IL CAVALLO LIBERO - SETTEMBRE 2022

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Rivista associazionisticaanno 2022 mese settembre numero 12 VIAGGIO AL CENTRO DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE FORMAZIONE IN CARCERE NOI CREDIAMO IN VOI..! LA POLITICA AMBIENTALE DI E.N.G.E.A. E LE MIGLIORI AFFILIAZIONI I CARABINIERI A CAVALLO: GLI INIZI RAZZE EQUINE: MURGESI, HAFLINGER E QUARAB
EAB LIGHT S180M EAB vZERO NERO EAB vZERO METAL GREY KIT DI RICARICA UN PASSO IMPORTANTE VERSO UNO SPORT PIU’ SICURO ED E.N.G.E.A. IN UNA CONVENZIONE CHE RIVOLUZIONERA’ GLI SPORT EQUESTRI A TUTTI I PRESIDENTI, QUADRI TECNICI E TESSERATI OIPES - PGS settore equestre SU TUTTA LA LINEA 10% DI SCONTO + KIT RICARICA OMAGGIO + SPEDIZIONE OMAGGIO www.equiairbag.com Per informazioni: segreteriaeps @ sitogea.net

REDAZIONALE

Nel Febbraio 2022 leggevo i primi dpcm più esten sivi da parte del Governo. Mi interrogai su come si potesse intervenire per sensibilizzare e mettere in primo piano il tema ambiente causa principale di eventi come le pandemie. Mi venne in mente una ormai massima di Antoine de Saint – Exupéry “Se vuoi costruire una nave, non devi chiamare la gente a raccogliere la legna, prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato.” Sfogliando la rivista mi resi conto che non bastava scrivere solo articoli sul tema ma regalare a tutti i lettori e a tutti

gli associati un immagine che ispirasse concetti di rispetto della natura e di femminilità ed accostare il nostro amico cavallo che più ha subito le scelte dell’uomo nel percorso della sua esistenza divenendo oggi totalmente dipendente dall’uomo stesso a dall’utilizzo che l’uomo ne fa. Nacque l’idea della co pertina del “Cavallo Libero” e delle future campagne pubblicitarie ispirate alla bellezza della natura e del cavallo. Chiamai la nostra istruttrice/modella Dafne Apollonio e da li in poi oggi potete guardare e leggere questa visione. Ma la rivista ha l’obiettivo principale di dare una panoramica su cosa Engea rappresenta e può rappresentare in Italia e nel mondo. Troverete articoli che stimoleranno la vostra curiosità e accresceranno il vostro bagaglio culturale equestre. Di questo fatene tesoro poiché ogni giorno i nostri dirigenti, i nostri istruttori e i nostri circoli ippici danno il cuore per trasferirli ai propri tesserati, atleti e le loro famiglie fanno sacrifici per promuovere questo bellissimo settore. Vi Auguro buona lettura con la speranza di stimolare quella “parte di voi” che aiuti a migliorare l’equi tazione nazionale, internazionale e soprattutto quella ambientale.

Grazie di Vero Cuore a tutti coloro che silenziosamente lavorano per rendere il nostro settore mi gliore e renderlo alla portata di tutti, questa rivista è frutto del loro lavoro..!

Antonino Zuccarello, Antonio Manetta, Luca Vignozzi, Luciano Lupo, Ornella Romano, Alfonso Morrone, Milena Ven ditti, Pasquale Persico, Giuseppe di Eugenio, Claudio Magazzini, Franco Cappellini, Marco Cappellini, Ivan Tassone, Giorgia Ferrero, Fabrizia Grillo, Mattia Zerbin, Simona Merlini, Stefano Avenali, Fabrizio Bianchelli, Salvatore Carcò, Gabriele Visetti, Maurizio Azzola, Ramona Sorricchio, Christian Minelle, Elena Colombo, Franco Fiorillo, Eliana Rota, Franco Aliprandi, Massimo Giovinetti, Giusva Gregori, Michelangelo Cali, Efisio Madau, Ezio Facchini, Jacopo Mar tinelli, Marianna Chemollo, Simone Seghi, Marco-Diego-Dario-Dalia Testarella, Brigida Cau, Paolo Zurlo, Giovanni Montesanti, Antonino Latteri.

Ai dirigenti della segreteria Generale e Consulenti: Ilaria Sanna, Valentina Pagella, Romina Girotto, Letizia Colbertaldo, Maddalena Salvadeo, Franco Fiorillo. Presidente dei probiviri Carlo Modica Biri de Mohac. Commercialista e Revisore dei Conti Annamaria Cerruti. Consulente del Lavoro Donatella Lotti, Alessia Tosi, Avv. Luca Mondino, Samuele Vinati di Vinati srl, Mirko Moggio di Mailboxes, Domenico Poerio Assicurazioni, Pamela Maggi di Poste Italiane, Eurocertifications.

A tutti gli sponsor e partners: Polisportive Giovanili Salesiane, Associazione Nazionale Carabinieri, Sindacato Guardia di Finanza, Decathlon, Si curItalia, EquiairgBag, Studio Ardizzone, OKPubblicità, Educam, Doc24, Cattolica Assicurazioni, BPM Banca, Intesa San Paolo, Poste Italiane, Gescom, Nobila Print, Horse Touring.

Al nostro Presidente Onorario Mauro Testarella “il cavallino alato cambia l’andatura, galoppa..! aiutaci da lassù ad attraversare le strade del mondo per continuare questa visione dal nome ENGEA.”

NICOLOSI

3 IL CAVALLO LIBERO
IL DIRETTORE TINO

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IN COPERTINA

La modella Dafne Apollonio

Il cavallo

Il fotografo Angelo M.

Location Proprietà

LA POLITICA AMBIENTALE DI E.N.G.E.A. di Tino Nicolosi

ANDIAMO AL MANEGGIO QUANDO I SOGNI DIVENTANO REALTA’ di Tino Nicolosi

VALUTA, CONSIDERA, CONTROLLA E MONTA di Tino Nicolosi

“IL DUCA DI LERMA A CAVALLO” DI PIETER PAUL RUBENS di GIUSEPPE FRASCAROLI

“NAPOLEONE ATTRAVERSA LE ALPI AL GRAN SAN BERNARDO” DI JACQUES - LOUIS DAVID di GIUSEPPE FRASCAROLI

I CARABINIERI A CAVALLO: GLI INIZI di Tino Nicolosi

IL CAVALLO MURGESE

UN PÒ DI STORIA di A.P.A.M.

HAFLINGER

UN MONDO DA CONOSCERE di A.N.A.C.R.HA.I.

IL QUARAB ELEGANTE AFFIDABILITA’ di Valeria Giacomello

VIAGGIO AL CENTRO DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE Intervista alla Dott.ssa Nicoletta Pizzutti di Maddalena Salvadeo

L’OSTEOPATIA ANIMALE

E’ UNA VERA PROFESSIONE di Arianna Viganò

L’ELEGANZA DELLE REDINI LUNGHE I CONCORSI DI TRADIZIONE di G.I.A.

RIVISTA ASSOCIAZIONISTICA DI

CULTURA E SPORT EQUESTRE, CINOTECNICA E CINOFILIA, NATURA E AMBIENTE.

EDIZIONE SPECIALE IN CARTA STAMPATA N° 12 ANNO 2022 MESE SETTEMBRE

EDITORE

E.N.G.E.A. EQUITAZIONE

DIRETTORE RESPONSABILE

Tino Nicolosi

REDAZIONE

Tino Nicolosi, Arianna Viganò, Valeria Giacomello, Maddalena Salvadeo, Giuseppe Frascaroli, G.I.A. - Gruppo Italiano Attacchi, A.N.A.C.R.HA.I. - Associazione Nazionale Allevatori Cavallo di razza Haflinger Italia, A.P.A.M. - Allevatori e Propietari di cavalli Murgesi e asini Martina Franca

PROGETTO GRAFICO E DESIGN ORIGINALE

Tino Nicolosi, Letizia Colbertaldo

GRAFICA E IMPAGINAZIONE

Colbertaldo

SEDE

Cornale e Bastida (PV)

CONTATTI

SITI WEB

E’ vietata la riproduzione totale e/o parziale di testi, immagini e loghi presenti su ENGEA A 360°, e suoi allegati, senza l’autorizzazione scritta dell’editore. L’allegato è autonomo nei suoi concetti e contenuti a livello redazionale e pubblicitario, di conseguenza le scelte sono dettate dal marketing redazionale.

La responsabilità delle opinioni contenute negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori. Allegato alla rivista A 360° iscritta al n. 180 del Registro Pubblico del Tribunale di Voghera in data 24/12/2007 edito in formula mensile.

INDICE RIVISTA ASSOCIAZIONISTICA ENGEA A 360° FORMAZIONE IN CARCERE NOI CREDIAMO IN VOI..! di Tino Nicolosi 16 62 46 44 66
Letizia
P.zza Vaccari 7 27056
Tel. 0383.378944 ilcavallolibero@gmail.com
www.issuu.com/engea www.cavalloecavalli.it
Vagabundo dell’asd I cavalli di Gilgames
Colombo
Frascaroli, Cornale e Bastida (PV) SEGUICI SU @ilcavallolibero 50
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@engea.equitazione

LA POLITICA AMBIENTALE DI E.N.G.E.A.

DI TINO NICOLOSI

Dopo la tragica esperienza di una pande mia che ha afflitto il mondo, oggi l’uomo ha il dovere di interrogarsi sul perché tali eventi accadono. Tutto è inevitabilmente connesso ad un unico fattore predomi nante e cioè il mancato rispetto del piane ta che ci ospita, la completa mancanza di rispetto della natura e di tutto ciò che ne fa parte. L’intervento dell’uomo nell’am biente che lo circonda sta drasticamente cambiando l’habitat di tantissime specie di animali e inevitabilmente l’uomo stes so. Sempre più malattie si aggiungono sui libri di testo dei medici di tutto il mondo, sempre più specie animali sono sull’orlo dell’estinzione. Il pianeta cambia e muta sempre più il suo ecosistema e questo a di scapito di specie sempre più in difficoltà e sempre meno pronte alla velocità di cam biamento climatico che purtroppo l’uomo stesso sta causando e che inevitabilmente ne determina la loro estinzione.

Sono i piccoli gesti che cambiano il mon do, non sono le grandi imprese a sensibi lizzare ognuno di noi, poiché rimarranno sempre imprese insite all’individuo stesso che le compie. Oggi abbiamo l’opportu nità di tutelare l’ambiente che ci circonda con una visione diversa delle cose, appli cando il buon senso e sacrificando una piccola porzione di tempo e della nostra quotidianità. Tutto ciò unito a “tante altre porzioni di tempo e di impegno” cambie ranno il mondo che ci circonda a benefi

cio del mondo stesso e delle generazioni avvenire a cui abbiamo il dovere e l’ob bligo di trasferire questo rispetto, questa visione e questo amore per la natura che non è altro l’amore per noi stessi.

Gli eventi che hanno cambiato il mondo – fonte Lenius.it Gennaio 2000, fuoriuscita di cianuro a Baia Mare, Romania - 100 mila metri cubi di rifiuti contaminati da cianuro fuorie scono da una diga. 2002, inquinamento da intensificazio ne dell’allevamento di bestiame da latte, Nuova Zelanda -L’allevamento intensivo di bestiame da latte ha portato all’inqui namento delle acque di scarico dei bovini. Novembre 2005, esplosioni nell’impianto petrolchimico di Jilin City, Cina - liberate 100 tonnellate di sostanze inquinanti con tenenti nitrobenzene e benzene. Dicembre 2008, fuoriuscita di cenere di carbone presso la Fossil Plant, Usa - libe rati 300 milioni di galloni di fango di “ce nere volante”. Aprile 2010, esplosione della British Pe troleum Oil Spill, Golfo del Messico - cir ca 60 milioni di barili di petrolio escono dal pozzo. Oltre 34 mila uccelli, centina ia di tartarughe marine, 72 delfini e altri vertebrati e invertebrati marini muoiono nell’olio galleggiante. Marzo 2011, incidente nucleare alla cen trale di Fukushima, Giappone - Uno tsu nami dalle dimensioni enormi si abbatte

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sulle coste nord-orientali giapponesi, col pendo la centrale nucleare di Fukushima. 2015/2016, la ‘fine’ della Grande Barrie ra Corallina, Australia - il temporaneo aumento di 4 gradi della temperatura del mare ha causato lo sbiancamento del 90% dei coralli e la morte del 20% di essi. Novembre 2019, acqua alta a Venezia, Italia - Con lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento del livello del mare, le alte maree mettono Venezia, come molte altre città ad una bassa altitudine, a maggior rischio.

2019, incendi della foresta amazzoni ca, Foresta Amazzonica - Più di 72 mila incendi boschivi vengono riscontrati in Amazzonia dall’inizio del 2019, un au mento dell’83% rispetto all’anno prece dente.

Maggio 2020, fuoriuscita di combustibile diesel e di lubrificanti nel fiume Ambar naya, Siberia - Il collasso di una centrale elettrica porta ad una fuoriuscita di oltre 20 mila tonnellate di combustibile diesel e di lubrificanti nel fiume.

Luglio 2020, riversamento di olio combustibile da nave cargo, Mauritius - si sareb bero riversate nella laguna mille tonnella te di olio combustibile, e il riversamento è ancora in corso.

