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PER L’ALUNNO
• Metodo (168 pagine): metodo sillabico; stampato maiuscolo • Letture (120 pagine): letture divise per argomenti • Quaderno dello stampato (80 pagine) Rinforzo della sillaba e autodettatura • Quaderno del corsivo (80 pagine) • Quaderno dei numeri (80 pagine) Operatività in matematica • Discipline (144 pagine): compiti di realtà; apprendimento cooperativo • Libro digitale scaricabile
PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE
PER L’ALUNNO
• Letture (168 pagine): letture per argomenti; compiti di realtà; apprendimento cooperativo; CLIL • Percorsi di Italiano (120 pagine + 48 pagine Quaderno di scrittura): strategie di lettura; comprensione; riassunto; riflessione linguistica; scrittura • Discipline (168 pagine): compiti di realtà; apprendimento cooperativo • Quaderno dei numeri (64 pagine): operatività in matematica • Libro digitale scaricabile
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MATERIALI MULTIMEDIALI
PER L’ALUNNO
• Letture (192 pagine): letture per argomenti; analisi delle tipologie testuali; compiti di realtà; apprendimento cooperativo; CLIL • Percorsi di Italiano (144 pagine + 48 pagine Quaderno di scrittura): strategie di lettura; comprensione; riassunto; riflessione linguistica; scrittura • Sussidiario delle discipline: compiti di realtà; apprendimento cooperativo; schede operative • storia - geografia (144 pagine + 72 pagine Quaderno operativo) • matematica - scienze (144 pagine + 72 pagine Quaderno operativo) • Atlante storia - geografia - scienze (72 pagine): tavole illustrate; approfondimenti; CLIL • Libro digitale scaricabile
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PER L’INSEGNANTE
• FACILmente 2 • FACILmente 3 • Guida linguaggi 2-3 • Guida storia 2-3
• Guida geografia 2-3 • Guida matematica 2-3 • Guida scienze 2-3 • Libro digitale in DVD e scaricabile
CAMPIONE GRATUITO FUORI COMMERCIO Fuori campo IVA (D. PR. 26 ottobre 1972, n. 633, ar t. 2, lett. d)
cover Nuvola Guida 1.indd 1,3
LIBRO DIGITALE con all’interno: • volumi sfogliabili con selezione di esercizi interattivi • libro liquido: versione accessibile dei volumi per alunni con BES e DSA. Funzioni specifiche: • scelta del carattere ad alta leggibilità • scelta della dimensione del carattere • scelta delle impostazioni di interlinea • scelta del colore di fondo della pagina • text to speech (TTS) per la sintesi vocale di tutti i testi • esercizi interattivi disponibili con carattere ad alta leggibilità • esercizi interattivi extra per tutte le materie • simulazioni di prove nazionali INVALSI • tracce audio • percorsi semplificati stampabili per alunni con BES e DSA • video animati per la presentazione delle lettere, con attività e giochi (classe 1) • video per la corretta grafia delle lettere nei tre caratteri (classe 1)
ISBN 978-88-468-3623-6
Guida per l ’ insegnante • Linguaggi - Discipline
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NUVOLA
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• Traguardo: competenze (per acquisire competenze attraverso la trattazione di un argomento; classi 1-2-3) • FACILmente (adattamento e semplificazione per alunni con BES e DSA dei percorsi contenuti nel libro) • Libro delle storie (racconti per la presentazione dei fonemi, sequenze narrative, indicazioni per la costruzione dell’alfabetiere personale) • Guida linguaggi • Guida discipline • Alfabetieri fonetico e sillabico • Poster murali classi 1-2-3 • Libro digitale in DVD e scaricabile
E. COSTA • L. DONISELLI • A. TAINO
NUVOLA
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E. COSTA L. DONISELLI A. TAINO
V L U O A N
Gruppo Ricerca e Sperimentazione DIDATTICA
Guida per l ’ i n s e g n a nte Linguaggi Discipline
Programmazione didattica Progettazione educativa Suggerimenti metodologici: apprendimento cooperativo, compiti di realtà, classe capovolta Accoglienza: attività e strumenti Attuazione della didattica inclusiva Schede operative per lo sviluppo, il consolidamento e la verifica delle strumentalità, delle abilità e delle competenze in tutte le discipline Griglie per la rilevazione delle abilità Percorso per la correttezza ortografica: dettati di rinforzo e di verifica Percorsi di: letto-scrittura, educazione all’ascolto, lettura e scrittura, riflessione linguistica Drammatizzazione
LIBRO INCLUSIVO AUDIOLIBRO
LIBRO DIGITALE
LIBRO LIQUIDO
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Perché questo corso si intitola Nuvola ?
La nuvola è leggera e alta. L’apprendimento deve essere leggero e alto. Leggero perché piacevole, coinvolgente; alto perché deve por tare il bambino a salire nel cielo delle sue conoscenze.
La nuvola è il cloud. Il cloud è la cassafor te vir tuale in cui ogni bambino può conser vare le sue conoscenze e le sue abilità. Il cloud è condivisione: permette al bambino di apprendere e di lavorare in modo cooperativo.
La nuvola ci dà la pioggia. Dalla nostra nuvola delle conoscenze scendono le gocce che permettono di nutrire il terreno da cui nasceranno le competenze, che sono la “capacità di usare tutto ciò che si sa, nel momento in cui se ne ha bisogno”.
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Ecco perché questo corso si intitola Nuvola!
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NUVOLA Ogni bambino è speciale
Alcuni bambini hanno bisogni speciali
Un percorso didattico inclusivo per tutti
Una didattica per tutti e per ciascuno
Il metodo sillabico
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UN LIBRO INCLUSIVO
Gli insegnanti sanno che ogni percorso didattico deve essere “inclusivo”, perché deve coinvolgere tutti i bambini. Un percorso didattico non è solo la scansione di contenuti da presentare ai nostri alunni. È per prima cosa un modello di insegnamento ATTENTO A CIASCUNO E A TUTTI NELLO STESSO TEMPO. Come attuare l’inclusività in classe? C on il coinvolgimento emotivo. C on la motivazione all’apprendimento. C on la relazione positiva nel momento dell’apprendimento e in quello delle performances di ciascuno. Il momento relazionale è assolutamente delegato all’insegnante. In esso inter verranno le caratteristiche dell’insegnante e del gruppo classe. La scansione dei contenuti e la modalità di presentazione degli stessi possono invece trovare un valido suppor to nella scelta del libro di testo e degli strumenti didattici che ogni insegnante ha a disposizione. Le autrici di questo corso hanno studiato e strutturato il percorso didattico avendo ben presente che un libro di testo deve essere un libro PER TUTTI E PER CIASCUNO. La cosa più difficile è includere in un percorso didattico quei bambini che hanno Bisogni Educativi Speciali (BES) o Disturbi Specifici dell’A pprendimento (DSA). Perciò il termine Didattica Inclusiva ha assunto il significato di didattica attenta ai bisogni par ticolari di questi bambini. È necessario distinguere i bambini con DSA e quelli con BES perché hanno esigenze diverse e hanno bisogno di percorsi didattici diversificati. Nei DSA sono compresi i bambini dislessici, disor tografici, discalculici e disgrafici per i quali è necessario anche l’inter vento diagnostico di specialisti esterni: quindi, nel progettare un percorso didattico idoneo, l’insegnante può essere suppor tato da queste figure specializzate. Ben più difficile è invece elaborare un progetto didattico per i bambini con BES, perché ognuno ha un bisogno specifico e, soprattutto, con sfumature di gravità assolutamente differenti. Non essendo prevista una diagnosi medica, l’insegnante deve ricorrere alla sua esperienza, alla sua creatività, al materiale che ha a disposizione... Per questi bambini risulta quindi par ticolarmente difficile preparare un percorso specifico, proprio perché presentano un ventaglio di difficoltà molto ampio che spesso si intreccia con difficoltà relazionali, per superare le quali dovrà subentrare un coinvolgimento nel lavoro di classe assieme a TUTTI i compagni e su una maggiore attenzione al versante emotivo. Alla luce di queste premesse il team didattico che ha elaborato questo corso di letture ha cercato di fare un progetto che fosse INCLUSIVO su più fronti: per tutti i bambini della classe, perché non tutti hanno le stesse conoscenze pregresse, le stesse capacità cognitive e attentive, e per i bambini con BES e DSA, proponendo una metodologia didattica coinvolgente. La metodologia didattica deve quindi aiutare TUTTI i bambini. La scelta di presentare il metodo sillabico che, secondo le indicazioni dell’A ssociazione Europea Disgrafie, di altre associazioni che si occupano di dislessia e disor tografia e di molti pedagogisti moderni, è il più idoneo a favorire l’apprendimento della letto-scrittura, consente di agevolare ciascun bambino. Da una parte offre a chi non ha particolari problemi cognitivi ed emotivi l’o pportunità di facilitare e accelerare l’apprendimento della letto-scrittura, dall’altra segue un procedimento percettivo-visivo che aiuta a rimuovere le difficoltà che hanno gli alunni con bisogni speciali.
