Engage - Contemporary marketing & media n.14-2015

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n° 14 | 1 dicembre 2015

P16 danone punta P20 IAB forum 2015 sul digital Lo speciale

viralize

P76 I plus dell'app P78 Comunicazione, marketing cosa la guiderà?

coverstory p8

Efficacia Cross-screen Formati ad alto impatto e attenzione alla viewability: sono questi i must Della giovane realtà Nata nello startup studio Nana Bianca e specializzata in video advertising online, che si appresta a chiudere un 2015 più che positivo. Ne parliamo con i Founder Marco Paolieri, Maurizio Sambati e Ugo Vespier e con il nuovo DIRETTORE COMMERCIALE, STEFANO PREMOLI


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Viralize

Efficacia Cross-Screen

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in questo numero

anno II n°14  |  1 dicembre 2015

4 - START di Simone Freddi 6 - PEOPLE Manager in movimento

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IAB Forum 2015 la voce della digital industry enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

70 - MEDIA E la radio va... a braccetto con il digital

12 - ADVERTISING Tutti gli amici di George Clooney e... Nespresso

76 - MOBILE App Marketing, per i brand un mondo da scoprire

14 - IL RANKING Effetto viral: ecco la top 5 delle campagne più condivise nel 2015

78 - ANALISI Tecnologia e contenuti rilevanti: ecco i 10 trend della comunicazione 2016

62 - NUMBERS Audiweb, a settembre connesso alla rete il 52% degli italiani

82 - TENDENZE e-Commerce in volata (oltre le resistenze) 3


start

Engage è una pubblicazione di Edimaker srl

Sede Legale Corso Lodi, 65 20139 - Milano Sede Operativa via A. M. Ampère, 30 20131 - Milano tel.+39.389 4428400 www.engage.it La testata Engage è registrata al Tribunale di Milano al n° 349 del 10 dicembre 2013. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di Corso Lodi 65, 20139 - Milano, gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Direttore responsabile Simone Freddi simone.freddi@edimaker.it Redazione redazione@engage.it Alessandra La Rosa alessandra.larosa@engage.it Teresa Nappi teresa.nappi@engage.it Caterina Varpi caterina.varpi@engage.it Lorenzo Mosciatti, Roberta Simeoni, Rosa Guerrieri redazione@engage.it tel. +39.389 4428400

di SIMONE FREDDI

Un anno di soddisfazioni ccoci arrivati nuovamente a IAB Forum, l’evento più importante per chi si occupa a vario titolo di pubblicità online e, allo stesso tempo, occasione per fare il punto sulla stagione... quando un anno non è ancora finito e un altro anno non è ancora iniziato, come direbbe Marzullo. Di anni Engage sta per compierne due, e il 2015 è stato davvero ricco di soddisfazioni. Per fortuna – e anche grazie a un pizzico di bravura, credo – siamo riusciti a realizzare tutti i nostri obiettivi, e questo ci consente di prepararci al 2016 con tanta fiducia, consapevoli che il più è ancora da fare. Il prossimo sarà un anno in cui proveremo a far evolvere in modo abbastanza netto il nostro lavoro. Siamo convinti che un’attività editoriale moderna non debba limitarsi alla semplice realizzazione di articoli (nel nostro caso sul mercato pubblicitario), ma piuttosto impegnarsi per

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produrre contenuti in senso più allargato, a servizio del settore di riferimento, del proprio pubblico e dei propri partner. Se da un lato quindi, rafforzeremo (anche sotto il profilo delle persone impegnate) la produzione editoriale e l’efficacia distributiva di entrambi i nostri brand editoriali (Engage e Programmatic Italia), dall'altro proveremo a essere più attivi in aree come la formazione e gli eventi. Su quest’ultimo tema, accanto al Programmatic Day, che proporremo anche il prossimo anno ad aprile sperando di bissare il successo della prima edizione, abbiamo appena inaugurato il nuovo format Engage Showcase, che ci permetterà di coinvolgere periodicamente i protagonisti del mercato su temi verticali e fortemente innovativi. Non sarà l’unica novità, nell’arco di un anno in cui l’augurio è che i segnali di ripartenza del mercato possano confermarsi in una crescita strutturale e duratura. Buon IAB Forum a tutti!

Grafica e impaginazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@edimaker.it Traffico traffico@engage.it

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pensieri da twitter

Diffusione e iscrizioni diffusione@engage.it Pubblicità e iniziative speciali Vania Camillozzi vania.camillozzi@edimaker.it vania.camillozzi@engage.it tel. +39.335 5653522

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mario calabresi

Andrea Boscaro

Massimo Fubini

A Natale dopo 6 anni e mezzo lascerò @la_stampa e un pezzo di cuore: è stata un'avventura bellissima. A gennaio ricomincio a @repubblicait

“If you’re competitor-focused, you have to wait until there is [...] something. Being customer-focused allows you to be more pioneering”.

Il problema dell’ecommerce italiano che fa fatica è un problema dell’OFFERTA, non della domanda. http://bit. ly/1X8uyQ8

@mariocalabresi

@andrea_boscaro

@massimofubini

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people MANAGER IN MOVIMENTO

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Alessandro Ceratti j Quantum Italia

Rossana Colleoni j Teads Italia

Debutta anche in Italia Quantum Native Solutions, il primo marketplace europeo di native advertising distribuito tutto in programmatic, nato in Francia nel 2014 dall’incubatore di start-up promosso da HiMedia Group. La branch italiana sarà guidata da Alessandro Ceratti, nominato Head of Business Development. Proveniente da TheOutplay, dove era stato Publisher Development Manager, Ceratti è stato Product Manager e Business Development Manager di HiMedia Group, e ora, nel nuovo incarico, torna a collaborare con Carlo Poss, Chief Executive Officer di Quantum Italia e Ceo di HiMedia Group Italia.

Teads ha un nuovo Sales Director in Italia: Rossana Colleoni, ex responsabile vendite di smartclip Italia, la manager vanta una più che decennale esperienza in ambito commerciale, maturata anche in Veesible, di cui è stata Responsabile agenzie e centri media fino al 2014; prima era stata Sales manager agenzie (dal 2006 al 2008) e Sales account clienti (dal 2000 al 2005) di Tiscali Advertising. Adesso una nuova sfida in Teads, società che si proietta al 2016 con novità nell’ambito del video digital in ambienti native. Teads, inoltre, ha promosso Donatella Urrai a Senior Sales Manager & Head of International di Teads Italia.

Marilena Pellegrini j Beintoo Italia

Paolo Pace j Lumata

Beintoo nomina Marilena Pellegrini Vp Sales Italia. Nel team da gennaio, si è inizialmente occupata dello sviluppo del mercato romano. In passato ha fatto parte del founding team di Ebuzzing (ora gruppo Teads) contribuendo al lancio della società in Italia, e si è formata in diverse realtà specializzate in digital adv sia in Italia che a Londra. Compito di Marilena sarà trasmettere, a brand e retailer, la portata della piattaforma BeAudience di Beintoo e il valore dei dati elaborati sul comportamento offline degli utenti, sia per attività mobile sia per quelle desktop.

Lumata, player specializzato nel mobile adv e tra i principali provider mondiali di soluzioni CRM – Loyalty dedicate al mondo Telco, ha ufficializzato 4 nuovi ingressi nel suo organico. Primo tra tutti è Paolo Pace: ruolo di Sales Director, vanta oltre 10 anni di esperienza sul canale mobile ed è alla guida di un team di 7 persone. Insieme a lui arrivano Olga Ferreras Casado e Vanessa Nardone, con la carica di Sales Manager. La quarta new entry è una neolaureata, Caterina Scarafoni, che verrà sottoposta a un qualificato programma di formazione in Trade Marketing.

DanieleTranchini j GruppoLaFabbrica

Randy Wootton j Rocket Fuel

Daniele Tranchini è il nuovo Ad del Gruppo La Fabbrica, agenzia di comunicazione internazionale specializzata in corporate reputation, con sedi a Milano, San Paolo, Buenos Aires e Santiago del Cile. Il manager ha in precedenza ricoperto il ruolo di Managing Director & Global Business Director in Leo Burnett Torino e vanta una carriera trentennale nel settore del marketing e della comunicazione. Il suo percorso professionale è iniziato all’interno di Jwt ed è proseguito in importanti realtà come Young & Rubicam e Publicis, oltre che in grandi aziende come Natuzzi.

Novità ai vertici di Rocket Fuel: Randy Wootton, Chief Revenue Officer dallo scorso marzo, assume il ruolo di Ceo. Sostituisce Monte Zweben, che ricoprirà la carica di Executive Chairman al posto di George John, che sta lasciando l’azienda. Il Cfo David Sankaran, dimissionario, sarà sostituito per un periodo provvisorio da Cal Hoagland, già in Salesforce e Microsoft. Guardando ai dati di bilancio dei primi nove mesi dell’anno, la società ha battuto le attese sull’utile per azione a quota 9 centesimi di dollari con revenue in crescita del 9,5% a 111,8 milioni di dollari.

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coverstory

Viralize Efficacia Cross-Screen

Formati ad alto impatto e attenzione alla viewability: sono questi i must della giovane realtà Nata nello startup studio Nana Bianca e specializzata in video adv online, che si appresta a chiudere un 2015 più che positivo, come spiegano i Founder Marco Paolieri, Maurizio Sambati e Ugo Vespier di Teresa Nappi

asce nel 2013, e, seppur giovane, ha già raggiunto importanti traguardi. Parliamo di Viralize, realtà dinamica impegnata nello sviluppo di tecnologie e servizi all’avanguardia per advertiser, publisher e creator dell’ecosistema video online. La piattaforma di Viralize è stata realizzata, nello specifico, per supportare tutti questi attori nell’esecuzione e sperimentazione di modelli di business basati sul video diffuso in rete, dall’advertising alla distribuzione e monetizzazione di contenuti. Viralize si pone inoltre al centro dell’ecosistema desktop e mobile, che vede l’introduzione di nuovi algoritmi per misurare l’effettiva viewability dei video pubblicitari e la sentiment analysis sui commenti generati dagli utenti sui social, il tutto per alzare il livello qualitativo rispetto al traffico non controllato presente sul mercato. «L’idea è nata dall’incontro e dal confronto con lo startup studio Nana Bianca», spiega Marco Paolieri, Chief Executive Officer di Viralize e Founder insieme

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a Maurizio Sambati, Chief Technology Officer, e Ugo Vespier, Chief Product Officer. «Il video online – continua Paolieri - era in forte crescita allora, così come oggi, e ci attraeva la sfida di portare sul mercato prodotti ad alto valore tecnologico che rispondessero alle esigenze dell’ecosistema video». Quali sono state le tappe più significative della vostra storia?

La mission Obiettivo della realtà è proporre al mercato prodotti ad alto valore tecnologico capaci di rispondere alle esigenze di quanti investono nel settore video online

Marco Paolieri: Come succede in molti casi, le tappe più significative per Viralize hanno coinvolto novità a livello di prodotto o importanti traguardi commerciali. Dopo la costituzione nel 2013, abbiamo lanciato la prima versione della piattaforma per advertiser e publisher, orientata principalmente al video seeding. Grazie alla fiducia riposta da brand quali Samsung, Marvel e Heineken, e la crescita risultante, abbiamo ottenuto un importante finanziamento che ha permesso di sviluppare ulteriormente il prodotto e allargare il team. Nel 2015 abbiamo presentato la nuova versione della piattaforma, questa volta più di ampio respiro e orientata a tutto enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


l’ecosistema del video online. Oggi, con la costituzione della forza commerciale interna, ci presentiamo sul mercato come una società matura, sicuri della qualità dei nostri prodotti e della nostra inventory. Cosa distingue la vostra proposta sul mercato?

Marco Paolieri

Ugo Vespier: Due cose su tutto, formati mobile ad alto impatto e attenzione alla viewability. Chi investe in advertising video vuole avere la certezza che gli spot vengano realmente visti da una audience coinvolta; Viralize può ottimizzare l’erogazione pubblicitaria per massimizzare la viewability delle campagne. Inoltre, la piattaforma risponde anche all’esigenza di erogare su dispositivi mobile grazie ad un vasto inventory su formati ad alto impatto come il nuovo Video in Picture. Quali sono le caratteristiche premianti di questo formato?

Maurizio Sambati: Il formato V.I.P. garantisce un’alta viewability in quanto sempre in primo piano durante la navigazione dell’utente. Inoltre, soprattutto su device mobili, offre un’esperienza veramente innovativa. Di recente avete annunciato l'ingresso di Stefano Premoli a capo del team commerciale. Quali obiettivi intendete raggiungere con questa operazione?

Ugo Vespier

Marco Paolieri: Per i primi anni abbiamo voluto concentrarci maggiormente sull’implementazione dei nostri prodotti che, con il tempo, hanno raggiunto alti livelli di innovazione. Innovazione e valore che sono stati compresi anche dai nostri clienti, catalizzando molto interesse da parte del mercato. A questo punto, era diventato necessario dotarsi di una forza commerciale interna. Per questo abbiamo costituito un team apposito alla cui guida abbiamo voluto Stefano, uomo di grandi capacità e forte esperienza nel settore. Come rispondete alla necessità dei brand di presidiare più schermi?

Maurizio Sambati

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Maurizio Sambati: Cross-Screen video advertising, è il nostro motto. Abbiamo investito molto nello sviluppo di formati cross-screen, e ad oggi tutti possono essere erogati senza limitazioni su desktop, smartphone e tablet. Questo è possibile grazie alle nostre innovazioni tecnologiche che ci permettono di avere l’autoplay su mobile web che funziona su tutti i tipi di device. 9


coverstory Veniamo al prossimo futuro. Quali le novità che vi apprestate a comunicare?

Ugo Vespier: Ne comunicheremo tante nei prossimi mesi. Possiamo anticipare che stiamo lavorando a un prodotto innovativo che coinvolge anche chi produce contenuti video, in modo da permettere di aumentare l’inventory video disponibile. Continueremo anche a innovare sul fronte mobile come fatto finora. Per esempio stiamo sviluppando le SDK per le mobile application. Infine, volendo fare un bilancio di questo 2015, come pensate sia andato?

Marco Paolieri: Pensiamo che il 2015 sia sta-

to un anno eccellente per Viralize, ricco di novità e di risultati. Per quanto riguarda le novità, abbiamo iniziato l'anno con il rilascio della nuova piattaforma e con il nostro nuovo posizionamento sul mercato del video adv, abbiamo rilasciato la tecnologia per l'autoplay su mobile web che funziona su ogni device e che ci ha permesso il rilascio di nuovi formati come il Video In Picture. Nel 2015 la società è cresciuta in modo molto rapido e l’ingresso di Stefano Premoli a capo della direzione commerciale è una ulteriore spinta in un posizionamento di grande professionalità e innovazione che vogliamo portare sul mercato italiano e non solo.

V.I.P. E' il formato di Viralize che garantisce un'alta viewability e che è capace di offrire agli utenti un'esperienza realmente innovativa

La new entry

Tre domande a Stefano Premoli, direttore commerciale di Viralize Cosa porti delle tue esperienze precedenti in questa nuova avventura? Sono ormai quasi 15 anni che lavoro nell'ambito della pubblicità e dei media, quindi direi la conoscenza del mercato, delle persone che lo rappresentano, delle dinamiche che lo caratterizzano, del tipo di proposizione che esso si aspetta. Poi sicuramente l'entusiasmo e la capacità di gestire il team. Le mie “keyword” per farlo al meglio sono passione, empatia, coesione, voglia di fare e soprattutto di lavorare con educazione e con positività. Penso che solo con questo mix oggi si possa costruire un gruppo motivato e vincente. Cosa ti convince di Viralize? Dopo due mesi dal mio ingresso posso dire che di Viralize mi convince tutto. A partire dalle caratteristiche che contraddistinguono il prodotto, che lo rendono oggi unico sul mercato video adv italiano, ma anche oltre confine. Abbiamo 5 formati rodatissimi, cross-device e che performano ampiamente sopra i benchmark rispetto a tutti i KPI richiesti. Di questi, uno è assolutamente unico. Parlo del “V.I.P.” Video In Picture. Siamo inoltre gli unici a poter erogare video in autoplay su mobile, anche lato 10

Programmatic; grazie alla nostra tecnologia proprietaria, riusciamo ad andare oltre gli standard IAB rispetto alla viewability fornendo durante e post campagna la misurazione della stessa per quartili del contenuto video. Inoltre, ci tengo a sottolineare l’incredibile voglia di emergere, di evolversi e di innovare che ho riscontrato in tutto il team. Quali sono i tuoi progetti per far crescere Viralize? Per prima cosa, raggiungere l’obiettivo di fatturato atteso per questo finale di 2015 dai Founder di Viralize, da Nana Bianca e dai Fondi P101, Club Italia Investimenti 2 e Club Digitale che ci stanno supportando. Onestamente non avrei mai immaginato di arrivare ad essere già così vicini a perseguirlo. Stiamo inoltre diversificando e ampliando la nostra selling proposition con l’aggiunta di servizi di audience extension e con la fornitura della nostra tecnologia, soprattutto in ambito mobile. Continueremo, poi, a procedere con l’ampliamento del team commerciale/marketing. Abbiamo preso degli uffici molto belli a Milano (presso Copernico38, ndr) e iniziato ad assumere nuove risorse che stanno già supportando attivamente la veloce crescita di Viralize. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


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Contemporary marketing

TUTTI GLI AMICI DI GEORGE E… NESPRESSO

STA PER COMPIERE 10 ANNI LA SAGA PUBBLICITARIA FIRMATA MCCANN CHE HA SAPUTO RINNOVARE LA COPPIA PERFETTA CLOONEYNESPRESSO APRENDO ALLA PARTECIPAZIONI DI VOLTI AMATISSIMI DEL CINEMA INTERNAZIONALE di Letizia Franchi

Gli ingredienti consueti ci sono tutti: l’incantevole panorama del lago di Como, una villa da favola, donne bellissime e - naturalmente - pazze per Nespresso. La sorpresa, questa volta, è il volto simpatico di Jack Black l’ultimo arrivato fra gli amici di George Clooney e protagonista, insieme all’ormai storico testimonial del brand, dello spot on air dalla fine di ottobre. Con l’entrata in scena dell’attore hollywoodiano (amatissimo anche in Italia e considerato da alcuni l’erede di John Belushi) ci piace fare il punto su una storia pubblicitaria che sta per compiere dieci anni di vita e mostra ancora il deciso appeal delle scelte che l’hanno originata. In primo luogo, quella del testimonial. Nel 2006 Gerhard Berssenbrügge, Ceo Nespresso, dichiarava convintamente su Nespresso Magazine: “Nespresso e George Clooney hanno molte cose in comune, come l’intensa passione per la vera qualità della vita e per il benessere, sono entrambi molto richiesti, con un grande ascendente sui loro fan e, non ultimo, sono sinonimo di grande qualità. George Clooney incarna l’equilibrio perfetto tra slancio, intelligenza e intensità provocante ma sottile”. Oggi possiamo dire che aveva ragione ma non sfugge che 12

questa “coppia perfetta” ha funzionato anche perché è stata generosa, aperta, in grado di accogliere nuovi spunti. Ed ecco via via apparire, nel gruppo di amici più cool della pubblicità, personaggi provenienti dal cinema in veste alternata di maestri o allievi a scuola di seduzione. Ricorderete infatti che, al suo debutto, il testimonial George Cloney era circondato da innumerevoli fan, rigorosamente al femminile, più o meno attratte dal suo fascino o dalla cremosità dell’espresso. Nel primo spot della serie, girato nel 2006 da Michael Grondy nella boutique Nespresso a Santa Monica, sorridevamo di fronte a un Clooney gongolante per i commenti che pensava diretti a lui quando invece l’oggetto di tanta ammirazione non era altro che il caffè. L’anno successivo (spot girato in Italia e diretto da Bennet Miller) l’attore gestisce con garbata ironia una serie di equivoci fra i quali lo scambio di ruolo con un parcheggiatore; nel terzo spot, firmato Guy Ritchie, va in scena la rivincita del nostro attore che, dopo essersi visto rubare l’ultima capsula di caffè da una donna, nega la propria identità all’ennesima fanciulla (che l’aveva riconosciuto!) lasciandola infine a bocca aperta. La svolta avviene con il quarto episodio quando la creatività McCann introduce il primo di una lunga serie

Il testimonial "Nespresso e George Clooney hanno molte cose in comune, come l’intensa passione per la vera qualità della vita e per il benessere, sono entrambi molto richiesti, con un grande ascendente sui loro fan e, non ultimo, sono sinonimo di grande qualità", dichiarava nel 2006 Gerhard Berssenbrügge, Ceo Nespresso

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di amici, cioè un San Pietro in insolita missione che ha il volto di John Malkovich e salva il nostro eroe da morte certa per schiacciamento sotto un pianoforte in caduta libera da un palazzo. In cambio San Pietro chiede delle capsule Nespresso. Anche l’anno successivo San Pietro/Malkovich incontra Clooney in paradiso, ricorderete, in un nuovo spot che suscitò l’irata reazione di Lavazza, anch’essa impegnata nella nota serie ambientata fra le nuvole celesti, ed è forse per superare l’impasse che Nespresso torna decisamente sulla terra presentando un nuovo amico di George, anch’egli proveniente dallo star system hollywoodiano: Matt Damon. Al suo debutto in pubblicità, l’attore - che anche nella vita frequenta regolarmente Clooney - interviene nello spot fermando, grazie alle aromatiche capsule, un’orda di fan impazzite. Con questa nuova coppia di grandi seduttori Nespresso inaugura anche una nuova campagna multimediale, coinvolgendo YouTube, per presentare l’altro volto dell’attività aziendale cioè le iniziative per la sostenibilità approntate da Nespresso. Nel 2014 Matt Damon cede la parte a un altro grande attore, il premio Oscar Jean Dujardin con il quale prosegue la saga “cosa siamo disposti a fare per un Nespresso?”. Effettivamente questo nuovo frequentatore di casa Clooney non si comporta proprio da perfetto gentleman, ma mette in scena una sottile astuzia per aggiudicarsi l’ultima capsula, con la complicità della solita bella signora. Anche questo spot, sempre firmato McCann come tutti quelli della serie, ha riscosso un grande successo contribuendo a rafforzare l’attrattiva di questo gruppo di amici tanto fascinosi. E se Jean Dujardin si è rivelato un degno avversario per lo storico testimonial, nella campagna on air, come dicevamo, George Clooney ritrova il ruolo di maestro di seduzione con il simpatico Jack Black al quale insegna come usare l’ormai celebre espressione “What else?”. Ma non solo. Oltreoceano, un altro celebre comico prende lezioni da Clooney: è Danny DeVito, un volto amatissimo dal grande pubblico, impegnato nello spot dedicato solo al mercato statunitense (dove Nespresso ha una quota assolutamente marginale) in un sorprendente “Training Day” per imparare a gustare un Nespresso questa volta in versione long americana - e a trasformarsi in un vero “casanova”. George Clonney docet: “Who else?”. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

JOHN MALKOVICH (2009)

Chi potrebbe immaginare che questo graffiante attore sia stato un bambino timido e in sovrappeso? E’ stato l’amore per la recitazione a portarlo prima sul palcoscenico, con il debutto a Broadway nel 1984 accanto a Dustin Hoffman in Morte di un commesso viaggiatore, per il quale vince un Emmy Award, poi sul grande schermo. L’impero del Sole, Le relazioni pericolose, il Tè nel deserto ed Educazione siberiana sono solo alcuni dei film più famosi della sua lunga carriera.

MATT DAMON (2013)

Oltre 30 film in 15 anni, passando con disinvoltura dalla commedia ai film d’azione e a ruoli drammatici. Di questo versatile attore pochi però conoscono il talento di sceneggiatore che gli ha valso un Oscar, insieme a Ben Affleck, nel 1998 per la sceneggiatura originale di Will Hunting - Genio Ribelle. Debutta in pubblicità proprio con Clooney e nel 2014 recita nel film da lui diretto Monuments Mens. In questi giorni è sul grande schermo in Sopravvissuto - The Martian di Ridley Scott.

