Scuola in festa

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La Guida didattica Scuola in festa è strutturata secondo l’ultima definizione ministeriale dei Campi di Esperienza con percorsi interconnessi finalizzati alla proposta di attività immediatamente comprensibili e fruibili nel contesto della Scuola dell’Infanzia. Le proposte laboratoriali, nelle quali sono evidenziati tutti gli elementi “ponte” tra Campo e Campo, provengono dalle migliori esperienze scolastiche in Italia e contribuiscono significativamente a facilitare l’acquisizione delle competenze degli alunni circa l’identità, l’autonomia e la cittadinanza. Si ringraziano per la preziosa collaborazione Angela Latini e le insegnanti delle seguenti scuole di Recanati: Scuola Infanzia Via Camerano, Scuola Infanzia S. Vito, Scuola Infanzia Castelnuovo, Scuola Infanzia Mariele Ventre. Si ringraziano inoltre le insegnanti della Scuola Infanzia Rangoni di Appignano, Scuola comunale Montefiore, Scuola Infanzia Montefano.

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Tutti i diritti riservati. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della casa editrice ELI. Stampato presso Grafiche Flaminia - Trevi (PG) • 14.83.274.0 978-88-536-1438-4

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introduzione Le Indicazioni Nazionali definiscono la Scuola dell’Infanzia come “Un ambiente educativo di esperienza concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte dei bambini”. Si forniscono inoltre criteri e suggerimenti operativi per personalizzare gli apprendimenti, offrendo a ciascun bambino stimoli di crescita dalle forti connotazioni pedagogiche e culturali, superando così l’impostazione didattica dei campi di esperienza che prevedevano percorsi diversi e obiettivi particolari per ognuno di essi. Da quanto detto ne consegue che compito delle insegnanti è progettare un lavoro organico personalizzato che tenga conto delle peculiarità del contesto in cui la scuola opera, e che sia per il bambino un momento di festa. Questa guida costituisce un supporto a questo nuovo modo di interpretare la professione dell’insegnante nella Scuola dell’Infanzia, uno strumento che offre nuovi spunti e idee attraverso percorsi differenziati, inseriti nel macroprogetto annuale: la scuola come luogo dove l’apprendimento è una festa, dove ogni percorso prende lo spunto da una festa, che scandisce l’anno vissuto dal bambino. In questo apprendimento gioioso vengono strutturati laboratori che puntano sulla didattica del fare. I percorsi che caratterizzano ogni mese valorizzano le festività, momento di grande vissuto affettivo per il bambino, che sviluppa le proprie conoscenze e le trasforma in competenze a livello cognitivo e relazionale. Ogni festa, inoltre richiama un’area di apprendimento specifica dove si sviluppano attività ed esperienze trasversali. Le feste diventano dunque momenti privilegiati dove il bambino attua esperienze concrete, che per la sfera emotiva sono coinvolgenti e dense di significati, mentre per la sfera cognitiva intrecciano diverse abilità e competenze. Questo superamento della frammentarietà delle aree dell’apprendimento promuove l’azione liberatrice dei bambini, cioè quella che si basa sull’esperienza e favorisce i processi di astrazione e simbolizzazione. Inoltre questa impostazione del lavoro intende cambiare prospettiva e passare da una progettazione analitica di obiettivi e attività all’attuazione di esperienze che intrecciano diverse abilità e competenze per essere in questo modo veramente significative, coinvolgenti e dense di significati.

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presentazione La Guida didattica Scuola in festa! è strutturata csecondo una scansione temporale mensile che evidenzia e valorizza in particolar modo la dimensione “festa”, particolarmente significativa per esperienza degli alunni di questa età. Molte proposte provengono dalle migliori esperienze scolastiche in Italia.