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Il progetto didattico
IL PROGETTO DIDATTICO DI NUVOLA Il progetto didattico di NUVOL A ha come punto di par tenza il coinvolgimento emotivo Motivazione degli alunni. all’apprendimento Il requisito fondamentale perché “scatti” la scintilla dell’apprendimento è la motivazione all’apprendimento stesso: “L’apprendimento più fruttuoso è quello che avviene quando c’è una motivazione ad apprendere”. Sulla base di questa convinzione il progetto propone un percorso che si snoda attraverso una situazione narrativa adatta a suscitare empatia e coinvolgimento. Il personaggio-guida (la nuvola Nina) accompagna il bambino alla scoper ta della lettoscrittura proponendo situazioni, argomenti, esercitazioni e giochi diver tenti e al tempo stesso rigorosi dal punto di vista metodologico. Nina è una nuvoletta simpatica e curiosa che rassicura e incoraggia i bambini facendo loro scoprire la bellezza, la leggerezza e la gioia di imparare e raggiungere nuovi traguardi. L’approccio metodologico supera la rigida contrapposizione tra i metodi coniugando gli aspetti dell’attenzione al significato e al contesto, caratteristica del metodo globale, con l’attenzione al suono e al segno (fonema), ma soprattutto alla sillaba, secondo le più accreditate fonti didattiche, caratteristica del metodo sillabico-fonematico. I volumi
Per ogni alunno L ibro del Metodo L ibro di Lettura L ibro delle Discipline Q uaderno dello Stampato Q uaderno del Corsivo Q uaderno dei Numeri L ibro digitale scaricabile Per la classe e l’insegnante L ibro delle Storie Traguardo: competenze A lfabetiere sillabico A lfabetiere fonetico G uida dei Linguaggi e delle Discipline Poster didattici L ibro digitale in DVD e scaricabile Per i bambini con DSA o BES FACILmente (Percorsi semplificati)
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Il progetto didattico Il Libro delle Storie. La narrazione
Per la presentazione di ciascun fonema sillabico si par te dalla narrazione di un racconto. Le sequenze principali di tale racconto sono illustrate nel Libro delle storie fornito all’insegnante e sono inoltre presenti nei video animati che accompagnano ciascun fonema, proiettabili con la LIM. La presenza delle immagini favorisce un ascolto attivo, perché i bambini possono seguire ciò che accade nella storia. I personaggi dei racconti hanno il nome comune e il nome proprio che inizia con la lettera da presentare; nella storia sono poi inserite numerose parole che iniziano con i gruppi sillabici di volta in volta trattati, per abituare i bambini a identificare il suono delle sillabe nelle parole.
Sul Libro del Metodo ogni lettera dell’alfabeto è presentata in blocchi di quattro pagine. Il Libro Nella pagina di presentazione si par te dalla lettura globale della frase, che riassume il del Metodo. contesto della storia, per poi passare al riconoscimento e all’individuazione di parole che Le conoscenze iniziano con il fonema e il gruppo di sillabe relativo e, infine, alla scrittura del grafema. Nelle pagine successive vi è la presentazione delle sillabe (suono e scrittura) e il lavoro sulle parole e su semplici frasi. Le competenze
Ogni gruppo di fonemi termina con quattro pagine per il consolidamento delle abilità di letto-scrittura e per l’acquisizione di competenze. Il Libro del Metodo utilizza lo stampato maiuscolo; lo stampato minuscolo e il corsivo sono solo presentati nella prima pagina. L’insegnante che volesse procedere alla presentazione contemporanea di tutti i caratteri può utilizzare il Quaderno del corsivo e le pagine di traslitterazione presenti nel Libro di Lettura, nella presente Guida e nel Quaderno dello Stampato.
stampato minuscolo corsivo avviene in modo Il passaggio STAMPATO MAIUSCOLO La graduale nei testi. I volumi possono essere utilizzati separatamente, in successione oppure traslitterazione in modo integrato se si vogliono presentare tutti i caratteri contemporaneamente. Il progetto presenta dunque un percorso flessibile e duttile nell’utilizzo degli strumenti perché possa adattarsi alle caratteristiche peculiari di ogni insegnante e di ogni gruppo classe. Il Libro del Metodo utilizza lo stampato maiuscolo con la finalità di guidare il bambino alla Il Quaderno conoscenza dei diversi grafemi e delle diverse sillabe. dello Stampato. L’e sercitazione pratica della scrittura è demandata al Quaderno dello Stampato che par te Le abilità dal pregrafismo funzionale ai caratteri dello stampato maiuscolo, continua con il percorso grafo-motorio e termina con la traslitterazione nello stampato minuscolo. Il Quaderno del corsivo
La presentazione del corsivo segue un preciso percorso che par te dal pregrafismo funzionale alla scioltezza del gesto richiesta da questo tipo di grafia per arrivare alla scrittura guidata di sillabe, parole e frasi e alla lettura del corsivo.
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Il progetto didattico
IL PERCORSO PER L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA NEL CORSO NUVOLA Personaggio guida
Rappresenta l’e lemento emotivo-empatico che crea unitarietà nel percorso di apprendimento. Coinvolge emotivamente gli alunni e suscita il loro interesse.
Lettura della storia
Lettura globale della frase
Riconoscimento del gruppo sillabico
Funzione didattica: permette il primo passo verso la simbolizzazione. Attraverso il riconoscimento visivo del protagonista della storia (che ha nome proprio e comune che inizia con il fonema presentato) tutti i bambini avranno la stessa immagine mentale di quel personaggio. È lo stesso meccanismo che permetterà poi la rappresentazione mentale del segno grafico di ciascun fonema. Focalizzando l’attenzione su una sequenza impor tante della storia, si conduce il bambino al piacere di leggere, comprendendo un semplicissimo testo scritto. Funzione didattica: mettere a fuoco il grafema presentato. La lettura di disegni aiuta il bambino a pronunciare parole che iniziano o che contengono il gruppo sillabico presentato. Funzione didattica: favorire l’e strapolazione del gruppo sillabico dalle parole, sia come suono sia come scritto.
Utilizzo delle sillabe
Funzione didattica: lettura e scrittura della sillaba all’inizio e all’interno di parole e formazione di parole utilizzando le sillabe conosciute.
Lettura di parole e frasi
Funzione didattica: consolidamento della conoscenza delle sillabe, anticipazione delle parole nella lettura.
Verifica delle abilità e delle competenze acquisite
Facendo lavorare il bambino con tipologie di esercizi diversi da quelli utilizzati in precedenza, egli acquisisce la consapevolezza di aver imparato, accrescendo la propria autostima. Funzione didattica: monitorare il livello raggiunto da ciascun alunno sia dal punto di vista delle abilità sia al livello superiore della competenza.
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Il progetto didattico
NUVOLA, L’OFFERTA DIGITALE Il Flip Book
Il progetto NUVOL A comprende anche l’e stensione digitale, interattiva e multimediale: il Flip Book. Il Flip Book è il libro di testo digitale, ricco di risorse e strumenti da utilizzare in classe – attraverso la LIM o i devices a disposizione – oppure a casa, in modo semplice e autonomo. Pensato per potenziare la didattica, facilitare lo studio e rendere più coinvolgente il lavoro in classe e a casa, il Flip Book contribuisce anche a sviluppare le competenze digitali degli alunni. Le soluzioni digitali presenti sono pensate per essere fruite in modo intuitivo e flessibile da tutti, a seconda delle proprie attitudini e della propria familiarità con la tecnologia. Il libro digitale è uno straordinario strumento da personalizzare e scoprire. Questa Guida presenta l’utilizzo base del Flip Book e delle risorse a disposizione di docenti e studenti, ma sono disponibili molti altri strumenti, per un utilizzo avanzato dell’o ffer ta digitale. Il Flip Book di NUVOL A è scaricabile per lo studente, ma anche in DVD per il docente. La versione docente, oltre ai contenuti presenti nella versione studente, raccoglie tutta una serie di materiali scaricabili e stampabili, utilizzabili nei modi che si crederanno più opportuni.
