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Il gigante dallo sguardo dolce

Agile come un lupo nonostante la statura imponente, ha espressioni e comportamenti che calamitano simpatia e ne rivelano l’equilibrio psichico. Come vivere con lui esaltandone tutte le qualità positive

Il Bovaro delle Fiandre è il cane dei “doppi”: Franco-Belga d’origine, lupo-molossoide nella struttura ma soprattutto di carattere “Sage hardi” ovvero saggio e ardito, appellativo che Thorp, storico presidente del club francese della razza, diede a questo grande cane. È infatti un cane molto equilibrato e dai nervi saldi, con notevoli capacità di discernimento: raramente va a “cercare guai” o mostra aggressività, è adattabile e tranquillo

nella vita in famiglia, riesce benissimo ad autocontrollarsi e a frenare la sua irruenza e ad essere protettivo con bambini ed anziani, ma se necessario diventa audace difendendo il territorio e soprattutto i suoi cari con determinazione e coraggio, senza mostrare aggressività ingiustificata, bensì rispondendo ad uno stimolo esterno ritenuto pericoloso. Per queste sue caratteristiche abbaia raramente, solo lo stretto necessario a segnalare qualche anomalia nell’ambiente circostante.

UNA STORIA CONDIVISA

TRA FRANCIA E BELGIO

La culla del Bovaro delle Fiandre è la zona che va dalle Fiandre Francesi sulle rive della Manica alle cinque provincie attorno a Bruxelles di lingua francese e fiamminga. La razza nacque inizialmente dagli accoppiamenti empirici effettuati dagli allevatori di bestiame di quelle zone per l’utilizzo come rustico conduttore e guardiano delle mandrie ma anche per accompagnare i mandriani al mercato e per lavorare in fattoria come trasportatore dei bidoni del latte e protezione della fattoria dai malintenzionati. Erano cani che vivevano sempre all’aperto e, visto il clima perennemente umido e grigio, necessitavano di un ”cappottino” di pelo adeguato a quei luoghi. Solo all’inizio del XX secolo si iniziò a considerare questi “pastori pelosi e ruvidi” come una razza specifica e a dibattere sul “tipo” corretto. Tali discussioni vennero però bruscamente interrotte dallo scoppio della 1° Guerra mondiale che portò alla quasi totale scomparsa di questi cani, sterminati in quanto utilizzati in quel frangente come porta-ordini e cerca-feriti. Tra le due guerre Justin Chastel titolare dell’allevamento “della

Thudinie” iniziò a ricostruire la razza partendo dai pochi soggetti sopravvissuti; egli dovette proteggerli anche dai rastrellamenti nazisti della 2° Guerra mondiale nascondendoli nei fienili delle fattorie più isolate. Nel dopoguerra il confronto anche acceso degli allevatori francesi e belgi , portò nel 1961, alla stesura dello Standard e nel 1965 all’approvazione della FCI. Standard leggermente corretto poi nel 2001 per ribadire la natura lupo – molossoide della razza ed escludere i colori troppo chiari del manto. ROBUSTO E AGILE

Il “tipo” del Bovaro delle Fiandre è un equilibrio perfetto tra le caratteristiche delle famiglie canine da cui deriva: dei Lupoidi conserva l’agilità, la rapidità di movimento e l’autonomia; dei Molossoidi la forza, la compattezza del corpo e l’istinto alla difesa. Vediamo alcuni aspetti essenziali dello Standard . Il Bovaro delle Fiandre è brevilineo: il corpo, tarchiato e muscoloso, dà impressione di potenza senza pesantezza e

deve essere idealmente iscrivibile in un quadrato. L’altezza al garrese è di 62-68 cm per i maschi e di 59-65 cm per le femmine. La testa è massiccia e proporzionata al corpo e alla taglia. Il cranio è piatto e i rapporti cranio/muso sono di 3 a 2,

TESSITURA E COLORI

Il mantello è folto e il pelo di copertura forma con il sottopelo, costituito da peli fini e serrati, un involucro protettivo adatto alle variazioni climatiche della zona di origine della razza, risultando anche impermeabile. Il colore è grigio, “tigrato” o carbonato fino al nero che è ammesso senza essere favorito. I manti chiari, ”slavati”, non sono ammessi. Il pelo è ruvido al tatto, secco e opaco, lungo circa 6 cm, leggermente arruffato, fitto e cricchiante specie sulla parte superiore del dorso; sulla testa è più corto e quasi raso, come anche sulla parte esterna delle orecchie.

LA CARATTERISTICA BARBA

Le labbra superiori e il mento sono provvisti di baffi e barba che danno al cane un aspetto burbero. Le sopracciglia sono fatte di peli rialzati che accentuano la forma delle arcate sopraccigliari senza velare gli occhi che sono il più possibile scuri rispetto al colore del mantello. Lo sguardo è intenso ed espressivo, rivela dolcezza, sensibilità e intelligenza e anche dignità, energia e determinazione. Lo sguardo, insomma, rivela l’equilibrio psichico, la consapevolezza di sé, la forza di cui il cane è dotato. Del resto i soggetti paurosi o aggressivi sono esclusi dalla riproduzione.