Feste, per cominciare! I percorsi mediante i quali la Guida è strutturata partono sempre da una festa: SETTEMBRE: Festa dell’accoglienza (Percorso amicizia) Giornata della pace (Percorso multiculturalità) OTTOBRE:

Festa dei nonni (Percorso computer) Halloween (Percorso emozioni)

NOVEMBRE:

San Martino (Percorso alimentazione e 5 sensi) Festa degli alberi (Percorso autunno)

DICEMBRE:

Natale (Laboratorio manualità, percorso inverno)

GENNAIO:

Giornata nazionale della bandiera (Percorso cittadinanza)

FEBBRAIO: Carnevale (Laboratorio Burattini) MARZO:

Festa del papà (Percorso affettività) Festa dell’acqua (Percorso primavera ed ecologia)

APRILE: Pasqua (Laboratorio manualità) Giornata della Terra (Percorso pianeti) MAGGIO:

Festa della mamma (Percorso affettività)

GIUGNO:

Giornata dell’ecologia (Percorso ambiente) Festa di fine anno (Percorso affettività)

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Attività laboratoriali I percorsi presentati nella Guida sono fortemente connotati dall’aspetto laboratoriale. Numerose foto “sul campo” accompagnano le attività, provenienti dalle migliori esperienze didattiche delle scuole italiane. Idee e suggerimenti per gli insegnanti sono forniti in appositi riquadri e danno informazioni di tipo psicodidattico.

Settembre

Un percorso motorio per conoscersi Quando i pagliacci se ne vanno, le insegnanti organizzano un semplice percorso motorio con l’utilizzo della palla, un gioco che richiede la collaborazione fra i bambini ed aumenta così il piacere di stare insieme.

idee e suggerimenti Nel periodo dell'accoglienza e dell'ambientamento è bene dare ampio spazio ai giochi collettivi, dove i bambini trovano lo spazio per collaborare e fare maggiormente amicizia. Attraverso questi giochi si raggiunge insieme l'obiettivo, si impara a rispettare i turni, ad accettare sconfitte e a collaborare per la vittoria. Ad ogni bambino viene consegnata una palla.

La maestra ci ha dato una palla gialla morbida, morbida e noi ci alleniamo a camminare per l’aula e a non farla cadere.

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Tutti in scena!

25 dicembre

TUTTI IN SCENa!

RECITA DI NATALE Prima scena I bambini sono vestiti tutti con delle maglie rosse a maniche lunghe, casacche e cappellini verdi. Entrano i bambini folletti. 1° bambino: Questa è una notte speciale. 2° bambino: Andiamo.

La Guida didattica propone talora alcune recite e semplici drammatizzazioni teatrali che consentono una riespressione a tutto campo dei contenuti affrontati mediante la parola, il canto, il corpo, il travestimento.

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la PaRola aI baMbINI Osservare la realtà dal punto di vista dei bambini è un atteggiamento importantissimo per gli insegnanti, soprattutto riguardo questa tenera età. Per questo motivo vengono spesso riportate le parole degli alunni, allo scopo di far entrare il docente nel loro mondo in senso cognitivo ed esperienziale.

11 novembre

I Pasti della giornata Coinvolgendo i genitori si compila un elenco di cibi che i bambini consumano durante i pasti della giornata (colazione, merenda, cena), si confrontano con quelli che si consumano a mensa e si discute delle abitudini alimentari. • Che cosa mangi di solito quando sei a tavola con i tuoi genitori? • Cosa mangi a colazione e a cena? • Se un cibo non ti piace, che cosa fai? • Cosa contiene secondo te un alimento?

Se sono all’allergi co ad un cibo, allora posso mangiare un’altra cosa. A mensa la maestra controlla che mangiamo tutto.

La merenda la portiamo da casa.

I bambini hanno detto

che...

devo * La mattina a colazione bere il latte, ma non mi piace. il latte mi * Io bevo il succo perché fa male. sia a * Io mangio le merendine colazione che a merenda. * La mia mamma fa la crostata. che mi * Mia nonna mi fa le cose piacciono. * Anche se non mi piace qualcosa la devo mangiare lo stesso perché mia mamma dice che fa bene.

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ATTIVITÀ:

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SCHEDE FoToCoPIabIlI I temi trattati nei percorsi della Guida prevedono delle schede fotocopiabili che consentono al docente di: • costruire elementi richiesti; • far riesprimere gli alunni sulle tematiche; • attuare verifiche sugli apprendimenti.