Giugno 2021, caldo estremo in CanadaLa temperatura sfiora i 50 gradi in Cana da, un livello impensabile per questo stato del nord America, si tratta del valore più alto mai registrato nella storia. Luglio 2021, alluvioni in Germania e Bel gio - Un’eccezionale ondata di maltempo ha causato alluvioni e inondazioni in nu merose regioni della Germania (soprat tutto Renania Palatino e Renania Setten trionale – Vestfalia) e del Belgio.

Sono alcune accortezze che vi impegne ranno poco tempo ma che possono salva re il pianeta e tante specie animali, evitare

le pandemie e soprattutto salvare noi stes si, insieme come una comunità globale. Non sprecate l’acqua, evitate gli sprechi alimentari, applicatevi nella differenzia zione dei rifiuti, riciclate gli oggetti, nei vostri acquisti predilite quelli composti con materiali riciclati, contribuite ne gli spostamenti a non emanare Co2 con i mezzi, piuttosto andate a piedi o me glio a Cavallo! Comprate prodotti loca li, utilizzate meno gli elettrodomestici e i condizionatori e termosifoni, iniziate a ponderare che ogni oggetto che utilizzate diventa un rifiuto, impegnatevi a farlo du rare più a lungo possibile.

Oggi ENGEA persegue questa politica ambientale contribuendo concretamente ad agevolare questi processi. Rappresen ta l’Unico Ente equestre in Italia ad aver ottenuto la certificazione ISO14001 con fermando che il suo sistema è ad impat to zero sull’ambiente. La copertina della rivista “Il Cavallo Libero” è stata creata, realizzata ed ispirata per omaggiare la bellezza della donna che insieme al nostro amico cavallo ne rappresentano la bellez za del mondo e madre natura. C’è una “Dafne” in ognuno di noi..! basta regalare al mondo quella piccola porzione di tem po che lo renda sostenibile per tutti.

Si ringraziano di cuore tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del la campagna nazionale di sensibilizzazio ne per l’ambiente. Uno staff stellare che ha contribuito a rendere reale in un solo scatto un’idea, un concetto, una semplice visione delle cose... quale? Il rispetto della natura e del cavallo, finalizzato a sensibi lizzare sul tema ambiente ogni lettore del la nostra rivista.

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Li ringraziamo di vero cuore con una loro breve presentazione:

Modella: Dafne Apollonio

Modella e Fotomodella, Musicista (violi no e piano), presentatrice e attrice. Sfila per i più grandi marchi di moda Italia na, oltre 6 presenze alla Milano Fashion Week e Miss Italia. Tra le più belle mo delle e personalità richieste nel panorama nazionale ed internazionale. Poliedrica e affascinate Dafne con il suo sguardo deci so rappresenta “madre terra”.

Fotografo: Angelo M. Colombo

Fotografo professionista per le sfilate di moda italiana. Illustratore, progettista di interni architettonici.

Abito: di Stefano Blandaleone Alta Moda Italiana Nei suoi abiti vi si trova Amore, passione, meraviglia, bellezza, armocromia, volu mi, sogno, anima e tecnica. Le sue colle zioni sposa sono considerate capolavori di artigianato artistico sartoriale italiano. I capi sono confezionati secondo tecniche di Alta Sartoria Italiana. Si ispirano alla bellezza, armonia, amore e realizzati con passione.

Truccatrice e Make Up: trucco realizza to da Fabiola Scarantino make up artist presso l’Accademia Internazionale trucca tori e acconciatori. Acconciatura realizza ta da Samanda Guradeci allieva presso Art Academy. Tutti gli allievi dell’accade mia di Silvya Benenchio escono con com petenze di altissimo livello divenendo dei veri e propri “Artisti della Bellezza”. Art Academy forma i professionisti del futu ro nel mondo del MakeUp & Hairstyling, della Moda e dello Spettacolo.

Location: Parco di Giuseppe Frascaroli

Il “Parco Argine” è stato realizzato negli anni Sessanta dello scorso secolo da Ce sare Frascaroli in un ameno angolo della sua tenuta in Bastida de’ Dossi (PV), de limitato dall’argine maestro del fiume Po a nord e da un’ansa del torrente Curone a pochi Chilometri della sua immissio ne nel grande fiume. Ampio circa 10.000 metri quadri contiene al suo interno un obelisco, un belvedere e un tempietto co struiti dallo stesso Frascaroli. Comprende circa 40 varietà diverse tra alberi e piante cespugliose. Fin dall’inizio è servito da ri storo per la comunità bastidese e per tutti coloro che vogliono addentrarsi e assapo rare la bellezza della natura. Il tempietto ha una cupola rotonda so stenuta da sei colonne tuscaniche e nella base presenta una scritta che così recita:

NATURA - RERUM - OMNIUM – MA

TER – CAESAR – MCMXC.

Comune: Cornale e Bastida – PV – Sindaco Giuseppe Masso Bellissimo comune sulla pianura padana in provincia di Pavia. Il Sindaco Giusep pe Masso nel 2020 ha fortemente voluto che la sede nazionale dell’Ente Naziona le Guide Equestri Ambientali avesse sede proprio nella cittadina di Bastida de Dos si ospitandola nella splendida piazza Vac cari.

Cavalli: Associazione Gilgames di Ro berto Forneris

Allevamento di cavalli di razza spagnola Andalusi (dalla regione spagnola Anda lusia). Gli esemplari vengono utilizzati prevalentemente nelle corride, dove mo strano il loro coraggio, e nell’alta scuola spagnola. L’associazione opera dal 2012 e Roberto Forneris (allevatore e addestra tore) lavora nell’ambito equestre dal 1990. L’associazione prende il nome dal suo pri mo cavallo “Gilgames” portato in rasse gna nazionale in Francia e che rievoca il grande re per metà uomo e per metà dio dell’antica città Sumera di Uruk capitale dell’antica Mesopotamia.

Art Director: Sonia Cignoni Mamma, Manager e assistant event di Dafne Apollonio

Assistenza: Walter Ganzini, Giancarlo Destefani

Hanno coadiuvato lo svolgimento dei la vori e adeguatamente sistemato ed allesti to l’area destinata allo shooting fotografi co.

Logistica: Andrea Apollonio Padre e coadiutore nella progettazione e organizzazione sui tempi di realizzazione degli shooting di Dafne Apollonio.

IL CAVALLO LIBERO

E.N.G.E.A. , in un ottica di costante cresci ta e miglioramento, desidera che tutti i suoi Dirigenti, Quadri Tecnici ed Associati sia no sempre più sensibili sul tema ambiente, motivo per cui ha implementato e conti nuerà ad implementare nei suoi percorsi formativi per Guide, Tecnici ed Istruttori la conoscenza, il rispetto e l’educazione all’ambiente.

E.N.G.E.A. confida ed affida alle Guide Equestri Ambientali, figure di punta del

connubio tra le attività equestri e l’intera zione con la natura, di essere portavoce e diventare essi stessi educatori di una cor retta politica ambientale.

E.N.G.E.A. inoltre si avvale e sostiene for temente il lodevole lavoro svolto dall’EN GEA Garibaldini Volontari a Cavallo, uni tà operativa della protezione civile, che insieme ai suoi volontari contribuisce al ri pristino di zone degradate e deturpate dai rifiuti abbandonati.

PER ESSERE SEMPRE PIÙ GREEN GLI OBIETTIVI DI ENGEA SONO:

• Ridurre gli impatti ambientali

• Risparmiare energia e ridurre le emissioni di CO2

• Favorire la partecipazione e la collaborazione di tutte le parti interessate

ANDIAMO AL MANEGGIO QUANDO I SOGNI DIVENTANO REALTA’

DI TINO NICOLOSI

Come si definisce quella porzione di spazio che rimane sospesa nell’attimo in cui si rea lizza un sogno e si prende la concreta consapevolezza di averlo realizzato?

Si chiama Felicità.

Tantissime sono le domande che mi ven gono poste prima di aprire un maneggio, alcune vengono drasticamente interrotte con la famosa frase “Hai mai gestito un maneggio?”. Ma in realtà aprire un ma neggio è una tra le attività paragonabili a qualsiasi altra. Bisogna avere le perso ne giuste, consulenti preparati ed un ente pronto ad intervenire in spiacevoli situa zioni, ma l’unico fattore determinante che in realtà conta è la consapevolezza di riu scire a tutelare il benessere degli equidi e la loro potenziale imprevedibilità. Siete pronti per questo viaggio? Iniziamo lo insieme.

Vi sono dei punti essenziali da valutare bene prima di intraprendere questa scel ta di vita, perché si, è una scelta di vita! Non vi sono orari e non vi sono vacanze programmate. C’è il costante obbiettivo di fare bene e di tutelare il benessere dei nostri amici cavalli il resto rimane subor dinato a tutto ciò.

Consapevoli di proporre sport equestre grazie alla legge 398/91, tutta la nostra attività ha un enorme defiscalizzazione aiutando così la pratica sportiva ad essere sempre più fruibile a tutti.

La maggior parte dei maneggi italiani ha principalmente tre tipologie di formaliz zazioni: abbiamo le Associazioni Sportive Dilettantistiche, le Società Sportive Dilet

tantistiche e le Aziende Agricole, poi in percentuali minori vi sono associazioni, cooperative, aziende e fattorie didattiche. La valutazione iniziale di qualsiasi attivi tà sono i costi. Proprio questo dato può determinare se un sogno può diventare realtà. Le voci di bilancio che più contano sono le più semplici da ipotizzare: costo struttura ( acqua, luce, manutenzione); costo mantenimento cavalli (fieno, paglia, truciolo, uomo di scuderia, veterinario, maniscalco) costo amministrativo gestio nale (segreteria, commercialista, avvoca to, consulente del lavoro, affiliazione ente di riferimento) costo personale ( istrutto ri, operatori, tecnici)... quanto altro biso gna aggiungere per dissuadere l’apertura di un maneggio? Non basta perché è pro prio un sogno quello che dobbiamo rea lizzare e quindi si va avanti a tutta forza. Ipotizzando di avere già tutti i requisiti e le economie per realizzarlo qual è la vera scelta che un maneggio deve adottare per poter accendere la macchina e parti re..? semplice, il segmento di mercato (di nicchia) dove inserirsi. Vogliamo essere un maneggio di riferimento che popone Agonismo? Vogliamo essere un maneggio che vuole sviluppare il turismo equestre territoriale? Vogliamo specializzarci in at tività volte a temi importanti come la di sabilità? Oppure essere semplice un pun

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to di riferimento per ospitare i cavalli dei proprietari?

Costruita la struttura organizzativa la scelta fondamentale è proprio questa, cosa vogliamo essere. In questo ci aiuta il marketing americano che detta le leggi fondamentali per riuscire in questa scelta e cioè fare un “Analisi di mercato.” La mia

zona geografica cosa propone? cosa man ca e cosa potrebbe determinare il succes so della propria attività? Qualora l’offerta sia già completa si pas sa a valutare i costi e successivamente la qualità. Chi vi aiuta in tutto ciò? Sempli ce, le figure professionali a cui vi affidate. Proprio in quest’ottica intervengono gli

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La Toscana da Vivere a Cavallo

MOCIANO
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Enti Nazionali che, monitorando il flusso di richieste, riescono a inserire sul mer cato attività, idee e strumenti che aiutino sempre più i maneggi a sviluppare le loro proposte, e così anche la scelta del proprio ente di riferimento fa la netta differenza che potrebbe anche decretare la fine della propria attività o sogno. Ma non ci sono solo difficoltà in questo settore, ci sono le soddisfazioni e sono proprio per queste che ogni giorno “Eroi” come presidenti, istruttori, operatori, tec nici e consulenti tengono duro e trova no beneficio per continuare nel proprio lavoro... Sentire il nitrito dei cavalli in una fredda mattina d’inverno o autunno, riscaldarsi al sole in estate o primavera con difronte i nostri amici che brucano la fresca erba. Guardare con occhi stupiti un bimbo ammirare i cavalli. Perdere lo sguardo sui nostri territori, che essi siano montagne, colline o pianure, sempre dol ci e affascinanti poiché fanno parte della nostra storia, della nostra vita... tutto ciò con la polvere sotto i piedi, con i geloni alle dita, con i soliti panni da lavoro o con le nostre scarpe intrise di fango. Non ha importanza il come lo facciamo e in che stagione, quello che conta è che ci fa stare bene e che siamo consapevoli di regalare un momento di sollievo ai nostri soci o clienti, oltre a noi stessi.

Sei pronto ad aprire un Maneggio?

Questa storia forse ti aiuterà nella scelta.

Ricevetti una chiamata da Erica (che rin grazio tutt’oggi) chiedendomi se potevo dare una consulenza ad un’imprenditri ce biellese per l’apertura di un maneggio. Accolsi la sua richiesta e mi recai sul po sto per le dovute considerazioni. Era un freddo pomeriggio invernale e mi trovavo a Biella ad oltre 1450 metri sul li vello del mare, nella località di Bielmonte,

splendida location di Oasi Zegna, gioiello del territorio biellese e del noto marchio “Ermenegildo Zegna”. Fu in quell’occa sione che inconsapevolmente sono sta to complice di un miracolo e cioè quello di aiutare alla realizzazione di una realtà equestre unica nel suo genere.

Illustravo le opportunità del settore e no tavo non solo l’interesse ma la forte vo lontà e determinazione per raggiungere l’obiettivo. In effetti quello che all’inizio poteva essere banale rafforzò in me la conferma che in qualsiasi progetto non vi sono solo calcoli e costi, ma il fattore realmente determinante è “fino a quanto ci credi veramente” e “cosa sei disposto a fare per raggiungere l’obiettivo”.

