Engage - Contemporary marketing & media n.1

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n°001 22 gennaio 2014

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La nascita di grey united

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Tecnologia Amica mia

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condé nast è "digital first"

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Fattore Food coverstory p8

i contenuti relativi a piatti, ricette e piaceri della buona tavola hanno invaso la scena mediatica, dalla tv al web e fino agli smartphone. Il tutto, naturalmente, con un grosso impatto sull'equilibrio degli investimenti pubblicitari. In questo contesto Gruppo HTML lancia Agrodolce, ambizioso food magazine online dedicato all’enogastronomia italiana

Radio&web, C'è feeling


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fattore food 08-13

in questo numero

n°001  |  22 gennaio 2014

4 START di Simone Freddi

l’intervista

22 NUMBERS Media in cifre

6 TOP OF THE WEEK Il meglio della settimana 14 PEOPLE Manager in movimento

LA NUOVA VITA DEL SISTEMA WIRED

16 AGENZIE Nasce Grey United 20 NUOVE FRONTIERE Spot personalizzati

24-26 engage | n.001 | 22 gen 2014

28 RADIO & WEB Questione di feeling 30 MOBILE Polite vs Expandible 32 PLANNING Integrare la social tv

21 NEXT News dal futuro 3


start

Engage è una pubblicazione di Edimaker srl

Sede Legale Corso Lodi, 65 20139 - Milano Sede Operativa viale del Ghisallo, 20 20151 - Milano tel.+39.389 4428400 www.engage.it La testata Engage è registrata al Tribunale di Milano al n° 349 del 10 dicembre 2013. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di Corso Lodi 65, 20139 - Milano, gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Direttore responsabile Simone Freddi simone.freddi@edimaker.it Redazione redazione@engage.it Alessandra La Rosa alessandra.larosa@engage.it Teresa Nappi teresa.nappi@engage.it Andy Viscanti, Lorenzo Mosciatti, Roberta Simeoni, Rosa Guerrieri redazione@engage.it tel. +39.389 4428400 Grafica e impaginazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@edimaker.it

di SIMONE FREDDI

Il mosaico si completa uole la Genesi che il settimo giorno sia consacrato al meritato riposo. Noi “Engagers” non godremo di questo lusso. Nella genesi di Engage, il settimo giorno coincide con il lancio di Engage mag, il settimanale digitale/cartaceo che completa il nostro piccolo mosaico di prodotti editoriali dedicati alla comunicazione in chiave “contemporary”. Sito e newsletter li conoscete già, la speranza è che il magazine sia accolto con altrettanto favore. In tutta franchezza, non mi pare di avere mai lavorato così tanto, e penso di poter parlare anche a nome di tutto il team di Engage, che ringrazio. Ci sorreggono e ci motivano le tantissime telefonate di auguri, gli sms di sostegno e le email di complimenti che sono pervenuti in redazione e che continuano ad arrivarci. Questo oltre

V

ai riscontri positivi dei vari “analytics” a nostra disposizione. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora è una buona giornata quella che ci attende. Venendo a questo angolo “editoriale”, non abbiate l’aspettativa di leggere ogni settimana analisi perfette su quello che succede nel mercato. Preferirei piuttosto utilizzarlo per raccontare uno spunto, un episodio curioso, magari un’impressione legata al nostro lavoro o al nostro settore. L’obiettivo è invogliarvi a considerare il giornale che state per sfogliare come il frutto della passione e della sensibilità di un piccolo nucleo di persone che in questo progetto ce la stanno mettendo davvero tutta. E’ quindi con soddisfazione e gratitudine che posso scrivere, per la prima volta: Start!

#140

pensieri da twitter

Traffico traffico@engage.it Diffusione e iscrizioni diffusione@engage.it

layla pavone

Luca De Biase

michele Marzan

Pubblicità e iniziative speciali Vania Camillozzi vania.camillozzi@edimaker.it vania.camillozzi@engage.it tel. +39.335 5653522

Comincio a pensare che siamo davvero eroici

L'Italia è un paese più ospitale per le startup. Due anni di lavoro, al Mise, ma ce l'hanno fatta...

2014... let's do it!

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@LAYLAPAVONE

@lucadebiase

@michelemarzan

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Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI

LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.


top week of the

mercoledì 15 ☞ Iglo Group, la multinazionale dei frozen foods cui fa capo il brand Findus, comunica la sua scelta: sarà Havas Media il nuovo partner per il media buying a livello globale. Una designazione che accentra nelle mani della holding presieduta da Vincent Bolloré tutte le funzioni

pubblicitarie di Iglo, dopo la scelta di Havas Worldwide come struttura di riferimento per il brand positioning mondiale e agenzia pubblicitaria, avvenuta alla fine del 2013. Nel frattempo, anche sul fronte italiano ci sono novità per Iglo Group. L’azienda ha infatti ufficializzato la nomina di Augusto Passarelli a direttore marketing di Findus.

mosso” chief operating officer di MRM Italia, digital agency parte di McCann Worldgroup; era già senior strategic planner e responsabile della sede di Roma dell’agenzia.

venerdì 17

☞ Grey Milan e 1861 United si fondono, nasce “Grey United”. Alla guida della sigla, Pino Rozzi e Roberto Battaglia (vedi p. 16). ☞ Stefano Pozzo viene “pro-

giovedì 16

marissa mayer

☞ Yahoo! Annuncia l’uscita del direttore operativo Henrique de Castro, uno dei manager chiave dell’azienda di Sunnyvale. Fortemente voluto da Marissa Mayer nell’ottobre 2012, pagherebbe per i deludenti risultati conseguiti dal Gruppo sul fronte della raccolta adv. ☞ La conferma arriva dall’a.d. di Rcs Media Group Pie6

tro Scott Jovane: a marzo Il Mondo cessa le pubblicazioni, stessa sorte anche per Abitare. E’ sempre Jovane ad anticipare però le strategie di via Rizzoli: due nuove testate verticali saranno lanciate a primavera.

Henrique de Castro

☞ Debutta il nuovo Gioia.it. Metabolizzato il restyling cartaceo lanciato in edicola a giugno 2013, Gioia! sorprende le sue lettrici con un concept profondamente rinnovato anche nella versione digitale. Il settimanale di Hearst Magazines Italia diretto da Maria Elena Viola debutta con un nuovo progetto su App Store e web proponendo alle lettrici una piattaforma che va molto al di là del sito tradizionale. Per la prima volta, infatti, una testata digitale mette a disposizione delle lettrici gli stessi strumenti di produzione dei contenuti dello staff editoriale, facendoli interagire.

triennale, ha un valore complessivo di 2,6 milioni di euro.

☞ Arriva la notizia che Poste Italiane è alla ricerca di un nuovo partner per il btl. L’incarico, di durata Pietro Scott Jovane

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lunedì 20

vittorio bucci

☞ PHD Italia annuncia un’importante aquisizione. A seguito di una consultazione, la sigla di Omnicom Media Group di cui è managing director Vittorio Bucci si è aggiudicata l’account di Miele Italia, azienda di rilievo nella produzione di elettrodomestici. In una logica di potenziamen-

to del business e ulteriore crescita di presenza sul mercato, PHD affiancherà Miele nell’ideazione e sviluppo di progetti di marketing e comunicazione integrata. Tra di essi, oltre alla strategia e alla pianificazione media, PHD si occuperà anche delle attività di PR e dell'organizzazione di eventi.

☞ CBS Outdoor diventa Exterion Media. Il cambio di nome si inserisce nel processo di rebranding della società multinazionale specializzata in pubblicità esterna a seguito dell’acquisizione da parte di Platinum Equity, fondo d’investimento specializzato in merger, acquisizioni e operazioni finanziarie. Secondo il service di marketing intelligence Warc, intanto, nel 2013 l’out-of-home è stata la categoria di advertising con la crescita globale più veloce dopo Internet.

su TgCom24, Video Mediaset e Sport Mediaset grazie alla collaborazione con ZooCom, l’agenzia indipendente di social media marketing nata dall’esperienza di gruppo ScuolaZoo sui canali digitali. Sono dunque numeri importanti quelli ottenuti dall’azienda di Cologno sui social media grazie al piano di sentiment influence sviluppato nella seconda parte dello scorso anno dall’agenzia.

☞ Sono oltre un milione le pagine viste

martedì 21 le eccellenze italiane. Dell’iniziativa fanno parte anche il sito formativo Eccellenzeindigitale.it e 20 borse di studio per “digitalizzatori".