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! A T S E F N I A SCUOL SETTEMBRE: Festa dell'accoglienza pagina 64

Giornata della pace pagina 102

NOVEMBRE: San Martino pagina 246

Festa degli alberi pagina 314

OTTOBRE: Festa dei nonni pagina 164

Halloween pagina 204

DICEMBRE: Festa dell'inverno pagina 358

Buon Natale pagina 398

GENNAIO: Festa del tricolore pagina 444

FEBBRAIO: Carnevale pagina 466

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MARZO: Festa del papĂ

APRILE: Buona Pasqua

pagina 532

Giornata dell'acqua

pagina 604

Giornata della Terra

pagina 548

MAGGIO: Festa della mamma

pagina 634

GIUGNO: Giornata dell'ecologia pagina 722

pagina 694

Festa di fine anno pagina 764

Audio CD: Testi Audio Cd 1

ocopiabili

Risorse fot

pagina 804

pagina 782

Testi Audio Cd 2 pagina 793

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La nuova definizione dei Campi di Esperienza­ Essendo stati recentemente ridefiniti dal Ministero della Pubblica Istruzione i cinque Campi di Esperienza, presentiamo il loro testo integrale che li introduce con una significativa parte dedicata alla definizione di Scuola dell’Infanzia e all’analisi dei ruoli dei vari soggetti coinvolti: bambini, famiglie, docenti, ambiente di apprendimento. Ciò che si evince da subito è il cambio di nome di due dei Campi di Esperienza: • L inguaggi, creatività, espressione diviene Immagini, suoni, colori (ponendo maggiormente l’accento sugli strumenti comunicativi e i loro prodotti); • Il corpo in movimento torna ad essere come un tempo Il corpo e il movimento (non identificando il corpo solo come corpo che si muove ma considerandolo anche come a sé stante). •P er quanto riguarda La conoscenza del mondo, invece, si introduce nella parte introduttiva una suddivisione tra due ambiti (Oggetti, fenomeni, viventi e Numero e spazio). Le differenze tra la codifica dei vecchi Campi di Esperienza e questi ultimi risultano poi molto più numerose da una lettura attenta del documento. Essenzialmente si riscontra, Campo per Campo, una maggiore attenzione al soggetto globalmente inteso, prima ancora che all’elencazione delle relative competenze da acquisire in quel dato ambito. Ciò consente una maggiore consapevolezza dell’osmosi tra un Campo e l’altro e, soprattutto, del fatto che il bambino che abbiamo dinanzi sia uno. Proponiamo il testo integrale del documento ministeriale e, successivamente, delle griglie che ci consentano di codificare il livello di competenze dei nostri alunni per ciascun Campo ogni qual volta lo consideriamo utile, anche per valutare i progressi nel corso del tempo.

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La Scuola dell’Infanzia La Scuola dell’Infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con

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simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.

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I bambini, le famiglie, i docenti, l’ambiente di apprendimento I bambini I bambini sono il nostro futuro e la ragione più profonda per conservare e migliorare la vita comune sul nostro pianeta. Sono espressione di un mondo complesso e inesauribile, di energie, potenzialità, sorprese e anche di fragilità - che vanno conosciute, osservate e accompagnate con cura, studio, responsabilità e attesa. Sono portatori di speciali e inalienabili diritti, codificati internazionalmente, che la scuola per prima è chiamata a rispettare I bambini giungono alla Scuola dell’Infanzia con una storia: in famiglia, al nido di infanzia o alla sezione primavera hanno imparato a muoversi e ad entrare in contatto con gli altri con livelli crescenti, ma ancora incerti, di autonomia; hanno sperimentato le prime e più importanti relazioni; hanno vissuto emozioni ed interpretato ruoli attraverso il gioco e la parola; hanno intuito i tratti fondamentali della loro cultura, hanno iniziato a porsi domande di senso sul mondo e la vita. Ogni bambino è, in sé, diverso ed unico e riflette anche la diversità degli ambienti di provenienza che oggi conoscono una straordinaria differenziazione di modelli antropologici ed educativi, che comprendono famiglie equilibrate e ricche di proposte educative accanto ad altre più fragili e precarie; una presenza genitoriale sicura ma anche situazioni diverse di assenza; il rispetto per chi è bambino insieme al rischio della frettolosità e del precoce coinvolgimento nelle dinamiche della vita adulta. I bambini sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento, di conferme e di serenità e, al contempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualità, ripetizioni, narrazioni, scoperte.

