Finestre sul mondo - Classe 5a - Un calendario per l'Educazione civica

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Allegato a FINESTRE SUL MONDO 5. Non vendibile separatamente

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G.O. Capponi

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R. Köhler

Gruppo Editoriale ELi

Il piacere di apprendere

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MUSICA

i protagonisti dell’educazione civica perco rsi narr ativi / ARTE E MUSICA

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UN CALENDARIO per

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/ UN CALENDARIO PER L’EDUCAZIONE CIVICA

R. Imbrogno

Il piacere di apprendere Allegato a FINESTRE SUL MONDO 5. Non vendibile separatamente

Gruppo Editoriale ELi

e

M. Fuga

L. Labianca

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indice

2

17 ottobre Giornata Internazionale per l’eliminazione della povertà

5 dicembre Giornata Mondiale del Volontariato 8

Costituzione

24 gennaio Giornata Internazionale dell’Educazione 14

20

26

32

38

44

50

56

Cittadinanza Digitale Sviluppo Sostenibile Educazione Ambientale

9 febbraio Giornata della Sicurezza su Internet

Educazione Finanziaria

3 marzo Giornata della Natura 6 aprile Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace 25 aprile Anniversario della Liberazione Italiana 9 maggio Festa dell’Europa 2 giugno Festa della Repubblica Italiana

Costituzione

agenda 2030

60

Cittadinanza Digitale

62

Educazione Finanziaria

Obiettivo 4 Istruzione di qualità, pag. 17

64

Sviluppo Sostenibile

Obiettivo 13 L otta contro il cambiamento climatico, pag. 65

66

Glossario Le parole che trovi in colore azzurro all’interno del volume sono spiegate nel glossario.

Obiettivo 1 Sconfiggere la povertà, pag. 5

Obiettivo 15 La vita sulla Terra, pag. 29 Obiettivo 17 Partnership per gli obiettivi, pagg. 11, 47


viluppo S sostenibile

17

ottobre

Giornata Internazionale per l´eliminazione della povertà Nel mondo ci sono oggi oltre 900 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, cioè non riescono a soddisfare i propri bisogni primari come il cibo, l’acqua pulita, un’abitazione... Purtroppo questo numero continua a salire a causa della perdita di posti di lavoro per la pandemia di Covid-19, delle catastrofi naturali e delle guerre.

CLIL

world day to overcome extreme poverty

La povertà non è soltanto mancanza di guadagno, ma è anche fame e malnutrizione. Essere povero significa non ricevere cure mediche adeguate e, spesso, non poter andare a scuola; vuol dire vivere in una casa poco sana o anche non avere affatto un’abitazione. Vivere in povertà vuol dire in fondo essere esclusi dalla società. Migliorare la società per sconfiggere la povertà Il 17 ottobre 1987 a Parigi circa 100000 persone, guidate da Padre Joseph Wresinski, diedero vita a una manifestazione spontanea per dire che la povertà non era accettabile. Fu un evento importante che provocò molte riflessioni finché, nel 1992, l’ONU decise di istituire la Giornata Internazionale per l’eliminazione della povertà. Questa giornata serve a ricordare che è necessario che tutti i Paesi si uniscano per affrontare questo drammatico problema: bisogna garantire redditi minimi, accoglienza, cure e istruzione per tutti e tutte. Non si tratta di risolvere soltanto un problema economico, ma anche di migliorare la società, in modo che i servizi di base vengano garantiti a tutti. Così anche chi possiede poco denaro può vivere serenamente.

Ho capito il TESTO C he cos’è la pover tà? .................................................................................................................. ..................................................................................................................

Che cosa accadde il 17 ottobre 1987? .................................................................................................................. ..................................................................................................................

P erché l’ONU istituì questa Giornata? .................................................................................................................. ..................................................................................................................

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viluppo bile S sosteni geo grafia

Un impegno globale Sono tante le organizzazioni e le associazioni impegnate nel contrastare la povertà: forniscono aiuti economici, ma soprattutto realizzano progetti per garantire i diritti sociali e migliorare così le condizioni di vita di chi non ha mezzi di sussistenza. Cerchiamo di conoscerne alcune. ! Il

Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) è un’organizzazione internazionale istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite. Fra i suoi obiettivi c’è quello di sostenere il progresso economico dei Paesi più poveri, per esempio finanziando progetti per aiutare i piccoli agricoltori.

!

I l Consiglio d’Europa si occupa della difesa dei Diritti Umani in Europa. Per contrastare la povertà ha approvato due documenti molto importanti: la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e la Carta Sociale europea, che stabilisce il diritto alla protezione contro la povertà e il diritto ad avere un alloggio.

!

nche molte Organizzazioni non governative (ONG) A svolgono attività concrete per aiutare chi è in difficoltà. Fra queste c’è ActionAid, un’organizzazione nata a Londra nel 1972 per sostenere chi si trova in forti difficoltà economiche. È presente in tutto il mondo, anche in Italia.

Quale informazione del testo ti ha colpito? Indica con una crocetta .e completa.

! Ci

sono organizzazioni che lavorano per contrastare la pover tà.

! In

Italia ci sono molte persone che vivono in condizione di pover tà.

! Nel

mondo ci sono Stati più poveri di altri.

Mi ha colpito perché

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viluppo S sostenibile Senza fissa dimora Senza fissa dimora, senzatetto... così sono chiamate le persone che si ritrovano a vivere in strada. C’è chi ha perso il lavoro, la casa, i propri cari e finisce per dormire in uno dei ricoveri approntati dalle organizzazioni impegnate per la lotta alla povertà o addirittura, nei casi più estremi, su una panchina.

Accompagnando la zia in una mensa per senza dimora di Chicago (USA), Jahkil Jackson decide di trovare un modo per aiutare chi vive in strada. Riesce a coinvolgere la sua famiglia e la sua classe e a nove anni, nel 2017, dà vita al progetto “I am”, realizzando e distribuendo le blessing bag, borse contenenti un kit per l’igiene personale, calzini, una bottiglietta d’acqua e alcuni snack. Da allora il progetto si è diffuso in moltre altre parti del mondo e Jahkil gira per le scuole per portare la voce degli “invisibili” e per dire che “non c’è bisogno di diventare adulti per essere grandi”.

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viluppo bile S sosteni geo grafia

agenda 2030

Obiettivo 1 Sconfiggere la povertà

CLIL

Sconfiggere la pover tà nel mondo è il primo dei 17 obiettivi indicati dall’Agenda 2030. È infatti la sfida più grande da vincere per promuovere la crescita dignitosa di ogni persona sulla Terra. Alcuni traguardi dell’Obiettivo 1

SUSTAINABLE DEVELOPMENT

goals

Goal 1 No pover ty

:

!

s radicare la pover tà estrema in tutti i Paesi del mondo;

!

f are in modo che a livello nazionale i ser vizi sociali aiutino le persone più povere o in difficoltà;

!

f are in modo che tutti abbiano gli stessi diritti sulle risorse economiche disponibili;

!

o rganizzare programmi di protezione per le persone più povere nel caso di catastrofi naturali o problemi climatici;

!

s ostenere investimenti nelle azioni di lotta alla pover tà.

che cosa possiamo fare NOI I ndica con una crocetta una o più azioni per contrastare la pover tà che ti impegni a realizzare in quest’anno scolastico.

! A ccontentati

di un regalo più modesto per il tuo compleanno, ma proponi ai tuoi parenti di organizzarsi per fare una donazione a un’o rganizzazione benefica che opera nella zona in cui vivi.

! R ichiedi

di leggere in classe un libro o un ar ticolo di giornale che parli di pover tà per tenere sempre viva l’attenzione su questo problema.

! P roponi

di realizzare un mercatino per donare il ricavato a un’associazione presente nella zona dove abiti e che aiuta chi è in difficoltà economica.

H ai altre idee? Scrivile sul quaderno e condividile in famiglia e in classe.

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viluppo S sostenibile POVERTÀ e solidarietA Completa il testo scrivendo al posto giusto sui puntini le seguenti parole: pover tà • villaggi • lavori • salario • contratto • istruzione • scuola Pover tà e analfabetismo vanno spesso a braccetto. In molti Paesi la

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,

anche quella primaria, è a pagamento e questo non permette a chi vive in condizione di

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di farla frequentare ai propri figli e figlie.

Nei Paesi più poveri del mondo ci sono poche scuole e sono spesso lontane dai

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.

Le famiglie preferiscono quindi tenere i bambini e le bambine a casa per farsi aiutare nei

............................................................

agricoli.

Eppure imparare a leggere e a scrivere sarebbe impor tantissimo soprattutto per i più poveri. Chi è istruito ha maggiore possibilità di trovare lavoro; conosce i propri diritti e può leggere e capire un se il suo

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prima di firmarlo. Se sa fare i conti, si può accorgere

è giusto oppure se è stato pagato meno di quanto pattuito.

Ecco perché in molti Paesi la lotta contro la pover tà va di pari passo con l’impegno di garantire a tutti l’ ............................................................ di base. I ndica con una crocetta le affermazioni con cui sei d’accordo. Confronta le tue scelte con quelle delle compagne e dei compagni.

La solidarietà deve essere reciproca: se sono solidale con qualcuno, mi aspetto che mi ricambi.

Essere solidali vuol dire destinare parte della propria paghetta alle persone in difficoltà.

Solidarietà significa fare buone azioni.

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Posso essere solidale anche impegnando parte del mio tempo a parlare con chi è solo.


viluppo bile S sosteni geo grafia

lotta alla POVERTÀ R ispondi alle domande per scoprire un modo per contrastare la pover tà. Trascrivi in basso le lettere che trovi nelle caselle rosse.

1. In quale città si tenne la prima manifestazione spontanea contro la pover tà?

2. Come si chiamano le bag realizzate da Jahkil Jackson?

3. In quale mese cade la Giornata Internazionale per l’e liminazione della pover tà?

4. In quale città nasce ActionAid?

5. Qual è la sigla del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo?

6. Come viene definita una persona senza fissa dimora?

7. Come sono chiamati i diritti ad avere un alloggio o a essere protetti dalla pover tà?

8. Come viene definito in inglese un obiettivo dell’A genda 2030?

9. Quale organismo si occupa della difesa dei diritti sociali in Europa?

10. Chi è povero si sente escluso dalla…

S econdo te, perché questo è un modo efficace per contrastare la pover tà? Scrivi la tua opinione e confrontala con quella delle tue compagne e dei tuoi compagni. ................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................

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viluppo S sostenibile

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dicembre

Giornata Mondiale del Volontariato Secondo alcuni studiosi, aiutare gli altri è un comportamento naturale e istintivo presente in tutte le specie animali. Che ne dici di mettere in pratica questa nostra qualità innata per diventare meno egoisti e meno egoiste?

CLIL

international volunteer day

Ci sono persone che si mettono al servizio degli altri, mostrandosi solidali in vari modi. Sono i volontari e le volontarie: uomini e donne, ragazzi e ragazze che sentono il desiderio di impegnarsi per gli altri, anche per persone sconosciute, senza chiedere ricompense in denaro o in altri modi. C’è chi sostiene iniziative di pace, chi offre assistenza, chi collabora con associazioni per la difesa dell’ambiente e chi regala allegria, come i clown con i bambini malati in ospedale. Numeri eccezionali Sono davvero molte le persone che svolgono attività di volontariato: pensa che solo in Europa, nel 2020, sono state circa 82 milioni. Anche nel nostro Paese il numero dei volontari è molto alto: sono circa 6 milioni e mezzo. Per riconoscere l’impegno, il tempo e le capacità di queste persone, nel 1985 l’ONU, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha istituito la Giornata Mondiale del Volontariato.

Ho capito il TESTO Fa volontariato chi… Indica con una crocetta.

! fa

il babysitter a pagamento.

! legge ! chiede

gratuitamente libri alle persone che sono sole in ospedale. la “paghetta” alla nonna per andare a comprarle il giornale.

! par tecipa

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alle giornate di pulizia dei parchi pubblici organizzate nel quar tiere.


viluppo bile S sosteni geo grafia

Darsi una mano Probabilmente avrai sentito parlare di qualche associazione di volontariato: magari conosci qualcuno che ne fa parte oppure le hai sentite nominare in televisione, a scuola o in famiglia. Le associazioni di volontariato sono gruppi di persone che si mettono insieme per realizzare degli obiettivi di solidarietà, rivolti cioè ad aiutare gli altri o l’ambiente senza fini di lucro: i volontari devono perciò svolgere le loro attività gratuitamente, senza chiedere una ricompensa in denaro. Tutte insieme, le associazioni e le imprese sociali che hanno come fine la solidarietà costituiscono il Terzo Settore. In Italia è stato emanato nel 2017 il Codice del Terzo Settore, che stabilisce che questi enti debbano essere riconosciuti dallo Stato e avere un regolamento in cui sono dichiarati i loro obiettivi e le loro azioni.

FOTO

C ollega ogni associazione di volontariato alla finalità corrispondente.

Accogliere e offrire compagnia ai bambini e alle bambine in ospedale.

Raccogliere alimenti per distribuirli a famiglie in difficoltà.

