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Un piccolo paradiso
Ricorda: la FABULA è il racconto della storia costruito seguendo la successione degli avvenimenti in ordine cronologico.
Christy si dondolava pigramente sull’altalena sotto il porticato; sull’altro lato della strada, Eddie se ne stava seduto, intento a mangiare un gelato. Sua madre le aveva raccomandato di essere amorevole con Eddie: nessuno voleva mai giocare con lui, perché era diverso. Christy lanciò un’occhiata al giardino della casa più avanti, dove Jim stava giocando a biglie. Scese dall’altalena e si avviò lungo la strada. – Ciao Jim – lo salutò. Il ragazzino lanciò l’ultima biglia e si avvicinò a lei. – Christy, conosco un posto dove le rane depongono le uova. Vieni? Christy fece cenno di sì e si misero in cammino. Eddie li raggiunse, con un sorriso enorme stampato sulla bocca. Jim non lo degnò di uno sguardo, così Christy fu costretta a dirgli: – Eddie, è meglio che torni a casa. Lui non rispose, ma il sorriso svanì di colpo. Jim allora gli corse incontro, battendo i piedi a terra: – Sciò Eddie! A casa! Eddie fece una smorfia: – Mica sono un cane, Jim. – E allora piantala di venirci dietro come un cane. Eddie girò sui tacchi e, a testa bassa, tornò verso casa. – Ma che bisogno c’era di ferirlo in quel modo? – disse Christy. Jim alzò le spalle. Il lago si raggiungeva attraverso un sentiero nel bosco. A Christy piaceva l’odore delle foglie bagnate e il solletico delle felci sulle gambe nude. – Ma le uova di rana? – si lamentò Christy. Probabilmente Jim se l’era inventata, la storia delle uova. Improvvisamente, dai cespugli vicino al sentiero arrivò uno strano fruscio. Era Eddie. – Che cosa ci fai tu qui? – gli urlò Jim.
– Vieni Christy! – disse Eddie tirandola per una mano. Christy lasciò Jim seduto a riva e seguì Eddie, nel bosco. – Ecco! – disse con un sorriso carico d’orgoglio. In quel punto il sentiero si allargava e, nascosto nella boscaglia, s’intravedeva un piccolo stagno. Eddie fissava immobile lo specchio d’acqua, le braccia spalancate e gli occhi a mandorla rapiti dalla distesa di ninfee che lo ricoprivano, come ricami su una coperta. – Ecco, guarda! – gridò. Sotto la superficie limpida dell’acqua si intravedevano le nuvole gelatinose formate dalle uova di rana. Erano ancorate saldamente al fondale melmoso e in ogni piccola perla c’era un girino, non ancora pronto per uscire. – Eddie, sei un genio! Hai trovato le ninfee e le uova di rana! Dobbiamo trovare un barattolo per mettercele dentro. Gli occhi a mandorla di Eddie s’incrociarono per un istante e la fronte si corrugò in un’espressione preoccupata. – No, no! – disse. – Se le portiamo a casa, poi muoiono. E mamma rana… Christy… mamma rana… Non riusciva a tirar fuori il resto. – Sarà molto triste – concluse Christy. – Non ci avevo pensato. E va bene, Eddie. Però prendiamo una ninfea per la mamma.
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V. Fleming, Sii amorevole con Eddie Lee, Giannino Stoppani
NALIA ZZO
il testo
In questo racconto l’autore ha narrato gli eventi seguendo la fabula. Individua gli eventi e completa. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. EDUCAZIONE CIVICA
L’atteggiamento di Christy nei confronti di Eddie è molto diverso da quello di Jim: lei si mostra disponibile e amorevole, lui è infastidito dalla sua presenza perché lo vede “diverso”. Ma Eddie è un ragazzo sensibile e pieno di iniziative, nonostante le sue difficoltà. Che cosa ne pensi? Hai potuto fare qualche esperienza simile? Parlane con le compagne e i compagni.