JEAN DUJARDIN (2014)

Il premio Oscar lo vince nel 2012 per l’interpretazione in The Artist, pellicola che gli fa attribuire anche un Golden Globe, un Premio Bafta, uno Screen Actors Guild e il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes. Il pluripremiato attore, primo francese nella storia ad aggiudicarsi la prestigiosa statuetta, nel 2015 è protagonista del film French Connection, ambientato negli anni Settanta e ispirato a alla storia vera del magistrato Pierre Michel impegnato a smantellare la più nota operazione di contrabbando di droga nella storia.

JACK BLACK (2015)

Non solo attore dalla comicità esilarante ma anche appassionato musicista, come ha saputo magistralmente dimostrare nei film School of Rock e Tenacious D e il destino del rock. Ma la notorietà è arrivata con la pellicola Alta fedeltà, per la quale ha vinto un “Blockbuster Entertainment Award”, e Amore a prima svista. Come doppiatore: voce originale di Zeke nel primo film della saga L’Era glaciale, dello qualo Lenny in Shark Tale e di Po, irresistibile protagonista di Kyng Fu Panda, film d’animazione vincitore di 10 Annie Award.

DANNY DEVITO (USA - 2015)

Nei suoi esordi, nel lontano 1971, ha recitato anche in La Mortadella di Mario Monicelli, ma la sua carriera prende il volo nel 1975 con l’interpretazione nella versione cinematografica di Qualcuno volò sul nido del cuculo alla quale seguiranno moltissimi film di genere diverso, dagli anni Ottanta sino a oggi. Ha prodotto anche alcuni titoli di successo, come Pulp Fiction di Quentin Tarantino o Erin Brockovich con Jiulia Roberts, e diretto altri fra i quali La guerra dei Roses e Matilda 6 mitica.

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Contemporary marketing

Effetto viral da grandi emozioni cosa accomuna la top five degli spot più condivisi online nel 2015 in tutto il mondo? Tra animali e personaggi famosi, il punto chiave sembra quello di suscitare tenerezza di Teresa Nappi

Si avvicina la fine dell’anno e si cominciano a tirare le somme di quello che è successo durante questi mesi. Report e classifiche fioccano, ma tra queste, una ha destato la nostra attenzione. È quella stilata da Unruly, ad-tech company specializzata in social video advertising, che presenta i 5 spot più condivisi del 2015, ripresa anche da testate di un certo prestigio come il Wall Street Journal. Secondo i dati forniti dalla piattaforma, il commercial più condiviso è stato “Friends Furever” realizzato da Droga5 New York per Google Android, “sherato” 6.432.921 volte su Facebook, Twitter e blog vari. Un numero enorme che inoltre rende il vi-

deo il più condiviso di sempre. Come in questo caso, l’appeal degli animali e, soprattutto, di improbabili coppie di questi che giocano insieme, si conferma grande. Papere e gatti, elefanti e pecore, orsi e tigri, cavalli e cani spopolano sul web. Sono queste infatti le star anche di altri spot in classifica. Nello specifico, “This Man Found His Soulmate in a Puppy and It’s Adorable” di Purina sul gradino più basso del podio, dove è possibile godere dell’esperienza di un uomo, musicista, che adotta un piccolo cucciolo di cane non troppo tranquillo. C’è poi anche “Lost Dog” di Budweiser, in quinta posizione, storia di una commovente amicizia tra un cane e un cavallo. La medaglia d’argento va a Disney,

1 1. Google Android Friends Furever Shared: 6,432,921 Agency: Droga5 NY

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2. Disney Disney Characters Surprise Shoppers Shared: 3,943,997 Agency: Grand Visual

social La classifica degli spot più condivisi online è stata realizzata dalla ad-tech company Unruly, specializzata in social adv

con il video di un’iniziativa alquanto magica che ha intenerito e divertito molte persone in un centro commerciale di Long Island (New York) con giochi di ombre che hanno trasformato gli avventori nei character più classici della storia Disney. Mentre al quarto posto troviamo Cristiano Ronaldo in “People are going to think I’m crazy!”, dove il campione portoghese svela sorprendenti doti da trasformista per il brand Roc e la linea di cuffie e gli auricolari by Ronaldo/Monster, prodotto che inoltre il video invita ad acquistare con un click che reindirizza direttamente su ebay. Insomma, ancora una volta possiamo dire che, per conquistare le persone, tenerezza e simpatia vincono sempre.

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3. Purina This Man found his soulmate in a puppy and it’s adorable Shared: 3,021,499 Agency: BuzzFeed

4. Roc People are going to think I’m crazy! Shared: 2,995,849 Agency: Shareability

5. Budweiser “Lost Dog” Shared: 2,808,541 Agency: Anomaly

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Contemporary marketing

Danone Italia oltre la tv Il Gruppo, come ILLUSTRA il direttore marketing Frédéric Sudre, STA spostaNDo l’attenzione dal piccolo schermo a un media mix più articolato in cui si guadagna un posto importante anche il digital. Previsto per i prossimi mesi un nuovo lancio di Teresa Nappi

Con nuovi lanci di prodotto e una strategia di comunicazione basata su un media mix articolato e multidevice, sostenuta inoltre da un budget in crescita rispetto al 2014, Danone Italia si appresta a chiudere un anno puntellato da una serie di importanti novità, soprattutto in termini di offerta ai consumatori: «Nel corso di quest’anno – spiega Frédéric Sudre, Direttore Marketing della branch tricolore – abbiamo lanciato 3 nuove referenze di Danio, lo yogurt alla greca: Banana, Pera e Vaniglia. Poi, abbiamo lanciato Activia Fruit Fusion che unisce la cremosità di Activia a nuove combinazioni di frutti: Lampone-Litchie, Mirtilli-Acai, Pesca-Ananas. Infine, pensando ai nostri piccoli consumatori, abbiamo lanciato la linea Disney Star Wars, al gusto fragola, disponibile sia in versione yogurt da bere (Shaker, 250ml con cannuccia applicata, ndr), sia in confezioni da 4 vasetti da 100 grammi con divertenti packaging personalizzati con i personaggi della saga». L’innovazione, declinata ai prodotti, è per il Gruppo una leva di crescita fra le più importanti: «Puntiamo molto sui nostri nuovi lanci, e per questo ciascuno è sostenuto anche sul fronte comunicazione con campagne above e below the line». 16

MILLENNIANS Frédéric Sudre (foto in basso) spiega le strategie per conquistare i consumatori del futuro

Logico, a fronte di quanto dichiarato dal manager, che il picco di nuovi prodotti lanciati nel 2015 abbia portato Danone Italia a incrementare la propria spesa per la comunicazione: «Il budget 2015 è cresciuto del 27% rispetto al 2014 con una forchetta che va dal 10 al 30% per l’online, a seconda dei brand», dichiara infatti Sudre. Un investimento gestito per il media da Mindshare, riferimento per tutti i brand del Gruppo. Sul fronte creativo l’agenzia che segue i marchi Danone in Italia è Y&R/VML, ma «nel caso specifico del prodotto Actimel – precisa al proposito il manager –, stiamo collaborando anche con The Big Now». Strategicamente, Danone ha ampliato i suoi piani sul fronte della comunicazione pubblicitaria: «Siamo passati da un media mix 100% tv a un planning più articolato, che oltre al piccolo schermo comprende anche altri mezzi, come web, radio e out-of-home, in linea con la dieta mediatica del nostro consumatore. Per massimizzare i touchpoint con il nostro target, ci stiamo inoltre concentrando a integrare le nostre campagne di comunicazione con attivazioni sul territorio». Ed entro questo quadro «il digital è più che strategi-

co, se si tiene conto del fatto che la ormai famosa generazione dei Millennials, i cosiddetti digital natives, rappresentano i consumatori del futuro. Trovare il modo giusto per comunicare con loro diventa quanto mai fondamentale». E a proposito di futuro, non può mancare in chiusura un accenno ai progetti del Gruppo per il prossimo anno: «Nel 2016 lanceremo la nuova variante Danette Sensation (già presente nel mercato francese, ndr), dove gusto e piacere sono raddoppiati. Ma non voglio svelarvi troppo, scoprirete questa nuova esplosione di gusto nei prossimi mesi», conclude Sudre.

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Contemporary marketing

Il “nuovo” Natale di Bauli prende vita in adv e online Il brand inaugura un corso di comunicazione che punta a un maggiore coinvolgimento dei consumatori, in un dialogo “fatto col cuore”. Oltre a un inedito commercial, affiancate tante iniziative digital e social di Caterina Varpi

Alcuni brand sono proprio sinonimo di Natale. È il caso di Bauli, on air con una nuova creatività, maggiori investimenti in advertising classico e una nuova strategia che coinvolge in modo integrato il mondo digitale, per una campagna che segna l’inizio di un coinvolgimento del consumatore in un dialogo “fatto col cuore”. L’adv è a cura di Saatchi & Saatchi, che ha vinto la gara creativa indetta dall’azienda a luglio. La creatività digital e social è, invece, firmata Ambito5. Dal 21 novembre è andato on air, sulle principali emittenti na-

#Anatalepuoi E' questo l'hashtag che accompagna tutte le iniziative social del brand. Online anche il rinnovato Bauli.it firmato Caffeina

SKY con Extra la relazione con il cliente è al centro

zionali, il nuovo spot di Natale dedicato al Pandoro. Sulle note della canzone, ormai classica per Bauli, “A Natale puoi”, il nuovo film incanta grazie a una storia raccontata con gli occhi carichi di stupore tipici dei bambini. Il commercial è stato anticipato nella versione integrale da 45” a tutti i fan sulla pagi-

na facebook.com/dolcebauli: qui, ma anche su tutti gli altri social presidiati dall’azienda, per il periodo natalizio saranno proposte nuove rubriche con contenuti tematici coinvolgenti arricchiti dall’hashtag #ANatalePuoi. L’obiettivo è quello di avvicinarsi sempre di più ai consumatori e comunicare in maniera diretta e interattiva i valori identificativi del brand. Lo stesso stile di comunicazione si troverà sul sito Bauli.it, online in versione completamente rinnovata dal 20 novembre, e che da allora rappresenta la nuova casa digitale dell’azienda: il punto di partenza per coinvolgere il consumatore in un racconto di marca, con l’obiettivo di fare dell’arte pasticcera una narrazione creativa e interessante durante tutto l’anno, a partire dal momento più speciale per Bauli, il Natale. A realizzare la piattaforma è stata Caffeina, anch’essa scelta a seguito di una gara.

I protagonisti Tre i volti noti protagonisti della campagna di lancio del "programma fedeltà" di Sky, Extra. Nello specifico, Mika (in foto), Joe Bastianich e Gianluca Vialli

Non potendo più contare sulla Champions League, come noto passata quest’anno al concorrente Premium, Sky punta sul servizio al cliente e lancia Extra, un nuovo “programma” dedicato ai clienti affezionati. Extra rappresenta un modo nuovo di concepire la relazione con l’abbonato, che darà la possibilità di accedere a un serie di vantaggi e benefici via via più ricchi con l’aumentare degli anni passati insieme a Sky. Oltre a ricevere contenuti e prodotti esclusivi Sky, i clienti “storici” potranno partecipare ad una serie di eventi live targati Sky e usufruire di un servizio di assistenza dedicato, di benefit e promozioni su prodotti di brand partner, tra cui RCS, Fastweb, UBI Banca, Total Erg, Genialloyd, Nespresso. Il tutto è stato lanciato con una campagna multimediale, firmata da Connection-e e prodotta da Akita Film. Protagonisti Joe Bastianich, Mika e Gianluca Vialli in veste di “angeli custodi degli abbonati Sky” che accompagnano nella loro quotidianità e con cui si confrontano per capire quali premi e benefici potrebbero desiderare, riuscendo sempre a rispondere al meglio alle loro aspettative. 18

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NEXT  Dopo averlo presentato a ottobre, alla presenza dei suoi partner editoriali (tra cui l’italiana La Stampa), nelle scorse settimane sono anche stati ufficializzati i nomi dei partner pubblicitari di Accelerated Mobile Pages, la nuova soluzione tecnologica di Google che aiuta i publisher a mostrare “articoli istantanei” alle persone che usano i loro servizi su mobile. Si tratta di Outbrain, AOL, OpenX, DoubleClick e AdSense. AMP debutterà come prodotto vero e proprio all’inizio dell’anno prossimo.

“Per te, per me, Pernigotti”: con questo claim Pernigotti è recentemente tornata in comunicazione, affiancata da un nuovo partner pubblicitario, Lorenzo Marini Group. Un primo flight è già partito, su tv, social media e azioni di promo pubblicità sul territorio nazionale. Ma per il 2016 sono previste ulteriori pianificazioni, che utilizzeranno esterna, stampa e web, a cura di Sottomarini, la web factory del Gruppo guidato da Lorenzo Marini. Il tutto pianificato da OMD.

Importante new business per Plan.net, digital agency di Gruppo Serviceplan, che dopo una gara ha acquisito l’incarico per la gestione di tutte le attività di comunicazione di Burger King per l’Italia. L’agenzia è già attiva sui canali social del marchio mentre a inizio 2016 sarà pronta una nuova app, ci sarà il restyling del sito e partiranno le campagne atl, compresa quella televisiva. Burger King, in fase di forte sviluppo, ha in programma per i prossimi mesi numerose nuove aperture.

14 gennaio 2016: in questa data Repubblica compirà 40 anni, e questo sarà anche il giorno di un altro importante avvenimento nella storia del celebre quotidiano. Ezio Mauro, a capo della redazione dal 1996, infatti, lascerà la direzione. Al suo posto arriverà Mario Calabresi, attuale direttore de La Stampa.

The Connecting MarketPlace


#(dossier)

IAB Forum 2015 contenuti e intrattenimento 20

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Per la tredicesima edizione di IAB Forum, l’evento di riferimento per chiunque si interessi alla comunicazione interattiva, IAB Italia ha ideato un palinsesto in grado di coinvolgere tanto gli addetti ai lavori quanto una platea più ampia: il digital, infatti, deve saper parlare a un pubblico sempre più allargato di Lorenzo Mosciatti All'interno, interviste di Francesco Fontana, Simone Freddi, Teresa Nappi, Guglielmo Ruberti e Gianluca Scudieri

«I

Nella foto: un momento dell'edizione 2014 di IAB Forum enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

n un contesto dove la pervasività di Internet è ormai assodata e le persone hanno mutato radicalmente abitudini quotidiane e modelli di consumo, diventa cruciale capire con quali formati e contenuti comunicare con i consumatori, riuscendo ad essere nello stesso tempo efficaci da un punto di vista di branding, tempestivi nell’anticipare e rispondere alle esigenze degli utenti e spettacolari e divertenti per coinvolgere i clienti». Il ragionamento è di Carlo Noseda, presidente di IAB Italia oltre che Ceo e Co-Founder di un’agenzia pubblicitaria dal profilo fortemente innovativo come M&C Saatchi. E’ innegabile che il digital advertising abbia un ruolo sempre più centrale all’interno del contesto socio economico italiano, un trend che ha indotto IAB Italia a evolversi e trasformarsi in risposta a questa nuova realtà. Negli ultimi anni l’Associazione ha raccolto un sempre maggiore consenso e adesioni dal mondo dei grandi investitori; solo nel 2015 hanno scelto di associarsi a IAB Italia aziende del calibro di Piaggio, CheBanca!, Banca Generali e Telecom. «Anche il Forum 2015 rispecchia questo scenario – ci ha spiegato lo stesso Noseda per introdurci l’edizione 2015 dell'appuntamento -. All’insegna del claim “Learn, Do, Become” che richiama le tre fasi dell’evoluzione di IAB negli ultimi anni, apprendimento, azione e trasformazione, abbiamo voluto organizzare un evento altamente spettacolare, che si rivolge tanto agli operatori del settore quanto alla molteplicità di attori coinvolti in questo mondo». Il tredicesimo IAB Forum milanese godrà di un panel rilevante di speaker e celebrities, italiane e internaziona21


#(dossier) li, che affronterà tematiche importanti come quelle dell’evoluzione del mercato e della tecnologia digitale - con particolare riferimento all’Internet of Things e alle opportunità che offre - alternando momenti di entertainment, insight creativi e workshop sulle leve strategiche del mercato. Da Oliver Stone a Martin Eberhard, l’obiettivo è sorprendere

Oltre a essere il momento di riferimento per l’intera industry, IAB Forum sta diventando un evento dedicato anche ai non esperti del settore, in quanto la comunicazione digitale è ormai un fattore strategico per la crescita del nostro Paese. Con la partecipazione dei Diamond Sponsor Kijiji - Gruppo Ebay, RadiumOne, SKY, TIM, e dei Platinum Sponsor AOL, Ligatus, Next Fourteen, OVH.it, Rocket Fuel e Zodiak, IAB Forum 2015 si preannuncia quin-

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gli ospiti Nelle foto sotto, alcuni tra gli ospiti più attesi. Da sinistra: Oliver Stone, Matin Eberhard, Limor Schweitzer; nella seconda fila Marta Valsecchi, Paolo Barberis, Francesco Nazari Fusetti

di denso di sorprese e di novità. Quest’anno sul palco dell’importante evento si alternano special guest italiani e internazionali, come il regista e sceneggiatore, tre volte Premio Oscar Oliver Stone e il visionario ingegnere co-fondatore di Tesla Motors, Martin Eberhard. I due ospiti, entrambi protagonisti di progetti altamente innovativi per il loro settore, si raccontano agli spettatori in un format di forte impatto: Stone presenta la sua idea di innovazione digitale in ambito cinematografico e la sua visione di come si trasformerà il mondo del cinema e dell’advertising nei prossimi anni. A Eberhard invece va il compito di descrivere il percorso attraverso il quale la tecnologia ha cambiato e cambierà abitudini ed esperienze di consumo, in un’ottica di una sempre maggiore centralità della persona e di un gusto estetico che racchiude bellezza e funzionalità.

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#(dossier) Il digital è nella vita di tutti i giorni

IAB Forum 2015 si apre in entrambe le giornate con il Magic Experience Designer, Ferdinando Buscema, pronto a stupire la platea con un intervento che rappresenta in maniera creativa il fil rouge comune alle sessioni del Forum: la tredicesima edizione dell’evento, infatti, è una rappresentazione di come il mondo digitale stia penetrando sempre di più nella vita di tutti i giorni, attraverso tecnologie che stanno già attirando l’attenzione e che sono destinate a rivoluzionare il modo di relazionarsi, non solo tra marca e consumatori, ma anche più in generale nella quotidianità di tutti noi. Ci sarà infatti spazio per il fenomeno degli Youtubers, con quattro tra i più famosi creator italiani del momento: Favij, Leonardo Decarli, Federico Clapis e Zoda, ma anche per la robotica e l’innovazione tecnologica connessa al mondo della comunicazione, con uno dei più importanti esperti al mondo: Limor Schweitzer, Founder & CEO RoboSavvy, che tratterà di come droni e robot cambieranno usi e costumi sociali. I nuovi dati del mercato

Nelle due mattinate, sul palco della Plenaria si avvicenderanno tanti relatori che porteranno il proprio contributo sull’andamento e sui trend del mercato dell’advertising digitale. Come di consueto la fotografia della fruizione internet è territorio di Audiweb, mentre l’analisi dettagliata dell’andamento del comparto pubblicitario è demandata a Marta Valsecchi, Direttore Osservatorio Internet Media della School of Management Politecnico di Milano. C'è molta curiosità come sempre per i nuovi dati del mercato, che tradurranno in cifre le sensazioni che hanno accompagnato questa stagione della pubblicità italiana in digitale. L'attesa è per una crescita degli investimenti di una decina di punti percentuali, con picchi molto elevati per alcuni segmenti a partire dal Programmatic, che dopo i primi fuochi d'artificio del 2014 quest'anno è entrato in una nuova fase, più matura ma sempre in forte accelerazione. Mobile, video e social media, ma anche viewability e ad blocker, sono altre parole che sicuramente risuoneranno spesso in questa edizione di IAF Forum, così come le vedrete ricorrere frequentemente nelle pagine a venire, dedicate al consueto giro di microfoni pre-IAB con i protagonsti del mercato. 24

AGENDA #iabforum 2015 Modera: Marco Montemagno, Founder SuperSummit

1 dicembre 09.30

Apertura lavori

09.35

Opening Ferdinando Buscema, Magic Experience Designer

09.45

Il mercato italiano, presente e futuro Carlo Noseda, Presidente IAB Italia Michele Marzan, Vice Presidente IAB Italia

10.10

Pianeta Italia: i dati del mercato 2015 Marco Girelli, Consigliere di Amministrazione Audiweb e Vicepresidente AssoCom Marta Valsecchi, Direttore Osservatorio Internet Media della School of Management Politecnico di Milano

10.30

Il Digital in Italia, prospettive e sviluppi Simone Battiferri, Direttore Business Telecom Italia-TIM

10.50

Programmatic Advertising Frédéric Bellier, Managing Director SEMEA RadiumOne

11.05

Coffee break

11.30

Parola ai protagonisti: quale ricetta per vincere online nel 2016 Aldo Agostinelli, Digital Marketing & Sales Director SKY Italia Gabriele Mirra, Chief Operating Officer Italiaonline

11.50

Le persone al centro del “connected commerce” Alessandro Coppo, Vice President, General Manager, eBay Classifieds Group

12.10

I trend dell’adv: mobile e platform Frederic Joseph, Global COO & UK CEO S4M Graham Moysey, Head of AOL International

12.30

Nuovi modelli di Adv: le webstars Luca Casadei, Founder & CEO Webstars Channel Federico Clapis, Zoda, Favij, Leonardo Decarli

12.50

Storytelling e news Renato Cohen, SkyTg24

13.05

Chiusura Lavori Stefano Portu, Consigliere IAB Italia Daniele Sesini, Direttore Generale IAB Italia

2 dicembre 09.30

Apertura lavori

09.35

Opening Ferdinando Buscema, Magic Experience Designer

09.40

Building a culture of innovation: present and future of technology Martin Eberhard, Co-fondatore Tesla Motors

10.20

Celebrities e digital Melissa Satta

10.35

Celebrities, charity & web series Francesco Nazari Fusetti, Co-Founder & CEO Charity Stars Francesco Facchinetti

10.55

Coffee break

11.15

Pianeta Italia Paolo Barberis, Consigliere per l’innovazione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi Riccardo Donadon, Founder & CEO H-FARM SpA

11.35

The new mobility trend Alex Mackenzie Torres, VP Global Product Marketing Moovit Jeffrey Schnapp, CEO Piaggio Fast Forward

11.55

Droni e robotica del futuro Limor Schweitzer, Founder & CEO RoboSavvy

12.15

Faccia a faccia con Oliver Stone, regista e sceneggiatore

13.00

Chiusura lavori Carlo Noseda, Presidente IAB Italia enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


Thank you for the music

È la più trasversale delle arti e la più popolare delle passioni. È social ma intima, è universale ma personale… la musica, immagina dove può arrivare. Shazam e Mediamond sono ora partner: così la tua pubblicità ha un posto speciale dove incontrare il suo pubblico. E non abbiamo pensato solo a formati e inventory. Insieme alla musica, immagina dove puoi arrivare.

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#(dossier)

77Agency

Digital senza confini Dopo un anno denso di progetti (e con un fatturato in netta crescita), l'agenzia affronterà il 2016 con strategie pensate in un'ottica drive-to-store. "I tempi sono maturi", dichiara il Partner & General Manager Amedeo Guffanti

Non si ferma l’evoluzione di 77Agency, l'agenzia internazionale specializzata in comunicazione sui new media guidata da Amedeo Guffanti, che ne è Partner & General Manager. La struttura, tra i leader europei indipendenti in diversi settori del digital, dalla gestione delle campagne sui vari device alla search, dal social media marketing alla performance, sta ora maturando esperienze importanti nel drive-to-store, come ci spiega Amedeo Guffanti in questa intervista. Perché la maggiore prova di maturità del digitale forse consiste proprio nella dimostrazione di efficacia fuori dai suoi confini, 26

per così dire, virtuali. Che anno è stato per 77Agency il 2015? Stiamo chiudendo un anno positivo, denso di progetti stimolanti e all’insegna della crescita, come testimonia il fatturato in questo esercizio che toccherà, a livello di gruppo, i 30 milioni di euro. Siamo una piccola multinazionale, presente in quattro Paesi (UK, Italia, Olanda, Lettonia), e, nell’ambito di un mercato che sembra evolvere nel segno delle concentrazioni, restare indipendenti e crescere in modo deciso è sintomo di forte qualità e di innovazione continua.