Offrire un ser vizio di ascolto e sostegno alle persone sole.

Organizzare e condurre visite guidate nei musei.

Salvaguardare gli uccelli e tutelare la biodiversità in Italia.

Fornire assistenza medica a popolazioni in difficoltà.

D ividetevi in gruppi. Ogni gruppo individua i nomi di alcune associazioni di volontariato impegnate nel vostro territorio. Realizzate per ognuna di loro una car ta d’identità e mettetele a disposizione della scuola.

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viluppo S sostenibile

C he cosa significa il verso “Non vivere su questa terra come un inquilino”? Secondo te quale messaggio vuole trasmetterci l’autore? Confrontati con la classe.

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Sicuramente Gino Strada non è vissuto sulla terra come un inquilino, ma ha ascoltato le persone che ha incontrato. Questo medico, nato a Sesto San Giovanni (Milano), tra il 1989 e il 1994 lavorò in zone di guerra con la Croce Rossa Internazionale. Quest’esperienza lo indusse a fondare, insieme alla moglie Teresa Sarti, Emergency, un’associazione umanitaria internazionale che ha l’obiettivo di portare aiuto alle vittime civili delle guerre. Dal 1994 i volontari che ne fanno parte sono intervenuti in 19 Paesi costruendo ospedali, ambulatori e poliambulatori dove assistono gratuitamente le popolazioni colpite dalla guerra.


viluppo bile S sosteni geo grafia

agenda 2030

Obiettivo 17 Partnership per gli obiettivi

Alcuni traguardi dell’Obiettivo 17

:

!

g arantire che ogni Paese impegni le proprie risorse e che i Paesi sviluppati sostengano quelli meno sviluppati;

!

c ondividere le scoper te scientifiche e diffondere le innovazioni a condizioni favorevoli per i Paesi poveri;

!

f avorire il commercio internazionale;

!

a iutare i Paesi più poveri a raccogliere dati statistici sulla loro economia e la loro società.

CLIL

SUSTAINABLE DEVELOPMENT

goals

Goal 17 Par tnership for the goals

Per far sì che l’Agenda 2030 si realizzi pienamente e abbia successo è necessario che governi, privati, volontariato e società civile collaborino fra loro, mettendo al centro le persone e il pianeta. L’Obiettivo 17 riguarda l’aiuto finanziario, tecnologico e sociale alle situazioni più disagiate attraverso la collaborazione tra Paesi, coinvolgendo tutti nelle azioni e nella ricerca di risorse per uno sviluppo sostenibile.

che cosa possiamo fare NOI O rganizzatevi in gruppi e rendete il volontariato una componente della vostra vita di classe scegliendo una di queste attività: lettere e disegni a persone anziane che vivono in una casa di riposo; ! donare giocattoli vecchi, ma in buono stato, ad associazioni che aiutano famiglie in difficoltà; ! raccogliere tappi di plastica per sostenere associazioni che utilizzano i ricavi della loro vendita per iniziative di solidarietà.

NOI RAGAZZI E RAGAZZE

! inviare

R ealizzate un volantino per far conoscere l’attività che avete scelto e coinvolgete altre classi.

a

della 5a siamo impegnati

….................................................................

per

…............................................................

Il nostro motto è

…...............................................

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viluppo S sostenibile Le parole della SOLIDARIETÀ S egui l’esempio e scrivi altre cinque parole che associ alla parola “volontariato”. SOLIDARIETÀ

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........................................................

........................................................

........................................................

........................................................

Riordina le frasi e scrivile sui puntini. !

!

!

!

Le riconosciute sono dallo associazioni di Stato volontariato. …............................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Il Terzo del volontariato delle par te attività fa Settore. …............................................................................................................................................................................................................................................................................................................

I settori si offrire di volontari in assistenza occupano vari. …............................................................................................................................................................................................................................................................................................................

L’ Unite delle Assemblea volontariato riconosce Nazioni il. …............................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Leggi queste frasi e colora quella con cui sei più d’accordo. Commentala e poi condividi le tue riflessioni con la classe. I volontari e le volontarie non sono remunerati non perché non valgono nulla, ma perché sono inestimabili. (Anonimo)

Sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che avrò donato resterà nelle mani di tutti. (Rabindranath Tagore )

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viluppo bile S sosteni geo grafia

quanto sei SOLIDALE? Rispondi alle domande e colora i quadranti dei termometri con i colori corrispondenti. Per sapere a che cosa corrisponde il livello che hai raggiunto, capovolgi la pagina e leggi.

1. In classe aiuti chi è in difficoltà quando... te lo chiede l’insegnante. ti accorgi che qualcuno ha bisogno.

2. A casa dai una mano per... aiutare. ricevere la paghetta.

3. Vedi un gattino ferito... chiami un veterinario. te ne vai perché non è tuo.

4. I giocattoli che non usi… li butti via. li doni a chi non ne ha.

5. A scuola si fa la raccolta dei tappi da regalare a un’associazione di volontariato... li por ti anche tu. non hai tempo da perdere.

6. Per Natale, proponi alla classe di... p reparare regalini per chi è solo in ospedale. p reparare regalini da scambiarsi in classe.

7. In classe si organizza di leggere un’o ra

alla settimana dei libri ai bambini e alle bambine delle prime classi. Tu collabori... perché l’insegnante ci tiene molto. p erché vuoi aiutare i piccoli a inserirsi e a imparare a leggere bene.

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• Se il termometro rosso ha il livello più alto, dovrai impegnar ti a fondo per essere più solidale. • Se i due termometri hanno lo stesso livello, con qualche piccolo sforzo potrai diventare un bravo volontario/una brava volontaria. • Se il termometro blu ha il livello più alto, complimenti: hai in te lo spirito del volontariato!


C ostituzione

24

gennaio

Giornata Internazionale dell'Educazione Ogni mattina vedi decine e decine di bambini e bambine, ragazze e ragazzi andare a scuola. Ogni giorno vedi persone leggere libri o giornali: probabilmente pensi che al mondo tutte e tutti abbiano ricevuto un’educazione. Purtroppo non è così...

CLIL

international day of education

Al mondo ci sono oltre 250 milioni di giovani che non frequentano la scuola. I dati sono impressionanti: il 44 per cento delle ragazze e il 34 per cento dei ragazzi tra i 10 e i 19 anni delle famiglie più povere non ha mai frequentato la scuola o l’ha abbandonata. La percentuale è più alta tra le ragazze: molte sono costrette ad andare a lavorare; altre non vengono mandate a scuola per motivi culturali o religiosi. Chi vive nei campi profughi o in zone di guerra non va a scuola; ma anche nei Paesi ricchi almeno 57 milioni di bimbi e bimbe non risultano iscritti a scuola. A questi numeri bisogna aggiungere circa 700 milioni di adulti che non sanno leggere e scrivere. Di questi, i due terzi sono donne. Imparare al tempo del Covid-19 La situazione è peggiorata con la pandemia di Covid-19, perché per un certo periodo le scuole e le università sono state chiuse per evitare il diffondersi del virus. In tutto il mondo circa un miliardo e mezzo di studenti sono stati costretti a cambiare il proprio modo di imparare. In molte scuole è stata adottata la didattica a distanza (DAD) che, richiedendo l’uso di strumenti informatici, non è stata seguita da chi non poteva acquistarli. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) ha perciò deciso di celebrare ogni 24 gennaio la Giornata Internazionale dell’Educazione, per ricordare che l’educazione è un diritto fondamentale: soltanto con l’istruzione per tutte e tutti sarà possibile raggiungere l’uguaglianza fra le persone e superare situazioni di povertà.

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Ho capito il TESTO P erché molte persone non ricevono un’educazione? Indica con una crocetta le possibili risposte.

! A causa della pover tà. ! A causa di motivi culturali. ! A causa delle guerre. ! P er la mancanza di libri. ! A causa di eventi straordinari

(pandemie, catastrofi naturali...).


C ostituzione storia

Quando mancano le parole Quando una persona non è in grado di leggere, scrivere o fare dei semplici conti si dice che è analfabeta. L’analfabetismo crea un fortissimo svantaggio: infatti essere analfabeti significa non avere accesso neanche alle più semplici informazioni, come per esempio leggere gli orari di un autobus. Un fenomeno particolare è l’analfabetismo di ritorno, un’espressione con cui ci si riferisce a quelle persone che hanno imparato a leggere e scrivere ma poi, a causa della mancanza di esercizio, hanno perso queste competenze. Il numero di queste persone è in grande aumento anche in Italia. Si parla poi di abbandono scolastico quando i ragazzi e le ragazze smettono di andare a scuola prima di aver finito il loro ciclo di studi. Alcune organizzazioni internazionali, come l’UNESCO, finanziano progetti e programmi per favorire l’istruzione in vari Paesi del mondo. Anche diverse ONG (organizzazioni non governative) ittadinanza e associazioni lottano contro l’analfabetismo digitale e l’abbandono scolastico, organizzando corsi Esiste anche l’analfabetismo informatico. o impegnandosi per spiegare alle famiglie Molte persone usano la tecnologia per lavorare, diver tirsi e comunicare, che l’educazione è indispensabile per dare un futuro ma c’è ancora un alto numero di persone alle figlie e ai figli.

C

che non sa usare un computer o lo usa in modo sbagliato.

Ho capito il TESTO I ndica con una crocetta se le informazioni sono vere (V) o false (F). ! !

Si è analfabeti/analfabete quando non si ha la capacità di leggere e scrivere. Essere analfabeti/analfabete non crea nessuno svantaggio. l’e spressione “analfabetismo di ritorno” ci si riferisce a quelle persone che hanno dimenticato come si legge o si scrive.

V

F

! ! ! !

! Con

! Esiste ! In ! Le

anche l’analfabetismo informatico.

Italia non ci sono analfabeti/analfabete di nessun tipo. famiglie devono impegnarsi per favorire l’istruzione dei figli e delle figlie.

! ! ! !

! ! ! !

15


C ostituzione Il sogno dell'Ita lia

Viki è un ragazzino arrivato dall’Albania. Sogna di farsi una nuova vita in Italia, conosciuta attraverso la televisione, ma con la sua famiglia è costretto a vivere in baracche di periferia a Milano, con altri clandestini. Queste persone sono arrivate in Italia dopo viaggi pericolosi. Purtroppo spesso non hanno i documenti, persi o requisiti durante il viaggio, e sono costrette a vivere in clandestinità, cioè di nascosto. Viki ha una gran voglia di imparare, conoscere, capire e nella scuola trova un luogo dove è accolto e aiutato. Viki ha imparato la nostra lingua grazie alla televisione; ma anche moltissimi italiani hanno imparato a leggere e scrivere proprio grazie a questo mezzo! La televisione infatti è uno strumento davvero potente, che può diffondere l’alfabetizzazione, a patto di usarla scegliendo bene i programmi da vedere. Nel 1960 in televisione iniziò il programma televisivo Non è mai troppo tardi dove Alberto Manzi, un maestro di scuola elementare (quella che oggi chiamiamo scuola primaria), insegnava a leggere e a scrivere a chi per motivi diversi non era mai andato a scuola. Grazie a lui un milione e mezzo di persone riuscirono a finire la scuola elementare.

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C ostituzione storia

Un'educazione di qualità Un’educazione è di qualità quando è rivolta a tutte e a tutti, permette a ognuno di esprimersi al meglio, favorisce la condivisione e il dialogo, apre alle possibilità offerte dal mondo. Non tutte le persone hanno l’opportunità di ricevere un’educazione di qualità: ecco perché dobbiamo impegnarci a fondo per raggiungere i traguardi dell’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030.

agenda 2030 Alcuni traguardi dell’Obiettivo 4 !

Obiettivo 4 Istruzione di qualità

CLIL

SUSTAINABLE DEVELOPMENT

goals

:

g arantire che ogni bambina e bambino possano frequentare la scuola d’infanzia, così da arrivare pronti alla scuola primaria;

Goal 4 Quality education

!

d are a tutte e a tutti la possibilità di proseguire gli studi, nelle scuole superiori e anche all’università;

!

e liminare ogni forma di disuguaglianza garantendo accesso equo all’istruzione alle persone con disabilità, alle popolazioni indigene, ai bambini in difficoltà;

!

f are in modo che tutti i giovani e la maggioranza degli adulti, sia uomini sia donne, sappiano leggere, scrivere e fare calcoli;

!

n ei Paesi più poveri aumentare il numero degli insegnanti e quello delle borse di studio per gli studenti e le studentesse.

che cosa possiamo fare NOI I n questo elenco di possibili azioni, indica con una crocetta una o più azioni su cui puoi impegnar ti, a par tire da oggi, per dare il tuo contributo al raggiungimento dell’Obiettivo 4.

! R egalare

! P roporre

!M ettere

! C oinvolgere

i libri che hai già letto alla biblioteca della tua scuola.

a disposizione delle compagne e dei compagni più piccoli o in difficoltà le tue abilità (disegnare, leggere, suonare).

! C ollaborare

nei lavori di gruppo che ti vengono proposti in classe.

la visita a una mostra, un museo o un sito naturalistico.

i tuoi familiari raccontando le attività che fai in classe.

