferimenti relativi. Nel rispetto della normativa vigente sulla trasparenza nella pubblicità, le immagini escludono ogni e qualsiasi possibile intenzione o effetto promozionale verso i lettori. Tecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto - Trevi - Febbraio 2019 - 18.83.275.0


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Premessa Dove c’è musica, non può esserci nulla di cattivo. osì si esprimeva Miguel de Cervantes, l’autore del Don Chisciotte, a proposito del meraviglioso mondo dei suoni. E se a far musica sono i più giovani, allora che possano farlo da protagonisti. È questo l’obiettivo di Musica in Jeans New, il nuovo corso di musica ora ancora più ricco di risorse cartacee e digitali per docenti e studenti.

C

La musica è una presenza familiare e straordinaria della nostra esistenza: è con essa che possiamo dar vita ai nostri sentimenti, esprimendoli forse meglio di quanto non si possa fare con le parole e proprio trasformando i nostri pensieri in suoni possiamo diventare, da semplici ascoltatori, interpreti e – perché no? – autori delle nostre melodie. Conoscere la musica aiuta ad appropriarsene e per questo il volume dedica un ampio spazio allo studio della teoria: conosceremo il complesso sistema della notazione musicale, frutto di una elaborazione millenaria e di per sé capolavoro della nostra tradizione occidentale. I metodi ci invitano allo studio di uno strumento. Ne proponiamo cinque: per flauto, per chitarra, per tastiera, per percussioni, per canto. Tutti originali e proposti su bellissime basi musicali. In particolare, il metodo per flauto è il risultato di anni di ricerca, di attività concertistica e didattica mia personale su questo strumento. Scritto a due voci, tiene conto – cosa del tutto nuova – delle possibilità di alunni che, per ragioni diverse, si trovano in situazioni di svantaggio. L’antologia, infine, è un archivio di brani musicali significativi. Articolata in varie sezioni, presenta tantissimi brani da cantare e da suonare (talvolta contemporaneamente con chitarra, tastiera e flauto), appartenenti a tradizioni e a generi diversi, per rendere ancora più entusiasmante e formativa la nostra esperienza con la musica. L’AUTORE

Premessa

3


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Struttura del volume Questo volume è suddiviso in quattro parti: • • • •

Rumori, suoni, musica Teoria musicale I metodi Antologia musicale

Lezione 5 LA TEORIA IN

1

LEZIONE

PRATICA: VIDEO

– La tabella dei

ali – Sintesi da

sfogliare

simboli music

Parteri1ttura musicale La sc

è il emo che cosa a parte analizzer In questa prim e) e quali e (la vibrazion ta, suono: come nasc intensità, dura zza, (alte presenta caratteristiche

RUMORI, SUONI, MUSICA

Ciascuna parte si apre con una doppia pagina che comprende un’introduzione all’argomento e un elenco delle lezioni.

strumenti, timbro). a studiare due parte del testo e il Dedicheremo il metronomo per la musica: indispensabili ivo, diapason. apparato udit entreremo sull’ sonori Infine, ci conc epire gli stimoli a tutti noi di perc che permette i. suon e di tradurli in

Lezioni

sonoro 1. Il fenomeno suono 2. Identikit del e il nostro corpo 3. La musica

Lezione 1

Lezione 5 ezione 4

LA TEORIA… IN PRATICA! V

5 Lezione 4

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 1

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Ricorda

& Per sapere in che tonalità è scritto un brano musicale, prendiamo in considerazione uno spartito.

Sulle linee:

w w w w w 5

& 3

Le note scritte nella parte più bassa del pentagramma corrispondono ai suoni più gravi; viceversa, le note scritte nella parte più alta del pentagramma indicano i suoni più acuti. In altre parole, l’altezza dei suoni nel pentagramma «si vede»!

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È assolutamente necessario che ogni scala maggiore abbia sempre i semitoni tra il III e il IV grado e tra il VII e l’VIII.

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Sol

CD – Ascolto 35 Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia in Sol minore n. 40 KV 550

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Mi

Fa

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La

Si

˙ ˙ Ricorda

˙ Do

Re

Possiamo facilmente notare che l’organizzazione interna dei suoni, la melodia, l’orchestrazione sono identiche nelle tre versioni; ciò che cambia è, appunto, la tonalità.

4

Musica in Jeans New

Per iniziare a costruire una nuova scala maggiore, occorre partire dal V grado di quella precedente. È l’importante grado della dominante. Quindi, dal V grado del Do costruiamo la scala del Sol, dal V del Sol quella del Re, e così via, aggiungendo ogni volta un diesis. LE SCALE CON I DIESIS ( )

#

Do

Re

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Re# La# Mi# Si#

Mi

Fa# Do# Sol#

Do# Sol# Re# La#

Si Fa# Do#

˙

Si Fa#

Nella nostra tradizione musicale abbiamo 30 tonalità. Do maggiore e La minore sono le tonalità che non prevedono alcuna alterazione. Abbiamo poi 7 tonalità maggiori con # e 7 tonalità maggiori con b ; abbiamo anche 7 tonalitàMi minori con #Fa e 7 tonalità minori con b.

Lezione 4

nessuna alterazione 1 diesis

2 diesis 3 diesis 4 diesis 5 diesis

Si

6 diesis

Fa#

7 diesis

Do#

Per le scale con i bemolle, la procedura è la stessa. Con una differenza: per costruire le scale successive, si parte ora dal IV grado di quella immediatamente precedente. LE SCALE CON I BEMOLLE ( )

b

Do

Re

Mi

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Sol

La

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Do

Fa

Sol

La

Si b

Do

Re

Mi

Fa

Si b

Do

Re

Mi b

Fa

Sol

La

Si

■ I modi maggiore e minore

Mi b

Fa

Sol

La b

Si

Do

Re

Mi

Per ogni tonalità (il pianerottolo della nostra palazzina) abbiamo due modi (appartamenti): uno maggiore e uno minore. Ciò significa che lo stesso impianto tonale dà origine a una scala maggiore e a una scala minore.

La b

Si

Do

Re b

Fa

Sol

Fa

Sol b

Si

Do

Si b Mi b

Do b Fa b

37

• La scrittura musicale

Le scale

Le lezioni presentano gli argomenti in brevi paragrafi. La rubrica Ricorda mette in evidenza i concetti essenziali, mentre numerosi Ascolti accompagnano le spiegazioni. Il testo base viene inoltre arricchito di molteplici schemi che aiutano a chiarire le nozioni principali.

Per iniziare a costruir È l’importante grado d V del Sol quella del R

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Ora, poiché sappiamo che la seconda linea corrisponde al Sol, non sarà difficile dare il nome alle altre linee e spazi, ricordandoci che, come i piani di un palazzo, si succedono l’un l’altro.

4

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

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L’ascolto propone le battute iniziali della Sinfonia in Sol minore n. 40 KV 550 di Wolfgang Amadeus Mozart, dapprima nella tonalità origiSol. nota poi Come si vede, parte dalla seconda linea che, per questo, corrisponde nale (Solalla minore), nelle tonalità di La minore e Re minore.

w w w w 2

œ

Scrivere le note sul pentagramma ni che esse rappresentano. In altre parole, finora sappiamo che la nota posta sul primo rigo è più grave di quella posta sul terzo rigo, ma quale suono corrisponde alla nota sul primo rigo, e quale a quelInnanzitutto vediamo che l’impianto tonale ha un solo bemolle. la sul terzo rigo? sono perciò due: o Fa maggiore o Re minore. fondaun altro elemento di alternative Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare la conoscenzaLe Osserviamo che il particolare brano termina con la nota Fa: un indizio che ci fa presumere che possa tratè un segno mentale della scrittura musicale: la chiave di lettura. La chiave di lettura di Fa maggiore. Ma non è una prova certa. note. il nome delle conoscere che, posto all’inizio di ogni pentagramma, ci «apre» la possibilità ditarsi Notiamo però che le note che prevalgono nella melodia sono il Fa, il La e il Do: le note dell’accordo di Fa maggiore. Ora non ci sono dubbi: ci troviamo di fronte alla tonalità di Fa maggiore. La chiave più diffusa è la chiave di violino o di Sol:

Negli spazi:

1

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È assolutamente neces do e tra il VII e l’VIII.

Ricorda

9

■ Come riconoscere la tonalità

œ & b 24 œ œ œ non è ancora sufficiente per capire quali siano esattamente i suo-

■ La chiave di lettura

La scrittura musicale moderna ci consente di rappresentare i suoni precisandone l’altezza, l’intensità, la durata e il timbro. I suoni vengono rappresentati da segni particolari: sono le note. Si scrivono su un «rigo» specialeı chiamato pentagramma. Formato da 5 linee parallele ed equidistanti, esso dà origine anche a 4 spazi. Le linee e gli spazi di un pentagramma si contano partendo dal basso verso l’alto, proprio come i piani di un palazzo. IL PENTAGRAMMA

8

7

6

5

4

3

2

1

■ Un rigo per scrivere

36

w

w

w

��� Il sesto suono è più acuto/grave del settimo

Scrivi le note sul pentagramma dalla più grave alla più acuta.

La musica è un linguaggio. Un sistema organizzato da regole ben precise grazie alle quali possiamo combinare suoni, ritmi, armonie. Dare forma ai nostri pensieri musicali, proprio come nella lingua italiana, organizzare le frasi con soggetti, predicati e complementi. Anche la musica, dunque, ha una sua grammatica. I suoni, come le parole, sono essenzialmente fenomeni acustici: li percepiamo con l’orecchio. A differenza di un qualsiasi altro oggetto (un quaderno, un banco), i suoni e le parole non si collocano nello spazio: non possiamo cioè vederli davanti a noi. Il loro regno infatti è nel tempo, dove vivono per un solo un istante, prima di svanire nel silenzio. C’è però un modo per conservare suoni e parole: la scrittura.

4

w

w

Primi passi

■ L’organizzazione dei suoni

3

w

w

��� Il primo suono è più acuto/grave del secondo ��� Il quarto suono è più acuto/grave del sesto

La «grammatica» della musica

2

Ascolta questa serie di suoni e per ciascuna delle affermazioni che seguono indica la parola corretta che la completa.

Le note sul pentagramma

La scrittura musicale

1

In ogni pagina del volume, nella barra superiore, vengono indicati tutti i materiali digitali che concorrono alla realizzazione delle lezioni, tra cui due videocorsi, uno sulla teoria musicale, l’altro per imparare a suonare il flauto.

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

CD – Ascolto 9

• Il fenomeno

Re b Sol b Do b

■ La scala maggiore

b Mi b La b Re b

b Mi b La b Re b Sol b

b Mi b La b

Partendo dalla scala di Do, vediamo come si costruiscono le altre scale maggiori. I trattini rossi indicano i semitoni tra il III e il IV grado e tra il VII e l’VIII.

Fa Si

b

b b La b Re b Sol b Do b

nessuna alterazione 1 bemolle 2 bemolli 3 bemolli 4 bemolli 5 bemolli

gendo ogn

6 bemolli 7 bemolli

LE SCALE CON I DIESIS (

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Do maggiore:

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96

˙ II

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III

IV

V

VI

Le scale

˙ VII

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CD – Ascolto 36

Le scale maggiori

L’ascolto propone quattro scale maggiori: Do maggiore, Fa maggiore, Sol maggiore, Mi maggiore. Lo schema è identico per ciascuna sca-

VIII

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

Lezione 12

■ I modi maggiore e Per ogni tonalità (il pianero giore e uno minore. Ciò si a una scala minore.

■ La scala maggiore Partendo dalla scala di dicano i semitoni tr

CD – Ascolto L’ascolto propone qu re, Sol maggiore, Mi m

Sol

La

Si

Re

Mi

Fa#

la maggiore: otto gradi, cinque toni e due semitoni tra i gradi III e IV e tra i gradi VII e VIII. Cambiano, ovviamente, i nomi delle note.

• La tonalità e le scale

97

La

Si

Do#

Mi

Fa#

So

Si

Do#

a#

Sol#

sonoro

19


ione 6

(001-017) MUSICA A NEW 12/02/18 12:51 Pagina 5

!$ &"%

In questo secondo esempio, invece, la frazione 3/4 indica che ogni misura deve contenere la quantità esatta di 3/4, né di più, né di meno. Possiamo combinare figure diverse a nostro piacimento, inserendo note o pause. L’importante è che la somma dei singoli valori corrisponda esattamente al numero di frazione, al tempo, ossia alla quantità esatta, delle nostre misure.

mpi e le misure

CD – Ascolto 12

e «scatole sonore» La scrittura sul pentagramma

e figure musicali, sia quelle che indicano suoni sia quelle che indicano i silenzi, si scrivono nel ntagramma. Sulle linee, negli spazi, sopra o sotto il rigo utilizzando i tagli addizionali.

Tempo e misure

■ Un piccolo... trucchetto

Con l’esercizio e la pratica, non avrai alcuna difficoltà a comporre le tue misure. Per iniziare, puoi utilizzare come guida lo schema presentato nella lezione precedente. Se, per esempio, devi comporre una misura da 4/4, immagina di dover percorrere ogni volta lo schema di pag. 43, da sinistra a destra, in tutta la sua lunghezza. Se utilizzi una semibreve, hai già coperto In questo secondo esempio, invece, la frazione 3/4 indica che ogni misura deve contenere la quantità esatta di 3/4, né di più, né altre di meno. figure. Se utilizzi una minima, sei invece all’intero percorso (misura 1): non puoi aggiungere Possiamo combinare figure diverse a nostro piacimento, inserendo note o pause. L’importante è che la somma dei singoli valori corrisponda esattamente al numero frazione,misura al tempo, ossiacon alla metà del percorso: potresti aggiungerne un’altra e costruire cosìdiuna due minime la quantità esatta, delle nostre misure. (misura 2); o scrivere una minima e due semiminime (misura 3). Potresti anche creare una misura con otto crome (misura 4); oCDcon due – Ascolto 12 crome, Tempo e misure una semiminima e una minima (misura 5): le possibilità sono davvero infinite! œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ 3œ ˙ œ œ È ovvio che in una misura&di4 3/4 oœ di 2/4 non troveremo mai una semibreve, perché, da sola, suœ pera il valore consentito. œ ‰ œJ ‰ œ ‰ ˙ Œ &˙

Nel corso di ciascuna Lezione 6 lezione lo studio Avrai certamente notato che il pentagramma è suddiviso in tante «porzioni» da una linea sottile I tempi e le misure è reso operativo e lo taglia verticalmente: è la stanghetta . A cosa serve? A delimitare le misure (o battute). dalla rubrica J J Primi passi e da una & œ œ œ œ b˙ batteria di Attivita` ˙ œ ‰ Jœ ˙ ˙ Œ œ œœ & 44 œ œ œ œ ˙ œ œ œ œ œ ˙ œ ˙ &˙ Le misure, come fossero piccole scatoline, contengono le figure musicali. Ogni misura non può che chiude ogni erò contenere una quantità arbitraria di valori musicali. Al contrario, ognuna di esse deve conteere la quantità esatta di valori indicata dal numero frazionario posto all’inizio del primo pentalezione e consente la amma, subito dopo la chiave. & Primi passi b˙ & ˙ Osserva la frazione all’inizio del pentagramma: ˙ œ œ œ œ ˙œ œ œ œ œ œ & 44 w ˙ ˙ &˙ verifica immediata Componi 3 misure da 4/4, utilizzando figure (e pause) a tuo piacere. dell’apprendimento. Primi passi & 44 LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 3

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

Le «scatole sonore»

■ La scrittura sul pentagramma

Classifica i segue nti intervalli, limita ■ Un piccolo... trucchetto ndoti a scrivere se si tratta di Con l’esercizio e la pratica, non avrai alcuna difficoltà a comporre le tue misure. Per iniziare, puoi intervallo di secon da, terza, quarta utilizzare come guida lo schema presentato nella lezione precedente. ecc.

seconda misura

terza misura

stanghetta

stanghetta

1

Le misure, come fossero piccole scatoline, contengono le figure musicali. Ogni misura non può però contenere una quantità arbitraria di valori musicali. Al contrario, ognuna di esse deve contenere la quantità esatta di valori indicata dal numero frazionario posto all’inizio del primo pentagramma, subito dopo la chiave. Osserva la frazione all’inizio del pentagramma:

& 24

In questo caso, la frazione 2/4 sta a indicare che ogni misura deve contenere la quantità esatdi 2/4, né di più, né di meno.

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Lezione 6

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• I tempi e le misure

Lezione 6

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ta.

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■ Il triang di meito da un’unica barra Strumento costitu di triangolo, l’appunto, a forma tallo piegata, per cutore e percosso o con una mano dall’ese suono è viene tenuto sospes ssa di metallo. Il verghetta, anch’e Beeper mezzo di una molto persistente. è one vibrazi sua la chiaro e penetrante; la monumentale Nona tto in orchestra per thoven lo ha introdo Sinfonia.

Strumenti molto re, di origine spagno secco. Le nacche in due modi: suoni dal timbro o essere suonate più dolce. Posson ate per legno, hanno un suono mente la mano; impugn e chiudendo ritmica l’una contro l’altra. legate al dito medio manico e percuotendole piccolo un di mezzo

Le percussioni i. metallofoni e xilofon

o per mezzo di ione, viene suonat che di diversa dimens ue il metallofono serie di lamine metalli no due bacchette per mano. Si disting Formato da una ico. Quest’ultimo ri più esperti utilizza e il metallofono cromat bacchette. Gli esecuto che produce i naturali della scala, quella suoni i alto solo in re i, produr natural diatonico, capace di quella relativa ai suoni di piastre: in basso presenta due serie ra Il flauto magine ha fatto uso nell’ope suoni alterati. e delicato. Mozart fono è molto dolce Il suono del metallo

nti a percussione: strumenti a suono due famiglie di strume nacchere ecc. Sono Possono essere distinte li, legnetti, piatti, motivo, vengono : tamburi, triango indefinita. Per tale • gli strumenti ritmici un suono di altezza quindi producono tempo; indeterminato e la scansione del inato, in grado e ritmica, ossia per nti a suono determ . impiegati in funzion foni. Sono strume metallo eseguire melodie e i per ati xilofon ci: . to vengono impieg • gli strumenti melodi da legno o da metallo ita diversa altezza. Pertan di costitu è suoni e re quindi di produr la cui parte vibrant , strumenti troviamo strumenti te tamburi; dunque famiglie ntemen le be prevale In entram ico sono te in ambito scolast Le membrane utilizza minato. ritmici a suono indeter

ssione «ritmici» Strumenti percu

re ecc. legnetti, piatti, nacche tamburi, triangoli,

■ Il metallofono

co.

ssione «melodoci» Strumenti a percu

■ Lo xilofono

molto Strum ento dal suono da una sesuggestivo, è formato di diversa rie di piastre di legno o percosse lunghezza che vengon dimenavere Può tte. da bacche conseguenza, sioni diverse e, di re un diverso è in grado di produr I tubi posti al di numero di suoni. cano le amplifi sotto delle piastre scono al suono vibrazioni e conferi timbrico. un particolare colore

xilofono, metallofono

■ Il tamburello

telaio una serie di ro, presenta nel Molto simile al tambu percussivo della aggiungono al suono piattini metallici. Essi . Il tamburello ristico colore del metallo la memmembrana il caratte modi: percuotendo diversi in suonato può essere bacchetta, o sfreo con una piccola brana con la mano anche semplirelli delle dita. Ma o il suono gandola con i polpast esaltat viene caso in tal cemente agitandolo:

47

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47

• I tempi e le misure

Lezione 19 • Le percuss

ioni

dei piattini.

Parte 3 • I METODI

11

Spiritual blues e di

Go down, Moses

181

& 44 œ œ œ œ œ œ œ . j ˙ œ #Ascolto Sol-6 La7 J Cantare œ •œ Sol-6RELa7minore œ œ œ . ˙Re-. 320 œ. ˙ Suonare Ascolto œ321 • œ œLA Jœminore

& 44 œ œ œ œ œ œJ œ . ˙ j œ #œ œ.

-

˙.

Dalla tradizione afro-a mericana nasce che vede tra i suoi protagonisti artist il jazz, eccellente espression Basie, Scott Joplin e musicale i del calibr All’inizio, però, la , Benny Goodman, Ella Fitzgeo di Louis Armstrong, Count rald, e molti, molti nuova musica nasce solistica, per dar altri. voce . come espressione anon disumani nelle estes all’universo delle ima, collettiva o persone di colore e piant agion costr miniere, dove si ette i americane o nei costr uisce il «prog cantieri ferrov a lavori È proprio a ques ti canti che i neri resso» del nuovo continente. iari o nelle dolore, di speranza, d’Am di fede. E la loro erica affidano i propri sentiment straordinaria belle anima si riflette tutta i di zza. in ritmi e melodie di

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Testo originale

ReRe1. When Israel La was in Egypt’s land, La

ReLet my people go!

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˙.

La

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Rit. Go down, Moses, Reway down to Egypt’s Sib land. SolTell old Pharaoh La7 to let my people Rego!

œ œ ˙

Rit. Go down, Moses.. .

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3. «Thus spoke the Lord», bold Moses «Let my people go!» said, «If not I’ll strike your firstborn dead Let my people go!»

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Rit. Vieni giù...

# ' 352

La

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1. When Israel was in Egypt’s land, La Re-

Let my people go! La

Re-

Oppressed so hard they could not stand. La

Re-

Let my people go!

Sol-6

La7

Sol-6

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Sol-6

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Sol-6

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Sol-6

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Sol-6

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Re-

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Re-7

Sol-6

Accordi: Re-, Re-7, Sol-6, La7, Do, Do7, Fa, Sib Accordi

Re -

Re -7

Sol - 6

La7

Do

Do7

Fa

Sib

per tastiera

La7

Accordi

per chitarra

Do

3. «Così parlò il Signore» - disse Mosè audace, «Lascia andare il # ' mio popolo. Altrimenti perirà il tuo primogenito. Lascia andare il mio popolo!»

Antologia vocale

Testo originale

ard they

E così Mosè venne in terra d’Egitto lascia# ' che il mio popolo possa andare via e convinse il vecchio Faraone. Rit. Vieni giù...

œ

# '

La7

Sol-6

Re-7

Re-

La7

Fa

Do7

Vieni giù, o Mosè, scendi sulla terra d’Egitto, di’ al vecchio Faraone La7andarReSol-6di lasciar popolo. via il mio

2.

ard they

Traduzione

˙.

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La7

2. So Moses went to Egypt’s land Let my people go! He made old Pharao h understand, Let my people go!

# '

La7

Michael Bublé

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La7 Sol-6 1. Quando IsraeleLa7 era in terra d’Egitto , - lascia che il mio popolo possa andar via essi non potevano resistere ad una oppress crudele # ' . ione così

ReOppressed so hard they could not stand. La ReLet my people go! Re7

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œ

Rit. Go down, Moses.. .

Re-

Dossier • Oggi in concerto

j & œ œe il# œcoro œ . che ˙ . cantaŒ «Let Questo spiritual è cantato nell’alternanza tra un. solista go!». effiœ my œ La7 ˙ . people ˙ . Re-Può ˙essere Sol-6 œ. œ cacemente eseguito dividendo la classe in due gruppi di «cantori». Accanto al testo in inglese viene fornita soJ ow # ' lo una traduzione e non una versione ritmica, perché ilœbrano rivela tutta la sua bellezza solo se cantato nella linœ œ . & œ œ ˙. J œ. œ œ ˙ gua originale. œRe-7 œ œ # œj œS.ol-6 ˙La7 Sol-6 Œ .. La7 # '

-

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Cantare Ascolto 320

Go down, Moses

.

93

Sway

blues e dintorni

• Gli intervalli

Nella parte antologica i brani sono corredati dall’indicazione delle tonalità per il canto e per l’esecuzione strumentale, oltre che di spartiti e testi. Il Dossier Oggi in Concerto offre inoltre una selezione di brani moderni da eseguire contemporaneamente con flauto, chitarra e tastiera.

• RE minore Suonare Ascolto Questo spiritual è 321 • cantato nell’alternanz LA minore a tra un solista e cacemente esegui il coro che canta to dividendo la classe «Let my people go!». in due gruppi lo una traduzione 6 Può essere effidi «cantori». Accant e non una version o al testo in inglese e ritmica, perché gua originale. il brano rivela tutta viene fornita sominore REsua Ascolto 454 – la bellezza solo se cantato nella lin-

ntorni

11

Il volume presenta ben cinque metodi completi, organizzati in facili step, con indicazioni di diteggiatura e consigli per l’esecuzione: flauto, chitarra, tastiera, percussioni e canto.

nacchere l’altro, producendo ■ I legnetti e le elementari, si percuotono l’uno contro la e anch’esse in ma anche

Lezione 11

i, piatti; classe i, triangoli, legnett ■ Per suonare in ntario scolastico: tambur arricchiscono lo strume

˙

˙

˙

i in coppia, batlmente sono suonat ione diversa; genera piatto viene tenuto Possono avere dimens singolarmente, il bacchetl’altro. Se suonato so per mezzo di una tendoli l’uno contro dall’esecutore e percos sospeso con una mano

die o e produrre melo scandire il temp

˙

Infine, classificali con la definizione completa (quart a giusta, secon da minore ecc.).

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& 43 œ

œ œ

■ I piatti

Le percussioni

˙

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Lezione 19

˙

Completa le seguenti misure. Puoi farlo Completa utilizzando più figure diverse. L’importante è arrivare, per di esse, al va˙ & L’importante ˙ al ognuna le seguenti misure. Puoi farlo utilizzando più figure diverse. è˙ arrivare, per ognuna di esse, va#˙ ˙ lore esatto di 3/4. Come vedrai, hai a disposizione tante possibilità. lore esatto di 3/4. Come vedrai, hai a disposizione tante possibilità. ˙ ˙

2 • TEORIA MUSICALE

180

3

˙

˙

Componi 3 misure da 4/4, utilizzando figure (e pause) a tuo piacere.

Œ

4 & œ œ 4œ œ œ œ & 43 œ

2

3

In questo caso, la frazione 2/4 sta a indicare che ogni misura deve contenere la quantità esatta di 2/4, né di più, né di meno.

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

46

œ œ œ

˙

Se, per esempio, devi comporre una misura da 4/4, immagina di dover percorrere ogni volta lo schema di pag. 43, da sinistra a destra, in tutta la sua lunghezza. Se utilizzi una semibreve, hai già coperto l’intero percorso (misura 1): non puoi aggiungere altre figure. Se utilizzi una minima, sei invece alla metà del percorso: potresti aggiungerne un’altra e costruire così una misura con due minime (misura 2); o scrivere una minima e due semiminime (misura 3). Potresti anche creare una misura con otto crome (misura 4); o con due crome, una semiminima e una minima (misura 5): le 2 Sotto a ciascu possibilità sono davvero infinite! n intervallo, scrivi ora la distanza È ovvio che in una misura di 3/4 o di 2/4 non troveremo mai una semibreve, perché, da sola, sutonale esatta (due toni, tre pera il valore consentito. toni e un semit ono ecc.).

Avrai certamente notato che il pentagramma è suddiviso in tante «porzioni» da una linea sottile che lo taglia verticalmente: è la stanghetta. A cosa serve? A delimitare le misure (o battute).

prima misura

Attività

1

Le figure musicali, sia quelle che indicano suoni sia quelle che indicano i silenzi, si scrivono nel pentagramma. Sulle linee, negli spazi, sopra o sotto il rigo utilizzando i tagli addizionali.

e strumentale •

Traduzione

La7

Fa

Do7

Sib

353

Spiritual, blues e

dintorni

1. Quando Israele era in terra d’Egitto,

- lascia che il mio popolo possa andar via essi non potevano resistere ad una oppressione così crudele. Rit. Vieni giù, o Mosè, scendi sulla terra d’Egitto,

di’ al vecchio Faraone di lasciar andar via il mio popolo.

277

Struttura del volume

5


(001-017) MUSICA A NEW 12/02/18 12:51 Pagina 6

Indice Parte 1

Durata

Rumori, suoni, musica

26

La durata

Timbro

27

Gli «utensili» della musica L’intonazione degli strumenti Il La

Il diapason Il metronomo I siti

Lezione 1 L’elasticità dei corpi La vibrazione Suoni, infrasuoni, ultrasuoni La frequenza del suono

Suoni e rumori Le diverse espressioni acustiche Sequenza di suoni e rumori

Attività

27 27 27 28 28 28

Ludwig van Beethoven Sinfonia in Fa maggiore op. 93 n. 8, II movimento

Attività

Il fenomeno sonoro Come nasce un suono?

26

28 29

Lezione 3

SINTESI

20 20 21 21 22 22 22

La musica e il nostro corpo Ascoltare i suoni Il ricevente L’apparato uditivo

23

Produrre suoni con la voce

23

L’apparato della fonazione Articolare suoni Perché le voci sono diverse?

Lezione 2

SINTESI

Attività

30 30 30 32 32 32 33 33

SINTESI

Identikit del suono I caratteri del suono Altezza La frequenza

24 24 24

Richard Strauss Sinfonia delle Alpi, frammento

Intensità L’intensità

25 25 25

Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 6, Pastorale

6

Musica in Jeans New

25

MUSICAlight

34


(001-017) MUSICA A NEW 12/02/18 12:51 Pagina 7

Parte 2

Durata e valore

Teoria musicale

49

Suoni e pause

50

Scriviamo le figure Uniamo le figure

50 50

Primi passi

50

Attività

51 LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 2 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

Lezione 6

Lezione 4

I tempi e le misure Le «scatole sonore»

La scrittura musicale La «grammatica» della musica L’organizzazione dei suoni Un rigo per scrivere Le note sul pentagramma

42 42 42 43

Primi passi

43

La chiave di lettura

43

Primi passi

Sopra e sotto il pentagramma I tagli supplementari Sopra e sotto il pentagramma

Le altre chiavi Le note… all’estero

Attività

53

Un piccolo… trucchetto

53

Primi passi

53

Il ritmo

54 54 54

Regolarità e prevedibilità Due tipi fondamentali

55

Ritmo binario e ternario

45 45 45 46 46

LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 1 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

Primi passi

56

Binario o ternario?

56

Trasformazioni ritmiche

56

Trasformazioni ritmiche

56

I tempi della musica

Lezione 5

57 57 58 58

Una frazione apparente Tempi semplici e tempi composti La lettura del pentagramma

Le figure e i valori musicali Suoni e silenzi Pulsazioni e valori

Tempo e misure

44

47

Rappresentare la durata dei suoni

52 52

La scrittura sul pentagramma

Tempo semplice e tempo composto

48 48 48

Misura e battuta

59 59

Primi passi

60

Indice

7


(001-017) MUSICA A NEW 12/02/18 12:51 Pagina 8

Un tempo... tagliato Battute... in levare! Quanti tempi! Il «solfeggio», ossia... la lettura della musica

Primi passi Attività

60 61 61 61 62 63

LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 3 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

Lezione 7

Oltre la figura La legatura di valore Il punto di valore La legatura e il punto di valore

Attività

71 LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 4 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

Lezione 8

Gli accenti 64 64 64 65

«Appoggiare» la voce L’accento metrico

72 72 72

L’accento metrico

73

L’accento ritmico

67

Il punto coronato

67

Gli andamenti musicali Il tempo e la velocità L’andamento Andamento: allegro (semiminima = 124)

8

66

Primi passi

Il punto coronato

Musica in Jeans New

73

66 L’accento di divisione

Uno... due... tre punti!

70

Gli accenti, la sincope, il contrattempo e le figure irregolari

Legature, punti, corone. Gli andamenti musicali Prolunghiamo la durata dei suoni

Andamento: largo (semiminima = 46)

68 69 69 69 70

Primi passi L’accento ritmico di suddivisione

74 74 75

Primi passi

76

L’accento melodico

76

L’accento melodico

Primi passi

77 77


(001-017) MUSICA A NEW 12/02/18 12:51 Pagina 9

La sincope La sincope

Sincope semplice e composta

77

78 78

Il contrattempo

79

Primi passi

79

Le figure irregolari

79

La terzina irregolare

80

La duina irregolare

80 81

LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 5 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

Lezione 9

I gradini sonori I toni e i semitoni Successione di toni e semitoni

Lezione 10

Le alterazioni Gli «accidenti» musicali

86

Che cosa sono e quali sono le alterazioni? Diesis e bemolle

86 87

Sequenze di alterazioni

88

Primi passi

88

Sulla tastiera del pianoforte Quanto dura l’effetto di un’alterazione? Alterazioni fisse e transitorie

89 89 90

Suoni omofoni

90 90

Suoni diversi ma… uguali

La scala musicale: i gradi, i toni e i semitoni La scala: suoni in successione ordinata

85 LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 6 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

78

Primi passi

Attività

Attività

Primi passi 82 82 83 84

Primi passi

84

Un nome per ogni grado

84

91

Attività

91 91

Serie di toni e semitoni LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 6 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

Indice

9


(001-017) MUSICA A NEW 12/02/18 12:51 Pagina 10

Lezione 11

Attività LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 8 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

Gli intervalli La distanza tra i suoni Che cos’è un intervallo? Gli intervalli giusti, maggiori e minori L’unìsono Serie di intervalli

Primi passi Diminuiti e aumentati Le distanze tonali relative a ciascun intervallo Serie di intervalli aumentati e diminuiti

Particolarità negli intervalli Serie di intervalli melodici e armonici

105

92 92 93 94 95

Lezione 13

Gli abbellimenti. Segni dinamici ed espressivi Le note «accessorie»

95 95 96 96 97 97

Gli abbellimenti L’appoggiatura L’acciaccatura Il mordente Il gruppetto Il trillo Un abbellimento particolare Gli abbellimenti

Segni dinamici e di espressione Attività

99 LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 7 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

Lezione 12

Una questione di altezze Come riconoscere le tonalità

Sinfonia in Sol maggiore KV 74

Il ritornello e altri segni 100 100 102

Per non scrivere due volte Tutto da… rifare!

Primi passi Attività

Le scale I modi maggiore e minore La scala maggiore Le scale maggiori

103

La scala: maggiore e minore

Primi passi

10

102 102 102 102

La scala minore

Musica in Jeans New

108 108 108 109

104 104 105

110 111 111 111 112 112

Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia in Sol minore n. 40 KV 550

108

Wolfgang Amadeus Mozart

La tonalità e le scale La tonalità

Che cosa sono? I segni dinamici I segni di espressione

106 106 106 107 107 107 107 108

Serie di abbellimenti

113

LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 9 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

Lezione 14 La melodia Dalla scrittura musicale alla composizione Una successione coerente di suoni La coerenza

114 114 115


(001-017) MUSICA A NEW 12/02/18 12:52 Pagina 11

L’equilibrio

115

Wolfgang Amadeus Mozart Concerto in Re maggiore KV 412

115

C’è melodia e melodia

116

Tipologie di melodia

116

Primi passi Attività

Attività

123 LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 11 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

La bottega dei suoni Successione binaria

124

I tempi e le misure

124

Gli andamenti musicali

124

Gli andamenti musicali

124

Gli andamenti musicali

124

Gli abbellimenti. I segni dinamici e di espressione

125

L’armonia

125

Le melodie

125

117 117

LA TEORIA... IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 10 TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI SINTESI

Lezione 15 L’armonia

La scienza degli accordi Musica e razionalità Gli accordi: l’unione non casuale di suoni Terze e quinte

118 118 119 119

Gli accordi sulla scala di Do maggiore

120

Primi passi

120

Il giro armonico

121

Il giro armonico

Accordo di settima Da accordo maggiore ad accordo di settima

LAVORARE IN BOTTEGA

MUSICAlight

126

121 121 122

Primi passi

122

Accordo di settima di dominante

122

Indice

11


(001-017) MUSICA A NEW 12/02/18 12:52 Pagina 12

Parte 3

Step 21 Guitar Ballad 171 • Step 22 Minuetto 171 • Step 23 Guitar Ballad 172 • Step 24 March 172

La nota FA

I metodi

Step 25 Pop Beat 173 • Step 26 Pop Beat 173 • Step 27 Guitar Ballad 173 • Step 28 Rock Ballad 173 • Step 29 Vienna Waltz 174 • Step 30 Polka 174 • Step 31 Diva Ballad 175 • Step 32 Dixieland 175

La nota MI •

Il flauto di Oz Il flauto dolce in 100 step La nota SI

Step 1 Soft Beat 166 • Step 2 Standard Beat 166 • Step 3 Standard Beat 166

La nota LA

Step 4 Love Beat 167 • Step 5 Half Beat 167 • Step 6 Country 167

La nota SOL

Step 7 Beat 167 • Step 8 Classic 3/4 167 • Step 9 Beat 168 • Step 10 HipHop 168 • Step 11 Pop Ballad 168 • Step 12 Light Rock 168

La nota DO

Step 13 Light Rock 169 • Step 14 Miami Beat 169 • Step 15 Classic Beat 169 • Step 16 Country 3/4 169 • Step 17 Traditional March 169 • Step 18 Country Ballad 170

La nota RE

Step 19 Beat 170 • Step 20 Beat 171

12

Musica in Jeans New

Step Step Step Step

40 Soft Beat 178 • Step 41 Country 3/4 178 • 42 Natural Beat Ballad 179 • 43 French March 179 • Step 44 Gipsy 180 • 45 Mazurka 180

La nota DO

Il flauto dolce Il flauto soprano Come è fatto Come si suona L’articolazione è la «pronuncia» dei suoni Diteggiatura del flauto

33 Beat 176 • Step 34 Soft Beat 176 • 35 Light Rock 176 • Step 36 Minuetto 176 • 37 Polka 177 • Step 38 Country Ballad 177 • 39 Polka 178

La nota RE •

Lezione 16 Lo strumento più suonato

Step Step Step Step

164 164 164 164 165 165 166 166

Step 46 Color Beat 181 • Step 47 Natural Beat 181 • Step 48 Disco Dance 181 • Step 49 Natural Ballad 182 • Step 50 Minuetto 182 • Step 51 Big Band 183 • Step 52 Country Ballad 183

La nota MI

Step 53 Pop Beat 184 • Step 54 Love Beat 184 • Step 55 Disco Samba 184 • Step 56 Country 3/4 184 • Step 57 Broadway 185 • Step 58 Big Band Fox 185 •

La nota Fa

Step 59 Light Rock 186 • Step 60 Light Rock 186 • Step 61 Slow Waltz 186 • Step 62 Dixieland 186 • Step 63 Hollywood 187 • Step 64 Mambo 187

La nota SOL

Step 65 Bluegrass 188 • Step 66 Country 3/4 188 • Step 67 Ragtime 188 • Step 68 Bossa 188 • Step 69 Bluegrass 189 • Step 70 Minuetto 189

La nota SI b La # •

Step 71 Beguine 190 • Step 72 Beguine 190 • Step 73 Disco Samba 190 • Step 74 Cinema Ballad 190 • Step 75 Rumba 191 • Step 76 Minuetto 191

La nota Fa# • •

Step 77 Motown 192 • Step 78 Flipper 4/4 192 • Step 79 Schlager 192 • Step 80 Flipper 4/4 192 • Step 81 Mazurka 193 • Step 82 Motown 193

La nota DO#

Step 83 Pop Schlager 194 • Step 84 Pop Schlager 194 • Step 85 Zydeco 194 • Step 86 Foxtrot 194 • Step 87 Country 3/4 195 • Step 88 Beguine 195 ••


(001-017) MUSICA A NEW 26/02/18 10.10 Pagina 13

Step 7 Miami Beat 205 • Step 8 Unplug 8 BT 2 206 • Step 9 Guitar Ballad 206 • Step 10 Home Beat 206 • Step 11 Analog 207 • Step 12 Slow Ballad 207 • Step 13 Grove Ballad 207 • Step 14 Rock Ballad 208 • Step 15 Love Ballad 208 • Step 16 Rhythm&Blues 208 • Step 17 Country 3/4 208 • Step 18 Disco ’70 209 • Step 19 Country Ballad 209 • Step 20 Swing Ballad 209

La nota SOL# LA b •

Step 89 Slow Swing 196 • Step 90 Ballad 196 • Step 91 Hully Gully 196 • Step 92 Jazz Waltz 196 • Step 93 Groove Ballad 197 • Step 94 Diva 197

La nota RE # MI b

Step 95 Cha-cha-cha 198 • Step 96 Bossa 198 • Step 97 Rumba 198 • Step 98 Windy Beat 198 • Step 99 Charleston 199• Step 100 Minuetto 199

Lezione 18 La tastiera

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

Lezione 17

Strumenti polifonici

La chitarra La chitarra Come è fatta Come si suona: la posizione del corpo La posizione delle mani La «diteggiatura» della chitarra Come si accorda I principali accordi sulla chitarra I principali giri armonici

Suonare la chitarra La chitarra in 20 step

Step 1 Pop Beat 204 • Step 2 Soft Beat 204 • Step 3 Love 8 Beat 204 • Step 4 UK R&B 205 • Step 5 UK 8 Beat 205 • Step 6 Light Rock 205 •

200 200 201 201 201 202 203 203 204 204

210 210 211 211 211 211 212 213

L’azione dei tasti Diverse tastiere Come si suona La melodica La tastiera elettronica I principali accordi sulla tastiera I giri armonici

Suonare la tastiera La tastiera in 20 step

Step 1 Soft Beat 214 • Step 2 Soft Beat 214 • Step 3 Pop Beat 214 • Step 4 Pop Beat 215 • Step 5 Love 8 Beat 215 • Step 6 Light Rock 216 • Step 7 Guitar Ballad 216 • Step 8 8 Beat Analog 216 • Step 9 Std 16 Beat 217 • Step 10 Groove Ballad 217 • Step 11 Diva 217 • Step 12 Slow Walz 218 • Step 13 Slow Pop 218 • Step 14 Charleston 218 • Step 15 Love Ballad 219 • Step 16 Big Band Fox 2 219 • Step 17 Rumba 220 • Step 18 Hollywood 220 • Step 19 BeBop 221 • Step 20 Country 3/4 221

214 214

TASTIERE DIGITALI

Indice

13


(001-017) MUSICA A NEW 26/02/18 10.11 Pagina 14

Lezione 19

Lezione 20

Le percussioni

Il canto

Scandire il tempo e produrre melodie Per suonare in classe Il tamburello I piatti Il triangolo I legnetti e le nacchere Il metallofono Lo xilofono

222 222 222 223 223 223 223 223

Suonare le percussioni

224

10 brevi brani per l’orchestra di percussioni Brano Brano Brano Brano Brano

14

1 Valzer 224 • Brano 2 Marcia 225 • 3 Vienna Waltz 225 • Brano 4 Samba 226 • 5 Natural Beat 226 • Brano 6 Foxtrot 228 • 7 Charleston 229 • Brano 8 Disco ’70 230 • 9 Twist 232 • Brano 10 Pop Rock 234

Musica in Jeans New

224

Uno strumento meraviglioso e complesso: il corpo umano Conoscerci bene Le qualità della voce Educhiamo il nostro corpo Il presupposto fondamentale Gli altri organi fondamentali Cantare è anche pronunciare parole

Esercitiamoci insieme 20 piccoli esercizi per la preparazione della voce

Es. 1 239 • Es. 2 239 • Es. 3 239 • Es. 4 239 • Es. 5 Diva 240 • Es. 6 Diva 240 • Es. 7 Groove Ballad 240 • Es. 8 Diva 241 • Es. 9 Grove 241 • Es. 10 Pop Ballad 2 241 • Es. 11 Country Ballad 241 • Es. 12 Guitar Ballad 1 241 • Es. 13 Unplug 8 Bt 1 242 • Es. 14 Unplug 8 Bt 1 242 • Es. 15 Love 8 Beat 242 • Es. 16 Love 8 Beat 242 • Es. 17 8 Beat Analog 242 • Es. 18 Pop Ballad 243 • Es. 19 Pop Rock 243 • Es. 20 Groove Ballad 243

236 236 236 237 237 238 238 239 239


(001-017) MUSICA A NEW 12/02/18 12:53 Pagina 15

Parte 4

31 32 33 34 35 36 37 38 39 40

Antologia musicale

Antonio Salieri Minuetto Franz Schubert Ave Maria Robert Schumann La marcia del soldato Johann Strauss jr. Sul bel Danubio blu Giuseppe Tartini Largo Giuseppe Verdi Marcia trionfale Antonio Vivaldi La Primavera Antonio Vivaldi L’Autunno - I movimento Antonio Vivaldi L’Autunno - III movimento Antonio Vivaldi L’Inverno

270 270 271 272 272 273 273 274 275 276

Flauto in jeans

Flauto in concerto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25

26 27 28 29 30

Anonimo Greensleeves Tomaso Albinoni Adagio Johann Sebastian Bach Aria Ludwig van Beethoven Canto di ringraziamento Ludwig van Beethoven Inno alla Gioia Ludwig van Beethoven Romanza in Fa maggiore op. 50 Georges Bizet Toreador Georges Bizet Habanera Aleksandr Borodin Danza polovesiana Johannes Brahms Ninna Nanna Marc Antoine Charpentier Te Deum - Preludio Arcangelo Corelli Vivace Antonin Dvořák Tema Edward Elgar Pomp and circumstance Edvard Grieg La morte di Aase Georg Friedrich Händel Danza Georg Friedrich Händel Aria Georg Friedrich Händel Largo Franz Lehár Valzer Pietro Mascagni Intermezzo Felix Mendelssohn Marcia nuziale Wolfgang Amadeus Mozart Aria di Papageno Wolfgang Amadeus Mozart Là ci darem la mano Wolfgang Amadeus Mozart Se vuol ballare Wolfgang Amadeus Mozart Non più andrai farfallone

247 247 248 249 249 250 250 251 252 253 254 255 256 256 257 258 259 259 260 260 261 262 262 264

amoroso

264 265 265 267 269 269

Wolfgang Amadeus Mozart Romanza Jacob Offenbach Barcarola Johann Pachelbel Canone Michael Praetorius Danza Maurice Ravel Bolero

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40

279 279 280 280 281 282 283 283 284 284 285 285 285 286 286 287 288 288 289 290 291 292 293 293 294 294 295 296 296 297 297 298 298 299 300 301 301 302 302 303

29 settembre Aggiungi un posto a tavola Anima mia Another brick in the wall Bella da morire Bello e impossibile Cheek to cheek Gloria Grande, grande, grande Hey Jude Il ballo di Simone Il ciclone Il cielo L’angelo azzurro L’emozione non ha voce L’isola di Wight L’italiano La canzone di Marinella La gatta La prima cosa bella La solitudine Laura non c’è Let it be Libertango Montagne verdi Obladì-obladà Piccola Katy Pinne, fucili ed occhiali Rose rosse Sarà perché ti amo Scende la pioggia Sei diventata nera Sei un mito Si può dare di più Speedy Gonzales Stessa spiaggia, stesso mare The lion sleeps tonight Un’avventura Yellow Submarine Vita spericolata

LA CANZONE ITALIANA

Indice

15


(001-017) MUSICA A NEW 26/02/18 10.12 Pagina 16

Antologia vocale e strumentale Tutti i brani dell’Antologia vocale e strumentale possono essere cantati e suonati. Il quadratino arancione  indica il «cantare» quello blu  il «suonare».

Canti di Natale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

                   

Adeste fideles Astro del ciel Deck the hall Go, tell it on the mountain Il est né le Divin Enfant Jingle Bells Les anges dans nos campagnes O Tannenbaum Tu scendi dalle stelle White Christmas

Spiritual blues e dintorni 11 12 13 14 15 16

           

Go down, Moses I’ve been workin’ on the railroad Kumbaya Oh when the Saints Pick a bale of cotton Summertime

La canzone internazionale 17 18 19 20 21

16

       

Amapola Amazing grace Auld lang syne Clementine Guantanamera

Musica in Jeans New

305 306 307 308 309 310 312 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 326 327 328 329

22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37

                               

Hello Dolly Imagine John Brown’s body La vie en rose Lili Marleen Love me tender My Bonnie New York, New York Oh, Susanna Only you Red river valley Strangers in the night Tipperary What a wonderful world Woman in love Yesterday

Film e musical 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47

     

 

         

Cam Caminì Do, Re, Mi Fratello sole, sorella luna Gocce di pioggia La vita è bella Maria Moon river Roma, nun fa la stupida stasera Singin’ in the rain Supercalifragilistichespiralidoso

Noi, la nostra storia, i nostri sogni 48 49 50

     

Addio mia bella, addio! Auschwitz Bella ciao

330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 340 342 342 344 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361


(001-017) MUSICA A NEW 13/02/18 10.43 Pagina 17

51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62

  

  

 

  

 

 

Blowin’ in the wind Che sarà Di che colore è la pelle di Dio? Generale La banda La bandiera dei tre colori La tradotta Lettera a Pinocchio Malafemmena Sapore di sale Viva la gente We are the world

362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373

  Addio, addio •   Amore mio non piangere •   Babbo non vuole •   Calabrisedda mia •   Fenesta ca lucive •   La mula de parenzo •   Funiculì-funiculà •   O surdato ’nnammurato •   Quanto è bello lu primo amore •   Santa lucia •   Sciur parün •   Va l’alpin •   Vitti ’na crozza •   Vola, vola, vola

63 64 65 66 67

 

Italia, Inno di Mameli Germania, Einigkeit und Recht und Freiheit Regno Unito, God save the Queen Francia, La Marsigliese USA, The star-spangled banner

Oggi in concerto 1 Abba Mamma Mia

2 Abba The winner takes it all

3 Biagio Antonacci Se fosse per sempre 4 Biagio Antonacci Sognami

5 Michael Bublé Save the last dance for me 6 Michael Bublé Sway

7 Gigi D’Alessio Quanti amori

8 Elisa Gli ostacoli del cuore

LA TRADIZIONE POPOLARE ITALIANA

Gli inni nazionali

Dossier

9 Tiziano Ferro Indietro

10 Max Gazzè Mentre dormi

11 Irene Grandi Alle porte del sogno

12 Jovanotti Baciami ancora

375 376 378 379 380 381

13 Ligabue La linea sottile

14 Ligabue Quando canterai la tua canzone 15 Fiorella Mannoia Il cielo d’Irlanda 16 Negramaro Estate

17 Max Pezzali Eccoti

18 Max Pezzali Nient’altro che noi

19 Eros Ramazzotti Un’emozione per sempre

20 Rihanna Please don’t stop the music 21 Vasco Rossi Il mondo che vorrei

22 Shakira Waka waka

23 Shakira Whenever, wherever

24 Umberto Tozzi Gli altri siamo noi

Indice degli ascolti

382 384 386 388 390 392 394 396 398 400 402 404 406 408 410 412 414 416 418 420 422 424 426 428 430

Indice

17


(018-039) MUSICA A NEW_P1 12/02/18 12:58 Pagina 18

Lezione 5

LA TEORIA IN PRATICA: VIDEOLEZIONE

1

– La tabella dei simboli musicali – Sintesi da sfogliare

Parte 1 La scrittura musicale

RUMORI, SUONI, MUSICA Lezioni

1. Il fenomeno sonoro 2. Identikit del suono 3. La musica e il nostro corpo


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In questa prima parte analizzeremo che cosa è il suono: come nasce (la vibrazione) e quali caratteristiche presenta (altezza, intensità, durata, timbro). Faremo la conoscenza di due strumenti, indispensabili per la musica: il metronomo e il diapason. Infine, ci concentreremo sull’apparato uditivo, che permette a tutti noi di percepire gli stimoli sonori e di tradurli in suoni.

Lezione 1 • Il fenomeno sonoro

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Lezione 1

Il fenomeno sonoro Come nasce un suono? ■ L’elasticità dei corpi L’acustica, la scienza che studia i fenomeni sonori, afferma che il suono è prodotto dalle vibrazioni di un corpo elastico. Un oggetto si dice elastico quando è capace di deformarsi e di ritornare alla sua condizione iniziale non appena cessa la causa che lo ha deformato. Per esempio, se noi prendiamo un righello, vediamo che esso si deforma sotto la nostra forza ma che ritorna al suo stato naturale non appena terminiamo di piegarlo.

Tutti i corpi, in misura diversa, sono elastici: tuttavia, quelli che dimostrano una migliore capacità di produrre vibrazioni regolari, e quindi suoni, sono le corde tese, le membrane, le piastre, i tubi, gli oggetti metallici e di legno, addirittura... l’aria. Non a caso gli strumenti musicali producono il suono grazie alla vibrazione di corde (chitarra, pianoforte, violino), di membrane tese (tamburi), di piastre metalliche (piatti, gong), di elementi di legno (xilofono) o dell’aria in essi contenuta (flauto, tromba).

20

Parte 1 • RUMORI, SUONI, MUSICA


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■ La vibrazione Prendiamo in considerazione il comportamento di una corda tesa quando essa viene pizzicata, cosa che accade normalmente suonando una chitarra. Osserviamo: la corda comincia a muoversi rapidamente, continua così per un certo periodo di tempo, poi si ferma. Durante questo movimento della corda, detto vibrazione, viene originato un suono. Possiamo vedere, anche a occhio nudo, che le vibrazioni risultano più ampie al centro della lunghezza della corda, e praticamente nulle alle sue estremità, nei punti in cui essa è tenuta ferma. Il punto in cui la corda vibra con maggiore ampiezza si chiama ventre.

I due punti che reggono la corda e nei quali la vibrazione è nulla, si chiamano nodi.

La corda produce un certo numero di vibrazioni al secondo, in base al quale i suoni risultano diversi: questo numero si chiama frequenza. Possiamo allora dire che un suono di frequenza 50 significa che una corda ha prodotto 50 vibrazioni al secondo; un suono di frequenza 440 corrisponde a 440 vibrazioni al secondo e così via.

Ricorda Il suono è prodotto dalla vibrazione dei corpi elastici; il numero di vibrazioni prodotte in un secondo viene detta frequenza: l’unità di misura della frequenza è l’Hertz (Hz). Una frequenza di 100 Hz significa 100 vibrazioni al secondo; una frequenza di 1000 Hz, 1000 vibrazioni al secondo; una frequenza di 1 Hz, 1 vibrazione al secondo ecc.

LE SOGLIE DI UDIBILITÀ

■ Suoni, infrasuoni, ultrasuoni Tutte le vibrazioni producono suoni; ma non tutti i suoni possono essere uditi dall’uomo. Il nostro orecchio, infatti, percepisce solo le frequenze contenute all’interno di una determinata area di udibilità, che sono i suoni. Al di fuori di questa area, non udiamo nulla. Pertanto: • fino a 16 Hz abbiamo gli infrasuoni, suoni «al di sotto dei suoni»; • oltre 20 000 Hz abbiamo gli ultrasuoni, suoni «al di sopra dei suoni». Alcuni animali, per esempio i pipistrelli, i cani e i delfini, riescono a percepire determinati ultrasuoni; altri, come gli elefanti e le balene, possono udire infrasuoni. In verità, tra esseri umani e animali, cambiano solo le rispettive soglie di udibilità: quelli che per noi sono ultrasuoni, per un pipistrello sono normalissimi suoni; alcuni nostri suoni sono per un elefante ultrasuoni, e così via.

uomo

16 – 20 000 Hz

cane

15 – 50 000 Hz

gatto

60 – 65 000 Hz

uccelli

250 – 21 000 Hz

delfino

150 – 150 000 Hz

pipistrello

1000 – 120 000 Hz

Lezione 1 • Il fenomeno sonoro

21


(018-039) MUSICA A NEW_P1 12/02/18 12:59 Pagina 22

SINTESI

■ La frequenza del suono Da che cosa dipende il numero delle vibrazioni, ossia la frequenza di un suono? Per poter rispondere a questa domanda, dobbiamo esplorare un po’ più a fondo il fenomeno. Tre sono gli elementi fondamentali della vibrazione di una corda: la fase, il periodo, la frequenza. • La fase è il movimento elementare completo, il ciclo ritmico che essa compie, la singola vibrazione: • Il periodo è il tempo che impiega a compiere questa fase (si tratta sempre di frazioni di secondo). Periodo

• La frequenza è il numero di fasi (ossia di vibrazioni complete) che compie in un secondo.

Ora possiamo rispondere alla domanda iniziale: da che cosa dipende la frequenza della vibrazione di una corda? Grazie agli studi di Galileo Galilei sui movimenti di un pendolo, possiamo dire da subito che la frequenza non dipende dall’ampiezza delle oscillazioni. Sembrerà strano ma è proprio così. Immaginiamo il movimento di un’altalena: dopo un po’ di tempo, le sue oscillazioni diventeranno meno ampie, ma non saranno meno brevi nella durata; manterranno inalterato il loro numero. In altre parole, avranno la stessa frequenza. La frequenza dipende invece: • dalla lunghezza della corda, in modo inversamente proporzionale: maggiore è la lunghezza della corda, minore la sua frequenza; • dalla tensione della corda, questa volta in maniera proporzionale: maggiore è il grado di tensione di una corda, maggiore è anche la frequenza della vibrazione che da essa ha origine; • dal diametro della corda, di nuovo una relazione inversamente proporzionale: maggiore è il diametro della corda, minore è la frequenza della sua vibrazione.

Suoni e rumori ■ Le diverse espressioni acustiche Tutti noi crediamo di sapere che differenza c’è tra un suono e un rumore. In musica, però, la distinzione non è semplice come potrebbe sembrare. In un brano di musica sperimentale, una bottiglia che si rompe produce un suono o un rumore? Se in una composizione musicale sono introdotte delle onde del mare, possiamo far riferimento a un suono o a un rumore? Generalmente la differenza si fa corrispondere a quella tra vibrazioni regolari e irregolari. Si dice cioè che il suono è prodotto dalle vibrazioni regolari di un corpo elastico; il rumore, al contrario, è il risultato di vibrazioni irregolari.

22

Parte 1 • RUMORI, SUONI, MUSICA


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Ricorda Sono vibrazioni regolari quelle che mantengono inalterata la loro frequenza in un dato periodo di tempo: per questo motivo, danno origine a suoni puliti e ben definiti.

Sono vibrazioni irregolari, invece, quelle che, in un breve periodo di tempo, hanno frequenze irregolari, confuse, sovrapposte le une alle altre. Ne scaturiscono rumori, ossia suoni confusi e poco definiti.

Se questo è però chiaro dal punto di vista acustico, lo è un po’ meno dal punto di vista musicale: il suono «distorto» di una chitarra elettrica, lo squillo di una tromba volutamente violento e «gracchiante», prodotti evidentemente da vibrazioni irregolari, sono suoni o rumori? Dunque, nella musica possono talvolta essere impiegati suoni che, seppur poco graditi al nostro orecchio, esprimono significati particolari.

CD – Ascolto 1 Sequenza di suoni e rumori

Ascolta questa sequenza di suoni associata a diverse «espressioni acustiche»: non sempre è facile definire quali di esse siano suoni e quali, invece, rumori!

Attività 1

L’elasticità è la capacità di un corpo: a di tagliare corpi più duri b di vibrare c di piegarsi

4

La frequenza si misura: a in Hertz b in secondi c in millimetri

2

Il punto della corda dove la vibrazione è più ampia si chiama: a nodo b ventre c piede

5

Un suono di frequenza 50 corrisponde a: a 50 vibrazioni al secondo b 50 vibrazioni al minuto

6

I rumori sono prodotti da vibrazioni: a regolari b irregolari

3

La frequenza indica: a il numero di vibrazioni al secondo b la durata delle vibrazioni c l’ampiezza delle vibrazioni

Lezione 1 • Il fenomeno sonoro

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Lezione 2

Identikit del suono I caratteri del suono ■ Altezza I suoni che popolano l’universo sonoro hanno tutti una propria identità. Le qualità principali sono l’altezza, l’intensità, la durata, il timbro. In base all’altezza i suoni possono essere acuti o gravi. Sono questi attributi relativi: non esistono suoni che siano in assoluto acuti o gravi. Possono esserlo solo se confrontati tra loro, esattamente come avviene tra le persone: io sono basso rispetto a un giocatore di basket, alto vicino a un fantino. Sappiamo che i suoni sono prodotti da vibrazioni: qual è la caratteristica della vibrazione che determina suoni più acuti o suoni più gravi? È la frequenza.

Ricorda

L’altezza del suono dipende dalla frequenza della vibrazione.

fig. A

suono alto o acuto

1

2

3

4

fig. B

suono basso o grave

1

2

3

4

Maggiore è la frequenza, più acuto è il suono prodotto; minore è la frequenza, più grave risulta il suono prodotto: per esempio, un suono con frequenza di 350 Hz è più acuto rispetto a un suono di frequenza pari a 247 Hz. Confrontando le onde della figura A con quelle della figura B, risulta evidente che la frequenza è maggiore nel primo esempio: il suono corrispondente sarà perciò più acuto. Altezza e frequenza sono tra loro direttamente proporzionali.

CD – Ascolto 2 La frequenza

Ascolta la successione di sei suoni: la loro frequenza è di 80 – 200 – 440 – 1000 – 2500 – 4000 Hz. s L’altezza diventa maggiore/minore con l’aumentare della frequenza.

A

24

Parte 1 • RUMORI, SUONI, MUSICA


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CD – Ascolto 3 Richard Strauss, Sinfonia delle Alpi, frammento

Gli strumenti musicali producono suoni di altezze diverse. Quando suonano insieme, in una grande orchestra sinfonica, danno origine a effetti straordinari.