EVOLUZIONI Secondo Amedeo Guffanti (nella foto) il digital ha grandi potenzialità ancora inespresse e sarà sempre più al centro del rapporto marca-utente

Dal punto di vista dell’offerta, su quali novità vi state maggiormente concentrando? La costante evoluzione è la cifra della nostra offerta, e guardando al 2016 concentreremo gli sforzi nello sviluppo di strategie orientate all’uso di internet non solo sotto il profilo del digital-to-digital, ossia per creare rapporti diretti fra marketing in rete e conversioni online, ma partendo dal presupposto che il digitale sia ormai maturo per essere utilizzato dai grandi marchi che sono presenti sul territorio in ottica di drive-to-store. In definitiva, 77Agency l'anno prossimo userà il digitale per portare le persone nei punti di vendita fisici, avendo studiato e approfondito come si debba raggiungere un utente tramite internet per indurlo a entrare in un negozio. Questo dimostra che il digital attuale ha tanti elementi di novità. Quali sono le prospettive del settore? A differenza di altri mezzi di comunicazione, in cui lo spazio di manovra è ormai molto limitato, internet dal punto di vista pubblicitario può ancora crescere, e molto. Personalmente, mi sento di dire che il digitale ha espresso il 30%, forse il 40% del proprio potenziale. Sono tantissimi i brand che non usano internet nella sua totalità, che non ne sfruttano a pieno le capacità, senza contare il velocissimo miglioramento in atto negli strumenti tecnici e nella tecnologia, che apre continuamente spazi inesplorati. Il digital, in sostanza, sarà sempre di più al centro del rapporto tra la marca e i suoi clienti attuali e potenziali, anche uscendo dai suoi attuali confini immateriali. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


Anna sta rinnovando il suo guardaroba. Catch the moment. Saprai quello che le piace. Saprai quando e come raggiungerla, quali offerte vorrĂ ricevere e quali la sorprenderanno maggiormente. Teradata rende tutto piĂš semplice.

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#(dossier)

WEBORAMA

Obiettivi ambiziosi, Ma sempre data driven

Un 2015 incoraggiante quello che si avvia a chiudere l’azienda, specializzata da oltre 17 anni nella gestione di dati. Dodici mesi in crescita che fanno da base per un nuovo anno di grandi sfide

Da anni azienda all’avanguardia nello sviluppo di tecnologie utili nel campo della data science, Weborama si prepara attivamente al prossimo IAB Forum e, attraverso le parole di Roberto Carnazza, Country Manager per l’Italia, analizza così il 2015 ed espone le prospettive dell’azienda per il 2016, definito dallo stesso dirigente “ambizioso”: «Da oltre 17 anni, Weborama sviluppa tecnologie e servizi all’avanguardia nel campo della data science. Il nostro core business sono quindi i dati, uniti agli strumenti in grado di renderli rilevanti per le aziende. Weborama – continua Carnazza – offre un valore aggiunto che quasi nessun altro può dare nell’ambito dell’audien28

ce driven advertising: coniugare una base dati esclusiva con la tecnologia in grado di renderla rilevante. Questo avviene fondendo un'acquisizione dinamica dei profili degli utenti e delle loro caratteristiche con logiche di acquisto automatizzate, guidate dalla scelta dei profili idonei al targeting, massimizzando così i risultati. Il tutto grazie a una tecnologia proprietaria e con un approccio consulenziale, basato sui bisogni e gli obiettivi del singolo cliente». Come si chiude il vostro 2015 e cosa prospetta il 2016? Il 2015 ha visto un’ulteriore crescita a doppia cifra nel nostro Paese, oltre a un’espansione a livello globale: al di là del con-

ampia visione Roberto Carnazza, Country Manager per l'Italia, anticipa che anche nel 2016 Weborama valorizzerà la sua vocazione di azienda innovatrice

solidamento della nostra presenza in Europa, Weborama si sta aprendo ai mercati extra-europei come gli Stati Uniti e l’America Latina, estendendo quindi la propria attività a 17 Paesi. In Italia l’azienda dispone di una base dati di circa 65 milioni di cookie unici, classificati in funzione di variabili comportamentali, di interesse e sociodemografiche. Per il 2016 abbiamo obiettivi ambiziosi sia a livello economico che di business: prevediamo di proseguire in un trend di crescita analogo a quello del 2015 nonché di accrescere l’offerta di dati e sviluppare ulteriormente i nostri strumenti tecnologici, come la nostra Data Management Platform, Weborama Audience Manager, in modo da offrire ai clienti un servizio sempre più completo e integrato. Tutto questo senza dimenticare la nostra vocazione di innovatori anche nel campo della tecnologia “pura”: quest’anno abbiamo sviluppato, ad esempio, una vasta gamma di formati completamente in HTML5, erogabili quindi con successo su tutti i browser e tutti i device. Cosa vi aspettate da questo IAB Forum e in che veste parteciperete? Il nostro workshop "Da Big a Smart Data: raccolta, elaborazione e attivazione dei dati per aggiungere valore alle azioni di marketing" ha lo scopo di aiutare le aziende e gli operatori nella comprensione del valore dei dati in una moderna strategia di comunicazione. Disporre di tanti dati è inutile se non si sa come innescare quel circolo virtuoso che collega la raccolta ad apprendimento, elaborazione di modelli, costruzione di profili, utilizzo e, quindi, nuova raccolta: solo così i dati costituiscono un asset vitale e insostituibile. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015



#(dossier)

blogo

A stretto contatto con il lettore, anche per i brand La scelta di internalizzare la concessionaria è stata, per il network di news, una scelta molto azzeccata a cui ha fatto seguito la crescita del fatturato. E per il nuovo anno «il focus sarà sull’audience», dichiara il Ceo e Owner Salvatore Esposito

Audiweb lo ha incoronato come editore nativo digitale con il maggior numero di lettori. E’ questo sicuramente uno dei vanti più grandi per Salvatore Esposito, Ceo e Owner di Blogo. Con Engage, il “numero uno” del portale di informazione ha voluto commentare i fatti salienti dell'anno in corso: «Nel 2015 abbiamo deciso di internalizzare l’attività di concessionaria per avere un team al 100% focalizzato sulla valorizzazione commerciale di Blogo. E' stata una scelta di grande successo, perché ci ha consentito di far dialogare in modo sempre più coordinato le varie anime dell’azienda. Chiuderemo il 2015 con una buona crescita del fatturato, anche grazie a soluzioni pubblicitarie più in linea con l’evoluzione del nostro prodotto editoriale». Buon sviluppo a livello di fatturato, dunque, e ciò fa pensare a una fine della crisi che, però, Salvatore Esposito afferma di non avere mai riscontrato nel comparto digitale: «Se si considerano tutti i player, il mercato è sempre cresciuto a ritmi importanti e, a mio parere, sta cambiando in meglio. L’attenzione è concentrata su due aree. Da una parte dati e tecnologia che consentono di rendere più efficienti gli investimenti pubblicitari, dall’altra una sempre maggiore attenzione verso progetti legati ai contenuti (content marketing e native advertising, ndr) per cercare di coinvolgere gli utenti nella 30

OLTRE LA CRISI Secondo il Ceo Salvatore Esposito il mercato dell'adv online sta cambiando in meglio: più dati e tecnologia e più attenzione ai contenuti

loro navigazione piuttosto che interromperli o, peggio ancora, disturbarli». Ha parlato di evoluzione dell’offerta pubblicitaria che si allinea al prodotto editoriale. Ci descrive che tipo di servizi fornite ai clienti, magari citandone qualcuno? Abbiamo lavorato in modalità custom con molti clienti, sia con prodotti editoriali ad hoc sia con formati speciali. Ad esempio, abbiamo realizzato una trilogia di Magazine dedicati a internet con approfondimento di tutte le evoluzioni che lo sviluppo della rete ha prodotto sui costumi e sulle abitudini degli utenti (dalla omotica, al design, all’healthcare, ndr), realizzando Internet Of Things, Internet Of People, Internet Of Fun. A investire in modalità native sui Magazine, due brand importan-

ti come Vodafone e Fastweb, che hanno totalizzato circa 1 milione di visualizzazioni ciascuno. Nel caso di prodotti come i blog editoriali, abbiamo lavorato per Poste Italiane al fine di creare uno spazio incentrato sulle PMI in cui approfondiamo tutte le tematiche di interesse per il B2B. La struttura del prodotto è fortemente integrata in modalità nativa con il pacchetto di soluzioni che il cliente ha pensato e sviluppato per le PMI. Il prodotto ha riscosso un buon consenso, a tal punto che anche altri brand istituzionali sono pronti a replicare lo stesso schema. Questo sul fronte contenuti. E in termini di formati come si articola la vostra offerta? Mettiamo a disposizione degli spender formati rich media. Tra questi cito su tutti il Big Head, un formato che occupa tutto lo screen con frequenza 1 per utente, in modalità responsiva su tutti i device. La creatività propone all’utente una serie di interazioni utili ad aumentare l’awareness del brand e della sua offerta. Anche qui si sono registrati numeri eccellenti, con circa 1,5 milioni di impression, una CTR dell’1,2% e oltre le 500 mila interazioni totali con il formato. In prospettiva come vede il 2016? Avete già novità in cantiere? Il 2015 per Blogo.it è stato un anno di crescita ma per il prossimo ci sono novità in arrivo. Tutta l’offerta del 2016 sarà concentrata su strumenti che permettano di raggiungere in modo efficace l'intera audience di Blogo. Formati 100% responsive, focus su contenuti sponsorizzati, sia video sia testuali, veicolati sulle piattaforme in cui Blogo è presente (siti, social network e app, ndr).

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— Smartphone

Per la maggior parte dei responsabili marketing è sempre la stessa persona

Tablet —

6.30 del pomeriggio — Martedì — TV in streaming — Facebook — Parzialmente nuvoloso —

Ricerca per visita medica — — Domenica — L’ora del film — Ricerca per le vacanze — Musica in streaming Risparmi per l’Università —

— Torino — Attrezzatura sportiva — Architettura

22˚ C —

— 28˚ C

— Guardando un panorama

Libri —

— Notizie Adv su assicurazione vita — Milano — Alla ricerca di un Minivan — Consegna di cibo a domicilio —

— Scarpe da ginnastica appena viste

Moment Scoring™ considera Roberto ogni volta in maniera diversa — Pubblicità di tour operator vista ieri

— FIFA

— Programmare un viaggio

— Viaggio

Se è la coppa del mondo o se è il momento di assaporare un bicchiere di vino, il Moment Scoring di Rocket Fuel aiuta i responsabili marketing a raggiungere Roberto sulla base di ciò che lo interessa in quel momento. Non sorpende quindi che la ricerca che Rocket Fuel ha commissionato a Forrester dimonstri che Moment Scoring è in grado di aumentare le performance della campagna fino al 229%*. Non importa quale sia il tuo obiettivo, Rocket Fuel può aiutarti a non sprecare i tuoi budget pubblicitari e a cogliere il miglior attimo di marketing. Scopri di più sulla nostra piattaforma di marketing multi-channel sia tramite la nostra piattaforma self-service che tramite il nostro managed service e permettici di presentarti le nostre soluzioni DMP e DSP. Visita oggi il nostro sito RocketFuel.com/Fortune.

Attrezzatura sportiva —

Viaggio —

Libri —

Instagram — Auto — Calcio —

Ciclismo — — Libri — Auto — 11.30 del mattino

— 2 prodotti nel carrello

Mappe — *Su studio TEI (Total Economic Impact) commissionato a Forrester da Rocket Fuel nel 2013, è emerso che la tecnologia di programmatic buying di Rocket Fuel, grazie all’algoritmo di intelligenza artificiale proprietario, ha generato un ritorno sull’investimento (ROI) del 229% per le agenzie e del 192% per gli advertiser su un arco temporale di tre anni.


#(dossier)

CLICKPOINT

mirate senza dispersione di budget da parte del cliente.

Il Ceo della compagnia, Roberto Siano, è soddisfatto dei risultati 2015: “Trend più che positivo” e annuncia, per il 2016, novità riguardo ai servizi di gestione dei database email: “Puntiamo a consolidarli sempre di più”

Parteciperete a IAB Forum? Se sì, con quali attività/obiettivi e cosa vi aspettate dall’evento? IAB Forum è da anni un momento importante per il digital Italiano, un'occasione in cui tirare le somme sull’anno trascorso e condividere con clienti e fornitori gli obiettivi per il futuro. Siamo alla nostra ottava edizione, per noi non rappresenta tanto una vetrina quanto un motivo di incontro con i player del settore.

Crescita da sinergie internazionali L’email marketing resta uno dei canali privilegiati dagli utenti per ricevere comunicazioni, avvisi, conferme e notizie, anche nell’era del mobile. Clickpoint da anni offre ai propri clienti un servizio di email marketing basato su un innovativo sistema proprietario ottimizzato anche per i dispositivi mobili, con campagne ad hoc realizzate grazie al supporto di professionisti esperti. Non a caso il 2015 della società si chiuderà con una crescita del 30% sul primo semestre 2014. La società sarà quindi presente a IAB Forum - è l’ottavo anno consecutivo - per incontrare gli stakeholders del settore e ascoltare le ultime tendenze in fatto di digitale. Del momento di Clickpoint e del futuro prossimo della società ci ha parlato Roberto Siano, Ceo & Founder. Che anno è stato per voi il 2015 e come vi apprestate a chiuderlo in termini quantitativi e qualitativi? L'anno in corso, per Clickpoint, sta mostrando un trend più che positivo con una crescita del 30% sul primo semestre 2014. Un fattore determinante sono state le sinergie che abbiamo realizzato sul piano internazionale, unite a nuove tecniche di ottimizzazione della delivery introdotte all’interno della piattaforma. 32

Dal native, al mobile, al programmatic, il digital è in fermento. Il mercato italiano è pronto all'innovazione? Il mercato italiano è sempre pronto a recepire le novitá anche se occorre tempo per modificare le abitudini di investimento, basti vedere il caso del mobile. Ogni novità va ponderata e applicata al caso concreto, c’è sempre il rischio di commettere errori seguendo semplicemente un “trend”. Durante i dieci anni di attività, in Clickpoint abbiamo vissuto diversi trend, sempre senza preconcetti ma con la dovuta prudenza caso per caso.

Sul fronte della vostra offerta, quali novità stanno catturando maggiore attenzione e maggiori sforzi? I nostri servizi di gestione database email per conto dei publisher sono in continuo sviluppo e puntiamo a consolidarli sempre di più. La nostra piattaforma di emailing offre possibilità di segmentazione e retargeting - abbinabile alla display - che ci consentono di deliverare campagne

CONFRONTO Secondo Roberto Siano (in foto) la partecipazione a IAB Forum è un must per "tastare il polso" al settore e fare il punto sugli obiettivi raggiunti

Qual è una case history che vi rappresenta particolarmente e volete raccontarci? Nella nostra attività 2015 spiccano alcune interessanti campagne multicountry gestite dal team Clickpoint Spagna. In Italia è difficile incontrare clienti e budget di respiro internazionale e questa modalità di lavoro è stata per noi molto significativa e stimolante. Un player, in particolare, che mi piace citare è Westwing, specializzato nell’Home and Living, che in Italia è conosciuto con il brand Dalani e per il quale operiamo nel nostro Paese ma anche in Spagna, Francia e Brasile. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


TG|ADV

LE REGOLE NUOVE DEL DOPO CRISI Il peggio è alle spalle e una storica big dell'adv online spiega la propria riorganizzazione interna necessaria a rispondere in modo competitivo, rapido e flessibile agli stimoli offerti da un mercato in evoluzione

Il 2015 è stato per tg|adv, leader fra le concessionarie del mercato digitale italiano, un anno molto complesso. Ma per scelta. Infatti il Ceo della società Alberto Gugliada spiega che il gruppo ha deciso ancora una volta di rafforzare il suo innovativo posizionamento cavalcando, con tempestività e tanto “fiuto” professionale, le nuove regole del gioco e le opportunità del digitale. Vediamo i dettagli. Come potrebbe definire, in poche parole, il 2015 di tg|adv? Complicato. Il 2015 è stato sicuramente un anno complicato perché il nostro gruppo vuole essere in prima linea sulle nuove iniziative e sempre innovativo. Ci siamo messi in gioco, abbiamo cambiato la struttura interna e siamo stati rapidi nel cambiamento, assumendo nuove skills e nuove professionalità in risposta ai temi importanti del mercato quali il programmatic e il cambio di pianificazioni. È stata fatta una ristrutturazione dell’area commerciale dando un valore importante al tema delle brand partnership, dedicando una nuova divisione all’interno di Trilud editore. Nel secondo semestre dell’anno, abbiamo registrato un inenGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

cremento degli investimenti e un’ottima risposta del mercato, superiore alle aspettative: siamo molto soddisfatti perché significa che la scelta che stiamo facendo è quella corretta. A giugno tg|adv ha comunicato l’integrazione con la DMP Krux. Quali riscontri avete già registrato? Perché una DMP funzioni e produca benefici ci vuole tempo, deve lavorare, raccogliere i dati che poi vengono utilizzati internamente sia in ambito commerciale per la targettizzazione adv, sia in termini editoriali per avere una maggiore conoscenza dei profili che navigano sui nostri siti. Diciamo che per noi Krux è un progetto strategico, che viene seguito nella quotidianità e che ha già dato risultati positivi ma che ne darà di ancora migliori nel prossimo anno. Parliamo di mercato. I dati sembrano indicare una certa ripresa degli investimenti. La crisi è davvero finita? La crisi dovrebbe essere finita, ma è stata una crisi così particolare che ha decisamente cambiato le regole del gioco. Uscirne non significa avere una ripresa degli investimenti mantenendo il canone e i modelli precedenti: la competitivi-

La vision Alberto Gugliada, Ceo di tg|adv, spiega come, a fronte di un mercato flessibile e che impone continui cambiamenti, la concessionaria da lui guidata abbia scelto di mettersi in gioco, riscrivendo le proprie regole per cavalcare l'onda dei trend emergenti

tà si è alzata, è diventato sempre più strategico essere veloci, rapidi e snelli con un grandissimo time to market, sempre coscienti delle novità e dei nuovi trend sul mercato, analizzandoli e valutandoli prima che diventino realtà. La crisi ha permesso ai principali gruppi di cambiare un po’ la propria pelle e di lavorare con modalità nuove, molto più rispondenti alle mutate richieste di mercato. Su quali novità dell’offerta tg|adv si sta concentrando? Da un’organizzazione legata a un focus su agenzie e clienti diretti ci stiamo orientando di più ai prodotti. Quindi abbiamo acceso i riflettori sulla parte display e video adv, all’interno della quale diventa molto strategica la skill riferita al programmatic e all’RTB, ma prestiamo molta attenzione anche e soprattutto alle nuove soluzioni advertising nel mobile. Poi abbiamo l’altra divisione dedicata agli accordi di visibilità con i brand. In sintesi, ci stiamo concentrando su dati, programmatic, mobile e brand partnership.

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DIGITOUCH

IN ascesa A COLPI DI TECNOLOGIA

Conferma il suo posizionamento come ad-tech group e investe su più fronti per consolidarlo. Così una delle aziende di primo piano dell’adv online guarda a un futuro prossimo fondato sull’efficacia delle campagne realizzate

Per il Gruppo DigiTouch, uno dei principali player indipendenti in Italia nel digital advertising, il 2015 è stato un anno più che positivo. Dopo l’integrazione dell’agenzia media e creativa Performedia, il debutto in Borsa nel listino AIM, a marzo, e l’acquisizione di E3, specializzata nelle iniziative sui social network, i risultati non si sono fatti attendere. Ora il Gruppo, guidato dal Ceo Paolo Mardegan, punta a un nuovo salto di qualità dei servizi offerti attraverso un’ulteriore implementazione sul piano tecnologico. Partiamo dal bilancio dell’ultimo anno. Come prevedete di chiudere il 2015? È stato un anno positivo per il nostro Gruppo. Nell’H1 abbiamo annunciato una crescita sia in termini di fatturato, il 61,3% rispetto allo stesso periodo del 2014, che di Ebitda, al +9,1%. Essendo un’azienda quotata non possiamo dare disclosure sui financial data della restante parte dell’anno, ma l’ingresso di nuovi clienti e il consolidamento di quelli storici garantiscono solidità al nostro business. Sul lato dell’offerta, su quali novità vi state concentrando? Stiamo lavorando su più fronti attivando le diverse anime del nostro Gruppo. In particolare stiamo 34

rafforzando l’offerta in ambito social & branded content grazie alla condivisione di know-how tra E3 e le altre agenzie del gruppo. In ambito performance, consolidiamo la nostra offerta di lead generation tramite i due siti comparatori MutuiperlaCasa.com e AutoandPlus.com. Siamo inoltre impegnati nello sviluppo e nell’implementazione di tool proprietari per rendere sempre più efficaci le campagne e i progetti che curiamo. La tecnologia è l’elemento imprescindibile della nostra cre-

L'andamento Paolo Mardegan, Ceo del Gruppo DigiTouch, dichiara per la società l'ingresso di nuovi clienti e il consolidamento di quelli storici. Un dato che evidenzia la solidità del business

scita e crediamo sia anche quello determinante per avere successo in questo settore. Per questa ragione abbiamo scelto di posizionarci come un Ad-Tech Group. I dati disponibili sembrano indicare una certa ripresa degli investimenti pubblicitari. La crisi è davvero finita? Confermiamo la ripresa della spesa in ambito digitale e abbiamo un sentiment positivo sul trend futuro di questo settore. Il forecast di eMarketer sembra confermarlo: il report “Western Europe Digital ad spending”, appena pubblicato, annuncia entro il 2019 un aumento degli investimenti in digital advertising in Italia del 33%. Con quali attività parteciperete a IAB Forum? Saremo presenti il 2 dicembre con un workshop tematico in ambito Social Media & Digital PR, che vedrà protagonista la nostra agenzia E3, e un workshop personalizzato a cura di DigiTouch Agency. In entrambi i casi ci sarà la testimonianza di un cliente: E3 racconterà con Peugeot il progetto social&sociale #MoveYourEnergy, legato al lancio della Nuova 208, mentre DigiTouch Agency descriverà con Decathlon la gestione di un progetto multicanale, presentando il caso dell’e-commerce. Qual è dal vostro punto di vista il futuro del digital adv? Siamo convinti che la sua market share aumenterà perché la fruizione dei media passa sempre più attraverso il digitale. Le aziende dovranno quindi adeguare i propri investimenti sui media digitali in proporzione al loro utilizzo da parte dei consumatori: negli USA dicono “money follows eyeballs”. Pensiamo che alcune tecnologie siano ancora in stato embrionale, ma questo è positivo perché evidenzia le grandi opportunità da cogliere. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


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TheOutplay

Il futuro del video? E’ liquido Maggiore presenza internazionale e raddoppio del fatturato per la società, che si sta affermando grazie a un modello che abbatte i tradizionali confini tra editori, produttori di contenuti e adv. A dichiararlo è Carlo De Matteo, Head of Business Division Per il “Content & Audience Network” TheOutplay, il 2015 è stato un anno importante: la società, fondata da Andrea Pezzi ed entrata nel mercato pubblicitario online con un’innovativa tecnologia che mette in comunicazione editori, produttori di contenuti e adv, ha aperto in Danimarca - nuova country dopo Italia e UK - e consolidato la propria crescita, portando il portfolio ordini a 8,5 milioni di euro, con un incremento costante del 100% YoY dal 2013. «E’ un periodo molto positivo sotto ogni punto di vista - dichiara Carlo De Matteo, Head of Business Division dell’azienda -. I risultati premiano la nostra visione da first mover e l’impegno di molte persone che hanno lavorato con passione, senza risparmiarsi, per far diventare TheOutplay la realtà che è oggi, un’azienda internazionale e apprezzata da grandi brand in molti paesi». Carlo, qual è dal vostro punto di vista il futuro del video adv? Come diciamo da anni, e il mercato lo conferma, il futuro del video adv poggia sulla capacità degli editori e dei produttori di contenuti video di trattare il video come materia “liquida”, da non relegare dentro i confini “solidi” del proprio sito. Per un editore il modello chiuso non è sostenibile, perché il costo per la produzione di un video è sempre molto superiore al ricavo pubblicitario che lo stesso vi36

deo può generare. Il modello di business di TheOutplay, invece, separa concettualmente il proprietario di un sito (Publisher) dal proprietario del contenuto (Content Owner) consentendo a ciascuno di guadagnare una fetta dei ricavi adv generati. Lo ha capito bene chi usa la nostra piattaforma e ha ottenuto risultati superiori alle aspettative. Dal punto di vista dell’offerta su quali novità vi state maggiormente concentrando? Le novità sono molte. In primis la nuova release della piattaforma Content & Audience Exchange, unica nel suo genere, che segna il passo nel mercato della video syndication a livello internazionale. Oltre all’Exchange di contenuti video, la nostra soluzione integra tutte le componenti per consentire ai clienti di eseguire la propria video strategy: un CMS per gestire i contenuti video sulle proprie pagine, i pla-

