Allegrini - Diario della Vendemmia

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2015 DIARIO DELLA VENDEMMIA




2015 VENDEMMIA

Franco Allegrini

L’annata si è distinta per somme termiche abbastanza alte e per grappoli sani e perfettamente integri al momento della raccolta, requisito fondamentale per la fase di “letargo attivo” durante l ’appassimento in corso. Il periodo di maturazione ha visto due irrigazioni di soccorso nei vigneti di alta collina nonché la provvidenziale pioggia del 20 Agosto, che hanno permesso di mantenere l ’equilibrio fisiologico della pianta, con la conseguente completa maturazione fenolica e aromatica delle uve. L’assenza di piogge, tranne in due giornate, durante il periodo vendemmiale ha consentito un sereno ed armonico svolgimento del lavoro. La previsione è che i vini del millesimo 2015 saranno complessi e longevi, caratterizzati da una gradazione alcolica leggermente superiore alla media e da buon equilibrio acido-estrattivo.



IN PREPARAZIONE ALLA VENDEMMIA VALPOLICELLA 2015 DIARIO FENOLOGICO E LAVORAZIONI IN VIGNETO


DIARIO FENOLOGICO

LAVORAZIONI IN VIGNETO 15 OTTOBRE preparazione del terreno

20 MARZO pianto della vite 13 APRILE germogliamento

11 NOVEMBRE concimazione 7 GENNAIO potatura e legatura

14 APRILE taglio erba 16 APRILE interventi naturali

19 MAGGIO fioritura 29 MAGGIO allegagione

20 APRILE selezione del germoglio e spollonatura 22 MAGGIO impalcatura/ ingabbiatura

20 GIUGNO chiusura del grappolo 15 LUGLIO invaiatura

16 LUGLIO diradamento 20 LUGLIO sistemazione dei grappoli 28 LUGLIO cimatura 30 LUGLIO sfogliatura

03 SETTEMBRE maturazione

4 SETTEMBRE - 6 OTTOBRE vendemmia


15

Ottobre Mercoledì

PREPARAZIONE DEL TERRENO

Dopo la vendemmia prepariamo il terreno per favorire il nuovo ciclo di vita delle piante. I sottofrutteti perenni presenti nell ’interfila sostituiscono la semina del sovescio, ma vengono comunque operate una serie di attività tipiche del periodo post vendemmiale. Per favorire l ’ossigenazione delle radici smuoviamo il terreno con delle ancore (rippatura). Vengono rimosse le radici superficiali per indirizzare in profondità l ’apparato radicale ed evitare il rischio di stress idrico. La maggior parte degli elementi nutritivi del terreno si trova fino a 40-50 centimetri dalla superficie, quelli minerali sono presenti ancora più in profondità. E ’quindi necessario che la vite, per poter riavviare il suo ciclo nel migliore dei modi, si spinga ad assorbire le sostanze scavando profondamente.


11

Novembre Martedì

CONCIMAZIONE

Ad inizio Novembre la pianta inizia ad accantonare le riserve per la ripresa vegetativa dell ’anno successivo e per sviluppare almeno le prime 5 foglie. L’obiettivo della concimazione è conferire al terreno microelementi nutritivi e minerali favorevoli alla vite. Ad esempio il Carbonio è particolarmente utile all ’inizio del ciclo vitale, perché favorisce l ’equilibrio vegetativo.


07

Gennaio Mercoledì

POTATURA E LEGATURA

Per regolare lo sviluppo della vite e concentrarne la vigoria in pochi tralci, viene effettuata la potatura a secco. Cerchiamo di preservare la pianta da ferite da taglio troppo invasive per non ostacolare il flusso della linfa, riattivato dalla concimazione di Novembre, che rappresenta il nutrimento dei primi cinque germogli. Durante la potatura andiamo ad “aprire” le gabbie spostando i fili, affinché il tralcio abbia spazio sufficiente per svilupparsi senza sovrapposizioni.


20

Marzo Venerdì

PIANTO DELLA VITE

Lo sgorgare della linfa dai tralci potati segnala la ripresa del metabolismo della pianta e della respirazione cellulare dopo il periodo invernale. Quest’anno la fase del “pianto” è avvenuta 10-15 giorni prima della media delle annate precedenti.


13

Aprile Lunedì

GERMOGLIAMENTO

Iniziano a spuntare i primi germogli; fino a quando hanno solo tre o quattro foglioline, in dialetto vengono chiamati “pampani”. Prima di diventare un vero e proprio tralcio, ma all ’aumentare delle dimensioni e del numero di foglie, il butto prende localmente il nome di “el cao”.


14

Aprile Martedì

TAGLIO ERBA

La vegetazione in mezzo al filare viene regolata in altezza e quantità, per equilibrare la competizione con le viti. Nel sottofila, l’operazione viene effettuata manualmente.


16

Aprile Giovedì

INTERVENTI NATURALI

Un importante intervento antiparassitario naturale è la tecnica della “confusione sessuale”. Posizioniamo nel vigneto trappole a base di ferormoni, che attirano la tignoletta maschio (lobesia botrana), impedendone la riproduzione. E ’ un metodo che preserva la salute delle viti in modo totalmente ecologico.


20

Aprile Lunedì

SELEZIONE DEL GERMOGLIO E SPOLLONATURA

Spollonatura e selezione del germoglio servono a regolare il futuro carico produttivo della pianta. La spollonatura consiste nella pulizia dei germogli del tronco fino alla cima. E ’ importante svolgere questa operazione nel periodo corretto, per dare tempo alla pianta di cicatrizzare bene la “ferita” prima di andare a frutto. La selezione del germoglio può essere considerata un primo dirado: ha infatti l ’obiettivo di raggiungere l ’equilibrio vegetativo ottimale per affrontare le fasi fenologiche successive. La selezione inizia dalla testa, posizionata circa 20 cm sotto il filo di cortina. Lasciando il capofrutto, si eliminano i germogli doppi, mantenendo quelli più rigogliosi.


19

Maggio MartedĂŹ

FIORITURA

Si aprono i germogli e appaiono i primi piccolissimi fiori. Nei vigneti si inizia a sentire un profumo inconfondibile, lieve e gradevole.


