L. Allevi • M. Cappelletti • A. De Gianni
e d n a r g a L
A R U T N E V V A E IN L IP C IS D e l l e d IO SUSSIDIAR
LIBRO LIBRO A NORMA
DIGITALE
MULTIMEDIA
INTEGRAZIONI DIGITALI
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STORIA GEOGRAFIA
Per l , acquisizione delle
COMPETENZE DISCIPLINARI 002_004_intro storiageo 4.indd 1
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MI PRESENTO!
Sono il tuo SUSSIDIARIO e insieme trascorreremo un intero anno scolastico. Contengo due discipline, STORIA e GEOGRAFIA. Osserva come le ho organizzate e leggi con attenzione, perché troverai anche qualche suggerimento utile per lo studio. Questo è il titolo: è la prima cosa da leggere per capire quale argomento sto per presentarti.
Questo è il testo di studio vero e proprio: leggilo una prima volta con attenzione, poi leggilo di nuovo e sottolinea le informazioni principali.
Questo bollo segnala la pagina, o le pagine, del quaderno operativo in cui troverai delle attività inerenti l’argomento trattato.
Nelle attività di questo tipo ti propongo di operare e riflettere proprio come farebbe uno storico o un geografo.
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Questo bollo rimanda al tuo Atlante multidisciplinare. Tienilo vicino a te quando studi: potrà esserti molto utile.
Alcune parole sono scritte con un carattere più spesso: sono le parole chiave, importanti per comprendere il testo. Se di qualcuna non conosci il significato, consulta il vocabolario.
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Oltre al testo, le mie pagine contengono molte immagini, sia foto sia disegni: osservale con attenzione perché da esse puoi ricavare nuove informazioni.
Troverai questo box molto spesso: dopo aver letto più volte il testo e sottolineato le informazioni principali, mettiti alla prova con le attività proposte.
Troverai anche una o due pagine intere di attività per verificare quanto hai imparato.
Quando vedrai un simbolino verde accanto ad alcuni esercizi vorrà dire che potrai svolgerli anche sul tuo libro digitale.
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Di tanto in tanto troverai alcune pagine speciali di approfondimento sulle grandi invenzioni, sulla Cittadinanza attiva, sul confronto ieri-oggi.
Vai a pagina 110! Scoprirai una GRANDE AVVENTURA della geografia.
Vai a pagina 40! Scoprirai una GRANDE AVVENTURA della storia.
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Indice • L e fonti della storia • L a rappresentazione e il calcolo del tempo •D alla preistoria alla storia
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LE CIVILTÀ DEI FIUMI
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I Sumeri
14 • L e città-Stato 16 • L ’organizzazione sociale 17 LE GRANDI INVENZIONI La scrittura 18 LE GRANDI INVENZIONI La ruota 19 • L a religione 20 Verifico Le mie conoscenze Le mie competenze 21
I Babilonesi, gli Hittiti e gli Assiri 22 • I Babilonesi • I l Codice di Hammurabi
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CITTADINANZA ATTIVA
L‘Importanza delle leggi 27 •G li Hittiti 28 LE GRANDI INVENZIONI La lavorazione del ferro 29 •G li Assiri 30 COM’È OGGI La Mesopotamia 32 Verifico Le mie conoscenze Le mie competenze 33
Gli Egizi • I l Nilo • L a storia dell’Egitto • L ’organizzazione sociale • L a scrittura
Un’avventura della storia LA STELE DI ROSETTA
• L e attività economiche • L a vita quotidiana • L a religione e il culto dei morti • L e piramidi COM’È OGGI L’Egitto Verifico Le mie conoscenze Le mie competenze
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La civiltà dell’Indo •U na civiltà molto singolare • L ’arrivo degli Arii COM’È OGGI Il Pakistan
La civiltà della Cina • L a società cinese • L a religione e la scrittura LE GRANDI INVENZIONI La carta, la seta, la polvere da sparo COM’È OGGI La Cina Verifico Le mie conoscenze Le mie competenze
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LE CIVILTÀ DEL MEDITERRANEO
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Gli Ebrei
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• I l popolo della Bibbia • L a religione COM’È OGGI Israele
I Fenici
34 36 37 38 39
•N avigatori e mercanti •S ocietà, economia, cultura e religione LE GRANDI INVENZIONI La porpora, il vetro, il timone COM’È OGGI Il Libano Verifico Le mie conoscenze Le mie competenze
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Le civiltà dell’Egeo: i Cretesi
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Le civiltà dell’Egeo: i Micenei
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•U n’isola verde e fertile • L a religione • I l mito del Minotauro •G uerrieri e navigatori •O mero e gli eroi di Troia Verifico Le mie conoscenze Le mie competenze
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Le fonti della storia La storia è la disciplina che ricostruisce il passato e lo storico è lo studioso che porta alla luce quel passato e gli eventi che lo hanno costituito. Lo storico ricostruisce il passato attraverso le tracce lasciate dagli uomini, tracce che si chiamano fonti. Egli esamina le fonti, le ordina dal punto di vista cronologico, cioè stabilisce a quando risale precisamente ciascuna di esse, le classifica, le analizza e le confronta con le conoscenze esistenti per arrivare a ricostruire un evento del passato. Le fonti storiche sono di diverso tipo.