La novità A inizio 2016, TheOutplay si prepara a rilasciare il Browser Plugin, grazie al quale gli utenti potranno godere sul proprio device di una vera e propria Tv on-demand

yer dotati di un motore semantico avanzato che permette di aumentare l’inventory video di oltre il 40% e una suite completa per la gestione delle campagne adv che integra ad-server, SSP e DMP. Il tutto con un modello basato sulla revenue share e senza costi di setup. Abbiamo inoltre rilasciato la nuova versione dei player video, gli Smart Widgets, con alcune funzionalità innovative e il 100% di viewability del video pubblicitario. Altro progetto, che vedrà la luce a inizio 2016, è il Browser Plug-in che gli utenti potranno scaricare sul proprio browser per fruire di una vera e propria “TV on-demand” in grado di suggerire video rilevanti per il contesto editoriale della pagina su cui stanno navigando. Dal native, al mobile fino al programmatic: il digital è ricco di nuovi trend, ma il mercato italiano è pronto? Il mercato sarebbe più che pronto, il problema da noi è che non sempre c’è la competenza necessaria, e chi prova nuovi prodotti finisce per strumentalizzarli a proprio vantaggio distorcendone la finalità iniziale. Un esempio su tutti è il programmatic. Nasce per ottimizzare i ricavi dei publisher e per ridurre la dispersione del messaggio pubblicitario per gli inserzionisti. Ma è stato sostanzialmente male interpretato sia dai publisher, che lo hanno usato come strumento per smaltire l’invenduto a un prezzo più basso, sia dai centri media, che lo hanno usato per creare una inventory a prezzi stracciati per poi rivenderla a maggior prezzo arricchendola di dati (quali poi?). Risultato: tutti scontenti. Basterebbe più lungimiranza per trasformare qualsiasi trend in una realtà profittevole per il mercato. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


Comunicare non è una ricetta segreta

Contenuti di qualità, crosscanalità e numerosità di audience restano gli ingredienti fondamentali per ottenere una buona comunicazione, che va preparata con cura e infine servita al giusto pubblico. Con i suoi brand di cucina, Mediamond ti porta vicino a quasi 5 milioni di lettori e utenti ogni mese. E sono contesti premium, come i prodotti che vuoi comunicare. (Total Audience Stampa + Digital – Fonte: stima interna su base dati Audipress e Audiweb)


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Ligatus

Tassi di crescita a tre cifre. focus su adblocker e adtech

Il #1 Native Performance Network è stato il primo a introdurre in Italia una soluzione contro i filtri anti adv ed è pronto a integrare le logiche di programmatic, lanciando sul nostro mercato la DSP e la SSP collegate a efficaci algoritmi di ottimizzazione

Ben 27 miliardi di impressions al mese: Ligatus si conferma il brand numero uno in Europa nel settore e si appresta alle sfide del 2016 da protagonista. Il Sales & Publishers Director per l’Italia Sebastiano Cappa commenta così i dati dell’azienda in vista di IAB Forum, nel corso del quale Ligatus sarà grande protagonista. I dati indicano una certa ripresa degli investimenti pubblicitari. La crisi è finita? Lo scenario degli ultimi due anni ha costretto molti attori a fare scelte sofferte per variare o ridurre gli investimenti. Molti degli advertiser più attivi hanno dovuto riconsiderare i budget ad attività avviate ma, rispetto al 2014, in Ligatus abbiamo notato più pianificazioni last-minute che ora si stanno stabilizzando. Questo per noi ha rappresentato un vantaggio perché gli advertiser hanno ottenuto un riscontro diretto dagli investimenti nel nostro canale generando relazioni di fiducia. La situazione attuale e le analisi di mercato fanno sperare in una ripresa degli investimenti. Che anno è stato il 2015 per Ligatus e cosa si prospetta per il 2016? Il 2015 è stato un anno dal segno molto positivo. Ligatus Italia ha investito su iniziative promosse da IAB Italia fra cui l’annuale IAB Forum, di cui siamo Pla38

tinum Sponsor. Per noi è stato l’anno della crescita: si registrano tassi di sviluppo a 3 cifre su tutti gli indicatori rispetto all’anno scorso, ad esempio a ottobre c’è stato un aumento del 41% in revenue rispetto a settembre e del +144% rispetto a un anno fa. Un aspetto importante dell’offerta è la disponibilità sul mercato di prodotti di Direct Response e di Content Promotion che si completano con quelli per il retargeting per colpire un'audience specifica. Nel caso di campa-

AI VERTICI Sebastiano Cappa dirige da 2 anni la sede italiana del #1 Native Performance Network leader in Europa, che anche quest'anno sarà platinum sponsor di IAB Forum

gne fatte da editori, ciò si traduce nella possibilità di acquisire Unique User o di puntare a riconquistare ex lettori non attivi sul sito; infine c’è la soluzione proprietaria Ligatus capace di bypassare gli Adblocker. Un tema caldo, che ha già superato nei siti premium le analisi passate che si attestavano su un 20/25% del traffico desktop, cioé 35/40% in termini di revenue: questo sarà il tema del 2016 che si prevede ricco di chance perché il Native sarà disponibile in modalità programmatic. Ligatus punta su questo upgrade e siamo pronti a lanciare sul mercato la DSP e la SSP a cui sono agganciati algoritmi di ottimizzazione efficaci. Sfruttando il motore semantico dell'acquisita veeseo, Ligatus ha spazi di evoluzione per i clienti interessati a campagne dinamiche che abbiano un riscontro nel contenuto degli articoli dove sono erogate. Cosa vi aspettate dallo IAB Forum? Lo IAB Forum è l’evento di riferimento per il nostro settore, un appuntamento che consente di formarsi, confrontarsi e tirare le somme. Un anno fa abbiamo avuto un riscontro positivo, in questa edizione vorremmo trovarci a contatto con un pubblico curioso di approfondire la conoscenza delle soluzioni Native in tutte le loro sfumature. Nel Workshop Vip, in programma per il primo dicembre, parleremo di questi aspetti. Il titolo è "Quanto sono efficaci e sicuri i vostri investimenti in digital advertising? Le risposte di Ligatus e dei suoi ospiti su AdBlock, Brandsafety, trasparenza, engagement fino al conversion-rate" e l'obiettivo sarà trasferire al pubblico l’importanza di spostare il focus dalla coda lunga ai siti Premium per quanti vogliano muoversi in ambito Native in sicurezza. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015



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Smartclip Italia

Parola d'ordine: personalizzazione Luca Di Cesare, Managing Director: "Il 2015 è stato un anno di consolidamento, a IAB Forum ci focalizzeremo sulla nuova Addressable Tv, lo strumento che porterà il Programmatic Video Advertising su tutti gli schermi"

Smartclip, un nome sempre più importante e presente sulla scena del Programmatic Video Advertising. E il futuro si annuncia denso di sfide, come spiega in questa intervista Luca Di Cesare, Managing Director in Italia: «Il 2015 è stato per noi un anno di consolidamento della crescita del fatturato e di assestamento per quanto riguarda il team. Il recente ingresso di Giuseppe Bronzino in qualità di Direttore commerciale completa un processo di riorganizzazione che ci ha reso pronti per affrontare il 2016 con un'importantissima prospettiva di crescita». Quali novità state preparando per il futuro? Il 2016 sarà all’insegna del programmatic RTB e i numeri ci stanno dando ragione: nel 2015 il 100% del nostro fatturato è passato attraverso SmartX, la nostra piattaforma video programmatica. Per questo il prossimo anno offriremo SmartX in modalità self service agli editori sul mercato, per consentire loro di creare propri Private Marketplace (PMP). Inoltre, stiamo guardando con profonda attenzione a un mercato in costante evoluzione e che costituirà il tema centrale del nostro intervento a IAB Forum: l’Addressable TV. Stiamo 40

assistendo a una crescita delle diffusione delle nuove TV connesse e smartclip ha aperto un polo tecnologico a Berlino per spingere lo sviluppo di piattaforme white-label per HbbTV e soluzioni pubblicitarie per addressable TV. Questa nuova frontiera della pubblicità, consente, attraverso ad-server, di distribuire e analizzare i formati pubblicitari durante i normali programmi televisivi. Native, mobile, programmatic, video, sono questi i driver del futuro? Direi piuttosto i driver del presente. Smartclip ha sempre lavorato guardando al futuro, trasformandosi da media company in un vero e proprio laboratorio di Ad Technology. Negli anni abbiamo rilasciato soluzioni che oggi sono ancora attualissime e spesso innovative rispetto all’offerta della concorrenza: siamo orgogliosi di essere stati fra i primi a essere 100% vpaid, a proporre video adv sulle applicazioni mobile, a monetizzare contenuti video su SmartTV e a offrire, grazie alla SmartX Platform, la nostra SSP Video proprietaria, soluzioni per Premium Programmatic Video Multipiatta-

DRIVER Luca Di Cesare, Managing Director (foto sopra), rivendica con orgoglio il ruolo di azienda innovatrice che smartclip svolge da sempre

forma. La piattaforma SmartX rappresenta al tempo stesso lo stato dell'arte dell'adserving e la principale Video SSP privata, in grado di offrire un’ottimizzazione olistica delle varie sorgenti di demand, sia programmatiche che dirette. Oggi ci riteniamo i precursori di un altro trend che diventerà il vero driver della pubblicità video: l'Addressable TV. In che veste parteciperete a IAB Forum? Il primo dicembre alle ore 15.45 presso la Sala Amber 5, saremo presenti con un workshop dal titolo 'smartclip Addressable TV: nuove frontiere della pubblicità'. Fra i relatori ci sarà anche Sebastian Busse, Director Addressable TV di smartclip. Intendiamo proseguire nell'attività di comunicazione e di education presso gli operatori del settore e Iab Forum sarà l’occasione ideale per illustrare i vantaggi dell’Addressable TV e il suo obiettivo: portare il Programmatic Video Advertising su tutti gli schermi, inclusi quelli televisivi. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


LINKWELOVE.it

PORTE APERTE AL FUTURO Con la sua piattaforma di native advertising, la società si rivolge a editori, adviser e visitatori coinvolgendoli in una formula proiettata al successo e alla crescita, "catturando" coloro che producono soprattutto contenuti di qualità

Ha festeggiato ufficialmente a giugno il compleanno numero uno, con il primo miliardo di page views, ma prima aveva dedicato oltre un anno di lavoro allo sviluppo della propria piattaforma di content recommendation. Oggi Linkwelove può affermare con orgoglio di aver centrato l’obiettivo: essere un innovativo strumento di guadagno per gli editori e di comunicazione per i brand. «La crescita, che ci ha portato in poco tempo a raccomandare oltre 300 milioni di contenuti al mese solo in Italia, dimostra la nostra capacità di veicolare contenuti appealing verso utenti interessati, coinvolgendo questi ultimi e non interrompendo la loro navigazione - spiega Fabio Frisetti, Co-Founder della società insieme a Giorgio Rossi -. Capacità che ci permette di aprire le porte non solo ai grandi editori ma anche a tutti coloro che garantiscono contenuti di qualità e di valore a prescindere dal numero di visitatori». Attualmente Linkwelove conta su un network formato da oltre 550 editori in Italia, ha stretto partnership con centri media e agenzie oltre che direttamente con diversi brand. Raggiunto con soddisfazione il traguardo posto per fine 2015, sta anche programmando lo sbarco sul mercato spagnolo. Con Fabio Frisetti abbiamo fatto il punto sulle prospettive della pubblicità online e, in particolare, sul futuro del native adv. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

re. La strada per il futuro quindi è aperta, tutte le soluzioni che saranno in grado di svolgere al meglio questo compito saranno vincenti. Il native sarà protagonista finché riuscirà a ridurre la differenza tra contenuto editoriale e contenuto promoted, rispettando sempre l’utente. Il suo futuro? Sicuramente il mobile e la scalabilità. Sul primo non credo ci sia molto da aggiungere, visto che è attualità, mentre sul secondo mi riferisco alla sfida per gli addetti ai lavori di riuscire a rendere scalabile una campagna native. Dal native, al mobile, al programmatic, il digital è ricco di novità. Il mercato italiano è pronto? Nel 2015 abbiamo avuto ottime sorprese riguardo all’evoluzione del mercato digital in Italia e alla sua capacità di recepire, ma direi anche di cavalcare, le novità. Certo sono fenomeni che hanno raggiunto maggiore maturità in altri mercati e che, come spesso avviene, in Italia si affermano con più lentezza. Sono però comunque segnali interessanti e incoraggianti per tutto il settore digital.

Come sta cambiando la pubblicità online? La pubblicità online, in generale, si sta spostando, se pur lentamente, verso forme non intrusive. Ne è testimone il rallentamento della display e della search adv. Il native, in particolare, sta riscuotendo molto successo, come testimoniano i tassi di crescita dei budget investiti, e questo perché le aziende hanno capito che non basta spingere un prodotto o un servizio promuovendolo in ottica push, ma è necessario attirare verso di sé l’utente con contenuti che forniscano valo-

IL NETWORK Linkwelove.it serve in media oltre 550 siti in Italia, produce circa 300 milioni di contenuti raccomandati e garantisce circa 250 milioni di impression al mese. Solo a ottobre ha veicolato più di 30 campagne

Parteciperete a IAB Forum? Se sì, con quali attività e cosa vi aspettate dall’evento? Saremo presenti allo IAB Forum, in entrambe le giornate, con un nostro stand per farci conoscere e confrontarci. Sarà sicuramente un’occasione importante per condividere le nostre esperienze e i nostri progetti con le aziende e i professionisti del settore. Noi siamo pronti e a completa disposizione di chiunque voglia avere informazioni sui nostri servizi o desideri approfondire la nostra offerta sia sul lato publisher sia advertiser. 41


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Pensare e fare in grande, confortati dai numeri Proiettata verso la leadership, la digital agency Webranking si appresta a chiudere il 2015 con una crescita a doppia cifra. Un risultato importante per una struttura che non smette di investire, non solo in un centro operativo nel cuore di Milano ma anche in nuove competenze

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irca un anno fa inaugurava il proprio centro direzionale a Correggio, oggi sede principale dell'agenzia, e ora lancia le basi per un presidio più focalizzato sulla piazza milanese. E' Webranking, la più grande agenzia indipendente di Search Marketing in Italia, e oggi anche uno dei player più interessanti per il media planning data-driven su tutti i mezzi. «L’apertura di un centro operativo a Milano rientra nel nostro progetto di benessere organizzativo e di ampliamento del team che ci siamo posti come mission a partire dallo scorso anno, quando

abbiamo inaugurato la nostra sede a Correggio», dichiara Nereo Sciutto, Presidente di Webranking. «Noi siamo sempre stati commercialmente attivi nella capitale lombarda, ma le evoluzioni del mercato ci hanno messo di fronte alla necessità di presidiare con più efficacia il centro nevralgico del commercio e della comunicazione a livello nazionale. Da qui la scelta di allargare il nostro team con l'obiettivo di arricchirlo di competenze più evolute e più vicine a questa realtà. Affrontan-

nereo sciutto Il Presidente della società spiega il nuovo posizionamento dell'agenzia e i progetti con i quali si appresta ad affrontare una sfida importante per il suo futuro

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AL CENTRO DIREZIONALE DI CORREGGIO (FOTO SOTTO) SI affianca IL NUOVO AVAMPOSTO OPERATIVO milanese, IN zona CORSO COMO: RADDOPPIANO così GLI SPAZI DEDICATI AL CONFRONTO FRA WEBRANKING, I CLIENTI E I PARTNER

do tutto questo, abbiamo pensato al contempo a non stravolgere le abitudini e la vita di quanti fanno e faranno parte della squadra, permettendo loro di raggiungere, ove necessario, la sede centrale senza troppe difficoltà. Ecco perché per il nuovo ufficio è stata scelta una location di prestigio, all'interno di un luminoso palazzo Liberty in fondo a Corso Como, a due passi dallo snodo ferroviario di Porta Garibaldi. Si tratta di una posizione strategica, che permetterà di collegare le nostre due sedi in meno di un'ora». Il nuovo ufficio consentirà in particolare a Webranking di entrare in contatto con i talenti del capoluo-

go lombardo e fornirà al team un nuovo spazio per incontrare partner e clienti. Le attività di recruiting per il nuovo centro operativo sono già iniziate e guardano a figure come SEM Specialist e Digital Planner. Questo perché, come già accennato, la realtà si sta affermando come player per il media planning datadriven e da circa un anno è ufficialmente attiva nel panorama programmatic, dove opera come planner e trading desk indipendente attraverso diverse DSP. «Il mondo programmatico si fonda su due pilastri importanti: l'analisi dei dati e le piattaforme che, sulla base dei dati, permettono una pianificazione intelli-

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gente. Tale prassi, innovativa per i centri media, è di fatto molto vicina all’utilizzo della piattaforma AdWords, da sempre fulcro del nostro lavoro. Ecco perché, per noi, l’uso delle piattaforme per la compravendita di spazi è, per così dire, naturale», spiega in proposito Sciutto. L’apertura al programmatic porta l’agenzia decisamente oltre i confini della Search e a un nuovo posizionamento nel mercato pubblicitario in rete: «Ci siamo di fatto evoluti in un'agency digital a performance, con un approccio che mette al centro l’utente e la sua customer journey. Il nostro punto di forza, inoltre, è quello di aver mantenuto la nostra indipendenza, e ciò ci permette di continuare ad agire secondo i valori che da sempre ci caratterizzano e privilegiando la consulenza, a tutto vantaggio dei nostri clienti». Valore fondamentale dell'agency

è infatti da sempre quello di mettere i propri clienti al centro: «Affrontiamo le nostre sfide di business con onestà e trasparenza: diciamo al cliente quello che è giusto per lui, prima che per noi», afferma ancora Sciutto. Con queste premesse Webranking affronta l’ultima parte di un anno particolarmente soddisfacente, «un anno che ci ha visto vincere importanti gare e registrare anche numerose riconferme. Oggi lavoriamo con una cinquantina di clienti, tutti nomi abbastanza grandi del mercato, e molti sono nuovi incarichi». La società si avvia a registare nei 12 mesi un fatturato in crescita del 25% circa, dopo un 2014 archiviato a quota 4 milioni di euro. «Anche la redditività è in aumento e chiuderemo il nostro diciassettesimo anno di attività ancora una volta in utile» conclude il manager.


I progetti futuri: 100 consulenti e lo sbarco all’estero entro il 2016

Webranking è considerata una delle realtà italiane di riferimento nella consulenza di Web e Search Marketing come testimoniano anche importanti collaborazioni ufficiali: «Siamo partner certificati di tutti i maggiori player del mercato mondiale del digital marketing, sia in ambito Search internazionale, sia media plan-

profili al top Formazione e aggiornamento sono un must per la squadra di Webranking che può rafforzare le proprie competenze anche grazie alla nuova divisione Ricerca e Sviluppo

ning, DSP, network, strumenti di Web Analytics e piattaforme di Tag Management e di Conversion Rate Optimization», precisa Nereo Sciutto. «La nostra forza risiede nell'indipendenza, che ci consente una maggiore libertà di azione. All'estero questa è una caratteristica molto apprezzata e credo che anche in Italia presto diventerà moneta sonante». L'agenzia si prepara a un'ulteriore espansione che la porterà a valicare, nel prossimo anno, i confini nazionali con una sede all'estero: «Stiamo da tempo valutando questa opportunità e riteniamo di essere pronti alla sfida», dichiara ancora il Presidente della società che, 45

nel frattempo, non manca di puntare sempre più alla leadership tutta italiana. «Vogliamo crescere ancora, sia sul fronte del fatturato sia qualitativamente. Per questo ci doteremo di una squadra di almeno 100 consulenti entro la fine del prossimo anno». Attualmente, l’agency conta più di sessanta consulenti e ha già all'attivo numerosi profili internazionali, per i quali prevede costanti programmi di formazione. Inoltre Webranking ha da pochissimo inaugurato una unit dedicata all'Innovazione: «In questo modo, aggiungiamo alle nostre competenze anche la capacità di creare soluzioni ad hoc dedicate a ciascun cliente».


Il caso

Webranking porta Infinity nello spazio Webranking si è messa alla prova con un esperimento di marketing davvero innovativo, lanciando dalla propria sede una capsula che ha raggiunto la stratosfera con un pallone metereologico. Il sogno di Webranking si è concretizzato in una originale opportunità di comunicazione per Infinity, il servizio di video on demand di casa Mediaset, che così ha potuto trasmettere uno spot nella stratosfera. Infinity è quindi diventato, di fatto, il primo brand al mondo ad aver lanciato una campagna di comunicazione da un punto di vista completamente nuovo: a più

di 20.000 metri nel cielo sopra i propri clienti, su uno schermo rivolto verso l'infinito che è stato ripreso dalle telecamere della capsula. Lo

spot - dedicato e pensato solo per questa unica uscita - si è concluso con il claim “Infinity è sempre con te… anche nello spazio!”.

Nereo Sciutto, Presidente e co-Founder di Webranking, ha spiegato: «Il progetto ha preso vita solo grazie a un’idea supportata da ingegno e competenze davvero forti, che non si improvvisano. Sono orgoglioso del mio team e del lavoro di squadra che è stato fatto».

UN ANNO DI riconferme e nuovi traguardi La crescita a doppia cifra del fatturato corona un altro anno di successi per Webranking. Infatti l'agenzia ha registrato, oltre a importanti rinnovi, anche un significativo aumento di nuovi clienti: «Abbiamo vinto importanti gare nel corso del 2015 e non possiamo che esserne soddisfatti», afferma Nereo Sciutto. Ad oggi Webranking conta circa 55 clienti per i quali ha creato e portato a termine progetti realmente sfidanti. Tra questi si annoverano Ikea, MediaWorld, Johnson & Johnson, Trussardi, Enel, oltre a Infinity, il servizio on demand di casa Mediaset, per il quale l’agency ha messo a punto un’iniziativa a cavallo tra l’on e l’offline dalla grande carica virale. Tra le riconferme, invece, l’agency vanta Miroglio, il Gruppo di cui fanno parte i brand Motivi, Fiorella Rubino, Elena Mirò e Oltre.

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SHAA

Il vorticoso business dei media interattivi Erogazione di video nel video, form per la generazione di lead, interactive gallery... nel digital marketing le novità sono molte e interessanti. Ma la scommessa più difficile da vincere è l’integrazione dello schermo televisivo con tutti gli altri. Parola di Pietro D’Ettorre, Strategic Marketing Manager di SHAA

Realtà dal profilo fortemente disruptive, SHAA ha varie specializzazioni che si muovono tutte sul filo dell’innovazione: l’azienda è proprietaria di un tool tecnologico esclusivo dedicato ai publisher per la gestione di video e foto in modalità interattiva, sviluppa formati pubblicitari e prodotti adv mobile-first e cross device ed è anche concessionaria per la delivery di campagne cliente attraverso soluzioni esclusive. «Per tutte queste linee di business il 2015 ha rappresentato un vero e proprio exploit in termini di qualità e di quantità», afferma Pietro D’Ettorre, Strategic Marketing Manager della struttura. Segno che la strada intrapresa è quella giusta. Video, immagini, adv, quali formati pubblicitari interattivi sono più richiesti sul mercato? La nostra tecnologia permette di sfruttare formati standardizzati ma personalizzabili per contenuti e obiettivi in modo da renderli tutti unici e differenti: dal form per la generazione di lead alla gallery per approfondire le caratteristiche di prodotto, dalla possibilità di download di una app all’erogazione di video-nel-video. Inizialmente SHAA si è occu48

pata di posizionare sul mercato il formato intro-page interattivo, con il quale sono state erogate campagne innovative per clienti come Mercedes, Intimissimi, Che banca e Ferrero. Ora ci troviamo nelle condizioni ideali per promuovere ulteriori formati interattivi, tutti sviluppati secondo una logica mobile-first: dalla mid-strip expandable ai nuovi formati 300x250 che, dopo vent’anni di utilizzo standard, oggi si rinnovano con soluzioni interattive carousel e swipe.