Gli strumenti
Gli strumenti di lavoro a disposizione nel Flip Book sono raccolti in una barra laterale dedicata, che può essere spostata a destra o a sinistra della schermata, a seconda delle esigenze dell’utente. Essi consentono al docente di preparare lezioni coinvolgenti ed efficaci, e allo studente di svolgere esercizi, approfondire argomenti, ripassare, creare elaborati. Gli strumenti permettono di personalizzare le pagine dei volumi, arricchendole con contenuti e moltiplicando di fatto le potenzialità del libro di testo. Barra laterale, posizionabile anche a destra, con gli strumenti di lavoro a disposizione.
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Il progetto didattico Lo strumento segnalibro consente di selezionare le pagine di maggior interesse e di ritrovarle rapidamente, con un accesso diretto. attiva le possibilità di disegno a mano libera: matita, per scrivere Lo strumento matita sulle pagine come con una penna vera; evidenziatore, per sottolineare i testi scegliendo anche il colore e il tipo di tratto; forme, per utilizzare specifiche forme geometriche; direzione, per note grafiche lineari o per indicare un elemento con una freccia. permette di inserire, accanto alla pagina in uso del libro digitale, Lo strumento testo una pagina di lavoro, con righe di scrittura o quadretti selezionabili a seconda del livello della classe. permette di attivare le note vocali. In questo modo sarà possibile Lo strumento audio registrare appunti vocali, sintetizzare testi, rispondere a voce a domande aper te e fissare la risposta accanto all’e sercizio. Questo strumento consente inoltre di inserire un file audio esterno, presente nel personal computer dell’utente o in una chiavetta di memoria esterna. è quello che più di ogni altro moltiplica le possibilità di utilizzo Lo strumento allegati del Flip Book. Grazie ad esso, infatti, con un semplice clik sarà possibile inserire un documento esterno (testi, immagini, video, link iper testuali) all’interno del libro digitale, personalizzando, se lo si ritiene necessario, ogni singola pagina. permette di creare all’interno del libro digitale un componiLo strumento elaborato mento completo di testo e immagini, anche di diverse pagine. Vengono messi a disposizione già alcuni template , nei quali scrivere, caricare immagini e produrre quindi il proprio elaborato, che potrà essere salvato ed espor tato in diversi formati. e cornice danno la possibilità di oscurare parzialmente Gli strumenti spotligh la pagina selezionata, consentendo quindi di focalizzare l’attenzione su una par ticolare porzione di pagina, far leggere il testo riga per riga, nascondere par ti che non si vogliono ancora rivelare o mostrare solo le immagini senza per il momento svelare il testo. L’utilizzo di immagini in alta definizione consente poi di proiettare il Flip Book o di utilizzarlo sulla LIM.
Il libro liquido
Il Flip Book di NUVOL A ha una par ticolare attenzione per l’accessibilità. in alto a sinistra, è possibile passare alla versione Cliccando sull’icona Alta leggibilità accessibile del libro digitale, conosciuta anche con il nome di Libro liquido. In essa, per consentire una lettura fluida e facilitata, è possibile: v isualizzare quali risorse (audio, video, pdf allegati) sono presenti nella pagina, senza che siano presenti icone che possono interferire con la lettura; a scoltare il testo , selezionando tutto il brano o solo una par te di esso, scegliendo anche la velocità di lettura; d isattivare le immagini per evitare che impediscano una corretta lettura delle parole; e videnziare gli elementi più impor tanti della pagina;
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Il progetto didattico p ersonalizzare l’aspetto grafico del testo selezionando: - il tipo di carattere, tra cui l’OpenDylsexic; - le dimensioni del carattere, con la possibilità di ingrandirlo senza perdere l’impaginazione del testo; - la visualizzazione del testo, che può essere trasformato tutto in maiuscolo; - l’interlinea; - il colore di fondo della pagina.
I video, gli esercizi interattivi e le risorse
La multimedialità del Flip Book di NUVOL A si evidenzia anche dal corredo di risorse disponibili, tra cui i video e gli esercizi interattivi. Novità assoluta in NUVOLA sono i video animati delle storie per la presentazione dei fonemi. Nel Libro del Metodo, sulla pagina di apertura di ciascuna lettera, è presente l’icona che rimanda al car tone animato. L’insegnante potrà decidere di proiettare il video animato o prima della lettura della storia (presente nel Libro delle Storie), per incuriosire gli alunni, oppure dopo la lettura, per consolidare il ricordo della storia o come attività ludica. In un unico oggetto digitale sarà possibile riprodurre il video e, al termine di esso, lanciare un’utile attività di riordino delle sequenze; il tutto in un contesto coinvolgente e diver tente.
, che mostrano la corretta Un’altra tipologia di video a disposizione sono quelli tutorial grafia delle lettere dell’alfabeto, scritte nei tre caratteri: stampato maiuscolo, stampato minuscolo, corsivo. contenuti nel volume car taceo sono fruibili anche da Flip Book. La digiDiversi esercizi talizzazione degli esercizi segue il criterio di privilegiare le tipologie più consone all’utilizzo su LIM o computer. , fornito anche su CD-Audio Inoltre, il libro digitale contiene l’intero corredo audio all’insegnante, permettendo quindi, con un solo prodotto, l’utilizzo completo di tutte le risorse disponibili.
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NUVOLA E IL METODO DELLA CLASSE CAPOVOLTA Che cos’è la classe capovolta
Il metodo della classe capovolta o flipped classroom prevede l’inversione dei due momenti educativi classici dell’insegnamento, lezione frontale del docente e studio individuale a casa dell’alunno. Tale inversione prevede che l’insegnante condivida con gli alunni del materiale in sostituzione della tradizionale lezione frontale. Questo materiale può essere costituito da video, mappe, infografiche, testi… che l’alunno guarderà o consulterà a casa, seguendo peraltro i suoi personalissimi ritmi, e che poi condividerà il giorno dopo in classe, con l’insegnante e con i compagni. Sarà l’o ccasione per sottoporre eventuali dubbi, chiedere chiarimenti, risolvere quesiti che dovessero nascere, verificare ipotesi fatte, soddisfare curiosità. Per l’insegnante sarà l’o ccasione per far svolgere attività di tipo più prettamente laboratoriale, lavori di gruppo, compiti autentici.
Il materiale che NUVOL A fornisce al docente che volesse tentare un insegnamento capoI materiali per volto è stato studiato appositamente per essere di facile fruizione da par te degli alunni, l’insegnamento in modo da non andare incontro a problemi difficilmente gestibili a casa durante le ore di capovolto studio in autonomia. Questo materiale comprende: v ideo animati per ogni lettera dell’alfabeto: i fonemi sono presentati attraverso delle storie animate che l’alunno può guardare a casa in autonomia, per incuriosirsi, ma anche per tentare un lavoro di autovalutazione attraverso le attività ludiche che seguono alla visione di ciascun car tone animato; m appe in infografica con la dispiegazione a grappolo suppor tata dall’audio; l ettura e audio relativi alla sezione CLIL presente nell’A tlante di classe terza, attraverso cui fare piccole verifiche autocorrettive per valutare la comprensione; v erifiche contenute nei volumi alunni e digitalizzate da poter essere assegnate a casa in previsione di un lavoro poi successivo di controllo dell’insegnante, ma anche di autovalutazione da par te dell’alunno; v erifica digitale autocorrettiva attraverso un percorso ludico da fare a casa, i cui risultati possono essere verificati in classe.
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Il progetto didattico
IL LIBRO DELLE STORIE Nel Libro delle Storie l’insegnante trova i racconti che leggerà ai bambini (o farà ascoltare dal CD-Audio) per introdurre e presentare i fonemi e i relativi gruppi sillabici. L’ascolto del racconto ser ve a: c oinvolgere emotivamente gli alunni; s uscitare il loro interesse; guidare il processo di simbolizzazione. Funzione didattica
Come procedere
E ducazione all’ascolto. A ttività di motricità fine (tagliare e incollare). R icostruzione dei fatti salienti della storia. C omprensione della successione temporale e logica degli avvenimenti. E sposizione orale (far ripetere la storia ai bambini osser vando le immagini). A rricchimento lessicale. L eggere il racconto sottolineando con il tono della voce più alto e marcato le parole scritte in grassetto oppure fare ascoltare il CD-Audio su cui è registrata la lettura. Ogni racconto è diviso in quattro sequenze. La rappresentazione delle quattro sequenze è presente nel Libro delle Storie e può essere fotocopiata e distribuita agli alunni. Può anche essere proiettata per mezzo della LIM. D urante la lettura del racconto indicare via via le diverse sequenze. Questa operazione ha come scopo: - a bituare i bambini alla lettura da sinistra a destra; - collegare a un’immagine i testi ascoltati; - i mparare a dividere in sequenze un racconto per seguire lo svolgimento logico e cronologico. Imparare facendo Si può proiettare il car tone animato relativo alla storia: - o prima della lettura, per incuriosire i bambini ed entrare in argomento con un’anticipazione coinvolgente; - o dopo la lettura, per consolidare il ricordo della storia o come attività ludica.
