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La quarta A

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Le sequenze

Le sequenze

SCOPRO nuovi significati

Sul quaderno, cerca di spiegare il significato delle espressioni evidenziate. Poi confrontati con le compagne e i compagni, e, se serve, controlla sul dizionario.

Come ogni mattina, prima di entrare, la maestra Giuditta sbirciò in quarta A dalla porta socchiusa. Eh sì, le piaceva proprio osservare i suoi ragazzi. Così facendo aveva scoperto molte cose su di loro. C’erano proprio tutti. A cominciare dalle gemelle Anna e Lisa. Ai genitori bastava pronunciare un unico nome, Annalisa, ed entrambe accorrevano. Quanto fiato risparmiato! Vicino alla finestra, Francesco era impegnato a esplorare la giungla del suo naso. Aveva una paura terribile dell’acqua. Al mare o in piscina il livello massimo delle sue immersioni era le ginocchia, convinto che, ficcando la testa sott’acqua, quest’ultima sarebbe penetrata dalle orecchie nel cervello! Cinzia, magra come un manico di scopa, stava riempiendo di cuori una pagina del suo diario. Accanto a lei, ben più robusta, Rosalba le suggeriva i nomi da inserire all’interno di tutti quei cuori. Federico, come sempre, era concentrato a battere il record sul suo videogame. Le sue dita si muovevano velocissime sui pulsanti, come sulle corde della sua chitarra.

classe

PER CONOSCERSI MEGLIO

Preparate un cartellone, con tante righe quanti sono i componenti della vostra classe e con i nomi di ognuno.

Poi, ognuno di voi scriverà su un post-it una caratteristica, una qualità e un suo interesse, e farà lo stesso per un compagno. Incollate i post-it sul cartellone, leggete insieme le descrizioni e confrontatevi: potreste scoprire di voi stessi o degli altri degli aspetti che non conoscevate!

Nome Come mi vedo io Come mi vedono gli altri

E poi Caterina, che sognava a occhi aperti e viveva nel suo mondo pieno di colori. Giuditta si soffermò a guardare la dolcezza del suo sguardo. Poi c’era il gruppo delle gramigne: Greta, Arianna e Camilla. Greta si vantava delle sue lunghe trecce e di quel piccolo tatuaggio lavabile che si era fatta vicino all’orecchio. Arianna ogni giorno arrivava a scuola con un vestito diverso. Camilla era una ragazzina capricciosa e permalosa. Angelo era grande e grosso, figlio di un pastore. Non parlava quasi mai. Era veramente un ragazzo difficile. Non aveva legato con nessuno se non con Rosario. L’esatto opposto. Mingherlino, le dita ossute, timido e con gli occhiali spessi. Era precisino precisino. Nei compiti di matematica faceva i numeri usando riga e squadra. Angelo lo difendeva sempre.

G. Oliani, Alla ricerca della memoria perduta, La Spiga

NALIA ZZO

il testo

Completa lo schema con le informazioni relative agli alunni della quarta A fornite dal testo.

Anna e Lisa Francesco Cinzia Rosalba Federico Caterina Greta Arianna Camilla Angelo Rosario

Secondo te, questa descrizione è: oggettiva. soggettiva. Perché? (BEN)ESSERE mindfulness Vivere in un gruppo numeroso come una classe non è semplice.

Spesso le dinamiche che emergono rendono difficili i rapporti. Secondo te, quali sono le caratteristiche che facilitano i rapporti? E quali, invece, quelle che li rendono più difficoltosi?

APPROFONDIMENTO IN GUIDA

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