SEMPRE AVANTI Secondo Pietro D'Ettorre ci sono le condizioni ideali per lo sviluppo di nuovi formati interattivi secondo una logica mobile-first

A quali altre novità state lavorando per il prossimo anno? Oltre a quanto già detto, per il 2016 abbiamo sviluppato soluzioni di native-adv per interactive-gallery o video interattivi in grado di integrare veri e propri mini-siti. Inoltre stiamo lavorando su un’importante novità per la fruizione di video-adv su mobile browser e per lo sviluppo di soluzioni second screen funzionali alla copertura del segmento smart-tv. Il mercato italiano, come confermano i dati, è ancora concentrato sul mezzo televisivo, dunque la vera scommessa del nostro business è far diventare il televisore uno dei monitor perfettamente integrato con tutti gli altri schermi. Parteciperete a IAB Forum? Allo IAB Forum saremo gli unici a focalizzare l’attenzione sulle evoluzioni di prodotto e non di processo, organizzando due sessioni dedicate di workshop: nella giornata di martedì primo dicembre focalizzeremo l’attenzione sui nuovi formati di advertising, mentre durante il workshop del 2 dicembre estenderemo il focus al native e ai progetti speciali, che non si limitano solo a recommendation widget e mini-siti. I dati sembrano indicare una ripresa degli investimenti pubblicitari. La crisi è finita? Il settore sta affrontando una crisi strutturale più che congiunturale: anche se i valori macroeconomici migliorano, non è detto che questi fattori positivi si riversino sul nostro mercato. E’ comunque impensabile poter raggiungere i valori precedenti alla crisi o tornare alle dimensioni del mercato adv del 2008, anche perché i prezzi di ogni singolo mezzo negli ultimi anni sono costantemente scesi. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


Mamadigital

La Search in ottica cross-device Per l’agenzia specializzata in digital marketing, in particolare in Sem e Seo, si chiude un anno impegnativo e ricco di novità, durante il quale il management ha investito in professionalità. Un rafforzamento che il Ceo e Co-Founder Andrea Rogani dichiara prioritario anche per il 2016 Mamadigital è una delle principali new media agency del mercato italiano ed europeo. Nata nel 2007, l’agenzia è focalizzata sul marketing digitale, con una forte specializzazione nella Search e nella comunicazione online innovativa. Per fare il punto sull’anno in corso e sugli obiettivi per quello nuovo, Engage ha intervistato Andrea Rogani, Ceo & Co-Founder di Mamadigital: «La ripresa degli investimenti pubblicitari in Italia è in gran parte dovuta al ruolo giocato dal segmento del Digital che, come prevede Nielsen, al termine del 2015 potrebbe valere oltre il 26% del totale del mercato pubblicitario, pari all’incirca a 2 miliardi di euro. Il successo dell’internet advertising è legato a due fattori importanti: la crescita esponenziale del valore dell’ecommerce, che nel 2015 ha raggiunto in Italia i 16,6 miliardi di euro, e l’inarrestabile ascesa del mercato del mobile. Circa gli investimenti pubblicitari sul web, un ruolo importante è ricoperto da Social e video advertising, segmenti in netta ascesa e che, sempre secondo le stime di Nielsen, rappresenteranno al termine dell’anno in corso il 17% e 11% del totale degli investimenti online». Qual è dal vostro punto di vista il futuro del Search Marketing? Quando si parla di Search Marketing è implicito parlare di strategie pensate in ottica crossdevice. Il mobile è una colonna del digital, unico strumento attraverso enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

IN ASCESA Il Ceo e CoFounder Andrea Rogani non ha dubbi: crecita dell'ecommerce e sviluppo del mobile stanno facendo volare l'internet adv

il quale possiamo rimanere connessi 24 ore su 24 e che ci permette di raggiungere le nostre audience in qualsiasi momento e in ogni luogo esse si trovino. Sì a strategie multidevice quindi, ma non basta. Nell’ottica di essere continuamente aggiornati sui cambiamenti in atto e di scegliere le innovazioni sulle quali puntare, è bene, a nostro avviso, tenere gli occhi aperti sul mercato delle app mobile e sul miglioramento della user experience in tal senso. La crescita del valore di questo comparto sta accelerando: il momento in cui Google indicizzerà anche le schermate delle app offrendole tra i primi risultati delle ricerche è vicino e occorre arrivare pronti all’appuntamento con una strutturata strategia Seo che consideri anche l’ottimizzazione delle app oltre che dei siti e delle loro versioni mobile. Che anno è stato per voi il 2015, e come vi apprestate a chiuderlo in termini quantitativi e qualitativi? Il 2015 è stato un anno impegnati-

vo e ricco di novità, in primis quella relativa all’apertura della nuova sede. E’ stato l’ultimo tassello di un’importante operazione di rafforzamento dell’intera struttura, obiettivo a cui abbiamo destinato importanti risorse per ampliare le competenze dei reparti tecnico e commerciale. Continueremo a investire sulle persone con l’inserimento di un ulteriore specialista Senior nel team Seo, già pianificato per i primi giorni del 2016. Ci vuole raccontare una case history 2015 per voi particolarmente significativa? Il caso ActionAid: abbiamo sviluppato una strategia di Universal Optimization volta ad aumentarne la brand awareness e a dare maggior risalto online alle campagne di sensibilizzazione della Onlus. Il progetto, studiato per incrementare la visibilità del brand nei Search Engines, è stato strutturato nella perfetta integrazione di: ottimizzazioni Seo nella struttura e nei contenuti del sito adozioneadistanza.actionaid.it per migliorarne il posizionamento nei risultati di ricerca, un progetto di content marketing, che prevede un piano di comunicazione che integra la strategia Seo attraverso la redazione di contenuti pensati sugli interessi manifestati dagli utenti, e una serie di azioni mirate di Digital Popularity. A completamento della strategia gestiamo e ottimizziamo le campagne Paid Search con l’obiettivo di massimizzare la raccolta di adesioni alle cause sostenute da ActionAid. 49


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PUBLIC-IDEAS

Collettore ideale in un mondo digitale

Francesca Pinzone, Country Manager: “Crescita a doppia cifra nei mercati Italia e UK per l'adv online. Per noi, il 2015 è stato un anno importante e presto annunceremo numerose novità”

Bilancio del 2015, prospettive future, le novità che il mercato italiano sta proponendo e il grande appuntamento con lo IAB Forum 2015. Queste le principali tematiche affrontate da Francesca Pinzone, Country Manager di Public-Ideas Italia, in questa intervista concessa a Engage. Public-Ideas è specializzata in digital marketing, propone soluzioni innovative di performance marketing e programmatic. Opera nell’intera catena di valore dell’affiliazione pubblicitaria: consulenza strategica e supporto nella fase decisionale, animazione del network e analisi dei risultati. I dati indicano la ripresa degli investimenti pubblicitari. La crisi è davvero finita? Secondo quanto emerge dalle nuove previsioni di eMarketer, nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019 la spesa nel digital advertising crescerà, nell’area dell’Europa Occidentale, con un tasso tre volte superiore rispetto al totale degli investimenti pubblicitari. Una cifra che mostra come il settore digitale si stia riprendendo molto più rapidamente rispetto a quello dell' advertising tradizionale. Nonostante i dati positivi, però, la crescita annua è relativamente bassa nella maggior parte dei mercati continentali: eMarketer prevede che solo 50

l’Italia e il Regno Unito vedranno una crescita a doppia cifra. Rileviamo che molti inserzionisti hanno intensificato gli investimenti e alcuni di loro hanno risposto molto bene anche per quanto riguarda la nostra nuova offerta programmatic, che sta già riscuotendo interesse in modo particolare nei settori travel ed ecommerce. Mi può fare un primo bilancio della vostra attività nel 2015? Possiamo affermare che il 2015 è stato un anno importante per Public-Ideas: abbiamo festeggiato i 10 anni a livello internazionale, inaugurato la nuova sede milanese, consolidato i rapporti con molti clienti e rafforzato la struttura. Il recentissimo ingresso di Raffaella De Martini, in qualità di Team Leader, giunge infatti alla fine di un percorso di riorganizzazione dei flussi e dei processi operativi in termini di team e risorse. Abbiamo inoltre in cantiere numerose novità di cui, però, potremo anticipare qualcosa soltanto nel 2016. Dal native al programmatic, il digital è ricco di novità. Il mercato italiano è pronto? L’Italia è da sempre un mercato ricettivo ed innovativo e il mondo digitale sta diventando sempre più multi-dimensionale. In questo contesto, Public-Ideas si

futurO La struttura è in grado di seguire l'intero percorso digitale, come spiega Francesca Pinzone, ma il focus per il 2016 sarà sul programmatic

I N N O V AT I V E

P E R F O R M A N C E

propone di coprire l’intero percorso digitale: dalla strategia all’implementazione, dal monitoraggio all’ottimizzazione offrendo servizi a 360° attraverso piattaforme di programmatic e performance. Il nostro focus per il 2016 verterà sicuramente sul programmatic grazie al supporto di un trading desk indipendente, la capacità di intercettare la giusta audience tramite segmentazioni mirate, media activation su profili di audience simili a quelli dell’inserzionista, un approccio multi-channel (RTB display, social, mobile e video con una visione globale unificata) e accesso a Premium Inventory tramite acquisti garantiti. In che veste parteciperete a IAB Forum 2015? Saremo presenti come espositore presso lo stand A4. Il team incontrerà i clienti ma soprattutto gli editori, infatti sappiamo che questo evento ci permette di presidiare bene la parte publisher sia per quanto riguarda il consolidamento delle relazioni in essere, sia per quanto riguarda lo scouting. IAB sarà poi la prima importante occasione per presentare ufficialmente il nuovo team: Raffaella De Martini, Team Leader, Marco Nenzi, Account Manager, e Simone Gamasco, Campaign Manager. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


IL NATIVE ENTRA NEL CUORE DEL CONTENUTO EDITORIALE

www.teads.tv/it sales-it@teads.tv +39 02 4980114

REINVENTING VIDEO ADVERTISING

teads_italia


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Outbrain Italia

Le opportunità del Native in vetrina Se il 2015 è stato l’anno in cui il Native è esploso, il mobile può essere il volano del futuro: ne parla Alberto Mari, Country Manager Italia dell'azienda

Il native adv può essere definito uno degli elementi trainanti del mercato digitale moderno. Ne è convinto Alberto Mari, Country Manager Outbrain Italia, che a Engage raconta la sua azienda e le prospettive di crescita. Come si chiuderà il 2015? E' stato un anno di grande crescita, con nuovi e importanti editori che sono entrati a far parte del nostro network come RCS e Mondadori. Il fenomeno Native è esploso grazie alle potenzialità del formato e alle mutate esigenze del pubblico online. Sempre più brand si sono rivolti a noi riconoscendo da un lato la qualità del formato e degli editori partner, dall’altro l’efficacia delle azioni di content discovery in tutta la filiera commerciale. Nel 2015 abbiamo anche rilasciato un potente strumento di KPI optimization per portare il content marketing verso obiettivi legati a performance. Qual è lo stato del native adv in Italia? E il futuro? Il Native è esploso nel 2015, grazie all’efficacia del formato e all’impegno dei numerosi attori del mercato. Ora il mercato ha bisogno di una maggiore regolamentazione, come è av52

venuto per esempio in UK con la pubblicazione da parte di IAB di alcune linee guida in ottica di trasparenza verso il lettore. Outbrain è membro del tavolo di lavoro IAB sul Native e ci stiamo attivando per pubblicare una traduzione italiana proprio di queste linee guida. IAB Forum: quali sono le vostre aspettative IAB Forum è l’evento principale per il digital in Italia e noi saremo presenti con un workshop dal titolo "Le opportunità del Native", l'1 dicembre alle ore 17.15. Crediamo che, in qualità di azienda leader in questo settore, sia nostro compito contribuire con un’attività di education. Il nostro workshop non sarà una presentazione commerciale: racconteremo, con esempi tratti dallo scenario internazionale, come il native rappresenti uno strumento fondamentale nella comunicazione digitale e come tutti gli attori coinvolti possano trarne grande beneficio. Il digitale in Italia è davvero in ripresa? Partiamo da alcuni dati: l’85% degli italiani è online e, in media, un utente rimane collegato due ore al giorno (Audiweb, ndr). Sono numeri in continua

condizioni Per Alberto Mari (nella foto), che dirige Outbrain in Italia, lo sviluppo del native adv trarrà impulso da una maggiore qualità dei contenuti

crescita, tuttavia le opportunità di comunicazione per le aziende con questi consumatori sono per la maggior parte inesplorate. Si pensi al mobile: rappresenta ormai la fetta più grande del tempo speso online ma è ancora una voce minoritaria di spesa nei budget marketing. È quindi compito delle aziende che operano in questo settore trovare modelli di comunicazione adeguati. Il Native è uno di questi e rappresenta probabilmente la killer application per il mobile. Una case history 2015 che vuole raccontarci? Per Europ Assistance, leader nel suo settore, e insieme all’agenzia InTarget che ha curato il progetto di comunicazione, abbiamo realizzato una campagna di content discovery con l’obiettivo di acquisire nuova utenza potenzialmente interessata alla protezione e alla sicurezza in viaggio. Gli annunci native hanno registrato un CTR medio dello 0,11% contribuendo in maniera decisiva a conquistare il 94% di nuovi visitatori sul sito e il 10% dell’utenza intercettata ha iniziato il processo d’acquisto. Questi dati testimoniano la reale capacità di engagement dei contenuti. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015



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Payclick

Focalizzati sugli interessi degli utenti Oltre 500 siti premium e un bacino di circa 10.000.000 di email Business & Consumer in concessione esclusiva: Payclick si pone come obiettivo per il nuovo anno quello di replicare un ottimo 2015, continuando a essere, per certi versi, unici ed esclusivi rispetto alla concorrenza. Per fare il punto sulle strategie future, Engage ha intervistato Luca Formicola, Ceo della casa che ha sede a Pozzuoli, Napoli. Che anno è stato per voi il 2015 e come vi apprestate a chiuderlo? Il 2015 è stato un anno molto importante: continua la nostra buona “tradizione” di registrare una crescita economica rispetto all’anno precedente e continuiamo ad arricchire la nostra offerta con nuove soluzioni. Contiamo di superare gli 8 milioni di euro di fatturato a fine 2015 e offriamo servizi esclusivi che ci distinguono dalla concorrenza. Quali sono le vostre priorità sul fronte dell'offerta? Stiamo puntando su una rivoluzionaria forma di retargeting: l’Intent DEM. Abbiamo investito molto in questa tecnologia in grado di inviare a un utente, seppur non registrato al sito del cliente, una DEM personalizzata con i prodotti o servizi verso i quali stava manifestando interesse ma per i quali non ha compiuto l’azione desiderata, che sia l’acquisto, la richiesta di preventivo o altro. E' un servizio che sta dando ottimi risultati, ma che vogliamo ancora migliorare. Coinvolgeremo, infatti, un numero sempre maggiore di editori, per poter raggiungere più utenti e, dal 2016, avremo a disposizione il motore dell’Audience Analysis, che perfezione54

Anno in crescita e lancio di servizi unici ed esclusivi. E’ stato questo il 2015 della realtà guidata dal Ceo Luca Formicola, che prevede di chiudere il bilancio superando gli 8 milioni di fatturato

rà ulteriormente il servizio. Ci permetterà, infatti, di pianificare su specifiche audience, con una logica di audience extention rispetto ai profili in retargeting provenienti dal sito del cliente. Qual è lo stato del performance marketing e dell’email marketing in Italia? Il perfomance marketing è un modello del quale le Media Agency non possono fare a meno, perché risponde perfettamente alle esigenze del mercato, che non è più disposto a pagare per pubblicità di cui non si possono monitorare i risultati, ma pretende performance reali, misurabili e garantite. Noi abbiamo risposto interagendo anche con i CRM aziendali, misu-

rivoluzione Luca Formicola si dichiara soddisfatto degli ottimi risultati già raggiunti dalla nuova tecnologia di retargeting Intent DEM

rando quindi valori come vendite e fatturati dei clienti ottenuti grazie a campagne di perfomance marketing. L’email marketing va sempre più customizzandosi, non solo in base agli obiettivi degli inserzionisti, ma anche in base alle abitudini d’acquisto e agli interessi degli utenti. Questi ultimi, infatti, oggi vedono diminuire sempre più la posta indesiderata, a favore di messaggi a cui sono realmente interessati. Ciò rappresenta un enorme vantaggio per i nostri clienti, perché le possibilità che gli utenti compiano l’azione desiderata aumentano vertiginosamente. C’è una case history 2015 che vuole raccontarci? Certo, quella di un cliente che opera nel settore betting, per il quale abbiamo attuato un'innovativa strategia di perfomance email marketing con Intent DEM, ottenendo risultati eccezionali rispetto a quelli di una precedente - e più tradizionale - DEM. Quest'ultima aveva generato un open rate medio del 6,5%, CTR medio su email aperta pari all’1,25% e costo per cliente acquisito (depositante) pari a 83 euro circa. L'Intent DEM, invece, ha offerto risultati nettamente migliori, direi straordinari: = Open rate medio dell’email: 12%; = CTR medio su email aperta: 9%; = Costo per cliente acquisito (depositante): 27 euro circa. I numeri citati parlano da soli, dimostrando che Intent DEM è una tecnologia che ha radicalmente rivoluzionato il settore del digital advertising, attraverso la quale è possibile coinvolgere solo utenti realmente e spontaneamente interessati. Risultati? Visibilità garantita e obiettivi centrati! enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015



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Mediamond

Focus on Mobile, programmatic e branded content crossmediale La concessionaria delle properties digitali e stampa di Mediaset e Mondadori, si avvia a chiudere un anno in linea con le previsioni di mercato, ma al contempo ricco di importanti novità sia sul fronte organizzativo sia sul fronte dell' offerta, in cui rientra anche una partnership con Shazam

riscuotendo risultati davvero incoraggianti. Rispetto alla chiusura dell’anno, però, va sottolineata una non trascurabile incertezza sulle stime, perché i fatti di Parigi e le tensioni internazionali lasceranno il segno».

Il 2015 è stato letto dalla maggior parte del mercato come un anno di transizione. Cominciato ancora sotto il segno dell’incertezza, sagnali più ottimisti si sono registrati negli ultimi trimestri: «Ci avviamo a chiudere un anno complicato, che è andato migliorando nel corso dei mesi», conferma Davide Mondo, Amministratore Delegato di Mediamond, concessionaria per la vendita degli spazi pubblicitari sulle properties digitali e stampa di Mediaset e Mondadori. «In particolare, sul mezzo digitale, dove le proiezioni di FCP restituiscono un anno in sostanziale pareggio, a crescere maggiormente è tutto il mondo social», precisa ancora Mondo. «Per quanto riguarda invece il mercato complessivo – che probabilmente chiuderà con un piccolo più –, i segnali più in56

La vision Secondo Davide Mondo, Amministratore Delegato di Mediamond, il 2015 è stato un anno intenso caratterizzato soprattutto da un importante riassetto organizzativo della concessionaria, che ora è pronta a cogliere tutte le nuove opportunità che il mercato sta offrendo

Cosa possiamo aspettarci dunque per il 2016? Rispetto al 2016 sono più fiducioso. In fondo è un anno pari, anno di Europeri di Calcio e di Olimpiadi. Eventi che non mancheremo di coprire ampiamente, soprattutto attraverso le nostre properties digital come i siti di informazione e, in particolar modo, con SportMediaset.

coraggianti arrivano per certi versi dalla tv, che tiene, e sicuramente dalla radio, che cresce in modo sostenuto. Anche la stampa, dopo anni di segni negativi davvero sostanziali, vive un anno di assestamento. Il meno sarà molto più contenuto anche grazie all’effetto Expo, evento importante a cui editori lungimiranti hanno potuto legare iniziative per rispondere a esigenze che il mercato ha sentito forti. Anche noi – con l’editore Mondadori – abbiamo cavalcato positivamente i 6 mesi di Expo, con l’iniziativa Expo City Events,

Dovendo fare un bilancio interno, che anno è stato per voi il 2015, e come vi apprestate a chiuderlo in termini quantitativi e qualitativi? E’ stato per noi un anno molto importante, soprattutto dal punto di vista organizzativo. Mediamond ha infatti avviato all’interno della propria struttura una riorganizzazione che ha fatto dei brand di stampa e digitale i propri punti di forza. Abbiamo messo quindi a fattor comune la rete commerciale, fatto che ci ha garantito dei vantaggi sia su un mezzo sia sull’altro. Siamo andati migliorando durante l’anno e chiuderemo sostanzialmente in linea con le prospettive di FCP, forse leggermente meglio per quanto riguarda la parenGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


te digitale. Abbiamo inoltre lavorato molto sull’aspetto qualitativo sul digitale, guardando con grande attenzione a tematiche che il mercato ci ha sollevato, come per esempio la qualità degli spazi pubblicitari e dei contatti raggiunti. Da qui la scelta di investire molto sulla viewability nei nostri siti, e quindi in tecnologia e in evoluzione editoriale dei prodotti per tenere conto di questa variabile. Oltre a quanto detto, su quali novità vi state maggiormente concentrando? Stiamo osservando con molta attenzione la continua crescita del mobile. Per la maggior parte delle nostre properties online, registriamo ormai un consumo da piattaforma mobile compreso tra il 30 e il 70%. Diventa quindi per noi un punto di grande attenzione, anche se il mercato si mostra ancora un po’ lento in termini di investimenti effettuati, ancora lontani dall’essere allineati al consumo reale che gli utenti fanno del mezzo, sia in termini di tempo speso, sia in termini di contatti assoluti. Passando poi a un altro importante trend, quello del programmatic, il 2015 ci ha visto particolarmente attivi su questo fronte. Abbiamo inaugurato, a cavallo dell’estate, una unit dedicata al programmatic e ai dati, rispetto alla quale crediamo fermamente di aver messo in piedi un’ottima squadra guidata da Paola Colombo. Traguardiamo sul 2016 un primo vero anno in cui questa voce di business inizierà ad essere per noi rilevante. Insomma siamo ben assettati per cogliere tutte le opportunità che il mercato ci sta mettendo a disposizione. Mediamond ha come plus quello di poter avere un approccio crossmediale. Come state sfruttando questo grande vantaggio? Nel corso di quest’anno, abbiamo enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

