emme#5

Page 1

ANNO I

LA POTENZA DEI GENI DSQUARED2 THE POWER OF DSQUARED2 GENIUS L’ACCESSORIO CHE ATTIRA LO SGUARDO. GLI OCCHIALI DA SOLE DI ITALIAN INDEPENDENT, BORSALINO, DSQUARED2 THE ATTRACTING ACCESSORY. SUNGLASSES BY ITALIAN INDEPEDENT, BORSALINO AND DSQUARED2 IL SUDAFRICA NEL PALLONE SOUTH AFRICA AND SOCCER

#5

GIUGNO/ LUGLIO 2010






EM/

6


7

/ME



5

fashion moda

20 L’ACCESSORIO CHE ATTIRA

Da vista o da sole, gli occhiali sono oramai un must irrinunciabile. Chi li acquista, sceglie sempre con cura il modello da indossare. Whether prescription or sunglasses, glasses are by now an accessory that cannot be forgotten.

LO SGUARDo THE ACCESSORY ATTRACTING THE LOOK 26 THE MALL OUTLET CENTER A LUXURY SHOPPING EXPERIENCE 29 LA WEB TV DI LUSSO LA TABAI CORPORATE, METTE IN RETE FASHION VIP CHANNEL LUXURY WEB TV TABAI CORPORATE PUTS ON LINE FASHION VIP CHANNEL 32 CARAN D’ACHE DIAMONDS 1010: INCHIOSTRO DA UN MILIONE DI EURO CARAN D’ACHE DIAMONDS 1010A MILLION EURO INK PEN 36 Un party nel segno di... Bond. James Bond. A party in the sign of Bond. James Bond.


from all over the world

44

TRES CHIC DOG, POSH DOG

49

AUTOBUS GALLEGGIANTE FLOATING BUS

50

LO SLOW TRAVEL Da Londra in arrivo il primo hotel dirigibile SLOW TRAVEL From London, the first airship hotelFLOATING BUS interview

52 La potenza dei geni. Intervista a dean e Dan. Alias Dsquared2 The power of genes.Interview to Dean and Dan. Alias Dsquared2

Sono una potenza genetica. Una potenza anche aritmetica nel nome, Dsquared2, e nella vita: Dean e Dan Caten, due gemelli che moltiplicano il proprio estro. Un genio moltiplicato per due. Due geni in un unico brand. Il risultato è una D elevata al quadrato

They are a genetic power. And an arithmetic one too in their name, Dsquared and in their life: Dean and Dan Caten, two twins who multiply their creativity. A genius times two. Two genes in one brand. The result is the letter D squared.

economy & management

64

I TRE VISITATORI DELLA CITTÀ DEGLI SMERALDI The three visitors of Emerald City

69

75

Italians and Texas 80 Hold’em Poker language and cultural influence (part 1)

L’assertività come ottimizzare le proprie performances lavorative Assertiveness how to optimize one’s working performances

72

Menù di oggi. flessibilità TODAY’S MENU FLEXIBILITY

La comunicazione integrata di marketing tre pilastri per trasformare gli asset intangibili in valore economico Marketing Integrated communication three pillars to change intangible assets in economic value



wonderful world

98

L’europa in una notte di mezza estate Europe in a midsummer night fashion food

108 vino. IERI OGGI E DOMANI Wine. yesterday, today and tomorrow 112 D&B ZUNICA high tech design

84

Momento di relax o d’affari, è sempre l’Ora del Campari Whether at work or not, it’s always time for Campari

87

Il Sudafrica nel pallone South Africa and soccer

117

E-book moda passeggera o nuova frontiera della lettura? E-book a temporary trend or a new frontier for reading?

120

QUARANTACINQUE GIGABYTE DI DATI IN PUNTA DI FIAMMIFERO FORTY-FIVE GIGABYTE DATA IN A MATCH’S TIP charity

art

92

OLTRE LA SOSTENIBILITà IL MOBILE/SCULTURA DI GENNARO COMUNALE DIVENTA DESIGN POETICO BEYOND SUSTAINABILITY GENNARO COMUNALE’S FURNITURE/SCULPTURE TURNS INTO POETIC DESIGN

123

Il dramma dei bambini stregoni Children witch doctors drama



colophon

EM/ME Economia Moda Marketing Entertainment rivista bimestrale numero 5 giugno / luglio 2010 Direttore Responsabile Chiara Nespoli chiara.nespoli@gruppoichnos.it Capo sezione - Meraviglie dal mondo Assia Gilardi Capo sezione - Moda Maria Teresa D’Agostino Redazione Agnese Amoruso Mariano Bonavolontà Maria Teresa D’Agostino Massimiliano Della Paolera Paola Del Prete Simona Di Carlo Giovanna Iannone Filippo Laezza Teresa Petrellese Gilda Ruzzi Maria Rita Tucci Valeria Vittozzi Segreteria di redazione Valeria Vittozzi telefono +39 081 5788297 emme@emmemag.it Contributi speciali Carlo Carmelingo Vincenzo D’Antonio Phyllis De Stavola Michelangelo Iossa Maria Rosaria Infante Walter Giordano Professional translator Viviana Padovano vpadovano@hotmail.com Ufficio spedizioni Ivan Picari

EM/

14

Progetto grafico iknstudio www.iknstudio.com Ufficio grafico emme@iknstudio.com Igor Grassi Mino Sebastiano Camillo Lo Sasso Stampatore Grafiche Lucarelli Via XXV Aprile, 4 83031 Ariano Irpino /Av grafichelucarelli.it

Proprietario ed editore Ichnos srl Via Salvator Rosa, 345 80135 Napoli Tel./fax +39 081 5788297 gruppoichnos.it ROC n. 18844 Amministratore Unico Manlio Del Giudice manlio.delgiudice@unina2.it Direttore Generale Gianluca Tucci gianluca.tucci@gruppoichnos.it Direttore Marketing Veronica Scuotto veronica.scuotto@gruppoichnos.it Advertising Marketing Planet Media - Lux Advertising Benedetta Formentini - Aldo Federico Nobile Via Vittorio Emanuele, 15 - 20052 Monza (MB) tel +39 039 2308 568 tel +39 039 9796 304 www.mktplanetmedia.it www.luxadvertising.it

International editorial board Dr Mohamed Al-Sawan (Ali Sons Co., Emirati Arabi Uniti) Prof. Thomas Andersson (Jönköping University, Sweden) Prof. Elias Carayannis (George Washington University, USA) Prof. Martin Curley (Intel Corporation, National University of Ireland, Eire) Prof. Marcello Curzio (Scuola di Giornalismo, Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”) Prof. Luigi Del Giudice (IGB-ABT, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Napoli) Prof. Davide Dell’Anno (Facoltà Studi Politici e per l’Alta Formazione “Jean Monnet”, Seconda Università di Napoli) Mr John Edmondson (Ip Publishing, London, UK) Dr Nicola Farronato (YEAM Group Berlin, Young European Avantgarde Minds, Germany) Prof. Piero Formica (International Entrepreneurship Academy, Jönköping University, Sweden) Prof. Jan Grundling (Centre for Entrepreneurship, Tshwane University of Technology, South Africa) Dr Michelangelo Iossa (Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”) Prof. Paul Magelli (Kauffmann Foundation, USA) Prof. Vincenzo Maggioni (Facoltà di Economia, Seconda Università degli Studi di Napoli) Prof. Mathew Manimala (Indian Institute of Management, Bangalore, India) Prof. Pauric Mc Gowan (Northern Ireland Centre for Entrepreneurship, UK) Prof. Jens Mueller (Waikato Management School, Hamilton, New Zealand) Prof. Michel Polski (Graduate School of Business Grenoble, Group ESC, France) Prof. Ludovico Solima (Facoltà di Economia, Seconda Università degli Studi di Napoli)

Dr Lizl Steynberg (Tshwane University of Technology, South Africa) Prof. Robert Valli (Cambridge University, UK) Prof. Peter Van der Sijde (VU University, Amsterdam, The Netherlands) Prof. Urmas Varblane (Tartu University, Estonia) Prof. Ortensio Zecchino (Biogem) Crediti fotografici. L’editore dichiara di aver ricercato con ogni mezzo, ma invano, i titolari dei diritti fotografici delle immagini sprovviste di crediti e figuranti nella presente edizione, senza riuscire a reperirli. Si dichiara naturalmente disponibile all’assolvimento, nei termini previsti dalla legge, dei suddetti diritti qualora i destinatari e legittimi proprietari dovessero farne esplicita richiesta alla redazione. ISSN 2037-0237 Registro Periodici Tribunale di Ariano Irpino N° 4/09 Emme è una pubblicazione riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e dal Cineca Codice Miur: E203241


15

/ME


EM/

16


chiara nespoli Buon Compleanno a noi!

illustrazione di Camillo Lo Sasso

Un anno è, difatti, trascorso dalla pubblicazione del fatidico numero 0, primo esperimento che ha segnato l’arrivo di EM/ME sul mercato editoriale italiano. Quel numero zero è stato per certi versi un esperimento, per altri una vera conquista, esempio fattivo di quanto la caparbietà e la motivazione possano vincere ogni ostacolo. In tendenza di ostacoli da superare ne permangono di diversi, ma la strada è in ascesa… Durante il primo anno di attività il nostro magazine è stato diffuso ed apprezzato in duecento selettivi punti di distribuzione, coprendo quattordici Regioni italiane, e percorrendo la strada dell’internazionalizzazione, vanta partnership di illustre valenza. La quadrupla anima del magazine (data dall’acronimo) è sempre

più evidente nelle sezioni, nelle rubriche e nelle copertine dedicate a businessman di rilievo, personaggi di spessore del mondo della cultura, dell’industria e dell’economia. Ai nostri lettori, agli inserzionisti, agli special contributors, a tutti coloro che hanno creduto e credono nel nostro progetto, va un sentitissimo grazie per la fiducia attribuita, che promettiamo di non deludere, ma di rinsaldare bimestre dopo bimestre. Happy Birthday to us! A year went by from the publication of the 0 edition, the first experiment that has marked EM/ME’s arrival on the Italian editorial market. That 0 number has been, on one side, an experiment, on the other a real conquest. A practical example of how much motivation and determination can overcome any

obstacles. Talking about obstacles, there are still some to overcome but we are in an ascending phase… During the first year of activities, our magazine has been distributed and appreciated in two-hundred selected places, in fourteen Italian regions and taking the route of internationalization, it counts important partnerships. The quadruple soul of the magazine (given by its anagram) is always more evident in its sections, agendas and covers dedicated to relevant businessmen, representatives of the cultural, industrial and economy world. To our readers, advertisers, special contributors, to those who have believed and believe in our project our heartfelt thank you for the trust given to us. We promise not to disappoint your confidence but to strengthen it number after number.

17

/ME


Paint the town chic with 15.6 carats of puppy love


i

love dogs www.ilovedogs.com

Los Angeles â—? New York (888) iLOVWOOF


THE ACCESSORY ATTRACTING THE LOOK COLORED, BIG AND VINTAGE: SUNGLASSES BY ITALIAN DEPENDENT, BORSALINO AND DSQUARED

L’ACCESSORIO CHE ATTIRA LO SGUARDo COLORATI, GRANDI E VINTAGE: GLI OCCHIALI DA SOLE DI ITALIAN INDEPENDENT, BORSALINO, DSQUARED Teresa Petrellese

EM/

20


fashion In questa pagina gli occhiali di Italian Independent

In this page Italian Independent Models

D

a vista o da sole, gli occhiali sono oramai un must irrinunciabile. Chi li acquista, sceglie sempre con cura il modello da indossare. Di svariate dimensioni, forme e colori, i sunglasses riparano gli occhi dai raggi solari, completando l’abbigliamento e caratterizzandone lo stile. Al business dell’eyewear, approdano numerosi ed importanti fashion brand, consapevoli che gli occhiali oggi, sono molto più di un accessorio, rappresentano uno style way, un modo di essere o apparire davvero originale. Con questo concept nasce Italian Independent, il nuovo e dinamico marchio di progetti ‘lightstyle’ ideati dall’ intraprendente e creativo manager Lapo Elkann, che in ogni sua apparizione nel fashion system, dimostra di “vederci lontano”, ancor di più con i modelli unici della collezione eyewear Italian Independent. Em/me ha incontrato il Responsabile del Progetto Occhiali I-I, Giovanni Accongiagioco, per immergersi in una realtà aziendale che fa del proprio brand, un nuovo stile di vita. Come nasce il marchio Italian Independent, e nello specifico, il progetto lightstyle occhiali, cosa comunica di diverso al consumatore ideale di I-I? «I-I nasce con l’obiettivo di travalicare le categorie merceologiche. Attualmente, il trend che deriva dall’analisi di mercato, è “la logica dell’abbastanza”, ovvero, una realtà che ci consente di possedere quasi tutto ciò che di materiale desideriamo, non c’è più il bisogno di qualcos’altro. Dunque, la mission dell’azienda, è andare oltre il mero

prodotto ed arrivare a comunicare uno stile di vita, un modo di fare. Non ci rivolgiamo a chi è fan di un brand o a chi ha bisogno di indossare una griffe per essere self-confident. Il nostro consumatore ideale, lo è a prescindere da ciò che indossa, purché prevalga la sua personalità». Italian Independent, un brand name che racchiude vision, mission e filosofia aziendale. Un uomo stiloso, stravagante ed indipendente. Ma independent da…? «Anzitutto è un uomo libero. Slegato dai prodotti unicamente costosi o che recano uno status symbol. L’indipendente, è colui che non ha timore di essere se stesso, non ha paura di osare o di indossare ad esempio, un occhiale oversize e molto colorato. Non si omologa alla massa, ma si distingue attraverso la propria fantasia per mixare stili diversi ed essere riconoscibile con il dettaglio che fa la differenza. Ci ispiriamo principalmente ad un uomo che diventa status symbol di se stesso, un me unique symbol! Ma ancor più nel nome del marchio, si evince l’italianità delle nostre linee di prodotto. Il Made in Italy, è il nostro punto di forza».

È dal giusto connubio tradizione-innovazione che deriva il Made in Italy 2.0? «Senza rinnegare il lavoro pluriventennalle di chi ha costruito il made in Italy, Italian Independent, posiziona il marchio sul mercato, attraverso l’unione del miglior know how italiano, con il saper fare delle multinazionali, e la collezione eyewear è l’esempio lampante. L’utilizzo di materiali come il carbonio, il texalium, la cordura, rappresenta l’innovazione materica, che associata alla lavorazione artigianale e quindi alla tradizione italiana del fatto a mano, rende il prodotto davvero unico. Ogni occhiale, è diverso dall’altro: è imperfetto nella sua perfezione, proprio come l’essere umano (tutti gli occhiali Fluo, sono colorati interamente a mano ed i prezzi oscillano dai centocinquanta ai mille euro). Ma un ulteriore richiamo alla tradizione, è dato dall’ispirazione agli anni ‘70-80. Un periodo in cui l’estrosità era il “punto di vista” di tutti. Italian Independent reinterpreta le icone, uscendo dagli stereotipi per adeguarsi al mondo globale in continua evoluzione. Occhiali grandi, squadrati e vistosi, sono ancora oggi i più richiesti: il vintage opaco, dai colori effetto Neon Italian Independent».

21

/ME


fashion

BORSALINO L’importante ed immancabile accessorio occhiale, ha attratto anche un brand storico da sempre riconosciuto in tutto il mondo per l’artigianalità e la bellezza dei suoi cappelli: Borsalino. Alla quarantesima edizione dell’evento Mido 2010, la nota azienda ha lanciato la sua prima linea di occhiali: un’elegante collezione vista-sole uomo e donna, prodotta e distribuita su licenza a livello mondiale da Brand O.I., azienda veneta controllata da B&B Equities a marchio Borsalino. Borsalino, eleva il lusso Made in Italy dell’eyewear in un’atmosfera chic e retro, con trenta modelli, ognuno dei quali viene proposto in almeno quattro varianti di colore e tutti realizzati con materiale in metallo, acetato pantografato ed iniettato, permettendo così una combinazione di colori e forme uniche nel loro genere. Il prodotto si pone in una fascia di utenza di livello medio/alto con un prezzo che oscilla dagli ottantacinque euro ai duecentotrentacinque. Ma la vera particolarità è trasferita su alcuni modelli da donna, richiamando l’anima glamour e fashion di una donna di stile, l’occhiale è impreziosito dal fiocco tipico dei cappelli Borsalino, per avvolgere l’asta dell’occhiale piuttosto che il frontale. È dunque, la sobrietà la raffinata discrezione, ad esprimere un’ alta qualità produttiva riconoscibile ovunque, ovviamente firmata Borsalino.

DSQUARED Ancora in linea con la voglia di osare, la collezione eyewear, Main Sun Dsquared 2010, risalta agli occhi, per lo “sfrenato” mix di seduzione ed eleganza. In perfetta sintonia con la Maison, l’eccentricità, l’ispirazione anni ’80 e metalli lucidi di diverse

EM/

22

tonalità, rappresentano i tratti somatici dei diciassette nuovi modelli di occhiali da sole, sia per l’uomo che per la donna. Maturi nello stile, entrambi decidono di indossare un look sempre diverso, a seconda del momento: per una donna glamour degli anni ’80, ad un uomo sicuro di sé, ma entrambi vogliosi di farsi notare. Da una scelta di prezzo che varia dai duecentocinquanta ai quattrocentocinquanta euro, gli occhiali Dsquared, nascono dall’Absolutely mix’n’match, hanno forti contrasti nei colori, nelle forme e nelle dimensioni. Il lusso abbinato al basic, rendono l’accessorio sofisticato e ribelle allo stesso tempo, sportivo e raffinato in egual misura. L’utilizzo di materiali ultra leggeri, come il metallo lucido, acetato e dettagli in pelle di vitello, danno un tocco retrò alle lenti sfumate o tinta unita. Un concept giovane-maturo, occhiali

Dsquared, per una stravagante veduta di scambio di ruoli!!

THE ACCESSORY ATTRACTING THE LOOK COLORED, BIG AND VINTAGE: SUNGLASSES BY ITALIAN DEPENDENT, BORSALINO AND DSQUARED

W

hether prescription or sunglasses, glasses are by now an accessory that cannot be forgotten. One who buys them always chooses the model to wear. Of various sizes, shapes and colors, sunglasses protect from solar rays, complete


In questa pagina gli occhiali di Borsalino e Dsquared2

In this page Borsalino e Dsquared2 Models

one’s outfit by charactering the style. Many important brands nowadays produce sunglasses aware that glasses are more than a simple accessory. They represent a style, a lifestyle or a way to be really original. With this idea Italian Independent comes to life, a new and dynamic brand of “light style” projects created by the brilliant Lapo Elkann who in every participation in the fashion system shows to know to be farsighted and even more with Italian Independent unique models. Em/me has met the I-I Glasses Project Manager, Giovanni Accongiagioco to dive into a business reality whose lifestyle revolves around its brand. What is the origin of Italian Independent and, in particular, of the project light style glasses? What is the different message conveyed to I-I ideal consumer?

«I-I comes to life with the goal of overcoming market’s categories. Right now, the trend is the result of a market analysis, it is the “logic of enough”, or a reality that allows us to get anything we desire. There is no need to have something else. So, the company’s mission is to go beyond the mere product and convey a lifestyle, a way of living. We do not target brand’s fans or who want to wear a griffe to be self-confident. Our ideal consumer is somebody who privileges personality and not what he wears».

does not fear himself, does not fear to dare or to wear, for instance, oversize or very colored glasses. He does not standardize to society, but distinguishes himself through his own imagination in combining different styles and is recognized by the attention for details. We get inspired by a man who is above all status symbol of himself, a “me unique symbol”! But more than of the brand’s name, we would like to underline the made in Italy style of our products. This is our strength».

Italian Independent, a brand name embodying vision, mission and business philosophy. A man of style, extravagant and independent. But independent from what? «First of all, it is a free man. Not tied to costly products or those representing a status symbol. An independent person is one who

And from the right combination of tradition and innovation we have Made in Italy 2.0? «Without neglecting all the work done for many years by those who have contributed to build the Made in Italy, Italian Independent, positions its brand on the market through the union of the Italian know-how

23

/ME


fashion

with the multinational management. The eyewear collection is the right example. The use of materials like carbon, texalium, cordura represents the innovation in materials that associated with artisanal work and so of the Italian handmade, makes the product unique. Every pair of glasses is different from the other: imperfect in its perfection, just like human beings (all Fluo glasses are entirely colored by hand and the price shifts from one-hundred and fifty to one-thousand euro). Another traditional element is given by the inspiration to the ‘70s and ‘80s. an age where creativity expressed everybody’s point of view. Italian Independent re-interprets icons overcoming stereotypes and adapts to the global world in continuous evolution. Big, squared and extravagant glasses are the most requested ones nowadays: the opaque vintage with Neon Italian Independent colors».

In questa pagina gli occhiali Borsalino

In this page Borsalino

BORSALINO An important and necessary accessory, like glasses, have attracted a historic brand, recognized all over the world for the beauty and quality of its hats: Borsalino. At the 40th edition of Mido 2010 event, the popular company has launched its first collection of glasses: an elegant sun and optical man/ woman collection produced and distributed behind license at a global level by Brand O.I., a Venetian company controlled by B&B Equities branded Borsalino. Borsalino raises the Made in Italy luxury in the eyewear field with a chic and retro proposal, with thirty models, each of them in four different colors and made of metal, pantographic and injected acetate thus allowing a unique combination of colors and shapes. The product is for a medium/ high consumer with a price shifting from eighty-five Euros to two-hundred and thirty-five. But the true peculiarity is conveyed on some women models where glasses are made precious by a typical Borsalino’s

EM/

24

ribbon hat wrapping the sticks more than the frontal part. So thanks to austerity and an elegant discretion, Borsalino’s high quality can be recognized everywhere.

DSQUARED Always in line with the willingness of daring, Main Sun Dsquared 2010 eyewear collection, sticks out for the “extravagant “mix of seduction and elegance. In perfect harmony with the Maison, extravagancy, inspiration to the ‘80s and bright metals of different nuances represent the characteristics of seventeen new sunglasses models both for men and women. Mature in style, both decide to wear something always different according to the situation: for a glamour woman of the ‘80s or a selfconfident man that want to get noticed. From a price choice ranging from twohundred and fifty to four hundred and

fifty euro, Dsquared2 sunglasses originate from Absolutely mix’n’ match with strong contrasts in colors, shapes and sizes. Luxury matched with basic makes the accessory sophisticated and rebellious at the same time and casual as well as elegant. The use of extra light materials, like bright metal, acetate and leather and veal details give a retro touch to one color or fume glasses. A young-mature concept, Dsquared glasses for an extravagant exchange of views!