Le sequenze
Ar te e immagine
F otocopiare le immagini delle quattro sequenze del racconto e distribuirle agli alunni affinché le ritaglino, le ricompongano in ordine cronologico e logico e poi le incollino sul quaderno. Far verbalizzare il racconto seguendo l’o rdine delle sequenze. P er ogni fonema, sono presenti lavori coinvolgenti da far realizzare agli alunni.
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Il progetto didattico
IL LIBRO DEL METODO Come è strutturata una unità didattica
Presentazione del fonema/grafema da colorare.
Nome del personaggio. Segnalazione delle immagini sul cui nome andrà fissata l’attenzione per discriminare quali cominciano con il fonema e il gruppo sillabico presentato e quali no.
Frase per la lettura globale, il riconoscimento di parole e l’individuazione del grafema. Presentazione del grafema nei 4 caratteri. Rimando alle attività da svolgere sui quaderni.
Nella pagina introduttiva compare il personaggio della storia. D opo aver presentato il personaggio attraverso la lettura della storia, fare osser vare ai bambini l’immagine e chiedere loro di verbalizzare che cosa vedono. P roporre loro alcune domande per accer tarsi che abbiano compreso che cosa vuole rappresentare il disegno. C hiedere come mai ci sono dei cerchiolini in corrispondenza di alcune par ti dell’immagine. Far nominare gli oggetti contrassegnati dal cerchiolino e individuare insieme quelli che iniziano con il fonema e le relative sillabe trattate. Leggere la frase seguendo le parole con il dito. N elle ultime pagine del libro è presente la frase suddivisa in sintagmi da far ritagliare e poi ricomporre. Pronuncia delle parole per l’identificazione della sillaba iniziale.
Didattica inclusiva: esercizi scritti con carattere ad alta leggibilità e rivolti a tutti i bambini della classe. Possono essere svolti anche da alunni con difficoltà.
Utilizzo dei colori blu per le consonanti e rosso per le vocali per automatizzare la corretta formazione della sillaba (metodo Montessori). In questo modo anche i bambini in difficoltà capiscono che per formare una sillaba occorrono sempre “un blu e un rosso”.
Lettura globale delle parole per l’identificazione della sillaba iniziale.
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Il progetto didattico Lettura delle sillabe all’interno delle parole.
Scrittura delle sillabe. Formazione delle parole.
Lettura di parole.
Lettura di semplici frasi.
Nelle prime fasi dell’apprendimento della letto-scrittura la competenza si può restringere al fatto che il bambino debba essere in grado di riconoscere e utilizzare le sillabe apprese in contesti verbali differenti, orali o scritti. Le quattro pagine finali di ciascun gruppo di lettere stimola il bambino a mettere in atto le abilità e le conoscenze acquisite per “lavorare” su proposte operative sempre diverse. La consegna di queste attività è formulata in modo sempre diverso, per insegnare ai bambini a riflettere sul messaggio senza sviluppare stereotipie.
Consegna.
Esercizio per sviluppare le competenze attraverso la visione dell’immagine, la lettura, la scrittura, l’autodettatura.
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Il progetto didattico
IL LIBRO DI LETTURA Come è strutturato il libro
Il Libro di Lettura inizia con brevi letture in stampato maiuscolo. Esse permettono al bambino di avvicinarsi all’idea di una struttura narrativa all’interno della quale si svolge una storia. Le letture successive, graduate per lunghezza e difficoltà, sono suddivise in due sezioni: u na prima sezione dedicata al mondo della fantasia in cui sono trattati i seguenti argomenti: - storie di fate, folletti, gnomi, - storie di maghi e streghe, - storie sulle ali della fantasia; u na seconda sezione che riguarda il mondo reale del bambino con letture: - sulla scuola, - sugli amici, - sulla casa, - su giochi e giocattoli. Le ultime pagine del volume sono dedicate alla riflessione sulla lingua (grammatica esplicita).
La par te antologica
Nella par te antologica viene proposto un semplice percorso di comprensione del testo. Le esercitazioni sono incentrate su: c omprensione lessicale; c omprensione del contenuto; s timolo alla verbalizzazione; s timolo alla produzione.
Ogni argomento è introdotto da una doppia pagina in cui si presenta un brano che dovrà Come è essere letto dall’insegnante o ascoltato attraverso il CD-Audio. strutturata una L’e sercitazione di comprensione è presentata in carattere Leggimi (font ad alta leggibilità) unità didattica perché il momento dell’ascolto e dell’introduzione dell’argomento possa essere un momento di didattica inclusiva.
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Il progetto didattico Ogni lettura è accompagnata da attività che stimolano il bambino e ne sviluppano le abilità e le competenze: leggere bene; c omprendere; s crivere; l essico; o r tografia; g rammatica. Par ticolare rilievo è dato dalle attività proposte, che possano mettere in rilievo le competenze degli alunni: c ompiti di realtà; a pprendimento cooperativo.
Nel libro sono presenti anche attività di collegamento: c ittadinanza e costituzione; m usica; a r te e immagine. Ogni capitolo si conclude con una doppia pagina in cui il bambino dovrà sviluppare le sue competenze in lettura e comprensione. Anche il testo di questa doppia pagina è in carattere Leggimi per consentire a tutti i bambini di leggere ed eseguire le esercitazioni con maggiore facilità. Le attività sono graduate: le attività più semplici sono contrassegnate dalla nuvoletta verde.
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Il progetto didattico
IL LIBRO DELLE DISCIPLINE “Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi”. Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione L’impostazione metodologica
In questa fase dello sviluppo evolutivo il bambino comincia, molto lentamente, ad astrarre concetti generali. Il passaggio è lento e graduale e non avviene per tutti gli allievi con gli stessi tempi e con le stesse tappe. Per questo motivo nel Libro delle Discipline le attività sono strutturate con complessità crescente, ma sempre adeguate al ritmo di apprendimento dei bambini. Le proposte didattiche vengono introdotte e affiancate da disegni che aiutano il bambino a visualizzare e a rendere concreta la situazione analizzata. La par te finale della sezione di matematica è dedicata ai compiti di realtà.
Le discipline
Matematica
Scienze
Geografia
Storia
Per ogni disciplina, nella presente Guida viene inserita la programmazione annuale sudLa divisa in: programmazione competenze da raggiungere al termine dell’anno scolastico; le conoscenze e le abilità da acquisire nel corso dell’anno; contenuti, strettamente collegati alle attività presenti nel volume. I prerequisiti
La valutazione
Nel Libro delle Discipline sono fornite schede per l’accer tamento dei prerequisiti posseduti dagli allievi. Nella Guida, la griglia per la rilevazione dei prerequisiti è presentata in due differenti forme: una scheda individuale, per rilevare il livello di par tenza di ogni allievo; una griglia relativa alla classe, nella quale poter tabulare i dati complessivi. Sia nella scheda personale sia in quella relativa alla classe, l’insegnante potrà segnare eventuali altri prerequisiti che ritiene utile indagare e che non possono essere rilevati attraverso schede operative. Il processo di apprendimento deve essere accompagnato da una puntuale valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti dal curricolo. Per questo motivo ogni unità didattica nel Libro delle Discipline si conclude con verifiche che permettono all’insegnante di dare una valutazione utilizzando parametri a lui più congeniali.
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I QUADERNI IL QUADERNO DELLO STAMPATO Il Quaderno dello Stampato è il quaderno personale dell’alunno che affianca il Libro del Metodo. Imparare facendo Il Quaderno dello Stampato ser ve per : insegnare ai bambini a organizzare in modo ordinato lo spazio della pagina; f avorire la prassi corretta di scrittura delle lettere, delle sillabe e delle parole; f issare attraverso l’e sercitazione il riconoscimento e la scrittura di sillabe. Il Quaderno utilizza i quadretti da 1 cm perché questo formato è il più adatto a contenere il tratto grafico del bambino. Per far in modo ch’e gli impari a organizzare la scrittura in modo ordinato, lo spazio (riga) in cui deve scrivere è inizialmente colorato. Con questo Quaderno il bambino può esercitarsi nella scrittura di tutte le sillabe presentate, anche dei suoni complessi. Alcune pagine sono dedicate all’autodettatura di parole che il bambino sarà in grado di scrivere perché formate solo da sillabe già conosciute. Il Quaderno dello Stampato propone attività di: p regrafismo finalizzato: - all’acquisizione di sicurezza nel tratto, - alla corretta direzione del tratto, - alla capacità di regolare la grandezza del tratto; s crittura di grafemi e sillabe; s crittura di parole attraverso l’autodettato; t raslitterazione dallo stampato maiuscolo allo stampato minuscolo. Nel libro digitale, per ciascuna lettera, è presente un video che guida alla corretta grafia in stampato maiuscolo, oltre che in stampato minuscolo e in corsivo.