Crossmediali "Donna Moderna Live" è il branded content tv che ha preso vita a partire dalla nota testata di Mondadori. Altro esempio di questo tipo di contenuti, su cui Mediamond sta puntando con successo, è "In forma con Starbene"

iniziato a realizzate le prime reali sinergie crossmediali che hanno coinvolto anche la tv. Sono nati quindi i primi progetti di branded content televisivo a partire da brand editoriali di Mondadori. Ecco che in primavera è andato in onda su La5 il programma Donna Moderna Live, progetto che ha riscosso un grande successo sia di pubblico sia in termini di raccolta, attirando a sé quei prodotti tipicamente più in linea con Donna Moderna, quindi di Cosmesi, Largo Consumo e così via. Forte di questo successo, stiamo lavorando a un nuovo format per l’autunno, che ancora una volta nasce da una sinergia tra Mondadori e Mediaset. Il format sarà “In forma con Starbene”, programma del sabato mattina di Canale 5, condotto da Tessa Gelisio, si fregerà della partecipazione attiva degli esperti di Starbene, che dialogheranno e interagiranno con il pubblico sulla scorta di quello che abitualmente fanno su stampa e online. Di recente avete annunciato anche una partnership con Shazam. Come va letto questo accordo? Va esattamente in questa direzione, cioè della crosscanalità. Shazam è una piattaforma perfetta per mettere i diversi mezzi in comunicazione diretta, e lo fa attraverso il mobile, che è lo strumento di prossimità per eccellenza. Siamo certi di poter costruire proposte molto interes-

santi per i nostri clienti lavorando proprio su questo. In termini di offerta, dunque, cosa caratterizza maggiormente Mediamond oggi? Ci caratterizziamo per un’offerta particolarmente ampia e completa che copre sostanzialmente tutti i target del mercato, sia in termini di audience sia di contenuti. Tale offerta si continua oggi a concentrare su 4 macro aree che sono: il mondo femminile e delle Donne, il mondo Informazione, quello dell’Intrattenimento e quello dei Giovani. Non dimentichiamo mai di innovare e rinnovarci. Ecco perché stiamo preparando un’evoluzione di alcuni brand, per noi sempre più cross-mediali. Sul fronte Lusso, stiamo per lanciare le edizioni digitali delle testate Icon e Flair, e sicuramente nell’arco del Q1 del 2016 affronteremo il restyling di TGCOM24. Inoltre, nel 2016 partirà il progetto di streaming live dei programmi di Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Insomma, all’offerta Mediaset On Demand, che permette di vedere i programmi free di Mediaset on demand, appunto, si affiancherà presto Mediaset Live che permetterà agli utenti di vedere in streaming il live degli show in onda su tutti i canali free di Mediaset. Il servizio sarà inserito in un nuovo portale Mediaset e vedrà nel 2016 il primo vero anno di lancio, anche presso gli spender. 57


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Shiny

Il video adv ad alto tasso di viewability

L’offerta dell'azienda, che si basa su un formato coperto da un Patent statunitense, è in grado di soddisfare editori, spender e utenti. Questo grazie ai ricavi incrementali che assicura e alle performance che la soluzione proposta raggiunge, senza essere intrusiva. Parola del General Manager Fabiano Lazzarini

Il video piace, sia agli utenti che agli inserzionisti. Secondo il più recente forecast di ZenithOptimedia, a livello globale la pubblicità veicolata tramite online video è cresciuta del 34% nel 2014 (10,9 miliardi di dollari) e crescerà ad una media del 29% annuo, fino a raggiungere il valore di 23,3 miliardi di dollari statunitensi nel 2017. A questi andamenti «contribuirà di sicuro la vendita dell’inventory video in programmatic. Lo dimostra il fatto che, secondo una recente indagine condotta da SpotX e da IHS, il mercato del video adv programmatico, già molto forte negli USA, è pronto a esplodere anche in Europa», afferma Fabiano Lazzarini, nominato di recente General Manager di Shiny, società che è, da circa un paio di mesi, ufficialmente attiva nel mercato del video online data-driven. L’indagine citata da Lazzarini quantifica in 375 milioni di euro il valore in Europa nel 2015 di questo mercato. Ma il bello deve ancora venire: il settore è destinato a crescere del 38,7% da qui al 2020, quando varrà 2 miliardi di euro e genererà più della metà dei ricavi totali del video advertising online. Si parla dunque di una dimensione davvero 58

nuovo corso Fabiano Lazzarini è stato nominato in ottobre General Manager di Shiny per sviluppare il business legato al video adv data-driven

interessante per il mercato del video adv online. A suo parere, l’Italia è realmente pronta? Nello scenario tracciato dallo studio di SpotX e IHS, l’Italia si posiziona al quarto posto tra i maggiori mercati europei nell’advertising video programmatico. Attualmente il valore della pubblicità video scambiata su piattaforma è pari a 38 milioni di euro, ma si prevede aumenterà fino a raggiungere i 245 milioni di euro entro il 2020, con un tasso di crescita annuale medio del 45%. Sono numeri importanti che però impongono una riflessione: alla domanda crescente di spazi fa, effettivamente, da contraltare un’offerta adeguata? Ancora troppo spesso, nel nostro mercato come in altri, sussiste un problema di inventory. Non sempre i publisher sono in grado di rispondere adeguatamente, il che crea una scarsità di offerta disponibile e un conseguente rincaro del prezzo degli spazi adv. Come risolvere il problema? A mio avviso fin troppi hanno cercato una facile via d’uscita implementando formati impattanti, che però penalizzano la fruizione. Non bisogna mai dimenticare però che, sia lato publisher sia lato advertiser, ciò che va preservato è l’utente, come lettore e consumatore. Ricordiamoci sempre che parliamo di un soggetto attivo, che si pone al centro dell’intero processo di comunicazione. Non stupisce quindi che, a fronte dell’aumento di aggressività di publisher e spender per la veicolazione di messaggi, gli utenti scelgano di difendersi, per esempio con l’attivazione di adblocker. Provvedimenti di questo tipo spingono verso il basso indici come la viewability, uno dei KPI più importanti perché assicura una misurazione trasparente rispetto all’effettiva visione del enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


CRESCITA IMPORTANTE Oggi la pubblicità video scambiata su piattaforma vale 38 milioni di euro ma arriverà a 245 nel 2020

mettete in campo? Abbiamo sviluppato una Data Management Platform proprietaria, ShinySense, che analizza in real time il traffico generato da milioni di dispositivi e, sfruttando sistemi esperti e metodologie di “machine learning” basati su sequenze storiche, permette di erogare campagne su target specifici e di finalizzarle tramite nuovi format di video advertising coinvolgenti ed efficaci. video da parte dell’utente. Partendo da queste considerazioni, cosa propone Shiny al mercato? La nostra risposta è un formato che non solo soddisfa le esigenze dei player, ma preserva al contempo la fruizione dell’utente. Attraverso un approccio datadriven, i messaggi veicolati sono sempre in linea con l’esperienza degli user online, senza mai sacrificare inventory ed efficacia creativa del messaggio. La forza di questo formato sta nel fatto che non va ad affollare l’esistente inventory ma ne crea una ad hoc e, allo stesso tempo, impattante. Inoltre, non interrompe l’esperienza utente. Un formato coperto da un Patent statunitense e che, grazie al lavoro di tutte le divisioni attualmente operative in Shiny – ShinyStat, ShinyTech, ShinyAdv –, riusciamo a rendere appealing non solo per gli editoenGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

ri che scoprono un nuovo modo di monetizzare senza dover produrre nuovi contenuti, ma anche per gli spender ai quali possiamo garantire alti tassi di viewability, visto che il formato è resistente allo scrolling e al cambio di pagina, e presentare un ampio ventaglio di soluzioni (Branded Pre roll, Playlist Pre roll, Social Video, Rich media, Lead generator Video, Full size Video, ndr). E all’utente cosa offrite nello specifico? All’utente offriamo la qualità di un messaggio pubblicitario non intrusivo, che non disturba la sua navigazione. Inoltre, nello stesso tempo, gli proponiamo un servizio, visto che i messaggi sono targettizzati. A proposito di targetizzazione, quali sono le risorse per l’analisi dei dati che utilizzate e che

Abbiamo accennato anche alle potenzialità del video adv in programmatic. Voi come vi rapportate a questo mercato? Rispetto all’offerta in programmatic, finora siamo stati operativi sull’Open Market ma adesso stiamo convogliando la nostra attenzione verso i Private Marketplace, anche in ragione di un network in costante crescita, e di spazi gestiti sempre più qualificati e qualificanti. Infine, rispetto ai primi mesi di attività, che bilancio si sente di tracciare? Sono molto soddisfatto. In questo primissimo periodo di test, i risultati sono stati più che incoraggianti. Registriamo una chiusura del formato in media solo per il 2,5%, viewability pari all’85%, un completion rate del 75% e un CTR compreso in un range che va dall’1 al 3,8% a seconda delle impostazioni. 59


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Zodiak Advertising

Header Bidding e sbarco all’estero le parole chiave per il nuovo anno

Dopo 12 mesi di transizione, segnato da importanti cambiamenti e riorganizzazioni, il Premium Publisher Trading Desk guidato da Nicola Drago guarda al 2016 come al momento del consolidamento della struttura, anche grazie al lancio dell’innovativa soluzione Bid-Scan e all’allargamento dei mercati internazionali presidiati

Dopo una serie di cambiamenti e cessioni di linee di business, oggi Zodiak Active Plus è di fatto identificabile con Zodiak Advertising, il Premium Publisher Trading Desk guidato dal Ceo Nicola Drago e sul quale ora convergeranno le forze del Gruppo: «Il 2015 è stato per Zodiak un anno di transizione. Se penso a un anno fa, di fatto eravamo un'altra società – spiega Drago –. Zodiak Active Plus aveva all'attivo il business legato agli SMS, coda di un'attività storica di Zodiak Active, quello legato alla web agency guidata da Davide Scodeggio e quello relativo al programmatic. A distanza di 12 mesi, di fatto nella società Zodiak Active Plus rimane esclusivamente Zodiak Advertising specializzata in ad-tech e focalizzata sul 60

programmatic. E' stato un percorso lungo che ho sostenuto con decisione e, se rappresenta la fine di un capitolo, è al contempo l'inizio di una nuova storia, votata all'advertising». Hai parlato di crescita di Zodiak Advertising. Di che valori si tratta? Parliamo di un +30% sul 2014. Avremmo potuto fare un po’ meglio, però non si può che essere soddisfatti di quanto ottenuto. Ci aspettiamo un risultato ancora più incoraggiante nel 2016, anno in cui tutti i cambiamenti affrontati in questi 12 mesi daranno i loro frutti e potranno rivelare il loro potenziale e la loro validità. Attualmente il team di Zodiak Advertising di quante persone

La novità Si chiama BidScan il nuovo tool di Header Bidding che Zodiak Advertising si appresta a lanciare sul mercato integrato nella sua piattaforma

si compone? E' un team di 25 persone, che costituisce ora una squadra unica, entro la quale troviamo sviluppatori, trafficker e backoffice. Rispetto alle risorse che compongono la squadra, stiamo spingendo molto sulla crescita internazionale. Stiamo investendo sul team affinché questo possa confrontarsi anche con mercati al di fuori dei confini italiani. Una linea che seguiamo anche in Spagna, dove il business legato al programmatic sta finalmente decollando e dove stiamo cominciando a raccogliere i primi frutti di quanto fatto finora. Inoltre, stiamo per sbarcare in Germania attraverso un’iniziativa mista, fatta di una parte di crescita organica e di una parte legata a un accordo con terzi. Ci puoi spiegare meglio quest’ultima sfida? Non posso entrare troppo nei dettagli, ma posso dire che abbiamo trovato una società tedesca – basata ad Amburgo – che, come noi, è un Premium Publisher Trading Desk, fortemente interessata alla nostra tecnologia, e con la quale ci stiamo accordando affinché possa proporla al mercato DACH (Germania, Austria, Svizzera, ndr), supportando così la diffusione della piattaforma di enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


Quindi siete pronti a rilasciare un tool dedicato a questa nuova “procedura” di vendita automatizzata? Sì. Entro la fine del 2015 completeremo la fase di test con i nostri editori e poi di fatto il tool sarà commercializzato all'inizio dell'anno prossimo con il nome Bid-Scan. Questo, ci tengo a precisarlo, sarà integrato all'interno della piattaforma preservandone la semplicità di utilizzo, che da sempre caratterizza la nostra tecnologia.

Zodiak Advertising in Germania. Una prassi per noi inusuale, visto che generalmente lavoriamo in modo diretto con i publisher, ma che stiamo valutando con interesse. Come si traduce tutto questo in termini di posizionamento? I cambiamenti affrontati non hanno fatto che rafforzare il posizionamento di Zodiak Advertising. Eravamo e siamo un Premium Publisher Trading Desk, fornitori di tecnologia in grado di rendere gli editori capaci di affrontare tutte le sfide che il programmatic riserva loro nella maniera più corretta e semplice possibile. Il posizionamento che abbiamo è, inoltre, esclusivo sulla Supply Side, e questo fa la differenza in un momento in cui i modelli si stanno mischiando e tutti fanno tutto, generando non pochi conflitti di interesse. Tutto questo ci permette di avere un posizionamento chiaro nei confronti del mercato, rispetto al quale la sfida che ci siamo posti è quella di riequilibrare i pesi, spostando parte del dominio tecnologico, finora nelle mani della Demand, sugli editori, riorganizzando tecnologie di terzi e nostre proprietarie a favore di chi offre la propria inventory. A questo scopo, come Premium Publisher Trading Desk, il nostro compito è quello di selezionare, organizzare e integrare con le nostre, le principali tecnologie presenti sul mercato per assicurare agli editori il massimo della monetizzazione dei propri spazi. State prevedendo ulteriori sviluppi della piattaforma? Senza entrare troppo nel tecnico, il grosso trend che si sta affermando a livello mondiale in ambito programmatic è l'Header Bidding (o pre-bid), cioè la enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

possibilità di mettere in competizione la parte più propriamente programmatica della vendita di spazi, quindi l'accesso alle SSP, con l'ad-server, o meglio la vendita diretta. A fronte di questo, circa un anno fa abbiamo cominciato a sviluppare un prodotto che andasse in quella direzione e adesso che l’Header Bidding sta diventando la parola chiave del settore, siamo pronti al lancio della nostra soluzione, facendoci precursori di un modello che si sta affermando con decisione.

Obiettivi Per il prossimo anno Zodiak Advertising, Premium Publisher Trading Desk guidato da Nicola Drago (in foto), punta allo sbarco in nuovi mercati esteri

Prossimo appuntamento importante per la industry dell'online advertising è IAB Forum, manifestazione di cui siete sponsor. Come si caratterizzerà la vostra presenza all'evento? Affronteremo nell'ambito del nostro workshop proprio il tema dell'affermarsi a livello mondiale del fenomeno Header Bidding. Ovviamente questa sarà anche l'occasione per presentare ufficialmente la nuova soluzione Bid-Scan. Saremo all'evento anche con uno stand, perché quest'anno vogliamo approfittare dell'occasione per presentare in modo adeguato la novità di prodotto che stiamo per lanciare ufficialmente. Infine, con quali obiettivi vi affaccerete al 2016? A parte il lancio - come detto - della soluzione Bid-Scan che richiederà il suo tempo per essere comunicato e presentato al mercato affinché questo ne comprenda appieno le potenzialità e il valore, il nostro altro obiettivo per il nuovo anno è l'internazionalizzazione. Ora che in Italia ci siamo affermati e godiamo della fiducia del mercato, la nostra prossima sfida è consolidare il nostro posizionamento in Spagna e Germania. 61


num b3r5

media in cifre

AUDIWEB, a settembre online il 52% degli italiani ◆ NEL primo mese autunnale si sono connessi alla rete 28,8 MILIONI DI ITALIANI, COLLEGATI COMPLESSIVAMENTE PER 45 ORE E 23 MINUTI PER PERSONA Un italiano su due è stato online nel mese di settembre: la consueta rilevazione Audiweb Database ha censito nel periodo 28,8 milioni di utenti unici collegati da pc o in mobilità (smartphone e tablet). Nel giorno medio la reach è stata di 21,6 milioni di persone, il 39% dei connazionali con più di due anni di età, mediamente online per 2 ore a testa. Hanno scelto di usare un pc 26,6 milioni di italiani nel mese (il 48,2% della popolazione per un tempo pro capite mese di 13 ore e 59 minuti) e 12 milioni nel giorno medio; da smartphone e tablet (al netto delle sovrapposizioni) si sono invece collegati 20,7 milioni di utenti unici mensili, il 46,9% degli italiani compresi tra i 18 e i 74 anni (tempo

medio mensile poco più di 45 ore) , e 17,5 milioni nel giorno medio (39,6%) per un tempo medio a persona di 1 ora e 47 minuti. L’analisi dell’audience nel giorno medio conta più uomini (11 milioni dai due anni in su) che donne (10,5 milioni) e soprattutto tantissimi giovani, oltre il 60% degli italiani tra i 18 e i 34 anni. Nel dettaglio: il 3,9% dei più piccini (da 2 a 10 anni), l’11,4% di chi ha fra 11 e 17 anni, il 63% dei 18-24enni (2,7 milioni di italiani), il 64,2% dei 25-34enni (4,5 milioni), il 55,8% dei 35-54enni e il 22,7% di chi ha età compresa fra i 55 e i 74 anni. Abbastanza omogenea risulta la ripartizione per area geografica con il dato più elevato nel nord-ovest (38,3%).

LA TOTAL DIGITAL AUDIENCE IN ITALIA

Fonte: Audiweb Database, dati di Settembre 2015 Audiweb powered by Nielsen, Individui dai 2 anni in su per TDA e PC; individui 18-74 anni per il MOBILE

Utenti unici - Giorno medio (.000) % popolazione - Giorno medio (%) Tempo per persona - giorno medio (hh:mm) Utenti unici - mese (.000) % popolazione - mese (%) Tempo per persona mese (hh:mm)

TOTAL DIGITAL AUDIENCE (2+ anni) 21.558 39% 02:01 28.805 52,1% 45:23

PC (2+ anni)

MOBILE* (18 - 74 anni)

12.043 21,8% 01:02 26.654 48,2% 13:59

17.469 39,6% 01:47 20.687 46,9% 45:10

* Mobile = smartphone e tablet al netto delle sovrapposizioni

2,07 MLD GLI INVESTIMENTI (IN DOLLARI) REGISTRATI IN ITALIA NEL SETTORE ADV ONLINE, STIMATI DA EMARKETER PER IL 2015. IL NOSTRO E’ IL QUARTO MERCATO IN EUROPA

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DIGITAL ADV IN AREA WESTern EUROPE SPICCA LA CRESCITA DELLA SPESA DEL NOSTRO PAESE Fra i Paesi europei più attivi nella pubblicità online Italia e Gran Bretagna sono gli unici per i quali si attende una crescita della spesa nel 2015 superiore al 10%. Lo dice lo studio previsionale di eMarketer “Western Europe Digital Ad Spending: Uneven Growth Across the Region” che stima gli investimenti pubblicitari digital nell’Europa Occidentale in complessivi 35,2 miliardi di dollari, il 9,1% in più rispetto al 2014. La proiezione al 2019 parla di una spesa totale di 45 miliardi. Ma nel drappello dei mercati protagonisti, nell’ordine per volume di budget Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia, che quest’anno con 25 miliardi di dollari rappresenteranno il 71% degli investimenti complessivi dell’Europa occidentale, solo quello britannico e il nostro Paese segneranno una crescita a due cifre. Inoltre, secondo eMarketer l’area analizzata è la seconda a livello mondiale per spesa pubblicitaria online per singolo utente: 115 dollari nel 2015 (circa la metà del dato previsto nel Nord America) che saliranno a 142 nel 2019. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


triboo media

L’avanzata ai “ritmi” dell’online

Ampliamento del network e dei target raggiunti. Con questi obiettivi il Gruppo, quotato su AIM Italia da marzo 2014, ha affrontato i 12 mesi del 2015, mostrando al contempo una grande attenzione ai trend di mercato. Fenomeni importanti che ha saputo interpretare e che oggi ne caratterizzano l’offerta

A

di Teresa Nappi più di un anno e mezzo dallo sbarco su AIM Italia, il Mercato Alternativo del Capitale di Borsa Italiana, Triboo Media ha intrapreso e sostenuto un percorso di cambiamento e di ampliamento dell’offerta, sia in termini di formati sia in termini di spazi adv messi a disposizione degli spender pubblicitari. La società ha,

in collaborazione con

infatti, progressivamente rafforzato il proprio network, allargato e affinato i target a cui si riferisce e calibrato con minuzia il proprio modello di business, adeguandolo ai nuovi “ritmi” del web e ai trend che maggiormente stanno dando vigore al mercato dell’advertising online: video, programmatic e mobile. COMPETITIVI Nel video online Il must di Triboo Media è da sempre quello di essere competitivi in un mercato che evolve velocemente. Ecco perché da tempo la società sta investendo in tecnologie proprietarie e ha iniziato a stringere accordi con le più importanti piattaforme di programmatic,

al fine di proporre ai propri clienti soluzioni sempre più mirate, che rispondano alle loro esigenze di pianificazione. In questo contesto si inserisce anche l’offerta di video advertising di Triboo Media che da sempre poggia su bacini di inventory numericamente importanti – oltre 162 milioni di impression al mese – e su target verticali, profilabili e dalla capacità reddituale elevata. Il tutto si è poi rafforzato con l’acquisizione di Gruppo HTML, determinando una crescita importante in termini numerici, ma soprattutto qualitativi, attraverso i target “ereditati” dalle testate storiche del Gruppo. Queste hanno consentito a Triboo Media di collocarsi in posizioni di leadership su determinati


mar

2014

Sbarco su AIM Italia

giu

2014

Acquisizione del 100% di Gruppo HTML set

2014 comparti quali Automotive, R&A Women, Finance e Tecnologia e di creare e sviluppare un’offerta pubblicitaria video, diversificata e innovativa, dalla forte componente engaging che può contare su un parco formati altamente impattanti e su posizionamenti in pagina che garantiscono sempre un’elevata viewability e CTR importanti. RTB, molto più di 3 lettere Pioniere nel programmatic, il Gruppo Triboo Media ha iniziato a muovere i primi passi nell’RTB quando era ancora in stato embrionale in Italia. Una scelta che l’ha portato oggi ad essere più che strutturato in questo segmento, grazie a un’offerta ampia e completa che passa per targetizzazione dell’utenza e valorizzazione ottimale delle proprie properties. Ciò che oggi quindi il Gruppo offre al mercato sul fronte programmatic sono dati puliti e targetizzazione ottimale. Attraverso una DMP per la raccolta dei dati, Triboo Media è in grado di ottenere una segmentazione e una delivery mirate delle campagne. In più, questo modus operandi permette alla società due modelli di targeting differenti che rispondono a esigenze di comunicazioni distinte, come il retargeting e il prospecting. Voglio una vita mobile Nello scorso mese di luglio Triboo Media ha presentato al mercato la terza concessionaria del Gruppo focalizzata esclusivamente sulla comunicazione e sulla pianificazione

pubblicitaria attraverso device mobili. Stiamo parlando di MOBOO ADV, la struttura commerciale che ha l’obiettivo di valorizzare l’audience mobile di Triboo Media, la quale vanta fra i suoi asset Leonardo.it (il portale posizionato nel panorama media come aggregatore di riferimento dei siti web verticali) oltre al network editoriale di HTML.it, una delle principali realtà web italiane. Forte anche di contenuti specifici realizzati per la fruizione da mobile, MOBOO ADV è in grado di raggiungere 6,8 milioni di unique audience, di registrare 120 milioni di pagine viste al mese e di portare a casa un’active reach pari al 34% (fonte: Audiweb View Mobile – Giugno 2015). Potendo inoltre contare sul forte know how tecnologico del Gruppo, MOBOO ADV ha inoltre tutte le carte in regola per offrire soluzioni adatte a interpretare al meglio le esigenze di comunicazione e pianificazione dei propri clienti, traducendole in campagne pubblicitarie dove ROI e visibilità sono sempre al primo posto. Le soluzioni adv proposte da MOBOO ADV rispondono a una vasta gamma di obiettivi in campo di Branding, Performance, Lead Generation, Engagement attraverso Rich Media, Native Advertising e Programmatic. Tante opzioni per caratterizzare un’offerta forte e che, infatti, hanno già convinto brand della portata di Eni, Walt Disney, Toyota, Kia e Mazda i quali, ad appena due mesi dall’esordio sul mercato, erano tutti già in portafoglio di MOBOO ADV.

nov

2014

Acquisizione di Roba da Donne

Acquisizione degli asset editoriali di Wall Street Italia

apr

2015

lug

Lancio della piattaforma proprietaria di Audience Buying

2015

Lancio ufficiale della concessionaria mobile mOBOO ADV


A tutto target: Triboo Media punta al coinvolgimento Una strategia messa in atto attraverso progetti di comunicazione pensati per creare, in tutti gli ambiti selezionati, una relazione duratura e utile a fidelizzare i consumatori Qualità dell’audience, grande bacino d’utenza (oltre 162 milioni di impressions al mese), sviluppo tecnologico nativo. Sono questi i punti di forza che rendono Triboo Media una realtà estremamente competitiva sul mercato. Complice anche l’acquisizione di Gruppo HTML, avvenuta lo scorso anno, raggiunge oggi target specifici e verticali attraverso un ampio numero di siti gestiti commercialmente dalle due concessionarie del Gruppo: LeonardoADV e TAG Advertising. Grazie a questi aspetti e all’unione deduplicata dei perimetri di audience, il Gruppo può vantare a oggi posizionamenti di primo piano e di leadership sul comparto Automotive (Motori. it e Leonardo Motori), R&A (DireDonna.it, Agrodolce, Gravidanzanzaonline.it, Leonardo Benessere, GreenStyle, Roba Da Donne), Tecnologia (HTML.it, Webnews, Leonardo Hi-Tech), Finance (PMI.it, Wall Street Italia, Leonardo Money, Manager On Line), Giovani (StudentVil-

le.it e Leonardo Community). Il tutto si traduce e declina verso settori merceologici che abbracciano la GDO (Food, Beverage, Grande distribuzione organizzata), il settore Auto, l’Abbigliamento, la Cura della Persona e la Toiletries, tanto per citarne alcuni. I progetti di comunicazione sviluppati per i brand che intendono intercettare tutti questi target sono pensati per creare una relazione duratura e fidelizzare i consumatori. Ecco perché la strada privilegiata è quella del native advertising, anche se non manca una importante offerta di formati impattanti e coinvolgenti. Il Branded Content e la leva dei Top Influencer nelle rispettive community risultano tasselli fondamentali dei progetti costruiti per target verticali, raggiunti non solo dal messaggio commerciale ma anche da un contenuto di valore realizzato con la collaborazione delle redazioni delle singole testate.