THE MALL OUTLET CENTER A LUXURY SHOPPING EXPERIENCE Valeria Vittozzi

È

sempre più incalzante, da oltre un decennio, lo sviluppo esponenziale dei Factory Outlet Center, che rappresentano l’evoluzione del concetto di spaccio aziendale. I F.O.C. nascono per sfruttare la sinergia tra industria e distribuzione combinando, la qualità dei brand di lusso offerti, con la convenienza dei prezzi connessi. Interpretati da molti come risposta alla crisi economica, gli Outlet Center spronano ed incentivano il processo di acquisito del consumatore durante tutto l’anno, facendo perno sulle leve emozionali del cliente, che può permettersi di acquistare pezzi esclusivi, costantemente in saldo. Esempio di eccellenza nel settore è, di certo, l’ultra chic Outlet Center The Mall. Accolto dal verde paesaggio collinare toscano, in prossimità del capoluogo, è uno tra gli Outlet Center più prestigiosi in Europa che offre una vasta gamma di prodotti come abbigliamento per donna/ uomo/bambino, calzature, borse, accessori, profumi, gioielli e articoli per la casa. Composto esclusivamente da luxury retail, la perla fiorentina vanta la presenza di brand quali Alexander McQueen, Armani Jeans, Balenciaga, Bottega Veneta, Burberry, Dior, Ermenegildo Zegna, Fendi, Giorgio Armani, Gucci, Hogan, I Pinco Pallino, Loro Piana, Marni, Pucci, Salvatore Ferragamo, Sergio Rossi, Stella McCartney, Tod’s, Valentino e Yves Saint Laurent, con promozioni comprese tra il 35% ed il 70% attuate durante tutto l’anno. Al cliente di The Mall viene offerta un’esperienza sensoriale unica nel suo genere, perché, se è vero che i Factory Outlet vivono un periodo di massima espansione, è altrettanto vero che non sono molti quelli strutturati ed organizzati tenendo conto di tutte le esigenze del cliente. A The Mall, nulla è lasciato al caso: un’offerta haute de gamme , un design innovativo,un servizio di navetta che collega Firenze all’Outlet, un punto informazioni che fornisce ai visitatori, provenienti da ogni parte del mondo, indicazioni sulle maggiori attrazioni turistiche, personale multilingue e il Caffè Ristorante DOT.COM , nel quale è possibile gustare la tradizione dell’arte culinaria toscana. Per fronteggiare la richiesta internazionale, da circa tre anni il sito internet www.themall.it è stato implementato inserendo ben nove link di traduzione per facilitare l’accesso ai visitatori esteri, i quali, possono anche usufruire del servizio “Tax-Free Shopping”, un sistema che permette ai clienti provenienti dai Paesi non appartenenti all’Unione Europea di

EM/

26

ottenere il rimborso dell’IVA sugli acquisiti effettuati. Nell’Outlet Center “The Mall” si concentrano, dunque, arte, alta esperienza d’acquisto, eleganza e cultura a disposizione degli appassionati dello shopping, che decidono di evadere dallo stress cittadino rifugiandosi per un giorno in un’oasi di lusso e convenienza.

THE MALL OUTLET CENTER A LUXURY SHOPPING EXPERIENCE In more than ten years, the great development of the Factory Outlet Centres – representing the evolution of the factory shop idea – is more and more increasing. The F.O.C. were born to use the synergy between industry and distribution and to combine the quality of luxury items with convenient prices. Perceived by many as a response to the economic crisis, the Outlet Centres encourage and motivate the purchasing process of the consumer throughout the year, appealing the client’s emotions who can buy exclusive items constantly on sale. Example of excellence in this field is the ultra-chic Outlet Centre “The Mall”. In the green landscape of Tuscany, close to the capital, is one of the most prestigious Outlet Centres in Europe offering a vast range of products like woman-man-children clothing, shoes, bags, accessories, perfumes, jewellery and household items. With approximately twenty luxury retail shops, the Florentine gem counts the presence of brands like Alexander McQueen, Armani Jeans, Balenciaga, Bottega Veneta, Burberry, Dior, Ermenegildo Zegna, Fendi, Giorgio Armani, Gucci, Hogan,I Pinco Pallino, Loro Piana, Marni, Pucci, Salvatore Ferragamo, Sergio Rossi, Stella McCartney, Tod’s, Valentino e Yves Saint Laurent, with promotions between the 35% and 70% throughout the year. The Mall’s client lives a unique sensory experience in its genre. If on one side it’s true that the Factory Outlet are expanding, on the other not all of them are structured and organized to meet the client’s needs. In the Mall, nothing is left to chance: a high quality


fashion

offer, an innovative design, a shuttle service from/to the city with the Outlet, an information point for visitors coming from all over the world, information on the major tourist attractions, multilingual personnel and the Restaurant Café Dot.com where one can taste the traditional Tuscany culinary art. Since three years, to face the international demand, the website www.themall.it has been implemented with nine more links in different languages to facilitate the access to foreign visitors who can also use the “Tax-Free Shopping” service, a system allowing non-European citizens to obtain IVA reimbursement on purchased items. In the Outlet Center, “The Mall” art, shopping, elegance and culture are available to shopping fans who would like to get away from the city stress for one day and decide to spend it in an oasis of luxury and convenience.

Come arrivare a The Mall

How to get to The Mall

L’Outlet The Mall , aperto dalle 10,00 alle 19,00 dal Lunedì alla Domenica, è facilmente raggiungibile con i principali mezzi di trasporto: un servizio giornaliero di autobus collega il centro di Firenze a Leggio (Reggello) e viceversa. I clienti potranno raggiungere The Mall anche in auto, imboccando l’uscita “Incisa-Reggello” dell’autostrada A1 e proseguendo in direzione Leccio/Pontassieve. Infine coloro che preferissero visitare l’Outlet Center usufruendo del trasporto ferroviario, dovranno percorrere la tratta Santa Maria Novella (Firenze) fino a Rignano Sull’Arno, da cui The Mall dista pochi minuti. The Mall: via Europa 8, 50060 Leccio Reggello (FI), T 0558657775, info@themall.it

The Mall Outlet is open from 10 am to 7 pm from Monday to Sunday. It is easy to reach with the main transportations means: a daily bus service connects Florence city center to Leggio (Reggello) and viceversa. Customers can reach The Mall also by car, exiting at “Incisa Reggello” from highway A1 and following directions for Leccio/Pontassieve. Finally, for those who prefer to come by train, they could get off at the Rignano Sull’Arno stop very close to the Mall. The Mall: via Europa 8, 50060 Leccio Reggello (FI), T 0558657775, info@themall.it

27

/ME


FASHION VIP CHANNEL www.fashionvipchannel.com / info@fashionvipchannel.com EM/

28


fashion

LUXURY WEB TV TABAI CORPORATE PUTS ON LINE FASHION VIP CHANNEL

LA WEB TV DI LUSSO LA TABAI CORPORATE, METTE IN RETE FASHION VIP CHANNEL Teresa Petrellese

In costante crescita e diffusione, la Web Tv, è il new media del momento. È la conferma che la comunicazione below the line scende ancora più al disotto della linea: utilizza lo streaming, una visione personalizzata dei contenuti 24 ore su 24 e la forte interazione, per essere in contatto diretto con l’utente. Le potenzialità della comunicazione in rete hanno attratto molti consumatori e dunque rappresentano un ambito fruttuoso per numerose aziende. Per il settore del lusso è stato il Marketing Manager, Otto Tabai, ad aver reso la sua azienda Tabai Corporate, leader a livello nazionale ed internazionale, proponendo strategie comunicative che spaziano dall’organizzazione di eventi ad alto livello, a sfilate Haute Couture, fino alla realizzazione di prestigiose collaborazioni con aziende del fashion business come Burberry, Paul Smith e Turati. Ma la Tabai Corporate nel 2009, ha raggiunto anche l’obiettivo di inserire in rete il canale televisivo Fashion Vip Channel, la web tv del lusso. Attraverso una visione h24 di rubriche ed interviste a personalità di spicco appartenenti all’eccellenza dei settori: moda, design, gastronomia, viaggi, si conferma come importante vetrina per i brand che vogliono ampliare le loro possibilità di crescita, internazionalizzandosi. Il canale www.fashionvipchannel.com ha in media ventimila visitatori al giorno con più di duecentosettanta mila iscritti alla newsletter ed è trasmesso nei migliori hotel e resort di lusso. Ma con l’estate alle porte, Fashion Vip Channel, non andrà in vacanza, o meglio, le vivrà attraverso l’obiettivo delle telecamere che saranno presenti nelle location più esclusive della Versilia e della Costa Smeralda. Con lo scopo di incrementare il turismo di lusso internazionale, saranno organizzati eventi, shooting televisivi e ricerche sui prodotti d’eccellenza della zona, dal settore nautico a quello enogastronomico. Good luxury vision!

29

/ME


fashion

LUXURY WEB TV: TABAI CORPORATE PUTS ON LINE FASHION VIP CHANNEL Web TV , the media of the moment, is constantly growing and spreading to confirm that communication below the line goes even further below the line: it uses streaming, a 24hrs tailored vision of contents and a strong interaction to be in direct touch with the user. Web communication potentials have drawn the attention of many consumers thus representing a fertile field for many companies. For the luxury category, Marketing Manager Otto Tabai has made his company – Tabai Corporate – a leader at a national and international level by proposing communication strategies ranging from high-end events to Haute Couture parades and prestigious collaborations with fashion business companies like Burberry, Paul Smith and Turati. But in 2009, Tabai Corporate achieved the goal of including online the TV channel Fashion Vip Channel, a luxury web TV. With a 24hrs showcasing of programmes and interviews to high representatives of fields like fashion, design, gastronomy and travels, it proves to be an important window for those brands who want to expand their growth possibilities through internationalization. The channel www.fashionvipchannel.com has an average of twenty thousands visitors every day and more than two-hundreds and seventy thousands registrations to its newsletter. It is aired in the best luxury hotels and resorts. As summer is approaching, Fashion Vip Channel will not shut his operations down – to better say – it will continue to operate thanks to the eyes of its video cameras present in the most exclusives locations of the Versilia area and the Emerald Coast. With the goal of increasing international luxury tourism, events, TV shooting and researches on local top nautical and winegastronomic products will be organized. Good luxury vision!

EM/

30


速 Marchi e modelli registrati

outofmind.it

...per un regalo spiritoso... ...una deliziosa sorpresa... ...un gioco intrigante...

www.labonjerie.com - mail@labonjerie.com

31

/ME


CARAN D’ACHE DIAMONDS 1010: INCHIOSTRO DA UN MILIONE DI EURO Valeria Vittozzi

CARAN D’ACHE DIAMONDS 1010 A MILLION EURO INK PEN

EM/

32

I diamanti… da sempre considerati simbolo di assoluta eleganza e raffinatezza, sono stati protagonisti indiscussi di film, opere teatrali, advertising ed hanno presenziato alle più romantiche dichiarazioni d’amore. “I diamanti sono i migliori amici delle donne” recitava la sensuale Marilyn Monroe in Gentlemen Prefer Blondes; “un diamante è per sempre” è, invece, il famigerato payoff dell’azienda di gioielli The

Beers. Diverse sono le finalità e gli utilizzi dei diamanti, dunque, ma il leit motiv sotteso è sempre quello dell’indiscussa ricercatezza e particolarità assunta dagli oggetti che accolgono le pietre preziose più desiderate al mondo. I Maestri Artigiani di Caran D’Ache, Maison de Haute Ericture hanno presentato al Baselworld 2010 (salone mondiale dell’orologeria e della gioielleria di Basilea) una


fashion

novità assoluta nel settore delle penne di lusso, coniugando l’eccellenza della tradizionale orologeria made in Swiss , la classe dei diamanti e la scrittura d’alta gamma. Prende il nome di Caran D’Ache 1010 Diamonds l’unica penna tempestata di diamanti, oltre 850, il cui prezzo si connota per la stessa unicità del manufatto, un milione di euro. Prodotta con la massima cura dei dettagli e dei particolari, la 1010 Diamonds, in

edizione limitata, è realizzata interamente in oro bianco con ventisei serie di diamanti taglio baguette lavorati a mano ed incastonati sul cappuccio che si alternano l’un l’altro in linee di diamanti incastonate in senso contrario per lasciar intravedere la base del diamante. Il cappuccio, sulla cui estremità domina il monogramma Caran D’Ache, inoltre ,è realizzato con un magistrale processo di martellamento e il montaggio

richiama i denti dell’ingranaggio di un orologio. A completare l’opera, sul corpo della penna si dirama l’elemento chiave dell’orologeria, il bilanciere, anch’esso tempestato di diamanti. Tutte queste fini caratteristiche fanno guadagnare alla Caran D’ache 1010 Diamonds, l’epiteto di penna più costosa del pianeta. Ci resta solo da scoprire chi saranno i fortunati a poter stringere tra le mani la

superba creazione, con una sola raccomandazione: attenzione, non perdetela! >

33

/ME


fashion

CARAN D’ACHE DIAMONDS 1010 A MILLION EURO INK PEN Diamonds…always considered symbol of absolute elegance and class have been the undisputed protagonists of movies, theatre works, advertising and have been present at the most romantic love proposals. “Diamonds are a girls best friends” sang the sexy Marilyn Monore in Gentlemen Prefer Blondes; “a diamond is forever” is, instead, the popular payoff of the The Beers jewellery industry. Though goals and uses of diamonds are different, the leit motiv is always that of an undisputed uniqueness achieved by objects with the most desired precious stones in the world. Artisan Masters of Caran D’Ache, Maison de Haute Ericture have presented at Baseworld 2010 (Basilea’s world expo of watch making and

EM/

34

jewellery) an absolute new item in the luxury pens collections, combining the excellence of the traditional made in Swiss watch making factory with diamonds’ class and high range writing. The only diamond studded pen, more than 850, whose price is as unique as the rare item, one million euro, is named after Caran D’Ache 1010 Diamonds. Produced with the highest care for details and particulars, the 1010 Diamonds, in limited edition, is entirely made in white gold with twenty-six series of hand made baguette diamonds set on the cap in alternated lines of diamonds set in the opposed direction so to make the diamonds base visible. The cap, on whose extreme end dominates the monogram Caran D’Ache, is carried out thanks to a extraordinary process of hammering while the assembly recalls the cogs of a watch mechanism. To make the work complete, the key element of the watch industry, the balance wheel, is on the body of the pen studded

with diamonds too. All these fine characteristics help the Caran D’Ache 1010 Diamonds gain the epithet of the most expensive pen of the world. We only have to find out who will be the lucky individuals who will have the chance to hold the superb creation with only one recommendation: be careful, do not lose it! //


Distribuito da INTERTRADE EUROPE srl via Portogallo, 11/125 - 35127 Padova Italia Ph. (+39) 049 762 5241 Fax (+39) 049 762 5177 www.intertradeurope.com


fashion

on the left, a reproduction of a toy of the most popular secret agent of all, on the right, Michelangelo Iossa and Ilario Citton

a sinistra una riproduzione giocattolo dell’agente segreto più famoso di tutti i tempi, a destra Michelangelo Iossa e Ilario Citton.

Un party nel segno di... Bond. James Bond. Michelangelo Iossa

N

apoli ha dedicato al più celebre agente segreto della storia un party/evento interamente ispirato alla creatura letteraria di Ian Fleming. A cinquant’anni esatti dalla visita dello scrittore inglese, il capoluogo campano ha reso omaggio alla più celebre spia del mondo con una serataevento tra memorabilia, cocktail d’autore, filmati esclusivi e molto altro. L’elegante sede di Bradipo Travel Designer di Palazzo Partanna, nel cuore di Piazza dei Martiri, ha fatto da cornice a Il suo nome è Bond. James Bond, party ad inviti interamente dedicato alla spia inglese. Nel corso della serata – organizzata dal giornalista e pressagent Michelangelo Iossa – gli invitati hanno potuto sorseggiare un cocktail Vodka Martini, agitato non mescolato, ammirare una selezione di oggetti da collezione o rivivere i luoghi del mito-007. Il sottotitolo della serata/evento era LeCercle goes to Naples: il party ha permesso, infatti, di presentare agli invitati e alla stampa le attività di LeCercle, il club italiano di James Bond, e incontrare il suo presidente Ilario Citton.

EM/

36

A party in the sign of Bond. James Bond. Naples has dedicated to the most popular secret agent of all times an event/party entirely inspired to Ian Fleming’s literary creature. Exactly fifty years later the English writer’s visit, the capital of the Campania Region has paid homage to the most popular spy of the world with a

dinner-event among memories, author’s cocktails, exclusive videos and much more. The elegant Bradipo Travel Designer building, Palazzo Partanna, right in the center of Piazza Martini, has been the frame of His Name is Bond. James Bond, a party upon invitations entirely dedicated to the English spy. During the evening – organized by the journalist and press-agent Michelangelo Iossa – guests have had the

opportunity to sip a Vodka Martini Cocktail, shake but not mixed and admire a selection of collection objects or have the impression to be in the places of the famous 007 agent. The subtitle of the evening/event was Lecercle goes to Naples: the party has in fact gave the opportunity to present to guests and the press LeCercle’s activities, James Bond Italian Club and also to meet its President Ilario Citton.


37

/ME

ritratti.com


EM/

38


39

/ME


EM/

40


Moda MONDIALI

fashion

a cura di Mariateresa D’Agostino 11 Fendi 1 // Borsa in tessuto logato con manici in pelle. Bag in logo pattern with leather handles. 690 €

4

Cesare Paciotti 2 // Décolletée in camoscio color fragola con plateau interno, tacco a cono in vitello ed incrocio con elastico sul dorso del piede. Strawberry suede décolleté with internal plateau, lamb cone hill and crossed elastic band on the back of the foot. 444 €

3

1 6

7

8

5

Blumarine 3 // Cintura di pelle con fibbia gioiello. Leather belt with jewel buckle. 336 € Shourouk 4 // Collana Cherry Blossom in swarovsky e pailettes. Necklace Cherry Blossom with swarovsky and sequin. 460 €

Louis Mariette 5 // Cerchietto per capelli Pearl con perle, strass e lamine dorate. Hair band Pearl with pearls rhinestone and golden lamine 160 £ Etro 6 // Borsa in pelle con motivi paisley impunturati. Leather bag with backstich paisley design. 875 € TAG Heuer 7 // Orologio Carrera con diamanti e cassa su fondo bianco. Carrera watch with diamonds and white background watchcase. 2.990 € Malìparmi 8 // Cintura rossa in pelle intrecciata. Red twisted leather belt 77 € 9 // Borsa verde in pelle. Green leather bag 298 € Sequoia Paris 10 // Pochette Hot Sequoia in pelle vernice rossa. Red vernished leather Pochette Hot Sequoia 178 € Tiffany & Co. 11 // Pendente e orecchini in giada verde, collezione Round di Elsa Peretti. Pendant and earrings in green giada, collection Round by Elsa Peretti Prezzo su richiesta Price upon request

10 9

12

Gianvito Rossi 12 // Decolletée con kitten stiletto e cinturino alla caviglia. Decolletée with kitten stiletto and ankle thong. Prezzo su richiesta Price upon request

2

41

/ME


MODA MONDIALI

fashion

Cesare Paciotti 1 // Mocassino in camoscio colore verde. Green Suede mocassin. 336 €

2

Pirelli Pzero 2 // Cronografo Thin Time ispirato al pneumatico cinturato, con cassa in acciaio, vetro zaffiro antiriflesso, cinturino in caucciù impermeabile. Chronograph Thin Time inspired by the radial-ply tire, with watchcase in steel, zaphire antireflex glass, waterproof caoutchouc watchstrap. 440 €

8 10

7

Costume National 3 // Maxi borsa bianca in pelle con tracolla e manico; tasche frontali. Maxi white leather bag with shoulder strap and handle. Front pockets. Prezzo su richiesta Price upon request

5

Tremp 4 // Mocassino alla caviglia in suède rosso con suola a contrasto. Red suède mocassin with contrast sole. 135 €

3

6

Trussardi 5 // Borsa Shoulder Bag rossa in suède. Red Shoulder Bag in suède. Prezzo su richiesta Price upon request Tie-Ups 6 // Cintura realizzata con materiali ecofriendly: termoplastica elastomerica, policarbonato e ABS trasparente. Belt made with eco-friendly material: thermoplastic elastomeric, polycarbonate and ABS transparent. 59 € Dalvey 7 // Gemelli Quadrille in acciaio inossidabile, con malachite. Handcuffs Quadrille in stainless steel, with malachite. 85 € Beretta 8 // Berretto Rip-stop Cap con visiera in 100% cotone, realizzato in taglia unica grazie alla tecnologia Flexfit®. Rip-stop Cap with peak in 100% cotton, made in one size thanks to Flexfit® technology. 69 € Fendi 9 // Mocassino in pelle con tessuto logato. Leather moccasin with logo pattern. Prezzo su richiesta Price upon request Altea 10 // Cravatta verde acqua con stampa microfantasia fiorellini. Sea green tie with micro flowers print. 55 €

9 1

EM/

42

4



TRES CHIC DOG, POSH DOG. Teresa Petrellese

EM/

44

La ricerca del benessere per il mondo canino si traduce, in certi casi, in nuovi modi di coccolare e di viziare gli amici a quattro zampe, che portano eccentrici padroni a guardare al mercato del lusso. La costante attenzione al lusso ed al design dedicato ai migliori amici dell’uomo, ha reso Posh Dog, un umbrella brand preva-


from all over the world

lentemente Made in Italy, una concentrazione di marchi d’eccellenza, per approdare al mondo animale in maniera davvero unica nel suo genere. All’appuntamento del Salone del Mobile 2010, infatti, Posh Dog ha realizzato al Fuori Salone, il primo evento italiano rivolto a chi desidera che il proprio cane goda di ogni agio e comfort al

pari del suo padrone. Un incontro davvero esclusivo, in cui è stato possibile scoprire ed acquistare oggetti unici, come unico è il migliore amico dell’uomo. Dal collare-gioiello in ceramica ed oro abbinato al bracciale da signora (costo a partire da € 8.400), a cucce di design in fibra di carbonio o sempre in ceramica limited

edition, a forma di castagna, di roulotte, di valigia, coordinata con la borsa porta dog e cappottino. Ma per i più esigenti in queste creazioni super lussuose, non potevano certo mancare la cuccia in oro ventiquattro carati, con cuscino in seta, ciotole in oro o argento, maglioncini su misura in morbido >

45

/ME


cachemire a dolcevita, in pandane con la sciarpa per l’uomo o il foulard della donna. Nulla è mai troppo per gli amorevoli cuccioli, difatti Posh Dog ha realizzato anche una rivista interamente dedicata al pet’s luxury business. Un magazine di alta moda, design ed eleganti accessori per il cane, distribuito in location come hotel extra-lusso, resort, club e dispone di richiesta abbonamenti ai privati. Gli speciali servizi pet-friendly offrono news sempre più ricercate ed aggiornate: dal Fashion Food arriva il prelibato cibo per cani, dal Wellness vi sono consigli sulle Terme di Fido per offrire ai cari amici a quattro zampe oltre ai soliti trattamenti di fisioterapia e piscina, massaggi shiatzu ed air-dressing. Dal settore Cosmesi invece, il dentifricio spray, lo shampoo per ravvivare il colore del pelo e le pet fragrances completano la linea di prodotti “pet care”. E se noi “umani” siamo senza parole, lasciamo ”abbaiare” loro: Posh Dog, lusso e design per clienti che hanno fiuto.