☞ gTLD, finalmente si parte. A partire dal 5 febbraio avrà infatti inizio la fase di General Availability per i nuovi domini di primo livello per il web, che saranno quindi disponibili per tutti. Si parte con .ventures, .clothing, .singles, .guru, .holdings, .plumbing, .bike, cui seguiranno, dal 12 febbraio, .equipment, .photography, .graphics, .estate, .gallery. Per chi non vuole attendere, su Register.it è già possibile pre-registrare il proprio nuovo dominio. engage | n.001 | 22 gen 2014

☞ Sbarca online il portale dedicato al Made in Italy di Google. Il sito è parte del progetto “Made in Italy: eccellenze in digitale”, preannunciato lo scorso ottobre dal presidente della società Eric Schmidt, che vede Big G in prima linea nella promozione in digitale del-

☞ Mondadori annuncia l’ingresso nel CdA di Monradio di Mario Volanti e Marco Pontini, rispettivamente presidente/ editore e direttore generale mktg e commerciale di Radio Italia. Una mossa che consolida e rafforza l’alleanza con Radio Italia solomusicaitaliana dopo i positivi risultati del rapporto di concessione pubblicitaria avviato ad aprile. Volanti e Pontini entrano nel CdA di Monradio in qualità di consiglieri con delega alla gemario volanti stione di R101 per la parte editoriale e di marketing. 7


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fattore food di andy viscanti

A

ll'inizio fu un post. Il food è una tendenza esplosa da qualche anno, nata e cresciuta online grazie alle tastiere, ma anche alle macchine fotografiche (oggi smartphone) di alcuni volenterosi e appassionati blogger, poi approdata in tv, con i seguitissimi talent show o con i programmi di regine dei fornelli più o meno note, per diffondersi infine anche sulle riviste e in libreria. Le radici del fenomeno in realtà sono antiche, i progenitori potrebbero essere individuati negli autorevoli ricettari presenti nella libreria di ogni casalinga che si rispetti, dal Talismano della Felicità in poi. Negli anni ’80 invece, chi non lo ricorda, la divulgatrice numero uno dei segreti della cucina era un simpatico ed energico personaggio, Suor Germana, ancora oggi presente ad ogni inizio d’anno con la sua Agenda. Ma insieme alla tv, è il web oggi il terreno dove la food mania dilaga. È sempre più affollata infatti l’arena dei blog e degli online magazine dedicati al cibo, basti pensare che la ricerca “food blog” su Google restituisce quasi due miliardi di risultati. Il trend è sempre in crescita, non si è ancora evidenziato infatti nessun segno di stanchezza da parte del pubblico. Il settore evolve spesso nella direzione della specializzazione: c’è chi dà più spazio alla cucina regionale, chi a quella tradizionale, chi a quella delle varie etnie o allo street food. Il fenomeno della food communication ha mille sfaccettature: vive del glamour delle food star, grandi chef alle cui creazioni blog e online magazine dedicano ampio spazio, ma anche dei contributi dei singoli che spesso inconsapevolmente contribu-

iscono alla crescita del trend: a chi non è capitato di postare la foto di una propria creazione culinaria sui social network, a partire dall’onnipresente Facebook, ma con una crescente attenzione verso i social che si nutrono di immagini come Instagram e Pinterest? Anche per chi non condivide la stessa passione, è comunque impossibile sottrarsi al flusso di foto di ricette realizzate da amici e amiche abili tra i fornelli. Il diffondersi dei device mobili non ha fatto che amplificare ulteriormente il fenomeno: un cameriere non fa in tempo a voltarsi che un piatto servito in ristorante è già online. E nascono i social network dedicati alla condivisione di immagini appetitose: Foodspotting e Tastespotting sono fra i più seguiti. Da qualche tempo si parla ormai di food porn, ovvero pornografia gastronomica, per l’eccessiva esposizione di ricette e preparazioni alimentari, circondata da un’ossessione quasi morbosa. Che la food mania sia solo una moda, duratura ma destinata comunque a passare, o che sia la spia di una nuova sensibilità verso ciò di cui ci si nutre, e di una rinnovata attenzione verso le materie prime, i processi di produzione e preparazione degli alimenti, e il grado di perfezione estetica del risultato finale, è ancora presto per dirlo. Di sicuro c’è che questo fenomeno ha un impatto anche sull’advertising online. Lo spiega bene Giusy Cappiello, direttore vendite di TAG Advertising, concessionaria

Dalle riviste illustrate al boom del web: nell’era di internet e dei social network i contenuti relativi a piatti, ricette e piaceri della buona tavola in genere sono tornati a invadere la scena mediatica. In questo contesto Gruppo HTML lancia Agrodolce, ambizioso food magazine online dedicato all’enogastronomia italiana

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#(coverstory) pubblicitaria di Agrodolce, il neonato e ambizioso food magazine dedicato all’enogastronomia italiana cui dedichiamo un focus in queste pagine. Il 2014, secondo la visione della manager, confermerà la televisione come principale mezzo di promozione, ma anche la tendenza alla costante e ineludibile erosione in favore del mezzo internet, trainato dai video come dal mobile, in costante ascesa nelle abitudini di navigazione dell’utenza. Partendo da queste premesse Agrodolce rappresenta il nuovo punto

di riferimento online per chiunque viva il cibo come un tassello importante del proprio stile di vita e si ponga nei suoi confronti con curiosità e consapevolezza. «Il nostro target di riferimento - aggiunge Cappiello - è costituito non solo da appassionati, ma anche da tutti coloro che semplicemente sono alla ricerca di qualità e gusto. Inoltre grazie a collaborazioni strette con siti di cucina, Agrodolce aggrega fin da subito un’audience audiweb rilevante e coerente con il settore di riferimento».

Massimiliano Valente, Presidente di Gruppo HTML

UN MAGAZINE DEDICATO AL FOOD In un settore caratterizzato da un certo bipolarismo tra talent show e prodotti editoriali per super-esperti, Agrodolce punta a una giusta sintesi tra qualità e accessibilità. L’obiettivo è conquistare il grande pubblico interessato all’enogastronomia italiana, grazie al lavoro di una redazione preparata e collaboratori di livello Agrodolce nasce come prodotto originale ed inedito, non assimilabile a nessun altro sito italiano. Non è l’ennesimo sito di ricette, né una guida ai ristoranti per gourmet, e proprio nella diversità editoriale fonda la propria identità. In questo modo Massimiliano Valente, presidente di Gruppo HTML, presenta questa novità dedicata al tema “food”. G l i obiettivi, dichiarati dall’editore, sono d i -

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ventare il primo food magazine che spiega la cucina andando oltre le ricette, e descrivere la buona ristorazione andando a scoprire, provare e svelare i tesori enogastronomici delle nostre città. «Raccontiamo tutto questo - spiega Valente - con un taglio editoriale brillante e accessibile, in un contesto grafico di grande impatto e con una cura maniacale per i dettagli e la qualità dell’impaginazione». Parliamo dunque di un prodotto innovativo. Quanto spazio è e sarà dato alla multimedialità? I contenuti video hanno grande rilevanza, coordinati editorialmente dalla redazione del sito e affidati per il montaggio e la post-produzione a partner professionali esterni. Il risultato è un’ampia libreria di filmati di estrema qualità. I video, come tutto il sito del re-

sto, sono perfettamente fruibili da dispositivi mobili, grazie alla versione responsive realizzata da Codebrain, la controllata di Gruppo HTML specializzata nella realizzazione di portali web. Grande attenzione è data anche alla qualità delle fotografie, che nel layout del magazine sono centrali per la buona riuscita grafica. Come è organizzata la redazione di Agrodolce? La redazione interna, composta da quattro persone, è sotto la responsabilità editoriale di Lorenza Fumelli, firma assai nota nell’ambito dell’editoria online legata ai temi del cibo e della ristorazione. I contenuti sono realizzati da professionisti esperti del settore enogastronomico, con il contributo di un cospicuo numero di apprezzati food writer. Come sono gestite le estensioni social di Agrodolce? Agrodolce si propone di offrire un’esperienza social a misura di utenengage | n.001 | 22 gen 2014


Giusy Cappiello, Direttore Vendite TAG Advertising

Ecco AGRODOLCE, PER COMUNICARE CON GUSTO te. Sul sito sono presenti una serie di widget e feature per creare giorno dopo giorno una community interna al magazine. A ciascun utente registrato viene offerta una pagina personale e una serie di funzionalità per interagire con gli altri iscritti e arricchire la propria esperienza di navigazione. Il sito è presente su Facebook, dove conta già decine di migliaia di fan, Twitter, Google+ e Pinterest per raccontare, condividere, e coinvolgere gli utenti. I social network si pongono, oggi, come referrer importanti nella divulgazione di contenuti e sono ottimi strumenti per fidelizzare l’utenza. Chiudiamo con un occhio al panorama editoriale. Come descriveresti l’attuale scenario dei prodotti (digitali e non) dedicati al food? L’offerta è evidentemente abbondante, seppure polarizzata su due estremi: da un lato le produzioni rivolte al largo pubblico, dall’altro pubblicazioni rivolte ad esperti. Nel primo caso manca il racconto, la narrazione degli ingredienti e, nel secondo, l’apertura a chiunque ricerchi la qualità in tavola come parte del proprio stile di vita, senza necessariamente possedere un profilo da intenditori. Ed è proprio per colmare questo vuoto che abbiamo deciso di dar vita all’avventura di Agrodolce. engage | n.001 | 22 gen 2014

Nato in un’epoca di grandi mutamenti per il mondo della pubblicità, il nuovo prodotto editoriale facente capo alla concessionaria TAG Advertising accosta ai classici formati in pagina iniziative speciali, branded content e native advertising. Il tutto per offrire a partner e investitori una scelta di servizi capace di soddisfare anche i palati più raffinati Come si presenta il mercato pubblicitario online (e non) al debutto di Agrodolce? La prima caratteristica, secondo la visione del direttore vendite di TAG Advertising Giusy Cappiello, è un epocale riequilibrio nel media mix degli investimenti adv. Il settore degli alimentari e delle bevande negli ultimi anni, complice anche il passaggio generazionale ai vertici delle aziende, ha cominciato ad investire con maggior convinzione sul web. Nel video advertising inoltre ha trovato uno strumento efficace, comprensibile e più vicino alle tradizionali logiche di Grp televisivo. «Nello specifico del web - aggiunge Cappiello gli investitori, anche del settore food, sono sempre più orientanti a favorire alla pubblicità in pagina, tipicamente i banner standard, forme di coinvolgimento alternative come i progetti speciali e forme più o meno evolute di native advertising».