Cronologico deriva da “cronologia”, parola di origine greca composta da chronos, “tempo”, e logos, “discorso”. In senso generale, significa “studio della successione dei fatti storici nel tempo”.
Le fonti scritte sono costituite da tutto ciò che l’uomo ha lasciato scritto su pietra, papiro, pergamena, carta... Sono chiamate anche documenti.
Le fonti materiali sono gli oggetti prodotti dall’uomo (vasellame, attrezzi, armi, vestiti, gioielli, monumenti, monete...), e i resti di esseri viventi (ossa, denti...). Si chiamano anche reperti.
Le fonti orali sono racconti, interviste, registrazioni, dichiarazioni di persone che sono state testimoni di un evento. Si chiamano anche testimonianze e sono disponibili solo per fatti relativamente recenti.
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Le fonti della storia Lo storico lavora come un investigatore che deve scoprire la verità su un evento. Egli cerca le tracce, gli indizi facendosi aiutare da esperti collaboratori: l’archeologo, il paleontologo, il geologo, l’antropologo, l’etnologo… Le fonti iconografiche (dal greco eikòn, “immagine”, e graphia, “scrittura”) sono costituite da graffiti, immagini, dipinti, incisioni, mappe, fotografie, quadri, sculture… PER STUDIARE 1
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ELABORO E RICERCO
Per ognuna delle seguenti fonti, individua se si tratta di una fonte orale (FO), scritta (FS), materiale (FM) oppure iconografica (FI).
2 Ricerca e definisci quali sono i compiti degli studiosi qui elencati.
Paleontologo: ................................................................................................................................................................................................................................................................. Archeologo: ..................................................................................................................................................................................................................................................................... Antropologo: ..................................................................................................................................................................................................................................................................
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La rappresentazione e il calcolo del tempo Oltre a ricostruire gli eventi del passato, lo storico deve anche collocarli nel tempo, cioè stabilire quando si sono verificati, quanto sono durati e se sono accaduti prima, dopo o contemporaneamente ad altri eventi. Per farlo, lo storico si serve di uno strumento molto utile, la linea del tempo, una linea immaginaria senza inizio e senza fine, utile per visualizzare graficamente la successione degli eventi in ordine cronologico. Per registrare gli eventi sulla linea del tempo gli storici hanno dovuto scegliere un evento importante a partire dal quale iniziare a contare gli anni. Per la civiltà occidentale tale evento è la nascita di Cristo, che sulla linea del tempo è indicata come l’anno 0. Gli anni che precedono la nascita di Cristo si indicano con la sigla a.C. (avanti Cristo) e si contano andando all’indietro; gli anni che seguono la nascita di Cristo si indicano con la sigla d.C. (dopo Cristo) e si calcolano in modo progressivo, andando cioè in avanti.
1500 a.C.
a.C.
1000 a.C.
0
500 a.C.
500 d.C.
NASCITA DI CRISTO
1000 d.C. d.C.
Civiltà diverse dalla nostra hanno scelto come punto di partenza nel calcolo del tempo avvenimenti importanti della loro storia. Per gli Ebrei l’anno 0 è quello della creazione del mondo, come descritto nella Bibbia, il loro libro sacro, e corrisponde al nostro 3760 a.C. Gli Arabi hanno come riferimento la fuga di Maometto, il loro profeta, dalla città di La Mecca, corrispondente al nostro 622 d.C.