22

Maggio Venerdì

IMPALCATURA - INGABBIATURA

Con un’attenta lavorazione del tutto manuale, posizioniamo i tralci perpendicolarmente al suolo in modo da limitare l ’ombreggiamento e favorire la fotosintesi. Ingabbiati i tralci eseguiamo una “cimatura top”, destinata cioè alla parte apicale dei tralci. Viene mantenuta la vegetazione laterale.


29

Maggio VenerdĂŹ

ALLEGAGIONE

Fase in cui i grappoli embrionali si trasformano rapidamente: le giovani bacche cominciano ad ingrossare e i residui floreali cadono.


20

Giugno Sabato

CHIUSURA DEL GRAPPOLO

Momento in cui gli acini si ingrossano tanto da toccarsi. Il grappolo comincia a pesare e a pendere verso il basso


15

Luglio

Mercoledì

INVAIATURA

L’invaiatura è una tappa fondamentale nel ciclo annuale della vite, perché rappresenta il momento di passaggio tra la fase vegetativa e quella di accumulo: costituisce il momento di inizio della maturazione dell ’uva, che si evidenzia, nelle varietà rosse, con l ’assunzione di colore da parte degli acini.


16

Luglio Giovedì

DIRADAMENTO

Durante l ’invaiatura, gli acini iniziano a riempirsi di liquido, che rappresenta la riserva idrica della pianta in caso di carenza di piogge. Durante le annate estremamente siccitose, può aver luogo l ’aborto del grappolo: la vite preferisce perdere il frutto, ma preservarsi. Per questo è molto importante individuare il momento esatto nel quale diradare. Con questa operazione asportiamo i grappoli più vicini alla pianta - che assorbono molto nutrimento e rischiano di “sopraffare” gli altri – e quelli più lontani - che sono tendenzialmente quelli con minore concentrazione di sostanze. E ’ da evitare il diradamento pre invaiatura, perché indurrebbe un ingrossamento degli acini. I grappoli risulterebbero più compatti e meno adatti all’appassimento.


20

Luglio Lunedì

SISTEMAZIONE DEI GRAPPOLI

I grappoli vengono riordinati e sistemati, andando a sciogliere eventuali “nodi” con i tralci o le foglie. Questa attività riduce il rischio di rottura degli acini in fase di raccolta ed è quindi particolarmente importante per le uve destinate all ’appassimento.


28

Luglio Martedì

CIMATURA

Per contenere il rigoglio vegetativo e bilanciare la massa fogliare, a fine Luglio abbiamo effettuato la cimatura, operazione che consiste nell ’asportazione della parte apicale dei germogli verdi. Questa attività funge anche da antibotritico naturale e viene svolta quando c’è il rischio che i tralci facciano ombra ai grappoli.


30

Luglio Giovedì

SFOGLIATURA

La sfogliatura è una pratica colturale che consiste nell ’eliminazione delle foglie nella zona del grappolo. L’obiettivo di questa operazione è favorire l ’arieggiamento, diminuendo di conseguenza il rischio di pericolose muffe.


Giovedì

Corvina

03

Settembre

MATURAZIONE

Oseleta

Rondinella

Corvinone

Periodo che va dall ’invaiatura, termine che definisce il viraggio del colore delle bacche, alla maturità. Mentre inizia la lignificazione dei tralci, gli acini continuano ad ingrossare, accumulano zuccheri e perdono in acidità


VENDEMMIA ALLEGRINI VALPOLICELLA 2015 04 SETTEMBRE 06 OTTOBRE



DIARIO DELLA VENDEM M I A 2 0 1 5

04

Settembre Venerdì

TENUTA DI NAIANO N 45° 31’ 50”; E 10° 47’ 19”

to

Soleggia

180 m s.l.m.

min. 16°C °C max. 28

NATURA

Iniziamo la raccolta in una splendida giornata di sole, ventilata. Nei vigneti di Naiano qualche fagiano fugge spaventato al rumore del nostro arrivo. VENDEMMIA

La raccolta del Pinot Grigio a Naiano inaugura la Vendemmia 2015! Abbiamo cominciato alle prime luci dell ’alba, perché le basse temperature del mattino evitano l ’ossidazione del mosto “precoce” e conservano intatte le note floreali del Pinot Grigio. Sono passati diversi anni da quando, nel 2007, Tenuta di Naiano è entrata a far parte del patrimonio viticolo di Allegrini e ormai ci sentiamo a casa anche in questi vigneti, che ci regalano uve di ottima qualità grazie alla benefica influenza del vicinissimo Lago di Garda. La massa d ’acqua del lago, infatti, rilasciando aria tiepida durante l ’inverno e brezze fresche nella stagione estiva, svolge una fondamentale azione termoregolatrice sul clima della zona. NOTE

Evviva! Giusto in tempo, sono arrivate le magliette della vendemmia, che quest’anno riportano una citazione del Sommo Poeta, Dante. “Guarda il calor del sol che si fa vino”…è proprio in tema con l ’andamento stagionale di quest’anno, caratterizzato da un’estate particolarmente calda e asciutta.



DIARIO DELLA VENDEM M I A 2 0 1 5

07

Settembre Lunedì

MONTE DEI GALLI

N 45° 31’ 25”; E 10° 53’ 29”

Variabile

180 m s.l.m.

min. 12°C °C max. 26

NATURA

Gli stormi di uccelli che si preparano a migrare annunciano l ’arrivo dell ’Autunno: rondini e tordi si raggruppano chiassosi sugli alberi e sui cavi dell ’alta tensione. Sembrano una scolaresca in partenza per la gita! VENDEMMIA

A Monte dei Galli le uve maturano prima, perché per questo vigneto sono stati selezionati dei cloni precoci delle varietà Corvina, Rondinella e Oseleta. Già ieri abbiamo preparato le cassette all ’imbocco dei filari, per essere pronti ad iniziare la vendemmia al mattino presto. La giornata si preannuncia impegnativa: raccogliere nei plateaux è un’arte che richiede attenzione e pazienza. Forse per questo in passato vi si dedicavano solo gli anziani! Buona parte dei vendemmiatori hanno già raccolto nei nostri vigneti, ma controllo con particolare attenzione che tutti ricordino bene le direttive e istruisco i nuovi arrivati. Le uve vanno selezionate con cura e poste delicatamente nelle cassette, per evitare la rottura degli acini. NOTE

Questo vigneto lo sento particolarmente mio, perché è il primo di cui ho curato l ’impianto per gli Allegrini. Ricordo che, durante la preparazione del terreno, abbiamo sparso della calce, per abbassare il pH del suolo. Un vento malandrino, però, ha imbiancato di calce le viti del vicino: che imbarazzo! Per fortuna è bastata un po’ di pioggia per rimettere tutto a posto.