VIVERE CON UN BOVARO DELLE FIANDRE Chi ha la fortuna di avere un Bovaro delle Fiandre (BDF) ha un amico fidato con il quale può condividere tantissimi aspetti della propria esistenza, unita all’educazione di base con cui è necessario far crescere il cucciolo, otterrà un soggetto che potrà portare veramente dappertutto. Anzi, portarlo dappertutto è già, di per sé. “educazione”, dato che le esperienze quotidiane aiutano l’ambientamento nel contesto sociale in cui si troverà a crescere. Ogni cane e in particolare il Bovaro delle Fiandre, soffrirebbe a essere lasciato solo tutto il giorno in giardino e in questo caso probabilmente non riconoscerebbe nel suo

partner umano una guida degna di quella fiducia che rende possibile l’educazione e l’addestramento. La razza è sottoposta a prove di lavoro: certamente si può adottare un soggetto semplicemente per gioire della sua compagnia, ma se si desidera farlo diventare Campione italiano o internazionale di bellezza, è necessario, oltre che ottenere risultati nelle esposizioni, anche fargli superare delle prove di lavoro che accertino che il soggetto non è né aggressivo né pauroso e che la sua bellezza è “funzionale”, non può prescindere dalla salute (e infatti i bovari sono cani rustici e di buona salute) ed è corrispondente a ciò che è delineato dallo standard, per cui il “fuoco” del cane sta proprio nella sintesi fra bellezza e bravura.

LE ABILITÀ SPORTIVE

Nelle prove il BDF dimostrerà di avere un carattere in linea con quanto stabilito dallo standard , esprimendo tutta la sua collaboratività, energia e capacità di autocontrollo. Anche nelle prove su bovini gli attuali BDF “cittadini” dimostrano ancora di avere nel sangue la loro antica sapienza di pastori. Si adatta a tante situazioni, ma ha necessità di interagire con la sua “guida umana” che deve essere autorevole senza essere autoritaria. Un partner umano autorevole e percepito come tale dal cane, prima di tutto comprende il suo linguaggio e va incontro ai suoi bisogni.

Per crescere e vivere in salute e serenità, hanno bisogno di una dieta consona alla loro mole, di vivere in un ambiente sereno, di fare movimento. L’aspetto della socialità è molto importante in quanto hanno necessità di sentirsi parte del

gruppo e di ricoprire un ruolo al suo interno. Sarà necessario quindi dedicargli tempo per le passeggiate e per il gioco: il gioco ha valore educativo e aiuta, in un clima di serenità, a costruire il rapporto e anche a stabilire dei ruoli.

ALLIEVO MODELLO

Il Bovaro delle Fiandre è un cane che desidera imparare cose nuove e quindi apprende con facilità, se ben educato, saprà comportarsi adeguatamente in ogni situazione come per esempio al ristorante o nel negozio di cristallerie, saprà stare tranquillo ponendosi seduto o a terra in attesa, mentre nelle passeggiate in campagna e nei boschi sarà pronto a scatenarsi dimostrando tutta la sua vitalità. È quindi un cane poliedrico e multifunzionale, ma non dobbiamo dimenticare che è innanzitutto un cane da pastore -conduttore di mandrie, pertanto le sue vocazioni principali sono quelle collaborativa e predatoria. Ai fini del suo equilibrio interiore le suddette “aspirazioni” non devono essere soffocate o rimanere inespresse, ma gratificate, indirizzate e “raffinate”, in modo da avere il meglio dal nostro Bovaro diventato “cittadino”.

SALUTE È un cane che gode generalmente di buona salute, con una vita media intorno agli 11/12 anni. Non si segnalano malattie “tipiche” della razza e da tempo, con l’obbligo fissato dal Club di razza di certificazione della displasia dell’anca per acquisire titoli ed accedere alla Riproduzione Selezionata, tale patologia è diventata molto rara. L’unico problema può essere che, essendo un cane di grande tempra, il BDF segnala poco e tardi un suo eventuale malessere

TOELETTATURA

Da cucciolo sarà un super-peluche morbido e caldo e non avrà nulla della rusticità di pelo impermeabile e inodore tanto utile nell’adulto. Per “aiutare” sia da piccolo ma anche da grande il cambio del pelo, sarà utile eliminare il pelo morto, la polvere e lo sporco, spazzolandolo e togliendo il sottopelo in eccesso, regolarmente. Per mantenere poi il più possibile l’impermeabilità tipica del suo manto, i lavaggi dovrebbero essere limitati al minimo indispensabile La toelettatura va poi completata con la rasatura di cranio e orecchie e il ritocco a forbice delle lunghezze del pelo che ne evidenzino la struttura ripulendo le zone “critiche” La manutenzione ordinaria può essere effettuata anche da un proprietario volenteroso, mentre per le Esposizioni è bene affidarlo ad un toelettatore professionista, conoscitore della razza.

Silvia Zabai

Presidente del Club Italiano Bovaro delle Fiandre

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