■ Intensità I suoni si distinguono, per quanto riguarda l’intensità, in forti e deboli; come l’altezza, l’intensità è una qualità relativa. Uno squillo di tromba è un suono forte all’interno di una cattedrale, debole in uno stadio dove è in corso un concerto rock. E, come l’altezza, dipende da una precisa qualità della vibrazione: l’ampiezza.

Ricorda L’intensità del suono dipende dall’ampiezza della vibrazione e si misura in decibel (dB).

L’ampiezza della vibrazione è determinata dall’energia dell’onda: è come se io buttassi un sassolino in uno stagno e, subito dopo, un sasso ben più pesante. Quest’ultimo darà origine a onde più ampie perché maggiore è l’energia che ha prodotto. Possiamo quindi affermare che maggiore è l’ampiezza della vibrazione, maggiore sarà l’intensità del suono.

CD – Ascolto 4 L’intensità

CD – Ascolto 5 Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 6, Pastorale

Ascolta questa serie di quattro suoni: hanno tutti la stessa frequenza e sono quindi uguali per altezza. La differenza è solo nell’intensità che cresce/decresce progressivamente, dal suono più forte a quello più debole.

L’intensità è una qualità fondamentale nella scrittura musicale. Ascolta questi tre frammenti della sinfonia n. 6, Pastorale, di Ludwig van Beethoven e per ciascuna delle affermazioni che seguono indica le parole corrette che la completano. 쐃 nel primo frammento l’intensità del suono risulta contenuta/oscillante tra piano e forte/pronunciata ��� nel secondo frammento l’intensità del suono risulta contenuta/oscillante tra piano e forte/pronunciata ��� nel terzo frammento l’intensità del suono risulta contenuta/oscillante tra piano e forte/pronunciata

Lezione 2 • Identikit del suono

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Come per l’altezza, anche per l’intensità ci sono limiti minimi e massimi di udibilità per l’uomo. Con una differenza: il suono al di sotto di una certa intensità, troppo piano insomma, non siamo in grado di sentirlo; quello che invece è troppo intenso, possiamo sì ascoltarlo ma potremmo danneggiare anche in modo serio il nostro orecchio. Infatti, quando l’ampiezza delle vibrazioni è troppo grande, l’energia dell’onda risulta talmente elevata da sfondare la membrana del nostro timpano: esattamente come se noi percuotessimo la pelle di un tamburo con eccessiva violenza. E, purtroppo, una volta sfondata non funziona più: ciò vale sia per la membrana del tamburo che per quella del timpano del nostro orecchio. Per avere una idea della misura dell’intensità sonora, possiamo ricordare che: 20 dB

corrisponde a

fruscio di foglie

60 dB

corrisponde a

classe rumorosa

90 dB

corrisponde a

traffico urbano intenso

120 dB

corrisponde a

discoteca – martello pneumatico

140 dB

corrisponde a

sirena d’allarme

150 dB

corrisponde a

concerto rock

190 dB

corrisponde a

decollo dello Shuttle

70 dB rappresentano la soglia di pericolo; 120 dB, la soglia del dolore

■ Durata La durata dei suoni dipende dalla durata delle vibrazioni. Nella pratica musicale la durata delle vibrazioni dipende esclusivamente dalla volontà dell’esecutore: sono io a decidere se la nota del mio flauto deve durare due o dieci secondi. In base alla durata, i suoni possono essere lunghi o brevi: anche questa qualità è del tutto relativa e non esprime quindi valori assoluti.

Ricorda

La durata del suono dipende dalla durata della vibrazione.

CD – Ascolto 6 La durata

��� 1–2–3–4

26

Ascolta questa serie di quattro suoni. Per comodità di analisi, hanno tutti la stessa altezza e la stessa intensità: ciò che cambia è solo la loro durata. Se noi fermassimo il nostro ascolto al primo suono, non potremmo certamente dire se sia lungo o breve: abbiamo infatti bisogno di confrontarlo con gli altri. Indica la sequenza giusta, dal suono più breve a quello più lungo:

��� 3–1–2–4

Parte 1 • RUMORI, SUONI, MUSICA

��� 4–3–2–1

��� 4–3–1–2


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■ Timbro Il timbro del suono è sicuramente la qualità che esprime maggiormente la sua identità. Se ascoltiamo la stessa nota prodotta da strumenti diversi (una nota che sia uguale per altezza, intensità e durata), riusciamo comunque a percepire la differenza tra un violino e un flauto, tra una chitarra e un’arpa. Avviene la stessa cosa per la voce: i nostri insegnanti hanno ognuno una propria voce, diversa da quella degli altri, e non solo perché una può essere più o meno intensa, o più o meno acuta. C’è un’altra qualità che la rende inconfondibile: il timbro. In base a esso, le voci possono essere scure o chiare, metalliche o morbide, gutturali o nasali ecc.: un’infinità di colori che le rendono uniche, così come unico è il suono di ogni strumento. Il timbro, insomma, è l’«impronta digitale» del suono. Da cosa dipende? Da un’infinità di cause: principalmente dal materiale con il quale è costruito lo strumento (legno, ottone, membrana, bronzo) e dalla sua forma. IN SINTESI

qualità

distingue i suoni in…

qualità della vibrazione che la determina

si misura in…

in musica si rappresenta con…

altezza

acuti – gravi

frequenza

Hertz (Hz)

posizione delle note sul pentagramma

intensità

forti – deboli

ampiezza

decibel (dB)

segni di espressione (mp, pp, fff ecc.)

durata

lunghi – corti

durata

unità di tempo; generalmente secondi (m/s)

figure di durata

timbro

chiari, scuri, gutturali, nasali, metallici ecc.

forma

destinazione strumentale o vocale del brano

Gli «utensili» della musica ■ L’intonazione degli strumenti Se proviamo a suonare tutti la nota Si con il nostro flauto, ci accorgiamo che l’altezza dei suoni dei nostri strumenti è identica: i nostri flauti, infatti, sono tutti intonati allo stesso modo. Se ciò non fosse, sarebbe un dramma: immaginiamo il caos in classe se, pur leggendo le stesse note sul pentagramma e impiegando la diteggiatura giusta sul flauto, i suoni risultassero diversi. L’intonazione degli strumenti, tuttavia, non è un fatto scontato: è possibile solo se chi li costruisce sa che la nota Si deve avere una determinata frequenza, la nota Do un’altra precisa frequenza e così via, per tutte le note della scala. Basta che due strumenti abbiano frequenze differenti anche di poco per la stessa nota, che diventa impossibile poter suonare insieme.

CD – Ascolto 7 Il La

Ascolta l’effetto di questa breve melodia, prima suonata da due flauti perfettamente intonati, poi suonata da due flauti con il La intonato rispettivamente a 440 e 415 Hz: il risultato è davvero disgustoso!

Lezione 2 • Identikit del suono

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SINTESI

■ Il diapason Un importante «attrezzo del mestiere» è il diapason, in grado di produrre una sola nota, il La a 440 Hz. Ha la forma di una forcella di acciaio che, battuta per uno dei due «rebbi» (ossia le due estremità a forchetta), vibra e produce un suono molto nitido ma di debole intensità. Basta però poggiarlo su una cassa di risonanza (sul banco, su una porta, su una scatola di legno) per sentire la nota distintamente. In base a essa, si intona il La dello strumento e poi, eventualmente, tutte le altre note.

■ Il metronomo Un altro «attrezzo» per la musica è il metronomo. Serve a scandire con precisione il ritmo. Venne presentato a Parigi nel 1816 dal tedesco Johann Nepomuk Maelzel e presto fu adottato da studenti e musicisti, tra cui Ludwig van Beethoven che volle «rappresentarlo» nel secondo movimento (Allegro scherzando) della Sinfonia in Fa maggiore op. 93 n. 8. Nel modello tradizionale, è costituito da un meccanismo a orologeria che fa oscillare un’asta graduata. Variando la posizione dell’indicatore scorrevole, cambia il numero delle oscillazioni che l’asta compie al minuto. In prossimità dei gradi dell’asta, il metronomo presenta una scala graduata, con l’indicazione degli andamenti musicali, ossia delle diverse «velocità» di un brano musicale, e dei numeri di battiti al minuto a essi corrispondenti.

scala graduata

asticella del pendolo

indicatore scorrevole

Andamento o velocità musicale

Numero pulsazioni al minuto

largo

40 – 52

lento

52 – 60

adagio

60 – 69

andante

69 – 84

moderato

84 – 100

allegretto

100 – 120

allegro

120 – 144

vivace

144 – 160

presto

160 – 184

prestissimo

184 – 240

■ I siti Sia per il diapason, sia per i metronomi, oggi esistono dei modelli on-line: • http://www.guitarforbeginners.com/onlinetuner.html, specifico per l’accordatura della chitarra • http://www.seventhstring.com/tuner/tuner.html • http://www.metronomeonline.com

CD – Ascolto 8 Ludwig van Beethoven, Sinfonia in Fa maggiore op. 93 n. 8, II movimento

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Parte 1 • RUMORI, SUONI, MUSICA


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Attività 1

In relazione all’altezza, i suoni possono essere: a forti o deboli b lunghi o brevi c acuti o gravi

2

In relazione all’intensità, i suoni possono essere: a forti o deboli b lunghi o brevi c acuti o gravi

3

Un suono è più corto rispetto ad un altro in relazione alla sua: a durata b altezza c timbro

4

In relazione al timbro, un suono può essere definito: a acuto b grave c scuro d corto

5

Collega la caratteristica della vibrazione con la rispettiva unità di misura. a. frequenza 1. secondo b. ampiezza 2. Hertz c. durata 3. decibel

6

Il primo suono ha una frequenza di 340 Hz; il secondo, di 3400: quale dei due è più grave? a il primo b il secondo

7

Poni in ordine decrescente (dal più forte al più debole) i suoni di una serie con i seguenti valori di intensità; attenzione: c’è qualche intruso! 7dB • 48dB • 4dB • 90Hz • 22dB • 37sec 60dB • 120dB • 74Hz ...............................................................................................................

8

Il diapason è utilizzato per: a accordare gli strumenti b scandire il ritmo della musica

9

La frequenza del La del diapason, stabilita nel 1939, è pari a: a 415 Hz b 440 Hz c 444 Hz

10

Il metronomo fu ideato da: a Helmoltz b Maelzel c Boyle

11

Numera in progressione i seguenti andamenti musicali, partendo dal più lento al più veloce. allegro andante presto vivace adagio

12

Il metronomo ha ispirato una celebre composizione di: a Mozart b Beethoven

Lezione 2 • Identikit del suono

29


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Lezione 3

La musica e il nostro corpo Ascoltare i suoni ■ Il ricevente In ogni fenomeno sonoro sono presenti tre elementi: la sorgente sonora, ossia il punto in cui ha origine la vibrazione; il mezzo di propagazione, cioè la «strada» che le onde sonore percorrono nel loro propagarsi; il ricevente, ovvero ciò che capta le vibrazioni sonore. Un ricevente che tutti conosciamo è il nostro orecchio. SORGENTE SONORA

MEZZO DI PROPAGAZIONE

RICEVENTE

Dal punto di vista fisico, il ricevente non è assolutamente necessario per l’esistenza del suono. Mentre senza sorgente o in assenza di un mezzo di propagazione il suono non potrebbe esistere, in assenza di ricevente il suono esisterebbe comunque. Il ricevente, dunque, registra e testimonia la presenza di un fenomeno sonoro, ma non è essenziale per la sua esistenza.

■ L’apparato uditivo L’orecchio è l’organo dell’udito, il senso maggiormente interessato alla musica. La sua funzione è quella di captare le onde sonore esterne e di trasformarle in stimoli che raggiungono il nostro cervello.

L’apparato uditivo 1. L’onda sonora è convogliata fino al timpano

staffa

3. Le vibrazioni passano fino alla staffa e giungono all’organo del Corti.

2. Il timpano entra in vibrazione.

30

Parte 1 • RUMORI, SUONI, MUSICA

4. Le vibrazioni, trasformate in impulsi elettrici, attraverso il nervo acustico giungono al cervello.


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L’orecchio si distingue in tre aree: • l’orecchio esterno; • l’orecchio medio; • l’orecchio interno. L’orecchio esterno è costituito dal padiglione auricolare, formato essenzialmente da tessuti cartilaginei: è «l’imbuto» che capta le vibrazioni provenienti dall’esterno e le convoglia verso l’ingresso del condotto uditivo. Nell’orecchio medio, dopo il condotto uditivo, troviamo la membrana del timpano e tre ossicini (martello, incudine, staffa): sollecitati dalle vibrazioni esterne, si mettono a vibrare a loro volta e trasmettono le vibrazioni verso la parte più interna. Le trombe di Eustachio, un canale che mette in comunicazione l’orecchio medio con la faringe, fanno in modo che ci sia un equilibrio costante tra la pressione interna e la pressione esterna dell’orecchio. Nell’orecchio interno c’è la chiocciola che contiene l’organo del Corti (dal nome dello scienziato che lo ha studiato): qui un insieme di 20 000 cellule nervose munite di ciglia trasformano le vibrazioni in impulsi elettrici. Il nervo acustico si incarica di trasmettere tali impulsi al cervello, che li decodifica. Un’ultima, importante funzione dell’orecchio è quella di garantire il nostro equilibrio, sia quando siamo fermi che quando siamo in movimento: a ciò provvedono i canali semicircolari.

L’orecchio umano

canali semicircolari martello

padiglione auricolare

incudine

membrana del timpano

canale (o condotto) uditivo staffa chiocciola

orecchio esterno

orecchio medio

orecchio interno

Lezione 3 • La musica e il nostro corpo

31


(018-039) MUSICA A NEW_P1 12/02/18 13:00 Pagina 32

SINTESI

Produrre suoni con la voce ■ L’apparato della fonazione Parlare e cantare sono due attività fondamentali dell’essere umano, possibili grazie all’apparato della fonazione. Alla base di tutto c’è però la respirazione, senza la quale non sarebbe possibile produrre alcun suono vocale. Respirare significa vivere: la vita dell’uomo inizia con una inspirazione (prendere l’aria dall’esterno) e termina con una espirazione (mandare aria verso l’esterno). Queste due fasi sono possibili grazie all’azione del diaframma, un muscolo convesso posto in orizzontale al di sotto dei polmoni che si alza durante l’espirazione e si abbassa nella fase di inspirazione, consentendo a essi di contrarsi o di espandersi. Per entrare o uscire dai polmoni l’aria passa all’interno della trachea, un tubo formato da anelli cartilaginei. Nella parte superiore della trachea troviamo la laringe, un involucro di cartilagini varie tra cui l’epiglottide: a forma di fogliolina, chiude la trachea mentre stiamo ingerendo cibi o bevande per evitare che queste sbaglino strada e vadano a finire nei polmoni invece che nello stomaco.

inspirazione

espirazione

faringe epiglottide laringe

trachea

diaframma

■ Articolare suoni Nella laringe troviamo anche le corde o membrane vocali: due sono vere, due false. Cosa fanno? Durante la fase di espirazione se sono distanziate tra loro, permettono la fuoriuscita dell’aria senza produrre alcun suono vocalico; se invece sono vicine, entrano in vibrazione grazie al passaggio dell’aria e producono suoni più o meno acuti, a seconda della loro maggiore o minore tensione. Le corde vocali determinano quindi l’altezza dei suoni.

32

Parte 1 • RUMORI, SUONI, MUSICA

diaframma


(018-039) MUSICA A NEW_P1 12/02/18 13:00 Pagina 33

■ Perché le voci sono diverse? Le voci si distinguono per intensità e timbro: • l’intensità è determinata dalla maggiore o minore pressione e quantità di aria che esce dai polmoni sotto la spinta del diaframma. Se sussurriamo una frase al nostro compagno di banco, noteremo che dalla nostra bocca uscirà pochissima aria; quando invece urliamo, la quantità di aria sarà molto maggiore, così come la pressione con la quale esce verso l’esterno; • il timbro della nostra voce è determinato da una serie di fattori: la forma della cavità orale (la parte interna della bocca), le fosse nasali, la forma della testa, l’ampiezza del torace e tanti altri piccoli, ma importanti, elementi della nostra fisiologia. Si tratta di elementi diversi da persona a persona: è per questo che il timbro di voce ci rende inconfondibili.

Attività 1

L’orecchio si distingue in: a superiore, centrale, inferiore b esterno, medio, interno

2

Il padiglione auricolare si trova nella parte dell’orecchio: a più interna b più esterna

3

Vicino alla membrana del timpano troviamo tre ossicini: a martello, incudine, pinza b martello, scalpello, staffa c martello, incudine, staffa

4

Le trombe di Eustachio mettono in comunicazione l’orecchio con: a il cervello b la faringe c il timpano d la laringe

5

6

Il nervo acustico trasforma le vibrazioni in: a impulsi elettrici b cellule nervose I canali semicircolari dell’orecchio sono responsabili: a del nostro equilibrio b della capacità di distinguere i diversi timbri sonori c del controllo dell’intonazione della voce

7

La fase della respirazione nella quale immettiamo aria dall’esterno si chiama: a espirazione b ispirazione c inspirazione

8

Indica con una crocetta le parti che riguardano l’apparato della respirazione/fonazione: a corde vocali b chiocciola c diaframma d stomaco e trachea f organo del Corti g laringe h faringe

9

L’intensità della voce dipende: a dalla tensione delle corde vocali b dalla pressione in uscita dell’aria c dall’azione della lingua e dei denti

10

L’altezza della voce dipende: a dalla pressione in uscita dell’aria b dalla tensione delle corde vocali c dalla velocità con la quale inspiriamo

11

Il timbro della voce dipende: a dal movimento del diaframma b dall’azione della lingua sui denti c dalla conformazione della cavità orale

Lezione 3 • La musica e il nostro corpo

33


(018-039) MUSICA A NEW_P1 12/02/18 13:00 Pagina 34

MUSICAlight Lezione 1

Il fenomeno sonoro Le domande che guidano il mio studio 1. 2. 3. 4. 5. 6.

L’acustica è una scienza: che cosa studia? In che modo si produce un suono? Che cos’è una vibrazione? Che cos’è la frequenza? Da che cosa dipende? Che cosa sono gli ultrasuoni e gli infrasuoni? Che differenza c’è tra suono e rumore?

L’acustica 1. L’acustica è quella parte della scienza che studia i fenomeni sonori. La parola acustica deriva dal verbo greco “akùo”, che significa “io ascolto”.

La vibrazione e l’elasticità dei corpi 2. Il suono è prodotto dalle vibrazioni di un corpo elastico. Un oggetto si dice elastico se è capace di deformarsi e di tornare alla sua condizione iniziale quando finisce la causa che lo ha deformato. Se prendiamo un righello, vediamo che esso si deforma sotto la nostra forza, ma ritorna al suo stato naturale quando smettiamo di fare forza su di esso. Tutti i corpi, in misura diversa, sono elastici. I corpi che mostrano una capacità maggiore di vibrare e di produrre suoni sono le corde tese, le membrane, le piastre, i tubi, gli oggetti metallici o di legno, e addirittura l’aria! Per questo motivo gli strumenti musicali sfruttano questi corpi elastici: la chitarra, per esempio, sfrutta le corde, i tamburi, invece, sfruttano le membrane tese, e il flauto l’aria che contiene. 34

Parte 1 • RUMORI, SUONI, MUSICA


(018-039) MUSICA A NEW_P1 26/02/18 10.14 Pagina 35

MUSICAlight La corda che vibra 3. Pensiamo al comportamento di una corda tesa quando viene pizzicata. Il movimento che la corda compie si chiama vibrazione. È la vibrazione che dà origine al suono. 4. La corda produce un certo numero di vibrazioni al secondo: questo numero si chiama frequenza. La frequenza si misura in Hertz (Hz): frequenza di 100 Hz significa 100 vibrazioni al secondo; frequenza di 1000 Hz significa 1000 vibrazioni al secondo, ecc. Da che cosa dipende la frequenza della vibrazione di una corda? La frequenza dipende: • dalla lunghezza della corda: maggiore è la lunghezza della corda, minore è la sua frequenza; • dalla tensione della corda: maggiore è il grado di tensione di una corda, maggiore è la frequenza della vibrazione che nasce dalla corda stessa; • dal diametro della corda: maggiore è il diametro della corda, minore è la frequenza della sua vibrazione. 5. Tutte le vibrazioni producono suoni; ma non tutti i suoni possono essere uditi dall’uomo. I suoni prodotti da frequenze troppo elevate si chiamano ultrasuoni; i suoni prodotti da frequenze troppo basse si chiamano infrasuoni. Ultrasuoni e infrasuoni non possono essere sentiti dall’uomo, ma solo da alcuni animali (pipistrelli, cani, delfini).

Suoni e rumori 6. Il suono è prodotto dalle vibrazioni regolari di un corpo elastico. Il rumore – al contrario – è prodotto da vibrazioni irregolari. Sono vibrazioni regolari quelle che mantengono inalterata la loro frequenza in un dato periodo di tempo. Sono vibrazioni irregolari, invece, quelle che – in un breve periodo di tempo – hanno frequenze irregolari, confuse, sovrapposte le une alle altre. MUSICAlight

35


(018-039) MUSICA A NEW_P1 12/02/18 13:00 Pagina 36

MUSICAlight

Lezione 2

Identikit del suono Le domande che guidano il mio studio 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

Quali sono le quattro qualità fondamentali dei suoni? Come possiamo distinguere i suoni in base all’altezza? Come possiamo distinguere i suoni in base all’intensità? Come possiamo distinguere i suoni in base alla durata? Come possiamo distinguere i suoni in base al timbro? A che cosa serve il diapason? A che cosa serve il metronomo?

I caratteri del suono 1. Le quattro qualità fondamentali dei suoni sono: • l’altezza • l’intensità • la durata • il timbro 2. L’altezza distingue i suoni in acuti o gravi. L’altezza di un suono dipende dalla frequenza delle vibrazioni. Se la frequenza è maggiore, il suono prodotto è più acuto; se la frequenza è minore il suono prodotto è più grave. 3. L’intensità dei suoni dipende dall’ampiezza della vibrazione. L’intensità distingue i suoni in forti o deboli. 4. La durata dei suoni dipende dalla durata delle vibrazioni. La durata distingue i suoni in lunghi o brevi.

36

Parte 1 • RUMORI, SUONI, MUSICA


(018-039) MUSICA A NEW_P1 26/02/18 10.14 Pagina 37

MUSICAlight 5. Il timbro del suono è la qualità che esprime maggiormente la sua identità. Una stessa nota prodotta da un violino o da un flauto risulta infatti diversa. Il timbro dei suoni dipende principalmente dalla forma dello strumento e dal materiale con il quale è costruito (legno, ottone, membrana, bronzo). Il timbro distingue i suoni in scuri o chiari, metallici o morbidi, gutturali o nasali, ecc.

I caratteri del suono

altezza

distingue i suoni in acuti o gravi

intensità

distingue i suoni in forti o deboli

durata

distingue i suoni in lunghi o brevi

timbro

distingue i suoni in scuri o chiari; metallici o morbidi; gutturali o nasali, ecc.

sono

Gli attrezzi del mestiere 6. Nel 1939, nel corso di un congresso a Londra, si stabilì che la nota LA dovesse avere per tutti la stessa frequenza, cioè 440 Hz. Partendo da questo dato, venivano poi calcolate le frequenze relative alle altre note; in questo modo tutti potevano suonare perfettamente intonati. Il diapason è un importante attrezzo del mestiere: è in grado di produrre una sola nota, il LA a 440 Hz. In base ad essa, si intona il LA dello strumento e di conseguenza tutte le altre note. 7. Un altro attrezzo per la musica è il metronomo. Il metronomo è uno strumento che serve per scandire il ritmo musicale quando si suona un brano. Fu presentato a Parigi nel 1816 e presto fu adottato da studenti e musicisti, tra cui Beethoven. MUSICAlight

37


(018-039) MUSICA A NEW_P1 12/02/18 13:00 Pagina 38

MUSICAlight

Lezione 3

La musica e il nostro corpo Le domande che guidano il mio studio 1. 2. 3. 4. 5. 6.

Che cos’è l’orecchio? Che cosa ci permette di fare l’apparato della fonazione? Quali sono le fasi della respirazione? Che cosa contiene la laringe? Da che cosa dipende l’intensità della voce? Da che cosa dipende il timbro della voce?

Ascoltare i suoni 1. L’orecchio è l’organo dell’udito, il senso maggiormente interessato alla musica. La sua funzione è quella di captare le onde sonore esterne e di trasformarle in stimoli che raggiungono il nostro cervello. L’orecchio ha anche la funzione di garantire il nostro equilibrio, quando siamo fermi e quando siamo in movimento.

Produrre suoni con la voce 2. L’uomo è capace di parlare e cantare grazie all’apparato della fonazione. 3. Alla base di tutto c’è però la respirazione, che si compie in due fasi: inspirazione (l’aria dall’esterno entra nel nostro corpo) e espirazione (l’aria dal nostro corpo esce verso l’esterno). 38

Parte 1 • RUMORI, SUONI, MUSICA


(018-039) MUSICA A NEW_P1 26/02/18 10.14 Pagina 39

MUSICAlight Queste due fasi sono possibili grazie all’azione del diaframma, un muscolo che si alza durante l’espirazione e si abbassa nella fase di inspirazione. Per entrare o uscire dai polmoni l’aria passa all’interno della trachea.

inspirazione La respirazione

si compie in 2 fasi

espirazione

4. Nella parte superiore della trachea troviamo la laringe. La laringe contiene le corde vocali: durante la fase di espirazione, se sono distanziate tra di loro, le corde vocali permettono all’aria di uscire senza produrre alcun suono; se invece sono vicine, vibrano grazie al passaggio dell’aria e producono suoni più o meno acuti, a seconda della loro maggiore o minore tensione. 5. L’intensità della voce dipende dalla maggiore o minore pressione e quantità di aria che esce dai polmoni sotto la spinta del diaframma. 6. Il timbro dipende da molti fattori: la forma della cavità orale (la parte interna della bocca), le fosse nasali, la forma della testa, l’ampiezza del torace… è per questo che il timbro della nostra voce ci rende inconfondibili.

MUSICAlight

39


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:08 Pagina 40

Lezione 5

LA TEORIA IN PRATICA: VIDEOLEZIONE

1

– La tabella dei simboli musicali – Sintesi da sfogliare

Parte 2 La scrittura musicale

TEORIA MUSICALE Lezioni 4. La scrittura musicale 5. Le figure e i valori musicali 6. I tempi e le misure 7. Legature, punti e corone. Gli andamenti musicali 8. Gli accenti, la sincope, il contrattempo e le figure irregolari 9. La scala musicale: i gradi, i toni e i semitoni 10. Le alterazioni 11. Gli intervalli 12. La tonalità e le scale 13. Gli abbellimenti. Segni dinamici ed espressivi 14. La melodia 15. L’armonia La bottega dei suoni


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:08 Pagina 41

In questa parte parleremo della teoria musicale, il fondamento della scrittura e del linguaggio musicale. La teoria della musica è un po’ come la grammatica di una lingua: ci sono regole da imparare ed esercizi da svolgere. È per questo che il suo studio può risultare difficile e noioso. Abbiamo allora pensato di renderlo semplice e piacevole, attraverso l’uso di un linguaggio chiaro e di tanti esempi. Ma non basta: abbiamo fatto di più. Nei contenuti multimediali potrete trovare il videocorso La teoria... in pratica!, una serie di videolezioni sincronizzate con slide in Power Point. Come se vi trovaste in classe, con il vostro insegnante, gli strumenti musicali, la lavagna pentagrammata!

Lezione 1 • Il fenomeno sonoro

41


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:08 Pagina 42

5 Lezione 4

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 1

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

La scrittura musicale La «grammatica» della musica ■ L’organizzazione dei suoni La musica è un linguaggio. Un sistema organizzato da regole ben precise grazie alle quali possiamo combinare suoni, ritmi, armonie. Dare forma ai nostri pensieri musicali, proprio come nella lingua italiana, organizzare le frasi con soggetti, predicati e complementi. Anche la musica, dunque, ha una sua grammatica. I suoni, come le parole, sono essenzialmente fenomeni acustici: li percepiamo con l’orecchio. A differenza di un qualsiasi altro oggetto (un quaderno, un banco), i suoni e le parole non si collocano nello spazio: non possiamo cioè vederli davanti a noi. Il loro regno infatti è nel tempo, dove vivono per un solo un istante, prima di svanire nel silenzio. C’è però un mezzo per conservare suoni e parole: la scrittura.

■ Un rigo per scrivere La scrittura musicale moderna ci consente di rappresentare i suoni precisandone l’altezza, l’intensità, la durata e il timbro. I suoni vengono rappresentati da segni particolari: sono le note. Si scrivono su un «rigo» specialeı chiamato pentagramma. Formato da 5 linee parallele ed equidistanti, esso dà origine anche a 4 spazi. Le linee e gli spazi di un pentagramma si contano partendo dal basso verso l’alto, proprio come i piani di un palazzo. IL PENTAGRAMMA

Sulle linee:

w w w w w

1

2

3

4

5

Negli spazi:

w w w w 1

2

3

4

Le note scritte nella parte più bassa del pentagramma corrispondono ai suoni più gravi; viceversa, le note scritte nella parte più alta del pentagramma indicano i suoni più acuti. In altre parole, l’altezza dei suoni nel pentagramma «si vede»!

42

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:08 Pagina 43

Ascolta questa serie di suoni e per ciascuna delle affermazioni che seguono indica la parola corretta che la completa.

CD – Ascolto 9 Le note sul pentagramma

w

&w

w

w

w

w

w

��� Il primo suono è più acuto/grave del secondo ��� Il quarto suono è più acuto/grave del sesto

w

w

��� Il sesto suono è più acuto/grave del settimo

Primi passi Scrivi le note sul pentagramma dalla più grave alla più acuta.

& 1

2

3

4

5

6

7

8

9

■ La chiave di lettura Scrivere le note sul pentagramma non è ancora sufficiente per capire quali siano esattamente i suoni che esse rappresentano. In altre parole, finora sappiamo che la nota posta sul primo rigo è più grave di quella posta sul terzo rigo, ma quale suono corrisponde alla nota sul primo rigo, e quale a quella sul terzo rigo? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare la conoscenza di un altro elemento fondamentale della scrittura musicale: la chiave di lettura. La chiave di lettura è un segno particolare che, posto all’inizio di ogni pentagramma, ci «apre» la possibilità di conoscere il nome delle note. La chiave più diffusa è la chiave di violino o di Sol:

&

&

w

Sol

Come si vede, parte dalla seconda linea che, per questo, corrisponde alla nota Sol. Ora, poiché sappiamo che la seconda linea corrisponde al Sol, non sarà difficile dare il nome alle altre linee e spazi, ricordandoci che, come i piani di un palazzo, si succedono l’un l’altro.

&˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

Mi

Fa

Sol

La

Si

Do

Re

Mi

˙ Fa

Lezione 4 • La scrittura musicale

43


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:08 Pagina 44

Ricorda Il pentagramma (cinque linee e quattro spazi), sul quale vengono inserite le note, consente di rappresentare altezza, durata e intensità dei suoni. Linee

Spazi

5 Fa

4 Mi

4 Re

3 Do

3 Si

2 La

2 Sol

1 Fa

1 Mi

&œ

œ

Mi

Sol

Linee

œ

œ

Si

Re

Fa

œ

Spazi

œ

œ Fa

La

œ

œ Do

Mi

Primi passi Scrivi il nome delle note.

&œ

œ

œ

.......

.......

.......

œ .......

œ

œ

.......

.......

œ

œ .......

.......

œ .......

œ .......

œ .......

œ .......

Scrivi le note sul pentagramma.

&

44

Re

Sol

Do

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

Mi (spazio)

Si

Fa (linea)

Fa (spazio)

La

Mi (linea)


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:08 Pagina 45

Sopra e sotto il pentagramma ■ I tagli supplementari Abbiamo detto che il pentagramma è un po’ come un palazzo, con le linee e gli spazi corrispondenti ai vari piani. Ebbene, come un palazzo, il pentagramma ha «piani» supplementari: alcuni, sotto il livello del terreno, come fossero dei seminterrati. Altri, al di sopra dell’ultimo piano: mansarde e terrazzi. Questo avviene perché il pentagramma non riesce a contenere tutte le note che uno strumento è in grado di produrre. L’inconveniente si risolve aggiungendo, sopra e sotto il pentagramma, dei tagli supplementari, come fossero frammenti di ulteriori linee. Guardiamo l’esempio.

&

˙

Sopra il rigo.

˙

˙

Sol

La

Si

˙

˙

˙

Do

Re

Mi

Sotto il rigo.

&˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

Re

Do

Si

La

Sol

Fa

Mi

Abbiamola prima serie di suoni (Sol, La, Si, Do, Re, Mi) che procede sempre più verso l’alto. La seconda (Re, Do, Si, La, Sol, Fa, Mi), viceversa, che va verso il basso. Osserviamo: le prime note al di fuori del rigo sono il Sol (sopra il pentagramma) e il Re (sotto il pentagramma). Perché proprio queste? Se proviamo a estendere il pentagramma (i tagli fanno proprio questo), troviamo che sono proprio il Sol e il Re che proseguono la successione dei suoni contenuti nel pentagramma. E questo vale sia per le note che vanno verso l’acuto, scritte quindi al di sopra del rigo sia per quelle che vanno verso il grave, scritte al di sotto del rigo.

CD – Ascolto 10

Sopra e sotto il pentagramma

Ascolta questa serie di suoni e per ciascuna delle affermazioni che seguono indica la parola corretta che la completa.

&

&˙

˙

˙

˙

��� Le note del primo pentagramma procedono verso l’acuto/grave

˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

��� Le note del secondo pentagramma procedono verso l’acuto/grave Lezione 4 • La scrittura musicale

45


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:08 Pagina 46

SINTESI

Quando la testa di una nota è attraversata da un taglio, si dice che la nota ha un taglio in testa. Quando il taglio è al di sotto della testa, si dice che la nota ha un taglio in gola. Come si vede, le note possono avere un solo taglio in testa, ma più tagli in gola.

&

w

w

w

w w

w 1 taglio in testa

1 taglio in testa e 1 in gola

2 tagli in gola

1 taglio in testa e 2 in gola

w

1 taglio in testa

1 taglio in gola

1 taglio in gola

■ Le altre chiavi Tutto quello che abbiamo appena letto è giusto se all’inizio del rigo abbiamo la chiave di violino. Ben diverso sarebbe se avessimo scritte altre chiavi. Esse sono sette e, nel loro insieme, costituiscono il cosiddetto setticlavio. I segni adoperati per rappresentarle sono però soltanto tre:

&

chiave di Sol, o chiave di violino;

?

chiave di Fa: a seconda della sua posizione sul rigo musicale può indicare la chiave di baritono (sulla terza linea) o di basso (sulla quarta linea, come nella figura); chiave di Do: a seconda della sua posizione sul pentagramma, può indicare la chiave di soprano (prima linea), mezzo-soprano (seconda linea), contralto (terza linea, come nella figura), tenore (quarta linea).

B

La maggior parte degli strumenti utilizza la chiave di violino o la chiave di basso. Il pianoforte le utilizza entrambe. Per i più curiosi riportiamo il nome delle note nel pentagramma quando ci troviamo a leggere in chiave di basso:

?

œ Sol

œ

œ

œ

œ

Si

Re

Fa

La

œ

œ

œ

œ

La

Do

Mi

Sol

■ Le note… all’estero La rappresentazione e la scrittura delle note si chiama notazione. Noi chiamiamo le note con i nomi Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. Ma è così in ogni paese? Proprio per niente. Osserviamo la tabella: LE NOTE NEL MONDO

46

Italia, Russia, Spagna

Do

Re

Mi

Fa

Sol

La

Si

Francia

Ut

Re

Mi

Fa

Sol

La

Si

Germania

C

D

E

F

G

A

H

Inghilterra, USA, Australia, Giappone

C

D

E

F

G

A

B

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


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Attività 1

Scrivi le note sulle linee e negli spazi, curando la precisione della grafia. In particolare, le note sul rigo devono essere attraversate esattamente a metà dalla linea; quelle nello spazio, non devono essere attraversate da alcuna linea. non così…

&

… ma così

w

w

w

w

note sulle linee

&

note negli spazi

& 2

Disegna più volte la chiave di violino, cercando un tratto preciso ed elegante. Per le prime volte ti aiutiamo noi.

&

&

&

&

& 3

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ &œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ Scrivi il nome delle seguenti note.

..............................................................................................................................................................................................................................................................................................

4

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ &œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ Adesso riscrivile, adottando però la notazione inglese.

..............................................................................................................................................................................................................................................................................................

5

&

Scrivi le note corrispondenti alle seguenti denominazioni in lingua inglese.

G

E (linea)

E (spazio)

B

D

C

F (linea)

A

F (spazio)

Lezione 4 • La scrittura musicale

47


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:08 Pagina 48

Lezione 5

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 2

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

Le figure e i valori musicali Rappresentare la durata dei suoni ■ Suoni e silenzi La scrittura musicale non si limita a indicare se un suono è più acuto o più grave rispetto a un altro. Oltre all’altezza è importante indicare con precisione anche la durata di un suono. Ecco allora le figure di durata, segni grafici particolari che indicano il valore dei suoni. Poiché accanto ai suoni vengono utilizzati momenti di silenzio, anche queste pause hanno una loro figura di durata. NOME

semibreve

FIGURA SUONO

FIGURA PAUSA

VALORE

w

: ; g ï ò Ö Ù

4/4

minima semiminima croma semicroma biscroma semibiscroma

h q e x r ü

2/4 1/4 1/8 1/16 1/32 1/64

■ Pulsazioni e valori Osserviamo la prima figura, la semibreve. Il suo valore, 4/4, indica una durata di 4 battiti (o tempi, o pulsazioni, o movimenti), ognuno dei quali «vale» 1/4. È perciò esattamente il doppio della minima che ha un valore di 2/4. La minima, a sua volta, è il doppio della semiminima, il cui valore è di 1/4. Ecco lo schema: semibreve

4/4

semiminima

1/4

minima

48

2/4

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

SEMIBREVE MINIMA

SEMIMINIMA ECC.


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Veniamo ora alle figure più piccole, quelle cioè che utilizziamo per indicare suoni più brevi. Sono la croma, la semicroma, la biscroma, la semibiscroma.

• La croma e vale 1/8, è quindi è la metà della semiminima

q

• La semicroma x è la metà della croma e

e e =q x x =e

• La biscroma r è la metà della semicroma x

rr = x

• La semibiscroma

üü = r

ü è la metà della biscroma r

Per avere un’idea chiara di quanto detto, guardiamo lo schema.

semibreve minima semiminima croma semicroma biscroma semibiscroma

I rapporti di durata tra le varie figure risultano ora molto più comprensibili. Si vede facilmente che il pezzo rosso (semibreve) è esattamente il doppio di quello azzurro (minima) o 4 volte più grande di quello verde (semiminima); che 2 pezzi celesti (croma) corrispondono a un pezzo verde (semiminima), e così via, come fossero elementi di una costruzione.

Ricorda

Ogni figura è: • il doppio rispetto a quella immediatamente inferiore; • la metà rispetto a quella immediatamente superiore. Dal punto di vista della durata effettiva, ipotizzando che la semiminima duri 1 secondo, la minima durerà 2 secondi, la semibreve 4. Come si vede, è abbastanza semplice.

■ Durata e valore Quando noi parliamo di durata di un suono e diciamo per esempio che la semibreve ha una durata di 4/4, la croma di 1/8 e così via, in realtà stiamo dicendo una cosa impropria. La durata effettiva di un suono dipende infatti dall’andamento ritmico e dalla velocità del brano. Per esempio, una semibreve in un movimento adagio dura molto di più rispetto a una semibreve in un tempo presto. Il numero dei battiti (o tempi) rimane invariato (4), ma la velocità di pulsazione è ora più lenta e ora più veloce e ciò influisce sulla durata effettiva del suono. Meglio allora esprimerci con il termine «valore», perché indica una quantità di durata, piuttosto che la durata reale.

Lezione 5

• Le figure e i valori musicali

49


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 50

SINTESI

CD – Ascolto 11

Suoni e pause

Ascolta e completa correttamente le affermazioni che seguono.

œ Œ & 44 ˙ œ œ œ œ Œ &

œ

Œ

œ

œ œ œ œ œ

œ

œ œ J ‰ J ‰ ˙

œ

Ó

œ

˙

Ó

œ

˙

Ó

��� Le figure di crome sono presenti nelle battu- ��� Le pause di semiminima sono presenti nelle ��� Le figure di minima sono presenti nelle battute te n.

battute

■ Scriviamo le figure Tutte le figure, tranne la semibreve, hanno un «gambo», rivolto verso l’alto quando la «testa» della figura è collocata nella metà inferiore del pentagramma; rivolto verso il basso, quando la testa è posta nella parte superiore del pentagramma. Gli «uncini» della croma, semicroma, biscroma e semibiscroma, sono in ogni caso sempre rivolti verso destra. Questo solo per correttezza ed eleganza di scrittura; non influisce assolutamente sull’indicazione dell’altezza o della durata dei suoni.

■ Uniamo le figure Sappiamo già come si scrivono le figure di croma, semicroma, biscroma e semibiscroma. Quando ne abbiamo diverse in successione, possiamo unirle utilizzando questa grafia:

j œ œ J r œ œ œR R œR j œ r œ R œ

• invece di

• invece di

• invece di

œ

œ

scriviamo

œ œ œ œ

criviamo

œ

scriviamo

œ œ

E ancora. Le biscrome saranno unite da tre stanghette, le semibiscrome da quattro. Ecco un esempio di scrittura musicale molto elegante. Crome, semicrome e biscrome sono legate dalle stanghette e non presentate individualmente.

& 44 œ

œ œ œ œ œ

œ

œ œ œœœœœ

œ œ œ

Primi passi

(es.: 1 = semibreve – 4/4 – Sol)

Scrivi il nome della figura, il suo valore e la nota che indica.

&

œ

œ J

˙

1

2

3

rK œ

Œ

4

5

6

œ œ œ œ

œœœœœ

w

r œ

7

8

Ó

œ RÔÔ

9

10

11

12

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................

50

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 51

Attività 1

Valore

Completa la tabella.

Segno grafico suono

Segno grafico pausa

Nome

4/4 2/4 1/4 1/8 1/16 1/32 1/64

2

3

j &œ

Rifletti e completa. a

la croma è la metà della

b

la semiminima è il doppio della ..................................................................................................

c

la semibreve è il doppio della

d

la minima è la metà della

e

la semiminima è la metà della

f

la croma è il doppio della

g

la minima è il doppio della .............................................................................................................

h

la semicroma è il doppio della

............................................................................................................... ....................................................................................................

...............................................................................................................

....................................................................................................

œ J

r œ

˙ ‰

˙

4

......................................................................................................

Ricopia tre volte ogni figura indicata nel pentagramma.

&Ó &

.................................................................................................................

Œ w

œ œ R

∑ œ

˙

Completa le seguenti equivalenze di valori musicali. a

q = 8 …………

g

4 ………… = w

b

………… crome

h

…………....

c

q q = 4 …………

i

Xx

d

X x X x X x = 3 …………

j

R r = 4 …………

e

XxXxXx

k

………… crome

f

………… biscrome

l

2 ………… = h

=h

= 12 ………… = eE

semicrome = h

= ………… crome

Lezione 5

=w

• Le figure e i valori musicali

51


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 52

Lezione 6

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 3

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

I tempi e le misure Le «scatole sonore» ■ La scrittura sul pentagramma Le figure musicali, sia quelle che indicano suoni sia quelle che indicano i silenzi, si scrivono nel pentagramma. Sulle linee, negli spazi, sopra o sotto il rigo utilizzando i tagli addizionali.

& 44 œ œ œ œ ˙

Œ

œ œ œ œ œ ‰ Jœ ˙

œœœœ˙

œ œ œ

œ

˙

Avrai certamente notato che il pentagramma è suddiviso in tante «porzioni» da una linea sottile che lo taglia verticalmente: è la stanghetta. A cosa serve? A delimitare le misure (o battute). prima misura

seconda misura

terza misura

& stanghetta

stanghetta

Le misure, come fossero piccole scatoline, contengono le figure musicali. Ogni misura non può però contenere una quantità arbitraria di valori musicali. Al contrario, ognuna di esse deve contenere la quantità esatta di valori indicata dal numero frazionario posto all’inizio del primo pentagramma, subito dopo la chiave. Osserva la frazione all’inizio del pentagramma:

& 24

& 43 52

& 24 ˙

œ

œ

œ

œ œ œ

Œ

In questo caso, la frazione 2/4 sta a indicare che ogni misura deve contenere la quantità esatta di 2/4, né di più, né di meno.

œ œ & 43 œ

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

œœ˙

œ œ œ

œœœ Œ

œ


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 53

In questo secondo esempio, invece, la frazione 3/4 indica che ogni misura deve contenere la quantità esatta di 3/4, né di più, né di meno. Possiamo combinare figure diverse a nostro piacimento, inserendo note o pause. L’importante è che la somma dei singoli valori corrisponda esattamente al numero di frazione, al tempo, ossia alla quantità esatta, delle nostre misure.

CD – Ascolto 12

& 43 œ

œ

œ œ œ œ œ

œ œ

&˙

Tempo e misure

œ J

œ J

œ

˙ ‰

œ J

œ œ œ ˙

œ

œ

œ œ œ

Œ

■ Un piccolo... trucchetto Con l’esercizio e la pratica, non avrai alcuna difficoltà a comporre le tue misure. Per iniziare, puoi utilizzare come guida lo schema presentato nella lezione precedente. Se, per esempio, devi comporre una misura da 4/4, immagina di dover percorrere ogni volta lo schema di pag. 43, da sinistra a destra, in tutta la sua lunghezza. Se utilizzi una semibreve, hai già coperto l’intero percorso (misura 1): non puoi aggiungere altre figure. Se utilizzi una minima, sei invece alla metà del percorso: potresti aggiungerne un’altra e costruire così una misura con due minime (misura 2); o scrivere una minima e due semiminime (misura 3). Potresti anche creare una misura con otto crome (misura 4); o con due crome, una semiminima e una minima (misura 5): le possibilità sono davvero infinite! È ovvio che in una misura di 3/4 o di 2/4 non troveremo mai una semibreve, perché, da sola, supera il valore consentito.

& 44 w

˙

1

2

˙

˙

œ

3

œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ 4

˙

5

Primi passi Componi 3 misure da 4/4, utilizzando figure (e pause) a tuo piacere.

& 44 Completa le seguenti misure. Puoi farlo utilizzando più figure diverse. L’importante è arrivare, per ognuna di esse, al valore esatto di 3/4. Come vedrai, hai a disposizione tante possibilità.

& 43 œ

œ œ

˙

j œ ˙

Lezione 6

œ œ œ

• I tempi e le misure

53


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 54

Il ritmo ■ Regolarità e prevedibilità Un elemento fondamentale nella musica è il ritmo. Il ritmo è regolarità, successione ordinata (nel tempo o nello spazio), prevedibilità. Cosa significa? Osserviamo questo disegno: ?

Di che colore dovrebbe essere l’ultima casella? Verde, ovviamente. Perché? Perché ci troviamo di fronte a una successione «ritmica» azzurro-giallo-verde. È quindi prevedibile che l’ultima casella debba essere verde. ?

?

In questo esempio, abbiamo invece una successione tra due colori: l’azzurro e il rosa. In entrambi i disegni le successioni avvengono con regolarità, sono assolutamente prevedibili. Con una differenza: nel primo disegno abbiamo una successione a tre, nel secondo, una successione a due. Diremo allora che nel primo disegno siamo di fronte a un ritmo ternario, nel secondo a un ritmo binario. Anche la lingua utilizza il ritmo, scandendo le parole grazie agli accenti. Ci sono alcune parole che addirittura cambiano di significato solo in base all’accento: per esempio capitàno e càpitano, sposo e sposò ecc. Osserviamo questa successione di sillabe: ma

re

mo

to

ro

sa

le

pre

te

Ci dice poco o niente. Ma proviamo a organizzarle. Prima in questo modo: ma

re

mo

to

ro

sa

le

pre

te

mo

to

ro

sa

le

pre

te

Poi in quest’altro: ma

re

Leggendo insieme i gruppi di sillabe dello stesso colore abbiamo «remo, toro, sale e prete» nel primo esempio; «mare, moto, rosa e lepre» nel secondo. È bastato poco per ottenere, con le stesse sillabe, parole completamente diverse.

■ Due tipi fondamentali Il ritmo nella musica può essere fondamentalmente di due tipi: • binario; • ternario. La marcia, per fare un esempio, è costruita su un ritmo binario; il valzer, su un ritmo ternario.

54

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 55

Abbiamo un ritmo binario, quando le pulsazioni musicali si succedono secondo questo schema: 1

2

1

2

1

forte

debole

forte

debole

battere

levare

battere

Ca

sa

Ma

RITMO BINARIO

2

1

2

1

2

1

2

forte

debole

forte

debole

forte

debole

forte

debole

levare

battere

levare

battere

levare

battere

levare

battere

levare

re

So

le

Lu

na

Suo

no

Bel

lo

Abbiamo un ritmo ternario, quando le pulsazioni musicali si succedono secondo questo schema: 1

2

3

1

2

forte

debole

debole

forte

battere

levare

levare

Ge

no

va

RITMO TERNARIO

3

1

2

3

1

2

3

debole

debole

forte

debole

debole

forte

debole

debole

battere

levare

levare

battere

levare

levare

battere

levare

levare

Na

po

li

Ci

ne

ma

Gio

va

ne

0,5

CD – Ascolto 13

Ritmo binario e ternario

Binario

& 44 œ

œ

œ

œ

œ

œ

˙

œ

œ

œ

œ

œ

œ

˙

1

2

1

2

1

2

1 2

1

2

1

2

1

2

1

&œ

œ

œ

œ

œ œ œ œ ˙

œ

1

2

1

2

1

1

2

12

œ 2

œ

œ

œ

1

2

1

2

œ œ œ ˙ 2

1

2

Ternario

œ œ œ 3 &4 1

&

œ œ œ 1

2

2

œ

œ œ œ

œ

œ œ œ œ œ œ

œ

œ œ œ

3

1

3

1

1

2

2

œ

œ œ œ

3

1

2

2

3

œ

œ œ œ œ œ œ

˙

3

1

1

2

3

Lezione 6

3

Œ 2

3

• I tempi e le misure

55


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 56

Primi passi Riproduci, battendo la mano o una matita sul banco, queste pulsazioni. La pulsazione nera indica un accento forte; la pulsazione rossa, un accento debole. Quale, tra le due, è a ritmo binario? 1.

2.

CD – Ascolto 14

Binario o ternario?

Ascolta questi sei ritmi e scrivi se si tratta di ritmi ternari (T) o binari (B).

CD – Ascolto 15

Trasformazioni ritmiche

Ascolta questo ritmo: presenta una particolarità. Quale?

��� diventa progressivamente più lento ��� diventa progressivamente più veloce

CD – Ascolto 16

��� da binario si trasforma in ternario ��� da ternario si trasforma in binario

Trasformazioni ritmiche

Ascolta questo ritmo: presenta una particolarità. Quale?

��� diventa progressivamente più lento ��� diventa progressivamente più veloce

56

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

��� da binario si trasforma in ternario ��� da ternario si trasforma in binario


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 57

I tempi della musica ■ Una frazione apparente I tempi nei quali possiamo scrivere la nostra musica sono diversi. Ecco i principali.

4/4 3/4 2/4 4/2 3/2

SI SCRIVE

& ' ¢ ¡

quattro quarti tre quarti due quarti quattro mezzi tre mezzi

2/2

due mezzi

6/8

sei ottavi

9/8

12/8

SI LEGGE

nove ottavi

"

dodici ottavi

Come si vede, abbiamo un numero di frazione. Ma non lasciamoci ingannare: non esprime alcun valore frazionario! Ecco cosa significa: • il numeratore indica in quanti movimenti (o pulsazioni) si divide la misura; • il denominatore indica il valore, ossia la quantità, di ciascun movimento. Quindi: • 4/4 significa: 4 movimenti; ogni movimento vale 1/4; • 3/4 significa: 3 movimenti; ogni movimento vale 1/4; • 2/4 significa: 2 movimenti; ogni movimento vale 1/4; • 4/2 significa: 4 movimenti; ogni movimento vale 1/2; e così via.

Ricorda Per indicare la misura di 4/4 sul rigo si scrive , oppure anche Ö. Negli spartiti, però, per indicare la stessa misura, potrai trovare anche un altro simbolo: il simbolo c. Non è la lettera C, come potrebbe sembrare, ma un cerchio incompleto. Il fatto risale al Medioevo: il cerchio, figura geometrica perfetta, indicava il numero 3, considerato perfetto. Il numero 4, non possedendo la perfezione del 3, veniva dunque rappresentato da un cerchio incompleto, cioè imperfetto.

Lezione 6

• I tempi e le misure

57


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 58

■ Tempi semplici e tempi composti I tempi semplici sono a suddivisione binaria; i tempi composti sono a suddivisione ternaria. Per capire meglio occorre chiarire il concetto di divisione e quello di suddivisione. Prendiamo, come esempio, il tempo semplice 3/4. Si divide in tre movimenti, ognuno dei quali vale 1/4. Quindi è a divisione ternaria. Ogni movimento, però, si suddivide in due ottavi, quindi è a suddivisione binaria. Vediamolo sul pentagramma: i puntini blu indicano la divisione della misura nei tre movimenti; i puntini verdi precisano che ogni movimento si divide in due, cioè è a suddivisione binaria.

Divisione ternaria 1

2

3

œ

& 43 œ & 43 œ

œ

1

œ

œ

2

1

œ 2

œ 1

œ 2

Suddivisione binaria

■ La lettura del pentagramma Leggere a voce il pentagrama si definisce solfeggio. Vediamo insieme di cosa si tratta. Prendiamo, per esempio, il tempo 3/4 di cui abbiamo parlato prima: si battono tre movimenti con la mano. Poiché ci riferiamo a un tempo semplice, ogni movimento sarà suddiviso in due, facendo in modo che ci sia un battere e un levare. Così: e e no su - levare giù - battere 1

2

3

tre...

u...

du...

Ora prendiamo un tempo composto, per esempio il 6/8. Eccone una misura:

œ œ œ 6 &8 œ œ œ Si batte la mano solo due volte, perché il tempo 6/8 è a divisione binaria. Ma ogni movimento si suddivide in tre ottavi (suddivisione ternaria): 6 3 5

su - levare 2

a metà - levare giù - battere 1

4

58

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 59

CD – Ascolto 17 ●

Tempo semplice (2/4, tempo di marcia)

& 24 œ &œ ●

Tempo semplice e tempo composto

œ œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

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œ

j œj œj j œ œ

˙.

œ

j j œ œj œ œj

˙.

œ

œ

œ

œ

˙

Tempo composto (6/8, ballata)

& 68 œ &œ

j œ œ. j œ œ.

œ

j œ œ

œ

œ J

■ Misura e battuta Come si può vedere, una misura di 3/4 contiene la stessa quantità di valori musicali contenuta in una misura di 6/8. Anche in aritmetica 3/4 esprime la stessa quantità di 6/8. In musica, però, la differenza è enorme: • 3/4 è un tempo a divisione ternaria e a suddivisione binaria (tempo semplice); • 6/8 è un tempo a divisione binaria e a suddivisione ternaria (tempo composto). tempo 6/8 tempo 3/4 suddivisione binaria

suddivisione ternaria

divisione ternaria

divisione binaria

3 movimenti suddivisi per 2

2 movimenti suddivisi per 3

La differenza non è, in questo caso, nella quantità, ma nel ritmo, negli accenti musicali, come vedremo nella videolezione. Ed ecco la tabella dei principali tempi:

4/4 3/4 2/4 4/2 3/2 2/2

TEMPI SEMPLICI

4 movimenti 3 movimenti 2 movimenti 4 movimenti 3 movimenti 2 movimenti

suddivisione binaria suddivisione binaria suddivisione binaria suddivisione binaria suddivisione binaria suddivisione binaria

6/8 9/8 12/8

TEMPI COMPOSTI

2 movimenti 3 movimenti 4 movimenti

Lezione 6

suddivisione ternaria suddivisione ternaria suddivisione ternaria

• I tempi e le misure

59


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 60

Ricorda La divisione indica il numero dei movimenti. La suddivisione precisa se ogni movimento è divisibile per 2 o per 3. È la suddivisione che rende un tempo semplice o composto. C’è anche un «trucco» per stabilire, con una semplice occhiata, se un tempo è semplice o composto: • sono tempi semplici quelli che hanno il numeratore in 2, 3, 4; • sono tempi composti quelli che hanno il numeratore in 6, 9, 12.

Primi passi Completa l’esercizio, indicando i tempi semplici e i tempi composti. 6/8:

......................................................................................................................

2/4:

......................................................................................................................

4/4:

......................................................................................................................

9/8:

......................................................................................................................

2/2:

......................................................................................................................

12/8:

......................................................................................................................

3/2:

......................................................................................................................

3/4:

......................................................................................................................

■ Un tempo... tagliato Osserva questo segno:

C

Come avrai notato conserva il cerchio aperto del 4/4, detto anche «tempo ordinario», tagliato però in due da una linea verticale. E, in effetti, questo tempo si chiama «tempo tagliato» o «alla breve». Diffusissimo in età barocca, è oggi meno adottato. Il «tempo tagliato» contiene praticamente una somma di valori corrispondenti a 4/4, ma cambia la divisione: invece che in quattro movimenti da 1/4 ciascuno, si divide in due movimenti da 1/2 ciascuno. Osserva la stessa misura in tempo ordinario e in tempo tagliato:

&c ˙ 1

2

œ

œ

3

4

1

œ

œ

2

In pratica: la stessa quantità da una parte è divisa in quattro parti, dall’altra in due. Come dire: una confezione di 40 caramelle può essere divisa in due parti da 20 o in quattro parti da 10 ciascuna.

60

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 61

■ Battute... in levare! Non sempre la musica inizia in battere, sul primo tempo forte. Del resto, anche nella lingua parlata, l’accento delle parole non cade sempre sulla prima sillaba. Osserviamo:

ca

ne

ta

vo

lo

pa

accento sulla prima sillaba

ni

no

per

ciò

accento sulla seconda sillaba

Analogamente, in musica possiamo avere inizi... in levare. Nulla di strano. Osserviamo:

& 43

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ œ œ œ

œ

Œ

˙

■ Quanti tempi! In musica c’è un vero e proprio abuso della parola «tempo». Essa infatti è usata per indicare: • la quantità della misura: per esempio, tempo 2/4 o tempo 6/8; • le divisioni di ciascuna misura: diciamo infatti che il 2/4 si divide in 2 tempi; • una parte di una composizione: il primo tempo di una sinfonia; • l’andamento, ossia la velocità, di un brano: un tempo adagio, un tempo allegro.

■ Il «solfeggio», ossia... la lettura della musica Guardiamo l’esempio. Sono 14 misure da 4/4. Ognuna di esse contiene infatti una figura o più figure, la cui somma corrisponde sempre a 4/4.

& 44 w &

˙

&œ

w

w ˙

˙ œ

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œ

˙

˙ œ

w

œ

œ

˙

˙ œ

w

œ

œ

˙

˙ œ

œ

˙ w

Vediamo ora come si legge. I nomi delle note sono indicati dalla posizione della «testa» della figura all’interno del pentagramma: in questo caso abbiamo, per il primo rigo, Do – La– Re – Si – Fa: non è difficile. Ma la lettura non deve limitarsi al nome delle note, deve anche indicarne la durata. Come fare?

Lezione 6

• I tempi e le misure

61


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 62

SINTESI

L’esempio presenta misure di 4/4: vuol dire che, per ciascuna di esse, avremo quattro impulsi (o battiti, o tempi), ognuno della durata (o valore) di un quarto. 1/4

1/4

primo battito

1/4

secondo battito

1/4

terzo battito

quarto battito

Ora, poiché le cinque misure del primo rigo hanno tutte una sola figura da 4/4 (w), per leggerle sarà sufficiente battere con la mano quattro impulsi e pronunciare il nome della nota: DO...

O...

primo battito

O...

secondo battito

O...

terzo battito

quarto battito

e ripetere la stessa procedura per le altre misure. Veniamo ora alle misure formate ciascuna da due minime (hh), ovvero al secondo rigo. Prendiamo come esempio la sesta misura: le note sono Mi e Si. Ciascuna vale 2/4, quindi due battiti da 1/4 ciascuno. La misura avrà pertanto questa struttura: MI...

I...

primo battito

SI...

secondo battito

I...

terzo battito

quarto battito

Ora arriviamo alle misure con le semiminime (terzo rigo). Ognuna di esse è formata da quattro semiminime (qqqq) e noi sappiamo che la semiminima vale 1/4. Ora è molto più semplice: a ogni battito corrisponderà una semiminima: SI

RE

primo battito

SI

secondo battito

terzo battito

SOL

quarto battito

Primi passi Solfeggia le seguenti figure.

& 44 w &˙

62

w Ó

œ

˙ œ

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

œ

œ

w

w

w

˙ ˙

œ

œ

w


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 63

Attività 1

˙ œ & 44 ˙Ê Ê Ê Ê Ê Ê œÊ Ê ˙ Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê

Suddividi le seguenti figure in crome.

