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La macchina del tempo La macchina del tempo
Elisa Prati
Chi dice “genio” dice Leonardo da Vinci, l’ingegnoso talento che dopo cinquecento anni non smette di stupire con le sue futuristiche invenzioni, le sue inimitabili opere pittoriche e i suoi tanti interessantissimi appunti sulla natura, sull’arte, sulla musica e la scienza.
ELISA PRATI LEONARDO
Leonardo
Elisa Prati
Il genio dai mille talenti
Dove e quando ha vissuto Leonardo? Come ha potuto raccogliere nel corso di una sola esistenza tanta sapienza, tante abilità e tanta ingegnosa passione per la tecnica, l’arte, la natura e gli esseri viventi? La storia della sua vita è solo una delle scoperte di questo libro, pensato per incuriosire i bambini e appassionarli a una tra le più straordinarie figure di genio universale di ogni tempo.
ISBN 978-88-4683867-4
Per tutti i titoli della collana vai al sito: www.alberodeilibri.com cover Leonardo.indd 1
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La collana L’albero dei libri vuole proporre ai ragazzi della Scuola Primaria racconti e romanzi che rispettino i loro gusti e la loro graduale capacità di leggere e comprendere una storia, sia dal punto di vista linguistico che dal punto di vista tematico. Racconti e fiabe in stampato maiuscolo o minuscolo per imparare a leggere da soli. Storie per scoprire il piacere di un avvincente gioco lungo un libro. Avventure fantastiche e realistiche per ragazzi che già leggono da soli. Libri per scoprire il piacere di viaggiare con la mente seguendo un filo d’inchiostro. Romanzi e storie per lettori esperti. Libri per esplorare per filo e per sogno il mondo dentro e intorno a noi.
Elisa Prati Vive in un borgo del Chianti, ha studiato Filosofia, Belle Arti e Psicologia, si occupa di narrativa e varia per ragazzi, da sempre ama il viaggio, l’arte e la letteratura. Elisa ha scritto anche: Tommy, il pesce ciclista, Tre sirene e un pirata, Lo Scacciapaura, Il libro della giungla e Il gatto della tramvia.
A ciascun colore corrisponde un livello di difficoltà sia linguistica che tematica. Ogni libro accompagna i ragazzi lungo un progressivo apprendimento delle tecniche di lettura attraverso argomenti che rispondono al loro gusto. Storie per crescere Storie che nascono da argomenti quotidiani e raccontano in modo fantastico o reale i problemi dei ragazzi di oggi. La macchina del tempo Vicende ambientate nel passato, per vivere avventure a contatto con la nostra storia. Classici Avventure sempreverdi che contribuiscono alla crescita culturale e individuale di ogni ragazzo. Cartoline Avventure in cui il paesaggio diventa uno dei protagonisti per stimolare i ragazzi a conoscere il mondo in cui viviamo. Artè Storie che hanno come filo conduttore l’arte in tutte le sue manifestazioni, dalla pittura alla musica al teatro.
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Luca Poli Tra fumetto e illustrazione, tra animazione digitale e acquarelli, ama recitare attraverso il disegno e collabora con molte case editrici. Luca ha illustrato anche Storie sconclusionate e Sherlock Holmes.
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La storia di questo formidabile genio appartiene a ................................
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Leonardo Direttore di collana: Mariagrazia Bertarini Testi: Elisa Prati Art Director: Letizia Pigini Redazione: Micaela Di Trani Progetto grafico: Romina Duranti, Valentina Mazzarini Illustrazioni: Luca Poli Impaginazione: Carmen Fragnelli Responsabile di produzione: Francesco Capitano © 2018 ELI - La Spiga s.r.l. Via Soperga 2 20127 Milano - Italia Tel. +39 02 2157240 info@laspigaedizioni.it www.alberodeilibri.com Stampa: T ecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 18.83.491.0 ISBN 978-88-468-3867-4 Tutti i diritti riservati. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della casa editrice ELI – La Spiga. La casa editrice ELI – La Spiga usa carta certificata FSC per le sue pubblicazioni. È un’importante scelta etica, poiché vogliamo investire nel futuro di chi sceglie ed utilizza i nostri libri sia con la qualità dei nostri prodotti sia con l’attenzione all’ambiente che ci circonda. Un piccolo gesto che per noi ha un forte significato simbolico. Il marchio FSC certifica che la carta usata per la realizzazione dei volumi ha una provenienza controllata e che le foreste sono state sottratte alla distruzione e gestite in modo corretto.