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08

Settembre Martedì

TERRE DI FUMANE

to

Soleggia

min. 13°C ,5°C max. 25

NATURA

L’alba è stupenda, con il sole che illumina le nuvole e le colora di tutte le sfumature dal rosa al giallo. Nell ’aria si respirano quel tipico odore dell ’autunno e l ’inebriante profumo dell ’uva. VENDEMMIA

I primi bancali hanno fatto il loro ingresso trionfale nel centro di appassimento di Fumane. Comincia il lento ed entusiasmante cammino dell ’Amarone, proprio a pochi giorni dall ’assegnazione dei 3 Bicchieri all ’annata 2011. Un nuovo inizio sotto i migliori auspici! Ogni bancale, all ’arrivo in fruttaio, viene pesato per accertarsi che le uve nelle cassette non siano eccessivamente ammassate e incorrano nel rischio della muffa: mai più di 5 kg per plateaux, è la direttiva di Franco! Al termine del periodo di appassimento il peso diminuirà notevolmente per l ’evaporazione dei liquidi interni all ’acino, ma noi sappiamo che questo è solo il cambiamento più evidente e che nei grappoli saranno avvenute anche le profonde trasformazioni metaboliche responsabili degli inconfondibili sentori dell ’Amarone. NOTE

E ’ Franco il promotore e realizzatore del progetto Terre di Fumane, il centro di appassimento consortile creato nel 1998 sulla base di un’ intuizione del Professor Roberto Ferrarini, amico e docente alla Facoltà di Enologia di San Floriano. Già da prima la famiglia Allegrini aveva cercato di introdurre un nuovo stile nel suo Amarone, alla ricerca di eleganza e pulizia. Ma sono state le innovazioni tecniche introdotte nel fruttaio a segnare il cambio di passo: all ’interno dello spazio protetto del centro le uve, lontane dalla minaccia della muffa, giungono al termine del processo di appassimento perfettamente integre. Una vera e propria filosofia firmata Allegrini, condivisa oggi da altri produttori che partecipano con entusiasmo al progetto.


La vendemmia 2015 è la prima che la Valpolicella affronta senza la competenza, le capacità, la scientificità di Roberto Ferrarini, “il Prof”, come lo chiamavamo tutti, con senso di amicizia mista a rispetto. Il contributo che lui ha dato a questa terra meravigliosa, rimarrà per sempre patrimonio inestimabile di tutti. Non era Roberto quello che si dice “un carattere facile”, ne’ tantomeno accomodante, ma di certo sapeva accompagnare come pochi altri il rigore intellettuale con la passione e con il suo naturale istinto, generoso al punto - ed accadeva spesso - di “regalare” la sua grande professionalità. Mi sento orfano delle interminabili telefonate che in questo periodo, strategico per i vignaioli, vertevano sullo stato sanitario delle uve in appassimento, sulle macerazioni lunghe, sul fatidico pH. Mi mancano i suoi consigli, le sue riflessioni ardite, le sue ricerche innovative, sempre finalizzate a trovare - anche nei frangenti maggiormente critici - soluzioni logiche, intelligenti, concrete, capaci appunto di rispecchiare la sua forte personalità. Ciao Prof! Franco


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11

Settembre Venerdì

MONTE DEI GALLI

N 45° 31’ 25”; E 10° 53’ 29”

Variabile

180 m s.l.m.

min. 13°C °C max. 25

NATURA

Alle prime luci dell ’alba è caduta una breve pioggia; nulla di preoccupante, l ’uva non è bagnata e possiamo completare la raccolta a Monte dei Galli. VENDEMMIA

Le uve sono sanissime e hanno già raggiunto una maturazione fenolica perfetta. A determinare una buona annata, infatti, non è solo il grado zuccherino; ancor più importante è il pieno sviluppo di tutte le sostanze che si trovano nella buccia dell ’uva, che contribuiscono a rendere il vino più strutturato e ricco di tannini. Raccogliamo manualmente, con la cura che si deve ad un frutto tanto prezioso, servendoci di cesoie piccole e appuntite per un lavoro di grande precisione. La natura quest’anno ci regala grappoli pressoché perfetti, ci limitiamo a rimuovere rapidamente i pochi acini verdi o secchi. NOTE

Quanti ricordi in questo vigneto! Il nome lo deve ai vecchi proprietari, i Galli Righi, che l ’hanno venduto agli Allegrini nel 2001. Proprio in quell ’anno è nata la mia amicizia con Walter. Ricordo che, complice la comune passione per i cimeli di guerra, un giorno mi invitò a Caporetto, per un giro e un pranzo a base di pesce. Da allora diventammo inseparabili ed è un onore per me aver raccolto il suo testimone nella cura dei vigneti di Allegrini.



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14

Settembre Lunedì

PALAZZO DELLA TORRE N 45° 32’ 19”; E 10° 52’ 25”

to

Soleggia

210 m s.l.m.

min. 16°C ,5°C max. 25

NATURA

Nella leggera foschia del mattino occhieggia il giallo dorato delle prime foglie autunnali. VENDEMMIA

La raccolta al “Palasso”, come gli abitanti di Fumane chiamano familiarmente Villa Della Torre, è sempre un momento speciale: come dimenticare che questo vigneto, racchiuso tra mura cinquecentesche, è stato il primo cru della Valpolicella Classica? È un vigneto storico, caratterizzato dai tradizionali muretti a secco che in dialetto chiamiamo marogne: servivano per contenere il suolo dei terrazzamenti destinati alle colture in collina, ma, poiché assorbono il calore del sole, le pietre creano anche un particolare microclima, favorevole alle viti. Per questo Franco Allegrini le ha volute ricostruire anche a Villa Cavarena, quando ha impiantato i nuovi vigneti! Negli ultimi anni, progressivamente, stiamo reimpiantando il vigneto di Palazzo della Torre, per avere viti più equilibrate e ristrutturare l ’impianto, ormai vecchio. Grande cura è stata dedicata alla scelta dei portainnesti, per selezionare quelli più idonei al terreno ricco di calcare di questa zona. Abbiamo anche individuato un clone della Corvina particolarmente adatto all ’appassimento, ma non lo voglio rivelare: anche gli agronomi hanno dei segreti! NOTE