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La Scuola dell’Infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi, ai coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici e sui media, dei quali spesso già fruiscono non soltanto e non sempre in modo passivo; e sull’esistenza di altri punti di vista. La Scuola dell’Infanzia riconosce questa pluralità di elementi che creano tante possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la disponibilità nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati, nell’avventura della conoscenza. La scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica.

Le famiglie Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini. Nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise. L’ingresso dei bambini nella Scuola dell’Infanzia è una grande occasione per prendere più chiaramente coscienza delle responsabilità genitoriali. Mamme e papà (ma anche i nonni, gli zii, i fratelli e le sorelle) sono stimolati a partecipare alla vita della scuola, condividendone finalità e contenuti, strategie educative e modalità concrete per aiutare i piccoli a crescere e imparare, a diventare più “forti” per un futuro che non è facile da prevedere e da decifrare.

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Per i genitori che provengono da altre nazioni e che sono impegnati in progetti di vita di varia durata per i loro figli nel nostro paese, la scuola si offre come uno spazio pubblico per costruire rapporti di fiducia e nuovi legami di comunitĂ . Modelli culturali ed educativi, esperienze religiose diverse, ruoli sociali e di genere hanno modo di confrontarsi, di rispettarsi e di evolvere verso i valori di convivenza in una societĂ aperta e democratica. Le famiglie dei bambini con disabilitĂ trovano nella scuola un adeguato supporto capace di promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento delle differenze e la costruzione di ambienti educativi accoglienti e inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di formazione.

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I docenti La presenza di insegnanti motivati, preparati, attenti alle specificità dei bambini e dei gruppi di cui si prendono cura, è un indispensabile fattore di qualità per la costruzione di un ambiente educativo accogliente, sicuro, ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunità Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo “mondo”, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli. La progettualità si esplica nella capacità di dare senso e intenzionalità all’intreccio di spazi, tempi, routine e attività, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un’appropriata regia pedagogica La professionalità docente si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo, la formazione continua in servizio, la riflessione sulla pratica didattica, il rapporto adulto con i saperi e la cultura. La costruzione di una comunità professionale ricca di relazioni, orientata all’innovazione e alla condivisione di conoscenze, è stimolata dalla funzione di leadership educativa della dirigenza e dalla presenza di forme di coordinamento pedagogico.

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L’ambiente di apprendimento Il curricolo della Scuola dell’Infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e nuove sollecitazioni. L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Nel gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali. Nella relazione educativa, gli insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione e, nel fare propria la ricerca dei bambini, li aiutano a pensare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare, descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in contesti cooperativi e di confronto diffuso. L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica. In particolare: • lo spazio dovrà essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. Lo spazio parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità, attraverso l’ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare un luogo funzionale e invitante; • il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita.

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L’osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l’originalità, l’unicità, le potenzialità attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione. La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo. L’attività di valutazione nella Scuola dell’Infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità. Analogamente, per l’istituzione scolastica, le pratiche dell’autovalutazione, della valutazione esterna, della rendicontazione sociale, sono volte al miglioramento continuo della qualità educativa.

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I Campi di Esperienza Ogni Campo di Esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. Nella Scuola dell’Infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.

Il sé e l’altro Nella scuola, i bambini, hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni. Negli anni della Scuola dell’Infanzia il bambino partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità di appartenenza, ma si apre al confronto con altre culture e costumi; si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle pratiche religiose. Si chiede dov’era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore. Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo da parte degli adulti, di rasserenamento, comprensione ed esplicitazione delle diverse posizioni. A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente l’identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità, del proprio stare con gli altri e esplorare

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il mondo. Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima palestra per essere guardati e affrontati concretamente, nell’intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica.