Le Soluzioni di Triboo Media per i Brand L’offerta del Gruppo per gli spender è ampia e mirata a soddisfare qualsiasi tipo di esigenza di comunicazione sviluppando soluzioni sempre vicine ai cluster che si intende raggiungere. Si spazia dunque dal Video al Mobile, senza dimenticare la più “classica” proposta Display e i progetti di Branded Content Masthead video

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blasting news lo sharing diventa native La piattaforma editoriale, che rivoluziona il concetto di fare informazione aprendo ai contributi di professionisti, freelance, blogger e appassionati di scrittura, si prepara al lancio di una nuova soluzione da mettere a disposizione dei brand, forte del coinvolgimento dei propri "Blaster"

di Simone Freddi

Un social magazine globale basato sui principi della sharing economy. E’ questo Blasting News, realtà indipendente nata nel 2013 da un’idea di Andrea Manfredi, Founder e Ceo: «L’obiettivo era, ed è, quello di rivoluzionare l'idea di giornalismo così come oggi lo conosciamo». Da qui l’apertura a professionisti, freelancer, blogger e appassionati di scrittura, ai quali dà la possibilità di proporre le proprie news e guadagnare fino a 150 euro ad articolo sulla base del merito, «cioè del numero di lettori raggiunti. Ci sono Blaster che mensilmente arrivano ad accumulare cifre molto alte, anche più di 5.000 euro», spiega ancora Manfredi. Quali obiettivi avete raggiunto fino a questo momento?

In un momento storico in cui il settore dell’editoria è in crisi e si tagliano budget, innanzitutto siamo contenti di andare controcorrente e di rappresentare un’opportunità di guadagno ogni mese per migliaia di Blaster, tra cui tanti giovani, in tutto il mondo. I risultati raggiunti in due anni di vita ci mostrano che la strada è quella giusta. Siamo in 34 paesi, raggiungiamo 32 milioni di lettori unici ogni mese, lasso di tempo entro il quale pubblichiamo circa 15.000 news in 24 lingue. Grazie a una community di 500.000 Blaster, ogni mese in Europa raggiungiamo circa 19 milioni di lettori unici, mentre l’Italia da sola ne conta 12 milioni. 68

Ma chi sono i "Blaster"? E come vi inserite nell'ambito del panorama informativo italiano?

I Blaster sono i nostri collaboratori, cioè tutti coloro che si iscrivono a Blasting News per proporre i propri articoli. Siamo partiti dall’assunto che oggi la figura del giornalista è cambiata: non basta scrivere un pezzo perché questo venga letto, bisogna saperlo distribuire, costruendo le proprie community di lettori. Blasting News fa esattamente questo, dando la possibilità ai Blaster di creare il proprio brand personale. Al fine, poi, di garantire la massima qualità dei contenuti ai nostri lettori, abbiamo attivato dei meccanismi di controllo dei contenuti molto rigidi. Tutti gli articoli sono verificati sia da algoritmi, soprattutto per verificare che si tratti di contenuti originali, sia dai Blaster Senior, esperti di lungo corso selezionati dal nostro staff interno.

I risultati In due anni Blasting News, realtà indipendente fondata da Andrea Manfredi (in foto), è riuscita a sbarcare in 34 Paesi raggiungendo in media 32 milioni di lettori unici ogni mese, tempo entro il quale pubblica circa 15.000 news in 24 lingue

ta alla presentazione del nostro nuovo prodotto di Native Marketing. Si tratta di un modo completamente diverso e innovativo di produrre e distribuire i contenuti per i brand. L’advertorial classico appartiene ormai al passato, oggi bisogna offrire ai brand contenuti di qualità realizzati attraverso uno storytelling sartoriale unitamente a una distribuzione efficace, con l’obiettivo di raggiungere un’audience specifica e di garantire l’effettiva lettura degli articoli proposti. Noi creiamo contenuti fatti su misura per le marche, attraverso una competizione creativa tra i nostri Blaster esperti dell’argomento da trattare, per distribuirli al target perfettamente in linea con l’audience del brand, che quindi sarà interessato a leggerli e condividerli. Il nostro prodotto di Native Marketing prevede molta innovazione, garantisce sulla visibilità del brand o del servizio/prodotto promosso e sul raggiungimento dei lettori in target - anche in termini numerici avvalendosi della disponibilità privilegiata di un bacino di opinion leader 2.0 unico: i nostri Blaster.

Quest'anno sarete per la prima volta allo IAB Forum. Perché questa scelta?

La partecipazione allo IAB Forum di quest’anno è legaenGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


La piattaforma di TheOutplay è il primo Content & Audience Exchange del mondo digitale. Grazie a una tecnologia semplice da integrare con i siti online, la piattaforma consente la distribuzione e lo scambio di video tra editori con un modello di revenue share vincente per tutte le realtà coinvolte. Con Content Integration i publishers online ottengono immediatamente migliaia di video editoriali da pubblicare sulle proprie pagine e da sfruttare commercialmente per una vendita pubblicitaria immediata.

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Contemporary media

E LA RADIO VA… A BRACCETTO CON IL DIGITAL

UNA RICERCA GFK-IPSOS REGISTRA LA DINAMICITÀ DI UN MEZZO CHE STA REAGENDO IN MODO PROATTIVO ALLE SOLLECITAZIONI PROVENIENTI DALLO SVILUPPO DEI NUOVI DEVICE, SEMPRE PIù UTILIZZATI PER LA FRUIZIONE DI MUSICA E CONTENUTI di Letizia Franchi

Ha quasi 100 anni e li porta benissimo. Parliamo della radio e della sua intrinseca capacità di rinnovarsi visto che, a quasi un secolo dalla sua affermazione come mezzo di massa, continua a registrare un pubblico crescente di appassionati. Lo descrive la ricerca condotta da GfK Eurisko e Ipsos attraverso 15.000 interviste, raccolte nello studio dal nome evocativo “Come afferrare Prometeo” (il ribelle personaggio della mitologia greca fautore del progresso e amico dell’umanità alla quale regalò il fuoco, rubato nien70

tepopodimeno che a Zeus) e che evidenzia le caratteristiche e l’andamento di un medium attivo e contemporaneo, soprattutto perché in grado di interagire al meglio con i nuovi strumenti digital utilizzati sempre più massicciamente dai suoi utenti. E così gli inserzionisti apprezzano e la pubblicità ringrazia. Un primo dato misura il vasto pubblico della radio: secondo la ricerca gli utenti di questo mezzo sono l’84% della popolazione italiana, con punte di ascolto nei segmenti dei più giovani, cioè nei target più attraenti per gli spender. Infatti, sia i teenager che i

ragazzi dichiarano di dedicare alla radio più tempo rispetto a tre anni fa e precisamente lo afferma il 50% dei 14-17enni e il 47% dei 18-24enni. Sono fasce di utenza, queste ultime, presso le quali l’ascolto della musica è un’attività pressoché irrinunciabile e, anche in relazione a questo tema, la radio sta dimostrando di andare tranquillamente “a braccetto” con le nuove forme di distribuzione dei contenuti musicali: infatti nello studio leggiamo che il 90% di chi consuma musica digitale (segmento che corrisponde al 25% circa della popolazione italiana) ascolta anche la radio e che il 49% del 14-17enni e il 48% dei 1824enni hanno aumentato, rispetto a tre anni fa, il tempo dedicato ad apprezzare i propri musicisti preferiti o a scoprirne di nuovi attraverso il digitale. Insomma la radio riesce a prosperare anche nel bel mezzo della tech revolution e, contrariamente alle attese più scontate, scopriamo che Spotify, Apple Music, Deezer e via dicendo non stanno sottraendo spazio al mezzo, anzi al suo ascolto ci si dedica tutti i giorni ben l’81% degli intervistati, il 18% lo fa nei giorni feriali e solo l’1% durante i fine settimana. In auto, inoltre, accende la radio il 21% del campione. Ma il vecchio e tradizionale apparecchio radiofonico da quanti è già stato relegato in soffitta? Beh, il 10% del campione utilizza lo smartphone, il tablet o il lettore mp3 per ascoltare i programmi in casa e, in effetti, è una quota abbastanza elevata che sale ovviamente fra i più giovani: il 28% dei 14-17enni, il 20% dei 18-24enni e il 15% dei 25-34enni ascolta la radio via tablet o smartphone, anche in mobilità. Questi devienGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


84% 90% è la quota di popolazione raggiunta dalla radio: reach elevatissima

è la percentuale di utenti di musica digitale che ascoltano anche la radio

ce, inoltre, stanno favorendo la creazione, accanto a quelle tradizionali, di nuove modalità di contatto e relazione col pubblico: il 20% degli ascoltatori infatti utilizza sia dispositivi classici sia quelli nuovi e la durata media di ascolto della radio, misurata dalla ricerca in 149 minuti al giorno, sale di 182 minuti tra coloro che utilizzano entrambi i tipi di dispositivi. Le occasioni per fruire della radio si moltiplicano e que-

sto la rende uno strumento dal ruolo personalizzabile, caratteristica allineata alle nuove tendenze. Siti web e social network completano quindi il quadro, i primi diventando piattaforme aggiuntive di ascolto, dato che l’8% della popolazione li visita e il 4% lo fa per ascoltare le radio in streaming; i secondi, invece, sono la vetrina condivisa della community radiofonica, il luogo virtuale dove i fan si incontrano e costruiscono un

enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

RADIO E PUBBLICITÀ NOVE MESI A SEGNO PIÙ Ancora un dato positivo per gli investimenti pubblicitari sulla radio. Secondo l’Osservatorio FCP-Assoradio in settembre si evidenzia un aumento del fatturato pari al 10,2% rispetto allo stesso mese del 2014. Il valore complessivo sale quindi a poco più di 26,5 milioni di euro. Nel periodo gennaio-agosto 2015 il fatturato aveva superato quota 237 milioni euro, il 9,7% in più rispetto ai primi otto mesi del 2014, incremento che raggiunge il 10% grazie ai risultati di settembre. È una performance davvero brillante, superiore a quella registrata da tutti gli altri mezzi (tranne l’Out of Home Transit).

rapporto diretto con le emittenti e i conduttori preferiti: il 14% del campione frequenta le pagine Facebook delle radio o dei programmi e l’11% è "amico" di una radio su FB.

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Contemporary media

Il nuovo Subito fa colpo sui brand

All’indomani del rebranding, il primo marketplace di annunci in Italia è già al lavoro su nuove soluzioni pubblicitarie, ancora più focalizzate sull’audience e sui dati. Il punto fermo dell’offerta adv resta, però, l’approccio tailor-made nei confronti degli inserzionisti di Alessandra La Rosa

Un nuovo nome, un nuovo logo e un sito profondamente rinnovato: qualche mese fa Subito è stato oggetto di un importante rebranding, che ha aperto una nuova “era” per il primo portale di annunci online, sia in termini di comunicazione che di business. E adesso, forte di un’immagine ancora più “appealing” nei confronti di utenti e inserzionisti, Subito prepara la sua nuova offerta adv, avendo ben chiari quelli che saranno i suoi punti di forza. Ne abbiamo parlato con Claudio Campagnoli, Head of Sales di Subito. Come si compone attualmente l’offerta pubblicitaria di Subito?

La nostra concessionaria è formata da due anime: la prima, che è anche quella storica, è legata al mondo dell’advertising nazionale, l’altra, quella più giovane, si sta invece sviluppando sul terreno dell’advertising locale e sta crescendo in maniera molto forte. In entrambi i casi, mettiamo a disposizione degli inserzionisti tutta la flessibilità della concessionaria di Subito nel creare assieme progetti unici, creativi e personalizzati. Disponiamo infatti di un team 72

che ha la capacità di analizzare le esigenze del cliente e di aiutarlo a sviluppare la creatività più adatta per avere un prodotto che risponda esattamente ai suoi bisogni.

citaria sempre più incentrata sull’audience e sui dati, spingendo la convergenza tra desktop e mobile e focalizzandoci specialmente su soluzioni native.

Qualche novità in vista?

Quali sono i plus che il vostro sito può offrire a un’azienda che vuole comunicare?

Stiamo già valutando nuovi formati e soluzioni impattanti che offrano a noi nuove opportunità di business e agli inserzionisti nuovi modi di entrare in contatto con il target di riferimento. Entro la fine dell’anno o al massimo all’inizio del 2016 proporremo una nuova offerta pubbliAgli spender L'Head of Sales di Subito, Claudio Campagnoli, identifica in tecnologia, mobile e native i fattori su cui si baserà la nuova proposta pubblicitaria del marketplace dedicata agli inserzionisti

Fortunatamente la concessionaria di Subito è in grado di offrire molti plus ai propri clienti. Subito è il marketplace numero 1 in Italia per la compravendita online e questo posizionamento ci contraddistingue sul mercato a prescindere da qualunque considerazione. Conseguentemente, anche i numeri sono dalla nostra parte: oltre 8 milioni di visitatori unici al mese, quasi 12 minuti il tempo speso in media su Subito e 110.000 i nuovi annunci inseriti ogni giorno. Tutto ciò ci permette di garantire fin da “subito” un buon risultato alle campagne. Inoltre, siamo un “generalista” con 37 differenti categorie merceologiche, quindi riusciamo a soddisfare le esigenze degli inserzionisti di ogni settore industriale. Abbiamo dati sufficienti per fare delle ottime profilazioni degli utenti: dove spendono più tempo, quali categorie visitano di più e, cosa molto importante, in quali aree ge-

enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


ografiche fino al dettaglio del comune. Una garanzia per realizzare campagne “su misura” sugli utenti che l’inserzionista vuole andare a colpire. Inoltre la piattaforma adv di Subito è 100% “native”, quindi ogni nostra campagna viaggia tranquillamente anche su dispositivi mobili. Recentemente, Schibsted Media Group, realtà di cui fate parte, ha siglato un accordo con AppNexus, ora partner tecnologico e piattaforma di riferimento per la vendita degli spazi in Programmatic e RTB delle property del Gruppo. Come vi muovete sul fronte dell’adv data-driven e cosa comporterà questa partnership per Subito?

Prima di tutto ci tengo a sottolineare che Programmatic ed RTB non vanno visti come qualcosa di potenzialmente problematico, ma piuttosto come un’opportunità, come una nuova modalità più smart di gestire gli spazi pubblicitari. Potendo sapere esattamente dove e quando sarà “attiva” una campagna, il dato e la sua analisi, soprattutto qualitativa, assumono un ruolo fondamentale, soprattutto se l’inserzionista è un esperto del settore. La partnership con AppNexus ci permetterà di perfezionare e rendere ancora più efficace le attività di programmatic adv che stiamo già svolgendo internamente alla nostra concessionaria con un team dedicato, targettizzando in maniera puntuale e in tempo reale la campagna. Inoltre, sarà possibile incrociare altri dati parlando con gli inserzionisti su scala globale e non solo su scala nazionale. Quali sono i vostri obiettivi in termini di raccolta enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

Il "Dopo rebranding" di Subito

i Nuovi progetti in cantiere raccontati da Melany Libraro Qualche mese fa Subito è stato oggetto di un importante rebranding, che ha cambiato profondamente l’immagine del brand e l’aspetto del portale. Abbiamo chiesto a Melany Libraro, General Manager di Subito, qual è stata la risposta degli utenti e quali sono i prossimi progetti che attendono la piattaforma. Come hanno riposto gli utenti al vostro recente rebranding? I primi feedback sono stati quasi tutti positivi, pur avendo Subito una platea molto eterogenea, e questo è stato possibile grazie al fatto che non abbiamo stravolto la user experience: per noi contava rimanere fedeli a quella semplicità d’utilizzo che ci ha premiati e che ci distingue da sempre. Ci sono novità in vista per l’offerta di servizi di Subito? Pensate di ampliarla a nuovi settori? Per poter ampliare l’offerta di servizi e far crescere il nostro business abbiamo innanzitutto investito nel capitale umano, sia in assunzioni, crescendo mediamente anno su anno del 30%, sia in formazione. Avendo una struttura adeguata alla roadmap prefissata, sicuramente ci saranno interessanti novità già a partire dal primo trimestre del 2016 che avranno come obiettivo quello di migliorare la user experience per gli utenti e accrescere le potenzialità di fare business per tutti i clienti professionali.

pubblicitaria per il 2015? E quali sfide vi attendono nel 2016?

L’obiettivo è quello di chiudere il 2015 con la stessa crescita del 2014, consolidando il nostro posizionamento sul mercato tra i principali player dell’advertising. Fortunatamente siamo in linea con le previsioni e questo è un indice che il mercato dell’advertising online continua a rispondere positivamente. Nel 2016 miglioreremo ulteriormente il

L'obiettivo In termini di raccolta pubblicitaria, Campagnoli dichiara di puntare a fine 2015 a una riconferma del tasso di crescita registrato dal marketplace di annunci lo scorso anno

cuore tecnologico per gestire al meglio tutti i dati anche a livello di Gruppo e guarderemo con particolare attenzione al mobile, che oggi porta già il 65% del nostro traffico, anche se bisognerà capire appieno che cosa significhi investire in advertising su mobile. Una sfida questa che ci vede già protagonisti nelle discussioni dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano assieme a tutti i big player del mercato. 73


Contemporary media

Libero… di navigare gabriele mirra

Nuova home page per Libero.it: design responsive e massima semplicità di fruizione da ogni dispositivo di Andrea Di Domenico

Italionline sta rinnovando il look and feel di tutti i suoi siti. Dopo QuiFinanza e MotorLife, il cui nuovo design è stato lanciato nelle scorse settimane, è stata la volta dello storico portale Libero.it - un “bestione” da 2 miliardi di pagine viste al mese secondo Audiweb - ora online con una nuova home page. Nella sua storia lunga vent'anni, la home page del sito ha visto diversi cambiamenti di look e concettuali e anche questa nuova pagina, rispetto alla versione precedente, rappresenta un cambio significativo alla vista

74

dell’utente: sfondo bianco, testi brevi e spaziati e una user interface che passa da un raggruppamento di tipo orizzontale a uno verticale. Si tratta, quindi, di un progetto al passo con i trend del periodo. «La nuova home page di Libero – ci ha spiegato Gabriele Mirra, Coo di Italiaonline, darà ampio spazio a tutti i nostri portali verticali e nel ridisegnarla abbiamo pensato sopratutto ai milioni di utenti che ogni giorno scelgono libero.it per informarsi per fruire di tutti i nostri servizi». Dal punto di vista pubblicitario, invece, la nuova home page responsive «si adatta perfettamente al

tipo di dispositivo che si utilizza, permettendoci di fornire un'offerta 100% cross device – ha aggiunto Mirra -. Il formato principe della home di Libero è il Brand Header che è un formato custom sviluppato specificamente per le nostre pagine, e ha prodotto già ottimi risultati durante il processo di testing». Il restyling si inserisce all’interno della strategia commerciale di Italiaonline: «Sia la nuova home page di Libero che tutti i nostri portali verticali sono stati ripensati in ottica responsive e ospitano sempre più spesso progetti di comunicazione custom e formati adv adattivi. Per noi è fondamentale avere prodotti cross device per poter rendere fruibile al massimo la nostra offerta, in particolare quella video adv», ha concluso il manager.