&w 2

œ

œ

œ

œ

˙

œ

œ

˙

˙

œ

œ

˙

œ

˙ œ

˙ w

Componi 12 battute da 3/4.

& 43 & & & 3

Completa le seguenti misure.

& 24 œ œ

œ

j ‰ & œ &

œ

4

& 44 ˙ &˙

œ œ

œ

œ œ

œ œ œ ≈

œ

œ

œ J

Œ œ

Dividi in battute da 4/4; alla fine risulteranno 9 misure.

œ

‰ œj ‰ œJ œ

œ

œ œ œ œ

œ œ œ œ œ

œ &œ œ œ œ œ œ œ œ œ

Œ Œ

œ

œ œ œ œ œ œ

‰ œJ ‰ Jœ ‰ œ œ J

œ œ œ œ œ œ œ

œ

œ

œœ œ œ œ œ œ

Œ

Lezione 6

• I tempi e le misure

63


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 64

Lezione 7

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 4

LA TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

Legature, punti, corone. Gli andamenti musicali Prolunghiamo la durata dei suoni ■ Oltre la figura Come sappiamo, le figure di durata hanno ognuna un valore ben preciso. Talvolta, però, i compositori hanno l’esigenza di estendere questo valore, di fare in modo che la figura (o la pausa) duri di più. Come fare? Ci sono 3 modi: • utilizzare le legature di valore; • utilizzare i punti di valore; • utilizzare le corone. Ogni modo ha, ovviamente, un suo impiego specifico. Vediamo quale.

■ La legatura di valore Osserviamo l’esempio:

& 44 ˙

œ

œ

legatura

œ

œ

œ

œ legatura

œ

œ

˙

œ legatura

È molto simile a quello che avviene in aritmetica: 5 + 3 = 8. Nell’esempio abbiamo 3 legature: • la prima lega una minima a una semiminima: avremo quindi un unico suono del valore di 3/4 (2/4 + 1/4); • la seconda lega una semiminima a una croma: avremo quindi un unico suono del valore di 3/8 (1/4 + 1/8); • la terza è identica alla prima.

Ricorda

La legatura di valore è la linea curva che unisce due note della stessa altezza, sommandone i valori; il suono che ne risulta avrà una durata pari alla somma dei singoli valori. La legatura di valore può legare note dello stesso valore, note di valore diverso, una nota di maggior valore con una di minor valore e viceversa: ma sempre e solo due note della stessa altezza. 64

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

Œ


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 65

■ Il punto di valore Il punto di valore è un puntino che viene posto vicino alla testa della nota, alla sua destra:

\ 4 ˙ &4 .

œ

œ .\

\

j œ ˙

œ. œ œ

œ œ œ

Cosa succede a una figura quando viene aggiunto un punto di valore? Essa avrà un aumento di durata, che corrisponde alla metà del valore della figura. Osserviamo:

& 44 ˙ . ˙ œ

j œ ˙

œ.

œ

œ. œ œ œ œ œ œ œ J+ R

œ œ + J

+

2/4 + 1/4

1/8 + 1/16

1/4 + 1/8

Il punto di valore può essere sempre sostituito dalla legatura di valore; ma non viceversa! Possiamo, infatti, scrivere la stessa cosa in due modi diversi:

& 44 ˙ . & 44 ˙

œ

œ

œ

œ.

œ

œ

œ

œ J

œ J

Œ

œ.

œ J

Œ

œ

œ J

Ó

Ó

Ma nel caso seguente, la legatura non può essere sostituita dal punto:

& 44 œ

œœœœ˙

œ œ œ

˙

2

1

Nel caso 1), perché la seconda nota non è la metà della prima, bensì un quarto; nel caso 2), perché la seconda nota è addirittura più grande della prima. Noi sappiamo invece che il punto vale la metà della figura a cui è stato aggiunto.

Ricorda

Il punto di valore determina un aumento di durata pari alla metà del valore della figura. Solo quando una legatura lega due note di cui la seconda sia la metà della prima, possiamo sostituirla con il punto.

Lezione 7

• Legature, punti, corone. Gli andamenti musicali

65


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 66

CD – Ascolto 18

La legatura e il punto di valore.

Ascolta e completa l’affermazione che segue.

& 44 ˙ &

œ.

˙

œ

œ J œ.

œ œ J

œ

œ œ œ

j œ œ

œ.

˙

œ œ œ.

œ

œ

œ œ J

œ œ ˙

œ œ ˙

La seminimina puntata presente nella battuta n. 3 ha un valore complessivo di tre quarti/due ottavi/ tre ottavi

■ Uno... due... tre punti! Oltre al punto semplice, esistono anche il punto doppio e il punto triplo. Qual è la loro funzione? Sappiamo che il punto aumenta la durata della nota della metà del suo valore. Bene: il punto doppio aumenta la nota della metà del valore del primo punto; il punto triplo aumenta la nota della metà del valore del secondo punto. Sembra uno «scioglilingua»: in realtà è più semplice di quanto non sembri. Vediamolo con una rappresentazione grafica:

nota originaria punto semplice durata originaria + metà della durata della nota metà del 2° punto

punto doppio +

punto triplo metà del 1° punto +

Per esempio, se la figura vale 2/4, con i tre punti otterremo:

Valore originario 2/4 minima

+

66

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

punto semplice 1/4 semiminima

punto doppio 1/8 croma

+

punto triplo 1/16 semicroma

+

Ó


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 67

Primi passi Sostituisci i punti con la legatura.

&

œ.

&

œ ..

&

œ ...

=

˙.

=

˙ ..

=

˙ ...

=

j œ.

=

=

j œ ..

=

=

j œ ...

=

Sostituisci la legatura con i punti, ma attenzione: in due misure questo non è possibile. La legatura non può essere sostituita dal punto.

&˙

œ=

&˙

œ= J

œ

œ J= ˙

œ

œ J œ J=

œ R

œ

=

œ ˙ œ=

œ œ J R=

˙ œ œ œ= J R

■ Il punto coronato Vediamo adesso il punto coronato, o «corona». Il punto coronato, posto su una nota o su una pausa, ne prolunga la durata a piacere dell’esecutore. Guardiamo questi due esempi:

& 44 œ &œ

œ

œ

œ

œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œ

œ

œ œ ˙

œ

œ

œ

œ

œ œ œ œ œ œ œ œ

U

w

w

u

In altri termini, quando suoniamo o cantiamo e arriviamo a una figura con il punto coronato, possiamo «tenere» la nota per una durata a nostro piacimento.

Lezione 7

• Legature, punti, corone. Gli andamenti musicali

67


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 68

CD – Ascolto 19

Il punto coronato

U

M j r ≈U‰ j ® œ ®œœœ œ œ & b c Jœ ® œ œ œ œ ## œœ œ ≈ ‰ œ œ œ # œ œr R u U M u M œ œœ ? c J ® #œ œ b R

≈U‰ U

≈‰

Il punto coronato (a differenza del punto di valore), non aumenta il valore della nota; ne prolunga solo il suono. Osserviamo:

. & 44 ˙ punto di valore

œ

U

˙

˙

punto coronato

Notiamo che il punto di valore aumenta realmente il valore della nota; tant’è che dopo la minima puntata (2/4 + 1/4), possiamo inserire solo un altro quarto per completare la misura. Quindi si tratta di un aumento reale del valore della nota. Nella seconda misura abbiamo due minime: la prima ha un punto coronato. Se la corona aumentasse realmente il valore della nota, questa misura sarebbe errata, perché avremmo un valore complessivo superiore a 4/4. Invece la battuta è esatta, perché la corona prolunga solo la durata del suono; non aumenta il valore della figura. Come è possibile? Semplice: arrestando, per un momento, il movimento della musica, ossia il ritmo. È ciò che fa il direttore d’orchestra quando deve dirigere una corona: l’orchestra esegue il punto coronato mentre il direttore «ferma» il braccio; arresta cioè il flusso della musica. Ecco: il punto coronato è una «fermata» nel percorso dei suoni. Non aumenta la lunghezza del tragitto, ma ne prolunga, con una sosta, la durata.

Ricorda

Il punto coronato, posto su una nota o su una pausa, ne prolunga la durata a piacere dell’esecutore. Il punto coronato non è messo a caso, su una nota qualsiasi. Viene posto alla fine del brano, quando vogliamo prolungarne la nota finale; o anche nei punti dove è necessario, per alcuni attimi, arrestare il ritmo su un suono prolungato o su una pausa, per poi riprendere regolarmente il discorso musicale. Come fosse una sosta, insomma.

68

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 69

Gli andamenti musicali ■ Il tempo e la velocità Sappiamo cosa vuol dire tempo 3/4, 6/8 ecc. Una cosa è però il tempo di un brano, altra cosa la sua velocità. Non dobbiamo commettere l’errore di credere che 3/4 sia più veloce di 2/4 o più lento di 9/8. Sono qualità e caratteristiche della scrittura musicale del tutto indipendenti l’una dall’altra. La marcia militare, per esempio, scritta in tempo 2/4 è più veloce di una sarabanda, scritta in tempo 3/4. Il valzer, anch’esso in 3/4, è però più veloce di una marcia funebre, scritta in 2/4.

■ L’andamento A stabilire la velocità è l’andamento, cioè la velocità delle pulsazioni: ossia, quanti «battiti» abbiamo in un minuto. Si capisce facilmente che più battiti abbiamo in un minuto, più veloce è l’andamento del brano. Per stabilire con esattezza la velocità di un brano, possiamo utilizzare il metronomo. Il metronomo può fare da un minimo di 40 a un massimo di 240 battiti al minuto. Dobbiamo però precisare a quale figura corrisponde un battito. Potremmo per esempio predisporre il metronomo a 120 battiti e decidere che a ogni battito corrisponde una croma. Facciamo partire il metronomo e leggiamo la musica: un battito è uguale a una croma; due battiti a due crome o a una semiminima; quattro battiti a una minima (perché la minima è uguale a quattro crome); otto battiti per una semibreve (perché la semibreve equivale a otto crome). Se invece decidiamo che ogni battito equivale a una semiminima, allora per una minima bastano due battiti, per una semibreve quattro e così via. Osserviamo:

Ci troviamo di fronte a un brano in tempo 4/4. C’è però un’ulteriore indicazione che riguarda la velocità: «semiminima = 90». Basta impostare il metronomo alla velocità di 90 battiti al minuto. A ogni battito corrisponde una semiminima. Quindi una misura sarà scandita da 4 battiti, visto che 4/4 sono formati da 4 semiminime.

e = 60

& 43 In questo caso ci troviamo di fronte a un tempo di 3/4. L’indicazione «croma = 60» significa che occorre impostare il metronomo a una velocità di 60 battiti al minuto. Questa volta, però, a ogni battito corrisponde una croma. Quindi occorreranno 6 battiti per fare una misura, visto che 3/4 corrispondono proprio a 6 crome.

Lezione 7

• Legature, punti, corone. Gli andamenti musicali

69


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 70

SINTESI

CD – Ascolto 20 CD – Ascolto 21

Andamento: allegro (semiminima = 124) Andamento: largo (semiminima = 46)

Ascolta e completa l’affermazione che segue. Allegro

& 44 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ &œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ

Largo

& 43 œ œ œ œ œ œ ˙ 3

j j œ œ œ œ œ œ . œœœœœœœœœ œ œ œ . œ œ . œ œ . œ œ œ œ œj œ œ 3

Dal confronto dei due ascolti risulta che una semiminima dell’ascolto 20 ha una durata effettiva minore/maggiore della semiminima dell’ascolto 21.

Ecco i principali andamenti musicali, dal più lento al più veloce: GENERALMENTE LENTI E CALMI

GENERALMENTE MOSSI E VIVACI

Grave

Moderato

Largo

Allegretto

Larghetto

Allegro

Adagio

Vivace

Adagetto

Presto

Lento

Prestissimo

Andantino Andante

70

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:09 Pagina 71

Attività 1

Sostituisci tutte le figure legate con il punto di valore.

& 44 ˙

œ

˙

œ

1

&

œ œ

œ

œ

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œ

œ

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œ

œ

œ

˙

œ

œ

6

5

œ œ œ

œ œ

4

3

2

œ

œ

w

œ

Œ

7

& 1

4

3

2

& 6

5

2

Sostituisci le figure puntate con le legature di valore.

j œ œ.

& 44 œ .

j œ œ.

œ &

œ

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œ ˙. J 7

6

‰ ˙ ..

œ œ œ. œ œ.

j˙ œ Œ

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œ J ˙ ..

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3

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1

&

7

œ œ. J

8

œ œ .. J

œ J

5

œ ˙.

Œ

R

9

10

& 1

2

6

7

3

5

4

& 8

Lezione 7

9

10

• Legature, punti, corone. Gli andamenti musicali

71


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 72

Lezione 8

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 5

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

Gli accenti, la sincope, il contrattempo e le figure irregolari Gli accenti ■ «Appoggiare» la voce Quando parliamo, pronunciamo una serie di parole e formiamo frasi più o meno lunghe. Ma non parliamo con lo stesso tono di voce, come farebbe un robot. Appoggiamo la nostra voce su alcune sillabe piuttosto che su altre; diamo enfasi ad alcune parole piuttosto che ad altre. Tutto questo rende il nostro discorso più comprensibile e più «espressivo». Nella parola «gatto», la sillaba gat- risalta con maggiore evidenza rispetto alla sillaba -to. Nella parola «albero», la sillaba al- è pronunciata con una maggiore emissione di voce rispetto alle sillabe be- e -ro. Vediamo qualche esempio. I quadratini azzurri indicano le sillabe su cui si appoggia la nostra voce. Gat

to

Al

be

ro

Cat

te

dra

Sta

dio

Questo «appoggio» della voce si chiama accento. In musica l’accento è fondamentale, perché è alla base del ritmo. Esistono tre tipi di accento: • l’accento metrico; • l’accento ritmico; • l’accento melodico.

■ L’accento metrico È l’accento che cade all’inizio di ogni misura, indipendentemente dal tempo nel quale essa è costruita. Quindi ogni misura avrà un solo accento metrico.

& 44 œ

72

œ œ œ

œ

œ œ œ œ œ œ œ & 24 œ œ

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

œ œ

œ œ & 68 œ œ œ œ œ œ œj œ œ .


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 73

CD – Ascolto 22

& b 24 œ œ œ œ œ œj œ .

L’accento metrico

j œ œ œ œ œ œj œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ Œ

œ œœœ œ œ Œ

■ L’accento ritmico Richiede un po’ di attenzione per capirlo bene. Esistono due tipi di accento ritmico: • l’accento ritmico di divisione; • l’accento ritmico di suddivisione. L’accento ritmico di divisione si trova nell’esempio che segue:

& 43 œ

œ

œ

œ

1

2

3

1

.

.

.

œ

.

œ

.

.

2

3

Il tempo 3/4 si divide in tre movimenti. Ogni movimento avrà un accento detto, appunto, di divisione. Osserviamo adesso un altro esempio. Qui il tempo 6/8 si divide in due movimenti. Su ognuno di essi avremo pertanto un accento ritmico di divisione.

& 68 œ œ œ œ . Ricorda

œ.

œ. 2

.

.

.

1

2

1

.

L’accento ritmico di divisione cade sui movimenti di divisione delle misure. Così, per esempio, 3/4 avrà 3 accenti di divisione, 2/4 ne avrà 2; 6/8 ne avrà 2 perché si divide in 2 movimenti.

Lezione 8

• Gli accenti, la sincope, il contrattempo e le figure irregolari

73


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 74

CD – Ascolto 23

L’accento di divisione

In questo ascolto, che è uguale al 22, fai attenzione agli accenti di divisione.

Primi passi Segna l’accento ritmico di divisione. Fai attenzione: il tempo cambia a ogni rigo! 2 movimenti

& 24 œ

3 movimenti

& 98 œ

4 movimenti

œ

œ

œ

œ

œ œ œ œ œ œ œ œ J

&c œ œ œ

œ œ œ

œ œ J œ

œ

œ

œ j œ œ

œ œ œ œ œ œ œ

œ

œ

j œ œ œ œ œ

œ j . œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

Parliamo ora dell’accento ritmico di suddivisione. Il discorso si complica leggermente. Dobbiamo ricordare innanzitutto che: • i tempi semplici, quelli con il numeratore in 2, 3, 4, sono a suddivisione binaria; • i tempi composti, quelli con il numeratore in 6, 9, 12, sono a suddivisione ternaria. Se ricordiamo questo, allora il gioco è fatto: • i tempi semplici avranno due accenti ritmici di suddivisione; • i tempi composti avranno tre accenti ritmici di suddivisione.

74

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

98 c


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 75

Osserviamo l’esempio: divisione

1

2

3

4

1

œ œ & 44 œ œ œ œ œ œ

suddivisione

1

divisione

1

2

1

2

1

2

2

1

2

1

2

3

1

œ

œ œ œ œ œ

œ

1

2

1

2

2

1

2

3

1

2

2

1

43 œ

& 68 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

suddivisione

3

3

1

2

3

2

1

1

2

42 œ œ œ 1

œ

2

2

68

œ

1

2

3

98 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ 1

2

3

1

2

3

1

2

3

• i tempi semplici (4/4, 3/4 e 2/4, indicati nel primo pentagramma) hanno due accenti ritmici di suddivisione, proprio perché binari (numeri rossi); • i tempi composti (6/8, 9/8, indicati nel secondo pentagramma) hanno invece tre accenti ritmici di suddivisione, proprio perché ternari (numeri rossi).

CD – Ascolto 24

L’accento ritmico di suddivisione

j œ & b 44 œ œ œ œ œ œ œ œ ‰ œj œ œ œ œ œ œ œ œ ‰ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 8

• Gli accenti, la sincope, il contrattempo e le figure irregolari

75


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 76

Primi passi Segna con un puntino rosso l’accento ritmico di suddivisione.

œ œ & 24 œ œ

œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ œ œ œ

œ œœœœœ œœœ œ œ œœœ œ œœ œ œ œ & 68 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œœ

■ L’accento melodico Detto anche accento d’espressione, l’accento melodico sottolinea l’enfasi della melodia, accentuando una nota particolare, indicata dal compositore con segni speciali. È come quando noi vogliamo porre in risalto una precisa parola della frase, per rendere il discorso più incisivo. Notiamo la differenza di espressione tra le frasi che seguono, identiche nel contenuto: io

sono

tuo

padre

io

sono

tuo

padre

Il riquadro azzurro indica l’enfasi, ossia l’accento della nostra voce: • nel primo caso, è sottolineata la parola «padre», come a voler dire: «io sono tuo padre» (non tuo zio o tuo fratello); • nel secondo caso, è sottolineata la parola «tuo», come a voler dire: «io sono tuo padre» (e non il padre di un altro ragazzo). Nella musica avviene più o meno la stessa cosa. L’accento melodico può essere indicato in questo modo:

&c œ

œ œ œ

œ

˙

˙

Una «effe» per dire che la nota è «forte», alla quale si arriva con un aumento progressivo del volume del suono, per poi diminuire, dopo l’enfasi dell’accento melodico.

Ricorda

L’accento melodico non dipende strettamente dalla divisione o dalla suddivisione ritmica; cade dove vuole il compositore per dare forza espressiva alla melodia.

76

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 77

CD – Ascolto 25

œ.

&c ˙

L’accento melodico

œ œ.

œ ˙

œ.

˙

˙

F

&

˙

˙

œ œ œ œ

w

˙

w

œ J œ

œ

œ

œ

f Primi passi Osserva con attenzione lo spartito e segna gli accenti melodici.

& c œj œ

j œ œ.

j œ œ œ œ œ ˙

j œ œ

œ œ. J

œ œ œ œ œ ˙ J

■ La sincope Lo spostamento di accento è definito sincope. Abbiamo visto quali sono gli accenti e dove essi cadono. Bene, se facciamo cadere un accento dove non dovrebbe trovarsi, provochiamo un’alterazione del ritmo. È un po’ come quando, mentre camminiamo, inciampiamo e alteriamo così la regolarità della nostra andatura. Se rappresentiamo graficamente una battuta da 4/4, abbiamo: I movimento forte

II movimento debole

Con la sincope diventerebbe così: I movimento forte

• • • •

II movimento più forte (sincope)

III movimento forte

IV movimento debole

III movimento (senza accento)

IV movimento debole

Quindi: I movimento: accento forte; II movimento: accento ancora più forte. È la sincope! III movimento: senza accento, in quanto l’accento viene «assorbito» dalla sincope; IV movimento: accento debole.

Ricorda

Si chiama sincope lo spostamento dell’accento su un tempo debole e il suo prolungamento sul tempo forte.

Lezione 8

• Gli accenti, la sincope, il contrattempo e le figure irregolari

77


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 78

Ecco una sincope all’interno di una misura musicale, 4/4 quindi 4 movimenti:

˙ 4 &4 œ 1

2

œ 3?

4

• il movimento 1 ha il suo accento forte; • il movimento 2 dovrebbe essere il tempo debole; ma, in quanto sincope, acquista l’accento forte e lo prolunga sul movimento 3 che infatti manca come nota singola; • il movimento 4 è regolarmente il tempo debole.

CD – Ascolto 26

˙

& 44 œ

œ

œ

˙

&œ

La sincope

œ

œ

˙

œ

œ

œ

˙

œ

œ

œ

˙

œ

œ

w

œ

œ

˙

■ Sincope semplice e composta La sincope può essere di due tipi: • la sincope semplice: quando, all’interno di una battuta, vi è un solo spostamento di accento; • la sincope composta: quando, all’interno di una battuta, vi sono più spostamenti di accento. Osserviamo:

& 44 œJ œ Jœ ˙ semplice

j œ œ

jœ œ œ J

œ J

composta

Primi passi Individua la sincope, segnandola con la matita.

& 44 ˙ &œ 78

œ

œ

j œ œ

œ œ œ œ œ Parte 2 • TEORIA MUSICALE

œ ˙ J

œ œ œ œ œ J œ

j œ œ

j œ ˙

œ œ J œ

œ

œ œ ˙ œ

˙


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 79

■ Il contrattempo Altro «fenomeno» ritmico interessante, il contrattempo è formato da pause nel tempo forte e suoni nel tempo debole. In questo modo:

& 44 Œ forte

œ debole

œ

Œ

œ

Œ

debole

f

d

f

Œ forte

œ

‰ œJ ‰ œJ ‰ œJ ‰ œJ

d

f

d

f

d

f

d

f

d

Sincope e contrattempo sono molto utilizzati nella musica e trovano un larghissimo impiego nell’ambito della musica jazz.

Primi passi

& 44 ˙

Segna il contrattempo presente in queste misure. Stai attento: in alcuni casi la scrittura sembra suggerire un contrattempo, ma è solo apparenza!

‰ Jœ ‰ œJ

œ & J ‰ œJ ‰ œ

‰ Jœ ‰ œJ œ œ Œ w

œ

˙

œ œ

Œ

Œ

œ J ‰ œJ ‰ œ Œ œ

■ Le figure irregolari Talvolta si possono utilizzare dei raggruppamenti di figure irregolari. L’effetto musicale è sempre straordinario. Quali sono le figure irregolari? Ce ne sono di diversi tipi: quelle sempre irregolari e quelle che sono irregolari solo in certe circostanze, ma diventano regolari in altre. Per capire meglio osserviamo l’esempio:

œœœ œœœœœ œ œ œ œ œ 4 œ œ &4 œ 3

6

Notiamo che alcuni gruppi di note hanno dei numeretti. In questo caso, un gruppo ha il numero 3, l’altro il numero 6. Cosa significa? Osservando la prima battuta notiamo che il secondo movimento è formato da tre crome: dovrebbero essere due, perché ogni movimento vale 1/4 e quindi può «ospitare» solo 2/8. In questo caso abbiamo un gruppo chiamato terzina, ossia tre note al posto di due. Vengono eseguite un po’ più rapidamente rispetto alle crome «standard». Proviamo a immaginare di essere sul pullman e di sederci in tre su due posti: stiamo più stretti e dobbiamo sforzarci per occupare lo stesso spazio solitamente occupato da due persone. Lo stesso possiamo dire per il secondo gruppo: la sestina (sei note) della battuta due. Dovremmo avere solo quattro semicrome, perché in 1/4 possono starci solo 4/16. Ne abbiamo invece sei. Anche in questo caso le suoneremo un po’ più velocemente rispetto alle semicrome «normali» perché qui abbiamo addirittura esagerato: ci siamo messi in sei su un divano da quattro posti! Dobbiamo stringerci per entrare tutti nello spazio destinato a quattro persone.

Lezione 8

• Gli accenti, la sincope, il contrattempo e le figure irregolari

79


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 80

SINTESI

Terzine e sestine sono gruppi irregolari nei tempi semplici, quelli cioè a suddivisione binaria (2/4, 3/4, 4/4). Diventano regolari in un tempo composto. Osserviamo:

œœœœœ œ & 68 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

Qui, infatti, abbiamo la suddivisione ternaria; il divano a tre posti, insomma. Quindi, tutto in ordine e ognuno al proprio posto. Anche nei tempi composti possiamo avere figure irregolari: sono la duina (cioè due note) e la quartina (quattro note). In questo caso sono irregolari per difetto, ci troviamo cioè nella situazione opposta a quella delle terzine e delle sestine irregolari. • Nel caso della duina, infatti, abbiamo due note al posto di tre (ogni movimento di un tempo composto è diviso ternariamente): quindi, è come se in due ci sedessimo su un divano a tre posti. Dobbiamo «allargarci» per occuparlo tutto. Così, suoneremo la duina allargandola, ossia suonando le crome un po’ più lentamente. Ne abbiamo solo due, ma dobbiamo farle valere per tre. • Per la quartina vale lo stesso discorso: quattro semicrome al posto di sei. Quindi suoneremo anche la quartina più lentamente rispetto alle semicrome di una sestina.

CD – Ascolto 27 CD – Ascolto 28

& 42 œ

3

œœœ œ

La terzina irregolare La duina irregolare

œ

œ

œœœ ˙

œ

3

œœœ œ

œ

œœœ ˙

œ

3

3

& 42 ˙

œ

œ

& b 68 œ œ œ œ œ œ

˙

˙

˙ œ

œ 2

œ

2

œ

˙

œ œ œ nœ œ œ

˙

˙ œ

œ

œ.

2

Ricorda Quando, in un tempo semplice (2/4, 3/4, 4/4), tre crome occupano lo spazio di due crome, formano il gruppo irregolare della terzina. Allo stesso modo, quando sei semicrome occupano lo spazio di quattro semicrome, formano il gruppo irregolare della sestina. Quindi, ricordiamo: • terzina e sestina sono gruppi irregolari nei tempi semplici; • sono però gruppi regolari nei tempi composti (6/8, 9/8, 12/8). Quando, in un tempo composto (6/8, 9/8, 12/8), due crome occupano lo spazio di tre crome, formano il gruppo irregolare della duina. Allo stesso modo, quando quattro semicrome occupano lo spazio di sei semicrome, abbiamo il gruppo irregolare della quartina. Quindi, ricordiamo: • duina e quartina sono irregolari nei tempi composti; • sono però gruppi regolari nei tempi semplici (2/4, 3/4, 4/4).

80

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 15/02/18 10.06 Pagina 81

Attività 1

Segna l’accento tonico delle seguenti parole.

rosa – vetro – virgola – punto – onda – missile – luna – botola – capra – pecora – rapido – lento

2

Segna l’accento ritmico di divisione.

˙ & 44 &

œ

3

œ œ œ œ œ

œ œ œ

œ

œ

˙

œ œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ

œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

Segna, dove è possibile, l’accento ritmico di suddivisione.

œ œ œ œ œ 2 &4

œ œ œ œ œ œ œ

œ

œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ. 6 œ &8

Lezione 8

Œ

• Gli accenti, la sincope, il contrattempo e le figure irregolari

81


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 82

Lezione 9

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 6

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

La scala musicale: i gradi, i toni e i semitoni La scala: suoni in successione ordinata ■ I gradini sonori Tutti sappiamo che cosa è una scala: una successione di gradini che ci permettono di salire o di scendere, di andare verso l’alto o verso il basso. La scala musicale segue più o meno lo stesso principio. Osserviamo:

DO

RE

MI

FA

SOL

LA

SI

DO

Ricorda La scala musicale è una successione di 8 suoni congiunti, contenuti nell’ambito di una ottava (per esempio, dal Do al Do successivo). Ogni suono si chiama grado.

Se la scala parte dal Do, termina con il Do; se parte dal Sol, terminerà con il Sol: Do – Re – Mi – Fa – Sol – La – Si – Do

82

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

Sol La Si Do Re Mi Fa Sol


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 83

Come le scale della nostra casa, può essere: • ascendente, quando procede dal basso verso l’alto; • discendente, quando procede dall’alto verso il basso. ascendente

&œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

discendente

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

■ I toni e i semitoni I gradini della scala di casa o della scuola sono tutti uguali: hanno cioè tutti la stessa altezza e la stessa profondità. Nella scala musicale, invece, due dei sette gradini sono «più vicini» rispetto agli altri, come se fossero «più bassi». Immaginiamo una scala di otto gradini, tutti alla distanza di 30 cm l’uno dall’altro. In due punti della scala però, e precisamente tra il III e il IV gradino e tra il VII e l’VIII, la distanza si dimezza a 15 cm. Naturalmente, la distanza dei gradi di una scala non si misura in centimetri: si tratta di una distanza «tonale». Guardiamo lo schema:

VIII VII VI V IV

RE

III II I

DO

FA

MI

SOL

SI

LA

DO SEMITONO TONO TONO TONO SEMITONO TONO TONO

Come possiamo notare, il semitono (ossia uno dei due gradini più bassi degli altri) si trova tra il III e il IV grado e tra il VII e l’VIII. Tutti gli altri spazi vengono definiti toni. Questo è il modello della scala maggiore. A questo punto siamo in grado di dare una definizione esatta di tono e di semitono.

Ricorda Il tono è la distanza maggiore tra due gradi congiunti. Il semitono è la distanza minore tra due gradi congiunti. I

&œ

T

II

III

IV

œ

œ

œ

T

St

V

VI

œ

œ T

T

Lezione 9

VII

œ

T

VIII

œ

St

• La scala musicale: i gradi, i toni, e i semitoni

83


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 84

SINTESI

CD – Ascolto 29

Successione di toni e semitoni

Presentiamo una successione di note che formano toni o semitoni: l’esempio audio aiuta a coglierne la differenza dal punto di vista acustico.

& 44 ˙ &

˙ T

˙

˙ T

˙

St

T

˙ ˙

˙ T

˙

˙

˙

˙

˙ St

˙

˙

˙

& ˙

˙

˙

St

˙

St

˙

˙

T

T

˙

T

˙

˙

T

˙

˙

˙

˙

T

St

Primi passi Indica la distanza che intercorre tra le seguenti coppie di suoni, indicando T (per tono) o St (per semitono).

& 44 ˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................

■ Un nome per ogni grado I gradi della scala hanno ognuno il proprio nome. I NOMI DEI GRADI

I

tonica

perché dà il nome alla scala

II

sopratonica

ossia, sopra la tonica

III

modale o mediante

perché determina il modo (maggiore o minore) della scala

IV

sottodominante

ossia, prima della dominante

V

dominante

perché «domina» dal punto di vista armonico

VI

sopradominante

ossia, sopra la dominante

VII

sensibile

perché è attratta dal grado successivo

VIII

tonica

è lo stesso suono del I grado, trasportato all’ottava superiore

Le funzioni dei gradi sono di fondamentale importanza sotto il punto di vista dell’armonia, come vedremo nelle pagine successive.

84

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 85

Attività 1

Scrivi il nome dei seguenti gradi della scala di Do.

&

w

w ..............

2

..............

w

w

w ..............

..............

w

..............

w

..............

w

..............

..............

Scrivi le note corrispondenti ai gradi indicati.

&

w

tonica

3

sopradominante

sopratonica

dominante

modale

sensibile

sottodominante

Individua in questa melodia i toni e i semitoni. Indicali con una T (toni) o con St (semitoni).

œ œ œ œ

˙ & 44

˙

˙ œ

œ

œ œ œ œ

˙. œ

.............................................................................................................................................................................................................................................................................................

œ œ œ œ

˙ & 44

˙

˙ œ

œ

œ œ œ œ

˙. œ

.............................................................................................................................................................................................................................................................................................

4

Scrivi il numero romano utilizzato per indicare i seguenti gradi della scala. Nome

Grado

tonica

.............................

sensibile

.............................

modale

.............................

sopratonica

.............................

dominante

.............................

sottodominante

.............................

sopradominante

.............................

Lezione 9

• La scala musicale: i gradi, i toni, e i semitoni

85


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 86

Lezione 10

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 6

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

Le alterazioni Gli «accidenti» musicali ■ Che cosa sono e quali sono le alterazioni? Osserviamo queste misure:

& 44 ˙

œ

œ

˙

˙

Ó

Possiamo notare dei segni posti davanti alle note: sono le cosiddette alterazioni, o «accidenti» musicali. Eccone il prospetto e ricorda che nella notazione le alterazioni si scrivono a sinistra della nota che devono alterare.

segno

86

nome

ALTERAZIONI SEMPLICI

funzione

segno

nome

ALTERAZIONI DOPPIE

funzione

#

diesis

innalza la nota di mezzo tono

doppio diesis

innalza la nota di 1 tono

b

bemolle

abbassa la nota di mezzo tono

î

doppio bemolle

abbassa la nota di 1 tono

n

bequadro

annulla l’alterazione semplice

nn

doppio bequadro

annulla la doppia alterazione

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 87

■ Diesis e bemolle

la

1 tono

Vediamo di capire come funzionano. Prendiamo due gradi congiunti della scala, per esempio Sol e La. Sappiamo che tra queste due note la distanza è di un tono.

sol

Se mettiamo un diesis davanti al Sol, innalziamo questo suono di un semitono: in altre parole, è come se lo «spingessimo» verso il La. Così: sol DIESIS

sol

la

1

TONO

Quindi, mentre la distanza tra Sol e La è di un tono, quella tra Sol diesis e La è di un semitono. Se avessimo messo un doppio diesis davanti al Sol, questa nota si sarebbe innalzata di un tono, andando a finire direttamente sul La. Infatti Sol doppio diesis e La sono in realtà lo stesso suono. sol DOPPIO DIESIS

sol

la

Ora vediamo cosa succede con il bemolle. Riprendiamo l’esempio precedente: Sol, La, distanza di un tono. Se mettiamo un bemolle davanti al La, abbassiamo questa nota di un semitono. Così: la BEMOLLE

sol

SEMITONO

SEMITONO

1

la

TONO

Notiamo che il La bemolle coincide con il Sol diesis. E, come per il doppio diesis, se mettiamo il doppio bemolle davanti al La, lo abbassiamo di un tono facendolo coincidere con il Sol.

Lezione 10

• Le alterazioni

87


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:10 Pagina 88

CD – Ascolto 30

& 44 ˙

Sequenze di alterazioni

˙

˙

T

&˙

˙

˙

#˙ St

˙

˙

T

T

˙

˙

St

˙

˙

St

T

St

Primi passi Calcola le seguenti distanze.

& 44 ˙

˙

& #˙

˙

˙

˙ b˙

˙

˙

˙

˙

˙

Ricorda Il diesis innalza il Sol di 1 semitono, riducendo la sua distanza con il La. Sol-La = 1 tono; Sol diesis-La = 1 semitono

& 44

88

Il bemolle abbassa il Si di 1 semitono, riducendo la sua distanza con il La. Si-La = 1 tono; Si bem-La = 1 semitono

˙

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

˙

Il diesis innalza il Sol di 1 semitono, aumentando la sua distanza con il Fa. Fa-Sol = 1 tono; Fa-Sol diesis = 1 T+1st

˙

Il bemolle abbassa il Sol di 1 semitono, aumentando la sua distanza dal La. La-Sol = 1 tono; La-Sol bem. =1T+1 st

˙


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:11 Pagina 89

■ Sulla tastiera del pianoforte Osserviamo ora parte della tastiera di un pianoforte:

Do # Re b Do Re Mi Fa Sol La Si

Do Re Mi Fa Sol La Si

I tasti bianchi corrispondono ai suoni naturali della scala. E quelli neri? I tasti neri corrispondono ai suoni alterati. Ogni tasto nero ha quindi due nomi. Possiamo infatti guardarlo da due punti di vista: • come innalzamento della nota precedente: per esempio Do diesis; • come abbassamento della nota successiva: per esempio Re bemolle. Notiamo che tra Mi-Fa e tra Si-Do non esiste il tasto nero. Perché? È semplice: perché Mi-Fa e Si-Do sono già semitoni, i «gradini» dimezzati della nostra scala.

■ Quanto dura l’effetto di un’alterazione? Quando, scrivendo sul pentagramma, aggiungiamo una alterazione a una nota, il suo effetto dura per tutta la misura. Ciò significa che se incontriamo una seconda nota della stessa altezza della nota alterata, anch’essa risulterà alterata. Osserviamo un esempio:

& 44 œ b œ

œ

œ Si be mo lle

œ #œ œ œ

œ

Do diesis

Per togliere l’alterazione useremo il bequadro o il doppio bequadro. Ecco come:

& 44 œ b œ

œ nœ

œ #œ œ nœ

œ

Lezione 10

• Le alterazioni

89


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:11 Pagina 90

SINTESI

■ Alterazioni fisse e transitorie Le alterazioni vengono definite fisse quando si trovano subito dopo la chiave e prima dell’indicazione del tempo. In tal caso alterano tutte le note della composizione a esse corrispondenti, senza bisogno di indicarle di volta in volta. In questo caso, ogni volta che incontriamo un Fa o un Do (indicati dal puntino rosso) dovremo considerarli innalzati di un semitono (Fa diesis e Do diesis).

# & #cœ

œ

œ

œ

œ

œ

œ œ œ

œ

œ

˙

In questo secondo caso, ogni volta che incontriamo un Si (indicato dal puntino rosso) dovremo considerarlo abbassato di un semitono (Si bemolle).

&b c œ

œ

œ

œ œ œ

œ

œ œ œ

Le alterazioni sono invece transitorie quando alterano le note solo all’interno della misura. Esattamente come nei casi che abbiamo considerato finora. Questo tipo di alterazioni ha un effetto «temporaneo», che scompare nella misura successiva.

Ricorda

Si chiamano alterazioni i segni # diesis (che innalza la nota di un mezzo tono), b bemolle (che abbassa la nota di un mezzo tono) e n bequadro (che annulla l’alterazione). Le alterazioni si dicono fisse se sono poste nello spartito subito dopo la chiave e subito prima dell’indicazione di tempo; in tal caso valgono per tutta la composizione. Si dicono invece transitorie se poste accanto alla singola nota; in questo caso valgono per una sola misura.

Suoni omofoni ■ Suoni diversi ma... uguali Sono omofoni quei suoni che, pur avendo nomi diversi, hanno la stessa altezza e perciò risultano identici all’ascolto. Guardando la tastiera del pianoforte, si capisce che sono omofoni tutti i tasti neri: Do diesis con Re bemolle; Re diesis con Mi bemolle ecc. Ma possono essere omofoni anche: • Do doppio diesis con Re: perché il Do, innalzandosi di un tono, coincide con il Re; • Re doppio bemolle con Do: perché il Re, abbassandosi di un tono, coincide con il Do; • Fa doppio diesis con il Sol: perché il Fa, innalzandosi di un tono, coincide con il Sol; • Sol doppio bemolle con il Fa: perché il Sol, abbassandosi di un tono, coincide con il Fa; ecc.

90

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(040-091) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:11 Pagina 91

Primi passi Aiutandoti con la tastiera qui riprodotta, scrivi i suoni omofoni.

Do Re Mi Fa Sol La Si Do

Do diesis =

............................................................

Re doppio bem. =

Fa diesis =

.............................................................

Sol bemolle =

La diesis =

.............................................................

Si bemolle =

Mi bemolle =

........................................................

.............................................

......................................................

.........................................................

Fa doppio diesis =

............................................

Si doppio bemolle = Mi diesis =

........................................

.............................................................

Do bemolle =

.......................................................

La bemolle =

........................................................

Attività 1

Scrivi le note omofone nel pentagramma.

& #˙

=

& √˙

=

& √˙

=

=

=

=

=

=

‹˙

=

=

=

=

CD – Ascolto 31 Serie di toni e semitoni Per ogni coppia di suoni, scrivi T, se ti sembra che tra essi passi un tono; ST se invece ti sembra che la loro distanza sia di un semitono.

Lezione 10

• Le alterazioni

91


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 92

Lezione 11

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 7

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

Gli intervalli La distanza tra i suoni ■ Che cos’è un intervallo? L’intervallo, chiamato anche salto, è la distanza tonale tra due suoni, detti «termini» dell’intervallo.

&c ˙

˙

˙

˙

˙

˙

termine II termine termine IIII termine

II

II II

˙

˙

II

IIII

II

II II

Gli intervalli rappresentano un argomento complesso; in queste pagine ci limiteremo pertanto a considerarne gli aspetti fondamentali. Prendiamo la nostra scala di Do e costruiamo una serie di intervalli aggiungendo al primo termine un secondo termine, ogni volta più distante:

&c ˙

˙

˙

˙

˙

II

II II

II

IIII

II

˙

˙

˙

IIII

II

IIII

Vediamo ora come si classificano gli intervalli del nostro esempio:

I

Do – Re Do – Mi Do – Fa

Do – Sol

92

II Intervallo di seconda Intervallo di terza Intervallo di quarta Intervallo di quinta

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

I

INTERVALLI

II

Do – La Do – Si

Do – Do

I Intervallo di sesta Intervallo di settima Intervallo di ottava

II


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 93

Ricorda La distanza tonale tra due suoni è definita intervallo. Per classificare un intervallo si contano le note in successione, a partire dal primo termine (incluso) fino ad arrivare al secondo, come nello schema. Do - La Sol - Do Mi - Sol

Do

Re

Mi

Fa

Sol

La

1

2

3

4

5

6

Sol

La

Si

Do

1

2

3

4

Mi

Fa

Sol

1

2

3

intervallo di SESTA

intervallo di QUARTA intervallo di TERZA

■ Gli intervalli giusti, maggiori e minori Dire che un intervallo è di quarta o di quinta, oppure di sesta, non basta a definirlo. Occorre aggiungere un «aggettivo» che lo qualifichi. Riprendendo la nostra scala, abbiamo pertanto: seconda maggiore

&c ˙

˙

terza maggiore

˙

˙

quarta giusta

˙

˙

quinta giusta

˙

˙

sesta maggiore

settima maggiore

˙

˙

˙

˙

ottava giusta

˙

˙

Possiamo vedere la serie degli intervalli anche nella tabella seguente:

Do – Re Do – Mi Do – Fa

Do – Sol

INTERVALLI MAGGIORI E GIUSTI

Seconda maggiore Terza maggiore Quarta giusta

Do – La Do – Si

Do – Do

Sesta maggiore Settima maggiore Ottava giusta

Quinta giusta

Ricorda Nella scala maggiore, gli intervalli di seconda, terza, sesta e settima sono maggiori; quelli di quarta, quinta e ottava si dicono giusti.

Lezione 11

• Gli intervalli

93


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 94

Avete notato? Non ci sono intervalli minori. Possiamo però costruirli, abbassando il secondo termine dell’intervallo. Osserviamo come un intervallo maggiore può trasformarsi in minore:

&c ˙

˙

I

II

b˙ ˙ I

6a Maggiore

II

˙

˙

˙

I

II

I

II

6a Minore

6

3a Maggiore

6a Minore

3a Minore

3a Maggiore

3a Minore

Consideriamo ora questa successione di intervalli:

&c œ

œ 2a 2aMagg. Maggiore

&œ

3a Maggiore Magg. 3a

2a Min.

3a Magg.

6a 6aMin. Minore

œ

œ7a Magg.

œ

œ œ

4a 4aGiusta Giusta

5a5aGiusta Giusta

3a Min.

4a Giusta

5a Giusta

bœ œ 7a Min.

7a 7aMagg. Maggiore

œ

3a Min. 3a Minore

œ

bœ œ 6a Min.

6a6Maggiore

œ

œ

Min. 2a2aMinore

œ 6

œ

7a Min. 7a Minore

œ œ8a Giusta 8a 8a Giusta Giusta

Per quanto visto finora, possiamo allora dire che: • gli intervalli di seconda, terza, sesta e settima possono essere sia maggiori che minori; • gli intervalli di quarta, quinta e ottava possono essere solo giusti.

■ L’unìsono Quello che vedete è un unìsono, ossia «lo stesso suono»:

&˙ ˙ Come la quarta, la quinta e l’ottava, può essere solo giusto. Sostanzialmente non si tratta di un intervallo, in quanto tra i due suoni non vi è alcuna distanza tonale. Ma lo è dal punto di vista armonico. Quindi è corretto considerare nella serie degli intervalli anche l’unìsono.

94

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 95

CD – Ascolto 32

Serie di intervalli

Ascoltiamo la serie degli intervalli (maggiori, minori, giusti), costruiti sulla nota Do.

& 44 ˙

˙

Unisono Unisono

˙

˙

Minore 2a2aMinore

5a 5aGiusta Giusta

˙

˙

4a Giusta 4a Giusta

˙

˙

˙ 6a Maggiore 6a Maggiore

˙

3a Maggiore Maggiore 3a

˙ 6a Minore 6a Minore

˙

3a3aMinore Minore

˙

˙

˙

2a Maggiore Maggiore 2a

˙

&˙

˙

˙

Minore 7a7aMinore

˙

7aMaggiore Maggiore 7a

Giusta 8a8aGiusta

Primi passi Classifica i seguenti intervalli, scrivendo, per esempio, ottava giusta, terza minore ecc.

˙

&˙

˙

˙

˙

˙

˙ ˙

.. .. ..

.. .. ..

.. .. ..

................................................................................................................................................................................................................................................................................................

&˙

˙ b˙

˙

...

˙

...

˙

...

˙

b˙ ...

................................................................................................................................................................................................................................................................................................

&˙

b˙ ˙

˙

.. .. ..

˙

˙

.. .. ..

.. .. ..

b˙ ˙

.. .. ..

................................................................................................................................................................................................................................................................................................

■ Diminuiti e aumentati Abbiamo fin qui considerato gli intervalli giusti, maggiori e minori. Tuttavia, come ormai abbiamo imparato, il linguaggio musicale è ricco e vario. Dunque, possiamo trasformare ulteriormente gli intervalli. Per non complicare troppo il discorso, faremo solo pochi esempi. Osserviamo:

&

˙

˙

6a maggiore

&

˙

˙

7a maggiore

˙

6a minore

˙

7a minore

˙

6a aumentata

˙

∫˙

7a diminuita

Lezione 11

• Gli intervalli

95


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 96

Quindi: • restringendo progressivamente la distanza di un intervallo, otteniamo intervalli maggiori-minoridiminuiti-più che diminuiti-deficienti; • allargando progressivamente la distanza di un intervallo, otteniamo intervalli maggiori-aumentati-più che aumentati-eccedenti; • gli intervalli giusti si trasformano direttamente in aumentati o diminuiti, senza essere mai né maggiori né minori.

deficienti

+ che dim.

diminuiti

minori

giusti

maggiori

aumentati

+ che aum.

eccedenti

■ Le distanze tonali relative a ciascun intervallo Come esempio consideriamo i gradi della scala di Do maggiore, ma il discorso è identico per tutte le altre scale maggiori. ESEMPIO

INTERVALLO

Do – Do Do – Re Do – Re Do – Mi Do – Mi Do – Fa Do – Sol Do – La Do – La Do – Si Do – Si Do – Do

Unisono giusto Seconda minore Seconda maggiore Terza minore Terza maggiore Quarta giusta Quinta giusta Sesta minore Sesta maggiore Settima minore Settima maggiore Ottava giusta

b

b

b

b

CD – Ascolto 33

&˙ &˙ 96

DISTANZA TONALE

˙ 5a Giusta

b˙ 4a Diminuita

˙

nulla 1 semitono 1 tono 1 tono e 1/2 2 toni 2 toni e 1/2 3 toni e 1/2 4 toni 4 toni e 1/2 5 toni 5 toni e 1/2 6 toni

Notiamo che la distanza aumenta progressivamente di 1/2 tono. Manca però una distanza: quella di tre toni. È il cosiddetto tritono, un intervallo di difficile intonazione e che, forse anche per questo, gli antichi definivano in modo bizzarro: diabolus in musica, ossia «il diavolo nella musica». Un esempio di tritono è l’intervallo Fa – Si, una quarta aumentata che, in effetti, non è facile da intonare!

Serie di intervalli aumentati e diminuiti

#˙ 5a Aumentata

˙

˙

6a Maggiore

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

˙

5a Diminuita

˙

6a Minore

˙ ˙

˙ 4a Giusta

∫˙ 6a Diminuita

˙

4a Aumentata

˙

6a Aumentata


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 97

■ Particolarità negli intervalli Possiamo distinguere gli intervalli in: • armonici, quando i suoi termini vengono suonati contemporaneamente; • melodici, quando i suoi termini vengono suonati in successione, uno dopo l’altro:

&

armonico

˙˙

˙

˙

melodico

• diatonici (o naturali), quando il secondo termine appartiene alla scala del primo termine; • cromatici (o alterati), quando il secondo termine non appartiene alla scala del primo termine. Osserva: Quinta giusta

&˙

Quinta aumentata

˙

˙

œ

Intervallo diatonico Intervallo cromatico perché il Sol (II termine) appartiene perché il Sol diesis (II termine) alla scala di Do (I termine) non appartiene alla scala di Do (I termine)

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

Scala di Do

• consonanti o dissonanti. Consonanti, quando producono una sensazione piacevole, dissonanti, quando producono sensazioni di urto, di tensione. Ma in base a cosa si stabilisce? È in buona parte questione di sensibilità e di gusto: nell’Ottocento e nel Novecento molti suoni, sino ad allora ritenuti dissonanti, sono stati accolti non più come «errori» ma per la loro espressività musicale, consonanti, quindi. Ecco il prospetto degli intervalli consonanti (azzurri) e dissonanti (gialli): Unisono giusto

2a

magg.

2a

min.

3a

magg.

CD – Ascolto 34

3a

min.

4a

giusta

5a

giusta

6a

magg.

6a

min.

7a

magg.

7a

min.

8a

giusta

tutti gli altri intervalli dissonanti

Serie di intervalli melodici e armonici

L’ascolto propone intervalli melodici e armonici costruiti sulla nota Do, con l’indicazione delle consonanze e delle dissonanze. unisono (cons.)

& œ œ ˙˙ 5a giusta (cons.)

& œ œ ˙˙

2a min. (diss.)

2a magg. (diss.)

3a min. (cons.)

3a magg. (cons.)

4a giusta (cons.)

œ œ ˙˙

œ b œ b ˙˙

œ œ ˙˙

œ œ ˙˙

6a min. (cons.)

6a magg. (cons.)

7a min. (diss)

7a magg. (diss)

bœ b˙ œ ˙

œ ˙ œ ˙

œ b œ b ˙˙

bœ b˙ œ ˙

œ ˙ œ ˙

Lezione 11

8a giusta (cons.)

œ ˙ œ ˙

• Gli intervalli

97


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 98

SINTESI

Vista l’importanza che l’intervallo ha nella scrittura e nel linguaggio musicale, e considerando la complessità dell’argomento, proponiamo la seguente tabella di sintesi: RIPASSIAMO INSIEME

L’intervallo è la distanza tonale tra due suoni, detti «termini» dell’intervallo. Per classificare un intervallo, bisogna partire dal primo termine e arrivare al secondo, contando tutte le note, compresa quella iniziale e quella finale: • Do – Sol (do, re, mi, fa sol) = intervallo di quinta; • La – Fa (la, si do, re, mi, fa) = intervallo di sesta. Occorre ora stabilire se l’intervallo è giusto, maggiore, minore, aumentato, diminuito, ecc. A questo proposito, occorre ricordare che, nella scala maggiore: • gli intervalli di quarta, quinta e ottava sono sempre giusti; • gli intervalli di seconda, terza, sesta e settima sono sempre maggiori. Per trasformare un intervallo maggiore in un intervallo minore, basta ridurne la distanza tonale, per esempio, abbassando il secondo termine di un semitono: • Do – La: sesta maggiore; • Do – La bemolle: sesta minore. Riducendo progressivamente la distanza tonale di un intervallo minore, otterremo intervalli diminuiti, più che diminuiti, deficienti: • Do – La bemolle: sesta minore; • Do diesis – La bemolle: sesta più che diminuita; • Do – La doppio bemolle: sesta diminuita; • Do diesis – La doppio bemolle: sesta deficiente. Aumentando progressivamente la distanza tonale di un intervallo maggiore, otterremo intervalli aumentati, più che aumentati, eccedenti: • Do – La: sesta maggiore; • Do – La doppio diesis: sesta più che aumentata; • Do – La diesis: sesta aumentata; • Do bemolle – La doppio diesis: sesta eccedente. Aumentando l’ampiezza di un intervallo giusto, si otterrà un intervallo aumentato, più che aumentato, eccendente. Al contrario, riducendo progressivamente la sua ampiezza, otterremo intervalli diminuiti, più che diminuiti, deficienti. In altri termini, l’intervallo giusto non si trasforma mai in intervallo maggiore o minore. Per definire con precisione l’intervallo, è bene calcolare la distanza tonale dei suoi termini e poi stabilire se si tratta di intervallo giusto, maggiore o minore, secondo quanto indicato nella tabella di pag. 74. Se i due termini vengono suonati in successione, l’intervallo si dice melodico; se vengono eseguiti simultaneamente, l’intervallo di dice armonico. Sono considerati consonanti gli intervalli: • terza maggiore e minore; • quarta giusta; • quinta giusta;

• sesta maggiore e minore; • ottava giusta.

Sono considerati dissonanti gli intervalli: • seconda maggiore e minore; • settima maggiore e minore; • Tutti gli intervalli aumentati, più che aumentati, eccedenti, diminuiti, più che diminuiti, deficienti. Ai fini dell’armonia, l’unisono è considerato come l’ottava e ne segue le stesse regole.

98

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 99

Attività 1 Classifica i seguenti intervalli, limitandoti a scrivere se si tratta di intervallo di seconda, terza, quarta ecc.

&˙

&˙

˙

2

˙

˙

b˙ ˙

˙

˙

Sotto a ciascun intervallo, scrivi ora la distanza tonale esatta (due toni, tre toni e un semitono ecc.).

&˙

&˙

˙

3

˙ ˙

˙

˙

˙ ˙

b˙ ˙

˙

˙

Infine, classificali con la definizione completa (quarta giusta, seconda minore ecc.).

&˙

&˙

˙

˙

˙

˙ ˙ ˙

b˙ ˙

#˙ ˙

Lezione 11

• Gli intervalli

99


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 100

Lezione 12

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 8

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

La tonalità e le scale La tonalità ■ Una questione di altezze La tonalità è una componente fondamentale del linguaggio musicale. In teoria, è definita come quel vincolo che unisce più suoni di una scala, mettendoli in relazione tra loro secondo rapporti gerarchici. Un concetto veramente difficile da comprendere a una prima lettura. Inizieremo allora con una similitudine: immaginiamo di trovarci di fronte a due palazzine, identiche, ognuna delle quali di otto piani. Da ogni piano è possibile accedere a due appartamenti, uno dei quali è posto a un livello leggermente più basso rispetto all’altro.

Osserviamo l’esempio musicale:

&œ

œ

œ

œ

˙.

œ

w

œ

œ

˙.

w

œ

œ

˙.

œ

bw

Do maggiore

&œ

œ

Sol maggiore

& œ bœ

Si b maggiore

100

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 101

Notiamo che le misure del primo rigo (Do maggiore) sono sostanzialmente uguali a quelle del secondo rigo (Sol maggiore) e a quelle del terzo rigo (Si bem. maggiore). Sono identiche per figure di durata e hanno gli stessi rapporti di distanza tra una nota e l’altra. Cambia solo la loro altezza tonale. Come per il nostro palazzo: l’appartamento del primo piano è identico a quello del secondo o del quarto o del quinto; stesso numero di stanze e stessa disposizione di porte e finestre. Sono diversi solo per la loro altezza da terra e per il nome che troviamo sul campanello (tono di Do, di Re, di Mi ecc.). Adesso torniamo alle nostre palazzine e chiediamoci: • perché otto piani e perché due palazzine? Semplice: perché noi possiamo avere sette tonalità con i diesis e sette con i bemolle, più quella «naturale», cioè non alterata; • perché due appartamenti per ogni piano? Perché per ogni tonalità (piano) abbiamo un modo «maggiore» e un modo «minore». Tra di loro sono «relativi», poiché hanno in comune lo stesso numero di diesis o di bemolle, ossia lo stesso impianto tonale (pianerottolo). Ecco il prospetto delle tonalità assimilato alle palazzine di cui parlavamo prima:

Palazzina diesis Do

# magg Fa # magg Si maggiore Mi maggiore La maggiore Re maggiore Sol maggiore Do maggiore

Palazzina bemolle

La

# minore Re # minore Sol # minore Do # minore Fa # minore

7# 6# 5# 4# 3#

Si minore

2#

Mi minore

1#

La minore

7b

Do b maggiore

La b minore

6b

Sol b maggiore

Mi b minore

5b 4b 3b 2b 1b

Re b maggiore

Si b minore

La b maggiore

Fa minore

Mi b maggiore

Do minore

Si b maggiore

Sol minore

Fa maggiore

Re minore

Do maggiore

La minore

nulla

IL PROSPETTO DELLE TONALITÀ

#

& Do ma gg. - La mi n.

&

## ##

Mi ma gg . - Do diesis min.

Sol magg . - Mi min.

# ## #

#

Si magg. - Sol diesis min.

bb

&b

# ##

##

Fa magg. - Re min.

b & b bbb

Re bem. magg. - Si bem. min.

Re magg . - Si min.

La ma gg. - Fa diesis min.

Fa diesis magg. . - Re diesis min.

Do diesis magg. - La diesis min.

# # ## # #

### # # # #

bbb

Si bem. magg. - Sol min.

bbbbbb

bbbb

Mi bem. magg. - Do min.

Sol bem. magg. - Mi bem. min.

La bem. magg. - Fa min.

bbbbbbb

Do bem. magg. - La bem. min.

Lezione 12

• La tonalità e le scale

101


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 102

■ Come riconoscere la tonalità Per sapere in che tonalità è scritto un brano musicale, prendiamo in considerazione uno spartito.

& b 42 œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

˙

Innanzitutto vediamo che l’impianto tonale ha un solo bemolle. Le alternative sono perciò due: o Fa maggiore o Re minore. Osserviamo che il brano termina con la nota Fa: un indizio che ci fa presumere che possa trattarsi di Fa maggiore. Ma non è una prova certa. Notiamo però che le note che prevalgono nella melodia sono il Fa, il La e il Do: le note dell’accordo di Fa maggiore. Ora non ci sono dubbi: ci troviamo di fronte alla tonalità di Fa maggiore.

CD – Ascolto 35 Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia in Sol minore n. 40 KV 550 L’ascolto propone le battute iniziali della Sinfonia in Sol minore n. 40 KV 550 di Wolfgang Amadeus Mozart, dapprima nella tonalità originale (Sol minore), poi nelle tonalità di La minore e Re minore.

Possiamo facilmente notare che l’organizzazione interna dei suoni, la melodia, l’orchestrazione sono identiche nelle tre versioni; ciò che cambia è, appunto, la tonalità.

Ricorda Nella nostra tradizione musicale abbiamo 30 tonalità. Do maggiore e La minore sono le tonalità che non prevedono alcuna alterazione. Abbiamo poi 7 tonalità maggiori con # e 7 tonalità maggiori con b ; abbiamo anche 7 tonalità minori con # e 7 tonalità minori con b.

Le scale ■ I modi maggiore e minore Per ogni tonalità (il pianerottolo della nostra palazzina) abbiamo due modi (appartamenti): uno maggiore e uno minore. Ciò significa che lo stesso impianto tonale dà origine a una scala maggiore e a una scala minore.

■ La scala maggiore Partendo dalla scala di Do, vediamo come si costruiscono le altre scale maggiori. I trattini rossi indicano i semitoni tra il III e il IV grado e tra il VII e l’VIII. Do maggiore:

&˙ I

102

˙ II

˙

˙

˙

˙

III

IV

V

VI

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

˙ VII

˙ VIII


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 103

Ricorda È assolutamente necessario che ogni scala maggiore abbia sempre i semitoni tra il III e il IV grado e tra il VII e l’VIII.

