OFFICINA D’ARTE
ANTONELLA MAZZARA
il PRIMO CORSO DI STORIA DELL’ARTE PER LA SCUOLA PRIMARIA per una DIDATTICA LABORATORIALE, EMOZIONALE, PER COMPETENZE Ogni Quaderno è ricco di contenuti e spunti del tutto originali: • vita degli artisti narrata a fumetti; • opere descritte e commentate attraverso originalissime filastrocche; • tanti laboratori per mettere in pratica i contenuti appresi; • pagine estraibili per realizzare il lapbook di arte; • importante lavoro sulle emozioni; • mini-corso di disegno; • pagine finali dedicate al CLIL; • progetto “I quadri prendono vita” attraverso il quale gli alunni della Scuola Primaria I.C. Piazza Capri di Roma interpretano in maniera assolutamente sorprendente i personaggi di alcuni dipinti famosi.
Il progetto è completato da due Guide (una per le classi prima, seconda e terza e una per le classi quarta e quinta) destinate all’insegnante (o al genitore), cui sono abbinati due DVD con attività supplementari, percorsi ludici e, dalla seconda alla quinta, alcuni cartoni animati della serie coprodotta da Achtoons e RAI Fiction “L’arte di Matì e Dadà”. Al contenuto dei DVD ogni alunno potrà avere accesso attraverso un codice, come indicato nella seconda di copertina.
Officina d’arte 1 • 48 pagine • lapbook • materiali multimediali scaricabili
Officina d’arte 2 • 48 pagine • lapbook • materiali multimediali scaricabili
Officina d’arte 3 • 60 pagine • lapbook • materiali multimediali scaricabili
E T R A ’ L L E D A I ORSO DI STOR
C O M I R P O I M IL
Officina d’arte 4 • 72 pagine • lapbook • materiali multimediali scaricabili
Officina d’arte 5 • 84 pagine • lapbook • materiali multimediali scaricabili
4 E -7 RT 613 ’A D 8-3 A 46 IN 8IC 8-8 FF 97 BN IS
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LAPBOOK DI ARTE DA COSTRUIRE
L’ARTE CON MATÌ E DADÀ È UN VIAGGIO DENTRO I QUADRI ALLA SCOPERTA DEGLI ARTISTI PIÙ FAMOSI: LEONARDO, CARAVAGGIO, KANDINSKIJ, VAN GOGH... UN PERCORSO DI SCOPERTA E GIOCO PER AMARE L’ARTE IN COMPAGNIA DI DADÀ, FANTASIOSO E IMPREVEDIBILE PERSONAGGIO-OGGETTO DADAISTA, E MATÌ, BAMBINA SVEGLIA E RAZIONALE, VOLITIVA E TENACE.
ISBN 978-88-468-3613-7
Questo volume sprovvisto del talloncino a fianco è da considerarsi campione gratuito fuori commercio.
’ E T R A D A N I C I F F O
€ 5,50
CON I CARTONI ANIMATI DI MATÌ E DADÀ
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OFFICINA D’ARTE
ANTONELLA MAZZARA
il PRIMO CORSO DI STORIA DELL’ARTE PER LA SCUOLA PRIMARIA per una DIDATTICA LABORATORIALE, EMOZIONALE, PER COMPETENZE Ogni Quaderno è ricco di contenuti e spunti del tutto originali: • vita degli artisti narrata a fumetti; • opere descritte e commentate attraverso originalissime filastrocche; • tanti laboratori per mettere in pratica i contenuti appresi; • pagine estraibili per realizzare il lapbook di arte; • importante lavoro sulle emozioni; • mini-corso di disegno; • pagine finali dedicate al CLIL; • progetto “I quadri prendono vita” attraverso il quale gli alunni della Scuola Primaria I.C. Piazza Capri di Roma interpretano in maniera assolutamente sorprendente i personaggi di alcuni dipinti famosi.
Il progetto è completato da due Guide (una per le classi prima, seconda e terza e una per le classi quarta e quinta) destinate all’insegnante (o al genitore), cui sono abbinati due DVD con attività supplementari, percorsi ludici e, dalla seconda alla quinta, alcuni cartoni animati della serie coprodotta da Achtoons e RAI Fiction “L’arte di Matì e Dadà”. Al contenuto dei DVD ogni alunno potrà avere accesso attraverso un codice, come indicato nella seconda di copertina.