Rai YoYo Stop alla pubblicità a partire da maggio 2016

Rai pensa alla tutela dei bambini ed eliminerà nella primavera 2016 la pubblicità su Yoyo, unico canale gratuito con contenuti selezionati dedicati ai più piccoli. In seguito il provvedimento interesserà anche Rai 5 e Rai Storia. Rai aveva confermato più volte che avrebbe cercato di togliere gli annunci su Rai YoYo, ma il progetto aveva bisogno di copertura economica: copertura che dovrebbe essere garantita dal nuovo canone pagato in bolletta elettrica, dalla riduzione dell’evasione, dalle migliori performance nella raccolta adv dei canali principali e, presumibilmente, anche da una più incisiva spinta sul digital, come rivelano alcuni annunci pubblicati dalla concessionaria diffusi su alcune testate trade. L’annuncio ufficiale viene dato su Facebook dal presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico. Si tratta di una svolta che porta la tv pubblica italiana ad allinearsi con gran parte degli altri Paesi europei. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015



mobile Media on the go

App Marketing Per i brand un mondo da scoprire o smartphone è diventato ormai il principale strumento utilizzato nella nostra vita privata e lavorativa per navigare online. Una recente ricerca di eMarketer afferma che, mediamente, prendiamo in mano il nostro telefono oltre 200 volte al giorno e spendiamo più di 3 ore nella navigazione sui nostri device. Quattro anni fa questo dato era di soli 40 minuti al giorno. «All'interno di questo scenario le app la fanno da padrone: il 90% del tempo che dedichiamo quotidianamente ai nostri smartphone lo passiamo su applicazioni e non sul browser», afferma Filippo Satolli, Coo di Instal, piattaforma di mobile marketing che ha incentrato il proprio business sulle app e sui mobile game. «Oggi esistono più di 2 miliardi di app gratuite o a pagamento pubblicate sui vari store come iTunes, Google Play, Windows Phone - dice ancora il manager -, capaci di muovere un business complessivo superiore ai 20 miliardi di dollari. Questi numeri hanno alzato decisamen-

L

76

I device mobili stanno diventando gli strumenti più utilizzati dagli utenti. Nonostante questo, l’advertising su questi mezzi risulta ancora poco sfruttato in Italia. Ne parliamo con Filippo Satolli, Coo della prima piattaforma italiana di mobile marketing Instal di Teresa Nappi

te la barriera all’ingresso per brand e sviluppatori con la conseguenza che far trovare e scaricare la propria app dai consumatori italiani diventa un’impresa davvero difficile». Da alcuni studi condotti da Instal, l’87% delle applicazioni viene scaricata su “suggerimento” da parte di amici (community) o attraverso advertising più o meno nativo che induce al download. «Nonostante questi numeri – continua il Coo –, l’advertising su mobile risulta ancora poco sfruttato in Italia. Sono evidenti nel mercato le difficoltà da parte dei brand a vedere la pro-

pria app installata e utilizzata dagli utenti, ma anche degli editori che riscontrano l'aumento del traffico sui propri canali ma non degli investimenti in adv». Cos’è Instal? Instal.com è la prima piattaforma di mobile marketing interamente dedicata al mondo delle app e dei giochi per dispositivi mobili. Il nostro team è nato nel 2013 all’interno di Nana Bianca - Startup Studio fondato da Paolo Barberis, Jacopo Marello e Alessandro Sordi, già fondatori di Dada - per seguire questa


crescita vertiginosa del mondo delle app. Instal si pone come risposta ai due principali problemi che ogni sviluppatore o azienda che ha un'app affronta nel proprio "App Business": come faccio a promuovere la mia app e a guadagnare con il traffico che la stessa genera? Queste due variabili sono fondamentali per decretare il successo o l'insuccesso di un'app, soprattutto bisogna considerare che oltre il 70% delle app sugli store è gratuito, quindi la pubblicità rappresenta l'unica forma di monetizzazione. Come funziona nello specifico la vostra piattaforma? La nostra è una tecnologia unica, certificata e proprietaria, sviluppata dai nostri ingegneri per essere utilizzata sia da una clientela premium, come agenzie a performance o centri media, sia dai singoli sviluppatori che vogliono promuovere o monetizzare le proprie app. Il modello CPI (Costo per Installazione, ndr) permette all'advertiser di svincolarsi completamente dal rischio di conversione che esiste fra il momento in cui l'utente visualizza il messaggio pubblicitario e quando effettivamente installa e usa l'app. Il costo quindi viene conteggiato solo quando l'utente ha scaricato il pacchetto software dell'app sul proprio telefono, ha installato e utilizzato per la prima volta. Questo semplifica la pianificazione pubblicitaria e garantisce all'advertiser che l'app venga veramente utilizzata dagli utenti. Il nostro team è specializzato sulla qualità e sul controllo delle installazioni ottenute. Come si articola la vostra offerta? La nostra offerta si rivolge sia agli advertiser, ovvero a chi vuole generare installazioni di app, che agli editori, ovvero a chiunque abbia un’app o un sito mobile e voglia introdurre una modalità innovativa di monetizzazione. Oltre alla piattaforma con enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015

statistiche in tempo reale, mettiamo a disposizione dei nostri clienti numerosi strumenti quali: = Mobile Web Ad Unit e SDK Nativi (iOS e Android), sia per il tracciamento delle installazioni, sia per la gestione degli annunci pubblicitari in app; = AppTracking, algoritmo proprietario di ottimizzazione per servire in automatico i migliori contenuti in base al profilo dell'utente; = formati di annunci innovativi (Rich Media, Native e Video Ads, Advertorial); = Analytics per il monitoraggio delle attività post-installazione. Instal ha un network di più di 2.000 editori che vengono analizzati e certificati dal nostro team per garantire solo traffico di qualità. Fa parte della nostra offerta anche Freapp, una delle più famose "discovery App" su piattaforma Android che vanta oltre 8 milioni di download e una community di utenti appassionati di app e giochi mobili. MI DESCRIVE IN BREVE il vostro 2015? Quali risultati avete raggiunto? Le nostre parole chiave sono: lavoro di squadra, qualità e utenti felici. Questi valori hanno fatto del 2015 un anno in cui siamo cresciuti in maniera interessante. Siamo passati da 10 a 20 risorse, abbiamo aperto il nostro primo ufficio all'estero, a Berlino, che si affianca a quelli di Milano e Firenze, e abbiamo iniziato a lavorare con le principali centrali media in Italia, Germania, UK e USA. Nel corso dell'anno abbiamo stretto partnership importanti con player a livello nazionale e internazionale come: TIM, H3G, Amazon, Twitter, Uber, King. Infine, abbiamo lanciato un nuovo modello di monetizzazione, il Native Widget, che permette all'editore di offrire un servizio di "App Discovery" ai propri utenti e di attivare una nuova fonte di monetizzazione oltre a quelle già presenti.

Notify facebook si tuffa anche nell'informazione

Dopo tante indiscrezioni, una tra le app più attese è finalmente nata: stiamo parlando di Notify, la nuova applicazionedi Facebook che notifica ai suoi utenti le informazioni che vogliono. I media partner al momento sono 70, e sono loro che si giocano una nuova possibilità di veicolare le proprie informazioni e farle arrivare a un pubblico più ampio. Se siete negli Stati Uniti e avete un'iPhone, probabilmente è la usate già. Altrimenti, dovrete pazientare ancora un po'.

youtube music la sfida di google a spotify & Co. Nuovo canale all-music per Google, ecco YouTube Music, app per iOS e Android che trasmette solo video musicali in loop continuo. Gradevole l'interfaccia, suddivisa in tre sezioni principali. La prima mostra le stazioni create per l’utente sulla base dei suoi gusti, la seconda raccoglie le hit di maggior successo e la terza quelli a cui è stato assegnato un like in precedenza. Si potrà accedere a tutto il catalogo YouTube ma ci saranno spot pubblicitari e funzionerà solo in streaming, anche se il supporto a Chromecast consente di guardare i video direttamente in tv. La sfida a Apple Music e Spotify è aperta. 77


Contemporary trend

I 10 driver della comunicazione 2016 Il prossimo anno potremmo assistere ad alcuni fenomeni significativi nell’area marketing, tra cui l’abbattimento delle barriere generazionali e la creazione di messaggi più naturali e “diretti”. Inoltre, l’affermazione della tecnologia sarà definitiva e i messaggi saranno sempre più rilevanti di Alessandra La Rosa

Esperienze virtuali nella vita reale, supremazia delle parti terze e campagne di comunicazione in grado di offrire un reale valore aggiunto: queste le principali tendenze che caratterizzeranno il 2016, secondo il settimo report annuale dedicato ai trend di comunicazione di Hotwire. Come ogni anno, l’agenzia di relazioni pubbliche e comunicazione integrata ha analizzato il mercato a livello globale e ha delineato quelli che saranno i dieci trend della comunicazione del prossimo anno. «La comunicazione in tutte le sue accezioni e sfaccettature continua a rappresentare un asset chiave per molti brand. Capire quali sono le tendenze che si stanno delineando, investire sulle migliori tecnologie e talenti ed essere sempre più che aggiornati sul mercato sono leve fondamentali per un ottimale ritorno dell’investimento - dichiara Beatrice Agostinacchio, country manager Hotwire Italy -. Siamo più che certi che questo report sia un punto di partenza e non di arrivo, grazie a spunti utili per migliorare le strategie dei prossimi 12 mesi». 78

1.

Guerre tra piattaforme abbracciando le terze parti

I siti web diventeranno un canale, anziché un punto di arrivo. Mentre rimarranno sempre uno strumento utile per la pubblicazione di contenuti, si assisterà – per la diffusione di informazioni nel web – all’incremento dell’uso di canali come Medium e LinkedIn Pulse, i quali hanno investito specificamente in servizi di distribuzione, diventando un mezzo imprescindibile per le campagne marketing.

2.

Il capovolgimento dell’imbuto: il marketing nell’Era di Amazon

Il modello tradizionale a imbuto, valido per gli acquisti, è stato capovolto. Se interessati a un acquisto, ora, i consumatori si rivolgono direttamente alla fonte. Ma se Amazon può puntare sull’ampia disponibilità di offerta, i brand minori devono optare sulla profondità, vale a dire creare campagne mirate che assicurino una forte fidelizzazione e creino un legame sempre più forte tra marchio e utente tanto da rovesciare l’imbuto in ogni caso.

3.

Il pubblico sta uccidendo la pubblicità

iOS9 ha abilitato il blocco della pubblicità, ma il settore non è ancora pronto a reagire. Nel 2016 i professionisti di marketing avranno assolutamente bisogno tanto di migliorare la pubblicità nativa, quanto di esplorare nuovi modi per generare awareness di ampio respiro – dai podcast sponsorizzati alle partnership con i blogger, vlogger e Instagramer fino a un rinnovato impegno per le attività esperienziali.

4.

La fine dei Millennial

Il 2016 sarà l’anno in cui finalmente si smetterà di categorizzare i “millennial” come un unico gruppo demografico. I brand, infatti, cercheranno d’ora in poi di rivolgersi a audience definite secondo uno specifico atteggiamento o determinati valori. Si assisterà alla crescita di contenuti sempre più sofisticati, rivolti a nuovi gruppi di giovani non più identificati solo per anagrafica. Ci si dimenticherà dell’età in generale – è solo un numero – focalizzando il marketing solo su quello che motiva veramente il proprio pubblico: le sue passioni e la vita che ognuno di essi ha scelto di condurre. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015



Contemporary trend

il momento 5. Vivere

Il motto del prossimo anno sarà “carpe diem”, cogli l’attimo, vivendo appieno il momento. Prevarrà l’istinto sulla logica e i professionisti di marketing inizieranno a creare contenuti più spontanei e, abbracciando criteri di “non perfezione”, daranno vita a una comunicazione più naturale e diretta.

virtuale come canale da scegliere 8. Laun realtà

Poiché i consumatori domandano sempre più esperienze e meno comunicazioni lineari, la realtà virtuale diventerà il trend chiave del 2016. I professionisti di marketing non dovranno solo fronteggiare e capire l’impatto che può avere la tecnologia sulla strategia, ma anche sapere quando può essere usata e chi chiamare per farla funzionare al meglio.

6.

Pensare in grande, andare verso l’iperlocalizzazione

Nel 2016 i professionisti di marketing avranno bisogno di scendere più nel dettaglio – creando messaggi individuali per ogni categoria del proprio target di riferimento ragionando sulle caratteristiche distintive di ognuno di questi. In questo nuovo mondo iperdettagliato, quattro o cinque copy non saranno più abbastanza – bisognerà creare 10, 15 o anche 20 messaggi, ciascuno dei quali sarà rivolto a una specifica sotto categoria di riferimento.

Essere rilevanti. Essere utili. 7.Essere ascoltati

L’obiettivo delle grandi campagne marketing del 2016 non sarà quello di fare rumore, ma quello di fornire un servizio. Si può imparare da chi ha già esplorato questo terreno: in questo senso IBM, ad esempio, ha sviluppato delle pensiline per ripararsi dalla pioggia per la propria campagna di affissioni pubblicitarie outdoor fornendo un servizio molto utile e diventando parte attiva della vita del consumatore. È proprio in questa direzione che si andrà nei prossimi 12 mesi. 80

9.

I brand prendono posizione

I valori sono alla base di una comunità, ma non possono essere pura teoria, devono essere vissuti e messi in pratica. Data la crescente tendenza dei consumatori a schierarsi a favore di un brand piuttosto che un altro sulla base di specifiche scelte o comportamenti sociali che il marchio mette in campo, sempre più vedremo i brand difendere le proprie posizioni politiche o sociali dove i valori rappresenteranno un ruolo centrale della strategia di comunicazione.

10.

Ciak si gira!

Il 2016 sarà l’anno in cui la comunicazione passerà prepotentemente al video online – attraverso un mix di competenze che vedrà lavorare insieme team integrati di video maker, planner e account per massimizzare le competenze di ciascuno e assicurare campagne di successo.

enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


PE R AZIEND E CH E H A N N O I N U M E R I

2 1 4 5 3 6 7 Branded Contents

Social Media Strategy

DEM Design

Company ProďŹ les

Corporate Video Presentation

Financial Reports

Social Responsibility Reports

NOI SAPPIAMO COME RACCONTARLI

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Contemporary trend

ECOMMERCE IN VOLATA Si stima che il fatturato dello shopping online supererà a fine anno i 16 miliardi di euro, il 16% in più rispetto al 2014. Agli italiani fare acquisti in rete piace sempre di più, un’opportunità da cogliere superando resistenze tecnologiche, normative ma anche di marketing di Letizia Franchi

Voli aerei e alberghi, poi assicurazioni, ricariche telefoniche, biglietti per concerti. E’ ancora e soprattutto l’acquisto di servizi ad attirare gli italiani che fanno shopping online ma nel carrello della spesa sul web aumentano anche i beni di elettronica, i capi di abbigliamento, i libri e alcuni prodotti alimentari. In generale, l’andamento è positivo in tutti i comparti tanto che il fatturato complessivo dell’ecommerce è stimato, a fine 2015, in 16,6 miliardi di euro, il 16% in più rispetto all’anno precedente. I dati sono contenuti nell’OsserTURISMO

7.762 milioni di euro

ASSICURAZIONI

1.235 milioni di euro

ALTRI SERVIZI

82

vatorio eCommerce B2C, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, la cui ultima edizione mette in risalto, all’interno di un quadro in diffuso sviluppo, proprio l’emergente “velocità” del trend segnato dagli acquisti di prodotti, che crescono a un tasso del 21%, rispetto a quello dei servizi che registrano un +12% (2015 su 2014). Se dunque i servizi valgono ancora il 60% del totale ecommerce, la quota di spesa derivante dall’acquisto di prodotti è avviata a un recupero di posizioni, allineando il nostro Paese a quanto già accade nei mercati occidentali più svilup-

893 milioni di euro

INFORMATICA ED ELETTRONICA

2.212 milioni di euro

ABBIGLIAMENTO

1.512 milioni di euro

EDITORIA

593 milioni di euro

FOOD&GROCERY

377 milioni di euro

ARREDAMENTO E HOME LIVING

370 milioni di euro

BEAUTY

190 milioni di euro

CHANCE PER IL MADE IN ITALY Il “brand Italia” gode di un ottimo posizionamento nel mondo, quando riferito a bellezze naturali, alimentazione, moda e arte e il commercio elettronico rappresenta una ghiotta opportunità di business per le aziende che lo sapranno gestire con successo. Si prevede che l’export online, ossia il valore delle vendite da siti italiani a clienti stranieri, aumenterà del 22% nel 2015 e supererà quota 3 miliardi di euro. Il 46% di questo valore è imputabile al turismo, grazie prevalentemente agli operatori del trasporto e ai portali di hotel, e per il 35% all’abbigliamento grazie ai retailer con spiccata vocazione internazionale e ai produttori. Con un peso ancora marginale, ma in prospettiva sempre più rilevante, troviamo i prodotti dell’arredamento e quelli alimentari, trainati da siti specifici e dai marketplace.

pati dove questa formula di acquisto ha già raggiunto numeri ben più importanti. Per l’Europa nel suo complesso, le stime a fine anno delineano un fatturato totale generato dal commercio online di 470 miliardi di euro, con una quota del 54% enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


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La concessionaria di Ciaopeople Media Group www.ciaopeople.it/advertising


Contemporary trend

QUESTIONE DI CUSTOMER EXPERIENCE Non si tratta di schierarsi: solo in negozio o solo online. Gli internauti italiani sembrano più orientati a scegliere di volta in volta, premiando il canale che, nella specifica situazione, li soddisfa pienamente. Vengono definiti acquirenti multicanale e multidevice e vivono la customer experience cercando, confrontando, informandosi sia sui siti delle aziende sia nei punti di vendita fisici. E’ il fenomeno dell’infocommerce: secondo i dati Net Retail, nel 2014 ha coinvolto 8,5 milioni di individui che si sono connessi a internet per cercare dati e caratteristiche di un prodotto mentre lo osservavano in negozio; viceversa, 13,6 milioni di potenziali acquirenti hanno cercato in negozio l’oggetto dei propri desideri identificato online nel mese precedente. Gli acquirenti che effettuano almeno un acquisto online nell’arco di tre mesi rappresentano più del 36% della popolazione internet italiana, con 11,1 milioni di consumatori abituali (ossia che comprano online almeno una volta al mese).

attribuita alla vendita di beni e del 46% derivante dai servizi. Gli acquirenti europei sul web sono oltre 230 milioni e i tre Paesi europei che mostrano la più spiccata attitudine a questo genere di transazioni sono la Gran Bretagna, con 122 miliardi di euro, la Germania, con 70 miliardi, e la Francia, con 56,8, che insieme rappresentano quindi il 60% delle vendite complessive (dati 2014). Con i suoi 16,6 miliardi di euro fatturati nell’ultimo anno, l’ecommerce italiano ha quindi davanti a sé margini di crescita davvero interessanti purché vengano migliorate le condizioni di accesso alla banda larga (annosa questione) e magari semplificate a livello normativo e fiscale le procedure che regolano il business. Poi dovran-

IL TRACCIATO DEL NATALE ONLINE Il Natale che passione! E che grande occasione per chi vende, oggi anche online. All’interno di un generale quadro di crescita, la caccia al regalo più azzeccato rappresenta un’opportunità preziosa per le aziende presenti sul web e per questo Criteo, specializzata in performance marketing, ha pubblicato uno studio sull’utilizzo di internet e del mobile per lo shopping natalizio. L’analisi si basa su 23 milioni di transazioni effettuate nell’arco dell’ultimo trimestre 2014 attraverso i 150 siti più utilizzati dell’ecommerce italiano. In sintesi: gli italiani si mettono presto in moto, cominciando a visionare i possibili regali all’inizio di ottobre; si tratta più di traffico sui siti che di acquisti finalizzati, infatti nel mese il CPC presenta oscillazioni di valore minime. Nei primi giorni di novembre navigazione e vendite registrano un picco ma le “grandi manovre” avvengono nel mese di dicembre, fino al 20, quando i consumatori visitano meno pagine ma comprano decisamente di più: il valore del traffico cala, sale quello delle vendite provocando una differenza che induce il valore del CPC a crescere. 84

no fare la loro parte anche le aziende interessate, migliorando i fondamentali della loro offerta online ossia gamma, prezzo e servizio alla vendita. Vediamo infine il dettaglio dei diversi settori: sempre secondo l’Osservatorio, a fine 2015 il Turismo segnerà una crescita del 14%, Informatica ed Elettronica del 21%, l’Abbigliamento del 19% e l’Editoria, anche grazie all’importante contributo dei libri di testo scolastici, del 31%. Fra le “new entry” nel carrello online, si calcola che il Food&Grocery rappresenterà, con un valore di 377 milioni di euro, il 2% del totale, così come Arredamento e Home Living (370 milioni, 2% del mercato), mentre il Beauty si attesterà 1% del mercato, con 190 milioni di euro.

MOBILITà VINCENTE L’affezione degli italiani per i dispositivi mobili trova - se ce n’era bisogno - un’ulteriore conferma nei dati dell’ecommerce. Gli acquisti online conclusi tramite smartphone cresceranno nel 2015 del 64% rispetto all’anno precedente, superando un valore di 1,7 miliardi di euro, poco più del 10% dell’intero fatturato realizzato dalle vendite online, quota che sale al 21% se aggiungiamo quelli finalizzati per mezzo di tablet. I prodotti più acquistati via smartphone sono quelli dell’abbigliamento, con una penetrazione del 18% circa del totale transato, ma le percentuali di crescita più sostenute riguardano high tech e libri (oltre ai giochi in prossimità delle feste natalizie). Il rapporto fra italiani e mobile è stato analizzato anche in un recente studio di Criteo, azienda tecnologica specializzata in performance marketing. Pur restando leggermente al di sotto della media globale, l’ecommerce italiano finalizzato su dispositivi mobili nel terzo trimestre 2015 ha rappresentato il 28% del totale, ovvero più di 1 acquisto su 4. Un’altra tendenza messa in luce dallo studio è l’acquisto cross-device. Nel mondo, lo shopping multi-dispositivo rappresenta il 50% delle transazioni ecommerce, in Italia la quota è addirittura superiore e raggiunge il 53%. enGaGe | n.14 | 1 dIcembre 2015


L'AUTOMOTIVE FULL OPTIONAL

da 11 anni, tutti i giorni

PROFESSIONISTI OLTRE CHE APPASSIONATI pi첫 di un milione di utenti unici al mese *Fonte Audiweb Aprile 2015

MOTORI


RADAR

SAVE THE DATE

21 APRILE 2016, MILANO

PROGRAMMATIC DAY

Torna a Milano Programmatic Day, l’evento targato Engage e Programmatic Italia dedicato ai processi di automazione che stanno trasformando la compravendita degli spazi pubblicitari online e non solo. Come lo scorso anno, l’obiettivo sarà quello di trasferire una serie di informazioni-chiave sullo scenario di mercato nelle sue diverse declinazioni e di fare il punto su come si sta sviluppando l’offerta in Italia. STAY TUNED!

18-19 MAGGIO 2016, MILANO

Epic fail Il messaggio omofobo di Melegatti  Epic fail per Melegatti: sui profili social dell’azienda è stato pubblicato un post giudicato omofobo. L’immagine presenta un uomo e una donna tra le lenzuola ed è accompagnata dallo slogan: “Ama il prossimo tuo come te stesso… basta che sia figo e dell’altro sesso”. L’azienda a questo punto è stata sepolta di critiche su Facebook e Twitter. Non è bastato rimuovere l'immagine e scusarsi per la leggerezza dell’agenzia social esterna. Anzi il sollevamento dall’incarico di quest’ultima ha acceso altre polemiche.

NETCOMM E-COMMERCE FORUM

Va in scena al MiCo (via Gattamelata 5, Milano) l’e-Commerce Forum, l’evento promosso dal Consorzio Netcomm, occasione unica per approfondire le dinamiche dell'intera filiera dello shopping online, offrendo ricchi spunti di riflessione grazie al coinvolgimento di ospiti e speaker di rilievo. Novità di questa undicesima edizione è che l’evento si svolgerà su due giorni, con l’obiettivo di fornire più contenuti e approfondimenti. www.ecommerceforum.it/ita/ecommerceforum2016/

18-20 MAGGIO 2016, ROMA

FESTIVAL OF MEDIA GLOBAL

Dopo il successo della manifestazione del 2015, il Festival of Media sceglie di fare tappa ancora a Roma dal 18 al 20 maggio 2016. I rappresentanti senior di grandi brand, delle divisioni marketing di grandi aziende e delle più affermate media agency si riuniranno per 3 giorni di networking e confronto aperto sulle ultime tendenze e tecniche del settere. L’appuntamento è al Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts. www.festivalofmedia.com/global/contact-us realtà virtuale un trend in ascesa. Entro il 2017 le vendite di visori per la realtà virtuale raggiungeranno i 70 milioni di unità e genereranno 8,8 miliardi di dollari di ricavi sul fronte hardware e 6,1 miliardi su quello software. La previsione è dei ricercatori di SuperData, ed è arrivata in concomitanza con recente debutto del Gear VR, il visore di Samsung da 99 dollari in vendita in Usa. L'esordio è stato positivo, tanto che su Amazon e BestBuy le scorte sono rapidamente risultate esaurite. La casa giapponese leader negli smartphone non è l'unica big a puntare sui visori per l'augmented reality: nei prossimi mesi sul mercato arriveranno Oculus Rift di Facebook, il PlayStation VR di Sony e l'Htc Vive, mentre sono già in commercio i Google Cardboard. Non c'è dubbio che nei prossimi mesi di realtà virtuale si parlerà spesso, e molto Tecnologie di bordo in pochi le usano. Hanno un bel da fare Google ed Apple a spiegarci che dopo aver usato i loro Android Auto e CarPlay non potremo più farne a meno. Una ricerca di JD Power ha interpellato 4.200 proprietari di vetture di ultima generazione, scoprendo che in realtà, la tecnologia di bordo non è poi così indispensabile: ben il 43% degli automobilisti coinvolti ha dichiarato di non avere mai usato i sistemi di assistenza vocale, il 38% di non essersi mai collegato a Internet attraverso il wi-fi di bordo, il 35% di non aver mai usato i sistemi di parcheggio automatici, il 32% le app native che i costruttori installano sui sistemi di infotainment. L'hi tech in auto, insomma, alla prova dei fatti ha poco successo.

Rimmel Georgia May Jagger è il volto di Match Perfection  Rimmel London sceglie ancora una volta la particolare bellezza di Georgia May Jagger per rappresentare uno dei suoi nuovi prodotti di punta. La top model è, infatti, la protagonista della nuova campagna pubblicitaria dedicata al nuovo fondotinta Match Perfection. Vestita in tipico stile londinese, sfila con le amiche nelle strade della città. Destando non poca ammirazione nei passanti.

Trenitalia Sul Frecciarossa 1000 con i calciatori dell’Inter  Trenitalia celebra il suo legame con il calcio con un video che vede protagonisti quattro campioni dell’Inter, Jovetic, Handanovic, Medel e Juan Jesus. Il filmato è stato diffuso attraverso i canali social della squadra e del Gruppo FS Italiane ed è stato proiettato anche sui maxischermi dello stadio milanese, in occasione del match con il Frosinone. I quattro calciatori a bordo del Frecciarossa 1000, treno ufficiale del team, salutano un giovane tifoso e gli danno appuntamento a San Siro.


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