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Gli strumenti della Storia
Le fonti storiche
I reperti che trovate nei musei e i monumenti che osservate nelle città sono fonti storiche. Si chiamano così perché sono sorgente di conoscenza: grazie a esse è possibile ottenere informazioni utili su un popolo, un fatto o un evento particolare. Le fonti possono essere testimonianze immediate, e vengono dette dirette, oppure ricostruzioni successive, e vengono dette indirette. Trarre informazioni da una fonte non è un’operazione semplice: bisogna datarla, verificarne l’autenticità, confrontarla con altre fonti... Esistono diversi tipi di fonti.
Competenze in azione
Realizza con la classe un poster dal titolo “Le fonti di…” (nome della tua città). Raccogliete tutte le fonti che è possibile recuperare, classificatele e scrivete per ognuna una didascalia.
Fonti materiali Fonti iconografiche Fonti scritte
Sono tutti gli oggetti costruiti dalle persone, per esempio monumenti, monete, utensili. Sono tutti i tipi di immagini, come pitture, fotografie, graffiti, filmati. Sono tutti i testi scritti, come documenti, lettere, diari. Sono i racconti o le interviste.
Fonti orali
Le carte geostoriche
Per capire la storia di un popolo è necessario conoscere dove si è insediato, le risorse del territorio, la vicinanza con altri popoli o gli spostamenti di altri gruppi umani. Le carte che rappresentano chi, dove e quando, sono dette geostoriche perché combinano informazioni geografiche e storiche. Grazie ai simboli indicati nella legenda potrete interpretarle per conoscere fatti, eventi, periodi delle civiltà che andremo a studiare.
Collocare gli eventi nel tempo è importantissimo in Storia. Proseguendo il nostro percorso, scoprirete che spesso usiamo la numerazione romana per conteggiare secoli e millenni. Per datare gli eventi, si usa la linea del tempo, che consente di disporre i fatti e gli eventi storici nella corretta sequenza temporale, cioè in ordine cronologico (dal greco “kronos”, tempo, e “logia”, studio), ma anche di indicare la durata e la contemporaneità di uno o più periodi.
2 milioni di anni fa 12 mila anni fa 5 mila anni fa oggi
Preistoria Paleolitico Neolitico Storia
Come si usa la linea del tempo
Per stabilire dove disporre le date, è necessario fissare un punto di partenza dal quale incominciare a contare gli anni. In gran parte del mondo è stato individuato come punto di partenza un evento considerato molto importante, la nascita di Cristo. Le date dei fatti avvenuti prima di questo evento vengono indicate con la sigla a.C. (avanti Cristo) e vengono collocate a sinistra; per posizionarle si conta quanti anni mancano alla nascita di Cristo. Le date dei fatti successivi a questo evento vengono indicate con la sigla d.C. (dopo Cristo) e in questo caso si procede verso destra, contando quanti anni seguono la nascita di Cristo.
Esistono però anche altri modi di misurare il tempo.
500 a.C. 400 a.C. 300 a.C. 200 a.C. 100 a.C. Nascita di Cristo 100 d.C. 200 d.C. 300 d.C.
Per i Musulmani l’avvenimento da cui contare gli anni è la partenza del profeta Maometto dalla Mecca, che corrisponde al 622 d.C.. Per gli Ebrei tutto ebbe inizio con la creazione del mondo, che, secondo la Bibbia, sarebbe avvenuta nel 3761 a.C.. Per gli antichi Romani, invece, il conteggio degli anni iniziava dalla fondazione di Roma nel 753 a.C..