Per iniziare a costruire una nuova scala maggiore, occorre partire dal V grado di quella precedente. È l’importante grado della dominante. Quindi, dal V grado del Do costruiamo la scala del Sol, dal V del Sol quella del Re, e così via, aggiungendo ogni volta un diesis. LE SCALE CON I DIESIS ( )

#

Do

Re

Mi

Fa

Sol

La

Si

Do

Sol

La

Si

Do

Re

Mi

Fa#

Sol

Re

Mi

Sol

La

Si

Si

Re

Mi

Fa#

Mi

Fa#

La

Si

Do#

Si

Do#

Mi

Fa#

Sol#

Fa#

Sol#

Si

Do#

Re#

Do#

Re#

Fa#

Sol#

La#

Do# Sol# Re# La# Mi# Si#

Re

La

Fa# Do# Sol# Re# La# Mi#

La Mi Si Fa# Do#

nessuna alterazione 1 diesis

2 diesis 3 diesis 4 diesis 5 diesis 6 diesis 7 diesis

Per le scale con i bemolle, la procedura è la stessa. Con una differenza: per costruire le scale successive, si parte ora dal IV grado di quella immediatamente precedente. LE SCALE CON I BEMOLLE ( )

b

Do

Re

Mi

Fa

Sol

La

Si

Do

Fa

Sol

La

Si b

Do

Re

Mi

Fa

Si b

Do

Re

Mi b

Fa

Sol

La

Si

Mi b

Fa

Sol

La b

Si

Do

Re

La b

Si

Do

Re b

Fa

Sol

Fa

Sol b

Si

Do

Si b Mi b

Do b Fa b

Re b Sol b Do b

b Mi b La b Re b

CD – Ascolto 36

b Mi b La b Re b Sol b

b Mi b La b

Fa Si

b

b Mi b La b Re b Sol b Do b

nessuna alterazione 1 bemolle 2 bemolli 3 bemolli 4 bemolli 5 bemolli 6 bemolli 7 bemolli

Le scale maggiori

L’ascolto propone quattro scale maggiori: Do maggiore, Fa maggiore, Sol maggiore, Mi maggiore. Lo schema è identico per ciascuna sca-

la maggiore: otto gradi, cinque toni e due semitoni tra i gradi III e IV e tra i gradi VII e VIII. Cambiano, ovviamente, i nomi delle note.

Lezione 12

• La tonalità e le scale

103


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 104

SINTESI

■ La scala minore Per costruire la scala minore relativa alla scala maggiore, si procede in questo modo: • prendiamo in considerazione una scala maggiore, per esempio, quella del Re. Dal prospetto delle tonalità sappiamo che ha due diesis; • dalla scala maggiore, costruiamo ora la scala minore partendo dal VI grado della scala maggiore e utilizzando le sue stesse note:

&˙

˙

˙

I

II

III

IV

˙ V

˙

˙

VI

VII

VIII

Come si vede, le due scale contengono le stesse note. Ma è diverso lo schema: ora i semitoni sono posizionati tra i gradi II e III, e tra V e VI.

&˙

I

II

semitono

˙

˙

III

IV

V

semitono

˙

˙

VI

VII

˙ VIII

Ricorda Per ogni tonalità maggiore esiste una tonalità minore a essa relativa, in quanto ha le stesse alterazioni della tonalità maggiore. La scala minore ha come tonica il VI grado della scala relativa maggiore.

Confrontiamo i due schemi: I

II

I

II

III

IV

V

IV

V

VI

VII

VIII

Scala maggiore Scala minore naturale III

VI

VII

Attenzione! Esistono tre tipi di scala minore: quella naturale, quella melodica e quella armonica. Qui consideriamo solo quella naturale.

CD – Ascolto 37

La scala: maggiore e minore

L’ascolto propone il confronto tra la scala di La maggiore e la scala di La minore naturale.

104

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

VIII


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 105

Primi passi Prova a costruire la scala di Mi minore. Per facilitarti il compito, indichiamo la scala di Sol maggiore a essa relativa e lo schema da seguire. Fai attenzione alle distanze richieste tra i vari gradi.

&˙

˙

˙

˙

I

II

III

IV

Scala di Sol maggiore

˙

˙

˙

V

VI

VII

VIII

Costruiamo la scala di Mi minore naturale, partendo sempre dal Mi, che è infatti il VI grado della relativa maggiore. Scala di Mi minore naturale

T

St

T

T

St

T

T

&˙ I

II

III

IV

V

VI

VII

VIII

Attività 1

Osservando l’impianto tonale, scrivi la tonalità delle seguenti melodie.

## c &

œ

œ

œ

œ

œ.

œ J œ

Œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ.

Œ

œ œ œ œ œ

j œ ˙

.........................................................................

˙

œ

&b c œ

œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ

œ

Œ

.........................................................................

2

Costruisci le seguenti scale.

Re minore naturale

& Re maggiore

& 3

# & #c ## œ &

Osserva questo esempio e indica in che tonalità è scritta la melodia.

˙

˙ œ

˙

œ œ œ œ œ œ œ œ ˙ œ œ œ œ œ œ œ. œ œ œ

........................................................................

Lezione 12

œ

˙.

œ. œ œ œ œ œ Œ

• La tonalità e le scale

105


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 106

Lezione 13

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 9

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

Gli abbellimenti. Segni dinamici ed espressivi Le note «accessorie» ■ Gli abbellimenti Gli abbellimenti sono, come suggerisce il nome stesso, degli elementi decorativi che «ornano», rendendola più bella, la melodia musicale. In musica gli abbellimenti si chiamano anche «note ornamentali» o fioriture. Vengono rappresentati sul pentagramma tra le note «reali» con simboli, o sono scritti con notine più piccole, proprio per indicare che si tratta di note «accessorie»:

˙

&˙

œ

&˙

œ œ ˙ superiore

˙

œ˙

œ œ inferiore

˙ ˙

j œ

˙

˙

œ œ ... ˙ ÔR superiore

j œ

˙

˙

m

˙

˙

˙

˙

œ œ ... œ œ œ . œ œ œ . œ . œ œ œ œ ˙ œ . œ œ œ œ ˙ RÔ inferiore

sup.

inf.

superiore

inferiore

Proprio per il loro carattere decorativo e ornamentale, l’esecuzione degli abbellimenti non segue regole rigide ma, in una certa misura, è lasciata al gusto personale dell’esecutore.

■ L’appoggiatura Veniva anche chiamata «nota cambiata». Il suo significato, dal punto di vista dell’esecuzione, sta nel ritardare l’arrivo della melodia sulla nota reale. È come se, uscendo di casa per andare diritti a scuola, poco prima di entrare nel cancello della scuola facessimo una piccola deviazione, o una sosta di pochi minuti. Sostanzialmente il nostro tragitto è casa-scuola, la breve sosta è solo una tappa accessoria, poco significativa. L’appoggiatura è un qualcosa di simile: nota A

nota B

nota A

appoggiatura

nota B

L’appoggiatura assorbe parte del valore della nota B, alla quale si riferisce. Essa ritarda l’«arrivo» naturale della melodia.

106

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 107

■ L’acciaccatura È un abbellimento rapido che rende la melodia più scattante, vivace e brillante. Come si esegue? Alcuni sostengono che si esegue per sottrazione, ossia assorbendo una piccola porzione di valore alla nota cui si riferisce; altri sostengono che deve essere eseguita per anticipazione, ossia togliendo una porzione di valore alla nota che la precede. Ecco un esempio nella scrittura musicale:

• si scrive

• si esegue

&œ

œ

j œ

œ

&œ

œ

œ œ .. œ

œ

œ

per sottrazione

œ .. œ œ

œ

per anticipazione

■ Il mordente Generalmente la sua esecuzione avviene per sottrazione. La bellezza del mordente sta nel fatto che è come un battito di ciglia: noi vediamo, chiudiamo gli occhi per un istante, torniamo a vedere. Così è il mordente: nota reale, poi, solo per un istante, la sua nota superiore o inferiore; quindi, di nuovo la nota reale. mordente inferiore

mordente superiore

■ Il gruppetto Come suggerisce il nome, si tratta di un gruppo di note. Può essere un abbellimento rapido o più lento, a seconda del carattere e dell’andamento del brano in cui è inserito. Se si tratta di un allegro, il gruppetto verrà eseguito più rapidamente; se si tratta di un adagio, dovrà essere eseguito in modo più calmo ed espressivo. Può essere scritto con note graficamente più piccole o indicato dal simbolo relativo. In quest’ultimo caso, è il profilo del segno a suggerire la sua esecuzione. gruppetto superiore (o diretto)

gruppetto inferiore (o rovesciato)

nota reale

nota superiore

nota inferiore

■ Il trillo È un abbellimento che consiste nella ripetizione rapida e alternata di due note vicine: si scrive:

&

˙Ÿ

si esegue:

œ Œ œ œ œ œ œœ œ œ œ œ œ œœ œœ œœœ Œ Lezione 13

• Gli abbellimenti. Segni dinamici ed espressivi

107


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 108

■ Un abbellimento particolare Il glissando, molto utilizzato nella musica jazz, consiste nell’unire melodicamente due note, eseguendo rapidamente tutti i suoni che si trovano tra esse. È come se, invece di saltare dal punto A al punto B, scegliessimo di scivolare dal punto A al punto B.

CD – Ascolto 38

Gli abbellimenti

L’ascolto propone un breve brano musicale nel quale la melodia viene decorata con abbellimenti.

œ

œ & 43 œ œ

œ

œ

j œ

œ

œ

œ œ œ

˙ T

œ

appoggiatura

œ &œ œ

œ

mœ œ m œ œ

œ

gruppetto

œ

œ

mordenti

œ

j œ

œ

acciaccatura

Ÿ

œ

˙.

trillo

Segni dinamici e di espressione ■ Che cosa sono? Oltre alle figure di durata, alle chiavi, alle alterazioni, la scrittura musicale utilizza piccoli segni che servono a chiarire meglio il pensiero del compositore. Alcuni di questi segni si riferiscono all’intensità del suono e perciò si dicono segni dinamici; altri si riferiscono al modo di suonare determinate note e per questo si dicono segni espressivi.

■ I segni dinamici Ecco illustrati in tabella i segni dinamici.

A INTENSITÀ FISSA

ppp pp p P F f ƒ Ï 108

A INTENSITÀ «VARIABILE

INDICAZIONI PARTICOLARI

più che pianissimo

crescendo

aumentare il volume

dolce

pianissimo

diminuendo

abbassare il volume

cantabile

piano

rinforzando

più intenso

misterioso

mezzo-piano

morendo

diminuire e rallentare

pesante

mezzo forte

sotto voce

forte

sfz: sforzando

fortissimo più che fortissimo

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 109

■ I segni di espressione Ecco qui di seguito i segni di espressione: • legatura di espressione: posta su più note di altezza diversa, indica che queste devono essere eseguite senza la minima interruzione tra una nota e l’altra, come se fosse un unico suono:

&c ˙

œ

œ

œ

˙.

œ

œ

œ

œ

˙.

Œ

• puntini di attacco: posti su note staccate indicano che queste devono essere eseguite con un attacco del suono più incisivo. Abbreviano l’effettivo valore delle note. Insomma, un po’ come camminare in punta di piedi:

&c ˙

œ. œ. œ. œ. ˙

˙

• trattini: posti su note staccate, indicano che queste devono essere eseguite «appoggiando» il suono. Questo effetto si chiama portato. È un po’ come camminare strusciando i piedi, senza alzarli da terra:

&c ˙

œ- œ- œ- œ- ˙

˙

Ecco alcune misure con segni dinamici e di espressione. Come si vede, suggeriscono la giusta esecuzione del brano: Allegro

&c ˙

˙

œ. œ. œ. œ. ˙

U œ œ œ œ œ œ œ- œ- # œ Œ

ƒ

rit.

(= crescendo)

Lezione 13

a tempo

œœœœœ œ œœœ ˙ #œ

P

π (= diminuendo)

• Gli abbellimenti. Segni dinamici ed espressivi

109


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:16 Pagina 110

CD – Ascolto 39 Wolfgang Amadeus Mozart

Sinfonia in Sol maggiore KV 74

L’ascolto propone un breve frammento della Sinfonia in Sol maggiore KV 74 di Wolfgang Amadeus Mozart. In esso risultano evidenti i segni di espressione dinamica (piano e forte) e le diverse articolazioni delle note (legate e staccato corto e leggero). Una particolarità: questo periodo musicale viene ripetuto due volte: tale ripetizione è indicata dal segno del ritornello, di cui parleremo poco più avanti.

Oboe

# & 24 ‰

Corno in Sol

# & 24 ‰

œ . . œ. . . . # j . & 24 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ. œ. œ œ. œ œ œ œ œ œ. œ. œ. œ œ. .

Violino I

p

f

# & 24 ‰ ˙

Violino II

˙

˙

˙

œ œ

œ

‰ j œ œ #œ

œ

‰ œj

Œ

‰ Jœ

f

p

B # 24 ‰

Viola

f

? # 24 ‰

Violoncello e Contrabbasso

9

œœ œœ ‰J

œœ

œ

œ œ

œ œ

..

œ œ

..

. & œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ. œ. œ œ. œ. œ. œ. œ. œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ # œ œ œ œ B

œ. œ. œ. œ. œ œ œ œ œ œ œ œ œ œœ œœ œœ œœ œ œ. œ. œ. œ. œ œ œ œ œ œ œ œ œœ

..

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#

Ob.

&

˙ ˙

˙ ˙

Œ

..

f

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#

Cr.

& 9

Vl. I

˙ ˙

˙ ˙

œœ

f . œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ # œ œ œ œ. œ. &

œ. œ.

œ.

9

#

Vl. II 9

Vla. 9

Vc. Cb.

˙

f

110

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

˙

˙

œ

œ

œ

..

œ œ

œ

..


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 111

Il ritornello e altri segni ■ Per non scrivere due volte Quando una frase musicale deve essere eseguita per due volte in maniera identica, si usa un segno particolare che ci evita di doverla scrivere due volte. Questo segno si chiama ritornello.

œ

&c ˙ & .. ˙

œ

œ œ œ œ

‰ œj ‰

œ œ J

œ œ œ œ œ

Œ Œ

œ œ œ œ œ

œ

.. œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

queste due misure si eseguono 2 volte

■ Tutto da... rifare! Leggi ora questo spartito:

œ &c œ œ œ œ

œ. Fine

&˙

˙

˙

Ó

œ œ Œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ Œ œ œ œ œ œ J D.C. al Fine œ œ œœ œ œ œ œ œ bœ œ ˙ Ó œ œ œ œ œ œ bœ

Esso presenta alcune parole: «Fine» e «D.C. al Fine». Cosa significano? Quando troviamo questa indicazione, prima dobbiamo eseguire tutto il brano, poi rifacciamo tutto daccapo (D.C.) per fermarci definitivamente sulla parola FINE. Quindi: • eseguiamo tutte le misure, dalla n. 1 alla n. 11; • torniamo daccapo ed eseguiamo di nuovo il brano dalla battuta 1 alla battuta 7.

Lezione 13 • Gli abbellimenti. Segni dinamici ed espressivi

111


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 112

SINTESI

Primi passi Scrivi il nome dell’abbellimento.

œ mœ œ c & œ ...........................

T

œ

œ œœ˙ ...........................

j œ

œ ˙

...........................

œ œœ˙

œ

œ ˙

...........................

œ œ ˙Ÿ

œ Œ

...........................

Scrivi il nome degli abbellimenti, qui presentati tutti in forma «estesa», ossia con note reali; per facilitare la loro individuazione, li abbiamo contrassegnati con i quadratini rossi.

& 24 œ œ œ # œ œ œ œ

œ

..................

œ œ œ.

œ .. œ œ œ œ

..................

..................

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œ J

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..................

Attività 1

Scrivi «per esteso» gli abbellimenti che trovi nelle seguenti misure.

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Indica, con il segno giusto, gli abbellimenti che qui trovi scritti per esteso.

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Parte 2 • TEORIA MUSICALE

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œ œ œ

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œœœœœ

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(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 113

3

Metti i segni giusti sulle figure, tenendo presente che: le crome devono essere eseguite leggere e staccate; le semiminime devono essere eseguite più «tenute» e meno separate.

&c œ œ œ œ œ 4

œ

œ œ œ œ œ

œ

œ œ œ œ œ œ œ ‰

Componi 12 battute da 4/4 utilizzando abbellimenti a tuo piacere, indicati con i simboli o scritti in forma estesa.

& 44 & 44 & 44

CD – Ascolto 40

Serie di abbellimenti

Questa melodia presenta un’acciaccatura, un’appoggiatura, un mordente, un gruppetto e un trillo. Segna nelle caselle la successione esatta:

Lezione 13 • Gli abbellimenti. Segni dinamici ed espressivi

113


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 114

Lezione 14

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 10

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

La melodia Dalla scrittura musicale alla composizione ■ Una successione coerente di suoni Una successione di parole non basta a costruire una frase di senso compiuto. Se diciamo: «Guarda tenda quindi ero dieci forse» pronunciamo parole diverse, tutte esatte dal punto di vista linguistico, ma che non esprimono alcun pensiero coerente. Occorre ordinarle secondo i principi e le regole della nostra grammatica. Inoltre, è necessario che tra esse ci sia una relazione logica. In musica succede più o meno la stessa cosa. Se scriviamo:

r &œ ‰

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®œ œ œ œ

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r Œ œ

e proviamo a eseguirlo, ci sembrerà qualcosa di incomprensibile. Se scriviamo invece:

œ &c œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œ

Œ

ci sembra di trovarci di fronte a una successione di suoni con un significato. In questo caso abbiamo scritto una melodia. Non è facile però dire «questa melodia è giusta, questa è sbagliata». Ci sono tuttavia delle regole che ci permettono di scrivere melodie «giuste», prima ancora che «belle».

Ricorda La melodia è una successione coerente di suoni che rivelano una forte tensione interna: non sono cioè suoni casuali, ma si succedono con regolarità e si legano naturalmente.

114

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

œ RÔ


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 115

■ La coerenza La melodia deve essere coerente con l’armonia. Nella prossima lezione vedremo più in dettaglio che cosa è l’armonia. Per ora ci limiteremo a dire che essa è la scienza che studia gli accordi, cioè l’unione simultanea e non casuale di più suoni; potremmo definirla, quindi, il sostegno sonoro, l’impalcatura che regge la melodia. Per questo, coerenza significa che se l’armonia è scritta in Sol maggiore, lo sarà anche la melodia; se la melodia ha una carattere «cullante», anche il ritmo dell’armonia dovrà assumere lo stesso carattere. Osserviamo.

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œ

A

&c ˙

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œ

B

˙

armonia Do maggiore

œ

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˙

œ

˙

armonia Fa maggiore

In entrambi i casi, melodia e armonia coincidono; quando la prima è scritta in Do maggiore, anche l’armonia è in Do maggiore. Quando poi la melodia è in Fa maggiore, l’armonia si adatta alla stessa tonalità. Se provassimo però a cambiare le carte in tavola, ossia a «dissociare» le melodie dalle giuste armonie, la musica diventerebbe qualcosa di sfigurato, di stridente, di «brutto».

■ L’equilibrio La melodia deve avere un certo equilibrio. Quello che segue è l’esempio di una melodia «equilibrata». Notiamo infatti che, dapprima, si alza verso l’alto per tornare poi in basso e concludere sulla nota iniziale:

# œ & cœ œ œ œ œ œ œ

CD – Ascolto 41 Wolfgang Amadeus Mozart

œ œ œ œ œ œœœ

Concerto in Re maggiore KV 412

Osserviamo lo spartito: presenta una melodia tratta dal Concerto in Re maggiore KV 412 per corno e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart. L’ascolto chiarisce perfettamente le qualità di coerenza ed equilibrio della melodia.

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## œ œ Œ œ œ ˙ &

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œ œ œ œ œ J

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Lezione 14

• La melodia

115


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 116

SINTESI

■ C’è melodia e melodia Pur nella loro infinita varietà, le melodie si distinguono in varie tipologie: • melodia per gradi congiunti. Le note si susseguono una accanto all’altra, senza salti. L’esempio più celebre è l’Inno alla Gioia di Beethoven:

#4œ & 4 # & œ

œ

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œ œ

œ

œ

œ.

j œ ˙

œ

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œ.

j œ ˙

• melodia per gradi distanti (salti). È il contrario del caso precedente. Tra una nota è l’altra ci sono ora intervalli, più o meno ampi:

& b 24 œj

j œ

œ.

œ J

œ.

œ

œ

œ œ

œ

œ

• melodia «mista». I suoni si susseguono ora per gradi congiunti, ora per salti:

& c œ.

œœœ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ. œ œ œ

gradi congiunti salti

CD – Ascolto 42

Tipologie di melodia

L’ascolto propone, in sequenza, i frammenti visti sopra: si nota facilmente la diversità della tipologia delle tre melodie.

116

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

j œ ‰


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 117

Primi passi Indica la tipologia delle seguenti melodie (melodia per gradi congiunti, melodia per salti, melodia mista).

&b c œ

œ

œ œ œ œ

œ œ œ œ œ

œ

................................................................................................................................................................................................................................................................................................

& 43

œ

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œ œ œ œ œ

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œ œ œ œ œ

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................................................................................................................................................................................................................................................................................................

& 24 œ

œ œ œ œ œ œ

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œ œ œœœœ œ

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œ œ œ œ ˙

................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Attività 1

Completa la seguente melodia con i suoni che ritieni più opportuni.

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&

œ œ œ

œ œ œ œ œ œ

2

-

-

œ œ œ œ

˙

œ œ

w

w

œ œ œ œ œ œ

-

˙

œ

-

-

w

œ w

Scrivi una breve melodia «mista» di 4 battute in tempo 4/4.

& 44 Lezione 14 • La melodia

117


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 118

Lezione 15

LA TEORIA… IN PRATICA! VIDEOLEZIONE 11

TABELLA DEI SIMBOLI MUSICALI

L’armonia La scienza degli accordi ■ Musica e razionalità Con il sostantivo «scienza» definiamo, in generale, un sistema complesso strutturato con rigore. Ebbene, l’armonia è la «scienza», cioè la parte più «razionale» della creatività musicale. È anche la scrittura in verticale della pagina musicale, a differenza della melodia, che si svolge in orizzontale. Osserviamo la partitura:

Violino I

Violino II

Viola

Violoncello

#2œ œ œ œ & 4 # & 24 œ œ œ œ œ B # 24 œ œ

? # 24 œ A

œ œ œ œ

œ œ œ œ œ

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œ œ œ œ œ œ œ œ

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R

M

O

N

I

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œ œ M

œ œ

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

L O D

œ

E

Il brano è segnato da linee rosse. L’armonia è dunque l’unione di più suoni che, come colori o liquidi diversi, si fondono insieme per dar vita a un’unica espressione acustica. Come si vede, il brano è scritto per quattro strumenti: violino primo, violino secondo, viola e violoncello. Se consideriamo la voce di ogni singolo strumento, allora stiamo leggendo la melodia: la «parte» del violino primo, poi quella del secondo, quindi quella della viola, infine quella del violoncello. Se invece leggiamo le quattro parti contemporaneamente, ed è così che noi le ascoltiamo in concerto, allora stiamo leggendo l’armonia. Quindi, possiamo affermare che: • la melodia è il singolo percorso orizzontale, segnato dalle linee verdi; • l’armonia è l’insieme complessivo verticale, segnato dalle linee rosse.

118

E

I E


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 119

■ Gli accordi: l’unione non casuale di suoni A questo punto, però chiediamoci: che cosa sono gli accordi? Gli accordi sono insiemi di almeno tre suoni, eseguiti per lo più simultaneamente. Come fossero tre metalli fusi in un’unica lega. E come per i metalli, per costruire un accordo non possiamo prendere suoni a caso e metterli insieme. I suoni vanno scelti in base a regole precise: l’armonia è strettamente legata alla tonalità. Per rendere il discorso semplice e comprensibile, immaginiamo di voler scrivere un brano di musica. Scegliamo innanzitutto la tonalità: Do maggiore. Sappiamo che la sua scala è questa, formata esclusivamente da suoni naturali:

&˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

I

II

III

IV

V

VI

VII

˙ VIII

Ora su ogni grado della scala, costruiremo un accordo, in base alla seguente regola: l’accordo è formato da 3 suoni. Al primo suono, detto fondamentale, e che dà il nome all’accordo, se ne aggiungono altri due, a distanza di una terza l’uno dall’altro. Avremo quindi:

&

˙˙˙

˙˙˙

˙˙˙

˙˙˙

˙˙˙

˙˙˙

˙˙˙

I

II

III

IV

V

VI

VII

terzo suono Sol

secondo suono

suono fondamentale

Mi Do

intervallo di terza

intervallo di terza

■ Terze e quinte Ora osserviamo gli intervalli, ossia le distanze tra le note di ciascun accordo. In particolare, misuriamo la distanza tra la nota fondamentale e gli altri due suoni. Otterremo tre tipi di accordi: accordo perfetto maggiore

quinta giusta

accordo perfetto minore

quinta giusta

accordo di quinta diminuita

quinta diminuita

terza maggiore terza minore terza minore

Ricorda L’armonia è la scienza che studia gli accordi. Gli accordi sono insiemi di almeno tre suoni, eseguiti per lo più simultaneamente. Al primo suono, detto fondamentale, se ne aggiungono altri due, a distanza di una terza l’uno dall’altro.

Lezione 15

• L’armonia

119


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 120

Osservando gli accordi costruiti sui gradi della scala maggiore, abbiamo: TIPOLOGIA DI ACCORDI

SUI GRADI

Accordo perfetto maggiore

I

IV

V

Accordo perfetto minore

II

III

VI

Accordo di quinta diminuita

VII

Perciò, nella scala di Do maggiore, avremo:

&

˙˙˙ I

II

III

IV

V

VI

VII

Accordo perfetto maggiore (APM) Accordo perfetto minore (apm) Accordo di quinta diminuita (a5dim)

Come si vede, I, IV, V sono i gradi sui quali si costruiscono gli accordi perfetti maggiori. Sono i «pilastri» di moltissime composizioni musicali.

CD – Ascolto 43

Gli accordi sulla scala di Do maggiore

L’ascolto propone la serie degli accordi costruiti sui gradi di una scala maggiore (in questo caso, la scala di Do maggiore):

APM

apm

apm

& www

www

www

I

II

III

APM

www IV

APM

apm

www

a5dim

V

VI

VII

www

www

Primi passi Costruisci gli accordi sui gradi della scala di Fa maggiore (ricorda: questa tonalità prevede il Si bemolle). Scrivi sotto ogni accordo la sua tipologia (accordo perfetto maggiore, accordo perfetto minore, accordo di quinta diminuita).

&

˙ I

120

˙

˙

˙

II

III

IV

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

˙ V

˙

˙

VI

VII


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 121

■ Il giro armonico Molta musica leggera ha adottato una particolare «impalcatura» armonica, sulla quale sono state costruite moltissime melodie. Ogni accordo è quindi un «pilastro» che sorregge la melodia. Quello che segue è un esempio di giro armonico in un brano di Do maggiore:

I

VI

II

V

I

Do maggiore

La minore

Re minore

Sol maggiore

Do maggiore

& www

ww w

www

ww w

La min.

Re min.

Sol magg.

VI

II

Do magg. I

CD – Ascolto 44

V

Il giro armonico

L’ascolto propone una breve melodia basata sul giro armonico I, VI, II, V. Essendo scritta nella tonalità di Do maggiore, presenterà la seguente successione armonica: Do maggiore (I), La minore (VI), Re minore (II), Sol maggiore (V). Si tratta di una canzone italiana molto conosciuta: la riconosci?

& 12 8 Ó.

Œ

Do

œ œ œ œ œJ œ J

œ.

œ œ œ œ œj œ J La-

œ

I

œ œ &J Re-

œ.

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œ œ œ œ J

VI

œ œ œ œ J

Sol

œ œ J

II

œ.

œ

œ œ œ œ J ecc.

V

■ Accordo di settima Gli accordi fin qui considerati (maggiori, minori o diminuiti) si dicono triadi, perché formati da tre suoni. Ci sono anche accordi di quattro suoni, detti quadriadi. Per costruirli, è sufficiente aggiungere un quarto suono, ancora una volta a distanza di una terza, rispetto al suono più acuto della triade. Osserviamo:

&

ww ww

La nota colorata è quella che si aggiunge alla triade. Questo accordo si chiama accordo di settima, perché la distanza tra il suono fondamentale e il suono più acuto forma un intervallo di settima. Per lo stesso motivo, le triadi si chiamano anche accordi di quinta, perché la distanza tra i due suoni esterni forma un intervallo di quinta, come si può facilmente verificare osservando la serie delle triadi sulla scala maggiore, precedentemente presentata.

Lezione 15

• L’armonia

121


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 122

SINTESI

CD – Ascolto 45

Da accordo maggiore ad accordo di settima

Proponiamo una serie di accordi maggiori, «trasformati» successivamente in accordi di settima con l’aggiunta della nota che forma, con la fondamentale, un intervallo di settima. Do 7

Do

˙˙˙

b ˙˙˙ ˙

& ˙˙˙

˙˙˙ ˙

So l 7

So l

Fa

˙˙˙

Fa 7

b ˙˙˙ ˙

Re 7

Re

# ˙˙˙˙

# ˙˙˙

# ˙˙˙˙

# ˙˙˙

La 7

La

Primi passi Osserva gli accordi e scrivi nei riquadri se si tratta di triadi o di quadriadi.

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www

&

www

www w

www

............................................................................................................................................................................................................

# wwww

&

b www w

b b www

# www

www

............................................................................................................................................................................................................

■ Accordo di settima di dominante Esistono diverse specie di accordi di settima. Analizziamo l’accordo di settima diminuita. È l’accordo di quattro suoni che si costruisce sul V grado (dominante) di ogni scala maggiore. Se prendiamo la scala di Do maggiore, l’accordo di settima di dominante sarà quello costruito sul Sol; nella scala di Re maggiore, sarà costruito sul La. E così via, per ogni scala Maggiore. Scala di Do maggiore

&˙

˙

˙

˙

˙˙˙ ˙

I

II

III

IV

V

Scala di Re maggiore

&˙ I

122

˙

˙

# ˙˙˙˙

II

III

IV

V

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

˙

˙

˙

VI

VII

VIII

˙

˙

VI

VII

VIII


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 123

Attività 1

Cerchia gli accordi minori.

˙˙˙

& ˙˙˙ 2

˙˙˙

# ˙˙˙

# ˙˙˙

˙˙˙

b ˙˙˙

˙˙˙

Cerchia gli accordi maggiori.

˙˙˙

& # ˙˙˙ 3

# # ˙˙˙

# ˙˙˙

˙˙˙

# ˙˙˙

b ˙˙˙

˙˙˙

Aggiungi il IV suono alle seguenti triadi, trasformandole in accordi di settima di dominante. Controlla bene che la distanza tra il suono fondamentale e la settima formi sempre un intervallo di settima minore.

# ˙˙˙

& # ˙˙˙ 4

# ˙˙˙

˙˙˙

˙˙˙

b ˙˙˙

˙˙˙

˙˙ ˙

˙˙˙

Lega i suoni in comune dei seguenti accordi.

& ˙˙˙

˙˙ ˙

5

˙˙˙ ˙

b ˙˙˙ ˙

b ˙˙ ˙

˙˙ ˙

Classifica i seguenti accordi.

& www

www

www

# wwww

# www

....................................................................................................................................................................................................................

&

www

# www

# www

b www

b www

....................................................................................................................................................................................................................

Lezione 15

• L’armonia

123


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 124

La bottega dei suoni LAVORARE IN BOTTEGA

CD – Ascolto 46

1

Successione binaria

In questa successione binaria di pulsazioni, segna in rosso il tempo forte. OOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

2

In questa successione ternaria, segna in rosso il tempo forte. OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

CD – Ascolto 47

3

I tempi e le misure

CD – Ascolto 48

4

Ascolta questa melodia. Secondo te, è in tempo 3/4

o in tempo 2/4

?

Ascolta questa melodia.

Gli andamenti musicali

• Viene eseguita due volte ad andamenti diversi? Sì No il secondo • Se sì, quale ti sembra più veloce? il primo

CD – Ascolto 49

5

Ascolta questo ritmo: presenta una particolarità. Quale?

Gli andamenti musicali

diventa progressivamente più lento diventa progressivamente più veloce da binario si trasforma in ternario da ternario si trasforma in binario

CD – Ascolto 50 Gli andamenti musicali

6

Ascolta questi tre frammenti. Presentano tre andamenti: adagio, andante, allegro. Scrivili nella successione di ascolto. ..................................................................................................................................................................

124

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(092-125) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:17 Pagina 125

CD – Ascolto 51

7

Questa melodia presenta un’acciaccatura, un’appoggiatura, un mordente, un gruppetto e un trillo. Segna nelle caselle la successione esatta.

8

Ascolta questa successione di otto accordi. Scrivi nelle caselle se l’accordo che ascolti ti sembra un accordo perfetto maggiore (APM) o un accordo perfetto minore (apm).

9

Completa la melodia, inserendo, negli spazi vuoti, le misure che ritieni più opportune. Scegli una delle misure «rosse» per la battuta n. 3; una delle misure «azzurre» per la battuta n. 7. Confronta la tua scelta con l’ascolto.

Gli abbellimenti. I segni dinamici e di espressione

CD – Ascolto 52 L’armonia

CD – Ascolto 53 Le melodie

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œ œ œ œ œ œ ˙ œ œ œ œ œ œ œ œ

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œ

œ œ œ œ œ La bottega dei suoni

œ 125


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:20 Pagina 126

MUSICAlight Lezione 4

La scrittura musicale Le domande che guidano il mio studio 1. 2. 3. 4. 5. 6.

A che cosa serve la scrittura musicale? Che cosa sono le note? Come è fatto un pentagramma? Che cos’è la chiave di lettura? Qual è la chiave di lettura più usata? A che cosa servono i tagli supplementari sulle note?

Scrivere la musica 1. La scrittura musicale ci permette di rappresentare i suoni precisandone l’altezza, l’intensità, la durata e il timbro.

l’altezza di un suono

La scrittura musicale

serve per rappresentare

l’intensità di un suono la durata di un suono il timbro di un suono

2. Le note sono i segni che rappresentano i suoni e si scrivono su un rigo speciale chiamato pentagramma.

126

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.21 Pagina 127

MUSICAlight Il pentagramma 3. Il pentagramma è formato da 5 linee parallele messe alla stessa distanza l’una dall’altra. Il pentagramma contiene 4 spazi. Le linee e gli spazi di un pentagramma si contano partendo dal basso verso l’alto. Negli spazi:

Sulle linee:

w w w w w

w w w w

1

1

2

Le note scritte nella suoni più gravi (più Le note scritte nella suoni più acuti (più

3

4

5

2

3

4

parte più bassa del pentagramma corrispondono ai bassi). parte più alta del pentagramma corrispondono ai alti).

Le chiavi di lettura 4. La chiave di lettura è un segno particolare che viene posto all’inizio di ogni pentagramma e ci permette di conoscere il nome delle note. Le chiavi sono sette, e formano nel loro insieme il setticlavio. 5. La chiave più diffusa e utilizzata è la chiave di violino o di Sol: Sol

&

&

w

Poiché sappiamo che la seconda linea corrisponde al Sol, possiamo facilmente dare il nome alle altre linee e agli altri spazi:

&˙ Mi

˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

˙

Fa

Sol

La

Si

Do

Re

Mi

Fa

MUSICAlight

127


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:20 Pagina 128

MUSICAlight Tagli supplementari: note sopra e sotto il pentagramma 6. Il pentagramma non riesce a contenere tutte le note che uno strumento è in grado di suonare; per questo si utilizzano i tagli supplementari che servono per scrivere le note sotto e sopra il pentagramma. sotto il rigo

&˙ Re

sopra il rigo

&

˙

˙

˙

˙

˙

˙

Do

Si

La

Sol

Fa

Mi

˙

˙

˙

˙

˙

˙

Sol

La

Si

Do

Re

Mi

La prima serie di suoni procede verso il basso (Re, Do, Si, La, Sol, Fa, Mi). La seconda serie di suoni procede verso l’alto (Sol, La, Si, Do, Re, Mi). Quando la testa di una nota è attraversata da un taglio, si dice che la nota ha un taglio in testa; quando il taglio è al di sotto della testa, si dice che la nota ha un taglio in gola. Come si vede, le note possono avere un solo taglio in testa, ma più tagli in gola.

&

w

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

2 tagli in gola

w w

w 1 taglio 1 taglio in testa in testa e 1 in gola

128

w

w

1 taglio in testa e 2 in gola

1 taglio in testa

w 1 taglio in gola

1 taglio in gola


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.22 Pagina 129

MUSICAlight

Lezione 5

Le figure e i valori musicali Le domande che guidano il mio studio 1. Che cosa sono e a che cosa servono le figure di durata? 2. Che rapporto c’è tra una figura di durata e quella immediatamente inferiore o superiore? 3. In che modo possiamo unire tra loro crome, semicrome, biscrome e semibiscrome?

Le figure di durata 1. Le figure di durata sono dei segni grafici che indicano il valore dei suoni e dei silenzi. Nome figura di durata semibreve

Figura suono

Figura pausa

Valore figura di durata

w

:

4/4

;

2/4

h q

g ï

minima semiminima croma

1/4 1/8

e semicroma

ò

1/16

Ö

1/32

Ù

1/64

x biscroma

r semibiscroma

ü MUSICAlight

129


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:20 Pagina 130

MUSICAlight 2. Ogni figura di durata è: • il doppio rispetto a quella immediatamente inferiore; • la metà rispetto a quella immediatamente superiore. Per fare un esempio, se la semibreve dura 4 secondi, la minima dura due secondi e la semiminima dura 1 secondo. Osserva lo schema: semibreve minima semiminima

Uniamo le figure 3. Sappiamo come si scrivono le figure di croma, semicroma, biscroma e semibiscroma. Quando ne abbiamo diverse in successione, possiamo unirle utilizzando questa grafia:

invece di

j œ œJ

invece di

r œ œ œR R œR

invece di

j œ r œ R œ

scriviamo

scriviamo

scriviamo

œ

œ

œ œ œ œ

œ

œ œ

Le biscrome saranno unite da tre stanghette, le semibiscrome da quattro. Osserva l’esempio: qui le crome, le semicrome e le biscrome sono tutte legate dalle stanghette:

& 44 œ 130

œ

œ œ œ œ œ

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

œ œ œœœœœ

œ œ œ

œœœœœ

œ œ œ œ

œ


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.22 Pagina 131

MUSICAlight

Lezione 6

I tempi e le misure Le domande che guidano il mio studio 1. 2. 3. 4.

Che cosa contengono le misure (o battute)? Di quanti tipi può essere il ritmo? Quali sono i tempi musicali principali? Che cosa indicano il numeratore e il denominatore della frazione che definisce il tempo musicale?

Le scatole sonore 1. Il pentagramma è diviso in tante parti da una stanghetta che serve a delimitare le misure (chiamate anche battute).

prima misura

seconda misura

terza misura

& stanghetta

stanghetta

Le misure contengono le figure musicali. Ogni misura deve contenere la quantità esatta di valori che viene indicata dalla frazione che si trova all’inizio del primo pentagramma, subito dopo la chiave.

MUSICAlight

131


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:20 Pagina 132

MUSICAlight Osserviamo:

& 24

& 24 ˙

œ

œ

œ

œ œ œ

Œ

In questo caso, la frazione 2/4 indica che ogni misura deve contenere la quantità esatta di 2/4, né più né meno.

Il ritmo 2. Il ritmo è un elemento fondamentale nella musica. Il ritmo è regolarità, successione ordinata. Il ritmo può essere fondamentalmente di due tipi: • binario • ternario

Ritmo binario

Ritmo ternario

esempio

1

2

1

2

Ca

sa

Ma

re

1

2

3

1

2

3

Ge

no

va

Na

po

li

esempio

I tempi della musica 3. I tempi nei quali possiamo scrivere la nostra musica sono molti. Ecco i tempi principali:

132

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.22 Pagina 133

MUSICAlight Si scrive

Si legge

4/4

quattro quarti

3/4

tre quarti

2/4

due quarti

4/2

quattro mezzi

3/2

tre mezzi

2/2

due mezzi

6/8

sei ottavi

9/8

nove ottavi dodici ottavi

12/8

4. Come si vede, abbiamo un numero di frazione. Ecco cosa significa: • il numeratore indica in quanti movimenti uguali si divide la misura; • il denominatore indica il valore, cioè la quantità, di ciascun movimento.

indica

Il numeratore

indica

Il denominatore

Quindi: • 4/4 significa: • 3/4 significa: • 2/4 significa: • 4/2 significa: • ecc.

4 3 2 4

movimenti; movimenti; movimenti; movimenti;

in quanti movimenti uguali è divisa la misura

il valore di ogni movimento in cui è divisa la misura

ogni ogni ogni ogni

movimento movimento movimento movimento

vale vale vale vale

1/4; 1/4; 1/4; 1/2; MUSICAlight

133


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:20 Pagina 134

MUSICAlight

Lezione 7

Legature, punti e corone. Gli andamenti musicali Le domande che guidano il mio studio 1. Quali sono i modi per aumentare il valore di una nota? 2. Che cos’è la legatura di valore? 3. Il punto di valore aumenta il valore di una nota (o di una pausa). Di quanto? 4. Il punto coronato prolunga la durata di una nota (o di una pausa). Di quanto? 5. Che cosa indica l’andamento?

Prolungare la durata dei suoni 1. Ogni figura di durata ha un valore preciso. È possibile però estendere questo valore, per fare in modo che la figura (o la pausa) duri di più. Ci sono tre modi: • utilizzare la legatura di valore; • utilizzare il punto di valore; • utilizzare il punto coronato.

134

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.22 Pagina 135

MUSICAlight La legatura di valore 2. La legatura di valore è una linea curva che unisce due note uguali e della stessa altezza. Il suono che ne risulta ha una durata pari alla somma dei singoli valori.

& 44 ˙

œ

œ

œ

œ

legatura

œ

œ

œ

œ

legatura

˙

œ

Œ

legatura

In questo esempio abbiamo 3 legature: • la prima lega una minima (2/4) a una semiminima (1/4): avremo quindi un unico suono del valore 3/4 (2/4 + 1/4); • la seconda lega una semiminima (1/4) a una croma (1/8): avremo quindi un unico suono del valore 3/8 (1/4 + 1/8); • la terza è uguale alla prima.

unisce due note uguali della stessa altezza La legatura di valore il suono finale ha una durata pari alla somma dei valori delle singole note

Il punto di valore 3. Il punto di valore viene messo vicino alla testa della nota, alla sua destra. Quando una nota ha un punto di valore la sua durata aumenta della metà del valore della figura.

& 44 ˙ . ˙ œ

œ

œ.

+

œ œ + J

2/4 + 1/4

1/4 + 1/8

j œ ˙

œ. œ œ œ œ œ œ œ J+ R 1/8 + 1/16

MUSICAlight

135


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:20 Pagina 136

MUSICAlight si trova alla destra della testa della nota Il punto di valore serve ad aumentare la durata della nota della metà del suo valore

Il punto coronato 4. Quando una nota ha un punto coronato la sua durata si prolunga a piacere dell’esecutore.

& 44 œ

œ

œ

œ

œ œ œ œ œ

œ

œ

œ

œ

œ

sta sopra la testa della nota Il punto coronato l’esecutore può prolungare a piacere la durata della nota

Gli andamenti musicali 5. L’andamento indica la velocità di un brano, cioè quanti battiti sono presenti in un minuto. Più battiti sono presenti in un minuto, più veloce è l’andamento di un brano. Per stabilire la velocità di un brano si utilizza il metronomo. Gli andamenti musicali sono molti. Alcuni sono lenti e calmi (grave, largo, lento…). Altri sono mossi e vivaci (moderato, allegretto, presto…). La velocità di un brano non è sempre uguale. L’andamento musicale a volte può cambiare temporaneamente. Se per esempio troviamo scritto rallentando o meno mosso dobbiamo ridurre la velocità. Se invece troviamo scritto affrettando o più mosso dobbiamo aumentare la velocità. 136

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

U

w


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.23 Pagina 137

MUSICAlight

Lezione 8

Gli accenti, la sincope, il contrattempo e le figure irregolari Le domande che guidano il mio studio 1. 2. 3. 4. 5. 6.

Quali sono i principali tipi di accento? Dove cade l’accento metrico? A che cosa serve l’accento di divisione? e l’accento di suddivisione? A che cosa serve l’accento melodico? Che cosa sono la sincope e il contrattempo? Quali sono le principali figure irregolari?

Gli accenti 1. L’accento è alla base del ritmo. Esistono tre tipi di accento: • l’accento metrico; l’accento ritmico; l’accento melodico.

L’accento metrico 2. L’accento metrico è l’accento che cade all’inizio di ogni misura. Ogni misura avrà un solo accento metrico.

& 44 œ

œ œ œ

œ

œ œ œ œ œ œ œ & 24 œ œ

œ œ

œ œ & 68 œ œ œ œ œ œ œj œ œ . MUSICAlight

137


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:20 Pagina 138

MUSICAlight L’accento ritmico 3. L’accento ritmico scandisce il ritmo della battuta musicale. Esistono due tipi di accento ritmico: • l’accento ritmico di divisione; • l’accento ritmico di suddivisione. L’accento ritmico di divisione scandisce i movimenti delle misure. Osserva l’esempio che segue:

& 68 œ œ œ œ .

œ.

œ. 2

.

.

.

1

2

1

.

Il tempo tre quarti si divide in tre movimenti. Ogni movimento avrà un accento detto appunto accento di divisione. Per lo stesso motivo in un tempo 2/4 avremo due accenti di divisione, e in un tempo 4/4 avremo 4 accenti di divisione.

L’accento ritmico di suddivisione scandisce la suddivisione di ciascun movimento. Per capire bene dobbiamo ricordare che: • i tempi semplici, quelli con il numeratore 2, 3, 4, hanno una suddivisione binaria: cioè ciascun movimento si divide in due parti; • i tempi composti, quelli con il numeratore 6, 9, 12 hanno una suddivisione ternaria: cioè ciascun movimento di divide in tre parti. Se ricordiamo questa regola tutto diventa semplice perché: • i tempi semplici hanno sempre due accenti ritmici di suddivisione; • i tempi composti hanno sempre tre accenti ritmici di suddivisione.

138

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.23 Pagina 139

MUSICAlight Osserva l’esempio: divisione

1

2

3

4

1

œ œ & 44 œ œ œ œ œ œ

suddivisione

1

divisione

1

suddivisione

1 2

2

1

2

1

2

2

1

2

1

2

3

43 œ

œ

œ œ œ œ œ

œ

1

2

1

2

2

2

1

2

3

1

2

3

1

2

1

1

& 86 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ 3

1

42 œ œ œ 1

2

2

2

œ

œ

1

2

68

3

98 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

3

1

2

3

1

2

3

1

2

3

Gli accenti melodici 4. Gli accenti melodici sottolineano l’espressività della melodia, accentuando una nota particolare, indicata dal compositore con segni speciali.

&c œ

œ œ œ

œ

˙

˙

In questo caso la indica che la nota Mi è forte. I segni che la il volume precedono e seguono indicano invece che prima della deve diminuire deve aumentare progressivamente; dopo la progressivamente.

metrico

L’accento

può essere

ritmico

melodico

cioè

cioè

cioè

cade all’inizio di ogni misura

scandisce i movimenti della misura

sottolinea l’espressività della melodia MUSICAlight

139


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:21 Pagina 140

MUSICAlight La sincope e il contrattempo 5. Negli spartiti musicali, come abbiamo visto, gli accenti hanno delle regole. A volte, però, un musicista fa cadere un accento dove non dovrebbe trovarsi. In realtà il musicista sposta l’accento per creare un’alterazione del ritmo e un effetto speciale. Per fare questo il musicista utilizza la sincope o il contrattempo. La sincope è lo spostamento dell’accento ritmico: dove dovrebbe esserci un accento debole c’è invece un accento forte. Il contrattempo è un fenomeno ritmico che si crea quando abbiamo delle pause dove l’accento è forte, e i suoni dove l’accento è debole.

& 44 Œ forte

œ

Œ

œ

debole

forte

debole

Œ forte

œ

Œ

debole

forte

œ debole

‰ œJ ‰ œJ ‰ œJ ‰ œJ f

d

f

d

Figure irregolari 6. Per ottenere effetti musicali molto belli e evidenti cambiamenti ritmici si usano anche le figure irregolari. Le principali figure irregolari sono le terzine, le sestine, le quintine, le settimine, indicate da un numero come nell’esempio:

œœœ œœœœœ œ œ œ œ œ 4 œ œ &4 œ 3

6

Cosa vuol dire che una figura è irregolare? Per capire meglio immaginiamo di trovarci su un pullman e di sederci in tre su due posti. Ovviamente stiamo più stretti del solito. Lo stesso accade per una figura come la terzina in cui nel tempo destinato a due note (es: 1/4 per due crome) ce ne devono stare tre.

140

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

f

d

f

d


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.23 Pagina 141

MUSICAlight

Lezione 9

La scala musicale: i gradi, i toni e i semitoni Le domande che guidano il mio studio 1. 2. 3. 4.

Che cos’è la scala? Come si chiamano i suoni da cui è formata una scala? Come può essere una scala? Dove si trovano i semitoni nella scala maggiore?

La scala 1. La scala è una successione di 8 suoni congiunti (cioè che vengono uno dopo l’altro) contenuti dentro a una ottava, per esempio dal Do al Do successivo. 2. Ogni suono che forma la scala si chiama grado.

DO SI LA SOL FA MI RE DO

MUSICAlight

141


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:21 Pagina 142

MUSICAlight 3. La scala può essere: • ascendente, quando va dal basso verso l’alto; • discendente, quando va dall’alto verso il basso. ascendente

&œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

discendente

œ

œ

œ

œ

œ

œ

œ

ascendente, quando i suoni vanno dal basso verso l’alto può essere

La scala musicale

discendente, quando i suoni vanno dall’alto verso il basso

4. I gradini della scala di casa sono tutti uguali: hanno la stessa altezza e la stessa profondità. Nella scala musicale, invece, due dei sette gradini sono più vicini rispetto agli altri… è come se fossero più bassi! Guarda lo schema!

VIII VII VI V IV III II I

DO SI LA SOL MI RE DO

FA

SEMITONO TONO TONO TONO SEMITONO TONO TONO

I gradini più bassi degli altri sono chiamati semitoni. I semitoni si trovano tra il 3°-4° grado e tra il 7°-8° grado. Tutti gli altri gradini vengono definiti toni. Questo è il modello della scala maggiore.

142

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.23 Pagina 143

MUSICAlight Il tono

Il semitono

è

la distanza maggiore tra due gradi congiunti

è

la distanza minore tra due gradi congiunti

Tutti i gradi della scala hanno un nome: Gradi

Nome dei gradi

I

tonica

perché dà il nome alla scala

II

sopratonica

ossia, sopra la tonica

III

modale o mediante

perché determina il modo (maggiore o minore) della scala

IV

sottodominante

ossia, prima della dominante

V

dominante

perché domina dal punto di vista armonico

VI

sopradominante

ossia, sopra la dominante

VII

sensibile

perché è attratta dal grado successivo

VIII

tonica

è lo stesso suono del I grado, trasportato all’ottava superiore

MUSICAlight

143


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:21 Pagina 144

MUSICAlight

Lezione 10

Le alterazioni Le domande che guidano il mio studio 1. Che cosa sono le alterazioni musicali? 2. Se mettiamo un diesis davanti a una nota ne alziamo l’altezza. Di quanto? 3. Se mettiamo un bemolle davanti a una nota ne abbassiamo l’altezza. Di quanto? 4. Che cosa sono i suoni omofoni? 5. Quali sono i diversi tipi di alterazione?

Le alterazioni musicali 1. Le alterazioni musicali sono segni particolari scritti davanti alle note. Osserva l’esempio:

& 44 ˙

œ

œ

˙

˙

Ó

Questi segni modificano l’altezza della nota a cui stanno vicino. In che modo? Vediamo lo schema: Alterazioni semplici segno nome

# b n 144

funzione

diesis

innalza la nota di mezzo tono

bemolle

abbassa la nota di mezzo tono

bequadro annulla l’alterazione semplice

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

Alterazioni doppie segno nome

‹ î nn

funzione

doppio diesis

innalza la nota di 1 tono

doppio bemolle

abbassa la nota di 1 tono

doppio bequadro annulla la doppia alterazione


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.23 Pagina 145

MUSICAlight Diesis 2. Per capire in che modo il diesis modifica l’altezza della nota a cui sta vicino facciamo un esempio. Prendiamo due suoni vicini, Sol e La. Se mettiamo un diesis davanti al Sol, il Sol si alza di un semitono. Quindi: • tra Sol e La la distanza è di un tono; • tra Sol diesis e La la distanza è di un semitono.

Sol DIESIS

Sol

La 1

TONO

Se mettiamo un doppio diesis davanti al Sol, il Sol si alza di un tono e va a finire sul La. Quindi: • tra Sol e La non c’è più distanza; • il Sol doppio diesis e il La sono lo stesso suono.

Bemolle 3. Per capire in che modo il bemolle modifica l’altezza della nota a cui sta vicino riprendiamo l’esempio precedente. Se mettiamo un bemolle davanti al La, il La si abbassa di un semitono. Quindi: • tra Sol e La la distanza è di un tono; • tra Sol e La bemolle la distanza è di un semitono. • Il La bemolle e il Sol diesis sono lo stesso suono.

La BEMOLLE

Sol

SEMITONO

SEMITONO

1

La

TONO

MUSICAlight

145


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:21 Pagina 146

MUSICAlight Se mettiamo un doppio bemolle davanti al La, il La si abbassa di un tono e va a finire sul Sol. Quindi: • tra La doppio bemolle e Sol non c’è più distanza; • il La doppio bemolle, quindi, è lo stesso suono del Sol. 4. I suoni che hanno nomi diversi e altezza uguale si chiamano omofoni. I suoni omofoni sono identici all’ascolto.

Tipi di alterazioni 5. Le alterazioni sono: • fisse: quando si trovano subito dopo la chiave. Le alterazioni fisse alterano tutte le note ad esse corrispondenti. Osserva l’esempio:

# & #cœ

œ

œ

œ

œ

œ

œ œ œ

œ

œ

In questo caso, ogni volta che incontriamo un Fa o un Do (indicati dal puntino rosso) dovremo considerarli innalzati di un semitono (Fa diesis e Do diesis). • transitorie: quando si trovano all’interno di una misura e alterano le note solo all’interno della misura. Quando mettiamo un’alterazione transitoria a una nota, l’effetto dell’alterazione dura per tutta la misura in cui la nota si trova, ma scompare nella misura successiva. Guarda lo spartito:

& 44 œ b œ

œ

œ

Si bemolle

œ #œ œ œ

œ

Do diesis

Per togliere l’alterazione, mettiamo il bequadro. Guarda lo spartito:

& 44 œ b œ

œ nœ Si

146

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

œ #œ œ nœ Do

œ

˙


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.24 Pagina 147

MUSICAlight

Lezione 11

Gli intervalli Le domande che guidano il mio studio 1. 2. 3. 4. 5.

Che cosa sono gli intervalli? Come si misura la distanza di un intervallo? Come sono gli intervalli nella scala maggiore? Che cos’è l’unisono? Che differenza c’è tra intervalli armonici e intervalli melodici? E tra intervalli consonanti e intervalli dissonanti?

La distanza tra i suoni 1. L’intervallo è la distanza tonale tra due suoni. I due suoni sono detti termini dell’intervallo.

&c ˙

˙

˙

˙

I termine II termine

I

˙

II

I

˙

˙

˙

II

I

II

Prendiamo la nostra scala di Do e costruiamo una serie di intervalli aggiungendo al primo termine un secondo termine, ogni volta più distante:

&c ˙ I

˙

˙

˙

˙

II

I

II

I

˙

˙

˙

II

I

II

MUSICAlight I

II

I

II

I

II

ecc.

147


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:21 Pagina 148

MUSICAlight Vediamo ora come si classificano gli intervalli del nostro esempio:

Intervalli Do – Re

intervallo di seconda

Do – La

intervallo di sesta

Do – Mi

intervallo di terza

Do – Si

intervallo di settima

Do – Fa

intervallo di quarta

Do – Do

intervallo di ottava

Do – Sol

intervallo di quinta

2. Per misurare la distanza di un intervallo si conta partendo dal primo termine (incluso) fino ad arrivare al secondo. Guarda l’esempio: Do - La

Sol - Do

Mi - Sol

Do

Re

Mi

Fa

Sol

La

1

2

3

4

5

6

Sol

La

Si

Do

1

2

3

4

Mi

Fa

Sol

1

2

3

intervallo di SESTA

intervallo di QUARTA

intervallo di TERZA

Giusti, maggiori e minori 3. Non basta dire che un intervallo è di 4a o di 5a o di 6a. Occorre aggiungere un aggettivo. Riprendendo la nostra scala, abbiamo: seconda maggiore

&c ˙

148

˙

terza maggiore

˙

˙

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

quarta giusta

˙

˙

quinta giusta

˙

˙

sesta maggiore

˙

˙

settima maggiore

˙

˙

ottava giusta

˙

˙


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.24 Pagina 149

MUSICAlight Possiamo vedere la serie di intervalli anche nella tabella: Do – Re

2a maggiore

Do – La

6a maggiore

Do – Mi

3a maggiore

Do – Si

7a maggiore

Do – Fa

4a giusta

Do – Do

8a giusta

Do – Sol

5a giusta

Nella scala maggiore, gli intervalli di 2a, 3a, 6a e 7a sono maggiori; quelli di 4a, 5a, 8a sono giusti.

L’unisono 4. Guarda l’esempio:

&˙ ˙ Questo è un unisono, cioè lo stesso suono. L’unisono in realtà non è un intervallo, perché tra i due suoni non c’è nessuna distanza. Però lo è dal punto di vista armonico. Per questo la serie degli intervalli deve considerare anche l’unisono.

Ulteriori distinzioni degli intervalli 5. Possiamo distinguere gli intervalli in: • armonici, quando i suoi termini vengono suonati contemporaneamente; • melodici, quando i suoi termini vengono suonati uno dopo l’altro. armonico

&

˙˙

˙

˙

melodico

• consonanti, quando producono una sensazione piacevole; • dissonanti, quando producono sensazioni di urto, di tensione. MUSICAlight

149


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:21 Pagina 150

MUSICAlight

Lezione 12

La tonalità e le scale Le domande che guidano il mio studio 1. Che cos’è la tonalità? 2. Che differenza c’è tra una scala maggiore e una scala minore? 3. Come si costruisce una scala maggiore? E una minore?

La tonalità 1. La tonalità è il vincolo che lega più suoni di una scala e li mette in relazione tra di loro. La tonalità è una parte fondamentale del linguaggio musicale. Questo il prospetto delle tonalità:

Il prospetto delle tonalità

#

& Do magg. - La min.

## ##

&

Mi magg. - Do diesis min.

Sol magg. - Mi min.

# ## #

#

Si magg. - Sol diesis min.

bb

&b Fa magg. - Re min.

b & b bbb

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

La magg.. - Fa diesis min.

Re magg. - Si min.

# # ## # #

### # # # #

Fa diesis magg. - Re diesis min. Do diesis magg. - La diesis min.

bbb

Si bem. magg. - Sol min.

Re bem. magg. - Si bem. min.

150

# ##

##

bbbbbb

bbbb

Mi bem. magg. - Do min.

Sol bem. magg. - Mi bem. min.

bbbbbbb

La bem. magg. - Fa min.

Do bem. magg. - La bem. min.


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.24 Pagina 151

MUSICAlight Le scale 2. Per ogni tonalità abbiamo due modi: uno maggiore e uno minore. Ciò significa che lo stesso impianto tonale dà origine ad una scala maggiore e ad una scala minore. Le due scale contengono le stesse note, ma è diverso lo schema. Confrontiamo i due schemi: I

II

I

II

III

IV

V

IV

V

VI

VII

VIII

Scala maggiore

Scala minore naturale III

VI

VII

maggiori

con i semitoni tra il III e il IV grado e tra il VII e l’VIII grado

minori

con i semitoni tra il II e il III grado e tra il V e il VI grado

VIII

possono essere Le scale

Costruire le scale maggiori e minori 3. Per iniziare a costruire una nuova scala maggiore, occorre partire dal V grado di quella precedente sia nelle scale con i diesis, sia nelle scale con i bemolli. Quindi, dal V grado del Do costruiamo la scala del Sol, dal V grado del Sol quella del Re ecc.

MUSICAlight

151


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:21 Pagina 152

MUSICAlight Le scale con i diesis (#) Do

Re

Mi

Fa

Sol

La

Si

Do

nessuna alterazione

Sol

La

Si

Do

Re

Mi

Fa#

Sol

1 diesis

Re

Mi

Fa#

Sol

La

Si

Do#

Re

2 diesis

La

Si

Do#

Re

Mi

Fa#

Sol#

La

3 diesis

Mi

Fa#

Sol#

La

Si

Do#

Re#

Mi

4 diesis

Si

Do# Sol# Re#

Re# La# Mi#

Mi

Fa# Do# Sol#

Sol# Re# La#

La# Mi# Si#

Si

5 diesis

Fa#

6 diesis

Do#

7 diesis

Fa# Do#

Si Fa#

Le scale con i bemolle (b) Do

Re

Mi

Fa

Sol

La

Si

Do

nessuna alterazione

Fa

Sol

La

Si

Do

Re

Mi

Fa

1 bemolle 2 bemolli

6 bemolli

Si b Mi b La b Re b Sol

b Do b

Do

Re

Fa

Sol

Si

Do

b Mi b La b Re b

Fa

Sol

b Mi b La b Re b

b Mi b

Sol

La

Si

Do

Re

Fa

Sol

Si

Do Fa

Sol

b Mi b La b Re b

b Do b Fa b

Si

Fa

Si b Mi b La b Re b

Sol b

b Mi b La b

Si b

3 bemolli 4 bemolli 5 bemolli

b Do b

7 bemolli

Per costruire la scala minore relativa alla scala maggiore si procede in questo modo: • prendiamo in considerazione la scala maggiore, per esempio quella del Re. Dal prospetto delle tonalità sappiamo che ha due diesis; • dalla scala maggiore, costruiamo ora la scala minore partendo dal VI grado della scala maggiore e utilizzando le sue stesse note:

&˙ I

˙

˙

II

III

IV

˙ V

˙

˙

VI

VII

VIII

Come si vede le due scale contengono le stesse note. Ma, come abbiamo già detto, è diverso lo schema dei toni e dei semitoni. 152

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.25 Pagina 153

MUSICAlight

Lezione 13

Gli abbellimenti. Segni dinamici ed espressivi Le domande che guidano il mio studio 1. Che cosa sono gli abbellimenti? 2. Che cosa sono i segni dinamici? E i segni espressivi?