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La rappresentazione e il calcolo del tempo Gli antichi Greci contavano gli anni partendo dalla prima Olimpiade (776 a.C.), mentre gli antichi Romani avevano come anno 0 la fondazione di Roma (753 a.C.). La linea del tempo è utile anche per misurare la durata degli eventi, che può essere breve, media, lunga o molto lunga. Per calcolare la durata degli eventi gli storici usano queste unità di misura: anno
lustro
decennio
secolo
millennio
era
Indicando sulla linea del tempo le date di inizio e di fine di un evento o di un intero periodo è possibile stabilire la durata dell’evento o del periodo stesso.
800 700 600 500 400 300 200 100
753 a.C. • Fondazione di Roma
PER STUDIARE
100 200 300 400 500
NASCITA DI CRISTO
a.C.
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476 d.C. • Caduta dell’Impero romano d’Occidente
COMPRENDO ED ELABORO
Leggi le seguenti affermazioni e indica se sono vere V o false F .
La linea del tempo è uno strumento dello storico. Il nostro anno 0 corrisponde alla fuga di Maometto. Gli anni prima di Cristo si indicano con la sigla d.C. Cronologia vuol dire “studio del tempo”. Sulla linea del tempo il 100 a.C. è a destra dell’anno 0. Il 500 d.C. viene dopo il 500 a.C. 2
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d.C.
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quaderno operativo 2
Completa.
La storia di Roma è iniziata nel .................................. e si è conclusa in Occidente nel ............................. . Quindi è durata ...................................... anni, equivalenti a circa ...................................... secoli, cioè a oltre un ............................................................... .
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Dalla preistoria alla storia Lo scorso anno hai studiato che con la comparsa dell’uomo sulla Terra ha inizio il periodo che gli studiosi chiamano preistoria, che si suddivide in Paleolitico (“età della pietra antica”) e Neolitico (“età della pietra nuova”). Il Paleolitico ebbe inizio con la comparsa dell’homo habilis, avvenuta circa 2,5 milioni di anni fa, e si concluse 12.000 anni fa, quando ebbe inizio il Neolitico. Durante il Paleolitico l’uomo viveva in piccoli gruppi allo stato nomade, dedicandosi alla caccia e alla raccolta. Viveva in accampamenti di tende o in caverne. Conosceva l’uso del fuoco, costruiva oggetti di pietra poco raffinati, seppelliva i morti.
Durante il Neolitico l’uomo cominciò a dedicarsi all’allevamento e all’agricoltura e passò dallo stato nomade a quello sedentario. Viveva in villaggi stabili, costituiti da vere e proprie abitazioni. Fabbricava utensili non solo di pietra o di osso, ma anche di metallo, e imparò a tessere e a lavorare l’argilla. Un po’ alla volta gli abitanti dei villaggi iniziarono a specializzarsi in un’attività precisa. C’era chi faceva il contadino o l’allevatore, chi il vasaio, il tessitore o il fabbro. Poiché in questo modo nessuno poteva procurarsi da solo tutto ciò di cui aveva bisogno, l’uomo imparò a scambiare i propri prodotti. Nacque così il baratto, esercitato dapprima all’interno di ciascun villaggio, poi tra un villaggio e l’altro grazie ai mercanti.
Il baratto è una forma di commercio senza uso di denaro.
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Dalla preistoria alla storia
Gerico Agli inizi del Novecento gli archeologi scoprirono in Palestina i resti della più antica città del mondo, Gerico, sorta verso l’8000 a.C. intorno a un’oasi. A Gerico vivevano circa 4 000 persone: agricoltori, pastori, cacciatori e mercanti che commerciavano il sale estratto dal Mar Morto.
Con lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento, dell’artigianato e del commercio l’uomo visse un periodo di grande benessere e quindi la popolazione nei villaggi aumentò notevolmente. A quel punto i villaggi si ingrandirono fino a diventare vere e proprie città, ciascuna delle quali governata da un re. In seguito alla loro comparsa, si sviluppò un’organizzazione sociale che unì gli abitanti di un territorio, dando vita alle prime civiltà. Oltre alle abitazioni, nelle città vi erano edifici pubblici come i templi, dove si veneravano gli dèi sotto la guida dei sacerdoti. Nei templi si trovavano anche i magazzini, in cui contadini e artigiani portavano parte dei loro prodotti, che venivano ridistribuiti in caso di scarsità di cibo o scambiati con prodotti provenienti da altre città. A quel punto divenne indispensabile trovare un sistema che aiutasse le persone a documentare le quantità e i movimenti dei prodotti in entrata e in uscita. Fu così che nacque la scrittura. Da quel momento l’uomo ebbe a disposizione uno strumento per descrivere le sue attività, per raccontare di sé. Questa invenzione è considerata talmente importante che, con la sua comparsa, gli storici fanno terminare la preistoria e iniziare la storia, ora ricostruibile anche grazie a documenti scritti. La data di questo evento è collocabile intorno al 3500 a.C.