Una delle ragazze polacche oggi non indossa la maglietta “ufficiale” della vendemmia; provo a chiederle spiegazioni, ma abbiamo qualche difficoltà a comunicare. Alla fine, gesticolando, riusciamo a capirci: la maglietta è stata lavata e si sta asciugando al sole, stesa su una carriola. La vendemmia è sempre un momento di incontro con persone che vengono da altri paesi, con cui a volte è difficile intendersi. Anche questa è una lezione della vita di campagna: per ottenere il risultato, bisogna trovare il modo di collaborare.



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15

Settembre Martedì

TERRE DI FUMANE

Pioggia

min. 16°C ,5°C max. 25

NATURA

Oggi la raccolta è sospesa, causa pioggia. È una pioggia benefica, di cui i vigneti in collina avevano bisogno, ma i viticoltori osservano sempre con attenzione i cambiamenti climatici, per essere pronti ad accelerare la raccolta se il tempo volgesse al brutto per un periodo più prolungato. VENDEMMIA

Nelle giornate di pioggia, per meglio controllare l ’umidità, vengono chiuse le porte del centro di appassimento e messi in funzione i grandi ventilatori che assicurano la circolazione dell ’aria. Al soffio delle ventole i cartellini attaccati ai pallets sventolano allegramente: tutti i bancali sono contrassegnati da una coppia di numeri che indicano la varietà contenuta nelle cassette e la parcella di provenienza. In questo modo abbiamo la completa tracciabilità delle nostre uve. Il nostro centro di appassimento è intitolato al Professor Roberto Ferrarini, amico di vecchia data della Famiglia Allegrini, purtroppo scomparso nel 2014. Con lui e in collaborazione con l ’Università Franco ha ideato il centro di appassimento e portato avanti numerosi progetti di sperimentazione su questa tecnica che appartiene alla Valpolicella. Quante discussioni e confronti con il Professore! E quante volte studenti e macchinari hanno reso ancora più caotiche le già impegnative giornate di raccolta dentro a Terre di Fumane! Ma gli Allegrini sono sempre stati dei pionieri e Franco aveva trovato nel Prof, come lo chiamava amichevolmente, un tecnico esperto e competente a cui chiedere consiglio, curioso e appassionato quanto lui. NOTE

Per i visitatori che vengono a trovarci in questo periodo il centro di appassimento è un luogo magico. Si lasciano avvolgere dal profumo delle uve e ne assaggiano estasiati qualche chicco. Ascoltano attenti le spiegazioni e, dai loro sguardi, si capisce che in quel momento comprendono davvero che cosa rende unico e speciale l ’Amarone.



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17

Settembre Giovedì

LA GROLA

N 45° 31’ 50”; E 10° 49’ 52”

Variabile

280 m s.l.m.

°C min. 17,5 °C max. 28

NATURA

Durante il giorno le temperature salgono parecchio, ma le notti iniziano ormai a essere fresche. Questo è il clima ideale per garantire quel risultato magico che è la maturazione fenolica. Marilisa mi ha raccontato che Giovanni, suo padre, il pioniere della Valpolicella e una delle personalità che ne ha determinato la rinascita le diceva: “Caldo de giorno, fresco de note e l ’ua la va avanti un grado al giorno!”. VENDEMMIA

Oggi raccogliamo la Corvina destinata ad uno dei vini di Allegrini che preferisco, La Grola. E ’ un cru, cioè viene prodotto solo con le uve che provengono da questo vigneto. È vinificato con uve appena raccolte e non appassite: le straordinarie caratteristiche geografiche e viticole di questo podere, infatti, consentono di ottenere l ’intensità e la concentrazione di un grande vino rosso. L ’impianto è piuttosto fitto: le viti sono piantate ad un metro l ’una dall ’altra e i filari distano 2 metri e venti. La distanza tra le piante è imposta dalla varietà: la Corvina, infatti, è molto vigorosa e produce frutti a partire dalla terza, quarta gemma; bisogna quindi lasciare spazio sufficiente perché il tralcio si sviluppi. NOTE

Eccoci a La Grola, vigneto simbolo della storia della Valpolicella. Sogno di sempre di Giovanni Allegrini, egli volle assolutamente acquistarlo nel 1979, quando se ne presentò l ’occasione. Peccato che, proprio nello stesso anno, avesse investito molto denaro per costruire la cantina e per comprare Palazzo della Torre. Che fare? Certo il papà di Marilisa e Franco non era uomo che si arrendesse facilmente: bussò a molte porte, finchè l ’allora Banco di Sicilia, fiducioso delle sue intizioni, non gli concesse il prestito che permise a Giovanni di aggiungere la collina de La Grola al patrimonio dei vigneti della Famiglia. Quando Marilisa ci racconta del suo entusiasmo per il nuovo acquisto, a me sembra quasi di vederlo, con gli occhi furbi e brillanti di chi gli investimenti li sa fare. Il sorriso stampato in volto quando si parlava della Grola rimarrà per sempre indelebile nella memoria di Marilisa e Franco!