tratti distintivi di Agrodolce? Agrodolce è un’occasione straordinaria per consolidare la nostra concessionaria nel settore degli alimentari, aprendoci inoltre ai comparti della gestione casa e degli elettrodomestici da cucina, che intendiamo cogliere mettendo a frutto i nostri punti di forza. L’elevata competenza editoriale garantita dallo stretto legame con la redazione, la capacità di produrre progetti

In questo panorama, quali sono i

Un altro step per Tag Giusy Cappiello, direttore vendite di TAG Advertising. Per la concessionaria, Agrodolce è un’occasione straordinaria per consolidare il proprio posizionamento nel settore degli alimentari e dei prodotti per la casa 11


#(coverstory) speciali chiavi in mano e la qualità dei video su cui è possibile pianificare e creare opportunità di product placement, rendono Agrodolce il partner ideale per veicolare il proprio brand. Soffermiamoci un momento sulle iniziative speciali: in che modo saranno sfruttate le potenzialità del digitale? Sviluppiamo progetti speciali da molti anni, e lo facciamo attraverso competenze e professionalità interne al nostro gruppo. Questo ci ha permesso di maturare un know-how unico nel panorama delle concessionarie online. Ci occupiamo di ogni aspetto del progetto, sollevando cliente e centro media da qualsiasi onere operativo, garantendo un puntuale rispetto dei tempi, ma soprattutto un’attenzione totale al post-vendita. La stretta collaborazione con la redazione ci consente di proporre iniziative fortemente intrecciate ai contenuti, con grandi vantaggi in termini di brand awareness per il cliente. Anche lo sviluppo grafico e tecnico è totalmente internalizzato, permettendoci di coprire l’intero processo produttivo. Perché un’azienda o un brand dovrebbe legare il proprio nome ad Agrodolce? La novità che Agrodolce introduce nell’offerta editoriale on line, rappresenta un’opportunità unica per legare il proprio brand ad un progetto inedito e originale. La sintesi di “anime” differenti volte a informare, intrattenere e consigliare, consente di entrare in contatto con un pubblico attento e curioso. Un’offerta redazionale tanto ricca e variegata da attrarre non solo clienti del settore degli alimentari, ma anche dei prodotti per la casa e naturalmente gli elettrodomestici da cucina. 12

VIDEO e product placement TAG Advertising ha messo a punto un’efficace offerta pubblicitaria video e mobile che in Agrodolce trova la sintesi perfetta, selezionando e ottimizzando formati altamente impattanti e che restituiscono Ctr importanti in linea con gli obiettivi dei propri clienti. Le possibilità di pianificazione nella sezione video di Agrodolce sono molteplici. I contenuti video si inseriscono principalmente nel filone narrativo degli howto del sito, dove volti noti del mondo food mettono a disposizione la propria professionalità per formare ed educare all’alta qualità in cucina attraverso preparazioni di cocktail, piatti e ricette con un ritmo coinvolgente che incolla l’utente allo schermo fino all’ultimo frame. Oltre al pre e post roll i contenuti multimediali presenti su Agro-

dolce ben si prestano a logiche di posizionamento di brand in chiave di product placement. Ricalcando ormai una consuetudine ereditata dal grande e dal piccolo schermo, le modalità di attuazione di questo potente strumento pubblicitario possono seguire strade diversificate: dalla riconoscibilità del marchio reso visibile attraverso posizionamenti tali da rimanere ben impressi da parte dell’utente, fino all’integrazione vera e propria del prodotto che non solo si inserisce nella narrazione, ma ne diviene protagonista. Agrodolce si configura quindi come un veicolo importante per aumentare la propria awareness e creare engagement, rivolto non soltanto al settore degli alimentari ma anche a quello della gestione casa e degli elettrodomestici da cucina, dove a dettare le regole del gioco sono come sempre la qualità e il buon gusto. engage | n.001 | 22 gen 2014


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people MANAGER IN MOVIMENTO

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Carlo Semenza j Microsoft

Stefano Pozzo j MRM Italia

Nuova guida al timone di Msn e per la divisione Microsoft AMP Italia. Si tratta di Claudio Semenza, nuovo responsabile italiano per lo sviluppo e la crescita dei servizi all'avanguardia e la diffusione di contenuti delle Bing Apps e di Msn e nuovo executive producer per il nostro Paese della divisione Microsoft AMP Applications, Media & Publishing. Semenza, in Microsoft dal 2008, ha una ricca esperienza giornalistica e ha lavorato per Rcs, Mtv, All Music e altri gruppi italiani. Subentra, al timone di Msn, nel ruolo di Paolo Andreotti, divenuto Regional Director Emea della divisione Microsoft Applications, Media & Publishing.

Stefano Pozzo è il nuovo chief operating officer di MRM Italia, la digital agency parte di McCann Worldgroup. Già senior strategic planner e responsabile della sede di Roma dell'agenzia, Pozzo ha maturato una solida esperienza nella comunicazione digital, sviluppando innovative campagne per clienti internazionali del calibro di MasterCard, Opel e Indesit. La sua carriera è iniziata 11 anni fa in McCann Erickson Milano come strategic planner. È poi approdato in MRM, utilizzando un approccio strategico per generare nuove esperienze di marca e una nuova forma di relazione tra brand e persone.

Domenico Romano j Original Marines

Chiara Ravara j Ryanair

Il Gruppo Original Marines ha un nuovo direttore marketing: Domenico Romano. Il manager ha lavorato in McDonald's Corporation dal 2011 al 2013, come Local Store Manager consultant. In Agritalia dal 2009 al 2011 si è occupato, in qualità di product manager, del lancio del food brand “Bella Italia” e della creazione e progettazione di supporti marketing alla forza vendita Private Label per retailers come Whole Food, A&P, ICA,Cost Plus. Dal 2008 al 2009 è stato product marketing manager in L’Oreal Professionnel per L'Oreal Italia, dove ha gestito i progetti di sviluppo della linea Sèrie Nature.

La compagnia aerea Ryanair ha annunciato di aver accresciuto il suo team marketing italiano con la nomina di Chiara Ravara come nuovo Sales & Marketing Executive. Ravara si affianca così a Giuseppe Belladone nel team marketing di Ryanair per Italia, Croazia e Grecia, diretto da John Alborante. La manager arriva in Ryanair dopo un’esperienza di nove anni nel settore viaggi e turismo, con compiti di responsabilità ricoperti nelle divisioni marketing e vendite e nelle relazioni pubbliche per enti del turismo internazionali e compagnie aeree.

Giuseppe Bronzino j ebuzzing italia

Augusto Passarelli j iglo group - findus

Giuseppe Bronzino è il nuovo managing director di Ebuzzing Italia, società attiva nel video advertising online. Bronzino, 41 anni, ha fatto il proprio ingresso in Ebuzzing nel 2012. Prima del nuovo incarico, il manager era impegnato nello sviluppo business del dipartimento Media del gruppo Ebuzzing. Attualmente ricopre anche la carica di sales director in Buongiorno. Vanta inoltre precedenti esperienze in realtà digital come Lumata e Dada. Nel suo nuovo ruolo, Bronzino avrà il compito di gestire interamente la crescita del business della società nel nostro Paese.

Iglo Group ha nominato Augusto Passarelli direttore marketing del brand Findus in Italia. Il manager, 40 anni, arriva all'incarico dopo una carriera in Procter&Gamble, dove in 14 anni ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità a livello italiano e internazionale. In Italia è stato nominato nel 2008 direttore della divisione House Hold Care di P&G. Nell’arco della sua carriera ha ricoperto anche la carica di shopper marketing director a livello corporate e ha avuto modo di fare una significativa esperienza nel segmento Cura della Persona con Gillette, come direttore mktg associato per l’Italia.

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Contemporary marketing

Un’unione tutta “italiana” Dalla fusione tra Grey Milan e 1861 United nasce la nuova agenzia full service Grey United. Basata a Milano, sarà guidata da Pino Rozzi e Roberto Battaglia

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anno nuovo si apre con un rilevante cambiamento nel panorama del mercato pubblicitario italiano. E’ di questi giorni infatti l’annuncio della fusione tra Grey Milan e di 1861 United. Un’operazione, giunta dopo la scelta del ceo di Grey Milan Mario Attalla di lasciare l'agenzia dopo 8 anni, che segna il debutto di un’importante cooperazione, in casa Wpp, tra due grossi nomi del mondo pubblicitario nazionale, e la nascita della nuova agenzia italiana Grey United. Cento professionisti e più di 25 clienti attivi: questi i numeri su cui può già contare la neonata sigla full service, che avrà i suoi uffici a Milano e vedrà al suo timone i due fondatori di 1861United, Pino Rozzi e Roberto Battaglia. La sua ampia offerta di servizi di marketing spazierà da creatività a strategia, da digitale ed esecuzione tecnologica a gestione dei social media. «Siamo onorati ed eccitati di unirci a Grey –