Traguardi per lo sviluppo della competenza • Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. • S viluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. • S a di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. • R iflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. • P one domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. • S i orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. • R iconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

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Indicatori dei traguardi

Indicatori dei traguardi per lo sviluppo delle competenze Nelle pagine successive offriamo delle utili griglie per la misurazione delle competenze che, suddivise secondo i nuovi Campi di Esperienza, consentono al docente di effettuare osservazioni da vari punti di vista: • P rove d’ingresso • O sservazioni periodiche • Valutazioni di periodo e finali I tre gradi attraverso i quali le griglie permettono la codifica del livello di raggiungimento della competenza (del tutto autonomo-sufficientemente autonomo-non autonomo) consentono di evidenziare facilmente tre situazioni: • C ompetenze raggiunte in forma eccellente • C ompetenze raggiunte nella norma • C ompetenze raggiunte con l’aiuto dell’adulto o non raggiunte Tali compilazioni permettono al docente di stilare anche un andamento nel tempo del livello di una data competenza di un alunno, valutandone l’andamento in senso cronologico. Al contempo, l’osservazione dettagliata e misurata dei vari traguardi raggiungibili in ciascun Campo di Esperienza, danno la preziosa opportunità di progettare in maniera personalizzata e tener conto del’eventuale presenza di DSA nei bambini. Riunite in una cartella documentativa, alunno per alunno, queste compilazioni possono infine costituire un’opportuna e ricca occasione di confronto, dialogo e collaborazione con le famiglie dei bambini.

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Indicatori delle competenze IL SÉ E L’ALTRO 1. I l bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

2. Il bambino sa argomentare e confrontarsi.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

3. Il bambino sa sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

4. I l bambino sviluppa il senso dell’identità personale.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

5. Il bambino percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

6. I l bambino sa esprimere esigenze in modo adeguato

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

7. I l bambino sa di avere una storia personale e familiare

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

8. I l bambino conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

ALUNNO:

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09. I l bambino riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

10. I l bambino comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

11. I l bambino pone domande sui temi esistenziali e religiosi.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

12. I l bambino pone domande sulle diversità culturali.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

13. I l bambino ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

14. Il bambino si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

15. I l bambino si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

16. I l bambino riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

☐ Del tutto autonomo ☐ Sufficientemente autonomo ☐ Non autonomo

ALUNNO: DATA:

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Programmazione annuale TRAGUARDI

IL SÉ E L’ALTRO

Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato Il bambino comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità

Il bambino dimostra disponibilità a collaborare in situazioni di gioco libero, gioco guidato, all’interno di un gruppo

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e cosa fa male, conosce il proprio corpo Prova piacere nel movimento e in diversa forma di attività e di destrezza, quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto

IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino comunica, esprime, emozioni, racconta

Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali

OBIETTIVI Esprimere le proprie emozioni in situazioni nuove e\o consuete

Riconoscere e accettare i ritmi della vita scolastica Acquisire consapevolezza della propria storia personale e dei cambiamenti avvenuti Dimostrare interesse verso esperienze provenienti da altre culture

Sviluppare disponibilità ad assumere ruoli diversi, all’interno del gruppo, in situazioni di gioco libero e guidato

Percepire il proprio corpo

Prendere coscienza del proprio corpo in rapporto a parametri spazio-temporali, rispetto a se stesso e sugli altri Prendere coscienza del proprio corpo in rapporto agli altri

Saper riconoscere ed esprimere i bisogni del proprio corpo (fame, sete, bisogni fisiologici..)

ATTIVITÀ Le regole del sì e le regole del no Giochi per stare insieme No alla guerra

Il cartellone dell’amicizia L’albero della pace

Portiamo la pace in città Io e gli altri

Una storia di amicizia Amici lontani

Tradizioni diverse

Corone in testa

Un percorso motorio per conoscersi Giochi per stare insieme

Coccinelle, farfalle e formiche Le belle statuine Campana

L’arcobaleno da indossare

Prendere coscienza del sesso di appartenenza e delle relative caratteristiche e funzioni

Realizzare segni, scarabocchi e prodotti grafici pittorici e plastici

Produrre suoni con il corpo, con la voce, con oggetti e con strumenti musicali Inventare, sviluppare idee e rielaborare in maniera personale i prodotti artistici

