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IL FOLLETTO DELLA NOTTE

Questa notte Itamar ha sognato di nuovo un folletto celeste, molto triste, con due occhi rossi e malinconici e delle corna storte. Itamar cercava di scappare via, ma il folletto lo seguiva e gli faceva ombra. Itamar si sveglia di colpo e urla, poi va dal suo papà e, piangendo, gli chiede:

– Perché quell’orribile folletto viene da me ogni notte?

– I folletti non esistono veramente, è solo un sogno –risponde il papà.

– Ma nel mio sogno il folletto è vero, vieni dentro il mio sogno e lo vedrai con i tuoi occhi.

– Ma non posso sognare il tuo sogno – spiega il papà.

– Allora il folletto è soltanto mio? – domanda triste Itamar.

– Penso proprio di sì – risponde il papà. – Ma io ti aiuterò a non averne più paura.

D. Grossman, Itamar, il cacciatore di sogni, Mondadori

LEGGO E… COMPRENDO

• Chi è Itamar?

Un bambino. Un signore. Un folletto.

• Chi ha sognato Itamar?

• Che cosa dice il papà a Itamar?

Che il folletto è solo un sogno. Che i folletti sono amici dei bambini.

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