TRES CHIC DOG, POSH DOG. The research for the canine world wellbeing sometimes is translated in new ways of cuddling and satisfying the four legged animals that take extravagant owners to shop at the luxury market. The constant attention to luxury and design for the man’s best friend made Posh Dog, an umbrella brand, mainly made in Italy, a concentration of brands of excellence to approach the animal world in a unique way. At the Salone del Mobile 2010, Posh Dog has realized outside the Fair, the first Italian event for those who want that their dog can enjoy comfort just like them. A very exclusive event where it has been possible to discover and buy unique objects like unique is the man’s best friend.

EM/

46


from all over the world

From the jewel-collar in ceramic and gold with the woman bracelet (cost starting from €8.400) to dog-houses designed in carbon or always in ceramic limited edition with the shape of a chestnut, roulette, suitcase coordinated with the dog bag and the coat. For the more demanding ones in these luxurious creations, there is also the 24 gold carats dog-house with a silk pillow, golden or silver bowls, tailored cashmere sweaters in matching with the scarf for the man or the foulard for the woman. Nothing is enough for the lovely puppies, in fact, Posh Dog has realized a magazine completely dedicated to pet’s luxury business. A high fashion magazine, with design and elegant accessories for the dog distributed in locations like extra-luxury hotels, resort clubs including private subscriptions upon request. Pet friendly services offer always new and updated information. Form the Fashion Food, the tasty dog food, from Wellness, advices about Terme di Fido, to offer to the four legged friends besides physiotherapy and pool, shiatsu massages and hair dressing. From the cosmetic sector, instead,

the spray toothpaste, the shampoo to revive the hair color and the pet fragrances complete the collection “pet care”. And if us, humans are speechless…let’s them bark. Posh Dog, luxury and design for clients with sniffing….

47

/ME



from all over the world

AUTOBUS GALLEGGIANTE Paola Del Prete

foto (cc) di the holy hand grenade /flickr

Se a qualcuno in Scozia fosse capitato di vedere un autobus galleggiare su un fiume, non c’è da preoccuparsi. Nessuna allucinazione! Si tratta di Amfibus: il nuovo esperimento della britannica Stagecoach, che ha dato vita al primo incredibile bus anfibio, capace di spostarsi sia sulla terraferma che in acqua. Progettato in Olanda, grazie ad uno speciale scafo può trasportare ogni giorno circa cinquanta passeggeri da una parte all’altra del fiume Clyde. Attualmente impiegato in Scozia, l’innovativo autobus giallo è costato all’azienda inglese circa ottocento mila euro e dovrebbe sostituire il traghetto esistente tra le località scozzesi di Renfrew e Yoker. Una volta sbarcato sulla

terraferma lo stravagante mezzo è in grado di raggiungere la velocità di novantasei chilometri orari. A parere della Stagecoach, Amfibus potrebbe rappresentare una soluzione utile ed inedita per il trasporto britannico da annoverare magari, tra i famosi e caratteristici mezzi londinesi.

FLOATING BUS If somebody has seen a bus floating on a river in Scotland, there is nothing to worry about. It is not an hallucination! It is the Amfibus: the latest experiment of the British Stagecoach giving life to the first incredible amphibious bus able to ride both on ground

and water. Projected in Holland, thanks to a special hull it can transport about fifty passengers per day from one bank to the other of the river Clyde. Currently used in Scotland, the innovative yellow bus has costed about eight hundred thousand euro to the British company an should replace the existing ferry boat between the Scottish locations of Renfrew and Yoker. Once on the ground, the original bus is able to reach the speed of ninety-six km per hour. ccording to Stagecoach, Amfibus could represent a useful and modern solution for the British transportation so to be included in the famous and characteristics Londoners means.


from all over the world

LO SLOW TRAVEL Da Londra in arrivo il primo hotel dirigibile Una società di design londinese, la Seymourpowellcon, di recente ha presentato una novità capace di rivoluzionare il modo di intendere un viaggio. Dalla volontà di coniugare il piacere di una nave da crociera con l’insolita esperienza di un albergo volante, nasce Aircruise: un enorme dirigibile verticale a forma d’aquilone alto duecentosessanta metri ed in grado di avvicinare il lusso più estremo al rispetto per l’ambiente. La struttura semi-rigida di cui è costituito, combina innovative tecniche di materiali compositi a strutture flessibili ricoperte da pannelli solari, che alimentano celle a combustibile di idrogeno. Per il sollevamento della struttura saranno infatti necessari trecentotrentamila metri cubi di idrogeno. Silenzioso ed ecologico, Aircruise si presenta come una sorta di albergo dei cieli in grado di trasportare un centinaio di passeggeri da Londra a New York in trentasette ore, o da Los Angeles a Shanghai in meno di quattro giorni, offrendo loro la possibilità di provare l’innovativa esperienza di uno slow travel. Il lussuoso hotel permetterà agli ospiti di rilassarsi in un

EM/

50

duplex o in uno dei cinque appartamenti a disposizione, o magari di accedere ad aree comuni uniche nel loro genere, o ancora di sorseggiare un drink comodamente seduti ad un panoramico bar e di godere di viste uniche ed indimenticabili delle grandi metropoli del mondo, attraverso pavimenti completamente trasparenti. Aircruise offrirà la possibilità di provare l’innovativa esperienza di uno slow travel e di godere di giorni di intenso relax e benessere in un lussuoso hotel ad alta quota.

SLOW TRAVEL From London, the first airship hotel A London based design company, Seymourpowellcon, has recently presented a revolutionary idea of travel. Aircruise, a huge vertical shaped kite airship, long two hundred and sixty meters and able to safeguard the environment thanks to extreme luxury represents the will of combining the pleasure of a cruise ship with the unusual experience

of a flying hotel.Its semi-rigid frame combines innovative composite materials techniques with flexible structures covered by solar panels feeding hydrogen combustible cells. In order to lift the structure, three hundred and thirty thousand cubic meters of hydrogen are needed. Silent and ecological, Aircruise is a sort of a hotel able to transport one-hundred passengers from London to New York in thirtyseven hours, or from Los Angeles to Shanghai in less than four days offering them the opportunity of an innovative slow travel experience. The luxurious hotel offers its guests the possibility of relaxing in a duplex or in one of the five available apartments, or to access very rare common areas, or to sip a drink comfortably seated at a panoramic bar while enjoying unique and unforgettable views of the biggest cities in the world through transparent floors. Aircruise will offer the possibility to experience an innovative slow travel and to enjoy days of intense relax and wellbeing in a luxury hotel at high altitude.

foto (cc) di oimax /flickr

Paola del Prete


STATEMENT OF PRIDE

Learn more about the new Bufori Geneva Luxury Saloon on www.bufori.com

BUFORI MOTOR CAR COMPANY (M) SDN BHD

34B, Jalan 5/32A, 61/2 Mile Kepong, 52000 Kuala Lumpur, Malaysia T +603 6259 1000 F +603 6259 2000 E info@bufori.com.my www.bufori.com


The power of genes. Interview to Dean and Dan. Alias Dsquared2

Mariano BonovolontĂ

EM/

52


exclusive interview

53

/ME


exclusive interview

Sono una potenza genetica. Una potenza anche aritmetica nel nome, Dsquared2, e nella vita: Dean e Dan Caten, due gemelli che moltiplicano il proprio estro. Un genio moltiplicato per due. Due geni in un unico brand. Il risultato è una D elevata al quadrato. Due gemelli, la cui filosofia viene proiettata completamente all’interno della loro produzione: “Born in Canada, living in London, made in Italy”. Una vita che parte dal Canada, approda nel 1983 a NYC alla Parson’s School of Design e, nel 1993, giunge definitivamente a Milano. Già nel 1996, i due gemelli “compongono” come due musicisti l’amata collezione, una milestone nella loro produzione, dal nome “Napoli”, in omaggio alle radici partenopee del padre. Esempio paradigmatico della grande capacità dei due gemelli nel riuscire ad assorbire ogni input esterno, sociale, estetico, geografico. In altri termini, il radicamento multinazionale è ravvisabile nello stile, un continuo melt’in pot di diverse origini; ogni elemento è fonte di creazione. Ed in questa continua profusione di creatività, la musica ha avuto, da sempre, un’importanza cruciale per due motivi: in primis, per la grande sensibilità di Dean e Dan verso l’arte in generale, la teatralità e la cultura pop. In secondo luogo, perché il loro estro ben si contempera con le esigenze musicali: nomi come Ricky Martin, Christina Aguilera, Rihanna, Britney Spears, Tokio Hotel sono alcuni dei celeberrimi collegabili ai due canadesi. Basti

EM/

54


Christina Aguilera sceglie D-squared Christina Aguilera chooses D-squared

pensare che il famoso video “Don’t Tell Me” di Madonna, la mise che ha lanciato una vera e propria mania, è stata curata dal genio al quadrato. Memorabile, in questa piccolissima carrellata di splendore, è la sfilata A/W 2003/2004, probabilmente quella che ha sancito il debutto in società dei due fratelli, alla quale hanno partecipato delle supermodels, del calibro di Naomi Campbell, Eva Herzigova, Karolina Kurkova. Altra contaminazione è stata quella con

il calcio, con la Juventus ed il Barcellona. Il loro animo sorridente, il loro continuo giocare, le loro proposte così spensierate sono sempre declinate con una competenza sartoriale di curata fattura. Ed in questo continuo gioco di rimandi, di contaminazioni, si snoda il Mondo Dsquared2 : Si legge spesso: “Nati in Canada, made in Italy”. Quanto di canadese e quanto di italiano c’è in Dsquared? Cosa rappresen-

ta per voi il “made in Italy”? «Siamo un mix: nati e cresciti in Canada, da padre italiano e madre inglese. La nostra moda esprime al meglio le due culture cui sentiamo di appartenere e quello che siamo/amiamo: irriverente spirito canadese e raffinata sartorialità italiana. Per noi “made in Italy” significa attenzione quasi maniacale per i dettagli». >

55

/ME


exclusive interview

a sinistra il team Juve in abiti D-squared, a destra Dean e Dan testimonial della nuova Mini Countryman.

Quanto è forte il legame che unisce due gemelli che raggiungono il successo insieme? E come si sviluppa la dinamica lavorativa? E quanto è stato importante essere in due per superare le inevitabili difficoltà che si sono poste dinnanzi a voi nell’ascesa? «Il legame tra due gemelli è sempre fortissimo. Noi condividiamo le stesse passioni e l’amore assoluto per la moda. E’ avvenuto tutto molto naturalmente, ma ci sentiamo molto fortunati: lavorare insieme significa anche condividere totalmente la giornata. E’ bello poter lavorare con una persona che è stata da sempre accanto a te e più di ogni altro ti conosce,, inoltre, questo

EM/

56

on the left, the Juve team wearing D-squared, on the right, Dean e Dan testimonial of the new Mini Countryman.

ti facilita molto nel day by day. Siamo quasi telepatici e ognuno potrebbe terminare la frase che sta dicendo l’altro, ma soprattutto stiamo sempre insieme e il processo creativo non si interrompe mai». Lo stile è unico, ma i contributi sono due. Come si dispongono le decisioni in merito ad una sfilata? C’è una divisione dei ruoli (uno più sognatore, l’altro più pratico)? Due professionisti così creativi come fanno a trovare sempre un’unica idea vincente? «Non esiste una vera e propria divisione dei ruoli, siamo entrambi molto creativi. Quando abbiamo opinioni troppo diverse

riusciamo sempre e comunque a trovare un punto d’incontro. Viceversa abbandoniamo l’idea alla ricerca di qualcosa che trovi l’approvazione di entrambi». Dean: «Forse Dan è più paziente, a lui lascio le parti del nostro lavoro più “burocratiche”. Io mi annoio subito, inoltre, mio fratello in poche parole riesce a spiegarmi cose che ad altri richiederebbero tempi molto più lunghi...». Due gemelli canadesi che nel 1991 arrivano a Milano iniziando a far furore nella moda catturando l’attenzione dei giornalisti: sembra una favola moderna. Qual è stato il momento in cui entrambi avete


deciso di occuparvi di moda? «Da piccoli. Proveniamo da una famiglia molto numerosa e ci divertiva molto “vestire” le nostre sorelle. Ricordiamo la bellezza di un paio di sandali con le stelle che qualcuna di loro aveva abbandonato sulla scala d’ingresso. Inoltre, noi siamo abbastanza minuti e non trovavamo mai delle camicie/T-shirt che ci soddisfacessero, così una volta cresciuti, abbiamo pensato che avremmo potuto pensarci da soli. Ancora oggi quando creiamo la collezione

uomo pensiamo, innanzitutto, a ciò che noi vorremmo nell’armadio». Il vostro è stato ben definito un alternative luxury. Da cosa traete l’ispirazione per vestire uomini e donne in un modo così particolare e divertente? «Pensiamo appunto soprattutto a ciò che noi vorremmo. Ciò che creiamo viene definito alternative luxury, forse per la nostra abilità di mixare capi estremamente preziosi e sartoriali con altri decisamente

più casual: giacche tuxedo e camicie impeccabili con jeans o abiti da cocktail in chiffon con giubbini biker in pelle». C’è uno stilista che ammirate particolarmente? «Azzedine Alaïa: un genio». Quello che traspare sempre dalle vostre sfilate è l’ironia, un’ironia eccentrica, quasi sfrontata, che però >

57

/ME


exclusive interview

non scade mai nell’eccesso. Quanto è difficile combinare ironia e portabilità senza mai scadere nel volgare? «In realtà, l’ironia è parte della nostra personalità, come il divertimento. Siamo molto fortunati, non tutti possono far coincidere lavoro e divertimento. Mixare capi da giorno con capi da sera, in generale, produce look molto più “facili” e portabili». Ogni volta, Dsquared propone una storia, una favola, comunicata attraverso l’adv e le passerelle, raccontando di volta in volta un sogno che poi si materializza all’interno degli eventi e degli abiti. Quanto è importante raccontare delle favole? E quanto è complesso trovare ogni volta una nuova storia sempre diversa ma anche interessante? Da cosa traete spunto? «Non si tratta di favole, ma noi concepiamo la sfilata come un piccolo cortometraggio, uno spaccato sempre diverso del mondo Dsquared². Curiamo personalmente la scelta delle musiche, la coreografia, la scenografia… Ci piace portare in passerella le diverse sfaccettature di questo mondo. L’ispirazione arriva da ogni cosa, ma ci piace molto stare in mezzo alla gente e ai giovani. Anche da questo punto di vista l’essere

EM/

58

gemelli e passare molto tempo insieme sono un vantaggio: possiamo discutere continuamente di tutto ciò che ci colpisce e questo può avvenire in aeroporto, in vacanza, a Milano dove lavoriamo, a Londra dove risiediamo, in fabbrica…». Celebri star hanno indossato i vostri abiti, famose boutique nelle capitali della moda vendono i vostri capi, avete ottenuto grandi successi e numerosi premi. Quale

progetto per il futuro? «Nel corso del nostro percorso lavorativo abbiamo avuto molte soddisfazioni. Abbiamo ricevuto parecchi premi internazionali, ma siamo particolarmente orgogliosi di come il nostro Paese ci abbia recentemente reso omaggio: lo scorso settembre abbiamo apposto la nostra stella sulla Walk of Fame di Toronto e, in occasione delle recenti Olimpiadi invernali, siamo stati nominati “Headline Talents Costume


I gemelli in compagnia della show girl Simona Ventura, una delle tante celebrità che sceglie i loro modelli.

the twins with the show girl Simona Ventura, one of the many celebraties who wears their models.

Designers for the Opening and Closing Cerimonies”; abbiamo persino partecipato alla staffetta olimpica. (anche se vestiamo Juventus e Barcellona non siamo molto sportivi, ma questo è stato divertente!). Abbiamo ottimi rapporti con le celebrity, con alcuni abbiamo istaurato un rapporto di vera amicizia. Ultimamente abbiamo realizzato i costumi per il tour dei Tokio Hotel “Welcome to Humanoid City”. Ci siamo divertiti moltissimo, Bill e Tom sono gemelli come noi: twins power! Siamo già molto contenti del successo avuto: abbiamo visto il nostro mondo complicarsi giorno dopo giorno. Oggi ci occupiamo delle linee di abbigliamento uomo/donna, della linea occhiali sole/vista e dopo aver lanciato due fragranze una maschile e una femminile

(He Wood e She Wood), stiamo lavorando alla Supercollections “Nature always wins”. Abbiamo condotto un reality Launch my line e un programma in radio ( entrambi in America) e ora siamo impegnati anche in una parodia radiofonica in Italia (Radio 101 – La Carica). Cosa possiamo volere di più? Certo, di sognare non si smette mai..ma per scaramanzia non riveleremo progetti futuri!». Cortocircuiti, coreografie, musica, sartorialità, contraddizione, ironia, professionalità, musica, bellezza. La loro sperimentazione fonde lo sport con il cinema, la filosofia con la letteratura: basti pensare, per citare i casi più recenti, alla sfilata F/W 2010 uomo “The Hockey Horror Dsquared

Show” laddove il duro mondo dell’hockey incontra l’ironia quasi splatter del Rocky Horror Picture Show, la cui apertura scenografica ha previsto l’unione dei due mondi: con un’armatura rigida da hockey ingentilita da teatrali piume, si propone un uomo con pantaloni glitter e giacche di paillettes, abbinati a T-shirt gommate dalle stampe horror e a camicie dai colletti macchiati di sangue, e maxi canotte, gli shorts over in pelle o vinile e le finte imbottiture che modificano le silhouette solitamente molto asciutte. Oppure la sfilata F/W 2010 donna dove il mondo dell’anatomia si lega a quello della letteratura, proponendo una “Madame Jekyll e Mistress Hyde”, che indossa giacche da biker su abiti sartoriali, >

59

/ME


exclusive interview

cappotti in pelliccia di coyote, astrakan o volpe su gonne avvitate in nappa. I due gemelli non sembrano essere spaventati dall’uso “non ortodosso” dei materiali, i quali perdono sempre il loro consueto impiego, e sono trasformati in nuovi modi di intendere stoffe, colori, materiali. Il dinamismo ed il ritmo dunque sembrano essere delle costanti in Dean e Dan in tutti gli ambiti della loro vita e del loro lavoro, in un continuo tandem creativo che, sicuramente, continuerà a percorrere strade sempre più fulgide. Due al quadrato, un unico stile. Ed in questa forma mentis così particolare, così abituata a pensare al di fuori degli schemi, senza temere la sperimentazione e le contingenze, si può carpire il segreto del successo di Dean e Dan. Buon sangue, non mente

THE POWER OF GENES. INTERVIEW TO DEAN AND DAN. ALIAS DSQUARED2 They are a genetic power. And an arithmetic one too in their name, Dsquared and in their life: Dean and Dan Caten, two twins who multiply their creativity. A genius times two. Two genes in one brand. The result is the letter D squared. Two twins, whose philosophy is projected in their production: “Born in Canada, living in London, made in Italy”. A life that begins in Canada, continues in New York around 1983 at the Parson’s School of Design and in 1993 finally reaches Milan. Already in 1996, the twins “compose”, just like musicians, “Naples” the loved collection in their production, to pay homage to their father’s Neapolitan origins. A great example of their great capacity in absorbing every external, social, aesthetic and geographic input. In other terms, the multinational background

EM/

60

can be seen in their style, a continuous melting pot of different origins; every element is source of creation. And in this continuous creating mood, music has always played a crucial role for two reasons: first of all, for Dean and Dan’s great sensitivity to art in general, theatre and pop culture. Secondly, because their creativity gets on well with musical needs: names like Ricky Martin, Christina Aguilera, Rihanna, Britney Spears, Tokio Hotel are some of very popular stars connected to the Canadian brothers. The famous video “Don’t tell me” by Madonna, the outfit that has launched a true mania, has been conceived by the squared genius. In this short list of wonders, the A/W 2003/2004 parade is the one that has marked the debut in society of the two brothers with the participation of top models like Naomi Campbell, Eva Herzigova and Karolina Kurkova. Soccer represents another example of collaboration and in particular Juventus and Barcelona teams. Their joyous soul, their continuing playing, their light proposals are always carried out with a great tailoring competence. And in this game of connections and references, the Dsquared world takes place We often read: “Born in Canada, made in Italy”. How much Canada and how much Italy is in Dsquared? What does Italy represent for you? «We are a mix: born and raised in Canada from an Italian father and an English mother. Our fashion represents the best of both cultures to whom we feel we belong. It represents what we are, what we love: irreverent Canadian spirit and elegant Italian fashion. For us, made in Italy means an almost obsessive attention to details». How strong is the bond that unites two twins who achieve success together? And how do working dynamics develop? And how much is important to be in two to overcome inevitable obstacles to achieve success?