Quello che fa la differenza in qualsiasi at tività è la cordialità, l’accoglienza, l’ambi zione, la tenacia, la forza e la determina zione con cui si svolge il proprio lavoro e tutte queste caratteristiche le trovavo ne gli occhi dell’imprenditrice biellese.

Nascono cosi i centri equestri di succes so, grazie a persone che sono disposte a dare la propria esperienza, conoscenza e competenza a disposizione della comuni tà. Tutto ciò finalizzato all’erogazione di servizi che il territorio ne chiede e in que sto caso ne pretende la presenza.

Non resta che augurarvi di aprire il vostro maneggio e di realizzare i vostri sogni! Ma per un attimo scostate lo sguardo ver so i vostri cavalli e chiedetevi se loro sono quello che più conta. La risposta sarà semplice e cioè la realizzazione del vostro maneggio, proprio come ha fatto Giada l’imprenditrice biellese che ha regalato al territorio un progetto di equitazione alla portata di tutti.

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FORMAZIONE IN CARCERE

Noi crediamo in Voi..!

DI TINO NICOLOSI

Il sistema penitenziario nazionale da tan tissimi anni si occupa di una circostanza da non sottovalutare e cioè il reinseri mento dei detenuti nei carceri nel mondo lavorativo e quindi nel tessuto sociale ter ritoriale. Scontata la pena molti cittadini Italiani ( e non più etichettabili come de tenuti) hanno difficoltà nel reinserimento nell’ambiente lavorativo. Questo aspetto è nella lente di ingrandimento del Ministe ro della Giustizia che da anni dà la pos

sibilità all’interno di tutti i carceri di for mare i detenuti mentre scontano la loro pena, professionalizzandoli e dandogli le migliori condizioni per essere preparati e pronti all’inserimento nel mondo del la voro una volta scontata la pena.

Il Ministero della Giustizia nel Novembre 2021 tramite manifestazione di interesse assegna all’ente Nazionale Guide Equestri Ambientali l’erogazione di due corsi di

IL CAVALLO LIBERO

formazione presso la casa circondariale di Como. Le figure da preparare sono due dei settori di punta dell’ente: Il Tecnico di Mascalcia ed il Tecnico di Scuderia. Vi raccontiamo la nostra esperienza in un ambito poco trattato che sicuramente po trà essere da monito per progetti futuri.

Come ENGEA abbiamo in tempi rapidi organizzato uno staff di docenti di altis simo livello professionale, sicuramente alla loro prima esperienza in questo con testo ma certamente motivati per la loro stessa predisposizione all’insegnamento. I corsi tenuti presso la casa circondariale di Como hanno visto per la prima volta arrivare i cavalli che con la loro innata e terapeutica presenza hanno subito colpi to l’interesse da parte dei corsisti. Mani scalchi, Veterinari, Dirigenti fiscali e am

ministrativi, Circoli ippici e personale di segreteria hanno iniziato il proprio lavoro nei primi giorni di dicembre 2021 per poi completare i due corsi di formazione nel Maggio del 2022. Dalle dichiarazioni ed esperienze raccolte vi è stato entusiasmo e voglia di collaboratività unica nel suo genere, poiché per la prima volta i corsi sti non si sono dovuti cimentare con solo manuali, libri, calcoli o mezzi meccanici, per la prima volta hanno studiato mate rie come l’etologia, il benessere animale, anatomia equina ed ovviamente fatto pra tica con dei veri e propri cavalli messi a loro disposizione e sotto la supervisione dei nostri dirigenti per poter dare loro la possibilità di fare pratica realmente con gli esemplari che una volta usciti dalla casa circondariale avrebbero trovato nei maneggi.

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Abbiamo riscontrato un fattore rilevante nell’espletare le ore di formazione e cioè indipendentemente dalle diverse realtà, religioni, status sociale ed etnie dei parte cipanti abbiamo assistito ad un uguale ap proccio alle materie trattate, con interesse, passione e determinazione. Indipenden temente dall’istruzione ricevuta pregressa dei partecipanti ed in alcuni casi assente, le classi hanno studiato e si sono applicate in egual misura, ricreando le condizioni fondamentali per erogare nel migliore dei modi le materie trattate e le ore di pratica in totale spirito di conoscenza e di sere nità. Ad alcuni dei partecipanti vi è stata data la possibilità di ottenere delle ore di praticantato in veri e propri circoli ippici e questa opportunità è resa solo possibile all’entusiasmo e concentrazione che tutti i corsisti hanno messo durante le ore di formazione.

Il Plus di questi corsi erogati con ENGEA non è solo quello di dare un titolo asso ciazionistico, bensì un titolo professionale registrato a livello europeo come figura professionale in linea con il quadro delle qualifiche europee (EQF) e non solo vali do a livello sportivo e soprattutto per tut te le attività ludico ricreative. Negli anni abbiamo sempre più migliorato e imple mentato tutti i percorsi formativi erogati puntando soprattutto alle nuove esigenze dei circoli ippici e alle nuove metodologie di insegnamento sperimentale. Mettere al servizio questo enorme bagaglio conosci tivo getta le basi per promuovere in qua lità le future professioni e cioè i tecnici di scuderie, i tecnici di mascalcia e non solo gli Accompagnatori Equituristici, Istrut tori e Guide Equestri Ambientali.

Vi racconto un piccolo aneddoto che mi colpì per la sua genuinità e che sicura mente è stata la chiave di volta per instau

rare un rapporto di fiducia reciproca e di rispetto tra docente e allievi.

Avevo selezionato un docente che trattas se la mascalcia nel primo giorno di lezio ne, era la sua prima esperienza in questo contesto e non mi negò al telefono il suo imbarazzo iniziale, ma mi raccontò la sua giornata la sera stessa e quello che mi ri ferì sta oggi alla base dell’istruzione stessa.

Il maniscalco Jacopo seduto sulla scrivania vide i partecipanti, ignari della moda lità di insegnamento che l’aspettava, tutti distratti e con una bassissima attenzione alla presenza stessa del docente. Occhi al soffitto o distrattamente a ridere con l’allievo accanto. Iniziò a parlare del pro gramma ma con fare disinvolto nessuno prestava attenzione. Potenzialmente que sto rappresenta la tipica situazione fru strante per qualsiasi docente e cioè “non essere ascoltato”. Ma fu in quel preciso istante che Jacopo comprese che non era no loro distratti ma bensì era lui stesso il distratto. Vi ripropongo con le sue parole quello che in tutti i corsi dovrebbe essere da monito per queste realtà:

“Io non sono qui per giudicarVi, io non sono venuto ad ascoltarmi mentre parlo. Avrei preferito stare a casa con i miei caval li e mia moglie. Avrei preferito dedicarmi ai miei studi, perché anche io imparo cose nuove ogni giorno. Sono certo che anche voi non vorreste stare qui ad ascoltarmi ma stare con i vostri cari e le vostre fami glie. Ma quello per cui sono stato chiamato oggi è di trasferirVi il mio lavoro e la mia passione affinchè voi possiate averne gio vamento. Guardate le mie mani, non sono mani di un insegnate, sono mani di uno che si alza alle 4 del mattino e governa la propria azienda. Non mi interessa perché siete qui, mi interessa se me ne date la pos

18 IL CAVALLO LIBERO

sibilità di insegnarVi il mio mestiere! Che faccio da tanti anni sin da quando sono piccolo e che oggi mi da da vivere. Spero che un giorno sia pure il vostro.”

Quelle poche parole gettarono le basi per iniziare un corso che ha avuto il plauso da parte di tutta l’organizzazione peniten ziaria, dal corpo docenti e soprattutto dai partecipanti perché alla fine avevamo co struito un programma complesso ed arti colato a beneficio di tutti loro.

La formazione specialistica erogata nelle case circondariali può nel caso dei nostri settori dare veramente un’opportunità in più ai detenuti a fine pena sia per la parti colarità del settore sia per il benessere psi cofisico che il cavallo stesso procura.

Alla prossima esperienza e soprattutto con le parole di Jacopo (età 28 anni) vi la scio con un concetto che espresse in una situazione di difficoltà e che oggi può es sere in realtà applicato a qualsiasi campo:

Siamo qui per insegnarvi un Mestiere..!

IL CAVALLO LIBERO

VALUTA, CONSIDERA CONTROLLA E MONTA!

DI TINO NICOLOSI

Bambina di 10 anni in prognosi riservata. Adolescente dopo incidente in maneggio subi sce diciannove operazioni facciali per ricostruire il volto. Elisoccorso intervenuto dopo la caduta da cavallo del cavaliere, rimasto senza sensi durante una passeggiata a cavallo. Il decesso è avvenuto dopo tre giorni di coma. Gli avvocati perseguono la strada di negligenza da parte dell’istruttore. Il giudice condanna il maneggio al risarcimento dei danni.

Da oltre 15 anni mi occupo di sinistri, cen tinaia di casi valutati e passati sotto la lente di ingrandimento degli esperti del settore. Penso di essermi preso una specializza zione ad honorem in incidenti equestri. Vorrei spendere in questo articolo qualche parola per fare un focus su una realtà che coinvolge tutti i maneggi d’Italia e soprat tutto il nostro bellissimo quanto comples so settore. L’equitazione è passione, cuore, è libertà, la stessa che ci porta ogni giorno a prendere in mano la spazzola ed iniziare a toelettare il nostro amico cavallo e svolgere con lui le quotidiane ore di attività, ma è anche “rischio”. E quanto impatta sull’equi tazione il problema della sicurezza? Negli ultimi anni questo è un tema sem pre più trattato, a causa proprio dell’e levata casistica di sinistri del settore. È così che sorgono spontanee alcune do mande: Quali sono gli errori più comu ni? E soprattutto, quali sono le dinamiche che consentono il verificarsi dell’incidente stesso?

Cercherò di rispondere a queste domande con la franchezza che mi è derivata dall’e sperienza documentata negli ultimi 10 anni.

Molti sinistri accadono per semplice super ficialità, una tra le quali abbinare il cavallo non idoneo alle capacità dell’atleta oppure lasciare che l’atleta inesperto espleti le sue mansioni senza un’adeguata supervisione. Fortunatamente in percentuale, la maggior parte dei sinistri sono veri e propri casi di infortunio e cioè senza nessuna responsa bilità di alcuno, ma la sottile linea tra la re sponsabilità e il caso fortuito a volte lascia dei dubbi. Controllare le attrezzature, va lutare l’idoneità dell’atleta sull’attività che andrà ad espletare, monitorare il lavoro del binomio, considerare le varianti di rischio dell’attività stessa, utilizzare correttamente tutti i dispositivi di sicurezza individuale che il settore mette a disposizione, sono le basi per evitare spiacevoli inconvenienti. Disattendendo ad una delle sopraindicate “attenzioni” pone sia l’istruttore che il cen tro a inevitabili spiacevoli eventi.

Gli errori più comuni sono spesso lega ti alla leggerezza con cui l’allievo stesso si pone verso le attività che va a svolgere, ma una buona Guida e un buon Istruttore, come d’altronde in qualsiasi altra attività sportiva, mette in guardia l’allievo e abbat te la probabilità che si verifichi qualsiasi

20 IL CAVALLO LIBERO

evento dannoso per se stesso e per gli altri.

Gli anni hanno insegnato che per preveni re il verificarsi di questi eventi è la forma zione rivolta agli allievi e soprattutto agli istruttori, prendere consapevolezza che esistono procedure idonee atte a salvaguar dare il benessere dell’allievo e del cavallo stesso.

Molte sentenze oggi intervengono con dei chiarimenti su questi casi e la Giurispru denza stessa sta creando dei precedenti per ogni casistica su cui improntare le future sentenze, ma ogni sinistro, ogni evento dannoso o doloso è sempre diverso da altri e fare una valutazione accurata sull’evento stesso può a volte condizionare la decisio ne e spesso e volentieri la condanna in ul timo appello.

Vi sono due articoli del Codice Civile con cui ogni circolo ippico o istruttore si dovrà confrontare e spesso rispondere, l’art. 2050 e l’art.2052. Per chi li conosce sa benissimo

che l’attività sportiva equestre deve essere proposta in totale sicurezza per l’allievo e quindi deve ottemperare assiduamente a tutte quelle accortezze che l’equitazione stessa richiede. Entrano qui in gioco i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) strumenti fondamentali per espletare l’atti vità in totale sicurezza per l’allievo. In caso di contenzioso saranno proprio loro a de cretare la vostra professionalità e la vostra osservanza della cura dell’atleta stesso. I di spositivi prevalenti sono il Casco protetti vo e il corpetto protettivo. Sul primo dispo sitivo di sicurezza ormai non vi è nessun dubbio sulla sua utilità, sul secondo dispo sitivo vi è ancora qualche perplessità.