Corone in testa

Strega comanda colore I colori delle cose

I colori della pace I nostri simboli

La colomba, uccello della pace La bandiera della pace

La bandiera delle Nazioni Unite L’arcobaleno da indossare Il cartellone dell’amicizia L’albero della pace

Il cartellone con Elmer Tradizioni musicali

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Settembre TRAGUARDI

I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico

Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza

OBIETTIVI Intervenire in una conversazione rispettando il proprio turno Eseguire semplici consegne che implichino azioni in successione

Ascoltare la narrazione di fiabe, racconti, filastrocche, canti, poesie e comprenderne gli elementi essenziali

Distinguere tra personaggi, situazioni, racconti reali e fantastici Ascoltare e comprendere gli elementi essenziali di un dialogo

ATTIVITÀ Il pagliaccio tutto matto Diritto al gioco Giro girotondo

I colori dell’amicizia

Otto bambini si tengono per mano I diritti dei bambini

Filastrocca del benvenuto a chi viene da lontano Dopo la pioggia

Elmer l’elefante variopinto Fiaba africana

La giraffa vanitosa

Favola del Burkina Faso: Poba, Denguet e la zucca

Fiaba dello Sri Lanka: La lepre e il leone

Fiaba degli indiani d’America: Il falco e l’anatra Mano nella mano

LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino è curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni

Utilizzare i cinque sensi per acquisire una prima conoscenza dell’ambiente

Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi con attenzione e sistematicità

Approcciare la conoscenza di simboli e istituzioni civili

Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze

Sperimentare l’osservazione dei cicli stagionali, delle piante, degli animali, l’esplorazione di oggetti, di ambienti naturali e non

Acqua, fuochino, fuoco L’ulivo

La colomba, uccello della pace

La bandiera delle Nazioni Unite

Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi

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Programmazione annuale TRAGUARDI

OBIETTIVI

Il bambino è consapevole della propria storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia e della comunità e sviluppa un senso di appartenenza

Acquisire fiducia in sé e nelle proprie capacità superando le paure

IL SÉ E L’ALTRO

Il bambino riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto dell’esistenza di punti di vista diversi e sa tenerne conto; è consapevole delle differenze e sa averne rispetto

Il bambino ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Il bambino esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo

Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e movimento

IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino comunica, esprime, emozioni, racconta; utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione

Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività

Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relaziona al progetto da realizzare

Riconoscere e riconoscersi nel proprio nucleo familiare di appartenenza

ATTIVITÀ I miei nonni si chiamano Mio nonno è così

L’albero della mia famiglia Le nostre paure

Riconoscere e confrontare i ruoli presenti all’interno della famiglia

Riconoscersi come appartenenti al gruppo sezione (comunità), coltivando sentimenti di reciprocità e unità Acquisire senso di responsabilità delle proprie azioni e decisioni

Sviluppare la coordinazione dinamica e segmentarla

Comunicare attraverso il linguaggio corporeo mimico gestuale in maniera personale esperienze e sensazioni vissute Esplicitare sensazioni, sentimenti (paure), stati d’animo attraverso la musica e la danza

Realizzare segni, scarabocchi e prodotti grafici pittorici e plastici

Comprendere la funzione comunicativa dei messaggi non verbali attraverso la fruizione di prodotti artistici, grafici, pittorici e plastici, di spettacoli teatrali danze, narrazioni, ecc.

Acquisire padronanza nell’utilizzo creativo spontaneo e guidato di diverse tecniche espressive: pittura, disegno, collage, frottage, manipolazione, assemblamento, ecc.

È qui la festa?

Piedi da fantasma

Fantasmi ballerini La paura in gioco

Una pallonata alla paura La paura in scena!

Tanti auguri nonni!

Un computer per comunicare con i nonni Un biglietto per i nonni La ragnatela di colla

La scatolina del ragno piena di sorprese La zucca cacciastreghe

Una scuola da... paura! Amuleti antipaura Memory pauroso

La paura in scena!