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Il genio dai mille talenti
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indice
Cap. 1 • Speciale fin dall’inizio Cap. 2 • Bambino per sempre! Cap. 3 • Leonardo e gli animali Cap. 4 • Da ragazzo di bottega a… Cap. 5 • … grandissimo pittore! Cap. 6 • Alla corte del Moro di Milano Cap. 7 • Ingegnere e inventore geniale Cap. 8 • Le macchine idrauliche e quelle per il volo Cap. 9 • Altri strabilianti marchingegni Cap. 10 • Un sorriso che vale… una vita Dossier
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Capitolo 1
Speciale fin dall’inizio Quando qualcuno dice genio, tutti pensano a Leonardo da Vinci, la persona piÚ straordinaria di ogni tempo. Fu probabilmente il migliore pittore che si ricordi, ma anche un ottimo scultore, scenografo e architetto, un raffinato musicista e scrittore, un geniale inventore, ingegnere e costruttore, un appassionato di matematica e infine, sopra a ogni altra cosa, una persona innamorata della natura. Tutto questo in un solo uomo. Nessuno ha mai saputo fare tante cose diverse cosÏ bene, tutte da vero specialista.
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Capitolo 1
Nessuno ha avuto un’immaginazione inesauribile come la sua, né la pazienza di progettare e realizzare tante invenzioni straordinarie, considerate ancora oggi, dopo cinquecento anni, realmente geniali. Leonardo fu particolare fin dall’inizio, possiamo dire proprio fin dalla nascita, avvenuta il 15 aprile del 1452 in una casa vicina a Vinci, un piccolo borgo in Toscana, a metà strada tra Firenze e Pisa. Anche la sua infanzia fu speciale, sicuramente diversa da quella di tanti altri bambini. Tanto per cominciare, la signora che i primi anni della sua vita lo allevò come un figlio, non era la sua vera mamma. Il papà, Piero da Vinci, lo aveva avuto da una bella ragazza di nome Caterina, a cui voleva molto bene, ma che non aveva potuto sposare. – Un notaio come te, figlio di notaio e nipote di notaio, non può sposare una come Caterina! E non mi importa niente se la
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Speciale fin dall’inizio
ami e se avete già un figlio – aveva tuonato nonno Antonio, padre di Piero. Fare il notaio era un mestiere da persone molto istruite, un mestiere che si tramandava di padre in figlio proprio come un’eredità e rendeva molto ricchi. Caterina era una ragazza povera, che probabilmente non sapeva né leggere né scrivere. All’epoca poi i matrimoni li decidevano i genitori degli sposi e non avevano molto a che fare con l’amore. – Tu Piero prenderai in sposa Albiera di Giovanni Amadori, una ragazza di buona famiglia, brava, istruita e adatta a te – dichiarò Antonio da Vinci una volta per tutte e Piero dovette ubbidire senza fiatare. Caterina finì per sposare un contadino, che non doveva essere proprio un campione di gentilezza, perché si meritò il soprannome di Accattabriga, che indica chi ha sempre voglia di menar le mani. Comunque quest’uomo ebbe abbastanza
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Capitolo 1
buon cuore da accettare la situazione di Caterina: single con un bambino. All’epoca era una situazione molto delicata. Leonardo dunque era frutto di un amore di gioventù nato fuori dal matrimonio di entrambi i genitori. La maggior parte dei bambini come lui rimanevano con le famiglie delle loro mamme e crescevano senza il vero papà. A lui invece toccò un altro destino, perché la matrigna Albiera, sposa di Piero, presto si rese conto di non riuscire a mettere al mondo dei figli suoi e accettò con gioia di prendersi cura di Leonardino. – In fondo è pur sempre tuo figlio – disse forse a Piero dopo qualche anno di matrimonio – e potrà rallegrare questa nostra casa, che rischia di rimanere senza bimbi… sai che tristezza sarebbe! Piero da parte sua fu sicuramente contento. – È una decisione fantastica Albiera! Devi sapere che il mio Leonardino è proprio speciale… – rivelò alla moglie,
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Speciale fin dall’inizio
– È magnetico, attrae tutti come una calamita e chi lo conosce fa a gara a fargli i complimenti. È anche un bimbo bellissimo, sai? Dai lineamenti fini… come quelli di un angelo! E poi non ti darà troppo disturbo perché è un tipetto che sa stare a lungo concentrato, passa molto tempo da solo e sa fare già mille cose diverse ad appena cinque anni. – Allora non ti sorprenderà che lo voglia qui con noi. Sono sicura che mi affezionerò a lui come se fosse mio figlio! – Albiera era contenta, come chi sa che sta facendo la cosa giusta. Anche il severo signor nonno Antonio una volta tanto era d’accordo: – Non c’è alcun motivo, Piero, di lasciare Leonardino a Caterina e all’Accattabriga, può stare anche con me e tua madre – aveva detto quando finalmente ebbe conosciuto quel suo nipotino e si fu affezionato a lui teneramente e in modo imprevedibile. Probabilmente ci volle un po’ a convincere
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mamma Caterina a cedere il suo vispo e bel primogenito alla famiglia Da Vinci. – Tu Caterina hai già un’altra bambina e sei di nuovo incinta – sembra di sentire Albiera che le parla – Io invece non posso avere figli, lasciami almeno allevare Leonardino. Caterina deve essersi convinta quando cominciarono a nascerle, una dopo l’altra, altre figlie, c’è chi dice che ne abbia avute ben nove! La vita con l’Accattabriga poi non deve essere stata delle più facili…
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Speciale fin dall’inizio
Caterina si persuase ad affidare Leonardo a Piero, che avrebbe potuto assicurargli un’istruzione e magari farne un bel notaio. Piero e Albiera notarono presto nel piccolo Leonardo una vivace intelligenza e tante capacità che suscitavano meraviglia. Leonardino sapeva osservare la natura per ore senza stancarsi, disegnare con incredibile precisione, fare calcoli, suonare strumenti appena visti... insomma, doti straordinarie in un bambino.