Il classico corpetto protettivo va utilizzato prevalentemente sugli atleti minorenni al fine di salvaguardare le parti del corpo che possono ricevere maggiormente sollecita zioni, cioè la colonna vertebrale. Gli anni e l’innovazione hanno portato all’evoluzione

21

di questo sistema portando alla creazione di sistemi di protezione che riescono a sal vaguardare con maggiore integrità le parti anatomiche più sensibili dell’atleta durante la caduta, parliamo dell’EquiAirBag. L’ideatore Fabio Colombo, che già svilup pa sistemi analoghi per il settore motoci clistico, si batte da anni per alzare il livello di sicurezza del settore equestre promuo vendo e divulgando questo dispositivo, e ponendo l’attenzione dell’utente finale sul verificare sempre che i dispositivi in com mercio siano contrassegnati come DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) sottolineando che la sicurezza dell’atleta durante le attività sportive deve essere al primo posto. Colombo ci spiega: “L’importante è che le protezioni, sia airbag che rigide siano cer tificate come DPI (dispositivi di protezio ne individuale) per capirlo basta che sul prodotto sia presente la dicitura EN1621 oppure EN13158. Il protettore semplice mente CE non significa che sia un DPI, anzi per nulla, se lo fosse sarebbe etichetta to EN 1621 o EN13158. Se non è indicato significa che non è un DPI, quindi non è un protettore da utilizzare. Questo aspet to è anche discriminante in caso di sinistro

e davanti a un giudice che deve prendere delle decisioni può fare la differenza.”

Gli strumenti esistono, basta solo utiliz zarli. Equiairbag rappresenta l’innovazio ne sul campo equestre, un dispositivo che funziona esattamente come un Airbag che in meno di 80 millesimi di secondo si apre e protegge tutte le parti anatomiche sensi bili del cavaliere in caso di caduta.

In equitazione il tema “sicurezza” ha sem pre avuto una sua rilevanza e lo sviluppo delle attività negli ultimi anni, lo mette oggi in primo piano sull’agenda degli ob biettivi da raggiungere e cioè far espletare l’attività in totale sicurezza con professio nalità, serietà e preparazione. Quanto impatta questo argomento sull’e quitazione? Tantissimo, ogni spiacevole evento crea la situazione ideale per cam biare sport e questo oggi il settore non se lo può permettere proprio perché ha bisogno di crescere sempre di più garantendo all’u tente finale la totale sicurezza dell’attività stessa.

Su due bambini che cadono, almeno una delle due famiglie fa cambiare sport al pro prio figlio. A voi la scelta!

IL CAVALLO LIBERO

Cinque tappe da Vanzago a Ghirla, pas sando per il Parco del Roccolo, il Parco dei Mughetti, il Bosco del Rugareto, il Parco del medio Olona, il Parco RTO (Rile, Tenore, Olona), il Parco Campo dei Fiori e il Parco degli Aironi.

In sella lungo una ippovia di 109 Km, tra storia e natura, per raccontare le mera viglie lombarde in un progetto finanziato dalla Fondazione Maurizio Fragiacomo, patrocinato da UNPLI Lombardia, cer tificato con sistema ISO 9001:2015 da E.N.G.E.A. Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali.

ll nostro lavoro è rendere fruibili, sicuri e tracciabili i sentieri d’Italia alla scoperta di luoghi straordinari, con l’ottica di riva lorizzare il territorio, incrementare l’eco nomia locale e formare Guide Equestri Ambientali specializzate.

Bronze Quota annuale €63,00 Silver Gold Quota annuale €150,00 Quota annuale €250,00 Il nostro lavoro al servizio dei circoli ippici per rendere l’equitazione uno sport sicuro, accessibile e fruibile da tutti..! Scegli tra le tre tipologie di Affiliazioni e scopri tutti i Vantaggi ed i Benefit riservati... www.cavalloecavalli.it

Affiliazione Bronze

L’Affiliazione Bronze nasce dall’esigenza di erogare i servizi basilari per qualsiasi associazione sportiva dilettantistica o so cietà. Chi sceglie questa affiliazione ottie ne i riconoscimenti e coperture assicu rative di base a norma di legge. Con un

tesseramento base di 5 euro all’anno per ogni tesserato ed un costo di affiliazione di euro 63,00 e la possibilità di acquistare le tessere giornaliere la rendono competi tiva rapportata a qualsiasi altra affiliazio ne proposta da qualsiasi altro ente.

Quota annuale € 63,00

» TESSERAMENTO ANNUALE € 5,00

» ISCRIZIONE REGISTRO DEGLI EQUIDI P.G.S. € 10,00 a cavallo (decreto legge n°36 del 28 febbraio 2021)

» TESSERA GIORNALIERA pacchetto 10 tessere € 30,00

» TESSERA SETTIMANALE pacchetto 10 tessere € 45,00

CONDIZIONI DI POLIZZA

POLIZZA INFORTUNI

Morte: €80.000,00

Invalidità permanente: € 80.000,00 franchigia 7% Rimborso spese mediche: €1.200,00 con franc. € 50,00 max 10%

POLIZZA RESPONSABILITA’ CIVILE € 1.000.000,00 franchigia €1.500,00

COPERTURE TESSERE GIORNALIERE E SETTIMANALI

Polizza di legge DPCM 3 novembre 2010

Morte: €80.000,00

Invalidità permanente: € 80.000,00 franchigia 7%

SERVIZI E VANTAGGI

» Iscrizione al Registro CONI 2.0 con affil iazione P.G.S

» Gestionale online per tesseramento immediato

» Rilascio gratuito del certificato di som ministrazione bevande

» Assistenza telefonica con la segreteria generale e referenti territoriali

SEGRETERIA NAZIONALE

P.zza Vaccari 7, 27056 Cornale e Bastida (PV)

Dal Lunedì al Venerdì

Dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00

Tel. 0383.378944

Cell. 348.3109883 mail. segreteria @ sitogea.net

Affiliazione SILVER

L'Affiliazione Silver nasce per tutelare maggiormente le attività di lezioni in cam po e passeggiate a cavallo. Si ottengono tutti i benefici dell'affiliazione bronze ma si raddoppiano tutti i massimali e si ag giunge la coperture assicurativa di Tutela Legale. Con un tesseramento di 15 euro all'anno ( con la possibilità di tesserare an

che a 5 euro) ed un costo di affiliazione di euro 150,00 la rendono l'affiliazione ideale per chi fa maggiormente passeggiate a ca vallo e piccole lezioni in campo. Rappor tata alle affiliazioni proposte da altri enti la rendono superiore per benefit e vantaggi a qualsiasi affiliazione di altro ente.

Quota annuale € 150,00

» TESSERAMENTO ANNUALE € 15,00 (possibilità di tesseramento BRONZE € 5,00, per condizioni di polizza vedi affiliazione BRONZE)

» ISCRIZIONE REGISTRO DEGLI EQUIDI P.G.S. € 10,00 a cavallo (decreto legge n°36 del 28 febbraio 2021)

» TESSERA GIORNALIERA pacchetto 10 tessere € 30,00

» TESSERA SETTIMANALE pacchetto 10 tessere € 45,00

CONDIZIONI DI POLIZZA SERVIZI E VANTAGGI

POLIZZA INFORTUNI

Morte: €100.000,00

Invalidità permanente: € 100.000,00 franchigia 6%

Diaria da Ricovero: €30,00 al giorno senza franchigia

Diaria da gesso: €20,00 al giorno franchigia

5gg max 10gg

Rimborso spese mediche: €2.500,00 con franc. € 100,00 max 10%

POLIZZA RESPONSABILITA’ CIVILE

€ 2.000.000,00 franchigia €1.500,00

TUTELA LEGALE massimale €15.000,00

COPERTURE TESSERE GIORNALIERE E SETTIMANALI

Polizza di legge DPCM 3 novembre 2010

Morte: €80.000,00

Invalidità permanente: € 80.000,00 franchigia 7%

ACCESSO POLIZZE INTEGRATIVE

Polizza Capofamiglia €75,00 annuale €1.000.000,00 massimale

RCT CAPOFAMIGLIA + RCT ATTACCHI

€120,00 annuale

» Iscrizione al Registro CONI 2.0 con affil iazione P.G.S

» Gestionale online per tesseramento immediato

» Rilascio gratuito del certificato di som ministrazione bevande

» Pubblicità gratuita sui siti web istituz ionali e sui social media 12.000 utenti

» Prima consulenza gratuita per materie fiscali, tributarie, legali e sindacali

» Coperture assicurative integrative, RCT Capofamiglia, RCT Circolo Ippico ed infortuni di legge per Az. Agr.

» Kit materiale per 2 Giornate Sociali all’anno

» Possibilità di fissare appuntamento gratuito presso propria sede con un Referente territoriale

» Consulenze fiscali e tributarie in convenzione

» Disponibilità gratuita di un grafico pub blicitario per la creazione di locandine e brochure per eventi ENGEA, OIPES e PGS

» Possibilità di aderire al progetto Apollo per contributi sportivi alle associzioni

» Essere sede corsuale per l’erogazione di corsi di formazione

Affiliazione GOLD

L’Affiliazione Gold nasce per offrire il Mas simo..! Aumentano tutti i massimali assi curativi e si aggiunge la polizza malattia da covid. Si ottengono tutti i benefici delle affiliazioni Bronze e Silver e si aggiungono vantaggi esclusivi. Con un tesseramento di euro 25,00 all’anno (con la possibilità di tesserare anche a 5,00 ed a 15,00 euro) ed un costo di affiliazione di euro 250,00

la rendono la migliore soluzione affiliativa esistente in Italia. Tutela qualsiasi tipo di attività, lezioni in campo, trekking, fiere, eventi sportivi. Ideale per i centri che han no una buona e continua attività sportiva nel proprio maneggio. Gadget e kit omag gio oltre a grafici e consulenti la portano ad essere la soluzione più scelta in Italia.

Quota annuale € 250,00

» TESSERAMENTO ANNUALE € 25,00 (possibilità di tesseramento BRONZE €5,00 e SILVER €15,00, per condizioni di polizza vedi affiliazione BRONZE e SILVER )

» ISCRIZIONE REGISTRO DEGLI EQUIDI P.G.S. € 10,00 a cavallo (decreto legge n°36 del 28 febbraio 2021)

» TESSERA GIORNALIERA pacchetto 10 tessere € 30,00

» TESSERA SETTIMANALE pacchetto 10 tessere € 45,00

POLIZZA INFORTUNI

Morte: €120.000,00

Invalidità permanente: € 120.000,00 franchigia 5%

Diaria da Ricovero: €30,00 al giorno senza franchigia

Diaria da gesso: €30,00 al giorno franchigia 5gg max 20gg

Rimborso spese mediche: €3.500,00 con franc. € 100,00 max 10%

POLIZZA RESPONSABILITA’ CIVILE

€ 3.000.000,00 franchigia €1.500,00

TUTELA LEGALE massimale €15.000,00

COPERTURE TESSERE GIORNALIERE E SETTIMANALI

Polizza di legge DPCM 3 novembre 2010 Morte: €80.000,00

Invalidità permanente: € 80.000,00 franchigia 7%

ACCESSO POLIZZE INTEGRATIVE

Polizza Capofamiglia €75,00 annuale €1.000.000,00 massimale

RCT CAPOFAMIGLIA + RCT ATTACCHI €120,00 annuale

» Iscrizione al Registro CONI 2.0 con affil iazione P.G.S

» Gestionale online per tesseramento immediato

» Rilascio gratuito del certificato di som ministrazione bevande

» Pubblicità gratuita sui siti web istituzi onali e sui social media

» Prima consulenza gratuita per materie fiscali, tributarie, legali e sindacali

» Coperture assicurative integrative, RCT Capofamiglia, RCT Circolo Ippico ed infortuni di legge per Az. Agr.

» Kit materiale per 2 Giornate Sociali all’anno

» Possibilità di fissare appuntamento gratuito presso propria sede con un Referente territoriale

» Consulenze fiscali e tributarie in convenzione

» Disponibilità gratuita di un grafico pub blicitario per la creazione di locandine e brochure per eventi ENGEA, OIPES e PGS

» Possibilità di aderire al progetto Apollo per contributi sportivi alle associzioni

» Essere sede corsuale per l’erogazione di corsi di formazione

» Assistenza per la gestione emergenze H24 con un numero dedicato

» Kit pubblicitario in convenione per il Circolo Ippico

» Disponibilità gratuita di un giornalista pubblicitario per la redazione di articoli e storytelling da pubblicare sulla rivista online “IL CAVALLO LIBERO” e sui social media

» Ospitare eventi sportivi e tappe di campionato

CONDIZIONI DI POLIZZA SERVIZI E VANTAGGI SEGRETERIA NAZIONALE P.zza Vaccari 7, 27056 Cornale e Bastida (PV) Dal Lunedì al Venerdì Dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 Tel. 0383.378944 Cell. 348.3109883 mail. segreteria @ sitogea.net Dressage Pony GamesSalto Ostacoli Per info ed iscrizioni: asdsangiorgio@gmail.com 25-26-27 NOVEMBRE 2022 presso C.I. San Giorgio CAMPIONATO NAZIONALE

IL QUADRO TECNICO

Quota annuale di rinnovo €70,00 €20,00 ogni qualifica supplementare

ASSISTENZA H24 • CORSI DI AGGIORNAMENTO • SEMINARI • WORKSHOP * POSSIBILITA’ DI ACCEDERE

ALLA BORSA LAVORO, un sistema pratico ed immediato per farsi conoscere tramite le pagine social e poter trovare nuove collaborazioni in tutta Italia..!