«The bond between two twins is very strong. We share the same passions and the absolute love for fashion. Everything happened in a very natural way, but we think we are very lucky: to work together means also sharing completely the entire day. It is nice to be able to work with a person who has always been close to you and knows you more than anybody else. Moreover, this makes things easy in the daily routine. We are almost telepathic, each of us could end the other’s sentence but above all we are always together without interrupting the creative process». You have one style but two contributions. How do you make decisions about a parade? Do you have separate roles (one is more a dreamer, the other more practical)? How two professionals so creative always find a winning idea? «There is no true distinction of roles, we are both very creative. When we have very distant opinions, we always manage to find a compromise. Otherwise, we give up the


Benchè si definiscano “non molto sportivi”, i gemelli vestono le note squadre di calcio Barcellona e Juventus.

idea looking for something able to satisfy us both». Dean: «Maybe Dan is more patient, he takes care of the bureaucratic side of our work. I get bored very easily and besides, my brother manages to explain me things in a very few words…». Two twins from Canada who get to Milan in 1991 and started to draw the attention of the media: it looks like a modern fairy tale. When did you start to work in the fashion world? «Since we were very young. We come from a large family and we enjoyed to dress our sisters. We remember the beauty of a pair of sandals with stars that one of them had left on the entering stairs. Then, we are very thin so we could never find shirts or T-shirts that would really fit us so, once grown up, we thought that we could solve this on our own. Even now, when we create a man’s collection we think of what we’d like to have in our wardrobe».

Your style has been defined as alternative luxury. Where do you get your inspiration from to dress men and women in a such an original and lively way? «We think of what we would like to have. Maybe our creations are considered alternative luxury because we are able to mix precious clothes with more casuals ones: tuxedo jackets and elegant shirts with jeans of cocktail dresses in chiffon with biker’s leather jackets». Is there a fashion designer that you like in particolar? «Azzedine Alaia: a genius». Your parades always convey irony, an eccentric irony but are never excessive. How difficult is it to combine irony with class without falling into vulgarity? «To tell you the truth, irony is part of our personality, it’s fun. We are very lucky, not everybody can have fun while working. Combining daylight clothes with evening ones is trendy and are easy to wear».

Even if they define themselves “not into sport”, the twins produce uniforms for the known soccer teams of Barcellona and Juventus.

Evey time, Dsquared proposes a story, a fairly tale told through advertisement and stages, telling from time to time a dream that comes true within events and clothes. How much is important to tell fairy tales? And how complex is it to always find a new but interesting story? Where do you get your inspiration from? «These are not fairy tales, we consider the parade as a short movie, a scene always different of the Dsquared world. We personally choose music, choreography, scenes…we like to bring the different sides of this world on stage. Inspiration comes from everything, we like to be among people and young people. The fact that we are twins is an advantage even in this case: we can continuously discuss of what strikes us and this can happen at the airport, on holidays, in Milan where we work or in London where we live or at the factory…». >

61

/ME


exclusive interview

Popular stars have worn your creations, famous boutiques in the capitals of fashion sell your goods, you have achieved great success and various awards. What are your plans for the future? «We have had many gratifications along our professional career. We have received many international awards but we are particularly proud of how our country has recently honored us. Last September, we have hung our star in the Walk of Fame in Toronto and on the occasion of the Winter Olympic Games, we have been appointed “Headline Talents Costume Designers for the Opening and Closing Ceremonies”. We have even participated in the Olympic relay (even if we create uniforms for Juventus and Barcelona, we are not into sports very much but this was very funny). We have good relations with celebrities, with some we have established a true friendship. Recently, we have designed costumes for the Tokio Hotel’s tour “Welcome to Humanoid City”. We enjoyed it very much. Bill and Tom are twins just like us: the twins power! We are very happy of our success, we have witnessed our world getting more and more complicated. Nowadays, we deal with man/woman collections, glasses and

EM/

62

sunglasses collections and after producing two fragrances, one for men and one for women (He wood and She wood), we are working at a Supercollection “Nature always wins”. We have directed a reality show “Launch my line” and a radio program (both in America) and we are now engaged in a parody at the radio in Italy (Radio 101 – the 101 Dalmatians). What else could we desire? Certainly, we never stop dreaming but we will not disclose future plans for superstitious reasons!». Short movies, choreographies, music, tailor, contradiction, irony, professionalism, beauty. Their experience combines sport with cinema, philosophy with literature as their last parade F/W 2010 man “The Hockey Horror Dsquared Show” shows where the hard world of hockey meets the almost splatter irony of the Rocky Horror Pictures Show. The choreographic opening proposed the union of the worlds: with a rigid hockey set adorned by theatre feathers, a man with glitter trousers and sequin jackets, with Horror rubber printed T-shirts and shirts with collars with blood spots or maxi tank tops, leather or vinyl shorts and fake pads that usually modify very dried silhouettes.

Or the F/W 2010 woman parade where the anatomy world connects with the literary one where a “Miss Jekyll and Mistress Hyde” wearing biker jackets on tailored suits, furry coyote, astrakhan or fox coats on nape tighten skirts. The two twins do not seem to fear the “non orthodox” use of materials. They always lose their usual use and are transformed in new ways to conceive fabrics, colors and materials. Dynamism and rhythm seem to be Dean and Dan’s constants in life and work in a continuous creative tandem that will certainly continue to be very successful. Two squared, one style. And this very particular mindset, so used to think out of the box, without fearing experimentation and contingences, one can seize Dean and Dan’s success. Blood will tell. //


63

/ME


I TRE VISITATORI DELLA CITTÀ DEGLI SMERALDI (parte 2)

The three visitors of Emerald City (part 2)

Piero Formica

Il burocrate spaventapasseri in visita alla Città degli Smeraldi Il burocrate spaventapasseri. Con la testa piena di paglia invece che di cervello la gente mi dà dello stupido. Grande Mago di Oz, potresti darmi un po’ di cervello affinché possa far bene il mio lavoro? Il Mago Oz. Girerai in lungo e in largo per la Città degli Smeraldi affinché tu abbia conoscenza delle circostanze e dei fatti particolari che plasmano la polis: conoscenza “calda”, con la mente e il corpo. Ma quanto apprenderai non sarà sufficiente. Ti offrirò dunque l’opportunità di farti delle conoscenze: le “conoscenze”, chi conosci, sono da noi più importanti della “conoscenza”, ciò che conosci. È così che acquisterai un cervello “democratico”, quello che promuove gli interessi particolari facendo leva sulla “maggioranza”. Dotato di questo cervello, potrai usare la forza del potere, scalare la gerarchia piramidale, concedere privative alzando barriere artificiali all’entrata di concorrenti nei mercati, nutrire i privilegi nella penombra egualitaria dello stato sociale. Il burocrate spaventapasseri. È vero quanto si dice: che nella Città degli Smeraldi la tribù burocratica ha partorito una nuova specie, quella dell’homo bureauensis? Il Mago Oz. Di questa innovazione sociale andiamo fieri. Il nostro homo bureauensis produce norme, ma non fa cultura; massimizza il suo budget cercando di evitare errori formali, ma non è un imprenditore che sopravvive padroneggiando il rischio; è ricettivo nei confronti delle richieste puntuali e precise che vengono dai gruppi di pressione, ma non presta attenzione agli inafferrabili desideri dei cittadini. Egli è anche un maestro di ambiguità, tanto vaghe essendo le finalità delle leggi e dei programmi che propone, affinché la gran parte degli elettori si possa riconoscere nella sua politica. Il che non accadrebbe se le finalità fossero, al contrario, chiare, prive di incertezza. Per di più, proprio perché le ha avvolte in un alone di ambiguità, l’homo bureauensis sfugge a quello che potrebbe

EM/

64

rivelarsi per lui un pericolo mortale: la stima del raggiungimento degli obiettivi dei suoi programmi. Così operando, egli nutre l’inefficienza, la quale, se aumenta, fa lievitare i costi, le spese e le stesse entrate; e maggiori proventi portano più potere da amministrare: ciò che per lui conta davvero. Non dimenticarti che l’homo bureauensis ha successo perché detta regole e produce deficit: quanto più numerose le prime e quanto più alto il secondo, tanto più grande la sua reputazione. Il cittadino può solo protestare, ma non può fare a meno del servizio pubblico nelle mani del nostro burocrate. La sua attività è così preziosa che gli offriamo un grosso incentivo per giocare a “testa o croce”: se esce testa, vince; se esce croce, pagano i contribuenti. Il burocrate spaventapasseri. E pensare che nel nostro regno la democrazia ha ceduto il passo alla demarchia, una forma di governo che promuove idee e opinioni per raggiungere fini generali. Da noi corre il detto che “non si possono far votare cinque lupi e una pecora sul menù del pranzo: la pecora perderebbe sempre”. Perciò la nostra gerarchia è piatta, attraversata da reti coopetitive (di cooperazione competitiva); c’è libertà d’entrata e di uscita dai mercati; il potere dei politici è circoscritto e con esso quello dei gruppi di pressione; vengono allo scoperto gli interessi veri della gente. La virilità dell’amministrazione pubblica è misurata col metro dei risultati e non in volume di spesa. La demarchia sviluppa l’eterarchia, con la crescita delle relazioni esterne anch’esse avvolte, tramite Internet, Extranet, Intranet, in reti che creano comunità mondiali di dimensioni piccole o medie, a misura di consultazioni e decisioni dirette da parte dei cittadini, come accadeva nella polis greca. Non c’è più il mercato o il concorrente “lontano”: i mercati sono visti alla stessa distanza commerciale, quale che sia la lontananza fisica. Il Mago Oz. In una società esposta come quella in cui vivi non possono che darti dello stupido. Altra cosa è la nostra società protetta le cui forze che in essa si riconoscono hanno una grande influenza sull’apparato politico-economico. L’homo bureauensis ne assicura la continuità gestendo l’esistente e lavorando affinché non si creino dei problemi. La loro mancanza è segno di quella sana stagnazione indispensabile per la sopravvivenza delle nostre strutture. Col cervello che ti darò potrai sconfiggere il mostro che governa il tuo regno: il Cosmos, quell’ordine spontaneo, endogeno, che si autogoverna e rinnova, che genera metamorfosi, e che, dando


economics & management

voce dal basso ai cittadini, ti sottrae tutto il potere. Ucciso il mostro, potrai governare con la Taxis: l’ordine costruito, morfostatico, esogeno, alimentato dall’esterno con un numero crescente di leggi che tu detterai dall’alto mediando tra gli interessi delle oligarchie e congreghe che sostengono la società protetta. Il burocrate spaventapasseri. Dalle nostre parti chi usufruisce dei benefici di un intervento pubblico ne sopporta anche i costi. Nulla si può fare, quindi, senza il consenso del consumatore: un consenso che nasce dal suo apprezzamento circa la qualità dell’intervento. Per farti un esempio: se la mano pubblica aiuta gli apicoltori e quell’intervento rende più ricchi i frutteti vicini, sono i proprietari dei frutteti che pagano per le esternalità positive di cui si avvantaggiano. Il Mago Oz. Da noi le cose stanno diversamente. Tornando al tuo esempio, il nostro homo bureauensis considererebbe i proprietari dei frutteti alla stregua di utenti, e le entrate discenderebbero da un pagante remoto, il contribuente. L’homo bureauensis mira ad esercitare un potere di manipolazione. Cosa c’è allora di meglio dell’aver a che fare con soggetti passivi anziché con consumatori e contribuenti occhiuti? Il burocrate spaventapasseri. Ma questo modo di agire non risponda alla realtà delle cose. Il Mago Oz. Poco importa. Ricordati che come homo bureauensis abiterai la distanza tra l’apparenza e la realtà. A noi, del resto, piace comportarci secondo quel detto di Albert Einstein al tempo della prima bomba atomica: “La bomba ha cambiato tutto, tranne la nostra mentalità”. Con il cervello che ti darò potrai coltivare idee così ferme da restare ancorato al principio di Ennio Flaiano che “la realtà è quella che noi riusciamo a far passare per tale”. E se mai un giorno ti verrà in mente di introdurre dei cambiamenti, scarterai quelli che modificano la realtà a favore di altri che agiscono solo sulla sua rappresentazione, sull’immagine: la realtà resterà immutata. Così agendo, non dovrai mai ripetere ai tuoi figli l’esclamazione che un autorevole uomo politico svedese del Seicento, Axel de Oxenstierna, fu costretto a rivolgere al proprio: “Vedrai, figlio mio, con quanta poca saggezza si possa reggere il mondo”.

The bureaucrat scarecrow visits Emerald city The bureaucrat scarecrow. With the head full of straw instead of brain, people think I am stupid. Big wizard of Oz, could you give a bit of brain so to be able to carry out my work? The wizard of Oz. You will see Emerald City in its totality so to acquire knowledge of circumstances and particular facts that make the polis: “hot” knowledge with mind and body. What you will learn will not be enough. I will then offer you the opportunity of knowing people: “the people you know” are more important than “knowledge” or what you know. This is how you will have a “democratic” brain or what promotes particular interests of the “majority”. With this brain, you could use the force of power, climb the pyramidal hierarchy, allow privatives by raising artificial barriers against the entry of competitors on markets and feed the privileges in the equal semi-shadow of social status. The bureaucrat scarecrow. is the rumor that the bureaucratic tribe in Emerald City has given life to a new species called homo bureaunsesis true? The wizard of Oz. we are very proud of this social invention. Our homo bureauensis produces rules, but does not make culture; he maximizes his budget by avoiding formal mistakes, but is not an entrepreneur who survives mastering the risk; he is receptive towards precise requests coming from pressuring groups but does not pay attention to impossible desires of citizens. He is a master of ambiguity given his very vague laws and programs so to have the majority of voters identify themselves in his politics. This will not happen, if on the contrary, his goals would be clear therefore without uncertainties. Moreover, the homo bureauensis flies from a potential mortal danger because he has wrapped in ambiguity the possibility of achieving his programs’ goals. This way, he nurtures inefficiency which if increasing will raise prices, expenses and gains; and more gains bring more power to control and this is what really counts for him. Do not forget that homo bureauensis >

65

/ME


economics & management

is successful because dictates rules and produces deficit: the more numerous the former, the higher the second and his reputation too. The citizen cannot protest but cannot live without the public service in the hands of our bureaucrat. His activity is so precious that we offer him a great incentive to play “head or cross”, if head comes, he wins; if cross comes out, tax-payers pay.

you example, our homo bureauensis would equally consider the orchards’ owners and the users. Incomes would descend from a remote payer, the tax-payer. The homo burauensis aims at applying manipulating power. So, isn’t it better to deal with passive subjects than careful consumers and tax-payers? The bureaucrat scarecrow. but this method does not reflect reality.

The bureaucrat scarecrow. and if we think that in our Kingdom, democracy has left the way to demarchia, a form of government promoting ideas and opinions to achieve general goals. we have the following saying “you can’t have 5 wolves and one sheep voting for the menu at lunch. The sheep would always lose”!. So our hierarchy is flat crossed by competitive networks; one can freely entering or exiting markets; political power is limited and with it also that of the pressuring groups; people’s true interests come to surface. The strength of public administration is measured with results and not by the volume of expenses. Demarchia generates eterarchia with the growth of external relations involved through Internet, Extranet and Intranet of networks creating small or medium global communities just like at the time of the Greek polis. The market of the distant “competitor” does not exist anymore: markets are seen at the same commercial distance despite the physical one. The wizard of Oz. you can only be considered a stupid by a society exposed like yours. Another thing is that in a protected society like ours the forces have a great influence on the political-economic apparatus. The homo bureauensis ensures its continuity by running the existing situation and working to avoid problems. The absence of problems is a sign of a necessary stagnation to survive in our structures. With the brain that I will give you, you will be able to destroy the monster governing your reign: the Cosmos, that spontaneous, endogen order that self-reign and renews and generates metamorphosis and that giving voice to the citizens subtracts you power. Once killed the monster, you could rule with Taxis: the build, morphostatic, hexogen order fed by the external with a number of laws that you will dictate from high mediating between interests of oligarchies and congregations supporting the protected society. The bureaucrat scarecrow. where I live, those who receive public funds also contribute to the costs. There is nothing to do about it, so, without the consumer’s approval: consensus is generated but his/her appreciation about the quality of the project. To make an example: if the government helps beekeepers and for that reason the close orchards get richer, the orchards’ owners are the ones who pay for the positive results. The wizard of Oz. Here things work differently. Going back to

EM/

66

The wizard of Oz. Never mind. Remember that you will live the distance between appearance and reality like the homo bureauensis. After all, we like to behave following Albert Einsten’s saying at the time of the atomic bomb. “The bomb has changed everything except for our mindset”. With the brain that I will give you, you will be able to cultivate firms ideas as in the Enno Flaiano’s principle according to which “reality is what we make believe it is”. And if one day, you will think of introducing some changes, you will avoid those modifying reality for others acting on its representation, on image: reality will not change. Thus behaving, you will never have to repeat to you children the exclamation that a powerful Swedish politician of 1700, Axel de Oxenstierna, was forced to say to his “you will see my son, with how little wisdom it will be possible to rule the world”. //


67

/ME



economics & management

L’assertività come ottimizzare le proprie performances lavorative Maria Rosaria Infante

Riuscire ad esprimere nei contesti lavorativi i propri bisogni, punti di vista ed opinioni è fondamentale per ottimizzare i propri risultati lavorativi ed evitare sentimenti di malessere legati al lavoro. Esiste una qualità psicologica che va considerata ed alimentata nei luoghi di lavoro, per imparare a gestire in modo efficace lo scambio comunicativo: l’assertività. L’assertività è una “magica” facoltà espressiva che consiste nella capacità comunicativa di esprimere chiaramente le proprie opinioni ed esigenze senza per questo prevaricare sugli altri, mettendo in atto tendenze aggressive o, viceversa, rendersene succubi, facendo prevalere tendenze passive. Nei contesti lavorativi l’assertività si può apprendere a piccoli passi e senza eccessiva difficoltà, applicando semplici regole:

Fare chiarezza. Se si ricevono indicazioni incerte e poco chiare non bisogna esitare a chiedere spiegazioni aggiuntive in modo naturale e non invadente, sostenendo che le indicazioni date non erano del tutto chiare. Imparare a non colpevolizzarsi è un buon passo avanti per affermare se stessi. Chiedere «perché». Quando qualcuno chiede di fare qualcosa che non sembra ragionevole oppure gradevole, si può chiedere il perché si vorrebbe che si faccia così. Ciò permette di capire bene ciò che gli altri pensano, di bloccare meccanismi immediati e schemi mentali che si attivano quando si è in disaccordo e di modulare le emozioni provate. Esprimere un forte disaccordo difendendo i propri diritti, non lasciando che gli altri si approfittino di sé. Quando si è in disaccordo

e ci si sente piuttosto forti sul proprio punto di vista, si può esprimere il proprio dissenso evidenziano una differente tesi, oppure facendo notare come il punto di vista altrui non prende in considerazione alcuni fattori. Evitare la giustificazione di ogni opinione. Durante una discussione, se qualcuno cerca di confutare la propria opinione continuando a chiedere il perché di quanto detto, si può porre fine a queste domande rifiutando di partecipare a questo tipo di dialogo, oppure rigirare la domanda al proprio interlocutore, affermando semplicemente la propria opinione e che, quanto detto, corrisponde alle proprie idee ed ai propri valori. L’assertività è una tecnica che può essere appresa e migliorata e che, con la pratica, può diventare una capacità automatica >

69

/ME


economics & management

di interazione. Essa alimenta e si alimenta della fiducia in sé e si traduce nella capacità di percepire il proprio valore e la propria competenza nei contesti lavorativi.

Assertiveness how to optimize one’s working performances To be able to express your needs, opinions and point of views in your working environment is fundamental to optimize your own professional achievements and avoid morale issues connected to work. There is a psychological quality to take into consideration and nurtured in working places aiming at learning how to efficiently manage communication exchange: assertiveness. Assertiveness is a “magic” expressive skill consisting of that communicative capacity able to clearly express one’s opinions and needs respecting colleagues, without being aggressive and, on the contrary, without being dominated or emphasizing passive trends. In working environments, one can learn to become assertive through small and easy steps by applying simple rules: To make things clear. If one receives uncertain or unclear instructions, one

EM/

70

should not hesitate in asking additional details in a natural and not invading way, by stating that the given instructions were not clear at all. To learn not to feel guilty is a good step forward self-awareness. Ask “why”. When someone is asked to do something that seems not to reasonable or pleasant, one can ask the reasons why this should be done. This allows to understand what others think, to stop immediate mechanisms and mental schemes that get activated when one is in disagreement and to control felt emotions. Express a strong disagreement by defending one’s rights, avoiding abuse by others. When one is in disagreement and is quite positive about his/her own point of view, one can express his/her own disagreement by underlining a different thesis or how others’ point of view does not take into consideration certain elements.

Avoid justifying every opinion. During a discussion, if somebody tries to confute your opinion by continuously asking the reasons of what has just been said, one can stop these questions by refusing to participate in such a dialogue, or asking the question in turn to his/her interlocutor thus confirming his/her own opinion and that what has just been said simply reflects his/ her own ideas and values. Assertiveness is a technique that can be learned and improved and that, with practice, can become an automatic interaction skill. It nurtures and is fed by self-confidence and is translated in the capacity of recognizing one’s own value and competence in working environment. //


71

/ME

www.copengroup.com


MENÙ DI OGGi Gilda Ruzzi

S

iamo nell’epoca dell’ondemand, dove tutto è ormai personalizzato, customizzato e su richiesta. Anche il mondo del lavoro esce dalla sua staticità, sperimentando nuove modalità, nuovi sistemi organizzativi e nuovi approcci alla sfera lavorativa. Concetti come telelavoro, precarietà, flessibilità, sono entrati prepotentemente nel nostro lessico quotidiano e, senza perdersi in giudizi di

EM/

72

valore, hanno avuto il merito di modificare lentamente, ma radicalmente l’approccio di ciascuno all’occupazione. Ciò che è avvenuto nella provincia di Padova, al terminale italiano della ZF, una multinazionale metalmeccanica tedesca specializzata nella produzione di ingranaggi per motori marini, è sintomo di un profondo cambiamento di mentalità oltre che esempio unico in Italia. L’idea è quella dell’“orario a

menù”, una vera e propria innovazione nell’organizzazione aziendale, che permette, incredibile ma vero, di conciliare il tempo del lavoro col tempo della vita. Ogni due mesi, gli operai della ZF compilano meticolosamente la loro personale tabella di lavoro, specificando le loro esigenze e disponibilità: possono scegliere tra un orario di “carico”, nei giorni in cui desiderano maggiormente dedicarsi alla loro occupazione, e uno di “scarico” nei periodi in


economics & management

cui gli impegni personali vanno a erodere il tempo da dedicare all’azienda. Una volta espresse le proprie preferenze, uno speciale software incrocia i dati ottenuti, con quelle che sono le esigenze dell’azienda in termini di volumi di produzione e consegne, e il risultato finale è un programma dell’orario di lavoro ad hoc per ognuno, insomma su misura! In questo modo, l’azienda può affrontare i picchi di lavoro con maggiore efficienza, senza ricorrere allo straordinario e gli operai, estremamente più motivati ed invogliati da una realtà che tiene conto delle proprie necessità, hanno fatto registrare una riduzione dell’assenteismo e dei ritardi sulle consegne, a fronte di un forte incremento della redditività. Un premio flessibilità va a sostituirsi a meccanismi di benefit ormai obsoleti e con scarso appeal, confermando il riassestamento della mentalità lavorativa su

valori, in parte, profondamente diversi da quelli del passato.