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18

Settembre Venerdì

LA GROLA

N 45° 31’ 50”; E 10° 49’ 52”

Variabile

280 m s.l.m.

min. 16°C °C max. 28

NATURA

Al mattino c’è molta umidità: per fortuna le scarpe antinfortunistica in dotazione riparano da tutto, anche dal “sguasso”! Il vento che si leva nel primo pomeriggio è una benedizione. Asciuga in un attimo foglie e acini. VENDEMMIA

Prosegue la raccolta a La Grola. Un’uva così è il sogno di ogni contadino! Gli acini sono turgidi e croccanti, viene voglia di mangiarli. Anche il colore della buccia, nero così, rende questo frutto un piacere per gli occhi; nero come il corvo della leggenda di Beniamino, che ha donato all ’uva il colore delle sue piume. Mi piace sempre questa storia e provo a raccontarla, ma non sono sicuro che i ragazzi stranieri della squadra mi capiscano; quello che è evidente a tutti è che La Grola è proprio il vigneto ideale dove coltivare la Corvina, soprattutto con le straordinarie innovazioni introdotte qui da Giovanni. È stato lui per primo a piantare in Valpolicella con la tecnica del Guyot, che permette una maggiore densità di impianto, mentre tutti gli altri ancora usavano la Pergola. Chissà quante battute e quante discussioni avrà suscitato! Ma la Corvina è una varietà vigorosa e Giovanni aveva intuito che aumentare il numero di viti per ettaro era fondamentale per limitare la produzione. Così, in tempi in cui tutti cercavano solo di aumentare la quantità, lui produceva meno uva, ma più concentrata e qualitativa. Le scelte coraggiose di questo piccolo grande uomo hanno segnato la storia di tutta la Valpolicella…dove oggi tutti i nuovi impianti sono a Guyot!


La leggenda di Beniamino Sulla sassosa collina de la grola viveva un tempo un contadino di nome Beniamino, che dall’uva bianca e aspra di quel vigneto ricavava ben poco denaro. Un giorno il povero Beniamino s’imbattè in una grola ferita e, impietosito, trascurò addirittura il vigneto per curare amorevolmente l ’uccello. Una volta guarita, la grola volò sulla vigna del suo benefattore: al tocco delle sue ali i grappoli, da secchi e bianchi, divennero turgidi, nerissimi e dolci. Da allora quell’uva fu chiamata Corvina


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21

Settembre Lunedì

LA GROLA

N 45° 31’ 50”; E 10° 49’ 52”

to

Soleggia

280 m s.l.m.

°C min. 14,5 ,5°C max. 22

NATURA

Sole pieno e cielo terso. Durante il giorno l ’aria è calda, sembrerebbe quasi primavera se non fosse per le pennellate di giallo e arancio nel paesaggio. VENDEMMIA

Proseguiamo la raccolta nel vigneto de La Grola. Quest’anno Franco mi ha fatto notare un particolare che ci conferma ancora una volta la saggezza dei vecchi contadini. Lungo tutti i filari, ad una certa altezza, manca una pianta. Si crea quindi una sorta di stretto corridoio, non praticabile dalle persone o dai trattori, perché i cavi dell ’impianto lo attraversano: serviva esclusivamente a migliorare l ’areazione del vigneto, a tutto vantaggio della salute delle viti. Quanta lungimiranza nella visione di Giovanni, che preferiva rinunciare ad alcune piante, pur di ottenere la migliore uva possibile! NOTE

Oggi Martina ci ha raggiunto con una troupe della TV svedese, insieme a Francesca. I giornalisti vogliono filmare la vendemmia e intervistare Marilisa e Franco in mezzo ai filari. Le riprese vengono benissimo e anche le fotografie scattate da Martina: la luce del sole sui grappoli maturi l ’ha ispirata!





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22

Settembre Martedì

PALAZZO DELLA TORRE N 45° 32’ 19”; E 10° 52’ 25”

to

Soleggia

210 m s.l.m.

°C min. 12,5 ,5°C max. 21

NATURA

Gli asinelli della Fumana, i prediletti di Franco, ci guardano incuriositi attraverso il cancello mentre al mattino presto ci accingiamo al lavoro a Palazzo della Torre. VENDEMMIA

Oggi siamo tornati in questo vigneto per completare la raccolta. Giovanni Allegrini volle fare del vigneto Palazzo della Torre la rappresentazione più tradizionale e nello stesso tempo più innovativa della Valpolicella: a partire dal 1978 ha abbracciato il concetto di cru, volendo dare nello specifico massima identità all ’uva Corvina, qui piantata (insieme a un po’ di Sangiovese e di Rondinella) sulle marogne. Inizialmente prodotto con la tecnica del ripasso, il metodo di vinificazione di Palazzo della Torre si è nel tempo affinato e ingentilito, fino a diventare quello attuale, della doppia fermentazione. Tutte decisioni estremamente coraggiose, per quell ’epoca! Ma Palazzo della Torre si è guadagnato il suo spazio ed è diventato un riferimento enologico in Valpolicella e nel mondo, conquistando per ben sei volte la TOP 100 di Wine Spectator. NOTE

Palazzo della Torre è considerato quasi il “vino della casa”, visto che è nato nel vigneto che circonda la Villa omonima, affascinante sede dell ’ospitalità Allegrini. Non manca mai negli eventi aziendali, soprattutto alla Galzèga, la festa di fine vendemmia, che già pregustiamo in queste giornate di lavoro.



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23

Settembre Mercoledì

FIERAMONTE

N 45° 32’ 42”; E 10° 51’ 59”

to

Soleggia

420 m s.l.m.

°C min. 9,5 °C max. 19

NATURA

Che aurora si gode stamattina da quassù! La foschia del mattino delinea chiaramente le tre vallate che compongono la Valpolicella: di Fumane, Marano e Negrar. Si sono formate in epoca antichissima, per l ’erosione di corsi d ’acqua stagionali, che in dialetto chiamiamo progni. VENDEMMIA

L’impianto di Fieramonte, nel 2005, ha dato il via ad un ambizioso progetto a cui la Famiglia Allegrini aspirava da tempo: il recupero della viticoltura sui rilievi pedemontani della zona classica della Valpolicella. Già alla fine degli anni ‘70 Giovanni aveva stupito tutti acquistando La Grola, consapevole del potenziale dei terreni collinari per la coltivazione della Corvina. In questi anni, anche in conseguenza degli evidenti cambiamenti climatici, la viticoltura della Famiglia si è spostata ancora più in alto, oltre i 400 m sul livello del mare. È una rivoluzione, come nella migliore tradizione Allegrini! Questo vigneto è piantato con uve Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta: è stato subito chiaro che aveva le caratteristiche di suolo ed esposizione perfette per il nostro Amarone. Chissà, forse in futuro diventerà un cru da cui produrremo un Amarone Riserva. Da tempo questa idea alletta Marilisa: nei suoi infiniti viaggi sui mercati raccoglie tante idee, spunti e suggerimenti degli appassionati e degli importatori. Per noi è come una finestra sul mondo! NOTE

Franco ci ha raggiunto nel vigneto, sfrecciando sul suo scooter. Si vede che è al colmo della soddisfazione: sole, vendemmia, uve bellissime…per lui, che ha nel DNA l ’amore per la sua Valpolicella, che cosa si può chiedere di più?