! C ondividere

con la classe letture e notizie in cui si parla di rispetto dell’ambiente, di diritti, di pace.

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C ostituzione traguardo EDUCAZIONE! Completa il brano sottolineando le parole corrette. Hai mai pensato a quale sia il significato della parola educazione/valutazione ? Questa parola deriva dal latino “educere” e significa tirare fuori/sotto ciò che è dentro ogni persona. Chi educa, infatti, dovrebbe aiutare a far scoprire a ognuno le proprie qualità/i propri difetti per diventare migliore/peggiore . L’ inutilità/impor tanza dell’educazione sta nel far capire il valore delle proprie capacità e nel far negare/riconoscere le proprie emozioni. C on queste lettere componi otto parole che si riferiscono all’educazione. Puoi scriverle in tutte le lingue che conosci. Segui l’esempio. A • B • C • W • X • Y • Z • D • E • F • G • H • I • J • K • L • M • N • O • P • Q • R • S • T • U • V • W • A • B • C • G • H • I • J • K • L • R • S • T • U • V • D • E • F • Q • A • B • C • D • E • F • X • Y • Z • G • H • I • J • K • L • M • N • O • P • Q • R • S • T • U • V • W • X • Y • Z • M • N • O • P

SCHOOL

…......................................................

…......................................................

…......................................................

…......................................................

…......................................................

…......................................................

…......................................................

C olora allo stesso modo i riquadri degli ordini di scuola e quelli della fascia di età corrispondente. Asilo nido

T ra poco anche tu affronterai il passaggio all’ordine di scuola successivo. Rispondi: indica con una crocetta.

Da 18 anni in poi. !

Scuola dell’infanzia

Da 11 a 13 anni.

Scuola primaria

Da 0 a 3 anni.

Scuola secondaria di I grado

Da 6 a 11 anni.

Scuola secondaria di II grado

Da 3 a 6 anni.

Pensi di essere pronto/pronta per questo cambiamento?

! S ì. ! I n par te. ! N o. !

Che cosa ti preoccupa di più?

! N on

avere una buona preparazione nelle diverse discipline.

! N on Università

Da 13 a 18 anni.

trovare un ambiente accogliente.

! P erdere

18

le tue compagne e i tuoi compagni di classe.


C ostituzione storia

EDU-Quiz

Q uanto è impor tante per te l’educazione? Mettiti alla prova! Scegli la tua risposta e segna i punti. Poi fai la somma e leggi il tuo profilo.

!

Vai a scuola volentieri?

! ! ! !

Sempre. Solo per le materie preferite. Mai.

!

3 o più libri. Da 1 a 2 libri. Nessuno.

2 punti 1 punto 0 punti

Spesso. Ogni tanto. Mai.

2 punti 1 punto 0 punti

Spesso. A volte. Mai.

In quale attività usi con sicurezza le tecnologie?

2 punti 1 punto 0 punti

Guardi filmati su argomenti scientifici?

! ! ! !

Mai.

Ti informi su ciò che succede nel mondo?

! ! !

! ! !

Quanti libri leggi all’anno?

! ! ! !

Solo in alcuni momenti.

2 punti 1 punto 0 punti

Svolgi con impegno i compiti a casa?

! ! ! !

Sempre.

!

!

2 punti 1 punto 0 punti

Nello studio. Solo per comunicare. Per giocare.

Quanto è impor tante per te imparare o fare nuove esperienze?

! ! !

Molto. Abbastanza. Poco.

2 punti 1 punto 0 punti

2 punti 1 punto 0 punti

Visiti musei (anche attraverso dei tour vir tuali)?

! ! !

! ! !

Ogni volta che mi incuriosiscono. Solo se lo chiede l’insegnante. Mai.

2 punti 1 punto 0 punti

Da 12 a 16 punti : consideri l’e ducazione fondamentale per lo sviluppo della tua persona. Da 7 a 11 punti : credi nell’e ducazione, ma a volte sei un po’ distratto/un po’ distratta. Meno di 6 punti : non far ti prendere dalla pigrizia, fatti coinvolgere dalle conoscenze: ti puoi

diver tire, vedrai!

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ittadinanza C digitale

9

febbraio

Giornata della Sicurezza su Internet I dispositivi digitali hanno iniziato a far parte della tua vita fin dalla nascita: sei stato/a fotografato/a già dalla nascita; ti hanno fatto tanti video; quando sei cresciuta/o, hai usato smartphone, tablet o pc. Per questo appartieni alla generazione dei nativi/delle native digitali.

CLIL

safer internet day

È necessario però imparare a usare i dispositivi in modo corretto per diventare cittadini e cittadine digitali, cioè persone che si muovono con sicurezza nel mondo virtuale. Per questo motivo a scuola studi Tecnologia e Informatica, discipline che ti permettono di imparare a usare gli strumenti tecnologici, conoscendone le risorse ma anche i limiti e i rischi. Grazie a questi nuovi strumenti puoi comunicare con persone di tutto il mondo, in modo veloce e semplice; ottenere senza difficoltà informazioni di tutti i tipi (da una ricetta alla soluzione di un difficile problema); vedere immagini di posti lontani... Ma il web è anche un mondo dove puoi incontrare persone senza scrupoli, trovarti in situazioni difficili, perdere informazioni importanti. Un ambiente sicuro Proprio con l’obiettivo di favorire un uso consapevole della rete, l’Unione Europea, nel 2004 ha istituito la Giornata della Sicurezza su Internet, che viene celebrata in 140 Paesi del mondo. In questa giornata i governi, le organizzazioni internazionali e le associazioni presentano le iniziative e i progetti messi in atto per sensibilizzare le persone sulle potenzialità e sui rischi di Internet. Azioni oggi ancora più urgenti e importanti da quando, a causa della pandemia di Covid-19, si è diffuso lo smart working e un altissimo numero di persone passa molte ore a navigare sul web per lavoro.

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Ho capito il TESTO I ndica con una crocetta la risposta corretta. !

Quale caratteristica ha il/la cittadino/a digitale?

! U sa i dispositivi con consapevolezza. ! Non conosce i social, gli smar tphone, !

i tablet.

Perché l’Unione Europea ha istituito

la Giornata della Sicurezza su Internet?

! P erché

i governi, le organizzazioni e le associazioni aboliscano Internet.

! P erché

i governi, le organizzazioni e le associazioni promuovano un uso sicuro di Internet.


ittadinanza C digitale tecnologia

Per non cadere nella rete Quanto tempo passi davanti al pc o allo smartphone per giocare, chattare, fare ricerche, guardare video? Navigando in questo spazio infinito che è il web, cioè “la rete”, sei in collegamento con il mondo e con un numero incredibile di persone. Questo è sicuramente bellissimo, ma è anche molto pericoloso e perciò devi imparare a navigare in modo sicuro. C onosci già molte informazioni su come si naviga in rete. Per ricordarle completa la tabella insieme a una compagna o un compagno. Che cos’è?

A che cosa ser ve?

Password Netiquette E-mail Chat Social network

I rischi della rete Quando siamo online possiamo incappare in qualche rischio come il grooming, un termine inglese che indica il tentativo di persone sconosciute di stringere amicizia e ingannarti; possiamo incontrare cyberbulli, persone che si comportano in modo aggressivo, offendendo o minacciando... Alcuni siti poi contengono fake news, cioè informazioni false. Ci sono però situazioni in cui il pericolo si crea con i propri comportamenti, postando le foto private o scrivendo dati personali, come indirizzo di casa, password, numero telefonico... In questi casi, si corrono molti rischi, tra cui anche il furto d’identità.

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ittadinanza C digitale Fidarsi è bene, ma... non fidarsi è meglio !

I rischi della rete sono molti. Anche i personaggi famosi subiscono frodi, come il furto d’identità. Ci sono infatti dei malintenzionati che usano i loro nomi e i loro indirizzi e-mail per ingannare le persone. Marco Camisani Calzolari, l’esperto digitale di un programma televisivo, è stato vittima di un furto d’identità. Su un social è stato creato un finto profilo a suo nome dove era postato un link che chiedeva, a chi si collegava, i dati personali per ritirare una vincita. Per fortuna Marco se ne è accorto in tempo ed è riuscito a intervenire, ma se la truffa fosse continuata ne sarebbe stato considerato l’autore! C hi dei due rischia il fur to d’identità? Indicalo con una crocetta e scrivi sul quaderno i motivi della tua scelta.

Nome: Paola

Nome: Mario Rossi

Abito: in Italia

Abito: in via Blu 4 a Roma

Hobby: lettura

Hobby: vado nella piscina “Nuotoben” di Roma Altro: i l mio nome utente è blus e la mia password è M4rossi*

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ittadinanza C digitale tecnologia

Diritti digitali Ormai molte persone navigano in Internet per svariati motivi: divertimento, studio, lavoro, amicizia, affetti... Si è creato così un vero e proprio mondo virtuale dove le persone che condividono gli stessi interessi si sono organizzate in gruppi. Come sai, per funzionare bene ogni gruppo ha bisogno di regole che chiariscano diritti e doveri di ogni componente. Per dare a tutti delle regole condivise i vari Paesi hanno cercato di chiarire i diritti e i doveri delle cittadine e dei cittadini digitali. In particolare in Italia nel 2015 è stata presentata la Dichiarazione dei diritti in Internet, approvata dal Parlamento. Ecco alcuni di questi diritti: Articolo 1 In Internet sono riconosciuti e garantiti i diritti fondamentali di ogni persona.

Articolo 3 Le istituzioni promuovono, in particolare attraverso il sistema dell’istruzione e della formazione, l’educazione all’uso consapevole di Internet.

Articolo 2 Ogni persona può accedere a Internet.

Articolo 5 Ogni persona ha diritto alla protezione dei dati che la riguardano, per garantire il rispetto della sua dignità, identità e riservatezza.

che cosa possiamo fare NOI I ndica con una crocetta i compor tamenti che ti aiuteranno a diventare un cittadino o una cittadina digitale consapevole!

! ! ! ! ! ! !

Non apro e-mail arrivate da indirizzi sconosciuti. Seguo le regole della netiquette quando sono online. Chatto con tutte le persone che mi contattano. N avigo su Internet solo in compagnia dei miei genitori o dell’insegnante. Non carico fotografie personali su nessun sito. Clicco ogni immagine che vedo sul mio schermo. Condivido la mia password solo con i miei genitori.

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ittadinanza C digitale Parola d’ORDINE: privacy Come avrai capito, il rispetto della privacy, cioè della riser vatezza delle informazioni personali di chiunque, è impor tantissimo anche quando navighiamo in Internet. Colora in azzurro i fumetti che esprimono un compor tamento rispettoso della privacy. Ho scritto sulla chat il titolo del libro da portare su indicazione della maestra.

Ieri ho postato sulla chat la foto che ho fatto di nascosto alla prof!

In una mail uno sconosciuto mi ha chiesto l’indirizzo. Non l’ho dato e ho avvisato i miei genitori.

Io, invece, do il mio indirizzo a tutti quelli che me lo chiedono.

Completa il testo con le seguenti parole: .

impronta • programma • social • parco • e-mail • chat

Tutte le attività fatte nel web, sui social o nelle app lasciano un’ ….................................................... che resta per sempre. Anche per questo motivo è oppor tuno compor tarsi in modo corretto. Bisogna pensare attentamente a cosa scrivere sui ….................................................... . Durante i giochi di ruolo e nelle ….................................................... non bisogna dare dati personali. Non si devono aprire ….................................................... da indirizzi sconosciuti, per evitare che i virus entrino nel pc! Bisogna navigare su siti sicuri e attendibili: si deve installare un ….................................................... che possa aiutare a riconoscerli. Navigare è interessante ma correre al ….................................................... e incontrare amiche e amici è più bello: si deve dare il giusto tempo a tutto!

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ittadinanza C digitale tecnologia

LINGUAGGIO da chat Collega ogni emoji al significato corrispondente.

Non ci posso credere!

Ben fatto!

Sono furiosa!

Tutto ok!

Che noia!

Ciao!

Vi mando un bacino

Brava! Bravo!

Sono felice

Puoi farcela!

È stato davvero brutto!

Non mi piace

D isegna lo smiley o l’emoji che useresti per...

!

incoraggiare qualcuno.

!

esprimere il tuo disappunto

per un messaggio non bello da par te di chi conosci.

!

salutare i tuoi amici o le tue amiche.