L'

hanno commentato Pino Rozzi, ceo ed executive creative director, e Roberto Battaglia, presidente ed executive creative director, di Grey United –. Il network è nel pieno di un rinascimento strategico creativo, lo confermano i 36 leoni vinti a Cannes quest’anno e la nomina di Grey ad agenzia dell’anno agli Euro Effies 2013. L’integrazione delle due agenzie sotto la nostra guida porterà vantaggi significativi ai nostri clienti locali e internazionali. Siamo molto stimolati dalle opportunità che questa fusione creerà per tutte le persone coinvolte - clienti e dipendenti». David Patton, presidente e ceo di Grey a livello Emea, ha invece puntato l’accento sul carattere fortemente "italiano" della nuova sigla e sul valore aggiunto dell’unione delle competenze delle due agenzie del gruppo Wpp: «Sono lietissimo di aver unito le nostre forze con 1861 United, una delle agenzie più dinamiche e creative in Italia. Con Grey United abbiamo creato un’agenzia più forte e pronta per il futuro, che avrà una chiara identità distintiva sul mercato italiano. Questa è un’eccellente occasione per i nostri clienti e per i nostri dipendenti, poiché un’agenzia unita fornirà indubitabilmente nuovi strumenti e capacità sul mercato». La neonata sigla potrà in ogni caso contare sull’appoggio di Wpp, come Al timone ha dichiarato MasDavid Patton, simo Costa, Wpp presidente e ceo Italy country madi Grey Emea, in mezzo a Ronager: «La fusione berto Battaglia tra Grey e 1861 e Pino Rozzi, United testimorispettivamente presidente nia l’eccellened ecd e ceo te collaborazioed ecd di Grey United ne tra le società di Wpp. Grey United sarà una agenzia formidabile e avrà il pieno supporto di Wpp». engage | n.001 | 22 gen 2014


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Tecnologia amica mia inalmente il passo è stato compiuto, anche in Italia. Tutti gli attori della filiera pubblicitaria - dalle aziende ai centri media, dagli editori alle concessionarie hanno pienamente compreso l’importanza del canale digitale per le proprie strategie commerciali, e all’interno di questo il valore della tecnologia adattata alle nuove dinamiche di mercato. E’ finalmente possibile affermare, come fa Andrea Fiore, managing director di DotAndMedia, che «siamo passati dalla fase del “perché” bisogna presidiare il mercato online alla fase del “come” è necessario farlo». La risposta a questo “come” non può prescindere da un’adeguata base tecnologica. Ed è qui che interviene una società come l’italianissima DotAndMedia, leader nello sviluppo di tecnologia ad-serving, sistemi online e applicazioni mobile a supporto dell’attività di vendita e gestione della pubblicità digitale. Nata nel 2011 e basata a Milano, DotAndMedia ha scalato rapidamente il mercato italiano e si posiziona oggi ai vertici, essendo stata scelta come fornitore tecnologico di riferimento da alcune delle prime concessionarie italiane, a partire da Mediamond e Veesible (l’ex Tiscali Adv). Due sono i principali prodotti con cui DotAndMedia opera sul mercato, entrambi proprietari e sviluppati internamente: l’ad-server multimediale (web, video e mobile) DotAndAds e il sistema gestionale DotAndSales, perfettamente integrato con l’ad-server e sviluppato per le esigenze specifiche di gestione commerciale di edito-

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La capacità di operare efficacemente nel mercato dell’adv online passa attraverso un’adeguata infrastruttura tecnologica. DotAndMedia mette a disposizione di editori e concessionarie una piattaforma di lavoro flessibile, customizzabile e semplice da usare, in grado di coprire tutte le esigenze del workflow dalla gestione commerciale della pubblicità alla sua erogazione multipiattaforma ri e concessionarie. DotAndSales infatti può essere personalizzato per l’amministrazione ottimale della raccolta pubblicitaria sui diversi canali multimediali, dalla creazione della proposta da parte degli agenti all’analisi dei ricavi e delle previsioni di vendita, passando dal caricamento degli ordini fino alla gestione della fatturazione e alla reportistica. «Una delle principali criticità per chi opera nel campo della pubblicità online è la gestione delle diverse piattaforme tecnologiche necessarie, dall’ad server ai sistemi gestionale, di fatturazione e di email marketing , spesso “incapaci” di parlare tra loro, con conseguenti forti inefficienze e duplicazioni – spiega Andrea Fiore -. In questo senso l’obiettivo di DotAndMedia è quello di mettere a disposizione dei clienti

know how L'esperienza del management è un punto di forza di DotAndMedia. Sotto, il managing director Andrea Fiore

la propria tecnologia e il proprio know how per creare una piattaforma di lavoro flessibile e customizzabile, che si addatti alla sua specifica strategia commerciale. La piattaforma di DotAndMedia offre, infatti, la tranquillità di controllare l’intero workflow dal sales alle operation, dal reporting al billing in maniera facile, tramite l’integrazione con tutti i sistemi interni ed esterni in uso presso il cliente, la garanzia di tecnologie di ultima generazione e il supporto del nostro team specializzato». Quest’ultimo è un aspetto particolarmente rilevante. Sin dalla sua nascita, DotAndMedia ha puntato sulla costruzione di una “squadra” di elevata competenza, la cui forza è nel management, che vanta diversi anni di esperienza sul campo. Una scelta che riflette l’obiettivo di posizionarsi non solo come fornitore di tecnologia, ma come partner strategico per le strategie digitali. Pensiamo, per esempio, alle prospettive legate agli investitori internazionali, che faticano non poco a comprendere un mercato dalle tante rigidità e peculiarità come quello italiano. «In questo senso – afferma Fiore - DotAndMedia può agire da facilitatore, grazie all’integrazione, per esempio, con uno tra i primi fornitori al mondo di tecnologia RTB, mettendo i propri clienti in condizione di trarre il massimo beneficio dalle nuove opportunità offerte dal mercato internazionale». engage | n.001 | 22 gen 2014


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Contemporary marketing

web tax Primi effetti per la norma, ma l'ue non ci sta

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Social Twitter apre il suo database di email per offrire audience "mirate"

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onetizzare sfruttando una risorsa preziosissima: gli utenti. Sembra essere questo il nuovo obiettivo di Twitter. Il social network, infatti, seguendo quanto già fatto da Facebook, ha deciso di aprire agli inserzionisti pubblicitari il proprio sterminato elenco di email, per consentire campagne pubblicitarie più mirate. Per gli advertiser è ora infatti possibile indirizzare i promoted tweets sulla base di informazioni raccolte da indirizzi di posta elettronica degli utenti, sostanzialmente incrociando il proprio CRM (o quello di terze parti) con quello di Twitter per creare “audience su misura”. Un’operazione che potrebbe consentire, per esempio, a un retailer di moda di pubblicizzare una particolare offerta su Twitter solo agli utenti iscritti a un programma fedeltà. Gli utenti potranno comunque scegliere di disabilitare questa opzione direttamente dalle proprie impostazioni sulla privacy, deselezionando l’opzione "annunci su misura sulla base delle informazioni condivise dagli annunci partners”.

incarichi qvc italia si affida alle cure 2.0 di thegoodones

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VC Italia ha scelto TheGoodOnes per incrementare la propria attività sui social media. L’obiettivo è implementare una strategia di presenza e di relazione del canale specializzato in vendite multipiattaforma su diverse piattaforme social, volta a coinvolgere la shopping community e a contribuire a portare traffico al sito. Ovviamente a supporto delle conversioni. 20

roduce già i suoi primi effetti il travagliato iter legislativo della cosiddetta "Web Tax", nota anche come "Google Tax", approvata a dicembre come emendamento alla Legge di Stabilità 2014 e subito dopo rimandata al 1 luglio 2014 con il decreto Milleproroghe. Dal primo gennaio scorso, chi acquista pubblicità online deve utilizzare per il pagamento strumenti tracciabili, che riportino i dati identificativi del beneficiario, anche se al momento non sono previste sanzioni per il mancato adeguamento alla disposizione. Intanto la norma, promossa dal presidente della commissione Bilancio della Camera ed esponente del Partito Democratico Francesco Boccia, dopo aver scatenato numerose polemiche in Italia, è ora sotto la lente dell'Unione Europea, che aprirà un'indagine sul tema. La procedura investigherà la presunta violazione da parte della norma italiana dell'articolo 16, comma 2 della direttiva europea 2006/123/CEE.

Webtrends 20 anni di digital marketing

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ebtrends festeggia 20 anni di attività nel digital marketing. Pioniere del mercato delle analytics nel 1993, Webtrends è oggi tra le aziende leader nella fornitura di soluzioni e servizi di digital marketing e ottimizzazione. E il suo sviluppo non si ferma. Con il rilascio di un ventaglio di nuove soluzioni che offrono agli operatori di marketing capacità illimitate di esplorazione dati e re-marketing in-the-moment, un ampliamento dei partner, l’acquisizione di nuovi clienti e l’ottenimento di numerosi riconoscimenti di settore, Webtrends ha aperto il suo 2014 all’insegna della crescita e dell’innovazione. engage | n.001 | 22 gen 2014


NEXT Spot targettizzati: la nuova frontiera della pubblicità televisiva Nel Regno Unito BSkyB lancia il servizio Sky AdSmart e raccoglie il consenso di oltre 40 big spender