TODAY’S MENU FLEXIBILITY We are living the on-demand age where everything is tailored and customized upon demand. Even the working environment exits its static element, experiencing new methods, new organizational systems and new working approaches. Concepts like teleworking, uncertain work, flexibility have forcefully entered our daily language and without making evaluations, they have the credit to slowly modify and radically change to approach to work. What has happened in the province of Padova, at ZF Italian terminal, a German multinational specialized in the production of mechanism for naval engines, is symptom of a radical change of mindset

besides being the only example in Italy. The idea is that of “working-hours à la carte”, a true innovation in the business organization incredibly allowing to combine working hours with real life time. Every two months, ZF workers fill out their personal work schedule specifying their needs and availability; they can choose between a “load” type working hours when they desire to work more and a “download” choice when their personal needs have priority. Once expressed their own preferences, a special software cross relates the obtained data with the business needs in terms of production and deliveries and the final result is an ad hoc working schedule for every worker! In this way, the factory can face working peaks in a more efficient way without recurring to overtime and the workers, who are more motivated and stimulated by a reality taking

their needs into consideration, have contributed to a reduction of absences and late deliveries determining an increase in production. A flexibility award replaces the by now old-fashioned benefit mechanisms by re-affirming the trend of the working mindset on very different values from the past.

73

/ME


EM/

74


economics & management

Italians and Texas Hold’em Poker language and cultural influence (part 1) Walter Giordano

I

ntroduction. Italians love gambling. They play card games, they spend much money in lotteries and betting. The most recent trend is Texas Hold’em poker, a card game, typical in the USA, which has broken into Italian culture in the recent years thanks to internet and the television. This paper aims at analysing discourse in Texas Hold’em Poker (henceforth THP) among Italian players, focusing on its linguistic and discursive features for a more sociolinguistic interpretation. Fora, online poker-rooms and live game tables have been investigated in order to show how the language of THP has become pervasive in Italian culture and its noticeable effect on language and communication among players. The game: some facts and history. THP is a kind of poker game, along with 5 cards draw, Omaha, Razz, and Stud, which was first played in the USA. The game allows players to socialize, as it can be played from 2 players (heads-up), to 10 players per table, to multiplayer tournaments, where thousands of players may take a seat. It

is peculiar of the American culture, with its conventions, rules and language. In 1999, the first online poker-room was launched in the USA, Paradise Poker, and since then the figures linked to THP have skyrocketed. Many poker-rooms opened, the number of online players soared and the turnovers totalled several million dollars. After several stages, legislation in the USA affirmed that online gambling was illegal in 2006. Since then, operators have still served US customers but complying to the US regulations. Even though regulation has limited the action range of online players, the game culture of THP is still very strong in the USA, with tournaments played in the most important US casinos which award relevant sums of money. Television plays a fundamental role in the diffusion of THP game culture, as most important and rich tournaments are broadcasted live from the locations, from Las Vegas to the Caribbean Islands. the WPT (the World Poker Tour) and the WSOP >

75

/ME


economics & management

(World Series of Poker) are the circuits which represent the spirit and the width of the THP game culture. In recent years, another circuit has been launched - the EPT (European Poker Tour), whose growth in terms of players and turnover, is soaring steadily. THP in Italy. THP has now broken into Italian culture and has followed the same pattern as the wider spread of American culture – especially in, say, television and the internet. THP has become so popular in Italy, that it has recently been considered a sport, thus losing its gambling image. Online poker-rooms have spread quickly in the last few years, and along with the game, Italians have begun to take up its language and integrate the stylistic features of THP into standard, everyday Italian. 2006 was a crucial year in Italy, too, for THP. There were not many THP players in Italy before that year; most of them had run into a poker-room in surfing the net and maybe started playing there. But no TV show was broadcasted and so figures were still not significant. In 2006 the Bersani Act legalized the “Skill Games”, which THP belongs to, in the spirit of Italian regulators. This way, the first poker-room opened in 2006, Gioco Digitale, followed by a number of other operators, providing

EM/

76

THP money games or play games. 2006 represents the beginning of the THP success in Italy, as along with the first poker-room, the first poker-related TV programs were broadcasted. Commentators were still uncertain on what they were saying but people was eager to learn and play: in a few years the figures of THP in Italy have multiplied reaching some 500.000 players (data from AAMS, Ammnistrazione Autonoma Monopoli di Stato, 2009) in the online pokerrooms. Tv programs have become more and more popular, a satellite channel was launched in 2009, some magazines are currently sold and all the devices to spread the imported culture of THP have been activated to work synchronically. Figures indicate a turnover in Italy of some 300mln euros, which represent a hefty chunk of all the game-related revenues in the Italian financial statements. THP has become even more popular as people have started to play live tournaments in private houses, bars and clubs. Many online players have become live players, too, and they perfectly switch from a status to another. Up to 2005, Italians had played a European kind of the classic 5-card draw poker game, with long-established game rules and a consolidated history. The game was mostly played in private contexts, and had its own language. It was played in Italian, with a few English words. Very few poker tournaments were organized and it was seen as the most typical gambling game. THP has revolutionised this scenario, since it has brought some main differences from the classic former poker game. 1 – media, regulators and associations have tried to affirm THP as a sport instead of a gambling game. The assumption is that if one plays a tournament he/she can spend also a few dollars as a fixed, non replicable, entrance fee. 2 – being a sport, it had to be widespread, with the organization of public events. Tournaments have been broadcasted with the help of technologies (cameras hidden in the table to see all the players’ cards, a software to calculate probability, etc); 3 – the language accompanying the game has been, since the beginning, the English language. Italian players have taken on the game with its language and linguistic conventions; this was due to the TV programs which named the actions, the objects and the rules of the game in English. TV has played a pivotal role in the diffusion of such a language. The language issue is the core subject in this paper. Linguistic features of THP in Italy. The language of THP is a very specific one. It has words to describe things, and it is rich in idiomatic expressions, metaphors, icons and conventions. It is the language through which players interact either in online poker-rooms or during live games. This allows players from different cultures


to get be understood at any stage of the game and anywhere in the world. How can the language of THP be classified? At a first glance, the THP language may seem an unintelligible jargon. Something that a non-player cannot understand. Crystal defines a jargon as “technical terms or expressions used by a group of specialists, which are not known or understood by the speech community as a whole […] practitioners use jargon unthinkingly or excessively, in contexts where outsiders feel they have a right to comprehension…” (Crystal,1992:200). Gotti is in line with this definition, and he adds that using jargon speakers keep their language obscure on purpose (Gotti, 2003:25). But the purpose of the player community is to communicate even outside the game; there is no willingness in keeping their communication obscure. Can it be defined as a Language for Specific Purposes? Gotti defines also a Language for Specific Purposes (LSP) which is something quite different: he adopts the expression of “specialised discourse” which reflects more clearly the specialist use of language in contexts which are typical of a specialized community stretching across the academic, the professional, the technical and the occupational areas of knowledge and practice (Gotti 2003:24). This does not differ that much from Strevens, who defines the LSP as a “language related in content to particular disciplines, activities and occupations…” (Strevens 1988:1) and Sager, who reports his 1980’s early definition: “Special languages are semi-autonomous, complex semiotic systems, based on and derived from general language; their use presupposes special education and is restricted to communication among specialists in the same or closely related fields”. He also recognises that the intentions and the meaning of the definition have changed all over in recent years and so, he summarizes this definition to the “speaking of a language restricted, in that sequence, by domain (discipline or subject field) users and situation. (Sager, 2001:46). What comes out of these definitions is a common set of characteristics (the users, the link to disciplines or activities, the context) what seems to be relevant is the identification of a discourse community, which Bloor outlines from the study of Swales, Firth and Halliday. Bloor (1998, 55-57) compares the definitions of speech community (by Halliday), with the speech fellowship (by Firth) and with the Swales’ definition of discourse community. The speech community is an idealized construct combining social group, communication network and a linguistically homogeneous population. This differs form the speech fellowship, where the members have a “bond of fellowship

based on the sharing of a truly common experience […] a speech fellowship sees itself and hears itself as different from those who do not belong” (Bloor, 1998, 55-57) . The discourse community is something that differs from the former definitions. According to Swales, a discourse community has a broadly agreed set of common public goals, has mechanisms of intercommunication between its members, uses participatory mechanisms to provide information and feedback, has developed specific lexis and a reasonable ratio of experienced members and novice members. Thus, a discourse community requires a network of communication and common goals. There may be a considerable distance between the members of a discourse community, ethnically and geographically. In contrast, a speech community and a speech fellowship require physical proximity (Bloor, 1998, 55-57) . The answer to my previous questions is that the language of THP is not a jargon, because of the willingness to be understood inside and outside the players circle. This circle is always open to let other players in. it may better fit to the definitions of LSP, even though most of them imply the “professional” or “scientific” content of the language. THP players are a community, a social group, which is not actually professional nor scientific, but share a common interest and activity, which is the game. THP players seem to fit perfectly to the characteristics of a discourse community (experience members and novice members, the network of communication, the specialised lexis, the mechanisms to communicate). Italian players have learned to use this language, and their functional use is effective, even though their knowledge of English (which is the vehicle of the THP language) is frequently poor. Methodology. The research hypothesis, American cultural colonization of the language of poker in Italy, was born from the empirical observation of online poker-rooms discourse and of the communication among players in the real game. In order to show how this otherwise very in-group style has become pervasive in Italian culture, I offer a qualitative and quantitative description of the discursive framework of Italian THP based on a dataset collected in 2009. The methodology followed is based upon: the collection of the data, the classification and the qualitative analysis of the data, searching for the existence of some communicative instruments (loanwords, American cultural expressions, utilization of other semiotic items, >

77

/ME


economics & management

like gesture, clothing, etc.) the study of the frequency of the linguistic items using instruments like Wordsmith tools, the interpretation of the results, comparing quantitative and qualitative results to describe the American cultural colonization of the language of poker game in Italy. The observation of the poker-rooms, of the behaviour of live players, the way they used poker-related words and expressions made me think that something was going on, and that this phenomenon was starting to be relevant as the community of players was sensitive-

EM/

78

ly growing. To be sure of what I was going to study I myself started playing online games to become a part of the player community and share the language. I built my first idea, which was of a community of players who 1- communicated with the specific functional lexis of THP, trying to understand where had they learned it; 2- borrowed words and integrated them in Italian; 3- had a poor knowledge of English. I realised it was worthwhile starting a research. I started talking with the players and started collecting observations. The collection of the data. I found that THP had raised interest in the years and in 2009 some 40 poker-related fora existed, there were 16 legal poker-rooms and several TV programs were broadcasted at night almost everyday. This involved some 500.000 players in Italy (online, live, and both) (data from AAMS, Ammnistrazione Autonoma Monopoli di Stato, 2009) The corpus. The first part of the dataset comprises messages transcribed from five different poker-related online fora; For the sake of representativeness, forum messages were selected according to the discussion topics (general poker issues, game history, poker school, stories, etc) and the time they were posted (week 17, 2009). The second part of the dataset is made up of 303 questionnaires administered between March and May 2009 to online poker players (105) and to offline poker players (198). The questionnaires, meanwhile, focused on the players’ command of THP-related words, their frequency of use, and players’ functional knowledge of the words vs. the knowledge of the same words as elements of a foreign language. Data was coded for age, gender and educational level. Questionnaires were administered online, during poker tournaments, and during live games. They were anonymous. The analysis: the questionnaire. The results of the questionnaire show a sketch of the players, who are concentrated in the age ranges of 18-30 and 30-40 (82%), mostly men (the 39 women surveyed represent 13% of the sample), have a poor or fair command of English (70,6%), have a medium-high education, as 95% of the players have completed at least their secondary education; 72% have played for one or two years (which coincides with the launch of poker TV programs in Italy) and 249 players out of the 303 surveyed have learned of THP and THP language from TV programs, while 160 people have learned them from Italian poker websites. Finally, another question showed some words used in the classic poker game (vedere, battere, rilanciare, passare, puntare, buio, etc) and asked the players if they understood them; 96% of players said they perfectly understood the meaning of the words. The following table shows the outcome of the questionnaire in terms of functional knowledge of the terms vs the knowledge of the same words as elements of a foreign language. The words in the table are the words included in the questionnaire. Players were asked to say if they had ever heard these words and if they knew their meaning in English. //


79

/ME


La comunicazione integrata di marketing tre pilastri per trasformare gli asset intangibili in valore economico Phyllis De Stavola, Carlo Camerlingo

S

e la strategia aziendale è elaborata al fine di determinare il vantaggio competitivo di un’azienda (Henderson), la strategia di comunicazione mira anch’essa a conseguire maggiore competitività attraverso la valorizzazione dell’azienda e del suo portfolio di offerta. Strategia di comunicazione e marketing operativo di gestione degli strumenti promozionali rappresentano una precondizione per trasformare in “redditività” gli asset intangibili (identità, immagine, reputazione). Tuttavia affinché l’investimento in comunicazione risulti efficace, essa deve essere progettata in maniera ‘integrata’, ovvero sviluppata ad un triplice livello: corporate, business e interno. Il celeberrimo film “Sabrina” di Billy Wilder contiene un esempio leggero ma calzante di integrazione della comunicazione. Linus Larrabee (Humphrey Bogart) spiega al fratello David (William Holden) il senso della sua vita interamente dedicata all’impero economico e finanziario di famiglia (fino all’incontro con Sabrina). La sequenza parte dalla decantazione delle virtù di un certo materiale plastico innovativo (dal sapore di banana) – ma si dilunga successivamente sulla funzione

EM/

80

sociale dello sviluppo degli affari (oggi diremmo sulla “responsabilità sociale” dell’impresa). Il discorso di Linus inizia dal prodotto (livello business), coinvolge la sfera etico-valoriale (le ricadute universali del profitto privato, livello corporate) e si rivolge all’interno (David, il fratello “opposto” di Linus, del tutto riluttante ad assumersi le sue responsabilità all’interno dell’organizzazione). Tra l’altro, durante la sequenza, uno stuolo di segretarie viene chiamato da Linus per dimostrare a David la resistenza della innovativa lastra di plastica, saltandoci sopra in sette-otto contemporaneamente… è un vero “spot pubblicitario” e uno scampolo di comunicazione interna non strutturata - più efficace di mille parole: non c’è dubbio che le ragazze, già di loro infatuate del capo, magnificheranno all’esterno la virtù “sperimentata” con le proprie gambe (e non narrata dalla pubblicità) rinforzando e perpetuando il mito dell’impero Larrabee (e quindi operando a livello di comunicazione interna). In una visione sistemica dell’azienda come insieme di parti interdipendenti che interagiscono per il raggiungimento di obiettivi

comuni e della funzione marketing intesa come “diffusa” all’interno dell’organizzazione, le tre forme di comunicazione si influenzano a vicenda. La comunicazione corporate esprime il posizionamento ricercato dall’azienda nel suo complesso in ragione della sua identità, della missione e dei valori che la guidano. I principali obiettivi includono il rafforzamento della credibilità, l’aumento dell’identificabilità e l’acquisizione di una posizione più competitiva rispetto agli altri operatori del settore. L’effetto sulla promozione delle vendite (business) è indiretto: l’obiettivo principale è trasmettere un’immagine positiva predisponendo un ambiente favorevole alla scelta d’acquisto finale senza farvi riferimento esplicito o nominare il prodotto. La comunicazione business è fortemente orientata al mercato (segmenti-target selezionati) e si basa sull’analisi del business portfolio e sull’individuazione degli strumenti più efficaci per la gestione dell’informazione riguardante il mercato. Le strategie di sviluppo della comunicazione commerciale sono finalizzate al raggiungimento di obiettivi sia sul lato


economics & management

della domanda sia sul lato dell’offerta: ad esempio, l’aumento della capacità d’informazione e di coinvolgimento degli interlocutori e l’aumento della quota di mercato. A differenza della comunicazione corporate e di mercato, la comunicazione interna è spesso sottovalutata. Merita invece, pari rispettabilità essendo il terzo pilastro nella costruzione di una strategia di comunicazione integrata di successo. La comunicazione interna mira ad informare tutti i soggetti che danno vita all’organizzazione e ad orientare le attività di comunicazione che essa nel suo complesso continuamente divulga all’esterno, volontariamente e “involontariamente”. La comunicazione “involontaria” merita un chiarimento: si riferisce alla prima legge della comunicazione, quella per cui “è impossibile non comunicare”. Anche in mancanza di una politica e di atti comunicativi strutturati, ogni aspetto della esistenza percepibile di un’organizzazione ha valore comunicativo della propria “essenza”. Si tratta, infatti, di promuovere a tutti i livelli dell’organizzazione (quindi in tutti gli operatori, dal vertice alla base) una

capacità di “risposta automatica virtuosa” alle sollecitazioni ambientali. Ciò significa presentare, in ogni occasione, un’immagine coerente con gli obiettivi strategici di comunicazione, in poche parole con ciò che si vuole trasmettere all’esterno. Se ad esempio i valori distintivi sono “efficienza e affidabilità” tutto e tutti dovranno esprimerli, in qualunque circostanza, possibilmente facendone uno “stile di vita” che identifichi l’appartenenza a “quella” organizzazione. In conclusione, una strategia di comunicazione di marketing efficace non può prescindere da un approccio sistemico articolato sui tre livelli: corporate, product e interno. L’adozione di una strategia integrata potrebbe nel medio termine aumentare la qualità della comunicazione (efficacia) e il ritorno economico dell’investimento (efficienza). Incrementando l’efficacia della comunicazione è possibile ottenere il rafforzamento dell’identità, dell’immagine e della reputazione dell’azienda (asset intangibili), ritenuto un presupposto essenziale per il conseguimento di obiettivi economici superiori (asset tangibili), misurabili in termini di quota di mercato, fatturato, attivo di bilancio, ROI, valore totale della produzione.

Marketing Integrated communication three pillars to change intangible assets in economic value If a business strategy aims at determining the competitive advantage of a company (Henderson), a communication strategy also aims at pursuing the best competitiveness through the company’s valorisation and its portfolio’s offer. Communication strategy and business operational marketing are promotional tools that represent a prerequisite to change in “income” intangible assets (identity, image, reputation). However, to make efficient the investment in the communication, the strategy has to be planned in an “integrated” way that is developed in three levels: corporate, business and internal. >

81

/ME


economics & management

The very popular film “Sabrina” by Billy Wilder explains a light but appropriate example of integrated communication. Linus Larrabee (Humphrey Bogart) explains to his brother David (William Holden) the meaning of his life totally devoted to their family economic and financial empire (until he meets Sabrina). The scene starts from the praise of a certain innovative plastic material (banana flavoured) – and then continues about the social function of business development (today, we would say “corporate social responsibility). Linus’ speech begins from the product (business level), involves the ethics-value sphere (the universal impacts of private profit, corporate level) and is addressed to the internal componenet (David, Linus’ “opposed” brother, completely reluctant in taking responsibilities within the organization). Moreover, during the scene, Linus who wants to show David the resistance of a new plastic sheet, calls a series of secretaries and asks them to jump on this plastic sheet at the same time…this is a real “commercial spot” and a little piece of nonstructured internal communication – more efficient than a thousand words: there is no doubt that the girls, already infatuated of their boss, will externally tell about the experience made with their own legs (and not the result of a commercial) reinforcing and perpetuating the myth of the Larrabee empire (thus operating at an internal communication level). In a systemic vision of the company as an entity of interdependent parts interacting to reach common goals and of the marketing function considered as “spread” within the organization, the three ways of communication influence one another. The corporate communication indicates the positioning researched by the company as a whole based on its identity, mission and values. The main goals include strengthening of credibility, the increase of its profile and the acquisition of a more competitive

EM/

82

position with respect to its competitors. The impact on sales promotion (business) is indirect: the main goal is to communicate a positive image by encouraging the final choice of the buyer without making explicit references or naming the product. The business communication is strongly oriented on the market (segments-selected targets) and is based on the analysis of the business portfolio and the identification of more efficient tools to manage market information. Development strategies of commercial communication are finalized by the achievement of goals both on demand and offer side, for example the increase of the capacity of information and involvement of interlocutors and the increase of the market share. Unlike corporate and market communication, internal communication is often underestimated. Instead, it deserves the same respect being the third pillar in the planning of a successful integrated communication strategy. Internal communication aims at informing all the individuals who belong to an organization and to lead communication activities constantly transferred voluntarily or “involuntarily”. “Involuntary” communication deserves a clarification: it refers to the first principle of communication, for which it is “impossible to communicate”. Even in absence of structured communication policy and guidelines, every aspect of the tangible existence of an organization has a communicative value of its own “essence”. This means, in fact, to promote at all levels, within an organization (so all the operators, from top to bottom) the capacity of a “virtuous automatic reply” to environmental solicitations. This means to present, in every occasion, an image in line with communication strategic goals. In short, with what one would like to communicate externally. For example, if distinctive values are “efficiency and reliability”, everything and everybody should be able to express

them, in any circumstance, and possibly making it a “lifestyle” symbol of “that” organization. Finally, an efficient marketing communication strategy cannot neglect an articulated three-levels systemic approach: corporate, product and internal. Adopting an integrated strategy could lead in the medium term to an increase of the communication quality (effectiveness) and the economic return of the investment (efficiency). By increasing communication’s effectiveness it is possible to strengthen the business identity, image and reputation (intangible assets) that is considered as a fundamental pre-requisite to reach higher economic goals (tangible assets) measurable with their market share, billing, active budget, ROI, total value of production. //


83

/ME


Momento di relax o d’affari, è sempre l’Ora del Campari Filippo Laezza

D

opo una dura giornata di lavoro, c’è chi non rinuncia ad il goliardico momento dell’aperitivo, in cui ci si riunisce sorseggiando una bevanda e chiacchierando in armonia. La Campari è stata una delle prime aziende a sostenere la rilevanza di questo appuntamento, inventando e diffondendo negli anni ’20 a Milano ad opera del liquorista Gaspare Campari una nuova bibita. Il bar a quei tempi era noto come il “Camparino”, oggi dopo cento cinquant’anni nasce il “Camparitivo”, in una location particolare, presso i giardini della Triennale di Milano in concomitanza del grande evento del Salone del Mobile 2010. Dal design strabiliante, a tratti ri-evocativo, Il Camparitivo è stato progettato da

EM/

84

un architetto italiano Matteo Ragni, in cui design, architettura e brand awaress esaltano e rendono unico un momento di aggregazione e relax. L’architetto immagina e progetta il Camparitivo guardando non solo agli spazi ed alla moda attuale, ma traslando il concept bar al futuro, cioè tra oltre cento anni, nel 2160 e tale concetto viene evidenziato con l’installazione di dieci telescopi nel giardino della Triennale, in cui ognuno di essi affronta tematiche differenti che vanno dall’emancipazione femminile al moto continuo dei Pianeti. Attraverso questi elementi il fruitore viene catapultato un una dimensione del tutto nuova. Incuriosisce il design delle colonne, rivestite di specchi per far si che il cliente non solo abbia una visione del

verde del parco, ma anche di chi gli è vicino. I tavolini di forma circolare con al centro un “vassoio” incorporato che ruota con apposite scanalature, sono perfetti per apporre il bicchiere, anch’esso progettato del designer rivalutando la bottiglia, non solo nella funzione di contenitore dell’aperitivo, ma diventa parte integrante in quanto il bicchiere si incastra perfettamente sul collo della bottiglia dando vita ad un calice che fa esaltare il gusto del Camparisoda. Tutto è stato progettato dal designer per essere in linea con la visione e la mission del brand come anche le sedute, molto leggere, comode e impilabili e le lampade, sono una reinterpretazione del triangolo da cui Depero creò la bottiglietta. Dal Campari e soda sorseggiato negli anni ’20 dalla Milano

bene ad un concept bar di nicchia ipermoderno, il tutto accomunato da una clamorosa “Red Passion”.

Whether at work or not, it’s always time for Campari After a hard working day, there is somebody who does not give up to the happy hour time where one can meet with friends for a drink and a chat. Campari has been one of the first company to support the importance of this appointment by inventing and spreading in the ‘20s in Milan a new drink created by the liquor expert, Gaspare Campari. At that time, the bar was known


design

as the “Camparino”, now fifty years later, the “Camparitivo” comes to life in a very particular location, at the gardens of the Milan Triennale at the same time of the 2010 Furniture Exhibition. Of a wonderful design, at times re-evocative, the Camparitivo has been planned by an Italian architect Matteo Ragni, whose design, architecture and brand awareness emphasize and make unique a social and relaxing moment. The architect imagines and plans the Camparitivo not only by looking at current trends and spaces but transferring towards the future, in one-hundred years, in 2160 the concept bar. This concept is underlined by the installation of ten telescopes in the Triennale’s gardens where each of them faces different themes, from female emancipation to the continuous

movement of planets. The client, trough all these elements, is immerged in a totally new situation. The columns’ design is very original. They are all covered by mirrors to give the client the opportunity to have the view of the

green of the park but also of the person next to him/her. The circle shaped tables with at the center a rotating and incorporated “tray” with set flutes where it is perfect to put the glass is planned by the designer to rethink the bottle not only in

its function of drink container but also as an integral part since the glass perfectly drives in on the bottle neck thus creating a flute able to enhance the Camparisoda taste. All has been planned by the designer to be in line with the brand’s vision and mission as well as very light, comfortable and possible to stack chairs. They represent a re-interpretation of the triangle from where Depero created the little bottle. From the Campari and soda sipped in the ‘20s by the Milan middle class to a niche concept bar, very modern, all following a spectacular “Red Passion”.

85

/ME



design

South Africa and soccer

Il Sudafrica nel pallone Filippo Laezza

Dal 12 giugno il Sudafrica ospita il campionato mondiale di calcio, uno degli avvenimenti sportivi più importanti e celebri. Data la rilevanza dell’evento il Paese ospitante ha pianificato ingenti lavori di ammodernamento delle infrastrutture sportive, che dovranno ospitare milioni di turisti – tifosi provenienti da ogni parte del mondo. L’ammodernamento riguarda principalmente gli stadi, predisponendo la rimodernizzazione di quelli già esistenti, nonché la costruzione di nuovi impianti, secondo quelli che sono i requisiti stabiliti dagli organi internazionali competenti. Il Sudafrica ha previsto la realizzazione di cinque nuovi stadi, con un aumento di capacità contenitiva di circa 250.000 spettatori, il “Soccer City” a Johannesburg, ad esempio, ospita circa 94.000 spettatori. Ubicato nella zona di Soweto, un quartiere popolare, la cui memoria è parte integrante della storia recente del Sudafrica, lo stadio rappresenta un omaggio a tutti coloro che hanno partecipato alle battaglie civili contro l’apartheid. In esso si svolgeranno la cerimonia di apertura, la prima partita e la finale. Una della caratteristiche di questo stadio è rappresentata dall’involucro che riveste l’intero impianto che si rifà alla forma di un oggetto antico, il calabash, antico contenito-

re multifunzione, all’interno vi sono un ristorante da oltre trecento posti, studi per le riprese televisive, un museo. Altro capolavoro di architettura è il “Durban Stadium” (Moses Mabhida Stadium), considerato uno dei migliori e più efficienti impianti sportivi al mondo. L’elemento predominante è il maestoso arco che si sviluppa per tutta la lunghezza della struttura, il cui punto più alto si trova ad un’altezza di oltre cento metri dove si trova una piattaforma panoramica, da cui il visitatore potrà godere di una splendida vista dell’oceano e della città, raggiungibile con una teleferica ad alta tecnologia. La capienza di questo stadio è di 70.000 spettatori. Ogni nuovo stadio ha la peculiarità di ricordare, attraverso la propria forma, degli elementi che simbolicamente rappresentano il luogo dove si svolgono i mondiali di calcio, come ad esempio “Mbombela Stadium” a Nelspruit formato da diciotto sostegni, la cui struttura ricorda la forma di una giraffa. Come anche il “Nelson Mandela Bay Stadium” a Port Elizabeth dedicato a Nelson Mandela la cui struttura ricorda molto un girasole o addirittura una corona. Tali mega strutture sono, tuttavia, chiamate dalla gente comune >

87

/ME


design

del posto “white elephant”, in quanto costate somme sproporzionate e che dopo la fine dei giochi saranno, secondo loro, inutilizzate o avranno grossi costi di manutenzione e di gestione. Si spera che la mole di turisti attratti dall’evento sportivo, possa dinanzi alle bellezze naturalistiche del luogo, “soffrire” a lungo di mal d’Africa, incrementando l’economia locale.

South Africa and soccer From June 12 South Africa will host the soccer World Cup, one of the most relevant sports event. Given the importance of the event, the host Country has planned a series of considerable works of modernization of sports facilities that will host millions of tourists and fans coming from every corner of the world. The modernization action mainly deals with stadiums. An adequate modernization action is instead planned for the existing ones as well as the building of new facilities following the requirements established by the international competent authorities. South Africa has planned the building of five new stadiums with an increase in size of capacity of about 250.000 spectators. The “Soccer City” in Johannesburg, for instance, can host about 94.000 spectators. Located in the Soweto area, a very popular neighbourhood, whose memory represents the recent South African history, the stadium pays homage to those who have participated in civil wars against apartheid. The opening ceremony, the first and the final games will take place there. One of the characteristics of

EM/

88

this stadium is represented by the cover of the entire facility shaped as the calabash, an antique multifunctional container. In the indoor area, there are a 300 hundreds seats restaurant, TV studios and a museum. Another extraordinary architectural work is the “Durban Stadium” (Moses Mabhida Stadium) considered one of the best and most efficient sports facility in the world. The dominant element is the huge arch extending all over the facility whose highest point is at more than nine-hundreds meters where a panoramic platform is located. From there, the spectator can enjoy a wonderful view of the ocean and the city. It can only be reached by a high technological cable way. This stadium’s capacity is of 70.000 spectators. The relevant peculiarity is the shape of every single stadium which becomes is symbolic of the place where the soccer world cup takes place. For example, the “Mbobela Stadium” in Nelspruit, made of eighteen supports, portraits a giraffe. The “Nelson Mandela Bay Stadium” in Port Elizabeth, in honour of Nelson Mandela, reminds of a sunflower or even a crown. However, common people call these huge facilities “white elephants” since they were paid an outrageous amount of money and will probably be unused at the end of the games or will absorb large costs for maintenance. It is hoped that the large number of tourists attracted by the sports event, before the naturalistic beauties of the country, could be “Africa sick” for a long time thus increasing the local economy. //


2010

investi RE MILANO Vivere nella culla del neoclassico milanese SARDEGNA Il piacere di vivere in un ambiente d’autore LOGISTICA Un investimento logisticamente strategico BANCHE Il gusto di far parte della città ducale

Valore al tuo investimento immobiliare _collezione primavera-estate 2010

Centro Direzionale Cassina Plaza Via Roma, 108 edif. G 20060 Cassina de Pecchi (Mi) Tel. +39 02 95305886 Fax +39 02 95305209 info@personalre.it

personalRE

TM

by World Capital Group

INVESTMENT

89

/ME


MAGICHE FORME

design

1 2

Francesco Cuomo 1 // Seduta collezione “Mirabili Arte d’abitare”, dal design contemporaneo, con ritagli di stoffe dipinte a mano. Prodotto e distribuito da Formitalia Luxury Group spa. Chair collection “ Wonderful art of living”, from a contemporary design, with scraps of cloths, hand painted. Produced and distribuited by Formitalia Luxury Group spa. Gennaro Comunale 2 // Sedia “Tempi D’oggi”, con struttura in multistrato di pioppo, decorazioni ed inserti in mogano, noce e mdf dipinto con acrilico. Chair “Weather today”, plywood structure, mahogany inlays and decors, walnut MDF acrylic painted.

4

3 5

EM/

90

Edra 3 // Poltrona Sponge oro by Peter Traag , ottenuta schiumando direttamente il poliuretano dentro il rivestimento in pelle, formando pieghe sempre diverse che donano all’oggetto una grafia irregolare ed unica. Armchair Sponge gold by Peter Traag , made by foaming directly the polyurethane inside the leather cover and shaping variegate folds giving to the object an irregular and unique handwriting

Masanori Umeda 4 // Poltrona Getsuen, a forma di giglio, con rivestimento in velluto. La sagoma accogliente nasconde una complessa struttura d’acciaio modellata a stampo. È dotata di ruote posteriori in PLT verde fluorescente. Armchair Getsuen by Masanori Umeda, lily shaped, with velvet upholstery. Its attractive shape conceals an elaborate moulded steel frame. The castors are made of PLT, painted in fluorescent green colour. Christopher Guy. 5 // Sedia Venus, con schienale rappresentato da una conchiglia in legno intagliata a mano e dorata. Chair Venus with the back-rest representing a golden wooden shell hand-carved


People are mosaics. We’re made up of many different moods, influences and memories

Gemstone Creative produce commisioned works of mosaic artwork made exclusively from Swarovski Crystal, Semi Precious stones, or Precious Gemstones. Our highly skilled artists will take any image provided and recreate it as a dazzling bejewelled piece of art For further information or to discuss your commission please contact us at: Mark Hirschel +44 (0) 7900 188 533 / Sarah Sultman +44 (0) 7971 554 038

www.gemstonecreative.com

info@gemstonecreative.com 91 /ME


Tavolino ”irpinia” Opera eseguita interamente in legno: struttura in pioppo, decirazioni ed inserti in gaggio e mdf dipinto con acrilico. 60x60x60h

EM/

92

Little Table “Irpinia” Work entirely made of wood: structure in poplar, decorations in beech and MDF painted with acrilic colors. 60x60x60h


art

BEYOND SUSTAINABILITY GENNARO COMUNALE’S FURNITURE/SCULPTURE TURNS INTO POETIC DESIGN

OLTRE LA SOSTENIBILITà IL MOBILE/SCULTURA DI GENNARO COMUNALE DIVENTA DESIGN POETICO Teresa Petrellese

N

ato per creare, questo è il mood del giovane scultore partenopeo che da sempre afferma di amare l’arte e tutto ciò che la rappresenta in modo originale e significativo. Architetto di giorno nello Studio LLG di Napoli e scultore di notte, persevera nella creazione di opere artigianali interamente lignee. È il trinomio scultura-arredo-sostenibilità, a dare forma in sostanza, ad oggetti funzionali all’arredo: tavoli, sedie, specchi, porta Ipod, tutti realizzati quasi esclusivamente con il pioppo e l’MDF, sia di scarto che di prima scelta. Un lavoro di grande tecnica divenuto meticoloso grazie all’incontro nel 2007 con il maestro polacco Yurek Sztekiel, un guru della scultura lignea, ma anche di grande stile, riflesso proprio nel design dei suoi mobili. Oltre la sostenibilità creativa infatti, ciò che traspare dalle opere di Gennaro Comunale, si traduce in una personale visione della società “fragile ed inconsistente” e per certi versi, simile a quella attuale. Il profilo umano che caratterizza quasi tutte le sue creazioni, è sinonimo di inerzia dell’uomo incurante delle “cadute” della >

93

/ME


art

Ipod mobile Struttura in multistrato di pioppo, decorazioni ed inserti in noce nazionale, mogano, kaoba, rovere e mdf dipinto con acrilico. 40x40x120h

Ipod stand Structure in multilayered poplar, decorations in walnut, mahogany, kaoba, oak and mdf painted with acrilic colors. 40x40x120h

EM/

94

società (ad esempio, la sedia con lo schienale vuoto), o di forte contraddizione, come lo sguardo passionale fra un uomo ed una donna scalpellato sulla superficie del porta Ipod. Il messaggio di una realtà i cui principi e valori si sgretolano, è metaforicamente espresso dall’immagine del legno che sembra sciogliersi e dal distacco materico, utilizzato per alcuni dettagli dell’opera. Una lavorazione minuziosa dunque, che lo conduce nel 2009 direttamente all’Esposizione Collettiva del Fuorisalone di Milano e del Micamera, ma conferma la sua presenza anche all’Esposizione Collettiva Suoni e Silenzi a Sant’Agata dei Goti ed all’evento artistico “L’Infinito” presso l’associazione culturale, Il Convivio di Afragola (Napoli). È nella morbidezza delle forme e dalla stravaganza della struttura, che risalta il tocco distintivo, alternativo e contemporaneo


“Specchio cu-3o-re” Medium density fiberboard Struttura in mdf dipinta a mano con acrilici perlati. 90X90

Sedia “tempi d’oggi” Struttura in multistrato di pioppo, decorazioni ed inserti in mogano,noce e mdf dipinto con acrilico. 45x45x150h

“Specchio cu-3o-re” Medium density fiberboard, structure in mdf hand painted with pearled acrilic colors 90x90

dell’emergente scultore. Le sue emozioni sono trasferite nel design, con precisione tecnica ed artigianale modella la sua scultura e l’infinita malleabilità del legno pregiato, rende ogni sua singola creazione, un’ammaliante opera d’arte. Tutte esposte on line sul sito www.gennarocomunale.it

BEYOND SUSTAINABILITY GENNARO COMUNALE’S FURNITURE/SCULPTURE TURNS INTO POETIC DESIGN Born to create, this is the orientation of the young Neapolitan sculpture who has always loved art and its various expressions in an original and meaningful way. An architect

Chair “current times” Structure in multilayered poplar, decorations in walnut, mahogany, walnut and mdf painted with acrilic colors. 45x45x150h

working for Studio LLG in Naples during the day, and a sculptor at night, he continues to create entirely wooden artisan pieces of works. The trio sculpture-furniture-sustainability gives shape and substance to functional objects: tables, chairs, mirrors, Ipod door, all made almost entirely with poplar and MDF both waste or first choice. Thanks to the meeting in 2007 with the Polish master Yurek Sztekiel, a guru in wooden sculpture, his very technical work becomes meticulous also showing a great style reflected in the design of his furniture. Beyond creative sustainability, in fact, what comes out from Gennaro Comunale’s works can be translated into a personal vision of a “fragile and inconsistent” society, very similar to the current one. The human essence characterizing almost >

95

/ME


art

Tavolo Piano in noce nazionale, struttura in pioppo e faggio, decorazioni ed inserti in faggio. 220x80x74h

Table Top in walnut, structure in poplar and beech, decorations in beech. 220x80x74h

all his creations is the synonym of man’s inertia who does not care about society’s “pitfalls” (i.e., the chair with an empty back) or of strong contradiction like the passionate look between a man and a woman inlaid on the surface of the Ipod door. The message of a reality with crumbling principles and values is metaphorically expressed by the image of wood that seems melting and by the material detachment, used for some details in the work. A meticulous work, then, leading him in

EM/

96

2009 straight to the Collective Exposition Fuorisalone in Milan and Micamera but he confirms his presence also at the Collective Exposition Sounds and Silences in Sant’Agata dei Goti and to the artistic event “L’Infinito” organized by Il Convivio, a cultural association based in Afragola (Naples). The distinctive, original and modern trait of the young sculptor can be certainly found in its smooth shapes and in the originality of his work. His emotions are conveyed through design. With technical

and crafted precision he models his work and the endless malleability of precious wood turns every single creation in a fascinating work of art. His works can be seen online on the following website www.gennarocomunale.it //


97

/ME


EM/

98


wonderful world

Assia Gilardi

Europe in a midsummer night

G

iugno è senza alcun dubbio il mese che segna l’arrivo della lunga estate ed i propositi vacanzieri si fanno incalzanti, tuttavia spesso si apre il dilemma se scegliere una meta balneare ed optare, dunque, per una vacanza all’insegna del relax e della tintarella o se dirigersi verso una città d’arte, come una capitale europea. EM/ME cerca di proporvi un itinerario in alcune delle località europee più belle, viste sotto una lente inconsueta e poco conosciuta. Metropoli ricche di fascino, che nonostante l’afa e la calura estiva, sono capaci di offrire sempre aspetti unici e mai banali ai propri visitatori.

99

/ME


wonderful world

www.thenottinghillcarnival.com

Il carnevale di Notting Hill a Londra Notting Hill Carnival

EM/

100


J

une is with no doubt the month marking the beginning of summer and vacationers’ expectations begin to raise. However, the drama of choosing a beach vacation or going towards a city of art, like one of the European capitals, is open. EM/ME tries to offer an itinerary of some of the most beautiful European capitals, from an unknown an unusual perspective. Charming metropolises that despite humidity and hot weather are able to offer unique particulars to their visitors. London, famous metropolis for its cosmopolitan and dynamic personality is with no doubt among the most attractive European tourist destinations. Attractive city for those who love shopping and intriguing for night life fans, it offers a myriad of opportunities also for its artistic and eclectic personality. Full of traditions and history, but above all rich in info and suggestions to spend an unusual holiday, this Capital is certainly not boring at all. Among the most original and interesting aspects characterizing the London summer, the Notting Hill Carnival. The biggest Caribbean feast of the old continent that during the last week-end in august literally invades the most elegant London neighborhood. For the occasion, millions of people coming from all over the world gather in the streets to participate the Feast founded in 1965 by the immigrants from the Caribbeans that has later become a carnival event. All the elements are there: colored costumes, Caribbean dishes and drinks, parades, carnival decorations ornating streets and music and dances until late at night. Even if symbol of a warm and Mediterranean culture, Notting Hill Carnival does not simply represent an event but a big feast where all are called to attend. A sparkling show with folkloristic traditions from all over the world generating an explosive mix that once again confirms the multiethnic characteristic of the British capital.

foto (cc) di L-platebigcheese /flickr

Londra, metropoli famosa per il suo carattere cosmopolita e dinamico, è senza alcun dubbio tra le mete europee di maggior richiamo turistico. Città attraente per chi ama lo shopping ed intrigante per chi cerca il divertimento notturno, ma che offre una miriade di opportunità anche per il suo lato artistico e poliedrico. Piena di tradizioni e di storia, ma soprattutto ricca di spunti e di suggerimenti per trascorrere una vacanza all’insegna del particolare e dell’inconsueto, fanno di questa capitale un luogo dal fascino senza tempo, dove sarà impossibile lasciarsi andare anche ad un solo momento di noia. Tra gli aspetti più interessanti ed originali che caratterizzano l’estate londinese, vi è senza alcun dubbio il Carnevale di Notting Hill. La più grande festa caraibica del vecchio continente, che durante l’ultimo week-end di agosto, invade letteralmente il quartiere londinese più inn in assoluto. Per l’occasione milioni di persone provenienti da tutto il mondo affollano le strade per partecipare alla festa istituita nel 1965 dagli immigrati provenienti dai Caraibi, per poi trasformarsi in un vero e proprio evento carnevalesco. Di fatti gli elementi ci sono proprio tutti: costumi super colorati, piatti e drink caraibici, gruppi in maschera, sfilate, addobbi carnevaleschi che si diramano tra le vie, musica e balli fino a tarda notte. Se pur simbolo di una cultura più calda e mediterranea, il Carnevale di Notting Hill non rappresenta semplicemente un evento a cui assistere, ma una grandissima festa dove tutti sono chiamati a partecipare e a buttarsi nella mischia. Uno spettacolo spumeggiante nel quale le tradizioni folkloristiche di tutto il mondo si mischiano dando vita ad un’unica miscela esplosiva che ancora una volta finisce col confermare lo stampo multietnico della capitale britannica.

101

/ME


wonderful world

www.vivafinlandia.com

La Finlandia sotto il sole di mezzanotte Finland under midnight sun

EM/

102


foto (cc) di janihelle /flickr

Se i Paesi del Nord Europa vi attraggono, se avete bisogno di purificare mente e corpo dalla tensione fisica e dalla smania irrefrenabile della città, ma senza dover rinunciare alla spensieratezza e al tipico divertimento delle migliori vacanze, nel mese di giugno in Finlandia vi è un avvenimento veramente particolare e che crea l’occasione perfetta per farci un capatina anche d’estate. Stato dell’Europa settentrionale e Paese da molti associato soprattutto alle splendide atmosfere natalizie che d’inverno fanno da padrone, dove alci e renne percorrono indisturbate le vie e gli scenari innevati, durante la stagione più calda dell’anno cambia veste, trasformandosi in una specie di paese delle meraviglie, dove a regnare sovrano vi è soltanto lo svago allo stato puro. In particolare ad Helsinki, capitale finlandese, definita dai più giovani come la “capitale della moda”, prende vita l’atmosfera ideale per una vacanza contraddistinta da uno spirito attivo e vivace. Una varietà di ristoranti, pub e locali notturni, musica di ogni genere ed un sole che sembra non tramontare mai, sono gli elementi che, ad eccezione del caldo, fanno da sfondo alla tipica estate nordica che, difatti, gode di un clima sempre mite, contraddistinto da aria pulita e fresca. In particolare, sulla base di un’arcaica tradizione, la comparsa della bella stagione, che qui comincia il 24 giugno, giorno di San Giovanni e che prende il nome di Juhannus, viene festeggiata durante la notte precedente, momento in cui gli abitanti della Scandinavia accolgono festosamente l’arrivo del bel tempo, vissuto come momento di vitalità e di nuova nascita. Detta anche “festa di Mezz’estate” o del “sole di mezzanotte”, in riferimento alla luce che da quel momento in poi risplenderà per circa due mesi fino a venti ore al giorno e che donerà agli stupefacenti paesaggi scandinavi un’atmosfera a tratti irreale, è un evento paragonabile per certi versi al Ferragosto nostrano. Nel corso di questo evento dal carattere primordiale, milioni di persone si ritrovano tutte insieme a festeggiare intorno a giganteschi falò lungo la costa, che in qualità di simboli cruciali di questa vivace ricorrenza, danno vita ad uno spettacolo inimitabile e difficile da scordare. La tradizione vuole che i festeggiamenti vengano completati da una tipica sauna finlandese, dopo la quale ci si lascia finalmente andare a danze e musiche folk, che da lì in poi proseguiranno per tutta notte. Insomma, quale momento migliore del solstizio d’estate per visitare la Finlandia?