CONDIZIONI DI POLIZZA

POLIZZA INFORTUNI

Morte: €120.000,00

Invalidità permanente: € 120.000,00 franchigia 6% Diaria da ricovero: €30,00 al giorno senza franchigia Diaria da gesso: €30,00 al giorno franchigia 5gg max 10gg Rimborso spese mediche: €5.000,00

POLIZZA RESPONSABILITA’ CIVILE € 1.000.000,00 franchigia €1.500,00

POLIZZA MALATTIA COVID19 € 30,00 al giorno senza franchigia max 100 giorni

TUTELA LEGALE massimale €15.000,00

Accesso polizze integrative

POLIZZA CAPOFAMIGLIA €75,00 annuale €1.000.000,00 massimale

I BREVETTI DEL QUADRO TECNICO

CERTIFICATI

Grazie ai nostri percorsi formativi, ol tre ad ottenere il rilascio del patentino da Quadro Tecnico, si conseguono al tri tre titoli:

» Brevetto Associazionistico ENGEA – Certifica il tuo percorso Formativo Ente Nazionale Guide Equestri Am bientali – iscritta al Ministero della Sa lute, in E.C.M. (educazione continua in medicina) al n.7778 del 02/04/2003

» Attestato nazionale Quadri Tecnici OIPES – Titolo nazionale per le attività sociali ludiche amatoriali Organiz zazione Italiana Professionisti Educa zione e Sport – ORGANIZZAZIONE ISCRITTA AL M.I.U.R. MINISTERO DELL’ISTRUZIONE ALLO SCHE DARIO DELL’ANAGRAFE NAZIO NALE DELLE RICERCHE Art. 64, comma 1, DPR 11 luglio 1980 n. 382, cod. 62154OMH

» Brevetto PGS – Titolo sportivo Rico nosciuto dal CONI Polisportive Gio vanili Saliesiane – Ente di promozio ne sportiva riconosciuto dal CONI ed Ente nazionale a carattere assisten ziale riconosciuto del Ministero degli interni.

10 dipartimenti ed oltre 25 percorsi di formazione raccolti nel Catalgo Percorsi Formativi, mirati a forma re professionisti operanti sui princi pi fondamentali dell’equitazione, il lavoro in sicurezza e la conoscenza di tutte le normative che regolano il mondo equestre.

percorsi formativi

percorso formativo da ENGEA

erogati dall’Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI

Il Catalogo Percorsi Formativi è

dal sito web

CATALOGO PERCORSI FORMATIVI rev. 09 del 01.07.2022 SEGRETERIA DI FORMAZIONE piazza Vaccari 7, 27056 Cornale e Bastida (PV) 0383.378944 | 348.3109883 formazione@sitogea.net
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sono certificati nel
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P.G.S. Per informazioni 0383.378944 | 348.3109883 formazione@sitogea.net I PERCORSI FORMATIVI

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ono un sistema registrato messo a punto da oltre vent’anni di studio ed esperienza diretta sui territori di pro fessionisti specilalizzati che hanno re alizzato precisi criteri di valutazione e classificazione che diano la possibilità di avere un prodotto finale spendibile per il territorio sopratutto ad agenzie turistiche specializzate, Tour Opera tor, enti parco e amministrazioni pub bliche.

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Realizzare ippovie Certificate signifi ca riscoprire e valorizzare itinerari na turalistici che siano sicuri, monitorati, ricchi di attrattive, che permettano il naturale recupero del patrimonio cul turale e tradizionale, e che consentano allo stesso tempo di tutelare e monito rare il territorio al fine di salvaguarda re la flora e la fauna autoctone.

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BASSO IMPATTO AMBIENTALE

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LOCALE Scelta nell’acquisto del fo raggio per cavalli da venditori locali e tenendo particolare attenzione alla scelta e selezione delle strutture ricettive, pri vileggiando strutture attivamente impe gnate nella promozione di un turismo

PROTEZIONE DELL’ AMBIENTE

Possibilità di promuovere e sviluppare corsi di educazione ambientale in col laborazione con gli Enti preposti, pre vedendo nel progetto la possibilità di fare escursioni mirate (a cavallo, a piedi o in bike) atte a stimolare la sensibilità nei confronti degli ambienti naturali e loro conservazione mediante l’ausilio di esperti qualificati in materie ambientali e naturalistiche.

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“Il Duca di Lerma a Cavallo” di Pieter Paul Rubens

Nessun altro pittore europeo del XVII secolo ha unito talento artistico, succes so sociale ed economico e un alto livello culturale come Pieter Paul Rubens, il più grande pittore fiammingo del Seicento (Siegen, 1577 – Anversa, 1640).

“Il Duca di Lerma a Cavallo” è un olio su tela dipinto da Rubens nel 1603, di cm 283x 200, conservato al Museo del Pra do di Madrid. Dopo che il duca di Lerma cadde in disgrazia, questo dipinto entrò nella collezione reale, ma fu successiva mente donato all’ammiraglio di Castiglia da Felipe IV. Passò quindi attraverso le collezioni di diversi nobili, prima di es sere acquisito dal Museo del Prado nel 1969. Il dipinto è realizzato sulla memo ria iconografica di un “San Martino” di El Greco. La soluzione è potentissima, e di fatto va a innovare radicalmente l’ambito della ritrattistica ufficiale, che in Spagna era ferma al “Carlo V” di Tiziano. L’autorevolissimo primo ministro di re Filippo III, don Francisco de Sandoval y Rojas, marchese di Denia e primo duca di Lerma, è indicato come capo degli eserciti spagnoli. Mirabili sono la raffinatezza e la ricchezza di dettagli dipinti con estrema perizia sia della mezza armatura e del pet tine dei Cavalieri di San Giacomo al collo del Duca, che nella ricchezza di guarni zioni della bardatura del bianco destrie ro: il montante, la capezzina, il sovracapo sovrastato da un elemento decorativo, il pettorale e le staffe sono dipinti con tanta

bravura e dovizia di particolari negli or namenti che meraviglia lo spettatore. Quest’opera mostra tutta la forza e il vigo re dei ritratti del primo periodo di Rubens e la sua capacità di catturare la personalità del modello: qui riflette la superbia e l’or goglio della potente situazione politica del Duca. Il pittore, in questa composizione, mostra di aver profondamente assorbito la “grande maniera” della pittura italiana: la ricerca di un forte impatto emozionale, la notevole sensibilità spaziale, l’uso dram matico della luce e del colore riportano in particolare all’influenza della pittura veneziana della seconda metà del Cin quecento. Il ritratto equestre di Rubens esprime potenza; è descritto in posizio ne frontale e sembra procedere verso lo spettatore raffigurando il duca rivolto in avanti con estremo realismo (addirittura ho notato negli occhi un lieve strabismo divergente di cui probabilmente era affet to lo stesso condottiero). La tela trasmette un incontenibile senso di vitalità e vigo ria: il dinamismo della posa è accresciuto dall’uso della luce, guizzante e capace di raggiungere punti di altissima intensità, e dal colorito raggiante. Rubens dirigendo il movimento della figura equestre diret tamente verso lo spettatore, conferisce al ritratto la sensazione di un movimento energico di un potente cavallo a petto lar go con una criniera che vola nel vento.

34 IL CAVALLO LIBERO

“Napoleone attraversa le Alpi al Gran San Bernardo”

di Jacques - Louis David

36 IL CAVALLO LIBERO
DI GIUSEPPE FRASCAROLI

Questo ritratto ufficiale di Napoleone è un olio su tela di cm 271 x 232, realizzato tra 1800 e il 1801 da Jacques-Louis David (Parigi, 30 agosto 1748 – Bruxelles, 29 dicembre 1825), figura centrale dell’arte europea e protagonista assoluto del Neo classicismo pittorico. L’opera, conservata al Museo Nazionale del Castello di Mal maison, è stata eseguita da David su com missione del re di Spagna Carlo IV, volen do quest’ultimo riavvicinarsi alla Francia, dopo che negli anni della Convenzione aveva dichiarato guerra al suo paese, per essere associato ai molti ritratti di generali illustri che aveva nella sua reggia madri lena. Il successo fu tale che David, con la cooperazione dei pittori del suo atelier, ne realizzò successivamente cinque riprodu zioni.

Napoleone non posò mai per questo ri tratto: “Alessandro non posava per Apel le”, pare dicesse Bonaparte “e nessuno si è mai chiesto se i grandi uomini fossero somiglianti ai loro ritratti: bastava che in questi vivesse il loro genio”.

A cavallo di un magnifico destriero impennato, Napoleone appare in questo dipinto come un eroe, ragguardevole successore dei grandi comandanti trasfi gurati dal mito, Annibale e Carlo Magno, i cui nomi nel quadro figurano accanto al suo, incisi nelle rocce in basso a sinistra. Anche questi grandi condottieri avevano attraversato le Alpi con i loro eserciti e lui ora non faceva che ripeterne le grandiose

e straordinarie imprese.

Eseguito dopo la vittoria di Marengo, da cui il cavallo ha preso il nome, il quadro presenta una scenografia del tutto inven tata, ma le peculiarità della divisa e delle armi, le stesse che Napoleone portava in quel giorno indimenticabile, sono quelle reali. Egli le aveva infatti prestate a David, il quale dopo averle sistemate su un ma nichino nel proprio studio le riprodusse con cura nel dipinto. Nel mirabile ritratto prevale l’aspetto cele brativo. David inizialmente aveva pensato di mettere sulla mano destra del cavaliere una spada sguainata, ma Napoleone rifiutò, preferendo presentarsi come un eroe calmo e dignitoso, la cui mano tesa verso un punto lontano indica le nuove vittorie che lo attendono.

Lo stallone arabo raffigurato, di nome “Marengo”, è stato il cavallo preferito da Napoleone tra i cinquantadue cavalli del la sua scuderia personale. Allevato dalla scuderia El Naseri in Egitto, il cavallo fu portato in Francia quando aveva sei anni. Da subito si dimostrò un purosangue co raggioso, affidabile e di grande prestanza fisica; ferito otto volte nel corso della sua carriera, trasportò l’imperatore in diverse battaglie, tra cui quelle famose di Auster litz e Waterloo. Fu anche utilizzato alcune volte nelle galoppate da 120 chilometri tra Valladolid e Burgos, spesso completate in cinque ore.

Giuseppe Frascaroli

Laureato in medicina con specializzazione in neurologia, il Maestro Frascaroli è considerato il pittore neoclassicista italiano tra i più importanti a livello istituzionale, oltre che valente studioso e scrittore d’Arte. Tra i molti riconoscimenti, l’alta Onorificenza di Cavaliere Ufficiale dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” consegnatagli dal Capo dello Stato Sergio Mattarella per meriti artistici, la Medaglia d’Oro Nazionale per il Neoclassicismo, la nomina a Socio Onorario del Circolo Artistico di Venezia e quella di “Pittore di Marina Benemerito”.

37 IL CAVALLO LIBERO

I CARABINIERI A CAVALLO GLI INIZI

DI TINO NICOLOSI

Gli zoccoli dello squadrone a cavallo for te di due ufficiali, cinque sottoufficiali e ventisette carabinieri calpestano la tenue erba di Grenoble sotto il comando del ge nerale Alessandro Gliffenga. Era il 1815 ed i francesi costretti ad arretrare si asser ragliarono a Genoble. Si procede al passo con i battiti cardiaci degli equidi ad una frequenza di 30/40 al minuto, si ordina il galoppo, il suolo inizia a vibrare dagli zoccoli battenti sul terreno e ad un certo punto il comandante ordina la carica! Con oltre 200 battiti al minuto di frequenza cardiaca e con una manovra militare mirata all’annientamento delle truppe nemiche, il 6 Luglio, per la prima volta vediamo la nascita del reparto dei Carabinieri Reali a cavallo che sotto il co mando generale di De Latour difesero il nascente stato piemontese Italiano. L’arma dei carabinieri a cavallo sin da su bito impresse la sua massima caratteristi ca militare per ardimento, impavidità, ab negazione ed estrema risoluzione durante le operazioni militari. Come la battaglia di Pastrengo nel 1848 rimasta famosa per la sua carica che salvò il sovrano Carlo Al bero e dell’esercito piemontese. Con una manovra inaspettata il maggiore Negri di Sanfront resosi conto del pericolo ordinò un’ardimentosa carica di 300 Carabinieri a cavallo sbaragliando e sorprendendo le truppe nemiche austriache che si disper sero su tutta la linea di schieramento. Il Primo maggio di quell’anno permaneva

ancora un battaglione dell’esercito austria co a Pastrengo. Visto il coraggio e l’abne gazione dimostrata, che tra l’altro salvò la vita al sovrano, fu affidato al 2° e 3° Squa drone dei Carabinieri Reali il compito di respingere l’ultimo baluardo nemico. Quello che è successo, Oggi è motivo di orgoglio per tutto il popolo Italiano. Gli squadroni dei Carabinieri Reali iniziaro no a schierarsi ed a preparare la paurosa carica temuta dai nemici. Bastò sempli cemente apparire con lo schieramento in linea dei cavalieri a causare la rotta del re parto austriaco che in tutta fretta si ritirò verso Pescantina.

L’utilizzo del cavallo in guerra fonda le sue radici sin dal medioevo dove solo i signori con i feudi potevano permettersi di possedere un cavallo e usarlo in bat taglia per difendere le proprie terre. Da li ha sempre avuto una connotazione di grande prestigio sociale sino ad oggi che è segno distintivo di grandi valori e prin cipi etici morali e di importanza sociale. Molti popoli in centinaia di anni hanno saputo specializzarsi in tecniche di guerra volte all’annientamento dell’esercito ne mico. Tra i più importanti il comandante che utilizzò la cavalleria al meglio della propria funzione fu proprio Annibale che con la famosa tattica militare “manovre a Tenaglia” raggruppava gli eserciti nemici al centro e li annientava con la cavalleria proveniente da tutti i lati.