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ducazione E amb ientale

3

Giornata della Natura

marzo CLIL

World wildlife day

Se potessimo guardare il nostro pianeta dall’alto, ci renderemmo conto di quanto la natura selvaggia sia sempre più ridotta, sopraffatta dall’intervento dell’essere umano. Con il termine natura selvaggia si indicano quegli ambienti naturali che l’essere umano non ha ancora modificato con il suo intervento. Sono ambienti in cui le persone vivono in equilibrio con la natura, come gli Yanomami che, in Amazzonia, usano le piante senza far loro del male o i Soliga che, in India, raccolgono il miele nelle foreste lasciandone un po’ a terra per le tigri. Gli Yanomami e i Soliga, popoli indigeni che vivono da sempre su quei territori, hanno imparato a modellare la propria vita su quella dell’ambiente che li circonda. Altrove, quasi dappertutto la natura è minacciata dalla vita moderna; a questo si aggiungono le attività di persone senza scrupoli che, per il loro guadagno, non esitano a distruggere gli ambienti naturali. L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha deciso perciò, nel 2013, di istituire una giornata che ci ricorda tutto questo. In Italia la conosciamo come Giornata della Natura, ma la traduzione esatta dall’inglese è “Giornata Mondiale della Natura Selvatica”. Obiettivi e risultati Gli obiettivi di questa Giornata sono molto chiari: ! punire i crimini contro la fauna e la flora; ! tutelare le aree di natura selvaggia; ! far conoscere i benefici che ci offre la conservazione della natura. Negli anni, sono stati ottenuti risultati importanti: ! il numero di alcuni animali selvatici, come le tigri e i panda, è aumentato; ! in molti Paesi è stato vietata la vendita di piante e animali selvatici; ! nelle scuole si insegna l’educazione ambientale.

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Ho capito il TESTO I ndica con una crocetta se le affermazioni sono vere (V) o false (F). V F ! I popoli Yanomami e Soliga sanno rispettare la natura. ! ! ! La natura è minacciata dalla vita moderna. ! ! ! Nessuno commette crimini contro la flora e la fauna. ! ! ! La Giornata della Natura salvaguarda gli ambienti naturali. ! !


ducazione E amb ientale scienze

Crimini contro la natura Gli animali selvatici vengono cacciati e uccisi dai bracconieri per motivi anche molto banali: c’è chi vuole esporre le corna di un cervo o le zanne di un elefante nella propria abitazione; chi vuole oggetti in avorio, un materiale molto prezioso, oppure indossare pellicce; o, ancora, chi usa gli animali per preparare medicinali o piatti ricercati. C’è anche chi crede che avere in casa un leopardo o un gibbone sia un modo per mostrare la propria ricchezza. Per far felici i collezionisti di pesci rari e pregiati, si è diffusa perfino un’attività di pesca con metodi illegali e con tecniche che provocano la distruzione dei fondali marini. Anche le piante esotiche sono molto ricercate dai collezionisti per via della loro rarità: pensa che alcuni cactus impiegano decine di anni per svilupparsi e questo li rende preziosi e desiderabili. Altre piante sono considerate ingredienti speciali per cure o per prodotti di bellezza e ci sono alberi in via di estinzione perché abbattuti per ricavare legni pregiati, come il palissandro usato per l’arredamento. Alberi, arbusti e fiori vengono estirpati o tagliati senza autorizzazione anche nelle aree protette. S copri il nome di questi reati contro la flora e la fauna riordinando le lettere. Cerca sul dizionario il significato delle parole che non conosci.

BRANAICCAGGOO PECAS ILLELEGA GLIOTA ILELEGAL

Anche in Italia ci sono animali e piante a rischio. Organizzatevi in classe e consultate il sito della vostra Regione dove si trovano le liste delle specie minacciate. Realizzate un volantino per diffonderne la conoscenza.

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ducazione E amb ientale Sogno o realtà? Molte specie, animali e vegetali, sono a rischio di estinzione perché si modifica l’habitat in cui vivono. Una di esse è il leopardo...

Liz Chicaje Churay è una leader indigena peruviana impegnata nella difesa delle foreste pluviali e dei fiumi nel Perù nord-orientale. Per salvare questa vasta zona ha coinvolto le 29 tribù indigene che vi abitano, spostandosi in barca da un villaggio all’altro. Nel 2018 l’area è diventata il Parco Nazionale Yaguas dove vivono 3000 specie di piante, oltre 500 varietà di uccelli e 550 specie di pesci, a cui vanno aggiunti lamantini, delfini di fiume, lontre giganti e scimmie lanose. D urante un’inter vista Liz Chicaje ha detto: “Le piante e gli alberi sono essenziali per la sopravvivenza degli animali. Vanno difesi per salvare la Terra”. Secondo te, qual è il significato di queste parole? Scrivi sul quaderno.

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ducazione E amb ientale scienze

agenda 2030

Obiettivo 15 La vita sulla Terra

Alcuni traguardi dell’Obiettivo 15 ! !

!

!

CLIL

:

arrestare la deforestazione e aumentare il rimboschimento; arrestare la distruzione della biodiversità e proteggere le specie

SUSTAINABLE DEVELOPMENT

goals

Goal 15 Life on land

a rischio di estinzione; mettere fine al bracconaggio, cioè alla caccia illegale, e al commercio del legname protetto, cioè quello che è vietato abbattere; fare in modo che i governi inseriscano la protezione della biodiversità nei loro progetti nazionali e locali.

Gli esseri umani non possono pensare di essere gli unici abitanti del pianeta, ma devono essere consapevoli che se l’ecosistema si degrada, la vita vegetale e quella animale, di cui anche noi facciamo parte, va in grande sofferenza. Ecco perché ogni singola persona, le organizzazioni e i governi dei Paesi del mondo devono impegnarsi per raggiungere l’Obiettivo 15 dell’Agenda 2030.

che cosa possiamo fare NOI C onfrontatevi in classe, scegliete tre azioni che potete realizzare insieme nel corso dell’anno scolastico e colorate in verde i quadratini corrispondenti.

!

A dottare una pianta, un albero o un arbusto della flora locale e piantarlo a scuola.

!

T rattare con rispetto la flora e la fauna che fanno par te del vostro ambiente.

!

M antenere viva l’attenzione sulla natura selvatica cercando notizie e parlandone a casa e a scuola.

!

R ealizzare una locandina per ricordare la Giornata della Natura nella vostra scuola.

!

P roporre la visione di un film sulla natura a tutte le classi della scuola.

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ducazione E amb ientale natura SELVAGGIA C olora gli animali che puoi trovare in aree selvatiche. Scrivi sul quaderno i loro nomi e fai una breve ricerca su ognuno.

A nche vicino a te ci sono spazi in cui la natura si sviluppa naturalmente e dove vivono molte specie di piante e animali. Cerca il tuo angolo di natura selvatica, scatta una foto o fai un disegno. Raccogliete in classe le vostre opere e realizzate un car tellone completandolo con una mappa in cui segnare i vostri angoli di natura selvatica.

natura-puzzle Ricostruisci le frasi collegandole. Il commercio illegale di cactus è molto diffuso perché...

In Italia molte specie di farfalle sono estinte a causa...

Il commercio di uccelli selvatici è proibito ma...

Per proteggere le diverse specie di flora e fauna ser ve...

... è molto difficile bloccare i trafficanti di uccelli rari e ricercati.

30

... tutelare le aree di natura selvatica, dove l’inter vento dell’e ssere umano è minimo. ... dei collezionisti disposti a pagare alte cifre per ogni esemplare

... sono ricercati come piante da appar tamento.


ducazione E amb ientale scienze

Che animale SEI? Molti popoli hanno individuato alcuni animali simbolo del proprio territorio e associato le loro caratteristiche alle persone, in base alla data di nascita. S crivi sui puntini il nome degli animali raffigurati: gufo • falco • cor vo • castoro • lupo • cer vo • serpente • picchio • oca delle nevi • salmone • lontra • orso bruno. 21 marzo/19 aprile Qualità: indipendenza e spirito d’avventura

20 aprile/20 maggio Qualità: lealtà e disponibilità

...............................................................................

...............................................................................

21 maggio/20 giugno Qualità: riser vatezza e bontà

21 giugno/21 luglio Qualità: sensibilità e socievolezza

...............................................................................

...............................................................................

22 luglio/22 agosto Qualità: coraggio e creatività.

23 agosto/22 settembre Qualità: sincerità e curiosità

...............................................................................

...............................................................................

23 settembre/22 ottobre Qualità: romanticismo ed entusiasmo

23 ottobre/21 novembre Qualità: astuzia e simpatia

...............................................................................

...............................................................................

22 novembre/20 dicembre Qualità: onestà e intelligenza

22 dicembre/19 gennaio Qualità: fedeltà e affettuosità

...............................................................................

...............................................................................

20 gennaio/18 febbraio Qualità: creatività e curiosità

19 febbraio/20 marzo Qualità: generosità e gentilezza

...............................................................................

...............................................................................

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viluppo S sostenibile

6

aprile

Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace A te piace lo sport? Ne pratichi qualcuno? Da sempre, infatti, lo sport è molto importante non solo per il benessere delle persone, ma anche per la pace e il progresso dei popoli.

CLIL

international day of sport for development and peace

Nel 1894 uno storico francese, Pierre de Coubertin, organizzò un congresso con i rappresentanti di varie Nazioni ed espose la sua idea: “Se i Paesi vogliono sfidarsi, perché non farlo attraverso gare sportive, anziché facendo la guerra?”. De Coubertin ricordò che nell’antica Grecia le città interrompevano le guerre e i loro atleti si sfidavano durante i Giochi Olimpici; propose quindi di rifarli. Così, il 6 aprile del 1896 si svolsero ad Atene i Giochi della prima Olimpiade moderna. Da allora, ogni quattro anni si celebrano le Olimpiadi. Ma poiché lo sport è proprio di tutti, dal 1960 si disputano anche i Giochi Paralimpici, a cui partecipano atleti con diverse disabilità. Una giornata per lo sport Ecco perché nel 2013 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) ha deciso che la data giusta per celebrare la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace fosse proprio il 6 aprile. In questa data si ricorda che: ! tutte le persone, senza alcuna distinzione di genere, di appartenenza, di capacità, possono praticare lo sport; ! grazie allo sport è possibile trasmettere valori di pace, collaborazione, solidarietà, non violenza, giustizia; ! fare sport aiuta ad avere fiducia in sé e negli altri.

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Ho capito il TESTO I ndica con una crocetta se le affermazioni sono vere (V) o false (F). V ! De Couber tin propose ai Paesi ! di sfidarsi facendo la guerra.

I Giochi Olimpici nacquero nell’antica

F

!

!

Grecia.

I Giochi Paralimpici sono stati introdotti

! !

!

il secolo scorso.

Soltanto gli atleti migliori possono

! !

!

praticare spor t.

! !

Lo spor t aiuta ad avere fiducia in sé

!

e negli altri, a collaborare e a compor tarsi in modo non violento.

! !


viluppo S sostenibile scienze

Fair play Oltre alle regole di funzionamento di un gioco, esistono anche i principi del fair play (gioco corretto) che ti permettono di capire il vero spirito dello sport. Praticare uno sport con fair play significa avere rispetto verso gli altri: l’avversario non è un nemico da combattere, ma è un amico con cui si sta facendo una gara, per divertirsi e dimostrare le proprie abilità. Avere fair play vuol dire non cercare di emergere sui propri compagni o compagne di squadra, ma collaborare con tutti, mettendo a disposizione le proprie abilità per raggiungere un obiettivo comune. Quando si parla di sport e di fair play, da atleti/atlete o da tifosi/tifose, dobbiamo impegnarci a seguire alcuni principi... Giocare per diver tirsi.

Giocare in modo leale.

Rispettare i compagni/le compagne di squadra, gli avversari/le avversarie, le giurie, gli arbitri, gli spettatori/le spettatrici.

Non tacere se si assiste a compor tamenti scorretti.

Rispettare chi si compor ta in modo corretto.

Accettare la sconfitta.

Rifiutare il razzismo e la violenza, anche verbale.

Rispettare le regole.

È il 2019. Braima Suncar Dabò, ventiseienne atleta della Guinea Bissau, è impegnato nella gara dei 5000 metri dei mondiali di atletica a Doha. Vede cadere a terra sulla pista, sfinito dalla fatica, un altro atleta, Jonathan Busby di Aruba. Mancano pochi metri all’arrivo e Braima potrebbe superare il suo avversario e vincere la gara. Ma si ferma, aiuta Jonathan a tirarsi su e fa abbracciato a lui gli ultimi 250 metri, fino al traguardo.

C he cosa avresti fatto al posto di Braima? H ai assistito a episodi di fair play ? E a episodi contrari al fair play ? Racconta sul quaderno e condividi con la classe le tue opinioni ed esperienze.

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viluppo S sostenibile Senza mai arrend ersi

R ispondi alle domande. !

!

!

!

!

!

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Tu pratichi qualche spor t? Quale? ..............................................................................................................................................................................................................................................

È uno spor t individuale o di squadra? ..............................................................................................................................................................................................................................................

Quante ore a settimana ti impegna? ..............................................................................................................................................................................................................................................

L’hai scelto tu o ti è stato consigliato? ..............................................................................................................................................................................................................................................

Quale altro spor t ti piacerebbe praticare? ..............................................................................................................................................................................................................................................

Perché?