PER STUDIARE 1
SINTETIZZO
Riassumi sul quaderno le caratteristiche del Paleolitico e del Neolitico.
2 Seguendo la scaletta, spiega oralmente
il passaggio dal villaggio alla città.
Sviluppo delle attività economiche; benessere; aumento della popolazione; nascita della città.
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Le civiltà dei fiumi Le grandi civiltà del passato si svilupparono nelle vicinanze dei fiumi, perché l’acqua era indispensabile per la vita, per l’agricoltura, per l’allevamento e per tutte le altre attività umane. Inoltre i fiumi erano importanti vie di comunicazione per gli spostamenti sia dei prodotti sia delle persone. Le prime civiltà nacquero e si svilupparono in tempi diversi. Tuttavia la linea del tempo mostra che alcune progredirono contemporaneamente ad altre, anche se in luoghi diversi, e, venendo a contatto tra loro, si influenzarono a vicenda.
Le civiltà mesopotamiche (dei Sumeri, dei Babilonesi, degli Hittiti e degli Assiri) si svilupparono nelle pianure formate dal Tigri e dall’Eufrate. A loro si deve l’invenzione della ruota e della scrittura.
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La civiltà egizia si sviluppò lungo il corso del Nilo. Le piramidi costituiscono una testimonianza della sua grandezza e del suo splendore.
4000 a.C.
3500 a.C.
3000 a.C. CIVILTÀ MESOPOTAMIC HE CIVILTÀ EGIZIA CIVILTÀ DE LL’INDO CIVILTÀ CI NESE
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2500 a.C. 2000 a.C.
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sserva la linea del tempo: in O quale arco di tempo le civiltà dei fiumi furono contemporanee?
La civiltà cinese si sviluppò dapprima lungo il corso del Fiume Giallo, poi anche lungo quello del Fiume Azzurro. A essa si deve l’invenzione della seta, della carta e della bussola.
La civiltà dell’Indo si sviluppò lungo il corso dell’Indo. I resti delle città di Harappa e Mohenjo-Daro sono la testimonianza di una civiltà per quei tempi “moderna”.
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I Sumeri
ompleta i testi che illustrano il disegno con i seguenti C termini: cereali, piante tessili, aratro, canali, mattoni, imbuto, raggi.
Sumer significa “terra coltivata�.
5 I Sumeri inventarono l’......................................, costituito da una robusta punta di legno, da un timone a due manici e da un ....... ........................................ che faceva cadere i semi nel solco.
1 I Sumeri resero coltivabili le
zone paludose vicino ai fiumi attraverso ......................................, dighe e argini.
4 Furono i Sumeri a inventare la ruota: era piena, senza ......................................, e fu applicata al carro.
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3000 a.C.
2500 a.C.
2300 a.C. 2000 a.C.
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I Sumeri
io s torico In una tavoletta d’argilla, ritrovata a Nippur, sono contenute le istruzioni che un padre dà a un figlio per una buona conduzione dei campi.
2 Coltivavano ........................................... (orzo e frumento), ortaggi, legumi, piante da frutto e ........................................ ................................................. (lino e canapa).
… sul punto di coltivare il tuo campo, abbi cura di aprire i canali d’irrigazione in modo che l’acqua non raggiunga nel campo un livello troppo alto. La stoppia del campo dovrà essere strappata a mano e legata in covoni. Le crepe del terreno dovranno essere colmate con l’erpice. La sbarra del giogo dovrà essere rinforzata, la tua nuova frusta fissata con chiodi e il manico di quella vecchia riparato dai figli dei braccianti. 1
Cerca il significato delle parole chiave in rosso nel documento.
2 Quali lavori un contadino sumero
doveva svolgere per avere un buon raccolto e quali attrezzi utilizzava?
3 I Sumeri inventarono anche i ......................................, fatti di un impasto di acqua e argilla lasciato a essiccare al sole in uno stampo.
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