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Capitolo 1
Doveva essere un piacere vederlo crescere e sviluppare i suoi tanti talenti. Chissà se qualche volta Caterina andò a trovarlo nella casa di quei signoroni, lei che era solo una povera contadina. Nessuno lo racconta, ma forse Leonardo ogni tanto vedeva spuntare nel giardino o nel campo, nei boschi di Vinci, quella sua mamma Caterina e riceveva da lei qualche dose extra di coccole… Deve essere stato difficile dimenticare un bimbo a cui la natura aveva regalato un visino dolce, l’espressione buona e sincera, ma soprattutto una inesauribile curiosità, e tanta tenerezza.
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Capitolo 2
Bambino per sempre! Pare che tutti i grandi della Storia abbiano conservato anche da adulti qualcosa della loro infanzia e del bambino che erano: la curiosità. Leonardo rimase sempre desideroso di imparare, conoscere e sperimentare. Non si sposò mai. Viaggiò molto, attratto da mille novità, e si circondò di giovani fino alla fine dei suoi giorni. Si può dire che nella sua vita inventò parecchi giochi appassionanti, con lo stesso entusiasmo, la serietà e la precisione dei bambini. Con il suo carattere curioso, attivo e
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Capitolo 2
giocherellone, Leonardo ha vissuto una delle vite più creative che si possano raccontare: amava divertirsi in quello che faceva e quando un progetto lo annoiava, semplicemente lo abbandonava, proprio come faceva da bambino con i suoi giochi. Bambino per sempre, dunque, e già questo è degno di un vero genio! Della sua infanzia, di come Leonardo l’ha vissuta realmente, rimangono poche notizie. Ce la possiamo però immaginare. Leonardo deve essere stato calmo e un po’ solitario, capace di creare tutto un suo mondo di immaginazione, fantasia e creatività; un bimbo capace di inventare, costruire, smontare, rimontare, osservare, fare esperimenti. – Chissà se mi basterà una sola vita per imparare tutto quel che si può imparare? – si deve essere domandato a un certo punto. – Voglio fare il gioco dell’artista, quello dell’inventore, e del costruttore di macchine, quello dell’ingegnere di ponti e di città…
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Bambino per sempre!
Sono cose che si decidono da bambini queste. La natura fu il grande amore di Leonardo fin dall’inizio. Che bello osservare il volo di una rondine e di una libellula, notare come cambia il moto delle acque lungo un fiume o davanti a una cascatella, ammirare la casa costruita dalle formiche e quella delle api, registrare i movimenti nella muscolatura di un cane, di una mucca o di un cavallo, disegnare tutte le diverse espressioni delle persone che vivono in campagna, in città, quelle che strillano ai mercati… Per Leonardo il mondo era una continua e magica scoperta. Il padre Piero era spesso a Firenze o a Pisa per il suo lavoro di notaio e non si può dire che sia stato molto presente, ma al suo posto con Leonardo c’erano spesso il nonno Antonio e lo zio Francesco. Quest’ultimo deve essere piaciuto particolarmente al nostro Leonardino: era un tipo originale che non aveva avuto
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Capitolo 2
nessuna voglia di fare il notaio come il padre e il fratello. Viveva strafelice senza un soldo e amava portare a spasso il geniale nipotino nella campagna intorno a Vinci a osservare piante e animali, a chiacchierare di tutto e di niente, a disegnare sui pezzi di preziosa carta che Piero portava da Firenze.
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