.....................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................


viluppo S sostenibile scienze

Benessere a 360° Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è necessaria almeno un’ora di attività fisica al giorno per aiutarci a raggiungere una condizione di benessere, cioè uno stato di soddisfazione fisica, affettiva e sociale. Questo non significa per forza andare in palestra ogni giorno, ma anche camminare, correre al parco, andare in bicicletta, giocare... Per vivere bene però questo non basta ancora: abbiamo bisogno che si realizzino anche altre importanti condizioni. L eggi lo schema e commentalo in classe. PER VIVERE BENE fare attività fisica, mangiare in modo adeguato, dormire un numero sufficiente di ore, curare l’igiene.

ser ve sentirsi amati/e, essere rispettati/e, avere rappor ti sereni con gli altri. vivere in luoghi sicuri, ambienti non inquinati, spazi adeguati.

che cosa possiamo fare NOI C ome gli spor tivi e le spor tive, realizzate anche voi un programma di classe scrivendo quali traguardi volete raggiungere per vivere in una condizione di benessere. Completate la tabella.

Traguardo

Azioni

Tempi previsti

Fare attività fisica

Percorrere a piedi gli ultimi 200 metri prima dell’ingresso a scuola.

Avere rappor ti sereni con gli altri

In ricreazione giocare insieme senza allontanare nessun compagno/a.

.............................................................................................

.............................................................................................

.............................................................................................

.............................................................................................

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Dal 6 aprile fino alla fine dell’anno scolastico.

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viluppo S sostenibile 1 ora al giorno computer, videogiochi, T V

muoversi... O sser va la piramide dell’attività motoria e sul quaderno rispondi alle domande. !

!

!

!

Quali sono le attività che dovresti fare ogni giorno? Quali attività non dovrebbero occupar ti per più di un’o ra al giorno? Quante volte alla settimana dovresti fare attività motoria organizzata? A quali delle attività indicate dedichi più tempo di quello consigliato?

1 volta alla settimana attività all’aper to, gite 3-4 volte alla settimana attività motoria organizzata 4-5 volte alla settimana aiutare nei lavori domestici, gioco libero con coetanei

Ogni giorno andare a scuola in bici o a piedi, passeggare, salire le scale a piedi, ordinare i giochi

... con fair PLAY C olora le azioni che, secondo te, rispettano le regole del fair play .

Donare gli incassi di una par tita a un ente di beneficenza.

Offendere i componenti della squadra avversaria.

Consolare il compagno o la compagna della tua squadra che ha sbagliato.

Segnalare quando ci viene attribuito un punto che non ci spetta. Complimentarsi con la squadra avversaria.

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Fare lo sgambetto a un avversario/a per farlo/a cadere.


viluppo S sostenibile scienze

A ognuno il suo SPORT L eggi l’elenco degli attrezzi e scrivi il nome dello spor t in cui sono utilizzati. Poi collega ogni spor t all’immagine corrispondente.

Costume, occhialini, cuffia, asciugamano

Caschetto, mazza, palla, guanto da prima base, guanto da battuta

…..............................................................

…..............................................................

Pallina, bastoni, sacca, guanti, scarpe con tacchetti …..............................................................

Palline, racchetta, polsini in spugna, cappellino con visiera …..............................................................

Maschera, giubbetto, calze, fioretto …..............................................................

Stivali, casco, guanti, sella, coper ta, redini …..............................................................

Q uale di questi spor t ti piacerebbe praticare? …..........................................................................................................

debate Una frase celebre di Pierre De Couber tin è: “L’impor tante non è vincere, ma par tecipare”. Che cosa ne pensate? Dividete la classe in due gruppi: uno che spiega perché è d’accordo con questa frase e l’altro che la contesta sostenendo la tesi che l’impor tante non è par tecipare, ma vincere. Confrontatevi e scrivete le considerazioni conclusive.

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C ostituzione

25

aprile

Anniversario della Liberazione Italiana L’Anniversario della Liberazione Italiana fa parte di quelle Giornate CLIL liberation che ricordano eventi importanti per il nostro Paese. Rappresenta un anello day fondamentale della storia di ognuno di noi, perché ci ricorda che siamo liberi grazie a ciò che accadde nel 1945, alla fine della Seconda guerra mondiale. Il 25 aprile del 1945 le città di Milano e Torino furono finalmente liberate dall’occupazione. Ma da chi erano occupate? Che cosa era accaduto? Prima di allora, l’Italia era governata da un re; nel 1922, il re incaricò Benito Mussolini, il capo del partito fascista, di formare il governo. Mussolini instaurò una dittatura. Anche in Germania si era instaurata una dittatura, il nazismo, che aveva tra gli obiettivi la conquista degli Stati europei: per questo nel 1939 ebbe inizio la Seconda guerra mondiale. L’anno successivo l’Italia entrò in guerra a fianco della Germania e per il nostro Paese, e per tutti quelli coinvolti nel conflitto, furono anni tragici: milioni di persone persero la vita, le città vennero ridotte in macerie, moltissime persone soffrirono la fame. Contro l’Italia e la Germania scesero in campo diversi Paesi, tra cui il Regno Unito e gli Usa. A partire dal 1943 sbarcarono in Italia truppe americane e inglesi e cominciarono a liberarla dall’esercito nazista che aveva occupato il territorio. Molti uomini e donne italiani decisero allora di diventare partigiani: aderirono a un movimento, detto Resistenza, che si stava organizzando in tutti i Paesi per combattere l’occupazione nazista. Iniziò un lungo periodo di combattimenti che in Italia si concluse il 25 aprile 1945. Dall’anno successivo fu istituita la Festa Nazionale della Liberazione Italiana.

Ho capito il TESTO R ispondi alle domande. !

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Che cos’è la dittatura?

!

Che cos’è la Resistenza?

..................................................

........................................................

.............................................................................................................................

.............................................................................................................................

.............................................................................................................................

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C ostituzione storia

Chi erano i partigiani? I partigiani non erano dei soldati ma persone comuni: contadini, contadine, operai, operaie, studenti, studentesse e persino parroci. Si nascondevano fra i monti, nei casolari, nelle chiese; ognuno aveva un compito e un nome di battaglia, cioè un soprannome che usava per non farsi scoprire dai soldati nemici. I partigiani erano organizzati in brigate, cioè gruppi di persone. Per mantenere i contatti fra le brigate, i messaggi venivano portati in bici o a piedi dalle staffette, che molto spesso erano ragazze.

Tina Anselmi (1927-2016) a 16 anni assiste all’uccisione di alcune persone a opera di soldati nazisti. Decide perciò di unirsi alla lotta partigiana per impegnarsi in prima persona. Il suo nome di battaglia diventa Gabriella e per molti mesi percorre in bicicletta un centinaio di chilometri al giorno trasportando stampa clandestina, armi, messaggi, per mantenere i collegamenti tra le formazioni partigiane. Conclusa la guerra, continua a lottare per la difesa della libertà e, nel 1976, è la prima donna a diventare Ministro in Italia.

C he cosa significa l’espressione “stampa clandestina”? Colora di verde il quadratino corrispondente all’affermazione che ti sembra più corretta. La stampa clandestina è...

! l ’insieme ! l’insieme ! l’insieme

di riviste, giornali, libri non autorizzati da chi governa. di riviste, giornali, libri autorizzati. di riviste, giornali, libri scritti male.

I n classe condividete curiosità e dubbi su questo periodo storico. Stilate quindi un elenco di domande che vorreste porre a un possibile testimone oppure a un esper to, da invitare in presenza o in videoconferenza.

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C ostituzione Impeg narsi per la libertà

I ndica con una crocetta se le affermazioni sono vere (V) o false (F). ! Le due ragazze usavano nomi di battaglia. !

Le staffette erano par tigiane.

!

Le ragazze volevano aiutare i soldati nazisti a vincere la guerra.

!

Un compito delle staffette era quello di por tare messaggi scritti.

!

Volontà e Noris erano i veri nomi delle due ragazze.

!

La cornamusa era simbolo dell’e sercito italiano.

!

Nella notte era prevista una battaglia.

!

Gufo Nero era il nome di una squadra.

V

F

! ! ! ! ! ! ! !

! ! ! ! ! ! ! !

S ai qual è il significato della parola “staffetta”? Sul quaderno prova a spiegarlo con le tue parole, facendo anche degli esempi riferiti alle tue esperienze. Confrontati poi con la classe per arrivare a una definizione condivisa.

40


C ostituzione storia

La libertà e la Costituzione La Costituzione italiana nasce subito dopo la Seconda guerra mondiale e per questo uno dei valori e dei diritti che vuole proteggere e difendere è proprio la libertà. Articolo 13 La libertà personale è inviolabile.

Articolo 15 La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.

Articolo 18 I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente.

Articolo 16 Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale. [...] Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi.

Articolo 19 Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa.

Articolo 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero.

Leggi gli ar ticoli della Costituzione (sono stati abbreviati) e sottolinea in verde la parola liber tà e le altre parole a essa collegate.

Quante parole hai sottolineato in così pochi articoli? Se dovessi farlo per tutta la Costituzione ti troveresti con un numero di sottolineature molto elevato perché nel nostro Paese la libertà è considerato un valore e un diritto importantissimo che dobbiamo imparare a difendere anche nei piccoli gesti quotidiani.

che cosa possiamo fare NOI C olora in azzurro le azioni che potremmo fare ogni giorno per difendere la liber tà. Prendere in giro una compagna o un compagno quando esprime le proprie idee.

Durante la ricreazione o in palestra accettare di fare il gioco scelto dalla maggioranza della classe.

Offendere una compagna o un compagno perché crede in una religione diversa dalla nostra.

Esprimere le nostre idee con tranquillità senza arrabbiarci con chi non è d’accordo.

41


C ostituzione ' per libertA TUTTI R isolvi il cruciverba. Nella colonna colorata leggerai il nome di uno dei Presidenti della Repubblica Italiana, molto amato. In gioventù fu anche un par tigiano.

1. Mese in cui si festeggia la Festa della Liberazione Italiana.

1

2. Nome di battaglia di Tina Anselmi. 2

3. Così erano dette le formazioni

R

di partigiani e partigiane.

3

4. Era il nome dato

G

4

alle ragazze partigiane che portavano messaggi.

5 6

5. Una delle città liberate

T M

S 7

il 25 aprile 1945.

B

6. Nome del movimento che combatté l’occupazione nazista.

7. Uno dei diritti fondamentali dell’uomo.

Il suo nome è

L a liber tà si esprime in tante forme, tra cui la liber tà di espressione, indicata dall’ar ticolo 21 della Costituzione Italiana. Quali di questi mezzi di comunicazione utilizzi per far sapere agli altri ciò che pensi? Indicali con una crocetta.

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!

!

!

!

!

!

......................................................................................................................

N ell’usare alcuni dei mezzi di comunicazione proposti nell’esercizio precedente devi prestare molta attenzione. Ricordi come si chiama il regolamento della buona educazione online? Indicalo con una crocetta.

! Galateo. ! Netiquette. ! Fair play.


C ostituzione storia

Scopri il MESSAGGIO cifrato Scrivi sotto i numeri la lettera corrispondente. Per scoprire il messaggio usa questi indizi: 1. ogni numero corrisponde a una lettera dell’alfabeto; 2. la vocale A corrisponde al numero 1; 3. i numeri corrispondenti alle lettere seguono un ordine. 12

1 12 9

2

5 18 20 1’ 5’ 21 14 ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ’ ...... ’ ...... ...... 4

9 18 9 20 20 15

...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... 6 15 14 4

1

13

5 14 20 1

12

5

...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... 4

5

12 12 ‘ 5 19 19 5 18 5 ...... ...... ...... ...... ’ ...... ...... ...... ...... ...... ...... 21 13

1

14 15 4

1

...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... 4

9

6

5 14 4

5 18

5

...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... 19 5

13 16 18 5 .

...... ...... ...... ...... ...... ......

S crivi altri messaggi cifrati sulla liber tà da scambiare con il resto della classe.

43


C ostituzione

9 Festa dell'Europa

maggio CLIL

Europe day

Collaborare, risolvere i problemi insieme, aiutarsi sia economicamente sia scambiando conoscenze: gli Stati, come le persone, hanno bisogno di confrontarsi con gli altri per crescere e svilupparsi. Poco dopo la metà del secolo scorso sei Paesi europei, tra i quali l’Italia, decisero di unirsi per superare le divisioni nazionali e affrontare i problemi comuni collaborando. Nel corso del tempo, anche altri Paesi del continente aderirono a questa buona idea. Tutti insieme formano l’Unione Europea (UE) un’organizzazione internazionale che ha una grande influenza sulle nostre vite. Per sottolineare l’importanza di quest’idea di collaborazione tra Paesi, l’Unione Europea ha deciso di celebrare ogni anno la Festa dell’Europa. La data scelta è il 9 maggio: in questo giorno nel 1950 Robert Schuman, allora ministro degli esteri della Francia, pronunciò un celebre discorso in cui proponeva degli accordi tra gli Stati europei e già prefigurava l’unione di tutto il continente.

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I Paesi europei che oggi fanno par te dell’Unione sono 27.


