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Come si sono formati i ghiacciai
650 milioni di anni fa, sul nostro pianeta la temperatura media si aggirava intorno a –50 gradi. A causa del freddo, la Terra era come una palla tutta coperta di neve e la superficie degli oceani era ghiacciata fino a 1 km di profondità. L’effetto “palla di neve” era dovuto a una glaciazione che era iniziata 50 milioni di anni prima. Da allora, sul nostro pianeta si sono alternate ere glaciali, in cui i ghiacci si espandono e gli oceani si ritirano, e periodi interglaciali, in cui i ghiacciai si sciolgono facendo aumentare il livello degli oceani. L’ultima era glaciale di cui siamo a conoscenza si chiama Würm: iniziò 110 000 anni fa e terminò circa 10 500 anni fa. Nel suo periodo più freddo, gran parte dell’Europa e dell’Asia assomigliavano a una steppa, mentre la Scandinavia, parte delle isole britanniche, il Canada e la parte settentrionale degli Stati Uniti erano coperte di ghiaccio. Persino in Africa, sulle montagne del Marocco e dell’Etiopia, si estendevano dei ghiacciai, anche se molto piccoli. Alla glaciazione di Würm seguì un periodo interglaciale con clima più mite, che favorì lo sviluppo delle grandi civiltà che studiamo a scuola. Intorno al 5000 a.C. si ebbe il clima più caldo mai registrato di tutto l’Olocene, il periodo geologico che stiamo vivendo ora, e proprio in quell’epoca nacquero gli Egiziani e gli Ittiti, che si stabilirono sulle coste del Mediterraneo. Per la legge dell’alternanza di cui parlavamo prima, al periodo caldo fece seguito un’epoca più fredda. Intorno al 1300 d.C., la temperatura si abbassò di nuovo e iniziò il periodo più freddo di tutto l’Olocene, cioè la “piccola età glaciale” che durò circa tre
secoli (1590-1850). In quegli anni, i ghiacciai aumentarono, tanto da invadere e distruggere terre, case e villaggi. Intorno al 1950, un nuovo aumento della temperatura portò a una regressione dei ghiacciai, che continua tuttora. Secondo uno studio di Cambridge, infatti, l’inquinamento atmosferico causato dal progresso industriale (cioè le emissioni di anidride carbonica nell’aria) sta rallentando l’arrivo della prossima era glaciale. Nel periodo che stiamo vivendo il clima non è più solo un fenomeno naturale, ma è “provocato” dalle azioni dell’uomo, per cui alcuni studiosi sostengono che l’Olocene sia terminato e che l’attuale era geologica debba essere chiamata “Antropocene”. E per quanto riguarda la prossima glaciazione? Secondo i più recenti calcoli, il suo arrivo è previsto tra 1500 anni. Non ci resta che aspettare!
UNA COPERTA PER IL GHIACCIAIO
È un rituale che si ripete ogni anno in varie località alpine: a fine primavera, dei teli bianchi vengono stesi sul ghiacciaio allo scopo di ridurne lo scioglimento durante i mesi più caldi dell’anno. La copertura è poi rimossa all’inizio dell’autunno. Composti solitamente di poliestere e fibre di polipropilene, i teli geotessili hanno uno spessore di 3-4 millimetri. Stesi sul ghiacciaio, riflettono la luce solare e proteggono lo strato di neve e il ghiaccio sottostanti dal calore e dai raggi ultravioletti. In alternativa ai teli sono usati materiali quali segatura e trucioli di legno.
OMPRENDOC
il testo
Leggi le definizioni dei termini specifici evidenziati nel testo, poi scrivi le parole corrispondenti.
Periodi in cui i ghiacci si espandono e gli oceani si ritirano:
Nome dato all’ultimo periodo glaciale:
Periodo geologico che stiamo vivendo ora: Periodi in cui i ghiacci si sciolgono con conseguente aumento del livello degli oceani:
Periodo geologico in cui le variazioni climatiche non sono solo naturali, ma anche provocate dall’uomo: