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A TESTA IN GIÙ

Era una sera speciale, Joakim era solo in casa. All’improvviso una luce solcò il cielo e si sentì un gran baccano in giardino.

Joakim si affacciò alla finestra e vide una cosa molto strana: un ragazzino che penzolava dal melo appeso per i calzoni. Il bimbo scese le scale e si precipitò in giardino.

– Ciao, sono Mika – gli disse lo sconosciuto. – Tu come ti chiami? Perché sei a testa in giù?

Joakim era ancora più sbalordito: com’era possibile che un bimbo fosse piovuto dal cielo?

Così rispose: – Mi chiamo Joakim, ma in realtà sei tu che sei a testa in giù.

– Io sono appena arrivato su questo pianeta e quando due persone si incontrano e una è a testa in giù non è così semplice stabilire chi dei due sta nel verso giusto.

Ho viaggiato verso l’alto e ora mi ritrovo appeso al tuo albero.

Il primo incontro era stato molto strano ma Joakim non sapeva ancora quante cose avrebbe imparato dal bimbo piovuto dal cielo a testa in giù… o forse all’insù.

LEGGO E… COMPRENDO

• Quando si svolge la storia?

Di sera. Di notte.

• Chi è Mika?

• Che cosa pensa Joakim?

Come può essere caduto un bambino dal cielo?

Come può un bambino aver fatto tanto rumore?

LEGGO E… RIFLETTO

L’incontro tra i due bambini vuole farti capire che la realtà cambia a seconda di come la si guarda.

• Secondo te un bambino vede il mondo come un adulto? SÌ NO

• Nella storia chi è al contrario?

Joakim Mika Nessuno.

Confronta le tue risposte con quelle dei tuoi compagni e delle tue compagne e discutetene insieme.

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