C ostituzione geografia

L' Unione Europea e la difesa dei consumatori L’Unione Europea (UE) lavora per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini e le cittadine e per portare le regioni meno sviluppate allo stesso livello di quelle più ricche. Perciò interviene in tutti i campi della società, stabilendo regole e programmi comuni. Si occupa di lavoro e di ambiente, di cibo e di scuola, di agricoltura e di trasporti, di turismo e di energia... Tra le tante cose di cui si occupa l’Unione Europea c’è anche la difesa dei diritti consumatori. Il marchio CE Elettrodomestici, detersivi, computer, giocattoli: tutti questi prodotti e moltissimi altri potrebbero costituire un pericolo per la salute di chi li usa. L’Unione Europea ha perciò stabilito delle precise norme di sicurezza e il marchio CE viene messo solo sugli oggetti che le rispettano. Le etichette L’UE ha anche stabilito che i cittadini hanno il diritto di sapere quello che effettivamente mangiano. Ogni prodotto alimentare deve perciò avere un’etichetta chiara e leggibile che indichi data di scadenza, ingredienti, quantità, nome del fabbricante, luogo di produzione. Ci sono poi altre etichette decise dall’Unione europea che garantiscono la qualità di un prodotto. In Italia sono: ! DOP • Denominazione di Origine Protetta ! IGP • Indicazione Geografica Protetta ! STG • Specialità Tradizionale Garantita Il codice a barre Su tutto ciò che compri trovi anche un rettangolino con righe di diverso spessore e 13 cifre: è il codice a barre. L’abbinamento tra righe e numeri identifica quel particolare prodotto. Si può capire da dove proviene leggendo i primi tre numeri. C he cosa garantisce il marchio CE?

. . .................................................................................

.. ................................................................................................................................................................................................

N el seguente elenco, indica con una crocetta le cose che non vengono indicate nelle etichette degli alimenti:

! data di scadenza ! tipo di imballaggio ! ricette

! ingredienti ! luogo di produzione ! nome del fabbricante

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C ostituzione Sofia Corradi è stata soprannominata “Mamma Erasmus”. Sai perché? Questa studiosa e pedagogista un po’ di anni fa ha avuto un’idea geniale: ha pensato che, per creare veramente l’Unione Europea, è importante che siano soprattutto i giovani e le giovani a diventare cittadini e cittadine europei. Bisogna perciò che si confrontino tra Paesi diversi, imparino più lingue e conoscano altri modi di vivere e di pensare. Per fare tutto questo, Sofia ha immaginato di creare degli scambi tra studenti delle università e ha presentato il suo progetto alla Commissione Europea. Così nel 1987 è nato il Programma Erasmus. Grazie a borse di studio (cioè contributi in denaro) e accordi tra le scuole, permette agli universitari e alle universitarie di studiare sei mesi o un anno in una città europea differente dalla propria, assistendo alle lezioni e vivendo insieme ad altri ragazzi e ad altre ragazze provenienti da Paesi diversi.

P ensi che il Programma Erasmus sia una buona idea? Perché?

. . ............................................................

. . .........................................................................................................................................................................................................................................................

S e frequenterai l’università, ti piacerebbe aderire?

! Sì ! No

I n quale città e Paese europeo ti piacerebbe andare? Perché?

. . ..........................................................

. . .........................................................................................................................................................................................................................................................

Il progetto eTwinning Sai che anche per voi studenti della scuola primaria è possibile fare amicizia con bambine e bambini di tutta Europa? I tuoi insegnanti, infatti, possono iscrivervi a eTwinning, la community delle scuole europee. Questo progetto ha una piattaforma, “TwinSpace” (spazio gemello), in cui le classi si incontrano e si conoscono attraverso e-mail, chat e video; possono seguire la stessa lezione, parlarsi... Oltre a conoscere nuove amiche e amici, potrai esercitarti a parlare in altre lingue europee, scoprirai nuove usanze e abitudini e, soprattutto, ti sentirai davvero cittadino e cittadina d’Europa.

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C ostituzione geografia

Che cosa vuol dire essere cittadini e cittadine europei? I bambini che partecipano a eTwinning e i giovani che frequentano il Programma Erasmus imparano che, oltre alla loro nazionalità, hanno anche quella dell’Unione Europea. Questa appartenenza non è solo un sentimento: infatti nel 1992, con un accordo (il trattato di Maastricht) è stata ufficialmente istituita la cittadinanza europea che viene attribuita, senza bisogno di richiederla, a ogni cittadino e cittadina di un Paese dell’UE. Questa cittadinanza riconosce molti diritti, per esempio quelli di studiare, lavorare e stabilire la propria residenza in qualsiasi Paese dell’Unione, senza limitazioni.

agenda 2030

Obiettivo 17 Partnership per gli obiettivi

L’Obiettivo 17 dell’Agenda 2030 parla di collaborazione tra gli Stati per uno sviluppo sostenibile. Come hai visto, l’Unione Europea nasce proprio da quest’idea di cooperazione e di condivisione. Però questo non basta. Poiché l’Unione Europea comprende alcuni Stati tra i più ricchi del mondo, deve anche impegnarsi per aiutare gli Stati più in difficoltà.

CLIL

SUSTAINABLE DEVELOPMENT

Goal 17

goals

Par tnership for the goals

È impor tante infatti che l’Unione Europea: ! faciliti il commercio internazionale, favorendo soprattutto i Paesi meno ricchi; ! condivida le scoper te scientifiche e diffonda il più possibile le innovazioni rispettose dell’ambiente; ! contribuisca allo sviluppo dei Paesi meno ricchi aumentando gli aiuti internazionali con denaro, esper ti e tecnologia.

che cosa possiamo fare NOI Come gli Stati dell’Unione Europea, anche noi dobbiamo imparare a collaborare. È impor tante dare ascolto al pensiero degli altri ed essere pronti anche a cambiare idea, rispettando quello che si è deciso insieme.

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C ostituzione TU, CITTADINO/A d’EUROPa Completa il testo inserendo le seguenti parole: sicurezza • consumatore • caratteristiche • rintracciabile Grazie al marchio ogni …......................................................................... può essere sicuro che il prodotto acquistato:

• è

stato realizzato seguendo norme di …......................................................................... ,

• è • è

prodotto con

….........................................................................

….........................................................................

di qualità,

, cioè è possibile risalire

a chi lo ha prodotto.

Osser va l’etichetta qui accanto e rispondi. !

Di quale prodotto si tratta?

!

In quali luoghi è stata prodotta la materia prima?

............................................................................................ ............................

. . .............................................................................................................................................................................

!

Qual è la data di scadenza?

!

Qual è il peso?

!

Qual è il codice a barre? Cerchialo sul disegno.

. . ........................................................................................

...............................................................................................................................

A nche tu sei un cittadino o una cittadina europeo/a, ci avevi mai pensato?

O sser va attentamente questo marchio. !

! !

Lo hai mai visto su qualche prodotto? . . .....................................................................................................................

A che cosa ser ve?

Motiva la tua risposta.

...................................................

. . .....................................................................................................................

. . .....................................................................................................................

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!

! S ì ! N o

A che cosa ti potrà ser vire in futuro? Pensa al lavoro, ai viaggi e ai contatti con le persone. ...........................................................................................

.. ............................................................

! S ì ! N o

Pensi che sia impor tante studiare un’altra lingua?

Compreresti un giocattolo senza questo marchio?

!

!

. . ..........................................................................................................................................

. . ..........................................................................................................................................

. . ..........................................................................................................................................


C ostituzione geografia

DISEGNARE la bandiera europea Questa è la bandiera dell’Unione Europea. Come puoi osser vare è semplice da ricordare, ma per disegnarla occorre essere molto precisi. Ecco le istruzioni per poterlo fare disegnando un perfetto cerchio di stelle. Che cosa serve

Un foglio di car ta da disegno ! Un righello ! Un compasso ! Una matita ! Pennarelli !

Come si fa !

S u un foglio disegna un rettangolo, poi traccia con il righello prima le due diagonali, poi una linea orizzontale e una ver ticale che passino dallo stesso punto. Fai attenzione a non calcare molto il tratto della matita, perché dovrai cancellare queste linee.

!

Traccia un cerchio. Puoi puntare un compasso nel punto in cui si intersecano tutte le linee, oppure puoi utilizzare un oggetto tondo e tracciare il contorno, ma fai attenzione a centrarlo bene.

!

questo cerchio disegna Su 12 piccoli cerchi distribuiti alla stessa distanza.

Disegna all’interno di ogni cerchio una stella a cinque punte. Ripassa il contorno con un pennarello giallo e colora anche l’interno. ! Aspetta qualche secondo, in modo che il colore asciughi; poi cancella tutti i tratti a matita e colora lo sfondo con un pennarello blu. !

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C ostituzione

2

giugno

Festa della Repubblica Italiana Ripercorrere le tappe della storia della nostra democrazia è importante per tener sempre vivi i valori su cui si fonda il nostro vivere insieme. Questi principi sono espressi dalla Costituzione, la legge fondamentale dello Stato Italiano.

CLIL

republic day

La Festa della Repubblica Italiana è una giornata nazionale istituita per celebrare la nascita dello Stato Italiano. La data non è casuale: proprio il 2 giugno del 1946, infatti, si tenne un referendum, cioè una votazione, attraverso il quale le italiane e gli italiani furono chiamati a decidere se il Paese doveva restare una monarchia o diventare una repubblica, dove il potere appartiene al popolo. Questo referendum fu la prima votazione a suffragio universale in Italia: tutti i cittadini che avevano compiuto 21 anni furono ammessi al voto, per la prima volta anche le donne. I votanti si espressero a favore della Repubblica: il 18 giugno fu proclamata la nascita della Repubblica Italiana e la monarchia, iniziata in Italia nel 1861, fu abolita. Nasce la Costituzione Nelle stesse elezioni furono eletti i componenti dell’Assemblea Costituente; furono scelte 75 persone, uomini e donne, incaricate di scrivere la Costituzione, il documento fondamentale del nuovo Stato. La Costituzione venne promulgata, cioè dichiarata valida, dal Presidente Enrico De Nicola ed entrò in vigore il 1° gennaio del 1948.

Ho capito il TESTO I ndica con una crocetta se le affermazioni sono vere (V) o false (F). V F ! La Festa della Repubblica Italiana è una festa internazionale. ! ! !

!

La monarchia in Italia era iniziata nel 1946.

!

Il 2 giugno furono elette anche le persone incaricate di scrivere la Costituzione Italiana.

50

Al referendum del 2 giugno votarono per la prima volta anche le donne.

!

La Costituzione fu promulgata dal Presidente Enrico De Nicola.

! ! ! ! ! ! ! !


C ostituzione storia

I simboli dello Stato Italiano È importante che cittadini e cittadine di uno stesso Stato abbiano dei simboli condivisi. Attraverso questi simboli ci si riconosce, ci si sente parte di una comunità. I principali simboli dello Stato italiano sono tre: la bandiera, l’emblema (cioè un’immagine che lo simboleggia) e l’inno nazionale. !

L a bandiera è detta anche tricolore perché composta da tre bande di colore diverso, ognuno con un significato simbolico: il verde simboleggia le pianure e i prati, il bianco la neve delle montagne, il rosso, colore del sangue, il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà.

!

I l nostro Stato ha il suo emblema presente nei documenti ufficiali. Ogni parte dell’emblema ha un significato preciso: i rami di quercia rappresentano la tenacia, quelli di ulivo la pace, la ruota dentata il lavoro e la stella l’Italia.

!

L ’inno nazionale italiano è Fratelli d’Italia, o meglio Il canto degli Italiani, il suo vero titolo. Fu scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847 e trasmette il senso di fratellanza che unisce tutti gli italiani e le italiane. S ai cantare la prima strofa dell’inno nazionale?

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C ostituzione In fila per la libertà

C’è un immagine che dalla prima volta che apparve, nel 1946, divenne uno dei simboli della Repubblica Italiana: una ragazza giovane, sorridente, con lo sguardo rivolto in avanti verso il futuro. Il suo nome restò a lungo segreto, ma da qualche anno sappiamo che si chiamava Anna Iberti. Nel 1946 Anna aveva 24 anni e lavorava come impiegata nella redazione di un quotidiano quando un fotografo, Federico Patellani, le chiese di posare. Da allora il suo sorriso continua a rappresentare la speranza di un Paese che voleva andare avanti. C he cosa può significare l’espressione “le donne... avevano la voglia di levare alta la propria voce”? Colora le possibili risposte e aggiungine altre sul tuo quaderno. Avevano voglia di parlare ad alta voce.

52

Erano felici di esprimersi con il voto.

Finalmente potevano esprimere il proprio parere.


C ostituzione storia

Una Repubblica democratica Il primo articolo della Costituzione Italiana esprime proprio la scelta fatta il 2 giugno dalle elettrici e dagli elettori. Articolo 1 L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Il nostro Paese è infatti una repubblica, una forma di governo in cui le cittadine e i cittadini esercitano la propria sovranità, cioè il potere. Viene perciò definita democratica, una parola che deriva da demos, il termine con cui nell’antica Grecia si designava il popolo. La nostra democrazia è rappresentativa perché le cittadine e i cittadini eleggono i propri rappresentanti politici (per esempio al Parlamento o nel Comune delle città dove risiedono). Il Parlamento italiano è composto da due Camere: la Camera dei Deputati e il Senato. Si parla invece di democrazia diretta quando le cittadine e i cittadini esprimono il loro parere su un argomento rispondendo direttamente alle domande di un referendum. nella Camera dei Deputati I cittadini e le cittadine maggiori di 18 anni votano per

eleggere i propri rappresentanti

nella Regione nel Comune

esprimere la propria volontà nei referendum

eleggere i propri rappresentanti nel Senato della Repubblica

che cosa possiamo fare NOI In classe, alleniamoci a fare esercizi di democrazia! Votate per alzata di mano il gioco da fare durante la ricreazione. ! Sor teggiate il nome di una compagna e di un compagno a cui affidare un incarico. Aggiungi altri “esercizi” scrivendoli sul quaderno. Poi confrontati con i compagni e le compagne. !