Gli abbellimenti 1. Gli abbellimenti sono elementi decorativi che abbelliscono la melodia musicale. Si chiamano anche note ornamentali o fioriture. Gli abbellimenti sono indicati mediante piccole note o simboli posti accanto o sopra la nota reale alla quale si appoggiano. Gli abbellimenti hanno un ruolo decorativo e per questo non vengono eseguiti seguendo regole rigide ma sempre lasciando spazio all’interpretazione e al gusto del musicista! Nei due spartiti che seguono trovi alcuni esempi. Nel rigo superiore trovi i simboli di alcuni abbellimenti, in quello inferiore trovi il modo in cui questi abbellimenti vengono eseguiti.

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MUSICAlight Segni dinamici e di espressione 2. La scrittura musicale usa piccoli segni che indicano come deve essere eseguito il brano. • I segni dinamici sono quelli che si riferiscono all’intensità del suono. Quando un compositore scrive la musica utilizza i segni dinamici per indicare in che modo vuole che siano suonati alcuni passaggi. Per esempio scriverà  per indicare che un passaggio del brano venga suonato pianissimo,  per indicare che venga suonato piano,  per indicare che venga suonato forte. Se invece il compositore desidera che il suono cambi in modo graduale scriverà crescendo, diminuendo, rinforzando… Talvolta il compositore può dare indicazioni anche molto specifiche e scrivere: dolce, cantabile, misterioso… • I segni di espressione, o segni espressivi, sono quelli che si riferiscono al modo di suonare determinate note. Qui sotto sono riportati i segni espressivi: Legatura di espressione: viene messa su più note di altezza diversa e indica che queste note devono essere eseguite senza interruzione tra una nota e l’altra, come se fossero un unico suono.

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Puntini di attacco: vengono messi su note staccate per indicare che devono essere eseguite leggere e staccate.

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154

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

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(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.25 Pagina 155

MUSICAlight Trattini: vengono messi su note staccate per indicare che devono essere eseguite appoggiando il suono. Le note devono essere eseguite più tenute e meno separate.

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Ecco alcune misure con segni dinamici e di espressione. Allegro

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I segni espressivi

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si dividono in

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(= diminuendo)

legatura di espressione

le note devono essere eseguite senza interruzione

puntini di attacco

le note devono essere eseguite con un attacco più incisivo

trattini

le note devono essere eseguite appoggiando il suono

MUSICAlight

155


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MUSICAlight

Lezione 14

La melodia Le domande che guidano il mio studio 1. Che cos’è la melodia? 2. Quali sono le regole per scrivere una melodia giusta? 3. Quali sono le principali tipologie di melodia?

Le regole della melodia 1. Per costruire una frase non basta mettere una parola di senso compiuto dietro l’altra. Le parole, infatti, devono essere ordinate seguendo i princípi della grammatica. La stessa cosa accade per la musica. Non basta una successione di note per creare una melodia. La melodia, infatti, è una successione coerente di suoni. 2. Per scrivere melodie corrette dobbiamo seguire alcune regole: • la melodia deve essere coerente con l’armonia. Nella prossima lezione vedremo con precisione cos’è l’armonia. Intanto possiamo dire che l’armonia è la scienza che studia gli accordi, cioè l’unione simultanea di più suoni. L’armonia non è mai casuale e rappresenta l’impalcatura che regge tutta la melodia. • la melodia deve avere un certo equilibrio. Per fare un esempio, se la prima parte della melodia procede in senso ascendente (dalle note più basse alle note più alte), la seconda procederà in senso discendente (dalle note più alte alle note più basse), e viceversa.

156

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.25 Pagina 157

MUSICAlight La melodia scritta nello spartito che segue è equilibrata perché procede verso l’alto, torna verso il basso e finisce con la nota iniziale.

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Tipologie di melodie 3. Pur nella loro infinita varietà, le melodie si distinguono in varie tipologie: • melodia per gradi congiunti. Le note si susseguono una accanto all’altra, senza salti. L’esempio più celebre è l’Inno alla Gioia di Beethoven:

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• melodia per gradi distanti (salti). È il caso contrario rispetto al precedente. Tra una nota e l’altra ci sono infatti degli intervalli, che possono essere più o meno ampi:

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MUSICAlight

157


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:21 Pagina 158

MUSICAlight • melodia mista. I suoni si susseguono sia per gradi congiunti, sia per gradi distanti:

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gradi congiunti gradi distanti

per gradi congiunti

può procedere La melodia

per gradi distanti

mista

158

Parte 2 • TEORIA MUSICALE

le note si susseguono senza salti

tra una nota e l’altra ci sono degli intervalli più o meno ampi

le note si susseguono per gradi congiunti e per salti


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MUSICAlight

Lezione 15

L’armonia Le domande che guidano il mio studio 1. Che cos’è l’armonia? 2. Che cosa sono gli accordi? 3. Come si chiamano gli accordi formati da tre suoni? E quelli formati da quattro suoni?

Armonia e melodia 1. L’armonia è la scienza degli accordi. Ma cosa vuol dire? Osserva con attenzione la partitura che segue:

Violino I

Violino II

Viola

Violoncello

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Come puoi osservare il brano è scritto per quattro strumenti: violino primo, violino secondo, viola e violoncello. Se consideriamo la voce di ogni singolo strumento, allora stiamo leggendo la melodia. MUSICAlight

159


(126-161) MUSICA A NEW_P2 12/02/18 13:21 Pagina 160

MUSICAlight Se invece leggiamo le voci degli strumenti tutti insieme, come li ascoltiamo in concerto, allora stiamo leggendo l’armonia. Quindi: • la melodia è il percorso orizzontale evidenziato dalle linee verdi; • l’armonia è l’insieme complessivo verticale, segnato dalle linee rosse.

Gli accordi 2. Gli accordi sono insiemi di almeno tre suoni, eseguiti contemporaneamente. Per costruire un accordo è necessario scegliere le note seguendo regole precise. Vediamo come. Sulla scala di Do Maggiore costruiamo un accordo, in base alla seguente regola: l’accordo è formato da tre suoni. Al primo suono, detto fondamentale, se ne aggiungono altri due. Ogni suono è a distanza di una terza dal suono successivo. Avremo quindi:

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IV

V

VI

VII

intervallo di terza intervallo di terza

Gli intervalli Gli intervalli sono le distanze tra le note di ciascun accordo. Con l’intervallo si misura la distanza tra la prima nota (fondamentale) e gli altri due suoni. A seconda di questa distanza otterremo tre tipi di accordi: 160

Parte 2 • TEORIA MUSICALE


(126-161) MUSICA A NEW_P2 26/02/18 10.26 Pagina 161

MUSICAlight Tipologia di accordi

Sui gradi

Accordo perfetto maggiore

I

IV

V

Accordo perfetto minore

II

III

VI

Accordo di quinta diminuita

VII

Perciò, nella tonalità di Do Maggiore, avremo:

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˙˙˙ I

II

III

IV

V

VI

VII

Accordo perfetto maggiore (APM) Accordo perfetto minore (apm) Accordo di quinta diminuita (a5dim)

Triadi e quadriadi 3. Gli accordi fin qui considerati (maggiori, minori o diminuiti) si dicono triadi, perché sono accordi formati da tre suoni. Ci sono anche accordi di quattro suoni. Gli accordi di quattro suoni si chiamano quadriadi. Per costruirli, dobbiamo aggiungere un quarto suono, ancora una volta a distanza di una terza rispetto al suono più acuto della triade. Osserviamo:

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La nota colorata in rosso è quella che si aggiunge alla triade. Questo accordo si chiama accordo di settima, perché la distanza tra il suono fondamentale e il suono più acuto forma un intervallo di settima.

MUSICAlight

161


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:22 Pagina 162

LA TEORIA IN PRATICA: VIDEOLEZIONE

Lezione 5

1

– La tabella dei simboli musicali – Sintesi da sfogliare

Parte 3 La scrittura musicale

I METODI Lezioni 16. 17. 18. 19. 20.

Il flauto dolce La chitarra La tastiera Le percussioni Il canto


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:22 Pagina 163

In questa parte impareremo, attraverso semplici metodi organizzati in step graduati, a prendere confidenza con il flauto, la chitarra, la tastiera, le percussioni e con la nostra voce. Acquisiremo così la tecnica necessaria che ci permetterà di leggere la musica e riprodurla con questi strumenti. Per divertirci e per diventare dei veri artisti.


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:22 Pagina 164

Lezione 16

Il flauto dolce Lo strumento più suonato ■ Il flauto soprano Il flauto dolce è lo strumento più adottato a scuola. Le sue origini sono molto antiche, ma la forma e il modello che noi conosciamo risalgono al periodo rinascimentale. Può essere chiamato flauto dolce o flauto diritto, per distinguerlo dal flauto traverso. Esistono diversi modelli di flauto dolce. Nelle scuole è maggiormente adottato il flauto soprano. Vediamolo da vicino.

■ Come è fatto Lo strumento ha una lunghezza di circa 33 centimetri. Presenta sette fori nella parte anteriore e un foro nella parte posteriore detto «portavoce». Può essere costruito in un unico pezzo, anche se, comunemente, viene realizzato in due o tre parti. In ogni caso può essere distinto in tre «sezioni»: • la testa, dove ha sede l’imboccatura; • il corpo, cioè la parte centrale, con i fori per le dita; • il piede, ossia l’estremità inferiore, con un foro e terminante leggermente a campana.

Testa Corpo Piede

■ Come si suona

164

Parte 3 • I METODI

Si tiene con le due mani: la sinistra nella parte superiore dello strumento, la destra nella parte inferiore. Le braccia, morbide e rilassate, tengono lo strumento a un’angolazione di 40-45 gradi rispetto al corpo. Non occorre irrigidirsi: importante è tenere il busto eretto ma rilassato. Se suoniamo seduti, evitiamo di appoggiare i gomiti sul banco. «Sentiamo» l’appoggio dei piedi sul pavimento e scostiamoci leggermente dallo schienale della sedia. Bisogna appoggiare delicatamente le labbra all’imboccatura, senza appoggiarvi i denti. Si immette l’aria nello strumento, senza forzare l’emissione: in tal caso produrremmo solo suoni sgradevoli. L’emissione deve essere costante.


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Le dita vanno tenute vicine ai fori. Quando questi vanno chiusi, per poter eseguire suoni di altezza diversa, non occorre esercitare una pressione eccessiva delle dita sullo strumento. Chiudiamo i fori con i polpastrelli, avendo cura di farlo con precisione: in caso contrario non riusciremmo a produrre suoni chiari e puliti. Per suonare il flauto dolce non occorre una grande quantità di aria. Dunque, non è necessario inspirare come se si dovesse affrontare un’immersione in apnea. È sufficiente una leggera inspirazione, avendo cura di non alzare le spalle per favorire la respirazione «diaframmatica».

indice medio anulare

indice medio anulare

mignolo

■ L’articolazione è la «pronuncia» dei suoni

Pollice

Per produrre i suoni occorrono principalmente tre azioni: • assumere la corretta posizione delle dita (diteggiatura); • immettere aria nello strumento; • articolare i suoni. L’articolazione è la «pronuncia» dei suoni. Quando suoniamo, possiamo infatti legare i suoni o staccarli. In altri termini, possiamo eseguire più suoni senza interrompere il flusso dell’aria (legato) o, al contrario, possiamo pronunciare ogni singolo suono (staccato), interrompendo per un istante la continuità del flusso dell’aria. In questo caso interviene la lingua: nello staccato l’emissione dell’aria è originata dalla pronuncia, molto leggera, della consonante D o T.

■ Diteggiatura del flauto Esistono alcuni segni convenzionali che descrivono l’apertura o la chiusura dei fori del flauto: eccoli, insieme allo schema che riassume la diteggiatura, ovvero la posizione delle dita adottata per produrre suoni naturali (Do, Re, Mi ecc.) e alterati (Do #, Re b ecc.). SEGNI CONVENZIONALI E DITEGGIATURA

Foro chiuso

Foro aperto

Foro chiuso a metà

Schema della diteggiatura dei suoni naturali

Do

Re Do Re

Mi Re Mi

Fa

Sol Fa Sol

La Sol La

Si La Si

Do

Re Do Re

Mi Re Mi

Fa

Sol Fa Sol

La Sol La

Si

Do

La Si

Schema della diteggiatura dei suoni alterati

Lezione 16 • Il flauto dolce

165


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IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

Il flauto di Oz ■ Il flauto dolce in 100 step Il flauto di Oz è un corso originale e progressivo che ci insegna a suonare il flauto dolce. Si compone di 100 step, distinti in: • esercizi: contrassegnati dal bollino verde, ci consentono di acquisire una buona tecnica esecutiva; • studi tecnici: contrassegnati dal bollino rosso, ci fanno provare, da subito, il piacere di suonare su bellissime basi musicali. Gli «style» indicano gli stili di accompagnamento utilizzati per ogni brano. Molti brani sono scritti a più voci, con diversi livelli di difficoltà. Questo perché Oz non vuole escludere nessuno dal piacere di suonare insieme. Solo così la classe, tutta la classe, può trasformarsi in una vera orchestra.

La nota SI

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In poco tempo potremmo così costruirci un valido repertorio da proporre ai nostri concerti, con i brani originali presentati qui ne Il flauto di Oz, e con gli adattamenti e le trascrizioni presenti nelle antologie strumentali Un flauto in concerto e Un flauto in jeans. Altri brani per flauto sono proposti nell’Antologia vocale e strumentale, con canzoni famose, colonne sonore, canti natalizi, musica moderna ecc. Ma c’è di più. Questo affascinante viaggio nel mondo del flauto va oltre i confini del libro. Nella versione digitale del libro troverete infatti il videocorso Il flauto di Oz, con videolezioni sulla tecnica, lo studio e l’esecuzione flautistica, presentate in modo chiaro e divertente.

Figure da 4/4, da 2/4, da 1/4. Esegui gli esercizi avendo cura di mantenere con precisione il ritmo, senza accelerare né rallentare. «Attacca» ogni nota con un colpo di lingua preciso ma delicato.

Step 1

#4w & 4 Step 2

# & 42 ˙ Step 3

#4w & 4 166

CD – Ascolto 54 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Soft Beat ●

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CD – Ascolto 55 –––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Standard Beat ●

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CD – Ascolto 56 ––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Standard Beat ●

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:23 Pagina 167

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La nota LA

Step 4

CD – Ascolto 57 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Love Beat ●

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CD – Ascolto 58–––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Half Beat ●

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Step 6

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CD – Ascolto 59 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country ● Qui trovi una figura... particolare: la minima con il punto di valore. Come già sai, il suo valore è di 3/4, corrispondenti quindi a 3 movimenti.

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La nota SOL

Step 7

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CD – Ascolto 60 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Beat ●

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CD – Ascolto 61 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Classic 3/4 ●

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Lezione 16 • Il flauto dolce

∑. 167


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:23 Pagina 168

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

Step 9

CD – Ascolto 62 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Beat ●

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CD – Ascolto 63 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: HipHop ●

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CD – Ascolto 64 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Pop Ballad ● Ancora figure puntate. In questo brano la semiminima puntata ha un valore pari a 1/4 + 1/8:

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CD – Ascolto 65 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Light Rock ● È importante eseguire le crome con un colpo di lingua breve ma leggero. Ciò conferirà il giusto «scatto» a questo brano.

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168

Parte 3 • I METODI

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La nota DO

Step 13

CD – Ascolto 66 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Light Rock ●

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Step 14

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CD – Ascolto 67 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Miami Beat ●

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Step 15

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CD – Ascolto 68 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Classic Beat ●

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Step 16

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CD – Ascolto 69 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country 3/4 ● In questa ballata le note vanno eseguite con un colpo di lingua molto delicato, mai aspro e secco. Bisogna cioè... «cantare» con espressione mentre si suona!

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Lezione 16 • Il flauto dolce

169


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IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

Step 17

CD – Ascolto 70 ––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Traditional March ● La marcia ha un ritmo scattante, energico, sicuro. Altrettanto incisivo e sicuro deve perciò essere l’attacco dei suoni, soprattutto quando si esegue la figurazione.

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Step 18

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CD – Ascolto 71 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country Ballad ● Questo brano va eseguito con una grande cantabilità. Le crome non devono perciò essere corte e aride, bensì quasi legate l’una all’altra. È opportuno attaccarle con un delicatissimo colpo di lingua.

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La nota RE

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Step 19

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CD – Ascolto 72 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Beat ●

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:23 Pagina 171

Step 20

CD – Ascolto 73 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Beat ●

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Step 21

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CD – Ascolto 74 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Guitar Ballad ●

Per questo brano valgono gli stessi suggerimenti dati per lo Step 18.

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CD – Ascolto 75 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Minuetto ● Per rendere perfettamente l’eleganza del minuetto, occorre dare un buon appoggio all’inizio di ogni battuta ed eseguire gli altri movimenti con maggior leggerezza.

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Lezione 16 • Il flauto dolce

171


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:23 Pagina 172

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

Step 23

CD – Ascolto 76 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Guitar Ballad ●

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Step 24

CD – Ascolto 77 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: March ● Abbiamo già visto quali sono le caratteristiche della marcia: ancora una volta si richiedono scatto e brillantezza!

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172

Parte 3 • I METODI


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:23 Pagina 173

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La nota FA

Step 25

CD – Ascolto 78 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Pop Beat ●

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Step 26

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Step 28

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Step 27

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Lezione 16 • Il flauto dolce

173


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:23 Pagina 174

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

Step 29

CD – Ascolto 82 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Vienna Waltz ● Il valzer viennese è, come il minuetto, una danza in tempo ternario.

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Step 30

CD – Ascolto 83 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Polka ● Sottolineiamo l’energia della polka con suoni pronunciati con assoluta sicurezza e dal timbro aperto e brillante.

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:23 Pagina 175

Step 31

CD – Ascolto 84 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Diva Ballad ● Un brano molto cantabile. Attacchiamo i suoni con delicatezza e sosteniamo le note con espressività.

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CD – Ascolto 85 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Dixieland ● Il dixieland, ossia il «jazz dei bianchi». Non basta suonare le note: occorre molto di più. Eseguiamolo con un’articolazione brillante e potremo assaporare il giusto spirito del ritmo jazz.

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Lezione 16 • Il flauto dolce

175


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:23 Pagina 176

IL FLAUTO DI OZ: VIDEOLEZIONI 1-7

La nota MI

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CD – Ascolto 86 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Beat ●

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Step 36

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CD – Ascolto 88 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Light Rock ●

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CD – Ascolto 87 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Soft Beat ●

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CD – Ascolto 89 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Minuetto ●

Per questo brano, seguiamo i suggerimenti relativi allo Step 22.

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176

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:23 Pagina 177

Step 37

CD – Ascolto 90 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Polka ● Una polka tutta particolare: la melodia si basa su crome cortissime, che vanno perciò eseguite con un colpo di lingua brevissimo e preciso.

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Step 38

CD – Ascolto 91 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country Ballad ● Attenzione alle terzine: dobbiamo eseguirle con il giusto ritmo ma anche con la giusta espressione. In questo style, vanno suonate con cantabilità.

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Lezione 16 • Il flauto dolce

177


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:23 Pagina 178

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

Step 39

CD – Ascolto 92 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Polka ● Colpo di lingua corto e incisivo per questa polka decisamente più… «aggressiva».

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CD – Ascolto 94 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country 3/4 ●

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 179

Step 42

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CD – Ascolto 95 –––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Natural Beat Ballad ●

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CD – Ascolto 96 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: French March ● Questo brano propone una marcia meno militaresca e più brillante di quelle che siamo abituati a sentire. Dunque, va eseguito con una articolazione leggera: l’effetto deve essere quello di una marcia spensierata e divertente.

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Lezione 16 • Il flauto dolce

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 180

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

Step 44

CD – Ascolto 97 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Gipsy ● Interessante la combinazione tra la melodia in minore (Re minore) e il ritmo latino-americano. Fate attenzione a non esagerare con la pressione dell’aria nelle note gravi, per evitare un suono sgradevole o addirittura dei fischi.

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CD – Ascolto 98 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Mazurka ● La mazurka è una danza molto diffusa anche oggi. È un ballo pieno di energia; meno elegante del minuetto o del valzer, conserva i tratti della sua origine popolare. La seconda parte del brano, in Sol maggiore, rivela un carattere meno incisivo e più cantabile. È perciò importante evidenziare la differenza musicale tra le due parti.

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 181

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La nota DO

Step 46

CD – Ascolto 99 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Color Beat ●

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Step 47

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CD – Ascolto 100 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Natural Beat ●

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CD – Ascolto 101 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Disco Dance ●

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Lezione 16 • Il flauto dolce

181


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 182

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

Step 49

CD – Ascolto 102 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Natural Ballad ●

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CD – Ascolto 103 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Minuetto ● In questo minuetto consigliamo di curare con particolare attenzione l’esecuzione delle due crome legate. L’effetto che ne risulta è di straordinaria eleganza.

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 183

Step 51

CD – Ascolto 104 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Big Band ● Tutta l’esuberanza della Big Band in questo brano, che va eseguito con sicurezza e grande incisività ritmica.

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CD – Ascolto 105 –––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country Ballad ●

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Lezione 16 • Il flauto dolce

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 184

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

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La nota MI

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Step 53

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CD – Ascolto 106 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Pop Beat ●

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CD – Ascolto 109 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country 3/4 ●

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 185

Step 57

CD – Ascolto 110 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Broadway ● Le crome di questo brano vanno eseguite con un colpo di lingua preciso ma non marcato, quasi a scandire i movimenti di un ballerino di tip-tap.

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CD – Ascolto 111 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Big Band Fox ●

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Lezione 16 • Il flauto dolce

185


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 186

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

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La nota FA

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Step 59

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Step 60

CD – Ascolto 112 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Light Rock ●

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CD – Ascolto 113 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Light Rock ●

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Step 61

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CD – Ascolto 114 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Slow Waltz ●

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Step 62

CD – Ascolto 115 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Dixieland ●

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 187

Step 63

CD – Ascolto 116 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Hollywood ● Questo brano gioca tutto sulla leggerezza. Attacchiamo i suoni con estrema precisione e… mi raccomando: tutti in punta di piedi!

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Step 64

CD – Ascolto 117 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Mambo ● Spensieratezza e gioia di muoversi in questo mambo: sosteniamo bene i suoni che devono risultare timbricamente pieni e smaglianti.

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Lezione 16 • Il flauto dolce

187


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 188

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

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La nota SOL

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Step 65

CD – Ascolto 118 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Bluegrass ●

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Step 66

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CD – Ascolto 119 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country 3/4 ●

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Step 67

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CD – Ascolto 120 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Ragtime ●

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Step 68

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CD – Ascolto 121 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Bossa ● Molto interessante la combinazione di questa melodia sul profilo ritmico della bossa. Ne risulta un effetto particolarissimo, un gradevole contrasto.

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188

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 189

Step 69

CD – Ascolto 122 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Bluegrass ● Con questo style, evochiamo ritmi assai diffusi nelle tradizioni musicali irlandese e americana. Marchiamo bene il tempo: solo così il «contagio» della danza sarà irresistibile.

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Step 70

CD – Ascolto 123 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Minuetto ● Ancora un minuetto. Oltre alle crome legate, poniamo ora attenzione anche alle semiminime puntate: vanno eseguite con estrema leggerezza.

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Lezione 16 • Il flauto dolce

189


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 190

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

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Step 71

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CD – Ascolto 124 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Beguine ●

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Step 72

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CD – Ascolto 125 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Beguine ●

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Step 73

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CD – Ascolto 127 –––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Cinema Ballad ● Qui troviamo una figurazione ritmica particolare: la sincope. Facciamo attenzione a eseguirla in tempo, senza lasciarci distrarre dall’accompagnamento o dalla seconda voce.

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190

Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 191

Step 75

CD – Ascolto 128 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Rumba ●

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Step 76

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CD – Ascolto 129 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Minuetto ●

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Lezione 16 • Il flauto dolce

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191


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 192

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

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La nota FA#

Step 77

CD – Ascolto 130 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Motown ●

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Step 78

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CD – Ascolto 131 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Flipper 4/4 ●

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Step 79

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CD – Ascolto 132 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Schlager ●

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Step 80

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CD – Ascolto 133 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Flipper 4/4 ●

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:24 Pagina 193

Step 81

CD – Ascolto 134 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Mazurka ●

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CD – Ascolto 135 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Motown ● Facciamo attenzione alle note ribattute, ossia ai suoni che si ripetono uguali. Dobbiamo eseguirli tutti uguali tra loro, con regolarità e precisione. Si richiede un grande controllo del colpo di lingua.

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Lezione 16 • Il flauto dolce

193


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:25 Pagina 194

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

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CD – Ascolto 136 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Pop Schlager ●

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Step 84

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Step 85

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:25 Pagina 195

Step 87

CD – Ascolto 140 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country 3/4 ● Curiamo la sonorità della nostra esecuzione. È ora necessario un suono denso ed espressivo.

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CD – Ascolto 141 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Beguine ● Ancora sincopi, in questa danza originaria delle Antille, molto somigliante alla rumba ma di andamento più lento.

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Lezione 16 • Il flauto dolce

195


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:25 Pagina 196

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

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La nota

Step 89

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CD – Ascolto 142 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Slow Swing ●

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Step 90

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CD – Ascolto 143 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Ballad ●

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Step 91

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CD – Ascolto 144 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Hully Gully ●

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Step 92

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CD – Ascolto 145 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Jazz Waltz ● Come è diverso questo valzer, in stile jazz, da quello viennese… Qui il ritmo ternario ha un carattere meno danzato e aperto. Teniamone conto nella nostra esecuzione!

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Parte 3 • I METODI


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:25 Pagina 197

Step 93

CD – Ascolto 146 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Groove Ballad ●

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CD – Ascolto 147 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Diva ●

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Lezione 16 • Il flauto dolce

197


(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:25 Pagina 198

IL FLAUTO DI OZ VIDEOLEZIONI 1-7

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Ih ih La nota

Step 95

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Step 96

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CD – Ascolto 148 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Cha-cha-cha ●

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CD – Ascolto 151 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Windy Beat ●

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CD – Ascolto 150 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Rumba ●

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CD – Ascolto 149 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Bossa ●

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Step 97

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Parte 3 • I METODI

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(162-199) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:25 Pagina 199

Step 99

CD – Ascolto 152 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Charleston ● Il charleston, altra eccellente danza di origine afro-americana, dal ritmo sincopato. Mettiamo in evidenza il ritmo gioioso, accentuando le figurazioni sincopate.

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Step 100

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Lezione 16 • Il flauto dolce

199


(200-209) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:35 Pagina 200

Lezione 17

La chitarra La chitarra La chitarra è uno strumento molto diffuso. Viene impiegato nella musica classica, nella musica leggera, nella musica rock, nel jazz. Può essere considerato sia uno strumento solistico, sia un ottimo strumento di accompagnamento. Ne esistono diversi modelli: la chitarra classica, la chitarra acustica, la chitarra elettrica, la chitarra battente, quest’ultima usata particolarmente nella musica popolare.

■ Come è fatta Il disegno mostra le parti principali della chitarra: • sei corde, di identica lunghezza ma di diverso spessore, sono tese lungo il manico. In una estremità sono tenute dai piroli, viti accordanti che ne regolano la tensione; dall’altra sono fissate al ponticello, posto sulla cassa armonica. Le corde possono essere di nylon (chitarra classica) o di metallo (chitarra acustica, jazz, elettrica). Possono essere pizzicate dalle dita dell’esecutore o da un plettro di materiale plastico; • la cassa armonica ha la caratteristica forma a «8». È costituita da due tavole armoniche, tenute insieme dalle fasce laterali. La sua funzione è quella di amplificare le vibrazioni della corda e conferire sonorità ai suoni prodotti. Sulla tavola superiore, oltre al ponticello, troviamo la «rosa», ossia la buca sonora dalla quale si diffonde il suono verso l’esterno; • il manico è diviso in 19 parti, chiamate tasti: delimitati da sottili barre metalliche, essi hanno una diversa larghezza che si riduce man mano che ci si avvicina alla cassa armonica. Il tasto vicino al cavigliere, ossia alla «paletta» dove troviamo i piroli, essendo il primo tasto, è detto capotasto.

Cassa armonica Cavigliere

Capotasto Tasti

Manico

Corde

Piroli

200

Parte 3 • I METODI

Rosa

Ponticello


(200-209) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:35 Pagina 201

■ Come si suona: la posizione del corpo Nella posizione classica, la chitarra si suona stando seduti, con la schiena diritta ma non tesa e la gamba sinistra sollevata su un poggiapiede. Lo strumento poggia sulla gamba sinistra, mentre il torace dell’esecutore si accosta alla cassa armonica. Il cavigliere è tenuto quasi all’altezza degli occhi. Il braccio destro, poco prima del gomito, si appoggia nel punto in cui la fascia laterale incontra la tavola armonica superiore. Nella posizione leggera e rock, la chitarra può essere suonata anche stando in piedi e può essere retta per mezzo di una cinghia.

■ La posizione delle mani La mano destra va tenuta in posizione perpendicolare rispetto alle corde, all’incirca in prossimità della buca sonora. Il polso e la mano vanno tenuti molto rilassati: è importante evitare una posizione contratta della mano e delle dita, perché ciò non facilita una buona tecnica esecutiva. Le corde vengono pizzicate dal pollice, indice, medio e anulare. Molto raro è l’uso del mignolo. Ovviamente il pollice pizzica le corde con un movimento discendente, ossia dall’alto verso il basso. Le altre dita, invece, pizzicano le corde con un movimento ascendente, dal basso verso l’alto. La mano sinistra deve potersi muovere liberamente lungo il manico dello strumento. Il pollice è tenuto nella parte posteriore del manico; le altre dita premono con i polpastrelli le corde, producendo in tal modo suoni di altezza diversa. Ovviamente è possibile anche pizzicare le corde facendole vibrare per la loro intera lunghezza: in questo caso si parla di «corde vuote». Le dita vanno tenute in posizione perpendicolare rispetto al manico. Premendo le corde sui tasti e procedendo lungo il manico verso la cassa armonica, si producono suoni sempre più acuti. A ogni tasto, l’altezza del suono varia di un semitono.

■ La «diteggiatura» della chitarra Negli spartiti per chitarra troviamo numeri arabi, numeri romani e lettere. Vediamo cosa indicano: • i numeri racchiusi da cerchietti indicano la corda: , per esempio, indica la quinta corda; • i numeri arabi indicano le dita della mano sinistra: 1 (indice) – 2 (medio) – 3 (anulare) – 4 (mignolo); lo 0 indica che la corda è vuota, ossia non è premuta da alcun dito; • i numeri romani indicano i tasti: I (primo tasto, o capotasto) – II (secondo tasto), e così via; • le lettere indicano le dita della mano destra: p (pollice) – i (indice) – m (medio) – a (anulare).

Corde 1

1

2 3 4

I II III IV V e cc.

5 6

I tasto

II tasto

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Lezione 17 • La chitarra

p

201


(200-209) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:36 Pagina 202

■ Come si accorda Le corde libere (pizzicate cioè senza che sia premuto alcun tasto) della chitarra producono i seguenti suoni:

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Si Sol Re La Mi

IV tasto

V tasto

Nella tabella che segue, indichiamo come procedere per accordare lo strumento.

ACCORDARE LA CHITARRA: COME PROCEDERE Produciamo la nota La con un corista o un diapason o semplicemente con un altro strumento già accordato (il flauto, il pianoforte, una tastiera); sulla nota così prodotta accordiamo la quinta corda della chitarra, modificandone la tensione mediante il pirolo corrispondente fino a ottenere un suono analogo a quello del La; premiamo la sesta corda (Mi) sul suo V tasto e modifichiamone la tensione fino a quando – su questo tasto – produrrà la nota La, identica a quella della quinta corda libera. Quando ciò avverrà, la sesta corda sarà stata perfettamente accordata. Suonata libera, produrrà la nota Mi; premiamo ora la quinta corda (La) sul suo V tasto: produrrà la nota Re. Accordiamo la quarta corda fino a quando anch’essa sarà in grado di produrre la nota Re; premiamo la quarta corda (Re) sul suo V tasto: produrrà la nota Sol. Accordiamo la terza corda fino a quando anch’essa sarà in grado di produrre la nota Sol; premiamo la terza corda (Sol) sul suo IV tasto (nota bene: questa volta IV e non V): produrrà la nota Si. Accordiamo la seconda corda fino a quando anch’essa sarà in grado di produrre la nota Si; premiamo la seconda corda (Si) sul suo V tasto: produrrà la nota Mi. Accordiamo la prima corda fino a quando anch’essa sarà in grado di produrre la nota Mi. Questo Mi, il Mi della prima corda, è anche detto Mi cantino.

202

Parte 3 • I METODI


(200-209) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:36 Pagina 203

■ I principali accordi sulla chitarra La chitarra è molto utilizzata come strumento di accompagnamento. Risulteranno dunque utili queste tavole con i principali accordi. Do maggiore

La minore

Re minore

1

1 3

1 3 2

2

1

2

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3 2

2 I

II III IV V

II III IV V

Re maggiore

Mi minore

I

II III IV

V

I

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2

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1

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Do 7

I

II III IV V

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X I

II III IV

V

Fa minore (barré)

I

2 II III IV V

Fa 7 (barré)

I

II III IV

4 3

4 3

2 3 II III IV

I

V

Si minore (barré)

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2

2

II III IV V

Sol minore (barré)

I

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V

3

3 2 II III IV V

II III IV

1

1

I

I

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Sol maggiore

Re 7

2

I

Mi maggiore

Sol 7

1

3

II III IV

V

I

II III IV V

X I

II III IV

V

Do minore (barré)

2

2 4 3

4 3

4 3

X

X

II III IV V I II III IV V I II III IV V Attenzione! Il barré è una posizione dell’indice della mano sinistra che, in verticale, preme tutte le corde della tastiera. I

■ I principali giri armonici 2 accordi

E questi sono i principali «giri armonici». Negli esempi, il giro armonico nella tonalità di Do maggiore e, a seguire, quello di La minore.

3 accordi

I Do magg.

V Sol magg. o Sol 7

I Do magg.

3 accordi

I Do magg.

IV Fa magg.

V Sol magg. o Sol 7

I Do magg.

4 accordi

I Do magg.

II- Re minore

V Sol magg. o Sol 7

I Do magg.

4 accordi

I Do magg.

VI- La minore

II- Re minore

V Sol magg. o Sol 7

I Do magg.

I Do magg.

IV Fa magg.

II- Re minore

V Sol magg. o Sol 7

I Do magg.

3 accordi

I- La min.

V Mi magg. o Mi 7

I- La min.

3 accordi

I- La min.

IV- Re min.

V Mi magg. o Mi 7

I- La min.

4 accordi

I- La min.

VI Fa magg.

V Mi magg. o Mi 7

I- La min.

4 accordi

I- La min.

VI Fa magg.

IV- Re minore

V Mi magg. o Mi 7

I- La min.

I- La min.

III Do magg.

IV- Re minore

V Mi magg. o Mi 7

I- La min.

2 accordi

Lezione 17 • La chitarra

203


(200-209) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:36 Pagina 204

Suonare la chitarra ■ La chitarra in 20 step Quello che segue è un «minicorso» introduttivo allo studio della chitarra. Suonare la chitarra piace molto e a tutti: le corde di questo strumento producono suoni dolci ed espressivi, tra i più graditi al nostro orecchio. Per suonarla bene occorre acquisire una tecnica esecutiva complessa ed elaborata, possibile con anni di studio e di esercizio. In queste pagine proponiamo 20 esercizi che introducono la tecnica chitarristica. Per ognuno di essi è prevista una base musicale che saprà valorizzare la vostra esecuzione e premiare il vostro impegno. È l’inizio di un percorso di studio che, ci auguriamo, possa interessare molti di voi, alla scoperta di uno strumento ricco di fascino.

Step 1

CD – Ascolto 154 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Pop Beat ● Esercizio a corde vuote: suoniamo le prime tre corde della chitarra.

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Step 2

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CD – Ascolto 155 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Soft Beat ● Con il pollice pizzichiamo la sesta corda e lasciamo risuonare il Mi grave; indice, medio e anulare saranno utilizzati per pizzicare rispettivamente la terza corda (Sol), la seconda (Si), la prima (Mi).

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Step 3

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CD – Ascolto 156 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Love 8 Beat ● Ancora un esercizio a corde vuote: il pollice della mano destra pizzica la quarta corda, producendo la nota Re.

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#4Œ Œ & 4w œ œ œ œ œ œ w œ œ ˙ 204

Parte 3 • I METODI

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(200-209) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:36 Pagina 205

Step 4

CD – Ascolto 157 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: UK R&B ● Questo esercizio utilizza due sole corde: la quarta, per produrre la nota Re; la terza, per produrre il Sol e il La. Per produrre il Sol, basta pizzicare la corda vuota, indicata nello spartito dallo zero (0); per produrre il La, occorre premere questa corda con il dito medio della mano sinistra, indicato dal numero 2, nel II tasto, come illustrato nella figura:

6 5 4 3 2 1 La medio

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Step 5

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CD – Ascolto 158 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– style: UK 8 Beat ● In questo esercizio, ci sono due suoni che non vengono prodotti da corde vuote: il La, che abbiamo conosciuto nell’esercizio precedente, e il Do. Per produrre quest’ultimo, occorre premere la seconda corda (Si) nel I tasto.

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Step 6

1

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6 5 4 3 2 1 La

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Do

medio indice

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CD – Ascolto 159 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Light Rock ● Con le posizioni che conosciamo già, siamo in grado di eseguire questo esercizio. Ricordiamo solo che il La basso viene prodotto suonando la quinta corda vuota.

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Step 7

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CD – Ascolto 160 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Miami Beat ● La caratteristica tecnica di questo esercizio è l’alternanza indice/pollice o medio/pollice della mano destra nel pizzicare le corde. Le posizioni delle dita della mano sinistra sono già note.

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Lezione 17 • La chitarra

205


(200-209) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:36 Pagina 206

Step 8

CD – Ascolto 161 –––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Unplug 8 BT 2 ● Questo esercizio presenta la nota Mi, che si ottiene premendo la quarta corda (Re) nel II tasto.

6 5 4 3 2 1 Mi medio

2

3

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CD – Ascolto 162 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Guitar Ballad ● 6 5 4 3 2 1

Presentiamo una nuova nota: il Fa. Per produrlo dobbiamo premere la quarta corda (Re) nel III tasto. Fa

2

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1

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Step 10

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anulare

1

..

CD – Ascolto 163 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Home Beat ● 6 5 4 3 2 1

Per eseguire questo esercizio, occorre posizionare le dita della mano sinistra come nell’accordo di Re minore. Il Fa si ottiene premendo la prima corda (Mi) nel I tasto. La quarta corda (Re) vibra libera. Re

La

Fa

anulare medio indice

0 2

1

3

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206

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Parte 3 • I METODI

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(200-209) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:36 Pagina 207

Step 11

CD – Ascolto 164 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Analog ● L’esercizio presenta la nota Do, che si ottiene premendo la quinta corda (La) nel III tasto.

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Step 12

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Do

anulare

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CD – Ascolto 165 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Slow Ballad ●

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Step 13

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CD – Ascolto 166 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Groove Ballad ●

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Lezione 17 • La chitarra

207


(200-209) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:36 Pagina 208

Step 14

CD – Ascolto 167 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Rock Ballad ●

6 5 4 3 2 1

Questo esercizio presenta la nota Sol, che si ottiene premendo la prima corda nel III tasto.

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Step 15

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Sol anulare

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CD – Ascolto 168 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Love Ballad ● Questo esercizio utilizza le diverse posizioni presentate finora. Le dita della mano sinistra sono ora chiamate a una maggiore mobilità.

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Step 16

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CD – Ascolto 169 ––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Rhythm & Blues ● Questo esercizio è basato sull’alternanza del pollice e delle altre dita della mano destra.

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Step 17

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CD – Ascolto 170 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country 3/4 ●

6 5 4 3 2 1

Presentiamo una nota alterata: il Sol #. Si ottiene premendo la terza corda (Sol) nel I tasto. Sol #

˙. & 43 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ 208

1

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Parte 3 • I METODI

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1

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2

indice


(200-209) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:36 Pagina 209

Step 18

CD – Ascolto 171 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Disco ‘70 ● Questo esercizio presenta degli «arpeggi»: successioni di note che danno origine agli accordi di Mi minore, La minore, Re minore, Do maggiore.

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Step 19

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CD – Ascolto 172 –––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country Ballad ●

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Step 20

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Questo esercizio è molto utile per potenziare il movimento alternato delle dita della mano destra: indice/medio e anulare/medio. Presenta inoltre la nota Sol, che si ottiene premendo la sesta corda (Mi) nel III tasto. Le tre note dell’accordo finale vanno eseguite simultaneamente, pizzicando le tre corde nello stesso tempo.

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6 5 4 3 2 1 Sol anulare

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CD – Ascolto 173 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Swing Ballad ● In questo esercizio sono presenti dei «bicordi»: le due note vanno eseguite simultaneamente.

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Lezione 17 • La chitarra

..

209


(210-221) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:28 Pagina 210

Lezione 18

La tastiera Strumenti polifonici ■ L’azione dei tasti Pianoforte, organo, clavicembalo, fisarmonica, pianoforte elettronico: sono tutti strumenti a tastiera perché la produzione del suono ha inizio dall’azione di tasti. È infatti dalla tastiera che partono i «comandi» necessari alla produzione del suono: azione dei martelletti sulle corde nel pianoforte; passaggio dell’aria nelle canne dell’organo; dispositivi elettronici negli strumenti più recenti, come il sintetizzatore o la tastiera elettronica. Non dobbiamo però dimenticare la clavietta, o melodica, uno strumento alquanto modesto ma molto diffuso nelle scuole. A differenza del flauto, le tastiere sono strumenti «polifonici»: possono cioè produrre più suoni contemporaneamente. Per questo vengono impiegate sia in funzione solistica sia come strumenti di accompagnamento. Una tastiera è un insieme di tasti (bianchi e neri) che, premuti, producono dei suoni. La disposizione dei tasti segue la scala cromatica, la scala cioè formata da tutti i 12 semitoni.

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Fa # S So ol b l# L La # al b Si b l

Do # R Re # e b M b i

Una serie di otto tasti bianchi consecutivi forma un’ottava. Inoltre, osservando l’ottava, possiamo notare che i tasti neri sono distribuiti secondo la successione 2+3. Osserviamo il tasto bianco a sinistra dei due tasti neri: è il tasto del Do. Gli altri tasti produrranno perciò le note della scala in successione. I tasti bianchi producono i suoni «naturali»: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. I tasti neri producono invece i suoni «alterati», ossia i suoni con diesis e bemolli: Do diesis, Re bemolle, Re diesis ecc.

Ottava

Do Re Mi Fa Sol La Si Do Re Mi Fa Sol La Si Do Re Mi Fa Sol La Si

210

Parte 3 • I METODI


(210-221) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:28 Pagina 211

■ Diverse tastiere Una tastiera può avere un diverso numero di ottave, in relazione al modello. Il pianoforte, per esempio, ne ha quasi sette, la melodica tre.

■ Come si suona La tastiera si suona stando seduti, anche se nei concerti rock si vedono spesso tastieristi che suonano in piedi. • Le braccia vanno tenute rilassate, con i gomiti abbastanza vicini al corpo; • la schiena va tenuta diritta ma non rigida; le spalle rilassate ma non cascanti; • le mani vanno dirette sulla tastiera con le dita leggermente arrotondate. I tasti vanno premuti con i polpastrelli delle dita. La diteggiatura della tastiera è molto semplice. A ogni dito corrisponde un numero: 1 - pollice 2 - indice

43 2 5

1

1

2 34 5

3 - medio

4 - anulare

5 - mignolo

■ La melodica È uno strumento a fiato. L’esecutore immette l’aria nello strumento direttamente dall’imboccatura, o talvolta mediante un piccolo tubicino a essa collegato. La melodica ha comunemente un’estensione limitata a due, tre ottave. Il suo suono non risulta particolarmente gradevole, in quanto è timbricamente povero. Lo strumento si regge con la mano sinistra, mentre la mano destra agisce sulla tastiera. Utilizzando il modello con il tubo di insufflazione, è possibile poggiare la melodica sul banco e suonarla con entrambe le mani.

■ La tastiera elettronica È uno strumento moderno e ricco di possibilità esecutive. È in grado infatti di produrre suoni timbricamente diversi, imitando il suono dell’organo, della tromba, del violino, delle… percussioni! Non solo: può anche generare ritmi, accompagnamenti automatici, stili musicali. Davvero uno strumento interessante. Ha bisogno naturalmente di essere collegato a una presa di corrente che permetta il funzionamento dei dispositivi elettronici in esso contenuti. Ne esistono modelli diversi per dimensione e prestazioni musicali. La tecnica esecutiva è abbastanza simile a quella dei grandi strumenti a tastiera, come l’organo o il pianoforte.

Lezione 18 • La tastiera

211


(210-221) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:28 Pagina 212

■ I principali accordi sulla tastiera Ecco una tavola che presenta gli accordi principali. Do

Do -

Do7

Dom7

Do# (Reb)

Do# -

Do# 7

Do# -7

Re

Re -

Re7

Re -7

Re# 7

Re# -7

Mi7

Mi -7

Re# (Mib)

212

Re# -

Mi

Mi -

Fa

Fa -

Fa# (Solb)

Fa7

Fa -7

Fa# -

Fa# 7

Fa# -7

Sol

Sol -

Sol7

Sol -7

Sol# (Lab)

Sol# -

Sol# 7

Sol# -7

La

La -

La7

La -7

La# (Sib)

La# -

La# 7

La# -7

Si

Si -

Si7

Si -7

Parte 3 • I METODI


(210-221) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:28 Pagina 213

■ I giri armonici Ecco quali sono i principali giri armonici con la tastiera, molto diffusi nella musica leggera, pop e rock.

2 3 3 4 4

accordi accordi accordi accordi accordi

2 3 3 4 4

accordi accordi accordi accordi accordi

2 3 3 4 4

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2 3 3 4 4

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2 3 3 4 4

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2 3 3 4 4

accordi accordi accordi accordi accordi

Do Maggiore

I I I I I

Do Do Do Do Do

magg. magg. magg. magg. magg.

V Sol magg. o Sol 7 IV Fa magg. II- Re minore VI- La minore IV Fa magg.

I Do magg. V Sol magg. o Sol 7 V Sol magg. o Sol 7 II- Re minore II- Re minore

I Do magg. I Do magg. V Sol magg. o Sol 7 V Sol magg. o Sol 7

I Do magg. I Do magg.

V V V V V

I I I I I

Sol Maggiore

I Sol magg. I Sol magg.

I Sol magg. I Sol magg. VI- Mi min. IV Do magg.

I Sol magg. IV Do magg. II- La min. II- La min. II- La min.

Re Re Re Re Re

magg. magg. magg. magg. magg.

o o o o o

Re Re Re Re Re

7 7 7 7 7

Sol Sol Sol Sol Sol

magg. magg. magg. magg. magg.

Fa Maggiore

I Fa magg. I Fa magg.

I Fa magg. I Fa magg. VI- Re min. IV Si bem. magg.

I Fa magg. IV Si bem magg. II- Sol min. II- Sol min. II- Sol min.

V V V V V

Do Do Do Do Do

magg. magg. magg. magg. magg.

o o o o o

Do Do Do Do Do

V V V V V

Mi Mi Mi Mi Mi

magg. magg. magg. magg. magg.

o o o o o

Mi Mi Mi Mi Mi

V V V V V

Si Si Si Si Si

magg. magg. magg. magg. magg.

o o o o o

Si Si Si Si Si

V V V V V

La La La La La

magg. magg. magg. magg. magg.

o o o o o

La La La La La

7 7 7 7 7

I I I I I

Fa Fa Fa Fa Fa

magg. magg. magg. magg. magg.

IIIII-

La La La La La

min. min. min. min. min.

IIIII-

Mi Mi Mi Mi Mi

min. min. min. min. min.

IIIII-

Re Re Re Re Re

min. min. min. min. min.

La minore

I- La min. I- La min.

I- La min. I- La min. VI Fa magg. III Do magg.

I- La min. IV- Re min. VI Fa magg. IV- Re min. IV- Re min.

7 7 7 7 7

Mi minore

I- Mi min. I- Mi min.

I- Mi min. I- Mi min. VI Do magg. III Sol magg.

I- Mi min. IV- La min. VI Do magg. IV- La min. IV- La min.

7 7 7 7 7

RE minore

I- Re min. I- Re min.

I- Re min. I- Re min. VI Si bem magg. III Fa magg.

I- Re min. IV- Sol min. VI Si bem magg. IV- Sol min. IV- Sol min.

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Lezione 18 • La tastiera

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(210-221) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:28 Pagina 214

TESTIERE DIGITALI

http://www.virtualpiano.net/ http://www.bgfl.org/custom/resources_ftp/client_ftp/ks2/music/piano/

Suonare la tastiera ■ La tastiera in 20 step Quello che segue è un «minicorso» introduttivo allo studio della tastiera. Quando parliamo di «tastiera» pensiamo a strumenti tra loro diversi: pianoforte, organo, clavicembalo, pianoforte elettronico, ecc. Ognuno con caratteristiche proprie. In queste pagine proponiamo 20 esercizi che introducono la tecnica pianistica: dall’esecuzione «a mani separate» agli esercizi «a mani unite»; dalla scrittura «in ottava» delle due voci, a brani più elaborati. È solo l’inizio di un percorso di studio che, ci auguriamo, possa interessare molti giovani, alla scoperta di uno strumento fondamentale per lo studio della musica e dal repertorio vastissimo, che spazia in ogni genere musicale, dalla musica antica al classico, dal repertorio leggero al jazz, al pop e al rock.

Step 1

CD – Ascolto 174 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– style: Soft Beat ● Suoniamo questo primo esercizio con la sola mano destra. Cerchiamo di non irrigidire il polso e il palmo della mano; articoliamo le dita senza contrarle.

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Step 2

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CD – Ascolto 175 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– style: Soft Beat ● Suoniamo ora lo stesso esercizio ma all’ottava inferiore, utilizzando la sola mano sinistra.

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CD – Ascolto 176 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– style: Pop Beat ● Ancora un esercizio per la mano destra. Ora i suoni non sono sempre consecutivi: adottiamo la diteggiatura indicata, tenendo il palmo della mano aperto e rilassato.

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Parte 3 • I METODI

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http://virtualpiano.eu/ http://www.onlinepianist.com/virtual_piano/

Step 4

CD – Ascolto 177 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– style: Pop Beat ● Ripetiamo la melodia all’ottava inferiore, suonando con la mano sinistra.

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Step 5

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CD – Ascolto 178 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– style: Love 8 Beat ● E ora proviamo a suonare con entrambe le mani. Un consiglio, sempre valido: studiare prima il brano a mani separate; poi provare a eseguirlo con entrambe le mani.

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Lezione 18 • La tastiera

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Step 6

CD – Ascolto 179 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Light Rock ● In questo esercizio, le due voci procedono parallelamente a distanza di una ottava.

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Step 7

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CD – Ascolto 180 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Guitar Ballad ● Mentre la mano sinistra esegue un frammento di scala ascendente e discendente, la mano destra procede per intervalli di terza, prima in senso ascendente, poi discendente. Abituiamoci a suonare sapendo che le mani eseguono voci diverse, sia come suoni sia come figurazioni ritmiche.

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CD – Ascolto 181 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: 8 Beat Analog ● La mano sinistra esegue, a valori larghi, le note dell’accordo di Do maggiore e di Sol maggiore. La mano destra esegue una melodia formata da note distanti e da note consecutive.

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Parte 3 • I METODI

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Step 9

CD – Ascolto 182 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Std 16 Beat ● Attenzione: questo esercizio prevede il «passaggio del pollice» per la mano destra. Seguiamo le indicazioni della diteggiatura, e tutto sarà subito chiaro!

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CD – Ascolto 183 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Groove Ballad ● Attenzione: questo esercizio prevede il «passaggio del pollice» per la mano destra. Seguiamo le indicazioni della diteggiatura, e tutto sarà subito chiaro!

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CD – Ascolto 184 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Diva ● Questo esercizio prevede una melodia per la mano destra e degli accordi per la sinistra. Facciamo attenzione affinché le note degli accordi vengano eseguite simultaneamente, ma senza un eccessivo attacco percussivo sui tasti.

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Lezione 18 • La tastiera

217


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Step 12

CD – Ascolto 185 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Slow Waltz ● Mentre la mano sinistra esegue melodicamente le note dell’accordo di Do maggiore, la mano destra esegue armonicamente le note dello stesso accordo. 135

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CD – Ascolto 186 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Slow Pop ●

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CD – Ascolto 187 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Charleston ● Quest’esercizio mette in evidenza l’articolazione pollice/medio della mano destra, sulle note dell’accordo di Do maggiore, affidate alla mano sinistra. Conclude con accordi ribattuti.

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Step 15

CD – Ascolto 188 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Love Ballad ●

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Step 16

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CD – Ascolto 189 –––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Big Band Fox 2 ● In questo esercizio le due voci procedono omoritmicamente: mano destra e mano sinistra eseguono, infatti, identiche figure di valore, alla distanza di un’ottava.

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Lezione 18 • La tastiera

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Step 17

CD – Ascolto 190 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Rumba ● La mano destra esegue accordi di tre suoni; la mano sinistra, invece, esegue una melodia formata da note corte e leggere.

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Step 18

CD – Ascolto 191 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Hollywood ● La finalità di questo esercizio è l’articolazione precisa e regolare medio/pollice e indice/pollice della mano sinistra, su una semplice melodia affidata alla voce superiore.

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Parte 3 • I METODI

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Step 19

CD – Ascolto 192 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: BeBop ● In questo esercizio le voci non suonano sempre simultaneamente; la principale caratteristica del brano è proprio quella di presentare note puntate che si alternano tra le due voci. 5

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CD – Ascolto 193 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country 3/4 ● In questo esercizio, il movimento delle voci risulta piuttosto indipendente. Rinnoviamo il consiglio iniziale: studiare sempre i brani per pianoforte a mani separate; solo quando l’esecuzione delle singole voci risulterà precisa e accurata, si potrà iniziare lo studio del brano eseguendo le due voci simultaneamente.

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Lezione 18 • La tastiera

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Lezione 19

Le percussioni Scandire il tempo e produrre melodie ■ Per suonare in classe Le percussioni arricchiscono lo strumentario scolastico: tamburi, triangoli, legnetti, piatti; ma anche metallofoni e xilofoni. Possono essere distinte due famiglie di strumenti a percussione: • gli strumenti ritmici: tamburi, triangoli, legnetti, piatti, nacchere ecc. Sono strumenti a suono indeterminato e quindi producono un suono di altezza indefinita. Per tale motivo, vengono impiegati in funzione ritmica, ossia per la scansione del tempo; • gli strumenti melodici: xilofoni e metallofoni. Sono strumenti a suono determinato, in grado quindi di produrre suoni di diversa altezza. Pertanto vengono impiegati per eseguire melodie. In entrambe le famiglie troviamo strumenti la cui parte vibrante è costituita da legno o da metallo. Le membrane utilizzate in ambito scolastico sono prevalentemente tamburi; dunque, strumenti ritmici a suono indeterminato.

Strumenti percussione «ritmici»

Strumenti a percussione «melodici»

tamburi, triangoli, legnetti, piatti, nacchere ecc.

xilofono, metallofono

■ Il tamburello Molto simile al tamburo, presenta nel telaio una serie di piattini metallici. Essi aggiungono al suono percussivo della membrana il caratteristico colore del metallo. Il tamburello può essere suonato in diversi modi: percuotendo la membrana con la mano o con una piccola bacchetta, o sfregandola con i polpastrelli delle dita. Ma anche semplicemente agitandolo: in tal caso viene esaltato il suono dei piattini.

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Parte 3 • I METODI


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■ I piatti Possono avere dimensione diversa; generalmente sono suonati in coppia, battendoli l’uno contro l’altro. Se suonato singolarmente, il piatto viene tenuto sospeso con una mano dall’esecutore e percosso per mezzo di una bacchetta.

■ Il triangolo Strumento costituito da un’unica barra di metallo piegata, per l’appunto, a forma di triangolo, viene tenuto sospeso con una mano dall’esecutore e percosso per mezzo di una verghetta, anch’essa di metallo. Il suono è chiaro e penetrante; la sua vibrazione è molto persistente. Beethoven lo ha introdotto in orchestra per la monumentale Nona Sinfonia.

■ I legnetti e le nacchere Strumenti molto elementari, si percuotono l’uno contro l’altro, producendo suoni dal timbro secco. Le nacchere, di origine spagnola e anch’esse in legno, hanno un suono più dolce. Possono essere suonate in due modi: legate al dito medio e chiudendo ritmicamente la mano; impugnate per mezzo di un piccolo manico e percuotendole l’una contro l’altra.

■ Il metallofono Formato da una serie di lamine metalliche di diversa dimensione, viene suonato per mezzo di bacchette. Gli esecutori più esperti utilizzano due bacchette per mano. Si distingue il metallofono diatonico, capace di produrre solo i suoni naturali della scala, e il metallofono cromatico. Quest’ultimo presenta due serie di piastre: in basso quella relativa ai suoni naturali, in alto quella che produce i suoni alterati. Il suono del metallofono è molto dolce e delicato. Mozart ne ha fatto uso nell’opera Il flauto magico.

■ Lo xilofono Strumento dal suono molto suggestivo, è formato da una serie di piastre di legno di diversa lunghezza che vengono percosse da bacchette. Può avere dimensioni diverse e, di conseguenza, è in grado di produrre un diverso numero di suoni. I tubi posti al di sotto delle piastre amplificano le vibrazioni e conferiscono al suono un particolare colore timbrico.

Lezione 19 • Le percussioni

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(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:31 Pagina 224

Suonare le percussioni ■ 10 brevi brani per l’orchestra di percussioni Il glockenspiel, metallofono melodico, può essere sostituito anche da altro strumento melodico: il flauto, la chitarra, la tastiera. Nelle partiture, a pagina seguente, sono indicati anche gli accordi, per un eventuale accompagnamento con chitarra o tastiera. Gli strumenti a percussione indicati nella partitura possono essere sostituiti da altri strumenti (idiofoni, membranofoni), scelti tra quelli disponibili nella scuola e a discrezione del docente.

Brano 1

CD – Ascolto 194 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– a ritmo di: Valzer ●

Tamburo

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Parte 3 • I METODI

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(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:31 Pagina 225

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CD – Ascolto 195 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– a ritmo di: Marcia ●

Tamburo

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CD – Ascolto 196 –––––––––––––––––––––––––––––––– a ritmo di: Vienna Waltz ● Do

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Lezione 19 • Le percussioni

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(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:31 Pagina 226

Brano 4

CD – Ascolto 197 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– a ritmo di: Samba ●

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Glockenspiel

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226

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CD – Ascolto 198 ––––––––––––––––––––––––––––––––– a ritmo di: Natural Beat ●

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Parte 3 • I METODI

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(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:31 Pagina 227

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Lezione 19 • Le percussioni

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227


(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:31 Pagina 228

Brano 6

CD – Ascolto 199 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––– a ritmo di: Foxtrot ●

Legnetti

Tamburello

Triangolo

Glockenspiel

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Parte 3 • I METODI

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(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:31 Pagina 229

Brano 7

CD – Ascolto 200 –––––––––––––––––––––––––––––––––– a ritmo di: Charleston ●

Tamburo

Maracas

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Lezione 19 • Le percussioni

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229


(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:32 Pagina 230

Brano 8

CD – Ascolto 201 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– a ritmo di: Disco ‘70 ●

Legnetti

Tamburo

Tamburello

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(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:32 Pagina 231

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Lezione 19 • Le percussioni

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231


(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:32 Pagina 232

Brano 9

CD – Ascolto 202 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––– a ritmo di: Twist ●

Tamburo

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Parte 3 • I METODI

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(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:32 Pagina 233

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Lezione 19 • Le percussioni

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233


(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:32 Pagina 234

Brano 10

CD – Ascolto 203 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– a ritmo di: Pop Rock ●

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Parte 3 • I METODI

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(222-235) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:32 Pagina 235

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Lezione 19 • Le percussioni

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(236-243) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:33 Pagina 236

Lezione 20

Il canto Uno strumento meraviglioso e complesso: il corpo umano ■ Conoscerci bene Quando utilizziamo la voce per produrre suoni intonati, ossia melodie, parliamo di canto. Per cantare bene occorre conoscere la nostra fisiologia, il funzionamento di importanti parti del corpo come il diaframma, le corde vocali, la lingua, il palato. È necessario inoltre acquisire il controllo sulla respirazione, che non può essere casuale. Molto importanti sono infine la postura del corpo, l’atteggiamento dei muscoli del tronco, delle spalle, del collo, ma anche la conoscenza dell’articolazione del linguaggio e la cura della dizione.