38 IL CAVALLO LIBERO

Ma con una storia millenaria alle spalle, con l’avvento di nuovi mezzi militari ben presto l’utilizzo della cavalleria è andato oramai a non avere più utilità tattica. Fu proprio l’invenzione della prima mitra gliatrice che mise fine all’efficacia delle ca riche purtroppo falciate dai colpi nemici.

Oggi con orgoglio ricordiamo le imprese audaci dei nostri cavalieri carabinieri a cavallo che pur in età moderna hanno sa puto utilizzare con efficacia l’utilizzo della propria carica rendendo onore alla storia che ci lega alla nostra made patria.

L’Associazione Nazionale Carabinieri grazie ad una convenzione con l’ente Na zionale Guide Equestri Ambientali oggi promuove il bellissimo mondo dell’equi tazione e del cavallo come rappresentanza e rispetto per questo bellissimo “amico” che ha il grande merito di aver fatto parte già da subito della fondazione del corpo dei carabinieri dove veniva stabilita la du plice esistenza di militari a piedi e militari a cavallo.

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IL CAVALLO MURGESE UN PO’ DI STORIA

DI A.P.A.M. - Allevatori e Proprietari di Cavalli Murgesi e Asini di Martina Franca

Il cavallo murgese nasce come razza nel 1926. Già nell’aprile 1925 ebbe luogo a Ta ranto una riunione di tecnici e allevatori indetta dalla direzione del deposito cavalli stalloni di Foggia per discutere le strategie da adottare per migliorare la produzione di muli utilizzando l’asino di Martina Franca. In tale seduta il dott. De Mauro, veteri nario del deposito stalloni, portò a cono scenza di tutti i presenti che, girando per il territorio della valle d’ Itria, aveva notato una massiccia presenza di una popolazio

ne equina con caratteristiche morfologiche simili e speciali distinte da tutte le altre che popolavano l Italia, tale da poter essere de finita come razza a se.

Da questa prima segnalazione crebbe l’in teresse verso questi equini dal manto mo rello zaino, più raramente roano (grigio ferro capezza di moro) con unghia resi stente e arti sicuri, tanto che si arrivò l’an no successivo alla creazione del registro anagrafico del cavallo murgese.

Il 18 marzo 1927 venne acquistato dal Re

IL CAVALLO LIBERO

gio deposito Cavalli Stalloni di Foggia il primo stallone di tale razza, capostipite del filo genealogico “A”. Si trattava di Nerone , linea geneaologica che tuttora porta il suo nome.

In un’ottica di miglioramento della razza e per immettere sangue nuovo, nel 1933 venne acquistato lo stallone Granduca Da Martina di origine anglo-normanna, capo stipite del filo genealogico “B”. Nel 1934 venne infine acquistato uno stal lone nelle cui vene scorreva sangue orien tale, Araldo Delle Murge, capostipite del filo genealogico “C”.

Da questi tre capostipite, la discendenza è arrivata fino ai giorni nostri. Attraverso momenti di splendore e pro fondo declino il cavallo murgese è arriva to fin qui come massima espressione del territorio nel quale viene tutt”oggi allevato allo stato semibrado, caratteristica che ha conferito alla razza resistenza e frugalita’, rendendolo adatto a svariati usi. Il cavallo murgese può passare infatti dal lavoro agricolo al tiro leggero sportivo, al trekking, al dressage, alla monta da lavoro e perfino al salto ostacoli.

Proprio per illustrare la versatilità di que sta razza un grande cavaliere e addestrato re pluripremiato, Vincenzo Basso, respon sabile tecnico di APAM ha evidenziato le caratteristiche peculiari di un buon adde

stramento del cavallo murgese, indipen dentemente dalla sua morfologia che, come sappiamo, presenta difformità tra soggetti. Vincenzo Basso che ha lavorato molti caval li murgesi fin dagli anni novanta ha riscon trato una grande facilità di addestramento, a patto che si seguano poche e semplici re gole. Anzitutto il cavallo va compreso nel la sua fisicità e, prima di iniziare qualsiasi lavoro a sella, è necessario attraverso il la voro costante e continuativo alla corda e a redini lunghe, creare ottime basi atletiche che si sviluppano attraverso la distensione e l’ ingaggio del posteriore favorendo le an dature rilevate piuttosto che quelle radenti. Una volta create queste premesse avremo un cavallo docile e agli ordini a sella. In dispensabile nel lavoro montato la spalla in dentro che favorirà il lavoro in piano avanzato, dalla cessione, all’appoggio, al galoppo riunito e rilevato. Con il murgese non ci sarà bisogno di imboccatura severa, basterà un semplice filetto. D’altro canto basta guardare i meravigliosi risultati otte nuti con molti cavalli, non ultimo Sorriso, tre volte campione di doma vaquera e cam pione italiano di alta scuola, per citare solo alcuni dei prestigiosi risultati ottenuti. Sor riso ha concluso la sua carriera agonistica lo scorso anno. Ovviamente già in cantiere ci sono grandi sorprese che presto saranno svelate.

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HAFLINGER

UN MONDO DA CONOSCERE

DI A.N.A.C.R.HA.I. - Associazione Nazionale Allevatori Cavallo di razza Haflinger Italia

ANACRHAI ente selezionatore nazio nale riconosciuto per la razza Haflinger e Noriker in Italia, svolge tutte le attività di LG ed anagrafe equina per queste im portantissime razze e per i loro Alleva tori, ponendo particolare attenzione alla selezione, la tutela ed il miglioramento di tali realtà oltre al loro possibile sbocco di mercato ed il loro impiego nelle attività di diporto e nell’utilizzo in ambito sportivo.

ANACRHAI è associazione di Allevatori e per questo è vicina al vero e proprio mo tore della selezione: l’allevamento; non solo adempiendo alle attività di legge, ma anche supportando i Soci nell’organizza zione di manifestazioni e nella consulen za tecnica di LG.

Il cavallo Haflinger attuale si fa apprezza re per versatilità, bellezza e per la gestibi lità del suo temperamento. Il suo impie go è polivalente ed in crescente sviluppo, lo troviamo a proprio agio nel turismo equestre, nel tempo libero, nel trekking, nell’ippoterapia; ma anche nelle discipli ne sportive di Monta Western, Attacchi, nei concorsi ippici di salto ostacoli, nel dressage nel cross country, non solo ri volti a giovanissimi e neofiti, ma anche ai più grandi ed esperti cavalieri.

Con l’inizio del nuovo millennio, già or mai 22 anni fa, veniva utilizzato ufficial mente anche in Italia il nome Haflinger considerando anacronistico ma non sba gliato chiamare i nostri cavalli Avelignesi. Infatti il nome della razza deriva dal paese

in provincia di Bolzano che a seconda del le 2 lingue utilizzate, si chiama Hafling o Avelengo. Era il 1874 quando ad Hafling, nacque Folie, da un incrocio di una fattri ce locale con uno stallone orientale.

Da Folie discendono tutti gli Haflinger che hanno dato origine alle attuali 7 linee di sangue:

“A” (Anselmo), “B” (Bolzano), “M” (Mas simo), “N” (Nibbio), “S” (Stelvio), “ST” (Student), “W” (Willi).

Da allora sono state molteplici le influen ze storiche che hanno condizionato la se lezione e l’utilizzo di questa razza famosa ed apprezzata in tutto il mondo. Da pic colo aiutante di montagna utilizzato per lavori agricoli e disbosco, a trasportatore di cose e persone nelle guerre, a fonte di alimentazione, fino alla storia più recente che ci regala oggi un cavallo selezionato per mantenere tipicità e rusticità, ma che s’imposta molto bene quale cavallo da di porto.

Caratteristica fondamentale è la doci lità del suo temperamento, in seguito la selezione in purezza mirata al migliora mento morfologico, hanno fatto del ca vallo Haflinger un compagno fantastico nell’avvicinamento alle discipline equestri financo a livello agonistico.

L’impiego in cui brilla per sicurezza ed af fidabilità è sicuramente il trekking le pas seggiate ed il tempo libero, là dove mette a disposizione dell’uomo, tutte le sue qua lità migliori, spiccando per piacevolezza a

46 IL CAVALLO LIBERO

360 gradi.

Come dovrebbe essere l’ideale del caval lo Haflinger: l’altezza al garrese varia da 142-143 cm a 152-153 cm con una ta glia ideale che si attesta a metà strada. Il mantello è sauro dal chiaro al brucia to, con una decisa preferenza per il sauro dorato con crini chiarissimi. Sono graditi segni sulla fronte e dorso naso quali stella e lista, ma non troppo estesi, non lo sono le balzane.

La testa leggera, asciutta, molto espres siva con occhi grandi e scuri, dorso del naso asciutto e corto, narici grandi e fini, ganasce evidenti. Le orecchie armoniose ben attaccate e molto mobili. L’incolla tura di media lunghezza, muscolosa con attacchi leggeri al tronco e alla testa. I piedi poi , ben conformati, con zoccoli sani e resistenti. Spalla lunga, ben aderen te e inclinata. Petto sufficientemente am pio, ben carenato e profondo, dorso teso

e muscoloso, lombi corti, fianchi corti e chiusi. Garrese evidente e allungato verso il dorso. Gli Arti proporzionati al tron co, articolazioni asciutte, stinchi robusti con tendini evidenti, pastoie ben dirette e di adeguata lunghezza con andature am pie elastiche e di grande impulso.

Aspetto fondamentale dell’attività di ANACRHAI è Il nuovo progetto, PSRN

EQUINBIO.2 2020-2023, che grazie al sostegno del MIPAAF e al Fondo Euro peo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FE ASR), contribuisce alla crescita della se lezione, ma soprattutto alla tutela della biodiversità del patrimonio genetico della razza Haflinger. Piani di accoppiamen ti programmati, indicizzazione genetica, analisi genetiche e genomiche, statistiche e valutazioni scientifiche e zootecniche, sono solo i più importanti aspetti presi in esame da tali sudi ed approfondimenti.

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Il respiro internazionale della razza Haflinger ci da modo di confrontare il la voro fatto con le altre realtà Europee. Ma non solo, poiché ogni 5 anni ad Ebbs in Austria si svolge la mostra Mondiale con 700-800 haflinger iscritti ed il campionato sportivo europeo che si tiene ogni 3 anni in forma itinerante. Cina, Korea, Austra lia, Brasile, sono solo alcuni paesi che hanno apprezzato ed acquistato sogget ti della nostra razza e persino negli Stati Uniti dove si contano circa 20.000 cavalli Haflinger.

Dal 2022 in forma definitiva e stabile ab biamo la gestione anche del LG Italiano del cavallo Noriker, un grande e nuovo amico con il quale confrontarsi in manie

ra più approfondita.

Tutti gli allevatori e proprietari del caval lo Norico potranno associarsi ad ANA CRHAI, equiparando i costi servizi e le opportunità a quelli dell’Haflinger.

Sul nostro sito internet www.haflinger.it potrete trovare la programmazione com pleta degli appuntamenti Haflinger per controllare la manifestazione più vicina a Voi!

Il nostro obiettivo è cercare di essere di supporto e di sprone all’allevamento, alla promozione e soprattutto all’utilizzo di questo nostro incredibile patrimonio di bellezza e biodiversità Italiana.

IL CAVALLO LIBERO

IL QUARAB ELEGANTE AFFIDABILITA’

DI VALERIA GIACOMELLO

Un cavallo dalle mille qualità, elegante ed affidabile, energico e coraggioso. Ecco il Quarab, la razza nata dall’incrocio fra cavalli Quarter/Paint e arabi che, sebbe ne solo da pochi decenni sia presente sul mercato internazionale, sta rapidamente scalando la vetta.

Le prime documentazioni ufficiali sui Quarab risalgono alla fine degli anni ’50 del secolo scorso con Indy Sue. Sebbene registrata come Quarter Horse, la caval la, che conquistò il suo posto nel “Perfor mance Register of Merit” grazie alle sue qualità “all around”, era stata generata dallo stallone Arabo Indraff.

La prima organizzazione a riconoscere il Quarab come razza a sé stante è stata lo “United Quarab Registry” dove negli anni ottanta venivano iscritti cavalli nati dall’incrocio fra Arabi e i Quarter Hor se. Nel 1991 sé stato aggiunto il “Painted Quarab Index” per includere i mantelli tobiano e overo tipici dei Paint Horse. La creazione dell’albo di razza è più re cente: risale al 1999 con l’istituzione del la “International Quarab Horse Associa tion”, con sede negli Stati Uniti.

STANDARD DI RAZZA

In una razza di così recente formazione gli standard di razza sono ancora molto ampi.

Al momento esistono tre tipologie codi ficate, a seconda della quantità di sangue Quarter/Paint e Arabo, fino a un massi

mo di 7/8 di sangue di una razza rispetto all’altra.

Il Quarab può quindi ereditare caratte ristiche morfologiche diverse: può as somigliare come struttura fisica al tipico Quarter Horse, muscoloso e dai fianchi ben arrotondati, oppure al classico Ara bo, sottile e dal lungo ed armonioso collo. La testa è solitamente ben definita, con la fronte ampia, gli occhi grandi ed un pro filo più o meno rettilineo, a seconda del la prevalenza di sangue arabo o Quarter/ Paint Horse. L’altezza varia da 142 a 162 centimetri.