DIARIO DELLA VENDEM M I A 2 0 1 5

24

Settembre Giovedì

FIERAMONTE

N 45° 32’ 42”; E 10° 51’ 59”

to

Soleggia

420 m s.l.m.

°C min. 9,5 ,5°C max. 17

NATURA

Ci sono notevoli differenze tra i grappoli delle diverse varietà: la Corvina ha il caratteristico raspo rosso - a cui deve il suo nome - che segnala la raggiunta maturazione dell ’uva. Il Corvinone ha grappoli e acini molto grandi; l ’Oseleta, al contrario, ha frutti e bacche piccoli e scurissimi. Ho notato che anche i ragazzi dell ’ufficio, che spesso mi fanno domande per approfondire i temi della campagna, hanno imparato a distinguere le uve della Valpolicella e ne illustrano con sicurezza le caratteristiche ai visitatori. VENDEMMIA

Oltre al controllo del peso, verificato sulla bilancia che abbiamo portato nel vigneto, è importante anche che i grappoli siano sistemati nei plateaux tutti nella stessa direzione: le uve vengono poste affiancate, con il picciolo rivolto all ’insù. Così disposti i grappoli, che sembrano quasi tegole di un tetto, si sovrappongono solo in minima parte e godono della massima areazione. Spiegare il procedimento è piuttosto complicato, ma, controllate le cassette riempite fino ad ora, posso dire che il risultato è ottimo e la media del peso per plateaux è quasi da oreficeria: bravi, ragazzi! NOTE

Il lavoro dei trattoristi non è meno importante di quello dei vendemmiatori: il loro compito, che inizia alle prime luci dell ’alba, consiste nel portare le cassette nel vigneto, perché i componenti delle squadre le trovino pronte. Nel corso della giornata di raccolta, caricano i pallet e li trasportano al centro di appassimento. Le manovre tra le strette stradine del vigneto – le scaissagne – richiedono grande abilità e pazienza.



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25

Settembre Venerdì

VILLA CAVARENA

N 45° 32’ 35”; E 10° 51’ 26”

to

Soleggia

520 m s.l.m.

min. 12°C ,5°C max. 24

NATURA

Dalla parcella più alta di questo vigneto si gode il panorama più bello della Valpolicella: il vento, presenza quasi costante quassù, pulisce l ’aria e spiana la vista fino alla Pianura Padana e agli Appennini. A Nord si vedono invece i Lessini, il Corno d ’Aquilio, il Corno Mozzo, il Carega, il Monte Baldo…è proprio una vista a 360 gradi e un panorama mozzafiato. VENDEMMIA

Prosegue la raccolta delle uve per l ’Amarone, in questo vigneto dalle caratteristiche decisamente fuori dal comune, innanzitutto per l ’altitudine: siamo a Mazzurega, a 500 metri sul livello del mare. Fino a qualche anno fa la collina era coperta di sterpaglie gli sgrembani, come li chiamano i contadini di qua - e le marogne – i muretti a secco per i terrazzamenti - erano andate quasi completamente distrutte nei lunghi anni di abbandono. Oggi Villa Cavarena è un vigneto esemplare, che ha riportato l ’aspetto di questi luoghi a quelli del passato settecentesco. Messe a dimora sulle terrazze create con le marogne, le viti godono di una perfetta esposizione e il suolo povero della collina ne contiene naturalmente la vigoria. Benché il vigneto sia dotato del sistema per l ’irrigazione di emergenza, anche quest’anno abbiamo scelto di mantenere le piante in uno stato di leggero stress idrico. Per trovare l ’umidità del suolo in un’annata calda come questa, le radici hanno dovuto spingersi a grande profondità: ne apprezzeremo i risultati nella complessità dell ’Amarone e del Recioto 2015. NOTE

La Villa che dà il nome al vigneto nel ‘700 è stata la dimora dell ’abate Bartolomeo Lorenzi, poeta e amante della Valpolicella. Marilisa mi ha raccontato che la sua opera più famosa, “Della coltivazione dei monti”, era dedicata all ’agricoltura in collina. E ’ bello sapere che, con questo progetto, stiamo ricalcando le orme di un personaggio così illustre!



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28

Settembre Lunedì

VILLA CAVARENA

N 45° 32’ 35”; E 10° 51’ 26”

Pioggia

520 m s.l.m.

min. 12°C ,5°C max. 19

NATURA

L’ambiente della Valpolicella è così incantevole che proteggerlo è un desiderio spontaneo. Per questo la nostra viticoltura è sempre più improntata alla sostenibilità: sono stati eliminati i diserbi e le fertilizzazioni chimiche e introdotte tecniche naturali, come la confusione sessuale e il sovescio. VENDEMMIA

“No cervona! No cervona!” La squadra si mette a ridere, ma tutti capiscono che devono prestare attenzione. Cervona è la mia pronuncia per czerwony, la parola polacca che significa rossa, cioè non nera, non completamente matura. L’annata è straordinaria e vogliamo ottenere il massimo: ci aspettiamo di raccogliere con un grado zuccherino che si aggira intorno ai 19° Babo; è un livello di zuccheri importante, che ci darà un Amarone piuttosto potente. Franco e Paolo mi hanno detto che sarà interessante vedere a Gennaio quale sarà il calo ponderale rispetto alla raccolta, perchè non hanno mai visto delle uve così concentrate già in vendemmia. NOTE

Oggi siamo delle macchie azzurro cielo tra il verde e il giallo delle foglie: indossiamo gli spolverini Allegrini per ripararci dal vento e dalla pioggia.


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29

Settembre Martedì

VILLA CAVARENA

N 45° 32’ 35”; E 10° 51’ 26”

Pioggia

520 m s.l.m.