Officina d’arte 1 • 48 pagine • lapbook • materiali multimediali scaricabili
Officina d’arte 2 • 48 pagine • lapbook • materiali multimediali scaricabili
Officina d’arte 3 • 60 pagine • lapbook • materiali multimediali scaricabili
E T R A ’ L L E D A I ORSO DI STOR
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Officina d’arte 5 • 84 pagine • lapbook • materiali multimediali scaricabili
4 E -7 RT 613 ’A D 8-3 A 46 IN 8IC 8-8 FF 97 BN IS
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LAPBOOK DI ARTE DA COSTRUIRE
L’ARTE CON MATÌ E DADÀ È UN VIAGGIO DENTRO I QUADRI ALLA SCOPERTA DEGLI ARTISTI PIÙ FAMOSI: LEONARDO, CARAVAGGIO, KANDINSKIJ, VAN GOGH... UN PERCORSO DI SCOPERTA E GIOCO PER AMARE L’ARTE IN COMPAGNIA DI DADÀ, FANTASIOSO E IMPREVEDIBILE PERSONAGGIO-OGGETTO DADAISTA, E MATÌ, BAMBINA SVEGLIA E RAZIONALE, VOLITIVA E TENACE.
ISBN 978-88-468-3613-7
Questo volume sprovvisto del talloncino a fianco è da considerarsi campione gratuito fuori commercio.
’ E T R A D A N I C I F F O
€ 5,50
CON I CARTONI ANIMATI DI MATÌ E DADÀ
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MATERIALI MULTIMEDIALI Per scaricare i materiali multimediali di questo Quaderno, consulta la pagina www.elilaspigaedizioni.it/libridigitali e inserisci il seguente codice:
ART4 3459 6192
OFFICINA D’ARTE 4
Responsabile editoriale Mafalda Brancaccio Coordinamento e redazione Nicoletta Baldini Responsabile di produzione Francesco Capitano Progetto grafico e impaginazione SKAKO di Veruska Formelli Illustrazioni Mauro Sacco, Elisa Vallarino Ricerca iconografica Nicoletta Baldini Referenze iconografiche Shutterstock, Marka, Archivio Spiga Stampa: Tecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 17.83.158.0 È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della casa editrice ELI.
Tutti i diritti riservati © 2017 ELI • La Spiga Edizioni Tel. 071 750701 info@elilaspigaedizioni.it
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ANTONELLA MAZZARA
’ E T R A D A N I C I F OF IL MIO PRIMO
E T R A ’ L L E D A I R CORSO DI STO
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UN MONDO DI COLORI
I colori complementari I colori complementari sono colori opposti tra loro. Il viola è l’opposto del giallo, il verde è l’opposto del rosso e l’arancione è l’opposto dell’azzurro. Ogni coppia di colori complementari è formata da un colore caldo e da un colore freddo. Accostati tra loro questi colori generano un forte contrasto. Nella ruota dei colori si trovano, infatti, uno di fronte all’altro. COLORI COMPLEMENTARI
RUOTA DEI COLORI
1 Divertiti a costruire la ruota dei colori. Segui le istruzioni.
1
Ricalca o riproduci i modelli della ruota proposti a pagina 3.
2 Incolla su un cartoncino i modelli riprodotti e poi
ritagliali. A questo punto sovrapponi le due ruote e fissale con un fermacampione.
3 Dopo aver ritagliato
la sezione tratteggiata del disco in basso, piegala verso l’esterno e scrivi all’interno la parola: COMPLEMENTARE. Ecco: la tua ruota è pronta!
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UN MONDO DI COLORI
Modello della ruota dei colori PRIMARIO
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SECONDARIO
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LABORATORIO
Intrecci con i colori complementari 1 Divertiti a creare degli intrecci di cartoncino accostando i colori complementari. Segui le istruzioni.
Occorrente Cartoncini di colore viola, giallo, blu, arancione, rosso e verde, matita, forbici.
1
Su un cartoncino colorato, ad esempio rosso, disegna delle righe verticali. Non tracciarle direttamente dal bordo, devi lasciare un po’ di spazio sopra e sotto.
2 Fatti aiutare dall’insegnante a tagliare le righe tracciate con la matita.
3 Taglia dal cartoncino del colore complementare, in questo caso il verde, tante strisce, come vedi nel disegno qui a fianco.
4 Incastra le strisce del cartoncino verde nel cartoncino rosso.
5
Con lo stesso procedimento prepara anche gli altri colori.
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LABORATORIO
Il cubo dei colori 1 Per riassumere la teoria dei colori costruisci e colora il cubo dei colori. Segui le istruzioni.