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C ostituzione sentirsi ITALIANI C ompleta le frasi scrivendo i nomi mancanti. ! ! ! ! !

! !

Il …............................................................... è una consultazione diretta del popolo. La …............................................................... è il documento fondamentale di uno Stato. L’Italia è una …............................................................... democratica fondata sul lavoro. La …............................................................... può essere sia diretta sia rappresentativa. La …............................................................... italiana è formata da tre bande ver ticali di colore verde, bianco e rosso. L’ …............................................................... identifica lo Stato italiano nei documenti. L’ …............................................................... esprime l’identità di uno Stato. C olora l’emblema e collega ogni par te al nome corrispondente.

simbolo di lavoro

simbolo di pace

simbolo di tenacia

simbolo dell’Italia

referendum in CLASSE Per capire quanto sia impor tante la democrazia, organizzate un referendum a scuola. Ecco come fare:

1. scegliete

la domanda su cui esprimer vi. Ognuno scrive due possibili quesiti; quindi in classe confrontatevi per scegliere la domanda da sottoporre a tutti. Ricordate che deve essere una domanda a cui sia possibile rispondere solo con “sì” o “no”; 2. o ra preparate i foglietti su cui votare e l’urna in cui inserirli. Su ogni foglietto deve essere ripor tata la domanda e ci deve essere la casella da barrare per esprimere la propria scelta; 3. v otate uno alla volta, usando una matita, senza firmare o fare segni di riconoscimento; 4. s cegliete gli scrutatori/le scrutatrici e il/la presidente che controlleranno i voti per dire qual è l’o pzione scelta dalla maggioranza delle elettrici e degli elettori.

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C ostituzione storia

Il GIOCO della repubblica Mettiti alla prova con un familiare, un’amica o un amico. Ti ser viranno un dado per procedere e una clessidra per misurare il tempo per le risposte. Chi non le conosce, tornerà al via. Vince chi raggiunge prima l’arrivo. Buon diver timento!

In ita li a q ua vota r ndo o no p e r la p r im a vo l ta le d o n n e?

Che cos’è la Costituzione?

Il nome

dello Stato in cui vivi

e

Indietro di una casella

è ? s’ m o u c d e en h C er ef r il

Il nome della capitale d’Italia

Il n tu o m a e re gi on

I colori della bandiera italiana

Salta un turno

votare

ll a

Avanza di una casella

Indietro di una casella

d go a ta re in cu la i ta C o i e nt s li a n a ti tu r ò zi on e

I s im b o li d e llo S ta to Ita li a n o

L’età in cui si può

de

La

Il n u m e r o d e ll e p ers one che hann o s c r itto la C o s tit u z io n e it a li a n a

Avanza di una casella

vi

Il vero titolo dell’inno italiano

Quale fu la forma di governo scelta il 2 giugno 1946?

in

Avanza di una casella

ttu a le Il n o m e d e ll’a lla Pr e si d e nte d e lia n a Re p u b b lic a ita

Salta un turno

Indietro di una casella

I cittadini hanno diritti e ........................

ue Le d di me fo r ia ra z c o dem

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C ostituzione L'organizzazione dello Stato italiano L’Italia è uno Stato dotato di una propria Costituzione che indica diritti e doveri, ordinamenti e organizzazione.

POPOLO elegge PARL AMENTO

dà la fiducia al

GOVERNO formato dal CONSIGLIO DEI MINISTRI presieduto dal

CAMERA

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

SENATO

!

I l Parlamento ha il potere legislativo, cioè il potere di promulgare le leggi. Viene eletto da tutti i cittadini e le cittadine aventi diritto. Ogni sette anni il Parlamento elegge il Presidente della Repubblica.

!

I l Governo, invece, ha il potere esecutivo, cioè il potere di applicare le leggi.

Esiste poi un altro organo molto importante: è la Magistratura, che ha il potere giudiziario, cioè il potere di far rispettare le leggi. Non è legata agli organi politici perché la nostra Costituzione prevede che sia indipendente.

Ho capito il TESTO Q uale organo dello Stato è eletto direttamente dal popolo? Com’è suddiviso?

C hi elegge il Presidente della Repubblica?

A quale organo dà la fiducia?

Q uale organo ha il potere di far rispettare le leggi?

D a chi è presieduto il Consiglio dei Ministri?

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C he cosa presiede il Presidente del Consiglio?


C ostituzione storia

Il Presidente della Repubblica Il Presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento e resta in carica per sette anni, al termine dei quali può essere rieletto. Ha potere rappresentativo poiché rappresenta il Paese, può bloccare le leggi che non rispettano la Costituzione e può concedere la grazia, cioè far liberare, sulla base di importanti motivi, una persona detenuta. Risiede nel Palazzo del Quirinale, a Roma; il segno distintivo della sua presenza è lo Stendardo Presidenziale, che lo segue nei suoi spostamenti. Lo stendardo ha una forma quadrata ed è bordato di azzurro, simbolo delle Forze Armate che sono comandate proprio dal Presidente della Repubblica. Indica con una crocetta lo stendardo presidenziale.

! C ompleta la scheda dell’attuale Presidente della Repubblica, cercando informazioni anche tramite una ricerca in Internet, da fare con la guida dell’insegnante. Attenti alle fake news ! O rganizzatevi in gruppi per svolgere un’attività di ricerca sui Presidenti della Repubblica che si sono avvicendati nel nostro Paese dal 1946 a oggi e realizzate una linea del tempo.

!

!

Cognome .. .................................................................... Nome . . ............................................................................... Nato il ................................................................................ A (comune) . . ............................................................. Regione ........................................................................... In carica dal ............................................................. Attività precedente alla nomina ....................................................................................................

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C ostituzione Uno Stato fra gli Stati Il nostro Paese fa parte dell’Europa, un continente in cui vivono persone con culture e tradizioni diverse, che costituiscono una grande ricchezza. Purtroppo nel passato questa diversità è stata causa di conflitti; per superarli, nel 1957 sei Stati, fra cui l’Italia, decisero di fondare la Comunità Economica Europea (CEE). Quest’idea prese piede e nel 1993 la CEE fu trasformata in Unione Europea (UE), fondata non solo su interessi economici ma soprattutto sulla condivisione di ideali, obiettivi e leggi comuni. Per rafforzare l’dea di unità, l’UE ha scelto alcuni simboli: l’Inno alla gioia di Ludwig van Beethoven, la bandiera blu con dodici stelle disposte in cerchio, il motto “In varietate concordia” (“unità nella diversità”) e una sua Giornata, il 9 maggio. S copri alcuni ideali dell’Unione Europea inserendo le vocali negli spazi vuoti.

P

C

L

B

R

F ai una ricerca sui Paesi che oggi fanno par te dell’Unione Europea e colorali sulla car tina.

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T

D

M

R

S

C P

R T

Z T


C ostituzione storia

Uno Stato nel mondo Oltre ad essere cittadini di uno Stato e di un continente, siamo anche cittadini e cittadine del mondo e condividiamo valori che ci permettono di adoperarci per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile proclamati dall’ONU e necessari a salvare l’umanità e il pianeta. Il nostro impegno personale è importantissimo, com’è importante sostenere quello delle organizzazioni e associazioni internazionali di cui il nostro Paese fa parte, e che avete conosciuto nelle pagine di questo libro. I mmagina di trovar ti con i tuoi compagni e e le tue compagne in una di queste situazioni. A quale organizzazione o associazione potreste fare riferimento? Perché? Avete avuto un’idea per migliorare la produzione agricola dei campi di riso e ritenete che possa essere un’o ppor tunità per combattere la malnutrizione. Pensate di presentarla per farla valutare e applicare.

Nella zona in cui vivete sono stati effettuati degli scavi archeologici che hanno por tato alla luce una villa romana ancora intatta. Secondo voi questo bene andrebbe assolutamente protetto.

Finalmente è stata scoper ta e prodotta una medicina che, senza effetti collaterali, contrasta gli effetti di un virus che sta mietendo vittime in tutto il mondo. Sicuramente bisogna che tutti i Paesi ne vengano a conoscenza e ne possano usufruire.

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perché .............................................................................. ..............................................................................

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perché .............................................................................. ..............................................................................

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perché .............................................................................. ..............................................................................

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ittadinanza C digitale In rete per... studiare

Ho dimenticato sotto il banco il libro di scienze. Per fortuna posso fare lo stesso il compito!

Qualche volta sarà capitato anche a te di dimenticare a scuola un libro. Fino a qualche anno fa, sarebbe stato un problema. Oggi invece non è più così grazie al libro digitale. Che cos’è un libro digitale? Si tratta di una copia esatta di quello cartaceo, arricchito di altre funzioni. Su questo libro puoi leggere le pagine, scrivere qualche annotazione, ascoltare i file audio che spesso accompagnano le pagine, vedere alcuni video che si riferiscono all’argomento che stai studiando e metterti alla prova con giochi o attività interattive. Per poterlo fare è necessario registrarsi sul sito della casa editrice. Anche se è un’operazione sicura, ricordati sempre di farla insieme a un adulto: potrebbe esserti di aiuto se qualcosa non andasse a buon fine. Ti serve Internet per consultarlo? In genere sì. I libri digitali richiedono il download di una app specifica. Questa soluzione evita di “appesantire” troppo il tuo computer o il tuo tablet, perché potrai usare tutti gli strumenti direttamente online.

C he cosa pensi dei libri digitali? Per rispondere a questa domanda, pensa se secondo te possono rendere più semplice la vita degli studenti/delle studentesse. Metti in evidenza:

perché sì:

!

.............................................................................................................................................................

. . ..........................................................................................................................................................................................

perché no:

!

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..........................................................................................................................................................

. . ..........................................................................................................................................................................................


ittadinanza C digitale tecnologia

In rete per... giocare Dopo una lunga giornata di studio, una pausa ci sta sempre bene! Se non è possibile uscire a giocare, ci possiamo rilassare in tanti modi diversi; tra questi ci sono i videogiochi. Sono divertenti, ma rispetto a un gioco in giardino o da tavolo da fare insieme ai tuoi amici e alle tue amiche richiedono qualche attenzione in più. Per poter giocare online in sicurezza è utile ricordare alcune regole fondamentali: !

non registrarti senza che lo sappia una persona adulta;

!

quando ti registri, fai attenzione a qual è l’età consentita per giocare;

!

crea il tuo nickname usando molta fantasia;

!

non dire mai dove abiti e disabilita la geolocalizzazione;

!

scegli una password difficile;

!

scegli le opzioni sulla privacy insieme a una persona adulta;

!

non restare collegato/a troppo a lungo.

In rete per... socializzare Anche i social network possono essere considerati come luoghi in cui socializzare, ma in Italia è vietato iscriversi sotto i 13 anni. Dai 14 fino ai 18, la registrazione è possibile solo con l’autorizzazione di un genitore: lo sapevi?

!

Possiedi qualche videogioco?

! S ì ! N o

!

ti ha aiutato a registrar ti? Chi

..............................................................

!

Quanto tempo al giorno ci giochi?

. . ............................................

Le tracce digitali Ricordati che gli spazi virtuali possono nascondere sempre dei pericoli. Tutte le volte che sei online lasci delle impronte, proprio come quando cammini su una spiaggia. Queste ultime, però, possono essere cancellate facilmente, basta un’onda; le tracce digitali invece sono difficili da eliminare. Ogni volta che giochi, chatti, fai una ricerca su Internet, scrivi un’e-mail, lasci molte tracce su di te e su cosa ti piace fare. Fai bene attenzione quindi a quello che scrivi e che condividi, evita sempre di comunicare i tuoi dati personali e se hai dei dubbi prima di cliccare su “invia” fermati e chiedi un consiglio a una persona adulta di fiducia.

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e dufincaanziozianeria I servizi per i cittadini e le cittadine Per capire il nostro mondo e la nostra società è importante cominciare a conoscere come funziona la finanza, cioè l’insieme di tutte le operazioni che riguardano il denaro, lo strumento di base che muove tutta la nostra economia. Un protagonista dell’economia è lo Stato, che attraverso le leggi e con l’azione dei Ministeri economici e delle Regioni, regola la produzione e il mercato. Lo Stato ha altri compiti economici nei confronti della cittadinanza; tra i più importanti c’è quello di provvedere alla costruzione e alla manutenzione delle reti dei servizi (acqua, elettricità, fognature ecc.), oltre che di strade, ferrovie, scuole, ospedali, tribunali. Lo Stato fa poi funzionare tutte queste strutture in modo che cittadini e cittadine possano spostarsi, studiare, curarsi, vivere serenamente nella loro vita quotidiana indipendentemente dal loro reddito, cioè dal fatto che siano ricchi o poveri. Inoltre lo Stato paga gli stipendi di tutti i dipendenti pubblici e si occupa delle persone in difficoltà (per esempio, di chi ha perso il lavoro) con vari servizi di assistenza sociale.