Una menzione particolare va riservata al mantello in grado di accontentare tutti i gusti: può infatti essere semplice, com posto o pezzato. La gamma di colori riconosciuti è vastissima, fra cui sauro bruciato, morello, baio, palomino, pelle di daino, cremello, perlino, smoky cre me, daino dorato, daino, sorcino, sauro, bruno e champagne. Un grande successo è riscosso soprattutto dai mantelli pez zati che stanno sempre più affermandosi come la scelta di elezione. Sebbene diversi allevatori si siano già orientati alla riproduzione in purezza, sono ancora permessi incroci fra le razze da cui il Quarab deriva: Arabo e Quarter/ Paint Horse.

La grande sfida che sta impegnando ora gli allevatori è fissare il Quarab “ideale” attraverso accurati incroci genetici, i cui risultati saranno visibili nei prossimi anni.

50 IL CAVALLO LIBERO

I QUARAB IN ITALIA

Nel 2006 viene fondata l’Associazione Italiana Cavallo Quarab (AICQA) con l’obiettivo di dare a tutti gli appassionati di questa meravigliosa razza l’opportuni tà di avere un riferimento italiano che ne permettesse la conoscenza e l’espansione attraverso attività e servizi messi a dispo sizione degli associati.

Partita alla chetichella grazie all’entusia smo dei due soci fondatori, Marco e Va leria Caremi, attraverso un lavoro intenso l’Associazione conta oggi un piccolo eser cito di oltre 200 cavalli registrati all’albo più 70 riproduttori (Arabi, Quarter Horse e Paint Horse) di altissima genealogia. A seguito della chiusura della Internatio nal Quarab Horse Association statuniten se, nel 2013 il Registro Italiano del Ca vallo di Razza Quarab ha esteso l’offerta registrativa a tutti i Quarab dimoranti all’estero che non ab biano un’associazione di riferimento nel proprio Paese.

IL QUARAB NELL’ESCURSIONISMO EQUESTRE

Titolare dell’Azienda Agricola La Dolza a Follina (TV), da anni Enrico Curto, vice presidente dell’Associazione e guida eque stre di Engea, organizza trekking a cavallo sulle colline del Prosecco.

«Dodici anni fa alla Fieracavalli di Ve rona ho incontrato per la prima volta i Quarab – ricorda – e ne sono rimasto im mediatamente colpito per la loro bellezza e lo splendido carattere. Ho visto Sweet Psyche, una saura tobiano e Miss Daqui na Pepp, una red dun, portate in show ed è stato amore a prima vista, tanto che nel giro di pochi anni sono riuscito a convin cere i loro proprietari a cedermene la pro prietà».

Non solo bellezza ma serena affidabilità. Con queste doti Sweet Psyche ha saputo conquistarsi un posto d’onore nella scu deria della Dolza, affermandosi come ca vallo guida per le escursioni.

«Sweet è la mia cavalla personale – af ferma Curto – e non la cederei a nessun prezzo. Lei è il perfetto prototipo dei

IL CAVALLO LIBERO

Quarab: equilibrata, con temperamento ma attenta al comando.

Ho potuto personalmente confermare la qualità e l’affidabilità di questi cavalli in percorsi di diversa natura, dai più sempli ci ai più impegnativi. Sono sempre sereno e sicuro quando organizzo escursioni an che con i meno esperti».

Non solo guida equestre ma anche alleva tore: «Ho creduto fin da subito nelle po tenzialità di questa nuova razza», dichiara sicuro. «Infatti non ho dormito sugli allo ri: possedevo un cavallo Paint e un’Araba e ho cominciato a produrre a mia volta cavalli Quarab. A oggi ho prodotto una ventina di esemplari e molti sono anco ra con me. Altri, anche se a malincuore, sono stati venduti dopo richieste insisten ti. Il mio stallone di punta è Mr Martin (Mr Doconita x Sweet Psyche) che mi sta dando enormi soddisfazioni, divenen do negli ultimi anni uno degli interpre ti principali della Fieracavalli di Verona grazie anche alla guida del famoso artista equestre Rudj Bellini».

IL CAVALLO DEL FUTURO

«Fin dalle prime apparizioni – dichiara Marco Caremi, attuale presidente dell’As sociazione - questa razza ha sollevato molta curiosità ed interesse, al punto che, qualche anno fa, le principali testate tele visive e giornalistiche locali e nazionali le hanno dedicato interi articoli.

Credo di poter affermare con convinzio ne che il cavallo Quarab possa in futuro diventare una delle opzioni di razza più ricercate dagli appassionati soprattutto per quanto concerne il turismo equestre».

Per informazioni visitare il sito www.qua rabs.it o inviare una mail a info@quarabs. it o telefonare al numero 3346572641

VIAGGIO AL CENTRO DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE

Intervista alla Dott.ssa Nicoletta Pizzutti

DI MADDALENA SALVADEO

In pochi conoscono davvero l’importan za dell’alimentazione per i nostri amici a quattro zampe e solo negli ultimi anni la curiosità intorno a questo mondo sta cre scendo. In molti stanno scegliendo di pas sare dall’alimentazione industriale a base di classiche crocchette ad un tipo di alimen tazione più naturale. L’argomento è ampio, complesso ed estremamente interessan te, per questo ci accompagnerà in questo viaggio la Dott.ssa Nicoletta Pizzutti che, dopo essersi laureata a pieni voti in Scienze della Produzione Animale all’università di Udine, ha aggiunto al suo curriculum an

che la Laurea specialistica in Scienze Ani mali con indirizzo Nutrizione e Benessere e il Dottorato in Biotecnologie Agrarie. Si forma sul campo grazie a consulenze pres so allevamenti e ambulatori veterinari in tutta Italia formulando diete su misura per gli animali domestici. Con il suo blog onli ne Raw & Homemade divulga la cultura dell’alimentazione animale fornendo pre ziose informazioni circa i nostri coinquili ni domestici.

Diamo quindi inizio a questo “tour ali mentare” partendo con la prima fatidica domanda: che differenze ci sono tra ali

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mentazione naturale e industriale?

Quando parliamo di alimentazione indu striale intendiamo tutti quei prodotti com pleti o complementari che possiamo ac quistare e che prevedono una lavorazione: crocchette o umidi. L’alimentazione natu rale prevede che il proprietario componga il pasto dell’animale domestico seguendo una formulazione specifica, non è prevista nessuna lavorazione a livello industriale ma solo casalinga.

Quindi quanti tipi di alimentazione na turale esistono?

Tantissimi, nel senso che tutte le declina zioni possibili per comporre una ciotola possono ipoteticamente diventare una filo sofia alimentare. Che sia con o senza ossa, cotta o cruda o mista, le diete naturali de vono seguire gli stessi principi. Quali sono pro e contro di una dieta naturale?

Controllare di persona le materie prime e la loro preparazione è sicuramente un pro, come il poter soggettivizzare la dieta quasi a livello maniacale. Il contro è che richiede delle capacità organizzative solide, per non perdersi in un bicchiere d’acqua. Cotto o crudo? Ossa o polpa?

Dipende, da cosa richiede il soggetto e da come la famiglia riesce e se la sente orga nizzarsi. E’ importante non avere pregiu dizi, fare le cose con le dovute accortezze igienico sanitarie e tempistiche per intro durre gli alimenti.

Alimentazione industriale: come leggere correttamente le etichette? Le etichet te sono un mondo veramente delicato. Le cose fondamentali da sapere sono:

» Al proprietario devono interessare gli ingredienti, che devono essere ricono scibili e in un numero adeguato

» Se possibile evitare prodotti che con tengano sottoprodotti, che devono es sere indicati.

» Certamente tra i primi ingredienti deve

essere presente la carne (meglio se di sidratata), ma attenzione anche ad una bassa variabilità di carboidrati

» Se non conosciamo bene gli ingredien ti, non ha senso valutare un prodotto dai valori nutrizionali

So che è una domanda gettonata perché in molti ancora lo fanno in segreto tra le mura domestiche: mischiare i due tipi di alimentazione va bene? Se il soggetto è inappetente con le crocchette va bene aggiungere un po’ di carne o di formaggio?

Tecnicamente si può costruire una dieta mista industriale-umido, seguendo i prin cipi nutrizionali base. Io non lo faccio per ché anche se nutrizionalmente possiamo coprire tutti i fabbisogni, dimentichiamo il benessere intestinale e ciò non può essere fatto. Se un soggetto non gradisce il pro dotto secco che avete scelto per lui e non potete fare una dieta naturale utilizzate gli umidi complementari che sono stati stu diati per insaporire le crocchette. Ci sono principi nutritivi più essenziali di altri nel cane e nel gatto?

Entrambe le specie hanno delle caratteri stiche peculiari. Fondamentale però ricor dare che entrambe le specie sono carnivore per cui non devono mai mancare: proteine di origine animale, grassi di origine anima le, il giusto bilanciamento di Sali minerali e vitamine e per i gatti la Taurina. Come si compone una ciotola equilibrata? Si può inserire frutta e verdura? Quando parliamo di alimentazione natu rale per cani e gatti gran parte della ciotola è composta da ingredienti di origine ani male a cui aggiungiamo grassi animali o vegetali, frutta e verdura. Per i cani possia mo anche aggiungere dei carboidrati, che nei gatti non vengono utilizzati perché non indicati per la specie. Quando li inseriamo nella dieta dei cani però ricordiamoci che sono accessori ai grassi, nel senso che come

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fonte energetica in cani sani vengono pri ma di tutto utilizzati questi ultimi e poi gli amidi. Necessario sempre completare con Sali minerali e vitamine.

Microbiota intestinale, cos’è e come funziona?

È l’insieme della popolazione batterica che colonizza un determinato sito, in questo caso l’intestino. I geni che lo compongono, quindi il microbioma, codificano per mo lecole fondamentali all’equilibrio fisiologi co del corpo. Per cui possiamo dire che il micriobiota intestinale è il nostro migliore amico.

E’ vero che i cani devono avere un’ali mentazione più possibile vicina a quella del lupo da cui derivano? E le origini alimentari del gatto quali sono?

I cani devo essere alimentati come cani, il loro passato come lupi ormai è finito. Dob biamo sicuramente trattarli come carnivo ri e anche garantirgli una parte di soddi sfazione predatoria, ma non sono lupi. Al contrario i gatti domestici non hanno mo dificato moltissimo dei loro fabbisogni du rante la domesticazione, loro restano tigri!

Cibi tossici: esistono? E quali sono?

Teobromina, alcolici e alcaloidi (caffeina e teina), uva sultanina, noci di macadamia, xilitolo, aglio e cipolla, avocado (special mente il seme)... esistono!

Spinosa questione delle integrazioni, sono davvero utili ed essenziali?

Alcune sono essenziali, soprattutto in caso di diete naturali cotte e\o senza ossa. Altre integrazioni in aggiunta ad una dieta già bilanciata si utilizzano solo nel caso siano necessarie, e quindi evidenziate!

Quando l’alimentazione naturale, insieme ad una cura veterinaria, aiuta in presenza di patologie?

Quando le patologie di riferimento hanno un coinvolgimento metabolico (per esem pio con i reni e le ghiandole come pancreas e fegato) oppure in patologie dove è neces

sario controllare l’apporto di determinati minerali. In generale però l’alimentazione ha quasi sempre un coinvolgimento quan do si parla di salute del corpo, anche se non sempre può essere influente. Quanto influisce l’alimentazione sullo stato di salute di pelle e pelo?

Il giusto apporto di nutrienti come acidi grassi insaturi, zinco e vitamine liposolu bili influiscono sul benessere della pelle, influenzando anche il microbioma epider mico.

Il soggetto obeso o sovrappeso: consigli utili.

In caso di sovrappeso gestire l’alimenta zione è fondamentale, però attenzione che abbassare le calorie non è utile se la dieta non è bilanciata. Inoltre non è possibile di magrire senza una corretta gestione dell’at tività fisica.

Capitolo masticativi, impossibile dav vero da limitare ad una domanda, ma qualche indicazione utile su questo mondo si può avere? Se volessimo inse rire qualcosa in un cane poco esperto di masticazione, da cosa possiamo parti re?

Il masticativo dovrebbe sempre essere pen

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sato per soggetto, non dovrebbe mai essere un prodotto eccessivamente lavorato (per cui solo essiccati naturali se fosse per me), mai troppo difficile da affrontare. Meglio iniziare con qualcosa di semplice come ad esempio la trippa verde, per poi passare a tendini e pelle, orecchie ed in fine corna e zoccoli.

Parlando di masticativi parliamo anche di denti e bocca: mantenerli sani è di fondamentale importanza, hai consigli? Usiamo lo spazzolino?

I cani che masticano non devono lavarsi i denti. Il deposito del tartaro dipende dal numero di masticazioni giornaliere, non dalla texture del prodotto masticato, per cui potenzialmente andrebbe bene anche solo un giocattolo di gomma. Per me lo spazzolino è una tortura.

L’importanza dell’acqua nell’alimentazione. Cosa ci puoi dire a riguardo? Esistono tipi di acqua migliori?

Eviterei le acque troppo ricche di cloro, per cui attenti ai vostri acquedotti. Non entriamo nel merito di intolleranze e allergie, ma ci puoi spiegare la differenza tra le due?

Le allergie sono dovute a una reazione esa gerata del sistema immunitario nei con fronti di un antigene, che ovviamente può essere alimentare. Generalmente eliminato l’antigene la reazione non ritorna, ma non si può “guarire”. Le intolleranze sono inve ce dovute a una reazione anomala dell’or ganismo a una sostanza estranea, ma senza l’intervento da parte del sistema immuni tario. Potrebbe essere dose dipendente, ma se non entriamo più in contatto con la so stanza la reazione viene limitata. L’intolle ranza può essere anche passeggera. Alimentazione di soggetti giovani e anziani, dove risiedono le principali differenze?