Ricalca o riproduci il modello, ritaglialo e incollalo su un cartoncino. Colora le varie parti e poi piega dove indicato. Infine, incolla le varie facce. ACROMATICI-BIANCO E NERO SECONDARI
CALDI
FREDDI
PRIMARI COMPLEMENTARI
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VITA E OPERE
Caravaggio 1 Leggi il fumetto che racconta la vita e l’arte di Caravaggio.
IO MI CHIAMO MICHELANGELO MERISI, MA TUTTI MI CHIAMANO CARAVAGGIO PERCHÉ LA MIA FAMIGLIA PROVIENE DA QUESTO PICCOLO PAESINO.
Il talento del giovane Michelangelo si manifestò prestissimo, tanto che a 13 anni entrò come allievo nella bottega di Simone Peterzano.
VOGLIO RAPPRESENTARE LA REALTÀ COSÌ COME APPARE, CON TUTTE LE SUE IMPERFEZIONI.
Nacque a Milano nel 1571. Morì a Porto Ercole nel 1610.
A 20 anni Caravaggio si trasferì a Roma. Da questo momento la sua vita si trasformò in un romanzo d’avventura! Non disponendo di denaro, il nostro pittore fu costretto a lavorare per artisti già affermati come il Cavalier d’Arpino. Qui iniziò a dipingere le prime nature morte con uno stile molto realista, diverso da quello di tutti gli altri pittori. DEVI METTERE LA TESTA A POSTO! IO NON POSSO PROTEGGERTI UFFA... IN ETERNO!!! SEMPRE LA SOLITA PREDICA!
SE QUALCUNO MI PROVOCHERÀ GLI DARÒ UNA BELLA LEZIONE!
A Roma Caravaggio frequentava le osterie dei quartieri più malfamati, dove trovava, tra la gente più povera della città, quella drammaticità che esprimeva nei suoi quadri. Ma in quell’ambiente e con il suo carattere rissoso, Caravaggio si mise spesso nei guai.
Grazie al suo talento, Caravaggio si guadagnò la stima del Cardinal Del Monte che, oltre a ospitarlo nella sua casa e a farlo conoscere ai personaggi più importanti della città, cercò di tenerlo lontano dai guai.
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CARAVAGGIO
QUALI SONO ALL’OLIO E QUALI AL BURRO?
PERCHÉ NON LI ANNUSI, INVECE DI CHIEDERLO A ME?
L’artista era molto permaloso e litigava spesso, come quella volta che all’osteria Del Moro chiese spiegazioni su come fossero cucinati i due tipi di carciofi che gli avevano servito. Il cameriere aveva risposto in maniera un po’ arrogante e Caravaggio, sentendosi offeso, gli rovesciò addosso il piatto e, minacciandolo, lo rincorse per tutta l’osteria.
NON POSSIAMO ESPORRE IN UNA CHIESA QUESTO QUADRO! L’AGUZZINO HA I PIEDI SPORCHISSIMI!
E PER DI PIÙ I FEDELI VEDRANNO IL SUO SEDERONE IN PRIMO PIANO!
LA SCENA È SOLO REALISTICA! PERCHÉ NON GUARDATE INVECE COME SONO BRAVO A USARE LA LUCE?
Per dipingere i suoi quadri, Caravaggio usava come modell la gente del popolo, che rappresentava così com’era... con i piedi e le unghie sporche e i vestiti logori. Questo, però, faceva infuriare i committenti, i quali, scandalizzati, spesso gli rifiutavano i quadri. SOLO L’ARTE RIESCE A PLACARE IL MIO ANIMO TORMENTATO.
CARAVAGGIO VERRÀ CONDANNATO A MORTE.
Non si è mai capito se erano i guai a cercare Caravaggio o era Caravaggio a cercare i guai... Sta di fatto che spesso finì in prigione per qualche rissa, fino a quando rimase coinvolto in un omicidio per il quale venne condannato a morte dal Papa.
Per sfuggire alla condanna, Caravaggio si rifugiò prima a Napoli, poi a Malta, Palermo, Siracusa... e in ognuna di queste città lasciò opere magnifiche. Durante l’ultima fuga, però, ormai debole e ferito, morì sulla spiaggia di Porto Ercole ignorando che il Papa gli aveva concesso il perdono. 7
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VITA E OPERE
i racconto l’arte di... Caravaggio 1 Osserva le immagini e leggi il testo.
La frutta che dipinge Caravaggio sembra talmente vera da riuscire a sentirne persino il sapore e l’odore. Al contrario di tutti i pittori precedenti, che dipingevano abbellendo i soggetti per renderli il più vicino possibile alla perfezione, Caravaggio osservava la natura e dipingeva la realtà così com’era, anche con le sue imperfezioni e le sue brutture. Ecco quindi dipingere un cesto di frutta con le ammaccature sulla mela, le macchie sulla pera o qualche foglia appassita... insomma la frutta così come si trovava nella realtà, senza alcun abbellimento; altrimenti, sosteneva Caravaggio, si sarebbe data un’immagine falsa, che non corrispondeva alla realtà.
