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Idee per un racconto horror
racconto horror
IDEE PER UN RACCONTO HORROR
Ti proponiamo alcuni stimoli per “creare” dei racconti horror. Puoi utilizzarli all’inizio o durante lo svolgimento del racconto, ma ricorda che devono essere collegati in modo logico e coerente con il testo di tua produzione.
La portiera era bloccata. “Sono imprigionato nell’automobile” pensai. A un tratto i fanali si accesero e il motore si mise in moto. Fu in quel momento che sentii una risata, leggera ma acuta. Mi paralizzai. R. L. Stine, La macchina stregata, Mondadori
Sofia sollevò un angolo della coperta e sbirciò fuori… il sangue le gelò nelle vene, volle gridare, ma dalla bocca non uscì alcun suono. Là, alla finestra, stava l’enorme faccia del gigante, lunga, pallida e rugosa. R. Dahl, Il GGG, Salani Editore
“Siete cordialmente invitato a cena da H. P. Lovecraft” diceva il biglietto d’invito. E io, come un folle, ho accettato. Non lo avevo mai incontrato prima, sebbene avessi sentito delle chiacchiere sul suo conto. Voci maligne, inquietanti. Alcune dicevano che era un vampiro alto quasi tre metri. Altri parlavano di lui come di un lupo mannaro vestito da agnello. R. Bloch, Quel vampiro di Lovecraft, Newton Compton A quell’ora della notte i vialetti del parco erano deserti e silenziosi. L’uomo si addentrò nel parco a passo spedito, le mani infilate nelle tasche dei pantaloni e le spalle strette a proteggersi dal freddo. Aveva percorso qualche metro quando gli parve di udire un rumore alle sue spalle. S. Massaron, Doppio Clic, Disney Libri
Come mai, allora – si domandava qualcuno – era stato costretto a scappare via da quella casa? Zia Mary l’aveva data in affitto per ben tre volte, ma nessuna di quelle tre famiglie era rimasta lì per più di una settimana. Da quando si era sparsa la voce che nella casa succedevano cose strane, nessuno voleva più andarci ad abitare. S. Hill, Storie di fantasmi, Edizioni EL
racconto di fantascienza
IN VIAGGIO
All’interno del cubo metallico la luce aveva una sfumatura che dava un colorito verdastro al bianco della pelle della creatura seduta ai comandi: Kar-388y. Nel bel mezzo della testa c’era un unico occhio sfaccettato. Da quando erano partiti da Xandor, mai quell’occhio si era distratto dall’osservazione dei quadranti. Il sonno era sconosciuto alla razza cui Kar apparteneva. Gli indicatori del quarto e del settimo quadrante si immobilizzarono: il cubo si era fermato vicino al suo obiettivo. Kar allungò il braccio superiore destro e premette il pulsante dello stabilizzatore, poi si alzò per sgranchirsi i muscoli indolenziti e si rivolse al compagno di viaggio, un essere uguale a lui: – Ci siamo – disse. – La nostra prima tappa, la stella Z-5689. Ha nove pianeti, ma solo il terzo è abitabile. Speriamo di trovare su di esso delle creature adatte a diventare buoni schiavi. – Non so se saremo fortunati alla prima tappa. Sarebbe troppo bello! – commentò il compagno. – Allora vorrà dire che cercheremo in mille altri posti. Con i Lounac in via d’estinzione, dobbiamo trovare degli schiavi al più presto, se non vogliamo chiudere le miniere e assistere alla fine della nostra razza.
F. Brown, Tutti i racconti, Mondadori Il RACCONTO DI FANTASCIENZA narra VICENDE che, pur essendo IMMAGINARIE, appaiono POSSIBILI perché giustificate da tesi che possono avere una BASE SCIENTIFICA.
I protagonisti possono essere reali o fantastici: extraterrestri, alieni, robot…
Il tempo quasi sempre è il futuro, con la sua tecnologia avanzata.
Il luogo è quasi sempre lo spazio, con i suoi universi sconosciuti.
I fatti narrati riguardano spesso l’esplorazione dello spazio per motivi scientifici o per la sua conquista.