If you are attracted by North European countries, if you need to clean your mind and body from physical tension and frenetic city rytthm, but without giving up to the typical fun of the best vacations, in the month of June, in Finland, there is a very special event that creates the perfect conditions for a summer visit too. A country of Eastern Europe and by many associated to the wonderful Christmas atmospheres where deers and reindeers are characteristic of snowy landscapes, during the hottest season of the year, it changes completely in a sort of wonderland where mere fun is the only sovereign king. In particular, Helsinki, Finnish Capital, defined by the younger ones as the “capital of fashion”, gives life to the ideal atmosphere for a lively and active vacation. A variety of restaurants, pubs and night clubs, music of all genres and a never going down sun are the elements that, beside the warm weather, create the background of the typical northern summer characterized by an always mild climate and fresh air. In particular, on the basis o fan ancient tradition, the beginning of the nice season, that here starts on June 24th, Saint Johns day named after Juhannus is celebrated the night before. This is a moment when Scandinavian people warmly welcome the arrival of the nice season like a moemnto of liveliness and new life. It is also called “Midsummer Feast” or “Midnight Sun”, in reference to the light that since from moment on will shine for about two months for twenty hours a day and that will donate to the wonderful Scandinavian landscapes a surreal atmosphere. In a way, it can be compared to our Ferragosto. During the course of this primordial event, millions of people gather to celebrate around huge bonfires along the coast giving life to an unforgettable show. The tradition wants that celebrations end with the typical Finnish sauna followed by folk music and dances all night long. So, what better time of a summer solstice to visit Finland?

103

/ME


wonderful world

www.szigetfestival.it

Budapest e l’estate musicale europea Budapest and the European music summer

EM/

104


105

/ME

foto press - www.szigetfestival.it


wonderful world

Da molti conosciuta come la “Perla del Danubio”, Budapest, capitale ungherese e regina incontrastata dell’Europa dell’Est, è sicuramente tra le capitali europee, che offre mille occasioni per abbandonarsi al sapore di una vacanza eclettica ed originale. Nata dall’unione di due città, Buda e Pest, la capitale dell’Ungheria è stata negli anni oggetto di mille metamorfosi, che hanno contribuito a renderla agli occhi del mondo ancor più magica e attraente. Maestosa ed elegante, creativa e frizzante, luogo dal carattere tutto da scoprire e caratterizzata da una doppia anima: Buda, raffinata e sofisticata con un fascino tipicamente medievale, e Pest, autentico gioiello architettonico, decisamente più moderna e turistica. Una città dai mille volti, ma tutti accomunati da un’atmosfera incantata e dalle profonde emozioni. Il flusso del Danubio marca vita e tempi della città. Scandita da un flusso irrefrenabile di creatività, Budapest é un luogo ricco di opportunità e di attrazioni, che danno modo di assaporare il fascino ungherese in un’unica vacanza. Ed è proprio d’estate che Budapest continua a sorprenderci, cambiando ancora una volta aspetto. Difatti, dal 9 al 16 agosto la capitale ungherese, come ormai di consueto, si tramuta nel più grande happening musicale d’Europa, in occasione dello Sziget Festival, una dinamica ed esuberante manifestazione che tra musica, danza, arte e teatro riesce ogni anno ad attrarre l’interesse dei turisti di tutto il mondo. Giunto alla sua diciottesima edizione, lo Sziget Festival, che in italiano significa “isola”, si tiene difatti più precisamente nell’isola di Obuda, nonché nel cuore della città. Noto anche come la “Woodstock sul Danubio” e famoso per essere tra le principali rassegne del circuito europeo, è uno dei Festival più amati dai giovani di tutta Europa, aperto ad ogni espressione artistica e musicale nonché punto d’incontro delle culture e delle tendenze più disparate. Sette giorni no-stop, durante i quali il capoluogo si trasforma in regno indiscusso dei maggiori generi musicali. Per l’occasione verranno allestiti palchi, ristoranti, chioschi, pub, aree verdi ed alberate dove sarà possibile campeggiare e divertirsi, respirando aria di vacanza, di svago e di sperimentazione. Dunque, se l’idea vi piace, non vi resta che armarvi di tenda e bagagli e prenotare il vostro volo con unica destinazione Budapest!

EM/

106

Known by many as the “Pearl of the Danube”, Budapest, the Hungarian capital and undisputed queen of Eastern Europei s surely among the European capitals offering thousands of million of occasions to try an original vacation. Born by the union of two cities, Buda and Pest, the Hungarian capital in the recent years has been the object of many metamorphosis that have contributed in making it even more magic and appealing. Dominant and elegant, creative and sparkling, with a personality to discover is characterized by a double soul: Buda, elegant and sophisticated with a typical medieval character and Pest, authentic architectonic jewel and certainly more modern and tourist. A city with many faces but all with an enchanted atmosphere and deep emotions in common. The Danube’s flow marks time and pace in the city. Characterized by an endless flow of creativity, Budapest is a place rich of opportunities and attractions that give the opportunity to try a unique Hungarian vacation. And it is right in summer that Budapest continues to be surprising, changing look once again. In fact, from August 9 to 16, the Hungarian capital hosts the biggest European music happening in the occasion of the Sziget Festival, a dynamic and lively event that with music, dance, art and theatre manages to attract the interest of tourists from all over the world every year. At its eighteenth edition, the Sziget Festival – in Italian it means “Island” – takes place on the Island of Obuda in the heart of the city. Known also as the “Woodstock on Danube” and as one of the most popular review in Europe, it is one of the Festival mostly loved by young people open to every form of art and music and meeting point for different cultures and trends. Seven days where the capital becomes the undisputed kingdom of the main music genres. On this occasion, stages, restaturants, kiosks, pubs and green areas are prepared where it is possible camping and have fun. So if you like the idea, you only have to take tent and luggage and book your flight to Budapest.


107

/ME


VINO. ieri, oggi e domani Vincenzo D’Antonio

C

’è chi ne serba memoria individuale, c’è chi ne ha contezza per sentito dire e per averne letto come funesto caso di truffaldino malaffare e ci sono i molti che ignorano l’accaduto. Stiamo parlando del caso metanolo che afflisse il settore del vino all’incirca un quarto di secolo fa, allorquando si visse la più smodata delle stagioni del consumismo inconsapevole: la seconda metà degli anni ’80 dello scorso secolo. Il caso metanolo, detta proprio in due parole, consisteva in micidiale adulterazione del vino mediante sostanza nociva (il metanolo, appunto) atta a procurare la morte del bevitore. E ne morirono, e vi fu scandalo e vi fu crollo del consumo del vino, sia domestico che fuori casa. E ciò accadde proprio nella fase in cui il vino stava andando ad affermarsi come bevanda edonistica enabler di convivialità, gradualmente cessando di essere alimento. Dalle ceneri del malaffare rinacque con refreshing globale il prodotto vino. Cessò di essere quasi una commodity, laddove unica discrimine sembrava essere il colore; «bianco o rosso?» la scellerata domanda del cameriere. Cominciò a connotarsi una discreta qualità di base del prodotto con innesco di cura ed attenzione nel vigneto e successivamente in cantina. I produttori cominciarono ad avvalersi di agronomi ed enologi professionisti. E la comunicazione, e l’immagine e tutto il corollario sovrastrutturale che fece diventare il vino una moda ed una componente del made in Italy e fece divenire una parvenza di competenza dei

EM/

108

vini uno status symbol. E la stampa di settore e le guide con una simbologia che faceva direttamente parlare gli iniziati con locuzioni del tipo «è un tre bicchieri» per significare vino ottimamente recensito dalla guida leader. Un rinascimento del vino, la stagione del dopo metanolo, che è stato straordinario e positivo, pur generando l’aberrazione di un elemento sovrastrutturale, l’ideologia del verdetto della recensione critica, che sovrasta e guida la sostanza strutturale di un prodotto che genera il suo valore allorquando c’è sell-out ovvero quando, molto semplicemente, la bottiglia viene bevuta (pagata) dall’end user. La fiera di settore prima in Italia e tra le principali in Europa, è il Vinitaly, che si svolge a Verona in aprile e che, forse unica tra le fiere, ancora dura cinque giorni piuttosto che quattro. Sorta di oracolare moderna Delfi, ben aldilà del paradigmatico ruolo di espositori e visitatori, al Vinitaly ci si va perché bisogna esserci, perché si captano le tendenze, si colgono gli early warnings, si dibatte in appositi convegni, si mira e si è mirati, per dirla profanando Leopardi. Il business innescato dal Vinitaly è ragguardevole. E non intendiamo qui il fall-out generato dal consapevole e mirato incontro tra sellers e buyers, bensì quanto generato dall’evento in sé e dal conseguente impatto sulla città di Verona e sul circostante territorio con pienone in alberghi e ristoranti. Perché a Verona, perché in Aprile. Perché con encomiabile lungimiranza già

quaranta anni fa i produttori del triveneto colsero l’opportunità di mettere in mostra i loro bianchi freschi di vendemmia proponendoli al mercato allorquando già si esprimevano al loro meglio, ovvero allorquando giovani. L’attrazione del Vinitaly, in virtù di competenza organizzativa che si accresceva in circolo virtuoso è stata tale da divenire de facto, e lo si è già detto, la più importante rassegna nazionale dedicata al vino, tra le prime in Europa. Eppure, attenzione, location e soprattutto slot temporale del Vinitaly non rappresentano il meglio per un’offerta di qualità che proviene dal nostro meridione. I bianchi meridionali, in grandissima parte ottenuti da vitigni autoctoni, non solo non si esprimono al meglio in aprile ma ad aprile non sono proprio bevibili, e ciò non tanto per gradevolezza organolettica bensì per loro propria riconoscibilità nel tempo per come, proseguendo il necessario affinamento, molto evolvono e molto migliorano. I bianchi meridionali non sono pronti ad aprile e, soprattutto, sanno e vogliono invecchiare. Posta l’idonea e corretta conservazione e la buona qualità intrinseca, ponete a confronto un Greco di Tufo di ultima vendemmia con un 2007. E adesso ditemi: quale vi è piaciuto di più? Da alcuni anni si tiene a Napoli una manifestazione denominata Vitigno Italia. Vogliamo essere brutali e vogliamo affermare, responsabilità assumendoci, che probabilmente è nata con idee poche ma ben confuse. Si individua la location


fashion food

foto (cc) di Poldavo Alex /flickr

naturale per destinazione, ovvero la Mostra d’Oltremare, ma poi la si colloca, nelle edizioni successive, tra le hall dei grandi alberghi del lungomare ed un riattato Castel dell’Ovo. L’edizione dello scorso maggio si concentra tutta in Castel dell’Ovo, privilegiando il fattore emozionale della location splendida a quello della necessaria funzionalità. Non si decide a connotarsi come b2b e allora diviene la kermesse a beneficio dei wine lovers napoletani che colgono l’occasione per assaggiare tanti buoni vini in una sola volta. Ma tutto ciò senza che divenga un evento marcatamente b2c in quanto non è mostra mercato. È un ibrido che non giova a nessuno: né all’organizzazione, né all’espositore, né al visitatore. È un ibrido, per dirla tutta, che neanche riempie più di tanto alberghi e ristoranti, volendo con ciò intendere che neanche il territorio se ne giova più di tanto.

meno incline ad inseguire allori; è bevitore attento al miglior rapporto prezzo/qualità. Vinitaly a Verona ha il destino segnato di permanere la grande rassegna che è: ben concepita, ben organizzata. Vitigno Italia a Napoli, posto che decida cosa vuole fare da grande, ha in sé le potenzialità per assumere posizionamento originale rendendosi così attrattiva per emergenti esigenze del b2b.

Wine. yesterday, today and tomorrow

T

here are those who have an individual memory or others who heard about it as a bad affair and still others that do not know anything about it. We are talking about the methanol case that more than a quarter of century ago hit the wine field during the most frenetic

unaware consumerism season, the second half of the ‘80s of last century. In two words, the methanol case consisted in a tremendous alteration of wine through a noxious substance (methanol) able to cause death. And there were casualties and the scandal came out. The use of wine dropped both domestically and abroad. And this happened right at the time when wine was strengthening its position in the market as an hedonistic drink and ceasing its consideration as food. From this bad affair’s ashes, wine came to life again at a global level. It ceased to be almost a commodity where the only dividing line seemed to be the color “white or red?”, the villainous question of the waiter. A discreet basic quality of the product with a careful graft started to be used both in the vineyards and later in wine cellars. >

E allora ? E allora, non si era detto che i grandi bianchi meridionali ai primi di aprile non sono di fatto bevibili, ovvero degustabili? È vero, perché è vero che è già cosa altra dopo ulteriori 40 giorni di bottiglia per non parlare delle annate precedenti. È vero, perche è vero che la vitivinicoltura del nostro Sud ha acquisito statura quantitativa e qualitativa tale da poter rendere utile ed opportuna una rassegna che sappia decidere di connotarsi b2b ritrovando naturale location e, soprattutto, sapendo inventare un nuovo modo di esporre che superi il concetto dello stand miserino e della degustazione da banco. L’attuale stagione del vino, lontana dallo sfarzo degli scorsi decenni all’alba di questo secolo esauritisi, necessita, più o meno consapevolmente, di un riposizionamento della comunicazione dell’offerta. Il ruolo degli opinion makers è stato stravolto dai nuovi media e soprattutto dal social media networking. La domanda è molto più consapevole e

109

/ME


fashion food

Producers asked for the collaboration of professional agronomists and wine-making experts. And communication and reputation and all the relative structures that made wine become a trend and a component of the Made in Italy and a status symbol. And specialized press and tourist guides used a coded language that made the experts speak with sentences like “it is a three glasses” in reference to a wine excellently evaluated by the guide leader. The season after the methanol scandal was a real wine renaissance, a positive and extraordinary period even if it regenerated the aberration for the experts reviews leading the structural substance of a product generating its value at the time of “sell-out” or to better say, when the bottle is paid and drunk by the end-user. The field fair in Italy and in Europe is Vinitaly that takes place in Verona in April and is maybe the only one among the fairs that still lasts five days instead of four. A sort of modern Delphi oracle, one has to attend Vinitaly both as sellers or visitors to seize trends or early warnings and ..to look and to be looked, paraphrasing the Italian poet Leopardi. The business started by Vinitaly is pretty large. And we are not referring to the usual meeting between sellers and buyers but to the impact generated on the city of Verona and its province with full hotels and restaurants. Why Verona and why in April. Because with commendable far-sightedness, already forty years ago, the Veneto producers seized the opportunity to exhibit their white wine just harvested and put them on the market when expressing their taste at best, so at a very early stage. Vinitaly’s organization has so increased and improved to become, as previously said, one of the most important National wine

EM/

110

event and one among the European ones. Yet, Vinitaly’s attention, location and timing do not represent the best for quality offer coming from our South. Southern white wines, largely obtained by autochthon vineyards, not only are not at their best in April but cannot be drunk at all. And this not only for organic taste but because they evolve and improve a lot later in time. Southern white wines are not ready in April and, above all, want to get older. So, now, given the correct and appropriate conservation and an intrinsic good quality, compare the latest harvested Greco di Tufo with one from 2007 and tell me which one you liked the most. In the recent years, Naples has been hosting an event called Vitigno Italia. We want to be direct and state, being fully responsible, that it has probably been founded with a few but very confused ideas. At the beginning, as a natural location, the Mostra D’Oltremare but then it took place in the halls of big hotels on the water front and in the Castel dell’Ovo. Last May edition was all concentrated in Castel dell’Ovo and privileged the emotional factor of the wonderful location more than the necessary functional one. Since it is not considered as a b2b event, it then becomes the event in favor of Neapolitan wine lovers that seize the opportunity to taste many good wines at the same time. All this without being a definitely b2c event since it is not a market exhibit. It is a hybrid event that does not pay back the organization or the seller and the visitor. And it does not attract tourists either so to fill hotels and restaurants. By saying this, not even the territory benefits out of it. And so? So, didn’t we say that Southern white wines

are not ready by April? It is true, because it is true that even forty days later their status change not to mention previous harvests. It is also true that our South wine-growing has become quantitative and qualitative so important to deserve a useful and appropriate review that could be identified as a b2b event with a more natural location and with an innovative concept of exhibition more than a miserable counter wine-tasting. The current wine season, far from the luxury of the last ten years, needs a true repositioning of the offer communication. The role of opinion makers has been distorted by new media and above all by social media networking. Demand is more aware and less inclined in pursuing success; a drinker pays attention to the best relationship quality/price. Vinitaly in Verona has the fate of remaining the big review as it is: well conceived and well organized. Vitigno Italia in Naples, once decided what it wants to become when grown-up, has all the potentials to become an attractive 2b2 event. //


111

/ME


D&B ZUNICA Vincenzo D’Antonio

D&B ZUNICA 1880 Piazza Filippi Pepe, 14 64010 Civitella Del Tronto (TE) Tel. 0861 91319 www.hotelzunica.it

Ma è proprio vero che i tesori nascosti dell’Italia (o almeno sconosciuti ai più) sono ancora tantissimi. Siamo in una delle regioni più verdi d’Italia edell’Europa tutta. Siamo in Abruzzo. L’autostrada A14 la si lascia al casello di Val Vibrata e, spalle all’Adriatico, si comincia a salire fino ai 600 metri di Civitella del Tronto, la città fortezza. Sì, a Civitella del Tronto c’è, tutto l’abitato ed anche il paesaggio essa fortemente connotando, la più grande fortezza d’Europa. In clima di rinnovati studi sulle modalità di conseguimento dell’Unità d’Italia, si riaccende l’interesse per episodio a torto considerato minore. Vittorio Emanuele veniva incoronato Re d’Italia nella sua Torino ma ancora un lembo di suolo borbonico non era capitolato ai Savoia. Una piccola guarnigione di soldati borbonici, asserragliati nella fortezza di Civitella del Tronto resisteva agli assedianti e la capitolazione avvenne tre giorni dopo la proclamazione del Re d’Italia. Tutto ciò centocinquanta anni fa a Civitella del Tronto, la città fortezza. Il borgo di Civitella del Tronto è considerato tra i borghi più belli d’Italia, e ve ne è ben donde per affermare ciò. Civitella del Tronto non è di transito, non è sulle grandi

EM/

112

arterie e qui si viene per rigenerarsi completamente. Giù ad est, vicino ma sufficientemente lontano per non vedersi riversare folle di bagnanti nei mesi estivi, il mare Adriatico, su ad ovest l’austero e maestoso Gran Sasso. Siamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Nella piazza principale del borgo, il D&B Zunica 1880. La famiglia Zunica conduce ininterrottamente dal 1880 questa attività. Al timone Daniele Zunica: ristoratore valentissimo dotato di encomiabile modestia. Diciassette le camere, molte delle quali affacciano sulla piazza e consentono vista di mare e di monti. Nelle terse giornate successive ad impeti ventosi lo sguardo arriva fino alla Maiella. È ora di cena. In cucina i cuochi Luca Di Felice e Sabatino Lattanzi. Ci viene proposta, robusto antipasto, una caciotta mista pastellata che sorprende per delicatezza. La frittura avviene con l’olio extravergine di oliva. Si prosegue con un primo altrettanto robusto, vero scrigno di sapori: ceppe in salsa classica. Le ceppe sono una specie di fusilli rustici che bene sposano il ragù di agnello. Ma Zunica il suo ragù lo impreziosisce con altre due carni, bovina e suina. Il risultato è spettacolare, il piatto delizia vista ed olfatto ancor prima che il palato. Nel calice, a fare la sua parte, il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane DOCG. Su garbatissimo consiglio del patron Daniele non ci si esime dall’assaggiare un altro primo: soffici maltagliati di pecorino con amatriciana estiva. Occhio, qui il pecorino è nell’impasto dei maltagliati ed il risultato è di assoluta eccellenza. Piatto memorabile. L’agnello che aveva contribuito in gran parte al ragù delle ceppe, si ripresenta in trionfale assoluto di agnello. Generosi calici di Montepulciano approvano la scelta. L’assoluto consiste nella triplice presentazione dell’agnello: abilmente grigliato, ben fritto e nella locale preparazione, una volta tipicamente pasquale, di “cacio e uova”. La scelta del dolce, stante la dovizia e la qualità, è ardua. Si opta per pera al Montepulciano con gelato alla vaniglia. Una passeggiatina nella piazza del borgo fatato e silenzioso: poche luci in lontananza. Confortevole la camera dove ci si ritempra. La prima >


fashion food


fashion food

colazione si preannuncia da sé, deliziosi aromi di pane appena sfornato giungendo al nostro olfatto. In due la cena è costata 80 euro. Altrettanti per pernottare. Quanti tesori nascosti ha il nostro Bel Paese; Civitella del Tronto, città fortezza, di fascino struggente tra questi.