In realtà sono molto simili. Entrambi ne cessitano di proteine ad alto valore biologi

co, formulazioni digeribili e con un elevato tenore calorico. Anche se per motivi diver

si. Nel caso degli anziani è necessario fare attenzione alla quantità di fibre, che può essere superiore rispetto alle fasi di cresci ta.

Esistono famose dicerie che non hanno fondamenti scientifici o etologici sull’alimentazione, il classico “se il cane mangia la carne cruda diventa aggressivo perché cerca il sangue” che tutti abbiamo sentito almeno una volta, ma ci sono altri miti che vanno sfatati?

» Le diete naturali sono sbilanciate

» Le crocchette puliscono i denti

» I cani sono onnivori

» I gatti devono mangiare solo crocchette

» I cani devono mangiare una volta al giorno

» Solo le crocchette sono bilanciate

Chiudiamo con una curiosità a ruota libe ra, a te la parola!

Oddio è come la domanda libera alla ma turità, nessuno sa mai cosa rispondere. La domesticazione ha fatto sì che noi e i cani avessimo molte cose in comune, perché in realtà ci siamo autodomesticati a vicenda nel mutuo intento di avere più possibilità di successo nell’ambiente. In realtà però chi ci ha domesticati veramente è stato il frumento. Lui cresceva solo in certe con dizioni e noi per utilizzarlo ci siamo adat tati a vivere a quelle condizioni, così cani e gatti si sono adattati a vivere vicini a noi alle stesse condizioni. Siamo tutti schiavi dei cereali!

La Dott.ssa Pizzutti la trovate online su www.raw-homemade.com, dove potre te trovare ulteriori approfondimenti e ri sposte alle domande che, spero, abbiamo suscitato con questo articolo. Ci vediamo online!

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L’OSTEOPATIA ANIMALE

è una vera professione

DI ARIANNA VIGANÒ - Esperta in Osteopatia Animale

Se sei appassionato di animali e ti piace rebbe avere un lavoro che ti consenta di stare a contatto con cani, cavalli e gat ti, questa potrebbe essere la professione adatta a te.

Si ! hai letto bene.. una Professione in campo animale.

L’evoluzione dell’osteopatia in ambito animale

L’esperto in Osteopatia animale è sicura mente una figura professionale giovane, che sta crescendo molto velocemente ne gli ultimi anni, tanto quanto sta crescen do l’attenzione nel campo del benessere animale.

Sapere che il nostro amico a quattro zam pe gode non solo di buona salute, ma che stiamo facendo tutto il possibile per ga rantirgli una buona qualità di vita, è or mai essenziale ai giorni nostri.

Primo motivo per diventare Osteopata animale

Se sei un proprietario molto attento, un cinofilo che pratica qualche attività spor tiva con il cane, o sei un cavaliere sempli ce o agonista, e vuoi inoltrarti a lavora re nel mondo degli animali questa è una professione che ti può portare tante sod disfazioni.

Non c’è niente di meglio che vedere un animale ristabilire il proprio equilibrio nel corpo, ma non solo, dopo un tratta mento di osteopatia animale ben eseguito,

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e sopratutto ben calibrato per le esigenze di quell’animale, in quel dato momento. Questa è una capacità che si apprende nel tempo con la pratica, ma sopratutto, at traverso uno studio serio e approfondito.

Secondo motivo: perchè scegliere una terapia manuale per un animale?

L’ Osteopatia Animale è una disciplina che utilizza delle tecniche applicate at traverso le mani. L’osteopatia animale, sfruttando il principio fondamentale di autoregolazione dei sistema corpo, è in grado di dare all’animale delle informa zioni ai vari sistemi come quello muscolo scheletrico, fasciale, craniale e viscerale aiutandolo a risolvere problematiche che faticava a risolvere ovviamente sempre a complemento del lavoro del veterinario. L’esperto in osteopatia animale è quindi in grado di lavorare in team con medici veterinari e tutti gli altri professionisti del benessere animale.

Come si diventa Esperto in Osteopatia Animale?

In Italia l’Istituto EDUCAM diretto dal Dr. Giusva Gregori e dal Dr. Paolo Zava rella è leader internazionale nella forma zione per diventare Esperto in Osteopatia Animale e propone un percorso triennale di tipo blended learning ovvero un mix di ambienti d’apprendimento diversi. Le lezioni si svolgono con moduli in presen za il fine settimana, integrati da webinar e meeting di approfondimento, videolezioni sul portale dedicato, giornate di tirocinio ed eventi scolastici. Dopo aver sostenuto l’esame finale teorico pratico Educam rilascia le massime attestazioni previste dalla normativa italiana. EDUCAM inoltre dà la possibilità di ac quisire titoli accademici in quanto accre ditata con Istituti Universitari Internazio nali che rilasciano titoli spendibili a livello Europeo e nei paesi del Commonwealth

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da un livello EQF-5 a un livello EQF-8.

Ma come avviene un trattamento di Osteopatia Animale?

Partendo dalla sua filosofia di base e dai principi applicativi spiegheremo a seguire le varie fasi dall’intervista al trattamento. Il sistema corpo è dotato di una innata ca pacità di autoregolazione di tutti i compo nenti, che collaborando insieme permet tono di trovare un equilibrio che tende il più possibile alla salute.

L’operatore sfrutta questa capacità per aiutare l’animale a ritrovare il migliore equilibrio in quel dato momento attraver so il trattamento di osteopatia. Le tecniche che vengono applicate sono state adattate all’animale, seguendo an che le caratteristiche comportamentali di quell’animale nello specifico.

Fase numero uno: l’intervista

Durante questa fase, l’esperto in osteopa tia animale chiede tutte quelle informa zioni necessarie alla gestione del caso. Prima cosa: motivo del trattamento. Perchè hai chiamato l’0esperto in osteopatia animale per il tuo animale?

L’operatore ti chiederà se hai già fatto fare una valutazione da un veterinario, cosi da essere sicuro se c’è patologia.

Ti chiederà inoltre tutta la storia clinica passata del tuo animale. Se ti vengono fat te domande su sistemi che a te non sem brano correlati con il motivo della visita non ti preoccupare: in osteopatia animale potrebbero essere importanti.

Fase numero due: la valutazione

L’operatore valuterà il tuo animale sotto ogni punto di vista.

All’inizio potrebbe chiederti di farlo muo vere alle varie andature, oppure di tenerlo nella posizione di statica.

Metterà le mani in modo tale da sentire e muovere le articolazioni, i muscoli ma non solo..

Farà anche una valutazione della par te degli organi e dei visceri, e valuterà la parte del cranio.

Se vedrai che l’operatore appoggia le mani sul tuo animale e rimane fermo qualche momento con aria assorta, non ti spa ventare. Sta solo recependo attraverso le mani delle informazioni che il tessuto fasciale del tuo animale invia.

Fase numero tre: il trattamento Quando l’esperto di Osteopatia Animale ha terminato tutta la valutazione palpato ria, procederà a fare un analisi mentale di tutte le disfunzioni che ha trovato. Questo è un passaggio fondamentale, poiché permette di collegare tutti i vari si stemi del corpo e capire quale è la disfun zione somatica primaria che ha causato la problematica. Il vero e proprio obbiettivo del trattamento. Questo passaggio è importante perché è proprio della disciplina osteopatica e rispetta i principi fondativi di quesa fan tastica arte manuale nata nell’Ottocento. A questo punto l’operatore inizierà il vero e proprio trattamento e deciderà quale tecnica scegliere: potrà avare un approc cio più “meccanico” e quindi utilizzare tecniche dirette in Thrust. Queste tecni che sono diventate famose negli anni ca ratterizzando la disciplina dell’osteopatia per il famoso “scrocchio articolare” che si può sentire durante l’esecuzione.

Ci sono altre tecniche meno ”spettacolari” ma molto efficaci, che si avvalgono del si stema fasciale e del sottile ascolto dei tes suti. Queste tecniche invece, richiedono una grande attenzione e concentrazione, e nonostante quello che può sembrare, entrano a lavorare molto in profondità.

64 IL CAVALLO LIBERO

Ricorda sempre di affidarti e affidare il benessere del tuo animale nelle mani di un professionista che abbia ricevuto una formazione di qualità, come quella che forni sce Educam osteopatia Animale.

G.I.A. -

L’ELEGANZA DELLE REDINI LUNGHE

I concorsi di tradizione

ITALIANO

Chiunque abbia avuto la ventura di assi stere a un concorso di tradizione o, piu’ semplicemente, ad una sfilata o a una manifestazione, come un petit dejeuner sull’erba, con carrozze e cavalli, equipag gi con vestiti d’epoca, oggettistica da an tiquariato, ha sicuramente provato una sorta di affettuosa curiosità per la vita che fino alla metà del secolo scorso i bisnonni conducevano. Immagini viste solo sui libri o al cinema, ritornano immediatamente in vita attra verso legni, cavalli, trine e cappelli, cesti e colazioni, orologi da carrozza, cesti per ombrelli e bastoni, dispense in carrozza dalle quali uscivano flute e champagne che i gentiluomini offrivano alle signore mentre assistevano alle corse… Questo è il mondo che rivive principal mente con i concorsi di attacchi di tradi zione.

Il Gruppo Italiano Attacchi, associazione no profit che si propone di salvaguardare e diffondere la cultura degli attacchi, ri conosciuta come rappresentante dell’Ita lia dall’associazione internazionale AIAT (Association Internationale d’Attelages de Tradition), organizza e gestisce da molti anni la piu’ tipica manifestazione dell’ele ganza e filologia negli attacchi: il concor so di tradizione.

Nelle piu’ belle ville storiche o castelli o parchi, come ad esempio la reggia di Ve naria Reale (Torino) o il parco Sigurtà di Veleggio sul Mincio di Verona o le vie del

centro storico di Verona, per due giorni consecutivi pieni si vedono transitare al passo numerose carrozze d’epoca con bel lissimi cavalli in formazione di singolo, pariglia, tandem o tiro a quattro, condotti da un driver a cassetta o con attacco sto rico come quello alla D’Aumont, assistito da uno o due groom a seconda del nume ro dei cavalli attaccati, con passeggeri an ch’essi vestiti in accordo con il periodo di costruzione della carrozza. Sfilata di carrozze originali, ciascun mo dello ha una sua storia relativa non solo alla parte meccanica, all’innovazione motoria o dei particolari ma dettata dalla vita dell’e poca che prediligeva stoffe, legni, colori ecc. Originale o replica? La domanda spesso non ha una risposta univoca. La carrozza originale è posta per legge sotto tutela del Ministero della Cultura dal vigente codice dei beni culturali, sot toposta alla stessa disciplina alla quale è sottoposto il Colosseo o un quadro di Ca ravaggio; ciascuna è di diverso modello,

ciascuna è inclusa nella categoria delle carrozze di gran gala, di mezza gala (come le berline), da città o da campagna (come il Landau e la wagonnette), guidate da un cocchiere o dal proprietario della carroz za, (come il cab inglese e il caleche), da viaggio (come il mail coach). Ciascuna di esse ha l’attacco piu’ idoneo per formazione e tipologia, il finimen to piu’ elegante (diverso per forma o per

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DI
GRUPPO
ATTACCHI

colore, ma sempre di cuoio) la frusta piu’ adatta (a pioggia o spezzata), i colori della carrozza piu’ filologici, i colori dei vestiti dell’equipaggio che s’intonano a quelli della carrozza ecc.

L’elenco sarebbe ancora piu’ lungo e mi nuzioso ma lasciamo ai giudici il compito ingrato di giudicare quale tra tutti i coach sia il piu’ vicino alla tradizione...

Per due giorni gli equipaggi in con corso si sottopongono a tre pro ve: la presentazione, la manegge volezza e il percorso di campagna. Nella prima prova si valuta l’attacco, che deve rispondere il più possibile ai corret ti canoni della tradizione: si esaminano i cavalli, i finimenti, la carrozza, l’eventua le restauro, lo stile di guida, la tenuta del guidatore e dei groom e l’insieme di tutti questi elementi. La carrozza può essere originale o replica fedele.

La seconda è una prova di guida su un percorso di campagna, che va effettuato con regolarità e affrontando alcune prove particolari definite Passaggi Controllati. Lungo il percorso sono distribuiti Ufficia li di Gara che valutano la corretta esecu

zione della prova e l’assenza di errori sul percorso e ai Passaggi Controllati.

La terza prova di abilità richiede al gui datore di eseguire un percorso predefinito attraverso ostacoli mobili per valutare la sua destrezza nella guida.

Si tratta di un percorso con coni con una pallina in cima che, se fatta cadere, deter mina penalità.

Bisogna immaginare cosa rappresenta un gruppo di 60 carrozze, tutte d’epoca, al cune provenienti da tutta Europa, che al termine del concorso e della premiazione, sfilano nel giro d’onore nei giardini sette centeschi della reggia di Venaria Reale, al suono della marcia di Radetzky.

Tuttavia perchè solo immaginare? Lo spettacolo delle carrozze si replica ogni metà giugno nella Reggia di Venaria Re ale.

Organizzazione e gestione del Gruppo Italiano Attacchi.

Due giorni di eleganza, storia, memoria, competizione ma soprattutto di bellezza.

La vera Grande Bellezza.

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