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i sono Tesco, American Airlines e Audi tra i 40 big spender che hanno firmato per aderire e sfruttare il servizio di pubblicità mirata Sky AdSmart di BSkyB, che viene lanciato proprio in questi giorni dopo un semestre di test. Nella fase di prelancio avevano già aderito, tra gli altri, Royal Bank of Scotland e Littlewoods, a cui ora si sono aggiunti altri grandi nomi come Citroën e DialAFlight, che hanno manifestato il proprio interesse a utilizzare ancora le campagne di Sky AdSmart nel corso dell’anno. Il servizio, ad oggi disponibile per più di un quinto delle famiglie del Regno Unito, sceglie cosa mostrare durante le pause pubblicitarie televisive agli spettatori, in base al profilo della famiglia di appartenenza e alla posizione geografica. In questo modo Sky AdSmart consente agli inserzionisti di indirizzare le proprie campagne in modo più accurato, targettizzandole come si fa per l'online. Per sostenere il lancio del servizio, Sky ha ampliato il proprio team di vendita Sky AdSmart, con la creazione di cinque squadre con sede a Londra, South West, Midlands, Nord e Scozia. Un modo intelligente per aumentare le dimensioni del mercato della pubblicità televisiva attraendo nuovi marchi: un quarto dei brand che hanno firmato per Sky AdSmart, infatti, sono nuovi per la pubblicità televisiva oppure l’avevano abbandonata da tempo. engage | n.001 | 22 gen 2014

acquisizioni nasce lowe profero

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28 gennaio: questa la data del go live ufficiale del nuovo Gazzetta. it. Con l’update della declinazione online inizia un anno ricco di grandi novità per il quotidiano sportivo di casa Rcs che culminerà, in autunno, con il restyling della testata cartacea.  A furor di rete, Algida “resuscita” Winner Taco. I tantissimi nostalgici del gelato ritirato dall’azienda nei primi anni 2000 per far spazio ai Magnum infatti non si sono mai dati per vinti e, organizzandosi in rete, hanno condotto un’insolita battaglia, a colpi di messaggi, post, petizioni, sondaggi e accorate lamentele, a favore del ritorno del prodotto. Saranno accontentati: a fine marzo Winner Taco tornerà infatti nei frigoriferi dei bar di tutta Italia. Già partita la campagna a supporto, firmata da Apload e, per la parte digital e 2.0, da Xister.

ino a ieri era Profero, specializzata in digital advertising e media, con uffici in Australia, Cina, Giappone, Korea, Hong Kong, Singapore, UK e Usa. Oggi invece è diventata Lowe Profero, in seguito all'acquisizione da parte di Lowe and Partners di Interpublic.

Creatività Atleti, artisti e le note di Pharrell Williams: così si anima il mondo di Red Bull

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on formati pubblicitari ad alta visibilità rivolti a un target giovane, arriva anche in Italia la nuova campagna multicanale di Red Bull “World Of Red Bull”, firmata Kastner & Partners e pianificata da Initiative. Storie di atleti e artisti, coinvolti in discipline urbane quali basket, parkour, break dance, biketrial, rendono tangibile il celebre claim “Red Bull ti mette le ali”. Il tutto con l’accompagnamento musicale del musicista americano Pharrell Williams. Un concept sviluppato tramite uno spot per tv e cinema e un forte coinvolgimento della rete. Per stimolare la componente viral sono stati attivati anche i principali social network Facebook e Twitter (#Timetteleali) e app dedicate per Android e iOS. 21


num b3r5

media in cifre

il Confronto tra i fatturati e gli spazi progressivi della stampa fino a Novembre 2013 e i dati relativi allo stesso periodo dell’anno precedente Fonte: Osservatorio Stampa FCP

Spazi 2012 quotidiani Commerciale nazionale 88.793 Di servizio 16.988 Rubricata 17.770 Commerciale locale 343.997 Totale 467.548 Settimanali Tabellare 61.137 Speciale N/A Totale Settimanali 61.137 Mensili Tabellare 53.123 Speciale N/A Totale Mensili 53.123 Altre periodicità Tabellare 6.460 Speciale N/A Totale Altre periodicità 6.460 Periodici Tabellare 120.720 Speciale N/A Totale Periodici 120.720 Fatturato Totale (Quotidiani e Periodici)

Fatturato Netto (in migliaia di euro)

2013

Diff. %

2012

2013

Diff. %

74.092 16.885 15.505 304.010 410.492

-16,6% -0,6% -12,7% -11,6% -12,2%

441.054 124.500 80.671 284.948 931.173

328.397 115.545 69.228 231.927 745.097

-25,5% -7,2% -14,2% -18,6% -20,0%

51.307 N/A 51.307

-16,1% N/A -16,1%

267.925 15.967 283.892

201.552 10.507 212.059

-24,8% -34,2% -25,3%

39.851 N/A 39.851

-25,0% N/A -25,0%

206.147 20.944 227.091

154.019 16.969 170.988

-25,3% -19,0% -24,7%

5.657 N/A 5.657

-12,4% N/A -12,4%

17.009 1.991 19.000

14.810 2.053 16.863

-12,9% 3,1% -11,2%

96.815 N/A 96.815

-19,8% N/A -19,8%

491.081 38.902 529.983 1.461.156

370.381 29.529 399.910 1.145.007

-24,6% -24,1% -24,5% -21,6%

FCP Per la stampa -21,6% di fatturato pubblicitario ◆  Le rilevazioni, relative al periodo gennaio – novembre 2013 confermano il trend negativo per il mezzo Il 2013 sarà archiviato dalla stampa come un altro anno critico della sua storia, almeno per quanto riguarda il fronte pubblicitario. I dati dell’Osservatorio Stampa FCP relativi al periodo gennaio – novembre 2013 confermano infatti il trend fortemente negativo che ha segnato l’anno del mezzo. Raffrontati allo stesso periodo del 2012, i numeri designano un calo generale del fatturato pubblicitario pari a -21,6%. In particolare, i quotidiani nel loro complesso registrano -20,0% a fatturato e -12,2% a spazio. Per le singole tipologie abbiamo poi: -25,5% a fatturato e -16,6% a spazio per la Commerciale nazionale; -7,2% a fatturato e -0,6% a spazio per la tipologia Di Servizio; -14,2% a fatturato e -12,7% a spazio per la Rubricata; e infine -18,6% a fatturato e -11,6% a spazio per la pubblicità Commerciale locale. Non va meglio ai periodici che segnano un calo a fatturato del 24,5% e a spazio del 19,8%. I Settimanali registrano un andamento negativo sia a fatturato (-25,3%) sia a spazio (-16,1%). I Mensili hanno percentuali negative sia a fatturato (-24,7%) sia a spazio (-25%); e le Altre Periodicità registrano un calo a fatturato del -11,2% e a spazio del -12,4 per cento.

Cinema Numeri positivi per il grande schermo ◆  Positivi i dati del mercato cinematografico italiano nel 2013, che segna un’inversione di rotta lasciandosi alle spalle le ultime due annate negative. Cinetel, come Audimovie, rileva un incremento delle cifre: secondo i dati diffusi, infatti, i biglietti venduti nel 2013 sono stati 97.380.572, con una crescita del 6,56% rispetto al 2012, e gli incassi hanno raggiunto la cifra di 618.353.030, con un aumento dell’1,45. In crescita anche la quota di mercato del cinema italiano, che in termini di presenze nel 2013 arriva al 31,02%, contro il 26,5% del 2012. Cresce inoltre il numero di film distribuiti che nel 2013 sono stati 453, a fronte dei 364 del 2012 (+89 film), anche per merito della digitalizzazione delle sale. Sette i film italiani nelle prime venti posizioni della classifica, due dei quali si attestano al primo e al terzo posto. Cinetel stima infine che il mercato nazionale totale del 2013, elaborato dalla Siae, sarà di 109,4 milioni di biglietti staccati, contro i 102,6 milioni di biglietti rilevati nel 2012. 22

SINTESI DATI CINETEL (.000) 2012

2013

91.388 97.380 PRESENZE

+6,56%

609.531 618.353 INCASSI

+1,45% engage | n.001 | 22 gen 2014


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Contemporary media

l’intervista di Andy Viscanti

LA NUOVA VITA DEL SISTEMA WIRED Engage a dialogo con il senior vice president digital di Condé Nast, Marco Formento: il restyling di Wired, “caso” editoriale di questi ultimi mesi, ha dato sostanza all’obiettivo di valorizzare l’elemento digitale del noto brand, equilibrando i ricavi provenienti da internet, edizione cartacea ed eventi. Intanto il traffico web continua a crescere…

iassunto delle puntate precedenti. Lo scorso 4 dicembre Condé Nast annunciava la nuova vita del sistema editoriale Wired, caratterizzato dal nuovo payoff “Make in Italy. Inventa, sbaglia, innova”, dall’arrivo del nuovo direttore Massimo Russo (andato a sostituire Carlo Antonelli, direttore di GQ già a partire da aprile 2013), e da un restyling grafico tale da ridisegnare l’intero ecosistema partendo dal concept “digital first”. In questa occasione l’azienda ha anche disegnato un nuovo equilibrio economico tra i tre elementi che compongono il business di Wired, digitale, cartaceo ed eventi, all’epoca sbilanciato sul fronte del cartaceo, che insieme agli eventi rappresentava il 70%. L’obiettivo dichiarato, in questo senso, era far crescere i ricavi provenienti dal digitale dal 30% fino al 40-50% del totale. Il 9 gennaio, a poco più di un mese dalle ultime dichiarazioni, la casa editrice ha diramato i primi risultati di questa rivoluzione, spiegando che per Wired.it si prospetta un 2014 da record, con gli accessi unici censuari passati da 1,8 a 2,8 milioni già tra novembre e dicembre (fonte Webtrekk). In più gli oltre 12 milioni di pagine viste di novembre hanno superato a dicembre i 28 milioni.

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(A.V.) Marco Formento, senior vice president digital Condé Nast, come spiega questi risultati così rapidi?