°C min. 9,5 °C max. 19

NATURA

Oggi il tempo non è clemente e, anche se abbiamo tutti tanta voglia di proseguire la raccolta, con la pioggia dobbiamo andarci cauti. Fortunatamente i filari sono inerbiti e quindi riusciamo ad accedere nel vigneto senza infangarci. È un vantaggio collaterale dell ’inerbimento, che abbiamo introdotto prevalentemente per combattere gli effetti erosivi sul terreno e favorire lo sviluppo di un equilibrio biologico tra microrganismi e insetti. VENDEMMIA

In giornate come questa il fruttaio di Terre di Fumane dimostra tutta la sua efficienza. Anche se le uve arrivano in appassimento con la buccia leggermente bagnata, infatti, l ’azione dei ventilatori ottiene immediatamente l ’effetto desiderato, asciugandole e mettendoci al riparo dagli attacchi della muffa. Inoltre, in pochi giorni, i raspi si disidratano, sigillando il punto di contatto tra il rachide e l ’acino, proteggendolo. Durante la raccolta sono particolarmente attento alla selezione dei grappoli: per spiegare che devono essere i più spargoli, cioè con gli acini ben distanziati, ne tengo uno sospeso, mostrando che le bacche si muovono bene. In tanti anni di esperienza con i lavoratori delle squadre, ho escogitato mille modi per comunicare, anche senza parlare la stessa lingua! NOTE

Franco, passato a salutarci e a controllare lo stato dei lavori, si raccomanda che i ragazzi siano attenti a toccare i grappoli il meno possibile: “Con la punta delle dita!” ci dice. E ’importante, infatti, non togliere la pruina, la cera naturale che costituisce la prima protezione per gli acini.


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30 LA POJA

Settembre Mercoledì

N 45° 31’ 49”; E 10° 49’ 50”

to

Soleggia

311 m s.l.m.

min. 9°C°C max. 17

NATURA

Questo fazzoletto di terra, sulla cima della collina de La Grola, è il sogno di ogni viticoltore! E ’un terroir a cinque stelle, che non ha nulla da invidiare ai grandi cru francesi, per esposizione, suolo e ventilazione. Ci affacciamo a guardare il panorama sul versante Nord, che guarda la Val d ’Adige. Da qui arrivano le fresche brezze che contribuiscono al microclima speciale di questa vigna. VENDEMMIA

La raccolta in questo vigneto ci preannuncia l ’avvicinarsi della fine dei lavori. Qui infatti la vendemmia si svolge in epoca tardiva, per dare modo alle uve di raggiungere la massima concentrazione e di regalarci quel mito enologico che è La Poja. Era il 1983 quando Giovanni Allegrini diede vita al primo vino della Valpolicella prodotto con sole uve Corvina e, cosa ancor più inusuale per quell ’epoca, decise di rimandare la messa in commercio per esaltarne appieno le caratteristiche con un lungo affinamento. Da allora ben poco è cambiato: stessa bottiglia, stessa etichetta, stessa emozione nel gustare un bicchiere di questo vino straordinario. È diventato una vera icona, al punto che Wine Spectator ha inserito l ’annata 1997 nel Gotha di un ristrettissimo numero di vini provenienti da tutto il mondo. Raccogliamo le uve nelle cassette, anche se verranno vinificate fresche, per trasportare con la massima delicatezza e mantenere intatti questi preziosi grappoli. NOTE

Oggi le “gesta” di questa nostra vendemmia sono state immortalate da Flavio, il fotografo, che ci ha raggiunto su La Poja. È anche il momento per la tradizionale foto di gruppo, che sarà un bel ricordo dell ’annata 2015.



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01

Ottobre Giovedì

to

Soleggia

LA POJA

311 m s.l.m.

LA GROLA

280 m s.l.m.

N 45° 31’ 49”; E 10° 49’ 50” N 45° 31’ 50”; E 10° 49’ 52”

min. 6°C,5°C max. 16

NATURA

Questa mattina il forte vento ha rovesciato le pile delle cassette che avevamo preparato. Accidenti! Questo imprevisto porta via un po’ di tempo alla raccolta. VENDEMMIA

Concludiamo la vendemmia della Corvina a La Poja; in giornate come questa il suolo bianco e calcareo di questo vigneto crea un riverbero quasi abbagliante. Tempo fa, un fotografo venuto a scattare immagini della vigna mi ha riferito che non gli era mai accaduto di misurare un livello di luminosità così elevato accanto al terreno. Per noi questo significa un aiuto prezioso nella maturazione dei grappoli, che ricevono luce sia direttamente dal sole che dai raggi riflessi dal suolo. La raccolta procede con un ulteriore passaggio a La Grola, dove vendemmiamo le ultime uve, che ora hanno raggiunto il perfetto grado zuccherino. Il cru prodotto da questo vigneto è diventato negli ultimi anni un blend di sole uve autoctone: l ’immancabile Corvina e l ’Oseleta, una varietà locale recentemente tornata in voga per l ’ottimo apporto di tannini e acidità che dona al vino. Un tempo veniva utilizzata all ’inizio dei filari, perché i suoi acini piccoli e dolci attiravano gli uccellini da cui prende il nome, segnalando così che la maturazione delle uve era raggiunta. NOTE

Dal lato opposto della vallata ci guarda il campanile della pieve romanica di San Giorgio, piccolo gioiello architettonico della Valpolicella. Il toponimo completo di questo piccolo paese è San Giorgio in “ganna”, nome locale delle cave di pietra. I locali vi hanno aggiunto scherzosamente l ’epiteto di “poltron”, perché si raggiunge dopo un cammino lungo e faticoso. Il paesino è quindi noto come San Giorgio ingannapoltron.