D&B Zunica It is really true that there are still many hidden treasures in Italy or that are still unknown to many. We are in one of the greener regions of Italy and all Europe, Abruzzo. You exit A14 highway at Val Vibrata and leaving behind the Adriatic sea, you start going up until Civitella del Tronto, the fortress city, 600 meters above the sea. In fact, here, there is the biggest European fortresses of all. In time of new studies on how Italian unity was achieved, there is interest for a minor discriminatory episode. Vittorio Emanuele became King of Italy in Turin but a small piece of land, still property of the Bourbons, was not in the hands of the Savoy dynasty. A little garrison of Bourbon soldiers, in the fortress of Civitella del Tronto, opposed resistance and they only surrendered three days after the King of Italy proclamation. All this happened one hundred and fifty years ago in Civitella del Tronto, the fortress city. The medieval city is considered as one of the most beautiful in Italy and there are many reasons to say so. Civitella del Tronto is not located on main streets, here you come to look for a total regeneration. At East, near but enough distant and not get impacted by crowds of visitors in summer, there is the Adriatic Sea, at west, the huge Gran Sasso mountain. We are in the National Park of Gran Sasso and Mount Laga. In the main square of the little village, the D&B Zunica 1880. The Zunica family has been conducting this activity with no interruption since 1880. Daniele Zunica, the head is a valid but very modest restaurant manager. Seventeen rooms, many of which overlook the square and allow a sea and a mountain view. In the following clear days, the look reaches the Maiella. It is time for dinner. Luca di Felice and Sabatino Lattanzi are the cooks. It is proposed to us a rich appetizer, a mixed battered caciotta very surprising for its delicacy. It is fried with extra-virgin olive oil. Then a main course combining a series of flavors: ceppe in classic sauce. Ceppe are a sort of fusilli that go well with a lamb meat sauce. But

EM/

114

Zunica makes his meat sauce even more precious with two more types of meats, bovine and swine. The result is spectacular, the dish satisfies both sight and smell before the palate. Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane DOCG is the wine accompanying the meal. After a very gentle suggestion by Mr. Daniele, we cannot refuse to taste another main course: soft sheep’s milk cheese maltagliati with summer amatriciana. Be careful here the sheep’ milk cheese in the mix of maltagliati making an excellent result. Memorable dish. The lamb that had contributed in large part to the ceppe meat sauce is now presented “absolute”. Generous glasses of Montepulciano approve the choice. The absolute consists of the triple presentation of lamb: grilled, well fried and in a local preparation, a typical “cacio (salty cheese) and eggs”. It is hard to choose the dessert too. Then we ask for pear with Montepulciano with vanilla ice-cream. A walk in the silent and magic square of the little city: a few lights in the distance. A very comfortable room where to rest. Breakfast announces itself with delicious aromas of just made bread. In two the dinner was 80 Euro. Same amount of money to overnight. How may hidden treasures has our country; Civitella del Tronto, fortress city, is one of them. //

Daniele Zunica ed i cuochi Luca Di Felice e Sabatino Lattanzi. Daniele Zunica and the cooks Luca Di Felice and Sabatino Lattanzi.


Urban Nature:

la purezza della forma. Villeroy & Boch, Arti della Tavola via S. Sandri 2, 20121 Milano tel. 02 655 849.1

www.villeroy-boch.com

115

/ME


EM/

116


high tech

A lato / on the left Amazon Kindle

E-book moda passeggera o nuova frontiera della lettura? Simona Di Carlo

O

si amano o si odiano. Pare che una via di mezzo sia difficile da trovare. Una cosa è certa: gli e-book sono oramai la nuova rivoluzione che tanto fa discutere! Positiva, secondo alcuni, perché renderà disponibili milioni di libri, ne abbasserà il costo e diffonderà la lettura anche tra i più giovani. Inoltre, innegabile e per nulla trascurabile, il fattore impatto ambientale: di gran lunga inferiore rispetto ai libri tradizionali. Virtualmente si salverebbero decine e decine di alberi ed il gusto della lettura è comunque garantito perché si legge da uno schermo “morto”, sul quale le pagine sono stampate a tutti gli effetti. La lettura avviene, infatti, per luce riflessa ed è dunque confortevole come quella del supporto cartaceo. Rivoluzione negativa, invece, per chi ama l’odore delle pagine appena stampate, per chi ama il libro e la sua fisicità, per cui è im-

pensabile convertirsi alla tecnologia dell’inchiostro elettronico. Secondo Umberto Eco è solo nel libro cartaceo, infatti, che mezzo e contenuto coincidono: basta avere un po’ di luce e si può approfittare della cultura che il libro propone. Lo stesso non si può dire dell’e-book. Ma se fino a ieri la carta era l’unico mezzo con il quale poter fruire un libro, oggi si potrebbe dire di avere semplicemente più scelta: non solo di contenuti ma anche di contenitori! L’e-book si fa sempre più social o web friendly e riscuote grandi successi soprattutto fra gli editori i quali possono permettersi di investire ingenti somme di denaro senza subire grosse perdite come avviene con la carta. Rupert Murdoch, proprietario di un impero editoriale che va da Fox News al Times, dal Sun al Wall Street Journal, vede proprio nel passaggio dal cartaceo al digitale, l’ancora di salvataggio dell’editoria. >

117

/ME


high tech Barnes & Noble Nook

La cultura del libro non sarebbe dunque un dato non modificabile, ma la sua evoluzione procede semplicemente in forme nuove. L’International Digital Publishing Forum ha registrato un’impennata nella vendita degli e-book: una crescita del 370% rispetto allo stesso mese del 2009. Ma, nonostante tutto, pochi davvero credono che la carta stampata sia destinata a scomparire. E per i più nostalgici, come si può pensare di rinunciare al tanto sospirato autografo apposto dal proprio scrittore preferito sul quel libro tanto amato?

E-book a temporary trend or a new frontier for reading? Either they love each other or hate each other. It seems complicated to find a compromise. Only one thing is certain: e-books are by now the new topic of a debated revolution! Positive, according to some, because it will make millions of books available, will lower the price and spread literature among young people. Moreover, the factor of the environmental impact cannot be denied or neglected. It is well below standards of the traditional books. Virtually, dozens and dozens of trees would be saved and the pleasure of reading is still ensured because one reads from a “dead” screen where pages are printed to all intents and purposes. In fact, reading takes place in a reflected way and is then as comfortable as the hard copy one. It is considered as a negative revolution, instead, by those who love the smell of just printed pages, who love the book and its physical element so it is with no doubt considered possible to convert to electronic ink technology. According to Umberto Eco, mean and content coincide only in the hard copy book. One needs only a little light and can enjoy the culture proposed by the

EM/

118

book. You cannot say the same thing about e-books. If up until yesterday paper was the only mean to make a book, nowadays there is more choice not only of contents but also of containers! The e-book is more and more social or web friendly and is very successful above all among editors able to invest large sums of money without undergoing major losses as in the case of traditional publishing houses. Rupert Murdoch, owner of the editorial empire from Fox News to Times, from Sun to Wall Street Journal, sees - in the shift from paper copy to digital - the editorial sheet anchor. So, book’s culture would not be a non-modifiable data but its evolution is taking place simply in new shapes. The International Digital Publishing Forum has recorded a sudden rise in e-books sales: 370% more than 2009 same month. Despite all this, very few individuals believe that printed paper is destined to disappear. And for the more nostalgic ones, how can you think of renouncing to the longed autograph made by their preferred author on the most loved book? //


119

/ME


QUARANTACINQUE GIGABYTE DI DATI IN PUNTA DI FIAMMIFERO Gilda Ruzzi

L

e nostre scrivanie e i meandri dei nostri cassetti nascondono decine di pen drives, memorie rigide destinate negli ultimi anni ad accumularsi lì, sostituite di continuo da dispositivi sempre più capienti all’interno e minuscoli all’esterno. L’inversa proporzionalità tra dimensioni virtuali e fisiche, porta alla ricerca quasi ossessiva di materiali e di soluzioni sempre più particolari ed innovative. I risultati più strabilianti si ottengono però nel campo del design, che riesce a coniugare stile e tecnologia, dando vita a oggetti tanto belli quanto utili. É il caso di Phillu, un minuscolo hard disk da quarantacinque gigabyte, opera del giovane designer turco Emir Rifat Isik. Se paragona-

EM/

120

to ad un hard disk comunemente in commercio, la sua capacità di archiviazione non é nulla di strabiliante, ma basta osservarlo per rendersi conto che si ha a che fare con un dispositivo molto diverso da tutti gli altri. Un primo indizio può darlo il nome: deriva dal termine inglese phillumeny, che indica l’azione di collezionare scatole di fiammiferi. La forma e le dimensioni che caratterizzano Phillu sono esattamente quelle di una confezione di cerini e, incredibilmente, anche il contenuto é lo stesso! Sollevando il piccolo coperchio superiore si scoprono nove “fiammiferi” di plastica, alloggiati ciascuno nel proprio slot all’interno del pacchetto. In realtà ognuno dei cerini é un dispositivo di memoria da cinque giga a

sé stante, che ripartisce i quarantacinque gigabyte totali. Lo scopo della ripartizione é che, mentre tutto il dispositivo é utilizzabile attraverso un comune collegamento usb, ognuna delle nove memorie può trasferire i propri dati senza l’ausilio di un collegamento fisico: basterà sfregare uno dei fiammiferi lungo il lato del pacchetto, come nell’atto di accenderlo, per trasferire istantaneamente i dati archiviati al pc. Niente fili, niente collegamenti, solo un atto semplice e familiare che segue il nuovo trend del momento: rendere sempre più elementare l’utilizzo di tecnologie concettualmente molto complesse.


high tech

FORTY-FIVE GIGABYTE DATA IN A MATCH’S TIP

O

ur desks or drawers’ internal parts hide tens of pen drives, hard disks destined to pile up in the recent years because replaced by more and more capable devices of smaller and smaller dimensions. The indirect proportion between virtual and physic sizes leads to the almost obsessive research of always more innovative and original materials and solutions. The greatest results, though, are achieved in the design field where style and technology are perfectly combined generating beautiful as well as useful objects. This is the case of Phillu, a minuscule forty-five gigabyte hard disk created by the young Turkish designer Emir Rifat Isik. If compared to a commonly commercialized hard disk, its archive capacity is not particularly great but it only takes a few seconds to understand that it is a very unusual device. The name provides a first hint: it comes from the English term phillumeny that indicates the action of colleting boxes of matches. Phillu’s shape and size are exactly those of a matchbox and, surpri-

singly, even the content is the same! By lifting the upper cover, there are nine plastic “matches”, each set in its own slot in the box. In reality, each of the matches is a five gigabyte independent memory device distributing the total forty-five gigabyte. While the whole device can be used through a common USB connection, the purpose of the internal division aims at having an individual memory able to transfer its own data without the need of a physical connection. It will be sufficient to strike one of the matches along the side of the box, as in the action of enlighten it, in order to instantaneously transfer the archived data to the pc. No wires, no connections, only a simple and familiar action following the new trend of the moment: to make the use of complex conceptual technologies easier and easier.

L’inedito packaging di Phillu. The unusual packaging of Phillu.

121

/ME


EM/

122


charity

foto (cc) di Derek Purdy /flickr

In questa pagina una maschera rituale africana

Children witch doctors drama Il dramma dei bambini stregoni

I

Mondiali di calcio offrono un’occasione per guardare attraverso una lente di ingrandimento le condizioni di vivibilità ed i mali, che minacciano il continente nero. Dal Congo arriva un grido d’allarme: milioni di bambini abbandonati perché ritenuti colpevoli di stregoneria. Si conta che nella sola capitale, Kinshasa, circa diciotto mila piccoli innocenti vengano abbandonati dalla propria famiglia. Amici dei Bambini, associazione non governativa, presente in venticinque Paesi, con sedi operative nell’Europa dell’Est, nelle Americhe, in Africa ed in Asia opera per restituire l’infanzia a questi bambini. >

123

/ME


charity

www.aibi.it

Un incidente domestico di poco conto, un problema familiare avvenuto in seguito alla nascita del piccolo o magari un comportamento irruento o troppo vivace dello stesso bastano a scatenare l’accusa di stregoneria. Tali bambini vengono considerati come emissari del diavolo, quindi portatori di disgrazie e malattie, per cui subiscono violenze ed esorcismi, alcuni talmente macabri e disumani da portare alla morte. Il fenomeno dei “Ndoki,” o “enfant sorcier” ovvero i “piccoli stregoni”, secondo alcuni studiosi di antropologia, sarebbe una conseguenza dell’estrema povertà del Paese, in cui le famiglie appartenenti alle fasce rurali più povere hanno difficoltà nel reperire i beni di prima necessità e dunque i bambini, talvolta, rappresentano un peso di cui disfarsi. Altra causa scatenante di tale piaga sarebbe lo strapotere di spregiudicati predicatori di sette pentecostali e apocalittiche, che approfittando della diffusa ignoranza, plasmano a loro piacere determinate credenze locali, spillando alle famiglie copiose somme di denaro per riti ed esorcismi. Emarginati dalla famiglia e dalla società, questi piccoli innocenti trovano come unica soluzione di sopravvivenza la strada, nella quale molto spesso il loro destino si intreccia con quello delle bande criminali locali o con individui malintenzionati. Ai.Bi. cerca di far conoscere e combattere la magia nera, attraverso campagne di informazione e costruendo strutture di recupero per i piccoli abbandonati, laddove essi con il sostegno di psicologi, educatori, medici potranno superare il dramma subito ed imparare a non colpevolizzarsi e sentirsi accettati. //

EM/

124

T

he Soccer World Cup offers the possibility of looking through a magnifying lent living conditions and plagues threatening the black continent. From Congo a crying shout: millions of children abandoned because considered guilty of witchcraft. Only in the capital, Kinshasa, eighteen thousands little innocents are abandoned from their families. “Children Friends”, a non-governmental association present in twenty-five countries, with operational headquarters in Eastern Europe, the Americas, Africa and Asia operates to give childhood back to these children. Situations like an unimportant domestic accident, a family problem occurred after the baby’s delivery or the baby’s vivacious behaviour are enough to suggest a witchcraft accusation. These children are considered as the devil’s emissaries therefore vehicles of disgraces and diseases. For these reasons some of them undergo violence and exorcism, in some cases in such a brutal way leading them to death. According to some anthropologists, the “Ndoki” or “enfant sorcier” or “little witch doctors” phenomenon is the result of the extreme poverty of the country where families belonging to poor rural classes struggle to have bare necessities therefore children sometimes represent a burden to get rid of. Another bursting cause of this plague is the abuse of power of unprejudiced preachers of Pentecostal and apocalyptical sects who profiting of a wide spread ignorance, influence certain local beliefs by tapping families for large sums of money for rituals and exorcisms. At the margins of family and society, these little innocents live in the streets considering this as their only way of surviving. Very often, their fate crosses that of local criminal gangs or ill-intentioned individuals. Ai.Bi tries to spread and fight black magic through information campaigns and rehabilitation centres for abandoned children where with the help of psychologists, educators, doctors could overcome their drama and learn not to feel guilty but on the contrary to accept themselves.



distribution points

Abano Terme Grand Hotel Terme Trieste & Victoria Abano Grand Hotel Hotel Terme due Torri Hotel Villa Las Tronas Grand Hotel il Saraceno Dal Moro Gallery Hotel Grand Hotel Assisi

Four seasons hotel Luisaviaroma

Amalfi Grand Hotel il Saraceno

Gubbio Park Hotel ai Cappuccini- Tourist S.p.a Castello di Petroia Relais (Loc. Petraia)

Assisi Dal Moro Gallery Hotel Grand Hotel Assisi Bagno di Romagna Hotel Miramonti Barberino del Mugello Villa Le Maschere Bari Borgobianco Resort & Spa Bologna Specialità in Vetrina Biagetti Brindisi Masseria Torre Coccaro Masseria Torre Maizza Masseria San Domenico San Domenico Cagliari Atahotel Tanka Village Resort Tanka Golf Club Is Morus Relais Forte Village Resort Aquadulci Hotel Is Molas Is arenas golf club Hotel Laguna/ Chia laguna T hotel Capri A Piazzella Capri Palace Yc capri Casciana Terme (PI) Terme Villa Borri Spa Caserta Crowne Plaza Caserta Grand Hotel Vanvitelli Castel di Tusa (ME) Atelier sul mare Castelvolturno Holiday Inn Catania Excelsior Grand Hotel Una Hotel Palace Cenerente (PG) Castello dell’Oscano Cervia Hotel Universal Hotel Diplomatic Hotel Orchidea Como Villa d’Este Cortina d’Ampezzo Hotel Cristallo Ellera Umbra (PG) Golf Club Perugia Fiano Club Torino La Mandria Royal Park Golf Firenze Grand Hotel Villa dei Medici

EM/

126

Fiumicino Courtyard By Marriott Rome Airport Foggia Baia dei Faraglioni

Ischia Negombo Giardini di poseidon L’ Albergo della Regina isabella Reginella Manzi terme Hotel San Montano Isola Bella Taormina La Plage Resort Leccio Regello (FI) The Mall Outlet center Lipari (ME) Therasia Resort Madonna di Campiglio Golf Hotel Marina di Ragusa La Moresca-maison de charme

Napoli Palazzo Alabardieri Hotel Micalò Hotel H2C Royal Continental Circolo Canottieri Napoli Circolo del remo e della vela Italia Circolo Posillipo Terme Agnano Renaissance Hotel Mediterraneo Albergo palazzo Decumani Caravaggio Hotel Le Stanze del vicerè Caffè letterario Intra Moenia Nh Ambassador Residenza Echia Reale Yacht Club Canottieri Savoia Hotel le cheminee Boellis Norcia Palazzo Seneca Olbia HotelSporting/Petra Bianca di Cala di Volpe Hotel Pellicano d’oro Aldiola Country Resort Hotel Balocco Padova Boscolo Hotel Godenda Donna Irene

Mazzarò (Taormina) Atlantis Bay

Palermo Hotel Ucciardhome Hilton Villa Igiea

Melezzole Marc Mességué Health Center

Pari (GR) Petrolio SPA& Resort

Messina Capofaro Malvasia & Resort Atahotel Capotaormina Atahotel Naxos Beach Resort

Parma Hotel Palace Maria Luigia- Sina hotels

Milano Air Hotel Linate Ata benessere Conservatorio Atahotel contessa jolanda executive center Atahotel de angeli residence Atahotel executive Atahotel expo fiera Atahotel linea uno residence Atahotel quark Atahotel quark due residence Atahotel the big residence Bulgari Hotels & Resorts Carlton Hotel Baglioni Four season hotel Hotel Astor- Sina hotels Hotel de La Ville - Sina Hotels Hotel Grand Visconti Hotel Principe di Savoia Le Méridien Gallia Meliá Milano Hotel & Convention Center Moresko Hamman (MI) The Gray Westin Palace Tennis Club Lombardo Tennis Club Milano Alberto Bonacossa Milano Marittima Hotel Waldorf Hotel Premier & Suites Hotel le Palme Palace Hotel Mare e Pineta Hotel Grand Hotel Gallia Hotel Aurelia Hotel Doge Hotel Brasil Monsummano terme Grotta Giusti Natural Spa Resort Montaldo Torinese Soul Farm Hotel &Spa

San Casciano dei bagni Fonteverde Spa resort San Quirico d’Orcia Spa & Wellness Resort Hotel Adler Thermae Sassari ITI (Istituto Turistico Italiano) El Faro Hotel La coluccia Siena Borgo La Bagnaia Siracusa One-Sport&beauty Sorrento La Residenza Relais Regina Giovanna Parco dei Principi Hotel Albatros Crowne plaza stabie sorrent Hotel parco dei principi Grand hotel Cocumella Hotel Tramontano Grand hotel President/Spa Hotel Plaza Stresa (VB) Villa e Palazzo Aminta Taormina Mazzarò Mazzaro sea palace di taormina Taranto Grand Hotel Kalidria & Thalasso Spa Relais Villa San Martino

Pisa H2C

Torino Hotel Golden Palace Hotel Le Meridien Art Tech Hotel Victoria Townhouse 70 Platti GAM Mood Libri Mercure Torino Crystal Palace Art Hotel Boston Star Hotels Majestics Art Hotel Olympic

Pomella Terme Hotel Helvetia Spa & Beauty

Trapani Kempinski

Positano San Pietro di Positano

Varese Atahotels Varese Business & Resort Crowneplaza Malpensa Hotel Holiday Inn Express Malpensa Airport

Perugia Alla Posta dei Donini Hotel Brufani Palace (sina hotel) Caffè di Perugia

Rimini Duomo Hotel Grand Hotel Roma Ambasciatori palace Rome Marriott Grand Hotel Flora Hotel Gladiatori Hotel Gladiatori Palazzo Manfredi Hotel St.George Hotel La Griffe Hotel Lord Byron La Castelluccia Raphael Hotel Sofitel Hotel Hotel d’Inghilterra Hotel Mario dè Fiori 37 Aldrovandi Palace Hotel Mellini Hotel dei Borgognoni ATA Hotel Villa Pamphili Salvatore Naldi Group Royal Group Grand Hotel Palatino Boscolo Exedra Hotel Bernini Bristol- Sina hotels Rovereto (TN) Gemma Chic Boutique Rovolon (PD) Golf Club Frassanelle

Venezia Molino Stucky Hilton Hotel Cà Sagredo Hotel Palazzo Hotel Metropole Boutique Cà Valeri Cà Gottardi Boutique Hotel Bauer Palladio Hotel & Spa Cà Nigra Lagoon Resort Palace Bonvecchiati La Coupole Verbania Suna Grand Hotel des Iles Borromees Residenza Dolce Vita Wellness resort Verona Villa Quaranta Verona Antico Caffè Dante Verona - - - - - -

Senato della Repubblica, Parlamento Italiano (1.800 copie) 4.000 Invii ad Personam (Vip Internazionali) Consolato USA sedi di Napoli, Firenze, Milano Ambasciata USA Sedi Consolari Gran Bretagna, Francia, Spagna Abu Dhabi Municipality


WWW.DAMIANI.COM UN VALORE GARANTITO NEL TEMPO Info: 800 - 56 56 56

HANDM MAD DE IN ITALY SINCE 1924

COLLEZIONE METROPOLITAN DREAM ANELLI NEI QUATTRO COLORI DELL’ORO: ROSA, GIALLO E I NUOVI BROWN E BLACK. MILANO: VIA MONTENAPOLEONE • ROMA: VIA CONDOTTI • FIRENZE: VIA DE’ TORNABUONI • VENEZIA: SALIZADA SAN MOISÈ SAN MARCO • NAPOLI: VIA FILANGIERI • PORTO CERVO: PIAZZETTA PORTOCERVO • TORINO: VIA ROMA • VERONA: VIA MAZZINI • BOLOGNA: VIA FARINI • IN TUTTE LE GIOIELLERIE ROCCA E IN SELEZIONATI RIVENDITORI AUTORIZZATI

127

/ME




EM/

130


131

/ME


EM/

132


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.