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Il progetto didattico
IL QUADERNO DEL CORSIVO Il Quaderno del Corsivo è un quaderno personale dell’alunno che verrà utilizzato quando l’insegnante deciderà di proporre questo tipo di grafia. Imparare facendo Il Quaderno del Corsivo ser ve per : insegnare a scrivere in uno spazio prestabilito; f avorire la prassi corretta di scrittura delle lettere, delle sillabe e delle parole; f issare attraverso l’e sercitazione il riconoscimento e la scrittura di sillabe. Il Quaderno utilizza i quadretti da 0,5 cm perché questo formato è il più adatto a contenere il tratto grafico del bambino per una corretta e ordinata scrittura dei grafemi in corsivo. In calce alle pagine viene introdotto anche l’uso della riga con la divisione dello spazio per mezzo di righe ver ticali. Questo tipo di riga consente al bambino di imparare a contenere la scrittura orientandosi con punti di riferimento. Con questo Quaderno il bambino può esercitarsi nella scrittura di tutte le sillabe presentate, anche dei suoni complessi. Alcune pagine sono dedicate all’autodettatura di parole che il bambino è in grado di scrivere perché formate solo da sillabe già presentate. Il Quaderno del Corsivo propone attività di: p regrafismo finalizzato: - a ll’acquisizione della scioltezza necessaria per scrivere in modo armonico i grafemi in corsivo, - all’acquisizione di sicurezza nel tratto, - a lla corretta direzione del tratto, - a lla capacità di regolare la grandezza del tratto; s crittura di grafemi e sillabe; s crittura di parole attraverso l’autodettato; lettura di brani in corsivo; s crittura di brevi testi.
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IL QUADERNO DEI NUMERI Il Quaderno dei Numeri è il quaderno personale dell’alunno che affianca il Libro delle Discipline nella par te relativa alla matematica. Imparare facendo Il Quaderno dei Numeri ser ve per : insegnare ai bambini a organizzare in modo ordinato lo spazio della pagina; f avorire la prassi corretta nella scrittura dei numeri e dei simboli matematici; f ruire di tutti i modi per rappresentare una quantità; lavorare praticamente sulle quantità (disegno, regoli, abaco…) per giungere gradatamente all’astrazione e alla rappresentazione della quantità attraverso il numero. Il Quaderno utilizza i quadretti da 1 cm perché questo formato è il più adatto a contenere il tratto grafico del bambino. Il Quaderno dei Numeri è suddiviso in diverse par ti dedicate: ai prerequisiti; alla presentazione e alla esercitazione sui numeri fino a 20; a lle esercitazioni su addizioni e sottrazioni sia con la rappresentazione iconica sia con la rappresentazione dei materiali strutturati (regoli, abachi, linea dei numeri…); ai problemi.
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Il progetto didattico
FACILmente FACILmente è un volume che propone un percorso facilitato per l’apprendimento della letto-scrittura, dei concetti matematici e dei contenuti presentati nelle varie discipline. L’insegnante lo può richiedere per utilizzarlo con gli alunni che, pur non avendo cer tificazioni di Disturbi Specifici di Apprendimento, presentano comunque difficoltà. Il volume costituirà un valido strumento per integrarli nel lavoro della classe, realizzando un percorso di didattica inclusiva che permetta loro di par tecipare alle attività svolte. FACILmente presenta esercitazioni specifiche che sono l’adattamento più funzionale degli esercizi proposti a tutta la classe. Questo adattamento è stato concepito per avvicinarsi il più possibile ai diversi livelli di abilità e ai diversi stili cognitivi. L’o rganizzazione delle esercitazioni tiene conto delle strategie visive che i bambini in difficoltà spontaneamente mettono in atto. . Tutto il volume è in Leggimi, carattere ad alta leggibilità Imparare facendo FACILmente ser ve per : realizzare una didattica inclusiva; permettere a ogni alunno di apprendere secondo stili cognitivi diversi. Nel volume sono presenti attività legate: al riconoscimento, alla lettura e alla scrittura di sillabe; alla composizione di parole; alle letture facilitate; al riconoscimento della quantità; al lavoro con strumenti compensativi; all’o peratività con i numeri; a lla semplificazione dei contenuti principali delle discipline (storia, geografia, scienze).
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Il progetto didattico
TRAGUARDO: COMPETENZE Il progetto NUVOL A è completato da un volume dedicato interamente all’acquisizione Acquisire delle competenze. e verificare le competenze europee
Perché insegnare per competenze
Conoscenze, abilità, competenze
A che cosa ser ve questo testo
Affinché l’apprendimento sia veramente proficuo non bastano le conoscenze e le abilità: occorrono le competenze. I bambini devono saper applicare in ogni contesto tutte le conoscenze e le abilità imparate, affrontando anche situazioni nuove e inaspettate. Le parole conoscenze, abilità, competenze sono entrate nel lessico di ogni insegnante. I docenti hanno compreso che l’istruzione non può essere solo “scolastica”, cioè non deve ser vire solo a risolvere problemi che si presentano in classe, ma deve allargarsi alla comprensione del mondo esterno e all’agire in contesti diversi. Ecco dunque la necessità di una didattica che miri anche all’acquisizione di competenze per formare ragazzi che siano in grado non solo di sapere e saper fare, ma anche di imparare ad imparare, di saper ragionare, di fare ipotesi, di sostenere le proprie idee, di argomentare… Nel testo vengono proposte alcune unità didattiche che rispecchiano i requisiti di una programmazione per competenze. Le unità hanno come temi por tanti argomenti interessanti per bambini di questa età. Ogni tema è affrontato da punti di vista differenti e propone agli alunni una metodologia di lavoro basata sulla riflessione, sulla capacità di far riferimento a conoscenze pregresse, sull’atteggiamento critico e deduttivo nei confronti del sapere. È una sor ta di metodo per imparare a “esplorare” un argomento, ad acquisire una visione più ampia e interdisciplinare di un tema. Nel testo, all’inizio di ogni pagina, l’alunno troverà enunciato quale lavoro gli sarà richiesto e quale competenza dovrà mettere in atto. Per l’insegnante, invece, a fondo pagina, saranno evidenziate le competenze enunciate dal MIUR, le competenze chiave e gli assi culturali definiti dal Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli.
Come utilizzare Ogni insegnante potrà scegliere, all’interno di ciascuna unità, gli aspetti maggiormente legati al suo percorso didattico. il testo Le pagine possono essere fotocopiate o proiettate sulla LIM per lavorare con l’intero gruppo classe. L’autovalutazione
Al termine di ciascuna unità, viene richiesto ad ogni allievo di riflettere sul percorso svolto, esplicitando le difficoltà incontrate e le par ti in cui si è sentito maggiormente coinvolto.
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GLI ALFABETIERI Oltre all’alfabetiere individuale che accompagna il Libro del Metodo, alla classe sono dati in omaggio due alfabetieri murali: u no fonetico, contenente tutte le lettere, i numeri fino a 20 e dodici tavole interdisciplinari (i giorni della settimana, i mesi, le stagioni, i segnali stradali di pericolo, di divieto, di obbligo, di indicazione, manuali e luminosi, la segnaletica della sicurezza, la raccolta differenziata, gli esseri viventi e non viventi, i cinque sensi); u no sillabico, per il riconoscimento delle sillabe nei tre caratteri. Per gli insegnanti che presentano solo lo stampato, l’ultima colonna può essere piegata e utilizzata solo quando necessario.
I POSTER Per l’intero progetto (classi prima, seconda e terza) sono forniti i seguenti poster : analisi grammaticale; numeri fino a 20; tabelline; operazioni; linea del tempo.
LA GUIDA INSEGNANTE Nella Guida di classe prima l’insegnante troverà: l’impostazione e le scelte metodologiche del progetto didattico Nuvola; indicazioni sulla struttura dei vari testi del progetto Nuvola; suggerimenti per l’utilizzo dei differenti strumenti didattici; la programmazione annuale di tutte le discipline; materiale per l’accoglienza; n umerose schede per lo sviluppo, il consolidamento e la verifica delle strumentalità, abilità e competenze. Relativamente all’ambito linguistico sono inoltre presenti: un percorso mirato all’educazione all’ascolto; un’antologia di letture; schede per la produzione di testi; schede di riflessione linguistica.