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02 LENA

Ottobre Venerdì

N 45°32’40”; E 10° 52’ 42”

to

Soleggia

223 m s.l.m.

min. 12°C ,5°C max. 15

NATURA

L ’umidità, che questa mattina presto ci bagnava le scarpe e le giacche, evapora lentamente man mano che l ’aria si riscalda. Queste giornate di sole sono un vero regalo, che rende la raccolta un lavoro più piacevole. VENDEMMIA

La vendemmia oggi si è spostata in uno dei vigneti più vecchi di Allegrini, Lena, dove l ’impianto è a pergola. Una delle caratteristiche di questo sistema di allevamento è che richiede un sesto di impianto a bassa densità; con più spazio a disposizione, le viti assorbono più nutrimento e tendono a produrre un maggior numero di grappoli, di maggiori dimensioni. Le caratteristiche di queste uve sono molto adatte al nostro Valpolicella Classico, un vino fresco che esprime tutto il carattere fruttato e la vivacità della Corvina. La Corvina, vinificata nella sua freschezza, ha delle caratteristiche che assomigliano a quelle di un giovane Pinot Nero. Anche qui raccogliamo nelle cassette: da Allegrini l ’attenzione alla qualità è d ’obbligo per tutti i vini, dai più importanti ai più semplici. Ogni prodotto, infatti, ha le sue caratteristiche, ma tutti hanno qualcosa in comune: la ricerca dell ’eccellenza. NOTE

In occasione di una mostra a lui dedicata a Villa della Torre, Marilisa mi ha raccontato che Ernest Hemingway ha reso famoso il Valpolicella in America, descrivendolo nel suo romanzo “Di là dal Fiume e tra gli alberi”. “…leggero, fresco, rosso e cordiale, come la casa di un fratello con cui si va d ‘accordo”. Il nostro è proprio così.



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05

Ottobre Lunedì

to

Soleggia

FIERAMONTE

420 m s.l.m.

VILLA CAVARENA

520 m s.l.m.

N 45° 32’ 42”; E 10° 51’ 59” N 45° 32’ 35”; E 10° 51’ 26”

°C min. 10,5 °C max. 21

NATURA

Il sole che filtra tra il fogliame dei filari crea giochi di luce quasi magici. I pampini sono bellissimi e, ancor più, fondamentali per il benessere della vite. La gestione della parete fogliare è una delle attività più delicate in vigneto: quest’anno abbiamo sfogliato poco per proteggere i grappoli dalle scottature da sole, pur cercando di garantire l ’areazione. VENDEMMIA

Vendemmiamo le uve rimaste nei vigneti di alta collina; nel silenzio del mattino ci sentiamo tutt ’uno con la natura circostante, anche grazie alla bellezza dei nostri poderi. I pali in legno, le siepi, gli olivi…sono tutti elementi che rendono l ‘opera dell ’uomo meno invasiva. Siamo ospiti della natura, a noi il compito di trattarla con il dovuto rispetto! Dopo il nostro passaggio, sulle piante rimangono solo gli sgarbiroli, come chiamiamo in dialetto i racemi. Sono i piccoli grappoli nati dalle femminelle, che non matureranno mai completamente e quindi non sono adatti alla vinificazione. Faranno la felicità degli uccelli e di altri animaletti. NOTE

Si sente che siamo ormai al termine della vendemmia! Ad un tratto Renzo intona una canzone popolare, per la gioia dei vendemmiatori. “Se il lago fusse de poccio, e il Baldo de polenta…”



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06

Ottobre Martedì

VILLA CAVARENA

N 45° 32’ 35”; E 10° 51’ 26”

to

Soleggia

520 m s.l.m.

min. 13°C °C max. 18

NATURA

Non avevo memoria di una vendemmia benedetta da un clima così, con temperature miti fino a Ottobre inoltrato! Ormai tutte le nostre uve sono al sicuro, ma i produttori che si sono attardati possono ancora contare su queste giornate di sole. VENDEMMIA

C ’è aria di festa nel vigneto, perché oggi concluderemo la raccolta. Le uve che stiamo vendemmiando in quest’ultima giornata sono destinate al Valpolicella. E sarà davvero un Valpolicella strepitoso, a giudicare dall ’aspetto di questi grappoli: turgidi, succosi e baciati dal sole, ci fanno già rimpiangere queste giornate di vendemmia. Gli uomini di campagna più esperti, guardando gli olivi piantati sulle terrazze, già si pronunciano anche sull ’annata olivicola: buono il vino, buono l ’olio! NOTE

Anche per quest’anno la vendemmia si è conclusa, con soddisfazione da parte di tutti. Come nella migliore tradizione contadina, celebriamo la nuova annata con una bella Galzèga!




Ho partecipato durante l ’estate ad un incontro ad Expo organizzato da Oscar Farinetti, che ha visto come relatori tra gli altri il Prof. Attilio Scienza ed Angelo Gaja. Quello che e’ emerso e’ che mai come ora, con i cambiamenti climatici cui stiamo assistendo, con queste annate che diventano sempre piu’ estreme nel bene e nel male, è necessario dedicare risorse alla ricerca. Per fare in modo che la nostra viticoltura sia sempre all ’avanguardia e che il nostro Paese sia capofila di tutti gli adeguamenti che per forza di cose dovremmo affrontare in vigna, è necessario un grande sforzo organizzativo ed economico. La recente costituzione di Univir 2020, che e’ la rete degli Enti di ricerca italiani e dei Produttori di vino, rappresenta il primo passo per la creazione di un hub nazionale di coordinamento. Ovviamente, la ricerca ha bisogno di finanziamenti. Si ritengono necessari circa 15 milioni di €/anno per almeno 5 anni. L’Università di Verona con il Prof Mario Pezzotti è uno degli Istituti di riferimento per portare avanti studi e sperimentazioni. Noi veronesi, dobbiamo sentirci orgogliosi di questo e dunque farci portavoce dei contributi che dovranno essere devoluti alla ricerca. Solo se occuperemo una posizione di preminenza potremo svolgere un ruolo determinante. Noi produttori di vino, tutti, indistintamente dobbiamo capire che la nostra generosità garantirà benefici ai nostri vigneti e ai nostri vini e di conseguenza prestigio a livello mondiale alla produzione italiana. La misura del contributo rappresenta una cifra quasi insignificante per le aziende: 2 centesimi di € per ogni bottiglia di vino prodotta in Italia (circa 2,5 miliardi /anno), ma nella logica dei grandi numeri, decisiva per lo sviluppo della ricerca viticola italiana. Dobbiamo davvero crederci e dunque impegnarci! “Finché si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo.” Cesare Pavese

Marilisa Allegrini




2015 DIARIO DELLA VENDEMMIA

Via Giare, 9/11 Fumane di Valpolicella Verona - IT +39 0456832011 info@allegrini.it www.allegrini.it @Allegrini Estates @AllegriniGroup


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