Caravaggio, Canestra di frutta, Pinacoteca Ambrosiana, Milano
Sorrisi
d'autore
NON MI SFRATTATE DALLA MIA CASA PERCHÉ NON SO DOVE ANDARE!
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CARAVAGGIO Quando Caravaggio doveva dipingere scene sacre, sceglieva di ambientarle non dentro palazzi sontuosi o templi antichi, ma all’interno di locande o di stanze scarne e povere, insomma nei posti frequentati dal popolo. Anche i personaggi venivano rappresentati così come si mostravano ai suoi occhi, ecco quindi che Caravaggio li dipingeva con le unghie e i piedi sporchi, i vestiti logori, le rughe e i visi pallidi.
Sorrisi
d'autore
TESORO MIO, NON RIESCO PIÙ A TENERTI IN BRACCIO, STAI DIVENTANDO PESANTE!
Caravaggio, Madonna dei Pellegrini, Cappella Cavalletti, Basilica di Sant’Agostino, Roma
Caravaggio, Morte della Vergine, Museo del Louvre, Parigi
Tutto doveva essere il più reale possibile: basti pensare che per dipingere la Morte della Vergine, Caravaggio usò come modello il cadavere di una ragazza annegata nel Tevere! Più realistico di così! 9 Officina arte 4_001_047.indd 9
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VITA E OPERE
Anche per dipingere i santi, Caravaggio usava come modelli le persone del popolo, quelle che incontrava al mercato, quelle che secondo lui riuscivano meglio a esprimere sentimenti ed emozioni. In questo modo, però, rischiava che il quadro venisse rifiutato da chi glielo aveva ordinato (a quel tempo c’era una legge che vietava di ritrarre i santi con facce riconoscibili). Ma Caravaggio preferiva correre il rischio, del resto tutte le volte che un suo quadro non piaceva a chi lo aveva ordinato veniva immediatamente acquistato da qualche ricco collezionista!
Caravaggio, Crocifissione di San Pietro, Cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo, Roma
Caravaggio, Maddalena penitente, Galleria Doria Pamphilj, Roma
A volte capitava che una modella si addormentasse e lui, anziché svegliarla, la raffigurava proprio mentre dormiva: fermava quell’attimo sulla tela proprio come avrebbe fatto un fotografo! 10 Officina arte 4_001_047.indd 10
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CARAVAGGIO
Ma la vera rivoluzione di Caravaggio fu l’uso della luce. La luce, come su un palcoscenico teatrale, andava a illuminare soltanto il punto più importante della scena, rendendo il dipinto molto drammatico e suggestivo, mentre il resto della scena rimaneva avvolto nell’ombra. Quel fascio di luce potente, che solo lui sapeva rendere così reale, aveva un significato molto importante, poiché rappresentava la speranza, la possibilità che Dio donava all’uomo di salvarsi. Peccato che quello stesso fascio di luce non riuscì mai a illuminare la sua sfortunata esistenza... Caravaggio, Conversione di San Paolo, Basilica di Santa Maria del Popolo, Roma
Sorrisi
d'autore
SCUSA, DOVREI PASSARE...
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VITA E OPERE
L’arte in poesia 1 Osserva l’immagine e leggi la poesia.
Caravaggio, Madonna dei Pellegrini, Cappella Cavalletti, Basilica di Sant’Agostino, Roma
La Madonna dei Pellegrini «È uno scandalo inaudito Caravaggio è impazzito! La Madonna in piedi è strana sembra una popolana! Non si addice la posizione serve un trono per l’adorazione! E i viandanti con quei piedoni sembran proprio dei barboni! Per favore, siamo seri, sono piedi sporchi e neri! Per questioni di decenza si tolga il quadro con urgenza!». «Eccellenza c’è uno sbaglio. Qui vi sfugge un gran dettaglio! A quel tempo i pellegrini non portavano i calzini! Io dipingo piedi veri anche sporchi, ma sinceri, e Maria lì sul portale ha una posa naturale! Sono proprio assai infuriato qui lo scandalo è esagerato! Mi ritengo proprio offeso sono un genio incompreso!». Antonella Mazzara
Sorrisi
d'autore DIPINGI SUBITO LE SCARPE!
SÌ E MAGARI ANCHE I CALZINI!
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