■ Le qualità della voce La voce, come abbiamo visto, produce suoni diversi per altezza, intensità, timbro e durata. Nel canto queste qualità dipendono da fattori diversi: • l’altezza dipende dalla tensione, dallo spessore e dalla lunghezza delle corde vocali. Più le corde vocali sono lunghe e spesse, più il suono che ne deriva sarà grave e profondo. Maggiore è la loro tensione, più acuto sarà il suono prodotto. Esattamente come avviene per le corde di un violino, di una chitarra, di un pianoforte; • l’intensità dipende dalla maggiore o minore quantità di aria che viene emessa dai polmoni verso l’esterno. A una maggiore quantità di aria corrisponde un suono più forte; viceversa, minori quantità di aria producono suoni di intensità minore; • il timbro dipende da una serie complessa di fattori: la forma del viso e della cavità orale; l’uso dei muscoli facciali; l’impiego di particolari tecniche di canto ecc.; • la durata dei suoni dipende, ovviamente, dalla nostra volontà.

236

Parte 3 • I METODI


(236-243) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:34 Pagina 237

■ Educhiamo il nostro corpo Per imparare a cantare bene, per prima cosa dobbiamo sapere che il nostro corpo è uno strumento musicale. Dobbiamo quindi imparare a conoscerlo per usarlo bene. • Per prima cosa, consideriamo la posizione, o postura. Meglio cantare stando in piedi, con il corpo diritto, ma non rigido. Importantissima la posizione delle spalle: occorre evitare di sollevarle durante l’inspirazione ma anche di tenerle «chiuse», ossia arrotondate verso il petto; • il peso del corpo deve essere distribuito uniformemente su entrambe le gambe: è bene quindi evitare di poggiarsi su una gamba più che sull’altra; • la testa va tenuta eretta: immaginiamo di dirigere lo sguardo verso il fondo della sala da concerto, del teatro, della chiesa; • l’atteggiamento generale deve essere quello di una persona entusiasta, ottimista. Anche l’umore influisce notevolmente sul risultato finale.

■ Il presupposto fondamentale Importantissima è, ovviamente, la respirazione. Deve essere di tipo diaframmatico. Questo perché in tal modo l’aria «dura di più», il corpo si stanca di meno, il suono risulta ben sostenuto. Un neonato queste cose le sa bene: respira in maniera perfetta, ed è capace di emettere suoni acutissimi e potenti senza minimamente… perdere la voce. Cosa, al contrario, assai frequente per noi adulti, proprio perché abbiamo perso la capacità di respirare correttamente. Lo stesso possiamo dire per gli animali: osserviamo una mucca mentre muggisce o un cane quando abbaia. Notiamo l’azione perfetta dei muscoli che si trovano in corrispondenza del diaframma. Il risultato è un’emissione forte e potente, senza danni per le loro corde vocali. Per percepire il movimento corretto del diaframma, stendiamoci su un letto e appoggiamo la mano più o meno in corrispondenza dell’ombelico. Proviamo ora a respirare. Ecco, sentiamo l’azione del diaframma. Quando cantiamo, dovremmo sentire la stessa cosa. Per comprendere bene quale sia il punto esatto del diaframma, possiamo anche provare a tossire e a percepire, con la mano, il punto in cui avviene questo scatto muscolare. Quando espiriamo, inoltre, non dobbiamo emettere l’aria tutta d’un fiato. Al contrario, bisogna abituarsi a controllare l’emissione, facendo in modo che essa diventi progressivamente sempre più lunga.

Lezione 20 • Il canto

237


(236-243) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:34 Pagina 238

■ Gli altri organi fondamentali La produzione di suoni vocalici richiede di porre la nostra attenzione su altre parti del corpo. • La gola, innanzitutto. Va tenuta aperta, anche se questo non risulta sempre facile. Ma se si canta con la gola chiusa, le corde vocali non vibrano liberamente, con il risultato di sentire suoni «strozzati». Proviamo allora prima a espirare con la bocca aperta, senza emettere alcun suono. Poi, «sul fiato», ossia senza interrompere l’emissione dell’aria, cantiamo la vocale «A». Ecco, dovremmo mantenere sempre questo atteggiamento della gola; • il collo: dobbiamo percepirlo eretto e non all’infuori (tipo «tartaruga»); allo stesso tempo non deve mai contrarsi o piegarsi verso il basso, come quando guardiamo per terra; • la lingua: si usa per articolare le parole, ovviamente. Ma non dobbiamo mai contrarla. Al contrario, essa deve essere sempre tenuta rilassata e non alzata verso il palato; • nella tecnica del canto sono importanti anche le labbra, perché favoriscono la risonanza e la definizione timbrica dei suoni. Ovviamente non ci sono regole generali, perché ognuno di noi ha una diversa conformazione fisica. Ma è importante sapere che anche le labbra svolgono una funzione primaria nella produzione di suoni vocalici.

■ Cantare è anche pronunciare parole Non dobbiamo mai dimenticarlo: quando cantiamo, comunichiamo suoni e parole. Dunque, occorre porre la massima attenzione alla pronuncia. Bisogna, dunque: • distinguere le vocali chiuse dalle vocali aperte. Vólto è diverso da vòlto: nel primo caso indichiamo un viso; nel secondo ci riferiamo a una persona o a qualcosa di girato, rivolto da qualche parte. Allo stesso modo, vènti è il plurale di vento; ma vénti è un numero; • far sentire bene le consonanti doppie: ritto è diverso da rito, carro da caro, ecc. • approfondire la conoscenza della pronuncia delle parole della lingua italiana, tenendo conto che la nostra dizione rivela inevitabilmente inflessioni dialettali e regionali.

238

Parte 3 • I METODI


(236-243) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:34 Pagina 239

Esercitiamoci insieme ■ 20 piccoli esercizi per la preparazione della voce Questi esercizi servono a darti una prima consapevolezza del canto: • prova a eseguirli trasportandoli, eventualmente con l’aiuto del tuo insegnante, in una tonalità «comoda»; • fai attenzione all’emissione dell’aria: controllane uniformità e pressione; • cantali prima sulla vocale A; poi sulle altre vocali. Fai attenzione alla I e alla U, più difficili da pronunciare. Bada a non chiudere la gola quando le canti. Aiutati, semmai, portando leggermente in avanti le labbra; • infine, prova ad eseguire gli esercizi su sillabe diverse: TA, PA, CE, RA, BU, ecc. Noterai che, per ogni sillaba, la laringe, la gola, la lingua, il palato, si muoveranno in maniera differente. Due cose saranno subito evidenti: • alcune sillabe sono più facili da cantare, altre più difficili; • il tuo corpo è uno strumento musicale meraviglioso, sensibile e complesso. Vale la pena di studiarlo. Canta le note presenti nei primi quattro esercizi seguendo con ordine le indicazioni del paragrafo precedente.

Esercizio 1

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Esercizio 2

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Esercizio 3

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Lezione 20 • Il canto

239


(236-243) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:34 Pagina 240

Esercizio 5

CD – Ascolto 204 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Diva ●

Esercizio per il crescendo: controllare l’emissione dell’aria in relazione all’intensità del suono richiesta.

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Esercizio 6

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CD – Ascolto 205 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Diva ●

Esercizio per il diminuendo: controllare l’emissione dell’aria in relazione all’intensità del suono richiesta.

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Esercizio 7

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CD – Ascolto 206 ––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Groove Ballad ●

Questo esercizio è utilissimo per acquisire la consapevolezza del movimento dei muscoli facciali e delle labbra nella pronuncia esatta delle vocali.

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Parte 3 • I METODI

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(236-243) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:34 Pagina 241

Esercizio 8

CD – Ascolto 207 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Diva ●

Questo esercizio aiuta a intonare l’intervallo di quinta.

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Esercizio 9

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CD – Ascolto 208 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Grove ●

Questo esercizio aiuta a intonare l’intervallo di quarta.

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Esercizio 10

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CD – Ascolto 209 –––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Pop Ballad 2 ●

Questo esercizio aiuta a intonare l’intervallo di terza maggiore e terza minore.

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CD – Ascolto 210 –––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Country Ballad ●

Questo esercizio aiuta a intonare l’intervallo di sesta maggiore e sesta minore.

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Esercizio 12

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CD – Ascolto 211 –––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Guitar Ballad 1 ●

Questo esercizio aiuta a intonare l’intervallo di ottava.

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Lezione 20 • Il canto

241


(236-243) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:34 Pagina 242

Esercizio 13

CD – Ascolto 212 ––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Unplug 8 Bt 1 ●

Vocalizzi nell’accordo maggiore.

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CD – Ascolto 213 ––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Unplug 8 Bt 1 ●

Vocalizzi nell’accordo minore.

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CD – Ascolto 214 –––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Love 8 Beat ●

Successione di intervalli di terza.

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CD – Ascolto 215 –––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Love 8 Beat ●

Successione di intervalli di quarta.

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CD – Ascolto 216 –––––––––––––––––––––––––––––––– Style: 8 Beat Analog ●

Successione di intervalli di quinta.

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b˙ Parte 3 • I METODI

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(236-243) MUSICA A NEW_P3 12/02/18 13:34 Pagina 243

Esercizio 18

CD – Ascolto 217 ––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Pop Ballad ●

Questo esercizio aiuta a cantare i suoni brevi.

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CD – Ascolto 218 –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Pop Rock ●

Cantiamo la scala.

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Esercizio 20

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CD – Ascolto 219 ––––––––––––––––––––––––––––––––– Style: Groove Ballad ●

Per finire, un esercizio riepilogativo di quanto fatto finora.

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Lezione 20 • Il canto

243


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 244

Lezione 5

Parte 4 La scrittura musicale

ANTOLOGIA MUSICALE

Flauto in concerto Flauto in jeans Antologia vocale e strumentale Canti di Natale Spiritual blues e dintorni La canzone internazionale Film e musical Noi, la nostra storia, i nostri sogni Gli inni nazionali


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 245

LA CANZONE ITALIANA

Ecco una vastissima antologia musicale con cui ciascuno può sbizzarrirsi e cimentarsi. Possiamo trovarvi brani per tutti gusti: la hit-parade del repertorio classico, moderno, leggero, fino agli inni nazionali e alle più famose canzoni natalizie. Proviamo a suonarli e mettiamo all’opera tutto il bagaglio di informazioni che abbiamo appreso in questo corso di musica!


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 246

Flauto IN CONCERTO 40 brani classici per i nostri concerti

246

Parte 4 • I METODI


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 247

Greensleeves

1

Ascolto 220 • Anonimo

Si tratta di una melodia molto conosciuta, dal carattere vagamente malinconico. Nell’eseguirla, dobbiamo controllare l’emissione dell’aria: in tal modo, saremo in grado di produrre un suono bello ed espressivo. I suoni vanno pronunciati con un attacco di lingua preciso ma sempre delicato. Flauto

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Ascolto 221 • T. Albinoni (1671-1750)

Tomaso Albinoni è un importante esponente del Barocco veneziano. Il suo stile, sempre elegante, si fa qui più intenso ed espressivo. Dunque, cerchiamo una grande cantabilità nella nostra esecuzione. Come? Controllando costantemente l’emissione dell’aria, che non deve essere mai «casuale».

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Flauto

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 248

Aria

3

Ascolto 222 • J.S. Bach (1685-1750)

Questa pagina musicale, nota come «Aria sulla quarta corda», è famosissima. Appartiene alla Suite n. III per Archi, composta da Johann Sebastian Bach. In questo adattamento sono stati raddoppiati i valori delle note, per renderne più agevole la lettura. Occorre prestare attenzione ad alcuni passaggi in cui la presenza di note alterate rende un po’ complesso il movimento e la combinazione delle dita.

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 249

Canto di ringraziamento

4

Ascolto 223 • L. van Beethoven (1770-1827)

Questo brano appartiene alla Sinfonia n. 6, Pastorale, di Ludwig van Beethoven. La melodia ci appare teneramente spensierata, quasi cullante. La musica di Beethoven sa essere epica, drammatica; ma riesce anche a cogliere la bellezza della semplicità, la delicatezza dell’espressione più intima.

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Flauto

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Ascolto 224 • L. van Beethoven (1770-1827)

Appartiene alla monumentale Nona Sinfonia, composizione straordinaria, un’autentica leggenda musicale. Composta sui versi del poeta Schiller, oggi questa musica è l’inno ufficiale dell’Europa Unita.

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Flauto in concerto

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249


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 250

Romanza in Fa maggiore Op. 50

6

Ascolto 225 • L. van Beethoven (1770-1827)

Questo brano, scritto per violino solista e orchestra, presenta, ancora una volta, una grande cantabilità. Suoniamolo con gusto e partecipazione emotiva.

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Ascolto 226 • G. Bizet (1838-1875)

Questa pagina, come quella che segue, appartiene all’opera Carmen di Georges Bizet, ma questa, rispetto alla successiva, ha un carattere più fiero e baldanzoso. Facciamo dunque attenzione ad articolare le note con scatto e incisività; nella voce inferiore, le crome richiedono un colpo di lingua corto e preciso.

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 251

Habanera

8

Ascolto 227 • G. Bizet (1838-1875)

La sensuale Carmen racconta che «l’amore è come un uccellino ribelle». E lo fa con questa melodia che discende per semitoni, e con ottavi che si mischiano a terzine e a semicrome: ne vien fuori un effetto di instabilità ritmica e di vaghezza melodica. Da notare le due parti che compongono il brano, diverse anche dal punto di vista armonico: una in Re minore, l’altra in Re maggiore, dove la melodia si fa più sicura, meno esitante. È sicuramente una delle pagine più note del capolavoro di Georges Bizet.

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Flauto

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Flauto in concerto

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 252

Danza polovesiana

9

Ascolto 228 • A. Borodin (1833-1887)

Il principe Igor è l’opera di Aleksandr Borodin cui appartiene questo brano. Si tratta di una pagina che ben esprime l’anima musicale russa, al centro dell’estetica del «Gruppo dei Cinque», di cui l’autore era un importante esponente.

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 253

Ninna Nanna

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Ascolto 229 • J. Brahms (1833-1897)

Una ninna nanna d’autore, straordinaria nella sua semplicità, composta da Johannes Brahms. Suoniamola con un’emissione di aria molto contenuta e attaccando i suoni con colpi di lingua morbidi. Teniamo conto che il ritmo deve essere quello, cullante e rassicurante, di una ninna nanna: cerchiamo allora di evitare di scandire i movimenti con eccessiva incisività.

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Flauto in concerto

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 254

Te Deum - Preludio

11

Ascolto 230 • M.A. Charpentier (1634-1704)

Nota per essere la sigla dell’Eurovisione, questa pagina del compositore francese Marc Antoine Charpentier è maestosa, grandiosamente celebrativa. Va eseguita con un suono pieno e una precisa scansione ritmica. Il secondo tema è leggermente più in ombra rispetto alla luminosità della melodia principale.

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:11 Pagina 255

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Vivace

12

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Questo brano appartiene al Concerto Grosso op. VIII di Arcangelo Corelli, detto Concerto per la notte di Natale.

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Flauto in concerto

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 256

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Ascolto 232 • A. Dvořák (1841-1904)

Antonin Dvoř ák affida questa melodia, tratta dal II movimento della sinfonia Dal nuovo mondo, al suono particolarmente intenso e penetrante del corno inglese.

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Flauto

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14

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Ascolto 233 • E. Elgar (1857-1934)

Si tratta di una marcia per orchestra del compositore inglese Edward Elgar, che ha un carattere solenne e regale: non a caso viene eseguita in occasione di cerimonie che prevedono la presenza dei reali inglesi.

Flauto

Flauto

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 257

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La morte di Aase

15

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Ascolto 234 • E. Grieg (1843-1907)

Questo brano appartiene al Peer Gynt del norvegese Edvard Grieg. Suoniamolo legando perfettamente i suoni e cercando un effetto di sospensione, quasi di astrattezza. È la meditazione di fronte alla morte.

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Flauto in concerto

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 258

Danza

16

Ascolto 235 • G.F. Händel (1685-1759)

Durante il suo soggiorno a Londra, Georg Friedrich Händel scrisse la Water Music, ossia la «Musica sull’acqua», per allietare le passeggiate sul fiume del re. La musica di questo brano è elegantemente maestosa, scandita in un gioioso 3/4,

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 259

Aria

17

Ascolto 236 • G.F. Händel (1685-1759)

Ancora dalla Water Music, quest’aria ha un sapore più delicato e narrativo. Attenzione alla figurazione ritmica «croma puntata/semicroma»: la musica deve risultare fluida e il ritmo scorrere con naturalezza.

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Flauto

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Ascolto 237 • G.F. Händel (1685-1759)

Questo celebre Largo è tratto dall’opera Serse. Si tratta dell’aria Ombra mai fu. Oggi si esegue spesso anche in chiesa, sebbene la sua origine sia tutt’altro che sacra. Suoniamolo ricercando una cantabilità intensa e curando particolarmente l’intonazione dei suoni.

Flauto

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Œ 6 259


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 260

Valzer

19

Ascolto 238 • F. Lehár (1870-1948)

La vedova allegra è di Franz Lehár, il re dell’operetta. Da essa è tratto questo valzer allegro e spensierato, la cui melodia, facile e orecchiabile, lo ha reso famoso in tutto il mondo.

Flauto

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Ascolto 239 • P. Mascagni (1863-1945)

Pietro Mascagni, grande esponente del verismo musicale italiano, è riuscito a racchiudere in questo intermezzo l’essenza della sua Cavalleria Rusticana. In esso c’è tutto il dolore di Santuzza, la passione di Turiddu, la gelosia di Alfio.

Flauto

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260

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 261

Marcia nuziale

21

Ascolto 240 • F. Mendelssohn (1809-1847)

Un brano famosissimo, dal Sogno di una notte di mezza estate di Felix Mendelssohn, grande autore romantico. Suoniamolo con un’articolazione decisa e con un suono pieno e ben sostenuto.

Flauto

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Flauto in concerto

261


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 262

Aria di Papageno

22

Ascolto 241 • W.A. Mozart (1756-1791)

Questa è una delle pagine più famose de Il flauto magico, una delle ultime opere di Wolfgang Amadeus Mozart. Da notare il cambio di tempo, con il passaggio al 6/8. Va suonata con grande leggerezza ed eleganza.

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Ascolto 242 • W.A. Mozart (1756-1791)

È il celebre duetto tra Don Giovanni e Zerlina, tratto dal Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. La prima voce riproduce la melodia di Don Giovanni; la seconda, quella di Zerlina. È tutto un gioco di imitazioni, di domande e di risposte, di incoraggiamenti e di esitazioni. Don Giovanni vuole convincere Zerlina a seguirlo, ad appartarsi con lui. Zerlina vorrebbe ma non vorrebbe, è attratta da Don Giovanni ma pensa al suo Masetto, che ha sposato proprio in quel giorno.

Flauto

Flauto

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 263

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Flauto in concerto

263


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 264

Se vuol ballare

24

Ascolto 243 • W.A. Mozart (1756-1791)

Le nozze di Figaro: altro capolavoro mozartiano. In questo brano, viene presentata una melodia molto semplice e scorrevole. Suoniamola senza marcare troppo la suddivisione ritmica per non alterare la naturale fluidità del tempo.

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Flauto

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Ascolto 244 • W.A. Mozart (1756-1791)

Una pagina divertente e solare, tratta dall’opera Le nozze di Figaro. Suoniamola evidenziando la figurazione puntata sul ritmo brillante di quest’aria.

Flauto

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 265

Romanza

26

Ascolto 245 • W.A. Mozart (1756-1791)

Mozart scrisse la stupenda Piccola Serenata Notturna («Eine kleine Nachtmusik») nel 1786. Il secondo movimento propone una Romanza, di cui qui presentiamo solo la prima parte. Suonare Mozart non è mai facile: occorre un costante controllo di suono. L’articolazione deve essere molto precisa e il tutto deve risultare sempre elegante.

Flauto

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Barcarola

27

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Ascolto 246 • J. Offenbach (1819-1880)

Orfeo all’inferno è il titolo dell’opera di Jacob Offenbach dalla quale è tratta questa barcarola. L’andamento ritmico è cullante e delicato; la melodia semplice e cantabile.

Flauto

Flauto

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Flauto in concerto

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:12 Pagina 266

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:13 Pagina 267

Canone

28

Ascolto 247 • J. Pachelbel (1653-1706)

Il Canone di Johann Pachelbel è stato reso famoso anche per le sue versioni leggere e pop. Le tre voci, i tre strumenti si rincorrono incessantemente, dando origine a una musica che, grazie al suo ritmo ostinato, ci coinvolge sempre di più.

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Flauto

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Flauto in concerto

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:13 Pagina 268

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:13 Pagina 269

Danza

29

Ascolto 248 • M. Praetorius (1571-1621)

Michael Praetorius è stato un importante teorico e organista tedesco, vissuto tra il Rinascimento e il Barocco. Questa semplicissima danza è qui trascritta per due flauti.

Flauto

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Ascolto 249 • M. Ravel (1875-1937)

Il Bolero si basa su un’unica idea melodica, che si sviluppa nel corso della composizione, passando attraverso i vari strumenti e le diverse sezioni orchestrali, su un ostinato ritmico. Al suo apparire non fu accolto favorevolmente; oggi è considerato il capolavoro di Maurice Ravel.

Flauto

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Flauto in concerto

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269


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:13 Pagina 270

Minuetto

31

Ascolto 250 • A. Salieri (1750-1825)

Questo minuetto fu composto nel 1777 da Antonio Salieri, compositore italiano alla corte imperiale di Vienna.

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Ascolto 251 • F. Schubert (1797-1828)

Questa Ave Maria è opera di Franz Schubert. Nel suonare il brano occorre fare attenzione alle terzine e alle note alterate. In questa versione il tempo è stato raddoppiato per agevolare la lettura.

Flauto

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:13 Pagina 271

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Ascolto 252 • R. Schumann (1810-1856)

Il brano, tratto da una raccolta di brani che Robert Schumann compose per i giovani pianisti, è stato trascritto qui per due flauti. Raccomandiamo di suonare le crome puntate molto corte e leggere.

Flauto

Flauto

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Flauto in concerto

271


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:13 Pagina 272

Sul bel Danubio blu

34

Ascolto 253 • J. Strauss (1825-1899)

Ed ecco una pagina di Johann Strauss junior, il «Re del valzer».

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Ascolto 254 • G. Tartini (1692-1770)

Questo brano è tratto dal Concertino per flauto e orchestra di Giuseppe Tartini. Qui proponiamo il secondo movimento, un Largo molto cantabile ed espressivo.

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:14 Pagina 273

Marcia trionfale

36

Ascolto 255 • G. Verdi (1813-1901)

Ormai la si sente anche negli stadi di calcio. È la marcia trionfale, tratta dall’Aida di Giuseppe Verdi, con la quale viene accolto Radames, il giovane generale egizio, di ritorno dalla vittoriosa spedizione contro gli Etiopi. Al suono squillante delle trombe, sfilano gli eserciti vittoriosi, mostrando a una folla in delirio i nemici in catene.

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La Primavera

37

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Ascolto 256 • A. Vivaldi (1678-1741)

Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi sono il brano musicale più diffuso e registrato al mondo. Composizioni geniali nell’invenzione e perfette nella forma, esercitano sempre e ovunque un sicuro effetto sul pubblico. Qui presentiamo il notissimo inizio de La Primavera.

Flauto

Flauto

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Flauto in concerto

273


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:14 Pagina 274

L’Autunno - I movimento

38

Ascolto 257 • A. Vivaldi (1678-1741)

Si tratta di una pagina dal carattere aperto e spensierato. Suoniamola con uno staccato corto e incisivo.

Flauto

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:14 Pagina 275

L’Autunno - III movimento

39

Ascolto 258 • A. Vivaldi (1678-1741)

Questa pagina ha un profilo ritmico molto marcato. Occorre appoggiare bene il primo movimento di ogni battuta e alleggerire gli altri. La semicroma deve risultare davvero scattante!

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Flauto in concerto

275


(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:14 Pagina 276

L’Inverno

40

Ascolto 259 • A. Vivaldi (1678-1741)

Una pagina serenamente espressiva, dal sapore domestico e familiare. La melodia della prima voce deve essere ben legata; per contrasto, occorre eseguire le crome della seconda voce molto corte e leggere.

Flauto

Flauto

Flauto

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276

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(244-277) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:14 Pagina 277

16

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Flauto in concerto

277


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:07 Pagina 278

Flauto IN JEANS 40 brani «leggeri» per i nostri concerti

278

Parte 4 • I METODI


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:07 Pagina 279

29 settembre

1

Ascolto 260 • Fa maggiore Autori: Battisti – Mogol ● Interpreti: Equipe 84

Do Flauto 6

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Aggiungi un posto a tavola

2

Ascolto 261 • Do maggiore

Autori: Fiastri – Garinei – Giovannini – Trovajoli ● Interpreti: Johnny Dorelli

Flauto 5

Fl.

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Flauto in jeans

..

279


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:07 Pagina 280

Anima mia

3

Ascolto 262 • Fa maggiore Autori: De Santis – Paulin – Michetti ● Interpreti: I cugini di campagna

ReFlauto 7

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Another brick in the wall

4

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Ascolto 263 • Re minore Autori: Waters ● Interpreti: Pink Floyd

ReFlauto

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:07 Pagina 281

Bella da morire

5

Ascolto 264 • Re maggiore Autori: Pareti – Salerno ● Interpreti: Homo Sapiens

Re Flauto

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Flauto in jeans

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281


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:07 Pagina 282

Bello e impossibile

6

Ascolto 265 • Fa maggiore Autori: Nannini – Pianigiani ● Interpreti: Gianna Nannini

Fa Flauto 7

Fl.

282

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:07 Pagina 283

Cheek to cheek

7

Ascolto 266 • Do maggiore Autori: Berlin ● Interpreti: Frank Sinatra

Do

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Ascolto 267 • Do minore Autori: Bigazzi – Tozzi ● Interpreti: Umberto Tozzi

Flauto in jeans

283


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 284

Grande, grande, grande

9

Ascolto 268 • Fa maggiore Autori: Testa – Renis ● Interpreti: Tony Renis

Hey Jude

10

Ascolto 269 • Do maggiore Autori: Lennon – McCartney ● Interpreti: Beatles

Do

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Flauto 7

Fl.

Fl.

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284

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Fa

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

1

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(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 285

Il ballo di Simone

11

Ascolto 270 • Sol maggiore Autori: Chiprut – Irref ● Interpreti: Giuliano e i Notturni

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Il ciclone

12

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Ascolto 271 • La minore Autori: Liebert

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Il cielo

13

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Ascolto 272 • Fa maggiore Autori: Conrado – Evangelisti – Montanari ● Interpreti: Renato Zero

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Flauto in jeans

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285


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 286

L’angelo azzurro

14

Ascolto 273 • La minore Autori: Balsamo ● Interpreti: Umberto Balsamo

LaFlauto 5

Fl.

Do

15

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L’emozione non ha voce

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Ascolto 274 • Do maggiore Autori: Bella – Mogol ● Interpreti: Adriano Celentano

286

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 287

L’isola di Wight

16

Ascolto 275 • Re minore Autori: Daiano – Delpech – Salerno – Vincent ● Interpreti: Dik Dik

Fa Flauto 6

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16

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Flauto in jeans

287


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 288

L’italiano

17

Ascolto 276 • Re minore Autori: Cotugno ● Interpreti: Toto Cotugno

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La canzone di Marinella

18

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Ascolto 277 • Re minore Autori: De André ● Interpreti: Fabrizio De André

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 289

19

La gatta

Ascolto 278 • Fa maggiore Autori: Mogol – Paoli ● Interpreti: Gino Paoli

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Flauto in jeans

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289


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 290

La prima cosa bella

20

Ascolto 279 • Do maggiore Autori: Di Bari – Mogol ● Interpreti: Nicola Di Bari

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 291

La solitudine

21

Ascolto 280 • Do maggiore Autori: Pausini ● Interpreti: Laura Pausini

Do Flauto

Fl.

Fl.

La-

Fa Do Fa Sol œ œ œ œ Solœ œ œ œ Laœ œ œ œ Miœ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙ œ &

17

Do

La-

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Sol

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Do

La-

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Do

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29

Fl.

Sol

Do

Do

25

Fl.

Do

13

21

Fl.

Sol! dim

Fa Do Fa Sol œ œ œ œ Solœ œ œ œ Laœ œ œ œ Miœ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ &

9

Fl.

Fa

Fa Sol œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œœœœœœœœ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ J J & œœ J

5

Fl.

La-

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Do

Flauto in jeans

291


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 292

22

Laura non c’è

Ascolto 281 • La minore Autori: Nek ● Interpreti: Nek

292

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 293

Let it be

23

Ascolto 282 • Do maggiore Autori: Lennon – McCartney ● Interpreti: Beatles

Do Flauto 6

Fl.

La-

La-

Fa

Do

Fa

Do

Sol

Fa

Do

Sol

Fa

Fa

Do

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Fa

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Sol

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Sol

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Sol

Fa

Do

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Libertango

24

Do

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Fl.

Sol

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Ascolto 283 • La minore Autori: Piazzolla ● Interpreti: Astor Piazzolla

Si7

La-

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Flauto 9

Fl.

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Fl.

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Fa-

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Re-7

Si7

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Re-7

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La-

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La-7

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Fl.

˙

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La-

17

Fl.

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Re-7

Do

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La-

˙

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w

Flauto in jeans

293


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 294

Montagne verdi

25

Ascolto 284 • Sol maggiore Autori: Bigazzi – Bella ● Interpreti: Marcella Bella

Sol Flauto

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Re7

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Do

21

Fl.

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1.

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Sol

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Mi-

Obladì-obladà

26

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26

Fl.

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Sol

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16

Fl.

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La-

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Sol

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11

Fl.

La-

La-7

6

Fl.

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Ascolto 285 • Sol maggiore Autori: Lennon – McCartney ● Interpreti: Beatles

Fa Flauto 5

Fl.

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Fl.

Fl.

Fl.

294

Do

Do

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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Fine

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Fa7

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Fa

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Fa

Do œ œ œ œ œj œ

Si!

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Fa

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21

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Fa

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La-7

Fa

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17

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13

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Si!

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Fl.

Do7

Do

Do

j œ œ

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w

D.C. al Fine


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 295

Piccola Katy

27

Ascolto 286 • Sol maggiore Autori: Pooh ● Interpreti: Pooh

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Flauto

Sol

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Fl.

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Sol

Mi-

Sol

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Fl.

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Fl.

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Fl.

Sol

Re

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Fl.

Do

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Re

Sol

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˙

w

Re

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Mi-

j œ. œ œ. œ œ œ Mi-

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Sol

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Do

Sol

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Sol

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Re

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Mi-

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Sol

Re

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36

Fl.

Do

œ . œ œ œ œ ‰ . œ œ . œ œj œ œj Œ J J R

Mi-

30

Sol

Mi-

˙

Re

Fa

Do

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# Re j œ j Œ œ & œ. œ œ

25

Fl.

Re

Sol

20

Mi-

˙

Sol Re Mi# œ. œ œ j ‰. r j œj Œ œ œ œ . & œ œ œ œ J

15

Fl.

Re

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‰ Sol

‰ ˙

Do

Sol

Re

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w

Sol

Re

Mi-

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Re

Mi-

˙

Re

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Mi-

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j œ. œ œ. œ œ œ

Sol

j œ. œ œ. œ œ œ

‰ w

Flauto in jeans

295


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 296

Pinne, fucili ed occhiali

28

Ascolto 287 • Do maggiore Autori: Vianello ● Interpreti: Edoardo Vianello

Do Flauto 6

Fl.

Sol

29

Re

Re7

Re

Sol

Do

Mi

Mi7

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Do

Fa

Do

Do

7

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1.Re-7

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16

Fl.

La-

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Fl.

Mi7

Mi

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2.

Rose rosse

7

Ascolto 288 • Fa maggiore Autori: Bigazzi – Polito ● Interpreti: Massimo Ranieri

296

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 297

Sarà perché ti amo

30

Ascolto 289 • Sol maggiore Autori: Farina – Ghinazzi – Pace ● Interpreti: Ricchi e Poveri

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13

Scende la pioggia

31

Ascolto 290 • Do maggiore

Autori: Migliacci – Barbata – Kaylan – Nichol – Pons – Volman ● Interpreti: Gianni Morandi

Do

& 44 ˙

Flauto 7

Fl.

Fl.

Sol

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Mi-

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Fa

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Flauto in jeans

..

297


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 298

Sei diventata nera

32

Ascolto 291 • Do maggiore Autori: Biggiero – Cassano – Minerbi – Romano

Do

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Flauto

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25

Fl.

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Do

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Sei un mito

33

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Do

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Fl.

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17

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13

Fl.

Interpreti: Los Marcellos Ferial

Sol

Do

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9

Fl.

Do

Do

5

Fl.

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Ascolto 292 • Sol maggiore Autori: Pezzali – Repetto

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Flauto

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6

Fl.

298

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Mi-

Re

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Fl.

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Interpreti: 883

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 299

34

Si può dare di più

Ascolto 293 • Re minore

Autori: Bigazzi – Reifoli – Tozzi ● Interpreti: Gianni Morandi – Enrico Ruggeri – Umberto Tozzi

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Flauto in jeans

299


(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 300

35

Speedy Gonzales

Ascolto 294 • Do maggiore Autori: Hill – Kaye – Lee ● Interpreti: Boone

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 301

36

Stessa spiaggia, stesso mare

Ascolto 295 • Do maggiore Autori: Mogol – Soffici ● Interpreti: Piero Focaccia – Mina

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37

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The lion sleeps tonight

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Ascolto 296 • Sol maggiore Autori: Creatore – Peretti – Weiss ● Interpreti: The Tokens

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w Flauto in jeans

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(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 302

38

Un’avventura

Ascolto 297 • Fa maggiore Autori: Mogol – Battisti ● Interpreti: Lucio Battisti

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Yellow Submarine

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Ascolto 298 • Sol maggiore Autori: Lennon – McCartney ● Interpreti: Beatles

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(278-303) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:08 Pagina 303

Vita spericolata

40

Ascolto 299 • Do maggiore Autori: Ferro – Rossi ● Interpreti: Vasco Rossi

Fa Flauto 6

Fl.

Sol

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41

Fl.

Fa

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Fa

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21

Fl.

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Do

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Flauto in jeans

303


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:00 Pagina 304

Antolgia VOCALE E STRUMENTALE 80 brani per suonare e cantare In questa sezione dell’Antologia è stata inserita una collezione di brani che possono essere sia cantati sia suonati con il flauto, su bellissime basi musicali. Naturalmente, poi, è anche possibile accompagnarli con la chitarra o la tastiera. I brani sono presentati in ordine alfabetico.

Attenzione! Il colore arancio dà le indicazioni per cantare il brano. Il colore azzurro è relativo all’esecuzione strumentale.


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:00 Pagina 305

Canti di Natale

Lo spirito del Natale ha da sempre stimolato la fantasia di artisti, celebri o anonimi, che hanno voluto interpretarlo con opere musicali complesse o anche con semplici melodie. Molte di esse, proprio per la loro semplicità musicale, hanno raggiunto una notevole diffusione: tutti le conosciamo, le cantiamo. E se ci capita di ascoltarle, magari per strada o in un supermercato, immediatamente assaporiamo con questi suoni il calore della grande festa, della magia del Natale.


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 306

1

Adeste fideles

Cantare Suonare

Ascolto 300 • RE Maggiore Ascolto 301 • FA Maggiore

Composto attorno alla metà del Settecento da John Francis Wade, ha il testo originale in lingua latina. L’andamento ritmico è piuttosto lento e solenne.

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Re La 1. Venite fedeli Re Sol Re

La

La

La

Si-

Mi La

Mi La

Re

Re

Si-

La

Re

Sol

Sol Re La

Si-

La

Nato è per noi Cristo Salvatore Re

La

Re

Sol

Re

Sol Re La

Rit. Venite adoremus, venite adoremus,

Rit. Venite adoriamo, venite adoriamo,

Sol Mi7

Sol

La Si-

j œ. œ ˙.

l’angelo c’invita

La Mi La Mi

Sol

œ . œj ˙ .

Versione ritmica italiana

venite, venite in Bethleem!

Re

œ œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œœœ Œ ˙

venite, venite in Be_____thleem! Sol Re La

œ œ œ œ œ œœ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

b

Natum videte regem angelorum.

306

œ œ ˙

b

laeti triumphantes: Si- Mi

˙

œ œ ˙

Testo originale Re La 1. Adeste fideles Re Sol Re

œ œ œ œ

Œ ˙

œ œ œ œ œ ˙ œ Ó

b

Re La Re

Mi7

La

Si-

Re La Re

venite adoremus Dominum!

venite adoriamo il Signore Gesù!

2. En grege relicto

2. La luce del mondo

humiles ad cunas vocati pastores adproperant. Et nos ovantes gradu festinemus

splende in una grotta, la fede ci guida a Bethleem! Nato è per noi Cristo Salvatore.

Rit. Venite…

Rit. Venite...

3. Deum de Deo,

3. La notte risplende,

lumen de lumine, gestant puellae viscera. Deum verum genitum non factum. Rit. Venite...

tutto il mondo attende: seguiamo i pastori a Bethleem! Nato è per noi Cristo Salvatore. Rit. Venite...

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

˙

Œ .. Œ ..


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 307

2

Astro del ciel

Cantare Suonare

Ascolto 302 • FA Maggiore Ascolto 303 • DO Maggiore

Il titolo originale è Stille Nacht, ossia «Notte di silenzio». Questo canto, semplice nella melodia e nell’accompagnamento, fu composto da Franz Gruber, organista nella chiesa di un piccolo paesino austriaco. Era il Natale del 1818: da allora, non esiste celebrazione del Natale che non presenti questa deliziosa melodia.

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I

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I

œ J œ œ.

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œ.

œ.

Testo originale

I

œ.

œ.

œ.

j œ œ.

œ. œ.

j œ œ

Fa 1. Astro del ciel, pargol divin, Do Fa

Alles schläft, einsam wacht

mite Agnello redentor!

Sib

Sib

Fa

Tu che i Vati da lungi sognâr,

Sib

Sib

Fa

tu che angeliche voci nunziâr,

Do

Do

Re-

schlaf’ in himmlischer Ruh’, Fa

œ œ

˙.

j œ

j œ

˙.

Fa

Holder Knabe im lokkingen Haar,

Do

j œ œ

Fa

nur das traute, hoch heilige Paar.

Fa

œ

Versione ritmica italiana

Fa 1. Stille Nacht, heilige Nacht! Do Fa

Fa

œ. œ œ. œ œ œ

œ œ œ.

œ

œ. œ œ œ. œ œ . œ

Fa Re-

luce dona alle menti, Bis

Fa

Do

Fa

schlaf’ in himmlischer Ruh’!

pace infondi nel cuor!

2. Stille Nacht, heilige Nacht!

2. Astro del ciel, pargol divin,

Gottes Sohn, o wie lacht Lieb’aus deinem göttlichen Mund, da uns schlägt die rettende Stund’, Christ, in deiner Geburt, Bis Christ, in deiner Geburt!

mite agnello redentor, tu disceso a scontare l’error, tu sol nato a parlare d’amor, luce dona alle menti, pace infondi nei cuor!

Stille Nacht, heilige Nacht! Hirten erst kundgemacht durch der Engel Halleluja, tönt es laut von fern und nah: «Christ, der Retter, ist da, Christ, der Retter, ist da!»

3.

3.

Bis

Astro del ciel, pargol divin, mite agnello redentor, i pastori son giunti a te, l’Alleluja sin qui li chiamò: «Cristo è nato per noi, Cristo è nato per noi!»

Bis

Bis

Bis

Antologia vocale e strumentale • Canti di Natale

307


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 308

Deck the hall

3

Cantare Suonare

Ascolto 304 • LA Maggiore Ascolto 305 • FA Maggiore

Di questo canto esistono diverse versioni ritmiche in italiano, ma tutte assai distanti dal significato del testo originale. Pertanto abbiamo pensato di proporlo solo nella versione in inglese, tra l’altro molto divertente per la ripetizione ritmica delle sillabe fa e la.

& b 44 œ . œJ œ œ œ & b 44

& b œ œ œ œ œ. œ œ ˙ &b

7

l

œ.

La 1. Deck the hall with boughs of holly Mi

La

fa la la la la, la la la la. La

Tis the season to be jolly Mi

La

Mi

La

fa la la la la, la la la la. Mi

La

œ œ œ J ∑

Testo originale

La

œ.

j œ œ œ ˙

&b œ œ ˙

Mi

j œ œ œ œ œ. œ œ œ ˙

∑ ∑

&b

Mi

œ œ œ

œ. œ

j œ œ œ j œ œ œ œ ∑

œ œ

2. See the blazing Yule before us,

fa la la la la, la la la la. Strike the harp and join the chorus fa la la la la, la la la la. Follow me in merry measure fa la la, fa la la, la la la. While I tell of Yuletide treasure fa la la la la, la la la la.

œ. œ.

œ. œ œ œ œ œ œ œ J

œ œ œ J j œ œ œ

œ œ nœ œ œ œ œ

Œ œ

œ œ œ œ œ. œ œ œ ˙ J œ œ œ œ œ . œj œ œ ˙

3. Fast away the old year passes, fa la la la la, la la la la. Hail the new, ye lads and lasses, fa la la la la, la la la la. Sing we joyous all together, fa la la, fa la la, la la la. Heedless of the wind and weather fa la la la la, la la la la.

Fill the mead cup, drain the barrel La

Fa#-

Mi Si Mi Mi7

fa la la, fa la la, la la la. La

Troll the ancient Christmas carol. Re

La

Mi

La

fa la la la la, la la la la.

Traduzione italiana 1. Addobbiamo le sale con i rami di agrifoglio.

3. L’anno vecchio passerà in fretta,

È questa la stagione per essere allegri. Ora indossiamo i nostri abiti vivaci cantiamo allegramente il vecchio canto natalizio. 2. Guardiamo il ceppo di Natale che brucia davanti a noi. Suoniamo l’arpa e uniamoci in coro. Seguitemi con ritmo allegro mentre io racconto il tesoro di Natale.

salutiamo tutti quello nuovo, giovani e fanciulle. Cantiamo insieme allegramente senza curarci del vento e del tempo.

308

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

Œ


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 309

Go, tell it on the mountain

4

Cantare Suonare

Ascolto 306 • DO Maggiore Ascolto 307 • SOL Maggiore

Un canto natalizio che affonda le radici nella musica afro-americana. Lo provano la sua energia ritmica, la sua coralità che vuole esprimere la speranza del popolo nero di conquistare la libertà, di spezzare le catene della schiavitù. Sol

Re

#4 ˙ œ œœ œ & 4

Flauto

# Solœ œ Re œ &

˙ ˙ Sol

Fl.

Je - sus

œœ

Christ

born.

La7

# œ œ œ ‰ j œ & œ œ œ œ Re

14

Fl.

Re

When I was a lear - ner

asked the Lord to help me

and

œ

I

Re

œ

œ ˙ œ Sol

œ

œ œ œ

sought both night and day.

‰ œj I

Sol

œ œ œ ‰ œj œ œ œ œ œ œ ‰ œj

He showed me the way

and

He made me

a watch-man

La7

Sol

#

up -

Re D.C. al Fine

‰ œj œ œ œ œ œ œ ‰ œj œ œ œ œ ˙

& œ œ œ œ œ on the

Do

Go tell it on the moun - tain that

ev' - ry-whe-re.

œ œ œ œ œ œ ‰ œj

11

Fl.

o - ver the hills and

Fine

w

is

Sol

œœ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙ œœœ œ

Go tell it on the moun- tain, 7

Sol

ci - ty wall

and

if

I

a Christ- ian

am

Testo originale

I

am

the least of

all.

Versione ritmica italiana

Do

Do

Rit. Go, tell it on the mountain,

Rit. Va, dillo alla montagna,

Sol

Sol

Do

over the hills and ev’ry where.

Do

sulle colline, in ogni luogo.

Go, tell it on the mountain

Va, dillo alla montagna

Fa

Fa

Do

Sol

Do

that Jesus Christ is born. Do

Do

Sol

Do

ch’è nato Cristo Signor. Do

When I was a learner Sol

Quand’io imparavo Do

I sought both night and day; Do

Sol

Do

cercavo notte e dì; Do

I asked the Lord to help me Re7

Sol

and He showed me the way. Do Do

upon the city wall; Do

Sol

Così feci il guardiano Sol

Do

intorno alla città Do

and if I am a Christian Re7

Re7

e Lui mi ascoltò. Do

He made me a watchman Sol

allora lo pregai

Sol

e se io son Cristiano Re7

Sol

I am the least of all.

è per l’eternità.

Rit. Go, tell it on the mountain...

Rit. Va, dillo alla montagna...

Antologia vocale e strumentale • Canti di Natale

309


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 310

5

Il est né le Divin Enfant

Cantare Suonare

Ascolto 308 • DO Maggiore Ascolto 309 • SOL Maggiore

È un canto proveniente dalla tradizione francese del Duecento. Molto semplice nella melodia e nel ritmo, risulta molto gradevole anche nella versione strumentale, qui proposta per tre flauti.

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# & 42 ˙

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310

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 311

Testo originale

Versione ritmica italiana

Do

Do

Rit. Il est né le Divin Enfant, Re-

Rit. Oggi è nato il Divin Bambin Sol

Re-

Sol

jouez, hautbois, résonnez musettes!

su, su suonate o zampognari!

Do

Do

Il est né le Devin Enfant,

Oggi è nato il Divin Bambin

Sol Do

Sol

Do

chantons tous son avènement.

su, mettiamoci in cammin!

Do ReDo 1. Depuis plus de quatre mille ans Do ReSol

Do Re1. Già moltissimi anni fa Do ReSol

nous le promettaient les Prophètes,

i Profeti lo annunciavan,

Do

Do

Re-

Do

depuis plus de quatre mille ans, Do

Re-

Do

Re- Do

già moltissimi anni fa Sol

Do

Re-

Sol

nous attendions cet heureux temps!

tutti lo aspettavan qui!

Rit. Il est né le Divin Enfant....

Rit. Oggi è nato il Divin Bambin...

2. Qu’il est beau le Divin Enfant!

2. Come è bello il Divin Bambin!

Sa beauté, sa grâce e sa parfaite! Qu’il est beau le Divin Enfant! Qu’il est doux! Ah, qu’il est charmant!

Ha una grazia celestiale! Come è bello il Divin Bambin! È davvero un gran tesor!

Rit. Il est né le Divin Enfant....

Rit. Oggi è nato il Divin Bambin...

Antologia vocale e strumentale • Canti di Natale

311


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 312

Jingle Bells

6

Cantare Suonare

Ascolto 310 • DO Maggiore Ascolto 311 • SOL Maggiore

Composta da James Pierpoint, è un canto natalizio allegro e frizzante.

# 2 Sol œ & 4 œ

Flauto

Do

œ

œ

Dash - ing through the

# j & 42 œ. ‰

Flauto

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‰ Jœ

œ

laugh - ing

j # & œj ‰ œ. ‰ .

j ‰ œ.

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œ

&

œ

œ

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all

the

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Fl.

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j œ. ‰

j œ. ‰ œj ‰ .

‰ œj

bright;

œ

what

Fl.

312

is to

œ œ œ Jin - gle bells!

Jin - gle

œ œ œ

œ

œ

œ

œ

o - pen

sleigh!

œ

œ

all

the

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Re

œ

œ

œ

on

œ

œ

œ

bob - tails

j œ. ‰

ring

j œ. ‰ œj ‰ .

j ‰ œ.

œ œ œ œ

j ‰ œ. j ‰ œ. Sol

Do

˙

œ

way!

Oh

˙

œ

˙

sleigh - ing song to - night.

a

j ‰ œ. j ‰ œ.

˙

Sol

œ

œ

what funIit

œ

œ

Sol

œ

j œ

Sol

ride and sing

j ‰ œj ‰ œ. . œ œ œ œ

œ

œ

is

to rideIinIa

œ

œ

Do

œ Sol

œ œ œ

œ œ œ

œ œ œ œ

Jin - gle bells!

Jin - gle bells!

Jin - gle

œ œ œ

œ œ œ

œ

all

œ

the

˙ way!

# &

œ

# Doœ &

œ

œ

29

Fl.

the fields we

j ‰ j ‰ j ‰ œj ‰ œ. œ œ. . .

œ œ œ œ

œ œ œ

fun it

j œ. ‰ œj ‰ .

La7

# & œ

one horse Fl.

j œ

bells

Do

# & œ œ œ

23

ov - er

Re

œ

# j ‰ j ‰ œ. œ.

Jin - gle bells! Fl.

way;

17

Fl.

sleigh,

j œ. ‰ œj ‰ .

Do

# mak - ing spi - rits

Fl.

one horse o - pen

j œ. ‰ œj ‰ .

j ‰ œ.

11

Fl.

inIa

‰ œj œ œ œ œ

œ

Sol

# & œ go

Fl.

snow

Re

6

Fl.

œ œ œ ‰ j œ œ

œ

œ Sol

Re

œ

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œ

œ

œ

Oh

what

funIit

is

to rideIinIa

œ

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œ

˙

œ Sol

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one

horse

œ

œ

œ o

-

œ

˙

pen

sleigh!

# &

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

œ

œ

œ

˙

.. ..


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 313

Testo originale

Versione ritmica italiana

Do

Do

Dashing through the snow

Le slitte di lassù

Fa

in a one-horse open sleigh,

Fa

scampanellando van

Sol

Sol

over the fields we go

le strenne porteran

Do

Do

laughing all the way;

a tutti i bimbi buoni.

bells on bobtails ring

E dalle Alpi al mar

Fa

Fa

making spirits bright;

i bimbi di quaggiù

Sol

what fun it is to ride and sing

Sol

aspetteranno i doni

Do

Do

a sleighing song tonight.

che regala il buon Gesù!

Rit.

Rit.

Do

Do

Jingle bells! Jingle bells! Do

Fa

Do

Do

Jingle all the way! Fa

Fa Do

che felicità!

Do

Oh what fun it is to ride Re7

Din don dan, din don dan,

Fa

Do

Il Natale tornerà

Sol

Re7

Sol

in a one-horse open sleigh! Oh!

tutti buoni renderà! Oh!

Do

Do

Jingle bells! Jingle bells!

Din don dan, din don dan,

Do

Do

Fa

Do

Fa Do

Jingle all the way!

che felicità!

Fa

Fa

Do

Oh what fun it is to ride Sol

Do

in a one-horse open sleigh!

Do

Oggi è nato il buon Gesù Sol

Do

e la neve scende giù!

Antologia vocale e strumentale • Canti di Natale

313


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 314

7

Les anges dans nos campagnes &b c

œ œ œ œ œ œ.

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I

œ œ œ J

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œœœœ˙ Testo originale

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œœœœ˙

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˙

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˙

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˙

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˙

˙

˙

œ œ œ œ

cantano l’inno al Signor del ciel

Sol

Do

Do Sol

Do

con un bel canto l’eco fedel:

Do La7 Re- Sol Do Fa

Sol

Do La7 Re- Sol Do Fa

Rit. Glo___________________ria

Rit. Glo___________________ria

Do Sol Do Fa Do Sol

Do Sol Do Fa Do Sol

in ex_celsis De__o. Do La7 Re- Sol Do Fa

Sol

in ex_celsis De__o. Sol

Do La7 Re- Sol Do Fa

Sol

Glo___________________ria

Glo___________________ria

Do Sol Do Fa Do Sol Do

Do Sol Do Fa Do Sol Do

in ex_celsis De____o!

in ex_celsis De____o!

2. Bergers, pour qui cette fête?

2. Per chi, pastori, è questa festa?

Quel est l’objet de tous ces chant? Quel vainqueur, quelle conquête méritent ces cris triomphants?

Chi tanta gioia destare può? Qual vincitor, quale conquista tanto trionfo si meritò?

Rit. Gloria in excelsis Deo! (bis)

Rit. Gloria in excelsis Deo! (bis)

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

˙

w

˙

˙

w

Do

e risponde dalle montagne

redit ce chant mélodieux:

˙

Versione ritmica italiana

Sol

œœœœ

˙

ont entonné l’hymne des cieux Do

œ œ œ œ

œœœœ˙

Do Sol Do 1. Gli Angeli dalle campagne Sol

Sol

œ œ œ œ œ

œ ˙ J

Do Sol Do 1. Les anges dans nos campagnes Sol Do

et l’écho des nos montagnes

314

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I

&b œ œ œ œ ˙ &b ˙

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œ.

I

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œ

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œ œ œ œ œ

œ œ œ J

Ascolto 312 • DO Maggiore Ascolto 313 • FA Maggiore

Cantare Suonare

.. ..


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 315

O Tannenbaum

8

Cantare Suonare

Ascolto 314 • DO Maggiore Ascolto 315 • FA Maggiore

Canto natalizio di origine tedesca (in italiano O caro abete) sembra che il testo sia stato scritto intorno al 1824 da un maestro di scuola di Lipsia. La melodia è invece anonima, come spesso accade per i canti popolari.

& b 43 œ & b 43 Œ & b 43 Œ & b œ. œ œ. & b œ. œ œ. & b œ. œ œ.

& b œ œ œ. & b œ œ œ. & b œ œ œ.

Testo originale

œ. œ œ Ó

Ó

œ

œ. œ œ.

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œ œ œ œ J j œ œ œ œ I

j œ œ œ œ

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I

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œ

j œ œ œ œ j œ œ

j œ œ œ œ I

I

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Ó

Œ

Ó

Re-

Sol7

Du grünst nicht nur zur Sommerszeit, Do

nein auch in Winter, wenn es schneit.

Versione ritmica italiana

œ

œ

œ

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œ

œ

œ. œ œ

œ

œ J

Œ

Ó

Œ

Ó

j œ œ œ œ.

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j œ. œ œ. œ œ œ œ œ

œ

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œ œ

Do

con bacche rosse e fili d’or.

dein Kleid will mich was lehren. (bis) Die Hoffnung und Beständigkeit gibt Trost und Kraft zu jeder Zeit. O Tannenbaum, o Tannenbaum dein Kleid will mich was lehren! la capannina di carton. E l’albero illumina la culla del Signore.

Sol Do

3. S’innalzano, risuonano

i canti di Natale. Ricordano agli uomini: giustizia, pace, amore. La loro dolce musica giunge fra tutti i popoli. Ripete ancora agli uomini: giustizia, pace, amore.

La-

Do

La7

Re-

I rami si trasformano

2. Fra i cantici degli angeli

ritorna il Bambinello. Riposa nel presepio, lo scalda l’asinello. I rami verdi toccano

Œ ..

3. O Tannenbaum, o Tannenbaum,

gli alberi di Natale! Do

j œ

O Tannenbaum, o Tannenbaum du kannst mir sehr gefallen.

gli alberi di Natale!

Sol

j œ

. œ œ Œ .

Risplendono e sfavillano

grandi e piccini intorno.

œ J

œ œ Œ ..

Do 1. S’accendono e brillano Sol Do

S’accendono e radunano

œ

Do

du kannst mir sehr gefallen. (bis) Wie oft hat nicht zu Weihnachtszeit ein Baum von dir mich hoch erfreut!

Re-

œ œ

j œ œ œ œ.

I

j œ. œ œ. œ œ

I

œ œ œ.

j œ. œ œ. œ œ œ œ œ

wie treu sind deine Blätter!

Sol

œ

‰ œj œ œ œ.

2. O Tannenbaum, o Tannenbaum, Re-

œ

‰ œj œ # œ œ .

I

La-

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‰ Jœ œ œ œ .

œ. œ œ œ

Œ

œ

O Tannenbaum, o Tannenbaum

wie treu sind deine Blätter! (bis)

Sol

œ. œ œ.

j œ œ œ œ

Do 1. O Tannenbaum, o Tannenbaum Sol Do La7

œ

Antologia vocale e strumentale • Canti di Natale

315


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 316

9

Tu scendi dalle stelle

Cantare Suonare

Ascolto 316 • DO Maggiore Ascolto 317 • FA Maggiore

È il canto natalizio «italiano». Si ritiene che l’autore del testo e della musica sia sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787). Brillante avvocato napoletano, lasciò tutto per farsi prete, dedicandosi ai ragazzi più poveri. Fu autore di importanti scritti teologici, così come di canzoni spirituali.

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j & b 68 œ & b œ.

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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316

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 317

Testo Do 1. Tu scendi dalle stelle Sol

io ti vedo qui a tremar

o Re del cielo

o Dio beato!

Re- Sol

Sol

Fa

Re-

Sol

Ah!, quanto ti costò

Sol

Fa Sol

Do

al freddo e al gelo (bis)

Do

l’avermi amato! (bis)

Do

O Bambino mio divino

White Christmas

10

Al suon di pastorale, o mio Bambino, con gli Angeli riposi a Te vicino. (bis) Nella notte fredda e scura ci inchiniamo per pregar, o buon Signore, e salutiamo in Te il Redentore!

3.

il Creatore, non hai panni né fuoco o mio Signore. (bis) Caro eletto Pargoletto, quanto questa povertà più m’innamora, giacché nel nostro amor tu soffri ancora! (bis)

Sol

e vieni in una grot__ta

Sol

2. E tu che sei del mondo

Do

Cantare Suonare

Ascolto 318 • SOL Maggiore Ascolto 319 • DO Maggiore

Composto nel 1942 da Irving Berlin per il film Holiday Inn, questo canto fu interpretato molte volte dal grande Bing Crosby, che lo rese celebre e apprezzato in tutto il mondo. Do Flauto

9

Fl.

Re-

& 44 w

œ œ #œ œ

I'm

dreaming of a Do7

Do

& ˙

˙

tree - tops 17

Fl.

w

#œ ˙.

˙ œ œ œ œ œ œ w

White

Christmas

glis - ten

and

˙

˙

chil - dren

days

a

Sol

œ ˙

be

mer - ry

to

hear

with

œ w and

and may

Testo originale Sol

Do

Christmas card I Fa

˙

bright

˙

all

your

Re

Sol

La-

may your

Sol

Do

be

w white.

Re

Do

Do

Re7

Sol

Re

just like the ones I used to know, Sol7

Do

La-

Re7

Sol

Do-

Sol

Sol7

Do

Do-

è Natale, spunta la pace santa,

Re Re7

Sol

La-

Re Re7

to hear sleigh bells in the snow.

l’amor che sa conquistar.

Sol

Sol

La-

Re

La- Re

I’m dreaming of a White Christmas,

Tu dici nel cader, neve:

Do

Do

Re

Sol Re

with ev’ry Christmas card I write Sol7

Do Re

Re

Sol

Re

«Il cielo devi ringraziar, Do-

may your days be merry and bright Do

Re

per dare gioia ad ogni cuor:

where the treetops glisten and children listen

Sol

œ œ

write

Christ- mas - es

Tu, neve, scendi ancor, lenta,

Sol

˙

Versione ritmica italiana

La-

Sol

Sol

œ œ œ œ

˙

I’m dreaming of a White Christmas,

Sol

w

œ œ œ œ w

Do

œ œ

Sol7

snow.

sleigh bells in the

ev - 'ry

Fa-

where the

œ œ œ œ w

œ œ

Christmas

˙ œ œ

Sol

Sol

white

Sol

know,

Re-

Fa

˙

Fa

˙

w

#œ ˙.

Do7

Do

& ˙

of

lis - ten

œ

w

œ œ #œ œ dream-ing

Do

œ ˙

Do

just like the ones I used to

Fa-

Re-

I'm

Fl.

œ

Do

&w 25

Fa

Fa

œ ˙

Sol7

Sol

Sol

and may all your Christmases be white.

Sol

Sol7

Do Do-

alza gli occhi, guarda lassù: Sol

Do

Re

Sol

è Natale, non si soffre più!»

Antologia vocale e strumentale • Canti di Natale

317


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 318

Spiritual blues e dintorni

Dalla tradizione afro-americana nasce il jazz, eccellente espressione musicale che vede tra i suoi protagonisti artisti del calibro di Louis Armstrong, Count Basie, Scott Joplin, Benny Goodman, Ella Fitzgerald, e molti, molti altri. All’inizio, però, la nuova musica nasce come espressione anonima, collettiva o solistica, per dar voce all’universo delle persone di colore costrette a lavori disumani nelle estese piantagioni americane o nei cantieri ferroviari o nelle miniere, dove si costruisce il «progresso» del nuovo continente. È proprio a questi canti che i neri d’America affidano i propri sentimenti di dolore, di speranza, di fede. E la loro anima si riflette tutta in ritmi e melodie di straordinaria bellezza.