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o n a i l Ita P rogrammazione annuale Accoglienza AbilitĂ iniziali Letto-scrittura Lettura Rif lessione sulla lingua
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Programmazione annuale
PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA ITALIANO TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DELL A CL ASSE PRIMA
Ascoltare e parlare tecipa alle conPar versazioni in modo appropriato. Presta attenzione e comprende l’argomento trattato nelle discussioni in classe. Comprende le informazioni principali di una discussione o di una comunicazione. S a riferire un pensiero o un breve testo letto o ascoltato.
CONOSCENZE E ABILITÀ
A scoltare chi parla e capire che per comprendere bene occorre prestare attenzione e stare in silenzio. scoltare gli altri in modo attento A e rispettoso, inter venendo nella conversazione in maniera corretta. A scoltare e comprendere semplici consegne, incarichi, sequenze di attività e compiti proposti. I nter venire nel dialogo e nella conversazione, in modo ordinato e per tinente. arrare brevi esperienze personali e N racconti seguendo un ordine temporale. R iferire esperienze vissute seguendo un ordine logico e/o cronologico. S viluppare la capacità di attenzione e concentrazione protraendole per tempi progressivamente più lunghi. omprendere, ricordare e riferire i C contenuti essenziali dei messaggi trasmessi. C ogliere gli elementi fondamentali di un testo o di un racconto individuando personaggi e luoghi. Individuare risposte coerenti alla domanda.
CONTENUTI
A scolto di brani di differente complessità letti dall’insegnante. C omprensione di racconti letti dall’insegnante e loro rappresentazione grafica. I ndividuazione di sequenze in storie di complessità crescente. R icostruzione della storia attraverso le sequenze. Individuazione della corretta cronologia delle sequenze. Individuazione dei personaggi di una storia. R iordino temporale e/o logico di immagini che rappresentano storie lette. B reve resoconto di un racconto letto e/o narrato. D escrizione orale di un’immagine. D omande per la comprensione del testo letto o ascoltato. L ibere conversazioni riguardanti il vissuto personale e/o collettivo, rispettando l’o rdine temporale e la continuità dei fatti. L e regole della conversazione. antenimento dell’attenzione sul M messaggio orale.
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Programmazione annuale Leggere e scrivere Legge semplici testi cogliendone il senso globale. P roduce semplici testi comunicativi connessi al vissuto quotidiano rispettando le fondamentali convenzioni or tografiche.
D istinguere la scrittura da altri sistemi simbolici.
E sercizi di pregrafismo.
Formulare ipotesi di scrittura.
L etture dell’immagine.
R iconoscere vocali, consonanti, sillabe dal punto di vista fonologico e grafico. Associare lettere per comporre sillabe. L eggere e comprendere immagini e parole. L eggere e comprendere parole e semplici frasi con il suppor to delle immagini. L eggere e comprendere brevi testi in stampato maiuscolo e minuscolo cogliendo l’argomento centrale e le informazioni essenziali. L eggere, comprendere e memorizzare semplici filastrocche e poesie. E seguire riproduzioni di linee, figure, segni grafici; completare sequenze, ritmi grafici e percorsi. R iprodurre lettere e parole par tendo da un modello. S crivere sotto dettatura lettere, sillabe e parole. S crivere autonomamente semplici parole a par tire da vocali, consonanti e sillabe note. S crivere autonomamente parole e frasi, utilizzando tecniche di facilitazione (immagini, parole stimolo…). omporre semplici pensieri su C esperienze personali. S crivere semplici testi relativi al proprio vissuto. ompletare in modo coerente un C testo.
Riflettere sulla lingua Riconosce gli elementi principali della frase.
iscriminare e usare le principali D convenzioni or tografiche (suoni affini, raddoppiamenti, gruppi consonantici, digrammi, apostrofo, accento, divisioni in sillabe). U tilizzare i principali segni di punteggiatura (virgola e punto fermo). C onoscere le par ti fondamentali del discorso (nome, ar ticolo, verbo, aggettivo qualificativo). A mpliare il lessico riflettendo sul significato delle parole.
E sercizi di orientamento spaziale. Ipotesi di scrittura. P resentazione di frasi scritte in cartelloni murali per una prima lettura e conoscenza globale delle parole. S composizione delle frasi in parole. R iconoscimento dei suoni. D iscriminazione di fonemi e grafemi. R iconoscimento dei fonemi all’inizio, alla fine e all’interno di una parola. A ssociazione di fonemi e grafemi per acquisire la strumentalità del leggere. R iconoscimento e scrittura dei grafemi in caratteri differenti. C opiatura di frasi e parole. L ettura di sillabe, sillabe inverse, parole, frasi, brani in complessità crescente. S crittura di sillabe, sillabe inverse. R iordino di sillabe per formare parole. S crittura di parole e frasi con l’aiuto di immagini o parole stimolo. alla lettura di immagini alla creaD zione di una breve storia. S crittura di semplici testi relativi al proprio vissuto. R iconoscimento di lettere e suoni simili, soffermandosi particolarmente su quelli che possono portare possibili confusioni. S crittura sotto dettatura. A utodettato di frasi e brevi testi. S uoni affini. Suoni complessi. G ruppi consonantici. D igrammi e trigrammi. I raddoppiamenti. L’accento. L’apostrofo. L a divisione in sillabe. L a punteggiatura. E , è. C ’è, c’e ra, c’e rano.
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a c i t a m e t a M
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Il progetto didattico
INSEGNARE MATEMATICA IN CLASSE PRIMA Le Indicazioni Nazionali per il curricolo sono il documento fondamentale a cui ogni insegnante deve fare riferimento nella costruzione del piano educativo e didattico per i suoi allievi. Di seguito ne sono citate alcune par ti. A che cosa ser ve la matematica?
Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rappor to il “pensare” e il “fare” e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e ar tefatti costruiti dall’uomo, eventi quotidiani. In par ticolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri. Calcolare il conto della spesa, leggere il proprio peso sulla bilancia, sapere qual è il giusto numero delle scarpe che usiamo sono alcuni semplici esempi che ci fanno capire quanto l’aspetto numerico sia fondamentale e imprescindibile nella nostra vita quotidiana. La capacità di gestire questo tipo di informazioni è indispensabile per poter interagire efficacemente con l’ambiente circostante. Quando il bambino entra nella Scuola Primaria ha già una serie di conoscenze che gli permettono di iniziare un percorso che lo por terà ad acquisire abilità e competenze sempre più approfondite. È in questa fase dello sviluppo che il bambino comincia, molto lentamente, ad astrarre dalla vita quotidiana concetti generali. Il passaggio è lento e graduale e non è uguale per tutti. Perciò lo stile di lavoro dovrà essere continuamente adattato alle necessità della classe. Il consiglio è di discutere sempre in team, con i colleghi, le difficoltà incontrate ed elaborare insieme la migliore strategia di lavoro.
Come lavorare?
In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico, sia come momento in cui l’alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, por ta a conclusioni temporanee e a nuove aper ture la costruzione delle conoscenze personali e collettive. Nella Scuola Primaria si potrà utilizzare il gioco, che ha un ruolo cruciale nella comunicazione, nell’e ducazione al rispetto di regole condivise, nell’e laborazione di strategie adatte a contesti diversi. È impor tante far intuire al bambino che la matematica non si occupa di situazioni lontane dal suo vissuto e perciò difficili da comprendere, ma essa non è altro che un modo per interpretare la realtà nel suo aspetto quantitativo e nelle relazioni spaziali e logiche che la costituiscono. Per questo è fondamentale utilizzare un metodo di lavoro “laboratoriale” attraverso cui il bambino costruisce, facendo, il proprio sapere. È ormai patrimonio comune l’affermazione che “i giochi contengono molta matematica”, ma è altrettanto vero che la matematica ha bisogno di gioco, di narrazione, di vissuti quotidiani che stimolino la narrazione.
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Il progetto didattico Il problem solving Compiti di realtà
Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola. Risolvere problemi non richiede solo la conoscenza dei numeri e delle operazioni, ma mette in gioco un’ampia gamma di processi metacognitivi (che cosa devo fare? Qual è il problema da risolvere? Quali sono i passaggi giusti per risolverlo?). È impor tante proporre agli allievi compiti autentici da risolvere affinché essi risultino agganciati al contesto di vita del bambino per far sì che egli riesca a dare un senso al suo lavoro. Nel Libro delle Discipline vi è un’intera sezione dedicata a questa metodologia di lavoro.
Gradualmente, stimolato dalla guida dell’insegnante e dalla discussione con i pari, l’alunno
L’apprendimento imparerà ad affrontare con fiducia e determinazione situazioni problematiche, rapprecooperativo
sentandole in diversi modi, conducendo le esplorazioni oppor tune, dedicando il tempo necessario alla precisa individuazione di ciò che è noto e di ciò che s’intende trovare, congetturando soluzioni e risultati, individuando possibili strategie risolutive.