(M.F.) «Quello di Wired non e stato un redesign, ma il reboot di un organismo che ora ha nel digitale la sua ragione d’essere. Siamo partiti col ri24

engage | n.001 | 22 gen 2014


need more? Wired eventi Un'immagine dell'edizione 2013 di Wired Next Fest, il festival dell'innovazione organizzato da Wired Italia. Ospiti, eventi e installazioni aperti a tutti e completamente gratuiti

progettare un sito che fosse la massima espressione del brand, per poi continuare a cucire gli altri elementi e media attorno a questo perno digitale. Wired.it oggi è il prodotto che mancava, paradossalmente poco italiano nell’approccio, ma molto italiano per inventiva e creatività. E i risultati come dicevamo, si vedono. Consideri che in base alle ultime rilevazioni puntiamo a chiudere gennaio con dati di traffico in crescita del 2025% su dicembre, a sua volta mese record grazie al raddoppio del traffico rispetto al mese precedente. Il tutto in un periodo, come sappiamo, non facilissimo, soprattutto per i prodotti editoriali online. In sostanza c’era un’assenza clamorosa, tra guru visionari e hardware addicted, di qualcosa o qualcuno che sapesse unire con un abbraccio tutti gli appassionati di innovazione grazie a una visione ampia e globale. (A.V.) Una bella sterzata è stata anche data alla forma con cui i contenuti vengono presentati, ora molto più spregiudicata...

(M.F.) Assolutamente sì. Questo è il momento che o le cose si fanno, o rischiamo di uscire dalle posizioni che contano. Parlo innanzitutto dell’Italia come Sistema Paese. È il momento di puntare sulle cose che contano e buttarsi nella lotta. Questo è ciò che fa Condé Nast con l’onore e l’onere di gestire le testate presenti nel suo portafoglio prodotti. Abbiamo quindi abbracciato il linguaggio usato dalle persone nella rete, nelle conversazioni online, e ci siamo tuffati dentro. Non possiamo parlare un’altra lingua. (A.V.) Che numeri avete raggiunto invece sui vostri canali social?

(M.F.) Negli ultimi 3 mesi abbiamo raddoppiato la nostra social audience, con più di 3 milioni di fan e follower nel complesso sui canali delle testate Condé Nast. Sui profili di Wired raggiungiamo oggi il mezzo milione di seguaci, equamente divisi tra Facebook, Twitter e G+. Nel 2014 puntiamo a raggiungere il milione, il tutto grazie a una nuova social media manager che da metà 2013 sta facendo un lavoro straordinario. Wired.it del resto è all’inizio del viaggio e ha una potenzialità enorme. La nostra è la rappresentazione di un mondo, è una visione del mondo, e al momento siamo nella fase sperimentazione. engage | n.001 | 22 gen 2014

☞ Sul sito sezioni dedicate a politica, cultura, scienza e tecnologia, giochi www.wired.it

Questo è il momento che o le cose si fanno, o rischiamo di uscire dalle posizioni che contano. Parlo innanzitutto dell'Italia come sistema Paese (A.V) Una volta raggiunti, cosa contate di farvene di 1 milione di fan?

(M.F.) Come giustamente dici oggi la mera conta di fan e follower non rappresenta di per sé un valore assoluto. È un mezzo, non l’obiettivo. Senza rivelare novità che comunicheremo nei prossimi mesi, posso dirti che al momento ciò che facciamo è fornire un servizio ai nostri utenti. Partecipare alle conversazioni è un modo di esserci, anzi è un requisito indispensabile per esistere, essere rilevanti, e poter attirare l’attenzione. (A.V.) Per quanto riguarda invece il fatturato, quali sono risultati ed obiettivi di Wired?

(M.F.) Siamo partiti bene anche da questo punto di vista, con l’intenzione di spostare sensibilmente l’economia di Wired sul digitale. Nel complesso, in ogni caso, abbiamo una previsione minima di crescere almeno del 20-25%. (A.V.) Secondo quanto dichiarato gli eventi dovrebbero assumere un nuovo ruolo molto rilevante, cosa c’è in cantiere? Il Wired Next Fest è confermato?

(M.F.) La seconda edizione del Wired Next Fest è 25


Contemporary media

Wired.it oggi è il prodotto che mancava, paradossalmente poco italiano nell'approccio, ma molto italiano per inventiva e creatività Audience Tra novembre e dicembre 2013 gli accessi unici censuari al sito Wired.it sono passati da 1,8 a 2,8 milioni

confermata, e al momento siamo in piena organizzazione. Quest’anno si terrà ad aprile, in modo da riservarci l’estate per nuove sorprese. Ma prima, per 15 giorni a partire dal 6 marzo, abbiamo organizzato in via Dante a Milano una mostra en plein air molto interessante, intitolata “Beautiful Information”. (A.V.) Senta, in un recente articolo il vicedirettore responsabile di Wired nonché responsabile di Wired.it ha scritto “Non esiste più (aggiungo: per fortuna) una distinzione netta tra giornalisti, marketing e reparto commerciale. Chi la invoca è fuori dal tempo o semplicemente un/a cretino/a”. Cosa ne pensa?

(M.F.) Personalmente sono assolutamente d’accordo. Sia chiaro, le regole vanno rispettate e la deontologia delle diverse professioni non è as-

YouTube Apre il nuovo canale ufficiale di Mina

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ina sceglie di dialogare con il proprio pubblico attraverso YouTube, annunciando il lancio del canale MinaMazziniOfficial, curato editorialmente dalla 26

stessa artista. Per gestirlo e animarlo ha scelto però di affidarsi all’esperienza di BuzzMyVideos, network internazionale di talenti su YouTube. Con questa operazione,

solutamente in discussione. Ma dal momento in cui il New York Times scopre brand content e native advertising, si capisce che l’unica linea discriminante è la trasparenza. L’aspetto più pericoloso per l’editoria non è la perdita di una presunta verginità, a cui non crede più nessuno, quanto la mancata ammissione del fatto che le persone oggi vivono in un flusso di contenuti che non ha soluzione di continuità. Questo succede anche dall’altra parte della barricata, ovvero nelle redazioni e negli uffici degli editori. L’importante è prenderne coscienza, condividere questa consapevolezza, e dunque rivolgersi ai propri lettori con estrema franchezza e sincerità, distinguendo chiaramente notizie, branded content, native advertising e tutto ciò che passa e passerà attraverso il grande stream dei nuovi media.

BuzzMyVideos non solo si afferma come un prezioso partner per gli artisti, ma anche per le aziende che - attraverso i canali YouTube di questi talenti - vogliano veicolare i loro messaggi in modo mirato al target di interesse. Per loro, si aprono nuove prospettive non solo in termini di adv puro, ma anche di engagement: «Legarsi in termini pubblicitari a un personaggio del calibro di Mina, significa in primis raggiungere un pubblico fedele, nonché assiduo», spiega a Engage Paola Marinone, fondatrice & ceo di BuzzMyVide-

os. Tutti i formati saranno a disposizione degli investitori ma, Marinone precisa, «il più interessante resta il pre-roll, più efficace sia dal punto di vista del roi sia per quanto riguarda l’engagement. Inoltre, sarà possibile sponsorizzare in esclusiva il canale di Mina». Non mancheranno poi azioni “fuori dagli schemi” a livello adv: «Siamo al lavoro su progetti speciali che vedranno i brand integrarsi con i contenuti del canale». Previste infine anche collaborazioni con i Youtubers del network. T.N. engage | n.001 | 22 gen 2014



Contemporary media

need more? ☞ Purple Program è il ciclo di eventi dedicato ai temi della Media Industry mindshareworld.com

Radio e web: questione di feeling Riconosciuta come il primo vero medium di massa, la radio oggi vive una seconda giovinezza grazie alla propria capacità di reinventarsi e di legarsi in modo proficuo ai media digitali. Un’evidenza sottolineata da Mindshare e dalla sua ricerca Radiocompass di simone freddi

alla scomparsa di Audiradio nel 2011 - che tra i tanti meriti aveva anche quello di tenere viva l’attenzione sul più “antico” dei mass media - di radio si è parlato sempre meno, sia sulla stampa generalista sia nell’ambito della specializzata. Ma il mezzo è ancora vivo, solido come non mai nei propri fondamentali (raggiunge ogni giorno 35 milioni di italiani) e perfettamente in grado di fornire risposte concrete in ambito pubblicitario nonostante il rapido mutamento del palinsesto mediatico degli italiani, sempre più dominato dai media digitali. Proprio la voglia di riportare la radio al centro

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dell’attenzione ha spinto Mindshare, la centrale media di GroupM guidata dal ceo e presidente Roberto Binaghi, a ideare e realizzare Radiocompass, uno studio interamente dedicato alle potenzialità della radio e ai risultati quantitativi che è in grado di generare nel nuovo scenario media. La ricerca, condotta da Mindshare, ha potuto godere del supporto delle principali concessionarie radio italiane (24OreSystem, Gruppo Finelco, Manzoni, Mediamond, Openspace, RDS Advertising) e dell’istituto Research Now. L’obiettivo è stato pienamente centrato, a giudicare dal pubblico davvero numeroso accorso il 16 gennaio allo spazio Eventiquattro a Milano per il convegno di presentazione dei risultati dello studio. L’appuntamento è stato inserito nel Purple Program, il percorso di appuntamenti ideato da Mindshare in occasione del quale condividere opinioni e punti di vista con clienti e opinion leader. «La costante evoluzione che ha caratterizzato lo scenario media e la violenta accelerazione impressa dalla tecnologia digitale a tutti i livelli ha imposto alla nostra industry il ripensamento del media mix, ma senza perdere di vista i fondamentali offerti dai rinnovati mezzi tradizionali ha affermato Binaghi -. Radiocompass ha voluto riportare l’attenzione su uno dei mezzi ritenuti “tradizionali” ma che più di altri ha saputo reinventarsi nel tempo». Non è un caso che la ricerca, presentata da Stefano Spadini, deputy general manager di Mindshare, si sia concentrata in particolare sul rapporto che la radio ha con internet, partendo dall’analisi della nuova consumer journey, in cui le onde medie occupano un posto importante. Per i 35 milioni di ascoltatori giornalieri, che sommano engage | n.001 | 22 gen 2014