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 319

Go down, Moses

11

Cantare Suonare

Ascolto 320 • RE Minore Ascolto 321 • LA Minore

Questo spiritual è cantato nell’alternanza tra un solista e il coro che canta «Let my people go!». Può essere efficacemente eseguito dividendo la classe in due gruppi di «cantori». Accanto al testo in inglese viene fornita solo una traduzione e non una versione ritmica, perché il brano rivela tutta la sua bellezza solo se cantato nella lingua originale.

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Œ

..

- lascia che il mio popolo possa andar via essi non potevano resistere ad una oppressione così crudele.

Re-

Oppressed so hard they could not stand. Re-

Let my people go! Sol-

La7

Rit. Vieni giù, o Mosè, scendi sulla terra d’Egitto, di’ al vecchio Faraone di lasciar andar via il mio popolo.

Re-

Rit. Go down, Moses, way down to Egypt’s land.

2. E così Mosè venne in terra d’Egitto

Sib

Tell old Pharaoh to let my people go!

lascia che il mio popolo possa andare via e convinse il vecchio Faraone.

2. So Moses went to Egypt’s land

Rit. Vieni giù...

Let my people go! He made old Pharaoh understand, Let my people go!

3.

Sol-

œ.

1. Quando Israele era in terra d’Egitto,

Let my people go!

Re7

˙

Traduzione

ReLa Re1. When Israel was in Egypt’s land, La Re-

La

œ œ. ˙ J

ow

Testo originale

La

ard they

˙.

œ

˙.

œ œ œ œ

œ

La7

Re-

«Così parlò il Signore» - disse Mosè audace, «Lascia andare il mio popolo. Altrimenti perirà il tuo primogenito. Lascia andare il mio popolo!»

Rit. Go down, Moses...

«Thus spoke the Lord», bold Moses said, «Let my people go!» «If not I’ll strike your firstborn dead Let my people go!»

3.

Rit. Vieni giù...

Rit. Go down, Moses...

Antologia vocale e strumentale • Spiritual blues e dintorni

319


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 320

I’ve been workin’ on the railroad

12

Cantare Suonare

Ascolto 322 • DO Maggiore Ascolto 323 • FA Maggiore

«Ho lavorato alla ferrovia...» è un canto che riesce quasi a far sorridere della fatica del lavoro di tutti i giorni. Riesce in quest’intento con un testo leggero e ironico e con un ritmo musicale che sembra volergli dare l’energia della marcia, la solennità di un inno.

-

-

-

-

-

-

Testo originale

Traduzione

Do

Sol

I’ve been workin’ on the railroad

Dinah won’t you blow your horn (bis)

Fa

Do

Do

all the livelong day, I’ve been workin’ on the railroad Re

Someone’s in the kitchen with Dinah, Sol

someone’s in the kitchen I know,

Sol

just to pass the time away. Sol7

Do

Do Do

Fa

someone’s in the kitchen with Dinah,

Don’t you hear the whistle blowin’

Sol

Fa

strummin’ on the old banjo and singin’:

Mi

rise up so early in the morn’? Fa

Do

Do Do

«Fee-fi-fidd-lee-i-o,

Don’t you hear the Captain callin’ Sol

Sol

Do

«Dinah, blow your horn!»?

Sol

fee-fi-fidd-lee-i-o, Do

Fa

fee-fi-fidd-lee-i-o,

Do

Rit. Dinah, won’t you blow,

Sol7

Fa

strummin’ on the old banjo»

Dinah won’t you blow,

320

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

Do

Ho lavorato sulla ferrovia tutto il giorno. Ho lavorato sulla ferrovia, tanto per passare il tempo. Non senti il fischio che si alza nel mattino? Non senti il capitano che ti chiama: «Dinah, suona la tromba!»? Rit. Dinah, suona la tua tromba!... Qualcuno è in cucina con Dinah, qualcuno che io conosco, è in cucina con Dinah e strimpella sul vecchio banjo e canta: «Fee-fi-fidd-lee-i-o» suonando il vecchio banjo.


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 321

13

Kumbaya

Cantare Suonare

Ascolto 324 • DO Maggiore Ascolto 325 • FA Maggiore

Kumbaya: probabilmente questa parola è la deformazione dell’espressione inglese «come by here». «Kumbaya, my Lord», potrebbe dunque significare «vieni qui, o Signore». È l’invocazione, che si ripete, al Signore di scendere giù, sulla Terra, ad accogliere il grido di preghiera dell’uomo in catene…

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Testo originale

Do

Sol7

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..

- qualcuno sta piangendo - qualcuno sta pregando - qualcuno sta cantando

Do

Kumbaya, my Lord, kumbaya, Fa

˙

œ.

œ œ

Vieni qui, o Signore....

Kumbaya, my Lord, kumbaya, Fa

˙

Traduzione

Do Fa Do 1. Kumbaya, my Lord, kumbaya, ReSol7 Do

œ

Do

Oh Lord, Kumbaya! vieni qui, o Signore.... 2. Someon’s crying, Lord, kumbaya (ter)

Oh Lord, kumbaya! Someon’s praying, Lord, kumbaya (ter) Oh Lord, kumbaya!

3.

4. Someon’s singing, Lord, kumbaya (ter)

Oh Lord, kumbaya!

Antologia vocale e strumentale • Spiritual blues e dintorni

321


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 322

14

Oh when the Saints

Cantare Suonare

Ascolto 326 • DO Maggiore Ascolto 327 • SOL Maggiore

Portato al successo da Louis Armstrong, che lo ha interpretato moltissime volte sia come strumentista sia come cantante, questo brano esprime il desiderio di libertà del popolo nero in catene.

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ord I

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Œ

Testo originale Do

Do7 Do

Sol

plodding thro this world of sin Do7

Fa

getting ready for that city Do

Sol

Do

when the Saints go marching in Rit. Oh when the Saints go marching in Sol

oh when the Saints go marching in Do

Do7

Fa

Lord I want to be in that number Do

Sol

Do

oh when the Saints go marching in.

322

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

˙.

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Œ

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Sol7

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Œ

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Traduzione

Sono solo un pellegrino affaticato, che avanza penosamente in questo mondo di peccato, cercando di prepararsi per quella città quando i Santi marceranno insieme.

Fa

I am just a weary pilgrim

Do

œ œ ˙

˙

œ œ œ œ

Rit. Oh, quando i Santi marceranno insieme, Signore, vorrei tanto poter essere in mezzo a loro...

œ œ œ œ ˙

.

˙

Œ .. Œ ..


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 323

15

Pick a bale of cotton

Cantare Suonare

Ascolto 328 • RE Maggiore Ascolto 329 • FA Maggiore

Un canto che rievoca il lavoro nelle piantagioni di cotone. E lo fa utilizzando la parola «pick» (cogliere, raccogliere) in funzione ritmica, come a voler scandire i movimenti della mano che coglie i fiori di cotone.

Testo originale Re

Sol

Re

Jump down, turn around, pick a bale of cotton, Mi7

La

La7

Jump down, turn around, pick a bale a day, Re

Sol

Re

Jump down, turn around, pick a bale of cotton, La7

Re

Jump down, turn around, pick a bale a day. Re

Sol

Re

Oh Lordy, pick a bale of cotton, Mi7

La

La7

Oh Lordy, pick a bale a day, Re

Sol

Re

Oh Lordy, pick a bale of cotton, La7

Re

Oh Lordy, pick a bale a day. Re

Sol

Re

Pick a, pick a, pick a, pick a, pick a bale of cotton, Mi7

La La7

Pick a, pick a, pick a, pick a, pick a bale a day, Re

Sol

Re

Pick a, pick a, pick a, pick a, pick a bale of cotton, La7

Re

Pick a, pick a, pick a, pick a, pick a bale a day.

Antologia vocale e strumentale • Spiritual blues e dintorni

323


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 324

16

Summertime

Cantare Suonare

Ascolto 330 • RE Minore Ascolto 331 • SOL Minore

È un autentico capolavoro musicale, tratto dal Porgy and Bess di George Gershwin. Sul ritmo calmo e tranquillo della ninna nanna, si spiega una melodia di estrema dolcezza.

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Testo originale

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Œ œ œ

Sol-

fish are jumpin’ La7

œ œ. J œ œ. J

œ

˙

Œ œ

2. Uno di questi giorni

Mi- Re- Mi-

Mi-

Re-

Mi- Re-

an’ yo’ Ma is good lookin’, Fa

Re-

Sol-

Re-

so hush, little baby, don’ you cry. 2. One of these mornin’s

you goin’ to rise up singin’, then you’ll spread yo’ wings an’ you’ll take the sky. But till that mornin’ ther’s a nothin’ can harm you with Daddy an’ Mummy standin’ by.

324

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

œ

Traduzione

and the cotton is high. Oh yo’ Daddy’s rich

˙

ti alzerai dal letto cantando, aprirai le ali e volerai toccando il cielo. Ma fino a quel mattino niente potrà farti del male, con papà e mamma al tuo fianco.

w

œ œ œ J J

e la vita è tranquilla, i pesci saltano felici e il cotone è alto. Il tuo papà e ricco e anche mamma ha un bell’aspetto, quindi, piccolo, non hai motivo di piangere.

an’ the livin’ is easy,

œ J

œ

˙

-

1. Tempo d’estate,

ReMiRe1. Summertime MiRe- Mi - Re-

Re-

œ

œ

œ œ. œ œ J

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 325

La canzone internazionale

In questa sezione presentiamo brani che appartengono alla tradizione della canzone internazionale. Proponiamo canti popolari e grandi successi, da Amazing grace a Yesterday, da Love me tender a Strangers in the night. In ogni caso, si tratta di composizioni molto rappresentative del repertorio internazionale, che possono essere cantate e suonate sulle nostre basi musicali. Un repertorio vastissimo che non può certo esaurirsi con la nostra selezione. Il web ci viene incontro, fornendoci archivi dai quali scaricare liberamente migliaia di brani, con testi e basi musicali. Ne proponiamo uno per tutti: www.buongiornoweb.com/music_zone/basi_karaoke_gratis/index_basi_midi_e_karaoke_gratis.htm


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 326

Amapola

17

Suonare

Ascolto 332 • DO Maggiore

Si tratta di una canzone popolare scritta dal compositore spagnolo Joseph La Calle ed è stata usata dal regista Sergio Leone nel film C’era una volta in America.

Flauto

7

Fl.

Do

& 44 Ó

Fa 7dim

& ˙.

Sol7

œ

j & œ œ œ œ œœ ˙.

20

Fl.

26

Fl.

˙

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Ó

Do

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Re7dim

Re-

Ó

Sol7

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œ œ œ ˙. Do

œ œ œ œ #œ œ ˙.

Cantare Suonare

˙

œ œ œ œ œœ J

w

œ

Amazing grace

18

˙

˙ œ œ

Sol

Ó

œ

œ œ œ œ œœ ˙ J

˙.

œ

Fa 7dim

˙

œ œ œ œ œ œ ˙. J

La 7

œ œ ˙.

Do

˙

˙

œ œ

Sol 5 aum

œ

Sol 7dim

œ œ œ œ œœ ˙ J Ó

œ œ ˙.

13

Fl.

˙

˙

œ œ

..

Ascolto 333 • RE Maggiore Ascolto 334 • SOL Maggiore

Uno dei più famosi inni protestanti in lingua inglese: le parole sono state scritte intorno al 1772 da John Newton, trafficante di schiavi poi convertitosi e divenuto pastore. 7

Sol Do # 3 Sol œ œœ ˙ œ œ ˙ œ & 4œ ˙ 3

Flauto

A - ma - zing

# Sol & ˙

9

Fl.

once

3

Sol7

grace

how

œ œ ˙

was

but

lost

Testo originale

now

Re7

Sol

˙

œ

I'm

found,

was

Re

I once was lost but now I’m found, La Re

a

˙ blind

œœœ ˙ but

now

Traduzione

Re

œ œ ˙.

I

see.

1. O grazia meravigliosa, come è dolce quel suono

che ha salvato uno sventurato qual ero. Una volta ero un uomo perso, ora ho ritrovato me stesso, ero cieco ed ora sono in grado di vedere.

2. Througt many dangers, toils and snares,

sono arrivato. È stata la grazia a salvarmi, la grazia mi guiderà fino a casa.

œœ I

Sol

2. Attraverso mille pericoli, fatiche e insidie,

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

˙

me.

wretch like

was blind but now I see.

I have already come. ‘Twas grace that brought me safe thus far and grace will lead me home.

326

. ˙ œ œœ ˙ œ œ ˙ 3

œ

that saved a wretch like me. Re

˙ œ

Sol

Re Re7 Sol Re 1. Amazing grace how sweet the sound La

Re

3

sweet the sound that saved

Do

œ œœ ˙

Sol

˙

..


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 327

19

Auld lang syne

Cantare Suonare

Ascolto 335 • DO Maggiore Ascolto 336 • FA Maggiore

Noto in Italia come Il valzer delle candele, è una canzone tradizionale molto diffusa in Inghilterra. Si canta durante la notte di Capodanno per salutare il vecchio anno e, in genere, nelle occasioni di saluto e di commiato.

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Testo originale Do

La-

Re-

Do7

Sol

Fa

La-

ReSol

Do

and the days of auld lang syne? La-

Re-

Sol

Fa

Sol

Do

Do

La-

Re-

Sol

il cuore si fa triste ma Fa

Sol

Do

un dì ci rivedrem. Re-

Sol

Do

Fa

ritorneremo qui. Re-

Sol

we’ll take a cup o’ kindness yet, for auld lang syne.

Sol

Do7 Fa

La-

Fa La-

Re-

E noi ritorne____re____mo

for auld lang syne, Do

Do La-

Sol

For auld lang syne, my dear, Do

..

è l’ora di partir,

Should auld acquaintance be forgot Fa

˙.

È l’ora dell’addio amici Do

and never brought to mind? Do

j œ œ œ

Versione ritmica italiana

Should auld acquaintance be forgot Do

œ.

Do

La-

Re-

Sol

Arrivederci allora amici, Fa

Sol

Do

arrivederci qui.

Antologia vocale e strumentale • La canzone internazionale

327


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 328

20

Clementine

Cantare Suonare

Ascolto 337 • RE Maggiore Ascolto 338 • FA Maggiore

Questo brano appartiene alla tradizione popolare americana. Risale al periodo della febbre dell’oro, quando migliaia di uomini cercavano fortuna setacciando i fiumi, alla ricerca delle pepite.

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excavating for a mine, La7 Mi-

La7

1. In caverna, in un canyon Si7 La7

lavorava un minator, Re Si-

era lì con la sua figlia Re

Mi-

La7 Re

and his daughter Clementine.

la graziosa Clementine.

Rit. Oh my darling, oh my darling,

Rit. O mia cara, o mia cara,

Si7

Si7

Mi-

La7

Re Si-

you are lost and gone for ever, Mi-

La7

Mi-

o mia cara Clementine,

oh my darling Clementine,

Re

La7

Re Si-

sei andata via per sempre Mi-

La7

Re

dreadful sorry, Clementine

e mai più ritornerai.

2. Light she was like a fairy,

2. Lei portava, ogni giorno,

and her shoes were number nine, herring boxes without topses, sandals were for Clementine.

le sue ochette a dissetar; scivolò con il piedino e nel fiume scomparì.

Rit. Oh my darling...

Rit. O mia cara....

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

œ œ. œ J

j œ œ. œ ˙

Versione ritmica italiana

La7

Re Si-

dwelt a miner fortyniner

328

œ. œ œ.

œ

Re

1. In a cavern, in a canyon, Si7 Mi-

œ. œ œ œ œ. œ

œ. œ œ œ œ. œ œ œ œ. œ œ.

Testo originale Re

œ œ. œ ˙ J

..


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 329

21

Guantanamera

Cantare Suonare

Ascolto 339 • DO Maggiore Ascolto 340 • FA Maggiore

È una famosa canzone cubana, composta dal musicista Jose Fernandez Diaz per una ragazza di Guantanamo. Il ritmo, molto coinvolgente, ne ha fatto un successo internazionale.

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di dove crescono le palme, sono un uomo sincero di dove crescono le palme, e prima di morire voglio rivelare tutto quello che ho nell’anima.

Sol

Yo soy un hombre sincero Do

Fa

w

..

Traduzione

de donde crescen las palmas, Fa

˙ ‰ œJ œ œ œ œ œ˙

w

1. Sono un uomo sincero

Do Fa Sol7 1. Yo soy un hombre sincero Do Fa Sol7 Do

˙ ‰ œJ œ œ œ œ œ˙

œ œœ ˙

Testo originale

j ˙ ‰ œj œ œ œ œ œ œ œ .

Sol7

de donde crescen las palmas, Do

Rit. Guantanamera, ......

Fa Sol

y ante de morir me quiero Do

Fa

2. Le mie parole sono di un verde chiaro

Sol

echar my versos de l’alma. Fa

Sol

Do

Fa

Sol7

Rit. Guantanamera, guajira Guantanamera, Do

Fa

Sol

Do

Fa

Sol

Guantanamera, guajita Guantanamera. 2. Mi verso es de un verde claro

y de un carmin encendido, mi verso es de un verde claro y de un carmin encendido, mi verso es un ciervo herido que busca en el monte amparo. Rit. Guantanamera,... Cultivo la rosa blanca en junio como en enero cultivo la rosa blanca en junio como en enero para el amigo sincero que me da su mano franca.

e di un rosso-fuoco, le mie parole sono di un verde chiaro e di un rosso-fuoco, le mie parole sono come un cervo ferito che cerca un rifugio sulla montagna. Rit. Guantanamera, ... Coltivo la rosa bianca in giugno come in gennaio, coltivo la rosa bianca in giugno come in gennaio per un amico sincero che mi porge la sua mano leale.

3.

3.

Rit. Guantanamera, ...

Rit. Guantanamera,...

Antologia vocale e strumentale • La canzone internazionale

329


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 330

Hello Dolly

22

Cantare Suonare

Ascolto 341 • FA Maggiore Ascolto 342 • DO Maggiore

Questa celebre canzone appartiene al film omonimo del 1969. Fu interpretata da Barbra Streisand e dal leggendario Louis Armstrong.

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Testo originale

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Traduzione Hello, Dolly! Sì, hello, Dolly, è così bello riaverti vicino...

Fa

Hello, Dolly, Re-

well, hello, Dolly Fa

Fa dim.

it’s so nice to have you back Do7

where you belong. Sol-

Sembri un tipo in gamba, Dolly, posso dirlo, Dolly, sei splendente, sei gioiosa, sei davvero forte...

You’re lookin’ swell, Dolly, Mib

I can tell, Dolly, Sol-

Sol-7

You’re still glowin’, you’re still crowin’, Do7

Fa dim.

you’re still

Sol-

Ci sembra che la stanza oscilli quando la band suona una delle tue canzoni preferite che cantavi tempo fa...

Do7

goin’ strong. Fa

We feel the room swayin’

Perciò, tienila segreta, ragazza, stringila nelle tue mani, ragazza, Dolly non andrà più via.

Re-

while the band’s playin’ Do-7

Fa7

one of your old fav’rite songs Sib

from way back when. La

So,

Re-

La-

take her wrap, fellas,

Re-

La-

find her an empty lap, fellas Sol-7

Do7

Fa

Dolly’ll never go away again.

330

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 331

Imagine

23

Cantare Suonare

Ascolto 343 • RE Maggiore Ascolto 344 • DO Maggiore

Un brano che non ha bisogno di alcuna presentazione. Scritta e interpretata da John Lennon, è una delle canzoni più note e amate dal pubblico di ogni età. È il sogno di un mondo ideale, in cui tutti gli uomini possano vivere in pace e senza guerre.

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Testo originale

Sol

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La

Re

Re Sol 2. Imagine ther’s no countries Re Sol

Sol

it’s easy if you try

it isn’t hard to do

I hope someday you’ll join us

Re

Re

Sol

no hell below us

nothing to kill or die for

Re

Re

Sol

above us only sky. Si-

Fa#7

Rit. You may say I’m dreamer

Re Sol 1. Imagine ther’s no Heaven Re Sol Sol

..

Ó

Re

Fa#7

Sol Sol

La La

Re

Fa#7

Re

and the world will be as one.

Sol

and no religion too.

Mi-

La

but I’m not the only one

Si-

Mi-

Imagine all the people

Imagine all the people

La

La

Living for today, ah.....

living life in peace, ah...

Imagine no possessions I wonder if you can no need for greed or hunger a brotherhood of man. Imagine all the people sharing all the world, ah....

3.

Rit. You may say I’m a dreamer...

Traduzione 1. Immagina che non ci sia il Paradiso,

2. Immagina che non ci siano più Paesi

è facile se ci provi, che non ci sia l’inferno sotto di noi; sopra di noi soltanto il cielo; immagina che tutta la gente viva solo per l’oggi...

non è difficile a farsi, niente per cui uccidere o morire, nessuna religione, immagina che tutta la gente possa vivere in pace...

Rit. Puoi dire che io sono un sognatore ma non sono l’unico spero che un giorno anche tu possa unirti a noi e che il mondo possa essere uno. Immagina un mondo senza proprietà, non so se tu possa immaginarlo, che non ci sia avidità, fame, che tutti gli uomini si sentano fratelli; immagina tutta la gente che condivida il mondo...

3.

Rit. Puoi dire che io sono un sognatore…

Antologia vocale e strumentale • La canzone internazionale

331


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:01 Pagina 332

24

John Brown’s body

Cantare Suonare

Ascolto 345 • FA Maggiore Ascolto 346 • DO Maggiore

Il 2 dicembre del 1859, poco prima dello scoppio della guerra civile americana, fu impiccato un commerciante che lottava per abolire la schiavitù del popolo nero. Il suo nome era John Brown: presto divenne una leggenda. Questo canto, molto orecchiabile, si diffuse tra i soldati dell’esercito nordista.

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Testo originale

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Versione ritmica italiana

Fa 1. John Brown’s body lies amouldering in the grave, Sib Fa

Fa 1. John Brown giace nella tomba là nel pian, Sib Fa

John Brown’s body lies amouldering in the grave,

dopo una lunga lotta contro l’oppressor,

La7

Re-

John Brown’s body lies amouldering in the grave, Sol-

Do7

La7

Fa

Sol-

but his soul goes marching on.

Re-

John Brown giace nella tomba là nel pian, Do7

Fa

ma l’anima vive ancor.

Fa

Fa

Rit. Glory, glory alleluja, Sib

Rit. Glory, glory, alleluja,

Fa

Sib

Glory, glory alleluja,

Fa

Glory, glory, alleluja,

La7 Re-

La7

Glory, glory alleluja, Sol-

Re-

Glory, glory, alleluja, Do7

Fa

Sol-

Do7

Fa

and his soul goes marching on.

ma l’anima vive ancor.

2. The stars of heaven are looking kindly down (ter)

2. Con diciannove suoi compagni di valor,

on the grave of old John Brown.

dall’est all’ovest la Virginia conquistò. Con diciannove suoi compagni di valor, ma l’anima vive ancor.

Rit. Glory, glory,... H’s gone to be a soldier in the army of the Lord, (ter) but his soul goes marching on.

3.

Rit. Glory, glory, ... Poi l’hanno ucciso come fosse un traditor, ma traditore fu colui che l’impiccò, poi l’hanno ucciso come fosse un traditor, ma l’anima vive ancor.

3.

Rit. Glory, glory alleluja,

Rit. Glory, glory, ...

332

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

˙ ..


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 333

La vie en rose

25

Cantare Suonare

Ascolto 347 • FA Maggiore Ascolto 348 • DO Maggiore

È la canzone più celebre di Edith Piaf, ineguagliata interprete della canzone francese del secondo dopoguerra. Scritta nel 1947, divenne presto un successo internazionale; mantiene tutto il suo fascino anche se eseguita in versione strumentale.

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& œ. Fa

La-

Quand lui me prends dans ses bras Re-

lui me parle tout bas Sol-7 Do7

je vois la vie en rose Do

Sol-

Il me dit des mots d’amour, Do

Sol-

des mots de touts les jours Do7

Fa Do7

et ça m’fait quelque chose. Fa

La-

Il est entré dans mon coeur Re-

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Traduzione

Quando lui mi prende tra le braccia e mi parla piano io vedo la vita tutta rosa. Lui mi dice parole d’amore parole di tutti i giorni e questo è per me qualcosa. È entrato nel mio cuore una parte di gioia di cui conosco l’origine. Lui è per me ed io sono per lui per la vita, lui me lo ha detto, me lo ha giurato per la vita. E da quando lui si è accorto di me da quel momento io sento dentro di me il cuore che batte forte.

une parte de bonheur Fa

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Testo originale

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Sol-

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Sib

dont je connais la cause. Sib-

C’est lui pour moi, Fa

moi pour lui dans la vie Sol-7

Do7

il me l’as dit, l’as jurè pour la vie. Fa

La-

Et dès che lui m’aperçois Sol-7

alors je sens en moi Do7

Fa

mon coeur qui bat.

Antologia vocale e strumentale • La canzone internazionale

333


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 334

Lili Marleen

26

Cantare Suonare

Ascolto 349 • SOL Maggiore Ascolto 350 • DO Maggiore

Questo canto, composto da Hans Leip e Norbert Schultze, parla della nostalgia dei giovani soldati che vedono svanire i loro sogni d’amore e di vita. Si diffuse inizialmente tra i soldati tedeschi, per divenire poi il canto di tutti i soldati, inglesi, francesi, americani, italiani… La versione ritmica italiana italiana è di Nino Rastelli.

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Testo originale Sol 1. Vor der Kaserme La-7 Re

2. Unsere beide Schatten

sah’n wie einer aus dass wir so lieb uns hatten das sah man gleich daraus und alle Leute soll’n es seh’n wenn wir bei der Laterne steh’n wie einst Lili Marleen.

vor dem grossen Tor La-7

Re

stand eine Laterne Re7

Sol

und steht sie noch davor Do

Si-

Mi7

so woll’n wir uns da wieder seh’n La-7

Re7

Sol

Si-

bei der Laterne wollen wir seh’n La-7

Re7

Sol Mi-

wie einst Lili Marleen, La-7

Re7

Deine Schritte kennt sie, deinen zieren Gang alle Abend brennt sie, doch mich verlass sie lang und sollte mir ein Leids gescheh’n wer wird bei der Laterne stehen mit dir Lili Marleen?

4.

Sol

wie einst Lili Marleen.

Aus dem stillen Raume, aus der Erde Grund hebt mich wie im Traume dein verliebter Mund wenn sich die späten Nebel steh’n Werd’ich bei der Laterne steh’n wie einst Lili Marleen.

3.

Schon rief der Posten, sie blasen Zapfenstreich das kann drei Tage kosten Kam’rad, ich komm sogleich da sagten wir auf Wiedersehen wie gerne wollt ich mit dir geh’n mit dir Lili Marleen.

5.

2. O trombettiere

4.

Versione ritmica italiana Sol 1. Tutte le sere La-7 Re

stasera non suonar, una volta ancora la voglio salutar. Addio piccina, dolce amor, ti porterò per sempre in cor con me Lili Marleen.

sotto quel fanal La-7

Re

presso la caserma Re7

Sol

ti stavo ad aspettar. Do

Si-

Mi7

Anche stasera aspetterò, La-7

Re7

Sol Sol Mi-

con te, Lili Marleen, La-7 Re

Sol

con te, Lili Marleen.

334

Prendi una rosa da tener sul cuor, legala col filo dei tuoi capelli d’or. Forse domani piangerai, ma dopo tu sorriderai, a chi, Lili Marleen?

3. Si-

e tutto il mondo scorderò, La-7 Re

Quando nel fango debbo camminar, sotto il mio bottino mi sento vacillar. Che cosa mai sarà di me? Ma poi sorrido e penso a te, a te Lili Marleen.

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

Se chiudo gli occhi il viso tuo m’appar come quella sera nel cerchio del fanal. Tutte le notti sogno allor di ritornar, di riposar, con te Lili Marleen.

5.


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 335

Love me tender

27

Cantare Suonare

Ascolto 351 • RE Maggiore Ascolto 352 • FA Maggiore

Questa canzone, scritta da Vera Matson ed Elvis Presley, fu lanciata nel 1954 dal giovanissimo Presley, futuro re del rock ’n roll.

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Re

never let me go. Re Mi-

La7

Re

and I love you so. Re

Fa#7

Rit. Love me tender,

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Traduzione

Rit. Amami teneramente, amami davvero, realizza tutti i miei sogni, io ti amo, mia cara, e ti amerò per sempre.

Re7

love me true, Sol-

Re

all my dreams fulfill Si7

Mi7

for, my darlin’, I love you... Mi-

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Mi-7

You have made my life complete

Sol

b

amami con dolcezza, non lasciarmi mai. Tu hai reso completa la mia vita, ed io ti amo così tanto.

love me sweet,

Si-

˙.

b

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1. Amami teneramente,

Re 1. Love me tender, Mi-7 La7

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Testo originale

Mi-

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La7

Re

2. Amami teneramente,

amami per tanto tempo, portami nel tuo cuore. Perché è a lui che io appartengo, e non ci lasceremo mai.

and I always will. Rit. Amami teneramente... 2. Love me tender,

love me long, take me to your heart. For it’s there that I belong, and we’ll never part.

Amami teneramente, amami mia cara, dimmi che sei mia. Io sarò tuo per tutti gli anni, fino alla fine del tempo.

3.

Rit. Love me tender... Rit. Amami teneramente...

ì

Love me tender, love my dear, tell me you are mine. I’ll be your through all the years, till the end of time.

3.

Rit. Love me tender...

Antologia vocale e strumentale • La canzone internazionale

335


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 336

28

My Bonnie

Cantare Suonare

Ascolto 353 • SOL Maggiore Ascolto 354 • DO Maggiore

È una canzone popolare scozzese. La melodia, molto semplice e cantabile, è caratterizzata dalla «terzina puntata» e può essere proposta da un solista e dal coro che interviene nel ritornello.

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Testo originale Sol

Do La7

Re Re7 Do

Sol

my Bonnie lies over the ocean, Re7

Rit. Riportami indietro la mia Bonnie...

Sol

oh bring back my Bonnie to me. Sol

Do

Rit. Bring back, bring back, Re7

Sol

oh bring back my Bonnie to me, to me, Sol

Do

bring back, bring back Re7

Sol

oh bring back my Bonnie to me.

336

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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œ . œ Jœ œ œ œ œ œ œ œ . œJ ‰ .. La mia Bonnie si trova sull’oceano, la mia Bonnie è sul mare, la mia Bonnie è in mezzo all’oceano, oh, riportami indietro la mia Bonnie.

Sol

my Bonnie lies over the sea,

La-

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Traduzione

My Bonnie lies over the ocean,

Sol

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 337

New York, New York

29

Cantare Suonare

Ascolto 355 • DO Maggiore Ascolto 356 • FA Maggiore

Questo brano fu interpretato per la prima volta da Liza Minnelli, protagonista del film omonimo, diretto da Martin Scorsese e uscito nelle sale cinematografiche nel 1977. Composto da Fred Ebb e John Kander, raggiunse presto uno straordinario successo: anche Frank Sinatra ne fece una delle sue canzoni favorite.

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Traduzione

Testo originale Do

Mi-

Start spreadin’ the news,

to find I’m king of the hill,

Re-7

La7

Re-7

head of the list.

I’m leaving today. Sol7

Do

Queste scarpe vagabonde non vedono l’ora di perdersi e di girovagare nel cuore di lei, New York, New York.

Re-7

Re-7

are melting away,

New York, New York.

Sol7

Do

Do

I’ll make a brand new start of it

These vagabond shoes

Do7

Re-7

in old New York.

are longing to stray

Fa

If I can make it there

Do

and step around the heart of it,

Do

Do7

La7

I’d make it anywhere,

New York, New York.

Incomincia a diffondere la notizia, me ne vado via oggi. Voglio essere parte di lei, New York, New York.

Do

My little town blues

I wanna be a part of it,

Voglio svegliarmi nella città che non dorme mai, scoprire di essere il re della collina, il primo della lista. Le malinconie della mia piccola città stanno ormai svanendo, ricomincerò tutto daccapo nella vecchia città di New York.

Re-7

Fa

it’s up to you,

I wanna wake up in the city Fa-

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Do

that doesn’t sleep

Sol7

Do

New York, New York.

Se posso farcela lì, posso farcela ovunque, dipende da te, New York, New York.ì

Antologia vocale e strumentale • La canzone internazionale

337


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 338

Oh, Susanna

30

Ascolto 357 • DO Maggiore Ascolto 358 • DO Maggiore

Cantare Suonare

Stephen Collins Foster scrisse questa canzone nel 1848. L’atmosfera è quella del vecchio West, con cowboy, cercatori d’oro, sceriffi e fuorilegge. Il ritmo, allegro e frizzante, viene scandito dagli accordi del banjo, strumento che si diffuse rapidamente nelle regioni del selvaggio Ovest americano. Do Flauto

I

came from A - la - ba - ma with

Sol

7

Fl.

Sol

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˙.

san - na, for to

see.

froze my - self,

Fl.

It

rain'd all night

me,

the day

I

left

Do

j œ œ œ œ œ

˙.

Su - san - na, don't you

cry.

Sol

& ˙.

on my

˙. knee,

I'm

going to

Lo - ui - sia - na, my

Sol

Do

j œ . œ œ œ . œj œ œ œ œ œœ œ œ œ Sol

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ban - jo

j œ . œ œ œ œ œ . œj œ œ œ

Do

14

Fl.

my

Do

the

dry,

I

the

Fa

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sun so hot

˙

˙

Oh,

Su

-

œ ˙

œ

san - na!

Oh

œ œ œ œ don't you

Sol

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came

from

A

j œ œ -

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la - ba - ma

with

Testo originale Sol

with my banjo on my knee, Do

I’m going to Louisiana, Sol

j œ œ my

Do

my Susanna, for to see. It rain’d all night the day I left

Do

the sun so hot I froze myself, Sol

œ

œ

˙.

ban - jo

on

my

knee.

Traduzione con il banjo sulle ginocchia, sto andando in Louisiana per vedere la mia Susanna. È piovuto tutta la notte, il giorno in cui sono partito il tempo era così asciutto, il sole così caldo, che mi sono congelato. Susanna, non piangere.

2. L’altra notte ho fatto un sogno,

Fa

Rit. Oh, Susanna! Do

Sol

Oh don’t you cry for me, Do

I came from Alabama Sol

Do

with my banjo on my knee. 2. I had a dream the other night,

when ev’rything was still: I thought I saw Susanna a-coming down the hill. A red red rose was in her cheek, a tear was in her eye. I said to her, Susanna girl, Susanna don’t you cry. Rit. Oh, Susanna!....

338

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

Rit. Oh Susanna, non piangere per me, sono venuto dall’Alabama con il banjo sulle ginocchia.

Do

Susanna, don’t you cry.

quando tutto era tranquillo: mi sembrava di vedere Susanna che scendeva giù dalla collina. Aveva sulla sua guancia una rosa rossa, una lacrima nei suoi occhi. Le ho detto, Susanna, ragazza, Susanna, non piangere. Rit. Oh, Susanna....

for

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Sol

the weather was so dry,

cry

Do

1. Sono venuto dall’Alabama,

Do 1. I came from Alabama

I

Do

Do

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˙.

wea -ther was so

Su -


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 339

31

Only you

Cantare Suonare

Ascolto 359 • DO Maggiore Ascolto 360 • DO Maggiore

Scritta da Buck Ram e Ande Rand, Only you fu portata al successo nel 1955 dal gruppo «The Platters».

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Testo originale Mi7 Do7

only you can make the darkness bright, Fa

Sol

only you, and you alone Do

Mi7

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Solo tu fai sembrare giusto questo mondo, solo tu riesci a far splendere l’oscurità, solo tu, tu sola, riesci ad emozionarmi e a riempirmi il cuore d’amore solo per te.

La-

can thrill me like you do Re7

Sol

and fill my hearth with love for only you. Do

Mi7

Only you can make this change in me La-

œ œ œ. J

Traduzione

Only you can make this world seem right, La-

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Do

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Do

Do7

for it’s true you are my destiny. Fa

Solo tu riesci a farmi cambiare, la verità è che tu sei il mio destino. Quando mi prendi la mano, comprendo la tua magia, tu sei il mio sogno divenuto realtà, ì mia unica, solo tu.

Fa-

When you hold my hand I understand Do

La7

the magic that you do, Re7

you’re my dream come true, Sol

Do

my one and only you.

Antologia vocale e strumentale • La canzone internazionale

339


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 340

32

Red river valley

Cantare Suonare

Ascolto 361 • RE Maggiore Ascolto 362 • SOL Maggiore

Scritto da N.E. Pearson, «La valle del fiume rosso» è sicuramente uno dei canti più belli ambientati nei territori del selvaggio West.

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Testo originale

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Versione ritmica italiana

Re Sol Re 1. From this valley they say you are going, La7

Re Sol Re 1. Alla sera laggiù nella valle

I shall miss your sweet face and your smile,

con le stelle che stanno a guardar,

Re

Re7 Re

La7

Sol

Re

just because you are weary and tired,

33

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Re7

Sol

il cowboy sul suo bianco cavallo

La7

Re

Re

La7

Re

you are changing your range for a while.

presso il fiume si ferma a vegliar.

2. Then come sit here a while ‘ere you leave us,

2. Forse è l’ultimo incontro d’amore,

do not hasten to bid us adieu, just remember the Red River Valley, and the cowboy who loved you so true.

forse l’ultimo bacio sarà, con quel sogno racchiuso nel cuore il cowboy verso il west tornerà.

Strangers in the night

Cantare Suonare

Ascolto 363 • SIb Maggiore Ascolto 364 • FA Maggiore

Scritto da Burt Kaempfert, Charles Singleton e Eddie Snyder, questo brano è considerato uno dei «cavalli di battaglia» di Frank Sinatra, che ne fu interprete ineguagliabile.

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 341

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Testo originale

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Stranieri nella notte che ci scambiavamo sguardi, che ci chiedevamo meravigliati che possibilità potevamo avere di condividere un momento d’amore, prima che passasse la notte.

Strangers in the night, exchanging glances, wond’ring in the night what were the chances, Do#7dim

Do-

we’d be sharing love, before the night was through.

Qualcosa, nei tuoi occhi, era così invitante, qualcosa, nel tuo sorriso, era così eccitante, qualcosa, nel mio cuore, mi diceva che avrei dovuto averti.

Something in your eyes, was so inviting, something in your smile, was so exciting, Do-7 Fa7

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Traduzione

Sib

something in my heart,

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Sib

told me I must have you.

Re7dim

Strangers in the night, two lonely people we were Sol7

Stranieri nella notte, eravamo due persone sole, fino a quando ci siamo detti «ciao!», sapevamo pochissimo di noi.

strangers in the night, up to the moment when we Do-

Do7dim

said our first hello, little did we know. Sib

Sol-7

Do-7

Fa7

Love was just a glance away, a warm embracing dance away and Sib

L’amore è solo uno sguardo, una danza appassionata che ti unisce, e da quella notte in cui siamo stati insieme, amanti a prima vista, innamorati per sempre, si è rivelato, così giusto, per stranieri nella notte.

ever since that night we’ve been together, lovers at first sight, in love for ever, Do-

Fa7

it turned out so right

Sib

for strangers in the night.

Antologia vocale e strumentale • La canzone internazionale

341


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 342

34

Tipperary

Cantare Suonare

Ascolto 365 • RE Maggiore Ascolto 366 • DO Maggiore

Tipperary è il nome di una città irlandese. E in Irlanda gli autori Harry Williams e Jack Judge composero questa semplice canzone che si diffuse ben presto tra i soldati irlandesi e inglesi durante la prima guerra mondiale.

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Testo originale Re

it’s a long way to go, it’s a long way to Tipperary, La

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Arrivederci, Piccadilly, addio, Leicester square, c’è ancora tanta strada per Tipperary, ma il mio cuore è là.

La7

to the sweetest girl I know. Re

Goodbye Piccadilly, Sol

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C’è ancora tanta strada per Tipperary, tanta strada da fare. C’è ancora tanta strada per giungere a Tipperary, dalla ragazza più dolce che io conosca.

It’s a long way to Tipperary

Mi7

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Traduzione

Re Sol

˙

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Fa#7

farewell Leicester square, Si-

Re

Sol

Re

it’s a long long way to Tipperary La7

Re

but my heart lies there.

35

What a wonderful world

Cantare Suonare

Ascolto 367 • DO Maggiore Ascolto 368 • FA Maggiore

Scritta da George Weiss e Bob Thiel, questa splendida canzone è stata portata al successo da Louis Armstrong. Canta il sogno di vivere in un mondo di pace e di fratellanza, dove tutti gli uomini possano sentirsi liberi sotto i colori del cielo, lontani dall’odio e dalle guerre. La seconda guerra mondiale era terminata da poco.

342

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 343

Testo originale Do Mi1. I see trees of green, Re-7 Do Mi7

I see them bloom

Fa

Traduzione 1. Vedo alberi verdi, anche rose rosse,

Mi-

red roses too,

li vedo sbocciare per me e per te, e penso, dentro di me: «che mondo meraviglioso!»

La-

for me and you

Lab

and I think to myself: Re-7

Sol7

Do

2. Vedo cieli azzurri e nuvole bianche,

Fa Sol7

la luminosa giornata benedetta, la scura e sacra notte, e penso, dentro di me: che mondo meraviglioso!

what a wonderful world! Do

Mi-

Fa

Mi-

2. I see skies of blues and clouds of white, Re-7 Do Mi7 La-

the bright blessed day, the dark sacred night,

I colori dell’arcobaleno, così graziosi nel cielo, sono anche sui volti della gente che passa, vedo amici che si stringono la mano dicendo «Come stai?» In realtà si stanno dicendo «Ti voglio bene!»

3.

Lab

and I think to myself: Re-7

Sol7

Do

Fa

Do

what a wonderful world! Sol 3.

Do

The colours of the rainbow, so pretty in the sky, Sol

4. Sento bimbi che piangono, li vedo crescere,

Do

are also on the faces of people goin’ by, La-

impareranno molto di più di quanto io possa mai conoscere e penso, dentro di me: «che mondo meraviglioso!» Sì, penso dentro di me: «che mondo meraviglioso!» ì

Sol

I see friends shakin’ hands, La-

Sol

sayn’ «How do you do?» La-

Sol

Re-7 Sol7

They’re really sayn’ «I love you». Do MiFa Mi4. I hear babies cry, I watch them grow, Re-7 Do Mi7

La-

they’ll learn much more that I’ll ever know Lab

and I think to myself: Re-7

Re-7

Sol

Do

La7

«what a wonderful world!» Sol7

Do

Yes, I think to myself: «what a wonderful world!»

Antologia vocale e strumentale • La canzone internazionale

343


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 344

36

Woman in love

Cantare Suonare

Ascolto 369 • LA Minore Ascolto 370 • LA Minore

Uno dei grandi successi di Barbra Streisand, tra le maggiori interpreti della canzone internazionale degli anni Ottanta.

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 345

Testo originale

1. La vita è un attimo nello spazio.

LaReLa1. Life is a moment in space. ReLa-

When the dreams are gone, Sol

Do

it’s a lonelier place. Sol-

Fa

We kiss the morning goodbye, Mi7

La-

but down inside Re-7

Mi7

you know we never know why. La-

Re-

La-

The road is narrow and long Si-7

La-

when eyes meet eyes Sol

Do

and the feeling is strong. Sol-

Do

I turn away from the wall. Sol-

Do

I stumble and fall Sol-

Quando passano i sogni, diventa un luogo più solitario. Baciamo il saluto del mattino, ma dentro di noi sai bene che non sappiamo perché. La strada è stretta e lunga quando gli occhi si incontrano ed è forte il feeling. Mi allontano dal muro. Inciampo e cado ma ti devo tutto... Rit. Sono una donna che ama è farò di tutto per portarti dentro al mio mondo e tenerti lì. È un diritto che io difendo al di sopra di qualsiasi cosa. Cosa fare?

Mi7

but I give you it all... La-

Traduzione

2. Con te eternamente mio

Mi7

La-

Rit. I am a woman in love Mi7

La-

and I’ll do anything Mi7

La-

to get you into my world Mi7

La-

and hold you within. Sol

Re-

It’s a right that I defend Do

over and over again. What do I do? 2. With you eternally mine

in dreams there is no measure of time. We planned it all at the start that you and I would live in each other’s hearts. We may be oceans away. You feel my love and I hear what you say. No truth is ever a lie. I stumble and fall but I give you it all...

nei sogni non esiste la misura del tempo. Abbiamo pianificato tutto all’inizio che tu ed io possiamo vivere l’uno nel cuore dell’altro. Possiamo essere oceani lontani. Tu senti il mio amore ed io ascolto ciò che tu dici. Nessuna verità è mai una menzogna. Io inciampo e cado ma ti devo tutto... Rit. Sono una donna che ama e ti sto parlando. Tu comprendi cosa io provo? Cosa una donna può fare. È un diritto che io difendo al di sopra di qualsiasi cosa. Sono una donna che ama e farò di tutto per portarti dentro il mio mondo e tenerti lì. È un diritto che io difendo al di sopra di qualsiasi cosa. Che fare?

Rit. I am a woman in love and I’m talking to you. Do you know how I feel? What a woman can do. It’s a right that I defend over and over again. I’m a woman in love and I’ll do anything to get you into my world and hold you within. It’s a right that I defend over and over again. What do I do?

Antologia vocale e strumentale • La canzone internazionale

345


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 346

Yesterday

37

Cantare Suonare

Ascolto 371 • FA Maggiore Ascolto 372 • FA Maggiore

È uno dei brani più celebri dei Beatles, il famoso complesso inglese che ha segnato la storia della musica leggera degli anni Sessanta. Fu composto da Paul McCartney nel 1964, durante un soggiorno parigino. Pare che originariamente il titolo di questa canzone fosse Scrambledd eggs, ossia «Uova strapazzate».

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Testo originale Fa MiLa7 1. Yesterday all my troubles Re-

Sib

Sib

Do

oh, I believe in yesterday.

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Sib Do

Fa

Fa

Sol

Sib

Fa

La7 Re-

Sib

Sol-

Rit. Why she had to go I don’t know Do

ReSol-

oh yesterday came suddenly. Mi-

Fa

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now I long for yesterday.

Fa Sol

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the man I used to be,

Re-

Re-

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I said something wrong

Sib

they’re here to stay,

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Mi- La7

ther’s a shadow hanging over me,

now it looks as though

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Fa MiLa7 2. Suddenly I’m not half Re-

seemed so far away, Do

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Yesterday love was such an easy game to play, now I need a place to hide away, oh, I believe in yesterday, I believe in yesterday.

3.

Fa

she wouldn’t say.

Traduzione 1. Ieri tutte le mie preoccupazioni

sembravano così lontane, ora sembra invece che vogliano restare qui. Oh, io credo in ieri.

346

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

2. Improvvisamente non sono neanche la

metà di quello che sono solito essere, un’ombra sospesa è sospesa sopra di me, oh, ieri è passato troppo in fretta. Rit. Non so perché lei è andata via, non ha voluto dirlo. Devo aver detto qualcosa di sbagliato, ora provo nostalgia per ieri.

Ieri l’amore era come un gioco facile da giocare, ora io ho bisogno di un luogo dove potermi rifugiare, oh, io credo in ieri, io credo in ieri.

3.


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 347

Film e musical

La musica è un elemento fondamentale anche quando è utilizzata come colonna sonora per accompagnare film o documentari. Alcune musiche sono diventate addirittura più famose degli stessi film per i quali erano state composte e molti compositori debbono il loro prestigio principalmente alle loro musiche da film: fra tutti, Ennio Morricone, Nicola Piovani, Riz Ortolani e il grandissimo Nino Rota. Soprattutto il musical affida il suo successo a un’ottima colonna sonora: titoli come Mary Poppins, West Side Story, Tutti insieme appassionatamente restano degli «evergreen» anche se hanno superato il mezzo secolo di vita. In questa sezione presentiamo melodie tratte dalle colonne sonore di film e musical, proposte, come sempre, in versione vocale e strumentale.


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 348

Cam Caminì

38

Cantare Suonare

Ascolto 373 • LA Minore Ascolto 374 • RE Minore

Questo brano appartiene alla celebre commedia musicale Mary Poppins, prodotta nel 1964 dalla Disney, con la regia di Robert Stevenson. ReFlauto

Fl.

Fl.

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Cam ca- mi-nì,

cam ca-mi-nì

spaz - za - ca - min

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cam ca-mi-nì,

cam ca-mi-nì

Sol-

ba - cio

si

tro - vi

Re-7

31

del

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non

c'è

Do

La-7

Re

La-

Si

Mi7

allegro e felice, pensieri non ho; Do

La-7

Re

cam caminì, cam caminì spazzacamin La-

Mi7

La-

la sorte è con voi se la mano vi do. Re-

La-

Chi un bacio mi dà, Mi7

La-

felice sarà. 1. Tu penserai che lo spazzacamin

si trovi del mondo al più basso gradin, io sto fra la cenere eppure non c’è nessuno qua giù più felice di me. Rit. Cam caminì, ... 2. Là dove il fumo si perde nel ciel

lo spazzacamino ha il suo mondo più bel; tra la terra e le stelle di Londra nel cuor rischiara la notte un vago chiaror. Rit. Cam caminì, cam caminì, spazzacamin, la mano puoi dar alla felicità. È bello vivere sempre così e insieme cantare cam cam caminì. Cam caminì cam cam lo spazzacamin!

348

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mon - doIal

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

La7

Re-

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sor - teIè con

voi

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Re-

Tu

bas - so

pen - se - rai

che lo

su - no

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qua

giù

Re-

˙.

ChiIun

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spaz - za

-

ca -

Fa

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gra - din,

io

sto

fra la

La7

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do.

Re-7

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Re-

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ma - no vi

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La7

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sa - rà.

più

ho,

Re-

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al - le-groIe fe - li - ce, pen - sie - ri non

Mi

œ

nes

Rit. Cam caminì, cam caminì spazzacamin

Re-

li - ce

La7

Mi

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Re-

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Testo

La-

-

Re-

Sol-

Sol-

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pu - re

Re-

la

Sol

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La-

spaz - za - ca - min

Re-

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dà,

Sol

24

Fl.

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mi

Sol j . œ œ œ ˙

La7

Re-

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Sol-

Re-7

Fa

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Sol

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Re-

9

Re-7

Fa

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ce - ne - reIep Re-

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più fe - li - ce

di

me.

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 349

Do, Re, Mi

39

Cantare Suonare

Ascolto 375 • FA Maggiore Ascolto 376 • DO Maggiore

Questo brano, composto da Richard Rodgers, è tratto dal film Tutti insieme appassionatamente, del 1965: ambientato nell’Austria del 1938, narra le vicende della famiglia von Trapp che sceglie di opporsi al nazismo. Con questa canzone la baby-sitter dei numerosi figli di von Trapp insegna ai ragazzi a conoscere le note musicali. Do

Re-

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Flauto

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DO,

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Fl.

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mi

per

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di - reIa

te.

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me.

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DO

pro - prio non

Fa

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Sol

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co - sì

Sol

33

do - poIil

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Sol

LA,

La-

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so - leIin fron - teIa

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Fa

Mi7

SI,

Fl.

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Do7

Do

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Fl.

qual - co - saIa

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Sol7

Fa

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Do

MI,

Fl.

se

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Sol

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Do

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tor - noIal

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DO

Do

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œ RE

MI

FA

SOL

LA

SI

DO.

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Œ

Testo Fa

DO, se do qualcosa a te Sol-

Do Do7

RE è il re che c’era un dì; Fa

MI, è mi per dire a me, Sib

FA la nota dopo il mi, Fa

Fa7

Sib

SOL è il sole in fronte a te Sol7

Do

LA, se proprio non è qua, La7

Re-

SI, se non ti dico no, Sib

Do7

Fa

e così ritorno al DO Do

Fa

do, re, mi, fa, sol, la, si, do

Antologia vocale e strumentale • Film e Musical

349


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 350

40

Fratello sole, sorella luna

Ascolto 377 • LA Maggiore Ascolto 378 • DO Maggiore

Cantare Suonare

Fratello sole, sorella luna è un film diretto nel 1972 dal regista Franco Zeffirelli. Questa bellissima e celebre melodia fa parte della colonna sonora, composta da Riz Ortolani.

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Testo

Dolce capire Fa#-

Re Do#-

Fa#-

Re-

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Mi7

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La

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e sorella luna,

Do#-

Re

Do#-

la madre terra con frutti prati e fiori La

Fa#-

Mi7

Do#-

Si-

Mi7

il fuoco, il vento, l’aria e l’acqua pura, La La

Fa#-

Do#-

Si-

Mi7

La

fonte di vita

per le sue creature.

Fa#-

La

Re-

Re

Mi7

La

Dono di Lu___i, del Suo immenso amore, Fa#-

Re-

La

Re

Mi7

dono di Lu____i, del Suo immenso amor.

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La Do#- Re La 2. Ci ha dato il cielo e le chiare stelle, Fa#Do#SiMi7

fratello sole

Mi7

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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Dono di Lu____i, del Suo immenso amor.

350

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che genero____sa risplende intorno a me. Fa#-

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di un’immensa vita Re

I

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Do#Si-

I

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˙

che non son più solo

ma che son parte

I

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˙

ora umilmente sta nascendo amore. Do#-

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La Do#- Re 1. Dolce sentire come nel mio cuore Fa#Do# SiMi7 La

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 351

Gocce di pioggia

41

Suonare

Ascolto 379 • FA Maggiore

Titolo originale: Raindrops keep falling on my head. Un altro Oscar per questo brano composto da Burt Bacharach per il film Butch Cassidy and the Sundance Kid, del 1969, che rievoca le gesta dei due famosi fuorilegge del selvaggio West. Fa 7

Fa Flauto

6

Fl.

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Re7

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Fa7

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Si!

Re7

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Fa

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Antologia vocale e strumentale • Film e Musical

351


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 352

La vita è bella

42

Suonare

Ascolto 380 • DO Maggiore

La vita è bella è il film di Roberto Benigni del 1997 che ha vinto diversi Oscar. Uno è stato assegnato a Nicola Piovani, autore della colonna sonora, da cui è tratto questo brano. Do Flauto

9

Fl.

Sol

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Fl.

352

La-

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Do

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

Do

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Fl.

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Sol7

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w

Ó

7

jœ œ œ Do Re- Do œ œSolœ œ œ œ Do w œ œ œœœ œœ œ œ. œ

w


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 353

Maria

43

Cantare Suonare

Ascolto 381 • FA Maggiore Ascolto 382 • DO Maggiore

Maria è una delle melodie più intense del musical West Side Story, composto nel 1957 dal grande Leonard Bernstein. La canta Tony, il giovane bianco innamoratissimo di Maria, portoricana, sullo sfondo di un’America in cui persistono forti pregiudizi razziali.

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Testo originale Fa

Do Do

and suddenly the name Sol-7

Do7

Fa

will never be the same to me. Do

Maria! I’ve just kissed a girl named Maria, Re-

La-

and suddenly I’ve found Re-

La-

Mi-

how wonderful a sound can be. Sib

La-

Maria, say it loud and ther’s music playing. Do-

Sol

Say it soft and it’s almost like praying. Mib7

˙.

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Traduzione

Maria, I’ve just met a girl named Maria, Fa

œ

œ

Maria, ho appena incontrato una ragazza di nome Maria, e immediatamente questo nome non sarà mai più lo stesso per me. Maria! Ho appena baciato una ragazza di nome Maria, e subito ho trovato quanto meravigliosa possa essere una parola. Maria, dillo forte e sembra una musica, sussuralo e sembra una preghiera. Maria, non mi fermerò più di dire: Maria!

Fa

Maria, I never stop saying: Maria!

Antologia vocale e strumentale • Film e Musical

353


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 354

Moon river

44

Cantare Suonare

Ascolto 383 • SOL Maggiore Ascolto 384 • DO Maggiore

Henry Mancini ha scritto la colonna sonora del film Colazione da Tiffany, interpretato da una magnifica Audrey Hepburn, nel 1961. Moon river ottenne l’Oscar nel 1962 come miglior canzone. Do

La-

Moon 10

Fl.

riv- er

Do7

Fa

mak-er, you heart

19

Fa

Fa

˙ œ

Fl.

Do

œ œ œ œ œ ˙.

& ˙. end

wait-in' 'round the bend

Testo originale Sol

Mi-

Do

Sol Sol

La-

Si7

I’m crossing you in style some day. Mi-

Sol7

Do

Fa

Old dream maker, you heartbreaker, Mi-

Do#dim

Si-7 Mi7

La-7

wherever you’re goin’ I’m goin’ your way. Sol

Mi-

Do

Sol

Two drifters off to see the world. Do

Sol

La-

Si7

Ther’s such a lot of world to see. Mi-

Mi-7

Do#-

Do7

Sol

We’re aft__er the same rainbow’s end waitin’ ‘round the bend, Do

Sol

my Huckleberry friend, Mi-

La- Re7

Moon river

354

7

Re-

see. Do

œœ œ œœœ

˙.

my Huck-le-ber-ry friend

Mi7

˙.

moon

Sol

and me.

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

La-

œ ˙

˙.

La 7

Fa"-

Fa7

˙.

˙ œ -

Re-

œ ˙ riv - er

Moon river, largo più di un miglio, un giorno ti attraverserò. Oh, tu crei sogni, infrangi cuori, ovunque tu stia andando, seguirò il tuo corso. Due pescatori fuori dal vedere il mondo. C’è ancora tanto mondo da vedere. Noi, dopo la fine dello stesso arcobaleno, stiamo aspettando presso la curva l’amico mirtillo, Moon river ed io.

Do

drift-ers

We're aft La-

Old dream -

Two

La-

˙ œ

˙.

your way.

Traduzione

Moon river, wider than a mile, Do

7

I'm go-in'

˙ œ ˙.

Fa

La-

˙ œ

MiLa Rej j œ œ œ. œ œ œ œ. œ ˙.

off to see the world. There's such a lot of world to 29

7

Fa" dim

Do

œ . œj œ œ

Mi7

Re-

cross - in' you in style some day.

break-er, wher - ev - er yuo're go-in'

Do

j & œ. œ œ œ

Fl.

La-

Do

œ . œj œ œ ˙ œ ˙.

œ

œ œ . œj œ œ œ

-

Fa

wid - er than a mile, I'm Si!

& œ œ . œj ˙ .

Do

œ . œj œ œ ˙

œ ˙

& 43 ˙ .

Flauto

Fa

er

the

˙.

˙ œ

same

rain - bow's

Sol7

Do

˙ œ ˙. and

me.

˙.


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 355

Roma, nun fa la stupida stasera

45

Cantare Suonare

Ascolto 385 • DO Maggiore Ascolto 386 • SOL Maggiore

Il 15 dicembre del 1963, al Teatro Sistina di Roma viene rappresentato Rugantino, un lavoro teatrale che ancora oggi riscuote ampi consensi da parte del pubblico. Autori sono Garinei e Giovannini; la musica, tra cui troviamo questa celebre canzone, è firmata da Armando Trovajoli.

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I

I

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˙.

Testo Do5# Do

Do Do5# 1. Roma, nun fa la stupida stasera Do Mib dim. Re-

damme ‘na mano a faje di’ de sì... Re-7

Sol7

Sceji tutte le stelle Re-7

Sol7

più brillarelle che pòi Re-7

Sol7

Do

Si dim

e un friccico de luna tutta pe’ noi... Do

Do5#

œ œ œ #œ œ

Do

Do5#

Œ .. œ œ œ ˙ .

w

w

w ˙ Ó w j œ . œ œ œ

j œ ‰ Œ Ó

2. Roma, nun fa la stupida stasera

damme ‘na mano a faje di’ de no... Spegni tutte le stelle più brillarelle che c’hai nascònneme la luna, se no so’ guai... Faje scorda’ ch’è quasi primavera, tiemme ‘na mano in testa pe’ dì’ de no smorza quer venticello stuzzicarello che c’hai, Roma, nun fa’ la stupida stasera.

Faje sentì’ chè quasi primavera... Sol-7

Do7

Fa

La7

manna li mejo grilli a fa’ cri-cri... Re-

Si7 dim

prèstame er Ponentino Mi7

La-

più malandrino che c’hai, Re-

Sol7

Do

Roma, reggeme er moccolo stasera.

Antologia vocale e strumentale • Film e Musical

355


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 356

Singin’ in the rain

46

Cantare Suonare

Ascolto 387 • RE Maggiore Ascolto 388 • FA Maggiore

Composta da Nacio Herb Brown, questo brano fa parte dell’omonimo film musicale prodotto e interpretato dal ballerino Gene Kelly nel 1952. Cantando sotto la pioggia è proprio quello che fa il protagonista! Fa Flauto

& b 44 œ I'm

7

˙ œ. œ œ. œ ˙. sing -

Do7

hap

-

Fl.