È sicuramente vero che la matematica, come tutte le discipline, ha bisogno di momenti di lavoro individuale per essere realmente compresa e interiorizzata. Essa però si costruisce soprattutto nel confronto con gli altri e nell’interazione tra pari. L’insegnante deve dunque dare spazio alle attività di piccolo gruppo, durante le quali i bambini possono ipotizzare strategie risolutive individuali e originali. L’apprendimento cooperativo ( cooperative learning ) è una strategia educativa molto nota in campo pedagogico. Essa non presuppone “spettatori”, ma solo par tecipanti attivi. Il compito dell’insegnante sarà quello di favorire la comunicazione all’interno del gruppo dei pari, valorizzare il contributo fornito da ognuno, monitorare e indirizzare il lavoro di gruppo.
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Programmazione annuale
PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MATEMATICA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DELL A CL ASSE PRIMA
Numeri Comprende il significato dei numeri, i modi per rappresentarli e il significato della notazione posizionale (entro il 20). Opera tra i numeri mentalmente e per iscritto.
COMPETENZE E ABILITÀ
CONTENUTI
C onoscere e utilizzare i numeri naturali per contare, confrontare e ordinare raggruppamenti di oggetti.
I numeri naturali entro il 9.
L eggere e scrivere i numeri cardinali e ordinali entro il 20 in cifre e in parole.
I numeri ordinali.
C ontare in senso progressivo e regressivo, collegando correttamente la sequenza numerica verbale con attività manipolative e percettive.
omparazione di quantità: maggioC re, minore e uguale. ddizioni e sottrazioni entro il 9 A con metodi e strumenti diversi. R aggruppamenti dei numeri in base 10. I numeri naturali entro il 20.
Risolve i problemi che richiedono l’uso dell’addizione e della sottrazione.
R iconoscere il valore posizionale delle cifre.
A ddizioni e sottrazioni entro il 20 con metodi e strumenti diversi. P roblemi.
Riconosce e rappresenta situazioni problematiche.
E seguire raggruppamenti per 10 (la decina). onfrontare quantità e numeC ri usando i simboli convenzionali: maggiore, minore e uguale (< > =).
Imposta, discute e comunica strategie di risoluzione.
L’Euro.
A ggiungere, mettere insieme, togliere, completare, trovare la differenza. E seguire operazioni di addizioni e sottrazioni entro il 20 utilizzando materiale strutturato. E seguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. omprendere le relazioni tra opeC razioni di addizione e sottrazione. onoscere, rappresentare (con C disegni, parole e simboli) e risolvere situazioni problematiche utilizzando l’addizione e la sottrazione.
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Programmazione annuale Spazio e figure E splora, descrive, rappresenta lo spazio. R iconosce e descrive le principali figure piane e solide.
R iconoscere negli oggetti i più semplici tipi di figure geometriche e saperle rappresentare.
L e principali forme geometriche piane (quadrato, rettangolo, triangolo e cerchio).
escrivere le principali caratteristiche D di alcune figure geometriche piane.
Linee e regioni.
L ocalizzare oggetti nello spazio rispetto a se stessi, agli altri e agli oggetti utilizzando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, dentro/fuori).
O rientamento spaziale, percorsi sul piano e coordinate sul piano quadrettato.
E seguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno e viceversa. R itrovare un luogo attraverso una semplice mappa. Individuare caselle o incroci sul piano quadrettato.
Misure, relazioni, dati e previsioni
onoscere e utilizzare i quantificaC tori e i connettivi logici.
Individua relazioni tra elementi e le rappresenta.
O sser vare oggetti e fenomeni e individuare grandezze misurabili.
Classifica e ordina in base a determinate proprietà elementi e oggetti.
E ffettuare misure (per esempio di passi, monete, quadretti ecc.) con oggetti e strumenti elementari (per esempio la bottiglia, la tazza, ecc.).
Organizza e rappresenta raccolte di dati, interpreta le rappresentazioni.
sser vare, descrivere e confrontare O oggetti.
I ndividua grandezze misurabili confrontandole direttamente e indirettamente.
C ompiere confronti di grandezze.
isure di lunghezze. M M isure di peso. M isure di capacità. L e relazioni. L e classificazioni. I quantificatori. L’uso di E, NON. R accolta di dati semplici e relativa rappresentazione tramite ideogrammi, istogrammi e diagrammi di Carroll e Venn.
C lassificare in base a un attributo. R accogliere e organizzare dati e informazioni. R appresentare e interpretare dati secondo oppor tune modalità. rgomentare sui criteri che sono A stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. R appresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.
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e z n e i Sc a i f a r Geog Storia
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Scienze
SCIENZE Questa disciplina che, spesso, è un po’ trascurata nelle prime classi della Scuola Primaria, è, al contrario, molto impor tante per i bambini, che sono estremamente curiosi e interessati a tutto ciò che accade in natura. L’e sperienza e l’o sser vazione diretta della natura e dei fatti che la riguardano “dovrebbero caratterizzare l’insegnamento delle scienze e dovrebbero essere attuate attraverso un coinvolgimento degli alunni incoraggiandoli, senza un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre domande sui fenomeni e le cose.” ( Indicazioni Nazionali per il curricolo ). Come fare Scienze?
Soprattutto nei primi mesi di scuola è consigliabile organizzare brevi, ma frequenti uscite, anche solo nel cor tile della scuola, per osser vare i fenomeni prodotti dal cambiamento della stagione. I bambini sono già consapevoli che le foglie ingialliscono e poi cadono, che diventa sempre più freddo… ma, come per altre discipline, si tratta di organizzare tutte queste conoscenze.
Una “parola magica” delle scienze è “perché”. Ogni volta che un bambino fa un’o sser vaFare, osser vare zione, chiedere sempre “perché?” e invitare tutti a discuterne. e parlare Per esempio, se qualche alunno osser va che alcuni alberi perdono le foglie e altri no, non dare subito la risposta corretta, ma chiedere loro di fare delle ipotesi dopo aver osser vato attentamente le diverse piante. Lasciare che discutano a lungo, che riflettano su ciò che i compagni affermano, incoraggiarli ad approfondire i loro ragionamenti e, con cautela, far notare eventuali incongruenze. Qualcuno tenderà a dare spiegazioni “magiche”. In questo caso aiutare, gradualmente, a passare da una visione fantastica della realtà a una reale. Tutto questo attraverso l’o sservazione, il ragionamento e la verifica delle ipotesi. Inoltre far notare che, per osser vare cose e fenomeni, occorre mettere in atto i cinque sensi, ognuno dei quali ci offre informazioni diverse, ma ugualmente impor tanti. In classe l’insegnante potrà approfondire il lavoro sui sensi utilizzando materiali raccolti nelle uscite o por tati dai bambini. E il libro?
Non avere fretta di usare il libro; prima accer tarsi che tutti gli alunni abbiano un solido bagaglio di esperienza “sul campo”, abbiano discusso, si siano scambiati opinioni. Solo allora introdurre anche le pagine del testo.
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Programmazione annuale
PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA SCIENZE TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DELL A CL ASSE PRIMA
Conoscere il mondo S viluppa atteggiamenti di curiosità. Osser va con attenzione la realtà circostante per cogliere somiglianze e differenze.
CONOSCENZE E ABILITÀ
CONTENUTI
tilizzare i cinque sensi U per esplorare e conoscere la realtà attraverso esperienze concrete.
L e informazioni che provengono dai cinque sensi: • la vista; • l’udito; • il tatto; • il gusto; • l’o lfatto.
U sare i sensi per ricercare attributi e qualità dell’ambiente circostante. R iconoscere l’o rgano corrispondente al senso.
L e caratteristiche degli esseri viventi.
R iconoscere esseri viventi e non.
I vegetali e gli animali.
Esseri viventi e non viventi.
C onoscere le caratteristiche dei viventi. onoscere la differenza C tra vegetali e animali.
I materiali Osser va con attenzione la realtà circostante per cogliere somiglianze e differenze.
I ndividuare alcune proprietà dei materiali osser vati (legno, plastica, metallo, vetro…).
D ifferenti tipi di materiali. L e caratteristiche dei materiali.
escrive alcuni semplici D fenomeni osser vati.