Inventare, sviluppare idee e rielaborare in maniera personale i prodotti artistici

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Ottobre TRAGUARDI

I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza

OBIETTIVI

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere gli elementi essenziali di un dialogo

Le scarpe nuove

Comunicare sentimenti ed emozioni, in situazione nuova (saper verbalizzare momenti di gioia e paura)

Una mail per la nonna

Esprimere i propri desideri

Raccontare episodi della propria storia personale

I nonni

Filastrocca del computer Una zucca fluorescente E le streghe ballano

Filastrocca contro la paura Le parole paurose

La paura in scena!

Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie

LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi con attenzione e sistematicità

Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi

È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni

Provare interesse per gli artefatti tecnologici, esplorarli e scoprire funzioni e possibili usi

Acquisire la capacità di formulare un semplice piano d’azione in relazione ad obiettivi da raggiungere Acquisire la capacità di procedere per prove e errori al fine di risolvere una situazione problematica

L’aula di informatica

Dalla teoria alla pratica Tante attività Tante forme

Che cosa è una mail Castello di cartone Castello di legno

Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze

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SET TEMB

LIENZA inserimento dei G O C C ’A L r l’ DEL o di licato pe RE: FESTA no bisogn ante e de

rt an ze e nto impo azione nuova e h e m o ro esigen m lo n u u le it è o s a a in z t n n t L’accoglie uola che vivono u tturate che rispe c u s r t a s i dalità essi si bambin fa sì che ili e di mo li ib o s c s e ic fl p i temp e i più accoglier i. r e m p it r la o o r u i lo ta a sc e una fes seriti nel gruppo. r a z iz n a Org i e in assicurat r o n a t n se

A PACE , come questa L L E D A T tivo : GIORNA i tutto rcorso at

prima d MBRE so un pe 21 SET TE iene spiegato, attravenrata molto importanteecessità di vivere

an iv gior ondo sull Ai bambin ia diventata una m il o t t u as i di t cato ricorrenz gli uomin e r e t t e sul signifi ifl e r r e a t f t é e h perc i a rifl uerra. i bambin a enza la g it s v e in c a e t p in gnan sso l’inse e t s o p m Al te rende: he comp c e c a p i d umani ei diritti d o t t e p Ris razia nza a democ ll e d a convive o t ll t a e e a r Risp u ercult iluppo ne all’int à e allo sv t Educazio ie r a d li ne alla so Educazio

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Un via gg io di nu ove sc op er te no n co ns ist e ne l trova re nu ov i pa es ag gi, ma ne ll'a ve re oc ch i nu ov i. Pr ou st

mbini a b i r e P un tutto ha to; significa , il gesto la voce, do, lo sguar e il fare re... a f n o n il

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ia La pace iniz nel cuore di oi. o gnuno di nWord tle

Stephen Lit

Le sfumature danno vita ai colori.

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✓ TRAGU AR

D • P romuovere uI DI SETTEMBRE

n atteggiam ento di fidu confronti d cia nei ell’ambient •A ccettare il dista e che lo accoglie. •A ccettare il nuov cco dai genitori. •R ispettare le reg o ambiente scolastico. ole indispe nsabili per convivenza la . • F avo rire la relaz ione, la com unicazione socializzaz la ione con i p •O rientarsi nel nu ari e con gli adulti. ovo ambien • C ura te. re l’autono mia person ale in relaz e all’ambie ione agli og nte. getti •R afforzare l’auto nomia, la s tima di sé, l’identità.

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Settembre

Accoglienza una grande festa

La parola accoglienza sottende delicatezza rispetto e soprattutto la consapevolezza che il bambino non è posseduto, ma affidato. È la disponibilità a un rapporto personale, o meglio ad una relazione autentica con ogni genitore e con ogni bambino. È bello fare prima l’esperienza di essere accolti per poter accogliere: l’educatrice può vivere questa esperienza nel gruppo di lavoro tra insegnanti, nel Collegio Docenti dove si apre al dialogo, si confronta pone domande, vede valorizzato il proprio lavoro. Quando è accolto il bambino conosce ed acquista fiducia, la quale verrà in seguito garantita, conservata e custodita dall’insegnante stessa. Quando il bambino vive un tempo personale di accoglienza, si apre poi in maniera positiva all’apprendimento. L’insegnante suggerisce di seguito delle strategie, degli strumenti che possono e devono essere diversificati in quanto rispondenti a contesti istituzionali, educativi e organizzativi differenziati per identità, storia, risorse e vincoli. È auspicabile che la scelta di strategie e strumenti abbia una motivazione fondata sulle finalità educative e sia consapevole, cioè risponda ad un’intenzionalità precisa, che è sempre confrontata nell’ambito del gruppo di lavoro.