La radio si conferma un mezzo attraverso cui la pubblicità risulta gradita: l'82% degli ascoltatori dichiara di voler essere informato su prodotti e servizi

LA RADIO E’ UN SISTEMA MULTIPIATTAFORMA Quale apparecchio o modalità di diffusione utilizzi per ascoltare la radio? Indica di seguito ciascuna di esse e la frequenza con cui le utilizzi (Sempre)

51,5% 26%

autoradio

radio tradizionale

19,1% PC

10,5%

8,1%

7,4%

mp3/ipod

smartphone /tablet

tv

fonte: Radiocompass

3 ore e mezza di ascolto a testa, alle tradizionali modalità di ascolto (9 su 10 in auto, 55% a casa) si affiancano altre modalità: il 66% ascolta la radio in ufficio, due su 10 utilizzano lo streaming. Pc, iPod, smartphone e perfino tv si affiancano alla tradizionale autoradio come trasmettitore preferito. Molti sono, inoltre, i collegamenti tra la radio e il mondo social. La radio del resto è il media che per primo ha puntato su un forte rapporto “empatico”, di “engagement” con il proprio pubblico e oggi, per citare un parametro, si ritrova con un patrimonio di 7,7 milioni di fan su fb, sommando le varie emittenti. La radio si conferma, inoltre, uno dei mezzi attraverso cui l’advertising risulta più gradito. L’82% degli ascoltatori, infatti, dichiara di seguire la radio per “essere informato su prodotti e servizi”. E il grande feeling tra radio e web fa sì che lo step successivo all’ascolto di un radiocomunicato sia un click sul web: il 73% degli ascoltatori radiofonici, infatti, dichiara di cercare online un prodotto che lo ha interessato in radio. La campagna test

Un test condotto su una campagna Wind piaengage | n.001 | 22 gen 2014

nificata solo su radio in un flight di 2 settimane a cavallo tra febbraio e marzo dello scorso anno, ha prodotto risultati in questo senso particolarmente significativi, con un 14% di ricerche su Google nel periodo e +9% di visite spontanee al sito. Altri test condotti su un ventaglio di campagne radiofoniche, attinenti a diverse categorie merceologiche, hanno quindi dimostrato come la radio sia un mezzo sempre efficace ed efficiente in relazione a diversi Kpi di comunicazione sia nei mercati dei servizi direct sia nel largo consumo, con un Roi in linea, o in alcuni casi addirittura superiore, a quello della TV. Questo confronto è particolarmente interessante in quanto, in ragione del cambiamento delle abitudini mediatiche delle diverse classi sociodemografiche, oggi tv e radio si configurano come mezzi altamente complementari, laddove la radio ha il grandissimo potenziale di saper lavorare sui “Light TV viewers”, soggetti poco o per nulla esposti alla tv, se non con fortissime inefficienze. I “Light TV viewers” sono il segmento più reattivo della popolazione, sono attivi, multiruolo e rappresentano il consumatore per eccellenza. 29


mobile

Polite vs Expandible: un confronto tra formati al top

di teresa nappi

DG MediaMind ha analizzato le performance delle due tipologie. L’impatto degli espandibili si fa sentire sul Ctr; ma nel caso della video adv il discorso cambia ome ben sappiamo, oggi i consumatori fanno sempre più affidamento sulla tecnologia mobile per accedere ai mezzi di informazione, per comunicare, sostanzialmente per rimanere connessi al resto del mondo. Questo impone ai brand una serie di scelte in tema di mobile marketing per raggiungere efficacemente il crescente numero di utenti che accedono alla rete in mobilità. Tra queste: quali formati pubblicitari è meglio utilizzare? Un interessante confronto emerge dal nuovo “Mobile Benchmark” di DG MediaMind, che si è concentrato in particolare sul confronto tra due forme di inserzioni particolarmente utilizzate: i polite banner e i bannes espandibili. Dal raffronto tra più di 1 miliardo di impression relative a oltre un migliaio di campagne mobile gestite nell’ultimo anno, sono emerse una serie di evidenze interessanti.

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Per esempio: nel complesso, l’impatto del formato sembra avere un risvolto significativo sui Ctr, che vedono i banner espandibili svettare con un click through rate medio di 0,63%, contro lo 0,28 dei polite banner (entrambe le tipologie comunque si collocano molto al di sopra dello 0,09% dei banner standard). La situazione si ribalta, tuttavia, nel caso i formati contengano video. Infatti, i polite rich media banner hanno registrato un più alto tasso di video start rate rispetto ai banner espandibili. Il 3,33% dei video presenti nei polite banner hanno generato interazioni rispetto all’1,51% di quelli presenti nei banner espandibili. Dal momento che nei polite rich media banner il player del video è immediatamente visibile agli utenti, questo tipo di formato ha registrato tassi di engagement più alti rispetto ai banner espandibili che, invece, costringono l’utente ad interagire con l’adv prima dell’effettiva visualizzazione del player.

0,63% Il click thrugh rate medio fatto registrare dai banner espandibili, che risultano i più "cliccati" su mobile device

3,33% e' il tasso di video start rate registrato dai polite rich media banner. un dato doppio rispetto agli expandible

Tutti a bordo dello Stylebus Diventare stilista per un giorno? Ora si può con il proprio smartphone. E’ infatti disponibile sugli store digitali l’applicazione ufficiale del programma “Stylebus-Stilista per un Giorno”, in onda su DeAKids. Gli utenti potranno giocare e scegliere l’outfit giusto per ogni occasione, abbinare i colori e le fantasie più glam, scegliere l’acconciatura giusta e il make up perfetto senza mai dimenticare gli accessori più adatti, per rendere il figurino creato unico e più bello che mai. L’applicazione è stata sviluppata da ToUp in collaborazione con DeAKids.

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Contemporary trend

I nuovi orizzonti della Social Tv di Teresa nappi

In molti sono convinti che sia una minaccia per la televisione, ma soprattutto per le azioni pubblicitarie da essa ospitate. In realtà un adeguamento del tv planning all’emergente abitudine apre opportunità davvero inaspettate 32

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a Social Tv è sempre più al centro dell’attenzione: lo ha confermato anche l’ultima edizione dello IAB Forum, mentre il MIT di Boston la colloca al terzo posto nella classifica 2013 dei trend tecnologici più importanti a livello mondiale. Aziende, agenzie media e creative, ma soprattutto il marketing di tv e radio, stanno dedicando importanti risorse a questa nuova disciplina, che si colloca a metà strada tra due fenomeni teoricamente lontani: la visione di contenuti in modalità audiovisiva da un lato e, dall’altro, l’utilizzo degli strumenti di socializzazione tramite device mobili come tablet o smartphone che consentono di interagire con i contenuti audiovisivi. Per evidenziare quanto sia diffusa la Social Tv, nata e cresciuta soprattutto negli Usa ma in forte crescita anche in Europa e in Italia, basta tenere presenti alcuni dati: Twitter dichiara che in UK il 40% dei tweet in prime time riguarda prodotti editoriali; in Italia questa percentuale è pari al 30%; ancora: nel Regno Unito il 44% del tempo dedicato all’uso del tablet avviene davanti alla tv, dato rilevato anche nel nostro Paese e che risulta essere del 37%. Infine, il 72% degli under 25 anni in UK commenta i programmi tramite social network. Risulta chiaro quanto sia necessario fare chiarezza sul fenomeno, soprattutto per permettere ad advertiser, broadcaster e inserzionisti di poterne sfruttare i grandi vantaggi commerciali.

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Social Tv: una minaccia per la tv “tradizionale”?

In molti sono convinti che la Social Tv sia un incentivo alla distrazione. Un assunto che in molti casi non trova rispondenengage | n.001 | 22 gen 2014

za con la realtà. Anzi, come già sottolineato, molte agenzie media - tra cui in prima linea troviamo MEC - credono rappresenti un’abitudine che offre grandi vantaggi commerciali ad advertiser ed editori e un’ottima risorsa per gli inserzionisti. Una convinzione che trova conferma nei dati emersi da importanti studi. Dalla ricerca “Screen Life” (AppMarket 2013), per esempio, emerge come chi utilizza i social media tenda a consumare più tv in modalità live senza cambiare canale durante i break e senza che ciò vada a discapito dell’attenzione verso la pubblicità rispetto a chi non usa i social media. In questa prospettiva, le opportunità offerte al marketing dalla Social Tv sono notevoli. Essa infatti consente di amplificare le audience televisive attraverso i social network; offrire contenuti extra dei programmi live tramite app; registrare automaticamente i programmi (l’uso è ancora embrionale ma in crescita); e in futuro permetterà anche di fare ecommerce con gli strumenti social. Per poter trarre veramente vantaggio da questa nuova tendenza e abitudine di consumo del piccolo schermo però «è necessario rivedere la modalità attuale di tv planning, e i marketer dovranno cominciare a guardare oltre il GRP’s così come lo conosciamo oggi per cogliere ciò che i social network aggiungono alla tv, cioè l’engagement», spiega Julian Prat, chief strategy officer di MEC. «All’interno della nostra realtà stiamo ragionando da tempo su questo fenomeno e su quali siano le implicazioni che dovremo tenere in considerazione nel tv planning del futuro, e il primo passo è quello di ampliare