˙. Fa

&b ˙

I am rea

-

on

Fl.

with the

rain I've a

just

sing - in'

La dim

what a glorious feeling, Mi-

I’m happy again. Mi-

I’m laughin’ at clouds Mi-

so dark, up above, Mi-

the sun’s in my heart Re dim

Mi-

I’m rea____dy for love. Re

Let a stormy clouds chose. Ev’ryone from the place, come on with the rain La dim

La7

Mi-

I’ve a smile on my face. La7

Mi-

I’ll walk down the lane La7

Mi-

with a happy refrain La7

Re

just singin’, just singin’ in the rain.

356

œ

clouds

so

Œ ˙ love.

dark

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

fee - ling, I'm

Do7

˙

œ. œ œ

˙.

up a - bove,

˙.

œ œ. œ ˙ œ. œ

œ. œ œ

œ the

sun's

œ œ. œ ˙ œ. œ

Let a stor - my clouds chose. Ev-'ry - one Do7

Sol-

in my

œ. œ œ

smile

on my

˙.

œ

˙ œ . œj ˙.

face.

I'll

walk down the lane

˙. œ

from the place, come Do7

Sol-

˙ œ. œ œ œ œ with a hap

-

Fa

œ

j œ œ

just

sing - in'

j œ œ in

œ the

w rain.

Sto cantando sotto la pioggia, sto solo cantando sotto la pioggia, che sensazione magnifica. Sono di nuovo felice. Sorrido alle nuvole così nere, sopra di me, nel mio cuore splende il sole, sono pronto all’amore. Che il cielo possa diventare ancor più nuvoloso, che possa cadere ancora tanta pioggia, nel mio viso c’è il sorriso. Passeggerò giù per la via, con un ritornello lieto, cantando sotto la pioggia, semplicemente cantando sotto la pioggia.

I’m singin’ in the rain just singin’ in the rain,

La7

˙.

ri-ous

Sol-

Traduzione

Re

La7

Do7

-

Fa

œ œ ˙

Testo originale

Re

Sol- Do7

˙ œ œ ˙

œ

frain

La7

ghin' at

what a glo

Do7

Sol-

& b ˙.

La7

-

œ ˙ œ œ œ ˙ œ . œ . œ

in' in the rain,

˙

Do dim Do7

& b ˙ œ. œ œ 28

dy for

Sol-

œ. œ œ

lau

Fa dim

21

Fl.

I'm

œ.œ œ ˙ œ. œ œ

heart

sing

œ

py a - gain.

14

just

Do7

˙

œ. œ œ

˙ œ. œ œ. œ ˙.

œ

in' in the rain

Sol-

&b ˙

Fl.

Do dim

œ Œ Ó

py re -


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 357

Supercalifragilistichespiralidoso

47

Ascolto 389 • FA Maggiore Ascolto 390 • DO Maggiore

Cantare Suonare

Si tratta di una melodia celebre tratta dal film musicale Mary Poppins del 1964. Costruita su un ritmo leggero e brillante, propone una sorta di formula magica per superare situazioni difficili. Sol7

Do

& 44 œ œ œ œ œ œ œ œ

Flauto

œ œ œ œ œ

œ

œ

Su- per - ca - li - fra - gi - li - sti - che- spi - ra - li - do - so,

œ

se

ti

& œ œ œ œ œ -

œ

œ

œ

œ

so,

se

lo

di - ci

œ

œ

œ

œ

su - per - ca

œ

œ -

li

-

œ

œ

fra

-

œ

gi

-

li

œ œ œ œ œ

œ

sti

-

che - spi

-

ra

œ

œ

œ

œ

-

li

-

œ

do

-

so.

Sol

&Ó

‰ œj œ

Œ

œ

œ

œ

cheIa

tre

an - ni

œ

Sol7

12

&œ œ œ œ œ œ œ œ pa - dre mi

ti - ra - vaIil na-soIeIio

Do7

15

Fl.

œ

œ Do

œ

œ -

œ

Fa

Sol7

Ri - cor - do

Fl.

œ

sem - bra cheIab-biaIun

9

Fl.

œ

for - teIa- vraiIun suc - ces - so stre - pi - to - so

Do

7

&œ

œ

Do7

suo - no spa - ven - to

Fl.

an - che

œ

Do

4

Fl.

œ

Fa

& œ œ œ œ œ men - te

œ

‰ œj

per

con - vin - cer - miIa par - lar,

mio

œ

Do

œ œ œ œ œ giù a

œ œ œ œ œ

œ

la - cri-mar,

‰ œj

œ

œ

fin - chéIun bel

œ œ œ œ œ gior - no

dis - si

7

Re j ‰ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

mi pas - sò,

ri - ma - se

co - sì

ma - le

che mai

œ

quel cheIin

Sol7

œ œ œ œ œ più ci

Œ

ri - pro - vò!

Testo Fa

Rit. Supercalifragilistichespiralidoso....

Do7

Rit. Supercalifragilistichespiralidoso, Fa

anche se ti sembra che abbia un suono spaventoso, Fa7

Sib

se lo dici forte avrai un successo strepitoso Fa

Do7

Fa

2. Se giri in lungo e in largo il mondo sempre ovunque vai,

questa parola magica ti dà notorietà; coi duchi, i maraja, coi mandarini e i vicerè, ti basta appena dirla che t’invitan per il thè.

supercalifragilistichespiralidoso. Rit. Supercalifragilistichespiralidoso... Fa

Do7

1. Ricordo che a tre anni per convincermi a parlar, Fa

mio padre mi tirava il naso e io giù a lacrimar, Fa7

Sib

finché un bel giorno dissi quel che in mente mi passò, Sol7

Do7

rimase così male che mai più ci riprovò!

Se tu non sai che dire non ti devi scoraggiar, ti basta una parola e per un’ora puoi parlar; ma attento a usarla bene o la tua vita può cambiar, ripeti la canzone e la magia non finirà!

3.

Rit. Supercalifragilistichespiralidoso...

Antologia vocale e strumentale • Film e Musical

357


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 358

Noi, la nostra storia, i nostri sogni

In ogni tempo e in ogni luogo la musica ha saputo trasformarsi in un potente mezzo per esprimere e diffondere sentimenti patriottici, fedi politiche, istanze sociali. Ma anche per comunicare sogni e sentimenti, i più nascosti, i più segreti. In questa sezione ne presentiamo alcuni tra i più significativi; sono brani dalla melodia semplice, dal ritmo molto regolare: ingredienti che hanno contribuito a fissarli nella nostra memoria e a renderli patrimonio di tutti.


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 359

48

Addio mia bella, addio!

Cantare Suonare

Ascolto 391 • LA Maggiore Ascolto 392 • FA Maggiore

Questa canzone è stata scritta dal fiorentino C.A. Bosi nel 1848, prima di morire in battaglia a Curtatone. È un inno all’indipendenza dell’Italia, un invito rivolto a tutti i giovani a cacciare lo straniero, per liberare finalmente il Paese, dopo anni di guerra.

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˙ ˙

..

Testo La 1. Addio, mia bella, addio Mi

e l’armata se ne va, Re

La

e se non partissi anch’io Mi7

La

sarebbe una viltà (bis). 2. Il sacco è preparato

e sull’omero mi sta, sono uomo e son soldato viva la libertà (bis). 3. La spada, le pistole, il fucile l’ho con me, e allo spuntar del sole io partirò da te (bis).

4. Se più del tuo diletto

tu non sentirai parlar, perito di moschetto per lui non sospirar (bis). 5. Io non ti lascio sola

ti resta un figlio ancor, nel figlio ti consola nel figlio dell’amor (bis). 6. Squilla la tromba, addio!

E l’armata se ne va, dai un bacio al figlio mio viva la libertà (bis).

Antologia vocale e strumentale • Noi, la nostra storia, i nostri sogni

359


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 360

Auschwitz

49

Cantare Suonare

Ascolto 393 • SOL Maggiore Ascolto 394 • DO Maggiore

Auschwitz è la località dove sorgeva uno dei più terribili campi di sterminio nazisti: in esso trovarono la morte decine di migliaia di persone, dopo atroci sofferenze. Questa canzone, portata al successo da Francesco Guccini e da I Nomadi, rievoca quella dolorosa pagina di storia. Do Flauto

Son 5

Fl.

La-

Fa

j j & 44 ‰ œ œ œ ‰ œ œ œ œ ˙

&œ

œ -

to

‰ œJ

ch'e - ro bam - bi - no,

Sol7

Sol

sa

mor - to

son

Do

j œ œ œ per un

Mi-

1. Son morto ch’ero bambino, Do Sol

mor - to

˙

‰ j œ œ ed

o

con al - tri

Sol7

Re-

ca - mi - no,

Testo Sol

œ

Do

œ œ œ ‰ œj œ œ œ ˙

‰ œ -

ra

cen - to,

Re

Re7

La-

ed ora

Sol

per un camino,

j œ œ œ

so - no nel

œ

Re7

Sol

sono nel vento.

4. No, io non credo

e il fumo saliva lento, nei campi tante persone che ora sono nel vento.

che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e che il vento mai si poserà.

Nel vento tante persone, ma un solo grande silenzio. È strano, non ho imparato a sorridere, qui nel vento.

5. Ancora tuona il cannone,

ancora non è contenta di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento. 6. Ancora tuona il cannone,

ancora non è contento. Saremo sempre a milioni polvere qui nel vento.

360

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

˙

ven - to.

2. Ad Auschwitz c’era la neve

3.

pas -

Do

son morto con altri cento, passato

‰ j œ

ì

..


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 361

50

Bella ciao

Cantare Suonare

Ascolto 395 • RE Minore Ascolto 396 • LA Minore

Questo canto, noto soprattutto come canto della Resistenza, deriva in realtà da un canto popolare trentino. Il testo originale è stato sostituito con parole nuove che esaltano gli ideali e i sogni partigiani.

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I

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œ œ. J

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I

Testo

o partigiano, portami via che mi sento di morir.

Re1. Questa mattina mi sono alzata, La7

o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, Sol-

Re-

E se io muoio da partigiano o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, e se io muoio da partigiano tu mi devi seppellir.

3.

questa mattina mi sono alzata La7

Re-

e ho trovato l’invasor. 2. O partigiano, portami via

o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,

4. Seppellire lassù in montagna,

o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, seppellire lassù in montagna sotto l’ombra di un bel fior.

œ œ

˙

œ œ œ œ .. .. œ Œ

5. E le genti che passeranno,

o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, e le genti che passeranno e diranno «che bel fior!» 6. È questo il fiore del partigiano,

o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, è questo il fiore del partigiano morto per la libertà.

Antologia vocale e strumentale • Noi, la nostra storia, i nostri sogni

361


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 362

Blowin’ in the wind

51

Cantare Suonare

Ascolto 397 • LA Maggiore Ascolto 398 • FA Maggiore

Bob Dylan ha scritto molte canzoni di protesta, fra cui questa famosissima composta nel 1962, nella quale si chiede se sia possibile un mondo di pace, un mondo in cui tutti possano vivere con serenità e animati dallo spirito di una fratellanza universale.

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˙.

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œ œ

must a man walk down Re

La

Mi

La

Re

La

must a white dove sail Si-

Mi

before she sleeps in the sand? La

Re

Yes, ‘n’ how many times La

must the cannon balls fly Re

Mi

before they’re for ever banned? Re

Mi

Rit. The answer, my friend, La

Rit. The answer, my friend,.... Yes, ‘n’ how many times must a man look up before he can see the sky? Yes, ‘n’ how many ears must one man have before he can hear people cry? Yes, ‘n’ how many deaths will it take till he knows that too many people have died?

3.

Yes, ‘n’ how many seas

Fa#-

œ œ œ œ w

w

Traduzione can a man turn his head and pretend that he just doesn’t see?

before you can call him a man?

˙ œ œ

˙

œ

Testo originale La Re 1. How many roads La

˙ œ œ w

œ ˙ œ œ

˙.

ì

Rit. The answer, my friend, ...

1. Quante strade dovrà un uomo percorrere,

prima che tu possa chiamarlo «uomo»? E quanti mari una bianca colomba dovrà attraversare, prima di poter dormire sulla spiaggia? E quante volte dovranno volare i proiettili dei cannoni, prima che vengano banditi per sempre? Rit. La risposta, caro amico, soffia nel vento... 2. Quanti anni dovrà esistere una montagna

prima di potersi lavare nel mare? E quanti anni dovrà vivere un popolo prima che gli sia concesso di essere libero? E quante volte un uomo dovrà voltare la testa e fingere di non vedere? Rit. La risposta, caro amico, soffia nel vento...

is blowing in the wind, Si-

Mi

La

the answer is blowing in the wind. 2. Yes, ‘n’ how many years

can a mountain exist before it is washed to the sea’ yes, ‘n’ how many years can some people exist before they’re allowed to be free? Yes, ‘n’ how many times

362

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

Quante volte un uomo dovrà alzare lo sguardo, prima che riesca a guardare il cielo? E quante orecchie deve avere un uomo prima che riesca a sentir piangere altri uomini? E quanti morti occorrono ancora, fino a quando egli si renda conto che è già morta troppa gente?

3.

Rit. La risposta, caro amico, soffia nel vento...


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 363

52

Che sarà

Cantare

Ascolto 399 • FA Maggiore

Nel 1971, al Festival di Sanremo, i Ricchi e poveri trionfano con questa canzone, scritta da José Feliciano. Si tratta di un brano dalla cantabilità intensa; il testo allude alla nostalgia per il paese natio, lasciato per andare in cerca di fortuna.

Testo

Fa

Do

Rit. Che sarà, che sarà, che sarà,

che sarà della mia vita, chi lo sa! Con me porto la chitarra e se la notte piangerò, una nenia di paese suonerò.

Fa

1. Paese mio che stai sulla collina Sib Do Fa

disteso come un vecchio addormentato, Sib

Do

La-

Re-

la noia, l’abbandono, il niente son la tua malattia, Sol-7

Do

Fa

paese mio, ti lascio, vado via.

Amore mio, ti bacio sulla bocca, che fu la fonte del mio primo amore, ti do l’appuntamento, come quando non lo so, ma so soltanto che ritornerò.

3.

La-

Rit. Che sarà, che sarà, che sarà, Sib

Do

Rit. Che sarà, che sarà, che sarà,

Fa

che sarà della mia vita, chi lo sa! Sib

Do

So far tutto, o forse niente, La-

Re-

da domani si vedrà, Sol-7

Do7

e sarà,

Fa

sarà quel che sarà.

2. Gli amici miei son quasi tutti via,

e gli altri partiranno dopo me, peccato perché stavo bene in loro compagnia, ma tutto passa, tutto se ne va.

che sarà della mia vita, chi lo sa! Con me porto la chitarra e se la notte piangerò, una nenia di paese suonerò. Che sarà, che sarà, che sarà, che sarà della mia vita, chi lo sa! So far tutto, o forse niente, da domani si vedrà, e sarà, sarà quel che sarà. Che sarà, che sarà, che sarà, che sarà della mia vita, chi lo sa! Con me porto la chitarra e se la notte piangerò, una nenia di paese suonerò, e sarà, sarà quel che sarà, e sarà, sarà quel che sarà.

Guida musicale

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Antologia vocale e strumentale • Noi, la nostra storia, i nostri sogni

Œ

363


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 364

53

Di che colore è la pelle di Dio?

Cantare Suonare

Ascolto 400 • LA Maggiore Ascolto 401 • DO Maggiore

Gli autori di questo brano sono Wilkes e Stevenson. Si tratta di una canzone molto semplice dal punto di vista musicale, ma densa nei contenuti del testo. «Di che colore è la pelle di Dio?» Può essere bianca, nera, gialla o rossa: per Lui siamo tutti uguali.

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Testo La

SiMi7 1. «Buona notte» dissi al mio bambin La Re Mi7

tanto stanco quando il giorno finì. La

Re

Allora chiese: «Dimmi, papà, La

Mi7

La

la pelle di Dio che colore ha?» Rit. Di che colore è la pelle di Dio, Si-

Mi7

La

di che colore è la pelle di Dio? La7

Re

È nera, rossa, gialla, bruna, bianca perché La

Mi7

La

Lui ci vede uguali davanti a sé. 2. Con occhio innocente egli mi guardò,

mentir non potevo quando domandò: «Perché le razze s’odian, papà, se per Dio siam una sola umanità?» Rit. Di che colore... Questo, figliolo, non continuerà, l’uomo alla fine imparerà come dobbiamo vivere noi, figli di Dio, da ora in poi.

3.

Rit. Di che colore...ì

364

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

..


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:02 Pagina 365

54

Generale

Cantare

Ascolto 402 • MI Maggiore

Con questo brano il cantautore romano Francesco De Gregori canta la sua condanna nei confronti della guerra, causa di sofferenze inenarrabili. Lo fa con una musica dall’armonia semplice ma intensa, capace di coinvolgere chi ascolta.

Testo

che la guerra è bella anche se fa male che torneremo ancora a cantare e a farci fare l’amore, l’amore dalle infermiere.

Mi 1. Generale dietro la collina

ci sta la notte crucca e assassina La

e in mezzo al prato c’è una contadina Mi

Do#-

3. Generale la guerra è finita

curva sul tramonto sembra una bambina

il nemico è scappato, è vinto, è battuto dietro la collina non c’è più nessuno solo aghi di pino e silenzio e funghi buoni da mangiare buoni da seccare da farci il sugo quando viene Natale quando i bambini piangono e a dormire non ci vogliono andare.

Fa#-

di cinquant’anni e di cinque figli Mi

venuti al mondo come conigli Si

partiti al mondo come soldati Mi

e non ancora tornati. La

Mi

4. Generale queste cinque stelle

La, la , la, la – La, la, la, la... La

queste cinque lacrime sulla mia pelle che senso hanno dentro al rumore di questo treno che è mezzo vuoto e mezzo pieno e va veloce verso il ritorno tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa, è quasi amore.

Mi

La, la, la, la, la – la, la, la 2. Generale dietro la stazione

lo vedi il treno che portava al sole non fa più fermate neanche per pisciare si va dritti a casa senza più pensare

Guida musicale

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Antologia vocale e strumentale • Noi, la nostra storia, i nostri sogni

365


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:03 Pagina 366

55

La banda

Cantare

Ascolto 403 • DO Maggiore

L’originale di questo brano è firmato dal compositore brasiliano Chico Barque de Hollanda. Nel 1967 Mina ne ha proposto questa fortunatissima versione italiana.

Testo Do

Rit. Quando la banda passò, nel cielo il sole spuntò e il mio ragazzo era lì e io gli dissi di sì La banda suona per noi La banda suona per voi la..la..la..la..la..la..la la..la..la..la..la..la..la

Sol7

Rit. Una tristezza così Do

non la sentivo da mai La

Re-

ma poi la banda arrivò Sol

Do

e allora tutto passò Sol

volevo dire di no

2. E tanta gente dai portoni cantando sbucò Do

quando la banda passò La

Re-

ma il mio ragazzo era lì Sol

Do

e allora dissi di sì. 1. E una ragazza che era triste Sol7

sorrise all’amor Sol-7

e tanta gente in ogni vicolo si riversò e per la strada quella povera gente marciava felice dietro la sua banda. Se c’era un uomo che piangeva sorrise perché sembrava proprio che la banda suonasse per lui in ogni cuore la speranza spuntò quando la banda passò cantando cose d’amor

Do7

ed una rosa che era chiusa Fa

di colpo sbocciò Mi7

La-

ed una frotta di bambini festosi Re-

Sol

si mise a suonare come fa la banda. Do

Rit. La banda suona per noi La banda suona per voi la..la..la..la..la..la..la la..la..la..la..la..la..la La banda suona per noi La banda suona per voi la..la..la..la..la..la..la la..la..la..la..la..la..la

E un uomo serio il suo cappello Sol7

per aria lanciò Sol-7

Do7

fermò una donna che passava Fa

e poi la baciò Mi7

La-

dalle finestre quanta gente spuntò La

Re-

quando la banda passò Sol7

Do

cantando cose d’amor

Guida musicale

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366

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

I


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:03 Pagina 367

La bandiera dei tre colori

56

Cantare Suonare

Ascolto 404 • LA Maggiore Ascolto 405 • FA Maggiore

Un altro canto del nostro Risorgimento. Qui si esalta la bellezza del tricolore, la bandiera dell’Italia unita e libera. Fa Flauto

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Flauto

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Si!

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Si!

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noi vo - glia - mo sem - pre

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Do7

Fa

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Fa

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Fa

più

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Si!

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noi vo - gliam la

li - ber - tà,

noi vo - glia - mo sem - pre

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Fa

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Fl.

quel - la

noi

Fa

Fa

Si!

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li - ber - tà

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Fa

Fa

Do7

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tri - co

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Testo La 1. E la bandiera dei tre colori Re La Si- La Mi7

è sempre sta____ta Re

la

più bella,

La

noi vogliamo sempre quella Mi7

La

noi vogliam la libertà (bis).

2. E tutti uniti in un sol patto

stretti intorno alla bandiera, griderem mattina e sera viva viva il tricolor (bis), il tricolor, il tricolor!

Antologia vocale e strumentale • Noi, la nostra storia, i nostri sogni

367


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:03 Pagina 368

57

La tradotta

Cantare Suonare

Ascolto 406 • SOL Maggiore Ascolto 407 • FA Maggiore

Questo canto fu composto durante la prima guerra mondiale e parla della «tradotta», ossia del treno che, partendo da Torino, portava i soldati verso la regione del Piave, dove si svolgevano le operazioni di guerra. Il ritmo lento, la melodia dolorosa e dolce allo stesso tempo, fanno di questo canto uno degli esempi più belli tra quelli del repertorio musicale ispirato alla Grande Guerra.

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Testo Sol 1. La tradotta che parte da Torino Re

a Milano non si ferma più, Re7

Do

ma la va diretta al Piave, Re7

Sol

cimitero della gioventù. 2. Siam partiti, siam partiti in ventinove

solo in sette siam tornati qua, e gli altri ventidue son sepolti tutti a San Donà. Cara suora, cara suora son ferito, a domani non ci arrivo più, se non c’è qui la mia mamma un bel fiore me lo porti tu.

3.

4. A Nervesa, a Nervesa c’è una croce,

mio fratello l’è sepolto là, io ci ho scritto su «Ninetto» che la mamma lo ritroverà!ì

368

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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Lettera a Pinocchio

58

Cantare

Ascolto 408 • DO Maggiore

«Ho tanto desiderio questa sera, di scrivere una lettera a qualcuno, e tra gli amici della primavera, al mio più caro amico scriverò...». Così inizia una tenera lettera a Pinocchio, su una melodia confidenziale e narrativa, che Johnny Dorelli ha portato al successo nel 1959.

Testo Do Sol 1. Carissimo Pinocchio, Sol7 Do

Rit. Dove sei? Ti vorrei veder,

amico dei giorni più lieti,

del tuo mondo vorrei saper:

Do7

Fa Mi-

Fa

Re-

di tutti i miei segreti Do

Re7

Do Sol 3. Carissimo Pinocchio, Sol7 Do

Sol

amico dei giorni più lieti,

Do

Do7

Do7

forse Babbo Geppetto è con te...

Sol7

Fa

che confidavo a te.

Do

Dov’è il Gatto che t’ingannò,

Sol

Do

resti ancor nel mio cuor come allor.

MiDo

Fa

con tutti i miei segreti,

il buon Grillo che ti parlò,

Sol

2. Carissimo Pinocchio, Sol7 Do

Re7

Sol

Sol7

e la Fata Turchina dov’è?

ricordi quand’ero bambino? Do7

Fa

Nel bianco mio lettino, Do

Sol

Do

Do7

ti sfogliai, ti parlai, ti sognai.

Guida musicale Voce

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Ca - ris - si - mo

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Pi - noc - chio,

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a - mi - co dei

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te

Antologia vocale e strumentale • Noi, la nostra storia, i nostri sogni

369


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:03 Pagina 370

Malafemmena

59

Cantare

Ascolto 409 • MI Maggiore

È un classico della canzone italiana, portato al successo da un artista del calibro di Totò. Dal punto di vista musicale, si riscontrano tutti gli elementi della canzone napoletana: un’interessante armonizzazione, la melodia appassionata e ben curata.

Testo

Femmena,

Mi 1. Si avisse fatto a n’ato Fa#-7

Sol#-

si’ doce come ‘o zucchero

chello ch’e fatto a mme, Si

Do#-

però ’sta faccia d’angelo

La

st’ommo t’avesse acciso, Mi

Do#

e vuo’ sape’ pecché? Pecché ‘ncopp’a sta terra Do#

Fa#-

te serve pe’ ‘ngannà… Femmena, Fa#dim

Mi

tu si’ ‘a cchiù bella femmena,

Fa#-

femmene comme a te

Fa#-

Fa#dim

te voglio bene e t’odio,

Mi

nun ce hanna sta pe’ n’ommo Fa#-

Fa#-7

Si7

Mi

nun te pozzo scurda’…

Si7

onesto comme a me!… 2. Te voglio ancora bene,

ma tu non saie pecché, pecché l’unico ammore si’ stata tu pé me… E mo pe’ ’nu capriccio Tutto ‘e distrutto, ojnè. Ma Dio nun t’o perdone Chello ch’e fatto a mme!…

Mi

Rit. Femmena, Sol#-

tu si’ ’na malafemmena… Do#-

chist’uocchie ‘e fatto chiagnere.. Do#

Fa#-

lacreme e ‘nfamità. Si

Femmena,

Rit. Femmena, tu si’ ’na malafemmena…

Fa#-

si’ peggio ‘e ’na vipera, Si

La

m’e ‘ntussecata l’anema, Mi

nun pozzo cchiù campà.

Guida musicale Voce

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Fem - me - na,

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tu si' 'na ma - la - fem

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chist' uoc-chieI'e fat - to

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370

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:03 Pagina 371

60

Sapore di sale

Ascolto 410 • LA Maggiore

Cantare

Sapore di sale è una di quelle canzoni che non conoscono il tramonto. Autore è Gino Paoli, considerato uno dei maggiori cantautori italiani.

Testo Fa#-

La

Re

Sapore di sale, sapore di mare Si-

Mi

Si-

che hai sulla pelle, che hai sulle labbra Do#-

Fa#-

Re

Mi

SiFa#-

La

Si-

Mi

Si-

Mi

così nella sabbia e nelle mie braccia

Fa#-

Do#-

di cose lasciate lontano da noi

Fa#-

e mentre ti bacio sapore di sale

Si-

Mi

Si-

dove il mondo è diverso, diverso da qui.

Guida musicale

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Fa#-

Poi torni vicino e ti lasci cadere

un gusto un po’ amaro di cose perdute

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Mi

e rimango da solo nella sabbia e nel sol.

Sapore di sale, sapore di mare

Do#-

Do#-

ti tuffi nell’acqua e mi lasci a guardarti

vicino a me, vicino a me. La

La

e lasciano in bocca il gusto del sale

quando esci dall’acqua e ti vieni a sdraiare Si-

Do#-

Il tempo è nei giorni che passano pigri

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Mi

La

sapore di mare, sapore di te.

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Antologia vocale e strumentale • Noi, la nostra storia, i nostri sogni

371


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:03 Pagina 372

61

Viva la gente

Cantare Suonare

Ascolto 411 • RE Maggiore Ascolto 412 • SOL Maggiore

Questa canzone, scritta da Paul e Ralph Colwell con il titolo Up with people! molto nota nella sua versione italiana, invita a guardare al prossimo, a non chiuderci nell’egoismo.

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Testo Re Si dim. Re 1. Ho visto stamattina mentre andavo a lavorar Mi7 La

avremmo meno gente difficile e più gente di cuor.

il lattaio, il postino e la guardia comunal.

2. Dal nord e dal sud, li vedevo arrivar

Re

come grandi fiumi, che discendono verso il mar. Quasi una gran festa fatta apposta per un re. Vale più delle cose, la gente attorno a me.

Re7

Sol

Re

Per la prima volta vedo gente attorno a me, Sol

Re

Sol

La7

Re

ieri non ci badavo, non so proprio perché. Sol

Sol

Re

Mi-

La7

Re

Rit. Viva la gente...

Re

Rit. Viva la gente, la trovi ovunque vai, Mi7

Dentro tutti quanti, c’è del bene, c’è del mal, ma in fondo ad ogni cuore, è nascosto un capital. Ed ora un sol pensiero mi assilla notte e dì, renderlo sempre più grande, che Dio vuole così.

3.

La7

viva la gente, simpatica più che mai! Re

Re7

Sol

Re

Se più gente guardasse alla gente con favor, Re7

Sol

Re

La7

Re

avremmo meno gente difficile e più gente di cuor,

372

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

Rit. Viva la gente...

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Re7

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62

We are the world

Cantare Suonare

Ascolto 413 • LA Maggiore Ascolto 414 • SOL Maggiore

Questa canzone, composta da Michael Jackson, è stata registrata nel 1985 per il progetto «USA for Africa» a favore delle popolazioni che ancor oggi vivono in condizioni di estrema povertà nel continente africano. È stata cantata dai massimi esponenti della musica pop e rock internazionale, quali Bob Dylan, Paul Simon, Bruce Springsteen, Diana Ross, Stevie Wonder.

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Antologia vocale e strumentale • Noi, la nostra storia, i nostri sogni

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:03 Pagina 374

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Testo originale

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Traduzione 1. Arriva il momento

La 1. There comes a time Re Mi La

when we heed a certain call, Re

when the world Mi

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La

must come together as one.

in cui prestiamo attenzione ad un richiamo, quando il mondo deve essere unito come una sola cosa. C’è gente che muore ed è giunto il momento di tendere una mano alla vita, il dono più grande di tutti.

Fa#-

There are people dying

2. Non possiamo andare avanti

Do#-

Si-

and it’s time to lend a hand to life, Re

Mi

the greatest gift of all. 2. We can’t go on

pretending day by day that someone, somewhere will soon make a change. We are all a part of God’s great big family, and the truth, you know, love is all we need. Re

Mi

Rit. We are the world, La

we are the children, Re

we are the ones who make a brighter day, Mi

La

so let’s start giving. Fa#-

Ther’s a choice we’re making, Do#-

fingendo giorno dopo giorno che qualcuno, in qualche posto, cambierà presto qualcosa. Noi tutti siamo parte della grande famiglia di Dio, e la verità, come sai, è che l’amore è l’unica cosa di cui abbiamo bisogno. Rit. Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini, noi siamo gli unici a poter rendere il giorno più splendente, dunque cominciamo a donare. Dobbiamo fare una scelta, salvare le nostre stesse vite. È la verità: creeremo un giorno migliore, proprio tu ed io. Dona a loro il tuo cuore affinché essi sappiano che c’è qualcuno che ha cura di loro e le loro vite diverranno più forti e libere. Come Dio ci ha mostrato trasformando le pietre in pane, così noi dobbiamo tendere una mano di aiuto.

3.

we are saving our own lives. Si-

Mi

It’s true we’ll make a better day

Rit. Noi siamo il mondo, ...

La

just you and me. Send them your heart so they’ll know that someone cares and their lives will be stronger and free. As God has shown us by turning stones to bread, so we must lend a helping hand.

3.

Rit. We are the world, ...

374

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

LA TRADIZIONE POPOLARE ITALIANA Ascolti 415-442 (con testi e spartiti)

. ...


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:03 Pagina 375

Gli inni nazionali

Ogni Paese ha la propria bandiera e il proprio inno nazionale: sono simboli forti, che identificano una Nazione e nei quali un popolo si riconosce. In questa sezione ne proponiamo alcuni: abbiamo pensato ad una versione esclusivamente strumentale, tranne, ovviamente, per il nostro inno, proposto anche in versione vocale. Segnaliamo che in rete è possibile accedere a centinaia di inni, relativi a tantissimi Paesi del mondo. Si trovano a questo indirizzo: http://www.labandiera.com/inni/Home.htm


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:03 Pagina 376

63

Inno di Mameli

Cantare Suonare

Ascolto 443 • DO Maggiore Ascolto 444 •SOL

Maggiore

Italia

• È l’inno ufficiale dell’Italia repubblicana dal 1946. Ma risale ad un secolo prima: il testo fu infatti scritto nel 1847 da Goffredo Mameli, giovane poeta che abbracciò gli ideali mazziniani; la musica fu composta da Michele Novaro. L’inno si articola in ben cinque strofe, intervallate da un identico ritornello.

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Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE

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(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:03 Pagina 377

Testo Do 1. Fratelli d’Italia, Sol Sol7 Do

Re-

l’Italia

siam pronti alla morte,

s’è desta,

La7 Re-

dell’elmo di Scipio Sol

Sol7

s’è cinta

Do

la testa.

Mi7

La-

Sol7

Le porga la chioma,

Fa7

Sib

Do

Iddio la creò.

siam pronti alla morte Do7

Fa

l’Italia chiamò. Sì!

Fa

Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta, dell’elmo di Scipio Do

s’è cinta la testa. Dov’è la vittoria? Le porga la chioma, Do7

ché schiava di Roma Fa

Iddio la creò.

Rit. Stringiamci a coorte...

siam pronti alla morte, Fa

Do

ché schiava di Roma Sol7

La7

l’Italia chiamò. Stringiamci a coorte

Dov’è la vittoria? Mi7

siam pronti alla morte

Fa

La-

Uniamoci, amiamoci, l’unione e l’amore rivelano ai popoli le vie del Signore. Giuriamo far libero il suolo natìo, uniti per Dio chi vincer ci può?

3.

Rit. Stringiamci a coorte

2. Noi siamo da secoli

calpesti e derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Raccolgaci un’unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l’ora suonò! Rit. Stringiamci a coorte...

4. Dall’Alpe a Sicilia,

dovunque è Legnano, ogni uom di Ferruccio ha il core e la mano. I bimbi d’Italia si chiaman Balilla, il suon d’ogni squilla i vespri suonò! Rit. Stringiamci a coorte... 5. Son giunchi che piegano

le spade vendute, già l’aquila d’Austria le penne ha perdute. Il sangue d’Italia bevé, col cosacco, il sangue polacco, ma il cor le bruciò! Rit. Stringiamci a coorte...

Antologia vocale e strumentale • Gli inni nazionali

377


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:04 Pagina 378

64

Einigkeit und Recht und Freiheit

Suonare

Ascolto 445 • FA Maggiore

Germania • La melodia dell’inno della Germania ha un’origine illustre. Deriva infatti da un tema proposto da Franz Joseph Haydn nel 1797 e utilizzato nel suo Kaiserquartett. L’andamento è nobile e solenne; il testo è di A.H. Hoffmann.

Testo originale

Einigkeit und Recht und Freiheit für das deutsche Vaterland! Danach lasst uns alle streben brüderlich mit Herz und Hand!

Unità, giustizia e libertà per la nostra patria tedesca! Che possiamo noi conquistarle fraternamente con il cuore e la mano!

Einigkeit und Recht und Freiheit sind des Glückes Ünterpfand. Blüh im Glanze dieses Glückes Blühe deutsches Vaterland! (bis)

Unità, giustizia e libertà sono la base della fortuna. Fiorisci nella pienezza della prosperità, fiorisci, nostra patria tedesca!

Guida musicale

378

Traduzione

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:04 Pagina 379

God save the Queen

65

Suonare

Ascolto 446 • FA Maggiore

Regno Unito • È l’inno del Regno Unito, solenne e maestoso. Fu dedicato al re Giorgio I e la sua prima esecuzione è del 1745. Secondo alcuni, la sua origine risale ad antiche melodie popolari, e dunque anonime. Per altri, è probabile una sua attribuzione a Jean-Baptiste Lully.

Testo originale

Traduzione

God save our gracious Queen! (King) Long live our noble Queen! God save the Queen!

Dio custodisca la nostra Regina! (Re) Lunga vita alla nostra nobile Regina! Dio custodisca la Regina!

Send her victorious, happy and glorious, long to reign over us.

Le conceda di regnare vittoriosa, felice e gloriosa, a lungo su di noi.

God save the Queen!

Dio custodisca la regina!

Guida musicale Fa Re- Sol- Do Fa Do Flauto

9

Fl.

Fa Re- Sol- Fa La7 Re- Sol- Fa Do7 Fa

Do7 Fa

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Antologia vocale e strumentale • Gli inni nazionali

..

379


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:04 Pagina 380

66

La Marsigliese

Suonare

Ascolto 447 • SOL Maggiore

Francia • È l’inno della Francia dal 1795. Fu composta dal capitano Claude-Joseph Rouget de l’Isle nel 1792, durante il periodo della Rivoluzione. Il testo inneggia alla libertà, alla lotta contro la tirannide.

Testo originale Allons, enfants de la Patrie, le jour de gloire est arrivé! Contre nous de la tyrannie l’étendard sanglant est levé! (bis) Entendez-vous dans les campagnes mugir ces féroces soldats? Ils viennent jusque dans nos bras, égorger nos fils et nos compagnes.

Andiamo, figli della Patria, è arrivato il giorno della gloria! Contro di noi si è levato lo stendardo insanguinato della tirannia! Non sentite voi questi soldati spietati urlare nelle campagne? Vengono fino a noi, per sgozzare i nostri figli e i nostri compagni.

Aux armes, citoyens! Formez vos bataillons! Marchons, marchons, qu’un sang impur abreuve nos sillons!

Alle armi, cittadini! Formate i vostri battaglioni! Marciamo, marciamo, che un sangue impuro bagna i nostri solchi!

Guida musicale

380

Traduzione

Parte 4 • ANTOLOGIA MUSICALE


(304-381) MUSICA A NEW_P4 12/02/18 14:04 Pagina 381

The star-spangled banner

67

Suonare

Ascolto 448 • DO Maggiore

USA • Il testo dell’inno nazionale americano fu scritto nel 1814 dall’avvocato Francis Scott Key, in quel momento a bordo della fregata Surprise, nel porto di Baltimora. La melodia fu tratta da un canto del Settecento, adattato da John Stafford Smith: era nato l’inno dell’esercito e della marina americana. Nel 1931, fu adottato come inno nazionale statunitense.

Testo originale

Traduzione

Oh say, can you see by the dawn’s early light what so proudly we hailed at the twilight’s last gleaming? Whose broad stripes and bright stars, thru the perilous fight over the ramparts we watched, were so gallantly streaming?

And the rocket’s red glare, the bomb bursting in air, gave proof thru the night that our flag was still there. Oh, say, does that stars spangled banner yet wave over the land of the free and the home of the brave?

Oh, dimmi: riesci a vedere, alle prime luci dell’alba, ciò che noi abbiamo salutato con orgoglio all’ultimo raggio del crepuscolo? Le cui strisce larghe e le stelle luminose, che superbamente ondeggiavano, noi guardavamo oltre i bastioni, durante l’aspro combattimento.

E le luci rosse dei razzi, le bombe che esplodevano in aria, ci diedero la prova, durante la notte, che la nostra bandiera era ancora là. Oh, dimmi: la bandiera stellata sventola ancora sulla terra degli uomini liberi e sulla patria dei coraggiosi?

Guida musicale Do

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Flauto

Do

8

Fl.

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Antologia vocale e strumentale • Gli inni nazionali

..

381


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.22 Pagina 382

Dossier

Oggi in concerto Mamma Mia

1

Ascolto 449 – FA maggiore

Abba

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Fa


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.22 Pagina 383

Dossier • Oggi in concerto Do

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Fa

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per tastiera

Fa

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Accordi per chitarra

383


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.22 Pagina 384

The winner takes it all

2

Ascolto 450 – DO maggiore Abba

Do

Fl.

Sol

Sol7

7

Fl.

Re-

Do

Re-

Sol

Sol7

Do

13

Fl.

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19

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Fl.

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Fl.

Do

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34

Fl.

40

Fl.

384

F

Sol


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.23 Pagina 385

Dossier • Oggi in concerto Re46

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Accordi: Do, Re-, Sol, Sol7, Mi7, La-, La7 Accordi

Do

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per tastiera

La7

Accordi per chitarra

385


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.23 Pagina 386

Se fosse per sempre

3

Ascolto 451 – FA maggiore

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386

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Fa

Sib

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(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.23 Pagina 387

Dossier • Oggi in concerto

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Fa

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Accordi: Fa, Sib, Do, ReAccordi

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Accordi per chitarra

387


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.23 Pagina 388

Sognami

4

Ascolto 452 – LA minore

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La-

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388

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(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.23 Pagina 389

Dossier • Oggi in concerto

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Accordi: La-, Mi, Mi7, Mi-, Re-, Re-7, Re-6, Fa7, La-7, Si7 Accordi

La -

Mi

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Re -7

Mi7

Mi -

per tastiera

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Si7

Accordi per chitarra

389


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.24 Pagina 390

Save the last dance for me

5

Ascolto 453 – FA maggiore

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390


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.24 Pagina 391

Dossier • Oggi in concerto

Accordi: Fa, Do, Do7, Sib Accordi

Fa

Do

Do7

per tastiera Sib

Accordi per chitarra

391


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.24 Pagina 392

Sway

6

Ascolto 454 – RE minore

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(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.24 Pagina 393

Dossier • Oggi in concerto

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Accordi: Re-, Re-7, Sol-6, La7, Do, Do7, Fa, Sib Accordi

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Accordi per chitarra

393


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.24 Pagina 394

7

Quanti amori Ascolto 455 – FA/SOL maggiore

Gigi D’Alessio

Fa

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(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.25 Pagina 395

Dossier • Oggi in concerto Mi&$

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Accordi: Fa, Fa+7, Fa7, Re, Re-, Re7, Sol, Sol-, Sol-7, Sol7, Do, Do7, La, La-, Si-, Sib-, Si7, Mi, Mi7, MiAccordi

Fa

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Accordi per chitarra

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395


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.25 Pagina 396

8

Gli ostacoli del cuore 456 – FA maggiore Ascolto

Il presente brano si caratterizza per una particolare struttura armonica che, spesso, non rientra nella normale definizione di accordo. Pertanto, si è ritenuto utile indicare il sostegno armonico scrivendone per esteso le note sul pentagramma.

396

Elisa


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.25 Pagina 397

Dossier • Oggi in concerto

397


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.25 Pagina 398

Indietro

9

Ascolto 457 – FA maggiore

Fa

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Fa

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Sib

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Fa

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Sib

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Re-

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Tiziano Ferro

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Do

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(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.25 Pagina 399

Dossier • Oggi in concerto Sib

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Do

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Accordi: Fa, Do, Re-, La- Sib Accordi

Fa

Do

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Sib

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per tastiera

Accordi per chitarra

399


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.25 Pagina 400

Mentre dormi

10

Ascolto 458 – DO maggiore

Fa

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Sol

Sol

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Sol

Do

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(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.25 Pagina 401

Dossier • Oggi in concerto Do #

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Re

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Do

per tastiera

Accordi per chitarra

401


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.26 Pagina 402

Alle porte del sogno

11

Ascolto 459 – FA maggiore

Irene Grandi

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La-

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Sib

Sib

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Do


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.26 Pagina 403

Dossier • Oggi in concerto Re-

Fa

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Accordi: Sib, Fa, Sol-, Sol-7, Do, La-, ReAccordi

Sib

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Sol -7

Do

La -

per tastiera

Re -

Accordi per chitarra

403


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.26 Pagina 404

Baciami ancora

12

Ascolto 460 – SOL maggiore

Jovano tti

Sol

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La-7

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Re7


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.26 Pagina 405

Dossier • Oggi in concerto

Do

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Re

Sol

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Mi-

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Re7

Re

Re7

Sol

Accordi: Sol, Re, Re7, La-7, La7, Mi-, Do Accordi

Sol

Re

Re7

La -7

La7

Mi -

per tastiera

Do

Accordi per chitarra

405


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.26 Pagina 406

La linea sottile

13

Ascolto 461 – DO maggiore

Liga bue

Fa

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Do

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Sol

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Do

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Sol

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Fa

Sol

Do

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406


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.26 Pagina 407

Dossier • Oggi in concerto Fa

"

Re

"

Fa

2.

1. !

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Fa

Do

Sol

Fa

Do

Sol

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Fa

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Do

Sol

Do

Accordi: Fa, Do, La-, Sol, Re Accordi

Fa

Do

Sol

Re

La -

per tastiera

Accordi per chitarra

407


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.26 Pagina 408

Quando canterai la tua canzone

14

Ascolto 462 – DO maggiore

Ligabue

Do

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Fa

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Do

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La-

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Re-7

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Fa

Sol

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408

Re-7


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.27 Pagina 409

Dossier • Oggi in concerto Mi"

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Sol

Do

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Fa

Sol

Do

Accordi: Do, Mi-, La-, Fa, Re-7, Sol Accordi

Do

Mi -

La -

Fa

Re -7

Sol

per tastiera

Accordi per chitarra

409


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.27 Pagina 410

Il cielo d’Irlanda

15

Ascolto 463 – FA maggiore

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Fa

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Do

Fa

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Re-

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Sib

Sib

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!

Sib

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410

Sib

Re-

Re-

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Fa

Sib

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Fa

Fa

Fa

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Sib

Do

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ia Fiorella Manno

Sib

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Sib

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Sib

Fa

Do

Fa

Do

Fa

Fa

Do

Sib

Fa


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.27 Pagina 411

Dossier • Oggi in concerto Do

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Sib

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Re-

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Sib

Fa

Do

Fa

Re-

Re-

Fa

La-

Re-

Sib

La-

Fa

Do

Sib

Fa

Do

Sib

Fa

Do

Fa

Fa

1.

2.

Accordi: Fa, Do, Sib, Re-, LaAccordi

Fa

Do

Re -

La -

Sib

per tastiera

Accordi per chitarra

411


(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.27 Pagina 412

Estate

16

Ascolto 464 – FA maggiore

Negramaro

Fa

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Sib

Do

Fa

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Eccoti

17

Ascolto 465 – SOL maggiore

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Accordi per chitarra

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Nient’altro che noi

18

Ascolto 466 – FA maggiore

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Dossier • Oggi in concerto

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Accordi per chitarra

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19

Un’emozione per sempre 467 – FA/SOL maggiore Ascolto

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Accordi per chitarra

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20

Please don’t stop the music 468 – LA minore Ascolto

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Dossier • Oggi in concerto

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Il mondo che vorrei

21

Ascolto 469 – RE minore

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Dossier • Oggi in concerto

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Accordi per chitarra

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(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.29 Pagina 424

Waka waka

22

Ascolto 470 – FA maggiore

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Dossier • Oggi in concerto

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Accordi per chitarra

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(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.29 Pagina 426

23 Whenever, Wherever Ascolto 471 – SOL minore Sol-

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Dossier • Oggi in concerto

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Accordi per chitarra

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Gli altri siamo noi

24

Ascolto 472 – DO maggiore

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(382-429) MUSICA A NEW_DOSSIER 13/02/18 10.29 Pagina 429

Dossier • Oggi in concerto

Accordi: Do, Sol, LaAccordi

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Accordi per chitarra

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(430-432) MUSICA A NEW_IND. BRANI 26/02/18 12.27 Pagina 430

Indice degli ascolti Il numero di ciascun ascolto è indicato in nero o in blu se la base è stata creata per suonare, in arancione se la base è stata creata per cantare.

29 settembre • Battisti L. – Mogol • 260

p. 279 p. 247 p. 359

Adagio • Albinoni T. • 221 Addio mia bella, addio! • Bosi C.A. • 391-392 Addio, addio • AA.VV. • 415-416 Adeste fideles • Wade J.F. • 300-301

p. 306

p. 279 p. 402 p. 326 p. 326

459

Amapola • La Calle J. • 332 Amazing grace • Newton J. • 333-334

Gli altri siamo noi • Umberto Tozzi

Another brick in the wall • Waters R. • 263 Aria • Bach J.S. • 222 Aria • Händel G.F. • 236 Aria di Papageno • Mozart W. A. • 241 Astro del ciel • AA.VV. • 302-303 Auld lang syne • AA.VV. • 335-336 Auschwitz • Guccini F. • 393-394 Ave Maria • Schubert F. • 251

456

Gloria • Bigazzi G. – Tozzi U. • 267 Go down, Moses • AA.VV. • 320-321 Go, tell it on the mountain • AA.VV. • 306-307 Gocce di pioggia • Bacharach B. • 379

p. 280 p. 280 p. 248 p. 259 p. 262 p. 307 p. 327 p. 360 p. 270

Greensleeves • AA.VV. • 220 Guantanamera • Diaz J.F. • 339-340 Habanera • Bizet G. • 227 Hello Dolly • Herman J. • 341-342 Hey Jude • Lennon J. – McCartney P. • 269 I’ve been workin’ on the railroad • AA.VV. • 322-323 Il ballo di Simone • Chiprut R. – Irref

Babbo non vuole • AA.VV. • 419-420 •

460

Barcarola • Offenbach J. • 246 Bella ciao • AA.VV • 395-396 Bella da morire • R. Pareti – A. Salerno • 264 Bello e impossibile • Nannini G. – Pianigiani G. • 265 Blowin’ in the wind • Dylan B. • 397-398 Bolero • Ravel M. • 249

Canone • Pachelbel J. • 247 Canto di ringraziamento • van Beethoven L. • 223 Che sarà • Feliciano J. • 399 Cheek to cheek • Berlin I. • 266 Clementine • AA.VV • 337-338 Concerto in Re maggiore KV 412 • Mozart W. A.

41

Danza • Händel G.F. • 235 Danza • Praetorius M. • 248 Danza polovesiana • Borodin A. • 228 Deck the hall • AA.VV • 304-305 Di che colore è la pelle di Dio? • Wilkes T. – Stevenson D. • 400-401 Do, Re, Mi • Rodgers R. • 375-376 Eccoti • Max Pezzali

465

Estate • Negramaro

464

Il cielo • Conrado R. – Evangelisti F. – Montanari P.

Francia, La Marsigliese • Rouget C.J. • 447

430

Musica in Jeans New

272

000

Il mondo che vorrei • Vasco Rossi

469

224

Imagine • Lennon J. • 343-344 Indietro • Tiziano Ferro

457

Inno alla Gioia • van Beethoven L. Intermezzo • Mascagni P. • 239

Italia, Inno di Mameli • Mameli G. • 443-444 Jingle Bells • Pierpoint J. • 310-311 John Brown’s body • AA.VV. • 345-346

p. 348 p. 267 p. 249 p. 363 p. 283 p. 328 p. 115 p. 258 p. 269 p. 252 p. 308

Kumbaya • AA.VV. • 324-325 L’angelo azzurro • Balsamo U. • 273 L’Autunno - I movimento • Vivaldi A. • 257 L’Autunno - III movimento • Vivaldi A. • 258 L’emozione non ha voce • Bella G. – Mogol • 274 L’Inverno • Vivaldi A. • 259 L’isola di Wight • Daiano – Delpech M. – Salerno A. – Vincent R. • 275 L’italiano • Cotugno T. • 276 La banda • Barque de Hollanda C. • 403 La bandiera dei tre colori • AA.VV. • 404-405 La canzone di Marinella • De André F. • 277

p. 364 p. 349 p. 414 p. 412

Là ci darem la mano • Mozart W. A. • 242 La gatta • Mogol – Paoli G. • 278 La linea sottile • Ligabue

461

La marcia del soldato • Schuman R. • 252 La morte di Aase • Grieg E. • 234

Fenesta ca lucive • Bellini V. • 423-424 Fratello sole, sorella luna • Ortolani R. • 377-378

270

Il est né le Divin Enfant • AA.VV. • 308-309

p. 404 p. 265 p. 361 p. 281 p. 282 p. 362 p. 269

Calabrisedda mia • AA.VV. • 421-422 Cam Caminì • Sherman R.M. – Sherman R.B. – Kostal I. • 373-374

Il ciclone • Liebert O. • 271 Il cielo d’Irlanda • Fiorella Mannoia

Baciami ancora • Jovanotti

472

Grande, grande, grande • Testa A. – Renis T. • 268

Amore mio non piangere • AA.VV. • 417-418 Anima mia • De Santis A. – Paulin F. – Michetti I. • 262

p. 365

Germania, Einigkeit und Recht und Freiheit • Haydn F. J – Hoffmann A.H. • 445 Gli ostacoli del cuore • Elisa

Aggiungi un posto a tavola • Fiastri I. – Garinei P. – Giovannini S. – Trovajoli A. • 261 Alle porte del sogno • Irene Grandi

Funiculì-funiculà • Turco G. • 427-428 Generale • De Gregori F. • 402

p. 380 p. 350

p. 378 p. 428 p. 396 p. 283 p. 319 p. 309 p. 351 p. 284 p. 247 p. 329 p. 251 p. 330 p. 284 p. 320 p. 285 p. 285 p. 285 p. 410 p. 310 p. 422 p. 331 p. 398 p. 249 p. 260 p. 376 p. 312 p. 332 p. 321 p. 286 p. 274 p. 275 p. 286 p. 276 p. 287 p. 288 p. 366 p. 367 p. 288 p. 262 p. 289 p. 406 p. 271 p. 257

La mula de Parenzo • AA.VV. • 425-426 La prima cosa bella • Di Bari N. – Mogol • 279

p. 290


(430-432) MUSICA A NEW_IND. BRANI 26/02/18 12.27 Pagina 431

La Primavera • Vivaldi A. • 256 La solitudine • Pausini L. • 280 La tradotta • AA.VV. • 406-407 La vie en rose • Piaf E. • 347-348 La vita è bella • Piovani N. • 380 Largo • Händel G.F. • 237 Largo • Tartini G. • 254 Laura non c’e • Nek • 281 Les anges dans nos campagnes • AA.VV. • 312-313 Let it be • Lennon J. – McCartney P. • 282 Lettera a Pinocchio • Panzeri M. • 408 Libertango • Piazzolla A. • 283 Lili Marleen • Leip H. – Schultze N. • 349-350 Love me tender • Presley E. – Matson V. • 351-352 Malafemmena • Totò • 409 Mamma Mia • Abba • 449 Marcia nuziale • Mendelssohn F. • 240 Marcia trionfale • Verdi G. • 255 Maria • Bernstein L. • 381-382 Mentre dormi • Max Gazzè

458

Minuetto • Salieri A. • 250 Montagne verdi • Bigazzi G.– Bella G. • 284 Moon river • Mancini H. • 383-384 My Bonnie • AA.VV. • 353-354 New York, New York • Ebb F. – Kander J. • 355-356 Ninna Nanna • Brahms J. • 229 Nient’altro che noi • Max Pezzali

466

Non più andrai farfallone amoroso • Mozart W. A. • 244

p. 273 p. 291 p. 368 p. 333 p. 352 p. 259 p. 272 p. 292 p. 314 p. 293 p. 369 p. 293 p. 334 p. 335 p. 370 p. 382 p. 261 p. 273 p. 353 p. 400 p. 270 p. 294 p. 354 p. 336 p. 337 p. 253 p. 416 p. 264

Save the last dance for me • Michael Bublé

453

Scende la pioggia • Migliacci F. – Barbata – Kaylan – Nichol – Pons – Volman • 290

p. 297

Sciur parün • AA.VV. • 435-436 Se fosse per sempre • Biagio Antonacci • 451

p. 386 p. 264

Se vuol ballare • Mozart W. A. • 243 Sei diventata nera • Biggiero – Cassano F. – Minerbi F. – Romano M. • 291 Sei un mito • Pezzali M. – Repetto M. • 292 Si può dare di più • G. Bigazzi – Riefoli R. – Tozzi U. • 293 Sinfonia delle Alpi, frammento • Strauss R. • 3 Sinfonia in Fa maggiore op. 93 n. 8, II movimento • van Beethoven L. • 8 Sinfonia in Sol maggiore KV 74 • Mozart W. A.

39

Sinfonia in Sol minore n. 40 KV 550 • Mozart W. A. • 35 Sinfonia n. 6, Pastorale • van Beethoven L. • 5 Singin’ in the rain • Brown N.H. • 387-388 Sognami • Biagio Antonacci

452

Speedy Gonzales • Hill D. – Kaye B. – Lee E. • 294 Stessa spiaggia, stesso mare • Mogol – Soffici P. • 295 Strangers in the night • Kaempfert B. – Singleton C. – Snyder E. • 363-364 Summertime • Gershwin G. • 330-331 Supercalifragilistichespiralidoso • Sherman R.M. – Sherman R.B. – Kostal I. • 389-390 Sway • Michael Bublé

454

Te Deum - Preludio • Charpentier M. A. • 230 The lion sleeps tonight • Mogol – Soffici P. • 296

429-430

O Tannenbaum • AA.VV. • 314-315 Obladì-obladà • Lennon J. – McCartney P. • 285 Oh when the Saints • Armstrong L. • 326-327 Oh, Susanna • Collins Foster S. • 357-358 Only you • Ram B. – Rand A. • 359-360 Piccola Katy • Pooh

286

Pick a bale of cotton • AA.VV. • 328-329 Pinne, fucili ed occhiali • Vianello E. • 287 Please don’t stop the music • Rihanna

468

Pomp and circumstance • Elgar E. • 233 Quando canterai la tua canzone • Ligabue Quanti amori • Gigi D’Alessio

462

455

p. 315 p. 294 p. 322 p. 338 p. 339 p. 295 p. 323 p. 296 p. 420 p. 256 p. 408 p. 394

Red river valley • Pearson N.E. • 361-362 Roma, nun fa la stupida stasera • Trovajoli A. • 385-386 Romanza • Mozart W. A. • 245 Romanza in Fa maggiore op. 50

van Beethoven L. • 225

Rose rosse • G. Bigazzi – Polito E. • 288

p. 340 p. 379 p. 355 p. 265 p. 250 p. 296

Santa Lucia • Cottrau T. • 433-434 Sapore di sale • Paoli G. • 410 Sarà perché ti amo • Farina D. – Ghinazzi E. – Pace D. • 289

Tipperary • Williams H. – Judge J. • 365-366 Toreador • Bizet G. • 226 Tu scendi dalle stelle • de’ Liguori A.M. • 316-317 Un’avventura • Mogol – Battisti L. • 297 •

467

USA • The star-spangled banner • Key F.S. • 448

Vita spericolata • Ferro T. – Rossi V. • 299

p. 357 p. 392 p. 254 p. 256 p. 301 p. 384 p. 342 p. 250 p. 316 p. 302 p. 418 p. 381

p. 260 p. 303

Vitti ’na crozza • AA.VV. • 439-440 Viva la gente • Colwell P. – Colwell R. • 411-412

p. 372 p. 255

Vola, vola, vola • AA.VV. • 441-442 Waka waka • Shakira

470

We are the world • Jackson M. • 413-414 What a wonderful world • Weiss G. – Thiel B. • 367-368 Whenever, wherever • Shakira

471

White Christmas • Berlin I. • 318-319 Woman in love • Gibb B. – Gibb M. – Gibb R. • 369-370

p. 371 p. 297

p. 28 p. 110 p. 102 p. 25 p. 356 p. 388 p. 300 p. 301

Va l’alpin • AA.VV. • 437-438 Valzer • Lèhar F • 238

Vivace • Corelli A. • 231

Quanto è bello lu primo amore • AA.VV. • 431-432 Regno Unito, God save the Queen • Lully J.-B. • 446

The winner takes it all • Abba • 450

Un’emozione per sempre • Eros Ramazzotti

p. 298 p. 298 p. 299 p. 25

p. 340 p. 272 p. 324

Sul bel Danubio blu • Strauss R. • 253

Tema • Dvorˇák A. • 232 O surdato ‘nnammurato • Califano A. – Cannio E.

p. 390

Yellow Submarine • Lennon J. – McCartney P. • 298 Yesterday • McCarthy P. • 371-372

Indice degli ascolti

p. 424 p. 373 p. 342 p. 426 p. 317 p. 344 p. 302 p. 346

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(430-432) MUSICA A NEW_IND. BRANI 26/02/18 12.37 Pagina 432

L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti delle illustrazioni riprodotte nel presente volume.


Chiarezza, completezza, originalità, capacità di motivare lo studente. Queste le caratteristiche di MUSICA IN JEANS NEW 3.0, un’opera fortemente innovativa che propone un approccio didattico alla musica immediato e coinvolgente.

Il volume A

• la teoria musicale, con un metodo per flauto a due voci e metodi per chitarra, tastiera, percussioni e canto; • un’ampia antologia vocale e strumentale con un dossier, Oggi in concerto, che propone una selezione di brani da eseguire con il flauto, la chitarra, la tastiera.

O. Zaralli

Contiene:

Il volume B

musicA IN

È articolato in tre parti: Musica e società, Strumenti e voci, La musica nella storia. I contenuti del testo sono resi più fruibili grazie: • alla presenza di due dizionari digitali (Dizionario delle forme musicali e Dizionario dei Musicisti); • a numerose videolezioni sulla storia della musica; • a molteplici proposte d’ascolto, anche guidate (Ascolti d’autore).

I materiali per la Didattica Inclusiva sono integrati nel testo e proposti al termine di ciascun argomento trattato (Musica Light).

A musicA IN JEANS

Il corso comprende inoltre il fascicolo Mozart in Jeans, un laboratorio guidato di avvio alla composizione musicale e un Quaderno operativo che permette di ripassare e mettere in pratica i contenuti base del corso.

new

3.0 www.bulgarini.it

COPIA SAGGIO

Onorio Zaralli

3.0

JEANS new

Teoria • Metodi • Antologia

Metodi per flauto, chitarra, tastiera, percussioni, canto Percorsi facilitati Didattica inclusiva Videocorsi Antologia vocale e strumentale Audiolezioni Libro digitale Classe in concerto

Con accesso da smartphone e tablet a tutti gli audio e video

A


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