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Geografia
GEOGRAFIA L’insegnamento della geografia contribuisce a conferire il senso dello spazio e ad acquisire il linguaggio della “geograficità”. La geografia che si propone ai bambini di classe prima è più simile a quella della Scuola dell’Infanzia che a quella che nella Scuola Primaria si studierà nelle classi successive. Infatti essa non è tanto riferita a fatti propriamente geografici, come il territorio nei suoi aspetti fisici e politici, quanto alla dimensione fisica e geografica del corpo del bambino in relazione all’ambiente in cui vive. È con il corpo che il bambino ha esplorato il mondo circostante, lo ha conosciuto e ha imparato a controllarlo. Geograficamente ha imparato il dentro e il fuori vuotando i cassetti, infilandosi negli armadi… Ha sperimentato il sopra e il sotto salendo sulle sedie o nascondendosi sotto i letti; ha intuito che l’ambiente intorno si divide in una par te che sta a destra e un’altra che sta a sinistra. Pian piano ha imparato a riconoscere le strade intorno alla propria casa, quelle che si fanno per andare dai nonni o al supermercato. Il bambino si è confrontato con lo spazio scuola nei tre anni di Scuola dell’Infanzia ed è lì che è iniziato il suo rappor to con il foglio. Come fare Geografia?
Il primo incontro con la disciplina avviene attraverso un approccio attivo all’a mbiente circostante, attraverso un’e splorazione diretta; in questa fase la geografia opera insieme alle scienze motorie, per consolidare il rapporto del corpo con lo spazio” (Indicazioni Nazionali) . Come suggerito dalle Indicazioni Nazionali , all’inizio la geografia sarà principalmente il ripetersi di una serie di esercizi fisici e di esplorazione corporea dello spazio: lo strisciare, il saltare, il muoversi verso l’alto o verso il basso, trovare il centro di una stanza, il consolidamento della lateralità con l’apprendimento definitivo di destra e sinistra... tutte attività da farsi non solo in classe, ma anche in giardino e in palestra. Ma poi si deve anche esplorare la zona limitrofa alla scuola. Per questo l’insegnante può accompagnare i bambini a fare il gioco dell’e sploratore; probabilmente quasi tutti gli alunni conoscono le vie circostanti, ma l’impor tante è acquisirne una conoscenza più sistematica: c onoscendo i nomi delle strade; osser vando quali negozi ci sono; t rovando punti di riferimento; r icordando e ripetere il percorso fatto; t rovando altri per arrivare alla stessa meta. Successivamente queste competenze possono essere trasferite sul foglio. Controllare che gli alunni usino il foglio in tutte le sue possibili varianti: in alto, in basso, al centro, a destra, a sinistra, sotto, sopra, nella sua divisione in colonne, nella sua divisione in quadretti, nella sua divisione in righe. Non dimenticare che per il bambino è molto difficile controllare il movimento, che è ancora ampio, e incanalarlo in uno spazio ristretto come è appunto il foglio. Ha quindi bisogno di tutto il tempo che gli è necessario senza dannose forzature.
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Programmazione annuale
PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA GEOGRAFIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DELL A CL ASSE PRIMA
L’organizzazione dello spazio Si sa orientare negli spazi vissuti. escrive gli spostamenti D effettuati da sé o da altri. I ndividua e rappresenta relazioni topologiche. R appresenta spazi conosciuti, identificandone gli elementi costitutivi.
CONOSCENZE E ABILITÀ
CONTENUTI
onoscere gli organizzatori C spaziali.
G li indicatori topologici.
escrivere verbalmente e D graficamente gli spostamenti propri e di altri elementi nello spazio vissuto utilizzando gli indicatori spaziali (sopra/sotto, davanti/dietro, dentro/fuori, destra/sinistra).
Diversi punti di vista.
Spostamenti nello spazio. Percorsi.
onoscere la propria posizione C e quella di oggetti nello spazio vissuto rispetto a diversi punti di riferimento. E seguire e rappresentare semplici percorsi su istruzioni verbali e grafiche.
Lo spazio attorno a noi R icava informazioni geografiche attraverso l’alterazione del territorio.
Educazione alla salute R iconoscere gli atteggiamenti corretti da tenere nei differenti ambienti.
S aper analizzare uno spazio per scoprirne gli elementi caratterizzanti.
li elementi costitutivi G di un ambiente.
onoscere l’uso e la funzione C degli spazi abitualmente vissuti: la casa, la scuola, la città.
L a scuola.
A ssumere compor tamenti adeguati alle differenti situazioni.
L a casa. L a città.
I compor tamenti giusti a scuola.
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Storia
STORIA Al suo ingresso nella scuola il bambino possiede già una “sua” esperienza del tempo vissuto: il compito dell’insegnante dovrebbe consistere, quindi, nel predisporre una serie graduale di attività didattiche che gli consentano di trasformare le intuizioni in riflessioni, in consapevolezze e in scoper te. Dopo aver verificato il livello di maturità globale della classe, l’insegnante può partire con il lavoro senza attendere la piena acquisizione delle strumentalità del leggere e dello scrivere. Che cosa fare? L’attività di storia svolta durante il primo anno dovrebbe poter essere in grado di trasformare le intuizioni spontanee del bambino nella capacità di “pensare il tempo”. Per raggiungere questo obiettivo è oppor tuno promuovere esperienze concrete e coinvolgenti in merito a quelli che sono considerati i regolatori temporali classici: la successione; la ciclicità; la contemporaneità; la durata; il passato, il presente, il futuro… Come insegnare storia?
A questa età, la riflessione sullo scorrere del tempo passa attraverso attività quali: la verbalizzazione e la socializzazione delle sensazioni, delle percezioni e degli stati d’animo; l a drammatizzazione; l’attività motoria; la manualità; l’e spressione grafica; la produzione musicale . È impor tante far capire ai bambini alcuni concetti fondamentali per la comprensione della materia: 1) L a concezione del tempo come una variabile, necessaria ma non sufficiente, a produrre ogni possibile mutazione nella natura inorganica, nei vegetali, negli animali, nell’e ssere umano. A questo proposito proporre ai bambini alcune semplici attività per far capire loro che il cambiamento non è prodotto solo dal tempo. Il bambino deve poter toccare con mano che il fattore tempo contribuisce indubbiamente al cambiamento di cose, animali, persone, ambienti, situazioni, ma che non basta lasciar passare del tempo per ottenere i cambiamenti previsti o desiderati. Per esempio, cominciare con il chiedere se tutto ciò che viene “seminato” nasce dopo un tempo adeguato. Probabilmente quasi tutti gli alunni risponderanno che solo i semi germogliano. Se ci fosse qualcuno di parere contrario o incer to, procedere facendo un piccolo esperimento: raccontare la storia di Pinocchio che semina le monete d’o ro e provare a fare con loro la stessa cosa; dopo un tempo che i bambini riterranno sufficiente far controllare che cosa è successo. 2) L a possibilità di “richiamare” il passato attraverso la memoria e la fonte. I bambini sanno che non si può tornare indietro nel tempo. Tuttavia possiamo ricostruire il passato attraverso la memoria. A questo proposito far capire loro che la memoria del passato non par te dalla nascita, ma subentra a un cer to punto della vita e che non è possibile ricordare tutto, ma solo alcuni episodi. Tuttavia c’è un altro modo per ricostruire i fatti trascorsi anche se noi non li ricordiamo: le fonti. Se non possiamo ricordare che cosa facevamo quando avevamo un anno, possiamo chiederlo ai genitori oppure ricavarlo dalle foto.
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Programmazione annuale
PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA STORIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DELL A CL ASSE PRIMA
L’orientamento temporale Si sa orientare nel tempo vissuto. Individua, ordina e mette in relazione fatti ed eventi.
CONOSCENZE E ABILITÀ
CONTENUTI
R iconoscere la successione di due o più fatti.
D iversi tipi di “storia”.
lassificare e ordinare eventi C secondo gli indicatori temporali.
L a linea del tempo.
isporre fatti ed esperienze D in ordine cronologico: la linea del tempo.
L a successione delle azioni. L a contemporaneità. L a durata delle azioni.
R ilevare la contemporaneità di azioni in situazioni di esperienza. Intuire che le azioni hanno una durata. Percepire la valenza soggettiva della durata delle azioni.
La ciclicità e la misurazione del tempo sa orientare nel tempo Si vissuto. Individua, ordina e mette in relazione fatti ed eventi. Utilizza strumenti convenzionali per la misurazione del tempo.
omprendere che in un ciclo C temporale si ripete la sequenza di alcuni eventi. R iconoscere i cicli temporali più comuni: la giornata, la settimana, i mesi, le stagioni e saper utilizzare il lessico relativo nell’e spressione quotidiana.
L e par ti del giorno. L a settimana. L’anno e i mesi. L e stagioni.
onoscere e usare il sistema C e gli strumenti convenzionali per la misurazione e la periodizzazione: calendario e ruote del tempo.
I cambiamenti Individua, ordina e mette in relazione fatti ed eventi.
R ilevare i cambiamenti nella propria persona e nell’ambiente circostante.
L e modificazioni di persone e cose dovute al tempo.
ogliere i cambiamenti dovuti C al passare del tempo.
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