Ho capito il TESTO

Di che cosa si occupa lo Stato? Indica con una crocetta.

! D ei ! Dei

ser vizi per tutti i cittadini e tutte le cittadine. ser vizi per alcuni cittadini e alcune cittadine.

Le tasse Fare tutto questo comporta spese altissime; per poter spendere, lo Stato deve avere delle entrate economiche. Ogni adulto/a deve perciò contribuire con una parte del suo reddito, cioè con le tasse (chiamate anche imposte sul reddito): chi guadagna di più e ha perciò un reddito più alto, paga più tasse; chi guadagna di meno e ha un reddito più basso, paga meno tasse. Tutte le persone che hanno un lavoro, un’impresa o un altro tipo di entrata (per esempio, un proprietario che affitta il suo appartamento) devono calcolare una percentuale su quanto hanno guadagnato e consegnarla allo Stato.

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Leggi con attenzione questa definizione: “Contribuire significa agire insieme agli altri per raggiungere un risultato”. Perché, secondo te, il cittadino e la cittadina che pagano le tasse sono chiamati contribuenti?


e dufincaanziozianeria matematica

L'Imposta di Valore Aggiunto (IVA) Oltre a pagare direttamente le imposte sul proprio reddito, ogni cittadino/a paga altre tasse, per esempio agli enti locali del comune o della regione in cui vive, come le tasse sulle case che si possiedono ma in cui non si abita. Tra le tasse più importanti c’è l’Imposta di Valore Aggiunto (chiamata abitualmente con le sue iniziali, cioè IVA). Questa tassa si applica su ogni oggetto e su ogni servizio: perciò, per esempio, quando facciamo la spesa noi paghiamo un po’ di più quello che compriamo, perché una parte va allo Stato. In Italia l’IVA è il 22% del prezzo di ogni oggetto, ma sono state decise delle riduzioni su alcuni prodotti (come i libri, i generi alimentari o altre forniture di prima necessità), in modo da renderli meno cari per l’acquirente. C he cosa sono le tasse?

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P er che cosa vengono utilizzate?

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S i avvicina il compleanno del piccolo Giulio e tutti si danno da fare per organizzare una festa a sorpresa. Si compila la lista della spesa, si pensa all’elenco degli inviati e agli addobbi. Gli invitati saranno circa 10 persone. Qualche giorno prima della festa la sorella di Giulio va al supermercato per comprare il necessario. Quanto spende?

Tor ta di compleanno

€ 30,00

Salatini e pizzette

€ 15,00

Bibite

€ 10,00

Festoni e palloncini

€ 10,00

Totale:

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Sapresti calcolare a quanto

!

ammonta l’IVA?

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viluppo S sostenibile Fermare il riscaldamento globale Quali sono le cause del cambiamento climatico? La temperatura del pianeta sta aumentando. Nell’atmosfera esistono dei gas, come l’anidride carbonica, che intrappolano una parte del calore del Sole. Questa funzione viene chiamata effetto serra, perché il calore viene trattenuto proprio come nelle serre che si usano per la coltivazione di fiori e verdure. Senza l’effetto serra la Terra sarebbe molto più fredda: è perciò molto importante per la vita sul pianeta. Negli ultimi decenni, però, le attività umane hanno richiesto sempre più energia: per produrla sono stati utilizzati molti combustibili fossili come il petrolio o il carbone, che emettono una gran quantità di gas nell’atmosfera. L’effetto serra è diventato troppo forte e la Terra è sempre più calda. La situazione è peggiorata anche dalla deforestazione, cioè l’abbattimento di molte foreste: i grandi alberi, infatti, sono i più importanti “nemici” dell’anidride carbonica.

Quali sono gli effetti dell'aumento della temperatura? Il riscaldamento globale provoca sul pianeta fenomeni meteorologici che, pur essendo opposti, sono collegati e si iscrivono nel quadro di un unico grande cambiamento climatico. Per esempio, in molte zone stanno aumentando la desertificazione, cioè l’avanzata del deserto, e i periodi di siccità; in altre zone, invece, si stanno verificando sempre più spesso piogge violentissime, alluvioni, uragani. Il riscaldamento dell’acqua superficiale degli oceani dà forza agli uragani, chiamati anche cicloni, che finora si sono formati quasi soltanto nella zona tra i due Tropici ma che oggi, a causa del riscaldamento del clima, stanno avvenendo anche in mari della zona temperata, come il Mar Mediterraneo.

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viluppo S sostenibile scienze

Quali sono pericoli per gli esseri umani? L’aumento della temperatura, aggravato dal diboscamento e dallo sfruttamento eccessivo delle riserve d’acqua, rappresenta una grave minaccia per l’agricoltura. Oggi circa mezzo miliardo di persone vive in zone che si stanno desertificando. Tutto ciò ha gravi conseguenze sulle risorse alimentari del pianeta, soprattutto nei Paesi poveri: in queste zone i prezzi dei cibi tenderanno ad aumentare e l’acqua diventerà un bene sempre più prezioso. Un grave pericolo per le zone costiere è anche l’innalzamento del livello dei mari a causa dello scioglimento dei ghiacci al Polo Nord e al Polo Sud.

agenda 2030

Obiettivo 13 Lotta contro il cambiamento climatico

Per combattere il cambiamento climatico e limitarne le conseguenze non c’è un’unica soluzione: ci sono molte cose che si possono fare. L’Obiettivo 13 propone perciò ai governi e alla comunità internazionale di agire subito e in modo decisivo. Alcuni traguardi dell’Obiettivo 13

CLIL

SUSTAINABLE DEVELOPMENT

goals

Goal 13 Climate action

:

mettere in atto tutte le misure possibili per fermare

!

l’aumento delle temperature, diminuendo il consumo di energia prodotta dai combustibili fossili, utilizzando energie rinnovabili, proteggendo le zone di foresta; ! migliorare l’istruzione e le conoscenze sull’argomento del cambiamento climatico; ! aiutare finanziariamente i Paesi più poveri a trovare soluzioni e affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.

A che cosa corrisp onde l’espres sione “riscald amento globale ”?

Q uali sono le conseg uenze del riscalda mento globale sull’agr icoltura ?

! Al

cambiam ento climatic o causato dalla diminuz ione della temper atura dei Poli.

! A l

cambiam ento climatic o causato dalla produzi one di ossigen o delle foreste .

! Al

cambiam ento climatic o causato dalle attività degli esseri umani.

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GLOSSARIO App: in informatica è l’abbreviazione di applicazione. Un’applicazione è un programma (software) che permette di risolvere un’esigenza specifica degli utenti. Assistenza sociale: servizio che aiuta chi, all’interno di una comunità, si trova in difficoltà (economica, psicologica, familiare...). Biodiversità: è la varietà biologica di un ambiente, cioè la quantità di specie animali e vegetali che ospita. Chattare: deriva da un termine inglese che significa “chiacchierare”. Si usa per definire le comunicazioni scritte sui vari social via Internet. Clandestino: persona straniera entrata in un Paese in modo illegale, al di fuori delle norme stabilite. Consumatore: persona che consuma i prodotti acquistati da lei stessa, da persone della sua famiglia o della sua comunità. Tutti noi, perciò, siamo consumatori. Costituzione: è il documento fondamentale di uno Stato, che stabilisce i principi politici, organizzativi, economici e sociali a cui tutte le leggi si devono adeguare. Dittatura: è una forma di governo che accentra il potere in una sola persona o gruppo di persone; è il contrario di democrazia. Foresta pluviale: è la foresta delle zone equatoriali: è definita pluviale perché qui la piovosità dura tutto l’anno. Geolocalizzazione: è la posizione (localizzazione) geografica di un luogo.

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Identità: è l’insieme dei dati personali che caratterizzano un individuo. Istituzioni: sono gli organi pubblici che garantiscono il funzionamento di una società: organizzano i vari servizi e garantiscono il rispetto delle regole. Mezzi di sussistenza: entrate in denaro, in beni o servizi che permettono a una persona e alla sua famiglia di sopravvivere (sussistere). Ministeri economici: all’interno di un’attività di governo, sono i Ministeri che si occupano di intervenire nelle questioni riguardanti l’economia: per esempio, il Ministero dell’Agricoltura. Ministro degli Esteri: è il ministro che si occupa dei rapporti con i Paesi stranieri. Mondo virtuale: è un ambiente online che, grazie all’utilizzo di computer, simula il mondo reale. Nel mondo virtuale le persone possono interagire con degli avatar, cioè dei personaggi basati su modelli grafici. Nickname: è il soprannome che un utente si sceglie per chattare, per giocare ai videogame e in altre situazioni di comunicazione in rete. Privacy: è l’ambito circoscritto alla vita privata di una persona. Reddito: è il denaro che proviene da un’attività di lavoro o da un investimento di capitale. Il reddito di una famiglia è il risultato delle entrate di tutti i membri, quello di uno Stato è dato dalle entrate di tutti i cittadini e le cittadine e di tutte le imprese. Referendum: è una consultazione tra tutti gli elettori; alla domanda su un particolare argomento si deve rispondere con un sì o con un no.


Società civile: questa definizione comprende l’insieme dei cittadini/delle cittadine e delle loro realtà associative, economiche e culturali; a volte viene contrapposta allo Stato e alla società politica. Suffragio universale: votazione a cui partecipano tutti i cittadini adulti di un determinato Paese, senza discriminazioni di genere, di etnia o di reddito. Sviluppo sostenibile: è lo sviluppo economico che non danneggia l’ambiente e non compromette le risorse della Terra, che devono restare disponibili per le generazioni future.

Tropici: sono il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno, i due paralleli fondamentali a nord e a sud dell’Equatore. Truppa: è un insieme di reparti militari che fanno parte di un esercito. Web: è una parola inglese che significa “ragnatela”; in informatica, indica l’insieme delle pagine della rete telematica mondiale collegate tra loro attraverso nodi chiamati link. e tenere sotto controllo il loro consumo.

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Questi sono i 17 obiettivi dell’Agenda 2030

Obiettivo 1 Eliminare la povertà Fare in modo che ogni uomo, donna, bambino o bambina abbia il necessario per vivere una vita serena.

Obiettivo 10 Ridurre le disuguaglianze Garantire a tutti e a tutte uguali diritti e diminuire le differenze di reddito tra ricchi e poveri.

Obiettivo 2 Sconfiggere la fame Fare in modo che ogni persona abbia un’alimentazione sana ed equilibrata, grazie a un’agricoltura produttiva e sostenibile.

Obiettivo 11 Rendere le città sostenibili Fare in modo che tutte le città, e ogni loro parte, abbiano aree verdi, trasporti, edifici sani e comodi, accesso ai servizi.

Obiettivo 3 Assicurare salute e benessere Garantire a tutti e a tutte le cure mediche e le condizioni igieniche per una vita sana.

Obiettivo 12 Garantire consumi sostenibili Aiutare le persone a consumare in modo sano e sostenibile, eliminando gli sprechi e diminuendo i rifiuti.

Obiettivo 4 Garantire un’educazione di qualità Permettere a tutti e a tutte di andare a scuola e ricevere un’educazione di buon livello.

Obiettivo 13 Combattere il riscaldamento globale Fermare l’aumento delle temperature con tutte le azioni possibili in ogni campo.

Obiettivo 5 Raggiungere la parità di genere Fare in modo che uomini e donne, ragazzi e ragazze abbiano le stesse opportunità in ogni ambito della vita.

Obiettivo 14 Proteggere gli oceani Salvaguardare gli ecosistemi di mari e oceani limitando riscaldamento, inquinamento e pesca eccessiva.

Obiettivo 6 Garantire acqua potabile Permettere a tutti e a tutte di avere un facile accesso all’acqua, che deve essere sicura ed economica.

Obiettivo 15 Proteggere gli ecosistemi terrestri Tutelare le specie vegetali e animali per evitare l’estinzione e la perdita di biodiversità.

Obiettivo 7 Assicurare energia sostenibile Garantire a tutta la popolazione la possibilità di ottenere energia in modo comodo, sicuro e conveniente.

Obiettivo 16 Garantire la pace e i diritti umani Fare in modo che in ogni Paese del mondo siano garantiti i diritti umani e la possibilità di vivere in pace.

Obiettivo 8 Garantire l’occupazione Fare in modo che la crescita economica assicuri a tutti e a tutte un lavoro pieno e dignitoso.

Obiettivo 17 Favorire la collaborazione Fare in modo che tutti i Paesi si aiutino a vicenda in campo commerciale e scientifico.

Obiettivo 9 Promuovere l’innovazione Permettere che i risultati della ricerca tecnologica e le moderne reti dei servizi arrivino a tutti e a tutte.

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