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FEsta dell’accoglienza Scuola aperta Si consiglia di curare con attenzione e premura le occasioni d’incontro con i genitori precedenti l’inizio dell’anno scolastico. Le giornate scuola aperta, il colloquio d’iscrizione, l’assemblea dei nuovi iscritti sono occasioni preziose per avvicinarsi e conoscere la cultura familiare dei bambini e tenerla come punto di riferimento. È importante coinvolgere e invitare i genitori ad essere presenti nella fase di inserimento dei figli, anche facendo costruire oggetti o addobbi da usare a scuola, ma soprattutto porsi in continuità rispetto a loro e non in opposizione.

Conosciamoci È impo rtant e valut are in antic ipo e con preci sione un inser imen to indivi duale o di grupp o predi spon endo con chiar ezza gli orari, i temp i di prese nza del bamb ino e del genit ore e calib rando le propo ste tenen do conto degli spaz i.

La professionalità

istitu ziona li: P.E., Si sugg erisc e di prese ntare la Scuo la utilizz ando gli strum enti profe ssion alità e P.O.F, regol amen to. È una moda lità chiar a, espre ssion e di trasp arenz a rispe tto ai valor i cond ivisi.

Comunichiamo È importante la cura del gesto: dal tono della voce alla distanza da tenere nei confronti del bambino, l’attenzione per la chiarezza nella comunicazione fino ai più piccoli dettagli, la predisposizione degli spazi adeguati. La cura del gesto mostra la cura e il rispetto che l’adulto ha verso il bambino.

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Settembre

Corone in testa L’attività iniziale in preparazione alla festa dell’accoglienza è rappresentata dalla realizzazione di coroncine di cartone colorate che i bambini potranno indossare per fare festa, o come segno di riconoscimento: è un modo per farli giocare e stare insieme, per scambiarsi idee e preferenze nel momento in cui dovranno sceglier il colore della propria corona o i decori da applicare.

MA TER IAL E OC CO RRE NT E: ✓ Ca rto nci ni col ora ti ✓ De cor azi oni ad esi ve ✓ For bic i ✓ Cu citr ice

Ritagliare i cartoncini di diversi colori in strisce alte circa 20 cm e lunghe quanto la circonferenza della testa del bambino. Con le forbici realizzare decori (cuori, cerchi, rombi, onde.) su cartoncini di diversi colori, ritagliarli e incollarli alla coroncina.

Pinzare con la cucitrice le estremità della striscia di cartone in modo da ottenere la corona da appoggiare sulla testa. Dopo aver realizzato e decorato le coroncine i bambini le indossano e si presentano.

Io mi chiamo Greta

Io mi chiamo Francesco

Io sono Elena

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FEsta dell’accoglienza

C’è un pacco regalo! Dopo essersi presentati, i bambini si tolgono le coroncine e, accompagnati dalle insegnanti, si siedono nel salone e restano in attesa, trepidante, per l’arrivo di una sorpresa.

È arriva to un pacc o rega lo: che cosa conte rrà?

L’insegnante sbircia per vedere se riesce ad indovinarne il contenuto. Dopo aver tolto il fiocco e aperta la carta regalo si scopre che è un bel cesto con tante cose buone da mangiare per fare una bella merenda tutti insieme. La condivisione della merenda unisce ancora di più i bambini che iniziano a chiacchierare tra loro. Il primo momento di timore è ormai svanito, i bambini si sentono più a loro agio, mangiano insieme e parlano tra loro, qualcuno già sceglie il proprio amichetto del cuore.

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