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Gli Australopitechi
Nella Rift Valley, a Laetoli, sono state ritrovate una serie di orme di piedi lasciate da Austrolopitechi. Furono i primi ominini a sperimentare la posizione eretta. Gli Australopitechi si adattarono ai cambiamenti.
Laetoli
Aspetto fisico Lo scheletro degli Australopitechi si era modificato per poter assumere la posizione eretta. Camminavano spostando continuamente il peso da un piede all’altro e dondolavano le braccia. Non riuscivano a correre velocemente, perciò spesso per difendersi salivano ancora sugli alberi. Avevano il corpo ricoperto di peli. Il loro cranio e il loro cervello erano piccoli e il muso era molto simile a quello delle scimmie.
Il pollice opponibile Camminare in posizione eretta permise agli Austrolopitechi di avere le mani libere. Le utilizzavano per afferrare rami, bastoni, sassi. Il pollice divenne opponibile, cioè era in grado di piegarsi e toccare le altre dita della mano. La nuova struttura della mano permetteva di afferrare e maneggiare gli oggetti con facilità.
Le orme di Laetoli
Nei pressi di Laetoli, in Tanzania, sorge un vulcano, oggi spento, ma che milioni di anni fa era attivo ed eruttava una gran quantità di ceneri. Su questo materiale, bagnato dalla pioggia, tre Australopitechi che camminavano su due gambe lasciarono le loro impronte, che poi si fossilizzarono. Quelle tracce hanno un’età di 3,7 milioni di anni.
1 Punti chiave • Aspetto fisico • Il pollice opponibile • Come si nutrivano • Come vivevano Come si nutrivano Gli Australopitechi impararono a cibarsi di insetti, uova e pezzetti di carne lasciati dai predatori. Divennero onnivori.
Come vivevano Per difendersi dai grandi predatori impararono a vivere in gruppo, a collaborare nella ricerca di cibo, a comunicare con i gesti. A poco a poco furono in grado anche di memorizzare una sequenza di gesti. Erano in grado di capire se il loro modo di agire otteneva un risultato utile oppure no. Aumentava la loro intelligenza, cioè la capacità di adattarsi all’ambiente, di modificarlo in modo utile, di imparare dall’esperienza.
Lucy
I primi resti che permisero di ricostruire uno scheletro intero di Australopiteco appartengono a una femmina, che venne chiamata Lucy. Lucy è vissuta più di tre milioni di anni fa. Quando è morta aveva circa 20 anni ed era alta poco più di un metro. Insieme a lei furono trovate ossa di altri individui. Ciò testimonia che apparteneva a un gruppo. Lucy fu ritrovata nella zona della popolazione Afar, perciò la sua specie venne chiamata Austrolopithecus afarensis.
Metodo di studio
2 Ricavo informazioni Completa la sintesi. Gli Australopitechi camminavano
in ............................................................... Il pollice era ........................................... Si cibavano di ......................................
.................................................................... Vivevano in ............................................ e ......................................... con i gesti. 3 Espongo Utilizza la sintesi che hai completato ed esponi le tue conoscenze.