Julian Prat Nella foto sopra il chief strategy officer di MEC, agenzia media che si mostra particolarmente fiduciosa rispetto ai vantaggi offerti dalla Social Tv

gli input di analisi». Per questo, dopo un intenso lavoro di R&D con Blogmeter, MEC ha messo a punto il primo strumento integrato di Social Tv Analytics che permette di confrontare su un unico “cruscotto” performance di audience classica e KPI di Social Analytics. Il vantaggio per aziende e brand: la maggiore risonanza

Per aziende e brand le implicazioni e le modalità di utilizzo della Social Tv sono diverse: innanzitutto il tv planning che tiene conto del fattore Engagement consente di aumentare l’audience, grazie al fattore moltiplicativo associato ai social media. Ma soprattutto permette di aggiungere un effetto engagement che va ben oltre il concetto di affinity finora utilizzato dalla community dei planner tv. In seconda battuta poi la selezione dei programmi cui associarsi in modalità branded content deve passare attraverso l’analisi delle performance di audience totale (tv e social). La Social Tv, inoltre, implica trasferire i brand nel second screen in modo da interagire con gli spettatori attraverso gaming, storytelling e branded content modificando o generando nuovi contenuti in funzione delle interazioni svolte nella trasmissione stessa: «Per esempio, se l’utente sta guardando una partita e un giocatore fa goal, noi, con gli strumenti di social media, possiamo prima mostrare live le scarpe di chi ha segnato ed eventualmente permettere l’acquisto diretto del prodotto (Social Tv Shopping, ndr)», conclude Prat. 33


Contemporary trend

Saldi consumi in ripresa a suon di click La spesa degli italiani negli acquisti di inizio anno mostra segnali di ripresa, ma è decisivo il ruolo trainante dell’ecommerce

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apitolo consumi: i primi dati sulla spesa degli italiani per i Saldi segnalano una timida ripresa sul 2013. Una notizia che di per sé, visti i tempi, va accolta come una benedizione, e a cui l’ecommerce contribuisce in maniera sostanziale, con percentuali di crescita molto superiori ai negozi fisici. Se, infatti, le associazioni di categoria segnalano un incremento di circa il 3% nelle vendite nei negozi tradizionali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli acquisti attraverso l’ecommerce segnano, in base ai dati di business e di mercato, un +10% nel confronto con gennaio 2013. Gli oltre 13 milioni di acquirenti online italiani si dimostrano sempre più convinti da quelli che appaiono come i punti di forza del commercio elettronico: la possibilità di poter scegliere tra un assortimento molto vasto di prodotti, l’opportunità di effettuare in tempo reale confronti tra prezzi e caratteristiche di beni e servizi, la convenienza in termini di prezzo. Anche in questi primissimi giorni di saldi invernali, viaggi e turismo (57%), hi–tech (29%) e moda (14%), spinti anche da sconti specifici e programmi di rimborso tramite cashback presenti in offerte come Acquisti e Risparmi di Webloyalty, si

confermano i settori che attirano maggiormente l’interesse dei consumatori italiani. «I dati di questi primi giorni di saldi dimostrano, ancora una volta, come gli italiani siano sempre più attratti dai vantaggi, economici, ma non solo, offerti dall’ecommerce», afferma Alexandre Cotigny, direttore generale Sud Europa di Webloyalty, che aggiunge: «Per poter sfruttare al meglio questo potenziale di crescita dell’economia è necessario un patto virtuoso che coinvolga tutti gli attori interessati: i player dell’ecommerce, che devono garantire un’offerta sempre più ampia e vantaggi economici ai consumatori tramite programmi di scontistica e cashback, gli operatori della logistica, con spedizioni celeri e flessibilità nella consegna, e infine i soggetti pubblici e privati responsabili delle infrastrutture di accesso al web, che devono assicurare una rete internet sempre più veloce e sicura».

Smartphone Agli italiani piace Lumia: microsoft supera apple nelle vendite

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ra non ci sono più dubbi: in Italia l’Apple mania vacilla mentre va forte Microsoft, almeno in ambito smartphone. La conferma arriva dall’aggiornamento del Kantar Worldpanel ComTech. Eravamo rimasti al trimestre conclusosi a settembre 2013, con il sistema operativo Windows Phone presente sul 13,7% dei dispositivi venduti in Italia a fronte del 10,2% portato a casa da iOs. All’epoca, nonostante la prestazione della soluzione di Microsoft fosse già rilevante, non erano ancora disponibili l’iPhone 5S e l’iPhone 5C, lanciati in settembre e commercializzati nel nostro Paese il 25 ottobre.
I nuovi dati arrivano a fine novembre e vedono nuovamente Windows superare il sistema operativo di Cupertino con una quota di mercato, relativa ai dispositivi distribuiti nel periodo in esame, pari al 16% e una crescita del 4,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli smartphone con iOs hanno ottenuto l’11% della torta e devono far fronte a un calo del 9%. Android svetta con il 67,9%, e cresce dell’11,6%. Blackberry è scivolato all’1,9%. Lo spaccato italiano fa ancor più impressione se confrontato con quello degli altri Paesi: siamo l’unico caso in cui un’Apple in ripresa rispetto ai mesi precedenti ha dovuto cedere il passo alla soluzione di Microsoft.
Non c’è storia, invece, negli Stati Uniti dove la Mela è impressa sul 43% degli smartphone venduti nei mesi presi in considerazione dell’analisi. Apple segna a porta vuota anche in Giappone: 69%, con Android al 30% e Windows non pervenuto. 34

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SAVE THE DATE

RADAR

23 gennaio, Roma

Fir e Discovery Italia: ecco il 6 Nazioni 2014 FIR, Federazione Italiana Rugby, presenta alla stampa il torneo RBS 6 Nazioni 2014. Alle 12:30, presso il Salone d'Onore del CONI - Largo Lauro De Bosis, 15 a Roma. Interverrà anche Marinella Soldi, amministratore delegato di Discovery Italia, che con il canale DMAX è il broadcaster ufficiale del torneo, illustrando iniziative e programmazione dedicate all'evento sportivo. www.federugby.it

27 gennaio, Milano

Condé Nast e Manzoni presentano MultiMag Conto alla rovescia per l’esordio dei preannunciati progetti in area digital di Wired. Il 27 gennaio a Milano, l’editore del mensile diretto da Massimo Russo, Condé Nast, e la concessionaria di Gruppo l’Espresso, Manzoni, annunciano la presentazione del nuovo canale video MultiMag. Alle 11:00 presso robertaebasta, in via Solferino a Milano. www.condenast.it

30 gennaio, Miano

Osservatorio Mobile Marketing & Service La School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm, in collaborazione con l'Osservatorio Startup Digitali e Polihub, presentano la Ricerca dell'Osservatorio Mobile Marketing & Service. La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da alcune significative testimonianze aziendali. Dalle 9:30 alle 15:30 all'Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano (Campus Bovisa) in via Durando 10 a Milano. www.osservatori.net/home

TOP WEARABLE TECNOLOGY Google Glass ma non solo: la tecnologia da indossare è stata uno degli assi pigliatutto all’ultima edizione del CES 2014, confermando che quella della “wearable tecnology” è la tendenza

del momento. A Las Vegas smartwatch (orologi intelligenti), braccialetti hitech e occhiali con realtà aumentata (smart glass) sono stati messi in vetrina. Tra i gingilli più gettonati: Pebble Steel nella categoria smartwatch, Razer Nabu fra i gadget, il braccialetto di Samsung Fitbit Force e Nike+ FuelBand SE per il fitness.

STOP NINTENDO E’ un flop colossale quello di Wii U, l’ultima console domestica di Nintendo. La casa giapponese si aspettava vendite per 9 milioni di pezzi l’anno, ne racimolerà appena 2,8 milioni. Un risultato che, sommato alle performance sottotono anche di 3DS, porterà l’azienda a perdite nette per

circa 180 milioni di euro per l'anno fiscale che terminerà a marzo. Anche per gli inventori di Super Mario, la concorrenza degli Android games si fa sentire, eccome.

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Cina Il commercio elettronico vale 190 miliardi di dollari  E’ la Cina il vero gigante dell'ecommerce a livello mondiale. Le ultime ricerche fissano a 190 milioni di dollari il valore toccato dagli acquisti digitali lo scorso anno. In questo contesto il vero drago è il popolarissimo sito Alibaba.com, che con i suoi 160 miliardi di dollari di fatturato ha superato la totalità delle vendite online dei player statunitensi.

Usa Un demonio in carrozzina  Un bambino demoniaco sta terrorizzando i newyorchesi e impazzando sui social network. Quello che apparentemente sembra l'innocuo pianto di un bambino abbandonato in una carrozzina, all'avvicinarsi dei passanti si rivela essere il verso di un piccolo mostriciattolo posseduto e vomitante, pronto a fare urlare i curiosi e a fare ridere il popolo del web. L'iniziativa, dalla forte carica virale, è stata ideata dall'agenzia Thinkmodo per il film horror "Devil’s Due" di 20th Century Fox. UK Hyundai: partnership di 11 anni con Tate Modern  Investimento culturale senza precedenti per Hyundai: la casa coreana ha siglato una partnership di 11 anni con il Tate Modern di Londra. Il brand contribuirà alla realizzazione della Hyundai Commission, una nuova serie di installazioni di artisti contemporanei di durata annuale, che troverà spazio all’interno della celebre "Turbine Hall" del Tate Modern londinese. 35


Agenzia per l’Italia Digitale Presidenza del Consiglio dei Ministri


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